L'ECO 1-2-2023

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Presentazione di veicoli storici di categorie eccezionali

Dopo una lunga pausa, il prossimo 9 e 10 settembre 2022 si terrà un nuovo concorso in una location esclusiva di Lucerna. Un concorso prestigioso, basato su un nuovo concetto e ideato da eminenti specialisti in veicoli storici.

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La rinascita di una lunga tradizione

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L’automobile Club Svizzero è stato uno dei padri fondatori e organizzatori dell’evento chiamato “Concorso internazionale di bellezza per automobili” di Lucerna. Questo concorso, attivo dal 1928 al 1955, godeva di una solida reputazione anche al di fuori dei conni svizzeri.

Questa tradizione rinasce oggi sotto forma di un innovativo concorso chiamato “Concorso Internazionale di Eccellenza”. A inizio settembre, al Museo Svizzero dei Trasporti e al Lido di Lucerna si potranno ammirare da vicino autovetture uniche e auto sportive e storiche. Per gli appassionati di veicoli d’epoca, sarà un evento imperdibile!

L'ipnosi può essere utilizzata per aiutare i bambini iperattivi, per capire il perché di certe situazioni.

Lo si può fare con divertimento, gioco e fantasia per consentire una vita senza stress e preoccupazioni.

E CHE GENITORI Amore ­ Paura Odio ­ Conflitto Riconoscimento Concentrazione www.zenholistic.ch Tel: +41 (0) 76 690 10 68 Whatsapp PER ULTERIORI INFORMAZIONI CHIAMATEMI O FISSATE UN APPUNTAMENTO PER UNA VITA SENZA STESS

dei Ministri

Sede legale: Via Brocaggio 1, 6984 PuraRedazione: Eichwiesstrasse 9, 8630 Rüti Orari: Martedì ­ Venerdì dalle 10 00 ­12 00 e dalle 14 00 ­ 16 00 Tel. 056 535 31 30 e­mail: redazione@leconews.ch www lecotele7 com Editore: L'altraitalia

Editoriale

Care lettrici, cari lettori,

ed eccoci arrivati al 2023 Sembra im abbiamo passato ancora un altro anno sempre un po ' di brivido alla scoccare della mezzanotte, quasi una sottile paura di entrare nel nuovo, mentre indietro si lasciano gioie, sconfitte e lotte. Un altro anno è passato portandosi con sé molte cose belle e brutte esperienze momenti davvero difficili e momenti da togliere il fiato…attimi di tristezza e di felicità. Quante volte siamo caduti l'anno passato, ma altrettante volte ci siamo rialzati Si, un altro anno è andato via lasciandoci segni indelebili facendoci cambiare crescere imparare. Pensare ad ogni nuovo anno come al futuro in cui qualcosa di buono succederà, ci fa, sicuramente, star meglio Ma il tempo non si ferma, né ricomincia È un continuo scorrere e divenire della vita in cui tutti i fatti in cui si è coinvolti, percepiti come temporali, sono il risultato di relazioni di precedenza e successione tra eventi e memorie; mentre passato e futuro sono scanditi con le ore, i giorni i mesi e gli anni che abbiamo inventato, creando l'illusione che gli avvenimenti e le cose che accadono, inizino e finiscano. Dunque, da qualche giorno siamo nel futuro e l'immaginazione ha ridato posto alla razionalità Si ritorna alla realtà, ma è ancora presto per capire se il nuovo anno sarà un anno davvero nuovo o solo una pura illusione. Così ricominciamo, o meglio, continuiamo a vivere gli eventi con la speranza che le cose, i pronostici, i programmi, i buoni propositi si realizzino e i sogni si avverino. Io ci credo ai sogni ed è per questo che auguro a tutti di non perderli mai Il sogno è la speranza di ogni uomo, senza sogni il cuore di un uomo è vuoto. Tanti auguri, e che di cuore abbiate un anno sereno e solo il meglio che possiate desiderare Vi abbraccio tutti e vi ringrazio della vostra fedeltà e del vostro affetto

Redazione e collaboratori: Chiara Bernasconi, Stefania Calzà Santoni, Flory Trainiti, Peter Ferri, Alice Ginger Zagato, Graziano Guerra, Bruno Indelicato, Aty Lenzo, Giovanni Longu, Dino Nardi, Andrea Pagnacco, Graziella Putrino, Mauro Trentini Agenzie Stampa: 9 Colonne, Adnkronos, Aise, Ansa, Inform, Swissinfo Fotografie: Adnkronos, Ansa, Esther Landolt, Luigi Rizzo Pubblicità: Tel 056 535 31 30 e­mail: redazione@leconews ch Stampa: Nastro&Nastro Srl ­ 21010 Germignaga (VA) Italia Spedizione: Stisa SA ­ Zona Industriale 1 ­ 6593 Cadenazzo Gli articoli e le foto impegnano solo la responsabilità degli autori Costo abbonamento annuale Fr 98Amministrazione/Abbonamenti: tel 091 943 13 67

SOMMARIO RUBRICHE 4 La rubrica di Mauro Trentini Vogliamo vivere più tranquilli? 5 La rubrica di Dino Nardi La popolazione residente in Svizzera ATTUALITÀ Economia 6 Instabilità lavorativa e salute 7 Cosa ti blocca nel trovare lavoro Società 8 2023 CULTURA Storia 9 Immigrazione italiana 1946­2000Anche gli immigrati grandi beneficiari (2) Personaggi 12 Il mondo piange Pelè Cucina 13 Cucinare con gli avanzi BENESSERE & SALUTE 11 Il mandarino giapponese MOTORI E MOBILITÀ 14 Alfa Romeo Tonale Plug­In Hybrid Q4 SPORT 15 Coppa Italia 2022/2023 ­ La Serie AGranfondo Alè La Merckx: iscrizioni aperte COMUNICATI/EVENTI 44 ­ 45 TEMPO LIBERO 46 47 L'ECO DEI PICCOLI Settimanale d'informazione Socio fondatore della Federazione Unitaria Stampa italiana all'estero (FUSIE) La testata riceve il contributo per la stampa italiana diffusa all’estero erogato dal Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio
3 mercoledì 4 gennaio 2023/

V VOOGGLLIIAAMMO O V VIIVVEERRE E P PIIÙ Ù T TRRAANNQQUUIILLLLII? ?

A Alllloorra a d diivvoorrzziiaammoo! !

Negli ultimi mesi, complici la difficile situa­zione economica, gli aumenti dei prezzi e l’inflazione, molte coppie, per niente in crisi, stanno optando, complici pure alcune imperfezioni del nostro apparato legislativo, per il divorzio.

È risaputo che la soluzione estrema del divorzio viene generalmente perseguita quando nella coppia le cose non vanno più, quando aumentano le incomprensioni o quando vi sono dei tradimenti Le rendite AVS, però, non sono mai state, almeno sino a ieri, un motivo per divorziare. Purtroppo lo sono diventate. Ma perché? Beh, il motivo è relativamente semplice; due rendite singole AVS sono quasi sempre superiori ad una rendita AVS di coppia Questo ce lo dice la stessa legge federale sull’AVS che prevede espressamente che “il massimo di una rendita AVS di coppia non può superare il 150% della rendita massima individuale, ossia fr 2'390”

Facciamo un esempio: Pino e Gina sono sposati. Entrambi, per via della loro carriera professionale, avrebbero diritto alla rendita massima AVS, ossia a fr 2'390 ­ (Pino) + fr 2'390(Gina) = fr. 4780.00. Poiché sono sposati, la loro rendita di coppia viene plafonata a fr 2'390 ­ + 50% di fr 2'390 ­ = fr 3'585.00

Quindi, per il solo fatto di essere sposati, Pino e Gina percepisco mensilmente ben fr. 1'195.00 in meno di quello che percepirebbero se non fos­

vale quindi 14'340ola AVS, il famoso santo vale effettivamente la candela.

Assurdo in tutto questo è che la politica è a conoscenza di questa disparità di trattamento presente nella legge federale ma non interviene. Non interviene con la solita scusa, analoga a quella invocata per la recente proposta di tredicesima AVS Il tutto costerebbe troppo!. Ma chi vogliamo prendere in giro?! La “confederella” ogni anno spende miliardi per sostenere o aiutare altri paesi Se ne spendesse uno o anche due per mettere a posto le cose in casa propria forse sarebbe meglio! (tengo a precisare che l’opinione appena espressa è propria del sottoscritto e non necessariamente anche della linea editoriale per il quale oggi mi esprimo)

Attenzione però, poiché nel ragionamento, ci conviene divorziare perché cosi riceviamo di più ogni mese, entrano altre considerazioni che non vanno per niente prese alla leggera Se è vero che, oggigiono, per divorziare la colpa di uno dei due coniugi o di entrami è ininfluente, bastando in parole povere la sola volontà di mettere un termine al matrimonio, vi sono altre considerazioni e conseguenze non da poco. Con il divorzio bisogna liquidare il regime matrimoniale e quindi molti beni (mobili e immobili) acquisiti in costanza di matrimonio devono essere divisi tra gli ex coniugi. Le casse pensioni dei coniugi, se esistono, vanno divise pure

quelle Con il divorzio cessa la possibilità di ereditare dall’altro coniuge, ecc , ecc

Se quindi l’opzione divorzio può essere conveniente per alcune coppie, non necessariamente questa soluzione radicale merita di assurgere a soluzione standard per risolvere problemi di liquidità dettati da scarse rendite AVS. D’altro canto è triste che una crisi economica, che nessuno del popolo ha voluto, debba avere simili conseguenze nei confronti di un istituto, il matrimonio, che all’inizio veniva visto dagli sposini come il culmine della felicità e che oggi, invece, viene facilmente sacrificato da alcuni per poche migliaia di franchi Poche migliaia di franchi che, però, possono, eccome, fare la differenza. Non so voi, ma io da questo mondo malato voglio scendere Continuare cosi il viaggio è molto ma molto triste

Non vi nascondo che mi sento impotente nei confronti di imperfezioni legislative che con della semplice buona volontà potrebbero essere corrette in un battibaleno. Lo so, oggi sono polemico, forse anche troppo, segno che è giunto il momento di dire basta e di pensare solo al nuovo anno, con la speranza, che è comunque sempre l’ultima a morire, che l'uomo si ravveda ed inizi a cambiare questo nostro mondo che va sempre più a rotoli

Con un pensiero rivolto alle festività di fine anno, auguro a tutti voi, cari lettori, e alle vostre famiglie tanta pace e tanta serenità.

4 /mercoledì 4 gennaio 2023
RUBRICHE
a cura di Mauro Trentini avvocato mail: trentini­legal@bluewin.ch

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mail: nardi dino@bluewin ch

Fabrizio del Cantone di Sciaffusa, leggendo la nostra rubrica in cui si citava il numero di cittadini italiani residenti nella Confederazione e quello dei doppi cittadini con nazionalità italiana e svizzera, è curioso di sapere quanti sono complessivamente gli stranieri che risiedono in questo Paese e quanti sono coloro che, comunque, hanno un passato migratorio alle spalle. La curiosità di Fabrizio cade a puntino perché proprio di recente è stato pubblicato uno studio, a questo proposito, da parte dell’Ufficio Federale di Statistica elvetico (UFS). Da questo studio si evince che In Svizzera le persone con un passato migratorio, ovvero che hanno un legame diretto o indiretto con la migrazione, sono molte. Nel 2021, apparteneva a questa categoria il 39% della popolazione residente da 15 o più anni Il 31% di loro era di prima e l’8% di seconda generazione. Il 40% delle persone con passato migratorio era di nazionalità svizzera (semidoc) Mentre a possedere la nazionalità svizzera era il 29% delle persone migranti di prima generazione, per quelle di seconda generazione la quota era del 71%. A titolo di paragone, il 26% della popolazione residente era di nazionalità straniera Ovvero al 31 dicembre 2021 su 8'738’791 persone residenti nella Confederazione ben 2'244'200 erano di nazionalità straniera e, attenzio­

ne, senza contare coloro che sono in possesso di una doppia cittadinanza come, per esempio, gli stessi italiani che mentre per l’UFS sono 328'300 per l’Ambasciata d’Italia gli iscritti all’AIRE ammontano a 656'458 poiché vengono conteggiati anche gli italiani con una doppia cittadinanza. Sempre da questo studio, che prende in considerazione i cambiamenti intercorsi dal 2012 al 2021, risulta che in questo arco di tempo la popolazione con passato migratorio è aumentata in Svizzera di 4,3 punti percentuali. Mentre dal 2012, ogni anno, la nazionalità svizzera è quella più rappresentata tra la popolazione con passato migratorio (ca. il 40%), seguita dalle nazionalità italiana e tedesca (ca. il 10% l’una). Nello stesso periodo, il 40% della popolazione con passato migratorio ha un passaporto di un altro Paese membro dell’UE­27/AELS. La parte restante è costituita da persone provenienti da altri Paesi dell’Europa o del resto del mondo L’analisi mostra pure che, generalmente, la popolazione con passato migratorio si trova in una situazione più svantaggiata rispetto a quella che non lo ha. Ad esempio, il tasso di disoccupazione della prima è due volte più alto rispetto a quello della seconda (l’8% contro il 3%) anche se le persone con passato migratorio fanno un uso più regolare di almeno due lingue nazio­

nali (il 15% contro il 12%) L’utilizzo frequente di due lingue nazionali è particolarmente diffuso tra le persone appartenenti alla seconda generazione o a quelle successive (25%) Altro dato interessante che emerge da questo studio dell’UFS è che nel 2021, due terzi delle persone che hanno acquisito la nazionalità svizzera erano nate all’estero e un terzo in Svizzera (il 63% contro il 37%) Quasi due terzi delle persone nate all’estero e poi naturalizzate risiedevano in Svizzera da meno di 20 anni.

Le persone naturalizzate erano principalmente di nazionalità tedesca (21%), italiana (11%) o francese (9%) Nella maggior parte dei casi, la nazionalità svizzera è stata ottenuta per naturalizzazione (65%): quattro persone su cinque tramite naturalizzazione ordinaria, mentre il quinto restante lo ha fatto con la forma agevolata. A livello di Confederazione il 19% della popolazione residente da 15 o più anni possiede una doppia cittadinanza, ovvero una seconda oltre quella svizzera, vale a dire ben 1'660’370 persone.

Pertanto è interessante notare che in Svizzera su 8'738'791 persone residenti vi sono 2'244'200 stranieri e 1'660'370 svizzeri con una doppia cittadinanza per cui le persone con la sola cittadinanza elvetica sono 4’834'221!

5 mercoledì 4 gennaio 2023/ RUBRICHE
a cura di Dino Nardi rubrica di politica e informazione sociale

IINNSSTTAABBIILLIITTÀ À LLAAVVOORRAATTIIVVA A

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ari Lettori, negli ultimi decenni il rapporto tra lavoro e pensionamento è fortemente mutato nelle economie avanzate. Il paradigma affermatosi negli anni Cinquanta­Sessanta, con traiettorie occupazionali stabili, che culminavano con il pensionamento a un’età definita, ha lasciato il passo a una realtà ben più complessa e diversificata.

Per una quota crescente di lavoratori in età matura, infatti, gli anni che precedono il raggiungimento dei requisiti per l’accesso alla pensione possono essere segnati da notevoli discontinuità, tra periodi di disoccupazione, ricerca di lavoro e re­impiego a condizioni occupazionali diverse Vari studi, in passato, hanno analizzato la relazione tra precarietà lavorativa e stato di salute nella popolazione giovane, evidenziando in maniera pressoché unanime come traiettorie occupazionali caratterizzate da un debole attaccamento al mercato del lavoro e segnate da periodi di inattività o disoccupazione abbiano un chiaro impatto negativo sulla salute Sappiamo forse invece di meno sulle conseguenze dell’instabilità occupazionale

tra i lavoratori più anziani in termini di benessere e salute.

Un interessante studio ha affrontato la questione esaminando, sulla base di un cospicuo campione di individui precedentemente impiegati nel settore privato in Italia, l’influenza delle traiettorie occupazionali negli ultimi anni di carriera sulle probabilità di sopravvivenza dopo ilpensionamento

Lo studio impiega i dati amministrativi longitudinali estratti dagli archivi dell’Inps per ricostruire le traiettorie occupazionali di fine carriera relative a un campione di 224.498 individui andati in pensione tra il 2001 e il 2018 per i quali è possibile osservare l’eventuale decesso fino alla fine del 2018

Per ciascun individuo è stata costruita una sequenza di 10 punti nel tempo, che rappresenta gli ultimi dieci anni di storia lavorativa Ciascun punto del tempo è codificato con lo stato occupazionale prevalente in un determinato anno di vita (per esempio, lavoro dipendente a tempo pieno o tempo parziale, disoccupazione con o senza indennità) Gli individui sono

stati poi suddivisi in diversi gruppi in base al grado di similarità delle traiettorie occupazionali, distinguendo tra uomini e donne. Lo studio esamina poi la relazione tra i gruppi identificati e la mortalità post­pensionamento, controllando anche per una serie di fattori che potrebbero influenzare sia le traiettorie lavorative, sia gli esiti di salute (ad esempio, l’area geografica di residenza o la presenza di condizioni di disabilità)

Nel caso degli uomini, gli individui che rimangono a lungo disoccupati prima del pensionamento hanno un rischio di mortalità significativamente più elevato rispetto a quelli appartenenti al gruppo di riferimento (lavoro dipen dente full­time), solo parzialmente mi tigato dalla presenza di indennità di disoccupazione in caso di perdita del lavoro La relazione è particolarmente forte per gli uomini residenti al Nord, dove le traiettorie occupazionali segnate da instabilità lavorativa sono meno frequenti rispetto ad altre aree del paese e dove pertanto potrebbero comportare un maggior stigma sociale, con conseguenze negative per il benessere e la salute.

6 /mercoledì 4 gennaio 2023
a cura di Peter Ferri
ATTUALITÀ/Economia
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Nel caso delle donne, invece, sono le lavoratrici autonome a sperimentare il maggior incremento nel rischio di mortalità rispetto al gruppo di riferimento, seguite dalle donne che passano da un impiego full­time a uno stato di disoccupazione, soprattutto se con un pregresso occupazionale di tipo operaio, sebbene i differenziali tra i vari gruppi siano nettamente meno marcati rispetto agli uomini.

Per comprendere meglio le implicazioni delle disparità, è possibile derivare i profili di sopravvivenza postpensionamento sulla base dei parametri stimati dal modello ponendo i fattori di controllo ai valori medi osservati nel campione, distinguendo tra uomini e donne Per gli uomini che rientrano nel gruppo di riferimento (lavoro dipendente full­time), la probabilità di sopravvivenza a dieci anni dal pensionamento è di circa il 93 per cento, mentre scende a circa il 90 per cento per gli uomini disoccupati per lungo tempo e per quelli che passano da un impiego a tempo pieno a disoccupazione senza indennità Tra le donne, invece, le differenze nei profili di sopravvivenza a dieci anni al pensionamento sono molto più attenuate – oscillano tra 96,5 per cento per quelle nel gruppo di riferimento e 95,6 per cento per quelle a lungo disoccupate – e statisticamente non significative. I lavoratori senior con traiettorie segnate da periodi di disoccupazione – soprattutto se non coperti da indennità –hanno prospettive di sopravvivenza peggiori dopo il pensionamento, di nuovo in particolare nel caso degli uomini.

I risultati dello studio, seppur riferiti al contesto italiano, risultano comunque di potenziale interesse per i governanti dei tanti Paesi obbligati ad allungare la durata della vita lavorativa per alleviare le implicazioni dell’invecchiamento demografico sul sistema previdenziale Politiche in grado di fornire soluzioni alternative a interruzioni precoci di carriera per i lavoratori più anziani che, volontariamente o meno, non sono in grado di mantenere un impiego a tempo pieno, sono particolarmente rilevanti. Più in generale, è importante adottare politiche del lavoro improntate a un approccio globale, che consentano cioè di calibrare i carichi di lavoro a necessità e competenze specifiche nelle diverse fasi della vita lavorativa.

In altre parole, il lavoro, a volte, significa vita

Cosa ti blocca nel trovare lavoro

Cercare lavoro e non trovarlo è una sensazione terribilmente frustrante È facile sentirsi inutili, inadatti, abbattuti e magari perdere la speranza Superata questa fase però, è utile chiedersi quali sono i motivi che ci bloccano nel trovare lavoro. Normalmente i problemi sono di tre tipi: di competenze, di strategia e psicologici.

Specializzazioni e competenze

A volte il problema è crudo e semplice: il vostro profilo viene regolarmente scartato perché è poco compatibile con le richieste del mercato. È dunque necessario colmare le vostre lacune, imparando magari le basi di una lingua o acquisendo quelle competenze digitali che sono sempre più ricercate dai datori di lavoro In alternativa può essere che il vostro sia un profilo troppo generico e non specializzato: può essere utile allora fare un corso oppure acquisire delle competenze facendo volontariato, che peraltro è un’attività sempre molto apprezzata dai recruiter nei CV.

Gli errori strategici

E a proposito di CV, a volte si fa fatica a credere quanto sia frequente che si perdano opportunità di lavoro per errori banali nei curricula. Refusi, sviste ortografiche e disordine a livello grafico sono il modo migliore per far passare i recruiter al profilo successivo I curriculum poi vanno sempre adattati al lavoro per il quale ci stiamo candidando: non tutti i datori di lavoro cercano le stesse cose, e alcune vostre caratteristiche o competenze possono essere per loro più o meno interessanti. Ma quelli di CV non sono gli unici errori di strategia: un altro classico arriva al momento del colloquio, in cui molte persone si mostrano interessate solo allo stipendio e non si sono in alcun modo preparate sull’azienda per la quale chiedono di lavorare. Spesso questo avviene perché si risponde agli annunci senza criterio, solo per “fare numero”: i recruiter se ne accorgono velocemente e tendono a scartare questi profili. Altri errori frequenti sono la mancanza di referenze e di lettere di presentazione (che sono invece sempre apprezzate) e una presenza online assente o peggio ancora negativa, come con indirizzi e­mail non professionali A volte bastano piccole attenzioni per poter quantomeno competere per un posto di lavoro.

Problemi psicologici

A volte il problema però è più insidioso, perché è dentro noi stessi. Gli insuccessi possono portare a scarsa autostima, insicurezza e pessimismo e a smettere di cercare lavoro, per la paura di non farcela. In questo caso può essere utile farsi aiutare, magari da un amico o un’amica passati prima di voi nella vostra situazione e che sono riusciti a trovare lavoro o, nei casi più seri, da degli specialisti A volte basta un piccolo aiuto per togliere la nebbia dalla nostra mente che rende difficile vedere quali siano i nostri obiettivi.

In conclusione

Negli ultimi anni i ritmi di lavoro sono spesso diventati insostenibili. Questo, specialmente se sommato a situazioni familiari o personali difficili, può portare a situazioni di burnout, che inficiano pesantemente la nostra qualità della vita Se questo succede il primo passo è rendersene conto e comunicarlo anche sul posto di lavoro Un buon datore di lavoro sa che un dipendente con sindrome da burnout non è (e non certo per sua colpa) un dipendente produttivo, e ha dunque tutto l’interesse affinché la situazione migliori. Con l’aiuto di specialisti e di uno stile di vita migliore, è possibile ritornare alla normalità

7 mercoledì 4 gennaio 2023/ ATTUALITÀ/Società
Ricardo Merlo Saverio De Bonis Adriano Cario

Care lettrici e cari lettori,

da queste festività appena trascorse, mi è rimasta una frase, regalatami da un amico di vecchia data Nel farmi gli auguri per il Nuovo Anno, questo amico mi dice: «Non è tra Natale e Capodanno che si ingrassa Ma tra Capodanno e Natale» In un primo istante pensai ad un gioco di parole Poi, riflettendoci bene, ho capito il senso di questa frase. In fondo è come con i nostri buoni propositi, espressi puntualmente ogni primo gennaio dell’anno successivo Propositi che magari annotiamo su una lista ed appendiamo alla parete, appena dopo esserci scambiati gli auguri o esserci dati un bacio sotto il simbolico vischio

In effetti, una delle tradizioni di inizio anno più diffuse è quella di stilare una lista di buoni propositi. Spesso hanno a che fare con abitudini che vogliamo cambiare, obiettivi che desideriamo raggiungere e nuovi progetti che vogliamo realizzare. Altrettanto spesso, però, con il passare delle settimane, l’impegno a mantenere fede ai buoni propositi comincia ad affievolirsi Quasi senza accorgercene, mettiamo da parte la lista e pian piano abbandoniamo ogni buon proposito fatto a inizio anno. Ma perché ci accade?

Iniziamo con il precisare che un buon proposito è differente da un obiettivo, perché è qualcosa che ha a che fare con l’esame della nostra persona e della nostra stretta realtà Si tratta spesso di un’analisi delle nostre capacità oggettive e delle nostre potenzialità che ci fa creare un piano concreto per realizzare quello che abbia­

mo pensato di migliorare, o categoricamente di cambiare per e in noi stessi E questo nella concretezza Nel nostro singolo quotidiano

Una tendenza sbagliata piuttosto comune è quella di immaginarci giunti già all’obiettivo finale. Questo però non ci consente di visualizzare le tappe intermedie e tutte quelle piccole cose che rappresentano il viaggio verso la meta che vorremmo realizzare. Sarebbe importante, invece, goderci il lavoro che ci porta a ciò che vogliamo raggiungere, perché può insegnarci ad osservarci da diverse angolazioni e con occhi diversi da quelli abituati a guardare e vedere noi stessi.

La gestione dei singoli ostacoli è infatti già di per sé un obiettivo Quindi, nel momento in cui fissiamo una meta, sarebbe importante non dimenticare di tracciare delle linee intermedie Una specie di controllo a metà percorso E soprattutto: confrontiamoci periodicamente con una persona di fiducia, la cui critica ci supporta.

Forse, in tutti questi anni di buoni propositi non mantenuti, abbiamo usato un modo sbagliato per realizzarli Forse abbiamo anche scelto propositi che non erano così adatti a noi e al nostro momento di vita e per questo impossibili da concretizzare, se non a costo di un generale malessere ancora più sgradevole per noi stessi Proviamo allora ad usare una strategia diversa. Ad ascoltare i consigli di chi ci sostiene veramente. Chissà che non funzioni e non ci permetta di portare a termine la nostra lista di propositi.

Durante il percorso dobbiamo anche

mettere in conto che ci saranno degli insuccessi, degli intoppi, delle “cadute” Dei pianti Dei momenti no È infatti inevitabile che qualcosa non vada esattamente come abbiamo desiderato. Mettere in pratica ciò che abbiamo cercato di pianificare non è semplice. Ci vuole costanza e impegno e sono molti gli ostacoli che possiamo incontrare L‘importante è: non facciamoci abbattere, magari revisionando la strategia che stiamo seguendo. Da soli. Con qualcuno che ci vuole bene Lasciatemi comunque brindare e salutare con voi che puntualmente mi leggete il 2023 con «un buon proposito» alla Gianni Rodari:

L‘ANNO NUOVO

Indovinami, Indovino, tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà? Bello, brutto o metà e metà?

Trovo stampato nei miei libroni Che avrà di certo quattro stagioni, dodici mesi, ciascuno al suo posto, un Carnevale e un Ferragosto e il giorno dopo del lunedì sarà sempre un martedì

Di più per ora scritto non trovo Nel destino dell’anno nuovo: Per il resto anche quest’anno Sarà come gli uomini lo faranno!

(Da: Filastrocche in cielo e in terra di Gianni Rodari)

8 /mercoledì 4 gennaio 2023
ATTUALITÀ/Società a cura
di Graziella Putrino

1 1. . IIMMMMIIGGRRAAZZIIOONNE E IITTAALLIIAANNA A 1 1994466­­2200000 0

2 233. . C Coonnssiiddeerraazziioonni i ffiinnaalli i ((55) )

A Anncchhe e g glli i iimmmmiiggrraatti i g grraannddi i b beenneeffiicciiaarri i ((22) )

Come accennato nell’articolo precedente, vanno considerati beneficiari dell’immigrazione italiana del secondo dopoguerra non solo i discendenti degli immigrati, ma anche loro stessi, perché hanno acquisito un’esperienza straordinaria e molti hanno beneficiato delle numerose aperture agli immigrati iniziate negli anni Settanta. Se oggi è facile incontrare italiani in tutti gli ambiti e a tutti i livelli dell’economia, della finanza, della politica, della cultura, della ricerca, dell’insegnamento (anche universitario), della pubblica amministrazione non va dimenticato che queste possibilità hanno cominciato a realizzarsi in quegli anni

Difficile avvio, ma su solide basi

Gli immigrati italiani residenti in Svizzera negli anni Settanta e Ottanta ricorderanno forse più facilmente i disagi, le restrizioni, le differenze tra svizzeri e stranieri sul lavoro, nei salari e nelle abitazioni, le difficoltà familiari alle prese col dilemma se restare o tornare in Italia, se per i figli era preferibile la scuola svizzera o quella italiana, le difficoltà di comunicazione tra genitori e insegnanti, ecc (cfr articolo precedente).

Eppure i cambiamenti benefici erano in atto anche per loro: l’economia cominciava a preferire la manodopera stabile invece di quella a rotazione, le autorità svizzere erano convinte che la popolazione straniera andasse trattata e integrata meglio, ovunque sorgevano associazioni e gruppi misti per favorire il dialogo tra svizzeri e stranieri, alcune associazioni italiane con difficoltà di sopravvivenza perché i giovani le disertavano, cominciavano a prendere coscienza dei nuovi problemi e della necessità di una loro radicale trasformazione, in vista soprattutto del futuro della seconda generazione, investendo in particolare nella scuola, nella cultura, nella formazione professionale.

Per esempio, dagli anni Settanta si sono moltiplicate, soprattutto nei Cantoni industrializzati, le iniziative italosvizzere per la formazione professionale di base e l’acquisizione di nuove professionalità, destinate dapprima

agli immigrati senza una qualifica professionale specifica e successivamente anche ai giovani della seconda generazione con difficoltà a seguire gli apprendistati normali. L’Italia, ma anche la Svizzera mettevano allora a disposizione ingenti risorse finanziarie per la formazione e il perfezionamento professionali degli italiani

Soddisfazione finale meritata

Ne approfittarono in molti e solo chi ha vissuto o seguito da vicino esperienze formative del genere può comprendere la soddisfazione di coloro che alla fine dei corsi potevano esibire un diploma di automeccanico, tornitore, fresatore, disegnatore elettrico, installatore di impianti sanitari, elettronico, ecc. La meritavano perché per tre o quattro anni avevano sacrificato con grande abnegazione tempo libero, denaro, talvolta amicizie e familiari, per apprendere nuove conoscenze professionali, nuove tecniche di lavoro, metodi di formazione continua

Era anche meritato il successivo riconoscimento dei datori di lavoro che premiavano con maggiorazioni salariali non solo gli sforzi praticati dai dipendenti nello studio, ma anche il titolo professionale conseguito. In alcune aziende molti ex­allievi furono anche promossi di funzione come capisquadra, capigruppo, addetti al controllo di qualità, ecc

Ma la soddisfazione più grande e ben meritata dev’essere stata quella per­

sonale per aver vinto una sfida il cui esito non era per nulla scontato. Da quel momento la vita sarebbe stata più serena (con maggiori disponibilità finanziarie) e meglio garantita sia nell’ambito del lavoro (meno rischi di disoccupazione) che in quello familiare (l’esempio poteva indurre i figli a fare meglio e di più)

Non è pertanto esagerato affermare che pure gli immigrati della prima generazione, o almeno molti di essi, sono stati grandi beneficiari dei cambiamenti sociali e politici riguardanti l’immigrazione italiana in Svizzera negli ultimi decenni del secolo scorso Contestualmente va ricordato però che le opportunità di cui seppero approfittare sono state il frutto di lotte politiche, lunghe trattative diplomatiche, decisioni delle commissioni miste previste dagli accordi bilaterali tra l’Italia e la Svizzera, interventi sindacali, ma anche dell’impegno di alcune associazioni italiane e italo­svizzere.

Guardando retrospettivamente le carriere «migratorie» dei pensionati e seniores italiani ancora residenti in questo Paese, almeno stando alle numerose memorie pubblicate o raccontate, è facile concludere che in tutti (o quasi) il bilancio tra benefici e svantaggi è senz’altro positivo, tant’è che sono rimasti. I maggiori beneficiari, tuttavia, sono, come si vedrà meglio prossimamente, i loro discendenti di seconda e di terza generazione. (Segue)

9 mercoledì 4 gennaio 2023/
CULTURA/Storia
Soddisfazione dopo sforzi ben spesi per la qualifica professionale come «elettronici»

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e della Copa Libertadores, il successo nella prima edizione della Supercoppa dei Campioni Intercontinentali, le 10 vittorie nel campionato Paulista, le 6 nel Campionato Brasileiro Serie A, le 5 consecutive nella Taca Brasil, le nel Torneo Rio­San Paolo e la vitto con i Cosmos nel Campionato NA È con la maglia del Brasile che P ha distribuito le sue gemme preziose, realizzando la bellezza di reti in 92 presenze e alzando per volte al cielo la Coppa Rimet L’ulti nel 1970, quando nella finale c l’Italia segnò uno dei quattro gol successo dei Verdeoro. “Un dol enorme, lo sport piange grandissimo, perché Pelé era il cal ­ dichiara il Presidente de Federazione Italiana Gioco Calc Gabriele Gravina ­ anche grazie a infatti, è diventato il gioco più am e praticato in tutto il mondo. In lui

milioni di persone si sono riconosciute in una bellissima storia di riscatto e di grande passione. La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi”. scomparsa della ana, in occasione hevoli di venerdì 30 elle di campionato di nnaio la FIGC ha to di raccoglimento. lutto in Brasile, presidente uscente o il Paese. Pelé fu a ingaggiarlo s, Milan e Inter. Nel gnelli voleva dargli e un lauto stipendio Juve Si parlò di un (di allora) al Santos! o aveva dichiarato ” .

10 /mercoledì 4 gennaio 2023
è spento all età di 82 anni Edson
vincere tre volte la
all'Italia. Il
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Arantes do Nascimento, detto Pelé, unico calciatore capace di
Coppa del Mondo, l'ultima delle quali nel 1970 segnando in finale
presidente della FIGC Gravina: "La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi"
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curid=5166133 CULTURA/Personaggi
Fonte foto: Di Fabio Rodrigues Pozzebom/ABrAgência Brasil [1],
CC BY 3 0 br, https://
org/w/index php?
a cura di Graziano Guerra

IIL L M MAANNDDAARRIINNO O

G GIIAAPPPPOONNEESSE E

l mandarino del Giappone, conosciuto anche come fortunella o più frequentemente come "ku­mkuat", secondo la terminologia ci­nese, si differenzia nettamente dagli altri agumi più comuni compresi nel genere Citrus Le due specie più in­teressanti sono la Fortunella japonica, il kumkuat rotondo, e soprattutto la Fortunella microcarpa (sin F marga­rita), il kumkuat ovale, che di recente si è diffuso nelle nostre coltivazioni.

Tutte le specie hanno crescita estremamente lenta e portamento raccolto, quasi nano, ma sono abbastanza rustiche e molto fruttifere fin dai primi anni; si prestano benissimo anche alla coltivazione in vasi ma, come sempre, solo in condizioni climatiche favorevoli

Il mandario del Giappone si differenzia nettamente dagli altri agrumi per le foglie assai minute, coriacee e arrotondate all'apice È inconfondibile per i frutti piuttosto piccoli, tondeggianti o ovoidali; la scorza è piuttosto sottile, ricca di essenza aderente alla polpa, che è succosa e di sapore gradevolissimo al palato

QUANDO SI RACCOGLIE

I frutti si colgono gradualmente nella stagione invernale, quando sono perfettamente maturi

COME SI UTILIZZA

Questi mandarini sono adatti soprattutto per il consumo fresco e, a diffe­

((FFoorrttuunneelllla a m miiccrrooccaarrppaa) )

C CUURRIIOOSSIITTÀ À

renza degli altri agrumi, si mangiano interi; se sono ben maturi e turgidi, hanno un sapore delizioso, in quanto l'aroma della scorza si mescola al sapore della polpa Questi frutti si prestano inoltre per preparare canditi o per uso di pasticceria.

COME SI PREPARA PER LA CONSERVAZIONE

Si essiccano le parti all'aria e si conservano in sacchi di carta o di tela.

C'è una coincidenza riguardo l'origine del nome “fortunella”: esso deriva dal botanico Robert Fortune che per prima li portò in Europa ma, casualmente, la traduzione del nome cantonese del frutto è “buona fortuna dorata”

Contro il singhiozzo: far bollire in una tazza da tè di acqua calda un frutto per 10 minuti Filtrare e bere caldo senza zuccherare.

Contro l'infiammazione della bocca: far bollire in un quarto di acqua fredda 2 frutti per 10 minuti Filtrare e fare sciacqui più volte durante il giorno.

La Cattedrale

Per l'infiammazione degli occhi: togliere la scorza a un frutto e farla bollire per 5 minuti in una tazzina da caffè di acqua calda. Filtrare e fare impacchi tiepidi con batuffoli di cotone imbevuti nel liquido così ottenuto.

Un tonico per la pelle: far bollire in mezzo litro di acqua fredda 4 frutti per 15 minuti. Filtrare ed usare mattina e sera dopo la normale pulizia del viso. Non contenendo conservanti è consigliabile tenere in frigorifero

I CONSIGLI DELL'ERBORISTA

Per stimolare l'appetito: togliere la scorza a due frutti e farla bollire in una tazza da tè di acqua calda per 5 minuti. Filtrare e bere mezz'ora prima dei pasti principali, continuado la cura per almeno 15 giorni

Per un antipasto diverso dal solito: presentare i frutti con olive verdi e cipolline sott'aceto o conservate in agrodolce

In casa: alcuni piccoli frutti disseminati tra la biancheria la mantengono profumata ed allontanano le tarme

11 mercoledì 4 gennaio 2023/
I
BENESSER
a cura di Aty
Lenzo

Dalla il cantautore Dalla il poeta Dalla l’istrione, l’animale da palcoscenico. L’amatissimo Dalla: tesoro nazionale e orgoglio internazionale, poliedrico inventore di forme non solo musicali e voce di chi non ha voce, cantore dei sentimenti forti e delicati, dei pensieri inconfessati. Di quel prisma unico che è Lucio Dalla Dallarte restituisce facce e riflessi da una prospettiva particolare: l’arte

Perché la passione di Dalla per l’arte visiva è la costante di tutta una vita. Attento collezionista oltre che gallerista a Bologna a cavallo tra gli anni Novanta e gli anni Zero, il cantante bolognese ha instaurato legami stretti e duraturi con alcuni dei maggiori pittori e scultori, fotografi e illustratori italiani del proprio tempo, a partire da Luigi Ghirri Al grande fotografo si devono i più celebri e iconici ritratti di Lucio Tuttavia la loro relazione travalica questo piano, un piano da intendersi quale ricaduta di qualcosa che sta a monte: un’ammirazione artistica reciproca compenetrata con una forte amicizia Luigi Ghirri –scomparso nel 1992 – è il maestro della marginalità, della solitudine, del silenzio. Le sue fotografie posseggono una qualità che Dalla non esitava a definire musicale: «hanno un loro suono interno, hanno un inciso, un ritornello, si sente che sono costruite, che hanno un miraggio», commenta il musicista Quel che altrove viene relegato nel fuoricampo – trascurato dall’occhio nudo dei più – sboccia epifanico nei volti e nelle marine, nei muri scrostati e negli scorci di vita quotidiana fissati da Luigi.

Qualcosa di affine accade nelle can­

D DAALLLLAARRTTE E

zoni di Lucio

Il rapporto di vita e di arte tra questi due mostri sacri è uno dei fuochi di Dallarte e a farci da Virgilio lungo le sue pieghe, sensibile alle sfumature umane e poetiche, è la cantante Angela Baraldi. Chi meglio di lei? Chi più di lei è stata vicina a entrambi? A New York e a Boston, a Sorrento e alle Isole Tremiti, on the road e sul “Catarro” – così Dalla aveva battezzato la propria barca a vela – la cantautrice bolognese era con loro. Contrappuntato dalle splendide immagini di Luigi Ghirri, l’emozionato racconto di colei che tante volte ha condiviso il palco col leggendario concittadino ha luogo in una location speciale: a Roncocesi, provincia di Reggio Emilia, nell’Archivio Ghirri.

Un altro fuoco di Dallarte è Lorenzo Mattotti, appassionato della prima ora di Lucio. Col geniale illustratore, pittore e regista ricordiamo Dalla nei curiosi panni di presentatore della trasmissione televisiva sul fumetto “Eroi di cartone” (1970), attraversiamo i cruciali album degli anni Sessanta e Settanta e dunque le colla­

borazioni con Paola Pallottino e Roberto Roversi, esploriamo gli influssi dalliani sull’immaginario mattottiano, ci soffermiamo sull’ultima incursione cinematografica di Lucio: il film d’animazione Pinocchio (2012), diretto da Enzo D’Alò con i personaggi e i paesaggi di Lorenzo Mattotti, terminato nell’anno della morte di Lucio. Di fatto, le ultime musiche di Dalla per il cinema coesistono con le immagini di Lorenzo Mattotti Come in Le Mystére Picasso, col fiato sospeso del regista e della crew, vediamo l’artista impugnare una matita azzurra e tradurre in segno il suo sguardo su Dalla. La cornice dell’incontro e dell’omaggio è l’atelier di Mattotti a Parigi, in un quartiere della Rive Droite così vivo e palpitante, colorato e promiscuo che non sbagliamo a definirlo dalliano.

12 /mercoledì 4 gennaio 2023 CULTURA/Cinema
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Redazio
U Un n ffiillm m d di i J Jo
o 04.03.2023, ore 18.00 Arthouse Alba, Zähringerstr. 44, Zürich
libero Iscrizione
iiczurigo@esteri it tel. 044 202 48 46
onnnny y C Coossttaannttiinno
Ingresso
obbligatoria:
Documentario prodotto dall’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo con il sostegno dell’Archivio Luigi Ghirri, al cinema Arthouse Alba di Zurigo. Alla presenza del regista Jonny Costantino e la cantante e attrice Angela Baraldi.

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Cucinare con gli avanzi accumulati in dispensa o in frigo è sempre un'ottima idea: non solo permette di evitare gli sprechi prima della prossima spesa, ma stimola anche la nostra creatività. Ci sono infatti tante ricette che possiamo tirare fuori per utilizzare quel pezzo di pane in più, l'uovo solitario quasi in scadenza, il vasetto di yogurt a metà che giace triste da giorni in frigo. Ecco allora qualche ricetta che potete realizzare con gli avanzi: per svuotare il vostro frigo, ma sempre con gusto.

Frittelle di riso salate

Polpette di broccoli

Ingredienti per 6 persone

300 gr di riso

2 uova

1 cucchiaio di latte

4 cucchiai di farina

5 cucchiai di parmigiano prezzemolo q b erba cipollina q.b. olio extravergine di oliva q.b. sale marino q b olio di semi d'arichide q b

Se non avete il riso già lessato, cuocetelo in acqua salata. Una volta cotto, versatelo in una ciotola con l'olio di oliva e fate intiepidire Nel frattempo sbattete le uova con la farina e un po' di sale, mescolate bene con una frusta per evitare la formazione di grumi Aggiungete anche l'erba cipollina e il prezzemolo tritati e amalgamate il tutto Unite il composto al riso insieme al parmigiano grattugiato e al latte. Mescolate tutti gli ingredienti e lasciate riposare per almeno un quarto d'ora coprendo il composto con un canovaccio o con della pellicola trasparente Trascorso il tempo necessario fate riscaldare l'olio di semi e versate il composto nella padella aiutandovi con due cucchiai: una volta in padella schiacciate leggermente le vostre frittelle e fatele cuocere per circa 4 minuti, o fino a doratura, rigirandole un paio di volte. Una volta pronte sollevatele con una schiumarola e adagiatele sulla carta assorbente Lasciatele intiepidire leggermente e servitele calde.

Dosi per 4 persone

1 Kg di broccolo romano

2 uova 80 gr formaggio Asiago 20 gr parmigiano grattugiato sale q b pepe q.b.

Lavate bene i broccoli, mondateli e ricavatene le cimette Lessate le

Gnocchi di pane Ingredienti per 4 persone 800 gr patate 100 gr parmigiano grattugoatp

1 pandoro 200 gr fontina

1 cipolla 200 ml di latte

1 bicchiere di panna da cucina

1 noce di burro sale q.b. pepe q b

cimette di broccolo in acqua bollente e salata per 20­25 minuti; una volta cotte, scolatele e lasciatele intiepidire Trasferite le cimette di broccolo in una ciotola e schiacciatele finemente con una forchetta. Aggiungete le uova, 50 gr di pangrattato e un pizzico di sale e di pepe e amalgamate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo Con il composto ottenuto formate delle polpette e inserite all'interno un cubetto di Asiago. Passate le polpette nel pangrattato e poi trasferitele in frigorifero per 15 minuti: in questo modo l'impasto si rassoderà leggermente Trascorso questo tempo, disponete le polpette in una teglia, foderata con carta forno, e fate cuocere in forno ventilato a 200 °C per circa 20 minuti Una volta cotte, sfornate le polpette e servitele tiepide.

Sbucciate le patate e tagliatele a rondelle sottilissime In un tegame capiente fate sciogliere una noce abbondante di burro, unite una cipolla tritata finemente e fatela dorare per 2 minuti. Unite quindi le patate, aggiustate di sale e pepe e aggiungete un bicchiere di panna da cucina; fate cuocere a fiamma dolce per 10 minuti fino a quando le patate non avranno assorbito del tutto i liquidi Nel frattempo tagliate a dadini la fontina e grattugiate il parmigiano. In un pentolino fate sciogliere una noce di burro in un bicchiere di latte. Imburrate i pirottini di ceramica e riempiteli formando degli strati di patate alternati con strati di fontina e parmigiano Ricoprite ogni cocotte con un cucchiaio di latte e burro e cuocete in forno 5 per 20 minuti a 180° fino a quando saranno ben dorati in superfice Tirate via dal forno le cocottine e lasciatele intiepidire per qualche minuto prima di servirle.

CULTURA/Cucina
13 mercoledì 4 gennaio 2023/

N NUUOOVVA A A ALLFFA A R ROOMMEEO O TTOONNAALLE E

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Secondo quanto dichiarato in sede di conferenza stampa presso il Centro Sperimentale di Balocco in occasione del lancio della nuova Alfa Romeo Tonale Plug­In Hybrid Q4, il piano di conversione prevede il lancio sul mercato della prima Alfa Romeo elettrica nel 2023 Inoltre, dal 2027 tutti i modelli Alfa Romeo saranno esclusivamente a trazione elettrica. Il Marchio assume così un ruolo pionieristico all'interno del Gruppo Stellantis. Come avanguardia, arriva Alfa Romeo Tonale Plug­In Hybrid Q4 con trazione integrale, modello che reinventa la sportività Per la trazione, gli sviluppatori hanno scelto la combinazione di un quattro cilindri a benzina 1,3 da 180 CV (132 kW) e un motore elettrico da 90 kW (122 CV) sull'asse posteriore Il risultato è una potenza di sistema di 280 CV (206 kW) Il consumo di carburante dichiarato (WLTP) è di 1,48 litri ai cento chilometri. 600 km di autonomia totale, emissioni ridotte fino a 26 g/km Il consumo della combinazione benzina­elettrico segnalato dal computer di bordo dopo i primi giri in terra piemontese era di poco superiore ai 4 litri La batteria da 15,5 kWh è sistemata nel pavimento, contribuisce alla stabilità della vettura e consente un'autonomia elettrica fino a 80 chilometri nel traffico cittadino A propulsione puramente elettrica raggiunge una velocità massima di 135 km/h, mentre in modalità ibrida può superare abbondantemente i 200 all’ora. Passa da 0 a 100 km/h in 6

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strumenti ro­tondi che sottolineano la sportività del modello, anche cambiando colore a seconda dell’opzione impostata con il comando Alfa Romeo DNA La maggior parte delle funzioni è controllata dallo schermo centrale I sedili anteriori hanno una forma piacevole, possono essere riscaldati e ventilati e offrono un buon sostegno laterale Lo spazio nel bagagliaio è di 385 litri, ridotto di 115 litri rispetto alle versioni con motore tradizionale. Una volta in movimento, lo sterzo si rivela molto fluido Su strada, Tonale Q4 risponde prontamente ai comandi del conducente La trasmissione della potenza è affidata a un cambio automatico a sei marce. L'assetto è una combinazione riuscita di sportività e comfort, il rumore di fondo è contenuto e l'impianto audio diffonde in modo consono alla classe della vettura. Le modalità di guida: "Dynamic", regola lo sterzo in modo più diretto per una guida sportiva; "Natural" attiva la trazione integrale. "Efficienza

noma di livello 2 Non manca l'assistente vocale Alexa La documentazione digitale tramite certificato NFTprevio consenso del proprietario ­ raccoglie i dati più importanti, come la regolare manutenzione del veicolo Il design esterno esprime un linguaggio stilistico che tutto il mondo automobilistico invidia all’Italia. La nuova è riconoscibile per il nuovo logo "ELECTRO­BISCIONE" sul deflettore posteriore, per lo sportello di ricarica sul lato sinistro e per i terminali di scarico cromati a vista. Rappresenta la versione top di gamma e segue la nuova logica di semplificazione e razionalizzazione introdotta da Alfa Romeo Per il lancio, Tonale Plug­In è ordinabile in un'unica configurazione estremamente ricca di contenuti tecnologici e di connettività: la VELOCE con Pack Premium e Pack Sky, che si caratterizza per gli inserti neri della carrozzeria, cerchi in lega da 20", interni in pelle ventilati e riscaldati, impianto Hi­Fi Harman/Kardon, tetto panoramico elettrico e pinze freno Brembo rosse.

14 /mercoledì 4 gennaio 2023
a cura di
MOTORI E MOBILITÀ
Graziano Guerra Il marchio sportivo italiano del Gruppo Stellantis convertirà gradualmente i suoi modelli al funzionamento elettrico a batteria

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Il calendario dei prossimi turni

Gli ottavi e i quarti di finale Coppa Italia 2022­2023 si giocheranno tra gennaio e febbraio 2023, lo ha reso noto la Lega Calcio. Il primo incontro vedrà in campo l’Inter a Milano contro il Parma martedì 10 gennaio alle 21. Il giorno successivo scenderanno in campo a Milano alle 21 Milan e Torino Giovedì 12 gennaio si affronteranno Fiorentina e Sampdoria alle 18 a Firenze e Roma – Genoa all’Olimpico alle 21 Il Napoli incontrerà la Cremonese al Maradona martedì 17 1 23 Tre gli incontri di giovedì 19, alle 15 Atalanta­Spezia, alle 18 Lazio­Bologna e alle 21 Juventus–Monza I quarti di finale, martedì 31.1.23 la vincente tra Inter­Parma contro la vincente fra Atalanta­Spezia; mercoledì 1.2.23 la vincente fra Napoli­Cremonese contro la vincente tra Roma e Genoa, la vincente tra Milan e Torino contro la vincente tra Fiorentina e Sampdoria Giovedì 2 febbraio la vincente fra Juventus e Monza affronterà la vincente tra Lazio e Bologna L’ordine di svolgimento delle gare dei quarti sarà determinato all’esito degli ottavi di finale secondo regolamento

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La diciassettesima giornata prenderà il via sabato 7 gennaio con Fiorentina­Sassuolo alle 15 00, Juventus­Udinese alle 18 00 e Monza­Inter alle 20 45 Domenica alle 12 30 la Salernitana dell'ex Davide Nicola ospiterà il Torino, mentre un altro ex, Maurizio Sarri, accoglierà con la sua Lazio l'Empoli alle 15.00, in contemporanea Spezia­Lecce. Alle 18 00 Napoli­Sampdoria, mentre il big match di giornata Milan­Roma è previsto alle 20 45 Due i posticipi di lunedì 9 gennaio, Hellas VeronaCremonese alle 18.30 e Bologna­Atalanta alle 20.45.

Calendario serie A ­ 17a giornata

Sabato 7 gennaio 15.00 Fiorentina ­ Sassuolo 18 00 Juve ­ Udinese 20.45 Monza ­ Inter

Lunedì 9 gennaio 18.30 Verona ­ Cremonese 20 45 Bologna ­ Atalanta

Domenica 8 gennaio 12.30 Salernitana ­ Torino 15 00 Lazio ­ Empoli 15 00 Spezia ­ Lecce 18.00 Sampdoria ­ Napoli20 45 Milan ­Roma

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La 16a granfondo ciclistica Alé La Merckx partirà da piazza Bra a Verona, domenica 11 giugno 2023 Con una media di 2500 iscritti, che ogni anno arrivano a Verona da ogni parte del mondo, la manifestazione è un punto di riferimento d’obbligo dei granfondisti italiani e stranieri Dedicato a Eddy Merckx e al celebre marchio di abbigliamento per il ciclismo “Alé”, l’evento offre due percorsi: Granfondo di 129 km con un dislivello di 2 600 m e mediofondo di 82 km con un dislivello di 1 450 m Arrivo sulla salita “Le Torricelle” Lungo 4,5 km, con una pendenza media di poco meno del 5%, il celebre tratto è stato inserito nel percorso dei Mondiali di Ciclismo del 1999 e del 2004, oltre che del Giro d’Italia. Le iscrizioni alla granfondo internazionale veronese sono possibili al sito www.alelamerckx.com. Le quote d’iscrizione partono da: € 60

dal 01 gennaio al 31 marzo; € 70 dal 01 aprile al 08 giugno; € 100 dal 09 al 10 giugno 2023. Confermate le iniziative collaterali, come il villaggio Expo, la Griglia Scaligera oltre alla molto amata Sprint Giovanissimi Alé

L’evento fa parte del Prestigio 2023, che raggruppa le prove granfondo italiano, tra cui la Dolomiti e la Nove Colli. Inoltre, la gara veronese è inserita nell’Alé Challenge, nei circuiti Alé Classic e Alé Triveneto

15 mercoledì 4 gennaio 2023/ SPORT
a cura di Graziano Guerra
44 /mercoledì 4 gennaio 2023 COMUNICATI/EVENTI Care/i abbonate/i, questo è un numero doppio. Riceverete il prossimo numero de L'ECO il 18 gennaio 2023 (FM97,5), DAB+ TUTTE LE DOMENICHE DALLE 7 ALLE 12
cara
che
di pubblicare
Lo
78 anni, vorrebbe conoscere una persona seria e gentile per costruire una bella amicizia
risposta con foto
Redazione
Rüti Possa il nuovo anno portare a tutti voi salute e tanta serenità. Felice anno nuovo. Il team de L'ECO
Una nostra
lettrice,
si sente molto sola, ci chiede
un annuncio.
facciamo volentieri: VEDOVA,
Inviare
a:
L'ECO, Eichwiesstrasse 9, 8630

Nessuna restrizione per chi proviene dalla Cina

Per ora la Svizzera non intende introdurre provvedimenti restrittivi all'arrivo dei cittadini cinesi sul suo territorio Questo a differenza di Spagna e Italia, che hanno deciso di introdurre un tampone obbligatorio a chi proviene dalla Cina La Confederazione intende quindi coordinarsi con l'Ue per un approccio comune al problema; Bruxelles ha indetto una riunione di crisi la prossima settimana. Al momento sono in corso discussioni tra i 27 Stati membri per una prassi coordinata in merito alle regole di viaggio. Finora solo alcuni Paesi dell'UE hanno annunciato misure più severe, come la presentazione di un certificato che attesti l'esito negativo di un test anti­Covid "Il sistema sanitario elvetico non è in pericolo"

A Keystone­ATS, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha dichiarato che, per ora, non è prevista "l'introduzione di misure sanitarie al confine". Non si prevede infatti che le attuali infezioni in Cina rappresentino un pericolo maggiore per il sistema sanitario elvetico, a detta dell'UFSP Secondo la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), i viaggiatori provenienti da Paesi terzi non dovrebbero essere autorizzati a entrare in altri Paesi dell'UE attraverso la Svizzera Ciò andrebbe a discapito dei requisiti di ingresso dell'Europa La Svizzera si allineerà quindi all'UE per quanto riguarda le norme di ingresso. fonte: Ticinonews

Lombardi all'estero: giusto sostenere nuovo progetto di legge che valorizza orgoglio di appartenenza

"Continuare ad affermare e sostenere in maniera concreta e rilevante i valori della nostra terra anche tra quelle persone che, emigrate all'estero, rivendicano con orgoglio il proprio 'essere lombardi'" Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il vicepresidente, Fabrizio Sala, sottolineano che una delle azioni da porre in essere nella nuova legislatura dovrà essere quella di aggiornare i contenuti della legge del 1985 sui

lombardi all'estero "Facciamo nostre le sollecitazioni giunte dalle tre associazioni territoriali più rappresentative 'Mantovani nel mondo', 'Gente camuna' e ''Bergamaschi nel mondo' ­ aggiungono Fontana e Sala ­ con la certezza che il nuovo progetto di legge potrà essere uno dei primi provvedimenti in discussione nel nuovo anno"

Il nuovo testo normativo, predisposto dal consigliere regionale Francesco

Al lavoro! La migrazione trentina

nel XIX secolo

“Il Tirolo è sempre stato un territorio di scambio culturale e linguistico, al di qua e al di là dell'arco alpino. Si registrano molte testimonianze di contatti tra le aree tedesche e italiane, non solo per ragioni commerciali E' a molti noto il fenomeno dei krumer, i commercianti ambulanti che stagionalmente si spostavano oltre le Alpi”. Così L'Adige presentando la mostra "Al lavoro! La migrazione trentina verso il Tirolo del nord nel XIX secolo" che analizza la migrazione trentina da una prospettiva nord tirolese L’esposizione, realizzata dal Museo dell'Arte Popolare Tirolese di Innsbruck, in cooperazione con il Centro Migranti del Tirolo, è ora visitabile alle Gallerie di Trento fino al 16 aprile 2023. “I contatti tra aree – scrive il quotidiano ­ sono sempre stati capillari e, nell’ottocento, si è aggiunto il fenomeno migratorio: numeri piuttosto consistenti di trentini si trasferiscono oltralpe, spinti dall'esigenza del lavoro, in un mondo in trasformazione che chiamava le famiglie a nuove abitudini per fronteggiare i cambiamenti sociali ed economici in corso”

Ghiroldi, mira a sostenere e valorizzare al meglio la progettualità delle associazioni degli emigranti, con particolare attenzione alle giovani generazioni che all'estero cercano migliori condizioni occupazionali Tra gli obiettivi della nuova legge anche quello di assicurare maggiore rappresentanza alle associazioni attraverso l'istituzione di specifici organismi consultivi riconosciuti in ambito regionale

45 mercoledì 4 gennaio 2023/ COMUNICATI/EVENTI
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La Confederazione intende coordinarsi con l'Ue per un approccio comune al problema. L'UFSP: "Non si prevede che le attuali infezioni in Cina rappresentino un pericolo maggiore per il sistema sanitario elvetico".
verso il Tirolo del nord
Susanne­Gurschler

L'oroscopo della settimana

dal 4 al 18 gennaio

ORIZZONTALI

[1] elemento chimico di simbolo xe ­ [5] standard delle telecomunicazioni utilizzato dalle aziende telefoniche ­ [8] la regione con Lodi ­ [12] consonanti di Adele ­ [13] le vie… celesti ­ [14] i confini di Rostov ­ [15] unire, congiungere[18] cattive, malvagie ­ [19] la compagnia di bandiera olandese ­ [20] Takako, politico giapponese ­ [21] un ruolo nel baseball ­ [27] pronome personale ­ [28] motoscafo da competizione ­ [29] i limiti…di lecocq ­ [30] venne ucciso da due serpenti ­ [33] prefisso per dopo ­ [34] Billy della musica pop

VERTICALI

comprende Mascate ­ [5] si sfruttano quelle buone

sta per lei

[6] una risposta chiara ­ [7] consegnare, porgere

[9] Johann, l'autore de "il famoso ospedale dei matti" ­ [10] bello, elegante ­ [11] la scuote dopo che il pallone ha fatto gol ­ [16] fama non buona ­ [17] apparecchio per la ricerca ­ [21] il boccone che si inghiotte[22] con "fox" e' un ballo ­ [23] lo emette Ia sveglia tra due tic ­ [24] vi nacque Anacreonte ­ [25] gli alberi della manna ­ [26] abitante, nativo dell'Elide ­ [31] il simbolo dell'arsenico ­ [32] tedio senza vocali

La soluzione a pag 22

Pensate sempre al passato o al futuro. Rilassatevi P

ARIETE Nervosismo e instabilità nei rapporti interpersonali Le stelle potrebbero indurvi a qualche errore di valutazione Scegliete con cura parenti e amici con cui passare il vostro tempo

ARIETE In questi giorni troverete un po’ di difficoltà nel confrontarvi con gli altri In amore siete sinceri nel lavoro impegnatevi Giorno infortunato 13 settembre

Pensate sempre al passato o al futuro. Rilassatevi

TORO Non dovete farvi sfuggire un’occasione che può cambiarmi la vita A cogliete l’attimo uggente In amore stasi Nel lavoro e nuove opportunità Giorno fortunato 8 settembre

TORO In questi giorni avete il cielo giusto per vincere ogni sfida, operando con intelligenza e prontezza e risolvendo efficacemente qualunque problema Il vostro impegno di oggi vi porterà lontano

GEMELLI Agosto per voi è stato faticoso: spiragli di luce a partire dal 2 settembre e per tutto ottobre. In amore siete pronti al passo mportante Nel lavoro collaborate Giorno fortunato 2 settembre

GEMELLI Sollecitati dal cielo, sarete pieni di fascino irresistibile Conoscenze intriganti e colpi di fulmine per chi è single Coppie felici di stare insieme e godersi giorni allegri Alcune situazioni intricate troveranno soluzione più facilmente del previsto

CANCRO Quest’agosto ha lasciato il segno di un amore, un rimpianto, un amico lontano Presto grandi soddisfazioni Ricaricate le pile Giorno fortunato 4 settembre.

CANCRO Momento disturbato nella vita di coppia Anche il rapporto più solido mostrerà delle crepe Correte ai ripari parlandone con il partner Solo un dialogo costruttivo aiuta a migliorare la relazione

LEONE Questo fine mese troverete il modo per iflettere su alcuni progetti In amore concedetevi un po’ di più Nel lavoro perdite finanziarie che ecupererete a ottobre.

LEONE Il vostro spirito battagliero si rivelerà la carta vincente per riuscire trionfatori in una competizione o un concorso Le stelle amicche vi doneranno lo sprint necessario per vincere senza troppo sforzo

VERGINE Umore altalenante, carattere impulsivo Il vostro nervosismo imperversa Sappiatevi egolare. In amore piccoli battibecchi. Nel lavoro manca la voglia di impegnarsi

VERGINE Situazione favorevole a nuove iniziative e a mettere in luce i vostri talenti che saranno apprezzati Se lavorate in proprio, momento molto produttivo e possibilità di nuovi contatti professionali

BILANCIA Le cose di questo fine mese si mettano bene anche a livello riorganizzativo In more. Siete vicini al grande passo. Nel lavoro ambiamenti in vista Il 15 settembre è una iornata ok per l'amore

BILANCIA Settimana un po' faticosa Cercate di essere meno critici verso chi vi sta attorno. A sollevarvi ci penserà le stelle che vi daranno grinta e decisionismo Per voi si aprirà un anno decisamente più facile del precedente

SCORPIONE Ci sono momenti in cui vorresti scomparire e altri in cui vorresti essere protagonista Non si può avere tutto In amore Il partner chiede più attenzioni. Nel lavoro la differenza fa la qualità Giorno fortunato 11 settembre

SCORPIONE È proprio vero che anche in vacanza non riuscite a stare fermi Fuori dall'ufficio la voglia di progettare non vi abban­dona: se siete liberi professionisti, Plutone è l'ispiratore di nuove realtà creative Forma mentale eccellente

SAGITTARIO Riprese finanziarie Preparatevi al 2021 pieno di impegni e soddisfazioni In amore una conoscenza estiva diventerà qualcosa di serio Giorno fortunato 10 settembre Nel lavoro porte aperte

SAGITTARIO salvo qualche momento di stress, vi aspetta una settimana scorrevole Momenti di unione nella coppia testimoniano anche il vostro impegno costante verso il partner

CAPRICORNO Sempre sulla cresta dell’onda er via degli aspetti positivi dei pianeti Nel avoro e nell’amore siete quasi al top Giorno ortunato 7 agosto.

CAPRICORNO In casa siete visti come grandi animatori e come importante punto di riferimento di ogni componente della famiglia Periodo di intenso e condiviso scambio affettivo Avrete la mente concentrata e lucida e avrete ben chiaro dove volete arrivare.

ACQUARIO Siete in attesa di sviluppi e situazioni che cambieranno la vostra vita Puntate tutto sul lavoro L'amore sta arrivando Giorno fortunato 12 settembre

ACQUARIO Il cielo vi aiuterà a sbrogliare diverse matasse e a dare una svolta a un progetto che sembra incagliato. Se però le cose non si muovono, non è il caso di insistere Svoltate pagina e seguite la via libera

PESCI A partire dal 12 settembre riaccendendo la vostra voglia di fare In amore riaprite una elazione perché ci tenete Nel lavoro c’è voglia di cambiamento Periodo fortunato dal 27 al Al 31 settembre Possibili vincite

lti e oroscopo personale CHIAMAMI 0901 610 100 ­ fr 2 50min/max 60 min

PESCI Venere vi sorride ancora e facilita il contatto affettivo con la persona amata, vostro porto sicuro nel mare in tempesta Forti emozioni e tenerezze reciproche sono assicurate a tutte le coppie

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/mercoledì 4 gennaio 2023
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TEMPO LIBERO

La leggenda della Befana

C'era una volta una casetta che sorgeva un po’ discosta dal villaggio. Era una casetta piccola e un po' malconcia, e ci viveva una vecchina che usciva ogni mattina per fare legna nel bosco. Poi tornava a casa e si sedeva accanto al focolare insieme al suo gattino. Raramente vedeva delle altre persone: nel villaggio aveva la fama di essere una strana vecchina, un po’ maga, e nessuno si spingeva fino a quella casetta isolata, soprattutto in inverno, quando venti gelidi colpivano a raffica le regione.

Una sera, una fredda sera di gennaio, la vecchina (che si chiamava Befana) sentì all’improvviso bussare alla sua porta. Naturalmente si spaventò: chi poteva essere, a quell'ora e con quel tempo? All’inizio non voleva aprire, ma poi la cur'iosità la vinse. E, quando apri... oh, meraviglia! Davanti a Iei c'erano tre orientali riccamente vestiti, che erano scesi dai loro cammelli per chiederle la strada per Betlemme. La vecchina era stupefatta: perché mai volevano andare a Betlemme? I tre viandanti si, proprio loro, i Re Magi! le raccontarono allora che stavano andando a portare i loro doni al Bambino Gesù e la invitarono a unirsi a loro. La Befana ci pensò un po’ su, ma chi se la sentiva di partire con un freddo simile? Cosi li lasciò andare, dopo aver dato loro le indicazioni che chiedevano. Poi però si pentì. Aveva commesso un grande errore! Presto, doveva raggiungerli! Così uscì a cavallo della sua scopa (sì, la Befana un po' maga lo era davvero!) per cercarli e andare con loro a rendere omaggio a Gesù, ma non riuscì piu a trovarli Perciò ebbe un’idea: si fermò in tutte le case, lasciando un dono a ogni bambino, nella speranza che uno di loro fosse Gesù. E da allora ha continuato, ogni anno, a portare i suoi doni a tutti i bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio

io Fare un Regalo alla Befana

La Befana, cara vecchietta, va all'antica, senza fretta. Non prende mica l'aeroplano er volare dal monte al piano, ida soltanto, la cara vecchina, della sua scopa saggina: è così che poi succede che la Befana non si vede! Ha fatto tardi fra i nuvoloni, e molti restano senza doni! o quasi, nel mio buon cuore, rrei regalarle un micromotore, perchè arrivi dappertutto empo bello o col tempo brutto... n po' di progresso e di velocità per dare a tutti la felicità!

47 mercoledì 4 gennaio 2023/ DEI PICCOLI

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