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Nove anni in C.T.N. E.F.I.: condivisione di un’esperienza
testo e foto di GIANNIFICETI
Lo spunto per questo articolo mi è stato dato dai colleghi Sergio Lucarini e Emilio De Flaviis che hanno raccontato su WhatsApp i loro trascorsi associativi in FOI e mi hanno sollecitato a scrivere anche la storia della CTN da me presieduta dal 2005 al 2014. Ho raccolto il loro invito con molto piacere e ho ritenuto giusto farlo perché il mio racconto, oltre essere un pezzo di vita del nostro collegio EFI, è anche in particolare un pezzo di vita della nostra Federazione. guidato tutta la mia vita lavorativa lo potevo finalmente mettere a disposizione della FOI, per cercare di migliorare quegli aspetti che a me sembrava non andassero bene. C’era per la prima volta il grande cambiamento nelle elezioni: le stesse si sarebbero fatte per squadra e non nominative come nel passato. Chiesi quindi agli amici Umberto Caimi e Manuele Piccinini cosa ne pensassero e se potevamo condividere le nostre idee per poter fare insieme un programma. Fino a quel momento le elezioni erano state sempre nominative; successivamente, gli eletti avrebbero messo a disposizione della CTN le loro idee e le loro proposte. Ciò aveva sempre dato luogo a convivenze che potevano essere positive ma anche negative; in ogni caso un risultato sempre diverso da un discorso organico programmato e senza l’esigenza continua di una sintesi di compromesso. Le due forme di elezione hanno i loro lati positivi e negativi e furono successivamente oggetto di grandi chiacchierate fra me e il Presi-
Nel 2005 presi la decisione di entrare nella CTN. In precedenza, lavoravo e sapevo di non poter dare tutto quanto necessario per via del poco tempo a disposizione. Consideravo le due cose inconciliabili fra loro, in quanto ritenevo che per fare bene un lavoro occorre dedicargli tutto il tempo necessario al massimo delle nostre potenzialità. Andai in pensione e il senso di servizio che aveva
22.8.2009 - Riunione C.T.N. Santarcangelo di Romagna
dente Cirmi su quale potesse essere la forma migliore. Con la squadra, il giudice comandato a votare non elegge più la persona ma un programma proposto che si vuole realizzare. È una formula sicuramente più impegnativa, perché è tutto alla luce del sole e tutti siamo in grado di constatare se il programma viene realizzato o no. A me piaceva di più perché anche nel lavoro avevo sempre adoperato questa modalità, programmando, con un budget da me proposto sulla base di cifre stabilite e abbinato a dei progetti tecnici, un anno per l’altro. Al centro di tutto è il programma e secondariamente viene la persona che però, ovviamente, lo deve proporre e realizzare. Ad un certo punto delle votazioni, mi si avvicinò Emilio De Flaviis e mi fece le congratulazioni dicendomi che avevo vinto. Ne fui soddisfatto perché finalmente potevo dare inizio al lavoro già presentato ai colleghi del nostro Collegio. E tale si doveva concludere nel giro di due, massimo tre mandati, come anche scritto, alla fine dei quali la palla sarebbe dovuta passare ad altri. Il rinnovamento delle idee è quanto di meglio c’è per andare avanti, e tenere una poltrona senza avere più niente da dire, o facendo finta di dire qualcosa, come più volte visto, significa immobilismo e nessun futuro. Sarei partito dalle buone cose fatte dalla precedente CTN a guida De Flaviis per realizzare i nostri obiettivi che vertevano su quattro elementi prioritari: specializzazione, rivisitazione degli standard con un’ottica diversa dai precedenti, categorie e standard del Diamante Mandarino. Ciò che trovavo sconcertante era il fatto che il nostro gruppo IEI, nonostante formato da giudici bravi e tecnicamente assai preparati, fosse sottostimato dagli allevatori che, nel complesso, spesso non consideravano i nostri giudizi positivi. Il campionato italiano di Udine fu un campionato, a livello di giudizio, molto negativo e questo dette ulteriore impulso ad accelerare decisamente il progetto da realizzare. Bisognava capire bene il perché di certi risultati, analizzando nel dettaglio molti aspetti che andavano studiati a fondo. Fino a pochi anni prima gli uccelli che trovavamo nelle mostre erano divisi in due grandi gruppi: gli uccelli di allevamento e quelli di non allevamento. Nei primi c’erano pochissime mutazioni e un cardellino era solo un cardellino, senza mutazioni, così come un verdone, o ibridi quasi mai mutati e tutti ancestrali o, negli esotici, giusto qualche Diamante mandarino, qualche Gould, e quasi niente di più. Poi c’erano tutti quegli uccelli che erano in classe C che non erano mai allevati, ma presentati da collezionisti. Nel primo gruppo, tutti noi giudici ce la cavavamo bene, nel secondo assai meno, ma era anche un po’ meno importante in quanto andavi a fare classifiche su uccelli talmente diversi che non eri facilmente attaccabile. E tutti noi giudicavamo tutto. Ma i problemi vennero fuori quando dal nord Europa iniziarono a scendere le prime mutazioni che cominciarono a metterci in difficoltà. Succedeva quindi che, se non riconoscevi molto bene una Irena puella, l’allevatore magari si lamentava ma finiva lì; ma se non avessi valutato bene un verdone agata o un Gould pastello, il discorso si sarebbe fatto assai più pesante: quell’allevatore li aveva pagati salati ed entrava in competizione con altri allevatori che avevano a loro volta pagati cari i loro soggetti, oltre naturalmente al discorso meramente tecnico della selezione. Un allevatore di estrildidi pagò a quel tempo una coppia di Gould pastello, definiti gialli dagli olandesi, l‘equivalente in lire di una auto Fiat 128, e le prime due coppie di Diamanti Zebrati agata costavano 700.000 lire. Non era più tempo di giudizi generici, ma di persone che andavano a giudicare quello che meglio conoscevano perché li allevavano. Fino a ieri, se avessi dovuto giudicare io dei verdoni sarebbe stato facile, perché dovevi scegliere il migliore e tutti noi conoscevamo i verdoni; non sarebbe stata invece la stessa cosa se avessi dovuto giudicare un gruppo di verdoni Isabella o satiné, che non allevavo. Sarebbe stato senz’altro giusto li avesse giudicati chi li allevava e quindi li seguiva da vicino. Stesso discorso per gli estril-
9.8.2011 - Fano, riunione C.T.N. per Standard Passero del Giappone
didi. Ricordo un bravo e serio ficate, di una pagina massimo giudice di Reggio Emilia, Lu- due, che fossero velocemente svaldi, che dette le dimissioni consultabili e che potessero perché non si sentiva più in dare subito delle risposte, in grado di giudicare: “Non me la particolare per quanto riguarda sento più con tutte queste le differenze tra una mutazione nuove mutazioni che non cono- ed un’altra. Il fatto che fossero sco!”, mi disse. Il discorso della plastificate e a schede, doveva specializzazione, che tutti noi servire anche per una migliore del Collegio EFI conosciamo be- e agevole possibilità di tranissimo perché sviluppato in sporto senza che le stesse si tanti incontri ed anche scritti, e sgualcissero o rovinassero. Non sul quale non vorrei dilungarmi bisogna dimenticare che gli di più, fu portato avanti grazie standard, poi, sono figli del moal consenso e all’approvazione, mento in cui si fanno e quindi anche scritta, della maggioranza soggetti a modifiche nel tempo. di noi giudici, a quel tempo IEI, È una cosa più che normale e ma fu appoggiato anche dall’al- non deve destare meraviglia. Fulora Presidente dei Giudici Sig. rono rifatti e fatti una sessanAldo Donati, uno dei veri tina di standard con un lavoro “grandi” della FOI, e dopo qual- continuo della CTN che vide che ritrosia iniziale anche dal coinvolti moltissimi colleghi IEI Presidente Cirmi. Entrambi que- e Club, i quali contribuirono con sti dirigenti capirono il problema le loro conoscenze alla compilae ne supportarono anche i zione degli stessi. Voglio qui rigrandi cambiamenti necessari a Scheda-standard DM Faccia nera mascherato cordare per ringraziare i giudici livello organizzativo. Fu obbliga- Renzo Esuperanzi, Riccardo Ritorio, quindi, anche un nuovo gato, Bruno Zamagni, Faggiano meccanismo di interazione fra FOI, zio non c’era il tempo di mettersi a Francesco, Domenico Carlomagno, Associazioni e Ordine dei Giudici per leggere uno standard di 4-5 pagine o Sergio Lucarini, Paolo Gregorutti, arrivare al miglior risultato possibile addirittura più. Pensammo quindi di Gianluca Moroni, l’allevatore Enea e nel 2009 il tutto fu ratificato dal fare delle guide più rapide, di vero Ciccarelli e i Club del Cardellino, del CDF. L’unico vero aspetto negativo è aiuto per i giudici. Ci siamo inventati Codalunga, del Padda, del Passero che tale importante e gratificante quindi delle schede-standard plasti- del Giappone, del Cardinalino, l’Assocambiamento non fu capito a livello OMJ, quando con pochissimo poteva essere recepito poiché, in quella or- 1.11.2010 - Aggiornamento giudici Faenza - INO negli Estrildidi ganizzazione, già i giudici erano divisi per specializzazione. Con facilità e un minimo di lungimiranza si poteva prendere al volo questa occasione, invece ci si è impuntati sulla difesa di aspetti non tecnici che, mi dispiace per giudici e allevatori, a tutt’oggi seguitano a dare esempi di giudizi negativi nelle mostre internazionali e nel Campionato del mondo. Standard Mantenendo sempre con coerenza lo spirito che ha guidato tutto il nostro lavoro, che è stato sempre quello di agire per aiutare e facilitare il giudizio nelle mostre, abbiamo pensato che gli standard, anche quelli ben fatti dalle precedenti Commissioni, dovevano essere modificati per renderli più pratici e fruibili. Durante il giudi-
31.10.2010 - Aggiornamento giudici Bellaria sul Verdone, con Cirmi
ciazione Franciacorta per il Diamante di Gould e mi scuso se magari non mi sono ricordato di qualcuno. Tale modalità di lavoro fu approvata anche dalla FOI che riconobbe, ma non modificò, il fatto che la CTN IEI fosse un po’ sottodimensionata con solo tre persone. Furono prodotte le schede standard della maggior parte dei fringillidi e degli estrildidi con delle innovazioni che a quel tempo furono ampiamente accettate da tutti noi e, purtroppo, anche con degli errori che solo col tempo sono venuti alla luce. Uno di questi è stato lo standard del Codalunga ino bruno (satiné) e del Bavetta ino bruno, per l’enorme differenza con il tipo Ino, che venne fuori nel 2009, forse perché anche trascinato dal discorso ino–satiné di molti altri uccelli. Al campionato italiano di Pesaro fu squalificato uno stamm di Codalunga ino da uno dei nostri maggiori giudici di estrildidi, con la motivazione che era composto da ino e satiné ancor prima che fosse pubblicato lo standard. A dimostrazione palese che in effetti a quel tempo si credeva che questa combinazione fosse giusta, mentre oggi, a distanza di tanti anni, abbiamo capito che non lo era. Non fu invece giustamente elaborato lo standard del Diamante Guttato, perché non avevamo chiarezza sulla mutazione chiamata opale o falso opale o altri nomi di grande fantasia; ancora oggi, nel 2021, la stessa non è stata ben definita.
Diamante Mandarino Dal 1976 non c’è mai stato uno standard FOI del Diamante Mandarino, perché nessuno si è cimentato in questa opera per molti di noi veramente improba. A quel tempo tradussi un bel libro belga, che poteva essere una buona base di partenza, e lo consegnai, mi pare nel 1977, al Presidente dell’allora CTN; purtroppo la cosa non ebbe seguito, forse perché i tempi non erano maturi. Ma non mi sarei mai immaginato che sarebbero dovuti passare altri trent’anni. Vissi in prima persona tutto il fervore ornitologico di quegli anni come giudice e anche come componente del Club dell’Esotico; successivamente ho vissuto il tentativo fatto dall’allora CTN, con un improbabile e contestato libro, pagato dalla FOI, che non fu, come ampiamente previsto, di alcun aiuto ai giudici. Di questo ne già ha parlato Lucarini con una mia risposta. Ma nella nostra CTN c’era uno dei più grandi esperti del Diamante Mandarino: chi se non Manuele Piccinini poteva affrontare questo lavoro? Grazie
Aggiornamento Giudici, Programma Rimini sui Passeri del Giappone
alla sua eccelsa conoscenza tecnica e alla sua perizia grafica, furono elaborate tutte le schede-standard plastificate dei tipi conosciuti, senza considerare il tema delle combinazioni che devono essere invece affrontate dal collega giudice sulla base della conoscenza dei tipi e delle mutazioni base. Qui non posso non ringraziare l’amico Manuele a nome di tutti i colleghi, perché ha fatto un lavoro unico in Europa dal quale anche l’OMJ ha tratto molto per il suo standard. Ovviamente tutte le categorie degli uccelli furono riviste e ampliate in modo decisamente esponenziale, per rispondere meglio alle tante maggiori esigenze che sono venute fuori in quegli anni. Ogni volta che presentavo una variazione, si sollevavano sempre perplessità dall’allora Segretario FOI, l’amico Raul Berto, che alla fine però capiva ed accettava le mie motivate spiegazioni. Un aspetto molto approfondito fu il problema degli aggiornamenti tecnici, in quanto bisognava che queste riunioni avessero un ritorno qualitativo per la FOI e sicuramente per tutti noi giudici IEI. Gli incontri furono effettuati tutti gli anni, tranne nel 2013, e preparati in diversi modi fino ad arrivare ad argomenti singoli o specifici o riferiti ad una mutazione come l’Ino negli estrildidi a Faenza 2010 e il Verdone a Fringillia, stesso anno. Le discussioni tecniche furono fatte sempre con la presenza degli uccelli. Un sistema ancora diverso fu scelto nel 2012, quando nominammo dei relatori che ci diedero una grande mano nel parlare di uno specifico soggetto. Questo veniva messo sul tavolo e, come fosse stato un giudizio, i colleghi a gruppi di tre persone dovevano rispondere alle domande che, come CTN, avevamo loro proposto. Ovviamente tale soggetto (per esempio Diamante di Gould, o Verdone o altro) veniva esaminato sotto diversi aspetti e in tutte le sue mutazioni. La cosa migliore fu che, nell’esiguo gruppo scelto per quella riunione in quella località, c’era una forte interazione con notevole scambio di opinioni che servirono a far crescere un po’ tutti noi. Alla fine dell’anno 2012, furono inviati a tutti i partecipanti degli attestati che, oltre a dimostrare che il collega aveva partecipato a
quella riunione di specializzazione, zone come Presidente, Gabriele Rasarebbe dovuto servire al Designa- Nella primavera gni come Commissario per la speciatore dei Giudici per avere una cono- del 2014, come avevamo lizzazione Estrildidi e Riccardo Rigato scenza più specifica del giudice all’atto di convocazione per le mostre detto 9 anni prima, come Commissario per i Fringillidi. Anche con questa attuale Commis(specie le Specialistiche). alla scadenza del nostro sione, che si sta impegnando moltisSono stati anni molto impegnativi e terzo mandato simo e che ha realizzato, oltre ad altri, densi di soddisfazione ma due ricordi conservo, tuttavia, con una certa an- non ripresentammo un lavoro unico fra tutte le Federazioni europee sulla riclassificazione e gustia di tutto questo lungo e appas- la nostra candidatura sulla sistematica degli uccelli, il lavoro sionante periodo. Il primo è stato il sta andando avanti in modo assai profamoso esame OMJ di Piacenza del ficuo. 10/1/2010, non per il merito proprio Tutti noi che abbiamo partecipato atdegli esami, col quale diventarono in particolare, per il nostro Collegio tivamente alla conduzione del nostro giudici internazionali circa 150 colle- EFI. settore, chi prima e chi dopo, ma anghi fra tutte le sessioni, ma perché Nella primavera del 2014, come ave- che chi non ha partecipato in prima come CTN fummo interessati solo a vamo detto 9 anni prima, alla scadenza persona, diamo sempre qualcosa per reperire gli uccelli, a giudicarli, cosa del nostro terzo mandato non ripre- la crescita dello stesso e ognuno dà a noi non spettante, e ad una mera sentammo la nostra candidatura e fu per quello che può. E tutto è molto assistenza logistica nella sede della eletto Francesco Faggiano come importante. Certo, Manuele ed io veFOI, in quanto gli esami furono esple- nuovo Presidente della CTN; con lui nivamo dal Club dell’Esotico, mentre tati dai nostri colleghi italiani che ri- ho collaborato, come Presidente di Umberto veniva da precedenti especoprivano cariche in OMJ. Non mi di- Collegio, assai bene per altri quattro rienze di CTN e diciamo, con termini lungo di più, ma dico solo che non fu, anni nei quali furono prese importanti forse neanche tanto precisi, da una per noi componenti la CTN, una decisioni per il nostro mondo EFI. diversa sponda e anche da una digrande giornata. Al termine del suo mandato, France- versa storia. Abbiamo, e avevamo anIl secondo episodio che ricordo fu sco non si ricandidò e i colleghi giudici che allora, tutti una nostra impronta un’avventata, come minimo, deci- EFI elessero Carmelo Montagno Boz- precisa costruita negli anni, che però sione da parte della FOI di far non ha inficiato il lavoro della partecipare agli esami EFI tutti i CTN. Furono superate con facicandidati allievi giudici presen- 2012 - Attestato F.O.I. Caimi Relatore sul Verdone lità eventuali divergenze grazie tati dai Raggruppamenti. Que- alla buona volontà reciproca di sto lo aggiungo per pura cono- collaborare che ci ha permesso scenza, in quanto non ha tanto di non avere problemi nonché di interessato la mia CTN, ma ne rafforzare la nostra amicizia. sono stato coinvolto come suc- Alla fine, voglio salutare e rincessivo Presidente del Collegio. graziare tutti coloro che hanno Devo subito dire che le do- avuto la pazienza di leggere mande erano di 61 allievi giudici questa lunga e sicuramente non in un Collegio che a quel tempo completa storia di CTN. Ma voaveva a ruolo 60 giudici. Capi- glio in particolare ringraziare rete benissimo che i dati erano quattro persone che hanno conimproponibili e solo grazie al tribuito alla realizzazione di buon senso e alla grande dispo- quanto pienamente vissuto nei nibilità del nostro attuale Presi- nove anni di gestione: Manuele dente dell’Ordine dei Giudici, Piccinini, Umberto Caimi, grandi Sig. Andrea Benagiano, ne siamo tecnici e anche grandi amici, venuti fuori in tre anni. E gli Aldo Donati allora Presidente esami, proprio per la delicatezza dell’Ordine dei Giudici e Andrea ma anche la problematica della Benagiano attuale Presidente situazione, furono espletati dell’Ordine. Alla memoria, un sempre con le massime atten- ringraziamento al nostro Presizioni, senza le quali avremmo ri- dente di allora, Salvatore Cirmi. creato una situazione come Sono tutte persone che hanno quella di Piacenza che ho rac- contribuito fortemente a contato prima, con un gravis- quanto realizzato e ai quali va la simo nocumento per la FOI ma, mia eterna stima e amicizia.