l'Orafo Italiano 04 2016

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€ 5,00

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

L’ORAFO ITALIANO 4 2016

ANNO LXX APRILE 2016 - € 5,00

Since 1946

Wedding

From classic to alternative bands and rings

Visual

Gold Art

Dress code: just one jewel, but the best one


ITALIAN LUXURY SINCE 1958

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Oceano collection | Photo: Claudio Minenti










RJC_Layout 1 23/12/15 09:32 Pagina 1

Costruire una filiera responsabile oro e platinoidi per diamanti, al consumatore dalla miniera

ANNO LXX - NUMERO 4 - APRILE 2016 direttore editoriale

Building a responsible diamond, gold and platinum metals supply chain from mine to customer Il Responsible Jewellery Council (RJC) è un’organizzazione internazionale no-profit, costituita nel 2005 da un gruppo di 14 dell’intero comparto organizzazioni rappresentative dei dia manti e dell’oreficeria. Il RJC è retto da un Consiglio Direttivo e coadiuvato da varie Commissioni per ogni settore d’inte La gestione è affidata ad un team con sede resse. dell’attivitĂ Canada e Regno Unito. Il RJC accoglie membri ap- in Australia, partenenti a qualsiasi settore della filiera dell’oreficeria e della gioielleria, di ogni dimensione, comprese le associazioni di categoria. Missione: “Ci sforziamo di essere l’organizza zione riconosciuta per certificazioni e standard al servizio dell’integritĂ della filiera e della sostenibilitĂ nel settore glo orologeriaâ€?. Council piĂš di 700 bale di gioielleria e Il raggruppa Associati e piĂš di 400 Membri Certificati. La lista è disponibile presso www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/

direttore responsabile

Jewellery Council (RJC) is an International The Responsible in 2005 by a group of not-for-proďŹ t organisation established from across-section of the diamond and gold 14 organisations jewellery business. The RJC is governed by a Board of Direc- tors, supported by a number of Committees and administered by a Management Team located in the United Kingdom, Ca- nada and India. The RJC welcomes new Members from all parts of the jewellery supply chain, including trade associa tions. Mission: “We strive to be the recognized standards and certiďŹ cation organization for supply chain integrity and su- stainability in the global ďŹ ne jewellery and watch industry“. more than 700 Members and more than 400 RJC now groups CertiďŹ ed Members globally. The list of RJC Members is available at www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/

Ilaria Danieli Andrea Aiello

in redazione

Antonella Garello

collaboratori

Rosa Chiesa, Luigi Costantini, Simona Infantolino, Carlo Manca, Lucio Quadri, Sonia Sbolzani, Diego Soprana,

progetto e grafica

Cristiano Guenzi

foto

Close up Studios

traduzioni

Promo-Est

pubblicitĂ

dircom@edifis.it

traffico pubblicitario stampa e-mail web site prezzo per copia arretrati abbonamenti

Roberta Motta - roberta.motta@edifis.it CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate BG orafo@edifis.it www.orafoitaliano.it â‚Ź 5,00 â‚Ź 10,00 Italia â‚Ź 40,00 Europe â‚Ź 80,00 Resto del mondo â‚Ź 100,00 abbonamenti@edifis.it

Registrazione Tribunale di Milano N° 1038 del 10/01/1949 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalitĂ redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltĂ di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. – Viale Coni Zugna, 71 – 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. l’Orafo Italiano una rivista edita da:

Responsible Jewellery Council (RJC) ()* "%%( (%$*4 %$ %$4 ? @ E * ""4

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Edifis S.p.A. Viale Coni Zugna, 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it

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Sommario GlobalRoundUp

In copertina / Cover Gold Art Contatto / Contact via Giacomo Konz 45 52100 Arezzo Tel. +39 0575 353877 Fax +39 0575 21239 info@goldart-348ar.it www.goldart-348ar.it

14 nEWS

Christie's/Sotheby's/ Triennale Milano/ Unoaerre/ Davide/ Tiffany & Co./ Il Tarì/ Jaguar/ Spoleto Gioielli/ Cenzi Vittorio/ Luca Barra/ Fancs V/ Pontani/ Nada for Nada

Desires

24 ALL THAT DOLLS

Artwork and Photo by Close up Studios

Bambole e Barbie sono le nuove icone del mondo bijoux che grazie alle Carose si è popolato di memorie infantili

26 ACCESSORI GREEN

Bracciale in oro di Gold Art con innovative tecniche di lavorazione e nuovi colori cangianti. ■ Gold bracelet by Gold Art finished with innovative techniques and new colours.

L'ecosostenibilità è tema del giorno e il legno è al centro della ricerca tecnologica ed estetica

28 masters of light

Pietre preziose e creazioni ricercate: quattro anelli straordinari raccontano il lusso e l'eleganza

30 A TUTTO COLORE

Luminosi e colorati dalle gemme più diverse, gli orecchini saranno un must della prossima stagione estiva

71

33 the very big day

Tra scaramanzia, tradizione e modernità, il romanticismo della cerimonia nuziale non conosce crisi

45 THE BRIDAL PEARL

Tocchi di luce per la sposa da sfoggiare durante un pranzo di nozze organizzato in location esclusive

55 TO INFINITY AND BeYOND

Il 2016 è un anno ricco di eventi extra-terrestri, tra pianeti e comete che ispirano gioielli scintillanti

33

People&brands

64 IL SENSO DELLA MISURA

Fabrizio e Laura Falcinelli guidano l'azienda di famiglia nel segno della qualità e della bellezza

55

66 the retail is the key

Il presidente di Chantecler e del Club degli Orafi mette a fuoco i punti di forza del settore e i valori da supportare

68 SUCCESSI DI NICCHIA

Titolare di una storica orologeria, Andrea Sangalli vede nella specializzazione il futuro del settore

Heritage

71 DE GRISOGONO: A CASE HISTORY

In soli vent'anni il brand si è imposto tra i grandi della gioielleria grazie all'estro di Fawaz Gruosi.

77 AN ORIENTAL DREAM BY CARTIER

I tesori provenienti dagli archivi della maison incontrano i pezzi unici della Collezione Baur in un prezioso volume

l'Orafo 2016

10

aprile



Sommario

Visual

77

81 Tight fitting

Legami preziosi che diventano accessori dell'abbigliamento più femminile, aderente e sensuale

87 dress code: just one

Se il pezzo è importante ne basta uno solo, da usare su un look studiato apposta per magnificare l'effetto

l'Orafo 70 anni

92 changing society

Le contestazioni giovanili, la minigonna, lo sbarco sulla luna: un decennio rivoluzionario

InsideJewellery

95 Speciale arezzo

Precious bracelets/The gold district/OroArezzo fair/ The territory

111 MADE IN ITALY: THE TRUE VALUE

81 87

Secondo BCG, nel mercato del lusso l'Italia non ha e non avrà rivali nella percezione dei giovani “affluent”

116 QUOTIDIANE EMOZIONI

Con numerose novità i brand di gioielleria e orologeria si muovono a 360 gradi nel mondo dei media

118 DA QUALE PULPITO...

Un rivenditore vanta la perfetta somiglianza tra spinello sintetico e naturale, con un (erroneo) certificato

119 TENDENZE E DESIGN

Inhorgenta punta sulla qualità e va considerata tra gli appuntamenti più interessanti a livello internazionale

120 his majesty the ruby

La Fiera di Bangkok ha presentato le sue eccellenze e annunciato un simposio sul rubino per il 2017

122 VETRINA DI LUSSO

120

A dispetto di qualsiasi inquietudine, Baselworld resta un appuntamento importante per il settore

124 suggestioni d'oriente

La gioielleria Bertolotti di Torino espone i gioielli tra piccole statue di divinità

125 a golden gate

La fiera di Hong Kong organizzata dall'HKTDC si conferma come snodo strategico per il mercato asiatico

129 english text 134 brands in this issue

l'Orafo 2016

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INST


Global Round Up AT AUCTION

MAGNIFICENT AND NOBLE JEWELS Forti di un 2015 a grandi cifre, Christie's e Sotheby's propongono per il 2016 spille principesche, collezioni storiche e straordinari diamanti rosa A sinistra, spilla di Van Cleef & Arpels in diamanti e rubini montati a serti mystérieux appartenente alla collezione della principessa Gabriela zu Leiningen. In basso, anello con diamante fancy pink di oltre 16 carati proposto da Christie's.

Si prospetta un 2016 ricco di appuntamenti per le maggiori case d'asta, che agli appassionati di gioielli rari e straordinari annunciano un fitto programma. New York, che è stata sede delle aste di Aprile, cede il posto a Ginevra per quelle di Maggio. Si comincia il 13 Maggio da Christie's con la spilla Maria Cristina Royal Devant-de-Corsage, regalo di nozze del Re Alfonso XII di Spagna per la moglie Maria Cristina, arciduchessa d'Austria; sempre nella città svizzera la Magnificent Jewels and Noble Jewels di Sotheby's batterà il 17 Maggio una serie di gioielli e pietre preziose, tra cui una collezione privata di pezzi Cartier. Si torna da Christie's Ginevra il 18 maggio con Superb Jewels from the Collection of H.S.H. Gabriela Princess zu Leiningen: 46 lotti provenienti dalla collezione privata della nobildonna che si serviva da firme prestigiose come Cartier, Boucheron e Van Cleef & Arpels. Un appuntamento in rosa sarà poi quello del 10 novembre da Christie's Ginevra che ha annunciato il più grande diamante fancy pink mai venduto: un taglio cuscino di 16.08 carati, stimato 23-28 milioni di dollari. Infine Sotheby's esporrà il primo Maggio a Milano, nella sede di Palazzo Serbelloni, un'anticipazione delle aste di Londra (giugno) e Ginevra (Novembre). l'Orafo 2016

Bracciale Cartier in diamanti e rubini proposto da Sotheby's il 17 maggio a Ginevra nell'ambito della Magnificent Jewels and Noble Jewels auction.

■ We can look forward to an eventful 2016 for auction

houses around the world, with a crowded schedule of appointments for lovers of rare and extraordinary jewellery. New York, where April's auctions were held, will give way to Geneva in May. On May 13, Christie's will be auctioning the Maria Christina Royal Devant-de-Corsage brooch, wedding gift from King Alfonso XII of Spain to his wife Maria Christina, archduchess of Austria; always in Geneva, on May 17, Sotheby's Magnificent Jewels and Noble Jewels will put a series of jewels and precious stones under the hammer, including a private collection of Cartier pieces. Back to Christie's Geneva on May 18, we'll find Superb Jewels from the Collection of H.S.H. Gabriela Princess zu Leiningen: fourty six lots coming from the private jewellery collection of the aritocratic lady who used to choose prestigious signatures like Cartier, Boucheron and Van Cleef & Arpels. An event in pink will be that of November 10, at Christie's Geneva which has announced the largest 16.08 carat fancy pink cushion-cut diamond ever sold, estimated to be worth 23 to 28 million dollars. Finally, on May 1st, in Milan, at Palazzo Serbelloni, Sotheby's will be offering a preview of the auctions in London (June) and Geneva (November).

14

aprile


e a c t l t o e s d a . a . . L

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Global Round Up

a brilliant future

un anello di compleanno

La mostra in Triennale che esplora gli sviluppi del gioiello contemporaneo

Unoaerre festeggia i suoi 90 anni con la nuova collezione di fedi 9.0

Dopo vent'anni torna alla Triennale di Milano la XXI Esposizione Universale dal titolo 21st Century. Design After Design, aperta dal 2 aprile al 12 settembre 2016. In questa occasione la Triennale vedrà anche il ritorno del gioiello con Brilliant! I futuri del gioiello contemporaneo, mostra che raccoglie oltre 50 gioielli italiani realizzati da maestri orafi e giovani talenti creando un dialogo originale tra manifattura, tecnologia, sperimentazione, design e moda. Tra i gioielli esposti figurano creazioni di Antonini, Giampiero Bodino (nella foto sotto, il suo collier Corona), Buccellati, Bulgari e molti altri. ■ After twenty years, the XXIst Universal Exhibition, entitled 21st Century. Design After Design, is back at the Milan Triennale, open from April 2 to September 12, 2016. During this event, jewellery too will be making a comeback at the Triennale with Brilliant! The futures of contemporary jewellery, a show bringing together over 50 Italian jewels made by master goldsmiths and young talents creating a dialogue between manufacturing, technology, experimentation, design and fashion. Jewels on exhibit include creations by Antonini, Giampiero Bodino (the picture below shows his Corona collier), Buccellati, Bulgari and many others.

Sono novanta le candeline da spegnere quest'anno per la Unoaerre, azienda orafa aretina fondata da Carlo Zucchi e Leopoldo Gori nel 1926. Quale modo migliore per celebrare questa ricorrenza se non puntare sulla tradizione e quindi sul mondo degli affetti e in particolare quello degli sposi? L'azienda da quasi un secolo accompagna la vita matrimoniale di milioni di coppie e per festeggiare ha deciso di realizzare una nuova collezione di fedi, la 9.0, impreziosita da diamanti e raffinate finiture. ■ Ninety candles are waiting to be blown out for Unoaerre this year, an Arezzo goldsmith firm founded by Carlo Zucchi and Leopoldo

Gori in 1926. What better way to celebrate this event than involving the world of affections, especially those of married couples? The company has been accompanying the married lives of millions of couples for nearly a century, so to celebrate it has decided to launch a new collection of wedding rings, called 9.0, decorated with diamonds and refined finishings.

Davide s.r.l., da atelier a marchio La tradizione orafa dell'artigiano Giustini continua attraverso i figli puntando su microfusione e stampaggio Davide s.r.l. è il risultato di quasi 40 anni di carriera, quella di Davide Giustini, iniziata presso alcune aziende orafe aretine e proseguita poi con la fondazione del proprio marchio. I suoi gioielli sono realizzati esclusivamente in oro mediante stampaggio o microfusione. Gemelli, croci, ciondoli e bracciali lavorati a intarsio con madreperla, onice, corallo e pietre preziose. Dal 2002 l'azienda è diretta dai figli Stefano e Paolo Giustini insieme con Massimo Casini, rispettivamente per l'area commerciale, per i reparti modellistica e meccanica e per la produzione. ■ Davide s.r.l. is the result of a career lasting nearly 40 years, that of Davide Giustini, who began working with Arezzo goldsmith firms and then made his own brand. His jewels are made l'Orafo 2016

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entirely in gold, by moulding or metal pressing. Cuff links, pendants, bracelets and crosses, with mother-of-pearl, onyx, coral and gemstone inlays. Since 2002, the company has been run by his sons Stefano and Paolo Giustini together with Massimo Casini, respectively handling the business, the modelling and production mechanics departments.


ERA UN POSTO SENZA NOIE L’HO CHIAMATO

QUI LA FORTUNA NON È UNA SOLTANTO IN TANTE FORME È AL MIO FIANCO HO ANCHE TANTI AMICI NEL CIELO STELLATO SPLENDENDO MI DICONO QUANDO SON NATO

Una linea di monili in oro e smalto colorato pensata per festeggiare i più piccoli.


Global Round Up

Il Tiffany Blue box sbarca a Venezia Nuova apertura italiana per la maison americana che porta a Venezia sia i classici sia le nuove linee, con qualche chicca vintage Annunciata all’esterno da una sovrapposizione di little blue box, la nuova boutique di Tiffany & Co. ha aperto le porte a Venezia in Calle Vallaresso, a due passi dalla storica Piazza San Marco. Si tratta della nona apertura in Italia dopo quelle di Bologna, Firenze, Milano, Roma e Verona. La nuova sede richiama direttamente quella originaria di New York, con una facciata in stile Art Déco a motivi floreali che riportano il fregio dello store sulla Fifth Avenue. Disponibili in negozio tutte le collezioni storiche e le nuove linee della Maison, dai classici solitari ai diamanti gialli, dalle creazioni di Elsa Peretti a quelle di Paloma Picasso e Jean Schlumberger. Inoltre, in occasione della nuova apertura, la maison ha esposto al Teatro La Fenice una speciale collezione di spille a forma di farfalle e libellule, ispirate ai disegni degli archivi Tiffany & Co. In alto, un interno della boutique; a destra, una spilla a forma di libellula. ■ Announced on the outside by

a little blue box structure, Tiffany & Co.'s new boutique has opened its doors in Venice in Calle Vallaresso, just a short walk from the historic Piazza San Marco. This is the ninth to open in Italy after Bologna, Florence, Milan, Rome and Verona. The new shop directly imitates the original New York one, with its Art Déco facade and flower motifs which copy the frieze on the Fifth Avenue store. Available at the shop are all the historic collections and new lines of the Maison, from classic solitaires to yellow diamonds, from Elsa Peretti to Paloma Picasso's and Jean Schlumberger's creations. Also, at the time of the new opening, the maison exhibited at the La Fenice Theatre a special collection of butterfly and dragonfly shaped brooches, based on drawings taken from the archives of Tiffany & Co. Above, the boutique interior; left, a dragonfly shaped brooch.

Il Tarì espone la spring summer 2016

Jaguar tutela il patrimonio italiano

Torna il grande appuntamento con il Tarì Mondo Prezioso che accoglierà nella sede del Tarì di Marcianise le collezioni di gioielleria Primavera/Estate 2016 dal 29 Aprile al 2 Maggio. Con un focus sul gioiello fantasia, sul fashion bijou e sui materiali alternativi, sono previste circa 500 aziende per questa edizione. Il Tarì si riconferma quindi un evento importante per i mercati e il retail del centro-sud Italia, un centro d'affari che si sta sempre più aprendo

all'internazionalizzazione. ■ Back to the major rendezvous with Tarì Mondo Prezioso, which from April 29 to May 2, will be hosting the Spring/Summer 2016 jewellery collections at the goldsmithing centre of Marcianise. About 500 companies are expected to attend this event, which once again confirms its role as an important opportunity for markets and retail businesses in central and southern Italy, and which is constantly becoming more international. l'Orafo 2016

Jaguar e FAI – Fondo Ambiente Italiano - hanno annunciato l’adesione al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor. Il marchio di orologeria si impegna così ad affiancare il FAI nel recupero di luoghi meravigliosi, simbolo della grandezza culturale e paesaggistica italiana. Un grande progetto che diventa una sfida intellettuale per rendere l'Italia un luogo più bello e consapevole in cui vivere. ■ Jaguar and FAI – Italian Environment Fund – announce that the company has joined the 18

aprile

Corporate Golden Donor membership project. The watchmaker brand thus engages to support FAI in recovering wonderful places, the symbol of the great culture and landscape of Italy. A major project which becomes a cultural challenge to make Italy a more beautiful and aesthetically committed place to live in.


2016 ITALIAN COURSE SCHEDULE Poli shed Diamond Course: Cer tificate Jan 11, 2016 - Jan 15, 2016 .................. Roma Jan 29, 2016 - Feb 2, 2016 ............ Trecastagni Feb 1, 2016 - Feb 5, 2016 .............. Marcianise Feb 22, 2016 - Feb 26, 2016 ............. Cavalese Mar 21, 2016 - Mar 25, 2016 .................. Roma Apr 11, 2016 - Apr 15, 2016 ......... Ascoli Piceno Jun 13, 2016 - Jun 17, 2 016 .............. Cavalese Sep 26, 2016 - Sep 30, 2016 ............. Cavalese Oct 9, 2016 - Oct 13, 2016 ............ Trecastagni Oct 17, 2016 - Oct 21, 2016 ........... Marcianise Poli shed Diamond Course: Diploma Feb 15, 2016 - Feb 19, 2016 ........... Marcianise Apr 1, 2016 - Apr 5, 2016 ............... Trecastagni Apr 4, 2016 - Apr 8, 2016 .................. Cavalese Mar 2, 2016 - Mar 6, 2016 ........... Ascoli Piceno Jun 13, 2016 - Jun 17, 2 016 ................... Roma Nov 7, 2016 - Nov 11, 2016 ............... Cavalese Rough Diamond Course Mar Mar Oct Oct Oct

4, 2016 14, 2016 3, 2016 10, 2016 17, 2016

Mar 11, 2016 ........... Trecastagni - Mar 22, 2016 ........... Marcianise Oct 9, 2016 ................. Cavalese - Oct 16, 2016 .................. Roma - Oct 23, 2016 ........ Ascoli Piceno

C olored Stone Course Feb 12, 2016 - Feb 16, 2016 .......... Trecastagni Feb 15, 2016 - Feb 19, 2016 .................. Roma Feb 29, 2016 - Mar 4, 2016 ............... Cavalese Apr 4, 2016 - Apr 8, 2016 ............... Marcianise Apr 18, 2016 - Apr 22, 2016 ........ Ascoli Piceno Jun 20, 2016 - Jun 24, 2 016 .............. Cavalese Nov 4, 2016 - Nov 8, 2016 ............. Trecastagni Nov 14, 2016 - Nov 18, 2016 ............. Cavalese Synthetics, Imitations & Treatments I den tification Apr 18, 2016 - Apr 22, 2016 ................... Roma May 6, 2016 - May 10, 2016 .......... Trecastagni May 9, 2016 - May 13, 2016 ........ Ascoli Piceno May 23, 2016 - May 27, 2016 .......... Marcianise Jul 11, 2016 - Jul 15, 20 16 ................ Cavalese C olored Stone Course Feb 20, 2016 - Feb 22, 2016 .................. Roma May 27, 2016 - May 29, 2016 ......... Trecastagni May 30, 2016 - Jun 1, 2016 ......... Ascoli Piceno Jun 20, 2016 - Jun 22, 2 016 ............ Marcianise Jul 16, 2016 - Jul 18, 20 16 ................ Cavalese Pearl Grading & Evaluation Mar 1, 2016 - Mar 4, 2016 .............. Marcianise Apr 4, 2016 - Apr 8, 2016 ...................... Roma Mar 16, 2016 - Mar 20, 2016 ............. Cavalese Jun 6, 2016 - Jun 10, 20 16 .......... Ascoli Piceno Jun 10, 2016 - Jun 14, 2 016 .......... Trecastagni Nov 7, 2016 - Nov 11, 2016 ............ Marcianise Nov 25 2016 - Nov 29, 2 016 ........... Trecastagni Practical Diamond Week Jun 24, 2016 - Jun 28, 2 016 ........... Trecastagni Nov 14, 2016 - Nov 18, 2016 ....... Ascoli Piceno Practical Colored Stones & Synthetic Week Jul 15, 2016 - Jul 19, 20 16 ............. Trecastagni Nov 7, 2016 - Nov 11, 2016 ......... Ascoli Piceno Practical Pearls Advanced May 21, 2016 - 9:00 - 18:30 ........ Ascoli Piceno Nov 3, 2016 - 9:00 - 18: 30 ............. Trecastagni Nov 30, 2016 - 9:00 - 18:30 .............. Cavalese Organic Materials Course Sep 23, 2016 - Sep 25, 2016 .......... Trecastagni Gem Cutting & Faceting May 9, 2016 - May 13, 2016 ............. Jul 25, 2016 - Jul 29, 20 16 ............... Nov 28, 2016 - Dec 2, 2016 ..............

Cavalese Cavalese Cavalese

Gem Cutting & Faceting Advanced Aug 1, 2016 - Aug 5, 2016 ................ Cavalese Dec 5, 2016 - Dec 9, 20 16 ............... Cavalese

* All courses given in Italian

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THE GLOBAL AUTHORITY IN DIAMOND, GEMSTONE AND JEWELLERY GRADING


Global Round Up

nell'atelier di spoleto gioielli Spoleto Gioielli è stata fondata più di dieci anni fa da Enrico Morbidoni, gemmologo, designer e grande cultore della migliore tradizione orafa italiana. Ogni suo gioiello è realizzato interamente a mano grazie a un'esperienza maturata in diversi anni di specializzazione nei migliori atelier artigiani, selezionando con attenzione gemme di grandezza e forma insolita. Ne risultano gioielli raffinatissimi

le creazioni Made in Italy di Luca Barra Cura dei particolari e focus sul design con materiali innovativi per collezioni dal carattere femminile

dal design moderno e innovativo. ■ Spoleto Gioielli was founded some ten years ago by Enrico Morbidoni, gemmologist, designer and a great appreciator of the best Italian goldsmith tradition. Each of his jewels is entirely hand made, thanks to an excellent experience and a great knowledge of unusual stones in terms of size and shape. The result are highly refined jewels with a modern and innovative design.

Attenzione per i dettagli e precisione nella lavorazione sono i tratti distintivi di Luca Barra, marchio salernitano di gioielleria e bijoux. Azienda giovane, rigorosamente Made in Italy, che punta soprattutto sul design, sulla cura dei particolari e sulla continua ricerca di nuovi materiali, Luca Barra realizza collezioni che interpretano i diversi stili della donna contemporanea, dal classico al trendy, con l'intenzione di accompagnare diversi look e di adeguarsi a diverse occasioni. Proprio per questo le collezioni sono caratterizzate da nomi femminili: Cecilia, Lillian, Angelina (in foto), Mia, Luise e altre ancora. ■ Attention to details and accurate work are the outstanding features of Luca Barra, a Salernobased brand of jewellery and costume jewellery. A young company strictly Made in Italy, which bets mainly on design, on care for details and on a ceaseless quest for new materials, Luca Barra has been making collections which interpret the various styles of today's women, from classic to trendy, with the aim to match perfectly with all the feminine looks. This is why they have women's names: Cecilia, Lillian, Angelina (in the picture), Mia, Luise and others.

it's a floral world Le sfumature dell'oro si combinano con le diverse forme dei gioielli My Vice e My Cleo di Cenzi Vittorio in uno stile adatto a tutte le occasioni. Queste collezioni, presentate a VicenzaOro January 2016, impreziosiscono il classico motivo floreale con le diamantature distintive del marchio.

■ The hues of gold combine with the different shapes of My Vice and My Cleo jewels by Cenzi Vittorio in a style which is suitable for every occasion. These collections, presented at VicenzaOro January 2016, enrich the distinctive diamond-milling touches of the brand with a classic flower motif.

Fancs V punta su creatività e cura dei dettagli La creazione dei gioielli Fancs V si basa su due atout fondamentali per l'azienda: la creatività della designer Simona V. Elia e lo studio nei minimi dettagli del prodotto, come nella Collezione Amuse (in foto) realizzata in oro, diamanti, perle e pietre preziose con vere orchidee cristallizzate. l'Orafo 2016

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aprile

■ The creation of Fancs V

jewels is based on two basic trump cards for the company: the creativity of designer Simona V. Elia and the care for the very smallest detail of the product, as with the Amuse Collection (see the photo) made in gold, diamonds, pearls and gemstones with true crystallised orchids.


jamcommunication.it

insieme per sempre


Global Round Up

Pontani trasforma il merletto in gioiello Gli intrecci creati dall'uncinetto diventano preziosi grazie alla galvanica La materia organica e quella inorganica, attingendo all'arte del ricamo, si fondono nei particolari gioielli di Maria Alessandra Pontani. Così il merletto lavorato all'uncinetto, grazie all'applicazione della galvanica, si trasforma in orecchini, collane, bracciali e pendenti in argento dall'intreccio

leggero e prezioso. ■ Organic and inorganic matter, drawing inspiration from the antique art of embroidery, blend together in the special jewels of Maria Alessandra Pontani. Lace made with crochet needles, thanks to the galvanic technique, turns into delicate silver earrings, necklaces, bracelets and pendants with a light and precious pattern.

Nada for nada: nuova femminilità napoletana Da Napoli provengono il gusto e l'ironia delle due sorelle Forastiere, fondatrici di Nada for Nada, azienda nata nel 2010 che, con rigorosa lavorazione artigianale, crea gioielli dalla mediterranea femminilità. È il caso della collezione Exa (in foto) in cui la geometria si fonde con la figura simbolica dell'ape regina. ■ Naples is where

the taste and irony of the two Forastiere sisters come from. They are the founders of Nada for Nada, a company established in 2010 which, with exacting craftsmanship, creates strongly feminine jewellery. As in the case of the Exa collection (see photo) where geometry blends with the symbolic figure of the queen bee.

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Modello Brevettato e depositato


Desires

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FENOMENI

all that

dolls

Bambole e Barbie sono le nuove icone del mondo bijoux che negli ultimi anni, grazie alle Carose di Stefano Ronzino, si è popolato di memorie infantili di

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Simona Infantolino

I'm a Barbie girl, in a Barbie world» cantavano gli Aqua nel 1997 anticipando con la loro canzone una moda che sarebbe esplosa (o ri-esplosa) quasi 20 anni dopo. Barbie, bambole e bamboline sono infatti diventate oggi le muse di stilisti, make-up artist e gioiellieri con i loro colori e disegni. Jeremy Scott, per esempio, ha trasformato la sua sfilata Primavera/ Estate 2015 per Moschino in un'esplosione di rosa shocking con abiti e accessori ispirati alla famosissima bambola della Mattel dai capelli biondo platino. Dolce & Gabbana invece hanno realizzato gli abiti della loro collezione in miniature size, creando una serie di bambole vestite in stile siciliano con tanto di pizzi, merletti e l'immancabile Miss Sicily bag in versione mini. Leader indiscusse della doll-mania nel mondo prezioso sono sicuramente Le Carose. Nate dalla creatività del titolare di Toco d'Encanto, Stefano Ronzino, queste bamboline-ciondolo prendono spunto dalla solarità delle donne pugliesi del passato che la domenica si ingioiellavano e che venivano chiamate appunto “carose”. Realizzate in argento, alluminio, ottone e pietre naturali, vestite con abitini che si ispirano alle collezioni fashion, le Carose sono estremamente versatili e in grado di interpretare stili diversi. «Ogni donna è stata bambina, ha giocato con gli abitini delle bambole e questo spirito infantile è rimasto in lei - dice Stefano Ronzino - È vero che in età adulta deve prevalere l’atteggiamento maturo, perché le responsabilità e gli impegni sono tanti, ma se un ciondolo bijoux consente di dare voce alla bambina che resta nel fondo di ogni donna, perché negarselo?». È su questa piccola gratificazione che si basa il successo delle Carose, che sono bamboline contemporanee, aggiornate sulle tendenze moda e vendute in un contesto giocoso di allestimento e packaging concepiti con grande attenzione. «Seguiamo molto le sfilate, il cambio delle stagioni, i colori di tendenza. Ogni anno presentiamo due collezioni, in linea con la moda». Dato il costo relativamente contenuto delle bamboline-ciondolo (si parte dai 40 euro circa), anche una ragazzina può permettersene più di una, ma in negozio si presentano quasi sempre le mamme per prime. «Abbiamo clienti dai cinque (esistono anche le Carosine) agli 80 anni, bambine e nonne, ma sono le mamme sui quarant’anni a diffondere la mania in famiglia. Le comprano per sé, le regalano, le collezionano: abbiamo clienti che possiedono più di venti Carose e continuano ad aggiornare la loro raccolta». Data la grande richiesta, la gamma è stata ampliata con l'orologio e le cosiddette Borselline, ovvero una serie di ciondoli a forma di borse. Last but not least, sono apparse le Carose Dog, bambole che portano a spasso tutte le varietà di cagnolini.

La Barbie Moschino e la modella in passerella per la collezione Moschino Primavera/ Estate 2015 indossano gli stessi vestiti. ■ Barbie Moschino and the real model, from Spring/ Summer 2015 runway, wearing the same Moschino clothes.

English translation: see pag. 129 l'Orafo 2016

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Sopra, due modelli delle Carose, le bamboline gioiello di Toco d'Encanto. Sotto, modelle nel backstage della sfilata SS 2012 di Meadham Kirchhoff. A sinistra, Bambola Concetta di Dolce & Gabbana. â– Above, Two models of Le Carose, the famous precious dolls by Toco d'Encanto. Below, models from SS 2012 Meadham Kirchhoff runway. Left, Concetta doll by Dolce & Gabbana.


Desires

flash

TENDENZE

accessori

green L'ecosostenibilità è tema del giorno e il legno è al centro della ricerca tecno-estetica di

Antonella Garello

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a fatto notizia la startup italiana che da legno di recupero ha ricavato un materiale che, unito al cotone e trattato con il laser, diventa morbido come pelle. L'ecosostenibilità è tema del giorno e il legno è al centro della più avanzata ricerca tecnologica ed estetica. Anche nel settore degli accessori, designer e aziende stanno sperimentando le potenzialità di questo materiale green, duttile, capace di dar vita a gioielli e orologi che piacciono sempre più ai consumatori e che fanno bene all'ambiente. ■ The case of the Italian startup that, from waste wood, managed to create a material that, combined with cotton and after undergoing a laser treatment becomes as soft as leather, made the headlines. Environmental sustainability is the topic of the day and wood is at the centre of the cutting edge technologic and aesthetic research. Designers and companies operating in the accessories industry are also experimenting the potential of this green and pliable material, able to give life to jewels and watches that are increasingly appreciated by consumers and are good for the environment.

ROBERTA RISOLO Anello in legno d'ulivo - da scarti di falegnameria - ottone e perla. Collezione Ulivo. ■ Ring in olive wood - from carpentry wastes brass and pearl. Ulivo collection. MARIA CUESTA MACEIRA Bracciale della collezione Wood in legno di palissandro e argento. ■ Necklace of the Wood collection in palisander and silver.

AB AETERNO Un modello con datario della collezione Harmony, in legno d'ebano. ■ A model with calendar of the Harmony collection, in ebony wood.

ROBIN WOOD Il papillon prodotto in Sudtirolo è disponibile in diverse varianti in noce, zebrano, wengé e padouk. ■ The bowtie manufactured in South Tyrol is available in different versions: nut, zebrano, wengé and padouk

l'Orafo 2016

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aprile

SAFFA Collana in sabbia vulcanica, argento e legno. ■ Necklace in volcanic sand, silver and wood.


Flower collection

erikagioielli.com


Desires

flash

In alto a sinistra: anello Solena Maya in oro bianco e diamanti della collezione Diamants Celestes di Messika. Qui sopra: anello Museo di Qayten in oro bianco e tanzanite. ■ Top left: Solena Maya ring in white gold and diamonds from the Diamants Celestes collection by Messika. Above: Museo ring by Qayten in white gold and tanzanite.

HAUTE JOAILLERIE

masters

of light

Pietre preziose, creazioni ricercate, pezzi unici per occasioni importanti: quattro anelli straordinari raccontano il mondo del lusso e della ricerca estetica più raffinata di

Antonella Garello

C

ome sempre, Baselworld si è confermata un'occasione unica per ammirare le creazioni dei più significativi marchi mondiali del lusso. Gli anelli sono stati al centro dell'attenzione per la maestria e la creatività esibite dalle maison di alta gioielleria, ciascuna secondo la propria personale filosofia: Messika ha puntato su un single piece scintillante di diamanti bianchi, Antonini su zaffiri e smeraldi che ricordano un'esotica laguna, Qayten sulla raffinatezza di una tanzanite che spicca su un contorno di diamanti colorless. Alessio Boschi, infine, si è ispirato all'arte indiana per il suo anello in oro bianco e giallo con diamanti, zaffiri e smeraldi. ■ As always, Baselworld confirms its position as a unique opportunity to admire the most significant world luxury brands. Rings are at the centre, thanks to the skill and creativity of the great maisons of high jewellery, each according to its own philosophy: Messika has focused on a shiny piece of white diamonds, Antonini on sapphires and emeralds reminiscent of an exotic lagoon, Qayten on the refinement of tanzanite which stands out on a background of colourless diamonds. Alessio Boschi took inspiration from Indian art for his white and yellow gold ring with diamonds, sapphires and emeralds. l'Orafo 2016

Qui sopra: anello Lagoon in oro bianco con diamanti, zaffiri e smeraldo ovale della collezione di pezzi unici Extraordinaire firmata Antonini. A sinistra: anello The Maharajah's Domes di Alessio Boschi in oro bianco, diamanti, zaffiri e smeraldi. ■ Above: Lagoon ring in white gold with diamonds, sapphires and oval emerald from the Extraordinaire collection by Antonini, comprising one of a kind pieces. Left: The Maharajah's Domes by Alessio Boschi in white gold, diamonds, sapphires and emeralds.

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Desires

flash A sinistra: orecchini di Jewellery Theatre in oro bianco con zaffiri colorati e rubini. A destra: orecchini della collezione Snakes di Ole Lynggaard Copenhagen in oro, diamanti e gocce di corallo. ■ Left: earrings by Jewellery Theatre in white gold with coloured sapphires and rubies. Right: earrings from the Snakes collection by Ole Lynggaard Copenhagen in white gold, diamonds and coral drops.

TENDENZE

a tutto

colore

A sinistra: orecchini della collezione Botanica di Brumani in oro rosa con diamanti brown, pietra di luna e topazi azzurri. Sotto: orecchini della collezione Aria di Stefan Hafner in oro rosa con diamanti, topazi violac e orange poppy. ■ Left: earrings from the Botanica collection by Brumani in rose gold with brown diamonds, moonstone and blue topaz. Below: earrings from the Aria collection by Stefan Hafner in rose gold with diamonds, violac and orange poppy topaz.

Vivacissimi, accesi dei bagliori e di tutte le sfumature delle gemme più diverse, gli orecchini saranno un must della prossima stagione estiva di

Antonella garello

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ccanto agli immancabili e preziosissimi diamanti, bianchi o fancy, scintillano rubini, zaffiri e tantissime pietre semipreziose dalle sfumature più diverse. Gli orecchini presentati a Basilea dai grandi brand internazionali si vestono di colori in vista della prossima stagione estiva: zaffiri e rubini per Jewellery Theatre, diamanti, pietra di luna e topazi per Brumani, diamanti e topazi multicolor per Stefan Hafner, corallo rosso per Ole Lynggaard Copenhagen. ■ Together with everpresent and precious diamonds, white or fancy, there shine rubies, sapphires and so many semi-precious stones of the most diverse hues. Earrings presented at Basel by the major international brands dress up in gemstones awaiting the coming summer season: sapphires and rubies for Jewellery Theatre, diamonds, moonstone and topaz for Brumani, diamonds and multicolour topaz for Stefan Hafner, red coral for Ole Lynggaard Copenhagen. l'Orafo 2016

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aprile


Caramella gioielli: illumina il tuo stile.

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Desires close up WEDDING

THE VERY

BIG DAY In un mix di tradizione, modernitĂ e scaramanzia, la cerimonia nuziale ispira un romanticismo che ruota attorno all'abito bianco e non conosce crisi di

Antonella Garello

Segno tangibile di amore e di fedeltĂ , nei matrimoni religiosi le fedi vengono portate all'altare da un testimone o da un paggetto per essere benedette prima dello scambio. Diversamente dalla tradizione italiana, in diversi Paesi del Nord Europa e in America Latina la vera nuziale si porta alla mano destra. â– A tangible symbol of love and faithfulness, during religious ceremonies the wedding rings are brought to the altar by a best man or a page to be blessed before being exchanged. Unlike in Italy, in various countries in North Europe and Latin America the wedding ring is worn on the right hand. Modello di Armani per Beatrice Borromeo l'Orafo 2016

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Desires

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I tradizionali modelli di vera nuziale comprendono la fede Classica, tonda, di solito in solo oro; la Francesina, piĂš sottile e leggermente bombata; la Mantovana, piĂš larga della Classica; la Comoda, con interno bombato; l'Etrusca, dalle forme asimmetriche, spesso decorata con frasi benauguranti. â– The traditional models of wedding rings include the Classic, round and usually made of gold, the Francesina, thinner and slightly rounded, the Mantovana, similar to the classic though larger, the Comfort, with a rounded internal part, the Etruscan, with asymmetrical shapes, often decorated with auspicious phrases. Modello di Valentino per la principessa Madeleine di Svezia

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UNOAERRE Oro bianco, oro rosa e diamanti per questo modello della nuova collezione Insieme per Sempre. ■ White gold, rose gold and diamonds for this model from the new Insieme per Sempre collection.

SALVINI Fede Classic in oro giallo con diamante. ■ Classic wedding ring in yellow gold with diamond.

In apertura / Opening page ARTLINEA Dalla collezione Forever, un modello in oro bianco e giallo con diamante. ■ From the Forever collection, a model in white and yellow gold with diamond.. l'Orafo 2016

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Desires

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nel segno della tradizione A dispetto di ogni crisi, della diffusa incertezza politica e sociale, di un'economia problematica, il nostro resta uno dei Paesi in cui si spende di più per l'organizzazione del matrimonio. Per il giorno del Sì gli Italiani investono mediamente dai 15 ai 30 mila euro, molto più di quello che sembrano essere disposti a spendere Francesi e Spagnoli, tanto per citare i nostri vicini europei. Le maggiori voci di spesa riguardano gli accessori e gli abiti degli sposi (in particolare quello della sposa), la cerimonia e il ricevimento - a cui bisogna poi aggiungere il viaggio di nozze. Sono cambiate le modalità dell'organizzazione e si sfruttano tutte le possibilità offerte dalla rete, ricorrendo sempre più spesso a liste di nozze online o dirottando i regali di parenti e amici verso una raccolta fondi da reinvestire liberamente: ma la cerimonia nuziale resiste a oltranza e quasi sempre nelle forme più tradizionali, all'insegna di un romanticismo che trova spesso ispirazione nei matrimoni da favola del nostro tempo - da Grace Kelly a Lady D, da William e Kate ad Alberto di Monaco e Charlene Wittstock. Tutto viene curato nei minimi dettagli: dall'abito alle fedi, rigorosamente in oro o platino; dalle acconciature ai gioielli, quasi sempre in oro bianco con perle o diamanti; dagli accessori alle bomboniere - che dopo anni di oblio stanno tornando in auge, sotto forma di manufatti sobri e di buon gusto. Anche quelle tradizioni che si tramandano da tempo immemorabile come buon auspicio, un po' naif se non francamente anacronistiche, vengono assecondate e perdonate nel giorno del matrimonio. Del resto, un pizzico di scaramanzia è d'obbligo, vista la posta in gioco e le difficoltà che possono punteggiare un'intera vita da passare insieme.

Il bracciale di filodamore è chiuso da un laccetto in nappa disponibile in tutti i colori dell'arcobaleno. Il bracciale potrà così riproporre le nuances scelte dagli sposi come filo conduttore del matrimonio.

Un regalo per i testimoni di nozze e per le amiche della sposa: il bracciale Cupido di filodamore rievoca nella forma ad arco e nel nome il Dio dell'amore e può essere personalizzato con monetine che recano incise le iniziali degli sposi o degli stessi testimoni oppure la data del matrimonio. In questo modo le persone che hanno avuto un ruolo tanto importante nella cerimonia ne potranno sempre portare con sé un ricordo. ■ A gift for the bestmen and the maids of honour, as well as for the bride’s girlfriends: The Cupido bracelet by filodamore reminds the god of love in both its bow-shape and name: It can be personalised with small coins engraved with the bride’s and bridegroom’s initials, with those of the bestmen and maids of honour or the wedding date. Thus, the people who played such an important role in the ceremony will always be able to carry a memory with them.

All'insegna del romanticismo e di ricordi importanti, la Scuola Orafa Ambrosiana di Milano organizza corsi di sei ore durante i quali i futuri sposi, sotto la supervisione di un artigiano orafo, possono realizzare di persona le proprie fedi, partendo dalla lega. Il corso prevede la creazione di modelli nei diversi colori dell'oro o in argento, senza pietre, con finitura scelta dagli iscritti. Si possono utilizzare e far fondere anche propri oggetti, purché regolarmente punzonati. ■ Based on romanticism and important memories, the Scuola Orafa Ambrosiana of Milan organises six-hour classes during which the future bride and bridegroom, under the supervision of a goldsmith, can personally realise their own wedding rings, starting from the alloy. This course envisages the production of models in the various colours of gold or silver, without stones and with a finishing chosen by the participants. Also personal items can be used or molten, provided that they are properly punched.

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in the sign of tradition Despite any crisis, the widespread political and social uncertainty, as well as a complicated economy, Italy is one of the countries where we spend more for planning a wedding. For this special day Italians invest at least 15-30 thousand Euros, much more than the amount of money French and Spanish seem willing to pay, just to mention our European neighbours. The highest items of expenditure concern accessories and clothes for the bride and the groom (in particular the bride dress), the ceremony and the party, to which the honeymoon is to be added. The organisation methods have changed and all the possibilities offered by the Internet are exploited, increasingly turning to on line list of wedding presents or diverting the gifts by relatives and friends to a fund raising to be invested freely: however, the wedding ceremony lasts indefinitely and almost always in the most traditional forms, characterised by a romanticism that often finds inspiration in the fairy-tale wedding of our time – from Grace Kelly to Lady D, from William and Kate to Albert of Monaco and Charlene Wittstock. Every minute detail is paid attention to: from the dress to the wedding rings, strictly made of gold or platinum, from hairstyles to jewels, almost always in white gold with pearls or diamonds, from accessories to bonbonnières that after years of oblivion are enjoying a new vogue, in the shape of sober and tasteful artefacts. Also in those traditions passed since time immemorial as good omen, a bit naïf if not frankly anachronistic, are supported and forgiven on the wedding day. In any case, a bit of luck is mandatory, given what is at stake and the difficulties that could characterise a lifetime to be spent together.

Con questi bracciali Keep out rende omaggio alla tradizione secondo la quale la sposa il giorno del matrimonio deve indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di blu, simbolo rispettivamente del passato che ci si lascia alle spalle, della nuova vita che sta per cominciare col proprio sposo, dell'affetto delle persone care e della onestà e della soncerità della sposa. ■ With these bracelets Keep out pays a homage to the tradition according to which, on her wedding day, the bride must wear something old, something new, something lent and something blue, respectively symbols of the past left behind, of the new life that she is about to start with her bridegroom, of the affection of the beloved ones and of the bride's honesty and sincerity.

Realizzato in metallo o in oro, il versatile e ormai classico ingranaggio Time Machine® di Dexter Milano si trasforma in un segnalibro, oppure in un pratico porta biglietti o ferma banconote. L'ingranaggio diventa così una sorta di macchina del tempo che consente di "fermare l'attimo" e mantenere vivo negli invitati e nelle persone care il ricordo del matrimonio. Una bomboniera utile e originale, personalizzabile su richiesta con incisioni a diamante. ■ Manufactured in metal or gold, the versatile and now classic Time Machine® gearing by Dexter Milano can be turned into a bookmarker, a functional card holder or a banknote pin as well. Thus, the gearing becomes a sort of time machine allowing to “freeze the moment” and keep the memory of the wedding alive in both guests and the beloved ones. A useful and unconventional bonbonnière, wchich can be embellished upon request with diamond engravings.

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VAN GOLD Fedi nuziali in oro rosa e bianco. â– Wedding bands in rose and white gold.

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VERA GIOIELLI BY LUCEBIANCA Dalla collezione Chicco di Riso l'anello in oro bianco con diamante che completa la vera nuziale. ■ From the Chicco di Riso collection, the white gold ring with diamond integrating the wedding ring.

DESIRÈ Fede in oro bianco e diamanti. ■ Wedding ring in white gold with diamonds.

DIANA Diversi modelli di fedi in oro bianco e giallo. ■ Different models of wedding rings in white and yellow gold.

Oggi sono molto amate anche le fedi con dettagli innovativi per quanto riguarda stile e colori, come quelle bicolori o tricolori, in oro bianco, giallo o rosa - ma non mancano quelle in oro chocolate o nero. Ormai abituali le fedi per la sposa con pietre preziose, solitamente diamanti. ■ Nowadays also wedding rings with innovative details as for styles and colours are well appreciated, like the bicolour or tricolour wedding rings, in white, yellow or pink gold, though the chocolate or black ones are not missing; the wedding rings with precious stones, usually diamonds, are now common. A sinistra, l'abito disegnato da Helen Rose per Grace Kelly

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BIBIGÌ Diversi modelli di fedi bicolori impreziosite da diamanti. ■ Different models of two-colour gold wedding rings enhanced by diamonds. POLELLO Fedi in oro bianco e giallo con diamanti della collezione Vita Meravigliosa, che celebra i 40 anni di attività dell'azienda. ■ White and yellow gold wedding bands with diamonds from the Vita Meravigliosa collection, celebrating the 40th anniversary of the company.

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Sono in Ethical Gold le fedi della Gioielleria Belloni di Milano, che utilizza oro proveniente da miniere sudamericane aderenti all'Alliance for Responsible Mining e certificato Fairmined. L'eventuale utilizzo di agenti chimici rispetta sempre la salute dei lavoratori e dell'ambiente. â– The wedding rings of Gioielleria Belloni of Milan are made in Ethical Gold. They use gold from South American mines members of the Alliance for Responsible Mining and Fairmined certified. Where strictly needed, the use of chemicals respects the health of workers and environment alike. L'abito di Atelier Versace per Angelina Jolie

DD GIOIELLI Coppia di fedi in oro giallo con diamante. â– A couple of yellow gold wedding rings with diamond.

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MILUNA Fede in oro bianco e giallo con diamante. A sinistra, un modello da sposa disegnato da Vera Wang. â– White and yellow gold wedding ring with diamond.

MISANI Fedi in oro lavorato con diamanti. â– Wedding rings in gold with diamonds.

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Hanno fatto scalpore pochi anni or sono le fedi "extraterrestri" della svedese Spacewed, realizzate con oro spedito nello spazio nel corso di un lancio senza equipaggio. Il valore aggiunto? Secondo l'azienda, un materiale realmente "fuori dal mondo", a garanzia di un amore infinito come lo spazio... ■ A few years ago, the “extraterrestrial" wedding rings by the Swedish company Spacewed caused a sensation. They were made of gold sent to space during a launch without crew. The added value? According to the company, a really "out of the world" material, as a guarantee for a love as endless as space... Modello di Armani per la principessa Charlene Wittstock

RECARLO Fede nuziale in oro giallo e bianco con diamanti. ■ White and yellow gold wedding band with diamonds.

AMIN LUXURY Intramontabile la veretta in oro bianco e diamanti. ■ A timeless wedding ring in white gold with diamonds.

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Proudly

I TALIAN

Truly International

Loc. San Zeno, 2/A Arezzo Italy • Tel. +39 0575 959536 • sales@richline.it


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THE BRIDAL

PEARL

Tocchi di luce per impreziosire la sposa durante la cerimonia e da sfoggiare durante il pranzo di nozze, organizzato in location romantiche ed esclusive di

Antonella Garello e Simona Infantolino


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1 ARTLINEA Orecchini in oro bianco con diamanti e perla oceanica giapponese. ■ White gold earrings with diamonds and Japanese pearls.

3 CHANEL FINE JEWELRY Orecchini in oro bianco, diamanti e perle bianche della collezione Les Perles de Chanel. ■ White gold earrings with diamonds and white pearls from Les Perles de Chanel collection.

2 AUCELLA Orecchini della linea Amami Pearls in oro bianco, diamanti e perle Akoya giapponesi. ■ White gold earrings with diamonds and Japanese Akoya pearls from the Amami Pearls line.

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3 In apertura / opening page VAN CLEEF & ARPELS Orecchini Dans les Etoiles in oro bianco, diamanti bianchi e gialli e perle. Collezione Palais de la Chance. ■ Dans les Etoiles earrings in white gold with white and yellow diamonds and pearls. Palais de la Chance collection. l'Orafo 2016

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Roma, Cavalieri Waldorf Astoria

4 NAMIDA BY GOLD SISTERS Orecchini in oro bianco con perle di acqua dolce e diamanti, special edition della collezione Lanterne. ■ White gold earrings with freshwater pearls and diamonds; special edition of the Lanterne collection.

Potrebbero bastare la posizione privilegiata e la vista straordinaria sulla capitale per far innamorare di questo hotel anche la più esigente delle coppie di sposi. Date però le sue cinque stelle, la location vanta anche sei ettari di parco in stile mediterraneo, una Spa e una collezione privata di opere d'arte dal XVI sec a oggi. All'interno due ristoranti: La Pergola, regno dello chef pluristellato Heinz Beck, e L'Uliveto con la sua terrazza vista piscina. Infine è da segnalare la Tiepolo Lounge & Terrace, famosa per il suo tradizionale Tè delle cinque, immersa nel parco dell'hotel. ■ The privileged location and the breathtaking view overlooking the capital could be enough to make even the most demanding couple fall in love with this Hotel. However, given its five stars, the venue also includes a six-hectare park in Mediterranean style, a Spa and a private collection of art works from XVI century until the present day. It hosts two restaurants: La Pergola, kingdom of the starred chef Heinz Beck, and L'Uliveto with its terrace overlooking the swimming pool. Then, we find Tiepolo Lounge & Terrace, famous for its traditional English Tea in the afternoon, surrounded by the hotel park.

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5 BIBIGÌ Orecchini della collezione Catherine in oro bianco, perle e diamanti. ■ White gold earrings with pearls and diamonds from the Catherine collection. l'Orafo 2016

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Cernobbio - como villa d'este

1 DE SIMONE Orecchini in oro bianco con perle dei Mari del Sud e diamanti. ■ White gold earrings with South Sea pearls and diamonds.

Le acque del Lago di Como si riflettono sulle finestre di questo maestoso resort, per secoli dimora dell'aristocrazia europea, rendendolo una cornice perfetta per un matrimonio romantico. L'antica villa cinquecentesca è circondata infatti da un parco che al suo interno ospita tre ville private a disposizione dei clienti. Villa d'Este dispone di tre ristoranti, tutti con vista lago e giardini: Veranda, ambiente raffinato ed elegante interamente circondato da vetrate, e i più informali Grill e Il Platano che offrono anche la possibilità di mangiare all'aperto. ■ The waters of Lake Como are reflected on the windows of this magnificent resort that has been the residence of the European aristocracy for centuries, making it a perfect frame for a romantic wedding. In fact, the ancient sixteenth century villa is surrounded by a park including three private villas at the disposal of the clients. Villa d’Este has three restaurants, all with a view of the lake and gardens: Veranda, a refined and elegant environment surrounded by glass windows and the more informal Grill and Il Platano also offering the possibility to eat outdoor.

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5 ROVIAN Orecchini in oro bianco, diamanti e perle keshi. ■ White gold earrings with diamonds and keshi pearls. l'Orafo 2016

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2 BLISS Orecchini in oro bianco con perle freshwater e diamanti. ■ White gold earrings with freshwater pearls and diamonds. 3 COMETE GIOIELLI Orecchini in oro bianco e perle della collezione Farfalle, realizzata in collaborazione con Enzo Miccio. ■ White gold earrings with pearls from the Farfalle collection, realised in collaboration with Enzo Miccio.

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4 CONFUORTO Orecchini in argento 925 con perle barocche e agata blu. ■ Sterling silver earrings with baroque pearls and blue agate. l'Orafo 2016

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Desires

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1 MATTIA MAZZA Orecchini in oro con diamanti e perle freshwater. ■ Gold earrings with diamonds and freshwater pearls. 2 MILUNA Orecchini in oro bianco, diamanti e perle bianche. ■ White gold earrings with diamonds and white pearls.

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3 TIFFANY & CO. Orecchini in argento con perla di acqua dolce coltivata. ■ Silver earrings with cultivated freshwater pearls. l'Orafo 2016

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Noventa vicentina villa manin cantarella

5 MAYUMI Orecchini della collezione Essenza in oro bianco, diamanti e perle. ■ Earrings from the Essenza collection in white gold, diamonds and freshwater pearls.

Recentemente restaurata, la cinquecentesca Villa Manin Cantarella di Noventa Vicentina è avvolta in una atmosfera elegante e ricca di storia. Le sue antiche sale si snodano sul piano nobile a partire dalla Sala Centrale da cui si sviluppano la Sala Blu, la Sala Verde e la Sala del Camino, affrescate con putti, ninfe e scene di caccia, la Sala delle Stampe e la Biblioteca. Sotto il piano nobile invece ci sono le otto Sale delle Cantine con ampie volte a crociera. Il luogo prediletto dagli sposi è però il Portico delle Barchesse, dotato di grande sala interna. ■ Recently restored, the sixteenth century Villa Manin Cantarella in Noventa Vicentina is wrapped in an elegant atmosphere rich in history. Its ancient rooms follow each other on the main floor starting from the Central Hall leading to the Blue, the Green and the Fireplace Halls, with their frescoes of putti, nymphs and hunting scenes, the Hall of printings and the Library. Below the main floor, we find eight Halls of the Cellars with wide cross vaults. The Porch of Barns, equipped with a wide inner hall, is the favourite place of wedding couples.

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4 MIKIMOTO MILANO BY GIOVANNA BROGGIAN Orecchini in oro bianco, diamanti e perl e bianche dei Mari del Sud. Collezione Selene. ■ White gold earrings with diamonds and South Sea pearls. Selene collection. l'Orafo 2016

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Bellagio - como villa serbelloni Da più di cento anni i locali del Grand Hotel Villa Serbelloni, affacciati sul Lago di Como, aprono le porte ai clienti accogliendoli tra lusso ed eleganza. Grandi salotti, un ampio giardino all'italiana ricco di essenze mediterranee-subtropicali e una piscina vista lago fanno di questo albergo, posizionato sul promontorio di Bellagio, il luogo ideale per un ricevimento di matrimonio. La Villa offre due ristoranti, La Goletta e lo stellato Mistral, dove degustare rispettivamente cucina tipica regionale e cucina gourmet. ■ For over a hundred years the rooms of the Grand Hotel Villa Serbelloni, overlooking Lake Como, has opened their doors to the clients welcoming them among luxury and elegance. Big halls, a wide Italian garden rich in Mediterranean and subtropical essences, along with a swimming pool overlooking the lake, make this hotel, located on the Bellagio promontory, the ideal place for a wedding reception. The Villa offers two restaurants, La Goletta and the starred Mistral, where typical regional and gourmet cuisine can be respectively tasted.

1 YUKIKO Orecchini in oro bianco con diamanti e perle bianche. ■ White gold earrings with diamonds and white pearls.

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5 ROMA 1947 Orecchini in argento placcato oro rosa con perle d'acqua dolce. ■ Rose gold plated sterling silver earrings with freshwater pearls. l'Orafo 2016

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2 MIMÌ BROGGIAN MILANO Orecchini in oro, madreperla, argento e diamanti brown della collezione Shelleygeometrie. ■ Gold earrings with mother-ofpearl, silver and brown diamonds from the Shelley-geometrie collection. 3 RECARLO Dalla collezione Veronica Perle, orecchini in oro bianco con perle e diamanti. ■ From the Veronica Perle collection, white gold earrings with pearls and diamonds.

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4 UTOPIA Orecchini della collezione Notturno in oro bianco, diamanti e perle dei Mari del Sud. ■ Earrings from the Notturno collection in white gold, diamonds and South Sea pearls.

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Desires close up ASTRONOMIA

TO INFINITY

AND BEYOND Il 2016 è un anno ricco di eventi extra-terrestri, tra pianeti e comete del sistema solare. Corpi celesti che ispirano i creatori di gioielli e danno forma a collier, orologi e orecchini scintillanti di

Simona Infantolino

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Desires

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luna Il nostro satellite, icona romantica, ha sempre incuriosito e ispirato studi e leggende che si sono rivelati più o meno autentici e dimostrabili. Quel che oggi è certo è che le sue fasi influenzano molti dei fenomeni che si verificano sul nostro pianeta, come le maree e i raccolti. Tra i miti diffusi, privi di fondamento scientifico in realtà, c'è invece la convinzione che le fasi lunari incidano sui ritmi del corpo femminile e sulla gravidanza. Ad esempio si pensa che la luna piena si leghi all'idea della donna fertile e materna, tanto da sostenere che in quei giorni le sale parto siano più affollate. ■ Our satellite, a romantic icon, has always intrigued and inspired studies and legends that turned to be more or less authentic and demonstrable. What is certain today is that its phases influence many phenomena that occur on our planet, such as tides and crops. Among the widespread myths, actually void of any scientific foundation, there is the belief that moon phases impact on the rhythm of female body and pregnancy. For example the full moon is thought to be connected to the idea of a fertile and maternal woman, so much as to claim that, in those days, delivery rooms are more crowded.

Collier in platino e diamanti di Jean Schlumberger per Tiffany & Co. ■ Platinum and diamond collier by Jean Schlumberger for Tiffany & Co.

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Etoile Filante clip di Van Cleef & Arpels in oro bianco e diamanti. ■ Van Cleef & Arpels Etoile Filante clip in white gold and diamonds.

terra Nonostante si tratti del pianeta in cui viviamo, e quindi di quello presumibilmente più ospitale, la Terra non sfigura rispetto agli altri suoi vicini per fenomeni e luoghi spettacolari (e terrificanti). Esistono infatti punti molto freddi o molto caldi, dai -60 °C del villaggio russo di Oymyakon ai 50 °C della Death Valley. O ancora un posto, a nord-ovest del Venezuela, in cui ogni notte si genera una tempesta di fulmini che illumina il cielo con circa 28 lampi al minuto. Per non parlare dei laghi vulcanici in Congo, Camerun o Ruanda, pronti all’eruzione da un momento all'altro. ■ Despite its being the planet we live in, and therefore presumably the most hospitable, the Earth does not fade when compared to its other neighbours for phenomena and spectacular (and terrifying) places. In fact very hot and cold places exist, from -60 °C of the Russian village of Oymyakon to 50 °C of the Death Valley. Or a place, on the north west of Venezuela where every night a lightning storm is generated, enlighting the sky with over 28 lightning per minute. Not to mention the volcanic lakes in Congo, Cameroun or Rwanda, ready for the eruption at any time.

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Desires

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Orecchini a cerchio Voie lactée di Chanel in oro bianco con diamanti taglio brillante e perle Akoya della Collezione 1932. ■ Chanel Voie lactée hoops in white gold, set with brilliant-cut diamonds and Akoya pearls, from 1932 Collection.

MARTE Dopo i numerosi film girati sui misteri di questo pianeta, almeno uno degli interrogativi che gli scienziati si ponevano è stato risolto. È stata infatti provata la presenza dell'acqua allo stato liquido: la Nasa ha confermato che si tratta di acqua salata in grado di evaporare una volta raggiunto il suolo. Le forme di vita presenti invece si sono sempre ridotte ai robot inviati dalla Terra già a partire dagli anni '60. ■ Following the numerous films shot on the mysteries of this planet, at least one of the issues the scientists where studying has been solved. In fact, the presence of water in its liquid states has been proven. Nasa has confirmed that it is salt water able to evaporate when reaching the ground. The life forms present on the planet were always limited to the robots sent from Earth starting as early as the 60s.

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mercurio Il più piccolo del Sistema Solare, il più vicino al Sole e anche il più veloce, Mercurio è un pianeta dalle mille sorprese. A partire dalla sua quasi totale assenza di atmosfera, caratteristica che lo rende soggetto all'attacco di raggi, venti e masse che negli anni hanno scalfito la sua superficie creando crateri grandi anche quanto l’intero Texas. Nonostante la vicinanza con il Sole non è però il pianeta più caldo, posto che spetta a Venere, ma è quello con la maggior escursione termica: le temperature possono passare dai 527 gradi centigradi ai -83. ■ The smallest planet in the Solar System, the closest to the sun and even the fastest, Mercury is a planet with a thousand surprises. Starting from its nearly total absence of atmosphere, a feature exposing it to the attack of rays, winds and masses that over the years, has scratched its surface creating craters as big as the whole Texas. Despite its proximity with the Sun it is not the hottest planet, a title that goes to Venus, but it is the one with the greatest thermal excursion: the temperatures can range from 527° C -83 ° C.

Orologio Montblanc Bohème Day & Night con diamanti. Movimento automatico. ■ Montblanc Day & Night Bohème watch with diamonds. Automatic movement.

Collana Morellato in acciaio e cristalli della collezione Tenerezze. ■ Morellato necklace in steel and crystals from Tenerezze collection.

Bracciale Classic Stelle di Nomination in acciaio con elementi componibili e charms disponibili anche in argento. ■ Classis Stelle steel bracelet by Nomination with composable elements and charms available also in silver.

Anello Stelle Cadenti di Pandora in argento e zirconi. ■ Stelle Cadenti ring by Pandora in silver and cubic zirconia.

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PLUTONE Si tratta di un pianeta che ha messo in discussione la presenza di corpi e pianeti oltre a quelli già scoperti all'interno del Sistema Solare. Infatti di recente Plutone è stato declassato a pianeta nano, uscendo dal gruppo dei 9 (adesso 8) pianeti principali ed entrando a far parte della fascia di Kuiper. Plutone inaugura così le scoperte di pianeti minori facendo pensare che il Sistema Solare sia più popolato di quanto siamo abituati a credere. ■ It is a planet that questioned the presence of bodies and planets besides those already discovered within the Solar System. In fact, Pluto has recently being downgraded to dwarf planet, leaving the group of 9 (now 8) main planets and entering the Kuiper belt. Therefore, Pluto starts the discoveries of minor planets leading us to think that the Solar System is more populated than what we are accustomed to believe.

Ciondolo Luna di Dodo in oro rosa e diamanti bianchi. ■ Luna pendant by Dodo in rose gold and white diamonds.

Anello Noi Siamo Stelle di Bliss in argento e smalti. ■ Noi Siamo Stelle ring by Bliss in silver and enamels.

Collana Damiani in oro bianco con diamanti e rubini della collezione Belle Epoque. ■ White gold Damiani necklace with diamonds and rubies from Belle Epoque collection.

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Anello Tring di Brosway in acciaio, pvd oro e cristalli. ■ Tring ring by Brosway in steel, pvd gold and crystals.

Bracciale Stellina e Ferro di leBebé Primegioie in oro giallo e smalti della collezione Fortuna. ■ Stellina e Ferro bracelet by leBebé Primegioie in yellow gold and enamels from Fortuna collection.

Orecchini di Pasquale Bruni in oro e diamanti della collezione MakeLove. ■ Pasquale Bruni earrings in gold and diamonds from MakeLove collection. Ciondolo S'Agapõ in acciaio e pvd oro della collezione Happy. ■ S'Agapõ pendant in steel and golden pvd from Happy collection.

urano Ritenuto inizialmente una stella, il pianeta blu deve il suo primissimo nome, Stella di Giorgio, al re di Gran Bretagna Giorgio III. La cosa però non fu accettata dagli altri paesi e si dovette optare per Urano, il dio del cielo secondo i greci. E dalla mitologia gli studiosi sono approdati alla letteratura, attribuendo alle sue 27 lune conosciute i nomi dei personaggi di William Shakespeare o Alexander Pope, come Ofelia, Desdemona, Giulietta, Cupido o Puck. ■ Initially considered a star, the blue planet owes its very first name, George’s star, to the king of Great Britain, George III. However this was not accepted by the other countries and they had to choose Uranus, the god of the sky according to Greeks. From mythology, researchers turned to literature, assigning its 27 known moons the name of William Shakespeare’s or Alexander Pope’s characters, such as Ophelia, Desdemona, Juliet, Cupid or Puck.

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Bracciale di Philo Milano in oro rosa con charms della collezione Philo Desideri. ■ Philo Milano bracelet in rose gold with charms from Philo Desideri collection.

Orecchini Stardust di Mattioli in oro rosa e bianco, diamanti e quarzo rosa. ■ Stardust earrings by Mattioli in rose and white gold, diamonds and rose quartz.

Ciondolo di Rosato in argento placcato oro e smalto della collezione My Baby. ■ Rosato charm in gold-plated silver and enamel from My Baby collection.

venere Si tratta del pianeta più caldo, con un'atmosfera carica di anidride carbonica e una luminosità tale da renderlo il terzo corpo, dopo il Sole e la Luna, più luminoso del Sistema Solare. Non è infatti difficile potere individuare questo punto di colore bianco-giallastro nel cielo a occhio nudo prima dell'alba o dopo il tramonto. Proprio per le sue apparizioni in questi momenti della giornata viene denominato anche Lucifero (stella del mattino) e Vespero (stella della sera). ■ It is the hottest planet with an atmosphere charged with carbon dioxide and such a luminosity as to make it the third most luminous body in the Solar System, after the Sun and the Moon. In fact, it is not hard to identify this small white-yellowish point in the sky to the naked eye before dawn or after the sunset. Just for its apparitions in these moments of the day it is also called Lucipher (morning star) and Vesper (night star).

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mercurio in transito e pioggia di perseidi

Girocollo Stroili in ottone dorato e glitter della collezione Petite. ■ Stroili necklace in gold-plated brass and glitter from Petite collection.

Orecchini di Kurshuni in argento placcato oro rosa e zirconi della collezione A Star Is Born. ■ Kurshuni earrings in rose gold-plated silver and cubic zirconia from A Star Is Born collection.

Pochi l’hanno vista, ma per tutto il mese di gennaio la cometa Catalina è passata vicino alla Terra, arrivando anche a poco più di cento milioni di km da noi, una distanza molto ravvicinata quando si parla di stelle. E non si è trattato dell’unico fenomeno astronomico di rilievo per quest’anno: ce ne sono infatti che si verificano spesso o addirittura ogni anno in date ben definite, come nel caso degli sciami meteorici. Altri fenomeni invece sono meno comuni e spesso imprevedibili, come per esempio le luminose. Il 2016 vedrà due di questi eventi rari, come ci ha spiegato Marcel Clemens, ricercatore all'Osservatorio Astronomico di Padova. «Il primo di questi fenomeni - spiega Clemens - è il transito di Mercurio che avverrà nel pomeriggio del 9 maggio: quel giorno il pianeta passerà tra noi e il Sole e sarà visibile come una piccola sagoma rotonda attraverso il disco solare. Per osservarlo occorrerà quindi avere un paio di occhiali speciali per eclissi o usare un piccolo telescopio per proiettare l'immagine del sole (e non per guardare direttamente il sole!)». Il secondo evento raro invece coinvolgerà i due pianeti più luminosi, Venere e Giove, in una congiunzione che avverrà la sera del 27 agosto e che sarà visibile a occhio nudo. Telescopi puntati anche a giugno con l'opposizione di Saturno di fronte al Sole, per la pioggia meteorica delle Perseidi il 12 agosto e per quella delle Geminidi il 14 dicembre. «Queste meteore continua Marcel Clemens - sono in realtà piccole pietre che provengono dalle scie di polvere delle comete e che, entrando nell'atmosfera ad alta velocità, bruciano a causa della pressione e dell'attrito con l'aria. Il fenomeno è conosciuto da tutti con il nome di stelle cadenti». Un po' per la bellezza di certi fenomeni, un po' per il fascino misterioso che ruota attorno all'Universo, gli astri e i pianeti hanno sempre fatto sognare ispirando la letteratura, l'arte, il cinema, la moda e la gioielleria. Uno degli esempi più noti e antichi nel campo del fashion system risale al 1938, quando Elsa Schiaparelli realizzò la collezione Zodiaco a tema astrologico, ovvero abiti dai colori del cielo illuminati da decorazioni, ricami, applicazioni e gioielli dalle forme spaziali. Seguiranno la stessa via della Schiaparelli anche Gianni Versace, Alexander McQueen, Emilio Pucci, Valentino o ancora Saint Laurent, Paula Cademartori e Stella McCartney che, dato anche il nome di battesimo, ha realizzato il logo del proprio marchio con piccoli puntini che ricreano l'effetto di una costellazione. Riprendendo le forme celesti, la mania degli astri ha inoltre prodotto risultati brillanti in gioielleria e orologeria: le curve della luna si trasformano in ciondoli d'oro e d'argento che pendono da orecchini e collane o tintinnano sui bracciali, mentre le stelle prestano il loro scintillio ai diamanti e alle pietre preziose che ricreano i punti luminosi del cielo illuminando anche il più semplice dei look. Insomma, anche se non sarà mai possibile toccare con mano una vera stella, grazie ai gioielli sarà possibile indossarla ogni giorno. English translation: see pag. 129

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People & Brands PERSONAGGI

il senso della

misura

Fabrizio e Laura Falcinelli guidano l'azienda di famiglia nel segno della qualità, della bellezza e dei loro interessi artistici di

Antonella Garello

N

essun problema di visibilità e tantomeno di rivalità tra i due fratelli Falcinelli, che hanno coltivato competenze diverse e si sono ricavati spazi autonomi all'interno dell'azienda di famiglia. Fabrizio segue l'ambito creativo, il design, la modellistica, mentre Laura si occupa della comunicazione e delle relazioni esterne della Falcinelli Diamanti. «Anche se poi la collaborazione è strettissima - chiarisce Laura - perché ci fidiamo completamente del gusto e della professionalità dell'altro». L'azienda è stata fondata nel 1968 dai genitori, di cui entrambi parlano con sincera ammirazione. «Nostra madre si è inventata questa attività, non siamo una dinastia di orafi, ma lei ha saputo coniugare una grande capacità imprenditoriale con un temperamento estroso, artistico. Mio padre invece, seppur più razionale, ha sempre avuto uno straordinario senso del bello, e da questo senso del bello e della misura sono derivate anche scelte che ancora distinguono la nostra azienda». Come quella di utilizzare pietre belle e importanti, dai tagli particolari, un tratto allora più che mai inconsueto in un distretto che è patria dell'oreficeria e delle catene. Caratteristiche comuni ai due fratelli sono certamente la curiosità e l'apertura verso altri mondi professionali ed artistici. Fabrizio, che da sempre coltiva la passione per il teatro, ha lavorato e ancora lavora in collaborazione con stilisti e maison della moda, disegnando accessori per collezioni e sfilate. «È chiaro che la moda ha tutt'altre logiche rispetto al gioiello, che deve sempre avere qualcosa di classico per poter durare nel tempo; ma è altrettanto chiaro che l'interazione con la moda, i suoi tessuti, i suoi colori e le sue forme, è sempre fortissima». Laura, cantante affermata che ha partecipato a Sanremo e ha collaborato con grandi artisti italiani e internazionali, ha da poco lanciato un proprio marchio di gioielli, Laura Falcinelli Jewels, dove bijoux in bronzo e ottone le permettono di esprimere e condividere il proprio amore per i viaggi, gli animali, la musica e in generale qualsiasi forma artistica. «Sono nata in Toscana, circondata dal bello, ho studiato arte e credo sinceramente nella bellezza e nella necessità di mandare messaggi positivi. Coi miei gioielli cerco proprio di trasmettere forza, passione, entusiasmo, che mi sembrano le leve per affrontare ogni difficoltà o momento difficile». Oggi le creazioni Falcinelli hanno toni più classici, giocano meno coi volumi per puntare su forme più avvolgenti e sensuali. «Siamo molto attenti ai segnali che manda il mercato, sia in termini di tendenze sia in termini di costi - spiega Fabrizio - E per non rinunciare all'alta qualità e all'artigianalità dei gioielli, che è una nostra caratteristica irrinunciabile, le nostre collezioni sono l'Orafo 2016

tante e mirate ai singoli mercati, perché ogni Paese ha le sue peculiarità che bisogna conoscere. Per questo ci teniamo a partecipare alle fiere un po' in tutto il mondo, che offrono sempre spunti interessanti. Personalmente cerco sempre di ricavarmi un po' di tempo anche per conoscere le città che mi trovo a visitare, mi fermo a guardare le vetrine e la gente per strada, è sempre lì che nasce tutto!». Laura e Fabrizio insistono sull'importanza, nel lavoro come nella vita, di continuare a crescere ed evolvere. «Mai come oggi è fondamentale essere sempre pronti ad ascoltare, capire le diverse situazioni e problematiche dei mercati, agire con rapidità e senza paure, anzi con la consapevolezza che l'Italia ha ancora tantissimo da dare al mondo come cultura, stile e tradizioni». ■ No problems of visibility or rivalry between the Falcinelli siblings, who have developed different skills and have cut out independent spaces inside the family company. Fabrizio deals with creativity, design, modelling, while Laura handles communications and external relations for Falcinelli Diamonds. «However we work closely together, since we have complete confidence in each other's taste and professional skills», explains Laura. The company was established in 1968 by their parents, of whom both speak with sincere admiration. «Our mother invented this business, we are not a dynasty of goldsmiths, but she knew how to merge great business skills with a brillliant, artistic temperament. My father, though more rational, always had an extraordinary feeling for beauty and measure and this also led to choices which are still an outstanding feature of our company». Like that of using beautiful and important stones, with special cuts, something then quite unusual in a district which was the home of goldware and chains. The siblings share curiosity and openness towards other professional and artistic worlds. Fabrizio, who has always had a passion for theatre, has worked and is still working in cooperation with fashion designers and maisons, designing accessories for collections and runway shows. «Of course, fashion follows a completely different logic from jewels, which always have to have something classic to last through time, but interaction with fashion, its fabrics, colours, patterns, is always very strong». Laura, a successful singer who has taken part in the Sanremo song festival and has worked together with great Italian and international artists, has recently launched her own brand of jewellery, Laura Falcinelli Jewels, where bronze and brass bijoux allow her to express and share her love for travel, animals, music 64

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In queste pagine: diversi esempi di anelli Falcinelli Italy in oro, diamanti e pietre preziose e semipreziose. Nelle foto sopra e a destra, Fabrizio al lavoro e insieme alla sorella Laura. ■ These pages: severals examples of rings by Falcinelli Italy in gold with diamonds, precious and semiprecious stones. In the photos above and left, Fabrizio at work and with his sister Laura.

and any form of art in general. «I was born in Tuscany, surrounded by beauty, I have studied art and I sincerely believe in the need to send positive messages. With my jewels, I try to transmit strength, passion, enthusiasm, which I believe are the levers for dealing with any difficulty». Today, Falcinelli creations have more classic tones, they play less with volumes and focus on more sensual and softer shapes. «We pay great attention to the signals from the market, in terms both of trends and costs - confirms Fabrizio - And so as not to give up on the high quality and craftsmanship in jewellery, which is our irrevocable feature, we have lots of collections focused on individual markets, since each country has its own ways which we have to learn. This is why it is important for us to attend fairs all around the world, which always provide interesting clues. I always try to take some time off to get to know the cities I am visiting, I stop to look at shop windows and people on the streets, it is there where everything always starts!» Laura and Fabrizio insist on the importance, in work as in life, of continuing to grow and evolve. «Never as much as today has it been fundamental to be ready to listen, to understand different situations and market issues, to act quickly and without fear, indeed being aware that Italy still has so much to give the world in terms of culture, style and traditions». l'Orafo 2016

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People & Brands THE BRAND

the retail

is the key Il titolare di Chantecler e nuovo presidente del Club degli Orafi mette a fuoco i punti di forza del settore e i valori da supportare di Ilaria

Danieli

G

Anche se non gli sono serviti molto per il suo ruolo imprenditoriale, gli studi in biologia marina hanno dato a Gabriele Aprea, presidente e titolare di Chantecler assieme alle sorelle Maria Elena e Costanza e alla moglie Teresa, una conoscenza profonda del suo territorio d’origine, ovvero l’isola di Capri e il mare che costeggia il Napoletano. La passione giovanile per la natura subacquea ha dovuto però cedere il passo all’attività di famiglia quando il padre, famoso gioielliere caprese, ha deciso di passare il testimone. Sotto la guida dei fratelli Aprea il piccolo atelier locale è diventato un marchio internazionale, moltiplicando il fatturato e definendo con chiarezza il proprio stile: «Fin dal 1947 - spiega Gabriele Aprea - nella boutique che nostro padre gestiva assieme al socio Pietro Capuano venivano realizzati pezzi unici di grande valore pensati per i frequentatori dell’isola che in quei tempi erano i membri del jet set, dalla first lady Jackie Kennedy a Ingrid Bergman e Audrey Hepburn, fino a Grace Kelly e Liz Taylor. Avevamo una awareness consolidata nella nostra nicchia di prodotto e di mercato, rivolto prevalentemente alla clientela turistica, ma questo negli anni ’90 quando le mie sorelle e io siamo subentrati alla guida non bastava più». Infatti dal 1994 al 2004 la distribuzione commerciale, prima limitata alle vetrine monomarca di Capri e di Cortina d’Ampezzo, ha raggiunto 130 top gioiellerie in Italia, cui si sono poi aggiunte 30 boutique tra le più belle del mondo. Sono nati inoltre i monomarca di Milano, Hong Kong, Tokyo e Astana, portando anche all’estero il flair caprese che ormai ha fatto leggenda nel mondo. «Con un certo rammarico, nel 2009 abbiamo dovuto lasciare la casa di Capri e trasferire il management aziendale a Milano, mantenendo nell'isola solo la boutique, ma era diventato indispensabile agire da un centro d’affari nel cuore d’Europa e non da un paradiso lontano da tutto, sebbene meraviglioso». Il risultati sono a tutt’oggi premianti, tanto che il marchio del galletl'Orafo 2016

to Chantecler ha recentemente aperto un nuovo showroom in via dei Piatti, sempre a Milano, offrendo ai clienti un angolo mediterraneo e luminoso di grande suggestione. Nel frattempo le collezioni di gioielli sono aumentate di numero e di ampiezza, coprendo le fasce di prezzo dal medio all’alto e altissimo grazie alla creatività delle sorelle e all’ottimo lavoro svolto nell’affermazione di alcune icone del brand come il galletto e la campanella, oltre al raffinato uso del corallo e della turchese e alla grazia particolare di ogni pezzo. «Cuore caprese e mentalità milanese», sottolinea Aprea. Membro del Club degli Orafi da diversi anni, Gabriele Aprea ne è diventato presidente nel febbraio scorso e anche in tale contesto ha intenzione di avviare un significativo salto di qualità. «Mai come in questi anni di forte cambiamento e variabilità, il Club assume un ruolo di “Think Tank” di vitale importanza, assicurando ai soci una fonte di analisi e valutazioni utili a rafforzare le strategie delle imprese aderenti. La piccola dimensione, tipica della maggioranza delle imprese orafe italiane, costituisce un elemento di 66

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Da sinistra, in senso orario: Gabriele Aprea, titolare di Chantecler e presidente del Club degli Orafi, l'ingresso del nuovo showroom milanese, orecchini in oro rosa e smalti della collezione Paillettes e anello Chérie in oro giallo, diamanti e corallo.

items of great value have been made for people visiting the island. In those days, they were members of the jet set, from Jackie Kennedy to Ingrid Bergman and Audrey Hepburn, or Grace Kelly and Liz Taylor. We had consolidated awareness in our product and market niche, mainly addressed to tourists, but when my sisters and I took over in the 1990s, this was no longer enough». In fact, between 1994 and 2004 distribution on the market, at first limited to single brand shops in Capri and Cortina d’Ampezzo, reached 130 top jewellery shops in Italy, then 30 of the most beautiful boutiques in the world. Single brand shops were also set up in Milan, Hong Kong, Tokyo and Astana, taking abroad the Capri flair which has now become a legend the world over. «A bit sorrowfully, in 2009 we had to transfer the company management to Milan, leaving only our boutique in Capri, but it had become absolutely necessary to work from a business hub in the heart of Europe and not from a far away island, however beautiful». Results have been rewarding, so much so that the brand with its little cock (the Chantecler) has recently opened a new showroom in via dei Piatti, always in Milan, offering customers a very charming Mediterranean and light-filled corner. In the meantime, the collections of jewels have increased in number and extent, covering price ranges from medium to high and very high, thanks to the creativity of the sisters and the excellent work in affirming some icons of the brand such as the cock and the bell, using coral and turquoise with remarkable gracefulness. «Heart from Capri and mind from Milan», Aprea says. A long-time member of the Goldsmiths' Club, Gabriele Aprea was elected President last February, and in this context he intends to make a significant leap forward. «Never as in these years of strong change and variability has the Club taken on such a vitally important role as “think tank”, guaranteeing members a source of analyses and assessments which are useful for reinforcing the strategies of member companies. The small size, typical of the majority of Italian goldsmith firms, is a factor of strong vulnerability, and this is why it is necessary to acquire strategies and best practices which have already been tried out by larger companies, with more solid management structures». So to provide education and sharing, which have always been the main mission of the Club, Aprea has organised a conference scheduled for the coming 13th of June, which will be attended by speakers of Banca Intesa and Sole 24 ore, as well as experts in retailing, consumer analysts and businessmen like Matteo Marzotto. The hot topic of the meeting will be activities supporting sell-out, a topic which is often ignored but is strategic for the whole production line of jewellery.

forte vulnerabilità ed è per questo che si rende necessario acquisire strategie e best practice già sperimentate da aziende più grandi e con strutture manageriali più solide». Per offrire quindi un momento formativo e di confronto, da sempre la missione principale del Club, Aprea ha organizzato un convegno previsto il 13 giugno prossimo al quale parteciperanno relatori di Banca Intesa e del Sole 24 ore, oltre a esperti di distribuzione al dettaglio, analisti dei consumi e imprenditori come Matteo Marzotto. Tema caldo dell’incontro saranno le attività di sostegno al sell out, un argomento spesso trascurato e invece strategico per tutta la filiera del prezioso. ■ Although not directly useful for his role as a businessman, his degree in marine biology has given Gabriele Aprea, president and owner of Chantecler together with his sisters Maria Elena and Costanza and his wife Teresa, profound knowledge of his land of origin, which is the island of Capri and the sea around Naples. His youthful passion for underwater life has gradually had to give way to the family business handed down by his father, a famous Capri jeweller. Guided by the young Aprea, the small local atelier turned into an international brand, multiplying its turnover and clearly defining its style: «Ever since 1947 explains Gabriele Aprea – in the boutique our father used to run together with his partner Pietro Capuano, unique l'Orafo 2016

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People & Brands IL DETTAGLIANTE

successi di

nicchia Titolare di una storica orologeria e presidente dell'Aol, Andrea Sangalli vede nella specializzazione il futuro del settore di

Sonia Sbolzani

A

volte il mondo del dettaglio orafo può riservare qualche sorpresa: si scopre ad esempio che articoli cosiddetti di nicchia procedono a gonfie vele. Ne abbiamo parlato con Andrea Sangalli, titolare di una storica orologeria a Milano e Presidente dell’Associazione Orafa Lombarda. «Rispetto alle vendite - afferma Sangalli - è possibile fare due classifiche. Per ciò che riguarda la gioielleria, il primo posto spetta sempre agli anelli; seguono praticamente a pari merito gli orecchini e le collane girocollo. L’ultimo posto spetta ai bracciali. Discorso a parte va fatto per l’oreficeria dove il primo posto è occupato dagli orecchini, seguiti dalle catenine, dai bracciali e dalle fedi». Riguardo al potere esercitato dai brand nelle scelte di acquisto, Sangalli spiega che nella gioielleria il marchio ha meno peso rispetto al mondo degli orologi. Il prezzo è ovviamente determinante e l’unbranded porta a un rapporto qualità/prezzo molto valido. Inoltre non mancano mai i clienti che commissionano la creazione di gioielli personalizzati, partendo quasi sempre da una gemma o da un prezioso di famiglia. «Capita che il cliente si affidi a noi totalmente, oppure che arrivi con un’idea, che può essere un’immagine internet oppure un ritaglio da una rivista. Nel caso di lavori più complessi si presenta al cliente un campione abbozzato in cera». Tra gli articoli cosiddetti di nicchia i best seller secondo Sangalli sono «i gioielli con diamanti grezzi, perché rivestono la tradizione con un’estetica nuova. Si vendono bene anche le medaglie sacre e i carillon». A proposito dei classici pendoli e cucù, Sangalli racconta che «l’orologio da tavolo è scelto più spesso per un regalo e tra gli orologi a cucù il più gettonato è quello a casetta o a chalet, soprattutto sotto Natale. E’ un orologio acquistato dai nonni per il nipotino, dalla coppia che lo acquista per sé, dall’architetto che lo sceglie per stemperare una cucina “fredda” in acciaio e formica, persino da un famoso stilista che lo acquista per la casa in montagna». I clienti di una gioielleria come Sangalli sono soprattutto italiani e questo viene considerato un motivo di orgoglio, poiché permette di avere un assortimento più mirato al gusto italiano. «Posso quantificare in un 5-10% la percentuale di incidenza sul volume di affari della clientela straniera, e comunque il vero core business del negozio sono gli orologi. Abbiamo scelto di lavorare solo con marchi svizzeri. La clientela sempre più esigente richiede qualità e anche il prodotto di tendenza. È necessario restare sempre aggiornati sulle novità e allo stesso tempo attenti alla qualità». Sangalli è anche lo storico manutentore degli orologi del Duomo di Milano (Morbier) e dell’appartamento arcivescovile: «Abbiamo seguito la manutenzione con i Cardinali Schuster, Colombo e Tettamanzi. Quest’ultimo aveva espresso il desiderio curioso di non avere gli orologi sincronizzati al minuto, in modo da sentire il suono l'Orafo 2016

distinto di ogni singolo orologio». Per quanto concerne il domani, Andrea Sangalli afferma di vedere l’attività del gioielliere in una direzione sempre più specializzata, per distinguersi dalla grande distribuzione o dalle grandi catene: «La gioielleria non dovrà cadere nella standardizzazione, ma mantenere l’identità che le è propria e che la distingue grazie alla presenza del gioielliere professionista che con gusto consiglia i clienti. Inoltre occorrerà sempre più curare la comunicazione, a partire dalle vetrine per arrivare alla visibilità su internet e sui social media». Sangalli scorge alcune opportunità per il settore orafo nel breve e nel medio termine: «Il settore esce provato da una grande crisi che ne ha segnato la struttura. Diciamo che la crisi ha compiuto una pesante scrematura, ma coloro che sono “sopravvissuti” non possono sedersi sugli allori, devono sempre rimettersi in gioco». A pesare sul settore inoltre, secondo il gioielliere, è il moltiplicarsi degli adempimenti imposti dalle nuove disposizioni legislative. «Lo Stato potrebbe più opportunamente intervenire per regolamentare la distribuzione dei ricambi per gli orologi, uniformando la legislazione a quella vigente per gli autoriparatori, ispirata al principio della libertà di concorrenza e di libera contrattazione». ■ Sometimes the world of goldsmith retail can have some surprises in store: one can find out, for example, that some so-called niche items are performing swimmingly. We talked about this issue with Andrea Sangalli, owner of a historical watchmaker’s shop in Milan 68

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In queste pagine: Andrea Sangalli nel suo negozio, una storica orologeria milanese, e alcuni modelli di carillon e pendoli: sono articoli cosiddetti "di nicchia" che in realtà sono molto richiesti, soprattutto nel periodo di Natale.

architect choosing it to soften a “cold” kitchen made of steel or formica, even by a famous fashion designer buying it for his mountain house». Such a shop as Sangalli serves mainly Italian clients and this is taken as a reason for pride, as it allows a more targeted selection on Italian taste. «I can quantify the percentage of the impact of foreign clients on our turnover as 5-10%, and, in any case, watches are the real core business of our store. We have decided to work exclusively with Swiss brands. The increasingly demanding clients ask for quality as well as for a trend product. Therefore we must always be up-to-date on novelties while paying the utmost attention to quality». Sangalli is also the historical maintenance firm of the clocks of the Duomo of Milan (Morbier) and of the archiepiscopal seminary: «We followed all maintenance activities with Cardinals Schuster, Colombo and Tettamanzi. This latter had expressed a curious desire not to have the clocks synchronised by the minute so as to be able to hear the distinct sound of each individual clock». As for the future, Andrea Sangalli says that he sees the jeweller business increasingly taking a more specialised direction in order to stand out from the large-scale distribution or from big chain stores: «Jewellery stores must avoid being stuck in standardisation, trying to preserve their own identity, by which they are characterised, thanks to the presence of a professional jeweller tastefully advising clients. Moreover, communication must be increasingly attended, starting from window-shops to the visibility on the Internet and social media». Sangalli sees some opportunities for the sector in the short and medium term: «The sector is exhausted by a big crisis that has negatively impacted on its structure. We should say that the crisis made a heavy selection, but those who “survived” cannot rest on their laurels, but must always risk». According to the jeweller, another negative impact on the sector is the proliferation of the various compliances set out by the new legislative provisions. «The state could more aptly intervene to regulate the distribution of spare parts for watches, standardising the legislations to the one in force for auto repairing, based on the principle of free competition and negotiations».

and President of the Associazione Orafa Lombarda. «As far as sales are concerned - Sangalli says – two lists can be created. As for jewellery, rings rank first, as usual, followed almost at equal terms by earrings and necklaces. The last place goes to bracelets. A different result is evidenced for goldware, where the earrings rank first, followed by chains, bracelets and wedding rings». Concerning the power of the brands on the purchasing choices, Sangalli explains that, in the goldsmith sector, the brand is less important than in the world of watches. The price obviously makes the difference and unbranded items offer a very good value for money. Moreover, there still are clients requesting the creation of customised jewels, almost always starting from a family gem or a precious item. «It happens that the clients rely completely on us, or that they propose their own idea, either an Internet image or a cutting from a magazine. In case of more complex works we submit the clients a wax sample». According to Sangalli «jewels with raw diamonds are the best sellers among the so-called nice items, as they embody tradition with a new aesthetics. Holy pictures and music boxes sell also well» As for classic pendulum and cuckoo clocks, Sangalli says that «the table clock is chosen more often as a gift, while among the cuckoo clocks the most appreciated, especially during Christmas time, is the one with a small house or chalet shape. It is a clock bought by grandparents for their grandchild, by the couple purchasing it for themselves, by the l'Orafo 2016

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Heritage THE OUTSIDER

DE GRISOGONO:

A CASE HISTORY In soli vent'anni il brand si è imposto tra i grandi della gioielleria grazie all'estro e al senso del rischio del suo fondatore, Fawaz Gruosi, l'uomo dei diamanti neri di Ilaria

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Danieli

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Heritage Nella pagina precedente, anello in oro bianco, diamanti bianchi e rubini della collezione Melody of Colours. In questa pagina orecchini in oro rosa con ambra e onice della collezione India. ■ Previous page, white gold ring with white diamonds and rubies from Melody of Colours collection. In this page, rose gold earrings with amber and onyx from India collection.

F

awaz Gruosi non è un uomo che ama la sobrietà, quella che rende inosservata l’eleganza: secondo lui il vero lusso deve essere capace di osare, anche a costo di correre qualche rischio in termini sia economici sia stilistici. Lui per primo ne ha corsi parecchi quando si è innamorato dei diamanti neri: la boutique ginevrina era aperta da tre anni e funzionava bene, con una clientela sempre più esclusiva che si era innamorata degli audaci gioielli coloratissimi di Fawaz. Dunque perché rischiare l’impopolarità proponendo un diamante privo di trasparenza e difficilmente riconoscibile come “re delle gemme”? «La mia ossessione per i diamanti neri - spiega il gioielliere - fu scatenata dalla scoperta in un libro dell’Orlov nero da 190 carati. La pietra non era molto diffusa a causa della sua natura delicata e della tecnica di taglio che richiede, ma io trovavo che il suo impatto fosse drammatico e affascinante». Nonostante lo scetticismo incontrato all’inizio Gruosi decise di insistere aumentando la presenza di diamanti neri nelle sue collezioni preziose. Si spinse addirittura ad acquistare una pietra da 587 carati per farla tagliare con un metodo indiano antico fino ad ottenere una gemma da 312,24 carati montata su un anello chiamato Lo spirito di de Grisogono. Dopo un paio di anni gli fu data ragione perché i diamanti neri entrarono nei favori della clientela moltiplicando di 35 volte il loro valore e Lo Spirito di de Grisogono ebbe la consacrazione di una esposizione al Museo di Storia Naturale di Parigi. Non sono molti i gioiellieri che possono vantarsi di aver “scoperto e lanciato” un tipo di gemma ma a Fawaz un solo primato non bastava: nel 2000 infatti lanciò i diamanti “icy” (ghiacciati), chiamati così perché resi opalini dalle inclusioni ma comunque classificati come bianchi nella scala del Gia. «Qualcuno sostiene che queste pietre lattee siano difettose, ma proprio l’omogeneità dei difetti le rende uniche, giudicabili solo secondo parametri soggettivi. Infatti prima che io le utilizzassi in gioielleria circolavano solo tra i collezionisti». Grazie anche a un talento non comune nelle pubbliche relazioni (Fawaz è un uomo di mondo, affabile conversatore e organizzatore di legl'Orafo 2016

gendari party in costa Smeralda frequentati dalle più famose top model), anche gli Icy ottennero successo e aprirono la strada alla riscoperta successiva, il Galuchat (o pelle di zigrino). Dal romanzo di Balzac (La peau de chagrin) al cinturino del primo orologio firmato de Grisogono, Instrumento Numero Uno, la strada fu apparentemente breve per la pelle di pesce che mai era stata utilizzata in orologeria. «Una buona parte del successo dell’orologio, ispirato allo schermo televisivo, è dovuta al cinturino in galuchat che, sorprendendo ogni aspettativa, ha contribuito notevolmente alla crescita dell’azienda». La storia continua con l’oro Browny Brown, «una particolare finitura in Pvd che rende l'oro morbido e voluttuoso come la pelle abbronzata» e con il lancio di due complicazioni in orologeria, delle quali una, il Meccanico dG (un orologio meccanico con display digitale), vinse il Grand Prix de l’Horlogerie nel 2009. All’ultima edizione di Baselworld Fawaz Gruosi ha presentato diverse estensioni di gamma per le linee gioielleria e soprattutto il primo smartwatch di prestigio realizzato assieme a Samsung, con l’intenzione di coniugare il lusso con il mondo dei techno-device. La reale diffusione degli smartwatch, oggi e soprattutto domani, è un interrogativo che assilla molti grandi marchi orologeri e Fawaz ha voluto trovare subito la sua risposta: avrà ragione anche questa volta? ■ Fawaz Gruosi is not a man who loves sobriety, the one that makes elegance unnoticed: according to him, the real luxury must be able to dare, even at the cost of some economic and stylistic risks. He was the first to take a number of them when he fell in love with black diamonds: the boutique in Geneva had been open for three years and performed well, with increasingly exclusive clients who had fallen in love with the extremely colourful and bold jewels by Fawaz. So why risk to be unpopular proposing a diamond void of transparency and har72

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Da sinistra, in senso orario, Fawaz Gruosi, Natalie Portman, Naomi Campbell, Eva Longoria, Fawaz Gruosi con la figlia Violetta, Bianca Balti, Demi Moore (Gioielli de Grisogono per tutte le dive). â– From left, clockwise, Fawaz Gruosi, Natalie Portman, Naomi Campbell, Eva Longoria, Fawaz Gruosi with his daughter Violetta, Bianca Balti, Demi Moore (all the divas wearing de Grisogono jewels).

Al centro anello in oro bianco con perla e diamanti neri, uno dei primi pezzi iconici della maison. â– In the middle, white gold ring with pearl and black diamonds, one of the first iconic pieces of the maison.

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febbraio/marzo


Heritage Dall'alto, in senso orario, il flagship store di Ginevra, un momento di lavorazione in atelier e lo smartwatch Samsung Gear S2 by de Grisogono in oro rosa, diamanti neri e bracciale chiodato. ■ From top, clockwise, the flagship store in Geneva, the craftmanship in the ateliers and the smartwatch Samsung Gear S2 by de Grisogono in rose gold with black diamonds and spiked bracelet.

dly recognisable as the "king of gems"? «My obsession for black diamonds – explains the jeweller – was caused by the discovery of the 190 ct black Orlov in a book. Though the stone was not very widespread due to its delicate nature and the cutting technique it requires, I found that its impact was dramatic and charming». Despite the scepticism he had to face at the beginning, Gruosi decided to insist by increasing the presence of black diamonds in his precious collections. He even dare to buy a 587 ct stone to have it cut with an ancient Indian method to obtain a 312.4 ct gem set on a ring called the Spirit of de Grisogono. After a couple of years he proved to be right as black diamonds became the clients' favourite multiplying by 35 times their value and the Spirit of de Grisogono was celebrated during an exhibition at the Museum of Natural History in Paris. Just few jewellers can boast to have "discovered and launched" a type of gem, but to Fawaz a single record was not enough: in fact, in 2000 he launched the “icy” diamonds, so called as they were made opaline by the inclusions, though classified as white in the GIA scale. «Someone claims that these milky stones are faulty, but it is exactly the homogeneity of their defects to make them unique, to be judged only through subjective parameters. In fact, before I used them in jewellery they only circulated among collectors». Also thanks to an uncommon gift in public l'Orafo 2016

relations (Fawaz is a man of the world, amiable talker and organiser of legendary parties in Costa Smeralda, attended by the most famous top models), the Icy diamonds too obtained a great success paving the way to the next rediscovery, the Galuchat (or sharkskin). From the novel by Balzac (La peau de chagrin) to the strap of the first watch by de Grisogono, Instrumento Numero Uno, the path was apparently short for fish skin that had never been used in watch making: «a good proportion of the success of this watch, inspired to the TV screen, is due to the galuchat strap that, against all expectations, highly contributed to the company growth». The story continues with the Browny Brown gold «a particular PVD finishing making it soft and sensuous like the tanned skin» and with the launch of two complications in watchmaking, one of which Meccanico dG (a mechanical watch with digital display) won the Grand Prix de l’Horlogerie in 2009. In the last edition of Baselworld Fawaz Gruosi presented several brand extensions for the jewellery line and, above all, the first prestigious smartwatch realised with Samsung, whose aim was to combine luxury with the techno-device world. The actual spread of smartwatches, today, and above all tomorrow, is a question that is obsessing many big watchmaking brands and Fawaz wanted to find his own answer straight away. Will he be right once again? 74

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Dall'alto, in senso orario, orologio in oro rosa e gomma con carica manuale analogica e digitale, dotato di doppio movimento, della collezione Meccanico DG; bracciale in oro e diamanti della collezione Vortice; orecchini in oro rosa e diamanti della collezione White & Gold; orologio New Retro W S02 in oro bianco con 303 zaffiri blu. â– From top, clockwise, rose gold and rubber watch with hand-wound analogical and digital dual time movement from Meccanico DG collection; gold and diamonds bracelet from Vortice collection; rose gold and diamonds earrings from White & Gold collection; New Retro W S02 in white gold with 303 blue sapphires.

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Heritage PRECIOUS BOOKS

AN ORIENTAL DREAM

BY CARTIER I tesori provenienti dagli archivi della maison incontrano i pezzi unici della Collezione Baur in un volume di Five Continents Editions di

Rosa Chiesa


Heritage Pagina precedente, foto di KyĂ´to, dall'album di fotografie private di Alfred e EugĂŠnie Baur (1924). In questa pagina, donna giapponese davanti lo specchio, cartolina in bianco e nero, Fondazione Baur 1920. Nella pagina accanto, ventaglio con dettagli in argento, seta e avorio; orecchini in platino, oro, diamanti, rubini, giada e smalto nero, Collezione Cartier, 1926; nĂŠcessaire Chinois con perle, pietre, coralli, zaffiri, turchese, oro, smalto nero, smeraldi, madreperla, giada bianca, diamanti, onice e platino, Collezione Cartier, 1928.

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È

precious creations of the jeweller Louis Cartier and the works of the Asian Art collection gathered by Alfred Baur (Baur Foundation), so far acknowledged as one of the most prestigious in the world. An affinity of style exists between the two collections, unveiling the cultural depths of an inspiration that is too often considered as merely aesthetic. The cultivated catalogue, published by 5 Continents Editions (fivecontinentseditions.com), presented as a complement to the event though a worthy book in any sense, rich in valuable contributions, includes a sort of taxonomy of the elements making up Asian imagination (namely Chinese and Japanese): painted chinaware, enamels, lacquers, lanterns, pagodas, but also such naturalistic and symbolic elements as dragons, owls, bamboos, peonies and lotus flowers, not to mention some recurring symbols , from the wave (a famous example is represented by that of Hokusai) to those connected with longevity, to clouds or ruyi whose meaning is translated as "that everything takes place according to your wishes". Imagination turns real in the outstanding collections by Cartier boasting brooches, bracelets and necklaces endowed with a rare harmony, besides precious accessories (such as desk clocks), but also the refined objects of the Baur collections that preserve, in their materiality, all the poetry and symbolism of their countries of origin. Then, thanks to this exhibition and this book, the mysterious charm of the collections by Cartier and Baur inspired to the Eastern world is unveiled and contextualised within a remarkable cultural background, increasing the magic of the objects on display.

un incontro immaginario quello messo in scena nella mostra L’Asie rêvée, dans les collections Baur et Cartier tra le creazioni preziose del gioielliere Louis Cartier e le opere della collezione raccolta da Alfred Baur (Fondazione Baur), a oggi riconosciuta come una delle più prestigiose collezioni di arte asiatica nel mondo, che getta uno sguardo attento e curioso sul mondo orientale svelando le profondità culturali di un’ispirazione spesso considerata unicamente come motivo estetico. Il colto catalogo, presentato a corredo della mostra ma libro a tutti gli effetti, ricco di contributi preziosi, raccoglie una sorta di tassonomia degli elementi che costituiscono l’immaginario asiatico (in particolare cinese e giapponese): porcellane dipinte, smalti, lacche, lanterne, pagode ma anche motivi naturalistici e simbolici come draghi, civette e gufi, bambù, peonie e fior di loto, senza dimenticare alcuni motivi ricorrent, dall’onda ai simboli della longevità fino alle nuvole o ruyi il cui significato si traduce in «che tutto avvenga secondo i tuoi desideri». L’immaginario diventa concreto nelle eccezionali collezioni di Cartier, tra spille, bracciali e collane insieme a oggetti preziosi che trattengono, nella loro materialità, tutta la poesia e il simbolismo dell’ispirazione originale. Grazie dunque alla mostra e a questo libro, il fascino inspiegabile delle collezioni a ispirazione orientale di Cartier viene qui svelato e contestualizzato attraverso una operazione culturale di grande rilievo che non fa che accrescere l’incanto degli oggetti unici. ■ The exhibition L’Asie rêvée, dans les collections Baur et Cartier stages an imaginary meeting between the l'Orafo 2016

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Heritage A sinistra, Ufficiale di Stato, acquerello su carta, dinastia Qing (1644-1911) e orecchini Boîte à poudre in oro con smalti, smeraldi e lapislazzuli, Collezione Cartier. n Left, Officer, watercolor on paper from the Qing dynasty (16441911) and Boîte à poudre gold earrings from the Cartier Collection.

Pagoda cinese, Tianjin (XIX-XX sec.), collezione privata. n Chinese pagoda, Tianjin (XIX - XX Cent.), private collection.

Contenitore per il tè in lacca nera con dettagli in oro, Fondazione Baur 1933. n Tea box in black lacquer with gold details, Baur Foundation 1933.

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Visual

LUXURY CHAINS

TIGHT

FITTING Legami preziosi che diventano accessori dell'abbigliamento pi첫 femminile, aderente e sensuale concept and photos by

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Close Up Studios


Visual

Nella pagina precedente, catena di Regina & Cora F. realizzabile in argento, oro e bronzo. In questa pagina, corsetto in pizzo nero di Chantal Thomass; catena Gimet in argento dorato. â– Previous page, chain by Regina & Cora F. available in silver, gold and bronze. In this page, black lace corset by Chantal Thomass; chain by Gimet in gold-plated silver.. l'Orafo 2016

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Catena in oro giallo di Unoaerre. â– Yellow gold chain by Unoaerre. l'Orafo 2016

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Visual

Corsetto in pizzo sangallo bianco di X'S Milano; collana in metallo placcato oro di Timeline. â– White sangallo lace corset by X'S Milano; gold-plated metal necklace by Timeline.


Corsetto di Parah in velluto nero con paillette; catena in argento di Better Silver. â– Parah black velvet corset with paillettes; silver chain by Better Silver. l'Orafo 2016

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Visual STYLE

DRESS CODE:

JUST ONE Se il pezzo è importante ne basta uno solo, da far brillare su un look studiato apposta per magnificare l'effetto Carlo Manca Close Up Studios

illustrazioni di per

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Visual Pagina precedente: Spilla di Alessio Boschi con pietre di colore della collezione Paraiba Orchid. ■ Previous page: brooch by Alessio Boschi with coloured gemstones from the Paraiba Orchid collection.

Orecchini di Boucheron in oro bianco brunito e pavé di diamanti neri con diamanti bianchi e rubini della collezione Cypris. ■ Blackened white gold earrings by Boucheron with white diamonds, rubies and black diamonds pavé from Cypris collection. l'Orafo 2016

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Collana Signature Dangling di Chanel Joaillerie in oro bianco con diamanti taglio brillante. â– Signature Dangling necklace by Chanel Joaillerie in white gold set with brilliant-cut diamonds.


Visual Orecchini di Massimo Raiteri in oro bianco, diamanti e smeraldi. â– White gold earrings by Massimo Raiteri with diamonds and emeralds.

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Orecchini di Dior Joaillerie con acquamarine e pietre preziose colorate della collezione Granville. â– Earrings by Dior Joaillerie with aquamarines and precious coloured gemstones from Granville collection.

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ANNI SESSANTA

changing

society Le contestazioni giovanili, la minigonna, lo sbarco sulla luna: un decennio rivoluzionario che accoglie il boom del gioiello ironico di

Simona Infantolino

M

olti li citano come “i mitici anni Sessanta” perché l’Italia attraversava un momento di boom economico di cui beneficiavano sia gli affari sia gli umori. Molti altri ricordano quel periodo per il conflitto generazionale: le piazze e le scuole infatti facevano scenario alle grandi proteste giovanili culminate nella contestazione del '68. Di certo i Sessanta sono un decennio di rinnovamento con memorabili ricadute sulla moda come la nascita della minigonna, nuovo simbolo d’indipendenza ed emancipazione femminile. Si moltiplicano e si diffondono i media stampati, entrano in ogni casa i televisori (da cui sarà possibile vedere l'Apollo 11 sbarcare per la prima volta sulla Luna nel 1969) e spopolano le radioline portatili, i jukebox e le Fiat Cinquecento. In questo contesto il cinema vive un periodo di splendore: l'Italia inaugura il decennio con La Dolce Vita di Fellini e trionfa nel 1963 a Cannes con Il Gattopardo di Visconti. Anche il mondo della tv si arricchisce di nuovi programmi e personaggi, da Carosello a Canzonissima, da Studio Uno, che lancia il famoso Dadaumpa delle Kessler a Lascia o raddoppia? di Mike Bongiorno. Sarà invece il Festival di Sanremo a incoronare come idoli del panorama musicale di quegli anni Little Tony e Adriano Celentano, oltre a Tony Renis che farà girare in tutto il mondo la sua canzone di successo Quando quando quando. La modella Benedetta Barzini, ritratta dai più famosi fotografi internazionali, porta la bellezza italiana oltreoceano e proprio dall'America della cultura pop arriverà l'ispirazione per molti dei bijoux realizzati in quegli anni. Colori vivaci e volumi vistosi come quelli usati da Sharra Pagano per le sue creazioni in resine sintetiche, pietre dure, vetro e plexiglass, ma accanto ai materiali non convenzionali continuerà la tradizione e l'artigianalità di marchi come Chantecler, Unoaerre e Pomellato che nascerà a Milano nel 1967 e sdrammatizzerà con ironia l'immagine perbene del gioiello. ■ Many speak of the “legendary Sixties”, when Italy went through an economic boom which was good for business and for people's mood. Many others remember those as days of conflict between generations: streets and schools were the stage for great protests by youth which peaked in the 1968 movement. The Sixties were certainly a decade of renewal, with such memorable fallout on fashion as the birth of the miniskirt, the new symbol of women's independence l'Orafo 2016

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Nella pagina precedente, Benedetta Barzini fotografata da Henry Clarke per Vogue nel 1968; a sinistra orecchini Piazzetta di Chantecler in oro giallo e diamanti. â– Previous page, Benedetta Barzini photographed by Henry Clarke for Vogue in 1968. Left, Piazzetta earrings by Chantecler in yellow gold and diamonds.

and emancipation. Printed media multiplied and spread, TV sets came into every home (allowing one to see Apollo 11 land for the first time on the Moon in 1969) and transistor radios, jukeboxes and Fiat Cinquecentos popped up everywhere. In this context, the film industry went through a splendid period: Italy inaugurated the decade with Fellini's Dolce Vita and triumphed at Cannes in 1963 with Visconti's The Leopard. The world of TV too brought up new programmes and personalities, from Carosello to Canzonissima, from Studio Uno, which launched the famous Dadaumpa of the Kessler sisters, to Mike Bongiorno's Lascia o raddoppia? The Sanremo Festival crowned the idols of the music scene of those years, Little Tony and Adriano Celentano, not to mention Tony Renis whose hit Quando quando quando would be heard around the world. The model Benedetta Barzini, portrayed by the most famous international photographers, took Italian beauty across the ocean and it was US pop culture which became the inspiration for many bijoux made in those years. Lively colours and flamboyant volume like those used by Sharra Pagano for her synthetic resin creations, gemstones, glass and plexiglas, but along with unconventional materials, the tradition and craftsmanship of such brands as Chantecler, Unoaerre and Pomellato would keep on, the last being born in Milan in 1967 where it would ironically dowplay the respectable image of jewellery.

A sinistra, collare in cristallo di Sharra Pagano (1968); a destra sigla del programma Carosello. â– On the left, crystal collar by Sharra Pagano (1968); on the right a frame of the television program Carosello.

Dall'alto, le sorelle Kessler negli anni '60 e Mike Bongiorno a Lascia o raddoppia?; a destra Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna. â– From the top, the Kessler sisters in the '60s and Mike Bongiorno presenting Lascia o raddoppia?; Right, Neil Armstrong, the first man walking on the Moon.



Speciale

WORKMANSHIP

LA MAGIA DELLA

TRADIZIONE Fin dall'antichitĂ il territorio aretino ha prodotto splendidi manufatti in oro, sapientemente lavorati con tecniche e strumenti che si sono tramandati nel tempo di

Antonella Garello - illustrazioni di Diego Soprana

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Speciale

In questa pagina, dall'alto: bracciale rigido in oro, smalti e seta della collezione Rosa di Graziella. Bracciale a schiava in oro giallo e pavé di diamanti di Timeline. Designer Rinaldo Sisi. Rappresenta le squame di un coccodrillo questo bracciale della linea Animine di Nemesi, disponibile in oro o in argento. ■ This page, from top: gold bangle with enamels and silk from the Rosa collection by Graziella. Bangle in gold and diamond pavé by Timeline. Designer Rinaldo Sisi. A bangle from the Animine line by Nemesi representing a crocodile's scales; available both in gold and silver.

Nella pagina precedente: A sinistra: bracciale rigido in oro giallo di Richline. A destra: bracciale Arcadia in oro giallo e diamanti brown di Treemme. ■ Opening page: Left: a bangle in yellow gold by Richline. Right: Arcadia bracelet in yellow gold and brown diamonds by Treemme. l'Orafo 2016

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In questa pagina, dall'alto: bracciale in oro giallo della collezione Spring di Artlinea. Bracciale di Gold Art in oro giallo con sferette diamantate e colorate. â– This page, from top: a bangle in yellow gold from the Spring collection by Artlinea. A bangle by Gold Art in yellow gold with diamond-milled and coloured spheres.

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Speciale

Dall'alto: bracciale in oro della collezione Unoaerre Gold di Unoaerre. Bracciale brevettato di RV in oro bianco e giallo e pietre naturali, con anima contenitiva in silicone flessibile. Si può torcere e trasformare in infiniti look. â– Above: a gold bangle from the Unoaerre Gold collection by Unoaerre. Below: patented bracelet by Rv in white and yellow gold and natural stones, with a flexible thermal silicone core. It can be twisted to be transformed at one's pleasure. l'Orafo 2016

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JCK LAS VEGAS

JUNE 3 - JUNE 6, 2016

MANDALAY BAY RESORT & CASINO LAS VEGAS

THE D EST I NAT I O N TO D I S COV E R W HAT’S N EW A ND W HAT’S N EX T I N T H E F I N E J EW E L RY MA RK ET

R EG I ST RAT I O N I S O P E N | J CKO N L I N E.C O M/LASV EGAS

@ J C K L ASV E G AS


Speciale

IL DISTRETTO ORAFO

un ruolo

da leader L'artigianalità aretina del manufatto prezioso conta più di tremila anni, ma solo negli ultimi 90 ha assunto dimensioni di sistema di

A destra, bulla discoidale in oro del IV sec. a.C. dal Museo archeologico di Arezzo; in basso, il laboratorio Unoaerre di via Guadagnoli, reparto montaggio e finitura, anni Trenta. ■ Aside, antique golden disk from the archaeological Museum of Arezzo; below, Unoaerre workshop located in Via Guadagnoli, assembling and finishing department, 1930s.

Rosa Chiesa

P

iù di tremila anni di storia avvolgono il territorio aretino, luogo d’elezione della civiltà etrusca nota per la raffinatezza dei reperti a noi pervenuti, in particolare quelli di arte orafa. Dagli artigiani etruschi, che seppero affinare le tecniche e coniugarle con una creatività originale influenzata dall’Oriente, fino a oggi, il territorio mantiene fortemente la sua identità e la specializzazione nell’arte orafa, cui si è aggiunta nei secoli anche una importante capacità industriale. L’oro infatti, protagonista nella realizzazione di oggetti personali e rituali, detiene un ruolo trainante a livello culturale ma anche economico soprattutto a partire dal 1926, quando Leopoldo Gori e Carlo Zucchi fondarono la prima società a nome collettivo per la fabbricazione e la commercializzazione di prodotti orafi, poi trasformata in Unoaerre (acronimo del primo punzone di Arezzo) nel 1934. All’azienda, che spicca da subito per dimensione e successo, si deve anche il merito di aver dato impulso alla nascita di un vero e proprio distretto orafo nella stessa area. La “gemmazione” di nuove aziende da un lato e le economie di scala dall’altro hanno favorito la nascita di una struttura produttiva che a oggi vanta il primato nazionale nelle esportazioni (28,6%).Un comparto tra i più importanti a livello nazionale e conosciuto per l’alto livello di industrializzazione, che oggi conta la presenza di più di duemila marchi per quasi novemila addetti (dati da www.osservatoriodistretti.org) specializzati in vari ambiti: dalla produzione di alta gioielleria moderna e in stile alla gioielleria fashion, dall’oreficeria e argenteria a maglia e stampata a gioielli più fashion in argento. La forza del distretto risiede naturalmente nelle competenze diffuse e nell’esistenza di una filiera completa, ma soprattutto nel costante dialogo tra cultura e commercio, grazie anche alla presenza di importanti centri di supporto al settore come Arezzo Fiere e Congressi, che organizza da anni Oroarezzo e Gold/Italy, due eventi prestigiosi per il mercato nazionale e internazionale. (Tutte le foto sono tratte dal volume Novant'anni preziosi di Giuliano Centrodi, Unoaerre, 2016). ■ The territory of Arezzo has over three thousand years of history behind it. The heart of Etruscan civilisation, known for the refined products which have survived to our day, especially those made by goldsmiths. From Etruscan craftsmen, who knew how to refine their techniques and blend them with an original creativity influenced by the Orient, until today, the territory has strongly preserved its identity and specialisation in goldsmithery, and an important industrial capacity has been added to this in recent centuries. Gold in fact, the main actor in making personal items and in rituals, plays a leading role culturally but also economically, especially since 1926, when Leopoldo Gori and Carlo Zucchi foun-

ded the first partnership for producing and marketing goldsmith products, later to become Unoaerre (acronym of the first punch mark of Arezzo) in 1934. The company, which immediately stood out among other in terms of size and success, also has the merit of having given rise to the birth of a true goldsmith district in the same area. Budding of new companies and scale economy favoured the birth of a production structure which today boasts first place in exports (28.6%). One of Italy's most important business sectors, known for its high degree of industrialisation, and which now counts on over two thousand brands employing nearly nine thousand people (data www.osservatoriodistretti.org) specialising in various fields: from the production of modern and style jewellery to fashion jewellery, from chain mail and stamped goldsmithing and silversmithing to silver fashion jewellery. The strength of the district of course lies in the widespread skills and the existence of a full production chain, but especially in constant dialogue between culture and business, also thanks to the presence of important centres supporting the sector such as Arezzo Fiere e Congressi, which for years has been organising Oroarezzo and Gold/Italy, two prestigious events for the Italian and international market. (All the photos are from the book Novant'anni preziosi by Giuliano Centrodi, Unoaerre, 2016).


A destra, reparto catene industriali di Unoaerre, anni Cinquanta; in basso il laboratorio di Via Guadagnoli negli anni Trenta e Medaglie dell'amore di Unoaerre con accanto la pubblicità del 1961. ■ Aside, Unoaerre industrial chain department, 1950's; below, Via Guadagnoli workshops,1930s and Love Medals by Unoaerre with the advertisement page, 1961.

In basso da sinistra: Stefania Sandrelli e Corinne Cléry, madrine della Tre Giorni d'oro. Tanti modi di essere oro, organizzata dalla Unoaerre al Centro Affari di Firenze, indossano gioielli Unoaerre, 15-17 marzo 1980; reparto catene industriali di Unoaerre in epoca contemporanea. ■ Below from left: Stefania Sandrelli and Corinne Cléry, guests of honour of the Tre Giorni d'oro – Tanti modi di essere oro, organised by Unoaerre at Florence Business Centre, wearing Unoaerre jewellery, 17-17 March 1980; Unoaerre industrial chain department in contemporary days.


Speciale

LE FIERE

tra gioielli

e arte

In oltre trentacinque anni di vita OroArezzo si è affermata come una delle più interessanti manifestazioni di settore in Europa di

Antonella Garello

A

nche quest'anno Arezzo Fiere e Congressi conferma due importanti appuntamenti per il settore orafo-argentiero. Dal 7 all'11 Maggio è infatti in programma OroArezzo, storica manifestazione, varata nel lontano 1980 con un'ottantina di espositori, che oggi si presenta animata da circa 700 aziende e con una connotazione sempre più internazionale. La fiera, improntata a una grande concretezza, attira diverse migliaia di visitatori da tutto il mondo e centinaia di buyer selezionati, provenienti tanto da mercati consolidati quanto da mercati nuovi ed emergenti. Dal 22 al 24 Ottobre si terrà invece la terza edizione di Gold Italy, evento dedicato al gioiello made in Italy, protagoniste le aziende che progettano e producono interamente nel nostro Paese. Nell'ambito di questa manifestazione vengono tra l'altro organizzati incontri programmati con buyer stranieri e una serie di eventi volti ad approfondire il profondo legame esistente tra il mondo del gioiello e quello della moda, tra cui suggestive sfilate di abiti e gioielli. Inoltre sia OroArezzo sia Gold Italy ospitano Bi-Jewel, un'area dedicata al bijou di qualità. ■ This year too, Arezzo Fiere e Congressi is confirming two important dates for the goldware and jewellery trade sector. OroArezzo is scheduled for May 7 to 11 - a historic event, launched back in 1980 with some eighty exhibitors, is animated today by some 700 firms and has an increasingly international aspect. The fair, set out on a very practical format, attracts several thousand visitors from around the world, as well as hundreds of selected buyers, coming both from consolidated and from new and emerging markets. October 22 to 24 will see the third edition of Gold Italy, an event dedicated to jewellery made in Italy and starring companies which design and produce entirely inside our country. This exhibition also hosts scheduled meetings with foreign buyers and a series of events aimed at working on the deep connection exhisting between jewellery and fashion, including clothes and jewellery runway shows. Moreover, both OroArezzo and Gold Italy host Bi-Jewel, an area dedicated to quality costume jewellery.

Qui sopra: orecchini della collezione Light Fashion di Gimet. In basso: fasce in argento e dettagli in oro 9 carati della collezione Love di Webelieve. ■ Above: earrings from the Light Fashion collection by Gimet. Below: silver rings with 9 carat gold details from the Love collection by Webelieve.


In queste pagine: vedute di Arezzo e, sopra, la fiera. In basso: i gioielli disegnati per Oro d'Autore da Gae Aulenti (a sinistra) e Dario Fo, realizzati rispettivamente da Ori e Eurocatene. ■ These pages: views of Arezzo and of the fair(above). Below: the jewels designed for the Oro d'Autore collection by Gae Aulenti (left) and Dario Do, manufactured respectively by Ori and Eurocatene.

Oro d'Autore

la cultura del gioiello Nata nel 1987 e insignita nel 2001 del prestigioso premio Guggenheim, questa straordinaria collezione è stata protagonista di mostre in tutto il mondo ha continuato ad arricchirsi fino a raggiungere gli attuali 200 esemplari. Insignita nel 2001 del premio Guggenheim, la collezione è stata esposta in diverse manifestazioni, musei e gallerie in tutto il mondo. ■ The Oro d'Autore project was launched by Arezzo Fiere e Congressi in 1987 in order to give life to a contemporary Italian jewellery collection. The result was an extraordinary collection of jewels which can not be reproduced or marketed, mostly made by companies based in Arezzo,, on designs by Italian and international artists and people of culture – sculptors, painters, architects, designers, couturiers and writers. During the years, Oro d'Autore has become richer, reaching the current figure of 200 items. Awarded the Guggenheim prize in 2001, the collection has been exhibited in various events, museums and galleries all over the world.

I

l progetto di Oro d'Autore è stato lanciato da Arezzo Fiere e Congressi nel 1987 con l'obiettivo di dar vita a una collezione di arte orafa contemporanea made in Italy. Ne è scaturita una raccolta straordinaria di gioielli non riproducibili e non commerciabili, realizzati da aziende perlopiù aretine, su progetto di artisti ed esponenti della cultura italiani e internazionali - scultori, pittori, architetti, desginer, stilisti e scrittori. Nel corso degli anni Oro d'Autore l'Orafo 2016

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Speciale

TURISMO

una terra

di tesori La città di Arezzo e le sue ricchezze tutte da scoprire: dall'arte rinascimentale alle degustazioni di vini e salumi tradizionali di simona Infantolino

P

osizionata tra le quattro vallate principali che compongono la sua provincia, la città di Arezzo non è solo culla di numerose aziende orafe italiane ma risulta essere anche un ricco centro di arte, cultura e tradizione enogastronomica. Tante sono le personalità storiche e artistiche legate a questa città: Masaccio, Michelangelo Buonarroti, Francesco Petrarca e Giorgio Vasari tra gli altri. Lo scrittore e poeta Francesco Petrarca, per esempio, nacque nel centro della città toscana in una dimora che adesso è sede della prestigiosa Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze. L'accademia conserva all'interno una ricca biblioteca visitabile nonché un interessante patrimonio numismatico che conta circa cinquecento monete risalenti fino al IV sec. a.C.. Anche Piero della Francesca e Cimabue sono legati alla storia della città; il primo grazie alle sue Storie della Vera Croce,

In questa pagina, in alto: una veduta dello splendido resort Il Falconiere di Cortona. Qui a lato: l'antica Osteria L'Agania di Arezzo, che da quattto generazioni attira clienti da tutto il mondo. In basso: Piazza Grande, sulla quale si affacciano le logge Vasari. Pagina a lato: la facciata e alcuni scorci degli interni della Casa Museo Bruschi, ospitata nell'antico Palazzo del Capitano del Popolo.

un ciclo di affreschi all'interno della basilica di San Francesco che narra l'origine e la storia della croce di Cristo. Nella Chiesa di San Domenico invece è presente, sull'altare, la prima opera attribuita a Cimabue, il Crocifisso in tempera e olio su tavola. In pieno centro infine è possibile visitare una testimonianza dell'opera del Vasari che, in epoca medicea, realizzò le Logge in Piazza Grande. Dalla tradizione artistica a quella culinaria, Arezzo non manca di specialità da gustare, magari all'interno del Caffè dei Costanti inquadrato anche nel film La vita è bella di Roberto Benigni, o nell'Antica Osteria L'Agania che da quattro generazioni si dedica alla cucina casereccia aretina. Una grande tradizione culinaria che vede Arezzo specializzarsi nella preparazione non solo di salumi (capocollo, finocchiona, prosciutto DOP Toscano, salame toscano, soppressata e tarese del Valdarno) e formaggi stagionati (caprini, pecorino a latte crudo e abbucciato aretino), ma anche di piatti tipici come la ribollita


Casa Museo Bruschi Uno scrigno di antichità

Definita "un luogo delle meraviglie", è ospitata nell'antico Palazzo del Capitano del Popolo e propone un itinerario non convenzionale nell'arte e nella storia

(una zuppa di pane raffermo e verdure, un piatto povero di origine contadina chiamato così perché viene bollito due volte) e la carne chianina. Un’eccellenza del territorio naturalmente sono i vini: a tal proposito è possibile attraversare la campagna toscana attorno ad Arezzo percorrendo la Strada del Vino Terre di Arezzo che si snoda per 200km attraverso le quattro valli attorno alla città: il Casentino, il Valdarno, la Val di Chiana e la Valtiberina. Un percorso tra cantine, castelli, borghi, vigneti e oliveti alla scoperta dell'enogastronomia del luogo, senza rinunciare alla possibilità di degustare un Chianti o un Syrah prodotti sul posto.■ Located at the centre of the four main valleys that make up its province, Arezzo is not only the birthplace of many Italian jewellery companies, but also a town full of art, culture and excellent food and wine. Many important historical and artistic figures are associated with this town - Masaccio, Michelangelo Buonarroti, Francesco Petrarca and Giorgio Vasari among others. The writer and poet Francesco Petrarca, for example, was born in the centre of this Tuscan town, in a dwelling that is now home to the prestigious Petrarca Academy of Literature, Arts and Sciences. The academy houses a rich library open to the public, as well as an interesting numismatic heritage of some five hundred coins dating back to the fourth century B.C.. Even Piero della Francesca and Cimabue are part of the history of Arezzo; the former due to his History of the True Cross, a cycle of frescoes about the origin and history of the cross of Christ, found in the Basilica of St. Francis, while the first work attributed to Cimabue, a Crucifix painted with tempera and oil on wood, hangs above the altar in the Church of San Domenico. Finally, in the centre of the town, visitors can admire vestiges of the work of Vasari, who created the Loggias in Piazza Grande during the Medici era. From art to food, Arezzo has no shortage of culinary delights to enjoy, in iconic eateries such as Caffè dei Costanti, which appears in Roberto Benigni's Life is Beautiful, or Antica Osteria L'Agania, l'Orafo 2016

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ato nel 1920 in una famiglia appassionata di antiquariato e oggetti d'arte, Ivan Bruschi nei primi anni Sessanta si occupò di restaurare il palazzetto, nel cuore di Arezzo, di proprietà della famiglia fin dagli inizi del Novecento. Forte di approfondite conoscenze artistiche e di un raffinato gusto estetico, oltre che animato da un'inesauribile curiosità intellettuale, Ivan Bruschi dedicò la propria vita alla tutela, alla valorizzazione e al collezionismo di oggetti d'arte, istituendo infine la Fondazione Ivan Bruschi perché dimora e collezioni potessero essere fruite da intenditori e semplici appassionati. Nel 1996, alla morte di questo colto collezionista, la Casa Museo si è così aperta al pubblico, svelando i propri tesori storici e artistici lungo un percorso di visita che si snoda attraverso 16 sale di sobria eleganza. Il visitatore, accolto da una serie di frammenti archeologici, scultorei ed epigrafici, ha la possibilità di ammirare opere che vanno dalla preistoria al Novecento, ben rappresentato da pregevoli arredi e oggetti. Alle pareti incisioni e dipinti, tra gli altri, di Tintoretto, Guido Reni, Sassoferrato e Luca Giordano e opere di Giorgio Vasari, Guercino e Pietro Benvenuti; impossibile rendere conto della impressionante serie di sculture, armature, armi, gioielli, vesti, monete, medaglie, bronzetti, avori e porcellane, francobolli, incunaboli e antichi volumi, fossili, reperti archeologici, argenti... Una trattazione a sé meriterebbe poi il Palazzo stesso, dalle antichissime origini. Il confinante Palazzo della Fonte, recentemente ricostruito, ospita le nuove sale in cui la Fondazione organizza Antiquari a Palazzo, mostra mercato d'arte e antiquariato. Info: www. fondazionebruschi.it.. English translation see page 129

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In questa pagina:, a sinistra: l'interno del Caffè dei Costanti, in centro ad Arezzo, immortalato anche nel film La Vita è Bella. Qui sotto: l'esterno del Graziella Patio Hotel, hotel di charme a poca distanza dalla Basilica di San Francesco. Al centro della pagina: il celebre crocifisso dipinto da Cimabue, conservato all'interno della Chiesa di San Domenico. In basso a destra: un particolare delle Storie della Vera Croce, opera di Piero della Francesca.

which has served local homemade food for four generations. With its rich culinary tradition, Arezzo not only specialises in the production of excellent cold cuts (capocollo, finocchiona, PDO Tuscan prosciutto, Tuscan salami, soppressata and tarese del Valdarno) and aged cheeses (goat cheese, raw-milk pecorino cheese and abbucciato aretino), but also typical dishes such as ribollita (a vegetable and stale bread soup with peasant origins, the name of which means "reboiled" as it was originally made by reheating leftover soup) and Chianina meat. Another local excellence is obviously wine. In this regard, visitors may enjoy the Tuscan countryside around Arezzo by driving along the Terre di Arezzo Road of Wine, which runs for 200 km through the four valleys around the city: Casentino, Arno Valley, Chiana Valley and the Tiber Valley. A journey through wineries, castles, hamlets, vineyards and olive groves to discover local food and wine, while tasting some good Chianti or Syrah wine produced on the spot.



L’Orafo Italiano, con il supporto di Arezzo Fiere, organizza un cocktail celebrativo per il suo 70esimo anniversario. Lunedì 9 maggio, nella suggestiva e centralissima sede della Fondazione Bruschi, ex palazzo del Capitano, l’evento accoglierà espositori, buyer nazionali e internazionali, personalità e autorità locali che si raccoglieranno per festeggiare la rivista. Durante la serata, accompagnata da live jazz e documentata dagli scatti del fotografo Ferdinando Cioffi, gli invitati potranno visitare le sale della Fondazione con le sue raccolte di arte antica e prendere parte a un’asta di beneficenza battuta dal managing director di Sotheby’s Italia Filippo Lotti. Il ricavato andrà a sostegno di Amani Onlus, che dal 1995 sostiene case di accoglienza, centri educativi, scolastici e professionali per i bambini in Kenya, Zambia e Sudan. La serata, su invito, gode del patrocinio di Confindustria-Federorafi, Sotheby’s Italia e Club degli Orafi; è realizzata in collaborazione con Il Falconiere di Arezzo e con la sponsorship di Audi. Per la location dell’evento si ringrazia la Fondazione Bruschi. Per informazioni contattare orafo@edifis.it L’Orafo Italiano, with the support of Arezzo Fiere, is organising a celebratory cocktail for its 70th anniversary. Scheduled for Monday, May 9, the event will welcome exhibitors, national and international buyers, local authorities and personalities who will gather in the charming headquarters of the Bruschi Foundation - former Palazzo del Capitano - in the very heart of the city, to celebrate the magazine’s anniversary. During the event, accompanied by live jazz music and documented with pictures by photographer Ferdinando Cioffi, guests will have the opportunity to visit the rooms of the Foundation, with its beautiful collections of ancient art, and to take part in a charity auction presided by Sotheby’s Italia managing director Filippo Lotti. Proceeds will benefit the Amani Onlus foundation, which has supported foster homes, educational centres, schools and vocational centres for children in Kenya, Zambia and Sudan since 1995. This invitation-only event is patronised by Confindustria-Federorafi, Sotheby’s Italia and Club degli Orafi and is organised, with the sponsorship of Audi, in collaboration with Il Falconiere di Arezzo. A special thanks to the Bruschi Foundation for the venue. For more information, please contact orafo@edifis.it



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Inside Jewelry SURVEY

MADE IN ITALY:

THE TRUE VALUE Nel mercato dei beni di lusso l'Italia non ha e non avrà rivali nella percezione dei giovani "affluent": lo dice una ricerca di Boston Consulting Group, che disegna un futuro con ottime opportunità di Lucio

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Quadri

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Inside Jewelry

400M LUXURY CONSUMERS IN 2015 TO BECOME 480M IN 2022

In apertura: campagna Spring Summer 2013 di Hermès. In questa pagina: iconica borsa Birkin di Hermès, realizzata in onore della grande star internazionale. Pagina a lato: classici mocassini della maison Gucci. Ciondolo Happy Diamonds di Chopard, in oro bianco e diamanti.

C'

è un fatto nuovo con cui siamo chiamati quotidianamente a confrontarci: la velocità. Un secolo dopo Filippo Tommaso Marinetti, la rapidità dei cambiamenti pervade il nostro mondo, dalla politica all’economia, dall’industria alla comunicazione. È cambiato anche il Mulino Bianco, per decenni immutabile simbolo di riferimento nel mass market. La spinta viene soprattutto dalla tecnologia, dal settore digitale per la precisione. La logica binaria impone la rivisitazione dei processi produttivi e delle organizzazioni. Ed è con questa nuova realtà, continuamente in divenire, che le imprese si trovano a dover fare i conti. Legarsi a vecchi schemi interpretativi può essere letale in un mondo in cui stanno diventando maggiorenni, e quindi “decisori di spesa”, ragazzi nati con il cellulare in mano. Vale per tutti, dai biscotti ai gioielli. Soprattutto per i gioielli. Una ricerca a livello mondiale elaborata dal Boston Consulting Group (Bcg) – The luxury global consumer insight – disegna da qui ai prossimi sei anni le direttrici di sviluppo del l'Orafo 2016

mercato dei beni di lusso. Quel che appare è un mercato in forte ascesa, con una crescita consistente sia della popolazione che compone il segmento, sia dei volumi delle transazioni. Nel 2015, secondo Bcg, i consumatori di beni di lusso erano circa 400 milioni di persone nel mondo, capaci di muovere un giro d’affari da 845 miliardi di euro. Nel 2022, considerando le stime demografiche e le possibili aree di sviluppo economico, accederanno al segmento dei consumatori più esclusivi 80 112

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milioni di nuove persone, portando il totale a 480 milioni. Ma molto più rapida sarà la crescita dei consumi attribuibili a questo segmento, visto che aumenterà a un totale di 1.135 miliardi di euro, ovvero un incremento del 34,3 per cento del valore del mercato del lusso in poco più di cinque anni. Davanti a una crescita prospettica che vede aumentare i consumi di un terzo del valore attuale in 60 mesi, le strategie delle aziende produttrici si concentrano sulla necessità di intercettare i nuovi ricchi. Soprattutto i cosiddetti Millennials, i nuovi adulti che avanzano sui Baby Boomers e sulla Generazione X. Ed è ancora l’indagine del Bcg a fornire spunti di interesse per le imprese italiane del settore. Ci sono alcuni assunti importanti da considerare e sono generalmente positivi. Il primo è che l’Italia viene chiaramente identificata come il paese leader, nel mondo, per la produzione di beni di lusso. Il “Made in Italy” è un valore che amplifica

i contenuti materiali del prodotto. La produzione italiana, soprattutto nei beni di lusso, negli oggetti di alta qualità, nella lavorazione di materie prime preziose, si colloca al top delle percezioni della clientela. Non è sostenibile il confronto da parte di nessuno dei principali competitor, neppure dai francesi che hanno saputo elevare la produzione di oggetti di lusso a sistema industriale. Ad affermarlo sono proprio i Millenials, un esercito composto da 2,3 miliardi di persone tra i 18 e i 34 anni, ad alta propensione di spesa, che rappresentano il 32 per cento della popolazione mondiale e sono il target comune delle imprese produttrici che guardano avanti. La qualità della produzione italiana non si discute. Neppure da parte dei più giovani. È in discussione invece il concetto stesso di lusso, che in molti casi tende a coincidere con il valore della esclusività. Non è lusso solo ciò che ha un elevato valore intrinseco. È lusso soprattutto ciò che è di pochi. Da

ITALY CLEAR LEADER ON MADE-IN; NOT YET A CLEAR LEADER ON SUSTAINABLE MANUFACTURING

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Inside Jewelry In questa pagina, tre luoghi simbolo di Milano: la Galleria Vittorio Emanuele II, Piazza del Duomo e via Montenapoleone. Al centro della pagina l'anello in oro bianco tempestato di diamanti della collezione Fiocco di Damiani. Pagina a lato: una raffinata campagna di Buccellati e, in basso, il nuovo Rolex Cellini presentato a Baselworld dalla maison.

qui la marcata identificazione tra oggetto e acquirente. Spesso, tra cliente e marchio. Emergono a questo punto gli ultimi due elementi forti della ricerca curata da Antonio Achille per il Boston consulting group: la rinascita di Milano tra le città più interessanti a livello globale per la moda e per il lusso e il nuovo concetto di punto vendita, di negozio. Basta con quelle noiose scatole minimaliste, spesso desolatamente vuote: il negozio del futuro prossimo è chiamato a trasformarsi in una “intrigante esperienza”, un luogo che deve essere un luogo vissuto, capace di mixare contenuti digitali (che devono essere perennemente disponibili, iniziando da una banale connessione broadband aperta) con manifestazioni legate all’arte e alla cultura, meglio se con orizzonte internazionale. Un mix di esperienze e contaminazioni che nell’ultimo anno sono riuscite a ridare vita al sogno milanese del lusso. Anche grazie alla spinta dell’Expo, che ha contribuito all’inserimento di Milano nelle rotte internazionali più frequentate, con inevitabili riflessi sul business. In sei anni, dal 2009 – punto più basso della crisi derivata dal crack di Lehmann Brothers in America – il valore degli affitti nel quadrilatero milanese della moda è mediamente lievitato da 6.700 euro al metro quadrato fino a 8.500 euro. Una tendenza comune a tutti i grandi centri del commercio al dettaglio di alta fascia, da New York che ha visto quasi raddoppiare il valore (da 12.600 a 23 mila), a Hong Kong (12.200-23.300), a Parigi (7.700-13.300). E il meglio, a quanto pare, deve ancora arrivare. L’importante è farsi trovare pronti. ■ There is something new we must daily deal with: speed. A l'Orafo 2016

century after Filippo Tommaso Marinetti, the rapidity of changes permeates our world, from politics to economy, from industry to communication. Also Mulino Bianco, for decades an immutable reference symbol of the mass market, has changed. The drive comes mainly from technology, namely from the digital sector. Binary logic requires the reassessment of production process and organisations. Companies must face this new, ever-changing reality. In a world where children born with a mobile in their hand are becoming of age and therefore turning into “expense-makers", being tied to old interpretation schemes can be lethal. This is valid for everyone and everything, from biscuits to jewels. Above all for jewels. A global research project carried out by the Boston Consulting Group (Bcg) – The luxury global consumer insight – outlines the guiding lines for the development of luxury goods for the next six years. The outcome evidences a strongly rising market with a considerable increase both in the population making up the segment, and in the volume of transactions. 114

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According to Bcg, in 2015 the consumers of luxury goods were about 400 million people all over the world, able to create a turnover worth 845 billion Euros. In 2022, taking into consideration the demographic estimates and the possible areas of economic development, 80 million people will enter the segment of the most exclusive consumers that will thus reach 480 millions. However, the growth of consumptions linked to this segment will be far more rapid, as it will increase to a total of 1,135 billion euros, with a rise by 34.3% of the luxury market value in little over five years. Given a perspective growth that envisages an increase of consumptions by a third of their current value in 60 months, the strategies of the manufacturing companies focus on the need to intercept the new rich. Above all the so called Millennials, the new adults that are outdoing Baby Boomers and Generation X. The research by Bcg offers again interesting hints for the Italian companies operating in this sector. There are some important ideas to be considered, which are generally positive. The first one concerns the fact that Italy is clearly identified as the leading country in the world for the production of luxury goods. “Made in Italy� is a value that amplifies the material content of the product. Italian manufacturing, in particular as far as luxury goods, high quality items and the processing of precious raw materials are concerned, ranks at the top in the perceptions of clients. No competitor can keep pace with it, not even the French that were able to turn the manufacturing of luxury objects into an industrial system. The Millennials themselves are claiming this, an army consisting of 2-3 billion people, between 18 and 34 years of age, with a high tendency to spend, representing 32% of the world population and commonly being the target of manufacturing companies looking ahead. The quality of Italian production is not questioned. Not even by the youngest clients. The luxury concept itself is questioned, which, in many cases, tends to coincide with the value of exclusiveness. Luxury is not limited to items endowed with a high intrinsic value. Luxury is mainly what can be afforded by few people. From here the distinl'Orafo 2016

ct identification between object and buyer. Often between client and brand. At this point the last two strong elements of the research project carried out by Antonio Achille for the Boston consulting group emerge: the revival of Milan among the most interesting cities on a global level as for fashion and luxury and the new concept of store, shop. Enough with those boring minimalist boxes, often sadly empty: the store of the near future is to turn into an "intriguing experience", a place that must be a lived place, able to mix digital contents (that must be always available, starting with an obvious open broadband connection) with events linked to art and culture, better if with an international horizon. A mix of experiences and contaminations that in the last year managed to bring to life the Milan dream connected to luxury. Also thanks to the drive of Expo, which contributed to the inclusion of Milan in the most visited international routes, with obvious positive impacts on business. Over the last six years, since 2009, lowest point of the crisis caused by the crash of Lehmann Brothers in America, the value of rents in the fashion district of Milan has increased, on average, from 6,700 Euros/sq.m. to 8,500 Euros. A common trend for all the big high range retailer centres, from New York that evidenced the doubling of the value (from 12,600 to 23,000), to Hong Kong (12,200-23,300), and Paris (7,700-13,300). And it seems that the best is yet to come. Being ready for it is what matters. 115

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Inside Jewelry COMMUNICATION

Una solare Michelle Hunziker interpreta i gioielli Morellato in diversi momenti di quotidiana felicità nella nuova campagna stampa e televisiva del Gruppo. ■ A radiant Michelle Hunziker interprets the jewels by Morellato in various moments of daily happiness for the new TV and press campaign of the Group.

quotidiane

emozioni Nuove campagne, nuovi ambasciatori, eventi: i brand della gioielleria e dell'orologeria si muovono a 360 gradi nel mondo dei media di

Antonella Garello

L

a nuova campagna stampa e televisiva #istanti di gioia di Morellato ha il volto di una solare Michelle Hunziker, che interpreta diversi momenti di quotidiana felicità indossando i gioielli e gli orologi del Gruppo. La showgirl è fotografata da Alan Gelati nella campagna realizzata dallo Studio Falavigna di Milano: produzione a cura di Collateral Films, regia di Leandro Manuel Emede. Coi suoi gioielli originali e di grande effetto Giovanni Raspini si rivolge a una donna indipendente, sofisticata, dallo stile personale. La nuova campagna dell'azienda aretina è interpretata dalla modella tedesca Valeria Smirnova negli scatti di Lucia Giacani, che gioca sapientemente con gli effetti di luce e ombra. Festina ha scelto invece l'attore Gerard Butler, nuovo brand ambassador del gruppo, come protagonista della nuova campagna Time to live, scattata a Los Angeles da Sinisha Nisevic, che ritrae l'attore con intensità in una serie di situazioni e impegni quotidiani. Ne sono stati tratti anche alcuni scatti e un video di backstage. La cifra della nuova comunicazione Sector no Limits è la passione: una forza irresistibile e in grado di volgere in positivo qualsiasi situazione. La campagna worldwide, messa a punto dall'Agenzia Red - Robiglio & Dematteis e realizzata dalla casa di produzione Peperoncino Film, è focalizzata sulla nuova collezione 120 Lady, declinata nei modelli solo tempo per lei e cronografi da uomo. Tre diverse modelle interpretano con freschezza il concetto di well being jewelry alla base delle collezioni in argento, oro e pietre naturali di Otto Jewels, un marchio che ha fatto dell'artigianalità e dell'originalità creativa la propria forza. La campagna è stata scattata a Mirano da Giovanni De Sandre, assistito da Andrea Sottana e dalla video maker Giulia Fassina. Gwyneth Paltrow è la testimonial internazionale di Tous per le campagne "tender Stories", che offrono sempre nuovi punti di vista sulla tenerezza, il valore più identificativo del brand spagnolo. L'attrice e premio Oscar impersona una donna che vive sentendo l'amore del proprio partner, nonostante la lontananza. Nuova campagna anche per Loto Preziosi, storica azienda orafa aretina. Riccardo Mendicino ha "congelato" con uno scatto veloce schizzi d'acqua che richiamano lo scintillio dei gioielli. La modella Irene Casartelli interpreta la situazione con grande naturalezza (MUA H&S Paolo Manciocchi, video di backstage di Stefano Casati). Infine, Lotus, brand del Gruppo Festina, ha previsto una doppia pianificazione nell'ambito del talent show The Voice of Italy. Gli spot, ideati e realizzati da Bonsaininjastudio, sono stati già trasmessi nelle prime quattro puntate; il secondo momento è previsto nelle puntate dal 4 al 25 Maggio, con la trasmissione di spot da 15''. l'Orafo 2016

La modella tedesca Valeria Smirnova è il volto della nuova campagna di Giovanni Raspini, che si rivolge a una donna sofisticata, indipendente, dallo stile personale. ■ German Model Valeria Smirnova is the protagonist of the new campaign by Giovanni Raspini, addressed to a sophisticated, independent woman endowed with a personal style.

L'attore Gerard Butler, nuovo ambassador di Festina, è ritratto con intensità da Sinisha Nisevic in una serie di situazioni e impegni quotidiani. ■ Actor Gerard Butler, new Festina ambassador, is intensely portrayed by Sinisha Nisevic in a number of situations and daily activities.

Coerentemente con la filosofia del brand, la passione è la cifra della campagna 2016 di Sector no Limits: una forza irresistibile in grado di volgere in positivo qualsiasi situazione. ■ In line with the brand philosophy, passion is the underlying element of the Sector no Limits 2016 campaign: an uncontrollable force able to turn every situation into a positive one.

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Tre diverse modelle interpretano con naturalezza i gioielli di Otto Jewels, che ha fatto dell'artigianalità e dell'originalità creativa la propria forza. ■ Three different models interpret with freshness the jewels by Otto Jewels, a brand whose strong points are represented by artisanship and creative originality.

■ Michelle Hunziker is the protagonist of the new TV and press campaign #istanti di gioia by Morellato showing various moments of daily happiness wearing the Group jewels and watches. The showgirl is photographed by Alan Gelati for the campaign shot by Studio Falavigna of Milan: produced by Collateral Films, directed by Leandro Manuel Emede. With its original and impressive jewels, Giovanni Raspini addresses to an independent, sophisticated woman endowed with a personal style. The German model Valeria Smirnova is the protagonist of the new campaign of the company from Arezzo in the shooting of Lucia Giacani who skilfully plays with light and shadow effects. Festina chose the actor Gerard Butler, new brand ambassador of the group, as protagonist of its new Time to live campaign, shot in Los Angeles by Sinisha Nisevic, intensely portrayed during a number of situations and daily activities. Some shots and a back stage video were also released. Passion is the underlying element of the new Sector no Limits communication: an uncontrollable force able to turn every situation into a positive one. The worldwide campaign, organised by Agenzia Red - Robiglio & Dematteis and realised by Peperoncino Film studios, focuses on the new 120 Lady collection, in the time version for women and as chronographer for men. Three different models interpret with freshness the concept of well being jewellery, which is the basis of the collections in silver, gold and natural stones by Otto Jewels, a brand whose strong points are represented by artisanship and creative originality. The campaign was shot in Mirano by Giovanni De Sandre, assisted by Andrea Sottana and by the video maker Giulia Fassina. Gwyneth Paltrow is the international ambassador of Tous for the "tender Stories" campaigns, always offering new points of view on tenderness, the most distinctive value of the Spanish brand. The actress and winner of an Academy Award plays the role of a woman who lives feeling her partner’s love, despite distance. A new campaign also for Loto Preziosi, a historical goldsmith company from Arezzo. Riccardo Mendicino "froze" with a quick shot water sprays reminding the glowing of jewels. Model Irene Casartelli interprets the situation with a great spontaneity, make up by Paolo Manciocchi, backstage video by Stefano Casati. Finally, Lotus, brand of the Festina Group, envisaged a double planning in the talent show The Voice of Italy. All commercials, designed and realised by Bonsaininjastudio, have already been shown in the first four episodes; the second phase will be launched in the episodes from 4th to 25 May with 15” commercials. l'Orafo 2016

L'attrice e premio Oscar Gwyneth Paltrow è la protagonista della quarta puntata delle Tender Stories di Tous, all'insegna della tenerezza, il valore più identificativo del brand spagnolo. ■ Actress and Academy Award winner Gwyneth Paltrow is the protagonist of the fourth episode of Tender Stories by Tous, characterised by tenderness, the most distinctive value of the Spanish brand.

Per Loto Preziosi Riccardo Mendicino ha "congelato" in uno scatto veloce gli schizzi d'acqua che richiamano lo scintillio dei gioielli. ■ For Loto Preziosi, Riccardo Mendicino "froze" with a quick shot water sprays reminding the glowing of jewels.

Lotus, brand del gruppo Festina, ha previsto una pianificazione nell'ambito del talent show The Voice of Italy. ■ Lotus, brand of the Festina Group, envisaged a double planning in the talent show The Voice of Italy.

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Inside Jewelry GEMMOLOGIA

da quale

pulpito... Un rivenditore vanta la perfetta somiglianza di uno spinello sintetico con la controparte naturale, forte di un (erroneo) certificato di luigi costantini*

M

- IGI managing director settore formazione

istero, congiura, intrigo (internazionale). E la soluzione d’un enigma in cui gl’indizi sembrano spingere a ovvie conclusioni. E invece... Veniamo a noi. Allor dunque, data una pietra avente: Massa: 3,27 ct; Taglio: tipo composito (corona a brillante, padiglione a gradini), forma ovale. Trasparenza: trasparente. Colore: viola-rosato (purple), da alcuni detto “lavanda”. n = 1,718. Densità = 3,60 g/cm3. Fluorescenza: a 254 nm (Onde Corte) e a 365 nm (Onde Lunghe) forte rossa. Inclusioni: n/p, come nei bollettini meteorologici. Spettro d’Assorbimento: n/p, idem. Inclusioni: n/p.. Altre osservazioni: Birifrangenza anomala: assente. A che conclusioni perverreste? Che l’indice di rifrazione ricade entro la gamma dei valori tipici della pietra monorifrangente Spinello Naturale avente n = 1,718 con variazione compresa tra -0,006 e +0,044? Parrebbe proprio di sì, dal momento che lo Spinello Sintetico Verneuil da fusione alla fiamma oscilla tra 1,720 e 1,740, attestandosi più frequentemente su 1,730. Che la densità pure cade a fagiolo su quel 3,60 ( -0,03, + 0,30) g/cm3, posizionandosi invece quella dello spinello sintetico su un solitamente più elevato 3,64, benché sian stati riscontrati sbandamenti giù sino a 3,52 e su fino a 3,66, corretto? Che, per quanto riguarda il colore, anche questo non desta sospetti particolari, venendone riportate, in molti testi, varietà “dal porpora chiaro e scuro al viola” per il naturale, nevvero? Che l’assenza di quell’“Effetto Seta Stracciata o Cross-Hatched Effect” a filtri polarizzatori incrociati - effetto dovuto alla birifrangenza anomala e tipico del Sintetico Verneuil – vi catapulta dritti dritti verso l’immancabile sentenza: “Naturale”, esatto? Che l'esiguità di inclusioni può anche accadere. Mica ogni spinello si porta in pancia quegli ottaedrini (di spinello) casualmente sparsi o in file ordinate e regolari! E poi, perfino gli spinelli vietnamiti son privi di inclusioni… Che quella fluorescenza rossa ad O.C. ed O.L. è nondimeno presente in spinelli naturali dal rosso all’ arancione, e pertanto può starci anche in quelli rosati. Bene, cari amici, se queste son le vostre conclusioni, la risposta è: cicciabaciccia! Perché nel maggio 2015 una ditta di Bangkok ha commissionato a un laboratorio moscovita la produzione di spinelli sintetici color “lavanda”, produzione da effettuarsi col metodo da fusione in fondente Czochralski, detto altrimenti “metodo del tiraggio”: che andavano forte col “tiraggio” eran quelli di Novosibirsk, Istituto dei Monocristalli, Siberia. Il processo è sempre lo stesso, e pure a Mosca saltan fuori dei rossi-rosati accesi, dei bei blu cobalto e dei violetti pastello. Ma, e qui sta la novità, ora, col “tiraggio” fanno anche i “lavanda” e i cosiddetti “tipo alessandrite” (viola a luce naturale, rosa a luce incandescente) che prima solo venivano prodotti col metodo Verneuil. E son dolori, perché l’indice di rifrazione dei “tirati” - 1,714 /1,715 - s’accavalla drammaticamente a quello dei naturali, come pure la densità, e così l'Orafo 2016

avviene anche per la birifrangenza anomala – ove non si vede “seta stracciata” manco a morire - tutto in estinzione esattamente come nel naturale! La fluorescenza rossa? Proprio qui sta il busillis: lo spinello naturale viola-rosato – di provenienza vietnamita, birmana o tanzaniana – non esibisce tale reazione, né alle O.C. né tantomeno alle O.L.! E ciò è ritenuto diagnostico, specie allorché s’ha a che fare con lotti di spinelli colorati. Lasciamo pure perdere le inclusioni, di cui il nostro sintetico è quasi sempre privo, e tiremm innanz, perché ora viene il lato oscuro della storia. Il tam tam informatico parte da Hong-Kong e narra d’un cotal spinello sintetico - più sopra descritto - acquistato a Bangkok per US $ 6.500, certificato come Naturale da un ‘riconosciuto laboratorio italiano’ e ri-certificato come Sintetico a Bangkok da un altrettanto ‘riconosciuto laboratorio internazionale’; esposto in stand di rivenditori indiani e cinesi alla Fiera di Hong Kong dell’autunno scorso con, dispiegato in bella vista, il certificato del ‘riconosciuto laboratorio italiano’ accompagnato da un cartello che proclama ai quattro venti “Spinello Sintetico!”; il tutto sbandierato urbi et orbi (sulla stampa locale, oltre che in rete) evidentemente a comprova del fatto che quel prodotto Sintetico è indistinguibile dalla controparte Naturale! Ora, al di là del fatto che sarebbe d'uopo stabilire la dinamica degli eventi – veridicità della documentazione, difetti procedurali nel sistema di trasmissione e trascrizione dati, lacune nel protocollo dei controlli interni et alia, del laboratorio italiano, e ciò urge sia fatto quanto prima dai diretti interessati - quel che lascia l’amaro in bocca è che questa è la prima volta che un produttore o un rivenditore pubblicizza una pietra sintetica attestandone la verosimiglianza col naturale, utilizzando un certificato che così lo dichiari (erroneamente) e per di più esponendo, in tal modo, alla gogna planetaria quel laboratorio e pure il Paese di provenienza! Vi par giusto, a fronte dell’eventuale errore delle due persone firmatarie del documento? Cari amici del Subcontinente e del Celeste Impero, forse che per quelli di voi (la minor parte, presumo) che da anni ci han riempiti di pietrazze pitturate e ci han rifilato di tutto, “salted papers” e merci contraffatte, tossiche, avariate e d’infima qualità, abbiam tirato fuori dai musei le gogne? Non vi pare d’aver esagerato un pochettino, nell’usare la gogna mediatica su piazza planetaria? Certo, se dolo vi fosse stato, da parte delle firme responsabili di quel laboratorio, se il fattaccio non fosse un caso isolato (che si sarebbe evitato rilevando, al LIBS, la non presenza del berillio nel sintetico, in contrapposto al naturale), va fatta pulizia, a onore e tutela della filiera produttiva di questo Paese e del Paese stesso. Perché vorrebbe dire che v’è un inghippo di sistema o di personale che va risolto, qualunque esso sia. Ma, per favore, lasciamo stare le gogne. English translation: see pag. 129 118

aprile


Inside Jewelry MONACO DI BAVIERA

tendenze

e design Inhorgenta Munich punta sulla qualità e va considerata tra gli appuntamenti più interessanti a livello internazionale di

Antonella Garello

H

a convinto espositori e visitatori la nuova formula espositiva di Inhorgenta, basata su una chiara suddivisione tematica - con un padiglione dedicato alla gioielleria, uno agli orologi e il sempre affascinante C2 focalizzato sulle proposte innovative di designer e piccole realtà. La fiera ha registrato un leggero calo nel numero degli espositori, scesi a quota 940, ma al tempo stesso può vantare il ritorno di nomi importanti, come Schaffrath e Henrich&Denzel, e l'ingresso di nuovi brand prestigiosi, tra cui Al Coro, Misani, Schoeffel. In effetti Inhorgenta punta decisamente sulla qualità e l'attualità: a livello europeo si è ormai posizionata tra gli appuntamenti più interessanti e appetibili per le aziende del settore, grazie anche alla location centrale e a un'ottima organizzazione. Il programma collaterale si è concentrato su temi legati al design, all'innovazione e alla ricerca: il Watch Innovation Forum si è occupato in particolare di smartwatches e di accessori-dispositivi da indossare, mentre al web campus esperti internazionali si sono alternati a illustrare potenzialità e importanza di e-commerce, multi-channel-marketing e social media. In questa pagina, dall'alto: pendente in argento dorato e perla del brand tedesco Knotenschmuck; l'inaugurazione della fiera, da sinistra: l'attore Rolf Bauer, la modella Vanessa Fischer, la direttrice di Inhorgenta München Stefanie Mändlein, la top model Nadja Auermann, Klaus Dittrich, presidente e CEO della Fiera di Monaco e la modella Cathy Hummels. Al centro: anello in argento brunito e diamanti della linea Tobe Luxury di Alarico Gentili. Accanto, l'orologio Lamprecht in legno di sandalo, movimento svizzero Ronda, del marchio tedesco Kerbholz, specializzato nella realizzazione di orologi in legno naturale. ■ The new exhibition formula of Inhorgenta, based on a clear theme division, with a stand dedicated to jewellery, one to watches and the always charming C2 to innovative proposals of designers and small businesses, won the approval of exhibitors and visitors alike. The exhibition evidenced a slight decrease in the number of exhibitors, dropped to 940, even though, at the same time, it can boast the return of such important brands as Schaffrath and Henrich&Denzel along with the presence of new prestigious ones, among which Al Coro, Misani, Scheffel. Inhorgenta is actually decidedly focusing on quality and modernity and it has now found its place among the most interesting l'Orafo 2016

and attractive events for the companies operating in this sector, also thanks to the perfect location and an excellent organisation. The side program focused on themes connected to design, innovation and research: the Watch Innovation Forum dealt in particular with smartwatches and wearable devices, while during the web campus international experts alternated to show the potential and importance of e-commerce, multi-channel marketing and social media. On this page, from top: golden silver pendant and pearl of the German brand Knotenschmuck; the exhibition opening, from the left: Rolf Bauer, actor, Vanessa Fischer, model, Stefanie Mändlein, Director of Inhorgenta München, Nadja Auermann, top model, Klaus Dittrich, President and CEO of Munich Fair and Cathy Hummels, model. In the middle: ring in burnished silver and diamonds of the Tobe Luxury line by Alarico Gentili. Beside: Lamprecht watch in sandalwood, Ronda Swiss movement, of the German brand Kerbholz, specialised in the manufacturing of natural wood watches. 119

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Inside Jewelry BANGKOK

his majesty

the ruby La manifestazione fieristica thailandese ha presentato le sue eccellenze e annunciato un simposio sulla gemma rossa per il 2017 di Ilaria

Danieli

V

antare una eccellenza nel mondo dei preziosi, che sia di prodotto o una materia prima, è un ottimo argomento per presentarsi come jewelry hub alla platea internazionale: la Thailandia, nel corso della 57th Bangkok Gems and Jewelry Fair (che ha registrato oltre 30 mila visitatori), ha deciso che il suo atout sarà il rubino, tema del grande simposio annunciato per aprile 2017. Da secoli la Thailandia è uno dei maggiori produttori di rubini utilizzabili in gioielleria, in genere di un colore più cupo di quelli birmani (provenienti dall’odierno Myanmar), e soprattutto un grande snodo per la lavorazione e il commercio di questa gemma. Attorno al futuro simposio, quindi, si concentrano le aspettative del settore, che conta più di 15 mila aziende e un giro d’affari annuale di oltre 10 miliardi. «Abbiamo fatto molta strada - ha detto Somchai Phornchindarak, presidente della Thai Gems, Jewelry and Precious metal Confederation (GJPCT) - da quando qualche decennio fa l’industria thailandese del gioiello si è formata, ma oggi possiamo dire di essere noti nel mondo per l’alto livello delle nostre produzioni e per il know how dei nostri operatori». Il Simposio intende quindi affermare e potenziare questa awareness, mettendo a fuoco soprattutto le questioni commerciali che interessano il rubino, con inediti punti di vista e risultati di nuove ricerche. Sono previsti oltre 400 partecipanti all’evento, con relatori che includono importanti shareholders internazionali. Nelle intenzioni degli organizzatori il Simposio dovrebbe servire da volano per il settore e per il paese stesso all’interno della regione asiatica, come e più di snodi come Singapore e Hong Kong. «I nostri costi operativi - ha sottolineato Suttipong Damrongsakul, presidente della Thai Gem and Jewelry Traders Association (TGJTA) - sono molto più accessibili di altri eventi asiatici per gli operatori del settore. La Thailandia potrebbe essere un centro d’affari non solo per i paesi Asean ma anche per il gruppo Asean+6». Oltre alla novità dell’evento sul rubino, è stato annunciato un cambiamento di data per l’edizione 2017 della Bangkok Gems and Jewelry Fair, che non si terrà più in febbraio bensì in gennaio per non avvicinarsi troppo alla Fiera di Hong Kong e dare modo agli operatori di organizzarsi meglio. Per lo stesso motivo l’edizione fieristica di Settembre 2017 sarà anticipata ad Agosto. ■ Being able to boast excellence in the jewellery world, whether in terms of product or raw materials, is an l'Orafo 2016

In alto, sfilata di inaugurazione della manifestazione thailandese; a destra orecchini Duang Kaew in oro e diamanti bianchi e neri. ■ Above, the fair opening catwalk show; right, Duang Kaew gold earrings with white and black diamonds.

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A sinistra, spilla D Quality Design con pietre di colore; a destra esposizione al Padiglione Design; in basso sfilata di inaugurazione del Padiglione Design. ■ Left, D Quality Design brooch with colored stones; right, Design Pavilion exhibition; below, Design Pavilion opening catwalk show.

excellent way to present oneself as a “jewellery hub” to an international audience: Thailand, during the 57th Bangkok Gems and Jewelry Fair (which registered over 30 thousand visitors) decided to play as its trump card the ruby, topic of the great symposium announced for April 2017. Thailand has for centuries been one of the main producers of rubies used in jewellery, generally of a darker shade than Burmese rubies (coming from today's Myanmar), and especially a great hub for processing and marketing this gemstone. Expectations are concentrated around this symposium in a sector counting on over 15 thousand companies and an annual turnover exceeding 10 thousand million. «We have come a long way - says Somchai Phornchindarak, president of the Thai Gems, Jewelry and Precious metal Confederation (GJPCT) – since a few decades ago when the Thai jewellery industry began to take shape, but today we can say we are known around the world for the high level of our production and for the know how of our operators». The Symposium intends to affirm and reinforce this awareness, focusing especially on business issues affecting the ruby, with new points of view and researches. Over 400 people are expected to attend the event, including important international shareholders. The organisers see the Symposium as a flywheel for the sector

and for the country inside the Asian region, as much or more than such hubs as Singapore and Hong Kong. «Our operating costs – stresses Suttipong Damrongsakul, president of the Thai Gem and Jewelry Traders Association (TGJTA) - are much more accessible for operators in this business. Thailand could become a business centre not only for Asean countries, but also for the Asean+6 group». Besides the news of the ruby event, a date change was announced for the 2017 edition of the Bangkok Gems and Jewelry Fair, which will be held in January instead of February so as to avoid being too close to the Hong Kong Fair, so operators can organise themselves better. For the same reason, the September 2017 edition of the fair will be held in August.


Inside Jewelry BASELWORLD

vetrina

di lusso

A dispetto di qualsiasi inquietudine e lamentela, la manifestazione svizzera resta un appuntamento importante per il settore di

Antonella Garello

B

aselworld, il Salone internazionale dell'orologeria e della gioielleria che ormai da decenni in primavera dà appuntamento al settore mondiale dei preziosi, vanta numeri che ben poche fiere di settore possono ancora vantare: all'edizione appena conclusa hanno partecipato 1500 marchi in rappresentanza dell'intero settore - orologi, gioielli, pietre, macchinari - e oltre 145 mila visitatori, a cui vanno aggiunti 4400 rappresentanti della stampa provenienti da una settantina di Paesi. Su una superficie espositiva totale di oltre 140 mila metri quadrati, Baselworld ogni anno richiama i principali e più prestigiosi brand, offrendo una panoramica d'eccezione sul settore del lusso a livello mondiale. Quest'anno tuttavia - complice certamente la situazione economica e politica internazionale - si è registrato un calo del 3% nel numero di visitatori e si sono notate assenze anche vistose tra i brand della gioielleria. Gli espositori italiani che abbiamo consultato sono stati di parere quasi unanime: «Visitatori e buyer? Un po' in calo ma di miglior livello rispetto alla passata edizione: purtroppo per il momento non hanno fatto grandi acquisti». A conclusione della manifestazione, insomma, resta una duplice impressione: da una parte il Salone scontenta i brand della gioielleria per i costi di partecipazione decisamente elevati e per una comunicazione coi referenti fieristici giudicata migliorabile da molti operatori; dall'altra resta il giudizio sostanzialmente positivo sulla qualità dell'evento, sulla serietà e la cura dell'organizzazione, sulla rappresentatività delle figure professionali partecipanti - fondamentali per sviluppare opportunità commerciali. Un identico giudizio positivo viene immancabilmente espresso sul carattere internazionale di questa fiera che permette veramente di vedere cosa succede "in giro per il mondo". Infatti a Baselworld non c'è praticamente espositore, indipendentemente dalla nazionalità, che non si presenti con nuove linee e collezioni, e questo è un altro aspetto che rende la fiera così interessante tanto agli occhi degli espositori che dei buyer, dei designer e dei creativi che la frequentano. La prossima edizione di Baselworld è in programma dal 23 al 30 marzo 2017 nel centro fieristico della cittadina svizzera, che è stato completamente rimodernato e ristrutturato pochi anni or sono. l'Orafo 2016

Si ispira al Parco del Buen Retiro di Madrid la nuova collezione di Carrera y Carrera: in alto, orecchini Margarita in oro giallo con tormaline rosa, zaffiri orange e diamanti. A lato: orecchini Night Fever di Utopia, in oro rosa, diamanti bianchi e perla South Sea. In basso: gioca con le forme geometriche la nuova collezione di Antonini in oro e diamanti intitolata Siracusa, città culla della cultura ellenica. ■ The new collection by Carrera y Carrera is inspired by the Buen Retiro Park in Madrid: on top, Margarita earrings in yellow gold with pink tourmalines, orange sapphires and diamonds. Left: Night Fever earrings by Utopia in rose gold, white diamonds and South Sea pearls. Bottom: the new collection by Antonini in gold and diamonds called Siracusa, like the Italian city that was radle of Hellenic culture, plays with geometric shapes.

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In questa pagina, dall'alto: due scorci di Baselworld 2016. La collezione Vendôme di Fope con le nuove rondelle in oro bianco e diamanti. Tuum NumeroUno - in argento, oro o platino - è caratterizzato da un design minimale: le parole dell'Ave Maria sono impresse a rilievo lateralmente. ■ On this page, from top: two views of Baselworld 2016.The Vendôme collection by Fope with the new rondelles in white gold and diamonds. Tuum NumeroUno - in silver, gold or platinum, characterised by a minimalist design: the words of the Hail Mary are embossed on the side.

■ Baselworld, the international watchmaking and jewellery

ven't place big orders for the moment». A double impression is what is left after the closing of the event: on the one hand the exhibition dissatisfies a bit the jewellery brands for its high costs of attendance and for a communication with the exhibition representatives seen by many operators as to be improved; on the other hand the basically positive opinion on the quality of the event, the organization care and soundness, the representativeness of the professionals who attended the exhibition, critical to develop business opportunities, is confirmed. An equally positive opinion is invariably expressed on the international level of this show that really allows to know what is going on "around the world”. In fact, at Baselworld practically all exhibitors, irrespective of their nationality, are present with new lines and collections, another aspect that makes this event such an interesting one for exhibitors, buyers, designers and creatives attending it. The next edition of Baselworld will be held from 23th to 30 March 2017 at the exhibition centre of the Swiss city that was fully restored and refurbished a few years ago.

exhibition that, in spring, has been an established event for the world precious sectors for decades, boasts such figures that few shows in this industry are still able to obtain: the edition that has just ended was attended by 1500 brands representing the whole sector – watches, jewels, stones, machinery, along with over 145 thousand visitors, complemented by 440 representatives of the press coming from about seventy countries. Every year Baselworld attracts the most important and prestigious brands on its 140 thousand square meter total exhibition surface offering a privileged overview of the luxury sector on a global level. This year certainly due also to the international economic and political situation - a decrease by 3% in the number of visitors has been evidenced along with some important absences among the jewellery brands. The Italian exhibitors we contacted expressed a nearly unanimous opinion: «Visitors and buyers? There was a slight decrease, though the level was higher than the previous edition. Unfortunately they hal'Orafo 2016

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Inside Jewelry VETRINE

suggestioni

d'oriente La Gioielleria Bertolotti di Torino espone i gioielli in bacheche delicatamente illuminate su cui sono posate piccole statue di divinità di Lilli

I

Bacci

mpatto: in questo allestimento i gioielli sono interpretati come una offerta che sembra diretta verso una dimensione spirituale di stile orientale. Colpisce l’essenzialità della scelta che esalta il valore dei prodotti esposti, suggerendo che essi possano donare pace e gioia non solo a chi li riceve ma anche a chi semplicemente li guarda. Componenti: in bacheche cubiche rivestite di velluto color grigio perla sono esposte piccole statue di divinità esotiche che indossano i gioielli. Altri monili sono appoggiati su altre statuine o su piccoli espositori. Nelle vetrine laterali all’entrata i gioielli sono invece posti su antichi stampi per stoffe. E nella parte inferiore vasi colorati in vetro di Murano si alternano con oggetti in argento e altre collane. Si tratta quindi di elementi scenografici, che pur non avendo legami concettuali funzionano come espositori. Illuminazione: ogni bacheca ha 2 lampade a led montate su perspex rettangolare, posizionate sulla parte superiore. Punti di forza: il coraggio di superare il concetto di vetrina merceologica cercando di accennare a un significato più profondo, utilizzando come espositori oggetti molto connotati invece di quelli tradizionali. Punti deboli: la lettura dei prodotti potrebbe risultare penalizzata e la comunicazione di ciò che si vende in questo negozio potrebbe non apparire completamente chiara.

l'Orafo 2016

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Inside Jewelry HONG KONG

a golden

gate

La manifestazione organizzata dal Trade Development Council si conferma come snodo strategico per il mercato asiatico della gioielleria di

the

Rosa Chiesa

G

rande successo per la terza edizione della Hong Kong International Diamond, Gem & Pearl Show e per la 33° International Hong Kong Jewellery Show, organizzate in modo impeccabile dal Trade Development Council di Hong Kong (HKTDC), che vantano una crescita del 5,4% rispetto allo scorso anno. Le due fiere hanno registrato la presenza di 4.380 espositori provenienti da 54 paesi e oltre 80.000 buyer provenienti da 147 paesi. In una città in fermento, tra cantieri e grattacieli, la fiera di Hong Kong, che attualmente occupa due sedi differenti, è considerata unanimemente un importante gate tra Oriente e Occidente. Il mercato del gioiello a Hong Kong è in crescita, e questo dato viene confermato dai risultati del sondaggio indipendente, condotto durante gli eventi intervistando oltre 1.200 buyer ed espositori: per quasi la metà (47%) degli intervistati l’aspettativa di vendita complessiva di quest'anno sarà costante, mentre il 15% si aspetta un aumento; in termini di materiali, vince per popolarità l’oro bianco seguito dal giallo, mentre tra le gemme il diamante (54%) detiene il controllo seguito da perle (17%) e rubini (15%). La fiera, divisa in sezioni (Hall of Fame, Hall of Extraordinary, Hall of Time, Wedding Bijoux ecc) cui si aggiunge un interessante Antique&Vintage, si è dimostrata un importante appuntamento commerciale ma anche culturale e di comunicazione, grazie a 35 iniziative collaterali cui hanno partecipato 5000 persone. ■ The third edition of the Hong Kong International Diamond, Gem & Pearl Show and the 33rd International Hong Kong Jewellery Show proved to be extremely successful. Impeccably organised by the Trade Development Council in Hong Kong (HKTDC) they evidenced an increase by 5.4% when compared to the pre-

In alto una foto della fiera di Hong Kong; a sinistra, l'esposizione a cura di Assocoral. ■ Above, a moment of the Hong Kong fair; on the left, the exhibition organized by Assocoral.

vious year. The two events were attended by 4,380 exhibitors from 54 countries and by over 80,000 buyers from 147 countries. In a city bustling with activity, the Hong Kong Show, currently held in two different venues, is unanimously considered an important gate between Eastern and Western worlds. The jewel market in Hong Kong is on the rise: this data is confirmed by the outcomes of an independent survey carried out during the events interviewing over 1200 buyers and exhibitors: for nearly half (47%) of the respondents, the total sale expectation for this year will be constant, while 15% envisages an increase in term of materials; white gold ranks first for popularity followed by the yellow version. Among gems, the diamond (54%) keeps the lead followed by pearls (17%) and rubies (15%). The exhibition, divided into sections (Hall of Fame, Hall of Extraordinary, Hall of Time, Wedding Bijoux, etc.) and featuring an area dedicated to the interesting Antique&Vintage market, proved to be an important business as well as cultural and communication event, thanks to 35 side activities attended by 5000 people. l'Orafo 2016

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Coral kingdom on show

L

a mostra Timeless Seduction, Coral and Cameo between Memory and Modernity, curata da Cristina Del Mare e organizzata da Italian Trade Commission in collaborazione con Assocoral, ha esplorato le possibilità espressive del corallo dalle sue manifestazioni più antiche alle creazioni più attuali. Una pietra ma non un minerale, con le parvenze di un albero senza appartenere al mondo vegetale né animale, questo prezioso materiale offre da secoli ispirazione all’arte, alla scultura e al mondo fashion. ■ The exhibition Timeless Seduction, Coral and Cameo between Memory and Modernity, curated by Cristina Del Mare and organised by the Italian Trade Commission in partnership with Assocoral, examines the expressive possibilities of coral from its ancient manifestations to the most contemporary creations. A stone, though not a mineral, which looks like a tree without belonging to the plant or animal kingdom, this precious material gives inspiration to art, sculpture and to the fashion world.


Inside Jewelry NEW PRODUCTS

from pearls

to mosaic La vetrina di Hong Kong diventa un osservatorio privilegiato sulle collezioni più innovative dei brand internazionali di

A destra, sono originarie delle Filippine le perle dorate South Sea di Jewelmer nel cuff C’est la vie; sotto, design ed essenzialità per la collezione Air in platino e argento di Ancrea.

Rosa Chiesa

T

anti gli espositori italiani alla grande kermesse cinese 2016, tra questi il noto marchio Roberto Coin con le sue creazioni timeless della collezione The Fifth Season, Patros con la collezione in oro e pietre naturali Grifos, Giordana Castellan con il suo bestiario “Circus collection” e Bibigì con la collezione Snake. Daniela Vettori incornicia le sue originali creazioni con un allestimento in rete metallica e Scanavin presenta le due collezioni Venere e Madre Perla, mentre Le Sibille, con gli originali gioielli a mosaico, interpreta finemente lo spirito italiano, in un connubio tra classicità e innovazione. Tra gli stranieri presenti spicca per originalità Crossfor con la collezione Dancing Stones, basata su un meccanismo unico, lanciato nel 2011 e brevettato nel 2013 in Giappone, che permette alla pietra di stare incessantemente in movimento generando un effetto di brillantezza eccezionale. Se Lady Heart propone dal 1999 preziosi gioielli per l’every day life, Anita so Fine Jewellery, presenta una singolare collezione di 10 pezzi, pensata per una donna di età media, che unisce la preziosità della giada verde e purple con l’utilità di occhiali “lorgnette” e orologi, il tutto riunito attraverso meccanismi pieghevoli in un gioiello da indossare. Ancrea, dall’inconfondibile design giapponese, strutturale e leggero, nella collezione Air introduce l’attualissima idea del gioiello No Gender, mentre l’americana Andronike trae ispirazione dall’immaginario architettonico per creare collezioni destinate a giovani donne. Sartoro, brand di origine armena, perlopiù diffuso nelle aree asiatiche, pensa a gioielli dal design raffinato e dalle linee pure proponendo un rilancio dei diamanti in knuckle rings, bracciali e gioielli da mano. Da segnalare anche le perle gold di Jewelmer, coltivate in acque calde filippine. ■ A great number of Italian exhibitors attended the important Chinese event 2016, among which the well known brand Roberto Coin with its timeless creation for The Fifth Season collection, Patros with the gold and natural pearls collection Grifos, Giordana Castellan with its “Circus collection” bestiary and Bibigì with its Snake collection. Daniela Vettori frames her original creations with a metal net, while Scanavin presents its two collections Venere and Madre Perla, Le Sibille, with the original mosaic jewels, finely interprets the Italian spirit combining classicality and innovation. Among the foreign exhibitors stands out the originality of Crossfor with its Dancing Stones collection, based on a unique l'Orafo 2016

mechanism, launched in 2011 and patented in 2013 in Japan allowing the stone to continuously move, thus creating an exceptionally brilliant effect. If Lady Heart has been proposing since 1999 precious jewels for every day life, Anita so Fine Jewellery presents a peculiar collection consisting in 10 items, designed for a middle aged woman combining the preciousness of green and purple jade with the usefulness of “lorgnette” glasses and watches, everything combined through foldable mechanisms in a jewel to be worn. Ancrea, characterised by the unmistakeable Japanese design, structural and light, introduces in its Air collection the contemporary idea of No Gender jewels, while the American Andronike takes inspiration from the architectural imagination to create collections addressed to young women. Sartoro, a brand of Armenian origin, mainly spread in Asian areas, conceives jewels with a refined design and pure lines proposing a relaunch of diamonds in knuckle rings, bracelets and hand jewels. Gold pearls by Jewelmer cultivated in the warm waters of the Philippines are worth a mention. 126

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A sinistra: tre pietre per formare un simbolo inconfondibile, il cuore di Lady Heart e la sua fresca collezione per l’everydaylife; sotto, classicità e innovazione si incontrano nell'anello Moulin di Le Sibille; a destra, evoca il fluire del mare l’anello in oro e diamanti della collezione Venus di Sartoro.

A sinistra, originale e organica la collezione Bamboo, interamente realizzata a mano in oro e diamanti, di Daniela Vettori; a destra, l’oro si accende nell’incontro con le pietre naturali nella collezione Grifo di Patros; sopra, la tradizione orafa vicentina trova una nuova dimensione nella collezione Venere con borsette pendenti di Scanavin.

l'Orafo 2016

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Meet the international Gemworld in Munich.

Europe‘s top show for gems & jewellery in autumn.

s Don’t mis istration re g r o th 20 16! exhibit April 30 : e n deadli

www.gemworldmunich.com


English Text

all that dolls See Page 24

Euros), also a little girl can afford more than one, even if the store is almost always visited by mothers first. «Our clients’ age ranges from five (the Carosine version is also available) to eighty, little girls and grandmothers, though forty-year mothers are usually the ones spreading the mania within the family. They buy them for themselves, give them as a present or

«I'm a Barbie girl, in a Barbie world» Aqua sang in 1997, anticipating with their song a vogue that would be launched (or launched again) nearly 20 years later. In fact, barbies, dolls and little dolls have now become the muses of fashion designers, make up artists and jewellers thanks to their colours and drawings. Jeremy Scott, for example, turned his Spring/Summer 2015 fashion show for Moschino into a burst of shocking pink with clothes and accessories inspired to the famous platinum-haired doll by Mattel. Dolce & Gabbana, instead, realised the clothes for their collection in miniature size, creating a number of dolls dressed in Sicilian style with laces, dentelles and the unavoidable Miss Sicily bag in a mini version. Le Carose are the leading items of the dollmania in the precious world. Born from the creativity of Stefano Ronzino, the owner of Toco d’Encanto, these small charmdolls take inspiration from the radiance of women from Puglia of the past that, on Sunday, used to adorn themselves with jewels and were precisely named “carose”. Realised in silver, aluminium and natural stones with small dresses inspired by fashion collections, Carose are extremely versatile and able to interpret different styles. «Every woman was a little girl, played with doll clothes and she managed to preserve this childlike spirit, Stefano Ronzino says. Adults must make a mature attitude prevail as they have manifold responsibilities and engagements, though if a custom jewels charm allows to give voice to the small girl hidden inside every woman, why doing without?» This small gratification is the basis of the success of Carose, little contemporary dolls, updated on the fashion trends and sold in a playful context of preparation and packaging designed with the utmost attention. «We follow fashion shows, the changing of seasons, trendy colours. In fact, every year we present two collections, in line with fashion». Given the relatively low cost of the charm-dolls (starting from about 40 l'Orafo 2016

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collect them: some of our clients own more than twenty Carose and they keep on updating their collection». Given the high request, the line was widened with the watch and the so called Borselline, that is a number of bag-shaped charms. Last but not least, Carose Dog made their appearance, little dolls walking all variety of small dogs.


English Text

infinity and beyond See Page 55 Few people saw it, but over the entire month of January the comet Catalina passed near the Earth, being as near as 100 million km from us, a very close distance when it comes to stars. This was not the only remarkable astronomic phenomenon this year: some occur often or even every year in well defined dates, as in the case of meteor swarms. Other phenomena, instead, are less common and often unpredictable, such as light spheres. In 2016 these two rare events will occur, as Marcel Clemens, researcher at the Astronomical Observatory of Padua explained. «The first of these phenomena – Clemens says – is the passage of Mercury due on 9th May in the afternoon: on that day the planet will pass between us and the Sun becoming visible as a small round shape through the solar disc. In order to observe it special glasses for eclipses or a small telescope to project the image of the sun must be used (avoiding looking directly at the sun!)». The second rare event will involve the two most luminous planets, Venus and Jupiter, in a conjunction that will occur the night of the 27th August and will be visible to the naked eye. Have your telescopes ready also in June with the

positioning of Saturn in front of the Sun, for the meteor rain of Perseids on 12th August and for that of Geminids on 14th December. «These meteors, continues Marcel Clemens, are actually small stones coming from the dust swarms of comets that, entering the atmosphere at a high speed burn due to pressure and to the friction with air. This phenomenon is known by everyone with the name of shooting stars». For both the beauty of some phenomena and for the mysterious charm revolving around the universe, stars and planets have always made us dream inspiring literature, art, cinema, fashion and jewellery. One of the best known and more ancient example in the field of fashion system dates back to 1938, when Elsa Schiaparelli created the Zodiaco collection with an astrologic theme, that is dresses with the colour of the sky enlightened by decorations, embroideries, applications and jewels with space-like shapes. Schiaparelli’s example would be also followed by Gianni Versace, Alexander McQueen, Emilio Pucci, Valentino or even Saint Laurent, Paula Cademartori and Stella McCartney that, given her first name, realised the logo of her brand with small dots recreating the effect of a constellation. Reproducing celestial shapes, the star mania has also led to brilliant outcomes in both jewellery and watchmaking: the curves of the moon are turned into gold and silver pendants hanging from earrings and necklaces or

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tinkling on bracelets, while stars lend their glow to diamonds and precious stones that recreate the luminous points of the sky giving light even to the simplest look. Well, even if we will never be able to touch a real star, thanks to jewels, we will be able to wear it every day.

bruschi house museum See Page 105 Born in 1920 in a family fond of antiques and art objects, in the early sixties Ivan Bruschi restored the small palace, in the very heart of Arezzo, owned by the family since the beginning of the twentieth century. Thanks to a thorough artistic knowledge and a refined aesthetic taste, besides being driven by an infinite intellectual curiosity, Ivan Bruschi devoted his life to protect, valorise and collect art objects, finally establishing the Fondazione Ivan Bruschi so that both the mansion and the collections could be enjoyed by experts and amateurs alike. When in 1996 this cultured collector died, the House Museum was opened to the public, thus unveiling its own historical and artistic treasures in the course of a tour through 16 soberly elegant rooms. The visitor, welcomed by a number of archaeological, sculptural and epigraphic fragments, can admire works ranging from prehistory to the twentieth century, well represented by exquisite furnishings and objects. On the walls we


can admire engravings and paintings, among others by Tintoretto, Guido Reni, Sassoferrato and Luca Giordano, as well as works by Giorgio Vasari, Guercino and Pietro Benvenuti; it is impossible to make a list of the impressive number of sculptures, armours, weapons, jewels, pieces of clothing, coins, medals, bronze statuettes, ivory and china items, stamps, incunabula and ancient volumes, fossils, archaeological finds, silver items... The Palace itself, with very ancient origins, would be worth a separate analysis. The adjacent Palazzo della Fonte, recently rebuilt, hosts the new rooms where the Fondazione organizes Antiquari a Palazzo, an art and antiques trade fair. Info: www. fondazionebruschi.it..

the mistery spinel See Page 118 Mystery, plot, an (international) intrigue. Along with the solution to an enigma whose clues seem to lead to obvious conclusions. But... Let us focus on us. So, given a stone having: Volume: 3.27 ct; Cut: of a composite type (a brilliant cut for the crown and a step cut for the pavilion) and an oval shape. Transparency: transparent. Colour: violet- pink (purple), also defined as “lavender”. n=1718. Density = 3.60 g/cm3. Fluorescence: red, strong 254 nm (Short Waves) and 365 nm (Long Waves). Inclusions: unreported as in the weather forecasts. Absorption spectrum: unreported, idem. Inclusions: unreported. Other observations: abnormal birefringence: absent. What conclusions would you reach? That the refraction index falls within the range of values typical of a monorefringent Natural Spinel having n=1.718 with a variation ranging within -0.006 and +0.044? It would seem so, since the flame fusion Verneuil Synthetic Spinel ranges between 1.720 and 1.740, with a more frequent value of 1.730. That also the density falls perfectly within that 3.60 ( -0,03, + 0,30) g/cm3, while the one relative to the synthetic spinel presents a usually higher 3.64, even though deviations were evidenced with decreases down to 3.52 and

increases up to 3.66. Right? That, as for the colour, this latter does not arouse any particular suspicion, as various documents report different varieties ranging from “light and dark purple to violet" for the natural one. Is it correct? That the absence of the “Crushed Silk or Cross-Hatched Effect” at crossed polarising filters, due to an abnormal birefringence and typical of the Verneuil Synthetic spinel, leads you to the inevitable response: “Natural”, right? That the paucity of inclusions can happen. Not every spinel contains those small (spinel) octahedrons randomly scattered or in regular and ordered rows! Then, even Vietnamese spinels do not contain inclusions...That that red short and long waves red fluorescence is nonetheless present in natural spinels ranging from red to orange and therefore can be also connected to the rose-coloured ones. Well, my dear friends, if these are your conclusions, then my reply is: you drop a clanger! As in May 2015, a company from Bangkok commissioned to a laboratory in Moscow the production of lavender synthetic spinels to be made using the fusion method in molten Czochralski, also called “pulling method”: those working for the Institute of Monocrystals, Novosibirsk Siberia, were very good at this technique. It is always the same process, and also in Moscow, bright red-purples, nice cobalt blues and pastel violets are made. However, this is the novelty, now thanks to the “pulling" they also produces the "lavender" and the "alexandrite type" ones (violet at the natural light, pink at an incandescent light) that once were only made with the Verneuil method. And here are the problems, as the refraction index of the “pulled" stones, 1.714/1.715, tragically overlaps with the natural ones, as well as density, and the same also happens for the abnormal birefringence, where no “crushed silk effect” can be seen whatsoever, everything extinct as in the natural one! What about the red fluorescence? That’s quite a poser!: the purple natural spinel, of a Vietnamese, Burmese or Tanzanian origin, does not evidence such reaction, neither to short nor to long waves. This is considered diagnostic, in particular when it comes to lots of coloured spinels. Once left inclusions aside, of which our synthetic version is almost always free, let’s roll, as we are about to approach the dark side of the story. The Internet l'Orafo 2016

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tam-tam starts from Hong-Kong and tells of such synthetic spinel, described above, purchased in Bangkok for 6,500 US $, certified as Natural, by an “acknowledged Italian laboratory” and again certified as synthetic in Bangkok by and equally “internationally acknowledged laboratory”; displayed in stands of Indian and Chinese retailers at the Hong Kong Trade Fair last autumn showing, well in evidence, the certification of the “acknowledged Italian laboratory" complemented by a notice saying “Synthetic Spinel”, everything shown off urbi et orbi (on the local press, as well as on the net) to confirm that the synthetic product can not be distinguish by its natural counterpart! Now, apart from the fact that it behoves to determine the dynamics of events, the truthfulness of documents, faults in the procedure in the transmission and writing down of data, gaps in the protocols concerning internal controls et alia, of the Italian laboratory and this must be done as soon as possible by those involved. What leaves a sour taste in my mouth is that this is the first time that a manufacturer or a retailer markets a synthetic stone claiming its similarity with the natural version, using a certificate that such states (erroneously) and what is more, exposing that laboratory and the country of origin to the global ridicule! Is this fair, given the possible mistake of the two people signing the document? My dear friends of the subcontinent and of the Celestial Empire, have we ever taken out the pillory from our museums to punish those among you (the minority, I presume) that have been flooding the market with painted stones for years cheating us with any kind of goods, "salted papers" along with counterfeited, toxic, stale, low quality goods? Don’t you think it is rather exaggerated to use the media pillory on a world level? In case of malice by the people who signed on behalf of that laboratory, if the wicked deed was not an isolated case (that could have been avoided by measuring at LIBS the absence of beryllium in the synthetic version, as opposed to the natural one), adequate actions must certainly be taken for the honour and protection of the production supply chain of this Country and of the Country itself. As this would mean that there is a catch concerning either the system or the personnel that must be solved, whatever it is. But please, let’s leave pillories aside.


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FILODAMORE 36 FONDATION BAUR 77 FOPE 123 GIAMPIERO BODINO 16 GIMET 82, 102 GIOIELLERIA BERTOLOTTI 124 GIORDANA CASTELLAN 126 GIOVANNI RASPINI 116 GOLD ART 97 GOLD/ITALY 100, 102 GRAZIELLA 96, 106 HENRICH&DENZEL 119 HONG KONG JEWELLERY & GEM FAIR (HKTDC) 125 IL TARÌ 18 INHORGENTA 119 JAGUAR 18 JEWELLERY THEATRE 30 JEWELMER 126 KEEP OUT 37 KERBHOLZ 119 KNOTENSCHMUCK 119 KURSHUNI 63 LADY HEART 127 LE CAROSE 24 LE SIBILLE 127 LEBEBÉ PRIMEGIOIE 61 LOTO PREZIOSI 116 LOTUS 116 LUCA BARRA 20 MARIA CUESTA MACEIRA 26 MASSIMO RAITERI 90 MATTIA MAZZA 50 MATTIOLI 62 MAYUMI 51 MESSIKA 28 MIKIMOTO MILANO BY GIOVANNA BROGGIAN 51 MILUNA 42, 50 MIMÌ BROGGIAN MILANO 53 MISANI 42, 119 MONTBLANC 59 MORELLATO 59, 116 NADA FOR NADA 22 NAMIDA BY GOLD SISTERS 47 NEMESI 96 NOMINATION 59 OLE LYNGGAARD COPENHAGEN 30 ORI 103 ORO D'AUTORE 103 l'Orafo 2016

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OROAREZZO 100, 102 OROLOGERIA SANGALLI 68 OTTO JEWELS 116 PANDORA 59 PASQUALI BRUNI 61 PATROS 127 PHILO MILANO 62 POLELLO 40 POMELLATO 92 PONTANI 22 QAYTEN 28 RECARLO 43, 53 REGINA & CORA F. 81 RICHLINE 95 ROBERTA RISOLO 26 ROBIN WOOD 26 ROLEX 115 ROMA 1947 52 ROSATO 62 ROVIAN 48 RV 98 S'AGAPÕ 61 SAFFA 26 SALVINI 35 SARTORO 127 SCANAVIN 127 SCHAFFRATH 119 SCHOEFFEL 119 SCUOLA ORAFA AMBROSIANA 36 SECTOR NO LIMITS 116 SHARRA PAGANO 92 SOTHEBY'S 14 SPOLETO GIOIELLI 20 STEFAN HAFNER 30 STROILI 63 THE FIFTH SEASON BY ROBERTO COIN 126 TIFFANY & CO. 18, 50, 56 TIMELINE 84, 96 TOUS 116 TREEMME 95 TUUM 123 UNOAERRE 16, 35, 83, 92, 98, 100 UTOPIA 53, 122 VAN CLEEF & ARPELS 14, 45, 57 VAN GOLD 38 VERA GIOIELLI BY LUCEBIANCA 39 VICENZAORO 20 WEBELIEVE 102 YUKIKO 52



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