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Piemonte, bellezza reale
Sontuose sale per ricevimenti, gallerie concepite per esaltare la magnificenza del sovrano, giardini impreziositi da pagode e giochi d’acqua. Ma anche stanze arredate con gusto borghese e per questo straordinariamente familiari. Che siano i grandiosi palazzi del potere nel cuore di Torino o gli accoglienti rifugi fuori città, scoprire le Residenze Reali Sabaude del Piemonte significa essere catapultati in un passato fiabesco ed elegante. Anche oggi che re e regine non ci sono più, mentre la Corona di delizie, la serie di regge
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costruite dai Savoia tra Cinquecento e Settecento, quelle sì, ci sono ancora. 22 gioielli Patrimonio Unesco che come una corona di straordinaria bellezza contornano Torino rimarcandone la centralità. Di alcune si persero presto le tracce, come il Regio Parco o il castello di Mirafiori. Altre, invece, come Venaria, Rivoli o Stupinigi vissero secoli di fulgore e oggi sono luoghi da scoprire e riscoprire senza soluzione di continuità. Luoghi diventati sedi di prestigiosi musei e location di mostre ed eventi culturali.
Torino, al centro del potere
È stata prima capitale d’Italia, città dell’auto, del cinema, della televisione e Città Creativa Unesco per il Design dal 2014. Ma spesso si dimentica che Torino è anche capitale del Barocco, movimento artistico che grazie al legame con i Savoia e all’impronta di artisti unici come Filippo Juvarra si espresse in declinazioni affascinanti. Ne è un esempio Palazzo Reale, monumentale centro del potere fatto edificare da Emanuele Filiberto quando, nel 1563, trasferì la capitale da Chambéry a quello che era ancora un borgo pedemontano. Una vera e propria zona di comando
che comprende anche l’Armeria Reale e la Biblioteca Reale, che conserva l’intenso Autoritratto e un gruppo di disegni autografi di Leonardo da Vinci. Sulla piazzetta reale si affaccia anche Palazzo Chiablese, nelle cui sale al piano terreno, fino al 31 gennaio 2021, è possibile ammirare “Capa in Color”, retrospettiva dedicata al fotografo Robert Capa. Nella Galleria Sabauda, invece, tutto è pronto per celebrare, dal 30 ottobre fino al 15 marzo 2021, il genio di Raffaello Sanzio con la mostra “La Fortuna di Raffaello”.
Dal Valentino a Stupinigi, gioielli di periferia
Nessuna città al mondo presenta un tessuto urbano altrettanto ricco di palazzi e residenze reali come Torino. Una delle più amate, soprattutto per l’ampio parco pubblico che lo circonda, è il Valentino, elegante castello sul Po che richiama da vicino i mitici châteaux della Loira. Fin dal XVI secolo fu dimora di casa Savoia e oggi è sede della Facoltà di Architettura. Si ispira invece alle antiche ville romane il Castello della Regina, costruito in collina all’inizio del XVII secolo. Il nome gli fu
dato nel 1714 quando la sua inquilina Anna Maria d’Orléans divenne regina e l’edificio venne rinnovato secondo lo stile di Versailles. Dopo il restauro che l’ha riportato all’antico splendore, il castello è oggi aperto al pubblico, insieme alla vigna da cui si ottiene un pregiato Freisa di Chieri Doc. Tutt’altra atmosfera è, invece, quella, che si respira nella Palazzina di Caccia di Stupinigi, piccolo borgo nel comune di Nichelino. Dal 1919 ospita il Museo dell’Arredamento e, dal prossimo febbraio, la mostra fotografica “Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray”.
Rivoli, dove l’arte è di casa
Una storia affascinante e intricata è quella che avvolge il Castello di Rivoli. La sua architettura inconfondibile, una fortezza dall’aspetto austero, domina dall’alto la Val di Susa e il territorio di Torino, distante una quindicina di chilometri. Nacque nell’XI secolo come roccaforte militare, nel Cinquecento divenne residenza dei duchi sabaudi, mentre è nel 1718 che fu avviato il progetto più importante: Vittorio Amedeo II, che alcuni anni prima l’aveva vista ardere e si era ripromesso di ricostruirla ancora più grandiosa, affidò all’archistar Filippo Juvarra l’impresa.
Del progetto, mai portato a termine, restò il Castello nel suo aspetto settecentesco e la Manica Lunga del Seicento concepita come Pinacoteca di Carlo Emanuele I. Dal 1984 è Museo d’Arte Contemporanea - il primo fondato in Italia - e, accanto alle ricche collezioni permanenti, ospita interessanti mostre temporanee, tra cui, dal 13 ottobre fino al 31 gennaio 2021, quella intitolata “Giulio Paolini. Le chef-d’oeuvre inconnu”, che celebra gli ottant’anni dell’artista.
Venaria, la grandiosità del Barocco
Immensa, sfarzosa, ma allo stesso tempo elegante. La Reggia di Venaria è giustamente annoverata tra i massimi capolavori architettonici e paesaggistici in puro stile Barocco. Un gioiello che solo un restauro durato dieci anni - e che ha riguardato anche il borgo e l’attigua tenuta de La Mandria - ha riportato, nel 2007, ai fasti del passato. L’impronta è, ancora una volta, quella di Filippo Juvarra, l’architetto a cui si deve la realizzazione dell’iconica Galleria Grande, della Cappella di Sant’Uberto e della Citroniera. Ma la Reggia è anche un luogo dove il
legame tra passato e presente si rinnova costantemente attraverso opere d’arte contemporanea, mostre ed eventi. Il percorso di visita è, per esempio, scandito dal film-installazione “Ripopolare la Reggia”, realizzato dal regista Peter Greenaway per raccontare la vita di corte. Nelle Sale delle Arti è invece ospitata, dal 13 ottobre 2020 fino al 31 gennaio 2021, la mostra antologica del noto fotografo Paolo Pellegrin con oltre duecento opere e una selezione inedita di immagini realizzate durante il lockdown.
Agliè e Racconigi, tesori di provincia
un percorso artistico straordinariamente ricco e avvincente, quello che unisce la città di Torino alle sue periferie. Nel Canavese è possibile raggiungere il Castello di Agliè, la cui origine risale al XII secolo. Nel palazzo che domina il borgo si possono ammirare decori e arredi in stile romantico, opera di artisti di corte della seconda metà del XIX secolo, ma anche parte delle straordinarie ed eclettiche collezioni di casa Savoia. Poco conosciuto il vasto e bellissimo parco vicino, dove
sorge Villa Il Meleto, una curata costruzione del secondo Ottocento, oggi visitabile su prenotazione, che fu residenza estiva del poeta Guido Gozzano. Ma è ancora spostandosi in provincia di Cuneo che si resta folgorati dall’eleganza del Castello di Racconigi e del suo parco, eletto dai Savoia sede delle “Reali Villeggiature”. Nelle Langhe, circondato da borghi e colline ricoperte di vigneti, si erge invece il grandioso Castello di Govone, con lo scenografico scalone d’onore a due rampe proveniente dai giardini di Venaria.
Castello di Pralormo e Casa Lajolo, la meraviglia dei parchi
Ma in Piemonte non ci sono solo i magnifici palazzi di re e regine. Tutto il territorio attorno a Torino è disseminato di residenze nobiliari contornate da boschi o immerse in giardini segreti di rara bellezza. Una di queste è il Castello di Pralormo, ancora oggi abitato dai conti Berardi di Pralormo, che lo possiedono dal 1680. In primavera il parco diventa la cornice di “Messer Tulipano”, la manifestazione dedicata alla spettacolare fioritura che lo colora di migliaia di tulipani e narcisi. Nell’antico borgo di San
Vito, sulla collina di Piossasco, si trova invece Casa Lajolo, una villa settecentesca tra le cui mura di cinta si cela un simmetrico giardino all’italiana e un boschetto dall’atmosfera romantica. A San Secondo di Pinerolo è la maestosa sagoma del Monviso a fare da cornice al Castello di Miradolo, antica dimora nobiliare oggi sede della Fondazione Cosso. Il patrimonio arboreo del suo parco è davvero notevole: oltre 1.700 alberi, di cui cinque esemplari monumentali, e settanta tra specie e varietà botaniche.
Pollenzo, castello Neogotico e masseria
Lunghe mura rossicce, giardini di un verde smagliante e una Tenuta Reale in cui lo stile Neogotico si fonde con le forme classicheggianti più sfarzose. Pollenzo è un piccolo borgo del comune di Bra, nel Cuneese, noto fin da epoca romana con il nome di Pollentia, ossia potente, forte. Nel 402 fu teatro della storica battaglia in cui le truppe dei Visigoti comandate da Alarico furono sconfitte dall’esercito romano di Stilicone. In epoca medievale divenne una prestigiosa residenza
feudale, ma è con re Carlo Alberto che il castello, compresa la maggior parte del borgo antico con la Chiesa di San Vittore, è stato completamente riplasmato secondo lo stile Neogotico. Su progetto di Ernesto Melano e Pelagio Palagi venne edificata in quell’epoca anche l’Agenzia, Tenuta Reale voluta da Carlo Alberto per promuovere il miglioramento delle tecniche agricole e oggi sede dell’Università di Scienze Gastronomiche e della Banca del Vino.
Alessandria, fortezza militare dei Savoia
Un tempo tra i suoi bastioni si potevano sentire le voci concitate dei soldati, lo sferragliare delle sciabole o il tonfo delle cannonate scagliate contro i nemici. Oggi che quell’epoca di assedi e scorribande non esiste più, la Cittadella di Alessandria resta uno dei complessi di architettura difensiva meglio conservati in Europa. Venne eretta dai Savoia nel XVII secolo su progetto dell’architetto Ignazio Bertola, ad appena due chilometri dal municipio di Alessandria. Ha una pianta a forma di
stella e in corrispondenza di ogni punta ci sono baluardi circondati da fossati. Per quanto si presenti integra non si deve, però, pensare che sia stata risparmiata dagli assalti. Anzi. La fortezza fu attaccata già nel 1745, quando era ancora in costruzione, e fu bombardata in maniera pesante nel 1799. Fu solo poi, con Napoleone, che venne ampliata e trasformata in una delle fortezze più moderne del tempo. Oggi la Cittadella è aperta tutti i giorni come parco pubblico, mentre visite guidate si possono prenotare tramite il Fai.
Biella, tra lanerie e residenze nobiliari
Per l’operosità dei suoi lanifici già Camillo Benso di Cavour l’aveva definita la “Manchester italiana”. Ma non bisogna dimenticare che Biella, oggi riconosciuta Città Creativa Unesco, è un centro artistico e culturale di straordinario interesse, che vale la pena scoprire a ritmo lento. Si può partire da una delle testimonianze del suo passato industriale, l’ex lanificio Trombetta sulle sponde del Cervo, oggi noto come la “Cittadellarte - Fondazione Pistoletto”, un eclettico polo museale e laboratorio nato sotto la regia dall’artista Michelangelo
Pistoletto. Lasciando gli opifici ottocenteschi, però, è a piedi o prendendo l’antica funicolare che si può raggiungere il borgo medievale, nucleo originario della città. È qui che si trovano tre magnifiche residenze nobiliari che danno vita al Polo Culturale Biella Piazzo: Palazzo Gromo Losa, Palazzo Ferrero e Palazzo Lamarmora. Fino al 10 gennaio 2021 saranno la cornice dell’ottava edizione di “Selvatica - Arte e Natura in Festival”, evento che coniuga mostre di pittura, fotografia, scultura, laboratori didattici ed eventi collaterali.