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Giornata dedicata al Beato Tommaso Reggio

Giornata dedicata

al Beato Tommaso Reggio

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Anche quest’anno la nostra scuola si è prodigata per ricordare e celebrare il Beato Tommaso Reggio. Lunedì 23 novembre, la scuola Casa San Giuseppe di Rodengo Saiano ha voluto omaggiare il suo fondatore con il consueto appuntamento della preghiera, riflessione e assegnazione del “PREMIO TOMMASO REGGIO” agli alunni ritenuti meritevoli. A differenza degli scorsi anni, a causa del Covid19, non ci è stato possibile far partecipare tutte le classi al momento di preghiera in Chiesa, ma è stata data la priorità alla classe quinta. Gli altri alunni hanno partecipato alla giornata di festa dalle loro aule, facendo una riflessione mediante delle diapositive, proiettate alla lavagna multimediale e guidati dalle insegnanti, sulla vita del Beato Tommaso Reggio e sui valori che hanno ispirato la sua condotta. Hanno poi allestito dei cartelloni per ricordare i momenti salienti della vita del Padre fondatore delle suore di Santa Marta. La classe quinta invece, guidata da suor Valeria, ha dato vita ad un momento di confronto gioioso e di preghiera. Alla presenza della classe emozionata, sono state premiate due alunne, Ginevra Albertini e Emma Raffelli, per premiare la loro presenza significativa all’interno della scuola, per il loro impegno nello studio e per la loro capacità di creare un clima sereno e collaborativo all’interno della propria classe. Hanno partecipato a questo momento festoso anche i genitori, visibilmente emozionati, delle due alunne premiate. L’atmosfera, nonostante l’impossibilità di condivisione, è stata comunque gioiosa e gli alunni di tutte le classi hanno partecipato attivamente prestando particolare attenzione alle varie attività. Auspichiamo che le nostre preghiere siano giunte al Beato, affinché continui a benedire la nostra scuola e le nostre attività e ci infonda coraggio per superare questo momento difficile. Come ben sapete, stiamo vivendo questa seconda ondata di pandemia con più fatica della prima, perché proviamo rabbia, delusione, rassegnazione e paura. Siamo però sicuri che, con l’aiuto del nostro Padre fondatore, non ci lasceremo condizionare dal virus, lo prenderemo sul serio, ma senza esserne schiacciati perché la speranza e la nostra gioia avranno sempre il sopravvento. La testimonianza di quanto la Scuola è impegnata per educare gli alunni è documentata dal seguente scritto:

di Simona, insegnante

Saiano

Gentile Suor Valeria, sono Matteo Salvatti. Le scrivo perché ciò che si porta nella mente e nel cuore è bene condividerlo. In questi primi mesi Federico è maturato e si è ritrovato in un ambiente dove cultura, sapere, nozioni, non sono disgiunte da un clima sereno ed educativo. Ogni tanto sento qualche genitore sollevare qualche polemica, qualche mormorio (che tanto giustamente infastidiscono Papa Francesco!), qualche osservazione, ma,

In missione

In missione

a parte il fatto che a me sembra tutto perfetto, io mi chiedo: quante persone (in ogni ambito, non solo quello scolastico) prima di giudicare o criticare pregano per quelle persone? Io, se avessi (e ripeto: è tutto davvero fantastico!) qualche riserva verso una insegnante o una disposizione, prima di tutto entrerei nella mia camera e, nell’inginocchiatoio che ho ai piedi del letto, inizierei a pregare. A pregare per me, perché possa comprendere che le mie perplessità magari sono infondate, e pregare per chi ritengo abbia sbagliato. Perché con la preghiera possiamo davvero trovare il modo di risolvere ogni conflitto. Papa Francesco, per affrontare lo scandalo della Pedofilia nella Chiesa americana, ha ordinato a tutti i vescovi un ritiro spirituale di due settimane. Gesù stesso stava le notti intere a pregare. Ecco, io accompagno il vostro prezioso lavoro con la mia poverissima e umilissima preghiera, prego per voi educatori, per i bambini, prego l’angelo della vostra congregazione che vegli sempre su di voi. Sappiamo bene quanto il Maligno cerchi di attaccare ogni opera voluta dal Signore e noi dobbiamo “resistergli” nella fede. Quando Federico è tornato a casa dicendomi: “Papà, tu ci fai recitare la preghiera sempre prima di mangiare, a scuola la recitiamo anche dopo pranzato”, non sa la gioia che ho provato! Grazie davvero per il bene profuso, complimenti alle ottime insegnanti e perdoni le fragilità del mio piccolo, dovute a una voglia di vivere, di scoprire, di apprezzare le bellezze del creato. Questo è poi un tempo così particolare, dove la socializzazione è limitata, dove le mascherine tenute per molte ore diventano un impegno certo pesante e difficile da sopportare, ma sappiamo che Gesù vede e ha già posto un termine a questa pandemia, come, per dirla con san Giovanni Paolo II, ha fatto per ogni male, perché Dio a volte permette le prove ma sempre pone un fine e una fine. Un caro affettuoso saluto

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