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Editoriale

sommario

di Claudio Soranzo

G

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Editoriale

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International

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Scuderia Ferrari Club Monfalcone

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Riviera friulana

11 Turismo in FVG 12 Valori in campo 14 Duello su di giri 15 Torna Mexico 16 Racing Samba 17 L’ora di vincere 18 Mondo Auto 20 Autoplanet 22 Cividale Castelmonte 26 La prova 27 Mix 28 Piloti ducali 30 Star bene - Rubrica

razie Ragazzi, grazie Ragazzi!! Fantastic job! Mi sentite?? Forza Ferrari!!!” Con queste emozionanti parole dall’abitacolo della sua rossa monoposto, Sebastian Vettel urla tutta la sua gioia appena superata la bandiera a scacchi e la trasferisce ai suoi “Ragazzi” e contemporaneamente a tutto il mondo ferrarista. Un fiume in piena, agitando il pugno al cielo, e sicuramente con qualche lacrimuccia, ben celata dal casco integrale, il beniamino di milioni di fan del cavallino rampante continua la sua marcia di avvicinamento alle due Mercedes, sempre meno salde in vetta al campionato. Urla di gioia soprattutto al termine del fine settimana di Singapore, che ha visto il pilota tedesco al vertice nelle qualifiche e sul podio più alto in gara, dopo aver condotto in testa dall’inizio alla fine. Un successo alla grande della Ferrari, completato dal terzo posto di Kimi Raikkonen, con la Red Bull di Daniel Ricciardo a spaiare la coppia. Una vittoria importante che riapre la strada per il campionato del mondo piloti, a sei gare dal termine. Il Giappone fra sette giorni darà già un primo verdetto: una Ferrari ancora rampante (come se lo augurano tutti) o il ritorno della stella a tre punte? Staremo proprio a vedere. In Regione invece assisteremo all’ennesimo bagno di folla che si riverserà lungo i tornanti della 38^ Cividale-Castelmonte (9-10-11 ottobre), la cronoscalata automobilistica amata da tutti, con macchine e piloti provenienti da tutt’Italia, che nel Friuli collinare si esaltano alla guida di vetture storiche e moderne. L’anno scorso ricorderete la bellissima vittoria del pilota di casa Giorgio Venica, al volante di una monoposta Lola di Formula 3000. Completano questo numero doppio la prova della “pungente” Citroen C4 Cactus, i resoconti dei due grandi incontri rampanti, nel Collio e nella Riviera Friulana, con i possessori delle Ferrari granturismo del Nord-Est e della vicina Austria, e un giro turistico nel Collio alla riscoperta dei vini di eccellenza. Senza peraltro dimenticare la rassegna delle nuove vetture di produzione, tra le quali spicca la nuovissima Giulia, che dopo ben 22 anni riporta all’Alfa Romeo la trazione posteriore, dopo l’uscita di produzione dell’Alfa 75. Insomma, un numero pieno di argomenti interessanti, sfogliabile come sempre anche sul nostro sito dedicato, www.spoileronline.it

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Torna la Cividale Castelmonte

SPOILER Periodico di automobilismo Anno XXXII Numero 227-228 Settembre-Ottobre 2015 DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Soranzo REDAZIONE: Flavio De Crignis COLLABORATORI: Germano Danielis Valerio De Crignis Fabio Pauluzzo

Le rosse sono sempre un successo Pubblicazione registrata Spedizione in abbonamento postale Stampa presso il tribunale di Gorizia Pubblicità inferiore al 50% TIPO LITOGRAFIA al n.153 del 22.3.84 Aut. Dir. Prov. P.T. Gorizia SAVORGNAN via Chico Mendes, 6 34074 Monfalcone (Go) Visita il nostro sito internet www.spoileronline.it Tel. 0481 496063

Redazione ed inserzioni: tel. 347 3681600 Corrispondenza/Testi: redazione@spoileronline.it Redazione: Via 1° Maggio, 112 - Monfalcone (GO)

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incontrorampante 2015

Cormons, Collio-Brda-Castello di Spessa, un itinerario bello e suggestivo per un appuntamento

INTERNATIONAL 1 Due appuntamenti “rampanti” nell’ambito di un mese, con intinerari molto diversificati, ma che hanno accontentato una folta schiera di appassionati Ferrari alle diverse latitudini e longitudini del Friuli Venezia Giulia. Va detto che le condizioni atmosferiche hanno favorito entrambe gli appuntamenti e questo di per se, in una giornata dove le prime attrici sono le Gran Turismo ha un valore di elevato spessore. L’inserimento di tante vetture nel bel contesto di Cormos, cittadina mitteleuropea che ha piena coscienza del ruolo di località (ex) confinaria e quindi di luogo di scambio ed

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incontro di diverse nazionalità all’insegna del buon vivere, ha creato un colore che è stato molto ben gradito sia dai cormonesi che dai turisti presenti. In un centro così variegato, Incontro Rampante ha offerto una bella presenza di vetture, oltre una quarantina, con targhe italiane, austriache, slovene, tedesche ed anche una che proveniva dalla Slovacchia, più precisamente dalla capitale Bratislava. Va riconosciuto anche il merito della locale Amministrazione Comunale con uno speciale ringraziamento al sindaco Luciano Patat ed all’Assessore Giorgio Cattarin che hanno operato per offrire agli ospiti un piacevole momento di sosta ed intrattenimento. La giornata è cominciata appunto con il saluto delle autorità ed è stato uno saluto speciale, fatto in tre lingue e molto apprezzato dai partecipanti, i quali in successione hanno visitato il bel Duomo di Cormons con l’annesso museo. A ciò ha fatto seguito la visita all’interessante mostra “CORMONS UNA CITTA’ IN GUERRA 1915-1917” curata dall’associazione CormonAustria che è stata decisamente gradita da tutti tanto che le firme di compiacimento hanno riempito ben due pagine del registro degli ospiti. La parte intinerante è cominciata nel primo pomeriggio con un passaggio nel parco realizzato al posto della ex Caserma Amadio (primo esempio di questo tipo nel Friuli

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4 1. Cartolina del Castello di Spessa. 2. Le rosse in piazza XXIV maggio a Cormons. 3. Il saluto da parte del sindaco di Cormons Luciano Patat e dell’assessore Giorgio Cattarin. 4. Le GT nel piazzale delle cantine Brda. Venezia Giulia) per una foto ricordo destinata all’album comunale per proseguire poi nel paesaggio collinare con destinazione alla Cantina Brda di Dobrovo/Casteldobra in Slovenia. Un momento dedicato alla cultura storica dell’enologia slovena che in questa zona vanta una tradizione plurisecolare. La parte finale della giornata ha riservato ai partecipanti un momento di alta classe. Per tutti i presenti si sono aperte le porte dello splendido Castello di Spessa. La visita che ne è seguita ha rappresentato un momento di piacevole relax in uno scenario unico, di gran classe. Un finale di giornata assolutamente speciale per una giornata da ricordare.

SCUDERIA FERRARI CLUB MONFALCONE ringrazia: Comune di Cormons - Assessorato allo Sport Comune di Cormons - Dimora storica Castello di Spessa - Cantine Brda Protezione Civile Cormons - Alessandro Pulz (Cormons) - Marzoli e Nanut (Gorizia) - Associazione Cormons Austria per la collaborazione ricevuta per Incontro Rampante Cormons-Collio 2015


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CENA SOCIALE 2015

SABATO 28 NOVEMBRE 2015 ORE 20.00 RISTORANTE REDIPUGLIA • Redipuglia Sacrario

Facciamo festa anche perché siamo tornati alla vittoria, ci siamo rialzati per vincere ancora e di più


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incontrorampante 2015

L’operosità e gli angoli nascosti del basso Friuli per una giornata in cui tante rosse hanno fatto da protagoniste nella

Riviera Friulana

> Molto riuscita la sosta presso l’agriturismo Anselmi di Muzzana del Turgnano Sicuramente meno “stanziale” il secondo Incontro Rampante, quello di fine giugno che ha visto la partenza da un’altra delle cittadine simbolo della nostra regione e cioè Aquileia. Le Gran Turismo si sono ritrovate nell’ampio piazzale delle Cantine Ca’

Tullio per poi affrontare un intinerario lineare che ci ha portato a Cervignano, San Giorgio di Nogaro per arrivare quale seconda tappa all’Agriturismo Anselmi di Muzzana del Turgnano. Qui c’è stato un momento di relax che ha visto il sorvolo delle Gran Turismo allineate di fronte ad un pubblico numerosissimo da parte di un aereo ultraleggero che

ha “benedetto” tutto l’insieme lasciando nel cielo una vistosa scia fumogena. Lo step successivo ha contemplato la visita della Cantina Anselmi di Pocenia, dove i partecipanti hanno potuto assaggiare le eccellenze dei prodotti della casa. La continuazione delle giornata ha fatto tappa a Paradiso, dove la “carovana rossa” ha fatto tappa presso l’Azienda Fraccaroli. È stata l’occasione per illustrare ai partecipanti l’attività dell’Azienda, che, dopo oltre sessanta anni ha reimpiantato in Friuli la coltura del riso, nella varietà Vialone Nano. Sono state illustrate altresì le particolarità delle tecniche di coltivazione e produzione del riso “Made in Friuli”: il tutto ha suscitato l’attenzione generale, cui ha fatto seguito una degustazione di riso e dell’ottima birra di riso che al momento si può trovare solo presso l’Agriturismo e la Frasca Fraccaroli a Paradiso, ma che nei prossimi mesi sarà reperibile in commercio con l’affascinante termine Friulano di “MANDI”. Con un rush finale ci siamo portati presso il Relais CASA ORTER di Risano, splendida isola di tranquillità nel centro del Friuli. Casa Orter ci ha accolto con la signorilità degna del nome che porta, il tutto in un contesto di verde curatissimo e di per se rilassante.


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> La partenza da Aquileia dalle cantine Cà Tullio

> Grande curiosità ed interesse per la sosta presso l’azienda Fraccaroli a Paradiso di Pocenia dove è stata illustrata la coltura del riso “made in Friuli” ed è stato anticipato il prossimo lancio della birra di riso (molto gradita per la sua bontà) che avrà il nome di MANDI

Casa Orter è stata per tutti una gradita sorpresa, in particolare per i nostri soci austriaci che sono particolarmente contenti di scoprire attraverso il nostri “Incontri Rampanti” tanti angoli nascosti ed affascinanti del Friuli Venezia Giulia. Un bilancio quindi assolutamente positivo e questo sia nell’ottica organizzativa e partecipativa, ma anche in quella della crescente adesione e coesione a Scuderia Ferrari Club Monfalcone. > Gran finale presso Casa Orter a Risano, relais di stile e tranquillità nel centro del Friuli

> Un nostro pensiero per il signor Luigi Anselmi

> Un nostro ricordo al signor Domenico Fraccaroli

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> Alessandra Gon di Casa Orter con un ricordo rampante


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BCC Staranzano e Villesse Banca di persone. La famiglia Le imprese I giovani I Soci

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TEMPO LIBERO in Friuli Venezia Giulia Tutti al Bivio di San Floriano del Collio. Da Muzic Storia, passione, tradizione e innovazione: sono queste le quattro colonne portanti su cui si regge l’azienda agricola Muzic, situata nel cuore del Collio, al bivio tra la strada che sale da Gorizia verso la vetta di San Floriano e quella che scende verso la valle Preval. Quando nel 1616 le truppe veneziane conquistarono il colle di San Floriano, il bottino fu di oltre “trecento carri di vino squisitissimo…”, narrano le cronache dell’epoca. Questa è solo una delle tante testimonianze storiche che conferma la lunga tradizione di vini pregiati nel Collio e a San Floriano, dove si trova l’azienda Muzic. Il territorio, con le sue meravigliose colline esposte al sole e vicine al mare, gode di un clima mite che ha sempre favorito la viticoltura, ma anche la frutticoltura e persino la coltivazione dell’olivo. Così, nei profumi e nei sapori di questi vini sono rimasti gli aromi dei prodotti ortofrutticoli, coltivati fino agli anni Ottanta. L’insediamento dei bisnonni Muzic nel Collio (in sloveno Brda, in friulano Cuej) risale al 1927, anno in cui si trasferirono come coloni in una casa ricostruita dopo le devastazioni provocate dalla Prima Guerra Mondiale. In questa fascia di terra, fatta di colline soleggiate e di dolci pendii, il cui clima è mitigato dalla brezza del mare Adriatico, la famiglia Muzic ha sempre continuato a lavorare con tenacia e sacrificio, mettendo a dimora nuovi vigneti sui caratteristici terreni di marne e arenarie stratificate, localmente denominati “ponca”.

Oggi l’azienda è condotta da Ivan, coadiuvato per la parte amministrativa dalla moglie Orieta e poi dai due figli Elija e Fabijan, entrambi enotecnici diplomati all’istituto agrario Paolino d’Aquilia di Cividale, che con passione e serietà coadiuvano il padre in azienda e in cantina, lavorando 20 ettari di vigneto, di cui 18 nella DOC COLLIO e gli altri 2 nella vicina DOC FRIULI ISONZO. La genuinità del loro lavoro, da autentici artigiani del vino, offre l’opportunità di seguire la via di quel Collio che fu definito “il giardino del Goriziano”, inebriandoci di profumi e di sapori che i vini Muzic sanno regalare, e che ricordano la natura rigogliosa che circonda la loro cantina. Quattro generazioni di fatiche e di passioni, che trovanomespressione nella qualità dei loro prodotti. Nell’ultimo decennio è stata restaurata la suggestiva cantina risalente al XVI secolo, una delle più antiche di San Floriano, miracolosamente sfuggita alle devastazioni delle guerre mondiali. Con le pareti in pietra a vista e i soffitti a volta, accolgono ospiti e amici per le degustazioni, fra le barrique in cui riposano e crescono i vini rossi. Collegata armonicamente è la cantina moderna, tecnologicamente avanzata, seguita da Ivan e saltuariamente da un enologo di fiducia, attrezzata con vasche in acciaio inox termo-controllate e con botti di rovere per l’affinamento. La produzione è di circa 90 mila bottiglie tra gli autoctoni Malvasia, Ribolla Gialla e Friulano, più il passito Picolit, a cui si uniscono i vitigni francesi d’importazione tardo-ottocentesca: Pinot Grigio, Sauvignon, Chardonnay fra i bianchi, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot a bacca rossa.

Azienda Agricola Muzic

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L’esordio è andato bene anche se il tracciato di Sochi non ha evidenziato elementi di spiccata personalità. È comunque un buon impianto che ha rispettato quelli che erano i

VALORI

in campo

> Sochi sul Mar Nero tra Olimpiadi e Gran Premio è ormai un polo di attrazione sportiva mondiale

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> Di sponsor e partner tecnici dalla Russia non ne arrivano molti. Va molto meglio nel settore piloti con Petrov (a sinistra) prima e Kvyat (a destra) poi a tener alti i colori locali C’era anche Putin in tribuna d’onore per assistere alla prima del Gran Premio di Russia. Un nome che mancava nel calendario del Circus, che si paventava da anni soprattutto come tracciato cittadino con, sullo sfondo, le cupole del Cremlino, ma che alla fine è approdato nella località turistica di Sochi sul mar Nero. La prima edizione del Gran Premio di Russia è stata abbastanza lineare, vediamo perché. Innanzi tutto le prove: Hamilton, Rosberg e Bottas fecero segnare rispettivamente il primo, il secondo ed il terzo tempo sia in Q1 che in Q2 che in Q3, un fatto che non si registra molto spesso. Come se non bastasse anche la gara, (dopo un iniziale errore di Rosberg che in partenza nel tentativo di sopravanzare Hamilton rovinava le gomme e perdeva parecchie posizioni), finiva per riproporci lo stesso ordine di arrivo con Hamilton, Rosberg e Bottas nell’ordine.

SU E GIÙ

Se il podio si era prefigurato già nelle prove, anche il resto dei primi dieci al via rimase abbastanza statico con Button, Ricciardo e Raikkonen che si confermarono rispettivamente quarto settimo e nono. Il miglior balzo in avanti fu fatto segnare da Alonso passato da ottavo a sesto, mentre un piccolo avanzamento lo fece segnare

anche Magnussen passato da sesto a quinto. Uscirono dalla zona punti il locale Kyviat (14° sul traguardo, 5° al via) e Vergne (10° in partenza e 13° all’arrivo). La gara comunque fu seguita da un grande pubblico e gli organizzatori ricevettero dalla FOM il Race Promoter’s Trophy come gare meglio organizzata di tutto il calendario 2014.

> È stato Hamilton il primo a vincere a Sochi


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Duello su di giri In Texas per un confronto dei valori per un

a cura di Flavio De Crignis

Tanti stati, da tempo hanno definito il circuito destinato ad ospitare il Gran Premio nazionale: Italia con Monza, Australia con Melbourne, Malesia con Sepang, ecc. La storia del Gran Premio degli Stati

memo G.P. USA ad Austin 25 OTTOBRE - ore 20

PRIMA EDIZIONE: 2012 CIRCUITO: Austin International 5413 metri GIRI: 56 per un totale di 308.728 chilometri Totale curve: 17 Con raggio a destra: 7 Con raggio a sinistra: 10 Senso di marcia: antiorario Albo d’oro: 2012 Hamilton (McLaren) 2013 Vettel (Red Bull) 2014 Rosberg (Mercedes) Miglior risultato Ferrari: Alonso terzo nel 2012

> In Texas non c’è ancora stato l’acuto Ferrari Uniti è veramente ricca di tracciati che hanno popolato il calendario del mondiale. Indianapolis, Sebring, Riverside, Watkins Glen, Long Beach, Detroit, Dallas, Las Vegas, Phoenix, Indianapolis modificato e finalmente Austin. Il calendario ha proposto nello stesso anno fino a tre Gran Premi (USA_ USA Est- USA West) destinati agli Stati Uniti (1983), ma anche due o uno, e, addirittura per molti anni anche nessuno. Con Austin sembra si sia trovata una buona soluzione con un impianto modernissimo e tagliato per la Formula 1, un impianto che permette anche agli

americani (così amanti dei loro ovali) di apprezzare uno spettacolo diverso quale è quello offerto dalla massima formula.

> Rosberg lo scorso anno una vittoria autorevole

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Torna dopo oltre vent’anni una gara molto sentita dagli sportivi locali

Torna MEXICO Storia piuttosto articolata quella del Gran Premio del Messico, gara che ci ha abituato ad andare e venire nell’ambito del campionato mondiale. L’ultima edizione disputata risale al 22 marzo 1992 e vide al via 26 piloti. In quell’edizione, la prima fila era caratterizzata da due Williams, una, quella di Nigel Mansell in pole position e l’altra con il nostro Riccardo Patrese a suo fianco. I due si ritroveranno nella medesima posizione al traguardo per un trionfo quasi annunciato. Da notare che dei ventisei partiti, tredici tagliarono il traguardo, mentre i restanti tredici furono costretti al ritiro. Andando ancora più indietro la cronologia ci dice che la prima edizione valida per il mondiale si tenne il 3/11/1963 con pole position e vittoria di Jim Clark con la Lotus. La prima fase del Gran Premio del Messico durò fino al 25/10/1970 quando vinse la Ferrari di Ickx.

Seguì una lunga fase nella quale il Gran Premio del Messicò non si disputò, la ripresa si fece attendere fino al 1986 quando dopo la pole di Senna con la Lotus, sul gradino più alto del podio ci andò Gerhard Berger con la Benetton (sua prima vittoria). Come detto la seconda “fase” di questa gara durò fino al 1992 ed in > Sergio Perez ovvero il Messico in formula 1 questo contesto si ebbe una sola vittoria Ferrari quella Da notare che tutte le edizioni del Gran ottenuta il 24/6/2015 da Alain Prost Premio si sono disputate sul circuito di davanti al compagno di scuderia Nigel Città del Messico, ora intitolato ai fraMansell per una splendida doppietta telli Pedro e Ricardo Rodriguez. color rosso.

1 NOVEMBRE - ore 20 MESSICO/PEDRO E RICARDO RODRIGUEZ


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Sempre bella l’atmosfera della gara brasiliana, qui c’è una

a cura di Valerio De Crignis

Racing

samba

Dal 1973 il Gran Premio del Brasile, è, assieme al Gran Premio d’Italia e quello di Gran Bretagna, una sicura costante del calendario. Con il 2015 arriviamo alla quarantatreesima edizione di una gara che per dieci edizioni si è disputata sul circuito di Jacarepaguà a Rio De Janeiro e per il resto sul più spettacolare ed impegnativo Interlagos di San > Barrichello, l’ultimo Paolo. brasiliano a vincere un Certo, come nel calcio anche nell’automobilismo il Brasile gran premio sembra soffrire di risultati. Sono lontani i tempi di Emerson Fittipaldi, Nelson Piquet ed Ayrton Senna (otto titoli in tre) monopolizzavano le posizioni di testa delle classifiche di gare e campionati segnando affermazioni su affermazioni. Dopo di loro quelli che si sono fatti vedere di più, diventando “vice campioni” del mondo sono stati Barrichello e Massa, dopo di loro (anche se Massa corre ancora e sale pure sul podio) si attendono i giovani di cui Felipe Nasr rappresenta uno degli interpreti. > Felipe Nasr ha debuttato quest’anno andando subito a punti in Australia con la sua Sauber

MEMO G.P. del BRASILE 15 NOVEMBRE - ore 17

PRIMA EDIZIONE:

1973

CIRCUITO:

INTERLAGOS 4309 metri

Giri:

71 per un totale di 305.909 chilometri

Senso di marcia:

Antiorario

Totale curve:

15

Con raggio a destra:

8

Con raggio a sinistra:

7

Prima vittoria Ferrari: 1976- Lauda Ultima vittoria Ferrari: 2008- Massa Pilota con più vittorie al Gran Premio del Brasile:

Prost 6

Scuderie con più vittorie al Gran Premio del Brasile:

Ferrari e McLaren 10

Stagioni in cui il Gran Premio del Brasile è risultato decisivo per l’assegnazione del titolo iridato: 2012 vince Vettel nei confronti di Alonso 2009 vince Button nei confronti di Vettel 2008 vince Hamilton nei confronti di Massa 2007 vince Raikkonen nei confronti di Hamilton 2006 vince Alonso nei confronti di Michael Schumacher

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17 Spoiler

Il Ferrari World attende di fare da testimonial ad una vittoria in rosso. L’attesa sta diventando lunga, è arrivata

L’ora di

vincere

Il Ferrari World (grande parco tematico dedicato alla Casa del Cavallino Rampante, unico al mondo) sorge a fianco del moderno impianto dello Yas Marina circuito dove si disputa il Gran Premio di Abu Dhabi. Una vicinanza che per altro finora non ha portato granchè bene alla rossa di Maranello. Infatti dopo sei edizioni la Ferrari è ancora a secco di vittorie e di pole positions un risultato non certo in linea con la Scuderia più vincente di tutti in Formula 1. Su questo tracciato inoltre, per una strategia completamente errata la Ferrari buttò alle ortiche un mondiale praticamente già vinto nel 2010 facendo rientrare anzitempo Alonso per un cambio gomme registrato sulla gara di Webber anziché su quella di Vettel.

memo G.P. ABU DHABI

29 NOVEMBRE - ore 14 PRIMA EDIZIONE: 2009 Circuito: Yas Marina 5554 metri Giri: 55 pari a 305,355 chilometri

Curioso comunque è il notare che quattro delle sei edizioni del Gran Premio di Abu Dhabi sono state vinte dagli attuali piloti del tea e più precisamente Vettel tre e Raikkonen una. Almeno questo forse può essere un dato confortante per cercare di chiudere al meglio questa annata che per certi versi è stata quella di un rilancio del colore rosso nel Campionato del Mondo di Formula 1.

Totale curve: 19 Con raggio a destra: 10 Con raggio a sinistra: 9 Albo d’oro: 2009 VETTEL – RED BULL 2010 VETTEL – RED BULL 2011 HAMILTON – MC LAREN 2012 RAIKKONEN – LOTUS 2013 VETTEL – RED BULL 2014 HAMILTON – MERCEDES Miglior risultato Ferrari: Alonso secondo nel 2012

> La Ferrari non ha mai vinto al Yas Marina, ma Vettel e Raikkonen assommano quattro vittorie sulle sei edizioni del GP di Abu Dhabi


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a cura di Germano Danielis

PONTIAC STINGER

OPTIMA

Questo concept del 1989 è stato classificato come veicolo adatto per tutte le stagioni e per qualsiasi tipo di terreno. Il corpo della vettura è costituito da pannelli in fibra di carbonio, i finestrini sono tutti asportabili eccetto il parabrezza, e anche il vetro nella parte inferiore della portiera può essere rimosso e sostituito con un pannello contenente un dispositivo per il raffreddamento delle bibite. La Stinger montava un quattro cilindri da 3000 cc erogante 170 CV. Cambio automatico a tre rapporti, e sistema di sospensioni attive che permetteva al veicolo di alzarsi di dieci centimetri per la guida fuoristrada. Tutti i sedili della Stinger erano completamente abbattibili, in più quelli posteriori a tettuccio aperto potevano essere sollevati elettricamente di circa trentacinque centimetri.

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HONDA SKYDECK Presentato al Salone di Tokio nel 2009 questo concept è un innovativo ibrido a sei posti. Le portiere anteriori si aprono in alto e in avanti, mentre quelle posteriori sono scorrevoli all’indietro; i sedili sono disposti su tre file e sono stati ridotti al minimo in modo da permettere un’elevata vivibilità all’interno dell’abitacolo. Molti dei componenti del sistema ibrido sono allocati nel tunnel al centro della vettura, e questo oltre alla spaziosità interna ha permesso di tenere molto basso il baricentro dello Skydeck. Nato concettualmente per l’Europa come alternativa per la FR-V, si è trasformato in una macchina laboratorio per i modelli che la Casa del Sol Levante si accinge a mettere in commercio.

IL PROGETTISTA ALDO BROVARONE

Nato nel 1926 nel biellese, dopo il secondo conflitto mondiale lavorò per un periodo come disegnatore per un’azienda di frigoriferi. La sua passione era però l’automobile, e così mostrò alcuni suoi lavori a Piero Dusio che in Argentina aveva da poco fondato la AUTOmotores ARgentinos, prima casa automobilistica di quel Paese. Dusio intravide subito il talento del giovane biellese, gli fece stipulare un contratto e lo mise sulla prima nave diretta in Sudamerica. In Argentina Brovarone disegnò le carrozzerie di tre modelli AUTOAR, e si occupò pure del lancio pubblicitario. Nel 1953 tornò in Italia come stilista della Cisitalia, che però a causa di problemi finanziari chiuse i battenti nello stesso anno. Ma non rimase disoccupato perché i suoi lavori avevano suscitato l’attenzione di Pininfarina, che lo mise a capo dell’ufficio stile fino al termine della sua carriera.

Ferrari Dino 246 GT

Negli anni trascorsi alla Pininfarina sono stati molti i progetti firmati da Brovarone, dalla Ferrari Superfast II alla Lancia Gamma, le Alfa Romeo Eagle e Giulia Sport, ma la sua creazione più famosa resta la Ferrari Dino 246 GT ancora oggi considerata una delle automobili più eleganti di tutti i tempi.


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autoplanet

TOURING superleggera

Ha tutto di una Ferrari, ma è una Touring Superleggera, carrozzeria milanese di prestigio. Un po’, anzi molto di Ferrari però c’è. Sotto il cofano anteriore è sistemato un motore rampante, più precisamente il V12 6300cc da 741 cv della F12 berlinetta. Anche il volante ed i comandi sono quelli della “cugina” di Maranello. E’ un prodotto notevole, prodotto in solo cinque esemplari, per altro già venduti che fa rivivere l’eccellenza di una specialità tipicamente italiana, quella delle G T su misura.


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autoplanet ALFA ROMEO

GIULIA

È la prima Alfa Romeo ad esser equipaggiata con la trazione posteriore dal lontano 1993 (anno in cui uscì di produzione la 75); è comunque disponibile con l’integrale ed è anche la prima Alfa a presentare il rinnovato marchio della Casa oltre a dare l’immediata impressione di essere una vetture nata per le altissime prestazioni. Parliamo della Giulia, nome di un’autovettura mitica che sarà presentata al prossimo salone di Francoforte. La scelta dei motori è molto ampia e spazia tra un 3000 cc benzina da 510cv per la Quadrifoglio Verde ad altre offerte quali un 2000 cc benzina o un 3000 V6 turbo 24 valvole da 350cv

HONDA

JAZZ

Honda opera un significativo restyling alla piccola di gamma che ne ricava un valido aggiornamento di design. In pratica con questo intervento la Jazz pur restando in una fascia di dimensioni contenute assume tonalità da piccolo monovolume. Per i motori al lancio è disponibile un 1300cc i-VTEC da 102 cv abbinabile ad un cambio manuale o ad uno automatico a variazione continua di rapporto.

FORD

GALAXY

È stata la prima monovolume della casa e ancora oggi continua ad essere la leader di famiglia in questa fascia. Condivide stile e meccanica con la S Max rispetto alla quale comunque è più alta di circa quindici centimetri. I motori hanno potenze variabili dai 120 ai 241cv.


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38a Cividale Castelmonte È la gara che vanta la più lontana anzianità in regione. La prima edizione infatti risale ai primi anni Sessanta. Da allora tanti piloti e tanto pubblico ne hanno sempre decretato una costante crescita ed un > Paolo Marcon Predator’s evo

costante

successo


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38a Cividale Castelmonte Tutto è ormai pronto per realizzare quel riuscito cocktail motoristico rappresentato dalla Cividale Castelmonte la Cronoscalata organizzata dalla Scuderia Red White la cui prima edizione risale al 1960. Anche quest’anno il programma prevede il riuscito confronto tra auto storiche e auto moderne (che alla Cividale Castelmonte “va in onda” dal 1988) un confronto che giustamente continua ad affascinare pubblico ed appassionati sempre numerosi sui sette chilometri del tracciato che da Carraria portano al Santuario e che viene ripetuto nelle due manches su cui si articola il Trofeo della Banca Popolare di Cividale. Come sempre massima attenzione è stata posta dalla Red White per la sicurezza del tracciato e come sempre a Cividale sono attesei i piloti più in vista della specialità. Considerata le validità della gara ci sarà anche un riscontro internazionale di partecipanti con concorrenti provenienti sicuramente anche dall’Austria alla Slovenia. Red White ha anche confermato la scelta della disputa della cronoscalata Friulana nella parte

GIORGIO vENICA: così si vince alla Cividale Castelmonte Va subito detto che il tracciato della Cividale Castelmonte è fortemente impegnativo e variegato ed oltre a costituire il percorso di una cronoscalata ha anche caratteristiche da prova speciale di rallie. Fondamentale è la conoscenza dei sette chilometri che da Carraria portano al Santuario, una conoscenza che per me ha radici lontane nel tempo considerato che quando si disputavano le prime edizioni abitavo molto vicino allo striscione di partenza ed ogni edizione della gara rappresentava un vero momento di gioia. Fondamentale poi è trovare un buon assetto fin dalle prove considerato che alla Cividale Castelmonte ci sono tanti tipi di curve, molte delle quali possono dare seri problemi di motricità dato che sono situate in sottobosco. Comunque curve, tornanti e doppi tornanti vanno affrontati con equilibrio per poi poter trarre il massimo dalla vettura negli allunghi. Lo scorso anno mi sono affermato con una Lola di Formula 3000 una monoposto che ti pone come guida a livello della strada, una situazione in cui con l’aumentare della velocità sui rettilinei diminuisce anche lo spazio stradale disponibile, condizioni molto particolari che però si traducono in una grande soddisfazione se il cronometro ti porta ad occupare il gradino più alto del podio.

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38a Cividale Castelmonte finale della stagione, una scelta che finora si è dimostrata più che indovinata. L’appuntamento è dunque fissato a Cividale per il 9 10 11 ottobre 2015 e per chi ci andrà, la passione motoristica ne risulterà sicuramente appagata.

> GraZIano FanTInI nSU

> claUDIo GoTTI renault clio Williams gr a


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LA PROVA

LA PROVA LA PROVA LA PROVA

LA PROVA

di Claudio Soranzo

La Citroen che non t’aspetti: una Cactus “pungente”

Ha pure ricevuto il premio mondiale “World Car Design” per quest’anno e, a prima vista può anche non piacere, ma poi la Citroen C4 Cactus diventa proprio una vettura particolare, per chi vuole distinguersi, personalizzarsi e non temere affatto i danni in città o nei parcheggi, causati da portiere o paraurti altrui. Con la novità degli airbump, un’esclusività mondiale che la rende unica e…simpatica, con questa specie di materassino sulle fiancate che fa un po’ pensare alle protezioni degli autoscontri del lunapark. Una vettura con il Dna cittadino, da quanto abbiamo detto, che non disdegna affatto le lunghe galoppate fuori dai centri urbani, frizzante, giovanile e gagliarda come poche altre. In fin dei conti è sempre una C4, con tutti i suoi pregi e nessun difetto. Chi la conosce già continua ad apprezzarla ancora di più, chi non l’ha ancora incontrata bastano pochi km per innamorarsene. Tanto da non poter fare a meno di coniare per l’ennesima volta il famoso slogan “provare per credere”. Sì perché nella C4 Cactus ci sono tutte

le qualità, che uno spera di trovare nella vettura che desidera guidare. In sostanza una nuova proposta agli automobilisti con una vettura che si distingue per il design, facile da guidare, rispettosa dell’ambiente, a tutto comfort e ricca di utile tecnologia. Se può non piacere la linea con le barre sul tetto e i pannelli laterali paracolpi di troppo impatto visivo, è d’altra parte innegabile che Cactus è una grande ventata di novità. Gli interni sono caratterizzati da un grande schermo 100% touch, molto intuitivo, atto a offrire una guida sempre connessa con tutte le altre funzioni dell’auto, grazie a 7 pulsanti a sfioramento. C’è anche la funzione Coyote, che avverte il guidatore dei radar presenti lungo il percorso, non solo i fissi, ma anche quelli mobili. Altre novità mondiali sono l’airbag del passeggero integrato nel padiglione e non nel portaoggetti e i sedili anteriori a

“sofà”, per un maggior comfort e benessere a bordo. Molto interessante anche il tetto panoramico in vetro ad alta protezione termica, per far entrare moltissima luce nell’abitacolo, consentendo nel contempo ai passeggeri una temperatura ideale. La ciliegina è il Magic Wash, grazie al quale il liquido per la pulizia del parabrezza viene spruzzato direttamente dai tergicristalli. La Cactus, nonostante barre e airbump, pesa ben 200 kg in meno della C4, guadagnati grazie a motori speciali a 3 cilindri, tanto alluminio e acciai speciali e all’apertura a compasso dei vetri posteriori. Più leggera e così più sprintosa con i propulsori a benzina 1.2 da 75, 82 e 110 Cv e a gasolio da 1.560 cc e 92 e 100 Cv. La vettura in prova, una diesel da 92 Cv con cambio meccanico, con la quale abbiamo percorso oltre 3 mila km, ha soddisfatto in pieno tutte le aspettative, dimostrando notevoli qualità di passista veloce. In città va alla grande e in montagna si difende egregiamente. L’handling è notevole, come pure l’abitabilità e il comfort di marcia. Insomma, una vettura con tutti i crismi per essere apprezzata dagli automobilisti italiani, anche per un prezzo alquanto contenuto, che parte da meno di 15 mila euro.


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mix mix mix mix mix mix mix mix mix mix

Memorial

Mazzoni

Il caldo di inizio luglio non ha fermato il rombo dei motori per la disputa dell’edizione 2015 del Memorial Mauro Mazzoni. La manifestazione è stata confortata da una buona partecipazioni di piloti, ben 55, che hanno divertito ed appassionato il pubblico presente a questa seconda edizione del Formula Driver di Staranzano. I piloti del Mazzoni Racing team hanno dato del loro meglio per ben figurare e i risultati non sono mancati. Da segnalare in categoria A il secondo posto di Paolo Milotti ed il quarto di Daniele Zambon. In categoria 2 “Baiesi” si è piazzato sul secondo gradino del podio davanti a Ivan Ghermi. In categoria B e C “Marco” e “Lele” si sono aggiudicati i rispettivi quinti posti. Il Trofeo Mauro Mazzoni è stato vinto da Pierluigi Dottor che con la sua Peugeot 106 ha sommato i migliori due tempi di giornata, mentre il trofeo assoluto è andato a Rudy Pitaccolo con la sua Fiat X1/9. Da segnalare infine la buona partecipazione di equipaggi femminili al via, ben otto nelle due diverse categorie, vetture preparate e di serie, con l’affermazione di “Micia” con una Renault Clio nella prima e di Veronica Bisconcin con una Peugeot 106 nella seconda.


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Red White ovvero la passione dei motori a Cividale del Friuli, in attesa della Cividale Castelmonte ecco alcuni

PILOTI DUCALI

Cescutti Nicola Giatti Eneo RALLY VALLI DELLA CARNIA 2015 2째 posto assoluto Ford Fiesta R5 della RB Motorsport

Marco Naibo - BMW M3

Christian Ronchi - Honda Civic Type R gr.N


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Flavio Macorig - FIAT X1/9 Davide Chermaz

Simone Cossettini - prima gara a Cividale 2014 - 19 anni - Peugeot 106 Andrea Crivellaro - Peugeot 106 Gr N

Daniele Zilli - R5 GT Turbo

Andrea Romano -. Renault R5 GT Turbo


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Il Massaggio Californiano Nella California di fine anni ‘60 operavano molti fra i più geniali ideatori delle terapie umanistiche. In questo ambiente di alta creatività il personale dei gruppi terapeutici dell’Esalen Institute notò un interesse crescente per il contatto umano. Le persone avevano bisogno di sentirsi confortate da una presenza amica, sentivano un bisogno di pace e protezione. Il Massaggio Californiano nacque in un momento di crisi della società americana, per dare una risposta ai bisogni di tenerezza, e per reagire di fronte alle difficoltà esistenziali. La sua nascita negli Stati Uniti è avvenuta assieme allo sviluppo di una serie di terapie che auspicavano la liberazione del corpo e l’espressione dei sentimenti: e così il Massaggio Californiano non poteva essere che un tipo di manipolazione ritmica, dolce e molto avvolgente. Il Massaggio Californiano trae le sue origini dal massaggio antistress orientale, oltre ad avere un effetto benefico sul corpo esercita lo stesso effetto anche

sulla mente, considerando quindi la persona non più composta da singoli pezzi, ma bensì dall’unione del corpo e della mente, come un’unica entità. Per questo tipo di massaggio si impiega un olio profumato si usano movimenti ritmici, fluidi, avvolgenti, e dolcemente affettivi che fasciano l’intera superficie del corpo dando una straordinaria sensazione di benessere e di calma. Ha l’effetto di calmare liberando la mente dai pensieri, tonifica, agisce sul sistema muscolare sciogliendo le contratture e rendendo più elastiche le articolazioni. Inoltre stimola la circolazione sanguigna e linfatica, riattiva la vitalità della respirazione. Ha effetto benefico sull’attività mentale, modella il corpo e lo ringiovanisce e in questo senso funziona come cura di bellezza. È indicato a tutte le persone che soffrono di malattie di origine psicosomatica, come per esempio depressione, ipertensione, ansia, stress mancanza di autostima attacchi di panico, e molti altri.


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