6 minute read
Come nasce una grande passione
testo e foto di BARTOLOMEOCOZZOLINO
Ho voluto scrivere questa sorta di breve autobiografia, non per celebrare me stesso o per farmi conoscere, bensì per far comprendere ai giovani iscritti alla nostra Federazione (F.O.I.) quanto sia forte questa passione che ci accomuna. Dedico pertanto questo mio articolo ai neofiti, ai ragazzi, a tutti coloro che da pochissimo tempo si sono avvicinati all’ornitologia e alla canaricoltura. Non ho potuto fare a meno di notare infatti che, in questo nostro vastissimo settore, l’età media è piuttosto elevata e che i giovanissimi non sono poi così presenti… In ornitologia, statisticamente, la stragrande maggioranza degli allevatori supera i 50 anni di età. Per questo motivo, ho deciso di raccontare pubblicamente il mio modesto percorso in ambito ornitologico, così da poter dare l’inputad altri giovani, per farsi strada in questo straordinario “mondo dei canarini”. Tutto per me iniziò nel 2013, all’età di 15 anni, poco più di un bambino. Mi venne regalato un Cardellino, il quale mi conquistò per il suo canto melodioso, che ascoltavo per ore soprattutto al mattino. Quel Cardellino fu il mio trampolino di lancio nel meraviglioso mondo degli uccelli. Un carissimo amico di mio padre, Franco Febbrasio, allevatore di canarini sassoni, bianchi lipocromici, pluricampione italiano, mi regalò diverse coppie di canarini. Quello fu me per un cambiamento importante, un mutamento radicale del mio modo di vedere e di vivere l’ornitologia, l’inizio di quest’avventura, la mia “prima pietra” nella costruzione della mia fortezza di piume e penne, il primo passo per diventare un vero allevatore. Era il settembre del 2013. L’anno successivo decisi di iscrivermi alla F.O.I. Ero ancora un “under 16” e
L’autore con Franco Febbrasio
mi venne assegnato il mio R.N.A. 23XL. Pochi, pochissimi, quelli della mia età che erano tesserati alla Federazione Nazionale. In breve tempo il mio interesse passò ai canarini gialli lipocromici, così ne portai nel mio allevamento 3-4 coppie. Gli anni successivi furono intrisi di passione e ricerca. Incontrai tante persone, allevatori d’esperienza, mi documentai il più possibile, feci conoscenza con personaggi di spicco, ognuno dei quali mi ha lasciato qualcosa. Così facendo, pian piano, si apriva dinanzi a me la strada da percorrere, una strada sicuramente in salita, ricca di sacrifici, di prove e di esperienze affascinanti, ma era proprio la via che avevo sempre voluto intraprendere, una strada tortuosa ma che avrei percorso con caparbietà fino al traguardo. Nel 2017, la svolta. Tramite mio cugino conobbi una persona che posso senza dubbio considerare il mio mentore, la mia guida in questo cammino, ed il maggior promotore della mia passione. Sto parlando di Emilio Sabatino, il quale, oltre ad essere segretario della Commissione Tecnica Nazionale di F.P.A., Giudice OMJ-COM e noto e premiato allevatore di Canarini Arricciati, è stato anche allevatore di canarini di colore Phaeo con titoli mondiali da oltre 30 anni. Fu proprio lui a prendermi sotto la sua “ala” e a farmi comprendere i giusti metodi di allevamento, e fu lui ad introdurmi nel mondo delle mostre ornitologiche. Insieme a Sabatino, ho allevato Phaeo e ho vinto la Mostre Internazionali e il Campionato Italiano . Ma, anche se nasco come allevatore di canarini di colore, pian piano le mie attenzioni cambiarono strada e volsero verso la Forma e Posizione. I canarini arricciati mi conquistarono letteralmente! Grazie a Sabatino iniziai ad allevare: Fiorini, Arricciati del Nord, Arricciati del Sud ed anche Gibbosi. Dopo un po’ di tempo, iniziai a sentire una grande affinità con una razza in particolare: il Fiorino, che mi affascinava per la sua forma, per la sua piccola taglia per la sua gradevole eleganza. Nel 2018 venni a sapere che il Club del Fiorino stava affrontando una situazione difficile e che non vi era più nessuno che volesse accollarsi la responsabilità della sua gestione. Decisi di farmi avanti e proposi di prendere in mano la questione e di cercare, al meglio delle mie possibilità, di assumermi oneri e doveri della gestione e del proseguimento di questo Club nazionale, che aveva urgente bisogno di una persona che se ne prendesse cura. Ed ecco che, dopo doverose elezioni dei soci, e con il benestare della Federazione, divenni Presidente di questo Club, carica che detengo tutt’ora. So che ci sono molte persone che credono che svolgere la carica di Presidente di Club sia solo un prestigio od una carica di rappresentanza... vi posso assicurare che non è così. Essere Presidente di Club significa assumersi dei precisi doveri e non è affatto semplice. La gestione di un Club è faticosa, ma la determinazione comporta anche delle soddisfazioni. Tutelare una razza, ancor più se questa è una razza italiana come il Fiorino, è sicuramente un impegno che non va preso alla leggera e, con l’ausilio dei miei colleghi e amici del direttivo, ce la stiamo mettendo tutta per far sì che questo Club possa fungere da baluardo per tanti appassionati allevatori. Il mio amore verso i canarini arricciati mi ha portato a fare anche un ulteriore passo; ho iniziato a guardare i miei ca-
Da sinistra: l’autore, Emilio Sabatino e Luigi Avino
narini con occhi diversi, con maggiore autocritica. Oramai è diventato per me automatico il valutarli e lo scomporre nella mia mente l’animale davanti a me nelle varie voci dello standard, assegnando ad ogni voce un punteggio. Ho deciso pertanto che era venuto il momento di cercare un nuovo percorso, quello di giudice. Così mi sono iscritto al corso aspiranti giudici FOI per CFPA. Ho superato l’esame d’ammissione e sono stato ammesso, in veste di “allievo”, al percorso triennale, nel quale ho affiancato i membri della Commissione Tecnica Nazionale e Giudici Internazionali durante i giudizi nelle mostre. Spero di ultimare questo iter formativo, con l’esame finale che dovrò sostenere a breve. Questa è la mia storia, semplice, come tante… ma dalla quale si evince che la passione comporta scelte di vita e anche grandi cambiamenti: intraprendere strade fino a poco tempo prima sconosciute, condurre una persona dove mai avrebbe creduto di arrivare. Una passione che non sarebbe mai “volata” se non avessi conosciuto Franco Febbrasio ed Emilio Sabatino, uomini ed allevatori che fanno della loro passione una enciclopedia vivente, una letteratura ornitologica basata su esperienza di vita e ricerche costanti di nuove tecniche di allevamento, cosa che vorrei un giorno fare anch’io. La mia intenzione con questo mio breve contributo, infatti, è motivare i giovani, i novizi, a non arrendersi di fronte ai tanti ostacoli che si possono trovare sul proprio percorso di allevatore. Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni, immerso nella selezione e nello studio dei canarini arricciati, è che dedizione e passione sono due ingredienti essenziali e fondamentali per comporre la ricetta della propria felicità.