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Il nostro pianeta, la nostra SALUTE
from Meet Science
by dscuola
Immaginiamo un mondo in cui aria, acqua e cibo puliti sono a disposizione di tutti, in cui le economie sono focalizzate sulla salute e sul benessere e le persone hanno il controllo sulla propria salute e sulla salute del pianeta. Se il pianeta sta bene, stiamo bene anche noi. Ma come vanno le cose?
Stare bene: che cosa vuol dire?
La salute umana è un mosaico formato da tante tessere. Non avere «acciacchi» è sufficiente per dire di essere in salute? Un tempo si pensava così, ma oggi sappiamo che ci sono molti altri aspetti da considerare, per esempio lo stato del nostro umore e della nostra mente, l’attenzione al cibo che mangiamo e le condizioni dell’ambiente in cui viviamo.
Vivere in salute è un diritto
La salute è un bene personale, ma è anche un bene collettivo che lo Stato italiano riconosce, promuove e tutela nell’articolo 32 della Costituzione
Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. [...]
La salute è un diritto di tutti e per tutte le età; anche l’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030 si impegna a garantirlo e difenderlo. Gli ultimi decenni hanno visto grandi progressi nella salute globale, ma ci sono situazioni e numeri ancora inaccettabili: per esempio, la mortalità materna al parto si è dimezzata dal 1990, ma nei Paesi a basso reddito è ancora 14 volte più elevata che in quelli occidentali. Per la carenza di acqua potabile e dei servizi igienici di base circa 1000 bambini muoiono ogni giorno a causa di malattie diarroiche. Anche l’aria pulita, che dovrebbe ovviamente essere disponibile «per tutti», non è una cosa scontata. Spesso gli inquinanti dell’atmosfera sono diffusi in maggiori e pericolose concentrazioni nei Paesi a basso e medio reddito: qui l’aria delle città, anche di quelle non particolarmente grandi e popolate, di solito non soddisfa alcun requisito di sicurezza per la salute e nelle case si respirano i fumi di combustione di legna, carbone o letame.
A livello mondiale, anche la disponibilità di antibiotici e vaccini non è equa. Iniziamo allora a capire che la possibilità di prendere tutti gli accorgimenti necessari per prevenire malattie o individuarle precocemente (parliamo di visite di controllo, analisi di laboratorio ed esami medici, vaccinazioni) è un grande privilegio da usare con intelligenza.
Difendere la salute: cura e prevenzione
Molti batteri si trovano sulla nostra pelle e dentro l’apparato digerente (flora intestinale). Tuttavia, non tutti sono innocui o anzi utili al nostro organismo: alcuni possono alterare la nostra salute e sono detti perciò patogeni Quando i patogeni riescono a entrare nel nostro corpo, superandone le naturali barriere (cute, mucosa del naso, lacrime, acidi prodotti dallo stomaco), si può andare incontro a un’infezione. Si attiva, allora, il sistema immunitario, una «squadra scelta» di cellule che riconosce i batteri estranei e si attiva per eliminarli. Quando il sistema immunitario, da solo, non ce la fa, è necessario iniziare, solo per i giorni necessari e solo se ce lo prescrive il medico, un ciclo di cura con antibiotici
I batteri stanno tuttavia imparando velocemente a sviluppare resistenza agli antibiotici con cui entrano in contatto nell’acqua e nel suolo, e per molte infezioni rischiamo di ritrovarci in futuro senza una cura efficace. È il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, causato anche dal massiccio utilizzo di antibiotici negli allevamenti animali.
Per contrastare questo fenomeno è necessario un approccio One Health, cioè uno sforzo congiunto di più discipline per prevenire e ridurre le infezioni, e nel promuovere l’uso prudente degli antimicrobici. La soluzione migliore per difendere la nostra salute è quindi la prevenzione, cioè acquisire come abitudine tanti piccoli comportamenti che ci permettano di prevenire tutto ciò che potrebbe farci ammalare o allontanare da uno stato di benessere. Lo strumento di prevenzione più potente contro gli agenti infettivi sono i vaccini, che «allenano» il sistema immunitario a combattere i patogeni pericolosi (virus e batteri). Le vaccinazioni sono un diritto e un dovere: quando la percentuale di vaccinati è molto alta, gli agenti infettivi non riescono a circolare e finiscono per scomparire; tutti vengono messi al sicuro, anche chi, per ragioni di salute, in quel momento non può vaccinarsi. Questa copertura totale è detta «immunità di gregge». Le vaccinazioni devono essere somministrate secondo un calendario che parte dai primi mesi di vita.
Effetti Delle Campagne Di Vaccinazione Contro Le Malattie Infettive
PERCHÉ LA MIA SCELTA È IMPORTANTE?
Quando nessuno è vaccinato, la malattia si diffonde rapidamente in tutta la popolazione.
Quando solo alcuni sono vaccinati, la malattia si diffonde in una buona parte della popolazione.
Quando la maggior parte della popolazione è vaccinata, la diffusione della malattia è contenuta.
In Italia i vaccini obbligatori in età pediatrica (0-16 anni) sono 10: esavalente (poliomelite, difterite, tetano, pertosse, epatite B e Haemophilus), tetravalente (morbillo, parotite e rosolia), varicella.