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suor Angelica Ughetto

Frammenti di santità

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Ho conosciuto Suor Angelica Ughetto a Cuneo, quando ero molto giovane. Mi faceva piacere parlare con lei, perché mi raccontava delle sue giornate trascorse tra i poveri, delle visite fatte ai malati, delle notti passate al capezzale di chi era molto povero e non poteva avere altra assistenza se non quella delle suore di Santa Marta che si recavano a domicilio. La sua presenza mi faceva bene, perché mi insegnava a vivere dell’essenziale e avere sempre un “occhio” aperto sugli altri. Il suo stile di vita era il seguente: preghiera, sobrietà, povertà. Pregava sempre, ovunque, ma soprattutto coltivava lo spirito di preghiera che si traduceva in vita. Sobria nel cibo, nell’abbigliamento, dove poteva, coltivava un po’ di verdura per evitare spese. Non era avara. Desiderava per sé, sempre meno del necessario. Povera, aveva un cuore grande, sapeva chinarsi sulle “ferite” delle persone meno fortunate, sollevare chi era nell’indigenza, era la sua passione. Lunghe file di poveri si trovavano per le scale dell’abitazione delle suore di Cuneo. Suor Angelica con le consorelle donava a piene mani ciò che altre persone avevano donato loro. Credeva molto nella Provvidenza, diceva “Oggi la dispensa è vuota domani sarà piena, il Signore provvederà”. Quanti viveri ho visto passare tra quelle mura! Dove ha svolto il suo apostolato la ricordano così: saggia, sorridente, austera, schiva, con le mani e il cuore aperto, un po’ dimessa. Non aveva tempo per sé. Per la Congregazione è stata una benedizione! Suor Rosanna Parola Suor Angelica Ughetto passata alla casa del Padre il 10 marzo 1999

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