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Editoriale di Claudio Soranzo
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opo l’autoscontro di Singapore alla Ferrari possono sicuramente pensare in positivo. L’aver toccato il fondo con la doppia autoeliminazione è sinonimo di risalita e per la scuderia di Maranello il passo deve essere molto spedito. Solo una doppia vittoria potrà far dimenticare più in fretta la paurosa debacle dell’ultimo gran premio, una “cosa” (perchè altrimenti non so come definirla) che nemmeno il più pessimista dei ferraristi avrebbe mai pensato. Nel giorno che doveva consacrare il bel ritorno delle Ferrari alla vittoria, con un uno-due da favola, sono state buttate al vento tutte le speranze e tutte le illusioni. Sono bastati cinque secondi di follia per vanificare tutto ciò che di buono era stata fatto fino a quel momento, dando tra l’altro un vantaggio del tutto insperato all’avversario più temuto, che si è visto servire su un piatto d’argento una vittoria che non sarebbe riuscito nemmeno a sognare. Ma tant’è, questo è il destino dei tifosi: un colpo sull’altare e un altro nella polvere. Ora si ricomincia sperando che dalla Malesia in poi, nelle ultime sei gare, tutto possa ritornare come prima, con una Ferrari combattiva e vincente e un Vettel meno preoccupato degli avversari in griglia e più incisivo per la sua strada. Intanto nel Friuli Venezia Giulia si ritorna a correre sulle strade di casa con l’edizione del quarantennale della Cividale-Castelmonte, la corsa in salita tanto amata dai piloti di casa, ma non solo, con molti driver che vengono da tutte le regioni d’Italia, ma anche da oltre confine, sia con vetture moderne che storiche da competizione. Una kermesse che resiste nel tempo perchè frutto di un grosso impegno da parte degli organizzatori e degli sponsor, ma anche grazie alla grande passione per questa corsa e per il territorio da parte di centinaia di persone, attratte dalla competizione ma anche dalle ottime offerte enogastronomiche della zona. Buone competizioni a tutti!
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sommario In Formula 1 siamo agli ultimi duelli
3 Editoriale 6 Occhi a mandorla 7 Scuderia Ferrari Club Monfalcone 8 Kart 2017 9
Tempo libero FVG
10 Per un buon bicchiere 12 Autoplanet 13 Non si sa mai 14 Tutto rosso corsa 16 Punta al pieno 18 Bollino rampante
Torna la Cividale Castelmonte... ... e sono 40!
20 Danza carioca? 22 Mondo auto 24 Spettacolo pirotecnico 26 Quota 40 29 Mazzoni racing 30 Star bene
SPOILER Periodico di automobilismo Anno XXXIV Numero 236 Settembre 2017
DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Soranzo
COLLABORATORI: Germano Danielis Valerio De Crignis Fabio Pauluzzo
REDAZIONE: Flavio De Crignis
Pubblicazione registrata Spedizione in abbonamento postale Stampa presso il tribunale di Gorizia PubblicitĂ inferiore al 50% TIPO LITOGRAFIA al n.153 del 22.3.84 Aut. Dir. Prov. P.T. Gorizia SAVORGNAN via Arrigo Boito, 26 34074 Monfalcone (Go) Visita il nostro sito internet www.spoileronline.it Tel. 0481 496063
Redazione ed inserzioni: tel. 320 5672055 Corrispondenza/Testi: redazione@spoileronline.it Redazione: Via 1° Maggio, 112 - Monfalcone (GO)
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KART 2017 Una quindicina di soci si sono ritrovati per l’annuale gara di kart e per trascorrere alcune ore all’insegna dei motori. Le gare sono risultate vivaci e combattute ed hanno creato quell’atmosfera agonistica che è ovvio aspettarsi da appuntamenti come questi. L’affermazione per il 2017 è andata a Roberto Barbiero che ha preceduto nell’ordine, Riccardo Gressani e Mauro Novacco. Al termine tutti si sono dati appuntamento al prossimo anni per continuare questa iniziativa motoristica sociale.
CAMPIONATI SOCIALI KART SCUDERIA FERRARI CLUB MONFALCONE CLASSIFICA FINALE EDIZIONE 2017 1° ROBERTO BARBIERO 2° RICCARDO GRESSANI 3° MAURO NOVACCO 4° VALERIO DE CRIGNIS 5° ANDREA MARCUZZI 6° FLAVIO FELICE
7° FIORENZO DI CORATO 8° MASSIMILIANO MISSONI 9° STEFANO MARTINIS 10° DANIEL MICHELINI 11° PETER AMBROSIC 12° NICOLE FELICE 13° VINCENZO SORRENTINO 14° ARIANA COMENDINI 15° MAURIZIO ZUPANCICH
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CENA SOCIALE
sabato 25 novembre 2017 Ristorante Forum Julii Strassoldo di Cervignano
ore 20
Una stagione che ci ha visto protagonisti con il ritorno sui gradini piÚ alti del podio. Facciamo festa per stare insieme all’insegna del rosso corsa.
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BCC Staranzano e Villesse Banca di persone. La famiglia Le imprese I giovani I Soci
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TEMPO LIBERO
in Friuli Venezia Giulia
LUSEVERA/MICOTTIS 15 ottobre: OKTUBERFEST BUDOIA/DARDAGO 22 ottobre: Dardago Color Zafferano GORIZIA 26 ottobre: al teatro Verdi ale 20.45 SIMONE CRISTICCHI
alle 19,00 al Museo Carnico Michele Gortani GUSTO CARNIA cooking gala
SISTIANA 22 ottobre: RILKE cup, manifestazione velica
TOLMEZZO 26 ottobre:
GRADO 22 ottobre: in Val Cavanata Festa d’Autunno STREGNA/TRIBIL SUPERIORE 15 ottobre: Burnjak- Festa delle Castagne
SAN DANIELE DEL FRIULI 29 ottobre: Assaggi di San Daniele, enogastronomia
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TEMPO LIBERO
in Friuli Venezia Giulia
Per un buon bicchiere
AMPEZZO 31 ottobre: La not dalis muars – Rievocazione Capodanno Celtico GEMONA 31 ottobre: Glemone, ier, vuei, doman GRADISCA D’ISONZO 10 novembre: in teatro alle 20.45 NEI SUONI DEI LUOGHI 2017 LIGNANO SABBIADORO 12 novembre: 29° Criterium Annuale della Laguna TRIESTE 26 novembre: Mostra Mercato del Disco-CD-DVD
Ad Aquileia il vino degli Dei
Il Brojli la garanzia della Fattoria Clementin
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PONTEBBA 2 dicembre: al teatro Italia- omaggio a FRANK SINATRA TARVISIO 5 dicembre: alle 17.00 San Nicolò ed i Krampus SAURIS 8+10 dicembre Mercatino di Natale CORMONS 12 dicembre: Dieci piccoli indiani..... e, non rimase nessuno
rosegue il nostro approfondimento fra le interessanti realtà vitivinicole del Friuli Venezia Giulia, per offrirvi opportunità di scelta dei diversi vini del nostro territorio. Questa volta ci interessiamo della Doc Aquileia, validamente rappresentata dalla Fattoria Clementin che, con il marchio Brojli si distingue per la ricca offerta di qualità, sia con i vini che con le grappe. L’azienda si trova a Terzo di Aquileia, una piccola zona dove la viticoltura ha una storia millenaria, dove la riviera friulana è ricca di terreni vocati alla viticoltura e coltivati direttamente secondo usi e costumi che si tramandano nel tempo. I vini che ne derivano risultano particolarmente gradevoli e profumati, realizzati con impianti e sistemi da agricoltura biologica
e con i tradizionali metodi di vinificazione, che ne esaltano le qualità. Una grande stanza con il focolare, attigua alla cantina, con la possibilità di degustare vini e grappe, e un piccolo ma attrezzato laboratorio per stages di norcineria sono, assieme alla tradizionale accoglienza contadina, la proposta della Fattoria Clementin. Prodotti sani e certificati sono il frutto del loro lavoro, a conduzione familiare, per la tutela dell’origine, della tipicità e per uno sviluppo equilibrato di questa meravigliosa terra, come pure per il miglioramento della qualità dell’ambiente, della cultura e della vita. Aquileia è un antico porto romano, famosa per i suoi mosaici, crocevia di culture e religioni, antichissimo fornitore di vino della Repubblica e
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dell’Impero romano. Il vino viene prodotto con passione e nel rispetto della millenaria tradizione del territorio friulano. Sono in degustazione nel Wine Shop di Aquileia, in via Beligna 30, i migliori vini del territorio, realizzati con il marchio
Brojli, come Chardonnay, Pinot Grigio, Verduzzo Friulano passito, Riesling, Traminer aromatico, Friulano e Pinot bianco; tra i rossi il Refosco Campo della Stafula, Cabernet Franc, Refosco dal Peduncolo Rosso e Merlot. Ottime anche le grappe di Traminer aromatico
e di Refosco dPR. Personaggio tutto da conoscere è il titolare Franco Clementin, che insieme alla sua famiglia non disdegna di allestire delle interessanti serate a tema, degustando un buon bicchiere assieme ad artisti e scrittori del territorio regionale. Ci sono pure ampie sale per riunioni e tavoli all’esterno per degustazioni all’ombra lunga del vicino campanile della famosa basilica di Aquileia. Fattoria Clementin Via Galileo Galileo, 5 33050 Terzo di Aquileia Tel. +39 0431 32642 info@fattoriaclementin.it
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autoplanet Prende il posto della California, rispetto alla quale può vantare un peso inferiore ed una migliorata efficienza aerodinamica. Dal punto di vista motoristico da segnalare l’adozione di nuovi pistoni e nuove bielle, una nuova designazione dell’impianto di aspirazione ed una nuova geometria delle linee di scarico. La Portofino adotta un V 8 che eroga 600cv ed accelera da 0 a 100kmh in 3”5. Pur essendo una 2+2 trasformabile, la Portofino può vantare un baule di buona capienza.
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Per quanto riguarda i piloti statunitensi in Formula 1 c’è più passato che presente o futuro. Questo paese però non finisce di sorprendere, quindi
Non si sa mai
Con il tracciato di Austin sembra che la Formula 1 abbia trovato la quadra per un paese esigente in tema motoristico come gli Stati Uniti, paese che nelle due ultime stagioni ha può vantare la buona presenza del team Haas nella massima formula. Al momento mancano i piloti, ma il passato ha proposto nomi e figure interessanti; in questo caso ci occupiamo dei drivers locali che hanno vinto almeno un Gran Premio iridato (non tenendo conto delle gare di Indy anni cinquanta/sessanta) Il più famoso resta sicuramente Mario Andretti che ha corso ben 128 G P vincendone dodici ed aggiudicandosi la corona iridata con la Lotus nel 1978. Andretti ha corso con Ferrari, Alfa Romeo, March, Williams e Parnelli. Nel suo curriculum anche 18 polle position e 10 giri più veloci ed una vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1969.
1. Mario Andretti 2. Phil Hill 3. Richie Ginther 4. Peter Revson 5. Dan Gurney
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4 L’altro pilota statunitense che si è laureato campione del mondo (nel 1961 con la Ferrari) è Phil Hill. Hill ha disputato complessivamente 47 Gran Premi vincendone 3 con 6 pole position ed altrettanti giri velociHa corso con Ferrari, Maserati, Lotus, Cooper ed ATS vincendo pure la 24 ore di Le Mans nel 1958, 1961 e 1962.
Dan Gurney invece ha corso per sette scuderie (Ferrari, BRM, Porsche, Honda, Brabham, Eagle e McLaren) per complessivi 86 Gran Premi. Ne ha vinti 4 segnando anche 3 pole e 6 giri più veloci. Richie Ginther di gare iridate ne ha disputate invece 52 a bordo di Ferrari, BRM, Honda, Cooper segnando 1 vit-
5 toria e tre giri veloci. Peter Revson con Lotus, Tyrrell, McLaren e Shadow disputò in tutto 30 Gran Premi cogliendo 2 vittorie ed una pole position. Come si vede la storia propone figure significative e vincenti: non così il presente, per il futuro? Non ci resta che attendere.
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tutto rosso corsa Tutto bello, tutto Carso/Kras
Una luminosa giornata di sole ha accompagnato il ritorno sul Carso delle mitiche rosse (e non solo) Gran Turismo del Cavallino Rampante. La partecipazione è stata molto significativa con la presenza di una cinquantina di equipaggi provenienti, oltre che dalla Regione, dalla Slovenia, dalla Slovacchia, dalla Germania e ovviamente con una significativa rappresentanza dei nostri amici austriaci della zona di Graz.
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Una partecipazione così numerosa ha significato anche la presenza di una notevole varietà di modelli prodotti negli ultimi quaranta anni dalla Casa del Cavallino Rampante ed ha conseguentemente offerto con immediatezza l’evoluzione delle Gran Turismo dai primi anni settanta del secolo scorso ai giorni nostri. La giornata è cominciata nella splendida ambientazione offerta dall’Agriturismo Hermada a Ceroglie di Duino Aurisina dove i partecipanti hanno potuto apprezzare la qualità dell’ospitalità offerta per proseguire poi con un tour itinerante tra i paesi del Carso fino a Borgo Grotta Gigante dove gli ospiti hanno visitato la splendida cavità naturale. Dopo un ulteriore tragitto locale la carovana è arrivata a Sgonico/Zgonik dopo gli amici del locale Rupa Team hanno organizzato un momento di ospitalità con tanto di coro che ha portato un piacevole tocco culturale alla giornata. 5 Per finire ciliegina sulla torta è arrivata la doppietta della Ferrari sul tracciato di Monaco a scatenare una genuina euforia collettiva dall’intenso sapore del colore rosso corsa.
1. L’arrivo all’agriturismo Hermada 2. Riconoscimenti del club al sig. Ales Pahor dell’agriturismo Hermada e la signora Martinis 3. Le GT sul piazzale della Grotta Gigante 4. Uno scorcio della splendida cavità 5. Cartolina Rampante da Sgonico
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Sgonico 34 - Zgonik (TS) Tel. 040 229164 - cell. 347 5828180 stankomilic@gmail.com
6 6. Lungo le strade del Carso 7. Grande attenzione per il GP di Monaco 8. L’arrivo e la sosta a Sgonico/Zgonik 9. Riconoscimenti per Damjan Milic del Rupa Team e per il vicesindaco di Sgonico/Zgonik Rado Milic 10. Molto seguita la bella performance del coro di Sales Rdeca Zvezva
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JAZBEC
Panetteria - Pasticceria Aurisina 98 - Tel. 040 200174
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SCUDERIA FERRARI CLUB MONFALCONE RINGRAZIA: TRATTORIA-GOSTILNA GUSTIN COMUNE DI SGONICO/OPCINA ZGONIK SGONICO/ZGONIK RUPA TEAM SGONICO/ZGONIK AZ. AGRITURISTICA OSTROUSKA AGRITURISMO MONTE HERMADA SGONICO/ZGONIK CEROGLIE DI DUINO AURISINA AZ. AGRICOLA MILIC SAGRADO DI CAFFE’ PRIMO AROMA SGONICO/ SGONICO/ZGONIK ZGONIK CORO DI SALES / RDECA ZVEZVA GROTTA GIGANTE SGONICO/ZGONIK per la collaborazione ricevuta per CARSO/KRAS 2017
34124 TRIESTE - Via Cavana 10 Tel. 040 300466
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C’è grande entusiasmo (e tribune piene) in Messico per la Formula 1 e per il pilota locale Sergio Perez che corre con la Force India. L’autodromo Pedro e Ricardo Rodriguez anche quest’anno
a cura di Flavio De Crignis Sergio Perez è da qualche stagione il portacolori del Messico nella massima formula. Pilota veloce e molto (forse a volte anche troppo) combattivo ha esordito con la Sauber al Gran Premio d’Australia del 2011 classificandosi al settimo posto. In quella stagione Sergio raccolse in tutto quattordici punti iridati. Nelle stagioni successive fece meglio. Con la Sauber nel 2012 arrivò a quota 66, punteggio che gli valse il decimo posto nella classifica iridata, sempre in quella stagione segnò due podi, uno a Sepang ed uno a Monza. L’anno dopo passò alla McLaren dove portò a casa 49 punti (11°).
PUNTA
al pieno
In Messico sarà dura ma bisogna provarci
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Tutta la storia messicana della Fromula 1 si è svolta sul tracciato del Pedro e Ricardo Rodriguez Dal 2014 è in forza alla Force India e nelle tre stagioni ha segnato rispettivamente 59 (10°), 78 (9°), e 101 (7°) punti. E’ un pilota verso il quale i tifosi messicani esprimo un sostegno molto vibrante e caratteristico, uno spettacolo nello spettacolo. Dal 1963 al 1970, dal 1986 al 1992 e dal 2015 ad oggi. Queste le fasi sto-
riche del Gran Premio del Messico, gara che si è sempre tenuta sul tracciato di Città del Messico dedicato alla memoria di Pedro e Ricardo Rodriguez. Un tracciato che presenta una zona mista e due lunghi rettilinei dove i sorpassi sono sempre spettacolari. Il tracciato in questi anni ha ricevuto modifiche ed aggiornamenti, ma sostanzialmente ricalca la base originaria.
Sergio Perez è molto amato dagli appassionati locali e rappresenta il combattivo presente dei messicani nella massima serie
Nella prima fase i Gran Premi si disputarono su di in tracciato di cinque chilometri ripetuto per sessantacinque giri, dal 1986 al 1992 il tracciato venne accorciato a 4421 metri metri e le percorrenze “fluttuarono” tra i 63 ed i 69 giri. Ai giorni nostri lo sviluppo dell’impianto è stato portato a 4421 metri con 71 giri da percorrere.
Celis è attualmente il collaudatore della Force India, e il futuro? Tutto da scoprire
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In Carnia per una bella giornata tra elicotteri, paesaggi incantevoli e squisita ospitalità. C’è proprio stato un vero e proprio
Bollino
rampante
In questo contesto abbiamo potuto visitare l’azienda che ha esposto la sua produzione e dove il titolare, il signor Sergio Bortoluz ha illustrato la realtà industriale ed ha risposto alle tante domande che gli sono state rivolte da parte degli owner’s. L’appuntamento alla Konner si è concluso con dei voli turistici a bordo del Konner K1 che ha portato tre fortunati partecipanti (designati a sorte)
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Dolomiti Friulane 2017 Anno dopo anno con i nostri incontri rampanti stiamo visitando tante zone del composito territorio del Friuli Venezia Giulia. Nel 2017 siamo arrivati fino a Forni di Sopra per una tappa in una delle più belle ambientazioni naturali del nostro territorio, ma andiamo con ordine. Dolomiti Friulane si è svolto la prima domenica di luglio con la partecipazione di una quarantina di Gran Turismo che si sono date appuntamento ad Amaro presso l’Azienda Konner, una delle eccellenze regionali che produce elicotteri. Un abbinamento avio-motoristico che per usare un termine appropriato ha “gasato” ulteriormente i partecipanti.
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ad uno spettacolare volo nella zona di Tolmezzo-Amaro. Dopo la partenza dalla Konner abbiamo percorso tutta l’alta valle del Tagliamento e siamo arrivati in perfetto orario a Forni di Sopra dove dopo il
saluto del Sindaco e del Presidente del Consiglio Regionale Jacob, abbiamo visitato l’interessante museo dedicato alla civiltà contadina. L’antica osteria alla Speranza ha poi provveduto ad una signorile ospitalità
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1. Il piazzale della Konner riempito dal rosso corsa 2. L’arrivo alla Konner di Amaro 3. L’orologio di Scuderia Ferrari Club Monfalcone per il sig. Bortoluz, titolare della Konner 4. Il sindaco di Forni di Sopra e il presidente del consiglio regionale Jacop 5. Visita della Konner 6. Preparativi per il decollo 7. Arrivo a Forni di Sopra 8. Cartolina Rampante 9. Meeting Point 10. Lungo l’alta Val Tagliamento
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per i partecipanti che hanno apprezzato le bontà locali offerte in un ambiente unico nel suo genere con le Dolomiti Friulane a fare da testimoni a questa ennesima giornata di festa per i ferraristi.
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Questa gaara potrebbe dimostrarsi fondamentale per le sorti del mondiale 2017. Dipende da mille fattori, non escluso il meteo; sarà vivace come una
a cura di Valerio De Crignis
DANZA
CARIOCA?
Al di fuori dell’Europa è il paese il maggior numero di Gran Premi disputati. La prima edizione della gara brasiliana risale al 1973 (vinse Emerson Fittipaldi con la Lotus) e da allora la continuità è stata garantita con tre circuiti (primo Interlagos, Jacarepaguà, ed il secondo interlagos). Ne consegue che questa gara ha parecchi aspetti interessanti da analizzare, in questo caso ci occupiamo degli arrivi ravvicinati tra il vincitore ed il secondo qualificato. Su 44 edizioni, diciasette hanno registrato un arrivo con distatacco inferiore ai dieci secondi tra la prima e la seconde piazza: di questi uno sul vecchio Interlagos, cinque a Japarecaguà ed il rimanente sul nuovo di San Paolo. In assoluto l’arrivo più ravvicinato si è avuto con i due fratelli Schumacher con Michael a precedere Ralf di 0”588 nel 2002. Sotto ai tre secondi anche le edizioni del 1982 (Prost davanti a Watson di 2”900) del 1991 (Senna davanti a Patrese di 2”992) del 2003 (Fisichella
davanti a Raikkonen di 0”945) del 2004 e 2005 (Montoya davanti a Raikkonen rispettivamente di 1”022 e 2”527) del 2007 (Raikkonen davanti a Massa di 1”493) del 2012 (Button davanti ad Alonso di 2”754)
e del 2014 (Rosberg su Hamilton di 1”457). Ci sono ulteriori curiosità da segnalare: la prima è relativa all’edizione 1994 quando Michael Schumacher (allora in Benetton) riuscì a doppiare
E quest’anno Felipe saluterà tutti di nuovo?
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Dieci anni fa Kimi vinceva in Brasile quello che ad oggi rimane l’ultimo titolo vinto dalla Ferrari
tutti gli altri classificati, la seconda fa riferimento all’edizione 2003 (gara conclusa con bandiera rossa) quando Fisichella si vide assegnare la vittoria
con una settimana di ritardo e consegnare la coppa nella prima giornata di prove del successivo Gran Premio di San Marino.
Ricordiamo che il tracciato di Interlagos misura 4309 metri e vieme ripetuto per 71 giri.
Gianfranco Fisichella è l’unico italiano ad aver vinto il Gran Premio del Brasile. Era l’edizione del 2003 e Fisico venne premiato una settimana dopo poiché la gara era stata chiusa dalla bandiera rossa e la vittoria assegnata erroneamente a Raikkonen che nel GP successivo restituì il trofeo.
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a cura di Germano Danielis
Il Bertone Delfino è stato presentato al Salone di Ginevra del 1983. Si tratta di un coupé elegante e sportivo al tempo stesso, con organi meccanici presi a prestito dall’Alfa 6. Per la progettazione del Delfino, Bertone ha scelto di seguire criteri di design classici del concetto GT, rispondente alle esigenze e alle aspettative della clientela europea e americana. Ne esce così una vettura a due posti, con motore anteriore e trazione posteriore, con ampie superfici vetrate, e con le proporzioni che riflettono l’aspetto tradizionale della meccanica originale. Nella vista frontale vengono richiamati ed esaltati gli elementi caratteristici dell’immagine Alfa Romeo.
BERTONE DELFINO
VOLVO LCP2000 (Light Component Prototype) Concept car prodotto nel 1983 in soli quattro esemplari ciascuno dei quali con piccolo differenze tecniche. Lo studio di questa vettura richiedeva una macchina leggera, estremamente efficiente, per almeno due persone e con un consumo inferiore a 4 litri per 100 Km, praticamente una cosa irrealistica per quegli anni. Un ampio portellone posteriore serviva anche come porta d’ingresso per il sedile posteriore, con poltrona rivolta opposta al senso di marcia. Tutti i modelli erano dotati di motori turbodiesel a tre cilindri, ma un tipo era costruito in magnesio 1300 cc da 50 cavalli, mentre l’altro era in ghisa 1400 cc da 90 cavalli, e per raffreddamento veniva usato sempre l’olio motore. Funzionavano con qualsiasi combustibile derivato dal petrolio ma anche con l’olio di colza. Il mercato tuttavia non era ancora pronto per un’automobile ambientale nel 1983, e questo concept ora esposto al Museo Volvo servì come vettura laboratorio per le auto del futuro.
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IL PROGETTISTA LORENZO RAMACIOTTI Ferrari 456
Nato a Modena nel 1948 si laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino. Nel 1973 entra nell’azienda Pininfarina dove si mette in luce per le sue capacità e gli viene affidata la responsabilità della realizzazione di modelli e prototipi automobilistici. Nel 1982 diventa vicedirettore della Pininfarina Studi e Ricerche e successivamente nel 1988 viene nominato direttore generale e responsabile del design dell’azienda, carica che ricopre per diciassette anni. In questo periodo, sotto la sua supervisione nascono alcune delle Ferrari più famose degli anni novanta e duemila, come la 456, la 550 Maranello, la 360 Modena, la Enzo, la F430 e la 612 Scaglietti; inoltre cura altri progetti per la Maserati e contribuisce a sviluppare una ventina di concept cars. Nel 2005 annuncia le dimissioni dalla Pininfarina con l’intenzione di ritirarsi a vita privata, ma due anni dopo accetta la proposta dell’AD di Fiat Group, Sergio Marchionne, assu-
mendo il ruolo di responsabile generale del Centro Stile Fiat, quale supervisore di tutto lo stile dei marchi di Fiat Group Automobiles e in seguito del gruppo Chrysler. Nel 2015 lascia l’incarico di supervisore FCA, mantenendo la propria presenza come consulente privato del CEO.
VERRILL WOLFWAGEN ROADSTER 1952 Tom Verrill, ingegnere meccanico, ha lavorato nell’industria aeronautica prima di cimentarsi nella costruzione di veicoli su strada. Leggenda vuole che nel 1952 una sfida con amici lo portò a costruire un’automobile che superasse in lunghezza la Bugatti Royale, che fino ad allora era l’auto più lunga al mondo. Così partendo da un telaio Chrysler mise insieme un’autovettura lunga circa 7 metri e 31 centimetri per un peso di oltre 2300 Kg. Il prototipo aveva molte parti uniche e insolite, tra cui le maniglie delle porte, solo all’interno, erano state prese da un frigorifero dell’epoca. Una volta terminato il lavoro Verrill si rese conto che la macchina era troppo lunga persino per i comodi garage americani, e abbandonò l’idea di costruire la Wolfwagen in larga scala. L’auto è attualmente un pezzo del Museo Swigart in Pennsylvania.
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Chi vincerà, chi perderà, come finirà? Tanti gli interrogativi legati all’ultimo gran premio della stagione 2017. Teoricamente suu questo tracciato potrebbero essere favorite le frecce d’argento, ma in Formula 1 non si può mai dare nulla per scontato. Vedremo per chi brillerà lo
a cura di Flavio De Crignis
SPETTACOLO
PIROTECNICO
Red Bull e Mercedes a quota 3. McLaren e Lotus a quota 1. Questa l’attuale situazione delle vittorie per costruttore, purtroppo il rosso non è ancora salito sul gradino più alto del podio
Curiosità Abu Dhabi - EAU Noti un tempo come “Costa dei Pirati” o anche “Paesi della tregua” sono una federazione di sette emirati a monarchia ereditaria assoluta indipendenti dal 1971. Abu Dhabi che è la capitale conta circa 1.400.000 abitanti. La temperatura media annua è di 26,3 gradi centigradi ed i giorni di pioggia totali in un anno sono 9 (difficile quindi pronosticare una gara bagnata). Lo sport più diffuso è il cricket, seguito dal rugby, buono il seguito degli sport motoristici. Una curiosità: più basso è il numero di targa dell’auto più il proprietario è vicino alla famiglia reale.
Passano gli anni, ma la vittoria di una rossa sul tracciato dello Yas Marina non è ancora arrivata.. Ci sono stati alcuni podi, ma la vittoria ancora manca. Bello è che i suoi due piloti ad Abu Dhabi sul gradino più alto del podio ci sono saliti, ma con altre scuderie. Su otto edizioni disputate (tutte corse nel mese di novembre e conseguentemente collocate nella parte finale del campionato) tre si sono decise su questo tracciato: nel 2010 a favore di Vettel arrivato all’ultima gara con 231 punti nei confronti di Alonso (246) e del compagno di scuderia Webber (238). Decisive anche le edizioni del 2014 (Hamilton nei confronti di Rosberg e quella dello scorso anno (a favore di Rosberg nei confronti di Hamilton) Non sono proprio tante le gare combattute visto che gli arrivi sotto al secondo di distacco si sono avute nel 2012, quando Raikkonen vinse davanti ad Alonso di 0”852 e lo scorso anno
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I due protagonisti del campionato 2017 sono anche i piloti più vittoriosi sul tracciato dello Yas Marina. Al momento sono tre a testa, il ferrarista con la Red Bull, il britannico con McLaren e Mercedes. Oltre a loro sono saliti sul gradino più alto del podio Kimi Raikkonen con la Lotus e Nico Rosberg con la Mercedes. quando Hamilton nel disperato tentativo di recuperare punti a Rosberg le tentò tutte compreso il compattamento di chi seguiva vincendo la gara con 0”439 di distacco su Rosberg e 0”843
su Vettel. Quest’anno con una Ferrari a passo corto che sui circuiti cittadini e misti ha dimostrato di essere molto competitiva forse possiamo sperare in un podio più
rosso, anche in onore al Ferrari World, il complesso automobilistico che sorge nei pressi del tracciato. Lo Yas Marina misura 5554 metri e viene ripetuto per 55 giri.
Red Bull e Mercedes si dividono la palma dei maggiori vincitori (3 ciascuno) allo Yas Marina
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1CIVIDALE 3 - 14CASTELMONTE - 15 Ot tto o b r eottobre 2 01 2017 7 13-14-15
o r s a i n t lae rCividale n a z i oCastelmonte n a l e d i èvsempre elocità Sembre bella, semprecinteressante, più longeva e arriva a
QUOTA 40 Quota quaranta, sono in pochi quella che l’anno raggiunta e quest’anno tocca alla Cividale Castelmonte, un pezzo di storia molto importante per la vita dell’automobilismo sportivo dell’intero Friuli Venezia Giulia. Correva l’anno 1959 quando si tenne la prima edizione che fu vinta da Delio Fravolini a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta SV. Il Successo fu subito di grande portata a la Cividale Castelmonte prosegui’ la sua storia fino al 1967 quando vinse la Ferrari Dino 206 S di Edoardo
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CEZ European Trophy
in salita
Comune di Prepotto
Provincia di Udine
a
Comune di Cividale del Friuli
Cividale Castelmonte
Campionato Austriaco
Campionato Sloveno
Trofeo Italiano Velocità in Montagna
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internazionale. A Cividale in questi anni hanno corso (e continuano a correre) i migliori piloti delle rispettive categorie, elemento questo di sicuro richiamo ed agonismo. Per l’impegno dei piloti e per la gioia degli spettatori (sem-
Lualdi Gabardi. Seguirono anni di abbandono del tracciato, ma, la volontà della neo Scuderia Red White che nella Città Ducale è sinonimo di motori fece sì che tutti gli ostacoli fossero superati e nel settembre del 1985 la gara riprese pur se con la partenza da Mezzomonte; per la cronoca vinse Ezio Baribbi con l’OsellaPA/10. Percorso completo da Carraria ed inserimento delle auto storiche furono due eventi determinati per lo sviluppo sportivo di questa manifestazione, questo sia a livello nazionale che
pre numerosi) i sette chilometri del tracciato propongono di tutto dai tornanti a quelli doppi, alle varianti, ai dossi, agli allunghi, qui c’è di tutto ed è quindi una conseguenza naturale che la Cividale Castelmonte sia entrata nel
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cuore degli sportivi regionali e non solo di quelli. Come sempre molto alta l’attenzione che la Scuderia Red White dedica alla sicurezza del tracciato che proprio per la morfologia del terreno e la varietà della composizione richiede un’attenzione che si esprime sempre al massimo livello. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e questo è un capitale di eccellenza che la gara ducale fa da
sempre propria. Il programma prevede le verifiche tecniche ed amministrative venerdì 13 ottobre. Sabato 14 ottobre le due manche di prove cronometrate. Domenica 15 ottobre la gara per le auto storiche e quelle moderne
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mix mix mix mix mix mix mix mix mix mix
Mazzoni Racing News autunnali Dopo la pausa estiva è ripresa l’attività del team Mazzoni Racing, l’operoso team isontino di grandi appassionati dei motori Molto positivo al momento lo score di Ivan Ghermi che con la sua Opel Corsa ha vinto le gare di Concordia Sagittaria e San Vito al Tagliamento ed ha pure primeggiato nello slalom in salita di Polcenigo. Paolo Milotti nonostante i guai fisici che lo hanno accompagnato in questi mesi in categoria A ha vinto a Staranzano, San Vito al Tagliamento e Polcenigo mentre Cesare Bezzi in categoria B può vantare un ottimo secondo posto a Staranzano, un terzo a San Vito ed un quarto a Polcenigo.
Paolo Milotti
Franco Fabbri
Marco Mazzoni
Per Riccardo Benco invece da segnalare un secondo posto a San Vito al Tagliamento ed a Polcenigo ed un terzo a Staranzano. Una menzione speciale merita il senior Franco Fabbri che sta ben figurando nella sua categoria. Tra gli altri impegni portati avanti dal team c’e da segnalare il successo dell’edizione 2017 del Memorial Mauro Mazzoni che è stato vinto dal pilota trentino Andrea Scoppel Per finire ricordiamo la
trasferta del team in terra Istriana allo slalom di Buzet (Pinguente) con ben sei piloti. Qui vanno ricordate le vittorie di classe di Marco Mazzoni con la sua Ford Sierra Cosworth e di Ivan Ghermi (Opel Corsa) ed il secondo posto di classe di Cesare Bezzi con la sua Peugeot 106.
Ivan Ghermi
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HOT STONE MASSAGE Secondo alcuni studiosi l’essere umano avrebbe incominciato a raccogliere pietre per scopo terapeutico migliaia di anni fa, in Medio Oriente sono state ritrovate formule scritte di ricette a base di cristalli e pietre risalenti alla civiltà dei Sumeri (3500 a.C.). Gli antichi abitanti del Nord Europa ci hanno tramandato la leggenda che le pietre “bucate” hanno poteri mistici e di guarigione. Nelle antiche tribù degli
indiani nativi d’America, si parlava con le pietre, rivolgendosi ad esse come “Il popolo delle Pietre” ritenendo che queste possedessero un’anima e una memoria. Questi ultimi, assieme agli abitanti dell’antica Cina e India furono i precursori della terapia con le pietre calde; posizionate in vari punti del corpo venivano curati e alleviati diversi tipi di dolore. Praticato da millenni è recentemente tornato in auge grazie alla riscoperta delle beauty farm americane nei primi anni ‘90, che lo hanno poi rilanciato in tutto il mondo. Come dice il nome stesso in
questa tecnica vengono utilizzate principalmente delle pietre basaltiche di origine vulcanica, ma anche pietre lisce provenienti dai letti dei fiumi. Nel mentre che le pietre si scaldano, generalmente in acqua, a più di 60°centigradi, la parte del corpo da trattare viene cosparsa di olio. Successivamente, dopo averle asciugate, vengono applicate le pietre, che rilasceranno il calore molto lentamente, e che a seconda della dispersione di calore verranno sostituite con altre calde. Grazie all’effetto del calore il massaggio Hot Stone aiuta a sciogliere la rigidezza muscolare, a migliorare la mobilità delle articolazioni, è particolarmente adatto a chi pratica sport perché permette un recupero muscolare più rapido velocizzando lo smaltimento delle tossine e dell’acido lattico. Procura una generale sensazione di benessere e di relax, e può dare benefici anche a chi soffre di patologie respiratorie. Il trattamento con pietre calde è sconsigliato a chi soffre di fragilità capillare, lesioni cutanee e infiammazione dei vasi linfatici. Se volete provare questo particolare massaggio è molto indicata la Spa del casinò Perla a Nova Gorica.
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1 3 - 14 - 1 5 O t to bre 2 0 1 7 corsa internazionale di velocitĂ in salita
Comune di Prepotto
Provincia di Udine
4400 CEZ European Trophy
a
Comune di Cividale del Friuli
Cividale Castelmonte
Campionato Austriaco
Campionato Sloveno
Trofeo Italiano VelocitĂ in Montagna