AGOSTO | SETTEMBRE 2020
| Contiene I.R.
ANNO 61 | N°04
Una certa idea di futuro Dialoghi a distanza sul cambiamento
Associazione Una Task Force per il rilancio
Speciale La ripresa in sicurezza della Carta
Internazionalizzazione L’ambasciatore del Messico in visita a Palazzo Stella
LA SOLUZIONE ALLE SFIDE PIÙ COMPLESSE Holländer è una società presente sul mercato italiano da oltre 50 anni. È specializzata nella progettazione ed esecuzione di opere nel campo dell’impiantistica industriale, alimentare e del teleriscaldamento. La competenza che possiede la rende un partner solido ed affidabile nell’affrontare ogni problematica legata alla realizzazione e manutenzione di impianti, anche nelle sue espressioni più complesse.
DA 50 ANNI SPECIALIZZATI IN IMPIANTI INDUSTRIALI, ALIMENTARI E DI TELERISCALDAMENTO. Viale Venezia, 96 - 38056 Levico Terme (TN) Tel. +39 0461 707084 - www.hollander.it
Info: impresadigitale@tn.camcom.it - tel. 0461 887251
sommario
03
editoriale 7
il punto 9
internazionalizzazione
Semplificazione per la legalità 34
L’ambasciatore del Messico in visita
36
Un binomio di successo
Fare nostro il futuro
speciale carta copertina
rubriche 11
11
Il futuro che ci attende
12
Il futuro di Edoardo Narduzzi
14
“Come un tartufo bianco”
16
Periferie resilienti, un patrimonio nascosto
17
La mobilità del futuro
38
“Lavorare in sicurezza per la ripresa”
40
Vivere il territorio
42
L’alta gamma nell’etichettatura
44
Carte speciali, e pure esclusive
46
Le carte vincenti di Printer
aziende
copertina
associazione
18 associazione 34 internazionalizzazione 38 speciale carta 48 aziende 53 giovani 55 economia
18
“Serve il coraggio del futuro”
20
L’Associazione per il rilancio delle imprese
22
Laboratorio Lass: un nuovo servizio
24
Nuova liquidità per le imprese
26
Energia, crisi ed opportunità
28
Va a segno il basket bond trentino
30
Nuovi eletti, nuovo inizio
33
L’Associazione sul territorio
48
Il coraggio di inseguire i sogni
50
Le frontiere dell’e-learning
giovani 53
Voglia di ripartire!
economia 55
Un’occasione da sfruttare per rilanciare il Paese
04 TRENTINO INDUSTRIALE Anno 61 | N. 4 Agosto - Settembre 2020
AGOSTO | SETTEMBRE 2020
Direttore Responsabile
ANNO 61 | N°04
| Contiene I.R.
Alessandro Santini Comitato di Redazione
Una certa idea di futuro Dialoghi a distanza sul cambiamento
Associazione Una Task Force per il rilancio
Speciale
illustrazione ed elaborazione: GRAFFITI
Martina Togn Roberto Busato Nicolò Andreini Paolo Angheben Pierangelo Baldo Andrea Marsonet Eduard Martinelli Maria Cristina Poletto Luca Ribaga
La ripresa in sicurezza della Carta
Internazionalizzazione
Redazione
L’ambasciatore del Messico in visita a Palazzo Stella
Silvia Bruno Direzione, Redazione e Amministrazione
Palazzo Stella, Via Degasperi, 77 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 Internet: www.trentinoindustriale.com e–mail: trentino.industriale@confindustria.tn.it
PUBBLICITÀ
Progetto grafico
La pubblicità su Trentino Industriale significa:
GRAFFITI – It’s Communication
6 mila copie ogni numero;
Stampa
invio a tutte le industrie aderenti a Confindustria Trento e ad un selezionato elenco di imprese artigiane, turistiche, commerciali e di servizi;
Saturnia | Via Caneppele, 46 | Trento 0461 822636 – 822603
invio ai professionisti trentini: ingegneri ed architetti, commercialisti e consulenti aziendali, notai ed avvocati, giornalisti...;
Editore
invio a università, istituti di ricerca, scuole e centri di formazione professionale;
Associazione degli Industriali della Provincia di Trento
articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco;
Pubblicità
ITIS Srl | Via Degasperi, 77 | Trento | T 0461 360000 Autorizzazione del Tribunale di Trento N. 71 del 10 febbraio 1990
presentazione di aziende, loro attività e prodotti ad una vasta e competente platea di lettori; autorevolezza di una voce “targata” Confindustria.
TARIFFE 1 uscita
fino a 3 uscite
oltre 3 uscite
SECONDA DI COPERTINA I ROMANA | CONTROSOMMARIO
€ 1.500
€ 1.300
€ 1.100
TERZA DI COPERTINA
€ 1.350
€ 1.150
€ 1.000
QUARTA DI COPERTINA
€ 1.800
€ 1.530
€ 1.350
FRONTE COLOPHON, FRONTE EDITORIALE
€ 1.400
€ 1.200
€ 1.000
PAGINA INTERNA
€ 1.000
€ 850
€ 750
PAGINA DOPPIA
€ 1.400
€ 1.200
€ 1.000
PUBLIREDAZIONALE
€ 1.000
€ 850
€ 750
INSERTO (formato massimo 21x28, stampa esclusa)
€ 1.900
€ 1.600
€ 1.400
POSIZIONE
Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispecchiano quindi necessariamente le opinioni della rivista.
Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
INFORMATIVA Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si informano i destinatari del periodico che i dati dei medesimi sono conservati – con la garanzia di massima sicurezza – nell’archivio informatico del Titolare del trattamento: Associazione degli Industriali della Provincia di Trento via Degasperi 77 – 38100 TRENTO. Tali dati saranno utilizzati esclusivamente per l’invio del periodico e di eventuali allegati.Ai sensi dell’art. 7 del citato D.Lgs., i destinatari hanno diritto di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i dati, nonché di esercitare tutti i restanti diritti ivi previsti mediante comunicazione scritta al Titolare del trattamento.
www.trentinoindustriale.com il nostro periodico è anche online compresi i numeri arretrati trentino.industriale@confindustria.tn.it
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
ITIS Srl T. 0461 360000 via Degasperi, 77 | Trento
I prezzi indicati vanno maggiorati di IVA. L’editore si riserva di valutare di volta in volta la compatibilità con la rivista dei messaggi pubblicati proposti.
editoriale
07
Semplificazione per la legalità Questo giornale va in stampa all’indomani della diffusione dei risultati dell’indagine sugli affari illeciti della mafia nel settore del porfido trentino. Nel clamore del caso, e nel coro di reazioni sgomente che ha suscitato, ci siamo limitati a dire del nostro sconcerto, a plaudire agli inquirenti, a ricordare che un ambiente contaminato è nemico del lavoro, dell’impresa e della crescita sostenibile. Mi chiedo se ha forse senso precisare che le imprese oneste sono la maggioranza? Che il principio di legalità e il rispetto delle regole sono il fondamento di tutto il nostro sistema confederale? Che Confindustria assicuri e promuova, al proprio interno e in tutte le comunità in cui opera, il rispetto delle leggi, delle norme e delle regole, come base del patto di convivenza civile è un assioma. Mi immagino che questo faccia parte del codice genetico di noi imprenditori prima ancora che nel codice etico della nostra Associazione. Per chi scientemente sgarra non c’è spazio, non c’è cittadinanza e non mi riferisco solamente alle questioni che hanno a che vedere con attività malavitose, mi riferisco anche all’evasione fiscale, alla richiesta di aiuti, provvidenze, supporti, richiesti in modo artefatto. Una reazione emotiva, da parte nostra, alla notizia delle infiltrazioni mafiose rivelate dalle procure, è quasi inopportuna. Mi pare che abbia più senso ragionare su quel che possiamo fare di fronte all’evidenza che al sistema può accadere di essere inquinato. Può – per usare un’espressione tristemente in voga – non avere gli anticorpi, ché altrimenti lo renderebbero immune. Se da una parte fa sorridere, leggere come gli indagati definiscano ingenuo e fragile il nostro Territorio, dall’altra parte ci dovrebbe rendere orgogliosi per quello che siamo, ma anche, dopo un minimo di riflessione, molto, molto più attenti. Tanto più, come hanno osservato alcuni, in tempi in cui tutto è più difficile. In tempi in cui la crisi spinge gli animi più fragili ben al di là dell’illecito. Confindustria ha reso da tempo attuativi i valori enunciati nello Statuto, siglando insieme al Ministero dell’Interno un Protocollo di Legalità e Linee Guida orientate a rafforzare le condizioni di sicurezza e di legalità nelle attività economiche nell’ottica di contrastare le infiltrazioni criminali. A mio avviso, dove possiamo lavorare oggi con successo è sul versante della semplificazione. Lo abbiamo ribadito in più occasioni usualmente: la normativa è farraginosa, l’iter è tortuoso, le prescrizioni sono troppe e/o troppo complesse, perché sia chiara l’indicazione che si vuole impartire. Così si creano gli interstizi ideali perché il malaffare proliferi. Questo non possiamo più tollerarlo, perché abbiamo tutta l’esperienza, gli strumenti e le potenzialità per intervenire e prevenire. Urge da tempo, ma ora urge davvero, un intervento generale per la sburocratizzazione delle procedure, anche grazie alle nuove opportunità offerte dalla digitalizzazione. Noi, come sempre, siamo disposti a fare la nostra parte. Fausto Manzana Presidente di Confindustria Trento
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
www.contorifugio.it
Fototeca Trentino Sviluppo S.p.a. - Carlo Baroni
I Marketing Mediocredito I
CONTO RIFUGIO SICURO, SOLIDO E AFFIDABILE COME NOI
IL CONTO DEPOSITO DI MEDIOCREDITO TRENTINO ALTO ADIGE PER I PRIVATI NOVITÀ RENDIMENTI:
sui depositi vincolati
sui depositi non vincolati
RENDIMENTO SICURO PER I TUOI RISPARMI. Investimento semplice, trasparente e senza costi. Attivabile e gestibile completamente on line, o presso l’ufficio di consulenza di Trento in via Paradisi 1. Messaggio promozionale. Condizioni economiche, norme contrattuali e fogli informativi sul sito www.contorifugio.it. Importo massimo di 2 milioni di euro. I tassi indicati sono lordi.
il punto
09
Fare nostro il futuro Se dovessimo tracciare il word cloud di questo numero di Trentino Industriale, la parola più frequente sarebbe probabilmente "futuro". Compare nel naming che abbiamo scelto per il ciclo di eventi di formazione promossi dalla nostra Associazione "Una certa idea di Futuro", compare nel titolo dato dalla Confindustria nazionale all’Assemblea di fine settembre, che parla del “coraggio del futuro”. È un pensiero ingombrante, quello di questo futuro che ci attende: nella migliore delle ipotesi appare oscuro, tanto è difficile interrogare e interpretare i segnali del presente. I numeri dei contagi, dei ricoveri in terapia intensiva, dei decessi da Covid, in Italia e anche nel nostro Trentino, sono in pericoloso aumento. Torniamo a preoccuparci davvero per la nostra salute, quella dei nostri cari, degli amici, dei colleghi, dei collaboratori… le misure tornano a farsi più restrittive. Io però qui voglio dire che a questo tremendo déjà vu arriviamo almeno più preparati. Questa volta, le nostre imprese hanno già preso dimestichezza con gli strumenti e le misure di contenimento. L’esperienza della scorsa primavera ci ha insegnato quali siano le esigenze straordinarie, tecniche e trasversali, di un’organizzazione quando si trovi ad operare in condizioni estreme. Abbiamo esperienza delle tecnologie necessarie per operare a distanza, anche se ancora bisognerà lavorare per definire regole sostenibili per un homeworking veramente smart. Ma abbiamo un estremo bisogno di decisioni, rapide e chiare, perché la comunità sappia come si deve comportare. Il settore industriale può fungere da traino per tutta l’economia: da una parte è necessario lasciare lavorare in sicurezza le aziende che lo possono fare, dall’altra vanno trovate misure veloci ed efficaci di sostegno ai settori che saranno invece obbligati a limitare le proprie attività. I cali della produzione e del Pil, stimati in circa il 10-12%, porteranno molte imprese a dover ricorrere a riorganizzazioni aziendali che avranno inevitabili ripercussioni sull’occupazione. Questo, assieme al tema dei ristori, potrebbe essere il vero problema dei prossimi mesi, che Provincia, Associazioni imprenditoriali, Sindacati, dovranno affrontare insieme ritrovando quella concertazione che ha sempre contraddistinto il nostro territorio, e che questo cambiamento epocale ci dà l’opportunità di tornare a valorizzare. Tenete duro, teniamo duro. E traguarderemo questo presente scomodo per fare nostro il futuro. Roberto Busato Direttore Generale di Confindustria Trento
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
11
Il futuro che ci attende “Una certa idea di futuro” è il titolo del ciclo di incontri, promosso da Confindustria Trento e dall’Università di Trento, per riflettere sui cambiamenti in atto e sui nuovi scenari che si prospettano. di GENNY TARTAROTTI
ATTUALE,
di rilievo, originale nel format e nei contenuti, “Una certa idea di futuro”, ciclo di incontri organizzato da Confindustria Trento, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, nasce con l’intento di promuovere occasioni di confronto sull’attuale periodo storico e sui cambiamenti in atto. Sebbene pensati per la classe imprenditoriale, nell’ambito degli eventi formativi che l’associazione organizza per le imprese associate, gli appuntamenti si rivolgono ad un pubblico indifferenziato. “Questi incontri – precisa il presidente degli industriali trentini, Fausto Manzana – fanno parte delle iniziative rivolte alla formazione dei capi d’azienda a cui mi ero prefisso di lavorare nel mio programma. Il più grande investimento che un imprenditore possa fare è quello di investire su sé stesso e sul proprio top management. Non bisogna mai considerarsi arrivati, ma è fondamentale rimettersi sempre in discussione”. Sono relatori illustri di respiro nazionale e internazionale i protagonisti dell’intero progetto, immaginato e curato nei dettagli da Stefania Segata – responsabile marketing della Segata Spa e
Marcello Lunelli – vice presidente di Ferrari F.lli Lunelli Spa, entrambi membri del Consiglio di Presidenza di Confindustria Trento, che, insieme all’Università di Trento lo hanno reso possibile. “A seguito della pandemia il percorso – spiega Manzana – è stato necessariamente ripensato, nel format e nei contenuti: di qui la modalità streaming e la volontà di riflettere sui nuovi scenari che ci attendono e su questa particolare e delicata fase di transizione verso un nuovo mondo”. Diverse le tematiche affrontate: dall’innovazione alla finanza, dall’economia alla mobilità, presentate in modo accattivante da Alessandro Garofalo, moderatore dell’evento, ceo e founder di Garofalo & Idee Associate. “Lo scopo – precisa Manzana – non è quello di insegnare qualcosa, ma quello di incuriosire, condividere, raccogliere degli spunti. L’unico sbaglio che possiamo fare è pensare che se abbiamo sempre operato in un certo modo, dobbiamo continuare a farlo. Dobbiamo prendere coscienza di questo momento, viverlo, affrontarlo e prepararci al futuro”. A inaugurare il ciclo, l’8 settembre, Edoardo Narduzzi, scrittore, giornalista e imprenditore, specializzato ad Harvard, con un intervento dal titolo: “Predittività finanziaria per la sostenibilità dei mercati internazionali”. Alberto Sangiovanni Vincentelli, titolare della Buttner Chair del Dipartimento di EECS all’University of California, Berkeley, è stato invece il protagonista del secondo appuntamento, il 6 ottobre 2020, mentre Alessandra Faggian, Professoressa Ordinaria di Economia Applicata, Direttrice dell’Area di Scienze Sociali e Prorettrice presso il Gran Sasso Science Institute a L’Aquila, terrà il suo intervento il 24 novembre 2020 ed Emilio Rossi, Presidente & CFO della ZF Automotive Italia, Gruppo ZF, concluderà il percorso il 26 gennaio 2021. Per informazioni e iscrizioni: http://www.confindustria.tn.it/ Re-win-una-certa-idea-di-futuro-formazione oppure scrivere a: ideadifuturo@confindustria.tn.it
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
copertina
copertina
12 copertina
Il futuro di Edoardo Narduzzi Il machine learning sta creando un continuum tra presente e futuro. Questo aspetto, se ben sfruttato, potrà migliorare sensibilmente la qualità della vita.
"L'IMPRENDITORE
genetica- quale sono intervenuti oltre a Fausto Manzana – presidente mente vive nel futuro”. È proba- di Confindustria Trento e a Roberto Busato – direttore generale dell’Associazione degli industriali trentini, Marcello bilmente questa definizione la Lunelli – vice presidente del Gruppo Lunelli e Flavio Defrase che più è rimasta impressa al pubblico e che meglio riassu- florian –prorettore vicario con delega al supporto al sistema me in modo estremamente sin- produttivo dell’Università di Trento. tetico, ma altrettanto efficace il “Prevedere il futuro per un imprenditore – ha spiegato Narpensiero di Edoardo Narduzzi, duzzi – significa volere quel futuro. L’imprenditore deve adoimprenditore, giornalista, scrit- perarsi per sfidare gli equilibri acquisiti, deve immaginare cosa sta per accadere con la consapevolezza che nel futuro tore, con una specializzazione c’è sempre un margine di rischio. Anche in una società come ad Harvard, ospite del primo quella attuale con un elevato livello di capacità predittiva appuntamento del ciclo “Una come mai nel passato, la nostra capacità di prevedere viaggia certa idea di futuro”. a macchia di leopardo”. Se è vero però che c’è ancora molta Più di 200 le persone collegate strada da percorrere, è anche vero che quello del machine in diretta streaming per assistere all’incontro dal titolo: “Preditti- learnig è un settore in continua crescita. Sempre più diffusi vità finanziaria per la sostenibi- sono infatti i wearable devices, ossia i dispositivi indossabili, lità dei mercati internazionali”, come lo smartwatch o lo smartband (braccialetto elettronimoderato da Alessandro Garo- co), in grado di raccogliere dati e fornire tutta una serie di informazioni sulla base delle quali prendere decisioni. Quefalo, ceo e founder di Garofalo sto, secondo Narduzzi “creerà in tempi abbastanza brevi una & Idee Associate, nel corso del
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
13 copertina
percezione individuale e collettiva di un continuum tra presente e futuro (almeno quello più immediato) che, se ben sfruttato, fornirà strumenti interessanti per migliorare la qualità della vita”. In ambito finanziario i sistemi di machine learning trovano già ampia applicazione fornendo previsioni quotidiane su diverse asset classes, analisi e news. Tra questi sistemi, AlphiWealth, un robot advisor (ossia un consulente finanziario) ideato e realizzato da Selfiewealth, società fondata dallo stesso Narduzzi, è in grado, grazie a una serie di algoritmi, di prendere decisioni specifiche, prescindendo dall’influenza di sensazioni o conflitti d’interesse tipici della dimensione umana. “Alphie – ha illustrato l’imprenditore – mediante un sistema predittivo basato su un “sistema neurale” proprietario, è in grado di dare indicazioni di prezzo ad una scadenza determinata nel futuro. Ogni giorno elabora circa 60mila diverse asset classes aggiornando la sua previsione di prezzo a 15, 30, 60 giorni e mettendola a disposizione degli investitori”. “Il machine learning – ha concluso Narduzzi, lanciando un messaggio rivolto in particolare ai giovani – non è il futuro, ma il presente. Non dobbiamo temere queste applicazioni, perché se è vero che da un lato assisteremo alla scomparsa di certe professioni, dall’altro
vedremo nascere molti nuovi profili professionali. Ovviamente – precisa – si tratta di ruoli per persone skilled, con adeguata formazione e specializzazione.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
14 copertina
“Come un tartufo bianco” Alberto Sangiovanni Vincentelli ha parlato agli ospiti di Confindustria Trento e Università di Trento del ruolo dell’innovazione nel nuovo normale.
È PROFESSORE
a Berkeley e co-fondatore di società quotate con una capitalizzazione di mercato di oltre 60 miliardi di dollari: Alberto Sangiovanni Vincentelli - fra i padri dell’elettronica moderna e della Silicon Valley, cioè a dire tra i massimi esperti mondiali di innovazione – è stato il protagonista di eccezione del secondo incontro del ciclo “Una certa idea di futuro”, promosso da Confindustria Trento in collaborazione con l’Università di Trento. Nel corso dell’incontro, moderato a palazzo Stella da Alessandro Garofalo e diffuso in modalità streaming, è stato esaminato l’impatto del Coronavirus sull’economia e il ruolo dell’innovazione nel nuovo normale (il titolo dell’appuntamento recitava per l’appunto “The role of innovation in the new normal”). “Tutti i nostri piani – ha spiegato Vincentelli – sono stati distrutti da questo Covid. L’espressione nuovo normale spiega esattamente questo: che qualcosa alla quale eravamo abituati
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
non c’è più. In questa crisi industriale profonda ci sono vincitori e perdenti: sul mercato azionario, le compagnie ad alta tecnologia hanno più che raddoppiato il loro rendimento, perché questa crisi ha creato il bisogno di un’accelerazione sull’innovazione, mentre il modo di fare business che era comune negli anni passati non si potrà più perseguire”. Vincentelli spiega con una metafora eloquente ciò che è chiamata a fare l’impresa del futuro: “L’innovazione è come un tartufo, e in particolare un tartufo bianco: perché viene per i fatti suoi, e ha bisogno di qualcuno che lo sappia scoprire. Qual è dunque il ruolo delle grandi imprese? Essere cani da tartufo, che vanno a grufolare fino a che non trovano l’idea che gli darà la marcia in più di cui hanno bisogno. Pianificare non è un buon modo per creare innovazione: per farlo è necessario creare un ecosistema favorevole ai tartufi”. Nel corso dell’appuntamento, Vincentelli ha dialogato con gli altri relatori e gli ospiti del webinar, a partire da Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento: “Credo che noi si debba vivere questa prossima normalità accettando volentieri i nostri errori senza ripeterli – ha detto lui – facendo quello che siamo capaci di fare e facendolo con il cuore. Dobbiamo inserire ovunque l’innovazione, che in alcun modo ci deve spaventare, accettare questa accelerazione che la natura ci ha imposto e cambiare: l’agricoltura, il trasporto, la meccanica, il modo nel quale si eroga salute... Non dobbiamo rincorrere il carro ma cercare di tenere il timone”. È dunque intervenuto Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento: “Il Trentino a cui stiamo lavorando – ha detto – è un Trentino
15 copertina
che guarda al futuro, consapevole della forza che scaturisce dall’innovazione e dai giovani. Nella nostra provincia stiamo creando il terreno favorevole affinché diversi attori tra imprese, startup e talenti possano affacciarsi sul mercato con idee innovative. A loro possiamo garantire già da subito un aiuto competitivo, ovvero concorrere a consolidare in essi le competenze manageriali, indispensabili per trasformare l’idea brillante in impresa di successo”. Presenti a Palazzo Stella anche i vicepresidenti di Confindustria Trento Stefania Segata e Marcello Lunelli, titolari del percorso. Con loro, il prorettore al supporto al sistema produttivo dell’Università degli Studi di Trento Flavio Deflorian, che ha sottolineato i legami di Vincentelli con l’ateneo trentino e, in particolare con il Dipartimento di Ingegneria industriale. Il direttore del Dipartimento, Dario Petri, ha quindi illustrato le diverse collaborazioni con Vincentelli, sia in ambito scientifico (anche con scambio di ricercatori) sia sul piano dell’organizzazione strategica. Vincentelli è infatti presidente dell’Advisory board del Dipartimento e i suoi suggerimenti sono stati preziosi per la redazione del progetto nell’ambito dell’azione “Dipartimenti di eccellenza” del Ministero dell’Università, sia nella definizione della nuova laurea magistrale in Industrial Systems and Management Engineering.
Alfredo Maglione, presidente della Sezione Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Trento, ha spiegato tra le altre cose le strategie sviluppate in Trentino per favorire la nascita di nuove startup; il direttore generale Roberto Busato ha illustrato le iniziative messe in campo dall’Associazione per favorire l’innovazione e la maturità digitale delle imprese associate. Tra gli interventi in collegamento, anche quello di Paolo Ghezzi, direttore generale di Infocamere.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
16 copertina
Periferie resilienti, un patrimonio nascosto Recenti fenomeni come la pandemia globale hanno richiamato l’attenzione su queste aree, riserve di un potenziale inespresso da valorizzare mediante politiche adeguate.
“PERIFERIE
resilienti: opportunità e sfide post- quella di queste aree, che può essere definita traCovid” è il titolo dell’intervento che Alessandra sformativa. “Resilienza ‘trasformativa’ – prosegue Faggian terrà in occasione del terzo appuntamen- – richiama una delle interpretazioni del concetto to del ciclo “Una certa idea di futuro” in pro- di resilienza, quella di tipo adattivo, per cui il gramma per il 24 novembre. Dopo l’intervento sistema contiene in sé le capacità adattive che gli di Edoardo Narduzzi che ha analizzato il tema consentono di riorganizzare spontaneamente, a della predittività finanziaria e quello di Alberto seguito di uno shock, la sua struttura e di trovare Sangiovanni Vincentelli che ha approfondito il nuove traiettorie di crescita. La resilienza adattiva ruolo dell’innovazione nei nuovi scenari, Ales- può essere letta come un processo di tipo dinamisandra Faggian, Professoressa Ordinaria Direttrice co definito in termini di possibilità di rimbalzare dell’Area di Scienze Sociali e Prorettrice presso il in avanti, anziché in termini di ripristino di una Gran Sasso Science Institute a L’Aquila, si soffer- situazione precedente”. Queste realtà rappresentamerà sulla resilienza delle aree periferiche. “Par- no un importante patrimonio da valorizzare meliamo di periferie resilienti – spiega Faggian – con diante politiche adeguate. riferimento alle aree interne perché si tratta di “A fronte di una condizione di vulnerabilità concontesti tendenzialmente sottoposti a composite nessa ad un declino (economico e demografico) e perduranti sollecitazioni di "combustione len- prolungato e in alcuni casi accelerato da disastri ta" (spopolamento, invecchiamento della popola- naturali, – precisa Faggian – recenti fenomeni zione, deindustrializzazione) che richiedono una come la crescita del populismo, testimonianza di certa capacità di adattamento”. Una resilienza, un certo malcontento di territori che si sentono abbandonati, e la pandemia globale hanno posto con ancora più forza l’attenzione su queste aree, che necessitano di interventi di policy e di una visione ampia in ottica di valorizzazione del loro potenziale inespresso. La principale sfida che interessa le aree interne, divenuta quanto mai indifferibile e a cui oggi una politica come la Strategia Nazionale per le Aree Interne tenta di rispondere, è lo spopolamento e il conseguente abbandono di un’estesa porzione del Paese. Le recenti crisi, con il ripensamento di alcuni modelli di crescita che hanno comportato, possono rappresentare l’opportunità di riorientare le traiettorie di sviluppo di questi territori, puntando alla messa in valore di un patrimonio locale vasto ma non sempre pienamente riconosciuto”.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
17 copertina
La mobilità del futuro Emilio Rossi: “Ecosostenibilità, versatilità di utilizzo, economicità di gestione e sicurezza integrata sono le principali direttrici su cui si sviluppa la “Next Generation Mobility”.
SI CONCLUDERÀ
il 26 gennaio 2021, con Emilio Rossi, presidente e cfo della ZF Automotive Italia, Gruppo ZF, il ciclo di appuntamenti “Una certa idea di futuro”. Rossi, che dopo esperienze finance in multinazionali del settore chimico, hi-tech e fashion, è stato cfo Italia del Gruppo TRW e direttore finanziario di divisione restraints, nel corso del suo intervento dal titolo: “Next Generation Mobility: Scenarios (after) in the Black Swan”, affronterà come e in che modo la pandemia ha modificato il concetto stesso di mobilità. “Ecosostenibilità, versatilità di utilizzo, economicità di gestio-
ne e sicurezza integrata – dichiara Rossi – sono le principali direttrici su cui si sviluppa la “Next Generation Mobility”. Laddove la mobilità è un elemento imprescindibile della libertà individuale, come garantirla soddisfando i requisiti, a volte incompatibili, dei quattro contesti, rappresenta la grande sfida economico e sociale che incombe da subito su imprese, governi e organismi sovranazionali per i prossimi anni”.
Se da un lato la libera circolazione di persone e merci rappresenta un diritto imprescindibile, dall’altro emerge sempre più la necessità di una mobilità sostenibile a tutela dell’uomo e dell’ambiente. “Alla luce dei nuovi scenari – precisa – a garanzia della mobilità servono enormi investimenti in tecnologia, infrastrutture e servizi, all’interno di nuovi contesti normativi per macro regioni e paesi, al fine di riscrivere il modo di fare e vivere la mobilità”. Membro dal 2019 del Consiglio direttivo dell’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), Rossi analizzerà il nuovo modo di intendere la mobilità, delineandone tendenze e risvolti e tracciando un quadro dei rischi, delle sfide e delle opportunità che questo nuovo paradigma porta con sé.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
18
rubrica associazione
associazione
“Serve il coraggio del futuro” L’appello di Bonomi all’Assemblea 2020 di Confindustria: “Un grande e comune Patto con il governo e le parti sociali, per la nuova produttività che occorre all’Italia”.
"LO SPIRITO
che anima gli industriali è la necessità di una visione alta che abbia al centro l’impresa. Una visione che oggi chiede il coraggio di scelte appropriate. Servono scelte per l’Italia del futuro, scelte anche controvento. Serve il coraggio del futuro”. Dando lettura alla sua relazione, il presidente Carlo Bonomi ha aperto all’Auditorium Parco della Musica i lavori dell’Assemblea 2020 di Confindustria, nel corso della quale sono intervenuti anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Proprio a Conte si è rivolto in un passaggio cruciale Bonomi: “Presidente, lei ha detto “se sbaglio sull’utilizzo del Recovery Fund, mandatemi a casa”. No, signor Presidente. Se si fallisce, andiamo a casa tutti. Perché il danno per il Paese sarebbe
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
immenso. Non ce lo possiamo permettere. È tempo di azione comune, oppure non sarà un’azione efficace”. “Serve un nuovo grande Patto per l’Italia” ha detto Bonomi. “La nuova produttività che serve all’Italia dopo 25 anni di stasi — ha aggiunto Bonomi — deve considerare contestualmente le politiche di innovazione, la formazione e l’advance knowledge, la regolazione per promuovere l’efficienza dei mercati, le infrastrutture abilitanti sia fisiche sia istituzionali e interventi strutturali per la coesione sociale. È su questo concetto ampio di produttività che si devono concentrare le azioni e le politiche dei prossimi anni, con l’obiettivo di massimizzare il ruolo di motore dello sviluppo del sistema delle imprese e del lavoro, e dare una nuova centralità alla manifattura. Questo è il fulcro del Patto che chiediamo al governo di scrivere. Con noi e con tutte le parti sociali. Un grande e comune Patto per l’Italia” Bonomi ha chiesto visione: “Una visione in cui lo Stato è chiamato a svolgere un ruolo importante: un ruolo da regolatore per incentivare lo sviluppo di mercati più estesi basati su maggior offerta e concorrenza, non su statalizzazioni esplicite o velate. Una visione che metta al centro di tutto i giovani e le donne, vere vittime da anni della crisi italiana”. “Avere una visione – ha detto – significa rendere l’innalzamento della produttività un benchmark esplicito indicato, anno per anno, nella programmazione di finanza pubblica per tutti i settori della Pubblica Amministrazione. Significa considerare il lavoro a distanza sperimentato nel lockdown come una sfida
19 associazione
trasformativa e non temporanea, destinata a identificare nuove modalità dei tempi di lavoro e metriche delle prestazioni. Significa valutare quali obiettivi e strumenti producono effetti su filiere decisive per la nostra industria e per chi vi lavora, prima di approvare qualsiasi misura sulla sostenibilità ambientale, quali la decarbonizzazione graduale, l’economia circolare, la chiusura del ciclo di trattamento dell’acqua, le nuove infrastrutture energetiche e il crescente utilizzo dell’idrogeno. Senza fughe millenaristiche in avanti che ci espongano alla fine della siderurgia a ciclo integrato a caldo, o a sussidi che accrescano il nostro deficit estero di bilancia dei pagamenti sull’energia. “Serve una visione alta anche sul fisco” ha aggiunto Bonomi. “Perché passare alla tassazione diretta mensile solo per i 5 milioni di autonomi? Facciamo lo stesso per tutti i lavoratori dipendenti, sollevando le imprese dall’onere di continuare a svolgere la funzione di sostituti d’imposta addetti alla raccolta del gettito”. E visione “serve inoltre per aderire ai chiari indirizzi espressi dalla UE per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund” ha aggiunto Bonomi. “L’esempio cui guardare – ha detto Bonomi – è Relance France, incardinato su tre priorità: sostenibilità sociale, ambientale, e competitività delle imprese”. Ma “aderire allo spirito della Ue significa una visione diversa dai sussidi per sostenere i settori in difficoltà” ha aggiunto Bonomi. Occorrono invece “condizioni regolatorie e di mercato tali da tornare ad accrescere produzione e occupazione. Vale per l’edilizia e l’immobiliare come per l’auto e i trasporti”. Poi il monito: “Nell’entusiasmo per i 208 miliardi dall’Europa, e che si aggiungono al Sure e alle nuove linee di credito Bei, tende a svanire l’attenzione sul danno certo per il Paese se il Governo rinuncia al Mes sanitario privo di condizionalità. Inoltre, non vorremmo trovarci un domani a constatare che l’onere della parte di Recovery Fund percepita in trasferimenti sia finanziato con nuove tasse solo a carico
delle imprese, specie di quelle che producono e, soprattutto, danno occupazione in Europa. Infine, non si scorge ancora una prospettiva solida di interventi che diano sostenibilità al maxi debito pubblico italiano, il giorno in cui la Bce dovesse terminare i suoi interventi straordinari sui mercati grazie ai quali oggi molti si illudono che il debito non sia più un problema. Come ci ha ricordato Mario Draghi, nella crisi la differenza non è tra più o meno debito, ma tra quello buono e non buono. L’unico debito buono è quello a fini produttivi”. Su queste sfide, l’Italia può influire più di quanto si creda: “La presidenza italiana del G20 nel 2021 – ha detto – è un’occasione straordinaria, e cade in tempi ancor più straordinari”. Quanto alle imprese “dobbiamo comportarci con piena coerenza a questa visione alta sul terreno diretto che ci appartiene, quello delle relazioni industriali e del lavoro” ha concluso Bonomi. “Abbiamo inviato a metà luglio a governo e sindacati una proposta dettagliata di riforma degli ammortizzatori sociali, cui finora non abbiamo visto seguito”. Venendo ai contratti “Confindustria ha un duplice dovere. Sacro rispetto per l’autonomia delle associazioni. E richiamare tutti al rispetto delle regole. Noi non discutiamo la libertà delle imprese di sottoscrivere i contratti che vogliono. Come sta avvenendo nell’alimentare. Ma non possiamo immaginare che accordi in violazione alle regole sottoscritte due anni fa possano ricadere a cascata su tutti i nuovi Ccnl. Essi metterebbero in enorme difficoltà tantissime imprese a minori margini, soprattutto le piccole. E si darebbe via libera a un aumento di contratti che sarebbe l’opposto della dichiarata volontà di ridurli e semplificarli le centinaia. Per tutto ciò, mi auguro che il fraintendimento si superi presto, con dialogo, rispetto e ragionevolezza”. “Servono scelte difficili, ma non impossibili” ha concluso Bonomi. “Come le sfide affrontate e vinte da un grande sportivo come Alex Zanardi. È del suo spirito, che oggi c’è bisogno”.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
20 associazione
L’Associazione per il rilancio delle imprese La risposta di Confindustria Trento per fronteggiare la nuova situazione post-Covid e affiancare le imprese trentine nella fase di rilancio viene da un team multidisciplinare di esperti.
NEGLI ULTIMI
mesi caratterizzati dall’emergenza Covid, l’Associazione ha rivestito un ruolo chiave di consulenza e affiancamento alle Associate per la gestione dei diversi risvolti aziendali derivanti dall’emergenza sanitaria in atto, attuando inoltre un puntuale monitoraggio sull’andamento della situazione anche e soprattutto sul fronte economico e normativo. Prendendo spunto dalla positiva ed efficace attività svolta finora in sinergia dalle varie aree, Confindustria Trento ha deciso di strutturare un Team multidisciplinare, la “Task Force Rilancio”, per offrire alle imprese una risposta sinergica alle diverse esigenze e questioni che si pongono nell’attuale scenario e che possono condurre ad una riorganizzazione aziendale. L’iniziativa coinvolge le aree Lavoro e Welfare, Finanza d’impresa e Fiscale e Diritto d’impresa che – anche con il supporto di professionisti esterni fidelizzati – offrono alle Associate un servizio a 360° utile sia per fare un’analisi preventiva dell’andamento aziendale che per intervenire tempestivamente ed in modo strutturato ove se ne ravvisi la necessità.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
La Task Force si propone in primis di aiutare le imprese nella gestione del cambiamento, effettuando una valutazione preventiva della propria situazione post emergenza Covid sia sul fronte finanziario che su quello organizzativo, ad esempio – lato organizzazione del personale – sul fronte dei carichi di lavoro. La Task Force individuerà le soluzioni migliori per prevenire e gestire tempestivamente situazioni di difficoltà finanziaria limitando al massimo le conseguenze negative sul “rating” della società, e di lì aiuterà l’impresa a implementare gli strumenti necessari a ottimizzare ed efficientare l’organizzazione aziendale, attraverso un check-up del sistema azienda, e la riprogettazione dell’organizzazione e dei processi aziendali.
Confindustria Trento è in grado di darti un aiuto concreto per 1.
Un’analisi preventiva - finanziaria ed economica - della tua impresa
2.
La gestione di una situazione di difficoltà finanziaria
3.
L’analisi dell’organizzazione e dei processi aziendali
4.
La riorganizzazione e la ristrutturazione aziendale
5.
Il piano di risanamento
21 associazione
Saranno individuate inoltre le soluzioni migliori per gestire tempestivamente segnali di difficoltà strutturali, dai processi di riorganizzazione e ristrutturazione alle relazioni industriali, alla contrattazione aziendale, ai rapporti con tutti gli stakeholders. Confindustria Trento assisterà inoltre le aziende nella predisposizione e gestione di piani attestati di risanamento e nei rapporti con gli stakeholders, proponendosi quale interlocutore privilegiato allo scopo di consentire la continuità aziendale. Consapevole della delicatezza che caratterizza un percorso di cambiamento in azienda, Confindustria Trento – tramite la Task Force Rilancio – si propone come interlocutore se-
rio, autorevole e affidabile per affiancare gli imprenditori in un confronto alla pari con i molteplici soggetti coinvolti (istituti di credito, organizzazioni sindacali, enti pubblici, fornitori e clienti) al fine di individuare le soluzioni migliori per le associate e per l’intero sistema industriale trentino.
Task Force Rilancio +39 0461 360008 rilancio@confindustria.tn.it
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
22 associazione
Laboratorio Lass: un nuovo servizio Grazie a una convenzione tra Confindustria Trento e l’Università degli Studi di Trento le imprese associate potranno testare i Dpi presso il Laboratorio Lass.
CONFINDUSTRIA TRENTO
e l’Università degli Studi di Trento hanno firmato una convenzione grazie alla quale le imprese aderenti all’Associazione degli Industriali Trentini potranno accedere ai servizi del Laboratorio trentino associato per i test di efficacia e sicurezza (Lass-Tn-Covid-19). Il laboratorio, costituito dall’Università di Trento in collaborazione con
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, nasce con lo scopo di testare i presidi chirurgici indispensabili per contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2. Le imprese interessate potranno rivolgersi al laboratorio Lass per testare dispositivi di protezione individuale acquistati o prodotti direttamente, richiedendo test per verificare l’efficienza di filtrazione batterica (Bacterial Filtration Efficiency), in riferimento alla norma 14683 – Appendice B, la respirabilità (Differential Pressure) in riferimento alla norma 14683 – Appendice C, la pulizia microbica (Microbial Cleanliness) in riferimento alla norma 14683 – Appendice D. Sarà inoltre possibile richiedere test di caratterizzazione strutturale e funzionale utili alla identifica-
23 associazione
zione dei materiali, procedure, protocollo, anche al fine di realizzare prodotti innovativi che possano rispondere alla contingente richiesta di dispositivi di protezione. Firmando questa Convenzione, Confindustria Trento e l’Università di Trento vanno a integrare una fitta rete di iniziative sui fronti della didattica, della ricerca e dell’innovazione, nate grazie alla collaborazione tra le due realtà, con lo scopo di favorire il raccordo tra il mondo produttivo e quello della formazione. Confindustria Trento, sottoscrivendo questo documento, vuole continuare a supportare le imprese associate in questo impegnativo periodo storico, con lo scopo di assicurare servizi finalizzati a garantire la continuità dell’attività produttiva e la sicurezza dei lavoratori. Le aziende che vorranno prendere contatto con il laboratorio Lass potranno farlo inviando una e-mail a lass@unitn.it o telefonando allo 0461 282500.
Intelligenza artificiale: c’è la nuova laurea magistrale L’intelligenza artificiale può facilitare la vita alle persone e supportare lo sviluppo delle aziende: ma come si progetta e si gestisce? La risposta giusta si costruisce mettendo insieme punti di vista diversi: dalle neuroscienze alle ict, dagli studi sul linguaggio all’ingegneria, fino all’etica e alla giurisprudenza. È l’approccio aperto, multidisciplinare, quello necessario ad affrontare e gestire la complessità, dando però risposte semplici, accessibili e concrete. Va in questa direzione la nuova laurea magistrale in Artificial Intelligence Systems attivata a partire da quest’anno accademico dall’Università di Trento. Un percorso formativo di alta specializzazione che nasce da un’esigenza sentita anche dalle imprese del territorio, alle prese con una transizione digitale e uno sviluppo competitivo promettente, ma sempre più difficile da gestire. La sfida della progettazione è aperta in tanti ambiti: gli assistenti vocali negli smartphone o nei robot domestici, i veicoli a guida autonoma, i moderni robot industriali, i sistemi di diagnostica medica all’avanguardia e le applicazioni per l’industria 4.0. I futuri ingegneri/e dell’IA hanno iniziato nei giorni scorsi le lezioni in Ateneo, pronti a mettersi a disposizione delle aziende al più presto per l’innovazione dei processi produttivi. Maggiori informazioni sul sito: https://offertaformativa.unitn.it/en/lm/artificial-intelligence-systems
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
24 associazione
Nuova liquidità per le imprese Dai Finanziamenti per l’internazionalizzazione di Simest al Fondo patrimonio pmi, il punto sulle opportunità messe in campo per sostenere le aziende nella delicata fase di ripresa. a cura dell'Area Finanza d’impresa di Confindustria Trento
IL RECENTE
seminario “Sace Simest: interventi innovativi a sostegno delle imprese” ha informato le imprese esportatrici trentine, in termini concreti e operativi, su nuovi strumenti finanziari agevolati e le modalità previste per accedervi. Il seminario, molto partecipato, è stato introdotto da Alessandro Lunelli, vicepresidente di Confindustria Trento con delega per Credito e Finanza d’impresa, che ha sottolineato l’importanza per le imprese, impegnate a mantenere lo spazio faticosamente conquistato nei mercati esteri e garantirsi nuovi sbocchi, della conoscenza di tutti gli strumenti finanziari innovativi a loro disposizione per favorire la ripresa e il rilancio dell’attività. In questo l’Associazione è in prima linea a fianco delle proprie aziende. Nel corso dell’incontro Vincenzo Pagano, Relationship manager per il Nord-Est Italia di Sace Spa, è intervenuto per ricordare l’opportunità di “Garanzia Italia”, misura straordinaria che consente il rilascio di garanzie a condizioni agevolate, controgarantite dallo Stato, sui finanziamenti erogati dai soggetti finanziatori alle grandi aziende. Carlo de Simone, senior expert relazioni esterne Simest Spa, ha
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
invece presentato le novità riguardo ai diversi finanziamenti per l’internazionalizzazione delle imprese, che, grazie all’introduzione della concessione di una quota di agevolazioni a fondo perduto, risultano ora ancor più interessanti che in passato: la misura a fondo perduto può raggiungere infatti un importo pari al 50% del finanziamento. Questo è tuttavia solo l’ultimo step di un progressivo potenziamento dello strumento dei finanziamenti per l’internazionalizzazione, che ha preso il via nel culmine della pandemia da Covid-19, ampliando senza precedenti gli strumenti Simest, sia in termini di risorse che di raggio d’azione. Con l’introduzione del Decreto Rilancio (D. Lgs 34/2020), è stata, infatti, quadruplicata la disponibilità del fondo pubblico da cui Simest attinge la liquidità per finanziare le aziende, è stato eliminato per il 2020 l’obbligo di presentare garanzie, sono stati innalzati gli importi massimi, è stata ampliata la gamma di spese finanziabili, è stata allargata la platea delle imprese che possono accedervi ed inoltre è stata estesa l’operatività dei finanziamenti anche a progetti di internazionalizzazione in Paesi dell’Unione Europea. Ma il rafforzamento dello strumento “Finanziamenti per l’internazionalizzazione” è solo uno degli interventi previsti dal Decreto Rilancio per risollevare la difficile congiuntura economica e per sostenere le imprese nella delicata fase di ripresa. Il decreto n. 34/2020, infatti, nel prevedere misure per il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, ha istituito il Fondo Patrimonio Pmi, gestito da Invitalia e attivo fino al 31 dicembre 2020. Attraverso il Fondo, le imprese di piccole e medie dimensioni particolarmente colpite dall’emergenza – devono aver subito una riduzione dei ricavi almeno pari al 33% nei mesi di marzo-aprile 2020 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente – possono ottenere finanziamenti a condizioni vantaggiose destinati ad investimenti, capitale circolante e costi del personale. Il Fondo Patrimonio Pmi interviene quindi acquistando obbligazioni di nuova emissione, con rimborso previsto al termine del sesto anno dalla sottoscrizione, per un importo pari a 3 volte l’aumento di capita-
25 associazione
le, sottoscritto dall’azienda per almeno 250mila euro, fino al 31 dicembre 2020. Ulteriore misura a sostegno delle imprese e a rilancio dell’economia è il recente Decreto Legge “Agosto” (104/2020) che, proroga in maniera automatica dal 30 settembre al 31 gennaio 2021, le misure di sospensione di pagamento dei mu-
tui a rimborso rateale, rimborso dei prestiti non rateali, aperture di credito a revoca e prestiti a fronte di anticipi su crediti, previste dal Dl Cura Italia per le Pmi. Per le imprese che si sono già avvalse della moratoria è previsto un meccanismo automatico, in assenza di comunicazione contraria da parte dell’impresa.
UX Challenge: un’occasione unica per le imprese di migliorare la User Experience dei propri prodotti, servizi, e interfacce digitali Sono aperte le candidature per partecipare alla UX Challenge 2021, un’iniziativa di due giorni dove studenti e professionisti del digitale lavorano in team per migliorare la User Experience di prodotti e servizi digitali presentati da imprese. Durante la Challenge, fissata per giovedì 18 e venerdì 19 ottobre 2021, e organizzata da HIT – Hub Innovazione Trentino, in collaborazione con Confindustria Trento, 8 team di solver lavoreranno su 8 progetti di app e software presentati da aziende selezionate da HIT per identificare problemi di usabilità, sviluppare idee di soluzioni con tecniche di design thinking, progettare nuovi prototipi di interfacce digitali, ed effettuare test con utenti appositamente selezionati. Gli output prodotti dai team della UX Challenge (mockup, wireframe, e prototipi interattivi di interfacce) sono consegnati alle imprese alla fine della Challenge, in modo tale da massimizzare l’impatto dei risultati e consentirne subito l’industrializzazione. Le imprese si possono candidare entro il 20 novembre sul sito di Hit (www.trentinoinnovation. eu/ux-challenge). Per maggiori informazioni scrivere a ux-challenge@trentinoinnovation.eu. La UX Challenge è un’iniziativa di Hub Innovazione Trentino, realizzata in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler, l’Università di Trento, Trentino Sviluppo, l’Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche, Confindustria Trento, Noi Techpark (nell’ambito del Digital Innovation Hub Trentino Alto-Adige/Südtirol), Dolomiti UX BookClub e Architecta. L’iniziativa è alla sua quarta edizione. All’ultima edizione hanno partecipato alla UX Challenge cinque importanti imprese del Trentino Alto Adige: Deenova, Nevicam, TechnoAlpin Spa, Thread Solutions e Wuerth Phoenix, oltre che 10 team di solver affiancati da 12 esperti e professionisti del settore digitale in qualità di mentori. La UX Challenge è oggi parte di progetto europeo finanziato dal programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, e coordinato da Hub Innovazione Trentino, che coinvolge altre sei agenzie per l’innovazione europee.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
26 associazione
Energia, crisi ed opportunità Assoenergia ha subito intrapreso le misure necessarie per far fronte alle ripercussioni che la pandemia ha provocato nel settore energetico. Grazie a questi provvedimenti si aprono ora nuove opportunità. di FEDERICO DE COL, Assoenergia Confindustria Trento
L'INTERO
2019 ha visto un andamento laterale dei mercati “future” con tendenza al ribasso se non nell’ultimissimo periodo, assieme ad un aumento dei prezzi variabili Pun. Il 2020 si preannunciava quindi come un anno all’insegna dell’aumento dei prezzi finali della commodity energia elettrica in particolare, trainata dal prezzo della CO2 ormai attestato tra i 30 e 26 euro a tonnellata. Come purtroppo noto a tutti con la fine di febbraio lo scenario è cambiato radicalmente mandando in fumo qualsiasi tipo di analisi di mercato elaborata fino a quel momento. Gli stravolgimenti a cui è stato soggetto tutto il comparto industriale nel secondo e terzo semestre del 2020, hanno avuto forti ripercussioni anche sul mondo dell’energia. Il drastico calo dell’attività produttiva in generale ha portato ad una diminuzione dei consumi di energia elettrica del 40% a livello nazionale nei mesi di marzo-aprile, 25% a maggio dove si iniziava a vedere qualche tenue segno di ripresa. Per il Trentino i numeri sono stati leggermente migliori, con un calo negli stessi mesi rispettivamente del 32% e 20%. Contemporaneamente, grazie alle favorevoli condizioni meteo, il parco pro-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
duttivo di energia da fonte rinnovabile immetteva in rete una quantità di energia ampiamente oltre le necessità del sistema. Attore principale di questa produzione sicuramente il fotovoltaico grazie ad un mese di aprile mite e soleggiato, con buona partecipazione anche dell’idroelettrico grazie alle riserve idriche nei bacini derivanti dalle copiose nevicate dei primi dieci giorni di marzo sull’arco alpino. Questi due fattori, carenza di domanda e surplus di offerta, hanno portato sia un abbassamento immediato e repentino del prezzo unico nazionale (Pun) su base giornaliera che assieme ad un enorme scompenso del sistema di bilanciamento della rete elettrica. Lo sbilanciamento ha reso necessario un forte e frequente intervento da parte delle centrali a ciclo combinato per consentire il mantenimento dell’equilibrio della rete elettrica nazionale. Da un lato quindi un prezzo giornaliero molto basso, dall’altro l’elevato numero di interventi dell’operatore per la stabilità della rete ha dato avvio ad un aumento dei costi di dispacciamento che si sarebbero scaricati sugli utenti finali a partire dal trimestre successivo. Anche i prezzi del mercato “future” di energia elettrica e gas naturale per il 2021 hanno registrato un fortissimo calo a partire dal 15 marzo. La discesa è perdurata per circa 10 giorni quando i valori di baseline dell’energia elettrica si sono fermati a 44 euro/MWh, valore che non si riscontrava dal 2015. Il gas naturale ha fatto registrare valori di 12 euro/MWh contro i 16 del mese di gennaio. Il calo ha coinvolto anche il prezzo delle quote di anidride carbonica (da 26 a 15 euro/tonnellata) dovuto alle minori emissioni globali e del petrolio (da 60 a 25 dollari/barile), anche se il peso di quest’ultimo non risulta così incisivo per il prezzo finale del power. Nei mesi di marzo e aprile l’industria stava quindi entrando in un periodo di crisi dovuto allo stop di buona parte dei meccanismi produttivi mondiali causato dalla quarantena. La direzione del Consorzio Assoenergia, continuando a monitorare la situazione dei mercati, preso atto dell’incertezza della durata di questa situazione ha subito intrapreso le strategie e le azioni necessarie per cercare di rendere la ripartenza quanto
27 associazione
più efficiente possibile. Con i mercati favorevoli ed ai minimi, è stata fissata una percentuale sostanziosa di quote sul 2021 per entrambe le commodities, riuscendo a riportare i prezzi finali di energia elettrica e gas naturale ai valori del 2015, migliorando di oltre il 15% la precedente posizione. Anche il gruppo di acquisto di Confindustria Trento ha potuto usufruire di questa particolare situazione. Un pessimo periodo per produzione industriale e consumi globali si è
quindi tramutato in un’ottima opportunità per preparare il terreno per il 2021. Le prospettive di crescita ed il conseguente aumento dei consumi finali di energia troveranno i prezzi delle commodities competitivi e capaci di ammortizzare le eventuali perdite del primo semestre 2020. Presto si inizierà a guardare anche al 2022 con un occhio sempre più dedicato all’efficienza, al green ed all’abbattimento dell’impronta aziendale sull’ambiente.
Fondimpresa: dal 20 ottobre in campo 10 milioni di euro per micro e piccole imprese In un quadro economico già difficile, il perdurare dell’emergenza preme su tutte le imprese sino anche alla soglia critica e questo avviene in ogni ambito della nostra attività: produzione e commercializzazione in primis, ma anche organizzazione interna, gestione del personale, adeguamento burocratico e normativo. “Siamo quindi consapevoli - affermano il presidente di Fondimpresa Trento Marcello Lunelli e il vicepresidente Andrea Grosselli - che Fondimpresa sia chiamata, oggi più che mai, al suo ruolo di supporto ai lavoratori e alle aziende e siamo allo stesso tempo convinti che emerga in maniera quanto mai chiara la crucialità della sua mission originale: promuovere la formazione continua dei lavoratori perché la formazione fa la differenza, perché la formazione è l’arma più potente per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita e di successo”. Ciò vale per ogni organizzazione e, a maggior ragione, per quelle di più piccole dimensioni. Fondimpresa, fondo per la formazione interprofessionale di Confindustria, CGIL, CISL e UIL, da sempre è attenta a offrire concreti programmi di misure, per favorire la massima accessibilità ai finanziamenti delle attività formative. Tra questi, segnaliamo in particolare l’Avviso 2/2020 che, a partire dal 20 ottobre 2020, stanzia per le micro e piccole imprese aderenti 10 milioni di euro di contributo aggiuntivo, per la realizzazione di piani formativi condivisi interaziendali. Tra i destinatari del Piano possono essere inseriti anche i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni, in deroga e gli apprendisti per attività formative diverse dalla formazione obbligatoria prevista dal contratto. Tra le altre novità più interessanti di questo Avviso, si evidenzia inoltre la possibilità di delega al pagamento del fornitore, in modo che le aziende non debbano anticipare risorse. Per informazioni Fondimpresa Trento | T 0461 360076 | sportello-trento@fondimpresa.tn.it
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
28 associazione
Va a segno il basket bond trentino Al “Private Debt Award 2020” grazie all’operazione “Trentino Minibond” condotta in collaborazione con Confindustria Trento, Finint SGR ha vinto un premio speciale.
"IL PRESTITO
obbligazionario sottoscritto dal Fondo Strategico Trentino Alto Adige gestito da Finint Investments Sgr ha consentito di sostenere progetti di crescita di nove aziende localizzate sul territorio del Trentino attraverso lo schema di operazione del basket bond senza cartolarizzazione. Le nove imprese, che operano in diversi settori passando dal tradizionale manifatturiero, al medicale e Ict hanno così potuto sfruttare le sinergie economiche derivanti dal basket bond per accedere al mercato dei capitali a costi competitivi”. Con questa motivazione Finint Investments Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Finint, ha vinto il Premio Speciale nella categoria Sviluppo assegnato nell’ambito del “Private Debt Award 2020” organizzato da Aifi e Deloitte per l’operazione “Trentino Minibond”, emissione di sistema sottoscritta da Finint Sgr, attraverso il Fondo Strategico Trentino - Alto Adige, che ha coinvolto, grazie alla collaborazione di Confindustria Trento, nove imprese della Provincia di Trento. A ritirare il premio assegnato a metà settembre alla Greenhouse di Deloitte a Milano è stato Cri-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
stiano Menegus, gestore del Fondo Strategico Trentino - Alto Adige che ha seguito la strutturazione e l’esecuzione dell’operazione, in rappresentanza del team private debt di Finint Investments Sgr. Alla cerimonia di premiazione è intervenuto anche Alessandro Lunelli, vicepresidente di Confindustria Trento; l’Associazione Industriali ha infatti collaborato strettamente con il Fondo Strategico Trentino Atlo Adige per selezionare le aziende e spiegare loro la novità del minibond, innovativo soprattutto per la mutualità del rischio fra le imprese. “Un’ottima operazione di sistema — ha detto Lunelli — e l’opportunità di una grande crescita professionale da parte delle imprese coinvolte. Crediamo che ripetere operazioni come queste, coinvolgendo soprattutto le imprese meno strutturate, sarà utile per aumentare la cultura finanziaria in generale e permettere che fra qualche anno il sistema Italia non vada in crisi ma riesca a riemergere con più forza”.
29 associazione
Il prestigioso riconoscimento è promosso da dei tassi competitivi per operazioni unsecured Aifi, Associazione Italiana del Private Equity, senza l’utilizzo di coperture e garanzie ulteriori. Venture Capital e Private Debt, e Deloitte, tra le Come Finint SGR – sottolinea Mauro Sbroggiò, più grandi realtà nei servizi professionali alle amministratore delegato di Finint Investments imprese in Italia, e punta a valorizzare i mi- – vogliamo proporci come attore della ripartengliori investimenti nell’ambito delle operazioni za non solo tramite strumenti di debito, ma di debito su pmi italiane. I premi sono asse- anche nell’acquisto e gestione degli Utp, con gnati da una giuria composta da membri di un focus laddove possibile al risanamento delalto profilo professionale appartenenti al mon- le imprese tramite operazioni di turnaround do istituzionale, imprenditoriale e accademico. e anche attraverso il private equity, asset class Il premio speciale assegnato per l’operazione alla quale stiamo guardando con molto inte“Trentino Minibond” conferma Banca Finint e resse perché siamo certi che una ripartenza in la sua società controllata Finint Sgr tra le real- molti casi non possa passare che attraverso tà più affermate nel settore del private debt e una patrimonializzazione dell’azienda e quinun laboratorio all’avanguardia di innovazione di una migliore spinta agli investimenti, unico finanziaria al servizio delle imprese. vero motore di crescita”. “Trentino Minibond” è infatti un’operazione di sistema per complessivi 10,2 milioni di euro, strutturata da Finint Sgr attraverso il Fondo Strategico Trentino - Alto Adige, che ha consentito a nove imprese della Provincia di Trento associate a Confindustria Trento di accedere al mercato dei capitali a costi competitivi. L’operazione ha permesso, da un lato, la riduzione dei costi fissi di emissione grazie ad economie di scala, dall’altro — attraverso un principio di mutualità tra i partecipanti — ha garantito
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
30 associazione
Nuovi eletti, nuovo inizio Proseguono le Assemblee elettive delle sezioni merceologiche di Confindustria Trento. Ecco le nuove composizioni.
SEZIONE
Informatica e tecnologie digitali Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE
VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Alfredo Maglione Optoelettronica Italia Srl
Pompeo Viganò Delta Informatica Spa
COMITATO DI SEZIONE
Andrea Bassetti
Roberto Benassi
Pierluigi Fedrizzi
Daniela Filbier
Maurizio Gianordoli
Europa Computer Srl
Benassi Srl
I & S Informatica e Servizi Srl
GPI Spa
Social IT Software & Consulting Srl
Mauro Gottardi
Oriente Malagoli
Angelo Messina
William Nicolussi
Fulvio Rigotti
ACS Data System Spa
Innovie Srl
Enginsoft Spa
Castellan Saidea Srl
Deltamax Automazione Srl
Giordano Tamanini
Andrea Turso
Aldebra Spa
Nevicam Srl
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA
COMITATO CONSIGLIO GENERALE
Angelo Messina e William Nicolussi Castellan
Alfredo Maglione e Pompeo Viganò
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
31 associazione
SEZIONE
Sistema Moda Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE
VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Giuseppe Gaspari Texbond Spa
Elisabetta Montagni Calze G.M. Sport Srl
COMITATO DI SEZIONE
Sara Campedelli
Lorenzo Delladio
Mario Dorighelli
Claudio Margoni
Renato Meneghello
Tessilquattro Spa
La Sportiva Spa
Lemur Srl
Bugatti Srl
G.A. Operations Spa
Tarcisio Ruffoli
Gianluca Zanivan
Falconeri Srl
Eurotexfilati Spa
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA
COMITATO CONSIGLIO GENERALE
Gianluca Zanivan
Giuseppe Gaspari ed Elisabetta Montagni
SEZIONE
Chimica, vetro, gomma e plastica Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE
VICEPRESIDENTI DI SEZIONE
Giulia Manica Manica Spa
Emanuele Marchi Zobele Holding Spa
Nicola Berti Suanfarma Italia Spa
COMITATO DI SEZIONE
Tomasz Lewicki
Eduardo Jimenez Lopez
Uniflex Spa
Alphacan Srl
Jaques Jean Albert Marin Oliver
Tiziano Paterno
Federico Pedinelli
Color Glass Spa
C.P.B. - Componenti Plastici Biodegradabili Srl
Tumedei Spa
Mirco Pellegrini
Sandro Santoni
Marisa Zeni
Novurania Spa
Santoni Vetri di Santoni Sandro & C. Snc
Eurostandard Spa
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA
COMITATO CONSIGLIO GENERALE
Sandro Santoni
Giulia Manica, Emanuele Marchi e Nicola Berti
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
32 associazione
SEZIONE
Trasporti e logistica Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE
VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Andrea Gottardi Gottardi Autotrasporti Srl
Lucio Sandri Sandri Autotrasporti srl
COMITATO DI SEZIONE
Eleuterio Arcese
Leonardo Arcese
Armando Baldo
Paolo Baldo
Cristina Castellani
Arcese Trasporti Spa
Autotrasporti Multipli Arcese Spa
Baldo Trasporti Spa
Gea Srl
C.I.T. Castellani Inerti Trasporti Srl
Diego Cattoni
Donatella Cristelli Cristelli Srl
Autostrada del Brennero Spa
Carlo De Giuseppe
Ivano Fracchetti
Enzo Martini
Ferrovie dello Stato Trenitalia Divisione Cargo Spa
Fralog Sas
Facchini Verdi CRL
Stefano Pedot
Gustavo Rosa
Bruno Rosati
Diego Salvatore
Dario Santoni
Autotrasporti Pedot Srl
Corriere Rosa Srl
Rosati Srl
Trentino Trasporti Spa
Santoni Srl
Massimo Santuliana
Maurizio Sartori
Marco Valentini
Autotrasporti Santuliana Srl
Sartori Autotrasporti di Sartori Snc
Valtrasporti Srl
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA
COMITATO CONSIGLIO GENERALE
Donatella Cristelli
Andrea Gottardi e Lucio Sandri
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
33 associazione
L’Associazione sul territorio Prosegue il calendario delle riunioni per il rinnovo delle rappresentanze territoriali. I nuovi eletti per il territorio della Valle di Fiemme, Valle di Fassa e Primiero
TERRITORIO
Valle di Fiemme, Valle di Fassa e Primiero Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE
Daniele Dezulian Società Incremento Turistico Canazei Srl
VICE DELEGATO PER LA VALLE DI FIEMME
Marco Felicetti DKZ Srl
VICE DELEGATO PER IL PRIMIERO
Valeria Ghezzi Funivie Seggiovie S. Martino Spa CONSIGLIO GENERALE DI CONFINDUSTRIA TRENTO
Daniele Dezulian
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
34 internazionalizzazione
internazionalizzazione
L’ambasciatore del Messico in visita S.E. Carlos García de Alba, ambasciatore del Messico in Italia, ha soggiornato nei giorni scorsi in Trentino, dove ha incontrato l’Associazione e le imprese industriali.
CONFINDUSTRIA TRENTO
Da sinistra: Busato, García de Alba Z., Vescovi e Delladio
e le imprese asso- to quindi un significativo e prestigioso riconosciciate hanno incontrato l’ambasciatore del Messico mento per il nostro lavoro e la qualità delle nostre in Italia, S.E. Carlos García de Alba Z., ospite in relazioni anche in questo importante Paese”. Trentino di Tecnoclima Spa per una quattro gior- L’ambasciatore, personalità fortemente orientata ni di incontri con le autorità, le istituzioni e le al business, ha accordato una parte importante della sua visita a Confindustria Trento, in prima imprese trentine. Ilaria Vescovi, in qualità di past president di Con- battuta nella colazione di lavoro con il presidenfindustria Trento, ha voluto condividere l’oppor- te Fausto Manzana, il direttore generale Roberto tunità di incontro con le imprese del territorio Busato e il presidente della Cciaa di Trento, Giovanni Bort. potenzialmente interessate al mercato. “È stato un onore aver avuto ospite S.E. Carlos Nel suo intervento, l’ambasciatore del Messico ha García de Alba Z., l’ambasciatore del Messico, pae- toccato vari punti, tra cui una breve introduzione se nel quale Tecnoclima esporta da più di vent’an- all’economia messicana, la seconda più grande in ni. La nostra azienda può vantare con soddisfazio- America Latina. Ha sottolineato come la relazione ne, tra le sue referenze, importanti installazioni in bilaterale tra Messico e Italia sia stabile: attualvarie aree del Paese in collaborazione con le più mente l’Italia è il terzo socio commerciale per il rilevanti aziende del settore, sia locali che inter- Messico tra i paesi dell’Unione Europea. Il Messinazionali, in particolare per il riscaldamento di co invece è per l’Italia il secondo socio commerciastrutture serricole, per la coltivazione di pomodori le del continente americano. e ortaggi, e per il riscaldamento di allevamenti Allo stesso modo, ha sottolineato come il comavicoli. La visita dell’Ambasciatore ha rappresenta- mercio bilaterale sia quadruplicato negli ultimi vent’anni, a dimostrazione che il Messico è un socio di fiducia e un eccellente Paese per gli investimenti italiani. Ha assicurato che ci sono molte opportunità di crescita, soprattutto alla luce dei nuovi accordi commerciali del Messico con gli Stati Uniti e Canada, così come con l’Unione Europea, i cui vantaggi sono stati condivisi con gli imprenditori presenti all’incontro. L’incontro, a numero chiuso per esigenze antiCovid 19, ha contato sulla partecipazione dei componenti del Consiglio di Presidenza di Confindustria Trento, dei membri del consiglio di amministrazione di Trentino Export – braccio operativo per l’internazionalizzazione dell’Associazione – e di varie imprese che operano continuativamente sul mercato.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
35 internazionalizzazione
Lorenzo Delladio, in qualità di vicepresidente dell’Associazione industriali di Trento con delega all’internazionalizzazione, ha presieduto l’incontro dell’Ambasciatore con le imprese, evidenziando le solide relazioni economico-commerciali che legano Messico e Italia: l’export italiano in Messico nel 2019 è ammontato a circa 3,9 miliardi euro, con oltre 1.600 imprese italiane stabilmente presenti nel Paese, di cui circa un centinaio con stabilimenti produttivi. “Purtroppo – ha preso atto Delladio – l’export trentino in Messico si è limitato a circa 28 milioni di euro nel 2019, su 3,9 miliardi di euro di export totale nell’anno indicato. Diciotto imprese dell’industria trentina lavorano nel Paese con esportazioni dirette o attraverso agenti e distributori, tra cui La Sportiva Spa. Solo tre imprese trentine hanno aperto filiali e società di diritto locale, credendo nelle enormi opportunità che il paese offre, sia nei settori tradizionali, quali macchinari e beni industriali intermedi, sia nei nuovi settori di arredamento, abbigliamento, calzature, gioielleria, alimentari e bevande, cresciuti molto per effetto della sostenuta crescita economica della classe media messicana”. “Il mercato è talmente interessante – ha puntualizzato Enrico Zobele in qualità di Presidente Ono-
rario di Zobele Group – che l’azienda ha investito e continua ad investire molto sul sito produttivo situato a Hermosillo, nello stato di Sonora. Acquisito da un concorrente già all’inizio degli anni 2000, oggi conta quasi 3000 dipendenti e presenta ulteriori opportunità di espansione”.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
36 internazionalizzazione
Un binomio di successo Elio Pisoni racconta la storia della distilleria di famiglia che in quattro generazioni, complice anche Trentino Export, ha conquistato i mercati mondiali. di GIORGIO ZAGONEL, Trentino Export
SIGNOR
Pisoni: la vostra è un’azienda sto- Come avete affrontato questo difficile periodo rica del Trentino. Da quante generazioni? causato dalla pandemia? Quali sono le vostre Come sta andando la vostra attività in que- aspettative per la fine di questo anno? sta “Fase 2”? “I mesi di aprile e maggio sono stati molto diffi“Le origini della Distilleria F.lli Pisoni si perdo- cili a causa del completo blocco di quello che no un po’ nella notte dei tempi, dato che la tra- per noi è sempre stato il principale canale di dizione vitivinicola è da sempre portata avanti vendita, l’Ho.Re.Ca. Per sopperire a ciò abbiadalle varie generazioni della famiglia Pisoni, mo deciso di rinforzare le nostre vendite nel che si sono succedute negli anni. La nostra è settore della Grande Distribuzione Organizzata una storia fatta di passione. La famiglia, infatti, puntando su nuovi prodotti ad hoc. C’è da dire si occupa di vino fin dal 1852 nella Valle dei La- poi che abbiamo aumentato notevolmente le ghi. Al momento siamo alla quarta generazione, nostre vendite online. Per quanto riguarda i la mia, e possiamo con orgoglio dire che sia- prossimi mesi siamo fiduciosi anche se regna mo una delle realtà più antiche del Trentino in ancora incertezza”. questo settore. Devo dire che con la riapertura e il passaggio alla cosiddetta “Fase 2” abbiamo Quali sono i punti di forza che hanno decreavuto una grande ripartenza nelle vendite e ne- tato il successo della vostra azienda? E i punti gli ordini, in cui sinceramente speravo ma di di forza e di debolezza dei distillati trentini in cui avevo poche certezze”. Italia e nel Mondo? “Sicuramente una grande tradizione, abbinata ad una riconosciuta qualità dei prodotti. Diciamo che il consumo dei distillati negli ultimi anni è cambiato anche per le differenti abitudini delle nuove generazioni. Bisogna quindi sempre più puntare alla qualità. I consumi dei distillati poi si stanno sempre più spostando dal canale della ristorazione a quello delle enoteche. Guardare ai mercati esteri per voi è stata una scelta o una necessità? “Diciamo entrambe. Sul mercato italiano negli ultimi anni abbiamo avuto una costante crescita specie per quanto riguarda il Trento Doc, circa un 30% in più all’anno. Questo però non ci ha distolto dall’approcciare i mercati esteri per differenziare le quote delle nostre vendite e far crescere il nostro marchio.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
37 internazionalizzazione
Ci può raccontare dei vostri ultimi importanti successi sul mercato svizzero? “Siamo riusciti grazie al team commerciale di Trentino Export a trovare un importantissimo cliente in Svizzera che proprio qualche mese fa ha fatto un primo consistente ordine sia di distillati che di Trento Doc”. In che modo Trentino Export è riuscito ad aiutarvi nell’approccio a questo mercato? Ci ha aiutato ad avere il giusto approccio al mercato svizzero e a presidiarlo capillarmente. La concorrenza per i nostri prodotti in Svizzera è forte, ma tramite Trentino Export siamo riusciti a far capire la qualità dei nostri prodotti e di tutte le produzioni trentine del settore. Lavorate con Trentino Export anche su altri mercati? tivo per i nostri prodotti, unendo architettoniSì, al momento stiamo lavorando sul mercato camente la tradizione alla modernità, binomio americano. Le opportunità sono molto interes- questo che descrive compiutamente la nostra santi per i nostri prodotti anche se al momento realtà”. a causa della situazione di crisi internazionale e alle incertezze legate al Covid, siamo in una Come valuta il sostegno che Trentino Export fase diciamo di pausa. Ma viste le premesse di vi ha dato e quali i punti di maggiore forza? questo progetto contiamo di ripartire al più “Il sostegno di Trentino Export è stato fondapresto su questo mercato. mentale. Grazie al suo team di professionisti presenti capillarmente sui nostri mercati Quanto pesano ad oggi i mercati esteri sul di riferimento siamo riusciti a trovare nuovi vostro fatturato e quali sono i vostri mercati clienti, a far conoscere il nostro marchio e a esteri di riferimento? confrontarci con i maggiori importatori del “Al momento esportiamo circa il 15% del no- nostro settore. Necessitavamo di un supporto stro fatturato, in particolar modo in Germania. commerciale qualificato sui mercati esteri e Di questo il 70% circa riguarda la nostra linea Trentino Export è stata per noi la scelta giusta, di distillati mentre il restante 30% riguarda il diventando un nostro vero e proprio ufficio Trento Doc”. commerciale in outsourcing”. Quali sono i vostri obiettivi per il futuro? “Continuare sulla strada intrapresa, puntando sempre più sulla qualità dei nostri prodotti e sui mercati esteri. Abbiamo poi iniziato la costruzione della nostra nuova sede, sempre a Pergolese, con un ingrandimento della stessa di circa 2.400 m2. Vi sarà un ampio spazio esposi-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
38
speciale carta rubrica
speciale carta
“Lavorare in sicurezza per la ripresa” Intervista ad ALESSANDRO LETO, presidente della Sezione Carta, grafica, editoria di Confindustria Trento.
PRESIDENTE
Leto, lei ha raccolto il testimone settore ha continuato ad operare per sostenere e di Giovanni Lo Presti, il suo predecessore alla rifornire le filiere produttive considerare essenziali. guida di questa Sezione, nel mese di febbraio di quest’anno… due settimane più tardi, a causa del- Possiamo tracciare un quadro dello scenario atla rapida espansione di quella che sarebbe stata tuale? presto classificata come pandemia, la situazione Che oggi la situazione sia amara per tutti è fuori è precipitata. discussione. Stiamo lavorando tutti quanti, ma non Ahimé… E in effetti, anche la nostra attività associa- sappiamo cosa accadrà tra una settimana, tra un tiva, come accaduto per tutto il resto, ha subito un mese… conosciamo però la stima del Centro Stuimportante contraccolpo. Ciascuno di noi ha dovu- di Confindustria, che per l’anno in corso parla di to rivedere le strategie di rilancio e sviluppo, a volte un calo del Pil italiano del 10%. Rispetto a quanto sospenderle, pur continuando ad applicare i prin- accaduto nei mesi scorsi, relativamente al settore cipi della sostenibilità e sicurezza, per dedicarci alle cartario, è il caso di fare alcuni distinguo in ragionecessarie attività di gestione della crisi, a partire ne delle anime che compongono la nostra seziodalle misure di contenimento del contagio. Come ne. Perché, per semplificare all’osso, da una parte Confindustria Trento siamo stati impegnati nell’e- ci sono quelli tra noi che lavorano nel comparto sercizio, per nulla semplice, di analisi dei provve- della produzione di carte grafiche e dei processi di dimenti e di interlocuzione con le autorità; come filiera collegati, come i procedimenti di stampa e imprese, abbiamo fatto i salti mortali per riuscire legatoria, nel quale il prodotto finale è spesso destia mantenere le persone al sicuro e la macchina in nato al consumatore; dall’altra ci sono le aziende movimento, anche durante le difficili settimane del cartotecniche o di trasformazione della carta, che lockdown quando, seppur nel contesto generale, il riforniscono altre imprese, per gli imballaggi, le confezioni il packaging o le carte adesive. Viene da sé che chi ha sofferto di più appartiene alla prima categoria, poiché questo stato delle cose ha accelerato il salto evolutivo verso il digitale e ridotto il consumo di questo tipo di beni, mentre ha spostato in maniera eclatante le abitudini di acquisto a favore dell’eCommerce. Mentre scriviamo, la situazione sembra peraltro volgere nuovamente al peggio… Governi e province, su consiglio degli esperti, stanno provvedendo all’introduzione di nuove restrizioni, ed è giusto e necessario. Per il momento, le imprese continuano peraltro a fare riferimento ai protocolli di sicurezza siglati nei mesi scorsi: siamo state e con-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
39 speciale carta
tinuiamo ad essere gli ambienti più sicuri al di fuori delle mura domestiche. Fermo restando che salute e sicurezza sono la priorità, abbiamo il compito di lavorare per il rilancio del business delle nostre aziende, perché da questo dipende la ripresa della nostra economia. Diversamente saremmo perduti. Ben prima del dilagare della pandemia, la sicurezza era tra i principi cardine dell’industria trentina, e di quella cartaria massimamente. Il tema della sicurezza sul lavoro è sempre stato particolarmente caro alla nostra Sezione. Un impegno reso strutturale da Giovanni Lo Presti, che si era speso in maniera straordinaria per diffondere, presso le imprese e le loro risorse umane, una cultura della sicurezza moderna e all’avanguardia. Sono convinto che avere investito, in tempi non sospetti, sul senso di consapevolezza individuale e sul valore dei buoni comportamenti del singolo ci abbia preparato ad affrontare con una maturità speciale anche questi mesi difficili. L’altro faro delle strategie portate avanti negli ultimi anni da questa Sezione, oltre che dall’Associazione tutta, è la sostenibilità. Per la stessa natura della materia prima dalla quale discendono le filiere produttive della nostra Sezione, i temi del risparmio delle risorse, dell’ecocompatibilità, della circolarità, sono ben radicati. Se in tutta questa vicenda, e mi riferisco al Covid, dobbiamo cogliere un aspetto positivo, credo che risieda proprio nel fatto che abbiamo potuto vedere cosa accade all’ambiente che ci circonda quando diamo il meglio e quando diamo il peggio di noi. Sotto lockdown, ci ha impressionato la velocità con la quale la natura è stata in grado di riprendersi spazio: la florida esuberanza della vegetazione delle nostre montagne, la limpidezza delle acque delle nostre coste. Nelle settimane successive, ci siamo scandalizzati di fronte al problema dello smaltimento di mascherine, guanti e dispositivi di protezione. Insomma, abbiamo riscoperto quanto fosse importante percorrere la strada avviata, ed è all’insegna di una nuova sostenibilità che orienteremo d’ora innanzi il nostro lavoro.
LA SEZIONE IN SINTESI I NUMERI DELLA SEZIONE CARTA, GRAFICA, EDITORIA DI CONFINDUSTRIA TRENTO
LE AZIENDE
37,5% Carta
41,7% Grafica
16,7%
Cartotecnica
4,1%
Legatoria
I DIPENDENTI
61,2%
2,5%
Carta
Cartotecnica
35,2%
1,1%
Grafica
Legatoria
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
40 speciale carta
Vivere il territorio Icis, gruppo lombardo operante nel settore del packaging, fonda la propria strategia aziendale sul rapporto con le altre realtà del territorio, coniugando tradizione e innovazione. Solo così è possibile crescere insieme. di ALESSANDRO DE BERTOLINI
QUANDO
il rapporto con il territorio diventa una strategia aziendale: “Dieci anni di attività del nostro stabilimento di Ala – spiega Antonio Ratti, vicepresidente del gruppo Icis – hanno evidenziato l’opportunità di cercare tutte le sinergie produttive, commerciali e informative con gli attori presenti sul territorio. Pur nel massimo rispetto delle autonomie imprenditoriali, queste intese vanno favorite per rendere più competitive sia le aziende sia il territorio. Vogliamo continuare a muoverci su questa strada, individuando specifiche azioni per migliorare e favorire gli interscambi aziendali tra le numerose eccellenze trentine, con lo scopo di far crescere tutti i soggetti interessati”. Icis, gruppo lombardo che opera nel settore del packaging di qualità, è oggi una realtà con quattro stabilimenti e un fatturato di oltre 35 milioni di euro. Fondato nel 1959 nella provincia di Bergamo, produce annualmente più di un miliardo di astucci e trasforma 30mila tonnellate di cartone. Dei quattro stabilimenti, uno si trova ad Ala. Gli altri tre sono a Mozzo, sede principale nella provincia di Bergamo, a Presezzo, sempre nel bergamasco, e a Orchies, alle porte di
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
Lille in Francia. Avviato nel 2000 e poi completamente rinnovato nel 2010, lo stabilimento trentino è tecnologicamente molto avanzato: tre linee di stampa, tre linee di fustellatura e tre di finissaggio, concepito con tutte le caratteristiche per rispondere alle necessità dell’industria alimentare. “I macchinari installati – spiega Antonio Ratti – sono estremamente innovativi e dotati di dispositivi di controllo online per garantire il massimo rispetto degli standard qualitativi. La sede, che dispone di 15mila metri quadrati coperti, è anche Centro di taglio del cartoncino e svolge un’importante funzione logistica per la gestione della materia prima e del prodotto finito. I metodi di produzione avvengono in osservanza delle più rigide metodologie di controllo: certificazioni ISO 9001, ISO 22000 sistema di gestione per la sicurezza alimentare, ISO 14001 gestione ambientale, oltre ai sistemi di custodia della filiera di produzione della carta/cartone”. Dal 2013 a oggi il Gruppo ha investito oltre 16 milioni di euro in nuove macchine e in migliorie tecniche. Il packaging prodotto è destinato prevalentemente al settore food. Si rivolgono a Icis i principali protagonisti del settore a livello nazionale e internazionale. Tra questi Ferrero, Recoaro, Galbusera, Nestlé, Buitoni, Mila, Trento Frutta, Menz & Gasser, Cameo, Mondelz e altri. Il fatturato è realizzato per il 63% in Italia e per il restante 37% all’estero. Per raggiungere questi risultati, l’azienda ha puntato su un mix di tradizione, innovazione e formazione. “Nel corso degli anni – prosegue il vicepresidente – la società si è sviluppata tramite la continua attenzione ai processi aziendali, coniugando tradizione e innovazione e valorizzando le risorse umane e l’ecosostenibilità del prodotto. Il 59% del cartoncino utilizzato proviene da fibra riciclata. Le risposte dei mercati sono state soddisfacenti e anche in un contesto difficile come quello attuale, caratterizzato dalla pandemia e da una concorrenzialità internazionale (nel settore di riferimento particolarmente aggressiva), riteniamo che il percorso fatto finora consentirà anche in futuro di consolidare e riconoscere alla
41 speciale carta
società un ruolo significativo tra i players del co in cui opera la società. È quindi auspicabile settore”. In questo senso, Icis guarda con parti- che tutti i protagonisti, in primis le autorità colare attenzione ai clienti di lungo corso (l’85% pubbliche e la classe imprenditoriale, concordel fatturato viene realizzato con clienti serviti rano al supporto e allo sviluppo delle entità da più di 10 anni), concentrandosi tuttavia an- produttive in senso lato”. che su nuovi mercati, sfruttando il posiziona- Per il futuro, nuove sfide sono all’orizzonte. “Stiamo lavorando a un progetto innovativo – mento geografico dei siti produttivi. Per proseguire su questa strada, però, è necessa- conclude Antonio Ratti – che ha preso il via da rio che tutti facciano la loro parte. “È evidente poche settimane in settore parallelo. Un’idea che il perseguimento degli obiettivi sociali non che sfrutta tecnologie innovative per realizzare potrà prescindere dal contesto socio-economi- prodotti monouso su base cellulosa”.
Suanfarma Italia campione di welfare aziendale
L’azienda di Rovereto, leader nella produzione di principi attivi farmaceutici, fa parte del ristretto gruppo delle Welfare Champion 2020, le realtà che esprimono le “migliori storie di welfare aziendale” secondo il Welfare Index PMI, autorevole iniziativa promossa da Generali Italia con la partecipazione, tra gli altri, di Confindustria. Il Welfare Index PMI è il primo indice di valore scientifico che effettua analisi e valutazioni relative al benessere dei lavoratori nelle aziende italiane fino a mille dipendenti. In occasione della presentazione del Rapporto 2020 del Welfare Index PMI, a Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione delle aziende che più si sono distinte nel corso dell’anno su questo fronte. Tra queste Suanfarma Italia, alla quale l’attestato di Welfare Champion 2020 è stato consegnato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenuto alla cerimonia.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
42 speciale carta
L’alta gamma nell’etichettatura Eccellenza, estetica, innovazione tecnologica, customizzazione spinta e sostenibilità nei materiali autoadesivi prodotti nello stabilimento di Arco di Arconvert-Ritrama.
PIÙ DI UN
milione e mezzo di metri quadrati di prodotti adesivi in bobina e foglio partono ogni giorno dallo stabilimento di Arcon-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
vert Spa sotto forma di etichette per articoli di vari settori tra cui il tessile, il farmaceutico, la logistica, l’automotive, la cosmetica, la gdo (grande distribuzione organizzata) e, soprattutto, il food and beverage. L’azienda di Arco, una presenza storica nel distretto industriale della carta nell’Alto Garda, ha attualmente raggiunto una capacità produttiva annua di più di 450 milioni di metri quadrati di prodotto, opera su una superficie di oltre 50mila metri, dà lavoro a più di duecento collaboratori diretti e realizza all’estero il 50% del proprio fatturato. Nel food and beverage, il fiore all’occhiello dello stabilimento sono le etichette per i vini. “Presso la sede di Arco – spiega Fulvio Capussotti, executive vicepresident di Arconvert-Ritrama, la divisione del Gruppo Fedrigoni dedicata al mondo Pressure Sensitive Labels – disponiamo della gamma più ampia del mercato per l’etichettatura delle bottiglie di vino. È questo il nostro prodotto di punta”. Non si tratta solo di grandi numeri e giro d’affari. A fare la differenza non è la quantità, ma la qualità. “La nostra prerogativa – continua Capussotti – si deve al fatto che abbiamo accesso alle carte del
43 speciale carta
Gruppo Fedrigoni, prodotti di qualità eccellente. to. Il Trentino dispone di atenei che figurano spesso Nessuno dei nostri competitors può farlo. Possia- sui gradini più alti nelle classifiche italiane ed eumo quindi offrire al cliente carte speciali, lavorare ropee. Scegliamo molti ragazzi che hanno studiato con designer di tutto il mondo, seguendo le loro sul territorio. Come dicevo, i nostri volumi sono in esigenze, e realizzare etichette di altissima gamma”. costante crescita, e abbiamo necessità di trovare un Lo stabilimento di Arco appartiene ad Arconvert- numero crescente di persone formate e qualificate”. Ritrama, che è oggi leader di mercato a livello glo- Come diretta conseguenza della crescita, l’intero bale nella produzione di materiali autoadesivi per stabilimento si sta rinnovando. “Siamo impegnati l’industria dell’etichettatura. Con stabilimenti pro- – conclude il manager – in un progetto di espanduttivi, tra l’altro, in Italia, Spagna, Brasile, Chile, Uk, sione, che sta proseguendo nonostante l’emergenza Cina e Stati Uniti, Arconvert-Ritrama non soddisfa del Covid-19. Da un lato puntiamo sul potenziamensolo le più elevate esigenze estetiche, ma rappresenta to della gamma di prodotti per il comparto vino, anche lo stato dell’arte dell’innovazione tecnologica. sul mercato italiano, dall’altro stiamo entrando in “Lavoriamo in un settore R&D intensive – sottolinea nuovi mercati di nicchia, soprattutto in Germania Fulvio Capussotti – dove l’impegno in ricerca e svi- e in Austria, per quanto riguarda il cibo gourmet luppo è determinante. Questo vale sia per produzio- di alta qualità. In generale, tutta la sede di Arco è ne di soluzioni sempre nuove e innovative, sia per interessata da investimenti consistenti. Non ultimo, l’esigenza di una customizzazione spinta. Inoltre, in il recente passaggio dei nostri processi produttivi al linea con le politiche aziendali di tutto il Gruppo ciclo continuo. Anche per questo abbiamo inserito Fedrigoni, ricerca e sviluppo sono lo strumento per nuove persone specializzate”. (adb) ottenere processi di produzione a minor impatto ambientale e prodotti sempre più green. Per la maggior parte dei consumatori, l’etichetta della bottiglia di vino è tra i più importanti parametri che si valutano nell’acquisto. Per questo innovazione, customizzazione e sostenibilità sono elementi centrali nella nostra strategia”. Grazie a queste capacità, lo stabilimento di Arco svolge un ruolo decisivo: “Non è lo stabilimento più grande – precisa Capussotti – ma è tra quelli che stanno crescendo maggiormente, sia in termini di volumi che di fatturato. È, inoltre, uno dei nostri stabilimenti chiave e tra i più tecnologicamente avanzati. Da questo punto di vista, il territorio offre mol-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
44 speciale carta
Carte speciali e pure esclusive A Condino ha sede lo stabilimento trentino del Gruppo Sappi, un colosso globale di origine sudafricana che qui vanta la produzione con i maggiori margini di profittabilità.
"ABBIAMO
tre gruppi produttivi – spiega Misa Bursac, direttore generale della cartiera Condino Mill, storico stabilimento della Valle del Chiese – così suddivisi. Il 77% del nostro core business è orientato verso la produzione di carte base per siliconatura, dove siamo protagonisti nei mercati dell’automotive e dell’aereospaziale, disponendo di un’offerta ad altissimo contenuto tecnologico con prodotti estremamente innovativi. Il 12% è destinato alle carte da imballaggio flessibili, destinate al mercato del packaging di qualità.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
Il restante 11% si concentra nella produzione di soluzioni digitali, con una vasta gamma di proposte personalizzabili per ogni tipo di esigenza e necessità”. Condino Mill è una cartiera che impiega quasi 140 dipendenti, provenienti prevalentemente dalla Valle del Chiese o dalle aree limitrofe. Molto radicata sul territorio, è una realtà consolidata e di lungo corso, un punto di riferimento per la vallata. Le origini risalgono alla seconda metà del secolo scorso. Nel 1963 un gruppo di azionisti costituì la Cartiere Trentine Spa, con sede a Rovereto. Intenzionati ad avviare uno stabilimento nel Chiese, l’anno successivo costruirono a Condino una cartiera, che entrò in funzione nel 1965. Fin dall’inizio, l’azienda maturò un legame stretto con il territorio, assumendo il personale – tra cui figurava anche una cospicua presenza di manodopera femminile – tra la popolazione locale. Successivamente, lo stabilimento fu acquisito nel 1985 dalla Cartiera di Carmignano Spa, un’azienda del padovano, che rilevò
45 speciale carta
la sede di Condino. Nel corso degli anni Novanta seguirono una serie di investimenti con lavori di ampliamento e il sostanziale rifacimento delle linee produttive. L’azienda si aprì a nuovi mercati e intraprese un processo di internazionalizzazione, che interessò tutta la struttura. Divenuta sempre più appetibile, nel 1993 fu nuovamente acquistata, questa volta dal Gruppo svizzero Cham, cambiando poi il nome in Cham Paper Group Italia Spa nel 2009. Infine, in tempi più recenti, nel 2018 lo stabilimento viene incorporato dal Gruppo Sappi, l’attuale proprietario. Il sito industriale di Condino appartiene ora a questo colosso: un gruppo globale diversificato, di origine sudafricana, protagonista nel settore delle fibre di legno e focalizzato sulla fornitura di pasta di cellulosa, carta da imballaggio, carte speciali, carte grafiche, biomateriali e sostanze biochimiche. Ogni anno il Gruppo Sappi produce 5,7 milioni di tonnellate di carta, 2,6 milioni di tonnellate di pasta di carta e 1,4 milioni di tonnellate di polpa disciolta. In tutto il mondo, Sappi conta complessivamente 12.800 dipendenti distribuiti in 35 Paesi differenti con siti e attività in 3 continenti: 10 stabilimenti di produzione si trovano in Europa occidentale, 4 in Nord America e 5 in Sud Africa. La gamma di prodotti viene venduta in 150 Stati diversi. Misa Bursac è direttore dello stabilimento di Condino dal 2015. “Siamo stati acquisiti da Sappi – continua Bursac – con l’obbiettivo di far entrare
il Gruppo nel mercato delle carte speciali. Sappi non disponeva delle nostre tecnologie. Nell’economia del gruppo non siamo ausiliari di altre aziende controllate, ma vantiamo una produzione esclusiva. Siamo il più piccolo tra i 10 stabilimenti, e l’ultimo a essere stato acquisito, ma siamo tra quelli con il maggior margine di guadagno. Soltanto il 7% del nostro fatturato è realizzato in Italia. Il nostro business è all’estero, sui mercati di tutto il mondo, soprattutto in Europa, dalla Germania alla Francia, dalla Spagna all’Olanda all’Inghilterra. Lavoriamo bene nei paesi dell’Est e in Russia. Oltre oceano guardiamo ai mercati asiatici, dove siamo ben posizionati in Cina, in Giappone, in Vietnam e in altri Paesi. Siamo inoltre presenti con quote ormai consolidate in Nord America e in Sud America”. La differenziazione della gamma di prodotti, la presenza in diversi settori e la grande percentuale di fatturato realizzato all’estero hanno decisamente attutito gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria internazionale. “Stiamo superando bene la crisi – conclude il direttore – che ci ha toccato solo in parte. L’emergenza Covid-19 ha rallentato molto l’industria dell’automotive e il settore dell’aerospaziale, dove siamo presenti, ma non ci sono stati contraccolpi nei settori alimentare e farmaceutico, che ci impegnano su più fronti. Abbiamo inoltre potenziato mercati e prodotti di nicchia, principalmente nell’alimentare, dove raccogliamo importanti riscontri”. (adb)
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
46 speciale carta
Le carte vincenti di Printer I segreti del successo di una crescita lunga quarant’anni: priorità alla qualità, risposte veloci, un servizio che va dall’idea al prodotto finito, linee produttive innovative. E una partnership speciale.
NON SONO
anni facili per chi opera nel settore di tutto il mondo, e realizzata un fatturato medio dell’editoria e del libro stampato, dove, a livello compreso tra i 27 e 29 milioni di euro. Il posiglobale, i mercati sono in continuo rinnovamento, zionamento è nella fascia dei prodotti medio-alta. con scenari sempre diversi, che influenzano la do- Anche per questo Printer Trento non ha avvertito la crisi del settore. Ma ci sono altre ragioni. manda e condizionano l’offerta. Ma Printer Trento non sembra sentire la crisi. Dal I segreti del suo successo? Porre al centro la qua1980 in avanti, quando l’azienda fu fondata dai lità come filosofia d’azienda, lavorare con gransoci e attuali proprietari Dario Martinelli e Gian- di maestri stampatori, per fare di questo mestieni Girardi, l’impesa ha conosciuto una crescita co- re una forma d’arte, e soddisfare le esigenze del stante, ben bilanciata e consolidata. Quarant’anni cliente, ponendosi nei suoi confronti come un fa la società nasceva in un piccolo stabilimento partner. Dare risposte veloci e personalizzate, ofcon quattro addetti e due macchine stampa. Oggi frire un servizio che va dall’idea al prodotto finito: conta 55 dipendenti, gestisce una fitta rete com- queste le prerogative di Martinelli e Girardi. “Per merciale, che le permette di lavorare con clienti raggiungere i nostri obbiettivi – spiega Dario Mar-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
47 speciale carta
tinelli, direttore generale di Printer Trento – abbiamo scelto di lavorare in simbiosi con un’altra azienda”. Si tratta, in provincia di Trento, di un caso più unico che raro. Che cosa significa precisamente? “Sviluppiamo il nostro core business con Igf, una legatoria di Aldeno, una nostra partecipata al 40%: loro operano con un fatturato di 10 milioni di euro all’anno e con un’ottantina di dipendenti. Noi ci occupiamo della progettazione dei libri, della cura del progetto grafico e della stampa. Loro seguono la parte della legatoria e del finissaggio. Perciò la scelta è stata quella di lavorare insieme: siamo complementari e riusciamo a soddisfare il cliente dalla A alla Z. I clienti ci scelgono perché sappiamo seguirli in tutte le fasi, dall’ideazione alla produzione alla consegna”. Le due aziende, però, sono e rimangono indipendenti. “Ciascuno di noi conserva la propria autonomia – aggiunge Martinelli – ma insieme partecipiamo sia alla ricerca di mercato sia alla ricerca di fatturato mettendo a fattor comune i nostri obiettivi”. La strategia della collaborazione ha premiato. Negli ultimi anni l’apertura verso i mercati internazionali ha rappresentato uno dei punti di forza del Gruppo Printer Trento. “Il 95% del nostro fatturato è realizzato all’estero”, sottolinea Martinelli. “Il campo di azione è soprattutto quello europeo, dove si trovano la maggior parte dei nostri clienti e dove è concentrata la nostra rete vendite. Ma lavoriamo anche negli Stati Uniti, in Sud America e in Australia”. I prodotti sono molto vari: libri di arte e di fotografia, libri scientifici e scolastici ma anche mappe topografiche, guide turistiche e più in generale volumi di lifestyle, dove è richiesta un’alta qualità e una personalizzazione del prodotto. “Si rivolgono a noi editori che stampano libri fotografici dei più grandi fotografi al mondo, oppure atenei di importanti università d’Europa che producono collane di pubblicazioni scientifiche, oppure istituiti scolastici”. Quarant’anni di esperienza hanno fatto di Printer Trento un protagonista del settore. Alcuni anni fa, nel 2012, l’impresa si era aggiudicata il premo La
Vedovella 2012 per la categoria “Industria grafica dell’anno” con questa motivazione: “Printer Trento è un’azienda che opera con successo in una nicchia di grande prestigio – il libro d’arte – e che ha saputo puntare con coraggio le proprie risorse sulla tecnologia applicata, la formazione, la legatoria…”. In occasione dell’anniversario – l’azienda festeggia quest’anno il 40esimo – “avevamo pensato diverse iniziative che miravano a coinvolgere i nostri collaboratori, clienti e fornitori. Poi, l’emergenza dovuta al Covid-19 ha rallentato i nostri programmi. Ciò che conta è che, da un punto di vista della produzione, a novembre 2020 entrerà in funzione una nuova macchina da stampa. Con questo investimento, sarà la 16esima volta che rinnoviamo la linea produttiva da quando, nel 1980, cominciammo questa nostra avventura. (adb)
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
48 aziende
aziende rubrica
Il coraggio di inseguire i sogni Dal marketing alla moda, le difficoltà del lockdown e la voglia di ripartire. La storia di Silvia Di Bernardo, tra resilienza e capacità di reinventarsi sempre e comunque.
QUELLA
Silvia Di Bernardo, proprietaria della Di Bernardo Manifatture
di Silvia Di Bernardo e della sua attività nel settore della manifattura tessile non è solo la storia di un’azienda, ma l’emblema stesso del coraggio di inseguire i propri sogni e di lavorare duramente per realizzarli. Dopo un percorso di studi in Scienze della Comunicazione, Silvia fonda la sua prima attività imprenditoriale nel 2009, nel campo della consulenza, dell’informatica e del marketing. Quello che però le fa palpitare il cuore sono i tessuti nelle loro infinite declinazioni, il ritmo regolare e costante della macchina da cucire, l’arte del dare forma a inedite creazioni. Così nel 2016, dopo aver seguito dei corsi di sartoria, Silvia concretizza il suo sogno aprendo la Di Bernardo Manifatture. Inizialmente si tratta di un piccolo laboratorio
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
in via Giusti a Trento, dove Silvia lavora come terzista con l’aiuto di un dipendente. Non si occupa solo di riparazioni sartoriali, ma confeziona mantelli per gli ordini cavallereschi e con l’arte del ricamo impreziosisce vesti e tessuti. L’attività si espande e, nel 2019, Silvia apre un laboratorio in via Gorizia, dove inizia a realizzare confezioni su misura, abiti da donna, ma in particolare camicie da uomo. “Il lancio della nuova sede – racconta Silvia con grande dispiacere – avrebbe dovuto tenersi a marzo, ma a causa della pandemia ho dovuto rinunciare a questo evento. Quando l’emergenza ha avuto inizio – prosegue – e il Governo ha decretato la chiusura delle attività non essenziali, in me hanno prevalso il rammarico e la preoccupazione. Non potevo stare con le mani in mano. Sentivo il dovere di fare qualcosa, di dare il mio contribuito. Perciò ho contattato Confindustria Trento per capire cosa avrei potuto fare”. Il suggerimento arriva in fretta. Riconvertire la produzione per realizzare mascherine chirurgiche e camici sanitari. Silvia è pronta a cogliere la sfida. Investe una cifra considerevole nell’acquisto di una macchina per produrre mascherine e assume 5 collaboratori in pieno lockdown. “Non è stato facile – spiega – ho dovuto fare i colloqui al telefono, senza poter guardare le persone negli occhi, senza poter osservare il loro sguardo. Ho dovuto affidarmi solamente al mio istinto. Oggi posso dire con orgoglio di aver scelto bene. Abbiamo
49 aziende
formato una squadra straordinaria, abbiamo lavorato tutti con grande entusiasmo. Gli obiettivi erano ambiziosi, ma alla fine della settimana la soddisfazione nel chiudere gli scatoloni, avendo raggiunto il numero prefissato di dpi prodotti, era impagabile. Sono accadute tante cose brutte, ma questa è stata davvero bella”. Attualmente Silvia e la sua squadra sono in grado di produrre 1500 camici a settimana e 1400 mascherine al giorno certificati CE. “Sto valutando l’ipotesi di acquistare un macchinario in grado di produrre 40 mascherine al minuto – rivela. Certo, qualche aiuto in più da parte delle istituzioni non guasterebbe. Fino ad ora in concreto ho ricevuto solo 2mila euro da parte dello Stato. Durante il lockdown ho dato lavoro a 5 persone, 4 delle quali continuano a lavorare per me, ma purtroppo, essendo state assunte dopo il 17 marzo, non possono accedere alla cassa integrazione. Ci sono state delle settimane in cui le materie prime tardavano ad arrivare e sono stata costretta a lasciare a casa i miei collaboratori. Ho pagato comunque il loro stipendio, ma non ho potuto usufruire di nessun ammortizzatore sociale. Provvedimenti come questo non aiutano. Inoltre, sarebbe molto utile se, in situazioni di emergenza, le banche potessero emettere un anticipo sulle fatture. I primi pagamenti della merce consegnata a maggio sono arrivati solo ad agosto, a fronte di importanti investimenti che ho sostenuto”. Silvia, però, non si lascia scoraggiare e guarda avanti. “Ho scoperto che mi piace produrre in serie. Confido di poter rimanere nel settore
medicale. Sto vendendo in tutta Italia a realtà, come Università, laboratori, studi dentistici, che utilizzano i dispositivi di protezione personale anche in tempi ordinari e che perciò continueranno a farlo anche nel post-Covid. Il settore della moda è in forte crisi. I prodotti artigianali, made in Italy, rimangono prodotti di alta qualità e avranno sempre un certo costo. Dobbiamo però unire le forze, collaborare, fare rete per trovare il modo per salvare questa filiera unica al mondo. Da non molto ho ripreso a realizzare camicie da uomo. La linea da donna invece stenta a ripartire, ma non è detta l’ultima parola. Magari in uno spazio più grande, con uno showroom…ci sto già lavorando”! (gt)
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
50 aziende
Le frontiere dell’e-learning In ambito aziendale, grazie all’aggregazione di dati, la formazione e-learning permette di monitorare lo sviluppo delle competenze con un impatto positivo in termini di business.
LE LEZIONI
online sono state una scelta obbli- Learning Executive”, che si svolgerà in modagata per l’apprendimento in tempi di lockdown lità blended dal 30 ottobre al 18 dicembre. Un per scuole e atenei. Per le imprese il distanziamen- nuovo percorso formativo che nasce dalla conto sociale è stata l’occasione per aprire nuovi sce- sapevolezza dell’importanza del ruolo ricoperto nari sulla formazione: l’e-learning ha conquistato dalla formazione digitale all’interno dell’orgale organizzazioni, e il 40% continuerà a puntare nizzazione aziendale. sull’online e sul digitale anche in futuro. La forma- “Durante il lockdown – spiega Alberto Carli, fonzione a distanza infatti, consente di superare i li- datore e presidente di Edutech – il ricorso a strumiti imposti dall’emergenza, ma soprattutto offre menti digitali è stata una scelta obbligata e l’e-lel’opportunità di generare consapevolezza circa la arning ha acquisito una nuova valenza strategica trasformazione digitale in atto e aumentare la pre- durante l’emergenza Coronavirus. In Edutech duparazione sia culturale che tecnica del personale. rante il primo semestre dell’anno abbiamo visto Edutech, società con sede a Trento specializzata quasi raddoppiare il numero di utenti che utilizza nell’ambito dei servizi per la formazione a di- i nostri servizi. Siamo tutti, infatti, stati costretstanza ha ideato e progettato il master “Digital ti dalla pandemia a restare a casa rispettando il distanziamento sociale e abbiamo dovuto proseguire le nostre attività da remoto, tramite Internet. È accaduto con lo smart working ed è accaduto anche per la didattica in ogni sua espressione: da quella scolastica e universitaria alla formazione aziendale e professionale. Il lockdown non ha lasciato alternative ma è stato anche l’occasione per far comprendere alle organizzazioni il valore che ha l’e-learning. Come è emerso dal sondaggio “Decoding the Future of Learning: Post Lockdown” condotto tra giugno e luglio da Cegos Italia che ha coinvolto circa 400 persone che lavorano nell’area Risorse Umane e Formazione, 4 realtà su 10 continueranno a puntare sull’online e sul digitale. Guardando invece più in là, al 2021, il 60% dei casi privilegerà un approccio blended, che prevede un apprendimento misto che combina il metodo tradizionale in aula con attività online.” Fondata nel 2010, Edutech nasce proprio con lo scopo di promuovere e diffondere esperienze formative sfruttando il potenziale offerto dalla tecnologia e dal digitale ed oggi numerose società ed
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
51 aziende
Enti pubblici utilizzano la piattaforma di Learning Content Management Adevico (Advanced learning Environment for VIrtual Communities) sviluppata dalla società ed i servizi di formazione, supporto e realizzazione di contenuti ad essa collegati. “Dall’esperienza maturata in anni di attività – prosegue Carli – è emerso quanto sia sempre più importante per un’impresa avere una strategia in merito alla produzione di contenuti formativi. Una formazione all’avanguardia non consiste più solo in pochi e specifici momenti formali d’aula, ma ha un approccio omni-channel che si avvale di sessioni formative formali in modalità sincrona (es. aula, webinar) e asincrona (es. Fad, video tutorial) oltre che di momenti informali, promossi attraverso vari canali (blog, podcast, social, …) ai quali gli utenti possono accedere in tempi e luoghi differenti. Una strategia formativa aziendale ben progettata e declinata sui vari canali rafforza la brand identity, la crescita e lo sviluppo aziendali”. Ma non solo. Per ottenere esperienze formative di qualità che favoriscano lo sviluppo di competenze e che portino a risultati positivi in termini di business è fondamentale poter valutare l’efficacia della formazione proposta. “A tal fine Edutech — spiega Carli — promuove l’utilizzo di sistemi tecnologici in grado di tracciare ogni frazione dell’attività formativa raccogliendo dati preziosi sulla sua utilità ed efficacia. Grazie a questi sistemi è infatti possi-
bile raccogliere una serie di informazioni, come i tempi di fruizione di un’attività o di interazione tra utenti che, integrati con quelli dei sistemi interni alle aziende, come i gestionali, permettono di ricavare importanti indicazioni relative all’impatto della formazione sulle performance aziendali. La diffusione degli ambienti di apprendimento digitali e di protocolli specifici per il tracciamento delle attività permette oggi di entrare a contatto con un enorme volume di dati. In azienda, ciò significa praterie inesplorate di informazioni, con un enorme potenziale in termini di opportunità per migliorare le metodologie formative, adottare le più idonee per l’obiettivo formativo, identificare nuovi benchmark e indicatori per l’analisi dei risultati. Per fare questo – prosegue Carli – servono delle figure specifiche in grado di progettare, gestire e promuovere la formazione e-learning oltre ad adottare un approccio data-driven, che significa raccogliere tutte le informazioni oggettive e tutto ciò che è misurabile, analizzarle, sistematizzarle e sintetizzarle in dati utili per prendere decisioni. Il nostro master è finalizzato proprio alla formazione di questi profili. Il digital learning – conclude – rappresenta per le aziende un’importante opportunità di innovazione e sviluppo. Coloro che sapranno essere lungimiranti ne trarranno un considerevole vantaggio competitivo”.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
52 informazione pubblicitaria
Brigl Trento, il punto di riferimento per il territorio
Soluzioni su misura, una rete nazionale e internazionale capillare e una vasta gamma di servizi per i propri clienti. Sono i punti di forza di Brigl, società specializzata nell’offerta di servizi di spedizione stradale oltre che spedizioni mare & areo, servizi di logistica e servizi doganali, la quale sta investendo ingenti risorse ed energie per rafforzare la propria presenza sul territorio. Con questo obiettivo l’azienda nel 2017 ha aperto la filiale di Trento, situata a Spini di Gardolo, dove Brigl è diventata presto un punto di riferimento fornendo servizi qualificati e con valore aggiunto, garantendo al settore terziario ed all’industria, con la propria gamma di servizi collegamenti giornalieri verso i maggiori hub nazionali ed internazionali, oltre ad aver collegato con navette regolari i due capoluoghi regionali di Trento e Bolzano. “Questo in particolare è un servizio che ci viene molto richiesto - afferma Sebastiano Demetrio Trigilia, responsabile della sede trentina di Brigl -. Dal
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
maggio 2017 ci proponiamo come un partner affidabile ed efficiente, con solide radici nel territorio. Con noi i clienti hanno un unico interlocutore, a fronte di un ventaglio di servizi che spazia a 360 gradi nel mondo della logistica e dei trasporti. Una vera e propria consulenza che consente al cliente di ottenere un servizio su misura rispetto alle proprie esigenze”. L’appartenenza a network nazionali ed internazionali di primo livello consentono alla società di offrire servizi affidabili e di assolvere a qualsiasi necessità in termini di trasporto. In particolare, Brigl si occupa di ritiro e consegna di merci in espresso su pallet e collettame tradizionale, spedizioni nazionali e internazionali, carichi completi o parziali con camion dedicati. La filiale di Trento inoltre gestisce i servizi di logistica integrata oltre a picking e packaging per clienti terzi. Tutto questo attraverso una
struttura con adeguate capacità ricettive e una superficie totale di 3.000 mila metri quadrati. “Attualmente operano nella sede trentina dieci persone tra impiegati e addetti di magazzino, a cui si aggiunge il personale viaggiante, con undici autisti conclude Sebastiano Demetrio Trigilia -. Ai nostri clienti garantiamo professionalità, efficienza e puntualità. Affidarsi a Brigl significa scegliere un partner unico in grado di occuparsi di qualsiasi esigenza legata alla logistica. Tutto questo grazie alla solida esperienza del Gruppo, unita alla costante volontà di innovarsi nell’ambito di un mercato che è in continua trasformazione. Nella nostra sede di Trento, così come nell’headquarter di Brigl, siamo continuamente impegnati a individuare soluzioni tecnologiche all’avanguardia, garantendo ai nostri clienti una costante evoluzione dei servizi che utilizzano”.
53 giovani
giovani
Voglia di ripartire! Le iniziative dei Giovani Imprenditori di Confindustria Trento di MANUELA LISSANDRINI
DURANTE
le settimane del lockdown, e più in generale nei mesi della pandemia, anche il tessuto imprenditoriale trentino ha sperimentato un’accelerazione, sul fronte dell’innovazione e nello specifico nello sviluppo della tecnologia, che avrebbe normalmente osservato in molti anni. Così i Giovani Imprenditori di Confindustria Trento: costretti a convivere con un periodo di forzato standby, hanno cercato soluzioni e canali innovativi per fare impresa e promuovere la loro attività. Riportiamo qui alcuni casi.
La presidente del Gruppo GI di Confindustria Trento Martina Togn attendeva la fiera del Vinitaly 2020 per la presentazione di lancio del proprio Teroldego Rotaliano Riserva 2016, nella produzione del quale era impegnata da tempo assieme alla sua azienda Vinicola Valdadige di Togn L. & C. Snc. Causa Covid, la fiera è stata cancellata, ma l’azienda non ha rinunciato a perseguire il proprio obiettivo. È così che, avvalendosi della collaborazione di professionisti nel campo della comunicazione, dell’animazione e del teatro, ha creato una presentazione animata dell’azienda e del prodotto, ha fatto recapitare diversi esemplari del Teroldego Rotaliano Riserva 2016 e ha organizzato una degustazione online con giornalisti e forza vendita. Una proposta nuova che ha riscosso un buon successo e ha ottenuto riscontri positivi.
attraverso nuovi canali di distribuzione. La ricerca ha portato ad approfondire il mondo di Alibaba.com, piattaforma internazionale di riferimento dell’e-commerce B2B, che sta investendo molto in Italia per supportare le piccole e medie imprese del settore Food & Beverage, facendole entrare in contatto con possibili acquirenti dislocati in tutto il mondo. L’utilizzo di questa piattaforma ha permesso di diversificare i canali, e di presentare in modo meno convenzionale i prodotti semi-lavorati. Aprire una vetrina nei mercati internazionali è la nuova sfida che attende l’impresa. Mara Deflorian, responsabile marketing e comunicazione del Mobilificio Deflorian Iginio
Francesco Orefice, vicepresidente GI Trento e direttore generale di Dial Funghi Srl, azienda trentina per la produzione di funghi secchi e prodotti derivati, ha cercato strade alternative per presentare i propri prodotti dedicati al B2B
Martina Togn
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
54 giovani
una parziale riscoperta di sé stessi, in termini di introspezione e di consapevolezza dei propri bisogni. L’analisi ha successivamente dato l’opportunità di testare lo spirito di collaborazione dei dipendenti nei confronti dell’azienda, che ha a sua volta scardinato la tradizionale convinzione di una proporzionalità diretta tra ore lavorate e produttività, soprattutto laddove si necessita di energia creativa ed intuitiva. Il nuovo approccio introdotto ha portato un riscontro positivo in termini di concentrazione, umore ed efficienza delle persone.
Francesco Orefice
Srl, azienda del settore arredamenti su misura, ha deciso di lavorare sull’importanza del tempo e della sua gestione. A seguito di un confronto con una gran parte dei collaboratori, è emerso che il periodo appena trascorso ha portato a Mara Deflorian
Magner Steffens titolare di Audaces Europe Srl, azienda impegnata nella produzione di macchinari ad alta tecnologia robotica per il taglio dei tessuti in Europa, nel periodo del lockdown ha dovuto affrontare l’ostacolo della chiusura delle frontiere, in particolar modo con due clienti internazionali in Bielorussia e India. Le previsioni di riapertura delle frontiere si allontanavano e ogni giorno la possibilità che un tecnico potesse viaggiare appariva sempre più remota. Durante un brainstorming, un collaboratore ha proposto la possibilità di installare le macchine da remoto: nonostante le perplessità iniziali, l’azienda ha deciso di accettare la sfida. In primo luogo, sono stati realizzati piccoli video che spiegavano passo per passo le procedure di montaggio. Il prodotto è sembrato funzionale ed efficace: le clip sono state inviate ai clienti, che con l’aiuto delle videoconferenze hanno ottenuto da remoto il supporto per l’installazione di una macchina da taglio automatica per tessuti. “Queste testimonianze – conclude la presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Martina Togn - fanno ben sperare per il futuro. Il mondo cambia, ci pone davanti a sfide difficili da accettare, prima ancora che da affrontare. A volte pensiamo di non farcela ma lo spirito e la voglia di ripartire hanno sempre la meglio”.
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
55
Un’occasione da sfruttare per rilanciare il Paese L’Italia ha un’occasione ghiottissima di ridurre il divario competitivo accumulato nei confronti delle maggiori economie mondiali, grazie ai finanziamenti del Recovery Fund. di DANIELE BERTI, Confindustria Trento
IL CORONAVIRUS
non si è mai fermato davvero. Anche se in Italia, in estate, la percezione è stata di una diminuzione di aggressività, in altri Paesi il virus ha avuto un’impennata di contagi proprio nei mesi appena passati. Stati Uniti, Brasile e India sono i testimoni di una diffusione massiva e senza controllo. Nel momento in cui si sta scrivendo, il bollettino supera il milione di morti in tutto il mondo, con qualche cautela dovuta alla possibilità di una sottostima. Tutti i Paesi sono ricorsi a misure di lockdown più o meno aggressive per provare a controllare la curva dei contagi, con ripercussioni altrettanto violente sull’economia. La caduta del Pil mondiale nel secondo trimestre è di oltre il 5%, che si somma al 3,5% del primo trimestre, cumulando un 8,5% nei primi sei mesi che è quasi pari a tre volte la caduta registrata tra il 2008 e inizio 2009. Nei mesi maggio-giugno l’economia mondiale sta gradualmente recuperando, dopo il tonfo di aprile, ma si mantiene ancora lontana dai livelli pre-Covid. Per quanto riguarda la situazione tra i paesi europei, la Germania risulta ancora una volta essere la più resiliente. Il Pil tedesco scende del 9,7% nel secondo trimestre rispetto al primo, mentre la situazione della Spagna e del Regno Unito risultano le più preoccupanti con una caduta rispettiva del 18,5% e del 19,8% del Pil. Complessivamente il Pil europeo nel secondo trimestre si è contratto del 12,1% affiancando un tasso di disoccupazione cresciuto al 7,9%. In questo scenario l’Italia risulta aver perso il 12,8% di Pil nel secondo trimestre ma segnali incoraggianti arrivano dall’industria. Secondo l’Area Studi Mediobanca, il comparto manifatturiero italiano potrebbe fronteggiare una caduta di fatturato nel 2020 “solo” dell’ordine del 9%. Mentre nel 2009 il giro d’affari del settore si contrasse del 16,2%. Nell’insieme, dun-
que, lo scenario per quest’anno è meno fosco di quanto si paventasse nel bel mezzo della crisi sanitaria, quando si dava per scontato che un quinto dei ricavi dell’industria si sarebbero volatilizzati. Analizzando in maniera più verticale il caso Italia emerge che il Covid-19 non ha fatto altro che accentuare problemi strutturali che hanno frenato, negli ultimi vent’anni, le potenzialità di sviluppo italiane. Questi fattori sono riconducibili ad un “ciclo vizioso” legato all’humus culturale del Paese, frutto soprattutto dei ridotti investimenti in formazione e lifelong education, che ha reso inefficaci nel tempo tutti i tentativi di riforma e sviluppo del Paese. Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, nella sua relazione del 4 settembre all’EuroScience Open Forum 2020 di Trieste, ha dedicato un intero capitolo di approfondimenti e statistiche al problema dell’analfabetizzazione funzionale di cui è affetto il nostro Paese. Snocciolando alcuni dati, l’Italia risulta penultima tra i Paesi Ocse per numero di persone tra i 25 e 34 anni laureate e prima per l’incidenza della popolazione tra i 15 e 24 anni cosiddetta Neet, ovvero non impegnata nello studio, né nel lavoro né nella formazione. Tutto questo si ripercuote violentemente a cascata su altri problemi strutturali italiani come la bassa digitalizzazione, la bassa produttività, la crescita delle disuguaglianze, i consumi stagnanti, il sottodimensionamento delle imprese italiane, i processi di delocalizzazione delle imprese, la lentezza dell’apparato pubblico e della burocrazia e la frammentazione del sistema di governance nazionale. In questo contesto l’Italia ha un’occasione ghiottissima di ridurre il divario competitivo accumulato negli ultimi vent’anni nei confronti delle maggiori economie mondiali, grazie ai finan-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
economia
economia
56 economia
ziamenti che dal 2021 arriveranno dall’Unione Europea. Complessivamente l’Italia riceverà dal Recovery Fund circa 209 miliardi ripartiti in 81,4 miliardi di aiuti a fondo perduto e 127,4 miliardi in prestiti. Come ha ricordato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi nel corso della sua relazione all’Assemblea Nazionale, sarà importante partire da una visione di fondo comune, capace di unire ciò che il nostro Paese sa fare con l’impatto della modernità, l’evoluzione formidabile delle tecnologie e gli effetti che tutto ciò può produrre. Le direttive che arrivano dalla Commissione Europea sono chiare, i Paesi dovranno destinare almeno il 20% degli investimenti provenienti dal Fondo per la ripresa nella transizione digitale, percentuale che va ad aggiungersi al 37% riservato alla transizione climatica. In generale Bruxelles spinge affinché i piani nazionali perseguano sette obiettivi: promuovere l’energia pulita; sviluppare nuove tecnologie nei trasporti; rafforzare la rete di banda larga, in particolare 5G; digitalizzare la pubblica amministrazione, il settore giudiziario e sanitario; cavalcare l’economia dei dati; e adattare il sistema educativo
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2020
alle nuove necessità. Le prime indiscrezioni parlano di progetti da parte del Governo italiano per ottenere una crescita di 10 punti percentuali sull’occupazione, in modo da ridurre il divario con la media europea del 63%. Tutti gli attori che hanno un ruolo nell’economia nazionale concordano sul fatto che per ottenere un impatto di questo livello occorre investire prima di tutto nell’istruzione e nella formazione a tutti i livelli. Il gap culturale ancora prima di quello economico soffoca il processo di cambiamento di cui l’Italia ha bisogno. Riprendendo il documento che The European House Ambrosetti ha rilasciato recentemente, si evince chiaramente che la precondizione di base per il rilancio del Paese sarà una revisione profonda dell’intero sistema educativo tramite la riforma del sistema scolastico, la riforma del sistema universitario, l’educazione continua degli adulti e la preparazione della classe dirigente, sia pubblica che privata. Senza queste condizioni di base, l’effetto di tutti i contributi che arriveranno dall’Europa sul Pil e sulla competitività nazionale, non sarà né vigoroso né durevole nel tempo.
Approfitta della super-agevolazione fiscale per ristrutturare casa
SUPERBONUS
Ob^gb bg Û ebZe^3 oZenmbZfh bglb^f^ eZ _hkfneZ ib½ Z]ZmmZ Z m^ i^k \^]^k^ be \k^]bmh Û l\Ze^ ^ hmm^g^k^ ng rimborso delle spese in un’unica soluzione. Marketing CCB 10.2020
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi disponibili presso le filiali della Banca e nella sezione Trasparenza del sito internet.
casserurali.it
Palazzo Stella Via Degasperi, 77 | 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 www.conďŹ ndustria.tn.it info@conďŹ ndustria.tn.it