L'ECO

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Anno 54 22 dicembre1 2021 Fr. 3.­ numero

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Settimanale d'informazione

Buone Feste !


UNA GENERAZIONE DI LATTE ARTIFICIALE CHE SODDISFA PIENAMENTE IL FABBISOGNO ALIMENTARE DEL BAMBINO Il primo nutrimento ricevuto influenza notevolmente lo sviluppo dell'organismo dei neonati. Un latte artificiale innovativo garantisce il necessario apporto di sostanze nutritive dopo l'allattamento al seno

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SOMMARIO RUBRICHE

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La rubrica di Mauro Trentini Locazione ­ Il verbale di consegna La rubrica di Dino Nardi Dalle vecchie bufale alle moderne Fake News La rubrica di Stefania Calzà Santoni L'agrifoglio

Editoriale

ATTUALITÀ

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Politica I piani del governo Scholz Le motivazione della condanna a Mimmo Lucano Società No time to die, o: auguri di Buon Natale

CULTURA

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Storia Immigrazione italiana 1970­1990 ­ La seconda generazione e la scelta professionale Arte Francisco Goya ­ I due volti del maestro Cucina Calamari ripieni di melanzane, patate e ricotta ­ Frittelle di cavolfiore con crema al pecorino ­ Torta stella di Natale Film 7 donne e un mistero

MOTORI E MOBILITÀ

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Citroen C4 spaziosa e versatile SPORT

13

Champions League 2021/22

COMUNICATI 44 ­ 47 TEMPO LIBERO 46

Settimanale d'informazione

Socio fondatore della Federazione Unitaria Stampa italiana all'estero (FUSIE) La testata riceve il contributo per la stampa italiana diffusa all’estero erogati dal Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Sede legale: Via Brocaggio 1, 6984 Pura ­ Redazione: Eichwiesstrasse 9, 8630 Rüti Orari: Martedì ­ Venerdì dalle 10.00 ­12.00 e dalle 14.00 ­ 16.00 Tel. 056 535 31 30 e­mail: redazione@leconews.ch

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Care lettrici, cari lettori, siamo arrivati a Natale... Spesso gli auguri si fanno per consuetudine e in modo scontato, tra un incrocio di biglietti e bigliettini, SMS, e-mail e regali e regalini più o meno utili. Ma a voi, cari lettori de L'ECO, vorrei che i miei auguri arrivassero come un piccolo segno di amicizia e di ringraziamento per l'attenzione e la fiducia che, settimana dopo settimana, ci riservate. Per noi è un grande regalo sentirvi vicini e partecipi.

AUGURI di un sereno Natale ! Buon 2022, e che possa essere

veramente un anno migliore degli altri !

Maria Bernasconi

Redazione e collaboratori: Chiara Bernasconi, Stefania Calzà Santoni, Flory Di Biagio, Peter Ferri, Alice Ginger Zagato, Graziano Guerra, Bruno Indelicato, Giovanni Longu, Dino Nardi, Andrea Pagnacco, Graziella Putrino, Egidio Todeschini, Mauro Trentini Agenzie Stampa: 9 Colonne, Adnkronos, Aise, Ansa, Inform, Swissinfo. Fotografie: Adnkronos, Ansa, Esther Landolt, Luigi Rizzo. Pubblicità: Tel. 056 535 31 30 e­mail: redazione@leconews.ch Stampa: Nastro&Nastro Srl ­ 21010 Germignaga (VA) Italia Spedizione: Stisa SA ­ Zona Industriale 1 ­ 6593 Cadenazzo Gli articoli e le foto impegnano solo la responsabilità degli autori. Costo abbonamento annuale Fr. 98.­

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mercoledì 22 dicembre 2021/

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ATTUALITÀ/Politica

I PIANI DEL G O VERNO S CHO LZ

a cura di Peter Ferri

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opo 16 anni di cancellierato di Angela Merkel è stato eletto un nuovo capo di governo. Olaf Scholz, vicecancelliere e ministro delle Finan­ ze del governo uscente, guida una coalizione composta dai suoi social­ democratici, dai verdi e dai liberali. Il motto del contratto di coalizione, “Osare più progresso”, è molto appro­ priato, poiché grandi sfide attendono il nuovo esecutivo: demografia, digita­ lizzazione, decarbonizzazione e tante altre. L'attenzione è concentrata in partico­ lare sulla transizione verso un'econo­ mia verde. Il piano consiste nella trasformazione dell'economia sociale di mercato tedesca in un'economia di mercato socio­ecologica, in modo da mettere la Germania sulla buona stra­ da per rispettare l'obiettivo massimo di 1,5 gradi di aumento della tempe­ ratura entro il 2050. I partiti della maggioranza prevedono di (finalmen­ te!!) eliminare gradualmente l'uso del carbone, “preferibilmente” entro il 2030, quindi otto anni prima del pre­ visto. Sempre entro il 2030, si è stabilito l'obiettivo di 15 milioni di auto elettriche o ibride sulle strade tedesche e della generazione dell'80 per cento dell'elettricità da energie rinnovabili, soprattutto da eolico e solare. La Germania vuole raggiunge­ re la neutralità climatica entro il 2045. La direzione quindi è chiara, il det­ taglio dei passi da intraprendere, inve­ ce, meno. Con l'iniziativa di costituire un club internazionale per il clima, i tre partiti tengono conto del carattere globale della crisi climatica. Nel com­ plesso, la transizione verde richiede grandi investimenti pubblici in infra­ strutture, oltre a sussidi alle imprese private e trasferimenti ai consuma­ tori. Più digitalizzazione, meno buro­ crazia e procedure di approvazione più veloci aiuteranno il processo. Ma, chiaramente, sarà necessario molto denaro pubblico. Il contratto contiene anche ambiziosi piani sociali: il salario minimo, che ora è di 9,50 euro, salirà a 12 euro, e il sistema di base dei trasferimenti sarà 4

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riformato. Sono previsti 100 mila nuovi alloggi popolari ogni anno, in­ sieme ad altri 300 mila nuovi ap­ partamenti per intervenire sul rigido mercato immobiliare tedesco. Tuttavia, il contratto di coalizione è relativamente silente quando si parla di cambiamento demografico: per i prossimi quattro anni esclude tagli al­ le pensioni pubbliche a ripartizione e tassi di contribuzione superiori al 20 per cento. Inoltre, non ci sarà nessun aumento dell'età pensionabile legale oltre i 67 anni. È una scelta che la­ scia una cassetta degli attrezzi quasi vuota. Per stabilizzare il sistema pen­ sionistico pubblico nel lungo periodo, anche se non nel breve, sarà intr­ odotto un finanziamento parziale. A questo scopo, i partiti hanno concor­ dato di iniettare 10 miliardi di euro nel sistema pensionistico pubblico tedesco nel 2022. È però solo una goccia nel mare e rimangono molte domande riguardo a ulteriori finan­ ziamenti. Già oggi, il sistema pensio­ nistico pubblico riceve trasferimenti di 100 miliardi di euro dal bilancio pub­ blico. I trasferimenti aumenteranno nei prossimi anni, quando i baby­boo­ mers andranno in pensione. Inoltre, l'assicurazione sanitaria pubblica e l'assicurazione di assistenza a lungo termine sentono la pressione demo­ grafica e quella dovuta all'aumento dei costi. Quindi, secondo me entro 8 anni si deciderà di alzare l'età pen­ sionabile legale a 70 anni. D'altronde si vive molto più a lungo: perché an­ dare in pensione da "giovani" per poi stare in panciolle per, magari, oltre 30 anni? Ciò è difficilmente sostenibile. Lo sappiamo tutti, ma si tende ad ignorare il problema perché è un tema sensibile e impopolare: non si vincono le elezioni, neanche in Ger­ mania, dicendo "alzeremo l'età pen­ sionabile". Ma succederà; è solo que­ stione di tempo. La necessità di fi­ nanziamenti per la trasformazione verde e l'onere crescente dei sistemi di previdenza sociale devono essere conciliati con la promessa di non au­ mentare le tasse. Cosa molto difficile. Ancora più importante, il contratto di coalizione contiene un chiaro impe­ gno al contenimento del debito tede­

Olaf Scholz

sco sancito dalla costituzione. Il freno è stato allentato durante la pande­ mia, ma i partiti prevedono di rista­ bilirlo nel 2023. Si tratta di un com­ pito particolarmente impegnativo, perché il contratto di coalizione evita di indicare i costi della maggior parte dei piani. Allo stesso tempo, esplora diverse opzioni per aumentare il mar­ gine di manovra finanziario: ridurre i sussidi, rivedere le priorità nella spesa pubblica e rendere più complicata l’evasione fiscale potrebbero aiutare; anche le recenti proiezioni fiscali – più ottimistiche – fanno ben sperare. Ma tutto ciò non è neanche lontana­ mente sufficiente. Il nuovo governo prevede di reindirizzare i “corona cre­ dit” inutilizzati al fondo per l'energia e il clima, se la Corte costituzionale non si opporrà. La banca pubblica KfW potrebbe giocare un ruolo importante nel fornire finanziamenti al settore privato. Inoltre, parte degli investi­ menti in infrastrutture potrebbe es­ sere spostata a società pubbliche co­ me Deutsche Bahn o in bilanci extra. Tuttavia, tutto questo non deve mi­ nare la fiducia nella solidità finan­ ziaria della Germania. Ci sarà anche un interessante dibattito a livello europeo sulle regole fiscali dell'Ue. La nuova posizione tedesca sembra rico­ noscere sia la flessibilità di quelle attuali sia indicare un possibile mar­ gine di sviluppo ulteriore. Nonostante tutto l’entusiasmo, il nuo­ vo governo non avrà la vita facile che forse sperava. I primi cento giorni sa­ ranno un periodo impegnativo per Olaf Scholz e i suoi ministri. Ed anche tutti quelli a seguire.


ATTUALITÀ/Politica

LE MOTIVAZIONI DELLA CO N D AN N A A MIMMO L U CAN O

a cura della

Redazione

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a strumentalizzato il sistema dell'accoglienza a beneficio della sua immagine politica" e utiliz­ zato "gran parte" delle risorse inutiliz­ zate per i progetti di accoglienza ed integrazione dei migranti per la "rea­ lizzazione di plurimi investimenti" che "costituivano una forma sicura di suo arricchimento personale su cui egli sapeva di poter contare a fine carrie­ ra". Sono le durissime motivazioni della sentenza con cui il Tribunale di Locri, il 30 settembre scorso, ha condan­ nato l’ex sindaco di Riace Mimmo Lu­ cano a 13 anni e 2 mesi di reclusione (quasi il doppio della richiesta della Procura) per irregolarità nella gestio­ ne dei migranti. L’ex primo cittadino calabrese è accu­ sato di aver messo in piedi un’as­ sociazione a delinquere che aveva lo scopo di commettere “un numero in­ determinato di delitti (contro la pub­ blica amministrazione, la fede pub­ blica e il patrimonio), così orientando l’esercizio della funzione pubblica del ministero dell’Interno e della prefet­ tura di Reggio Calabria, preposti alla gestione dell’accoglienza dei rifugiati nell’ambito dei progetti Sprar, Cas e Msna e per l’affidamento dei servizi da espletare nell’ambito del Comune di Riace”. Su di lui le accuse di abuso d'ufficio, truffa, concussione, peculato, turbati­ va d'asta, falsità ideologica e favoreg­ giamento dell'immigrazione clandesti­ na. La pesante condanna di primo grado aveva fatto discutere e su questa si esprime oggi il presidente del Tribunale Domenico Accurso. Ben­ ché Lucano abbia "realizzato l'enco­ miabile progetto inclusivo che si tra­ duceva nel cosiddetto Modello Riace, invidiato e preso ad esempio da tutto il mondo", quando si è “reso conto che gli importi elargiti dallo Stato

erano più che sufficienti, piuttosto che restituire ciò che veniva versato, ave­ va pensato di reinvestire in forma pri­ vata gran parte di quelle risorse". Per Accurso "nulla importa che l'ex sindaco sia stato trovato senza un euro in tasca, come orgogliosamente egli stesso si è vantato a più riprese, perché ove ci si fermasse a valutare questa condizione di mera apparenza, si rischierebbe di premiare la sua furbizia, travestita da falsa innocen­ za". Quanto alla mancata concessione del­ le attenuanti, quelle generiche e quel­ le chieste dalla difesa (per aver agito per motivi di particolare valore mora­ le o sociale), il giudice afferma anche che dal processo è emerso che "la finalità per cui egli operò per oltre un triennio non ebbe nulla a che vedere con la salvaguardia degli interessi dei migranti, della cui presenza tuttavia ebbe a servirsi astutamente, a mò di copertura delle sue azioni predatorie, solo allorquando furono resi noti i contenuti di questa indagine". Il processo, in definitiva, per il giudice "ha messo in luce meccanismi illeciti e perversi, fondati sulla cupidigia e sull'avidità, che ad un certo punto hanno cominciato a manifestarsi in modo prepotente in quei luoghi e si sono tradotti in forme di vero e pro­ prio 'arrembaggio' ai cospicui finan­ ziamenti che arrivavano".

IL COMMENTO DI MIMMO LUCANO «Non mi aspettavo complimenti ma neanche che il Tribunale mi condan­ nasse sulla base di cose non vere». Lo ha detto Mimmo Lucano com­ mentando le motivazioni della sen­ tenza di condanna a 13 anni e 2 me­ si di carcere. «Le risultanze del pro­ cesso – ha aggiunto – dimostrano al­ tro. È tutto molto strano. Dal pro­ cesso non si evince per nulla l’in­ teresse economico. Perché devo su­ bire quest’aggressione mediatica ba­ sata su accuse infondate? Si infanga ancora una volta la mia immagine ma io non voglio che la gente abbia dubbi su di me. Aspetto di consul­ tarmi con i miei avvocati per l’ap­ pello. Sono sicuro che dimostrerò la mia innocenza». Poi ha aggiunto: «Praticamente il Tri­ bunale mi condanna sulla base di dubbi e di falsità. Il colonnello della guardia di finanza che è stato inter­ rogato ha detto che non ho patri­ moni e che non era mia intenzione arricchirmi. Io non ho nulla. Mi do­ mando come mai in tanti anni di indagine gli investigatori non hanno mai trovato un euro nelle mie ta­ sche. Lo hanno detto anche in aula. Dov’è questo tesoro? Non potranno mai dimostrare che mi sono arric­ chito semplicemente perché la real­ tà è diversa ed è quella che io ho sempre raccontato». mercoledì 22 dicembre 2021/

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RUBRICHE

LOCAZIONE

a cura di

Mauro Trentini

avvocato

mail: trentini­legal@bluewin.ch

C

Il verbale di consegna

aro avvocato,

sono appena entrata in un nuovo appartamento e dopo pochi giorni ho riscontrato un difetto che non è stato riportato sul formulario che ho firmato in occasione della presa di possesso dei locali. Come mi devo comportare? Antonella Cara Signora Antonella, ogni qualvolta si entra o si lascia un appartamento il proprietario fa firma­ re un formulario o “verbale di conse­ gna”. Questo documento è importante e ne­ cessita sempre di un’attenta lettura da parte del nuovo inquilino. In esso, se ad esempio si entra in un appar­ tamento, soprattutto in quelli che sono stati precedentemente locati, si riassumono tutti i danni, “difetti" presenti nel medesimo. Generalmente non si tratta di “difetti” che rendono impossibile il vivere nel­ l’appartamento ma bensì di piccoli danni (si pensi ad esempio dei buchi nelle mura fatti per, magari, far passare un cavo da un locale all’altro, degli zoccolini rovinati o delle ammac­ cature di poco conto sul parquet. È quindi molto importante passare in rivista con chi ci consegna l’apparta­ mento tutti i difetti, anche quelli mi­ nimi, elencati sul verbale di con­ segna. Altrettanto importante è, se si costa­ tano altri difetti, rendere attento il proprietario, o chi per esso, ai me­ desimi e richiedere che se ne prenda debita nota sul verbale. Poiché è a volte impossibile rendersi 6

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conto di molti piccoli difetti che ap­ paiono solo quando si “vive l’appar­ tamento”, è bene, non appena si sco­ prono, segnalarli immediatamente al proprietario e chiedere che gli stessi vengano aggiunti al verbale di con­ segna. Questo per il semplice fatto che, all’uscita, se non indicati nel ver­ bale d’entrata, verranno posti a carico di chi lascia l’appartamento. L’appartamento deve, infatti, essere riconsegnato in perfetto stato e per lo meno, normale usura a parte, nello stesso stato in cui ci è stato con­ segnato. Strano ma vero, i proprietari al mo­ mento della consegna, trovano sem­ pre un difettuccio che se non segna­ lato inizialmente, dovrà essere ripa­ rato e quindi pagato dall’inquilino uscente. Un altro punto, a volte dolente, legato alla consegna, rispettivamente ricon­ segna di un appartamento sono le chiavi. Se sono state consegnate ad esempio 9 chiavi, all’uscita le chiavi devono essere 9 e non una di meno o una di più. È quindi imperativo che se il conto delle chiavi non combacia si scriva immediatamente anche per lettera raccomandata al proprietario o all’amministrazione, segnalando ciò

che manca. Con le chiavi sempre più performanti che esistono oggi legate magari ad un tipo di porta particolare (multilock, ecc..) la mancanza di una chiave alla fine della locazione può addirittura costringere non solo a cambiare la serratura (il costo non è indifferente) ma addirittura la porta. A costo di risultare “pedante” ribadi­ sco il concetto di portare la massima attenzione al verbale di entrata e di non avere remora alcuna a segnalare ulteriori difetti dell’ente locato. Il vo­ stro borsello alla fine della locazione ve ne sarà grato. Vero è che molti di questi danni pos­ sono essere presi a carico dall’assi­ curazione responsabilità civile che è un bene possedere. Assicurazione che interviene, ogniqualvolta viene causa­ to un danno ad una terza persona (il proprietario dell’appartamento è una terza persona!!!). Altrettanto vero è anche che questo tipo di assicurazione fa pagare una franchigia a chi chiede che un danno sia riparato ad una terza persona. Carissimi lettori de l’Eco, tantissimi auguri a tutti quanti per un sereno Natale con i vostri cari ed un 2022 ricco di gioia e salute. Buona settimana a tutti.


RUBRICHE

DALLE VECCHIE BUFALE ALLE MODERNE FAKE NEWS

a cura di

Dino Nardi

rubrica di politica e informazione sociale

mail: nardi.dino@bluewin.ch

T

utti coloro che hanno una certa età si ricorderanno ancora i commenti positivi che venivano fatti, anche in famiglie orientate politica­ mente nel centrosinistra, a proposito di Mussolini e del fascismo. Come, per esempio, quello – diciamo – più equilibrato di molti altri che “Mus­ solini ha fatto anche cose buone”. Un commento utile per annacquare o, ancora meglio, sottacere, le tante nefandezze delle quali nessuno pote­ va disconoscere al fascismo come: la costrizione a forza di manganellate a “ubriacarsi” con olio di ricino o il confino in isolette sperdute del me­ diterraneo per gli avversari politici e, financo, l’assassinio degli antifa­ scisti ritenuti più pericolosi per il regime; la sostituzione delle esistenti organizzazioni sindacali con i soli sin­ dacati fascisti ed il divieto di sciopero; la persecuzione degli ebrei con l’approvazione delle leggi raz­ ziali per non essere da meno del nazismo; l’aver portato l’Italia in una guerra ­ a fianco dell’alleato tedesco ­ in cui nei vari fronti, in prigionia e sotto i bombardamenti perirono ol­ tre duecentomila italiani. Tutte nefandezze che, per molti, era meglio non ricordare e rispolverare, invece, le così dette “cose buone” fatte da Mussolini, secondo la pro­ paganda del regime fascista, tipo: l’introduzione della pensione per i lavoratori e della tredicesima mensilità, …i treni che arrivavano in orario, …una casa a tutti gli italiani, …costruito la prima autostrada, …la bonifica dell’Agro Pontino, tanto per citarne alcune.

Ebbene “queste cose buone” ascolta­ te da molti di noi – a viva voce ­ in fa­ miglia oppure al bar fin da ragazzi non erano altro che bufale o mezze bufale poi diventate, in tempi moderni, grazie ad internet ed ai social, delle “fake news” diffuse a bizzeffe dai nostalgici del fascismo e dai novelli mili­ tanti della Destra. Ma bufale o fake news il risultato non cambia, infatti – premesso che il regi­ me fascista ha governato l’Italia dal 1922 sino alla fine della Seconda guerra mondiale ­ la realtà, come rac­ contano gli storici, è che: il primo embrione di sistema pensionistico in Italia venne introdotto nel 1898 con la Cassa Nazionale di Previdenza per Invalidità e Vecchiaia, mentre la Tre­ dicesima mensilità è arrivata solo nel 1960, cosa diversa dal premio an­ nuale di una mensilità introdotta nel Ventennio a beneficio unicamente del­ la classe impiegatizia industriale; i treni ora come allora non erano sem­ pre puntuali, anzi, solo che nel Ven­ tennio il popolo non ne era a cono­ scenza a causa della censura che non permetteva di divulgare certe notizie ritenute dannose per il regime; la

legge sulle case popolari (un’antici­ pazione delle così dette “Case Fan­ fani” degli anni ’50) è datata 1903 quindi ben prima dell’arrivo del fa­ scismo; la prima strada per veicoli a motore da Milano a Como vide la luce con l’inizio del Ventennio ma era già stata programmata un anno prima dell’avvento al potere del fascismo; la stessa bonifica dell’Agro Pontino che, nella propaganda mussoliniana, dove­ va riguardare ben otto milioni di ettari di terra, alla fine si ridusse – pur con grande dispendio di denaro – a solo quattro milioni di ettari ma di questi, si racconta, che solo un paio di mi­ lioni erano stati completati o, in gran parte, bonificati e non tutti da Mus­ solini ma anche dai precedenti go­ verni. Vecchie bufale, o moderne “fake news” che siano, diffuse e rilan­ ciate periodicamente sui social con un clic a beneficio dei tanti creduloni in circolazione che, pur­ troppo, si riproducono moltiplicandosi in continuazione come stanno anche a dimostrare i sempre più numerosi commenti su Facebook e Twitter ai post/comunicati ufficiali del Comune pisano (inesistente!) di Bugliano! mercoledì 22 dicembre 2021/

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ATTUALITÀ/Storia

a cura di Giovanni Longu

IMMIGRAZIONE ITALIANA 1970­1990

66. La seconda generazione e la scelta professionale (3)

L'

articolo precedente ha eviden­ ziato l’impegno della Svizzera e dell’Italia a facilitare l’integrazione dei cittadini italiani immigrati e dei lo­ ro figli (seconda generazione) attra­ verso gli strumenti della formazione scolastica generale e della formazio­ ne tecnico­professionale. Poiché per costatarne l’effettiva riuscita su vasta scala si dovettero attendere gli anni Novanta, è lecito chiedersi il perché di una così lunga attesa. Oltre alle ra­ gioni già preconizzate dalla dele­ gazione svizzera nel 1972 nel corso di una riunione della Commissione mi­ sta italo­svizzera prevista dall’Accordo del 1964 (cfr. articolo precedente), negli anni Settanta e Ottanta ce n’era­ no evidentemente anche altre, che meritano alcune considerazioni che saranno sviluppate in questo e nei prossimi articoli. Partenza svantaggiata per gli stranieri Una delle ragioni più importanti della lunga attesa è stata sicuramente il di­ verso punto di partenza tra svizzeri e stranieri al momento di iniziare la formazione professionale. Mentre per la maggioranza dei primi l’apprendi­ stato (o, più raramente, la prosecu­ zione della formazione scolastica in un liceo) rappresentava lo sbocco «normale» della scolarità obbligatoria, per gran parte degli adolescenti stra­ nieri era l’imbocco di una strada sconosciuta e dall’esito incerto, tant’è che pochi la imboccavano. Del resto, per molti immigrati italiani il concetto stesso di «formazione pro­ fessionale» era molto vago. Non si co­ nosceva la procedura per attivare un contratto di apprendistato, non si comprendeva perché l’apprendimento di un mestiere richiedesse tre­quattro anni di teoria e di pratica, non si sa­ peva valutare quanto valesse una qualifica professionale rispetto a un titolo di studio a parità di anni di formazione, spesso non si compren­ deva perché un lavoratore qualificato dovesse guadagnare più di uno senza qualifica anche se molto bravo, non si conoscevano le possibili specializza­ zioni successive, ecc. 8

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Per quanto si possa e persino si deb­ ba ritenere logica e coerente la poli­ tica seguita dal Consiglio federale e condivisa dalle autorità italiane sulla integrazione della seconda genera­ zione, non si può dimenticare che in gran parte della collettività italiana degli anni Settanta mancava l’inte­ resse. Probabilmente nessun immi­ grato era venuto in Svizzera per sta­ bilirvisi e addirittura mettere al mon­ do figli che avrebbero potuto consi­ derare questo Paese come la loro patria. Secondo numerose inchieste, quasi tutti gli immigrati del secondo dopoguerra si ritenevano e si com­ portavano come italiani provvisoria­ mente all’estero. Perché dunque inve­ stire tanto tempo e denaro per im­ parare un mestiere da esercitare in Svizzera, senza sapere se eventual­ mente sarebbe stato possibile eser­ citarlo anche in Italia? Campo di scelta limitato Sicuramente anche a qualche sviz­ zero la scelta del mestiere da impa­ rare deve aver posto qualche pro­ blema, ma mentre gli svizzeri erano generalmente ben supportati dalla famiglia e dal servizio di orientamen­ to professionale ufficiale, gli stranieri ne erano in gran parte privi. Quanto agli orientatori professionali, bisogna dire che non erano stati preparati per consigliare adeguatamente giovani stranieri con problematiche particolari di tipo scolastico e psicologico. Spes­ so non riuscivano a superare la corre­ lazione tra prestazioni scolastiche e reali possibilità di apprendimento e di

riuscita dei richiedenti, anche se mol­ to motivati, per cui questi venivano spesso indirizzati su professioni non desiderate ad esigenze medio­basse. Va aggiunto che gli immigrati italiani allora erano concentrati in pochissimi rami economici (metalmeccanica, co­ struzioni, turismo e ristorazione, com­ mercio, riparazione autoveicoli e po­ chi altri) per cui non avevano una vi­ sione sufficientemente ampia del mercato del lavoro globale per pro­ spettare ai loro figli professioni anche in altri rami. Così, mentre per i gio­ vani svizzeri l’offerta era molto am­ pia, per i giovani italiani era alquanto ristretta. Se le preferenze degli sviz­ zeri si concentravano su una ventina di professioni, per gli italiani la scelta era limitata a meno della metà e concerneva per lo più, ad eccezione di alcune professioni (per es. meccanica e automeccanica), mestieri il cui ap­ prendistato durava meno di 4 anni con livelli di qualifica medio­bassi (per es. muratore, installatore d’im­ pianti sanitari, parrucchiere, venditore, cuoco, servizi domestici e di cura). Si può inoltre osservare che alcune scelte degli italiani venivano fatte in funzione della possibilità di esercitare la professione in modo autonomo e, soprattutto negli anni Settanta e Ottanta, si limitavano praticamente a due campi l’edilizia (per diventare im­ bianchini, piastrellisti, gessisti, ecc.) e l’automeccanica (per poter un domani avviare un’attività autonoma in un proprio garage). (Segue) BUON NATALE !


RUBRICHE

a cura di

Stefania Calzà Santoni

Agrifoglio (Ilex aquifolium)

IL RITORNO ALLA NATURA

L'

agrifoglio, Ilex aquifolium, è un arbusto sempreverde apparte­ nente alla famiglia delle Aquifolia­ ceae che raggiunge anche i 20 metri di altezza. Originario del Regno Unito e dell’Europa centrale, presenta foglie appuntite e lucenti, tra le quali spic­ cano bacche rosse e tondeggianti, ben note come decorazioni natalizie. Albero sacro per gli antichi druidi con­ siderato la pianta regina dei mesi in­ vernali, l’agrifoglio rappresenta un simbolo importante della tradizione celtica. Analogamente, gli estratti er­ boristici dell’agrifoglio aiutano a supe­ rare la stagione fredda rimanendo in salute. L'agrifoglio è caratterizzato da una crescita lenta e da una notevole lon­ gevità, infatti è in grado di soprav­ vivere per oltre 300 anni. La pianta si sviluppa facendo sì che nella parte bassa le foglie siano più pungenti rispetto a quelle in alto in modo da potersi proteggere dagli attacchi degli animali. Le foglie sono sempreverdi alterne, coriacee, brevemente piccio­ late, dentate e spinose al margine e di un colore verde scuro brillante. COME SI UTILIZZA Al giorno d’oggi per gli scopi fitote­ rapici vengono usate solo le foglie, le radici e la corteccia. La corteccia si può raccogliere tutto l’anno, mentre le radici vanno prelevate in autunno. Le foglie vanno raccolte nel tempo balsamico prima che avvenga la fio­ ritura, in aprile e in maggio. Foglie e corteccia si fanno seccare in un luogo asciutto e possibilmente buio e poi le si conservano in sacchetti di tela o in quelli di carta da pane. Anche se alcuni vecchi libri di erbo­ risteria consigliavano l’impiego delle bacche in caso di stipsi, se ne deve assolutamente evitare l’uso, in quan­ to si è appurato che sono molto tos­

CURIOSITÀ

L’agrifoglio era la pianta sacra di Saturno e veniva usato durante i Saturnali per rendere onore al dio. I romani infatti erano soliti fare delle ghirlande di agrifoglio per decorare le statue di Saturno. Secoli dopo, in dicembre i primi cristiani iniziarono a celebrare la nascita di Gesù. Iniziarono così ad usare questa pianta come decorazione per il periodo di Natale.

siche e provocano dolori intestinali e crampi. Se ingerite in grande quantità possono mettere a repentaglio la vita di una persona adulta. Lasciamo alle bacche rosse, quindi, la funzione di addobbo natalizio per la gioia dei no­ stri occhi e disponiamole…...non alla portata dei bambini!

alimentare a 70 gradi in un vaso di vetro scuro; lasciate riposare in un luogo caldo per 10 giorni poi filtrate e riponete la tintura in una bottiglietta, sempre di vetro scuro, chiuso ermeti­ camente con il tappo. In presenza di febbre si devono assumere 20 gocce disciolte nell’acqua fredda 2 volte al giorno. PROPRIETÀ Tannini e pectine conferiscono a tisa­ ne e decotti un tipico gusto dolce e marcato e un’azione tonificante simi­ le a quella della caffeina: non è un caso se il Mate del Sudamerica viene fatto con le foglie di piante della stessa famiglia dell’agrifoglio.

Azione febbrifuga, espettorante e tonificante: grazie al contenuto di ilicina, svolge un’azione espettorante, agevola la respirazione e abbassa la febbre in caso di tosse, raffreddore e stati influenzali. La corteccia sotto for­ ma di decotto è un rimedio naturale e ideale contro l'influenza e stati febbri­ Tisana di foglie: si mettono 3 gram­ li. La Cattedrale mi di foglie di agrifoglio in 100 milli­ litri di acqua naturale in un pentolino Azione tonico­stimolante: molti so­ sul fuoco, si porta ad ebollizione e si stengono che le foglie possano essere fa sobbollire per 5 minuti; poi si filtra utilizzate anche come sostituto del tè, e si lascia intiepidire per qualche mi­ proprio come lo yerba mate. Anche se nuto prima di assumerla. in quantità minori rispetto al tè, Decotto di corteccia: ha proprietà infatti, nell’agrifoglio vi è una consi­ curative simili a quelle contenute nel­ stente presenza di sostanze stimo­ le foglie, si usa in caso di febbre e di­ lanti, come la caffeina e la teobro­ sturbi dell’apparato respiratorio: si mina. procede come sopra, ma si fanno bol­ lire per 3 minuti 4 grammi di cor­ Azione diuretica: la radice dell’agri­ teccia. foglio, in decotto, è un ottimo diu­ Decotto di radici: consigliato come retico che si rivela utile in caso di diuretico e depurativo, ma io non ne ritenzione idrica, gonfiore addominale ho esperienza e preferisco assumere e tutti gli inestetismi che derivano da il decotto di equiseto (coda cavallina) tali disturbi. e di altre piante medicinali di cui so­ Azione antireumatica ed antiar­ no maggiormente esperta. tritica: l’agrifoglio è molto consigliato Tintura madre di corteccia: met­ anche contro i dolori articolari, mu­ tete a macerare al buio 20 grammi di scolari e delle ossa, date le sue doti corteccia con 100 millilitri di alcool antireumatiche. mercoledì 22 dicembre 2021/

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CULTURA/Arte

a cura di Andrea Pagnacco pittore

FRANCISCO GOYA

I due volti del grande maestro

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accapricciante, si racca­ pricciante è il termine più che appropriato per certi dipin­ ti, disegni e soprattutto favolose incisioni dell'indiscutibile mae­ stro iberico del passato Fran­ cisco de Goya y Lucientes, nato nel 1746 a Fuendetodos e mancato a Bordeaux, Francia nel 1828.

Bekleidete Maya. ©Photographic Archive, Museo Nacional del Prado, Madrid

Sin da giovane ho sempre am­ mirato la genialità e i vari con­ tenuti dell'impegno sociale di questo vate dei più insigni del­ l'arte spagnola di tutti i tempi. È stato, perciò, un cosiddetto dono dal cielo poter usufruire e quindi ammirare la rassegna a suo nome nelle ampie sale del­ la Fondation Beyeler di Riehen/ Basilea. Una mostra di ampio respiro, divisa in molte sale di questi spazi prestigiosi.

Goya, nella sua luminosa carriera è stato con il suo splendido mestiere da un lato il pittore di corte con il compito di ritrarre metodicamente la famiglia reale con tutte le sue sfumature e inoltre rendere su commissione “immortali” tanti personaggi di alto rango muniti con tanto di insegne nobiliari presenti in quei tempi a Madrid e nei suo vasti dintorni. Ma vi è stata un'altra faccia della medaglia del fare arte di Francisco che per forza di cose si è opposto ardi­ tamente alla prima faccia e cioè il suo costante, coraggioso interesse rivolto alle classi disagiate e derelitte. I suoi incisivi disegni e le splendide incisioni sulla misera realtà di quei tempi ne sono una dram­ matica testimonianza. E poi il maestro spagnolo ha trascorso una parte della sua esistenza nell'epoca molto feroce e tumultuosa della Guerra d'indipendenza spagnola con l'occupazione napo­ leonica della Spagna di cui Goya, con il suo notevole talento, ne ha illustrato i vari momenti e le tragiche gesta.

Hexensabbat. Fundación Lázaro Galdiano, Madrid

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Un'ultima osservazione sull'insieme delle opere di questo maestro la dedico ai suoi chiari e scuri che più che chiari sono scuri con tutte le loro conseguenze. Giusto, le conseguenze di un artista dalle superlative capacità visionarie dove l'orrore è salito più volte in cattedra. Vedi, tanto per fare un truce esempio, il suo spaventoso cannibale e altre strazianti mostruosità.


ATTUALITÀ/Società

a cura a cura di di Graziella Graziella Putrino Putrino

NO TIME TO DIE, O: AUGURI DI BUON NATALE Care lettrici e cari lettori, James Bond, 22 anni fa, nel film "Il mondo non basta", giocando sul dop­ pio senso del nome della bond girl Christmas, dice: "Credevo che Natale venisse una volta l’anno". Quest’anno, come strenna di Natale, Bond ci propone un Natale a Matera. E qui, sul serio, non abbiamo "tempo per morire" (=no time to die, titolo originale dell’ultimo 007, James Bond). Matera, la città dei Sassi, ha ospitato per poco più di un mese nel set­ tembre del 2019 le riprese del film, la cui uscita era originariamente pre­ vista nella primavera 2020, ma è sta­ ta condizionata e di fatto rinviata a causa del Covid. Finalmente è in tutte quante le sale cinematografiche. Per la città dei Sassi rappresenta un felice impatto mediatico. E James Bond continua ad essere un vero e proprio colosso delle produzioni cine­ matografiche di questi anni. Nel celeberrimo "Cristo si è fermato a Eboli", pubblicato nel 1945, lo scritto­ re Carlo Levi fu il primo a denunciare la situazione di Matera, dove povertà, arretratezza e mancanza delle più ele­ mentari norme igieniche caratteriz­ zavano la vita degli abitanti dei Sassi. La storia di Matera è molto partico­ lare, perché è una città con una ca­ ratteristica unica al mondo. É uno dei

pochi centri urbani, dove l’uomo è stato sempre presente durante la sua storia millenaria. È una storia fatta di declini e rinascite. Nell’immediato dopoguerra, nei Sassi di Matera, la comunità viveva in con­ dizioni molto difficili, con un altissimo tasso di mortalità infantile. Ragione che portò lo Stato Italiano a definire Matera una "vergogna nazionale" e ad emanare una legge che obbligò gran parte dei cittadini ad abban­ donare i Sassi per trasferirsi in quar­ tieri recentemente costruiti alla peri­ feria della città. Poi il Grande riscatto di Matera e dei suoi abitanti: nel 2019, per dodici mesi, Matera, viene proclamata, Capitale Europea della Cultura. Per poter vincere il titolo di "capitale europea della cultura", Matera ha pre­ so parte a un bando nazionale a cui hanno partecipato 21 città. A vincere non è stata la città più bella. Né la più antica. Ma, la città che ha saputo presentare la sua idea di cambia­ mento. Di rinascita. Di coinvolgimento dei propri abitanti. No Time To Die, sembra voler far pas­ sare un messaggio etico. Morale. Sto­ rico. E ciò può sintetizzarsi in una fra­ se pronunciata da un personaggio al­ l’inizio del film: "Il passato non è morto". L’intero film, infatti, appare pervaso

più da emozioni e pensieri legati al passato che non al futuro, quasi fosse un malinconico viaggio nei misteriosi territori della nostalgia e del desiderio di amare. Certamente non mancano l’action esplosiva, l’irresistibile British humor, i vertiginosi viaggi in maestosi paesag­ gi. Qui, Matera, non solo è una padro­ na di casa di innata e storica bellezza, ma se ne esce lasciando al pubblico la nostalgia di andarci. ­ In definitiva, James Bond, che vive nel suo tempo fuori­dal­Tempo cosmico, ha trovato nel corpo di Daniel Craig e nelle trame messe in scena dai registi Martin Campbell e soprattutto da Sam Mendes, un eroe umano, pen­ sante, fragile e fallible. Quasi più de­ voto all’anti­eroismo che al successo. Con No Time To Die si assiste alla quintessenza di questo nuovo Bond, più devoto agli alti valori che alle fa­ cili scappatelle dopo un “Martini agi­ tato, non shakerato”. L‘otto dicembre 2021 a Matera, da Gerusalemme di Mel Gibson, dopo No time to die con Bond, si è ripresa la sua identità. Nella centralissima Piaz­ za Vittorio Veneto, il Matera Christmas Village con i Mercatini di Natale of­ frono i prodotti tipici e tradizionali, artigianato natalizio, oggettistica, idee regalo e naturalmente vin brulé e ca­ stagne. In programma anche la Casa di Babbo Natale, Lego Story, Artisti di Strada, Teatro di Burattini, Zampogne, Concerti e Canti Natalizi. Ritorna anche il Presepe vivente. Fino al 9 gennaio 2022. "Hope for the Future", speranza per il futuro, è questo il Motto del Santo Natale. Rinascere dai sassi. Trovare in essi un punto di appoggio solido. Una metafora di vita. E quindi: non abbat­ tiamoci. Non c’è tempo per morire. Cerchiamo di vivere con affetto. Con serenità e reciproco rispetto. A chi mi legge: Buon Natale! mercoledì 22 dicembre 2021/

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MOTORI E MOBILITÀ

a cura di Graziano Guerra

CITROEN C4 SPAZIOSA E VERSATILE L

a silhouette a forma rialzata è molto espressiva. La linea unica del tetto e il lunotto inclinato ne sottolineano le qualità aerodinamiche. La nuova firma luminosa LED a forma di V e lo spoiler posteriore sono veri e propri “acchiappa­sguardi”. L’interno presenta materiali caldi e di alta qualità per un senso di benessere a bordo. Le sospensioni e i sedili “Advanced Comfort” assicurano un eccellente comfort di guida. La gamma Citroën Advanced Comfort si è arricchita di un'innovazione unica per il passeggero anteriore: lo Smart Pad Support, un supporto a scomparsa che permette di utilizzare comodamente il tablet durante la

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guida e di riporlo facilmente dopo. C4 si distingue per lo spazio generoso, quello posteriore per le ginocchia è ai vertici della categoria, grande la capacità di carico. Le grandi vetrate e il tetto apribile (opzione) elettrico lasciano entrare molta luce. Fino a 20 sistemi di assistenza alla guida supportano il conducente garantendo sicurezza e compostezza. Oltre all'Head­Up Display, che proietta importanti informazioni di guida nel campo visivo del conducente, e il sistema senza chiavi, la nuova berlina compatta dispone di: Mantenimento corsia, allerta collisione anteriore con assistenza attiva alla frenata d'emergenza, riconoscimento segnali

Per un'apparizione unica fra le berline compatte e ad alto grado di personalizzazione stradali, avviso di fatica e controllo stabilità del rimorchio. L’allerta traffico trasversale posteriore a 360° facilita le manovre di parcheggio e avverte il conducente della presenza di ostacoli. L’assistenza alla guida in autostrada consente una guida semi­ autonoma di livello 2. Il veicolo controlla automaticamente la velocità, monitora e mantiene la corsia. Il conducente tiene le mani sul volante, e può riprendere il controllo in qualsiasi momento. La connettività è all'avanguardia, dal funzionamento intuitivo. Si può accedere ai parametri del veicolo, alle funzioni multimediali, al telefono collegato, al controllo del clima e alla navigazione, tramite il touchscreen da 10”. In alternativa, tramite controllo vocale. La C4 in test con motore diesel da 130 CV, cambio automatico a 8 rapporti (BlueHDi 130 S&S EAT8), si è mossa silenziosa, è in listino da CHF 39'200 nell’allestimento Shine Pack, (da CHF 35'900 allestimento Shine). Citroën C4 È disponibile anche con motori a benzina e completamente elettrica.


SPORT

CHAMPIONS LEAGUE 2021/22

a cura di Graziano Guerra

Agli ottavi la Juve ha pescato il Villareal, l’Inter il Liverpool di Klopp. Supersfida tra il Paris Saint Germain e il Real Madrid di Ancellotti e tra il Manchester United di Ronaldo e l’Atletico Madrid

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Gli ottavi di finale della Champions League

opo il sorteggio avvenuto in Svizzera, a Sion lunedì 13 dicembre, si conoscono le squadre avversarie delle italiane agli ottavi di finale di Champions League. Sorteggio che si è dovuto ripetere per un errore “tecnico”. Dopo una prima estrazione a sorte valutata “benevola”, Juventus e Inter si sono trovate avversarie di squadre ritenute più forti, rispettivamente Vil­ lareal e Liverpool. La regola dice che le squadre teste di serie, cioè le vincitrici del girone giocheranno la partita di andata in trasferta mentre il ritorno in casa. Gli incontri di andata si giocheranno il 15, 16, 22 e 23 febbraio, quelli di ritorno l’8, 9, 15 e 16 marzo 2022. Da questa edizione non varrà più la regola del doppio valore dei gol in trasferta e se nel doppio confronto il risultato sarà di parità per numero di gol rea­ lizzati in casa e fuori, le squadre andranno ai supplementari. Se il risultato dopo i 30 minuti di supplementari sarà ancora di pareggio, le squa­ dre andranno ai rigori.

Salisburgo – Bayern Monaco Sporting Lisbona – Manchester City Benfica – Ajax Chelsea – Lille Atletico Madrid – Manchester United Villareal – Juventus Inter – Liverpool Paris Saint Germain –Real Madrid. Il 67° torneo della massima competizione europea per club ­ il 30° da quando è stato ribattezzato UEFA Champions League ­ è iniziato il 22 giugno 2022 e si concluderà il 28 maggio 2022.

Europa League

Sorteggio duro per le italiane Barcellona – Napoli, Porto – Lazio e Atalanta – Olimpiakos gli accoppiamenti previsti per i playoff di Europa League, in programma il 17 febbraio con le partite di andata e il 24 con quelle di ritorno. È stato poco felice il sorteggio dei playoff per le tre italiane in corsa. Il Napoli di Spalletti affronterà il Barcellona, prima al Camp Nou e al Diego Armando Maradona nella partita di ritorno. La Lazio guidata da Sarri incontrerà il Porto, andata in Portogallo, mentre l’Atalanta di Gasperini, all’andata sfiderà in casa i greci dell’Olimpiakos. Altre partite di playoff: Siviglia – Dinamo Zagabria, Lipsia – Real­Sociedad, Zenit San Pietroburgo – Betis, Borussia Dortmund – Rangers, Sherif – Braga. mercoledì 22 dicembre 2021/

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CULTURA/Cucina

CALAMARI RIPIENI DI MELANZANE, PATATE E RICOTTA

Ingredienti per 8 persone 450 g melanzana tonda 300 g patate 50 g ricotta salata 10 calamari 1 bustina di zafferano 1 ciuffo di finocchietto maggiorana origano vino bianco secco olio extravergine di oliva sale pepe

Lessate le patate in acqua bollente per circa 35 minuti. Eviscerate i calamari; eliminate la penna interna e gli occhi e sciacquateli bene. Separate i ciuffi e sminuzzateli con un coltello. Tagliate la melanzana a cubetti e rosolateli in una padella antiaderente ben calda con un filo di olio, insieme ai ciuffi tritati. Salate e cuocete per circa 10­12 minuti. Pelate le patate e schiacciatele in una ciotola; aggiungete qualche fogliolina di maggiorana e di origano, le melanzane coi ciuffi, la ricotta salata grattugiata e mescolate. Insa­ porite con sale e pepe. Riempite i sacchi dei calamari con il composto preparato e chiudeteli con uno stecchino. Rosolateli in una padella antiaderente con un filo di olio e un pizzico di sale, a fuoco alto, facendoli colorire su tutta la super­ficie, in circa 5 minuti. Eliminate l’olio in eccesso e versate nella padella 200 g di vino bianco, nel quale avrete sciolto lo zafferano. Aggiungete un ciuffo di finocchietto e fate insaporire per 2 minuti, quindi filtrate e accompagnate i calamari con questo sughetto, decorando con ciuffi di finocchietto.

FRITTELLE DI CAVOLFIORE CON CREMA AL PECORINO Ingredienti per ca. 15 frittelle 200 gr di cavolfiore 1 uovo 160 gr di farina 160 ml di acqua frizzante sale q.b. olio di semi q.b. Per la salsa al pecorino 125 ml di panna da cucina 80 gr di pecorino stagionato pepe q.b. Lessate il cavolfiore, tagliato a piccoli ciuffetti, in abbondante acqua salata. Scolate e lasciate raffreddare. Prepariamo la pastella: sbattete l’uovo, aggiungente l’acqua frizzante, la farina setacciata e un pizzico di sale. Amalgamate fino ad avere un composto omogeneo. Unite il cavolfiore e continuate ad amalgamare, dovrà essere interamente ricoperto di pastella. Con l’aiuto di un cucchiaio immergete il composto in abbondate 14

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olio caldo e figgete. Avrete delle frittelle croccanti fuori e morbide all’interno. Per la crema al pecorino, procedete grattugiando il pecorino. Ponete la panna all’interno di un pentolino e scaldatela a fuoco basso. Spegnete il fornello, unite il pecorino e una grattata di pepe. Mescolate accuratamente e portate in tavola: frittelle calde e crema al pecorino!

TORTA STELLA DI NATALE

3 uova 200 g zucchero 100 ml olio di semi 100 ml latte 200 g farina 00 16 g lievito vanigliato 3 mele gialle 50 g noci sgusciate cannella in polvere q.b.

iniziate separando i tuorli dagli al­ bumi. Montate a neve gli albumi. Successivamente incorporate i tuor­ li con lo zucchero e lavorateli con le fruste elettriche fino a quando non avrete ottenuto un composto omo­ geneo. Aggiungete il latte, l’olio e amal­ gamate delicatamente. Setacciate la farina, il lievito e incorporateli all’impasto insieme a qualche cuc­ chiaio di albume montato a neve. Una volta che avrete unito tutti gli ingredienti al composto lasciate riposare per qualche minuto. Lavate le mele, privatele della buc­ cia esterna e tagliatele a fette gros­ solane. Prendete uno stampo a forma di stella (da circa 25 cm), imburratelo e posizionate all’inter­ no le mele, una accanto all’altra. Aggiungete le noci tritate e la pol­ vere di cannella. Versate l’impasto e distribuitelo sullo stampo. Preriscaldate il forno a 180° e infornate per circa 30/35 minuti. Se avete qualche dubbio fate la prova stecchino e poi sfornate. Capovolgete lo stampo sopra un vassoio da portata e lasciate raffreddare. Poco prima di servire la vostra torta Stella di Natale potete aggiungere una leggera spolverata di zucchero a velo e polvere cannella.


CULTURA/Cinema

7 DONNE E UN MISTERO

a cura della

Redazione

7 donne e un mistero è il remake, con parecchie modifiche e vent'anni dopo, di Otto donne e un mistero di François Ozon, ed è diretto e cosceneggiato (con Lisa Nur Sultan) da Alessandro Genovesi.

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ui si trovano appunto sette donne alla vigilia di Natale. Insieme a loro un solo uomo di nome Marcello, ma è come se non ci fosse, avendo un coltello da caccia piantato nella schiena. Chi sarà l'assassina in questa famiglia allargata? C'è Rachele, la nonna ricca e avara (una straordinaria Ornella Vanoni); sua figlia Margherita (Margherita Buy), svanita, e non troppo fedele, con le due sue figlie, Caterina (Benedetta Porcaroli), la più piccola, e Susanna (Diana Del Bufalo), la più grande e inquieta. E ancora tra i protagonisti del film l'altra figlia di Rachele, Agostina (Sabrina Impacciatore), bruttina e single; l'amante segreta di Marcello (Micaela Ramazzotti) e, infine, la perspicace cameriera (Luisa Ranieri). Queste sette magnifiche donne si ritrovano, nelle circa due ore del film, tra mille sospetti, alleanze, rivelazioni, segreti svelati e da svelare, ma anche in una guerra tutta al femminile. Una guerra da esorcizzare, come fa appunto la Buy a fine film, quando rivolgendosi alla figlia più piccola dice: "Donne, basta farci la guerra, unite siamo imbattibili". "Volevo fare film divertente per Natale, meno cupo di quello francese,

per esorcizzare gli anni difficili che stiamo vivendo" dice il regista Alessandro Genovesi. "Per me era importante che venisse fuori, rispetto all'originale, l'aspetto giallo. Poi ovviamente manca un personaggio, la

seconda cameriera, e non c'è più tutta la parte musicale che era un'idea di Ozon". 7 DONNE E UN MISTERO è un film non solo tutto al femminile, ma anche femminista? Per Sabrina Impacciatore sicuramente sì: "Dopo il #MeToo è cambiata molta la situazione specie negli Stati Uniti. Questo film celebra il femminile, è un film politico, il nostro piccolo messaggio di solidarietà femminile". Dice invece la giovanissima Porcaroli: "Il nostro è un femminismo diverso, c'è maggiore partecipazione, maggiore consapevolezza. Siamo una generazione più attenta al Green, io se butto una sigaretta per strada mi sento male". Pareri diversi anche per quanto riguarda il desiderio di vendetta da cui tutte e sette le donne sono animate in maniera diversa. "Non sono capace di rancore, quindi non conosco la vendetta" dice subito l'Impacciatore. "Il film secondo me non parla di vendetta, ma di scoprire gli altarini delle altre" dice Luisa Ranieri. "Io vendicativa? Lo sarei solo per quattro secondi ­ sottolinea con ironia Margherita Buy ­ . Chi mi ha fatto del male poi alla fine torna e io aspetto sul fiume che passi".

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COMUNICATI/EVENTI

Coronavisrus: provvedimenti dal 20 dicembre Negli spazi interni di risto­ ranti, di strutture culturali, sportive e per il tempo libe­ ro e alle manifestazioni al chiuso avranno accesso uni­ camente le persone vacci­ nate o guarite (regola"2G"). Quale ulteriore protezione, in tutti questi luoghi, sarà obbligatorio portare la ma­ scherina e si potranno con­ sumare cibi e bevande solo rimanendo seduti. Per quan­ to riguarda invece gli incon­ tri privati, se è presente una persona non vaccinata o guarita che ha più di 16 an­ ni, questi saranno limitati a dieci persone inclusi i bam­ bini. Se tutte le persone so­ pra i 16 anni sono vacci­ nate o guarite, il limite per gli incontri al chiuso sarà di 30 persone.

Coronavisrus: regole per l'entrata in Svizzera dal 20 dicembre

Oltre ai test PCR, eseguiti al massimo 72 ore prima, sa­ ranno accettati anche i test antigenici rapidi ese­ guiti non oltre 24 ore prima. L’obbligo di un secondo test a cui sottoporsi dai 4 ai 7 giorni dopo l’arrivo in Sviz­ zera non si applicherà più a chi è vaccinato o guarito. Il Consiglio federale ha inoltre deciso che i costi di deter­ minati test anti­COVID­19 necessari al rilascio del cer­ tificato saranno nuovamen­ te a carico della Confedera­ zione. Non saranno invece rimborsati i test autodiagno­ stici, i test PCR individuali e i test anticorpali. 44

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COMUNICATI/EVENTI

Tanti auguri ai miei amatissimi nipoti Nonna Marianna

Care lettrici, cari lettori, il prossimo numero de L'ECO arriverà a casa vostra mercoledì 5 gennaio 2022. Auguri di cuore di Buon Natale e sereno anno nuovo.

(FM97,5), DAB+ TUTTE LE DOMENICHE DALLE 7 ALLE 12

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TEMPO LIBERO

CRUCIVERBA

L'oroscopo della settimana dal 22 al 5 gennaio 2022

Pensate sempre al passato o al ARIETE Dovrete vivere di pelle e di cuore. Supererete i malintesi che potrebbero ARIETE In questi giorni troverete un nascere po’ di futuro. Rilassatevi sia nella che sull’ambiente di amore lavoro, difficoltà nel coppia confrontarvi con gli altri. In puntando sulla schiettezza e sulla trasparenza. siete sinceri nel lavoro impegnatevi. Giorno infortunato 13 settembre TORO Avete trovato il vostro centro, Pensate sempre al passato o al futuro. quell’armonia che trasforma gli esseri umani in TORO Non dovete farvi sfuggire un’occasione Rilassatevi esseri luce, in grado altri e che può di cambiarmi la vita. di A attrarre cogliete gli l’attimo soprattutto la buona sorte. Il cielo vi protegge e fuggente. In amore stasi. Nel lavoro e nuove dalla prossima settimana ancora di più. opportunità. Giorno fortunato 8 settembre. GEMELLI Mettete il vostro ego in secondo piano GEMELLI per dell’universo voi è stato faticoso: e affidate Agosto all’Amore la cura delle spiragli luce a partire dal 2 settembre e arriva per nostre di vite. Ciò che auguriamo agli altri, tutto ottobre. In amore siete pronti al passo moltiplicato nelle nostre vite. importante. Nel lavoro collaborate. Giorno fortunato 2 settembre. CANCRO Il consiglio è quello di seguire la corrente, di sfruttare la forza degli eventi, per CANCRO Quest’agosto ha lasciato il segno di andare laddove la vita – che ne sa molto di più un di amore, un indica. rimpianto, un amico noi – ci Vi assicuro che lontano. rimarrete Presto grandi soddisfazioni. Ricaricate le pile. in sorpresi da come il destino possa stupirci Giorno fortunato 4 settembre. maniera positiva. LEONE Questo fine mese troverete il modo per LEONE Seguite il vostro istinto. I consigli degli riflettere su alcuni progetti. In amore concedetevi altri vanno ascoltati, ma siete voi che alla fine un po’ di decidere. più. Nel lavoro perdite finanziarie che dovete Credete in voi stessi, saprete recupererete a ottobre. trovare la strada giusta!

ORIZZONTALI 1 In provincia di Cagliari (9) ­ 10 Dare un numero e una sigla all'autoveicolo (7) ­ 12 Alessandria (2) ­ 14 Un famoso frate Paolo (5) ­ 15 Andata e Ritorno (2) ­ 16 Prefisso di valore peggiorativo (3) ­ 18 Con "tip" in un ballo (3) ­ 19 Prefisso per mezzo ­ metà (3) ­ 20 Schietta ­ leale (9) ­ 24 Le prime di molte (2) ­ 25 Iniziali del poeta Neruda (2) ­ 27 Iniziali del regista Stone (2) ­ 29 Simbolo chimico del Terbio (2) ­ 31 Articolo per signorina (2) ­ 32 Iniziali dello scrittore Rooth (2) ­ 33 Comprende romanzi e poemi (11) ­ 35 Ferrara per l'ACI (2) ­ 36 Piante grasse messicane (5) ­ 37 Iniziali dello scrittore Fleming (2) ­ 38 Copiato nei gesti (7) ­ 40 La rigida sottogonna dell'800 (9)

VERTICALI 2 Principio d'otite (2) ­ 3 Precede Vegas (3) ­ 4 Decisamente arrabbiati (5) ­ 5 Cittadina del Milanese (6) ­ 6 Antiche coppe ­ vasi per bere (5) ­ 7 Gioielli di famiglia (3) ­ 8 Venezia in auto (2) ­ 9 Il nome della tennista Shriver (3) ­ 11 Associazione Italiana Radioamatori (3) ­ 13 Il nome della Ulmann (3) ­ 15 Romeo ... Giulietta (3) ­ 17 Un figlio di Noè (3) ­ 19 Ente per la Ricostruzione Nazionale (3) ­ 21 Frammenti inutili (7) ­ 22 Gravi patologie di origine virale (7) ­ 23 La solita storia (5) ­ 26 Una teoria formulata da Eulero (5) ­ 28 Fiume francese che sfocia nella Manica (3) ­ 30 Fu premio Nobel per la pace con Sadat (5) ­ 31 Città francese (5) ­ 32 Il partito dell' edera (3) ­ 34 Deciso e ratificato (4) ­ 38 Iniziali della Russinova (2) ­ 39 Contrario di off (2) La soluzione a pag. 22

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VERGINE Umore Un po' altalenante, stanchi? Ae avete voglia VERGINE carattere impul­di divano e coccole, concedetevele, perché sivo. Il vostro nervosismo imperversa. Sappiatevi arrivate a questo Natale da vincenti, dopo aver regolare. In amore piccoli battibecchi. Nel lavoro dovuto affrontare delle faticose sfide. Un manca la voglia di impegnarsi. consiglio: gli altri vanno accettati per come sono. BILANCIA Le cose di questo fine mese si BILANCIA Se voi state bene, anche le persone mettano bene anche a livello riorganizzativo. In che vi ruotano intorno ne beneficeranno. Allo amore. vicini al grande Nel lavoro stesso Siete modo, contate su passo. voi stessi e non cambiamenti in vista. Il 15 settembre è una delegate agli altri. Ricordate il vecchio detto: chi giornata ok per l'amore. fa da sé, fa per tre! SCORPIONE Ci sono momenti in cui vorresti scomparire e altri in cui Natale vorresti arriva essere prota­di SCORPIONE Questo carico gonista. Non si può avere tutto. In amore Il doni, primo fra tutti l’affetto di chi vi sta intorno. partner attenzioni. Nel lavoro delle la Questo chiede Natale più arriva infatti all’insegna differenza la qualità. Giorno fortunato 11 cose che fa contano. Un consiglio: stata lontano settembre. dalla mischia e dalle controversie. SAGITTARIO Riprese finanziarie. Preparatevi al SAGITTARIO Se qualcosa non va per il verso 2021 pieno di impegni e soddisfazioni. In amore giusto affrontatela e prendetela di petto. Magari una conoscenza diventerà qualcosa non di potrete sbagliare estiva qualcosa, ma un’azione serio. Giorno fortunato 10 settembre. Nel lavoro vincente è sempre meglio di un’azione mancata! porte aperte. Seguite il vostro istinto senza farvi troppe

domande. CAPRICORNO Sempre sulla cresta dell’onda per via degli aspetti positivi dei pianeti. Nel CAPRICORNO Approfittate di questo momento lavoro e nell’amore siete top. Giorno magico e condividete la quasi vostra al fortuna con gli fortunato 7 agosto. alti, solo così alimenterete infatti un circolo di energia positiva che uscirà da voi e a voi ritornerà. Siete in attesa di sviluppi e ACQUARIO situazioni che cambieranno la vostra vita. ACQUARIO Dalla settimana Giove Puntate tutto sul lavoro. L'amore prossima sta arrivando. dopo avervi aiutato a riscoprire il valore di voi Giorno fortunato 12 settembre. stessi per un lungo anno, passerà nella vostra seconda casa e da lì andrà ad aiutarvi ad incrementare i vostri guadagni. Non vi manca la PESCI A partire dal 12 settembre riaccendendo combattività. la vostra voglia di fare. In amore riaprite una PESCI Il consiglio è sempre quello di affrontare relazione perché ci tenete. Nel lavoro c’è voglia di le piccole beghe con quella dose di sana ironia cambiamento. Periodo fortunato dal 27 al Al che di sicuro non vi manca. Se sul lavoro 31 settembre. Possibili vincite. qualcuno vi irrita, rispondetegli con un sorriso dei Per consulti e oroscopo personale CHIAMAMI vostri, di quelli che fanno illuminare il cielo. 0901.610.100 ­ fr. 2.50min/max 60 min


COMUNICATI/EVENTI

Se i vostri bambini proprio non riescono a dormire e ad attendere la mattina di Natale per vedere che doni Babbo Natale ha portato loro, se insistono per sapere quante ore, minuti e secondi mancano all’arrivo del vecchio barbuto e se proprio non vogliono stare buoni, quest’anno ­come accade da oltre 60 anni in America­ potrete colmare la loro curiosità con Norad Tracks Santa. Nato per caso nel 1955, il progetto è ancora oggi attivo e disponibile in tutto il mondo tramite Internet. I È il 1955 quando un banale errore dà vita a quello che diventerà un longevo progetto natalizio: a causa di un errore di stampa nella campagna pubblicitaria, il numero che i bambini avrebbero dovuto comporre per parlare con il Babbo Natale di un’azienda viene confuso con quello del Comando per la Difesa Aerospaziale. Le chiamate arrivano, quindi, sulla linea interna del Colonnello Harry Shoup, che decide di non rovinare il Natale ai bambini ed ordina ai dipendenti di reggere il gioco e rispondere alle varie domande e richieste. Nel 1958 il Comando cambia il nome in Norad, ma decide di proseguire la tradizione. Oggi è possibile

ragiungere il programma Norad Tracks Santa tramite telefono, email, Skype e visitare il loro magico sito web. Sul sito ufficiale ­consultabile in diverse lingue tra cui anche in italiano­ del Norad è possibile immergersi completamente nell’atmosfera del Polo Nord. Dalla Home Page è possibile seguire il countdown che ci porta verso lo scoccare della mezzanotte ed accedere alle varie sezioni: il Polo Nord conduce ad un piccolo villaggio virtuale che offre giochi online, video ed approfondimenti sulle tradizioni natalizie da tutto il mondo. È anche presente una sezione dedicata proprio al progetto Norad, che spiega la sua nascita e ci fa conoscere alcune delle domande più frequenti e curiose fatte dai bambini nel corso degli anni (quanti anni ha Babbo Natale? E come fa a scendere dai camini per consegnare i regali?). Immancabile per immergersi completamente nell’atmo­ sfera, è la musica natalizia, con una sezione che offre le canzoni più famose della tradizione. https://www.noradsanta.org/it/

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