€ 5,00
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L’ORAFO ITALIANO 4 2017
ANNO LXXI APRILE 2017 - € 5,00
Since 1946
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Research
Pier Duca
New changes in luxury markets
enjoy your glamorous life
Since 1946
2017
NUOVI PUNTI DI DISTRIBUZIONE - Dubai Gold Center - Vip Lounge degli aeroporti di Linate, Malpensa, Bologna, Verona, Venezia e Napoli - Hotel di Milano a 5 stelle - Clubhouse Brera - Hong Kong Jewellery & Gem Fair - JCK Las Vegas, JA New York - Baselworld - Selezionati buyer internazionali di gioielli - I migliori retailer italiani e internazionali - Edicole aeroportuali e ferroviarie WWW.ORAFOITALIANO.IT
RJC_Layout 1 07/02/17 14:52 Pagina 1
Costruire una filiera responsabile oro e platinoidi per diamanti, al consumatore dalla miniera
ANNO LXX - NUMERO 4 - APRILE 2017 direttore editoriale direttore responsabile
Building a responsible diamond, gold and platinum metals supply chain from mine to customer Il Responsible Jewellery Council (RJC) è un’organizzazione internazionale no-profit, costituita nel 2005 da un gruppo di 14 dell’intero comparto organizzazioni rappresentative dei dia manti e dell’oreficeria. Il RJC è retto da un Consiglio Direttivo e coadiuvato da varie Commissioni per ogni settore d’inte La gestione è affidata ad un team con sede resse. dell’attivitĂ Canada e Regno Unito. Il RJC accoglie membri ap- in Australia, partenenti a qualsiasi settore della filiera dell’oreficeria e della gioielleria, di ogni dimensione, comprese le associazioni di categoria. Missione: “Ci sforziamo di essere l’organizza zione riconosciuta per certificazioni e standard al servizio dell’integritĂ della filiera e della sostenibilitĂ nel settore glo orologeriaâ€?. Council piĂš di 900 bale di gioielleria e Il raggruppa Associati e piĂš di 600 Membri Certificati. La lista è disponibile presso www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/
Jewellery Council (RJC) is an International The Responsible in 2005 by a group of not-for-proďŹ t organisation established from across-section of the diamond and gold 14 organisations jewellery business. The RJC is governed by a Board of Direc- tors, supported by a number of Committees and administered by a Management Team located in the United Kingdom, Ca- nada and India. The RJC welcomes new Members from all parts of the jewellery supply chain, including trade associa tions. Mission: “We strive to be the recognized standards and certiďŹ cation organization for supply chain integrity and su- stainability in the global ďŹ ne jewellery and watch industry“. more than 900 Members and more than 600 RJC now groups CertiďŹ ed Members globally. The list of RJC Members is available at www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/
Andrea Aiello
in redazione
Antonella Garello
collaboratori
Denise Battistin, Ercole Bonini, Rosa Chiesa, Luigi Costantini, Simona Infantolino, Claudio Manca, Lucio Quadri, Sonia Sbolzani
iniziative speciali
Ilaria Danieli
Cristina Fagioli - cristina.fagioli@edifis.it
progetto e grafica
Cristiano Guenzi
foto
Close up Studios
traduzioni
Promo-Est
pubblicitĂ
dircom@edifis.it
traffico pubblicitario stampa e-mail web site prezzo per copia arretrati abbonamenti
Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate BG orafo@edifis.it www.orafoitaliano.it â‚Ź 5,00 â‚Ź 10,00 Italia â‚Ź 40,00 Europe â‚Ź 80,00 Resto del mondo â‚Ź 100,00 abbonamenti@edifis.i
Registrazione Tribunale di Milano N° 1038 del 10/01/1949 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. – Viale Coni Zugna, 71 – 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. l’Orafo Italiano una rivista edita da:
Responsible Jewellery Council (RJC) ()* "%%( (%$*4 %$ %$4 ? @ E * ""4
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Pierduca Gioielli Viale Galimberti, 23 - 15048 Valenza AL Tel +39 0131 950556 - Fax +39 0131 972918 info@pierducagioielli.com www.pierducagioielli.com
€ 5,00 L’ORAFO ITALIANO 4 2017
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ANNO LXXI APRILE 2017 - € 5,00
Sommario In copertina / Cover Pier Duca Contatto / Contact Viale Galimberti, 23 15048 Valenza (AL) info@pierducagioielli.com www.pierducagioielli.com
Since 1946
GlobalRoundUp
16 news
Giro di poltrone: Richemont, Swarovski, Tiffany & Co. / EPHJ EPMT - SMT / D'Elia / Oficinad'Arte / Haute Future Fashion Academy / Kouture / Club degli Orafi / Namida / Mori e Pupe
Close-up
Desires
Research
24 northern tribes
Choose your own wedding
Pier Duca
New changes in luxury markets
Attualissimi gli anelli che ricordano la gioielleria barbarica: grintosa, affascinante e indecifrabile
Photo by Close up Studios
26 genius loci
Collezione Fantasy Circle di Pier Duca: differenti finiture per le fedine pavé in oro bianco, giallo e rosa con pietre preziose, produzione Made in Italy. ■ Fantasy Circle collection by Pier Duca: different finishings for the rings in white, yellow and rose gold with precious stones pavé. Made in Italy production.
La zona aretina è terra d'arte e bellezza, che da sempre rendono unici i gioielli del distretto
30 voilà le porte bonheur
Per vezzo o per scaramanzia, amuleti e portafortuna restano un classico anche ai nostri giorni
35 yes i do
35
Cinque tipologie di matrimonio da sogno offrono spunti preziosi e idee da copiare per tutti i tipi di sposi, da quelli più classici legati alla tradizione a quelli più trasgressivi
People&brands
56 una energica passione
Il marchio Graziella sta per compiere 60 anni: una storia segnata dalla costante attenzione per la qualità e l'originalità dello stile
Heritage
59 a precious secret
Nato nel Bronx, Joel Arthur Rosenthal, noto come Jar, è diventato il gioielliere più esclusivo al mondo. Riceve solo su appuntamento e non ha mai concesso interviste
59
Visual
65 A SUBTLE LUXURY
Silhouettes essenziali indossano gioielli Haute Couture, con pietre preziose di grande valore. Una raffinata esagerazione per celebrare il sì
71 origami garden
Insetti tempestati di gemme, accesi di colori brillanti, si posano su fiori di carta leggeri e delicati come un'illusione ottica
l'Orafo 2017
12
aprile
Nuova Audi Q5. Scoprite la trazione quattro con tecnologia ultra.
Now
is
calling
Ogni strada è quella migliore. Qualunque sia la vostra prossima meta, non dovrà più attendere: con la nuova Audi Q5, ogni condizione è una condizione perfetta. Merito della trazione quattro con tecnologia ultra, che gestisce la distribuzione della trazione in maniera efficiente, attivando quella integrale solo quando necessario, per garantirvi il massimo della sicurezza e del comfort uniti a prestazioni eccezionali, e delle adaptive air suspension, che consentono di variare l’assetto della vettura a seconda della strada e delle esigenze di guida.
Audi All’avanguardia della tecnica
Tizzi Automobili www.tizziautomobili.it Gamma Q5. Valori massimi: consumo di carburante (l/100 km): ciclo urbano 8,3 ciclo extraurbano 5,9—ciclo combinato 6,8; emissioni CO2 (g/km): ciclo combinato 154
Sommario
InsideJewellery
79 i consumi cambiano, il lusso resta
Il mercato della gratificazione personale, con ristoranti, scarpe, profumi, orologi e gioielleria, cresce soprattutto negli scambi con Cina e Stati Uniti
84 THE JEWEL IS MULTITASKING
L'International Show di Hong Kong si è concluso con il trionfo dei gioielli trasformisti e con un calo dei buyer indonesiani
86 è di scena il design
Con grande sollievo, gli organizzatori di Inhorgenta (Monaco) hanno registrato generali consensi rispetto alla qualità della fiera e delle diverse iniziative
65 27
71
88 creatività e business
Grande attesa per la prossima edizione di Oroarezzo, che resta un momento fondamentale di business per l'intero distretto orafo toscano e non solo
79
90 in mostra le idee
Il centro orafo di Marcianise Il Tarì ospita ogni anno tre fiere orafe, particolarmente significative per il mercato del Centro e Sud Italia
92 un universo olistico
La Cina è una realtà complessa, con proprie regole e codici che andrebbero studiati prima di avviare qualsiasi collaborazione commerciale
94 più rare, più care
Dalle isole Fiji alla Svizzera, passando per i Caraibi, le ultime notizie dal pianeta perle: con un occhio di riguardo per la preziosissima Conch
96 no longer forever
84
L'Economist pubblica una statistica che prevede l'estinzione delle miniere di diamanti entro il 2030 e il tramonto del loro valore simbolico
98 tutela del made in italy
Con la difesa del nome di una società è possibile la salvaguardia del proprio business e dell'export. Ecco cosa è importante fare
100 racconti d'amore
Nuove campagne, nuovi ambasciatori, eventi: i brand della gioielleria e dell'orologeria si muovono a 360° nel mondo dei media
101 english text 104 brands in this issue
l'Orafo 2017
14
aprile
COLLEZIONE
C ERAMICA E A RGENTO
D I S T R I B U T O R E U F F I C I A L E S U D I TA L I A
B ELARDINI G IOIELLI Centro Orafo “IL TARÌ” Modulo 34 - Zona Industriale Asi Sud - Marcianise (CE) Sig. TOMMASO PAPACCIOLI - cell. 339 8084628 - tpapaccioli@libero.it BASSANO COLLECTION GROUP - Largo Parolini, 108/E - 36061 Bassano del Grappa (VI) ITALY - T. +39 0424 524784 - F. +39 0424 524633 - info@bassanocollection.it
Global Round Up TOP MANAGER
GRANDE VALZER
DI POLTRONE I gruppi del lusso aggiornano i vertici con l'ingresso di nuovi amministratori delegati e il rinnovo dei consigli di amministrazione. Rivoluzionati gli assetti societari
Il mondo del lusso cambia volto ai piani alti con nuovi arrivi e vecchi ritorni. Il caso più clamoroso è quello di Richemont: dopo la forte contrazione del mercato dell’alta orologeria registrato lo scorso anno il colosso mondiale ha deciso di effettuare cambi al vertice. La ristrutturazione ha interessato tre CEO dei suoi grandi marchi: in Piaget Philippe Leopold-Metzger ha ceduto il posto a Chabi Nuori (foto in alto), già responsabile Sales & Marketing della maison; in Vacheron Constantin l’ex CEO Juan-Carlos Torres è diventato Presidente non esecutivo e il suo precedente ruolo è stato assunto da Louis Ferla; sul fronte Jaeger LeCoultre Georges Kern (già amministratore di IWC) ha occupato il posto di Daniel Riedo. Anche l’alta gioielleria di Tiffany & Co. cambia volto con un nuovo Cda composto da Francesco Trapani (foto a destra), che rientra nella gioielleria dopo Bulgari, Roger Farah e James Lillie. Volando in Italia, Swarovski ha nominato Massimo La Greca (foto a sinistra) nuovo Managing Director della Divisione CGB (Consumer Goods Business) della filiale italiana. ■ The top floor of l'Orafo 2017
the luxury world is changing, with new arrivals, but also comebacks. The most noteworthy case is that of Richemont: after the top-class watch market shrunk dramatically last year, the international giant decided to make some changes in its leadership. Restructuring involved three CEO’s of its major brands: at Piaget, Philippe Leopold-Metzger made way to Chabi Nuori (photo above), former Sales & Marketing manager for the maison; at Vacheron Constantin, former CEO Juan-Carlos Torres became non-executive President while his previous role was taken by Louis Ferla; on the Jaeger LeCoultre front, Georges Kern (already a director with IWC) took the place of Daniel Riedo. Tiffany & Co’s high jewellery also changed faces, with a new board of directors made up by Francesco Trapani (photo on the right) – back to jewellery after a term with Bulgari - Roger Farah and James Lillie. Flying back to Italy, Swarovski appointed Massimo La Greca as the new Managing Director of the CGB (Consumer Goods Business) Division of its Italian branch. 16
aprile
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insieme per sempre
Global Round Up
Meccanismi e know-how Appuntamento dal 20 al 23 giugno a Ginevra con il Salone dedicato ai professionisti dell’orologeria e tecnologia di precisione Microtecnologie e industria orologiera si incontreranno il 20 giugno a Ginevra al Palexpo in occasione dell’EPHJ – EPMT – SMT (Environnement Professionnel HorlogerieJoaillerie – Environnement Professionnel Microtechnologies – Swiss Medical Technologies). La sedicesima edizione del Salone dedicato ai professionisti dell’alta precisione accoglierà visitatori da circa 60 Paesi. «Quasi l’8% dei nostri espositori proviene dalle regioni frontaliere e il 12% dalla Francia – sostiene Alexandre Catton, il nuovo responsabile – Le loro aziende sono molto innovative e vedono questo Salone come un’eccellente opportunità per far conoscere il loro know-how, rappresentando con fierezza il dinamismo economico della propria regione». Il programma di questa edizione prevede diverse tavole rotonde che permetteranno a espositori e visitatori di confrontarsi, oltre al Gran Premio degli Espositori che premierà l’innovazione più rilevante. ■ Micro-technologies and the watch making industry will meet on June 20th in Geneve for EPHJ – EPMT – SMT (Environnement Professionnel Horlogerie-Joaillerie – Environnement Professionnel Microtechnologies – Swiss
Medical Technologies). The 16th edition of the Salon dedicated to high precision professionals will receive visitors from some 60 countries. “Nearly 8% of our exhibitors are from border areas and 12% from France – says Alexandre Catton, the new director – Theirs are highly innovative companies which see in this Salon an excellent opportunity to make their know-how known, proudly representing the economic dynamism of their region». The programme of this edition calls for some Round Tables which can allow exhibitors and visitors to share ideas, as well as a Grand Prix for Exhibitors which will reward the most significant innovation.
la cina secondo alfonso vitiello
time about the Chinese market, to make it easier for Italian companies to approach the complicated Asian colossus. Alfonso Vitiello descends from a family which has been doing business in the Far East for over two centuries, and has a profound knowledge of the dynamics and issues of Asian markets: indeed, last October, the Chinese authorities invited him to represent Italy at the “technical” G- 20 in Hangzhou (photo below), dedicated to "Innovation & Start up”, which took place just after the economic and political G-20 attended by finance ministers, governors of Central Banks and leaders of the twenty top industrial nations.
In arrivo il secondo libro scritto dal titolare dell'azienda D'Elia, un vademecum per facilitare l'approccio con il mercato asiatico Già autore del volume “Capire il Giappone per ampliare i rapporti futuri”, Alfonso Vitiello, titolare della storica azienda D’Elia 1790 di Torre del Greco, sta per pubblicare un secondo testo, questa volta sul mercato cinese, inteso a facilitare l’approccio delle imprese italiane al complicato colosso asiatico. Alfonso Vitiello è il discendente di una famiglia che da oltre due secoli intrattiene rapporti commerciali con l’Estremo Oriente ed è un profondo conoscitore delle dinamiche e delle problematiche che caratterizzano i mercati asiatici, tanto che lo scorso Ottobre è stato invitato dalle autorità cinesi a rappresentare l’Italia al G- 20 “tecnico” di Hangzhou (foto a destra), dedicato a "Innovation & Start up”, tenutosi subito dopo il G-20 economico politico a cui hanno partecipato i ministri delle finanze, i governatori delle Banche centrali e i leader dei venti Paesi più industrializzati. ■ Already the author of the book “Capire il Giappone per ampliare i rapporti futuri” (“Understanding Japan to Extend Future Relations”), Alfonso Vitiello, owner of the historic company D’Elia 1790 of Torre del Greco, is about to publish a second work, this l'Orafo 2017
18
aprile
Global Round Up
Oreficeria: rivelazioni a padova
L’Orafo Italiano e l’alta moda
I materiali poveri rinascono sotto forma di gioielli nella mostra "Percorsi inversi"
Gli studenti della scuola milanese di moda e design HFFA lanciano la loro collezione autunno/inverno
Nel mese di marzo l’Oratorio di San Rocco a Padova ha ospitato la mostra Percorsi Inversi. Oreficeria e rivelazioni di sé. Un percorso formativo per ventidue allievi che hanno trasformato materiali poveri come legno, rame, ottone, plexiglas, cuoio, pelle e vetro in oggetti di uso quotidiano e in gioielli da indossare. L’esposizione è stata curata da Luisa Bazzanella Dal Piaz e Mirella Cisotto Nalon e promossa dal Comune di Padova – Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche, su progetto artistico di Oficinad’Arte, laboratorio orafo in cui gli studenti hanno
L’Orafo Italiano sale in passerella come partner della sfilata Opium della Haute Future Fashion Academy. La collezione haute couture FW 2017-2018, disegnata dagli studenti del Master in Art Direction for Fashion Design & Haute Couture dell’Accademia, ha sfilato durante la settimana della moda di febbraio al Palazzo del Senato di Milano. I trentasei outfit dedicati alla capitale della moda meneghina sono stati realizzati interamente in Italia con tessuti naturali e pregiati come seta, chiffon, raso, duchesse e organza. Non potevano mancare i dettagli gioiello con pietre naturali applicate
a mano sugli abiti. ■ L’Orafo Italiano climbs the catwalk as a partner in the Opium parade of the Haute Future Fashion Academy. The haute couture FW 2017-2018 collection, designed by the students of the Master’s Degree in Art Direction for Fashion Design & Haute Couture of the Academy was on show during the February fashion week at Palazzo del Senato in Milan. The thirty-six outfits dedicated to the Milan fashion capital were made entirely in Italy, using natural quality fabrics, such as silk, chiffon, velvet, duchesse and organza. Detail jewels with natural stones applied by hand to the clothes were a fitting addition.
Kouture dura nel tempo Grazie a uno speciale bagno galvanico le creazioni di Francesca Bianchi sono a prova di usura e ossidazione realizzato le loro opere sotto la supervisione dell’artigiano e artista Fernando Betto. ■ In March, the Oratory of Saint Rocco in Padua hosted the exhibition Percorsi Inversi. Oreficeria e rivelazioni di sé (Countertrends. Goldsmithery and self-revelation). An educational event for twenty-two alumni who turned poor materials – such as wood, copper, brass, plexiglas, leather, skin and glass into both everyday items and jewellery to be worn. The curators were Luisa Bazzanella Dal Piaz and Mirella Cisotto Nalon and the event was promoted by the Municipality of Padua – Division of Culture, Tourism, Museums and Libraries, on an artistic project by Oficinad’Arte, a goldsmith laboratory where the students made their works under the supervision of craftsman and artist Fernando Betto.
La mente creativa che si nasconde dietro i gioielli Kouture è quella di Francesca Bianchi, giovane aretina laureata in Architettura a Firenze. Il suo talento, ereditato dalla famiglia di imprenditori orafi, dà vita a gioielli realizzati in ottone ipoallergenico e placcati in oro 24 kt. Il processo di lavorazione è stato ulteriormente arricchito dalla collaborazione con MG Galvanica di Arezzo grazie alla quale è stato adottato l’utilizzo della cataforesi a nanoceramica, un procedimento elettrolitico che protegge il gioiello da usura e ossidazione. ■ The creative mind behind Kouture jewels is that of Francesca Bianchi, a young lady from Arezzo who graduated in Architecture in Florence. Her talent, inherited from a family of l'Orafo 2017
20
aprile
goldsmiths, gives life to hypoallergenic brass jewels, plated in 24 kt gold. Processing was further enriched by partnership with MG Galvanica in Arezzo which made it possible to use nano-ceramic cataphoresis, an electrolytic process which protects jewels against wear and oxidation.
Gioielli
mareagioielli.it
Global Round Up
il Club degli Orafi e il futuro del settore
A riunire alcuni esponenti di spicco del settore orafo italiano attorno alla tavola rotonda organizzata al Museo Poldi Pezzoli di Milano dal Club degli Orafi è stato un tema centrale: l’integrazione tra cultura d’impresa (imprenditorialità e capacità gestionali) e cultura di mestiere (creatività, stile e innovazione). I relatori, tra cui Gabriele Aprea (Presidente Club degli Orafi), Emanuele Aliotti Visdomini (Vice Presidente Vhernier) e Matteo Marzotto (Vice Presidente Esecutivo IEG), si sono interrogati sul futuro del gioiello italiano sottolineando la necessità di tenere salde le proprie
radici senza però trascurare l’innovazione e l’elemento moda. L’incontro è stato sintetizzato dalle parole del moderatore Paolo Preti dell’Università di Aosta e SDA Bocconi: «Fare meglio quello che si è fatto finora e renderlo visibile». ■ A central theme brought some important figures in the Italian gold industry together at a round table organised at Milan’s Poldi Pezzoli Museum by Club degli Orafi: integration between business culture (entrepreneurship and management skills) and craftsmanship (creativity, style and innovation). Speakers - including Gabriele Aprea (President of Club degli Orafi), Emanuele Aliotti Visdomini (Vice President of Vhernier) and Matteo Marzotto (Executive Vice President of IEG) – asked themselves about the future of Italian jewellery, stressing the need to firmly preserve roots without neglecting innovation and fashion. The meeting was summed up by moderator Paolo Preti of the University of Aosta and SDA Bocconi: «Doing what we’ve done so far, but better, and making it visible».
Namida nel paese delle meraviglie
I colori della Sicilia di Mori e Pupe
Il marchio di proprietà del gruppo Gold Sisters ha presentato la nuova linea con perle barocche
Gli agrumi, simbolo della tradizione del luogo, ispirano i nuovi bijoux di Sara Bianchi
«Ispirazione vittoriana con dettagli che richiamano l’immaginario Steampunk», così Simona Puorto di Namida by Gold Sisters descrive la nuova collezione di gioielli Alice
Il tema della Trinacria e della sua cultura variopinta non abbandona mai l’ispirazione dei bijoux di Mori e Pupe. Le figure degli arabi abbracciati dalle pupe siciliane lasciano posto agli agrumi tipici dell’isola nell’ultima collezione Primavera/ Estate 2017. I profumi e i colori dei limoni e delle arance siciliane diventano realtà con gli orecchini realizzati da Sara Bianchi. ■ The theme of Trinacria and its multicoloured culture is the ever-present key to the inspiration behind Mori & Pupe bijoux. In the
Molti grandi nomi del mondo orafo italiano si sono incontrati a Milano per confrontarsi su strategie e prospettive di piccole e medie aziende
in Wonderland presentata a Vicenza in anteprima nazionale. I gioielli sono realizzati in oro con perle barocche, acquamarine briolette e rose in ceramica lavorate a mano. ■ «A Victorian inspiration with details reminiscent of Steampunk imagination» - this is how Simona Puorto of Namida by Gold Sisters describes the new collection of Alice in Wonderland jewellery presented in Vicenza in a national preview. Jewels are made of gold with baroque pearls, briolette aquamarine and handmade ceramic roses. l'Orafo 2017
22
aprile
latest Spring/Summer 2017 collection, figures of Arabs embraced by Sicilian girls give way to the typical citrus fruit of the island. Perfumes and colours of Sicily’s lemons and oranges become a reality with the earrings made by Sara Bianchi.
D A M I A N O
D A M I A N A C O S
J E W E L S
Desires
flash
TREND
northern
tribes
Attualissimi gli anelli che ricordano la gioielleria barbarica: grintosa, affascinante e indecifrabile di
I
Antonella Garello
ndecifrabile, grintosa, percorsa da un’infinita varietà di motivi e decori e caratterizzata dall’assenza di vere e proprie regole estetiche, la gioielleria barbarica viene ciclicamente riproposta da creativi indipendenti e grandi maison, che la rivisitano esplorandone sempre nuove prospettive. Oggi è tornata alla ribalta una particolare tipologia di anelli - perfetti tanto in versione maschile che femminile - che ricorda appunto gli intriganti gioielli barbarici, con le loro superfici sbalzate e graffiate, i simboli arcani, le croci, le gemme cabochon, le figurine umane e le teste di animali. La gioielleria ci ripropone un Medioevo in chiave moderna, fonte di ispirazione per accessori e ornamenti di grande attualità. ■ Inscrutable, characterised by an infinite series of patterns and decorations as well as by the absence of true aesthetic rules, barbaric jewellery is cyclically proposed by independent creative and celebrated maisons that reinterpret it by exploring its always new perspectives. Today it has come back to the fore with a peculiar type of rings, ideal both in their men and women versions reminding the outstanding barbaric jewels with their embossed and scratched surfaces, arcane symbols, crosses, cabochon gems, human figurines and animal heads. Jewellery proposes a modern version of Middle Ages, source of inspiration for current accessories and ornaments.
Dall'alto, in senso antiorario: anello della collezione Burst di Emanuela Duca in oro giallo con diamante cognac. Anello in argento con croci di Giovanni Raspini. Fede di Quinto Ego in argento con quarzo citrino; disponibile anche con ametista e onice. Anello con ape di Pietro Ferrante realizzato in argento 925. Anello Euforia di Marco Borghesi in oro bianco e giallo con diamanti.
From top, counter-clockwise: a ring from the Burst collection by Emanuela Duca in yellow gold with cognac diamond. Silver ring with crosses by Giovanni Raspini. A band by Quinto Ego in silver with citrine quar tz; also available with amethyst and onyx. A ring featuring a bee by Pietro Ferrante entirely made of sterling silver. Euforia ring by Marco Borghesi in white and yellow gold with diamonds.
l'Orafo 2017
24
aprile
La ristorazione ragionevole
copertina.11_16_Layout 1 08/11/16 15:29 Pagina 1
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Cover story Maison Krug e l’umile uovo L’intervista Marianna Vitale il Sud migliore
Emergenti A Cernobbio vince la Materia Pizza Gourmet Renato Bosco al Saporé
Dicembre 2016
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Gusto | Tendenze | Mercati In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
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La ristorazione ragionevole
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La ristorazione ragionevole
L’intervista Davide Scabin Il genio nel DNA
Giugno Luglio 2016
75
Cover I Santini: stile e metodo
L’intervista Francesco Cerea
Focus food Londra, Café Royal
Eventi Chef a Milano
Novembre 2016
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diretto da Alberto P. Schieppati
artumagazine.it
Desires
flash
BANGLE
genius
loci
La zona aretina è terra d'arte e bellezza, che da sempre rendono unici i gioielli del distretto di
GIMET Bracciale in microfusione in argento dorato con glitter color silver. Collezione Raggi di Sole. ■ Investment casting bracelet in gilded silver with silver-colored glitter elements. Raggi di Sole collection.
Antonella Garello
P
atria di meraviglie naturali e inestimabili tesori artistici, l’Italia è terra di borghi e città che oggi come nei secoli passati continuano a produrre cultura, bellezza e artigianalità, come animati da un immortale e fantasioso genius loci che si diverta a ispirare e intrecciare capolavori di musica, pittura, architettura, poesia. Così, è impossibile separare l’attualità del distretto orafo aretino, con i suoi gioielli fatti a regola d’arte, ammirati ed esportati in tutto il mondo, dal passato di un territorio che ha dato i natali a Francesco Petrarca, Piero della Francesca, Giorgio Vasari, Guido monaco, per citare solo qualche nome tra i tanti giganti della cultura italiana che ad Arezzo hanno lasciato testimonianza del proprio genio, tramandando un grande amore per l’arte e la bellezza. ■ Home to wondrous nature and priceless artistic treasures, Italy is a land of ancient towns and cities which now as in the past centuries continue to produce culture, beauty, craftsmanship as if seized by an immortal, imaginative genius loci happily inspiring masterpieces of music, painting, architecture and poetry. So modern trends in the Arezzo jewellers district, with its jewellery made with fine workmanship, admired and exported throughout the world, cannot be separated from the past of a territory, birthplace to Francesco Petrarca, Piero della Francesca, Giorgio Vasari and Guido monaco, just to name a few, from amongst the many giants of culture who left traces of their genius here in Arezzo, handing down that great passion for art and beauty.
FALSINI ART Bracciale rigido in oro con palline diamantate in tre colori. ■ Gold bangle with diamondmilled spheres in the three colors of gold.
ECLAT Bracciale in argento con bagno galvanico Ice Gold. E’ disponibile anche in rodio bianco. ■ Silver bracelet with Ice Gold galvanic bath. Also available in white rhodium.
l'Orafo 2017
26
aprile
TIMELINE Bracciale manchette in argento placcato oro 18 carati. Collezione Shapes. Designer Rinaldo Sisi. ■ A bangle in 18 carat gold plated silver. Shapes collection. Designer Rinaldo Sisi.
UNOAERRE Bracciale rigido con sfere in oro giallo, collezione Unoaerre Gold. ■ A bangle with yellow gold spheres, Unoaerre Gold collection.
NEONERO Bracciale in oro della collezione Neonero "Pizzo d'Oro", interamente lavorato a mano. ■ Gold bracelet from the Neonero "Pizzo d'Oro" collection, entirely handmade.
ARTLINEA Bracciale in oro rosa e diamanti della Collezione Dream. ■ Rose gold bangle with diamonds from the Dream collection.
Piero della Francesca, particolare del ciclo di affreschi Storie della vera Croce (ca 1452-1466), conservato nella cappella maggiore della basilica di San Francesco ad Arezzo. ■ Piero della Francesca, detail of the fresco cycle Legend of the True Cross (1452-1466 ca), conserved in the Cappella Maggiore in the Basilica of San Francesco in Arezzo.
l'Orafo 2017
27
aprile
Desires
flash Il Museo di Casa Vasari è ospitato nella casa acquistata dal grande artista nel 1541. Giorgio Vasari ne affrescò le sale con allegorie, temi biblici e mitologici. ■ Casa Vasari Museum is located in the house purchased by the great artist in 1541. Giorgio Vasari frescoed the rooms with allegories, biblical and mythological themes.
GOLD ART Bracciale in oro giallo e in oro nero con par ticolare diamantatura. ■ White and black gold bracelet made with a particular diamondmilling effect.
GRAZIELLA Bracciale in oro della collezione Intrecci, con elemento centrale raffigurante la Medusa. ■ Gold bracelet from the Intrecci collection, with a central element featuring the Medusa.
Qui accanto: Palazzo dei Priori, Arezzo. Affacciato sulla centralissima Piazza della Libertà, l'edificio, oggi sede del Municipio, fu costruito nella prima metà del Trecento. ■ Here aside: Palazzo dei Priori. Arezzo. Facing onto Piazza della Libertà in the very centre of town, and now the Town Hall, it was built in the first half of the 14th century. l'Orafo 2017
28
aprile
GIORDINI Bracciale in oro elettroformato, decorato con lastra tagliata a laser e arricchito da disegni effettuati direttamente sulla superficie dell'oggetto. Collezione Primavera. ■ Electroformed gold bracelet, decorated with laser cut sheet and enriched with drawings made directly on the jewel's surface. Primavera collection.
LOTO PREZIOSI Bracciale rigido in elettroformatura con ripor ti in elettrofusione e lastra. Collezione Trilogy 2017. ■ Electroformed bangle with elements in electro fusion and sheet. Trilogy 2017 collection.
NERI ROMUALDO La superficie dell'elettrofusione prodotta tramite stampa 3D è impreziosita da una diamantatura a mano. Collezione Flower Dream. ■ The surface in electro fusion through 3D printing is enhanced by hand made diamond milling. Flower Dream collection.
RAIKA Bracciale in oro giallo della collezione Queen. ■ Yellow gold bracelet from the Queen collection.
l'Orafo 2017
29
aprile
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flash
BEST SELLER
voilà le porte
bonheur Per vezzo o per scaramanzia, amuleti e portafortuna restano un classico anche ai nostri giorni di
I
Antonella Garello
spirati a leggende o antichi miti, i portafortuna rappresentano una costante nella storia degli usi e costumi sociali, trasversale a tutte le culture, le epoche e le classi sociali. Al di là delle superstizioni, secondo molti affidarsi a un amuleto aiuterebbe comunque a sentirsi “protetti” e quindi ad affrontare le situazioni con maggiore lucidità e serenità. E così, vuoi per vezzo, vuoi per sana scaramanzia, i gioielli portafortuna da portare sempre con sé sono un classico dei nostri giorni e ripropongono i simboli intramontabili - coccinella, ferro di cavallo, monete, quadrifoglio - che tutti ben conoscono e che, in fondo, nessuno disdegna. Non si sa mai... ■ Arising from legends or ancient myths, luck charms are a constant element in human history, and go through every culture, epoch and social class. Superstition aside, many think that trusting themselves to an amulet makes them feel “protected” in a way that allows them to handle situations with greater peace of mind. So, whether as an affectation or to keep ill luck at bay, small charms we can carry on us all the time are a classic element of our times, with their evergreen symbols – ladybug, four-leafed clover, horseshoe, coins – which we all know and which nobody, in the end, scorns. You never know...
Dall'alto in senso antiorario: collana in rame placcato oro bianco con cristalli, collezione Glamorous Life di Mewo. Bracciale Tendency di Bliss in ottone rodiato con cubic zirconia. Charm in argento 925 con pavé di zirconi bianchi di Rosato. Bracciale della collezione Mamma mia dammi 100 lire di Valeria Bugatto in argento e argento rosato. Bracciale Quadrifoglio della Fortuna di Trollbeads, edizione limitata per il 40° del brand. Bracciale componibile di X Jewellery, ispirazione Speranza, con link in gomma e argento. Orecchini della collezione Perle di Bliss in oro giallo con perle.
From top counter-clockwise: a necklace in white gold plated copper with crystals from the Glamoroous Life collection by Mewo. Tendency bracelet by Bliss in rhodium-plated brass with cubic zirconia. Sterling silver charm with white zircon pavé by Rosato. A bracelet from the Mamma mia dammi 100 lire collection by Valeria Bugatto in silver and rose gold plated silver. Quadrifoglio della Fortuna bracelet by Trollbeads, limited edition for the brand's 40° anniversary. Composable bracelet by X Jewellery, Hope theme, with rubber and silver links. Earrings from the Perle collection by Bliss in yellow gold with pearls.
l'Orafo 2017
30
aprile
Foto di Claudio Minenti
Foto di Claudio Minenti
the new generation of gold
Falsini Art S.r.l Tel. +39 0575421260 falsiniart@falsiniart.it
Vicenza Hall 4 Stand 128 Arezzo Pad. Chimera 118 A
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Arturo Facchini srl Via del Vetraio, 20 - 40138 BOLOGNA Tel. +39 051 6030811 - Fax +39 051 538374 www.arturofacchini.it
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YES
I DO Cinque tipologie di matrimonio offrono spunti preziosi e idee da copiare per tutti i tipi di sposi, da quelli piĂš classici e legati alla tradizione a quelli piĂš trasgressivi di
Antonella Garello e Simona Infantolino
l'Orafo 2017
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aprile
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Borgo Scopeto Relais è una prestigiosa tenuta nel Chianti senese, finemente restaurata. Arredi e decori conservano l'atmosfera della Toscana più tipica. La struttura dispone di un ristorante con cucina locale e regionale, di un'ampia zona fitness e benessere, di 58 camere e suites, tutte diverse tra loro, con ingresso indipendente e affaccio sui giardini. ■ Borgo Scopeto Relais is a prestigious, finely restored estate in Siena’s Chianti area. The fittings and decorations preserve all the atmosphere of the most typical Tuscany. The structure has a restaurant with local and regional cuisine, a large fitness and spa area and 58 rooms and suites, each different from the other, with independent entrances and a view over the gardens.
l'Orafo 2017
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aprile
casual Il ricevimento in una tenuta immersa nel verde è la scelta ideale per chi non ama gli eccessi ma non vuole rinunciare allo stile. La sposa casual non indossa perle e diamanti ma preferisce orecchini a cerchio e leggeri pendenti che adornano senza appesantire
RECARLO Fede in oro bicolore. ■ Twocoloured gold wedding ring.
DAVITE & DELUCCHI GIOIELLI Fedi Armonia in oro giallo e bianco con diamanti. ■ Armonia wedding rings in white and yellow gold with diamonds.
ORSINI Fede in oro bianco e rosa, con diamante per la sposa. ■ White and rose gold wedding ring, with a diamond for the bride.
Jenny Packham - Spring 2017
l'Orafo 2017
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aprile
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NANIS Pendente Amarcord in oro bianco con diamante. ■ Amarcord pendant in white gold with diamond.
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1 ALFIERI & ST. JOHN Pendente a cuore in oro bianco e diamanti della collezione 1402. ■ Heartshaped pendant in white gold with diamonds from the 1402 collection.
3 SALVINI Collier della collezione Luminosa in oro bianco e diamanti. ■ A necklace from the Luminosa collection in white gold and diamonds. 4 BLISS Pendente in oro bianco e diamante. Collezione Harmonia Prestige. ■ A pendant in white gold with diamond. Harmonia Prestige collection.
Temperley - Spring 2017
2 RECARLO Pendente della collezione Eternity in oro bianco e diamanti. ■ White gold pendant from the Eternity collection in white gold and diamonds. RICHLINE Orecchini a cerchio in oro bianco. ■ White gold hoop earrings.
l'Orafo 2017
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aprile
UNOAERRE Orecchini a cerchio in oro bianco ritorto. ■ Twisted white gold hoop earrings.
CHANTECLER Orecchini a cerchio in oro della collezione Anima 70. ■ Gold earrings from the Anima 70 collection.
ZOPPINI Gemelli della collezione Black Raw in argento 925 microfuso. ■ Cufflinks from the Black Raw collection made of sterling silver by investment casting.
a relaxed
groom
Anche lo sposo si affida a uno stile sobrio, senza fronzoli, con gemelli in argento e orologi dal design semplice e rétro. Per un matrimonio in aperta campagna il fiore all'occhiello si può trasformare in una margherita applicata sulle bretelle LOUIS ERARD Collezione 1931: cassa in acciaio, movimento meccanico a carica automatica e data. ■ Steel case, self-winding mechanical movement.
DODO Orecchini a cerchio in oro rosa 9 carati. ■ 9 carat rose gold hoop earrings. LUCIEN ROCHAT Collezione Lunel: cronografo con cassa in acciaio, vetro zaffiro. ■ Chronograph with steel case, sapphire glass. l'Orafo 2017
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aprile
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A cavallo tra Langhe, Roero e Monferrato, con splendida vista su un territorio riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità, Villa Prato è una residenza settecentesca trasformata dalla famiglia Berta - proprietaria di una storica distilleria - in un raffinato relais. La dimora comprende sei suites, un parco di 8 ettari, due ristoranti con cucina piemontese rivisitata con un pizzico di modernità e un'area benessere con l'esclusivo trattamento di grappaterapia. ■ Between the Langhe, Roero and Monferrato, with a splendid view over a Unesco world heritage territory, Villa Prato is an 18th century residence which the Berta family – owners of a historic distillery – have transformed into a refined relais. The mansion includes six suites, an 8-hectare park, two restaurants serving a Piedmontese cuisine with a modern touch, and a spa which includes among various treatments the exclusive grappa therapy.
l'Orafo 2017
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classica La sposa romantica che percorre la navata con l'abito bianco, lo strascico e il velo leggerissimo è una tradizione senza tempo. Nel segno della consuetudine, poi, non potranno mancare le perle, né, per suggellare la cerimonia, le fedi realizzate nel più tradizionale oro giallo
LUCEBIANCA Anello solitario Vera in oro bianco con diamante, da abbinare alla fede. ■ Solitaire ring in white gold with diamond, matching the wedding band.
UNOAERRE Coppia di fedi in oro giallo. ■ A pair of wedding bands in yellow gold.
GERLA Fedi in oro giallo con diamanti. ■ Yellow gold wedding rings with diamonds.
POLELLO Fedi in oro giallo con diamante taglio goccia per lei e gocce incise all’interno. ■ Yellow gold wedding rings with a drop cut diamond for the bride and drops engraved inside.
Carolina Herrera - Spring 2017
l'Orafo 2017
41
aprile
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CHANTECLER Orecchini della collezione Bon Bon in oro bianco con diamanti e perle d'acqua dolce. ■ White gold earrings fom the Bon Bon collection with diamonds and freshwater pearls.
FALCINELLI ITALY Orecchini in oro bianco, diamanti e perle. ■ White gold earrings with diamonds and pearls.
MIMÌ BROGGIAN MILANO Orecchini in oro bianco e rosa della collezione Victoria con perle e diamanti. ■ White and rose gold earrings from the Victoria collection with pearls and diamonds.
Oscar de la Renta - Spring 2017
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NIMEI Orecchini in oro bianco con perle Akoya e diamanti. ■ White gold earrings with Akoya pearls and diamonds.
MIKIKO Orecchini Perladiva in oro bianco con perle australiane, diamanti, zaffiri e ioliti. ■ Perladiva white gold earrings with Australian pearls, diamonds, sapphires and iolites.
SALVINI Bracciale in oro bianco e rosa 9 kt della collezione Minimal Chic con perle d'acqua dolce e diamante. ■ White and rose 9kt gold bracelet from the Minimal Chic collection with freshwater pearls and diamond. MAYUMI Bracciale in oro bianco della collezione Romantica con diamanti e perle. ■ White gold bracelet from the Romantica collection with diamonds and pearls.
HARRY WINSTON Gemelli della collezione Zalium in oro bianco e zalium (lega di alluminio e zirconio) con diamante. ■ Cufflinks from the Zalium collection in white gold and zalium (aluminium and zirconium alloy) with diamond.
se lui è
rétro
Emozionato, lo sposo attende accanto all'altare nel suo tight blu scuro. L'agitazione della giornata tuttavia non gli ha impedito di curare i dettagli, perfetti in ogni particolare: gemelli in oro bianco e orologio di raffinata semplicità
NIHAMA Bracciale con perle barocche bianche e multicolor, argento rosé e nappina in pelle. ■ Bracelet with baroque white and multicolor pearls, rosé silver and leather tassel.
A. LANGE & SÖHNE Richard Lange Jumping Seconds: meccanismo ZeroReset, cassa in platino e cinturino in pelle. Edizione limitata a 100 pezzi. ■ ZeroReset mechanism, platinum case and leather strap. 100 items limited edition.
GIORGIO VISCONTI Bracciale Bagliori in oro bianco con perle e diamanti. ■ Bagliori white gold bracelet with pearls and diamonds. MIKIKO Bracciale con perle d'acqua dolce, chiusura e ciondolo in oro rosa con diamante nero. ■ Bracelet with freshwater pearls, rose gold clasp and charm with a black diamond. l'Orafo 2017
43
aprile
LONGINES Flagship Heritage – 60th Anniversary: cassa in oro, movimento meccanico, quadrante argenté e cinturino in pelle. Edizione limitata a 60 pezzi. ■ Gold case, mechanical movement, argenté dial and leather strap. 60 items limited edition.
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Di origine medievale e oggetto di un attento restauro conservativo, il Castello di Rossino è una delle più antiche dimore storiche della Lombardia, con incantevole vista sul Lago di Como. Location perfetta per un matrimonio da favola, il castello mette a disposizione degli sposi un impeccabile servizio di accoglienza e ristorazione, sale, corte, giardini e, per la prima notte di nozze, l'esclusiva suite della torre con letto a baldacchino. ■ Dating back to the middle ages, and the object of a careful conservative restoration, the Castle of Rossino is one of Lombardy’s most ancient historic residences, with an enchanting view over the Como Lake. The perfect location for a fabulous wedding, the castle provides spouses with an impeccable welcome and catering, halls, a court, gardens and an exclusive suite with a canopy bed for the wedding night.
l'Orafo 2017
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aprile
princess Le composizioni floreali sono un elemento decorativo fondamentale in un matrimonio da favola. Ma nulla riuscirà mai a eguagliare lo splendore dei diamanti nei gioielli dedicati al giorno del sì. Eternelle, orecchini con pavé e, per le spose più principesche, la tiara Zuhair Murad - Spring 2017
TIFFANY & CO. Fedi in oro giallo e platino con diamanti. ■ Wedding rings in yellow gold and platinum with diamonds.
MATTIOLI Anello in oro rosa e diamanti. ■ Rose gold ring with diamonds.
MARCO BICEGO Anello Cairo in oro giallo con diamanti. ■ Cairo yellow gold ring with diamonds.
l'Orafo 2017
45
aprile
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Reem Acra - Spring 2017
GRAFF Tiara con diamanti. ■ Tiara with diamonds.
TIFFANY & CO. Orecchini Ribbons della collezione 2016 Masterpieces in platino e diamanti. ■ Ribbons earrings from the 2016 Masterpieces collection in platinum with diamonds.
PASQUALE BRUNI Orecchini della collezione Sensual Touch in oro bianco con pavé di diamanti. ■ White gold earrings from the Sensual Touch collection with diamond pavé.
CHAUMET Tiara Offrandes d’été in oro bianco con diamanti. ■ Offrandes d’été tiara in white gold with diamonds.
CHANEL JOAILLERIE Bijou de tête Jeanne della collezione Coco Avant Chanel in oro bianco con diamanti. ■ Bijou de tête Jeanne from the Coco Avant Chanel collection in white gold with diamonds.
l'Orafo 2017
46
aprile
FOPE Orecchini della collezione Phylo in oro bianco e diamanti. ■ White gold earrings from the Phylo collection with diamonds.
RCM Gemelli in oro bianco, zaffiri Ceylon e diamanti. ■ Cufflinks in white gold, Ceylon sapphires and diamonds.
il principe
azzurro
I diamanti non sono solo per le spose; anche il futuro marito merita un trattamento da vero aristocratico. I suoi gemelli sono impreziositi da zaffiri e gli orologi, messi a punto dalle grandi maison, sono in edizione limitata e decorati da diamanti PIAGET Altiplano Enamel Tourbillon 60th Anniversary: cassa in oro bianco, diamanti e quadrante con decoro guilloché e smalto. Edizione limitata a 38 pezzi. ■ White gold case, diamonds and dial with guilloché decor and enamel. 38 items limited edition.
DE GRISOGONO Orecchini della collezione Folies in oro bianco e diamanti. ■ Earrings from the Folies collection in white gold with diamonds. l'Orafo 2017
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ROLEX Cellini: movimento meccanico Perpetual, oro rosa, diamanti e cinturino in pelle. ■ Perpetual mechanical movement, rose gold, diamonds and leather strap. aprile
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Situato proprio sulla splendida Turner's Beach di Antigua, il Keyonna Beach Resort è un vero paradiso caraibico pensato per le coppie. Tutti i cottage, privi di radio e TV, sono dotati di ogni comfort e di veranda privata; il ristorante sulla spiaggia propone freschissimo cibo locale accostato a una cucina West Indian e a un'ampia scelta di piatti vegetariani, il tutto servito à la carte. ■ Located on Antigua’s splendid Turner's Beach, the Keyonna Beach Resort is a true Caribbean paradise designed for couples. Each cottage, without radio and TV, is provided with every comfort and a private veranda, the restaurant on the beach provides fresh local food together with a West Indian cuisine and a wide range of vegetarian courses, all served à la carte.
l'Orafo 2017
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aprile
by the sea In riva al mare o all'oceano, accarezzati dal rumore delle onde, gli sposi realizzano il loro sogno d'amore con un matrimonio pieds dans l'eau. I gioielli della sposa richiamano le increspature e i colori dell'acqua e le perle saranno quelle più rare e particolari Naeem Khan - Spring 2017
BOUCHERON Anello Grosgrain in oro bianco. ■ White gold Grosgrain ring.
SALVINI Fedi nuziali della collezione Love Me in oro bianco. ■ White gold wedding rings from the Love Me collection.
STROILI Fede nuziale in oro bianco. ■ White gold wedding ring
l'Orafo 2017
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aprile
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POMELLATO Orecchini Bahia in oro bianco con acquamarina e diamanti. ■ White gold Bahia earrings with aquamarine and diamonds.
Elie Saab - Spring 2017
DAMIANI Orecchini della collezione Minou Acquamarina in oro bianco, diamanti e acquamarina. ■ White gold earrings from the Minou Acquamarina collection with diamonds and aquamarine.
MILUNA Orecchini della collezione Gemme in oro bianco con diamanti e acquamarina. ■ White gold earrings from the Gemme collection with diamonds and aquamarine.
TIFFANY & CO. Orecchini in platino con diamanti e acquamarina. ■ Platinum earrings with diamonds and aquamarine.
l'Orafo 2017
50
aprile
MILUNA Orecchini della collezione Perle in oro bianco con diamanti e perle Tahiti. ■ White gold earrings from the Perle collection with diamonds and Tahiti pearls.
BOGHOSSIAN Orecchini in oro bianco con diamanti e perle naturali di acqua salata. ■ White gold earrings with diamonds and natural saltwater pearls.
NEW ITALIAN ART Gemelli in oro bianco, diamanti e madreperla scura. ■ White gold cufflinks with diamonds and dark mother-of-pearl.
into the
deep blue Sono tutti giocati sul tema del mare gli accessori di chi sceglie il matrimonio pieds dans l'eau. Le sfumature della madreperla dei gemelli e il blu scuro degli orologi ricordano i fondali degli oceani più misteriosi EBERHARD & CO. Scafograf GMT: orologio in acciaio con inserti in ceramica e cinturino in gomma. ■ Steel watch with ceramics elements and rubber strap.
JEWELMER Orecchini della collezione Bollicine in oro con diamanti e perle Gold South Sea. ■ Gold earrings from the Bollicine collection with diamonds and Gold South Sea pearls.
ORNELLA IANNUZZI Orecchini della collezione Coralline Reef in argento con perle Tahiti. ■ Silver earrings with Tahiti pearls from the Coralline Reef collection.
l'Orafo 2017
MOVADO Ultra Slim: cassa in acciaio pvd oro, quadrante blu e cinturino in pelle di vitello. ■ Gold pvd-finished steel case, blue dial, calfskin strap.
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aprile
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Un opificio tessile di fine Ottocento è stato adibito a fabbrica fino al 2001 e oggi, in seguito a un'accorta risistemazione, si è trasformato in una originale location per matrimoni, meeting, eventi commerciali e artistici. La Fabbrica Borroni di Milano mette a disposizione tre grandi sale, un bellissimo giardino secolare, uno spazio catering e una collezione privata di giovane arte italiana, visitabile anche accompagnati dal collezionista. ■ Thanks to brilliant restructuring, a late 19th century textile factory, in operation until 2001, has now become an original location for weddings, meetings, commercial and artistic events. Milan’s Fabbrica Borroni provides three great halls, a beautiful, century-old garden, a catering space and a private collection of young Italian art, which one can also visit in the company of the collector.
l'Orafo 2017
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dark lady
Naeem Khan - Sping 2017
Fuori dagli schemi e in opposizione a qualsiasi tipo di tradizione, la sposa in abito nero ha stupito le passerelle delle Bridal Fashion Week internazionali. Per lei orecchini bijoux neri e choker in velluto e diamanti che richiamano la cultura dark con un tocco di eleganza
DAMIANI Fede della collezione D.Cuore in oro bianco con rubino taglio cuore. ■ Wedding ring from the D.Cuore collection in white gold with a heart shaped ruby.
BIBIGÌ Fedi nuziali in oro bianco e rosa con e senza diamanti. ■ White and rose gold wedding rings with and without diamonds.
ARTLINEA Fedi nuziali della collezione Forever in oro bianco con e senza diamanti. ■ White gold wedding rings from the Forever collection with and without diamonds.
GIORGIO VISCONTI Fede nuziale della collezione Bridal Icona in oro bianco con diamanti neri. ■ Wedding ring from the Bridal Icona collection in white gold with black diamonds. l'Orafo 2017
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aprile
Desires
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Houghton - Spring 2017
DIVA GIOIELLI Orecchini della collezione Spirit Vibes in argento rodiato con onice. ■ Earrings from the Spirit Vibes collection in rhodiumplated silver with onyx.
SWAROVSKI Orecchini in argento rodiato con cristalli Swarovski bianchi e grigi. ■ Rhodium-plated silver earrings with white and grey Swarovski crystals.
OTTAVIANI BIJOUX Orecchini con perle e cristalli. ■ Earrings with pearls and crystals.
KINA Orecchini della collezione Camedrio in ottone placcato palladio con petali in pelle. ■ Palladium-plated brass earrings from the Camedrio collection with leather petals.
l'Orafo 2017
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PASQUALE BRUNI Choker della collezione Sensual Touch in velluto con anello centrale in oro bianco e diamanti. ■ Choker from the Sensual Touch collection in velvet with white gold and diamonds central ring.
BARABABAC Gemelli in argento rodiato con smaltatura black e ingranaggi di orologi. ■ Rhodium-plated silver cufflinks with black enamel and watches' gears.
lo sposo
dark
L'abito è scuro, come da tradizione. Ma per un tocco dark anche gli accessori si tingono di nero e svelano gli ingranaggi più nascosti. Come nel caso degli orologi scheletrati che mostrano i movimenti CARTIER Rotonde de Cartier, Minute Repeater Mysterious Double Tourbillon: cassa in titanio, zaffiro sulla corona e fibbia in oro bianco. Edizione limitata a 50 pezzi. ■ Titanium case, crown set with a sapphire and white gold buckle. 50 pieces limited edition.
TAG HEUER Carrera Heuer-01: orologio scheletrato in ceramica nera con movimento meccanico a carica automatica. ■ Skeleton watch in black ceramic with mechanical automatic movement.
CASATO Choker della collezione Maureen in velluto con dettaglio in oro bianco e diamanti. ■ Velvet choker from the Maureen collection with white gold and diamonds detail. l'Orafo 2017
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People & Brands L'AZIENDA
una energica
passione
Il marchio Graziella sta per compiere 60 anni: una storia segnata dalla costante attenzione per la qualità e per la ricerca di uno stile originale di
Antonella Garello
T
utta la storia di Graziella, affermato brand aretino che sta per compiere i 60 anni di attività, si è svolta nel segno della passione, della qualità e della creatività. Una donna è il centro e il motore di tutto, in anni in cui sono ancora pochissime le donne imprenditrici. E’ il 1958, infatti, quando Graziella Buoncompagni apre, giovanissima, un piccolo laboratorio che lavora principalmente per conto terzi ma ben presto, incoraggiata dal successo delle proprie creazioni, avvia un’attività in proprio, che nel corso del tempo conosce un continuo sviluppo fino a trasformarsi nella realtà odierna, un marchio solidamente presente e distribuito a livello internazionale. «La signora Graziella – racconta Edoardo Gnaldi, responsabile delle attività di marketing - ancora oggi in azienda si occupa di produzione e del controllo qualità del prodotto. Non proveniva da una famiglia di gioiellieri, ma è stata sempre guidata dalla propria creatività e da una grande passione per la gioielleria. La stessa passione che in tutti questi anni non ha mai smesso di trasmettere a figli e nipoti, insieme alla curiosità, a una sincera etica del lavoro e allo spirito imprenditoriale». Per qualche decennio l’attività dell’azienda resta focalizzata sul mercato italiano, che a quel tempo è estremamente dinamico e dà grosse soddisfazioni all’intero settore. Ma verso la fine degli Anni ottanta Gianni Gori, figlio di Graziella Buoncompagni e attuale presidente della società, ha l’intuizione che si rivelerà vincente per il futuro dell’azienda: proporsi come marchio e aprirsi a livello internazionale - evitando quella stagnazione che di lì a breve interesserà il mercato italiano - avviando una complessa serie di iniziative che coinvolgono produzione, comunicazione, marketing e investimenti in ricerca e tecnologia. Specializzata nella realizzazione di gioielli in elettroformatura, che permette volumi importanti a fronte di un peso contenutissimo, Graziella riscuote subito un grande successo in Spagna, nei Paesi del Nord Africa e del Golfo, che amano la gioielleria appariscente e considerano l’oro parte della propria cultura e al tempo stesso una forma di tesaurizzazione. «La presenza su questi particolari
In alto, Graziella Buoncompagni, fondatrice dell'azienda, oggi si occupa di produzione e controllo qualità del prodotto. Sotto: collier della collezione Sinfonia in seta, oro bianco, smalto e diamanti.
In questa pagina: la sede di Graziella. In alto, clutch gioiello in pitone della collezione Pavone. L'applicazione in argento dorato e smalti è disponibile in diverse finiture, come l'anello e il bracciale.
mercati presuppone una grande qualità del prodotto che deve sposarsi con una certa vistosità, per soddisfare il desiderio di ostentazione, e con la certezza del titolo per soddisfare il desiderio di tesaurizzazione - spiega Edoardo Gnaldi - Nel corso del tempo, grazie anche alla credibilità conquistata, Graziella ha consolidato la sua presenza fino ad aprire punti vendita nelle città considerate snodi fondamentali per i nostri mercati core: Alicante, Istanbul, Il Cairo, Algeri». A garanzia di una produzione inedita e sempre attuale, Graziella dispone di un proprio centro creativo che si avvale di un numeroso gruppo di designer interni guidati da un artista e coordinati da un direttore creativo: una fucina di idee in cui concetti e ispirazioni vengono sviluppati e tradotti in gioielli finiti – migliaia di prodotti diversi ogni anno - in oro e argento con smalti, pietre naturali, l'Orafo 2017
tessuti e pellami pregiati. Dal 2006 la pelletteria è uno dei focus aziendali, a partire dal lancio della nuova linea di prodotti tanto apprezzata dai mercati esteri: le borse gioiello. Questa brand extension è oggi al centro di un’importante operazione, finalizzata all’acquisizione dello storico brand Braccialini, che possiede negozi monomarca a Firenze, Milano, Roma e Parigi. «Certamente questa acquisizione renderebbe possibili grandi sviluppi - conclude Edoardo Gnaldi - perché permetterebbe a Graziella di acquisire il know how e la particolarissima creatività, del tutto compatibile con quella di Graziella, di questo grande marchio conosciuto in tutto il mondo e vanto del più prestigioso Made in Italy». English translation: see pag. 101 57
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Heritage UNIQUENESS
A PRECIOUS
SECRET
Nato nel Bronx, Joel Arthur Rosenthal, noto come Jar, è diventato il gioielliere piÚ esclusivo al mondo. Riceve solo su appuntamento, crea pezzi unici, non ha mai concesso interviste di Ilaria
l'Orafo 2017
Danieli
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Heritage Nella pagina precedente: Spille Wild Rose (1997) in oro e argento con zaffiri, tormaline, citrini, granati, diamanti e smalti. In questa pagina, dall'alto: un ritratto di Joel Arthur Rosenthal e orecchini in oro con perle orientali e diamanti. Tutte le immagini di gioielli sono tratte dal libro Jewels by Jar by Adrian Sassoon, The Metropolitan Museum of Art, New York 2013.
Previous page: Wild Rose brooches (1997) in gold and silver with sapphires, tourmalines, citrines, garnets, diamonds and enamels. On this page, from top: a portrait of Joel Arthur Rosenthal and gold earrings with oriental pearls and diamonds. All the photos of jewels are taken from the book Jewels by Jar by Adrian Sassoon,The Metropolitan Museum of Art, New York 2013.
I
l suo trademark è la segretezza, il suo standing è tra i più elevati del mondo della gioielleria. Eppure Joel Arthur Rosenthal, il ragazzino ebreo del Bronx diventato poi uno dei gioiellieri più esclusivi e costosi del mondo noto come Jar, non ha nessun particolare background nel jewellery design o nell’artigianato di lusso, salvo diverse soste, fin dalla più tenera età, sulla Fifth Avenue davanti alla vetrina di Tiffany, proprio come Holly Golightly In Breakfast at Tiffany’s. Leggenda vuole, tuttavia, che tutto sia iniziato con una visita al Metropolitan Museum di New York, assieme ai genitori. Lì, in mezzo alle opere d’arte, pare che il piccolo Joel abbia «cominciato a vedere» e sia iniziata una passione per l’arte che ha poi seguito strade magari un po’ eterodosse ma dai risultati sorprendenti e di enorme successo. Dal Bronx infatti Joel è approdato a Manhattan, dove ha studiato alla High School of Music & Art and Performing Arts e dove ha rivelato il suo talento nel disegno e nell’acquarello, per poi proseguire l’apprendistato a Roma nella casa di moda Fabiani, che si trovava giusto sopra la gioielleria di Bulgari in via Condotti, e quindi a Parigi come apprendista da Dior e da Nina Ricci. Un incontro fortunato con Pierre Jeannet, giovane di buona famiglia svizzera che poi sarebbe diventato il suo compagno di affari, lo aiutò a trasformare un nebuloso istinto in una passione di coppia, che ben presto assunse le dimensioni di un piccolo business. I due giovani infatti, oltre a visitare numerosi musei e gallerie d’arte, cominciarono ad affinare i loro gusti e le loro conoscenze nella gioielleria antica, che compravano in Svizzera per poi venderla a collezionisti di Parigi o di Roma. Diventarono così amici del direttore del dipartimento gioielli di Christie’s a Ginevra e grazie a lui ebbero modo di vedere alcuni pezzi straordinari provenienti dai tesori d’Oriente. La prima avventura in cui si lanciarono, nel 1973, fu un piccolo negozio a Parigi, non di gioielli però ma di ricami, dove Joel e Pierre offrivano alla clientela tessuti decorati a punto croce con disegni artistici ogni volta diversi e originali, sol'Orafo 2017
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A destra: orecchini Handkerchief (2011) in oro, argento e platino con zaffiri, demantoide e altri granati, zirconi, tormaline, smeraldi, rubini, opali di fuoco, spinelli, berilli e diamanti.
Left: Handkerchief earrings (2011) in gold, silver and platinum with sapphires, demantoid and other garnets, zircons, tourmalines, emeralds, rubies, fire opals, spinels, beryls and diamonds.
prattutto rispetto alle sfumature di colore. Una successiva collaborazione con Bulgari e l’incoraggiamento di alcuni clienti convinsero Joel Arthur Rosenthal, assieme al compagno, a diventare Jar e ad avviare nel 1977 un’attività nel settore gioielliero, individuando fin da subito una strategica collocazione vicino a Place Vendôme. Disponendo di poche risorse, inizialmente, i due lavorarono soprattutto ridisegnando e rimontando le gemme che i clienti stessi portavano loro, ma quando cominciarono a ricevere le visite dei ricchi americani in tour europeo si resero conto di aver bisogno di pezzi finiti e pronti subito. Concentrando gli sforzi, riuscirono a mettere insieme uno stock considerevole di pezzi e nel 1987 la National Academy of Design di New York allestì una esposizione dedicata ai “Jewels by Jar”, un enorme investimento per i due giovani soci; anche il beneficio in termini di awareness e di prestigio fu però incalcolabile. Non si trattava infatti di gioielli qualunque, ma nemmeno dei più preziosi in termini di materie prime: il loro punto di forza era ed è il design, l’uso delle gemme di colore e l’attenzione ossessiva per il dettaglio. L’esperienza con il piccolo punto deve aver infatti abituato la creatività di Jar a destreggiarsi con piccolissime superfici di colore, e quindi ad acquisire una particolare abilità nel pavé colorato, portato a magnifici effetti non ottenibili con una sola pietra, anche se di altissimo valore. Nei pezzi di Jar infatti il metallo viene quasi interamente ricoperto dalle gemme, e ogni elemento della struttura viene lavorato e incastonato separatamente, per essere poi assemblato ottenendo un risultato più tridimensionale e ricco di sfumature. È tale la concentrazione sul pavé che la montatura in oro o altri metalli preziosi viene il più possibile minimizzata, anzi possibilmente coperta di gemme o resa opaca: la maggioranza dei pezzi di Jar utilizza argento ossidato come base per l’incastonatura, saldata poi su oro per non provocare reazioni allergiche cutanee; oro che generalmente è giallo, rosa o verde, mai bianco perché, se serve il metallo incolore, viene preferito il platino. Anche l’alluminio è amato dal gioielliere franco-americano, grazie alla sua leggerezza, soprattutto se ossidato in diversi colori iridati. Ma sono comunque le pietre semipreziose a ottenere l’ultima parola, perché Jar riesce a creare effetti degradé che rasentano l’artistico: un esempio da manuale è la “Colored Balls necklace”, in cui le boule sembrano di colori diversi ma sono in realtà un tweed di toni, una specie di dipinto. L’effetto sorpresa è un must della maison, come accade per i cosiddetti “upside-down diamonds”, montal'Orafo 2017
ti con la tavola verso l’alto e la punta verso il basso e per le migliaia di pietre di colore naturali in un certo senso “scoperte” da Jar perché poco o mai impiegate prima in gioielleria. Inoltre, Rosenthal e Jeannet sono da sempre collezionisti di perle e diamanti antichi che acquistano nella leggendaria regione di Golconda in India e che talvolta montano sui loro pezzi più eccezionali. Più unico che raro, infine, Jar usa solo perle naturali e non coltivate, sia d’acqua salata sia freshwater, quasi sempre antiche perché da Mikimoto in poi, cioè dagli anni ‘20 circa, le perle in commercio sono tutte coltivate. Comprensibile, a questo punto, il suo range di prezzo, una questione da very very happy few. Quando Lady Safra, una delle maggiori clienti di Jar, ha offerto all’incanto per Charity molti pezzi della sua collezione, tutti i 69 lotti sono stati venduti con un risultato totale che ha toccato i 30 milioni di euro. I fiori, la frutta e le farfalle che escono dal suo atelier sono oggetti del desiderio, che i collezionisti si contendono alle aste internazionali quando per qualche ragione non hanno accesso alla fonte diretta. È maniacale infatti il riserbo del gioielliere, l’unico che si permette di rinunciare a qualsiasi forma di pubblicità per privilegiare il contatto one-to-one. Come soltanto Charles Frederick Worth nella storia della Haute Couture, Joel Arthur Rosenthal si prende addirittura il lusso di essere il solo a decidere se concedere o no a un cliente la possibilità di acquistare una sua creazione, a prescindere (dicono) da quanto quest’ultimo è disposto a pagare. ■ Secrecy is its trademark, while its standing is one of the highest in the world of jewellery. Yet, Joel Arthur Rosenthal, the Jewish kid from the Bronx who then became one of the most exclusive and expensive jeweller in the world, has no particular background in jewellery design or luxury artisanship, except for various stops, since his early childhood, on Fifth Avenue, in front of Tiffany’s windows, just as Holly Golightly in Breakfast at Tiffany’s. However, the legend has it that everything started with a visit at the Metropolitan Museum of New York with his parents. There, among the works of art, young Joel seems to «start seeing» and a passion for art began; which then followed 61
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Heritage may be heterodox paths, though achieving surprising and highly ned with a single gem, even if a highly precious one. In fact, in Jar successful results. In fact, from the Bronx he arrived in Manhattan items metal is nearly fully covered with gems and each element of where he studied at the High School of Music & Art and Perforthe structure is worked and set individually to be then assembled ming Arts showing his talent in drawing and watercolours, to obtaining a result characterised by a higher tridimensionality and continue his apprenticeship in Rome at the maison Fabiani, located rich in shades. The concentration on the pavé is so thick that the just above Bulgari Jewellery in Via Condotti, and in Paris as traisetting in gold or other precious metals is practically minimised, nee at Dior and Nina Ricci. A fortunate encounter with Pierre Jeeven covered with gems or made opaque: most items by Jar are annet, a Swiss well-born young man that would later become his made of oxidised silver as base for the setting, then welded on gold partner in business, helped him to turn a vague instinct into the to avoid skin allergic reactions. The gold he employs is usually passion of a couple that soon materialized in a small business. In yellow, pink or green, never white as, if colourless metal is needed, fact, the two young people, beside visiting numerous museums platinum is preferred. Also aluminium (particularly if oxidised in and art galleries, started to refine their tastes and their knowledge various iridescent colours) is appreciated by the French-American of ancient jewels, bought in Switzerland to be later sold to collecjeweller due to its lightness. However, semiprecious gems have the tors in Paris or Rome. They soon became close friends to last word, as Jar manages to create degrading effects the manager of the jewel department at Chriverging on art: a textbook example is represenstie’s in Geneva and thanks to him they had ted by the “Colored Balls necklace”, where the chance to admire some outstanboules seem to be made in different ding items coming from the treasucolours, while they actually consist res of the Eastern world. In in a tweed of hues, creating a 1973 they embarked in their sort of painting. Moreover, first project, a small store in the surprise effect is a must Paris that didn't sell jewels, of the maison, as for the but embroideries, where so-called “upside-down they offered their clients diamonds”, set with the fabrics with cross stitch table upward and the decorations and with tip downward, or the Collana Colored Balls (1999) in oro e argento con rubini, zaffiri, smeraldi, always different and thousands of natural ametiste, spinelli, granati, opali, always original articolour stones “ditormaline, acquamarine, citrini stic drawings, espescovered”, in a sene diamanti. ■ Colored Balls necklace cially for colour shase, by Jar as little or (1999) in gold and silver with rubies, sapphires, emeralds, amethysts, spinels, des and hues. A not used before in garnets, opals, tourmalines, aquamarines, subsequent collaborajewellery. In the end, citrines and diamonds. tion with Bulgari and Rosenthal and Jeanthe support of some net have always been clients, led Joel Arthur collectors of ancient Rosenthal, together with pearls and diamonds that his partner, to become Jar they buy in the legendary and so, in 1977, they set up a region of Golconda in Inbusiness in the jewellery secdia and that sometimes set on tor, immediately identifying a their most outstanding items. strategic location near Place VenUnlike what is customary, Jar only dôme. As at the beginning they could uses natural and not cultivated pearls, rely on few resources, the couple mainly both saltwater and freshwater ones, almost re-designed and re-set the gems that their clients always ancient as, since Mikimoto onwards, that brought them. However, when they started being visited by is from around the twenties, the pearls on the market have rich Americans on a European tour they realised that they needed all been cultivated. This explains the price range, a business for a collection of finished items immediately available. Concentravery very happy few. When Lady Safra, one of Jar most important ting their efforts, they managed to gather a remarkable stock of customer, offered at an auction for Charity many items belonging items and in 1987 the National Academy of Design organised an to her collection, all 69 lots were sold for a total amount reaching exhibition dedicated to "Jewels by Jar", a huge investment for the nearly 30 million Euros. Flowers, fruits and butterflies produced two young partners. Also the advantage in terms of awareness by Jar atelier are objects of desire that collectors contend with each and prestige was inestimable. In fact they were neither any jewel, other at international auctions when, for some reasons, they have nor the most precious in terms of raw materials: their strength no access to the direct source. In fact, the jeweller’s reserve is mawas and is the design, the use of colour gems and the maniacal niacal. He is the only one who can afford to give up any form of attention paid to details. In fact, thanks to the experience with the publicity to privilege the one-on-one contact. Like only Charles tent-stitch, Jar creativity got accustomed to working with small Frederick Worth in the history of Haute Couture, Jar can be the colour surfaces and therefore, to acquiring a special ability in coonly one to grant a client the possibility to purchase one of his loured pavé brought to magnificent effects that can not be obtaicreations, regardless (they say) what he is ready to pay. l'Orafo 2017
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erikagioielli.com
Visual BLACK & WHITE
A SUBTLE
LUXURY Silhouettes essenziali indossano gioielli Haute Couture, con pietre preziose di grande valore. Una raffinata esagerazione per celebrare il sĂŹ Illustrations by Claudio Manca for Close Up Studios
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Visual Nella pagina precedente: orecchini Galerie des Glaces di Dior della collezione Dior Ă Versailles in oro bianco e rosa, platino e argento ossidato con diamanti. In questa pagina: anelli di Pierduca della collezione I Solitari in oro bianco e brunito con diamanti bianchi e neri. â– Previous page: Galerie des Glaces earrings by Dior from the Dior Ă Versailles collection in white and rose gold, platinum and darkened silver with diamonds. This page: rings by Pierduca from the I Solitari collection in white and burnished gold with black and white diamonds.
Orecchini di Zydo by Andrea del Borgo della collezione Imperial in oro bianco e diamanti. â– Zydo by Andrea del Borgo earrings from the Imperial collection in white gold with diamonds.
Visual
Orecchini di de Grisogono della collezione Folies in oro bianco e titanio con diamanti bianchi e neri. â– Earrings by de Grisogono from the Folies collection in white gold and titanium with black and white diamonds. l'Orafo 2017
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Collane di Tiffany & Co. della collezione Ziegfeld in argento e perle d'acqua dolce. â– Silver necklaces by Tiffany & Co. from the Ziegfeld collection with freshwater pearls. l'Orafo 2017
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new seasons ahead.
be first. 24 – 27. 6. 2017 Le novità internazionali dell’interior design e degli articoli da regalo per la stagione autunno / inverno e primavera / estate in esposizione a Francoforte già nel mese di giugno dal 2017. Per maggiori informazioni: tendence.messefrankfurt.com
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Visual STILL LIFE
ORIGAMI
GARDEN Insetti tempestati di gemme, accesi di colori brillanti, si posano su fiori di carta leggeri e delicati come un'illusione ottica Artwork by Close Up Studios
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Visual In apertura: spille Libellula di Gianni Lazzaro in oro bianco e giallo, in alto con diamanti bianchi e brown e smeraldi e in basso con diamanti bianchi e rubini. â– Opening page: Libellula brooches by Gianni Lazzaro in white and yellow gold; above with white and brown diamonds and emeralds and below with white diamonds and rubies.
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Nella pagina a lato: orecchini in oro bianco e rosa con diamanti e, dall'alto, zaffiri rosa e tormalina rosa a goccia; zaffiri e acquamarina; granati arancione mandarino. In questa pagina, dall'alto: orecchino in oro bianco e rosa con diamanti, zaffiri lavanda e tanzanite a goccia; spilla in oro giallo e bianco con diamanti, zaffiri gialli, citrino, granati arancione mandarino e opale bianco. Tutti i gioielli sono della collezione Jardins - Abeille di Chaumet. ■Page alongside: earrings in white and rose gold with diamonds, from top with pink sapphires and pear-shaped pink tourmaline; with sapphires and aquamarine; with Mandarin garnets. This page, from top: earring in white and rose gold with diamonds, lavender sapphires and pear-shaped tanzanite; brooch in yellow and white gold with diamonds, yellow sapphires, citrine, Mandarin garnets and white opal. All from Jardins – Abeille collection by Chaumet.
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Visual
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Pagina accanto, dall'alto: spilla farfalla di Pinomanna Gioielli della collezione Natural Chic in oro bianco con zaffiri blu, glicine e orange, diamanti bianchi e neri; orecchini Butterfly di Van Cleef & Arpels della collezione Palais de la Chance in oro bianco con diamanti bianchi, rosa, gialli e onice. In questa pagina: spilla di Wallace Chan con perle, rubelliti, zaffiri gialli e rosa, diamanti bianchi e gialli. â– Page alongside, from top: Butterfly brooch by Pinomanna Gioielli from the Natural Chic collection in white gold with blue, lavander and orange sapphires, black and white diamonds; Butterfly earrings by Van Cleef & Arpels from the Palais de la Chance collection in white gold with white, pink and yellow diamonds and onyx. This page: brooch by Wallace Chan with pearls, rubellites, yellow and pink sapphires, white and yellow diamonds.
Visual A destra: spille Formica di Pinomanna Gioielli della collezione Natural Chic in oro bianco con diamanti neri e bianchi. In basso: spilla di Wallace Chan con giadeiti imperiali, giade lavanda, rubini e diamanti fancy. â– Right: Formica Brooch by Pinomanna Gioielli from the Natural Chic collection in white gold with black and white diamonds. Below: brooch by Wallace Chan with imperial jadeites, lavender jades, rubies and fancy colored diamonds.
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Inside jewelry RICERCA
I CONSUMI CAMBIANO,
IL LUSSO RESTA Il mercato della gratificazione personale, con ristoranti, scarpe, profumi, orologi e gioielleria, cresce soprattutto negli scambi con Cina e Stati Uniti di Lucio
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Quadri
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Inside Jewelry
WE SET HIGHER THRESHOLDS BY CATEGORY VS PREVIOUS EDITION TO IDENTIFY A "TRUE LUXURY CONSUMER" Personal Luxury Goods Category Handbags Shoes Sunglasses Other accessories1 Outwear/Coats Dresses for women Suits for men Sweaters/Knitwear Shirts/Topwear Jeans/Pants/Skirts Fragrances&Cosm. Watches Smart watches Jewelry
Threshold Price
Experiential Luxury Goods
vs. '16
Category Restaurants Wine & Spirits Hotels (leisure) Cruise/resort Design furniture Lighting
>1000 €/each >300 €/each >180 €/each >180 €/each2 >1400 €/each >1200 €/each >1600 €/each >400 €/each >200 €/each >250 €/each >100 €/each >2000 €/each >400 €/each >1200 €/each
Threshold Price vs. '16 >200 €/person >100 €/bottle >450 €/night >4000 €/pers./week >3000 €/each >1000 €/each
Other Luxury Goods Category Cars Luxury Boats/Yachts Smartphones/Tablets
Threshold Price vs. '16 >100000 €/each >750000 €/each >1000 €/each
Minimum spent 5 k€ in the past year on personal luxury goods 1. "Other accessories" includes scarves, wallets, belts and ties. 2. >180 € for Small Leather Goods, >150 €/each for Silk Goods Source: BCG- Altagamma True-Luxury Global Consumer Insight; BCG
I
mercati cambiano. L’innovazione di prodotto, l’evoluzione del gusto, la progressione anagrafica sono fattori che aumentano la dinamicità di ogni contesto, dal mass market all’alto di gamma. E poi c’è la naturale tendenza a emergere, la struggle for life, che porta alla creazione di nuovi spazi, tendenze, opportunità. La combinazione di questi due fattori rende necessaria una attenzione, da parte dell’operatore, impensabile solo qualche anno fa. La conferma questa volta viene da nord, dal vicino Ticino, che recentemente ha celebrato la terza edizione di un ambizioso meeting aperto a tutto il Vecchio continente: e-Commerce meets Fashion in the Ticino Fashion Valley. Proprio così: Ticino Fashion Valley. Gli italiani sanno creare moda? Bene, gli svizzeri del Ticino - Lugano è a un’ora di macchina da Milano -sanno venderla. Sfruttano internet, offrono vantaggi fiscali e una burocrazia asciutta e l'Orafo 2017
non ridondante, soprattutto hanno saputo allestire una efficiente piattaforma logistica. Secondo i dati dell’Observatory NetComm Suisse e di una ricerca sull’e-commerce elvetico realizzata con ContactLab, la moda è al primo posto tra le categorie di prodotti acquistati In aper tura: anello Acanthe online in Svizzera nel 2016, Saphire Rose di Dior in oro bianco e rosa, argento brunito, con una spesa media di 605 diamanti e zaffiro rosa. Borsa franchi nell’anno, circa 560 Bulgari Serpenti Pony Stardust, euro pro capite. Soprattutto il in cavallino tinto, tagliato al mercato cresce del 21% rilaser e montato a patchwork. spetto all’anno precedente e il Décolleté Louboutin in vernice fucsia. 90% degli internauti svizzeri ■ Opening page: Acanthe compera online, sicuro di riSaphire Rose ring by Dior in cevere e di non correre rischi white and rose gold, burnished con il pagamento elettronico. silver, diamonds and pink sapphire. Un’esperienza che è già allo Serpenti Pony Stardust calf hair studio di alcune maison italiabag by Bulgari with dyed, laserne. Ma se i mercati conquistacut and assembled leather like a patchwork. Louboutin fuchsia no nuovi territori e su tutti si patent leather shoes. apre l’orizzonte sconfinato di Internet, ci sono dinamiche interne in continua evoluzione, che il Boston Consulting group ha sintetizzato per conto della Fondazione Altagamma. Un’analisi su 12.000 consumatori di 10 diverse nazionalità, con una 80
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Pagina a lato: convegno BCG Altagamma True-Luxury Global Consumer Insight 2017. Qui a lato: orecchini di Jewelmer con perle dorate dei Mari del Sud, diamanti e oro. ■ Page alongside: BCG Altagamma True-Luxury Global Consumer Insight 2017 convention. Here aside: Earrings by Jewelmer with South Sea pearls, diamonds and gold.
elevata capacità di spesa. La tendenza registrata nel corso del 2016 da Bcg vede la disponibilità ad alzare la soglia di spesa di alcune categorie di beni e di confermarne altri. Tra tutte le categorie di prodotti (vedi il dettaglio nella tabella, che analizza spese in beni di lusso per almeno 5 mila euro), vincono le borse, uno degli oggetti di riferimento dell’universo femminile, che hanno un prezzo soglia di mille euro, contro i “soli” 300 euro delle scarpe, altra grande passione femminile. Per quanto riguarda lo specifico della gioielleria, la ricerca Bcg evidenzia come sia mutata la percezione verso i prodotti italiani. Se il Made in Italy è ancora una garanzia di altissima qualità (cercato globalmente dal 29% dei partecipanti all’indagine, contro il 23% del Made in France), la segmentazione per prodotto presenta realtà diverse: fondamentale nell’abbigliamento (32% degli intervistati, contro il 20% che cercano il Made in France e il 17% che si affidano al Made in Usa), e nelle scarpe-borse (40% per l’Italia contro il 17% della Francia e il 10% degli Usa), la ricerca del gioiello italiano ha perso di intensità: 18% dal precedente 21, contro il 26% dei prodotti francesi (era il 16%) e l’11 % per gli americani (stabile). Su questo risultato, informa sempre Bcg, influisce anche la modesta presenza di catene italiane monobrand. La firma e la proposta di articoli esclusivi è infatti uno dei motivi che spingono gli acquisti. La ricerca Bcg evidenzia anche un altro significativo aspetto del mercato del lusso, che ha toccato lo scorso anno un controvalore di 860 miliardi di euro. Ovvero che la dinamica di crescita del segmento “Experiental”, che implica una partecipazione
personale in contesti come ristoranti, hotel, crociere, cresce molto più rapidamente di quanto non riesca ai cosiddetti beni personali, quindi accessori, abbigliamento, orologi, gioielleria, profumi e cosmetici. Il mercato sta cambiando. E questa ne è la prova, anche perché, possiamo azzardare, al quarto orologio di lusso, se proprio non si è un collezionista, è legittimo contrapporre la possibilità di una crociera top class. Il trend è chiaro, la partecipazione fa premio sugli oggetti. Che vendono sempre molto, ma sono al centro di importanti distinzioni. Per interpretarne le dinamiche il Bcg ha fatto ricorso a un indicatore del tutto particolare, ovvero l’indice dell’Appetito netto (True luxury consumers net appetite by category). Sulla base delle interviste effettuate il Net appetite si individua sottraendo il numero dei consumatori che dichiarano di voler ridurre di oltre il 20% i loro consumi di lusso nel prossimo futuro da coloro i quali, invece, dichiarano di voler incrementare di almeno il 20% i loro consumi nel settore. Qual è il risultato previsionale? Assistiamo alla grande rivincita delle scarpe da donna (+40%), dei profumi e della co-
IN A SLOWER PERSONAL LUXURY MARKET, WINNERS AND LOSERS EXPECTED ALSO AMONG CATEGORIES True Luxury Consumers net appetite by category1 (net appetite = people increasing spend in the future > +20% - people decreasing spend in the future > -20%)
Shoes
Fragrances & Cosmetics
Watches & Jewelry
Handbags
Clothing2
Sunglasses
Small leather goods
Silk goods
1. Index calculated as percentage of customers who see growth in spend less the percentage who foresee a decrease in spend on the category (Positive - Negative). Multiple option answer (up to 5 categories) 2. Including jeans/pants; shirts/topwear; dresses/suits; coats/outerwear, knitwear Source: BCG 2016 ad hoc study (12,000 luxury consumers in 10 countries)
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Inside Jewelry Collana di Marco Bicego, collezione Jaipur, con ametista, citrino lemon, topazio e tormalina rosa. Anello multicolor di Fabergé, collezione Emotion. Pagina a lato: anello Polipo in oro rosa di Mattioli, collezione African Queen. ■ A necklace by Marco Bicego, Jaipur collection, with amethyst, lemon citrine, topaz and pink tourmaline. Multicolor ring by Fabergé, Emotion collection. Page alongside: Octopus ring in rose gold, African Queen collection, by Mattioli.
smetica (+33%), degli orologi e della gioielleria (+21%) e a un ridimensionamento delle borse, in crescita attesa del “solo” 15%. C’è chi sta molto peggio: come i beni di lusso legati alla seta, le cravatte su tutti, i cui consumi sono attesi in calo di un quarto nel prossimo futuro. Infine uno sguardo ai mercati domestici, che Bcg ha filtrato utilizzando ancora una volta l’indicatore Net appetite. Se la proiezione media vede una crescita complessiva del 24% per il mercato del lusso, la grande spinta viene dal mercato cinese (+46%) e statunitense (+41%). Il Brasile si allinea alla media dei dieci paesi considerati, mentre tutti gli altri crescono meno della media (Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia, Russia e Corea). Il Giappone, addirittura, considera una contrazione delle spese in beni di lusso nell’ordine del 10%. ■ Markets change. The innovation of products, the evolution of taste, as well as the age progression represent factors that increase dynamism in every context, from mass market to top range. Then, there is the natural tendency to emerge, the struggle for life leading to the creation of new spaces, trends and opportunities. The combination of these two factors implies a certain attention to be paid by the operator, unthinkable only some year ago. This time the confirmation comes from the North, from the neighbouring Ticino that has recently celebrated the third edition of an ambitious meeting opened to the whole Old continent: e-Commerce meets Fashion in the Ticino Fashion Valley. That’s it: Ticino Fashion Valley. Are Italians able to create fashion? Well, the Swiss of Ticino – Lugano, an hour’s drive from Milan, are able to sell it. They leverage the Internet, offer tax advantages and a lean and not redundant bureaucracy as, above all, they managed to create a highly efficient logistics platform. According to the data of the Observatory NetComm Suisse and a survey on Swiss l'Orafo 2017
e-commerce carried out in partnership with ContactLab, fashion ranks first among the categories of products purchased on line in Switzerland in 2016, with an average expenditure equal to 605 francs a year, about 560 Euros per capita. Above all, the market is growing by 21% when compared to the previous year and 90% of Swiss Internauts buys on line, confident that they will receive their products without running any risk with electronic payments. An experience that is currently being studied by some Italian maisons. However, if markets win new territories and the new unlimited horizon of Internet is opening on everyone, there are continuously evolving internal dynamics that the Boston Consulting Group has summarised on behalf of the Fondazione Altagamma. A survey on twelve thousand consumers of ten different nationalities with a high level of expenditure capacity. The trend registered during 2016 by Bcg, evidences the availability to increase theexpenditure threshold of some categories of goods while confirming others. Among all the categories of products (see the detail on the table analysing luxury goods for at least 5,000 Euros), bags rank first, being one of the reference item of the female world with a threshold price of a thousand euros, when compared to "only" 300 euros for shoes, another great female passion. As for what specifically concerns jewellery, the Bcg survey evidences how the perception of Italian products has changed. If Made in Italy is still a guarantee of excellent quality (sought after globally by 29% of those taking part to the survey, compared to 23% of Made in France), the segmentation for product presents different realities: critical in clothing (32% of respondents, compared to 20% looking for Made in France and 17% that prefer Made in Usa) and in shoes-bags (40% for Italy, compared to 17% of France and 10% for Usa), the search for Ita82
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CHINESE AND AMERICANS WILL CONTINUE TO DRIVE THE APPETITE FOR LUXURY CONSUMPTION True Luxury Consumers net appetite by nationality1 (net appetite = people increasing spend in the future > +20% - people decreasing spend in the future > -20%)
Overall 1. Index calculated as percentage of customers who see growth in spend less the percentage who foresee a decrease in spend (Positive - Negative) 2. Share of nationalities in terms of luxury market value Source: BCG Luxury Market model; BCG 2016 ad hoc study (12,000 luxury consumers respondents in 10 countries)
lian jewels has weakened: 18% from the previous 21%, compared to 26% of French products (it was 16%) and 11% for Americans (stable). This result is also influenced, Bcg adds, by the limited presence of monobrand Italian chains. The brand and the offer of exclusive items is, in fact, one of the reasons to buy. The Bcg survey evidences also another meaningful aspect of the luxury market that, over the last year, reached a counter value of 860 billion Euros. That is the growth dynamics of the “Experiential” segment implying a personal participation in such contexts as restaurants, hotels, cruises, increases more rapidly than with the so-called personal goods, then accessories, clothing, watches, jewellery, perfumes and cosmetics. The market is changing. And this is the evidence, even because, we can guess, once bought the fourth luxury watch, if you are not a collector, it seems legitimate to opt for a top class cruise. The trend is clear, participation wins over items. That always sell well, but some distinctions must be made. In order to interpret dynamics, Bcg used an all-particular indicator that is the Net Appetite index (True luxury consumers net appetite by category). l'Orafo 2017
Based on the interviews made, the Net appetite is calculated by deducting the number of consumers affirming they want to reduce by over 20% their luxury consumptions in the near future, from those that, instead, state they are willing to increase by at least 20% their consumptions in the sector. Which is the forecasting result? We are evidencing a great return of women’s shoes (+40%), perfumes and cosmetics (+33%), watches and jewellery (+21%) as well as a decrease of bags, with an expected growth only equal to 15%. Other items evidence a far worse performance: like luxury items connected to silk, mainly ties, whose consumptions are expected to decrease by a fourth in the near future. Finally, we should analyse domestic markets that Bcg filtered using once again the Net Appetite indicator. If the average projections evidence a global increase by 24% for the luxury market, the big drive comes from the Chinese (+46%) and American (+41%) markets. Brazil is in line with the average result of the analysed countries, while all the others grow less than the average percentage (Germany, Great Britain, France, Italy, Russia and Korea). Japan is even considering a reduction of expenses in luxury items by 10%. 83
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Inside Jewelry HONG KONG
the jewel is
multitask L’International Show orientale si è concluso con il trionfo dei gioielli trasformisti e con un calo dei buyer indonesiani di
MORAGLIONE Anello multifinger della collezione Madame Butterfly in oro rosa con ametista e diamanti. ■ Rose gold multifinger ring from the Madame Butterfly collection with amethyst and diamonds.
Simona Infantolino
L
e quasi dodici ore di volo che ci separano dalla città di Hong Kong sono indicative di quanto la cultura del luogo sia diversa rispetto a quella occidentale. Le chiese lasciano posto ai templi, i palazzi ai grattacieli e la pasta viene sostituita da spaghetti di soia e ravioli al vapore. Travolti dalle migliaia di persone che si incontrano per le strade e immersi nei penetranti odori dei ristoranti tipici si respira l’aria internazionale di questa grande metropoli orientale. Multietnicità e dinamismo che contraddistinguono non solo Hong Kong ma anche l’International Jewellery Show, ospitato al Convention and Exhibition Centre dal 2 al 6 marzo scorsi. Cinque giorni di full immersion nella gioielleria che si sono tinti con i colori di tutto il mondo: il giallo del Deserto del Thar ha illuminato i gioielli in oro, sempre apprezzati dal mercato orientale, e le perle Gold South Sea; l’arancione dei fondali dell’Oceano Atlantico ha donato un sapore estivo alle parure realizzate in corallo; il verde delle foreste del Canada si è trasformato in imponenti giade; l’azzurro del mare di Kuala Lumpur è stato invece assorbito da delicate acquamarine. In questa visione variopinta le padrone indiscusse sono state le pietre preziose colorate, protagoniste anche dell’International Jewellery Design Excellence Award 2017. Il concorso ha premiato nella categoria Aesthetics i gioielli rinascimentali con rubelliti e zaffiri rosa di Alessio Boschi, unico esponente italiano in gara. E ancora gli italiani stupiscono con il dinamismo delle loro creazioni: l’anello Divina di Giovanni Ferraris che da unico diventa multifinger e i bracciali a molla di Falcinelly Italy che si snodano e allungano senza rompersi. Gioielli che non hanno deluso le aspettative dei buyer, molti dei quali provenienti dalle vicine Filippine e Vietnam. Un calo è stato invece riscontrato dagli espositori sugli acquirenti indonesiani, in numero inferiore
rispetto all’edizione precedente. ■ Nearly twelve hours’ flight lie between us and the city of Hong Kong – it gives you an idea of how different culture is there from the West. Churches give way to temples, low buildings to skyscrapers and pasta’s place is taken by soybean noodles and steamed dumplings. Overwhelmed by the thousands of people one meets on the streets, and steeped in the penetrating smells of typical restaurants, one breathes in the international air of this great oriental metropolis. Multiethnicity and dynamism are a hallmark not only of Hong Kong, but also of the International Jewellery Show, hosted last March 2nd to 6th at the Convention and Exhibition Centre. Five days of full immersion in jewellery, which took on the colours of the whole world. The yellow of the Thar Desert lighted up gold jewels, always appreciated by the Oriental market, and the Gold South Sea pearls; the orange of the Atlantic seabed gave a summer touch to coral sets; the green of Canadian forests turned into imposing jade; the blue of the sea of Kuala Lumpur was absorbed by delicate aquamarine. In this multi-colour vision, the undisputed masters were coloured precious stones, also the stars of the International Jewellery Design Excellence Award 2017. In the Aesthetics category, the prize went to the Renaissance jewellery – with rubellites and pink sapphires - by Alessio Boschi, the only Italian taking part in the competition. Italians still surprised everyone with their dynamic creations: Giovanni Ferraris’ Divina ring, which from single becomes multifinger, and Falcinelly Italy’s spring bracelets which stretch out without breaking. Jewels which did not let down the expectations of buyers, many from nearby Philippines and Vietnam. However, exhibitors did notice a decline in numbers of Indonesian buyers compared to the previous edition.
GIOVANNI FERRARIS Anello multifinger in oro rosa con zaffiri arancio e diamanti bianchi, neri e brown. ■ Rose gold multifinger ring with orange sapphires and white, black and brown diamonds.
l'Orafo 2017
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JEWELMER Collana in oro della collezione Tropics con diamanti e perle Gold South Sea. ■ Gold necklace from the Tropics collection with diamonds and Gold South Sea pearls.
AUTORE Bangle Taj Mahal in oro con rubini, granato, diamanti e perle Gold South Sea. ■ Taj Mahal gold bangle with rubies, garnets, diamonds and Gold South Sea pearls.
ANGELETTI Orecchini in oro bianco, diamanti e corallo della collezione Wave con pendente double face girevole. ■ White gold earrings with diamonds and coral from the Wave collection with a turning double face pendant.
l'Orafo 2017
ORO TREND Anello cabochon in oro della collezione Sardinia con diamanti, pietre preziose e corallo. ■ Gold cabochon ring from the Sardinia collection with diamonds, precious stones and coral.
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Inside Jewelry INHORGENTA MUNICH
È di scena
il design Con grande sollievo, gli organizzatori hanno registrato generali consensi rispetto alla qualità della fiera e delle diverse iniziative di
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Antonella Garello
nhorgenta Munich si è conclusa a fine febbraio a Monaco di Baviera con un bel sospiro di sollievo da parte degli organizzatori, che hanno registrato un aumento del 5% nelle presenze sia di visitatori sia di espositori rispetto all’edizione 2016 e un generale consenso rispetto alla manifestazione. «L’ottimismo - ha sintetizzato Klaus Dittrich, presidente della direzione generale di Messe München - era palpabile in tutti i padiglioni tra gli espositori e i visitatori». Forte di una logistica e di una organizzazione come sempre inappuntabile, la fiera ha coinvolto circa 27500 visitatori provenienti da una settantina di Paesi e quasi 1000 espositori. Vasta e completa l’offerta espositiva, che spaziava dalla gioielleria all’orologeria, dalle gemme alla tecnologia, e sempre interessante l’area dedicata al design, con espositori internazionali che hanno proposto creazioni originali, caratterizzate da un’attenta ricerca stilistica e dall’utilizzo di materiali alternativi, spesso in un’ottica green di rispetto ambientale. La manifestazione è stata anche occasione per importanti momenti di approfondimento, grazie a una serie di incontri centrati sul tema attualissimo della digitalizzazione, tra i quali si è distinto il seminario sul negozio del futuro che ha visto la partecipazione di Jeremy Abbett, “uomo Google”, creativo ed esperto di nuove tecnologie. Scenografiche e di richiamo anche le sfilate di gioielli, che hanno dato la possibilità di ammirare un’ampia selezione delle creazioni presenti in fiera. Un altro evento di grande richiamo è stato indubbiamente la prima edizione dell’Inhorgenta Award, conclusosi con una festosa cerimonia nel Postpalast di Monaco di Baviera. Una giuria competente e composita ha selezionato i vincitori delle sei categorie del contest, premiati nel corso di una serata di gala: Isabelle Fa (Fine Jewelry); Sif Jakobs (Fashion Jewelry); Junghans (Watch); Roberto Demeglio (Designer); Addore (retailer); Liliana Guerreiro (Audience Prize). Per la prima volta, infine, Inhorgenta Munich ha partecipato come partner al conferimento del “bilanciere d’oro”, premio assegnato ai "migliori orologi del mondo" dai lettori di Watchtime. net, UhrenMaga-
zin, Focus e Focus online. La prossima edizione della fiera è in programma da 16 al 19 Febbraio 2018. ■ Inhorgenta Munich ended at the end of February in Munich with a sigh of relief by the organisers who registered a 5% increase in the attendance of both visitors and exhibitors when compared to 2016 edition, as well as a general appreciation for the event. «Optimism – synthesised Klaus Dittrich, President of the General Management of Messe München – was palpable in every
Pagina a lato: due momenti delle sfilate di gioielli. Anello della collezione Rainbow di Fraleoni in argento 925 con smalti e spinelli. Bracciale componibile Bella la Vita di Nomination, realizzato per il trentennale dell'azienda. Qui a lato, la cerimonia di premiazione dell'Inhorgenta Award.
Qui sopra, la collana Monnalisa, con un totale di 6770 diamanti bianchi e neri, che è valsa a Roberto Demeglio il titolo di "designer dell'anno" all'Inhorgenta Award. Sotto, orecchini in argento 925 placcati oro rosa con agata verde della collezione Spirit Vibes di Diva Gioielli.
Orecchini della collezione Ginkgo di Misani in oro lavorato a mano con ametista verde, tormalina verde e diamante.
stand among exhibitors and visitors alike». Thanks to flawless logistics and organisation, the event involved more than 27500 visitors coming from around seventy countries and nearly 1000 exhibitors. The exhibition offer was wide and complete, ranging from jewellery to watch making, from gems to technology and the area dedicated to design proved to be interesting as usual, with international exhibitors proposing original creations, characterised by a thorough stylistic research and by the use of alternative materials, often in a green perspective aimed at respecting the environment. The event was also an occasion for important discussions, thanks to a series of meetings focusing on the up-to-the-minute topic of digitalization, among which stood out the workshop on the store of the future that saw the attendance of Jeremy Abbett, "Google man", creative and expert of new technologies. Jewels shows were again scenographic and attractive, giving the possibility to admire a wide selection of the creations displayed during the exhibition.The first edition of Inhorgenta Award proved l'Orafo 2017
to be highly appealing and ended with a festive ceremony in the Postpalast in Munich. A varied and selected jury chose the winners for the six categories of the award, who received the prize during a gala evening: Isabelle Fa (Fine Jewelry); Sif Jakobs (Fashion Jewelry); Junghans (Watch); Roberto Demeglio (Designer); Addore (retailer); Liliana Guerreiro (Audience Prize). Finally, for the first time, Inhorgenta Munich participated as a partner to the awarding of the “golden balance-wheel”, a prize assigned to the "best watches in the world" by the readers of Watchtime.net, UhrenMagazin, Focus and Focus online. The next edition of the event will be held from 16th to 19th February 2018. 87
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Inside Jewelry OROAREZZO
creatività e
business
Grande attesa per la prossima edizione della fiera, che resta un momento fondamentale per l'intero distretto orafo aretino di
Antonella Garello
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Sopra, l'ingresso di Oroarezzo 2016, col corridoio di specchi e la passerella di lingotti ideati dall'art director Beppe Angiolini. Qui sotto, bracciale in oro rosa e diamanti di Treemme.
al 6 al 9 Maggio prossimi il centro espositivo di Arezzo ospiterà la 38a edizione di Oroarezzo, riservata a operatori professionali e gestita nel suo complesso da Italian Exhibition Group in seguito all’accordo siglato a inizio Febbraio. La manifestazione, concretamente business oriented, costituisce da sempre un momento fondamentale per l’intero distretto aretino - le ultime edizioni hanno fatto registrare un deciso aumento di espositori e visitatori - e un appuntamento atteso dagli operatori orafi di tutto il mondo, attratti da una produzione di qualità in grado di coniugare nuove tecnologie e capacità artigianali, nel segno del miglior Made in Italy. Sembra confermata la formula, ben collaudata, che prevede la collaborazione di Beppe Angiolini, art director e presidente onorario della Camera Italiana Buyer Moda, nonché una nuova edizione del concorso Première, che come ogni anno premierà i migliori gioielli presentati per le prossime stagioni, selezionati da una giuria composta da operatori orafi ed esperti di gioielleria, moda e comunicazione. Per informazioni e contatti: www.oraoarezzo.it ■ From May 6th to 9th, the Arezzo fair will be hosting the 38th edition of Oroarezzo, for professional operators only, globally managed by the Italian Exhibition Group following an agreement signed in early February. This practical and business oriented event has always been a key moment for the whole Arezzo district – the latest editions have seen a marked increase in exhibitors and visitors – and is an appointment operators in the gold business from all around the world look forward to, attracted as they are by quality production which knows how to put together new technologies and craftsmanship, in the best way of Made in Italy. The well-oiled organisation, which provides for cooperation by Beppe Angiolini, art director and honorary chairman of the Italian Fashion Buyer Chamber, seems to be confirmed, as well as a new edition of the Première competition which every year awards the best jewels in view of the coming seasons, with the help of a jury consisting of Italian operators and experts in jewellery, fashion and communication. Information and contacts: www.oraoarezzo.it l'Orafo 2017
Qui a fianco: bracciale in oro giallo e diamanti di Prestige. Sopra, a sinistra, anello di Falcinelli Italy in oro rosa e diamanti della collezione Infinity Love, e, a destra, il bracciale di Nemesi premiato alla scorsa edizione di Première nella categoria “2° premio Gruppo Oro”, riservata ai gioielli realizzati in oro nel solco della creatività.
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BORN TO BE BRILLIANT
ITALIA DEL NORD
CENTRO ITALIA
SUD ITALIA
Aesse Pietre S.N.C. Via Ca´ Pisani 22 35010 Vigodarzare – Padova Tel: +39 049 8875774 Fax: +39 049 8889619 info@aessepietre.com www.aessepietre.com
Eurogemme S.R.L. Via Martiri di Civitella 7 52 100 Arezzo Tel: +39 0575 295581 Fax: +39 0575 406098 info@eurogemme.it www.pietresemipreziose.com
Trasparenze S.A.S. Il Tari Showroom 173 Tel: +39 0823 837635 Fax: +39 0823 837637 trasparenze@tari.it www.trasparenze.net
PRECIOSA, a. s (REPUBBLICA CECA) Opletalova 3197 46667 Jablonec nad Nisou Tel: +420 488 115 555 Fax: +420 488 115 665 www.preciosa.com
Inside Jewelry IL TARÌ
in mostra
le idee
Il centro orafo di Marcianise ospita ogni anno tre fiere orafe, particolarmente significative per il mercato del Centro e Sud Italia di
Rosa Chiesa
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opo l’edizione del Tarì Bijoux e Accessorio Fashion di marzo, il prossimo importante appuntamento è con Il Tarì Mondo Prezioso, salone della gioielleria, oreficeria e settori correlati che si svolgerà dal 12 al 15 maggio prossimi presso il centro espositivo di Marcianise. Il Tarì offre a una clientela internazionale l’opportunità di scoprire le nuove proposte delle aziende orafe del nostro Paese, in particolare del Centro e Sud Italia, in vista del periodo estivo e della stagione dei matrimoni. Nei 9.500 mq. dei padiglioni fieristici, che accolgono tre manifestazioni all’anno specializzate per il settore, si contano migliaia di presenze per ogni edizione e la partecipazione di 400 aziende interne e di 100 espositori esterni. Fiore all’occhiello di questi eventi resta la produzione di gioielli in corallo, turchese e cammeo, storico vanto della tradizione artigianale torrese che richiama operatori da tutta Europa. Per informazioni: www.tari.it ■ After the March edition of Tarì Bijoux and Fashion Accessory, the next important appointment will be with Tarì Precious World, the salon of jewellery, gold and related sectors which is scheduled to take place from May 12th to 15th at the exhibition centre of Marcianise. Tarì provides an international customer base with an opportunity to discover the new proposals of goldsmiths of our country, especially those from central and southern Italy, with an eye on summer and the wedding season. The 9,500 m2 of the fair pavilions, which every year host three specialised events in this sector, count thousands of attendees for each edition, with 400 internal companies and 100 external exhibitors taking part. The most outstanding item in these events is always coral, turquoise and cameo jewellery, the historical boast of Torre del Greco craftsmanship which attracts operators from all over Europe. Information on the website www.tari.it This page, from top: Raffaello gold earrings by Rovian with white and black diamonds and peau d'ange coral cabochon. Solitaire and Trilogy ring in rose gold with white diamonds by Marea Gioielli. From the Charme collection by Govoni Gioielli, three rings in the three colours of gold with white diamonds. The Spazio Designer inside the Tarì centre, hosting the creations by young creative talents, often innovative for their style and materials.
In alto: orecchini Raffaello di Rovian in oro con diamanti bianchi e neri e cabochon di corallo peau d'ange. Qui accanto: anello solitario e Trilogy in oro rosa e bianco con diamanti bianchi di Marea Gioielli. Sotto: anelli della collezione Charme di Govoni Gioielli nei tre colori dell'oro con diamanti bianchi. In basso: lo Spazio Designer del Tarì, che ospita le creazioni di giovani creativi, spesso innovative per stile e materiali.
Inside Jewelry CINA
un universo
olistico
La Cina è una realtà complessa, con proprie regole e codici che andrebbero studiati prima di avviare qualsiasi collaborazione commerciale di
Sonia Sbolzani
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e si vuole collaborare con i cinesi, anziché subirne passivamente la concorrenza, li si deve prima di tutto conoscere. L’errore più ricorrente degli italiani nei rapporti con i Cinesi è quello di essere troppo diretti. La cultura cinese evita il confronto immediato e, quindi, sollevare critiche esplicite è concepito come una mancanza di sensibilità. Pertanto è pure sbagliato attendersi risposte franche da parte degli interlocutori. Inoltre dobbiamo comprendere che i Cinesi hanno una concezione circolare, non lineare, del tempo. In una negoziazione, ad esempio, dopo i primi passi in avanti il cinese cerca il consenso, perciò si ferma per consultarsi con i suoi capi, collaboratori o politici; ed ecco che l’occidentale comincia a esercitare pressioni, mentre dovrebbe avere la pazienza di aspettare che l’altro si senta pronto per il passo successivo. Il cinese poi è “olistico” e percepisce ogni attività come integrata organicamente al contesto e funzionale agli interessi generali. In una prospettiva così ampia è difficile che qualcosa possa essere avvertito in modo netto come buono o cattivo: oscillando continuamente tra una polarità e l’altra, i Cinesi cercano di cogliere tutto il potenziale della realtà. Per gli Italiani, più che per altri popoli, è difficile capire e sopportare i silenzi dei Cinesi. Gli Italiani cercano subito di riempire, parlando, quello che vivono come un vuoto. L’ideale cinese invece sarebbe quello di intendersi senza parlare! In definitiva, dobbiamo renderci conto che la Cina è un universo composito, nel quale, soprattutto nelle situazioni di stress, emergono gli aspetti più profondi della personalità e della cultura, ovvero una mentalità confuciana ancora forte. Maria Weber, la scienziata politica italiana più esperta di Cina, ha lanciato un’interessante provocazione, sostenendo che il Sistema Italia deve abbandonare le velleità di espansione e cercare di attrarre investimenti cinesi, convincendo gli Asiatici ad acquisire imprese con marchi noti in tutto il mondo, ma in difficoltà. In effetti, per le imprese italiane i problemi di mercato sono ormai superiori ai vantaggi che potrebbero trarre dalla presenza in Cina, dal momento che tutti i maggiori concorrenti sono là presenti da tempo e le dimensioni medie delle nostre aziende sono troppo piccole per sopportare gli investimenti necessari. Secondo Weber, la Cina resta una grande opportunità solo per qualcuno, a patto che abbia dimensioni tali da potersi permettere grossi investimenti. A questo punto viene da chiedersi dove gli Italiani abbiano sbagliato nella campagna di Cina. La l'Orafo 2017
risposta è che, a differenza di altri, gli Italiani non hanno predisposto nessuna campagna coordinata, per cui gli imprenditori sono andati in Cina in ordine sparso, senza supporto istituzionale. A ciò si aggiunge che spesso i loro prodotti vengono plagiati perché non sanno brevettarli secondo le regole là vigenti. Inoltre parecchi Italiani non riescono a raccogliere elementi di giudizio sufficienti nella scelta dei partner e a volte non dimostrano un serio impegno di lungo periodo, limitandosi a creare una joint venture e poi a lasciarla completamente nelle mani del partner locale. A fronte di tutto ciò, afferma Weber, è molto meglio valorizzare i plus delle nostre imprese in Italia e cercare di offrirle ai Cinesi alle migliori condizioni per noi. Gioielli in Cina. Il gigante asiatico ama la gioielleria made in Italy, che infatti si piazza in vetta alla classifica dei beni di lusso stilata dall’ICE (su dati Eurostat), da cui si evince che nel 2013 in Cina sono stati acquistati quasi 300 milioni di euro di preziosi italiani. In generale si osserva che nel Paese dei Mandarini gli abitanti comprano meno regali ma, quando lo fanno, si orientano verso i gioielli. Tra i marchi tricolore prediletti dagli affluent con gli occhi a mandorla figurano Bulgari, Pomellato, Damiani, così come la catena di negozi Stroili. Non sorprende quindi l’interesse dei big brand per la Cina: ad esempio, Damiani ha già aperto filiali a Hong Kong e Shanghai, mentre gli enti fieristici del settore, come IEG (ex Fiera di Vicenza) e White Milano, sempre più spesso organizzano eventi e incontri di business per rafforzare il presidio del made in Italy nel mercato estremo-orientale. Nella stessa Cina si producono gioielli sempre più di qualità. In particolare Hong Kong è leader mondiale nella produzione e nel consumo di oggetti d’oro massiccio ed è uno dei leader mondiali per quanto riguarda i gioielli di giada. Lì i consumatori preferiscono articoli di gioielleria di tendenza, con un forte contenuto in design e tecnologia, tali da intercettare i gusti non solo della tradizionale audience ad alto livello di reddito, ma anche della classe media con i suoi bisogni di fashion e originalità. Del resto, la produzione di gioielli è in aumento anche in altri Paesi asiatici come India, Thailandia, Singapore, Corea del Sud e Indonesia, grazie a un aumento della capacità artigianale e alla disponibilità di pietre preziose. In questa pagina: anelli della collezione Cupido di Damiani in oro bianco e diamanti. Pagina a lato, in alto: bangle della collezione Magnetic di Stroili in ottone rosato con cristalli. Sotto, orecchini Arabesque di Pomellato in oro rosa e ambra. 92
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■In order to collaborate with Chinese instead of being passively subjected to their competition, we must first get to know them. The most recurring mistake made by Italians in their relationships with Chinese is their being too straightforward. As Chinese culture avoids any immediate confrontation, raising explicit criticism is deemed as a lack of sensitiveness. Therefore, we should not expect earnest replies by our interlocutors. We must also understand that Chinese have a circular and not linear conception of time. For example, during a negotiation, after the first steps forward, Chinese will look for consensus and, therefore, will stop to consult their boss, partners or politicians. This is when Westerners start pressing, while they should be patient enough to wait until the counterparts feel ready for the next step. Then, Chinese are "holistic", and perceive every activity as organically integrated to the context and functional to the general interests. In such a wide perspective, things are unlikely to be clearly seen as negative or positive: continuously wavering between a polarity and the other, Chinese try to catch all the potential of reality. Italians, more than other people, find it difficult to understand and bear the silences of Chinese. Italians immediately try to fill what they live as a void by speaking. The Chinese ideal would imply, instead, being understood with no words! All in all, we should realize that China is a complex universe where, above all in stressful situations, the deepest facets of Chinese personality and culture emerge, that is a still strong Confucian mind. Maria Weber, the Italian political scientist with the highest experience of China, has launched a challenge, claiming that Italy as a system should abandon the expansion velleities and try to attract Chinese investments, convincing Asian companies to acquire businesses with brands known all over the world, though undergoing a crisis. In fact, market problems for Italian companies are greater than the advantages they could enjoy by their presence in China, as all the main competitors have been operating there for a long time and our companies are, on average, too small to be able to make the required investments. According to Weber, China remains a big opportunity only for some, provided that their size is as such as to afford high investments. At this point we should ask ourselves where Italians did wrong in the Chinese campaign. The answer is that, unlike the others, Italian didn’t arrange any coordinated campaign and enl'Orafo 2017
trepreneurs went to China in open order, with no institutional support. On top of that, their products are often copied as they are not able to patent them following the rules in force in that country. Moreover, many Italians do not manage to find enough information to choose partners and, sometimes, they do not show a serious commitment in the long run, only establishing a joint venture to be then completely left into the hands of the local partners. Against all this, Weber affirms, we should promote the strong points of our companies in Italy, trying to offer them to Chinese under the best conditions for us. Jewels in China The Asian giant loves Made in Italy jewels that, in fact, rank on top of the list of luxury goods drawn by ICE (based on Eurostat data), evidencing that in 2013, more than 300 million euros worth of Italian precious items were purchased in China. In general, we should observe that in the country of Mandarins, people buy less presents but, when they do, they turn to jewels. Among the most appreciated brands by almond-eyed affluent Chinese we find Bulgari, Pomellato, Damiani, as well as the chain of stores Stroili. Therefore, the interest of big brands for China is not surprising: Damiani, for example, has already opened two branches in Hong Kong and Shanghai, while the other Fair Authorities in the sector, as Fiera di Vicenza and White Milano, more and more frequently organise business meetings and events to strengthen Made in Italy presence on the Far-East market. Jewels with an increasing high quality are being produced also in China. Hong Kong, in particular, is global leader in the manufacturing and consumption of solid gold items and one of the main players as far as jade jewels are concerned. In that country, consumers prefer trendy jewellery items, with a high design and technology content, able to meet the tastes of both the traditional public with a high income, and also the middle class one requiring fashion and originality. After all, the manufacturing of jewels is increasing also in other Asian countries as India Thailand, Singapore, South Korea and Indonesia, thanks also to better artisan skills and to the availability of precious stones. Page alongside: rings from the Cupido collection by Damiani in white gold with diamonds. This page, above: bangle from the Magnetic collection by Stroili in rose colour brass with crystals. Below, Arabesque earrings by Pomellato in rose gold and amber. 93
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Inside Jewelry GEMMOLOGIA
più rare,
più care Dalle isole Fiji alla Svizzera, passando per i Caraibi, le ultime notizie dal pianeta perle: con un occhio di riguardo per le Conch di Luigi
Costantini - coordinatore formazione italia igi anversa
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al sempre la pena tenersi informati su quel che succede nel mondo delle gemme, e tattica migliore non v’è di quella del cane che, caracollando di qua e di là, va a ficcare il naso dappertutto. V’invito pertanto a cacciar le vostre, di froge, prima nel Pacifico Meridionale, poi ai Caraibi e infine nella viciniore Svizzera. Andiamo per ordine. 1. Arcipelago delle Fiji (o Figi), Oceania, in corrispondenza del 180° meridiano. Isola di Vanua Levu. Baie di Savusavu e di Buca, ambienti perfetti per l’allevamento dell’ostrica perlifera Pinctada margaritifera typica, un bivalve ibrido nero-labiato evolutosi naturalmente in acque figiane e specifico di quelle. La Pinctada margaritifera cumingi di Tahiti, similmente nero-labiata, ne è solo cugina. E poi quest’ultima non esibisce, nello strato madreperlaceo della valva, quelle unicamente insolite tonalità marroni arancioni tipo “terra di Siena bruciata”, “ocra rossa” o similari (da mettersi in connessione con l’egualmente insolito e peculiare mantello arancione dell’organismo?). Le perle: parimenti uniche nel loro genere, e assai ricercate e apprezzate soprattutto in Europa, con quei loro colori di base “caldi” (nelle tinte champagne, cioccolato, rame, mirtillo, oro e pistacchio) e “freddi” (tinte blu intenso e verdi sgargianti) e quei colori di superficie altrettanto peculiari (dorato-ramato, blu zaffiro, rosa sporco e turchese); in non trascurabili dimensioni dai 10 agli 11 mm e dai 12 ai 14 mm di diametro. Rari i 16 mm. Produzione: quel tanto che permette di mantenere la nomea di oggetto raro, ovvero 50.000 perle nel 2015, 20.000 nel 2016 e, previste per il 2017, dalle 30.000 alle 50.000. Sempre che non passi di là un tifone tropicale come quello denominato “Winston”, che nel febbraio 2016 ha fatto un miliardo e mezzo di dollari in danni, accoppato 44 persone e sterminato circa 30.000 Pinctade margaritifere typiche. Dove procurarsele? Il distributore internazionale se ne sta acquattato in Terra Germanorum. 2. Mar dei Caraibi, fondali roccioso-sabbioso-corallini situati a circa 30 metri di profondità nelle acque calde, calme e limpide che attorniano le coste della Florida, delle Bahamas, dello Yucatan e delle Antille. Queste sono le amene località che lo Strombus Gigas, gasteropode univalve della famiglia delle Strombidae, ha scelto quale proprio habitat. Qui, mollemente adagiato, il nostro mollusco - che prospera fino all’età di 20-30 anni in branchi numerosi - batte la fiacca: in tutta la sua esistenza, non gli riesce di mettere al mondo che una sola perla. Non bastasse, solo in una su 10.000/15.000 (qualcuno dice addirittura una ogni 100.000) conchiglie si potrà l'Orafo 2017
rinvenire una di quelle portentose perle rosa, e questa si sarà formata del tutto accidentalmente. Risultato di tanta lazzaronaggine: solamente dalle 2.000 alle 3.000 perle Conch all’anno, di cui solo il 15-20% adatto all’utilizzo in gioielleria. E poi ci si chiede come mai le Conch costino uno sproposito. Sono rare, rarissime, oltre che straordinariamente belle in quel loro rosa chiaro/rosa intenso a “struttura fiammata” detta anche “flamage”. “Struttura” dovuta all’assetto regolare e parallelo dei cristalli allungati e lamelliformi di carbonato di calcio. E questo non è tutto: non vi son due perle Conch uguali: variano, in forma, dal perfetto ovale al quasi-rotondo al barocco alla goccia; le forme sferiche rappresentano l’1% dell’intera produzione; le dimensioni si aggirano mediamente intorno ai 3 mm, in masse inferiori al carato; masse superiori ai 10 carati son rare; oltre, eccezionali. Insomma, una ghiottoneria, per chi riesca a metterci su le mani. Anche perché non c’è stato verso di costringerle ad addomesticarsi andando a vivere in bacini di coltivazione, e la pesca avviene casualmente, sicché c’è da andar letteralmente “a pescare” il pescatore che le ha pescate. Se doveste desiderare con bramosia le Perle Conch, e non intendeste per nulla al mondo ripiegare sulle Conch arancioni, le gialle, le bianche e le beige, la prossima volta che vi capiterà di passare per Hong Kong chiedete in giro dove ha l’ufficio quel tale il cui nome suona tanto di giapponese e che rastrella a più non posso, nei Caraibi, le Conch. 3. Spostiamoci ora in Svizzera. Non che i laboriosi e ingegnosi discendenti degli Helvetii abbiano trovato il modo di coltivar le perle nel Lago Lemano o nel Lago di Zurigo. Ma non lontanissimo da quest’ultimo, in un rinomato laboratorio gemmologico, è stata messa a punto una tecnica per la datazione delle perle naturali, sciolte ma anche montate. Facendo uso del solito Carbonio 14, chiaramente. Quel che fa specie, è l’intento precipuo: comprovare in maniera inconfutabile la storica provenienza della perla naturale incastonata in pezzi di gioielleria o in opere d’arte d’epoca anteriore al 20° secolo. Evidentemente, molti sono i furbetti che hanno sostituito perle d’epoca con campioni di più recente acquisizione, o han trattato queste ultime per farle apparire più anzianotte, o ambedue le cose. Dio ci guardi e scampi, poi, da chi addirittura abbia piazzato una bella coltivata al posto della naturale. In tutti i casi, ben venga l’opera moralizzatrice dell’iniziativa: tutto ciò che profuma di eticità – intesa come tutela dell’acquirente finale – ci manda sinceramente in sollucchero. English translation: see pag. 101 94
aprile
Inside Jewelry PREVISIONI
no longer
forever L'Economist pubblica una statistica che prevede l'estinzione delle miniere di diamanti entro il 2030 e il tramonto del loro valore simbolico di
I
Rosa Chiesa
diamanti non sono “per sempre”. Lo svela L’Economist in un recente articolo, facendo luce su una realtà per molti aspetti inquietante. Sono almeno due le implicazioni connesse con questa affermazione: una di carattere prettamente emotivo e l’altra di carattere più materiale. Insinuare il dubbio sulla veridicità del felice slogan lanciato per De Beers da un’abile agenzia pubblicitaria nel 1947, “un diamante è per sempre”, significa mettere in dubbio il concetto che regalare un diamante sia il traslato dell’eternità del legame amoroso; la seconda, più materiale, lascia intendere che il diamante, da sempre considerato un buon investimento, cessi di esserlo. In realà nessuna delle due implicazioni è un timore molto concreto, ma è un fatto accertato il progressivo esaurimento delle miniere, fino a completa estinzione del bene in un futuro ormai vicino. In un momento già incerto per il settore, le previsioni stimano infatti che il picco della produzione globale (Economist, Fonte: Bain), verrà raggiunto nel 2019, per poi cominciare un lento declino, con una diminuzione della produzione di pietre prevista con un 1-2% annui fino al 2030. La difficoltà nel trovare nuovi giacimenti, unita alla concorrenza di nuove e vecchie imprese, e non ultimo la produzione di diamanti sintetici, sono i fattori chiave responsabili della prossima, possibile, volatilità del bene rifugio. Come racconta l’Economist, il caso di De Beers è emblematico. La società, fondata nel 1888 per l’estrazione di gemme sudafricane, che agli inizi del ’900 rappresentava il 90% del mercato mondiale, ha mantenuto la leadership fino al 1990 – attraverso una fornitura attentamente studiata e l'Orafo 2017
la gestione sapiente della domanda – decennio in cui gli sconvolgimenti politici e sociali hanno iniziato a minare un sistema basato sul monopolio, facendo registrare un calo sulle vendite pari al 34% nel 2015, per rimbalzare al 30% nel 2016. Ciò che spaventa quindi sono le previsioni a medio termine. Malgrado la nuova miniera Gahcho Kue, scoperta da De Beers nella tundra a Nord del Canada, nel mese di settembre, oggi l’azienda, che rimane ancora il più grande produttore per valore, rappresenta solo un terzo delle vendite globali. L’investimento in diamanti è dunque messo a rischio da una molteplicità di fattori: dalla possibile scoperta di nuovi giacimenti (causa che agli occhi degli specialisti appare improbabile), dalla produzione di gemme sintetiche – certo non paragonabili per bellezza con le pietre naturali ma molto più raffinate e accessibili che in passato, dal crollo d’immagine dovuto principalmente a preoccupazioni di carattere etico (i bloody diamonds non sono ancora del tutto scomparsi dal mercato), dal potere contrattuale acquisito negli anni dai partner minerari locali e dalle proteste ambientaliste che pongono veti su nuovi progetti minerari spesso inquinanti. Infine l’accumulo di scorte nella filiera e gli sconti applicati da parte di tutti i produttori del settore oltre a un calo considerevole della domanda del promettente mercato cinese che, dal 2009 al 2013 era cresciuta del 16% l’anno, ma ha registrato nel 2016 solo un +4% (fonte Sole 24 ore_www International Diamond Consultants) completano l’incerto panorama. Ma come ci racconta la storia, a guidare il mercato sono sempre le emozioni, dunque, in questo complesso panorama ciò che desta maggiore preoccupazione è la crisi del valore simbolico della gemma e dell’indissolubilità del legame diamante e amore eterno, da sempre vero driver per le vendite. Se “tramonta la poesia”, allora sì, il mercato dei diamanti potrebbe essere davvero a rischio. In alto e a sinistra in basso, anelli in oro bianco con diamanti di Amin Luxury. Above and bottom left, white gold and diamond rings by Amin Luxury. English translation: see pag. 101 96
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Inside Jewelry Dall'alto, collana di Damiani in oro rosa e diamanti della collezione Fiocco; orecchini in oro rosa di Pasquale Bruni con crisoprasio e diamanti della collezione Bon Ton Crisoprasio; anelli Nudo di Pomellato in oro con diamanti, ametista e topazio ■ From top, rose gold necklace by Damiani with diamonds from the Fiocco collection; Rose gold earrings by Pasquale Bruni with chrysoprase and diamonds from the Bon Ton Chrysoprase collection; Nudo gold ring by Pomellato with diamonds, amethyst and topaz.
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Con la difesa del nome di una società è possibile la salvaguardia del proprio business e dell'export. Ecco cosa fare di Ercole
Bonini, consulente in Proprietà Industriale
A
lcuni anni fa un’azienda orafa molto conosciuta nel settore aveva avviato l'esportazione verso il Giappone utilizzando un agente locale. Insoddisfatta del suo operato, l’azienda decise di sostituirlo con altro professionista. Ed ecco la sorpresa: il vecchio agente, all’insaputa dell’azienda, aveva registrato a proprio nome e da ben cinque anni il nome della società. Secondo le leggi giapponesi, dopo cinque anni è impraticabile qualsiasi azione di rivalsa per la riassegnazione del marchio legittimo o per la sua cancellazione. Pertanto l’azienda italiana non poté più apporre il proprio marchio sui prodotti destinati al Giappone, mentre l’agente giapponese poté utilizzare il marchio, ormai divenuto suo, anche per prodotti orafi realizzati in Turchia. L'azienda italiana avrebbe potuto mettere in atto qualche azione per non perdere il mercato giapponese? Certamente: avrebbe potuto o riallacciare i rapporti con il vecchio agente, oppure avrebbe potuto creare un nuovo marchio accollandosi i costi di avviamento. In questo caso l’azienda decise di rinunciare alle esportazioni in Giappone. E ancora: l'azienda avrebbe potuto evitare che l’agente registrasse il marchio a proprio nome? Certamente. In un modo semplice e molto poco costoso: sarebbe stato sufficiente sapere che esiste la possibilità di essere costantemente informati, e in tempo, su tutti i tentativi di registrazione messi in atto da terzi. Questo servizio è offerto da agenzie internazionali specializzate che, a costi piuttosto esigui, raccolgono informazioni sulle registrazioni dei marchi in tutti i paesi del mondo. Due o tre mesi prima della registrazione, è possibile sapere quali marchi, uguali o simili, stanno per essere registrati. Ogni paese infatti pubblica preventivamente il marchio per il quale è stata avanzata la richiesta. Durante il tempo che intercorre tra la pubblicazione e la registrazione definitiva è quindi possibile presentare opposizione amministrativa all’Ufficio Brevetti di quel Paese. Molte aziende hanno già attivato la sorveglianza su uno o più marchi e più di una volta all’anno ci attiviamo dovunque (anche in Africa), e con successo, per chiedere la cancellazione dei tentativi di registrazione di marchi avvenuti in evidente abuso. l'Orafo 2017
■ Some years ago a goldware firm, well known by those working
in the business, started exporting its products to Japan through an agent known in that country. At a certain point, the Italian company decided to change their agent since they were unsatisfied with the performance of the former one. And they had a surprise: behind the company's back, the former agent had registered the company brand in his own name, five years before. According to Japanese law, after five years the legitimate holder may make no claims to reassign a brand name or cancel it. This meant the Italian company could no longer put its brand on products for Japan, while the Japanese agent could use the brand, which was his by now, also to mark gold products made in Turkey. Was there anything the Italian company could do so as not to lose the Japanese market? Of course: they could re-establish relations with the former agent or else they could create a new brand with all the start-up costs involved. In our case, the company gave up exporting to Japan altogether. Another question: could our company have prevented the agent from registering the brand in his own name? Certainly. And in a simple and very inexpensive way too. All they needed was to know that one can be constantly and promptly informed about every attempt at registration which others may be making in any part of the world. This service is provided by specialised international agencies which we can call upon to gather information about trademark registration in every country of the world, and at quite a reasonable cost. This service lets us know, two or three months before the actual registration, about any identical or similar brands about to be registered in a certain country. This is because every country provides public notice of any brand about to be registered before it is finally turned into a trademark. During the time between public notice and registration, one can go to the Patent Office of the country to raise an administrative objection (avoiding costly legal proceedings) based on the fact that the person requesting the trademark has no right to do so (for example the agent acting without company permission) or because of clear bad faith. Many companies have already launched their own surveillance on one or more brands of their own, and more than once a year we are forced to take successful steps everywhere (even in Africa) to ask for deletion of clearly malicious attempts to register trademarks.
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Nella campagna di Tiffany & Co. Lady Gaga indossa i gioielli della collezione Tiffany City HardWear, dallo stile metropolitano. ■ The Tiffany & Co. campaign shows Lady Gaga wearing the metropolitan style jewels from the Tiffany City Hardwear collection.
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d'amore Nuove campagne, nuovi ambasciatori, eventi: i brand della gioielleria e dell'orologeria si muovono a 360° nel mondo dei media di
Coerentemente con le forme lineari, pulite e geometriche delle ultime collezioni, Antonini ha messo a punto una campagna Adv giocata su sofisticati colori pastello, tono su tono. ■ In tune with the free-flowing, geometrical lines of the latest collections, Antonini has produced an advertising campaign playing with sophisticated tone-on-tone pastel colours.
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estimonial d'eccezione per un brand d'eccezione: è Lady Gaga a interpretare la nuova campagna Legendary Style di Tiffany & Co., fotografata da David Sims con la direzione creativa di Grace Coddington. La popstar è protagonista di un video che ha debuttato durante la serata del Super Bowl, evento per il quale la griffe realizza da 50 anni l'ambìto Vince Lombardi Trophy. La nuova campagna di Antonini è giocata su sofisticati toni pastello, coerentemente con le forme lineari e pulite delle ultime collezioni. La campagna è curata da Lola Toscani, gli scatti sono di Henrik Blomquist in collaborazione con la stylist Ellen Mirck. Inoltre, i contenuti video dello studio milanese TheBlinkFish mostrano i gioielli nei loro più preziosi dettagli. Per la sua campagna stampa e Tv #istantidamore, lanciata in occasione di San Valentino, Morellato si affida a Michelle Hunziker, ambassador del gruppo, che indossa i cuori e le stelle in argento delle collezioni Cuori e Pura. Le fotografie sono di Alan Gelati, la campagna è realizzata dallo Studio Falavigna di Milano, produzione a cura di Bemovie e regia di Umberto Nicoletti. L'intimità dei sentimenti, infine, è al centro della campagna 2017 di Stroili, con la regia/fotografia di Giampaolo Sgura. I gioielli delle diverse collezioni interpretano gli affetti più profondi, raccontando storie di amicizia, d'amore, di matrimoni e del legame tra madre e figlia. ■ Exceptional testimonial for an exceptional brand: it’s Lady Gaga to star in Tiffany & Co.’s new Legendary Style campaign, photographed by David Sims with Grace Coddington’s creative direction. The popstar stars in a video making its debut during the Super Bowl evening, for which the brand has been crafting the coveted Vince Lombardi Trophy for 50 years. Antonini’s new campaign plays with sophisticated tone-on-tone pastel colours, in tune with the essential, free-flowing lines of the latest collections. The campaign is curated by Lola Toscani and the shots are taken by Henrik Blomquist in collaboration with stylist Ellen Mirck. What is more, the video produced by the Milanese TheBlinkFish studio shows the jewellery in all its precious details. Morellato assigns its #istantidamore TV and press campaign, launched for St. Valentine’s Day, to the group’s ambassador Michelle Hunziker wearing the silver hearts and stars from the Cuori and Pura collections. With photographs by Alan Gelati, the campaign was created by Studio Falavigna, Milan, produced by Bemovie and directed by Umberto Nicoletti. Lastly the intimacy of sentiments is embodied in Stroili’s 2017 campaign, with direction/photography by Giampaolo Sgura. The jewellery in the various collections conveys the deepest sentiments, telling stories about friendship, love, marriage, the bond between mother and daughter. l'Orafo 2017
Amatissima e solare ambassador del Gruppo Morellato, Michelle Hunziker indossa i cuori e le stelle in argento delle collezioni Pura e Cuori per la campagna #istantidamore, lanciata in occasione di San Valentino. ■ Morellato Group’s radiant, much loved ambassador Michelle Hunziker wears the silver hearts and stars from the Pura and Cuori collections for the #istantidamore campaign launched for St. Valentine's Day.
Nella nuova campagna 2017 di Stroili i gioielli diventano il segno di affetti condivisi e raccontano l'intimità dei sentimenti, i legami più profondi tra le persone, storie d'amore e di amicizia. ■ The jewels in Stroili’s new 2017 campaign are a sign of shared sentiments, telling of intimacy of sentiments, profound bonds between persons, stories of love and friendship.
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English Text
Graziella fantasy and passion See Page 56 The whole history of Graziella, a successful Arezzo brand which is about to celebrate its 60th birthday, revolves around passion, quality and creativity. A woman was the centre and motor of everything, in times when there were very few women indeed in business. It was in 1958 that Graziella Buoncompagni, very young at the time, opened a small laboratory which mostly worked for third parties; encouraged however by the success her creations met with, she soon started doing business on her own. This grew constantly into what is today a brand with a solid presence, distributed internationally. “Mrs. grandmother – tells Edoardo Gnaldi, in charge of marketing activities – still manages production and produtct quality control in the company. She was not born into a family of jewellers, but she always let herself be guided by her own creativity and by an overwhelming passion for jewellery. The same passion which she has never ceased to hand down, all these years, to her children and grandchildren, together with curiosity, sincere work ethics and an entrepreneurial spirit». For some decades, the company business focused on the Italian market, which was extremely dynamic at the time and provided great satisfaction to the whole sector. But in the late 1980s, Gianni Gori, Graziella Buoncompagni’s son and current company chairman, had a winning intuition for the future of the company: to propose itself as a brand and open up internationally, avoiding the stagnation which would soon hit the Italian market. This meant carrying out a complex series of operations involving production, communication, marketing and investments in research and technology. Specialised in electroforming jewellery – a technique which allows significant volumes against very light weight - Graziella immediately met with great success in Spain, in North Africa and in the Gulf countries, where people love showy jewellery and see gold as both part of their own culture and a way of hoarding assets. “Presence on those special markets requires high product quality which has to match showiness in order to satisfy the desire for ostentation and exact fineness t satisfy the desire for hoarding explains Edoardo Gnaldi – As time went on, also thanks to the credibility we had achieved, we consolidated our presence and opened points of sale in the cities which we believe to be fundamental for our core markets: Alicante, Istanbul, Cairo, Algiers». To ensure original and constantly up to date production, Graziella has its own creative office, which can count on several designers headed by an artist and coordinated by a creative
director: a hotbed of ideas where concepts and inspirations are developed and translated into finished jewels - some thousands different products every year – made of gold and silver with enamels, natural stones, fabrics and special leather. Since 2006, leather goods have been a key company focus, with jewel bags highly appreciated by foreign markets. Today, this brand extension is at the heart of an important operation aimed at the purchase of the historic brand Braccialini, managing flagship stores in Florence, Milan, Rome and Paris. «Of course this acquisition could involve major developments - concludes Edoardo Gnaldi – because it could let Graziella acquire the unique creativity of this great world famous brand, the boast of the most prestigious Made in Italy - a creativity which is perfectly compatible with that of Graziella».
Pearls, Rare and expensive See Page 94 Being up to date on what happens in the world of gems is always worthwhile and there is no better strategy than the one adopted by dogs that, caracoling here and there, stick their nose everywhere. Therefore, I encourage you to stick your nostrils first into the Southern Pacific, then into the Caribbeans and finally into the neighbouring Switzerland. Let’s begin in order. 1. The Archipelago of Fiji, Oceania, at the 180th meridian. The island of Vanua Levu. Savusavu and Buca Bays, an ideal environment l'Orafo 2017
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for the farming of the pearly oyster Pictada margaritifera typical, a hybrid black-lip bivalve that naturally evolved in Fijian waters and is characteristic of these areas. Pinctada margaritifera cumingi of Tahiti, similarly black-lipped, is only a distant relative: which, by the way, does not evidence, in the mother-ofpearl layer of the valve, those uniquely unusual brown-orange hues reminding “dark sienna”, “red ochre” or similar shades (to be connected with the equally unusual and peculiar orange mantel of the organism?). Pearls: equally unique in their kind, extremely sought after and appreciated mainly in Europe, with those warm hues (in such shades as champagne, chocolate, copper, blueberry, gold and pistachio) and cold colours (deep blue and bright green ones) and equally peculiar surface shades (golden-bronze, sapphireblue, floral pink and turquoise); available in remarkable sizes ranging from 10 to 11 mm and from 12 to 14 mm in diameter. 16 mm ones are rare specimens. Production: just enough to maintain the name of rare object, that is 50,000 pearls in 2015, 20,000 in 2016, and an estimated quantity for 2017 equal to 30,000 - 50,000. This as long as a tropical typhoon does not hit the area, as the one named “Winston” that in February 2016 caused 1,5 billion dollars worth of damages, killed 44 people and exterminated about 30,000 Pinctade margaritifere typiche. Where to find them? The international retailer is well hidden in Terra Germanorum. 2. The Caribbean Sea with coral-sandy-rocky seabeds, 30 meters deep in warm, crystalline and calm waters surrounding the coasts of Florida, Bahamas, Yucatan and Antilles. These are the pleasant places the Strombus Gigas, a univalve gastropod of the Strombidae family, chose as its own habitat. There, our mollusc - living to reach 20-30 years of age in large shoals – lies languid and swings the lead: over its entire life, it can only give birth to a single pearl. To cap it all, only in one out of 10,000/15,000 (some even say
English Text 100,000) shells, one of these prodigious pink pearls, formed totally by chance, will be found. The result of such idleness: only 2000 - 3000 Conch pearls a year, of which only 15/20% suitable to be used in jewellery. This explains why Conch pearls cost a bomb. They are rare, extremely rare, besides being incredibly beautiful thanks to their light/rich pink with a "flame structure" also called "flamage". “Structure” due to the regular and parallel pattern of elongated and lamellar crystals of calcium carbonate. But that is not all: there are not two Conch pearls alike: they vary in shape, from a perfect oval to a nearly round, baroque or drop one; spherical shapes represent 1% of the entire production; average sizes are around 3 mm, in masses lower than a carat; those greater than a carat are rare; specimens exceeding this size are considered as exceptional. Well, a true rarity for those who manage to lay their hands on it. Also because all attempts to make them adapt to live in farming basins have failed, and they are fished randomly. Therefore, you must literally “fish” the fisherman who fished them. In case you long for Conch pearls and had not the slightest intention to fall back on orange, yellow, white and beige ones, the next time you end up in Hong Kong, ask for the office of that man whose name sounds Japanese and rakes up Conch pearls in the Caribbeans. Now let’s move to Switzerland. This does not mean that the industrious and ingenious descendants of Helvetii found the way to cultivate pearls in Lake Leman or Lake Zurich. However, well far from this latter, in a renowned gemmological laboratory, a technique for dating natural pearls, both loose and even set, has been developed. Obviously employing the usual Carbon 14. What surprises is the peculiar intent: irrefutably substantiating the historical provenience of the natural pearl set in jewellery items or work of arts before the xx century. There were plainly many cunning people who replaced period pearls with specimens acquired more recently or treated these latter to make them appear older, or both. May the good Lord save and deliver us from those who even placed a beautiful cultivated pearl instead of a natural one. In any case, the moralising aim of the initiative is more than welcomed: we sincerely go into ruptures about everything that sounds like an ethical project, meant to protect the final buyer.
materialistic. Sowing doubt in the truthfulness of the successful slogan launched for De Beers by a clever advertising agency in 1947, “a diamond is forever”, means questioning the notion that giving a diamond is the metaphor of the eternity of a love relationship; the second, more materialistic, suggests that diamonds, always considered a good investment, are loosing this quality. Actually, even though none of these implications is a concrete fear, the gradual exhaustion of mines until complete extinction of the good in a near future is a given fact. In a period which is already uncertain for the sector, the forecasts expect that the peak of the global production (Economist, Source: Bain), will be reached in 2019 to slowly decline immediately afterwards, with an estimated decrease in the manufacturing of stones equal to 1-2% a year until 2030. The difficulties in finding new fields, combined with the competition of new and old companies, as well as the production of synthetic diamonds, are the key factors responsible for the instability of the collectable. As reported by the Economist, the case of De Beers is symbolic. The company founded in 1888 for the extraction of South African gems that, at the beginning of the twentieth century accounted for 90% of the global market, maintained its leadership until 1990 - through a carefully designed supply and the savvy management of the demand - a decade whose political and social turmoils started to undermine a well consolidated system on the monopoly, evidencing a decrease in sales equal to 34% in 2015, to rise again at 30% in 2016. Therefore, what frighten are medium term forecasts. Despite the new mine of Gahcho Kue, discovered
No longer forever See Page 96 Diamonds are not “forever”. This is what the Economist unveils in a recent article, throwing light on a reality that proves to be disquieting for many. Two implications are consequent to such a statement, one merely emotional and the other more l'Orafo 2017
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by De Beers in the tundra north of Canada in September, today the company that is still the biggest manufacturer as per value, accounts for only a third of the global sales. Therefore, the investment in diamonds is compromised by many factors: by the eventual discovery of new fields (an event that seems improbable to experts), by the production of synthetic gems – whose beauty can not be in any case compared to that of natural stones, even if they are more refined and affordable than in the past – by the collapse in image mainly due to ethical concerns (the problem of blooy diamonds in the market has not been completely solved yet), by the market power obtained through the years by local partners, by environmentalist protests that veto on new often polluting mine projects. Finally, the build-up of stocks in the supply chain and the discounts applied by all the manufacturers in the sector (a sign that, according to some luxury researchers, foreshadows a drop in prices) besides a remarkable decrease in demands from the promising Chinese market that, from 2009 to 2013 had grown by 16%, though evidencing in 2016 only +4% (source Sole 24 ore_ www International Diamond Consultants) complete the uncertain landscape. However, as history teaches, the market is always driven by emotions and, therefore, in this complex landscape what worries the most is the crisis of the symbolic value of the gem and the indissolubility of the bond between diamond and eternal love that has always been a true driver for sales. If “poetry ends” then the diamond market could be really at risk.
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30, 38
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84-85
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BULGARI
90
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43
46, 55, 98
PIAGET 16, 47 PIERDUCA
66
16
PIETRO FERRANTE
24
79
JAR 59-62
PINOMANNA GIOIELLI
74, 76
CARTIER
55
JEWELMER
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55
KEYONNA BEACH RESORT
48
POMELLATO
CASTELLO DI ROSSINO
44
KINA
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PRESTIGE
88
86-87
51, 81, 85
41
50, 93, 98
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KOUTURE
20
QUINTO EGO
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CHANTECLER
39, 42
LONGINES
43
RAIKA
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CHAUMET
46, 72, 73
LOTO PREZIOSI
28
RCM
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CHANEL JOAILLERIE
CLUB DEGLI ORAFI
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LOUBOUTIN
79
RECARLO
D’ELIA
18
LOUIS ERARD
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RICHLINE
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LUCEBIANCA
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ROBERTO DEMEGLIO
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LUCIEN ROCHAT
39
ROLEX
47
45, 82
ROSATO
30 90
DAMIANI
50, 53, 92, 98
DAVITE & DELUCCHI GIOIELLI
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37, 38
47, 68
MARCO BICEGO
DIOR
65, 79
MARCO BORGHESI
24
ROVIAN
DIVA GIOIELLI
54, 87
MAREA GIOIELLI
90
SALVINI
38, 43, 49
45, 83
STROILI
49, 93, 100
DE GRISOGONO
DODO
39
MATTIOLI
EBERHARD & CO.
51
MAYUMI
43
SWAROVSKI
16. 54
ECLAT
26
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TAG HEUER
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EMANUELA DUCA
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MIKIKO
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MILUNA 50, 51
TIMELINE
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FABBRICA BORRONI
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MIMÌ BROGGIAN MILANO
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TREEMME
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MORAGLIONE
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42, 88
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TIFFANY & CO.
16, 45, 46, 50, 69, 100
27, 38, 41
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VACHERON CONSTANTIN
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MORI E PUPE
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VALERIA BUGATTO
30
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MOVADO
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VAN CLEEF & ARPELS
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GERLA
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NAMIDA
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VILLA PRATO
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GIANNI LAZZARO
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WALLACE CHAN
75, 76
GIMET
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26
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