L'Orafo Italiano 2011 05

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ANNO LXV MAGGIO 2011

€ 5,00

€ 5,00 L’ORAFO ITALIANO 5 2011

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Pubblicità orafa: +17% nel 2010 Jewellery advertising: +17% in 2010 Bulgari: la vendita del secolo the sale of the century Baselworld 2011: gioielli e orologi jewels and watches

Morini Gioielli











EDITORIALE EDITORIAL

‘COMPRO ORO’ FUORI CONTROLLO? ‘CASH FOR GOLD’ OUT OF CONTROL? by Marina Morini

■ Torniamo a parlare dei negozi “Compro Oro”, ormai protagonisti delle pagine di cronaca dei quotidiani. Un fattore estremamente negativo per il settore, in particolare per coloro, e sono tanti, che offrono lo stesso tipo di servizio in conformità con le leggi vigenti. E la legge esiste da tempo - la 7/2000 - che regolamenta il mercato e prevede pene severe per chi viola la legge civile e penale. In Aprile, a Roma, si è svolta una conferenza stampa organizzata da ANOPO (Associazione Nazionale Operatori Professionali Oro) in collaborazione con AIRA (Associazione Italiana Responsabile Antiriciclaggio) allo scopo di “discutere dei problemi relativi alla regolamentazione del settore, ai fenomeni del riciclaggio e ai casi delinquenziali correlati con la categoria dei Compro Oro”. I dati forniti nel corso dell’incontro parlano chiaro: 300350 mila euro l’anno è il giro d’affari medio di un Compro Oro e, oggi, i Compro Oro sono circa 20 mila ...a fronte dei 297 operatori professionali che, in tutta Italia, sono autorizzati al commercio dell’oro e registrati nell’elenco della Banca d’Italia come ha dichiarato Andrea Zironi, presidente di ANOPO, al Sole 24 Ore di Roma (20/04/2011). Annualmente sono quindi 7 i miliardi di euro, in gran parte illegali, che, sfuggendo a qualsiasi controllo, risultano estremamente appetibili alla criminalità organizzata. La Questura di Bari, ad esempio, ha dichiarato che un Compro Oro su due, nella città pugliese, risulterebbe irregolare: errata compilazione dei registri, mancata affissione al pubblico della licenza di Pubblica Sicurezza, personale in nero (Oltre Free Press- Dic 2010). Dati probabilmente validi su tutto il territorio nazionale, cui si potrebbe aggiungere il non rispetto del prezzo definito dal mercato, l’evasione dell’IVA, ecc. Mancano i controlli, si dice, ma i numeri sono ormai tali da temere che il

fenomeno possa sfuggire definitivamente di mano. ■ We are talking again about "cash for gold" stores, the protagonists of today’s newspaper reports. A very negative factor for the sector, particularly for the many professionals who offer the same kind of service in compliance with the laws in force. And the law - specifically the law 7/2000 - has been there for a long time and regulates the market providing severe penalties for those who violate civil and criminal laws. In April, in Rome, there was a press conference organised by ANOPO (National Association of Professional of Gold) in collaboration with AIRA (Italian Anti-money laundering Authorities Association) with the purpose to "discuss issues related to regulations in the industry, the phenomenon of moneylaundering and delinquency cases related to the category of “cash for gold" stores. The data provided during the meeting are

clear: € 300-350 thousand a year is the average turnover of a “cash for gold” store and, today, these shops are about 20,000 ... compared with the 297 professionals, throughout Italy, allowed to trade gold and registered in the list of the Bank of Italy - as Andrea Zironi, president of ANOPO, said to Il Sole 24 Ore of Rome (20/ 04/2011). Every year 7 billion euro, mostly illegal, are beyond any control and therefore very attractive to organised crime. The police headquarter in Bari, for example, said that a “cash for gold” out of two, in the Apulian city, is illegal: wrong accounting records, failing to display the Public Safety license, black staff in labour (Oltre Free Press/Dec 2010). Figures that probably apply to the whole Country and, we could add, failing to comply with the price set by the market, tax evasion, etc.. Not enough controls, they say, but figures are now such as to fear that the phenomenon may finally get out of control.

5.11 editorial 9


SUMMARY In copertina Cover Morini Gioielli

Collezione Liz. Pendente, anello e orecchini in argento 925 rodiato, cristallo sfaccettato e gabbia di cristalli Swarovski.

Liz Collection. Pendant, ring and earrings in rhodiumplated sterling silver, faceted crystal and “cage” of Swarovski crystals. Artwork and photo by Close up Studios Servizio clienti

Customer Service Tel. +39 0575 251963 Fax +39 0575 354032 info@morinigioielli.it www.morinigioielli.com

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lusso e dintorni/luxury & more

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fiere/fairs Basilea: piazza ideale per capire il futuro

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Basel: ideal place to understand the future 40

Oroarezzo premia la creatività italiana

Oroarezzo rewards Italian creativity 42 43 44

Design protagonista alla fiera di Bangkok

Design is the protagonist at the Bangkok fair Lo show di Istanbul / The Istanbul show La settimana di Londra / The London week Giappone / Japan Le iniziative del settore orafo

The initiatives of the jewellery sector 49 50

borsa&mercati/stock&markets Un’azienda al microscopio: Bulgari

A company under the microscope: Bulgari by Vittorio Valenza

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Parole d’ordine: qualità e innovazione Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index Gitanjali: porteremo il gioiello italiano nel mondo /

We will take Italian jewelry around the world by Marina Morini

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comunicazione/communication Un po’ di pioggia dopo la siccità

10 summary 5.11


A little bit of rain after the drought

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by Vittorio Montieri

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l’esperto risponde/marketing Senza dialogo non c’è vendita! (parte II°) by Daniela Saibene

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l’esperto risponde/gemmologia Il Sol Levante rilancia la perla di qualità

Japan relaunches the quality pearl by Luigi Costantini

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l’esperto risponde/vetrinistica Dalla comunicazione all’acquisto by Roberto Pivetta

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concorso vetrine Pino Gianformaggio: gestire gli spazi by Marina Morini

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formazione/training Istituti di prestigio per la formazione

Prestigious training institutes 81

orologi & gioielli/watches & jewellery Baselworld 2011: novità dal mondo

Baselworld 2011: novelties from the world 92 94 96

flash Il risveglio della natura / The awakening of nature Anniversario tricolore / Italy’s anniversary Per momenti molto speciali

For very special moments 98

concorsi/awards Platinum design awards 2011: italiani al top

Platinum design awards 2011: Italians at the top comunicazione/communication 99 Le nuove campagne / New campaigns mostre/exhibitions 100 San Gennaro: il tesoro più prezioso

Saint Gennaro the most precious treasure 101 Il gioiello, la terra e i vigneti

Jewellery, earth and vineyards aziende/companies 102 Trollbeads: progetti di un marchio “anti-crisi”

Trollbeads: the plans of an anti-crisis brand anniversari/anniversaries 103 Aquilino Gioiellieri sulle ali del 150°

Aquilino Gioiellieri on the wings of the 150th aziende/companies 104 Lo scrigno nel quadrilatero

A treasure chest in the quadrilateral of fashion 106 English translation 111 Indice dei nomi citati/Index of names mentioned

summary 5.11 11


ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA APRILE 2011

Il centro internazionale di formazione per vetrinisti e visual merchandiser PRESENTA A MILANO PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) CORSO: “GIOIELLO - TECNICHE ESPOSITIVE IN VETRINA” L’ESPOSIZIONE DEI PRODOTTI COME STRATEGIA DI COMUNICAZIONE - Sala Donzelli: 23 - 25 Maggio e 20 - 22 Giugno; dalle ore 10.00 alle ore 16.00 L’incontro con i maggiori professionisti del settore “consulenti d’immagine” per apprendere le tecniche espositive del gioiello più attuali e per approfondire la storia e la cultura della comunicazione attraverso l’esposizione dei prodotti e realizzazione di eventi finalizzati alla vendita. PROGRAMMA Spazio espositivo in vetrina. Ubicazione, tipologia e struttura della vetrina, Utilizzo dei supporti. Composizione: le linee, le masse, la profondità, i gruppi, gli equilibri. Punto focale. Luce e Colore in vetrina, eventi speciali, effetti speciali. Creatività e comunicazione in vetrina. Vetrina tecnica. Idea guida: allestimento vetrina a tema, vetrina scenografica. Relatori: Roberto Pivetta, presidente della Federazione Italiana Vetrinisti FIV&AVI&FESVhc - Svetlana Fabrikant, direttore artistico didattico dell’Accademia Vetrinistica Italiana. L’ingresso previa prenotazione al numero +39 02 43980051/ +39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com

editore

Edifis S.p.A.

direzione generale

Viale Coni Zugna, 71 - 20144 Milano MI Ph. ++39 02 3451 230 Fax ++39 02 3451 231 info@edifis.it www.edifis.it

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orafo@edifis.it

direttore responsabile Marina Morini redazione

Antonella Garello

collaboratori

ASI - Analisi e Studi Industriali, Enzo Andreis, Andrea Barra, Alessandro Barzaghi, Mauro Caneschi, Giulia Comparini, Luigi Costantini, Svetlana Fabrikant, Elisa Facchetti, Valerio Faccenda, Federdettaglianti, Elisabetta Marchi, Vittorio Montieri, Militerni & Associati, Roberto Pivetta, Daniela Saibene, Sonia Sbolzani, Vittorio Valenza.

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Close up Studios

traduzioni

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Claudio Rossi Oldrati

stampa

Castelli Bolis S.p.A. - Cenate Sotto BG

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The international training centre for window dressers and visual merchandisers PRESENTS IN MILAN, CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) WORKSHOP: “JEWELLERY - WINDOW DISPLAY TECHNIQUES” PRODUCT DISPLAY AS A COMMUNICATION STRATEGY Donzelli Room: 23 - 25 May and 20 - 22 June; from 10 a.m. to 4 p.m. At the meeting with leading professionals in the “image consulting” sector, it will be possible to learn the most up-todate techniques in jewellery display and to find out more about the history and culture of communication through product display and the realisation of sale-targeted events. PROGRAMME of the workshop Window display space. Location, type and structure of the window. Use of supports. Composition: lines, volumes, depth, groups, balancing. Focal point. Light and Colour in the window, special events, special effects. Technical window dressing. Creativeness and communication in the window. Guideline: thematic window dressing, scenic window dressing. Speakers: Roberto Pivetta, chairman of the Italian Federation of Window Dressers FIV&AVI&FESV - Svetlana Fabrikant, art teaching director at the Accademia Vetrinistica Italiana. Please call this number to make a reservation: +39 02 43980051/+39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com

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LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE / English translation: see page 106

CISGEM INVITA IL SETTORE A CONVEGNO ■ CISGEM e la Camera di Commercio di Milano organizzano, il l6 Maggio presso Palazzo Giureconsulti, il Forum delle Imprese Orafe. Obiettivo: fare il punto della situazione attraverso gli interventi di importanti rappresentanti del settore e la discussione con i partecipanti. Introdotto da Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano e da Dario Bossi Migliavacca, presidente CISGEM, il Forum ospita gli interventi di Antonio Catalani, docente SDA Bocconi, e Gaetano Cavalieri, presidente Cibjo, su “Il mercato della gioielleria”. “Cultura e tendenza del gioiello” è l’argomento del talk show che vede la partecipazione di Augusto Ungarelli, nuovo Presidente Club degli Orafi Italia; Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello del Politecnico di Milano; Paola De Luca, TJF Founder e direttore creativo di Forecast Group, le tendenze in gioielleria; Antonella Garello, giornalista de L’Orafo Italiano e Françoise Izaute, Executive Director di Platinum Guild International Italia. Nel pomeriggio, Pia Donata Berlucchi, amministratore delegato dell’Azienda Agricola Fratelli Berlucchi, racconta la storia di successo dell’azienda. Antonio Catalani, Laura Bartolini, presidente di Logotel e Rinaldo Cusi, presidente del Collegio Italiano Gemmologi affrontano l’argomento “Rete Imprese e Innovazione”; la seconda sessione, tenuta da Claudio Tomassini, legale Assicor e da Leonardo Marseglia, direttore generale Fidicomet, verte su “Normative e accesso al credito d’impresa”. Luca Buccellati, presidente di AOL e Dario Bossi Migliavacca chiudono i lavori, coordinati dal giornalista Roberto Rasia dal Polo.

NOVITÀ: ANALISI SENZA DANNI ■ In occasione di OroArezzo, l’Ufficio delle Dogane di Arezzo ha presentato l’apparecchiatura di rilevazione delle leghe metalliche XRF NITON XL3T GOLDD, in uso anche presso le sedi di Vicenza e di Alessandria. Si tratta di un analizzatore di leghe metalliche portatile, di grande utilità per il settore orafo, che in pochi minuti è in grado di analizzare le percentuali di metalli di cui è composto un oggetto prezioso, senza doverne asportare parti come avviene nel saggio tradizionale. L’analisi a fluorescenza a raggi X non rovina in alcun modo l’oggetto e con un buon margine di approssimazione (0,02%) evidenzia il contenuto della percentuale dei metalli della lega. Il personale abilitato dell’Ufficio delle Dogane di Arezzo non è autorizzato a rilasciare certificazione ma in caso di fondato sospetto di irregolarità il risultato di

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questa analisi rappresenta un primo, utilissimo “filtro” per capire se sia o meno il caso di procedere al saggio tradizionale. Con opportune modifiche, questa apparecchiatura potrà trovare utilizzo anche in altri campi, per esempio per rintracciare metalli pericolosi per la salute, come il cromo esavalente, già utiizzato nel campo della moda, o i metalli contenuti nelle vernici usate su giocattoli di provenienza cinese.

lusso & dintorni 5.11

UNGARELLI PRESIDENTE DEL CLUB DEGLI ORAFI

■ Augusto Ungarelli, amministratore unico della nota azienda Lombardi srl-Vendorafa è stato eletto nuovo presidente del Club degli Orafi Italia, l’associazione che riunisce le più importanti realtà del settore orafo italiano. Ungarelli ricopre anche la carica di Vice Presidente del consiglio di amministrazione di “Prometeo”, consorzio del Politecnico di Torino, con sede ad Alessandria. Club degli Orafi ha riconfermato vice presidenti Giovanni Ometto, tesoriere, e Costantino Papadimitriou.



LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE

LVMH: RISULTATI OTTIMI, ANZI ECCELLENTI ■ I ricavi di LVMH, gruppo del lusso che comprende prestigiosi marchi di pelletteria, profumeria, gioielleria, orologeria, vini e alcolici, ha superato le aspettative degli analisti (Milano Finanza -19/4/2011). Nel primo trimestre 2011, infatti, i ricavi hanno visto un incremento del 17% (5,5 miliardi di Euro contro i 4,47 del 2010). A due cifre la crescita, in particolare, del settore pelletteria e moda (+17%) e della gioielleria e orologeria (+20%). Quest’anno, Louis Vuitton ha partecipato per la prima volta a Baselworld con i suoi orologi, molto apprezzati per l’accurata manifattura artigianale.

OROLOGI: AGLI ITALIANI PIACE IL “SOLO TEMPO” ■ È stata presentata da Assorologi, nel Marzo scorso, la sesta indagine annuale sugli acquisti di orologi degli italiani. I risultati, elaborati da GfK Retail & Technology, sono confortanti: dopo un difficile 2009, il 2010 ha dato i tanto sospirati segnali di ripresa nelle vendite: +3,4% in quantità, con un equivalente dato in valore. Il prezzo medio di vendita cala da Euro 172 a 164. Ma qual è l’orologio che piace di più? Il solo tempo, con movimento al quarzo, cassa in acciaio, bracciale in metallo e movimento analogico. E dove lo comprano? Gli italiani restano fedeli alla tradizione e l’acquistano nelle gioiellerie-orologerie, ma attenzione, le gioiellerie nei centri commerciali attirano sempre di più i consumatori e, anche se molto lentamente, internet cresce. Per avere conferma di questo andamento positivo, ha dichiarato Mario Peserico, presidente di Assorologi, bisognerà attendere i dati del bimestre Maggio-Giugno, uno dei più importanti per il settore.

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lusso & dintorni 5.11

IN TRENO E IN AEREO CON ‘L’ORAFO ITALIANO’ ■ L’Orafo Italiano non si trova nelle normali edicole: una scelta ben precisa della nostra casa editrice che ha preferito incrementare la tiratura della rivista – 14 mila copie a uscita – per una migliore distribuzione al settore. L’Orafo Italiano, in realtà, lo potete trovare solo in alcune edicole “speciali”: grazie all’accordo con Hudson News e Dufry, la rivista è presente nei piùi importanti aeroporti e stazioni italiani.

IL TRICOLORE SVENTOLA SU CIBJO ■ Al Congresso 2011 che si è tenuto a Porto, in Portogallo, Gaetano Cavalieri è stato confermato presidente fino al 2013. Una conferma a riconoscimento del prestigio che gode Cavalieri nell’ambito della Confederazione Mondiale della gioielleria. Ma la vera notizia è quella che vede altri importanti italiani chiamati a far parte del consiglio di amministrazione del CIBIJO: Giuseppe Aquilino, presidente di Federdettaglianti Orafi-Confcommercio e Corrado Facco, Direttore di Fiera Vicenza. Gianni Cacchione

è stato confermato vice-presidente della Commissione Metalli Preziosi e il CISGEM sarà l’unico laboratorio gemmologico italiano riconosciuto dalla Confederazione. Nel corso del Congresso, inoltre, è stato istituito un gruppo di lavoro sulla Corporate Social Responsibility, presieduto da Matthew Runci, presidente del Responsible Jewellery Council. Il prossimo congresso CIBJO si terrà a Vicenza nel 2012. Nella foto, da sinistra: Giuseppe Aquilino, Gaetano Cavalieri e Dario Bossi Migliavacca.



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MORELLATO MECENATE ■ Morellato si muove tra business e cultura “per fare della sua attività un’incessante ricerca dell’ideale di bellezza”. A Milano, il marchio patavino è tra gli sponsor della mostra “L’ultimo Michelangelo”, ospitata a Castello Sforzesco fino al 19 Giugno. La mostra espone disegni e rime attorno alla Pietà del Rondanini e alla figura del grande scultore. Rende poi omaggio a Padova, città natale del marchio, con una produzione a tiratura limitata (400 pezzi) di un orologio ispirato al quadrante della Torre Dondi dell’Orologio, situato in Piazza dei Signori, tra i primi e il più antico astrario funzionante in Europa. Sul piano internazionale, il Gruppo Morellato & Sector ha siglato un accordo con il marchio americano Converse per la distribuzione, in esclusiva, degli orologi in Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Gli orologi sono già disponibili nei negozi Bluespirit, la più grande catena europea del settore gioielleria-orologeria, di proprietà del Gruppo.

AMORE & BACI: ■ Un derby appassionante, e particolare – Juventus Torino – è stato giocato nel Marzo scorso: si tratta del Derby SLAncio di Vita, che sostiene il progetto di ricerca EPOSS, tra i vincitori del Bando AriSLA 2010. L’azienda aretina Amore & Baci, ha dichiarato il titolare Giovanni Licastro, ha aderito con entusiasmo all’opportunità di sponsorizzare un progetto che potrà aiutare tutti coloro, tra cui tanti giovani e sportivi, che si ammalano di questa terribile malattia degenerativa.

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lusso & dintorni 5.11

È MORTO ELISEO DI MAIO, RE DELLE MACCHINE ■ “Si giudica un uomo sugli eventi che ha realizzato e sugli effetti ottenuti… Eliseo Di Maio era costantemente alla ricerca del nuovo, del moderno, da proiettare nel futuro per l’arte orafa”. Questa la dedica di Attilio Galloni, titolare della Aseg Galloni, collega e amico di Eliseo Di Maio (nella foto). Titolare della Mario Di Maio sin dal dopoguerra, aveva grandi capacità imprenditoriali, intuizione delle esigenze del nascente settore orafo italiano e capacità di sviluppare macchine e apparecchiature di nuova concezione che riuscirà a diffondere in tutto il mondo, facendo dell’azienda una delle più grandi e importanti realtà del settore a livello internazionale. Negli anni ’70 sviluppa lo studio e la registrazione di brevetti che applica alle macchine, progettate e costruite all’interno dell’azienda, e apre nuove filiali: dopo Milano, Vicenza, Arezzo e Valenza. La Mario Di Maio resta un’azienda solida, nonostante la crisi, grazie a Eliseo Di Maio, imprenditore di vecchio stampo, e al suo “emozionante modo di vivere”.



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LA MILANO DI VISCONTI IN UN GIOIELLO DI RASPINI ■ Si svolge fino al 22 Maggio, nella boutique Raspini di Milano, la mostra “Foto di scena da un capolavoro ‘Rocco e i suoi fratelli’. Le bellissime immagini di Paul Ronald, fotografo di fiducia del regista Luchino Visconti, sono state acquistate da Raspini da un rigattiere, e la mostra è l’omaggio a un grande artista della fotografia, che ha saputo trasmettere l’anima dei personaggi, i loro drammi e le atmosfere di una Milano in trasformazione. Giovanni Raspini ha voluto trasmettere la sua passione per questo film capolavoro in un bracciale (nella foto, lo schizzo) realizzato, per il momento, in argento e in edizione limitata.

ERRATA CORRIGE ECCO VIVIANA MOSSA ■ Nel numero di Dicembre abbiamo parlato della nascita della Women’s Jewelry Association nell’articolo “E’ nata WJA Italia, la voce delle donne” a firma di Sonia Sbolzani. Tra le immagini, scelte dalla redazione, è stata pubblicata la foto di una persona che non era Viviana Mossa (nella foto), premiata insieme a Francesca Romana Mossa con lo “IWJA Best Italian Retailer 2010”. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.

SARÀ BREIL L’OROLOGIOICONA DEL FUTURO? ■ Breil lancia un grande concorso online per decidere quale sarà l’orologio del futuro, l’icona segnatempo di cui non si potrà fare a meno. L’iscrizione a Designboom.it (oltre 8 milioni di contatti e visibile in 190 paesi) sito di design attivo e partner di Breil è gratuita. Il concorso terminerà il 25 Giugno prossimo: i tre vincitori saranno premiati con 3.000 Euro e la possibilità di essere prodotti da Breil.

MARCO UNGARELLI, SCRITTORE ■ Il settore orafo lo ricorda in quanto ex amministratore delegato di UnoAerre negli anni Novanta, ma Marco Ungarelli (nella foto) vanta tante e diverse esperienze lavorative ad alto livello, sia Italia che all’estero. I suoi hobbies spaziano dalla meccanica quantistica agli scacchi, dalle scienze politiche al tennis, ma la scrittura, è forse la passione più grande. E’ stato re-

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centemente pubblicato, infatti, il suo terzo libro, “L’Armonia degli Opposti-Alla ricerca della libertà” della Armando Editore. Attraverso le sue conoscenze scientifiche Ungarelli coniuga scienza, passione e ragione con l’intento di dare una spiegazione razionale ad alcune categorie filosofiche e sociali, come il concetto di libertà individuale o quello dell’uguaglianza.

lusso & dintorni 5.11









FIERE FAIRS

BASILEA: PIAZZA IDEALE PER CAPIRE IL FUTURO

BASEL: IDEAL PLACE TO UNDERSTAND THE FUTURE 1

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■ Baselworld ha chiuso quest’anno con una sorta di “standing ovation”: secondo gli organizzatori, infatti, la manifestazione è stata una delle migliori di tutti i tempi e ha dato risultati eccezionali dal punto di vista degli operatori in visita (+2,5% rispetto al 2010). Nessuno vuole sbilanciarsi più del necessario, ed è chiaro che la situazione geopolitica attuale - compresa la tragedia che ha colpito il Giappone - potrebbe influire in qualsiasi momento, più o meno grave-

A BASELWORLD GRANDE SUCCESSO E NUMERI IMPORTANTI, ANCHE SE GLI EVENTI INTERNAZIONALI CONSIGLIANO PRUDENZA. GREAT SUCCESS AND IMPORTANT FIGURES AT BASELWORLD, THOUGH INTERNATIONAL EVENTS SUGGEST TREATING THEM WITH CAUTION.

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mente, sulla ripresa del settore del lusso. A fiera conclusa, il Presidente del Comitato Espositori di Baselworld, Jacques J. Duchêne ha infatti dichiarato che “le aspettative di questa edizione, visti i primi due mesi estremamente positivi di quest’anno, erano eccezionalmente elevate. E sono state soddisfatte. A causa dell’attuale situazione politica mondiale, considereremo con cautela questo risultato soddisfacente e ottimistico”. Le cifre che Baselworld dichiara sono sempre e comunque impressionanti: 1.892 espositori di gioielleria, orologeria e settori affini; 103.200 visitatori da oltre 100 nazioni; 3.000 rappresentanti della stampa internazionale. Uno degli aspetti positivi sottolineati da alcuni espositori italiani dei padiglioni della gioielleria è stata la qualità, più che la quantità, dei compratori presenti: l’eventuale successo della manifestazione, dal punto di vista commerciale, si potrà comunque valutare nei prossimi mesi, una volta confermati gli ordini stipulati in fiera. Sono i buyers provenienti dai nuovi mercati, le “prede” ambite da chi parte-

cipa a Baselworld: rappresentano, infatti, in un mondo in continuo mutamento e privo di certezze a lungo termine, la speranza per molte aziende di portare avanti un’attività che, mai come oggi, si scontra con problemi complessi e universali: le turbolenze geopolitiche, il prezzo dell’oro che ancora non sembra aver raggiunto il suo apice, una concorrenza aggressiva, un consumatore sconosciuto, di cui bisogna imparare a capire tutto - gusto, cultura, esigenze. Baselworld, da questo punto di vista, è certamente la piazza migliore per comprendere quale futuro attende il settore e, soprattutto, per imparare ad interpretarlo. Prossimo appuntamento dall’8 al 15 Marzo 2012, quando Baselworld si presenterà con la sovrastruttura della piazza e relativi spazi espositivi già realizzati. Nelle foto: 1) Didier Burkhalter Consigliere Federale all’inaugurazione; 2) Da sinistra: Sylvie Ritter, Direttore del Salone; Jacques J. Duchêne, Presidente del Comitato Espositori; René


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Kamm, amministratore delegato di MCH Group; 3-4-5: vedute della fiera.

■ Baselworld ended this year with a sort of standing ovation. According to the organizers, in fact, the demonstration was one of the best of all time and gave great results in terms of trade visitors (+2.5% compared to 2010). Nobody wants to say too much more than necessary, and it is clear that the current geopolitical situation - including the tragedy that struck Japan – may affect at any time, more or less severely, the recovery of the luxury sector. At the end of the fair, the president of the Baselworld Exhibitors Committee, Jacques J. Duchêne, said that "the expectations for this edition were exceptionally high, after two particularly positive months at the start of the year, and they were certainly fulfilled. Given the current global political developments, however, we will be treating this pleasing and optimistic result with caution”. The figures recorded at Baselworld are always impressive: 1,892 exhibitors of jewellery, watches and related sectors; 103,200 visitors from over 100 nations, 3,000 representatives of the international press. One of the positive aspects highlighted by some Italian exhibitors of the jewellery pavilions, is the

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quality, rather than the number, of buyers. However, from a commercial point of view, the success of the event will be better assessed in the next few months, once the orders received at the fair are confirmed. Buyers from new markets are the "prey" coveted by those who participate in Baselworld. In a continuously changing world without longterm certainties, they represent a hope for many companies to pursue an acti-

vity which, today more than ever, confronts complex and universal issues: the geopolitical turmoil, the price of gold that does not seem to have reached its peak yet, aggressive competition, an unknown consumer, of which we should get to know everything - taste, culture and needs. From this point of view, Baselworld is certainly the best place to understand what future awaits the industry and, more importantly, to learn how to interpret it. Next meeting, 8 to 15 March 2012, when Baselworld will be ready with the new superstructure over the square and the relative exhibition spaces. In the photos: 1) Didier Burkhalter, Federal Councillor, at the inauguration, 2) Left to right: Sylvie Ritter, Director of the Show, Jacques J. Duchêne, President of the Exhibitors’ Committee, René Kamm, CEO of the MCH Group; 3-4-5: views of fair.

5.11 fairs 39


FIERE FAIRS

OROAREZZO PREMIA LA CREATIVITÀ ITALIANA OROAREZZO REWARDS ITALIAN CREATIVITY

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■ La 32esima edizione di OroArezzo si è conclusa con un altro “sospiro di sollievo”. Secondo numerosi operatori, infatti, la fiera “è andata meglio del previsto” soprattutto grazie alla presenza di compratori stranieri, in particolare da Stati Uniti, Medio Oriente e Russia, a fronte di un mercato interno che continua a mostrare una certa staticità. Ben consape-

LA FIERA ARETINA CONFERMA LA VITALITÀ DEL GIOIELLO ITALIANO, CHE HA TUTTE LE POTENZIALITÀ PER SUPERARE LA CRISI.

THE AREZZO FAIR CONFIRMS THE VITALITY OF ITALIAN JEWELLERY, WHICH HAS THE POTENTIAL TO OVERCOME THE CRISIS.

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voli delle difficoltà del momento, le aziende hanno presentato collezioni spesso davvero originali, secondo le più diverse vocazioni e specializzazioni tra le quali è comunque riconoscibile il trend dei gioielli in argento, economicamente vantaggiosi rispetto al costosissimo oro. Dal canto suo, OroArezzo ha messo in campo diverse iniziative intese a supportare il lavoro delle aziende italiane e a promuovere la cultura del gioiello made in Italy. Principale punto di forza della fiera resta Première, concorso annuale inteso a identificare le creazioni-tendenza per l’anno successivo, che si è concluso con la premiazione ex-aequo di nove aziende. I gioielli in lizza hanno ancora una volta confermato la grande creatività e la straordinaria varietà - per quanto riguarda stili, materiali, tecniche di realizzazione, design - della gioielleria italiana. Nel nuovo padiglione, inaugurato per l’occasione, ha anche trovato collocazione “Golden Hat_titude”, un’esposizione realizzata in collaborazione con Vogue Gioiello di 18 cappelli di Borsalino

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arricchiti dai gioielli disegnati dagli stilisti Borsalino e realizzati da aziende orafe del territorio, che entreranno nella collezione orodautore. Di grande interesse anche la mostra “Le posate del grand Tour”, straordinaria esposizione di posate da viaggio dal ‘600 all’800, provenienti dalle collezioni private dell’argentiere Giovanni Raspini e di un anonimo collezionista. Nelle foto di queste pagine: L’inaugurazione di OroArezzo. Da sinistra: onorevole Catia Polidori; Giovanni Tricca, presidente Arezzo Fiere e Congressi; Gianfranco Simoncini, assessore alle Attività Produttive della Regione Toscana; Giuseppe Fanfani, sindaco di Arezzo; onorevole Donatella Mattesini (1). Uno scorcio del nuovo padiglione 7 (8). I nove gioielli vincitori di Première: Valeria Albèra (2); Nemesi (3); Gruppo Eclat (4); Sem-Ar (5); Francesco Gentile (6); Jolly Bijoux (7); Daniela Coaro (9); Quadri (10); Aucella (11).

■ The 32nd edition of OroArezzo ended with another "sigh of relief." According to

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several operators, the show "went better than expected - mainly thanks to foreign buyers, particularly from the United States, Middle East and Russia, against a national market that continues to prove static. Well aware of current difficulties, companies displayed truly original collections, following various vocations and specialisations, including the trend of silver jewellery, much less expensive then gold. For its part, OroArezzo launched a number of initiatives aimed at supporting the work of Italian companies and promoting the culture of Italian jewellery. The main strength of the fair is again Première, the annual competition to identify the best trend-setting creations for the coming year. As always, nine companies won the competition in a tie. The jewels that participated in the contest confirmed once again the great creativity and the extraordinary variety - as to styles, materials, construction techni-

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ques, design - of Italian jewellery. In the new pavilion, which opened for the occasion, there was also a place for "Golden Hat_titude", organised in collaboration with Vogue Gioiello: an exhibition of 18 Borsalino hats enriched with jewels desi-

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gned by Borsalino and made by local goldware and jewellery companies, which will become a part of the orodautore collection. The “Le posate del grand Tour” exhibition is also very interesting, an extraordinary display of travel cutlery from the 17th to the 19th century, from private collections of the silversmith Giovanni Raspini and an anonymous collector. The photos on these pages show: the inauguration of OroArezzo. From left: MP Catia Polidori; Giovanni Tricca, President of Arezzo Fiere and Congresses; Gianfranco Simoncini, Councillor for Productive Activities of Tuscany; Giuseppe Fanfani, mayor of Arezzo; MP Donatella Mattesini (1). A view of the new pavilion 7 (8). The nine winning jewels of Première: Valeria Albèra (2); Nemesi (3); Gruppo Eclat (4); Sem-Ar (5); Francesco Gentile (6); Jolly Bijoux (7); Daniela Coaro (9); Quadri (10); Aucella (11).

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FIERE FAIRS

DESIGN PROTAGONISTA ALLA FIERA DI BANGKOK

DESIGN IS THE PROTAGONIST AT THE BANGKOK FAIR

LA THAI GEM AND JEWELRY ASSOCIATION VARA INIZIATIVE PER PROMUOVERE NEL MONDO IL GIOIELLO NAZIONALE.

THE THAI GEM AND JEWELRY ASSOCIATION LAUNCHES INITIATIVES TO PROMOTE NATIONAL JEWELS IN THE WORLD.

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■ La 47a edizione della Bangkok Gems & Jewelry Fair si è conclusa lo scorso 1° Marzo. Nonostante la crisi economica che interessa tanti Paesi e il prezzo di oro e argento, l’andamento, secondo un comunicato rilasciato dagli organizzatori, sarebbe stato molto positivo, in particolare per le aziende specializzate nella gioielleria in argento e nelle pietre sciolte. In Tailandia stanno crescendo importanti marchi locali di gioielleria, che hanno presentato in fiera le proprie novità. Come si ricorderà, nel 2009 è stato lanciato il brand nazionale “Ploi Thai”, promosso dalla Thai Gem and Jewelry Traders Association (TGJTA), che contrassegna appunto i gioielli realizzati in Tailandia. Proprio per diffondere nel mondo l’immagine della gioielleria tailandese, nota per l’utilizzo delle gemme di colore, è stato lanciato anche il concorso nazionale di design Ploi Thai Jewelry Creation Award. La fiera ha anche ospitato una sfilata dei gioielli creati dai più importanti designer tailandesi, protagonisti del progetto “The Extreme Colors of Ploi Thai S/S 2012 Extravaganza”, inteso a fornire indicazioni sulle tendenze per il prossimo anno.

■ The 47th edition of the Bangkok Gems & Jewelry Fair ended last March 1. Despite the economic crisis affecting many countries and the price of gold and silver, according to a statement released by organisers, the trend was very positive, particularly for companies that specialise in silver jewellery and loose stones. In Thailand, some important local brands of jewellery are growing and presented their innovations at the fair. As you may remember, the national brand "Ploi Thai" was launched in 2009, sponsored by the Thai Gem and Jewelry Traders Association (TGJTA), which marks the made-in-Thailand jewellery. To spread throughout the world the image of Thai jewellery, well-known for the use of coloured gems, a national design competition was also launched, the Ploi Thai Jewelry Creation Award. The fair also hosted a parade of the jewellery created by leading Thai designers, actors of "The Extreme Colors of Ploi Thai S/S 2012 extravaganza”, which is meant to provide information on next year’s trends. Info: www.bangkokgemsfair.com


LO SHOW DI LA SETTIMANA

DI LONDRA ISTANBUL THE ISTANBUL SHOW THE LONDON WEEK

■ Si è conclusa con piena soddisfazione degli organizzatori la 32a edizione dell’Istanbul Jewelry Show, che ha chiuso i battenti nella metropoli turca lo scorso 21 Marzo. La fiera, organizzata da UBM Rotaforte, con BNP Paris Teb come main sponsor, ha visto la partecipazione di oltre 1100 espositori e di più di 40 mila visitatori professionali provenienti da 99 Paesi di tutto il mondo. Storica “porta” culturale e commerciale tra Occidente e Asia Centrale e Caucaso, la Turchia costituisce una buona base per le aziende interessate ai mercati dell’Est e da anni sta anche sviluppando una propria, importante industria del gioiello. ■ The 32nd edition of the Istanbul Jewelry Show ended last March 21 in the Turkish metropolis, with the full satisfaction of its organisers. The fair, organised by UBM Rotaforte, with BNP Paris Teb as main sponsor, was attended by over 1100 exhibitors and more than 40,000 trade visitors from 99 Countries around the world. Historic cultural and commercial "gateway " between the West and Central Asia and Caucasus, Turkey is a good basis for companies interested in Eastern markets and has also been developing its own, important jewelry industry in the last few years. Info: www.rotaforte.com

■ La London Jewellery Week - in programma dal 6 all’11 Giugno prossimi - si avvale di un nuovo prestigioso partner commerciale, The Jewellery Show, salone dedicato al retail orafo organizzato da EMAP Connect. Verrà dunque presentato The Jewellery Show Salon, una giornata dedicata agli incontri con qualificati buyer: un momento commerciale che andrà ad arricchire Treasure, importante evento della settimana londinese dedicato alla gioielleria contemporanea e in programma presso la Victoria House a Bloomsbury. Treasure ospiterà anche Essence, un padiglione dedicato alla gioielleria prodotta secondo pratiche etiche e di sostenibilità ambientale. E’ inoltre prevista una “Giornata della conoscenza”, con una serie di seminari a cura della Goldsmiths’ Company. ■ The London Jewellery Week – which will be held from June 6 to 11 – has a prestigious new commercial partner, The Jewellery Show, a salon dedicated to retail jewellery organised by EMAP Connect. The Jewellery Show Salon will be a day devoted to meetings with qualified buyers: a trade happening that will enrich Treasure, an important event of the London week dedicated to contemporary art and jewellery, which will be held at the Victoria House in Bloomsbury. Treasure will also host Essence, a pavilion dedicated to ethical jewellery and environmental sustainability. The week will also include a “Day of Knowledge”, with a series of seminars organised by the Goldsmiths’ Company.

Info: www.londonjewelleryweek.co.uk www.treasureuk.com

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GIAPPONE JAPAN 1 3

LE INIZIATIVE

ORAFO SETTORE DEL THE INITIATIVES OF THE JEWELLERY SECTOR ■ Ormai sappiamo tutto: sul terremoto di magnitudo 8.9, sullo tsunami, sul disastro della centrale nucleare di Fukushima. Quello che non riusciamo nemmeno a immaginare, nonostante il bombardamento quotidiano di notizie e di immagini, è la tragedia umana che ne è seguita (foto 1). Tra i tanti operatori orafi che intrattengono rapporti d’affari con il Giappone, sono stati particolarmente colpiti coloro che operano nel settore delle perle e dei coralli, come gli orafi campani e il distretto di Torre del Greco, legati al Sol Levante da rapporti famigliari e di amicizia di antica tradizione. Alfonso Vitiello, titolare della torrese D’Elia Company, in collaborazione con la Japan Red Cross Association e alcune aziende giapponesi di coltivazione delle perle ha organizzato una raccolta fondi. Info: tel. 335 5326113; E-mail: deliacameos@hotmail.com. Le coltivazioni delle perle si sono salvate in quanto situate in baie riparate e lontane dalla zona del disastro. A Baselworld, Roman Büchi, CEO di Louis Golay International ha consegnato a Marie Yanaka, Miss Japan 2011 (foto 2), il disegno originale della corona del-

la Miss. Il disegno andrà all’asta a favore delle vittime giapponesi. Info: supportjapan@antiquorum.com. Sorrento, città gemellata con Kumano, in Giappone ha ospitato 100 artisti giapponesi per l’edizione 2011 del “Japan Festival” e ha devoluto alla Croce rossa giapponese i proventi di una lotteria abbinata ad un uovo di cioccolato, realizzato dal pasticcere Sal De Riso, contenente un prezioso pendente progettato da Carmen De Bernardo e realizzato da Nardelli Gioielli (foto 3). Sempre in collaborazione con la Croce Rossa giapponese, l’azienda danese Trollbeads devolve parte del ricavato delle vendite dei beads del set Kimono (foto 4), un’edizione limitata ideata dalla giapponese Nozomi Kaji. ■ Now we know everything: the 8.9-magnitude earthquake, tsunami, the disaster of the nuclear power plant in Fukushima. What we cannot imagine, despite the daily bombardment of news and images, is the human tragedy that followed (photo 1). Among the many professionals in the jewellery industry who maintain business relationships with Japan, the catastrophe particularly affected those who work in the field of pearls and corals, like the com-

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panies of Campania and the district of Torre del Greco, related to the Rising Sun by family ties and long-standing friendships. Alfonso Vitiello, owner of the D'Elia Company in Torre del Greco, in collaboration with the Japan Red Cross and several Japanese pearl farms, organised a fundraiser. Info: mob. 335 5326113; E-mail: deliacameos@hotmail.com. Pearl cultivations were spared as they are situated in sheltered bays, far from the disaster area. At Baselworld, Roman Büchi, CEO of Louis Golay International, gave to Marie Yanaka, Miss Japan 2011 (photo 2), the original drawing of the Miss’s crown, to be auctioned for the Japanese victims. Info: support-japan@antiquorum.com. Sorrento, twin city of Kumano, Japan, hosted 100 Japanese artists for the 2011 edition of the "Japan Festival" and donated to the Japanese Red Cross the proceeds of a lottery whose prize was a chocolate egg made by pastry chef Sal De Riso, containing a precious pendant designed by Carmen De Bernardo and manufactured by Nardelli Gioielli (photo 3). Again in cooperation with the Japan Red Cross, the Danish company Trollbeads donated part of proceeds from sales of the Kimono bead kit (photo 4), a limited edition designed by Japanese Nozomi Kaji.



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• Bulgari: colpo grosso nella gioielleria mondiale / A jackpot in the jewellery sector • Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index • Intervista: Gitanjali Group / Interview: Gitanjali Group • Un po’ di pioggia dopo la siccità / A little bit of rain after the drought • Senza dialogo non c’è vendita! (parte II°) • Il Sol Levante rilancia la perla di qualità / Japan relaunches the quality pearl • Dalla comunicazione all’acquisto • Concorso Vetrine. Pino Gianformaggio: gestire gli spazi • Istituti di prestigio per la formazione / Prestigious training institutes

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COLPO GROSSO NELLA

GIOIELLERIA MONDIALE A JACKPOT IN WORLD’S JEWELLERY SECTOR

by Vittorio Valenza

Linea Serpente ■ Nello scorso numero di questa rivista, a proposito della vendita in mani USA di una media impresa italiana, commentavamo sconsolati “… un altro pezzo di Italia che se ne va…”. Cosa dovremmo dire ora, di fronte a quella che viene definita oramai come “vendita del secolo”? È sempre più urgente analizzare le cause dello smobilizzo del patrimonio industriale italiano. Bernard Arnault, classe 1949, da sempre gran patron di Lvmh, cioè Louis Vuitton Moët Hennessy, la nave ammiraglia dell’industria del cosiddetto “lusso”, ha messo a segno un altro colpo: nei giorni scorsi, ha acquisito la casa italiana Bulgari, piccolo ma affascinante ed eccellentissimo marchio del settore. Da qualche giorno, quindi, come scrive l’autorevole Financial Times: “Bulgari è il nuovo gioiello della corona Lvmh”. Come tutti i gioielli, anche questo è costato caro, anzi carissimo: quattro miliardi e 300 mila Euro, sia pure in azioni di Lvmh, più del quadruplo del suo fatturato. Ma vediamo chi sono i protagonisti di questa impresa.

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La preda: un grande marchio italiano Da un lato, la casa «BVLGARI», fondata a Roma dall'argentiere greco Sotìris Voùlgaris, originario di Kalarites, un villaggio nei monti dell'Epiro, nel 1884. Il nome Bulgari è, quindi, una sorta di adattamento del cognome del fondatore. Arrivato a Roma nel 1881, Sotirios aprì il suo primo negozio in via Sistina. Divenuto, in breve, famoso per i suoi argenti, all’inizio del Novecento, con l'aiuto dei suoi due figli Costantino e Giorgio, incominciò ad allargare il loro campo d’azione nel disegno di gioielli, nella lavorazione delle pietre preziose e nell’orologeria. Nel 1905 fu inaugurato quello che ancora oggi è il famoso negozio di via Condotti. Dopo la seconda Guerra mondiale, arrivò a maturazione lo «stile Bulgari»: una presa di distanza dalla scuola francese, allora egemone, per prendere ispirazione dall'antica Grecia, dalla Roma imperiale, dal Rinascimento e dalla scuola orafa romana del Diciannovesimo secolo. Gli anni ’70 del Novecento furono gli anni dell’espansione commerciale: a New

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York, Parigi, Monte Carlo e Ginevra. Oggi, i negozi Bulgari nel mondo sono 360. Nel 1975 nacque Bulgari Time Neuchâtel, ramo dell'azienda per la produzione di orologi, e la Casa donò un orologio in oro ai suoi più affezionati clienti: un gioiello dallo stile semplice e unico, con un doppio logo sulla lunetta. Nacque così il «BVLGARI BVLGARI», conosciuto anche come «BB». A partire dal 1993, Bulgari imposta la sua strategia di differenziazione, sempre però mirata al lusso: profumeria, cosmesi, accessori in cuoio, occhiali e, dal 2001, anche una catena alberghiera: Bulgari Hotels & Resorts. Lo sviluppo si accompagna alla quotazione in borsa, che avviene nel 1995. Fino ai giorni scorsi, l’assetto proprietario di Bulgari vedeva Paolo e Nicola Bulgari, proprietari rispettivamente del 23,8 % e del 23,79 % delle azioni, il loro nipote Francesco Trapani, amministratore delegato della società, con il 4,45%; il resto è flottante.

Il predatore: la grande multinazionale francese Dall’altro lato, la francese Louis Vuitton

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2000-2009 Percentuale media dei flussi di investimenti diretti netti dell’estero in Italia in Ml di Euro correnti Net foreign direct investment flows in Italy. current Euro ML. average ratio from 2000 to 2009

Elaborazione su fonte Istat-Ice / Processed according to Istat-Ice sources

Moët Hennessy S.A., abitualmente accorciata in Lvmh, è, con i suoi oltre 20 miliardi di Euro di fatturato e quasi 80 mila addetti, la maggiore multinazionale specializzata in beni di lusso, grande concorrente della Ppr. Ha sede a Parigi ed è quotata al Cac 40. Dalla holding dipendono una sessantina di società, ognuna delle quali gestisce alcuni marchi di prestigio. Il gruppo è stato creato nel 1987 con la fusione di due firme: Louis Vuitton, specializzata negli accessori di moda, fondata nel 1834; e Moët Hennessy specializzata nei vini e alcolici creata nel 1971. II prodotti Lvmh sono venduti solo nei negozi Lvmh, che sono circa 2400 nel mondo, e in una rete di qualificati e prestigiosi concessionari. Il controllo, attraverso una struttura finanziaria sofisticata, è nelle mani di Bernard Arnault, sostenuto dalla Banca Lazard.

La più onerosa acquisizione della storia di LVMH Per convincere la famiglia Bulgari a cedere l'impresa, concupita anche da Richemont e da Ppr, Bernard Arnault

ha dovuto sborsare 12,25 Euro per azione: il 61% in più rispetto all'ultimo corso del titolo alle grida di Milano. Inoltre, i Bulgari rimarranno ai loro posti di comando almeno per i prossimi sei anni, avranno il 3% della maison francese e due seggi nel suo Consiglio d’amministrazione. I commenti sono stati unanimi, come riporta Il Sole 24 Ore: «banchieri e dealer dicono che l'accordo è senza precedenti sia in termini di prezzo che di incentivi». Non a caso, Francesco Trapani, nipote dei fratelli Bulgari e amministratore delegato dell’azienda, ha potuto perfino parlare di partnership: «Abbiamo fatto uno scambio d'azioni e ci siamo anche rafforzati nel capitale di Lvmh.» Insomma, gli esperti sostengono che si tratta della più onerosa acquisizione nella storia di Lvmh e questo, come osserva il Financial Times, «attenua il colpo per gli italiani che piangono la perdita di un altro dei loro marchi più famosi che, come Gucci e Fendi, è stato acquisito dai francesi». Ma il gioco, evidentemente, valeva la candela. Bernard Arnault infatti, senza spendere una lira (l’acquisizione avviene

mediante uno scambio di azioni), ha ottenuto tre risultati. Primo: ancora una volta, si dimostra più abile di Ppr, la connazionale rivale di sempre, che nel 2001 aveva messo a segno un colpaccio: l’acquisizione dell’italiana Bottega Veneta. Secondo: cresce nel mercato gioielli e tutti i più attenti osservatori tendono a mettere in evidenza che l'accordo permette a Lvmh di andare all'attacco del suo più grande rivale nel comparto cosiddetto «hard luxury», la svizzera Richemont, proprietaria, tra gli altri marchi, di Cartier: «Gli analisti prevedono anche che l'accordo scatenerà una valanga di takeover nel settore del lusso mondiale.» Infine, con la conquista di Bulgari, Bernard Arnault dà il suo contributo alla conquista francese dell’economia italiana. Infatti, se, come si dice, oltre il 40% della struttura economica nazionale è caduta, dopo le disgraziate «privatizzazioni» promosse a partire dalla seconda metà del 1992, nelle mani del capitale straniero, privato o pubblico, di sicuro la parte del leone l’ha fatta e la sta facendo quello francese, privato e pubblico.

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS Un’operazione (quasi) geniale (Almost) a master stroke ■ La stampa non ha adeguatamente sottolineato un aspetto importantissimo dell’acquisizione di Bulgari da parte di Lvmh: essa è avvenuta non contro denaro, ma mediante uno scambio azionario, vale a dire che la famiglia Bulgari si troverà alla fine ad aver ceduto il 56% della Casa italiana contro il 3% della maison francese, di cui sarà il secondo azionista. In questo senso l’acquisizione può essere definita un colpo “geniale”, in quanto non ha comportato esborso di denaro da parte di Arnault, che non ha dovuto gravare il suo gruppo con debiti onerosi. I Bulgari diventeranno il secondo azionista del gruppo francese, ma non sono stati comunicati particolari patti parasociali o di co-governance, per cui pare possibile presumere che il destino della famiglia italiana sia quello di diventare sleeping partners, magari per realizzare in un secondo tempo. Perché si è arrivati a questa conclusione? L’analisi dei bilanci dell’ultimo triennio ci può dare qualche suggerimento. Nel 2007 il gruppo Bulgari raggiunge i suoi massimi risultati: le vendite superano il miliardo di euro, l’utile netto è di 151 milioni, la differenziazione della produzione è in piena attuazione, tanto che la tradizionale gioielleria rappresenta oramai meno della metà dei ricavi. Ma dall’anno successivo inizia la crisi, che si sviluppa con estrema rapidità sia a livello di ricavi (che in un biennio scendono del 15%), sia soprattutto a livello di utile, che passa in territorio negativo, a -47 milioni. Viene da pensare che la famiglia non se la sia sentita di affrontare da sola un processo di ristrutturazione che si poteva immaginare lento, difficile e doloroso. Questa posizione sarebbe comprensibile sul versante umano; un po’ meno lo sarebbe dal punto di vista economico e industriale: infatti i lunghi anni di “vacche grasse” avrebbero potuto e dovuto contribuire a formare, da un lato, una cultura familiare imprenditoriale capace di reggere la sfida dei tempi, e dall’altro una adeguata base finanziaria ed economica, in grado parimenti di affrontare una avversa congiuntura. (e.a.)

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■ The press has not adequately underlined a very important aspect in Lvmh’s takeover deal for Bulgari: it was not paid in cash, but with a share swap, that is to say that the Bulgari family will turn out to have sold 56% of the Italian fashion House against 3% of the French House, of which it will be the second largest family shareholder. From this point of view, the take over can be defined as a “master” stroke, as it did not involve any cash expense by Arnault, who didn’t have to burden his group with massive debts. The Bulgari family will be the second largest shareholder of the French group, but no particular shareholders’ or cogovernance agreements have been announced, therefore the Italian family is likely to become a sleeping partner, perhaps to make profits later on. Why did we reach this conclusion? The analysis of financial statements in the last three years can give us a few suggestions. In 2007, the Bulgari group reached its best results: sales exceeded one billion euro, the net profit amounted to 151 million euro, production differentiation was fully underway, so much so that traditional jewellery represented less than half the profits. But already the following year the company was hit by the crisis, which rapidly affected both revenues (which fell by 15% in two years), and above all profits, which ended on negative ground, -47 million. Perhaps the family did not feel like facing on its own a reorganisation process that could have been slow, difficult and painful. This position may be understandable from a human point of view; it would be less understandable from an economic and industrial point of view. The long fat years could and should have helped forming, on the one hand, a family entrepreneurial culture to cope with the challenges of the time and, on the other, a solid financial and economic basis for facing the difficult period of recession. (e.a.)

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Andamento consolidato Gruppo Bulgari

Vendite per grandi settori

Bulgari Group consolidated trend

Sales for large sectors

2008 2009 1.075.35 926.568 8 risultato operativo / 110.973 -19.823 (in €.000) ricavi / revenues

operating result utile netto / net profit

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82.257 -46.951

2010 1069,0 85,3 38,0

gioielleria / jewellery 46,6% orologeria / watches 20,5% profumi e cosmetici / perfumes and cosmetics 22,7% accessori / accessories 7,6% Hotel, catering e altro / Hotel, catering and other 1,2% altri ricavi / other revenues 1,4%

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expansion began in ■ On the last issue Mediterranean Eden the Seventies: in New of this magazine, with York, Paris, Monte regard to the sale of a Carlo and Geneva. small Italian company to Today, there are 360 the USA, we sadly wrote Bulgari stores around the “…another piece of Italy is world. Bulgari Time Neu leaving….”. What should we châtel, a company division for say now, faced with what is now watch production, was set up in defined as “the sale of the century”? 1975, and the fashion House gave It is becoming more and more urgent its most faithful customers a gold to analyse the reasons behind the diwatch: a jewel with a simple and sposal of Italian industrial assets. unique style, featuring a double logo on the bezel. This is how Bernard Arnault, born in 1949, «BVLGARI BVLGARI», also all-time chairman and chief exeknown as «BB», was created. In cutive of Lvmh, a.k.a. Louis 1993, Bulgari worked out a differentiaVuitton Moët Hennessy, a flagship in the so-called “luxury goods” industry, tion strategy, though still aiming at lux hit the target once again. In the past few ury goods: perfumes, cosmetics, leadays, he acquired Italian jewelry corpo- ther accessories, glasses and, since 2001, ration Bulgari, a small, though char- even a hotel chain: Bulgari Hotels & ming, excellent brand in the sector. Since Resorts. As the business grew, the coma few days, as reported in the authori- pany was listed on the stock exchange tative Financial Times: “Bulgari is the since 1995. Until a few days ago, Bulgari’s shares were held by Paolo and new jewel in LVMH crown”. As all jewels, this one was costly too, Nicola Bulgari, 23.8 % and 23.79 % of very costly indeed: four billion and 300 shares respectively, their nephew Franthousand Euro, though in Lvmh shares, cesco Trapani, the company’s chief exemore than four times its turnover. But cutive officer, with 4.45% of shares; the let’s have a look at the protagonists of remaining shares were outstanding. this transaction.

The prey: a great Italian brand

The predator: the large French multinational company

On one side, we have the «BVLGARI» corporation, founded in Rome by Greek silversmith Sotìris Voùlgaris, from Kalarites, a village in the Epirus mountains, in 1884. The name Bulgari is therefore a sort of adaptation of the founder’s surname. As he arrived in Rome in 1881, Sotirios opened his first shop in via Sistina. He became famous for his silverware at the beginning of the Twentieth century and, with the help of his two sons Costantino and Giorgio, he began to expand their field of action with the design of jewels, the working of precious gems and watchmaking. In 1905, they opened today’s famous store in via Condotti. After the second World War, they developed the «Bulgari style»: keeping the distance from the French school, which ruled back then, they decided to draw inspiration from ancient Greece, Imperial Rome, the Renaissance and the Roman Nineteenth century goldsmith school. The company’s commercial

On the other side, we have French Louis Vuitton Moët Hennessy S.A., usually shortened to Lvmh, with a turnover of more than 20 million Euro and almost 80 thousand employees, the largest multinational company specialising in luxury goods, Ppr’s biggest competitor. It is based in Paris and is listed on the Cac 40 index. It is the parent of about sixty companies, and each of them manages some prestigious brands. The group was created in 1987, with the merger of two companies: Louis Vuitton, specialising in fashion accessories, founded in 1834, and Moët Hennessy, specialising in wines and spirits, set up in 1971. Lvmh products are sold in Lvmh stores only, about 2400 in the world, and in a network of authorised and prestigious dealers. The company is controlled, through a sophisticated financial structure, by Bernard Arnault, supported by French Bank Lazard.

The most expensive purchase in LVMH’s history To convince the Bulgari family to sell the company, which was lusted for by Richemont and Ppr as well, Bernard Arnault had to pay out 12.25 Euro per share: a 61% premium to Bulgari’s closing share price in Milan. In addition, the Bulgari family will keep their leading position for at least the next six years, they will hold 3.5% of the French fashion House and two seats in its Board of Directors. Comments are unanimous, as reported in Italian newspaper Il Sole 24 Ore: «bankers and dealers say that the deal is unparalleled both in terms of price and incentives». It is no coincidence that Francesco Trapani, nephew of the Bulgari brothers and the company’s chief executive officer, even spoke about a partnership: «We have swapped shares and grew even stronger in Lvmh’s capital.» In short, experts maintain that this is the most expensive purchase in Lvmh’s history and the deal, as reported in the Financial Times, «has taken a little of the sting away for those Italians bemoaning the loss of another of their most famous brands, like Gucci and Fendi before it, to the French». But the game was, clearly, worth the candle. Without having to cough up (the takeover was achieved with a share swap), Bernard Arnault has obtained three results. First: once again, he proved more clever than Ppr, its all-time rival, which made a good score in 2001 as it took over Italian Bottega Veneta. Second: growing in the jewellery market. The most careful observers tend to highlight that the deal allows Lvmh to attack its biggest rival in the so-called «hard luxury» division, Swiss Richemont, owner of Cartier, among other brands: «Analysts also predict that the deal could set off an avalanche of wider takeovers in the world’s luxury goods sector.» Finally, by conquering Bulgari, Bernard Arnault took part in the French conquest of Italian economy. If it’s true that more than 40% of the Italian economic structure has fallen into the hands of foreign private or public enterprises, after the wretched «privatisations» promoted since the second half of 1992, the French private and public sector has certainly played and is playing the part of the lion.

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

PAROLE D’ORDINE: QUALITÀ E INNOVAZIONE

Paolo Bulgari

Nicola Bulgari ■ Un comunicato dello scorso 7 marzo, nell’annunciare la decisione da parte della famiglia Bulgari “di allearsi con il Gruppo LVMH al fine di rinforzare, nel rispetto della sua storia, dei suoi valori, della sua artigianalità e della sua identità, lo sviluppo a lungo termine del Gruppo Bulgari”, riportava le dichiarazioni di Paolo e Nicola Bulgari, Francesco Trapani e Bernard Arnault. “Abbiamo trovato in Bernard Arnault e nel gruppo che ha costruito tutti gli elementi necessari a garantire il futuro a lungo termine di Bulgari: la capacità di accogliere e raggruppare in una potente

54 5.11

organizzazione marchi diversi, che possano così crescere e svilupparsi pur preservando la loro identità e la loro originalità; una cultura del tutto identica alla nostra, caratterizzata dalla ricerca estrema della qualità e dell’eccellenza; una perfetta armonia tra il controllo familiare del capitale, garanzia di una visione strategica a lungo termine, e un’apertura al mercato di Borsa che serva da stimolo per la gestione e garantisca allo stesso tempo la liquidità per gli azionisti della famiglia”. (dichiarazione di Paolo Bulgari, Presidente di Bulgari S.p.A., e di Nicola Bulgari, Vice Presidente di Bulgari S.p.A.) “Quella di oggi è una tappa importante sia per la nostra famiglia sia per Bulgari che giunge in un momento di forte crescita dei ricavi. L’ingresso in LVMH consentirà a Bulgari di rinforzare il suo sviluppo su scala mondiale e di realizzare sinergie significative soprattutto nell’ambito degli acquisti e della distribuzione. Vorrei aggiungere che per me è un grande onore che mi sia affidata la responsabilità delle attività ‘Orologeria – Gioielleria’ di LVMH che include marchi prestigiosi quali Tag Heuer, Chaumet, Zenith, Hublot, Fred e De Beers. Bulgari e questi marchi saranno in grado di investire e innovare ulteriormente per diventare il leader mondiale nel segmento dell’alto di gamma”. (dichiarazione di Francesco Trapani, Amministratore Delegato di Bulgari S.p.A.) “L’alleanza tra il mio Gruppo e la Famiglia Bulgari rappresenta una combinazione ideale, da tutti i punti di vista, poiché condividiamo la stessa cultura in termini di rispetto dell’identità e delle radici dei marchi, di ricerca dell’eccellen-

STOCK E

Francesco Trapani za, della creatività e dell’innovazione. Come avviene in LVMH, gli azionisti della Famiglia Bulgari sono direttamente coinvolti nella gestione operativa dell’azienda, sono imprenditori che conoscono bene tutti gli aspetti del mestiere, dalla creazione del prodotto al servizio post vendita. Per questi motivi ci siamo subito intesi e siamo stati concordi sul modo in cui lavoreremo insieme. Sono certo che la nostra alleanza porterà grandi benefici sia a Bulgari sia al Gruppo LVMH. Do il benvenuto a Francesco Trapani, l’artefice dello sviluppo di Bulgari negli ultimi vent’anni, in seno al Comitato Esecutivo di LVMH e approfitto per ringraziare Philippe Pascal del suo decisivo contributo allo sviluppo delle nostre attività di ‘Orologeria – Gioielleria’. (dichiarazione di Bernard Arnault, fondatore e presidente di LVMH).

Bernard Arnault

CHANGE



BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

STOCK&INDEX ■ INDICE L’ORAFO ITALIANO Pubblichiamo le quotazioni di borsa di alcune delle maggiori società italiane ed estere dell'oreficeria e dell'orologeria, quelle dei principali metalli preziosi e l'indice Morgan Stanley World, relativo alla capitalizzazione delle borse mondiali. Il confronto di questi indici potrà dare a tutti gli operatori del nostro settore un'indicazione utile per capire l'andamento e le

Titoli & Metalli

Shares & Metals

tendenze del nostro mercato. ■ L’ORAFO ITALIANO’S INDEX We publish the Stock Exchange shares of leading Italian and foreign jewellery and watchmaking companies, of the main companies dealing in precious metals and the Morgan Stanley World index relating to the capitalization of international Stock Exchanges. Com-

Borse & valuta

27.04.2011

Indice

Stock Exchanges 01.03.2011 03.09.2011 04.27.2011 and currency

Index

Bulgari Damiani Fossil Inc. Richemont Swatch Group Tiffany & Co Indice Azioni/ Share Index

Milano, € Milano, € Nasdaq, USD Xetra, € Xetra, € Nyse, USD

Oro / Gold Argento / Silver Platino / Platinum Palladio / Palladium Indice Metalli/ Metal Index MSCI All Country

USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce

I NOSTRI TITOLI TORNANO ALLA RIBALTA ■

Un brillante mese di Aprile riporta il nostro comparto in vetta agli andamenti di borsa. L'indice delle azioni infatti segna un rialzo dell'8,15% dall'inizio dell'anno, mentre le borse mondiali, secondo l'indice Morgan Stanley, è "solo" al + 6,77%. In particolare stanno andando alla grande Bulgari (che mantiene le quotazioni raggiunte in seguito all'operazione di acquisto da parte di LVMH) e Fossil, mentre l'unico titolo in lieve calo è Richemont.

56 5.11

03.01.2011

parisons between these indexes will provide operators with useful guidelines to understand the current situation and market trends.

09.03.2011

8,17 0,86 72,69 44,32 313,96 440,00 100,00

12,12 1,04 83,21 42,22 309,2 447,79 101,86

12,28 0,99 95,89 41,96 325 476,12 108,15

150,31 115,12 131,92 94,68 103,52 108,21 108,15

1.418,20 30,65 1.764,00 790,00 100,00 313.611

1.420,80 35,35 1.777,00 769,00 99,98 328.549

1.506,00 45,40 1.806,00 750,00 102,61 334.831

106,19 148,12 102,38 94,94 102,61 106,77

Nel comparto metalli segnaliamo il nuovo record dell'oro e soprattutto dell'argento, la cui domanda in oreficeria è fortemente aumentata proprio in virtù delle altissime quotazioni dell'oro. Tiene bene il platino mentre è in assestamento il palladio. ■ OUR STOCKS MADE A COMEBACK

A brilliant month of April brought our industry back to the top of stock market trends. The share index marked an 8.15% rise since the beginning of the year,

STOCK E

while world stock markets, according to the Morgan Stanley index, were "only" at + 6.77%. In particular, excellent results were achieved by Bulgari (which keeps the stock rates reached following the acquisition by LVMH) and Fossil. Richemont is the only stock that is slightly down. In the metals sector we report a new record of gold and especially silver, for which demand in jewellery products has increased significantly, precisely because of very high gold prices. Platinum is coping , while palladium is settling down.

CHANGE


BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS /English translation: see page 107

PORTEREMO IL GIOIELLO

Stefan Hafner

ITALIANO NEL MONDO... by Marina Morini

■ A Ottobre 2010 Valente Milano, poi i marchi dell’ex DIT Group: Io Sì, Porrati, Stefan Hafner, La Nouvelle Bague Questi i prestigiosi marchi di gioielleria italiani rilevati dal colosso indiano Gitanjali Group. A Baselworld abbiamo incontrato Mehul Choksi, amministratore delegato del Gruppo (nella foto). Che importanza rivestono, per il suo Gruppo, i marchi italiani? Vogliamo diffondere in tutto il mondo il concetto che sta dietro il prestigio dei marchi italiani di gioielleria, gli unici che funzionano ovunque: in India o in Cina, tutti aspirano a possedere un gioiello italiano. È un sogno. Dal punto di vista del gusto il gioiello italiano è indirizzato a un target molto specifico, ma ha una valenza universale. Mentre, ad esempio, la gioielleria francese è piuttosto classica, quella italiana può essere classica ma anche molto moderna e ha tante idee coraggiose. Ha intenzione di acquistare altri brand italiani? Si, siamo assolutamente aperti e interessati a qualsiasi opportunità si presenti. Quali sono i progetti per questi brand, dal punto di vista della creatività e del-

STOCK E

La Nouvelle Bague

la distribuzione? Per quanto riguarda la creatività, ogni marchio ha un proprio designer e una propria creatività che saranno mantenuti. Quello che vogliamo fare è offrire, ad ogni stagione, più prodotti e stili diversi. Intendiamo lavorare molto su questo aspetto: Gitanjali Group spazia dalla commercializzazione delle pietre fino alla manifattura dei gioielli, siamo quindi in grado di produrre molto velocemente e di presentare al negoziante un maggior numero di novità. La distribuzione avverrà in tutto il mondo: abbiamo negozi negli Stati Uniti, in Giappone, Cina, Medio Oriente e India. Poi ci sono mercati come l’Arabia Saudita e la Russia, dove i consumatori preferiscono i brand italiani. Tra i nostri progetti, infatti, c’è quello di aprire, nei diversi mercati mondiali, negozi dedicati esclusivamente ai marchi italiani. Quali sono i mercati più importanti per i vostri marchi? Abbiamo due gruppi di brands: uno etnico-indiano, dal gusto ben definito, adatto ai consumatori indiani, del Bangladesh, o pakistani, di tutto il mondo. Il secondo gruppo si rivolge invece agli altri mercati: per i consumatori americani, ad esempio, sviluppiamo brand specifici per i gu-

sti di quel mercato. Quali sono i punti di forza di Gitanjali Group? Gitanjali copre l’intera filiera dalla commercializzazione delle gemme fino alla vendita al consumatore finale. Il consumatore può così acquistare un prodotto molto creativo e molto bello a prezzi ragionevoli. Qual è il fatturato del Gruppo? Nel 2011 raggiungeremo i 2 miliardi di dollari US. Qual è la sua opinione del settore orafo italiano? L’Italia è forte ma ha bisogno di promuovere i suoi brand, come hanno fatto Gucci o Prada. In gioielleria, a parte Roberto Coin o Bulgari, nessuno è riuscito veramente a creare un brand. Ci sono quelli che definisco “bedroom brands” - quelli che restano chiusi tra quattro mura - quando invece bisogna uscire dal guscio e gridare, per farsi notare. La promozione, che costituisce un punto fondamentale nella costruzione di un brand, è un aspetto sul quale il settore orafo italiano è assente, e non ne capisco il motivo. Dovrebbe comunicare con grande forza, come fanno gli orologi svizzeri. L’Italia non sarà mai in grado di battere la manodopera cinese, ma se saprà promuovere i valori del gioiello “made in Italy”, potrà pretendere un prezzo più alto.

CHANGE

Valente Milano

5.11 57

Io Sì


COMUNICAZIONE COMMUNICATION

UN PO’ DI PIOGGIA

DOPO LA SICCITÀ A LITTLE BIT OF RAIN AFTER THE DROUGHT by Vittorio Montieri

LA CLASSIFICA DEGLI INVESTIMENTI 2010 RISERVA POCHE SORPRESE. BUONA LA PERFORMANCE DI INTERNET E CINEMA.

THE 2010 ADVERTISING INVESTMENT RANKING SHOWS FEW SURPRISES. GOOD PERFORMANCE BY INTERNET AND CINEMA.

■ Non era un ottimismo di maniera quello con cui, nonostante la flessione record dei budget, chiudevamo l’ultima rassegna degli investimenti pubblicitari del settore (l’Orafo Italiano, Settembre 2010). Gli indizi tutto sommato incoraggianti dell’ultimo trimestre del 2009 e i sentori di un mutamento di rotta nel mercato pubblicitario nazionale lasciavano qualche fondata speranza, a dispetto di un quadro generale asfittico e cupo come raramente era accaduto. Oggi possiamo dire che quella fiducia era ben riposta. Dopo due anni di tagli radicali, che hanno abbassato di oltre il 40% il volume della comunicazione orafa, nel 2010 i gioielli sono tornati ad alzare la voce. E, come prevedevamo, lo hanno fatto in maniera anche più netta e consistente rispetto al trend complessivo: al 4,7% del totale mercati, la gioielleria/bigiotteria risponde con un brillante +17,1%.

Stampa e televisione si spartiscono la torta A beneficiare del ritorno di quote di stanziamento perdute sono la maggior parte

58 communication 5.11

dei grandi media, tradizionali e nuovi (tav.1), ad eccezione del direct mail, che subisce una flessione mentre è in crescita al di fuori della nostra categoria, dei quotidiani, la cui riduzione, pur contenuta, è superiore a quella del mercato nella sua globalità (-2,3 contro -1,6), e alla radio, ferma al palo quando altrove è in aumento di quasi 8 punti. Mezzo difficilissimo per i gioielli essendo priva del canale visivo, la radio avrebbe, se alimentata da un notevole sforzo d’immaginazione, buone chance per la sua affinità con il target della comunicazione preziosa; tuttavia, nell’ormai cronica mancanza di fantasia dell’advertising orafo, è stata abbandonata a se stessa e pianificata da soli 4 dei 450 brand attivi nell’anno passato e con budget irrisori (Leo Cut e Tuum Gioielli i top spender, meritevoli di citazione per la perseveranza). In positivo, si segnalano soprattutto gli ottimi recuperi dei due pilastri della promozione di preziosi, stampa periodica e televisione, che da soli si spartiscono in parti perfettamente uguali oltre l’85% della torta pubblicitaria (tav.2). La


Tav. 1

Investimenti per mezzo - variazione percentuale sul 2009

Expenditures by medium - percent change over 2009

televisione, benché riguardi solo 7 inserzionisti del settore su 100 (tav.3), registra con un +23% tra i monili un risultato quattro volte migliore rispetto a quello rilevato nelle altre classi di prodotto, mentre i periodici, che entrano nel media plan di due brand orafe su tre, si muovono addirittura in controtendenza, incrementando gli introiti provenienti dall’oro e dintorni di circa il 16% a fronte di un calo cumulativo superiore al 5%. Su livelli di share decisamente inferiori, molto buona è infine la performance di internet e del cinema, che nello specifico del gioiello triplicano l’andamento positivo rilevato fuori mercato, e dell’outdoor, terzo mezzo più popolare tra gli utenti di categoria, che fattura con gli orafi un 25% in più rispetto al 2009, rimanendo invece stazionario con gli inserzionisti di altri settori. Proprio dal confronto con questi ultimi, a suffragare con un certo trionfalismo un dato finalmente buono e incoraggiante, si scopre che lo sviluppo degli investimenti orafi, paragonato con l’andamento delle 24 macrocategorie di Nielsen, si colloca ai livelli più alti, infe-

riore solo a Elettrodomestici e Industria/Edilizia e davanti a tutti gli altri settori, a cominciare da quello per certi versi affine della Cura Persona e continuando con quello ancor più parente degli Oggetti Personali, tra i quali è stato nell’ultimo anno il segmento col maggior tasso di lievitazione.

ma stagionalizzazione della spesa, che ultimamente si era un po’ attenuata, e che vede concentrarsi nell’ultimo bimestre oltre il 40% del denaro investito nel corso dell’anno, oggi assestato sui 58 milioni di euro, lo 0,7% della spesa pubblicitaria nazionale.

Ai primi quattro posti i soliti noti

Exploit di fine 2010: rialzo o stagionalizzazione? Anche se non tutte le risorse economiche amputate nel 2009 sono state reimmesse nel 2010, nell’imperioso sprint di fine anno la spesa pubblicitaria ha superato non solo il dato corrispondente registrato l’anno prima, fatto che si è verificato quasi tutti i mesi (tav.4), ma anche quello del Novembre-Dicembre 2008, avvicinandosi con i 15.654.000 investiti proprio sotto Natale agli oltre 16 milioni del 2007, cioè prima della grande siccità. Difficile dire se l’impennata di fine autunno sia il sintomo di un ulteriore rialzo nella pressione pubblicitaria del comparto, destinato a proseguire nell’anno in corso, o sia invece il ripristino di una fortissi-

Detto questo del settore nel suo insieme, non resta che scoprire chi sono i protagonisti di questo pregiato 1%, gli artefici della riscossa d’inizio decennio (tav.5). I soliti verrebbe da dire, almeno ai piani più alti. Di fatto, alle prime quattro piazze, troviamo lo stesso poker d’assi dell’ultima rilevazione, seppur con qualche scambio di posto. Morellato si riprende lo scettro di sommo comunicatore che aveva ceduto lo scorso anno a Breil, e allo stesso modo Stroili, leader dei rivenditori, spodesta Brosway dall’ultimo gradino del podio. Tutti e quattro, comunque, potenziano sia il loro investimento (mediamente del 33%) che la loro “share of voice” (mediamente del 25%), cosic-

5.11 communication 59


COMUNICAZIONE COMMUNICATION Tav. 2

Investimenti pubblicitari per mezzo (Euro .000)

Advertising expenditures by medium (Euro .000)

ché da soli, pur rappresentando numericamente meno di un centesimo degli oltre 400 inserzionisti orafi, sviluppano più di un terzo della spesa complessiva della classe gioielleria.

Rientri e uscite eccellenti in una classifica “impura” Per il resto, la graduatoria sopra la soglia dell’1% d’investimento appare più corta e più movimentata del solito: al gradito rientro di Comete e al debutto di Dario & Peter, TSC Gioielli e dei marchi di bigiotteria Camomilla e Sodini, fanno da contrappeso l’uscita eccellente di Bliss, di Rosato e di Thun, Artlinea, Paciotti, Angra. Anche Cielo Venezia, Salvini e Tiffany non ricompaiono nel ranking, ma sarebbero tuttavia presenti, come pure Rebecca, Yukiko, Ti Sento e Miluna, in una

classifica più “purista” comprendente le sole marche di gioielleria (escludendo quindi quelle rubricate alla voce “bigiotteria”). Tra le conferme: Donna Oro, con la stessa cifra dell’anno prima, e Pomellato, con l’identico importo, DoDo escluso, che l’anno prima comprendeva il suo “spin off”; Giannotti, inamovibile al settimo posto; Damiani e Visconti in leggera salita, Recarlo, Boccadamo e Cartier in leggera discesa. E intanto prosegue, per il terzo anno consecutivo, l’assordante silenzio di Bulgari, o Bulgarì con l’accento finale, come dovremmo forse dire dopo l’acquisto da parte di Louis Vuitton. A prescindere dal dato annuale, la classifica mensile (tav.6) permette di individuare quei marchi che per un ristretto arco temporale hanno osato sfidare l’egemo-

60 communication 5.11

nia dei top spender guadagnandosi una fugace visibilità di vertice. È il caso dei bijoux Camomilla che, avendo convogliato l’intero budget nel primo semestre, figurano al top a Gennaio (il mese della bigiotteria, considerato che l’altro capofila della costume jewellery, Sodini, occupa il posto d’onore) e a Marzo, e risultano tra i tre maggiori inserzionisti anche a Maggio e Giugno. La maggiore sorpresa è data però dal fatto che la maggior parte di questi exploit passeggeri non rappresentano più una sorpresa, ma cominciano piuttosto a diventare una tradizione, rispondendo ad evidenti e consolidate strategie di pianificazione da parte di alcune aziende. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che nei mesi estivi eccellano proprio gli stessi brand che si erano distinti nello stesso periodo dell’anno


Tav. 3

Inserzionisti per mezzo

Advertisers by medium

Magazines (295)

Newspapers (114)

Outdoor (81)

precedente, vedi Boccadamo a Luglio, o addirittura dei due anni precedenti, e cioè Cammilli e Cielo Venezia ad Agosto (e Cielo Venezia primeggiava nella calura estiva anche tre anni fa); o il fatto che Giannotti, concentrando a Novembre oltre il 60% del proprio sforzo economico, emerga per quei trenta giorni come secondo maggiore inserzionista, esattamente come aveva fatto nel 2009. Anche curiosando nel ranking dei diversi mezzi può saltar fuori qualche curiosità. Certo è difficile aspettarsela dai media più importanti, dominati dalle big brand, anche se Sodini si prende il lusso d’insidiare Morellato e Breil tra le star della stampa periodica. In tv nessuna sorpresa: i primi tre dello specifico elenco sono i primi tre della classifica generale, anche se il loro approccio al mezzo è sensibilmente diverso e riflette tre politiche di pianificazione tra di loro alternative (tav.7): si va dalla regolare intermittenza di Stroili, che predilige la continuità con alti e bassi a cadenza bimestrale, all’atteggiamento inter-

Internet (50)

Television (31)

Cinema (6)

Radio (4)

medio di Breil, che alterna brevi fasi di silenzio a picchi di notevole pressione pubblicitaria, per finire con Morellato, che di fatto concentra l’acquisto di spazi in due sole grandi ondate a primavera e a Natale. Solitamente chi investe molto in tv finisce col farla da padrone anche al cinema, dove i costi di produzione dello spot possono essere ammortizzati ed esaltati nella più consona cornice del grande schermo; così però non è stato in questa tornata, che ha visto tra i maggiori frequentatori delle sale cinematografiche Brosway e Cielo Venezia.

Cartier e Iacopini vincono su Internet e nell’outdoor Quanto a Internet, il mezzo democratico, dei giovani e del futuro è stato ancora una volta, come nel 2009, appannaggio di una delle griffe più storiche, esclusive e dal profilo meno giovane che si conoscano sul mercato: Cartier. Sarà che noblesse oblige, fatto sta che questo insistito connubio di tradizione e in-

DirectMail (3)

novazione, a dispetto di tanti marchi finto-cool e pseudo-trendy che sembrerebbero ben più adeguati, è tanto paradossale quanto ammirevole. Infine una curiosità sul fronte delle affissioni: la romana Iacopini si toglie lo sfizio, almeno stando ai dati rilevati, di surclassare Breil Milano come top spender dell’outdoor, o out-of-home che dir si voglia: insomma er mejo fori de casa! FONTE: N.A.S.A. Nota: gli investimenti sono stimati in base alla valorizzazione secondo listino degli spazi censiti su una larghissima parte dei media nazionali e all’applicazione degli sconti medi praticati dalle concessionarie su ciascun mezzo. La variabilità nelle condizioni di vendita comporta che i singoli inserzionisti possano riscontrare discrepanze anche significative con il proprio reale budget; l’uniformità del metodo offre tuttavia l’unica possibilità oggettiva di operare un raffronto tra gli stanziamenti.

5.11 communication 61


COMUNICAZIONE COMMUNICATION Tav. 4

Stagionalità degli investimenti (Euro .000)

Monthly ad spending (Euro .000)

GEN/JAN

FEB/FEB

MAR/MAR APR/APR MAG/MAY

■ We were not affecting optimism when, despite the unprecedented decline in budget, we closed our last review on advertisement investments in the jewellery sector (L’Orafo Italiano, September 2010). The encouraging signs of recovery in the last quarter of 2009 and the feeling that a change of direction in the national advertising market was about to take place gave us some reason to hope, despite an unusually suffocating

GIU/JUN

LUG/JUL AGO/AUG

SET/SEP

and gloomy overall framework. Today we can say that our confidence was well founded. After two years of radical cuts, which reduced by over 40% the volume of communication in the jewellery sector, in 2010 jewels are ready to lift up their voice again. And, as expected, they did so even more strongly and decidedly compared with the overall trend: 4.7% for the total market, against a brilliant 17.1% for jewellery / costume jewellery.

62 communication 5.11

OTT/OCT

NOV/NOV

DIC/DEC

Magazines and television cut up the cake Most of the mainstream media, both traditional and new ones (Table 1), benefited from the return of the advertising budget, with the exception of direct mail, which reported a downturn while it is growing outside our category, and newspapers - whose reduction, though minor, is higher than in the market as a whole (-2.3 v -1.6). Radio communication is at a standstill, while elsewhere it is increasing by almost 8 points. In fact, the radio is a very difficult media for jewellery because of the lack of a visual channel; but, if bolstered with a considerable effort of the imagination, it would have good chances for its affinity with jewellery’s communication target. Still, jewellery advertising is now suffering from a chronic lack of imagination; it was left to its own devices and planned by only 4 out of 450 brands last year, with ridiculously low budgets (Leo Cut and Tuum Gioielli were the top spenders, worthy of men-


tion for their perseverance). On the positive side, we highlight in particular the excellent recovery of the two pillars of jewellery promotion, magazines and television, which share in perfectly equal parts over 85% of the advertising cake (table 2). Television, although it concerns only 7 advertisers in the sector out of 100 (table 3), recorded a good +23% in the field of jewellery, a result that is four times higher than the one recorded in other classes of products. Magazines, on the other hand, which are included in the media plan of two jewellery brands out of three, move against the flow, increasing revenues from gold and jewellery by about 16%, against a cumulative decline above 5%. Finally, on significantly lower share levels, a very good performance was also reported by the internet and the cinema, which in the specific case of jewellery have tripled the positive trend observed off-market, and outdoor communication, the third most popular media among users in the sector, whose turnover for jewelleries increased by 25% compared with 2009, remaining stable with advertisers from other sectors. From the comparison with the latter, to triumphantly support a finally good and encouraging figure, it turns out that the development of jewellery investments, compared with the trend of the 24 major categories of Nielsen, ranks at the highest levels, second only to Household appliances and Industry / Construction and ahead of all other sectors, starting from the somewhat akin sector of Personal Care and continuing with the even more related sector of Personal Items, which last year included the segment with the highest increase rate.

Exploit at the end of 2010: upswing or seasonal adjustment? Although not all the economic resources that were cut in 2009 were reintroduced in 2010, in the pressing year-end sprint, advertising expenditure has not only exceeded the corresponding figure recorded the year before, which occurred almost every month (table 4), but also the figure of November/December 2008 with 15,654,000 million invested just before Christmas, which is close to the over 16 million invested in 2007, before the great

Tav. 5

Investimenti pubblicitari gioielleria (anno 2010)

Jewellery advertising expenditures (year 2010)

marca / brand

Euro (.000)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21

MORELLATO BREIL MILANO STROILI ORO BROSWAY POMELLATO CAMOMILLA GIANNOTTI DAMIANI BOCCADAMO DARIO & PETER VISCONTI GIORGIO TSC GIOIELLI CAMMILLI RECARLO CARTIER SODINI COMETE VHERNIER LE BEBE' DODO DONNA ORO TOTALE OVER 1% ALTRE MARCHE TOTALE MERCATO

6.879 5.294 4.160 3.938 1.752 1.447 1.276 1.214 1.178 1.173 1.109 950 927 876 866 823 712 710 668 664 662 37.278 20.811 58.089

%

rank 2009

12% 9% 7% 7% 3% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 64% 36% 100%

2 1 4 3 6 nc 7 13 8 nc 12 nc 20 10 11 nc nc 15 16 nc 17

Fonte: N.A.S.A. crisis. Hard to say if the surge of late autumn is a symptom of a further rise in pressure in the advertising industry, which is likely to continue in the current year, or is rather the restoration of a strong seasonal adjustment of expenditure, which recently eased off and concentrated in the last two months more than 40% of the amount invested during the year, now settled on 58 million euro, 0.7% of national advertising spending.

The usual suspects at the top four places Having said all that about the industry as a whole, we have to find out who are the protagonists of this fine 1%, the makers of this recovery at the beginning of the decade (table 5). The same ones as usual, I would say, at least on the top po-

sitions. In fact, at the top four places, we find the same aces as in our last survey, albeit with an exchange of places. Morellato regained the position of supreme communicator, which it had given up to Breil last year, and similarly Stroili, leader of retailers, displaced Brosway on the last step of the podium. All four, however, enhanced both their investment (an average of 33%) and their "share of voice" (an average of 25%): while being numerically less than a hundredth of the 400 jewellery advertisers, they develop alone more than one third of the total expenditure of the jewellery industry.

Excellent exits and returns in an “impure” rating For the rest, the list of investments above 1% is shorter and more animated

5.11 communication 63


COMUNICAZIONE COMMUNICATION Tav. 6

I tre maggiori inserzionisti per mese (Euro .000)

Top three advertisers by month (Euro .000) MARCA BRAND Boccadamo Breil Brosway Cammilli Camomilla Cielo Venezia Dario & Peter Giannotti Il Gioiello Le Bebé Miluna Morellato Pomellato Sodini Stroili Oro Yukiko

GEN FEB MAR APR JAN FEB MAR APR

108 435 224

439

MAG GIU MAY JUN

LUG AGO SET OTT NOV DIC JUL AUG SEP OCT NOV DEC 210 1030 1042 619 842 224 264 547 2129 367 332 193 273

82 755 101 222 219 1012 552

1450

875

642

945 1588

320

1508

94 470

than usual: the pleasant return of Comete and the debut of Dario & Peter, TSC Gioielli and costume jewellery brands Camomilla and Sodini, is offset by the excellent exit of Bliss, Rosato and Thun, Artlinea, Paciotti, Angra. Cielo Venezia, Salvini and Tiffany did not appear in the ranking either, but they would however be included, just like Rebecca, Yukiko, Ti Sento and Miluna, in a more “purist” raking comprising jewellery brands only (therefore excluding those in the “costume jewellery” category). The following brands confirmed their positions: Donna Oro, with the same figure as the previous year, and Pomellato, with an identical figure, DoDo excluded, that the previous year included its spin off; Giannotti, immovable from its seventh place; Damiani and Visconti slightly upwards, Recarlo, Boccadamo and Cartier slightly down. Meanwhile, for the third year in a row, we are noticing the deafening silence of Bulgari, or rather Bulgarì with the stress

429

233

379 210

on the final i, as perhaps we should say after the acquisition by Louis Vuitton. Apart from the annual figure, the monthly ranking (table 6) is used to identify the brands that for a limited period of time dared to challenge the hegemony of top spenders, earning some fleeting visibility on top positions. This is the case of Camomilla jewels, which, having concentrated the entire budget in the first half of the year, topped the charts in January (the month of costume jewellery, considering that the other leader of costume jewellery, Sodini, occupies the place of honor), and March, and were also among the top three advertisers in May and June. The biggest surprise, however, is the fact that most of these fleeting achievements are no longer a surprise, but rather they are starting to become a tradition, in response to clear and proven planning strategies devised by some companies. Nothing else would otherwise explain why during summer months the best results are achieved by

64 communication 5.11

exactly the same brands that stood out in the same period the previous year, see


Tav. 7

StagionalitĂ degli investimenti dei tre maggiori inserzionisti tv (Euro .000)

Monthly ad spending by top three tv-advertisers (Euro .000)

GEN/JAN

FEB/FEB

MAR/MAR APR/APR MAG/MAY

Boccadamo in July, and even in the previous two years, Cammilli and Cielo Venezia in August (and Cielo Venezia also excelled in the summer heat three years ago); or the fact that Giannotti, concentrating in November over 60% of its economic efforts, stands out for those thirty days as the second largest advertiser, just like it did in 2009. Browsing in the ranking of the various media, we can find some curious figures, too. It is certainly difficult to expect them from mainstream media, dominated by big brands, even though Sodini allowed itself the luxury of undermining Morellato and Breil, two of the stars of the periodical press. No surprise in tv: the top three of the specific list are the top three in the overall ranking, even though their approach to the media is definitely different and reflects three alternative planning policies (table 7). They range from the regular intermittence of Stroili, who prefers to continue with highs and lows every two months, to the quarterly atti-

GIU/JUN

LUG/JUL AGO/AUG

SET/SEP

tude of Breil, which alternates short phases of silence to peaks of high advertising pressure, ending with Morellato, which effectively concentrated the purchase of ad space in two major waves in spring and Christmas. Usually, those who spend a lot in TV commercials end up lording it in the cinema as well, where the production costs of spot advertising can be amortised and enhanced in the more appropriate setting of the big screen. It was not the case in this round, though, which recorded the highest cinema attendance by Brosway and Cielo Venezia.

Cartier and Iacopini win on the Internet and outdoor communication As for the Internet, the democratic media of young people and the future, it was once again, as in 2009, the prerogative of one of the oldest, most exclusive and less trendy brands in the market: Cartier. Perhaps, noblesse oblige. The

OTT/OCT

NOV/NOV

DIC/DEC

fact is that this inborn combination of tradition and innovation, in spite of many faux-cool and pseudo-trendy brands which would seem much more appropriate, is as paradoxical as admirable. Finally, a curiosity on billposting: the Roman brand Iacopini satisfied its whim, at least according to the data collected, of outperforming Breil Milano as top spender in outdoor or, if you prefer, out-of-home communication. FONTE: N.A.S.A. Note: the value of investments is estimated based on the price list of the ad spaces surveyed in a large part of national media and the application of average discounts from dealers on each media. The variability in sales conditions implies that individual advertisers can find significant discrepancies with their real budget. The uniformity of the method, however, offers the only objective chance to make a comparison between advertising budgets.

5.11 communication 65


L’ESPERTO RISPONDE MARKETING

SENZA DIALOGO

NON C’È VENDITA!

(parte II)

by Daniela Saibene*

CONTINUA IL VIAGGIO momento di riflettere sulla relazione e sul NEL PUNTO VENDITA. servizio quali strumenti di differenziazioQUALCHE ne del punto vendita nel lungo periodo. RIFLESSIONE SULLA COMUNICAZIONE La relazione col cliente TRA IL GIOIELLIERE Nella scelta di un particolare punto venE IL SUO CLIENTE. dita tra tanti, il potenziale cliente ha com-

■ Oggi la relazione col cliente è di fondamentale importanza: anzi, secondo molti, il futuro delle vendite di gioie e “lusso” sta proprio nella capacità di toccare il cuore e le emozioni delle persone. Proseguiamo quindi il nostro percorso approfondendo nuovi aspetti relativi alla comunicazione interpersonale. Il mercato dei beni di lusso è sempre più competitivo. Il cliente deve scegliere non solo tra molteplici prodotti, ma soprattutto tra numerosissimi punti vendita, e molto diversi tra loro. Quello che “fa la differenza” spesso non è solo il prodotto, bensì la professionalità e lo stile delle persone addette alla vendita. È dunque il

66 marketing 5.11

piuto un lavoro mentale oltre che fisico. Proprio perché ha scelto quel negozio e non un altro, la relazione che si instaura può essere speciale dall’ingresso in gioielleria fino al congedo. Il cliente si aspetta che siano adeguatamente soddisfatti tutte le sue aspettative e i suoi bisogni. È importante cercare di comprendere fin dal primo momento quali siano i bisogni relazionali prevalenti del cliente. I bisogni possono essere: - razionali e pratici, come ad esempio il desiderio di ricevere informazioni precise. - operativi, come ad esempio il desiderio di ricevere risposte chiare e esaustive; - di dipendenza, legati al desiderio di dare fiducia; - di autonomia, derivanti dal desiderio di un supporto per una scelta autonoma; - di rassicurazione, legati al desiderio di approvazione;

- di incoraggiamento, legati al desiderio di osare. Nella maggior parte delle trattative di vendita si cerca di capire il gusto del cliente e il tipo di prodotto adeguato, ma uno degli aspetti più importanti ai nostri giorni è capire anche - e forse soprattutto - le motivazioni d’acquisto, l’occasione e quindi il coinvolgimento emotivo di chi acquista e di chi riceverà il regalo. Negli acquisti importanti, come è un gioiello, il cliente desidera instaurare un rapporto di fiducia e rassicurazione col punto vendita, anche se negli ultimi anni la fedeltà al negozio di gioielleria è diminuita. Il potenziale cliente ricerca prevalentemente una relazione di affidabilità, trasparenza e integrità, ma soprattutto un’esperienza. Gli esseri umani prima “sentono”, poi pensano. Per costruire un rapporto di fiducia col cliente, è necessario trasmettergli emozioni, facendogli percepire la magia del mondo in cui è entrato, il sogno e l’unicità di possedere un gioiello. Le difficoltà sociali ed economiche degli ultimi anni hanno allontanato un po’ tutti dalla parola magia, facendo dimenticare allo stesso “venditore di


gioie” che la persona che gli sta di fronte si trova all’interno di un mondo a lui sconosciuto - e si sa che tutto ciò che non è conosciuto affascina e al tempo stesso qualche volta spaventa. Tutte le persone che si avvicinano al punto vendita possono uscirne affascinate, dipende dall’esperienza vissuta in negozio: dunque è d’obbligo cercare di creare una relazione ricca di suggestioni e fascino. La reputazione nasce da ciò che abbiamo realizzato in passato, ma si modifica in base a ciò che si fa oggi e a ciò che si farà do-

mani. Per alimentare e sviluppare la clientela è necessario creare e mantenere un clima di vendita rilassante durante tutto il tempo di permanenza di ogni persona nel punto vendita. La rilassatezza si raggiunge con gesti semplici ma eleganti e

anche un po’ inconsueti, per esempio offrendo un caffè, porgendo una rivista per approfondire un discorso, mostrando un filmato o semplicemente raccontando aneddoti interessanti, non necessariamente legati alla vendita. I gioiellieri devono sapere che i clienti, i potenziali clienti e i non-clienti sono la loro più importante forma di pubblicità, sia positiva sia negativa.

L’intelligenza emotiva Per poter instaurare col cliente un rapporto basato su complicità e fiducia, è importante saper cogliere quali sono i bisogni che lo hanno condotto a un acquisto importante come quello di un gioiello. Nel cogliere questi bisogni è necessario saper gestire nella maniera più efficace possibile le emozioni che ne derivano. In questo contesto si è soliti parlare di intelligenza emotiva, vale a dire capacità di regolare le proprie emozioni. Sviluppare intelligenza emotiva significa capire quali sono le emozioni e i bisogni psicologici che è necessario rispettare in ogni relazione. L’obiettivo è quello di creare un clima di fiducia in grado di facilitare l’assenso e la disponibilità psicologica del potenziale interlocutore. È una competenza che si può acquisire col tempo. Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva può essere utile per una buona gestione delle attività di relazione con gli altri: troppo spesso si incontrano gioiellieri che desiderano concludere la vendita a discapito della costruzione della relazione col cliente – relazione che implica domande, proposte e comprensione.

Introduzione al processo di vendita Affinché il potenziale cliente si senta un ospite gradito, è necessario che la relazione che si instaura durante l’intera permanenza nel punto vendita sia piacevole, sensibile e attenta ai particolari. È possibile suddividere l’esperienza di visita in diversi momenti, per facilitare la comprensione degli atteggiamenti e delle iniziative che le persone addette alla vendita possono mettere in atto al fine di “costruire” passo dopo passo la soddisfazione della clientela. Può sembrare didascalico, ma in momenti in cui tutto sem-

bra complicato e confuso, saper analizzare le principali fasi del processo di vendita, creandosi uno stile di comportamento proprio collaudandolo sul campo, può essere di grande aiuto. Ecco lo schema: • • • • • •

accoglimento presentazione vendita chiusura vendita pagamento/uscita mantenimento della relazione

La fase di accoglimento corrisponde all’ingresso del cliente nel punto vendita. • A quale aspetto si presta particolare attenzione nel momento in cui un cliente entra in negozio? • Qual è il comportamento da mantenere? • Si ha la coscienza di essere la persona più idonea nel servire quel cliente o è meglio lasciare ad altri la conduzione della vendita? La fase di accoglimento è volta a mettere a proprio agio il potenziale cliente per permettergli di rilassarsi e di superare la timidezza che accompagna ogni acquisto importante. È necessario osservare il potenziale cliente dal momento stesso in cui entra nel negozio, creando fin dal primo momento un clima rilassato di ascolto e di scambio e cercando di instaurare una buona comunicazione per comprendere la parte meno razionale, ma certo più determinante, della sua personalità. In questo modo diventa più facile raccogliere e interpretare tutte le informazioni rilasciate volontariamente o involontariamente dal potenziale cliente per capire come soddisfare i suoi desideri. La fase di presentazione comporta il primo reale contatto col cliente. È il momento in cui effettivamente inizia la relazione. • In che modo inizia la conversazione col potenziale cliente? • Quali sono le domande che si pongono con maggior frequenza a un nuovo cliente? • Secondo quali criteri si formula una proposta di vendita? In tutti gli altri settori la formazione è sempre stata una leva importante per il personale commerciale dell’azienda; oggi più che mai, le aziende cercano di au-

5.11 marketing 67


L’ESPERTO RISPONDE MARKETING

mentare le performance investendo le risorse a disposizione, non sempre cospicue, nella formazione. Il settore orafo, che spesso agisce in modo completamente differente rispetto ad altri comparti, cerca di risparmiare energie, commettendo l’errore di chiudersi in sé stesso restando privo di scambi e stimoli con ambienti esterni, e senza nuovi schemi di strategia commerciali, utili per innovare e rinnovarsi di fronte a un cliente drammaticamente diverso ed esigente. Durante la fase di presentazione, il potenziale cliente deve sentirsi libero di costruirsi percorsi autonomi di visita all’interno del punto vendita. Tutto ciò che avviene all’interno del punto vendita esercita una forte influenza sull’esito dell’esperienza di visita del cliente. Bisogna saper cogliere i primi segnali inviati dal potenziale cliente, cercando di utilizzarli come spunto per formulare una proposta iniziale di vendita. È necessario rispettare i tempi di riflessione e ponderazione del cliente; cercare di non far cessare mai la dinamica relazionale e comunicativa; far seguire alla proposta iniziale altre alternative, che permettano il con-

68 marketing 5.11

solidamento o la rielaborazione dell’idea del cliente. Se le proposte incontrano i desideri e i gusti del cliente, si entra nella fase propria della vendita. In tale fase è importante conquistare la fiducia del potenziale cliente ed essere percepiti come veri e propri consiglieri dell’acquisto. Tutto questo richiede empatia, vale a dire la capacità di immedesimarsi nel cliente. Nel processo di vendita è necessario impegnarsi, concentrarsi e riporre tutte le attenzioni nel cliente. • Qual è l’approccio giusto per un cliente che fin dall’inizio afferma di non essere intenzionato a procedere all’acquisto? • Qual è la reazione nel caso in cui si sia dedicato tanto tempo a un cliente che alla fine decide di non acquistare? Professionalità significa saper costruire una relazione che non necessariamente deve tradursi in una vendita. La mancata vendita rappresenta un momento molto delicato, che può essere gestito positivamente, comunicando comunque un ricordo positivo. All’uscita del cliente che non ha acquistato sarà importante analizzare le motivazioni del non acquisto e capire cosa non ha funzionato, per mi-

gliorare la performance e imparare dagli errori, se ce ne sono stati, o esaminare con attenzione lo stock, che magari deve essere aggiornato e arricchito. Infine, è molto importante prestare particolare attenzione alla chiusura della vendita, al pagamento e all’uscita del cliente dal negozio. • Nel momento in cui il cliente è intenzionato a procedere all’acquisto del gioiello, scelto con l’aiuto del gioiellerie, qual è la cerimonia di chiusura? Esiste una cerimonia di apertura e di chiusura? • Quanta attenzione si presta al momento della confezione del gioiello? • Generalmente in che modo si mantiene un contatto con la clientela? Queste ultime fasi del processo di vendita non rivestono un ruolo marginale. Le persone tendono a ricordarsi l’accoglienza e il congedo dal punto vendita: quindi l’attenzione deve rimanere sempre alta, cercando di gestire le ultime fasi del processo di vendita con la massima attenzione e cordialità, come quando congediamo i nostri ospiti dopo un ricevimento a casa. L’ultima fase del processo corrisponde al mantenimento della relazione. Esistono degli strumenti per motivare il cliente a visitare nuovamente il punto vendita? La gestione ottimale del processo di vendita ha come obiettivo la soddisfazione del cliente. Se il cliente è soddisfatto, sarà propenso a conservare un ricordo positivo di quel punto vendita e a tornarvi. È necessario riflettere sugli strumenti e sui servizi che si hanno a disposizione per motivare il cliente a ritornare per vivere nuove esperienze di acquisto e relazione. Dal momento in cui un nuovo cliente entra nel punto vendita, l’obiettivo può essere la costruzione della sua soddisfazione a breve e della sua fedeltà a lungo termine. Il successo del negozio risiederà nella capacità di costruire relazioni solide, durature e redditizie sia per il gioielliere sia per il cliente.

L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di marketing e tecniche di vendita, potete scrivere a: * Daniela Saibene, consulente marketing e tecniche di comunicazione. Info: danielasaibene@hotmail.it


Colazione da Tiffany

O S R O C N CO

LA PIÙ BELLA DEL REAME IL CONCORSO SUL TEMA DELLA VETRINA PROSEGUIRÀ PER TUTTO IL 2011. CONTINUATE AD INVIARE LE VOSTRE MIGLIORI “CREAZIONI”!

PER PARTECIPARE: Inviare 2/3 foto con le seguenti caratteristiche tecniche - 300 dpi in formato .jpg (almeno 10x12) al seguente indirizzo mail: orafo@edifis.it Nella mail fornire il nome del negozio e della città, il nome del titolare/ responsabile, un numero di telefono o un indirizzo mail.

■ La vetrina è lo specchio del negozio: ne rivela il carattere, i pregi e i difetti. Al passante, la vetrina parla di buon gusto, di accoglienza, di qualità e di prezzo. Qualunque sia il target e l’ubicazione del negozio, una vetrina sciatta e disordinata darà sempre un’immagine negativa del punto vendita e, poiché si parla di prodotti preziosi, l’impressione negativa sarà ancora più forte. Se gestite invece con cura e attenzione, le vetrine possono diventare un potente e persuasivo strumento di vendita. Mandateci una foto della vostra vetrina: le più belle e interessanti saranno pubblicate ne L’Orafo Italiano, accompagnate da un’intervista al titolare del negozio. A Dicembre 2011, poi, una giuria di esperti sceglierà “la” vetrina che meglio è riuscita a esaltare il gioiello e a comunicare l’immagine del negozio. La vetrina vincitrice sarà pubblicata nel numero di Gennaio 2012 de L’Orafo Italiano; al titolare della gioielleria sarà consegnata una preziosa targa da esporre in negozio.

5.11 concorso 69


L’ESPERTO RISPONDE GEMMOLOGIA / English translation: see page 108

Miniere di Aladdin Hills

Kilimangiaro

lago Biwa

IL SOL LEVANTE RILANCIA

LA PERLA DI QUALITÀ by Luigi Costantini *

■ È proprio un morbo che infuria, da qualche anno a questa parte, quello della concorrenza cinese, e che ha lasciato prostrata la filiera giapponese della perla: non lo diciamo noi, lo dicono - sic et simpliciter - i freddi dati statistici degli ultimi lustri. Ma a botta va risposto con botta e mezza: se qualcuno da un pò di tempo ha di che lamentarsi circa certi aspetti, sul piano qualitativo, delle straripanti perle dell’Impero di Mezzo (ahimè, quello strato di perlagione così ridotto, con spessori che un giorno o l’altro assomiglieranno tanto a

70 gemmologia 5.11

quelli della carta velina! E quella lucentezza che alcuni fanno risalire ad un trattamento con idrocarburi, destinato a sparire al contatto con vestiti o pelle in non lunghi lassi di tempo!). Ebbene, questo qualcuno troverà qui soddisfazione ai propri più riposti e reconditi aneliti di rivalsa. Abbandoniamo pure al loro rio destino le perle giapponesi d’acqua dolce (c’è alcuno tra voi che ricordi le perle di lago Biwa?). La battaglia è già persa. Concentriamo invece l’attenzione sulle altre, quelle coltivate d’acqua salata: quale sarebbe la gran

novità? Che l’Impero del Sol Levante ha ripreso coscienza del proprio passato e dello storico ruolo di hub nella distribuzione e nella commercializzazione della perla a livello mondiale e che, parimenti, ha deciso con determinazione di mantenere tale ruolo, introducendo ed implementando alcuni fondamentali qualitativi, il più cogente dei quali ha assunto la denominazione di “Japan Quality Pearl Label”, (Etichettatura Giapponese di Qualità della Perla). Come illustrato dal presidente della Japan Pearls Exporters’ Association, trattasi


Gold Tag

perle di lago Biwa

LA JAPAN PEARLS EXPORTERS’ ASSOCIATION EFFETTUERÀ LE ANALISI E CONFERIRÀ LA ‘GOLD TAG’, ETICHETTA DI TRACCIABILITÀ E QUALITÀ. MA NON TUTTO È CHIARO...

d’un programma che prevede, da parte degli operatori commerciali, la sottomissione ad ispezione e analisi – effettuata dall’Associazione stessa – delle perle coltivate d’acqua salata destinate all’esportazione, al fine d’accertarne e garantirne la qualità. L’attestazione non è considerata obbligatoria, ma viene effettuata a favore di chi ne avanzi volontariamente richiesta. Solamente ai fili che soddisferanno gli elevati standard qualitativi fissati dall’Associazione - relativamente a lucentezza, spessore della perlagione, aspetto della superficie e

composizione - verrà conferito il “Gold Tag” attestante il superamento dell’esame. Non solo: il cartellino recherà, ben impresso, anche un numero di serie che acclarerà la tracciabilità del lotto in relazione alla provenienza. Una sorta di Denominazione d’Origine Controllata, insomma (ma trattasi d’origine? Vedi più sotto). Rientra infatti nelle finalità del programma assicurare la fornitura, da parte dell’industria perlifera giapponese, di materiale della miglior qualità. Già dieci esportatori hanno aderito all’iniziativa. Così asserisce il presidente di

cui sopra. Lodevole e benvenuta iniziativa, a cui non può che andare il nostro convinto plauso. Da bravi “spaccacapelliinquattro” latini, non ci sono però sfuggite alcune omissioni (o mancate precisazioni), e sarebbe interessante conoscere il perché: 1. Perché si definisce il Giappone come l’hub della distribuzione e della commercializzazione, e non della produzione, mondiale delle perle? È già dato per scontato che - per quanto attiene l’ultima voce - non lo sia e non lo sarà mai più? E se così dovesse risultare, fino a

5.11 gemmologia 71


L’ESPERTO RISPONDE GEMMOLOGIA

Qualità della Perla Giapponese)? Solo una questione semantica, o la cosa sottende qualcos’altro? 4. Per quanto sopra detto, come ci si accorda in merito all’esatto significato di “tracciabilità del lotto in relazione alla provenienza”? Mi auguro d’essere solo un petulante scocciatore e non una Cassandra. Faccio voti affinché non si ripeta la storia di Roma, che affidò la perpetuazione del proprio ruolo imperiale a legionari reclutati oltre il confine dell’Impero. Anche quella era globalizzazione, bellezza! Faccio voti e intanto mi rallegro, nell’immediato, per un’iniziativa quanto mai necessaria. Nell’immediato, mi rallegro….

quando verrà mantenuta la posizione relativamente alla distribuzione e commercializzazione - nell’Arcipelago Nipponico? Non è che qui si faccia il paio con Anversa, che avoca a sé il ruolo di centro mondiale del commercio del diamante, pur conservando in tutto 300 (o anche meno) tagliatori (non taglierie, tagliatori!) sul proprio territorio, a fronte dei 30.000 e poi dei 13.000 e poi dei 3.000 e poi e poi…? Usque tandem, fino a quando verrà mantenuto il ruolo, nei due casi in essere? 2. Come mai l’Associazione si limita agli

72 gemmologia 5.11

esportatori e non anche ai produttori di perle giapponesi? Dove sono finiti i produttori giapponesi? In Cina anche loro? 3. Com’è che si parla solo di sottoporre ad analisi le perle destinate all’esportazione e non, specificatamente, le perle prodotte in Giappone? Non è che ciò risulti in dissonanza con la locuzione “industria perlifera”? E se così fosse, che cosa s’intende per industria perlifera? E poi, perché Japan Quality Pearl Label (Etichettatura Giapponese di Qualità della Perla) e non Japan Pearl Quality Label (Etichettatura di

* Luigi Costantini è il responsabile per l’Italia del Settore Formazione IGI Anversa.

L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di gemmologia, potete scrivere a / for information about gemmology courses please write to: luigicostantini@hotmail.com esperto@edifis.it


“QUELLA VOLTA CHE…” Racconti dal mondo orafo

Inviateci il racconto dell’episodio o dell’incontro più curioso, divertente, comico o drammatico che vi sia capitato nel corso della vostra vita professionale. Quelli più belli e interessanti verranno pubblicati dalla nostra rivista. Ogni partecipante potrà inviare un solo racconto, della lunghezza massima di una cartella (30 righe per 60 battute), purché tale racconto non sia mai stato pubblicato né premiato in precedenza. Non saranno ammesse opere con contenuti osceni, offensivi, intolleranti o diffamatori.

Ogni racconto dovrà essere accompagnato da una nota con i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, e-mail, recapito telefonico, professione all’interno del mondo orafo). La redazione si riserva di effettuare interventi di editing, laddove necessari.

I lavori dovranno pervenire, via mail, al seguente indirizzo: marina.morini@edifis.it antonella.garello@edifis.it

5.11 racconti 73


L’ESPERTO RISPONDE VETRINISTICA

DALLA COMUNICAZIONE

ALL’ACQUISTO

by Roberto Pivetta*

■ Il marketing visivo va inteso come specchio dei desideri dei consumatori. Grazie alla comunicazione si è arrivati a capire come incidere sulle motivazioni che incidono sulle decisioni d’acquisto, decisioni che permettono di soddisfare determinati bisogni del consumatore. La piramide di Maslow ci consente di comprendere come esista una scala di priorità, alla cui estremità si può giungere solo attraverso la soddisfazione dei bisogni sottostanti, che risultano essere quindi quelli più urgenti. La gerarchia dei bisogni, secondo Maslow, è la seguente: 1. Fisiologici 2. Sicurezza 3. Amore e appartenenza 4. Stima 5. Autorealizzazione Secondo questo modello, il bisogno è visto come un’energia potenziale, che

74 vetrinistica 5.11

può essere attivata da uno stimolo esterno o da uno stimolo interno. Fondamentale è stata l’evoluzione delle aziende da product oriented a market oriented, dove l’individuo prende il posto del prodotto. Il visual marketing deve essere visto come un processo sociale e manageriale, mediante il quale una persona ottiene ciò che costituisce l’oggetto dei propri desideri. I concetti fondamentali del visual marketing sono: • Bisogni, desideri, domande: numerosi sono i desideri che derivano dai bisogni fondamentali, che invece risultano essere relativamente pochi. I desideri si trasformano in domanda se sostenuti dalla possibilità di acquisto. • Prodotti e servizi: tutto ciò che può essere offerto per soddisfare un biso-

gno o un desiderio. • Valore, soddisfazione e qualità: la scelta avviene sulla base del valore percepito dal cliente, rappresentato dalla differenza fra il valore che consegue mediante il possesso e l’utilizzo e il “costo” sostenuto. • Scambio, transazioni e relazioni: lo scambio è il concetto alla base del visual marketing e la transazione ne è l’unità di misura. Ma lo scambio è, prima di tutto, una relazione. Le aziende di successo gestiscono relazioni con fornitori e clienti creando eventi promozionali. • Mercati: nel marketing per mercato si intende l’insieme degli acquirenti, mentre si parla di settore quando ci si riferisce all’insieme dei venditori. Il Visual Marketing management è frutto dell’analisi, della pianificazione, del-


L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi specialistici di visual merchandising, scrivete a: Copenhagen

Svetlana Fabrikant * Direttore Artistico Didattico Accademia Vetrinistica Italiana Info: Tel. 02-43980051, 335-384614 accademia@vetrinistica.com www.vetrinistica.com

l’implementazione e del controllo dei programmi aziendali, finalizzati a creare il book “visual merchandising & campagne vetrine”, per consolidare e mantenere scambi vantaggiosi con gli acquirenti e conseguire gli obiettivi aziendali, cioè aumentare le vendite. Alla base del visual marketing management vi è la strategia. Il management strategico d’impresa richiede la pianificazione dell’intero complesso aziendale, mantenendo sempre una perfetta corrispondenza con i cambiamenti del mercato per ottenere un vantaggio economico e competitivo. La pianificazione delle campagne vetrina assume quindi ruolo di strumento indispensabile, attraverso la creazione e la progettazione-applicazione di tecniche espositive innovative. * Presidente FESV-Federazione Italiana Vetrinisti & Visual Merchandiser

5.11 vetrinistica 75


CONCORSO VETRINE

PINO GIANFORMAGGIO:

GESTIRE GLI SPAZI

by Marina Morini

IMPORTANTI MARCHI DI GIOIELLERIA, OROLOGERIA E ARGENTERIA SONO PROTAGONISTI DI GRANDI VETRINE ALLESTITE CON CREATIVITÀ PER ATTIRARE I CLIENTI.

■ Nel 1959, Pino Gianformaggio ci aveva visto giusto: Via G.B. Fardella, strada non proprio centralissima di Trapani, aveva un grande potenziale. Oggi, infatti, è diventata un’arteria commerciale molto frequentata, dove spicca la gioielleria che reca il suo nome e che, nel 2009, ha compiuto 50 anni d’oro: 150 metri quadrati di spazio e cinque grandi vetrine su strada. All’interno, l’atmosfera è elegante e l’arredo, in stile impero, è stato impreziosito da materiali pregiati, dagli stucchi

76 concorso vetrine 5.11

e dai lampadari in cristallo di Murano. Ad accogliere i clienti, i tre figli di Pino, Sabrina, Danilo (presidente dell’Associazione Orafi Gioiellieri di Trapani, parte di Federdettaglianti-Confcommercio Imprese per l’Italia), la mamma Ninny e Tiziana (foto). “Siamo nati e cresciuti in negozio” dice Sabrina “in contatto con clienti, fornitori e rappresentanti. Conosciamo tutti e tutti ci conoscono.” Un gioco affascinante che li ha accompagnati da piccoli, diventato poi il gioco della vita che ancora li appassiona. Tutti e tre i fratelli hanno alle spalle studi in ragioneria, materia che li aiuta nella gestione del negozio e nel rapporto con le banche, ma li accomuna anche l’amore e l’attenzione per il prodotto che trattano quotidianamente: marchi importanti di gioielleria, orologeria e argenteria, che spaziano da Davite & Delucchi a Miluna, da Gianni Carità a Comete Gioielli e, per gli orologi, Eberhard, D&G Time, Seiko, Paul Picot e la spagnola Sandoz. Tanti anche i marchi storici dell’argenteria - Greggio, Cesa, Mazzuccato, Raspini e molti altri. E’ in particolare Sabrina a prendersi cura delle vetrine, con passione e un estro creativo


raffinato grazie ai corsi di pittura e scultura che ha seguito negli anni. Le vetrine vengono cambiate a seconda delle occasioni, dell’ispirazione, degli spazi disponibili. La vetrina, infatti, è anche gestione dello spazio: avvicendamento degli oggetti tra le vetrine esterne e interne a seconda dell’importanza, della novità, del momento. Qualche anno fa per la festa della Repubblica, Gianformaggio ha partecipato al concorso della Prefettura di Trapani, con una vetrina ispirata all’arma dei Bersaglieri, arrivando tra ai primi posti. Per il 150° dell’unità d’Italia, invece, l’ha dedicata alle Frecce Tricolori (in alto). Ma si ispira anche alla mitologia, come la vetrina dedicata a Venere Ericina (in alto a destra), venerata sul monte Erice, vicino Trapani. Un allestimento di grande impatto: la dea della bellezza e della fecondità circondata da colombe bianche (pace), rose bianche (amore), fiori di mirto (fecondità) e conchiglie (dal mare, origine della dea). “Non bastano le vetrine eleganti” dice Sabrina Gianformaggio “bisogna incuriosire chi passa, ‘fermarlo’, far parlare di sé attraverso le immagini, i colori e, soprattutto, le idee”.

Su l’Orafo Italiano abbiamo pubblicato le interviste ai seguenti negozi: n. 9 Settembre Stadler - Milano n. 10/11 Ott./Nov. G. Pesce - Bari n. 12 Dicembre Biscontin - Pordenone n. 1 Gennaio Capossela - Calitri (AV) n. 2/3 Feb./Mar. Orolò - S. Giovanni Valdarno (AR) n. 4 Aprile Alessandrini - Santarcangelo di Romagna (RN) Il concorso terminerà il 30-12-2011

5.11 concorso vetrine 77


FORMAZIONE TRAINING

ISTITUTI DI PRESTIGIO

PER LA FORMAZIONE PRESTIGIOUS TRAINING INSTITUTES ■ “Gli investimenti in qualità e formazione sono da sempre quelli che garantiscono il ritorno più alto” ha dichiarato Francesco Trapani, amministratore delegato di Bulgari. E infatti la SDA Bocconi di Milano (foto 1), in partnership con la maison romana lancia, per il prossimo Ottobre, il Full Time MBA, primo corso europeo in Luxury Business Management. Tre mesi di full immersion per 20 partecipanti presso la sede di Bulgari e due mesi di pratica nell’azienda stessa o in un’altra azienda del settore del lusso. La prestigiosa The Goldsmiths’ Company di Londra inaugurerà, il prossimo Ottobre, in partnership con il settore pubblico, il nuovo Goldsmiths’ Centre (foto 2), centro per la formazione e la preparazione - compreso un periodo di apprendistato - dei giovani interessati alla carriera di orafo, cui offrirà spazi attrezzati e tecnologicamente avanzati, come un’area per realizzare i prototipi, laboratori gemmologici, e molto altro. Il centro ospiterà anche seminari, conferenze, mostre ed eventi aperti al pubblico. L’investimento previsto è di circa 17.5 milioni di sterline. A Rolle, vicino a Ginevra, Jocelyne Montoya, Gianfranco Ritschel e JeanClaude Pilet - con esperienza di formatori all’interno delle più importanti case di gioielleria e orologeria - hanno aperto lo Swiss Retail Management Institute for Watches & Jewellery (foto 3). Obiettivo: preparare manager in grado di gestire negozi di gioielleria e alta orologeria, figure professionali che oggi mancano. ■ “Investments in training and quality have always been those that provide the highest return," said Francesco Trapani, chief executive of Bulgari. SDA Bocconi in Milan (photo 1), in partnership with the

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3

Roman fashion house, is launching a Full Time MBA in October 2011, the first European course in Luxury Business Management. Three months of full immersion for 20 participants at the headquarters of Bulgari and two months of practice in the holding itself or another company in the luxury sector. Next October, the prestigious Goldsmiths' Company in London will open, in partnership with the public sector, the new Goldsmiths' Centre (photo 2), a centre for training and qualifying young people interested in becoming goldsmiths, including a period of apprenticeship. The centre will offer equipped and technologically advanced spaces: an area to create proto-

STOCK E

types, gemological labs and much more. The centre will also host seminars, conferences, exhibitions and events open to the public. The investment is estimated around 17.5 million pounds. In Rolle, near Geneva, Jocelyne Montoya, Gianfranco Ritschel and Jean-Claude Pilet - experienced trainers in the most important houses of watches and jewellery - have opened the Swiss Retail Management Institute for Watches & Jewellery (photo 3). Their objective: to train managers who can handle high-end timepieces and jewellery stores, professional people who are missing today.

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OROLOGI WATCHES & GIOIELLI JEWELLERY

BASELWORLD 2011:

NOVITÀ DAL MONDO BASELWORLD 2011: NEWS FROM THE WORLD ■ Come tutti gli anni, Baselworld ha offerto una vastissima panoramica su orologi e gioielli da tutto il mondo. La manifestazione elvetica si è confermata come occasione unica per prendere visione delle novità in tema di design, materiali, macchinari, tecnologia. Dai marchi storici del lusso a quelli meno blasonati, tutti hanno contribuito al successo di un evento organizzato come sempre con la massima cura. Gli orologi e i gioielli che pubblichiamo in questo numero rappresentano una scelta limitata ma comunque rappresentativa della straordinaria

varietà del Salone. In alto: a sinistra, l’affascinante meccanismo dell’orologio Mikrograph Eclat di TAG Heuer; a destra: capolavoro di Zannetti, questo serpente è interamente tempestato di diamanti e smeraldi. Il corpo è costituito da uno smeraldo di 134,86 carati; la testa da un diamante di 3,5 carati. ■ As every year, Baselworld offered a wide overview of watches and jewellery from around the world. The Swiss event is confirmed as a unique opportunity to view the latest products as to design, materials,

machinery, technology. From classic luxury brands to the less aristocratic ones, all companies contributed to the success of an event that was organised with the utmost care as always. The watches and jewellery that we are publishing in this issue represent a limited but representative selection of the extraordinary variety of the exhibition. Above: left, the charming timepiece Mikrograph Eclat by TAG Heuer. To the right: a masterpiece by Zannetti, this snake is entirely encrusted with diamonds and emeralds. The body is made of a 134.86-carat emerald, the head of a 3.5-carat diamond.

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OROLOGI WATCHES

BULGARI

DAMIANI WATCHES Belle Epoque ■ Collezione di sei orologi-gioiello in ceramica bianca e nera. Nella foto: modello con quadrante in ottone laccato, cassa in ceramica antigraffio nera con diamanti taglio brillante neri e bianchi. Movimento al quarzo ETA 902.002, cinturino in raso, impermeabile a 3 atm. ■ Collection of six jewel-watches in white and black ceramic. In the photo: model with lacquered brass dial, scratch resistant black ceramic case with black and white diamonds. ETA 902,002 quartz movement, satin strap, 3 atm water resistance.

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Bulgari Collezione Daniel Roth Endurer Chronosprint All Blacks ■ Dalla collaborazione di Bulgari con gli All Blacks, mitica squadra neozelandese di rugby, è nato questo modello, dal design evocativo e dalla raffinata tecnologia. Un movimento meccanico a carica manuale Calibro DR1306 per la funzione cronografica. Cassa in acciaio Staybrite® e trattamento DLC per la resistenza. Il quadrante riproduce il Koru, simbolo Maori di forza e di rinascita. ■ Bulgari, in collaboration with All Blacks, mytical New Zealand rugby team, created this model with an evocative design and sophisticated technology. Mechanical movement with manual winding Calibre DR1306 for chronograph function. Stainless steel Staybrite® case and DLC resistance treatment. The dial reproduces the Koru, a Maori symbol of strength and regeneration.

LONGINES Longines Twenty-Four Hours ■ Riedizione del modello realizzato negli Anni Cinquanta per la compagnia aerea Swissair. Movimento calibro L704.3, cassa in acciaio con quadrante nero opaco e cifre rivestite con Super-LumiNova. Aprendo il fondello è visibile la marcia del movimento. Cinturino in alligatore nero. ■ New edition of the model created in the Fifties for the airline Swissair. Calibre L704.3 movement, stainless steel case with black dial and Super-LumiNovacoated numerals. By opening its back cover, you can see the gear movement. Black alligator strap.

RADO Rado D-Star Basel Special ■ Interpretazione del Rado DiaStar, primo orologio antigraffio. Questo modello esprime alta tecnologia e ricerca nel campo dei materiali: interamente realizzato in ceramica high-tech ha movimento automatico ETA 2824-2. Edizione limitata (1.111) in vendita da Ottobre 2011. ■ New version of Rado DiaStar, first scratchproof watch. This model expresses high technology and research in the field of materials. Made entirely of high-tech ceramics, it features automatic movement ETA 2824-2. Limited Edition (1,111) for sale from October 2011.


CHOPARD L.U.C. XP Tonneau ■ Versione extra-piatta in oro bianco. Movimento a carica automatica LUC 3.97, progettato e realizzato da Chopard Manufacture: in uno spessore di 3,30 mm si trova un micro-rotore decentrato e un doppio bariletto (tecnologia Twin®, brevettata Chopard) con 65 ore di riserva di carica. Cinturino in alligatore. ■ Extra-flat white gold version. Self-winding movement LUC 3.97, developed and produced by Chopard Manufacture: a mere 3.30 mmthick movement incorporates an off-centred micro-rotor and a double barrel (based on Chopard patented Twin® technology) with 65-hour power reserve. Alligator strap.

TAG HEUER

LOUIS VUITTON

Carrera Micrograph Heuer 1/100 di secondo ■ Primo orologio da polso con le funzioni del cronometraggio professionale: grazie a un movimento con frequenza di oscillazione di 360 mila alternanze/ora, una lancetta compie un giro completo del quadrante in un secondo, Edizione limitata a 150 esemplari. ■ First wristwatch with professional timing functions. With a movement featuring an oscillating frequency of 360000 vibrations per hour, a hand takes just one second to complete a full revolution of the dial. Limited edition of 150 copies.

Voyagez Tambour ■ Cronografo automatico. Completa il duo Capsule Voyage (cronografi Voyagez e Volez) per viaggiatori e sportivi. Extra large (44 mm), cassa in acciaio, movimento calibro automatico LV172 (manifattura Dubois-Dépraz), riserva di carica di 42 ore, cinturino nero. ■ Automatic chronograph. It completes the Capsule Voyage duo (chronographs Voyagez and Volez) for travelers and sports lovers. Extra large (44 mm), stainless steel case, automatic calibre LV172 movement (manufactured by Dubois-Dépraz), 42-hour power reserve, black strap.

EBERHARD Gilda ■ Ref. 61008. Movimento calibro base ETA 256.031 8 ¼, cassa in acciaio, lunetta con 66 brillanti neri trattati, vetro bombato sferico (brevettato), quadrante bianco satinato versione coquille con numeri romani V e XI in applique di brillanti neri. Bracciale Chéri® in acciaio a 5 maglie, impermeabile a 5 atm. ■ Ref. 61008. Movement calibre base ETA 256.031 8 ¼, stainless steel case, bezel with 66 black treated diamonds, curved glass (patented), white satin dial, coquille version with Roman numerals V and XI set with black diamonds. 5-link steel Cheri Bracelet ®, 5 atm water resistance.

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OROLOGI WATCHES

SWAROVSKI Octea Chrono ■ Il nuovo cronografo della casa austriaca si presenta in viola: cassa in acciaio inossidabile da 40 mm, quadrante viola, movimento ETA Swiss Made, logo Cigno. Il cinturino è in gomma viola con sei cristalli Amethyst Diamond Touch Light. ■ The new chronograph of the Austrian house wears purple: 40 mm stainless steel case, purple dial, ETA movement, Swiss Made, Swan logo. The strap is in purple rubber with six Amethyst Diamond Touch Light crystals.

K&BROS

MORELLATO Fashion NK005 ■ Fusione tra estetica e funzionalità. Orologio due sfere con movimento al quarzo Miyota 5Y20 con cassa in acciaio, quadrante in madreperla e cinturino in raso color oro e cristalli. ■ A fusion of appearance and functionality. Twosphere watch with Miyota 5Y20 quartz movement, steel case, motherof-pearl dial and strap in golden satin and crystals.

SEIKO Sportura SNAE67P1 ■ Cronografo con allarme, movimento calibro 7T62. Cassa e lunetta in acciaio trattato IP Black, set di lancette distinte per una migliore visibilità, cinturino in pelle con fibbia in acciaio. Impermeabile a 100 mt. ■ Chronograph with alarm, calibre 7T62 movement. Black IP coated steel case and bezel, distinct hands for greater visibility, leather strap with steel buckle. Water resistance 100 mt.

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Thunder - Collezion Ice Time ■ Cronografo con movimento al quarzo Seiko VD54, cassa di 44 mm in policarbonato, quadrante verde petrolio con indici color argento. Cinturino in poliuretano verde petrolio con finitura soft touch. Impermeabile a 3 atm. ■ Chronograph with quartz Seiko VD54 movement, 44 mm polycarbonate case, dark green dial with silvertoned hands. Dark green polyurethane strap with soft-touch definition. Water resistance 3 atm. Distribuito da/Distributed by Diffusione Orologi.


E. MARINELLA NAPOLI

SWATCH New Gent Coloured Collection ■ Cinque modelli nei colori moda. Nella foto: Tourquoise Rebel, con cassa in plastica trasparente, quadrante turchese spazzolato soleil con tacche gialle e cinturino in silicone. Gent Original - Cinque modelli in stile animalier con casse in colori fluo. ■ Five models in fashion colours. In the photo: Turquoise Rebel, with transparent plastic case, sun-brushed turquoise dial with yellow indexes and silicon strap. Gent Original - Five animal-pattern models with fluorescent cases.

Piazza Vittoria Crono ■ La famosa maison napoletana di accessori ha lanciato tre collezioni di orologi, realizzati artigianalmente con materiali pregiati. Nella foto: cronografo con movimento a due contatori con scala tachimetrica e carica automatica ETA 7750. Quadrante nero, cinturino in alligatore, impermeabile a 5 atm. ■ The famous Neapolitan fashion house of accessories launched three collections of handmade watches, with fine materials. In the photo: chronograph with two-counter movement, with tachometric scale and selfwinding ETA 7750 movement. Black dial, alligator strap, water resistance 5 atm.

GC WATCHES Gc-4 Executive - Ref. X66005G5S ■ Cronografo con movimento al quarzo Swiss Made (Ronda 5040), cassa da 44 mm in acciaio inossidabile con lunetta in PVD color canna di fucile, 4 viti a vista e cinturino in pelle italiana grigia. In vendita da Settembre 2011. ■ Chronograph with Swiss Made quartz movement (Ronda 5040), stainless steel 44-mm case, gunmetal-grey PVD bezel, 4 visible screws and grey Italian leather strap. On sale from September 2011.

GLAM ROCK So Be Collection ■ L’orologio che cambia look grazie al sistema tecnologico brevettato “Just Click”: basta infatti inserire, grazie ad un meccanismo semplice ed intuitivo, uno dei tanti copricassa disponibili, a seconda delle occasioni. ■ The watch that can change its look thanks to the patented "Just Click" system. Just click, with a simple and intuitive mechanism, to fit one of many case covers available, depending on the occasion.

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GIOIELLI JEWELLERY ANTONINI ■ Dalla collezione Porto Cervo, orecchini a chandelier con rodocrosite, agata bianca, quarzo fumé e quarzo rosa, montati in oro rosa. ■ From the Porto Cervo collection, chandelier earrings with rhodochrosite, white agate, smoky quartz and rose quartz, set in rose gold.

CARRERA Y CARRERA ■ Pendente “Baile de Bambù”, in oro giallo e bianco, onice e diamanti. Anello coordinato. Disponibile anche la variante in solo oro bianco. ■ “Baile de Bambù” pendant, in yellow and white gold, onyx and diamonds. Matching ring. Also available in white gold only.

JEWELLERY THEATRE ■ I gioielli della collezione “Autunno” si ispirano a questa stagione dai colori tanto affascinanti. Pendenti, orecchini, anelli e bracciali sono realizzati in oro, pietre preziose e gemme di colore, con grandi perle barocche centrali. ■ The jewels of the "Autumn" collection are inspired by the fascinating colours of this season. Pendants, earrings, rings and bracelets are made of gold, precious stones and colour gems, with large central baroque pearls.

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OLE LYNGGAARD COPENHAGEN ■ Realizzato in pelle secondo antiche tecniche artigianali, il bracciale Sweet Drops si arricchisce di “gocce” preziose, in metalli nobili con pietre preziose e di colore. ■ Made according to traditional craft techniques, Sweet Drops leather bracelets have been enhanced with precious "drops" of noble metals with precious and coloured stones.


VIANNA ■ La collezione “Raffinato” comprende pezzi unici. Gli orecchini nella foto, veri e propri classici, sono in oro con diamanti e tormaline di alta qualità rosse e verdi. ■ The “Raffinato” collection includes unique pieces. The earrings in the photo, true classics, are made of gold with highquality red and green tourmalines and diamonds.

GANJAM ■ Pendente della collezione “Le Jardin”, in oro con zaffiri rosa, diamanti e perle. Orecchini in parure. ■ Gold pendant from the “Le Jardin” collection, with pink sapphires, diamonds and pearls. Earrings as a set.

MARCO VALENTE ■ Il geco, protagonista della collezione “Formentera”, è disponibile in diverse varianti: in smalto nero o verde o tutto oro, con pietre preziose quali diamanti neri, zaffiri e tzavoriti. ■ The gecko, star of the "Formentera" collection, is available in different versions: green or black enamel or gold only, with precious stones such as blacks diamonds, sapphires and tzavorite.

DE GRISOGONO ■ Anello in oro giallo, impreziosito da un quarzo rutilato di 52 carati, diamanti bianchi e brown e smeraldi. ■ Yellow gold ring embellished with a 52 carat rutilequartz, white and brown diamonds and emeralds.

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GIOIELLI JEWELLERY

ANNAMARIA CAMMILLI ■ Ispirata all’isola polinesiana di Tahaa, questa collezione accosta all’oro - nei diversi colori esclusivi di Cammilli - una tormalina centrale, di colore diverso, dal rosa al verde all’ambra. Ogni variante di pietra è protagonista di un pendente, un anello e un orecchino. ■ Inspired by the Polynesian island of Tahaa, this collection combines gold - in the various exclusive colours by Cammilli – with a central tourmaline, different in color, from pink to green or amber. Each stone version characterises a pendant, a ring and an earring.

TALENTO ITALIANO ■ Collezione “Ocean”, interamente realizzata in oro 18 carati e impreziosita da diamanti bianchi e brown. ■ “Ocean” Collection, entirely made of 18 carat gold and embellished with white and brown diamonds.

MVEE BY ASPIRE DESIGN ■ Orecchini della collezione Fleur d’été. Diamanti bianchi e pietre di colore sono incastonati in oro rosé rodiato nero. ■ Earrings from the Fleur d’été collection. White diamonds and coloured stones are set in black rhodium-plated rose gold .

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STEFAN HAFNER ■ Anello “Promise”, in oro bianco con diamanti e zaffiri blu rodiati. Sono disponibili numerose varianti, con pietre preziose e di colore. Collezione “Promise”. ■ “Promise” ring, in white gold with diamonds and blue sapphires. Different versions are available, with precious and coloured stones.


DAL LAGO ■ Pendenti a forma di tartaruga in argento smaltato, oro e diamante. Collezione “Jewels Game”, o JG, linea Animali. ■ Turtle-shaped pendants in enamelled silver, gold and diamond. “Jewels Game” Collection, or JG, Animal line.

MISAKI ■ Sautoir “Shark” in argento 925, rodio placcato e perle. Disponibili anche la collana, l’anello e gli orecchini lunghi. ■ “Shark” sautoir, in sterling silver, plated rhodium and pearls. Also available the necklace, the ring and long earrings as a set.

NANIS ■ Pendenti in argento lucido e inciso, disponibili con finiture superficiali argento e con placcature in oro giallo e rosa. Dalla collezione Q-Silver, che comprende anche anelli, orecchini e bracciali. ■ Polished and engraved silver pendants, with silver surface finishing, and yellow and rosé gold plating. From the Q-Silver collection, also comprising rings, earrings and bracelets.

FOPE ■ La collezione Twin comprende bracciali rigidi a un giro, incorociati o a due giri, rivisitazioni di alcune storiche creazioni di Fope: sono realizzati in una lega di argento e palladio, Silverfope, e in una serie di varianti, con brillanti oppure perle o pietre preziose o di colore. Nella foto: Twin Star. ■ The Twin collection includes rigid crosscuff, one or two-round bracelets, new interpretations of some historic creations by Fope. They are made from a precious alloy of silver and palladium, Silverfope, and in a series of variants, with diamonds or pearls or precious and coloured stones. In the photo: Twin Star.

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FLASH

SWAROVSKI

LAURA BELLINI ■ Bracciale in argento 925 placcato oro, vivacizzato da diaspro sanguigno. ■ Gold plated sterling silver bracelet, enlivened by jasper. www.laurabellini.com

■ Delicatissima la spilla “Nature”, ravvivata dai cristalli Swarovski e dalle calde tonalità degli smalti. ■ Refined pin “Nature”, brightened by Swarovski crystals and the delicate shades of enamels. www.swarovski.com

GUESS ■ Il serpente tentatore in cristalli si avvolge intorno a un cuore in smalto rosso. ■ The tempting crystal serpent is wrapped around a red enamel heart. www.tcw.it

IL RISVEGLIO

OLIVER WEBER ■ Dalla collezione “Animals”, anello a forma di tartaruga, in metallo rodiato e pavé di cristalli Swarovski. Edizione limitata. ■ From the "Animals" collection, rhodium-plated turtle-shaped ring with Swarovski crystal pavé. Limited edition. www.oliverwebercollection.com

DELLA NATURA THE AWAKENING OF NATURE BARBARA UDERZO ■ Blob Ring “Pesce”, in argento rodiato e plastica blu. ■ “Pesce” Blob Ring, in rhodium-plated silver and blue plastic. www.uderzo-designer.it

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FLASH ELEONORA CRISCI ■ Collana a tre fili degradé, con perle sfaccettate in corallo bamboo, agata bianca e radice di smeraldo. Realizzata artigianalmente. ■ Threestring necklace with bamboo coral faceted beads, white agate and emerald root. Handmade. www.eleonoracrisci.it Vetrina di Luciano Capossela

ANNIVERSARIO

TRICOLORE ITALY’S ANNIVERSARY TERRA CIELO MARE ■ “Il 150°”: cassa in acciaio 316L, fondo cassa serrato a vite, impermeabile a 5 atm. Movimento svizzero meccanico a carica manuale Unitas 6498. ■ "The 150th": 316L stainless steel case, screw-in case back, water resistant at 5 atm. Swiss mechanical movement with Unitas 6498 manual winding. www.terracielomare.it

GERARDO SACCO ■ Dalla collezione “I Pupi di Gerardo Sacco”, le figurine di un garibaldino e dell’Italia. Sono realizzate in argento, oro e smalti. ■ From the collection “I Pupi di Gerardo Sacco”, the figures of a Garibaldian and of Italy. They are made in silver, gold and enamel. www.gerardosacco.com

ERIKA GIOIELLI

XENTO ■ Anello della linea “Orgoglio Italiano”, realizzato in lega metallica rodiata e cristalli di Boemia. ■ “Orgoglio Italiano” line ring, manufactured in rhodium alloy and Bohemian crystals. www.xento.it

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■ Bracciali Tricolore in oro bianco, con pavé di zirconi bianchi e colorati. ■ Tricolour flag white gold bracelets, with white and coloured zircon pave. www.erikagioielli.it



FLASH POLELLO ■ Dalla nuova collezione “Verette 2011”, anello in oro rosa con pavé di diamanti e frase d’amore “segreta” incisa all’interno. ■ From the new “Verette 2011” collection, ring in rosé gold with diamond pavé and “secret” love message engraved. www.polello.com

CIELO GIOIELLI 1914 ■ Collezione Fili e Bolle. Anello in oro bianco con diamanti taglio brillante. ■ Fili e Bolle Collection. Ring in white gold and brilliant-cut diamonds. www.cielo.it

PER MOMENTI MOLTO SPECIALI FOR VERY SPECIAL MOMENTS NIESSING ■ “Niessing Hammerschlag Linea”. fedi in platino, martellate, in platino 950 con finitura matt. ■ “Niessing Hammerschlag Linea”. Wedding bands in 950 platinum matt finish. www.niessing.de

ITITOLI ■ Set di anelli in platino: solitario con pavé di diamanti e scritta incisa all’interno su richiesta (sinistra); solitario e fede con pavé di diamanti e scritta incisa su richiesta. ■ Platinum ring set: solitaire with diamond pavé and inside engraving on request (left); solitaire and wedding band with diamond pavé and inside engraving on request. www.ititoli.com

RUBINIA GIOIELLI ■ Anello “Filodellavita” in argento e brillanti. ■ “Filodellavita” ring, in silver and brilliant-cut diamonds. www.rubinia.com

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CONCORSI AWARDS

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PLATINUM DESIGN

AWARDS 2011 ITALIANI AL TOP ITALIANS AT THE TOP

■ Ben quattro aziende italiane si sono piazzate ai primi posti del concorso Platinum Design Awards 2011. A Basilea, giornalisti della stampa internazionale, tra cui L’Orafo Italiano, hanno visitato gli stand e votato i tre gioielli preferiti di tre categorie - Gioielli Uomo, Gioielli Bridal, Gioielli Tendenze. I premi sono stati consegnati da Ruth Donaldson, direttore PGI del Regno Unito. In alto, la premiazione. Da sinistra: Philippe Tournaire, Angelica Vincenti (ufficio stampa Roberto Coin), Françoise Izaute, amministratore delegato PGI Italia, Maria Carola Picchiotti e Umberto Picchiotti.

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Nelle foto, i gioielli vincitori. Categoria Gioielli Uomo, primo classificato anello “Free”, di Philippe Tournaire (1); secondo classificato gemelli “Scorpion”, di Paolo Piovan (2). Categoria Gioielli Bridal, anello “Unique” di Picchiotti (3). Categoria Gioielli Tendenze, pendente “Animalier” di Roberto Coin. ■ As many as four Italian companies were placed in the first positions at the Platinum Design Awards 2011. In Basel, journalists from the international press, including L’Orafo Italiano, visited the stand and voted for the three best jewels of three categories - Men's Jewellery,

Bridal Jewellery, Trends. The awards were presented by Ruth Donaldson, PGI’s United Kingdom manager. Above, the ceremony. From left: Philippe Tournaire, Angelica Vincenti (Roberto Coin press office), Françoise Izaute, PGI Italia CEO, Maria Carola Picchiotti and Umberto Picchiotti. In the pictures, the winning pieces. Men's Jewellery category, first place to "Free " ring, by Philippe Tournaire (1), second place "Scorpion" cufflinks, by Paolo Piovan (2). Bridal Jewellery Category, "Unique" ring by Picchiotti (3). Trends Category, "Animalier" pendant by Roberto Coin.


COMUNICAZIONE COMMUNICATION BINDA GROUP

STROILI ORO

MORINI GIOIELLI ■ Una ventata di eleganza e di esclusività all’immagine dell’azienda. Questo l’obiettivo di Morini Gioielli nella scelta della nuova testimonial, l’attrice e modella italiana Marica Pellegrinelli (nella foto, la campagna), e del nuovo sito, progettato da Ricky Fara in collaborazione con Slide Agency, che presenta una veste grafica accattivante, contenuti più ricchi e una più semplice possibilità di interazione. ■ A breath of elegance and exclusivity to the company's image. This is the goal of Morini Gioielli in the choice of its new endorser, the Italian actress and model Marica Pellegrinelli (in the photo, the adv campaign), and of the new website, designed by Ricky Fara in cooperation with Slide Agency: eye-catching graphics, richer content and easier opportunities for interaction.

■ Stroili Oro si affida, per la prima volta, ad una testimonial - Ilary Blasi - showgirl dal grande sorriso, semplice e bellissima. La campagna, dal claim “Posso permettermi tutto”, presenta tre situazioni della vita di Ilary. Curata dall’agenzia The Beef, regia Marcello Lucini, fotografia Paolo Bellan, la campagna è in onda sulle reti Mediaset e pubblicata su importanti riviste italiane. ■ Stroili Oro relies, for the first time, on an endorser - Ilary Blasi – an easy-going, beautiful showgirl with a big smile. The campaign, whose claim is "I can afford everything," shows three situations of Ilary’s life. Produced by The Beef agency, directed by Marcello Lucini, photography by Paul Bellan, it is aired on Mediaset channels and published in major Italian magazines.

■ Il claim “Hipopize your life” apre a un mondo onirico, dove il paesaggio riprende forme e colori delle nuove collezioni Hip Hop per l’estate. Gli spot, realizzati dal fotografo-regista Carl Warner in collaborazione con Simon Paul, direttore della fotografia, sono accompagnati dalla canzone “Heart of Glass”, di Blondie. In onda sulle reti Mediaset, MTV, Dee Jay TV, My Dee Jay TV. Poster, affissioni, ambient e guerrilla action completano la comunicazione del Gruppo. ■ The claim "Hipopize your life" opens up a dream world, where the landscape takes the shapes and colours of the new Hip Hop summer collections. The commercials, created by photographer Carl Warner-director in collaboration with Paul Simon, photography director, are accompanied by Blondie’s song "Heart of Glass", and broadcast on Mediaset, MTV, Dee Jay TV, My Dee Jay TV. Posters, billboards, ambient and guerrilla action complete the communication campaign.

TROLLBEADS ■ Il mondo unico dei beads, i paesaggi e le atmosfere del Nord, è protagonista della nuova campagna Trollbeads, ideata dall’agenzia Bates con le foto di Ehrhorn & Hummerston. Otto i soggetti e quattro i temi (Lago, Foresta, Spiaggia, Oceano) presenti su importanti riviste internazionali. ■ The unique world of beads, landscapes and atmosphere of the North, is the protagonists of the new Trollbeads campaign, created by the Bates agency with photos by Ehrhorn & Hummerston. Eight subjects and four themes (Lake, Forest, Beach, Ocean) appear in important international magazines.


MOSTRE EXHIBITIONS

SAN GENNARO E IL TESORO PIÙ PREZIOSO DEL MONDO SAINT GENNARO: THE MOST PRECIOUS TREASURE IN THE WORLD

■ Tra le sue tante meraviglie, l’Italia può vantare anche il possesso del tesoro più prezioso al mondo, quello di San Gennaro a Napoli. Questo primato - ufficialmente stabilito da una perizia gemmologica colloca il tesoro del santo italiano, coi suoi 21.610 pezzi, ben al di sopra dei gioielli della Corona d’Inghilterra o di quelli degli zar, tanto per citare i più noti. Fino al prossimo 12 Giugno, una mostra davvero straordinaria, organizzata dal Museo del Tesoro di San Gennaro, darà al pubblico

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la possibilità di ammirare 150 pezzi di questo tesoro, esposti in diverse sedi nel centro storico (Cappella di San Gennaro, Museo del Tesoro di San Gennaro, Museo Diocesano, Complesso dei Girolamini, Archivio Storico del Banco di Napoli): per la prima volta sono esposti al pubblico contemporaneamente anche i pezzi più preziosi, normalmente inaccessibili. 1) La collana più preziosa al mondo, realizzata nel ‘600 in oro, argento e pietre preziose, con aggiunte successive fino alla seconda metà dell’Ottocento. 3) La mitra realizzata per il busto reliquiario di San Gennaro, in oro, rubini, smeraldi e brillanti. 2-4) Particolari dei due capolavori. ■ Among its many wonders, Italy also boasts the possession of the most precious treasure in the world, Saint Gennaro in Naples. This record - officially established with a gemmological evaluation - places the treasure of the Italian saint, with its 21,610 pieces, well above the Crown jewels of England or those of the czar, to name the most famous. Until next June 12, a very impressive exhibition, organised by the Treasure of Saint Gennaro Museum, will give the public a chance to see 150 pieces of this treasure, shown in various locations in the town centre (the Chapel of Saint Gennaro, the Treasure of Saint Gennaro Museum, the Diocesan Museum, Complesso dei Girolamini, the Historical Archives of the Bank of Naples). For the first time, the most precious pieces, which are usually inaccessible, will also be exposed to the public at the same time. 1) The most precious necklace in the world, made in the seventeenth century in gold, silver and valuable stones, with later additions until the second half of the nineteenth century. 3) The mitre made for the reliquary bust of Saint Gennaro, in gold, rubies, emeralds and diamonds. 2-4) Details of the two masterpieces.


IL GIOIELLO, LA TERRA E I VIGNETI JEWELS, EARTH AND VINEYARDS ■ Rimane aperta fino al 30 Giugno la mostra “Gioielli in... fermento”, curata da Torre Fornello, in provincia di Piacenza, da anni promotrice di progetti sull’arte contemporanea, e Laboratorio delle Arti di Piacenza. I 25 artisti partecipanti hanno esplorato il legame gioiello-terra-vigneto. La mostra ospita tra l’altro il “Gioiello Modulare”, realizzato da 24 autori italiani. La giuria ha selezionato le opere di Aline Kokinopoulos, Nicoletta Frigerio e Gigi Mariani; il pubblico ha votato il gioiello di Gianni Riva.

Graziano Barzetti

■ The exhibition "Gioielli Gigi Mariani in... fermento" (Jewels on ferment) will be open until June 30th. The event was organised by Torre Fornello, in the province of Piacenza, which has promoted contemporary art projects for several years, and Laboratorio delle Arti in Piacenza. The 25 participating artists have explored the relationship jewel-earth-vineyard. The exhibition contains among other things, the "Gioiello Modulare", modular jewellery, produced by 24 Italian authors. The jury has selected works by Aline Kokinopoulos, Nicoletta Mariani and Gigi Frigerio, and the public voted for the jewel created by Gianni Riva.

Caterina Espa

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AZIENDE COMPANIES /English translation: see page 108

TROLLBEADS ITALIA

PROGETTI DI UN MARCHIO “ANTI-CRISI” ■ Soren A. Poulsen, titolare di Perlunica, distributore Trollbeads sul mercato italiano, traccia un quadro del presente e del futuro del marchio danese. Quali sono stati i risultati di Trollbeads, sul mercato italiano, nel 2010? È stato un anno stimolante e ricco di emozioni da tutti i punti di vista. Innanzitutto siamo cresciuti. Non solo si sono aggiunte circa 100 gioiellerie di qualità ai nostri rivenditori, ma anche quest’anno stiamo lavorando con alcuni rivenditori che, grazie al nostro marchio, hanno registrato un incremento stupefacente delle vendite. All’inizio dell’anno eravamo un po’ scettici sul fatto di riuscire a mantenere alti gli standard di crescita, (a tre cifre l’anno da quando abbiamo cominciato) ma, ancora una volta, sono state superate le aspettative. Nel 2009 l’aumento è stato del 109% e nel 2010 abbiamo chiuso con un incremento del 112%. Sappiamo che non sarà così all’infinito, ma per il 2011 sono molto fiducioso di poter mantenere un tasso di crescita del 100%. Allora per voi la crisi è finita…? Non abbiamo mai sentito realmente la crisi. Trollbeads è un marchio “anti-crisi”, perché offre di più rispetto ai gioielli tradizionali e consente di avvicinare persone che non vogliono spendere grandi somme. Credo che la crisi, nel settore della gioielleria, sia anche dovuta al fatto che il pubblico trovi “noiosi” i gioielli tradizionali,

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e sia quindi più propenso ad acquistare un gadget elettronico o ad andare in vacanza. Sotto quest’aspetto, invece, Trollbeads si differenzia, in quanto offre al consumatore un modo per esprimere se stesso e l’opportunità di essere creativo. Perché Trollbeads riscuote successo in Italia? Penso che il grande consenso di pubblico sia dovuto alla propensione degli italiani per l’acquisto di qualità. Gli italiani, infatti, apprezzano le cose ben fatte, anche se hanno un costo più elevato. Rispetto alle aziende che hanno un prodotto simile al nostro, noi offriamo una garanzia a vita e un gioiello la cui qualità può essere valutata da chiunque. Trollbeads è un’azienda a conduzione familiare che vive per realizzare gioielli di valore, che colpiscono i sensi e permettano alle persone di creare e di giocare. Credo che agli italiani piacciano queste qualità e questi valori. Non vi preoccupa la forte concorrenza sul mercato? Noi consideriamo il fatto di essere imitati un grande complimento. Abbiamo deciso di guardare sempre avanti e di migliorare costantemente il nostro prodotto: oggi esistono oltre 80 marchi in tutto il mondo che “copiano” il concetto Trollbeads, ma noi abbiamo strategie differenti e ci impegnamo a dare sempre il massimo. Cos’è che rende Trollbeads diverso? Sarebbe scontato dire che siamo l’originale… Nei disegni, nelle tecniche utiliz-

zate e nella scelta dei materiali siamo all’avanguardia, e ciò che affascina le persone è l’attenzione che poniamo nel creare i beads. A livello strategico vogliamo lavorare solo con gioiellerie di alto livello: non ci interessa lavorare in modo aggressivo o essere presenti ovunque. Vogliamo invece che i nostri rivenditori siano felici di vendere Trollbeads: se non sono motivati, infatti, come possono far vivere l’esperienza Trollbeads al cliente che entra in gioielleria? Qualche progetto per il 2011? Partiamo dal canale distributivo: abbiamo un nuovo Direttore Commerciale, Marco Geminiani, che si occuperà della gestione e della crescita del marchio. La sua esperienza nel Gruppo Damiani e in altre prestigiose aziende ci aiuterà a strutturare meglio la rete vendita. Marco s’impegnerà, inoltre, ad introdurre sul mercato, in selezionatissime gioiellerie, Ole Lynggaard Copenaghen, il nostro secondo marchio, molto esclusivo. Per Trollbeads, invece, abbiamo una nuova campagna pubblicitaria che lanceremo nel corso dell’anno e, sul fronte prodotto, saremo creativi come sempre. Abbiamo un numero crescente di fans su Facebook e continueremo ad interagire e a giocare con loro grazie all’ausilio di questo incredibile strumento di comunicazione. Per quanto riguarda i punti vendita, stiamo cercando rivenditori in alcune aree scoperte, che speriamo andranno a completare, entro l’anno, la rete vendita.


ANNIVERSARI ANNIVERSARIES /English translation: see page 109 ERRATA CORRIGE

A Castellana Grotte - Bari

AQUILINO GIOIELLIERI

SULLE ALI DEL 150° ■ Nel numero di Febbraio-Marzo abbiamo pubblicato l’articolo “Aquilino, 150 anni ad ali spiegate”: un omaggio per l’anniversario. Per una serie di circostanze abbiamo confuso “Aquilino s.a.s. di Giuseppe Aquilino & C.”, con sede in Castellana Grotte, Bari, con “Aquilino di Giuseppe Aquilino” con sede a Bari. Riproponiamo quindi l’articolo corretto, scusandoci con i diretti interessati e con i lettori. I gioielli sono ricordi di momenti preziosi. Centocinquant’anni fa nasceva a Castellana Grotte, in provincia di Bari, un laboratorio orafo destinato a rimanere nella storia. È per festeggiare questo prestigioso compleanno che lo scorso Novembre “Aquilino Gioiellieri dal 1860Castellana Grotte” ha organizzato una serie di eventi di successo, per un’attività sin dalle origini legata a doppio filo al settore del gioiello e dell’orologio. Un anniversario prezioso per un’attività che poggia le sue fondamenta nella storia della “città delle grotte”, dove il capostipite Francesco, nel 1860, avviò il suo brillante percorso professionale e dove i naturali e attuali eredi dell’originario cep-

po familiare la proseguono. Pino Aquilino per ricordare l’operosità di chi lo ha preceduto, in particolare il padre Pierino, ha presentato con la moglie Liliana e la figlia Rosa Maria, che rappresenta la quinta generazione, la “Collezione anniversario” - gioielli creati, selezionati e firmati per l’evento - in una mostra tenutasi dal 18 al 21 Novembre 2010 presso la sede storica di Via Nicola de Bellis a Castellana Grotte. Un’esposizione che ha riscosso notevole successo tra clienti abituali ed estimatori. La mostra è stata preceduta da un incontro, tenutosi il 14 Novembre nella “Sala delle Cerimonie” del Comune di Castellana alla presenza del Sindaco Prof. Francesco Tricase che ha voluto omaggiare la famiglia Aquilino definendola “un esempio di castellanesità”. L’evento è stato condotto dalla giornalista Mediaset Maria Luisa Sgobba, con la partecipazione di Autorità, amici, clienti, fornitori e collaboratori storici che, con le loro testimonianze, hanno fatto rivivere storie, ricordi ed emozioni che hanno segnato le tappe fondamentali della “Aquilino Gioiellieri” di Castellana Gotte. Per ricordare questa

celebrazione Maria Luisa Sgobba ha curato una pubblicazione intitolata “Le Ali che attraversano il tempo”, che ripercorre le fasi dell’evoluzione della “Aquilino Gioiellieri” che, nata nella “città delle grotte”, ha proseguito affiancando, per un cinquantennio, alla storica sede di Castellana un ulteriore ed importante punto vendita in Via Abate Gimma, a Bari. Oggi la stessa attività continua in quella che fu la originaria e ristrutturata sede sin dal 1860. Il titolo della pubblicazione “Le Ali che attraversano il Tempo” prende lo spunto dal marchio, attuale insegna, che identifica la “Aquilino Gioiellieri dal 1860-Castellana Grotte”: due ali d’aquila separate da un pendolo. Sono le stesse che ancora campeggiano sull’architrave in pietra dell’ingresso del primo negozio/laboratorio a testimonianza di una realtà che da generazioni è un punto di riferimento per gli estimatori di gioielli oltre che di un pezzo di storia e cultura di Castellana Grotte. È quindi nel segno della tradizione e della continuità che la “Aquilino Gioiellieri”, sulle ali del passato, vola lontano nel tempo.

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AZIENDE COMPANIES /English translation: see page 109

LO SCRIGNO NEL QUADRILATERO “DENTRO LE MURA” HA PROGETTATO E REALIZZATO LA GIOIELLERIA MIK: UN ESEMPIO DELL’IMPEGNO NEL SAPER ASCOLTARE E CAPIRE LE ESIGENZE DEL CLIENTE. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

■ Luogo magico e, al tempo stesso, più che reale, dove i sogni proposti dalle griffe più prestigiose diventano realtà. In questo quadrato milanese “immaginario” di vie, trovano posto tutte le insegne degli stililsti più famosi. In via Bagutta, in un suggestivo angolo di quest’area, la società Dentro Le Mura ha progettato e realizzato la Gioielleria Mik. All'interno di un edificio storico, dove il restauro ha rispettato le caratteristiche originarie degli ambienti, Dentro Le Mura ha saputo interpretare gli spazi valorizzando ulteriormente quelle che sono

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le peculiarità architettoniche. All'entrata (foto 1) ci accoglie un elegante corridoio, dove le vetrine in cristallo lasciano intravedere parte dell'interno e fanno da cornice alle teche sospese: sobrie e raffinate sembrano galleggiare nel vuoto. Anche la porta di entrata è interamente in cristallo e, grazie al comando automatico scorrevole, scompare all'interno del portale in acciaio. Lo stile moderno e minimale è impreziosito da un sapiente gioco di luci a LED, che creano effetti suggestivi sulle diverse componenti dell'arreda-

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mento (foto 2), come la parete artistica in legno, realizzata a fianco del banco di lavoro, dove l'illuminazione dall'alto esalta il frastagliato disegno del materiale: un progetto pensato esclusivamente per questo ambiente, e realizzato con un particolare legno, lavorato interamente a mano. I colori delle pareti - nei toni caldi del marrone, trattati con un particolare effetto velluto, piacevole al tatto ed elegante - fanno da sfondo ideale agli arredi laccati in bianco lucido ed ai cristalli verniciati (foto 3). Le teche sono


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tutte provviste di cristalli a scomparsa ad apertura verticale e chiusura magnetica; nessun elemento meccanico risulta visibile dall'esterno. (foto 4) Lo stesso meccanismo si applica alle teche ad apertura frontale, che scorrono su guide silenziose e si richiudono mantenendo inalterato il loro design. Attraverso un piccolo corridoio si accede ad uno spazio più appartato, riservato a trattative particolari, il cui arredamento segue quello del negozio in modo coordinato, sia nelle finiture laccate sia nei colori. Anche il tavolo di accoglienza e le poltrone sono state disegnate da Dentro Le Mura, e realizzate in pelle nel colore bianco (foto 5). Oltre alle teche espositive è stato progettato un mobiletto di servizio che nasconde un pratico frigo bar, coordinato con la specchiera, anch'essa laccata in color marrone lucido. Ricerca, affidabilità, qualità delle materie utilizzate e assistenza post-vendita, costituiscono la garanzia offerta dalla società di Margine Coperta, in provincia di Pistoia. Nella progettazione e realizzazione di questa e molte altre

gioiellerie, Dentro Le Mura ha dimostrato il suo impegno nel saper ascoltare e capire le esigenze del cliente, per poter lavorare al meglio su tutte le componenti della progettualità e della realizzazione, al fine di ottenere gli obiettivi prefissati.

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ENGLISH TRANSLATION

LUXURY & MORE Italian version: see page 24

confirmed Giovanni Ometto, treasurer, and Constantine Papadimitriou as vice presidents.

CISGEM INVITES THE SECTOR TO THE FORUM

BY TRAIN AND BY PLANE WITH ‘L’ORAFO ITALIANO’

■ CISGEM and the Chamber of Commerce of Milan are organising, on May 16 at Palazzo Giureconsulti, the Jewellery Business Forum. Objective: to take stock of the situation through the participation of key representatives of the sector and discussion with participants. Presented by Carlo Sangalli, President of the Chamber of Commerce of Milan and Dario Bossi Migliavacca, President of CISGEM, the Forum includes contributions by Antonio Catalani, professor at SDA Bocconi, and Gaetano Cavalieri, CIBJO president, on "The jewellery market." "Culture and trendy jewellery" is the topic of the talk show that will involve Augusto Ungarelli, president of Club degli Orafi Italia; Alba Cappellier , Professor of Jewellery Design at Politecnico di Milano, Paola De Luca, TJF Founder and Creative Director of jewellery trends, Forecast Group; Antonella Garello, journalist for L’Orafo Italiano and Françoise Izaute, Executive Director of the Platinum Guild International Italia. In the afternoon, Pia Donata Berlucchi, CEO of Azienda Agricola Fratelli Berlucchi, will tell the successful story of her company. Antonio Catalani, Laura Bartolini, president of Logotel, and Rinaldo Cusi, president of Collegio Italiano Gemmologi, will deal with the topic "Enterprise Network and Innovation". The second afternoon session, held by Claudio Tomassini, Assicor lawyer, and Leonardo Marseglia, general manager of Fidicomet, will focus on the topic "Standards and access to business credit." Luca Buccellati, president of AOL, and Dario Bossi Migliavacca will close the session, led by journalist Roberto Rasia dal Polo.

■ L’Orafo Italiano cannot be found in normal newsstands: a precise choice of the publishing house that preferred to increase the print run – 14,000 copies per issue – for better distribution in the sector. L’Orafo Italiano can be found only in some “special” newspaper kiosks: thanks to an agreement with Hudson News and Dufry, the magazine is currently available in some major Italian airports and stations.

UNGARELLI, PRESIDENT OF THE CLUB DEGLI ORAFI ■ Augusto Ungarelli, chief executive of the well-known company Lombardi srlVendorafa was elected new president of Club degli Orafi Italia (the Italian Goldsmiths’ Club), the association that brings together the most important businesses in the Italian jewellery industry. Ungarelli also holds the position of Vice Chairman of the Board of "Prometheus", a consortium of the Politecnico di Torino, in Alexandria. The Club degli Orafi re-

LVMH: GREAT, OR RATHER, EXCELLENT RESULTS ■ The revenues of LVMH, the luxury group that includes prestigious brands of leather goods, perfumes, jewellery, watches, wines and spirits, has exceeded analysts’ expectations (Milano Finanza 19/4/2011). In the first quarter of 2011, revenues increased by 17% (5.5 billion euros, compared with 4.47 in 2010). In particular, a double-digit growth for fashion and leather goods (+17%) and jewellery and watches (+20%). This year, Louis Vuitton joined Baselworld for the first time with its famous watches, popular for the careful craftsmanship.

THE TRICOLOUR WAVING OVER CIBJO ■ At the 2011 Congress held in March last year in Porto, Portugal, Gaetano Ca valieri was confirmed President until 2013. A confirmation in recognition of Cavalieri’s prestige within the World Confederation of jewellery. But the real news concerns other important Italians, who were called to take part in the board of directors of the CIBJO: Giuseppe Aqui lino, president of Federdettaglianti OrafiConfcommercio and Corrado Facco, Di rector of Fiera Vicenza. Gianni Cacchione was confirmed vice-chairman of the Precious Metals Commission and CIS GEM will be the only Italian gemological laboratory recognised by the Confe deration. During the congress, in addition, a work group was established to deal with Cor porate Social Responsibility, chaired by Matthew Runci, president of the Re spon sible Jewellery Council. The next CIBJO Congress will be held in Vicenza in 2012.

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WATCHES: ITALIANS PREFER "TIME ONLY" ■ Last March, Assorologi presented the sixth annual survey on watch purchases by Italians. The results, processed by GfK Retail & Technology, are encouraging. After a difficult 2009, 2010 gave the much longed-for signs of recovery in sales: +3.4% in quantity, with an equivalent figure in value. The average selling price fell from Euro 172 to 164. But what is the watch people like best? The “time only” watch with quartz movement, stainless steel case, metal bracelet and analogue movement. And where do they buy it? Italians remain faithful to tradition and purchase their watches in jewellery and watch shops. But beware, jewellers in the malls are attracting more and more consumers and, although very slowly, the Internet is growing too. To confirm this positive trend, said Mario Peserico, president of Assorologi, we will have to wait for the figures of two months from May to June, one of the most important periods for the industry.

ELISEO DI MAIO, THE KING OF MACHINERY, DIED ■ "You judge a man on the events that he created and the effects he obtained ... Eliseo Di Maio was constantly looking for new and modern things to be projected into the future to develop the art of jewellery." This was a dedication by Attilio Galloni, owner of Aseg Galloni, colleague and friend of Eliseo Di Maio. Owner of Mario di Maio since the postwar period, he had great entrepreneurial skills, intuition for the needs of the emerging Italian jewellery sector and ability to develop new machinery and equipment which he managed to spread around the world, turning Di Maio into one of the largest and most important companies in the sector worldwide. In the 70s, he developed and registered patents applied to machinery, which were designed and built within the company, and he opened new branches: after Milan, Vicenza, Arezzo and Valenza. Despite the crisis, Mario di Maio remained a solid company thanks to Eliseo Di Maio, old-style entrepreneur, and his "exciting way to live."

MORELLATO, THE PATRON ■ Morellato combines business and culture “to turn its work into a relentless search for ideal beauty”. In Milan, the Padua


brand is one of the sponsors of the exhibition “The last Michelangelo”, which takes place in the Castello Sforzesco until 19 June. The exhibition features drawings and rhymes about the Rondanini Pietà and the personality of the great sculptor. The company also made homage to Padua, the birthplace of the brand, creating a limited edition (400 pieces) of a watch inspired to the dial of the Dondi Clock Tower, located in Piazza dei Signori, one of the first and oldest functioning astronomical clocks in Europe. Interna tionally, the Morellato & Sector Group signed an agreement with the American brand Converse, for exclusive distribution of its watches in Italy, Spain, Portugal and Greece. The watches are already available in Bluespirit stores, the largest European chain of the jewellery and watch sector, owned by the Group.

WILL IT BE BREIL THE ICON WATCH OF THE FUTURE? ■ Breil launched a big online contest to decide what will be the watch of the future, the icon of timepieces that we will not do without. Subscribing to Designboom.it (more than 8 million viewers in 190 countries), active design website and partner of Breil, is for free. The contest will end next June 25, the three winners will receive Euro 3,000 and the possibility to be manufactured by Breil.

AMORE & BACI: A DERBY FOR LIFE ■ A passionate, special derby - Juventus VS Turin - was played in March last year: the “SLAancio di Vita” Derby, which supports the EPOSS research project, one of the winners of the AriSLA 2010 competition. The Amore & Baci company from Arezzo, said the owner Giovanni Licastro, joined with enthusiasm the opportunity to sponsor a project that will help all those who suffer from this terrible degenerative disease, including many young people and athletes.

VISCONTI’S MILAN IN RASPINI’S JEWEL ■ The exhibition “Still photos from a masterpiece ‘Rocco and his brothers’” will take place at the Raspini boutique in Milan until May 22. The beautiful images by Paul Ronald, the best still photographer for director Luchino Visconti, were purchased by Raspini from a junk dealer.

The exhibition is a tribute to a great artist of photography, who was able to convey the soul of characters, their dramas and the atmosphere of a changing Milan. Giovanni Raspini wanted to pass on his passion for this film masterpiece with a bracelet (in the photo, the sketch) made, for the time being, in silver and in limited edition.

MARCO UNGARELLI, WRITER ■ The jewellery sector remembers him as former CEO of UnoAerre in the Nineties, but Marco Ungarelli’s CV boasts many other high-level work experiences, both in Italy and abroad. His hobbies range from quantum mechanics to chess, from political science to tennis, but writing is perhaps his greatest passion. His third book, "L’Armonia degli Opposti-Alla ricerca della libertà" (The harmony of opposites-The pursuit of freedom), was recently published by Armando Editore. With his scientific knowledge, Ungarelli combined science, passion and reason with the purpose to give a rational explanation to some philosophical and social categories, such as the concept of individual freedom or equality.

ERRATA CORRIGE HERE IS VIVIANA MOSSA ■ In the December issue we talked about the birth of the Women's Jewellery Association with the article "WJA Italia, women's voice" by Sonia Sbolzani. The images we published, selected by our editorial staff, include the photo of a person who was not Viviana Mossa (in the picture), awarded "IWJA Best Italian Retailer 2010" along with Francesca Romana Mossa. We apologise to those concerned and to our readers.

INTERVIEW Italian version: see page 57 GITANJALI: WE WILL TAKE ITALIAN JEWELRY AROUND THE WORLD by Marina Morini ■ In October 2010 Valente Milano, followed by the brands of former DIT Group: Io Sì, Porrati, Stefan Hafner, La Nouvelle Bague. Prestigious Italian jewellery brands that have been bought off by Indian Gitanjali Group. At Baselworld we met Mehul Choksi, Managing Director of the Group (in the photo).

How important are Italian brands for your Group? We want to spread all over the world the concept behind the prestige of Italian jewellery brands, the only ones that work anywhere in India or China, anyone would like to own an Italian jewel. It is a dream. From the standpoint of taste, Italian jewels aim at a very specific target, but have a universal value. While, for instance, French jewellery is basically classic, Italian jewellery can be classic but also very modern and has many daring ideas. Are you interested in buying other Italian brands? Yes, we are absolutely open and interested in any opportunities. What are the plans for these brands, in terms of creativity and distribution? As for creativity, each brand has its own designer and creativity to be maintained. What we want to do is offer more products and different styles for each season. We intend to work hard on this. The Gitanjali Group ranges from the production of stones to manufacturing of jewellery, we are therefore able to produce very quickly and to present more new collections to the retailer. Distribution will be worldwide, we have stores in the U.S., Japan, China, Middle East and India. Then there are markets like Saudi Arabia and Russia, where consumers prefer Italian brands. In fact, our projects include opening stores dedicated exclusively to Italian brands at international level in different global markets. What are the most important markets for your brands? We have two groups of brands: one is ethnicIndian, whose taste is well defined, well suited to consumers from India, Bangladesh, or Pakistan, all over the world. The second group, on the other hand, is directed to other markets: for American consumers, for example, we develop specific brands in line with the tastes of that market. What are the strengths of the Gitanjali Group? Gitanjali covers the entire range, from the marketing of gems to the sale to consumers. Consumers can therefore purchase very creative and very beautiful products at reasonable prices. What is the turnover of the Group? This year we will reach 2 billion U.S. dollars. What is your opinion of the Italian jewellery sector? Italy is strong, but needs to promote its brands, just like Gucci and Prada did. In the jewellery industry, except Roberto Coin or Bulgari, nobody could really create a brand. I define some of them as "bedroom brands" those that remain within their niche - while we should get out of our shell and shout for

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ENGLISH TRANSLATION attention. Promotion, which is a very crucial part of brand building is an issue on which the Italian jewellery sector is completely absent, and I cannot understand why. It should communicate with great force, like Swiss watches. The Italian industry will never be able to beat the Chinese labour, but if it manages to defend and promote the values of made in Italy jewels, it may also ask for higher prices.

GEMMOLOGY Italian version: see page 70 JAPAN RELAUNCHES THE QUALITY PEARL by Luigi Costantini ■ Chinese competition is a real scourge that has been raging for the past few years and has prostrated the Japanese pearl chain: it is not our own opinion, this is what the cold statistics of the last few decades have been reporting straight out. But lately some people have been complaining about the quality of the countless pearls coming from the Middle Kingdom (alas, that thin pearly layer, that someday will look like tissue paper! And that brightness that some ascribe to hydrocarbon treatments, doomed to disappear in contact with clothes or with the skin in no time!). Well, those people will now satisfy their most secret, inner longings for revenge. We will now leave Japanese freshwater pearls to their cruel fate (can anyone remember lake Biwa pearls?). The battle there is already lost. Let’s focus our attention on the others, saltwater cultured pearls: what is the great news? That the Japanese Empire has regained consciousness about its past and its historic role of world’s trading and distribution hub for pearls, and it firmly decided to keep that role, introducing and implementing some fundamental quality standards. The most legally binding of them is named “Japan Quality Pearl Label”. As explained by the president of the Japan Pearls Exporters’ Association, it is a programme that requires exporters to have their saltwater cultured pearls inspected and analysed by the Association itself, in order to check and guarantee their quality. The certificate is not compulsory, but is made for whose who voluntarily request it. Only the pearls that comply with the high quality standards established by the Association – as to brightness, pearl layer thickness, surface aspect and composition – will be awarded the “Gold Tag” to certify that they passed the test. Not only: the label will also report a serial number to speed up the lot’s origin traceability process. In short, a sort of Registered Designation of

Origin (but is it the origin? See below). The programme’s purposes include ensuring that the Japanese pearl industry supplies better quality materials. Ten exporters have already joined the initiative. This is what the president maintained. A praiseworthy and very appreciated initiative, and we certainly approve it with conviction. As we are perfect Latin “hairsplitters”, though, we did notice a few omissions (or rather, missing explanations), and it may be interesting to find out why: 1. Why is Japan defined the world’s trading and distribution hub for pearls, and not for their production? Is it given for granted that it isn’t and never will be? If so, how long will the Japanese Archipelago hold its position – regarding distribution and trading? Is Japan doing the same thing as Antwerp, which took upon itself the role of world diamond trading centre, although it preserved only 300 (or even less) diamond cutters in all (cutters, not cutting workshops!) in its area, against 30,000 and then 13.000 and then 3,000, and then and then…? Usque tandem, as long as the position is held, in the two cases at issue? 2. Why does the Association mention exporters alone and does not involve Japanese pearl manufacturers? Where are Japanese manufacturers? Have they gone to China as well? 3. How come they speak about analysing the pearls to export and not, specifically, all the pearls manufactured in Japan? Isn’t it clashing with the expression “pearl industry”? And if it were the case, what do they mean by pearl industry? And why “Japan Quality Pearl Label” instead of “Japan Pearl Quality Label”? Is it just a matter of semantics, or does it imply something else? 4. In connection with the above, what is the precise meaning of “lot origin traceability” supposed to be? I hope I am just an importunate nuisance and not a Cassandra. I hope we won’t see again the story of Rome, which entrusted the perpetuation of its imperial role to legionaries recruited outside Imperial boundaries. That was globalisation as well, wasn’t it! I hope, and for now I am glad - for now - for this extremely necessary initiative. For now, I am glad….

COMPANIES Italian version: see page 102 TROLLBEADS ITALIA: THE PLANS OF AN ANTI-CRISIS BRAND ■ Soren A. Poulsen, owner of Perlunica, Trollbeads distributor on the Italian market, provides an overview of the present and future

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of the Danish brand. What were Trollbeads’ results in the Italian market in 2010? It was a challenging year full of emotions from all points of view. First of all, we grew. Not only have we added about 100 quality jewelers to our dealers, but again this year we are working with some retailers who reported an impressive increase in sales thanks to our brand. Earlier this year we were a bit sceptical about being able to maintain high growth standards (a three-digit growth every year since we started), but once again expectations were far exceeded. In 2009, we reported a 109% increase and in 2010 we closed with a 112% increase. We know that this will not last forever, but for 2011 are very confident that we can maintain a 100% growth rate. So is the crisis over for you…? We never really felt the crisis. Trollbeads is an "anti-crisis" trademark, because it offers more than traditional jewellery and is accessible to people who do not want to spend large sums. I think the crisis in the jewellery sector is also due to the fact that customers find traditional jewellery "boring", and therefore they are more inclined to buy an electronic gadget or go on holiday. In this respect, however, Trollbeads is different as it offers to consumers a way to express themselves and the opportunity to be creative. Why is Trollbeads successful in Italy? I think the general consensus of the public is due to Italians’ propensity to buy quality. Italians, in fact, appreciate well-done things, even if they are at a higher cost. Compared to companies that have products similar to ours, we offer a lifetime warranty and a jewel whose quality can be assessed by anyone. Trollbeads is a family company that lives to make valuable jewellery, which appeal to the senses and allow people to create and play. I think Italians appreciate these qualities and values. You do not mind the intense competition in the market? We consider the fact of being imitated a great compliment. We decided to look ahead and to constantly improve our product. There are now over 80 brands across the world that "copied" the Trollbeads concept, but we have different strategies and we are committed to always give the best. What makes Trollbeads different? It would be obvious to say that we are the original... We are on the forefront in the drawings, the techniques used and the choice of materials, and what fascinates people is our care in creating the beads. From a strategic point of view, we want to work only with toplevel jewellers: we are not interested in


working aggressively or being everywhere. What we want is that our dealers are happy to sell Trollbeads. If they are not motivated, how can the customers who get into their jewellery shops enjoy the Trollbeads experience? Any plans for 2011? Let’s start from the distribution channel: we have a new Sales Director, Marco Geminiani, who will manage the brand and make it grow. His experience in the Damiani Group and in other leading companies will help us to better organise the sales network. Marco will also work to introduce into the market, through highly selected jewellery shops, Ole Lynggaard Copenaghen, our second, very exclusive brand. For Trollbeads, we have a new advertising campaign that we will launch this year and, as regards the products, we will be creative as ever. We have a growing number of fans on Facebook and we will continue to interact and play with them with the help of this amazing communication tool. As for our stores, we are looking for retailers in some uncovered areas, which will hopefully complete the sales network by the end of the year.

ANNIVERSARIES ERRATA CORRIGE Italian version: see page 103 AQUILINO GIOIELLIERI ON THE WINGS OF THE 150TH ANNIVERSARY ■ In the February-March issue we published the article "Aquilino, 150 years with outstretched wings": a tribute to the anniversary. For a variety of circumstances, we confused "Aquilino s.a.s. di Giuseppe Aquilino & Co.," based in Castellana Grotte, Bari, with "Aquilino di Giuseppe Aquilino" based in Bari. We propose again the correct article, apologising to those concerned and to our readers. Jewels are memories of precious moments. One hundred and fifty years ago, in Castellana Grotte, in the province of Bari, a goldsmith's workshop that would remain in history was being founded. Last November, to celebrate this important birthday, "Aquilino Gioiellieri 1860-Castellana Grotte" organised a number of successful events in honour of a business that has been hand in glove with the sector of jewellery and watches from its very start. A valuable anniversary for a business that rests its foundation in the history of the "city of the caves", where the founder Francesco began his brilliant career in 1860, and where the natural, current

heirs of the original stock are pursuing it. Pino Aquilino, to commemorate the hard work of those who preceded him, particularly his father Pierino, presented with his wife Liliana and daughter Rosa Maria, who represents the fifth generation, "Collezione anniversario" - jewellery created, selected and designed for the event - an exhibition held on November 18 to 21, 2010 at the historic workshop in Via Nicola de Bellis in Castellana Grotte. An exhibition that was widely popular among regular customers and admirers. The exhibition was preceded by a meeting held November 14 in the "Hall of Ceremonies" of the Municipality of Castellana in the presence of the Mayor, Prof. Francesco Tricase, who paid homage to the Aquilino family calling it "an example of Castellana”. The event was conducted by Mediaset journalist Maria Luisa Sgobba, with the participation of authorities, friends, customers, suppliers and historic collaborators who recalled, with their testimonies, the stories, memories and emotions that have marked the milestones of "Aquilino Gioiellieri" in Castellana Gotte. To commemorate this celebration, Maria Luisa Sgobba prepared a publication entitled "Le Ali che attraversano il tempo" (Wings crossing time), which retraces the steps of the evolution of "Aquilino Gioiellieri". The business, set up in the “City of caves", was carried on for half a century in both the historic shop in Castellana and another important outlet in Via Abate Gimma, in Bari. The same business has continued in the original, restored shop, since 1860. The title of the publication, “Le Ali che attraversano il Tempo”, is inspired by the emblem, the current sign, which identifies "Aquilino Gioiellieri since 1860Castellana Grotte": two wings of an eagle separated by a pendulum. These are the same wings that still stand out on the stone lintel at the entrance of the first shop / workshop, witnessing a business that has been a reference point for jewellery lovers for generations, as well as a piece of history and culture in Castellana Grotte. It is therefore in the name of tradition and continuity that "Aquilino Gioiellieri", on the wings of the past, can fly away over time.

COMPANIES Italian version: see page 104 A TREASURE CHEST IN THE QUADRILATERAL OF FASHION ■ “Dentro le Mura” has designed and created Mik Jewellery boutique: an example of its ability to listen and understand customer re-

quirements. A magical place, but at the same time more than real, where the dreams proposed by the most prestigious brands come true. In this "imaginary" crossroads, you will find all the labels of the most famous designers. In via Bagutta, in a picturesque corner of this Milanese district, the company Dentro Le Mura has designed and built the Mik Jewellery boutique. Inside a historic building, restored in accordance with its original features, Dentro Le Mura has been able to interpret internal spaces by further enhancing their architectural features. At the entrance (photo 1), customers are welcomed in an elegant hall, where glass windows allow glimpses of the interior and frame sober and refined suspended showcases, which seem to float in the air. The entrance door is also entirely made in glass and, thanks to an automatic sliding system, it disappears into the steel gateway. The modern and minimalist style is embellished with a clever play of LED lights, which create striking effects on the various pieces of furniture (photo 2), such as the wooden artistic wall, built next to the counter, where the overhead lighting enhances the irregular pattern of the material. A project that was designed exclusively for this environment, and made with a special wood, worked entirely by hand. The colors of the walls - in the warm tones of brown, treated with a special velvet effect, elegant and pleasant to the touch – make the perfect backdrop to glossy white lacquered furnishings and painted crystals (photo 3). The showcases are all equipped with retractable glasses with vertical opening and magnetic closure, and no mechanical part is visible from the outside (photo 4). The same mechanism applies to the front opening showcases, which slide on a silent guide and close without altering their design. A small hallway leads to a more secluded area, reserved for special negotiations, whose design matches with the store, both as regards lacquered finishes and colours. Even the reception desk and the chairs were designed by Dentro Le Mura, and are made of white leather (photo 5). In addition to the showcases, a cabinet was designed to hide a handy mini-bar, matching with the mirror, again with a brown lacquer finish. Research, reliability, quality of materials used and after-sales service are the guarantees offered by this company based in Margine Coperta, in the province of Pistoia. By designing and creating this and many other jewelleries, Dentro Le Mura has demonstrated its commitment to listen and understand customer requirements, so as to offer an excellent work, with respect to all the components of design and execution and to achieve the targets set.

5.11 english translation 109



INDICE DEI NOMI CITATI

INDEX OF NAMES MENTIONED 24 AGENZIA DELLE DOGANE AIRA 9 AMORE & BACI 28 60 ANGRA ANNAMARIA CAMMILLI 61, 63, 64, 88 9 ANOPO ANTONINI 86 AQUILINO, FRANCESCO 103 26 AQUILINO, GIUSEPPE AQUILINO, LILIANA 103 AQUILINO, MARIA ROSA 103 103 AQUILINO, PIERINO 103 AQUILINO, PINO AREZZO FIERE E CONGRESSI 40 ARNAULT, BERNARD 50-54 60 ARTLINEA ASEG GALLONI 28 ASSICOR 24 76 ASSOCIAZIONE ORAFI GIOIELLIERI DI TRAPANI ASSOROLOGI 26 AUCELLA 40 BANCA LAZARD 51 BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR 42 24 BARTOLINI, LAURA 38, 44, 81 BASELWORLD BELLAN, PAOLO 99 24 BERLUCCHI, PIA DONATA BINDA GROUP 99 BLASI, ILARY 99 BLISS 60, 63 BLUESPIRIT 28 BNP PARIS TEB 43 BOCCADAMO 60, 61, 63, 64 24 BOSSI MIGLIAVACCA, DARIO BOTTEGA VENETA 51 BREIL MILANO 30, 59, 61, 63-65 BROSWAY 59, 61, 63, 64 BÜECHI, ROMAN 44 BULGARI HOTELS & RESORTS 50 BULGARI TIME NEUCHÂTEL 50 BULGARI 50-54, 56, 60, 78, 82 BULGARI, COSTANTINO 50 BULGARI, GIORGIO 50 BULGARI, NICOLA 50, 54 BULGARI, PAOLO 50, 54 BURKHALTER, DIDIER 38 CACCHIONE, GIANNI 26 CAMOMILLA 60, 63, 64 CAPPELLIERI, ALBA 24 CARRERA Y CARRERA 86 CARTIER 51, 60, 61, 63 CATALANI, ANTONIO 24 CAVALIERI, GAETANO 24 CESA 76 CHOKSI, MEHUL 57 CHOPARD 83 CIBJO 26 CIELO GIOIELLI 1914 96 CIELO VENEZIA 1270 60, 61, 64 CISGEM 24, 26 CLUB DEGLI ORAFI ITALIA 24 COLLEGIO ITALIANO GEMMOLOGI 24 COMETE GIOIELLI 60, 63, 76 CUSI, RINALDO 24 D&G TIME 76 D’ELIA COMPANY 44 DE RISO, SAL 44 DAL LAGO 89 DAMIANI WATCHES 82 DAMIANI 56, 60, 63 DANIELA COARO 40 DARIO & PETER 60, 63, 64 DAVITE & DELUCCHI 76 DE BERNARDO, CARMEN 44 DE GRISOGONO 87 DE LUCA, PAOLA 24 DENTRO LE MURA 104 DI MAIO, ELISEO 28 DIT GROUP 57 DODO 60, 63 DONALDSON, RUTH 98

60, 63 DONNA ORO DUCHENE, JACQUES 38 E. MARINELLA NAPOLI 85 76, 83 EBERHARD ELEONORA CRISCI 94 94 ERIKA GIOIELLI FACCO, CORRADO 26 FARA, RICKY 99 26 FEDERDETTAGLIANTI FENDI 51 FIERA DI VICENZA 26 89 FOPE 56 FOSSIL INC. FRANCESCO GENTILE 40 FRIGERIO, NICOLETTA 101 28 GALLONI, ATTILIO GANJAM 87 GC WATCHES 85 102 GEMINIANI, MARCO GERARDO SACCO 94 GIANFORMAGGIO, DANILO 76 GIANFORMAGGIO, PINO 76 GIANFORMAGGIO, SABRINA 76 76 GIANFORMAGGIO, TIZIANA 76 GIANNI CARITA’ GIANNOTTI 60, 61, 63, 64 104 GIOIELLERIA MIK – MILANO GIOVANNI RASPINI 30, 40, 76 GITANJALI GROUP 57 GLAM ROCK 85 GOLDSMITHS’ CENTRE 78 GREGGIO 76 GRUPPO ECLAT 40 51 GUCCI GUESS 92 HUDSON NEWS 26 IL GIOIELLO 64 IO SI’ 57 ISTANBUL JEWELRY SHOW 43 ITITOLI 96 IZAUTE, FRANCOISE 24, 98 JAPAN PEARLS EXPORTERS’ ASSOCIATION 70 JAPAN RED CROSS ASSOCIATION 44 JEWELLERY THEATRE 86 JOLLY BIJOUX 40 K&BROS 84 KAJI, NOZOMI 44 KAMM, RENE’ 38 KOKINOPOULOS, ALINE 101 LA NOUVELLE BAGUE 57 LABORATORIO DELLE ARTI – PIACENZA 101 LAURA BELLINI 92 LE BEBÉ 63, 64 LEO CUT 58 LICASTRO, GIOVANNI 28 LONGINES 82 LOUIS GOLAY INTERNATIONAL 44 LOUIS VUITTON 51, 83 LUCINI, MARCELLO 99 LVMH 26, 50-54 MARCO VALENTE 87 MARIANI, GIGI 101 MARIO DI MAIO 28 MARSEGLIA, LEONARDO 24 MAZZUCCATO 76 MILUNA 60, 64, 76 MISAKI 89 MOËT HENNESSY 51 MONTOYA, JOCELYNE 78 MORELLATO 28, 59, 61, 63-65, 84 MORINI GIOIELLI 15-18, 99 MOSSA, FRANCESCA ROMANA 30 MOSSA, VIVIANA 30 MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO 100 MVEE BY ASPIRE DESIGN 88 NANIS 89 NARDELLI GIOIELLI 44 NEMESI 40 NIESSING 96 OLE LYNGGAARD COPENHAGEN 86, 102 OLIVER WEBER 92

60 PACIOTTI PAOLO PIOVAN 98 PAUL PICOT 76 99 PAUL, SIMON PELLEGRINELLI, MARICA 99 26 PESERICO, MARIO PICCHIOTTI, MARIA CAROLA 98 PICCHIOTTI, UMBERTO 98 78 PILET, JEAN-CLAUDE PLATINUM DESIGN AWARDS 98 PLATINUM GUILD INTERNATIONAL ITALIA 24,98 96 POLELLO 60, 63, 64 POMELLATO PORRATI 57 POULSEN, SOREN A. 102 51 PPR QUADRI 40 RADO 82 60 REBECCA RECARLO 60, 63 RICHEMONT 51, 56 RITSCHEL, GIANFRANCO 78 RITTER, SYLVIE 38 101 RIVA, GIANNI 98 ROBERTO COIN RONALD, PAUL 30 60 ROSATO RUBINIA GIOIELLI 96 RUNCI, MATTHEW 26 SALVINI 60 SANDOZ 76 SANGALLI, CARLO 24 SDA BOCCONI – MILANO 78 76, 84 SEIKO SEM-AR 40 SGOBBA, MARIA LUISA 103 SLIDE AGENCY 99 SODINI 60, 61, 64 STEFAN HAFNER 57, 88 STROILI ORO 59, 61, 63-65, 99 SWAROVSKI 84, 92 SWATCH 56, 85 SWISS RETAIL MANAGEMENT INSTITUTE 78 TAG HEUER 81, 83 TALENTO ITALIANO 88 TERRA CIELO MARE 94 THAI GEM AND JEWELRY TRADERS ASSOCIATION 42 THE BEEF 99 THE GOLDSMITHS’ COMPANY 78 THUN 60 TI SENTO 60 TIFFANY 60 TJF 24 TOMASSINI, CLAUDIO 24 TORRE FORNELLO 101 TOURNAIRE, PHILIPPE 98 TRAPANI, FRANCESCO 50, 54, 78 TRICASE, FRANCESCO 103 TRICCA, GIOVANNI 40 TROLLBEADS 44, 102 TSC GIOIELLI 60, 63 TUUM GIOIELLI 58 UBM ROTAFORTE 43 UDERZO, BARBARA 92 UNGARELLI, AUGUSTO 24 UNGARELLI, MARCO 30 UNOAERRE 30 VALENTE MILANO 57 VALERIA ALBÈRA 40 VHERNIER 63 VIANNA 87 VINCENTI, ANGELICA 98 VISCONTI GIORGIO 60, 63 VITIELLO, ALFONSO 44 VOULGARIS, SOTIRIS 50 WARNER, CARL 99 WOMEN’S JEWELRY ASSOCIATION 30 XENTO 94 YANAKA, MARIE 44 YUKIKO 60, 64 ZANNETTI 81

5.11 index 111


ELENCO INSERZIONISTI

ADVERTISERS’ INDEX ACCADEMIA VETRINISTICA

12

AESSE PIETRE

14-45

ALISEI GIOIELLI BY FARO

5

AMBERMART

36

AMIN DIAMANTI AMORE&BACI

1 IV copertina

BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR

93

BMBDECORLINE

95

BOTTAZZI TECH

19

CHIMET

46-47

COSTANTINI LUIGI/IGI D&SIGN DENTRO LE MURA

101 III copertina-112 II copertina

EUROGEMME

14

FAB GOBBETTI

6

G.B. SPADAFORA

4

GOGGI-STERLING

37

GOVONI GIOIELLI

20-21

HALBI’ GIOIELLI BY M.A.S. DIFFUSION

23

IGI

32

ISTANBUL JEWELRY SHOW

97

ITITOLI

2-3

LAURA BELLINI

31

LENTI VILLASCO

27

LUISA DELLA SALDA

13

MACEF BIJOUX , ORO, MODA

48

MORINI GIOIELLI

15-18

MVEE BY ASPIRE DESIGNS

22

NOVARESE & SANNAZZARO

29

ORSINI

25

PRECIOSA

14

ROSSOVIVO BY ARGENTORO

34-35

SILVER STAR

33

STUDEX ITALIA

90

SWAROVSKI GEMS

4

TARI’ MONDO PREZIOSO

91

TRASPARENZE

14

VAN GOLD JEWELLERY

112 index 5.11

7




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