Spoiler On Line Ed. 244

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Editoriale di Claudio Soranzo

F

inalmente un paio di belle soddisfazioni in Formula 1, dopo le deludenti prestazioni di inizio stagione. Due acuti consecutivi di Charles Leclerc a Spa e a Monza stanno letteralmente resuscitando la tifoseria che, dopo tanto penare anche negli anni passati, ha visto finalmente la “rossa” di Maranello tagliare vittoriosa il traguardo, transitando per prima sotto la bandiera a scacchi che non sventolava per la Ferrari da un bel po’ di tempo. Due urli di gioia da spacca tonsille, sopratutto per aver finalmente messo dietro con continuità le frecce d’argento, tanto performanti quanto antipatiche. Una goduria vera e propria ammirare la Ferrari numero 16 davanti alle Mercedes, soprattutto alla parabolica e sul rettilineo di Monza, che non riuscivano in alcun modo a sorpassarla, nemmeno con la spinta supplementare del DRS e nemmeno sfruttando la lunga scia dietro Leclerc. Un boato pazzesco, tutti in piedi a esultare e a far finalmente garrire al vento le bandiere con il cavallino sempre più rampante, per tante gare tenute penosamente arrotolate. Peccato davvero che Sebastian Vettel non abbia potuto partecipare alla festa, sarebbe potuta nascere tranquillamente una sonora doppietta sul circuito brianzolo. Il pilota tedesco purtoppo, forse disturbato dalla supremazia del giovane monegasco, commette qualche errore di troppo, compromettendo le gare e privando il team di punti preziosi. La vetta del campionato è ancora lontana, ma anche le gare sono tante. Vincendo ogni gran premio fino al termine chissà, magari si può sperare ancora. L’importante è che si svegli Vettel e si metta al servizio di Charles, frenando e rubando punti agli avversari più agguerriti. Staremo a vedere, ora che velocità e resistenza sono migliorate, come evolverà la rincorsa Ferrari nelle prossime gare iridate, a cominciare già da Singapore, dove i piloti della “rossa” hanno fatto una memorabile frittata. Indimenticabile, purtroppo! In Regione godiamoci la cronoscalata Cividale-Castelmonte - 42^ edizione - come sempre organizzata alla grande dalla Scuderia Red White.

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sommario Scuderia Ferrari Club Monfalcone 7

Incontri 2019

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Cena Sociale

Formula 1 10 Vincere in casa

SPOILER Periodico di automobilismo Anno XXXVI Numero 244 Ottobre 2019

14 Rotto il ghiaccio 18 Bisogna provvedere

FVG

21 Tirate e combattute 27 Prossimo anno

12 Tempo libero in Friuli Venezia Giulia 20 Cividale-Castelmonte 26 Mazzoni Racing Team

Stampa LA TIPOGRAFIA di Manià Roberta via Arrigo Boito, 26 34074 Monfalcone (Go) Tel. 0481 285390

DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Soranzo REDAZIONE: Flavio De Crignis

Produzione Pubblicazione registrata presso il tribunale di Gorizia al n.153 del 22.3.84

COLLABORATORI: Germano Danielis Valerio De Crignis Fabio Pauluzzo

Spedizione in abbonamento postale Pubblicità inferiore al 50% Aut. Dir. Prov. P.T. Gorizia

Rubriche 12 Per un buon bicchiere

23 Mix

16 Mondo auto

28 La prova

30 Star bene

Redazione ed inserzioni: tel. 320 5672055 Corrispondenza/Testi: redazione@spoileronline.it Redazione: Via 1° Maggio, 112 - Monfalcone (GO)

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incontri 2019 Complessivamente oltre settanta Gran Turismo Ferrari hanno animato gli Incontri Rampanti del 2019 suscitando ovunque ammirazione ed entusiasmo per questi prodotti di elite dell’industria italiana. Ma andiamo con ordine. L’ Incontro di apertura ha avuto luogo ai primi di giugno ed è cominciato presso la suggestiva cornice dell’Azienda Agricola Scarbolo a Spessa di Cividale. Qui si sono date appuntamento oltre una quarantina di Gran Turismo con equipaggi provenienti dalla Regione,

Le GT davanti al Museo Ford Gratton a Farra d’Isonzo da fuori regione, dalla Slovenia, dalla Slovacchia e con una numerosa rappresentanza dei nostri amici e soci Austriaci. Signorile l’accoglienza e l’ospitalità offerta dall’Azienda

Agricola Scarbolo che ci ha fatto degustare diverse eccellenze della sua linea di prodotto che sono state gradite ed apprezzate. Salutato e ringraziato il titolare, Sergio Scarbolo, siamo partiti alla volta del Museo Ford-Gratton di Farra d’Isonzo percorrendo le dolci strade del Collio Isontino favoriti anche dalle splendide condizioni meteo. La visita del Museo ha permesso a

Un riconoscimento rampante per il signor Sergio Scarbolo e vista del piazzale

L’arrivo presso l’Agriturismo San Gallo

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tanti nostri appassionati di ammirare lo sviluppo dell’auto (in particolare del marchio Ford) grazie ai splendidi modelli raccolti e grazie alla volontà ed alla costanza profuse da quel grande appassionato dei motori che è il signor Paolo Gratton. Dopo la visita al Museo percorrendo la direttrice Farra-Gradisca-Villesse-RudaCervignano siamo arrivati all’Agrituri-

Confronto tra Dino 246 con sfondo di papaveri rossi

Tolmezzo in “rosso”

smo San Gallo di Strassoldo. Qui la raffinata struttura ha visto collocare le Gran Turismo in una eccellente ambientazione naturale dove il rosso ben contrastava con il rilassante verde di primavera. Molto apprezzate le riprese e le foto dal drone che più volte ha sorvolato le Ferrari fornendo una documentazione insolita ed al tempo stesso spettacolare. L’ ospitalità sviluppata dall’Agriturismo San Gallo ha contribuito a creare un’atmosfera di festa e socialità tra tutti i partecipanti soddisfatti di trascorrere una giornata tra amici del Cavallino Rampante. A fine giugno ci siamo spostati in Carnia per il secondo Incontro Rampante dell’anno.

della vicina Illegio ed è stata apprezzata per l’alta qualità dei contenuti che proponeva. Dopo Tolmezzo passando per la Valle del But, confortati pure da una splendida giornata di sole, siamo arrivati a Sutrio dove il Caseificio Alto But ha garantito l’ospitalità finale. Una bella giornata dai contenuti se vogliamo anche Ricordo di Sutrio Caseificio Alto But diversi, ma di buon livello culturale per questo appuntamento che ha fatto felici i tanti soci che contiamo in tutta la Carnia.

Anche questo appuntamento è stato confortato da una buona partecipazione di G T con una significativa presenza di “rosse” provenienti dall’Austria. Dopo il ritrovo ad Amaro le vetture del Cavallino Rampante si sono dirette alla volta di Tolmezzo in piazza XX settembre. In questa sede è stato realizzato un felice abbinamento tra la suggestiva architettura della piazza stessa e le moderne linee delle Gran Turismo. Una numerosa presenza di pubblico ha caratterizzato l’arrivo a Tolmezzo della carovana che ha ricevuto il benvenuto dall’assessore allo sport del Comune Carnico, Francesco Martini. Durante la sosta a Tolmezzo i partecipanti hanno potuto visitare la bellissima mostra I VERI MAESTRI che era ospitata nella Pieve di San Floreano

SCUDERIA FERRARI CLUB MONFALCONE RINGRAZIA: AZIENDA AGRICOLA SCARBOLO- SPESSA DI CIVIDALE MUSEO DELL’AUTO DI PAOLO GRATTON -FARRA D’ISONZO AGRITURISMO SAN GALLO-STRASSOLDO DI CERVIGNANO DEL FRIULI MARZOLI E NANUT-GORIZIA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI TOLMEZZO CORPO DI POLIZIA COMUNALE DI TOLMEZZO ASSESSORATI ALLO SPORT DI TOLMEZZO E SUTRIO COMITATO DI SAN FLOREANO-ILLEGIO CENTRO SPESA DI CARLO VALLEPALUZZA CASEIFICIO SOCIALE ALTO BUT-SUTRIO CARABINIERI di SUTRIO

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CENA SOCIALE

sabato 30 novembre 2019 Ristorante Ai Patriarchi AQUILEIA

A PARTIRE DALLE

ore 20

Concludiamo un altro anno di attività con una festa assieme all’insegna del Cavallino Rampante confidando nel ritorno alle vittorie per le nostre monoposto rosso corsa.


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In Austria la Honda è tornata alla vittoria dopo 13 anni con la sua power unit. Chiaramente conta di

Vincere

in casa

a cura di Flavio De Crignis

IL giovane Max Verstappen, vincendo il Gran Premio d’Austria lo scorso 30 giugno sul tracciato del Red Bull Ring ha riportato il motore Honda alla vittoria dopo quasi tredici anni di assenza dello stesso dal gradino più alto del podio di un Gran Premio di Formula 1. Era infatti da Budapest 2006 che il motore Honda non si affermava nella massima serie e quindi la vittoria del propulsore giapponese ha un valore fortemente pratico, ma anche simbolico. Riuscirà la Honda ad essere competitiva e perchè no, anche a vincere a

Max Verstappen in Austria ha riportato il motore Honda sul gradino più alto del podio

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Senna e Berger sono gli unici piloti ad aver vinto il Gran Premio del Giappone con una monoposto motorizzata Honda

Suzuka (circuito di cui è proprietaria) in questa parte finale del campionato mondiale? Nell’attesa di avere una risposta a questo quesito vediamo quali allori vincenti ha colto la marca giapponese sul suo tracciato. A dire il vero le vittorie ottenute da una monoposto equipaggiata con il motore Honda sono solo due, ottenute dalla McLaren rispettivamente nel 1988 e nel 1991. Nel 1988 la vittoria venne segnata da Ayrton Senna che precedette al traguardo il compagno di Scuderia Alain Prost di 13”363 concretizzando quindi una doppietta. Doppietta Mc Laren Honda anche nel 1991 quando a vincere fu Gerhard Berger con 0”344 su Senna. Ricordiamo però che la vittoria di Berger fu resa possibile solo dal fatto che sul rettilineo di arrivo Senna “allargò” la traiettoria favorendo il sorpasso da parte

dell’austriaco che in tal modo segnò la sua unica vittoria stagionale. C’è quindi una certa attesa e curiosità per vedere cosa riusciranno a fare Verstappen e Gasly con le Red Bull, ricordando nel contempo che la Honda equipaggia con la sua power unit anche il Team Toro Rosso. Suzuka misura complessivamente 5807 metri e per il Gran Premio viene ripetuto per 53 giri. Per quanto riguarda i piloti giapponesi ricordiamo che il primo a salire sul podio di casa fu Aguri Suzuki nel 1990, mentre l’ultimo a salirci è stato Kamui Kobayashi nel 2012, ambedue al terzo posto. Kobayashi risulta ad oggi essere l’ultimo pilota giapponese andato a punti, sempre nel 2012, con un nono posto ad Interlagos a bordo della Sauber.


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TEMPO LIBERO

in Friuli Venezia Giulia

TRIESTE Dall’8 al 14 ottobre: MINI MAKER FAIRE

GRIONS DEL TORRE Dal 4 al 13 ottobre: FIESTA DE BLAVE

UDINE Dal 15 al 18 novembre al quartiere fieristico di Torreano di Martignacco IDEA NATALE

POLCENIGO - MEZZOMONTE 6 13 20 27 ottobre: SAGRA DELLE CASTAGNE

ERTO 9 ottobre: Diga del Vajont PORDENONE Dall’1 al 4 novembre: RISO E CONFETTI

BUDOIA - DARDAGO 13 ottobre: FIOR DI ZAFFERANO

2 novembre: MASTRO BIRRAIO Festa della birra artigianale

VILLAORBA di Basiliano 11+12+13+18+19+20 ottobre: PARDON DA LAS MASANETES/ Festa dei Granchi CHIOPRIS 31 ottobre: VILIE DAI SANTS REDIPUGLIA 20 ottobre: TRENO STORICO Redipuglia-Caporetto RESIUTTA 6 ottobre: FESTA DELL’AGRICOLTURA

FORNI AVOLTRI - COLLINA 6 ottobre: FESTA DEI CAVOLI NOSTRI SUTRIO 13 ottobre: “FARINE DI FLOR”, mulini, farine e delizie di Carnia


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MORSANO AL TAGLIAMENTO -SAN PAOLO 11+12+13 novembre: SAGRA DELLA CAPRA-PERDON DAL ROSARI MANIAGO fino al 20 ottobre: presso le vecchie scuderie di Palazzo Attimis “DAI MAGREDI AI BORGHI MONTANI” mostra fotografica GEMONA 8+9+10 novembre: FORMAGGIO E DINTORNI

STREGNA - TRIBIL SUPERIORE 20 ottobre: BURNJAK-FESTA DELLE CASTAGNE

TRIESTE 27 ottobre: LA CORSA DEI CASTELLI

PALMANOVA 8 dicembre: in Borgo Aquileia MERCATINO

UDINE 18 ottobre: in Fiera dalle 20.00 CEGHEDACCIO

MALBORGHETTO 5 dicembre: SAN NICOLO’ E I KRAMPUS

22 novembre: al Teatro Nuovo Giovanni da Udine alle 20.45 RUSSIAN NATIONAL ORCHESTRA

VENZONE 26+27 ottobre FESTA DELLA ZUCCA

1+6+7+13+14+15+20+21+22 dicembre: MERCATINO DI NATALE

13 dicembre: FIERA PER L’ANTICA SAGRA DI S. LUCIA MONFALCONE 19+26 ottobre: VISITA GUIDATA AL MUSEO DELLA CANTIERISTICA GORIZIA 6 ottobre: MARATONINA TRANSFRONTALIERA CITTA’ DI GORIZIA

MUZZANA DEL TURGNANO 23+24 novembre: TRIFULE IN FIESTE - FESTA DEL TARTUFO BIANCO CORDOVADO 30 novembre: ANTIQUARI IN CASTELLO PORDENONE 24 novembre: LA SOFFITTA IN PIAZZA -ANGOLO DEL LIBRO USATO SAURIS fino al 31 dicembre: NON PERDIAMO IL FILO: Hoor unt Henaf in der Zahre


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Raikkonen, lo scorso anno ha colto la prima vittoria della rossa sul tracciato di Austin. Finalmente la Ferrari ha a cura di Valerio De Crignis

ROTTO

il ghiaccio

Dopo sette edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti, lo scorso 21 ottobre 2018 la Ferrari ha colto la sua prima vittoria sul Circuito of Americas di Austin. Una vittoria molto attesa che ha fatto felici i molti tifosi che la Casa del Cavallino Rampante può vantare

Sebring - Riverside - Watkins Glen - Dallas - Detroit - Phoenix - Indianapolis Austin sono i tracciati su cui fino ad oggi si sono disputati i Gran Premi degli Stati Uniti. Da notare che nessun pilota statunitense ha vinto ad oggi la gara casalinga e due di loro, Phil Hill e Mario Andretti hanno vinto il titolo mondiale nel paese della bandiera a stelle e striscie. Le prove del sabato avevano san-

zionato la pole position di Hamilton davanti a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen con il tedesco retrocesso

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Con una bella condotta di gara, lo scorso anno ad Austin, Kimi ha dato la piena vittoria su questo tracciato alla Ferrari

in quinta piazza per una penalità. Al via si registra una splendida partenza di Kimi Raikkonen che superato Hamilton si installa autorevolmente al comando. La Mercedes di Hamilton registra un forte consumo di pneumatici tanto che già all’undicesimo giro viene richiamato ai box per il cambio. Raikkonen invece tiene duro al comando per altri dieci giri che sostanzialmente si dimostreranno decisivi per il risultato finale. Infatti Hamilton, passato in testa per la sosta del finlandese anche con le soft continua a subire un forte consumo di gomme ed al giro 37 è nuova-

Hamilton (cinque volte), Vettel e Raikkonen (una ciascuno) sono gli attuali piloti in attività vincitori sul tracciato di Austin

mente costrtto ai box per un ulteriore cambio che restituisce il comando a Raikkonen davanti a Verstappen ed Hamilton stesso. Negli ultimi giri l’inglese si avvicina al duo di testa, ma Raikkon tiene duro e va a vincere il suo ventunesimo Gran Premio in carriera. Con questo primo posto Kimi stabilisce un record assoluto relativo al tempo intercorso tra la prima affermazione in carriera e (per ora) l’ultima, precisamente 15 anni,

sei mesi, ventotto giorni dopo la vittoria in Malesia 2003. La Ferrari non vinceva negli USA dal 2006 quando si affermò Michael Schumacher ad Indianapolis mentre ricordiamo che la Casa del Cavallino Rampante ha primeggiato finora in otto edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti. Il tracciato di Austin misura 5513 metri e per il Gran Premio viene ripetuto per 56 giri.


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a cura di Germano Danielis

BOSLEY MARK II INTERSTATE 1966 Orticoltore di professione dell’Ohio, Richard Bosley aveva la passione per le automobili, e a metà degli anni ’50 decise di costruire l’auto dei suoi sogni dando vita alla Mark I, auto che di fatto fu un collage di parti di altre vetture. Non soddisfatto del suo lavoro usò questo modello per crearne un altro, e così nei successivi nove anni in oltre 5.500 ore di lavoro, nel 1966 diede vita alla Mark II Interstate. La carrozzeria in vetroresina monoscocca è stata costruita sul telaio della Corvette e la vettura è stata equipaggiata con un Pontiac V8 da 345 cavalli.

WEIDNER CONDOR 1959 Presentata al mondo al Salone dell’Auto di Ginevra del 1957, l’auto è stata costruita dai produttori di attrezzature agricole Fritz e Reinhold Weidner. La vettura è stata costruita con fibra di vetro integrata su un telaio in acciaio, mentre il motore era un Heinkel a tre cilindri da 32 cavalli. Il prezzo del veicolo era però troppo alto per renderlo competitivo con i pari categoria dell’epoca. Ne sono stati costruiti 200 esemplari, dei quali ancora due dovrebbero essere esistenti.

MOCHET CM-125Y 1957 Charles Mochet era il più noto produttore francese di auto a pedali come pratico mezzo di trasporto per adulti, abbandonando questo tipo di locomozione solo al termine della seconda guerra mondiale. Nel 1957 realizzo il CM-125Y dove la lettera Y stava per Ydral, i piccoli motori monocilindrici a due tempi da 125 cc che equipaggiarono i primi modelli. Al suo apice nei primi anni ‘50, Mochet produceva 40 auto al mese, terminando la produzione nel 1958 con un numero complessivo di 3000 esemplari.


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IL PROGETTISTA LUIGI COLANI

(Ferrari Testarossa d’Oro 1991) Nato a Berlino nel 1928 con il nome di battesimo Lutz, che lo avrebbe cambiato in Luigi molto dopo, è stato uno del maggiori designer innovativi del suo secolo, creando dalle automobili agli elettrodomestici, dalle macchine fotografiche agli aerei. Nel 1946 Colani si iscrisse all’Accademia delle Belle Arti di Berlino, dove frequentò i corsi di scultura e pittura, e due anni dopo si iscrisse alla Sorbona di Parigi dove frequentò gli studi di aerodinamica. All’inizio del 1953 si trasferì in California, presso il costruttore aeronautico Douglas Aircraft, dove partecipò ad una ricerca su nuovi materiali. Alla fine dello stesso anno Colani tornò in Francia, dove cominciò a dedicarsi al design automobilistico ponendo particolare enfasi all’aspetto aerodinamico, con un suo linguaggio creativo, fatto di rotondità spesso esasperate. Nel 1957 realizzò una vettura su base Alfa Romeo Giulietta, che fu la prima a terminare un giro al circuito del Nürburgring in un tempo inferiore ai 10 minuti. Il decennio successivo vide Luigi Colani dedicarsi sempre in maniera assidua al design automobilistico, ma allo

stesso tempo cominciò a lavorare sulle potenzialità dei materiali plastici. Colani fu autore anche dell’aerodinamica della Eifelland Formula 1del 1972: la vettura non ottenne grandi risultati ma è ancora oggi ricordata per il design innovativo. Nel 1991 disegnò la Ferrari Testarossa d’Oro, realizzata in unico esemplare sulla base della Testarossa, potenziata a 750 cv grazie all’aggiunta di una sovralimentazione biturbo. La vettura stabilì l’allora record di velocità per la categoria nello Utah, sul lago salato di Bonneville, raggiungendo i 351 Km/h.

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Mancano le vittorie sul rinnovato Pedro e Ricardo Rodriguez

Bisogna a cura di Flavio De Crignis

provvedere

Situate nelle vicinanze di Città del Messico e del circuito intitolato ai fratelli Rodriguez, le piramidi di Teotihuacan sono una delle maggiori attrazioni turistiche del paese

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tre nella seconda nessun mazioni a testa con la Ferrari ferma a driver messicano si è due. La Casa del Cavallino Rampante presentato ai nastri di ha vinto in Messico nel 1970 con Ickx partenza. Il miglior risulprimo davanti al compagno di scuderia tato assoluto segnato Regazzoni bissando il successo con da un pilota messicano Prost nel 1990 primo davanti all’altro nella gara di casa resta ferrarista Nigel Mansell. ad oggi il quarto posto Due vittorie e soprattutto due doppiette di Riccardo Rodriguez dunque per la Ferrari che però sull’ultinell’edizione del 1968 ma configurazione del Pedro e Ricardo con una BRM. Rodriguez non ha ancora vinto ed il La gara si è sempre miglior risultato ad oggi è rappresentadisputata sul tracciato di Città del Messico che per le varie Ickx e Regazzoni primo e secondo per una splendida doppietta nel 1970 fasi ha ricevuto diversi aggiornamenti anche Tre sono le fasi su cui si articola la se complessivamente è rimastoria del Gran Premio del Messico: la sto fedele alla configurazione prima va dal 1963 al 1970, la seconda originale con due zone molto spazia dal 1986 al 1992 e la terza veloci ed una mista decisaprende il via nel 2015 per arrivare fino mente impegnativa. ai giorni nostri. Nella prima fase e nella Quella di quest’anno è la terza si sono sempre registrate presenze ventesima edizione del Gran di piloti locali (Solana, Pedro Rodriguez, Premio del Messico, gara che Gutierrez e Perez rispettivamente) mena differenza di altre non ha avuto un protagonista assoVenti anni dopo con Prost e Mansell nuova luto. doppietta Ferrari Clark, Mansell, Prost e Verstappen sono i quattro piloti che to dal secondo e terzo posto di Vettel hanno vinto due volte con Clark che e Raikkonen nell’edizione dello scorso può vantare anche quattro pole position anno. e tre giri più veloce. Tra i piloti in attività è Max Verstappen Tra i costruttori primeggiano la Lotus, quello che ha segnato più punti iridala Williams e la Mc Laren con tre afferti in Messico: in questa graduatoria l’olandese conta 64 punti contro i 57 A Sergio Perez, l’unico messicano di Hamilton, mentre tra le scuderie la impegnato in Formula 1 manca solo Mercedes conta 128 punti contro i 126 la vittoria visto che gli altri gradini del della Ferrari. podio li conosce bene: cinque volte L’Hermanos Rodriguez misura 4421 terzo, due volte secondo e tanti altri metri e per il Gran Premio viene ripetuto piazzamenti in zona punti, un pilota per 71 giri. competitivo e difficile da superare

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CIVIDALE CASTELMONTE 4-5-6 ottobre 2019

Ieri-oggi e Una cronoscalata che è cresciuta e consolidata anno dopo anno, edizione dopo edizione. A Cividale per uno spettacolo esauriente in tutte le categorie di vetture, si va perché la gara è un prodotto completo sulla storia dell’automobilismo sportivo, infatti troviamo

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dOMANI Diverse sono le motivazioni che possono determinare il successo di una manifestazione sportiva con due di esse che svettano sulle altre. A nostro avviso queste due sono la presenza di un qualificato e significativo parco partenti e la presenza di un numeroso pubblico. Queste due componenti sono da sempre presenti alla Cividale Castelmonte e ne determinano il successo continuativo nel corso degli anni. Perchè tanti piloti, da diverse nazioni

europee, oltre che dal Friuli e dal resto d’Italia confermano la loro presenza alla classica cronoscalata Friulana? Per certi versi è facile rispondere. Perchè sanno che qui trovano un’organizzazione di qualità sviluppata dalla Scuderia Red White che si riverbera positivamente con elevati livelli di sicurezza durante la manifestazione. Inoltre i piloti sanno che Cividale Castelmonte significa un tracciato impegnativo e formativo allo stesso tempo, con diverse tipologie di difficol-


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tà. Volendo paragonare il tracciato ai circuiti di Formula 1 ci sono sicuramente delle affinità con il vecchio Nurburgring ed il nuovo Spa con tanto di variante bus stop. Se qui i piloti sanno che trovano di tutto come impegno e crescita sportiva figuriamoci il pubblico. La Cividale Castelmonte è amata dal pubblico per le sue curve, doppi tornanti, dossi, allunghi, discese, tutti luoghi dove ci si può sistemare e vivere in diretta l’evento sportivo.

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3 C’è poi il sempre gradito abbinamento auto storiche ed auto moderne abbinamento che la Red White per prima con lungimiranza ha proposto agli sportivi regionali già sul finire degli anni ottanta del secolo scorso. Quindi i sette chilometri che portano da Carraria al Santuario offrono tutto quello che ci si aspetta da una cronoscalata e questo sin dal 1959, primo anno di disputa di questa manifestazione.

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Galleria fotografica Cividale Castelmonte cortesia della Scuderia Red White 1. Parco d’arrivo 2. Lieber, vincitore della scorsa edizione (Rally Ciak - Mike’s Photo) 3. Bosco Stefano 4. Muradore, sempre protagonista tra le storiche 5. Porsche 911 Biturbo di Rupert Schwaiger (Rally Ciak - Mike’s Photo)


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L’appuntamento da segnare in rubrica è quindi per i prossimi 4, 5 e 6 ottobre con questo programma. Venerdì 4 ottobre 2019 Verifiche tecnico sportive Sabato 5 ottobre Prove ufficiali Domenica 6 ottobre 42° Cividale Castelmonte

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6. Marcon Paolo 7. La Peugeot di Martincich 8. Würcher Andrè 9. La Escort di Neumayr


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mix mix mix mix mix mix mix mix mix mix Una stagione super per Marco Naibo Doppio impegno per la stagione sportiva di Marco Naibo, l’esperto pilota di Ronchi dei Legionari che gareggia quest’anno sia in Formula Driver che con le autostoriche da competizione. Tutto è iniziato con la giornata di test all’Eastgate Park di Fossalta di Portogruaro dove ha provato l’A112 Abarth in vista del campionato di Formula Driver, giornata nella quale si sono pure svolte le premiazioni della stagione 2018. Marco ha ricevuto il premio di primo classificato nel Trofeo Friuli di categoria C1, disputato con la Clio Williams. Di seguito ha iniziato il campionato con la gara di Concordia Sagittaria, dove ha vinto la classe autostoriche con la A112 Abarth; poi una vittoria sotto la pioggia a inizio maggio alla Ronde di Orsago e quindi a Staranzano dove ha conquistato il primo posto assoluto, per differenza di tempi. Cambiata la vettura si è cimentato nella classica cronoscalata valida per il campionato italiano velocita montagna e coppa CEZ (Central Europe Zone) dove ha gareggiato con la Sierra Cosworth gruppo N, profondamente rivista durante l’inverno nella meccanica e nell’assetto, assieme a papà Aldo, dopo la vittoriosa, ma allo stesso tempo disastrata, gara di debutto alla Cividale-Castelmonte 2018: le modifiche apportate e testate a Verzegnis hanno dato il loro frutto, tanto che già alle prove risultava primo di classe. Con una continua riduzione

dei tempi ha quindi raggiunto la vetta della Classe, risultando pure primo di gr. N e 12° assoluto delle autostoriche. Davvero un ottimo inizio. Altra competizione a San Vito al Tagliamento con un ulteriore primo gradino del podio nelle autostoriche, sempre con la vettura dello Scorpione. Ma le esperienze di Naibo non sono finite: riprende la Clio Williams a va a Buzet, in Croazia a disputare un bellissimo slalom in salita di Formula Driver. “Sono partito svantaggiato - racconta il driver bisiaco - in quanto con la mia Clio di gruppo N (derivata dalla serie) correvo nella classe dove la preparazione è libera e quindi le vetture 2000 erano tutte molto piu performanti. Sono comunque riuscito a portarla al 7° posto di classe, su 15 partenti”. Per concludere, Marco è andato anche in trasferta a Gubbio dove si è preso il lusso di battere tutti i contendenti nella classe N2000+ e nel gruppo N, classificandosi 5° assoluto di raggruppamento. Ora, mentre fervono i preparativi per la Cividale-Castelmonte, la classica cronoscalata delle Valli del Natisone, la Naibo Motorsport è impegnata in officina nella preparazione dell’A112 Abarth di gruppo 2 con la quale gareggia nel Campionato europeo cronoscalate autostoriche il pilota friulano Ivan Di Fant, nipote del più celebre Gianni. C.S.


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Tirate e combattute Condizioni meteo piuttosto variabili, tracciato ostico hanno finito con il determinare spesso per il Gran Premio del Brasile delle gare

Il Carlos Pace si sviluppa su di una zona collinosa

Il circuito intitolato a Josè Carlos Pace (pilota brasiliano deceduto in un incidente aereo nel 1977) è stato inaugurato nel maggio del 1940 si sviluppa in una zona collinosa dove sono collocati due laghetti (Guarapinga e Billings) costruiti nel secolo scorso quali riserva di acqua dolce per la città di San Paolo. Ha ospitato finora tutte le edizioni del Gran Premio del Brasile (ad eccezione delle undici che si sono corse sul tracciato di Jacarepaguà a Rio) in cinque diverse configurazioni e lunghezze. La prima lunga 7960 metri venne utilizzata fino al 1978, la seconda di 7873 metri fu in uso tra il 1979 ed il 1989 dopodiche l’impianto subì un radicale cambiamento ed aggiornamento. Dal 1990 al 1996 il tracciato di Interlagos utilizzato per il Gran Premio

nazionale ebbe una configurazione di 4325 metri che fu portata a 4292 per le edizioni 1997, 1998, e 1999. A partire dal 2000 e fino ai giorni nostri

Dal 1985 il tracciato di Interlagos è dedicato alla memoria di Carlos Pace, pilota brasiliano nato a San Paolo il 6 ottobre 1944 e morto in un incidente aerei uk 19 marzo 1977. Pace nel corso della sua carriera ha corso 73 gran premi con la March, Surtees e Brabham cogliendo una vittoria e sei podi. In carriera ha segnato una vittoria (proprio a Interlagos nel 1975), una pole, cinque giri veloci e 58 punti totali. Ha corso per la Ferrari nel Mondiale Marche.


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Niki Lauda

Carlos Reutemann

il Gran Premio del Brasile si disputa su di un tracciato di 4309 metri che per la gara iridata viene ripetuto per 71 giri. Comunque Interlagos non è un tracciato semplice, è particolarmente selettivo ed il fondo stradale non è sempre liscio, ma presenta anche delle gibbosità. Critiche

Alain Prost

sono emerse nei confronti delle strutture soprattutto agli inizi degli anni 2000 quando durante la gara dei cartelloni pubblicitari si staccarono dalla loro sede e finirono in pista. Venendo ai piloti locali ricordiamo che i drivers carioca hanno vinto finora

Michael Schumacher sette edizioni delle gara nazionale, una con Pace, due ciascuno per Emerson Fittipaldi, Ayrton Senna e Felipe Massa. Ricordiamo infine che al momento nessun pilota brasiliano è impegnato nel mondiale di Formula 1.

Nelle foto i vincitori per la Ferrari del Gran Premio del Brasile a Interlagos. Rentermann e Mansell hanno vinto a Jacarapaguà

Felipe Massa

Sebastian Vettel

Kimi Raikkonen

Rentermann e Mansell


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mix mix mix mix mix mix mix mix mix mix

Mazzoni Racing Team Paolo Milotti

Marco Mazzoni

Prosegue, intensa, l’attività del Mazzoni Racing Team, la dinamica associazione automobilistico sportiva che avvicina un numero crescente di appassionati allo sport dei motori. Vediamo quali risultati gli associati del Team hanno colto in questa fase di stagione. Marco Mazzoni ha preso il via alle gare di Ucka (Montemaggiore) e Buzet (Pinguente) nella quale ha vinto la classe di appartenenza e dove si è piazzato terzo assoluto. Paolo Milotti: ha partecipato e vinto a Staranzano, a San Vito al Tagliamento

Ivan Ghermi

e Maniago la classe A ripetendosi con altre due vittorie in classe 3 ad Ucka (Montemaggiore) ed a Buzet (Pinguente). Ivan Ghermi: ha preso il via alla gara di Buzet (Pinguente) dove ha vinto la classe 2. Cesare Bezzi: ha disputato le gare di Ucka (Montemaggiore) e di Buzet (Pinguente) dove è arrivato secondo in classe 4 e quella di Ogulin dove ha vinto la classe 4 e si è piazzato terzo assoluto. Daniele Zambon: si è piazzato secondo in classe A a Staranzano ed a San Vito al Tagliamento, mentre a Buzet (Pinguente) si è piazzato quarto in classe 3.

Veronica Bisconcin: ha preso il via nelle gare di San Vito al Tagliamento e di Staranzano piazzandosi rispettivamente quarta e quinta in classe D. Riccardo Benco: a Staranzano si è piazzato secondo in classe libera che ha vinto negli appuntamenti di San Vito al Tagliamento e di Maniago. Andrea Gaetani: si è presentato ai nastri di partenza della gara di Staranzano dove ha vinto la classe D2. Altri piloti che in questo 2019 hanno gareggiato per i colori del Mazzoni Racing Team sono Franco Fabbri, Oriano del Sal, Alessandro Sell e Luigi Lamorte.


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ABU DHABI, atto finale di un campionato che ci si aspettava diverso, forse sarà per il

Prossimo

anno

Lo Yas Marina è un tracciato moderno e di avanguardia, ma che al momento non ha offerto elevati momenti di spettacolarità. Su dieci edizioni fin qui disputate infatti solo due sono stati gli arrivi con un distacco inferiore al secondo, cinque si sono conclusi con uno scarto fino ai

dieci secondi e tre con una differenza superiore ai dieci secondi stessi. Non è neppure un impianto che ha visto effettuare grandi rimonte, infatti ad oggi il più grande recupero lo ha effettuato Kimi Raikkonen con la Lotus nell’edizione del 2012 vincendo partendo dalla quarta posizione in griglia. Chi è partito dalla terza posizione in griglia non ha mai vinto il Gran Premio, al massimo è arrivato secondo: nel 2009 con Webber e lo scorso anno con Vettel. Va meglio per chi prende il via dalla seconda posizione: infatti per quattro volte

(2009,2011,2013 e 2014) il pilota vincitore è partito da questa posizione. Partire dalla pole negli ultimi quattro anni è stato sicuramente un buon inizio: infatti oltre che nel 2010 anche nel 2015, 2016, 2017 e 2018 il poleman è poi salito sul gradino più alto del podio; inoltre nel 2010 con Vettel e lo scorso anno con Hamilton il migliore in prova oltre a vincere il Gran Premio ha anche vinto il Campionato del mondo. Chi non ha ancora vinto questo Gran Premio è la Ferrari e non sembra che le premesse di questa stagione portino ad una inversione di tendenza. Il Circuito dello Yas Marina misura complessivamente 5554 metri che per il Gran Premio viene ripetuto per 55 giri.

Quest’anno spetta a Vettel e Leclerc tentare di salire sul gradino più alto del podio in un tracciato dove la Ferrari non ha mai vinto


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LA PROVA

LA PROVA LA PROVA LA PROVA LA PROVA di Claudio Soranzo

MAHINDRA GOA PLUS, il “pik-up” robusto e versatile E’ un pick-up robusto, infaticabile e affidabile, con un motore che spinge bene già dai bassi regimi, instancabile. Il nuovo Mahindra Goa Plus è il compagno di lavoro perfetto, con le versioni a 4 ruote motrici con rapporti ridotti che consentono di affrontare ogni tipo di terreno. Il vano di carico ha uno spazio molto ampio, versatile e facilmente accessibile, perfetto anche per carichi voluminosi e pesanti, con una portata utile che va dai 995 kg (4×4, doppia cabina) ai 1.195 kg (4×2, cabina singola). Il tutto con un occhio attento alla qualità di vita a bordo e al comfort degli occupanti, grazie a interni molto curati, spaziosi ed ergonomici. E’ equipaggiato con il moderno

propulsore turbo-diesel 2.2 che eroga 140 cv, con una coppia max di 330 Nm, tutta la potenza necessaria per accelerazioni rapide e per affrontare in scioltezza i percorsi più accidentati e le salite più impegnative, anche a

pieno carico. Il Mahindra Goa Plus è in vendita in 2 allestimenti, S6 e S10, 2 versioni, singola e doppia cabina, tutte 4×2 o 4×4 ed è in grado di soddisfare a ogni esigenza. Con gli allestimenti speciali estende ancora di più il suo raggio d’azione: mezzo antincendio, veicolo per la protezione civile e il pronto intervento, soccorso stradale, e così via. Il nuovo pick-up della marca indiana è stato oggetto di ben 51 modifiche rispetto al modello precedente: tra i punti di forza un indovinato e personale restyling che lo rende ancora più accattivante e grintoso, un motore cresciuto in coppia e potenza e una massa rimorchiabile di ben 3.000 kg; il nuovo cambio manuale a 6


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marce con innesti morbidi e precisi, come pure i dispositivi di assistenza in discesa e per le partenze in salita. I modelli a trazione integrale inseribile elettricamente sono l’ideale dappertutto, in tutte le stagioni e nelle situazioni più difficili, dove è richiesta un’ottima motricità. Proprio per questo Goa Pik-Up Plus è stato scelto da numerosi enti e organizzazioni pubbliche e private, che operano nell’ambito della sicurezza e del soccorso pubblico. Fino dal 2005, anno del suo debutto sul mercato europeo, si è fatto apprezzare per le sue doti di robustezza e affidabilità. Ora vanta un personalissimo design, che nella parte frontale si uniforma al family-style del resto di gamma. Un intervento altrettanto profondo ha riguardato gli interni, aggiornati ed ergonomici, per soddisfare anche quella fascia di clientela sempre più esigente che non rinuncia, anche in un veicolo “da lavoro”, a un elevato livello di comfort e qualità. Le sue linee scolpite non lasciano indifferenti. Il frontale è un mix di grinta, energia, solidità e carattere, con la nuova mascherina con inserti cromati, il gruppo ottico spigoloso sottolineato dalle “sopracciglia” superiori a Led (versione S10), con doppia parabola interna, fendinebbia integrati e grande presa d’aria al centro del cofano, per far respirare meglio il possente motore turbodiesel. Anche la vista laterale è personalissima, con la profonda scalfatura che disegna l’intera fiancata e ne accentua il vigore. Completano lo stile i nuovi cerchi in lega argento/nero lucido a 5 doppie razze da 16″. All’interno la versione S10 a doppia

cabina include il grande schermo touch da 7” con infotainment e navigatore, cruise control, volante multifunzione, climatizzatore automatico, specchietti regolabili elettricamente, sedili regolabili in altezza, tergicristalli e fari automatici, due prese per la ricarica di device elettronici, proiettori supplementari per la visione laterale in curva e molto altro, un livello di comfort davvero inedito per un veicolo commerciale. Le dotazioni di sicurezza sono quelle ormai classiche in ogni veicolo moderno. Il nuovo motore mHawk turbodiesel eroga 140 cv a 3.750 g/m, con iniezione diretta common-rail Bosch di seconda generazione. La grande coppia di 330 Nm a partire da soli 1.500 g/m fino a 2.800, assicura scatti rapidi e una potenza di traino di tutto rispetto. Di serie il differenziale meccanico posteriore Mld (Mechanical Locking Differential) con bloccaggio automatico al 100%. Le capacità nel fuoristrada sono esaltate dagli ottimi angoli caratteristici: attacco 34° – dosso 18° – uscita 15°. I consumi dichiarati sono di 11 l/100km nel traffico urbano, 7,9 in quello extraurbano e 9 in quello combinato, con emissioni combinate di 239 g/km. Il nuovo Goa è personalizzabile con diversi optional, tra i quali il paracoppa inox, il Roll-bar in inox satinato, il gancio traino, la vasca di protezione del cassone, l’hard top in vetroresina finestrato e il telo copricassone. Per attività lavorative particolari sono previsti allestimenti specifici come lampeggianti,

sirena bitonale, barra polifunzionale, barra luci strobo, torre fari, faro brandeggiabile, piattaforma aerea, campana per tonneggio, immatricolazione come autocarro e a uso speciale. Il suo costo è detraibile al 130%, con la tassa di circolazione ridotta grazie all’immatricolazione N1-Autocarro. La garanzia è di 3 anni o 100.000 km e gode del soccorso stradale gratuito per i primi 3 anni. I prezzi vanno da 14.900 euro senza Iva per il modello 4×2 S6, per arrivare ai 21.950 del 4×4 con il ribaltabile trilaterale; per il doppia cabina bisogna aggiungere alcune centinaia di euro, ma in fase di lancio è prevista una promozione di mille euro, come pure per il leasing Fiditalia. L’abbiamo provato su un percorso misto nella grande riserva naturale a Giussago di Pavia e su attrezzi predisposti dentro una cava: il Goa Plus si è dimostrato sempre all’altezza di ogni situazione. Un mezzo davvero performante e adatto a qualsiasi tipo di impiego. Da provare assolutamente. Claudio Soranzo


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IL MASSAGGIO MIOFASCIALE Importato dagli USA, il massaggio miofasciale prende il nome dal suffisso “mio” che deriva da muscolo e “fasciale” da fascia. Si tratta di una tecnica di terapia manuale che non lavora sui muscoli, ma tra i muscoli, cioè sulla fascia che li riveste. I muscoli del corpo sono disposti in fasce ordinate avvolte da guaine di tessuto connettivale che formano una rete estesa chiamata sistema miofasciale. Il metodo utilizzato per questo massaggio lavora proprio su questo ampio tessuto elastico. La pressione esercitata dal massaggiatore è forte ed energica, rendendo i muscoli più elastici e vivaci e riattivandone le funzioni. Agisce quindi liberando da tensioni e ristagni facendo sì che il muscolo scorra liberamente nella sua guaina di contenzione. i pollici e dita tese su tutta la parte da trattare, che si alternano a scivolamenti lenti ma intensi e di tecniche specifiche che agiscono proprio sulla fascia connettivale e sulla muscolatura. La tecnica è in grado di migliorare nel tempo sia la postura, sia la fluidità dei movimenti e di conseguenza la qualità della vita quotidiana e sportiva. Come controindicazioni non devono assolutamente essere trattate tutte quelle zone dove sono presenti infiammazioni importanti, dove ci sono situazioni vascolari compromesse e dove ci sono edemi. La seduta ha inizio con il massaggiatore che esplora il corpo con manovre, cercando di individuare i punti di tensione. Operando sullo strato connettivale in tensione per via riflessa, il massaggiatore ottiene quindi la distensione dello stato muscolare. Nelle sedute successive le manovre diventano più energiche e le pressioni più profonde, e una seduta dopo l’altra il corpo risulterà sempre più sciolto e di conseguenza penetrabile. Il massaggio miofasciale si serve di manovre comuni quali pressioni forti ed energiche decontratturanti, effettuate con


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FIA CEZ

Campionato Austriaco

Campionato Sloveno

Trofeo Italiano VelocitĂ in Montagna

Comune di Cividale del Friuli

Comune di Prepotto

Cividale 42 Castelmonte a

corsa internazionale di velocita' in salita

4-5-6 OTTOBRE 2019 AUSTRIAN MOTORSPORT FEDERATION

Assessorato Regionale allo Sport


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