POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% - DCB/GORIZIA - ANNO XXXI - N. 3
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EditorialE
sommario POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% - DCB/GORIZIA - ANNO XXXI - N. 3
di Claudio Soranzo
DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Editoriale
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Successo senza frontiere
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Festa Rampante
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Austrian Time
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10 La prova 12 Buon gusto 13 Spa 14 La rossa 16 Luci nella notte 18 Banco di prova 20 Mondo auto 22 Opinione tecnica 24 Autoplanet 27 Mix 28 Tempo Libero in Friuli Venezia Giulia 30 Star Bene
È
stata superata la metà dei gran premi della stagione 2014 e le “rosse” sono sempre più pallide. Appassionati e tifosi speravano in una risalita dopo le prime gare alquanto deficitarie, e invece niente da fare. Le Ferrari sono ancora indietro rispetto ai missili Mercedes e nel tunnel è più vicina la luce posteriore invece che quella davanti, che si dovrebbe almeno intravvedere per riuscire ad arrivare in fondo. D’accordo che le stanno provando tutte per essere più competitivi, ma i risultati sono alquanto deludenti, mentre stanno dando buoni segnali di ripresa sia la Red Bull che la Williams. A Spa, il teatro della velocità, i motori di Maranello non ruggivano come dovevano in rettilineo e i due piloti dovevano arrancare per poter stare al passo degli altri. Abbastanza frustrante la cosa e doppiamente per Alonso che vedeva il suo compagno Raikkonen davanti a lui (dopo non averlo mai visto nelle precedenti gare di campionato) senza riuscire a prenderlo. Bisogna aver fiducia, ripete il saggio, ma come si fa non vedendo un bagliore, un miglioramento o qualcosa di simile? Meno male che adesso tocca al Gran premio d’Italia e a Monza la scuderia del cavallino rampante ritrova la sua folla, i propri tifosi, con quell’incitamento che spingerebbe anche un camion con il freno a mano tirato. Un tifo che salirà alle stelle verso i nostri beniamini, che non potranno e soprattutto non dovranno deludere. Monza senza un pilota in rosso sul podio sarebbe una disfatta, difficile da metabolizzare. Per tirare su il morale della tifoseria ci vorrebbe proprio una bella doppietta: se non riusciamo a vincere (un’utopia, forse?) almeno la nostra coppia rossa a destra e a sinistra del vincitore, a sancire che la Ferrari è (abbastanza) rinata, con un sostanziale segnale che il cavallino è ancora in piedi e pronto a rampare. Dopo gli ultimi gran premi molto avvincenti e combattuti, si spera che a Monza si ritorni ai grandi pienoni di un tempo, quando la Ferrari vinceva sul velluto, anche per dare una dimostrazione a Bernie Ecclestone, il patron della Formula 1, che qualche mese fa criticò il gran premio brianzolo, dicendo che commercialmente è un disastro. E di conseguenza non vedeva possibile una continuazione dal 2016. Forse quella di Bernie è una provocazione, uno stimolo a fare meglio, perché vorrei proprio vedere, dopo tanti anni di onorato impiego, un calendario della Formula 1 senza il Gran premio che si disputa a Monza, diventata da tempo un’icona della massima formula automobilistica sportiva.
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SPOILER Periodico di automobilismo Anno XXXI Numero 222 settembre-ottobre 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Soranzo REDAZIONE: Flavio De Crignis COLLABORATORI: Germano Danielis Valerio De Crignis Fabio Pauluzzo
Non bastano due campioni del mondo per fare una rossa competitiva. Lo spagnolo ci mette anche l’anima, ma non basta, il finnico sta collezionando più incidenti in questa stagione che che nel resto della sua carriera. Stampa GRAFICHE NORDEST via 4 novembre 5/G 34170 Gorizia Tel. 0481 390229
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Incontro RAMPANTE I
SLO
SUCCESSO SENZA
Una splendida giornata transfrontaliera all’insegna del Cavallino Rampante. Questa può essere la sintesi di Incontro Rampante Italia- Slovenia che si è sviluppato tra Cormons, Potoce e Kriz/ Santa Croce di Aidussina. La cronaca della giornata è iniziate presto con il ritrovo di una quarantina di partecipanti a Cormons dove le Gran Turismo sono state sistemate nei punti più suggestivi della cittadina collinare con il Top della Ferrari Enzo in piazza XXIV Maggio a fare da “top model” ed a rubare centinaia di fotografie. Il saluto del sindaco , Luciano Patat e dell’Assessore allo sport Giorgio Cattarin nella suggestiva cornice dei giardini di Palazzo Locatelli hanno garantito un tocco di eleganza mitteleuropea alla sosta in Cormons. La carovana si è poi trasferita in Slovenia, dove l’accoglienza da parte dei ferraristi locali è stata a dir poco fantastica. Già subito dopo il confine ci aspettava una staffetta con la bandiera del Cavallino Rampante, quella Slovena e quella della Comunità Europea a fare da apripista, e poi in ogni paese che abbiamo attraversato tanta gente ad applaudire il nostro passaggio fino alla tappa presso la Gostilna Sivi Caven di Potoce. Qui il titolare, il signor Silvo grande appassionato di motori e ci ha accompagnato con la sua Munstang spider ha riservato una signorile ed elegante accoglienza ai ferraristi, il tutto accompagnato da un momento conviviale raffinato e molto festoso. Da Potoce, scortati da due vetture splendidamente conservate dell’allora Milica Yugoslava (una Zastava ed un Golf prima serie) ci siamo trasferiti ai piedi di Kriz/Santa Croce di Aidussina. Dopo lo scambio di saluti in sloveno ed italiano da parte del sindaco di Cesta, sig Erik Strukel, tra lo stupore e l’entusiasmo generale, ha fatto la sua comparsa la Ferrari Formula 1 di Michael Schumacher con tanto di miss ed ombrello e pilota pronto allo start. Start
> PIAZZA XXIV MAGGIO A CORMONS CON TANTE FERRARI HA ASSUNTO UNA FISIONOMIA DECISAMENTE “RACING”.
che è avvenuto dopo i dovuti sopralluoghi per mettere in sicurezza il percorso lungo il quale era presente un migliaio di persone. Il rombo del motore (rombo vero) e la bella performance del pilota Marjan Smrdelj hanno determinato un alto momento di passione motoristica per tutti i presenti, è seguita la salita al colle di tutte le Gran Turismo e l’esposizione delle stesse nel piazzale del Castello dei Conti Attems, nei pressi del monastero di Kriz. La bella giornata è terminata con un momento conviviale ed il saluto del responsabile del centro turististico di Vipavski Kriz, Marjan Bratasevec e la benedizione impartita ai partecipanti da parte di padre Placid. Un grande Incontro, chi c’era lo ricorderà a lungo.
> IL SALUTO DEL SINDACO DI CORMONS LUCIANO PATAT E DELL’ASSESSORE ALLO SPORT GIORGIO CATTARIN, DIETRO LORO GIANNI MARCHIOL ED ALESSANDRO pultz. SOTTO GRAN TURISMO AUSTRIACHE all’ombra delLA STATUA DI MASSIMILIANO D’AUSTRIA.
Per la collaborazione ricevuta in occasione di Incontro Rampante 2014 SCUDERIA FERRARI CLUB MONFALCONE RINGRAZIA: COMUNE DI CORMONS ED IN PARTICOLARE L’ASSESSORE ALLO SPORT GIORGIO CATTARIN ED IL SINDACO LUCIANO PATAT PROTEZIONE CIVILE DI CORMONS ALESSANDRO PULZ CORMONS MARZOLI E NANUT GORIZIA
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FRONTIERE
Fotografie di Paolo Gressani
> MAREA ROSSA DAVANTI LA GOSTILNA SIVI CAVEN A POTOCE. NEL RIQUADRO I FRATELLI DE CRIGNIS CON LORO il titolare, signor SILVO, CHE CI HA RISERVATO UNA GRANDE ACCOGLIENZA
> A SINISTRA, UNA VISTA DELLA PIAZZA DI VIPAVSKI KRIZ CON TANTE GRANTURISMO, E UNA SIMPATICA ACCOGLIENZA CON MUSICA ALLEGRA AD ALLIETARE LA SOSTA. a DESTRA, IN ATTESA DEL VIA: LA FERRARI FORMULA 1 EX SCHUMI HA PORTATO UNA FOLLA DI APPASSIONATI SULLA SALITA AL COLLE DI KRIZ.
ROBERT STOPAR, grande ferrarista sloveno e motore dell’organizzazione in Slovenia di Incontro Rampante esprime il suo sentito ringraziamento a: T. D. (Ufficio Turistico) di VIPAVSKI KRIZ K.S. (Comunità Locale) di VIPAVSKI KRIZ GOSTILNA SIVI CAVEN POTOCE STUDIO ODONTOIATRICO SELINA AMBROSIC AJDOCSCINA/AIDUSSINA VIPAVSKA D.O.O. OBCINA/COMUNE DI AJDOVSCINA DIMA CENTER CERKNICA SKRLJ D.O.O. BATUJE G.K. GRAFIKA AIDOVSCINA/AIDUSSINA
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RUPA TEAM Sgonico / Zgonik
Festa RAMPANTE
Un’idea nuova confortata da una grande partecipazione di soci ed appassionati. Questo in sintesi il bilancio dalla prima edizione di Festa Rampante, manifestazione che Scuderia Ferrari Club Monfalcone ha promosso, unitamente al Rupa team di Sgonico/Zgonik insieme ai soci di Scueria Ferrari Club Serravalle a Po (MN). Bella musica, visita guidata, momento d’incontro, la diretta del British Grand Prix, buona cucina ed un buon bicchiere di vino del Carso sono stati gli ingredienti di una giornata di Festa apprezzata da tutti. Da sottolineare anche la cerimonia di benvenuto dove il Sindaco di Sgonico/Zgonica, Monica Hrovatin ed il Sindaco di Serravalle a Po, Cappucci hanno presentato le rispettive comunità in un’atmosfera di sinpatica amicizia.
Aderite a informazioni presso la sede sociale del Club - Pizzeria Al Giardino, via I Maggio 112 a Monfalcone - il martedì sera dalle 20.30 alle 21.30
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Stainz Soeding Piber
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La prima escursione in Austria con una buona partecipazione di Gran Turismo è stata confortata da un’organizzazione impeccabile da parte dei nostri soci della zona di Graz e da condizioni meteo favorevoli che hanno fatto da contorno ad un incontro internazionale di ferraristi che ha suscitato molto interesse tra gli abitanti della zona. Il puntuale saluto delle autorità, dal sindaco di Soding a quello di Piber a quello di Stainz, e l’atmosfera di simpatica amicizia che si è immediatamente instaurata con i nostri soci Stiriani ha fatto da denominatore comune alla due giorni oltralpe. Grande partecipazione hanno registrato: la visita e lo spettacolo della scuola dei cavalli Lipizzani, la serata di gala ed il pittoresco viaggio in treno d’epoca con tanto di banda e “conforto” enogastonomico. Tutti i partecipanti, (sia italiani che austriaci) infine, hanno espresso il vivo desiderio di ripetere questa affascinante esperienza.
4 > dalla musica tradizionale a bordo del treno d’epoca (1), alle varie esposizioni delle oltre trenta gran turismo (2)(5)(6), al saluto di robert pessl (3), vero animatore dei nostri soci austriaci, all’esibizione presso il castello dei cavalli lipizzani (4) tutto è stato un successo nella prima edizione delle giornate austriache delle rosse GT.
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Ecco la nuova Kia Soul,
più design, tecnologia e qualità
Ora proposta anche con il nuovo motore Eco-Gpl+, a iniezione diretta di gas È arrivata sul mercato da qualche mese la nuova Soul, il crossover compatto di Kia, che sta avendo un buon successo di vendita, grazie allo stile assolutamente originale, un modello unico nel suo segmento. La carrozzeria della New Kia Soul è totalmente nuova, con un design rinnovato, ma che conserva intatta la personalità e gli elementi stilistici del modello. L’architettura squadrata, la vetratura avvolgente, le luci posteriori alte e la posizione di guida sopraelevata, sviluppano l’ispirazione originale e rendono la nuova generazione immediatamente riconoscibile come una Soul. La Soul ha attirato fin dall’inizio una nuova categoria di clienti entusiasti e per questo motivo era fondamentale che anche il nuovo modello restasse assolutamente fedele a un design oramai considerato iconico. Oltre allo stile, la preoccupazione principale dei tecnici della Casa coreana è stata quella di migliorare tutte le caratteristiche d’uso, dalla dinamica di marcia alla qualità percepita degli interni, arricchendo contemporaneamente le dotazioni per implementare ulteriormente l’appeal e la raffinatezza. Tra le innovazioni abbiamo trovato la presa d’aria trapezoidale sviluppata verso il basso e i proiettori supplementari collocati alle estremità dello scudo anteriore. La caratteristica
mascherina Kia a naso di tigre rimane la chiave del frontale, ma reinterpretata in linea con le più recenti evoluzioni di questo particolare, presente su altri modelli Kia. La più importante innovazione tecnica della New Soul consiste nell’adozione di una nuova piattaforma, derivata da quella dei recenti modelli della famiglia Kia cee’d. La scocca è realizzata con acciai speciali, che costituiscono il 66% della struttura, e integra i rinforzi dei montanti e nei longheroni con il risultato di aver ottenuto un miglioramento del 29% della rigidità torsionale. L’uso di acciaio ad alta resistenza ha anche consentito di ridurre i montanti parabrezza di 20 mm, a vantaggio della visibilità. Le sospensioni anteriori, con schema MacPherson, hanno i bracci inferiori incernierati su un sottotelaio, ora collegato alla scocca attraverso quattro tamponi elastici (nella precedente versione il collegamento era rigido) allo scopo di ottenere un migliore isolamento dalle rumorosità e dalle vibrazioni. La scatola guida è stata spostata in avanti e così è migliorata la sensibilità dello sterzo, che risulta più preciso. Al retrotreno gli ammortizzatori sono stati modificati per avere una maggiore escursione e un funzionamento più efficace e progressivo a vantaggio della guidabilità e del comfort. La scocca più rigida, assieme ai miglioramenti alle sospensioni, conferisce alla New Soul un comportamento su
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strada migliore dal punto di vista della dinamica di marcia e del piacere di guida. Lo abbiamo piacevolmente scoperto nel test drive effettuato dall’aeroporto di Palermo fino a Sciacca, attraverso autostrada, statali e strade regionali alquanto tortuose. Ed è veramente un bell’andare con la new entry di Kia, veloce, silenziosa e performante. La gamma di motorizzazioni comprende il motore 1.6 litri GDI a iniezione diretta e il 1.6 CRDi turbodiesel; entrambi con cambio manuale o automatico a 6 marce. Ora è arrivato anche l’innovativo ECO-GPL+, un propulsore alimentato a gas liquido con tecnologia a iniezione diretta. Si tratta di un’esclusiva Kia che ha compiuto un ulteriore passo avanti nel settore dei carburanti alternativi. Con il combustibile iniettato direttamente nella camera di combustione si ricavano vantaggi importanti riferiti alle emissioni inquinanti e al rendimento del motore. Utilizzato su un propulsore 1.6 GDI a iniezione diretta di benzina, il sistema Eco-Gpl+ permette prestazioni superiori e una riduzione del 10% delle emissioni di CO2 e consente di avviare direttamente il motore a Gpl, risparmiando benzina e abbattendo l’inquinamento a freddo. Con il risultato di avere minori costi di esercizio, una potenza massima di 130 Cv, una coppia di 154 Nm e una velocità di 185 km/h, prestazioni pressoché identiche alla corrispondente versione a benzina, rispetto alla quale vanta però un minor inquinamento (da 170 a 142 gr/km), un’autonomia di 1.300 km e un risparmio netto sul costo del carburante che arriva al 40%. La Kia Soul diventa quindi il primo modello della sua categoria
a coprire l’intera gamma di motorizzazioni: a benzina, diesel, elettrica ed Eco-Gpl+, quest’ultima versione si può acquistare allo stesso prezzo del diesel e con la classica garanzia di 7 anni. Le dimensioni della New Kia Soul sono leggermente aumentate: più lunga di 20mm, più larga di 15 e più bassa di 10; il passo è +20mm, come pure l’apertura del portellone è più ampia di 60mm. Sono così facilitate le operazioni di carico, con la capacità accresciuta di 14 litri (345 in totale). La nuova Soul concede più spazio anche a pilota e passeggeri in un abitacolo ancora più raffinato, rivestito con materiali di pregio e meglio insonorizzato, tanto che la rumorosità in marcia è mediamente inferiore di ben 3 db. Aumenta pure la larghezza, con 7,5 mm in più all’altezza delle spalle; lo spazio per la testa è cresciuto di 6 mm e le gambe dei passeggeri anteriori hanno a disposizione 1.040 mm; posteriormente ci sono altri 5 mm in più per le gambe, mentre la seduta è stata abbassata di 12 mm sia davanti sia dietro. Gli esclusivi interni di New Kia Soul, dalle forme morbide e smussate, si ispirano alle onde sonore: pomello del cambio tondo, comandi al volante circolari, tweeter sferici “sospesi” installati in posizione rialzata, così che ogni singolo elemento concorre a creare un ambiente innovativo e personale. Le caratteristiche e le dotazioni sono di prim’ordine ed è ancora più personalizzabile rispetto alla generazione precedente. Claudio Soranzo
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Alla ricerca di nuovi ed antichi sapori
L’angolo del
Buon Gusto
Una visita in Istria, in questo periodo dell’anno, è segnata sull’agenda di molti, pertanto una nostra segnalazione per una tappa enogastronomica non può mancare per i ferraristi e gli automobilisti, del Friuli Venezia Giulia. La Trattoria/Konoba da Rino è situata a Momiano (Momian) paese situato a qualche chilometro da Buie d’Istria verso l’interno, (45.438869° N 13.711924° E). Da sempre questa località è nota per la superiore qualità dei sui vini dal rosso refosco al bianco malvasia al superbo moscato. In tanti anni di attività la Trattoria/ Konoba da Rino ha costruito una sua consolidata fama basata sulla qualità dei suoi piatti e delle sue specialità. Da non perdere, a nostro avviso un assaggio dei piatti a base di tartufo, con una speciale menzione per i fuzi istriani (pasta locale fatta a mano), senza dimenticare anche l’abbinamento del profumato tubero con formaggi e carne e frittate. Sempre di grande spessore anche la qualità del buon prosciutto istriano, amabile e gustoso nonchè dei formaggi, in particolare il pecorino locale, il tutto poi si esalta con l’accompagnamento di pane casareccio e qualche goccia di olio d’oliva dei frantoi locali. Buone note anche per il vino, di cui come menzionato prima, Momiano rappresenta una zona di eccellenza. Notevole sia quello sfuso che, ovviamente, quello in bottiglia: se al tutto poi sommiamo l’accogliente terrazza esterna ed i locali interni ecco che abbiamo trovato il posto giusto per uno stop in Istria. Provate e fateci sapere.
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Curve, controcurve, tornanti in discesa, rettifili, qui c’è di tutto, qui siamo a
SPA
Lo diciamo da sempre Spa è uno dei più belli, impegnativi e selettivi circuiti di tutto il Campionato Mondiale. La zona collinare delle Ardenne molto boscosa e suggestiva fornisce un adeguato contorno, ma è nelle impegna-
tive curve del tracciato che sta la vera essenza di Spa. Souce, Eau Rouge, Radillon, Kemmel, Stavelot, e perché no, la Bus Stop chicane sono i punti base che forniscono gli elementi caratterizzanti dell’impianto.
Lo scorso anno vinse Vettel (fu l’inizio della cavalcata trionfale di fine stagione) impiegando per i primi trenta giri gomme medie e poi per le ultime quattordici tornate pneumatici hard. Strategie simili furono adottate anche dal secondo classificato Alonso ( medie fino al ventottesimo giro e hard fino al termine) ed Hamilton, giunto terzo (con i primi ventesei giri in medie ed il rimanente in hard).
> CON QUATTRO VITTORIE (DUE CON MC LAREN E DUE CON LA FERRARI) KIMI è IL PILOTA IN ATTIVITÀ CHE HA VINTO DI PIÙ A SPA
I ferraristi furono i piloti che segnarono le migliori performances tra le prove e la gara. Alonso (che qui non ha mai vinto) progredì ottimamente dalla nona piazza che vantava sulla griglia di partenza fino al secondo posto, niente male. Bene anche Massa passato dalla decima alla settima posizione. Tra i primi dieci al via anche Vettel fece segnare un piccolo, ma significativo progresso: dal secondo al primo posto. Sutil e Ricciardo, partiti con tempi da Q2 riuscirono a piazzarsi in zona punti.
Ricordiamo anche le “migliori regressioni”, Hamilton, partito in pole position perse due piazze e si classificò terzo, Webber passò da terzo a quinto, Grosjean da settimo ad ottavo e Raikkonen (che pure a Spa ha sempre disputato grandi gare) partì ottavo e finì fuori dalla zona punti. Infine Rosberg e Button, rispettivamente quarto e sesto al via mantennero la medesima posizione sul traguardo.
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Tempi duri per Monza, speriamo non ci sia troppo grigio argento in un’edizione dove tutti vorrebbero rivedere in alto
a cura di Flavio De Crignis
La Rossa
Il valore del Gran Premio nazionale viene aumentato anche dalle prestazioni della Scuderia che da sempre difende i colori italiani in Formula 1 e cioè la nostra Scuderia del Cavallino Rampante. In più di una occasione la necessità di ben figurare ha imposto alla Ferrari la necessità di sviluppare le monoposto per Monza, sviluppi che poi sono spesso tornati utili per il finale dui stagione e per il raggiungimento di vittorie che hanno portato alla conquista di diverse corone iridate. Il panorama del 2014 si presenta per altro caratterizzato da tinte decisamente non rosse, ma neppure rosa, anzi potremmo definirle plumbee. L’annata
> LE PREMESSE PER IL GRAN PREMIO D’ITALIA DEL 2014 NON SONO PROPRIO DELLE MIGLIORI PER PRONOSTICARE UNA ROSSA VINCENTE, MA QUALCHE SPERANZA NELL’ANGOLO PIU’ RECONDITO I FERRARIRISTI LO CONSERVANO, IN FONDO LE RUOTE LE RUOTE SONO ROTONDE, COME I PALLONI…..
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> LA VARIANTE ASCARI E’ UN PUNTO DI MONZA CHE OFFRE’ BUONA VISIBILITA’
si sta rivelando come la peggiore degli ultimi vent’anni, la nostra monoposto non ha dimostrato competitività da podio se non in qualche saltuaria
occasione. Nel corso della stagione sono state migliorate le prestazioni, ma il divario con il vertice è sempre stato notevole. Per Monza avremo qualche lieta sorpresa? Questa è una risposta difficile da dare, anche perché la Formula 1 non è un libro di fiabe a buon fine, anzi è un mondo dove chi può sta davanti agli altri con tutto i mezzi.
Si può sempre sperare in un miracolo come quello del 1988 quando si riuscì a piazzare una doppietta a neppure un mese dalla scomparsa del Grande Enzo e questo, in una stagione dove la McLaren vinceva tutto da inizio anno, ma i miracoli non sono una variabile tecnica e quindi, pur autolasciandoci un piccolo lumicino di speranza, non possiamo concederci grosse chances. Un Gran Premio di casa all’insegna del grigio argento? Queste in linea teorica il possibile ambientamento, ma i ferraristi, quelli veri comunque non mollano e la speranza è l’ultima a morire.
&
> DA QUARTO A SECONDO. PER UN TRACCIATO VELOCE ED IMPEGNATIVO COME MONZA, LA PERFORMANCE DI ALONSO LO SCORSO ANNO E’ DEGNA DI NOTA.
Anche a Monza il pilota più “migliorativo tra prove e gara fu Alonso che passò dalla quinta alla seconda posizione: nessun altro tra i primi dieci al via riuscì a migliorare, Vettel, Massa, Rosberg e Ricciardo Mantennero le posizioni di partenza; Hulkenbeg peggiorò dalla terza alla quinta posizione, Button dalla nona alla decima: Perez e Vergne finirono fuori dai punti, dove invece approdarono con tempi da Q” Grosjean ed Hamilton
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Resta l’unico Gran Premio che si disputa interamente in notturna. Si sorpassa con difficoltà, il pubblico è sempre numeroso, il fascino più grande resta quello delle
a cura di Valerio De Crignis
Luci
nella
notte
Resta l’unica gara del Campionato che si corre interamente in notturna. Una particolarità, che al momento del “lancio” (eravamo nel 2008) si era autorizzati a pensare avesse fatto strada. Invece no. Singapore resta l’unica gara in notturna, solo Abu Dhabi ha programmato l’arrivo (ma non la partenza) sotto i riflettori, per il resto tutti i Gran Premi rispettano l’orario “diurno”. Singapore comunque continua a fare il pieno di pubblico e questo è di per se un ottimo indicatore: resta da vedere se “le zanzare” (il nome affettuoso con cui molti ormai definiscono le attuali monoposto) riscuoteranno successo, ma questo è un altro discorso.
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I VINCITORI DI SINGAPORE
> FERNANDO 2008-2010
> LEWIS 2008-2010
Strategie differenti per i primi tre classificati. Il vincitore, Vettel si affidò alle supersoft per i primi 17 giri e per gli ultimi 16. Nella fase centrale, tra il giro 18 ed il giro 45 la sua Red Bull fu equipaggiata con le medie. Alonso invece partì con le supersoft e le montò fino alla quattordicesima tornata per passare nei due stop successivi alle medie mantenendole fino al termine. Ancora diversa la strategia di Raikkonen che gareggiò con supersoft dal primo al venticinquesimo giro (con un pit stop) per concludere con le medie. Da rilevare che oltre a Raikkonen altri quattro piloti compirono gli ultimi trentasei giri con le medie e cioè Button, Perez, Hulkenberg e Gutierrez.
Con la sua strategia gomme, così diversa dagli altri, Raikkonen riuscì con tempi da Q2 a salire sul podio, arrivando terzo. Molto bene anche Alonso risalito dalla settima alla seconda piazza. Tra i primi dieci al via, Button passò dall’ottava alla settima posizione mentre approdarono a punti altri tre conduttori dalla zona Q2 e cioè, Perez (7°) Hulkenberg (8°) e Sutil (10°).
SAFETY CAR
> SEBASTIAN 2011-2013
Tra i primi dieci al via ben quattro piloti uscirono dalla zona a punti e più precisamente Grosjean (terzo in griglia), Webber (quarto), Ricciardo (nono) e Gutierrez (decimo)
Difficile che a Singapore non si veda la Safety Car. Lo scorso anno il suo intervento si rese necessario tra il 24° ed il 30° giro determinando in questa fase diverse soste ai box.
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Suzuka, il primo circuito ad ospitare la massima formula in estremo oriente resta ancor oggi un impianto estremamente selettivo, un costante
a cura di Flavio De Crignis
Banco di prova
> GERHARD BERGER (CON LA FERRARI) È STATO IL PRIMO VINCITORE CON LA FORMULA 1 A SUZUKA
La Honda ha annunciato il suo rientro in Formula 1 come fornitrici di motori al team McLaren. Si rinnova così un sodalizio che negli anni 1988 1989 1990 1991 aveva dominato in lungo ed in largo i campionati. La Honda a dir il vero aveva cominciato a vincere titoli iridati nel 1987 con la Williams, in un’annata dove erano praticamente esistiti solo due piloti e cioè Mansell e Piquet con le loro (appunto ) Williams Honda. Paradossalmente il campionato tra i due veniva a decidersi proprio
Così la strategia dei piloti a podio nella passata edizione Per il vincitore Vettel su Red Bull supersoft dal primo all’undicesimo giro e medie dal dodicesimo giro al termine con un ulteriore pit stop alla trentunesima tornata. Per Raikkonen, giunto secondo identica strategia con un ulteriore pit stop al venticinquesimo giro. Molto simile anche la gara del terzo, Grosjean con supersosft dal primo al decimo giro e medie dall’undicesimo al cinquantacinquesimo giro.
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> I TIFOSI FERRARISTI CONTANO DI POTER ASSISTERE AD UNA FASE FINALE DEL CAMPIONATO CHE RISERVI ALMENO QUALCHE SODDISFAZIONE... DI TAPPA
a Suzuka e qui, anche se non determinante ai fini del campionato vinse, al debutto di questo tracciato nel mondiale la Ferrari di Berger. Honda campione, ma con un ospite forse indesiderato a guastare il digestivo… Da allora la presenza di Suzuka, a parte un breve break per un paio di gare al Fuji è stata una costante nel calendario, sempre con grande partecipazione di tifosi ed appassionati.
Gli attuali ferraristi Alonso e Raikkonen, lo scorso anno a Suzuka segnarono i miglioramenti più significativi tra i tempi in prova e la posizione sul traguardo. Fernando si piazzò quarto scattando dall’ottava piazza, mentre Kimi (allora con la Lotus) passò dal nono al quinto posto. Altri miglioramenti: Vettel da secondo a primo, Grosjean da quarto a terzo, Hulkenberg da settimo a sesto e Button da decimo a nono.
> DEUTSCHLAND UBER ALLES. SCUMACHER E VETTEL A SUZUKA SOMMANO DIECI VITTORIE IN DUE, SEI PER MICHAEL, QUATTRO PER SEBASTIAN
SAFETY CAR Webber, partito in pole position non si confermò in gara e dovette accontentarsi della seconda posizione al traguardo, Rosberg retrocedette dalla sesta all’ottava piazza Massa dal quinto al decimo posto e Gutierrez buon settimo in prova, finì fuori dai punti. Nessuno dei primi dieci confermo la propria posizione al termine della gara.
Nel 2013 ci fu un ingresso della Safety Car che si prolungò per ben sei giri e cioè dal trentunesimo al trentaseiesimo giro.
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a cura di Germano Danielis
OLDSMOBILE CUTLASS La prima Cutlass fu una vettura sperimentale V8 coupé costruita nel 1954. Sette anni dopo il progetto fu rivisitato, e la Cutlass fece la sua apparizione sul mercato statunitense presentandosi, per gli standard americani, come una vettura compatta. Negli anni 80 e 90 il nome Cutlass fu abbinato a diversi modelli, con il solo scopo di evidenziare l’esclusività della macchina, e solo dal 97 a 99 la Cutlass venne riproposta come modello a sé stante per poi cessare definitivamente la produzione.
HONDA FUYA-JO Presentato al Salone di Tokyo del 1999 il Fuya-jo è un mix tra un’autovettura laboratorio e una proposta indirizzata alle nuove generazioni per la mobilità nelle metropoli asiatiche. Lungo meno di tre metri, alto per contenere comodamente quattro sedili, questo concept presenta un pavimento ribassato e perfettamente piatto. È una minidiscoteca mobile grazie al potente impianto HiFi del quale è dotato, pannello del cruscotto simile a un mixer da dj e volante che richiama la forma del disco in vinile.
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CHEVROLET CORVAIR ASTRO Questa Chevrolet è una concept presentata nel 1967, e realizzata sia per lo studio di future applicazioni gran turismo ma anche per il piacere di sorprendere. La vettura si presenta come una coupé bassa e filante, con la particolarità più evidente della carrozzeria tagliata a metà in senso trasversale: infatti per accedere all’abitacolo bisogna sollevare la metà della carrozzeria posteriore che è incernierata al cristallo parabrezza. Il periscopio sul tettuccio non è una presa d’aria, bensì uno specchietto retrovisore con visione grandangolare. Per eliminare pesi e ingombri era stato montato un motore posteriore raffreddato ad aria, mancando così il radiatore dell’acqua si era stati in grado di realizzare un frontale molto rastremato, mentre il raffreddamento del motore era garantito da un sistema di soffianti che prelevavano l’aria incanalata da sospensioni appositamente realizzate. La Corvair Astro era talmente bassa che all’interno dell’abitacolo conducente e passeggero viaggiavano in
posizione semisdraiata: i sedili variavano in altezza elettricamente, permettendo così salita e discesa degli occupanti del veicolo.
IL PROGETTISTA Alfredo Vignale Alfredo Vignale iniziò la sua attività a Torino nel 1948, costruendo assieme ai fratelli carrozzeria fuoriserie su telai Fiat, Lancia, e Cisitalia. Costruitosi una solida fama, la Carrozzeria Vignale iniziò anche l’attività di produzione di vetture prestigiose per la Ferrari, come la 166, la 212 Inter, la 340 Mexico e la 375 America, senza però mai rinunciare a realizzare carrozzerie fuoriserie per modelli di ampia diffusione come Fiat 500 e 600 e Lancia Appia. Negli anni 60 la Vignale iniziò anche a produrre modelli in proprio su pianali Fiat, e particolarmente proficua fu la collaborazione con la Maserati con la creazione della 3500 GT Spyder, la
Sebring e la Mexico. Nel 1968 al Salone di Torino, Vignale presentò quella che probabilmente fu la sua più discussa creazione, una Ferrari 330 GT station wagon, realizzata su precisa richiesta di un miliardario americano. In realtà, ma lo si seppe molto più tardi, la vettura era opera
di un “designer” americano, che aveva cercato di coniugare la splendida 330 GT ad una carrozzeria giardinetta decisamente lontana dal gusto italiano ed europeo. Più che la matita sembra sia stato fatto uso di un’accetta, con una macchina decisamente divisa in due tra la sinuosa parte anteriore e l’appesantita sagoma posticcia del posteriore. Di questo esemplare, per fortuna unico, se ne persero le tracce, e solo nel 95 un appassionato francese la riscoprì in un angolo polveroso di un’officina olandese. Nel 1969 Vignale cedette l’attività alla De Tomaso, che la accorpò alla Ghia. Pochi giorni dopo la cessione Alfreso Vignale morì in un incidente stradale.
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L’opinione
tecnica:
a cura di Fabio Pauluzzo
Di fronte allo strapotere Mercedes, la Red Bull non molla e la Ferrari rincorre
Sebbene sia stato superato da poco il giro di boa della stagione 2014, i principali verdetti del Campionato di F1 sono già stati emessi. La netta supremazia del team Mercedes ha ristretto la lotta per il mondiale ai due alfieri della stella a tre punte. Red Bull è riuscita a salvare una stagione iniziata malissimo - ricordiamo che la RB8 non risucì a prendere parte ai primi test invernali a causa di serissime problematiche tecniche – mentre la Ferrai versa in serie difficoltà, che solo nei (pochi) circuiti favorevoli alle caratteristiche della F14 T (es. Cina e Ungheria) riesce faticosamente a competere per qualche piazzamento a podio. In questo terzetto si inserisce la Williams, che adottando soluzioni di derivazione Mercedes – non solo la Power Unit – sta seriamente insidiando il terzo posto della Ferrari nel mondiale costruttori. Come nelle stagioni precedenti, il diva-
rio del team di Maranello dai rivali è aumentato nel corso della stagione. Le F14T infatti oltre ad essere lontanissime dalle imprendibili Mercedes, faticano a difendersi dagli altri team dotati della power unit tedesca e soprattutto dalla Red Bull Racing, che con la consueta eccellenza telaistico/aerodinamica è in parte riuscita a sopperire all’inferiorità del propulsore Renault, risultando spesso la vettura in grado di generare più carico aerodinamico a parità di resistenza. Ferrari e Renault hanno apertamente ammesso la superiorità tecnica della power unit Mercedes, dichiarando che le possibilità di modificare le specifiche dell’hardware durante l’anno sono abbastanza limitate. In Ferrari non ha pagato l’aver orientato lo sviluppo della power unit alla massima riduzione degli ingombri al retrotreno per favorire al massimo i flussi destinati
alla parte posteriore della vettura e al diffusore. Lo 059/3 soffre infatti un gap di potenza significativo rispetto alle unità realizzate a Brixworth, peraltro non compensato dai benefici aerodinamici attesi dallo sviluppo di unità radianti così sofisticate. Anzi la F14T ha manifestato carenze anche a livello di trazione ed efficienza aerodinamica, che paiono “congenite” con le monoposto di Maranello delle ultime due stagioni. Anche la power unit Energy F1 Renault sembra soffrire le scelte relative alla collocazione di compressore, unità MGU-H e scarichi, che in casa Mercedes sono state decisamente più innovative e, soprattutto, efficaci. In particolare i progettisti della stella a tre punte hanno un compressore molto più grande rispetto ai rivali, soprattutto alla Ferrari che ha limitato le dimensioni per non provocare un blocco aerodina-
> Il parallelo tra la mattatrice W05 Hybrid, la RB8 e la F14 T nella medesima curva consente di apprezzare le diverse impostazioni aerodinamiche, in particolare per musetto, carico ala posteriore e conformazione della carrozzeria nella zona coda/diffusore.
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> Dopo l’estate la Ferrari è finalmente riuscita a introdurre la coibentazione degli scarichi utile per mantenere i gas caldi e aumentare le prestazioni di turbina e MGU-H. Dato il congelamento delle Power Unit la FIA ha impedito la modifica dell’impianto di scarico, pertanto Ferrari ha adottato una soluzione analoga a quella utilizzata dalla Marussia, che prevede un rivestimento esterno applicato sui terminali di scarico.
mico del flusso d’aria nella zona posteriore. Il compressore più grande consente di ottenere una maggiore potenza a pari consumo di carburante, vantaggio che si somma alla capacità di ottenere un surplus di potenza al di fuori dei 33 secondi concessi dalle norme, mediante lo sfruttamento sinergico di MGU-K e
MGU-H. Ferrari e Renault hanno potuto introdurre piccole migliorie a mappature e scarichi ma per la stagione in corso le (poche) possibilità di recupero del gap tecnico rispetto alle frecce d’argento sono affidate prevalentemente telaio e aerodinamica. In questo Adrian Newey, geniale progettista della
Red Bull, sta dimostrando ancora una volta tutta al sua maestria, mentre la Ferrari fatica molto più dei rivali ad introdurre novità efficaci. Nonostante gli importanti investimenti degli anni scorsi (ricordiamo la nuova galleria del vento) la parte ‘visibile’ dello sviluppo della F14T appare procedere ad un ritmo decisamente inferiore a quello della concorrenza, che pur essendo in vantaggio sforna continuamente nuovi musetti, sofisticate ali anteriori e diffusori. Marco Mattiacci, uomo di fiducia di Montezemolo e Marchionne, è sicuramente chiamato ad un compito arduo, ma soprattutto sembra orientato ad una stravolgimento organizzativo che difficilmente potrà portare a risultati nell’immediato. Grazie ad un lavoro pluriennale di preparazione della vettura 2014, Mercedes ha costruito un grande vantaggio tecnico, che realisticamente potrà essere recuperato non prima di 1 -2 stagioni.
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autoplanet MINI 5 porte
Guadagna in abitabilità e capacità di carico la versione cinque porte della Mini, e questo grazie a due porte e sedici centimetri in più, tutto questo senza perdere in appeal e personalità. Due motori benzina: 1500cc a tre cilindri e 136cv e 2000cc quattro cilindri e 192cv. Altrettanti quelli a gasolio sempre 1500 e 2000cc da 116 e 170cv.
Toyota YARIS Nuova versione della Yaris a tre anni dall’ultimo restyling. Linee più tese e spigolose con un frontale dove si evidenzia un motivo ad X. Motori 1000cc tre cilindri e 1300 benzina cui si aggiunge un 1400 diesel ed un 1500 ibrido.
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autoplanet Alfa 4C spider
Se la berlinetta è più che bella, anche la versione spider conferma la felice matita del progetto. Ovvia la presenza del roll bar per una meccanica che prevede un motore 1750 turbo da 241 cv.
LUCREZIA E’ una bella esercitazione stilistica del centro studi UP Design. Lucrezia è realizzata su meccanica Maserati e vede nella parte superiore il ricorso ad un roll bar tubolare.
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autoplanet Ford EDGE Lunga quattro metri e settanta, la Edge personifica la figura delle grandi Sport Utility made in U.S.A. Trazione integrale a gestione elettronica con motore 2000cc TDCI in due livelli di potenza: 180cv con il cambio manuale e 210 per quello automatico.
Audi A7 Sportback
Grossa berlina, ma anche grande coupè, cosÏ potremmo sintetizzare questo bel prodotto della Casa di Ingolstadt che ha ricevuto piccole modifiche ed aggiornamenti quali, nuova griglia anteriore e nuovi fari e paraurti.
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Pneumatico Pirelli autografato da piloti e calciatori all’asta su ebay La dimensione multiculturale, multireligiosa e multietnica appartiene da sempre alla cultura Pirelli. Per questo è stato naturale, e motivo di orgoglio, aderire alla Partita Interreligiosa per la Pace. L’attenzione al sociale affianca quotidianamente l’attività d’impresa della società milanese, un’azienda con stabilimenti in 13 Paesi nel mondo, presente commercialmente in oltre 160 nazioni, con una realtà industriale di 39mila dipendenti in cui si parlano oltre 20 lingue e dove trovano rappresentanza 34 nazionalità. I valori che la Partita Interreligiosa ha trasmesso quindi, appartengono da sempre al Dna di Pirelli: rispetto delle diversità, multiculturalità, dialogo. In occasione della Partita Interreligiosa per la Pace, Pirelli ha realizzato alcune iniziative per consentire a tutti – dai propri dipendenti alla comunità della rete – di testimoniare il proprio sostegno all’evento. Al centro ovviamente lo sport: in particolare il gioco del calcio e la Formula 1, di cui Pirelli è fornitore esclusivo dal 2010. I calciatori delle due squadre che sono scese in campo il 1° settembre e i piloti di tutti i team di Formula 1 hanno firmato un pneumatico P Zero da Gran Premio, messo all’asta dal 25 agosto sul canale Ebay della “Fondazione PUPI”, per destinarne il ricavato a favore delle Fondazioni “Scholas Occurrentes” e “Fondazione PUPI”. Pirelli ha inoltre lanciato la campagna social #P4Peace. L’iniziativa, che ha preso il via all’interno di Pirelli con i selfie dei dipendenti di tutto il mondo, a metà agosto aveva già raggiunto oltre 2,5 milioni di persone e ricevuto il supporto di oltre 70.000 “fan”, tra cui campioni dello sport, protagonisti della moda, dell’arte e dello spettacolo, che continuano a inviare tramite i social media i propri selfie tutti “firmati” con la P di pace disegnata sulla mano, sul volto, su una maglietta o su una bandiera. I selfie dei dipendenti Pirelli sono anche diventati i protagonisti di un
video - trasmesso allo stadio Olimpico nell’intervallo della partita - che sottolinea i valori di multiculturalità e integrazione che l’evento vuole rilanciare e che contraddistinguono da sempre la cultura d’impresa Pirelli. C. S.
Andreucci-Andreussi vincono il Rally del Friuli Venezia Giulia Paolo Andreucci e Anna Andreussi hanno vinto la 50esima edizione del Rally del Friuli Venezia Giulia su Peugeot 208 T16R5. Dietro loro sul traguardo di Udine si sono classificati Basso-Dotta (Ford Fiesta R5) e Perico-Turati (Peugeot 208).
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TEMPO LIBERO
in Friuli Venezia Giulia
Per un buon bicchiere Collio: uomini, idee, passione e vite. Nel cuore dell’Europa, nel nord-est dell’Italia, tra le Alpi Giulie e il Mar Adriatico si trova una mezzaluna di dolci pendii soleggiati: il Collio. La denominazione DOC Collio è un polmone verde composto da 1.500 ettari di vigneti, colline, piccoli borghi, riserve naturali e boschive. Il clima mite di queste terre, favorevole alla viticoltura grazie alle correnti calde dell’Adriatico e alla protezione delle montagne a Nord, il suolo composto da marne e arenarie - che con i loro minuscoli fossili danno nutrimento alla viti - donano ai vini del Collio la loro caratteristica ed elegante impronta sapida e minerale. Zona di confine, il Collio affonda le sue radici nella Mitteleuropa, cultura raffinata e peculiare, nata dalla mescolanza di molteplici componenti linguistiche ed etniche che ancor oggi traspaiono dall’ampia e peculiare offerta che l’enogastronomia di questo territorio è in grado di offrire. Collio significa, oggi, costante ricerca dell’eccellenza attraverso l’innovazione, ma con un radicamento profondo nella storia e nelle tradizioni di cui il territorio è molto ricco. Un connubio che in Collio si concretizza nell’equilibrio che i suoi viticoltori hanno saputo trovare tra le numerose varietà internazionali coltivate e la salvaguardia e valorizzazione delle quattro autoctone: la Ribolla gialla, la Malvasia, il Friulano e il Picolit. A suggellare tale connubio troviamo il COLLIO BIANCO: uvaggio bianco simbolo del territorio e della sua lunga storia enologica. Paradiso per gli intenditori del vino, le aziende del Collio si caratterizzano da sempre per un forte slancio internazionale, che le spinge a valorizzare ed esportare i loro vini in tutto il mondo. Più di 320 i produttori di uva e ben 110 aziende che imbottigliano all’origine, un Consorzio fra i tre più vecchi d’Italia, che quest’anno festeggia i suoi cinquant’anni con una serie di interessanti iniziative rivolte a giornalisti, esperti e amanti dell’enogastronomia in genere. La costante passione che caratterizza questi produttori, li ha portati a scrivere “Collio” su una bottiglia, ideata da loro stessi con un basso impatto ambientale, unica, per sottolineare l’unicità del loro “terroir”. Scoprire il Collio è come viziarsi un po’, concedersi un attimo di pausa, lasciandosi coccolare da sapori, accoglienza e tradizioni dimenticati nel tempo.
GORIZIA 4 settembre: 1914-1918 LA GUERRA E GLI ANIMALI. Alle 18.30 presso HIC caffè in via Don Bosco 11 settembre: alle 21 presso il Salone degli Stati Provinciali del Castello CONCERTO BOTANICO LIGNANO SABBIADORO 4 settembre: Incontri con l’Autore ed il vino: ANTONIO SIMEOLI presso terrazza del bagno 2 bandiera tedesca a Lignano Pineta alle 19.00. 9 settembre: in Piazza Ursella (ex City) a Sabbiadoro alle 21.00 Orchestre di fiati in riva all’Adriatico- Complesso bandistico di Fagagna GRADO 4 settembre: nella Basilica di Sant’Eufemia Musica a 4 stelle PIERLUIGI CAPPELLO SACILE 5 settembre: Seconda MTB Sacile Night Race PALUZZA 5 settembre: presso il Centro Visite dei Laghetti di Timau GROTTE E MINIERE DELLE ALPI CARNICHE CENTRALI 7 settembre: TROFEO CARNIA IN MTB alle ore 10.00 BARCIS 6 7 settembre: Motoincontro Lambretta Club Friuli AQUILEIA 6 settembre: alle 16 Aquileia Lab 2014- Alla Scoperta degli Dei dell’antico Impero Romano
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FVG mosaico di culture e tradizioni
La Trota affumicata TRIESTE 6 settembre: allo Stadio Nereo Rocco LIGABUE in Mondovisione Tour Stadi 2014 22 e 29 settembre: FESTIVAL PIANISTICO al ridotto del Verdi UGOVIZZA 6 settembre: al rifugio Nordio -GIRACUOCHI21 settembre: in Val Rauma Festa della Transumanza CODROIPO 4 ottobre: al Museo Civico delle Carrozze Maestri della Cucina del Novecento Grandi Cuochi TARVISIO 5 ottobre: In località Rutte ZWETSCHGENKNODEL FEST FIESTA DAI GNOCS DI BRUNDUI RESIUTTA 5 ottobre:
Festa dell’Agricoltura “Sapori e Profumi d’autunno nel Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale PORDENONE 7 settembre: PORDENONE PEDALA SUTRIO 7 settembre: MAGIA DEL LEGNO TRASAGHIS 7 settembre: Match Race manifestazione velica MOGGIO UDINESE 7 settembre: VIII FESTA DELLA VAL ALBA ENEMONZO 13 14 19 20 21 settembre: MOSTRA MERCATO DEL FORMAGGIO E DELLA RICOTTA DI MALGA CORMONS 14 settembre: XXVIII RIEVOCAZIONE STORICA RINASCIMENTALE
Da sempre la trota presente nei torrenti e fiumi della regione e in tempi remoti per le popolazioni rurali dell’alto Friuli e della Carnia rappresentava una squisita prelibatezza, nonché un gradito cambiamento al cibo tradizionale. In regione da qualche decennio si è recuperata ed avviata su attività commerciale la tradizione carnico-friulana di affumicare la trota realizzando con questo processo una gustosa pietanza per le mense dei buongustai. Bisogna precisare, non senza una piccola punta d’orgoglio che la Regione Friuli Venezia Giulia è al secondo posto in Italia per la produzione di trote e quindi l’aver saputo reimpostare una tradizione culinaria su buone base di commercio ha anche generato un valido business collegato. Il processo che porta al prodotto finito prevede la pulitura del pesce cui segue la sua sfilettatura e salatura. Si passa poi alla operazione di affumicatura, che viene attuata con farine di legni duri e non resinosi ed un successivo passaggio “fumante” con bacche aromatiche. La grande distribuzione rende ormai facile l’approvvigionamento di questo prodotto, noi sul territorio preferendo l’acquisto sui luoghi di produzione l’abbiamo trovata a San Daniele, Ovaro e Sutrio/Paluzza.
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Il PILATES Molti uomini disinformati pensano che il Pilates non sia altro che un tipo di ginnastica recente molto in voga in ambito femminile per il controllo del volume dei glutei... ma proprio così non è. Joseph Hubertus Pilates ideatore del metodo, nacque in Germania nel 1883. Già agli inizi del ‘900 sviluppò un sistema di allenamento ispirandosi ad
antiche discipline orientali quali Yoga e Do-In, e lo chiamò “controllo della muscolatura” con riferimento al modo in cui il metodo incoraggia l’uso della mente per controllare i muscoli. Il metodo però ebbe larga diffusione a partire dagli anni ‘50, allorché Pilates si trasferì negli Stati Uniti e fece tradurre i suoi libri in lingua inglese.
Il Pilates è un programma di esercizi che si concentra sui muscoli posturali, cioè quei muscoli che aiutano a tenere il corpo bilanciato e sono essenziali a fornire supporto alla colonna vertebrale. Gli esercizi di Pilates fanno acquisire consapevolezza del respiro e dell’allineamento della colonna vertebrale rinforzando i muscoli del piano profondo del tronco, molto importanti per alleviare e prevenire il mal di schiena. Con questo metodo di allenamento oltre a rinforzare gli addominali, si va ad agire anche sulle fasce muscolari profonde vicino alla colonna e intorno alle pelvi. Gli esercizi devono essere fluidi e perfettamente eseguiti, devono inoltre essere abbinati a una corretta respirazione. Il metodo Pilates non ha un marchio di registrazione per cui ciascun insegnante lo può adattare al proprio stile, ma si deve rifare a sei principi basilari: 1. la respirazione sempre ben controllata e guidata dall’insegnante come nella pratica Yoga, 2. il baricentro visto come centro di forza e di controllo di tutto il corpo, 3. la precisione con la quale viene eseguito ogni movimento alla perfezione, 4. la concentrazione massima in ciascun esercizio, 5. il controllo su ogni parte del corpo per evitare movimenti sconsiderati, 6. la fluidità, intesa come principio sintesi dei concetti precedenti.
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