FASHION ISSUE #2 Outermania
La moda multilivello Ivan Bellanova
Da quando l’arte è entrata nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, come testimoniato nel saggio di W. Benjamin del 1936, la moda è stata la prima a cogliere l’opportunità di questa rivoluzione. La moda sembra aver visto lontano e salvato l’arte dal suo apparente annullamento offrendole un mondo di rinascita indiscutibilmente privilegiato. In tal senso il futurismo ha dato un anticipo del cambio di sensibilità esaltando la nascente civiltà della macchina e della tecnica. L’arte non era più qualcosa di aulico e lontano ma risuonava dei successi del progresso tecnologico e l’artista era parte attiva nell’impresa di dominare sulle macchine e sulla tecnica. La moda, intesa come creazione e realizzazione di un prodotto all’avanguardia, ha fortemente approfittato del nuovo ruolo dell’artista/ progettista ed ha goduto della forte ricaduta tecnica e tecnologica delle scoperte scientifiche più evolute. Ne sono di esempio l’adozione dei paracadute per realizzare i primi capi di abbigliamento militare, o quando il gabardine subì il processo di impermeabilizzazione tipico delle vele nautiche, o quando ancora Adi Dassler usò per le sue scarpe la gomma vulcanizzata degli pneumatici Goodyear, solo per citare le prime collaborazioni tra i 2 mondi. Oggi la moda ambisce a con-
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