THE
DALÍ UNIVERSE SORRENTO
Più di 100 opere del Maestro del Surrealismo in un’esposizione unica interamente dedicata a Salvador Dalí. Un’occasione davvero speciale, che permette al pubblico di avvicinarsi agli aspetti meno noti del lavoro del grande artista catalano, alla scoperta di opere ancora poco conosciute, come la scultura monumentale Omaggio a Tersicore mai esposta fino ad oggi. Un’ampia selezione tra sculture in bronzo, oggetti in vetro, oro, collages e raccolte grafiche di Dalí illustratore - esposte all’interno di Villa Fiorentino - e di quattro sculture monumentali in bronzo - collocate nelle piazze di Sorrento - intendono rivelare le fonti di ispirazione del genio di Salvador Dalí, per promuovere la comprensione della vita e dell’arte di questo grande Maestro. Un percorso espositivo che consentirà ai visitatori di immergersi nel labirinto della mente dell’artista ammirando l’opera della sua infinita immaginazione. Over 100 works by the Master of Surrealism in a unique exhibition entirely dedicated to Salvador Dalí. This is a truly special occasion, enabling the public to take a closer look at the lesser known aspects of the oeuvre of the great artist, discovering works until now less well-known, such as the monumental sculpture Homage to Terpsichore which has never been exhibited before. A large selection of various artworks, including sculptures in bronze, objects in glass, gold, tarot collages and graphic collections, will be on display at Villa Fiorentino - as well as four monumental sculptures placed in Sorrento’s piazza’s - with the express intention of revealing the artists’ sources of inspiration. The exhibition intends to promote understanding of the life and art of the Master. Throughout the different rooms of the Villa, visitors shall delve into the labyrinth like mind of Dalí, and admire the creative results of his infinite imagination.
Per la tutela, la valorizzazione e la promozione culturale e turistica del territorio. Per lo sviluppo economico e civile della comunitĂ locale e del contesto Penisola sorrentina.
a cura di | curated by Beniamino Levi
T he D alí Universe S orrento a cura di | curated by Beniamino Levi ISBN 978-88-96427-47-7 © 2013 con-fine edizioni - © 2013 Fondazione Sorrento Tutti i diritti riservati | All right reserved under international copyright conventions. con-fine edizioni Via Garibaldi, 48 - 40063 Monghidoro (BO) - Italy www.con-fine.com - info@con-fine.com Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore. No part of this book may be reproduced or utilized in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, recording, or any information storage and retrieval system, without permission in writing from the publisher. Prima edizione Giugno 2013 | First Edition June 2013 con-fine rispetta l’ambiente. Questo volume è stampato su carte Fedrigoni certificate
Villa Fiorentino
14 Giugno | June 29 Settembre | September 2013
Città di Sorrento
Mostra promossa da Exhibition sponsored by
Comune di Sorrento
Sindaco Avv. Giuseppe Cuomo
Fondazione Sorrento
Presidente dott. Gianluigi Aponte Direttore Cap. Luigi Gargiulo
Segreteria della Mostra Exhibition secretary Pina Barbato Antonella Moscarella
Comunicazione Comunication Livio Pane
In collaborazione con
Mostra a cura di | Exhibition curated by Beniamino Levi Presidente della Stratton Foundation
Project team
Allestimento | Installation: Jasmine Merli, Mara Frontini Logistica | Logistics: ValyArt & Mara Frontini Coordinamento | Coordination: Stefano Pesce
Servizi | Services
Antiquario | Antiquarian: Desio Davide Cartellonistica | Billboards: EP2 Sistemi s.r.l. Banners: Mormile group s.r.l. Lavori Tipografici | Printing works: Tipografia “La Sorrentina” Trasporti | Transport: Casa di Spedizioni Stinga Antonino sas - Sorrento ValyArt - Balerna (CH) Basi - Prefabbricati | Bases - Precast: F.lli Maresca snc
Assicurazione | Insurance Assicurazione Gestass srl Italiana Assicurazioni SpA Si ringraziano Liceo Artistico F. Grandi di Sorrento ed i suoi alunni per gli orologi murali in sala 5
Catalogo | Catalogue
con-fine edizioni a cura di | curated by Jasmine Merli Coordinamento redazionale | Editorial coordination Gino Fienga - Andrea Fienga Fotografie mostra | Exhibition photographs Antonino Fattorusso
Giuseppe Cuomo CittĂ di Sorrento
Sindaco di Sorrento Mayor of Sorrento
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he works of an internationally renowned artist find their rightful place in an international renowned tourist destination.
e opere di un artista di fama internazionale trovano la loro giusta collocazione in una realtà turistica di fama internazionale.
È questo il concetto che ha spinto l’Amministrazione Comunale ed i responsabili della Fondazione Sorrento a profondere ogni più ampia energia per ospitare nella Terra delle Sirene una esposizione di parte dei capolavori che hanno caratterizzato la produzione artistica di Salvador Dalí.
Moreover, this is the concept that drove the Municipal Administration and the directors of the Sorrento Foundation to lavishly host with vast energy an exhibition of some masterpieces that have characterized the artistic production of Salvador Dalí in the Land of the Sirens.
La mostra, destinata ad accompagnare quasi tutto il periodo dell’alta stagione turistica, offre un motivo in più per visitare la nostra città e completa - sotto il profilo artistico e culturale - il pacchetto di opportunità che la Città del Tasso mette a disposizione dei propri ospiti e, naturalmente, dei propri cittadini.
The exhibition, designed to be on display almost the whole period of the high tourist season, offers one more reason to visit our city and complete - from an artistic and cultural perspective - a package of opportunities that the City of Tasso makes available to its guests and, of course, to its citizens.
Convinti che si tratti di un evento di grande spessore, ci auguriamo che l’esposizione intitolata The Dalí Universe Sorrento, possa incontrare i favori del pubblico e della critica.
Convinced that it is an event of great importance, we hope that the exhibition entitled The Dalí Universe Sorrento, can meet the expectations of the public and critics.
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Gianluigi Aponte
Presidente della Fondazione Sorrento President of the Sorrento Foundation
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La mostra The Dalí Universe Sorrento porta avanti e alimenta un progetto cominciato ormai da alcuni anni che ha confermato la nostra Città fra le protagoniste dell’arte e della cultura a livello internazionale.
The exhibition The Dalí Universe Sorrento carries on and fosters a project started some years ago which confirmed our city among the main characters of art and culture on an international level.
Questa volta la narrazione dell’evento non si compie, esclusivamente, all’interno del complesso di Villa Fiorentino, ma coinvolge strade e piazze per arrivare a tessere un filo invisibile e persistente, fra l’Istituzione e le persone: un filo che ci accompagna alla scoperta di oltre 100 opere in un ideale percorso fra la grandiosità delle sculture monumentali e la fascinazione delle diverse espressioni artistiche sperimentate dal Maestro del surrealismo.
This time the narration of the event does not take place exclusively inside the complex of Villa Fiorentino, but includes streets and squares that weave a persistent, invisible thread, between the foundation and the people: a thread that allows us to discover more than 100 works in an ideal location between the grandeur of the monumental sculptures and the fascination of different artistic expressions experimented by the Master of Surrealism.
Dunque, Salvador Dalí incontra Sorrento e con la sua versatilità rende ancor più magico un luogo dove la persistenza della memoria diventa simbolo mutabile di un tempo sempre troppo breve per godere appieno di questa surreale bellezza nella bellezza della Terra delle Sirene.
So, Salvador Dalí meets Sorrento and its versatility makes it an even more magical place where the persistence of memory becomes a mutable sign of a time that is always too short to fully enjoy this surreal beauty in the beauty of the Land of the Sirens.
orrento, uno dei più suggestivi palcoscenici naturali del mondo, teatro dinanzi al quale ogni viaggiatore curioso, in ogni epoca, ha sognato di fermarsi per guardare lo spettacolo dei colori ed ascoltare il racconto dei miti e delle leggende sussurrate dal vento e dalle maree, oggi, grazie all’impegno della Fondazione Sorrento che ho l’onore di presiedere, diventa per alcuni mesi un vero e proprio museo aperto, dove le opere di uno dei più grandi artisti dei tempi moderni entrano in scena e diventano protagoniste per la gioia dei sorrentini e degli ospiti della città.
orrento, one of the most beautiful natural settings in the world, where every curious traveler, throughout history, has dreamed of stopping to watch the spectacle of colors and hear the story of the myths and legends whispered by the wind and tides, today, thanks to the efforts of the Sorrento Foundation which I have the honor to preside over, will become for a few months a truly open-air museum, where the works of one of the greatest artists of modern times take center stage for the delight of the Sorrentines and the guests of the city.
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Sommario | Contents
13 T he Dalí Universe Beniamino Levi 27 Salvador Dalí Wolf Guenter 33 T he Dalí Universe Sorrento. La Mostra | The exibhition 93 Opere | Artworks 109 Postfazione | Afterword L’ immortalita dell’Arte e la Terra della Bellezza Gino Fienga
115 Apparati | Appendix
The DalĂ Universe Beniamino Levi
Presidente della Stratton Foundation President of the Stratton Foundation
M
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i è stato conferito il grande onore di curare un’eccezionale mostra su Salvador Dalí a Sorrento. Questa ridente città di mare, appollaiata su una scogliera tra limoni e olivi nella Penisola sorrentina è il luogo ideale per la mostra. Anche se negli ultimi vent’anni la zona ha visto uno sviluppo turistico notevole, un viaggiatore attento può ancora trovare le spiagge e i pittoreschi villaggi di pescatori che ricordano Cadaques, la cittadina dove Dalí viveva. La mostra è allestita a Villa Fiorentino, proprio nel cuore del centro storico, tra Corso Italia e le antiche mura della città, rinomata attrazione turistica, un luogo magico. Con i suoi splendidi tre piani e un giardino meraviglioso, la villa è il luogo ideale per il progetto The Dalí Universe Sorrento.
have been given the great honour of curating an exciting Salvador Dalí exhibition in Sorrento. This seaside resort which sits on a cliff amid lemon and olive groves on the “penisola sorrentina”, is perfectly suited to the exhibition. Even though the area has focused on developing tourism in the last twenty years, the observant traveller can still find the beaches and picturesque fishing villages which remind us of Cadaques, Dalí’s hometown. The exhibition is hosted in Villa Fiorentino, right in the heart of the historical centre between Corso Italia and the ancient walls of the city, a popular tourist attraction and a magical place. With three magnificent floors and a beautiful garden, the Villa, is an ideal location for the project The Dalí Universe Sorrento.
Nella mia veste di Presidente della Stratton Foundation, un’organizzazione dedicata all’arricchimento delle arti culturali, sono stato il curatore di oltre 80 mostre su Dalí in tutto il mondo, in vari musei internazionali. The Dalí Universe a Sorrento presenta un’ampia selezione di diverse opere, tra cui sculture, vetri artistici, collages e raccolte grafiche che illustrano i grandi temi della letteratura.
As President of the Stratton Foundation, an organisation dedicated to the enrichment of the cultural arts, I have curated over 80 Dalí exhibitions worldwide, hosted by international museums. The Dalí Universe in Sorrento features a large grouping of various artworks, including sculpture, artglass, collages, and graphic portfolios illustrating the great themes of literature. This exhibition is intended to reveal the foundations that lay beneath Salvador Dalí’s inspired genius, and to offer an understanding of his art and life. It will allow the visitor to delve into the labyrinth of Dalí’s mind and to view the creative results of his infinite imagination. For me, it is the culmination of many years of admiration, astonishment and involvement in the Surreal world of Dalí.
La mostra, che intende rivelare la fonte di ispirazione del genio di Salvador Dalí, per promuovere la comprensione della vita e dell’arte di questo artista, consentirà ai visitatori di immergersi nel labirinto della mente di Dalí, e di ammirare i risultati creativi della sua infinita immaginazione. Per me, si tratta del culmine di molti anni di ammirazione, stupore e coinvolgimento per il mondo surrealista di Dalí.
My own adventure as a Dalí collector, as well as my relationship with Salvador Dalí himself, began in the late 1960s. At the time I was in the process of organising a Surrealist exhibition at my art gallery in Milan, focusing on the more prominent artists who took part in the movement during the 1920’s and 1930’s, as well as those who were strongly influenced by this movement. I had managed to collect paintings by Ernst, Picabia, Lam, Matta, Magritte, Masson, De Chirico and many others but unfortunately, I was unable to locate any
La mia avventura personale di collezionista di opere di Salvador Dalí e la mia relazione con l’artista stesso iniziarono alla fine degli anni ‘60. All’epoca stavo organizzando una mostra di arte Surrealista nella mia galleria di Milano, concentrandomi sugli artisti di spicco che avevano partecipato al movimento negli anni ‘20 e ‘30, e su coloro che erano stati fortemente influenzati da questo movimento. Ero riuscito a raccogliere opere di Ernst, Picabia, Lam, Matta, Magritte, Masson, De 13
Chirico e molti altri, ma, sfortunatamente, non ero riuscito a trovare nulla di Salvador Dalí. Nessuna mostra surrealista avrebbe avuto alcun senso senza le opere del genio catalano; infatti con l’esclusione di Dalí la mostra sarebbe stata incompleta, tanto dal punto di vista storico, quanto da quello artistico. Dalí era un elemento determinante per definire la teoria del surrealismo:
works by Salvador Dalí. No surrealist exhibition would make sense without the works of the Catalan genius, because without the inclusion of Dalí, the show would have been incomplete both historically and artistically. Dalí was a defining entity in establishing the theory of surrealism: The only difference between Surrealism and myself is that I am Surrealism.
L’unica differenza tra il Surrealismo e me e che io sono il Surrealismo.
Salvador Dalí, among all the Surrealists, was the only one who constantly lived and implemented the principles of surrealism in his life.
Tra tutti i Surrealisti, Salvador Dalí fu l’unico che visse e applicò costantemente alla sua vita i principi di questo movimento.
I left for Paris in order to meet Dalí, and to buy some of his paintings, hoping to acquire those which would be most representative of his style. I must admit that I was both excited and nervous at the prospect of meeting such a renowned artist. The crucial meeting changed my life personally and professionally. It took place at the famed Maurice Hotel where Dalí used to spend four months a year (the rest of the year he usually divided between New York and Spain).
Andai a Parigi per incontrare Dalí ed acquistare alcuni dei suoi dipinti, sperando di ottenere quelli che fossero i più rappresentativi del suo stile. Devo ammettere che ero eccitato e nervoso al pensiero di incontrare un artista così noto. L’incontro cruciale, che cambiò la mia vita, sia personale che professionale, si svolse nel famoso Maurice Hotel in cui Dalí era solito vivere quattro mesi l’anno (il resto dell’anno si divideva tra New York e la Spagna).
Our meeting was extraordinary and exceeded all my expectations. What struck me immediately was his egocentric personality. Dalí was extremely curious as to my interest in him and began a seemingly endless monologue, which I was totally powerless to stop. He spoke French, stressing and emphasising some words in Spanish, his mother tongue. His speech ranged over many fields: astronomy, art, philosophy and mathematics, with no apparent logic, and seemingly based entirely on a purely imaginative level. Despite feeling overwhelmed, I was fascinated by the strength of his ideas and his charismatic, yet theatrical, antics. After some reflection, I realised that his apparently senseless monologue had meaning only when filtered through the “sensors” of rationalised irrationality. That first meeting made a lasting impression both in my mind and in my heart, eventually changing the course of my life personally and professionally.
Il nostro incontro fu straordinario, superando tutte le mie aspettative. Quello che mi colpì immediatamente fu la sua personalità egocentrica. Dalí era estremamente curioso riguardo al mio interesse per lui e si lanciò in un monologo apparentemente infinito che fui totalmente incapace di frenare. Parlava in francese, sottolineando ed enfatizzando alcune parole in spagnolo, sua lingua madre. La ‘tirata’ spaziò dall’astronomia, all’arte, alla filosofia e alla matematica, senza alcun apparente nesso logico, apparentemente basata su un livello puramente immaginario. Nonostante mi sentissi sopraffatto, fui anche affascinato dalla forza delle sue idee e dalle sue azioni carismatiche, seppure teatrali. Dopo averci pensato un po’, realizzai che il suo apparentemente insensato monologo aveva un senso solo se filtrato attraverso i “sensori” di un’irrazionalità razionalizzata. Quel primo incontro lasciò nella mia mente e nel cuore un segno indelebile, e cambiò senz’altro il corso della mia vita, 14
personale e professionale.
After that day, and after the exhibition, I did not have the chance to meet with Dalí until several years later. The meeting took place in the same Maurice Hotel in Paris, and was held in order to discuss my dealings in his work. Having positive results, our strange relationship grew stronger. During the 1970s many other meetings followed, both in Paris and in his house in Cadaqués, Spain.
Dopo quel giorno, e dopo la mostra, non ebbi più occasione di rivedere Dalí per molti anni. Il secondo incontro si svolse ancora una volta al Maurice Hotel di Parigi, al fine di discutere la mia mediazione per le sue opere. Grazie ai risultati positivi di tale incontro, la nostra strana relazione si rafforzò. Negli anni ‘70 ci furono molti altri incontri, sia a Parigi, sia nella sua casa di Cadaqués, in Spagna.
During the course of these encounters, I noticed some sculptures located in the studio where our meetings took place. I thought these were the same sculptures Dalí had described as those he created when he was alone and wanted to relax from the obsessive and hallucinatory tensions that bothered him frequently during the day. I knew that his attitude towards the sculptural form was at the same time both scientific and metamorphic. He had spoken often with me on the subject. The following, taken from his autobiography, La Vie Secrète de Salvador Dalí, reveals his true thoughts:
Nel corso di questi incontri, ebbi modo di notare nel suo studio alcune sculture. Pensai che fossero le stesse sculture che Dalí aveva detto di aver creato quando era da solo e voleva rilassarsi dalle tensioni ossessive e allucinanti che spesso lo tormentavano durante il giorno. Sapevo che il suo atteggiamento nei confronti della scultura era allo stesso tempo scientifico e metamorfico. Me ne aveva parlato spesso. Il passaggio che ora cito, tratto dalla sua biografia La Vie Secrète de Salvador Dalí, rivela i suoi pensieri più autentici:
Nowadays we know that shape always results from an inquisitive process of the material … the specific reaction of the material when submitted to the terrible coercive strength of space that stifles it, pressing and squeezing it all over. Until it creates those swelling that, bouncing from its life, reach the precise limits established by the rigorous outlines of its own original reaction. Many times a piece of material pushed by a exceedingly absolute impulse has been denied; while another piece of material manages to create its own particular life, a piece of material that tries to be what it is possible for it to be, abandoning itself to the pleasure of creating new shapes, despite the tyrannical impact of space.
Al giorno d’oggi sappiamo che la forma deriva sempre da un processo di indagine del materiale ... la reazione specifica del materiale quando è sottoposto alla terribile forza coercitiva dello spazio, che lo soffoca, lo preme e lo spreme ovunque, fino a creare quella crescita che, partendo dalla sua vita, raggiunge i limiti precisi stabiliti dai confini rigorosi della sua reazione originaria. Molte volte, un pezzo di materiale spinto da un impulso assoluto, nega la reazione; mentre un altro pezzo di materiale riesce a creare una propria vita particolare, un pezzo di materiale che tenta di essere quello che è possibile che sia, abbandonandosi al piacere di creare nuove forme, nonostante il tirannico impatto dello spazio.
It was very impressive. I asked Dalí and his secretary whether I could buy the sculptures I had seen, and I urged Dalí to create more. It was in this way that I began to collect Salvador Dalí’s sculpture and began to search all over the world for other sculptures that he had created in the past. My interest grew stronger progressively and gave birth to an ambitious project
Fu di grande effetto. Chiesi a Dalí e al suo segretario se potevo acquistare le sculture che avevo visto, e incoraggiai Dalí a farne altre. Fu così che iniziai a collezionare le sculture di Salvador Dalí e a cercarne in tutto il mondo altre da lui realizzate in passato. Il mio interesse aumentò progressivamente, fino ad arrivare 15
alla nascita di un ambizioso progetto: riunire un’ampia collezione dei lavori di “Dalí Scultore”. Proprio come io avevo scoperto questa straordinaria sfaccettatura della sua arte, e ne ero rimasto affascinato, ero certo che altri lo sarebbero stati altrettanto. In breve, il mio obiettivo era di rivelare al pubblico l’opera scultorea di Dalí, creando una collezione che potesse essere portata in tour e apprezzata in tutto il mondo, rendendo così giustizia ad uno degli aspetti principali del genio creativo tridimensionale di Dalí.
of gathering together a vast collection of works ‘Dalí Sculptor’. Just as I had discovered this remarkable field and remained fascinated by it, I was sure that others would be too. In short, my aim was to reveal Dalí’s sculptural work to the public, creating a collection which could be toured and appreciated worldwide, thereby doing justice to a major aspect of Dalí’s creative genius in the third dimension.
Si trattava tuttavia di un compito di dimensioni immani.
Tracking these sculptures down in Surrealist exhibition catalogues, I was able to locate many artworks created and exhibited by Dalí throughout his illustrious career. My research was thrilling and exhausting, and ultimately it resulted in a major Dalí collection which would be impossible to assemble today.
The task was one of mammoth proportions.
Ricercando le sculture nei cataloghi delle mostre Surrealiste, riuscii a localizzare diverse opere create e messe in mostra da Dalí nel corso della sua illustre carriera. Le mie ricerche, emozionanti ma anche molto stancanti, alla fine mi portarono a creare una grossa collezione di opere che oggi sarebbe impossibile riunire.
The Exhibition For The Dalí Universe Sorrento, I have chosen to display over one hundred artworks that best represent Dalí’s artistic legacy. Each and every piece has been carefully selected in order to bring various aspects of the Catalan Master’s oeuvre to the public eye. Dalí is probably most known for his iconic 1931 painting The Persistence of Memory, where his melting clocks appeared for one of the first times. But his artistic oeuvre wasn’t confined to painting alone, as he stated himself “Painting is an infinitely minute part of my personality.” This exhibition seeks to unravel a lesser-known side of Dalí, reminding us that he was a multi-facetted artist who used many different media to express himself, from bronze sculpture, to lithographs and glass.
La Mostra Per The Dalí Universe Sorrento, ho scelto di esibire più di cento opere, che meglio rappresentano l’eredità artistica di Dalí. Ogni singolo pezzo è stato accuratamente selezionato per mostrare al pubblico diversi aspetti dell’opera del Maestro Catalano. Probabilmente, il dipinto iconico del 1931 La Persistenza della Memoria è l’opera più nota di Dalí, una delle prime in cui compaiono i suoi orologi molli. Ma la sua opera artistica non si limitava solo alla pittura, infatti, come lui stesso diceva “La pittura è una parte infinitamente piccola della mia personalità.” Questa mostra intende sviluppare un lato poco noto di Dalí, ricordandoci che si tratta di un artista poliedrico, che utilizzava una vasta gamma di mezzi espressivi, dalla scultura in bronzo, alle litografie e al vetro.
Two particularly important aspects of Dalí’s creativity are brought to light in this exhibition which have had little occasion to be appreciated in the past but are now taking on a more important role: three-dimensional sculpture, and graphics illustrating important themes of literature.
La mostra evidenzia due aspetti particolarmente importanti della creatività di Dalí, che hanno avuto poche oc16
casioni di essere visti ed apprezzati nel passato, ma che hanno acquisito un ruolo più importante: la scultura tridimensionale, e le opere grafiche che illustrano temi importanti della letteratura.
Walking through the rooms of Villa Fiorentino you find one of the largest grouping of sculptures in Italy. The artworks highlight the powerful effect of transforming iconographic images from Dalí’s familair paintings into three-dimensional form, confirming the artist’s continued fascination with certain symbols and subjects even several years after he first conceived them. Also evident in his sculptural work, is his fantastic, distorted and exaggerated expression which makes them instantly recognizable and unique as Dalí.
Villa Fiorentino ospita dunque una delle maggiori raccolte di sculture in Italia. Le opere mostrano il potente effetto della trasformazione di immagini iconografiche tratte dai noti dipinti di Dalí in forme tridimensionali, che confermano il fascino costantemente esercitato sull’artista da certi simboli e soggetti, anche anni dopo che li aveva concepiti. La sua opera scultorea evidenzia inoltre il suo metodo espressivo fantastico, distorto ed esagerato, che rende i suoi lavori unici e immediatamente riconoscibili come suoi.
The second important aspect highlighted in this exhibition is the collection of etchings and lithographs. These are the result of Dalí’s passion for the great works of literature and show that he was an extremely wellread and inquisitive man. His surrealistic interpretation of these texts range from classic works such as the interpretation of The Bible, to more modern books by contemporary writers. Mythology, religion and history stimulated and inspired Dalí to create a vast repertoire of images, personalities, and allegories with which to tell the stories we have come to know so well. The works on show date from as early as 1934 with Dalí’s first and rare illustrated book, Les Chants de Maldoror. Other examples of lesser known illustrations shown at the exhibition are the Caprice de Goya, a reworking of the famous series of prints of 1799 denouncing the “caprices” of the decadent and corrupt Spanish society of that time, and The Art of Love, based on the classic by Ovid that so scandalized the Romans of his day.
Il secondo aspetto evidenziato in questa mostra è la collezione di incisioni e litografie. Esse sono la conseguenza della passione di Dalí per le grandi opere letterarie e dimostrano che l’artista era una persona estremamente colta e curiosa. La sua interpretazione surrealista dei testi va dalle opere classiche, come l’interpretazione della Bibbia, ai testi più moderni, di scrittori contemporanei. La mitologia, la religione e la storia stimolavano e ispiravano Dalí a creare un ampio repertorio di immagini, personalità e allegorie, con cui raccontava le storie che conosciamo bene. Le opere in esposizione risalgono addirittura al 1934, con il primo, raro libro illustrato da Dalí, Les Chants de Maldoror. Altri esempi di illustrazioni, forse meno note, esposte in questa mostra sono i Capricci di Goya, una rielaborazione della famosa serie di stampe del 1799 che stigmatizzavano i “capricci” della società spagnola del tempo, corrotta e decadente, e l’Arte d’Amare, basato sulla classica opera di Ovidio che tanto scandalizzò i Romani suoi contemporanei.
The variety of other works on display underline the diverse techniques and materials Dalí used in his extensive body of work. A dedicated space showcases the collaboration between Salvador Dalí and the prestigious French glass making company, Daum Cristallerie. These glass sculptures, with their airy quality and their vivid colours, are a clear link to a more fantastical world. Dalí found that glass, la pâte de verre, offered the perfect medium for the “expression of metamorphose” which, according to him, communicated his surrealistic perception of reality. Dalí was mesmerized by the properties of glass which allowed the magical
La varietà delle altre opere in mostra sottolinea le diverse tecniche e i diversi materiali utilizzati da Dalí nella sua sterminata opera. Uno spazio è interamente dedicato alla collaborazione tra Salvador Dalí e la prestigiosa fabbrica di vetri francese Daum Cristallerie. Queste sculture in 17
vetro, con il loro aspetto arioso e i colori vividi, sono un chiaro collegamento ad un mondo più fantastico. Dalí riteneva che il vetro, la pasta di vetro, offrisse il mezzo perfetto per “l’espressione della metamorfosi” che, secondo lui, comunicava la sua percezione surrealista della realtà. Dalí era ipnotizzato dalle proprietà del vetro, che riusciva a convertire magicamente luce e colore e a trasformare elementi morbidi in elementi duri.
transformation of light and colour, and managed to convert soft elements to hard ones. Startlingly unusual furniture and gold objects in which gold coins are transformed into fantastical figures, are just some of the other fascinating artworks the visitor can discover. Original collages of the mystical Tarot are also on display. It was Gala, his wife and creative muse, who read the tarot cards and it nurtured Dalí’s interest in mysticism. Dalí has given the cards his own highly personal imagery, while at the same time maintained the traditional symbolism.
Mobili sorprendentemente insoliti e oggetti d’oro, con monete d’oro trasformate in figure fantastiche, sono solo alcune delle altre affascinanti opere d’arte che i visitatori potranno scoprire. L’esposizione comprende anche collage originali dei Tarocchi. Gala, sua moglie e musa ispiratrice, era solita leggere i Tarocchi, e nutrire così l’interesse di Dalí per il misticismo. Dalí ha utilizzato il suo personalissimo immaginario in queste carte, mantenendo però allo stesso tempo il loro simbolismo tradizionale.
Dalí’s style is rich in symbolism and recurring images. Most originated from everyday life; from his childhood experiences to his later fascination with Freudian theories. Through art, he processed his fears, his sexuality and his favored items, turning them into lifelong symbols which represent important aspects of his life. Elephants, crutches, drawers, ants and his most recognizable icon, the soft watch, represent significant events and are found repeatedly in Dalí’s oeuvre. A single artwork can be brimming with Dalí’s own personal symbolism, emotional meanings and deliberate distortions. Interpreting these symbols and sometimes hidden meanings offer us a better understanding of his ideas and his being.
Lo stile di Dalí è ricco di simbolismi e di immagini ricorrenti, per lo più tratti dalla vita quotidiana, elaborati dalle esperienze infantili fino alla successiva infatuazione per le teorie di Freud. Attraverso la sua arte, Dalí elaborava le proprie paure, la sessualità e i suoi oggetti preferiti, trasformandoli in simboli eterni degli aspetti importanti della sua vita. Elefanti, stampelle, cassetti, formiche e l’icona più riconoscibile di Dalí, l’orologio molle, rappresentano elementi significativi e ricorrono in tutte le sue opere. Una singola opera può traboccare del simbolismo personale di Dalí, di significati emotivi e di distorsioni deliberate. Interpretare tali simboli e i significati a volte nascosti ci consente di comprendere meglio le sue idee e la sua essenza.
These items embody some of Dalí’s strongest beliefs; his obsession with time depicted in his notorious Persistence of Memory and in other sculptures with soft watches such as the Profile of Time; his fascination with beauty and the female form seen in the Space Venus and the illustrations The Art of Love; the crutch, another familiar motif symbolising a support and stability which feature in the sculpture Atavistic Vestiges after the Rain and the series of lamps for the furniture; and lastly his fascination of contrasting the hard with the soft; eggs, snails for Snail and the Angel, and tortoises seen in the Dalí D’or piece Dalí Tortoise Charm.
Questi oggetti incarnano alcune delle convinzioni più radicate di Dalí: la sua ossessione per il tempo, rappresentata nella famosa opera La Persistenza della Memoria e in altre sculture con gli orologi molli, come il Profilo del Tempo; la sua attrazione per la bellezza e la forma femminile, rappresentata nella Venere Spaziale e nelle illustrazioni per l’Arte d’Amare; la stampella, altro motivo familiare, che simbolizza un sostegno e la
An introduction to the exhibition would not be complete without mentioning three topics which influenced Dalí greatly and consequently his artistic output: Dreams 18
stabilità, rappresentata nella scultura Vestigia Ataviche dopo la Pioggia e dalla serie di lampade d’arredamento; infine, la sua attrazione per i contrasti tra duro e morbido, esplicitata dalle uova e lumache in La Lumaca e l’Angelo e dalle tartarughe inserite nel pezzo Tartaruga Dalí portafortuna della serie Dalí D’or.
& Fantasy, Sensuality & Femininity, and Religion & Mythology. Although the exhibition is not organized thematically, these areas help us understand and truly appreciate the pieces on display. Dreams & Fantasy Throughout his lifetime, Dalí believed in portraying the true content of his inner mind accurately through his artwork, claiming that only through art was he able to give free rein to the unconscious, and thus bypass the filter of human attempts at rationality. He was fascinated by the world of dreams and fantasy. It seems that the contrast, and often the conflict, between dreams and reality is what led Dalí to embrace Surrealism. He believed that dreams were the only true, accurate and meaningful expression of his personality. Dalí’s interest in dreams, their meanings and their relationship to complete ‘freedom’ led him to align himself strongly with the beliefs expounded by Freud in his Interpretation of Dreams. Dalí readily welcomed the opportunity to meet with Freud in London in the late l930s, and this meeting served to further increase his admiration of the great psychoanalyst.
Questa introduzione alla mostra non sarebbe completa se non facesse menzione di tre argomenti che influenzarono notevolmente Dalí e, di conseguenza, la sua produzione artistica: Sogni & Fantasia, Sensualità & Femminilità e Religione & Mitologia. Nonostante la mostra non sia organizzata tematicamente, questi tre temi ci aiutano a capire ed apprezzare a fondo i pezzi esposti. Sogni & Fantasia Per tutta la sua vita, Dalí credette nel ritrarre gli autentici contenuti della mente in modo accurato, tramite la sua arte, sostenendo che solo tramite l’arte era in grado di liberare l’inconscio e quindi escludere il filtro della tentazione della razionalità. Era affascinato dal mondo dei sogni e della fantasia. Sembra che il contrasto, e spesso il conflitto, tra sogni e realtà sia l’elemento che lo spinse ad abbracciare il Surrealismo. Credeva che i sogni fossero l’unica espressione vera, accurata e significativa della sua personalità. L’interesse di Dalí per i sogni, il loro significato e la loro correlazione con la completa “libertà” lo portò ad allinearsi alle convinzioni espresse da Freud nella sua “Interpretazione dei sogni”. Dalí colse volentieri l’opportunità di incontrare Freud a Londra alla fine degli anni Trenta del Novecento, e tale incontro fece aumentare la sua ammirazione per il grande psicanalista.
Many of Dalí’s most important works were the result of the wild images that came to him in dreams, in combination with the violent feelings that surfaced in opposition to the ordinary world, the world of ‘reason’. His earlier works focused particularly on many of these dream images. By making himself ‘the other’, Dalí was able to explore himself, his dreams and his thoughts, albeit not impartially. One of the striking differences between Dalí and many of the artists within the Surrealist movement was Dalí’s construction of his paranoiac-critical method. This method consisted of ‘re-reading or re-imaging’ objects and situations in order to ‘discover’ the hidden meanings. Dalí’s method involved organisation of the symbols presented to the self by the unconscious in such a way that the artist is then able to take advantage and utilise what the unconscious is trying to relate.
Molte delle opere principali di Dalí furono il risultato delle immagini bizzarre che vedeva in sogno, combinate con i violenti sentimenti che affioravano in opposizione al mondo normale, il mondo della “ragione”. I suoi primi lavori si concentrarono in particolare su molte delle sue immagini oniriche. Ponendosi nella posizione di “altro”, Dalí poté studiare se stesso, i suoi sogni e i suoi pensieri, per quanto non imparzialmente. Una delle differenze più marcate tra Dalí e molti degli arti-
The melting clocks clearly show Dalí’s deeply fantastical 19
sti del movimento Surrealista era la costruzione del suo metodo paranoico-critico. Questo metodo consisteva in una “rilettura o re-immaginazione” di oggetti e situazioni, per “scoprirne” i significati occulti. Il metodo di Dalí richiedeva un’organizzazione dei simboli che si presentavano a se stesso tramite l’inconscio, in modo che l’artista potesse trarne vantaggio e utilizzare quello che l’inconscio tentava di comunicare.
relationship with time, his perception of its constricting limitations and the importance he believed to be inherent in memory. Dalí’s feelings about the clock, the keeper of time, are evident as he often portrays the clock as soft, a type of symbolism he reserved only for those objects he reviled. In The Secret Life of Salvador Dalí, the artist stated: The mechanical object was to become my worst enemy, and as for watches, they would have to be soft, or not be at all!
Gli orologi molli dimostrano chiaramente la relazione profondamente fantastica di Dalí con il tempo, la percezione delle sue limitazioni obbligate e l’importanza che l’artista attribuiva intrinsecamente alla memoria. I sentimenti di Dalí riguardo all’orologio, il guardiano del tempo, sono evidenti, in quanto i suoi orologi sono spesso molli, un tipo di simbolismo che riservava solo agli oggetti che detestava. Ne La Vita Segreta di Salvador Dalí, l’artista afferma:
His signature symbol, these liquefying soft watches represent fleeting time, fading youth and the impossibility of controlling time. Dalínian time is not rigid; it is one with space... fluid. The unexpected softness of the clock also suggests that the speed of time, while precise in scientific use, is widely variable in human perception and our perception of time changes according to our mood and activities. It is said that his inspiration for the soft watch came from the surreal way that Dalí saw a piece of runny camembert cheese melting in the sun.
L’oggetto meccanico sarebbe diventato il mio peggior nemico, e, per quanto riguarda gli orologi, sarebbero dovuti essere molli, o non sarebbero dovuti esistere affatto! Il suo simbolo identificativo, questi orologi molli in via di liquefazione, rappresenta la volatilità del tempo, lo sfiorire della giovinezza e l’impossibilità di controllare il tempo. Il tempo di Dalí non è rigido; è un tutt’uno con lo spazio... fluido. L’inaspettata mollezza dell’orologio suggerisce anche che la velocità del tempo, sebbene precisa nell’uso scientifico, è ampiamente variabile nella percezione umana e la nostra percezione del tempo cambia a seconda dell’umore e di cosa si sta facendo. Si dice che l’ispirazione per l’orologio molle sia nata dal modo surreale in cui Dalí percepì un pezzo di camembert che si stava sciogliendo al sole.
The bronze sculpture Alice in Wonderland was borne from the famous painting Morphological Echo, dated 1934. Dalí was inspired by Lewis Carroll (1832-1898) novel ‘Alice in Wonderland’ and of the gowned girl which travelled an extended, byzantine road through the land of dreams. The artist was drawn to both the incredible story and the extravagant characters in this intoxicating fairytale. Alice is one of Dalí’s favorite images and the this young heroine was used, along with her skipping rope, all throughout Dalí’s life work in different mediums. She is the eternal girl-child who responds to the confusion of the surreal looking-glass world with the naivety and unanswerable logic of childhood. After all her meetings with the inhabitants of this fantastic world, she returns to reality not only unharmed but unchanged by her surrealistic experience.
La scultura in bronzo Alice nel Paese delle Meraviglie nasce dal famoso dipinto Eco Morfologica del 1934. Dalí si ispirò al romanzo di Lewis Carrol (1832-1898) “Alice nel Paese delle Meraviglie” e alla ragazza col vestito lungo che percorreva una lunga strada bizantina attraverso il mondo dei sogni. L’artista fu attirato sia dalla trama
Dalí continues his escape to pure fantasy, in the illustrated book La Vida es Sueño. This is a prime example of his 20
incredibile, sia dagli stravaganti personaggi di questa fiaba stravolgente. Alice è una delle immagini preferite di Dalí, che usò la giovane eroina, con la sua corda per saltare, lungo tutta la sua carriera, con mezzi espressivi diversi. È l’eterna ragazza-bambina che risponde alla confusione del mondo surreale attraverso lo specchio con l’ingenuità e l’inconfutabile logica dell’infanzia. Dopo tutti i suoi incontri con gli abitanti del mondo fantastico, torna alla realtà non solo incolume, ma anche senza essere stata cambiata dall’esperienza surreale.
preference for a dreaming state, and the lithographs depict a life lived through dreams and a distorted, more amusing (more real?) option to reality. As a way to know himself better, Dalí attempted to reconstruct his surroundings. Not only was Dalí modifying objects and the perception of reality, he was in turn modifying the world around him. Sensuality & Femininity Repeatedly, Dalí created works which explored his obsession with sexual anxieties. Throughout his youth, Dalí was plagued by severe insecurity and fear related to women and sexuality. However, Gala, later played a major part in changing his idea towards femininity and the female form. Dalí was captivated by this passionate Russian whom he met in 1929, and whom he regarded as the ideal representation of womanhood.
Dalí continua la sua fuga nella pura fantasia nel libro illustrato La Vida es Sueño. Questo è un ottimo esempio della sua preferenza per lo stato onirico, e le litografie rappresentano una vita vissuta attraverso i sogni e un’alternativa distorta, più divertente (più reale?) della realtà. Per conoscere meglio se stesso, Dalí tentò di ricostruire quello che lo circondava, non solo modificando gli oggetti e la percezione della realtà, ma modificando di conseguenza anche il mondo circostante.
The conflict regarding femininity and sensuality is fleshed out in various artworks; on the one hand there is his idealized vision of female purity, whilst on the other there is his unease and fears of sexuality. Dalí was also heavily influenced by Freud and psychoanalysis. He believed that we are driven by our unconscious, which is composed of repressed sexual desire. The illustrated books on display more closely related to the themes of sensuality and femininity are the Art of Love and Song of Songs of Solomon.
Sensualità & Femminilità Dalí continuò a creare opere che esploravano la sua ossessione per le ansie relative alla sua identità sessuale. In gioventù Dalí fu tormentato da una grave insicurezza e dalla paura verso le donne e la sessualità. Tuttavia, Gala, avrebbe successivamente avuto un ruolo essenziale nel suo cambiare idea sulla femminilità e la forma femminile. Dalí fu catturato da questa russa passionale che incontrò per la prima volta nel 1929 e che considerava la rappresentazione ideale della femminilità.
In the sculpture Space Venus Dalí pays homage to the female figure and goddess of beauty by adding his own special elements; a soft watch, ants and an egg. The watch is draped over the neck to give us two opposing messages; that beauty of the flesh is temporary and will vanish, while beauty of art is timeless and eternal. The ants represent decay, subtly reminding us of human mortality and impermanence. The Space Venus is divided into two parts to reveal the egg, which is a favourite Dalínian theme given the duality of its hard exterior and soft interior. The egg is a positive symbol and represents life, renewal, continuation and the future. The Woman Aflame combines two of Dalí’s most
Il conflitto sulla femminilità e la sensualità viene espresso in diverse opere d’arte; da un lato c’è la sua visione idealizzata della purezza femminile, mentre dall’altro c’è il disagio e la paura della sessualità. Dalí fu notevolmente influenzato anche da Freud e dalla psicanalisi. Dalí credeva che l’uomo fosse mosso dal proprio inconscio, costituito dal desiderio sessuale represso. I libri illustrati in mostra più vicini ai temi della sensualità e femminilità sono l’Arte d’Amare e Il Cantico dei Cantici di Salomone. 21
Con la scultura della Venere Spaziale Dalí rende omaggio alla figura femminile e alla dea della bellezza, aggiungendo i suoi elementi speciali: un orologio molle, formiche e un uovo. L’orologio si avvolge attorno al collo, per dare due messaggi contrastanti: che la bellezza della carne è passeggera e svanirà, e che la bellezza dell’arte è senza tempo ed eterna. Le formiche rappresentano il decadimento, ricordandoci sottilmente la mortalità e transitorietà dell’uomo. La Venere Spaziale è divisa in due parti, a rivelare l’uovo, uno dei temi preferiti di Dalí, per la dualità dell’esterno duro e interno morbido. L’uovo è un simbolo positivo e rappresenta la vita, il rinnovamento, la continuità e il futuro.
lasting obsessions: fire and female sensuality represented by drawers. Influenced by Freud, the drawers denote the concealed sexuality of women and the mysteries that a woman’s body hides. The unquenchable flames symbolize a burning passion and seem to have a life of their own. Dalí also explained the drawers in his figures as a Freudian outgrowth of the natural curiosity to investigate enclosed spaces and the desire or fear of the unknown. The second symbol found in the Woman Aflame is the crutch. Dalí, in La Vie Secrete, stated that upon the discovery of a crutch, the item communicated to me an assurance, an arrogance even, which I had never been capable of until then. He also calls it the symbol of death and the symbol of resurrection. In Dalí’s artworks the crutch often symbolises a blend of authority, stability, and (often sexual) power.
La Donna in Fiamme combina due delle ossessioni di Dalí: il fuoco e la sensualità femminile, rappresentata dai cassetti. Sotto l’influenza di Freud, i cassetti indicano la sensualità nascosta delle donne e i misteri che il corpo della donna racchiude. Le fiamme inestinguibili rappresentano una bruciante passione, e sembrano ardere di vita propria. Dalí spiegava i cassetti nelle sue figure anche come una derivazione Freudiana della curiosità naturale di esplorare gli spazi chiusi e del desiderio o della paura dell’ignoto. Il secondo simbolo che troviamo nella Donna in Fiamme è la stampella. Dalí, nella Vie Secrete, dichiarò che vedendo una stampella, l’oggetto mi comunicò una sicurezza, addirittura un’arroganza, mai provate prima di allora. La definisce anche il simbolo della morte e il simbolo della resurrezione. Nelle opere di Dalí la stampella spesso simboleggia un misto di autorità, stabilità e potenza (spesso sessuale).
Religion & Mythology Dalí had an ambivalent relationship with the Catholic Church throughout his life. Like other intellectuals and artists of the time, Dalí attempted to reject his faith, along with many other bourgeois traditions. His actions were part of his determination to live a life out of the ordinary, a life in which he would not compromise by accepting banal tradition, and instead, was resolved to ceaselessly question everything. The Surrealist movement was strongly linked with mythology during this period, holding the general belief that the individual psyche was reflected in the myths of a society, and vice versa. The idea that myths dealt with important and often repressed aspects of human nature obviously had a great influence on Dalí as well, as he was completely devoted to his own self-analysis. Dalí read philosophy extensively, and his father’s atheism also led him to question his own religious views. His mother instead was a devout Catholic, and, after much exploration, Dalí never fully succeeded in abandoning the faith of his childhood. During the 1920s and 1930s, some of his paintings were considered profane. Throughout the late 1940s and 1950s Dalí was enthralled with molecular biology and nuclear physics, often entwining these ideas with those of religion. For example, he dreamt that he saw an atom which became
Religione & Mitologia Dalí ebbe una relazione ambivalente con la Chiesa Cattolica per tutta la sua vita. Come altri intellettuali ed artisti dell’epoca, Dalí tentò di rifiutare la sua fede, assieme alle altre tradizioni borghesi. Le sue azioni erano un aspetto della sua determinazione a vivere una vita fuori dall’ordinario, in cui non scendere a compromessi accettando una tradizione banale, rimanendo deciso invece a mettere incessantemente in dubbio ogni cosa. Il movimento surrealista fu fortemente legato alla mitologia in questo periodo, mantenendo la convinzione 22
generale che la psiche del singolo fosse riflessa nei miti della società, e viceversa. L’idea che i miti trattassero di aspetti importanti e spesso repressi della natura umana ebbe chiaramente una grande influenza anche su Dalí, che era totalmente concentrato sulla propria autoanalisi. Dalí lesse moltissimo di filosofia e l’ateismo di suo padre lo spinse a mettere in dubbio le proprie opinioni religiose. Sua madre, invece, era stata una devota Cattolica e, nonostante un’approfondita analisi, Dalí non fu mai in grado di abbandonare completamente la fede della sua infanzia. Negli anni ‘20 e ‘30 del Novecento, alcuni dei suoi dipinti furono considerati profani. Alla fine degli anni ‘40 e negli anni ‘50 Dalí rimase affascinato dalla biologia molecolare e fisica nucleare, che spesso intrecciò con la religione. Ad esempio, sognò di vedere un atomo che si trasformava in Cristo - il centro dell’universo. Dalí rimase sempre attratto dal melodramma dell’immaginario religioso. Nella scultura Adamo ed Eva, Dalí ritrae abilmente il Giardino dell’Eden: Adamo, Eva e il serpente, uniti da un’inestricabile tensione. Dalí cattura il momento esatto in cui Eva offre il frutto proibito dell’Albero della Conoscenza del bene e del male ad Adamo che, attonito, alza indeciso la mano, incerto di quello che sarà il loro destino se dovesse abbandonarsi alla tentazione. Nel tentativo di convincere, e forse confortare la coppia predestinata, il serpente assume la forma di un cuore con il corpo sinuoso.
Christ - the centre of the universe. Dalí remained intrigued by the melodrama of religious imagery throughout his lifetime. In the sculpture Adam and Eve, Dalí deftly portrays the Garden of Eden: Adam, Eve, and the serpent, as well as the intricate tension between the three. Dalí captures the very moment Eve offers Adam the forbidden fruit from The Tree of Knowledge of Good and Evil astonished, Adam raises his hand in indecision, unsure of their fate should he relinquish himself to the enticing temptation. In an attempt to convince, and perhaps comfort the doomed couple, the serpent forms a shape of a heart with his sinous body. The Snail and the Angel incorporates two of Dalí’s favourite images, ever-recurring in his work; snails and angels. The snail, one of Dalí’s fetishes, incorporates the paradox of softness (the animal), with hardness, (the shell). Dalí uses another sharp contrast to further accentuate the characteristics of each figure; the slow movement of the snail, and the speed of the winged messenger. Paradoxically then, the snail, the universal symbol of the idle passing of time, seems to have been given the gift of wings and is riding fluidly moving waves. Both religion and his branded fetishes permeate this work. Amongst the smaller sculptural works featured is the Yin and Yang, Dalí’s interpretation of the Eastern ideology of balance in nature. His interest in religion and mythology can be seen in his illustrated books too. Unafraid of controversy and drawn to the provocative, Dalí illustrated texts which were at the time considered politically risky or morally compromising. He chose books which ranged from sacred to profane. One of his most famous masterpieces, The Bible is also presented. An epic work of 105 graphics, which took Dalí six years to complete, is a prime example of Dalí’s vivid imagination and his capability to reinterpret classic works using as his only medium his own unique and bizarre vision. The graphics, executed in vibrant colours and bold lines, are based on myths, Christian concepts and Freudian
La Lumaca e l’Angelo comprende due delle immagini preferite di Dalí, che ricorrono in tutta la sua opera: lumache e angeli. La lumaca, uno dei feticci di Dalí, rappresenta il paradosso della morbidezza (l’animale) unita alla durezza (la chiocciola). Dalí usa un altro forte contrasto per accentuare ulteriormente le caratteristiche di ciascuna figura: il lento movimento della lumaca e la velocità del messaggero alato. Paradossalmente, dunque, la lumaca, simbolo universale del lento passare del tempo, sembra aver ricevuto in dono delle ali e naviga sulle onde in un fluido movimento. Quest’opera è caratterizzata sia dalla religione, sia dai suoi caratteristici feticci. 23
Tra le sculture di dimensioni più piccole c’è Yin e Yang, l’interpretazione di Dalí dell’ideologia orientale dell’equilibrio nella natura. Il suo interesse per religione e mitologia è evidente anche nei libri illustrati. Per nulla spaventato dalle controversie, e attratto dalla provocazione, Dalí illustrò testi considerati all’epoca politicamente rischiosi o moralmente compromettenti. Scelse libri sacri e profani. Uno dei capolavori più famosi, anch’esso presentato qui, è la Bibbia. Si tratta di un’opera di dimensioni epiche, 105 grafiche la cui realizzazione richiese sei anni; è un chiaro esempio della vivida immaginazione di Dalí e della sua capacità di reinterpretare le opere classiche per mezzo della sua bizzarra ed unica poetica. Le opere grafiche, eseguite con colori vibranti e linee decise, si basano sui miti, sulle concezioni cristiane e su concetti freudiani. Ciascun disegno è un’opera d’arte a sè stante, senza tempo.
concepts. Each graphic is an individual and timeless work of art. In conclusion, there isn’t only one way, and certainly no right way to understand these artworks. As Dalí states what is important is to spread confusion, not to eliminate it. He opened up a universe of fantastical possibilities, playing with and distorting objects or images to a striking effect. He was a revolutionary, one of the most creative, provocative and innovative artists of the 20th century. With his exceptional talent and eccentric character, the moustachioed Spaniard continues to captivate the public today. My experience with Dalí has been a lifelong adventure, and I am sure that it is a relationship that will continue to enthral me for the rest of my life. With artworks amassed from around the world in order to honour Dalí’s artistic legacy, I feel Dalí’s genius will be apparent to those who attend this extraordinary show. Walking around the exhibition you gain an insight into the twisted mind of the Catalan master, his flamboyant, enigmatic personality ebbs from every piece. Rather than a museum exhibit, The Dalí Universe is a Dalí experience in its own right, an immersion into his wild and vibrant imagination. I hope that the visitors this summer will be as captivated by Salvador Dalí as I still am today, many years after my first encounter with the great Surrealist Master.
In conclusione, non esiste un solo modo, né certamente un modo giusto, per interpretare queste opere d’arte. Come diceva Dalí l’importante è diffondere la confusione, non eliminarla. L’artista spalancò un universo di possibilità fantastiche, giocando e distorcendo oggetti o immagini con effetti sorprendenti. Egli fu un rivoluzionario, uno degli artisti più creativi, provocatori e innovativi del XX secolo. Con il suo talento eccezionale e carattere eccentrico, lo spagnolo con i baffi continua ad affascinare il pubblico ancora oggi. La mia esperienza con Dalí è stata l’avventura di una vita, e sono certo che il nostro rapporto continuerà ad affascinarmi per il resto della mia esistenza. Con opere d’arte provenienti da tutto il mondo raccolte per onorare il lascito artistico di Dalí, sento che il suo genio risulterà evidente a chiunque visiterà questa straordinaria mostra. Passando da un’opera all’altra, il visitatore riuscirà a scorgere qualcosa di quello che passava per la mente bizzarra del maestro catalano, grazie alla personalità emanata da ogni pezzo. The Dalí Universe è un’esperienza di Dalí vera e propria, un’immersione nella sua selvaggia e vibrante immaginazione. Spero che chi visiterà la mostra quest’estate rimarrà altrettanto
We wholeheartedly thank the City of Sorrento and the Fondazione Sorrento, for working so hard to make this exhibition possible. Special thanks go to Mr Luigi Gargiulo director of the Sorrento Foundation, for making us feel so welcome but most of all, for his unlimited and inspiring enthusiasm.
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affascinato da Dalí quanto lo sono io tuttora, molti anni dopo il mio primo incontro con il Maestro del Surrealismo. Desideriamo ringraziare di tutto cuore la Città di Sorrento e la Fondazione Sorrento per aver reso possibile l’organizzazione di questa mostra. Un ringraziamente particolare va a Luigi Gargiulo, direttore della Fondazione Sorrento, il quale ci ha accolti con calore ed entusiasmo infinito, e ci è stato di grande ispirazione.
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Salvador DalĂ Wolf Guenter
A
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lcuni artisti diventano famosi dopo la loro morte e alcuni, come Salvador Dalí, diventano famosi mentre sono ancora in vita. In effetti, le ragioni per cui un artista diventa e resta famoso sono diverse. Una ragione è l’eccezionale qualità di un’opera, che può essere convincente per alcuni e controversa per altri. Un’altra ragione è data dagli scandali e dalle storie che cominciano a circolare sull’artista. Per quanto riguarda Dalí, entrambe queste ragioni sono valide. Ancora oggi la gente parla di lui, del suo lavoro e della sua vita con la moglie Gala, anche se entrambi sono scomparsi molti anni fa. Ad esempio: il divano sagomato sulla forma delle labbra di Mae West e il telefono a forma di aragosta sono ben noti, ma si sa poco della collaborazione di Dalí con Edward James nella creazione di queste icone dell’arte. Chi è Edward James, e perché lo si nomina? Il poeta inglese Edward James fu uno dei patroni del Surrealismo fin dall’inizio del movimento. Il suo entusiasmo per tutti gli aspetti delle arti, la sua determinazione nell’ampliare i confini investendo negli artisti, non nell’arte di per sé, lo portarono a conoscere molti dei grandi artisti del Surrealismo. Il suo sostegno e la sua collaborazione con molti talenti emergenti negli anni ‘30 e ‘40 lo videro interagire con Leonora Carrington, Max Ernst, René Magritte e Salvador Dalí. Si dice che Salvador Dalí e Edward James abbiano collaborato alla creazione del Telefono Aragosta nel 1936. L’opera è costituita da un comune telefono funzionante e da un’aragosta (in gesso). L’anno successivo i due collaborarono all’ideazione del Divano Labbra di Mae West (1937). Il pezzo è modellato sulla forma delle labbra dell’attrice Mae West, che pare Dalí trovasse affascinante. E queste sono solo due delle innumerevoli storie... È difficile immaginare che Dalí chiedesse consiglio a James, anche se questi in seguito acquistò l’intera produzione del 1938, quadri e opere, per la sua proprietà. Ma storie come queste arricchiscono il caleidoscopio di aneddoti e l’ampiezza delle mostre che continuano ancora oggi a espandere la fama di Dalí e a sottolineare la sua posizione senza pari nella storia dell’arte moderna del XX secolo. La differenza tra Dalí e altri artisti è che anche persone che non sanno nulla di storia dell’arte conoscono Dalí. Questa sua immagine pubblica lo ren-
ome artists become famous after they have died and some artists, like Salvador Dalí, become famous while they are still living. As a matter of fact there are different reasons for becoming famous and for staying famous. One reason is the outstanding quality of a piece of work, which can be both convincing to some and controversial to others. Another reason is the scandals and stories people start to tell about the person. With Dalí, it is both. Today, people are still talking about him, his work and stories of him and his wife Gala, even though they died many years ago. For example: Salvador Dalí’s Mae West Lips Sofa and Lobster Telephone are well known, but little is known about the collaboration with Edward James creating these iconic artworks. Who is Edward James and why do you mention him? The British poet Edward James was one of the patrons of Surrealism from the beginning of the movement. His excitement in all aspects of the arts, his determination to push the boundaries by investing in artists, not art per se, brought him into contact with many of the greatest artists of Surrealism. His patronage of and collaboration with many emerging talents in the 1930s and 1940s included Leonora Carrington, Max Ernst, René Magritte and Salvador Dalí. Rumor has it, that Salvador Dalí and Edward James collaborated on the iconic Lobster Telephone in 1936. The piece is a composite of an ordinary working telephone and a lobster (made of plaster). The following year they collaborated on the Mae West Lips Sofa (1937), modeled on the lips of actress Mae West, whom Dalí apparently found fascinating. Two stories out of many... It is difficult to imagine that Dalí would ask James for advice, even if he did subsequently buy all paintings and works for his estate. But stories like this enrich the kaleidoscopic storytelling and the magnitude of exhibitions which still expand Dalí‘s fame and manifest his outstanding position in the history of modern art in the 20th century. The difference between Dalí and other artists is that even people who are not educated in art-history know who he is. This public image makes him unique and places him amongst the important artists in art history. Surrealism is a cultural movement that began in the
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early 1920s, and is best known for its visual artworks and writings. Surrealist works feature the element of surprise, unexpected juxtapositions and non sequitur and above all the revolutionary movement, as André Breton put it. From the 1920s onwards, the movement spread around the globe, eventually inspiring the visual arts, literature, film, and music of many countries and languages, as well as political thought and practice, philosophy, and social theory. The surrealists believed that Surrealism advocated the idea that ordinary and depictive expressions are vital and important, but that the sense of their arrangement must be open to the full range of imagination. Freud’s work with free association, dream analysis, and the unconscious was of utmost importance to the Surrealists in developing methods to liberate imagination. They embraced idiosyncrasy, while rejecting the idea of an underlying madness. Later, Salvador Dalí explained it as: «There is only one difference between a madman and me. I am not mad». Freud initiated the psychoanalytic critique of Surrealism with his remark that what interested him most about the Surrealists was not their unconscious but their conscious. In this view, the Surrealists may have been producing great works, but they were products of the conscious, not the unconscious mind. Dalí’s biography was not only influenced by artistic and philosophical aspects, but also by the rise and fall of fascism which had been overshadowing Europe since the early 1930s. While the majority of the surrealist artists had become increasingly associated with leftist politics, Dalí maintained an ambiguous position on the subject of the proper relationship between politics and art. Dalí insisted that surrealism could exist in an apolitical context and refused to explicitly denounce fascism. Among other factors, this had landed him in trouble with his colleagues. Later in 1934, Dalí was subjected to a “trial”, in which he was formally expelled from the Surrealist group. To this, Dalí retorted, «I myself am surrealism». With the outbreak of the Spanish Civil War (1936-1939), Dalí fled from the fighting and refused to align himself with any group. He did the same during World War II (1939-1945), for which he was heavily criticized; George Orwell accused him of “scuttling off
de unico e lo colloca tra gli artisti più importanti della storia dell’arte. Il Surrealismo è un movimento culturale che è iniziato nei primi anni ‘20 del Novecento, noto per lo più grazie all’arte visiva e agli scritti. Le opere surrealiste contengono una componente di sorpresa, contrasti inaspettati e incoerenze, e soprattutto il movimento rivoluzionario, come sosteneva André Breton. A partire dagli anni ‘20, il movimento si è diffuso in tutto il mondo, finendo per ispirare le arti visive, la letteratura, il cinema e la musica di molti paesi e in molte lingue, oltre che il pensiero e le pratiche politiche, la filosofia e la teoria sociale. I surrealisti credevano che il Surrealismo propugnasse l’idea che un’espressione normale e figurativa è vitale e importante, ma che il senso della stessa debba essere aperto a un’interpretazione basata sulla più ampia immaginazione. Il lavoro di Freud con le libere associazioni, l’analisi dei sogni e l’inconscio fu estremamente importante per i surrealisti, nello sviluppo di metodi per liberare l’immaginazione. Essi abbracciarono l’idiosincrasia, la peculiarità, rigettando totalmente l’idea di una pazzia sottostante. Successivamente, Salvador Dalí avrebbe detto: «C’è un’unica differenza tra un pazzo e me. Io non sono pazzo». Freud iniziò la sua critica psicanalitica del surrealismo osservando che quello che lo interessava di più riguardo ai Surrealisti non era il loro inconscio, ma la loro mente conscia. A suo parere, i Surrealisti stavano sì producendo grandi opere, ma queste erano il prodotto della mente conscia, non dell’inconscio. La biografia di Dalí non fu influenzata solamente dagli aspetti artistici e filosofici, ma anche dall’ascesa e caduta del fascismo, che aleggiava sull’Europa fin dall’inizio degli anni Trenta. Mentre la maggioranza degli artisti surrealisti si era sempre più avvicinata a posizioni politiche di sinistra, Dalí mantenne una posizione ambigua sull’argomento della corretta relazione tra politica e arte. Dalí insisteva che il Surrealismo poteva ben esistere in un contesto apolitico, e si rifiutò di condannare esplicitamente il fascismo. Questo, e altri fattori, lo pose in conflitto con i colleghi. Successivamente, nel 1934, Dalí fu sottoposto a “processo” e espulso formalmente dal gruppo surrealista. La risposta di Dalí fu: «Io sono il surrealismo». Con l’inizio della Guerra Civile 28
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like a rat as soon as France is in danger” after Dalí had prospered in France during the pre-war years. “When the European War approaches he has one preoccupation only: how to find a place which has good cookery and from which he can make a quick bolt if danger comes too near”, Orwell observed. In a notable 1944 review of Dalí’s autobiography, Orwell wrote, “One ought to be able to hold in one’s head simultaneously the two facts that Dalí is a good draws well and a disgusting human being”. Through all the times of trouble Dalí had a true and loyal companion in Gala. Dalí and Gala, having lived together since 1929, were married in 1934 in a semi-secret civil ceremony. Gala, as his wife and as his muse was a continuous inspiration to Dalí. He dedicated
Spagnola (1936-1939) Dalí rifiutò di combattere e di allinearsi con un gruppo specifico. Il suo atteggiamento fu identico allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) e per questo fu aspramente criticato; George Orwell lo accusò di fuggire via come un ratto non appena la Francia è in pericolo, dopo aver prosperato in Francia prima della guerra. «Mentre l’Europa si appresta alla guerra, egli ha un’unica preoccupazione: trovare un luogo in cui si mangi bene e da cui scappare in fretta se il pericolo si avvicina troppo», osservò Orwell. Nel 1944, in una famosa recensione dell’autobiografia di Dalí, Orwell scrisse: «Ci sono due fatti da tenere sempre a mente: Dalí è, allo stesso tempo, un bravo disegnatore e un essere umano disgustoso». In tutti i periodi
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many artworks to her and many pieces were related to her and her vision of him and his artistic work. The “tense, complex and ambiguous relationship” lasted for over 50 years. Throughout the 1930s, Surrealism continued to become more visible to the public at large. A Surrealist group developed in Britain and, according to Breton, their 1936 London International Surrealist Exhibition was a high water mark of the period and became the model for international expositions. Dalí took part in the London International Surrealist Exhibition. In this period, Dalí’s main patron in London was the very wealthy Edward James. He had helped Dalí emerge into the art world by purchasing many works of art and by supporting him financially for two years. In 1938, Dalí met Sigmund Freud thanks to Stefan Zweig. Also in 1938, Dalí unveiled Rainy Taxi, a three-dimensional artwork, consisting of an actual automobile with two mannequin occupants. The piece was first displayed at the Gallery des Beaux-Arts in Paris at the Exposition Internationale du Surréalisme, organized by André Breton and Paul Eluard. In 1939, André Breton coined the derogatory nickname “Avida Dollars”, an anagram for “Salvador Dalí”, and a phonetic rendering of the French avide à dollars, which may be translated as “eager for dollars”. This was a derisive reference to the increasing commercialization of Dalí’s work, and the perception that Dalí sought self-aggrandizement through fun, fame and fortune. Some surrealists henceforth spoke of Dalí in the past tense, as if he were already dead. The Surrealist movement and various members would continue to issue extremely harsh polemics against Dalí until the time of his death, and beyond. Salvador Dalí‘s huge oeuvre does not seem to alter. The paintings and especially the sculptures do look very contemporary. They do not lose anything of the mystical quality they have had per se and a priori. Hence it follows that they survive the times without losing their fascination. Reasons might be the virtuous technique of painting or the formally exclusive aesthetics and elegant forms. The relevance of Dalí’s work might be also a result of a very sophisticated use of “ancient or archaic images that derive from the collective unconscious”.
difficili Dalí ebbe sempre in Gala una compagna leale e sincera. Dopo aver vissuto assieme dal 1929, si sposarono nel 1934 con una cerimonia civile semi-segreta. Come moglie e come musa, Gala fu fonte di continua ispirazione per Dalí. Egli le dedicò molte opere e molti pezzi riguardavano la sua visione di lui e del suo lavoro artistico. Questa “tesa, complessa e ambigua relazione” durò oltre 50 anni. Per tutti gli anni ‘30 il Surrealismo continuò a diventare sempre più visibile al vasto pubblico. Fu creato un gruppo Surrealista in Gran Bretagna e, secondo Breton, la loro Mostra Surrealista Internazionale di Londra del 1936 fu un momento di eccellenza, per il periodo, e divenne il modello per le mostre internazionali. Dalí partecipò alla Mostra Surrealista Internazionale di Londra. In questo periodo, il sostenitore principale di Dalí a Londra era il ricco Edward James, che aiutò Dalí ad emergere nel mondo dell’arte acquistando molte delle sue opere d’arte e sostenendolo finanziariamente per due anni. Nel 1938 Dalí incontrò Sigmund Freud, grazie a Stefan Zweig. Sempre in quell’anno Dalí presentò il Taxi Piovoso, un’opera tridimensionale costituita da un’auto con due manichini all’interno. L’opera fu esposta per la prima volta alla Galleria des Beaux-Arts a Parigi, in occasione dell’Esposizione Internazionale del Surrealismo organizzata da André Breton e Paul Eluard. Nel 1939 André Breton coniò il soprannome dispregiativo “Avida Dollars”, anagrammando il nome di “Salvador Dalí” e creando una rappresentazione fonetica dell’espressione francese “avide à dollars”, “avido di dollari”. Si trattava di un riferimento sprezzante alla crescente commercializzazione delle opere di Dalí e all’impressione che questi stesse cercando di esagerare la propria importanza perseguendo il divertimento, la fama e la ricchezza. Alcuni surrealisti iniziarono immediatamente a parlare di Dalí usando il tempo passato, come se fosse già morto. Il movimento surrealista e diversi dei suoi membri avrebbero continuato a condurre aspre polemiche contro Dalí fino alla sua morte e anche oltre. L’enorme corpus di opere di Dalí non sembra cambiare nel tempo. I quadri e soprattutto le sculture continuano ad avere un aspetto molto contemporaneo. Non per31
dono nulla della loro qualità mistica, una qualità che possiedono di per sé e a priori. Ne consegue che sopravvivono ai tempi e alle mode senza perdere il proprio fascino. Questo può essere dovuto al virtuosismo della tecnica pittorica, o all’estetica formale esclusiva e alle forme eleganti. L’importanza dell’opera di Dalí può essere anche il risultato di un uso estremamente sofisticato di “immagini antiche o arcaiche derivanti dall’inconscio collettivo”. Carl Gustav Jung chiama questo tipo di immagini archetipi. Esse fanno riferimento anche a inclinazioni psichiche universali, che formano il substrato da cui emergono i simboli di base o le rappresentazioni dell’esperienza inconscia. Ci sono molti archetipi differenti e Jung ha detto che sono infiniti, ma che sono stati semplificati; alcuni esempi di archetipi sono la persona, l’ombra, l’anima, l’animus, la grande madre, il vecchio saggio, l’eroe e il sé. La psicologia analitica di Jung è fortemente influenzata dalle idee e dal pensiero classici greci, rinascimentali e romantici. Figure influenti di artisti, poeti, filosofi, alchimisti e psicologi sono, tra gli altri: Giulio Camillo, Giordano Bruno, Robert Fludd, Friedrich Nietzsche, Jean Cocteau o Salvador Dalí. Nel suo ultimo lavoro, L’Uomo e i suoi Simboli, Jung sostiene che “poiché così tante persone hanno scelto di considerare gli archetipi come fossero parte di un sistema meccanico da imparare a memoria, è essenziale insistere che non si tratta semplicemente di nomi e neanche di concetti filosofici puri e semplici. Sono dei pezzi di vita - immagini integralmente connesse all’individuo tramite le emozioni”. Forse è questo che si trova nelle opere di Dalí: una forte e dinamica presenza della vita e dei suoi simboli che ancora oggi raggiungono gli amanti dell’arte e ne suscitano le emozioni.
Carl Gustav Jung calls these types of imagery archetypes. They also refer to universal psychic dispositions, which form the substrate from which the basic symbols or representations of unconscious experience emerge. There are many different archetypes and Jung has stated they are limitless, but they have been simplified; examples include the persona, the shadow, the anima, the animus, the great mother, the wise old man, the hero, and the self. Jung’s analytical psychology is strongly influenced by Classical Greek, Renaissance, and Romantic ideas and thought. Influential artists, poets, philosophers, alchemists, and psychologists include: Guilio Camillo, Giordano Bruno, Robert Fludd, Friedrich Nietzsche, Jean Cocteau or Salvador Dalí. In his last text, Man and His Symbols, Jung puts it like this “since so many people have chosen to treat archetypes as if they were part of a mechanical system that can be learned by rote, it is essential to insist that they are not mere names or even philosophical concepts. They are pieces of life itself images that are integrally connected to the individual by the bridge of the emotions”. Perhaps that is what is incorporated in the Dalí’s work: his strong and dynamic incorporation of life and its symbols which still bridges and triggers the emotions of art lovers today.
Bibliografia: Dalí, The Secret Life of Salvador Dalí, 1948, London: Vision Press Salvador Dalí, La Conquête de l’irrationnel (Paris: Éditions surréalistes, 1935) The Surreal World of Salvador Dalí, Smithsonian Magazine 2005 Andre Breton, Manifesto of Surrealism, Paris 1924 Der Mensch und seine Symbole. Walter, Olten/Freiburg im Breisgau 1968; Patmos, Düsseldorf 2009
Literature: Dalí, The Secret Life of Salvador Dalí, 1948, London: Vision Press Salvador Dalí, La Conquête de l’irrationnel (Paris: Éditions surréalistes, 1935) The Surreal World of Salvador Dalí, Smithsonian Magazine 2005 Andre Breton, Manifesto of Surrealism, Paris 1924 Der Mensch und seine Symbole. Walter, Olten/Freiburg im Breisgau 1968; Patmos, Düsseldorf 2009
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La mostra | The exhibition
Ogni mattina svegliandomi, provo un meraviglioso piacere: quello di essere Salvador DalĂ, e mi chiedo estasiato, cosa mai compirĂ oggi, questo Salvador DalĂ
Do not fear perfection,
you will never never achieve it
The human body... is full of secret drawers that can only be opened by psychoanalysis
I famosi Orologi Molli non sono altro che il tenero, stravagante, solitario paranoico-critico camembert del Tempo e dello Spazio
At the age of three, I wanted to be a female cook. At seven, Napoleon. After that, my ambition just went on growing. I wanted to be Salvador DalĂ and nobody else
L’unica differenza tra me e un pazzo, è che io non sono pazzo
There are some days when I think I’m going to die from an overdose of satisfaction
Opere | Ar tworks
Sculture museali Museum sculptures
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1. Adamo ed Eva ideato nel 1968, prima fusione nel 1984 bronzo, 200 cm 2. Alice nel Paese delle Meraviglie ideato nel 1977, prima fusione nel 1984 bronzo, 227 cm 3. Cigno Elefante 1967, bronzo, 11 cm 4. La Donna in Fiamme ideato e prima fusione nel 1980 bronzo, 176 cm 5. La Donna del Tempo ideato nel 1973, prima fusione nel 1980 bronzo, 242 cm 6. l’Elefante Spaziale ideato e prima fusione nel 1980 bronzo, 227 cm 7. La Falena e la Fiamma 1964, bronzo, 61 cm 8. La Lumaca e l’Angelo ideato nel 1977, prima fusione nel 1984 bronzo, 151 cm 9. Maschera Funeraria di Napoleone 1970, bronzo, 22 cm 10. Newton Surrealista ideato nel 1977, prima fusione nel 1984 bronzo, 179 cm 11. Omaggio a Tersicore ideato nel 1977, prima fusione nel 1984 bronzo, 187 cm 12. La Persistenza della Memoria ideato e prima fusione nel 1980 bronzo, 191 cm 13. Profilo del Tempo ideato nel 1977, prima fusione nel 1984 bronzo, 150 cm 14. Lo Schiavo di Michelin 1966, bronzo, 30 cm
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1. Adam and Eve conceived in 1968, first cast in 1984 bronze, 200 cm 2. Alice in Wonderland conceived in 1977, first cast in 1984 bronze, 227 cm 3. Swan Elephant 1967, bronze, 11 cm 4. Woman Aflame conceived and first cast in 1980 bronze, 176 cm 5. Woman of Time conceived in 1973, first cast in 1980 bronze, 242 cm 6. Space Elephant conceived and first cast in 1980 bronze, 227 cm 7. The Moth and the Flame 1964, bronze, 61 cm 8. Snail and the Angel conceived in 1977, first cast in 1984 bronze, 151 cm 9. Death Mask of Napoleon 1970, bronze, 22 cm 10. Surrealist Newton conceived in 1977, first cast in 1984 bronze, 179 cm 11. Homage to Terpsichore conceived in 1977, first cast in 1984 bronze, 187 cm 12. Persistence of Memory conceived and first cast in 1980 bronze, 191 cm 13. Profile of Time conceived in 1977, first cast in 1984 bronze, 150 cm 14. Michelin Slave 1966, bronze, 30 cm
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Sculture Daum Daum sculptures 96
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15. Torero Allucinogeno 1977, bronzo ed argento, 208 cm 16. La Venere Giraffa 1973, bronzo, 240 cm 17. Venere Spaziale ideato nel 1977, prima fusione nel 1984 bronzo, 124 cm 18. Vestigia Ataviche dopo la Pioggia 1969, bronzo, 27 cm 19. Yin e Yang 1968, bronzo, 13,5 cm
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20. Anti-fleur 1971, pasta di vetro, 35 cm 21. Calice 158 1988, pasta di vetro, 21,5 cm 22. Croix de leibniz 1976, pasta di vetro, 52 cm 23. Débris d’une automobile donnant naissance à un cheval aveugle mordant un téléphone 1988, pasta di vetro, 39 cm 24. Guitare 1971, pasta di vetro, 60 cm 25. La main divine 1972, pasta di vetro, 31 cm 26. La triomphale 1970, pasta di vetro, 26 cm
15. Halluginogenic Toreador 1977, bronze and silver, 208 cm 16. Giraffe Venus 1973, bronze, 240 cm 17. Space Venus conceived in 1977, first cast in 1984 bronze, 124 cm 18. Atavistic Vestiges after the Rain 1969, bronze, 27 cm 19. Yin and Yang 1968, bronze, 13,5 cm 20. Anti-fleur, 1971, pâte de verre, 35 cm 21. Calice 158 1988, pâte de verre, 21,5 cm 22. Croix de leibniz 1976, pâte de verre, 52 cm 23. Débris d’une automobile donnant naissance à un cheval aveugle mordant un téléphone 1988, pâte de verre, 39 cm 24. Guitare 1971, pâte de verre, 60 cm 25. La main divine 1972, pâte de verre, 31 cm 26. La triomphale 1970, pâte de verre, 26 cm
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Mobili surrealisti Surrealistic furniture
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Lanterne Daliniane Dalinian lanterns
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27. Divano Vis-à-vis ideato negli anni ‘30, prima produzione negli anni ‘90, vari materiali, 85 cm 28. Lampada Bracelli ideato negli anni ‘30, prima produzione negli anni ‘90, vari materiali, 180 cm 29. Lampada Cajones ideato negli anni ‘30, prima produzione negli anni ‘90, vari materiali, 87 cm 30. Lampada Muletas ideato negli anni ‘30, prima produzione negli anni ‘90, vari materiali, 185 cm 31. Sedia Leda ideato negli anni ‘30, prima produzione negli anni ‘90, vari materiali, 90 cm 32. Tavolo basso Leda ideato negli anni ‘30, prima produzione negli anni ‘90, vari materiali, 45 cm 33. Lanterna daliniana - cubo 1981, ottone placcato oro, 43 cm 34. Lanterna daliniana - dodecaedro 1981, ottone placcato oro, 50 cm 35. Lanterna daliniana - icosaedro 1981, ottone placcato oro, 50 cm 36. Lanterna daliniana - ottaedro 1981, ottone placcato oro, 40 cm 37. Lanterna daliniana - tetraedro 1981, ottone placcato oro, 45 cm
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27. Vis-à-vis Sofa conceived in the 30’s, first production in the 90’s, various materials, 85 cm 28. Bracelli Lamp conceived in the 30’s, first production in the 90’s, various materials, 180 cm 29. Cajones Lamp conceived in the 30’s, first production in the 90’s, various materials, 87 cm 30. Muletas Lamp conceived in the 30’s, first production in the 90’s, various materials, 185 cm 31. Leda chair conceived in the 30’s, first production in the 90’s, various materials, 90 cm 32. Leda Low Table conceived in the 30’s, first production in the 90’s, various materials, 45 cm 33. Dalinian lantern - cube 1981, brass gold plated, 43 cm 34. Dalinian lantern - dodecahedron 1981, brass gold plated, 50 cm 35. Dalinian lantern - icosahedron 1981, brass gold plated, 50 cm 36. Dalinian lantern - octahedron 1981, brass gold plated, 40 cm 37. Dalinian lantern - tetrahedron 1981, brass gold plated, 45 cm
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Dalí d’oro Dalí gold objects
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38. Amuleto Avida Dollars 1967, oro 18 carati, 7.5 cm 39. Amuleto Daliniano 1967, oro 18 carati, 5 cm 40. Amuleto Dalí-Gala 1967, oro 18 carati, 7.5 cm 41. Amuleto Serpente Magico 1967, oro 18 carati, 5 cm 42. Bocchino 1967, oro 18 carati, 3.5 cm 43. Croce 1967, oro 18 carati, 18 cm 44. Chiave 1967, oro 18 carati, 7.5 cm 45. Fiore Daliniano 1967, oro 18 carati, 18.5 cm 46. Isis Portaritratto 1967, oro 18 carati, 19 cm 47. Sole Glorioso 1967, oro 18 carati, 20 cm 48. Tartaruga, Dalí Portafortuna 1967, oro 18 carati, 15 cm
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38. Pendant Avida Dollars 1967, 18 karat gold, 7.5 cm 39. Dalinian Pendant 1967, 18 karat gold, 5 cm 40. Pendant Dalí-Gala 1967, 18 karat gold, 7.5 cm 41. Pendant Magic Serpent 1967, 18 karat gold, 5 cm 42. Cigarette Holder 1967, 18 karat gold, 3.5 cm 43. Cross 1967, 18 karat gold, 18 cm 44. Key 1967, 18 karat gold, 7.5 cm 45. Dalí Flower 1967, 18 karat gold, 18.5 cm 46. Isis Portrait Frame 1967, 18 karat gold, 19 cm 47. Glorious Sun 1967, 18 karat gold, 20 cm 48. Dalí Tortoise Charm 1967, 18 karat gold, 15 cm
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Libri illustrati selezione
Illustrated books selection
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49-52 L’art d’aimer (l’arte d’amare) 1979, incisione, litografia e xilografia, 56x38 cm 53-54 Cantico dei cantici di Salomone 1971, incisioni con colore e polvere oro, 76.2x56 cm 55-56 Les caprices de Goya (i capricci di Goya) 1977, incisioni con acquatinta e colore su stampe di Goya, 45.5x31.1 cm 57. Les chants de maldoror (i canti di maldoror) 1934, incisioni originali di Dalí tratte da disegni originali di Dalí, 22x16.5 cm 58-59 Roi, je t’attends à Babylone (re, la attendo a Babilonia) 1973, incisioni originali, 62x40 cm 60-61 Il tricorno 1959, incisioni a colore su legno, 32.2x22.4 cm
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49-52 L’art d’aimer (the art of love) 1979, etching, lithograph and woodcuts 56x38 cm 53-54 Song of songs of Solomon 1971, etching plus color and gold dust, 76.2x56 cm 55-56 Les caprices de Goya (Goyas whims) 1977, etchings plus aquatint plus color, on prints of Goya, 45.5x31.1 cm 57. Les chants de maldoror (the songs of maldoror) 1934, original engravings by Dalí from original drawings by Dalí, 22x16.5 cm 58-59 Roi, je t’attends à Babylone roi (king, I wait for you in Babylon) 1973, original engravings, 62x40 cm 60-61 The tricorne 1959, color plates engraved on wood, 32.2x22.4 cm
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62-64 La Sacra Bibbia 1969, litografie da gouaches originali, 48x35 cm 65-68 La vida es sueño (la vita è un sogno) 1973, incisioni, 38x28 cm 69. Cinque di Spade 1970 circa, collage, gouache e acquarello 49.8x32.4 cm 70. Nove di Denari 1970 circa, collage, gouache e acquarello 49.8x32.4 cm 71. Quattro di Bastoni 1970 circa, collage, gouache e acquarello 49.8x32.4 cm 72. L’Ultima Cena 1978, gesso/terracotta, 45.5 cm
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62-64 The Holy Bible 1969, lithographs from original gouaches 48x35 cm 65-68 La vida es sueño (life is a dream) 1973, engravings, 38x28 cm
Ges so Pl a st er
69. Five of Swords 1970 circa, collage, gouache and watercolour 49.8x32.4 cm 70. Nine of Pentacles 1970 circa, collage, gouache and watercolour 49.8x32.4 cm 71. Four of Wands 1970 circa, collage, gouache and watercolour 49.8x32.4 cm 72. The Last Supper 1978, plaster/terracotta, 45.5 cm
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Sculture Mo num entali Mo num ental sculptures
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73. La Donna in Fiamme ideato e prima fusione nel 1980 bronzo, 360 cm Piazza Tasso 74. Omaggio a Tersicore ideato nel 1977, prima fusione nel 1984 bronzo, 375 cm Piazza Angelina Lauro 75. Pianoforte Surrealista ideato nel 1954, prima fusione nel 1984 bronzo, 488 cm Piazza S. Antonino 76. Profilo del Tempo ideato nel 1977, prima fusione nel 1984 bronzo, 380 cm Piazza Veniero
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73. Woman Aflame conceived and first cast in 1980 bronze, 360 cm Tasso Square 74. Homage to Terpsichore conceived in 1977, first cast in 1984 bronze, 375 cm Angelina Lauro Square 75. Surrealist Piano conceived in 1954, first cast in 1984 bronze, 488 cm S. Antonino Square 76. Profile of Time conceived in 1977, first cast in 1984 bronze, 380 cm Veniero Square
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CREDITI | CREDITS © Albert Skira, Geneve: 58, 59 © Albert Skira, Paris: 57 © Berggruen, Paris / EGI: 55, 56 © BD Barcelona Design: 27, 28, 29, 30, 31, 32 © Daum Cristallerie: 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26 © Galerie Francois-Petit: 9, 15, 18, 19 © I.A.R. Art Resources Ltd: 1, 2, 4, 5, 6, 8, 10, 11, 12, 13, 16, 17, 73, 74, 75, 76 © Le centre culturel de Paris: 49, 50, 51, 52 © Leon Amiel, New York: 53, 54 © Mafalda Marouf Davis: 7 © Rizzoli, Rome: 62, 63, 64 © Robert Whitaker: copertina | cover © Rocher Monaco, Nouveau Cercle Parisein du Livre, Paris: 60, 61 © Salvador Dalí: 69, 70, 71 © Subirana, Barcelona: 65, 66, 67, 68 © W.U.C.U.A. Jean P. Schneider: 3, 14, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48
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Postfazione | After word
L’immortalita dell’Arte e la Terra della Bellezza The immortality of Art and the Land of Beauty Gino Fienga
Ciò che è immortale non cessa di esistere e in questo non c’è rassegnazione. Le Sirene non vollero concedersi né ai mortali, né agli dei. What is immortal does not cease to exist, and in this there is resignation. The Sirens would not indulge nor to mortals, nor to the gods. (Tersicore in S'eirenes, Storyboard ArteffettoDanza, 2012)
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uando ci affacciamo ad un paesaggio di straordinaria bellezza, nell’incanto che ci trasmette l’armonia della natura e il naturale equilibrio che si viene a creare fra le parti che lo compongono, spesso il pensiero si perde in cerca delle ‘regole armoniche’ che sottendono questo insieme. La bellezza a volte raggiunge dei momenti tali da sollevarci dalla realtà, evocando il nostro inconscio, spostandoci - se ci lasciamo penetrare dalla sua energia - in una dimensione onirica, di sogno. Ogni volta che torno in Penisola sorrentina, superato Punta Scutolo, quando agli occhi appare l’incredibile potenza di questo angolo di Sud, mi trovo a pensare che un posto così non può esistere davvero, che tutto va al di là di ciò che l’uomo può concepire: è quasi surreale. Eppure quella bellezza esiste da sempre e sembra immortale nella sua fissità; sopravviverà all’ignoranza e alla speculazione dell’uomo come un grande monumento alla grandiosità del creato. Questo scenario di assoluta armonia è il museo privilegiato alla rappresentazione dell’arte senza tempo. La bellezza non ha confini nel fluire degli eventi fra passato presente e futuro e per questo motivo la nobiltà dell’architettura, l’eleganza dei campanili, la classicità del tessuto urbanistico sorrentino possono ospitare senza contrasto anche l’arte moderna e contemporanea, soprattutto quando, a invadere le strade e le piazze sono le sculture monumentali di Salvador Dalí. La Città è di per sé un teatro della rappresentazione dell’umano, un luogo che mette in scena il vissuto, nei segni che i suoi abitanti, nel corso dei secoli, hanno lasciato. La scultura di Dalí entra così in scena, allargando il campo visivo dello sguardo già colmo di stupore, arricchendo il racconto di nuovi elementi e diventando parte integrante di quella narrazione. Ma la perfetta integrazione del moderno nell’antico, del surrealismo nel classico, non impedisce alle opere monumentali di Dalí di isolare la propria forza concettuale, dimostrando così la propria autonomia di monumento che occupa lo spazio dell’agire quotidiano rendendo teatrali significati invisibili. Così, nelle piazze di tutti i giorni ci troviamo a riflettere su concetti di un tempo fluido.
hen encountering a landscape of extraordinary beauty, we see the enchantment that the natural harmony of nature and the natural balance creates by all of its separate parts, which make up the whole, our thoughts are often lost in trying to find the “harmonious rules” that underlie this composition. At times, beauty can reach levels that sometimes remove us from reality, stirring our subconscious; and if we allow ourselves to be penetrated by this energy, we are moved to another dimension of trance and dream. Each time I return to the Peninsula of Sorrento, and pass Punta Scutolo, when my eyes come upon the incredible power of this corner in the South of Italy, I find myself thinking that a place like this cannot actually exist, that it goes well beyond what man could conceive. It is almost surreal. And yet that beauty has always existed and seems immortal in its steadfastness; it shall survive the ignorance and speculation of men and stand as a great monument to the grandeur of creation. This museum, set in this harmonious place enables the representation of art without time. Beauty is not confined by the flow of events between the past, present and future, and this is the reason why the nobility of the architecture, elegance of the bell towers, and classic character of the urban fabric in Sorrento can host both modern and contemporary art without any contradiction; especially when it is the monumental sculptures of Salvador Dalí that have taken over the streets and squares. The City itself is a theatrical space representing mankind, it stages past events which inhabitants have left behind over the course of centuries. The Dalí sculptures thus enter the scenes, extending the visual field of a perspective that is already filled with wonder, enriching the story with new elements and becoming an integral part of the narrative. The synergy of modern and ageless, of surrealism amongst classicism, does not stop Dalí’s monumental works from isolating their conceptual strength; demonstrating their autonomy as monuments that occupy a space for everyday living, rendering invisible meanings as theatrical.
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So it is, that in city’s Piazza’s we find ourselves reflecting on the concept of the fluidity of time. The reflection of the Woman Aflame hypnotise us, while the flames envelope the sensual female form like a dress. A fire that consumes, but which like a dress, prevents us from penetrating this woman’s outward appearance; it comes between us, and our curiosity to discover what is hidden in those slightly opened drawers. The Woman Aflame invites us to go beyond what makes us afraid, beyond what prevents us from experiencing beauty, and to return to that reassuring place from where we came, going back to childhood purity that we had forgotten in some drawer of our soul. The Woman Aflame easily becomes a metaphor for the world at war, beyond any political aspect. Unlike Picasso, Dalí believed conflicts can only be ascribed to natural history, like something that is part of evolution and that cannot be set aside: inevitable like the volcano that destroyed Pompei or an earthquake that razes a city to the ground. The geometric organisation and shape of the buildings around Piazza Tasso surrounding the sculpture, the piazza with its occupied and empty spaces framed by pillars, gables and portals becomes a game of association: the allegoric representation that Dalí creates with our instincts. The secret drawers of the historical Sorrento on the one hand, and our inner drawers that we are afraid to open to discover who we are, on the other. Who we are, and who we were. Fragile memories and beauty to be saved from the flames of indifference, and to support the pillars of culture to rediscover our identity.
Il riverbero de La Donna in Fiamme ci ipnotizza mentre il fuoco avvolge come un abito lo svilupparsi sinuoso delle forme femminili. Fuoco che consuma ma, come l’abito, ci impedisce di attraversare l’esteriorità di questa donna, si mette fra di noi e la nostra curiosità che vorrebbe scoprire cosa nascondono quei cassetti leggermente aperti. La Donna in Fiamme ci invita ad andare al di là di ciò che ci fa paura, al di là di ciò che ci impedisce di vivere la bellezza, a tornare in quel luogo rassicurante da cui proveniamo, ritornando a quella purezza infantile che abbiamo dimenticato in qualche cassetto dell’anima. La donna fra le fiamme diventa così facile metafora del mondo in guerra, al di là di ogni aspetto politico: a differenza di Picasso, per Dalí i conflitti sono da ascrivere soltanto alla storia naturale, come un qualcosa che fa parte dell’evoluzione e dal quale non si può prescindere: inevitabile come il vulcano che distrugge Pompei o il terremoto che rade al suolo una città. L’organizzazione geometrica e ‘di maniera’, dei palazzi di Piazza Tasso che circondano la scultura, con i suoi pieni e i suoi vuoti dettati da lesene, timpani e portali diventa un gioco di richiami con la rappresentazione allegorica che fa Dalí delle nostre pulsioni: i cassetti segreti della memoria storica sorrentina, da un lato e i nostri cassetti interiori che abbiamo paura di aprire per scoprire chi siamo, dall’altro. Chi siamo, chi eravamo. Memorie e bellezze fragili da salvare dalle fiamme dell’indifferenza e da sostenere con i puntelli della cultura per riscoprire la nostra identità. Anche l’Omaggio a Tersicore mette in relazione memoria e contemporaneità, tempo e spazio in un omaggio alla danza, arte del corpo in movimento che ci spinge a innalzarci verso ideali sublimi. Piazza Lauro diventa quindi palcoscenico della coreografia di due figure che si sfiorano in un atmosfera di estatica fissità, anelando a qualcosa di superiore, con una serenità che non comporta sforzo. Il classico (la ballerina in bronzo lucidato) e il moderno (la ballerina ‘cubista’ in bronzo ‘patinato’) si completano elegantemente e tendono allo stesso fine: l’armonia della composizione. Il contrasto di colori e di forme non infastidisce, a dimostrazione di
Homage to Terpsichore creates a connection between memory and the contemporary, time and space, in a tribute to dance, the body’s art in movement that raises us towards sublime ideals. Piazza Lauro provides a stage for the choreography of the two figures that dance in fixed rapture, yearning for some higher ideal, with a serenity that requires no effort. The classical (the figure in polished bronze) and the modern (the “cubist” figure with patinated bronze) elegantly complement each other and reach out towards the same thing: harmony 112
of the composition. The contrast in colours and shapes does not jar, proving how culture and art from times and places in the past can co-exist and come together to make the world a better place. But there is an additional reason for Terpsichore’s presence in Sorrento: she is the mother of the mermaids, and therefore something of a mother to the legends of this region. A border land, a meeting place between languages and myths from far-off seas and local idioms and customs; a land of beauty, Sorrento is also the place where perceptions of time becomes variable and inseparable from space. Piazza Veniero marks the natural boundary of the city, where the sea cliff splits to show us its hardiness that disappears under the flow of the tides: this is exactly the place where we can reflect on the morphological aesthetics of the hard and soft evoked by the Profile of Time. Our spiritual space changes shape continually based on external stimuli: the soft set against the hard is our changeable personality. A surprising image that tells us how pitifully we are influenced by external factors, in both good and bad: time “flies” when we are experiencing something wonderful, and never passes when we are bored and dissatisfied. It is like the pleasure of music celebrated by Dalí in Surrealist Piano, which is located in Piazza S.Antonino that housed the Conservatory of S.Maria delle Grazie. A pleasure, where time becomes disconnected from real time and takes us into a dreamlike dimension, extending into infinity. It resembles the sinuous shape of the instrument’s tail that becomes an animated being, able to give joy and dance with its can-can type legs. A pleasure that is certainly ephemeral, but once again places the real world in relation with the surreal, in an endless game that intertwines femininity, art, passion and Eros. Dalí’s immortality is to be found totally immersed in his works that are monumental right from the beginnings of the initial pictorial idea, capable of being sufficient in themselves thanks to the conceptual strength that is encompassed in their subjects and essence, which will forever blend with our feelings.
quanto culture e arti lontane nel tempo e nello spazio possano coesistere e concorrere insieme a rendere il mondo migliore. Ma Tersicore ha una ragione in più per essere a Sorrento: è la madre delle Sirene e quindi un po’ la madre delle leggende di questa terra. Terra di confine, luogo d’incontro fra lingue e i miti provenienti da mari lontani e idiomi e usanze locali, terra della bellezza Sorrento è anche un luogo dove la percezione del tempo diventa variabile e indivisibile dallo spazio. Piazza Veniero segna la fine naturale della città, dove la roccia del costone si spacca per mostrarci la sua durezza che scompare nel fluire delle onde del mare: è esattamente il luogo per riflettere sull’estetica morfologica del duro e del molle evocato dal Profilo del Tempo. Il nostro ‘spazio spirituale’ modifica la sua forma in continuazione in base alle sollecitazioni dell’esterno: il molle, contrapposto al duro è la nostra personalità mutabile. Un’immagine sorprendente che ci racconta quanto pietosamente siamo influenzabili dagli agenti esterni, nel bene e nel male: il tempo così ‘vola’ se viviamo un momento piacevole, non passa mai nel fastidio e nell’insoddisfazione. È come il piacere della musica che Dalí celebra nel Pianoforte Surrealista, collocato proprio in quella piazza S.Antonino che ospitava il Conservatorio di S.Maria delle Grazie. Un piacere in cui il tempo è scollegato da quello reale e ci trascina in una dimensione onirica, allungata all’infinito un po’ come la sinuosa forma della coda dello strumento che qui diventa un essere animato, capace di dare gioia e di ballare con la sue gambe da can can. Un piacere sicuramente effimero, ma che ancora una volta mette in relazione il mondo reale e quello surreale in un gioco senza fine che intreccia femminilità, arte, passione ed eros. L’immortalità di Dalí è tutta immersa nelle sue opere che nascono monumentali fin dalla prima idea pittorica, capaci di bastare a se stesse grazie alla forza concettuale che si fonde nella loro materia e nella loro essenza che si confonderà per sempre con il nostro sentire.
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Apparati | Appendix
Salvador DalĂ Biografia | Biography
Salvador Felipe Jacinto Dalí i Domènech nasce a Figueras in Spagna l’11 maggio. Venne chiamato come suo fratello maggiore Salvador, il quale morì poco prima della nascita di Dalí. Comincia a frequentare la scuola dei Fratelli Maristi a Figueras, dove sviluppa un precoce interesse per la pittura in particolare sotto l’influenza di Ramon Pixtox (1872-1925). La maggior parte delle opere di Dalí di questo periodo raffigurano paesaggi e scene di contadini e pescatori. Il suo interesse é rivolto all’Impressionismo. Espone per la prima volta alcune tele ad una mostra di artisti locali al Teatro Municipal di Figueras. Studia all’Accademia di Belle Arti di Madrid e successivamente viene sospeso per il suo comportamento ribelle. Sarà qui che incontrerà il poeta spagnolo Garcia Lorca ed il regista Luis Buñel, con i quali farà un film intitolato Un Chien nel 1929. Sua madre muore. Espone alla Galeries Dalmau di Barcellona. A Parigi, André Breton insieme a Picasso, Max Ernst, e Man Ray, dà vita al primo gruppo surrealista. Viene arrestato per tendenze anarchiche e passa 35 giorni in carcere; cresce il suo interesse per il Cubismo e la Scuola Metafisica Italiana (Carrà e de Chirico). Prima mostra personale a Barcellona. Sia Picasso che Miró si mostrano interessati alla sua arte. Comincia una collaborazione con la rivista di Barcellona L’Amis de les Arts che durerà fino al 1929. Visita Parigi ed incontra Picasso per la prima volta; viene espulso definitivamente dalla scuola d’ arte. Mirò gli fa visita a Cadaqués; seconda mostra personale alla Galeries Dalmau che suscita interesse tra i critici ed il pubblico. Entra nell’esercito per il servizio militare; trascorre l’estate con Lorca e Regino Sàinz de la Maza. Qui scrive il poema Saint Sebastian che viene pubblicato su L’Amis de les Arts. Lluis Montanyà, Sevastià Gasch e Dalí creano il rivoluzionario Manifesto Giallo; la sua opera viene influenzata da Mirò, Arp, Ernst e Tanguy. Tre dipinti
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Salvador Felipe Jacinto Dalí i Domènech is born in Figueras, Spain on May 11th. He was named after his elder brother Salvador, who died shortly before Dali was born. Begins secondary education at the Marist Brothers’ school in Figueras where he becomes interested in painting and is influenced particularly by Ramon Pixtox (1872-1925). Most of Dalí’s early work is of landscapes and scenes of peasants and fishermen. Interest and experimentation in Impressionism; first canvases are exhibited for local artists held at the Teatre Municipal in Figueras. Enrolls in the San Fernando School of Fine Arts in Madrid and he is later expelled for rebel behaviour; he meets the Spanish poet Garcia Lorca, and film maker Luis Buñel, with whom he will make the film Un Chien Andalou in 1929. His mother dies. Exhibits at the Galeries Dalmau in Barcelona. In Paris André Breton forms the first Surrealist group together with Picasso, Max Ernst and Man Ray. Arrested for anarchist tendencies and imprisoned for 35 days; interest grows in Cubism and Italian Metaphysical School (Carrà and de Chirico). First one-man show in Barcelona; Picasso and Mirò show interest in his work; Begins a collaboration with Barcelona review L’Amis de les Arts which lasts until 1929. Visits Paris and meets Picasso; is expelled permanently from Fine Art School; Mirò visits Dalí in Cadaqués; second one-man show at the Galeries Dalmau; interest grows among critics and public. Does military service; spends summer with Lorca and Regino Sàinz de la Maza; writes poem Saint Sebastian which is published in L’Amis de les Arts. Lluis Montanyà, Sevastià Gasch and Dalí issue the revolutionary Yellow Manifesto; his work is influenced by Mirò, Arp, Ernst, and Tanguy; three of his paintings
vengono esposti alla ventisettesima mostra di pittura del Carnegie Institut, Pittsburgh, U.S.A. Viene presentato da Miró al Gruppo dei Surrealisti a Parigi, conosce Magritte, Paul Eluard e la moglie Helena, che diventerà la futura moglie e musa di Dalí, Gala. Prima mostra di Dalí presentata a Breton alla Galerie Goemans di Parigi. Le Surréalisme au service de la révolution pubblica Reverie uno dei testi più importanti di Dalí; 10 opere vengono esposte in quella che si può considerare la prima mostra Surrealista negli Stati Uniti; pubblica il testo L’Ane Pourri nel quale pone le basi del suo metodo paranoicocritico. Dipinge la sua tela piú famosa, la Persistenza della Memoria, dove il tema degli orologi molli compare per la prima volta e suscita grande curiosità ad una mostra collettiva alla Julien Levy Gallery di New York. Firma un contratto con Albert Skira per quaranta acqueforti per l’illustrazione di Les Chants de Maldoror; prima mostra personale alla Julien Levy Gallery di New York; a Dicembre espone alla Galeria d’Art Catalònia di Barcellona. Gala e Dalí raggiungono New York per la prima volta. Viene espulso dal Gruppo Surrealista accusato di avidità e di essere sostenitore di Hitler. Dalí ha sempre creduto che l’arte dovesse rimanere separata dalla politica e non sosteneva il regime nazista. La mostra surrealista di oggetti presso la Galerie C. Ratton, alla quale Dalí partecipa, segna la ‘ufficializzazione’ di una nuova espressione del surrealismo; la rivista Time pubblica la foto di Dalí in copertina; crea 2 oggetti famosi del movimento surrealista il Lobster Telephone ed il divano Mae West. Il poeta spagnolo Garcia Lorca viene assassinato. La guerra civile spagnola costringe Dalí a scappare in Italia dove sarà influenzato dal Rinascimento e dall’arte Barocca. Incontra Sigmund Freud a Londra e viene fortemente influenzato dalle sue teorie psicoanalitiche; partecipa alla mostra surrealista internazionale alla galleria Beaux Arts di Parigi con il suo Rainy Taxi. Collabora con la stilista Coco Chanel su diversi progetti per il Ballets de Montecarlo.
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are shown at the 27th painting exhibition of the Carnegie Institute, Pittsburgh, U.S.A. Mirò introduces Dalí to the Surrealist group in Paris and to Magritte, Paul Eluard and his wife Helena, who will eventually become Dalí’s wife and lifetime muse, Gala; Dalí’s first exhibition, presented by Breton, at the Galerie Goemans in Paris. Le Surréalisme au service de la révolution publishes Reverie one of Dalí’s most important texts; 10 paintings are shown in what should be regarded as the first Surrealist exhibition in the United States; Dalí publishes the text L’Ane Pourri where he lays down the foundation of his paranoiac-critical method. Paints his most famous painting The Persistence of Memory where the melting clocks appear for the first time. It arouses enormous curiosity in a group exhibition at the Julien Levy Gallery in New York. Signs contract with Albert Skira, undertaking to do forty sketches for Lautréamont’s Les Chants de Maldoror; first one-man show at the Julien Levy Gallery in New York; in December Dalí exhibits at the Galeria d’Art Catalònia, Barcelona. Gala and Dalí arrive in N.Y. for the first time. Dali is expelled from the surrealist group, accused of being an avida dollar man and of supporting Hitler. Dalí always believed art should remain separate from politics and did not support the Nazi regime. The Surrealist exhibition of objects at the Galerie C. Ratton in which Dalí participates marks the “officialization” of a new expression of Surrealism; his photo appears on the front cover of Time magazine; creates 2 popular objects of the Surrealist movement Lobster Telephone and Mae West Lips Sofa. The poet Garcia Lorca is assassinated. At the outbreak of the Spanish Civil War, Dalí flees to Italy and is influenced by Renaissance and Baroque art. Meets Sigmund Freud in London and is heavily influenced by his psychoanalytic theories; participates in an international surrealist exhibition at the Galerie des Beaux Arts in Paris with his Rainy Taxi; collaborates with fashion designer Coco Chanel on several ballet designs for the Ballets de Montecarlo.
Firma un contratto con la New York World Fair per una creazione dal titolo The Dream of Venus ma si trova in disaccordo con i committenti. Quando gli viene proibito di mettere una testa di pesce sulla Venere di Botticelli pubblica la sua Dichiarazione dell’ indipendenza dell’immaginazione e del diritto dell’uomo alla propria pazzia; lavora sulla scenografia del primo balletto paranoico Bacchanal rappresentato al Metropolitan Opera House. Abbandona il Gruppo Surrealista con la famosa dichiarazione “Il surrealismo sono io”. Si trasferisce negli Stati Uniti a causa dell’inizio della II Guerra Mondiale, dove rimarrà fino al 1948. Riscuote un notevole successo in America. Inizia una proficua collaborazione con il fotografo Philippe Halsman che si interromperà solo con la morte di quest’ultimo nel 1979. La sua autobiografia The Secret Life of Salvador Dalí viene pubblicata. Viene accettato dalla ‘society’ newyorkese; dipinge svariati ritratti di ricchi americani per la Knoedler Gallery. Costruisce la famosa faccia di Mae West. Si intensificano le sue attività teatrali ed inizia a lavorare all’ illustrazione di diversi libri. L’esplosione della bomba atomica a Hiroshima ispira Dalí dando inizio al suo periodo ‘nucleare’ o ‘atomico’. Collabora con Alfred Hitchcock e dipinge la sequenza del sogno per il film Spellbound. Si ristabilisce a Port Lligat, Spagna. Espone alla Galleria l’Obelisco di Roma. Progetta la scenografia del Salome di Strauss a Covent Garden, Londra. Inizia il suo periodo di Misticismo nucleare durante il quale molte delle sue opere vengono influenzate da temi religiosi e mitologici; dipinge il quadro Madonna de Port Lligat. Spiega gli elementi del Misticismo nucleare girando sette città negli Stati Uniti; per l’anniversario di Dante gli viene commissionato di illustrare La Divina Commedia, crea 102 acquerelli. Importante retrospettiva dell’opera di Dalí a Roma
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Creates pavilion The Dream of Venus for N.Y.’s World Fair but encounters differences with its sponsors over his ideas, later when his plan to put a fish’s head on Botticelli’s Venus is prohibited, he publishes his “Declaration of the independence of imagination and of man’s right to his own madness”; Dalí designs scenery for first paranoiac ballet Bacchanal which is performed at the Metropolitan Opera House; breaks with the Surrealist group famously declaring “Surrealism is me”. With the onset of World War II, Dalí flees to America and remains there until 1948. Dalí is very successful in America; begins prolific collaboration with photographer Philippe Halsman, which ends with the latter’s death in 1979. His autobiography The Secret Life of Salvador Dalí is published. Becomes accepted member of New York society; paints portraits of rich Americans for Knoedler Gallery and constructs his famous Mae West’s face. Theatrical activities intensify and begins working on illustrations for many books. The explosion of the atomic bomb at Hiroshima inspires Dalí to begin his “nuclear” or “atomic” period; collaborates with Alfred Hitchcock and paints the dream sequence for film Spellbound. Settles for good in Port Lligat, Spain; exhibits at the Galleria l’Obelisco in Rome. Designs scenery for Strauss’ Salome at Covent Garden in London; enters his period of Nuclear mysticism where many of his drawings are influenced by religion and mythology; paints the Madonna of Port Lligat. Explains the elements of Nuclear mystique in a seven city tour in the U.S.; is commissioned to illustrate The Divine Comedy for the anniversary of Dante, creates 102 watercolors. Major retrospective of Dalí’s work in Rome (Palazzo
(Palazzo Pallavicini), e successivamente a Venezia e Milano. L’8 agosto Gala e Dalí si sposano nella Cappella degli Angeli di Girona; gli viene conferita a Parigi, dall’ambasciatore cubano, la Médaille à la Qualité Francaise per la serie di illustrazioni da lui create del Don Quixote (1957); esplora l’arte ottica alla ricerca di effetti ed illusioni ottiche. Gli viene concessa udienza con Papa Giovanni XXIII. I surrealisti scrivono un’articolo We don’t hear it that way contro la partecipazione di Dalí ad una mostra internazionale del surrealismo a New York; inizia a lavorare con Robert Descharnes al The World of Salvador Dalí. Riesamina e rielabora i temi principali della sua carriera; Robert Descharnes pubblica la sua monografia Dalí de Gala: le monde de Salvador Dalí Pubblica un altro libro The Tragic Myth of Millet’s Angelus scritto nel 1933. Dalí riceve la Grand Cross di Isabel la Catòlica; pubblicazione del suo Diario di un Genio. Grande retrospettiva a Toyko organizzata dal giornale Mainichi. La Gallery of Modern Art di New York offre al pubblico un’importante mostra di Dalí, che comprende per la prima volta opere della collezione privata di Reynolds Morse; produce una serie di 100 acquerelli intesi a illustrare La Bibbia; sviluppa un interesse per l’olografia e l’arte tridimensionale. Pubblica Las Metamorfosis Eròticas, risultato significativo del suo metodo paranoico-critico. Annuncia la creazione del museo Dalí a Figueras; realizza manifesti commerciali per le società Perrier, cioccolato Lanvin, e le Ferrovie Francesi; crea il logo per i famosi lecca-lecca Chupa Chups. Apertura ufficiale del museo Dalí a Cleveland, costituito in gran parte dalla collezione Reynold Morse. La Stanza Olografca Daliniana viene messa in mostra; pubblica Dix Recettes d’Immortalité e roi Je t’attends à Babylone.
Pallavicini), Venice and Milan successively. 1958
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Gala and Dalí are married at the ‘Chapel of Angels’ in Girona on August 8th; Dalí is presented with the Médaille à la Qualité Francaise by the Cuban Ambassador in Paris for his series of illustrations of Don Quixote (1957); initiates ‘optical art’, seeking optical effects and illusions. Dalí meets Pope John XXIII. The Surrealists write the article We don’t hear it that way, an article against Dalí’s participation in an international exhibition of Surrealism in New York; begins work on The World of Salvador Dalí with Mr. Robert Descharnes. Dalí concentrates increasingly on the main themes of his past career, which he examines and works again and again; Descharnes publishes Dalí de Gala: le monde de Salvador Dalí Publication of book The Tragic Myth of Millet’s Angelus written in 1933. Dalí is decorated with the Grand Cross of Isabel la Catòlica; publication of Diary of a Genius; major retrospective in Tokyo, Japan organized by Mainichi Newspaper. The Gallery of Modern Art in New York shows never before seen paintings from Reynolds Morse’s private collection; Dalí illustrates the Bible with 100 watercolors; develops interest in holography and threedimensional art. Publication of Las Metamorfosis Eròticas, one of the high points of his paranoiac-critical method. He announces the creation of the Dalí museum in Figueras; works on commercial poster for such companies as Perrier, Lanvin chocolates, and the French Railways; designed the famous Chupa Chups logo. Formal opening of the Dalí museum in Cleveland consisting largely of the Morse Collection. ‘Dalínian Holographic Room’ is exhibited; Dalí illustrates Dix Recettes d’Immortalité and roi Je t’attends à Babylone.
Apertura del Museo-Teatro Dalí a Figueras, Spagna. Completa il libro illustrato Mosè e Monoteismo. Al Guggenheim Museum di New York, vengono presentate le sue prime opere iper-stereoscopiche; viene eletto membro associato straniero della Académie Francaise des Beaux-Arts. La Tate Gallery di Londra tiene un’importante retrospettiva dell’opera di Dalí; consegna al Palazzo Zarzuela di Madrid un ritratto singolare del Re di Spagna. Guarisce lentamente da una malattia contratta a New York. Il Re Juan Carlos e la Regina Sofia di Spagna, preoccupati per la sua salute, vanno a fargli visita. Partecipa all’apertura ufficiale del Dalí Museum di St.Petersburg, Florida, fondato da Morse; L’Onorevole Jordi Pujol, Presidente del Governo Autonomo di Catalonia, conferisce a Dalí la medaglia d’oro del governo; Dalí dipinge i suoi ultimi quadri; il 10 giugno muore Gala, moglie e musa da oltre cinquant’anni e viene sepolta al castello di Pubol; dopo la morte di Gala, Dalí abbandona la vita pubblica e si isola nel suo castello di Pubol. Le sue condizioni fisiche peggiorano in seguito a un incendio scoppiato a casa sua. Dalí muore all’età di 85 anni il 23 gennaio. É sepolto nel Museo Dalí-Teatro a Figueras, luogo in cui nacque.
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Opening of the Dalí Museum-Theatre in Figueras, Spain. Finishes the illustrated book Moses and Monotheism. Guggenheim Museum, New York presents Dalí’s first hyper-stereoscopic works; Dalí is elected a foreign associate member of the Académie Francaise des Beaux-Arts. Major retrospective at Tate Gallery, London; Dalí delivers portrait of the King of Spain to the Zarzuela Palace in Madrid. Recovers slowly from an illness contracted in New York; concerned for his health, Dalí is visited at his house by King Juan Carlos and Queen Sofia of Spain. Attends formal opening of the Dalí Museum of St. Petersburg, Florida, founded by Morse; the Honourable Jordi Pujol, President of the Autonomous Government of Catalonia presents Dalí with the Governmental Gold Medal; Dalí’s last paintings are made; Dalí’s wife Gala dies on June 10th after over fifty years of companionship and is buried on the grounds of the Castle of Pubol. After losing his wife, Dalí abandons public life and closes himself off in his Castle of Pubol. Following a fire in his house, his health worsens. Salvador Dalí dies at the age of 85 on January 23rd. He is buried in the Dalí Museum-Theatre in Figueras where he was born.
Beniamino Levi Esperto d’Arte Moderna Modern Art Expert
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eniamino Levi, Presidente della Stratton Fondation, è un esperto di fama mondiale nel campo dell’Arte Moderna. La sua competenza in ambito artistico abbraccia un nozionismo di ampio respiro, dall’impressionismo fino ai tempi moderni. Ad oggi, ha organizzato circa 100 esposizioni di Arte Moderna in tutto il mondo, tutte acclamate e ritenute di successo dal pubblico, attirando più di 10 milioni di visitatori durante gli ultimi due decenni.
eniamino Levi, President of the Stratton Foundation, is a recognised world expert in the field of Modern Art. His expertise spans a wide range of artistic knowledge, from Impressionism through modern times. To date, he has successfully organised approximately 100 critically and publicly acclaimed Modern Art exhibitions worldwide, attracting over 10 million visitors during the last two decades. In the 1960s and 70s, Mr Levi headed one of Italy’s most prestigious galleries, the Galleria Levi on Via Montenapoleone in Milan, where he introduced international art to Italy. He was the first to bring some of the world’s most famous artists to the Italian art collecting community, including Miró, Magritte, Masson, Kandinsky, De Chirico, Picasso, and Dalí.
Negli anni ’60 e ’70, Levi ha presieduto una delle gallerie d’arte più prestigiose d’Italia, la Galleria Levi in Via Montenapoleone a Milano, dove ha introdotto l’arte internazionale in Italia. Egli è stato il primo a portare alcuni degli artisti più rinomati a livello internazionale nella comunità del collezionismo d’arte italiana, tra i quali Miró, Magritte, Masson, Kandinsky, De Chirico, Picasso, e Dalí.
Mr Levi knew many of the period’s leading artists personally, and counted much of Italy’s social elite among his clients. Regular visitors to his gallery included Maria Callas, Baron Von Thyssen and the Agnelli family. Artworks he exhibited in the 60s and 70s today are considered museum quality masterpieces. Mr Levi helped form many major international Modern Art collections.
Levi conosceva personalmente molti artisti di fama di quel periodo, annoverando tra i suoi clienti molti personaggi appartenenti all’alta società italiana. Tra i visitatori abituali della sua galleria vi erano Maria Callas, Baron Von Thyssen e la famiglia Agnelli. Le opere d’arte che egli esibì durante gli anni ’60 e ’70 sono oggi considera-
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In the 1960s, Mr Levi held a Surrealist exhibition at his gallery and was introduced to Dalí. He travelled to see Dalí at his many residences in Paris, New York and his home in Spain. Fascinated by some early Dalí sculptures he had found and bought from a Paris gallery, Mr Levi encouraged the Surrealist master to once more express his artistic vision in sculptural forms.
te dei capolavori di qualità museale. Levi contribuì alle numerose collezioni internazionali d’Arte Moderna. Durante gli anni ‘60, Levi ha tenuto un’esposizione Surrealista presso la propria galleria ed ha conosciuto Dalí. Viaggiò per far visita a Dalí presso le sue molteplici residenze a Parigi, New York e presso la sua dimora in Spagna. Trovò ed acquistò alcune delle prime sculture di Dalí dalle quali rimase affascinato. Levi incoraggiò il maestro surrealista ad esprimere ancora una volta la sua visione artistica della forma scultorea.
Mr Levi is known worldwide as a leading Dalí expert on the Dalí Bronzes. He has lectured and written often on the subject, and has published a definitive book Dalí in the Third Dimension with Allemandi Editore.
Levi è conosciuto come esperto dei bronzi di Dalí. Tale argomento fu oggetto di molti suoi scritti e conferenze, culminando nella pubblicazione del libro Dalí in the Third Dimension con Allemandi editore.
Another exhibition of monumental importance that was organised and directed by Beniamino Levi was “The Secret Collection”, artworks by Pablo Picasso, which were made public for the first time after the artist’s death.
Un’altra mostra d’importanza monumentale organizzata e diretta da Beniamino Levi fu quella delle opere della “Collezione Segreta” di Pablo Picasso, che fu resa pubblica per la prima volta dopo la morte dell’artista.
Currently Mr Levi curates and is on the board of directors of several permanent Dalí exhibitions. The exhibitions feature a large grouping of various rare artworks, selected from private collections and cultural organisations throughout the world, including sculpture, artglass, collages, gold, objets d’art, furniture and rare graphic portfolios.
Attualmente Levi è curatore e membro del Direttivo di numerose mostre permanenti di Dalí. Si tratta di mostre che espongono svariate opere d’arte di estrema unicità, selezionate dalle collezioni private e dalle organizzazioni culturali a livello internazionale, comprendenti sculture, lavorazioni in vetro, collage, oro, objets d’art, mobilio e rare raccolte grafiche.
Mr Levi is a rare combination of exhibition director/ curator and a major fine art dealer, having successfully managed both positions for many years. It is important not only to find masterpieces, but also to purchase them at a fair price in today’s competitive market. He has excellent contacts in the private and public international sectors, which he can easily call upon to form a unique modern collection.
Levi è sia direttore/curatore di mostre che uno dei maggiori commercianti di opere d’arte, in grado di gestire con successo entrambe le posizioni da numerosi anni. Infatti, il talento non sta solo nel trovare capolavori d’arte ma anche nell’acquistarli al giusto prezzo in un mercato oggi così concorrenziale. Egli ha contatti ad altissimo livello sia nel settore privato che in quello pubblico, ai quali può far riferimento per creare un’unica collezione moderna.
Mr Beniamino Levi is not only a curator and an expert in Modern Art who can describe, analyze, exhibit, and maintain collections… he was there when it all happened.
Beniamino Levi non è solo un curatore ed un esperto d’Arte Moderna in grado di descrivere, analizzare, esporre e conservare collezioni… lui è stato presente quando tutto accadeva.
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Wolf Guenter Storico dell’Arte Art Historian
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olf Guenter Thiel é uno storico dell’arte, filosofo e curatore che ultimamente si é dedicato alla realizzazione di diverse riviste quali “fair economics” e “fair arts vienna e berlino” nella veste di editore www.fairarts.org. Vive e lavora a Berlino e Vienna. Dopo gli studi si è dedicato a diversi progetti culturali a livello internazionale ed ha iniziato a lavorare come curatore e consulente nell’area della cultura aziendale (corporate culture). Durante questo periodo ha collaborato con aziende quali la Intel, HVB, Duales System, Montana, Heller, Moroso, Koziol, Zumtobel e altre ancora. Thiel ha inoltre collaborato alla realizzazione di mostre con artisti come Isa Genzken, Christopher Doyle, Heinrich Nicolaus, Carlo Fei, Christian Boltanski, Michele Chiossi, Hofstetter Kurt, Oliviero Toscani, Kristian Hornsleth e con designer e architetti quali Ron Arad, Heidulf Gerngross, Baer+Knell, Gianni Sinni, Karim Rashid e altri. A partire dagli anni 90 ha curato 80 mostre personali e 40 collettive. È chiamato come curatore per una mostra collaterale della Biennale di Venezia nel 2008, alla Biennale di Shangai nel 2006, e come curatore della Bienal Internacional de Arte Contemporáneo ULA 2010 in Venezuela, Tirana Biennale 2001, Albania e la Mediations Biennale in
olf Guenter Thiel is an art historian philosopher and curator who has recently been working as a publisher and editor of different magazines such as 'fair economics' and 'fair arts Vienna/Berlin' (www.fairarts.org). He lives and works in Berlin and Vienna. After finishing his studies he was involved in international culture-projects and started to work as an Art Curator and a Business Consultant in the field of Corporate Culture. During this time he consulted companies such as Intel, HVB, Duales System, Montana, Heller, Moroso, Koziol, Zumtobel Staff and others. Thiel worked on exhibitions with artists including Isa Genzken, Christopher Doyle, Heinrich Nicolaus, Carlo Fei, Christian Boltanski, Michele Chiossi, Hofstetter Kurt, Oliviero Toscani, Kristian Hornsleth and with Designers and Architects such as Ron Arad, Heidulf Gerngross, Baer+Knell, Gianni Sinni, Karim Rashid and others. From the 90s onwards, he curated around 80 one-man shows and another 40 group-shows. He was Curator of collateral shows at the last Venice Biennale 2008 and the Shanghai Biennale in 2006, he was Curator at the Bienal Internacional de Arte Contemporáneo ULA 2010 in Venezuela, Tirana Biennale 2001, Albania, and the Mediations Biennale
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in Poznan 2006, Poland. Between 2006 and 2008 Thiel lived and worked as one of the directors of the Beijing Royal Art Museum in Beijing. In 2010 he curated a show with Chinese artist Yang Maoyuan at the Palazzo Medici Riccardi in Florence.
Poznan 2006, Polonia. Tra il 2006 e il 2008 ha vissuto e lavorato al Beijing Royal Art Museum a Pechino. Nel 2010 ha infine curato una mostra dell’artista cinese Yang Maoyuan presso Palazzo Medici Riccardi a Firenze. Durante i suoi studi ha iniziato a scrivere per Flash Art International ed ha continuato a farlo per 15 anni. In questi 15 anni ha accompagnato i movimenti dell’arte contemporanea dall’inizio degli anni 90 fino ad oggi. Negli ultimi 20 anni sono stati pubblicati più di 200 articoli e testi sull’arte contemporanea e la cultura in oltre 12 lingue. Lavora da tanti anni come ricercatore nell’area delle culture comparate. Esempi di questa ricerca sono testi quali “L’impatto della cultura cinese nel rinascimento italiano” o “Astrazione Viennese”. Thiel è stato guest-editor del Journal of Contemporary Art, New York, Art+Collection, Taipeh, Flash Art International, Milano, nel comitato Editoriale di St/A/R Printmedium Wien ed é fondatore ed editore di fair Zeitung für Kunst und Ästhetik Wien/Berlin ed ora anche editore di fair economics e fair arts Berlin.
During his studies he started to publish for Flash Art International and did this for 15 years. Over the last 15 years he has followed closely the movements in contemporary art from the early nineties until today. In the last 20 years more than 200 Articles and Essays about contemporary Art and Culture have been published in over 12 languages. He has worked for many years as a scientist in the area of comparative cultural sciences. Examples are “The impact of the Chinese culture on the Italian renaissance” or the “Viennese Abstraction” Thiel was guest-editor of the Journal of Contemporary Art, New York, Art+Collection, Taipeh, Flash Art International, Milano, im Editorial Board des St/A/R Printmedium Wien and founding editor of fair Zeitung für Kunst und Ästhetik Wien/Berlin and now publishes and edits fair economics and fair arts magazines in Berlin.
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Backstage
Sorrento
Arrivi da turista. Riparti come uno di famiglia.
CittĂ di Sorrento
Per la tutela, la valorizzazione e la promozione culturale e turistica del territorio. Per lo sviluppo economico e civile della comunitĂ locale e del contesto Penisola sorrentina.
Villa Fiorentino, corso Italia, 53 80067 Sorrento Tel. 081 8782284 Fax 081 8773380 info@fondazionesorrento.com www.fondazionesorrento.com
Finito di stampare da Grafica Metelliana (Cava de’ Tirreni - SA) per conto di con-fine edizioni nel mese di Giugno 2013 Printed in Italy
Nelle sue molteplici sfaccettature, la bellezza gode di orizzonti infiniti, cui l’uomo tende da sempre... Dedicandosi alla cura del dettaglio, alla ricerca della sinergia tra idee, stati d’animo, forme e colori, la ricerca del bello è il leitmotiv che lega le attività del gruppo Crems dalla distribuzione all’hospitality. Crems e Clearco, aziende esclusiviste nella distribuzione di brand di fama internazionale, offrono prodotti e servizi ad alto contenuto emotivo. Il tratto distintivo che caratterizza l’hospitality sta nel valore emozionale che Seven Hostel e Casa Angelina trasmettono ai clienti, facendo vivere loro un’esperienza unica.
Beauty in its multiple facets enjoys infinite horizons to which man has always aspired... Dedicated to attention to detail, the search for synergy between ideas, states of mind, forms and colours, the pursuit of beauty is the leitmotiv linking the work of the Crems group, from distribution to hospitality. Crems and Clearco, companies with the sole distribution rights for internationally renowed brands, offer products and services with a hight emotive content. The distinctive feature that distinguishes the hospitality lies in the emotional value Seven Hostel and Casa Angelina offer their clients, letting them enjoy a unique experience.