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Vivere il territorio
Icis, gruppo lombardo operante nel settore del packaging, fonda la propria strategia aziendale sul rapporto con le altre realtà del territorio, coniugando tradizione e innovazione. Solo così è possibile crescere insieme.
di ALESSANDRO DE BERTOLINI
QUANDO il rapporto con il territorio diventa una strategia aziendale: “Dieci anni di attività del nostro stabilimento di Ala – spiega Antonio Ratti, vicepresidente del gruppo Icis – hanno evidenziato l’opportunità di cercare tutte le sinergie produttive, commerciali e informative con gli attori presenti sul territorio. Pur nel massimo rispetto delle autonomie imprenditoriali, queste intese vanno favorite per rendere più competitive sia le aziende sia il territorio. Vogliamo continuare a muoverci su questa strada, individuando specifiche azioni per migliorare e favorire gli interscambi aziendali tra le numerose eccellenze trentine, con lo scopo di far crescere tutti i soggetti interessati”. Icis, gruppo lombardo che opera nel settore del packaging di qualità, è oggi una realtà con quattro stabilimenti e un fatturato di oltre 35 milioni di euro. Fondato nel 1959 nella provincia di Bergamo, produce annualmente più di un miliardo di astucci e trasforma 30mila tonnellate di cartone. Dei quattro stabilimenti, uno si trova ad Ala. Gli altri tre sono a Mozzo, sede principale nella provincia di Bergamo, a Presezzo, sempre nel bergamasco, e a Orchies, alle porte di Lille in Francia. Avviato nel 2000 e poi completamente rinnovato nel 2010, lo stabilimento trentino è tecnologicamente molto avanzato: tre linee di stampa, tre linee di fustellatura e tre di finissaggio, concepito con tutte le caratteristiche per rispondere alle necessità dell’industria alimentare. “I macchinari installati – spiega Antonio Ratti – sono estremamente innovativi e dotati di dispositivi di controllo online per garantire il massimo rispetto degli standard qualitativi. La sede, che dispone di 15mila metri quadrati coperti, è anche Centro di taglio del cartoncino e svolge un’importante funzione logistica per la gestione della materia prima e del prodotto finito. I metodi di produzione avvengono in osservanza delle più rigide metodologie di controllo: certificazioni ISO 9001, ISO 22000 sistema di gestione per la sicurezza alimentare, ISO 14001 gestione ambientale, oltre ai sistemi di custodia della filiera di produzione della carta/cartone”. Dal 2013 a oggi il Gruppo ha investito oltre 16 milioni di euro in nuove macchine e in migliorie tecniche. Il packaging prodotto è destinato prevalentemente al settore food. Si rivolgono a Icis i principali protagonisti del settore a livello nazionale e internazionale. Tra questi Ferrero, Recoaro, Galbusera, Nestlé, Buitoni, Mila, Trento Frutta, Menz & Gasser, Cameo, Mondelz e altri. Il fatturato è realizzato per il 63% in Italia e per il restante 37% all’estero. Per raggiungere questi risultati, l’azienda ha puntato su un mix di tradizione, innovazione e formazione. “Nel corso degli anni – prosegue il vicepresidente – la società si è sviluppata tramite la continua attenzione ai processi aziendali, coniugando tradizione e innovazione e valorizzando le risorse umane e l’ecosostenibilità del prodotto. Il 59% del cartoncino utilizzato proviene da fibra riciclata. Le risposte dei mercati sono state soddisfacenti e anche in un contesto difficile come quello attuale, caratterizzato dalla pandemia e da una concorrenzialità internazionale (nel settore di riferimento particolarmente aggressiva), riteniamo che il percorso fatto finora consentirà anche in futuro di consolidare e riconoscere alla
società un ruolo significativo tra i players del settore”. In questo senso, Icis guarda con particolare attenzione ai clienti di lungo corso (l’85% del fatturato viene realizzato con clienti serviti da più di 10 anni), concentrandosi tuttavia anche su nuovi mercati, sfruttando il posizionamento geografico dei siti produttivi. Per proseguire su questa strada, però, è necessario che tutti facciano la loro parte. “È evidente che il perseguimento degli obiettivi sociali non potrà prescindere dal contesto socio-economico in cui opera la società. È quindi auspicabile che tutti i protagonisti, in primis le autorità pubbliche e la classe imprenditoriale, concorrano al supporto e allo sviluppo delle entità produttive in senso lato”. Per il futuro, nuove sfide sono all’orizzonte. “Stiamo lavorando a un progetto innovativo – conclude Antonio Ratti – che ha preso il via da poche settimane in settore parallelo. Un’idea che sfrutta tecnologie innovative per realizzare prodotti monouso su base cellulosa”.
Suanfarma Italia campione di welfare aziendale
L’azienda di Rovereto, leader nella produzione di principi attivi farmaceutici, fa parte del ristretto gruppo delle Welfare Champion 2020, le realtà che esprimono le “migliori storie di welfare aziendale” secondo il Welfare Index PMI, autorevole iniziativa promossa da Generali Italia con la partecipazione, tra gli altri, di Confi ndustria. Il Welfare Index PMI è il primo indice di valore scientifi co che effettua analisi e valutazioni relative al benessere dei lavoratori nelle aziende italiane fi no a mille dipendenti. In occasione della presentazione del Rapporto 2020 del Welfare Index PMI, a Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione delle aziende che più si sono distinte nel corso dell’anno su questo fronte. Tra queste Suanfarma Italia, alla quale l’attestato di Welfare Champion 2020 è stato consegnato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenuto alla cerimonia.