Anno 55 3 marzo 2021 numero
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Settimanale d'informazione
IMMIGRAZIONE ITALIANA 19701990 DONNE IN CAMMINO DEBUTTO DI DRAGHI AL CONSIGLIO E U RO P E O
LUCA ATTANASIO AMBASCIATORE DELLA PACE
Gerusalemme
SOMMARIO RUBRICHE
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La rubrica di Mauro Trentini Covid e disoccupazione La rubrica di Dino Nardi Autodenuncia fiscale La rubrica di Stefania Calzà Santoni Il biancospino
ATTUALITÀ 4 5 10
Mondo Luca Attanasio L'Ambasciatore della pace Politica Debutto di Draghi al Consiglio Europeo Finanza Le terre rare e il nostro futuro
CULTURA
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Storia Emigrazione italiana 19701990 Donne in cammino Società San Valentino uguale amore? Arte Il suggestivo mosaico nel campo dell'arte figurativa Spettacolo Un'astronave al Festival di Sanremo Cucina Rotolo di crespelle al gorgonzola Insalata di lenticchie e finocchi nelle mele Cremoso con sensazione di mandarino
MOTORI E MOBILITÀ 18
Mazda2 SG 90 AT
Editoriale
Care lettrici, cari lettori, Con l'approssimarsi
della festa delle donne, mi è
tornato in mente un mio vecchio editoriale che, purtroppo, è sempre d'attualità. Eccolo: "Non c'è niente fare! La strada per il raggiungimento della reale parità di genere è ancora lunga e faticosa. Non metto in dubbio che in questi due decenni siano stati fatti passi avanti, ma di maschietti che, ancora oggi, pensano alla donna come a un essere inferiore, ce ne sono tanti, forse più di quanto crediamo. Per un caso fortuito, mi sono trovata a pranzo con tre colleghi (che ho soprannominato i tre moschettieri). Durante tutto il pranzo i tre hanno parlato, esclusivamente tra di loro, dei più svariati argomenti, iniziando, ovviamente, a descrivere alcuni piatti proposti nel
menu, elencandone
gli
ingredienti
utilizzati
e descrivendone le modalità di preparazione, per poi passare ad argomenti più impegnativi e, a parer loro, interessanti, in attesa che arrivassero le pietanze per poi, tra un boccone e l'altro, continuare con le loro “sofisticherie”. Sommersa dalla loro sovrabbondante, inarrestabile,
loquacità,
ho
dapprima
tentato
timidamente di intervenire nella discussione ma, niente da fare, non sono riuscita ad aprirmi un seppur minimo spiraglio in quel fittissimo aggrovigliamento di parole che raccontava di prodezze e di avventure. I tre moschettieri non parevano accorgersi affatto di me! Eppure ero lì, seduta a tavola insieme a loro e sono viva e vegeta. Avvilita, mi sono detta che l'unica soluzione
SPORT
era quella di “pigiare il bottone del mio udito per
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parità di sesso! Donne, educhiamo i figli maschi al
Tornano le strade bianche Tamberi campione italiano nell'altro con primato La nazionale femminile vola alla fase finale degli Europe
spegnerlo” e immergermi nei miei pensieri. Altro che rispetto delle loro mamme, nonne e zie, nonché a quello verso le proprie coetanee, che un giorno potranno
COMUNICATI STAMPA
essere fidanzate o mogli, amiche o colleghe. È un
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discriminatorie che non possiamo e non dovremmo più
TEMPO LIBERO 38
impegno verso la società e verso chi subisce azioni tollerare". Maria Bernasconi
Settimanale d'informazione
Socio fondatore della Federazione Unitaria Redazione e collaboratori: Chiara Bernasconi, Stefania Calzà Santoni, Flory Di Biagio, Stampa italiana all'estero (FUSIE) La testata riceve il contributo per la stampa italiana Peter Ferri, Graziano Guerra, Giovanni Longu, Dino Nardi, Andrea Pagnacco, Graziella diffusa all’estero erogati dal Dipartimento editoria della Putrino, Egidio Todeschini, Mauro Trentini Presidenza del Consiglio dei Ministri Agenzie Stampa: 9 Colonne, Adnkronos, Aise, Ansa, Inform, Swissinfo. Fotografie: Adnkronos, Ansa, Esther Landolt, Luigi Rizzo. Sede legale: Via Brocaggio 1, 6984 Pura Pubblicità: Tel. 056 535 31 30 email: redazione@leconews.ch Redazione: Eichwiesstrasse 9, 8630 Rüti Orari: Martedì Venerdì dalle 10.00 12.00 e Stampa: Nastro&Nastro Srl 21010 Germignaga (VA) Italia Spedizione: Stisa SA Zona Industriale 1 6593 Cadenazzo dalle 14.00 16.00 Tel. 056 535 31 30 Gli articoli e le foto impegnano solo la responsabilità degli autori. email: redazione@leconews.ch Costo abbonamento annuale Fr. 98. Editore: Newsitalia sagl
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mercoledì 3 marzo 2021/
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ATTUALITÀ Mondo
Luca Attanasio: Ambasciatore della pace Era uno degli ambasciatori italiani più giovani al mondo: 44 anni
a cura della
Redazione
I
l 22 febbraio scorso il con voglio del Programma Ali mentare Mondiale sul quale viaggiava l'Ambasciatore Luca Atta nasio a nord di Goma, vicino al Par co nazionale dei Virunga, al confine con il Ruanda, insieme ad altre sei persone legate alla MONUSCO, la missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione della Repubblica De mocratica del Congo, è stato attac cato da alcuni uomini armati, in un fallito tentativo di rapimento. Ferito gravemente all'addome, Attanasio è morto poco dopo presso l'ospedale dell'ONU di Goma. Oltre al diplo matico, sono rimasti uccisi l'autista del convoglio, Mustapha Milambo, e il carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci, 30 anni, originario di Sonni no, in provincia di Latina. Dopo essersi convertito all'Islam si era sposato nel 2015 con Zakia Sed diki, originaria del Marocco, con la quale ha avuto 3 figlie. Insieme han no fondato a Kinshasa l'ong Mama Sofia. Sensibile alle varie emergenze sociali del continente africano, nonché attivo in molti programmi di aiuto promossi dalla Comunità di Sant'Egidio, nel 4
/mercoledì 3 marzo 2021
2020 ha ricevuto il Premio interna zionale Nassiriya per la Pace «per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli»
Ciao Luca. Bello, solare, pulito, capace. E leale. Troppo facile era stato diventarti amico. Sempre forte il senso del dovere e il peso della responsabilità. Ma anche la capacità di non prendersi sempre troppo seriamente, perchè in mezzo c'è la vita... che ci chiede anche un po' di leggerezza e, soprattutto, di restare sempre umani e con i piedi per terra, come Te. Quella leggerezza della terra che oggi Ti ha portato via... e che ci lascia un vuoto troppo profondo per essere colmato. Michele Camerota, Console Asmara, già Console a Basilea
Vittorio Iacovacci
Mustapha Milambo
ad
La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repub blica Democratica del Congo. Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
ATTUALITÀ Politica
Debutto di Draghi al Consiglio Europeo
a cura della
Redazione
Dal percorso di vaccinazione dipende il nostro futuro
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha fatto il suo debutto al Consiglio europeo, chiedendo un cambio di passo nella gestione della pandemia di Covid19 e in particolare un'accelerazione sui vaccini. Collegato da Palazzo Chigi, Draghi ha sotto lineato che per "rallentare" la corsa delle mutazioni del virus occorre "aumentare le vaccinazioni" con una azione "coordinata" a livello europeo, "rapida e trasparente". Ha chiesto anche grande determinazione nei con fronti delle aziende farmaceutiche, auspicando la linea dura: quelle che non rispettano gli impegni assunti, ha detto, non dovrebbero essere "scusa te". Nel suo intervento, Draghi ha inoltre sollecitato un "approccio co mune" sui test e un "coordinamento" per l'autorizzazione all'export. E ha anche aperto alla possibilità di dare "priorità" alle prime dosi, anche alla luce della recente letteratura scien tifica. Il Presidente del Consiglio ha posto il freno anche su un'altra que stione: il sistemal Covax, finalizzato alla donazione di fiale ai Paesi in via di sviluppo. In questo momento, con una campagna di vaccinazione che va a rilento, sarebbe difficile da spiegare ai cittadini europei, ha osservato Dra ghi. Ciò non vuol dire iperindividua lismo occidentale, ma bilanciamento di interessi ed esigenze che fa parte della politica. Realismo, in pratica. Dal percorso di vaccinazione dipen dono la ripresa dell’economia e la possibilità di superare restrizioni che stanno sfiancando le popolazioni an che dal punto di vista psicologico, clinico, stanno rompendo comunità umane. "Siamo determinati a conti nuare a lavorare insieme e coordinare la nostra azione per affrontare la pandemia e le sue conseguenze. La situazione epidemiologica rimane grave e le nuove varianti pongono ulteriori sfide. Dobbiamo pertanto mantenere rigorose restrizioni e nel contempo intensificare gli sforzi per accelerare la fornitura dei vaccini". È quanto si legge nella dichiarazione dei leader europei al termine della prima giornata del Consiglio Ue.
"Per il momento, è necessario limita re i viaggi non essenziali. Accogliamo con favore l'adozione delle due rac comandazioni del Consiglio sui viaggi all'interno dell'Ue e verso di essa, se condo le quali è possibile introdurre restrizioni conformemente ai principi di proporzionalitá e di non discrimi nazione e tenendo conto della situa zione specifica delle comunitá trans frontaliere. Il libero flusso di beni e servizi all'interno del mercato unico deve essere garantito, anche median te il ricorso alle corsie verdi", hanno aggiunto. I leader hanno proseguito sottoli neando che "le vaccinazioni sono ormai cominciate in tutti gli Stati membri e, grazie alla nostra strategia vaccinale, tutti gli Stati hanno acces so ai vaccini. Ciononostante, dobbia mo accelerare con urgenza l'auto rizzazione, la produzione e la distri buzione dei vaccini, nonchè le vacci nazioni. Dobbiamo inoltre potenziare la nostra capacitá di sorveglianza e di indivi duazione al fine di identificare quanto prima le varianti in modo da con trollarne la diffusione, come indicato nella comunicazione della Commis sione dal titolo 'Hera Incubator: uniti per battere sul tempo la minaccia delle varianti della COVID19'. Sosteniamo gli ulteriori sforzi profusi dalla Commissione per collaborare con l'industria e con gli Stati membri al fine di aumentare la capacitá del l'attuale produzione di vaccini nonchè
di adeguare i vaccini alle nuove va rianti, secondo necessitá". "Sosteniamo altresì gli sforzi messi in atto dalla Commissione per acce lerare la disponibilitá di materie pri me, agevolare gli accordi tra i pro duttori nelle diverse catene di approvvigionamento, esaminare gli impianti esistenti al fine di contribuire all'aumento della produzione nell'Ue, e promuovere gli sforzi di ricerca e sviluppo. Le aziende devono garantire la prevedibilitá della loro produzione di vaccini e rispettare i termini di consegna contrattuali. È opportuno accrescere la trasparenza riguardo agli sforzi complessivi", hanno spie gato i leader europei, aggiungendo che proseguiranno i lavori relativi a un approccio comune ai certificati di vaccinazione. "Ribadiamo la nostra solidarietá con i Paesi terzi e sottolineiamo la nostra determinazione a intensificare la nostra risposta globale alla pandemia. Confermiamo il nostro impegno a migliorare l'accesso ai vaccini per i gruppi prioritari nel nostro vicinato e oltre, sulla base di principi comuni, e a sostenere un approccio globale attraverso lo strumento Covax. Acco gliamo con favore i primi piani di quest'ultimo per la distribuzione di vaccini a 92 Paesi a basso e a medio reddito. Ci impegniamo a garantire che l'Ue contribuisca equamente al finanziamento dell'acceleratore Act. Continueremo a seguire da vicino la situazione generale e interverremo ove necessario", hanno concluso. mercoledì 3 marzo 2021/
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RUBRICHE
a cura di
Mauro Trentini
avvocato
mail: trentinilegal@bluewin.ch
Covid e disoccupazione Nuove indennità giornaliere supplementari
I
l 17 febbraio 2021 il Con siglio Federale ha final mente deciso chi potrà e chi non potrà riaprire il prossimo primo di marzo accontentando taluni e scontentando altri. Sempre in quella data, il Consiglio Federale ha licen ziato un messaggio che molti atten devano poiché nel medesimo sono contenuti gli aggiornamenti alla legge Covid che il parlamento esaminerà il 21 marzo p.v. quando inizierà la sessione primaverile delle camere federali. Aggiornamenti che riguar dano gli importanti sostegni miliardari all’economia e alle persone. Nel mes saggio, tra le altre cose, viene indi cato, in ambito di assicurazione con tro la disoccupazione, come verranno concessi i 66 giorni d’indennità gior naliere supplementari per chi si ritro va disoccupato. Va innanzitutto precisato che nel sistema dell’assicurazione disoccupa zione questi 66 giorni di indennità giornaliere supplementari corrispon dono a 3 mesi (nei mesi che contano 31, 30 o 29/28 giorni, vengono, infatti, consumate 22/23 indennità e non come da giorni di calendario). Orbene, ai sensi del messaggio, po tranno beneficiare di questi 66 giorni supplementari tutti i disoccupati che il 1° marzo 2021 percepiranno ancora delle indennità. Questo aiuto supplementare, quando è stato annunciato lo scorso mese di gennaio, si prestava a molteplici interpretazioni. Il consiglio Federale non aveva ad esempio indicato quali fossero le condizioni per accedere a questo diritto. Il Governo non aveva nemmeno precisato se l’aiuto si riferiva anche ai disoccupati che lo scorso anno erano già stati sostenuti con 120 giorni d’indennità giornaliere supplementari. Vi ricorderete a questo proposito che lo scorso mese di settembre il Consiglio Federale aveva deciso di concedere 120 giorni supplementari d’indennità giornaliere per tutte quel le persone che tra il 1° marzo e il 31 agosto 2020 percepivano delle 6
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indennità. Questi famosi 120 giorni arrivano a scadenza a marzo 2021, nel senso che chi aveva un diritto alla disoccupazione che terminava a set tembre, ottobre dello scorso anno, con i 120 giorni supplementari, si ritrova oggi ad averli già consumati e pertanto in una situazione precaria. Nel messaggio pubblicato il 17.2, il Governo, ha finalmente chiarito comu nicando quanto segue: La norma relativa al prolungamento dei termini quadro per gli assicurati che tra il 1° marzo 2020 e il 31 agosto 2020 hanno potuto benefi ciare di un massimo di 120 indennità giornaliere supplementari (art. 17 lett. c legge COVID19) non è toccata dalla nuova norma di cui all’articolo 17 capoversi 2 e 3. Il fatto che alcuni assicurati abbiano potuto beneficiare di un massimo di 120 indennità giornaliere supplemen tari non esclude detti assicurati dal diritto di beneficiare delle nuove indennità giornaliere sup plementari. Contrariamente alla norma di cui all’articolo 17 lettera c, la nuova norma è direttamente ap plicabile senza che sia necessaria una sua attuazione nell’ordinanza COVID 19 assicurazione contro la disoccupa zione del 20 marzo 2020. È pertanto garantita un’attuazione diretta dopo
l’entrata in vigore della norma. Questa precisazione è molto impor tante poiché la volontà del Consiglio Federale non lascia spazio ad inter pretazioni. Vero è che il Parlamento potrebbe decidere altrimenti, ma vedo male un legislativo rifiutare un aiuto in una situazione disastrata dal profilo economico come quella che tutti oggi stiamo vivendo, Conosco delle persone, purtroppo in disoccupazione, che avrebbero termi nato di ricevere la indennità giorna liere a meta marzo 2021. Una di queste, prossima ai 60 anni, non avrebbe potuto nemmeno beneficiare del sostegno ai disoccupati sessan tenni di cui vi ho già parlato lo scorso anno da queste colonne. Una delle condizioni per poter beneficiare di questo sostegno era, infatti, di terminare le indennità giornaliere dopo il compimento dei 60 anni. Orbene, la persona in questione, che avrebbe terminato le indennità a meta marzo 2021 compirà i 60 anni il 6 di aprile 2021. Per pochi giorni quindi (una quindicina o poco più), dettati dal caso, la persona in oggetto non avrebbe potuto beneficiare del sostegno terminando molto verosimil mente in assistenza visto il difficile periodo per chi sta cercando un posto di lavoro.
RUBRICHE
Autodenuncia fiscale
a cura di
Dino Nardi
rubrica di politica e informazione sociale
mail: nardi.dino@bluewin.ch
Ancora esente da pena? Si, ma anche no !
S
alvatore ci scrive dal Cantone Turgovia per domandarci se è vero, co me ha sentito dire in un circolo italiano, che si possono ancora fare le autodenunce fiscali alle autorità elvetiche senza incorrere in multe o altri problemi. Salvatore ci pone questa domanda perché in famiglia non hanno mai dichiarato al fisco locale un conto presso le poste italiane ed ora dopo che un cono scente nella loro stessa identica situazione è stato scoperto – vorreb bero mettersi in regola. PREMESSA – Dal 2010 nella Con federazione è entrata in vigore una legge che consente di ri correre all’autodenuncia di red diti, di patrimoni mobili (in pratica denaro depositato o investito) e immobili (case e terreni) nascosti al fisco elvetico ovvero mai dichiarati. Tale legge è tuttora in vigore, quindi è vero quanto è venuto a cono scenza da Salvatore. LA LEGGE In base a questa legge se il contribuente denuncia spon taneamente queste sue sostanze, la prima volta che lo fa è esente da pena ma dovrà versare le imposte evase per una retroattività massi ma di dieci anni con i relativi inte ressi di mora maturati, Le condizioni per accedere a questa autodenuncia esente da pena sono che: le autorità fiscali, alla data dell’autodenuncia, non siano ancora al corrente dell’esistenza della so
stanza tenuta nascosta; che il con tribuente collabori senza riserve con l’autorità fiscale e dimostri la sua buona volontà di pagare il recupero d’imposta calcolato dall’autorità fisca le. Nel caso che, poi, si tratti di un bene ereditato da un defunto che non lo aveva mai dichiarato al fisco, il calcolo delle imposte non versate non verrà più calcolato retroattiva mente sul decennio precedente l’anno del suo decesso bensì solo sugli ultimi tre anni. La condizione affinché gli eredi possano beneficiare di questo recupero d’imposta sempli ficato è l’obbligo di denuncia imme diata di quanto nascosto al fisco da parte del defunto e collaborino con le autorità nell’allestimento dell’inven tario completo della successione e, ovviamente, anche in questo caso, che le autorità non siano ancora a conoscenza della sottrazione della sostanza da parte del defunto. LO SCAMBIO AUTOMATICO INFOR MAZIONI FISCALI – Premesso quanto sopra e ricordato, sia pure sommariamente, cosa prevede la legge del 2010 sull’autodenuncia fiscale esente da pena, veniamo alla domanda di Salvatore, un quesito che potrebbe interessare anche tanti altri nostri lettori. Ovvero se è ancora possibile accedere all’autodenun
cia fiscale esente da pena qualora si denuncino beni mobili e/o immobili posseduti in Italia e mai dichiarati al fisco svizzero. Come noto questo tipo di autode nuncia è stato praticato da moltissimi immigrati italiani in Svizzera nella seconda metà dello scorso decennio a ridosso dell’entrata in vigore dell’ac cordo sulla scambio automatico di informazioni fiscali stipulato dalla Confederazione con diversi Paesi esteri tra cui l’Italia. Ebbene, a questo proposito va ricor dato che, ad avviso dell’Ammini strazione federale delle con tribuzioni (AFC), dal 30 settembre 2018 gli elementi di reddito, sostanza mobile ed immobile che sottostanno allo scambio auto matico di informazioni devono essere considerati come noti all’autorità fiscali elvetiche (at tenzione, anche qualora in effetti non lo siano!) e quindi non possono essere più ritenuti oggetto di una autodenuncia esente da pena in base alla legge del 2010 sopraricor data. Naturalmente è comunque consiglia bile che, indipendentemente dall’im possibilità di avvalersi dell’autode nuncia fiscale esente da pena, ci si autodenunci ugualmente prima di essere individuati e denunciati per frode fiscale dalle autorità elvetiche. mercoledì 3 marzo 2021/
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CULTURA Storia
a cura di Giovanni Longu
mail: glongu@sunrise.ch
Immigrazione italiana 19701990 39. Donne in cammino
L
a Giornata internazionale dei diritti della donna, o Festa della donna, che si celebra ogni anno l'8 marzo, in Svizzera è preceduta abitualmente dalla pubblicazione di dati significativi da parte dell’Ufficio federale di statistica. Il bilancio tracciato quest’anno è in larga parte positivo, ma evidenzia anche alcuni campi in cui le donne sono ancora penalizzate. Si pensi, per esempio, alle disparità salariali tra i sessi, all’aumento della povertà che incide particolarmente sulle donne sole con figli, alla scarsità di donne nel management superiore. Comparativamente alle donne sviz zere, si può ritenere ragionevolmente che quelle immigrate si trovino ancor più penalizzate, anche se spe cialmente le donne italiane residenti da molti anni in questo Paese hanno certamente beneficiato dei progressi compiuti dalle donne svizzere negli ultimi cinquant’anni. È spiegabile questo divario?
una mentalità consolidata e diffusa tra gli immigrati secondo cui i prota gonisti dell’emigrazione/immigrazione erano gli uomini e le donne erano subalterne, seguivano le loro orme, li accompagnavano e spesso li serviva Le donne immigrate negli anni no. Quando poi ai compagni o ai mariti si aggiungevano figli, difficil Settanta e Ottanta mente riuscivano a trovare il tempo Per rispondere all’interrogativo, è op per pensare a sé stesse, curare am portuno ricordare che agli inizi degli icizie, studiare, imparare le lingue, anni Settanta, quando le donne sviz apprendere o migliorare una profes zere avevano da poco ottenuto il di sione, occuparsi di politica, coltivare ritto di voto a livello federale, la con hobby. dizione delle donne immigrate (e di quelle italiane in particolare perché ne Quella mentalità, purtroppo, si è con costituivano la grande maggioranza) servata a lungo e ha ritardato l’avvi era ancor più difficile e penosa. Infatti, cinamento delle donne italiane im come ricordato in un precedente migrate ai livelli non solo delle donne articolo (cfr. L’ECO del 3.2.2021), se svizzere, ma anche degli stessi con per le donne svizzere erano chiari gli nazionali immigrati. Negli anni Settan obiettivi e i mezzi da mettere in ta e Ottanta il distacco era notevole in campo per raggiungerli, per le donne molti campi, salvo nel settore occupa immigrate (sia pure con molte ecce zionale, perché le donne immigrate lavoravano addirittura più degli uomi zioni) non lo erano affatto. Il divario con gli uomini era dovuto ni, perché oltre al lavoro che svolge non solo ai noti ostacoli esterni all’im vano in fabbrica o nei laboratori a loro migrazione (xenofobia, incomunicabi incombeva gran parte dei lavori lità, emarginazione, ecc.), ma anche a domestici, educativi e assistenziali. 8
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Si è scritto che le donne immigrate vivevano anche «ai margini dell’asso ciazionismo» ed effettivamente erano sempre poche le donne che parte cipavano alle assemblee, prendevano la parola in pubblico, rivestivano fun zioni dirigenti. La loro «assenza» non era dovuta solo alla scarsa formazione (circa il 70% di esse aveva solo la licenza elementare), ma anche al fatto che l’associazionismo (ad eccezione di poche associazioni di tipo assisten ziale, ecclesiale e simili) e le cariche sociali sembravano prerogative ma schili. Molti presidenti di associazioni, ritenendosi forse insostituibili, veniva no sistematicamente rieletti (salvo poi a lamentare l’assenza dei giovani e rimproverare le donne che non si facevano avanti). Difficoltà familiari Negli anni Settanta e Ottanta vennero realizzate alcune indagini sulle donne immigrate, evidenziandone il disagio, la solitudine, la nostalgia, i rischi di depressione. A risentirne erano in primo luogo le dirette interessate, ma
CULTURA Storia anche la famiglia, che si avviava ormai, sospinta da forze ambientali enormi, a profondi cambiamenti an che tra gli immigrati. Qualche dato potrebbe aiutare a farsi un’idea del l’epoca e dei cambiamenti in corso, tenendo presente che la famiglia era, per le donne immigrate, quanto di più caro potesse esistere. Ebbene, nel periodo considerato (19701990), la trasformazione della famiglia emigrata è stata enorme. Basti pensare alla diminuzione costante del numero dei matrimoni concernenti cittadini italiani (dai 4227 del 1970 ai 3423 del 1990), sia di quelli tra connazionali (dai 2074 del 1969 ai 662 del 1978, anche se seguiti da un leggera ripresa fino ai 930 del 1990) che dei matrimoni misti. Tra questi la diminuzione fu particolarmente acc entuata in quelli tra uno svizzero e una donna italiana (dai 1326 cele brati nel 1970 si scese ai 748 del 1990), mentre aumentò leggermente il numero dei matrimoni tra un italiano e una donna svizzera (dai 524 del 1970 ai 748 del 1990). Nello stesso periodo fu osservato anche un aumento consistente dei divorzi, dapprima piuttosto rari tra gli italiani, per attestarsi nell’ultimo decennio considerato attorno al 30% (e talvolta oltre il 40% nelle coppie tra italiani e donne svizzere). Seguì invece la tendenza generale la diminuzione dei figli sia dentro che fuori del matrimonio. Pressione psicologica Il peso psicologico e sociale di questi cambiamenti gravava inesorabilmen te soprattutto sulle donne, quasi sempre impreparate a gestire serenamente la «doppia presen za» (spesso «tripla») di persone impegnate nell’attività professionale, nel lavoro domestico e nella cura dei figli, spesso senza grandi soddisfa zioni. Non va infatti dimenticato che negli anni Settanta e Ottanta le soddi sfazioni sul lavoro erano scarse (lavoro ripetitivo e guadagno del 30 40% inferiore a quello degli uomini), il lavoro domestico dopo quello professionale era esigente e poco condiviso, e i figli erano spesso fonte di preoccupazione soprattutto per problemi di apprendimento e di prospettiva professionale. Molte donne cercarono aiuto e sostegno nelle poche strutture che si occupavano di questi problemi: i comitati dei genitori, i consultori femminili e familiari, alcuni gruppi organizzati dalle Missioni cattoliche o dalle parrocchie, ben sapendo che la
responsabilità maggiore ricadeva pur sempre su di loro. Per questo, molte donne italiane, in una proporzione superiore sia rispetto alle svizzere che alle altre straniere, dichiaravano in alcune inchieste di provare «molto spesso» un senti mento di solitudine e di non avere alcuna persona di fiducia con cui sfogarsi. Molte donne italiane, pro porzionalmente più numerose delle svizzere e delle altre donne straniere, soffrivano di disturbi psicosomatici, da cui si libereranno solo lentamente. Giovani della seconda generazio ne Il quadro che deriva da queste rapide osservazioni non riguarda purtroppo solo la prima generazione. Infatti so no coinvolte anche moltissime gio vani della seconda generazione, so prattutto se giunte in Svizzera a se guito di raggruppamento familiare dopo aver frequentato in Italia la scuola obbligatoria, ma senza suf ficienti conoscenze linguistiche per affrontare la vita sociale e profe ssionale. È immaginabile quanta preoccupazione generassero queste lacune nei genitori e soprattutto nelle mamme che sapevano quanto il mondo della professione fosse legato al mondo della scuola e delle conoscenze acquisite.
testa che la discriminazione scola stica raramente parte dall'inse gnante, ma è invece frutto della condizione stessa dell'emigrato». E proseguiva osservando che il figlio del Gastarbeiter probabilmente non ave va alcuno stimolo a proseguire gli studi e nessuno lo motivava almeno a tentare «perché egli proviene da una famiglia di emigrati di livello culturale generalmente assai basso e che per ciò raramente evocherà nel ragazzo la passione per lo studio. Inoltre la fami glia si trova in Svizzera per lavorare e soprattutto per guadagnare. La men talità del lavoroguadagno si protrarrà anche sul figlio che quasi mai pren derà seriamente in considerazione uno studio che lo terrà impegnato fino a 26, 27 anni. In questo caso l'unica discriminazione fatta da parte dell'insegnante non consiste nell'osta colare il ragazzo, ma nel non in coraggiarlo in maniera particolare, elencandogli le prospettive future e cercando di convincere i genitori a prendersi l'onere di finanziare dei suoi progetti. Ma si può parlare di discriminazione, se egli si comporta così anche nei confronti dei suoi allievi svizzeri?». Proseguire il cammino
Di fronte alle difficoltà incontrate da molte giovani italiane qualche critico italiano, superficiale o/e prevenuto,
Oggi molti di questi problemi sono superati e la Svizzera, specialmente nel confronto con i Paesi limitrofi, è messa relativamente bene soprat tutto per quanto riguarda il tasso di donne attive occupate, la quota di
ha creduto di trovare la spiegazione nel sistema scolastico svizzero rite nendolo discriminatorio nei confronti degli stranieri. Falso, anche se non si può escludere che in quell’epoca qualche insegnan te fosse xenofobo e che il sistema scolastico svizzero fosse molto selettivo. Vero, invece, quanto argomentava una ragazza italiana che era riuscita a frequentare con esito positivo il liceo (allora una rarità per i figli di stra nieri): «È ora che ci mettiamo bene in
donne tra gli studenti universitari e la quota di donne nel parlamento nazionale. Resta ancora molto da fare per superare i divari salariali e la loro presenza nelle direzioni di imprese e uffici. L’importante è proseguire il cammino di conquista senza mai arrendersi. E per le donne immigrate? Anche per esse occorre costanza nel percorrere la stessa strada. Meglio, tuttavia, se percorsa insieme: donne e uomini svizzeri con donne e uomini stranieri. mercoledì 3 marzo 2021/
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ATTUALITÀ Finanza
Le terre rare e il nostro futuro
a cura di
Rosy Battaglia
Non sappiamo i loro nomi, ma li maneggiamo ogni giorno
S
u di loro puntano la chimica verde e l’economia rinnova bile. Sono indispensabili per la produzione di energia eolica, solare ed elettrica e per le comunicazioni ottiche. Ma anche per l’industria aerospaziale e militare. Soprattutto, le cosiddette «terre rare» sono ormai per antonomasia, i metalli delle nuo ve tecnologie. Eppure la loro filiera è ancora lineare e il riciclo raggiunge a stento l’1% della produzione mondia le. Estrarle e raffinarle ha inoltre altissimi costi ambientali e sociali. E i loro listini di vendita non sono soggetti a mercati regolamentati. «Sono risorse strategiche ma non so no rinnovabili», ha ricordato recente mente il ministero dell’Industria e dell’Information technology del mag gior produttore al mondo, la Cina. Da sola detiene oltre il 62% della pro duzione globale mineraria, circa il 90% della produzione e il 36.6% delle riserve mondiali. Seguita dagli Stati Uniti con il 12,3%, il Myanmar con il 10,5% e l’Australia con il 10%. Non ne siamo ancora pienamente consapevoli. Ma il futuro sostenibile dell’umanità è legato a doppio filo 10
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proprio ai Rare Earth Elements (REE), per le loro preziose proprietà elet trochimiche, magnetiche e ottiche. Sconosciuti ai più, sono 17 metalli presenti nella tavola periodica degli elementi chimici, con colori che variano dal grigio all’argento. Lucenti, malleabili e duttili. Includono lo scandio (Sc) e l’ittrio (Y ), più l’intera serie dei lantanidi, gli elementi chimici dal numero atomico dal 57 al 71. Nell’ordine: lantanio (La), cerio (Ce), praseodimio (Pr), neodimio (Nd), promezio (Pm), samario (Sm), europio (Eu), gadolinio (Gd), terbio (Tb), disprosio (Dy), olmio (Ho), erbio (Er), tulio (Tm), itterbio (Yb), lutezio (Lu). Tutti scoperti in epoca relativamente recente: il primo, il terbio nel 1782 in Svezia. Gli altri tra il 1800 e il 1900, ad esclusione del promezio, ottenuto artificialmente nel 1945. A loro si aggiungono, ma attenzione a non confonderli, i cosiddetti «raw ma terials» ovvero le materie prime critiche che comprendono tra gli altri, i metalli ferrosi e i «non metalli» più noti, come il litio, il cobalto, il nichel, altrettanto indispensabili per le tecno
logie green. Anch’essi causa ancor più nota di devastazione ambientale e di sfruttamento delle popolazioni nei Paesi dove sono situati i grandi giacimenti. Ce lo ricorda la clamorosa causa giudiziaria in corso negli Stati Uniti promossa da quattordici fami glie congolesi e dalla International Rights Advocates contro le più impor tanti multinazionali tecnologiche al mondo tra cui Tesla, Apple, Google e Microsoft. Dagli smartphone ai pannelli so lari: ecco dove sono le terre rare Delle terre rare, dunque, non cono sciamo i nomi. Eppure ognuno di noi le maneggia ogni giorno. Sono infatti all’interno degli smartphone, nei touchscreen, nelle lampade, negli hard disk dei computer. Ma sono anche alla base di fibre ottiche e laser, di moltissime apparecchiature mediche, nelle batterie per le auto elettriche. Costituiscono magneti per manenti, sensori elettrici, convertitori catalitici indispensabili per automo bili, turbine eoliche, pannelli fotovol taici. E su di loro è basata tutta
ATTUALITÀ Finanza l’innovazione legata all’industria me dica, militare, automobilistica. Oltreché alla siderurgia e al settore petrolifero. Il rovescio della medaglia è che la loro presenza in apparecchiature com plesse come quelle elettriche ed elettroniche si contrappone, invece, alla mancanza di infrastrutture ade guate per la raccolta e il recupero. È per questo che il tasso di riciclo delle terre rare è minore dell’1%. Le terre rare non sono rare, ma la loro estrazione è altamente inqui nante A dispetto del loro nome, dovuto alla loro difficile identificazione, rispetto agli altri metalli, sono in realtà ben diffuse nella crosta terrestre. Il cerio è presente con la stessa abbondanza del rame e due tra gli elementi più rari della serie (tulio e lutezio) sono 200 volte più abbondanti dell’oro. Ma a differenza del metallo prezioso, non esistono «giacimenti» di sole terre ra re. Queste ultime sono diffuse in natura in un centinaio di minerali che le contengono in bassissime concen trazioni. Associate ad altri elementi, come il calcio, berillio, ferro, allumi nio. Sotto forma di ossidi, carbonati, silicati, fosfati. Da qui la necessità di processi di estrazione e raffinazione molto com plessi che richiedono, per separare i singoli elementi, l’utilizzo di potenti solventi come acido cloridrico o l’a cido nitrico. Processi che presentano un drammatico impatto ambientale, con il conseguente inquinamento di suoli e falde acquifere. E che finora sono stati perlopiù realizzati in Cina. Un accentramento pericoloso che ha imposto, prima agli Stati Uniti e ora soprattutto all’Europa, totalmente di pendente da entrambe superpotenze, a cambiare politiche e strategie. Il primato della Cina, il maggior produttore mondiale legale. E ille gale La Cina continua a dominare l’offerta globale di terre rare, anche se dopo la frenata alle esportazioni verso il Giappone e gli USA con la con seguente bolla speculativa nel 2010, la produzione di REE è tornata a cre scere anche negli Stati Uniti. Crescita fortemente voluta da Donald Trump e dal Pentagono. Attualmente, secondo le ultime stime del National Minerals Information Center degli Stati Uniti, la produzione globale è salita a 210mila tonnellate di ossido di terre rare. Un aumento dell’11% rispetto al 2018. Negli Stati Uniti la produzione interna
dei minerali raffinati, tutti esportati, è aumentata a 26mila tonnellate, il 44% in più rispetto al 2018. Mentre, secondo il ministero dell’In dustria cinese, le quote di produzione mineraria e di separazione per il 2019 sono state rispettivamente di 132mila e 127mila tonnellate. La Repubblica popolare cinese ben con sapevole, fin dai tempi di Deng Xiaoping, del proprio primato anche nell’importazione e nella lavorazione, sta investendo su tutta la catena di produzione. Dalla progettazione, con il più alto numero di brevetti registrati al mondo, alla regolamentazione di un mercato fino a pochissimo tempo fa, fuori controllo. Secondo un rap porto della Xinhua News Agency, nel 2019, nonostante la quota ufficiale di 130mila tonnellate estratte, l’effettiva quantità mineraria ha superato di gran lunga tale cifra. Prova che la maggior parte delle terre è stata estratta illegalmente.
I listini «fuori mercato» Se il commercio dei metalli conven zionali avviene in piazze borsistiche riconosciute, non esistono mercati ufficiali per gli elementi delle terre rare. Esistono delle quotazioni in dicative, come quelle fornite dalla stessa National Minerals Information Center. Tra quelli con le quotazioni più alte a gennaio 2020, secondo l’Isti tuto per le terre rare e i metalli sviz zero, lo scandio a 3.486,87 dollari al kg, il lutezio al 647,15 dollari/kg e il terbio a 645 dollari/kg. Sta quindi alle singole aziende accordarsi diret tamente con i raffinatori. Il mercato delle terre rare, sia ossidi che metalli, è totalmente libero e soggetto a pos sibili ed enormi fluttuazioni. Motivo per cui è sempre il sistema cinese a influenzare i listini. E a con dizionare il mercato. Anche per que sto, negli ultimi anni stanno nascendo associazioni tra produttori per lo svi luppo di un’industria delle terre rare e un’economia circolare sostenibili, co me la REIA (Rare Earth Industry As sociation), che associa produttori e competenze accademiche europee insieme ad associazioni nazionali ci
nesi, giapponesi e statunitensi. La «guerra fredda» in Artico e il ruolo della Commissione Europea Il controllo delle terre rare è basilare per il futuro di tutte le economie green. Anche per questo si spiega la «guerra fredda» sinoamericana in atto nell’Artico per l’accaparramento di nuovi giacimenti, più facilmente ac cessibili con il disgelo del permafrost. E che coinvolgono Canada, Alaska, Scandinavia e Russia, oltre che la Groenlandia. Così si spiega l’intervento della Com missione Europea lo scorso settem bre, con l’annuncio della nascita della nuova l'Alleanza europea per le mate rie prime, «per costruire la resilienza e l’autonomia strategica sulle terre rare». Azione che mira a identificare barriere, opportunità e investimenti in tutta la filiera, dall’estrazione mine raria al recupero di rifiuti. Un tentativo per intervenire sulla sostenibilità e sull’impatto sociale globale. fonte: valori.it mercoledì 3 marzo 2021/
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RUBRICHE
a cura di
Stefania Calzà Santoni
Il ritorno alla natura Il biancospino (Crataegus monogyna)
Nel linguaggio dei fiori è il simbolo della prudenza, ma nell'antica Grecia e Roma il biancospino era auspicio di speranza, matrimonio e fertilità.
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l nome del genere Crataegus deriva da l greco “Kratos” = forza, in riferimento alla robustezza della pianta, in particolare del legno (molto ricercato dai falegnami) e delle sue spine, vigorose e potenti; nonostante la bellezza e la dolcezza dei fiori è infatti una pianta che da molta forza. Veniva infatti sempre piantata accanto alle case rurali con un ruolo di buon auspicio e di protezione formando siepi forti e spinose. Queste uniscono la bellezza estetica con l’indubbio vantaggio di dare alla proprietà protezione da intrusi e animali selvatici. Il Crataegus infatti è capace, se opportunamente
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potato, di creare barriere spinose invalicabili. I Crataegus vengono chia mati “biancospini” per le spine pre senti sui rami e per la bella fioritura di colore candido. Monogyna: dal greco “mónos” = unico e “gynè” = femmina indica che il fiore ha un solo pistillo che è l’organo ripro duttore femminile. In siti archeologici risalenti al Neoli tico sono stati ritrovati semi dei frutti di biancospino. I romani dedicarono il biancospino a Maia, dea del mese di maggio e della castità e ponevano ramoscelli nelle culle dei bambini per proteggerli dagli spiriti maligni. Nell’antica Grecia era una pianta fortemente simbolica legata alla speranza. Nel Medio evo in Europa i frutti erano uti lizzati per fare il vino. L’uso terapeutico della pianta è atte stato dal XIII secolo mentre du rante la seconda guerra mon diale in Olanda i frutti erano utilizzati come succedaneo del caffè. Il biancospino cresce spontanea mente in Europa e nel bacino mediterraneo e viene spesso uti lizzato per formare siepi orna mentali. Questo genere di pianta può superare i 10 metri di al tezza e può raggiungere anche i 400 anni di vita. Pur predili gendo terreni fertili è possibile vederlo crescere in terreni pietrosi al margine dei boschi. È possibile distinguere il bianco spino comune da quello selva tico solamente osservando l’in terno delle sue bacche. Quello comune infatti contiene
un solo nocciolo a differenza di quello selvatico che ne contiene due. La pianta fiorisce da marzo all'inizio di giugno con piccoli fiori bianchi riuniti in ombrelle, molto profumati e delicati; i frutti maturano in piena estate e assumono un bel colore rosso brillante che invecchiando vira fino al granato scuro, e formano gradevoli macchie di colore fra la vegetazione estiva. La droga è rappresentata soprattutto dai fiori, e in minor misura dalle foglie; le infiorescenze si raccolgono in marzo aprile, quando sono in boccio. Il Biancospino contiene flavonoidi, come iperoside, rutina, e procianidine.
CURIOSITÀ Un innegabile vantaggio di questo arbusto è la capacità di rendere il giardino “vivo”: tra le sue fronde fanno il nido molti piccoli uccelli, che si nutrono poi anche delle sue bacche durante l’inverno. Durante il periodo vege tativo, invece, con i suoi abbon danti fiori è in grado di attirare insetti gradevoli come api e farfalle. Il biancospino si molti plica soprattutto per seme, op portunamente trattato per ac celerarne la germinazione. In na tura tale operazione è garantita dal tubo digerente degli uccelli che si nutrono della polpa ed espellono il seme con le feci diffondendo la specie.
RUBRICHE COME SI UTILIZZA Sono utilizzati i fiori essiccati, i frutti freschi o essiccati e talvolta la cortec cia essiccata. Infuso di fiori: versare una tazza di acqua bollente sopra 56 g (un cucchiaino da tè) di fiori essiccati sminuzzati, lasciar ripo sare l’infuso per 58 minuti quindi colare e bere caldo. Decotto di frutti: fare bollire per quindici minuti circa, in un litro d'acqua, 100 g di frutti essiccati, lasciare raffreddare, quindi colare e prenderne 23 tazze durante la giornata.
e vi sono ancora dei boccioli. Per procedere all'essicazione è necessario che i fiori non siano bagnati. Sten diamo su un piccolo telaio con cor nice di legno e un retino di stoffa o plastica uno strato di fiori senza sovvrapporli. Andrà posto lontano dal sole diretto, in un ambiente ben areato per favorire un'essicazione veloce senza ristagni di umidità. Dopo alcuni giorni quando noteremo una consistenza quasi cartacea della droga la riponiamo in un sacchetto di carta. Se si utilizza un essicatore usare l'accortezza di non superare i 35 gradi, essendo i principi volatili del biancospino molto delicati.
La ricetta Marmellata di biancospino
Vino medicinale: mettere a macerare, per una setti mana circa, in un litro di buon vino bianco secco 50 g di fiori essiccati di Biancospino e 100 g di Vischio, fil trare e conservare in una bottiglia di vetro. Prenderne un bicchierino prima dei pasti principali, oppure 56 cuc chiai il giorno.
RACCOLTA ED ESSICCAZIONE Il periodo maggiormente balsamico del biancospino, ideale per la raccolta, è quando i fiori si sono appena aperti
Azione antinfiammatoria: è molto indicato come antin fiammatorio per bocca e gengive. Si puó utilizzare l’infuso ottenuto con i fiori o il decotto di frutti per risciacqui e gargarismi. Ha anche effetti diu retici contro la ritenzione idrica, antidiarroici e effetti positivi in caso di crampi muscolari. Azione astringente: il biancospino viene anche applicato sulla pelle per trattare pruriti, ulcere, piaghe, foruncoli e geloni, e la sua assunzione viene consigliata agli uo mini che perdono i capelli a causa dello stress e che allo stesso tempo soffrono di palpitazioni.
Tintura: mettere a macerare, per 1012 giorni, 25 g di fiori essiccati e sminuzzati in 8085 g di alcool a 30°, quindi filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. La dose con sigliata è di 2040 gocce per volta, 2 3 volte al giorno in una tisana calda (meglio se di Tiglio), oppure allungate in un po’ di acqua.
Maschera astringente per pelli grasse: preparare un infuso con 5 g di foglie di Biancospino essiccate e sminuz zate in 50 ml di acqua bollente, lasciare in infusione per 1012 minuti, quindi colare e filtrare. Nel frattempo sciogliere a fuoco molto lento, conti nuando a mescolare, un cucchiaio di cera d’api e un cucchiaio di lanolina, togliere dal fuoco, aggiungere i 50 ml d’infuso di foglie prima preparato e mescolare fino a quando il composto non sia completamente raffreddato, aggiungere quindi a questo punto un cucchiaio di argilla bianca conti nuando a rimestare fino a ottenere una crema soffice e densa. Applicare sul viso come di consueto e lasciare agire per 2030 minuti circa. Quindi sciacquare con abbondante acqua tiepida.
Azione antiradicalica: il biancospino è in grado di in trappolare i radicali liberi riducendo l’accumulo di colesterolo nella parete dei vasi sanguigni che tende a depositarsi dopo essere stato ossi dato. In questo modo ostacola l’ate rosclerosi.
Ingredienti: 200 ml d'acqua 100 g di bacche di biancospino 30 g di zucchero di canna PROPRIETÀ Azione cardioprotettiva: i flavonoidi contenuti nel biancospino inducono dilatazione dei vasi san guigni addominali e di quelli coro narici che portano il sangue al cuore, con conseguente riduzione della pressione arteriosa. Studi clinici han no dimostrato che nello scompenso cardiaco l'estratto secco titolato di biancospino può ridurre la frequenza cardiaca, il gonfiore alle caviglie e la pressione arteriosa rivelandosi utile nell’angina e in tutti i disturbi dovuti a ipereccitabilità del cuore. Azione calmante: i tannini e i flavonoidi contenuti nel biancospino agiscono a livello del sistema nervoso centrale, risultando utili sia in caso di ansia generica che contro palpitazioni, tachicardia, stress o insonnia.
Lavare le bacche e metterle a bollire in acqua calda. Dopo circa 5/10 minuti, quando saran no ammorbidite, scolare con un colino. Conservare l’acqua di cottura! Pestare le bacche di Biancospino eseguendo movimenti rotatori. Far uscire la polpa dalle maglie del colino. Durante questo processo, bagnare periodicamente il compo sto con l’acqua di cottura delle bacche, in questo modo la polpa sarà più fluida. Dopo circa 15 minuti, nel colino si avranno solo bucce e semi. Mescolare bene la purea ottenuta e versarla in un pentolino. Ag giungere un po' di cannella e lo zucchero, far cuocere fino a che non si sarà sciolto. Spegnere e lasciar raffreddare. La marmellata di Biancospino è pronta, dolce e salutare.
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CULTURA Società
a cura di Graziella Putrino
Care lettrici, Cari lettori, Se ho sbagliato lingua per il titolo? Se sto mischiando lingue tra di loro, fa cendo e creando confusione? Dardust? E chi o cosa è? Ieri è iniziato Sanremo in tonalità pandemica, e tutti ci chiediamo di che parlano le canzoni della 71esima edi zione dell‘ Amadeus+Fiorello bis? Se vi apettate riferimenti alla pande mia di coronavirus e a come, da un anno a questa parte, ci ha stravolto le esistenze, potreste rimanere fortuna tamente delusi: quest’anno si parla prevalentemente d’amore. Tanto per cambiare… Sarà un Sanremo d’evasione, almeno sentendo i testi dei brani in concorso. D’evasione puramente musicale, dato 14
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Dardust...?
che si ritrova in una culisse, tipo Berlino Est prima del fatidico 1989: di sicuro senza pubblico e probabil mente con qualche momento di ri flessione sparso qua e là nei 500 mi nuti di ciascuna serata. Lo show e la bravura di Fiorello… puntiamo in alto. Amadeus: nomen est omen… il Mo zart del 21esimo secolo. Questa volta si che i telespettatori hanno un posto, il loro, comodamente da casa, in primissima fila. In smo king. In abito lungo. O, in pigiamone e ciabatte stile bisnonna… Si vocifera che questa edizione asso lutamente senza precedente alcuno, sarà il Festival dei farmaci e di Dardust. Dardust? Rieccolo… ancora? Chi vincerà questo GhostFestivalFan
tasma tutto sanremese doc, non ve lo saprei dire al momento. Ma, vi faccio notare che ci sono cinque dei 26 brani in concorso che hanno, tra gli autori, la stessa persona: Dardust! E basta, vi sento già cantare, ehm, dire in coro: ma di che parli? Parlo del ghostwriter della musica pop italiana. Parlo di lui, di Dario Faini. E, in un contesto di fantasmi, casca pure a fagiolo scrivere su di lui! Dario Faini, sembra che per gli addetti ai lavori e appassionati di musica italiana, sia sinonimo di Dardust. Sicuro è che si tratta di uno dei geni della musica italiana che mettono il proprio talento al servizio di altri artisti. Diventa improvvisamente famoso gra
CULTURA Società
Il cantante Mahmood al Festival di Sanremo 2019 zie al successo di Soldi di Mahmood a Sanremo 2019. Un brano che porta appunto la sua firma. Faini è in realtà da diversi anni uno degli autori più richiesti in Italia. Scopriamo insieme alcune curiosità sulla carriera di questo artista mar chigiano che tuona senza preavvisi di
lampi. La sua carriera come musicista inizia nel 2000 con l’incisione di un album elettronico sotto il nome di Dario Dust. Quasi in contemporanea crea la band Elettrodust. Con la band si toglie diverse soddisfazioni, tra cui l’apertura a musicisti mainstream come Elisa, gli Afterhours, Vasco Rossi e Morgan. Nel 2004 il gruppo pubblica l’album My Personal Rave, dal quale viene estratto il singolo The Right Crash, remixato dal dj Mario Fargetta. Il suo principale progetto musicale da anni è il gruppo Dardust, una forma zione di musica neoclassica/elet tronica. Il nome del progetto è un rimando a Ziggy Stardust, celebre per sonaggio bowieano, ma anche ai Dust Brothers, conosciuti dai più come Che mical Brothers. Tre volte accreditato come Dardust con Madame, Irama e la Rappresen tante di Lista, due come Faini – con Noemi e Renga. Che succede? Sono finiti gli autori? O, forse, il potere immaginifico del pop italiano ha orizzonti così stretti che, appena un produttore infila due hit, tutti fanno la fila da lui? Ai post, nel senso dei social media l’ardua sentenza su: … Dardust..!
Nel 2006 Dario Dust firmò un contratto come autore con la Universal Music Publishing che gli permetterà negli anni di colla borare alla scrittura ed alla composizione di brani per vari artisti del panorama musicale italiano. La prima collaborazione arrivò nel 2007, scrivendo as sieme a Irene Grandi il brano Le tue parole, interpretato dalla stessa; in tale anno curò anche la colonna sonora del cortome traggio Dress!, vincitore di vari premi nei festival italiani ed eu ropei e in concorso ai David di Donatello. Nel 2010 scrisse e compose con Antonio Galbiati Il mondo in un secondo per Alessandra Amoroso (contenuto nell'omonimo album) e con Roberto Casalino la musica del singolo Con le nuvole per Emma Marrone, mentre l'anno se guente rinnovò la collaborazione con Galbiati per la realizzazione di Nelle mie favole per Diana Del Bufalo e prese parte alla stesura della colonna sonora del film La patente di Alessandro Palazzi. Nel 2012 collaborò con Francesco Renga e Diego Mancino alla realizzazione dei brani La tua bellezza (presentato al Festival di Sanremo) e Senza sorridere, en trambi inseriti nella raccolta Fer moimmagine dello stesso Renga. Nel 2013 collaborò con Annalisa alla stesura di alcuni brani per il suo album Non so ballare, tra cui i singoli Scintille e Alice e il blu, e con Chiara Galiazzo i brani Vieni con me e Qualcosa da fare, entrambi tratti dal primo album Un posto nel mondo della can tante; nello stesso periodo co scrisse due canzoni contenute nell'album Schiena di Emma Marrone, In ogni angolo di me e Se rinasci, oltre al singolo Non me ne accorgo di Marco Mengoni, presente in Pronto a correre. Nel 2014 partecipa al Festival di Sanremo come autore dei brani Un uomo è un albero di Noemi, Ti porto a cena con me di Giusy Ferreri, Il cielo è vuoto di Cristiano De André; inoltre coscrive i sin goli Ricomincio da me dei Dear Jack e Sempre sarai di Moreno. Nel 2014 Faini ha adottato lo pseudonimo Dardust, con l'obiet tivo di creare musica che unisce sonorità neoclassicismo con quel le elettroniche.
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CULTURA Arte
a cura di Andrea Pagnacco pittore
Il suggestivo mosaico nel campo dell'arte figurativa
Mosaici della Basilica di San Marco a Venezia
C
ome il solito malandrino torna sul luogo del delitto, anch'io torno su un ar gomento che a suo tempo è stato il motivo di un articolo su L'Eco che ho scritto con entusiasmo. Parlo dell'evento molto prezioso di alcuni anni fa e cioè dell'apertura di una mostra sull'eccellente scuola del mosaico che si trova in Friuli e precisamente in quel di Spilimbergo, una cittadina a poca distanza da Pordenone. Di quella prestigiosa scuola è stata allestita una esaustiva variegata esposizione nell'interno de gli spazi dell'università di Basilea. In quell'occasione, e ciò lo ricordo molto bene, ho avuto agio di fruire dei lavori presenti di quest'arte mu siva, ossia molti mosaici in se tanto pesanti e delicati allo stesso tempo. Come mi succede spesso e, aggiun 16
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gerei, volentieri, lo spunto nel dissertare su un materiale come il mosaico mi è stato suggerito da un incontro all'interno di un appar tamento di un mio amico che bazzica da tempo gli ambienti artistici sia a Bergamo, la sua città di provenienza, che qui a Basilea.
da mani esperte in un riuscito scintillante mosaico, un mosaico di cui, ahimè, possiedo solo la foto grafia.
Dopo aver sorseggiato un ottimo caffè, notai un sacchetto di plastica trasparente che conteneva tanti minuscoli quadratini di vetro chiamati nel gergo degli addetti ai lavori del mosaico “tessere”. Quel sacchetto alquanto prezioso e splendidamente multicolore era destinato a una artista di Liestal. Tessere che l'amico Ferdinando aveva acquistato e por tato da una delle fonti certe dove sono in vendita e cioè da Venezia. Se ci penso bene, anche un mio dipinto è stato a suo tempo mutato
Un sacchetto di tessere
CULTURA Spettacolo
Un'astronave al Festival di Sanremo
a cura della
Redazione
La scenografia del 71° Festival di Sanremo “Amadeus dice che questo non sarà il suo secondo Festival, ma il primo verso un altro futuro. E lo sarà anche per la scenografia, per la quale abbiamo immaginato un’astronave e una sorta di stargate, verso un futuro migliore al quale aspirare”. Parola di Gaetano e Maria Chiara Castelli, che firmano la scenografia del 71° Festival di Sanremo, disegnando uno spazio come mai si era visto all’interno dell’Ariston, una sorta di “involucro” che avvolge e riempie i vuoti del teatro: “Abbiamo cercato – proseguono di sfruttare il più possi bile gli spazi, anche per la necessità, ad esempio, di distanziare l’orchestra. E allo stesso tempo di sopperire al senso di vuoto, utilizzando anche le pareti laterali fino alla galleria, creando un ‘involucro’ che con la sua forma di astronave aumentasse la profondità. In realtà, la lunghezza del la scena è uguale a quella dello scorso anno, ma ora è avanzata mol to l’orchestra e per questo abbiamo cercato di lavorare sulla prospettiva, con due punti di fuga centrali e con una scenografia che, riducendosi progressivamente in ampiezza e in altezza, crea un effetto prospettico importante, che dà profondità a tutto. E a questo si aggiunge che anche il soffitto diventa elemento sceno grafico, tra luci, schermi e materiali videoluminosi che sono parte inte grate della scena”. Un lavoro fatto a stretto contatto con il regista Stefano Vicario e il direttore della fotografia Mario Catapano che potranno contare, quest’anno, anche su una scenografia esterna: “Un lavoro avviato da molti mesi – con cludono Gaetano e Maria Chiara Castelli con loro e con una squadra di professionisti eccezionali con i quali, per la prima volta, siamo anche ‘usciti’ dall’Ariston in un nuovo spazio scenografico dove ci sarà una teleca mera che, dall’alto, potrà varcare la soglia del teatro Ariston. Senza pubblico in sala né eventi esterni, tra stringenti misure di sicu rezza per artisti e tecnici e spazi del teatro Ariston rivoluzionati (per tra sformarlo in un centro di produzione
a prova di covid), il festival di Sanre mo è salvo.
Tutte le donne di Sanremo
Luisa Ranieri
Matilda De Angelis
Matilda De Angelis: la sua carriera internazionale è cominciata così: i capelli un po’ meno ricci e i trofei da Shooting Star al Festival di Berlino 2018. Matilda De Angelis è l’italiana più famosa e intervistata del mondo, oggi. Dopo The Undoing e il set veneziano del suo primo film hollywoodiano, il festival di Sanremo 2021.
Vittoria Ceretti
Barbara Palombelli, giornalista (conduttrice di Stasera Italia e Forum), e la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi dovrebbero essere le donne del venerdì.
Luisa Ranieri: da Lolita Lobosco, detective della nuova serie tv di Raiu1 (ogni domenica sera, in prima serata) tratta dai romanzi gialli di Gabriella Genisi, al palcoscenico del Teatro Ariston Vittoria Ceretti: la top model di Sanremo 2021. È apparsa sulle copertine delle più prestigiose riviste di moda ed è la musa ispiratrice dei grandi maestri della fotografia contemporanea.
Serena Rossi
Gran finale, sabato 6 marzo, con Ornella Vanoni, Serena Rossi e Simona Ventura. mercoledì 3 marzo 2021/
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MOTORI E MOBILITÀ
Mazda2 SG 90 AT a cura di Graziano Guerra
Piccola ammiraglia di grande talento
Si avvale di un piccolo propulsore elettrico che sostiene il motore termico nelle fasi più dispendiose garantendo ottimi valori di efficienza
L'
evoluzione del desi gn Kodo conferisce alla Mazda2 un maggiore prestigio stilistico grazie alla purezza e al di namismo di un'estetica mi nimalista e al tempo stesso elegante. Invariata nelle di mensioni esterne rispetto al la generazione precedente, accentua il family feeling con Mazda3 e CX30. La piccola ammiraglia presenta una nuova griglia anteriore a nido d'ape, paraurti anteriori e posteriori di nuovo disegno, proiettori a LED (di serie su tutte le versioni) e il sistema di frenata automatico di emergenza in città con rile vamento pedoni anche di notte. Per quanto riguarda gli interni, materiali e combi 18
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MOTORI E MOBILITÀ Dati tecnici della Mazda2 SG 90 AT Motore: anteriore trasversale a benzina SkyactivG, 4 cilindri, cilindrata 1496cc, testata e blocco motore in lega di alluminio, Mazda M Hybrid System (22,5 V) con ISG azionato a cinghia e condensatore (0,012 kWh), sistema startstop i stop integrato Dimensioni l/l/h (mm): 4.065/ 1.983 1.495 Passo (mm): 2570 Posti: 5 Peso totale (Kg): 1536 Capacità bagagliaio (l): 280 – 950 Capacità serbatoio benzina (l): 44 nazioni di colori creano un ambiente armonioso. Le caratteristiche opzio nali includono un volante riscaldato rivestito in pelle e specchio retro visore autooscurante. Lo smartphone può essere collegato di serie tramite Apple CarPlay e Android Auto tramite connessione USB. La qualità di vita a bordo è migliorata grazie al sistema di connettività Mazda Connect con display centrale a grafica TFT a colori da 7" ed HMI Commander. È soprattutto da un punto di vista tecnico che Mazda2 presenta gli ag giornamenti più importanti: con l'adozione della tecnologia Skyactiv Vehicle Architecture le sospensioni sono state aggiornate e lo sterzo rivisto, i sedili di nuova conformazione e struttura sono più confortevoli. Con la tecnologia GVectoring Control Plus è stato apportato un sensibile miglio ramento alla insonorizzazione interna: tutto questo a garanzia di un elevato
comfort in ogni condizione di guida. Disponibile in quattro livelli di allestimento, che includono automa ticamente specchietti ripiegabili con indica tori integrati (per SportsLine), radio digi tale (da ExclusiveLine), sistema di navigazione Mazda SD (opzionale per ExclusiveLine e SportsLine) e una tele camera di retromarcia (opzionale per Sports
Line). In test la versione ExclusiveLine con il nuovo quattro cilindri 1.5 SkyactivG da 90 CV abbinato a cambio automatico a 6 rapporti. Il motore si avvale della elettrificazione leggera Mazda M Hybrid, cioè di un piccolo propulsore elettrico che fornisce un "aiuto" al motore termico nelle fasi più dispendiose di energia e carburante, garantendo così ottimi valori di efficienza. La variante da 66 kW/90 CV con automatico a sei velocità consuma 5,2 litri per 100 km secondo il NEDC, che corrisponde a emissioni di CO2 di 118 g/km. In Svizzera è in listino da 25'200 franchi, vettura in test 28'670 con gli accessori seguenti: navigatore (700), Sense Pack (1'100), sedili in semi pelle colore Blue Gray con accenti grigio opaco (900), vernice metallizzata (700), tappetini Luxury (70).
In arrivo a primavera il nuovo Express Van di Renault Il piccolo furgone combina praticità e versatilità nell'uso professionale, e alta efficienza in termini di consumo ed emissioni. Due allestimenti e quattro motorizzazioni.
Brevi Nonostante il forte calo dovuto alle misure sanitarie per combattere il Covid19, i veicoli a motore in Svizzera sono aumentati nel 2020 di 80.841 unità rispetto all'anno prece dente, raggiungendo un parco totale di 6.241.141 alla fine di settembre. 4,66 milioni di autovetture, 53.544 camion e semirimorchi, 771.586 motociclette. In termini di prime immatricolazioni, i motori ibridi sono aumentati del 78,9 % e quelli elettrici del 49,7 per cento. Il calo comple ssivo delle vendite di nuove auto è stato di circa il 23,7%. Lo si evince dalle statistiche pubblicate dall’asso ciazione Strasseschweiz. Per la prima volta, Strasseschweiz ha pubblicato i dati sulle emissioni nette di CO2 del traffico stradale, tenendo conto delle misure finanziate nel quadro della legge di compensazione. I dati per il 2019 mostrano che dal 2000, le emissioni nette del trasporto su strada sono diminuite del 14,3% e le emissioni nette per chilometro veicolo sono diminuite del 34,4%.
In Svizzera le imposte sui veicoli a motore variano enor memente da cantone a cantone. Chi possiede un’Audi Q7, ad esempio, a Ginevra paga quasi sei volte di più rispetto a Sciaffusa. In sette cantoni, durante i primi anni le auto elettriche sono esenti da imposte. In Appenzello Esterno, invece, chi guida una VW ID.3 a batteria paga il 27% in più di chi ha una Golf 1,5 TSI a benzina. Lo dimostra un’analisi di comparis.ch. Škoda conquista tre primi posti nella EcoMobiLista 2021 dell'ATA Svizzera. Le Škoda a gas Octavia G TEC e Scala GTEC convincono nelle rispettive categorie. Octavia GTEC è la vincitrice del test per i motori a combustione in assoluto. Hyundai IONIQ Electric ha vinto nella categoria dei veicoli elettrici nell'ultima valutazione Ecomobili sta 2021 dell'ATA (Associazione Traffico e Ambiente). Con il terzo posto sale sul podio anche Hyundai KONA Electric. Kia presenta l'edizione speciale "Black Edition" della Sportage. Prodotto in Repubblica Slovacca, il SUV è disponibile con motore a benzina da 177 CV e con il nuovo ibrido dolce 'EcoDynamics+' da 136 CV. Entrambe a trazione integrale.
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CULTURA Sport
a cura di
Graziano Guerra
Tornano le Strade Bianche
Ciclismo Dopo le edizioni del 2020 corse lo scorso mese di agosto, le due prove del calendario UCI WorldTour e UCI Women’s World Tour tornano sabato 6 marzo. Come da tradizione, le due gare partiranno da Siena e si concluderanno nell’incomparabile scenario di Piazza del Campo, rispettivamente dopo 184 e 136 km. Giunta alla quindicesima edizione la Strade Bianche – 184 Km – avrà 63 Km, suddivisi in undici tratti, di strada bianca. La “classica del Nord più a sud d’Europa” è ormai una gara chiave del calendario UCI WorldTour. L’ultimo corridore a imporsi in Piazza del Campo è stato il belga Wout van Aert, vincitore poi anche dell’edizione
2020 della MilanoSanremo – replicando le doppiette realizzate da Julian Alaphilippe nel 2019, Michał Kwiatkowski nel 2017 e Fabian Cancellara nel 2008. La settima edizione della Strade Bianche Women Elite – 136 km, 8 i tratti di strada bianca (31.4km) anticipa di qualche
Atletica
Tamberi campione italiano nell’alto con primato
Altra migliore prestazione mondiale 2021 dopo il 6,91 di Larissa Iapichino nel lungo Gianmarco Tamberi è tornato al primo posto delle liste mondiali dell’anno nel salto in alto con un sontuoso 2,35 ad Ancona. Il marchigiano dell'AtlEtica San Vendemiano ha conquistato il titolo di campione italiano in un’edizione pazzesca degli Assoluti indoor, esaltata da un’altra migliore prestazione mondiale 2021 dopo il 6,91 di Larissa Iapichino nel lungo. Soltanto sei salti per arrivare a 2,35, orizzonti che gli mancavano da quel benedetto e maledetto 2016, la stagione del titolo mondiale indoor di Portland, dell’oro europeo di Amsterdam e del 2,39 di Montecarlo prima dell’infortunio che gli costò i Giochi di Rio. È la misura che gli permette di staccare il bielorusso Nedasekau e l’ucraino Protsenko in cima al mondo, entrambi a 2,34 a Torun, sulla stessa pedana che dal 4 al 7 marzo ospiterà gli Europei indoor. (Fonte/Foto FIDAL/Francesca Grana) 20
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ora la gara maschile e si preannuncia come una delle più spettacolari dell’anno sia per il tracciato, unico nel panorama mondiale, sia per la partecipazione di altissimo livello tecnico. Le ultime due edizioni sono state vinte da Annemiek van Vleuten. (Fonte / Foto www.giroditalia.it) Calcio
La nazionale femminile vola alla fase finale degli Europei
Missione compiuta: Mercoledì 24 febbraio le Azzurre hanno vinto contro Israele con un roboante 120 e conquistato la qualificazione diretta ai prossimi Europei femminili che si disputeranno tra un anno e mezzo in Inghilterra. Le Azzurre dovevano vincere con due reti di scarto per accedere a UEFA Women’s Euro 2022 e quella che era la preoccupazione della vigilia è durata quattro minuti di gioco, giusto il tempo di mandare a segno Giacinti e Bonansea, e di godersi il perfetto tardo pomeriggio fiorentino dal sapore primaverile. Al festival del gol si sono poi aggiunte Girelli, Salvai, Rosucci, Caruso, Sabatino (doppietta) e Giugliano, con il tabellino dei marcatori che è stato poi completato dalla sfortunata autorete di David e dal secondo sigillo di Bonansea. (Fonte/ Foto FIGC)
CULTURA Cucina
Rotolo di crespelle al gorgonzola Ingredienti per 6 persone 400 g gorgonzola dolce 380 g latte 140 g farina 130 g burro fuso più un po’ 100 g grana grattugiato 60 g nocciole e mandorle sgusciate 30 g pinoli 2 uova panna fresca zucchero sale Tostate la frutta secca in una padella calda, senza condimenti, per 45’, poi unitevi due pizzichi di sale, un cucchiaino di zucchero e uno di acqua e cuocete per 1’, in modo che la frutta si caramelli leggermente. Sbattete le uova in una capiente ciotola con un pizzico di sale, poi versatevi la farina a pioggia, continuando a mescolare con la frusta per incorporarla, 280 g di latte, infine il burro, ottenendo una pastella liscia. Ungete leggermente con il burro una padella antiaderente (ø 24 cm) e
preparate 7 crespelle. Stendete un lungo foglio di carta da forno sulla spianatoia, sistematevi sopra le crespelle, in due file orizzontali leggermente sovrapposte, così da formare un rettangolo di circa 60×40 cm e spalmatevi con delicatezza il gorgonzola morbido. Avvolgete il rettangolo di crespelle sul lato lungo, ottenendo un rotolo e tagliatene via le estremità. Tenete in caldo. Sciogliete in una pentolina il grana con 100 g di latte, mescolando con la frusta in modo da ricavare una crema liscia. Tagliate il rotolo in rocchetti e serviteli con la salsa al grana e la frutta secca.
Cremoso con sensazione di mandarino
Ingredienti per 4 persone 250 g latte 120 g cioccolato fondente 2 tuorli 40 g zucchero 20 g cacao amaro 3 mandarini Raccogliete il latte in un pentolino con la scorza di 2 mandarini (dosate la quantità secondo il vostro gusto e secondo l’intensità del profumo degli agrumi); portate
a bollore ed eliminate le scorze. Miscelate in una ciotola a parte lo zucchero con il cacao, quindi aggiungete i tuorli, mescolando bene. Versate il latte bollente sui tuorli, mescolate con una frusta, riportate sul fuoco e cuocete fino a quando il composto non avrà raggiunto una consistenza cremo sa. Spezzettate il cioccolato fon dente in una ciotola capiente. Togliete la crema dal fuoco e versatela sul cioccolato fondente; frullate con un mixer a immersione ottenendo una consistenza molto liscia e lucida. Lasciatelo intiepi dire, poi mettetelo a raffreddare in frigo per almeno 3 ore. Raccogliete il cremoso in una tasca da pa sticciere con bocchetta liscia (dia metro 1 cm) e distribuitelo nelle ciotole formando dei ciuffetti. Decorate con scorze di mandarino ricavandole come si vede nella foto. A piacere, completate con cioccolato fondente sminuzzato grossolanamente.
Insalata di lenticchie e nocchi nelle mele Ingredienti per 4 persone: 100 g lenticchie secche 80 g finocchio mondato 4 pz mele Renette piccole alloro aneto sedano cipolla arancia olio extravergine d'oliva sale pepe
Mettete a bagno le lenticchie in acqua per 1 ora. Scolatele e sciacquatele. Preparate le mele: tagliate le calotte con il picciolo, quindi eliminate una piccola fetta sul fondo, per poterle appoggiare stabilmente. Svuotatele al centro in modo che possano fungere da contenitori. Ponetele su una placca rivestita di carta da forno, chiudetele con le loro calotte, ungetele con un filo di olio e infornatele a 190 °C per 1015 minuti. Portate a bollore una casseruola di acqua con 1 foglia di alloro, un pezzetto di sedano e uno di cipolla, 1 scorza di arancia, 1 cucchiaio di olio, un pizzico di sale e qualche grano di pepe. Fate bollire per 5 minuti, poi aggiungete le lenticchie e cuocetele per 15 minuti. Raccogliete la scorza rimanente dell’arancia in una casseruola di acqua, portate a bollore, scolate e ripetete l’operazione per altre due volte. Alla fine scolatela e tagliatela a pezzetti. Scolate le lenticchie e mescolatele con il finocchio tagliato a dadini, la scorza di arancia e il succo del frutto spremuto, un filo di olio, sale, pepe. Riempite le mele con l’insalata di lenticchie e i finocchi e completate con foglie di aneto.
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COMUNICATI STAMPA
Lettera del Segretario Generale del CGIE al Presidente del Consiglio Draghi Esimio Presidente Draghi, nel ruolo che mi è dato di rappre sentanza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) sono onorato di rivolgermi direttamente al Suo alto Magistero di rappresentanza della Na zione per complimentarmi della Sua nomina alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e, contestualmente, per augurarLe il miglior successo che le nostre comunità in Italia e all’estero auspicano. I connazionali all’estero, alla stregua dei nostri concittadini in patria, sono da tempo in attesa di una profonda svolta delle politiche di resilienza e di rilancio dell’Italia, volte a trasformarla e modernizzarla al fine di creare maggiori opportunità per l’occupa zione, la formazione e l’istruzione tali da far progredire le condizioni di un rafforzamento sostanziale della vita nel nostro Paese e nei consessi geo politici. Gentile Presidente Draghi, il Suo successo è legato anche all’imma
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gine del nostro Paese all’estero e, di conseguenza, produce effetti positivi per le considerazioni che hanno e potranno avere i governi e le istitu zioni dei paesi ospitanti verso i nostri connazionali. Siamo certi che, per la Sua esperien za maturata anche fuori dall’Italia, terrà nella dovuta considerazione le istanze e la disponibilità degli italiani all’estero a contribuire direttamente alla realizzazione del Suo programma di legislatura. Nel mondo degli italiani all’estero emerge una vistosa richiesta di semplificazione legislativa, dell’ade guamento dei processi di digita lizzazione ai servizi della pubblica amministrazione e nella rete diplo maticoconsolare, come anche di una rivisitazione delle norme relative ai livelli e agli strumenti della rappre sentanza politica nei territori oltre confine e nel Parlamento italiano. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, dall’inizio della XVIII
legislatura, è impegnato assieme al Governo, alle Regioni e alle Province Autonome, nonché all’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia e alla Unione delle Province Italiane, alla realizzazione dell’Assemblea plenaria della IV Conferenza StatoRegioni Province AutonomeCGIE i cui lavori preparatori sono stati momentanea mente bloccati a causa dell’avvi cendamento del Governo. Le chiediamo formalmente di soste nere e assecondare il prosieguo del percorso intrapreso affinché, a dodici anni di distanza, questo organismo possa ritrovarsi per definire il pro gramma delle politiche triennali per gli italiani all’estero. ReiterandoLe i nostri più fervidi augu ri di successo, esimio Presidente Draghi, vogliamo ben sperare in un futuro incontro e nell’attesa il CGIE Le formula i più sinceri saluti. Mi creda Michele Schiavone Segretario Generale CGIE
COMUNICATI STAMPA
Postazioni mobili anche per la Carta di Identità Elettronica
“Postazioni mobili per prendere le impronte digitali per le carte d’identità elettroniche, come ad oggi in uso dalla rete consolare solo per i passaporti” questo quanto chiesto da una risoluzione depositata dall’On.Simone Billi,. “Così l’utente non dovrà recarsi personalmente al proprio Consolato” spiega l’On.Billi “ma potrà ottenere il documento interfacciandosi solo con il proprio Console Onorario.” “La pandemia da covid19 ostacola gli spostamenti ed in molti casi impedisce agli utenti di recarsi personalmente al proprio consolato di Prima Categoria” conclude il deputato della Lega “la digitalizzazione della rete consolare è il futuro per garantire servizi utili ed efficienti, ed è ancora più importante in questa situazione pandemica.” postazioni mobili anche per la Carta
Buon Compleanno
Annullata la 18.ma edizione dei Giochi Invernali a causa della pandemia Con rammarico, si comunica che la manifestazione sportiva dei Giochi Invernali, in programma domenica 14 marzo 2021, è stata annullata a causa delle restrizioni legate al COVID19. Gli sci club della circoscrizione, impegnati nell’organizzazione dell’iniziativa insieme al Comites di Zurigo, auspicano di riprendere le attività sciistiche e di realizzare la tradizionale gara sulla neve il prossimo anno. (cesiu.ch, gaiw.ch, gaiz.ch, saccas.ch e comiteszurigo.ch)
Auguri alla piccola
Nala
che il 5 marzo compirà 2 anni. I bisnonni Anna e Agostino Ceccarelli
(FM97,5), DAB+ Domenica dalle 7 alle 12 mercoledì 3 marzo 2021/
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TEMPO LIBERO
CRUCIVERBA
L'oroscopo della settimana dal 3 al 10 marzo
ARIETE continua il vostro grandioso periodo, questa settimana con Mercurio al vostro fianco. Sarà un alleato prezioso per stringere amicizie professionali: allargate la vostra rete di contatti. TORO non sarà una settimana significativa sul fronte professionale, che vedrà un piccolo rallentamento. Ma Venere vi regalerà ottime giornate piene d’amore che forse non vi aspettavate. GEMELLI settimana decisamente no con una Luna antipatica che vi metterà i bastoni tra le ruote. Nel frattempo Venere sfavorevole incide su alcune discussioni di coppia. CANCRO questa è la vostra settimana! Una splendida Venere mette tutti i puntini sulle i della vostra relazione: potete tirare un sospiro di sollievo e iniziare a vivere con serenità questa relazione. LEONE finalmente un po’ di pace! Merito di Venere favorevole, che riporta nella coppia la serenità mancata nell’ultimo periodo. La pace familiare di questa settimana vi aiuterà a sopportare ed affrontare anche le tensioni professionali.
ORIZZONTALI 1 Ingorgare un condotto (8) 8 Fine di sincope (2) 10 Stato eletto presidente della FIGC nel 2001 (7) 11 Ottenere prendere in inglese (3) 12 Balzi zompi (5) 13 Dovuto per gli inglesi irrinunciabile (4) 15 Comitato elettrotecnico italiano (3) 16 Un modo di rpopagazione delle piante (5) 17 Reggio Calabria (2) 19 Infiacchite dall'ozio (8) 21 Editori associati company (3) 23 Nell'alveare (3) 24 Divinità dei Semiti (3) 25 Mori combattendo contro Crasso e Pompeo (8) 28 Siracusa sulle targhe (2) 29 Cupo gridare (5) 30 Diego grande navigatore portoghese (3) 32 Colle delle Alpi Marittime (4) 33 Animaletti proverbialmente miopi (5) 35 Metà tronco (3) 36 Relativo ad una lavorazione tessile (7) 38 Pari in casa (2) 39 Duro e resistente (8)
VERTICALI 1 Inizio di icona (2) 2 Nucleo Antisofisticazioni (3) 3 La paura che attanaglia chi deve parlare in pubblico (4) 4 È vicina a Marsiglia (5) 5 Reso lucido e liscio con la calandratura (8) 6 Associazione Italiana Radioamatori (3) 7 Roma a metà (2) 8 Monete spagnole (7) 9 Solidi geometrici (8) 11 L'arcipelago di Solgenitsin (5) 13 Magistrato delle Acque di Venezia (3) 14 Supposta (8) 16 La più imponente enciclopedia italiana (8) 18 Il cardinale che consacrò Napoleone re d'Italia (7) 20 Ventre (3) 22 Pelato (5) 26 Cattiva perfida (3) 27 Somalia senza sm (5) 31 Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (4) 33 Tribunale Amministrativo Regionale (3) 34 Lunghi periodi (3) 36 Articolo maschile (2) 37 Farina doppio zero (2) La soluzione a pag. 28 38
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VERGINE armatevi di pazienza e soprattutto preparatevi ad ascoltare chi vi sta accanto. Da giovedì partirà infatti un periodo piuttosto impegnativo sul fronte sentimentale. BILANCIA Giove e Mercurio entrano nel vostro cielo: non vedrete subito gli effetti benefici di questa alleanza, ma tra qualche settimana la vostra carriera potrebbe andare incontro ad una svolta importantissima. SCORPIONE finalmente Venere smetterà di ostacolarvi a partire da questa settimana! Non sarà un periodo idilliaco, ma poter tirare un sospiro di sollievo in famiglia vi aiuterà molto. Tenete a bada éa vostra vena polemica. SAGITTARIO sterzata negativa con l’oppo sizione di Venere e una Luna tutt’altro che collaborativa. Questa settimana vi sembrerà di assistere ad una sfortunata coincidenza dietro l’altra, senza avere voce in capitolo. CAPRICORNO qualcuno potrebbe perdere una somma di denaro su cui aveva contato o un colloquio in cui sperava da tempo. Nel weekend Venere è pronta a coccolarvi… ACQUARIO Venere lascerà il vostro segno rischiando di portarsi dietro alcune questioni irrisolte col partner. Se c’è qualcosa che proprio non vi va giù, forse è ora di affrontarla a cuore aperto. PESCI inizierà un periodo fortunato sul fronte sentimentale, che attendevate da tempo. Non siate pigri e tornate a mettervi in gioco.
COMUNICATI STAMPA
Morte Ambasciatore Attanasio Cordoglio per la morte dell'Ambasciatore Attanasio Non ci sono lacrime per colmare i sentimenti, né per spiegare la barbarie con la quale nella repubblica democratica del Congo due giovani vite sono state spezzate nello splendore della loro gioventù. Il nostro sta diventando il paese delle lacrime, dei singhiozzi malcelati che non riusciamo più a trattenere per le tante, molte vittime sacrificate sull’altare della pace, impegnate in giro per il mondo nelle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite. Le tante ferite non hanno il tempo di rimarginarsi, non attendono che il dolore si attenui, che succedono ulteriori lutti e tragedie. Quale funesto destino è scritto per i servitori dello Stato italiano? La tragedia avvenuta nella provincia di NordKivu, in Congo, è costata la vita al giovane ambasciatore italiano Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci in missione, assieme con l’autista del convoglio delle Nazioni Unite, per la stabilizzazione della pace fra le diverse fazioni in guerra. Il Consiglio Generale degli Italiani fa sue le parole espresse dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ha accolto con sgomento la notizia del vile attacco, nel quale hanno perso la vita Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e il loro autista. “La Repubblica italiana è in lutto per questi due servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali”. Il Consiglio Generale degli italiani all’Estero si unisce al lutto delle famiglie di Luca e Vittorio ed esprime loro le più sentite condoglianze. Per alcuni di noi, che abbiamo condiviso parte del percorso professionale del giovane Ambasciatore d’Italia, è un momento di profondo dolore e di quel tempo serbiamo un ricordo indelebile.
È con grande sgomento che si è appresa la terribile notizia del tragico agguato avvenuto ieri nella Repubblica Demo cratica del Congo, dove hanno trovato la morte il giovane Ambasciatore ita liano, il dott. Luca Attanasio, il cara biniere, Vittorio Iacovacci e il loro autista congolese Mustapha Milambo. Giovani vite impegnate in missioni di pace ONU, sono state spezzate barba ramente nel pieno delle loro funzioni. I Comites della Svizzera rivolgono alle famiglie dei caduti le più sentite condoglianze ed esprimono il loro sgomento e la loro vicinanza, in parti colare alla famiglia dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, poiché avevano avuto modo di apprezzare la Sua grande professionalità nel periodo in cui il giovane diplomatico, agli inizi della sua carriera, aveva lavorato presso l'Am basciata italiana a Berna, e più pre cisamente tra il 2006 e il 2010 come primo segretario economico e com merciale. Il premio internazionale “Nassiriya per la pace” ricevuto, insieme alla moglie, Zakia Seddiki, il 12 ottobre u.s., sottolinea l’im pegno umanitario che andava ben al di là delle proprie funzioni di Amba sciatore Straordinario Plenipotenziario accreditato in RDC. Con l’auspicio che quest’ultimo triste e tragico evento serva a raddoppiare gli sforzi per mettere in sicurezza tutto il corpo diplomatico e le varie forze italiane che operano in Paesi a rischio nelle tante missioni presenti in tutto il mondo. Grazia Tredanari Per il Coordinamento Comites Svizzero
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