dArte
rivista di arte e cultura
n. 04 VI—VII 2015
31 maggio - 4 ottobre 2015 Chiuso il lunedĂŹ. Festivi aperto maggio e giugno: 9-12 / 14-17 luglio e agosto: 14-18 settembre e ottobre: 10-12 / 14-18
Tel. +41 (0)91 816 47 91 www.ti.ch/zuest decs-pinacoteca.zuest@ti.ch
Con il sostegno del Municipio, della Parrocchia e del Patriziato di Ascona Sponsor tecnico:
n. 04
contenuto 04
Marcello
La nobildonna dei salon
L’incontro 10 Salvatore Lacagnina
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Da non perdere
Edo Bertoglio Grazia Varisco Daniel Spoerri 14
Parco Scherrer
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L’agenda
Il giardino delle meraviglie
mostre in corso
21 Mirabilia
Alphonse Maze, La duchessa di Castiglione Colonna in abito da ballo, 1863, Friburgo, Fondation Marcello
Marcello
La nobildonna dei Salon
V
che vuole celare il sesso e l'estrazione sociale dell'artista. La produzione di Marcello è profondamente ispirata dal Rinascimento fiorentino, idolatra Michelangelo, subisce l'influenza del grandissimo orefice Benvenuto Cellini e non è un caso che il successo al Salon derivi dal busto di Bianca Cappello, la machiavellica seconda moglie di Francesco de Medici. La fortuna riscontrata nel 1863 dà il via al periodo più affascinante della vita di Adèle d'Affry durante il quale si susseguono: il ritorno al Salon del 1865 con la suadente Gorgone, la commissione del Ritratto di S.M. l'imperatrice Eugenia, la partecipazione all'Esposizione universale di Parigi del 1867 e l'avventura nella Spagna insurrezionale durante la quale realizza il Ritratto del generale Lorenzo Milans del Bosch y Mauri. Arrivata alle porte del 1870 la duchessa, indebolita dalla tisi, partorisce la sua opera maggiore, La Pizia. La fortuna di questa statua è incontestabile: oltre alla partecipazione al Salon del 1870, accompagnata dal Capo abissino, è proprio su di lei che ricade l'attenzione di Charles Garnier il quale decide di porla all'interno del nuovo Teatro dell’Opera di Parigi.
illa Vela, che svetta su Ligornetto dal 1865 e ospita dal 1898 l'omonimo Museo, ha recentemente riaperto le porte al pubblico con un nuovo allestimento volto ad arricchire la gipsoteca del celebre Vincenzo con le opere del figlio Spartaco e del fratello Lorenzo, disegnando in modo più accurato il profilo di una famiglia di artisti ticinesi vissuti al limitare del XIX secolo. Quello che qui più ci interessa però è il piano superiore della colossale villa, che dallo scorso aprile ospita una figura se non unica, assolutamente singolare. Si tratta di Adélaïde Nathalie Marie Hedwige Philippine d'Affry duchessa di Castiglione Colonna, una nobildonna ottocentesca dalla vita romanzesca, orfana di un padre misteriosamente scomparso, vedova di un rampollo dell'alta società europea, amica di artisti del calibro di Eugène Delacroix, éduard Manet e Berthe Morisot. La girandola di eventi e i continui spostamenti dalla città natale, Friburgo, verso Parigi e Roma non dicono molto senza il cruciale apporto del velo di enigmatico fascino dato dalla seconda identità della duchessa, Marcello, lo pseudonimo scelto dalla scultrice per partecipare al Salon del 1863, un nome che vuole rievocare i maestri del passato, un nome
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A sinistra Marcello, Ritratto di S.M. l’imperatrice Eugenia, 1866, cira Fondation Marcello, Friburgo © Museo Vincenzo Vela A pagina 7 Marcello, Bianca Cappello, 1863, Bronzo patinato e dorato, Fondation Marcello, Friburgo © Museo Vincenzo Vela
Gli stravolgimenti politici francesi portano Marcello a rifugiarsi nella città natale, dove, compiuti i quarant'anni, abbandona la scultura, costosa quanto faticosa, per passare alla pittura, subendo l'influenza di maestri del passato come Rubens e Tiziano ma anche di contemporanei quali Delacroix e Géricault. Adèle intride le sue opere di cromatismi cangianti, esotismi di gusto prettamente romantico e revival storici, ma tutto questo non sembra bastare, nel 1874 il Salon rifiuta La Congiura di Fiesco. Gli ultimi appuntamenti di Marcello con le grandi esposizioni parigine del Louvre avvengono in un due tranches: nel 1875 partecipa al Salon portando Febe, Redemptor Mundi e La bella romana, mentre nel 1876 si presenta con il busto Ritratto della baronessa di Keffenbrinck-Ascherade per il quale l'artista riceve una menzione d'onore che non risponde alle sue aspettative. È l'inizio delle peregrinazioni della duchessa che la conducono nel Mezzogiorno italiano, soluzione più adatta e che più concilia il suo amore per l'arte alla sua cagionevole salute; infine Adèle si stabilisce a Castellamare di Stabia, dove prende a redarre le sue Mémoires e dove, nel 1879, soccombe alla tubercolosi come l'eroina della celebre tragedia di Puccini.
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La memoria di artisti come Marcello è ancora oggi distorta. Quelle che furono figure centrali nel loro tempo, acclamate dalla critica e dai committenti, paiono ora vissute ai margini degli eventi che hanno fatto da sfondo alla nascita del realismo e dell'impressionismo. La mostra del Museo Vela si iscrive quindi in un discorso veramente attuale, per la sua volontà di far emergere il profilo critico di una dotata quanto intraprendente artista che ha esordito a pochi metri dal celebre Le déjeuner sur l'herbe di Manet e ha concluso la sua carriera in coincidenza con l'esposizione di Monet del dipinto Impression, soleil levant. Nicholas Costa
23.04.2015 – 30.08.2015 Marcello, Adèle d’Affry (1836-1879), duchessa di Castiglione Colonna Museo Vincenzo Vela Largo Vela 6853 Ligornetto +41 58 481 30 40 www.museo-vela.ch
Sopra Marcello, La piccola Madonna, 1864, Marmo Fondation Marcello, Friburgo © Museo Vincenzo Vela / Mauro Zeni
A pagina 9 Marcello, Ritratto del generale Lorenzo Milans del Bosch y Mauri, 1868, Gesso rosa, Musée d’art et d’histoire Fribourg (deposito Fondation Marcello, Friburgo) © MAHF / Primula Bossahrd
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L’incontro
SALVATORE LACAGNINA
S
programma è immaginato come una narrazione continua tra le sedi, senza trascurare di collegarsi agli appuntamenti culturali più rilevanti delle città di azione. Il Settore Arti si avvale inoltre della collaborazione e della partecipazione degli artisti membri in residenza, che a loro volta agiscono in relazione sia con il territorio sia con le attività dell’Istituto.
alvatore Lacagnina, classe 1973, è dal 2009 responsabile artistico per gli Istituti Svizzeri in Italia.
Salvatore, ci parli della storia dell’Istituto Svizzero e della sua mission. Il mandato dell’Istituto Svizzero di Roma (ISR) è quello di offrire un contributo significativo alla scienza e alla cultura italiane all’insegna della conoscenza reciproca fra paesi vicini. La sua sede è Villa Maraini, donata nel 1946 da Carolina Maraini-Sommaruga alla Confederazione svizzera,con l’intento che fosse posta «perpetuamente al servizio della cultura, nel segno della collaborazione tra la Svizzera e l’Italia». Ogni anno l’ISR ospita dodici membri, fra artisti e studiosi universitari svizzeri, che risiedono a Roma per un intero anno accademico. L’attività dei residenti si divide tra le ricerche individuali, artistiche o scientifiche, e la partecipazione attiva all’atelier Studio Roma – Programma Transdisciplinare sul Contemporaneo, della durata di circa otto settimane. Per quanto riguarda il programma artistico, l’ISR, nelle sedi di Roma e Milano, persegue l’obiettivo principale di promuovere nuove produzioni di giovani artisti svizzeri e di rappresentare in Italia i modelli più interessanti dell’organizzazione culturale svizzera. Il
Come vengono scelti i progetti espositivi? Cerchiamo di portare avanti un discorso culturale, di mettere alla prova delle ipotesi, di immaginare orizzonti di senso. I singoli progetti sono poi i capitoli o le possibili materializzazioni di tutto questo. Il lavoro svolto in questi anni andrebbe letto in questa direzione. È stato un lavoro sull’istituzione più che sul singolo progetto. Il nostro tempo impone di ripensare le istituzioni. L’Istituto Svizzero rappresenta la Confederazione in Italia, come si è evoluta nel corso del tempo la sua immagine nel Bel Paese? Sul piano della produzione culturale la Svizzera è un paese che attira sempre più attenzioni in Italia. Ma ovviamente quella che si definisce“immagine” di un paese, è soltanto una semplificazione.L’arte al contrario agisce sulla complessità
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o sulla semplicità; rifiuta l’omogeneità e si trova naturalmente a casa nelle disomogeneità.
dell’ETH Zurigo; Umsicht – Regards – Sguardi 2013, esposizione itinerante a cura della Società svizzera degli ingegneri e degli architetti SIA che sarà pure esposta al padiglione svizzero a Expo; e a settembre Il gusto del design, edizione speciale di Les Espaces du Design, curata dall’Associazione Design Days. A Roma si avvia una nuova tappa di Openings out to Reality – un formato di ricerca artistica avviato due anni fa. Tobias Kaspar presenta una prima materializzazione di The Street, un progetto che interroga i rapporti tra realtà e finzione (o apparenza), produzione e distribuzione culturale.Nello stesso ambito,Kaspar ha invitato il fotografo di San Diego Fred Lonidier che per oltre quarant’anni ha lavorato sulle possibilità e i limiti della fotografia documentaria, della rappresentazione e sul potenziale trasformativo dell’arte – quale strumento capace di trasformare direttamente la realtà materiale – al di là dei piani simbolici e dei materiali dell’immaginario. Il progetto di Lonidier dal titolo Strike sarà presentato in tre parti: a Roma al CLAP (Camere del Lavoro Autonomo e Precario) e all’Istituto Svizzero dal 5 giugno, a Ginevra al Centre de la photographie Genève l’11 giugno e a Zurigo alla Zürcher Hochschule der Künste a settembre.
Qual è il pubblico che frequenta le due sedi dell’Istituto? Innanzitutto i visitatori delle due sedi sono tanto diversi quanto lo sono Roma e Milano. E questo per noi è un valore straordinario. Se dovessi indicare una specificità, direi che abbiamo lavorato molto su formati e progetti che si pongono al confine di discipline e attitudini differenti per cercare di rompere l’omogeneità chiusa dei sistemi culturali che si sono sempre più chiusi in singoli ambiti disciplinari.Per quanto cerchiamo di utilizzare un registro linguistico molto ampio, naturalmente il nostro è principalmente un pubblico di specialisti e di appassionati. Lavoriamo sulle giovani generazioni principalmente, e in Italia l’arte che un tempo si chiamava d’avanguardia non attrae le folle dell’Expo. Ci può dare qualche anticipazione delle prossime mostre? Per quanto riguarda Milano, fino a metà giugno sarà visibile Inflected objects #1: Abstraction. Rising automated reasoning, un progetto di ricerca che la curatrice svizzera Melanie Bühler ha intrapreso con il nostro invito a Milano,con la collaborazione di Valerio Mannucci, e che proseguirà con altre tappe in Europa e negli USA e con una piattaforma online www.inflected-objects. com. La sfida è cercare di analizzare come la cultura digitale sta influenzando le pratiche quotidiane e può influenzare la produzione artistica (non necessariamente digitale). A seguire ospiteremo alcuni progetti nell’ambito della presenza svizzera a Expo Milano: Posizioni: la Metropoli di Milano in Metamorfosi, mostra del Corso di Architettura del Paesaggio del Professor Günther Vogt
Istituto Svizzero di Roma Via Ludovisi 48 00187 Roma Istituto Svizzero di Roma Sede di Milano Via Vecchio Politecnico 3 20121 Milano www.istitutosvizzero.it
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Da non perdere Andy’s big shot New York, 1978 Archival pigment print Edizione 1 di 5 40x40 cm A pagina 13, a sinistra Grazia Varisco Quadri Comunicanti Filo Rosso, 2008 Ferro, 5 elementi, 64 x 49 cm ciascuno Fotografia: Bruno Bani A destra Daniel Spoerri, Sevilla-Serie No.11, “eaten by...„, assemblaggio, 1991, Ø 140 x 80 cm © Rita Newman
EDO BERTOGLIO NEW YORK POLAROIDS 1976 – 1989 La Polaroid, sinonimo di immediatezza e istantaneità, è stata utilizzata dal fotografo ticinese per congelare momenti del proprio vissuto durante il lungo soggiorno artistico nella frenetica New York degli anni Settanta e Ottanta. Photographica Fine Art espone fino a fine luglio una selezione di 40 immagini fra ingrandimenti e originali provenienti dall’archivio dell’artista, in una celebrazione della poetica dell’instant-camera.
20.05.2015 – 31.07.2015 Photographica Fine Art Via Cantonale 9 6900 Lugano +41 91 923 96 57 www.photographicafineart.com
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GRAZIA VARISCO FILO ROSSO – 1960/2015
DANIEL SPOERRI EAT ART IN TRASFORMATION
Negli spazi di Cortesi Gallery è possibile ammirare lavori storici e recenti di Grazia Varisco, fra i maggiori esponenti dell’Arte cinetica e programmata. Fin dagli anni Sessanta, l’artista indaga nelle sue opere temi quali la variazione della luce, lo spazio e il movimento, la sensoralità e la percezione,utilizzando diversi medium fra cui vetro industriale, ferro, acciaio, magneti e neon in una tensione verso la sintesi spaziale.
In occasione di Expo 2015, che affronta il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, il m.a.x. museo di Chiasso dedica un’importante retrospettiva al fondatore della Eat Art Daniel Spoerri. Articolata in 189 opere, fra cui tableaux-pièges, bronzi, sculture e grafiche esposte per la prima volta in una sede museale,la mostra annovera anche ricette culinarie dell’artista, appunti, documenti d’archivio e fotografie.
15.04.2015 – 10.07.2015
01.05.2015 – 30.08.2015
Cortesi Gallery Via Frasca 5 6900 Lugano
m.a.x. museo Via Dante Alighieri 6 6830 Chiasso
+41 91 921 40 00 www.cortesigallery.com
+41 91 690 08 88 www.maxmuseo.ch
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Parco Scherrer
Il giardino delle meraviglie
A
Morcote, un borghetto di pescatori che si adagia su una costa del lago Ceresio, si trova un parco eclettico realizzato negli anni Trenta dal sangallese Arturo Scherrer (1881-1956), uomo colto, raffinato e visionario, appassionato di botanica e d’arte, capitano di un’industria tessile di famiglia. Il parco Scherrer, definito Il Giardino delle Meraviglie, è un monumento a cielo aperto che annovera una ricca collezione di manufatti provenienti da svariati paesi e da epoche diverse, inseriti in una cornice unica caratterizzata da una lussureggiante vegetazione e dal magnifico panorama lacustre. Dal sapore esotico e nello stesso tempo locale, si sviluppa per terrazzamenti in cui si riprende la voga dei giardini all’inglese
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Fotografie di Muriel Hediger Sopra Il Tempio del Sole A pagina 14 Una delle sei cariatidi dell’Eretteo
del Settecento in chiave novecentesca, con un tripudio di accostamenti e avvicendamenti di elementi naturali e artificiali, tra cui sculture, padiglioni, specchi d’acqua e fontane. All’entrata si è accolti da una fontana veneziana in breccia rosa di Verona costituita da una colonna rinascimentale sormontata da un leone bizantino. Una scalinata fiancheggiata da due leoni barocchi in marmo di Carrara conduce ai livelli superiori del parco, fino a un primo terrazzo panoramico dal quale si gode di una vista su Porto Ceresio. Alle spalle, svetta la copia in scala 1:4 dell’Eretteo, il secondo tempio dell’Acropoli di Atene, in pietra di Vicenza, sorretto da sei cariatidi e più sopra, dopo una tappa alla limonaia decorata con motivi a grottesche che contiene gessi rappresentanti animali, si raggiunge la sommità più alta del parco con il Tempio del Sole, una struttura spagnoleggiante che riproduce i giardini dell’Alhambra a Granada in un gioco di fontane e cespugli di bosso su cui dominano due statue rappresentanti Mercurio, dio del commercio, e una filatrice, a simboleggiare la professione del committente. Immersa in una fitta vegetazione di enormi bambù, ecco la Casa del tè, o Casa siamese, il cui interno sfavilla di lacche dorate, teste di Buddha bronzee, un altarino, mobili, vasi cloisonné e un tappeto cinese con motivi a nuvole e leoni. Il sentiero prosegue lungo dei gradini che portano al tempio di Nefertiti, vegliato dalla dea Sekhmet, con la testa di leone, e dal dio Horus. All’interno, il busto della regina vigila sulle urne cinerarie dei coniugi Scherrer. Il fascino per il Medio Oriente si riverbera anche nella Casa araba, l’ultima costruzione realizzata per volere del proprietario, rimasta incompiuta e nella Palazzina indiana, costruita sul modello del Palazzo Salò di Brugine in provincia di Padova, vero cuore del parco Scherrer. Qui gli interni, in stile moghul, sono dominati da un motivo a ramage orientale che corre lungo tutte le pareti. Il punto focale dello spazio è rappresentato dal grande camino in marmo che termina con uno Stupa; accanto, in una nicchia affrescata con un trompe-l’oeil raffigurante un loggiato orientale che si apre sul Taj Mahal, è posto un trono intagliato. Un grande lampadario di murano, due corni di narvalo trasformati in candelabri, una zampa di elefante e altri manufatti completano l’eclettico arredo. All’uscita del parco ci si imbatte in una casa lombardo-ticinese del 1300, ora adibita a ristorante-grotto, frutto della lungimiranza dell’imprenditore che è riuscito, riutilizzando i materiali originali, a ricostruire fedelmente l’ abitazione proveniente dal quartiere di Sassello a Lugano, preservandola così dall’oblio della demolizione.
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A pagina 16 Sopra Interno della Casa del tè o Casa siamese Sotto La Casa del tè o Casa siamese
Parco Scherrer 6922 Morcote Entrata a pagamento Apertura: 15 marzo – 31 ottobre dalle 10.00 alle 17.00 1 luglio – 31 agosto dalle 10.00 alle 18.00 www.morcoteturismo.ch
In agenda
VI—VII 2015
Paula Modersohn-Becker Berlin – Worpswede – Paris 26.04.2015 – 19.07.2015 Museo Comunale d’Arte Moderna Ascona Via Borgo 34 6612 Ascona +41 91 759 81 40 www.museoascona.ch
IGOR PONTI LOOKING FOR IDENTITY 01.06.2015 – 31.07.2015 CONS ARC / GALLERIA Via Gruetli 1 6830 Chiasso +41 91 683 79 49 www.consarc.ch
Marcello, Adèle d'Affry (1836-1879) , duchessa di Castiglione Colonna 23.04.2015 – 30.08.2015 Museo Vincenzo Vela Largo Vela 6853 Ligornetto +41 58 481 30 40 www.museo-vela.ch
Fotografia: © Rita Newman
Le carte dei poeti 27.03.2015 – 25.06.2015 Museo Civico Villa dei Cedri Piazza San Biagio 9 6500 Bellinzona + 41 91 821 85 20 www.villacedri.ch
Daniel Spoerri. Eat Art in trasformation 01.05.2015 – 30.08.2015
LA GALASSIA ARP 28.03.2015 – 23.08.2015
m.a.x.museo Via Dante Alighieri 6 6830 Chiasso
Pinacoteca Casa Rusca Piazza Sant’Antonio 1 6600 Locarno
+41 91 690 08 88 www.maxmuseo.ch
+41 91 756 31 85 www.locarno.ch
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TONY CRAGG SCULTURE 09.05.2015 – 31.07.2015 Buchmann Galerie Via Gamee 6927 Agra
Albert Pinya Proud to be a painter 05.07.2015 – 31.07.2015
Christine Streuli Ickelackebana 15.01.2015 – 20.07.2015
Galleria Allegra Ravizza Via Nassa 3A 6900 Lugano
Galleria Monica De Cardenas Via Coremmo 11 6900 Lugano
+41 91 224 31 87 www.allegraravizza.com
+ 41 79 620 99 91 www.monicadecardenas.com
Buchmann Lugano Via Della Posta 2 6900 Lugano +41 91 980 08 30 www.buchmanngalerie.com Sentire l’Arte. Dipinti Antichi e Tabacco 15.04.2015 – 27.06.2015
Grazia Varisco Filo rosso – 1960/2015 15.04.2015 – 10.07.2015
Galleria Canesso Lugano Dipinti Antichi Piazza Riforma 2 6900 Lugano
EDO BERTOGLIO NEW YORK POLAROIDS 1976-1989 20.05.2015 – 31.07.2015
+41 91 682 89 80 www.galleriacanesso.ch
Photographica Fine Art Via Cantonale 9 6900 Lugano +41 91 923 96 57 www.photographicafineart.com
Cortesi Gallery Via Frasca 5 6900 Lugano +41 91 921 40 00 www.cortesigallery.com
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30 + 5 23.05.2015 – 31.07.2015 Studio d’Arte Contemporanea Dabbeni Corso Pestalozzi 1 6900 Lugano +41 91 923 29 80 www.studiodabbeni.ch
Jamini Roy Dalla tradizione alla modernità. La Collezione Kumar 12.06.2015 – 23.08.2015 Museo delle Culture Via Cortivo 24-28 6900 Lugano-Castagnola
Bernd Nothen 17.05.2015 – 04.10.2015 Museo di Villa Pia Via Cantonale 24 6948 Porza +41 91 940 18 64 www.fondazionelindenberg.org
+41 58 866 69 60 www.mcl.lugano.ch
RENZO FERRARI VISIONI NOMADI 1959-2014 16.05.2015 – 02.08.2015 Museo Cantonale d’Arte Via Canova 10 6900 Lugano +41 91 815 79 71 www.museo-cantonale-arte.ch
Addio Lugano bella. Anarchia tra storia e arte. Da Bakunin al Monte Verità, da Courbet ai Dada 22.03.2015 – 05.07.2015 Museo d’Arte Mendrisio Piazza San Giovanni 6850 Mendrisio +41 640 33 50 www.mendrisio.ch/museo
info Per gli orari di apertura si prega di contattare i musei e le gallerie o di consultare il loro sito.
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Gordon Mc Couch (1885-1956) Un americano ad Ascona 15.03.2015 – 30.08.2015 SERODINE NEL TICINO 31.05.2015 – 04.10.2015 Pinacoteca cantonale Giovanni Züst Piazza Santo Stefano 6862 Rancate +41 91 816 47 91 www.ti.ch/zuest
Mirabilia Fiere
Mostre
SCOPE BASEL 16-21.06.2015
Paul Gauguin 08.02.2015 – 28.06.2015 Fondation Beyeler, Basilea
Art | Basel 18-21.06.2015
HENRI ROUSSEAU Il Candore Arcaico 06.03.2015 – 05.07.2015 Palazzo Ducale,Venezia
Arte lombarda dai Visconti agli Sforza 12.03.2015 – 28.06.2015 Palazzo Reale, Milano
ESCHER 12.03.2015 - 19.07.2015 Bologna, Palazzo Albergati
ALEXANDER McQUEEN SAVAGE BEAUTY 14.03.2014 – 02.08.2015 Victoria&Albert Museum, Londra
TAMARA DE LEMPICKA 19.03.2015 – 30.08.2015 Palazzo Chiablese,Torino
Arts & Foods Rituali dal 1851 09.04.2015 – 01.11.2015 Triennale di Milano
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The EY Exhibition: Sonia Delaunay 15.04.2015 – 09.08.2015 Tate Modern, Londra
LEONARDO DA VINCI 1452-1519 16.04.2015 – 19.07.2015 Palazzo Reale, Milano
LE CORBUSIER MESURES DE L’HOMME 29.04.2015 – 03.08.2015 Centre Pompidou, Parigi
David LaChapelle Dopo il Diluvio 30.04.2015 – 13.09.2015 Palazzo delle Esposizioni, Roma
Europa Die Zukunft der Geschichte 12.06.2015 – 06.09.2015 Kunsthaus, Zurigo
Fausto Melotti 09.07.2015 - 17.01.2016 Villa Paloma – Nouveau Musée National, Monaco
Impressum d’Arte è una rivista bimestrale gratuita di arte e cultura. Direttore & Editore Daniele Agostini daniele@darte.ch Progetto grafico Ennes Bentaïba Contributi Daniele Agostini Nicholas Costa Ha collaborato Alice Nicotra In copertina Parco Scherrer dettaglio d’interno della Palazzina indiana Fotografia di Muriel Hediger
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