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IA , presente e futuro della tecnologia
from Meet Science
by dscuola
Se si dispone di moltissimi dati e di un calcolatore potente, si può lasciare a un algoritmo l’incarico di trarre conclusioni che sembrano il frutto di un ragionamento umano. La scienza che si occupa di questo è l’intelligenza artificiale (IA), che sta imponendosi in molti settori della vita e del sapere umani. Ma allora… noi umani non siamo più così indispensabili?
L’importanza e i rischi dell’IA
L’intelligenza artificiale (IA) è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. Permette ai sistemi di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con quello che percepisce e risolvere problemi, e agire verso un obiettivo specifico. Il computer riceve i dati (già preparati o raccolti tramite sensori, come una videocamera), li processa e risponde. Alcuni tipi di intelligenza artificiale esistono da più di 50 anni, ma i progressi nella potenza dei computer, la disponibilità di enormi quantità di dati e lo sviluppo di nuovi algoritmi hanno portato a grandi balzi in avanti nella tecnologia negli ultimi anni.
Così falso che sembra vero
Ci sono algoritmi in grado di fare cose strabilianti: per esempio generare volti umani che in realtà non esistono. Uno di questi è alla base del sito This person does not exist, che fa apparire, a ogni apertura, un volto (generato dall’IA) molto difficile da distinguere da fotografie reali. Non ci credi? Prova a cimentarti in questa sfida cercando thispersondoesnotexist.com, ma prima ecco alcuni indizi per riconoscere fotografie generate dall’IA:
• asimmetrie di occhiali e orecchini;
• denti irregolari;
• bagliore attorno ai capelli;
• distorsione in forme e linee dello sfondo;
• forme simili a macchie d’acqua.
Divertiti online anche sul sito whichfaceisreal.com a indovinare quale volto è reale.
Quello citato è solo un gioco, ma su questa stessa ambiguità si basano i deepfake, filmati o audio estremamente verosimili creati da programmi di IA a partire da corpi o voci reali. Nella loro versione più comune si tratta di video con scambi di volti molto realistici, in cui le facce di ignare persone vengono incollate e fatte muovere o parlare su corpi di estranei in contesti o con persone spesso compromettenti: una minaccia per la dignità dei diretti interessati. I deepfake possono coinvolgere anche volti di personaggi politici ed essere usati come strumento di disinformazione e propaganda, per far credere che un personaggio pubblico ha detto qualcosa che in realtà non si è mai sognato di pronunciare o è stato in luoghi che non ha mai frequentato.
L’IA in medicina
Molti settori della medicina (per esempio dermatologia, radiologia, oftalmologia) si basano sull’interpretazione di dati da parte del personale medico. Un’intelligenza artificiale ben addestrata potrebbe giungere alle stesse deduzioni in maniera molto efficace: alcuni studi mostrano che in certi casi le diagnosi effettuate dall’IA sono più precise di quelle effettuate dagli umani. Per esempio, addestrando una IA a riconoscere contorni, colore e forma dei nei (o nevi) pericolosi si ha uno strumento in grado di individuare prontamente i melanomi (lesioni tumorali della pelle): non si tratta di so-
Davvero
Artisti con i bit
Vi sembrerà strano, ma c’è qualcuno che ha pensato di disegnare con lo stile di Van Gogh un granchio che mangia popcorn seduto in macchina.
Basta digitare questa descrizione a DALL·E 2© e sotto i nostri occhi si materializza esattamente quanto descritto.
DALL·E 2© è un sistema di intelligenza artificiale in grado di creare immagini e disegni realistici da una descrizione in linguaggio naturale. La potenza di calcolo necessaria per ottenere simili opere artistiche è molto grande. Esiste anche una versione online gratuita e più limitata, ma capace comunque di dare risultati impressionanti, Craiyon.
Se vuoi divertirti a provare qualche combinazione bizzarra cerca craiyon.com.
L’IA per gli animali e l’ambiente
L’IA è diventata uno strumento indispensabile per chi si occupa di conservazione di specie viventi a rischio di estinzione: software appositamente addestrati su migliaia di immagini satellitari possono imparare a riconoscere quali tra queste contengono specie rare, anche se gli animali si nascondono nella più fitta foresta tropicale. Altri algoritmi sono stati addestrati per individuare i suoni dei versi animali tra molti altri rumori e sono usati, per esempio, per tracciare la migrazione delle megattere.
stituire i medici specialisti, ma di fornire loro un aiuto tecnologico per diagnosi sempre più accurate.
Durante la pandemia di CoViD-19, il grande sforzo di raccogliere dati sui pazienti malati e di diffonderli all’interno della comunità scientifica ha permesso di effettuare molte sperimentazioni in cui l’IA viene utilizzata per diagnosticare la malattia (i cui sintomi possono essere molto variabili da persona a persona).
Esiste, per esempio, un sistema di IA sviluppato dall’Università di Maastricht (Paesi Bassi) che permette di riconoscere chi è malato di CoViD-19 analizzando la sua voce, la sua tosse e il suo respiro con un’app che monitora parametri come volume, variazione e potenza.
L’IA è inoltre di vitale importanza nel contrasto al bracconaggio. Esistono software che, analizzando le immagini delle videocamere e delle termocamere a infrarossi, riescono a riconoscere la presenza di estranei che si muovono nelle riserve naturali e a segnalarlo immediatamente ai guardiaparco.
Dagli animali ai disastri ambientali: programmi di IA possono dedurre, dalle immagini satellitari, le categorie di edifici più a rischio nelle zone soggette a inondazioni e ondate di calore e segnalarlo alle autorità competenti perché intervengano. L’IA viene già usata per previsioni meteo sempre più precise e per valutare i rischi delle precipitazioni sul territorio.