Evoluzioni n.05 October/November 2008

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darwin airline magazine

Ottobre/novembre - October/November 2008 N. 5

TRAVEL Roma: andar per parchi e mercatini Rome: a stroll through parks and open-air markets Evian la tranquilla Evian, a place of tranquillity LOCAL Lugano: la piazza finanziaria Lugano’s financial center Como: il lago delle meraviglie Como: lake of wonders


INDEX 06-10

06-10 Quanto sei verde Roma Rome, how green you are

26-29 Le meraviglie del Lago di Como The wonders of Lake Como

12-16 Souvenir d'antan In copertina - veduta di Roma dall’alto, Archivio White Star, foto di Marcello Bertinetti. Front cover - A view of Rome from above, White Star Archives, Photo by Marcello Bertinetti.

18-19 Una cucina semplice che ha conquistato il mondo A simple cuisine conquers the world 20-21 Mangiare a Roma Dining in Rome

IMPRINT PUBLISHER Darwin Airline SA Lugano Airport CH-6982 Agno www.darwinairline.com

38-43 La Lugano che verrà The new Lugano 44 Il lusso dell'ospitalità a Lugano Luxurious hospitality in Lugano 46-49 Scenari e prospettive della piazza bancaria ticinese Scenarios and outlook for Ticino's banking center 50-51 BNP Paribas, un gruppo solido BNP Paribas, a sound group

22-24 22-24 Evian, la tranquilla Evian, a place of tranquillity

EDITOR-IN-CHIEF Elisabetta Calegari escalegari@ticinomanagement.ch COMMUNICATION OFFICER Massimo Boni massimo.boni@darwinairline.com CONTRIBUTIONS Giorgio Carrion, Lorenzo Clemen, Melissa Diday, Marzio Molinari, Alessandro Pesce

60-61 Aspasi News Aspasi News

34-36 Mostre in Europa Exibitions in Europe

52-55 La Svizzera della roccia e del ghiaccio Switzerland's rocky side

26-29

TRANSLATION Marla Dobyns Lurati EDITING AND ADVERTISING Valerio De Giorgi Ticino Management Via Vergiò 8 CH - 6932 Breganzona Tel. +41(0)91 / 610 29 29 Fax +41(0)91 / 610 29 10 info@ticinomanagement.ch DESIGN LAYOUT krea di Manuela Steinmann 6976 Castagnola info@kreagrafica.ch

30-31 La nouvelle vague comasca Como's nouvelle vague

32-33 Libri Books

56-58 Vola solo chi osa farlo Only those who dare can fly 62 Destinazioni Destinations 64 La flotta The fleet

38-43

56-58

CIRCULATION 10’000 copies DISTRIBUTION All Darwin Airline flights, Swiss and Italian Airports, 4 and 5 star hotels, associations, boards and institutions

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Care lettrici, Cari lettori, Lo spettacolo multicolore del paesaggio ticinese che possiamo ammirare dagli oblò dei nostri aerei, ci fa guardare alla passata stagione estiva con grande soddisfazione. Affrontiamo infatti l'autunno riscontrando il sempre crescente successo che le nostre tratte stagionali Lugano-Olbia e LuganoCagliari hanno avuto presso il pubblico locale ed insubrico. La Sardegna si conferma, pertanto, una scelta quanto mai azzeccata per Darwin Airline che ha potuto offrire - anche sulle tratte che la riguardano e per tutta la stagione estiva - la qualità e la puntualità del servizio che la contraddistinguono durante tutto l'anno. Due le importanti novità autunnali. A partire da metà ottobre, sul volo della tarda mattinata da e per Ginevra, Darwin Airline blocca la tariffa a 175 CHF a tratta (tutto incluso, salvo spese di prenotazione). Inoltre, dopo la pausa estiva, sono ripresi a pieno regime i due collegamenti giornalieri con Roma, con qualche interessante cambiamento sul piano orario. Con l'entrata in vigore del nostro nuovo orario invernale - valevole dal 26 ottobre fino al 28 marzo 2009 - , dal lunedì al venerdì, il rientro serale su Roma sarà infatti anticipato di un'ora. Partendo alle 16.15 da Lugano Airport, potrete godere delle splendide serate romane fin dalle 17.35 - ora di arrivo a Fiumicino -sfruttando, in questo modo, la preziosa possibilità di armonizzare e ottimizzare maggiormente le tempistiche delle

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Dear readers, vostre trasferte ticinesi. Oltre che a guardare indietro alla stagione appena passata, a Darwin Airline piace rivolgere lo sguardo verso il futuro, connesso ai progetti che la città di Lugano e l'amministrazione del Canton Ticino hanno in cantiere per Lugano Airport, base naturale della nostra flotta e hub della nostra offerta. È con immenso piacere che, in occasione del 70-esimo anniversario di Lugano Airport, abbiamo appreso che, con uno stanziamento fondi che ammonta a 17,5 milioni di franchi, si intende investire con decisione per il potenziamento del principale scalo ticinese, dimostrando, così, ampia fiducia al lavoro fin qui svolto da Darwin Airline e ponendo le basi, non solo economiche, per lo sviluppo futuro della Compagnia stessa. Le opere a medio e lungo termine che saranno affrontate grazie a questi fondi, sono varie ed influiscono su più livelli anche sull'area di Agno dove ha sede l'aeroporto. Oltre che ad intervenire sul risanamento e sull'ampliamento dello scalo, cosa che renderà l'aerostazione sempre più moderna ed accogliente per i passeggeri, si vuole incrementare la sicurezza e procedere all'allungamento della pista, in un primo tempo verso nord ed in seguito in direzione del lago, consentendo a Darwin Airline una più ampia possibilità d'azione riguardante la scelta della futura composizione della propria flotta. Buona lettura. Fabio Parini CEO di Darwin Airline

As we look out the airplane porthole and see the spectacular colors of Ticino's countryside we recall with great satisfaction the summer season just passed. In fact, Darwin Airline braves the coming autumn recalling the ever-growing success among locals and Insubrians of its Lugano-Olbia and LuganoCagliari summer routes. Sardinia, therefore, has proven a well-selected target for the airline, so much that it was able to offer the same quality service and punctuality on these summer routes that it offers throughout the year. There are two important changes for autumn. On late afternoon flights from and to Geneva starting mid-October, Darwin Airline has frozen the one-way air fare at 175 CHF (everything included except reservation fees). Additionally, now that summer break is over, Rome is back in full swing with its two daily connections with a few interesting schedule changes. When our new winter schedule goes into effect - valid from October 26 to March 28, 2009 - the Monday through Friday evening return flight to Rome will depart one hour earlier. Leaving Lugano Airport at 16:15 you will have the chance to enjoy some splendid evenings in Rome from 17:35 on - arrival time at Fiumincino - and hence take advantage of the precious opportunity to fine-tune and optimize the timing of your business trips in Ticino.

Though enjoying its look at the past season, Darwin Airline turns its gaze to the future, to take a peek at projects the City of Lugano and the administration of Canton Ticino have in store for Lugano Airport, our fleet's home base and hub of our services and activities. It gives us immense pleasure on this 70th anniversary of Lugano Airport to learn that, with an allocation of funds amounting to 17.5 million CHF, investments that will strengthen and revitalize our main stop here in Ticino are planned to take off at full throttle. News of such merit demonstrates a strong trust in Darwin Airline's work thus far and provides a basis, not limited to economics, for the future development of our airline. Both the short- and long-term projects planned using the new funds are varied and will have an impact at many levels and in many areas, including the area of Agno, the seat of Lugano Airport. In addition to improving and expanding the airport, making the air terminal even more modern and inviting to passengers, authorities want to increase safety and proceed with extension of the runway, first towards the north and later in the direction of the lake, affording Darwin Airline more freedom of choice concerning its future fleet composition. Enjoy your reading. Fabio Parini Darwin Airline CEO


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Nella pagina di sinistra, le rovine nel Parco di Villa Cordiani. Accanto, il Parco dell’Eur. Opposite page, ruins in Villa Cordiani Park. This page, Eur Park.

Rome, how green you are

by Giorgio Carrion

Quanto sei verde Roma di Giorgio Carrion

La magia dei parchi cittadini nelle celebri 'ottobrate' romane Tra le capitali europee a maggiore presenza di verde pubblico, Roma riserva piacevoli sorprese agli amanti della natura. Recenti ricerche hanno confermato che la 'città eterna' dispone di un patrimonio floreale e arboreo straordinario, tanto da porla al vertice delle maggiori metropoli in quanto a biodiversità. Ciò dipende dal fatto che l'area urbana gode di quattro diversi ambiti climatici: da quello tipicamente mediterraneo delle aree del settore costiero a quello collinare del settore nord-occidentale. Ben dieci habitat del territorio romano sono riconosciuti di interesse comunitario europeo grazie al loro elevato potenziale ecologico. Questa ricchezza è fruibile nei maggiori parchi pubblici che offrono, specie nelle belle giornate autunnali, sorprendenti e amene condizioni ambientali. Ottobre, infatti, è uno dei mesi più miti dell'anno, dove la temperatura moderata si associa ad una

meteorologia generalmente buona, rinfrescata dal celebre 'ponentino', un venticello 'cortese' che rende le passeggiate particolarmente piacevoli proprio nei parchi. I maggiori, poi, sono collegati ad altrettante residenze patrizie, spesso sede di musei, pinacoteche ed esposizioni d'arte. Villa Borghese Da Piazzale Flaminio e dal Pincio si raggiunge facilmente il parco pubblico più grande e indiscutibilmente più bello della capitale italiana. Il vasto appezzamento ha le sue origini nella piccola vigna di proprietà di una famiglia senese giunta a Roma verso la metà del VI secolo: i Borghese, che ben presto sarebbero diventati una delle più illustri casate dell'Urbe. Quando Paolo V, nel 1605, elesse cardinale Scipione, figlio di Ortensia Caffarelli, facendogli assumere il cognome e lo stemma di Casa Borghese, iniziò l'espansione della villa: nel corso di una

The magic of Rome's city parks during the famous Roman “ottobrate” Among Europe's capital cities with the most public green areas, Rome holds pleasant surprises for nature lovers. Recent research confirms that the Eternal City possesses such extraordinary land-coverage of floral and arboreal vegetation that it is top among the major metropolises in terms of biodiversity. This is because the urban area is endowed with four different climatic zones - from typically Mediterranean in the coastal region to a foothill climate in the northwestern region. In fact, at least ten habitats on Roman territory are recognized by the European Community for their high ecological potential. All this lush green is found precisely in Rome's major public parks where especially on autumn days you can be pleasantly surprised by climatic conditions. October is, in fact, one of the most delightful months of the year when it is often sunny, temperatures are moderate and the air is cooled by the famous “ponentino,” a nice westerly breeze that makes a walk in the park especially enjoyable. What's more, the major parks are adjacent to important princely residences, often home to museums, picture-

galleries and art exhibits. Villa Borghese The largest and undisputedly most beautiful public park in Italy's capital is easily reachable from Piazzale Flaminio or Pincio. This vast swath of land was originally a small vineyard owned by a Sienese family by the name of Borghese who came to Rome around the middle of the sixth century and, shortly thereafter, became one of the most eminent families of the Eternal City. When Poalo V in 1605 appointed Cardinal Scipione, son of Ortensia Caffarelli, and had him assume the name and armorial bearings of the Casa Borghese, expansion of the villa began. Over the course of about 20 years, from 1608 to 1633, the vineyard was enlarged through the annexation of surrounding lands until it reached its present size of about 100 hectares. The expansion work got off to a quick start under the direction of architect Flaminio Ponzio with the assistance of his Dutch student, Jan Van Sansen. Following the death of Van Sansen in 1621 Girolamo Rainaldi took over, marking the end of the first phase of construction on the Villa

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Inglese

In alto e a destra, Villa Borghese, sotto un dettaglio del parco di Villa Pamphilj. Nella pagina a fianco da sinistra, Villa Ada, Villa Torlonia e il Circo Massimo.

Above and at right, Villa Borghese; below, a detail of Villa Pamphij. Opposite page, from left to bottom, Villa Ada, Villa Torlonia and Circus Maximus.

ventina d'anni, dal 1608 al 1633, la vigna venne accresciuta mediante l'annessione di terreni circostanti sino ad arrivare all'attuale estensione di circa cento ettari. I lavori erano iniziati alacremente sotto la direzione dell'architetto Flaminio Ponzio, coadiuvato dal suo allievo olandese Jan Van Sansen. Alla morte del Van Sansen, nel 1621, subentrò Girolamo Rainaldi, con il quale si chiuse la prima fase costruttiva di Villa Borghese. La villa seicentesca era divisa in tre parti indipendenti: il giardino situato davanti al palazzo, che si estende nell'area oggi chiamata Parco dei Daini, il Palazzo, che sorgeva tra le recinzioni di queste due aree ed era fiancheggiato da una zona coltivata a giardini nei quali si trovavano due piccoli casini (quello dell'Uccelleria e quello della Meridiana); il terzo recinto comprendeva il parco ed occupava tutta l'area residua; dall'attuale Giardino Zoologico alla Valle dei Platani, Piazza di Siena, il futuro Giardino del lago e i Giardini del Muro Torto. È certamente l'area verde più amata dai romani e dai turisti: percorsi di trekking, ampi viali da percorrere in bici e sentieri, rendono l'area molto varia. Sono presenti bar e ristoranti, tra cui l'elegante Casina Valadier.

Villa Pamphilj La villa con l'annesso parco si trova nel quartiere di Monteverde. Era stato il cardinal Giovanni Battista Pamphilj, poi divenuto Papa Innocenzo X, a volere questa dimora fuori Porta San Pancrazio, tra il Gianicolo e l'Aurelia. La sua realizzazione si deve allo scultore bolognese Alessandro Algardi, al quale fu affidata l'intera costruzione della villa. Lo scultore bolognese s'improvvisò per l'occasione anche giardiniere, disegnando lo sviluppo del vastissimo parco, con lunghissimi viali coperti e scoperti, laghetti, giardini di fiori, magnifiche prospettive di architettura. Abbellimenti vari furono aggiunti da Don Giovanni Andrea Doria, che ereditò la villa nel 1783. Una zona di essa, ricoperta da prati e boschi, è stata negli anni Settanta acquistata dal Comune e destinata a parco pubblico; a questa fase è seguita l'acquisizione della villa vera e propria.

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Villa Ada Situata tra i moderni quartieri Parioli e Salario, a nord di Roma, la villa è una grandissima zona alberata, in parte addirittura boscosa, che conserva ancora l'aspetto di oasi naturale. Nell'Ottocento la villa era in proprietà dei Potenziani e divenne, poi, la residenza di Vittorio Emanuele

restaurants including the glamorous Casina Valadier.

Borghese estate. The sixteenth-century villa was divided into three independent parts: the garden located in front of the building which stretched to the area today called Parco dei Daini and the Pallazzo building that extended out between the fencing of these two areas and sat beside an area cultivated by gardens holding two small buildings - the Uccelleria (Aviary) and the Meridiana (Sun Dial). The third enclosure comprised the Parco and occupied all the remaining area - from the present-day Zoological Garden to the Valle dei Platani Gardens, the Piazza di Siena, the future Lake Garden and the Muro Torto Gardens. It is definitely the park area most loved by both Romans and tourists; hiking trails, wide bike trails and walking paths make the area a haven for a variety of activities. There are also bars and

Villa Pamphilj This villa with its adjoining park is located in the Monteverde district. It was Cardinal Giovanni Battista Pamphilj, later to become Papa Innocenzo X, who wanted his residence built outside the Porta San Pancrazio city gate between Gianicolo Hill and the Aurelia wall. The project was realized thanks to the Bolognese sculptor Alessandro Algardi to whom he entrusted all the work. The sculptor seized the opportunity to play gardener as well and designed the plan of an enormous park with long, covered and uncovered foot paths, small lakes and flower gardens - an impressive architectural display. A variety of embellishments were added to the property by Don Giovani Andrea Doria who inherited the villa in 1783. In the '70s the city took possession of an area of lawns and woods and designated it public park lands, later acquiring the entire estate property as well. Villa Ada Situated among the modern


II alla morte del quale fu ceduta ad un ricco signore svizzero, che le diede il nome di sua moglie Ada. Agli inizi del Novecento tornò ai Savoia e, dopo l'ultimo conflitto, circa metà del vasto comprensorio è passato al Comune di Roma. L'ingresso principale della villa si apre sulla Via Salaria e immette lungo la china di un ampio colle, chiamato 'delle cavalle madri', ricoperto da magnifici alberi di alto fusto, soprattutto pini marittimi. Procedendo per il viale che corre parallelo alla

gnano un lungo viale. Villa Torlonia Villa Torlonia, la più recente delle ville nobiliari romane, conserva ancora un particolare fascino dovuto all'originalità del giardino paesistico all'inglese, uno dei pochi esempi a Roma, e alla ricca, ed inaspettata, quantità di edifici ed arredi artistici disseminati nel parco. Oltre che per storia e per bellezza, deve la sua celebrità al fatto che, dal 1925 al 1943, venne concessa come residenza a

quarters of Parioli and Salario north of Rome, this estate is an enormous treed area, even partially wooded, which still retains the look and feel of a natural oasis. In the 1800s the villa was the property of the Potenziani family and then the residence of Vittorio Emanuele II, whose death precipitated its cession to a wealthy Swiss count who named it after his wife, Ada. At the beginning of the 20th century the Savoy family took back possession of the estate, and following the last dispute,

green of the Sughereto Valley surrounded by the outline of the Colle dei Finanzieri and Monte Antenne hills. Probably the most striking feature of the park is the Sughereto valley floor, which is thickly covered by cork trees, enclosed on every side by hillside slopes and decorated by long pineskirted avenues.

Via Salaria si scorgono poco dopo lungo il muro di cinta le antiche costruzioni che segnano l'esatta ubicazione delle catacombe di Santa Priscilla. Finita la strada si arriva sulla cima del colle, da dove si ha una bellissima veduta del parco: oltre il verde della Valle del Sughereto si profilano le dorsali di altri due colli, quello dei Finanzieri e quello di Monte Antenne. Nella Valle del Sughereto, il luogo forse più suggestivo del parco, il fondovalle è chiuso da ogni parte da alte pendici e interamente ricoperto di sugheri, mentre due file di pini dise-

Mussolini. Il parco, con una superficie totale di circa 132 mila metri quadri, ha una storia ricca e complessa dal punto di vista della funzione storico-sociale, ma soprattutto per l'evoluzione che ha connotato i suoi caratteri paesaggistici. Si presenta con una struttura planimetrica differenziata, testimone delle diverse impostazioni conferite dagli architetti e paesaggisti che vi hanno lavorato in periodi successivi: la zona nord è caratterizzata da un impianto tradizionale, con viali di lecci rettilinei e simmetrici di cui rimangono testi-

about half of the vast territory was handed over to the city. The villa's main entrance looks out onto Via Salaria and leads to a large hillside called “delle cavalle madri” (mother horses), covered by a variety of splendidly tall trees, most of which are marine pines. Continuing along the path that runs parallel to Via Salaria just after the boundary wall, you will notice some ancient structures that mark the exact location of the Santa Priscilla Catacombs. The path takes you to the top of the hill where there is a beautiful view of the park - the

Landscape garden in Europe, the park is dotted with a rich and unusual abundance of park buildings and artistic embellishments. It owes its fame not only to its history and unique beauty but also to the fact that from 1925 to 1943 it was the residence of Benito Mussolini. The 132,000-square meter park has a rich and complex past from a social-historical view point, but more importantly, because it possesses an intriguing architectural history that determined its particular landscaping characteristics. The park has a differentiated,

Villa Torlonia Villa Torlonia, the most recent nobility villa in Rome, holds a special charm. One of few examples of the English

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Sopra, una veduta di Roma, dal Parco degli Aranci; accanto, il Parco del colle Oppio e un dettaglio del Parco Celimontana.

Above, a view of Rome from Parco degli Aranci; at center from left, Colle Oppio Park and a detail of Celimontana Park.

monianze vicino al Palazzo principale; la disposizione della zona sud, invece, frutto del gusto scenografico di Alessandro Torlonia (periodo che va dal 1828 a fine secolo), con percorsi liberi e sinuosi disseminati di fantasiose costruzioni esotiche, conferisce al paesaggio un'immagine romantica, riferibile alla tipologia ‘all'inglese’. Villa Balestra L'attuale giardino pubblico di Villa Balestra con vista sul Parco di Monte Mario è quello che resta della splendida villa cinquecentesca adagiata sulla sommità dei Monti Parioli al di sopra del tratto iniziale di viale Tiziano. L'area è l'unica componente della storica villa che conserva inalterato il suo fascino originario: ha forma ellittica ed è strutturata su due viali paralleli e tre grandi aiuole con alberature ad alto fusto. Le pendici della collina, prospicienti viale Tiziano, sono caratterizzate da folta vegetazione e da grotte scavate nel tufo a mezza costa. I parchi di quartiere Gli altri parchi sono giardini di quartiere. Ma alcuni, come quello dell'Eur, con al centro un laghetto, per vastità e varietà, sono assimilabili al concetto di vero e proprio 'parco cittadino', molto frequentati dai romani, specie per fare jogging e altre attività 10

sportive. Non lontano dallo stadio Olimpico, si trova il Parco di Monte Mario: da qui una serie di scale attraversano il bosco e portano al punto da cui si gode di una panoramica sulla città. In alcuni parchi, come a Villa Borghese, è possibile noleggiare biciclette. Vengono inoltre organizzate attività sportive e sono presenti percorsi di trekking. Roma, inoltre, è circondata da una 'corona' di aree protette, che sono: Monte Mario, l'Insugherata, la Marcigliana, la Valle Aniene, il Parco Aguzzano, il Parco di Decima, dell'Acqua Cetosa, della Tenuta dei Massimi, la Valle dei Casali, la Tenuta di Acquafredda, il Parco del Pineto e di Galeria Antica. In ogni parco durante la settimana sono previste visite guidate. Per conoscere il calendario e le informazioni dettagliate sulle riserve naturali si può visitare il sito www.romanatura.roma.it

planimetric structure, evidence that it experienced various stops and starts by landscapers and architects working during different periods. The northern area features a traditional landscape structure with straight and symmetrical avenues of evergreen oak trees, traces of which can be found near the main building. The southern portion of the park, the work of Alessandro Torlonia during the period from 1828 to the end of the century, is showy and ornate, featuring freely winding trails dotted with fanciful and exotic structures and exuding a romantic character typical of the English garden. Villa Balestra The present-day public gardens of Villa Borghese with their view of Monte Mario Park are the only remains of the marvelous sixteenth-century estate that once rested on the Monti Pariolo summit just above the initial stretch of Viale Tiziano. This is the only area of the historical villa that retains, unaltered, its original charm. The park has an elliptical shape and features two parallel paths and three large flower gardens lined by tall trees. The hillsides facing Viale Tiziano flaunt thick foliage and cav-

erns dug from volcanic rock in the side of the hill. Neighborhood parks Most of the remaining parks in Rome are simply neighborhood parks. But a few, like the park in Eur with its centerpiece lake, because of their size and diversity, can be equated to the true “city park” - fully equipped for jogging and other sporting activities and highly frequented by Romans. Not far from the Olympic stadium is Monte Mario Park where a series of stairways through the woods will take you to a city lookout point. In a few parks, such as Villa Borghese, bikes can be rented. Sporting activities and hiking trips are also organized. In addition to having many parks, Rome is also surrounded by a wealth of protected areas such as Monte Mario, Insugherata, Marcigliana, Valle Aniene, Parco Aguzzano, Parco di Decima, Parco dell'Acqua Cetosa, Parco della Tenuta dei Massimi, Valle dei Casali, Tenuta di Acquafredda, Parco del Pineto and Parco di Galeria Antica. Every park offers guided tours on week days. For schedules and other details concerning Rome's natural reserves you can visit www.romanatura.roma.it


Souvenir d'antan Artigianato, antiquariato, collezionismo… alla scoperta dei mercatini romani

Handicrafts, antiques, collectibles… discovering the open-air markets of Rome

di Giorgio Carrion

by Giorgio Carrion

L'hanno celebrato anche con una canzone, entrata di diritto nella colonna sonora della città. Porta Portese, storico mercatino delle pulci romano, è molto più di un 'mercato': esso incarna l'anima romanesca, pratica e 'caciarona', legata alla semplicità del vivere e alla storica vocazione commerciale. Il mercato si estende dalla Porta Portuensis, antica porta romana che si apre su Piazzale Portuense, fino a Via Ippolito Nievo, nelle strade parallele a Trastevere. Siamo nella Roma autentica, dove sono ancora radicate le tradizioni popolari. Qui si può trovare davvero di tutto, dalle borse alle biciclette, dai vestiti ai mobili, dalle scarpe ai dischi, dagli accessori per la cucina agli asciugamani e

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dalle lenzuola alle piante. L'affare è dietro l'angolo…ma anche la 'sola' (letteralmente la suola delle scarpe) come dicono i romani: occorre saper scegliere, avere fiuto e contrattare, sempre, il prezzo. Difficile andar via a mani vuote. Di mercati e mercatini, Roma è piena. Il commercio è nel Dna dei suoi abitanti, che discendono dai quei progenitori che resero grande l'Urbe proprio attraverso l'Impero e i suoi commerci. Ne consegue che se si ha la vocazione allo shopping, Roma è la città perfetta! A poca distanza dalla bellissima Piazza Navona, esattamente a Piazza Campo de' fiori, c'è lo storico mercato che prende il nome dalla piazza stessa, che a sua volta

They even wrote a song about it; Porta Portese, the historic Roman flea market, is much more than an openair flea market. It is the incarnation of the Roman soul, pragmatic and brazen, intrinsically tied to a simple way of living and the ageold call to trade and barter. Stretching from Porta Portuensis, an antique Roman city gate that faces Piazzale Portuense, and lining all parallel streets of Trastevere between and up to Via Ippolito, this granddaddy of flea markets is situated in the heart of ancient Rome where popular traditions are to this day still deeply-rooted. You can find absolutely anything here - handbags, bicycles, clothing, furniture, shoes,

vinyl records, kitchen utensils, towels, linens, plants. A great deal is just around the corner. But as the Romans say, so is the “sola” (the sole of a shoe in Roman dialect), meaning shop wisely and always bargain for your price. Needless to say, it's hard to walk away emptyhanded. Rome is bursting with all manner of markets, big and small. As descendents of the populace that helped build the “Eternal City” from the commercial prosperity of the Roman Empire, Romans have business in their DNA. So if your calling is to shop, Rome is the place! Not too far from beautiful Navona square, in Campo de' Fiori square, which gets its name from the fact that


il nome deriva dal fatto che fino al '400 al posto dei sampietrini (pavimentazione a cubetti di pietra) c’erano prati e margherite. Attorno alla statua di Giordano Bruno, che qui fu bruciato come eretico nel 1600, si trovano coloratissime bancarelle di frutta, verdura e fiori. Questa zona offre soprattutto alimentari (frutta, verdura, pesce…) ma di prima scelta. Non è raro incontrare tra le bancarelle personaggi dello spettacolo, della cultura e dell'arte, che molto amano questo mercato e che risiedono nella zona. La sera, però, la piazza cambia faccia: bar, enoteche, trattorie la trasformano in uno dei centri della 'movida' romana.

poco, il mercatino è un epicentro di stili e tendenze. Antiquariato, artigianato e cose così Siete amanti dell'antiquariato? Siete alla ricerca di qualcosa di particolare? Una città grande come Roma offre la possibilità di unire tutte queste cose insieme grazie ai tanti mercatini che ci sono nelle varie zone. Tra i più frequentati, L'isola del Tesoro, presso il Parco di Villa Fassini, in Via Tiburtina 746. È un mercatino dove si può trovare di tutto, dai libri, al collezionismo, agli oggetti antichi. Ci sono un centinaio di espositori e una vasta area giochi per bambini. Gli contende la clientela il mercati-

instead of donning cobblestones it once nourished fields of daisies, the historic market of the same name can be found. Surrounding the statue of Giordano Bruno who was burned for heresy in the 1600's in this very spot, there are colorful fruit, vegetable and flower stands. Here you find mostly fresh food items, but only of first quality. In fact, it is not uncommon to see famous theatrical, cultural or art personalities among the stands and stalls of the market, since many live in the area and love the market. At night, however, the square changes face - bars, wine boutiques and restaurants bring it to life with

who want to dress for less but in fashion, the Via Sannio flea market is a hub of styles and trends. Antiques, handicrafts, and miscellanea Are you an antique lover or looking for something unusual? In a city like Rome, with its abundance of markets, you can find it all. One of the most popular markets is the L'isola del Tesoro at Parco di Villa Fissini, at 746 Via Tiburtina. This is a market where you can find everything from books to collectors' items to antiques. There are hundreds of vendors and a huge play area for kids. Also contending for your business is the market in Piazza Martini, which

Nella pagina di sinistra, il celebre mercato di Campo de’ Fiori; sopra, da sinistra, il mercatino natalizio di Piazza Navona, il mercato di Fara Sabina e quello di Porta Portese.

Opposite page, the famous Campo de' Fiori Market; above from left, Christmas market in Piazza Navona, Fara Sabina Market and Porta Portese Market.

Per l'abbigliamento a buon mercato si deve andare in via Sannio; qui nasce un mercatino negli anni Settanta, in zona San Giovanni, esattamente a lato della Basilica di San Giovanni in Laterano. Si possono trovare articoli da campeggio, da pesca, caccia e militari, oltre che abbigliamento di vecchie collezioni o dismesso, il tutto a basso prezzo. Amato dai giovani e da chi vuol vestirsi spedendo

“movida” Roman-style. If you are on the lookout for good deals on clothing, go to the market started in the '70s on Via San Sannio in the San Giovanni area right next to San Giovanni Basilica in Laterano. Here, in addition to vintage and second-hand clothing you will find camping, fishing, hunting and military gear, everything at low prices. Loved by young people and those

no di Piazza Mazzini, che si svolge ogni seconda domenica del mese, a partire dal giovedì precedente, con ingresso gratuito (esclusi luglio ed agosto). Ci sono 110 espositori che spaziano tra i settori dell’antiquariato, del collezionismo, dell’artigianato, della pittura e del vintage. Un altro indirizzo da annotare è il Parcheggio Ludovisi. Ogni prima domenica del

takes place every second Sunday of the month and offers free entrance except during July and August. Here there are 110 vendors of antiques, collectibles, handicrafts, paintings and vintage items. Another address to make note of is the Parcheggio Ludovisi near the San Basilio church, where every first Sunday of the month from October to April the parking

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Sotto, da sinistra, il mercato del Forte Prenestino, Porta Portese e Piazza Navona a Natale.

mese, da ottobre ad aprile, si propone come mercato dell'antiquariato, modernariato, artigianato e collezionismo. Si trova nei pressi della chiesa di San Basilio. Anticaglie varie sono esposte a Villa Glori, in zona Parioli (Viale Pilsudsky). Nel piazzale, ogni seconda domenica ed ogni sabato del mese, si svolge un mercato dedicato all'oggettistica e all'antiquariato. Altri mercati di anticaglie si trovano in Piazzale delle Medaglie d'oro, Piazza Verdi e Piazzale Clodio. Le mostre e i mercati dell'artigianato più noti dell'Urbe sono quattro: in via Appia Nuova, vicino all'ippodromo della Capannelle è presente una mostra mercato di artigianato, antiquariato, collezionismo, oggettistica, libri e rigatteria. Ma attenzione: esso è attivo solo in inverno, fino al mese di maggio. Molto noto tra gli appassionati è anche in mercato di Colleferro, poco fuori Roma,

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Below from left, Forte Prenestino Market, Porta Portese, and Piazza Navona at Christmas.

che si tiene in occasione di particolari ricorrenze o eventi. È un evento espressamente dedicato all'artigianato e a chi lo segue per professione o per passione. Il mercatino è generalmente organizzato in Piazza Italia, Piazza Godetti e Via XXV Aprile e gli espositori propongono manufatti realizzati con tecniche e materie prime differenti. Molto presenti sono i prodotti del découpage e della pittura su ceramica, stoffa e vetro. Spiccano la lavorazione del legno e del cuoio, l'arte dell'uncinetto, le composizioni floreali ed ancora la lavorazione artistica del ferro, del filo metallico e dell'argento fino alla produzione di oggetti realizzati con la resina e con materiale di riciclo. Bracciano, bel paese adagiato sulle rive dell'omonimo lago, ospita ogni seconda domenica del mese un mercato-esposizione di prodotti di artigianato, prodotti tipici e dell'antiquariato denomi-

area becomes a market for antique and modern-antique trading, handicrafts and collectibles. You find various bric-a-brac and miscellany at Villa Glori in the Parioli area (Viale Pilsudsky). In the villa's square every second Sunday of the month and every Saturday, there is a market dedicated to specialized gift items and antiques. Other bric-a-brac and miscellany markets can be found at Piazzale delle Medaglie d'oro, Piazza Verdi and Piazzale Clodio. There are four well known handicraft exhibits and markets. The showcase-market on via Appia Nuova near the Capannelle racetrack features handicrafts, antiques, collectibles, gifts, books and second-hand articles. But take note. This market is open only in the winter through May. Just outside Rome, the Colleferro market, very well-known among serious handicraft hobbyists and aficionados, is expressly dedicated to specialized crafts and to those who are either craft professionals or serious enthusiasts. Set up in Piazza Italia, Piazza Godetti and Via XXV Aprile,

exhibitors present handiwork featuring a variety of different techniques and materials such as the very popular découpage and painting on ceramic, glass and cloth. Also popular are wood and leather work, crochet art, floral arranging, artistic iron-work, metal and silver wire-craft and objects crafted from resin and recycled materials. Bracciano, a nice town situated along the lake of the same name, every second Sunday of the month, hosts an exhibition-market for handicraft items featuring typical as well as the 'Fantamercato' variety of antiques. This event takes place in Piazza del Comune from 9:00 to 22:00 and because of its many street artists and musicians offers an especially lively and inviting atmosphere. Lastly, Tivoli's Mercatino delle Curiosità is also worth a visit, open every Saturday and Sunday in Piazza


Sotto, una bella immagine del mercato di Porta Portese.

A typical snapshot in Porta Portese.

Chic to cheap: shopping in Rome

Shopping: dal lusso al buon mercato Con oltre dieci mila tra bar e ristoranti, ed altrettanti negozi e centri commerciali, Roma è una delle capitali europee dello shopping. Diversamente da altre grandi città italiane, come Milano per esempio, la capitale italiana ha conservato un tessuto commerciale molto variegato: accanto ai supermercati delle multinazionali della distribuzione resistono ancora i piccoli negozi di quartiere. Panettieri, fruttivendoli, macellai, ciabattini, falegnami… non è raro scovarli ancora nelle vie del centro storico, ma soprattutto nei popolosi quartieri residenziali 'fuori le mura' della città. Per loro natura i romani danno molta importanza alla vita di quartiere, alla comunità locale, alle origini culturali e storiche delle famiglie e del vicinato. Un 'trasteverino' o un abitante del quartiere Testaccio vanterà sempre le sue origini al cospetto di altri romani, perché si sente depositario della tradizione autentica romanesca. Questo forte legame della popolazione con le origini ha favorito anche la persistenza di un commercio 'minore' ma non per questo secondario. Talvolta, le

famiglie romane vivono per generazioni nello stesso quartiere, con il risultato che anche i negozi sono quasi sempre gli stessi. Accanto alle sfavillanti boutique delle grandi griffe della moda di via Condotti o via della Spiga, sopravvivono ancora piccoli negozi di abbigliamento autonomi, negozi di artigianato, minuscole attività imprenditoriali che creano un tessuto economico assai vario. In quartieri come Prati, per esempio, non è raro imbattersi in vetrine di moda pronta fuori dall'ordinario, gestiti sovente da una o due persone; abili artigiani della pelle, che fabbricano in proprio borse e valige, calzolai, cappellai, gioiellieri di qualità, sono ancora numerosi e rendono lo shopping a Roma una vera e propria avventura e continua scoperta. Tradizionalmente loquaci (talvolta anche troppo!) i romani sono sempre pronti a dare consigli, suggerimenti, indirizzi. Trovare la trattoria 'giusta' o il negozio d'interesse, anche in un quartiere semiperiferico o periferico, non è mai un problema: basta chiedere ad un passante, basta che sia romano Doc.

With over 10 thousand bars and restaurants and just as many stores and commercial shopping centers, Rome is a European shopping capital. However, unlike other big cities in Italy like Milan, for example, Rome has preserved a very diverse commercial fabric; next to large-scale supermarkets supplied by multinational distributors, little neighborhood stores thrive. The baker, the greengrocer, the butcher, the shoemaker, the carpenter…not only do you find them in the city's historical center but outside the city walls in populated residential areas as well. By nature Romans have always placed great importance on the neighborhood and local community and on the cultural and historical origins of one's family and neighbors. A “Trasteverino” (someone from the town of Trastevere) or someone who lives in the Testaccio neighborhood will always brag about his background in the presence of another Roman, because every Roman believes he or she is the true keeper of Roman tradition and what it means to be Roman. Strong identification with ones roots has certainly favored the endurance of these “small” businesses, but by no means does

“small” in this case mean of secondary importance the small shopkeeper in Rome is going strong. Very often Roman families have lived for generations in the same neighborhood with the outcome that many stores to this day remain unchanged. Alongside the glittering boutiques of big fashion designers on Via Condotti or Via della Spiga, small independent clothing shops, artisan shops and tiny entrepreneurial endeavors coexist, creating a fascinatingly varied economic fabric. In the Prati area, for example, it is not at all uncommon to come across window displays of out-of-the-ordinary readymade fashions often created and managed by only one or two persons; crafty leather artisans producing their own handbags and luggage, shoemakers, hat makers, and fine jewelers are in abundance, making Rome a true adventure in shopping. Traditionally talkative (even excessively so!), Romans are always ready with advice, suggestions or directions. If you are looking for just the right place to eat or for a certain shop, even in a suburb or semisuburb of the city, they are always ready to help - just ask any passerby, but make sure it's a true Roman.

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Altre due immagini del frequentatissimo mercato di Porta Portese.

Two more snapshots of busy Porta Portese.

nato Fantamercato. L'evento si tiene in Piazza del Comune dalle ore 9 alle ore 22. L'atmosfera è resa più accogliente e giocosa dalla presenza di artisti di strada e musicisti. Infine, da segnalare il Mercatino delle curiosità di Tivoli. Aperto ogni terzo sabato e domenica del mese in Piazza Rivarola dal periodo estivo fino a dicembre.

monto e ospita circa sessanta banchetti che offrono interessanti oggetti per il collezionismo. C'è anche un’altra versione di ‘Soffitta’ ma sotto i portici nella centralissima Piazza Augusto Imperatore, tra Via del Corso, Via Ripetta e Via Tomacelli. In questa cornice circa un centinaio di espositori mettono in mostra un'infinità di prodotti di antiquariato e modernariato davvero utili per chi ama il collezionismo di qualità. Da segnalare anche la Mostra Mercato dell'Antiquariato e del Collezionismo presso il Parco Grandi in via Collatina (all'angolo con via Prenestina), gemella di un'altra manifestazione che si tiene fuori Roma, e per la precisione a Monterotondo Scalo in Piazza S. Michele, dove presenziano circa settanta espositori. Per saperne di più su mercati e mercatini si può visionare il sito internet www.romaexplorer.it

Hobby e collezionismo Il collezionismo è un hobby oggi diffuso e molto praticato da chiunque ama raccogliere oggetti di varia natura e tipo, e i mercatini rappresentano occasioni davvero molto attese dai collezionisti di tutto il mondo per la grande possibilità di scambio e di incontro che offrono. A Roma è da segnalare 'Soffitta in garage' che si svolge nel parcheggio sotterraneo di Piazzale dei Partigiani, presso la Stazione Ostiense. L'evento si tiene ogni domenica e nei giorni festivi dalle ore 9 fino al tra-

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Rivarola from summer until winter. A passion for collecting Collecting has become a very popular hobby these days for those who love to collect anything and everything. Collectible markets offer collectors from all over the world truly one-of-akind opportunities, not just for trading their treasures but for networking as well. In Rome, “Soffitta in Garage” collectible market is held in the underground parking lot of Piazzale dei Partigiani near the Ostiense train station every Sunday and on holidays from 9:00 to sundown. It hosts around

60 stand traders offering collectors a selection well worth the trip. Under the arcades of the very conveniently located Piazza Augusto Imperatore between Via del Corso, Via Ripetta and Via Tomacelli, is an even bigger market similar to “Soffitta,” hosting at least a hundred exhibitors displaying an unlimited variety of truly fine antique and modern-antique collectibles. Another market collectors should know about is the Mostra Mercato dell'Antiquariato at the Grandi Park on Via Collatina at the corner of Via Prenestina, twin to yet another antique and collectibles exhibition that hosts about 70 exhibitors just outside Rome in Monterotondo Scalo, in Piazza S. Michele. To find out more about Rome's many open-air markets you can visit www.romaexplorer.it


Una cucina semplice che ha conquistato il mondo

A simple cuisine conquers the world

‘A’ come abbacchio, ‘B’ come bucatini all'amatriciana: sapori decisi sulle tavole di Roma

“A” for abbacchio, “B” for bucatini all'amatriciana: bold flavors at the dining tables of Rome

Sarà che Alberto Sordi e Aldo Fabrizi hanno reso celebri bucatini e maccheroni in tutto il mondo, sarà che quando parli di trattorie ti viene in mente Trastevere, sarà che quando si parla di Castelli Romani ti viene in mente il Frascati e gli stornelli. Sarà quel che sarà, ma i piatti della cucina romana sono ormai ‘patrimonio dell'umanità’, vuoi anche per quel carattere di giovialità, allegria, convivialità e amore per la tavola, che da sempre appartiene ai romani. Parliamo di una cucina tutto sommato semplice e povera, nata nei secoli dalla necessità della popolazione di sopravvivere cercando di utilizzare e cucinare tutto ciò che la terra e, in minor misura, il mare potevano offrire. Cucina semplice, dunque, ma dai sapori molto decisi e soprattutto nutriente, fatta apposta per sfamare e dare calorie a chi lavorava duramente per sbarcare il lunario in una regione, e soprattutto in una città-capitale, che da sempre ha subito le alterne vicende storiche. So che il lettore mentre leggeva il titolo e le poche righe introduttive, ha già snoccio-

It may be that “bucatini” and “maccheroni” are famous the world over because of Alberto Sordi and Aldo Fabrizi. It may be that when someone mentions the word trattoria, Trastevere pops in mind. It may also be that when you mention the Castelli Romani, Frascati wine and Italian “stornelli” come to mind. Whatever the case, Roman culinary creations at this point might as well be declared “patrimony of humanity,” thanks to that special stamp of joviality, merriment, conviviality and plain love of food that has always belonged to the Romans. We are talking about a cuisine that is, after all, simple and poor, evolved over centuries out of a population's need to survive utilizing what they had at their disposal - the earth and, to a lesser extent, the sea. Simple, perhaps, but boldly flavorful and above all nutritious, designed to nourish and provide the necessary calories to people who worked hard in a region, not to mention capitol city, which has continually had to undergo the ups and downs of history. I realize the reader has proba-

di Alessandro Pesce

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lato senza difficoltà i piatti principali della tradizione gastronomica romanesca. Ma ricordarli è un piacere. Gli antipasti? Non possiamo non iniziare da sua maestà la ‘bruschetta’, che ormai troviamo un po' dappertutto nella sua variante con il pomodoro; ma la vera bruschetta è semplicemente una fetta di pane strofinata (‘bruscata’) con l'aglio e cosparsa di olio e sale. Davvero bella l'esperienza vissuta in una trattoria di Tarquinia; quando entrai nel locale l'oste ci disse subito di accomodarci dove volevamo. Poco dopo eccolo servirci un generoso vassoio di bruschette, una caraffa di vino bianco freddo e una d'acqua. “Ora sono occupato, torno tra dieci minuti. Questo l'offro io”, affermò. Nessuno dei commensali si è lamentato e il convivio, complice le bruschette e il vinello, iniziò nel modo migliore. Ma il trionfo della cucina romana è nei primi piatti. Sarà banale, ma sarebbe peccato mortale non citare i ‘bucatini cacio e pepe’, i ‘timballi di riso’ (nei Castelli ho assaggiato quello con le quaglie: da non perdere), il

by Alessandro Pesce

bly already called to mind without any difficulty the principal dishes of traditional Roman gastronomy. But to remember them is a pleasure. The antipasti? We absolutely cannot start from anywhere other than her majesty the “bruschetta,” which now you find everywhere in its tomato variations. But the true bruschetta is really just a slice of bread, rubbed (“bruscata” in Italian) with garlic, brushed with oil and sprinkled with salt. I once had a memorable dining experience in a trattoria in Tarquinia; I walk into the restaurant and the host tells me and my friends to sit where we like. Shortly after, there he is serving us with a generous tray of bruschetta, a carafe of chilled white wine and water. “I'm busy at the moment, be back in ten minutes,” he says. No one at the table complains, and thanks to his accomplices, the bruschetta and the light wine, the feast gets off to a perfect start. But the real triumph of Roman cuisine is the first course. It may seem trite, but it would be a mortal sin not to mention dishes like “bucatini cacio e pepe” (spaghetti-


‘timballo alla Bonifacio VIII’ (sugo a base di carne, polpettine, funghi, tartufi, rigaglie di pollo), gli ‘gnocchi alla romana’ (piatto che alcuni dicono di origine piemontese per l'abbondante presenza di burro), ‘i rigatoni con la pajata’ (pomodoro, interiora di vitello e pecorino), le ‘fettuccine’ al burro o al sugo di carne o ancora di selvaggina (ottimi con la lepre), gli ‘spaghetti alla carrettiera’ (sugo di funghi secchi, pomodoro, aglio, prezzemolo e tonno), gli spaghetti ‘ajo e ojo’ (aglio e olio), il ‘risotto con le seppie’; e poi i mitici ‘bucatini all'amatriciana’ dove il guanciale di maiale unito al pecorino e agli altri ingredienti fa salivare anche i salutisti più convinti. Una sola parola per parlare dei secondi piatti: ‘abbacchio’. Quello classico e quello ‘alla romana’, cotto con strutto, filetti di acciuga, aceto, aglio e rosmarino. Ottimo e famoso anche quello ‘alla cacciatora’ o quello ‘ai carciofi’. E siccome nelle cucine popolari e povere non si butta via niente, ecco piatti splendidi e caratteristici, oggi si direbbe dei ‘must’: la ‘coda alla vaccinara’ (di bue), la ‘trippa alla romana’, la ‘pajata arrosto’ e le ‘animelle con carciofi e piselli’. Manca ancora qualcosa? Sì, moltissimi piatti, come i ‘saltimbocca alla romana’ (obbligatorio lo

Sopra, da sinistra, bucatini rivisitati, pasta con la ‘pajata’, nella pagina di sinistra, ‘sarde di lago a' beccafico’.

This page from left, “bucatini” reinvented and pasta con “la pajata” (with suckling calf). Opposite page, sardines “a' beccafico” (figpecker style).

stecchino), le ‘costolette d'abbacchio scottadito’, le ‘cotiche con i fagioli’ e il ‘pollo ai peperoni’ o l'’anguilla del lago di Bolsena’, cotta su fuoco, o meglio brace, di alloro, le ‘sarde di lago a' beccafico’, i ‘carciofi alla giudia’ (piatto che testimonia l'influenza sulla cucina romana delle usanze della comunità ebraica), ‘fave e pecorino’, ‘mozzarella di bufala dell'Agro Pontino’, il ‘garofolato di manzo’ (parte del girello stufata a lungo con lardo e chiodi di garofano). Per concludere non posso non citare le ‘puntarelle’, piatto a base di punte di cicoria amara, che inizia a diffondersi anche all'estero, tanto è semplice e gustoso: la salsina è un pesto di aglio, olio e acciughe. Per i più golosi, ricordiamo che i dolci non sono così famosi o conosciuti come gli altri piatti, a parte i ‘maritozzi’, piccole pagnotte dolci arricchite di uvetta passa e pinoli (a volte anche di frutta candita). Anche se il Lazo e Roma non sono paragonabili ad altre regioni dalla lunga e ricca tradizione vitivinicola, famosi e resi celebri dagli stornelli, sono i vini bianchi dei Castelli Romani come il Frascati o il Marino; buon vino e famoso anche l'’Est! Est! Est!’ prodotto nella provincia di Viterbo, così come quelli prodotti a Cerveteri, Orvieto e nei Colli Albani.

like pasta with a hole running through the center in a sauce of pecorino cheese and pepper), “timballo di riso” (baked rice pie like the one with quail I tasted at the Castelli Romani - unforgettable!), “timballo alla Bonifacio VIII” (rice pie in a base sauce made from meatballs, mushrooms, truffles, and chicken giblets), “gnocchi alla romana” (a dish some say originated in Piedmont because of its emphasis on butter), “rigatoni con la pajata” (tube-shaped pasta with tomato, intestines of suckling calf, and pecorino cheese), “fettuccine” ( long flat noodles) with butter, meat sauce or game meat (the hare is great!), “spaghetti alla carrettiera” (spaghetti with dried mushroom, tomato, garlic, parsley, and tuna sauce), spaghetti “ajo e ojo” ( with garlic and olio) “risotto con le seppie” (rice with black cuttlefish), and last but not least: the legendary “bucatini all'amatriciana” with its sauce of salt-cured pork jowl, pecorino, and tomato that makes even the most healthconscious individual's mouth water. I have just one word for Roman cuisine's main course dishes - “abbacchio” (spring lamb) - both the classic recipe and the “alla romana,” cooked with lard, anchovies, vinegar, garlic and rosemary. Abbacchio “alla cacciatore” (hunter-style) or “ai carciofi”

(artichokes) are also excellent and renowned. And since in a cuisine of the people, especially the poor, nothing gets discarded we have splendid characteristic dishes, which today we would say are definite “musts”: oxtail, tripe, roasted intestines of suckling calf, and sweetbreads with artichokes and peas. Have I missed anything? Of course, a great many things, such as “saltimbocca alla romana” (jump-in-the-mouth veal cutlets topped with prosciuto and sage), lamb cutlets “scottadito” (eaten piping hot with your fingers), pork rinds and beans, and chicken with bell peppers. I can go on: eel from Bolsena Lake, flamecooked or, even better, barbequed with laurel wood, sardines “a’ beccafico” (figpecker style), artichokes “alla giudia” (a dish that bears witness to the influence of Jewish customs on roman cooking), fava beans with pecorino cheese, mozzarella buffalo cheese from Agro Pontino, and stewed beef rump with pork fat and cloves. Before concluding I absolutely must mention “puntarelle,” a bitter chicory salad with a garlic, oil and anchovy dressing so simple and tasty that its popularity continues to spread outside of Italy. For those with a sweet tooth we have to admit that Roman desserts are not as famous as other dishes, except for the “maritozzi,” little sweet rolls peppered inside and out with raisins or candied fruit. Even if you cannot compare Lazio and Rome to other regions in Italy having long and rich traditions in winemaking, the Castelli Romani white wines, Frascati and Marino, have nevertheless been made popular by the Roman “stornelli.” “Est!Est!Est!” produced in the Viterbo Province, is also a very decent and popular wine, as are the wines produced in Cerveteri, Orvieto and the Colli Albani.

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Mangiare a Roma

di Alessandro Pesce

Ristorante Pepero

Sora Lella

Perilli a Testaccio

una elegante location per una cucina siciliana (e non solo) attualizzata

un locale suggestivo legato alla figura di Aldo Fabrizi

dal 1911, rigatoni con la ‘pajata’, ‘coda alla vaccinara’ & Co

Via Don Orione, 9-11 Roma Telefono 0039 06 701 6427 Giorno di chiusura: lunedì

Via Ponte Quattro Capi Roma Telefono: 0039 06 686 1601 Giorno di chiusura: domenica

Via Marmorata, 39 Roma Telefono: 0039 06 574 2415 Giorno di chiusura: mercoledì

Prezzo medio (bevande escluse): 50-60 Euro

Prezzo medio (bevande escluse): 60 Euro

Prezzo medio (bevande escluse): 70 Euro

Pepero è un moderno ed elegante locale, caldo, raccolto e accogliente, posto in una tranquilla zona di Roma, non distante da Piazza San Giovanni. Nato per lo più come pizzeria, è ormai da alcuni anni soprattutto un validissimo ristorante, che propone una solida cucina siciliana prevalentemente di mare, con alcune contaminazioni attinte dalla cucina ‘romanesca’ e persino con qualche deriva piacevolmente francesizzante. Un servizio attento e gentile guida il cliente alla scoperta di golosità quali la ‘fritturina di pesce del giorno’, il ‘tortino caldo di baccalà e patate ricoperto con lardo di colonnata’, ‘sarde e beccafico’, ‘tartare di tonno’… I gustosi primi parleranno il linguaggio del mare: ‘raviolo croccante con ripieno di astice ed erbe provenzali’, ‘lasagna gratinata con vellutata di gamberi e crema di zucchine’, ‘ravioli di spigola con gamberetti rosa e pomodori Pachino’… ma anche un dialetto ‘terragno’, vedasi i classici ‘spaghetti alla norma’ e i grandiosi ‘paccheri all'amatriciana’ (in un riquadro a parte, la ricetta). Tra i secondi, da menzionare le varie preparazioni a base di baccalà, i crostacei, il tonno, il pesce spada, i polipetti, il pescato del giorno. Classici e gustosi i dessert. Adeguata la carta dei vini. Più che valido il rapporto qualitàprezzo.

Situata nel cuore di Roma, sull'Isola Tiberina - fiume Tevere - all'interno di una torre medievale, si tratta di un'elegante trattoria (a dispetto delle apparenze, non si tratta di un ossimoro) che ha fatto la storia della ristorazione romana. Di proprietà della mitica sora Lella, sorella del grande Aldo Fabrizi, oggi passato al figlio Aldo Trabalza, è un suggestivo locale che ha saputo negli anni rivisitare abilmente l'essenza della trattoria classica senza però mai tradire la sua fisionomia. L'impegno è stato quello di alleggerire gli impegnativi piatti della tradizione, ricorrendo eventualmente anche a materie prime extra regionali. Da citare di conseguenza, a parte le classiche ‘polpettine di vitello’, i ‘paccheri gragnanesi con battuto di cozze e vongole veraci’, il ‘baccalà islandese’ e le ottime carni (a partire dalla vaccinara: qui grande!).

Si tratta di una fra le più tipiche trattorie romane. Fondata quasi un secolo fa, nel 1911, è riuscita a mantenere pressoché intatte le ricette che venivano proposte agli avventori dell'epoca. Preparazioni assolutamente ‘dialettali’ e veraci, ipercaloriche ma gustose e godibili. Un servizio corretto ed un ambiente semplice, vi introdurranno alla scoperta della gastronomia della ‘Città Eterna’. Qualche paradigmatico esempio? ‘Insalata di zampetti di vitello’, ‘rigatoni con la pajata’ (l'intestino del lattonzolo), ‘coda alla vaccinara’. Un autentico tripudio di sapori e sensazioni. Vini locali, più che onesti e dal buon rapporto qualità-prezzo.

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tta La rice all'amatriciana

) persone (per 4

i Paccher

ano enti: i gragn Ingredi cheri d c ato a n p o i . g r le sta a - 400 g i c n o a u o r. g grapp l - 130 g dori a o m o p . r - 400 g cia la in cami . cipol - 50 gr d'aglio fossa o i i d h c o c n i p pecori i - uno s d . a b t . no q ancia peronci - una m epe, pe oliva p i , d e l e a n - s vergi a r t x e - olio io. e l'agl zione: cipolla Prepara e a l e l e a r i i ass guanc Far app are il rare il far dor . Calib i i d er r n o i d u o Q m o p tutto p i l ere lire i arla l t o l b a i aggiung s r e sciare pasta a L a l . e e e l o r sa ola ecorin uti. Sc re il p e g n u 6-7 min i g o. lla. Ag en cald in pade iatto b p l i e servir


Dining in Rome

Recip

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Paccheri all'amat riciana (serves 4) Ingredie nts: - 400 g paccheri di Gragn Gragnan ano (lar o style ge tube-sh - 130 g aped pa salt-cur sta) e d pork b (or pan acon cetta) - 400 g bunch t omatoes - 50 g o nion - one un peeled c love of - a hand garlic ful of P ecorino (Sheep's di Fossa cheese a ged in s caves) ealed tu ff - salt, pepper a nd peppe taste r flakes , to - extra v irgin oli ve oil Prepara tion Sauté th : e garlic and onio Add and n until sauté t soft. he baco Add the n until tomatoes gold and salt minutes . to taste en brown. . Let c Drain th ook 6-7 ep pan. Ad asta and toss w d the s ith the heep's sauce in hot. cheese the and ser ve pipi ng

By Alessandro Pesce

Perilli a Testaccio

Sora Lella

Ristorante Pepero

since 1911, rigatoni con 'pajata', coda alla vaccinara…

A provocative locale created by members of the Fabrizi family

an elegant dining location offering contemporary Sicilian cuisine (and more)

Via Mormorata, 39 Rome Telephone: 06 574 2415 Closed Wednesdays

Via Ponte Quattro Capi Rome Telephone: 06 686 1601 Closed Sundays

Via Don Orione, 9-11 Rome Telephone: 06 701 6427 Closed Mondays

Average cost (drinks excluded): 70 Euros

Average cost (drinks excluded): 60 Euros

Average cost (drinks excluded): 50-60 Euros

One of the more typical Roman restaurants started almost a century ago in 1911, Perilli a Testaccio has managed to hold onto the original recipes served to patrons of old - regional and absolutely veracious creations, hyper-caloric but tasty and enjoyable. Offering good service and a simple ambience, it is a great place to begin your discovery of Eternal City cuisine. Some emblematic examples? Calves' feet salad, rigatoni con la 'pajata'” (tubeshaped pasta in a sauce of intestines of suckling calf), coda alla vaccinara (Oxtail stew) - an authentic jubilation of flavors and sensations together with more than decent local wines at fair prices.

Located in the heart of Rome on Tiber Island (on the Tiber River) inside a medieval tower, this is an elegant trattoria (not an oxymoron despite what is seems) that has made history in Rome's restaurant sector. Once owned and run by the legendary “sora” Lella, sister of the famous Aldo Fabrizi, and today owned by the son, Aldo Trabalza, Sora Lella is a splendid locale that over the years has managed to skillfully reinvent the essential cuisine of the traditional trattoria without betraying its original look and character. The goal was to lighten the traditional fare, resorting to raw ingredients outside the region if necessary. The following dishes especially stand out: classic veal meatballs, “paccheri gragnanesi” (large tube pasta from Gragnano) with mussels and clams, dried codfish Icelandic style and excellent meat offerings (the oxtail here is out of this world!).

Located in a quiet area of Rome not far from Piazza San Giovanni, Pepero is modern and elegant yet cozy and inviting. Though born a pizzeria it is now an excellent full-service restaurant offering authentic Sicilian cuisine, predominantly seafood with renegade dishes borrowed from roman cuisine and even a few pleasantly frenchified adaptations. A gentle and attentive serving crew will guide you through a discovery of delicacies such as lightly-battered fried fish of the day, dried codfish pie (tortino) and potatoes covered with silky smooth “lardo di colonnata” (Tuscan cured pork fat), egg-batter fried stuffed sardines, tuna tartare and the list goes on. The sumptuous first course dishes will speak the language of the sea crunchy lobster-filled dumpling with Provencal herbs, baked lasagna with a velvety shrimp and zucchini cream sauce, sea bass-filled ravioli with pink shrimp and Pachino tomatoes--but also an earthly dialect as in classic spaghetti “alla norma” ( spaghetti and eggplant named after Bellini Norma) and the majestic “paccheri all'amatriciana” (the recipe for this large tube-shaped pasta dish in zesty tomato and bacon sauce is provided here). Some main course dishes worth mentioning are the various creations with dried codfish, shellfish, tuna, swordfish, baby octopus and the catch of the day. The desserts are traditional and delicious. The wine list is ample and the pricequality ratio is more than acceptable. 21


In questa pagina, diverse immagini del centro turistico termale di Evian-Les- Bains, in Francia, sul Lago di Ginevra.

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Images from the Thermal Baths Center in Evian-Les-Bains in France on Lake Geneva.


Evian, la tranquilla

Evian, a place of tranquillity

Tra le località termali più rinomate, è una meta perfetta per un weekend all'insegna del relax

A renowned spa town, it is the perfect spot for a weekend of relaxation

Ci sono poche località al mondo dove è possibile recarsi per una 'full immersion' di salute, benessere, paesaggio, natura e cultura. Evian, sulle rive del lago di Ginevra, è una di queste. Una perla rara, nel panorama delle località europee più esclusive, perché ha saputo conservare, al contempo, la qualità dell'assetto urbano e architettonico e un elevatissimo standard di ricettività turistica, che la colloca tra le mete più raffinate del centro Europa. A Evian, che deve la sua storica fama al termalismo, ci si va per salutari cure, ma anche o più semplicemente per una vacanza rilassata, fuori dalle correnti chiassose del turismo di massa. La visita di Evian è naturalmente legata alla sua storia e alla sua architettura termale, tipica del diciannovesimo secolo, oltre che allo straordinario ambiente segnato soprattutto dal magnifico lungolago. Le fonti termali, il Casinò, il Teatro, la buvette Cachat e la funicolare sono tutte testimonianze di questo ricco passato quando la nobiltà e la borghesia di tutto il continente si recavano ad Evian per distogliere il corpo, ma anche la mente, dalle incombenze della vita sociale delle metropoli come Londra, Parigi, Francoforte, Bruxelles, Amsterdam e Berlino. Ci sono, dunque, molte buone ragioni per recarvisi. Evian si visita per la scoperta dell'ambiente: un lungolago nel verde, che si snoda per tre

Few places in the world can offer you the “full immersion” in health and wellness pursuits, beautiful scenery, nature and culture that Evian can. A rare pearl among Europe's most exclusive resorts, Evian offers tourist accommodations of the highest standards alongside a preserved urban and architectural setting, placing it among the most exquisite of resorts in Central Europe. Most go to Evian, famous for its thermal baths and hot springs, seeking wellness cures and facilities, but they also go for a more simple reason - to enjoy a relaxing vacation far away from the chaos of mass tourism. A trip to Evian, needless to say, would include both historical highlights and a visit to the typical nineteenth-century thermal structures, as well as plenty of time spent in an extraordinary atmosphere characterized above all by the splendid lakeside promenade and its assortment of activities and amenities: the thermal hot springs, the Casino d'Evian, the Theater d'Evian, the Buvette Cachat and the funicular railway, are all testimony to a rich past in which the nobility and the bourgeoisie from around the continent came to Evian in search of health cures for the body and mind - a respite from the demands of society in metropolises such as London, Paris, Frankfurt Brussels, Amsterdam and Berlin.

di Lorenzo Clemen

chilometri sul bordo del lago, con innumerevoli informazioni sulle specificità del Lemano, i pesci, gli uccelli, gli alberghi. Inoltre, la cittadina è regolarmente meta di Premi nazionali ed europei di fioritura, grazie alla qualità dei suoi parchi e giardini, al punto da ottenere più volte il premio internazionale di 'città giardino' a cinque stelle. Un po' di storia L'espansione del paesino (il cui nome originario ricorda l'acqua) inizia già nel Medioevo, con la concessione di franchigie e la costruzione di un castello nel dodicesimo secolo. Evian è allora una piccola borgata con vocazione economica, porto di commercio sul lago e luogo di soggiorno dei conti e duchi di Savoia. È nella seconda parte del diciottesimo secolo che inizia la ‘bella storia delle acque’ che darà titoli nobiliari alla ‘Città delle Acque’ nel diciannovesimo secolo, con la scoperta nel 1790 delle virtù della Fontana di Santa Caterina. I primi ‘bagni di Evian’ fanno la loro comparsa nel 1824 e nel 1826 il re di Sardegna concede l'autorizzazione d'imbottigliamento. La

by Lorenzo Clemen

Hence, one goes to Evian for many reasons not the least of which is the chance to discover its rich and unique natural environment - a lush lakeshore promenade that unwinds for three kilometers along the edge of the lake, featuring posted information with countless interesting facts and tidbits about Lake Geneva from its wildlife to its hotels. Thanks to its exquisite gardens and parks, the little town has regularly hosted the awarding of national and European prizes to flower growers. In fact, Evian repeatedly has been awarded internationally for being a “garden city” of first rank. A little bit of history Expansion of the little town of Evian (whose original name derives from water) began as early as the Middle Ages thanks to the granting of a charter and the construction of a castle in the twelfth century. Holiday refuge for Savoy counts and dukes, it was a little village with an economic calling and a commercial lake port. Only in the second half of the eighteenth century did its ”water story” begin, and later in the nineteenth century after the discovery of the Santa Caterina Fountain, afford nobility status to this “City of Waters.” In 1824 and 1826 the first Evian Baths appeared and the king of Sardinia granted authorization to bottle. The Society of Evian Waters (Société des

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Società delle Acque è costituita nel 1869, che è pure la data dell'inizio dell'espansione della stazione con l'insediamento di alberghi, del Casinò, del teatro, del lungolago, della buvette termale. Da allora ad oggi, la città ha visto crescere la sua fama internazionale di punto d'incontro per importanti convegni e meeting, anche a sfondo politico, come il recente G8, il summit tra i Paesi più industrializzati del mondo. Un centro multiforme Evian e i suoi dintorni sono un luogo straordinario per le passeggiate e per la pratica di sport: golf, tennis, equitazione, vela, nuoto…non ci sono limiti all'immaginazione per una località dotata anche di strutture sportive di prima qualità. Agli amanti della storia dell'architettura non sfuggirà certamente l'interessantissimo circuito storico che consente di attraversare diversi secoli, dal medioevo alla Belle Epoque. Fra gli edifici più straordinari della città, infatti, c'è la Buvette Cachat. Terminato nel 1903, questo edificio opera di Jean Albert Herbradt, (Premio Chenavard e Premio di Roma per l'architettura) è considerato un capolavoro dell'architettura termale e dell'art nouveau. Stile che si ritrova anche nella magnifica Villa ‘Lumière’ - l’attuale Municipio - e nel Palazzo delle terme. L'importante carico di storia e di tradizioni non deve ingannare: Evian è anche un centro moderno e 'alla moda'. Le sue vetrine, gli ottimi ristoranti, gli alberghi a cinque stelle, la rendono una meta di assoluto interesse anche per chi non intenda recarvisi per cure o riposo. Basti dire che l'acqua Evian, da molto tempo ormai, è uno degli sponsor della Settimana della Moda di New York. È lei l'acqua ufficiale delle modelle che sfilano sulle passerelle americane. E anche ne 2008 il contratto di sponsorizzazione con la manifestazione è stato rinnovato. Con una piccola sorpresa, però. Proprio

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Dove si trova Evian è situata a nord del dipartimento dell'Alta Savoia sulle rive del lago Lemano, di fronte alla Svizzera, sul contrafforte alpino di Chablais. La città è concepita come un anfiteatro sul lago ed è situata a 725 metri sul livello del mare. Evian ha meritato l'appellativo di città delle ‘Bellezze Naturali’, racchiusa com'è fra il lago e l'alta montagna. Culla dell'acqua minerale naturale conosciuta in tutto il mondo, ha circa sette mila abitanti. Il Lago Lemano, o Lago di Ginevra, è il maggiore lago dell'Europa occidentale e si trova al confine tra la Svizzera, nel cui territorio si trova il 60% della sua superficie, e la Francia. Lo

specchio d'acqua ha una forma allungata, tipica di un lago glaciale subalpino, a mezza luna in direzione estovest con la concavità verso la sponda meridionale, quella francese. Diviso per una irregolarità nella forma presso Yvoire in ‘Grand lac’ (grande lago) ad est e ‘Petit lac’ (piccolo lago) ad ovest, è formato dalle acque del Rodano, il suo maggiore immissario ed emissario, ed ebbe origine al termine dell'ultima glaciazione, circa 15 mila anni fa. Evian gode di un favorevole microclima. In inverno, il lago restituisce il calore immagazzinato durante l'estate, addolcendo l'inverno montano, mentre, in estate rinfresca l'ambiente limitrofo.

Evian's location Evian is situated north of the Haute-Savoie district on the shore of Lake Leman (Lake Genev), opposite Switzerland on the Alpine buttress of Chablais. The city was designed as an amphitheater overlooking the lake at 725 meters above sea level. Evian earned the name “City of Natural Wonders” because of the way it is enclosed between the lake and the mountains. Cradle of the natural mineral water known throughout the world, it has about seven thousand inhabitants. Lake Leman, Western Europe's largest lake, is at the border between France and Switzerland, on whose territory 60 % of the lake’s surface area lies. The lake is

per celebrare questa partnership duratura, l'acqua Evian ha pensato di rifarsi il look, con un nuovo packaging in edizione limitata, in collaborazione con lo stilista Christian Lacroix.

long and in the shape of a half-moon, typical of subalpine glacier lakes, and runs east-west with its concave side towards the southern shore, i.e., the French shore. Because of a geographical irregularity near Yvoire, the lake was divided into two parts, “Grand lac” (Big Lake) on the east and “Petit lac” (little lake) on the west. It is formed from the waters of Rhône, its biggest influent and effluent, and originated at the end of the last glaciation about 15,000 years ago. Evian enjoys a fair climate. In winter the lake returns the warmth stored up during summer and tempers the mountain climate. In summer, it cools the adjacent surroundings.

Eaux d'Evian) was incorporated in 1869, marking the beginning of the resort's expansion with the installation of hotels, the Casino, the theater, the lakeshore

promenade and the thermal pump. Since then the city's international recognition as gathering place has grown; important conventions and meetings even of significant political import, such as a recent G8 summit meeting, have taken place in Evian. A multipurpose center Evian and its surrounding area is an extraordinary location for walking and sporting activities - golf, tennis, horseback riding, sailing, swimming…your imagination is the limit for a place so well equipped with quality sports facilities. The lover of architectural history certainly should not miss the intriguing tour of the town's principle historic buildings, which takes you from the Middle Ages to the Belle Epoque. A most extraordinary structure is the Buvette Cachat, completed in 1903 by Jean Albert and considered a masterpiece of both thermal architecture and art nouveau, a style that you also find in the magnificent Villa “Lumiere” (presentday municipal hall), and in the Thermal Palace. However, do not be fooled by the aura of history and tradition; Evian is also modern and fashionable. Its elegant window displays, excellent restaurants and five-star hotels make this “City of Waters” absolutely engaging even for those who do not come for health or respite. Suffice it to say that Evian Water is a long-time sponsor of New York Fashion Week and Evian water the official drinking water of models who parade down American catwalks. Again in 2008 the sponsorship contract was renewed but with a little surprise - in order to celebrate the long partnership, Evian Water decided to perform a makeover with a new, limited-edition label designed in collaboration with designer Christian Lacroix.


Le meraviglie del Lago di Como

The wonders of Lake Como

Sotto e a destra, alcune immagini del Lago di Como; in basso a destra, la Villa del Balbianello, a Lenno.

Below and on opposite page above, images of Lake Como. Opposite page bottom, Villa del Balbianello in Lenno.

Conosciuto fin dall'antichità, il lago di Como ha sempre attratto e affascinato visitatori di tutto il mondo

Since antiquity, Lake Como has drawn and enchanted visitors from around the world

I nostri laghi riservano ai loro visitatori la possibilità di vivere una realtà geografica nevralgica e vicina all'Europa. La tradizione dell'accoglienza sul nostro territorio ha il suo maggior sviluppo alla fine dell'Ottocento con l'arrivo di una selezionata clientela inglese attratta dalle bellezze del Lago di Como, chiamato anche Lario, che ancora oggi

The lakes of Como offer visitors a chance to experience life in a geographical nerve center in Europe. Como, with its tradition of welcoming foreign visitors, experienced its biggest development in the 18th century with the first arrivals of an elite British clientele attracted to the beauty of Lake Como, also called Lake Lario, whose lakeside villas still standing

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conserva le ville che testimoniano la qualità richiesta da questi visitatori internazionali. Non a caso sulle sue sponde sono stati edificati hotel di fama mondiale, che si trovano nei primi posti delle classifiche dei migliori alberghi del pianeta, come Villa d'Este, per non parlare della presenza di magnifiche ville antiche uniche al mondo sia per il loro valore architettoni-

today bear witness to the level of luxury expected by these international guests. It is not by chance that on its shores world famous hotels such as Villa d'Este were built, many of which are among the best in international hotel rankings and some of the most magnificent and unique antique villas in the world whether for their architectural and scenic


co e paesaggistico che per i tesori che contengono. E, parlando di patrimonio artistico, alle ville bisogna aggiungere l'incredibile concentrazione sul territorio di chiese romaniche, a ricordo di un medioevo tutt'altro che buio. In generale il territorio offre opportunità di visite a monumenti e chiese testimoni di periodi architettonici diversi, ma molto significativi, tra cui il movimento architettonico del razionalismo che a Como ha avuto come massimo esponente Giuseppe Terragni. Per quanto riguarda l'aspetto naturalistico, con i suoi 410 metri di profondità, il Lario è il più profondo dei tre laghi subalpini italiani ed è uno dei più profondi d'Europa. Con la sua grande massa d'acqua influenza il clima delle sponde e regala alla zona del Centro Lago e del promontorio di Bellagio un clima simile a quello della riviera ligure. Vi crescono l'alloro e l'ulivo, i giardini ospitano palme e piante tropicali, prospera il florovivaismo. Qui in pochi chilometri si passa dall'alta montagna al lago, dalla vallata alpina selvaggia alla collina brianzola industrializzata, dall'area urbana di Como ai villaggi di poche case, dall'oasi faunistica a nord alle piste da sci a sud.

Le Alpi, che offrono viste su paesaggi lussureggianti, sono mete di numerose escursioni che il territorio offre e sono godibili anche sorvolandole con l'idrovolante. A proposito, l'idroscalo internazionale di Como, fondato nel 1930, offre la più importante struttura di gestione di idrovolanti in Europa. Como è considerato ‘un aeroporto d'ingresso’ per aerei provenienti da paesi non-Schengen. Osservando il territorio della provincia dall'alto, si vede che la presenza dell'uomo sul territorio segue la linea immaginaria nord-sud, con il massimo dell'intensità a sud, in Brianza. In tutta la parte montana, soprattutto nell'Alto Lario, si trovano intere vallate praticamente senza traccia umana, che nulla hanno da invidiare ai più celebrati parchi nazionali. Altra attrattiva turistica evocativa ed intrigante è costituita dalle numerose opere di fortificazione militare di diversa epoca, con relativi aneddoti e leggende, a memoria di un passato turbolento ed avventuroso. Tutti questi elementi contribuiscono a proporre il territorio del Lago di Como per una scoperta artistica e naturalistica non banale, stimolante facilmente accessibile e di notevole spessore. Per gli amanti della mondanità poi non mancano le occa-

value or for the treasures they store. And speaking of artistic heritage, it should be mentioned that the region boasts an incredible concentration of old Roman churches mementos of a Middle Ages anything but dark. In general, the Lake Como region offers an opportunity to visit historic monuments and churches from a variety of important periods in architecture, such as that of the rationalistic movement whose main exponent in Como was Giuseppe Terragni. Lake Como is also special from a naturalistic point of view; with a depth of 410 meters, Lake Lario, one of three Alpine lakes in Italy, is the deepest in Europe. Because of its enormous size it dictates the shore climate, endowing the areas of Centro Lago and the Bellagio headland with a climate very similar to the coast of Liguria where olive and laurel trees grow, gardens boast palm trees and tropical plants and garden nurseries flourish. Here, traveling just a few kilometers, one sees the mountains descend into the lake, the wild alpine valley tamed by the industrial area of the Brianza hills, urban Como fade into tiny villages and an oasis of animal life in the north disappear into populated ski slopes in the south.

Immersed in lush landscape with views that reach to the Alps, the Como area is the destination of countless excursions whether on foot or by seaplane. The international water airport of Como, established in 1930, offers the best facilities for seaplane landing and takeoff in Europe. In fact, Como's seaplane airport is considered the European gateway for seaplanes coming from non-Schengen countries. Observing the region's territory from above one can see that humankind's presence follows an imaginary line going north-south, the greatest density being in the south in Brianza. Throughout the mountain region, especially in Alto Lario, entire valleys bare not a trace of humanity - the envy of the most celebrated national parks. Another evocative and intriguing tourist attraction in Como is its many military fortresses from different eras with their respective anecdotes and legends, testimony to a turbulent and adventurous past. All of these elements together make the Lake Como region a stimulating artistic, historical and naturalistic discovery easily accessible and remarkably rich. However, for lovers of more worldly pleasures there is no

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Spazio Villa Erba, Cernobbio sioni: dai lussuosi alberghi al Nuovo Casinò di Campione con i suoi spettacoli. La posizione è ideale per raggiungere i punti più allettanti dello shopping, dalle novità offerte dalle grande firme all'outlet. Non dimentichiamo che Como con la sua industria tessile è la capitale mondiale della seta di qualità; qui i più grandi stilisti hanno i loro maggiori fornitori non soltanto di materie prime ma anche di idee e disegni. Il Museo della seta di Como testimonia le antiche origini dell'arte della tessitura raccogliendo gli strumenti antichi e moderni di questa industria. Una particolare attenzione va riservata all'offerta gastronomica del territorio che trae origini dalle tradizioni culinarie tramandate da generazioni; cucina semplice, legata alla pesca, alla conservazione del pesce, alla produzione di formaggi ed alla spremitura delle olive con una limitata produzione di olio a bassissimo grado di acidità, quasi inesistente. La coltivazione dell'olivo trova clima e terreno adatti e caratterizza le località affacciate sulle sponde del nostro lago fin dai tempi dei Romani. Il territorio offre agli amanti del golf una scelta di sei campi tra i più tradizionali, conosciuti e frequentati dalla clientela internazionale; famoso il golf club di Menaggio che tra i suoi più assidui frequentatori ha l’amato divo cinematografico

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George Clooney. Il lago di Como grazie alle sue diverse peculiarità è in grado di offrire ai visitatori la possibilità di svolgere molteplici attività. Per unire tutti questi servizi e promuovere i diversi operatori presenti sul territorio nasce il Convention Bureau. Per realizzare qualsiasi programma e organizzare qualsivoglia evento, il Convention Bureau costituisce l'interlocutore unico, professionale e qualitativamente competente a cui rivolgersi. MUSEI - Villa Carlotta Ente Villa Carlotta Tremezzo (Como) Telefono: 0039 0344 40405 - Villa del Balbianello Lenno (Como) Telefono: 0039 0344 56110 faibalbianello@fondoambiente.it - Museo Archeologico Paolo Giovio Como Telefono: 0039 031 271343 - Museo Storico G. Garibaldi Como Telefono: 0039 031 271343 - Pinacoteca Civica in Palazzo Volpi Como Telefono: 0039 031 269869 - Tempio Voltiano Como Telefono: 0039 031 574705 - Museo della Seta Como Tel. e Fax: 0039 031 303 180 museoseta@libero.it

Il Convention Bureau Lago di Como nasce da una profonda convinzione: la necessità di fare sistema per sviluppare tutte le attività economiche, turistiche e sociali del territorio. Il CBLC propone soluzioni rapide ed immediate, per soddisfare qualsiasi richiesta di eventi, convegni e congressi. L'impegno è quello di creare un gruppo che cerchi di interpretare le esigenze e le idee dei clienti. Grazie alla profonda conoscenza del territorio e dei suoi operatori, il CBLC ricerca le migliori combinazioni per lo svolgimento di

ogni evento, dalla ricettività alle attività di supporto, sino al più piccolo dettaglio, garantendo elevata qualità, professionalità ed un'accurata assistenza al cliente. Un'ambiente esclusivo, un centro congressi all'avanguardia in un contesto indimenticabile: Villa Erba. CONVENTION BUREAU LAGO DI COMO Villa Erba - Largo Luchino Visconti, 4 Cernobbio (Como) Tel. e Fax: 0039 031 513691 info@lagodicomoturismo.it www.lagodicomoturismo.it

Il Casinò di Campione d’Italia Il tour sul Lago di Como si conclude sul Lago di Lugano al Casinò di Campione d'Italia. Accoglienza, cortesia, competenza e qualità dei servizi sono i segni distintivi. Oltre 600 slot machines di ultima generazione, 56 tavoli da gioco ed un esclusivo super privé; un super jackpot da 2 milioni di euro, oltre a vincite giornaliere per un milione di euro ( solo nelle slot machines). Nel Casinò si organizzano

concerti, spettacoli ed eventi di gala per trascorrere serate indimenticabili in uno spazio di oltre 50 mila metri quadrati. È aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 10.30 alle 5.00; venerdì e sabato fino alle 6.00; ingresso e parcheggio gratuiti. Accetta carte di credito, assegni e bancomat. Ristorazione con grandi chef e cucina internazionale. Nei bar servizio di cocktail, snacks ed aperitivi.


Villa Erba Conference Venue, Cernobbio The Convention Bureau of Lake Como was founded on the strong conviction that it was necessary to join forces to develop tourism and the economic, and social activities of the region. The “CBLC” proposes fast and timely solutions to meet any request to organize events, conferences and conventions. The commitment is to create a group capable of interpreting the needs and ideas of the client. Thanks to extensive knowledge of the territory and of its many participatory members, the “CBLC” seeks out

the best accommodations and arrangements for execution of every event, from project receptivity to project support, to the tiniest detail, assuring top quality, professionalism and conscientious client assistance throughout the process. Villa Erba is an exclusive setting and avant-garde convention center against an unforgettable backdrop. CONVENTION BUREAU OF LAKE COMO Villa Erba - Largo Luchino Visconti, 4. Cernobbio (Co) info@lagodicomoturismo.it www.lagodicomoturismo.it

Casino Campione d'Italia A tour of Lake Como ends on Lugano Lake at the Casino Campione d'Italia. With hospitality, courtesy, competence and highquality service its distinguishing traits, the casino offers 600 latest generation slot machines, 56 game tables, and an exclusive “super privè” lounge; a super jackpot of 2.0 million Euro, plus daily winnings of 1.0 million Euro (just from slot machines).

The casino organizes concerts, stage shows and gala events to make your nights unforgettable, in a facility boasting 50,000 square meters of space. Open every day from 10:30 to 5:00, Fridays and Saturdays to 6:00. Credit cards, checks and cash point cards are accepted. Restaurants feature top chefs and international cuisine, and bars offer cocktails, snacks and aperitifs.

shortage of possibilities either, from luxurious hotels to the stage shows of the Nuovo Casino di Campione. Como is also the perfect starting point from which to reach the most alluring shopping opportunities, including great deals on big brand names offered by the factory outlet mall. And let us not forget that Como, thanks to its large textile industry, is the world capital of highquality silk. In fact, Como is home to the major suppliers of raw materials as well as of the ideas and designs of the world's top designers. The city's silk museum bears witness to the ancient origins of textile art with its collection of antique and modern tools from the industry. Deserving particular attention is the dining experience in Como. Originating from traditional cuisine passed down from generation to generation, it is a simple cuisine tied to fish and its conservation, to the production of cheese and to the squeezing of olives. Here olive oil, in limited production, is almost devoid of acidity. The cultivation of olive trees requires the right climate and soil, both found in the areas lining the shores of Como since Roman times. The region offers golfers a choice of six traditional golf courses, all well-known and frequented by an international clientele. The famous golf club of Menaggio names film star George

Clooney among its list of regular clients. Thanks to its diverse qualities Lake Como can offer visitors from around the world a multiplicity of possible activities. In order to organize and promote the numerous and varied agencies and businesses providing these activities in the region, the Convention Bureau was founded. Professional and highly competent, the Convention Bureau will provide assistance in organizing and realizing any project or event. MUSEUMS - Villa Carlotta Ente Villa Carlotta Tremezzo (Como) Tel: 0039 0344 40405 - Villa del Balbianello Lenno (Como). Tel: 0039 0344 56110 faibalbianello@fondoambiente.it - Archeological Museum “Paolo Giovio” Como Tel: 0039 031.271343 - Historical Museum “G. Garibaldi” Como Tel: 0039 031.271343 - Art Gallery, Volpi Palace Como Tel: 0039 031.269869 - Volta Temple Como Tel: 0039 031.574705 - Silk Museum Como Tel / Fax 0039 031 303 180 e-mail: museoseta@libero.it

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La nouvelle vague comasca

Como's nouvelle vague

Basta girare per le strade di Como per rendersi conto che la cittadina lariana sta vivendo una nuova primavera. Ce ne parlano due comaschi Doc: i fratelli Valeria e Stefano Bruni

It takes only a short stroll along the streets of Como to see the small city is experiencing a renaissance. Siblings Valeria and Stefano Bruni, natives and experts on Como, tell us about it.

Chiamarsi Bruni è ‘glam’ anche alle nostre latitudini, non solo a Parigi! E se in Canton Ticino tutti conoscono la conduttrice televisiva Valeria Bruni, il volto più noto della Televisione Svizzera di lingua Italiana, forse non tutti sanno che la giornalista è sorella di Stefano Bruni, il giovane e brillante sindaco di Como, attualmente al secondo mandato, che ha visto rifiorire il turismo nella sua città, anche grazie ad un preciso programma di rilancio. “Fin da quando sono stato eletto”, fa notare il primo cittadino, “ho puntato sullo sviluppo della vivibilità della città, che già prima non era male. Ora si può dire che Como non solo sia diventata decisamente più attraente per i suoi cittadini, ma anche più attrattiva per i turisti”. Entrambi profondamente legati alla loro città natale, i fratelli Bruni guardano con grande soddisfazione al rinnovato interesse turistico verso la Città e il suo lago. Li abbiamo incontrati per raccogliere la loro comune testimonianza di opinion leader, pur da oggi posizioni totalmente diverse. Sindaco Bruni, si può dire che il turismo nella sua città stia vivendo una vera stagione dorata… S. B. È così. Basti pensare che nel PIL regionale, da quando

Being a Bruni is “glam” not only in Paris but also in our neck of the woods! And though it may be true that everyone in Canton Ticino knows the television hostess Valeria Bruni, the most well known face of Swiss Italian television, probably not everyone knows the journalist is sister to Stefano Bruni, the brilliant, young mayor of Como. Currently in his second term of office, Stefano Bruni has overseen the new blossoming of tourism in his city thanks to among other things, a well-targeted revitalization program. “Since I was first elected,” the mayor points out, “I have focused on the livability of the city, which wasn't too bad at the time. Now one could say that Como has become decisively more attractive to its citizens as well as to its tourists.” Both deeply attached to their native city, the Bruni siblings watch the renewed interest of tourists in their city and its lake with great satisfaction. We met with them both to hear about what they observe as two community leaders coming from completely different perspectives. Mayor Bruni, one could say that tourism in your city is truly in its golden age… S.B. That's right. Suffice it to

di Elisabetta Calegari

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FOTO OMEGA

sono diventato sindaco nel 2002, la voce turismo è cresciuta dal 14% a più del 20%... Como e il suo lago sono sempre stati attrattivi per i turisti. Cosa è cambiato? S. B. In passato il nostro target di turisti era molto alto, direi extra-lusso, come dimostra l'esistenza di alcuni alberghi storici veramente top, tra cui Villa d'Este, che è ancora oggi tra i primi cinque al mondo. Ma al di là di questo segmento di élite, avevamo prevalentemente visitatori di passaggio, che venivano da noi per trascorrere una giornata sul lago, senza pernottare. Da un po' di tempo a questa parte, grazie anche alle nostre scelte politiche, fatte di incentivazione agli imprenditori, ma anche di creazione di

By Elisabetta Calegari

point out that since I became mayor in 2002, the regional gross domestic product index for tourism has risen from 14% to over 20%... Como and its lake have always drawn tourists. What has changed? S.B. In the past our target class of tourists was the wealthy, I would say even the super-wealthy, as evidenced by certain really top historic hotels like the Villa d'Este, which is still today one of the top five hotels in the world. But apart from this elite tourist segment, we have always had the tourist who was just passing through, coming to spend the day at the lake but not staying over night. For some time now, thanks to our particular policies creating incentives for businesses as well as innovative projects designed to promote the food and wine, and cultural segment, a mediumhigh range of tourist accommodations and attractions has been available. These offerings zeroed in on the target and stimulated demand, especially abroad. What about the George Clooney factor, seeing that he has been the happy owner of Villa Oleandro in Laglio for some years now? S.B. Absolutely amazing! In


In questa pagine, due belle immagine dei fratelli Bruni, Valeria anchor woman della Televisione Svizzera di lingua Italiana, e Stefano, sindaco di Como. A sinistra Geoge <Clooney nella sua villa di Laglio. This page, two nice shots of the Bruni siblings: Valeria, anchor woman of Swiss Italian-language Television and Stefano, mayor of Como. Opposite page, George Clooney at his Villa in Laglio.

nuove offerte di valorizzazione culturale ed enogastronomica, si è creata un'offerta di livello medio-alto, che ha colpito nel segno stimolando la domanda, soprattutto estera. E l'effetto George Clooney, da qualche anno felice proprietario di Villa Oleandra, a Laglio? S. B. Quello è stato straordinario! In termini di marketing territoriale si calcola che la propaganda di Clooney e delle altre star che lo hanno seguito valga approssimativamente come un investimento di 3-4 milioni di euro all'anno. Un colpo di fortuna! S. B. Indubbiamente. Anche perché tutto questo ha fatto arricchire molti: basti pensare alla crescita del valore degli immobili, soprattutto di quelli d'epoca, sul lago. Tra l'altro è rinato anche un tipo di turismo che si era andato un po' perdendo, cioè quello 'delle ville', che oggi è supportato anche dagli stranieri. Però occorre essere coscienti che questo boom è fortemente legato al glamour di chi lo ha portato, che potrebbe comunque decidere di andare altrove, anche domani. Per questo bisogna lavorare per consolidare i successi, puntando su un target turistico non solo di massima élite, ma anche medio-alto, che è già in crescita, ma che, secondo gli esperti

del settore può aumentare ancora. E lei, Valeria Bruni, cosa ne pensa di questo successo della sua terra natale? V. B. Ne sono felice. Trovo che sia pienamente giustificato, perché è un luogo di grande charme, attrattivo culturalmente e paesaggisticamente. D'altra parte io non mi sono allontanata di molto: con una battuta, si può dire che, da Como a Comano, dove oggi vivo e lavoro, il passo sia breve! Cosa intende dire? V. B. Beh, il Canton Ticino è molto vicino, dal punto di vista culturale e sociale, alle province italiane limitrofe, soprattutto Como e Varese. Fa parte della ‘Regione dei laghi’. Francamente io a Lugano mi sono sempre sentita a casa, come a Como! Lei si è trasferita in Svizzera per ragioni professionali, ma anche in quell'ambito mantiene ancora importanti legami con la sua città d'origine… V. B. In effetti è così. Da oltre vent'anni infatti io lavoro nella cronaca regionale, che significa cronaca del Canton Ticino, ma anche delle zone di confine limitrofe. Quindi mi capita spesso di andare a Como per lavoro, anche se il più delle volte ci vado per ragioni familiari o anche per motivi culturali, visto che apprezzo molto i programmi concertistici ed espositivi della mia città… Programmi a cui anche il sindaco Bruni tiene molto… S. B. In effetti da alcuni anni puntiamo molto sulla programmazione culturale, che ha grande successo sia tra i cittadini, sia tra i visitatori e i turisti. E non sono pochi i ticinesi, che, come mia sorella, frequentano il nostro Teatro Sociale o le nostre esposizioni artistiche!

destination marketing terms the Clooney propaganda and that of other celebrities who followed him is approximately equal to an investment of 3-4 million Euros yearly. What a stroke of luck! S.B. Without a doubt. Also because all this together has made a lot of people rich. Just think about the increase in property values, especially the historic properties along the lake. It also served to revive a type of tourism which had fallen by the wayside, that of the “villa vacation,” which today is popular even with foreign tourists. However, we must keep in mind that this boom is strongly tied to the glamour of the person who brought it here, who could at any time decide to go elsewhere. For this reason it is necessary to work to consolidate the successes, focusing not just on an elite target group of tourists but on the mid-high group as well, which, though already growing according to tourism experts, will continue to do so. And you, Valeria Bruni, what do you think of the success of your native turf? V.B. I'm happy about it. I think it is fully deserved. Como is a place with great charm and both culturally and aesthetically inviting. By the way, I did not move very far away - in fact, you could say

that Comano, where I live and work, is only a hop, skip and a jump away from Como. What do you mean exactly? V.B. Well, from a cultural and social perspective, Canton Ticino is very close to its bordering Italian provinces, above all Como and Varese. It is part of the “lake region.” Frankly speaking, I have always felt at home in Lugano, just as I do in Como! You moved to Switzerland for professional reasons but even in that setting you maintain strong ties to the city of your birth place… V.B. Actually, yes. I have worked for more than twenty years covering the regional news, which means Canton Ticino and its bordering areas. So I often have to go to Como for work, though more often I go for personal reasons or to take advantage of Como's cultural offerings, since I have always been a fan of its music and art festivals… Some cultural happenings that mayor Bruni especially likes… S.B. As a matter of fact, for some years now we have focused closely on cultural activities attracting not only Como's citizens but also visitors and tourists. And, like my sister, many of them come from Ticino to enjoy our theater and art shows.

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Libri

Books

Ecco per i nostri passeggeri alcuni consigli di lettura della Libreria Casagrande di Bellinzona (www.casagrande-online.ch), accuratamente selezionati dalla sua gamma di generi letterari, destinati ad una vasta varietà di lettori. Desideriamo citare anche opere di autori ticinesi, per promuovere e rafforzare il legame con il nostro territorio.

Here are some reading tips from Casagrande Bokstore, Bellinzona (www.casagrande-online.ch), carefully picked from its vast selection to suit a wide range of readers. We also reccommend some authors from Ticino to promote and keep in touch with local culture.

Narrativa internazionale

International fiction The Broken Window Jeffrey Weaver, Simon & Schuster

La finestra rotta Jeffery Deaver, Rizzoli Alice Sanderson viene trovata morta nel suo appartamento di Manhattan. Gli indizi sulla scena del delitto conducono inequivocabilmente ad Arthur Rhyme, un uomo sposato che la vittima frequentava da poco. Ma non tutto, forse, è come sembra: nella catena di omicidi che da qualche mese insanguina New York, le tracce raccolte dagli inquirenti hanno l'evidenza delle prove schiaccianti, un'evidenza quasi sospetta. È Lincoln Rhyme, criminalista tetraplegico geniale e ribelle, a prendere in mano l'ultimo caso, per scagionare il cugino Arthur e ricomporre i frammenti di una sciarada impenetrabile e crudele come il delitto perfetto.

Alice Sanderson is found dead in her apartment in Manhattan. Clues at the scene of the crime lead unequivocally to Arthur Rhyme, a married man the victim had been seeing only a short time. But not everything is what it seems. In a chain of homicides that has bloodied New York for several months, the examiners know two things: the murder charge is backed by undeniable evidence and Rhyme could not have done it. Brilliant forensic specialist Lincoln Rhyme, rebel bound to a wheelchair, takes over the case to free his cousin of the murder charges by reconstructing the pieces of this charade, impenetrable and cruel like the perfect crime.

Narrativa internazionale

L'ultima della sua specie

International fiction

Sigrid Nunez, Neri Pozza

The Last of Her Kind Sigrid Nunez, Picador

Georgette George si chiama così perché nella piccola cittadina al confine del Canada in cui è nata e cresciuta le ragazze si chiamano in questo modo. Non fosse stato per la sua insegnante di inglese e francese al liceo, che l'ha sempre spinta a non accontentarsi, Georgette non si troverebbe oggi dov'è: in una stanza dell'esclusivo Bernard College di New York in compagnia di Dooley Ann Drayton, dei Drayton, industriali del Connnecticut. Davanti allo sguardo incredulo di Georgette, ha preso i suoi bellissimi vestiti e se ne è disfatta vendendoli a un quarto di quanto li ha pagati sua madre. Molti ragazzi al Bernard College hanno scoperto come Ann che i vestiti alla moda, il tennis, i cocktail party sono ‘affettazioni borghesi’.

She is called Georgette George because in the small Canadian border town of her birth all girls are named this way. If it had not been for her high school English and French teacher who pushed her to make more of her life, Georgette would not be where she is today, in a dorm room of the elite Barnard College of New York in the company of Dooley Ann Drayton of the Drayton family, industrial tycoons of Connecticut. In front of Georgette, shocked and incredulous, Ann takes her expensive, high-fashion clothes and gets rid of them, selling them at one quarter what her mother paid for them. Ann is not the only student at Barnard College to discover that fancy clothes, tennis and cocktail parties are nothing more than bourgeois snobbery.

Narrativa italiana

Vino generoso

Italian fiction

Italo Svevo, Edizioni Casagrande

Generous Wine Italo Svevo, Edizione Casagrande

In occasione del matrimonio di una nipote, la moglie del protagonista ottiene dal medico di famiglia una speciale licenza per il marito: questi per una volta, e a titolo assolutamente eccezionale, nonostante i problemi di salute potrà mangiare e bere come tutti. Un esilarante e spietato racconto di Italo Svevo, con la prefazione di Giovanni Orelli.

For the granddaughter’s wedding , the protagonist's wife gets special permission from the family doctor for her husband - for this absolute, one-time exception only, despite his health problems, he can eat and drink as everyone else. An exhilarating and merciless tale by Italo Svevo with preface by Giovanni Orelli

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Narrativa svizzera

Fransè

Swiss fiction

Erminio Ferrari, Edizioni Casagrande

Fransè Erminio Ferrari, Edizione Casagrande

Fransè, un anziano scrittore, ha lasciato il mare della riviera di Ponente per trasferirsi in una villa in riva al Lago Maggiore. La sua vita stanca è ormai tutta raccolta nella memoria e nell'amicizia per Hamar, un giovane immigrato nordafricano, e per un abitante del luogo. Nel fluire del tempo estremo e dei pensieri, Fransè è osservatore casuale di un misterioso traffico notturno di persone e forse di droga verso la montagna.

Fransè, an elderly writer, has left the sea of the Ponente Riviera to live in a villa on Lago Maggiore. At this point his tired life exists only in his memory and in the friendship of Hamar, a young North African immigrant and inhabitant of the place. In the slow march of time and thought, Fransè becomes the happenchance observer of a mysterious nocturnal trafficking of persons and possibly drugs toward the mountains.

Swiss fiction

Narrativa svizzera The Year of the Avalanche Giovanni Orelli, Edizione Casagrande

L'anno della valanga Giovanni Orelli, Edizioni Casagrande Un paese di contadini nel cuore delle Alpi vive un lungo inverno sotto la minaccia di una valanga. Sul bianco di una neve che sembra voler cancellare ogni cosa, si stagliano con vivezza cinematografica i protagonisti di una storia fatta di paure ed epifanie collettive, di conflitti tra valori arcaici e moderni, di orecchi tesi nella notte ad ascoltare gli scricchiolii delle montagne, ma anche di desideri amorosi appagati in modo più o meno furtivo, tra incanti e amare disillusioni.

A small village of farmers in the heart of the Alps endures a long winter under the threat of an avalanche. This is a story of fear and collective epiphany, of the conflict between archaic and modern values, of ears stretched in the night to hear the mountain creaking, of loving desire satisfied furtively between enchantment and bitter disillusionment, whose characters stand out with cinematographic vividness against the white of the snow that seems to want to erase everything.

Saggistica

Non-fiction

Shock economy. L'ascesa del capitalismo dei disastri Naomi Klein, BUR

The Shock Doctrine: The Rise of Disaster Capitalism Naomi Klein, Picador

Che cos'hanno in comune l'Iraq dopo l'invasione americana, lo Sri-Lanka post-tsunami, New Orleans dopo l'uragano Katrina, le dottrine ultraliberiste della Scuola di Chicago e alcuni esperimenti a base di elettroshock finanziati negli anni Cinquanta dal governo americano? Secondo Naomi Klein, l'idea che sia utile cancellare un intero tessuto sociale per costruire da zero un'utopia, quella dell'ultraliberismo. L'autrice denuncia un capitalismo di conquista che sfrutta cinicamente i disastri.

What do Iraq after the American invasion, Sri-Lanka post-tsunami, New Orleans after hurricane Katrina, Chicago School ultra-liberalist doctrine and experiments based on electric shock financed by the American government in the 50's all have in common? According to Naomi Klein, the idea that it is useful to erase an entire social fabric in order to build an ultra-liberal utopia from scratch. The writer denounces a conquest capitalism that cynically exploits disasters.

Fotografia

Photography

Vista Lario. Il Lago di Como raccontato da... Mauri Michele - Dusi Andrea, Bellavite Il risultato è una geografia più intima del Lario, nella quale insenature, boschi, ville e campanili s'intrecciano a emozioni e ricordi. Come ci racconta Mauri, infatti, il fine era quello di "restituire al lettore i punti di vista dei protagonisti coinvolti. Ciascuno osserva e commenta il Lario secondo le proprie sensibilità, inclinazioni, categorie di analisi". E in questa orchestra colorata da mille suoni, si sente il canto di chi sul Lario è nato e ha deciso di rimanerci, scegliendolo come punto d'osservazione.

Vista Lario. Lake Como told by… Mauri Michele - Dusi Andrea, Bellavite The outcome of this work is an intimate geography of Lake Como where creeks, woods, villas and church bells are interlaced with emotions and memories. As Mauri explains, the purpose of the project is to “pass on to the reader the perspectives of the lake's proponents. Each one observes and comments on the lake from personal sensitivities, preferences and frames of reference”. In this colorful orchestra of a thousand sounds, one hears the song of those who were born on Lake Lario and have chosen it as observation point for their life.

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IL GIORNALE DELLE MOSTRE EUROPA

EXHIBITION JOURNAL EUROPE

Ecco una selezione di esposizioni d’arte in Europa, aperte nei mesi di ottobre e novembre.

A selection of art exhibits in Europe in october and november.

Martigny Balthus - 100-esimo anniversario Fondazione Pierre Gianadda (16 giugno - 23 novembre 2008) L'esposizione vallesana, organizzata per il centenario della nascita, concentra a Martigny le opere d'arte di Balthus. La retrospettiva invita ad una traversata di tutti i periodi e di tutti i temi di Balthus: ritratti, paesaggi, senza dimenticare le giovani ninfe languide che costituiscono l'ingrediente principale del ‘mistero Balthus’ (Thérèse sognante, Giovane fanciulla addormentata, I bei giorni). Accanto al percorso antologico del genio pittorico di Balthus, una sala interna ne rivela gli straordinari disegni, di grande attualità e sensualità.

This Valaisan exhibition brings the works of Balthus to Martigny to celebrate his 100th birthday. This retrospective invites you to traverse all periods and subjects of Balthus's work - portraits and landscapes, not forgetting the languid adolescent girls that constitute the central ingredient of the “Balthus mystery” (Therese Dreaming, Sleeping Girl, Golden Days). Next to an anthological walk through the genius of Balthus, an interior hall presents his extraordinary drawings full of real life and sensuality.

Vienna

Vienna

Van Gogh Albertina (5 settembre - 8 dicembre 2008) La grande esposizione autunnale dell'Albertina presenta Vincent van Gogh da una prospettiva completamente nuova. La mostra presenta Van Gogh come pittore e disegnatore nello stesso tempo offrendo la visione di 150 opere, per mostrare come il pennello dell’artista goda del sostegno del suo vigoroso disegno. Cinquanta dipinti e oltre cento acquarelli e disegni appartenenti ad oltre sessanta collezionisti di tutto il mondo mostrano la relazione tra la nuova maniera coloristica di Van Gogh e il suo modo di usare la linea all'interno di un'idea artistica unitaria.

Ascona Marianne Werefkin e l'ambiente culturale di Ascona tra il 1918 e il 1938

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Martigny Balthus-100th Anniversary Pierre Gianadda Foundation (June 16 - November 23, 2008)

Van Gogh Albertina (September 5 - December 8, 2008) The Albertina autumn exhibition offers a completely new perspective on Vincent van Gogh, focusing on the artist as both painter and draftsman. The exhibit presents 150 works to demonstrate how van Gogh's brush benefits from his powerful draftsmanship. Fifty paintings and over 100 watercolors and drawings belonging to over 60 lenders from around the world show the unifying relationship between van Gogh's innovative way of using color and his use of the line within an artistic idea.

Ascona

Museo comunale d'arte moderna (19 settembre - 19 dicembre 2008)

Marianne Werefkin and Ascona's Cultural Scene between 1918 and 1938 Municipal Museum of Modern Art (September 19 - December 19, 2008)

In occasione del 70-esimo della morte di Marianne von Werefkin (Tula 1860-Ascona 1938), il Museo comunale d'arte moderna, che custodisce il nucleo più importante della produzione artistica dell’artista russa, intende renderle omaggio con una mostra sugli anni della sua maturità artistica. Con opere e documenti dell'epoca vengono rappresentati gli anni della maturità ad Ascona, durante i quali Marianne von Werefkin fu finalmente libera di poter esprimere la sua personalità con il suo inconfondibile stile espressivo, lirico e visionario.

To celebrate the 70th anniversary of the death of the Russian artist Marianne von Werefkin (Tula 1860 Ascona 1938), the Municipal Museum of Modern Art, which possesses the heart of her most important artistic productions, wishes to pay tribute to the artist by devoting an entire exhibit to works of her artistic maturity. Curators present works and writings from the period that represents her mature years spent in Ascona, when she was finally free to express herself in the unmistakable lyrical, visionary and expressive style that belonged to her.


Londra Mark Rothko

London

Tate Modern (25 settembre 2008 - 08 febbraio 2009)

Mark Rothko Tate Modern (September 25, 2008 - February 9, 2009)

Tate Modern presenta una mostra di uno degli artisti più conosciuti ed amati al mondo, Mark Rothko. Questa è la prima esposizione significativa della sua opera realizzata in Inghilterra da vent'anni a questa parte. Le iconiche opere della sala Rothko della Tate Modern sono riunite per la prima volta con opere provenienti dal Giappone. Le opere pittoriche di Rothko, fatte di rettangoli luminosi, dai bordi sfumati saturi di colore, sono tra le più suggestive e misteriore create da un artista nei tempi moderni.

Tate Modern presents an exhibition by one of the world's most famous and best-loved artists, Mark Rothko. This is the first significant exhibition of his work to be held in the UK for over 20 years. Tate Modern's iconic 'Rothko Room' works are reunited for the first time with works from Japan. Rothko's iconic paintings, composed of luminous, soft-edged rectangles saturated with color, are among the most enduring and mysterious created by an artist in modern times.

Parigi

Paris

Andrea Mantegna Museo del Louvre (26 settembre 2008 - 05 gennaio 2009)

Andrea Mantegna Louvre Museum (September 26, 2008 - January 5, 2009)

Il Louvre indaga l'arte di corte dei Gonzaga in una mostra di circa 190 opere (dipinti, disegni, manoscritti, stampe, sculture), provenienti da tutto il mondo, di Andrea Mantenga, attivo a Montava dal 1460 alla morte, avvenuta nel 1506. Oltre a prendere in esame la carriera del Mantegna i curatori presentano opere di artisti che lo influenzarono, come pure di altri che invece ne subirono l'influenza. La mostra è la prima personale di grande respiro realizzata dopo tanti anni ed è organizzata secondo un classico approccio 'cronologico' allo scopo di ricostruire il percorso artistico e umano del grande pittore.

The Louvre investigates Gonzaga Court art by Andrea Mantegna produced in Mantova from 1460 to his death in 1506. The exposition comprises about 190 works (paintings, drawings, manuscripts, prints and sculpture) from all over the world. In addition to an extensive look at the artist's career, the curators present the works of artists who either influenced Mantegna or were influenced by him. The exhibit is the first of such breadth and importance to take place after many years, and is organized using a classic “chronological” approach in order to reconstruct the artist's artistic and personal journey.

Zurigo RIVOLUZIONE! Il modernismo italiano da Segantini a Balla

Zurich

Kunsthaus (26 settembre -11 gennaio 2009)

Rivoluzione! Italian Modernism from Segantini to Balla Kunsthaus (September 26 - January 11, 2009)

Questa mostra riunisce dipinti di dodici artisti, tra cui i leader della prima generazione del Divisionismo: Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Plinio Nomellini e Ettore Sottocornola. Queste opere sono accompagnate da dipinti di artisti che in seguito vennero etichettati solo come Futuristi - Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo -, ma che furono influenzati dal Divisionismo all'inizio della loro carriera.

This exhibit brings together the paintings of twelve Italian Divisionist artists including the leaders of the first generation Divisionists--Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Plinio Nomellini and Ettore Sottocornola. The Divisionist works are accompanied by paintings from artists who, though later known as Futurists - Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo - were influenced by Divisionism as young artists.

Roma Giovanni Bellini

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Rome

Scuderie del Quirinale (30 settembre 2008 - 11 gennaio 2009)

Giovanni Bellini The Scuderie del Quirinale (September 30, 2008 - January 11, 2009)

Giovanni Bellini è l'artista che più di ogni altro ha attraversato i tempi e le rivoluzioni culturali: è lui, prima di Leonardo, il grande inventore della rappresentazione dei sentimenti e della natura. Alle Scuderie del Quirinale sono presentati settanta dipinti, circa i tre quarti della produzione certa di Giovanni Bellini, tra cui figurano non solo le opere religiose ma anche le grandi allegorie e mitologie. Ad accompagnare la mostra c'è un attento insieme di indagini scientifiche che svela gli splendidi disegni sottostanti dell'artista.

Giovanni Bellini is the Italian artist who more than any other lived through and experienced different cultural periods and revolutions. It was Giovanni Bellini, before Leonardo, who was the great innovator in artistic portrayal of sentiment and nature. Seventy paintings are displayed at the Scuderie, about three quarters of which are known Giovanni Bellini works. The curators endeavored to present not just religious works but also famous allegories and mythologies. Accompanying the exhibit is an in-depth scientific analysis that uncovers the beautiful sketches behind Giovanni Bellini's work.


Sotto, diverse immagini della città di Lugano. Dall’alto a sinistra, il Parco Ciani; via Nassa; il Lungolago, all’altezza dei Palazzi Gargantini; Giorgio Giudici, sindaco di Lugano.

Images of the city of Lugano. From top left, Parco Ciani; Via Nassa; Lakeside Promenade at Gargantini Palace; Giorgio Giudici, mayor of Lugano.

La Lugano che verrà

The new Lugano

di Giorgio Carrion

by Giorgio Carrion

La capitale economica e morale del Canton Ticino cambia volto, senza rinnegare le sue storiche origini

The economic and moral capital of Canton Ticino changes face, without turning its back on its historical origins

«Se marcia Lugano marcia il Cantone», ama ripetere Giorgio Giudici, il sindaco 'storico' della capitale economica del Canton Ticino, simbolo e riferimento indiscutibile di una regione che è, al contempo, terza piazza bancaria della Svizzera ed enclave di lingua italiana in Europa. Una città, Lugano, in profondo cambiamento, che ha voluto farsi 'grande' annet-

“If Lugano marches the canton marches,” a favorite phrase of Giorgio Giudici, “historic” mayor of the economic capital of Canton Ticino, symbol and undisputed influence in a region that is currently the third financial center in Switzerland and enclave of the Italian language in Europe. Lugano is a city in the midst of profound change because it wants to “grow up.” By annex-

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tendo alcuni comuni della sua corona urbana e diventando così un 'polo regionale' destinato a pesare sempre di più nei destini e nelle scelte dell'intero Cantone. Passeggiare lungo le rive del Ceresio, oggi, può non essere agevole. Il grande cantiere del Palace, un vecchio albergo destinato entro pochi anni a diventare punto di riferimento della vita sociale e culturale

ing certain municipalities inside its urban ring, it hopes to become a “regional center” destined to play an ever increasing role in the destinies and choices of the whole Canton. Strolling along the shores of Lake Ceresio today can be a little rough. The huge construction site of the Palace, an old hotel destined within a few years to become the focal


della città, invade una parte degli splendidi giardini e della passeggiata. È l'immagine e il simbolo del rinnovamento di una città che vecchia non è mai stata, ma che ha sentito il bisogno di darsi una “scossa”, come ama ripetere il sindaco.

Milano ci stimola ad attivarci e a contattare qualche grande catena alberghiera per realizzare a Lugano un grosso complesso ricettivo …». Il sindaco di Lugano, ha già individuato nell'aerea del Campo Marzio Nord, l'ubicazione per questi insediamenti

C'è voluto un trentennio di idee, progetti, concorsi, ricorsi e polemiche 'strutturali' per mettere d'accordo tutti sul destino del Palace. Poi, le ruspe hanno cominciato a lavorare, prima di cesello, per preservare facciata e un lato dello storico albergo, quindi più decisamente per far spazio al nascente polo culturale e residenziale. Al termine dei lavori, il palazzo ospiterà un teatro, una sala concerti, un museo, un parco e una piazza con suggestiva fontana. Più un autosilo sotterraneo, indispensabile per allargare l'offerta di parcheggi. In tutto 20 mila metri quadri di superficie da ricostruire, dieci volte tanto Piazza Riforma. Un nuovo polo culturale dal costo di 170 milioni, che avrà il pregio di ridisegnare completamente il fronte-lago della città. Per un albergo che se ne va, altri che ne potrebbero arrivare. Il sindaco Giudici è una mente fervida, che si dice vulcanica. L'annuncio che Milano ospiterà nel 2015 l'Expo universale, un business miliardario che attirerà milioni di turisti, spinge 're Giorgio' a pensare in grande: «L'Expo a

turistici. L'obiettivo è consolidare il ruolo di Lugano come città locomotiva del Ticino, rafforzare l'aggregazione con gli altri comuni e sostenere quella dei comuni limitrofi, sviluppare le relazioni internazionali con l'Italia, con la Cina «ma anche con la Russia, che per noi Ticinesi è un mercato di grandi possibilità. Queste relazioni internazionali sono fondamentali», spiega, «perché attivano risorse economiche e imprenditoriali. Creano reti di amicizia e di collaborazioni, spazi per nuove idee e iniziative, che prima o poi si traducono in ricadute positive per tutti». Una città non solo per 'ricchi' e benestanti, per affari, shopping e divertimenti, ma anche per un innovativo progetto di edilizia popolare: «Vogliamo costruire appartamenti di grande qualità abitativa», commenta il sindaco. L'obiettivo è cento nuovi alloggi a pigione moderata. Senza contare un ulteriore passo avanti sul piano della viabilità, che ha già subito importanti interventi di ammodernamento. Seguirà la costruzione dei grandi posteggi all'esterno

point of the city's social and cultural life, invades a portion of the splendid lakeside gardens and the promenade along the shore. The site is the image and symbol of the project to renovate a city that, though not old, felt it needed a “jolt”, as the mayor loves to repeat. It took three decades of ideas, projects, competitions, appeals and “structural” disputes to get everyone to agree on the Palace's destiny. Then the graders began to work - first with chisels to preserve the building's façade and one historic wall of the hotel, thereby creating an even more appro-

creative. An announcement that Milan will host the Universal Expo 2015, a multibillion-euro business attracting millions of tourists, gets “king Giorgio” thinking big: “The Expo in Milan will prompt us to contact large hotel chains that may be interested in building a large hotel complex in Lugano….” Lugano's mayor has already identified the area of Campo Marzio Nord as the location for just such a tourist facility. In general, the objective is to reinforce the role of Lugano as driving force of Ticino, to strengthen the union with its merger towns and support the

Sopra, da sinistra, lo skate park dello Stadio; Villa Malpensata, sede del Museo d’Arte Moderna; la pensilina dei bus realizzata dall’architetto Mario Botta.

Above from left, the Stadium skateboard park; Villa Malpensata, seat of the Museum of Modern Art; the bus station marquee designed by architect Mario Botta.

priate space for the nascent cultural and residential center. At the end of construction the building will house a theater, a concert hall, a museum, a park and a square with a stunning fountain. It will also include an underground parking garage, indispensable in providing necessary additional parking. In all, there are 20,000 square meters of surface area to rebuild, ten times the size of Piazza Riforma - a new cultural center with a price tag of 170 million CHF granted the luxury of completely reshaping the city's lake front. For every hotel that goes there are ten waiting to take its place. Mayor Giudici is a fervent mind, some say highly

mergings of bordering towns, to develop international relations with Italy and with China “but also with Russia, which according to us in Ticino is a market with great possibilities.” “These international relations are fundamental,” he explains, “because they activate economic and entrepreneurial resources. They create networks of friends, collaboration and space for new ideas and enterprise, which sooner or later translate into benefits for everyone.” The mayor also sees Lugano as a city not just for the rich and well-to-do, for business, shopping and fun, but also for an innovative middle-class building project: “We want to build

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A sinistra, il Lungolago di Lugano; sopra, una veduta di Lugano dal lago; in piccolo, un dettaglio di Via Nassa. At left, the lakeside promenade. Above, a view of Lugano from the lake; in the small photo, a detail of Via Nassa.

della città, a Cornaredo, lo sviluppo del campus universitario e pure obiettivi di lungo respiro come lo sviluppo di un centro di ricerca del collegamento ferroviario fra Lugano e Malpensa. Uno studio recente dell'economista Angelo Rossi sullo sviluppo della regione urbana del Luganese, nell'era della globalizzazione e della metropolizzazione evidenzia come inevitabile l'incremento del traffico. Più auto ai ‘portali’ d'ingresso della città, sia a sud verso Mendrisio che a nord verso Rivera sarà il risultato della crescita economica dei prossimi dieci, quindici anni. Il problema sarà quello di garantire la qualità della vita e una mobilità accettabile, facendo investimenti ma anche modificando comportamenti individuali. Potenziando cioè i trasporti pubblici, limitando la mobilità delle auto, ma anche per mezzo di una diversa organizzazione degli orari delle attività di consumo e di lavoro. La crescita della popolazione della regione di Lugano è stimata in 152 mila abitanti. Una piccola città, in confronto alle metropoli europee, ma sufficiente a porre al sindaco

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ed agli amministratori il problema di come ammodernare, rinnovare e adattare il tessuto urbano alle sfide del futuro. Se, infatti, l'economia mondiale e soprattutto l'andamento dei mercati finanziari, generano indubbie preoccupazioni per una piazza bancaria come quella luganese, legata a doppio filo alla finanza off shore, è anche vero che quella attuale non è la prima crisi e forse non sarà neanche l'ultima. Già nel 1973, anno della prima crisi mondiale del petrolio con conseguente recessione, la regione dovette fare i conti con le difficoltà del momento. Ma allora il franco svizzero era molto forte e la benzina costava meno che altrove: gli italiani in coda alla frontiera per fare il 'pieno' furono l'immagine simbolo di quella stagione. Poi venne la ripresa e l'infatuazione per la new economy e i soldi 'facili', col successivo inevitabile crollo che precedette l'11 settembre, l'attacco alle Torri Gemelle di New York. Avvenimenti che hanno scosso la piazza finanziaria ticinese, che Lugano ha risentito senza - però - mai entrare in una crisi irreversibile. «Questa è una città ottimista,

apartments that offer highquality living.” The goal is to build one hundred new apartment flats with affordable rent. Concerning the city's roads and traffic plan, considerable resources have already been invested in modernization and more are projected for the future. Some projects to follow are construction of large parking areas on the outskirts of the city in Cornaredo, development of the university campus and then, long-term goals such as connecting Lugano and Malpensa airport by train. A recent study by the economist Angelo Rossi on “regional urban development of the Lugano area in the era of globalization and metropolization” demonstrates how the increase in automobile traffic is inevitable. This means more cars at the city “gateways,” whether in the south toward Mendrisio or in the North toward Rivera. This will be the outcome of economic growth over the next ten to fifteen years. The challenge, therefore, will be to guarantee the quality of life and an acceptable level of mobility through investment, but also to modify individual behavior: for example, by expanding public transportation and restricting automobile

use, as well as reorganizing work and consumer schedules. The population of the Lugano area is estimated at 152 thousand inhabitants - a little city compared to European metropolises, but big enough to inspire the mayor and administrators to address the problem of modernizing, renovating and adapting Lugano's urban makeup to meet the challenges of the future. In fact, if the global economy and, most of all, trends in financial markets generate understandable doubts about the stability of a financial center like Lugano's, which is strongly linked to offshore finance, then this is neither the first nor the last crisis to come our way. During the first world oil crisis of 1973 and its subsequent recession, the region already faced difficult times. But then the Swiss frank was very strong and gasoline cost less than elsewhere. In fact, Italians, lined up at the border to “fill up,” became the symbolic image of the period. Then came the comeback and an infatuation with the “new” economy and “easy” money, followed by the inevitable crash that preceded the September 11 attack of New York's Twin Towers, all events that shook up Ticino's financial center and were felt by


che ha risorse e fantasia per contrastare anche le fasi più difficili dell'economia mondiale», dice il sindaco. Insomma, Lugano è davvero la locomotiva del Ticino. Basti pensare che fra il 1985 e il 2005 i posti di lavoro sono aumentati del 105% in questa regione, mentre sono diminuiti in tutto il resto del Ticino. Inevitabile che lo sviluppo di questa area surclassi il resto del Cantone. Che lasci in secondo posto le aree periferiche, le valli, il Nord del Ticino. «Se il Ticino non avesse Lugano, sarebbe tutto periferico: economicamente il Ticino si regge su Lugano», afferma Giudici. Il progetto del sindaco è stato positivo, oltre che per la città, maggiormente per il Cantone, che dispone oggi del “nono centro svizzero”: una Lugano di 25 mila abitanti non sarebbe servita a nessuno. La città del Ceresio ha preso coscienza di questa sua forza e di queste sue esigenze. Nessun confronto è possibile fra la città dell'Ottocento e quella di oggi. Lugano ha saputo coniugare passato e presente, con un occhio al futuro. Il

L'elegante Via Nassa

Elegant Via Nassa

Mezzo chilometro di vetrine sfavillanti, sotto portici accoglienti. Il meglio del lusso, della gioielleria e dell'alta moda. Bar e ristoranti di gran classe. Questa, in sintesi, è Via Nassa, il salotto buono di Lugano, la via dello shopping per eccellenza, ma anche la via degli affari, dove si affacciano discreti gli uffici di società finanziarie, banche e fiduciarie di grande prestigio. Una volta in questa strada si concentravano gli scambi ed i commerci, come pure gli incontri dei pescatori e dei mercanti con i propri clienti; era praticamente la via - l'unica - che dava il sostentamento alimentare e commerciale all'intero borgo luganese. Di 'strada' Via Nassa ne ha percorsa molta. Oggi turisti e acquirenti vengono da tutto il mondo, specie dall'Italia, alla ricerca di preziosità ineguagliabili. La concentrazione delle gioiellerie, per esempio, è pari soltanto a quelle della Bahnofstrasse di Zurigo: una sequenza impressionante di meraviglie dove alle grandi griffe dell'orologeria e della gioielleria internazionali si alternano botteghe orafe artigiane esclusivissime. Via Nassa è anche una vetrina a cielo aperto. Quando il meteo lo consente, vi si svolgono esposizioni e manifestazioni culturali e commerciali, all'insegna sempre del buon gusto e del rispetto di una via la cui principale caratteristica è la discreta eleganza, il silenzio, l'accoglienza di qualità.

Half a kilometer of sparkling shop windows under gracious arcades, the finest luxury from jewelry to high fashion and the classiest bars and restaurants - this is Via Nassa, the “salotto buono” (meaning exclusive drawing room) of Lugano. It is shopping par excellence, but also business district, where you find the discrete and prestigious offices of finance companies, banks and trustees. In the past this was where all commercial exchange took place including meetings between fisherman, merchants and their clients. It was virtually the “only” street in the village where people came for both nutritional and commercial sustenance. Via Nassa has come a long way. Today tourists and shoppers come from all over the world, especially from Italy, in search of unparalleled treasures. Only the Bahnofstrasse in Zurich, for example, can equal the concentration of jewelry shops found on Via Nassa - an impressive procession of marvels where big watch makers and international jewelers do business side by side the boutiques of very exclusive artisan goldsmiths. Via Nassa is also openair shopping. When the weather permits expositions and cultural and commercial happenings converge here, always in good taste and in reverence of the street's principal characteristics - discrete elegance, quietude, and highclass reception.

Lugano, but never caused the city to enter an irreversible crisis of its own. “This is an optimistic city with resources and imagination to resist even the most difficult periods in the global economy,” says mayor Giudici. After all, Lugano is truly the driving force of Ticino. Take for example the 105% increase in the number of jobs between 1985 and 2005 in the region, which for the same period decreased in the rest of Ticino. It's inevitable that development in Lugano outclasses the rest of the Canton, leaving the suburban areas, the valleys and the north of Ticino in second place. “If Ticino did not have Lugano, it would be entirely suburban - economically Ticino depends on Lugano.” The outcome of Mayor Giudici's project was positive for the city but mostly for the canton as a whole, making the canton “ninth Swiss Center” - a Lugano with 25 thousand inhabitants would have been no use to anyone. Lake Ceresio's city simply became aware of its strengths and its needs. There is no comparison between the Lugano of the 1800s and

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Sotto, un’immagine di Piazza Riforma in estate. Piazza della Riforma in summer.

destino della piazza bancaria, per esempio, sarà ancora centrale nelle dinamiche della città. Oltre cento istituti bancari, cinquemila addetti diretti, più una schiera di altre migliaia di impiegati e consulenti di fiduciari e società finanziare. Un patrimonio di professionalità che fa di Lugano un riferimento internazionale soprattutto per il private banking, forte di una Associazione bancaria che vanta una delle migliori scuole di formazione bancaria della Svizzera e, perciò, d'Europa. Lugano non teme le ripercussioni delle tempeste borsistiche e lancia continuamente segnali di innovazione: come quello di una Facoltà di economia esplicitamente ritagliata sulle esigenze dell'alta formazione nel campo delle transazioni finanziarie. Piazza bancaria, ma anche riferimento per un turismo dalle mille risorse, non sempre conosciuto a dovere oltre i confini doganali. Alberghi per tutte le tasche, campi da golf, sport acquatici, tornei di tennis internazionali, equitazione… e si potrebbe andare

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avanti. Ricordando, per esempio, che Lugano ha un Casinò e che nel raggio di venti chilometri ce ne sono altri due (Campione d'Italia e Mendrisio), unico caso in Europa. «La città è cambiata molto e continuerà a costruire il proprio futuro guardando avanti ma senza dimenticarsi del giorno per giorno. I cambiamenti devono sempre tenere conto della qualità della vita. I grandi progetti, come l'università, il polo culturale, la futura stazione, il polo fieristico puntano a dare lustro alla città, ma anche a migliorarne la vivibilità. Il nostro compito è quello di coinvolgere i cittadini per appassionarli. Dobbiamo trasmettere l'entusiasmo che poi è il motore della comunità», commenta il sindaco. Città in evoluzione, Lugano, che vede anche nello shopping una delle risorse più interessanti. Alla Via Nassa, cuore elegante e sfavillante di vetrine della città, fanno da contrappunto poli commerciali affermati, dove le modalità di acquisto si adeguano agli stili di vita contemporanei: grandi

the Lugano of today. Lugano has learned how to unite past and present with an eye to the future. The way in which destiny unfolds for its banking center, for example, will always be central to the dynamics of the city. With more than one hundred banks, five thousand direct employees plus a force of another thousand trustee and finance-company employees and consultants, Lugano is a legacy of professionalism, which makes it an international beacon, especially in private banking, strengthened by a banking association that boasts one of the best banking schools in Switzerland and hence in Europe as well. Lugano does not worry about the repercussions of stock market turbulence and continually sends out signs of innovation, such as a university Economics faculty explicitly designed to provide high-level training in the field of financial transactions. But Lugano is not only a banking center; it is a place that offers countless possibilities to tourists. There are hotels to suit all pocket books, golf

courses, water sports, international tennis tournaments, horseback riding and more. And let us not forget that Lugano, unlike any other European city, has not only its own casino but is within a twenty-kilometer radius to two other casinos (Campione d'Italia and Mendrisio). “The city has changed a lot and will continue to build its future by looking ahead but never forgetting the task at hand. Changes must always take into account the quality of life. The big projects, the university, the cultural center, the future train station and the fairgrounds all add luster to the city but they also improve its livability. Our task is to involve our citizens and excite passion in them. We have to evoke enthusiasm which then becomes the motor of community,” comments the mayor. In Lugano, therefore, city in evolution, even shopping becomes an important catalyst for change. Via Nassa, elegant and sparkling heart of the city's shopping district, thrives right alongside well-established large commercial centers


piattaforme commerciali polifunzionali, come quella di Grancia, alla porta sud della Città, dove è possibile fare acquisti a 'tutto tondo': dalle auto alla spesa giornaliera, dagli elettrodomestici all'abbigliamento. Lugano non è solo la capitale morale e materiale del Canton Ticino. È anche storicamente il punto di riferimento, il 'vertice' del triangolo geo-economico che va sotto il nome di Insubria e che vede in Milano, Varese e Come gli altri poli di riferimento. Sotto questo profilo, la città ticinese ha sempre dialogato con attenzione ed impegno con la grande Lombardia: «Abbiamo alle porte una delle regioni più ricche d'Europa, con oltre 10 milioni di abitanti. Un mercato floridissimo di imprese e occasioni di business alle quali guardiamo da sempre con attenzione», sottolinea Giudici. Ma Lugano è anche

cultura, arte, musica, esposizioni. Con i suoi musei, pinacoteche, sale per convegni propone una vita sociale intensa costellata di eventi che attirano migliaia di visitatori. In autunno, per esempio, ritorna dal 17 al 26 ottobre l'appuntamento con il Festival Internazionale del Teatro: 17 edizioni, altrettanti eventi spettacolo, quattro le lingue parlate in scena, sette i paesi rappresentati, dieci i giorni di festival, venti le ore di spettacolo, cinquanta gli artisti in arrivo, cinque i teatri impegnati, con un team organizzativo che porta il nome del Teatro Pan. Una città e un territorio, insomma, da scoprire al ritmo lento delle onde del lago, densi di stimoli ma anche di opportunità, scandita dai ritmi del lavoro, ma senza la frenesia delle metropoli. Una città fatta davvero a misura d'uomo del terzo millennio.

where consumption styles match contemporary life styles: large multi-functional commercial complexes like the one in Grancia at the city's south entrance, where it is possible to satisfy all shopping needs in one place, from cars to daily groceries, from home appliances to clothing. Lugano is not only the moral and physical capital of Canton Ticino. It has also been an important reference point historically - “vertex” of the geoeconomic triangle which goes by the name Insubria, that has Milan, Varese and Como as the other reference points of the region. Because of this profile, Lugano has always communicated carefully and seriously with Lombardy: “We have one of the richest regions of Europe at our doorstep, with more than ten million inhabitants - a flourishing market of enterprises and business opportunities that we have

always kept a close eye on,” Giudici emphasizes. But Lugano is also culture, art, music and exposition. With its museums, art galleries and convention halls it offers an intense social life full of events and activities attracting thousands of visitors. In autumn, for example, from October 17 to 26 the International Theater Festival returns featuring eighteen shows, four different languages spoken on stage, seven countries represented, ten days of performances, twenty hours of shows, fifty participating artists and five theaters, organized by Teatro Pan. Lugano is a city and a territory to discover slowly at the rhythm of the lake waters, dense with stimuli but also with opportunity, articulated by the rhythm of labor and enterprise but absent of metropolis frenzy - a city made for the person of the third millennium.

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Il lusso dell'ospitalità a Lugano Basta un'ora di volo, da Roma, per immergersi nella meravigliosa realtà di Lugano. In città, un indirizzo di prestigio è Villa Sassa Hotel, Residence & SPA, albergo, residence, wellness & SPA, ristorante & bar, centro per conferenze e meeting, luogo suggestivo per matrimoni e banchetti. Immersa nel verde, ma a due passi dal centro cittadino, Villa Sassa offre ai suoi ospiti una delle più belle e tipiche vedute di Lugano, incorniciata dal lago Ceresio e dal monte San Salvatore. Relax, benessere, gusto e charme caratterizzano questo complesso che si sviluppa intorno ad un'antica villa splendidamente ristrutturata. Al Ristorante Ai Giardini di Sassa, raffinate specialità culinarie e un'ottima selezione di vini sono serviti in un'atmosfera magica, sia all'interno della sala che sulla terrazza panoramica. Il Ristorante e il Bar Sassa Lounge offrono un calendario ricco d'eventi. È ampia e diversificata l'offerta di attività sportive e di trattamenti estetici proposti dal Wellness Club Sassa & SPA per ben 3 mila metri quadri di benessere. Si trova, invece, sull'esclusiva

“Collina d'Oro”, elegante quartiere residenziale di Lugano, Villa Principe Leopoldo Hotel & SPA, luogo ideale in cui concedersi il lusso di vivere ampi spazi aperti, lontani dalla folla e dalla frenesia cittadina; dove rilassarsi nelle stanze di una dimora regale, godendo di una vista mozzafiato su lago e montagne. Nella nuovissima SPA gioiello, Kiso SPA, riservata ai clienti dell'albergo, trattamenti e cosmetici sono eccellenti. In questo affascinante Hotel, anche banqueting e meeting trovano la loro location ideale. Punta di diamante del complesso è il pluripremiato Ristorante Principe Leopoldo, guidato da 19 anni dall'indiscusso Chef Dario Ranza. Villa Sassa, Hotel, Residence & SPA e Villa Principe Leopoldo Hotel & SPA sono mete invitanti durante tutto l'anno, per una vacanza o un week-end da trascorrere in famiglia, in coppia, con amici o da soli. Se, come sostiene il filosofo Thierry Paquot, il vero lusso oggi non è un viaggio oltreoceano ma la cura di sé, Villa Sassa e Villa Principe Leopoldo sono perfette per ritrovare il piacere di stare bene, dedicandosi a corpo e mente in contesti di classe.

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Villa Principe Leopoldo Hotel & SPA Via Montalbano, 5 Lugano Telefono: 0041 091 985 88 55 Fax: 0041 091 985 88 25 info@leopoldohotel.com www.leopoldohotel.com

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Luxurious hospitality in Lugano A dip in the wonderment of Lugano is just an hour's flight from Rome. A prestigious location in the city of Lugano, Villa Sassa Hotel, Residence & SPA is everything - hotel, residence, wellness and spa, restaurant, lounge, conference center, place for business meetings and dramatic setting for weddings or banquets. Immersed in the green yet a short walk from the city's center, Villa Sassa offers its guests one of the most beautiful and characteristic views of Lugano enframed by Lake Ceresio and San Salvatore Mountain. Relaxation, wellbeing, taste and charm characterize this large complex that grew up around a once antique villa, exquisitely renovated. At restaurant Ai Giardini di Sassa, refined culinary specialties and an excellent selection of wines are served in a magical atmosphere whether you dine in the restaurant's interior or on the terrace. Both the restaurant and Bar Sassa Lounge offer a rich calendar of events. Wellness Club Sassa & SPA offers a wide and diverse spectrum of sports activities and beauty treatments spread out over 3,000 square meters of wellness space.

On the exclusive “Collina d'Oro” (golden hill), an elegant residential quarter of Lugano, you find Villa Principe Leopoldo Hotel & SPA, the ideal place to treat yourself to the luxury of spacious living far away from the crowds and frenzy of town where one can relax in a regal setting and enjoy a breathtaking view of Lugano's lake and mountain scenery. The brand new Kiso SPA reserved for hotel guests only offers excellent cosmetics and beauty treatments. This enchanting hotel is also the ideal location for banquets and business meetings. The highlight of this complex is the multiple prize-winning Ristorante Principe Leopoldo, managed for 19 years by undisputed Chef Dario Ranza. For a vacation or weekend with the family, for two, with friends or alone, Villa Sassa, Hotel, Residence & SPA and Villa Principe Leopoldo Hotel & SPA are inviting destinations year round. If what philosopher Thierry Paquot says is true, that real luxury today is not a trip across the ocean but the chance to care for oneself, Villa Sassa and Villa Principe Leopoldo are unsurpassed in offering the pleasure of wellbeing that comes from taking care of body and mind in an atmosphere of class. Sopra, da sinistra, la piscina e il complesso di Villa Sassa Hotel, Residence & Spa; l’ingresso di Villa Principe Leopoldo Hotel & Spa. In basso un dettaglio della Spa di Villa Sassa. Above from left, Villa Sassa Hotel Residence & Spa, swimming pool and complex; entrance of Villa Principio Leopoldo Hotel & Spa. Below, detail of the Villa Sassa Spa.


Franco Citterio, direttore dell’Associazione Bancaria Ticinese. Franco Citerio, director of the Banking Association of Ticino.

Scenari e prospettive della piazza bancaria ticinese

di Giorgio Carrion

Da Franco Citterio, direttore dell'ABT, rassicurazioni: «La congiuntura è difficile ma abbiamo intatte le risorse per superarla»

«Da un punto di vista macroeconomico direi che, tutto sommato, l'attuale crisi dei mercati finanziari è da ricondurre ad una ciclica evoluzione dell'economia internazionale. Dopo cinque anni di crescita sostenuta le borse hanno anticipato una brusca frenata congiunturale che, già in atto negli Stati Uniti, arriverà prossimamente anche in Europa». Così Franco Citterio, direttore dell'Associazione Bancaria Ticinese traccia i contorni dell'attuale crisi economica internazionale. Negli investitori c'è apprensione e forti 46

sono le incertezze su quali scelte compiere: se tenere un profilo basso e conservativo, oppure se approfittare del delicato momento per mettere a segno 'colpi' che pure i mercati finanziari consentono di realizzare. Gli investitori, conoscendo la logica che sta alla base dei meccanismi di mercato, non dovrebbero sorprendersi più di tanto: chi ha investito in azioni ha beneficiato tra il 2003 e il 2007 di utili e dividendi consistenti, chi ha investito in obbligazioni sta riguadagnando (parzialmente) ciò che non ha percepito

Scenarios and outlook for Ticino's banking center

by Giorgio Carrion

Assurances from Franco Citterio, director of the ABT: “The current economic situation is difficult but because our resources are intact we can overcome it”

“From a macroeconomic point of view, I would say that all in all the current crisis in the financial market can be attributed to a cyclical evolution in the international economy. After five years of sustained growth the stock market anticipated an abrupt halt in business trends already in full swing in the United States, which will soon arrive in Europe.” This is how Franco Citterio, director of the Banking Association of Ticino (ABT), characterizes the present international economic crisis. Among investors there is apprehension and strong uncertainty about which choices to make: to be conservative and keep a low profile or to take advantage of a risky, yet potentially profitable situation by making just the right moves despite a vulnerable market. The investor who under-

stands the fundamental logic of financial markets should not be unduly surprised; stock investors enjoyed solid earnings and dividends between 2003 and 2007 and bond investors are earning back, at least partially, what they failed to receive in past years. “What's new about this crisis,” the director emphasizes, “is that it was triggered not by overly bold actions in financial markets but by enormous speculation in the housing market of the United States, which hurt not only American banks and investors but also European, including the Swiss.” After years of relative difficulty, the Swiss financial center is asking itself which approach to take. The representative of Ticino's bankers makes no mystery of it - “Though it still holds


negli anni addietro. «La vera novità di questa crisi», sottolinea il direttore, «è che scaturisce non da un'esagerazione dei mercati finanziari ma da una speculazione immobiliare gigantesca negli Stati Uniti, nella quale ci hanno 'lasciato le penne' non solo gli investitori e le banche americane ma anche quelle europee, svizzere comprese». La piazza finanziaria elvetica s'interroga su quali soluzioni adottare. Lo fa, dopo anni di relativa difficoltà. L'esponente dei banchieri ticinesi non ne fa mistero: «Nonostante rivesta ancora un'importanza di assoluto primo piano, negli ultimi anni la piazza finanziaria svizzera ha perso nettamente terreno nei confronti dei suoi diretti concorrenti, collocandosi in termini di crescita soltanto al sesto posto nelle graduatorie internazionali, contro la seconda posizione occupata negli anni Ottanta». Le associazioni finanziarie svizzere (banche, assicurazioni, borsa,...) sono corse ai ripari e recentemente hanno messo a punto una strategia comune per il futuro. La piazza elvetica si è infatti posta l'obiettivo di affermarsi entro il 2015 fra le top tre a livello globale nell'ambito delle attività internazionali. Questi ambiziosi obiettivi richiedono ovviamente un buon approccio imprenditoriale da parte di tutti gli stakeholder (azionisti, collaboratori, clienti, Stato,...) della piazza finanziaria. Altrettanto importanti sono le condizioni quadro ottimali rispetto alla media internazionale. «A questo scopo, sono stati analizzati in modo approfondito ambiti operativi che si distinguono per le promettenti prospettive future, individuando provvedimenti concreti per il miglioramento delle condizioni generali in Svizzera», spiega Citterio. Ad uscire compromesso dal

crack dei mutui americani, in particolare, è il senso di fiducia nei confronti di alcuni grandi operatori bancari. «Ciò che sta succedendo alle grandi banche svizzere non è sicuramente positivo per l'immagine del settore bancario. È pur vero che la risonanza dei recenti avvenimenti che hanno coinvolto soprattutto l'UBS negli Stati Uniti hanno avuto un'eco molto più ampia in Svizzera rispetto ai Paesi a noi vicini. Mi risulta che sia stata in particolare la clientela svizzera che ha sofferto questa crisi di fiducia. Per quel che riguarda la clientela internazionale invece credo che rimanga la profonda convinzione che le banche svizzere offrano tuttora il top del private banking nel mondo», afferma Citterio. All'interno della Svizzera, la piazza finanziaria ticinese, terza per importanza dopo Zurigo e Ginevra, si trova di fronte ad un altro momento difficile della sua storia. Una lunga storia, scandita dai contraccolpi di decisioni fiscali avverse prese da Paesi vicini, come l'Italia e la Germania, negli anni scorsi. Difficoltà, però, sempre brillantemente superate con accorgimenti e scelte coraggiose che hanno riposizionato l'attività bancaria su un terreno più 'on shore', rispetto a quello tradizionale 'off shore'. «Insomma, la clientela straniera è stata seguita e curata anche nei

Diverse immagini del centro di Lugano con le sue banche. This page, bank buildings in the center of Lugano.

first place, in recent years the Swiss banking industry has lost considerable ground to its competitors, placing only sixth in terms of growth on an international scale, as opposed to second in the '80s.” Swiss financial organizations (banks, insurance companies, the stock exchange, etc.) have run for cover and instituted just recently a new common strategy for the future. In fact, the Swiss financial center has made its objective to be among the top three globally in the international finance sector by 2015. Such ambitious objectives obviously require a good entrepreneurial approach on the part of all stakeholders in the financial center (shareholders, employees, customers, government, etc.). Another very important requirement is optimal overall economic conditions with respect to the international average. “To achieve all of this, specific areas of operation within the financial arena, potentially promising for the future outlook, were closely examined and concrete measures identified that would improve overall economic conditions in Switzerland.”

The biggest casualty to come out of the American mortgage crisis is a damaged sense of trust towards some major banks. “What is happening at big Swiss banks is definitely not good for bank sector image. It's also true that repercussions from recent events involving, in particular, UBS in the United States, are having a much louder echo in Switzerland than in our neighboring countries. It seems to me, however, that it's more the Swiss customer who has suffered this loss of faith than the international client. I believe the strong conviction that Swiss banks offer the best in private banking worldwide still persists,” states Citterio. “Ticino's financial center, inside Switzerland and third next to Zurich and Geneva in importance, is facing another difficult time in its history - a long story punctuated by the consequences of adverse fiscal decisions on the part of neighboring countries such as Italy and Germany in past years. Difficult times, yes, but always overcome brilliantly with sagacity and courageous choices that succeeded to reposition bank activity in territory more

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'C'è sempre fiducia nelle banche svizzere' Quattro domande a Claudio Generali, presidente dei banchieri ticinesi Presidente, ci sono nubi all'orizzonte della piazza bancaria ticinese? Nessuna nube particolare incombe sulla piazza bancaria ticinese che gode di buona salute. Il Ticino è un'area relativamente tranquilla in un contesto europeo e globale difficile in particolare per il settore bancario, sia sotto il profilo economico sia sotto quello del rapporto con governi e opinione pubblica, dove l'impatto diretto della crisi dei subprime è stato minimo, credo di poter dire nullo. Le banche con sede in Ticino non avevano in portafoglio e non consigliavano ai clienti i prodotti finanziari che si sono rivelati essere alla base del crollo. Come giudica il rapporto tra l'opinione pubblica e le banche svizzere in questa fase? Sicuramente siamo davanti a una fase di difficoltà mondiale che è stata originata dal comportamento, possiamo dire dagli errori, di alcuni istituti bancari. Ma circoscriviamo il problema. C'è qualche istituzione che può dire “i cittadini hanno sempre più fiducia in me”? I governi, la sanità, le assicurazioni, i giornali, godono sempre di eguale, alta fiducia? L'Associazione svizzera dei banchieri effettua ogni anno un sondaggio sulla fiducia dei cittadini, e la risposta continua ad essere positiva”. Presto gli Usa avranno un nuovo presidente. Non teme che una eventuale presidenza democratica ridia fiato a chi vuole normative anti riciclaggio

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più cogenti e l’abolizione del segreto bancario? È possibile. Io però farei una differenza fra segreto bancario e normativa anti riciclaggio. Anzi non la faccio io ma la fa l'Ocse. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che da sempre critica il segreto bancario svizzero ha riconosciuto che quella elvetica è la normativa antiriciclaggio più completa ed efficace fra quelle messe in atto dai paesi membri. C'è il rischio di nuove pressioni anche dall'Unione Europea? La Svizzera si muove su una base solida di accordi. L'euroritenuta è frutto di un accordo con l'Unione Europea. Questo accordo contiene un riconoscimento implicito del segreto bancario svizzero e resterà in vigore almeno fino al 2013. Quando discutemmo l'euroritenuta chiedemmo all'UE, risolto il caso Svizzera, di affrontare i casi di Singapore, di Hong Kong e di Dubai. A differenza di altre piazze finanziarie in Svizzera da molti anni non è possibile aprire un conto senza dichiarare il beneficiario economico. Abbiamo quindi fatto il massimo sforzo. Il segreto professionale del banchiere è una garanzia di discrezione e di rispetto della privacy, un fatto di civiltà tra cittadino e istituzione.

“There is still trust in Swiss banks” Four questions for Claudio Generali, the president of Ticino bankers President, are there clouds on the horizon for Ticino's banking center? No clouds hang over Ticino's banking center. It enjoys good health. In a difficult European and global context, especially in the bank sector whether in terms of economic profile or the relationship to governments and public opinion, Ticino is a relatively calm area. Direct impact of the Subprime crisis has been minimal; I believe I can say, none at all. The banks with headquarters in Ticino had none of the financial products shown to cause the crash in their portfolios, nor were they recommended to clients. How would you characterize the relationship between public opinion and Swiss banks in this period? Certainly we are facing a period of worldwide difficulty that is the result of behaviors in the sector - we can say mistakes made by some banking institutes. But let's put the issue into perspective. Are there any institutions or businesses that can say 'citizens' faith in us is always growing?' Do governments, health care, insur-

ance companies and newspapers always enjoy unvarying, strong faith from citizens? Every year the Swiss Bankers Association conducts a survey on citizens' trust and the results continue to be positive. Soon the USA will have a new president. Do you fear that a democratic president might give voice to those who want tougher anti-money-laundering regulations and the abolition of bank secrecy? It's possible! However, I would make a distinction between bank secrecy and anti-money-laundering regulations. Actually, it is the OECD that draws the distinction. The organization, which has always been critical of Swiss bank secrecy, recognized Swiss anti-money-laundering regulations for being the most complete and effective of those put into action by its member countries. Is there a risk of new pressure from the European Union? Switzerland operates on a solid base of agreements. The European Union withholding tax is the outcome of an agreement with the EU. This agreement contains an implicit acknowledgement of Swiss bank secrecy and will remain in effect until 2013. When we discussed the EU withholding tax we asked the EU, once the Swiss case was settled, to address the Singapore, Hong Kong and Dubai cases. Unlike in other financial markets, in Switzerland it has not been possible for many years to open an account without declaring the economic beneficiary. Hence, we have done our utmost. The banker's professional secret is a guarantee of discretion and respect of privacy, a fact of life between citizen and institution.


La “city” di Lugano. The city of Lugano.

Paesi di provenienza, limitando i danni di disposizioni fiscali molto punitive», spiega Citterio, «il Ticino come piazza bancaria d'eccellenza ha saputo superare diversi difficili momenti. Anche questa volta, ne sono convinto, ci riuscirà, a patto di non cadere nella tentazione di voler occupare tutti gli spazi dell'offerta ma di concentrarsi su quello che è e rimane la specialità svizzera per eccellenza: la gestione patrimoniale». Il settore bancario cantonale, tuttavia, è in fermento. Alcune fusioni tra istituti bancari ticinesi di antica storia e fama stanno modificando lo scenario bancario ticinese. C'è chi parla di razionalizzazione di un mercato dove i competitors cominciavano ad essere troppi; altri intravvedono in questi movimenti la volontà, invece, di riconquistare una massa critica per 'unità di istituto' tale da poter meglio giocare sul terreno del priva-

te banking su scala internazionale. Sulla piazza ticinese sono presenti attualmente oltre settanta diversi istituti bancari. «Una razionalizzazione del numero di istituti», riprende Citterio, «è probabilmente da attendersi nei prossimi anni sull'onda di quanto sta già accadendo nel resto della Svizzera da dieci anni a questa parte. Servirà al consolidamento di strutture bancarie che possano far fronte alle mutate esigenze e ai crescenti costi dell'industria bancaria. L'Associazione Bancaria Ticinese continuerà la sua opera di rappresentanza degli interessi della piazza finanziaria svolgendo un'opera di lobbying e di informazione dentro e fuori i confini cantonali e offrendo, tramite il proprio Centro di Studi Bancari di LuganoVezia, una formazione e un aggiornamento professionali di alto livello».

'onshore' than the traditional 'offshore.' In other words, the foreign customer was followed and taken care of in his or her own country, therefore limiting damages resulting from prohibitive fiscal measures.” “Ticino, as banking center par excellence, has succeeded in overcoming a variety of difficulties. I am convinced that it will succeed again as long as there is no temptation to supply the entire service spectrum, but to focus instead on its main area of expertise - asset management.” The cantonal banking center is nevertheless in turmoil. Mergers between venerable and famous banking institutions of Ticino are changing the region's banking status quo. There are those who talk of rationalizing a market in which there are too many competitors; others see a desire to regain critical mass in “units of institutes” in order to compete better

in private banking on an international scale. In Ticino's banking center there are more than 70 different banking institutes. “A rationalization of the number of institutes,” Citterio continues, “can probably be expected some time in the next few years seeing that it has already been taking place in the rest of Switzerland over the last ten years. This would serve to consolidate banking structures capable of meeting the changing demands and growing costs of the banking industry. The Banking Association of Ticino will continue its job of representing financial sector interests, carrying out the task of lobbyist and informational envoy inside and outside the cantonal borders, and offering through the Center for Banking Studies in LuganoVezia, high-level professional training and advancement.”

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Da sinistra, Sandra Sonderegger, direttrice della succursale di Lugano della banca BNP Paribas; la sede della succursale di Lugano della BNP Paribas; la nuova sede della BNP Paribas a Ginevra (con l'edificio di Place Hollande in secondo piano) che ospita soprattutto le attività di private banking. Nella pagina a finaco, la sede di Place de Hollande della BNP Paribas a Ginevra.

A sound group Un gruppo solido

Di Marzio Molinari

La crisi che sta attraversando il sistema finanziario internazionale spinge esperti e profani a interrogarsi quotidianamente sui possibili 'effetti domino' e sulla solidità degli istituti bancari. «Nel fallimento di Lehman Brothers, BNP Paribas è esposta per circa 400 milioni di euro, una cifra che in parte dovrebbe essere recuperata ma che rappresenta comunque solo l'1% dei fondi propri e il 10% dei risultati del gruppo nel primo semestre di quest'anno», nota Sandra Sonderegger, direttrice della succursale di Lugano di BNP Paribas, «si tratta quindi di un evento che in nessun modo può mettere in difficoltà un gruppo come il nostro, per la sua taglia, per il modo in cui

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sono strutturate le nostre attività - la metà dei nostri ricavi provengono infatti dal retail banking - e per la sua solidità finanziaria». Solidità finanziaria che è stata ribadita lo scorso 1° luglio da Standard & Poor's con il rating AA+ /stabile, che posiziona BNP Paribas tra le quattro banche con il miglior rating al mondo. L'agenzia ha sottolineato “il profilo solido e molto diversificato del gruppo, la sua solidità finanziaria caratterizzata da un rischio controllato, una redditività soddisfacente, una capitalizzazione adeguata e una forte flessibilità finanziaria, così come il suo management, efficace e stabile, e una propensione al rischio moderata”. «Questa politica del rischio

The crisis making its way through the international financial system is causing experts and laypersons alike to wonder daily about the soundness of bank institutions and about the possible “domino effect” in global financial markets. “The BNP Paribas exposure to the Lehman Brothers' bankruptcy is about 400 million euros, an amount that at least in part will be recuperated but that nevertheless represents only 1.1% of the group's equity capital and 10% of its results during the first semester of this year,” Sandra Sonderegger, branch manager of BNP Paribas in Lugano, points out. “This is an event that by no means creates any difficulty for a group like ours, because of our size, the way in which our activities are structured - in fact, half our revenues come from private banking - and because of the group's financial soundness.” Financial soundness reaffirmed last July 1 by the Standard and Poor's rating of AA+ (stable outlook), positioning BNP Paribas among the four highest rated banks in the

by Marzio Molinari

world. The rating agency emphasized the following about BNP Paribas: "strong and highly diversified business profile; sound financial position, characterized by contained risk, satisfactory profitability, adequate capitalization, and high financial flexibility; good and stable management; and moderate risk appetite." “A risk policy marked by cautiousness has allowed us to respond more effectively than the competition,” Sonderegger continues, “without forgetting that in the Forbes' Best Big Companies rating - which rates company performance in terms of turnover, profits, assets and stock value - we are first in the euro area and fifth worldwide, in addition to placing second in terms of assets.” The BNP Paribas group operates in more than 85 countries and has more than 163 thousand employees. It occupies a significant position in three major areas of activity corporate and investment banking, asset management and services, and retail banking - which together have


improntata alla prudenza è quella che oggi ci permette di reagire meglio alla crisi rispetto alla maggior parte della concorrenza», continua Sonderegger, «questo senza dimenticare che nella classifica delle più grandi società del mondo pubblicata da Forbes che considera le performance delle imprese in termini di cifra d'affari, utili, attivi e valore borsistico - siamo la prima banca dell'area Euro e la quinta a livello mondiale, oltre a posizionarci al secondo posto in termini di attivi». Il gruppo BNP Paribas è presente in oltre 85 paesi, e conta più di 163mila collaboratori. Occupa posizioni significative in tre grandi aree di attività corporate e investment banking, asset management & services e retail banking - grazie alle quali è radicato in tutta Europa: nel campo specifico del retail banking la Francia e l'Italia costituiscono i suoi due mercati domestici. Il gruppo è inoltre presente in maniera significativa negli Stati Uniti e riveste posizioni di rilievo in Asia e nei paesi emergenti. Nonostante le difficili condizioni di mercato verificatesi nel secondo semestre, nel 2007 il gruppo ha realizzato la miglior performance della sua storia, con un margine d'intermediazione (corrispondente al fatturato per una banca) salito a 31.037 milioni di euro, in aumento dell'11,1% rispetto al 2006. Questo risultato è stato ottenuto da BNP Paribas essenzialmente grazie all'aumento dei clienti, dei depositi e degli impieghi, nonché allo sviluppo delle attività nel risparmio gestito. L'utile netto di competenza del gruppo ha toccato il livello record di 7.822 milioni di euro, con un incremento del 7% rispetto all'esercizio precedente. «Questo è il risultato di una consistente crescita organica dell'attività, con un impatto limitato della crisi sui ricavi e gli accantonamenti», spiega Sonderegger, «ripeto: la rigorosa gestione del rischio e la solidità del bilancio ci hanno

permesso di limitare gli effetti negativi della crisi, continuando a fornire al nostro gruppo i mezzi per una strategia di crescita realmente ambiziosa». BNP Paribas in Svizzera conta circa 1760 collaboratori nelle quattro succursali di Ginevra, Zurigo, Basilea e Lugano: le attività principali sono il private banking (che nel 2007 ha fatto registrare una crescita dei risultati del 45% e un flusso di denaro pari a 1,7 miliardi di franchi - +11% rispetto al 2006 - che ha portato il patrimonio gestito a 43 miliardi di franchi) e il finanziamento del commercio internazionale di materie prime (Ginevra è una tra le piazze più importanti in questo ambito a livello internazionale, e qui BNP Paribas ha una quota di mercato tra il 50 e il 60%). Nel 2007 la banca ha realizzato nella Confederazione la miglior performance della sua storia, con un utile netto consolidato prima delle imposte di 885 milioni di franchi. A Lugano l'attività principale è il private banking: nella succursale operano 55 collaboratori, per due terzi consulenti che seguono il mercato italiano, e per un terzo collaboratori che si occupano del rapporto con i gestori esterni. I patrimoni gestiti ammontano a circa 3 miliardi di franchi. «L'evoluzione dell'attività svolta in Ticino è costante e la volontà è quella di crescere ulteriormente», sottolinea Sonderegger, «il fatto di essere parte di un gruppo ben radicato in Europa, e ora anche in Italia, ci offre nuove opportunità: penso per esempio alla possibilità di mettere a disposizione della clientela italiana la rete corporate di Bnl, che consente di gestire tutte le problematiche aziendali che un imprenditore è chiamato ad affrontare».

Opposite page, from left, Sandra Sonderegger, BNP Paribas branch manager in Lugano; BNP Paribas branch office building in Lugano; the new branch office building of BNP Paribas in Geneva (with the Place Hollande building in the background), which hosts mostly private banking activities. On this page, BNP Paribas branch office in Geneva at Place de Hollande.

established deep roots for the group throughout Europe. In retail banking specifically, France and Italy constitute its domestic markets. The group has significant presence in the United States as well, and holds a noticeable position in Asia and in emerging markets. Despite difficult market conditions evidenced in the second semester, in 2007 the group exhibited the best performance of its history with an intermediation margin (equivalent to sales for a bank) of 31,037 million euros, an increase of 11.1% with respect to 2006. BNP Paribas obtained this outcome, for the most part, thanks to an increase in number of clients, in deposits and investments, as well as to the expansion of activities in managed savings. The group's net profits reached a record level of 7,822 million euros, an increase of 7% with respect to the previous fiscal year. “This is the result of consistent, organic growth in activity together with a limited impact from the crisis on revenues and provisions,” Sonderegger explains. “Let me emphasize: rigorous risk management and a sound balance sheet have allowed us to limit negative effects of the crisis and to continue to provide our group with the means to pursue a realistically ambitious growth strategy.” BNP Paribas boasts 1,760 employees in its four Swiss branches of Geneva, Zurich,

Basel and Lugano. The principal activities are private banking and the financing of international commodities trading. In 2007 private banking registered an increase in results of 45% and an inflow of funds equal to 1.7 billion Swiss franks (an increase of 11% with respect to 2006), bringing managed assets to 43 billion Swiss franks. In international commodities financing, Geneva is globally one of the most important centers, where BNP Paribas holds a market share of between 50 and 60%. In Switzerland in 2007, the bank achieved the best performance of its history with consolidated net profits before taxes of 885 million Swiss franks. The principal activity in Lugano is private banking. The branch has 55 employees, two-thirds of which are account managers in charge of the Italian market and one-third who oversee relations with external financial advisors. In Lugano, managed assets amount to around 3 billion franks. “The evolution of activity occurring in Ticino is steady and there is further desire to grow,” Sonderegger emphasizes. “As part of a well-established group in Europe and now in Italy, we are seeing new opportunities; for example, making the BNP corporate banking network available to Italian customers, thereby giving us the chance to handle all the business problems that entrepreneurs face.”

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La Svizzera Switzerland's della roccia e rocky side del ghiaccio La Svizzera possiede un patrimonio paesaggistico raro, al quale sono stati dedicati numerosi volumi illustrati: da poco anche un'opera di esclusive fotografie aeree (Svizzera - Emozioni dal cielo, Edizioni White Star), per godersi dall'alto la suggestione delle montagne più alte d'Europa, di valli verdeggianti, di foreste, laghi e fiumi irruenti. Per molte ragioni, il territorio elvetico è il riassunto di quanto di meglio offre la natura alpina. Perciò, un viaggio aereo sulla Svizzera è una grande esperienza per tutti coloro che vogliono cogliere le ricchezze ambientali di un Paese forse sottovalutato da questo punto di vista. I gioielli più noti del tesoro svizzero sono le montagne, che costituiscono la ‘Svizzera della roccia e del

Nella pagina di destra, dall’alto a sinistra: Canton Berna, tramonto sull'Oberland; Canton Ticino; ghiacciaio del Basodino; Canton Vallese, Monte Rosa; Canton Vallese, i villaggi esposti a sud, che godono di un clima molto favorevole; Canton Vallese, Cabane de Bertold; Canton Vallese, Mischabel; Canton Vallese, il Dent Blanche.

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ghiaccio’. Le Alpi elvetiche formano un ambiente severo, con vette spettacolari, creste aeree e dorsali innevate, scolpito dall'azione millenaria dei ghiacciai che hanno lasciato dietro di sé circhi, grandi morene, profondi solchi vallivi, laghi cristallini e spettacolari gole percorse da torrenti spumeggianti. Dal cielo, la Svizzera appare come un grande piano inclinato. Risalire da sud, dal confine con l'Italia, verso nord, dove il Reno segna la frontiera con la Germania, significa abbassarsi progressivamente di quota, dagli imponenti bastioni delle Alpi verso le ondulazioni del Mittelland, l'altopiano centrale, e verso il bassopiano renano. Da sola, la catena alpina con le sue diramazioni occupa oltre la metà del territorio

Switzerland possesses rare panoramic delights, the subject of numerous volumes as in a recent work of exclusive aerial photographs Switzerland From Above (Edizioni White Star). Such works bring to life a view of Europe's tallest mountains, its most verdant valleys, forests, lakes and raging rivers. In many ways the region of Switzerland sums up what's best in alpine mountain nature. Not surprisingly, an airplane jaunt over Switzerland is a wonderful way to experience the visual riches of Switzerland's most precious jewels - its mountains, Switzerland's rocky side. The Swiss Alps present a harsh environment with spectacular summits, crests

Opposite page, from top left, Canton of Bern, susnset over the Oberland; Canton of Ticino, Monte Basodino; Canton of Valais, Monte Rosa; Canton of Valais, villages on the Valais slopes with southern exposure enjoy a favourable climate; Canton of Valais, Cabane de Bertol; Canton of Valais, Mischabel; Canton of Valais, the Dent Blanche.

and snow-covered ridges sculpted by the millenary action of glaciers that have left behind moraines and glacier cirques, deep canyons, crystalline lakes and spectacular gorges rushing with foaming mountain torrents. From the sky Switzerland is like one immense slope. Starting an ascent at the southern border with Italy, moving north to where the Reno river marks Switzerland's German border, means continuously losing altitude, from the imposing bastion of the Alps to the diminishing earthy undulations of Mittelland, the central plateau, and finally towards the Reno lowlands. Alone, the alpine mountain range with all its forks and branches occupies


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A destra, Canton Vallese, il Dent'D'Hérens e il Cervino

SVIZZERA - Emozioni dal cielo Introduzione e testi di Erwin Dettling Prefazione di Bertrand Piccard Foto di Antonio Attini Formato: 28,5 x 33,5 cm 408 pagine a colori Cartonato con sovracoperta (in edicola da settembre)

Canton of Valais, the dent d'Hérens and the Matterhorn

Switzerland From Above Introduction and text by Erwin Dettling Preface by Bertrand Piccard Photography by Antonio Attini Size: 28.5 x 33.5 cm 408 color pages Hardbound with paper cover (available from September)

della Confederazione, con un ventaglio di cime spettacolari che superano i 4 mila metri. Prendiamo quota dunque sopra il Col Ferret, dove i geografi collocano l'inizio delle Alpi Centrali, e puntiamo verso nord-est, esplorando con gli occhi dell'aquila i picchi sottostanti. Sotto di noi si spalanca il Vallese, attraversato da est a ovest dall'ampia valle del Rodano e solcato da una rete di valli trasversali che scendono ripide dallo spartiacque con l'Italia. E subito comincia la sfilata dei giganti. Primo assaggio, tra le valli d'Entremont e di Bagnes, il massiccio del Grand Combin, con le sue tre cime, Combin de Valsorey, Combin de Grafeneire e Combin de la Tsessette. Spostandosi un poco più in là, ecco la Val d'Hérens e la superba piramide della Dent Blanche, che è anche la prima gemma della cosiddetta ‘Corona Imperiale (‘Kaiserkrone’ in tedesco, ‘Couronne Impériale’ in francese). Un nome leggendario negli ambienti dell'alpinismo e perfettamente meritato per la successione di cime che disegnano uno spettacolare anfiteatro sopra le testate della Val d'Hérens e delle vicine Val d'Anniviers e Turtmantal. Le sue gemme più vistose, oltre alla Dent Blanche, sono altri quattro ‘quattromila’: l'Ober Gabelhorn, lo Zinalrothorn, il Weisshorn e il Bishorn. Altra valle, la Mattertal, e altre

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vette a contendersi lo sguardo. Da un lato, il superbo scoglio del Cervino è un'attrazione ipnotica. L'aguzza piramide di roccia che si innalza fino a 4478 metri, precipita con le sue quattro creste nettamente disegnate verso i pascoli, due chilometri più in basso. Dall'altro lato, la formidabile bastionata del Rosa risponde con le sue dorsali ghiacciate e la sequenza di cime e creste nevose. A nord, oltre il solco del Rodano, sorge un altro imponente complesso montuoso: le Alpi dell'Oberland bernese. Vette spettacolari, nove delle quali superano i quattromila metri, circondano il ghiacciaio più lungo d'Europa - l'Aletsch, un fiume di ghiaccio che serpeggia per 22 chilometri - e culminano con un trittico di vette Jungfrau, Mönch e Eiger che, per gli eccezionali valori ambientali, storici e culturali, è stato inserito nella lista Unesco dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Oltre l'Oberland bernese, procedendo verso oriente, le quote si abbassano. Solo una cima ancora supera quota quattromila. È il Pizzo Bernina, massima elevazione delle Alpi Retiche, sovrano di un gruppo montuoso al confine tra la Valtellina e l'Engadina, che vanta spettacolari creste e cuspidi ghiacciate, come lo Scerscen, il Roseg e i tre speroni del Palù, e domina i celebri centri turistici engadinesi di St. Moritz e di Pontresina.

more than half of Swiss territory and fans out over a spectacular spread of peaks and summits more than 4,000 meters in elevation. Gaining altitude, then, over the Col Ferret pass where geographers place the beginning of the central Alps, and pointing north-east, an eagle eye's view allows us to further explore the mountain tops below. Here the Valaise region stretches out before us, cut across from east to west by the Rhone valley and carved up by a network of side valleys that descend steeply from the Italian watershed. Now the parade of giants starts abruptly. Our first taste is of the three peaks of the Grand Combin massif between the Val d'Entremont and Val de Bagnes valleys - Combin de Valsorey, Combin de Grafeneire, and Combin de la Tsessette. Just up ahead we meet the magnificent pyramid of the Dent Blanche, the first of five 4,000-meter gems that make up the socalled “Imperial Crown,” a legendary name among alpinists because of its succession of peaks outlining a spectacular amphitheater that towers over the Val d' Hérens and the neighboring Val d' Anniviers and Turtmantal valleys. The other crown jewels, Ober Gabelhorn, Zinalrothorn, Weisshorn, and Bishorn peaks, are even more ostentatious. The Mattertal valley and yet another series of

summits contend to steal the show; on one side, the proud rock of the Matterhorn, always a hypnotic attraction, rises sharply to 4,478 meters and then falls along its four crests distinctly outlining pastures two kilometers below. On the other side we meet the formidable Monte Rosa answering with its frozen ridges and line-up of snowy crests. To the north beyond the Rhone gully another imposing mammoth rises - the Bernese Oberland Alps. These spectacular peaks, nine of which exceed 4,000 meters, surround Europe's longest glacier, the Aletsch (a river of ice that spreads out for 22 kilometers), and culminate in a triptych of summits - the Jungfrau, Mönch and Eiger that for extraordinary environmental, historical and cultural characteristics were declared a UNESCO World Heritage Site. Beyond the Bernese Oberland and moving eastward the elevations decrease. Only one more mountain peak reaches the 4,000-meter mark (maximum for the Retiche Alps) - Pizzo Bernina - monarch of the mountain range at the border between the Valtellina and Engadina valleys, boasting spectacular crests and icy cusps such as the Scerscen, the Roseg and the three spurs of Palù, and towering above the main tourist attractions of Engadina, the towns of St. Moritz and Pontresina.


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Vola solo chi osa farlo L'uomo è da sempre affascinato dal volo. Già secoli fa, alla fine del 1400, Leonardo Da Vinci mirava a imitare il volo degli uccelli, convinto che, non essendo il volo un fenomeno magico bensì puramente fisico (idea che lo differenzia dai suoi contemporanei), esso fosse praticabile anche dall'uomo. Osservando gli uccelli nel cielo, Leonardo elaborò una teoria del volo, con l'aiuto della quale sviluppò poi i progetti per le sue macchine volanti. Studiando i movimenti delle ali, Da Vinci intuì un'essenziale caratteristica dell'aria, e cioè che quest'ultima, in quanto comprimibile, può

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di Melissa Diday

esercitare resistenza e quindi sostenere un corpo. Questa teoria venne applicata nel 1485, quando Leonardo riuscì a costruire un rudimentale prototipo di paracadute: una struttura piramidale rivestita da un telo di lino inamidato reso impermeabile. Da Vinci sviluppò ulteriormente le sue idee, intuendo che l'aria può, a volte, comportarsi come un corpo solido. Un oggetto che viene avvitato nell'aria dovrebbe perciò comportarsi esattamente come una vite che entra nel legno; questo è il principio della sua seconda macchina, la vite aerea, che può essere considerata l'antenata dell'elicottero moderno.

Only those who dare can fly By Melissa Diday

Man has always been fascinated by flight. As far back as the fifteenth century Leonardo Da Vinci endeavored to imitate the flight of birds, convinced that flying was not something magical (a conviction held, on the other hand, by his contemporaries) but purely a physical phenomenon, and therefore within man's capabilities. By observing birds in flight Leonardo elaborated a theory of flight upon which he based the design of his first flying machines. Through examination of the movement of wings in flight, Da Vinci understood a fundamental property of air - it is compressible, capable of

exerting resistance and therefore of supporting the weight of a body. Leonardo applied his theory for the first time in 1485 when he succeeded in building a rudimentary prototype of a parachute. The contraption was a pyramidal structure wrapped in a sheet of linen waterproofed by starching. As he further developed his ideas, Da Vinci deducted that air can at times act as a solid, and therefore an object in flight should act exactly the same as a screw driven into a block of wood, in other words, as if it were “screwed” into the air. His second machine, the Helical Air Screw, was based on this principle and is often consid-


Studiando approfonditamente le ali, Leonardo si accorse però presto che, al contrario degli uccelli più piccoli che battono velocemente le ali per riuscire a mantenersi in quota, i volatili di taglie più grandi sfruttano le correnti d'aria, veleggiando. Egli abbandonò così il meccanismo dell'ala battente per dedicarsi al volo librato, sviluppando macchine ad ala fissa, quale l'aliante e il deltaplano. Per arrivare ai primi veri tentativi di volo, con quello che può avvicinarsi maggiormente all'aeroplano moderno (quindi voli a motore), bisogna tuttavia fare un salto di circa 400 anni. Alla fine del XIX secolo non pochi si cimentarono in questa impresa, a cominciare dal francese Clément Ader, che nel 1890 tentò di volare con l'Éole, una macchina simile ad un pipistrello, e successivamente con l'Avion III. L'americano Samuel Langley eseguì parecchi studi di aeronautica e realizzò più macchine volanti per conto della National Advisory Council on Aeronautics, predecessore della NASA, tra cui l'Aerodrome A. Il tedesco Otto Lilienthal costruì diversi modelli di alianti, con i quali effettuò oltre 2 mila voli. Lilienthal aveva cominciato a costruire una macchina a motore, ma morì prima di poterla completare. Infine, l'inglese Sir Hiram Maxim attaccò due motori a un biplano, fallendo però nella

sua impresa di volo. Simile fu l'esperienza del russo Alexander F. Mozhaiski. Coloro che diedero una svolta decisiva all'aviazione furono però i fratelli Wilbur e Orville Wright, famosi per aver condotto il primo volo a propulsione a motore, pilotato, e che rimase sollevato in aria per un tempo significativo. Seguendo l'esempio di Lilienthal, cioè usando gli alianti come tappa intermedia per arrivare all'aeroplano a motore, costruirono nel 1899 il loro primo velivolo, un aquilone biplano con un'apertura alare di circa 152 centimetri. La principale innovazione fu in questo caso quella di bilanciare l'aliante in modo aerodinamico, invece di spostare il centro di gravità (ovvero spostando il peso del pilota): le ali si sarebbero mosse sfruttando la portanza, cioè la capacità dell'ala di sostenere in volo la macchina e il pilota quando investita dall'aria; rendendola asimmetrica le ali avrebbero potuto alzarsi e abbassarsi. Per motivi climatici i Wright dovettero poi spostarsi dall'Ohio verso il North Carolina (Kitty Hawk) per effettuare le prove del loro aliante. Lì costruirono una galleria del vento per poter raccogliere dati aerodinamici che li aiutassero ad aumentare la portanza del velivolo. Nel 1902 fu pronto il loro terzo aliante, che grazie alla galleria del vento e a leggere modifiche al sistema di

ered the ancestor of the modern helicopter. Taking an even closer look at wings in flight, however, Leonardo realized that unlike small birds that flap their wings rapidly in order to stay airborne, largersized flying animals utilize air currents to glide. As a result of this discovery, Leonardo abandoned the flapping-wing component of his designs and focused his thinking on the principles of gliding, developing machines with stationary wings such as the glider and the hang glider. To take a look at the first attempts at flying machines coming anywhere close to the modern airplane in similarity, that is, motorized aircrafts, a leap of about 400 years is necessary. By the nineteenth century there were many aviators trying their hand at the task. First there was French Clément Ader who in 1890 attempted flight with the Éole, a flying machine that resembled a bat, and later with the Avion III. American Samuel Langley studied aeronautics extensively and created numerous flying machines, like the Aerodrome, under the auspices of the National Advisory Council on Aeronautics, predecessor to NASA. German Otto Lilienthal

built a variety of glider models and performed more than 2,000 flights. Lilienthal started to construct a powered machine but died from a fall during a test flight before completing it. Finally, English Sir Hiram Maxim attached two motors to a biplane but failed to get it off the ground, while Russian Alexander F. Mozhaiski had a similar experience. It was Wilbur and Orville Wright, the famous Wright Brothers, who finally got aviation off the ground with the first successful motor-propelled, piloted flight, remaining airborne for a significant period of time. Following Lilienthal's lead, experimenting with gliders before attempting motorized flight, the Wright Brothers built their first aircraft in 1899 - a biplane “box” kite (controlled from the ground like a kite) with a wing span of 152 centimeters. The crucial innovation in this particular model was balancing the glider aerodynamically as opposed to adjusting the center of gravity by shifting the body weight of the pilot. In this way, the wings could be steered by taking advantage of the lift, that is, the capacity of the wing to keep the machine

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manovra (la più importante fu una coda verticale manovrabile) si rivelò un vero successo: quell'anno i fratelli Wright fecero all'incirca 850 voli, di cui il migliore percorse quasi 190 metri e durò 26 secondi. Nell'anno successivo arrivarono a costruire il primo aeroplano motorizzato: il Flyer. Il cambiamento principale, oltre al motore, fu quello delle eliche. Grazie a questa creativa innovazione Wilbur e Orville riuscirono a creare un flusso d'aria sulla superficie dell'ala che avrebbe generato una portanza maggiore e spinto l'aeroplano orizzontalmente. Il 14 dicembre 1903 il Flyer era pronto per il primo volo: Wilbur tuttavia sollevò il velivolo con troppa decisione, causando uno stallo e la conseguente caduta della macchina. Dopo averlo riparato, il 17 dicembre il Flyer era pronto per un nuovo tentativo. Nell'euforia generale, dopo aver percorso su un binario circa 12 metri, l'aereo si sollevò in aria. Per 12 secondi perse e riguadagnò quota, finché atterrò a una distanza di circa 36,5 metri dal punto di partenza: fu il primo vero volo di un aeroplano a motore, controllato da un pilota. Per perfezionare la loro prestazione, quella mattina di fratelli Wright effettuarono altri tre

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voli. Il quarto fu il più spettacolare: il Flyer atterrò dopo quasi un minuto a più di 250 metri dalla partenza. Purtroppo però, improvvisamente Orville perse il controllo e il velivolo precipitò a terra. Da quel momento il Flyer non volò più, sebbene venne riparato più volte. Ne vennero però costruite degli esemplari perfezionati: il Flyer 2 era più grande e leggermente più potente del primo, mentre al Flyer 3 vennero apportate varie modifiche, che lo resero ulteriormente simile ai moderni aeroplani. Il primo Flyer, mitico mezzo di trasporto aereo che ha segnato la storia dell'aviazione, venne trasportato nel 1976 nel National Air and Space Museum della Smithsonian, il più grande complesso di musei e organizzazione di ricerca del mondo, dove si trova ancora oggi. Il Flyer 3 è invece in mostra al Carillon Park di Dayton, nell'Ohio, nella sala dedicata ai pionieri dell'aviazione, la Wright Hall. Bibliografia: http://www.si.edu/ (smithsonian) http://www.nasm.si.edu/ (national air and space museum) http://www.carillonpark.org/prefieldtrip.html (carillon park) http://www.carillonpark.org/wrightbrospage.html (wright hall)

and the pilot in flight once it is exerting resistance to the air. Manipulating the lift of the wings asymmetrically allowed the wings to rise and fall. In search of suitable climatic conditions for their test flights, the Wright Brothers moved from Ohio to Kitty Hawk, North Carolina. There they built a wind tunnel to collect data which could help them increase the aircraft lift. In 1902 their third glider was ready for flight. Thanks to the wind tunnel and some minor changes to the control system, in particular a controllable vertical tail, the glider proved a true success; that same year the Wright Brothers executed approximately 850 flights, the most successful of which traveled 190 meters and lasted 26 seconds. The next year they built the first motorized airplane, the Flyer. In addition to powering the aircraft with a motor, a propeller was attached. Thanks to this creative innovation the brothers added air flow to the wing surface, generating maximum lift and thrusting the aircraft forward. On December 14th, 1903, the Flyer was ready for its first flight - yet Wilber, overly determined, lifted the aircraft in such a way as to cause it to stall and consequently fall to the ground. After its repair on December 17th the Flyer was ready for another try. In an atmosphere of euphoria, the aircraft traveled about 12 meters along a track and lifted into the air. For 12 seconds it lost and gained altitude

until it landed about 36.5 meters from its point of takeoff - the definitive first flight by a powered, pilot-controlled aircraft! To yet improve on their glorious performance, the Wright Brothers executed another three flights that same morning. The fourth and final flight was beyond expectations: the Flyer landed after an entire minute, 250 meters from its takeoff point. Yet to everyone's dismay, Orville lost control suddenly and the aircraft crashed to the ground. Despite repeated repair attempts, the Flyer never flew again. The brothers did not give up, however, and produced improved models of the Flyer. Flyer II was bigger and slightly more powerful than Flyer I while Flyer III featured numerous modifications making it even more like modern-day aircraft. In 1976, Flyer I, the legendary flying machine which made aviation history, was transported to the Smithsonian National Air and Space Museum in Washington, D.C., the largest museum and research support complex in the world. It can be found there today. Flyer III is on display at Carillon Park in Dayton, Ohio, in Wright Hall which is dedicated to the pioneers of aviation. Bibliography: http://www.si.edu/ (smithsonian) http://www.nasm.si.edu/ (national air and space museum) http://www.carillonpark.org/prefieldtrip.html (carillon park) http://www.carillonpark.org/wrightbrospage.html (wright hall)


ASPASI NEWS

Chiaro sostegno dei Ticinesi al loro aeroporto!

A strong show of community support for Ticino's airport!

Un chiaro e significativo successo di pubblico ha coronato i festeggiamenti per i 70 anni di Lugano Airport e i 25 anni di ASPASI, lo scorso 27 agosto. Oltre tremila passeggeri, amici dell'aviazione civile e autorità di ogni rango si sono dati appuntamento sul posto per ringraziare tutti coloro che, giorno dopo giorno e spesso in situazioni difficili, nelle compagnie aeree e nei servizi a terra, rendono possibile da tanti anni questo piccolo miracolo che è l'Aeroporto di Lugano-Agno. Dal quale provengono ricadute importanti per il Ticino intero, stimate da uno studio

A feeling of solid, undisputed success characterized public mood at the festivities of Lugano Airport's celebration of its 70-year anniversary and ASPASI's 25-year anniversary held on August 27. More than three thousand passengers, friends of civil aviation and authorities of every rank got together on location to thank those who for many years, day after day, in good times and bad, in the air and on the ground, made possible this little miracle Lugano Airport. Speaking of which, has generated significant benefits

in una settantina di milioni di indotto all'anno, mentre un'altra stima ci indica che attorno all'aeroporto ruotano direttamente o indirettamente un migliaio di impieghi. Senza contare le ricadute fiscali e quelle più difficilmente misurabili: quante aziende estere o attive sul piano internazionale (nell'industria e nei servizi) non sarebbero mai giunte in Ticino - o lo avrebbero da tempo abbandonato - se non potessero far conto sui voli di linea come su quelli taxi o privati per gli spostamenti urgenti dei loro quadri, specialisti, consulenti e clienti?

Sotto, da sinistra, Filippo Lombardi impegnato nella presentazione dell’evento di festeggiamento dei 70 di Lugano Airport. Accanto, Dick Marty, Giorgio Grandini e Ignazio Cassis.

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for the whole of Ticino! One study estimated about 70 million in revenues is generated each year, while another estimate indicates that, around the airport, there are at least one thousand employees either directly or indirectly connected to airport operations. Without going as far as to count fiscal gains and those even more difficult to quantify, how many companies, foreign or internationally active (in both manufacturing and services), would not have established themselves in Ticino or would have abandoned operations

Below left, Filippo Lombardi speaking at the event of Lugano Airport's 70th anniversary celebration; right, Dick Marty, Giorgio Grandini and Ignazio Cassis.


Bene ha fatto allora il Municipio di Lugano a cogliere questa occasione per licenziare il messaggio sul credito di 17,5 milioni necessario per gli investimenti a breve-medio termine onde adeguare l'aeroporto alle nuove esigenze (pista, tarmac, infrastrutture per l'avvicinamento e infrastrutture aeroportuali accessorie) e soprattutto garantirgli un futuro. V'è ora da sperare che il Legislativo luganese segua rapidamente il Municipio e sblocchi una situazione di stallo che durava da troppi anni. Con queste premesse sarà anche pos-

sibile riottenere la fiducia dell'Ufficio federale dell'aviazione civile, a volte troppo esigente e burocratico, ma altre volte giustamente impaziente di fronte alle lentezze locali. Avanti così dunque, per i prossimi 70 anni di luminosa attività aviatoria a LuganoAgno! Filippo Lombardi Presidente ASPASI president of ASPASI Associazione Passeggeri aerei della Svizzera italiana Italian Switzerland’s Air Passenger’s Association

Sopra, uno dei 3P in volo. Sotto, da sinistra, Mani Vetterli, 3P Flyer; Enrico Giarretta, cantaviatore, al pianoforte.

if they could not have counted on Lugano's scheduled carrier flights as well as on its air taxi and private flights used for urgent travel by executives, specialists, consultants and clients? The Town Council of Lugano did well in taking this opportunity to submit a budget proposal for a 17.5 million (CHF) loan for shortto medium-term investments in airport renewal required to meet the airport's new needs (runway modifications, tarmac extension, approach control and service infrastructure improvements) and most of

all to guarantee its future. Now we can only hope that the Municipal Council of Lugano will follow through quickly and unblock a stalled situation that has gone on for too many years. With these actions in place, it might be possible to earn back the trust of the Federal Office of Civil Aviation, which, though at times overly demanding and bureaucratic, often has good reason to be impatient with the delays of local government. Keep up the good work for another seventy years of glowing aviation service!

Above, a 3P Flyer in flight.. Below from left, Mani Vetterli and 3P Flyer; singer-pilot Enrico Giarretta at the piano.

foto: Mario Pianca, Christian De Stefani

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DESTINATIONS

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THE FLEET

Saab 2000: veloci, confortevoli e silenziosi! La flotta è composta da 4 velivoli Saab 2000. Questo aereo biturboelica di fabbricazione svedese è il più veloce della sua categoria e senz’altro tra i più accoglienti: l’ampia cabina di 50 posti, infatti, riserva ai suoi passeggeri un volo silenzioso e particolarmente confortevole, grazie anche agli 81 cm di spazio tra i sedili in pelle.

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Saab 2000: fast, comfortable and quiet! The fleet comprises four Saab 2000 aircraft. This Swedish manufactured twin turbine aircraft is the fastest of its type and is without a doubt among the most comfortable: the spacious 50 seat cabin provides its passengers with a particularly quiet and comfortable flight, helped by the 81 cms of space between the leather seats.


Autunno 2008

Novità di stagione Darwin Airline: successi e novità

Dopo le soddisfazioni estive per il successo che le nostre tratte stagionali Lugano - Olbia e Lugano - Cagliari hanno avuto presso il pubblico, guardiamo sempre con maggiore ambizione alla stagione invernale presentando subito alcune novità.

Due le importanti novità autunnali Ginevra: Tariffe bloccate Da metà ottobre, sul volo della tarda mattinata da e per Ginevra, Darwin Airline blocca la tariffa a 175 CHF a tratta (tutto incluso salvo spese di prenotazione). Lugano-Roma: Nuovo orario invernale dal 26 settembre fino al 28 marzo 2009, dal lunedì al venerdì, il rientro serale su Roma sarà anticipato di un'ora. Partendo alle 16.15 da Lugano Airport, potrete godere delle splendide serate romane fin dalle 17.35, ora di arrivo a Fiumicino, dando così la possibilità di sfruttare e ottimizzare maggiormente le tempistiche delle vostre trasferte.

70esimo anniversario di Lugano Airport È con immenso piacere che, in occasione del 70esimo anniversario di Lugano Airport, abbiamo appreso che, con uno stanziamento fondi che ammonta a 17,5 milioni di franchi, s'intende investire con decisione per il potenziamento di Lugano Airport, dimostrando, così, ampia fiducia al lavoro fin qui fatto da Darwin Airline e ponendo le basi, non solo economiche, per lo sviluppo futuro della Compagnia. Risanamento e ampliamento dello scalo, incremento della sicurezza e allungamento della pista, renderanno l'aerostazione sempre più moderna ed accogliente per i passeggeri, consentendo a Darwin Airline una più ampia possibilità d'azione sulle future scelte strategiche. Il team Darwin Airline vi aspetta a bordo! Darwin Airline Per maggiori info e prenotazioni: visitate il sito web www.darwinairline.com o contattare il nostro Call Center +41 (0)848 177 177

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