d'Arte 03

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dArte

rivista di arte e cultura

n. 03 IV—V 2015


Daniel Spoerri

Daniel Spoerri Eat Art in transformation

1°.05.2015 – 30.08.2015

m.a.x.museo via Dante Alighieri 6 Chiasso, Svizzera

inaugurazione giovedì 30.04.2015 ore 18.30

ma–do 10–13 / 14–18 lunedì chiuso

+41 91 695 08 88 centroculturalechiasso.ch


n. 03

contenuto 04

Paul Gauguin

Fra arcaismo e esotismo

L’incontro 10 Angela Lyn

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Da non perdere

Anarchia tra storia e arte MARIAPIA BORGNINI ZERO IN THE MIRROR 14 Villa Cagnola Collezionare nell’Ottocento 18

L’agenda mostre in corso

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Paul Gauguin 
 Autoportrait à la palette ca. 1893/94
 Olio su tela 92 x 73 cm
 Collezione privata


Paul Gauguin

Fra arcaismo e esotismo

L

rigino dell’arte e inizia a lavorare come agente di cambio in borsa. Grazie all’amicizia con Camille Pissarro partecipa nel 1879 alla quarta mostra degli impressionisti e nel 1880 alla quinta iniziando però a rifiutare il naturalismo descrittivo con il conseguente allontanamento dal gruppo. È con il periodo bretone (1886-1891) dove si trasferisce per ragioni economiche che il nostro si avvicina ai temi della memoria arcaica e della tradizione. L’idilliaco villaggio di Pont-Aven, dove Gauguin soggiorna inizialmente, si converte in una fucina d’arte dando i natali a una scuola da lui stesso capeggiata attorno alla quale prendono a gravitare artisti quali Emil Bernard, Charles Laval, Paul Sérusier, e altri gettando le basi della nascita del gruppo Nabis. L’opera simbolo di tale periodo è Visione dopo il sermone del 1888 in cui viene rappresentata una religiosità primitiva instillata di misticismo, superstizione e animismo. Il dipinto si fa inoltre portavoce di un nuovo stile:  il cloisonnisme, con riferimento agli smalti cloisonné e alle vetrate gotiche, elaborato dal pittore Emil Bernard e portato all’apice da Gauguin dove al caleidoscopio di piccole taches impressioniste vengono privilegiate larghe campiture di colore chiuse da un bordo nero incastonate fra loro

a Fondazione Beyeler di Basilea celebra Paul Gauguin (Parigi, 1848 – Hiva Oa, 1903) con una mostra che ripercorre con più di cinquanta capolavori fra dipinti e sculture l’excursus artistico di uno fra i maggiori esponenti del primitivismo attraverso un allestimento cronologico che riflette la tensione verso la ricerca dell’Io primordiale perseguita dall’artista. Di origini extraeuropee, la nonna e la madre erano peruviane, Paul Gauguin, inizialmente vicino alla lezione degli impressionisti, riesce ad espandere gli orizzonti dell’arte occidentale superandone la tradizione figurativa tramite l’ispirazione da un lato all’arcaica Bretagna, dall’altro alle culture extraeuropee con i suoi viaggi nella Polinesia. Gauguin nasce nel 1848 a Parigi; l’anno seguente la sua famiglia si trasferisce a Lima perché il padre, giornalista repubblicano e liberale, è costretto a lasciare la Ville Lumière a causa dell’ascesa al potere di Napoleone III. In Perù Gauguin subisce la fascinazione per la cultura Inca, dopodiché, nel 1855, torna a Parigi. Dopo gli studi teologici e l’arruolamento nella marina militare, il fotografo Gustave Arosa, suo tutore alla morte del padre, lo introduce nel milieu pa-

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Veduta della mostra Paul Gauguin, Fondation Beyeler, Riehen/Basel, 2015, con le opere: Aita tamari vahine Judith te parari (La femme-enfant Judith n’est pas encore dépucelée), 1893/94 Collezione privata Portrait de jeune fille (Vaïte Goupil), 1896, Ordrupgaard, Charlottenlund Kopenhagen Madeleine Bernard, recto: La Rivière blanche, 1888 Musée de Grenoble Faaturuma (Boudeuse), 1891 The Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, acquisto del Nelson Trust Fotografia: Mark Niedermann

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A pagina sinistra Paul Gauguin
 MATAMUA / AUTREFOIS, 1888 
 Olio su tela, 69 x 91 cm Carmen ThyssenBornemisza Collection, on loan at the ThyssenBornemisza Museum, Madrid Photograph by © Colección Carmen Thyssen-Bornemisza Paul Gauguin
 La Vision du sermon, 1888 
 Olio su tela 91 x 72,2 cm 
 Scottish National Gallery, Edinburgh

di colori caldi e brillanti e, in alcuni dipinti, incorpora anche miti e leggende dei popoli del Mare del Sud raffigurando danze ancestrali ai piedi di idoli di pietra e rituali misteriosi come in MATAMUA / AUTREFOIS del 1892. In mostra troneggia l’enigmatico D’Où Venons-Nous? Que Sommes-Nou? Où Allons-Nou? testamento spirituale dell’artista in cui sono raffigurate le tappe dello spirito dell’uomo alla ricerca del significato della vita: un’opera altamente simbolica che racchiude tutta la poetica dell’artista considerato da numerosi critici il vero pater del Simbolismo.

e dove la prospettiva albertiana inizia a venire meno. Nel 1891 Paul Gauguin è invece alla volta della Polinesia, Tahiti dapprima e Isole Marchesi successivamente, a quel tempo annessa alla Francia. Dopo un breve ritorno in patria nel 1893, nel 1895 si stabilisce definitivamente oltreoceano dove muore nel 1903 sull’isola di Hiva Oa. Tahiti è il luogo dove può entrare in contatto con una cultura esotica. Qui scrive il suo libro Noa Noa (profumata) dove descrive la sua rinascita spirituale ed artistica grazie al primitivo; racconta:  “la civiltà mi sta lentamente abbandonando. Comincio a pensare con semplicità, a non avere più odio per il mio prossimo, anzi ad amarlo. Godo tutte le gioie della vita libera, animale e umana. Sfuggo alla fatica, penetro nella natura: con la certezza di un domani uguale al presente, così libero, così bello, la pace discende in me; mi evolvo normalmente e non ho più vane preoccupazioni”. In questi anni dipinge la flora, la joie de vivre degli abitanti dell’isola, le fanciulle in pose languide e i paesaggi utilizzando una tavolozza

08.02.2015 – 28.06.2015 FONDATION BEYELER
 Baselstrasse 101
 Riehen / Basel +41 61 645 97 00 www.fondationbeyeler.ch

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L’incontro

Angela Lyn

A

I tuoi soggetti – siano essi close-up di una natura morta, una montagna avvolta dalle nuvole, delle perle sfilate, un operaio al lavoro – sembrano congelati in un’atmosfera atemporale e fluttuante. A quale realtà appartengono? La realtà è qualcosa di nebuloso. Sono interessata al modo in cui il potere della suggestione può portare a una profonda consapevolezza di quello che riconosciamo come qualcosa di esistente. La pittura ha un’incredibile capacità di rappresentare e astrarre. Mettendo questi due elementi in gioco, cerco di creare immagini che evochino un senso di essenza la quale a un certo livello può essere un vero riflesso di quello che percepiamo come realtà. Mi impegno affinché queste immagini rimangano non appartenenti a delle categorie, fuori da ogni contesto ovvio. È il mio modo di mantenerle aperte e comprensibili ad un livello umano essenziale: questo è ciò a cui probabilmente ti riferisci con “fluttuante”. Nella velocità e nella densità della nostra era digitale, tempo e spazio acquistano un nuovo significato.

ngela Lyn è un’artista anglo-cinese che dal 1994 vive e lavora in Ticino. Il suo meraviglioso atelier,un locus amoenus attorniato da possenti rami di splendidi cedri centenari, si affaccia sul lago Ceresio. Le grandi vetrate offrono all’artista un punto di osservazione da dove contemplare l’ambiguità della realtà, che si manifesta sia nella natura, attraverso il paesaggio lacustre e montagnoso, sia nella presenza umana. Cosa ti ha condotta in Ticino? Nel 1994, quando si è presentata la possibilità di trasferirsi in Ticino, sono venuta per una visita di alcuni giorni per vedere se fosse un buon posto dove lavorare e vivere. Fin dalla mia prima visita sono stata profondamente assorbita dal paesaggio e mi sono sentita a casa. Piovve a dirotto per più di tre settimane a quel tempo. Feci il giro del lago in un battello turistico deserto; raggiunto il San Salvatore mi innamorai di questa enorme montagna bagnata. Divenne più tardi il soggetto di un dipinto intitolato milk mountain. Il paesaggio qui ha una strana somiglianza con il sud della Cina da dove proviene mio padre. La luce, le digradazioni del colore, la morbidezza delle forme, sembrava tutto stranamente familiare. Dopo venti anni questa sensazione di legame non si è diradata.

Osservando le tue opere si evince un forte legame con la Cina, tant’è che proprio un corpus di tue opere reca il titolo my china. Sono anglo-cinese. Sono cresciuta con due cul-

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Siamo entrati nell’anno cinese della capra, animale legato alla creatività e alle arti. Quali sono i tuoi progetti per il 2015? Il mio segno zodiacale cinese è proprio la capra e parrebbe un anno vitale! Il mercato dell’arte è sempre più spinto dalle dinamiche del commercio e del brand. Un brand di successo è ottimizzazione di un prodotto. Secondo la mia opinione, per esplorare l’arte uno deve essere in grado di correre il rischio. In tutta la mia vita ho cercato di stare vicina all’arte e alla libertà che mi offre. Dal 2012 sto esplorando l’idea di artist invites. La mia domanda è: se essere artista richiede libertà e responsabilità, non solo per il lavoro prodotto ma anche per come il proprio lavoro raggiunge il pubblico, può egli ampliare gli orizzonti di ciò che forma il mondo dell’arte? Il primo ottobre 2015 inizierò un progetto di diciassette giorni a Shoreditch,un quartiere di Londra, in un vecchio stabile industriale di 150 m2 dove presenterò una serie di nuovi grandi dipinti intitolati building site. Questo lavoro si è evoluto nell’arco di due anni nell’osservare un grande cantiere edile fuori dalle finestre del mio studio, ai piedi dei cedri. Mentre dipingevo il trittico con il cedro alto nove metri, guardavo e documentavo il lento processo degli operai nell’erigere un complesso di ville lussuose. Quello che condividevamo era la nostra realtà quotidiana: costruire qualcosa richiede un arduo lavoro.Testimoniare e condividere ciò è stato sia motivante sia ristoratore.

ture totalmente differenti nel mio sangue. Già da piccola ho imparato che tessere una comune lingua fra persone di differenti origini non è ovvio. Oggi utilizziamo la parola “globalizzazione” come fosse una nuova bibita. La comprensione fra culture deve essere costruita dall’interno verso l’esterno. Da piccola era normale per la mia famiglia avere a tavola sia riso sia patate. La soluzione dei miei genitori è nata da una necessità: includere entrambe, non una o l’altra. Costruire un linguaggio nell’arte che unisca entrambe le espressioni del mio patrimonio culturale è una forza trainante per il mio lavoro e mi ha portato a contemplare ciò che è essenzialmente umano. Il cedro è un elemento onnipresente nel tuo lavoro. Altamente simbolico e sacro, è associato all’elevazione spirituale e all’immortalità. Che cosa rappresenta per te? Sono fortunata a poter lavorare in uno spazio meraviglioso che guarda a un gruppo di cedri vecchi di centocinquanta anni e verso il Lago di Lugano. Il mio interesse come artista è investigare come percepiamo e interiorizziamo ciò che vediamo e inoltre cosa dà significato a questo processo. L’osservazione di ciò che mi circonda diventa un podio dal quale sviluppare le mie riflessioni e i miei pensieri. I cedri che vedo ormai da quindici anni sono diventati una struttura dove traspongo conversazioni e gesti che riflettono i miei pensieri. Un altro aspetto della mia ricerca è il tempo. Scopro che le ore impiegate nel creare un dipinto danno linfa all’opera. Dipingere ogni singolo ago di cedro richiede tempo e cura. In un tempo in cui non abbiamo tempo, questo diventa qualche cosa di prezioso.

www.angelalyn.net English version on www.darte.ch

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Da non perdere Addio Lugano bella. Anarchia tra storia e arte. Da BakuniN al Monte Verità, da Courbet ai dada All’interno del progetto Anarchia Crocevia Ticino legato all’iniziativa“Viavai. Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia”promossa da Pro Helvetia, il Museo d’arte di Mendrisio espone numerosi capolavori fra dipinti, grafiche e sculture che raccontano l’anarchismo. Il percorso espositivo prende avvio dal fitto intreccio di fatti e personaggi che diede vita nel Ticino di fine Ottocento e inizio Novecento ad un importante capitolo della storia di questo periodo. Le opere, inglobate in tredici nuclei tematici fra cui si segnala utopia, ideale con capolavori di Giuseppe Pellizza da Volpedo, Paul Signac e Georges Seurat, sono accompagnate da un ricco materiale storico.

22.03.2015 – 05.07.2015 Museo d’arte Mendrisio Piazza San Giovanni 6850 Mendrisio +41 640 33 50 www.mendrisio.ch/museo/

Gustave Courbet Pierre-Joseph Proudhon 1865 Olio su tela 55 x 72 cm Musée d’Orsay, Parigi Foto © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski

A pagina 13, a sinistra Mariapia Borgnini Universo da tavolo 2011 Fotografia 56 x 46 cm Courtesy l’artista

A destra Nanda Vigo, Milano, 1963 con Cronotopo 40 x 40 cm Christian Megert con Little Sun, 1960 80 x 60 cm Photo © Peter Megert

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MARIAPIA BORGNINI UNIVERSO DA TAVOLO

ZERO IN THE MIRROR 1 Christian Megert / Nanda Vigo Berlino / Lugano

Si può rappresentare l’Universo? Mariapia Borgnini presenta alla galleria CONS / ARC di Chiasso una serie di lavori fotografici dove la rappresentazione di ciò che non è tangibile per antonomasia viene affidata a briciole di pane disposte come fossero costellazioni originatesi dopo un Big Bang su di una tovaglia. La mostra è accompagnata da un catalogo.

Specchio/vetro/neon sono gli elementi che accomunano le opere di due grandi esponenti del Gruppo Zero, Christian Megert e Nanda Vigo, protagonisti della mostra ZERO IN THE MIRROR da Allegra Ravizza. I temi di riflessione, trasparenza frammentazione e simmetria vengono indagati e sperimentati fin dagli anni Sessanta nei lavori dei due artisti, in bilico fra azione e percezione.

29.03.2015 – 17.05.2015 12.03.2015 – 30.04.2015

CONS ARC / GALLERIA Via Gruetli 1 6830 Chiasso

Galleria Allegra Ravizza Via Nassa 3A 6900 Lugano

+41 91 683 79 49 www.consarc.ch

+41 91 224 31 87 www.allegraravizza.com

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Villa Cagnola

Collezionare nell’Ottocento

S

u una delle colline del lago di Varese, che guarda a un orizzonte frastagliato dal Monte Rosa, è situata Villa Cagnola, circondata da un giardino all’italiana che declina in un parco romantico. Questa piccola parentesi nel paesaggio ha conosciuto visitatori illustri quali Bernard Berenson, Giovanni Morelli e Gandhi. L’edificio, il cui nucleo originario risale alla prima metà del Settecento, è stato dimora di tre importanti famiglie: i Perabò, i Melzi d’Eril e i Cagnola.  A quest’ultimi si deve la collezione d’arte, vero fiore all’occhiello della villa, frutto degli interessi di Carlo, senatore del Regno d’Italia, e del figlio Guido, diplomatico e sindaco di Gazzada, coadiuvati da studiosi del calibro dei già citati Berenson e Morelli. Tavole, tele, sculture, ceramiche, porcellane e arazzi costituiscono l’eterogeneo patrimonio custodito in stanze in cui si conservano i lussuosi arredi originali.

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Testo di Nicholas Costa

In alto Ercole De Roberti L’angelo annunciante (a sinistra) La Vergine annunciata (a destra) Tavola 1473 ca.


Dai tondi dell’Annunciazione di Ercole de’ Roberti, alla Madonna con il Bambino di Jacopo Bellini, passando per la Deposizione del Bergognone, si viaggia attraverso le scuole d’Italia mentre a Bernardino Luini, Giampietrino e Giovanni Agostino da Lodi è dato l’onere e l’onore di rappresentare al meglio l’influenza di Leonardo da Vinci. Durante il tragitto è inevitabile l’incontro con le statue del Giambologna e Pietro Bernini che traghettano infine ai capricci di Francesco Guardi e alle visioni borghesi degli Alchimisti di Pietro Longhi. Emerge in questa foresta dell’arte una tavola raffigurante una Madonna col Bambino e sei angeli, il cui autore, non pervenuto, prende il nome di Maestro della Madonna Cagnola. Il dipinto è parte centrale di un polittico smembrato che nel 1942 è stato oggetto di un’ipotetica ricostruzione da parte del grande Roberto Longhi. Il problema dell’attribuzione arrovella ancora oggi i critici, l’influenza fiamminga sembra riconducibile a Zanetto Bugatto, allievo italiano di Rogier van der Weyden, ma a loro volta sono innegabili le tangenze della tavola con il corpus delle opere di Antonello da Messina. L’aura di mistero che avvolge l’opera non sembra intenzionata a dissolversi. La satura miscela di artisti di cui sopra non sembra sia bastata ai Cagnola, il cui gusto onnivoro ha portato parallelamente alla costituzione di una ricchissima quanto capillare collezione di ceramiche, maioliche e porcellane i cui estremi cronologici vanno dal Trecento all’Ottocento e quelli geografici dall’Europa occidentale all’Estremo Oriente. Impossibile in questo caso non citare il Vaso ornamentale blu con trionfo di frutta di Giovanni della Robbia e i servizi di Meissen, Sèvres e Richard Ginori che nulla hanno da invidiare alle altre opere per qualità, ingegno e virtù. La ceramica orientale annovera centoventinove manufatti fra cui spicca un Vaso a zucca Kakiemon giapponese della fine del XVII secolo. Sicuramente di controtendenza, rispetto alle altre famiglie di fine Ottocento, è infine la scelta di acquistare arazzi fino a costituire una collezione di ventuno esemplari provenienti da Francia e Fiandre datati dal XVI secolo al XVIII secolo. All’esterno il fascino della villa si riverbera nel giardino e nel parco pittoresco che regalano una vista assolutamente impareggiabile, dando a questo luogo sperduto nella provincia varesina le carte necessarie a concorrere con le dimore milanesi dei Poldi Pezzoli e dei Bagatti Valsecchi.

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Villa Cagnola Visite guidate la seconda e ultima domenica di ogni mese alle ore 16.00. Prenotazione obbligatoria Via Guido Cagnola 21 21045 Gazzada Schianno Varese +39 0332.461304 www.villacagnola.it


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Anonimo Giardino con figure Fiandre (Bruxelles) Fine XVI secolo 252 x 210 cm

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In agenda IV—V 2015

Fotografia: © Rita Newman

Le carte dei poeti 27.03.2015 – 25.06.2015 Museo Civico Villa dei Cedri Piazza San Biagio 9 
 6500 Bellinzona + 41 91 821 85 20 www.villadeicedri.ch

Daniel Spoerri Eat Art in transformation 01.05.2015 – 30.08.2015

BETTINA POUSTTCHI PLANO PILOTO / CURTAIN WALL 31.01.2015 – fine aprile

m.a.x.museo Via Dante Alighieri 6 6830 Chiasso

TONY CRAGG SCULTURE 09.05.2015 – fine luglio

+41 91 690 08 88 www.maxmuseo.ch

Buchmann Galerie Via Gamee 6927 Agra Buchmann Lugano Via Della Posta 2 6900 Lugano +41 91 980 08 30 www.buchmanngalerie.com

MARIAPIA BORGNINI UNIVERSO DA TAVOLO 29.03.2015 – 17.05.2015 CONS ARC / GALLERIA Via Gruetli 1 6830 Chiasso +41 91 683 79 49 www.consarc.ch

Marcello, Adèle d'Affry (1836-1879) , duchessa di Castiglione Colonna 23.04.2015 – 30.08.2015 Museo Vincenzo Vela Largo Vela 6853 Ligornetto +41 58 481 30 40 www.museo-vela.ch

Grazia Varisco Filo rosso – 1960/2015 15.04.2015 – 19.06.2015 Cortesi Gallery Via Frasca 5 6900 Lugano +41 91 921 40 00 www.cortesigallery.com

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ZERO IN THE MIRROR 1 Christian Megert / Nanda Vigo Berlino / Lugano 12.03.2015 – 30.04.2015 Allegra Ravizza Via Nassa 3A 6900 Lugano +41 91 224 31 87 www.allegraravizza.com

Christine Streuli Ickelackebana 15.01.2015 – 30.05.2015 Galleria Monica De Cardenas Via Coremmo 11 6900 Lugano + 41 79 620 99 91 www.monicadecardenas.com

Jacopo Miliani Odious Oasis Spazio 1 Collettiva Spazio 2 28.02.2015 – 25.04.2015 Studio d’Arte Contemporanea Dabbeni Corso Pestalozzi 1 6900 Lugano +41 91 923 29 80 www.studiodabbeni.ch

Sentire l’Arte. Dipinti Antichi e Tabacco 15.04.2015 – 27.06.2015 Galleria Canesso Lugano Dipinti Antichi Piazza Riforma 2 6900 Lugano +41 91 682 89 80 www.galleriacanesso.ch

Nino Migliori Incanto e illusione 26.03.2015 – 15.05.2015 Photographica Fine Art Via Cantonale 9 6900 Lugano +41 91 923 96 57 www.photographicafineart.com

Fotografica. Immagini dalle collezioni del Museo 14.02.2015 – 26.04.2015 Museo Cantonale d’Arte Via Canova 10 6900 Lugano
 +41 91 815 79 71 www.museo-cantonale-arte.ch

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L'arte e la danza balinesi nella Collezione Wistari. Diario di una cosmopolita 27.02.2015 – 10.05.2015 Museo delle Culture 
 Via Cortivo 24-28 6900 Lugano-Castagnola +41 58 866 69 60 
 www.mcl.lugano.ch

Addio Lugano bella. Anarchia tra storia e arte. Da Bakunin al Monte Verità, da Courbet ai Dada 22.03.2015 – 05.07.2015 Museo d’Arte Mendrisio Piazza San Giovanni Casella Postale 142 6850 Mendrisio +41 640 33 50 www.mendrisio.ch/museo

PINK 06.03.2015 – 07.06.2015 Collezione Giancarlo e Danna Olgiati Spazio -1 Riva Caccia 1 6900 Lugano +41 58 866 72 14 www.collezioneolgiati.ch

Bernd Nothen 17.05.2015 – 06.09.2015 Museo di Villa Pia Via Cantonale 24 6948 Porza +41 91 940 18 64 www.fondazionelindenberg.org

info Per gli orari di apertura si prega di contattare i musei e le gallerie o di consultare il loro sito.

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Gordon Mc Couch (1885-1956) Un americano ad Ascona 15.03.2015 – 30.08.2015 Pinacoteca cantonale Giovanni Züst Piazza Santo Stefano 6862 Rancate +41 91 816 47 91 www.ti.ch/zuest


Mirabilia Fiere

Mostre

MiArt Milano 10-12.04.2015

Henry Moore 30.01.2015 – 25.05.2015 Zentrum Paul Klee, Berna

Art Cologne 16-19.04.2015

Art Brussels 25-27.04.2015

Frieze Art Fair New York 14-17.05.2015

ON KAWARA – SILENCE 06.02.2015 – 03.05.2015 Solomon R. Guggenheim Museum, New York

Paul Gauguin 08.02.2015 – 28.06.2015 Fondation Beyeler, Basilea

GHERARDO DELLE NOTTI QUADRI BIZZARISSIMI E CENE ALLEGRE 10.02.2015 – 24.05.2015 Galleria degli Uffizi, Firenze

Medardo Rosso La luce e la materia 18.02.2015 – 31.05.2015 Galleria d’Arte Moderna, Milano

NIKI DE SAINT PHALLE 27.02.2015 – 11.06.2015 Guggenheim Museum Bilbao

Matisse. Arabesque 05.03.2015 – 21.06.2015 Scuderie del Quirinale, Roma

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HENRI ROUSSEAU. Il Candore Arcaico 06.03.2015 – 05.07.2015 Palazzo Ducale,Venezia

Ai Weiwei Il Giardino Incantato 07.03.2015 – 06.06.2015 Palazzo Te, Mantova

Arte lombarda dai Visconti agli Sforza 12.03.2015 – 28.06.2015 Palazzo Reale, Milano

ESCHER 12.03.2015 – 19.07.2015 Bologna, Palazzo Albergati

Palma il Vecchio, lo sguardo della bellezza 13.03.2015 – 21.06.2015 GAMeC, Bergamo

ALEXANDER McQUEEN SAVAGE BEAUTY 14.03.2014 – 02.08.2015 Victoria&Albert Museum, Londra

TAMARA DE LEMPICKA 19.03.2015 - 30.08.2015 Palazzo Chiablese,Torino


Impressum d’Arte è una rivista bimestrale gratuita di arte e cultura. Direttore & Editore Daniele Agostini daniele@darte.ch Progetto grafico Ennes Bentaïba Contributi Daniele Agostini Nicholas Costa Ha collaborato Alice Nicotra In copertina Una veduta dell’atelier di Angela Lyn con majesty Oil on canvas 970 x 220 cm 2014 Photo©Edo Bertoglio

www.darte.ch www.facebook.com/ darterivista

© 2015,Tutti i diritti riservati



Grazia Varisco Filo rosso - 1960/2015 a cura di Claudio Cerritelli 15 aprile - 19 giugno 2015

Cortesi Gallery

Via Frasca, 5 Lugano, CH – 6900

41 & 43 Maddox St. London, W1S 2PD – UK

www.cortesigallery.com info@cortesigallery.com


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