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Editoriale di Claudio Soranzo

È

finita! I tifosi del Cavallino hanno terminato anche quest’anno di soffrire per la Rossa. Com’è andata? Bene da una parte e male dall’altra. Un’alternanza di situazioni nel bene e nel male che prima hanno fatto gioire i tifosi e poi li hanno prostrati, soprattutto dopo il patatrac di Singapore, con i due Cavallini che si sono impennati ed eliminati a vicenda. Bene da una parte dicevo, rispetto al buonissimo inizio di campionato, che pochi si aspettavano dopo le dabacle degli ultimi anni, con la Ferrari a festeggiare in testa e sul podio; male dall’altra con un finale di stagione pure questo inaspettato e ancora più deludente. Tirando le somme, come sempre sono i numeri che parlano chiaro: Sebastian Vettel è arrivato secondo, distanziato dal vincitore Hamilton di ben 46 punti, e Kimi Raikkonen di ben 158, un abisso, al quarto posto, agevolato anche dal ritiro nell’ultimo gp di Daniel Ricciardo. Nella classifica costruttori la Ferrari si è piazzata al secondo posto, alle spalle della Mercedes, con ben 146 punti di distacco. Una disullusione che ha prostrato i tifosi ferraristi che ora non potranno fare altro che sperare in un 2018 migliore, non solo dal punto di vista dei piloti, ma soprattutto dalle prestazioni della nuova monoposto, che quest’anno ha fatto vedere dei limiti rispetto alla Freccia d’argento. Sapranno i nostri “eroi” fare fronte compatto per battere durante la prossima stagione l’egemonia tedesca? Riusciranno i tecnici di Maranello a confezionare una Ferrari competitiva e vincente? Tutte domande con grandi e grossi punti interrogativi, alle quali oggi è impossibile azzardare risposte. Ci rimane solo da aspettare questi lunghi mesi invernali per scoprire poi in primavera la nuova essenza del Cavallino: se sarà veramente rampante oppure ancora alla ricerca del salto di qualità. Intanto godiamoci il Motor Show di Bologna, con la grande novità di questa edizione: il ritorno a Bologna delle Ferrari, che saranno sotto i riflettori sabato 2 dicembre, giornata inaugurale del Motor Show, protagoniste nell’Area 48 – Motul Arena del “Ferrari Day”, che culminerà con il Ferrari F1 Pit Stop, due esibizioni della Scuderia di Maranello con la monoposto in pista e una sosta ai box. Approfitto per inviare a tutti i nostri assidui lettori, ferraristi e non, i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

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sommario

GT rampanti...

3 Editoriale

...il mito continua...

7 Ci siamo 8 Opinione tecnica 10 Buona tradizione 12 La prova 14 Futuro in rosso 17 Tempo libero FVG 18 Per un buon bicchiere 20 Mondo auto 22 Autoplanet 26 La quarantesima 28 Mix 29 Mazzoni racing 30 Star bene 31 Racing Time

SPOILER Periodico di automobilismo Anno XXXIV Numero 237 Dicembre 2017

DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Soranzo

COLLABORATORI: Germano Danielis Valerio De Crignis Fabio Pauluzzo

REDAZIONE: Flavio De Crignis

Pubblicazione registrata Spedizione in abbonamento postale Stampa presso il tribunale di Gorizia PubblicitĂ inferiore al 50% TIPO LITOGRAFIA al n.153 del 22.3.84 Aut. Dir. Prov. P.T. Gorizia SAVORGNAN via Arrigo Boito, 26 34074 Monfalcone (Go) Visita il nostro sito internet www.spoileronline.it Tel. 0481 496063

Redazione ed inserzioni: tel. 320 5672055 Corrispondenza/Testi: redazione@spoileronline.it Redazione: Via 1° Maggio, 112 - Monfalcone (GO)


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BCC Staranzano e Villesse Banca di persone. La famiglia Le imprese I giovani I Soci

Nella nostra banca non siete mai un numero: non misuriamo il vostro benessere in base alla crescita del PIL. Al centro del nostro operare non c’è il profitto, bensì l’ascolto delle vostre richieste, la risposta alle vostre necessità, il sostegno alla comunità, alle famiglie, ai giovani, alle imprese, ai nostri soci. Siamo una banca di valori autentici, che conserva i sani principi sui quali si fonda la solidarietà e il mutualismo. È grazie a questo se, anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, continuiamo a operare con impegno e fiducia, per esservi ancora più vicini.

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Dopo diverso tempo una Ferrari in forte ripresa ha combattuto per il primato lungo tutto l’arco della stagione. Manca poco per il vertice, ma si può dire che

Ci siamo F

inalmente, dopo diversi anni in cui la Ferrari non era all’altezza della sua fama, il rosso corsa ha avuto nel bene e nel male un ruolo significativo nello svolgimento del mondiale. Dal punto di vista sociale con il 2017 abbiamo tagliato il traguardo dei trentacinque anni di attività di Scuderia Ferrari Club Monfalcone e lo abbiamo fatto offrendo ai nostri associati una stagione con tanti differenziati appuntamenti. Tutti i momenti sociali hanno registrato significative adesioni, segno che la voglia di stare insieme, di partecipazione ed associazione è molto alta e continua ad essere una delle colonne portanti del sodalizio. Bene gli appuntamenti con gli owner’s che ci portano ogni anno in zone diverse della nostra bella Regione con un biglietto da visita, come quello delle rosse Gran Turismo, e ci permette di conoscere nuovi amici e ci fa capire quanto grande sia la famiglia dei ferraristi. Ci siamo trovati assieme per fare delle belle gite a sfondo motoristico, per i rinnovati campionati di kart, per delle serate sociali confermando e migliorando il numero delle adesioni, elemento di forza di tutte le associazioni. Pur in tempi difficili anche Spoiler ha continuato a rappresentare un riferimento di cultura molto apprezzato anche nella sua versione online. Ai nostri soci Italiani, Sloveni ed Austriaci, ai nostri amici ai tifosi della rossa a chi ci supporta ed ai sostenitori di Spoiler giungano i i migliori auguri di Buone Feste. Valerio De Crignis Presidente Scuderia Ferrari Club Monfalcone


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L’opinione

tecnica:

Campionato F1 2017: qualche rimpianto, ma molte soddisfazioni per una

Ferrari

a cura di Fabio Pauluzzo

sconfitta con onore

L

a stagione F1 2017 sarà ricordata per l’introduzione delle gomme larghe e degli alettoni più grandi, ma anche per il ritorno sugli scudi della Ferrari, che - per la prima volta dall’avvento dell’era turbo-ibrida - ha realizzato una monoposto davvero competitiva, consentendo a Vettel di lottare per il mondiale per buona parte del campionato. I punteggi e le statistiche su vittorie, pole position e doppiette non raccontano tutta la verità sulle prestazioni della SF70H, che

più indigesta per le frecce d’argento è stata quella di circuito ad alto carico con temperature elevate, condizioni nelle quali Bottas e Hamilton hanno faticato molto per portare gli pneumatici (specie quelli posteriori) all’interno della giusta finestra di funzionamento. Purtroppo la Ferrari non sempre è riuscita ad approfittare di queste (poche) situazioni di debolezza del team anglo-tedesco che, in alcune occasioni, ha poi beneficiato di condizioni climatiche mutate tra qualifiche

in qualifica che in gara. La Ferrari SF70H è risultata indiscutibilmente la monoposto migliore nei tracciati ad alto carico aerodinamico beneficiando anche di una power unit molto migliorata, sebbene non ancora a livello di quella Mercedes. Dopo un avvio di stagione esaltante, a Maranello hanno subìto un primo contraccolpo per effetto della richiesta della FIA di modificare il fondo della vettura, che in alcune parti era progettato per deformarsi

Muso completamente nuovo per la Mercedes W08 a partire da Barcellona. Oltre a un marcato restringimento della sezione frontale, che ha reso necessario ripetere il crash test, sono spuntate due innovative “zanne” laterali che indirizzano il flusso d’aria verso il fondo della vettura. in termini di risultati assoluti ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto ottenere in assenza di alcune circostanze e episodi sfavorevoli o delle défaillance di affidabilità manifestatesi nelle gare asiatiche. La vettura di Maranello è stata quasi perfetta sugli pneumatici praticamente su tutti tracciati del mondiale risultando un po’ penalizzata solo in termini di drag (resistenza aerodinamica) e potenza assoluta, che spesso non hanno permesso alle rosse di difendersi adeguatamente dagli attacchi delle Mercedes, soprattutto nei tratti rettilinei. Queste ultime hanno sofferto di problemi di bilanciamento meccanico, soprattutto nella prima parte della stagione. La W08 si è inoltre rivelata una vettura molto sensibile ai cambiamenti climatici. L’abbinata

e gara, in altre, ha approfittato dei problemi di affidabilità altrui o addirittura dell’auto eliminazione degli avversari, come avvenuto a Singapore. Ciò non toglie nulla al valore dei titoli costruttori e piloti conquistati meritatamente da Mercedes e da Hamilton, in virtù della maggiore costanza, consistenza, affidabilità e spesso velocità rispetto a tutti gli avversari. I sopracitati problemi di bilanciamento, peraltro parzialmente risolti con lo step evolutivo introdotto dal GP di Spagna, non hanno consentito alla stella a tre punte di dominare come avvenuto nelle tre stagioni precedenti, ma la W08 si è comunque dimostrata la vettura più efficiente del lotto confermando la leadership anche in termini di potenza sviluppata dalla Power Unit, sia

andando a ricreare una sorta di mingonna. Successivamente la Federazione è intervenuta anche sull’utilizzo dell’olio in camera di combustione, limitandone il consumo a 0,9lt per 100km a partire dal GP di Monza. Pare che quest’ultimo provvedimento sia stato originato da un reclamo degli avversari della rossa, la quale disponeva di svariati serbatoi dell’olio contenenti diverse specifiche di lubrificanti (con additivi antidetonanti). Selezionando la mappatura da qualifica, gli oli si miscelavano per ridurre la viscosità e consentirne il trafilamento in camera di scoppio per ottenere un incremento di potenza. Per tentare di recuperare il maggior numero possibile di cavalli persi - soprattutto in qualifica - a seguito della limitazione impo-


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Sulla SF70H vista dai GP asiatici in poi sono comparse due “orecchie” ai lati dell’air-scope. Oltre a incrementare il convogliamento dell’aria per il raffreddamento dei sistemi di recupero energia della power unit, questi elementi influiscono positivamente sul flusso d’aria che poi investe l’ala posteriore.

Nei tracciati lenti, l’aletta posta all’estremità della pinna del cofano posteriore su alcune vetture è arrivata ad avere addirittura 3 profili. Il buco regolamentare è stato sanato, pertanto nel 2018 non vedremo più queste antiestetiche “antenne TV”, non a caso denominate T-wing. Per contro, sarà resa obbligatoria l’adozione del sistema di protezione della testa dei piloti Halo, che alcuni team hanno già provato quest’anno durante le sessioni di prove libere.

sta sul consumo di olio, è probabile che a Maranello abbiano osato un po’ troppo con gli sviluppi applicati alla quarta unità endotermica, compromettendo parzialmente l’affidabilità. Non a caso gli inconvenienti patiti da Vettel e Raikkonen in Malesia e Giappone sono stati riscontrati sullo schieramento di partenza, dopo che il motore era stato spinto al massimo nelle qualifiche del giorno precedente. Sul fronte dell’aerodinamica invece, quasi tutti gli sviluppi portati in pista dalla Ferrari nel corso della stagione sono risultati efficaci, sovvertendo una tendenza che da diversi anni, ovvero dall’abolizione dei test, vedeva il team di Maranello in forte difficoltà. Come da tradizione, la “gara” degli sviluppi è stata però vinta dalla Red Bull il cui recupero prestazionale da Monza in poi è risultato prodigioso al punto da destare anche qualche sospetto sulla regolarità del sistema sospensivo della RB13. Alla ritrovata competitività della Red Bull ha sicuramente contribuito in modo significativo l’incremento di potenza della power unit Renault, che però - al pari di Honda – ha sofferto notevoli problemi di affidabilità , soprattutto per quanto attiene il sistema di recupero energia termica (MGU-H). Non a caso questi due costruttori ne caldeggiano l’abolizione a partire dal 2021 e, a dispetto dell’opposizione di Mercedes e Ferrari, è probabile che saranno accontentati dalla FIA e soprattutto da Liberty Media. Questi ultimi mirano infatti a ridurre il divario di prestazioni abissale che attualmente separa i top team dalle altre squadre e ha reso di fatto impossibile l’accesso al podio a piloti che non siano Mercedes, Ferrari o Red Bull. Frattanto nella prossima stagione non sono previste grosse rivoluzioni regolamentari e la Ferrari potrà partire dall’ottima base telaistica, meccanica e in parte aerodinamica della vettura 2017 a cui però sarà necessario aggiungere sicuramente quel plus di motore che quest’anno è un po’ mancato nella seconda parte del campionato.


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È l’appuntamento sociale che vanta tanti anni quanti ne ha il club. La nostra serata sociale con relativa cena registra sempre grande partecipazione, è una

buona tradizione 1

2 1.e 2. Panoramiche della sala che ha ospitato la serata confortata da un’ampia partecipazione 3. Premiazione dei soci con 35 anni di “anzianità”. Da sinistra Persi, Valle, Giacomini, Valerio De Crignis, Morea, Flavio De Crignis, Novacco, Padovan e Birri. 4. Riccardo Gressani (2°) Roberto Barbiero (1°) e Mauro Novacco (3°) per il podio vincente dei Campionati Sociali di kart 2017. 5. Il presidente e Stefano Franz figlio del compianto Dino. 6. Flavio De Crignis con Roberto Pisa, Valerio De Crignis, Egon Doljak del Rupa Team di Sgonico/Zgonik, Roberto Ceccotti della Pieris Gomme e Claudio Soranzo. 7. Nel corso della serata abbiamo ricordato i soci che ci hanno lasciato: Robert Stopar ha ritirato un ricordo in memoria di Silvo Cermelj. 8. Flavio De Crignis con Robert Pessl dei ferraristi Austriaci. Valerio De Crignis e Giancarlo Dose premiato per la signorile organizzazione di Dolomiti Friulane 2017.

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SCUDERIA FERRARI CLUB MONFALCONE RINGRAZIA:

AZIENDA AGRICOLA CA’ TULLIO AQUILEIA

AUTOLAVAGGIO MARINI MONFALCONE

CAFFE’ PRIMO AROMA TRIESTE

AUTORICAMBI GORIZIANA MONFALCONE

AZIENDA AGRICOLA LORENZON PIERIS

CASA DEL LUBRIFICANTE MONFALCONE

PARRUCCHIERI MARSON MONFALCONE

GINALDI OLIMPIA MONFALCONE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI TURRIACO

COLORIFICIO VENCO MONFALCONE

PIZZERIA GIARDINO MONFALCONE

VALLE CENTROSPESA PALUZZA

ESSO F.LLI MININEL MONFALCONE

PARAFARMACIA AL BOBOLAR STARANZANO

PIERIS GOMME PIERIS

CALZATURE DA IVAN STARANZANO


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FERROLUCE ROMANS D’ISONZO BOLZAN MOTO CICLI STARANZANO AZ. AGRICOLA LA FERULA STARANZANO MERLINI FRANCA RONCHI DEI LEGIONARI MELAMANGIO MONFALCONE F.LLI MODONUTTI FRUIT UDINE

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SPAGHETTOTECA ALL’ARGINE FIUMICELLO

CENTRO REVISIONI CERCEGO PETRA VILLA VICENTINA

LA VECJA BOTEGA STARANZANO

MINIUSSI PASTIFICIO PASTICCERIA SAN CANZIAN D’IS.

PARAFARMACIA COMELLI CERVIGNANO CASA DEL FILATO STARANZANO AGRISOSTA DA MARINA STARANZANO CASA DEL FIORE SAN CANZIAN D’IS.

ARREDAMENTI TELLINI VILLA VICENTINA MOTOR GARDEN FIUMICELLO per la collaborazione ricevuta in occasione della cena sociale 2017


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LA PROVA

LA PROVA LA PROVA LA PROVA

LA PROVA

di Claudio Soranzo

Mini John Cooper Works la Cabrio da...tanto di cappello Non è certamente questo il tempo appropriato per uscire in cabrio, ma è invece il tempo opportuno per iniziare a farci un pensierino per la prossima bella stagione. Con il freddo si ama il caldo e la mente corre alla prossima primavera quando, con i primi tepori si abbassa la capote con il cappello in testa e si accende il clima, per mitigare l’aria ancora frizzante. Quindi gustatevi per ora questa nostra prova, abbellita dalla splendida Caterina di bianco vestita, ma con l’iconico cappello Hobo che Super Duper Hats ha creato in versione speciale per la Mini Cabrio, da usare con vettura scoperta assieme agli occhiali-mascherina Paràchic, ispirati nella forma a quelli usati dai paracadutisti. Per questo test drive, iniziato dalla piazzetta di Portopiccolo, Spoiler ha scelto la versione più potente della decapottabile inglese, la John Cooper Work, dotata di una cavalleria da urlo per una vettura così piccola e compatta: ben 231 Cv. Una top di gamma dalle performance entusiasmanti, con tecnica di propulsione e di assetto indipendente, sviluppata sulla base di un fondato know-how delle corse, con design della scocca che ottimizza l’afflusso dell’aria di raffreddamento e i valori di aerodinamica. Il propulsore è il più potente della gamma di motorizzazioni Mini, con una cilindrata di 2.000 cc. e coppia massima di 320 Nm, un’accelerazione 0-100 in 6,6” (6,5 con cambio Steptronic) e una ripresa da 80 a 120 kmh in 6,1”. Una vettura che dà delle vere e proprie soddisfazioni, quando decidete di schiacciare un po’ l’acceleratore e lasciarla correre al galoppo. Una progressione entusiasmante la sua, che ti fa salire l’adrenalina e aumentare al massimo la concentrazione, per


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non lasciartela scappare di mano. Ci vogliono, per tenerla bene al guinzaglio, doti non comuni di guida sportiva (meglio fare prima un corso dedicato, per poter gustarla al meglio in totale sicurezza), per poterla poi godere, se non in pista, almeno su salite tipo cronoscalata come quella della CividaleCastelmonte, dove l’abbiamo provata con enormi soddisfazioni, oppure lungo le bellisisme strade asfaltate delle nostre pendici carsiche. Raccontare cosa si prova al volante della Mini John Cooper Works è davvero diffcile, quindi il nostro consiglio è quello di prendere il coraggio a due mani e andare in una concessionaria BMW a richiederla per un giretto di prova. Poi ci pensate su e sicuramente prima della bella stagione deciderete di acquistarla. I suoi punti di forza sono un telaio costruito ad hoc e un assetto studiato per tenere la vettura sempre incollata a terra, anche nelle considizioni più difficili, tanto da sembrare un kart. Sia nelle curve strette che in quelle più ampie, dove si possono maggiormente sferzare i cavalli, la Mini JCW si muove come su un binario, dando una sicurezza tale al guidatore, da farlo innamorare. Con una precisione dello sterzo da auto da corsa. Insomma, una vettura ottima dal punto di vista meccanico ed elettronico, ma anche bella di carrozzeria, con quell’appropriato color verde inglese abbinato all’Union Jack grigio che troneggia sulla capote nera. Un piccolo bolide di grande carattere che non fa certo rimpiangere un costo che può apparire eccessivo - 36mila euro - ma del tutto equilibrato per i contenuti che si acquistano. Allora, buon vento nei capelli a tutti, con il semplice azionamento del tasto che fa partire il congegno elettrico di aperura della capote. Bastano pochi secondi e la Cabrio è servita!


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Anche se non abbiamo vinto, abbiamo combattuto per il vertice fino quasi al termine della stagione tenendo vivo ed interessante il campionato. Questa stagione può aver messo le basi per un

a cura di Flavio De Crignis

FUTURO

in rosso

Non abbiamo vinto, ma perlomeno dopo diverse stagioni siamo stati dei validi antagonisti. La Ferrari aveva comunque cominciato meglio di come ha poi finito: se pensiamo che Sebastian Vettel ha condotto la classifica iridata per diversi Gran Premi abbiamo un quadro pieno di quella che è stata la competitività della monoposto. Belle giornate sono state scritte a Melbourne, Shakir, Montecarlo, Budapest, San Paulo con acuti vincenti, ma anche sugli altri tracciati la rossa ha combattuto sempre per posizioni avanzata, se non altro da podio. Paradossalmente l’equilibrio si è rotto su quella che doveva essere una pista a noi molto favorevole e cioè Singapore: il suicido agonistico tra i nostri due drivers ha segnato (in negativo) la svolta a favore di Hamilton che a partire da quel momento si è involato in classifica senza essere più raggiunto.

Hamilton e Vettel si sono divisi la testa della classifica iridata con l’affermazione finale del britannico. Peccato che Sebastian sia venuto meno in alcuni appuntamenti per risultati determinanti. Avrà modo di rifarsi Vettel nel complesso ha dimostro di essere un pilota di vertice, anche se, in certi appuntamenti (vedi Baku)

Alla fine ha vinto la stella a tre punte, ma almeno non ha avuto vita facile

un minor nervosismo avrebbe potuto giocare in modo significativo a suo favore.


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Il suo compagno di scuderia, Raikkonen si è fatto vedere a sprazzi, per la sua riconferma ha giocato senz’altro a suo pro il grande feeling con Vettel ed il gioco di scuderia che ha avuto modo di dimostrare per esempio a Budapest. La Mercedes ha potuto schierare una seconda guida, Bottas che si è dimostrato combattivo e competitivo, vincitore tra l’altro di un paio di Gran Premi (piccola curiosità è il quinto pilota finlandese dopo Rosberg padre, Hakkinen, Raikkonen e Kovalainen a vincere una gara iridata, non male per un paese di poco più di cinque milioni di abitanti). Buona la stagione dei piloti Red Bull, entrambi saliti sul gradino più alto del podio con un Verstappen che anche quest’anno non ha mancato di suscitare polemiche e discussioni per la sua condotta di guida che lo porta a collisioni “facili” con altri piloti. Proseguendo l’analisi dei vari team.

La SF70H è stata la miglior Ferrari degli ultimi anni. Si è trovata benissimo su certi tracciati, meno su altri, ma comunque ha permesso di disputare un’ottima stagione Dopo i big troviamo la Force India (la “pantera rosa”) del circus. Qui i giochi di squadra si sono visti assai poco ed anzi a Spa poco ci è mancato che arrivasse un pericolosissimo incidente tra l’Eau Rouge ed il Radillon. Il giovane Ocon comunque in più di un’occasione si è dimostrato essere più competitivo

del compagno di scuderia Perez. Nella media i risultati ottenuti dalle altre Scuderie dala Williams alla Toro Rosso alla Renault alla Haas alla Sauber. Per finire una nota positiva è stata l’apparizione (pittosto breve a dir il vero) di un pilota italiano al via, con il

Il duello Ferrari-Mercedes ha appassionato tanti sportivi a tutte le latitudini

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nostro Giovinazzi che dopo diversi anni ha raccolto il testimone da Jarno Trulli ultimo pilota di casa nostra a correre in Formula 1 prima di lui.

La Red Bull ha concluso il campionato in crescendo e buono il campionato di entrambi i piloti Dopo tanti anni finalmente un (poco) di tricolore

La Force India si è confermata quarta forza del mondiale con due piloti che proprio da compagni di squadra non si sono comportati, anzi

e Felipe cosa farà?

Dopo l’annunciato (e rientrato) ritiro Massa è stato protagonista di un campionato discreto, interpretando il ruolo di pilota esperto e capace di segnare punti iridati. Lo vedremo ancora all’opera?


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TEMPO LIBERO

in Friuli Venezia Giulia

TRIESTE 22+23dicembre: al Politeama RossettI alle 21.00 HARLEM GOSPEL CHOIR

alla Chiesa dei SS Pietro e Paolo alle 20.45 XIX FESTIVAL MUSICALE INTERNAZIONALE NEI SUONI E NEI LUOGHI

7 gennaio: al Politeama Rossetti alle 21.00 FIORELLA MANNOIA

MALBORGHETTO VALBRUNA 29 dicembre: alle 20.30 al Palazzo Veneziano SEBASTIAN DI DIN IN CONCERTO GORIZIA 30 dicembre: alle 20.45 al Teatro Verdi CONCERTO SINFONICO DI FINE ANNO SAURIS-LATEIS 5 gennaio: alle 17.30 DER ORSH DER BELIN-IL SEDERE DELLA BELIN

TOLMEZZO 22 dicembre: al Teatro Candoni alle 21.15 Concerto di RON PRATO CARNICO 28 dicembre: alle 20.00 La notte delle Candele TARVISIO 29 dicembre:

GRADO 5 gennaio: alle 17.00 in Porto Mandracchio ARRIVANO LE VARVUOLE- LE STREGHE DEL MARE

VISCO 7 gennaio: al Museo sul Confine alle 10.00 IL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO: GUERRIERI SENZA DIVISA CENTO ANNI FA ED OGGI CORMONS 12 gennaio: al Teatro Comunale slle 21.00 ROMEO E GIULIETTA con il BALLET COMPANY OF GYOR (H) CORDENONS 20 gennaio: al Centro Culturale Aldo Moro alle 21.00 OMAGGIO A FRANK SINATRA SACILE 10 febbraio: 55° SFILATA CARRI ALLEGORICI E MASCHERE alle 14.00

VAL RESIA 11 febbraio: CARNEVALE IN VAL RESIA,visita guidata, promozione culturale

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TEMPO LIBERO

in Friuli Venezia Giulia

Per un buon bicchiere

CIVIDALE DEL FRIULI 6 gennaio: MESSA DELLO SPADONE in DUOMO

15 febbraio: al Teatro Ristori alle 21.00 SORELLE MATERASSI UDINE 23 gennaio: al Teatro Nuovo Giovanni da Udine alle 20.45 ORCHESTRE PHILARMONIQUE DU LUXEMBOURG GRADISCA D’ISONZO 24 gennaio: al Teatro Comunale alle 21.00 BALLET FLAMENCO ESPANOL LATISANA 26 gennaio: al Teatro Odeon alle 20.45 UN PRETE RUVIDO PORDENONE 28 gennaio: in Corso Vittorio Emanuele II MERCATINO DELL’ANTIQUARIATO CAPRIVA DEL FRIULI 28 gennaio: 4° MARATONINA DEL COLLIOCHALLENGER-DAL COLLIO ALL’ISONZO FORNI DI SOPRA 3 febbraio: SKI KRONO VARMOST e SKI RAID VARMOST

All’Azienda Castelvecchio di Sagrado

Un Terrano da meditazione tra poesia e storia da raccontare

H

a i vigneti nel cuore del Carso l’azienda agricola Castelvecchio, impiantati in quella terra a volte dura a volte insidiosa, ma sempre generosa. Sorge appena sopra Sagrado, dove il Carso goriziano offre angoli di natura e di quiete impensabili. Con una vista dell’altipiano davvero unica, a 150 metri sul livello del mare, che abbraccia tutta la Regione, dalle Alpi Giulie al vicino Golfo di Trieste. Una visita quindi è d’obbligo, a spasso con la vostra fedele quattroruote, per ammirare anche le ricche suggestioni paesaggistiche che si fondono con le antiche e nobili origini dei luoghi, con testimoni di tutto rispetto: dalla Villa rinascimentale al suggestivo parco punteggiato da cipressi e da querce secolari della vasta tenuta boschiva. Terre segnate da

anni di rovine e splendori, che oggi si ripropongono per raccogliere la sfida di un terreno roccioso e arido, ma capace di donare vini di grande carattere. A capo, dal 1986, la famiglia Terraneo, che ha saputo valorizzarla con grande rispetto per la storia e un grande amore per i frutti che riesce a raccogliere. Quaranta sono gli ettari vitati, in un bellissimo parco naturale che circonda l’azienda, fatto di roccia calcarea e terra rossa ricca di minerali. A fornire un contributo determinante un microclima asciutto, la vicinanza del mare e della Bora, che soffia spesso rendendo salubre la viticoltura. Accanto alle vigne 600 piante d’ulivo di varie specie, dalle quali si ricava un extravergine di grande pregio. Tornando al vino, bianchi e


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di Claudio Soranzo stanze della Villa della Torre Hohenlohe. Poi, a distanza di cent’anni, si può ripercorrere alcune tappe della storia e cultura del secolo scorso, tra glorie e tragedie fino alle trincee nel bosco e alle poesie del Parco Ungaretti. Per concludere con una passeggiata tra i vigneti, completata da una degustazione guidata. Così Castelvecchio rimarrà per sempre nei vostri cuori.

rossi sono prodotti in modo tradizionale e artigianale; i bianchi poi sono affinati in acciaio, mentre i rossi invecchiano per 2 o 3 anni in legno. Castelvecchio dà il massimo risalto ai vini autoctoni, in primis il Terrano, seguito dal Refosco dal peduncolo rosso, la Malvasia istriana e la Vitoska, ma non

mancano varietà di origine bordolese. Nelle annate migliori viene imbottigliato il Sagrado Rosso, cuvèe di prestigio e bland storico; la Selezione Dileo offre Malvasia, Cabernet Sauvignon e Merlot dei vitigni più vecchi. Una visita a Castelvecchio vi farà scoprire l’enoteca La Foresteria e le splendide

Azienda Agricola Castelvecchio 34078 SAGRADO (GO) Tel. 0481.99742 info@castelvecchio.com


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a cura di Germano Danielis

CRAMER COMET

Durante il suo lavoro nell’officina di famiglia che si occupava di riparazioni di rimorchi, l’ingegnere autodidatta Tom Cramer di Omaha, nel Nebraska, aveva in mente l’idea fissa si creare una vettura di altissime prestazioni. Dopo anni di lavoro nel 1954 Tom presentò al pubblico la sua creazione, la Cramer Comet. La vettura era alimentata da un motore a 12 cilindri Allison da ben 1.350 cavalli, e per riuscire a scaricare questa potenza impressionante Tom aveva fatto largo uso di parti provenienti da camion per la costruzio-

ne del telaio. Il design della carrozzeria è chiaramente ispirato alla GM LeSabre, considerata la macchina americana quintessenza degli anni ‘50. All’interno, sulla consolle centrale, sono presenti strumentazioni di ispirazione aeronautica per il controllo di temperature e pressioni. Molti anni più tardi, nel 1980, la Comet è stata omologata per l’uso stradale dal-

lo Stato del Nebraska. Nel 2012 la vettura è stata venduta all’asta per circa 100.000 euro, anche se il valore stimato era il triplo.

CHEVROLET ELECTROVAIR EXPERIMENTAL Come facilmente intuibile dal nome si trattava di un veicolo elettrico sperimentale sviluppato nel 1966 dalla General Motors, e mai messo in produzione. Il problema principale di un’auto elettrica di quei tempi era il peso delle batterie al piombo, così i tecnici americani dotarono il veicolo di batterie zinco-argento, molto più leggere ma estremamente costose. Inoltre queste batterie pur garantendo un buon accumulo di energia, non potevano essere ricariche per più di un centinaio di volte in quanto i materiali si usuravano rapidamente. Il motore sviluppava una potenza di 115 CV per una velocità massima prossima ai 130 chilometri orari, ma le batterie avevano un’autonomia di soli circa 100 km.

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IL PROGETTISTA MARCELLO GANDINI Volvo Tundra

Marcello Gandini è nato a Torino nel 1938 ed è universalmente riconosciuto come uno dei designers dalla cui matita sono uscite alcune delle più belle auto italiane. La sua carriera lavorativa è strettamente legata alla Bertone dove succedette a Giorgetto Giugiaro, e presso la quale fu capo designers fino al 1980. Disegnò alcune delle più belle auto sportive italiane degli anni 60-70, ma molto significativa fu anche la sua collaborazione con la Innocenti che nel 1974 portò alla presentazione delle nuove Mini 90 e 120, che con piccoli aggiornamenti rimasero in produzione per ben 19 anni. Uno dei suoi ultimi lavori con Bertone fu la Volvo Tundra, un concept presentato al salone di Ginevra nel 1979. Era un modello costruito sulla meccanica della Volvo 343 con motore 1400 cc da 70 cavalli, un coupé basso e largo con linee tagliate di netto, realizzato con l’intento di vivacizzare la pesantezza delle linee scandinave dell’epoca. Risultato fu che gli svedesi giudicarono troppo all’avanguardia la vettura disegnata da Gandini rispetto alla gamma dei loro prodotti, e così la Tundra rimase un pezzo unico.

LANCIA NEA CONCEPT

Questo concept presentato dal Centro Ricerche Fiat nel 2000 prevedeva la sostituzione di tutti i comandi meccanici, cambio, frizione, freni, acceleratore, etc, con dispositivi a impulsi elettrici. Oltre a questo dispositivi elettronici sarebbero stati in grado di riconoscere il proprietario del veicolo, aprirgli le portiere, accoglierlo ruotando il sedile, ma anche vetri che cambiavano di luminosità a comando, comandi attivabili a voce, largo impiego di telecamere. Si trattava di un gradevole coupé lungo quattro metri dalle linee avveniristiche, e che come caratteristica principale aveva un’unica superficie vetrata che univa tutta la parte alta del veicolo.


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TESLA MODEL 3 E’ una vettura a trazione elettrica con una linea molto aerodinamica e filante. La produzione è appena partita e il pieno regime (unitamente all’arrivo sul mercato europeo) è previsto per il prossimo anno. La Model 3 può vantare un’autonomia di circa 500 chilometri nella versione ad autonomia estesa, un’abitabilità per cinque personr ed un bagagliaio (tra anteriore e posteriore) per 425 litri. Al momento la trazione è posteriore, ma più avanti è prevista anche l’integrale.

VW BULLI

I.D.BUZZ Se ne parla da tempo, ma sembra che stavolta sia la buona volta per il rientro sulla scena motoristica del mitico Bulli (il furgone che trasportò intere generazioni di hippyes e non), ma in versione ovviamente modernizzata- Il nuovo Bulli (che dovrebbe arrivare tra tre o quattro anni) sarà interamente elettrico con una potenza di circa 320cv ed una autonomia di 600kmh.


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autoplanet

FERRARI

FXX-K evo Questa è una vettura per pochi fortunati e non solo. Rappresenta da sempre il top della gamma della Casa del Cavallino Rampante e come ogni bella cosa si rinnova per essere ancor più affascinante ed ambita. La Ferrari FXX-K evo è una hypercar sotto ogni punto di vista: innanzi tutto il suo uso è destinato esclusivamente ai circuiti e sarà prodotta in un numero limitato di esemplari. La FXX K evo abbina un V 12 6,3 aspi-

rato di derivazione F12 berlinetta con un motore elettrico per una potenza complessiva di 1050 cv. Il peso della vettura risulta essere alleggerito grazie ad un’inedita lavorazione in carbonio mentre la rinnovata aerodinamica permette di generare un carico aerodinamico del 5% superiore, il tutto grazie anche ad un’ala posteriore biplano che

lavora congiuntamente allo spoiler attivo ed ad una nuova pinna centrale. La FXX-K evo è destinata a scendere in pista in occasione degli appuntamenti del programma XX 2018-2019.

dall’album di casa FERRARI

Ferrari F40


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autoplanet

PEUGEOT

208 GTI by PEUGEOT SPORT

Una versione speciale di una vettura già di per se plus. Con la 208 Gti by Peugeot Sport dall’album di casa PEUGEOT si entra nel novero delle esperienze tecnico-sportive di alto livello. La vettura è equipaggiata con un differenziale Torsen (che garantisce traiettore più strette in ingresso curva ed una miglior trazione in uscita); il motore è il 1600cc turbo THP ad alta pressione che eroga una potenza di circa Peugeot 205 GTI 240cv, una trentina in più rispetto alla versione standard.

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GIANNINI

autoplanet

La Giannini 350 GP è stata presentata come un omaggio ai 100 anni del marchio romano. La specialità del progetto

350 GP / 350GP4

ha destato un grande interesse tanto che si è passati alla definizione di un’altra versione denominata 350GP4. Comune alle due versioni è il motore, un quattro cilindri in linea che eroga appunto 350cv, ma mentre nella prima versione il motore era collocato centralmente nella 350 GP4 è stato spostato sull’anteriore fatto che ha permesso l’acquisizione di due posti in più e l’applicazione della trazione integrale. Un’esperienza sicuramente interessante e da seguire nel suo procedere. dall’album di casa GIANNINI

ALFA ROMEO Volendo si può già ordinare l’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio. Stelvio Quadrifoglio è equipaggiata con un propulsore V6 biturbo di 2.9 litri da 510cv . La totalità della coppia motrice è destinata al posteriore, ma è possibile trasferire fino al 50% sull’anteriore. Buonissime le prestazioni con un’accelerazione da 0 a 100kmh in 3”800 e raggiunge una velocità massima di 283 kmh.

STELVIO QUADRIFOGLIO

GIANNINI 500 NP

ACURA NSX DREAM PROJECT

Un prototipo per una vettura da sogno, questa potrebbe essere definito l’obbiettivo dell’Acura variante americana di Honda NSX. Tra l’altro una serie di sensori elettronici è in grado di sollevare l’auto di 51 millimentri nel caso di incontro con ostacoli sulla carreggiata. Il cuore motoristico ibrido della NSX è stato modernizzato ulteriormente con un intercooler ed un impianto di scarico più leggero di 7 chili che ha permesso di incrementare la potenza fino a 610cv.


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È stata la riconferma di un appuntamento di successo per la Cividale Castelmonte, è andata in onda

LA QUARANTESIMA Gli anni dispari portano bene a Federico Liber che dopo il 2013, il 2015 è riuscito in questo 2017 a piazzare la sua terza affermazione proprio alla quarantesima edizione della Cividale Castelmonte. Liber ha primeggiato con la sua Gloria

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davanti al pilota udinese Stefano Ramon Gazziero su Osella FA 30 ed a Enrico Zandonà piazzatosi terzo con la sua Reynard. Oltre a Gazziero un altro pilota regionale, Gianni di Fant con la Lamborghini Huaracan, si è classificato nei primi dieci e più precisamente al

nono posto. Nelle storiche c’è molto Cividale. Rino Muradore ha vinto per la seconda volta di fila, con la sua Ford Escort RS, la gara di casa davanti all’austriaco Glinzer su Porsche Carrere 911, mentre l’altro gradino del podio è stato conquistato da un altro pilota di Cividale e cioè Stefano Bosco su Renault GT Turbo. Tra i piloti regionali che hanno completato la loro fatica con le auto stroriche ricordiamo assieme al mitico Gianni Marchiol tredicesimo al traguardo su Renault 5 GT Turbo, Ivan Di Fant ed Enrico Lena.

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1. Il podio della quarantesima Cividale-Castelmonte con Liber, Gazziero e Zandonà. 2. Il direttore della filiale di Cividale della BCC di Manzano con Graziano Fantini ed il vincitore delle auto storiche Rino Muradore.


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Assessorato Regionale allo Sport

1133 - 14 - 15 Ottobre Ottob re 2 01 7

La gara si è disputata in una splendida domenica di primo autunno fatto che ha garantito una bella ed appasionata cornice di pubblico. L’organizzazione della Red White è stata perfetta con il tracciato splendidamente preparato in piena sicurezza. Tra gli altri momenti cui il pubblico ha potuto assistere ricordiamo la parata di un consistente numero di Ferrari provenienti dall’Austria ed appartenenti ai soci di ScuderiaComune Ferrari Club di Prepotto Monfalcone. Ricordiamo che la Cividale Castelmonte era valida per il Trofeo Italiano Velocità inProvincia Montagna, il di Udine Campionato nazionale Austriaco ed il Campionato nazionale Sloveno nonchè per il Campionato FIA Cez (Mitteleuropa).

corsa internazionale di velocità in salita

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3. Federico Liber con la Gloria. 4. Morris Grudina con la Peugeot 207. 5. La Ford Escort RS del cividalese Rino Muradore, vincitrice nelle storiche per il secondo anno consecutivo.

CEZ European Trophy

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Comune di Cividale del Friuli

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Cividale Castelmonte

Assessorato Regionale allo Sport

Campionato Austriaco

Campionato Sloveno

Trofeo Italiano Velocità in Montagna

1133 - 14 - 15 Ottobre Ottob re 2 01 7 corsa internazionale di velocità in salita


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Per Silvo

Una fredda giornata di novembre si è portata via prematuramente un grande amico di Scuderia Ferrari Club Monfalcone. Silvo Čermelj, grande ferrarista nonché appassionato di motori che ci ha ospitato durante una tappa di Incontro Rampante 2014, quando ci siamo fermati a Potoče vicino Ajdovščina/Aidussina, presso il suo ristorante Sivi Čaven. Da allora era nata una bella amicizia che si era consolidata negli anni e che ci ha confermato che per i veri sportivi non ci sono confini. Ciao Silvo... Nasvidenje

Motor Show, 9 giorni di grande passione motoristica Più motorsport, più autoshow, più competizioni e più acrobazie. Sono queste le 4 colonne su cui si baserà l’edizione 2017 del Motor Show di BolognaFiere, in calendario dal sabato 2 a domenica 10 dicembre. Nove giorni di passione che convoglierà nel capoluogo felsineo la folla delle grandi occasioni motoristiche. Un concept che evolve come il mercato, assecondando le scelte dei visitatori e le strategie commerciali delle aziende. Nel 2016 erano 200 i brand presenti tra case automobilistiche, componentisti, sistemisti e rappresentanti a vario titolo che il sistema auto muove. Quest’anno i brand esposti saranno ben 370. Protagoniste saranno le auto da corsa, dove la passione per i motori diventa massima. Le Case saranno presenti sia in esposizione che in azione, con modelli innovativi presentati nei padiglioni, esibizioni straordinarie e vetture a disposizione del pubblico nelle aree test. Questi i brand automotive: Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Jeep, Abarth, Mopar, Peugeot, Citroen, Ds, Hyundai, Kia, Volvo, Honda, Tesla, Suzuki, Ferrari, Lamborghini, Militem, Cadillac, Corvette, Chevrolet, Bentley, Mc Laren, Maserati, mentre SsangYong, Toyota e Mitsubishi saranno presenti nell’area test drive 4×4 e Ford sarà presente con i raduni di Mustang e Focus RS. Ci saranno anche le moto, con Harley Davidson, Suzuki, Honda, Quadro, Red Moto e il Gruppo Buscaroli con Triumph e BMW. Partner del Motor Show saranno i rappresentanti di tutta la filiera e del mondo automotive italiano: ACI, ACI Sport, ANFIA, Autopromotec, Econometrica, UNRAE e Motor Valley Emilia Romagna. Importanti anche le manifestazioni che pongono all’attenzione i temi più attuali, come il rapporto aziende-università, a cui anche ANFIA darà un contributo, con l’organizzazione, il 1° dicembre, della Formula Challenge, dedicata agli studenti di ingegneria. Grande novità di questa edizione sarà il ritorno a Bologna delle Ferrari, che saranno sotto i riflettori sabato 2 dicembre, giornata inaugurale, protagoniste nell’Area 48 – Motul Arena nel “Ferrari

Day”, che culminerà con il Ferrari F1 Pit Stop, due esibizioni della Scuderia di Maranello con la monoposto in pista e una sosta ai box. Per chi vorrà sognare, ci sarà “The World of Motorsport”, un concept realizzato per la prima volta in Italia, dove il pubblico avrà l’opportunità di entrare nell’emozionante mondo delle squadre corse più famose, un’area completamente dedicata alle vetture racing tra le più rappresentative di ogni categoria del Motorsport attuale. Ci saranno tra gli altri Scuderia Toro Rosso e Red Bull che esporranno le F1, Prema Power Team, con la F2, AFCorse con le Ferrari GT, come pure la Ducati MotoGp di Dovizioso, la Suzuki di Iannone e tanti altre. Adrenalina alle stelle poi con un ricco calendario di gare ed esibizioni all’interno dell’Area48Motul Arena, l’unica pista al mondo che diventa il palcoscenico esclusivo per gare di velocità, esibizioni, rally, stuntman, drifting, motocross, quad e test drive. Gran finale con il 30° Memorial Bettega, un evento spettacolare dove il pubblico ha l’opportunità di assistere a una gara di rally stando comodamente seduto in tribuna. Un challenge davvero unico, assolutamente da non perdere. Tra gli ospiti più attesi Tony Cairoli, il pluri premiato campione del Motocross italiano e pilota amatissimo dal pubblico per le sue capacità. Ci sarà anche “Passione Classica Mercato”, l’area dedicata alla compravendita di auto, moto e ricambi d’epoca. Le automobili storiche sfrecceranno anche su pista e lo spettacolo è assicurato con le Formula 1, la Scuderia del Portello e l’11° Historic Challenge Scuderia BolognaCorse. Nelle giornate 8-9-10 dicembre invece nel padiglione 19 la rassegna Passione Classica Mercato riservata ad auto, moto e ricambi d’epoca. Ma anche modellismo, tuning, kart , una vera e propria “sala giochi” con due piste dedicate e con una pista per le e-bike, che saranno aperte per il pubblico dal 9 al 10 dicembre. Gli orari d’apertura nei giorni feriali saranno dalle 9 alle 18, nei festivi e pre festivi dalle 8.30 alle 18.30. La data riservata ai media e operatori del settore sarà il 1° dicembre.


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Mazzoni Racing Bilancio di una stagione attiva e dinamica da parte del team riferimento isontino per l’automobilismo sportivo. Il saldo è

S P R IN T SI è chiusa un’intensa e variegata stagione per il team Mazzoni Racing, riferimento isontino per gli appassionati delle competizioni motoristiche. Brilla di una luce intensa il 2017 di Ivan Ghermi, che con la sua Opel Corsa si è piazzato in prima posizione in ben undici gare. Questa “vendemmiata” di vittorie è valsa ad Ivan il titolo Italiano Formula Driver nella categoria SB. Problemi di natura fisica nella prima parte della stagione hanno limitato l’attività di Paolo Milotti che però una volta ristabilitosi ha ingranato la quinta vincendo ben sei gare nella categoria A ed aggiudicandosi meritatamente il

Paolo Milotti

Cesare Bezzi

Trofeo Friuli della specialità. Marco Mazzoni si è impegnato in ambito internazionale con la sua Ford Sierra Cosworth vincendo sia a Buzet (Pinguente) che a Rijeka (Fiume). Due vittorie su due partecipazioni sono un’ottima media, da tener presente per il futuro. Riccardo Benco e Cesare Bezzi sono altri due piloti che hanno preso il via in diverse gare rispettivamente con la Peugeot 106 e la Citroen Saxo piazzando delle significative prestazioni da podio. Per il periodo invernale è prevista un’attività di preparazione dei mezzi per esser pronti e competitivi come tradizione fin dalle prime gare.

Ivan Ghermi

Marco Mazzoni


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MASSAGGIO WATSU Watsu è una parola composta dai termini Water e Shiatsu. L’inventore di questa pratica è Harold Dull, che dopo aver studiato Shiatsu in Giappone decise di trasporlo nelle acque calde delle piscine con tanto di uso di lettini da massaggio.

Tale sistema si rivelò da subito difficoltoso, e pian piano Dull sviluppò una tecnica che gli permise di usare il suo corpo come sostegno per il ricevente. Questo nuovo tipo di trattamento si rivelò in grado di curare il corpo in maniera dolce, senza alcun tipo di stress. La sensazione che si ottiene a fine seduta è quella di un corpo forte e allo stesso tempo allungato e rilassato. Tutta la muscolatura scheletrica sarà tonica e la mente risulterà leggera e nello stesso tempo pronta alla concentrazione. Il watsu viene praticato in una vasca con acqua intor-

no ai 35 gradi al fine di consentire il giusto relax e l’operatore è immerso in acqua insieme alla persona a cui sono rivolte le cure. La pratica di stiramenti e digitopressioni sono facilitate dal benefico effetto che l’acqua calda ha sul corpo umano. Una delle applicazioni più efficaci del watsu è quella sulle donne in gravidanza, poiché, grazie al sostegno dell’acqua, si consente di alleviare le tensioni dovute allo stato fisico. Il watsu, grazie al contatto con l’acqua che facilita il rilassamento di muscoli e articolazioni, migliora la circolazione sanguigna e linfatica, svolge un’azione benefica sulla colonna vertebrale, tonifica i muscoli e allevia i disturbi muscolo-scheletrici e respiratori. Agisce sui livelli ormonali e allenta ansia e nervosismo. Il massaggio watsu è controindicato con la febbre alta, in caso di infezioni urinarie, ferite, patologie ai polmoni, malattie cardiovascolari e nelle donne in gravidanza in caso di rischi per il nascituro.


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Racing time gli appuntamenti da corsa del 2018 in Friuli Venezia Giulia Salita

Rally

49.a Verzegnis - Sella Chianzutan 25 - 26 - 27 Maggio 2018

4° Rally Città di Maniago - Valli Dolomiti Friulane 2 - 3 Giugno 2018

41.a Cividale - Castelmonte 12 - 13 - 14 Ottobre 2018

5° Rally Valli della Carnia 7 - 8 Luglio 2018

Cross Country

10° Rally di Majano 28 - 29 Luglio 2018

Baja di Primavera 17 - 18 Marzo 2018 Italian Baja / World Cup 21 - 22 - 23 - 24 Giugno 2018 Baja d’autunno 17 - 18 Novembre 2018

54° Rally del Friuli Venezia Giulia 31 Agosto - 1 - 2 Settembre 2018 32° Rally Piancavallo 3 - 4 Novembre 2018 Regolarità auto storiche Mittel European Race (TS) 1 - 2 - 3 Giugno 2018 9° Historic Nordest (PN) 8 - 9 Settembre 2018

Località Cero’, 8 34070 Dolegna del Collio GO Tel. 0481 61264 - www.venica.it



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