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Le confetture green di Menz&Gasser
La responsabilità verso il territorio è al centro delle politiche del Gruppo: le strategie aziendali premiano la sostenibilità in ogni aspetto dell’impresa con headquarter a Novaledo.
Succede a Novaledo: lo stabilimento dove i dipendenti sono incoraggiati a recarsi al lavoro in bicicletta. Non tutti, quelli che abitano più vicini all’azienda, in un raggio di 15 km. E siccome l’azienda è fortemente radicata sul territorio, sono ben 54 i collaboratori che Menz&Gasser ha coinvolto nel progetto e-bike, per raggiungere a pedali il proprio ufficio. “Nel corso di un anno – racconta Francesca Pezzini, responsabile marketing del Gruppo Menz&Gasser, leader nel settore delle confetture – abbiamo percorso complessivamente 32mila km equivalenti a 5.300 kg di CO2 risparmiati”. L’orientamento green di Menz&Gasser, azienda tutta italiana, tra i pochissimi grandi player del settore che non ha partecipazioni estere e non dipende da fondi di investimento, interessa ogni aspetto dell’impresa: “Per noi – continua Francesca Pezzini – la sostenibilità è un credo comune: un’idea, un convincimento, un modo di vedere le cose che indirizza la nostra quotidianità, dai gesti più piccoli a quelli più impattanti, assieme a tutte le attività e strategie aziendali”. In effetti, guardandosi attorno, nello stabilimento di Novaledo in Valsugana si vedono anche le colonnine per la ricarica elettrica delle automobili. Ma non è solo questo. Tutta la struttura industriale, completamente rinnovata con una serie di interventi messi in campo dal 2002 a oggi, è costruita come un modello di sostenibilità. “Nel 2016 – prosegue la responsabile marketing – è entrato in funzione l’impianto a biomassa legnosa, che viene alimentato con il cippato prodotto esclusivamente da segherie collocate in un raggio di 35 chilometri dall’azienda. Parallelamente, lo stabilimento si è dotato di pannelli fotovoltaici sulla copertura e tutta l’illuminazione esterna e interna utilizza fonti di luce a led. L’impegno che abbiamo sostenuto per l’efficientamento energetico dei capannoni, degli uffici e delle linee produttive ha comportato investimenti per circa 11 milioni di euro”. Un modo per difendersi dall’inflazione causata dall’attuale crisi economica e geopolitica? Solo in parte, risponde Pezzini. “Dobbiamo far fronte all’aumento dei costi nei trasporti e nell’acquisto della materia prima. Una fase di grande difficoltà, che preoccupa molto la nostra azienda come tutti gli altri protagonisti del settore”. L’ammodernamento dello stabilimento si è svolto di pari passo con la realizzazione di altre misure green: una missione sostenibile, quella di Menz&Gasser, che penetra ogni comparto del business. “Adottiamo le stesse logiche anche nel packaging, scegliendo materiali in linea con le nostre politiche”. Perfino la gomma delle calzature dei dipendenti viene riciclata: “Quando sono consumate, raccogliamo le scarpe anti-infortunistiche dei nostri collaboratori in un apposito contenitore in azienda e poi le ricicliamo. Abbiamo un contratto con una società del settore che viene a ritirarle. Dopo la consegna, escono da Novaledo e vengono riutilizzate per realizzare materiali plastici destinati alle strutture ricreative dei parchi giochi dei bambini”.
ìL’area industriale di Novaledo è il fiore all’occhiello di Menz&Gasser, dove l’azienda conserva l’headquarter del Gruppo e dove si svolge la maggior parte della produzione. Vi sono però altri due siti. Quello italiano, recentemente acquistato dalla multinazionale Unilever a Sanguinetto, nei pressi di Verona. E quello asiatico, operativo dal 2019, dove Menz&Gasser produce esclusivamente per la domanda locale. Non si tratta, quindi, di un sito destinato a incrementare le vendite in Europa o in Italia: “Lo scopo è guadagnare quote di mercato in Asia, dove abbiamo ottime aspettative di crescita”. Complessivamente, Menz&Gasser impiega 550 dipendenti con un fatturato di oltre 200 milioni di euro. Nel 2003 fatturava 20 milioni, nel 2009 quasi 65, nel 2018 oltre 150. Un percorso di crescita che non si fermerà. Le previsioni del Gruppo mirano a raddoppiare personale e fatturato entro il 2027. Primo produttore di confetture in Italia, primo produttore di monoporzioni dolci in Europa, Menz&Gasser esporta in 50 Paesi del mondo e realizza il 50% del proprio fatturato all’estero. Al timone del Gruppo c’è Matthias Gasser, terza generazione della famiglia, che ha saputo traghettare l’azienda verso una dimensione industriale internazionale, mettendo al centro la responsabilità verso il territorio: una sostenibilità nelle politiche sociali ed etiche, di sicurezza alimentare, di salute e sicurezza sul lavoro e di tutela dell’ambiente. “Lavorare in modo responsabile significa per noi – conclude Francesca Pezzini – garantire allo stesso tempo benefici per l’azienda e per il territorio delle comunità che ci ospitano. Con i nostri impianti, produciamo ogni anno 8.800 MWhE di energia elettrica e 34.700 MWhTH di energia termica da fonti rinnovabili, risparmiando 10.400 tonnellate di CO2 e 3.300 tonnellate di gasolio”. Dalle scelte strategiche più importanti alla quotidianità, ora anche i dipendenti dello stabilimento di Sanguinetto vanno al lavoro in bicicletta. L’azienda sta iniziando a replicare quanto fatto a Novaledo nello stabilimento veronese, coinvolto nel progetto di mobilità sostenibile con ulteriori 15 e-bike. (adb)