In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
L’ORAFO ITALIANO 1 2012
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ANNO LXVI GENNAIO 2012
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Arredamento: come cambiano le gioiellerie San Valentino: i simboli dell’amore Valentine’s day: the symbols of love
Alisei Milano
Fashion o lusso, l’orologio vende Fashion or luxury watches keep selling
EDITORIALE EDITORIAL
LA MANOVRA MONTI
E L’EVASIONE FISCALE THE MONTI MANOEUVRE AND TAX EVASION by Marina Morini
■ Un Buon Anno a tutti per iniziare il 2012 con serenità e ottimismo. Nel 2011, infatti, se ne sono sentite di tutti i colori, e non solo nei bar o sugli autobus. Purtroppo, tra quelli che hanno parlato a vanvera c’erano e ci sono proprio quelli de “la crisi è alle spalle, anzi no, non c’è mai stata, anzi riguarda esclusivamente i greci…”. Una fiera della stupidità, che oggi cittadini e imprese stanno pagando molto caro. Da un paio di mesi a questa parte abbiamo il governo Monti, che ha preso e prenderà decisioni impopolari, secondo molti punitive, quelle che, per intenderci, negli anni scorsi i nostri politici non hanno preso. Il governo Monti, per Natale, ci ha portato grandi sacchi di carbone ma qualche piccolo regaluccio qua e là è arrivato. Per il settore delle piccolemedie imprese, ad esempio, è prevista qualche agevolazione per affrontare que-
sto difficile momento: la deduzione integrale dell’Irap-lavoro (la tassa più odiata dalle aziende, secondo Confcommercio-Imprese), il rafforzamento del fondo garanzia per le Pmi, il ripristino dell’Ice, fondamentale per un Paese di esportatori. Abbiamo sentito tante critiche sulla soglia dei mille euro per i pagamenti in contante: secondo alcuni una piccola cosa, secondo alcuni una cosa inutile, secondo altri una cosa dannosa. Quello che è sicuro è che nel nostro Paese, secondo un’indagine della KRLS Network of Business Ethics per conto dell'Associazione Contribuenti Italiani, “nel 2011 l'imponibile evaso è cresciuto del 13,1%” e in termini di imposte sottratte all’erario la stima è di circa 180 miliardi di euro l’anno. Una cifra che supera di gran lunga il valore dell’intera manovra Monti. ■ Good wishes for the New Year to all just to start off 2012 in peace and with
optimism. In fact we heard just about everything in 2011, and not only at the bar or in buses. Unfortunately, amongst those who had spoken without thinking there were and still are in fact those of “the crisis is behind us, actually no, there never was one, it’s really all to with the Greeks…”. A Stupidity Fair, for which citizens and businesses are now paying a high price. It is now about two months since we have had the Monti government, taking and due to take unpopular, heavy measures, those which our politicians have not taken in the last years. The Monti government gave us huge sacks of coal for Christmas but there were some little presents tucked in here and there: several facilities to deal with these difficult times have been provided for the small to medium company sector: total deduction of the Irap-labour tax (regional business tax) - the businesses’ most hated tax, according to Confcommercio-Imprese, the sector’s association - the guarantee fund for the Smc reinforced, Ice (Italian trade commission) reestablished, fundamental for a country of exporters. We have heard a lot of criticism about limiting payments in cash to one thousand Euro: in the opinion of many a minor issue; a useless measure if not a damaging one, according to others. The one thing that is certain is that, according to the KRLS Network of Business Ethics survey commissioned by the Italian Contributors Association, “the rate of taxable income evasions rose by 13.1%” in 2011 and in terms of taxes embezzled from the revenue the estimate stands at about 180 billion Euro a year or so: figures that largely exceed the value of the entire Monti manoeuvre.
1.12 editorial 9
SUMMARY In copertina Cover Alisei Milano
Linea Incanto: bracciale in argento brunito e madreperla grigia.
Incanto Line: bangle in burnished silver and grey mother-of-pearl. Artwork and photo by Close up Studios
Servizio clienti
Customer Service Tel. +39 02 722131 faro@farospa.it www.aliseigioielli.com
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on the cover Alisei Milano
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lusso e dintorni/luxury & more
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fiere/fairs HK Jewellery Show: passaggio a est HK Jewellery Show: passage to the East
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Baselworld non smette mai di crescere Baselworld never stops growing
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Vicenza in digitale Digital Vicenza
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La sfida di Bangkok Bangkok challenge
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borsa&mercati/stock&markets
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Alcuni segnali positivi per il “Made in Italy” Some positive signs for the “Made in Italy” by ASI - Analisi e Studi Industriali
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Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index
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La Corea del Sud apre all’Europa by Mauro Caneschi - direttore Laboratorio S.A.G.O.R.
10 summary 1.12
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I laboratori gemmologici e le nuove sfide
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negozi/shops Schreiber Gioielli / Trollbeads / Cielo 1914 / 81 Morellato / Ippocampo Jewels / Sector no limits / Fossil / Omega
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by Sonia Sbolzani
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l’esperto risponde/gemmologia Le rosse dalla terra verde... ma bianca Red gemstones from the white-covered green land by Luigi Costantini
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l’esperto risponde/marketing Il cliente e il valore della marca (parte I°) by Daniela Saibene
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l’esperto risponde/vetrinistica Esporre i prodotti con efficacia by Roberto Pivetta
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l’esperto risponde/tecnologia I 25 anni del Santa Fe Symposium by Valerio Faccenda
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settori correlati/arredamento Il luogo delle emozioni Come cambiano le gioiellerie flash L’anno del dragone / Year of the dragon zoom Simboli eterni per dire “ti amo” Eternal symbols for saying “I love you” by Antonella Garello
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orologi/watches Fashion o lusso, l’orologio vende Fashion or luxury watches keep selling well
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i racconti “Quella volta che...” racconti dal mondo orafo
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comunicazione/communication Le nuove campagne / New campaigns
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English translation Luxury & More / Stock & Markets / Gemmology
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Indice dei nomi citati/Index of names mentioned
1.12 summary 11
ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA GENNAIO 2012
Il centro internazionale di formazione per vetrinisti e visual merchandiser PRESENTA A MILANO PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) CORSO: “GIOIELLO - TECNICHE ESPOSITIVE IN VETRINA” L’ESPOSIZIONE DEI PRODOTTI COME STRATEGIA DI COMUNICAZIONE - Sala Donzelli: 23-25 Gennaio e 6-8 Febbraio 2012; dalle ore 10.00 alle ore 16.00 L’incontro con i maggiori professionisti del settore “consulenti d’immagine” per apprendere le tecniche espositive del gioiello più attuali e per approfondire la storia e la cultura della comunicazione attraverso l’esposizione dei prodotti e realizzazione di eventi finalizzati alla vendita. PROGRAMMA Spazio espositivo in vetrina. Ubicazione, tipologia e struttura della vetrina, Utilizzo dei supporti. Composizione: le linee, le masse, la profondità, i gruppi, gli equilibri. Punto focale. Luce e Colore in vetrina, eventi speciali, effetti speciali. Creatività e comunicazione in vetrina. Vetrina tecnica. Idea guida: allestimento vetrina a tema, vetrina scenografica. Relatori: Roberto Pivetta, presidente della Federazione Italiana Vetrinisti FIV&AVI&FESVhc - Svetlana Fabrikant, direttore artistico didattico dell’Accademia Vetrinistica Italiana. L’ingresso previa prenotazione al numero +39 02 43980051/ +39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com
editore
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The international training centre for window dressers and visual merchandisers PRESENTS IN MILAN, CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) WORKSHOP: “JEWELLERY - WINDOW DISPLAY TECHNIQUES” PRODUCT DISPLAY AS A COMMUNICATION STRATEGY Donzelli Room: 23-25 January and 6-8 February 2012; from 10 a.m. to 4 p.m. At the meeting with leading professionals in the “image consulting” sector, it will be possible to learn the most up-todate techniques in jewellery display and to find out more about the history and culture of communication through product display and the realisation of sale-targeted events. PROGRAMME of the workshop Window display space. Location, type and structure of the window. Use of supports. Composition: lines, volumes, depth, groups, balancing. Focal point. Light and Colour in the window, special events, special effects. Technical window dressing. Creativeness and communication in the window. Guideline: thematic window dressing, scenic window dressing. Speakers: Roberto Pivetta, chairman of the Italian Federation of Window Dressers FIV&AVI&FESV - Svetlana Fabrikant, art teaching director at the Accademia Vetrinistica Italiana. Please call this number to make a reservation: +39 02 43980051/+39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com
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LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE / English translation: see page 92
VICENZAORO WINTER: SIETE INVITATI AL CONVEGNO DE L’ORAFO ITALIANO
■ Lunedì 16 Gennaio, alle ore 11, nella Sala Congressi del Pad. I, primo piano, L’Orafo Italiano ha organizzato un corso di vetrinistica cui seguirà la premiazione della Gioielleria Pino Gianformaggio, di Trapani, vincitrice del concorso vetrine “La più bella del reame”. Il corso sarà tenuto da Daniela Saibene, esperta in marketing e formazione, e da Alessandro Gaudio, visual merchandiser e docente all’Accademia Vetrinistica Italiana. Vi aspettiamo!
LINGOTTI E MONETE: IL TESORO EUROPEO ■ La quotazione dell’oro potrebbe salire a 2.000, ma anche a 2.300 US$ dollari l’oncia nel 2012, a causa dell’incertezza economica che aleggia su diversi mercati - europeo, statunitense e altri. Lo ha dichiarato Terry Hanlon, presidente dell’americana Dillon Gage Metals, che commercia oro online. Secondo World Gold Council, inoltre, nel terzo quadrimestre 2011 la domanda di oro per investimento è aumentata del 33%, a 468 tonnellate: in Europa, la domanda di lingotti e di monete d’oro è salita del 29%, a 391 tonnellate, rispetto alle 303 di un anno fa. Ciò è dovuto anche al fatto che diverse banche hanno preferito sostituire molte delle loro riserve con oro.
20 lusso & dintorni 1.12
MATERIALI GEMMOLOGICI: LA CAMERA APPROVA LE NORME ■ Da Licia Mattioli, presidente di Confindustria Federorafi, a Giuseppe Aquilino, presidente di Federdettaglianti, fino a Raffaele Maino, presidente di Federpietre, sono tutti concordi: un grande passo avanti è stato fatto grazie al lavoro dell’On. Manuela Dal Lago, relatrice e presidente della Commissione “Attività Produttive”, che ha permesso la rapida approvazione alla Camera della Legge Mazzocchi Mattesini - riguardante le nuove norme sulla regolamentazione dei materiali gemmologici (si veda l’intervista all’On. Dal Lago/L’Orafo Italiano Ottobre/ Novembre 2011). La legge, ha dichiarato Licia Mattioli, “tutela i consumatori, responsabilizza gli operatori e ostacola la concorrenza sleale tra imprenditori italiani e stranieri”.
CLUB DEGLI ORAFI E INTESA SANPAOLO: OTTIMISMO PER L’ALTA GAMMA ■ Il Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha presentato, nella sede di Milano del Club degli Orafi Italia, i dati sull’andamento del settore orafo italiano del primo semestre 2011. Cifre che danno “un’immagine quasi positiva, ma fuorviante”, ha detto Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi. I dati, viziati dal costo delle materie prime, indicano un export in crescita (+17,5%) in particolare verso Cina, Turchia e Svizzera, notoriamente un mercato di transito, ma anche il crollo di mercati importanti per la gioielleria italiana, quali gli USA, gli Emirati Arabi Uniti e alcuni Paesi europei. La ciliegina sulla torta è costituita dai dazi di Paesi quali India, Cina e Brasile, che penalizzano
fortemente il nostro export. Le previsioni per il secondo semestre 2011 e per i primi mesi del 2012 non sono positive, soprattutto per quanto riguarda l’export verso i Paesi della UE, in ulteriore calo. Il mercato interno è in sofferenza: le manovre restrittive del Governo avranno un forte impatto sui consumi, e la fiducia dei consumatori ha avuto un vero e proprio tracollo a partire dal Luglio 2011. Si salverà l’alta gamma, in grande crescita, che vede protagoniste le aziende in grado di proporre un nuovo concetto creativo, insieme alla grande tradizione artigiana e manifatturiera italiana; aziende in grado di affrontare la concorrenza anche sul fronte della qualità e dei prezzi.
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NUOVO CEO BULGARI: TUTTO IN FAMIGLIA
NEGLI USA VA FORTE LO SHOPPING ONLINE ■ ComScore, società leader a livello internazionale che “misura” il mondo digitale online, segnala la crescente importanza, negli USA, delle vendite online durante le festività (+15%). Dai primi di Novembre a metà Dicembre 2011, infatti, gli acquisti online hanno raggiunto la cifra di 20 miliardi di US$, spinti in particolare dalla classe media (19%) - quella che guadagna dai 50 ai 99,99 mila dollari US$ l’anno. Se il numero di compratori è aumentato, rispetto all’anno precedente, solo del 3%, è invece cresciuta del 12%, in dollari, la spesa del singolo acquirente.
MA QUANTO PIACCIONO I GIOIELLI IN CINA! ■ Arriva sempre dalla galassia LVMH il nuovo amministratore delegato di Bulgari, Michael Burke (nella foto, con la moglie Silvia). Ex CEO della maison Fendi, della quale ha risanato i conti e l’immagine, Burke arriverà da Bulgari agli inizi del 2012 e troverà un’azienda i cui dati, riferiti al primo semestre 2011, indicano ricavi in crescita (+23,6%) e un utile netto di 9,1 milioni di Euro (+18%). Francesco Trapani è stato nominato presidente della divisione orologeria e gioielleria di LVMH.
LA CONFINDUSTRIA “ORAFA” È DONNA ■ Dopo Licia Mattioli, presidente di Confindustria Federorafi, Ivana Ciabatti è stata eletta presidente della Sezione Orafi e Argentieri di Confindustria Arezzo per il prossimo biennio. Amministratore di Italpreziosi spa, azienda leader mondiale nella commercializzazione di metalli preziosi, Ivana Ciabatti ha esortato le aziende del settore a “investire in innovazione, ricerca, design e qualità”, caratteristiche del “made in Italy” riconosciute a livello internazionale.
22 lusso & dintorni 1.12
■ Lo sanno tutti, ormai, che uno dei più importanti mercati per gli articoli del lusso italiani è la Cina. Un mercato, peraltro, ancora in gran parte da scoprire. Bastano pochi dati: secondo l’Istituto KPMG, entro il 2015 la Cina supererà il Giappone per l’acquisto dei beni di lusso e, secondo la World Luxury Association, Shanghai e Pechino sono le due città che, rispettivamente con il 18% e il 16%, hanno il maggior “consumo” nazionale di beni di lusso. Anche la GAC (Gems & Jewelry Trade Association of China) sottolinea per il 2011 l’incremento del 10% delle vendite di gioielleria.
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ARRIVA JEELL, GIOIELLI IN CERAMICA ■ È partita lo scorso Ottobre la distribuzione in Italia di Jeell, brand di gioielleria in oro 18kt, ceramica bianca o nera ultraresistente e antigraffio e diamanti. Dal design elegante e contemporaneo, Jeell ha prezzi estremamente contenuti. Per la nuova collezione, oggi presente in una cinquantina di gioiellerie, ci sono grandi progetti di espansione. E’ distribuita in esclusiva per l’Italia da Argenti e Gioielli Italia: info@amoreebacitalia.it
1902-2011: OPPENHEIMER LASCIA DE BEERS
L’ISTITUTO MARANGONI CAMBIA PROPRIETÀ ■ Career Education Corporation lascia, e arriva la finanziaria Providence Equity Partners nella proprietà dell’Istituto Marangoni. Secondo Roberto Riccio, managing director dell’Istituto, si apre una nuova fase di sviluppo per formare giovani professionisti per l’industria della moda e del design. La prestigiosa scuola ha sedi a Milano, Parigi e Londra e conta circa 2.400 studenti.
BUMI TRAUB: UNA VITA NEI DIAMANTI ■ Abraham (Bumi) Traub succede a Moti Ganz come presidente dell’IsDMA (Israel Diamond Manufacturers Association). Traub ha trascorso tutta la sua carriera nel mondo dei diamanti - come direttore dell’Israel Diamond Exchange e dell’Israel Diamond Institute e a capo di diversi comitati dell’IsDMA. In un momento di grandi sfide, Traub viene considerato la persona più adatta per mantenere il ruolo di Israele come leader mondiale nel settore della lavorazione dei diamanti.
ANCHE FARAONE SI ACQUISTA SUL WEB
■ La famiglia Oppenheimer, da oltre un secolo a capo di De Beers, ha venduto la sua quota, del 40%, alla Anglo American, che viene a detenere l’85% di De Beers. Finisce così l’epopea di una famiglia che, nel 1902 con Ernest Oppenheimer, ha fondato la società numero uno al mondo nella distribuzione dei diamanti. Ottimi i risultati di De Beers nel primo semestre 2011: +33% di fatturato e +55% di profitti.
24 lusso & dintorni 1.12
■ Non sono molti i marchi del lusso italiano che si sono proposti sul web per le vendite. Faraone, prestigioso gioielliere milanese, in collaborazione con Lexicon Digital Media web agency, ha recentemente “aperto” Fboutique attraverso Facebook: un progetto e-commerce innovativo, attraverso il quale è possibile acquistare alcuni tra i pezzi più rappresentativi di diverse collezioni, tra le quali F di Faraone, Golden Droste, Ladybird, ColorTwist, Crowning Glory e alcuni orologi vintage in edizione limitata.
LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE
SACRO E PROFANO NEI GIOIELLI DOLCE & GABBANA
OPERTI AMMALIA I CLIENTI CON I “RACCONTI PREZIOSI” ■ E’ uscita l’undicesima edizione di “Racconti Preziosi”, raffinato volumetto pubblicato da Elisabetta e Candido Operti, dell’Antica Orologeria Candido Operti di Cagliari, e donato ogni Natale ai migliori clienti. Curato da Serena Orta, “Racconti Preziosi” raccoglie articoli di taglio culturale e tecnico sulla storia dell’orologeria, della gioielleria e dell’argenteria, e presenta i marchi di preziosi e orologi in vendita nei negozi di Cagliari, in via Roma e in via Sulis (foto), e di Forte Village, dove vengono organizzati divesi eventi.
■ Sono sempre di più i marchi della moda che si lanciano nell’alta gioielleria. Dolce & Gabbana ha presentato a fine Novembre una prima linea di 80 pezzi - tra collane, orecchini e bracciali - in oro nei tre colori, con pietre, perle e giada. I gioielli si ispirano alle atmosfere e alle tradizioni siciliane: rosari, cuori trafitti, angeli, cornetti, medaglie votive.
TOYWATCH: NUOVO CEO PER UN’ITALIANA IN ASCESA ■ Un fatturato di 30 milioni di euro (dato 2010), 2.000 punti vendita, 40 boutique e corner nei più importanti department stores nel mondo: questi i numeri di Toywatch. Da Novembre, Matteo Morandi, 42 anni (foto), è diventato il nuovo amministratore delegato del marchio. Morandi può vantare un lungo e prestigioso curriculum nel mondo degli orologi: Mont blanc, Swatch Group, Morellato & Sector.
■ La festa di Sant’Eligio, patrono degli orafi, si è svolta nel Dicembre scorso a Valenza. Le statuette del santo sono state assegnate, per il 2011, alle aziende Lenti & Villasco e Roberto Zavanone; le targhe con le immagini del santo, realizzate dall’artista Antonio Giè, sono andate allo smaltatore Luciano Agliotti e a Francesco Roberto, alla memoria. La celebrazione è stata organizzata dalla Confraternita di San Bernardino e Sant’Eligio, in collaborazione con il Comune di Valenza, l’Associazione Orafa Valenzana, il Lions Club Valenza, la Cassa di Risparmio di Alessandria e la Provincia di Alessandria.
26 lusso & dintorni 1.12
Direttore Commerciale Vasta esperienza in primarie Società nel campo della Pubblicità, Comunicazione, Eventi Editoria e Servizi. Capacità nella gestione di progetti complessi, creazione, conduzione ed organizzazione di reti vendita, dirette ed indirette. Conoscenza del mercato, gestione risorse umane. Approccio proattivo e propensione a lavorare per obiettivi in mercati competitivi. Valuto proposte professionali Per contatti: dir.comm.recruitment@gmail.com
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SANT’ELIGIO A VALENZA
FIERE FAIRS
HK JEWELLERY SHOW
PASSAGGIO A EST HK JEWELLERY SHOW PASSAGE TO THE EAST
■ Dal 16 al 20 Febbraio, l’Hong Kong Convention and Exhibition Center ospita l’edizione 2012 del HKTDC Hong Kong International Jewellery Show. Per le aziende occidentali, Hong Kong è da tempo un punto d’accesso privilegiato ai mercati di Cina e India, mercati dalle immense potenzialità, dove la richiesta di beni di lusso è in continua crescita: secondo stime del World Gold Council, la domanda di oro in Cina potrebbe raddoppiare entro i prossimi 10 anni. Gli organizzatori prevedono la partecipazione
HONG KONG RAPPRESENTA UN PUNTO D’ACCESSO PRIVILEGIATO AI GRANDI MERCATI DI CINA E INDIA.
HONG KONG IS A PRIVILEGED ACCESS TO GREAT MARKETS SUCH AS CHINA AND INDIA.
28 fairs 1.12
di 3000 espositori - compresi 17 padiglioni nazionali e 7 organizzazioni internazionali. Tra i fiori all’occhiello, la 13a HK Jewellery Design Competition. Info: www.hktdc.com/hkjewelleryshow ■ From February 16 to 20, the Hong Kong Convention and Exhibition Center is hosting the 2012 edition of the HKTDC Hong Kong International Jewellery Show. For Western companies, Hong Kong has long been a privileged point of access to Chinese and Indian markets,
markets with a huge potential, where demand for luxury goods is growing. According to estimates by the World Gold Council, demand for gold in China could double within the next 10 years. Organisers expect the participation of 3000 exhibitors - including 17 national pavilions and 7 international organisations. The crown jewels of the event include the 13th HK Jewellery Design Competition. Info: www.hktdc.com/hkjewelleryshow
BASELWORLD NON SMETTE
MAI DI CRESCERE BASELWORLD NEVER STOPS GROWING
NONOSTANTE I GRANDI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE, GLI ORGANIZZATORI ESCLUDONO DISAGI PER L’EDIZIONE 2012, DALL’8 AL 15 MARZO. DESPITE MAJOR RENOVATION WORKS, ORGANISERS EXCLUDE ANY INCONVENIENCES FOR THE 2012 EDITION FROM 8 TO 15 MARCH.
■ Proseguono - è il caso di dire, con puntualità svizzera - i lavori per la risistemazione dei padiglioni sulla Piazza della Fiera di Basilea (sul sito di Baselworld è possibile perfino seguire l’avanzamento delle opere...). Il complesso fieristico nella sua nuova, modernissima veste sarà consegnato alla città per Baselworld 2013: in ogni caso la prossima edizione, in programma dall’8 al 15 Marzo 2012, disporrà dei consueti spazi e non subirà disagi di sorta. Gli otto giorni del Salone Mondiale dell’Orologeria e della Gioielleria costituiscono un’occasione unica per l’alto livello e la completezza dell’offerta espositiva. Accanto ai prodotti di gioielleria e orologeria, di ogni fascia di prezzo, sono ampiamente rappresentati tutti i settori correlati, da quello delle gemme e delle perle a quello dei macchinari, del packaging e degli accessori. A fronte dei 1800 espositori, provenienti da 45 Paesi, sono circa 100 mila i visitatori abituali di Baselworld, che copre una superficie di 160 mila metri quadrati e vanta un’organizzazione veramente superba. Info: www.baselworld.com
■ The works for the new hall complex on the Basel Exhibition Square are progressing with Swiss punctuality (on the Baselworld website it is even possible to follow the progress of the works ...). The exhibition complex with its new, very modern look will be ready for Baselworld 2013. However the next edition, scheduled from 8 to15 March 2012, will take place on the usual spaces and there will not be inconveniences of any kind. The eight days of the World Watch and Jewellery Show are a unique opportunity for the high level and completeness of the exhibition. In addition to jewellery products and watches of every price range, all related sectors are widely represented, from gems and pearls to machinery, packaging and accessories. In addition to 1800 exhibitors coming from 45 countries, there are about 100 000 regular visitors of Baselworld, covering an exhibition area of 160 thousand sqm and boasting a truly superb organisation. Info: www.baselworld.com
1.12 fairs 29
FIERE FAIRS
VICENZA IN LA SFIDA DI
DIGITALE BANGKOK DIGITAL VICENZA BANGKOK CHALLENGE
■ Tutta la fiera in un clic: Fiera di Vicenza ha varato la pubblicazione di Vioro Magazine e quella della guida di VicenzaOro su iPhone e iPad (prossimamente, annunciano gli organizzatori, anche per piattaforma Android). Operatori e visitatori avranno così costante accesso alle informazioni sulle aziende e sulla loro ubicazione attraverso le mappe. Questo nuovo “strumento tecnologico” va ad affiancarsi ai diversi siti di Fiera di Vicenza già disponibili in internet: www.vicenzafiera.it (sito istituzionale); www.aboutjewellery.it (“vetrina delle tendenze”); www.vioromagazine.it e www.goldyearbook.it (attività editoriale). A questi vanno aggiunti i siti di riferimento delle singole manifestazioni orafe (www.firstevent.it - www.charmevent.it - www.choiceevent.it) e la presenza della Fiera nei diversi social network. ■ The whole exhibition in one click: Fiera di Vicenza (the Vicenza exhibition centre) has launched the publication of Vioro Magazine and the VicenzaOro guide on iPhone and iPad (organisers announced it will soon be available for the Android platform too). Operators and visitors will have constant access to information on companies and their location using the maps. This new "technological tool" takes its place alongside the various Fiera di Vicenza websites available on the Internet: www.vicenzafiera.it (corporate website); www.aboutjewellery.it ("showcase of trends") and www.vioromagazine.it and www.goldyearbook.it (editorial work). To these must be added the reference websites for individual jewellery shows (www.firstevent.it - www.charmevent.it – www.choiceevent.it) and the presence of Fiera di Vicenza on various social networks.
30 fairs 1.12
■ Tutto è pronto per la 49a edizione della Bangkok Gems & Jewelry Fair, in programma dal 9 al 13 Febbraio 2012. Un comunicato del comitato organizzatore sottolinea come le recenti inondazioni che hanno colpito il Paese e la sua capitale non abbiano danneggiato le strutture e gli impianti direttamente coinvolti nello svolgimento della manifestazione, come l’Impact Exhibition Center, sede dell’evento, o l’aeroporto internazionale Suvarnabhumi. Inoltre, a conclusione di una serie di riunioni ad hoc, sono già state varate tutte le misure atte ad evitare agli operatori nazionali ed esteri qualsiasi disagio per quanto riguarda permanenza e mobilità, logistica, sicurezza, formalità doganali. La precedente edizione della BGJF si è svolta lo scorso Settembre con generale soddisfazione; molto apprezzata è stata la grande scelta di pietre preziose e di colore, perle e gemme create. Info: www.bangkokgemsfair.com. ■ Everything is ready for the 49th edition of the Bangkok Gems & Jewelry Fair, scheduled for 9 to 13 February 2012. A statement from the organising committee stresses that the floods that recently hit the country and its capital city have not damaged the facilities and equipment directly involved in the organization of the event, such as the Impact Exhibition Center, venue for the event, or the Suvarnabhumi International Airport. In addition, at the conclusion of a series of ad hoc meetings, all the necessary measures have been launched to avoid any inconvenience for domestic and foreign operators with regard to their stay, logistics, security, customs formalities. The previous edition of BGJF was held last September with general satisfaction. The wide variety of precious and coloured stones, pearls and gems, was very much appreciated. Info: www.bangkokgemsfair.com
BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS
UNA RUBRICA DI ANALISI DEL SETTORE, PER FAVORIRE UNA MIGLIORE CONOSCENZA DELLE TENDENZE DEI NOSTRI MERCATI SU SCALA ITALIANA E MONDIALE. UNA SERIE DI UTILI CONSIGLI PER GESTIRE AL MEGLIO IL NOSTRO BUSINESS.
• Alcuni segni positivi per il Made in Italy / Some positive signs for the Made in Italy • Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index • La Corea del Sud apre all’Europa • I laboratori gemmologici e le nuove sfide • Le rosse dalla terra verde...ma bianca / Red gems from the white-covered green land • Il cliente e il valore della marca (parte I°) • Esporre i prodotti con efficacia • I 25 anni del Santa Fe Symposium
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ALCUNI SEGNALI POSITIVI
PER IL MADE IN ITALY BENE L’EXPORT PER LE AZIENDE INNOVATIVE
by ASI - Analisi e Studi Industriali
DETERMINANTI LA CRESCITA DELLE ECONOMIE EMERGENTI E LA QUALITÀ E L’IMMAGINE DEI PRODOTTI ITALIANI.
nonché l’esasperazione del rapporto di cambio euro/dollaro, hanno aggravato in misura determinante le difficoltà competitive dei gioielli italiani (sui mercati mondiali e in Italia) soprattutto nei segmenti a basso valore aggiunto. Il conseguente arretramento delle quote di vendita sui mercati (v. il Focus di ■ Nel corso nov.-dic. 2011) certifica sinteticamente del 2011 la specula- la difficoltà delle imprese italiane a zione internazionale - ali- mantenere i livelli competitivi raggiunti mentata anche dalla crisi delle nel passato. Già nelle “Considerazioni finanze pubbliche di alcuni Paesi - finali” della Banca d’Italia del 2005 si ha portato i prezzi in dollari dell’oro in ricordava che una crescita stentata prossimità del livello record di inizio alla lunga spegne il talento innovativo, 1980 (al netto dell’inflazione negli Stati deprime le aspirazioni, prelude al reUniti). E, per brevi momenti, quel livello gresso. Tutto ciò preoccupa particolarè stato superato (inizio di settembre mente il sistema produttivo italiano su 2011: 1.920 dollari per oncia). Balzi in cui pesa, tra l’altro, un’involuzione desu, talvolta più alti di quelli dell’oro, si mografica sfavorevole. Infatti negli ultimi sono manifestati anche per altre materie anni si è assistito - in alcuni laboratori prime preziose. In particolare, per ar- di produzione - a una perdita di smalto gento, platino, palladio. dei fattori dell’eccellenza. Una perdita dovuta a più cause: da quella che è L’inflazione delle materie prime preziose, stata definita una sorta di “depressione che si è riversata sui prezzi dei gioielli, creativa”, all’abbandono (o quasi) del-
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l’investimento culturale, alla concezione delle vendite “un tanto al chilo”, a quella definita come fiacchezza senile insinuatasi, da oltre un decennio, prima e più nella società che nell’economia. In un contesto in cui la proiezione all’internazionalizzazione delle aziende orafe - prevalentemente di piccola e media dimensione - è ancora vista più come un evento di carattere occasionale, dovuto al coagularsi di circostanze favorevoli, che come primo passo decisivo verso l’immissione dell’impresa nel vasto mercato globale. A seguito dei rincari delle materie prime e della diffusione del rallentamento economico - in Italia e in importanti Paesi di destinazione delle esportazioni italiane - sono sempre più numerose le classi di reddito familiare escluse dall’acquisto di gioielli. Meno colpiti rimangono gli acquisti di prodotti con brand globali dell’alto di gamma, finanziati prevalentemente dal patrimonio familiare. In tale contesto si è ampliata la forbice tra gli andamenti della domanda interna
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L’economia in cifre The economy in figures Variabili
Periodo
Dato (1)
Variazioni % Congiunturali (2)
Tendenziali (3)
Variables
Period
Data
Variations Current
Trend
gen-ago 2011
3.697,68
n.s.(4)
14,8
gen-ago 2011
1.205,76
n.s.(4)
42,3
gen-ago 2011
3.398,78
n.s.(4)
21,1
gen-ago 2011
3.512,69
n.s.(4)
74,3
gen-set 2011
54,8
n.s.(4)
-7,1
gen-set 2011
151,7
5,6
7,7
gen-set 2011
73,6
n.s.(4)
5,5
gen-set 2011
76,7
n.s.(4)
3,7
ottobre 2011
92,9
-1,1
-13,7
ottobre 2011
94,0
-0,5
-6,2
export orafo argentiero (1)
goldware/silverware - exports (1) import orafo argentiero (1)
goldware/silverware - imports (1) import metalli preziosi (1)
precious metals - imports (1) export metalli preziosi (1)
precious metals - exports (1) produzione orafa (5)
goldware production (5) prezzi produzione orafa (5)
goldware production prices (5) fatturato orafo interno (5)
domestic goldware turnover(5) fatturato orafo complessivo (5)
total goldware turnover (5) clima di fiducia famiglie (6)
confidence climate - families (6) clima di fiducia imprese (7)
confidence climate - firms (7)
Note: (1) Milioni di euro o altrimenti indicato. (2) Sul periodo precedente. (3) Sullo stesso periodo anno precedente. (4) Non significativo causa stagionalità. (5) Indice media 2000=100. (6) Indici destagionalizzati 1980=100. (7) Indici destagionalizzati 1995=100. Fonti: elab. ASI su dati Istat. (1) Millions of Euros or indicated otherwise.
(2) Over previous period. (3) Over the same period previous year. (4) Insignificant, seasonal cause. (5) Index average 2000=100. (6) Seasonally adjusted index 1980=100. (7) Seasonally adjusted index 1995=100. Sources: ASI on data by Istat.
e delle esportazioni. Nel corso del 2011, secondo le rilevazioni dell’Istat, i consumi italiani in termini reali sono diminuiti (per effetto del ricordato calo del reddito medio delle famiglie) di circa il 7/10%. Flessione che trova conferma nella rilevazione di metà novembre curata da Federdettaglianti. Meno negativa è stata la tendenza delle vendite all’estero per effetto sia della robusta crescita delle economie emergenti, sia della capacità di alcune imprese innovative di offrire prodotti nuovi e di riorganizzare le gestioni produttive e distributive su mercati lontani e difficili. Le nuove performance sono alla base del balzo in su del valor medio unitario dei gioielli esportati nei primi otto mesi 2011: +34% rispetto a un anno prima. Nonostante l’alterazione dei risultati dovuta all’inflazione delle materie prime preziose, l’analisi della risalita dei valori dell’export orafo italiano consente di cogliere segnali positivi riguardanti il riposizionamento della gioielleria italiana di qualità in ambito internazionale.
Si tratta di un fenomeno diffuso anche in altri comparti del made in Italy. Un fenomeno generato da vari fattori. Tra gli altri: • i processi di selezione nel tessuto imprenditoriale italiano, che portano alla fuoriuscita dai mercati di esportazione delle aziende meno produttive e innovative, collocate su fasce di mercato a più basso valore unitario; • le strategie delle imprese esportatrici tese a superare la concorrenza dei Paesi emergenti riqualificando la propria produzione verso segmenti di mercato a più alto valore aggiunto ed eventualmente importando produzioni e componenti di qualità
corrente (a prezzi competitivi); • il potere di mercato di cui godono alcune di queste imprese, grazie alla qualità e all’immagine dei loro prodotti, che rende conveniente praticare prezzi crescenti nei mercati più dinamici, senza incorrere in perdite troppo forti in termini di quantità vendute; • in conclusione, i ben noti fattori storici determinanti la riconosciuta qualità del gioiello italiano nel mondo: la fantasia dei disegnatori ora-
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Andamenti dei prezzi dell’oro (indici aprile 2000=100)
Gold prices developments (April index 2000=100)
in dollari
in euro
Fonte: elaborazioni su dati W.G.C.
fi, la moltiplicazione dei modelli, le nuove tecnologie per il trattamento delle materie prime e per i processi produttivi, la formazione degli addetti. La componente relativa alla qualità dei prodotti si conferma determinante. Tuttavia è risultata meno diffusa per le vendite di gioielleria rispetto ad altri comparti del made in Italy e del relativo indotto. Infatti, diversi segmenti di questo settore (come confermano uniformemente i risultati di recenti ricerche) hanno saputo reagire in modo energico alla concorrenza internazionale facendo leva, non tanto sui fattori di price competition, quanto con altri strumenti – già ricordati sopra – preposti, sotto il profilo funzionale e della comunicazione, all’innalzamento della competitività qualitativa di una merce. Sta di fatto che le esportazioni del Made in Italy di qualità – secondo le risultanze della recente indagine di Altagamma – hanno segnato un risultato decisamente migliore di quello evidenziato dalle esportazioni complessive di oreficeria. Sono ancora presenti situazioni di vischiosità nel
Andamenti dei prezzi dell’oro
Gold prices developments Anno Year 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Prezzo in Dollari 279 271 310 363 409 444 604 695 872 972 1.225 1.570
Prezzo in Euro 303 303 328 321 329 358 481 507 593 697 925 1.122
Fonte: elaborazioni su dati W.G.C.
cammino del settore orafo. L’adeguamento alle nuove tendenze di sistema *Il Focus è stato completato con le inrisente della debolezza dei noti fattori formazioni e i dati statistici disponibili strutturali. Tra i più rilevanti vanno ri- al 23 novembre 2011.
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cordati la deludente governance prettamente familiare delle imprese; la fisiologica avversione alle fusioni, agli accordi strategici e al rischio da parte degli imprenditori del settore; la scarsa diffusione del management qualificato; l’esiguo ricorso al mercato dei capitali (in una fase di restrizione del credito bancario soprattutto nei confronti delle imprese di minore dimensione). Naturalmente, la situazione di sofferenza dell’industria italiana della gioielleria si è aggravata negli ultimi tempi a seguito della diffusione delle riduzioni della domanda di oreficeria nel mondo (-10% nel terzo trimestre 2011), con le sole eccezioni per Russia, Cina e Hong Kong (rilevazioni W.G.C.). Ma anche in tale contesto non sono tuttavia mancati casi di imprese virtuose, il cui successo è da attribuire, in gran parte, proprio al maggior valore aggiunto contenuto nei prodotti venduti.
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STOCK&INDEX ■ INDICE L’ORAFO ITALIANO Pubblichiamo le quotazioni di borsa di alcune delle maggiori società italiane ed estere dell'oreficeria e dell'orologeria, quelle dei principali metalli preziosi e l'indice Morgan Stanley World, relativo alla capitalizzazione delle borse mondiali. Il confronto di questi indici potrà dare a tutti gli operatori del nostro settore un'indicazione utile per capire l'andamento e le tendenze del nostro mercato.
Titoli & Metalli
Shares & Metals
■ L’ORAFO ITALIANO’S INDEX We publish the Stock Exchange shares of leading Italian and foreign jewellery and watchmaking companies, of the main companies dealing in precious metals and the Morgan Stanley World index relating to the capitalization of international Stock Exchanges. Comparisons between these indexes will provide operators with useful guidelines to understand the current situation and market trends.
Borse & valuta
Damiani Fossil Inc. Richemont Swatch Group Tiffany & Co Indice Azioni/ Share Index
Milano, € Nasdaq, USD Xetra, € Xetra, € Nyse, USD
Oro / Gold Argento / Silver Platino / Platinum Palladio / Palladium Indice Metalli/ Metal Index MSCI All Country
USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce
■ IN DODICI MESI NON È CAMBIATO NIENTE, ANZI TUTTO
03.01.2011
11.11.2011
16.12.2011
Stock Exchanges 01.03.2011 11.11.2011 12.16.2011 and currency
Indice
Index
0,86 72,69 44,32 313,96 62,11 100,00
0,992 91,71 38,82 294,30 76,27 109,10
0,894 81,81 40,20 271,10 63,94 99,30
103,95 112,55 90,70 86,35 102,95 99,30
1.418,20 30,65 1.764,00 790,00 100,00 1.280,23
1.771,50 34,38 1.630,00 656,00 103,25 1.178,92
1.581,12 29,36 1.417,00 627,00 91,74 1.142,85
111,49 95,79 80,33 79,37 91,74 89,28
bìto delle oscillazioni singolari: pareva che la corsa al rialzo non si dovesse fermare, che le quotazioni dovessero manSi chiude il 2011, e i nostri pronostici ci tenere costantemente un andamento indelineano un quadro estremamente in- versamente proporzionale a quello delle certo. Partiamo dall’analisi del comparto azioni, ed invece ecco che l’ultimo mese, azionario; i titoli del nostro settore sono anche in questo caso, porta una decisa andati molto bene per tutta la prima parte inversione del quadro: anche i metalli predell’anno, performando notevolmente ri- ziosi segnano dei prezzi in caduta rispetto al resto delle borse; anche dopo spetto a quelli di inizio anno, con la lo scoppio della crisi agostana i nostri sola eccezione dell’oro, che però è in detitoli si sono egregiamente difesi, riuscendo ciso ribasso rispetto ai picchi massimi a mantenere buona parte del vantaggio toccati nel corso dell’anno. Infine, il Morgan accumulato. Ma l’ultimo mese ha portato Stanley “all world”, vale a dire l’indice delle novità negative di rilievo, che hanno delle borse di tutto il mondo: qui la caduta comportato la caduta dell’indice generale è ancora più accentuata, a sottolineare il sotto la parità; di poco, ma sotto la rallentamento delle attività industriali e parità, cosa che non capitava da parecchi commerciali, ma soprattutto il processo anni. Anche il comparto dei metalli ha su- di impoverimento generalizzato che
sta avvenendo. Certi speculatori (dicono alcuni “esperti”) stanno distruggendo ricchezza per poter trarre indebiti guadagni, ma alla fine l’economia reale la vincerà. Altri, e forse con migliori ragioni, affermano invece che stiamo ricomponendo un equilibrio messo in crisi dall’eccessivo consumismo dei decenni scorsi: non stiamo, cioè, distruggendo ricchezza, ma stiamo semplicemente pagando alcuni dei debiti contratti in passato. Non siamo in grado di dire chi abbia ragione, ma una considerazione è valida in entrambi i casi: l’ondata recessiva, come tutte le cose terrene, è destinata prima o poi a finire; e quando finirà ci accorgeremo che il nostro settore, che è strettamente legato alla capacità dell’uomo di sognare, ne sarà uscito sicuramente molto meglio di altri.
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LA COREA DEL SUD
APRE ALL’EUROPA AVVIATO UN ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO by Mauro Caneschi - direttore Laboratorio S.A.G.O.R.
nel primo semestre del 2010 le importazioni coreane hanno totalizzato complessivamente 67,45 milioni USD, con un calo del 4,3%. Le importazioni dell’Italia, invece, hanno totalizzato 7,84 milioni USD, con un incremento del 31,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nello stesso tempo (dati ICE), queste sono state le importazioni coreane dai Paesi concorrenti: Francia (19,48 milioni USD, +24,1%), Stati Uniti (14,29 milioni USD, -23,5%), Cina (12,41 milioni USD, -30,8% rispetto all’anno precedente), Svizzera (5,94 milioni USD, +25,3%). Il giro d’affari della gioielleria nel mondo ■ Nell’affannosa ricerca di nuovi sbocchi è di circa 150 mld USD mentre quello codi mercato per la languente produzione reano è di circa 3.5 mld USD (pari a 1,88 italiana di oreficeria-gioielleria, le barriere miliardi di euro). Nonostante gli effetti doganali rappresentano, da sempre, un della sfavorevole congiuntura mondiale, ostacolo di non poco conto per la libera i grandi marchi del lusso sono presenti circolazione delle merci. È quindi grande all’interno dei grandi magazzini, nei corner la soddisfazione quando si realizza un dedicati ai prodotti di alta gamma, cresciuti accordo teso ad abbattere tali barriere. nel 2011 di oltre il 20% rispetto all’anno L’ultimo in ordine di tempo è stato quello precedente. Diversamente, gli altri brand sottoscritto tra l’Unione Europea e la Co- d’importazione stanno subendo ancora rea del Sud. L’accordo di libero scambio le conseguenze del tasso del cambio (ALS) è stato formalmente avviato a sfavorevole oltre alle tasse elevate (compartire dal 1° Luglio 2011 ed entrerà in vi- presa la tassa speciale sui beni di lusso) gore una volta approvati il regolamento e al continuo aumento del prezzo dell’oro. di attuazione di tutela tra la UE e la Molto interessante la crescita, significativa, Corea del Sud e la ratifica effettuata da della bigiotteria e dei prodotti in argento ogni Paese europeo secondo le proprie rispetto alla gioielleria e all’oreficeria. Il procedure. L’ALS determinerà l’abolizione governo coreano si sta adoperando per dei dazi doganali in moltissimi settori, ridurre le alte tasse sui generi di lusso, tra i quali quello dell’oreficeria, gioielleria una misura che, di concerto con l’abolie argenteria; entro quattro anni verranno zione dei dazi doganali, potrebbe vivaeliminati totalmente i dazi (entro due anni cizzare ulteriormente il mercato. Il nostro il 99%) sulle esportazioni dalla Corea Paese vanta numerosi brand di alta gioverso la UE e, nello stesso periodo, la ielleria ancora sconosciuti al mercato coCorea eliminerà i dazi sulle importazioni reano e potrebbe dominare il settore per 1,2 Miliardi di Euro in tutti i settori in- delle vendite, detenuto attualmente da teressati. Per quanto riguarda la gioielleria, pochi marchi francesi, con un’accorta
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politica di comunicazione del Made in Italy, accompagnata dal naturale abbinamento con la moda italiana. Con l’abolizione delle tariffe doganali, anche articoli meno blasonati come le collane e le catene in oro, attualmente penalizzate dai dazi e dall’anomalo apprezzamento del metallo prezioso, potrebbero trovare una loro via di penetrazione in questo importante mercato. Da notare che anche il Congresso degli Stati Uniti ha approvato, il 13 Ottobre 2011, accordi di libero scambio con la Corea del Sud, la Colombia e il Panama: analogamente con quanto previsto dall’ALS Europeo, tali accordi prevedono di ridurre o eliminare le tariffe che gli esportatori americani devono pagare in questi tre Paesi. Sono quindi molti a pensare di trarre vantaggio da questa politica di apertura verso il Paese dell’Estremo Oriente, da noi conosciuto soprattutto per l’importazione di prodotti tecnologici. Dal 21 al 26 Novembre 2011 si è svolta una prima missione di sistema italiana (ICE ABI Confindustria) per individuare la possibilità di collaborazione tra imprenditori e associazioni di categoria dei due Paesi. Si tratta di una missione ad alto livello nella quale sono presenti 120 imprenditori, 60 aziende, 7 aziende italiane e 7 gruppi bancari, ed è solo la prima occasione strutturata per l’incontro delle due realtà economiche. Anche il settore dei beni di consumo è rappresentato e sicuramente, sull’onda del rilancio del Made in Italy, anche il settore dei metalli preziosi potrà giocare, d’ora in poi, le sue carte. Il futuro ci dirà se gli spazi di vendita teorici che si stanno aprendo per la nostra produzione, anche di gioielleria, potranno essere trasformati da virtuali in reali.
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LA VITA DEL LABORATORIO
TRA SERVIZI E RICERCA by Sonia Sbolzani
Loredana Prosperi
LOREDANA PROSPERI DELL’ISTITUTO GEMMOLOGICO ITALIANO PARLA DELLE NUOVE SFIDE CHE I LABORATORI DEVONO QUOTIDIANAMENTE AFFRONTARE.
Negli ultimi anni la principale evoluzione consiste nell'incremento delle richieste di analisi che forniscano garanzie super partes. L'incremento delle richieste si è verificato sia da parte di aziende produttrici che hanno optato per un documento di analisi gemmologica redatto da un laboratorio esterno, sia da parte di privati che intendono verificare la corrispondenza con quanto loro dichiarato al momento dell'acquisto. Tra le richieste del privato sono numericamente consistenti anche quelle tese ad accertare il materiale incastonato nei gioielli ereditati.
■ In un mondo che pone sempre nuove sfide agli operatori del settore gioielleria, le gemme si contraddistinguono per la criticità di specifiche questioni, che ampliano continuamente il campo di indagine dei gemmologi. Per saperne di più, abbiamo intervistato Loredana Prosperi, esponente di punta di IGI (Istituto Gemmologico Italiano), uno dei maggiori laboratori gemmologici italiani.
Quali sono le maggiori problematiche affrontate al giorno d'oggi? Il laboratorio si trova ad affrontare ogni giorno i tradizionali problemi di identificazione del trattamento termico nei rubini e negli zaffiri o la presenza di materiale estraneo (olio o resine) negli smeraldi. Nei corindoni esiste la possibilità di trattamento termico con l'aggiunta di additivi per indurre una colorazione: il trattamento Come sta evolvendo l'attività dei labo- di termodiffusione. Questo trattamento è ratori gemmologici negli ultimi anni? stato utilizzato in passato per indurre la
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colorazione blu nei corindoni con l'ausilio di ferro e titanio. In tempi più recenti l'evoluzione tecnica ha permesso l'utilizzo del berillio per indurre colorazioni arancioni, gialle, rosa e blu e questa evoluzione presenta maggiori difficoltà identificative. Un'altra importante problematica è rappresentata dalla corretta identificazione della tipologia delle perle. Bisogna identificare se si tratti di una perla naturale o di una perla coltivata. Tra le perle coltivate se di acqua salata o di acqua dolce e se le perle sono state coltivate con l'utilizzo di un nucleo rigido oppure no. Risulta poi sempre una sfida per ogni laboratorio gemmologico l'identificazione dei diamanti trattati HPHT (ad alta pressione ed alta temperatura). Con specifico riferimento alla questione dei trattamenti, può illustrarci qualche novità? E riguardo alle gemme di sintesi? Nel campo dei trattamenti, da circa tre anni assistiamo alla diffusa presenza di rubini con fratture riempite da vetro. Alcuni campioni sono addirittura composti
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più da vetro che da rubino e in tal caso si è scelto di identificarli con la denominazione di "rubini compositi". È una tipologia di materiale molto diffusa ma che non presenta problematiche identificative per i laboratori. Nel campo delle sintesi probabilmente la novità commerciale è la presenza di diamanti sintetici prodotti con il metodo CVD (chemical vapour deposition). Al nostro laboratorio non è finora stata richiesta alcuna analisi di diamanti CVD anche se abbiamo avuto occasione di vedere il materiale in altri contesti. Per noi è più comune dover analiz-
iniziale di capire come funziona un laboratorio. Il cliente privato inizia sempre con la richiesta di informazioni dettagliate che possono essere rivolte sia telefonicamente che recandosi direttamente al laboratorio. In generale è interessato a capire in che cosa consista l'analisi gemmologica e quanto tempo occorra per svolgerla. Quando apprendono di non poter assistere all'analisi, chiedono di essere rassicurati sulla serietà del laboratorio perché molti clienti temono ancora che possano esserci sostituzioni. Quando vengono rassicurati e acconsentono all'analisi, la consegna del documento di analisi deve essere accompagnata dalla spiegazione di tutti i dati in esso riportati.
guatamente tutti i materiali gemmologici utilizzati. Attualmente l'aspetto commerciale dei materiali gemmologici è disciplinato solo dall'articolo 515 del Codice Penale ("Frode nell'esercizio del commercio") e dal Decreto Legislativo 6 settembre 2005 n° 206 "Codice del consumo, a norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n° 229". Il Codice impone chiaramente l'uso di una denominazione corretta per definire il prodotto venduto e quindi si dovrebbe poter applicare anche ai materiali gemmologici, ma un intervento specifico è preferibile. L'entrata in vigore della legge, a mio parere, a) scoraggerebbe il ripetersi di comportamenti scorretti rilevati negli anni pasIl suo laboratorio svolge anche attività sati; b) potrebbe incrementare la richiesta di ricerca e sviluppo in proprio? Che di analisi gemmologiche; c) potrebbe acrapporti ha con altri centri di ricerca? celerare la regolamentazione della figura Sì, il nostro laboratorio collabora con del gemmologo e d) potrebbe ulterioralcune Università italiane al fine di caratte- mente incrementare la diffusione della rizzare vecchi e nuovi materiali gemmolo- cultura gemmologica presso tutti gli attori gici, giacimenti, trattamenti, sintesi, metodi del nostro settore. di indagine. Queste ricerche talora hanno solo un utilizzo interno al laboratorio, ma Esistono specificità italiane nell'amspesso i risultati vengono pubblicati su ri- bito dell'analisi gemmologica? Quali viste internazionali (Gems & Gemology, sono le nuove sfide per la nostra Journal of Gemmology, Australian Gem- gemmologia? zare diamanti sintetici prodotti con il me- mology, Journal of Raman Spectroscopy). A mio parere la specificità italiana neltodo HPHT, che sono anche, attualmente, L'Istituto Gemmologico Italiano è inoltre l'ambito della analisi gemmologica è i più diffusi. membro della FEEG, Federazione Europea l'esistenza da anni di tre Norme UNI di Educazione in Gemmologia, insieme specifiche. L'UNI, l'Ente Nazionale ItaQuali nuovi servizi hanno introdotto i ad altri 12 Istituti Europei. liano di Unificazione, fondato nel 1921, laboratori per soddisfare le esigenze è una associazione delegata dallo Stato dei clienti? Come si mantiene aggiornato un bra- ad emettere normative. Nel 1987, per I nuovi servizi previsti dal nostro laboratorio vo gemmologo? impulso del CNR, si formò una Comsono: Nello stesso modo di qualunque altro missione Gemmologia che nel corso a) un documento di analisi sul gioiello; bravo professionista: leggendo articoli di alcuni anni elaborò le tre norme: b) un documento di analisi personalizzato pubblicati sulle riviste gemmologiche, - UNI 9758: "Diamante. Terminologia, su richiesta di singole aziende; partecipando a seminari e a convegni classificazione, caratteristiche e metodi c) una veloce “analisi verbale” per operatori sia nazionali che internazionali, frequen- di prova". del settore. tando le fiere di settore per vedere ed - UNI 10173: "Classificazione del taglio". eventualmente acquistare nuovi materiali - UNI10245: "Materiali gemmologici, NoDa chi è rappresentata la clientela? gemmologici da studiare. menclatura". Come si approccia col laboratorio e Queste Norme non sono attualmente come interagisce? Come giudica la Proposta di legge cogenti, ma lo diverrebbero nel momento La nostra clientela è eterogenea, sia per Mazzocchi-Mattesini sulla regolamen- di promulgazione della Legge Mazzoctipologia che per provenienza geografica. tazione dei materiali gemmologici e chi-Mattesini. I clienti possono essere aziende produttrici cosa si aspetta dalla sua futura en- Ritengo che le sfide della gemmologia di gioielleria, grossisti, dettaglianti, singoli trata in vigore? italiana siano le stesse della gemmologia privati. Ritengo la proposta di legge fondamentale in altre Nazioni. E' fondamentale mantePer quanto riguarda l'approccio e l'inte- nel nostro settore per la tutela sia del nere e aggiornare continuamente le comrazione, gli operatori del settore conoscono cliente finale che di tutti gli operatori cor- petenze tecnico-scientifiche per risolvere le procedure di analisi gemmologica, retti, correttezza che si esprime nel di- le problematiche che continueranno a mentre il singolo privato sente la necessità chiarare con precisione e descrivere ade- presentarsi.
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L’ESPERTO RISPONDE GEMMOLOGIA / English translation: see page 94
Qeqertarsuatsiaat ● Fiskenaesset Aappaluttoq ● ● Kigutilik
zaffiri rosa
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LE ROSSE DALLA TERRA
VERDE... MA BIANCA
by Luigi Costantini *
■ Non sono da trascinarsi alla più vicina pattuglia della Polstrada dotata di etilometro, per una soffiata di controllo. È tutto così reale: le pietre rosse non possono che essere dei rubini - e che rubini! - d’un rosso descritto come vibrante, del tutto simile al birmano, oppure ancora dei superbi “zaffiri” rosa; la terra verde non lascia adito a dubbio alcuno, trattandosi della traduzione letterale del danese Groen (verde) e Land (terra, territorio), a noi meglio nota come Groenlandia; e bianca, infine, è la coltre di neve e ghiaccio che ricopre
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quasi perennemente quella remota subartica plaga. Chi l’avrebbe mai detto? La candida coperta celava un tesoro rosso: quando si sarà succhiata 50 milioni di dollari per l’approntamento degli impianti estrattivi, e allorché questi gireranno a pieno regime, l’eburneo manto dovrebbe sputare 22.000 tonnellate all’anno di roccia recante in seno quei rubini dallo splendido rosso e quegli “zaffiri” dal magnifico rosa. E se i numeri forniti dicono la verità, vi sarebbero qualcosa come 189.150 tonnellate di roccia madre contenenti 59 milioni di
grammi, ovvero 296 milioni di carati di corindone, più altri 109 milioni di carati d’altro correlato giacimento, a disposizione. Dato un tenore, per il materiale d’elevata qualità, di 7,325 grammi per tonnellata di roccia estratta, pari al 97,5%, e il rimanente 2,5% (1 grammo per tonnellata) di corindone di bassa qualità, è facile prevedere che negli anni a venire si sentirà parlar spesso di Groen Land. Stimando poi che la coltivazione del deposito avverrà in quei sei mesi all’anno in cui le operazioni condotte “a cielo aperto” saranno climati-
camente consentite, la vita del giacimento si protrarrà ancora di più. Se la domanda si dovesse rivelare sostenuta, si porranno in essere due turni, oppure s’estenderà il limite temporale di coltivazione ai nove mesi, assicurando, per un bel pezzo, pani e pesci a ottanta persone, tra minatori e addetti alla cernita del grezzo. Questo verrà in parte venduto così com’è e parte, invece, inviato a taglierie di proprietà della concessionaria dislocate in Thailandia ed in Cina (Zhengzhou). E’ bene precisare che già alla loro prima missione esplorativa tra la nativa popolazione Kalaallit - locale etnia del ceppo Inuit – i geologi danesi si videro presentare dei campioni del rosso corindone provenienti, a detta dei locali, dalle coste sud-occidentali dell’isola. Duecento anni di inesausta, ma infruttuosa, caccia sono trascorsi da quei dì; nel mentre - e siamo nel 1966 - finalmente da una località della Groenlandia occidentale, chiamata Fiskenaesset/Qeqertarsuatsiaat, schizzarono fuori i primi veraci rubini. Seguì una bonaccia che si protrasse fino al 2004, allorché riprese intensa l’attività
anche dal punto di vista commerciale. L’analisi spettroscopica all’UV-Visibile rivela l’immancabile e tipico assorbimento del cromo trivalente nelle due larghe bande centrate all’incirca sui 400 e 550 nm e nella più stretta a 690nm, un assorbimento attorno ai 450nm, causato dal ferro trivalente, oltre che un assorbimento nella regione dell’ultravioletto attorno ai 344nm, indice d’un elevato tasso di ferro trivalente presente nel reticolo cristallino. Il vanadio e il gadolinio fanno solo la figura delle belle statuine, con la loro striminzita apparizione. Il tutto confermato dall’analisi chimica condotta avvalendosi della mitica LA-ICP-MS, ovvero Laser Ablation - Inductively Coupled Plasma Mass Spectroscopy. Nulla di trascendentale, rispetto a rubini d’altra provenienza, a parte l’altalenante concentrazione del cromo, responsabile delle variazioni di tonalità del rosso, da scuro a chiaro o molto chiaro (rosa). Poco discriminanti i valori di densità, oscillanti tra i 3,96 ed i 4,11 gr/cm3. Non certo determinanti ai fini identificativi le reazioni di fluorescenza: rossa da media a forte
zione polisintetica, lamelle iridescenti, inclusioni tubolari intersecantesi, inclusioni lamellari fluide iridescenti, irregolari zonature di colore. Notare le prime due inclusioni, in ordine alfabetico, all’interno di questo materiale, è uno sballo: significa assenza di trattamento termico. Lo si tenga ben presente, ché di rubini immacolati se ne trovano pochini in giro, oggidì. L’ambiente di formazione? Eccolo qua: i depositi risalgono all’Archeano e sono il risultato di sostituzioni metasomatiche di contatto in anortositi micacee, nell’ambito di processi metamorfici sia regionali che di contatto. Tra tanto tripudio, una nota stonata: le frequenti fratture riscontrabili nei campioni sinora esaminati. In ginocchio supplico Lari e Penati che ci risparmino l’imbottitura di vetro al piombo, com’è successo ai rubini malgasci e a quelli mozambicani. A far da contrappeso a questa fuggevole ombraviene di rincalzo l’affermazione - da parte dei produttori - che sarà istituito il canale diretto “miniera-consumatore”, accompagnato da una sorta di certificato d’origine controllata che al contempo attesti la qualità
L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di gemmologia, potete scrivere a / for information about gemmology courses please write to: luigicostantini@hotmail.com esperto@edifis.it Qeqertarsuatsiaat esplorativa su un’area di 3600 Kmq, avente come promettenti culle del “Re delle pietre di colore” la già citata Aappaluttoq, oltre che Kigutilik. Come ben si può constatare, non è che i buoni Inuit raccontassero frottole, né sulla natura né tampoco sulla localizzazione del materiale. Fatto è che, così en passant, saltarono fuori anche diamanti, cornerupine, tugtupiti, lapislazzuli, feldspati amazzonite, peridoti, quarzi, spinelli, topazi e tormaline. Una vera cornucopia, da un punto di vista gemmologico. Tutto da vedere se sarà una cornucopia
alle Onde Lunghe, assente alle Onde Corte. Peculiari e tipici dell’origine geografica di provenienza, invece, i diagrammi relativi alle concentrazioni ed alle associazioni degli elementi in traccia presenti. La genesi metamorfica del materiale vien rivelata dall’analisi spettrofotometrica Raman che conferma la presenza, come inclusioni, di: bohemite, caolinite, catapleite, clorite, cordierite, corindone, cosalite, dolomite, feldspati, magnesite, margarite, mica flogopite, pargasite, pirosseni, rutilo (anche aghiforme), sillimanite. Presenti, inoltre, gemina-
del materiale. Si tratterà d’una dichiarazione, oppure si allegherà prova concreta dell’origine delle gemme, l’unica inconfutabile, i diagrammi concentrazione/associazione degli elementi in traccia? E per tutte le carature? Questa sì che sarebbe una bomba! Permane un dubbio: come verrà chiamato questo rubino? Ripetete con me, per dieci volte: rubino groenlandese, rubino Aappaluttoq, rubino Qeqertarsuatsiaat… * Luigi Costantini - responsabile Italia del settore Formazione IGI/Anversa
1.12 gemmologia 43
L’ESPERTO RISPONDE MARKETING
IL CLIENTE E IL VALORE
DELLA MARCA
(parte I°) by Daniela Saibene *
TANTE LE DECISIONI CHE IL GIOIELLIERE DEVE PRENDERE ALL’APERTURA DEL NUOVO ANNO. COME? BASANDOSI SUL BUON SENSO E SU UN’ANALISI APPROFONDITA DELLE EVOLUZIONI DEL MERCATO.
decisioni sagge è doveroso analizzare il 2011 e porsi alcune semplici domande.
All’apertura d’ogni nuovo anno di business, i gioiellieri devono necessariamente pensare allo stock: in questi ultimi anni le scelte da attuare sono spesso dolorose e dettate da ragioni economiche che rispondono a logiche di breve termine. Inoltre, è sempre più difficile decodificare i desideri dei clienti e comprendere con chiarezza le scelte di stock da mettere in campo. Iniziamo il nostro percorso con un ■ Abbiamo aperto un nuovo anno di tema fondamentale, la marca (o brand, business e, comunque siano andate le dall’inglese), il ruolo che può ricoprire vendite nel 2011, tutti abbiamo il dovere nei punti vendita e che cosa rappredi concentrarci su temi strategici per senta per il cliente finale. Per poter affrontare un 2012 che deve fare i conti operare scelte ponderate per il 2012, con temi nuovi e ricchi di sfide. Partico- è d’obbligo concentrarsi su alcuni lare importanza riveste la distribuzione aspetti. La marca nel mondo della coe proprio su questo specifico attore municazione riveste un ruolo fondadella filiera desideriamo focalizzare le mentale. Numerose ricerche evidennostre prossime riflessioni. Il desiderio ziano come oggi per molti clienti la di ogni imprenditore è che il business migliore forma di fedeltà, nell’àmbito del nuovo anno sia sempre migliore ri- del processo d'acquisto, sia proprio spetto all'anno precedente: per prendere la fedeltà alla marca. Spetta natural-
44 marketing 1.12
mente a ogni responsabile di punto vendita attribuire il giusto valore al brand che può essere proprio o no, deciderne il ruolo all’interno del negozio e come farlo “lavorare” in termini di comunicazione e aumento della fedeltà al negozio. Sicuramente la situazione economica globale impone alle marche di mantenere un profilo altissimo e di rispondere alle difficoltà del momento con un’offerta che superi costantemente le aspettative. Oggi più che mai un cliente deluso può allontanare, con il passaparola negativo, numerose vendite. Forse analizzare la comunicazione orafa del 2011 e le strategie dei gioiellieri che hanno maggiormente investito in comunicazione può essere un buon inizio.
Il valore della marca La storia della marca ha radici profonde. Si può dire che nasca come un’etichetta, introdotta nell’antica Grecia per contraddistinguere le anfore ricolme di olio o vino greco. Attraverso la marca, i Greci intendevano certificare l’origine
e la qualità dei propri prodotti. Così facendo si costruirono una solida reputazione come produttori e commercianti in tutto il Mediterraneo. Inoltre la marca serviva per proteggere i produttori dai ladri: la marchiatura del bestiame, per esempio, permetteva il riconoscimento dell’allevatore proprietario del capo rubato. Da sempre il brand rappresenta, dunque, un importante strumento di identificazione. Tecnicamente, infatti, la marca è un insieme di simboli testuali e visivi che certificano l’origine di un prodotto o di un servizio, differenzian-
sistere a lungo nella mente del consumatore. Le grandi marche hanno una componente emozionale molto forte; hanno infatti il potere di stabilire una relazione emotivamente forte tra il prodotto, il punto vendita e la clientela, relazione che può facilitare la costruzione di un rapporto di fedeltà nel lungo periodo. Tale coinvolgimento è molto importante nel mondo del lusso, poiché può aiutare a uscire da una strategia basata sostanzialmente su una politica di prezzo. Nei fatti, il potenziale cliente che intravede nella marca la presenza
Analizzando la distribuzione, invece, ci si rende conto che c’è grande insicurezza e desiderio di vendita veloce. Questo approccio mette in campo una politica dettata fortemente dal prezzo, molto aggressiva sul breve termine, che non mette al riparo da una concorrenza magari più forte e preparata verso il prezzo al “ribasso.” Una politica di marca chiara e consolidata può, pertanto, permettere al punto vendita di conquistare clienti e vendite esclusive, evitando le “guerre di
dolo dalla concorrenza. Tuttavia, oggi la marca non svolge più solo una funzione informativa. Le marche raccontano storie, costruiscono sogni e diffondono contenuti emotivi per rispondere a bisogni sociali e personali. I clienti, specialmente in gioielleria, vogliono dare significato ai propri atti d’acquisto e i contenuti simbolici veicolati dalla marca oltrepassano i benefici puramente funzionali del prodotto. Ogni marca, così come lo stesso nome della gioielleria, suscita nella clientela e nel personale di vendita opinioni, atteggiamenti e, a livello inconscio, emozioni. Oggi le marche presenti nel settore del lusso veicolano associazioni ed emozioni. È possibile infatti definire la marca come un complesso di associazioni mentali che aggiunge valore al prodotto nella percezione del consumatore. Affinché la marca, il nome o il punto vendita abbiano successo, tali associazioni devono essere forti e distintive nella mente del potenziale cliente: i prodotti cambiano nel corso del tempo, ma la marca, se ben comunicata e consolidata, può per-
di attributi di esclusività e superiorità si avvicina all’acquisto con maggior facilità, senza cercare tra le molteplici alternative possibili, magari con prezzi più vantaggiosi. L’argomento “marca”, quindi, può e deve essere preso in considerazione nel momento strategico di inizio anno, quando il gioielliere apre la cassaforte per iniziare il proprio inventario e decidere gli acquisti e la comunicazione del punto vendita.
prezzo” coi principali concorrenti, accrescendo il valore complessivo del sistema di offerta. Inoltre nel medio e lungo termine potrebbe portare ritorni di immagine non paragonabili, quindi esclusivi, in grado di proporre ai clienti un’esperienza di acquisto che, mantenuta nel tempo, non verrà mai messa in discussione.
La marca e il mondo del gioiello
Storicamente il mondo del gioiello non ha investito fortemente su attività di comunicazione e vendita basate sulla marCome abbiamo detto, la marca è un ca e ancora oggi il mercato del gioiello forte argomento di comunicazione, che ha una forte connotazione generica: in molti casi diventa strumento per au- solo una minoranza delle aziende che mentare le vendite sia in valore sia in operano nel mercato globale del gioiello volumi. Nei precedenti articoli abbiamo puntano sulla riconoscibilità del prodotto già analizzato approfonditamente il e sull’immagine, il famoso “Made in cliente e i suoi desideri legati alle emo- Italy prezioso”. Tuttavia esistono brand zioni: e si sa che esistono clienti sempre con stili, politiche e storie aziendali più fedeli al gioiello, disposti a pagare unici, riconosciuti in tutto il mondo, un prezzo superiore per i prodotti se come Cartier, Tiffany, Bulgari, Damiani, portatori di reali vantaggi e benefìci e nomi come Boucheron e Van Cleef & percepiti e importanti per colui che de- Arpels che fin dal XIX secolo sono considerati brand esclusivi e di grande sidera acquistare.
La redditività e il ruolo della marca
1.12 marketing 45
L’ESPERTO RISPONDE MARKETING qualità. Inoltre, negli ultimi anni sono sempre più numerosi i grandi nomi della moda e del lusso, come Gucci, Vuitton e Armani - per citare solo qualche esempio - che stanno estendendo il brand introducendo collezioni di gioielli nel proprio sistema di offerta. Nel 2011 abbiamo visto due importanti marche Dolce & Gabbana e Salvatore Ferragamo - entrare nel mondo del gioiello: anche questo è un segno che deve far riflettere in termini globali. Si assiste, pertanto, ad una continua evoluzione del mondo del gioiello, che deve necessariamente essere presa in considerazione dalla distribuzione orafa; il prodotto gioiello viene presentato e distribuito in contesti anche molto diversi dal punto vendita di gioielleria tradizionale, con strategie di coinvolgimento e di esperienza alla vendita più vicini e consoni al cliente dei nostri giorni. Esclusività ed emozione, come abbiamo già visto, sono le leve vincenti per la vendita di successo. Il gioielliere accorto valuta il panorama generale e cerca di trovare le opportunità per sé e per creare elementi atti a offrire al suo cliente “la differenza e l'esclusività” col giusto approccio. Anche sapere quali prodotti abbiano realizzato la miglior performance nel 2011 in altri punti vendita (la performance del nostro miglior prodotto la conosciamo) può aiutare il gioielliere ad affrontare i nuovi acquisti con maggiore consapevolezza e minore possibilità di errore. Ogni politica di marca o generica dovrà tener conto del nuovo profilo di un cliente sofisticato, consapevole e molto selettivo. Nella costruzione della marca del punto vendita e nella selezione dei prodotti da inserire nello stock, l’attenzione che si darà ai desideri e alle aspettative della clientela attuale e potenziale è assolutamente strategica.
con diamante (probabilmente il gioiello più difficile da “brandizzare”), che ha di fronte è di un grande nome della gioielleria. Molte volte tale è la notorietà del brand che il cliente pensa a priori di non potersi permettere quel gioiello; in alcuni casi, quando gli viene offerta la possibilità di ricredersi e di realizzare quel sogno, si conclude una vendita al di sopra delle aspettative, che crea fidelizzazione al punto vendita e prepara vendite future. Il brand aggiunge al prodotto un complesso di associazioni simboliche che determinano la percezione del cliente; il brand è un nome che influenza la clientela perché riduce il rischio durante l’acquisto. Infatti la marca presenta molti benefici per il cliente: • la garanzia di acquistare il medesimo livello di qualità, non importa dove e quando • la praticità, in termini di riduzione dei costi di ricerca (tempo e energia) • la conferma dell’immagine di sé che si vuole comunicare agli altri • la continuità quale relazione di familiarità e intimità con il brand • il piacere e l’edonismo
La stessa cosa vale quando il punto vendita rappresenta la marca agli occhi del cliente e il gioielliere ne deve comunicare i valori in maniera chiara e precisa. Le tendenze attuali nelle scelte di acquisto dei consumatori rispetto alla marca riflettono un’evoluzione negli approcci mentali e comportamentali di acquisto. Oggi il cliente di beni di lusso è maggiormente esperto e fedele a più gruppi di marca. Spinto da un continuo desiderio di sperimentazione, attua continui cambiamenti di prodotto e di stili al fine di costruire un’identità che prevalga sulla sola immagine. Inoltre, i potenziali clienti possono riconoscere alla marca un valore molto diverso. Nella Il cliente e la marca Perché molti clienti sono disposti ad costruzione delle schede clienti, è conacquistare gioielli di marca a un prezzo sigliabile inserire il cosiddetto “livello più elevato? Perché il gioiello di marca di coinvolgimento” che il cliente dimocomunica ai loro occhi superiorità, esclu- stra nei confronti di una o più marche. sività e coinvolgimento emotivo. Pro- Si tratta di un’informazione che può riviamo a pensare come cambia la valu- velarsi molto utile nella gestione deltazione di un cliente se il gioiello, magari l’assortimento di prodotti e nella co-
46 marketing 1.12
struzione dello stock. Infatti, un cliente può mostrare una totale indifferenza, una particolare preferenza o vera e propria fedeltà verso un prodotto e una marca specifica. Quest’ultimo segmento di clientela è disposto a pagare un prezzo superiore per acquistare il gioiello della propria marca preferita e sarà propenso a rivisitare il punto vendita, se avrà la certezza di poter scegliere tra numerose alternative di acquisto della stessa marca. Solo dopo un’approfondita analisi dei valori delle marche riferite al proprio bacino di utenza il gioielliere sarà in grado di valutare se e quale brand potrebbe accrescere la preferenza, la fedeltà e la reputazione del punto vendita poiché risponde alla doppia natura del desiderio del lusso: espressione di sè e relazione con gli altri, ma soprattutto perché è quello che i clienti desiderano. Come sempre, il buon senso e l’analisi approfondita delle evoluzioni del mercato sono le carte che possono portare al successo del punto vendita e alla strategia win win punto vendita e fornitore, inteso come partner del business di successo. Insomma, all'inizio del nuovo anno il lavoro di analisi è complesso, le decisioni da prendere sono tante e forse una sinergia con altre professionalità e una collaborazione su nuove basi con associazioni, riviste di settore e fornitori sono le risposte che cerchiamo.
L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di marketing e tecniche di vendita, potete scrivere a: * Daniela Saibene, consulente marketing e tecniche di comunicazione. Info: danielasaibene@hotmail.it
L’ESPERTO RISPONDE VETRINISTICA
ESPORRE I PRODOTTI
CON EFFICACIA ■ Lo spazio di vendita è una risorsa preziosa, strutturalmente complessa e difficile da organizzare efficacemente. In questo senso, essere in grado di organizzare razionalmente lo spazio dedicato alla vendita (lay-out) serve a rendere fruibile l’intero punto vendita. Per fare questo è importante, ad esempio, rispettare la sequenza delle aggregazioni merceologiche (lay-out merceologico). Un apporto fondamentale alla trasformazione del punto di vendita in una moderna "macchina per vendere" a elevata produttività, è fornito dal visual merchandising, che sviluppa sistematicamente tutte le opportunità che la vendita visiva è in grado di offrire. Il visual merchandising interessa perciò punti di vendita di ogni tipo e dimensione ed è diventato patrimonio professionale indispensabile per tutti coloro che si occupano di vendita. Il visual merchandising riguarda anche
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le aziende di produzione, sempre più interessate a ragionare in un’ottica di vendita visiva e quindi ad utilizzare il visual merchandising in quei punti vendita dove sono presenti i loro prodotti. Il lavoro di visual merchandising si sviluppa in tre momenti strategici e operativi: 1 - classificazione e aggregazione dell'offerta merceologica 2 - organizzazione razionale dello spazio di vendita (lay-out) 3 - esposizione interessante e attraente dei prodotti (display) I punti focali rappresentano un utile mezzo di comunicazione e di animazione del punto vendita; i display sono vere e proprie "vetrine" interne del negozio; gli spazi promozionali devono essere ben visibili. La versatilità e la disposizione sistematica delle attrezzature nello spazio di vendita (lay-out delle attrezzature) aiutano a cambiare spesso l’esposizione, favorendo
in questo modo sia la vendita assistita sia la visibilità dei prodotti. Anche la segnaletica, nei punti vendita di grandi dimensioni, viene utilizzata per facilitare il percorso dei clienti alla ricerca di una specifica famiglia di prodotti: argenteria, lista nozze, articolo da regalo, casalinghi, gioielli, orologi, ecc. Il visual merchandising è una tecnica che serve a facilitare la selezione e l'acquisto da parte del cliente attraverso l’esposizione della merce in una sequenza logica, riferita alla priorità di scelta del cliente stesso. E’ importante dunque far parlare i prodotti e rendere "leggibile" l'offerta merceologica utilizzando i seguenti strumenti: - Diversi tipi di display - I tre gradini espositivi - Criteri espositivi - Assegnazione degli spazi espositivi - Modalità espositive - Livelli espositivi
by Roberto Pivetta *
- Punti espositivi preferenziali - Vivacizzazione dell'esposizione con scenografie a tema - Promozione-vendite Attraverso l’applicazione delle tecniche espositive, si crea Il sistema di comunicazione commerciale nel punto vendita, e la vetrina stessa ne diventa strumento di promozione-vendita. Ovviamente, per ottenere buoni risultati, occorre una minuziosa pianificazione delle iniziative promozionali, considerando la vetrina come esposizione e immagine non solo del prodotto ma anche, e soprattutto, del punto vendita stesso. Si possono poi rendere le vetrine più interessanti e attra-
enti grazie a tecniche espositive innovative: una materia che si può facilmente apprendere attraverso un corso specifico rivolto ai dettaglianti del settore orafo. Progetto creativo e realizzazione Style Life - vetrine scenografiche - a cura di Svetlana Fabrikant. * Presidente dell’Accademia Vetrinistica Italiana e della FIV-Federazione Italiana Vetrinisti & Visual Merchandiser
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L’ESPERTO RISPONDE TECNOLOGIA
LE NOVITÀ? PASSANO
TUTTE DA SANTE FE by Valerio Faccenda *
IL SIMPOSIO, CHE HA FESTEGGIATO 25 ANNI NEL 2011, È IL PUNTO DI RIFERIMENTO A LIVELLO MONDIALE PER LA METALLURGIA DELLE LEGHE PREZIOSE, I NUOVI PROCESSI E MATERIALI.
50 tecnologia 1.12
■ Il Simposio di Santa Fe sulla Tecnologia della Fabbricazione dei Gioielli ha compiuto, nel 2011, un quarto di secolo: un prestigioso traguardo per questa iniziativa, ideata da Eddie Bell, imprenditore di larghe vedute, interessato agli sviluppi della tecnologia orafa e con l’obiettivo di migliorare le conoscenze scientifiche del settore. In questi 25 anni l’idea è stata spesso imitata, ma il successo del convegno americano non è mai stato eguagliato. L’edizione 2011 ha visto la partecipazione di 167 esperti, praticamente i numeri ante il fatidico Settembre 2001: 37 i partecipanti da Paesi extra-USA, 18 gli europei, dei quali 9 italiani; da segnalare anche la presenza di due tecnici di Rolex. Le memorie in discussione riguardavano, soprattutto, aspetti del processo di colaggio a cera persa, le tecnologie CAD-CAM e argomenti vari di metallurgia: dal recupero dei metalli preziosi alle leghe di saldatura, dalla metallurgia generale ai sistemi di protezione superficiale dell’argento fino alle nuove leghe, preziose e non, per la gioielleria. Alla luce di quanto si è visto in questi anni del Simposio non penso che,
purtroppo, verrà mai raggiunto l’obiettivo un poco utopistico che si era posto Eddie Bell all’inizio di questa avventura, e cioè il coinvolgimento massiccio degli orafi all’iniziativa. E questo, bisogna dirlo, principalmente per colpa degli orafi stessi, da sempre restii a discutere con altri i loro problemi tecnici. Esiste, naturalmente, anche un problema linguistico da non sottovalutare, e cioè che la lingua ufficiale del Simposio è l’inglese. Un vero peccato, perché la quantità e la qualità delle informazioni trasmesse è veramente notevole, in particolare quelle sulla metallurgia delle leghe preziose, su nuovi processi e materiali. Nel corso degli anni il Simposio è diventato soprattutto un luogo di incontro e di confronto tra grandi aziende orafe, principalmente americane, e aziende produttrici di leghe e di nuove tecnologie. In questa edizione sono state diverse le memorie a mio giudizio interessanti e potenzialmente utili. Iniziamo dal colaggio a cera persa, con le memorie che riguardano l’impiego di modelli in resina anziché in cera: è stata dimostrata l’importanza di disporre di un forno di calcinazione a
ventilazione forzata per eliminare completamente la resina (lo stesso è stato dimostrato per i modelli in cera). Questo lavoro è stato condotto dal Politecnico di Torino, in collaborazione con il FEM di Schwäbisch Gmünd, nell’ambito di un progetto europeo di ricerca. In un secondo lavoro, condotto dall’americana Best Cast, è stata dimostrata l’importanza di una corretta calibrazione del ciclo di calcinazione che, con soste appropriate a 100°C e a 177°C, permette di aumentare considerevolmente la resistenza del gesso, che in questo modo non si rompe e non crea difetti du-
un tipo di gioielleria, quella degli stemmi, tipicamente americana. In questo caso le resine epossidiche risultano molto più pratiche, e di effetto estetico qualitativamente soddisfacente, se non addirittura elevato, rispetto agli smalti vetrosi. Due memorie sono state presentate poi dal Jewellery Industry Innovation Centre della scuola di gioielleria di Birmingham. Nella prima è stata illustrata l’attività in favore delle aziende orafe svolta dal Centro, punto d’incontro tra aziende ed istituti universitari, che favorisce il trasferimento delle conoscenze e dell’innovazione uti-
Paul Nordt
Greg Raykhtsaum tra Teresa Fryé e Joe Strauss
lizzando anche i fondi europei per la ricerca. Nella seconda viene descritto un interessante progetto, condotto dal Centro, e finalizzato alla realizzazione della copia di una croce antica utilizzando tecniche moderne. La Croce, la cui copia è stata donata a Papa Benedetto XVI in occasione della sua visita a Birmingham, fa parte del tesoro di Staffordshire, scoperto casualmente da un cercatore di metalli nel 2009. Il tesoro si compone di oltre 1600 oggetti in oro e argento, risalenti al periodo anglosassone (circa 700 d.C). Il progetto ha coinvolto le numerose professionalità prerante le fasi di espansione e fusione delle senti nel quartiere dei gioiellieri di Birminresine. In una terza memoria della UDesign gham che, in poco più di un mese, avvaJewelry di Las Vegas, è stato presentato lendosi delle moderne tecnologie (CADun modello di calcolo per la simulazione CAM, elettroerosione, ecc.), sono riuscite dell’intero processo di colaggio a cera a produrre una perfetta replica della Croce persa. Questo modello permetterebbe di originale, impreziosita da incisioni celtiche ottimizzare il processo aggiustandone i e pietre dure. Di ottimo livello metallografico parametri, migliorando la qualità del pro- si è rivelata, come sempre, la memoria dotto e riducendo i costi di produzione. dell’ing. Battaini, della 8853 spa, sulla riL’americana Award Concepts Inc. ha pre- cristallizzazione e la lavorazione a caldo sentato una memoria interessante sul delle leghe preziose. Altri interventi hanno confronto tra smalti tradizionali (vetrosi) e trattato argomenti connessi con l’impiego resine epossidiche, riguardante soprattutto del CAD-CAM: l’impiego di queste tecni-
Eddie Bell, Joe Strauss e Chris Corti
che, infatti, se non utilizzate da un esperto in problemi di produzione, può indurre a pensare che tutto sia possibile. Purtroppo, invece, si va spesso incontro a costosi insuccessi, perché non sempre un oggetto realizzato attraverso particolari processi virtuali risulta “fabbricabile” nella pratica. Chi volesse approfondire i diversi argomenti può acquistare gli atti del convegno sul sito: www.riogrande.com. * Valerio Faccenda, consulente tecnologia orafa
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SETTORI CORRELATI ARREDAMENTO
IL LUOGO DELLE
EMOZIONI COME CAMBIANO LE GIOIELLERIE
■ Difficile riassumere in poche parole gli elementi che dovrebbero caratterizzare oggi il negozio di gioielleria. Da tempo altri settori - uno per tutti la moda - hanno trasformato i loro punti vendita in esperienze di tipo sensoriale, attraverso l’uso di luci, colori, profumazioni, effetti particolari ecc. Le gioiellerie non brillano per innovazione: lo confermano anche alcuni esperti del settore che hanno risposto alle nostre domande. Le cose, però, stanno cambiando: le aziende che si occupano di arredamento dei negozi propongono progetti, materiali, tecnologie ed elementi d’arredo all’avanguardia per qualità, sostenibilità ambientale, sicurezza ed estetica. Un mix che deve essere presente in ogni negozio ma che non può prescindere, per avere successo, dalla personalità e dalla passione di chi sta, come si diceva un tempo, “dietro il banco” e che oggi, invece, sta “intorno al cliente”. La gioielleria deve diventare, sempre di più, un luogo di sensazioni e di emozioni: un momento di puro piacere per chi entra, un luogo di felicità per chi ci lavora.
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SETTORI CORRELATI ARREDAMENTO 1) Quali sono, secondo lei, i cambiamenti più importanti che sono avvenuti in questi ultimi anni nel settore dell’arredamento dei negozi di gioielleria? 2) Quali sono i materiali/elementi più innovativi oggi disponibili per arredare una gioielleria? (pareti, pavimenti, elementi d’arredo, elementi tecnologici) 3) Ci sono degli aspetti, in una gioielleria, che andrebbero curati di più e che sono generalmente sottovalutati? 4) Quali sono le principali esigenze espresse dai committenti quando si tratta di arredare un negozio nuovo, oppure di ristrutturarlo? I negozianti sono disponibili alle innovazioni? 5) Qual è stato l’andamento della vostra azienda nel 2011 rispetto all’anno precedente? E quali sono le previsioni? Fabio Antonuzzi - D&SIGN 1) Credo che la svolta più importante sia rappresentata dall’introduzione dell’illuminazione a led, che risolve problemi di calore senza inibire la quantità di luce necessaria. Per il resto, i negozi che disegno hanno l’intento di modificare radicalmente le logiche commerciali a favore della semplificazione dell’acquisto, complice un forte impatto emotivo. Una volta si tendeva ad accontentare il cliente (gioielliere) realizzando un bel negozio; oggi invece puntiamo a realizzare, prima di tutto, uno strumento di marketing molto efficace, capace di far vivere l’acquisto come un momento unico, da fissare nei “file” dei ricordi più belli. 2) La gioielleria è un settore che fatica molto a convivere con l’innovazione, diciamo che si sposa meglio con la tradizione. Abbiamo tuttavia cercato in ogni modo di introdurre materiali di ricerca o, quantomeno, di creare incontri di colore e di atmosfere che sfruttassero finiture attuali e nuove. Abbiamo in serbo una grossa sorpresa sotto il profilo tecnologico che presenteremo probabilmente a Vi-
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cenza a Gennaio. 3) A mio avviso, la priorità è la visibilità del prodotto e la semplicità di utilizzo dello strumento arredo. Un gioielliere ha due richieste di base: vuole esaltare i prodotti esposti e poter lavorare con dinamicità ed ergonomia nel proprio negozio. Noi ci concentriamo su questo. 4) Il cliente che si rivolge a noi di solito pone richieste legate alla personalizzazione del punto vendita: vuole un prodotto su misura sua e dei suoi clienti. Le innovazioni, come dicevo prima, soD&SIGN
D&SIGN
no un argomento delicato nella gioielleria e devono essere legate per lo più a meccanismi non visibili che semplificano l’utilizzo dell’arredo. L’innovazione intesa come azzardo progettuale non è mai apprezzata, perchè invecchia con rapidità. 5) Il 2011 è stato un anno molto positivo sia per i lavori realizzati in Italia sia per le nuove aperture all’estero. Diciamo che i clienti sono più esigenti rispetto agli anni precedenti e hanno richieste più in linea con il nostro prodotto. Paolo Susini – DENTRO LE MURA 1) I cambiamenti nel mondo del dettaglio orafo sono stati abbastanza radicali in questi ultimi anni. Parlo soprattutto di versatilità: oggi il dettagliante deve poter vendere il gioiello da 10 mila euro e quello da poche decine di euro e non è quindi più possibile l’immobilità di un tempo. E’ cambiato il modo di vendere, un’attività che non viene più svolta soltanto da “dietro” il banco ma “intorno” al cliente, valorizzando l’intero negozio. Tutto è diverso: il look del punto vendita
così come gli ambienti devono essere più giovani e freschi. La trasparenza è un altro aspetto di questa “rivoluzione”: gli interni devono essere visibili, bisogna aprirsi all’esterno, al cliente, mantenendo ovunque la sicurezza. Purtroppo ci siamo
obiettivo, oltre a creare una logistica impeccabile, è quello di realizzare ambienti che suscitano emozioni e che “avvolgono” il cliente. 3) Non sottovalutiamo niente quando lavoriamo a un negozio: abbiamo una sorta di decalogo della perfetta gioielleria e non lasciamo nulla al caso. Tutto deve essere fatto in funzione di ciò che deve cambiare, dalla logistica alle attrezzature. Ad esempio, crediamo che il cliente non debba mai essere lasciato solo nella gioielleria: per questo motivo adottiamo una serie di dispositivi di sicurezza inseriti nelle diverse postazioni
Alessandro Betti - BMB DECORLINE 1) Senza ombra di dubbio la maggiore innovazione nell'ambito della gioielleria negli ultimi anni è legata all'illuminazione, l'avvento della tecnologia Led ha rivoluzionato molti aspetti dell'esposizione del prodotto prezioso. Sono molteplici i vantaggi di questo tipo di illuminazione, a partire dal risparmio energetico, mediamente del 60/ 70% in meno rispetto ai sistemi tradizionali a faretti dicroici, con minore rilascio di calore all'interno del corpo vetrina, e altissima qualità cromatica della luce; a questo si aggiunge anche
Dentro Le Mura arrivati con molto ritardo rispetto ad altri settori, vedi l’abbigliamento. 2) Per quanto riguarda i materiali, c’è finalmente una minore richiesta di materiali tradizionali - i vari legni, ad esempio - anche se alcune varietà stanno tornando di moda. Questo ci porta a poter proporre e adattare materiali innovativi per la gioielleria come, ad esempio, rivestimenti particolari delle pareti arricchite da effetti di luce, lavorazioni speciali del cristallo, l’uso della pelle come decorazione, nuove rasature a diversi spessori, ecc. Il nostro Dentro Le Mura
di vendita, all’interno del negozio, affinché il personale li abbia sempre sotto mano. Disponiamo ogni banco di attrezzature per le riparazioni e per il packaging, creiamo chiusure delle teche e delle vetrine con sistemi scorrevoli antipolvere, azionati da telecomandi. Facciamo di tutto per rendere la vita del gioielliere più piacevole ed efficiente. 4) Di solito i dettaglianti decidono di rinnovare il negozio perché è vecchio; in realtà dovrebbero pensare a creare un diverso strumento di lavoro. Ci sono alcuni che vogliono un’immagine nuova a basso costo, quindi creata inevitabilmente con materiali e finiture di qualità inferiore. Questo non porta a ottenere grandi benefici. Chi invece si è effettivamente lasciato guidare al cambiamento ha trovato e troverà delle belle soddisfazioni. 5) Nel 2011, in effetti, c’e stata una flessione dei progetti, ma da tre mesi a questa parte le cose sono cambiate in positivo. Evidentemente c’è voglia di ripartire e di far ripartire la “macchina”. Chi ha rinnovato il negozio, infatti, ha visto incrementare gli affari anche del 30-40%.
una maggiore flessibilità di utilizzo: le ridotte dimensioni dei corpi illuminanti, infatti, permettono di realizzare effetti di luce là dove prima era di fatto impossibile collocare elementi illuminanti. I prodotti a diodo LED sono in continua evoluzione e promettono in futuro di sostituire tutte le altre tipologie di sorgente luminosa. 2) Le novità legate ai materiali sono molteplici e i prodotti innovativi sono presentati sul mercato ad un ritmo incalzante - schiume di alluminio, metacrilati, lavorazioni 3d ecc. - ma la vera innovazione si trova nella nuova attenzione posta nella qualità del prodotto. Molti produttori di semilavorati, infatti, per contrastare la concorrenza dei Paesi asiatici, stanno puntando sulla “salubrità” del prodotto. Per questo, adesso, si trovano in commercio semilavorati certificati a bassa emissione di sostanze tossiche, trattati con vernici ecologiche a base d'acqua e con bassissimi contenuti di leganti come la formaldeide o i fenoli. Questo aspetto è spesso trascurato oppure non viene preso in considerazione da chi acquista un nuovo arredo, ma la
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SETTORI CORRELATI ARREDAMENTO PIXEL: CAMMINARE SU UN PAVIMENTO DI PIETRE PREZIOSE... ■ La gioielleria è il punto vendita che più ha necessità di modificare la propria immagine, spesso ingessata, e i messaggi che vuole comunicare al mondo esterno. Tutto è cambiato drammaticamente in questi ultimi anni e così anche i gusti e i desideri dei clienti. Per “catturare” il potenziale cliente e farlo entrare in negozio bisogna avere idee innovative ed immaginazione. Oggi ci sono moltissime opportunità per apportare cambiamenti, anche minimi, che però hanno il pregio di dare immediatamente l’effetto novità. La Pixel, di Novate Milanese (MI), realizza pavimenti con motivi grafici anche personalizzati. Il logo del punto vendita, un motivo decorativo, forme le più diverse - diamanti, pietre preziose, orologi, ecc. - possono essere sovrapposti al pavimento esistente e cambiati a piacimento. La stampa viene effettuata
presenza di inquinanti all'interno di una gioielleria può rendere nocivo, se non addirittura pericoloso, il permanere all'interno del locale per molte ore. 3) Mi capita spesso di notare come, all'interno della gioielleria, si sottovalutano alcuni aspetti “sensoriali” dell'accoglienza del cliente. Concetti ormai consolidati in altri settori sono spesso trascurati nella gioielleria: un buon profumo nell'ambiente o un sottofondo musicale adeguato possono rendere l'esperienza dell'acquisto molto piacevole, mettendo il cliente a proprio agio nell'ambiente e creando un legame inconscio con l'attività. BMB Decorline
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Pixel su materiale vinilico adesivo, a sua volta coperto da un materiale trasparente, leggermente gommoso al tatto, che lo rende resistente al calpestio e alla luce. Info: www.pixelsrl.eu
BMB Decorline 4) Indubbiamente in tempi di crisi globale è inutile nascondere che una delle problematiche principali della clientela è quella di contenere i costi, operazione sicuramente comprensibile. Ma è giusto riflettere bene, perché una realizzazione mediocre sarà percepita dal cliente, e gli effetti sulle vendite saranno direttamente proporzionali. E’ anche vero, però, che con la dovuta attenzione e con la partecipazione attiva del cliente,
in fase di progettazione si ottengono risultati notevoli anche con budget limitati. 5) Il 2011 decisamente non è stato un anno nero, a dispetto del momento economico così particolare; le nostre armi per combattere la crisi sono le stesse che negli ultimi venti anni ci hanno permesso di crescere e di affermarci come azienda, ovvero ricerca, qualità e attenzione per il cliente.
Luca Fiaccadori - LA LINEA 1) Il progetto del punto vendita ha subìto un processo di spersonalizzazione e passivizzazione, causato dalle mode diffuse dalle aziende leader del settore, attraverso i canali mediatici, divenuti sempre più condizionanti per la mentalità del commerciante, ed attraverso l’imposizione dei propri brand. Si è persa quindi quell’unicità che in passato rendeva caratteristico e diverso un negozio dall’altro. Questo risultato si otteneva grazie ad una stretta collaborazione tra progettista e committente, in cui quest’ultimo suggeriva il proprio modus
che all’occhio diventano impercettibili e non disturbano né distorcono l’oggetto esposto. Controsoffitti in tessuto elasticizzato con trama che esalta la luce proveniente dall’applicazione di apparecchi posti sopra di esso che in tal modo diventano invisibili. Ma sono soprattutto le nuove tecnologie applicate all’illuminotecnica ed alla domotica a svolgere il ruolo di vera innovazione nell’ambito del punto vendita:
La Linea
La Linea
operandi ed il primo lo interpretava secondo il proprio stile, ancora non contaminato dalla globalizzazione che ha investito anche la progettazione del “su misura”. Credo sia questo il cambiamento più significativo, poi seguono altri di natura diversa, che riguardano la produzione, la quale ora avviene essenzialmente tramite stazioni di lavoro collegate a centrali operative elettroniche, che richiedono maestranze più scolarizzate, ma meno legate alla tradizione della professione dell’ebanista. 2) L’industria oggi presenta un ventaglio di materiali innovativi su tutti i fronti, al punto che spesso condizionano le scelte, privilegiando la materia rispetto alla filosofia del progetto. Esistono pavimenti realizzati con resine ad effetto tridimensionale, pareti con rivestimenti ad alto effetto estetico realizzate con materiali duttili e facilmente maneggiabili in fase di montaggio; tessuti di rivestimento luminosi, per poter creare interni di espositori il cui oggetto viene investito a 360° da una luce tenue e raffinata. Finiture dei mobili particolari, come legni ricomposti, pietre sottilissime che possono rivestire ante e cassetti, cristalli extrachiari
cioè nuove sorgenti luminose (Led, lampade a bassissimo consumo, centraline elettroniche di comando, ecc.) che possono rivestire vari ruoli se collegati a programmi temporizzati e di cambiamento di colore. Si possono considerare elementi innovativi, anche nel senso della vendita, monitor interattivi posti a contatto dei cristalli esterni, mediante i quali i passanti possono interagire con il negozio anche nelle ore di chiusura, creando in tal modo un prolungamento del negozio stesso verso l’esterno. 3) L’aspetto oggi sottovalutato e trascurato è sicuramente quello relativo all’analisi preventiva dell’ambientazione e precisazione del collocamento del nuovo punto vendita. Noi abbiamo dato importanza a questo tema, al punto di prevedere all’interno della nostra offerta anche la possibilità di un’analisi del territorio in cui si insedierà il nuovo punto vendita. Nel caso in cui viene preso in considerazione il rinnovo di un negozio esistente, proponiamo la ricerca dell’ottimizzazione delle vendite. Riteniamo importante che questa ricerca avvenga prima della stessa progettazione del punto vendita, in quanto spesso il negoziante si
affida alle proprie sensazioni e al proprio gusto personale, spesso non corrispondente a quello della clientela attuale e potenziale. La “sola progettazione” dell’arredo appartiene ad un tempo passato in cui non vi era la necessità di capire le esigenze di mercato e le peculiarità/potenzialità del luogo in cui ci si insediava. 4) L’esigenza principale riguarda la ricerca della massima visibilità. Per raggiungere questo scopo ormai è necessario “uscire” o “fare uscire” il negozio dal negozio stesso. Spesso i nostri clienti faticano a capire questo concetto e rimangono su una linea di diffidenza verso queste novità che tendono, dal loro punto di vista, a stravolgere la loro professione. Il punto vendita di gioielleria deve esprimere l’idea di eleganza e raffinatezza. Raggiungere questo scopo è compito del progettista, il quale non deve eccedere nell’utilizzo di materiali nuovi rivolti principalmente a stupire in quanto tali. Spesso il rinnovo porta ad un incremento delle vendite, ma il negoziante deve poi affinare le proprie armi per mantenere i livelli raggiunti. In questo senso possono essere di aiuto innovazioni atte a contribuire alla diffusione del “nome” del negozio al di fuori di esso. Pertanto bisogna considerare l’aspetto del marketing, della diffusione delle proprie proposte tramite strumenti telematici, azioni fino ad ora sconosciute e quindi spesso fonti di preoccupazione. Per quanto ci riguarda, tendiamo, anche tramite la stretta collaborazione con la Federazione nazionale dettaglianti orafi, a spiegare e diffondere il più possibile questi concetti. 5) Il 2010 è stato un anno di basso profilo in tutti i sensi, come se il freno a mano fosse tirato e l’auto delle richieste procedesse con lentezza ed incertezza; il 2011 è iniziato in modo alquanto brillante, pur non raggiungendo i risultati degli anni passati. Dopo le ferie estive, grazie all’incertezza istituzionale e al tamburo pessimista-realista dei media, la richiesta ha subìto un arresto. Speriamo nel dopo Natale, che storicamente rappresenta il termometro dell’andamento delle vendite. Difficile fare previsoni in questo particolare periodo, tuttavia credo ci sarà una sorta di “selezione naturale”, che ritroverà sul mercato quei negozi in grado di cogliere le potenzialità e positività che il momento ci sta indicando, senza il timore di investire nella propria attività.
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FLASH CLIZIA ORNATO
GIOVANNI RASPINI
■ Orecchini della collezione “Letters from Japan”, in argento 925 e francobolli originali da collezione delle poste giapponesi. ■ Earrings from the “Letters from Japan”collection, in sterling silver and original collection stamps from the Japanese postal services.
■ Due varianti sul tema del draghetto: il primo è in argento, il secondo - dalla collezione Mini-c - è in oro 9 carati. ■ Two variations on the little dragon theme: the first in silver, the second - from the Mini-c collection - in 9 carat gold.
MEISSEN ■ Pendente Mystery, in cristallo di rocca, oro e diamanti, col motivo del drago in porcellana azzurra. ■ Mystery Pendant, in rock crystal, gold and diamonds, decorated with a blue porcelain dragon.
L’ANNO DEL
DRAGONE YEAR OF THE DRAGON
■ Nel calendario cinese, il 2012 sarà l’anno del drago, che viene associato alla forza, alla salute e alla fortuna. ■ In the Chinese calendar, 2012 will be the year of the dragon, associated with strength, health and good luck.
JAQUET DROZ ■ Petite Heure Minute Dragon: due draghi - frutto di una particolare tecnica di pittura su smalto - combattono sul quadrante bianco. Edizione limitata a soli 88 esemplari. ■ Petite Heure Minute Dragon: two dragons - the result of a special technique for painting on enamel – fight on a white face. 88 pieces only limited edition.
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TROLLBEADS ■ Lo zodiaco cinese è rappresentato dai dodici beads in argento del bracciale, finemente lavorati a mano. ■ The Chinese zodiac is represented by the twelve silver beads in the bracelet, finely worked by hand.
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SIMBOLI ETERNI
PER DIRE ‘TI AMO’ ETERNAL SYMBOLS TO SAY ‘I LOVE YOU’ by Antonella Garello
■ San Valentino è sempre stata e resta anche in tempi di crisi - la festa più romantica dell’anno, con le sue “valentine” e gli irrinunciabili scambi di regali tra innamorati, pegni d’amore scelti con cura e apprezzati a qualsiasi età. Un’usanza, questa, che risale al Medioevo e che si è tramandata inalterata nei secoli. Prezioso, durevole nel tempo, ricco di simboli e significati, il gioiello rappresenta oggi come sempre il dono per eccellenza e in questa occasione “si veste” ogni anno di cuori, fiori, scritte affettuose, richiami alle fiabe. E ogni anno le aziende del settore sanno stupire gli innamorati per l’incredibile varietà di proposte - perfette per le disponibilità e i gusti più diversi: variazioni più o meno romantiche sul tema di un “amore per sempre”. ■ San Valentino always has and always will be – even in times of crisis – the most romantic anniversary of the year, with its “Valentines” and the neverto-be-forgotten exchange of gifts between lovers, carefully selected love tokens, prized at any age. A custom, this one, dating back to the medieval times and handed down over the centuries without a change. Precious, long-lasting, full of symbolic significance, a jewel, now as always, is the gift par excellence and every year on this occasion it “dresses up” with hearts, flowers, loving words and fairy tales themes. And every year lovers are astounded by the incredible variety offered by the sector firms – perfectly suited to any purse strings and to differing tastes: more or less romantic variations on the “eternal love” theme.
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SWAROVSKI IL TUO CUORE SEMPRE CON ME YOUR HEART ALWAYS WITH ME ■ Per un San Valentino indimenticabile, Swarovski propone Citra Sphere Heart Edition. Si tratta di un orologio in acciaio arricchito da un cuore in pavé di cristallo, che si può togliere e indossare come pendente, grazie all’anello in pavé e ai cordoncini in seta che lo accompagnano. ■ For an unforgettable Saint Valentine, Swarovski proposes Citra Sphere Heart Edition. A steel watch decorated with a crystal pavé heart, detachable to be worn as a pendant, thanks to the matching pavé ring and silken cords.
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01 BLISS
02 PEPENERO GIOIELLI
■ Versioni preziose dell’originale TAOGD+ in argento, i tre anelli a fascia sono in oro bianco, giallo e rosa 9 carati. Impreziositi da un brillante, recano la scritta “Ti amo ogni giorno di più”. ■ Precious versions of the original TAOGD+ in silver, these three bands are in white, yellow and rosé 9 carat gold. Enhanced by a diamond, with the words engraved “I love you more every day”.
■ Fanno parte della nuova collezione Set- ■ Anello a forma di cuore, in oro giallo e timo Senso queste fedi, disponibili anche cristalli. ■ Heart-shaped ring, in yellow in altre versioni. Partendo da sinistra, gold and crystals. sono rispettivamente: in argento smaltato e pavé di zaffiri; in oro giallo e diamanti; in argento smaltato. ■ These bands, also available in other versions, belong to the new Settimo Senso collection. From the left they are respectively: in enamelled silver and sapphire pavé; in yellow gold and diamonds; in enamelled silver.
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03 STROILI ORO
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04 QUERIOT
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06 GRAZIELLA GROUP
■ Tre fedine in oro 9 carati della collezione “Fiancé”, rispettivamente in oro giallo e brillante giallo; in oro rosa e brillante brown; in oro bianco e zaffiro bianco taglio rose cut. ■ Three bands in 9 carat gold from the “Fiancé” collection, respectively in yellow gold with yellow diamond; in rosé gold with brown diamond; in white gold with rose-cut white sapphire.
■ Per una promessa importante, fedine “Gelsomino”, della collezione “Brillanti Promesse”. Sono disponibili in oro giallo o bianco, con e senza diamante. ■ For an important promise, “Gelsomino” rings from the “Brillanti Promesse” collection. Available in yellow or white gold, with or without diamond.
■ Dalla collezione Cleopatra, bracciale in oro bianco e diamanti. ■ From the Cleopatra collection, bracelet in white gold and diamonds.
07 GOVONI GIOIELLI ■ Anelli in oro bianco, impreziositi da diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi. ■ Rings in white gold, enhanced by diamonds, rubies, sapphires and emeralds.
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01 DANIEL ESPINOSA
02 CHANTECLER
03 ALCOZER & J
■ Dalla collezione Vienna, un anello che riprende la forma di un nastro. E’ realizzato in metallo placcato oro giallo. ■ From the Vienna collection, a ring in the shape of a ribbon. Made in yellow gold plated metal.
■ Ciondolo della collezione Logo Chantecler, in oro rosa, giallo e bianco impreziosito da brillanti. Sulla magica carrozza, guidata dal più classico dei cocchieri in livrea e tuba, spicca il gallo, simbolo della Casa. ■ Pendant from the Logo Chantecler collection, in rosé, yellow and white gold enhanced by diamonds. The cockerel, emblem of the House, stands out on the magic carriage, driven by the most classic of coachmen in livery and top hat.
■ Dalla collezione Unic Alcozer & J, bracciale in ottone dorato con smeraldi e pietre dure, realizzato con la tecnica della fusione a cera persa. Pezzo unico. ■ From the Unic Alcozer & J collection, bracelet in gold plated brass with emeralds and hard stones, made with the lost wax investment casting technique. One-of-akind piece.
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DE GRISOGONO ALL’INSEGNA DELL’IRONIA WITH AN IRONIC TOUCH
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■ Un dono “per lui” prezioso e inconsueto, all’insegna dell’ironia e della sorpresa. Sono i gemelli in oro rosa, impreziositi da 190 zaffiri rosa e da 4 diamanti neri, realizzati da De Grisogono a forma di maialino, considerato tra l’altro animale portafortuna in molte culture. ■ A precious unusual gift “for him”, with a touch of irony and surprise. These pink gold cuff links by De Grisogono, enhanced by 190 pink sapphires and 4 black diamonds, are shaped like a piglet, amongst others considered by many cultures as an animal bringing good luck.
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04 SALVINI
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■ Dalla collezione “Corolla Cuore”, orecchini in oro bianco, diamanti e rubini. ■ From the “Corolla Cuore” collection, earrings in white gold, diamonds and rubies.
■ Anello chevalier della collezione “Prince is coming”, in argento brunito, argento rodiato e zaffiri blu. ■ Chevalier ring from the “Prince is coming” collection, in burnished silver, rhodium-plated silver and blue sapphires.
■ Bracciale componibile in argento con beads in argento e oro, pietre preziose, perle e vetro lavorato a mano. ■ Modular bracelet in silver with silver and gold beads, precious stones, pearls and handworked glass.
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PERRELET IL SEGRETO DEL TURBINE EROTICO THE SECRET OF TURBINE EROTIC
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■ Solo quando la ruota a dodici pale della collezione Turbine è lanciata a tutta velocità, il quadrante svela il suo segreto: personaggi ispirati all’Hentai, genere riconosciuto di manga per adulti. Omaggio all’arte antica degli orologi erotici, “Turbine Erotic” è un’edizione limitata a 88 esemplari per ciascuno degli otto modelli. ■ The face will only reveal its secret when the twelve-bladed rotor in the Turbine collection is launched at full speed: personalities inspired by Hentai, recognized manga genre for adults. Homage to the ancient art of erotic watches, “Turbine Erotic” is an edition limited to 88 pieces for each of the eight models.
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01 DAVITE E DELUCCHI
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■ Collana e orecchini della collezione Eudora, in oro bianco e diamanti bianchi e cuori concentrici con diamanti neri. ■ Necklace and earrings from the Eudora collection, in white gold and white diamonds and concentric hearts with black diamonds.
■ Pendente a cuore in agata bianca, impreziosito da oro bianco e brillanti. ■ Heart-shaped pendant in white agate, enhanced by white gold and diamonds.
■ Pendente in oro rosa, con cuore in rilievo in oro giallo e brillante. Collezione “Omini”. ■ Rosé gold pendant, with yellow gold and diamond heart in relief. “Omini” collection.
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06 DAMI’ GIOIELLI
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■ Pendente in oro bianco, con pavé di zaffiri e diamanti bianchi. ■ White gold pendant, with sapphire pavé and white diamonds.
■ Dalla collezione Didyma (Amore perfetto), anelli in oro bianco e giallo, con rubini, diamanti bianchi e diamanti neri. ■ From the Didyma (Perfect love) collection, rings in white and yellow gold, with rubies and white and black diamonds.
■ Pendente della collezione “Actea”, in oro bianco e diamanti. ■ Pendant from the “Actea” collection, in white gold and diamonds.
05 ASPIRE DESIGNS ■ “Vida”, collezione “Hearts”: anello in oro rosé, con diamanti bianchi e diamanti brown. ■ “Vida”, “Hearts” collection: ring in rosé gold, with white and brown diamonds.
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ZOOM
SCHIAVON DOLCI SEGRETI NEL CUORE SWEET SECRETS INSIDE THE HEART ■ Eleganti e discrete le scatoline a forma di cuore. Un altro “classico” di San Valentino, per abbinare a un utilizzo pratico la funzione di serbare dolci segreti e ricordi. In diverse dimensioni, sono disponibili in argento 800 e 925 e sono rifinite a mano. ■ Elegant and delicate heart-shaped boxes. Another Saint Valentine “classic”, combining practical use with the function of preserving sweet secrets and memories. Available in different sizes, they are made of 800 and sterling silver and are handfinished.
01
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01 OTTAVIANI
02 LAURA BELLINI
■ Collana e orecchini in argento e pavé ■ Bracciale in argento rosé, con elementi di zirconi, vivacizzati dai cuori blu. Colle- in diaspro. ■ Bracelet in rosé silver, with zione Blue Love; anello in parure. ■ jasper elements. Silver necklace and earrings, with zircon pavé, embellished by blue hearts. Blue Love Collection; matching ring available.
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03 AMORE & BACI ■ Bracciale in conchiglia della linea “charms”, con elementi in argento e smalto. ■ Shell bracelet from the “charms” line, with elements in silver and enamel.
05 03
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04 MORINI GIOIELLI ■ Anello della nuova collezione “Rose”, in argento 925 rodiato e rosé. Il gioiello può essere personalizzato con il proprio profumo o con quello della persona cara, senza subire danni grazie alla particolare porosità e forma. Testimonial della collezione è Marica Pellegrinelli. ■ Ring from the new “Rose” collection, made of rhodium-plated and rosé sterling silver. The jewel can be personalized with own perfume or with the loved one’s without any damage, due to its particular porosity
and shape. Marica Pellegrinelli is the col- 06 BROSWAY lection’s endorser. ■ Collana in acciaio con elementi in acciaio e cristalli Swarovski® Elements. Dalla collezione “Très Jolie Mini”. ■ Steel 05 ALISEI MILANO ■ Orecchini in argento 925, con zirconi necklace with elements in steel and crystal e pietre sintetiche; il fiore è smaltato. Col- Swarovski® Elements. From the “Très lezione Alisei. ■ Earrings in sterling silver, Jolie Mini” collection. with zircons and synthetic stones; the flower is enamelled. Alisei collection.
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OROLOGI WATCHES
FASHION O LUSSO
L’OROLOGIO VENDE FASHION OR LUXURY WATCHES KEEP SELLING ■ Regalo, investimento, collezionismo, passione: questi sono solo alcuni dei motivi per cui le vendite di orologi continuano a funzionare. Il settore dell’orologeria ha patito, e sta tuttora soffrendo la crisi: in Italia, il prezzo medio di vendita, ad esempio, è sceso dai 172 Euro del 2009 ai 164 Euro del 2010; il valore medio è diminuito, ma è aumentato il volume di pezzi venduti (secondo la ricerca effettuata da GfK Retail & Technology per conto di Assorologi). Ma ci sono stati, secondo l’Associazione, “timidi segnali di risveglio” nel 2010, pare confermati anche per il 2011. E stando a un altro dato significativo, comunicato a fine Luglio 2011 dalla Fédération de l’industrie horlogère suisse, nei primi sette mesi dell’anno l’Italia ha importato dalla Svizzera 593 milioni di franchi CH di orologi - +7% rispetto al 2010. Parliamo soprattutto di orologi di marca e di lusso, che continuano ad essere acquistati per passione o come bene rifugio. Il consumatore italiano resta quindi affezionato
all’orologio nonostante le difficoltà economiche: piace come oggetto da indossare, lo considera un regalo importante per sé e per gli altri, si fa affascinare dai meccanismi complessi degli orologi di alto artigianato, così come dai modelli “moda”, dai colori vivaci e dalle pietre che luccicano. Guardare l’ora è una consuetudine che si sta in parte perdendo: l’ora, ormai, si “vede” dappertutto. Ma mettere l’orologio al polso, “giocarci”, guardare l’ora, sono gesti che fanno parte dei piccoli ma rassicuranti riti quotidiani. ■ Gift, investment, collecting, passion: these are just some of the reasons why sales of watches continue to work. The watch industry has suffered and is still suffering from the crisis; in Italy, the average selling price, for example, fell from 172 Euro in 2009 to 164 Euro in 2010 and the average value decreased, but the volume of units sold increased (according to research conducted by GfK Retail & Technology on behalf of Assorologi). But according to the Association, there were
"tentative signs of recovery" in 2010, apparently confirmed for 2011. And another significant finding, reported in late July 2011 by the Fédération de l'industrie horlogère suisse, is that in the first seven months of the year, Italy imported 593 million CHF from Switzerland in watches - +7% compared to 2010. We are mainly talking about brand and luxury watches, which continue to be bought for passion or as a collectible investment. Italian consumers are so fond of watches despite financial difficulties. They like to wear it, they consider it an important gift for themselves and for others, they become fascinated by the complex mechanisms of watches of superior craftsmanship, as well as by trendy models with bright colours and sparkling gems. Looking at the time is a habit that we are partly losing. Now we can “see” the time everywhere. But wearing a watch, “playing” with it, looking at the time, are small gestures that are part of our small but reassuring daily rituals.
1.12 watches 81
OROLOGI WATCHES Acquisti di orologi in Italia - Indagine annuale su Panel Consumatori GfK – Anno 2010
Totale mercato - anni 2006-2010 2006 volume
2007
2008
2009
Prodotto acquistato: motivo dell’acquisto
8.541.000 8.365.212 7.826.398 7.227.899 7.477.497 (+2,5%)
(-2,1%)
(-6,9%)
34,2
2010
(-7,6%)
(+3,4%)
1.36 Mdi 1.49 Mdi 1.39 Mdi
1.24 Mdi
1.23 Mdi
(+15,2%)
(9,5%)
(-6,7%)
(-10,5%)
(-1,3%)
159,4
178,2
177,3
171,8
163,9
12,9
11,4
11,7
11,3
10,7
33,6
33,6 33,3
valore
prezzo medio penetrazione
33,0 32,2
acquirenti Per se stessi
Regalo ad un famigliare
Regalo esterno alla famiglia
totale quantita: 7.477.497 totale valore €: 1.225.910.052 Il 68% degli acquisti è destinato a un regalo
Prodotto acquistato: decisione di acquisto
L’ho visto al polso di amici / conoscenti
6,9%
L’ho visto in televisione
1,0% Mi è piaciuto il design L’ho visto sulle riviste
17,1% 2,0%
L’ho visto in vetrina Era in offerta
39,3% 6,2% 8,0%
Ha un ottimo rapporto qualità / prezzo Ho già acquistato questa marca in passato Mi ha convinto il commesso Altro
82 watches 1.12
5,6% 3,6% 10,3%
Prodotto acquistato: canale di acquisto - anno 2009
60,6%
Gioielleria - Orologeria Orolog. centro comm. Negozio monomarca Articoli sportivi Grande distributore Abbigliamento Internet sito on line Internet asta Televendite
17,8% 18,6%
5% 5,7% 0,3% 1,1% 1,4% 4% 1% 1,5% 1,1% 0,9% 3% 0,9% 3,7% 0,2%
45,8%
3,4% 12,1%
Bancarella - strada
valore
2,7% 9,2%
Altro
quantitĂ
Prodotto acquistato: canale di acquisto - anno 2010
Gioielleria - Orologeria
57,8%
Orolog. centro comm. Negozio monomarca Articoli sportivi Grande distributore Abbigliamento Negozio giochi Internet sito on line Internet asta Televendite Bancarella - strada Altro
19,5% 20,1%
43,6%
7,8% 6,6% 0,7% 2,2% 1,8% 4,3% 1,5% 1,8% 1% 0,6% 1,2% 0,3% 3,2% 1,7% 0,4% 0,2%
2,1% 9,1% 3% 9,6%
valore quantitĂ
1.12 watches 83
BELL & ROSS
OROLOGI WATCHES
Vintage PW1 ■ Movimento meccanico manuale ETA 6497, quadrante nero galvanico, bombato, lancette fotoluminescenti, cassa in acciaio, impermeabile fino a 30 m. ■ Manual mechanical movement ETA 6497, galvanic black dial, rounded, photoluminescent hands, stainless steel case, water resistant to 30 m.
TENDENCE CUERVO Y SOBRINOS Robusto Buceador Manjuari 1882 ■ Subacqueo professionale, impermeabile a 600 m. Cassa in acciaio, titanio e caucciù. Movimento automatico CyS 2511, cinturino in caucciù nero. ■ Professional diving watch, water-resistant to 600 m. Stainless steel, titanium and rubber case. CyS 2511 automatic movement, black rubber strap.
Gulliver Sport ■ Cronografo con cassa in acciaio e nylceramic, di grande resistenza (diametro di 50 mm). Lunetta con scala tachimetrica in grigio canna di fucile, effetto opaco. Cinturino in silicone. ■ Solid chronograph with stainless steel and nylceramic case, (50 mm diameter). Bezel with tachymeter scale in gunmetal gray, mat effect. Silicone strap.
CONCORD C1 Tourbillon POP Gravity ■ C1 Tourbillon Gravity in chiave Pop Art (4 modelli). Movimento meccanico a ricarica manuale, tourbillon con cronografo flyback Concord calibro C100 16°. ■ C1 Tourbillon Gravity in Pop Art style (4 models). Handwound mechanical movement, tourbillon with flyback Concord chronograph calibre C100 16 °.
PERRELET 1777 Turbine Poker ■ Movimento meccanico a carica automatica, P-181 Doppio Rotore/Esclusiva Perrelet. Cassa in acciaio trattato con DLC nero, cinturino in caucciù naturale nero, quadrante in 3 varianti. ■ Mechanical movement with automatic winding, P-181 Double Rotor / Perrelet exclusive right. Black DLC-treated stainless steel case, natural black rubber strap, dial available in 3 versions.
SECTOR Shark Master Titanio ■ Cronografo automatico con movimento ETA 7750, cassa e bracciale in titanio, finiture in gomma soft touch, impermeabile a 200 m. ■ Automatic chronograph with ETA 7750 movement, titanium case and bracelet, soft touch rubber finishes, water resistant to 200 m.
84 watches 1.12
FULLSPOT O Chive by Fullspot ■ Quadrante da 36 mm, catenella in metallo verniciato, leggerissimo, cover intercambiabile in 10 colori, in ABS con trattamento soft touch, meccanismo analogico. ■ 36 mm dial, painted metal chain, lightweight, interchangeable ABS covers available in 10 colours, with soft touch treatment, analog mechanism.
HIP HOP Hip Hop Velvet Touch ■ Effetto velluto per gli Hip Hop dell’Autunno/Inverno: 16 modelli rivestiti da un materiale ottenuto grazie al processo brevettato UV-Lux. 12 modelli femminili con Swarovski e 4 unisex. ■ Velvet effect for Autumn / Winter Hip Hop: 16 models coated with a material obtained through the UV-Lux patented process. 12 woman models with Swarovski crystals and 4 unisex versions.
DIESEL Timeframes ■ Orologio oversize con cassa in acciaio (57 mm), quattro quadranti e quattro fusi orari, cinturino in pelle nera. ■ Oversized watch with stainless steel case (57 mm), with four dials and four time zones, black leather strap.
CASIO Baby-G ■ Resistente e femminile, ha numeri, quadrante e lancette rivestiti d’inchiostro fluorescente che si illumina sotto il LED a luce nera, creando effetti nei colori verde, rosa e blu. ■ Solid and feminine, its numbers, dial and hands are coated with fluorescent ink that glows under the black LED light, creating green, pink and blue colour effects.
AMORE & BACI Ladybird ■ Orologio portafortuna con quadrante in polvere Swarovski e smalto. Disponibile in nero, bianco e rosso. Resistente all’acqua fino a 3 m. ■ Lucky watch with Swarovski powder dial and enamel. Available in black, white and red. Water resistant to 3 m.
1.12 watches 85
I RACCONTI
“QUELLA VOLTA CHE...” RACCONTI DAL MONDO ORAFO
■ Tra tutti i “racconti dal mondo orafo” che sono arrivati alla rivista nel 2011, la redazione ha votato quelli di Luisa Malossi e di Dolores Valenti (nome di fantasia per un’operatrice che ha chiesto l’anonimato). Due testimonianze diversissime tra loro, che mettono a fuoco due diversissimi aspetti del mondo orafo: da una parte la bellezza di un lavoro che non smette mai di dare emozioni e di trasmettere amore e bellezza, per chi li sa cercare e trovare; dall’altra le debolezze e le incapacità di certa classe imprenditoriale (qui rappresentata in veste quasi caricaturale, ma che putroppo esiste, eccome se esiste…). Due racconti: due facce della stessa medaglia, dello stesso mondo, del nostro Paese.
Per un attimo sospeso ■ (0,1) (1,2) (-1,2) …… le coordinate cartesiane? Certo che so di cosa si tratta. Le ho studiate tanti anni fa, e mi piacevano, anche. Trovavo affascinante che rapporti di numeri avessero in sé una nascosta, segreta armonia, e che una volta posizionati su quella carta millimetrata dal colore caldo d’arancia e d’estate facessero nascere sinuose curve e strabilianti parabole. Ma questo
86 i racconti 1.12
è l’ordine per un anello. O meglio, la posizione delle gemme - dettate al telefono come fosse la cosa più normale del mondo - per un anello, regalo di un neo papà per una neo mamma. Dico: “Senz’altro” e penso: “Ma come faccio?” Bisogna adeguarsi all’istante al linguaggio del cliente - mi ripeto mentalmente - se il cliente è un ingegnere plurispecialistico, certo non posso
pretendere descrizioni vaghe ed emozionali. Un disegno? Uno schizzo? Un misero fax? “Ma no” mi avrebbe risposto, “più chiaro di così: ascissa e ordinata...” Va bene. Accetto la sfida. Righello, matita, carta a quadretti (della millimetrata neanche più l’ombra). (0,1) (1,2) (-1,2). ecco, mi ricordo… posiziono i punti. mi sembra che… ... sì! … una cometa! La coda di moissanite, nove gemme cariche di silenziose trepidazioni, di sogni segreti e dolci, forse anche di sussurrati timori: i nove mesi di attesa vissuti insieme per questo loro figlio che nell’azzurro gioioso dello zaffiro – la testa della cometa – canta ora il suo splendido inno alla vita. L’anello risultò bellissimo. E lo so che non è professionale commuoversi davanti a un cliente quando vendi un anello in oro 750/000, gr. 3,54, con moissanite e zaffiro sintetico, ct 1,95, modello fuori catalogo. Ma se nell’astuccio di velluto deponi un silenzioso, intensissimo pezzettino d’amore, sospeso solo per un attimo su un’ascissa e poi diventato concreto e tangibile e unico al mondo, con un significato che non ha più bisogno di parole, allora, lasciatemelo fare. Ho sempre la scusante dell’età. Luisa Malossi
Una famiglia d’oro ■ Lo rivedo alla fine dell’estate, invitata in quella sua villa arredata con gusto assiro-borbonico-pompeiano-tropicale che tanto piacerebbe a un tycoon americano. Mi accoglie con una stretta di mano da prospero rotariano, ma se lo fisso nel volto abbronzato mi appare un idolo peruviano reticolato di rughe. Parliamo del più e del meno per un po’, attingendo spesso a Lapalisse, finché arriva la moglie, splendida splendente, grondante di pizzi e falpalà, più chic che elegante, trascinando seco il rampollo di casa, che avanza controvoglia. Eccolo l’erede della gloriosa dinastia orafa, in tutta la sua verve da impiegato del catasto, un bel ragazzone che dice sempre quello che pensa e, infatti, non ha mai niente da dire. Quando l’osservo, cedo subito all’unica interpretazione che la psicanalisi ci risparmia: l’incomprensibilità. Il padre mi fa fretta, vuol fare un salto in ufficio per questioni di lavoro e, dunque, ce n’andiamo mentre la fragrante Madame ancora ci tende il vassoio di petits fours e lingue di gatto, in un agitarsi di veli da favorita del sultano. È lei che sovrintende alle attività di comunicazione (le “pablic relescion”) dell’azienda, affiancata dal bradipo tridattilo che ventott’anni prima ha partorito, nel ruolo di “responsabile della qualità”. In macchina verso l’azienda incrociamo e salutiamo con la manina un tipo che sulla targa dell’ufficio ha la qualifica: “Consulente globale”. Simpatico davvero e forse addirittura diplomato in ragioneria alle scuole serali! “Sa che adesso lavora anche per me come consulente?” mi dice il mio imprenditore. Ho un sussulto, eppure non ci sono dossi sulla strada. Giunti in ufficio, ci accoglie la solita selva di carte. Spicca su una scrivania tracimante di U.F.O. un massiccio pc nuovo di zecca e già obsoleto (l’avrà almeno “varato” il figlio in una delle sue pause ludiche?). Contemplo au ralenti quest’uomo, che
finora mi è parso incarnare l’incontro machiavellico di Virtù e Fortuna, mentre si lascia cadere sulla poltrona come se avesse lavorato 24 ore di seguito in una miniera birmana e ad un tratto capisco che da qualche tempo non sta più vivendo, ma mimando la vita. Infatti, senza ulteriori indugi mi confessa: “Con Lei ho sempre parlato apertamente, lo sa. Avrà capito che le cose non stanno andando affatto bene qui. Da mesi lavoro quasi in perdita. Quello (noto big del lusso per cui il nostro produce mirabili gioielli, n.d.r.) vuol darmi sempre meno e mi sta strozzando… Come faccio a chiudere adesso, però? Ci sono i dipendenti prossimi alla pensione e io stesso tra un po’ ho l’età per andarci. E poi che figura farei in giro? Lo so che potrei cercare altri clienti e tirare avanti, per mio figlio, ma non ne ho più voglia. E chissà se mio figlio è davvero portato per questo lavoro… Un po’ di soldi, in fondo, li ho messi da parte. Al diavolo tutto… Appena possibile, stop e amen”. Gli suona il telefonino. È il suo amico del golf, che gli ricorda l’appuntamento della serata. “Scusi, La devo proprio lasciare… Stasera facciamo una puntata al casinò di Montecarlo. Se vuol venire…”. Lo saluto un po’ sorpresa del suo ritrovato entusiasmo, riflettendo sul coacervo di inerzia e amarezza in salsa di viveurismo a cui si è ridotto quest’uomo. Forse potrebbe anche andar peggio… ma per ora mi sfugge come. Dolores Valenti
1.12 racconti 87
COMUNICAZIONE COMMUNICATION OMEGA ■ Per la seconda volta nella sua storia, Omega lancia un nuovo modello Seamaster: dopo i Giochi Olimpici del 1948, infatti, la Maison lancia il Seamaster 1948 CO-Axial “London 2012” Limited Edition. Durante le Olimpiadi londinesi, infatti, Omega avrà il ruolo di Cronometrista ufficiale. La produzione è limitata a 1.948 esemplari: l’orologio, distribuito in uno speciale astuccio ispirato ai Giochi di Londra 2012 reca, sul fondello, uno stemma in oro giallo
che riprende il logo dei Giochi in rilievo. ■ For the second time in its history, Omega is launching a new Seamaster model. After the 1948 Olympic Games, the House is launching the Seamaster 1948 CO-Axial "London 2012" Limited Edition. In fact, Omega will be the Official Timekeeper for the London Olympics. The edition is limited to 1,948 pieces: the watch, distributed in a special case inspired by the 2012 London Games, has a yellow gold medallion on the bottom, embossed with the Olympic Games logo.
TAG HEUER ■ Doppio premio anche per Tag Heuer al Watch of the Year Award, organizzato da Ringier Group. La casa orologiera si è aggiudicata il premio “Watch of the Year” per il modello Carrera Heuer Mikrograph e per la migliore campagna pubblicitaria, “Best 2011 Watchmaking Campaign” (nella foto una delle pagine della campagna). ■ Double award for Tag Heuer at the Watch of the Year Award, organised by Ringier Group. The watchmaker was awarded the "Watch of the Year" Prize for the Carrera Heuer Mikrograph model and the "Best 2011 Watchmaking Campaign" prize for the best advertising campaign (in the photo, one of the pages of the ad campaign).
VAN CLEEF & ARPELS ■ Ben due i prestigiosi premi che la Maison Van Cleef & Arpels si è aggiudicata in questi ultimi mesi: il Grand Prix d’Horlogerie di Ginevra 2011 per il miglior orologio di artigianato artistico e gioielleria, con il modello Lady Arpels Paysage Polaire (foto Getty Images), della serie Cadran Extraordinaire: cielo in madreperla, onde di smalto, iceberg in madreperla scolpita, animali con pelliccia incastonata di diamanti. Il Grand Prix du Public 2011 di Ginevra, i cui vincitori vengono proclamati direttamente dal pubblico, l’ha vinto con il modello Butterfly Symphony, della Collezione Complications Poétiques. ■ The Van Cleef & Arpels Maison has won no less than two prestigious awards in recent months: the 2011 Grand Prix d'Horlogerie de Genèva for the best jewellery and artistic crafts watch, with the Lady Arpels Paysage Polaire model (photo by Getty Images), of the Cadran Extra-
88 communication 1.12
GREUBEL FORSEY ■ Il Concorso Internazionale di Cronometria 2011, che si è svolto a Le Locle, in Svizzera, è stato vinto dall’orologio Double Tourbillon 30° Technique (DT30T) di Greubel Forsey. Per ottenere l’ambìto riconoscimento, gli orologi con movimento incassato devono superare 15 giorni di test all’Osservatorio di Besançon, in Francia; 15 giorni di test al laboratorio COSC di Bienne, in Svizzera, dove vengono esposti a campi magnetici e a ripetuti shock, e poi sottoposti ad ulteriori 15 giorni di test. Nella foto, da sinistra: Emmanuel Ville, amministratore delegato; Stephen Forsey e Robert Greubel, co-fondatori della casa orologiera e lo staff dei tecnici orologiai. ■ The 2011 International Competition of Timekeeping, held in Le Locle, Switzerland, was won by the Double Tourbillon 30° Technique (DT30T) by Greubel Forsey. To receive the coveted award, watches with built-in movement must pass 15 days of tests at the Observatory of Besançon, France; 15 days of testing at the COSC laboratory in Bienne, Switzerland, where they are exposed to magnetic fields and repeated shocks, and then subjected to another 15 days of tests. Pictured, from left: Emmanuel Ville, chief executive officer, Stephen Forsey and Robert Greubel, co-founders of the watchmaking firm, and the staff of watchmakers.
ordinaire series: mother-of-pearl sky, enamel waves, carved mother-of-pearl icebergs, animals with diamond-embedded fur. The 2011 Grand Prix du Public de Genève, whose winners are voted directly by the public, was won by the Butterfly Symphony model, of the Complications Poétiques Collection.
RICHARD MILLE ■ Grande cura per il cliente: questa è la filosofia di Richard Mille per la quale, agli alti livelli di qualità, devono corrispondere alti livelli di prestazioni su misura per il cliente. Sul sito web la casa ha già creato un servizio personalizzato per i proprietari di orologi Richard Mille e, a questo, si aggiunge una garanzia estesa a 5 anni che esclude solo i danni dovuti a urti violenti. Il documento della garanzia non è falsificabile, grazie all’utilizzo di un procedimento simile a quello usato per le banconote. ■ Great customer care. This is the philosophy of Richard Mille, according to which high levels of quality must combined with high levels of performance tailored to the customer. On its site, the company has already created a personal service for owners of Richard Mille watches, in addition to a 5-year extended warranty that excludes only the damage caused by shocks. The warranty document is not falsifiable, thanks to a procedure similar to that used for banknotes.
BELL & ROSS ■ Una boutique online sulla pagina ufficiale di Facebook: Bell & Ross parla così ai suoi fans, offrendo informazioni sulle novità, notizie, possibilità di acquisto e molto altro. La E-boutique è aperta sette giorni su sette e 24 ore al giorno in 17 Paesi del mondo. ■ An online boutique on the official Facebook Page: that’s how Bell & Ross speaks to his fans, offering information about new products, news, purchasing opportunities and much more. The E-shop is open seven days a week and 24 hours a day in 17 countries around the world.
NEGOZI SHOPS
SCHREIBER GIOIELLI ■ Schreiber Gioielli ha recentemente inaugurato il nuovo negozio in Via Borgospesso a Milano. La storica gioielleria è oggi gestita da Federico Schreiber, designer di preziosi, e dal nipote Giacomo, esperto in pietre. Il negozio, progettato dall’architetto Roberto Giussani dello studio Giussaniarch e da Davide Pizzigoni, è uno spazio semplice e lineare: le pareti sono rivestite in feltro dai colori neutri e, al centro del negozio, troneggia una grande cassaforte degli anni Quaranta, che funge anche da espositore degli esclusivi gioielli della casa. ■ Schreiber Gioielli has recently opened a new store in Via Borgospesso, M ilan. The historic jewellery is now ma-
naged by Federico Schreiber, jewellery designer, and his grandson Giacomo, an expert in gemstones. The jewellery shop, designed by architect Roberto Giussani of the Giussaniarch studio and Davide Pizzigoni, is a simple and linear space: the walls are lined with neutral coloured felt and a large safe of the forties stands out at the centre of the store, also serving as a display for the exclusive jewelley of the House.
CIELO 1914
TROLLBEADS ■ Grazie alla collaborazione con Felice Mastrangelo, storico distributore dei famosi beads, è nato a Bari il primo monomarca italiano Trollbeads. Progettato dallo studio danese Ehrhorn & Hummerston, autore anche della campagna pubblicitaria, il concept store “racconta” l’universo Trollbeads attraverso illusioni ottiche in un cielo stellato di beads. ■ Through the cooperation with Felice Mastrangelo, historic distributor of the famous beads, the first Italian Trollbeads flagship store was opened in Bari. Designed by Danish architectural firm Ehrhorn & Hummerston, author of the brand advertising campaign, the concept store "tells" the story of the Trollbeads universe with optical illusions in a beaded sky.
90 shops 1.12
■ E’ stata inaugurata la nuova boutique di Cielo 1914: un grande negozio su due livelli che si affaccia, con tre ampie vetrine, su Piazza Duomo a Milano, vicino all’ingresso della Galleria. La decisione di ampliare il negozio e di spostarsi dalla precedente posizione, sempre in Piazza Duomo, è stata presa anche grazie all’impegno della terza generazione dei Cielo – Angelo, Fabio e Riccardo. ■ The new Cielo 1914 boutique was opened: a large store on two levels overlooking, with three large windows, Piazza Duomo, in Milan, near the Galleria. The decision to expand the store and to move away from the previous position, which was also in Piazza Duomo, was taken thanks to the commitment of the third generation of the Cielo family - Angelo, Fabio and Riccardo.
MORELLATO ■ Sono oltre 70 le boutique Morellato nel mondo. Nel Novembre scorso il marchio ha aperto il suo primo monomarca a Teheran, nello shopping mall Milad E-Noor, dall’architettura all’avanguardia e grande attrazione per i giovani iraniani. Un secondo store sarà aperto, a Febbraio 2012, sulla Mirdamad Boulevard. Due, infatti, sono le aree strategiche per l’espansione del marchio: Medio Oriente e Cina dove, a fine 2011, sono stati aperto due negozi, a Pechino e a Hong Kong. ■ There are more than 70 Morellato boutiques in the world. In November last year the brand opened its first store in Tehran, in the shopping mall Milad E-Noor, a cutting-edge architectural structure and a great attraction for young Iranians. A second store will opened in February 2012, on Mirdamad Boulevard. In fact, there are two strategic areas for the expansion of the brand, the Middle East and China, where two stores were opened, in late 2011, in Beijing and Hong Kong.
IPPOCAMPO JEWELS ■ GB Partners ha aperto nel centro di Senigallia il secondo monomarca Ippocampo Jewels. In uno storico palazzo del Settecento, il negozio si sviluppa su 110 mq. tra il piano terra e il piano interrato, caratterizzato da volte a botte e dal pavimento originale dell’epoca. Lo studio dell’architetto Gianni Raffaeli ha curato il lay-out, che sarà ripreso in tutti i negozi del marchio: le travi d’acciaio, che sostengono le teche espositive, fungono da bancone e costituiscono l’arredo stesso del negozio. Struttura, luci e vetrine sono collegate tra loro a comunicare continuità. ■ GB Partners has opened the second Ippocampo Jewels flagship store in the town centre of Senigallia. In a historic palace of the eighteenth century, the store is spread over 110 square meters including ground floor and basement, with vaulted ceilings and the original floor of the building. The architectural studio of Gianni Raffaeli designed the layout, which will be used in all stores of the brand. The steel beams that support the showcases serve as a counter and furnish the store. Structure, lights and windows are linked together to communicate continuity.
SECTOR NO LIMITS
FOSSIL
■ Sono sei in totale i negozi Sector in Cina. Gli ultimi due “nati” del Gruppo Morellato & Sector sono stati inaugurati a fine Novembre 2011 a Wuhan, provincia dell’Hubei, la più popolosa città della Cina Centrale. Il primo si trova lungo Han Street, la più lunga strada pedonale cinese su cui si affacciano oltre 200 negozi del lusso. Il secondo è all’interno del centro commerciale Jing Kai, la zona degli affari. Nei due negozi sono esposte le collezioni 2011 e inizio 2012 del marchio di orologi sportivi. ■ There are a total of six Sector stores in China. The last two stores of the Morellato & Sector Group were opened at the end of November 2011 in Wuhan, in the province of Hubei, the most populous city in central China. The first is located along the Han Street, the longest Chinese pedestrian street lined with more than 200 luxury shops. The second is inside the Jing Kai mall, the business area. The 2011 and early 2012 collections of the sports watch brand are displayed in the two stores.
■ Roma, Via del Corso, e Firenze, Piazza della Signoria, da Dicembre ospitano i monomarca Fossil: concept classico, curato dal design department interno, giocato sugli elementi vintage ispirati agli anni 60/70: linee pulite, materiali naturali come il legno, tonalità pastello. ■ From December, the new Fossil stores will be open in Rome, Via del Corso, and Florence, Piazza della Signoria. A classic concept created by the internal design department, and decorated with vintage elements inspired to the Sixties and Seventies: clean lines, natural materials such as wood, pastel shades.
OMEGA ■ Omega apre in Piazza San Marco, a Venezia. In un edificio del ‘500, il negozio di 62 mq. gioca su materiali pregiati, come il legno esotico di anigre, e superfici in vetro cesellato. Teche ed espositori a muro hanno pannelli in vetro e recano inciso il logo della Casa. L’atmosfera elegante è data da colori come beige e champagne, e dal gioco di luci e ombre che danno l’effetto dello scorrere del
tempo. ■ Omega is opening a new store in Piazza San Marco, Venice. In a 16thcentury building, the 62 sqm store plays with high-quality materials, like anigre exotic wood and engraved glass surfaces. Display cases and wall displays have glass panels and bear the engraved logo of the manufacturer. The elegant atmosphere is created by colours like beige and champagne, as well as light and shadow effects that recall the passing of time.
1.12 shops 91
ENGLISH TRANSLATION
LUXURY & MORE
CERAMIC JEWELS JEELL ARRIVE IN ITALY ■ It started last October the distribution, in CLUB DEGLI ORAFI AND INTESA Italy of Jeell, jewellery in 18 carat gold, white SANPAOLO: OPTIMISM and black ceramic - wear and scratch resistant FOR HIGH-END PRODUCTS - and diamonds. Elegant and contemporary ■ At the Milan office of the Club degli in design, Jeell has extremely low prices. For Orafi Italia, The Research Department of the new collection, currently present in about Intesa Sanpaolo presented the figures con- fifty jewellery stores, there are big plans of excerning the Italian jewellery industry in pansion. The exclusive distributor for Italy is Arthe first half of 2011, which give “an genti e Gioielli Italia: info@amoreebacitalia.it almost positive but misleading picture”, said Augustus Ungarelli, president of the ISTITUTO MARANGONI Club degli Orafi. The figures, distorted by CHANGES OWNERSHIP the cost of raw materials, indicate growing ■ Career Education Corporation left and gave exports (+17.5%), particularly to China, way to finance company Providence Equity Turkey and Switzerland, well-known for Partners for the ownership of Istituto Marangoni. being transit markets, but also the collapse According to Roberto Riccio, managing director of major markets for Italian jewellery, such of the Institute, a new phase of development is as the USA, the United Arab Emirates about to begin for the training of young profesand some European countries. The icing sionals in the fashion and design industry. The on the cake is the duties of countries such prestigious school has offices in Milan, Paris as India, China, Brazil, which heavily pe- and London and about 2,400 students. nalise Italian exports. Forecasts for the second half of 2011 and the first months of EVEN FARAONE CAN BE 2012 are negative, especially with regard PURCHASED ON THE WEB to exports to the EU countries, which are ■ There are not many Italian luxury brands offurther decreasing. The internal market is fered on the web for sales. Faraone, the prestigious suffering; the restrictive measures by the Milanese jewellery brand, in collaboration with government will have a strong impact on Lexicon Digital Media web agency, recently consumption, and consumer confidence "opened" Fboutique through Facebook. An inhas collapsed since July 2011. High-end novative e-commerce project, which allows products, in great expansion, will escape buying some of the most representative pieces the crisis, featuring the companies that from different collections, including F by will offer a new creative concept together Faraone, Golden Droste, Ladybird, ColorTwist, with the great Italian craftsmanship and Crowning Glory, and some vintage watches in manufacturing tradition, able to compete limited editions. well even on the price and quality front. SACRED AND PROFANE: NEW BULGARI CEO: DOLCE & GABBANA JEWELS A FAMILY AFFAIR ■ An increasing number of fashion brands ■ Even the new chief executive officer of are launching out into jewellery. In the high Bulgari, Michael Burke, comes from jewellery range, Dolce & Gabbana presented LVMH's galaxy. Burke, former CEO of at the end of November a first line of 80 the Fendi fashion house, who balanced pieces - including necklaces, earrings and the company’s accounts and reconstructed bracelets - in the three colours of gold, gems, its image, will arrive at Bulgari at the be- pearls and jade, inspired by Sicilian atmosphere ginning of 2012 and will find a company and traditions: rosaries, broken hearts, angels, whose 2011 figures indicate a growth in horn-shaped amulets, votive medals. revenues (+23.6%) and a net profit of 9.1 million Euro (+18%) in the first half TOYWATCH: NEW CEO FOR AN of the year. Francesco Trapani was ap- ITALIAN COMPANY ON THE RISE pointed president of LVMH’s watch and ■ A turnover of 30 million euro (2010 figure), 2,000 stores, 40 boutiques and corners in the jewellery division.
Italian version: see page 22
92 english translation 1.12
most important department stores in the world: these are Toywatch figures. Since November, Matteo Morandi, 42, has become the new CEO of the brand. Morandi boasts a long and distinguished background in the world of watches - Montblanc, Swatch Group, Morellato & Sector.
STOCK & MARKETS Italian version: see page 34 THE AVERAGE UNIT VALUE OF ITALIAN JEWELLERY INCREASES Not only due to the gold bubble by ASI - Analisi e Studi Industriali ■ During 2011, international speculation also fuelled by the crisis of public finances in some countries - led the dollar prices of gold near the record level of early 1980 (adjusted for inflation in the U.S.). And, for brief moments, that level was exceeded (beginning of September 2011: $1,920 per ounce). Upward trends, sometimes higher than those of gold, have also been reported for other valuable raw materials. In particular for silver, platinum and palladium. Inflation in valuable raw materials (which affected the prices of jewellery) as well as the exacerbation of the euro/dollar exchange rate to a decisive extent, worsened the competitiveness difficulties of Italian jewellery (in the world markets and in Italy) and especially on the low added value segments. The resulting withdrawal of sales quotas in the markets (see Close up of Nov.Dec. 2011) summarised the difficulty of Italian companies to maintain the competitive levels achieved in the past. Even the "Concluding Remarks" of the Bank of Italy in 2005 mentioned that, in the long run, difficult growth stifles innovative talent, it depresses aspirations, and leads to regression. All this is of particular concern for the Italian productive system, which is burdened - among other things – with unfavourable demographic involution. In fact - in some production laboratories - factors of excellence have lost some of their edge in recent years. This loss is due to multiple causes: from what has been called a sort of “creative depression”, to the (near) abandonment of investment in culture, to the concept of selling “so much per pound”, and the so-called senile weakness that for over a
decade has crept into society even more and earlier than in the economy. All this in a context where the projection to the internationalisation of jewellery companies - mainly small and medium-sized - is still seen as an occasional event (due to conjunction of favourable circumstances) than as a first step towards the entry of companies into the vast global market. As a result of increases in commodity prices and the spread of the economic slowdown (in Italy and in Italy’s major export destinations) the number of household income classes excluded from the purchase of jewellery is highly increasing. The purchases of products with top-model global brands financed mainly by family heritage are less affected. In this context, the gap has widened between the trends in domestic demand and exports. During 2011, according to Istat, the Italian National Institute for Statistics, Italian consumption in real terms has decreased (due to the mentioned decrease in average household income) by about 7/10%. Said flexion was confirmed by the mid-November survey conducted by Federdettaglianti. The trend in exports was less negative due to both the robust growth in emerging economies, and the ability of some innovative companies to offer new products and reorganise the management of production and distribution in distant and difficult markets. The new performances underlie the upturn in the average unit value of exported jewellery in the first eight months of 2011: +34% from a year earlier. Despite the alteration of results due to inflation in valuable raw materials, the analysis of the rise in Italian jewellery exports allows capturing positive signs regarding the repositioning of Italian quality jewellery in the international area. It is a common phenomenon even in other segments of Italian-made products. A phenomenon generated by various factors. These include: • selection processes in the Italian entrepreneurial network, leading the less productive and innovative companies, placed on the lower-end market, to exit from export markets; • strategies of exporting companies aimed at overcoming the competition from emerging countries upgrading their production towards higher-value added market segments and possibly importing current quality products and components (at competitive prices); • the market power enjoyed by some of these
companies, thanks to the quality and image of their products, making it convenient to charge higher prices in the most dynamic markets, without incurring excessive loss in terms of amounts sold; • in conclusion, the well-known historical factors determining the recognised quality of Italian jewellery in the world: the creativity of jewellery designers, the increase in the number of models, new technologies for the treatment of raw materials and production processes, the training of employees. The component concerning product quality proves to be crucial. However, it was found to be less common for jewellery sales than in other sectors of Italian-made products and related service sectors. In fact, various segments of this sector (as confirmed consistently by the results of recent research) have been able to respond vigorously to international competition by relying not so much on price competition factors as on other tools - already mentioned above – aimed at raising the quality competitiveness of a product through communication and in functional terms. The fact is that exports of high quality Italian-made products - according to the findings of the latest Altagamma survey - marked a much better result than that shown by the total exports of gold jewellery. There are still sticky situations in the way of the gold jewellery sector. The adaptation to new system trends suffers from the weaknesses of known structural factors. The most significant examples include the disappointing typically family governance of businesses, the physiological aversion to mergers, strategic agreements and risk by entrepreneurs in the sector, the limited distribution of qualified management, the little recourse to the capital market (in a time restriction of bank credit especially towards smaller companies). Of course, the difficult situation of the Italian jewellery industry has worsened recently because of the general reduction in jewellery demand in the world (-10% in the 3rd quarter of 2011), with the sole exception for India, China and Hong Kong (W.G.C. surveys). But even in this context, there are cases of virtuous companies, whose success is due, in large part, to the higher value added in products sold.
NOTHING HAS CHANGED IN TWELVE MONTHS, OR RATHER EVERYTHING
Italian version: see page 37
■ 2011 is coming to a close, and our forecasts are outlining a very tricky situation. We start by analyzing the share compartment; throughout the first part of the year our sector shares went very well, putting up a good performance compared to the rest of the stock market; even after the August crisis broke out our shares defended themselves well, managing to retain the best part of the accumulated advantage. But last month brought major changes for the worse, making the general index fall under parity; not by much, but under parity, something that has not happened for many years. The metals compartment also suffered considerable oscillations: it seemed that the upward trend would never end and that quotations would have continued to maintain a trend proportionally inverse to the one for shares, but instead here again last month brings a sharp inversion in the situation: precious metals are also registering prices falling against those at the beginning of the year, with the sole exception of gold, but anyhow on a marked downturn as against the maximum peaks touched during the course of the year. Lastly the Morgan Stanley “all world”, that is to say the world stock market indices: here the fall is even more noticeable, highlighting a slowdown in industrial and commercial activities, but above all the process of generalized impoverishment underway. Certain speculators (some “experts” say) are destroying wealth to be able to capitalize on undue profits, but real economy will win in the end. Others instead, and perhaps for better reasons, declare that we are restoring a balance made critical by the excessive consumption of the last few decades: that is, we are not destroying wealth but are just simply paying back some of the debts contracted in the past. We are not in a position to say who is right, but one thing could be said for both cases: like all earthly things, the wave of recession has to end sooner or later; and when it does we will realize that our sector, closely *The close up was completed with the infor- bound with the capacity for man to dream, mation and statistical data available at No- will have certainly come out far more unscathed than others. vember 23, 2011.
1.12 english translation 93
ENGLISH TRANSLATION
GEMMOLOGY Italian version: see page 42 RED GEMSTONES FROM THE WHITE-COVERED GREEN LAND by Luigi Costantini ■ You don’t have to drag me to the nearest Traffic Police patrol equipped with breathalyser for a breath test. It’s all so real: red gems must be rubies – marvellous rubies! – described as vibrant-red, very similar to burma red, or even some superb pink “sapphires”. The green land leaves no room for doubt, being the literal translation of the Danish Groen (green) and Land (land, territory), better known to us as Greenland. And finally, white is the colour of the blanket of snow and ice covering almost perpetually that remote sub-Arctic region. I still get the shivers at the memory of that morning in early July 20 years ago. I was flying over that huge island - the largest island on the planet – on the plane from Los Angeles, and I dared to peek below through the porthole, when I saw a huge white blanket interspersed with rusty brown spots. Well, of all things! The white blanket concealed a red treasure. After sucking up $ 50 million for the construction of mining facilities, and when these will run at full capacity, the ivory coat should spit out 22,000 tons a year of rock embedded with those beautifully red rubies and those magnificent pink “sapphires”. And if the figures provided are telling the truth, there would be something like 189,150 tons of rock containing 59 million grams, i.e. 296 million carats, of corundum, plus another 109 million carats from the other related deposit. With a standard of 7.325 grams per ton of rock extracted, that is 97.5%, for high quality material, and the remaining 2.5% (1 gram per ton) of low-quality corundum, it’s easy to predict that in the years to come you will often hear about Groen Land. Assuming that the deposit will be worked exclusively in those six months of the year when “open air” operations are climatically allowed, the life of the deposit will last even longer. If necessary, however, and if the demand proves steady, two work shifts will be settled, or the working time limit will be extended to nine months, ensuring loaves and fishes for quite a long time to eighty people, including miners and workers in the selection of crude ore.
This will be partly sold as it is, and partly sent to the cutters owned by the concessionary company in Thailand and China (Zhengzhou). To be fair, however, we should point out that since their very first exploratory mission among the Kalaallit natives - local ethnic group of the Inuit strain – Danish geologists were shown some samples of red corundum, which came from the south-west coast of the island, according to local inhabitants. Two hundred years of tireless, but after all unsuccessful, hunting have gone by since those days. In the meantime - and we are in 1966 - Lady Luck finally turned up. The first true rubies shot out from a village in West Greenland, called Fiskenaesset/Qeqertarsuatsiaat, unpronounceable for our glottis. There followed a lull that lasted until 2004, when intense exploration activities started again over an area of 3600 sq km, including the aforementioned Aappaluttoq, as well as Kigutilik, promising cots of the “King of coloured stones” . As you can see, the good Inuit did not tell any lies, neither about the nature nor about the location of the material. The fact is that, en passant, diamonds, kornerupine, tugtupite, lapis lazuli, amazonite feldspar, peridot, quartz, spinel, topaz and tourmaline also popped up. A veritable horn of plenty, from a gemmological point of view. Whether it will be a horn of plenty even from a commercial standpoint, that remains to be seen. Getting back to the point of our red gem, the UV-Visible spectroscopic analysis reveals the inevitable and typical absorption of trivalent chromium in the two broad bands centred at about 400 and 550 nm and in the narrower band at 690nm, an absorption around 450 nm, caused by trivalent iron, as well as absorption in the ultraviolet region around 344nm, which is indicative of a high rate of trivalent iron in the crystal lattice. Vanadium and gadolinium only stand there doing nothing, with their thin appearance. This is all confirmed by the chemical analysis conducted using the legendary LA-ICP-MS, that is Laser Ablation - Inductively Coupled Plasma Mass Spectroscopy. Nothing earth-shattering, compared to the rubies coming from other places, apart from the fluctuating concentration of chromium, responsible for variations in the shades of red, from dark to light or very light (pink). Density values, ranging between 3.96 and 4.11 g/cm3, are not particularly
94 english translation 1.12
discriminating. Certainly not a determining factor for identifying fluorescence reactions: red fluorescence from medium to strong under long waves, absent under short waves. However, the diagrams related to concentrations and associations of the trace elements present are unique and typical of the geographical origin. The metamorphic genesis of the material is revealed by the Raman spectrophotometric analysis, which confirms the presence and inclusions of: boehmite, kaolinite, catapleite, chlorite, cordierite, corundum, cosalite, dolomite, feldspar, magnesite, margarite, phlogopite mica, pargasite, pyroxenes, rutile (also with needle-like inclusions) and sillimanite. And also polysynthetic twinning, iridescent strips, intersecting tubular inclusions, iridescent fluid lamellar inclusions, irregular colour zoning. Noting the presence of the first two inclusions inside the material is just awesome, as it means the absence of heat treatment. Keep in mind that there are very few blameless rubies around the world, nowadays. For those who cannot help racking their brains about their formation environment, here you go: the deposits date back to the Archean and are the result of contact metasomatic replacements in micaceous anorthosite, in both regional and contact metamorphic processes. So much exultation, though, includes a discordant note that is the frequent fractures found in the samples examined so far. On my knees I pray that Lares and Penates spare us the lead glass filling, as happened to Madagascan and Mozambicans rubies. As a counterweight to this fleeting shadow, producers retort that a direct "mine-to-consumer" channel will be established, accompanied by a sort of certificate of origin stating at the same time the quality of the material. Will it be a simple statement, or a concrete evidence of the origin of gemstones, that is to say their only indisputable origin, the association/concentration diagrams of trace elements? For all carats? Now that would be amazing! Although I’m happy about such news, however, I still have a couple of atrocious doubts of an etymological nature: why was that desolate snow-covered land given the name of "Green Land"? And then, what will this excellent ruby be called? Try to repeat after me, ten times: Greenland ruby, Aappaluttoq ruby Qeqertarsuatsiaat ruby ... Help, I got my tongue twisted!
INDICE DEI NOMI CITATI
INDEX OF NAMES MENTIONED 8853
51
DE BEERS
24
MASTRANGELO, FELICE
ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA
20
DE GRISOGONO
75
MATTIOLI, LICIA
AGLIOTTI, LUCIANO
26
DENTRO LE MURA
60
MEISSEN
66
ALCOZER
74
DIESEL
85
MORANDI, MATTEO
26
ALISEI
79
DILLON GAGE METALS
ALTAGAMMA
36
DOLCE & GABBANA
AMORE & BACI
78, 85
20 26, 46
90 20, 22
MORELLATO
90
MORGAN STANLEY WORLD
37
DONNA ORO
76
MORINI GIOIELLI
79
ANGLO AMERICAN
24
EHRHORN & HUMMERSTON
90
NORDT, PAUL
51
ANTICA OROLOGERIA CANDIDO OPERTI
26
FARAONE
ANTONUZZI, FABIO
60
FEDERDETTAGLIANTI
AQUILINO, GIUSEPPE
20
FEEG – FED. EUROPEA DI EDUCAZ. IN GEMMOLOGIA 41
ARGENTI E GIOIELLI ITALIA
24
FEM – SCHWAEBISCH-GMUEND
51
OPPENHEIMER, ERNEST
24
ARMANI
46
FIACCADORI, LUCA
63
ORTA, SERENA
26
ASPIRE DESIGNS
77
FIERA DI VICENZA
30
OTTAVIANI
78
ASSOCIAZIONE ORAFA VALENZANA
26
FORSEY, STEPHEN
88
PELLEGRINELLI, MARICA
79
ASSOROLOGI
81
FOSSIL
AUSTRALIAN GEMMOLOGY
41
FRYE, TERESA
AWARD CONCEPTS INC.
51
FULLSPOT
85
PIXEL
62
BANCA D’ITALIA
34
GAUDIO, ALESSANDRO
20
PIZZIGONI, DAVIDE
90
BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR
30
GEMS & GEMOLOGY
41
BASELWORLD
29
GEMS & JEWELRY TRADE ASSOCIATION OF CHINA 22
PROSPERI, LOREDANA
GfK RETAIL & TECHNOLOGY
81
PROVIDENCE EQUITY PARTNERS
24
GIE’, ANTONIO
26
PROVINCIA DI ALESSANDRIA
26 73
BATTAINI, PAOLO
51
BELL & ROSS
84, 89
BELL, EDDIE
50, 51
24 20, 35
37, 91 51
88, 91
OMEGA OPERTI, CANDIDO
26
OPERTI, ELISABETTA
26
PEPENERO GIOIELLI PERRELET
72 76, 84
POLITECNICO DI TORINO
51 40, 41
GIOIELLERIA PINO GIANFORMAGGIO
20
QUERIOT
BEST CAST
51
GIOVANNI RASPINI
66
RAFFAELI, GIANNI
91
BETTI, ALESSANDRO
61
GIUSSANIARCH
90
RAYKHTSAUM. GREG
51
BIBIGI’
76
GOVONI GIOIELLI
73
RICCIO, ROBERTO
24
BLISS
72
GRAZIELLA GROUP
73
RICHARD MILLE
89
BMB DECORLINE
61
GREUBEL FORSEY
88
RICHEMONT
37
BOUCHERON
45
GREUBEL, ROBERT
88
RINGIER GROUP
88
BROSWAY
79
HANLON, TERRY
20
ROBERTO ZAVANONE
26
BULGARI
45
HIP HOP
85
ROBERTO, FRANCESCO
26
BURKE, MICHAEL
22
HK CONVENTION AND EXHIBITION CENTER
28
ROLEX
50
CAREER EDUCATION CORPORATION
24
HK JEWELLERY DESIGN COMPETITION
28
SAIBENE, DANIELA
20
CARRERA Y CARRERA
77
HONG KONG JEWELLERY SHOW
28
SALVATORE FERRAGAMO
46
CARTIER
45
ICE
38
SALVINI
75
CASIO
85
IMPACT EXHIBITION CENTER – BANGKOK
30
SANTA FE SYMPOSIUM
50
CASSA DI RISPARMIO DI VALENZA
26
INTESA SANPAOLO
20
SCHIAVON
78
CHANTECLER
74
IPPOCAMPO JEWELS
91
SCHREIBER GIOIELLI
90
CIABATTI, IVANA
22
ISDMA
24
SCHREIBER, FEDERICO
CIELO 1914
90
ISTAT
35
SECTOR
CIELO, ANGELO
90
ISTITUTO GEMMOLOGICO ITALIANO
CIELO, FABIO
90
ISTITUTO MARANGONI
24
STROILI ORO
72
CIELO, RICCARDO
90
ITALPREZIOSI
22
SUSINI, PAOLO
60
CLIZIA ORNATO
66
ITITOLI
77
SWAROVSKI
72
CLUB DEGLI ORAFI
20
GIUSSANI, ROBERTO
90
SWATCH GROUP
37
COMSCORE
22
JACQUET DROZ
66
TAG HEUER
88
COMUNE DI VALENZA
26
JEELL
24
TENDENCE
84
CONCORD
84
JEWELL. INDUSTRY INNOV. CENTRE – BIRMINGHAM
51
TIFFANY & CO
CONFINDUSTRIA FEDERORAFI
20
JOURNAL OF GEMMOLOGY
41
TOYWATCH
CONFRATERNITA DI S. BERNARDINO E S. ELIGIO
26
JOURNAL OF RAMAN SPECTROSCOPY
41
TRAUB, ABRAHAM
COOPER, FRANK
51
LA LINEA
63
TROLLBEADS
CORTI, CHRIS
51
LAURA BELLINI
78
UDESIGN JEWELRY – LAS VEGAS
51
CUERVO Y SOBRINOS
84
LENTI & VILLASCO
26
UNGARELLI, AUGUSTO
20
D&SIGN
60
LEXICON DIGITAL MEDIA WEB AGENCY
24
UNOAERRE
DAL LAGO, MANUELA
20
LIONS CLUB VALENZA
26
VAN CLEEF & ARPELS
77
LOROETU
75
VILLE, EMMANUEL
88
LOUIS VUITTON
46
VIORO MAGAZINE
30
DAMI’ GIOIELLI DAMIANI
37, 45
40, 41
90 84, 91
STRAUSS, JOE
51
37, 45 26 24 66, 75, 90
73
DANIEL ESPINOSA
74
LVMH
22
WORLD GOLD COUNCIL
DAVITE E DELUCCHI
76
MAINO, RAFFAELE
20
WORLD LUXURY ASSOCIATION
45, 88
20, 28 22
1.12 index 95
ELENCO INSERZIONISTI
ADVERTISERS’ INDEX ACCADEMIA VETRINISTICA
12
ALISEI MILANO
14-15
AMIN DIAMANTI
5
BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR
55
BASELWORLD
39
BMBDECORLINE
16
COSTANTINI LUIGI/IGI
89
DENTRO LE MURA D&SIGN
II copertina III copertina- 96
F.LLI DINACCI
17
ERIKA GIOIELLI
2
FAB GOBBETTI
1
FILARMONICA DELLA SCALA
54
GOGGI-STERLING
67
GOVONI GIOIELLI
6-7
GREGGIO GIOIELLI
8
HONG KONG INT’L JEWELLERY SHOW 56 IGI INHORGENTA ISTANBUL JEWELRY SHOW ITITOLI LUISA DELLA SALDA GIOIELLI
70 64-65 80 18-19 4
MVEE BY ASPIRE DESIGNS
13
NEW GEM
21
OROAREZZO
47
POLELLO PROGETTO LUCE
3 58
S.A.G.OR
68-69
SOLOTUO
31-57
STUDEX ITALIA UNOAERRE ZIIO
96 index 1.12
32 23-25-27 IV copertina