Spoiler On Line Edizione 245

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Editoriale di Claudio Soranzo

N

on se ne può proprio più! Ancora un autoscontro nel Luna Park Ferrari, dopo quello di Singapore - che resterà purtoppo nella storia - di non molto tempo fa, e ancora una volta le due “rosse” autodistrutte, con grave nocumento per

la scuderia e la Ferrari tutta. È ora di smetterla di fare i ragazzini che se le danno per primeggiare, dimenticando la vera motivazione delle gare di Formula 1. Ed è sempre lui nel mezzo, Sebastian Vettel, prima con Kimi Raikkonen e ora con Charles Leclerc. Dopo la reprimenda dei tifosi, sconcertati e delusi all’inverosimile per un comportamente così puerile, e quella del team principal Mattia Binotto, è pure arrivata la strigliata del presidente del Cavallino John Elkann, molto arrabbiato con i due piloti per l’incidente sulla pista brasiliana, dopo aver fatto notare la straordinarierà della stagione riguardo alle pole position, ma non sempre convertite in vittorie. Ha perfettamente ragione il numero 1 di Maranello, così come i milioni di fan della “rossa” sparsi in tutto il mondo, che hanno imprecato per parecchio tempo, dopo il patatrac di Interlagos. Prima, come si ricordava, poche centinaia di metri dopo la partenza scattando dalla prima fila, ora in Sudamerica a pochi giri dalla fine in buona posizione e in lotta per il podio, ma sempre in rettilineo. Ma come si fa a scontrarsi correndo paralleli, su un tracciato così largo? Semplice: non usando la testa, ma solo la voglia di prevalere a ogni costo, anche e soprattutto sul compagno di squadra, il primo “nemico” in pista. Roba da licenziamento, in tronco! A questo punto, perso tutto ancora una volta, non ci resta che sperare almeno in un ottimo fine stagione, almeno una doppietta ad Abu Dhabi, per lenire un po’ queste delusioni e con la speranza che rimanga come lezione per il prossimo campionato, quel 2020 che la Ferrari non potrà più fallire.

Buon Natale a tutti e... FORZA FERRARI !!!

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sommario Scuderia Ferrari Club Monfalcone 7

Bella realtà

12 Senza confini

Formula 1 10 Maggiori soddisfazioni

SPOILER Periodico di automobilismo Anno XXXVI Numero 245 Dicembre 2019

FVG 14 Tempo libero in Friuli Venezia Giulia 18 Cividale-Castelmonte

DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Soranzo

21 Mazzoni Racing Team

REDAZIONE: Flavio De Crignis

Rubriche

Pubblicazione registrata presso il tribunale di Gorizia al n.153 del 22.3.84

COLLABORATORI: Germano Danielis Valerio De Crignis Fabio Pauluzzo

Stampa LA TIPOGRAFIA di Manià Roberta via Arrigo Boito, 26 34074 Monfalcone (Go) Tel. 0481 285390

Spedizione in abbonamento postale Pubblicità inferiore al 50% Aut. Dir. Prov. P.T. Gorizia

8 L’opinione tecnica

Produzione

12 Per un buon bicchiere 16 Mondo auto

22 Autoplanet

28 Mix

26 La prova: Toyota RAV4 Hybrid

30 Star bene

Redazione ed inserzioni: tel. 320 5672055 Corrispondenza/Testi: redazione@spoileronline.it Redazione: Via 1° Maggio, 112 - Monfalcone (GO)

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Chiudiamo un altro anno con numeri positivi e tante iniziative ben riuscite. Scuderia Ferrari Club Monfalcone continua ad essere una

Bella realtà Scuderia Ferrari Club Monfalcone anche quest’anno ha registrato il dinamismo necessario per dare risposta alla “fame” di motorismo dei suoi tanti soci. Così possiamo registrare al nostro ed al vostro attivo iniziative variegate tra di loro, ma tutte con il necessario “appeal” rampante. Ben due Incontri Rampanti, uno tra i Colli Orientali, il Collio e la Bassa Friulana e l’altro in Carnia tra Illegio, Tolmezzo e Sutrio con una copertura geografica che ha raggiunto tanti ferraristi che hanno apprezzato questo biglietto da visita all’insegna delle Rosse di Maranello. E poi anche le altre iniziative hanno registrato il “sold out” dalle gite a Maranello a Idria e Lubiana, alle serate a tema ai campionati sociali di kart tutto è stato apprezzato dai soci che anche quest’anno, a centinaia, hanno confermato la loro adesione al club, senza dimenticare il gradimento del nostro periodico Spoiler che ha raggiunto il suo trentaseiesimo anno di pubblicazioni, e, non è poco.... Una famiglia variegata e composita la nostra con tanti soci regionali, ma anche con tanti aderenti austriaci e sloveni a riprova della dimensione e della mentalità internazionale dei ferraristi che scelgono e continuano a sceglire Monfalcone per manifestare la loro fede ferrarista nell’attesa che le tanto amate rosse tornino a primeggiare a livello iridato. A chi supporta il Club, agli inserzionisti di Spoiler, ai soci, a tutti i ferraristi e sportivi il miglior augurio di buone feste.

Valerio De Crignis Presidente SCUDERIA FERRARI CLUB MONFALCONE

Aderite a informazioni presso la sede sociale del Club - Pizzeria Al Giardino, via I Maggio 112 a Monfalcone - il martedì sera dalle 20.30 alle 21.30


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L’opinione

tecnica:

a cura di Fabio Pauluzzo

Vincono ancora i migliori La Ferrari ancora non lo è, ma pare aver intrapreso la strada giusta… Abu Dhabi, Novembre 2018. La storia del campionato appena terminato inizia circa 1 anno fa, sul medesimo circuito. La Mercedes, avendo già conquistato matematicamente entrambi i titoli, è l’unico team a disputare il GP degli Emirati con una vettura strumentata da sensori e telecamere agli infrarossi. Il motivo? Studiare e comprendere al meglio gli pneumatici Pirelli 2019, che saranno oggetto di test sul tracciato emiratino nella settimana immediatamente successiva al GP. Per questi test la FIA vieta l’introduzione di modifiche alle vetture rispetto alla configurazione impiegata in gara. Da cui la strategia Mercedes di sacrificare in chiave 2019 qualche decimo di performance nel GP di Abu Dhabi ‘18, peraltro vinto

comunque da Hamilton. Questo piccolo dettaglio da l’idea della forza e del livello di organizzazione raggiunta dal team anglo-tedesco che quest’anno ha sbaragliato nuovamente la concorrenza, mettendo in campo il pacchetto migliore quasi in tutti GP. Non devono infatti trarre in inganno le prestazioni velocistiche mostrate dalla Ferrari, soprattutto in qualifica. Nella F1 odierna vince chi è in grado di mettere in campo una vettura mediamente più costante, più affidabile, più adattevole ai diversi circuiti ovvero non affetta da prestazioni altalenanti tra un tracciato e l’altro o addirittura nell’arco del medesimo week-end.

E’ altresì vero che le modifiche al regolamento tecnico 2019 hanno penalizzato maggiormente le vetture ad elevato rake (ad assetto picchiato) come Ferrari e Red Bull, ma questo non basta a giustificare il divario prestazionale che la Mercedes W10 ha mostrato da subito rispetto a tutte le monoposto rivali. A Breckley hanno compreso prima e meglio degli altri che le gomme Pirelli 2019 avevano una finestra di funzionamento molto più stretta, pertanto

Anteprima delle vetture 2021, che saranno completamente diverse da quelle attuali: cerchi da 18”, muso basso, effetto suolo, divieto di alette/pinne dietro le ruote anteriori, ali semplificate.


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sono sempre stati in grado di trarre il meglio da tutte le mescole portate da Pirelli nei diversi GP. Hamilton e Bottas, forti di una vettura che deteriorava gli penumatici meno dei rivali, hanno potuto disporre di molte più opzioni per la durata degli stint di gara, attuando spesso strategie inarrivabili per gli altri team. Le frecce d’argento hanno quasi sempre mostrato il miglior passo-gara al venerdì e poi alla domenica, potendo quindi permettersi anche il lusso di non partire in pole. Viceversa la Ferrari, che negli anni scorsi aveva sofferto soprattutto in qualifica, con la SF90 si è focalizzata sulla ricerca della prestazione velocistica pura, soprattutto in rettilineo, al punto da far addirittura sospettare i rivali che il V6 di Maranello potesse nascondere qualche trucco per aggirare le limitazioni sul flusso carburante o sulla gestione dell’energia derivante dalla componente ibrida della Power Unit. A Maranello hanno anche intrapreso una via piuttosto aggressiva in termini di concetto aerodinamico della vettura, definito low drag (bassa resistenza aerodinamica) e che purtroppo si è rivelato, da subito, fortemente inadatto alle gomme 2019. Fin dai primi Gran Premi stagionali, il grande tallone d’Achille della Ferrari SF90 è stato il sottosterzo a centro curva; soprattutto nei settori ricchi di curve lente e medio/lente le rosse rimediavano distacchi superiori al mezzo secondo dalle Mercedes. Il forte sottosterzo sofferto dalle rosse deriva essenzialmente dalla carenza di carico aerodinamico e da problemi nel bilanciamento della vettura. Ciò ha portato a gravi difficoltà nella gestione delle gomme, con frequenti problemi di surriscaldamento e repentino degrado delle coperture in gara.

Nel 2020 invece vedremo una semplice evoluzione delle monoposto 2019, anche se a Maranello rivoluzioneranno il concetto aerodinamico della SF90 per incrementare la generazione di carico aerodinamico. Questa limitazione architetturale della SF90 è parsa evidente perfino nelle piste più congeniali, come Canada, Spa e Monza, dove Hamilton ha braccato da vicino le rosse con una vettura evidentemente più lenta in rettilineo ma con pneumatici in condizioni migliori. Il pacchetto aerodinamico introdotto in autunno ha mitigato solo parzialmente i problemi di sottosterzo e bilanciamento ma, grazie anche alle eccellenti performance della terza Power Unit portata in gara da Monza in poi, ha consentito agli alfieri della rossa di conquistare almeno qualche vittoria. Se in un paio di occasioni Vettel e Leclerc non avessero patito problemi di affidabilità, di cui la SF90 ha sofferto in misura sicuramente maggiore della robustissima SF71H, avrebbero probabilmente potuto conquistare qualche vittoria in più, ma è indubbio che quest’anno la conquista del mondiale fosse una questione priva-

VERNICIATURA A FORNO BANCO DI RISCONTRO

ta tra le due frecce d’argento. Le vetture della stella a tre punte hanno infatti brillato praticamente in tutte le condizioni, potendosi giovare di eccellenti performance in curva, ottima gestione degli pneumatici, bassi consumi di benzina (contrariamente alle rosse che in alcune fasi del GP erano costrette a ridurre il ritmo per risparmiare carburante), affidabilità impeccabile ed estrema flessibilità nelle strategie. E’ davvero difficile trovare un punto debole nel team Mercedes visto quest’anno, e ciò rende ancora più ardua la sfida di Binotto & C. per diventare i migliori. Tuttavia la capacità di reazione mostrata del team di Maranello dopo un inizio di stagione disastroso lascia ben sperare per il futuro della Scuderia, che nel 2020 dovrà compiere uno sforzo tecnico considerevole ovvero lavorare in parallelo anche sul nuovo progetto 2021, completamente diverso dai precedenti.

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Una stagione controversa, partita così così ha registrato via via notevoli miglioramenti. Peccato che nel momento di maggior competitività non siano state raccolte

Maggiori

a cura di Flavio De Crignis

soddisfazioni

Doveva essere il Campionato della riscossa, ma non lo è stato. Doveva essere il Campionato del ritorno alla vittoria iridata, ma non lo è stato. Quello del 2019 è stato un Campionato di Formula 1 che ha finito con il confermare i valori che si erano evidenziati negli anni precedenti corrisponenti al al top non a monoposto rosso corsa, bensi a monoposto

argento metallizato. La Ferrari ha appagato le aspettative dei suoi sostenitori a partire dalla seconda metà del calendario, precisamente dalla gara di Spa. Sono finalmente arrivate le pole position i giri veloci e le vittorie tanto attese. Ci fosse stata una miglior regia in certe tattiche di gara gli allori avrebbero potuto essere senza dubbio maggiori, ma forse in

Anche quest’anno Verstappen è riuscito a salire sul gradino più alto del podio e a distinguersi in “toccate varie”

Altro titolo per Lewis Hamilton che ha aggiunto alle performances della Mercedes anche delle combinazioni un pò fortunate. Resta il pilota più competitivo, però in diverse occasioni Leclerc e Verstappen hanno ingaggiato con lui combattuti duelli.

Anche il vice-campione del mondo Bottas è stato protagonista di una buona stagione

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Vettel e Leclerc sono stati protagonisti di un campionato con alti e bassi. Il tedesco ha recuperato sul finale di stagione un andamento non positivo emerso nei primi Gran Premi, nel suo palmares mancano sicuramente un paio di gare a cominciare dal “furto” perpetrato ai suoi danni in Canada. Il monegasco è stato la vera sorpresa del campionato.

questo modo sono emerse delle problematiche cui si potrà porre rimedio per il via della prossima stagione. Nel complesso comunque la Ferrari ha dimostrato una capacità di reazione valida, peccato che ciò abbia portato in ritardo ad una competitività che se fosse emersa prima avrebbe definito contorni ben diversi per l’andamento del calendario. Così al piacere per le splendide vittorie rimane un pò di amaro per certe gare perse in dirittura di arrivo e per lo vergognoso “scippo” realizzato nei nostri confronti in Canada. Una bella sorpresa è stata sicuramente quella di Leclerc il giovane monegasco che si è dimostrato molto veloce in prova segnando ben sette pole position portando a casa delle vittorie che alla prova dei fatti avrebbero potuto essere in numero maggiore segnando comunque una buona stagione e facendo intravedere grandi potenzialità

per il futuro. D’altronde per un pilota che vince la sua prima gara sul mitico tracciato di Spa e si ripete subito dopo primeggiando a Monza tenendo dietro con le buone (e le meno buone) uno come Hamilton non si può che auspicare o meglio predirre un luminoso (in rosso) futuro. Vettel ha avuto una stagione controversa. Gli è stata tolta una vittoria che avrebbe meritato in Canada, ha compiuto vari errori, ma da buon tedesco ha saputo rialzarsi nel momento più difficile ed ha concluso ricordando che tra i top c’è anche lui. Comunque i padroni della stagione sono stati ancora una volta Lewis Hamilton e la Mercedes senza dimenticare il contributo di Bottas. In pratica non c’è stato momento in cui il dominio della Casa di Stoccarda sia stato messo in discussione e questo è motivo di preoccupazione anche per il futuro.

L’altro team italiano, l’Alfa Romeo, ha dimostrato nella prima parte di stagione una buona competitività con Raikkonen che sovente è partito e si è piazzato davanti al compagno di squadra. Nella seconda metà del campionato però le cose non hanno girato al meglio.

Complessivamente bene la stagione della Red Bull in special modo con Verstappen, pilota veloce e spettacolare, ma anche protagonista di collisioni e contatti che più di una volta gli hanno fatto perdere posizioni e punti, senza dimenticare certe dichiarazioni......................................... Bene anche l’adattamento del motore Honda che ha concesso alla Red Bull un paio di significative vittorie. Da ricordare che per secondo pilota la Red Bull ha prima utilizzato Gasly per poi passare ad Albon. Tutti i gradini del podio sono stati monopolizzati da Hamilton, Bottas, Leclerc, Vettel e Verstappen con le eccezioni di Gasly, secondo in Brasile, e dei terzi posti di Kyvat con la Toro Rosso in Germania e Sainz terzo con la McLaren in Brasile. E gli altri? Possiamo dire benino per quanto concerne la Renault a suo agio su alcuni tracciati e meno su certi altri. Stessa valutazione si può fare per la Racing Point e la Toro Rosso mentre un discorso a parte merita l’Alfa Romeo con Giovinazzi che ha avuto il merito di riportare dopo anni un pilota italiano a punti e si è guadagnato la riconferma per la prossima stagione. Molto bene nella prima parte di stagione Kimi Raikkonen che nella seconda è invece comparso poco nei primi dieci, comunque per l’Alfa la stagione può dirsi positiva. Non bene invece la Haas che nel 2019 ha registrato la sua peggior stagione in Formula 1 e questo dopo il brillante campionato della passata edizione, tra i due piloti più punti li ha portati a casa Magnussen che a Singapore ha anche segnato il giro più veloce. Al fondo della classifica troviamo la Williams: un peccato che una scuderia così gloriosa sia autrice di una stagione così incolore, ma questa è la dura legge della Formula 1.


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Senza CONFINI Una serata tra amici, una serata tra ferraristi, una serata

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2 1. Flavio e Valerio De Crignis con i signori Tadič, Damjan e Luigi Milič. 2. Un pensiero per la signora Branka Polanc per l’ottima organizzazione della visita alle miniere di Idria. 3. Gradito ospite della serata il presidente di S.F.C. Abano Terme, Giuseppe Fidanzia. 4. Il signor Spagnul premia Fritz Moser dei ferraristi austriaci. 5. Un pensiero per il signor Roberto Ceccotti della Pieris Gomme. 6. Claudio Soranzo con il dottor Pisa. 7. Premio speciale per i signori Ombretta e Carlo Valle. 8. Panoramica. 9. Riccardo Gressani, campione sociale kart 2019.

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SCUDERIA FERRARI CLUB MONFALCONE RINGRAZIA:

AZIENDA AGRICOLA CA’ TULLIO AQUILEIA

AUTOLAVAGGIO MARINI MONFALCONE

CAFFE’ PRIMO AROMA TRIESTE

AUTORICAMBI GORIZIANA MONFALCONE

PARRUCCHIERI MARSON MONFALCONE

AZIENDA AGRICOLA LORENZON PIERIS

CASA DEL LUBRIFICANTE MONFALCONE

COLORIFICIO VENCO MONFALCONE

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI TURRIACO

PIZZERIA GIARDINO MONFALCONE PIERIS GOMME PIERIS

VALLE CENTROSPESA PALUZZA PARAFARMACIA AL BOBOLAR STARANZANO


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CALZATURE DA IVAN STARANZANO

PARAFARMACIA COMELLI

FERROLUCE ROMANS D’ISONZO

CERVIGNANO

BOLZAN MOTO CICLI STARANZANO

AGRISOSTA DA MARINA

AZ. AGRICOLA LA FERULA STARANZANO

STARANZANO

MG SERVICE STARANZANO - MONFALCONE

PETRA VILLA VICENTINA

MELAMANGIO MONFALCONE SPAGHETTOTECA ALL’ARGINE FIUMICELLO

CENTRO REVISIONI CERCEGO MOTOR GARDEN FIUMICELLO per la collaborazione ricevuta in occasione della cena sociale 2019

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TEMPO LIBERO

in Friuli Venezia Giulia

Per un buon bicchiere

SAURIS/LATEIS 5 gennaio: dalle 17.30 DER ORSH VAN DER BELIN/IL SEDERE DELLA BELIN CIVIDALE 6 gennaio: MESSA DELLO SPADONE GEMONA 6 gennaio: MESSA DEL TALLERO MONFALCONE 25 febbraio: per il Carnevale Monfalconese LA CANTADA E SFILATA CARRI ALLEGORICI TORVISCOSA 19 gennaio: dalle 9.00 nel piazzale antistante il Bar Bianco LA SOFFITTA DELLA STREGA mercatino VERSUTTA DI SAN GIOVANNI DI CASARSA Dal 9 al 19 gennaio: SAGRA DI SAN ANTONI LIGNANO SABBIADORO Fino al 2 febbraio: sull’arenile nei pressi di Terrazza a Mare PRESEPE DI SABBIA PORDENONE 11+12 gennaio: in fiera PORDENONE ANTIQUA 25+26 gennaio: in fiera MOSTRA MERCATO DEL DISCO 15+16+17 febbraio: in fiera CUCINARE8° salone dell’enogastronomia GORIZIA 14+15+16 febbraio: al quartiere fieristico di via della Barca EXPOMEGO MUGGIA Dal 20 al 26 febbraio: 67° CARNEVALE MUGGESANO UDINE 23 febbraio : alle 16.00 presso il nuovo Atelier Teatrale di Viale Ledra “FAVOLE A MERENDA” 24+25+26+27 gennaio: al quartiere fieristico di Torreano di Martignacco AGRIEST TAMAI DI BRUGNERA Dal 26 febbraio all’8 marzo FESTA DELLA RENGA FORNI DI SOPRA 6+7+8 marzo: CRAZY BOB XL LIGNANO PINETA 7+8+14+15 marzo: FESTA DELLE CAPE CIVIDALE-PALMANOVA-AQUILEIA 29 marzo: UNESCO CITIES MARATHON TRIESTE 20+21+22 marzo: OLIO CAPITALE 24+25 marzo:IWINETC 2020

Grande famiglia, grandi vini.

Da Drius si brinda Isonzo e Collio

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iete mai stati a Cormons, a cavallo tra la zona della DOC Isonzo e DOC Collio? E’ proprio il momento di fare una visita, con la vostra bella auto tirata a lucido, scoprendo i 17 ettari vitati dell’azienda Drius, che si dedica alla coltivazione della vite, tramandata da generazioni. Vi troverete due territori straordinariamente vocati alla viticoltura, protetti dalle alte vette delle Alpi e mitigati dalle brezze del vicino Mare Adriatico. Il Collio, in cui si trovano alcuni vigneti - proprio alle pendici del monte Quarin - è caratterizzato da un’alternanza di arenaria e marna, mentre la DOC Isonzo è costituita principalmente da terreni calcarei e alluvionali. In passato, Mauro Drius assieme al padre Sergio coltivavano la vite assieme ad altre colture e gestivano una stalla. Nel tempo Mauro ha deciso di specializzarsi nella produzione di vini di qualità e dal 1989 ha iniziato a imbottigliare i vini,

arrivando quest’anno a festeggiare il 30° compleanno della messa in bottiglia dei suoi ottimi vini. Oggi è impegnata tutta la famiglia: Mauro con la moglie Nadia e i figli Denis, Erika e Valentina. Nella gestione del vigneto e della parte enologica si dedicano a tempo pieno Mauro e Denis, due generazioni unite dalla tradizione tramandata dal padre e nonno, assieme alla sperimentazione, allo studio e alla ricerca continua. tutto ciò viene fatto in particolare nel vigneto, in cui vi è una particolare attenzione alla sostenibilità. Negli ultimi anni l’azienda ha iniziato a far uso del DSS (Decisional Support System), un software collegato alla stazione meteo nei vigneti di proprietà: vengono raccolti i dati meteorologici elaborati e segnalato il momento ottimale per intervenire e ottimizzare il trattamento, portando alla riduzione dei trattamenti stessi. Mauro Drius è fermamente convinto che sono le uve di qualità a determi-


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di Claudio Soranzo nare il successo di un grande vino. Per questo motivo la vendemmia viene considerata il periodo più importante dell’anno. Viene posta molta attenzione alla scelta del periodo ottimale di vendemmia, attraverso molteplici campionature. La vendemmia avviene rigorosamente a mano, effettuando un’attenta selezione delle uve. La gamma dei vini è vasta, spaziando dagli autoctoni agli internazionali. Tra i Bianchi troviamo il Friulano, prodotto sia nella zona DOC Isonzo, sia in quella della DOC Collio. Inoltre Pinot Bianco e Grigio, Chardonnay, Sauvignon e Malvasia. Il Vignis di Siris (Vignis in friulano significa vigneto, mentre Siris è il nome con cui viene chiamata la campagna a sud ovest di Cormons, luogo in cui si trova l’azienda) si ottiene dall’assemblaggio del Friulano (affinato in acciaio) con Pinot Bianco e Sauvignon affinati in legno per quasi un anno, quindi un

periodo di affinamento in bottiglia. La produzione incorpora anche due vini rossi, Merlot e Cabernet Sauvignon. Tra le maggiori soddisfazioni aziendali la

medaglia d’oro per il Sauvignon 2012 al Concours Mondial du Sauvignon del 2014, mentre il Pinot Bianco 2015 ha ottenuto l’ ”Italian Wine Trophy” all’International Wine Challenge 2017. E il futuro cosa ci riserva? L’uscita di una selezione, composta da un vitigno molto importante per il Friuli Venezia Giulia. La curiosità sulla new entry di casa Drius verrà appagata nella prossima primaveraestate, con il battesimo della nuova selezione. (E.D.)

Azienda Agricola Mauro DRIUS Via Filanda 100 34071 Cormòns (GO) Tel. 0481.60998


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a cura di Germano Danielis

1967 Gyro X

Nel 1967 la Gyro Transport Systems, con sede in California, affidò al designer Alex Tremulis il compito di costruire un prototipo innovativo. Il risultato fu un veicolo con due ruote e con un giroscopio incorporato per mantenerlo in posizione verticale. Era alimentato da un motore Austin Mini a 4 cilindri da 1275 cc montato trasversalmente, ma il “cervello” della macchina era un giroscopio a comando idraulico sviluppato dall’ing. Thomas Summers. Sebbene tecnicamente si rivelò un successo funzionante, il Gyro X non entrò mai in produzione, e questo prototipo è tutto ciò che resta del progetto. Il veicolo fu testato su strada, e rivelò che il suo motore da 80 cv grazie a una aerodinamica particolarmente favorevole, poteva spingerlo a una velocità prossima ai 200 km/h. Il problema era però che finché non si raggiungeva una velocità abbastanza elevata il veicolo doveva mantenere il suo equilibrio appoggiandosi su stabilizzatori retrattili che impedivano alla macchina di ribaltarsi. Nel 2012 il prototipo è stato acquistato dal Lane Motor Museum, Nashville Tennessee.

Mohs Safarikar Sedan 1973 Questo insolito veicolo è uno dei tre prototipi costruiti dalla Mohs Seaplane con base a Madison nel Wisconsin. Costruito specificamente come un veicolo da Safari africano, non ha mai svolto il suo compito e pare che nemmeno abbia mai calcato il suolo del continente nero. Il Safarikar è dotato anteriormente di tre sedili da corsa che ruotano per il massimo comfort durante la guida su terreni accidentati, mentre la panca posteriore è ripiegabile e può ospitare 2 adulti e 2 bambini. La parte superiore del veicolo è rimovibile, ed è accoppiata con le porte scorrevoli che dovevano offrire protezione ai cacciatori durante la battuta. È stato uno dei primi veicoli ad adottare pneumatici riempiti di azoto, e dei tre esemplari costruiti ne sono rimasti ancora due.

2016 Shell Ultra Energy Efficient Concept Nel 2016 la Shell ha dato vita a questa vettura laboratorio per lo studio di una mobilità urbana sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Test indipendenti avrebbero dimostrato che la concept car di Shell offrirebbe una riduzione del 34% del consumo di energia primaria durante l’intero ciclo di vita rispetto a una tipica city car, consumerebbe circa la metà dell’energia necessaria rispetto a una tipica auto familiare, e il 69% in meno rispetto a quella di un tipico veicolo sportivo. Nei test la Ultra Energy, che monta un motore a benzina a tre cilindri, ha prodotto emissioni di CO2 inferiori sia rispetto a una tipica city car a benzina (28%) che a un’auto ibrida (32%). Shell ha fornito tutti i fluidi per l’auto, specialmente “progettando” l’olio motore per integrare e migliorare l’efficienza complessiva del veicolo, principalmente minimizzando l’attrito. L’auto utilizza anche fibra di carbonio riciclata per la carrozzeria e quasi l’intera auto può essere riciclata alla fine della sua vita. La Ultra Energy si presenta alta e stretta, posizione di guida centrale sportiva e due sedili passeggeri dietro, per accedervi bisogna sollevare il frontale della carrozzeria.


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IL PROGETTISTA Giovanni Savonuzzi Fiat 8V Supersonic del 1953 Nel 1947 il presidente della Fiat Vittorio Valletta convocò il suo capo progettazione, Dante Giacosa, per incaricarlo di realizzare un’automobile adatta al mercato statunitense. Si trattava di un’iniziativa commerciale-politica concordata con il Presidente del Consiglio De Gasperi, quale simbolico ringraziamento per il promesso Piano Marshall. Il prototipo realizzato da Pininfarina non piacque e, visto che nel frattempo era cessata la “necessità politica”, il progetto con motore 8V fu accantonato. Nei primi anni ‘50 il progetto fu ripreso con l’intento di rilanciare l’immagine sportiva della Fiat, dando la possibilità di costruire materialmente la vettura alle tante piccole realtà imprenditoriali nell’orbita della Casa torinese. Ghia era uno di quelli che cercavano di attirare l’attenzione della Fiat, e aveva un’idea per l’8V che si basava sui progetti di Giovanni Savonuzzi, nuovo

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direttore tecnico dell’azienda. Savonuzzi aveva iniziato la sua carriera nel settore aeronautico della Fiat, dove aveva lavorato a stretto contatto proprio con Dante Giacosa. Il design di Savonuzzi per la Fiat 8V fu una coupé a due porte con forme aerodinamiche, sottili pinne

caudali e una linea del tetto inclinata. Fu chiamato Supersonic e aveva una figura graziosa, appariscente ma al tempo stesso elegante. Complessivamente il progetto 8V ebbe scarso successo, e l’unico modello richiesto oltremanica fu il Supersonic.

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CIVIDALE CASTELMONTE 2019 Federico Liber

Conferma di un buon lavoro organizzativo alla base del consuntivo per la CividaleCastelmonte 2019, lavoro e dedizione alla base di

Una splendida giornata di inizio ottobre ha salutato la quinta vittoria di Federico Liber alla Cividale Castelmonte. Il pilota trentino con la sua Gloria C8P si è aggiudicato la quarantaduesima edizione della gara, magi-

Un buon

BILANCIO


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stralmente organizzata dalla Scuderia Red White e valida per il Trofeo Italiano VelocitĂ in Montagna, per il Campionato Automobilistico del Friuli Venezia Giulia, per il Campionato Fia per il Centro Europa (Cez), per il Campionato Austriaco e quello Sloveno della specialitĂ e per il Campionato Alpe Adria. Liber ha realizzato il suo full precedendo sul traguardo un ottimo Stefano Gazziero su Osella Fa30 e Sergio Farris su Osella Pa2000.

Bubnic Alessandro Di Fant

Shagerl


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FIA CEZ

Campionato Austriaco

Campionato Sloveno

Trofeo Italiano Velocità in Montagna

Comune di Cividale del Friuli

Comune di Prepotto

Cividale Castelmonte 4-5-6 OTTOBRE 2019 corsa internazionale di velocita' in salita

AUSTRIAN MOTORSPORT FEDERATION

Assessorato Regionale allo Sport

Pascher

Tignonsi

Tra i piloti regionali oltre a Gazziero ha ben figurato (come sempre) il pilota di Fagagna Gianni di Fant, quest’anno al via con una Porsche 997 che si è piazzato dodicesimo assoluto. Per le auto storiche, altro grande terreno di azione della Cividale Castelmonte la vittoria è andata all’austriaco Harald Moessler su Steyr Puch Konisberg spider che ha preceduto l’idolo di casa, Rino Muradore su Ford Escort Rs 1600. Anche altre vetture hanno destato l’interesse del numeroso pubblico presente sui sette chilometri che da Carraria portano a Castelmonte, su tutte una totalmente elettrica e cioè la Smart Eq for two che ha vinto la classe Rse. Nel corso della giorata non è mancato l’omaggio ad una figura storica della Cividale Castelmonte e cioè Graziano Fantini, venuto purtroppo a mancare pochi giorni prima dell’evento, per lui un doveroso minuto di raccoglimento. Un buon bilancio quello della quarantaduesima edizione della Cividale Castelmonte elemento di continuità per la manifestazione e di un suo costante rafforzamento sul territorio.


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Mazzoni Racing Team

MISSIONE COMPIUTA

Piloti del Mazzoni Racing Team alla gara del Canal di Leme (Limski Kanal). Da sinistra Cesare Bezzi, Ivan Ghermi, Marco Mazzoni, Oriano Del Sal e Paolo Milotti.

Si è chiuso un altro anno di impegno e lavoro per il Mazzoni Racing Team, il sodalizio isontino che da anni promuove l’attività automobilistica sportiva. Bene la partecipazione degli associati sia sul fronte della Formula Drivers sia in quello della velocità elementi che permettono di affermare che anche per il 2019 la missione sportiva del team è stata raggiunta. Passando ai risultati troviamo che il Palmares vede un titolo italiano ed un Trofeo Friuli in Formula Libera per Riccardo Benco.

Bene anche Paolo Milotti che si è piazzato secondo nel Campionato Italiano in classe A vincendo nella medesima il Trofeo Friuli. Grazie alla vittoria sul tracciato di Grobnik in classe 3,Milotti , nell’ultima gara in calendario, Milotti ha vinto anche il Campionato Riviera IstrianaAnche Marco Milotti grazie ad un finale di stagione notevole, culminato con la vittoria a Grobnik ha primeggiato nel Campionato Riviere Istriana in classe 6. Nello stesso Campionato vittoria pure per Cesare Bezzi in classe 4. Ivan Ghermi può vantare tre belle vittorie nel Trofeo Pista, mentre nel Formula Drivers con una vittoria a

Buzet/Pinguente e due secondi posti a Limski Kanal/Canal di Leme e Grobnik si è assicurato un posto sul podio nel Campionato Riviera Istriana Ghermi ha anche partecipato alla Gara di Velocità in montagna di Buzet/ Pinguente valida per il Campionato Europeo piazzandosi sesto di classe su trentun partenti. Infine ricordiamo il terzo posto nel Campionato italiano Formula Drivers per Daniele Zambon giunto pure secondo nel Trofeo Friuli in classe A ed i terzi posti nell’italiano e nel trofeo Friuli per Andrea Gaetani in classe D2, Gaeteni ha pure partecipato a delle gare nel Trofeo Pista.


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FORD EXPLORER Plug-in Hybrid

Arriva dagli Stati Uniti questo SUV full size a sette posti. Vettura di forte impatto sarà disponibile in versione ibrida con motore 3000cc 6V eco boost da 350 cv abbinato ad un’unità elettrica da 70 kw per una potenza di sistema di 450cv.

dall’album di casa FORD

Ford Taunus 20M 1966

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autoplanet

FERRARI

812 GTS

dall’album di casa FERRARI

FERRARI 365 GTS/4 Daytona spider 1971

Torna (finalmente) una spider nel listino della Casa del Cavallino Rampante. Nella 812 GTS il tettuccio è ripiegabile elettricamente (un’operazione che richiede 14”) e l’intervento si può effettuare con il veicolo in marcia ad una velocità non superiore ai 45 kmh. Per completare il processo di “spiderizzazione” anche il lunotto può esser abbassato assieme al tettuccio, o separatamente da questo. L a GTS adotta un dodici cilindri da 6500cc capace di erogare una potenza di 800cc.

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autoplanet

FIAT 500 X SPORT

Rispetto alla versione tradizionale la versione sportiva della 500x può vantare diversi ritocchi a parafanghi, minigonne e paraurti con assetto ribassato e ritaratura delle sospensioniche dall’album di casa FIAT attribuiscono alla Sport un feeling grintoso. Tra le motorizzazioni da segnalare la versione 1300cc T4 da ben 150cv. FIAT MULTIPLA 1960

SKODA KAMIQ Crossover piuttosto compatto la Kamiq si inerisce in una fascia di mercato dove la concorrenza non manca certo. Linee molto tese e filanti in linea con il famili design la Kamiq offre motori benzina 1000cc (anche metano) da 115 cv e 1500cc da 150cve un 1600cc diesel da 115 cv.

dall’album di casa SKODA

Skoda Octavia Wagon 1959

OPEL CORSA

Restyling per l’Opel Corsa che in tal modo raggiunge la sua sesta generazione. Rispetto al modello precedente la Corsa è più lunga di quattro dall’album di casa OPEL centimetri e più bassa di sei. Per i motori sono disponibili un benzina apirato da 1200cc (75cv) e due turbo da 100 e 130 cv rispettivamente. Disponibile anche un diesel da 1500cc (100cv) e la versione elettrica. Opel Corsa 1993

SUZUKI HANARE

È una concept presendall’album di casa SUZUKI tata al recente salone dell’auto di Tokio. Equipaggiata con un motore elettrico è dotata di una tecnologia a guida autonoma. Offre uno spazio interno molto ampio che SUZUKI WAGON R+ 2005 permette un elevato confort.


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Arriva sul mercato questa piccola di casa Honda, vettura elettrica a trazione posteriore. È equipaggiata con una batteria 35,5 kwh per un’autonomia stimata di 200 chilometri.

autoplanet

HONDA E

dall’album di casa HONDA

Honda N360 1967

FORD PUMA

Da coupè a SUV. Questa la “carriera” negli anni della Ford Puma, novità di fine anno della Casa che in tal modo va ad integrare l’offerta di listino sul mercato. La Puma è disponibile in tre verdall’album di casa FORD sioni, la Titanium, la Titanium-X e la Titanium Est Line-X. Per la motorizzazione, il sistema Eco Boost Hybrid funziona con un motore 3 cilindri benzina che sviluppa una potenza fino a 155cv. Ford Puma 1997

Secondo modello per la Polestar marchio per vetture di lusso nell’orbita Volvo. Linee filanti e precise con cross over feeling contribuiscono a dare alla polestar 2 una forte caratterizzazione di modernità. Tra le particolarità segnaliamo l’accensione del motore dall’album di casa VOLVO con lo smartphone. Per il propulsore ricordiamo che la Polestar 2 è equipaggiato con due unità elettriche che consentono una potenza di 408 cv ed un’autonomia sui 500 chilometri. VOLVO YCC coupè 2004

POLESTAR 2

TESLA ROADSTAR 2020

dall’album di casa TESLA

La Roadstar è stata la prima Tesla ad esser prodotta nel periodo 2008-2012. Quindi, dopo un intervallo durato otto anni nel 2020 arriverà questo coupè Tesla Roadstar 2008 dalle linee molto accattivanti, un 2+2 equipaggiato con tre motori elettrici, uno collocato nella parte anteriore e gli altri due in quella posteriore. La Tesla Roadstar è annunciata con una autonomia attorno ai mille chilometri.


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Ciao Graziano

Ci ha lasciato, proprio in vista della quarantaduesima edizione della Cividale Castelmonte, Graziano Fantini, vero mito dell’automobilismo sportivo cividalese. Già presidente, per anni, della Scuderia Red White, Fantini è stato il protagonista principe del ritorno della Cividale Castelmonte dapprima sul tracciato che partiva da Mezzomonte e poi quello completo da Carraria. E’ stato pure apprezzato pilota con la sua mitica NSU TTs 1000 con la quale

per varie edizioni ha fatto da apripista alla corsa della Città Ducale. Meccanico per vocazione era una persona affabile e cordiale, conosceva tanti aneddoti dell’automobilismo sportivo friulano e regionale e parlava sempre volentieri di auto da corsa, sia storiche che moderne. Lascia un grande vuoto sportivo ed umano, lo salutiamo in maniera semplice e friulana: MANDI GRAZIANO.

P ZERO, una mescola da granturismo per l’Aston Martin DBX Quasi tre anni di lavoro a stretto contatto con gli ingegneri Aston Martin per creare tre differenti pneumatici in grado di esaltare le prestazioni della nuova DBX. Il nuovo modello del super suv inglese è infatti equipaggiato al 100% con pneumatici Pirelli, grazie a un lavoro sinergico di sviluppo per rispondere alle esigenze di Aston Martin: il P Zero ottimizzato per la massima prestazione possibile e per garantire un ottimo feeling allo sterzo, lo Scorpion Zero AS per offrire mobilità in fuoristrada e Scorpion Winter per assicurare sicurezza e performance anche d’inverno, mantenendo il piacere di guida che si sperimenta d’estate. Il lavoro congiunto di sviluppo, tipico della strategia Perfect Fit di Pirelli, è iniziato in laboratorio per proseguire su diversi campi di sviluppo outdoor. Le prestazioni sul bagnato dei pneumatici Pirelli per la nuova Aston Martin DBX sono state affinate sul circuito della P lunga a Vizzola Ticino, la mobilità su neve e ghiaccio fra le curve del circuito Pirelli a Fleurheden in Svezia, men-

tre le capacità sportive del super suv sono nate sul circuito ad alta velocità di Nardò. Ma il battesimo finale ha visto come teatro il Nürburgring Nordschleife, la prova più dura per le auto più performanti. La nuova Aston Martin DBX dà il massimo in prestazioni assolute grazie al P Zero sviluppato appositamente. In particolare, è stata scelta una mescola derivata dai pneumatici specifici per le vetture GT e capace di valorizzare le potenzialità dinamiche dell’auto, spinta da un motore V8 turbo. La mescola progettata per la DBX offre la massima aderenza possibile anche nell’uso in pista. La cintura a zero gradi della struttura del P Zero marcato “A8A” (che identifica i pneumatici specifici per l’Aston Martin DBX) utilizza un nuovo materiale ibrido che offre il miglior feeling allo sterzo, a tutto vantaggio del piacere di guida. Inoltre, contribuisce a contenere il peso del pneumatico, riducendo la resistenza al rotolamento e i consumi di carburante.


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mix mix mix mix mix mix mix mix mix mix Tre straordinarie “regine” Ferrari ad Autoclassica 2019 In occasione dei 90 anni della Scuderia Ferrari, fondata il 16 novembre del 1929 nello studio del notaio Alberto Della Fontana a Modena, alla 9^ edizione di Milano AutoClassica i Musei Ferrari hanno esposto 3 straordinarie regine nella hall della kermesse. In occasione della grande mostra celebrativa “90 anni” in corso al Museo di Maranello, queste 3 vetture sono un omaggio alla leggendaria storia della Scuderia che nasceva con lo scopo di “comperare automobili da corsa di marca Alfa Romeo e partecipare con esse alle corse incluse nel calendario nazionale sportivo e nel calendario della Associazione Nazionale Automobil Clubs”, come recita l’atto costitutivo. Nel marzo 1947 inizia una straordinaria dinastia di automobili e una delle più grandi avventure dell’era industriale. A testimonianza di quest’epoca d’oro, la prima delle 3 Regine in esposizione è la vettura costruita dalla neonata Casa Automobilistica di Maranello, la Ferrari 125 S, prodotta in soli due esemplari, il primo modello con il marchio Ferrari. Con un motore 12 cilindri progettato da Gioacchino Colombo, la 125 Sport, la barchetta ad “Ala spessa” conquistò la prima vittoria a maggio dello stesso anno con Franco Cortese al Gran Premio di Roma alle Terme di Caracalla. La Ferrari 250 GT Berlinetta “Passo Corto” (detta

anche SWB, Short Wheelbase con un passo da 2400 mm, per essere differenziata dalla Berlinetta 250 GT Tour de France con passo 2600 mm) è un’autovettura sportiva disegnata da Pinin Farina e presentata per la prima volta al Salone di Parigi del 1959. Progettata per l’impiego nelle corse con un propulsore V12 di 3 litri e una potenza tra 260 e 280 CV, riscosse un buon successo anche in versione stradale. Prodotta fino al 1962, si impose in edizioni consecutive del Tour de France Automobile, nel Tourist Trophy di Goodwood e nella classe GT alla 24 Ore di Le Mans. La terza Reginetta del Salone è una monoposto decisamente diversa dalle precedenti realizzate dalla Scuderia

Ferrari che vanta risultati che parlano da soli, rispecchiando la forza della squadra e della vettura: la F2002 vanta 15 vittorie su 17 Gran Premi disputati, 9 doppiette e 10 pole position. I giochi si chiudono già a Magny Cours per il mondiale Piloti, 5° titolo per Schumacher, e a Budapest per il mondiale Costruttori. Nonostante l’apparente somiglianza con la F2001, la nuova monoposto è stata completamente ridisegnata e oggetto di migliorie. Il telaio è sensibilmente più leggero; fiancate, radiatori, scarichi e tutto il retrotreno sono rivisti per aumentare l’efficienza aerodinamica e migliorare il raffreddamento del motore, il nuovo 051, accoppiato a una scatola del cambio in fusione di titanio dagli ingombri molto ridotti. Allo stand dei Musei Ferrari è stata ammirata anche la Ferrari Monza SP1 del 2018, la versione a un posto di una barchetta lunga 466 cm e alta 116, che strizza l’occhio alle mitiche sportive Ferrari degli anni 50 che vincevano in pista riuscendo anche ad affascinare per la loro linea: una vettura rappresentativa della mostra attualmente in corso al Museo Enzo Ferrari di Modena: “Capolavori senza tempo”. La Ferrari Monza SP1 è la capostipite di un nuovo concept, denominato ‘Icona’, che rappresenta un nuovo segmento di serie speciali limitate dallo stile senza tempo, accompagnato a contenuti altamente tecnologici e alle più elevate prestazioni.


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LA PROVA

LA PROVA LA PROVA LA PROVA LA PROVA di Claudio Soranzo

NUOVA TOYOTA RAV 4 HYBRID: +elegante, + tecnologica, + green Millecentosettantasei km di prova con la nuova Toyota RAV 4 Hybrid, davvero appaganti. La new entry della Casa giapponese è un Suv che ti si cuce addosso dopo pochi km di percorrenza, tanto è perfetta e prestazionale in ogni occasione. Già il fatto di metterla in moto, non sentire alcun rumore e

partire silenziosi in modalità elettrica è una sensazione molto bella ed ecologica, che ti invita a proseguire ad andatura bassa per non far innescare il tradizionale motore termico a benzina, naturalmente rumoroso. Ma anche qui Toyota ha fatto un grande lavoro, riuscendo a limitare al minimo la rumorosità nell’abitacolo. Ma poi comincia la fretta e premi sull’acceleratore, scatenando un po’ alla volta i 131kW (178CV) del propulsore, un potente 4 cilindri da 2.487cc che, all’occorrenza, viene aiutato dal motore elettrico da 88kW, fornendo una spinta davvero importante. Dopo averlo provato in marzo in anteprima nazionale sui passi alpini Pordoi e Sella, mettendolo a dura

prova in fatto di tenuta di strada, handling e piacere di guida in condizioni non ottimali, abbiamo svolto un test ancora più importante, sulle nostre strade, quelle di ogni giorno, con le proprie abitudini e le percorrenze più disparate. Dopo aver testato in alta montagna per la prima volta la nuova piattaforma di progettazione TNGA-K (Toyota New Global Architecture–K), con il baricentro più basso, derivato da una migliore distribuzione delle masse e da una scocca piu rigida, ci siamo divertiti a strapazzarlo a dovere su ogni possibile pendenza e disconnessione del terreno, per verificarne la bontà del progetto. Ebbene, ancora una volta i giapponesi hanno fatto le cose per bene, fornendo al nuovo Rav4 Hybrid tutte le caratteristiche che ci aspettiamo da un veicolo del genere, non necessariamente 4x4, ma a due sole ruote motrici, risultate suffi-


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cienti per qualsiasi tipo di prova. Così ci siamo avventurati sulle nostre strade di collina, a salire e scendere ad andatura sostenuta usando i paddle al volante per le cambiate più veloci, tralasciando il cambio automatico, più adatto nelle percorrenze in pianura e in autostrada, dove il Rav4 Hybrid fila veloce e silenzioso con una comodità

da vettura premium. All’interno, piacevolmente ovattati, si può tranquillamente parlare anche in più persone, cullati su sellerie di prim’ordine e supportati da un entreinment di grande livello. Grande los chermo centrale che ti consente di accedere a tutti i contenuti in modo pratico e veloce. Riguardo poi ai sistemi di sicurezza, attivi e passivi, siamo proprio al top: ogni tuo viaggio è tranquillo e rilassante, avendo proprio tralasciato niente in fatto di protezioni per te e gli altri. Da notare pure un abitacolo incredibilmente spazioso, dotato di un vano di carico e di livelli di comfort ai vertici della categoria. Con i sedili in posizione, il bagagliaio dispone di una capacita di 580 litri, ben 79 in piu rispetto alla generazione precedente. Anche il passo è stato incrementato di 30 mm, per un totale di 2.690, altro fattore che garantisce al nuovo Rav4 una grandissima spaziosità. Tornando alla modalità hybrid, l’apprezzi molto anche in colonna, quando sei costretto a fare lunghe code con il motore a benzina che tace e non consuma nulla, e quello elettrico che

silenziosamente fa il suo dovere, totalmente gratis. Da ricordare infine che il Toyota Rav4 (con la versione Hybrid giunto alla quinta generazione) è il primo Suv della storia (nato ben 25 anni fa), come pure quello più venduto al mondo con 8,5 milioni di unità, delle quali ben oltre 218.000 in Italia. Claudio Soranzo


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MASSAGGIO PRENATALE La gravidanza è caratterizzata da profondi cambiamenti fisiologici. Durante i nove mesi, in cui vi sono inevitabili modificazioni fisiche molto evidenti, la donna avverte anche cambiamenti della percezione del proprio corpo e di conseguenza dell’immagine di sé. La donna passa, durante la gravidanza, da sensazioni superficiali a sensazioni più profonde, inizia a sentire i movimenti del suo bambino nel proprio corpo, e la gravidanza può essere vissuta con emozioni di gratificazione o con difficoltà. Con il massaggio la donna può essere supportata in questo periodo di cambiamento, con un contatto morbido, avvolgente con il quale lei può modificare l’immagine cristallizzata di alcune parti corporee e giungere alla riscoperta di sé. Obiettivo di questo massaggio è aiutare le necessità del corpo della futura mamma nel corso delle varie fasi che si concludono con il parto, e sostenere la gestante sia sul piano fisico che su quello emozionale. Dal punto di vista fisico il massaggio facilita il drenaggio dei liquidi venosi e linfatici, specialmente negli arti inferiori, da sollievo alle articolazioni agli arti inferiori e alla zona lombare,

allevia mal di testa e congestione del seno, e aiuta a mantenere una corretta postura. Il massaggio prenatale non presenta problemi di sicurezza per la salute della donna, ma può essere praticato solo dall’inizio del 4° mese di gravidanza e soltanto in situazioni fisiologiche normali. È controindicato in caso di perdite di sangue o di liquido, diabete, malattie contagiose, febbre, vertigini, pressione alta e dolori addominali. La quasi totalità delle tecniche di massaggio, vuoi per motivi scientifici vuoi per motivi legati all’energetica della donna, prevedono che non si debba sottoporre la donna a trattamenti nei primi tre mesi di gravidanza, dopodiché la futura mamma potrà ricevere qualsiasi tipo di trattamento purché si affidi a operatori qualificati. Questo è di fondamentale importanza, perché un trattamento inappropriato può portare la gestante a problematiche rilevanti per lei e per la nuova vita che porta in grembo.


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Località Cero’, 8 34070 Dolegna del Collio GO Tel. 0481 61264 - www.venica.it

la direzione e la redazione di Spoiler augurano a tutti gli sportivi

Buone Feste



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