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Strategie - Selegrafica 80

Alta qualità e bassi costi di gestione: Fast On Paper convince Selegrafica 80

L’azienda romana, riferimento nell’affissione pubblicitaria, ha scelto la soluzione di Mario Belloli Automazioni, per gestire grandi volumi di stampa su carta

di Gabriele Lo Surdo // gabriele@densitymedia.com

Inutile girarci intorno: Selegrafica 80 rappresenta un unicum nel panorama italiano delle aziende di stampa, così come in quello delle aziende cartotecniche. Sotto lo stesso tetto, in uno spazio complessivo di 8.000 m², convivono tecnologie per la prestampa, la stampa, la finitura e il converting, sia analogiche che tradizionali.

Un particolare della stampante MS JP4, parte della linea di produzione Fast On Paper

Sin dalla sua fondazione, nei primi anni Ottanta, il business di Selegrafica 80 è indissolubilmente legato all’industria del cinema. Così l’azienda – nata come stampatore offset di libri e materiale per affissione – ha ampliato progressivamente il suo parco macchine e la sua offerta, cercando di rispondere in maniera sempre più completa alle esigenze di produttori e distributori cinematografici. Una prima evoluzione, compiutasi negli anni Novanta, ha riguardato l’introduzione di tecnologie per il converting di cartone ondulato, destinate alla produzione di espositori e totem. Poi, nei primi anni Duemila, l’azienda inizia ad esplorare le possibilità offerte dal digitale, con l’installazione di macchine entry-level di piccolo e grande formato. Riconosciuti i vantaggi di questa tecnologia, a distanza di pochi anni, installa due HP Scitex Turbojet. Selegrafica 80 diventa così uno dei primi stampatori digitali d’Italia per capacità produttiva; ma anche una delle prime aziende d’Europa ad essere espressione di quel trend a cui oggi, dieci anni più tardi, abbiamo dato il nome di “industry convergence”.

La sede di Selegrafica 80 alle porte di Roma. Lo stabilimento, di oltre 8.000 m², ospita gli uffici e la produzione dell’azienda, nonché diversi magazzini di materiali grezzi e di prodotti finiti pronti per la consegna.

Nell’ultimo decennio, complici l’elevata capacità produttiva e l’ampia gamma di prodotti offerti, Selegrafica 80 sbarca sul web con il brand Prinko (www.prinko.it) e, al contempo, amplia il suo bacino di clientela “offline” arrivando a servire regolarmente catene di supermercati, centri commerciali e multisale, oltre che diverse concessionarie pubblicitarie del Centro-Sud Italia.

Da sinistra, Giorgio Petrollo e Andrea Orlandi, rispettivamente direttore commerciale e responsabile di produzione dell’azienda

Dopo anni di stampa con inchiostri a solvente, arriva l’alternativa base acqua

Nonostante il reparto digitale di Selegrafica 80 sia stato oggetto di continui investimenti, per anni la sola tecnologia impiegata dall’azienda per la stampa su carta è stata il solvente. Tutte le soluzioni più “moderne” risultavano, per un motivo o per l’altro, inadatte a questa applicazione. Alcune perché troppo costose, altre perché troppo lente, altre ancora per incompatibilità tra gli inchiostri usati per la stampa e la colla usata per l’affissione. Giorgio Petrollo, direttore commerciale di Selegrafica 80, racconta: «Le Turbojet sono straordinarie. Ma hanno tempi di avviamento molto lunghi. E l’operatore ha l’onere di gestire tutta una serie di attività preparatorie alla stampa, nonché presidiarle durante l’intera produzione. Inoltre sono lontane dagli odierni standard di efficienza energetica. Abbiamo cercato per anni un’alternativa».

Le due linee di stampa, basate su tecnologia a solvente HP Scitex Turbojet, per poster in carta e banner in PVC

MBA è stata pioniera nel prestare ascolto a questa esigenza, e nel darle risposta creando Fast On Paper: una nuova linea di stampa per carta, con inchiostri base acqua, nata in collaborazione con tre partner d’eccellenza (MS per la stampa, Isocarbo per gli inchiostri, Fotoba per la finitura).

Vista posteriore di MS JP4 con, in primo piano, lo svolgitore ad alta capacità, capace di ospitare bobine da 1.000 m

Lo scorso anno Selegrafica 80 ha investito nella nuova soluzione. «Tra i principali motivi che ci hanno spinti a scegliere Fast On Paper c’è la sua qualità di stampa. Con Turbojet lavoriamo a una risoluzione di 360 dpi, con una goccia da 80 picolitri. Fast On Paper ci ha permesso di fare un enorme salto in avanti. Nelle stampe di “piccolo formato”, 70x100 e 100x140, la qualità è nettamente superiore. I clienti se ne sono resi conto immediatamente», spiega Petrollo. «Ma ci sono anche altre caratteristiche di questa tecnologia che i clienti hanno notato e apprezzato. Come, per esempio, il fatto che gli inchiostri sono totalmente inodori, a differenza di solvente e UV. Per chi espone le nostre stampe in ambienti chiusi, l’assenza di odore e la maggior definizione sono aspetti molto importanti». Ma Fast On Paper offre anche altri vantaggi tutt’altro che secondari.

MS JP4 durante la stampa di poster 100x140 su carta per retroilluminazione

La chiave per una produzione economica è nell’uptime

Quello della carta stampata non è un mercato ricco. Per essere adeguata a questa applicazione una macchina da stampa deve avere un costo di esercizio molto basso. Quindi da una parte è importante avere grandi volumi da stampare, dall’altra che la macchina abbia un uptime elevato. «Fast On Paper è pronta a produrre in massimo dieci minuti dall’accensione, e per il suo avviamento non sono richieste procedure complesse», spiega Andrea Orlandi, direttore di produzione di Selegrafica 80. «In generale è una macchina che richiede molti meno interventi dell’operatore. Se la temperatura e l’umidità dell’ambiente sono costanti, anche la qualità di stampa è costante; e si può stampare per ore, senza bisogno di effettuare pulizie delle teste, né di presidiare la macchina». La Fast On Paper di Selegrafica 80 è configurata con uno svolgitore e un riavvolgitore ad alta capacità (rispettivamente da 1.000 e da 300 metri). Pur essendo la macchina molto produttiva, l’intervallo tra le varie operazioni di carico e scarico materiale è sufficientemente lungo da permette all’operatore di cambiare postazione e dedicarsi ad altre attività. Questo a vantaggio di una gestione più snella del reparto, nonché di un miglior contenimento dei costi. «Arriviamo a stampare su Fast On Paper fino a 2.000 m² in un turno. Ma questo si traduce in appena due ore di lavoro per l’operatore», conclude Orlandi.

Rifilo automatico dei poster, da bobina a prodotti finito, con taglierina Fotoba XLD 170

Un’assistenza post-vendita promossa a pieni voti

Anche nel post-vendita MBA ha dimostrato di saper fare la differenza. Essendo il numero di installazioni di Fast On Paper ancora contenuto, è lo stesso Belloli a gestire gran parte delle richieste di assistenza dei clienti. Così facendo, è in grado di dare risposte in tempi brevi oltre che quasi sempre risolutive. «Belloli è il nostro punto di riferimento. Noi abbiamo creduto nella sua tecnologia e, al tempo stesso, lui sta credendo nella nostra azienda», commenta Petrollo. «Gestiamo grandi volumi di stampa, spesso con tempi di consegna brevi. Non possiamo permetterci di scontentare un cliente a causa di un fermo macchina. Quando abbiamo incontrato qualche difficoltà abbiamo sempre ricevuto risposte tempestive. In ogni caso, abbiamo avuto bisogno di assistenza soprattutto nelle settimane a ridosso dell’installazione. In seguito la macchina ha sempre lavorato regolarmente».

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