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Bassano: Giovani avisini ci mettono il cuore

Giovani avisini ci mettono il cuore

BASSANO DEL GRAPPA (VI). Assistenza notturna ai pazienti dimessi, ma impossibilitati a rientrare a casa. Se il Covid 19 ha fatto emergere il grande cuore dei volontari, “va a mille” quello di tre donatori dell’Avis di Bassano. Hanno scelto di assistere di notte, a turno, una decina di pazienti dimessi dopo il ricovero dall’ospedale, trasferiti in strutture intermedie prima del rientro in sicurezza e in forze a casa. “Essendo scarso il personale per seguire pazienti alloggiati in ambienti convenzionati con l’Ulss - spiega il presidente della Comunale Giuseppe Sciessere - è arrivato un invito alle associazioni di volontariato, raccolto anche da Avis e in particolare dai tre nostri soci”.

Dalle 21 alle 7, per diverse notti, Matteo Bortolotto, Alessandra Lazzaro e Giacomo Marcon hanno seguito i pazienti rispondendo alle loro chiamate (per dell’acqua, un aiuto, una parola di conforto), pronti ad allertare il 118 in caso di necessità. “Devo dire che questi giovani si sono distinti per serietà e impegno - continua Sciessere - tanto da ricevere gli elogi della dirigenza dell’Ulss 7 e della dott.ssa Busa, responsabile dei distretti”.

“Ho detto di sì e lo rifarei. Passata la prima titubanza, ho capito che era cosa semplice e fattibile. Potevo dare una mano anch’io - dice Matteo, 34 anni, donatore tipizzato anche per il sangue midollare - sono state notti tranquille, salvo un’emergenza al 118 una sera. Non eravamo a contatto diretto con i pazienti, ma via cellulare e tablet, ma eravamo lì per loro”.

“Ho dato la mia disponibilità subito e ne sono contenta. Quando si può ci si deve aiutare l’un l’altro. Dato il periodo difficile, ancora di più - dice Alessandra e confessa - è stata un’esperienza stranissima, straniante. L’edificio era diviso in settori, e questo mi ha molto colpito”. “L’esperienza di assistenza è stata bella perché è stato un modo per dare un aiuto in un momento particolare, è stato un di più, oltre alla pura donazione”. È il commento di Giacomo, che segue anche i social per Avis Bassano: a gennaio sono infatti partiti sito e pagina Facebook.

Avis ha poi ripreso a marzo le attività nelle scuole superiori, una classe in presenza e cinque in videoconferenza. “È diverso avere i ragazzi presenti, ma è importante che Avis sia tornata a parlare agli studenti - continua Sciessere - c’è attenzione per donazione e solidarietà, gli incontri vanno bene e da qui ripartiamo”. E i giovani sempre più numerosi diventano donatori in città. Un centinaio (sui 200 totali) neo iscritti del 2020 ha tra i 18 e i 30 anni. “Nonostante il Covid, Bassano ha avuto lo scorso anno un aumento del 15% delle donazioni, arrivate a 900”. Risultati straordinari per un’Avis nata dieci anni fa! M.R.

Quando un donatore dona anche andando “oltre”

VILLORBA (TV). Ci sono donatori che riescono a trasmettere l’entusiasmo per il dono alla famiglia e agli amici. Angelo Tomietto, ex donatore dell’Avis comunale di Villorba residente nel comune di Spresiano (Tv), all’attivo aveva 86 donazioni tra plasma e sangue interno. Alla sua morte, il suo messaggio di altruismo è stato raccolto dai molti amici e soprattutto dalla famiglia che al funerale ha voluto l’Avis con il labaro associativo e che le offerte fossero destinate all’associazione. Una parte consistente delle offerte è arrivata dal Vespa club Montebelluna, altra grande passione di Angelo. Il Consiglio direttivo dell’Avis di Villorba ha deciso di investire questo lascito nell’acquisto di un lettino per la sede (foto a lato), destinato esclusivamente ai prelievi per le persone che fanno l’idoneità.

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