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Editoriale

sommario

di Claudio Soranzo

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Editoriale

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Scuderia Ferrari Club Monfalcone

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Ferraristi

10 opinione tecnica 13 Tempo libero in FVG 16 Tre punte 18 Mondo Auto 20 Cividale Castelmonte 22 Autoplanet 25 Mix 26 La prova 28 Calendario automobilistico sportivo FVG

ormula 1 tranquilla nemmeno durante le meritate ferie. ogni giorno, o quasi, una novità. Mentre la Ferrari è periodicamente sui media, vuoi per il distacco dalla Fca, il gruppo Fiat Chrysler e la probabile quotazione in Borsa, vuoi per le dichiarazioni di Arrivabene: “Nessuna prima guida designata”, vuoi per la prossima compagnia con l’Alfa Romeo, che Marchionne avrebbe intenzione di far ritornare alle corse, vuoi per i desideria dello stesso top manager: “Bene i conti, ma ora bisogna tornare a vincere”, in casa Mercedes invece si combatte con il tecnico in odor di Ferrari, “reo” - secondo la Casa di Stoccarda - di aver copiato file progettuali per “trasferirli” al suo nuovo ipotetico datore di lavoro. Insomma, una spy-story con tutti i connotati del giallo, dal momento che l’ingegnere viene accusato di sottrazione illecita di dati e invece la Ferrari afferma che non ha alcun contratto con la scuderia del Cavallino. Se continua così, ne vedremo delle belle! Ma ciò che più sorprende positivamente il tifoso sostenitore della Ferrari, ora che motori e piloti sono a riposo, è la grande forza di volontà degli uomini del Cavallino rampante, desiderosi di partire nel 2016 con una vittoria, già nella prima gara di Melbourne. “La cosa più importante ora è quella di ripartire con il piede giusto - ha sentenziato il numero 1 di Maranello - dobbiamo aggiudicarci subito il primo gran premio, quello in Australia”. Parole sante: sarebbe davvero troppo bello, dal momento che pochi sono convinti che la Ferrari riesca in questi quattro mesi di sosta non solo a colmare il gap esistente a fine stagione, ma ancora aggiungere un qualcosa in più per riuscire a tagliare il traguardo prima della stella a tre punte. Insomma, il prossimo deve essere assolutamente l’anno del rilancio in Formula 1 e tutti gli sforzi saranno orientati al raggiungimento di questo obiettivo. Un bersaglio da centrare in pieno, per poter poi proseguire lungo l’arco dell’anno e continuare a vincere per tornare nuovamente, dopo troppi anni, a indossare l’alloro mondiale.

Forza Ferrari, e auguri di Buone Feste a tutti!

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Nuove emozioni rampanti SPOILER Periodico di automobilismo Anno XXXII Numero 229 Dicembre 2015 DIRETToRE RESPoNSABILE Claudio Soranzo REDAzIoNE: Flavio De Crignis CoLLABoRAToRI: Germano Danielis Valerio De Crignis Fabio Pauluzzo

Pubblicazione registrata Spedizione in abbonamento postale Stampa presso il tribunale di Gorizia Pubblicità inferiore al 50% TIPo LIToGRAFIA al n.153 del 22.3.84 Aut. Dir. Prov. P.T. Gorizia SAVoRGNAN via Chico Mendes, 6 34074 Monfalcone (Go) Visita il nostro sito internet www.spoileronline.it Tel. 0481 496063

Redazione ed inserzioni: tel. 347 3681600 Corrispondenza/Testi: redazione@spoileronline.it Redazione: Via 1° Maggio, 112 - Monfalcone (Go)

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Possiamo dire che con il 2015 è iniziata la dura risalita verso le posizioni di vertice. La strada è ancora lunga ma è iniziata

la riscossa

Il nostro club prosegue nel suo costante lavoro per continuare ad offrire un riferimento ai tanti tifosi e fans della Ferrari che abitano nelle nostre zone e non solo. La cosa più bella che abbiamo costruito in questi anni è il carattere internazionale del nostro sodalizio. Poter vantare tanti soci in Austri, in Slovenia, oltre che sul territorio permette un allargamento culturale del modo di essere ferraristi, un modo che apre nuove prospettive ed orizzonti, oltre che ad essere motivo di giusto orgoglio per tutti noi di Scuderia Ferrari Club Monfalcone. La conseguenza automatica è quella di poter vantare iniziative sociali sempre affollate e partecipate sì che in ogni occasione c’è la possibilità di creare innanzi tutto un’atmosfera di amicizia e cordialità reciproca. Con il 2015 la nostra rossa ha risalito parte della china che la separava dal vertice ed è riuscita a graffiare in modo vincente in tre occasioni, buone come base per un’ulteriore crescita futura. Anche Spoiler ha segnato una sua nuova specificità con l’adozione dei colori per tutte le pagine del periodico, un altro piccolo grande traguardo. A tutti i soci e a tutti quelli che ci danno supporto, a chi sostiene Spoiler, agli amici e tifosi della Ferrari il miglior augurio di BUONE FESTE Valerio De Crignis Presidente Scuderia Ferrari Club Monfalcone

Aderite a informazioni presso la sede sociale del Club - Pizzeria Al Giardino, via I Maggio 112 a Monfalcone - il martedì sera dalle 20.30 alle 21.30


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Eravamo in tanti a far festa per il ritorno alla vittoria della nostra amata rossa. Voglia di stare insieme, voglia di testimoniare cosa sono i

FERRARISTI

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1. Panoramica sull’affollata serata. 2. Grande successo del gioco Dardo Rosso. 3. Notevole animazione e scompiglio è stato creato dal gioco Vettel-Raikkonen. 4. Una panoramica di premi distribuiti nell’ambito del nostro appuntamento sociale. 5. Un ricordo speciale per il nostro gommista di fiducia: Roberto Ceccotti della Pieris Gomme. 6. Flavio e Valerio De Crignis con i nostri amici austriaci Fritz e Bettina. 7. Puntuale come sempre il dottor Pisa non ha mancato di presenziare. 8. Un premio speciale per il socio proveniente da più lontano, il signor Tadic è arrivato da Travnik in Bosnia-Erzegovina, non c’è che dire una bella distanza. 9. Claudio Soranzo premia Lorenzo Galletto per la collaborazione ricevuta in occasione di “Riviera Friulana”. Fotografie di Riccardo Gressani 7

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L’opinione

tecnica:

a cura di Fabio Pauluzzo

Analisi Campionato F1 2015: Mercedes stravince ma

Ferrari in ascesa

Con l’assegnazione anticipata di entrambi i titoli mondiali 2015 si è concluso un campionato che era nato sotto la stella … a tre punte, ed è quindi stato largamente dominato dalla Mercedes, ma ha riservato anche qualche sorpresa, positiva soprattutto per i tifosi del cavallino rampante. I numeri della supremazia Mercedes sono evidenti e superano, sia pur di poco, i già eccellenti risultati conseguiti dal team anglo-tedesco nella stagione 2014: le W06 Hybrid di Hamilton e Rosberg hanno infatti inanellato una serie impressionate di pole position, giri veloci in gara, vittorie e podi con ben 12 doppiette (una in più dello scorso anno) su 19 GP disputati. Ciò nonostante l’analisi comparativa delle prestazioni viste quest’anno è meno banale di quanto si possa pensare, non tanto e solo per le differenti caratteristiche tecniche dei circuiti o per le diverse mescole di pneumatici portate dalla Pirelli, ma per effetto delle numerose evoluzioni alle power unit introdotte nel corso della stagione, combinate

con la limitazione di quattro unità per pilota imposta dal regolamento 2015. Quest’ultima ha reso ancor più fondamentale l’affidabilità delle power unit, onde evitare di incorrere in penalizzazioni sulla griglia di partenza, al punto che in diverse occasioni si sono visti piloti costretti a gareggiare con vetture le cui prestazioni erano tarpate da un propulsore depotenziato perché “vecchio” (con 3-4 GP alle spalle) oppure perché potenzialmente a rischio di rottura per effetto delle ultime novità introdotte. Sebbene anche in tema di affidabilità abbia prevalso nettamente la Mercedes, ovvero tutti i team dotati della power unit tedesca hanno utilizzato 4 unità per completare tutto il campionato (nda, Ferrari ne ha impiegate 5, Renault 8 e Honda addirittura 12!), anche le imprendibili frecce d’argento sono state costrette a disputare alcuni GP con la potenza ridotta, elemento che ha ‘falsato’ le reali prestazioni della W06 Hybrid, in particolare a Monza. Solo negli ultimi 3-4 GP della stagione, a titoli oramai assegnati, i protagonisti

> Nel 2016 la Pirelli introdurrà una nuova mescola denominata Ultrasoft, destinata ai soli circuiti cittadini e che è stata provata durante test post-campionato di AbuDhabi.

della stagione 2015 hanno finalmente messo da parte strategie e scelte conservative, liberando tutti i cavalli disponibili. Soprattutto in Brasile abbiamo avuto evidenza dei reali valori in campo


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> Tra i segreti della power unit Mercedes, un sistema SW in grado di monitorare in tempo reale le condizioni di tutti i singoli componenti meccanici ed elettrici valutando quindi l’eventuale necessità di ridurre il regime massimo di rotazione o di escludere, quando possibile, una componente prima che si possa danneggiare irreparabilmente.

della F1 attuale, e i riscontri cronometrici sono stati impressionanti: le prime quattro vetture classificatesi (due Mercedes e due Ferrari) hanno doppiato tutti gli altri concorrenti, chiaro indice di un notevole divario di prestazioni tra i top team e la cosiddetta “seconda fascia”, che ora ricomprende anche Red Bull e Williams. Questi ultimi hanno perso molto terreno dalle Mercedes rispetto allo scorso anno, accumulando distacchi superiori al minuto al termine della gara. La Ferrari invece, reduce dalla disastrosa stagione 2014, ha disputato un ottimo campionato, risultando l’unico team in grado di ridurre il divario dalle frecce d’argento. Aldilà delle tre vittorie conqui-

state da Vettel e della presenza costante a podio che sono valsi il secondo posto nel campionato costruttori, il progresso costante mostrato dalla SF15-T nel corso della stagione è l’elemento più positivo mostrato dalla rossa, soprattutto in chiave 2016. La crescita prestazionale dalla Ferrari acquista ulteriore valenza se si considera la mole di sviluppi introdotti dalla Mercedes durante l’anno, nonostante il team anglo-tedesco disponesse di un cospicuo vantaggio tecnico ad inizio stagione. Fin dall’esordio in Australia la SF15-T è apparsa una buona vettura, ma l’elemento nuovo rispetto agli anni precedenti è rappresentato dal successo delle novità tecniche introdotte a livello

aerodinamico e di power unit portate in pista dal team di Maranello, che hanno permesso alle rosse di ridurre progressivamente lo svantaggio dalle frecce d’argento nel corso della stagione. Negli ultimi GP dell’anno il distacco sul giro è sceso a circa 3 decimi di secondo in configurazione da gara, che salgono a circa mezzo secondo in qualifica per effetto del pulsante “boost”, ovvero il surplus di potenza di cui possono disporre le power unit Mercedes per circa 10-12 giri a week-end. Il gap non è irrilevante e gli ingegneri Ferrari, guidati da James Allison, dovranno ancora lavorare parecchio sul progetto 2016, perché nel frattempo in Mercedes non resteranno a guardare. Ciò che fa ben sperare i tifosi del Cavallino Rampante sono i margini di miglioramento a disposizione del team di Maranello. La SF15-T infatti, pur migliorata a livello aerodinamico e, soprattutto, di power unit, ha ereditato una configurazione telaistica derivata dalle monoposto degli anni precedenti, che si contraddistingue per un’architettura delle sospensioni anteriori ‘pull-rod’ fortemente penalizzanti in fase inserimento in curva e che sarà finalmente abbandonata nel 2016. Anche la power unit Ferrari potrà dare un ulteriore contributo decisivo alla vettura del prossimo anno, sebbene nella stagione appena conclusa abbia già mostrato notevoli progressi sia in termini di potenza (pur senza eguagliare i 900CV di cui sono state accreditate le Mercedes a fine anno, nda) che di guidabilità, soprattutto con lo step evolutivo introdotto da Monza. Lavorando molto sulle componenti elettroniche, a Maranello sono riusciti ad ottenere un erogazione di potenza eccellente, mitigando parzialmente i


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> La Ferrari ha posticipato al prossimo anno l’introduzione del nuovo motore dotato di basamento stretto, il cui debutto era originariamente previsto ad Austin. Tale power unit presenta ingombri ridotti e consentirà di rendere più snella la zona posteriore della vettura, che sulla SF15-T appariva assai meno filante e stretta rispetto a quella della W06 Hybrid.

gravi problemi di trazione di cui aveva sofferto la monoposto della stagione passata. Il progresso maggiore, rispetto a telaio e power unit, è atteso però a livello di aerodinamica, settore nel quale nel recente passato la rossa aveva spesso brillato meno dei rivali. L’approccio aggressivo del presidente Marchionne non si è limitato alla rifondazione del team e a nuovi investimenti, ma è stato esteso ad una interpretazione delle regole del Circus spinta al limite. Sfruttando infatti la collaborazione con il nuovo team Haas F1, che farà il suo debutto nel 2016 e sta sviluppando la propria vettura nella galleria del vento di Maranello, la Ferrari potrebbe beneficiare di una mole di dati aggiuntiva a beneficio del progetto 2016. Le ispezioni FIA sollecitate dai rivali di Mercedes non hanno però ravvisato violazioni formali alle rigide norme che limitano l’impiego delle gallerie del vento. Se nel corso dell’inverno a Maranello sapranno mettere a frutto tutti gli sforzi profusi in questa stagione, bilanciando sapientemente prestazioni crescenti con l’imprescindibile affidabilità, potremo assistere ad un campionato 2016 nel quale la Ferrari sarà in grado spezzare o quantomeno ridimensionare l’attuale egemonia Mercedes, che altrimenti - guardando al pesante ritardo accumulato da tutti gli altri team - si configurerebbe come l’alba di un ciclo pluriennale.


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TEMPO LIBERO in Friuli Venezia Giulia SACILE 22 DICEMBRE: presso la chiesa di San Michele alle 20.30 “La Ciara Stela”

12 GENNAIO: Al Teatro Nuovo Giovanni Da Udine alle 20.30 “Al Cavallino Bianco” Musical Operetta

CORNINO DI FORGARIA NEL FRIULI 24 DICEMBRE: Natale Subacqueo

24 GENNAIO: “Udine del Mistero” ore 18

TRIESTE 6 GENNAIO: S1 Trail la Corsa della Bora

MONFALCONE 14 GENNAIO: al Teatro Comunale alle 20.45 – Barnabas Kelem Jose’ Gallardo concerto

15 GENNAIO: Piazza S. Antonio Nuovo alle 17.30 “Family Film Series 2015/16 The Lorax

17 GENNAIO: presso il Teatro Comunale alle 16 –Diego Cal-Manuel TomadinConcerto

PORDENONE 15 GENNAIO: Presso l’auditorium della Galleria d’Arte Moderna - Armando Pizzinato - alle 20.45 “Non Solo Sushi” incontro

GORIZIA 30 DICEMBRE: Presso il Teatro Verdi Concerto di Fine Anno dell’Associazione Lipizer 23 GENNAIO: al Teatro Verdi “Il sol ci ha dato alla testa”

4 FEBBRAIO: Al Kinemax alle 19.45 “La Traviata” SAURIS 5 GENNAIO: “Der Orsh Van Der Belin” rievocazione festa tradizionale GEMONA 6 GENNAIO: Epifania del Tallero

5 FEBBRAIO: al Teatro Bratuz alle 20.45 FlamencaSon-Associazione Lipizer

28 GENNAIO: Alle 18 presso l’auditorium della Galleria di Arte Moderna Armando Pizzinato “Lo Spirito della Materia: Viaggio nel Design tra Italia e Giappone” SEVEGLIANO/BAGNARIA ARSA 15 GENNAIO: Presso la Baita Alpina alle 20.30 “Schegge di Storia-PorzusDue volti della Resistenza” CORMONS 20 FEBBRAIO: Alle 21 Quattro buffe storie. Cece’, La patente, Domanda di Matrimonio, Fa male il tabacco

UDINE 31 DICEMBRE: al Teatro Nuovo Giovanni Da Udine alle 18.00 “Strauss Festival Orchester Wien”

7 GENNAIO: Alle 20.30 al Palamostre – Amici della Musica 94° Stagione dei Concerti

19 GENNAIO: Al Teatro Ristori alle 21.O0 “Un BesAntonio Ligabue”

PIANCAVALLO 20 FEBBRAIO: “Transcavallo”

CIVIDALE DEL FRIULI 6 GENNAIO: Messa dello Spadone e Rievocazione Storica


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TEMPO LIBERO in Friuli Venezia Giulia

primosic: vini e motori della migliore tradizione In una terra da sempre regno del buon vino, il marchio Primosic comprende una storia di passione e professionalità, profonda devozione e rispetto del territorio. Una produzione di qualità che si evolve nel tempo e si lega con quella dei motori, seconda solamente a quella per il vino. Una storia fatta di incroci e incontri con grandi marchi automobilistici, a cominciare dalla mitica Porsche 911 gialla Think yellow, che per anni ha scorazzato lungo le morbide curve del Collio e per le strade di mezza Europa. La collaborazione con Porsche nacque con il concorso di scrittura gialla “Tiro rapido”,

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che portò fianco a fianco in giro per l’Italia gli storici motori tedeschi e la Ribolla Gialla Primosic. Un altro incontro importante avvenne con Mercedes, per la quale Primosic realizzò appositamente una versione speciale ed esclusiva del Klin Platinum, distribuito in occasione dei 40 anni del Club Mercedes di Londra. La storia dell’azienda Primosic ha radici lontane e ben salde sul colle di oslavia, nel Collio goriziano. Ebbe inizio nell’ottocento con il nome di Carlo Primosic che, sul finire del secolo, riforniva del suo vino i commercianti che trasportavano il prezioso prodotto dalle colline del sud dell’Impero austro-ungarico nella capitale Vienna. Superati i traumi storici di due guerre mondiali nella prima metà del Novecento, il Collio rifiorisce. Rinasce anche l’Azienda Primosic che nel 1956 produce il primo imbottigliamento in proprio. La rifondazione si deve a Silvestro Primosic, che ancora oggi si dedica con la passione di sempre al programma di sviluppo dei vigneti, elaborato nell’ottica della massima attenzione al territorio e, in particolare, alla valorizzazione delle specie autoctone. L’Azienda cresce e si qualifica con il passare degli anni. Nel 1964 la prima vendemmia imbottigliata che spiana la strada ai riconoscimenti

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TEMPO LIBERO in Friuli Venezia Giulia

per la qualità vinicola, meritati sia in ambito nazionale sia internazionale. La tradizione del Collio che accomuna persone, famiglie e aziende, porta 3 anni dopo alla costituzione del Consorzio Collio, di cui Silvestro Primosic è tra i primi aderenti. La “numero 1”, la prima bottiglia del Consorzio, è produzione della cantina Primosic e resta ancora oggi un segno dell’orgoglio e una preziosa testimonianza della lunga storia aziendale, del percorso intrapreso nell’ottica della qualità del vino e del rispetto della terra. Nel 1979 sorge la nuova cantina, tuttora sede aziendale. Dieci anni più tardi prende avvio il programma legato alle selezioni di qualità, che porta alla nascita di quei vini prestigiosi che già nei nomi (il Klin o la serie

delle Gmajne) riecheggiano l’antica tradizione e le storiche definizioni degli appezzamenti di terreno, destinati alle uve Primosic. Passa un altro decennio e, ampliate ancora le strutture, si arriva all’accurata selezione all’interno delle varietà dei vini, che esprimono così l’unicità della loro origine. Nascono così la Ribolla gialla di Oslavia, Murno-Chardonnay, Gmajne-Sauvignon blanc, Belvedere-Tocai Friulano, Klin-Collio bianco e Metamorphosis-Collio rosso riserva. Oggi in azienda Silvestro è affiancato dai figli: Boris si occupa dell’amministrazione e della cantina, Marko della pianificazione dell’attività della cantina e del settore commerciale. Per fare grandi vini ci vuole una passione smisurata e Primosic ne ha sicuramente da vendere. Ed è proprio così che in un teritorio vocato come il Collio, la lunga tradizione vinicola si esalta nella valorizzazione dei vitigni autoctoni, che sintetizzano secoli di attività enoica. Un esempio perfetto è la Ribolla gialla, una varietà con secolari radici e un potenziale qualitativo così elevato che si trova proiettato - tra i vini bianchi - ai massimi livelli internazionali. Ma è con il Collio Bianco che l’azienda di Oslavia esprime brillantemente la fusione della migliore qualità del territorio con gli esiti dell’evoluzione del lavoro in cantina, tanto da esprimere un prodotto di assoluto pregio, che si colloca autorevolmente ai vertici della produzione.

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Si è rivisto il rosso sul gradino più alto del podio, per ora su alcuni tracciati, per domani è già cominciata la caccia al grigio metallizzato, ma oggi brilla ancora la stella a

a cura di Flavio De Crignis

Tre

punte

> Lo scorso anno tre gare alla Red Bull, quest’anno tre gran premi alla Ferrari: per il resto il bottino se lo sono divisi loro con la Mercedes, ma con Hamilton due volte campione.


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Alzi la mano chi, a inizio campionato ha pronosticato, non la prevista supremazia della Mercedes, ma il ritorno alla vittoria della Ferrari e soprattutto il ritorno ad una più che soddisfacente competitività da parte della rossa. Dopo la disastrosa stagione del 2014 (nessuna vittoria dopo oltre vent’anni di presenza sul gradino più alto del podio in almeno un Gran Premio) il ritorno alla vittoria è stata una splendida realtà di fatto. Va detto che in alcune gare la

monoposto di Maranello ha dimostrato una competitività notevole ed in due occasioni (Ungheria e Singapore) è stata superiore a tutti. La terza vittoria, quella in Cina è stata una sorpresa ancora più grande ed è stata frutto di una accorta strategia. Tanto merito va riconosciuto anche a Sebastian Vettel, pilota veloce e regolare che con la sua costanza ha spesso messo sotto pressione il duo Mercedes portando quell’entusiasmo che ha fatto tanto bene all’ambiente e soprattutto ai tifosi che in lui hanno ritrovato un personaggio semplice e popolare allo stesso tempo. Per Raikkonen c’è da dire che la stagione è stata piuttosto alterna con un discreto quantitativo di mala sorte che non lo ha certo risparmiato. Comunque i risultati del duo finno-germanico hanno permesso alla fine la conquista della seconda piazza nella classifica costruttori che resta il miglior risultato da qualche anno in qua. Resta il fatto che la Ferrari dovrà impegnarsi per recuperare quel gap che ancora la separa dalle frecce d’argento che al di la di “qualche frecciata rossa” hanno dominato la stagione. Quest’anno non è servito aspettare fino all’ultima gara per sapere a chi andava la corona di campione del mondo in quanto la leadership di Hamilton non è praticamente mai stata in discussione con un Rosberg che è sembrato esser più in palla sul finire della stagione oltre che ad aver accusato praticamente solo lui varie noie tecniche che ne hanno ridotto le potenzialità. Al di la di Ferrari e Mercedes comunque non ci sono stati altri protagonisti. Dopo anni nel bilancio finale manca una vittoria della Red Bull che ha scontato la scarsa competitività del suo propulsore, mentre la Williams è stato l’unico team che in certe gare ha dimostrato una sua competitività. Si è conclusa l’ennesima stagione che ancora una volta non ha visto al via alcun pilota italiano e questo è un dato che deve far pensare. La mancanza di un nostro portacolori sembra destinata a durare ancora e questo per un paese come il nostro è un elemento negativo che le autorità sportive nazionali dovrebbero valutare con attenzione e tentare di risolvere con una politica di crescita indirizzata a qualche figura promettente dell’italico vivaio.

> Vettel si è presentato vincendo ed esibendo un buon italiano parlato. Il tedesco ha dimostrato costanza e velocità ed una grinta fuori dal comune. Il prossimo anno merita un mezzo ancora più competitivo. Per Kimi alti e bassi con un punto di forza rappresentato dal buon rapporto con Sebastian.


18 Spoiler

a cura di Germano Danielis

LAZZARINO SPORT Bautista Lazzarino era un immigrato italiano trasferitosi in Argentina nel 1927. Nel paese sudamericano avviò l’attività di autoriparazione e carrozzeria, e divenne noto per aver carrozzato una Packard usata dal Cardinale Pacelli poi divenuto Papa Pio XII. Nel 1952 un facoltoso cliente, non riuscendo a importare una Ferrari 375 MM, gli chiese di costruirgli un’autovettura sportiva attorno a un motore Ford V8 da 3900cc. La vettura essenzialmente costruita a mano, riemerse dall’angolo di un’officina nel 2006, restaurata e poi utilizzata in competizioni per auto storiche come la long run Philadelphia – San Francisco.

APOLLO GT Questa vettura nacque dal desiderio di Milt Brown, giovane ingegnere californiano, di realizzare un’automobile sportiva americana da contrapporre alle GT europee. Il primo disegno della futura autovettura non convinse Brown, che decise di affidare l’incarico a Franco Scaglione ex designer alla Bertone. Il risultato fu una coupé dalle linee tipicamente europee, ma spinta dai motori V8 Buick da 3500 e 5000 cc. La produzione iniziò nel 1962, ma dovette interrompersi dopo nemmeno due anni per mancanza di fondi. Dopo un paio di tentativi per cercare di evitare il fallimento, nel 1965 l’azienda chiuse definitivamente i battenti dopo aver prodotto un totale di novanta esemplari di automobili.

SEAT TANGO Questo concept era stato presentato nel 2001 e avrebbe dovuto entrare in fabbricazione in tempi brevi, ma per motivi sconosciuti ai più il progetto si bloccò e per la piccola roadster non ci fu, almeno per il momento, un seguito di produzione. Sulla Tango era previsto un inedito motore turbo da 1800 cc da 180 CV di potenza, ma già si considerava la possibilità di equipaggiarla con un motore ancora più performante.


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IL PROGETTISTA GIOVANNI MICHELOTTI

Nacque a Torino nel 1921, e già all’età di quattordici anni iniziò a lavorare agli Stabilimenti Farina come garzone. I suoi compiti si limitavano a stendere i fogli sui tecnigrafi e temperare le matite dei designers, ma la sua passione lo portò a rubare il mestiere con gli occhi, e alcuni suoi schizzi abbozzati dopo il termine dell’orario di lavoro fecero rivalutare il giovane in seno alla Direzione. Così dopo poco gli fu affidato un ruolo di disegnatore, che lo impegnò per i dieci anni successivi importantissimi per la sua crescita esperienziale. Nel 1946 Michelotti fece una scelta radicale e, decidendo di mettersi in proprio, fu l’apripista dei moderni studi professionali dedicati al disegno di carrozzerie per automobili. Visti i tempi fu una scelta coraggiosa e che si rivelò subito vincente: il lavorò fioccò a tal punto da costringerlo ad affittare un’officina per lavorare più comodamente, e strano a dirsi molti incarichi gli furono affidati proprio da grandi carrozzieri come Bertone, Vignale, e Ghia. Alla data della sua prematura scomparsa, ai primi giorni del 1980, si stima avesse disegnato circa 1200 autovetture. Il

Maserati Messico numero esatto però rimarrà sempre un mistero, visto che Michelotti non imponeva alle Case alle quali consegnava i suoi lavori di citare il suo nome o marchio. Una delle vetture più belle uscita dalla matita di Michelotti, poi carrozzata da Vignale, è stata la Maserati Messico del 1965. L’auto era stata commissionata da un facoltoso cliente, ed era destinata a rimanere un esemplare unico. Ma piacque talmente che la dirigenza della Casa del Tridente decise di dare il via a una produzione limitata in 482 esemplari.

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38a Cividale Castelmonte Anno dopo anno, conferma dopo conferma, crescita dopo crescita la Cividale Castelmonte si conferma un elemento fondamentale per gli appuntamenti automobilistici sportivi del Friuli Venezia Giulia, anche nel 2015 ha ribadito la sua: La buona organizzazione messa in atto dalla Scuderia Red White nell’allestimento e nella disputa dell’edizione 2015 della Cividale Castelmonte ha permesso a tutti: piloti, pubblico, appassionati ed addetti ai lavori di godere dello spettacolo offerto dalla più “storica” delle gare regionali. Uno spettacolo che si è imperniato sul tradizionale connubio auto storiche e moderne in una giornata che al solito ha concesso un break meteorologico in un contesto caratterizzato da condizioni meteo non proprio favorevoli. Sul gradino più alto del podio è salito il pilota di Caprino Spiazzi che rispon-

unicità Photo By Paolo Stringaro


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38a Cividale Castelmonte de al nome di Federico Liber, il quale con la sua Gloria C8P Evo ha creato il vuoto dietro a sé. Il secondo classificato infatti, Enrico Zandonà con una Reynard, ha accusato un distacco che per questo tipo di manifestazioni può esser definito abissale, e cioè ben quattordici secondi. Ben venti invece i secondi di gap a carico del pilota salito sul terzo gradino del podio e cioè Alessandro Tinaburri con una Gloria. Liber praticamente non ha lasciato spazio a nessuno e con merito si è portato a casa il trofeo della Banca Popolare di Cividale. Bella e molto seguita la gara di auto storiche che ha incoronato Umberto Bonucci con la sua Osella PA/9 davanti al forte pilota locale, Rino Muradore sempre a suo agio con la Ford Escort Rs ed al terzo classificato, l’austriaco Gerard Glinzer con la Porsche Carrera 911. Da rilevare che il tempo che ha permesso a Bonucci di primeggiare gli avrebbe consentito di piazzarsi al nono posto nella classifica delle auto moderne, questo per avere un’idea

dello sviluppo e dell’evoluzione che nel corso degli anni è intervenuto nella crescita delle vetture per la velocità in montagna. Se poi andiamo a vedere il distacco intercorso tra il vincitore delle auto moderne e quello delle storiche troviamo che il divario si aggira attorno al mezzo minuto, non male e assolutamente indicativo per un’analisi dei valori in campo.

Continua quindi la bella storia della Cividale Castelmonte, questo grazie al lavoro della Scuderia Red White e dei tanti appassionati che prestano la loro collaborazione per la riuscita della manifestazione, una manifestazione che per Cividale e le Valli del Natisone, ma anche per tutta la Regione Friuli Venezia Giulia continua ad essere un faro di sicuro riferimento.


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autoplanet

FIAT TIPO E’ stato rispolverato il nome di una vettura di successo alla fine degli anni ottanta del 1900 per questa vettura che segna il rientro della Fiat nel settore dei tre volumi. Vettura spaziosa e pratica la nuova Tipo è offerta con due motori diesel di 1300 e 1600cc da 95 e 110cv e di due a benzina 1400 e 1600cc da 95 e 110cv rispettivamente

FIAT 124 spider

Qui non è stato fatto il lavoro di “crescita modernizzata” che tanto successo ha avuto con la 500. Della mitica spider di Pininfarina, in questa, oltre al nome c’è assai poco feeling storico. Anche se è una bella vettura la nuova 124 spider è un’auto a se stante, realizzata sul pianale della Mazda MX 5, lo spider più venduto al mondo. Per i motori si parla di un quattro cilindri turbo benzina da 140cv per la versione normale e di un 1750cc quattro cilindri di derivazione Alfa Romeo per la successiva Abarth che sarà presentata con l’Hard Top.


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autoplanet FERRARI

488 SpIDER Una Ferrari ha sempre il fascino, una Ferrari “aperta” sicuramente lo aumenta in modo proporzionale. La 488 Spider presenta un design molto spinto con alcune soluzioni molto particolari come il musetto caratterizzato da due “piloni” di chiara derivazione Formula 1. In questo contesto è da segnalare che nell’anteriore, in base alla velocità la zona centrale dello spoiler anteriore cambia posizione a causa della pressione dell’aria (oltre i 200kmh) per ridurre le resistenza. Nel suo complesso la 488 Spider ha un aspetto grintoso con un notevole lavoro di design sulle fiancate. Eccezionali come sempre le prestazioni di una rossa di Maranello. Il motore è un 3900cc doppio turbo, otto cilindri che eroga una potenza di 669 cv che permette di raggiungere i 326kmh e di accelerare da 0 a 100kmh in tre secondi.

HOnDA JAZZ La Jazz è un’utilitaria di successo che in questi anni grazie alla bontà del prodotto ha riscosso larghi consensi. La piccola di casa Honda si è rifatta il trucco ed ora si presenta sul mercato con una linea ammodernata sempre fedele ai principi di praticità e versatilità. Per la motorizzazione troviamo l’affidabile 1300cc.

VERNICIATURA A FORNO BANCO DI RISCONTRO

Via Grado, 70/E - 34074 Monfalcone (GO) Tel: 0481 711255 - Fax: 0481 720129 e-mail: autocarr.milotti@virgilio.it www.carrozzeriamilotti.it


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autoplanet FERRARI F12 TdF

Il nome è un omaggio al Tour de France, gara molto in auge tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta del secolo scorso, ma anche alle quattro vittorie ottenute dalla Ferrari in questa competizione. Il design è in linea con l’attuale “family style” in auge attualmente a Maranello ed il risultato si traduce in una berlinetta affascinante sotto ogni punto di vista. Motore V12 da 780cv ed un inedito sistema sterzante per le ruote posteriori finalizzate all’aumento di stabilità e sicurezza. Sarà prodotta in 799 esemplari.

FORD

EDGE Ford Propone anche per il mercato italiano il grande SUV Edge vetture dalle linee decise e robuste. Per il motore si parla di un 2000 TDCI da 180 CV con cambio manuale e 210cv con quello automatico.


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Mazda: Icons Celebration MX-5 a Udine Come a Udine, così anche a Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Firenze, Catania, Rimini, Salerno, Pescara, Bari, Vicenza, e in altre 47 città d’Italia, oltre 1200 appassionati del roadster MX-5 di Mazda si sono dati appuntamento per festeggiare con un raduno del tutto particolare l’arrivo delle primissime unità della Quarta Generazione della mitica icona giapponese. Mazda, la Casa automobilistica abituata a rivoluzionare tanto la tecnica automobilistica, quanto le modalità di approccio al prodotto stesso, ha cambiato il concetto stesso di “Raduno” automobilistico, dando vita al primo raduno “diffuso”, denominato “Icons Celebration”. Questo ha permesso agli equipaggi di poter raggiungere comodamente il luogo del raduno a loro più vicino, senza essere costretti ad attraversare l’Italia come avviene in occasione dei meeting “convenzionali”, e dare così il benvenuto nel migliore dei modi all’arrivo dell’ultima generazione di MX-5. Una formula risultata vincente: la passione da parte della Community, che non ha tradito la propria natura

di “vestale” della roadster più venduta al mondo, ma anche quella dei concessionari Mazda che hanno conferito all’iniziativa una personalissima impronta per festeggiare una vettura unica e storica nel panorama automobilistico internazionale. Proprio perché di generazione in generazione la piccola grande roadster è rimasta fedele allo spirito originario, che l’ha contraddistinta nell’arco di un quarto di secolo, Mazda non ha potuto esimersi dal chiamare a raccolta in contemporanea il “popolo” MX-5 per una grandissima festa, con modalità davvero uniche e piacevoli. Il concessionario Osso Auto di Udine ha radunato i possessori di MX-5 nel parcheggio dello stadio Friuli e, dopo foto di rito e un percorso cittadino è

arrivato nella sede di viale Palmanova, al cospetto della bellissima e ultramoderna new-entry della Casa alata. Dopo un doveroso brindisi di benvenuto è stata svelata la nuovissima MX-5, inondata dai flash e dagli “ooohhh” di ammirazione della cinquantina di owner partecipanti, giunti da tutto il Friuli Venezia Giulia, tra i quali anche il nostro direttore.


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LA PROVA

LA PROVA LA PROVA LA PROVA

LA PROVA

di Claudio Soranzo

KIA, la nuova cee’d sempre più europea Sempre meno coreana e più europea. E’ questa la tendenza della Kia, che ha lanciato la nuova generazione della cee’d, la berlina di segmento C tanto piaciuta al Vecchio Continente fin dal suo lancio, ben 9 anni fa. Gli automobilisti europei ne hanno acquistato oltre un milione di unità. Un successo scaturito dal design e dalla manodopera tutta europea (la produzione avviene nello stabilimento di Zilina, in Slovacchia) e da tante nuove soluzioni pensate apposta per il piacere degli automobilisti ai quali è destinata. Nessuno dimentica che la Kia iniziò il periodo di 7 anni di garanzia proprio con la cee’d e, a distanza di tanti anni e altri nuovi modelli, li continua a mantenere senza problemi. La cee’d è una vettura che ha già raggiunto 3 milioni di unità prodotte, delle quali un terzo venduto nel nostro continente, con una costante crescita di mercato soprattutto in Italia, arrivata a una previsione del 16% per l’intero anno in corso.

Con un rapporto qualità-prezzo molto soddisfacente, la cee’d si è rinnovata non solo nel design, molto più moderno e sportiveggiante, ma anche nei contenuti, a cominciare dal nuovo cambio automatico sequenziale DCT a doppia

frizione e 7 rapporti, abbinato di serie al propulsore diesel 1.6 CRDi nella versione evoluta da 136 CV (c’è pure la versione da 110 Cv). E’ stato progettato per adattarsi alla coppia elevata del nuovo motore e per fornire un migliore equilibrio tra sfruttamento della potenza, comfort di marcia ed efficienza, rispetto al convenzionale automatico con convertitore di coppia, che sostituisce. Si ha di conseguenza una sensibile diminuzione delle emissioni nocive, da 145 g/km, certificati per il vecchio tradizionale cambio a 6 marce, ai 109 attuali. La seconda importante novità, che va a completare la gamma di propulsori Euro 6, è il nuovo motore 1.000 T-GDI (Turbo-Gasoline Direct Injection), un 3 cilindri frutto della strategia di downsizing della Casa coreana, che esordisce in Europa nelle due versioni da 100 e 120 Cv e una coppia massima per entrambi di 172 Nm, disponibile da 1.500 a 4.000 g/m. La motorizzazione diesel 1600 CRDi è stata ulteriormente perfezionata con il sistema di iniezione ad altissima pressione e l’uso di una pompa dell’olio a portata variabile, che riduce le perdite di potenza per attrito.


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Nella versione da 110 CV le emissioni di CO2 scendono a 102 gr/km e addirittura a 94 in abbinamento con il sistema start&stop ISG. La versione più potente passa da 128 a 136 CV e da 265 a 285 Nm di coppia, già disponibile a partire da 1500 giri/min. La nuova cee’d ha beneficiato di ulteriori interventi tecnici al sistema pianalesospensioni, grazie ai quali risultano ulteriormente migliorate le doti di assorbimento delle asperità e la precisione di guida. Il passo avanti più importante è consistito nell’adozione del sistema “torque vectoring“, che interviene in curva applicando una forza frenante alla ruota interna, con la conseguenza di ridurre la tendenza al sottosterzo in accelerazione. Il servosterzo elettrico è stato migliorato per ottenere un’azione più lineare e più sensibilità sul volante e contemporaneamente la geometria dell’avantreno garantisce un migliore effetto di autoallineamento delle ruote in rettilineo. Nelle sospensioni posteriori

sono stati sostituiti i supporti elastici del telaietto supplementare e i nuovi snodi sferici di collegamento lato ruota della barra antirollio riducono la trasmissione di vibrazioni alla scocca nella marcia su fondi irregolari. Nel processo di miglioramento della gamma cee’d i tecnici hanno dedicato un impegno particolare nell’implementazione di tutto quello che influisce sulla sicurezza e sulla piacevolezza della vita a bordo. La costante attenzione di Kia a tutte le problematiche della sicurezza ha portato allo sviluppo del nuovo sistema SLIF (Speed Limit Information Function), che tramite una telecamera riconosce i segnali stradali e li riproduce sul tachimetro e sullo schermo del navigatore. Il nuovo sistema (disponibile a richiesta) affianca il BSD (Blind Spot Detection) e il RCTA (Rear Cross Traffic Alert) che attraverso i sensori esterni controllano le aree cieche a lato e dietro il veicolo e avvertono il pilota in modo ottico e sonoro. E’ stato ulteriormente perfe-

zionato anche il sistema SPA (Smart Parking Assist System), capace di misurare con sensori a ultrasuoni lo spazio necessario al parcheggio ed effettuare automaticamente le manovre di sterzo. La nuova versione permette anche di inserire la vettura negli spazi perpendicolari (parcheggi a pettine) e governa la sterzata anche nella manovra in uscita negli spazi molto ristretti. Fra le innovazioni negli equipaggiamenti figura l’ultima versione del Kia Navigation System con schermo da 7 pollici. L’impianto integra anche il sistema di ricezione DAB per le trasmissioni in digitale dove queste sono disponibili. La nuova cee’d dà anche accesso a una grande varietà di informazioni multimediali attraverso il Kia Connected Services, gestito dal sistema Tom Tom. Le informazioni disponibili riguardano gli aggiornamenti sul traffico, l’indicazione della presenza di telecamere per il controllo della velocità e le previsioni meteo locali, costituendo un importante con-


28 Spoiler tributo alla tranquillità di viaggio in tutte le condizioni, potendo anche contare sull’aggiornamento gratuito delle mappe per 7 anni. Abbiamo provato la nuova cee’d (acronimo di Comunità Europea–European Design) sulle colline piemontesi, partendo dall’osservatorio astronomico di Pino Torinese e raggiungendo il tristemente famoso colle di Superga. Abbiamo constato un’importante piacevolezza di guida in ogni occasione, sia dal punto di vista motoristico sia da quello del comfort. Il look della nuova cee’d è messo in risalto dalla nuova griglia e dai quattro faretti a Led nella parte esterna del frontale, da una linea più sportiva e nel posteriore dai nuovi fari molto particolari. All’interno la qualità percepita è ancora migliorata, in un’ambiente molto

Calendario automobilistico sportivo FVG

Varato il calendario automobilistico sportivo regionale. a cura di Emmezeta Le premesse affinché la nostra Regione possa guardare con un po’ di ottimismo la nuova stagione di corse automobilistiche ci sono tutte, soprattutto guardando il calendario delle gare varato a novembre a Roma da ACI SPORT, oramai la Federazione Automobilistica Italiana ha definitivamente cambiato nome, dopo le riunioni con tutti gli organizzatori d’ ITALIA. Dicevamo del calendario delle gare quindi, che seppur non ufficializzato non dovrebbe subire variazioni, almeno per quel che riguarda il Friuli Venezia Giulia; partiamo con le due classiche e storiche salite, da sottolineare il numero di edizioni fino ad oggi disputate: il 28 e 29 Maggio è la volta della 47° Verzegnis Sella Chianzutan per poi passare al 1 e 2 Ottobre con la 39° Cividale Castelmonte Basta guardare il numero delle edizioni per capire il blasone delle 2 storiche gare di velocità in salita, tra le più apprezzate sia in Italia che in Europa, in un panorama italiano che a stento si avvicina alle 30 competizioni in calendario Passando ai Rally c’è da sottolineare che forse mai in passato ne avevamo un numero pari a quello odierno: 6-7 Febbraio 4-5 Giugno 2-3 Luglio 23-24 Luglio 5-6 Agosto 25-27 Agosto 22 Ottobre

raffinato e accogliente. E’ pure aumentata l’insonorizzazione e migliorato l’isolamento acustico del motore. Il comfort è notevole, ancora più sviluppato nella versione Gt-Line. Importanti miglioramenti sono stati effettuati anche per la sicurezza e il servizio di connettività. I prezzi partono dai 17.500 euro della versione Active per arrivare ai 26.000 del top di gamma. La versione Station wagon costa all’incirca 1.000 euro in più. In arrivo nel 2016 ben 5 nuove vetture (di cui 2 restyling) e ben 4 nuovi modelli non presenti in gamma entro il 2018. Insomma, un grande rinnovamento annunciato, tutto incentrato su modelli di vetture sempre più di stampo europeo e sempre meno asiatico.

3° Ronde Terra del Friuli 2° Rally Day di Maniago Rally Valli della Carnia 8° Rally di Majano 30° Rally Piancavallo 52° Rally del Friuli V.G. 2° Rally Day Serenissima


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Calendario automobilistico sportivo FVG

2016 Un anno interessante per il Motorsport in Friuli Venezia Giulia

Ben 7 gare tra le quali spicca il Rally del Friuli e Alpi Orientali, gara di Campionato Italiano Assoluto Tra queste dal 23 al 26 Giugno si inserisce il mondiale Cross Country dell’Italian Baja e in chiusura di stagione, il 19 Novembre l’Italian Baja D’Autunno nuova gara con validità campionato Italiano Non va dimenticata la regolarità con 2 competizioni a calendario: 17 Settembre Historic Nordest 15 Ottobre Mittel European Complimenti a chi ha il coraggio e la voglia di cimentarsi nell’organizzazione dello sport che amiamo, attività mossa unicamente dalla passione, peccato che i piloti “locali” non siano numerosi, in proporzione alle gare in programma. foto Daniele Schiavo

foto Daniele Schiavo

Il periodo non è roseo e i più hanno diradato il numero di partecipazioni alle competizioni, i costi spesse volte non lasciano spazio alla passione. Per finire una interessante novità legata da nuova iniziativa, se così possiamo chiamarla, già attiva da un paio di anni: il trofeo Slovenia Triveneto che offre ai piloti agevolazioni per le iscrizioni e premi in denaro finali molto interessanti. Nato da una idea dei nostri organizzatori delle salite, basato su tre gare in Italia, nel triveneto per la precisione: Verzegnis, Nevegal e Cividale e tre in Slovenia: Gorianci, Illirska Bistrica e Lucine avrà nel 2016 un “fratello”: il trofeo Slovenia Triveneto Rally più o meno con formula identica; il regolamento e le gare valide sono quasi definite, ma lasciamo i dettagli al varo definitivo e annuncio ufficiale.


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Il Massaggio Thailandese Il massaggio tradizionale thailandese fonda le sue radici nell’antica medicina di origine Indiana, e non a caso ha dei forti legami con alcune forme dello Yoga. Analogamente ai meridiani della medicina tradizionale cinese il trattamento si concentra su dieci linee energetiche, nelle quali

secondo l’antica medicina Vedica scorre l’energia: ecco perché questo trattamento viene anche chiamato massaggio di yoga thailandese. Questa tecnica è una mistura di pressioni e stiramenti, che si alternano oppure possono essere eseguiti simultaneamente. Il suo punto caratteristico è la dinamicità del trattamento, per cui le manovre di stretching si susseguono una all’altra in maniera naturalmente fluida e armonica. Il ritmo sostenuto del trattamento crea una sorta di effetto ipnotico, che porta il ricevente in uno stato di rilassamento profondo. È una tecnica completa e diversificata, ricca di manovre molto diverse: stiramenti, pressioni, mobilizzazioni, picchettamenti, scollamenti, pinzature. Per

la loro esecuzione si usano i pollici, palmo della mano, ginocchia, gomito e piedi. È una forma di massaggio che lascia grande spazio alla creatività, e quindi è sempre stimolante per chi lo pratica e mai noioso o ripetitivo per chi lo riceve. Il trattamento risulta quindi piacevole e rilassante. I suoi benefici principali si trasmettono alla muscolatura e alle articolazioni, ma contemporaneamente infondono energia e lucidità mentale. Il massaggio viene proposto in diverse tecniche a seconda della tradizione della scuola: a terra o su lettini, con l’uso di oli e balsami o compresse di erbe cotte, con trattamento completi che possono raggiungere anche le due ore. Può anche essere eseguito in maniera molto fisica salendo sul ricevente, ed eseguendo pressioni profonde e decise, che fanno stringere i denti ma che però nei giorni seguenti al trattamento lasciano posto a un eccezionale rilassamento muscolare.


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Località Cero’, 8 34070 Dolegna del Collio GO Tel. 0481 61264 - www.venica.it

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HONDA HR-V Dean Auto snc Via Deledda, 1 - Staranzano (GO) - Italy Tel. 0481 483300



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