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L’ORAFO ITALIANO 2/3 2012
€ 5,00
ANNO LXVI FEBBRAIO-MARZO 2012
€ 5,00
Vetrine: torna il concorso “La più bella del reame” La tecnologia italiana è innovazione e know-how Italian technology means innovation and know-how P/E 2012: moda e gioielli S/S 2012: fashion and jewellery
Graziella
EDITORIALE EDITORIAL
QUEL BOOM D’ORO CHE
IMPOVERISCE L’ITALIA THAT GOLD BOOM IMPOVERISHING ITALY by Marina Morini
■ “Da dove arrivano le materie prime preziose che gli operatori italiani esportano prevalentemente in Svizzera attraverso i canali ufficiali - per importi uguali o addiritttura superiori ai corrispondenti importi delle importazioni?” si chiedeva già nel Settembre 2011 Franco Marchesini, statistico, economista e nostro collaboratore, sottolineando quindi, nel suo articolo di Ottobre/Novembre 2011, come “nel primo semestre dell’anno le spedizioni di materie prime preziose dall’Italia si sono collocate - in valore - su livelli non lontani da quelli delle importazioni. In quantità l’export ha addirittura superato l’import del 14%.” Il settore orafo glissa sull’argomento, ma i giornali hanno cominciato a parlarne diffusamente. Lo scorso Novembre Il Sole24Ore ha pubblicato l’articolo “Capitali in fuga” quando, in corrispondenza con l’alternarsi del governi Berlusconi Monti, c’è stato il picco di esportazioni di lingotti dall’Italia - 700 milioni di Euro in valore solo a Novembre; il 19 Gennaio, Giuseppe Chiellino, sempre su Il Sole24Ore ha scritto “la quasi totalità della crescita delle vendite italiane verso la Svizzera è dovuta ancora una volta alle esportazioni di oro in lingotti che, come nei mesi precedenti, cresce a ritmi del 130-150%”. Un’opportunità per l’Italia? Assolutamente no, continua Chiellino, bensì “risorse che vengono sottratte, sia pure senza irregolarità apparenti, all’economia nazionale e alla crescita del Paese”. Un fenomeno legato alla crisi del settore e, ancora una volta, all’esplosione dei Compro Oro. Il 65% dell’oro venduto dalle famiglie italiane, ha spiegato Luca Gualtieri su Milano Finanza del 14 Gennaio, viene ceduto ai grandi raccoglitori, che ne fanno lingotti, in gran parte venduti alle banche straniere e quindi
ceduti a governi e istituzioni finanziarie indiane, cinesi o brasiliane. “Quintali e quintali di oro italiano vengono esportati in regime di esenzione fiscale e doganale.” A livello politico, per evitare questo progressivo depauperamento (circa 43 miliardi di Euro, finora), si parla di riconoscere alla Banca d’Italia un’opzione d’acquisto sull’oro privato in uscita dall’Italia. Il settore orafo, da parte sua, cerca di accelerare l’iter per la regolamentazione dei Compro Oro. Non c’è tempo da perdere. ■ “What is the origin of the precious raw material that Italian operators are exporting - mostly to Switzerland through official channels – for amounts equal to or even higher than the corresponding amounts of imports?” This is what, as early as September 2011, asked himself Franco Marchesini, statistician, economist and our collaborator, emphasising in the October/November 2011 issue that “in the first half of the year, shipments of valuable raw materials from Italy were ranked - in terms of value - at levels not far from those of imports. In terms of quantity, exports even exceeded imports by 14%”. The gold sector is skirting the issue, but newspapers are beginning to talk about it at length. Last November, Il Sole24Ore published the article “Flight capital” when, in conjunction with the alternation of the Berlusconi-Monti governments, there was a peak of bullion exports from Italy - 700 million Euro in value only in November; in January Giuseppe Chiellino, Il Sole24Ore, wrote “Almost the entire growth of Ita-
lian sales to Switzerland is due once again to exports of gold bullion, which is growing at a rate of 130-150% as in previous months”. An opportunity for Italy? Absolutely not, Chiellino continues, but rather “resources that are being taken away, even without apparent irregularities, from the national economy and the growth of the country”. A phenomenon related to the crisis in the sector and, once again, to the boom of Cash for Gold stores. 65% of the gold sold by Italian families is given to large collectors that make ingots, mostly sold to foreign banks and then sold to governments and financial institutions in India, China or Brazil - Luca Gualtieri explains on Milano Finanza on the 14th January. “Tons of Italian gold are exported under exemption from taxes and customs.” Politically, to avoid this progressive impoverishment (around 43 billion Euros, so far), the idea is giving the Bank of Italy an option to purchase the private gold that is leaving Italy. The goldware sector is trying to speed up ther course to regulate the Cash for Gold stores phenomenon. There is no time to waste.
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SUMMARY In copertina Cover Graziella Jewels since 1958 by Graziella Group
Collezione Rosa: gioielli in oro bianco, pavé di diamanti e smalto.
Rosa collection: jewels in white gold, diamond pavé and enamel. Artwork and photo by Close up Studios
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Customer Service +39 0575 32641 info@gruppograziella.it www.gruppograziella.it
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on the cover Graziella by Graziella Group
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lusso e dintorni/luxury & more
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by Elisabetta Marchi / Legor Group
Fusione Laser Selettiva: scenari d’avanguardia PLM technologies: avant-garde scenarios
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Silver+™ by Better Silver: lunga vita all’argento! Silver+™ by Better Silver: long live silver! La tecnologia è oro nella pesatura di precisione Technology is golden for precision weighing
by Beatriz Biagi
by Urs Wolfensberger
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tecnologia/technology Innovazione e know-how: Italia al primo posto Italy first for innovationa and know-how Le aziende raccontano la realtà del settore Italian companies and the market A.F.E.M.O.: guardare al 2012 con fiducia A.F.E.M.O.: looking to 2012 with confidence JTF: l’aggiornamento per battere la crisi Innovation to face the crisis
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I nuovi prodotti The new products Il “miracolo” del tesoro dello Staffordshire The miracle of the Staffordshire treasure by Valerio Faccenda
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fiere/fairs Vicenzaoro Winter: tornano i buyer stranieri Vicenzaoro Winter: foreign buyers are back E ‘L’Orafo’ ha premiato la vetrina più bella ‘L’Orafo’ awarded a prize to the fairest window Vicenzaoro Winter: spunti di riflessione Vicenzaoro Winter: issues for reflection Oroarezzo strizza l’occhio alla moda Oroarezzo winks at fashion IJS Istanbul, sempre più internazionale IJS Istanbul, more and more international I prossimi appuntamenti / Forthcoming events iniziative/initiatives Club degli Orafi Italia: le prossime sfide Assorologi: la contraffazione corre sul web
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borsa&mercati/stock&markets Indici de l’Orafo Italiano l’Orafo Italiano’s index l’esperto risponde/marketing Il cliente e il valore della marca (parte II°) by Daniela Saibene
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l’esperto risponde/gemmologia Spira sull’Europa il vento del sud On Europe blows the wind of the South by Luigi Costantini
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l’esperto risponde/vetrinistica Spazi, supporti, colori: gli errori da evitare by Roberto Pivetta
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Concorso Vetrina 2012
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flash Un anno da drago / A dragon year
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tendenze trends P/E 2012: Forte e decisa la moda d’estate S/S 2012: Strong and bold summer fashion by Andrea Barra
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comunicazione/communication Un gioiello è per sempre... Ma il cliente lo sa? by Sonia Sbolzani
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Le nuove campagne / New campaigns
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negozi/shops
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English translation Technology / Gemmology
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Indice dei nomi citati/Index of names mentioned
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ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA FEBBRAIO MARZO 2012
Il centro internazionale di formazione per vetrinisti e visual merchandiser PRESENTA A MILANO PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) CORSO: “GIOIELLO - TECNICHE ESPOSITIVE IN VETRINA” L’ESPOSIZIONE DEI PRODOTTI COME STRATEGIA DI COMUNICAZIONE - Sala Donzelli: 5-7 Marzo e 16-18 Aprile 2012; dalle ore 11.00 alle ore 17.00 L’incontro con i maggiori professionisti del settore “consulenti d’immagine” per apprendere le tecniche espositive del gioiello più attuali e per approfondire la storia e la cultura della comunicazione attraverso l’esposizione dei prodotti e realizzazione di eventi finalizzati alla vendita. PROGRAMMA Spazio espositivo in vetrina. Ubicazione, tipologia e struttura della vetrina, Utilizzo dei supporti. Composizione: le linee, le masse, la profondità, i gruppi, gli equilibri. Punto focale. Luce e Colore in vetrina, eventi speciali, effetti speciali. Creatività e comunicazione in vetrina. Vetrina tecnica. Idea guida: allestimento vetrina a tema, vetrina scenografica. Relatori: Roberto Pivetta, presidente della Federazione Italiana Vetrinisti FIV&AVI&FESVhc - Svetlana Fabrikant, direttore artistico didattico dell’Accademia Vetrinistica Italiana. L’ingresso previa prenotazione al numero +39 02 43980051/ +39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com
editore
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traduzioni
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progetto e grafica
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prezzo per copia
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The international training centre for window dressers and visual merchandisers PRESENTS IN MILAN, CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) WORKSHOP: “JEWELLERY - WINDOW DISPLAY TECHNIQUES” PRODUCT DISPLAY AS A COMMUNICATION STRATEGY Donzelli Room: 5-7 March and 16-18 April 2012; from 11 a.m. to 5 p.m. At the meeting with leading professionals in the “image consulting” sector, it will be possible to learn the most up-todate techniques in jewellery display and to find out more about the history and culture of communication through product display and the realisation of sale-targeted events. PROGRAMME of the workshop Window display space. Location, type and structure of the window. Use of supports. Composition: lines, volumes, depth, groups, balancing. Focal point. Light and Colour in the window, special events, special effects. Technical window dressing. Creativeness and communication in the window. Guideline: thematic window dressing, scenic window dressing. Speakers: Roberto Pivetta, chairman of the Italian Federation of Window Dressers FIV&AVI&FESV - Svetlana Fabrikant, art teaching director at the Accademia Vetrinistica Italiana. Please call this number to make a reservation: +39 02 43980051/+39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com
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Graziella believes that jewels and accessories are the basic elements for defining a stylish woman’s look. Thus Graziella suggests, in an innovative and original way, that bag, belt and jewels should be sharing the same creative theme and using the same precious materials, like gold, silver, enamels and diamonds. This way accessories turn into jewels of an ideal set.
UNIVERSO COLLECTION GOLD “mindy” bag in green iguana with gold and enamel finishing. Ring, earrings and bracelet are in gold and enamel. Also available in silver.
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Graziella’s accessories are entirely made in Italy with very fine skins and finishings in gold and diamonds, gold and enamels and silver.
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MYANMAR: I RUBINI TORNERANNO CON LA DEMOCRAZIA
DOPO L’ORO È IL PLATINO A PUNTARE ALTO ■ Nel 2013 il platino potrebbe arrivare a oltre 2.000 US$ l’oncia. La previsione è della TD Securities, società canadese leader di servizi finanziari, sulla base dell’analisi dell’andamento della domanda e dell’offerta del platino in un quadro che vede una sempre maggiore domanda scontrarsi con una fornitura debole, dovuta a scioperi e a lotte di potere nelle miniere del Sud Africa. Tutti fattori che potrebbero portare a un disavanzo di platino nel 2013 e a far alzare, di conseguenza, i prezzi (The Art Jewellery online).
■ Nel 2008 gli Stati Uniti hanno bandito l’importazione di rubini da Myanmar (ex Birmania) causa la violazione dei diritti umani da parte della giunta militare. Bulgari, Cartier e Tiffany avevano deciso di bloccare le forniture di pietre dalla Birmania già nel 2003. Una decisione ribadita anche nel 2011 dal Consiglio d’Europa, che ha prorogato le misure restrittive nei confronti della Birmania/ Myanmar per diversi settori, tra i quali quello delle pietre preziose e semipreziose, compresi diamanti, rubini, zaffiri, giada e smeraldi. Alcune riforme operate recentemente dal governo militare hanno spinto gli Stati Uniti a riallacciare relazioni diplomatiche con il paese: dopo le elezioni del prossimo Aprile, potrebbero anche terminare le sanzioni sulle importazioni dei famosi rubini.
RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: UN MUST PER IL SETTORE ORAFO ■ Il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Politica Industriale e la Competitività – ha avviato un progetto per promuovere programmi e politiche di responsabilità sociale d’impresa all’interno delle aziende orafe. Gli aspetti etici, sociali e ambientali riguardanti l’intera filiera orafa - dall’approvvigionamento delle materie prime alla produzione fino alla vendita al dettaglio – sono, come anche molti altri settori, sotto la lente
GIA OTTIENE IL CERTIFICATO RJC ■ GIA (Gemmological Institute of America) è il primo laboratorio gemmologico ad ottenere la certificazione del Responsible Jewellery Council. “RJC e GIA sono entrambi impegnati nel salvaguardare la fiducia del pubblico nel settore delle gemme e della gioielleria”, ha dichiarato Donna Baker, presidente e amministratore delegato dell’Istituto. La certificazione stabilisce che il GIA risponde ai requisiti degli standard etici, dei diritti umani, sociali e ambientali stabiliti dal Sistema di Certificazione membri del RJC.
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d’ingrandimento di istituzioni e di organizzazioni della società civile nazionale ed internazionale. Il Ministero dello Sviluppo Economico organizzerà una serie di attività – seminari formativi - per incentivare le aziende italiane a conoscere e ad adottare prassi di gestione responsabile attraverso strumenti e standard ispirati ai principi della sostenibilità. Le attività sono legate alla divulgazione dei princìpi responsabili contenuti nelle “Linee guida OCSE”, a loro volta divulgate dal Ministero. Per informazioni: www.sviluppoeconomico.it
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SWATCH: UN OTTIMO 2011 UN FANTASTICO 2012 ■ L’utile, nel 2011, è stato di oltre 1,28 miliardi di franchi svizzeri: +18,1% rispetto al 2010; il giro d’affari ha raggiunto i 7,14 miliardi: +10, 9%. Anche il 2012 è iniziato bene, grazie alle politiche del Gruppo, che continuerà ad investire nella rete di distribuzione, a livello internazionale, e nella produzione in Svizzera.
GILLIAN A CAPO DEL KIMBERLEY PROCESS ■ Nel 2012 è la statunitense Gillian Milo vanovic a presiedere il Kimberley Process, l’organismo internazionale incaricato di monitorare e prevenire il commercio dei diamanti di guerra. Ambasciatrice USA nel Mali e in Macedonia, Milovanovic ha avuto ruoli importanti nelle ambasciate americane in Sud Africa, Botswana e Belgio.
TAX FREE SHOPPING: DOPO LA MODA, I GIOIELLI FESTINA ITALIA FA FESTA ■ Con un incremento del fatturato del 14% rispetto l’anno precedente, il 2011 ha confermato i dati positivi raggiunti nel 2010, con un +8% rispetto al 2009. Un risultato raggiunto grazie ad un nuovo management - Ignazio De Lucia alla Direzione Commerciale (nella foto) e Luca Moro alla Direzione Marketing & Comunicazione. Per una migliore selezione della rete distributiva sono stati chiusi 500 punti vendita e attivati 600 nuovi negozi, che portano i concessionari Festina ad un totale di 2.500.
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■ Nel 2011 i patiti dello shopping Made in Italy sono aumentati del 31% rispetto al 2010 e lo scontrino medio si è assestato sui 717 Euro (+2%). La moda va per la maggiore (77%), seguita da gioielli e orologi per il 12% e da altri settori per l’11% (dati Global
Milano
Blue). I russi restano in testa alla classifica dei buyer, seguiti dai cinesi, che hanno però aumentato i loro acquisti del 72% e possono vantare uno scontrino medio di 824 Euro. La meta preferita per lo shopping resta Milano e, in particolare, Via Montenapoleone.
LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE
ANCHE IN ITALIA L’E-COMMERCE DI FOSSIL ■ Da qualche giorno è possibile, anche in Italia, acquistare i prodotti Fossil – orologi uomo e donna, gioielli, pelletteria e accessori – attraverso il sito di e-commerce (www.fossil.it). Una novità per l’Italia e per la Francia ma già operativo in lingua inglese e tedesca. Il sito si caratterizza per l’estetica vintage, tipica del marchio, che si fonde con un design moderno ispirato agli anni Sessanta e Settanta.
SOLO IL DIAMANTE “GRAFFIA” L’ORO DI HUBLOT ■ Presso il reparto Metallurgia della Manifattura Hublot sono state presentate da Jean-Claude Biver, CEO di Hublot, e Andreas Mortensen, professore dell’EPFL (Ecole Polythecnique Fédéral de Lausanne), alcune leghe che “rivoluzionano le caratteristiche dei materiali preziosi” e che potrebbero portare alla creazione di nuove leghe per l’industria high-tech. Tre anni di studi e ricerche hanno permesso la produzione di leghe straordinarie, tra cui Magic Gold (in attesa di brevetto): un oro nobile e titolato 18 carati dall’Ufficio di Controllo dei Materiali Preziosi, pregiato, inalterabile e inscalfibile (durezza di quasi 1000 Vickers). A Basilea, Hublot presenterà i primi orologi in Magic Gold.
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BIRKS & MAYORS: UN FRANCESE PER ENTRARE IN EUROPA ■ Jean-Christophe Bédos è il nuovo presidente e CEO di Birks & Mayors. Il gruppo canadese, leader nella produzione e nella distribuzione di gioielleria e di orologeria di lusso, sta considerando un ingresso nei mercati asiatici ed europei e, in particolare, in Italia: l’essere stato presidente e CEO di Boucheron dopo una lunga carriera in Cartier ha fatto di Bédos il candidato ideale. Il manager francese prende il posto di Thomas A. Andruskevich, che lascerà l’incarico nell’Aprile 2012.
CAVALIERI INSIGNITO DELL’ORDINE DI CARL FABERGÉ ■ Nel corso dell’International Jewellery Forum JUNWEX Petersburg 2012, al presidente di CIBJO, Gaetano Cavalieri è stata conferita l’onorificenza dell’Ordine di Carl Fabergé (nella foto). La Carl Fabergé Memorial Foundation ha voluto consegnare questo riconoscimento a Cavalieri per il suo contributo alla salvaguardia e alla conservazione dell’arte della gioielleria e per il suo ruolo nello sviluppo dell’industria orafa in generale.
LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE
L’ANELLO MVEE VINCE UN “AGTA” ■ Il concorso “Evening Wear Competition” dell’American Gem and Trade Association (AGTA) è stato vinto dall’anello presentato da Mvee, marchio di Aspire Designs Ltd (Hong Kong). L’anello è composto da 82 diamanti bianchi, 265 zaffiri blu e una grande pietra di luna centrale da 17,62 carati.
FRANCK MULLER
VESTE LE ORE CAVALLI ■ È stato recentemente siglato un accordo tra il Gruppo Roberto Cavalli e Franck Muller Group, che avrà il compito di sviluppare e produrre gli orologi Roberto Cavalli by Franck Muller. La distribuzione avverrà attraverso una selezione dei rivenditori dei due brand a livello internazionale, a partire dal prossimo autunno.
PASQUALE BRUNI FA IL BIS A SANREMO ■ Dopo l’edizione del 2011, dove Belen Rodriguez aveva indossato la collezione ’70 Queen by Pasquale Bruni, quest’anno i gioielli della Maison valenzana tornano sul palco a illuminare, sempre con la show-girl argentina, le serate del Festival di Sanremo.
GIOIELLI CONTEMPORANEI ■ La Galleria laRinascente di Padova ha ospitato la mostra “Forme del frammento analogo”, curata da Mirella Cisotto Nalon e parte del programma del RAM (Ricerche Artistiche Metropolitane). Protagonisti i gioielli dei designer-architetti Elviro Di Meo e Antonio Rossetti: quaranta pezzi - illustrati da bozzetti, disegni e testi - ispirati alla contemporaneità. L’Assessore alla Cultura del Comune di Padova, Andrea Colasio, ha ricordato “l’importanza che la città ha sempre riservato all’innovazione e alla ricerca nel campo dell’oreficeria contemporanea”. Nella foto: bracciale Magma in metacrilato (foto di Patrizio Tesauro).
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È MANCATO CARLO GORETTI NUZZO ■ Una persona che ha lavorato con grande dedizione per il comparto orafo italiano, “un grande direttore d’orchesta”: così lo ha definito l’imprenditore del corallo Giuseppe Rajola, che ha conosciuto l’ex presidente di Confedorafi (Confederazione Nazionale del settore orafo, gioielliero, argentiero ed orologiaio) e ha spesso collaborato con lui. Carlo Goretti Nuzzo è mancato a fine Gennaio scorso e lo ricordano, con ammirazione e affetto, i tanti operatori del settore che hanno vissuto i tempi migliori di Confedorafi.
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SETTORI CORRELATI TECNOLOGIA TECHNOLOGY
Innovazione e know-how:
l’Italia al primo posto ITALY FIRST FOR INNOVATION AND KNOW-HOW
• Le aziende raccontano la realtà del settore / Italian companies and the market • JTF: l’aggiornamento per battere la crisi / JTF: innovation to face the crisis • Fusione Laser Selettiva: scenari d’avanguardia •PLM technologies: avant-garde scenarios • Silver+™ by Better Silver: lunga vita all’argento • Silver+™ by Better Silver: long live silver! • La tecnologia nella pesatura di precisione Technology is golden for precision weighing • I nuovi prodotti / The new products • Il “miracolo” del tesoro dello Staffordshire / The miracle of the Staffordshire treasure
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TECNOLOGIA TECHNOLOGY
■ Una qualità indiscussa “Il mondo orafo visto con le lenti del tecnico metallurgico è incredibilmente affascinante”, ci ricorda in questo servizio Massimo Poliero, presidente del Jewelry Technology Forum e CEO di Legor Group; perché un gioiello è il risultato di un processo produttivo lungo e complesso che, in una certa misura, coinvolge sempre la tecnologia appli-
rienza e capacità. Insomma, nonostante la competenza – e l’aggressività - dei paesi emergenti siano in costante e rapida crescita, per il momento la qualità della produzione italiana non sembra essere messa in discussione. Inoltre, l’intero settore dei macchinari trae indubbio vantaggio dall’essere accostato, nella comune percezione, alla gioielleria italiana, che gode di uno straordina-
Le aziende raccontano
la realtà del settore ITALIAN COMPANIES AND THE MARKET cata. A questo mondo della tecnologia e dei macchinari destinati al settore orafo, che richiede competenze e conoscenze specifiche - un altro dei vanti del “made in Italy” - dedichiamo in questo numero un ampio servizio: riservando grande attenzione appunto alle aziende italiane, di cui presentiamo diversi prodotti di punta e che ci hanno fornito una serie di informazioni sull’attuale andamento del settore. Un settore che ci vede leader a livello internazionale: in tutto il mondo i macchinari italiani sono sinonimo e garanzia di alta specializzazione, affidabilità, eccellenza tecnologica. Altri punti a favore delle nostre aziende, inoltre, sono la capacità di innovare i prodotti e i sistemi produttivi, la ricerca di sempre nuove soluzioni, la flessibilità e dunque la capacità di rispondere alle esigenze più diverse e specifiche, la competenza e la scrupolosa assistenza post-vendita, attraverso personale tecnico di provata espe-
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rio prestigio a livello mondiale.
novazione tecnologica che il mercato richiede e per poter essere competitive.
Le criticità Al di là delle specializzazioni di ogni singola azienda, il panorama produttivo del nostro Paese appare completo e realmente in grado di far fronte alle necessità di tutte le fasi di lavorazione. I punti critici del sistema sono da ricercare altrove, in primis nei costi di produzione, non competitivi rispetto a concorrenti stranieri i quali però – sottolineano i nostri produttori - non seguono le nostre regole: non sono tenuti a rispettare, per esempio, le normative comunitarie sulla sicurezza e la conformità, e possono contare su un costo decisamente minore della manodopera. Il confronto ad armi non pari passa anche attraverso i dazi doganali, altro elemento che gioca a nostro sfavore. In generale, le aziende italiane lamentano inoltre una insufficiente liquidità che limita i nuovi investimenti, dovuta in parte all’aumento dei costi di produzione, ma in parte anche a una oggettiva difficoltà di accesso al credito e ad una eccessiva pressione fiscale. La richiesta generale è di un sostegno concreto alle aziende da parte del mondo politico ed economico italiano, per poter procedere a quella in-
I mercati più promettenti Quasi tutte le aziende interpellate hanno definito il mercato interno “statico” se non sostanzialmente “fermo”, al massimo stabile o in leggera ripresa dopo una crisi che lo aveva drasticamente ridotto. L’estero invece continua ad assorbire larghissime quote della produzione, con aziende che dichiarano fino al 90% di export. I mercati più interessanti al momento sono, per la maggior parte delle nostre aziende, India, Paesi arabi, Russia, Cina, il Sud-Est asiatico, il Brasile e in generale il Sud America. Resistono, tra i mercati tradizionali, la Germania e gli Stati Uniti. ■ Undisputed quality “The gold industry seen through the lens of a metal technician is incredibly fascinating,” reminds us in this feature Massimo Poliero, President of the Jewelry Technology Forum and CEO of Legor Group. A jewel is the result of a long and complex production process that always involves applied technology to a certain extent. We are devoting an ample feature in this issue to the world of technology and machinery
for the jewellery sector, which requires specific skills and knowledge and is one of the glories of “Made in Italy”. We paid close attention precisely to Italian companies - we publish some of their flagship products which gave us some information on the current situation of the machinery industry. An industry in which Italy leads internationally: around the world Italian machinery is synonymous with and guarantee of high specialisation, reliability, and technological excellence. In addition, some other points in favour of Italian companies are the ability to innovate products and production systems, the search for new solutions, flexibility and therefore the ability to respond to different and specific needs, expertise and attentive after-sales service, provided by technicians with proven experience and ability. In short, despite the competence - and aggressiveness - of emerging countries are constantly and rapidly growing, for the moment the quality of Italian products is not being questioned. Moreover, the whole machinery industry definitely benefits from being associated, in the common perception, to Italian jewellery, which enjoys an extraordinary reputation worldwide.
Critical issues Apart from the skills of each company, the production landscape of our country appears complete and truly capable of coping with the needs of all production phases. The critical points of the system are to be found elsewhere, primarily in production costs, uncompetitive compared to foreign competitors who, however – as our manufacturers emphasise - do not follow the same rules. For example, they do not have to comply with EU regulations on safety and compliance, and they can count on a much lower cost of labour. This unequal competition is also reflected in customs duties, another element that plays against us. In general, Italian companies also complain about a lack of liquidity, which restricts new investments, a low liquidity partly due to rising production costs but also to an objective difficulty with credit access and excessive tax burden. They generally ask for a practical support to companies by the Italian economic and political world, in order to be competitive and ensure the technological innovation that the market demands.
The most promising markets Almost all the companies surveyed defined the internal market as “static” or even essentially “frozen”, at the most stable or slightly recovering after a crisis that drastically reduced it. The foreign market, however, continues to absorb very big shares of production, with companies claiming up to 90% of exports. For most of our companies the most interesting markets at the moment are India, Arab countries, Russia, China, Southeast Asia, Brazil and South America in general. Among traditional markets, Germany and the United States are still resisting.
A.F.E.M.O.: guardare al 2012 con fiducia English translation: see page 90 ■ Abbiamo chiesto a Gianluigi Barettoni, presidente dell’A.F.E.M.O. (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria), di tracciare un quadro del settore in questo inizio d’anno. Un settore che vive di esportazioni (circa il 90%), e che è riuscito a mantenere il ruolo di leader internazionale grazie, soprattutto, alla “fame” di tecnologia dei nuovi mercati. Sembra che il Salone T-Gold abbia avuto successo... Se gli ordini fatti a T-Gold saranno confermati nei prossimi mesi, allora c’è di che essere veramente soddisfatti. TGold è stato effettivamente molto buono, con presenze interessanti, soprattutto di operatori stranieri provenienti da Russia e Turchia, i mercati oggi più importanti, seguiti da qualche cliente indiano e dell’Estremo Oriente – Thailandia e Indonesia. La novità è anche il ritorno di qualche buyer americano ed europeo. E il mercato italiano? È fermo, ma non morto: le aziende orafe italiane vivono di innovazione ma sono restìe a fare investimenti in un momento economico così negativo: sembra che la Fiera abbia avuto un andamento abbastanza positivo anche per la gioielleria, fattore che potrebbe portare ad un risveglio del nostro settore anche in Italia. Quali sono i prodotti più richiesti sui mercati internazionali? Siamo forti in tutte le categorie di prodotto, ma direi che i macchinari da catena italiani sono unici e tra i più richiesti al mondo; e poi le macchine per la lavorazione laser. Il prodotto italiano in genere esprime la nostra capacità di creare sempre cose nuove e competitive. I nostri concorrenti principali sono le aziende tedesche, ma si tratta di una concorrenza leale, basata sul confronto: il nostro è un mondo piccolo, dove ognuno si può ritagliare una specifica nicchia di specializzazione. Quali sono le fiere del settore più importanti per il vostro settore? Certamente T-Gold, che può e deve ancora crescere, poi Basilea perché è l’unica fiera dove è presente il settore orologeria e, infine, Istanbul, data la sua posizione strategica. Come A.F.E.M.O. stiamo lavorando ad un progetto, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, per poter essere presenti ad altre manifestazioni internazionali in Brasile, India, Hong Kong. Com è stato il 2011 e quali sono le previsioni per il 2012? Credo di poter dire che, grazie alla ripresa iniziata nel 2010, il 2011 è stato un buon anno e le nostre aziende, in generale, non hanno avvertito particolari difficoltà. Sono premesse importanti per affrontare con fiducia e serenità l’anno in corso e, soprattutto, per ricominciare a fare progetti.
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JTF: l’aggiornamento
per battere la crisi
by Elisabetta Marchi / Legor Group
ALL’OTTAVA EDIZIONE DEL JEWELRY TECHNOLOGY FORUM SONO EMERSI DUE TEMI DI PARTICOLARE RILEVANZA: IL COLORE E LE NUOVE TECNOLOGIE PLM: UNA POTENZIALE RIVOLUZIONE PER IL SETTORE ORAFO. ■ “Un gioiello non è solo un prodotto orafo: un gioiello è il risultato di un complesso processo produttivo che parte dallo studio delle tendenze sociali, passa per l’espressione del gusto e della creatività del designer, si trasforma e si concretizza grazie alla tecnologia applicata. Il mondo orafo visto con le lenti del tecnico metallurgico è incredibilmente affascinante: un metallo si trasforma in una vera e propria opera d’arte, superando i limiti fisici propri della materia prima grazie a sistemi produttivi sofisticati e tecnologicamente avanzati”. Con queste parole Massimo Poliero, presidente del Jewelry Technology Forum e CEO di Legor Group, descrive con passione un settore, quello orafo, che ha
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Roberto Ditri e Massimo Poliero
voluzione per la produzione di gioielleria.
Ecco in sintesi tutti gli studi presentati: Beatriz Biagi - Designer - Italia Tendenze e design con l'avvento delle nuove tecnologie PLM - Siamo alle porte di una nuova rivoluzione nel settore del gioiello: la tecnologia di fusione laser selettiva. Oggi è possibile creare gioielli in oro, argento e acciaio sfruttando i vantaggi che offre la produzione diretta attraverso scritto una parte di storia del Made in Ita- la fusione selettiva. In questa presentazione ly. Questa chiara coscienza del ruolo della si analizza il contesto delle nuove tendenze tecnologia e dell’innovazione nell’industria stilistiche, focalizzandosi nello studio degli del gioiello ha portato Massimo Poliero, stilemi, dei parametri costruttivi e del ponel 2004, a studiare il format del Jewelry tenziale dei gioielli PLM. Technology Forum, la cui ottava edizione si è svolta lo scorso Gennaio a Vicenzaoro Christopher W. Corti - COReGOLD TeWinter. Il Forum ha riscosso un ottimo chnology Consultancy, UK successo in termini di partecipanti e con- Blu, nero e viola! I colori speciali deltenuti, grazie alla preziosa collaborazione l’oro e di altri metalli preziosi - Il lavoro con Fiera di Vicenza e al contributo del si prefigge di rivedere le tecnologie imGruppo di Studi sul settore orafo di CPV. piegate per ottenere questi colori speciali Il JTF costituisce un’opportunità unica per i gioielli in metallo. per reperire cultura e informazioni sulle novità e le tendenze nei processi produttivi Paolo Battaini - 8853 SpA - Italia orafi e affini in maniera semplice e assolu- La ricristallizzazione dinamica e la latamente gratuita. L’edizione 2012 ha visto vorazione a caldo dei metalli preziosi tra gli argomenti in programma due temi Questo studio fornisce una descrizione importanti: il colore e la nuova tecnologia generale e semplificata dei fenomeni midi fusione selettiva laser, una potenziale ri- crostrutturali che si verificano durante la
lavorazione meccanica a caldo, come il recovery dinamico e la ricristallizzazione dinamica. Vengono mostrati alcuni vantaggi della lavorazione a caldo di alcuni metalli preziosi tramite esempi pratici che ne prendono in considerazione le microstrutture.
Il processo di fusione diretta di resine da prototipazione rapida: importanza di un approccio scientifico per la realizzazione di prodotti di qualità - Scopo del lavoro è quello di analizzare alcune resine per prototipazione rapida con un approccio scientifico, in primo luogo ricaEddie Bell - The Bell Group - USA vando informazioni relative al comportaFondere gioielli cavi utilizzando la tec- mento termico, fisico e meccanico del nologia del XXI secolo - Questo studio il- materiale, e quindi trasferire queste conolustra le pratiche storiche per la fusione di scenze in applicazioni pratiche, correlando oggetti cavi e affronta anche il tema delle tra loro le caratteristiche del materiale e le recenti innovazioni tecnologiche che con- corrette procedure di utilizzo. tribuiscono a ridurre le difficoltà del passato, Loris Cuman - IECO Keeps On Improving - Italia Martino Gardan Flameless Tunnel Technology: un metodo, rapido, sicuro e “verde” per la produzione di lingotti d’oro e d’argento - Lo studio presenta un metodo alternativo per la produzione di lingotti: “Flameless Tunnel Technology” (tramite forno a tunnel in atmosfera protetta). Questo nuovo processo elimina i problemi del sistema tradizionale, aumenta la sicurezza dei lavoratori, permette di ottenere ottime superfici dei aumentando le possibilità in termini di de- prodotti finiti, non presenta fiamme libere sign e rendendo così i gioielli cavi un’allet- e fumi. tante alternativa nell’attuale mercato. Jurgen J. Maerz - The Platinum Expert Filipe Silva - Dip.to di Ingegneria Mec- Consulting - USA canica Università del Minho - Portogallo Leghe saldanti per platino – Uso adeValutazione delle nuove placcature de- guato e applicazioni per la realizzaziocorative ottenute mediante polverizza- ne di gioielli - In questo studio si spiezione catodica reattiva per applicazioni gano le varie tipologie di leghe saldanti in gioielleria. Studio comparato sulla re- e quali leghe è preferibile utilizzare a sesistenza all’abrasione e all’ossidazione. conda delle applicazioni, in termini di diQuesto studio tratta la resistenza all’abra- mensioni, produzione o assemblaggio. sione e all’ossidazione dei colori di interfe- Si affrontano gli aspetti riguardanti la sirenza delle placcature trasparenti (Me- curezza e la protezione degli occhi. VenOx), come pure quella dei colori intrinsechi gono anche fornite informazioni dettabasati su placcature Me-NxOx e Me- gliate su quando sia meglio optare per NxOxCx scure. Si illustra anche il confronto la brasatura o la saldatura autogena. tra le nuove placcature e quelle tradizionali prodotte con galvanoplastica. Si valuta Joerg Fischer Buehner - Legor Group quindi il cambiamento di colore di tutte le SpA - Italia placcature in base alle normali condizioni Produzione rapida di gioielli mediante che portano all’abrasione e all’ossidazione Powder Laser Melting (PLM) di polveri degli articoli di gioielleria. metalliche: Fantasia o Futuro? PLM è Ilaria Forno, Marco Actis Grande - una tecnica produttiva innovativa inizialPolitecnico di Torino - Italia mente adottata per la prototipazione ra-
pida. I dati CAD in formato 3D vengono sezionati in strati e importati in una macchina dedicata. Durante il cosiddetto processo di produzione degli strati di additivi degli strati sottili di polvere metallica vengono generati e fusi insieme selettivamente mediante il raggio laser. Questo studio illustra il potenziale della tecnologia in questione per la produzione rapida di articoli di gioielleria. Vengono discusse le caratteristiche delle polveri di leghe metalliche disponibili (oro 18k, argento 925, ecc.), come pure i parametri dei processi di PLM corrispondenti (polvere laser, velocità, ecc.). Martino Gardan - Legor Group SpA Italia - Le nuove vernici (e-coating) nanocomposite in ceramica. Studio comparato sulla resistenza all’abrasione e all’annerimento. La vernice nanocomposita cataforetica è un prodotto innovativo ideale per la protezione delle superfici dei metalli e molto apprezzato per le innumerevoli colorazioni. Questo studio è focalizzato sulla presentazione dei risultati sperimentali riguardanti sia le vernici trasparenti sia quelle colorate in relazione alla loro eccezionale resistenza all’usura e all’annerimento rispetto alle placcature tradizionali ottenute mediante passivazione chimica, elettroplaccatura e PVD. Ulrich E. Klotz, Dario Tiberto - FEM Germania Tecnologia della simulazione al computer per il settore gioielleria – Utilità e limiti - Questo studio descrive vari metodi di simulazione e dimostra come potrebbero rivelarsi estremamente efficaci nel campo della gioielleria. Le simulazioni termodinamiche sono utili per elaborare i diagrammi di stato, necessari per la preparazione delle leghe, i processi di trattamento termico, e per comprendere il fenomeno della segregazione. In contrasto con i diagrammi binari e ternari dei manuali, la simulazione permette di trattare delle vere leghe multicomposite.
Per ulteriori informazioni sul JTF, potete scrivere a / For further information about JTF please write to: info@jtf.it
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Fig. 1) Schema delle fasi produttive della microfusione o colaggio a confronto con la tecnologia PLM
Fusione Laser Selettiva
Scenari d’avanguardia by Beatriz Biagi
LA TECNOLOGIA PLM RAPPRESENTA POTENZIALMENTE UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE. ANCHE SUL PIANO COMMERCIALE.
Fig. 2) Gioielli con forme complesse ■ Siamo alle porte di una nuova rivoluzione nel settore del gioiello, che inizia a usufruire della tecnologia di fusione laser selettiva, Powder Laser Melting (PLM), per realizzare gioielli in oro, argento, bronzo e acciaio. Negli ultimi decenni si sono aperti nuovi scenari progettuali nei più svariati settori, da quello medicale a quello automobilistico e architettonico, attraverso l’applicazione delle tecnologie digitali. Si sviluppano nuovi meccanismi, processi e materiali sempre più intelligenti e sofisticati. La risposta d’avanguardia ai quesiti di sostenibilità e ottimizzazione
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è la realizzazione di sistemi interattivi, organici, trasformabili. Un esempio emblematico è l’evoluzione dell’architettura, in cui le tecnologie sono state spinte, trovando soluzioni adatte alle nuove esigenze di ergonomia, adattabilità all’ecosistema, qualità di convivenza sociale. I lavori dello studio Future Systems, di Frank Gehry o Zaha Hadid - per citare alcuni esempi - hanno, anche nella controversia, aperto gli orizzonti a nuove forme costruttive e qualità spaziali prima improponibili. Questo cambiamento risulta evidente anche nel mondo dell’arredo, per
esempio negli scenari proposti da Swarovski Crystal Palace in collaborazione con noti progettisti, nelle soluzioni illuminotecniche di Corian della Du Pont, nei mobili in policarbonati, polipropilene, materiali 100% riciclabili di Magis o Moroso. Un’evoluzione paragonabile si osserva anche in altri settori merceologici come la telefonia, i prodotti sportivi, l’abbigliamento e gli accessori della moda. Il cliente finale interagisce con l’innovazione che lo circonda ed è solo naturale che cerchi il linguaggio estetico emergente anche nell’ornamentazione personale. E’ solo questione di tempo, ma le forme fluide, i volumi traforati, le soluzioni tridimensionali sono destinate ad affermarsi anche nel
Fig. 3) “Crescita” di oggetti in PLM - Legor Group SpA
Fig. 5) Bracciale con elementi diversi mondo del gioiello. L’applicazione della tecnologia di produzione diretta PLM rappresenta una vera e propria rivoluzione anche sul piano commerciale. Ci troviamo davanti a un affascinante scenario di progresso che richiede un cambiamento nel modo di concepire gli oggetti e nel quale bisogna essere in grado di evolvere le nostre capacità tecniche e creative. Un importante vantaggio della tecnologia PLM è il fatto che si tratta di un processo di produzione diretta. Facendo il confronto con la tecnica del colaggio vediamo che il numero
tecnologia non comporta le limitazioni formali insite nei processi produttivi basati sulla realizzazione di stampi, come quelli in gomma o in acciaio. Infatti, la produzione PLM dà la possibilità di costruire elementi complessi, intersecati e concatenati. Si possono ottenere gioielli di elevato contenuto innovativo con soluzioni formali prima molto difficili o addirittura impossibili da ottenere (Fig. 2). Nel processo PLM bisogna sempre tenere presente che la produzione diretta è possibile grazie alla fusione della polvere a strati sequenziali: si verifica quindi una “crescita” dell’oggetto fuso circondato di polvere di lega non fusa. L’oggetto necessita di un accurato posizionamento nello spazio in cui verrà prodotto e di una struttura di supportazione. La procedura di posizionamento e supportazione dell’oggetto avviene sempre in ambiente digitale ed è paragonabile alla fase di preparazione della tecnologia della prototipazione rapida. Il posizionamento del modello e la distribuzione delle sue strutture portanti deve tenere conto sia delle dinamiche della crescita che dei tempi di realizzazione. È un ragionamento che si sviluppa su 4 dimensioni: le 3 dimensioni di orientamento spaziale e la dimensione del tempo (fig.3). È dunque necessario prestare l’opportuna Fig. 4) Anello con struttura autoportante attenzione alle fasi iniziali di ideazione e progettazione degli oggetti, che possono di fasi di lavorazione nel processo PLM si drasticamente ottimizzare il rapporto coriduce in modo significativo (Fig. 1). Per sto/qualità e migliorare l’indice del valore quanto riguarda le competenze richieste, aggiunto dei gioielli. Più le forme verranno ci sono variazioni importanti, proprie del- concepite seguendo i parametri costruttivi l’evoluzione dei nostri tempi. Il designer della tecnologia PLM, più successo risconcreativo oggi deve essere in grado di progettare con gli strumenti digitali di generazione 3D e il tecnico che opera la macchina produttrice non è un orafo tradizionale, bensì un tecnico informatico. L’intervento dell’orafo viene richiesto nella fase finale di assemblaggio e finitura; la presenza dell’incassatore è necessaria nel momento in cui si utilizzano delle gemme. Capire le dinamiche della produzione della tecnologia PLM è fondamentale sin dal concepimento di nuovi oggetti. Questa
treranno le collezioni anche dal punto di vista commerciale. La logica costruttiva della produzione su livelli sequenziali si esprime al meglio quando le forme seguono il principio della “crescita” verso l’alto. Idealmente l’oggetto ha una struttura autoportante, ottenendo l’omogeneità nella fusione del metallo (Fig. 4). I parametri costruttivi della tecnologia PLM risultano adeguati alle esigenze del gioiello. Le pareti con spessori dai 0.2 mm in tutte le leghe di metalli preziosi finora studiati sono compatte e resistenti. Le superfici presentano ancora una texture piuttosto ruvida e sono da rifinire con la burattatura e/o la lucidatura a spazzola, pertanto durante la realizzazione del modello 3D bisogna prevedere lo strato di materiale che verrà asportato in superficie. Poiché ogni oggetto viene prodotto singolarmente sulla base di un programma digitale e senza stampi di alcun genere, è possibile produrre bracciali e collane con elementi diversi uno dall’altro (Fig. 5). Le differenze possono essere di misura e/o forma o ancora del pattern ornamentale senza che questo vada a incidere in modo significativo sul costo finale del gioiello. La versatilità di variazione degli oggetti e degli elementi, propria della tecnologia PLM, moltiplica le possibilità di soluzioni formali. Questa tecnologia non solo apre considerevolmente lo spazio alla creatività ma consente addirittura la produzione in grande scala di oggetti unici, quindi di proporre l’esclusività anche per il largo consumo. Questo significa che possiamo offrire ai nostri clienti un servizio altamente personalizzato in corrispondenza con le loro aspettative e con le tendenze stilistiche generali del mercato. Il potenziale della tecnologia PLM, anche in combinazione con le tecniche produttive tradizionali e artigianali, si profila con una carica innovativa incisiva, come da tanto non si vedeva nell’ambito del gioiello prezioso. Ci troviamo davanti a un nuovo inizio, a uno scenario tutto da scoprire e da sfruttare per far evolvere il gioiello verso un prodotto di grande qualità, affascinante, unico e capace di rispecchiare la cultura internazionale contemporanea. Per ulteriori informazioni / For further information: bbiagi1@gmail.com
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TECNOLOGIA TECHNOLOGY
Silver+™ by Better Silver
lunga vita all’argento! LONG LIVE SILVER! L’AZIENDA FESTEGGIA IL 35° ANNIVERSARIO CON UNA NOVITA’ PER MANTENERE IL COLORE DELL’ARGENTO INALTERATO PER UN TEMPO PROLUNGATO. THE COMPANY CELEBRATES ITS 35TH ANNIVERSARY WITH AN INNOVATION TO PRESERVE THE COLOUR OF SILVER FOR A LONG TIME. ■ Better Silver festeggia, nel 2012, il suo 35° anniversario presentando a VicenzaOro Winter un’importante novità: Silver+™, un trattamento nuovo e rivoluzionario, implementato da Better Silver dopo approfondite ricerche. Il trattamento è in grado di rallentare fortemente la solforazione che tende ad intaccare l’argento, permettendo di mantenere inalterato il colore nel tempo e assicurando quindi una vita più lunga al gioiello in argento. Silver+™ non è una lega anti-tarnish, bensì un trattamento galvanico passivante, che mantiene la lucentezza e la brillantezza tipiche dell’argento senza alterarne la colorazione. Un prodotto
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“speciale” ad un prezzo assolutamente interessante. Nel corso delle prove di laboratorio il risultato ottenuto dall’utilizzo di Silver+™ è stato positivo: test accelerati che ricreano condizioni ambientali reali - luce, umidità, temperatura - hanno dimostrato che l’argento trattato con Silver+™ ha una durata 50 volte superiore rispetto al prodotto non trattato (foto in alto). I dati di laboratorio sono stati anche confermati da prove empiriche effettuate in condizioni naturali. L’elemento innovativo del trattamento Silver+™ è la possibilità, per gli operatori del settore, di conservare gli articoli di Better Silver in vetrina per tempi prolungati, senza mutamenti di colore. Le proprietà del prodotto in argento si mantengono inalterate almeno fino a quando il gioiello non viene indossato: a quel punto, infatti, intervengono i naturali fattori di deterioramento (ad esempio, l’abrasione), che annullano le caratteristiche del trattamento Silver+™. ■ In 2012 Better Silver celebrates its 35th anniversary by presenting an important innovation at VicenzaOro Winter: Silver+™, a revolutionary new treatment, implemented by Better Silver after extensive research. The treatment
is able to greatly slow down the sulfidation that tends to affect silver, allowing to maintain the colour over time and therefore ensuring longer life to the silver jewel. Silver+™ is not an antitarnish alloy, but a passivating galvanic treatment, which maintains the typical brilliance and brightness of silver without altering the colour. A "special" product at a remarkable price. The result obtained from the use of Silver+™ during laboratory tests was positive. Accelerated tests that recreate real environmental conditions - light, moisture, temperature - have shown that the silver treated with Silver+™ lasts 50 times longer than an untreated product (pictured above). Laboratory data were also confirmed by empirical tests carried out under natural conditions. The innovative feature of the Silver+™ treatment is the possibility for professionals in the industry to keep Better Silver items on display for extended periods, without colour changes. The properties of the silver product remain unchanged at least until the jewel is worn, at which point natural deterioration factors are involved (for example, abrasion), eliminating the characteristics of the Silver+™ treatment.
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La tecnologia è oro nella
pesatura di precisione by Urs Wolfensberger*
L’IMPORTANZA DELLE Regolamenti NORMATIVE INTERNA- e organizzazioni ZIONALI PER I DISPO- internazionali SITIVI DI PESATURA. Gli enti normativi che reI PROGRESSI NELLA golamentano le convenPRODUZIONE zioni su pesi e misure vaDELLE BILANCE riano da paese a paese. GARANTISCONO AL In Europa, l'armonizzazioSETTORE ORAFO ne globale delle proceduIL RISPETTO re legali è supervisionata DELLE LEGGI. dall'OIML (International ■ Con il susseguirsi delle crisi economiche, la scarsità dell'oro e la crescente diffusione di imitazioni note con il nome di “oro cinese”, le normative tese a garantire la correttezza commerciale si sono fatte sempre più numerose. I recenti progressi compiuti nel campo del design e delle tecnologie di pesatura permettono di rispettare le normative più rigorose, assicurando redditività e tutela dell'immagine nel lungo come nel breve periodo. Questo articolo riguarda le normative internazionali in materia di dispositivi di pesatura e spiega come i progressi compiuti nella produzione delle bilance garantisca al settore dell’oreficeria il rispetto delle leggi.
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(NIST). Questo documento contiene le leggi più recenti in materia di specifiche, tolleranze e requisiti tecnici delle apparecchiature di pesatura e misura. Alcune di queste leggi, che riguardano la produzione delle bilance, sono finalizzate a garantire la massima accuOrganization of Legal Me- Urs Wolfensberger ratezza dei risultati, ottetrology), che governa la nibile con tarature di prestesura delle norme intercisione, elevate carattenazionali di metrologia in materia di proce- ristiche di leggibilità e meccanismi antimadure e dispositivi di pesatura. L'OIML so- nomissione. Le normative nascono per vrintende anche ad altre aree del mondo assicurare che i commercianti svolgano la dove non esistono organi di regolamenta- loro professione con onestà, e in questo zione metrologica ufficiali, come ad esempio modo contribuiscono ad aggiungere valore Hong Kong. In altri mercati emergenti, e credibilità a coloro che le applicano. In come gli Emirati Arabi Uniti (EAU), l'ESMA generale, la taratura è un processo volto a (Emirates Authority for Standardization determinare lo scostamento tra il valore di and Metrology) si occupa di tutelare i con- misura e il risultato reale, variabile a seconda sumatori sviluppando un sistema di misura delle condizioni di misurazione. L'accuranazionale teso a consolidare il mercato in- tezza del processo di taratura può essere terno dei preziosi. Negli Stati Uniti, il influenzata da fattori come la temperatura, National Type Evaluation Program (NTEP) la posizione e la planarità della bilancia. sovrintende alle verifiche degli strumenti Per garantire risultati accurati, ogni bilancia di pesatura per assicurarne la conformità deve essere tarata ad intervalli regolari. Di al regolamento Handbook 44 del National norma la taratura si effettua utilizzando Institute of Standards and Technology pesi esterni certificati. Attualmente, la legi-
slazione contenuta nel regolamento Handbook 44 del NIST prevede che le bilance possano avere un meccanismo di taratura automatico o semiautomatico, che aumenta l'accuratezza in quanto elimina il ricorso a pesi esterni. Nel settore dell'oreficeria, gli organismi di vigilanza possono sottoporre i dispositivi di pesatura a controlli casuali per verificare che l'attività di vendita si svolga nel rispetto delle regole. Ad esempio, l'ESMA ha segnalato che talvolta i commercianti regolano le bilance in loro favore, per ottenere il cosiddetto margine "nascosto". Si tratta tuttavia
di una manovra ad alto rischio, in quanto qualsiasi prova di manipolazione nella taratura della bilancia può comportare sanzioni pesanti, se non addirittura la chiusura dell'attività. Per questo gli orafi preferiscono servirsi di bilance provviste di meccanismi antimanomissione. Le più recenti normative statunitensi impongono che le bilance siano dotate di sigilli di sicurezza che si spezzano nel caso in cui i sistemi interni vengano manomessi, segnalando agli organi di vigilanza qualsiasi attività fraudolenta. Un altro aspetto importante è costituito dalla leggibilità dei risultati, non solo in termini di differenza numerica tra i valori sul display, ma anche di posizione del display sulla bilancia. I valori misurati devono essere accurati e facilmente leggibili, e le informazioni devono essere accessibili tanto a chi vende come all'acquirente. Ad esempio, le normative statunitensi prevedono che i risultati di pesatura vengano visualizzati sul lato della bilancia rivolto verso il cliente sotto forma di peso netto, prezzo unitario o importo totale ogni volta che questi parametri vengono utilizzati per la vendita diretta. Questi dati possono essere forniti utilizzando un display ag-
giuntivo da collegare alla bilancia.
La bilancia “versione legale” Per operare nel rispetto della legge, gli orafi devono disporre di una bilancia cosiddetta "versione legale" e devono usarla ogni volta che un articolo viene venduto o acquistato a peso. Per ottenere questa classificazione, le bilance devono rispondere alle normative definite dal regolamento Handbook 44 del NIST e devono essere state sottoposte a verifica dall'NTEP. È importante sapere che non tutte le bilance hanno questa certificazione, e che praticare un'attività commerciale senza una bilancia in versione legale potrebbe comportare delle sanzioni o addirittura la chiusura dell'attività. Inoltre, le bilance in versione legale negli Stati Uniti sono provviste di un numero apposto dalla Camera di Commercio che permette di rintracciare ogni dispositivo sul sito web del Dipartimento pesi e misure.
cesso, la massa dei pesi interni è determinata posizionando un peso certificato sulla bilancia e registrando il valore nello strumento. Anche la planarità della bilancia, ovvero la sua regolazione orizzontale su una superficie piana, può interferire con la taratura e con i risultati di pesatura. Attualmente, le bilance Mettler-Toledo integrano una livella a bolla d'aria che permette di capire chiaramente se sono in piano. Inoltre sono provviste di sensori che impediscono di visualizzare il risultato finale fino a quando la bilancia non è completamente stabile. Funzioni di protezione come la funzione di sovraccarico permettono di preservare l'affidabilità dei risultati: anche se un oggetto pesante dovesse cadere accidentalmente sulla bilancia, la sensibile cella di pesata non subirebbe alcun danno. I display aggiuntivi sono altrettanto fondamentali: le bilance MettlerToledo offrono display separati che permettono di visualizzare i risultati contemporaneamente su entrambi i lati del bancone di vendita, una soluzione ideale per i paesi dove questo tipo di display è obbligatorio per legge o dove ragioni culturali impongono alle clienti di sesso femminile di non avvicinarsi al personale di vendita di sesso opposto.
Un valore aggiunto all’attività
I progressi tecnologici Le aziende che producono bilance di precisione stanno lavorando allo sviluppo di nuove applicazioni che permettano agli orafi di rispettare leggi sempre più restrittive e di tutelare la loro credibilità. I più recenti sistemi di taratura integrati sono antimanomissione, assicurano risultati accurati e affidabili e offrono anche un buon rapporto fra qualità e prezzo, perché non richiedono l'acquisto di pesi di taratura esterni. Ad esempio, il sistema FACT (Fully Automatic Calibration Technology) di Mettler-Toledo avvia automaticamente una procedura di taratura della bilancia ogni volta che variano le condizioni esterne, ad esempio quando cambia la temperatura. Durante la produzione, i pesi interni sono collegati in modo tracciabile agli standard di misura internazionali per mezzo della “taratura primaria”. In questo pro-
Le ispezioni regolari delle bilance stanno diventando sempre più una pratica comune. Ad esempio, di recente l'ESMA ha dichiarato che nel 2012 verificherà circa 12 mila bilance in uso presso gli orafi degli Emirati Arabi Uniti (secondo un sondaggio, oltre un terzo delle bilance usate negli Emirati non garantisce risultati accurati). Qualsiasi evidenza di manomissione del sistema di taratura di una bilancia potrebbe portare alla chiusura dell'attività oggetto dell'ispezione. Acquistare una bilancia conforme alle normative internazionali e provvista delle più recenti tecnologie aiuta gli orafi a tutelare la propria attività nel rispetto delle leggi in materia di ispezioni. Inoltre, le buone pratiche di pesatura migliorano il rapporto con il cliente, stabilendo un approccio basato sulla fiducia e sulla trasparenza. Per informazioni: ssc@mt.com *Responsabile settore prodotti per l’oreficeria Mettler-Toledo.
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TECNOLOGIA prodotti TECHNOLOGY products Aseg Galloni ■ TITANCAST Macchina concepita per la fusione di titanio, acciaio, palladio, platino e preziosi. Camera di fusione progettata e realizzata secondo rigorosi standard della tecnologia dell’alto vuoto. Caratteristiche: fondo e coperchi convessi; fusione e induzione a media frequenza con sistema di auto-mescolamento che garantisce omogeneità del grappolo fuso; braccio centrifugo con articolazone dinamica per un flusso ottimale del metallo fuso nel cilindro, al fine di evitare turbolenze che generano porosità. Doppio sistema di controllo della temperatura. ■ Casting machine developed for titanium, steel, platinum, palladium and other precious metals. The casting chamber is designed and manufactured according to high vacuum technology standards. Features: bottom and cover are convex; medium-frequency induction melting with self-stirring effect to ensure absolute homogeneity from the top to the bottom of the cast tree; dynamic double-swing arm for straight and smooth entry of molten metal into the center of the flask. Two temperature control systems.
CEIA ■ LOSS PREVENTION & ACCESS CONTROL SYSTEM Il sistema registra, nel suo database interno, le informazioni sul contenuto di metalli delle persone che transitano. L’uniformità del campo magnetico del Metal Detector CEIA SMD601 garantisce un’intercettazione ripetitiva degli oggetti metallici di valore, anche in individui con oggetti metallici non amovibili, creando un profilo veritiero del contenuto di metallo della persona ispezionata. I dati personali sono immagazzinati attraverso metodi crittografici. ■ The system records in its internal database the information on the metal content carried by the people passing through the detector. The uniformity of the magnetic field of CEIA SMD601 Metal Detector ensures consistent metal detection readings, even on individuals wearing non-removable metal objects, creating a true metal content profile of the person being screened. Personal data are stored in encrypted form.
CIMO ■ SIL MIX Forte dell’esperienza maturata nella costruzione di mescolatori sottovuoto, l’azienda rivolge l’attenzione anche alla miscelazione di siliconi liquidi e resine, con una macchina specifica destinata non solo all’industria orafa (nella foto). CIMO sta sviluppando un sistema tecnologico per l’iniezione dei materiali (cera e/o plastica) negli stampi di lavorazione. ■ With the experience gained in the construction of vacuum mixers, the company turned its attention to the mixing of liquid silicone and resin, with a special machine designed not only for the gold industry (in the photo). A technological system has been studied for the injection of materials (wax and/or plastic) into processing moulds.
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FASTI INDUSTRIALE ■ “RCL” CORDA LASER La macchina produce e incatena, in modo automatico, catena corda destinata all’industria orafa; la catena viene saldata tramite apposita apparecchiatura laser. Il materiale di alimentazione della macchina è un filo metallico con diametro compreso tra 0.30 e 0.80 mm ed è generalmente un materiale prezioso (lega d’oro, filo d’argento, platino). È possibile incatenare le maglie con sequenza singola (RCLS, immagine in alto) o normale (RCL, immagine in basso). ■ “RCL” Rope chain-making machine with laser soldering The machine automatically produces hand rope chain soldered by a laser unit for the gold industry. Material adopted on the machine consists of metal wire with diameter from 0.30 to 0.80 mm. The wire is usually made of precious material (gold alloy, silver alloy, platinum). Production of chain with single sequence (RCLS, picture top) or normal sequence (RCL, picture below) is possible.
FLEX LINE TECHNOLOGIES ■ ALO PHOTO SCAN 4 Strumenti per la fotografia digitale di gioielli, catalogazione e organizzazione su dispositivi mobili come iPad, per l’acquisizione immediata di ordini. Gestionale specifico per aziende orafe. L’importanza, per le aziende, di realizzare siti e-commerce b2b o b2c - richiede che i prodotti vengano fotografati in alta qualità mantenendo, al tempo stesso, un’alta produttività. ■ Tools for jewellery digital photography, cataloguing and organisation on mobile devices such as iPad, to immediately receive orders. Specific management system for jewellery companies. The importance for companies to build e-commerce websites - b2b or b2c - requires high-quality photos of products, while maintaining high productivity.
INVIMEC ■ SINGLE-DRIVE Laminazione nastro a teste indipendenti, in grado di produrre nastri e piattine di qualità a minor costo. La flessibilità consente di creare programmi di lavoro ad hoc per ogni lega, tenendo conto dei diversi allungamenti e riducendo al minimo lo stress per deformazione, così da ottenere un prodotto finito con migliori proprietà meccaniche. Tre i modelli, secondo la lunghezza del nastro (foto: ENNE 150i: larghezza fino a 50 mm). ■ Independent head sheet rolling capable of producing top-quality strip at lower cost. The flexibility associated with the new machines makes it possible to create dedicated work programs for each alloy, taking account of different elongation factors and minimising deformation stress, so as to create finished products with enhanced mechanical properties. The range comprises three models, based on different strip widths. (Photo: ENNE150i: up to 50 mm).
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TECNOLOGIA prodotti TECHNOLOGY products Legor Group ■ LINEA KLIAR Soluzioni di e-coating nanoceramici applicabili mediante la tecnica della cataforesi: ottima protezione permanente contro l’ossidazione ed innovativo sistema colore per qualsiasi superficie metallica (nella foto: Kliar by Orfega). ■ Kliar line Nanoceramic e-coating solutions applicable using the cataphoresis technology. Excellent permanent protection against oxidation and innovative colour system for any metal surface (in the photo: Kliar by Orfega).
Mario Di Maio ■ LAMINATOIO LAFIL 100x54 Piccolo laminatoio motorizzato multi impiego. La struttura superiore, completamente in fusione, rende la macchina rigida e armonica nella sua compattezza. La scatola di trasmissione ad ingranaggi elicoidali rettificati assicura un’elevata potenza trasmessa ai cilindri, con livelli di emissione rumorosa molto contenuti. La struttura del basamento - contenente la trasmissione e l’impianto elettrico - è rivestita da due gusci in polimero plastico, smontabili per un’agevole manutenzione. ■ Double rolling mill LAFIL 100x54 Small multi-task motorised rolling mill. Cast upper structure that allows the equipment to be sturdy and compact. The reduction box - with helicoidal gears provides a high power transmission to the rolls, with very low noise emission levels. The structure of the base - containing the transmission and the electrical system - is covered with two plastic polymer shells, easy to remove for a quick overhauling.
MPF Italia ■ FORNITURE PER ORAFI Banchi da orafi; eleganti cofanetti in massello completi di fusi ed anelli; kit completi di reagenti e pietre di paragone in cofanetti in massello; cofanetti in perspex, moderni e personalizzabili. Disponibile l’intera fornitura per orafi. ■ Supplies for goldsmiths Benches for goldsmiths; elegant solid wood boxes including spindles and rings; complete kits of reagents and touchstones in solid wood boxes; modern and customisable perspex boxes. Entire supply for goldsmiths available.
Pandora ■ Lega AG95PD Si tratta di una lega per argento di altissima qualità, per gioielleria in argento. Non ossida in fase di fusione e non ossida nel tempo. Permette, inoltre, di ottenere una superficie più dura delle normali leghe per argento, garantendo una finitura superficiale a specchio. ■ AG95PD Alloy A very high-quality silver alloy for silver jewellery. It does not oxidise during the melting and does not oxidise over time. It also allows to obtain a harder surface compared to normal silver alloys, ensuring a mirror finish.
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Piel ILT Tecnologie ■ GENERATORE DI IDROGENO ED OSSIGENO A GAS SEPARATI L’idrogeno e l’ossigeno prodotti da questi generatori sono utilizzati per l’esecuzione di tutte le piccole e grandi operazioni di saldobrasatura dei metalli. Grazie all’elevata purezza dell’ossigeno (99,5%), si possono eseguire tutte le operazioni di taglio del ferro manualmente o con pantografi a taglio singolo o multiplo, con precisione e velocità di taglio, anche su grossi spessori. ■ Hydrogen and Oxygen Generator with Separate Gas Delivery The hydrogen and oxygen produced by these generators are used for the execution of all small and large metal brazing procedures. Due to the high purity of oxygen (99.5%), all iron cutting operations can be performed manually or using single or multiple cutting pantographs, with good cutting precision and speed, even on very thick parts.
Teka Meccanica ■ SISTEMA DI CONIATURA E MARCATURA DI LINGOTTI L’azienda fornisce sistemi di marcatura di logo, la numerazione progressiva per lingotti provenienti da fusione e stampi per lingotti da lastra. ■ Ingot stamping and marking system The company provides both logo marking systems and sequential numbering for cast ingots and moulds for slab ingots.
Violi ■ FORNO A MICROONDE PER TRATTAMENTO RESIDUI DI LAVORAZIONE (mod. VM/FMW2) L’industria orafa necessita di uno smaltimento regolamentato di residui. Oggi, accanto ai tradizionali inceneritori, esistono sistemi più evoluti ed ecocompatibili come questo nuovo forno, che sfrutta il principio della pirolisi per generare la carbonizzazione di residui organici in assenza di ossigeno, per ridurre la formazione di fumi e quindi le emissioni di sostanze tossiche. Il processo avviene rapidamente e in perfetta sicurezza. ■ Microwave oven for waste processing (mod. VM/FMW2) The gold industry needs a regulated disposal of waste. Today, in addition to traditional incinerators, there are more advanced and environmentally friendly systems like this new furnace, which uses the principle of pyrolysis to generate the carbonisation of organic residues in the absence of oxygen, to reduce the formation of smoke and therefore emissions of toxic substances. The process occurs quickly and in perfect safety.
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TECNOLOGIA TECHNOLOGY English translation: see page 93
Il “miracolo” del tesoro
dello Staffordshire
by Valerio Faccenda*
per elmi - impreziositi da incisioni bellissime ed elaborate, smalti, pietre dure (soprattutto granati, anche di grandi dimensioni). Oltre a questi oggetti, il tesoro comprende due croci, ritrovate completamente piegate. Quella di maggiori dimensioni, ornata con 5 granati ed un complesso motivo celtico, era probabilmente una croce da altare o da processione. Non essendoci alcuna documentazione scritta, non si ha idea della ragione per cui il tesoro fosse stato sotterrato, né del perché le croci fossero state piegate. Forse un tributo a qualche divinità pagana, ma non esiste nulla di Nel Luglio 2009, un cercatore di metalli certo. Il ritrovamento ha suscitato in tutto del West Midlands, Staffordshire (Inghilterra) il Paese un grande interesse, in particolare trova, sotterrati in un’area di non più di 9 nell’area di Birmingham, dove la tradizione per 13 metri, oltre 1600 oggetti in metallo orafa aveva portato, nel XVIII secolo, alla prezioso: oggetti di pregevolissima fattura, costituzione del Jewellery Quarter (il Quarrisalenti al periodo anglosassone e databili tiere dei Gioiellieri), allo scopo di avvicinare al VII secolo d.C.. Si tratta del Tesoro del- le numerose aziende interessate alla lavolo Staffordshire, il più importante ritrova- razione dei metalli preziosi. Circa un mese mento archeologico di oggetti preziosi dopo il ritrovamento, la municipalità di Birnella regione: circa 5 kg d’oro e 1,3 kg mingham, che in Settembre aspettava la d’argento per un valore, secondo il Treasure visita di Benedetto XVI, decide di preparare Valuation Committee del British Museum, una copia della croce più grande, per fardi 3.285 milioni di sterline. Un’altra pecu- ne omaggio al Papa. Un lavoro complesso, liarità di questo ritrovamento è che non per le condizioni in cui si trovava la croce, sono presenti gioielli femminili: nella quasi da finire in tempi strettissimi (5 settimane totalità, infatti, si tratta di oggetti “marziali” circa ) e con un budget limitato. Il progetto - pomi ed else di spade, pugnali, ornamenti viene affidato al Jewellery Industry Inno-
GRAZIE ALLE PIÙ AVANZATE TECNOLOGIE, IL JEWELLERY INDUSTRY INNOVATION CENTRE DI BIRMINGHAM HA CREATO UN PONTE IMMAGINARIO TRA GLI ORAFI ANGLOSASSONI E GLI ORAFI CONTEMPORANEI DEL JEWELLERY QUARTER.
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vation Centre (JIIC), che fa parte della Jewellery School di Birmingham, un’interessante istituzione collegata all’università. Il JIIC ha il compito di sostenere le aziende orafe attraverso la ricerca, il trasferimento di conoscenze, l’addestramento, le consulenze e i progetti di sviluppo. In tempi rapidissimi il JIIC ha formato una squadra di esperti, reperiti nel quartiere dei gioiellieri, mettendo a disposizione le proprie attrezzature all’avanguardia, in particolare nel
settore CAD/CAM e di prototipazione rapida. La prima difficoltà è stata quella di ricostruire l’aspetto originale della croce, in quanto non poteva essere raddrizzata ma doveva essere lasciata nella condizione in cui era stata trovata. Questa prima difficoltà è stata superata con misurazioni tradizionali e impiegando il CAD, fino ad arrivare al risultato mostrato nella pagina a lato: la croce corredata dalle pietre e dai complessi motivi celtici che ne ornano la superficie. Per ragioni di budget, poi, è stato deciso di riprodurre la croce in argento, placcandola successivamente in oro. La croce è stata ricavata per elettroerosione da un laminato: gli esami iniziali, infatti, avevano mostrato che la croce originale era stata ottenuta assemblando differenti strati laminati. In particolare, lo strato esterno, coL complicato motivo celtico, era stato fatto separatamente e poi aggiunto alla croce con un metodo ancora sconosciuto. Nella croce eseguita per il Papa, lo strato esterno è stato sviluppato con un software CAD ed ottenuto utilizzando il sistema di prototipazione Solidscape. Alcuni particolari, come i castoni per i granati, sono stati ottenuti per fusione. Il granato centrale, di notevoli dimensioni (45 x 37mm), per ragioni anche di tempo, è stato “fabbricato” ricorrendo all’Objet Polyjet Eden 3Dimensional Printer del JIIC. Doratura galvanica e finitura sono state invece affidate ad aziende specializzate del Quartiere dei Gioiellieri. Il progetto si è concluso con successo nei tempi stabiliti e completato con la punzonatura presso il Birmingham Assay Office e la fabbricazione dell’astuccio di presentazione in legno pregiato. Come richiesto dal committente - la municipalità di Birmingham - tutto il lavoro è stato effettuato all’interno del Jewellery Quarter. Il risultato finale è stato di livello elevatissimo e il lavoro di coordinamento e di supporto, condotto dal JIIC, con l’impiego di strumenti e tecnologie di ultima generazione, è stato fondamentale. Le informazioni riportate in questo articolo sono tratte dal lavoro presentato da Frank Cooper, direttore tecnico del JIIC, al Simposio di Santa Fe. *Valerio Faccenda, consulente tecnologia orafa
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FIERE FAIRS
VICENZAORO: TORNANO
IVICENZAORO: BUYERFOREIGN STRANIERI BUYERS ARE BACK
■ Il mercato italiano? Fermo, immobile, praticamente inesistente. E per fortuna ci sono russi, arabi e anche qualche americano a comprare la nostra gioielleria. Questo è il dato più eclatante, anche se non inaspettato, emerso dalla prima fiera internazionale dell’anno, VicenzaOro Winter. La manifestazione ha evidenziato alcuni aspetti che si stanno dimostrando cruciali per affrontare le difficoltà del momento. Prima di tutto, l’innovazione: gli espositori del T-Gold si sono dichiarati, non a caso, decisamente soddisfatti dell’andamento
INNOVAZIONE E TRASPARENZA POSSONO DIVENTARE STRAORDINARI STRUMENTI DI VENDITA.
INNOVATION AND TRANSPARENCY CAN BECOME EXTRAORDINARY TOOLS FOR SALE.
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della fiera; all’innovazione tecnologica, al Jewelry Technology Forum e al mercato dei macchinari dedichiamo un ampio servizio a pag. 31. La responsabilità sociale e la provenienza etica del gioiello sono sempre più prese in considerazione da un consumatore attento e informato: di questi aspetti, che possono tra l’altro trasformarsi in efficaci strumenti di vendita, si è occupata una tavola rotonda promossa dal Responsible Jewellery Council. Un’altra tavola rotonda, promossa da diverse associazioni di categoria, ha esaminato le prospettive aperte dalla legge Mazzocchi-Mattesini sulla regolamentazione dei materiali gemmologici, recentemente approvata dalla Camera dei Deputati e di cui ci siamo occupati negli ultimi numeri della rivista. Fiera di Vicenza ha inoltre annunciato che la prossima edizione di About J si svolgerà a Cortina d’Ampezzo dal 5 all’8 Settembre 2012. ■ The Italian market? Still, stationary, practically nonexistent. And luckily there are Russians, Arabs and even some Americans who are buying our jewellery. This is the most striking, though not unexpected, finding of the
first international fair of the year, VicenzaOro Winter. The event highlighted some aspects that are proving crucial to address the current difficulties. First of all, innovation: exhibitors at the T-Gold said they were, not surprisingly, very happy with the fair. We dedicate an extensive article on page 31 to technological innovation, the Jewelry Technology Forum and the machinery market.The social responsibility and ethical provenance of jewellery are increasingly considered by careful and informed consumers: these aspects, which may among other things become effective sales tools, were addressed during a panel discussion sponsored by the Responsible Jewellery Council. Another panel discussion, sponsored by various professional associations, examined the prospects opened up by the Mazzocchi-Mattesini Law on the regulation of gemmological materials, recently approved by the Chamber of Deputies and which we have discussed in recent issues of our magazine. Fiera di Vicenza has also announced that the next edition of About J will be held in Cortina d'Ampezzo from 5 to 8 September 2012.
E ‘L’ORAFO’ HA PREMIATO
LA VETRINA PIÙ BELLA ‘L’ORAFO’ AWARDS THE FAIREST WINDOW
GRANDE SUCCESSO DEL CONCORSO DI VETRINISTICA DELLA NOSTRA RIVISTA. GIÀ PARTITA L’EDIZIONE 2012.
GREAT SUCCESS FOR THE WINDOW DRESSING COMPETITION OF OUR MAGAZINE. 2012 EDITION ALREADY UNDERWAY.
■ Nel corso di VicenzaOro Winter, L’orafo italiano ha organizzato un incontro sul tema “La vetrina. Tecnica e comunicazione”: Daniela Saibene, esperta in marketing e comunicazione, e Alessandro Gaudio, visual merchandiser e docente all’Accademia Vetrinistica Italiana, hanno parlato del ruolo e dell’importanza della vetrina. Ha fatto seguito la premiazione della gioielleria Pino Gianformaggio di Trapani, vincitrice del concorso di vetrinistica “La più bella del reame” organizzato l’anno scorso dalla nostra rivista. Dall’alto: il pubblico e i relatori: Marina Morini, direttore responsabile de L’orafo italiano; Alessandro Gaudio, Daniela Saibene; Andrea Aiello, AD di Edifis, casa editrice della nostra rivista. La vetrina premiata e la consegna della targa a Sabrina, Tiziana, Ninny e Danilo Gianformaggio: al centro, Alberto Dogliotti della Davite & Delucchi, secondo i Gianformaggio miglior fornitore di supporti vetrina. L’orafo italiano ha già lanciato il concorso vetrina 2012. ■ During VicenzaOro Winter, L’orafo italiano organised a meeting on “The shop window. Technique and Communication”. Daniela Saibene, marketing and
communication expert, and Alessandro Gaudio, visual merchandiser and teacher at the Italian Window Dressing Academy, spoke on the importance of shop windows. This was followed by the award of the Pino Gianformaggio jewellery store in Trapani, winner of the window dressing contest “La più bella del reame” organised last year by our magazine. From top: the audience and speakers: Marina Morini, editor in chief of L’orafo italiano; Alessandro Gaudio, Daniela Saibene; Andrea Aiello, CEO of Edifis, publisher of our magazine. The award-winning window and the awarding of the plate to Sabrina, Tiziana, Ninny, Danilo Gianformaggio. In the middle, Alberto Dogliotti of Davite & Delucchi, the best supplier of shop windows display supports according to Gianformaggio. L’orafo italiano has already launched the 2012 shop window competition.
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FIERE FAIRS
VICENZAORO WINTER:
SPUNTI DI RIFLESSIONE VICENZAORO WINTER: ISSUES FOR REFLECTION ■ A VicenzaOro Winter si sono visti gioielli praticamente di ogni foggia, stile e dimensione, di ogni fascia di prezzo, colore e materiale. Ne abbiamo selezionati alcuni che ci sono sembrati particolari per l’uso del colore o per il gioco della luce che corre sulle superfici; per una rivisitazione attuale del “vintage”; per un innovativo impiego delle gemme o per un utilizzo di materiali non preziosi all’insegna di una certa originalità o di un tocco di ironia. In tempi di crisi, ogni spunto di riflessione è benvenuto. ■ Jewels of every type, style and size, of every price range, colour and material were exhibited at VicenzaOro Winter. We have selected some of them which we considered peculiar for the use of colour or the light effects on their surface, for a current reappraisal of "vintage", for an innovative use of gems or the use of non-precious materials to show some originality or a touch of irony. In times of crisis, all food for thought is very welcome.
UNOAERRE ■ Orecchini in ottone dorato della linea 1AR, appartenenti alla collezione “Specchio” della storica azienda aretina. ■ Gold plated brass earrings of the 1AR line, from the “Specchio” collection by the historic company in Arezzo.
ARTLINEA ■ Questa collezione in argento comprende la parure completa di orecchini, collane e bracciali, in diverse versioni di colore. ■ This silver collection includes the complete set of earrings, necklaces and bracelets in different colour versions.
MAYUMI ■ È “scritta” in argento 925 dorato e due perle la più dolce delle parole, Love. Dalla collezione Tease. ■ The sweetest of words, Love, is “written” with sterling silver gilt and two pearls. From the Tease collection.
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BREEZE GIOIELLI ■ Da un progetto di Dini Gioielli e Teorema Bijoux: la fede centrale in oro bianco, lucido o diamantato, è abbinata a fasce in alluminio, in diversi colori. ■ Designed by Dini Gioielli and Teorema Bijoux: the ring in white gold, polished or diamondmilled, is combined with aluminium bands, available in different colours.
PONTE VECCHIO GIOIELLI ■ Nella collezione Vega, i diamanti sono liberi di muoversi e vibrare su una maglia di platino, con effetti di intensa luminosità. ■ In the Vega collection, diamonds are free to move and vibrate on a platinum link, with intense light effects.
LAURA BELLINI ■ Orecchini in argento dorato, passamaneria e pietre naturali. ■ Silver gilt earrings, braids and natural stones.
ZIIO ■ Bracciale Ovale Green, in argento con bead in vetro di Murano, onice verde, pirite, turchese, smeraldo. Collezione Jardin de Paradis. ■ Green Ovale Bracelet, in silver with Murano glass beads, green onyx, pyrite, turquoise, emerald. Jardin de Paradis collection.
GREGGIO GIOIELLI
ALCOZER & J ■ Dalla collezione Classic, bracciale in ottone dorato, con tanti anelli come charm, arricchiti da pietre dure di colore e cristalli Swarovski. ■ From the Classic collection, gold-plated brass bracelet, with many rings as charms, adorned with coloured stones and Swarovski crystals.
■ Orecchini in argento 925 nickel-free: le posatine in argento rodiato rappresentano la tradizione del Gruppo. ■ Nickel-free sterling silver earrings: the rhodium-plated silver cutlery represents the Group’s tradition.
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FIERE FAIRS
OROAREZZO STRIZZA
L’OCCHIO ALLA MODA OROAREZZO WINKS AT FASHION ■ The 33rd edition of OroArezzo, scheduled in the Tuscan province capital next March 24 to 27, was born under the sign of a strong push for change and efficiency. Besides the hospitality of 280 international buyers, organisers announced a series of initiatives and news designed to respond ever more effectively to the needs and problems of a sector that was hardly hit by the crisis and the "flight" of consumers. From a structural point of view, the event relies on the new "Gem Pavilion", dedicated to gemstones and colours, while the new Pavilion 7, opened on the occasion of OroArezzo 2011, will host again this year some reputable Italian jewel■ Nasce nel segno di una forte spinta al lion”, dedicato alle pietre lery brands. In addition, the cambiamento e all’efficienza la 33° edi- preziose e di colore, new Auditorium will host the zione di OroArezzo, in programma nel mentre il nuovo opening ceremony, which capoluogo toscano dal 24 al 27 Marzo padiglione 7, will be enriched with the prossimi. Oltre all’ospitalità per 280 buyer inaugurajewellery parades of internazionali, gli organizzatori annunciano to in ocPremière, the tradiinfatti una serie di iniziative e novità intese casione di tional competia rispondere con sempre maggiore effi- OroArezzo tion of OroArezcacia alle esigenze e alle problematiche 2011, accogliezo where manufacturdi un settore investito in pieno dalla crisi rà anche per queing companies display e dalla “fuga” dei consumatori. Da un sta edizione rinomatheir new products and trends punto di vista strutturale, la manifestazione ti brand dell’oreficeria in view of the following year. Ficonta sul nuovo padiglione “Gem Pavi- italiana. Inoltre, sarà il nally, the collaboration with Vogue nuovissimo Auditorium a Gioiello resulted in an exhibition of jewLA MOSTRA ARETINA ospitare la cerimonia d’inauellery created by the designers of the BorPRESENTA NUOVI gurazione, che sarà arricchita bonese fashion house and manufactured SPAZI E UNA SERIE DI dalle sfilate dei gioielli di Première, EVENTI IN EQUILIBRIO il tradizionale concorso di OroArezzo nel- by the exhibiting companies, and a new TRA BUSINESS l’ambito del quale le aziende propongono space entirely dedicated to fashion jewelE FASHION. le novità e le tendenze in vista dell’anno lery. Info: www.oroarezzo.it successivo. Dalla collaborazione con Vogue Gioiello, infine, sono nati una mostra di gioielli disegnati dagli stilisti della maison Borbonese e realizzati dalle azienTHE EXHIBITION IN AREZZO de espositrici e un nuovo spazio interaOFFERS NEW SPACES AND A SERIES OF EVENTS BALANCED mente dedicato al bijou. BETWEEN BUSINESS AND FASHION. Info: www.oroarezzo.it
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IJS ISTANBUL, SEMPRE
PIÙ INTERNAZIONALE IJS ISTANBUL, MORE AND MORE INTERNATIONAL
■ Appuntamento a Istanbul, dal 22 al 25 Marzo 2012, per l’edizione primaverile dell’Istanbul Jewelry Show, organizzata da UBM Rotaforte. IJS si è guadagnata uno spazio di tutto rispetto nel calendario fieristico internazionale come la principale fiera turca del settore orafo e come manifestazione geograficamente privilegiata per affacciarsi sui mercati dei Paesi CIS e della Russia, dell’Europa dell’Est, del Nord Africa, del Medio Oriente e dell’Asia. La fiera si svolgerà su una superficie espositiva di circa 24
OLTRE 1000 ESPOSITORI PER LA MANIFESTAZIONE TURCA, CHE METTE IN CAMPO UNA SERIE DI NOVITÀ E SERVIZI.
OVER 1000 EXHIBITORS FOR THE TURKISH EVENT THAT BRINGS INTO PLAY A SERIES OF INNOVATIONS AND SERVICES.
mila metri quadrati, in cinque padiglioni all’interno del CNR Expo di Istanbul: per la prima volta è previsto uno spazio esclusivamente dedicato agli orologi,
ospitato nel Padiglione 5. In totale, dovrebbero essere oltre 1000 gli espositori, tra i quali si annoverano i principali brand turchi di oreficeria e gioielleria e diversi marchi internazionali, provenienti da 45 Paesi e regioni di tutto il mondo. Gli organizzatori hanno messo a punto una serie di servizi accessori per operatori e visitatori all’interno della fiera; inoltre un servizio di navette da e per diversi punti della città offriranno l’opportunità di ammirarne i meravigliosi tesori turistici e culturali. Info: www.istanbuljewelryshow.com ■ Meeting in Istanbul, 22 to 25 March 2012, for the Spring edition of the Istanbul Jewelry Show, organised by UBM Rotaforte. IJS has earned a respectable place in the international fair calendar as the largest Turkish exhibition in the jewellery sector and a geographically privileged event to look out on the markets of CIS countries and Russia, Eastern Europe, North Africa, the Middle East and Asia. The fair will take place on an exhibition area of about 24,000 square meters in five pavilions inside the CNR Expo in Istanbul. For the first time a space solely dedicated to watches has been provided, hosted in Pavilion 5. In total, there should be over 1000 exhibitors, which include leading Turkish jewellery and goldware brands and various international brands, from 45 countries and regions around the world. Organisers have developed a range of additional services for operators and visitors at the fair. Also, a shuttle service to and from different parts of the city will offer the opportunity to enjoy its wonderful tourist and cultural treasures. Info: www.istanbuljewelryshow.com
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FIERE FAIRS
I PROSSIMI
APPUNTAMENTI
FORTHCOMING EVENTS TARÌ EVENTI BIJOUX
■ Il 25 e 26 marzo 2012 il Centro Orafo Il Tarì ospita un evento dedicato al gioiello moda. In programma anche il concorso di design “Bijoux Design Award”, al quale parteciperanno tutti gli espositori. ■ On 25 and 26 March 2012 the Il Tarì Jewellery Centre is hosting an event dedicated to fashion jewellery. A design competition is also scheduled, the "Bijoux Design Award", in which all exhibitors will participate. Info: www.tari.it
SHANGHAI WORLD LUXURY EXPO ■ La World Luxury Association e la China Luxury Trade Commission organizzano l’International Top Private Goods (Luxury) Exhibition, che si svolgerà dal 5 al 7 Aprile presso l’Everbright Convention & Exhibition Center di Shanghai. Protagonista il lusso in tutte le sue declinazioni: dall’alta gioielleria e orologeria al top di automobilismo, arredamento, turismo, divertimento, yacht, servizi etc. ■ The World Luxury Association and the China Luxury Trade Commission are organising the International Top Private Goods (Luxury) Exhibition, to be held April 5 to 7 at the Everbright Convention & Exhibition Center in Shanghai. The protagonist will be luxury in all its forms, from high jewellery and watches to top quality cars, furniture, tourism, entertainment, yachts, services, etc. Info: www.luxuryexpo.org
BEIJING INTL. JEWELRY EXHIBITION ■ La seconda edizione del Beijing International Jewelry Exhibition è in programma dal 6 al 9 Aprile 2012 presso l’International Exhibition Center di Pechino. Gli organizzatori prevedono la partecipazione di 500 espositori da oltre 20 Paesi in tutto il mondo e di circa 30 mila visitatori. ■ The second edition of the Beijing International Jewelry Exhibition is scheduled for 6 to 9 April 2012 at the International Exhibition Center in Beijing. The organisers are expecting the participation of 500 exhibitors from over 20 countries around the world and of about 30,000 visitors. Info: jewelryshow@yeah.net
SICILIA ORO ■ La prossima edizione di Sicilia Oro, animata da circa 100 espositori italiani, si svolgerà dal 13 al 16 Aprile 2012 presso il Palalumbi di Taormina. ■ The next edition of Sicilia Oro, animated by some 100 Italian exhibitors, will be held 13 to 16 April 2012 at the Palalumbi centre in Taormina. Info: http://siciliaoro.com
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INIZIATIVE INITIATIVES
CLUB DEGLI ORAFI:
LE PROSSIME SFIDE ■ Il Club degli Orafi Italia ha organizzato lo scorso 31 Gennaio un convegno dal titolo “2012: La rivincita del gioiello?”. Sono stati messi a fuoco diversi aspetti relativi al prossimo periodo. Le prospettive per il mercato interno non sono rosee: alle correzioni fiscali, che vanno a pesare direttamente sull’economia italiana, si sommano la contrazione del reddito disponibile reale nelle famiglie almeno per tutto il 2012 e il calo di fiducia degli operatori economici: il clima di incertezza non faciliterà gli investimenti delle aziende né una ripresa delle vendite interne. Le cose sembrano andare meglio sul fronte delle esportazioni: nonostante i dati positivi siano ampiamente influenzati dal costo delle materie prime e una consistente ripresa del mercato
europeo non appaia realistica, buone prospettive sembrano delinearsi per quanto riguarda l’Asia e i Paesi del Mediterraneo. Secondo stime di Prometeia, nei Paesi emergenti più dinamici - in particolare Cina e India - si concentreranno entro il 2016 il 75% dei nuovi ricchi, grazie al miglioramento delle condizioni di reddito. Si tratta di mercati dalle immense potenzialità ma difficili da affrontare per le aziende italiane, spesso di ridotte dimensioni, che, come ha sintetizzato Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi, dovranno abbandonare ogni atteggiamento individualistico per “creare alleanze strategiche, reti d’impresa che consentono di mantenere la propria identità aziendale, ma allo stesso tempo di fare massa critica”.
ASSOROLOGI: IL WEB E
LA CONTRAFFAZIONE ■ ”La contraffazione di orologi: dalla consapevolezza all’azione” è stata al centro del convegno organizzato lo scorso 6 Febbraio da Assorologi e Convey, società specializzata in web intelligence che ha presentato i risultati - decisamente preoc-
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cupanti - di una ricerca condotta su 50 marchi di orologi. In sintesi, dai dati elaborati si evince tra l’altro che circa il 35% delle pagine del web tradizionale utilizza illegalmente i brand per vendere prodotti falsi; che mediamente sulle prime
100 pagine di un motore di ricerca dedicate a un certo brand di orologeria, 32 sono veicolo di contraffazione; che 3 pagine contraffattive su 4 appartengono a siti di e-commerce, 1 su 6 a un blog. Giuseppe Provera, partner e amministratore unico di Convey, spiega che, sulla base delle analisi aggregate dei 50 marchi, è stato possibile per la prima volta “affrontare la difficile problematica dell’individuazione di ‘network di website contraffattori’, composti da decine/centinaia di siti apparentemente autonomi, dietro ai quali si nascondono emanazioni del crimine organizzato internazionale”. Da questa consapevolezza possono nascere nuove strategie per combattere la contraffazione, anche attraverso azioni di concerto tra più marchi, ha sottolineato il presidente di Assorologi, Mario Peserico.
BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS
STOCK&INDEX ■ INDICE L’ORAFO ITALIANO Pubblichiamo le quotazioni di borsa di alcune delle maggiori società italiane ed estere dell'oreficeria e dell'orologeria, quelle dei principali metalli preziosi e l'indice Morgan Stanley World, relativo alla capitalizzazione delle borse mondiali. Il confronto di questi indici potrà dare a
Titoli & Metalli
Shares & Metals Birks & Mayors Damiani Fossil Inc. Gitanjali Group Pranda Jewelry Richemont Swatch Group Tiffany & Co Tse Sui Luen Indice Azioni/ Share Index Oro / Gold Argento / Silver Platino / Platinum Palladio / Palladium Indice Metalli/ Metal Index MSCI World Ind.
tutti gli operatori del nostro settore un'indi- companies dealing in precazione utile per capire l'andamento e le cious metals and the Morgan Stanley World index relating to the capitatendenze del nostro mercato. lization of international Stock Exchan■ L’ORAFO ITALIANO’S INDEX ges. Comparisons between these indexes We publish the Stock Exchange shares of will provide operators with useful guideleading Italian and foreign jewellery and lines to understand the current situation watchmaking companies, of the main and market trends.
Borse & valuta
Stock Exchanges and currency Amex Milano Nasdaq Nse Bombay Tse Bangkok Xetra Xetra Nyse Sehk Hong Kong USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce
■ TUTTO BENE, MADAMA LA MARCHESA!
Valuta
Currency USD € USD RS BATH € € USD HKD
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01.02.2012 02.10.2012 0,99 0,94 79,27 302,00 6,15 39,00 286,05 66,26 5,37 100,00 1.590,00 28,78 1.406,00 655,00 100,00 1.181,28
1,12 0,85 101,40 328,95 6,50 43,42 325,10 64,18 6,19 111,66 1.720,40 33,64 1.645,00 699,00 111,37 1.284,26
Indice
Index 113,13 90,63 127,92 108,92 105,69 111,33 113,65 96,86 115,27 111,66 108,20 116,89 117,00 106,72 111,37 108,72
avanza dell’11,66%, ovvero tre punti in più rispetto all’indice delle borse mondiali, che si ferma all’8,72%. L’avanzamento dei titoli orafi è assolutamente speculare (ed è la prima volta che succede, da tanto tempo) rispetto a quello delle materie prime, e cioè dei metalli preziosi, tra i quali, per questo mese, la palma del maggiore rincaro spetta, una volta tanto, non all’oro ma al platino e all’argento.
companies. One, Gitanjali Group, has already landed in Europe and the rest Si apre un nuovo anno, in mezzo a mille are in the process of doing so. In this difficoltà e a molteplici segnali di crisi, framework, characterised by some diffiestesi a tutti i comparti economici e a culties, the shares of the jewellery industry are holding a very positive course. Of tutti i paesi del mondo, a conferma del the 9 stocks we have analysed, only two fatto che oramai il mondo è davvero un reported a slight decline (Damiani and unico villaggio. E in omaggio a questo Tiffany), while all the others are making principio, abbiamo deciso di allargare la good progress. The sector as a whole is rappresentatività del nostro indice a tre moving on by 11.66%, three percentage importanti aziende asiatiche; una, Gitanjali points more than the index of world stock Group, è già sbarcata in Europa e le altre ■ CRISIS? WHAT CRISIS? sono in procinto di farlo. In questo quadro, A new year is beginning, amid a thousand markets, which is standing at 8.72%. caratterizzato da qualche difficoltà, le difficulties and many signs of crisis, ex- The progress of jewellery stocks is abazioni del settore della gioielleria tengono tended to all economic sectors and all solutely mirrored (and this is happening una rotta molto positiva; sui nostri 9 titoli countries in the world, confirming the for the first time in a long time) by that rilevati, solo due segnalano un lieve arre- fact that the world is really a single of raw materials, namely precious metals. tramento (Damiani e Tiffany), mentre village. And in homage to this principle, This month, however, the palm of highest tutti gli altri mettono a segno ottimi pro- we decided to expand the representative- price rise is not carried off by gold for gressi; il comparto, nel suo complesso, ness of our indexes to three major Asian this once, but platinum and silver.
STOCK E
12.11 6.11 stock&markets 41 59 2/3.12 CHANGE
L’ESPERTO RISPONDE MARKETING
IL CLIENTE E IL VALORE
DELLA MARCA
(parte II°) by Daniela Saibene *
OGGI PIÙ CHE MAI LA SCELTA DEL PRODOTTO RAPPRESENTA UNA PARTE IMPORTANTE DELLA STRATEGIA DI IMPRESA: IL MERCATO NON PERDONA E GLI ERRORI SI PAGANO A CARO PREZZO.
■ Ogni brand rappresenta agli occhi del cliente un universo di simboli e valori e vale la pena concentrarsi in maniera teorica ma attiva sulle scelte strategiche che la gioielleria può adottare per costruire e gestire il portafoglio di marche più rispondente al profilo della clientela. È un tema sicuramente scottante, che ogni gioielliere deve adattare alla propria attività e realtà locale.
La politica di marca della gioielleria
Gioielleria Zingaro Milano
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Oggi le grandi aziende produttrici mostrano un’inedita attenzione alla comunicazione di marca sul punto vendita. Ciò accade in settori molto diversi, da quello automobilistico all’agro alimentare. Le motivazioni sono da ricercare nelle numerose ricerche empiriche condotte per comprendere come si svolge concretamente il processo d'acquisto del cliente, le quali hanno confermato il ruolo fondamentale del punto vendita nell’influenzare gli acquisti della clientela. Le decisioni d’acquisto, infatti, si perfezionano sul punto vendita, al quale il cliente italiano
è mediamente più fedele che non alla marca. Il cliente in generale, e in particolare il cliente italiano, è un essere relazionale e ripone elevati livelli di fiducia nel negozio e nell’esperienza che vi viene vissuta. Proprio perché il cliente non ricerca solo la marca, ma anche qualità nel servizio, il comportamento del personale di vendita si rivela cruciale, poiché riveste un ruolo consulenziale agli occhi del cliente, che deve districarsi tra le numerose scelte di brand e di prodotto presenti sul mercato. Ecco perché le grandi marche sono sempre più propense ad avviare attività di retailing strategiche con la distribuzione. È un fenomeno importante, che mette in contatto i due poli della filiera per aumentare la sensibilità e la conoscenza del consumatore finale e rispondere sempre più efficacemente ai suoi desideri e ai suoi sogni. Le attività e le conoscenze nel loro insieme portano benefici all’intero mercato e la concentrazione su prodotti specifici può costituire una vantaggiosa opportunità di business per la distribuzione: l’informazione di marca accresce la visibilità e la reputazione del punto vendita
agli occhi della clientela, sia di quella già acquisita sia di quella potenziale. Le potenzialità ancora inespresse d'impiego della marca nel punto vendita richiedono, pertanto, un’accurata selezione e gestione dei brand da inserire nel portafoglio.
La costruzione del portafoglio di marche Il portafoglio di brand è il complesso di marche e prodotti che il punto vendita decide di commercializzare. È bene rispettare alcune regole ben precise nella selezione delle marche e dei prodotti
collezioni. Oggi le aziende cercano di creare un’architettura snella e molto riconoscibile per rendere lo stock più leggero e con una rotazione più veloce. L’obiettivo è la creazione di differenze che durino nel tempo e che siano percepibili dai clienti. Inoltre, il costo delle materie prime porta a valutare e studiare leghe e metalli che possano differenziare il prodotto con una politica di pricing in grado di aiutare
veloce e vicina alla propria realtà.
Il posizionamento di marca, prodotto, punto vendita Il posizionamento riassume la strategia e la personalità della marca e indica la posizione che il brand desidera occupare nella mente del cliente. Analizzando il posizionamento dei brand presenti sul mercato, è necessario tenere conto della storia del negozio e dei suoi valori, del personale all’interno del negozio e dell’identità del gioielliere. Terminate queste valutazioni, è necessario comprendere al
Gioielleria Lucchetti - Chiavari che possono entrare a far parte del punto vendita. 1. Il posizionamento e l’architettura del brand Innanzitutto è indispensabile raccogliere informazioni sui brand presenti sul mercato per individuare le marche capaci di potenziare congiuntamente l’immagine della gioielleria. Ogni marca possiede un’architettura propria e un posizionamento specifico nel mercato e ogni marca ha un fattore di successo che deve essere analizzato approfonditamente dal punto vendita. L’architettura è la struttura che definisce la relazione tra il brand principale, i cosiddetti sub-brand e i singoli prodotti o collezioni. Il ruolo di queste ultime consiste nella declinazione e nel potenziamento dell’universo simbolico della marca stessa. L’architettura del brand definisce la profondità dell’offerta. Non tutte le marche presentano un’architettura a più livelli. Tuttavia, ove questa sia presente, è preferibile conoscerne la struttura gerarchica per comprendere come le aziende produttrici articolano e segmentano le proprie
Gioielleria Pino Gianformaggio - Trapani il cliente a valutare il prodotto orafo per le diverse occasioni da festeggiare e con novità da offrire. Ogni brand, e in particolare ogni sub-brand, si rivolge a determinati segmenti di clientela: comprendere quali marche rispondono maggiormente alle esigenze dei propri clienti è l’attività più difficile, ma certamente quella in grado di garantire i maggiori successi. Provare a ricostruire e approfondire le architetture dei brand presenti sul mercato - per conoscere le differenze esistenti in termini di identità e valori di marca con i clienti - è una delle ricerche che il gioielliere può attivare con pochissimi investimenti e con una risposta
meglio la marca e il prodotto da inserire nello stock: il livello di qualità e di servizio proposto dal posizionamento del brand, il profilo del cliente identificato dalla marca, l’entità degli investimenti in comunicazione e le logiche di commercializzazione dei brand, valutando la propria capacità di investimento per promuovere sinergicamente il nuovo prodotto. È importante ricordare che generalmente il nuovo prodotto/brand non deve variare l’immagine consolidata nel corso del tempo.
Le attese e i desideri dei clienti attuali e potenziali Non bisogna trascurare l’aspetto simbolico
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L’ESPERTO RISPONDE MARKETING dei brand sul mercato, per identificare quelle marche che non solo rispecchiano l’identità del gioielliere, ma, soprattutto, sono in grado di incontrare i desideri e i gusti della clientela di riferimento: il primo passo della ricerca prevede di concentrarsi soprattutto sulle persone che già acquistano nel punto vendita. La politica di marca risponde ai più ampi obiettivi di marketing strategico della gioielleria. Come abbiamo più volte ricordato, “fare marketing” significa costruire differenze che siano percepibili dalla clientela. La costruzione di un portafoglio di marche/prodotti meditati e con una chiara strategia di promozione rappresenta uno dei più rilevanti strumenti di differenziazione del punto vendita. Il monitoraggio sistematico del portafoglio di prodotto della concorrenza permette scelte diverse, proponendo novità ed esclusività: non sempre il prodotto che tutti vogliono e che tutti acquistano è quello a maggiore redditività. Un’ulteriore sfida sta nella capacità di introdurre periodicamente, nell’assortimento di prodotto e di marca, novità capaci di attrarre una clientela di fiducia e incuriosire più ampi bacini di clientela, con l’intento di proporre alternative di offerta rispetto alle altre gioiellerie. La politica di marca contribuisce tanto allo stile e alla professionalità delle persone preposte alla vendita, quanto alla costruzione della distintività e dell’unicità della gioielleria.
Le tendenze e le evoluzioni del mercato Anche le marche si evolvono nel tempo per rispondere ai cambiamenti sociali della domanda. Nel selezionare le marche da inserire nel portafoglio è necessario monitorare nel tempo i trend del mercato e le riformulazioni delle politiche di marca, per presentare un’offerta sempre aggiornata e distintiva. Infine, nella scelta del numero di brand da trattare si dovrebbe procedere secondo una logica di servizio. Commercializzare due brand significa sostenere due differenti investimenti e disporre di due diversi assortimenti. L’inserimento di un nuovo brand all’interno del proprio portafoglio genera un incremento della complessità di gestione del punto vendita. Pertanto, decidere di commer-
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cializzare un numero elevato di marche non sempre può significare rispondere a una logica di servizio nei confronti dell’acquirente. Il cliente si aspetta che la forza vendita conosca le marche, ne sappia distinguere attributi e differenze e sia in grado di argomentarne i vantaggi. Un numero eccessivo di brand può pertanto abbassare il livello standard di servizio che il personale di vendita può offrire. Questo esempio evidenzia come la formazione sul punto vendita possa rivelarsi strategica anche nell’ottimizzazione delle attività di brand management. Riflessioni analoghe possono essere valide anche per quanto concerne le scelte di assortimento. La profondità dell’assortimento in termini di gamma e di linea deve essere attentamente valutata per rendere gestibile la complessità.
La gestione del portafoglio di marche La costruzione di un portafoglio distintivo di marche non basta. È necessario saper gestire la dinamicità del portafoglio, ovvero saper apportare nel tempo interventi e modifiche al sistema di marca offerto. In particolare, la gestione del portafoglio richiede: • un’attenzione costante alle nuove tendenze e alle evoluzioni della domanda. • un monitoraggio periodico delle scelte di marca dei concorrenti. • una verifica sistematica dell’allineamento dell’immagine della gioielleria con gli attributi veicolati dalla comunicazione dei brand. • un’analisi numerica approfondita per comprendere quali marche possono essere considerate strategiche - quindi da potenziare nel tempo - e quali invece marginali - dunque da abbandonare. A tal fine è utile rispondere a queste domande: Qual è il peso relativo di ciascun brand sul fatturato totale della gioielleria? Qual è il valore per brand delle scorte di magazzino? Quali brand contribuiscono a generare il 60% del fatturato? Qual è il tasso di rotazione di ciascun brand? Come viene gestito l’intero portafoglio
dalla forza vendita? Quanti clienti o visitatori tornano nel punto vendita perché è presente una determinata marca? Su 100 persone, quante entrano chiedendo una determinata marca? Quali marche generano maggior traffico nella gioielleria? La costruzione del portafoglio di brand rappresenta, pertanto, un’attività che si può condurre in modo totalmente autonomo. La conoscenza e la comprensione delle logiche di marketing e di vendita dei brand permettono di affrancare le scelte di assortimento dalle logiche a volte vincolanti dei grandi brand. In realtà, come è stato detto, spesso la decisione d’acquisto avviene nella stessa gioielleria ed è generalmente influenzata dall’assortimento di prodotto e di marca, ma soprattutto dal livello di servizio e professionalità delle persone dedicate alla vendita.
L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di marketing e tecniche di vendita, potete scrivere a: * Daniela Saibene, consulente marketing e tecniche di comunicazione. Info: danielasaibene@hotmail.it
L’ESPERTO RISPONDE GEMMOLOGIA / English translation: see page 94
La sede della Debswana
SPIRA SULL’EUROPA
IL VENTO DEL SUD by Luigi Costantini *
■ Casomai la notiziola vi fosse passata sotto gli occhi senza lasciar traccia alcuna in un qualche recesso della vostra materia grigia, sarà cosa buona e giusta rimettere a fuoco il caso. Perché di caso si tratta, e non di poco conto, a ben riflettere: dal primo Gennaio di quest’anno va a regime un nuovo contratto decennale, stipulato lo scorso Settembre tra De Beers e la Repubblica del Botswana, che non solo prevede il destino di tutta la produzione della Debswana (Consorzio De Beers - Re-
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pubblica del Botswana), ma pure quello della londinese DTC (Diamond Trading Company). La sorte dell’intero tenore di materiale utile, frutto della coltivazione dei camini kimberlitici di quel Paese dell’Africa Australe, non è per nulla inedito: le operazioni di classificazione, valutazione e vendita del diamante grezzo colà estratto avverrà sotto l’egida della joint venture Debswana. È invece il fato della piazza di Londra, nel più vasto panorama del mercato mondiale del diamante, che
dà adito a perplessità: recita infatti l’accordo sottoscritto che la Diamond Trading Company (DTC) ricollocherà tutte le proprie attività - vuoi di “sights” vuoi di vendita, ivi inclusi esperti, professionisti, attrezzature, tecnologia e quant’altro - baracca e burattini, insomma - da Londra a Gaborone (capitale del Botswana), entro la fine del 2013. Non solum, sed etiam (ciò non bastasse, insomma), la DTC farà confluire su questa sua nuova base operativa puranco la produzione delle altre
miniere del Gruppo e delle altre joint ventures in giro per il mondo, imperocché le vendite (i celebrati “sights”) verranno di colà tutte condotte. Superfluo il commento: una mossa di tal fatta sta semplicemente a sottolineare che, in primis, il partenariato De Beers Botswana ha davanti a sé un futuro a lungo, lungo termine; secundis, che Gaborone è destinato a divenire, entro breve, uno dei più importanti centri no-
● Gaborone Botswana
quello dell’est (Russia, India, Cina) raggiungendo le consorelle che colà se ne son già involate? Oppure batteran duro in riva alla Schelda? Gongola il Ministro tswana delle Risorse Minerarie ed Energetiche, e ne ha ben donde: la DTCB (Diamond Trading Company Botswana) continuerà ad occuparsi della selezione e della valutazione del grezzo di tutta la produzione della Debswana, prima di venderlo alla DTC; la DTC continuerà la sua azione di supporto a favore della locale industria del taglio, vieppiù assicurandole un maggiorato flusso di grezzo, con conseguente ricaduta in termini di creazione di nuovi posti di lavoro e di nuove opportunità economiche; il Governo del Botswana si vedrà assicurata la concessione per la collocazione in proprio d’una percentuale iniziale del 10% - per finire al 15% - dei diamanti grezzi estratti dalla Debswana; le possibilità d’attrarre imprenditoria e capitali del settore nel Paese, da tutto il mondo, ora si moltiplicheranno. “Questa è un’occasione,
gente”. Ed è altresì un acclarato esempio di come un intero continente - l’Europa - abituato a considerarsi il centro del mondo, abbia perso il senso della realtà nel continuare a crogiolarsi nell’illusione d’esserlo ancora: è dal 1918 che politicamente e militarmente non lo è più e ora, che a rotta di collo si perdono pezzi d’economia a destra e a manca, con pure l’“hub” (Londra) del diamante che se ne va, come la si metterà? Avanti così, che andiamo bene! E intanto ripenso al Gaborone sonnolento e polveroso, così come m’apparve in quel lontano 1978, quando il diamante iniziava a far capolino all’orizzonte di quel Paese che pochi, in Europa, avrebbero saputo con sicurezza collocare su d’un planisfero. È proprio vero quel che diceva mia nonna: la vita è come una ruota, chi oggi sta sopra domani starà sotto, e chi oggi sta sotto domani starà sopra… * Luigi Costantini - responsabile Italia del settore Formazione IGI/Anversa
L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di gemmologia, potete scrivere a / for information about gemmology courses please write to: luigicostantini@hotmail.com esperto@edifis.it Nicky Oppenheimer dali, a livello internazionale, del commercio e del taglio del diamante. Ozioso risulta poi l’interrogativo che di logica conseguenza ci si pone: e di Londra (come centro del diamante) che rimarrà? E Anversa, che vede allontanarsi di cotanto la propria comoda fonte d’approvvigionamento, che farà? È pur vero che oggi si vive in un villaggio globale, e che le distanze non contano poi più così tanto… Ma le sue taglierie (poche rimaste, da tante che erano) nondimeno seguiranno il vento del sud, oppure
per il Botswana e la De Beers, quella di plasmare il futuro dell’industria del diamante, che si presenta una volta sola nel giro d’una generazione”, ha dichiarato Nicky Oppenheimer della De Beers, all’atto della firma dell’accordo. Senz’altro. E non solo. Questo è anche un chiaro esempio di come il diamante, oltre che “insanguinato”, possa addivenire “riscatto”, mezzo di riscatto economico, sociale e pure politico (in termini di stabilità) a beneficio d’una intera nazione del mondo “emer-
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L’ESPERTO RISPONDE VETRINISTICA
SPAZI, SUPPORTI, COLORI:
GLI ERRORI DA EVITARE ■ Una vetrina fatta a regola d’arte, forte di una perfetta visualizzazione, porta sempre benefici e aiuta ad aumentare il fatturato. Purtroppo molti negozi non possono vantare una vetrina “che fa vendere”. Per evitare errori nella creazione di una vetrina, bisognerebbe sempre tenere in considerazione alcune regole ben precise. Molte persone si fanno influenzare dalla prima impressione in tanti aspetti della vita: lo stesso vale anche per la vetrina. Per esempio, comprando un libro, di solito si valutano per prima cosa la copertina e la qualità della carta; identicamente, le immagini pubblicitarie ci inducono alla scelta del prodotto pubblicizzato. Una vetrina non dovrebbe mai essere disordinata e poco illuminata, né dovrebbe risultare sovraccarica di prodotti
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ed elementi scenografici. Bisogna comunicare ciò che si ha da offrire in un modo chiaro, attraverso la cosiddetta “facile lettura espositiva del prodotto”. Le boutique hanno bisogno di un display perfetto in vetrina, per evitare che i clienti non notino la gamma di prodotti proposti. La vetrina, dunque, deve attirare l’attenzione, creare lnteresse e suscitare curiosità, ma deve anche incoraggiare i passanti a entrare in negozio. Una vetrina deve essere in grado di attirare ogni tipo di potenziali acquirenti. Oggi, si sa, la concorrenza incide anche sui prezzi: di conseguenza, bisogna seguire adeguatamente questa problematica anche attraverso la vetrina, esponendo i prezzi, per una preselezione mirata dei clienti. Illuminare la vetrina fino a tarda sera è sempre utile ed è consigliabile utilizzare
luci a basso consumo. Attraverso il tipo di display, i supporti espositivi e le scenografie, una vetrina efficace attrae il cliente e lo porta a sognare, ad immaginare cosa aspettarsi quando indosserà i prodotti acquistati. Se non si è sicuri di come si potrebbe rinnovare la propria vetrina, è certamente utile avvalersi della consulenza di un vetrinista professionista, predisponendo un budget dedicato ad attività di promozione e marketing visivo. Spesso risulta difficile svolgere al meglio il lavoro del vetrinista a causa dei timori e delle resistenze dei titolari, posti davanti a progetti di cambiamenti avvertiti come “radicali”. Se ci si rivolge a un professionista, il consiglio è senz’altro di lasciarsi guidare senza timori, ma chiedendo spiegazioni sulle motivazioni delle scelte espositive che non si condividono: il vetrinista sarà lieto di rassicurarvi con semplici
by Roberto Pivetta *
ed esaurienti spiegazioni. Veniamo agli errori più comuni: - L’assenza di un’insegna o la sua scarsa visibilità. Bisogna cercare di far sì che il nome del negozio sia ben visibile, in modo che il passante possa facilmente collegare il nome al punto vendita. - La tendenza a utilizzare la vetrina come uno spazio in cui mostrare tutto ciò che il negozio offre, il che la rende poco funzionale e caotica. Non bisogna dimenticare, infatti, di lasciare degli spazi vuoti, utili ad accentrare l’attenzione sulla merce esposta. - L’esposizione di troppi colori, che comporta sempre un’impressione di disordine: è consigliabile allestire le vetrine con due, al massimo tre colori. - L’assenza di supporti o l’esposizione di supporti diversi tra loro. Bisogna cercare di acquistare supporti tutti uguali, per mantenere uniforme l’immagine e
far risaltare maggiormente i prodotti. * Presidente dell’Accademia Vetrinistica - L’assenza dei prezzi. Non solo esporre Italiana e della FIV-Federazione Italiana il prezzo è obbligatorio per legge, ma Vetrinisti & Visual Merchandiser al cliente medio non piace chiedere ogni volta: “Quanto costa?”. L’ESPERTO RISPONDE - Appoggiare i prodotti per terra. Ciò Se desiderate informazioni su corsi toglie valore al prodotto. specialistici di visual merchandising, Un consiglio e un intervento pratico di scrivete a: Svetlana Fabrikant esperti spesso può contribuire ad attirare Direttore Artistico Didattico più clienti e, di conseguenza, ad auAccademia Vetrinistica Italiana mentare le vendite. Info: Tel. 02-43980051, 335-384614 accademia@vetrinistica.com Progetto creativo e realizzazione still www.vetrinistica.com life - vetrine scenografiche - a cura di Svetlana Fabrikant.
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Colazione da Tiffany
a n r o t : 2 1 20
! a n i r t e v o s r o c n o il c ■ Dopo il grande successo ottenuto nel 2011, torna, per il secondo anno, il Concorso vetrina “La più bella del reame”, questa volta a fianco di Federdettaglianti, partner di prestigio in un’iniziativa che coinvolge direttamente i suoi associati. L’Orafo Italiano pubblicherà fino a Dicembre 2012 - mese di chiusura del Concorso - una scelta delle migliori vetrine pervenute in redazione. Nel 2013, alle 3 migliori vetrine dell’anno saranno consegnati premi Platinum, Gold e Silver. Siamo certi che il Concorso “La più bella del reame” diventerà una piacevole ed interessante consuetudine: un’iniziativa utile a promuovere la vetrina quale strumento di marketing e a migliorarne la qualità e l’estetica.
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FLASH SWAROVSKI RICHARD MILLE ■ Edizione limitata a 36 pezzi, il RM 057 Dragon-Jackie Chan è in oro bianco o rosso, con uno splendido dragone in oro rosso. La firma di Jackie Chan è incisa nell’onice nera e ruota ogni 60 secondi, in sintonia col tourbillon. Parte dei proventi vanno alla Dragon’s Heart Foundation. ■ Limited edition of 36 pieces, the RM 057 Dragon-Jackie Chan is in white or red gold, with a beautiful red-gold dragon. Jackie Chan’s signature is set in black onyx and rotates every 60 seconds, in time with the tourbillon's rotation. Part of the proceeds are going to the Dragon’s Heart Foundation.
UN ANNO
DA DRAGO A DRAGON YEAR
■ La Swarovski Crystal Society festeggia nel 2012 il suo 25° anniversario: per l’occasione ha realizzato alcune creazioni dedicate al segno zodiacale cinese del drago, tra cui questo charm in pavé di cristalli. ■ In 2012 the Swarovski Crystal Society is celebrating its 25th anniversary. For the event it created some pieces dedicated to the Chinese zodiac sign of the dragon, including this crystal pavé charm.
CARAN D’ACHE ■ Year of the Dragon Limited Edition: 888 stilografiche e roller con il corpo composto da diversi strati di lacca cinese rossa e nera: l’incisione del corpo svela il dragone e la firma dell’artista Li Qiang Sheng. ■ Year of the Dragon Limited Edition: 888 fountain pens and rollerball pens with their body made of several layers of red and black Chinese lacquer: the engraving in the body reveals the dragon and the signature of artist Li Qiang Sheng in Chinese lacquer finish.
ROBERTO COIN ■ Storia, miti e leggende si intrecciano in questa schiava raffinatissima, realizzata in oro rosé e impreziosita da diamanti, smalto e rubini. Edizione Limitata. ■ History, myths and legends are woven into this refined bangle, made of rosé gold and embellished with diamonds, rubies and enamel. Limited Edition.
OLIVER WEBER ■ Anello Limited Edition dedicato al segno zodiacale del nuovo anno cinese, in pavé di cristalli Swarovski. ■ Limited Edition ring dedicated to the astrological sign of the Chinese New Year, on a Swarovski crystal pavé.
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SPRING SUMMER 2012 away: our woman will wrap up in ■ Sarà un’estate piena di suggestioni, di idee, di colori che vengono da lontano: SOUVENIR-PRINTS: travel memories on scarves, la nostra donna si farà avvolgere in maxi dresses, colourful STAMPE- SOUVENIR: ricordi di postcards that turn viaggio su foulards, maxi abiti, into tank tops or mini cartoline multicolore che didresses. Fabrics ventano top oppure mini abiwill be light, inti. I tessuti saranno leggeri, credibly decoraincredibilmente decorati con ted with prints stampe di luoghi “icona” da of iconic places ogni parte del mondo. C’è sempre from all over the chi si diverte poi a giocare col guarClizia Ornato world. Then there daroba maschile À LA GARÇONNE, is always someone parole che raccontano il fascino del who enjoys playing with blazer da uomo su minigonne mozzafiato, TOMBOY-STYLE clothes, oppure camicie e gilet indossati, magari, which convey the French charm a gambe nude. I tessuti gessati o a pois, tipo cravatteria, avranno decori che smor- of men blazers, with breathtaking miniskirts zeranno la severità del look maschile. or shirts and vests worn, perhaps, with Infine tonnellate di colori e nuance tono bare legs. The decorations of pinstripe or su tono per FULL COLORS. Una donna polka dot fabrics, like neckties, will dampen vestita da capo a piedi dello stesso colore the severity of the masculine look. Finally, acceso e brillante, oppure di un mix di tons of colour and tone-on-tone shades tinte unite piene, per non passare inosser- for FULL COLOURS. A woman dressed vata. Una donna che preferisce gli abiti up from head to toe in the same vivid and guaina, magari decorati per sottolineare bright colour, or a mix of solid colours, un corpo perfetto, oppure i completi giac- not to go unnoticed. A woman who prefers ca e pantaloni, austeri nella forma ma sheath dresses, perhaps decorated to emphasise a perfect body, or trouser suits, shocking nella scelta del colore. ■ Next summer will be full of suggestions, austere for their shape but shocking for ideas and colours that come from far the choice of colours.
FORTE E DECISA
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COMUNICAZIONE COMMUNICATION
UN GIOIELLO È PER SEMPRE…
MA IL CLIENTE LO SA?
by Sonia Sbolzani
RIUSCIRANNO MAI GLI ORAFI ITALIANI A UNIRE LE FORZE PER REALIZZARE UNA GRANDE CAMPAGNA COLLETTIVA DI COMUNICAZIONE, DI FORTE IMPATTO E RIVOLTA AL PUBBLICO?
con due grandi esperti in materia: Annamaria Testa, celebre pubblicitaria, giornalista, docente di comunicazione, e Costantino Papadimitriou, direttore di Forevermark Italy, responsabile del mercato italiano di DTC e capo del Centro Design e Innovazione del marketing del Gruppo De Beers.
■ Perché gli operatori orafi si rendano conto di quanto pesi l’assenza di una grande campagna di comunicazione rivolta ai consumatori finali, dovrebbero forse imbattersi nel bambino che osò guardare il re veramente e si accorse che era nudo. Già: perché gli orafi – salvo accennarne occasionalmente – non si impegnano mai in concreto nel progetto di una campagna collettiva? È solo una questione pecuniaria o si scontano le solite tare della frammentazione e del particolarismo? Ne abbiamo parlato
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Annamaria Testa
Dottoressa Testa, Lei ricorderà senz’altro la celebre campagna di De Beers accompagnata dal claim “Un diamante è per sempre”. Quali erano i punti di forza, a suo parere, che ne decretarono il travolgente successo? Il claim ha più di sessant’anni. La sua fortuna, a mio avviso, è legata a un insieme di fattori. Alcuni riguardano i valori simbolici: purezza, amore eterno e pegno d’amore. Tutte idee che negli anni Cinquanta del secolo scorso avevano grande presa nell’immaginario collettivo. E anche dopo, nonostante tutto. Altri fattori riguardano il linguaggio: è un’affermazione semplice, pertinente, indiscutibile sotto il profilo letterale, ma evocativa, facile da tradurre in più lingue. Se oggi dovesse ideare una campagna pubblicitaria per rilanciare il gioiello in Italia, su quali elementi punterebbe? E cosa suggerirebbe per compattare il mondo orafo caratterizzato da un certo individualismo e indurlo ad una simile iniziativa? Prima di decidere su quali elementi puntare, dovrei fare uno studio approfondito
degli andamenti del settore e leggere un bel po’ di ricerche. Contrariamente a quanto molti pensano, una campagna pubblicitaria efficace, come del resto qualsiasi altra idea creativa efficace, non nasce da un’intuizione improvvisa, ma da un insight, un’illuminazione, che segue uno studio approfondito delle opportunità e dei vincoli. È un lavoro preliminare complesso, ma assolutamente indispensabile per non buttare via soldi prendendo strade inefficaci. Compattare il mondo orafo è una bella scommessa. Un buon argomento può
e unirsi per un’importante campagna collettiva, magari trovando un modo per dare visibilità, di volta in volta, anche a singole marche? Come si può rendere il gioiello più attraente e competitivo agli occhi del pubblico rispetto ad altri generi di lusso o beni comunque appealing? Il gioiello rispetto ad altri beni di lusso ha una serie di peculiarità che andrebbero valorizzate. Oggi purtroppo ci si accontenta quasi sempre di mostrare i gioielli, come se la loro bellezza potesse parlare da sola. In parte è vero, ma solo in parte.
parte; se non c’è un processo decisionale strutturato ed efficace, non si va da nessuna parte. L’agenzia scelta può essere coinvolta da subito nel processo, e anche per supportare la messa a punto di una strategia. Una buona relazione di partnership con una brava agenzia può semplificare molto le cose. Quali sono gli step di una campagna di questo tipo?
De Beers, campagna Shadows
essere: la crisi colpisce fatalmente anche i beni di lusso. La leva pubblicitaria può, almeno in parte, contrastare questa tendenza e può forse aprire nuove prospettive. In questo senso, la pubblicità andrebbe considerata non un costo, ma un investimento. Ma la leva pubblicitaria è efficace se e solo se la comunicazione nel suo complesso ha una massa critica sufficiente a superare la soglia di visibilità. Altrimenti sono ancora una volta soldi buttati via. Ecco il punto: invece di buttar via soldi in una miriade di campagne troppo piccole per farsi vedere e ricordare, e per costruire una consapevolezza e una reputazione che durino nel tempo, non conviene mettere a sistema le risorse
Per realizzare una campagna pubblicitaria collettiva in Italia, che budget minimo sarebbe prevedibile? Dipende dai target che si vogliono colpire, dalla durata della campagna, dai media coinvolti. E perfino dal periodo di uscita. Molto a spanne direi che sotto il milione di euro si riesce a far poco. Con tre milioni di euro si può cominciare a pensare alla tv. Il settore orafo italiano è piuttosto frammentato. In termini di gestione della campagna, come si potrebbero evitare eventuali problemi referenziali? Mi è capitato diverse volte di progettare campagne collettive: ad esempio, per il lino, per il rame, per l’associazione vendite per corrispondenza, e perfino per l’associazione delle agenzie pubblicitarie. Le cose funzionano bene se un piccolo gruppo di persone, possibilmente competenti di comunicazione, viene delegato a sviluppare la campagna, a partire da una strategia condivisa da tutte le imprese coinvolte. E se c’è un project leader autorevole. Se non c’è un accordo forte sulla strategia, non si va da nessuna
In estrema sintesi e in termini molto generali: 1) decidere di fare la campagna; 2) stabilire le modalità di partecipazione alla campagna; 3) coinvolgere le aziende e individuare un project leader; 4) raccogliere e misurare le risorse; 5) scegliere un’agenzia o per chiamata diretta o attraverso una consultazione; 6) prendere in esame tutti i dati e i vincoli disponibili; 7) mettere a punto una strategia; 8) condividerla con tutte le imprese partecipanti; 9) scegliere un centro media per la selezione e l’acquisto e cominciare a ragionare sui media; 10) fare un fine-tuning delle scelte strategiche sui media individuati a partire dai segmenti target e condividere le scelte media; 11) produrre risposte creative congruenti con la strategia creativa e con il media-mix; 12) presentare e condividere le proposte creative e selezionare la più convincente; 13) eventualmente testare la proposta creativa; 14) procedere all’acquisto dei media; 15) dopo eventuali e ulteriori finetuning a partire dai risultati del test, avviare la produzione dei materiali per la comunicazione; 16) procedere allo scatto
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COMUNICAZIONE COMMUNICATION delle foto, alle riprese degli spot, alla realizzazione di ogni altro materiale, compresi web e btl, e postprodurre tutto quanto; 17) presentare i materiali a tutte le imprese partecipanti; 18) avviare le azioni di ufficio stampa e PR da attivare in occasione del lancio della campagna; 19) consegnare i materiali alle emittenti e alle testate; 20) finalmente si è on air; 21) monitorare l’andamento della campagna, supportandola con ulteriori iniziative di PR o con un adeguato lavoro dell’ufficio-stampa; 22) a partire dai risultati ottenuti, mettere a punto strategie per il proseguimento nell’anno o nella stagione successiva. Tempo necessario: minimo sei mesi, considerando con ottimismo i tempi delle prime cinque fasi.
Costantino Papadimitriou Passiamo poi al dottor Papadimitriou. La storica campagna De Beers con le “Ombre” e lo slogan “Un diamante è per sempre” ebbe un successo clamoroso, trascinando le vendite di gioielli. Cosa l’ha resa così straordinaria? Diversi elementi sono in gioco in questa campagna. La musica, romantica e trascinante con crescendo, di per sé una storia e un racconto. Le figure, uomo e donna, sicuramente eleganti, ma non riconoscibili, nei quali chiunque può proiettare se stesso. L’uomo che gioca, che racconta, che trascina la sua donna verso la dichiarazione d’amore. La pura, vera storia romantica che tutti vorrebbero vivere: questo film parla per tutti. È quello che vogliamo sentire. La scelta del bianco e nero, un linguaggio universale di facile comprensione, elimina le distrazioni, non ci si domanda dov’è il luogo, chi sono le persone, come sono vestite. Il tempo, in un certo senso, viene fermato. Lo spettatore segue la storia, la coppia, il trionfo del diamante come dichiarazione e la risposta di gioia. Ricordiamo che uno spot come “Shadows” ha goduto di un importante investimento, con una buona parte investita
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nei cinema, un posto perfetto per una campagna del genere. Ma soprattutto ricordiamo che il protagonista è il diamante, è il veicolo che dichiara per entrambi l’amore. Forme e design sono secondari. È concepibile oggi una nuova campagna di questo tipo? I colossi diamantiferi hanno mai pensato di accordarsi per realizzarne una su scala mondiale? Penso che i tempi siano cambiati. Ogni messaggio è pertinente al suo periodo. Certo è che comunque abbiamo ancora bisogno di sentir parlare d’amore, specialmente in questi anni. Abbiamo bisogno di ritrovare un valore emotivo espresso da qualcosa che duri per sempre. Oggi forse bisognerebbe comunicare con una nuova chiave di lettura, attraverso media nuovi. Perché, secondo lei, il settore orafo italiano non riesce a fare squadra investendo collettivamente in una campagna pubblicitaria a favore della gioielleria? È solo una questione finanziaria? Lei mi chiede perché più di 20mila negozianti non sono in grado di mettersi d’accordo o perché il sistema produttivo non riesca a fare squadra… Leadership, paura che il vicino tragga maggior vantaggio, la necessità di vedere risultati immediati… Il problema, se mi permette, è che ognuno pensa al proprio orto. Chi nel settore dovrebbe gestire tale campagna qualora venisse decisa? Prima di decidere chi, bisogna capire cosa. Cosa si vuole vendere? Qual è il messaggio, qual è la proposition? Il rischio è che tutti vogliano dire la loro. O che non tutti abbiano da vendere l’oggetto comunicato e quindi non partecipino e così via. Ci sono troppi interessi in concorrenza tra loro. Il successo di “Shadows” derivava dal fatto che dietro la forza della comunicazione c’era un diamante, ma soprattutto tutti i negozi avevano almeno un diamante da vendere. Conosce altre campagne di successo finanziate dal settore intero? Diversi anni fa in Italia c’era la campagna per la birra fatta dai consorzi. Questo ci dice che quando gli ego sono messi alla porta e c’è una chiara strategia, allora anche in Italia un progetto del genere si può realizzare.
COMUNICAZIONE COMMUNICATION GOLDEN GLOBE AWARDS ■ Grandi attrici, splendidi abiti, fantastici gioielli: il red carpet dei Golden Globe Awards 2012, che si è tenuto a Los Angeles nel Gennaio scorso, ha ospitato una scintillante passerella di preziosi in platino e diamanti firmati da famosi brand internazionali della gioielleria. Qui sotto: Natalie Portman indossa orec-
chini e tre bracciali in platino e diamanti di Harry Winston; la borsetta è di Tiffany. In basso: Jessica Alba con importanti orecchini in platino e diamanti di Bulgari (Foto by Startraksphoto.com). ■ Great actresses, beautiful clothes, great jewellery. The red carpet of the Golden Globe Awards 2012, held in Los Angeles last January, hosted a glittering parade of platinum and diamond jewels designed by famous international jewellery brands. Left: Natalie Portman is wearing platinum and diamond earrings and three bracelets by Harry Winston; Tiffany purse. Below: Jessica Alba with magnificent platinum and diamond earrings by Bulgari (Foto by Startraksphoto.com).
GRUPPO PRYSMIAN ■ Il Gruppo Prysmian, leader internazionale nel settore dei cavi per l’energia e le telecomunicazioni, approda nel mondo del gioiello esclusivo con il suo brand “Scarti Jewels”. Un’idea nata dalla creatività e dalla passione di Cinzia Farisè, top manager del Gruppo. L’originale fusione tra due realtà così distanti ha portato alla creazione di una collezione di gioielli di grande fascino e design, prodotta con gli scarti dei cavi impreziositi da madreperla, pietre dure, argento. Per lanciare “Scarti Jewels” è stato creato un calendario a tiratura limitata (nelle foto: Gennaio e Set-
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tembre) pensato e realizzato da professionisti italiani: Gianni Rizzotti Fashion Photographer, Franco Gaffuri Communication Agency e Giadan Creativity Jewels Design. www.prystyle.com ■ The Prysmian Group, an international leader in the industry of cables for energy and telecommunications, arrives in the world of exclusive jewellery with its new brand "Scarti Jewels". An intuition born of the creativity and passion of Cinzia Farisè, top manager of the Group. The original blend of two such different worlds led to the creation of a particularly charming and uniquely designed jewellery collection, produced from scraps of cables enhanced by mother-of-pearl, hard stones and silver. To launch “Scarti Jewels” a limited edition calendar was produced (in the photos: January and September) devised and made by Italian professionals: Gianni Rizzotti Fashion Photographer, Franco Gaffuri Communication Agency and Giadan Creativity Jewels Design. www.prystyle.com
ROCCA1794 ■ Continua per tutto il 2012 la collaborazione tra Rocca 1794, la catena di orologeria e gioielleria di alta gamma, e il Teatro Petruzzelli di Bari. Per l’intera stagione, infatti, nel foyer del Teatro saranno esposti gioielli e orologi dei marchi più prestigiosi: Damiani presenterà Masterpieces - le collezioni Carmen, in onore dell’opera di Bizet, Ouverture e Acqua. I top client Rocca riceveranno biglietti omaggio per assistere agli spettacoli. ■ The collaboration between Rocca 1794, a chain of high-end watches and jewellery, and Teatro Petruzzelli in Bari will continue throughout 2012. Jewellery
and watches of the most prestigious brands will be exposed in the theatre foyer for the entire season: Damiani will present Mastrpieces - collections Carmen, in honour of Bizet's opera, Ouverture and Acqua. Rocca’s top clients will receive free tickets to watch the shows.
EBERHARD & CO.
yal Oak Off Shore a Peter Fill, medaglia di bronzo ai Mondiali di Garmisch-Partenkirchen 2011 e appassionato di orologi della Maison. Foto: Arno Ranzi (a destra) titolare della Gioielleria Ranzi, di Bolzano, con lo sportivo. ■ Audemars Piguet launched a new advertising campaign, devised by the Lowe Superculture agency in London, and produced by photographers Richard Foster and Dan Holdsworth. The claim “To break the rules, you must first master them” represents the essence of the philosophy of the fashion House. Sponsor of many sports Audemars Piguet gave a Royal Oak Off Shore to Peter Fill, bronze medallist at the World Championships in Garmisch-Partenkirchen 2011, fan of the House watches. Photo: Arno Ranzi (right), owner of Gioielleria Ranzi, Bolzano, with the sportsman (Photo Credit FlashLight).
■ Il legame tra Eberhard & Co. e il mondo dell’automobilismo d’epoca è da sempre molto forte. Nel corso del 2012 la Maison elvetica sarà Main Sponsor e Cronometro Ufficiale della “Coppa delle Alpi”, la gara di regolarità nata nel 1921 e riservata alle auto storiche da collezione prodotte fino al 1971. Eberhard & Co. oltre a premiare l’equipaggio vincitore con un cronografo, parteciperà con la sua scuderia, la Classic Team Eberhard, capitanata da Corrado Corneliani. ■ The link between Eberhard & Co. and the classic car world has always been very strong. During 2012, the Swiss Maison will be the Main Sponsor and Official Timekeeper of the “Coppa delle Alpi”, the regularity race organised for the first time in 1921 and reserved for historical collector cars manufactured until 1971. Eberhard & Co., as well as awarding a chronograph to the winning team, will join the race with its own team, the Eberhard Classic Team, led by Corrado Corneliani.
AUDEMARS PIGUET ■ Audemars Piguet ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria, ideata dall’agenzia Lowe Superculture, di Londra, e realizzata dai fotografi Richard Foster e Dan Holdsworth. Lo slogan “To break the rules, you must first master them” (per rompere le regole, bisogna dominarle) rappresenta l’essenza della filosofia della Maison. Sponsor di molti sport, Audemars Piguet ha donato un Ro-
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NEGOZI SHOPS
GERARDO SACCO ■ Il nuovo showroom del maestro Gerardo Sacco, a Reggio Calabria, è stato inaugurato alla presenza di Maria Grazia Cucinotta, madrina dell’evento, e di importanti imprenditori e politici calabresi. Disegnato dall’architetto Mehdi Mehrabi, lo showroom ospita pezzi particolari gioielli e oggetti in argento, creati dal
maestro e ispirati alle bellezze della città. Foto, da sinistra: l’imprenditore Pippo Callipo, Viviana Sacco, Anna Prete, ex Miss Calabria, e Sebastiano Caffo, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Calabria di Confindustria. ■ The new showroom of Master Gerardo Sacco, in Reggio Calabria, was inaugurated in the presence of Maria Grazia Cucinotta, guest of honour, and leading businessmen
and politicians from Calabria. Designed by architect Mehdi Mehrabi, the showroom features unique pieces - jewellery and silver items, created by the Master and inspired by the attractions of the city. Photo, from left: entrepreneur Pippo Callipo, Viviana Sacco, Anna Prete, ex Miss Calabria and Sebastiano Caffo, President of Calabria’s Group of Young Entrepreneurs of Confindustria.
CASA ROSAS ■ Fabio Rosas, titolare della Gioielleria Rosas 1945, a Nuoro, ha inaugurato uno spazio dedicato alle idee regalo e alle liste nozze, ma non solo. Casa Rosas, infatti, è un concept store innovativo, realizzato da due giovani architetti, Francesco Saba e Mario Fancello, che ospiterà anche eventi dedicati alle eccellenze enogastronomiche. ■ Fabio Rosas, owner of Gioielleria Rosas 1945 in Nuoro, opened a space dedicated to gifts and wedding lists, QUERIOT ■ Inaugurato in contemporanea al lancio but not only. Casa Rosas is in fact an innodel marchio, “Queriot” è il primo negozio vative concept store, designed by two young monomarca del brand. Allestita dall’ar- architects, Francesco Saba and Mario Fanchitetto Federica Zanuso, la boutique si cello, which will also host some events deditrova nel prestigioso Foro Buonaparte, cated to food and wine excellence. a Milano. “Queriot” è un progetto nato dall’esperienza e dalla voglia di novità di Francesco Minoli (il nome Queriot è BUBEN&ZORWEG quello del suo cavallo) che nella boutique ■ Una giovane e sofisticata realtà, specializzata nella progettazione e presenta gioielli in oro a 9 carati, legati produzione di capolavori tecnologiai ricordi, ai viaggi, alle emozioni. ■ Opened at the same time as the launching of camente avanzati e raffinati nel campo the brand “Queriot”, it is the first flagship dei meccanismi per orologi, orologi store of the brand. Fitted out by architect meccanici, casseforti: Buben&Zorweg Federica Zanuso, the boutique is located in the prestigious Foro Buonaparte, in Milan. "Queriot" is a project born out of the experience and desire for novelty of Francesco Minoli (Queriot is the name of his horse), who displays in his boutique 9-carat gold jewellery, linked to memories, journeys and emotions.
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ha aperto una nuova elegante boutique che propone i suoi esclusivi prodotti a Krasnodar, in Russia, dove la domanda di beni di lusso è in forte ascesa. ■ A young and sophisticated company, specialising in the design and manufacture of technologically advanced and refined masterpieces in the field of mechanisms for watches, mechanical clocks, safes: Buben&Zorweg opened a new chic boutique that offers its exclusive items in Krasnodar, Russia, where the demand for luxury goods is growing rapidly.
■ Hublot opened a store in Courcheval, a prestigious centre in the Les Trois Vallées ski resort, France, where it is already a partner of the French School of Ski. The space was opened by Hublot in collaboration with its partner Kronometry 1999. Furnishings and atmosphere are a mix of technology and mountain spirit, typical elements of the brand. In December, Hublot opened a boutique in Gstaad.
PERRELET ■ Il brand svizzero di orologeria ha aperto il suo primo negozio a Hong Kong, all’interno del prestigioso Shopping Mall “International Finance Centre”. Presente all’inaugurazione il top management dell’azienda. Nella foto, da sinistra, Vincent Chong; Marcel Pordes, Managing Director di Retail Concepts Asia Limited, partner di Perrelet per la distribuzione del brand in Cina, Fausto Salvi, CEO di Perrelet, e Alain Tam. ■ The Swiss watch brand opened its first store in Hong Kong, in the prestigious "International Finance Centre" Shopping Mall. At the opening, the company’s top management. In the photo, from left, Vincent Chong, Marcel Pordes, Managing Director of Retail Concepts Asia Limited, Perrelet partner for the distribution of the brand in China, Fausto Salvi, CEO of Perrelet, and Alain Tam.
HUBLOT ■ Hublot apre a Courcheval, prestigioso centro del comprensorio sciistico di Les Trois Vallées, in Francia, dove è già partner della Scuola Francese di Sci. Lo spazio è stato aperto da Hublot in collaborazione con il suo partner Kronometry 1999. Arredi e atmosfera sono un mix di tecnologia e spirito della montagna, elementi caratteristici del marchio. A Dicembre Hublot aveva inaugurato la boutique di Gstaad.
GREUBEL FORSAY ■ Il marchio di orologeria elvetico ha scelto di aprire la sua nuova boutique all’interno della Time Art GalleryGF di Shanghai, in Bund 18, centro della scena artistica contemporanea. Time Art GalleryGF ospita i segnatempo Greubel Forsay, i modelli nati dalla collaborazione con artisti contemporanei, i capolavori della storia dell’orologeria dei maestri orologiai. ■ The Swiss watch brand has chosen to open its new boutique in the Time Art GalleryGF in Shanghai, Bund 18, the very centre of contemporary art. Time Art GalleryGF houses the Forsay Greubel timepiece collection, the models born of co-creation with contemporary artists, masterpieces in the history of watchmaking.
RICHARD MILLE ■ La prima boutique che Richard Mille apre in Gran Bretagna è uno spazio di 18 mq. Il nuovo negozio, che fonde il concetto dell’alta tradizione orologiera con elementi d’arredo contemporanei, è situato nel prestigioso spazio “The Fine Watch Room” di Harrods, a Londra. Sulla vetrina è riprodotto un orologio su tre spessori di vetro e, all’interno, le vetrine, in ebano e acciaio inossidabile, riprendono le curve ergonomiche delle casse degli
orologi Richard Mille. ■ The first boutique opened by Richard Mille in Great Britain is an 18 square metre space. The new store, which combines the concept of high watchmaking tradition and contemporary furnishings, is located in the prestigious area “The Fine Watch Room” at Harrods in London. A three-dimensional glass watch is reproduced on the shop window and, inside, the ebony and stainless steel showcases echo the ergonomic curves of Richard Mille watch cases.
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ENGLISH TRANSLATION
TECHNOLOGY Italian version: see page 33 LOOKING TO 2012 WITH CONFIDENCE ■ We asked Gianluigi Barettoni, President of A.F.E.M.O. (Italian association of manufacturers and exporters of jewellery machinery) to draw a picture of the sector at the beginning of this year. An industry that thrives on exports (about 90%), and managed to maintain a leading role internationally, primarily thanks to the "appetite" for technology of new markets. The T-Gold Show has apparently been successful ... If the orders made at T-Gold are confirmed in the coming months, then there is something to be truly satisfied about. T-Gold was actually very satisfying, with interesting visitors, especially foreign operators from Russia and Turkey, the most attractive markets today, followed by a few customers from India and the Far East - Thailand and Indonesia. The news is also the return of some American and European buyers. And the Italian market? It is stationary, but not dead. Italian jewellery companies thrive on innovation, but are reluctant to make investments in such a negative economic time. It seems that the Fair had a broadly positive evolution even for jewellery, a factor that could lead to a revival of the sector in Italy as well. What are the most popular products in international markets? We are strong in all product categories, but I would say that Italian chain making machinery are unique and among the most popular in the world, as well as laser processing machines. Italian products in general express our ability to create new and competitive products. Our main competitors are German companies, but it is a fair competition, based on mutual exchange. Ours is a small world, where everyone can carve out a specific specialisation niche. What are the most important trade fairs for your industry? Certainly T-Gold, which can and should continue to grow, then Basel as it is the only event which includes the watch industry and, finally, Istanbul, because of its strategic location. As A.F.E.M.O. we are working on a project, in collaboration with the Ministry of Economic Development, to be present at other international exhibitions in
Brazil, India, Hong Kong. How was 2011 and what are the forecasts for 2012? I think I can say that, thanks to the recovery that started in 2010, 2011 was a good year and, in general, our companies experienced no particular difficulties. These are important prerequisites to face the current year with confidence and serenity and, above all, to start making plans again.
Italian version: see page 34 JTF 2012: INNOVATION TO FACE THE CRISIS by Elisabetta Marchi / Legor Group ■ “A jewel is not just a jewellery product, a jewel is the result of a complex production process that starts from the study of social trends, passes through the expression of the designer’s taste and creativity, and it takes shape thanks to the technology applied. The gold industry seen through the lens of a metal technician is incredibly fascinating: a metal is turned into a true work of art, going beyond the physical limits of the raw material through sophisticated and technologically advanced production systems”. With these words Massimo Poliero, president of the Jewelry Technology Forum and CEO of Legor Group, passionately described the jewellery sector, which has made a piece of history of traditional Italian products. In 2004 this clear awareness of the role of technology and innovation in the jewellery industry brought Massimo Poliero to design the format of the Jewelry Technology Forum. Its eighth edition was held last January at the Vicenza Trade Fair Centre in conjunction with Vicenzaoro Winter. It met with great success in terms of participants and content thanks to the valuable collaboration with Fiera di Vicenza and the contribution of CPV’s Study Group on the jewellery sector. The JTF is a unique opportunity to find culture and information about news and trends in the manufacturing processes of jewellery and similar products easily and absolutely free of charge. The 2012 edition included two important issues among the topics scheduled: colour and the new technology of selective laser melting, a potential revolution in the production of jewellery. Here is a summary of all the studies presented: Beatriz Biagi - Designer - Milan Trends and design with the advent of new PLM technologies - We are at the
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gates of a new revolution in the jewellery industry: selective laser melting technology. Today it is possible to create gold, silver and stainless steel jewellery exploiting the advantages of direct production through selective melting. This presentation is to analyse the context of new stylistic trends, focusing on the study of stylistic elements, structural parameters and the potential of PLM jewels. Christopher W. Corti - COReGOLD Technology Consultancy, Reading, UK Blue, black and purple! The special colours of gold and other precious metals - The paper aims to review the technologies used to obtain these special colours for metal jewellery. Paolo Battaini - 8853 SpA - Pero MI - Italy Dynamic recrystallisation and hot working of precious metals - This study aims to give a general and simplified description of the microstructural phenomena that occur during hot machining, such as dynamic recovery and dynamic recrystallisation. In addition, some advantages of hot-working of some precious metals are shown using practical examples that take into consideration their microstructures. Eddie Bell - The Bell Group - Albuquerque - USA Melting hollow jewellery using 21st Century technology - This study illustrates the historical practices for the casting of hollow objects and also addresses the recent technological innovations that help reduce the difficulties of the past, increasing possibilities in terms of design and making hollow jewellery an attractive alternative in today's market. Filipe Silva - Department of Mechanical Engineering, University of Minho - Portugal Evaluation of new decorative coatings obtained by reactive sputtering for jewellery applications. Comparative study of abrasion and tarnishing resistance. This paper is concerned with abrasion and tarnishing resistance of interference colours in transparent coatings (Me-Ox), as well as intrinsic colours based on dark Me-NxOx and Me-NxOxCx coatings. A comparison between new and traditional electroplated coatings is also illustrated. It then assesses the change in colour of all coatings under normal conditions that lead to the abrasion and tarnishing of jewellery items. Ilaria Forno - Marco Actis Grande - Politecnico di Torino - Valenza The process of direct casting of resin by rapid prototyping: the importance of a
scientific approach for the realisation of quality products - The aim of the work is to analyse rapid prototyping resins with a scientific approach, to derive information on the thermal and physical behaviour of materials and then transfer this knowledge into practical applications, correlating the characteristics of the material and the correct procedures for use. Loris Cuman - IECO Keeps On Improving - Italy Flameless Tunnel Technology: a rapid, safe and "green" method for the production of gold and silver ingots - The study presents an alternative method for the production of ingots, “Flameless Tunnel Technology” (by tunnel furnace under protective atmosphere). This new process eliminates the problems of the traditional system, increases the safety of workers, produces excellent surfaces of finished products, no naked flames and smoke. Jurgen J. Maerz - The Platinum Expert Consulting - USA Solder for platinum - Proper Use and Application in Jewellery Making - This study explains the various types of solder alloys and which are preferred according to applications, in terms of size, production or assembly. It deals with aspects concerning safety and eye protection. It also provides detailed information on when it is best to opt for soldering, brazing or oxyacetylene welding. Jörg Fischer Bühner - Legor Group SpA Italy Rapid jewellery manufacturing by Laser Melting of precious metal powders: Fiction or Future? PLM is an innovative production technique initially adopted for rapid prototyping. 3D CAD data are sliced into layers and imported into a dedicated machine. During the so-called additive manufacturing process, some thin layers of metal powder are generated and melted together selectively by means of a laser beam. This study will illustrate the potential of such technology for the rapid production of jewellery. The characteristics of the of metal alloys powders available (18k gold, sterling silver, etc..) will be discussed, as well as the parameters of the corresponding PLM processes (laser powder, speed, etc..). Martino Gardan - Legor Group SpA - Italy The new nanocomposite ceramic paints (e-coatings). Comparative study of abrasion and tarnishing resistance. Nano-composite cataphoretic coating is an innovative
product ideal for the protection of metal surfaces and much appreciated for the many colours available. This study is focused on the presentation of experimental results concerning both transparent and coloured paints with regard to their exceptional abrasion and tarnishing resistance compared to traditional coatings obtained by chemical passivation, electroplating and PVD (Physical Vapour Deposition). Ulrich E. Klotz e Dario Tiberto - FEM Germany Computer Simulation in Jewellery Technology - Meaningful use and limitations. This study describes various simulation methods and demonstrates that they could be extremely effective in the jewellery industry. Thermodynamic simulations are useful to process phase diagrams, which are necessary for the preparation of alloys, heat treatment processes, and to understand the phenomenon of segregation. In contrast to the binary and ternary diagrams provided in manuals, the simulation allows the treatment of real multicomposite alloys.
Italian version: see page 36 PLM TECHNOLOGIES: AVANT-GARDE SCENARIOS by Beatriz Biagi ■ Today we are at the beginning of a new revolution in the jewellery sector, as it integrates Powder Laser Melting (PLM) direct manufacturing for gold, silver, bronze and steel products. During the last few decades new scenarios of design development have been made possible in many sectors, from medical to transport and architectural through the application of cutting edge technologies. The development of sophisticated mechanisms and high performance materials give inedited responses to the innovation quest. Interactive, transformable, organic systems are being constructed. An emblematic example is the process taking place in architecture, where an innovative response to the demand for a better ergonomy, eco-system adaptability, and together being has been developed. The work of the Future Systems studio, Frank Ghery and Zaha Hadid to name some have , even in the controversy, provoked progress to find innovative technical solutions to previously unthinkable buildings and landscapes. Examples of Interior Design are the polyfacetic Crystal Palace collection of Svarowsky developed in collaboration with designers and architects or in the illumination so-
lutions proposed by Corian from Du Pont and the furniture collections from Magis or Moroso using polycarbonate, polipropilene and 100% recyclable materials. A similar evolution is evident also in personal products, such as telephones, sports, fashion and inevitably, also in jewellery. The end client is exposed to these aesthetical developments going on in his/her environment, and it is natural the he/she seeks the emerging aesthetical language also for personal ornamentation. It is only a matter of time that fluid shapes, open worked volumes and three-dimensional solutions become popular also in the world of jewellery. The arrival of direct manufacturing with (PLM) in the jewellery sector represents a deep and revolutionary change also in the commercial area. Today we are at a fascinating turning point of progress that requires a change of thought. It requires a shift in the way we conceive objects and challenges our technical and creative skills. An important advantage of the direct Powder Laser Melting technology is the simplification of the manufacturing process. If compared to other manufacturing techniques and specifically with the casing technique, the process stages needed are significantly reduced (Fig. 1). Concerning the required professional skills to implement the PLM technology we there are significant changes, that correspond to the general scenario of our times. Today, he creative designer has to be able to develop innovation using 3D digital instruments and the machine operator is not a traditional jewellery technician or jeweller any more, but an informatic technician. Jewellers and stone-setters are required only in the final assembling, polishing and stone-setting phases. During the creative process it is fundamental to have an in-depth understanding of the object construction dynamics. The PLM technology does not impose the usual limitations as opposed to the processes that require metal stamps or rubber moulds. PLM production allows complex, intertwined and interlinked elements. It is therefore possible to produce inedited jewellery pieces with a highly innovative aesthetical character (Fig. 2). Designers and new product developers always have to keep in mind that the PLM direct manufacturing process is possible through the sequential layering of a melted alloy powder. The “growth” of the melted object takes place within the remaining non-melted powder. The model to be produced requires an accurate positioning into the area in which it will be grown, as well as a supporting structure. These procedures are done
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ENGLISH TRANSLATION Italian version: see page 40 Fig. 1
TECHNOLOGY IS GOLDEN FOR PRECISION WEIGHING by Urs Wolfensberger, Global Market Manager Jewelry, Mettler-Toledo
■ With the recurring economic crisis, the scarcity of gold and the growing availability of imitation gold in the market, known as Chinese Gold, regulations to ensure fair trade have increased globally. The latest developments in scale design and weighing technology enable to comply with the strictest regulations, ensuring profitability and businesses’ reputations in the short and long term. This article will focus on the international regulations for weighing devices and explain how advancements in the manufacturing of scales ensure that jewelry retailers comply with international laws. Regulations and International in 3D digital format and are comparable to 3D model generation it is necessary to take in Organizations the preliminary phase of rapid prototyping. The consideration the superficial layer of material The regulatory bodies that monitor weighing positioning of the 3D model and the distribution that will be removed during polishing. In PLM conventions vary internationally. In Europe, the of its supporting structures have to take in conside- each object is manufactured based on a digital International Organization of Legal Metrology ration also the time it takes to build the shape. programme and without any stamp or mold, so it (OIML) supervises the global harmonization of This is a 4D reasoning working with the 3 is possible to produce jewellery pieces (i.e. necklaces legal procedures and drives the creation of interspatial dimensions and the 4th dimension of and bracelets) with some or even all elements dif- national standards of metrology involving meatime. It is of crucial importance to give enough ferent one from each other (Fig. 5). Differences surement procedures and devices. The OIML also attention to the initial phases of concept development can be in terms of size, shape and/or the ornamental supervises other areas in the world that do not and design of objects, in which the cost/quality re- pattern. The fact that each element is different have official organizations regulating metrology, lation of the produced items can be significantly does not significantly affect the final cost of the such as Hong Kong. In some other emerging optimised, and its added value can be therefore piece. The variation versatility of objects and markets, such as the United Arab Emirates risen. The more jewellery items will be conceived their elements is a characteristic of PLM technology, (UAE), the Emirates Authority for Standardization following the PLM production parameters, the that multiplies the possibilities of formal solutions. and Metrology (ESMA) works on consumer promore commercial success they will have (Fig. 3). The PLM technology not only opens up the space tection and the development of a national system The constructive logic of production through se- for creativity, but allows even the production of of measurement, to strengthen their national quential layering is best performing when shapes one-of-a-kind pieces on a large scale and to offer jewelry market. In the US, the National Type follow the growing principle. Ideally the object’s exclusivity for the general public. This means Evaluation Program (NTEP) oversees the testing base is more robust and the structure of the object that with a slightly higher project cost we can of weighing equipment, guaranteeing that scales is self-standing, so that the melting process offer a highly personalized service that corresponds comply with the National Institute of Standards becomes homogoneous. From the creative point with our clientele desires and the general market and Technology’s (NIST) Handbook 44. This of view it is evident that inspiration is to be taken trends. The great creative potential of PLM also document contains the most up to date legislation from nature transferring parameters and patterns in combination with traditional manufacturing regarding specifications, tolerances and technical from organisms (Fig. 4) into the new designs. technologies and handcrafted techniques represents requirements of weighing and measuring devices. This is true for what the shape of jewelry items is an amazing innovative force and will lead fine Some of the latest laws affecting the manufacturing concerned and also its way of growing, as well jewellery to become a high quality, fascinating of scales are concerned with providing customers as the way these new objects get related with product; unique jewellery pieces capable of reflecting with the most accurate results through precise calibration, readability and tamper-proof mechatheir function and their environment. Building today’s international taste. parameters of PLM technology are adequate to Fig. 1) Comparative scheme of production phases nisms. These regulations ensure that traders dependent on weighing devices perform their duties jewellery manufacturing. Wall thicknesses from in casting and PLM techniques fairly, adding value and credibility to their busi0.2 mm in all precious alloys tested until now Fig. 2) Jewellery pieces with complex shapes nesses. First, calibration is generally regarded are compact and resistant. Surfaces present a Fig. 3) PLM “grown” pieces as the process of determining the deviation fairly rough texture and should be finished with Fig. 4) Ring with self-standing structure. between the measurement value and the true electropolishing and further brush polishing. At Fig. 5: Bracelet with different elements
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value of the result, which can vary under different measuring conditions. The accuracy of the calibration process can be affected by factors such as temperature and the positioning and leveling of the scale. To ensure accuracy in results, scales must be calibrated on a regular basis. Traditionally, calibration required the use of external approved weights. Currently, NIST legislation in Handbook 44 establishes that scales may now be fitted with automatic or semi-automatic calibration mechanisms, increasing precision by eliminating the external use of additional weights. In the jewelry industry, authorities might perform spot checks of retailers’ weighing devices to ensure that they are trading fairly. For example, ESMA reported that traders might sometimes adjust scales slightly in their favor in order to earn what they call the “manipulative” or “hidden” margin. However, this is a high-risk maneuver, as any evidence of manipulation in the calibration of the scale can lead to high fines and even the closure of their business. Thus, a major concern for jewelry retailers is the need for tamper-proof weighing devices. The latest regulations in the US state that scales should have security seals that break when any adjustments are performed to the weighing technology within the scales, alerting the respective authorities during their spot checks of any fraudulent activity. Another important aspect of a quality scale is the readability of its results, not only regarding the numeric difference between values on the display but also the position of the display itself on the scale. The measurements should be accurate and easily readable and the information should be accessible to both the retailer and the customer. For example, regulations in the US state that weight results should be displayed on the customer’s side of the scale, either be it net weight, unit price or total price, when these are used for direct sales to retail customers. This data can be provided via an auxiliary display, which can be attached quickly and easily to all high quality jewelry scales. Legal for Trade For jewelers to legally operate and trade, they need to have a scale denominated “Legal for Trade”, allowing their use where a product is sold or purchased by weight. In order to obtain this classification, scales must comply with the regulations stipulated in the NIST’s Handbook 44 and be tested by the NTEP. It is important for retailers to be aware of the fact that not all scales have this approval, and that retailing without a Legal for Trade scale could result in a fine and/or
the closing of their business. Moreover, Legal for Trade scales in the US are marked with a Chamber of Commerce number, which can be used to track the device on the Department of Weights and Measures website. Technological Advancements With increasingly strict regulations, the jewelry scale manufacturing industry is working on developing new applications that can help jewelers to comply with the toughest laws and preserve their businesses and credibility. The latest builtin calibration systems are tamper-proof, ensure precise and reliable results and are also costeffective as they do not require the purchase of extra weights for external calibration. For example, Mettler-Toledo’s built-in Fully Automatic Calibration Technology (FACT) automatically initiates internal adjustment of the scale whenever external conditions change, such as temperature fluctuations. During the manufacturing of these scales, internal weights are traceably connected to international measuring standards by means of primary calibration. In this process, the mass of the internal weight is determined by placing a certified weight on the scale and storing its value in it. Moreover, the leveling of a scale, meaning the setup of a balance horizontally on a flat surface, can also affect calibration and the weighing results. Currently, Mettler-Toledo’s scales provide a clear and user-friendly indication of whether they are level, via an integrated spirit level. In addition, the scales offer sensitive detectors that do not show the final results until the balance is completely stable. Protective functions, such as the Overload function, also help to maintain the reliability of results, by ensuring that even if a heavy item accidently falls on the scales, the ultra-sensitive weighing cell will not be damaged. Auxiliary displays are also an important element for jewelers worldwide. MettlerToledo scales offer separate auxiliary displays that enable users to simultaneously view the weighing result from over the counter. This makes the scales ideal for use in countries where auxiliary displays are a legal requirement, or countries where it is not customary for female clients to come into close contact with male vendors. Adding Value to your Business Regular inspections of retailers’ scales are increasingly becoming a common practice. For example, ESMA recently declared that in 2012 it will check an estimated amount of 12,000 scales at jewelers across the UAE (according to a survey, more than a third of the scales being used across
the Emirates were not giving accurate results). Any evidence of tampering within the calibration system of a scale could lead to the closure of any inspected business. Purchasing a scale that complies with international regulations and is equipped with the latest technological advancements can help jewelry retailers to protect their businesses and adhere to the laws regarding inspections. Moreover, good weighing practices aid in the development of strong customer relationships, building trust through transparency.
Italian version: see page 46 THE MIRACLE OF THE STAFFORDSHIRE TREASURE by Valerio Faccenda ■ Thanks to advanced technologies, the Jewellery Industry Innovation Centre in Birmingham has created an imaginary bridge between AngloSaxon goldsmiths and the contemporary jewellers of the Jewellery Quarter. In July 2009, a metals seeker in the West Midlands, Staffordshire (England) found, buried in an area of no more than 9 to 13 meters, more than 1,600 items in precious metals, works of exquisite workmanship, dating back to the Anglo-Saxon period and precisely to the seventh century AD. This is the Treasure of Staffordshire, the most important archaeological find of the precious items in the region: about 5 kg of gold and 1.3 kg of silver and valued by the Treasure Valuation Committee of the British Museum at 3,285 million pounds. Another peculiarity of this finding is that there are no women's jewellery: almost all are "martial" items – pommel caps and hilt plates of swords, daggers, helmet ornaments - adorned with beautiful and elaborate carvings, enamels, precious gemstones (mainly garnets, even large). In addition to these items, the treasure includes two crosses, which were found fully folded. That largest, adorned with 5 garnets and a complex Celtic weave pattern, may have been an altar or processional cross. There being no written documentation, there is no idea as to why the treasure was buried, nor why the crosses were folded. Perhaps a tribute to some pagan deity, but there is nothing certain. The discovery has aroused great interest throughout the country, particularly in Birmingham, where the goldsmith tradition led to the establishment of the Jewellery Quarter in the eighteenth century, in order to bring together the many companies interested in the processing of precious metals. About a month after the discovery, the City of
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ENGLISH TRANSLATION Birmingham, expecting the visit of Benedict XVI in September, decided to make a copy of the largest cross to pay homage to the Pope. A complex task, due to the condition of the cross, to be finished in a very short time (about 5 weeks) and with a limited budget. The project was entrusted to the Jewellery Industry Innovation Centre (JIIC), which is a part of the Birmingham Jewellery School, an interesting institution connected with the university. The JIIC has the task of supporting jewellery companies through research, knowledge transfer, training, consultancy and development projects. In a very short time JIIC formed a team of experts, who were found in the Jewellery Quarter, providing its advanced equipment, especially CAD/CAM and rapid prototyping technology. The first difficulty was to reconstruct the original appearance of the cross, as it could not be straightened and it had to be left in the condition in which it was found. This first difficulty was overcome by using traditional measurements and CAD technology, until achieving the result shown on the opposite page, the cross, adorned with gemstones and complex Celtic weave patterns that decorate the surface. For budgetary reasons, it was then decided to reproduce the cross in silver, plating it with gold later. The cross was made from a laminate using wire erosion techniques. It had been determined during the initial examination that the original cross was in fact made in fact made from a number of laminate-like layers. In particular, the outer layer with the intricate Celtic weave, was manufactured separately and then added to the cross with some as yet unknown method. In the cross made for the Pope, the outer layer was developed with a CAD software and obtained using the Solidscape prototyping system. Some details, such as settings for garnets, were obtained with the casting process. Also for reasons of time constraints, the big central garnet (45 x 37mm) was "manufactured" using the Objet Polyjet Eden 3Dimensional Printer by JIIC. Galvanic gold plating and finishes were rather entrusted to specialised firms of the Jewellery Quarter. The project was successfully completed within the timescale and completed with the hallmark stamping at the Birmingham Assay Office and the manufacture of the presentation case in fine wood. As required by the customer the city of Birmingham - all the work was performed within the Jewellery Quarter. The end result was very high level and the work of coordination and support, led by the JIIC with the use of advanced tools and technologies, has been critical.
supply is going so far away? It is also true that today we live in a global village, and distances do not matter so much any more… But, will its cutting factories (the few that remain) also follow the wind of the South, or of the East (Russia, India, China), reaching their fellow Italian version: see page 64 sisters that have already flown there? Or they will hold on, on the banks of the Scheldt? The ON EUROPE BLOWS THE WIND Tswana Minister of Energy and Mineral Resources OF THE SOUTH is gloating, and well he might: DTCB (Diamond by Luigi Costantini Trading Company Botswana) will continue to deal with the selection and evaluation of the ■ Just in case this little piece of news passed rough diamonds from Debswana’s entire producright before your eyes without leaving any traces tion, before selling them to DTC. DTC will in some recesses of your gray matter, it would be continue its work to support the local cutting ina good and right thing to refocus the case. dustry, assuring an increased flow of rough diaBecause it is a case, and not unimportant, if we monds, with a consequent impact in terms of crethink about it: as of January 1st of this year a ating new jobs and new economic opportunities. new ten-year contract is going to be fully imple- The government of Botswana will be provided mented. It was signed last September between De a grant with an initial percentage of 10% - to Beers and the Republic of Botswana, and it finish at 15% - of the rough diamonds extracted provides not only for the fate of the entire by Debswana. The possibilities of attracting diproduction of Debswana (De Beers Consortium - amond businesses and capital to this country, Republic of Botswana), but also of London DTC from all over the world, will now multiply. (Diamond Trading Company). The fate of the “This is an opportunity for Botswana and De entire content of useful material, resulting from Beers to shape the future of the diamond the cultivation of volcanic pipes in that Southern industry, which comes only once in a generation”, African country, is by no means new: the operations Nicky Oppenheimer of De Beers said at the of classification, evaluation and sale of the rough time of signing the agreement. Absolutely. And diamonds extracted there will be under the aegis not only. This is also a clear example of how of the Debswana joint venture. But the fate of the the diamond, as well as being “bloody”, could London market, in the vast panorama of the reach “advancement”, and be a means of ecoworld diamond market, is giving rise to some nomic, social and even political advancement real concerns. The signed agreement provides (in terms of stability) for the benefit of an entire that Diamond Trading Company (DTC) will nation in the “emerging” world. And it is also outplace all its activities – whether of sights or a prime example of how an entire continent sales, including experts, professionals, equipment, Europe – which used to be considered the centre technology and so on, in short, the whole shebang of the world, has lost all sense of reality – from London to Gaborone (Botswana's capital), continuing to bask in the illusion of still being by the end of 2013. And as if that were not so. It has no longer been so politically and milenough, DTC will move the production of other itarily since 1918, and how about it now, that mines of the Group and other joint ventures we’re losing pieces of economy here and there around the world to this new operational site, at breakneck speed, and even the “hub” of diawhich includes that sales (the celebrated “sights”) mond (London) is leaving us? Oh, let’s keep it will all be taken there. Needless to say, a move of up, we’re doing good for sure! And in the meanthis kind is simply to point out that, firstly, the time I think back of the sleepy and dusty partnership between De Beers and Botswana has Gaborone, as it appeared to me in that distant a long, long-term future ahead. Secondly, that 1978, when the diamond began to peep out on Gaborone is expected to soon become one of the the horizon of that Country that few people, in most important international hubs of trade and Europe, would confidently be able to point out diamond cutting. And the question that logically on a map. What my grandmother used to say arises here is just pointless: what about London is so true: life is like a wheel, who’s on top today (as the centre of diamond)? And what will will be down tomorrow, and who’s down today Antwerp do, seeing that its convenient source of will be on top tomorrow… The information in this article has been taken from the work presented by Frank Cooper, technical director of JIIC, at the Santa Fe Symposium.
GEMMOLOGY
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INDICE DEI NOMI CITATI
INDEX OF NAMES MENTIONED 48 “ABOUT J” 8853 SPA 34 A.F.E.M.O. 33 ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA 49 35 ACTIS GRANDE, MARCO AGTA (AMERICAN GEM AND TRADE ASSOCIATION) 26 49 AIELLO, ANDREA ALBA, JESSICA 86 51 ALCOZER & J AMORE & BACI 75 24 ANDRUSKEVICH, THOMAS A. ANNA RITA N 79 50 ARTLINEA ASEG GALLONI 42 26, 78 ASPIRE DESIGNS LTD. ASSOROLOGI 56 AUDEMARS PIGUET 87 BAKER, DONNA 20 BANCA D’ITALIA 9 33 BARETTONI, GIANLUIGI BASELWORLD 24 34 BATTAINI, PAOLO BÉDOS, JEAN-CHRISTOPHE 24 BEIJING INTERN. JEWELRY EXHIBITION 54 BELL, EDDIE 35 38 BETTER SILVER 34 BIAGI, BEATRIZ BIRKS & MAYORS 24, 59 BIRMIGHAM JEWELLERY QUARTER 46 BIRMINGHAM ASSAY OFFICE 47 BIVER, JEAN-CLAUDE 24 BORBONESE 52 24 BOUCHERON 46 BRITISH MUSEUM BUBEN&ZORWEG 88 BULGARI 20, 86 88 CAFFO, SALVATORE 88 CALLIPO, PIPPO CARAN D’ACHE 72 CARL FABERGE MEMORIAL FOUNDATION 24 CARTIER 20, 24 CATARINA MARTINS 78, 79, 80 CAVALIERI, GAETANO 24 CEIA 42 CHAN, JACKIE 72 CHIELLINO, GIUSEPPE 9 CHINA LUXURY TRADE EXHIBITION 54 CHONG, VINCENT 89 CIBJO 24 CIELO VENEZIA 1270 61 CIMO 42 CISOTTO NALON, MIRELLA 26 CLUB DEGLI ORAFI ITALIA 56 CNR EXPO ISTANBUL 53 COLASIO, ANDREA 26 CONFEDORAFI 26 CONVEY 56 COOPER, FRANK 47 COREGOLD TECHNOLOGY CONSULTANCY UK 34 CORIAN – DU PONT 36 CORNELIANI, CORRADO 87 CORTI, CHRISTOPHER W. 34 CPV 34 CUCINOTTA, MARIA GRAZIA 88 CUMAN, LORIS 35 CUSTO BARCELONA 75 - 81 DAMIANI 59, 87 DAVITE & DELUCCHI 49 DE BEERS 64, 84 DE LUCIA, IGNAZIO 22 DEBSWANA 64 DI MEO, EVIRO 26 DIAMOND TRADING COMPANY BOTSWANA 65 DIAMOND TRADING COMPANY 64, 82 DINI GIOIELLI 50 DOGLIOTTI, ALBERTO 49 DRAGON’S HEART FOUNDATION 72 EBERHARD & CO. 87 ECOLE POLYTECHNIQUE FEDERAL DE LAUSANNE 24 EMIRATES AUTHOR FOR STANDARD AND METROLOGY 40 FANCELLO, MARIO 88
86 FARISE’, CINZIA FASTI INDUSTRIALE 43 FEDERDETTAGLIANTI 56 FEM 35 22 FESTINA FESTIVAL DI SANREMO 26 34, 48 FIERA DI VICENZA FILL, PETER 87 35 FISCHER BÜHNER, JÖRG FLEX LINE TECHNOLOGIES 43 82 FOREVERMARK ITALY FORNO, ILARIA 35 59 FOSSIL INC. FOSSIL 24 87 FOSTER, RICHARD FRANCK MULLER GROUP 26 FRANCO GAFFURI COMMUNICATION AGENCY 86 FRANKIE MORELLO 75 - 81 GALLERIA LA RINASCENTE PADOVA 26 35 GARDAN, MARTINO GAUDIO, ALESSANDRO 49 88 GERARDO SACCO GIA 20 GIADAN CREATIVITY JEWELS DESIGN 86 GIANFORMAGGIO, DANILO 49 49 GIANFORMAGGIO, NINNY 49 GIANFORMAGGIO, SABRINA GIANFORMAGGIO, TIZIANA 49 GIOIELLERIA LUCCHETTI – CHIAVARI 61 GIOIELLERIA PINO GIANFORMAGGIO – TRAPANI 49, 61 GIOIELLERIA RANZI – BOLZANO 87 GIOIELLERIA ROSAS 1945 – NUORO 88 75 GIOVANNI RASPINI 59 GITANJALI GROUP GIVENCHY 77, 78, 79, 80, 81 GLOBAL BLUE 22 86 “GOLDEN GLOBE AWARDS 2012” 26 GORETTI NUZZO, CARLO GRANI ARGENTO 80 GREGGIO GIOIELLI 51 GREUBEL FORSAY 89 GRUPPO DE BEERS 82 GRUPPO PRYSMIAN 86 GRUPPO ROBERTO CAVALLI 26 GRUPPO SWATCH 22 GUALTIERI, LUCA 9 HARRODS – LONDRA 89 HARRY WINSTON 86 HOLDSWORTH, DAN 87 HUBLOT 24, 89 ICE ICEBERG 75, 79, 80, 81 IECO 35 IL SOLE24ORE 9 INTERNATIONAL FINANCE CENTRE – HONG KONG 89 INVIMEC 43 ISTANBUL JEWELRY SHOW 53 JEWELLERY INDUSTRY INNOVATION CENTER 46, 47 JEWELLERY SCHOOL OF BIRMINGHAM 46 JEWELRY TECHNOLOGY FORUM 32, 34, 35, 48 JOHN RICHMOND 77 - 81 JUNWEX 2012 24 KIMBERLEY PROCESS 22 KLOTZ, ULRICH E. 35 KRONOMETRY 1999 – COURCHEVAL 89 LAURA BELLINI 51 LEGOR GROUP 32, 34, 44, LOUIS VUITTON 75, 78, 79 LOWE SUPERCULTURE – LONDRA 87 LUXENTER 75 MAERZ, JURGEN J. 35 MAGIS 36 MARCHESINI, FRANCO 9 MARIO DI MAIO 44 MAYUMI 50 MEHRABI, MEHDI 88 METTLER-TOLEDO 40, 41 MILANO FINANZA 9 MILOVANOVIC, GILLIAN 22 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 20, 33 MINOLI, FRANCESCO 88 MORO, LUCA 22
24 MORTENSEN, ANDREAS MPF ITALIA 44 NATIONAL INST. OF STANDARDS AND TECHNOLOGY 40, 41 NATIONAL TYPE EVALUATION PROGRAM 40 81 ODESCALCHI, LUCIA OIML (ORGANIZATION OF LEGAL METROLOGY) 40 72 OLIVER WEBER OPPENHEIMER, NICKY 65 75 ORNATO, CLIZIA OROAREZZO 52 79 OTTAVIANI PANDORA 44 82, 83, 84 PAPADIMITRIOU, COSTANTINO PASQUALE BRUNI 26 89 PERRELET PESERICO, MARIO 56 PIEL ILT TECNOLOGIE 45 POLIERO, MASSIMO 32, 34 POLITECNICO DI TORINO 35 51 PONTE VECCHIO GIOIELLI PORDES, MARCEL 89 86 PORTMAN, NATALIE PRANDA JEWELRY 59 “PREMIERE” 52 PRETE, ANNA 88 56 PROMETEIA 56 PROVERA, GIUSEPPE QIANG SHENG, LI 72 QUERIOT 78, 88 RAJOLA, GIUSEPPE 26 RANZI, ARNO 87 RESPONSIBLE JEWELLERY COUNCIL 20, 48 72, 89 RICHARD MILLE 59 RICHEMONT RIZZOTTI, GIANNI 86 ROBERTO COIN 72 87 ROCCA 1794 26 RODRIGUEZ, BELEN ROSAS, FABIO 88 ROSSETTI, ANTONIO 26 SABA, FRANCESCO 88 SACCO, VIVIANA 88 SAIBENE, DANIELA 49 SALVI, FAUSTO 89 SANTA FE SYMPOSIUM 47 SHANGHAI WORLD LUXURY EXPO 54 SICILIA ORO 54 SILVA, FELIPE 35 STROILI ORO 78 SWAROVSKI CRYSTAL PALACE 36 SWAROVSKI CRYSTAL SOCIETY 72 SWAROVSKI GEMS ™ 81 SWAROVSKI 72 SWATCH GROUP 59 TAM, ALAIN 89 TARI EVENTI BIJOUX 54 TD SECURITIES 20 TEATRO PETRUZZELLI – BARI 87 TEKA MECCANICA 45 TEOREMA BIJOUX 50 “TESORO DELLO STAFFORDSHIRE” 46, 47 TESTA, ANNAMARIA 82, 83, 84 T-GOLD 33, 48 THE BELL GROUP 35 THE PLATINUM EXPERT CONSULTING 35 TIFFANY & CO. 20, 59, 86 TIME ART GALLERY – SHANGHAI 89 TROLLBEADS 81 TSE SUI LUEN 59 UBM ROTAFORTE 53 UNGARELLI, AUGUSTO 56 UNIVERSITÀ DEL MINHO – PORTOGALLO 35 UNOAERRE 50 VICENZAORO WINTER 2012 34, 38,48, 49, 50 VILLA, FRANCESCA 77 VIOLI 45 VIONNET 77, 80, 81 VOGUE GIOIELLO 52 WORLD LUXURY ASSOCIATION 54 ZANUSO, FEDERICA 88 ZIIO 51
2/3.12 index 95
ELENCO INSERZIONISTI
ADVERTISERS’ INDEX ACCADEMIA VETRINISTICA
12
AESSE PIETRE
19-63
ALISEI MILANO
2-3
AMIN DIAMANTI
5
ARTLINEA
8
ASEG GALLONI
47
BANCA ETRURIA
58
BMBDECORLINE
57
CH. DAHLINGER
6-7
CHIMET
28-29
DENTRO LE MURA D&SIGN
II copertina III copertina-96
EUROGEMME
19
FLEX LINE
39
F.LLI DINACCI
21
GOGGI-STERLING
73
GRAZIELLA GROUP
15/18
ISTANBUL JEWELRY SHOW ITITOLI
85 IV copertina
NEW GEM
14
OROAREZZO
74
OTTAVIANI GIOIELLI
1
PRECIOSA
19
SILVER STAR
55
STUDEX ITALIA
30
TRASPARENZE
19
UNOAERRE
23-25-27
VAN GOLD VIDA GROUP OF ASPIRE DESIGNS
96 index 2/3.12
13 4