L'ECOtele7

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Anno 54

23 dicembre 2020 Fr. 3.­

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Settimanale d'informazione

BUONE FESTE !

NATALE E IL SENSO DELLA FAMIGLIA A PROPOSITO DI PENSIONI SVIZZERE BUON NATALE DI SPERANZA E DI SOLIDARIETÀ


SOMMARIO

Editoriale

ATTUALITÀ

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Società Buon Natale di speranza e di solidarietà Alla ricerca dei...cinepanettoni... Nuove norme della circolazione stradale Economia Italia e Virus

RUBRICHE

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La rubrica di Mauro Trentini Disdetta e malattia La rubrica di Dino Nardi A proposito di pensioni svizzere Lo zenzero

CULTURA

8 10 15 14

Storia Natale e il senso della famiglia Arte Basilea ha il suo maestro del colore Spettacolo Elodie esce con il nuovo "This is Elodie x Christmas EP" Cucina Corona di panini alle erbe ­ Involtini con datteri e melagrana ­ Rotolo con panna e castagne

MOTORI E MOBILITÀ

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Dacia Sandero e Dacia Stepway

SPORT

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Coppa del Mondo Qatar 2022 ­ È come se Paolo Rossi si fosse portato via il pallone

COMUNICATI STAMPA 44 ­ 47 TEMPO LIBERO 46

Care lettrici, cari lettori, Questo periodo di festa è molto diverso da quelli passati. Il 2020 è stato caratterizzato - e continua ad esserlo - da una pandemia. Un anno sicuramente sfortunato, in cui ci siamo trovati a fronteggiare un nemico subdolo e silenzioso che ha messo alla prova tutti noi. È stato un anno dove restare in piedi non è stato facile e, spesso, ci è sembrato impossibile. Siamo stati costretti a sconvolgere le nostre abitudini a causa di questo virus che ci ha sorpreso ed ha "annientato" le convinzioni di tutti noi. È stato un anno “bastardo” che non ci ha dato nulla, ma ci ha tolto molto. Ad alcuni ha tolto il lavoro, ad altri presenze importanti. Ci ha tolto spesso il sorriso e la voglia di provarci ancora. Abbiamo imparato (chi più, chi meno) a conoscere il significato dei termini ‘assembramento’, ‘quarantena’, ‘restrizioni’. Abbiamo assistito alla politica dei provvedimenti e delle ordinanze mentre cercavamo le mascherine e il lievito sugli scaffali dei supermercati a entrata contingentata. Abbiamo cantato sui balconi, scoperto lo smart working e abbiamo dovuto rinunciare ad abbracciare i nostri figli e i nostri nipoti. Ma... nonostante tutto, forse, qualcosa quest'anno ce l'ha insegnato: abbiamo imparato ad apprezzare le piccole cose che davamo per scontate. Auguro a tutti noi un 2021 che possa donarci un po' di serenità e, almeno, qualche sorriso in più. Un 2021 che ci venga incontro ogni tanto e ci abbracci perchè ne abbiamo tanto bisogno. Un Nuovo Anno che possa farci ritrovare un po’ di gioia e di speranza per il futuro. Buon Natale e serene feste a tutti. Un abbraccio grande!

Maria Bernasconi Finirà anche la notte più buia e sorgerà il sole. (Victor Hugo)

Settimanale d'informazione

Socio fondatore della Federazione Unitaria Stampa italiana all'estero (FUSIE) La testata riceve il contributo per la stampa italiana diffusa all’estero erogati dal Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri

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Redazione e collaboratori: Chiara Bernasconi, Stefania Calzà Santoni, Flory Di Biagio, Peter Ferri, Alice Ginger Zagato, Graziano Guerra, Giovanni Longu, Dino Nardi, Andrea Pagnacco, Graziella Putrino, Egidio Todeschini, Mauro Trentini Agenzie Stampa: 9 Colonne, Adnkronos, Aise, Ansa, Inform, Swissinfo. Fotografie: Adnkronos, Ansa, Esther Landolt, Luigi Rizzo. Pubblicità: Tel. 056 535 31 30 e­mail: redazione@leconews.ch Stampa: Nastro&Nastro Srl ­ 21010 Germignaga (VA) Italia Spedizione: Stisa SA ­ Zona Industriale 1 ­ 6593 Cadenazzo Gli articoli e le foto impegnano solo la responsabilità degli autori. Costo abbonamento annuale Fr. 98.­


ATTUALITÀ Società

a cura di

Egidio Todeschini

Buon Natale di speranza e di solidarietà Con fiducia nel futuro pur in questo tempo difficile di pandemia

L'

attenzione generale in que­ sti giorni è rivolta al Natale: ma quale Natale? Quello presentato come massimo conteni­ tore annuale del consumismo – e non è cosa nuova poiché tale si presenta da molti anni – o quello più silenzioso e più profondo della sensibilità cri­ stiana che lo celebra come memoria viva della Natività del Salvatore? Chiaro che il vero Natale non è co­ stituito dallo scambio dei regali, pur se è da sottolineare il suo lieto aspetto di festa di famiglia che coin­ volge tutti e ci fa sentire almeno per un giorno più buoni. Ma è la Nascita del Figlio di Dio che colloca il Natale come l’evento che trasforma la Storia e le dona una misura inedita; è pro­ prio questo discendere di Dio tra gli uomini, condividendone il loro cam­ mino quotidiano, che dona la giusta misura della festa. Il Dio invisibile si è fatto visibile, l’eterno è entrato nel tempo, il cielo ha toccato la terra; il Dio lontano ha colmato ogni distan­ ziamento e si è fatto vicino, tanto vi­ cino da abitare con noi. Ed anche nel distanziamento fisico di questi tempi, Dio non è lontano, è con noi e per noi e muove il cuore a riconoscere che egli continua a bussare ai cuori, an­ che attraverso sentieri inesplorati, anche in situazioni ed età agitate da venti e turbolenze che mettono pau­ ra. Il Signore non smette mai di comu­ nicare con noi ma per sintonizzarsi sulla sua frequenza è necessario un pass: essere poveri di spirito, abban­ donare la nostra supponenza. Il rischio è che l’umanità non si ac­ corga di quel Bimbo che nasce per noi per camminare sulle nostre stra­ de e salvarci. E di conseguenza il Natale si trasforma si trasforma nella festa dei doni e del panettone. Sentire in questo periodo di Covid e di durissima prova per tutti parlare di Natale legato ai pur giusti temi del guadagno, del commercio, dei cenoni, delle vacanze sulle piste da sci quali “antitesi” al Natale, non può non generare preoccupazioni specialmen­

te fra i credenti. I quali si chiedono quando si vorrà cominciare a ricol­ legare il Natale anzitutto a quello di Gesù. Un antico proverbio racconta che per

filantropia, ma responsabilità alla vita e cura del futuro. Perché, se abbiamo fiducia nel futuro, allora la vita avrà cura di noi. Mettiamoci dunque in cammino, sen­ za paura.

fare un bell'albero di Natale occor­ rono tre cose: gli ornamenti, l’albero e la fede nel futuro. Già, ci vuole la fede nel futuro, specialmente in questo tempo difficile di pandemia. Ed è questa fiducia nel futuro che a volte ci manca. La fiducia nel futuro si rigenera nella pazienza del presente. “Vivere è l’infinita pazienza di ricominciare, scrive Gregorio di Nissa. Noi andiamo avanti, attraverso inizi sempre nuovi. Perché con Dio c’è sempre un dopo, una novità di vita”. Come la nascita di un bambino è sempre un nuovo inizio, una gioia, ma anche impone ai suoi genitori un dovere di responsabilità, così la nascita del Figlio di Dio è ogni anno una provocazione per tutti. Parlare di pace, di giustizia, di perdono non è

Anche quest’anno il Natale ci farà trovare Gesù e con Lui il bandolo della nostra esistenza terrena: la gioia di vivere, il gusto dell’essenziale, il sapore delle cose semplici, la voglia dell’impegno, il piacere della colla­ borazione, lo stupore della vera li­ bertà. Se apriremo al Signore la nostra casa e non rifiuteremo la sua inquietante presenza, Gesù Bambino ha da offrirci qualcosa di straordi­ nario: la gioia del servizio, la voglia dell’impegno, la pace nel cuore. Lui solo può fare nuovo il nostro cuore, indurito dalle amarezze e dalle delusioni. Dio è sceso tra noi in questo mondo disperato. E sai che nome ha preso? Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi. Buon Natale a tutti i nostri lettori e alle alle loro famiglie. mercoledì 23 dicembre 2020/

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ATTUALITÀ Economia

Italia e Virus

a cura di

Pietro Ferri

È stata intrapresa la strada sbagliata

I numeri continuano a parlare chiaramente e fortemente. La lingua della tragedia. Infatti, tra gli effetti sul sistema produttivo italiano della crisi dovuta alla reazione al virus, non al virus stesso, è bene ripeterlo continuamente, rientrano quelli sulla “demografia” delle imprese, ossia sui flussi di imprese iscritte e cessate. Se si guardano i dati del Registro delle imprese delle camere di commercio su base sub­annuale è possibile ottenere indicazioni su quanto sta accadendo (o sta per accadere). Le iscrizioni 2020 al Registro delle imprese sembrano aver subito in modo marcato gli effetti della crisi, con un picco negativo in aprile, mese in cui si è verificata una variazione del ­65,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il secondo trimestre 2020, quello che comprende la stagione del lockdown generalizzato, ha chiuso con un valore tendenziale delle iscrizioni del ­37,1 per cento. Con il terzo trimestre, i mesi del ritorno a una certa normalità, la situazione si è riportata sui livelli degli anni precedenti (tasso tendenziale degli avvii di impresa prossimo allo zero, ­0,7 per cento). Ma è un quadro destinato a durare poco, visto il diffondersi progressivo nelle regioni italiane della nuova 4

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stagione di lockdown differenziati per territori, e già in ottobre il tasso di confronto delle aperture tra 2020 e 2019 è tornato negativo e pari a ­8,7 per cento. In questi mesi l’andamento della natalità d’impresa è apparso correlato alle aspettative degli imprenditori, un po’ come accade per le nascite in demografia, stimolate nelle fasi di espansione e rilancio e depresse nei momenti di incertezza e paura. A riprova di ciò, c’è la similarità di andamento del tasso tendenziale delle aperture d’impresa con quello dell’indice Istat del clima di fiducia delle imprese, del quale il primo sembra configurarsi quasi come indicatore coincidente. I risultati della natalità imprenditoriale del 2020 restituiscono dunque i primi effetti visibili della crisi determinata dalla folle reazione italiana alla pandemia: ­55 mila nuove aziende al 31 ottobre e una probabile chiusura d’anno a ­70 mila, ipotizzando nei mesi di novembre e dicembre effetti analoghi (forse più contenuti) a quelli registrati in marzo­aprile. L’anno si conclude quindi con un dato difficilmente recuperabile di quasi il 20 per cento di nuove imprese in meno, al quale è associabile una analoga perdita di nuova occupazione, che avrebbe contribuito

a ridurre del 3 per cento la base dei disoccupati 2020. Numeri folli!! Cosa dire per le cancellazioni? Il dato sulla riduzione delle chiusure d’impresa nei mesi di più alta diffusione del Covid­ 19 (meno altalenanti delle iscrizioni) può sembrare sorprendente. È però probabile, come sostengono gli studi di diverse associazioni e organizzazioni di categoria, che le chiusure siano solo rimandate, “congelate” nella stasi delle fasi di lockdown e contenute dall’utilizzo e dalle attese di dispositivi e ristori. Ci troviamo di fronte a un quadro di perdite di imprenditorialità “giovane” alla quale rischia di seguire una ulteriore emorragia di imprenditorialità “matura”: alle tante nuove imprese “mancate” oggi, potrebbe aggiungersi domani la perdita di tante altre imprese esistenti. Il nostro paese non può permetterselo, perché le imprese sono i cavalli del motore della ripresa. Ma dall’inizio è stata intrapresa la strada sbagliata: invece di seguire Germania, o, ancora meglio, Svizzera, si è imposto un suicidio economico di proporzioni storiche. Questo, in un Paese già in profonda crisi. Preparatevi ad un’altra generazione “bruciata”. Danno immane, auto inflitto.


ATTUALITÀ Società

Nuove regole della circolazione stradale

a cura della Redazione

Dall’inizio del 2021 entrano in vigore nuove disposizioni

Traffico motorizzato: Immissione a cerniera su restrin­ gimenti di carreggiata ed entrate autostradali: Ovunque termini una corsia di marcia sarà obbligatorio adottare il sistema a cerniera, qua­ lunque sia il motivo del restrin­ gimento di carreggiata: riduzione di corsie, incidenti, cantieri o altro. Si circola regolarmente fino alla zona di chiusura per procedere poi a imbuto dando la precedenza alternatamente ai veicoli provenienti dalla corsia chiu­ sa, consentendo quindi il rientro ai veicoli che marciano sulla parte di carreggiata interrotta. L'obiettivo è quello di sfruttare tutto lo spazio a disposizione evitando cambi troppo anticipati, come spesso avviene oggi, allo scopo di fluidificare il traffico. I mezzi in immissione rimangono tutta­ via soggetti all'obbligo di precedenza, per cui non devono forzare il passag­ gio. Il sistema si applicherà anche alle entrate autostradali in caso di traffico rallentato. Il mancato rispetto del principio a cerniera sarà sanzio­ nato con una multa disciplinare. Corridoio di emergenza: In auto­ strada si dovrà lasciare un corridoio di emergenza per i mezzi di soccorso, anche se non si vedono o sentono arrivare, e questo già quando si avanza a passo d'uomo. Il varco deve essere creato tra la corsia sinistra più esterna e quella adiacente a destra nelle strade a tre corsie o al centro delle stesse in presenza di due corsie soltanto. L'inosservanza del nuovo obbligo sarà sanzionata con una multa disciplinare. Superamento a destra: In autostra­ da rimane valido l'imperativo di circolare a destra. Tuttavia, se sulla corsia accanto (a sinistra e/o centrale nelle strade a tre corsie) si forma una coda, si potrà superare a destra, con la dovuta prudenza, anche in assenza di incolonnamenti paralleli. Resterà invece vietato il sorpasso a destra, cioè il cambio di corsia per sopra­ vanzare un veicolo con successivo rientro a sinistra, sanzionabile con

una multa disciplinare. 100 km/h per autotreni leggeri: In autostrada le autovetture e i furgoni che trainano un rimorchio di peso non superiore alle 3,5 tonnellate potranno circolare al massimo a 100 km/h, purché rimorchio, motrice e pneu­ matici siano adatti a tale velocità. Prima di mettersi in viaggio è oppor­ tuno chiarire le questioni riguardanti velocità e peso massimi consentiti con il rivenditore o l'importatore op­ pure presso l'ufficio della circolazione competente in occasione di un con­ trollo del veicolo. Nuove e vecchie regole di comporta­ mento in autostrada sono illustrate nella seconda edizione, ampliata, della «Guida autostradale» (www.astra.admin.ch/guida­autostra­ dale). Mobilità lenta: Svolta a destra con il rosso per bici e motorini: Il principio «rosso = stop!» rimane sempre valido, ma non per i conducenti di biciclette e ciclo­ motori che, in presenza di apposito segnale (velocipede giallo e freccia), potranno infatti svoltare a destra an­ che con semaforo rosso, ricordandosi di dare sempre la precedenza a pedo­ ni e traffico trasversale. Dovranno invece fermarsi e aspettare il verde laddove non vi sia alcun segnale com­ plementare. Bambini della primaria in bici sul marciapiede: I bambini fino ai 12 anni potranno circolare in bicicletta sul marciapiede, ma soltanto in as­ senza di piste o vie ciclabili. La pre­ cedenza resta ai pedoni, a cui i piccoli ciclisti dovranno fare attenzione.

Strade ciclabili: Nelle zone 30 po­ tranno essere realizzate strade ciclabili che, in deroga all'abituale re­ gola della precedenza a destra, avranno la precedenza rispetto alle vie in immissione, sulle quali saranno collocati i segnali «Stop» o «Dare precedenza». Sulla carreggiata potrà essere presente (non obbligatoria­ mente) il pittogramma giallo della bicicletta. Continuerà a vigere la velocità di 30 km/h. Stazionamenti: Gli stalli di ricarica per le auto elettriche saranno indicati con il nuovo simbolo «Stazione di ricarica», mentre si potrà ricorrere alla segna­ letica orizzontale verde per delimitare le aree di parcheggio in modo da facilitare il reperimento delle colon­ nine. NUOVE PRESCRIZIONI PER LA PATENTE DI GUIDA Lezioni di guida dai 17 anni: Dal 1° gennaio 2021, chi farà richiesta della licenza per allievo conducente per autovetture prima del compimento del 20° anno di età dovrà maturare 12 mesi di esperienza al volante. Per poter sostenere l'esame di guida a 18 anni pur rispettando il periodo di apprendimento di un anno, il rilascio della licenza di allievo potrà essere anticipato a 17 anni. La regola dei 12 mesi non si applica agli aspiranti conducenti che hanno già compiuto 20 anni. Eliminato l'accesso diretto alla categoria A illimitata per i conducenti di motoveicoli: In futuro si dovrà guidare per almeno due anni un motoveicolo di categoria A limitata a 35kW prima di poter passare a modelli di potenza superiore. L'accesso diretto sarà consentito soltanto a chi necessita di condurre tali mezzi per lavoro, vale a dire meccanici, agenti di polizia o esperti della circolazione. mercoledì 23 dicembre 2020/

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RUBRICHE

a cura di

Mauro Trentini

avvocato

mail: trentini­legal@bluewin.ch

Disdetta e malattia Cosa prevede il Codice delle Obbligazioni

C

aro avvoato,

lavoro da 10 anni presso uno studio di architettura. Ho un contratto di lavoro che prevede un termine di preavviso (disdetta) di 2 mesi. Lo scorso 15 novembre 2020 sono stato licenziato. Dal 9 al 21 novembre, coperto da un certificato medico, sono stato ammalato. Un conoscente mi ha indicato che il mio contratto non termina il 31 dicembre 2020 ma il 31 gennaio 2021. Sono confuso, puô pf. chiarirmi la situazione dal punto di vista legale ? Giovanni G.

Nel suo caso, caro Signor Giovanni, fa stato il contratto individuale di lavoro che prevede 2 mesi di preavviso indi­ pendentemente dalla durata del suo contratto. Sempre ai sensi dell’art. 335c CO il contratto di lavoro viene, salvo accordo scritto particolare (inesi­ stente nel caso concreto), disdetto sempre per la fine di un mese. Tenuto conto del termine di preavviso di 2 mesi il suo contratto dovrebbe per­

Caro Signor Giovanni, il suo scritto mi da l’occasione per ritornare a scrivere in un campo del diritto (contratto di lavoro) a me caro. Diritto del lavoro giâ trattato svariate volte da queste colonne. Da quanto lei mi comunica, il termine di preavviso o disdetta del suo contratto di lavoro è di 2 mesi. Il termine di preavviso o di disdetta ha la sua ragione d’essere, per lo meno al tempo in cui è stato codificato il Codice delle Obbligazioni e nella mente del legislatore, di permettere, a chi viene licenziato, di disporre del tempo necessario per ritrovare un lavoro. Non si voleva nemmeno lasciare senza salario, da un giorno all’altro, chi era colpito da un licenziamento. Ricordo a questo proposito che nel caso in cui il contratto di lavoro non dovesse prevedere nessun termine di preavviso, subentra, a titolo supple­ tivo, il Codice delle Obbligazioni per fare chiarezza. Il CO prevede che il termine di preav­ viso vari in funzione della durata del contratto di lavoro, e meglio: i contratti di durata inferiore a un anno possono essere disdetti con un termine di un mese, i contratti di durata superiore ad un anno ma inferiore ai 9 anni con un termine di 2 mesi e quelli di durata superore ai 9 anni con tre mesi di preavviso (art. 335c CO): 6

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periodo non sospetto, il termine di 2 mesi ha iniziato a decorrere dal primo di novembre 2020. Solo in seguito il Signor Giovanni si è ammalato e precisamente dal 9 al 21 novembre 2020. Ai sensi dell’art. 336 C cpv. 2 se la disdetta è data prima, il termine che non è ancora giunto a scadenza all’inizio della malattia è sospeso e riprende a decorrere soltanto dopo la fine del periodo. La sospensione indicata fa si che il

Il termine di preavviso varia in funzione della durata del contratto

tanto terminare il 31 dicembre 2020. La malattia in ambito di contratto di lavoro ha delle conseguenze. Esiste, infatti, il concetto di “disdetta data in tempo inopportuno”, ossia una disdetta notificata al lavoratore quando il medesimo si trova in deter­ minate e particolari situazioni (tra queste la malattia). Questa protezione non è perô asso­ luta. Il lavoratore è, infatti, protetto solo per periodi di tempo limitati in funzione della durata del rapporto di lavoro. Questa particolare protezione non si applica al caso sottopostoci dal Si­ gnor Giovanni, visto che la disdetta del contratto di lavoro è stata a lui notificata prima della malattia. Ricordo a questo proposito che una disdetta notificata durante un periodo di protezione è da considerarsi nulla. Nel caso in esame, ossia di una disdetta regolarmente notificata in un

termine di disdetta di due mesi non giunge a termine il 31 dicembre 2020, ma bensì nel corso del mese di gennaio 2021. Orbene, giusta l’art. 336C cpv. 3 se per la cessazione di un rapporto di lavoro vale un giorno fisso come la fine di un mese (è il caso del Signor Giovanni) che non coincide con la scadenza del termine prorogato di disdetta, questo è protratto sino al giorno fisso immediatamente successivo. Quanto precede, significa che se il termine di 2 mesi (60 giorni) scade, a causa della sospensione per malattia (dal 9 al 21 novembre compreso) non il 30 dicembre 2020 ma bensì il 12 gennaio 2021, il contratto terminerà a fine mese, ossia il 31 gennaio 2021. Ovviamente caro Signor Giovanni lei dovrà lavorare fino a fine gennaio 2021 e il suo datore di lavoro dovrà versarle il salario sino a tale data.


RUBRICHE

A proposito di pensioni svizzere La 13.a mensilità

a cura di

Dino Nardi

rubrica di politica e informazione sociale

mail: nardi.dino@bluewin.ch

D

opo aver risposto ­ la scorsa settimana ­ al pri­ mo quesito di Saverio (Cantone Glarus) concernente gli aumenti delle rendite svizzere, elencando i nuovi importi in vigore dal 1.1.2021, in questo numero diamo una risposta alla sua se­ conda domanda, postaci peraltro anche da Mirio (Cantone Soletta) e Angela (Cantone Sciaffusa), rela­ tivo alla mancata tredicesima men­ silità sulle rendite erogate dal si­ stema previdenziale elvetico.

RENDITE SVIZZERE SENZA 13.a MENSILITÀ Innanzitutto serve ricordare che la tredicesima mensilità ­ definita in passato “gratifica natalizia” e senza alcun obbligo da parte dei datori di lavoro (in Italia venne introdotta nel 1937 per alcune categorie di lavoratori) ­ è una mensilità ag­ giuntiva erogata in genere nel mese di dicembre, a ridosso delle festività natalizie, a milioni di lavoratori e pensionati non solo in Italia ma anche in molti altri Paesi nel mondo. Addirittura in Italia, da diversi anni, per alcune categorie di lavoratori dipen­ denti, è stata introdotta anche la quattordicesima e, in alcuni casi, perfino la quindicesima mensilità. Anche per i pensionati INPS è prevista la tredicesima mensilità e, da qualche anno, è stata pure introdotta una quattordicesima mensilità per quelli a basso reddito. In Svizzera la tredicesima mensilità (ex gratifica natalizia) esiste ormai da anni in modo generalizzato nel mondo del lavoro grazie ai contratti collettivi ottenuti dal sindacato, mentre per gli oltre tre milioni di pensionati dell’AVS­AI, non esiste questa mensilità aggiuntiva. Nella Confederazione, invece, vige un sistema socio­previdenziale in cui ­ in caso di reddito e patrimonio insuf­ ficiente a garantire il minimo vitale ­ i pensionati AVS­AI residenti in Svizzera hanno diritto anche ad una così detta

“Rendita complementare all’AVS­ AI” che consente loro di poter far fronte alle spese indispensabili per vivere in questo Paese. Probabilmente il numero dei beneficiari di queste rendite complementari (circa 337'000) sarebbe certamente inferiore se ricevessero una tredicesima mensilità

Iniziativa per una 13esima mensilità AVS: «Vivere meglio la pensione» Chi ha lavorato tutta una vita merita una buona pensione. Eppure le pensioni AVS sono troppo basse e le rendite delle casse pensioni sono in caduta libera. Allo stesso tempo gli affitti e i premi delle casse malati au­ mentano lasciando sempre meno per vivere. Particolarmente grande è il divario delle pensioni delle donne. In Svizzera c’è denaro a sufficienza per delle pensioni dignitose – non solo per chi gua­ dagna tanto.

Firmate l’iniziativa ! L’iniziativa per una 13esima men­ silità AVS può essere firmata di­ rettamente online al link seguen­ te: https://it.avsx13.ch/

da parte dell’AVS­AI. Tuttavia per le casse dell’AVS­AI (quindi della Confederazione) sarebbe una operazione in perdita poiché, mentre della eventuale rendita complemen­ tare all’AVS­AI ne godono unicamente i pensionati residenti in Svizzera, di una tredicesima mensilità per i pen­ sionati ne andrebbero a godere anche i circa 600'000 titolari di una rendita dell’AVS­AI che ri­ siedono all’estero (per lo più ex lavoratori emigrati di cui circa 250'000 nella sola Italia). Ed è, probabilmente, per questo motivo che finora la Svizzera ha fatto sempre orecchie da mercante su questo argomento. Un argomento con il quale il popolo svizzero dovrà, tuttavia, farci i conti molto presto considerato che ad inizio anno (2020) ­ da parte di un’ampia alleanza comprendente i sindacati ­ è stata presentata, ed è tuttora in corso, la raccolta delle firme per una legge di iniziativa popolare per introdurre anche nella Con­ federazione la tredicesima men­ silità annua per le rendite AVS. La scadenza per la raccolta delle firme è il 14.11.2021 e sarebbe pertanto auspicabile che anche la comunità italiana, con doppia cittadinanza, contribuisse al suc­ cesso dell’iniziativa, prima, fir­ mandola e, poi, in caso di succes­ so votandola. Fosse che fosse la volta buona? C’è da sperarlo! mercoledì 23 dicembre 2020/

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CULTURA Storia

a cura di Giovanni Longu

Natale e il senso della famiglia Una festa molto sentita dagli emigrati italiani questo quelle valige che erano state riempite di tante speranze alla par­ tenza, per Natale dovevano tornare piene di regali. Finite le feste natalizie, per molti emigrati il rientro in Svizzera significa­ va ripiombare nella normalità, che talvolta risultava persino peggiore di quella che avevano lasciato una o due settimane prima. Per esempio nel 1974 quando vennero a sapere che si stavano raccogliendo firme per altre due iniziative antistranieri, quelle di Valentin Oehen e di James Schwarzen­ bach, lo stesso che era stato bocciato nella precedente votazione del 1970. I movimenti xenofobi non avevano ac­ cettato la sconfitta.

I

n Svizzera è sempre stata una tradizione molto sentita dagli emigrati italiani festeggiare il Natale in famiglia, anche da coloro che per riunirsi dovevano affrontare un lungo viaggio, come i tanti lavoratori soli dei primi decenni del dopoguerra. Anche per loro il detto «Natale coi tuoi» era un’esigenza irrinunciabile, sebbene non fosse sempre facile sod­ disfarla.

e la scelta era facile perché comun­ que tutto ciò che arrivava dalla Svi­ zzera sarebbe apparso corrispondente al mito che di questo Paese avevano contribuito a creare soprattutto nel Meridione proprio gli emigrati. Perciò i regali dovevano essere tanti e appa­ riscenti, magari anche costosi. Le scel­ te degli uomini erano meno varie di quelle delle donne, ma oltre ai soliti sigari, sigarette e accendini, c’erano anche matite colorate, penne stilo­ grafiche o a sfera, orologi e altri ogget­ti­regalo.

Natale da emigrati

Per Natale, però, non a tutti gli im­ migrati era sempre possibile rientrare in famiglia in Italia. Alcuni datori di lavoro riuscivano a trattenerne un cer­ to numero per evitare la chiusura del cantiere, dell’officina, del laboratorio o del negozio. Secondo uno studio com­ missionato dalla Confederazione nel 1961, l’assenza degli specialisti ita­ liani (gruisti, minatori, addetti agli altiforni, preparatori di macchine uten­ Natale e i regali sili, addetti ai bagni galvanici, ecc.) tra Natale e Capodanno paralizzava per Chi poteva tornare a casa in Italia preparava generalmente bene il viag­ Tornare a casa per Natale era sempre una settimana circa la metà dell’or­ gio perché era scontato che dalla ricca anche un’occasione per dimostrare ai ganico delle aziende e faceva dimi­ Svizzera si tornasse con tanti bei rega­ concittadini una sorta di rivincita sulla nuire la produzione del 65%. li oltre che con i sudati soldi rispar­ miseria o la paura che li aveva co­ miati. Soprattutto le donne erano mol­ stretti ad abbandonare la terra (avara) Per coloro che non potevano rientrare to attente a non deludere le aspet­ in cui erano nati e cresciuti, ma non in Italia e magari erano costretti a la­ tative dei famigliari e delle amiche. era stata in grado di far ben sperare vorare, molte associazioni di emigranti Preferivano regalare soprattutto ogget­ nel futuro. Bisognava dimostrare che e soprattutto la Missione cattolica ita­ ti pratici come i dadi per il brodo, le nel Paese d’immigrazione si stava liana riuscivano comunque a organiz­ tavolette di cioccolata, pacchi di zuc­ bene, si guadagnava, si risparmiava, zare anche in Svizzera una festa di chero, ma anche profumi. Chi lavorava stando attenti a nascondere la fatica, Natale sentita e piacevole, anche se nel ramo dell’abbigliamento non ave­ la nostalgia, la malinconia e le rinunce l’amarezza per la lontananza dai pro­ va difficoltà a rifornirsi di piccoli capi e che comportava quasi sempre la vita pri cari era spesso evidente. chi lavorava nel comparto del ricamo da emigrati. Era la prima generazione, che aveva faceva incetta di pizzi e merletti scar­ tati per difetti quasi impercettibili. Con i soldi risparmiati si erano magari un fortissimo senso della famiglia. C’erano anche donne, come racconta comprata la macchina e potevano fini­ Questo sentimento pesò favore­ Luisa Moraschinelli, che nel tempo li­ re di costruire la casa in Italia, perché volmente nelle trattative per l’Accordo bero preparavano loro stesse oggetti a un giorno sarebbero rientrati definiti­ italo­svizzero del 1964. Oggi, purtrop­ maglia da portare come regalini per vamente dalla Svizzera. Il Natale in po, sembra pesare molto meno. Natale. famiglia e i regali che portavano dove­ vano indicare che la scelta fatta dagli Comunque a tutti l’augurio di un Molti regali si compravano nei negozi emigrati era quella giusta. Anche per Sereno Natale. 8

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RUBRICHE

Il ritorno alla natura

a cura di

Stefania Calzà Santoni

Lo zenzero (Zingiber Officinale Roscoe) Lo zenzero o ginger è una radice usata fin dall'antichità che, oltre a donare un fresco e tipico aroma alle pietanze e ad essere ideale per le diete dimagranti, vanta molte proprietà benefiche per la salute. È inoltre ritenuto un cibo afrodisiaco.

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a le sue origini in Asia, in particolare Cina e India, dove veniva coltivato già 5000 anni fa e utilizzato come spe­ zia, condimento e rimedio curativo. Sbarca nel nostro continente con Alessandro Magno, e il suo uso si dif­ fonde dall’Antica Grecia a tutto l’Im­ pero Romano, arrivando grazie agli Arabi fino all’Africa. È un periodo par­ ticolarmente fiorente per il commer­ cio di spezie, e lo zenzero diventa tra il XIII e il XIV la spezia più com­ mercializzata: in forma essiccata e polverizzata, viaggia dall’Oriente fino al bacino del Mediterraneo, si dif­ fonde a macchia d’olio, conquista i popoli con le sue proprietà così sorprendenti da sembrare magiche. Infatti veniva usato come conservan­ te alimentare perchè, aggiunto ai cibi, ne impediva, o meglio rallentava, il deterioramento. Oggi diremmo che questa proprietà è dovuta ai principi attivi antimicrobici caratteristici di questa spezia ma nell’antichità non vi erano ancora conoscenze precise di tipo scientifico e quindi venivano attri­ buite allo zenzero facoltà magiche. COME SI UTILIZZA Tisana con lo zenzero fresco: pren­ dete un pezzetto di zenzero di circa 4 cm, tagliatelo a pezzetti sottili e inseritelo in un pentolino con due tazze d'acqua. Se si desidera un tè molto forte, grattugiare lo zenzero. Fate bollite, coprendo con un coper­ chio, per circa 20 minuti a fuoco

lento. Lasciate poi riposare per 5 mi­ nuti e bevete. Masticare una fettina fresca in caso di nausea dovrebbe contribuire velo­ cemente ad alleviare il disturbo anche quando il malessere insorge nei viag­ gi in macchina. I marinai cinesi la usavano anche per diminuire gli ef­ fetti del mal di mare. Alcuni consi­ gliano questa abitudine anche per combattere la nausea in gravidanza ma in questo caso chiedete prima consiglio al medico. Masticare la ra­ dice di zenzero serve anche per mi­ gliorare problemi di alito cattivo.

sono un toccasana soprattutto duran­ te la stagione invernale per prevenire e curare la febbre, il raffreddore o la tosse. Normalmente, viene assunto sotto forma di tè. Contro nausea, mal d'auto o mal di mare I principi attivi del rizoma sono particolarmente efficaci in caso di nausea e vomito. Grazie all’assor­ bimento degli acidi gastrici, queste sostanze riducono la nausea e la sen­ sazione di malessere.

Contro il dolore Olio aromatico allo zenzero: mette­ La Cattedrale te a macerare per una settimana Con le sue proprietà antinfiamma­ delle fettine di zenzero (circa 30 torie e analgesiche, il bulbo dello zen­ grammi), sempre senza buccia, in zero rappresenta un’ottima soluzione 500 ml di olio d’oliva, potrete usarlo in caso di dolori o infiammazioni. per condire pietanze a piacere. Si Aiuta a diminuire il dolore nei pazienti presta bene per insaporire insalate e affetti da osteoartrite, ciò grazie alla verdure, sia crude che cotte. sua capacità di inibire la produzione di citochine, molecole che causano Caffè aromatizzato: se macinate il l'infiammazione. Da uno studio rea­ caffè insieme ad un bastoncino di lizzato di recente in Danimarca, cannella, un paio di bacche di carda­ l'estratto di zenzero, è risultato più ef­ momo, pepe e dello zenzero essiccato ficace di cortisone e ibuprofene, e otterrete una miscela speziata. Un non ha i pesanti effetti collaterali che caffè particolare, diffuso in Marocco, potrebbero invece causare questi che si presta bene per concludere un farmaci. È inoltre molto efficace nel­ pasto abbondante. l'alleviare il mal di testa grazie alla sua capacità di migliorare la circola­ PROPRIETÀ zione e impedire alle prostaglandine di causare dolore a livello dei vasi Contro raffreddore e influenza sanguigni. In questi casi è molto utile assumerne una tisana durante gli Lo zenzero e le sue proprietà curative attacchi. mercoledì 23 dicembre 2020/

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CULTURA Arte

a cura di Andrea Pagnacco pittore

Basilea ha il suo maestro del colore Samuel Buri: un mondo cromaticamente ricco e scintillante

viamo su modelli vicini al suo vivace sguardo, i fiori, i lus­ sureggianti giardini, gli stru­ menti musicali e chi li usa, e quelli del suo lavoro quoti­ diano. Questa rassegna di opere di arte esalta il godimento che sa dare, e direi non sempre, la Pittura.

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entre passeggiavo lungo il perimetro del Kannenfeld­ park di Basilea, superato facilmente da più di un podista, mi trovai a tu per tu con un pittore avanti negli anni con la voglia intatta di di­ pingere e dotato degli autentici crismi dell'artista. Samuel Buri ho avuto il piacere di co­ noscerlo qui a Basilea molti anni fa in una delle sue innumerevoli mostre personali e da subito ho cominciato ad apprezzarlo, tanto che questo ap­ prezzamento si è ripetuto nel tempo. Proprio in questi giorni ho visitato una sua corposa mostra personale in un luogo espositivo di prim'ordine, la prestigiosa “Galerie Carzaniga“ posta nel centro storico della città renana. Samuel Buri con le sue vitali e, oserei dire, sanguigne ricerche si dimostra, senza alcun dubbio, di essere un arti­

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sta sempre pungolato da ciò che è nuovo. Il colore poi per il mae­ stro è un compagno fraterno che non lo ha mai tradito. Per la sua ricca tavolozza credo sia più di uno scalino al di sopra dei pittori della sua città. Attratto e nello stesso tempo coinvolto positi­ vamente nella fruizione dei suoi lavori, ho scor­ to il notevole interesse di Buri per ciò che è la vegetazione, o meglio la natura, mutata con il suo ingegno in Pittura. Il mondo cromatica­ mente tanto ricco e scintillante di un artista di tale tempra lo ritro­


CULTURA Società

Alla ricerca dei… cinepanettoni…

a cura di Graziella Putrino

Care lettrici, cari lettori, In un calendario d’uscite stravolto dalla pandemia e la chiusura dei cinema, sui films nel periodo natalizio dappertutto ormai di certo ci sono solo le incertezze. Un destino che colpisce anche i cosiddetti "cinepanettoni" italiani. Il neologismo si lesse nei media in lingua italiana sul finire del 1997. Fu coniato in senso dispregiativo dai critici cinematografici per indicare quei films natalizi di grande diffusione pubblica. Il riferimento è a uno dei tradizionali dolci italiani d’obbligo per questa festività. E questo è per eccel­ lenza il panettone. Ben presto, il neologismo è diventato di uso comune in Italia e ha perso in parte la sua connotazione negativa iniziale, al punto che gli stessi attori e autori hanno preso a indicare tran­ quillamente le loro opere con questo nome. Il cinepanettone come termine è nato soprattutto per mettere in evidenza le classiche commedie farsesche italia­ ne appunto proprio sotto Natale. Indubbiamente, il cinepanettone più visto, resta Natale sul Nilo del 2002 e come mattatori assoluti, insieme ma anche separati, Christian De Sica e Massimo Boldi. Saranno di ritorno in coppia anche quest’anno, non sappia­ mo come e quando, in "Natale su Marte". C’è da aggiornare che la bravura in scena di Checco Zalone e i suoi suc­ cessi assoluti al botteghino, hanno fatto in modo che i cinepanettoni ne­ gli ultimi anni, stanno ampliando l‘applicazione del termine, fino a racchiudere le commedie italiane a

teatro. Forse, la ragione del successo del cinepanettone risiede proprio nella specifica e inconfondibile capacità di raccontare in chiave demenziale vizi, difetti e desideri inconfessabili di noi italiani. E poco importa se ci si ritrova a ridere per squallidi sketch con l’amante di turno, con le scivolate su bucce di banana e simili o su flatu­

lenze varie, perché lo spettatore si è già immedesimato in una parte della sua personalità nascosta e non accet­ tata in società che non gli viene for­ nita da specchio in altre pellicole. E, questo basta. Un Natale senza cinema lo superiamo sicuramente. Ma, cosa sarebbe un Natale senza panettone? mercoledì 23 dicembre 2020/

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MOTORI E MOBILITÀ

a cura di Graziano Guerra

Dacia Sandero e Sandero Stepway Più moderne, versatili e ben equipaggiate

5 marce nei tre allestimenti Access (da franchi 9490), Essential (10190), Comfort (10990); con motore TCe 90 e cambio manuale a 6 marce solo Essential (11690) e Comfort (12490). Con una luce dal suolo più alta, Sandero Stepway sfoggia un look da crossover, è riconoscibile per il cofano nervato e più bombato, per il logo “Stepway” cromato sotto la ca­ landra e per le alette bombate sopra i fendinebbia. Si distingue inoltre per un portabagagli sul tetto di nuo­ vissima concezione. Stepway arriva per la prima volta in Svizzera con due allestimenti, Essential (da CHF 12890) e Comfort (da CHF 14090), anche con cambio automatico CVT (ordinabile, in distribuzione da aprile). Tutti i motori disponibili per la terza generazione sono conformi al nuovo standard Euro6DFull, abbinati a due

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rrivate alla terza genera­ zione, rispetto ai modelli pre­ cedenti offrono entrambe più maneggevolezza, maggiore preci­ sione in sterzata e migliore comfort acustico. E motori più efficienti. La nuova piattaforma modulare CMF dell’Alleanza Renault ha consentito tre importanti miglioramenti. Il primo è acustico, con un telaio più leggero e rigido. Il secondo riguarda i collega­ menti a terra: l'allargamento della carreggiata di 41 millimetri sulla San­ dero e di 29 millimetri sulla Sandero Stepway migliora il comportamento su strada e la tenuta. Il terzo con­ cerne l'integrazione dei sistemi di assistenza alla guida di ultima gene­ razione (ADAS). Si viaggia senza beccheggi e senza vibrazioni, con buone sensazioni di solidità, anche su strade tortuose. Lo sterzo è ora 100% elettrico, inoltre, è dotato di assistenza variabile in base alla velocità del veicolo, offrendo sia una precisa sensazione dell'asse ante­ riore sia la facilità di manovra nei parcheggi. Esteticamente ringiovanite, all’anteriore e al posteriore presen­ tano una linea orizzontale che collega 12

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i due gruppi ottici con un effetto visivo di maggiore ampiezza. La linea generale della Sandero è più fluida, per via del parabrezza più incli­ nato e alla linea del tetto spiovente con l’antenna radio sul finale. Inva­ riata l’altezza libera dal suolo, ma Sandero sembra più bassa e ben piantata al suolo, merito della car­ reggiata più larga e delle ruote a filo. Dai concessionari in Svizzera con motore SCe 65 e cambio manuale a

nuovi cambi più leggeri. Con il manuale il livello di coppia si mantiene soddisfacente a tutti i regi­ mi, la sesta marcia aiuta a ridurre il consumo di carburante in autostrada. Il coefficiente di penetrazione dell'aria (SCx) è migliorato dell'8­10%. La particolare attenzione riservata all'acustica e al trattamento del ru­ more aerodinamico migliora note­ volmente la qualità di vita a bordo.


SPORT

Coppa del Mondo di Qatar 2022

a cura di Graziano Guerra

Svizzera e Italia si contenderanno il primato nel Gruppo C Sarà l’Irlanda del Nord il primo ostacolo sulla strada della Nazionale di Roberto Mancini nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo di Qatar 2022. Gli Azzurri, che in occasione del sorteggio andato in scena a Zurigo lo scorso sette dicembre, sono stati inseriti nel Gruppo C, inizieranno il loro percorso verso il Mondiale ospitando il prossimo 25 marzo i nordirlandesi nel primo di tre impegni ravvicinati che li vedrà poi far visita alla Bulgaria il 28 e alla Lituania il 31 marzo. Le

qualificazioni riprenderanno nel settembre 2021, dopo la fase finale dell’Europeo, con l’Italia che il 2 ospiterà la Bulgaria e il 5 sarà impegnata in Svizzera contro quella che il Ct Roberto Mancini ha indicato come la rivale più accreditata per il primo posto del girone. A ottobre spazio alla Final Four di Nations League in programma a Milano e Torino che vedrà gli Azzurri contendersi il trofeo con Spagna, Belgio e Francia, mentre a novembre la Nazionale affronterà gli ultimi due

match del Gruppo C: il 12 ospiterà la Svizzera e il 15 sarà impegnata in Irlanda del Nord, con la speranza di avere già ipotecato il primo posto del girone che vale l’accesso diretto al Mondiale. In Qatar andranno infatti le prime 10 classificate di ogni girone, mentre le ultime 3 nazionali europee a staccare il pass arriveranno dai play off che coinvolgeranno le seconde classificate di ogni gruppo e le due migliori vincenti dei gruppi di Nations League non ancora qualificate. (Fonte FIGC)

È come se Paolo Rossi si fosse portato via il pallone La lettera aperta del Presidente della Figc, Gabriele Gravina

E con lui, pure, un pezzo d’Italia. Quella messa in circolo davanti al televisore per le partite della Nazionale, quella che le emozioni non le condivideva sui social, ma con gli abbracci dopo ogni suo gol. L’Italia in finestra, quella popolare e con la bandiera a sventolare fuori dai finestrini e i clacson a raccontare la felicità per quelle vittorie – una dopo l’altra – passate alla storia. È come se Paolo Rossi si fosse portato via l’estate. Degli amori e delle pallonate, delle tovaglie a quadri delle nonne e delle corse a casa per vedere quelle partite

che iniziavano nel primo pomeriggio e che, per certi aspetti, non sono mai finite. Perché nessuno, mai, le dimenticherà. Come gli occhi, lucidi, del parente o dell’amico che avevi accanto il giorno che Pablito gliene fece tre al Brasile e la R di replay lampeggiava sullo schermo al ritmo del cuore di milioni di telespettatori, persone, italiani. È come se Paolo Rossi si fosse portato via gli anni Ottanta. Di televisori in bianco e in nero, mangianastri, robot, borselli e vacan­ ze lunghe vissute tutti insieme sotto lo stesso ombrellone, in modo corale

come quel mondiale: il Mondiale. Di pareggi, critiche e rinascita. Di classe e marcature a uomo, palleggio e contropiede, gregari e protagonisti assoluti, autentici. L’Italia di Gaetano Scirea, Dino Zoff e tutti gli altri. L’Italia di Sandro Pertini che si alza in piedi e chi se ne frega della forma, gol! L’Italia senza stereotipi e che non è scritto da nessuna parte che i sogni debbano per forza andare in fumo. Se non quello della pipa di un allenatore, solo apparentemente con il broncio, ma con la squadra tutta dalla sua parte. Paolo Rossi – improvvisamente come uno dei suoi gol – s’è portato via tutto questo. Ma nella fretta, perché i veri cannonieri le cose le fanno sempre molto rapidamente, una cosa se l’è dimenticata, ce l’ha lasciata: la memoria. Di quell’estate azzurra, così fantastica grazie ai gol di uomo semplice che ricorderemo – per sem­ pre – con le braccia al cielo, il sorriso sulle labbra e il tricolore sul cuore. Paolo Rossi! Paolo Rossi! Paolo Rossi! mercoledì 23 dicembre 2020/

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CULTURA Cucina

Corona di panini alle erbe

Rotolo con panna e castagne

Ingredienti per 8 persone Ingredienti per 6 persone

180 MILLILITRI LATTE INTERO 290 GRAMMI FARINA MANITOBA 5 GRAMMI LIEVITO DI BIRRA 70 GRAMMI BURRO 5 GRAMMI ZUCCHERO 7 GRAMMI SALE 1 CUCCHIAIO FLEURS DE SEL ERBE AROMATICHE Metti a intiepidire il latte tiepido, poi versalo in una tazza con lievito sbriciolato e zucchero e mescola delicatamente. Prendi una ciotola e mettici la farina disposta a fontana, versa al centro il lievito sciolto, il sale e lavora per 10 minuti l'impasto dei panini. Dagli la forma di una palla e adagiala in una terrina pulita coperta da un canovaccio umido. Mettilo a lievitare nel forno spento ma con la luce accesa. Mentre l’impasto della corona di panini lievita, disegna su di un foglio

di carta da forno un grosso cerchio. Una volta che il pane sarà raddoppiato di volume, dividilo in palline omogenee di 30 o 40 grammi e mettile nel cerchio che hai tracciato, lasciando tra l’una e l’altra uno spazio di circa 1 centimetro. Rimetti la corona a lievitare fino a che l’impasto cresciuto non unisce tutti i blocchi. Cottura della corona di panini alle erbe: accendi il forno e impostalo a 180°. Mentre il forno si scalda, fondi 30 grammi di burro e usalo per spennellare la corona, poi inforna per 30 minuti.

Involtini con datteri e melagrana Ingredienti per 4 persone 8 FETTE FESA DI TACCHINO 1 CIPOLLA 160 GRAMMI DATTERi 1 COSTA DI SEDANO 2 SCALOGNI 100 GRAMMI MELAGRANA OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA SALE PEPE

Sciacqua, tampona con carta da cucina e taglia grossolanamente i datteri. Spella la cipolla e lavala. Lava anche il sedano, elimina gli eventuali filamenti e tritalo insieme alla cipolla. In una padella antiaderente unta con un filo di olio soffriggi il trito e unisci un pizzico di sale. Aggiungi i datteri, falli insaporire per qualche istante a fiamma media, mescola e togli dal fuoco. Prepara gli involtini: spremi metà dei 14

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chicchi per ricavare il succo di melagrana. Pesta le fette di tacchino tra due fogli di carta da forno con il batticarne. Salale, pepale e distribuiscici sopra una cucchiaiata di composto di datteri. Arrotolale e fissale infilzando uno stecchino nella parte centrale dell'involtino. Cuoci e completa. Spella gli scalogni, tagliali a spicchi e falli rosolare in una teglia con poco olio insieme agli involtini. Irrora con il succo di melagrana preparato, copri la teglia e fai cuocere a fiamma bassa per 15 minuti circa. Pepa e servi con l'intingolo, guarnisci con i chicchi di melagrana rimasti e, se ti piace, con qualche foglia di insalata.

4 UOVA 180 GRAMMI ZUCCHERO ­ SEMOLATO 100 GRAMMI FARINA 300 GRAMMI CASTAGNE 2 FOGLIE ALLORO ZUCCHERO A VELO 2 DL PANNA DA CUCINA 1 VANIGLIA IN STECCA

Rivesti di carta da forno una teglia di 32x24 cm. Taglia a metà per il lungo il baccello di vaniglia e ra­ schia i semini con la punta del coltello. Sguscia le uova e separa tuorli e albumi. Monta i secondi con 100 g di zucchero semolato fino a ottenere una meringa non troppo soda. Unisci i tuorli, leggermente sbattuti, i semini di vaniglia e la farina setacciata, mescolando con una spatola. Versa l'impasto nella teglia e inforna a 180° per 20 minuti. Metti in una casseruola le castagne spezzettate, 1 foglia di alloro, lo zucchero rimasto e 0,8 dl di acqua. Cuoci per circa 10 minuti, elimina l'alloro e schiaccia le castagne con una forchetta, per ottenere una pu­ rea. Rovescia la pasta su un foglio di carta da forno, cosparso di zuc­ chero a velo, e spalmala con la pu­ rea di castagne. Copri con la panna montata. Arrotola la pasta sul ri­ pieno, aiutandoti con la carta, par­ tendo dal lato più corto. Avvolgi il rotolo nella carta e fai riposare in frigo 1 ora. Elimina la carta, spolve­ rizza il rotolo con panna e castagne di zucchero a velo e decora con i marron glacè spezzettati e la foglia di alloro rimasta, tagliata a julien­ ne.


CULTURA Spettacolo

Elodie esce con il nuovo “This is Elodie x Christmas EP”

a cura della Redazione

Una selezione di quattro successi rivisti in chiave intima: l'artista regala ai fan un nuovo EP, in radio e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 11 dicembre

È stato un anno speciale per Elodie: da Sanremo alle hit estive, si è appena aggiudicata il primato della classifica di Spotify Italia come donna più ascoltata della piattaforma nel 2020. Per fare un regalo ai suoi fan, l'artista ha scelto di raccontarsi con una selezione di brani rivisti in chiave acustica: il nuovo progetto si intitola "This is Elodie x Christmas EP" ed è su tutte le piattaforme digitali, in radio e disponibile anche in formato vinile da venerdì 11 dicembre. «Potrete ascoltare in una nuova chiave più intima quattro dei brani

che ci hanno accompagnato in questi ultimi due anni» scrive sui social pubblicando la cover natalizia dell'EP, che riprende il fortunato disco "This is Elodie" pubblicato poco prima dell'esperienza sanremese. Ad oggi, ha superato i 360 milioni di stream complessivi ed è l'album di una donna più venduto dell'anno nel nostro Paese. Per il suo progetto natalizio in acustico, Elodie sceglie: "Guaranà" (disco di platino), "Andromeda", il brano presentato al Festival di Sanremo, la hit "Margarita"

eseguita originariamente con Marracash e “Pensare male” (disco di platino), il duetto con i The Kolors pubblicato nel 2019. Per rivedere dal vivo Elodie bisognerà aspettare il 2021: le date previste inizialmente tra settembre e ottobre 2020 a Milano e Roma, si terranno rispettivamente al 14 aprile 2021 presso Santeria Toscana 31 (sold out), e al 17 aprile 2021 al Teatro Centrale di Roma. In occasione del raggiungimento del sold out per la tappa milanese, è stato ufficializzato un secondo concerto alla Santeria Toscana 31 per giovedì 15 aprile 2021.

Il prossimo numero de L'ECO arriverà a casa vostra Domenica dalle 7 alle 12

(FM97,5), DAB+

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COMUNICATI STAMPA

Fiammetta Jahreiss nuova Presidente della Fondazione ECAP

Lo scorso 11 dicembre il Consiglio di Fondazione, nella prima riunione del nuovo mandato 2020­2024, ha rinnovato la composizione degli organismi dirigenti ECAP Giacomo Viviani, Presidente, e Saverio Lurati, Vice Presidente, hanno lasciato il Consiglio concludendo così entrambi una fase pluridecennale di impegno con l’ECAP. Dall’avvio del progetto Frontalieri all’inizio degli anni novanta, passando

poi per la nascita di ECAP­SEI Ticino (oggi ECAP Ticino Unia) e per il ruolo svolto nel Comitato Scientifico e nel Consiglio di Fondazione, fino all’assunzione della Presidenza, sono stati anni di intensa, ricca e appassionata collaborazione nella quale hanno dato un contributo fondamentale a fare della nostra organizzazione ciò che essa è oggi: uno dei più grandi enti di formazione degli adulti in Svizzera, assolutamente il più importante nell’ambito del sostegno all’integrazione dei e delle migranti, con una presenza consolidata in tutte le aree linguistiche. Per l’impegno, la passione e la professionalità con cui hanno svolto il proprio ruolo a Giacomo e Saverio va il ringraziamento di tutti i consiglieri e le consigliere, nonché di tutti e tutte coloro che in questi anni hanno avuto il piacere di lavorare con loro. Il Consiglio ha quindi eletto la nuova Presidenza, a cui spettano i compiti di indirizzo e controllo sull’attività della Fondazione, composta da Fiammetta Jahreiss­Montagnani, Presidente, e Mauro Moretto, Vice Presidente. A loro spetta il compito di guidare l'ECAP nelle sfide del futuro.

Fiammetta Jahreiss ha diretto dal 2001 al 2018 l’ECAP Zurigo, la principale struttura regionale della Fondazione, e vanta una ricca esperienza sia nelle istituzioni, che in numerose organizzazioni sociali. Consigliera comunale di Zurigo dal 1998 al 2011, ha presieduto il Consiglio nel 2008/2009, essendo così la prima immigrata di prima generazione di madrelingua non tedesca a raggiungere un incarico istituzionale di questo livello. Dal 2008 al 2019 è stata membro della Commissione federale delle Migrazioni, di cui dal 2012 al 2019 ha assunto la vice Presidenza. Mauro Moretto, co­responsabile del settore servizi di Unia, di cui è membro del Comitato Centrale, proviene da una lunga militanza sindacale, dopo aver avviato la propria carriera professionale come giornalista. Il Consiglio ha inoltre rinnovato l’incarico di Revisione dei conti all’OBT di Zurigo. Il mandato della Direzione nazionale, incaricata della gestione operativa della Fondazione, scadrà invece nel dicembre 2021.

AVVISO DI SELEZIONE DI PERSONALE DOCENTE A TEMPO INDETERMINATO CON CONTRATTO LOCALE PRESSO LA SCUOLA STATALE ITALIANA "CASA D'ITALIA" A ZURIGO La Scuola Statale Italiana Bilingue di Zurigo indice una selezione per l’assunzione di una unità di personale docente a tempo indeterminato con contratto locale da destinare all'insegnamento in lingua tedesca nella scuola primaria. Tutte le informazioni relative alla procedura di selezione, ai requisiti necessari, termini e modalità per candidarsi, sono disponibili sul sito del Consolato Generale d'Italia a Zurigo al seguente indirizzo: https://conszurigo.esteri.it/ consolato_zurigo/it/

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TEMPO LIBERO

CRUCIVERBA

L'oroscopo della settimana dal 21 al 28 o obre

Pensate sempre al passato o al ARIETE Vi avvicinate a una settimana generosa, a una di quelle che vi renderà liberi di ARIETE In questi giorni troverete un po’ di futuro. Rilassatevi essere, nel di esprimere gioie Mer­ difficoltà confrontarvi con e gli sentimenti. altri. In amore coledì evitate le grandi passioni, quelle che po­ siete sinceri nel lavoro impegnatevi. Giorno trebbero guastare il clima natalizio. Rilassatevi. infortunato 13 settembre Pensate sempre al passato o al futuro.

TORO A metà settimana dovrete probabilmente TORO Non dovete farvi sfuggire un’occasione Rilassatevi tenere a bada una persona in vena di esagerare che può cambiarmi la vita. A cogliete l’attimo con i comportamenti, ma non farete fuggente. In amore stasi. Nel lavoro e fatica nuove a convincerlo che non deve. Nel giorno di Natale opportunità. Giorno fortunato 8 settembre. non mancheranno le idee geniali. GEMELLI per cielo voi è stato essere faticoso: in GEMELLI Agosto Il vostro sembra spiragli di luce a partire dal 2 settembre per ulteriore miglioramento, sembra cioé e trovare tutto ottobre. In amore siete pronti al passo nuove e importanti occasioni per farvi sentire importante. Nel ancora lavoro più collaborate. Giorno Vi ancora migliori, forti di prima. fortunato 2 settembre. sentirete liberi, proiettati verso nuove energie.

ORIZZONTALI 1 Preposizione articolata (3) ­ 4 Allontanamento (3) ­ 7 No per sempre (3) ­ 10 Fare due chiacchiere (10) ­ 13 Si esclama scacciando (4) ­ 14 Infiorescenze a pannocchia (5) ­ 15 Centro Addestramento Reclute (3) ­ 16 Il verso della rana (3) ­ 17 Turbo Diesel Intercooler (3) ­ 19 Associazione Sportiva (2) ­ 20 Figlia di Crono (3) ­ 21 Isola dell'Irlanda (4) ­ 22 Rapida ­ veloce (5) ­ 24 Associazione temporanea di imprese (3) ­ 25 Il partito dell' edera (3) ­ 26 Insenatura marina atta all'approdo (4) ­ 28 Andata e Ritorno (2) ­ 29 Iniziali di Einstein (2) ­ 30 Contrario di bene (4) ­ 31 Hellas senza pari (3) ­ 32 Un organismo preposto alla salvaguardia del libero mercato (9) 33 Azienda Municipalizzata Servizi (3) ­ 35 Ottobre sul datario (3) ­ 36 Cattiva ­ perfida (3) ­37 Un pietrisco per viali (9)

VERTICALI 2 Far sposare la figlia (8) ­ 3 Fiume della Francia, affluente della Sarthe (4) ­ 4 Le prime per avviarsi (2) ­ 5 Antica città mediorientale (5) ­ 6 In provincia di Brindisi (4) ­ 7 Libri di contabilità (6) ­ 8 Estremamente secca (5)­9 Fine di spie (2) ­ 11 Novara (2) ­ 12 Siracusa (2) ­ 13 Superficie laterale di un terreno in pendenza (8) ­ 16 Vulcano che eruttò catastroficamente nel 1883 (8) ­ 18 Avara di riconoscenza (7) ­ 20 Congiunzione telegrafica (2) ­ 21 Adenosina Trifosfato (3) ­ 23 In fin dei conti (2) ­ 24 Pinne di pesci (6) ­ 27 Fiati ­ respiri (5) ­ 28 Antico centro etrusco sull'Aurelia (5) ­ 30 Mantova (2) ­ 31 Titolo di una canzone di Christina Aguilera (4) ­ 32 Arthur ­ noto tennista di colore (3) ­ 34 Iniziali dell' attore Gibson (2) La soluzione a pag. 22

CANCRO Meravigliosa ha la lasciato sensazione di poter CANCRO Quest’agosto il segno di un finalmente vivere in modo facile e leggero i vostri amore, un rimpianto, un amico lontano. sentimenti, non aver più Ricaricate paura di chi dice Presto grandi di soddisfazioni. le vi pile. cosa fare, come farlo e quando. Vi godete la Giorno fortunato 4 settembre. vostra vera prima settimana di libertà. LEONE Questo fine mese troverete il modo per LEONE Mercoledì non cedete alla tentazione riflettere su alcuni progetti. In amore concedetevi marziana di Nel reagire male a una situazione, un po’ di più. lavoro perdite finanziarie che a qualcosa che vi sembrerà essere una pro­vo­ recupererete a ottobre. cazione, fatelo per non rovinare il mood natalizio. Un po’ di grazia non guasta davvero mai. VERGINE Umore altalenante, carattere impul­ VERGINE Da lunedì anche il Sole diventerà un sivo. Il vostro nervosismo imperversa. Sappiatevi amico del segno, la forza (ora invernale) che vi regolare. In amore piccoli battibecchi. Nel lavoro aiuterà a vivere meglio, con maggiore entu­ manca la voglia di impegnarsi. siasmo e vitalità, ogni cosa. Saprete comportarvi in modo simpatico ma non eccessivo. BILANCIA Le cose di questo fine mese si mettano bene anche a livello riorganizzativo. In BILANCIA La settimana inizierà in modo ru­ amore. Siete vicini al grande passo. verso Nel lavoro moroso, plateale. Siate coraggiosi un fu­ cambiamenti in vista. Il 15 settembre è una turo che fa sul serio, con promesse abbastanza giornata ok per l'amore. lunghe da essere vissute senza premura. Nel giorno di Natale fate pace con qualcuno che non SCORPIONE Ci sono momenti in cui vorresti cambierà. scomparire e altri in cui vorresti essere prota­ gonista. Non si può avere tutto. In amore Il SCORPIONE Cercate di vivere queste giornate partner chiede più attenzioni. Nel lavoro la per quello che sono, come un tempo sospeso e differenza fa la qualità. Giorno fortunato 11 silenzioso, come un presente che ha bisogno di settembre. coccole, che non deve rincorrere, che non può arrabbiarsi. SAGITTARIO Riprese finanziarie. Preparatevi al 2021 pieno di impegni e soddisfazioni. In amore SAGITTARIO Da pochi giorni, infatti, Giove vi una conoscenza estiva diventerà qualcosa una di consente di stare meglio, di esprimere serio. Giorno fortunato 10 settembre. Nel lavoro energia migliore, qualcosa che lunedì potrete porte aperte. confermare grazie alla preziosa congiunzione tra il vostro pianeta e Saturno. CAPRICORNO Sempre sulla cresta dell’onda CAPRICORNO Lunedì non dei inizierà solo per via degli aspetti positivi pianeti. Nel la settimana, comincerà anche la vostra stagione, lavoro e nell’amore siete quasi al top. Giorno comincerà l’inverno. L’arrivo del Sole in fortunato 7 agosto. Capricorno segna infatti un momento importante, indica un punto speciale dell’anno, il ACQUARIO Siete in attesa di sviluppi e tempo esatto in cui tutto torna a crescere. situazioni che cambieranno la vostra vita. ACQUARIO Grande che Puntate tutto sul lavoro. unione L'amore di sta energie arrivando. cade proprio sotto il vostro dominio, che vi Giorno fortunato 12 settembre. consente di guardare avanti sapendo di essere i veri protagonisti del momento. Però mercoledì evitate di farlo pesare a qualcuno, di raccontarlo PESCI A partire dal 12 settembre riaccendendo la troppo in giro, perché non vi farebbe bene. vostra voglia di fare. In amore riaprite una relazione perché ci tenete. Nel lavoro c’è voglia PESCI La settimana sembra volervi restituire di leggerezza, cambiamento. fortunato dal 27 al Al e di Periodo accendere in voi sogni 31 settembre. Possibili vincite. programmi tutti da vivere, da respirare. Poi

Per consulti e oroscopo personale CHIAMAMI concedetevi alla tranquillità del momento. 46

/mercoledì 2 dicembre 2020

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COMUNICATI STAMPA

La giornata Internazionale dei Migranti L'Italia ripensi la propria posizione In tutto il mondo il 18 dicembre si è celebrata la Giornata Internazionale dei Migranti. Questa data riporta all’approvazione della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie in vigore dal 2003, scaturita dalla decisione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvata nel 1990. Sono ancora molti i paesi, tra i quali anche l’Italia, a non averla ancora sottoscritta benché il nostro Paese per ragioni storiche e dimensioni numeriche sia direttamente interessa­ to dal fenomeno migratorio in entrata e in uscita. Da sempre le migrazioni hanno due risvolti nelle società: l’arrivo e la partenza, l’ospitalità e l’integrazione che definiscono il grado di civilizzazione delle stesse. L’Italia per ragioni storiche conta svariati milioni di cittadini e di ita­ lodiscendenti distribuiti nel mondo e una bassa percentuale di immigrati residenti, che contribuiscono al suo progresso. Il fenomeno migratorio nostrano, però, pende numericamente più sull’emigrazione dei nostri conna­ zionali, che sulla presenza degli stra­ nieri o dei nuovi cittadini. Per gestire al meglio i flussi migratori classici e per dare risposte concrete alle emergenze migratorie causate da guerre, carestie, miseria gli stati più avveduti fanno ricorso a accordi bila­ terali o multilaterali. Tuttavia, per semplificare e gestire gli spostamenti degli emigranti nel 2016 l’ONU ha proposto ai Paesi che la compongono di aderire e sotto­ scrivere lo strumento del Global Compact for Migration, che vuole es­

sere un impegno responsabilizzante nella gestione delle migrazioni in e tra i continenti. Nel dicembre 2018, il Global Com­ pact for Migration è stato sottoscritto da 164 paesi in una grande con­ ferenza internazionale a New York, ma non dall’Italia, unica nazione europea ad opporsi alla ratifica nono­ stante avesse partecipato alla stesura dell’accordo. In quei giorni del 2018 il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero era riunito in Assemblea plenaria a Roma ed ebbe modo di discuterne con l’allora ministro degli Affari esteri e della Cooperazione italiana Angelino Alfano, richiamando le ragioni stori­ che delle migrazioni italiane nel mon­ do e sottolinenado la valenza e il senso dell’adesione del nostro Paese al Global Compact for Migration, che a differenza della Convenzione ONU

del ‘90 non ha veste giuridica vinco­ lante. È un patto politico per una migrazione sicura, ordinata e regolare che garantisce i diritti e le libertà an­ che dei nostri connazionali all’estero. Siamo convinti che il complesso feno­ meno migratorio va governato in am­ bito sovranazionale e non con decreti rispondenti agli umori elettorali na­ zionali alimentati dalla paura e dal­ l’intolleranza. La governance del fenomeno migra­ torio deve tener conto degli accordi tra i paesi di origine e quelli di desti­ nazione per definire i numeri e le mo­ dalità della mobilità libera e condi­ zionata. In seguito alle emergenze degli ultimi anni verificatisi nel mediterraneo e nel vicino oriente, la stessa Unione europea sta ripensando le proprie regole e i principi nazionali per superare il regolamento di Du­ blino e promuovere nuove politiche comunitarie di accoglienza e di inte­ grazione all’altezza delle aspettative di sicurezza, quest’ultima causa di numerosi pregiudizi ma anche di fibrillazioni dei diritti. Il Consiglio Generale degli italiani all’estero, in questa ricorrenza, auspi­ ca che l’Italia ripensi la propria posi­ zione sulle finalità del Global Com­ pact for Migration e impegni le aule parlamentari a ridiscuterne la portata per giungere alla sua sottoscrizione, perché è meglio gestire il fenomeno dal di dentro per definirlo invece di rimanere fuori e osservarlo da spet­ tatori. Michele Schiavone Segretario Generale CGIE

In Italia Natale e Capodanno in rosso Sono complessivamente 10 i giorni in cui sarà estesa a tutta Italia la zona rossa: 24­25­26­27 e 31 dicembre, 1­2­3­ 5 e 6 gennaio. In tutta Italia valgono dunque le regole finora adottate nelle regioni rosse: sarà “vietato ogni spostamento in entrata e in uscita” sia tra le regioni sia tra comuni e all’interno degli stessi “salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. È sempre possibile rientrare alla propria abitazione o domicilio. Sono inoltre chiuse le attività commerciali al dettaglio ­ ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi ­ e i bar, i ristoranti, le gelaterie, le pasticcerie e i pub, che possono effettuare solo la consegna a domicilio e, fino alle 22, l’asporto. È invece consentito svolgere sia attività motoria, “individualmente” e “in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione”, sia attività sportiva, ma anche questa solo in forma individuale ed “esclusivamente all’aperto”. mercoledì 2 dicembre 2020/

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mercoledì 7 ottobre 2020/

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