Trentino Industriale agosto-settembre 2020

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Vivere il territorio Icis, gruppo lombardo operante nel settore del packaging, fonda la propria strategia aziendale sul rapporto con le altre realtà del territorio, coniugando tradizione e innovazione. Solo così è possibile crescere insieme. di ALESSANDRO DE BERTOLINI

QUANDO

il rapporto con il territorio diventa una strategia aziendale: “Dieci anni di attività del nostro stabilimento di Ala – spiega Antonio Ratti, vicepresidente del gruppo Icis – hanno evidenziato l’opportunità di cercare tutte le sinergie produttive, commerciali e informative con gli attori presenti sul territorio. Pur nel massimo rispetto delle autonomie imprenditoriali, queste intese vanno favorite per rendere più competitive sia le aziende sia il territorio. Vogliamo continuare a muoverci su questa strada, individuando specifiche azioni per migliorare e favorire gli interscambi aziendali tra le numerose eccellenze trentine, con lo scopo di far crescere tutti i soggetti interessati”. Icis, gruppo lombardo che opera nel settore del packaging di qualità, è oggi una realtà con quattro stabilimenti e un fatturato di oltre 35 milioni di euro. Fondato nel 1959 nella provincia di Bergamo, produce annualmente più di un miliardo di astucci e trasforma 30mila tonnellate di cartone. Dei quattro stabilimenti, uno si trova ad Ala. Gli altri tre sono a Mozzo, sede principale nella provincia di Bergamo, a Presezzo, sempre nel bergamasco, e a Orchies, alle porte di

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Lille in Francia. Avviato nel 2000 e poi completamente rinnovato nel 2010, lo stabilimento trentino è tecnologicamente molto avanzato: tre linee di stampa, tre linee di fustellatura e tre di finissaggio, concepito con tutte le caratteristiche per rispondere alle necessità dell’industria alimentare. “I macchinari installati – spiega Antonio Ratti – sono estremamente innovativi e dotati di dispositivi di controllo online per garantire il massimo rispetto degli standard qualitativi. La sede, che dispone di 15mila metri quadrati coperti, è anche Centro di taglio del cartoncino e svolge un’importante funzione logistica per la gestione della materia prima e del prodotto finito. I metodi di produzione avvengono in osservanza delle più rigide metodologie di controllo: certificazioni ISO 9001, ISO 22000 sistema di gestione per la sicurezza alimentare, ISO 14001 gestione ambientale, oltre ai sistemi di custodia della filiera di produzione della carta/cartone”. Dal 2013 a oggi il Gruppo ha investito oltre 16 milioni di euro in nuove macchine e in migliorie tecniche. Il packaging prodotto è destinato prevalentemente al settore food. Si rivolgono a Icis i principali protagonisti del settore a livello nazionale e internazionale. Tra questi Ferrero, Recoaro, Galbusera, Nestlé, Buitoni, Mila, Trento Frutta, Menz & Gasser, Cameo, Mondelz e altri. Il fatturato è realizzato per il 63% in Italia e per il restante 37% all’estero. Per raggiungere questi risultati, l’azienda ha puntato su un mix di tradizione, innovazione e formazione. “Nel corso degli anni – prosegue il vicepresidente – la società si è sviluppata tramite la continua attenzione ai processi aziendali, coniugando tradizione e innovazione e valorizzando le risorse umane e l’ecosostenibilità del prodotto. Il 59% del cartoncino utilizzato proviene da fibra riciclata. Le risposte dei mercati sono state soddisfacenti e anche in un contesto difficile come quello attuale, caratterizzato dalla pandemia e da una concorrenzialità internazionale (nel settore di riferimento particolarmente aggressiva), riteniamo che il percorso fatto finora consentirà anche in futuro di consolidare e riconoscere alla


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