![](https://assets.isu.pub/document-structure/200306110632-06bd14b4f2f91cffbe3f5e496808e756/v1/3654407531294bc6ecfabfb22b69e00d.jpg?width=720&quality=85%2C50)
6 minute read
Formazione aziendale Focus sui fabbisogni
A Palazzo Stella un seminario di Fondimpresa Trento dedicato alla formazione e alla trasformazione digitale, leve del cambiamento organizzativo, con l’intervento di Nicola Mezzetti, fondatore di Technéos, docente DISI-Unitn.
solo di un cambiamento tecnologico, ma di una vera e propria rivoluzione culturale. Quello della Trasformazione Digitale rappresenta un processo da cui le imprese non possono sottrarsi. Per posizionarsi sul mercato in modo competitivo e vincente le aziende devono, infatti, trovare il modo di rispondere produttivamente alle continue richieste di innovazione che la Digital Trasformation porta con sé, promuovendo un costante miglioramento organizzativo dell’asset aziendale e di nuovi profili specializzati per trasformare i tradizionali processi gestionali in processi 4.0. L’analisi del fabbisogno formativo gioca un ruolo chiave e la promozione di percorsi formativi pensati ad hoc per i lavoratori diviene indispensabile. In questo panorama Fondimpresa, il più importante Fondo interprofessionale italiano per la formazione continua, ricopre un ruolo sempre più centrale. “L’obiettivo principale di Fondimpresa - spiega Marcello Lunelli, presidente dell’Articolazione Trentina del Fondo, a cui aderiscono 1804 aziende e 38.945 lavoratori - consiste nel rendere facilmente accessibili ad imprese e lavoratori occasioni di formazione professionale a livello aziendale, territoriale, settoriale e anche individuale concordate a liNON SI TRATTA
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | FEB-MAR 2020 vello bilaterale. L’innovazione continua, determinata dalle nuove tecnologie, impone alle aziende la necessità di rivedere frequentemente, se non costantemente, i propri processi organizzativi e i propri modelli di business. La conoscenza diviene dunque una vera e propria “killer application”, ossia un’applicazione vincente, aumentando di conseguenza il bisogno formativo da parte delle imprese che devono coprire il gap esistente tra la performance attuale e quella attesa. Di fronte ad un incremento della domanda formativa, i finanziamenti di Fondimpresa, di cui hanno usufruito, nel 2019, 214 aziende trentine, rappresentano la fonte prevalente di supporto alle aziende per la formazione, in una realtà caratterizzata da carenza di risorse pubbliche destinate a questo scopo. Significativo anche il numero di piani formativi presentati nel 2019 che ammonta a 317, un dato in linea con quelli del 2016, annata che ha registrato i migliori risultati di sempre in termini di finanziamenti e piani presentati”. Non solo corsi di formazione, ma anche incontri sulla formazione, come il workshop tenuto da Nicola Mezzetti, fondatore di Technéos, oltre che phd e docente DISI-Unitn, dal titolo non casuale “La formazione, leva del cambiamento organizzativo. Come rilevare il fabbisogno”. Ospite per l’occasione di Fondimpresa, Mezzetti si occupa da anni di Trasformazione Digitale, formazione e organizzazione aziendale, aiutando le imprese ad attuare gli interventi necessari per posizionarsi in modo produttivo nell’ecosistema dell’innovazione.
Dott. Mezzetti: come si caratterizza la formazione aziendale nell’Era della Quarta Rivoluzione Industriale e quali sono, a suo avviso, gli interventi formativi da attuare per intervenire efficacemente nel cambiamento organizzativo contestuale alla trasformazione digitale? L’era della quarta rivoluzione industriale è caratterizzata da un cambio di paradigma senza precedenti: la tecnologia cambia il proprio ruolo all’interno delle aziende, passando dall’essere uno strumento operativo dell’uomo all’essere la piattaforma che, grazie alla fusione di asset fisici e digitali, supporta e accelera lo sviluppo organizzativo e strategico dell’azienda permettendo il raggiungimento di livelli
di performance non raggiungibili altrimenti. La trasformazione digitale, fenomeno che perpetua gli effetti della quarta rivoluzione industriale e trova la propria alimentazione nell’innovazione digitale, è un processo che interviene in maniera sartoriale su ogni organizzazione per migliorare processi, modello di business e capacità di dialogo con il proprio ecosistema. Perché sia efficace, questo processo richiede di essere alimentato dalla capacità dell’impresa di evolvere la propria visione, dalla padronanza di conoscenze, metodi e strumenti, utili ad esplorare e sviluppare le opportunità di miglioramento di organizzazione e processi, e dalla capacità di interpretare e mettere a terra il potenziale delle cosiddette tecnologie abilitanti. In questo contesto, la capacità di alimentare un apprendimento continuo è un requisito fondamentale; la formazione si caratterizza quindi come quel processo attraverso il quale si sviluppano e potenziano le conoscenze e le competenze necessarie a ispirare, progettare e guidare il processo di trasformazione digitale dell’azienda. In primis, ritengo che una corretta realizzazione della trasformazione digitale non possa trascurare lo sviluppo di com
petenze quali, ad esempio, leadership digitale, lean thinking e modelli di business digitali, innovazione aperta, gestione di team interdisciplinari, risoluzione di problemi complessi. Come si stanno modificando i processi aziendali e perché l’Uomo gioca un ruolo chiave nei processi innovativi che la Digital Trasfomation porta con sé? Quali i risultati in termini di efficacia? Nonostante il potenziale di impatto sull’intera catena del valore, dall’inizio della quarta rivoluzione industriale gli investimenti hanno privilegiato il tema dell’automazione di processo. Tramite l’applicazione di tecnologie robotiche, Internet of Things (IoT) e di intelligenza artificiale, è infatti possibile incrementare il grado di automazione di processi meccanici e cognitivi. Tuttavia, quando la tecnologia avrà aumentato il grado di automazione di tutte le attività ripetibili, siano esse meccaniche o cognitive, lo sforzo dell’Uomo dovrà concentrarsi sull’analisi e la gestione di tutti quei fenomeni nuovi o di cui non sono ancora stabiliti tutti i criteri di ripetibilità. Il ruolo dell’Uomo non si esaurisce con l’automazione, e lo sforzo da dedicare all’automazione non
si esaurirà fintanto che l’Uomo saprà interpretare la trasformazione digitale a tutto tondo, per garantire lo sviluppo continuo di visione, organizzazione e modello di business dell’impresa. Sotto queste condizioni, l’Uomo manterrà un ruolo centrale nell’impresa, convivendo con l’automazione sempre crescente, delegando alle macchine ciò che le macchine sanno fare meglio dell’Uomo e riservando all’Uomo le attività che le macchine non sono in grado di svolgere, ora come nel futuro.
Spesso nelle aziende troviamo un gap generazionale circa le competenze in ambito digitale. Secondo lei è giusto approcciare le diverse categorie anagrafiche in modo similare o è meglio puntare sui giovani? Qual è il punto di equilibrio tra essere efficaci ed essere inclusivi per non lasciare indietro chi ha qualche anno in più? È chiaro che le conoscenze tecnologiche, così come l’innovazione tecnologica, sono fondamentali per lo sviluppo della trasformazione digitale. Ma queste competenze ha senso che rimangano proprie dei fornitori di tecnologia e di innovazione tecnologica. Per un’azienda manifatturiera, ad esempio, sarebbe troppo oneroso sviluppare internamente queste competenze. Ogni impresa è invece chiamata a maturare la capacità di interpretare l’impatto delle tecnologie e dell’innovazione tecnologica al proprio interno. Questo è possibile soltanto attraverso una sorta di patto generazionale, secondo il quale le
Avviso 2/2019 – Fondimpresa
Con l’Avviso 2/2019 Fondimpresa ha stanziato 20 milioni di euro per la realizzazione di piani formativi aziendali o interaziendali rivolti ai lavoratori delle PMI aderenti di minori dimensioni. La presentazione delle domande sarà consentita dalle ore 9:00 del 17 febbraio 2020 fino alle ore 13:00 del 20 aprile 2020.
Per informazioni promozione.attrento@rete.fondimpresa.it
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | FEB-MAR 2020 generazioni più giovani, native digitali, sono chiamate a condividere la capacità di interpretazione della tecnologia e le generazioni con maggiore seniority a condividere l’esperienza e conoscenza del mercato, del processo e del prodotto. È attraverso la coniugazione di tutte queste dimensioni che la trasformazione digitale può realizzarsi efficacemente.
Nella sua esperienza come consulente ha riscontrato resistenze da parte degli imprenditori nell’investire in formazione? Ci sono differenze in termini di settori produttivi, dimensione dell’azienda, età/formazione dell’imprenditore? Non ho mai visto nessun imprenditore opporre resistenza ad un investimento. Invece ne ho visti diversi che non hanno saputo comprendere l’opportunità di investimento collegata ad un’iniziativa (anche di formazione). Allo stesso modo posso testimoniare di richieste di formazione, provenienti dai singoli individui e accolte dalle imprese, non correlabili ai mansionari dei richiedenti o alle reali opportunità di professionalizzazione; in questo caso la formazione si può considerare più come un premio al collaboratore che un investimento per l’impresa. Pertanto, se è vero, ed è vero, che una formazione efficace contribuisce all’arricchimento del capitale umano di un’organizzazione, è comprensibile che un imprenditore veda il valore di investimento in tutte e sole quelle iniziative dalle quali ci si può aspettare – giustificatamente – un vantaggio futuro. Un’iniziativa di formazione che non sia progettata per generare, direttamente o indirettamente, impatto nel raggiungimento degli obiettivi strategici o di performance dell’azienda non potrà essere interpretata come investimento. Questo vale in tutti i settori. Nell’epoca della trasformazione digitale, è sempre più urgente riappropriarsi della consapevolezza dell’importanza strategica che la formazione ha per stimolare e guidare lo sviluppo di un’azienda nel suo complesso, dallo sviluppo della propria visione, alla capacità di innovare e rinnovarsi, alla realizzazione delle iniziative di innovazione e miglioramento continuo volte a migliorare il valore portato sul mercato e la soddisfazione del cliente.