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«Ecco il mondo». Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro

senza intenti celebrativi e senza nascondere – in un’analisi che si dica davvero critica – quegli aspetti tanto scabrosi quanto determinanti per la comprensione del suo pensiero e della sua opera, convinto che ogni tentativo di scindere arbitrariamente le esperienze biografiche dal pensiero politico e dalle idee artistiche sia un’operazione che allontana dalla verità.

L’assenza di una traduzione italiana efficace dal punto di vista linguistico e ben contestualizzata dal punto di vista storico, lamentata, tra gli altri, da Gottfried Wagner in un articolo apparso sulla «Rivista Italiana di Musicologia», 2 rappresentava in questo senso un ostacolo per l’avanzamento degli studi e la nuova traduzione di Leonardo Distaso interviene a colmare questa lacuna.

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Sara Amoresano

«Ecco il mondo». Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro, a cura di Maria Ida Biggi - Emanuele d’Angelo - Michele Girardi, Venezia, Marsilio, 2019, pp. 415.

Il volume «Ecco il mondo». Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro, curato da Maria Ida Biggi, Emanuele d’Angelo e Michele Girardi, indaga e al contempo mette in risalto la poliedrica produzione del celebre intellettuale, il quale, nel corso della sua carriera, è stato compositore, libret- tista, letterato d’avanguardia, oltre che critico teatrale e musicale, financo traduttore e regista.

La pubblicazione, che si configura come una attenta selezione di contributi di studiosi provenienti da vari ambiti di ricerca, si inscrive nelle attività promosse dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della scomparsa di Arrigo Boito, che nel 2018, con l’Istituto per il Teatro e il Melo- dramma della Fondazione Giorgio Cini, ha organizzato un primo importante convegno internazio- nale, dal cui titolo è poi stato mutuato quello del presente volume. L’anno successivo è seguita un’ul- teriore occasione di approfondimento, curata da Michele Girardi e Mario Tedeschi Turco, intitolata: Due veneti nel mondo: Faccio Boito, un «Amleto» di più, che ha visto la collaborazione fra il Comitato e importanti associazioni veronesi, quali Verona Accademia per l’Opera, il Fondo Peter Maag e la Gaspari Foundation.

Se finora è stato presentato il contesto nel quale la pubblicazione ha tratto slancio, è opportuno rivolgere l’attenzione alla struttura del libro che, nella sua semplicità, traccia un rigoroso percorso di scoperta di una figura centrale per la cultura artistica italiana e, al tempo stesso, rende concreta la volontà del Comitato di vedere riuniti gli esiti della più recente ricerca su Arrigo Boito.

Il volume si divide in quattro parti, ognuna delle quali approfondisce uno specifico aspetto della produzione artistica di Boito. Si inizia con «E sogno un’arte splendida». Il librettista, in cui Alessan- dro Avallone, Guido Paduano, Anselm Gerard, Alessandra Negro, Edoardo Buroni, Vincenzina C. Ottomanno e Paola Camponovo affrontano

2 GOTTFRIED WAGNER, “Das Judentum in der Musik”: diffusione ed effetti sulla cultura e sulla politica europee, «Rivista Italiana di Musicologia», 36/1 (2001), pp. 131-148.

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