L'Orafo Italiano 2011 06

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L’ORAFO ITALIANO 6 2011

€ 5,00

ANNO LXV GIUGNO 2011

€ 5,00

Economia: il mercato orafo italiano è fermo Economy: Italian jewellery industry at a standstill Centri commerciali e gioiellerie Malls and jewelry stores Estate/Summer 2011: gioielli e orologi da sub jewels and underwater watches

Spadafora Gioielli


DOVE L’ARGENTO INCONTRA LO STILE

CARTECHINI ARGENTERIE srl Via A. De Gasperi 13/17 - 62014 CORRIDONIA MC Tel. + 39 0733 292977 - Fax + 39 0733 234801 - www.cartechini.it - cartechini@cartechini.it Saremo lieti di incontrarvi al Macef di Milano e all’Iberjoya di Madrid






EDITORIALE EDITORIAL

GUARDIAMO OLTRE

IL MURO LET’S LOOK BEYOND THE WALL

by Marina Morini

■ Qualche novità scuote la calma piatta che caratterizza da molto tempo il settore orafo italiano, grazie a iniziative e a persone in grado di portare una ventata di novità: Licia Mattioli è il nuovo presidente di Confindustria Federorafi e Augusto Ungarelli è il nuovo presidente del Club degli Orafi Italia; associazioni, imprese e dettaglio ricominciano a parlarsi per trovare uno sbocco al lungo stallo di questi anni (vedi il Forum delle Imprese orafe organizzato a Milano). Due le parole più “gettonate”: aggregazione e comunicazione. Siamo fiduciosi nell’entusiasmo e nella capacità di convincere gli operatori dell’assoluta necessità di credere veramente a quelle due, importantissime, parole. Conosciamo tutti la situazione in cui versa il settore orafo a livello internazionale: costo dell’oro, debolezza o forza delle valute, manodopera a basso costo, calo del potere d’acquisto dei consumatori. I problemi sono abbastanza comuni, ma in Italia gli operatori li percepiscono in modo ancora più acuto perché a quei problemi si sommano una serie di “nodi” irrisolti tra i quali, appunto, l’unità di tutti i componenti la filiera per affrontare nuovi

mercati e nuovi concorrenti, e la capacità di costruire un’immagine comune della gioielleria italiana da comunicare al mondo. Cosa ci manca? Abbiamo manifatture eccellenti, artigiani di prim’ordine, gusto squisito, design all’avanguardia, e poi cultura, tradizione, storia… Manca solo la volontà di lasciare da parte gli individualismi e marciare insieme per far conoscere la forza e la bellezza del settore a un mondo che non chiede altro. Forse lo stato di necessità e il timore del futuro, o della sua mancanza, darà una scossa a tutti e ci farà guardare oltre i muri. Speriamo. ■ Some news shook the calm that has long characterised the Italian jewellery sector, thanks to initiatives and people that can bring a wave of novelties: Licia Mattioli is the new president of Confindustria Federorafi and Augusto Ungarelli is the new president of the Club degli Orafi Italia; associations, companies and retailers talk to one another again to find a way to break this long deadlock (see the Forum of jewellery companies organised in Milan). The most "fashionable" words are currently two: aggregation and communication.

We are confident in the enthusiasm and the ability to convince operators of the absolute need to truly believe in those two important words. We all know the situation of the goldware sector at international level: the cost of gold, weakness or strength of currency, low labor costs, lower purchasing power of consumers. These problems are fairly common, but Italian professionals are perceiving them even more severely because they add to a series of unresolved knotty problems including, precisely, the unity of all members of the industry to address new markets and new competitors and the ability to build a common image of Italian jewellery in the world. What are we lacking? We have excellent craftsmanship, world-class artisans, exquisite taste, cutting-edge design, and then culture, tradition, history... the only thing missing is the will to put aside individualism and march together to raise awareness of our strength and beauty to a world that asks for nothing more. Perhaps the state of necessity and the fear of the future, or lack thereof, will give a shake to everyone and help us look beyond the walls. Hopefully.

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SUMMARY In copertina Cover Spadafora Gioielli

Croce della linea Vortice, in oro con microperle e rubini.

Cross from the Vortice line, in gold with micropearls and rubies. Artwork and photo by Close up Studios

Servizio clienti

Customer Service Tel. +39 0984 993968 Fax +39 0984 975067 info@spadaforagioielli.it www.spadaforagioielli.it

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on the cover Spadafora Gioielli

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lusso e dintorni/luxury & more

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iniziative/initiatives CISGEM: Forum delle Imprese

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fiere/fairs Il sole di Maggio non scalda Vicenza The May sun did not warm Vicenza

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borsa&mercati/stock&markets La gioielleria italiana rimane ferma The Italian jewellery industry at a standstill by ASI - Analisi e Studi Industriali

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Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index Intervista a Giampaolo Galli, Direttore generale Confindustria by Sonia Sbolzani l’esperto risponde/marketing Pianificare un evento dalla ‘A’ alla ‘Z’ by Daniela Saibene

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l’esperto risponde/gemmologia Pietre di colore: chi gioca d’azzardo? Gambling with coloured stones? by Luigi Costantini

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l’esperto risponde/vetrinistica Motivare l’acquisto con tecniche diverse

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by Roberto Pivetta

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concorso vetrine Zingaro: la vetrina comunica emozioni by Antonella Garello

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analisi mercato Mall e gioielli: cose da grandi by Fabrizio Patti

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zoom Tutti i colori dell’estate/orologi subacquei All the colors of summer/underwater watches

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flash Indovina che ore sono / Guess what time it is... Idee dal Salone del Mobile / Ideas from the Salone del Mobile Nozze reali: i gioielli / Royal wedding: the jewels

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eventi/events Festival di Cannes/Chantecler/Quaglia/Eberhard

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anniversari/anniversaries Azzali 1881: da 130 anni gioiellieri a Mantova

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concorsi/awards Un omaggio a Pinton e ai Da Carrara A tribute to Pinton and the Da Carrara family

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formazione/training IED Torino / Holts Academy Londra

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English translation Luxury & More / Economy / Gemmology / Awards

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Indice dei nomi citati/Index of names mentioned

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ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA GIUGNO 2011

Il centro internazionale di formazione per vetrinisti e visual merchandiser PRESENTA A MILANO PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) CORSO: “GIOIELLO - TECNICHE ESPOSITIVE IN VETRINA” L’ESPOSIZIONE DEI PRODOTTI COME STRATEGIA DI COMUNICAZIONE - Sala Donzelli: 27-29 Giugno, 4-6 Luglio e 7-9 Settembre; dalle ore 10.00 alle ore 16.00 L’incontro con i maggiori professionisti del settore “consulenti d’immagine” per apprendere le tecniche espositive del gioiello più attuali e per approfondire la storia e la cultura della comunicazione attraverso l’esposizione dei prodotti e realizzazione di eventi finalizzati alla vendita. PROGRAMMA Spazio espositivo in vetrina. Ubicazione, tipologia e struttura della vetrina, Utilizzo dei supporti. Composizione: le linee, le masse, la profondità, i gruppi, gli equilibri. Punto focale. Luce e Colore in vetrina, eventi speciali, effetti speciali. Creatività e comunicazione in vetrina. Vetrina tecnica. Idea guida: allestimento vetrina a tema, vetrina scenografica. Relatori: Roberto Pivetta, presidente della Federazione Italiana Vetrinisti FIV&AVI&FESVhc - Svetlana Fabrikant, direttore artistico didattico dell’Accademia Vetrinistica Italiana. L’ingresso previa prenotazione al numero +39 02 43980051/ +39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com

The international training centre for window dressers and visual merchandisers PRESENTS IN MILAN, CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) WORKSHOP: “JEWELLERY - WINDOW DISPLAY TECHNIQUES” PRODUCT DISPLAY AS A COMMUNICATION STRATEGY Donzelli Room: 27-29 June, 4-6 July and 7-9 September; from 10 a.m. to 4 p.m. At the meeting with leading professionals in the “image consulting” sector, it will be possible to learn the most up-todate techniques in jewellery display and to find out more about the history and culture of communication through product display and the realisation of sale-targeted events. PROGRAMME of the workshop Window display space. Location, type and structure of the window. Use of supports. Composition: lines, volumes, depth, groups, balancing. Focal point. Light and Colour in the window, special events, special effects. Technical window dressing. Creativeness and communication in the window. Guideline: thematic window dressing, scenic window dressing. Speakers: Roberto Pivetta, chairman of the Italian Federation of Window Dressers FIV&AVI&FESV - Svetlana Fabrikant, art teaching director at the Accademia Vetrinistica Italiana. Please call this number to make a reservation: +39 02 43980051/+39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com

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ON THE COVER

Una tradizione familiare di quasi tre secoli

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zione, al maestro orafo Giovambattista Spadafora (nella foto) e ai suoi figli. Giovambattista Spadafora - che il “Dizionario del gioiello italiano del XIX e XX secolo” annovera tra gli artisti che maggiormente hanno contribuito a diffondere l’arte orafa italiana nel mondo - investiga il passato della Calabria con grande curiosità intellettuale, studiando e ricostruendo gli antichi gioielli della sua terra e riproponendoli ai giorni nostri, sapientemente rivisitati. Dalla sua bottega nascono pezzi unici, eseguiti interamente a mano con incredibile perizia e cura minuziosa dei particolari. I gioielli Spadafora, ormai noti anche a livello internazionale, ■ Da sempre crocevia di popoli, civiltà e sono piccole opere d’arte, in equilibrio culture, la Calabria è terra ricchissima di tra tradizione e contemporaneità, che naarte e di storia: proprio qui ha origine, scono dagli antichi strumenti di una volta nella seconda metà del Settecento, la tra- - piccolissime incudini, stampi in ossi di dizione orafa della famiglia Spadafora, seppia, crogiuoli riscaldati a mantice che dal suo lontano iniziatore, Francesco, con forme e stili sempre attuali e di grande è giunta oggi, di generazione in genera- originalità, come l’anello che diventa bracciale o il ciondolo che si trasforma in cinque gioielli diversi. In oltre cinquant’anni di attività, Giovambattista Spadafora ha ricevuto numerosi riconoscimenti di valenza internazionale e, grazie alla sua arte, ha incontrato personalità illustri, protagonisti dei nostri tempi: dalla medaglia d’oro per l’arte orafa in occasione della mostra dell’artigianato alla Fortezza da Basso di Firenze nel 1965, alla prestigiosa partecipazione alle convention della Niaf - National Italian American Foundation a Washington, alla serata degli Oscar a Los Angeles nel 2006. Ha incontrato diverse volte Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI, con l’orgoglio di vedere molte delle opere realizzate per queste occasioni ora esposte ai Musei Vaticani.


An almost three-century old family tradition ■An all-time crossroads of peoples, civilizations and cultures, Calabria is a land rich in art and history. This is where, in the second half of the eighteenth century, the goldsmith tradition of the Spadafora family began. Today, from generation to generation, the goldsmith Giovambattista Spadafora (in the picture) and his children have taken the place of the initiator of this tradition, Francesco. Giovambattista Spadafora – ranked in the "Dictionary of Italian jewellery of the XIX and XX century" as one of the artists who have helped to spread the art of Italian gold jewellery in the world - investigates the past of Calabria with great intellectual curiosity,

ferent pieces of jewellery. In over fifty years, Giovambattista Spadafora received numerous international awards and, thanks to his art, he met famous people, protagonists of our time: from the gold medal for the goldsmith's art awarded on the occasion of the exhibition of crafts at Fortezza da Basso in Florence in 1965, to the prestigious participation in the NIAF convention - National Italian American Foundation - in Washington, and the Academy Awards night in Los Angeles in 2006. He met several times Pope John Paul II and Pope Benedict XVI, with the pride of seeing many of the works made for these occasions now exposed in the Vatican Museums.

studying and reconstructing the ancient jewels of his land and representing them today, skilfully revisited. In his workshop he creates unique pieces, executed entirely by hand with incredible expertise and meticulous attention to detail. Spadafora jewels, now also known internationally, are little works of art, balanced between tradition and modernity, resulting from the ancient tools of the past - small anvils, cuttlefish bone dies, crucibles heated with bellows - with timeless and original shapes and style, like the ring that becomes a bracelet or the pendant that turns into five dif-

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LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE / English translation: see page 76

CONFINDUSTRIA FEDERORAFI: “COMPRO LICIA AL COMANDO ORO”: TRA ■ Una giovane imprenditrice è diventata presidente di Confindustria Federorafi, federazione che raccoglie oltre 500 aziende del settore orafo, argentiero e gioielliero italiano. Licia Mattioli (nella foto), dal 1998 amministratore delegato della storica azienda torinese Antica Ditta Marchisio, nel corso del suo incarico triennale intende affrontare temi che attendono soluzione da molto tempo: maggiori politiche a sostegno del settore da parte del Governo; l’approvazione della legge su “titoli e marchi” dal Parlamento; una vera liberalizzazione del commercio mondiale del gioiello in ambito europeo attraverso l’abbattimento dei dazi doganali e delle barriere non-tariffarie e l’approvazione del Regolamento Ue sull’etichettatura dei prodotti Extra-Ue (“Made in…”); maggiore contrasto alla contraffazione e alle copie. Tra i nuovi progetti per incentivare innovazione, promozione e distribuzione del gioiello italiano nel mondo, l’esigenza di costruire una “Community del Gioiello italiano”, superando i campanilismi del settore per vincere le sfide della globalizzazione.

GLI AMERICANI ACQUISTANO POCHI GIOIELLI E ONLINE

■ L’economia statunitense si sta riprendendo in molti settori, sembra, ma non in modo soddisfacente nel settore della gioielleria. Secondo i dati di “Gold Demand Trends” di World Gold Council, infatti, la domanda di gioielleria nel primo trimestre del 2011

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è scesa del 10%: un calo dovuto soprattutto al costo dell’oro. I dettaglianti, continua il rapporto, preferiscono fare scorta dei più accessibili prodotti in argento. È in grande aumento, invece, la tendenza dell’acquisto online di gioielleria. I motivi non sono dovuti tutti alla pigrizia, purtroppo, bensì alla forte disoccupazione e all’alto costo della benzina, due fattori che contribuiscono a tenere le persone a casa, a fare acquisti su internet, dove i prezzi sono più bassi. Non a caso, Zale Corp sta incrementando la presenza nell’e-commerce, dove i suoi brand – Zales Jewelers’ e Gordon’s Jewelers – hanno rappresentato, nel 2010, il 60% delle entrate.

lusso & dintorni 6.11

FONDERE E VENDERE… ■ A fine Maggio, l’Associazione Italiana dei responsabili antiriciclaggio (Aira) ha portato all’attenzione delle commissioni parlamentari un disegno di legge affinché i “Compro Oro” ricadano sotto la legge 7 del 2000 sul commercio dell’oro. A oggi, infatti, come dichiara anche Nunzio Ragno, presidente dell’Associazione nazionale a tutela dei Compro Oro, non esiste un codice Atecofin (la classificazione delle attività economiche adottata dall’Istat) che regolamenti questo tipo di attività economica. Risultato: invece di comprare e rivendere gioielli, molti “Compro Oro” vendono il metallo direttamente alle fonderie, “sfuggendo a qualsiasi controllo sull’origine della merce”, come ha ribadito Michele Paoletti, vice-presidente di Anopo (Associazione nazionale operatori e produttori d’oro).


IN CINA NULLA FRENA IL BOOM DEI GIOIELLI ■ Secondo l’Ufficio Statistiche della municipalità di Pechino, nei primi 9 mesi del 2010 le vendite di gioielleria al dettaglio sono aumentate del 62,1% rispetto allo stesso periodo del 2009, nonostante l’inflazione galoppante e una difficile ripresa economica in gran parte del mondo. Pechino, meta di turismo internazionale in costante incremento e luogo di residenza di molti ricchi cinesi, non ha sofferto dell’aumento del prezzo dell’oro: Cai Bai Shopping Mall, il centro commerciale più importante per la gioielleria, nella prima metà del 2010 ha visto un incremento delle vendite del 60% rispetto all’anno precedente. I gioielli in platino, associati al lusso e al-

l’alta qualità, piacciono anche ai consumatori più giovani: nel solo 2010, sempre al Cai Bai Shopping Mall ne sono stati venduti per un valore di 90 milioni di dollari.

MARINI A CAPO DELL’IMPERO ROLEX ■ Il consiglio di amministrazione di Rolex Sa ha nominato Gian Riccardo Marini (nella foto) direttore generale di Rolex Sa. Già amministratore delegato di Rolex Italia, Marini, che va a sostituire Bruno Meier, collabora con Rolex dal lontano 1972, anno in cui inizia a lavorare nella Romalo spa - diventata poi Rolex Italia - azienda di famiglia che, fin dal dopoguerra, distribuisce il prestigioso brand in Italia.

MATERIALI GEMMOLOGICI: UN PASSO AVANTI, TUTTI INSIEME ■ Succede, raramente, ma succede: tutte le associazioni del settore orafo italiano hanno presentato un unico documento all’audizione che si è tenuta, nel Maggio scorso, presso la X commissione permanente della Camera (attività produttive, commercio, turismo) presieduta dall’On. Mauela Dal Lago. Un passo importante, l’ha definito Licia Mattioli, presidente di Confindustria Federorafi, per una maggiore tutela dei consumatori. Le leggi in esame – una dell’On. Antonio Mazzocchi e una dell’On.

Donella Mattesini – si pongono quattro obiettivi: tutelare il consumatore, responsabilizzare l’operatore, ostacolare la concorrenza sleale e, al tempo stesso, non essere vessatorie bensì essere vissute come strumenti per tutelare e esaltare la professionalità degli operatori. L’On. Dal Lago, sostenuta da Raffaele Maino, presidente Federpietre, ha chiesto al settore di presentare una proposta di legge anche per definire la figura del gemmologo e istituire un elenco speciale presso le Camere di Commercio.

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LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE

LA BIBLIOTECA D’ORO DI RASPINI ■ “In un mondo nel quale non potremo più essere competitivi su prezzo e quantità, dobbiamo puntare su identità, marchio, qualità e design”, ha dichiarato Giovanni Raspini, che, con il fratello Luca, ha donato 500 volumi di storia dell’oreficeria italiana e straniera al Laboratorio di Storia e Tecnica dell’Oreficeria, diretto da Paolo Torriti, professore di Storia dell’Arte Moderna e di Storia delle Arti Applicate e dell’Oreficeria alla Facoltà di Lettere di Arezzo dell’Università degli Studi di Siena. Il catalogo dei volumi donati sarà disponibile anche online. Foto: Giovanni Raspini e Lorenzo di Donato, presidente della Sezione Orafi e Argentieri di Confindustria Arezzo.

LA SICUREZZA IN 3D ■ Un metodo più sicuro per i rappresentanti di preziosi, per non dover viaggiare con il campionario appresso: si tratta di un notebook del peso di 3 chilogrammi, prodotto dalla società californiana NVIDIA, che consente la presentazione tridimensionale dei gioielli, sia still life sia indossati da modelle. Una tecnologia già utilizzata nei videogames in 3D e dal forte impatto comunicativo.

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lusso & dintorni 6.11

HELLO KITTY SI VESTE DI SWAROVSKI ■ A partire dal prossimo Agosto, tutti i fan della gattina col fiocchetto troveranno la prima collezione di gioielli Swarovski dedicati a Hello Kitty. Realizzata dai designer Swarovski sotto la direzione artistica di Nathalie Colin, la nuova collezione comprende collane, pendenti, bracciali, anelli e orecchini, oltre a una serie di articoli di pelletteria. Lanciato nel 1974, il marchio Hello Kitty è diventato una vera e propria icona per teenagers e donne adulte allo stesso modo.

NOMINATION PER TOMMASINO ■ Continua il supporto di Nomination alla Fondazione Tommasino Bacciotti, onlus benefica che raccoglie fondi a favore dello studio, assistenza e informazione sui tumori cerebrali infantili. Nel Maggio scorso la famiglia Gensini, titolare di Nomination, Paolo Bacciotti, presidente della Fondazione, Eugenio Giani, presidente del Consiglio Comunale di Firenze e l’attrice Barbara Enrichi, hanno presentato un bracciale Composable special edition, in oro e smalti, i cui proventi verranno interamente devoluti alla Fondazione per realizzare le “Case Accoglienza Tommasino”, a favore delle famiglie dei bambini malati.



INIZIATIVE INITIATIVES

FORUM DELLE IMPRESE:

PUNTO DI PARTENZA

by M.M.

■ Come avevamo anticipato nello scorso numero di Maggio, CISGEM e Camera di Commercio di Milano hanno organizzato il Forum delle Imprese Orafe, con interventi di personalità del settore su diversi argomenti – da “Il mercato italiano della gioielleria” a “Cultura e tendenze del gioiello”, da “Rete Imprese e innovazione” a “Normative e accesso al credito d’impresa”. Un primo ottimo risultato

è stata la folta partecipazione dei rappresentanti delle più importanti associazioni e federazioni del settore orafo nazionale, e dei titolari delle aziende e dei dettaglianti a livello locale. Il Forum aveva come obiettivo di riunire le diverse anime del settore e di discutere apertamente dei problemi più pressanti di cui soffre il settore orafo italiano. Le relazioni e le discussioni si sono concentrate, in particolare, sui temi “scottanti” dell’unità e della comunicazione del settore, ma anche su altri aspetti altrettanto fondamentali. Antonio Catalani, docente SDA Bocconi e consulente di diverse aziende del settore, ha sottolineato, senza

Augusto Ungarelli

Dario Bossi Migliavacca, presidente CISGEM e Carlo Sangalli, presidente Camera di Commercio

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troppi giri di parole, che non basta saper fare, anche meravigliosamente bene, un gioiello. A questa capacità bisogna aggiungere “la cultura dell’organizzazione, il coordinamento delle diverse strutture aziendali, il merchandising, la comunicazione”. Un concetto ripreso anche da Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi Italia, che ha preannunciato il lancio di un progetto ambizioso - L’Intelligenza Italiana - e ha parlato della strategia delle 3 erre per rilanciare la gioielleria italiana: Radici, Responsabilità, Ricerca. Il concetto di responsabilità, e cioè l’etica che accompagna la produzione di un gioiello, è un elemento che sta acquisendo


Antonio Catalani

sempre più importanza presso i consumatori di tutto il mondo e dal quale non si potrà prescindere nel prossimo futuro. Creatività, ha continuato inoltre Ungarelli, significa anche brevetti, marchi, disegni industriali e ornamentali: il vero, grande patrimonio delle imprese italiane. Sul tema della comunicazione si è soffermata, in modo particolare, Antonella Garello, giornalista de L’Orafo Italiano. La comunicazione - nella più ampia accezione del termine - dovrebbe essere un altro dei punti di forza del “made in Italy”, quello che dovrebbe promuovere, far conoscere e apprezzare i prodotti italiani più disparati in tutto il mondo. Purtroppo, questo resta un concetto che non riesce a far breccia nel cuore degli orafi: ogni azienda, sia essa piccola o grande, si proclama “diversa” dalle altre. Risultato: il settore non è in grado di affrontare il mercato internazionale, i settori concorrenti e i giovani consumatori, con una campagna di comunicazione globale, intensa, affascinante. Un handicap vero e

Françoise Izaute, amministratore delegato PGI / Alba Cappellieri, Politecnico di Milano proprio, quello della comunicazione del settore, di cui stiamo già soffrendo le conseguenze ma, pare, senza capirne fino in fondo la gravità. Di grande interesse è stato anche l’intervento di Laura Bartolini, presidente Logotel e responsabile dell’Area Formazione, che ha puntato il dito su un altro “difetto” del settore orafo, e non solo: la formazione del personale di vendita per affrontare un cliente “sempre più informato, preparato e, a volte, confuso”. (Foto di Elisabetta Nespoli)

Laura Bartolini

Antonella Garello

Luca Buccellati presidente AOL

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FIERE FAIRS

IL SOLE DI MAGGIO NON

SCALDA VICENZA THE MAY SUN DID NOT WARM VICENZA

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2 ■ Diciamo subito che non si nutrivano aspettative di alcun tipo rispetto all’edizione di Maggio di VicenzaOro, vaso di coccio tra i giganti di ferro di Basilea e Las Vegas - per non parlare della sequela di fiere orafe che si sono susseguite dall’inizio dell’anno, in Italia e all’estero. Nonostante i tentativi di rinnovarla e trasformarla, VicenzaOro Charm resta una fiera oggettivamente debole, frequentata con scarso entusiasmo da operatori già messi a dura prova dalla crisi e dall’incessante rincaro dell’oro. Tra le iniziative da ricordare, il progetto “Gioielli (in cerca) d’autore”, promosso

VICENZAORO CHARM RESTA UNA FIERA OGGETTIVAMENTE DEBOLE, STRETTA COM’È TRA BASILEA E LAS VEGAS.

VICENZAORO CHARM REMAINS AN OBJECTIVELY WEAK TRADE FAIR, CAUGHT BETWEEN BASIL AND LAS VEGAS.

22 fairs 6.11

da Confartigianato con la Scuola Italiana Design e Fiera di Vicenza, che ha visto giovani designer industriali collaborare con aziende orafe per la creazione di gioielli davvero innovativi (foto 1): un progetto che approfondiremo nel prossimo numero della rivista. Montegrappa ha presentato una bella antologia delle sue penne dedicate ad anniversari e personaggi celebri o ispirate alla musica. Di sicuro interesse anche il workshop dedicato al mercato indiano e alle opportunità di cooperazione economica con l’Italia (foto 2: Mehul Choksi, presidente del gruppo Gitanjali). E’ stato anche presentato il progetto vincitore del concorso per la ricostruzione del “Gioiello di Vicenza” (foto 3), modello della città realizzato in argento nel 1578 e andato distrutto nel 1797, che verrà ricostruito grazie al contributo dei cittadini su progetto dell’architetto Romano Concato. ■ We must admit that we did not have any expectations with respect to the May edition of VicenzaOro, an earthen jar among the iron giants of Basel and Las Vegas - not to mention the string of jewellery trade fairs that have taken place since the

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beginning of the year in Italy and abroad. Despite the attempts to renew and transform it, VicenzaOro Charm remains an objectively weak trade fair, attended with little enthusiasm by professionals who have already been sorely tried by the crisis and the incessant rise in gold price. The events to remember include the “Gioielli (in cerca) d’autore” project, promoted by Confartigianato with the Scuola Italiana Design and Fiera di Vicenza, which saw young industrial designers work with jewellery companies to create truly innovative jewellery (1). A project that we will see in detail in the next issue of the magazine. Montegrappa presented a beautiful anthology of its pens dedicated to anniversaries and celebrities or inspired by music. Also of great interest was the workshop dedicated to the Indian market and the opportunities for economic cooperation with Italy (2: Mehul Choksi, Managing Director of the Gitanjali Group). Finally, the winning design for rebuilding the "Jewel of Vicenza" (3) was also presented, a model of the town made of silver in 1578 and destroyed in 1797, which will be rebuilt with the help of citizens by architect Romano Concato.




BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

UNA RUBRICA DI ANALISI DEL SETTORE, PER FAVORIRE UNA MIGLIORE CONOSCENZA DELLE TENDENZE DEI NOSTRI MERCATI SU SCALA ITALIANA E MONDIALE. UNA SERIE DI UTILI CONSIGLI PER GESTIRE AL MEGLIO IL NOSTRO BUSINESS.

• La gioielleria italiana rimane ferma / Italian jewellery industry at a standstill • Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index • Intervista a Giampaolo Galli, Direttore generale Confindustria • Pianificare un evento dalla ‘A’ alla ‘Z’ • Giocare d’azzardo con le pietre di colore? / Gambling with coloured stones? • Commercio di successo e mercato dinamico • Zingaro: la vetrina comunica emozioni • Analisi mercato: mall e gioielli, cose da grandi

STOCK E

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS / English translation: see page 76

LA GIOIELLERIA ITALIANA

RIMANE FERMA by ASI - Analisi e Studi Industriali

AL NETTO DELLA “BOLLA AURIFERA”, IL VOLUME DELLE VENDITE ALL’ESTERO È INFERIORE A QUELLO DEL PRIMO BIMESTRE 2010.

■ Nel 2010 l’attività dell’industria orafa, dopo un recupero iniziale sollecitato dalla necessità di ricostituzioni di scorte, ha manifestato un graduale arretramento a fronte di recuperi e rilanci di attività in altri Paesi produttori, soprattutto asiatici.

lume delle vendite all’estero – in termini reali – è inferiore a quello del primo bimestre 2010. D’altra parte, il segnale di arretramento nel primo bimestre 2011 è dato dall’andamento delle quantità esportate: -24,8%. È vero che le vendite di gioielleria non si possono misurare in peso. Tuttavia la tendenza di breve periodo può avere una sua validità, in quanto è verosimile ipotizzare che il mix di prodotti esportati non sia cambiato in misura determinante. In termini “nominali”, per le ragioni sopra ricordate, gli aumenti delle vendite all’estero sono diffusi nei principali mercati di destinazione. In termini “reali” gli aumenti sono segnalati per i principali Paesi clienti (Emirati Arabi, Svizzera, Stati Uniti, Francia, Hong Kong, Cina, Turchia, Belgio). Per contro, arretramenti si sono avuti per: Regno Unito, Libia, Giordania, Tunisia, Panama, Australia e altri.

La tendenza al rallentamento è continuata nel primo bimestre 2011. Com’è noto, due mesi rappresentano un periodo troppo breve per elaborare un’analisi congiunturale. È quindi opportuno attendere i dati dei mesi successivi per poter quantificare gli effetti della ricostituzione delle scorte da parte dei distributori finali, dopo la punta stagionale delle vendite di gioielli di fine anno (2010). Le esportazioni in valori correnti hanno segnato, nel complesso, un aumento consistente dell’ordine del 23% rispetto al corrispondente bimestre di un anno prima. Nel contempo i corsi delle materie prime preziose sono cresciuti a tassi ancora più elevati. Rincari che si sono riversati Il recupero della produzione? sui listini di vendita dei singoli gioielli Forse nel secondo semestre gonfiando quindi i valori dei ricavi. Tant’è Negative rimangono le indicazioni anche che, al netto della “bolla aurifera”, il vo- per le vendite sul mercato interno. Dopo

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i già ricordati recuperi generati anche dalla ricostituzione delle scorte, le variazioni anno su anno dell’indice dell’Istat del fatturato interno - in termini reali sono ritornate in territorio negativo. È continuato infatti il trend discendente del reddito disponibile delle famiglie; e quindi dei consumi, soprattutto di beni durevoli. Il minor reddito è stato in parte coperto intaccando il risparmio, la cui propensione ha continuato a contrarsi. Naturalmente la diminuzione della domanda complessiva di gioielleria si è riflessa sulla produzione. L’apposito indice calcolato dal’Istat per il primo trimestre 2011 segna un calo dell’ordine del -7% (anno su anno). L’arretramento della produzione è diffuso nei vari distretti orafi e, nel complesso, è più consistente di quello fatto registrare dalle varie filiere del Made in Italy (anzi alcune di queste si sono riportate sui livelli pre crisi). In termini reali (al netto quindi del balzo in su dei prezzi delle materie prime) il volume della produzione si è dimezzato rispetto al 2000, quando le principali variabili economiche del settore avevano

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L’economia in cifre The economy in figures Variabili

Periodo

Dato (1)

Variazioni % Congiunturali (2)

Tendenziali (3)

Variables

Period

Data

Variations Current

Trend

gen-feb 2011

692,46

n.s.(4)

23,0

gen-feb 2011

259,61

n.s.(4)

63,8

gen-feb 2011

803,67

n.s.(4)

35,5

gen-feb 2011

611,26

n.s.(4)

83,9

gen-mar 2011

53,2

n.s.(4)

-7,2

gen-mar 2011

148,7

2,3

8,8

gen-feb 2011

64,0

n.s.(4)

-4,6

gen-feb 2011

70,5

n.s.(4)

6,8

aprile 2011

103,7

-1,4

-3,4

aprile 2011

103,0

-0,5

7,4

export orafo argentiero (1)

goldware/silverware - exports (1) import orafo argentiero (1)

goldware/silverware - imports (1) import metalli preziosi (1)

precious metals - imports (1) export metalli preziosi (1)

precious metals - exports (1) produzione orafa (5)

goldware production (5) prezzi produzione orafa (5)

goldware production prices (5) fatturato orafo interno (5)

domestic goldware turnover(5) fatturato orafo complessivo (5)

total goldware turnover (5) clima di fiducia famiglie (6)

confidence climate - families (6) clima di fiducia imprese (7)

confidence climate - firms (7)

Note: (1) Milioni di euro o altrimenti indicato. (2) Sul periodo precedente. (3) Sullo stesso periodo anno precedente. (4) Non significativo causa stagionalità. (5) Indice media 2005=100. (6) Indici destagionalizzati 1980=100. (7) Indici destagionalizzati 2005=100. Fonti: elab. ASI su dati Istat. (1) Millions of Euros or indicated otherwise.

(2) Over previous period. (3) Over the same period previous year. (4) Insignificant, seasonal cause. (5) Index average 2005=100. (6) Seasonally adjusted index 1980=100. (7) Seasonally adjusted index 2005=100. Sources: ASI on data by Istat.

raggiunto livelli record.

ne. Com’è già accaduto in altre fasi storiche, l’industria italiana risente la crisi prima dei concorrenti internazionali e L’industria italiana paga lo scotto di una struttura debole riaggancia l’inversione di tendenza in riLe ipotesi di recupero della produzione, tardo. Ne deriva quindi il graduale arreche erano state avanzate da alcune tramento delle quote di mercato. Già alfonti a partire dall’inizio del 2011, sono l’inizio degli anni ‘80 gli economisti del state posposte alla seconda metà del- settore lamentavano la debolezza della l’anno. Peraltro per una ripresa dell’attività struttura dell’apparato produttivo. Nel manca ancora un progetto di medio- tempo quella debolezza si è aggravata lungo termine che dia vigore agli investi- e oggi – in un mondo competitivo che menti (in particolare all’innovazione) e a è cambiato – si è trasformata in un una incisiva politica industriale per favo- vero e proprio handicap. rire il consolidamento dimensionale dell’apparato produttivo, capace di accre- L’import in forte crescita: ma scere e consolidare la competitività del sono parti o semilavorati made in Italy, in Italia e sui mercati inter- Nello stesso primo bimestre 2011 si è registrata una nuova forte crescita delle nazionali. Sebbene il momento peggiore della importazioni di gioielleria: +63,8% anno crisi sia ormai alle spalle, le prospettive su anno. Anche qui il raffronto è tra per il futuro rimangono incerte. Un vero valori nominali, al lordo del rincaro delle recupero del terreno perduto non si è materie prime preziose. Con tale perancora realizzato. E alcuni movimenti formance, l’import orafo è ritornato sui collaterali (per esempio, la rilevante cre- livelli pre crisi; livelli che rappresentano scita delle esportazioni di materie prime il 37,5% delle esportazioni. Com’è stato preziose) non autorizzano indicazioni più volte ricordato, nelle importazioni di inversione di tendenza a breve termi- complessive sono compresi anche se-

milavorati e componenti acquistati da orafi italiani all’estero per poi essere completati e riesportati sotto forma di gioielli finiti. Infatti quasi tre quarti delle importazioni sono accentrati in quattro distretti della produzione orafa italiana (Milano e Alessandria con circa il 30% ciascuno. Roma, Vicenza e Arezzo registrano quote d’importazione più contenute). La presenza significativa di acquisti all’estero di parti e di semilavorati per l’industria orafa italiana trova una parziale conferma nell’analisi del valore medio unitario delle importazioni di gioielli. Tale valore, per le note ragioni, è aumentato; ma è molto più contenuto (è meno della metà) del valore medio unitario delle esportazioni. Questa forbice è solo in parte da attribuire alla presenza di gioielli di minore qualità provenienti da nuovi Paesi competitori che praticano prezzi dei gioielli più bassi. Infatti gli acquisti all’estero per oltre la metà del totale provengono da Paesi dell’Unione Europea; e per un quarto circa dai Paesi asiatici.

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Andamenti dei prezzi dell’oro (indici aprile 2003=100)

Gold prices trend (April index 2003=100) in dollari

in euro

Sinora l’industria italiana della gioielleria non ha saputo o potuto cogliere il miglioramento del contesto internazionale. Infatti, nel corso del 2010 e nei primi mesi dell’anno 2011, la ripresa dell’economia internazionale si è consolidata. Il commercio mondiale ha recuperato il livello del 2008 e il Pil è tornato a crescere a tassi non dissimili da quelli sperimentati prima della crisi, anche se con andamenti diversi tra le varie aree geografiche e, come nel caso dell’Europa, all’interno delle stesse. Peraltro, secondo recenti analisi realizzate da Ice-Prometeia, è previsto per il biennio 2011-2012 un nuovo ridimensionamento della crescita del commercio e del Pil mondiali, esteso sia alle economie emergenti che a quelle avanzate.

e da una minore crescita delle esportazioni, oltre che dagli effetti del rincaro del petrolio. Tra i Paesi storicamente industrializzati, gli Stati Uniti riuscirebbero a discostarsi dalle tendenze prevalenti su scala internazionale grazie ai nuovi interventi espansivi di bilancio approvati a cavallo tra il 2010 e 2011. Tuttavia anche per l’economia statunitense il ritmo di espansione (+3% atteso nel 2011) potrebbe ridimensionarsi nel 2012 a causa dei recenti provvedimenti tesi a ridurre il deficit. L’impatto di una politica monetaria più restrittiva comporterà un’inflazione più elevata, tassi di interesse più elevati con effetti negativi sui consumi. Ancor meno favorevole è delineato il quadro prospettico per Eurolandia. La crescita è prevista decelerare nel biennio 2011-2012 (a tassi medi intorno all’1,2%) Eurolandia: nel 2011-2012 a causa soprattutto dell’impatto negativo probabile un rallentamento Per i Paesi emergenti, il rallentamento che le diffuse politiche di bilancio restritdel boom sinora realizzato appare pos- tive eserciteranno sulla domanda interna. sibile dopo il varo di politiche economiche Inoltre la domanda estera, rallentando il restrittive (per meglio controllare l’infla- suo ritmo di espansione, determinerà zione, soprattutto in Cina e in altri Bric) un minore contributo alla crescita del

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28 stock&markets 6.11

saldo complessivo della bilancia commerciale. Il prolungato arretramento dell’industria italiana della gioielleria, che è emerso dall’analisi congiunturale, potrebbe indurre a concludere che il declino dell’industria gioielliera nazionale sia una possibilità concreta o addirittura una tendenza irreversibile. Pur tuttavia, il posizionamento dell’industria italiana dell’oreficeria rimane solido. La sfida è aperta se l’apparato produttivo riuscirà a raggiungere le dimensioni minime imposte dai nuovi assetti competitivi internazionali. L’oreficeria può ancora contare sui ben noti fattori originari del boom del gioiello italiano: il disegno, l’estetica, la cura della manifattura, la varietà dei modelli, la professionalità e il know how specifico. Fattori dell’eccellenza unanimemente riconosciuti come i migliori in tutto il mondo e per di più non facilmente copiabili (con l’eccezione del disegno). Il Focus è stato completato con le informazioni e i dati statistici disponibili al 16 maggio 2011.

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

STOCK&INDEX ■ INDICE L’ORAFO ITALIANO Pubblichiamo le quotazioni di borsa di alcune delle maggiori società italiane ed estere dell'oreficeria e dell'orologeria, quelle dei principali metalli preziosi e l'indice Morgan Stanley World, relativo alla capitalizzazione delle borse mondiali. Il confronto di questi indici potrà dare a tutti gli operatori del nostro settore un'indicazione utile per capire l'andamento e le tendenze del nostro mercato.

Titoli & Metalli

Shares & Metals

■ L’ORAFO ITALIANO’S INDEX We publish the Stock Exchange shares of leading Italian and foreign jewellery and watchmaking companies, of the main companies dealing in precious metals and the Morgan Stanley World index relating to the capitalization of international Stock Exchanges. Comparisons between these indexes will provide operators with useful guidelines to understand the current situation and market trends.

Borse & valuta

Bulgari Damiani Fossil Inc. Richemont Swatch Group Tiffany & Co Indice Azioni/ Share Index

Milano, € Milano, € Nasdaq, USD Xetra, € Xetra, € Nyse, USD

Oro / Gold Argento / Silver Platino / Platinum Palladio / Palladium Indice Metalli/ Metal Index MSCI All Country

USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce

■ BENE LE AZIONI, CALMI I METALLI

03.01.2011

27.04.2011

24.05.2011

Stock Exchanges 01.03.2011 04.27.2011 05.24.2011 and currency

Indice

Index

8,17 0,86 72,69 44,32 313,96 62,11 100,00

12,28 0,99 95,89 41,96 325 68,65 108,15

12,19 1,09 100,58 43,36 338,2 68,27 112,26

149,20 126,74 138,36 0,97 107,72 109,91 112,26

1.418,20 30,65 1.764,00 790,00 100,00 313.611

1.506,00 45,40 1.806,00 750,00 102,61 334.831

1.521,40 35,73 1.758,00 733,00 101,13 321.848

107,27 116,57 0,99 0,92 101,13 102,63

dei metalli preziosi, ma è tutta apparenza; in realtà l'impressione di "calma" deriva Continua ed anzi si rafforza il trend po- da una media risultante da un ulteriore sitivo dei titoli legati al comparto della rialzo dell'oro e da un altro calo (nel gioielleria; anche il mese di Maggio mese) degli altri metalli: anche dell'arinfatti mette a segno un cospicuo pro- gento, che tuttavia resta ancora molto gresso, tanto che oramai il guadagno, al di sopra delle quotazioni di Gennaio. dall'inizio dell'anno, ha già raggiunto il 12,26%. Sono in particolare i due titoli ■ GOOD RESULTS italiani a trainare la volata, Bulgari con il FOR STOCKS, METALS 49% e Damiani con il 26%, mentre tra i REMAIN STEADY titoli esteri Richemont è infine risalito The positive trend of jewellery shares is fino alla parità. Ottimo quindi l'andamento continuing and is growing even stronger. del comparto, tanto più se si considera In fact, even the month of May scored a che le borse mondiali in questo mese remarkable progress, so much so that arretrano, pur restando positive rispetto the earnings since the beginning of the a Gennaio. Calma invece nel settore year have already reached 12.26%. In

particular, two Italian stocks are on top, Bulgari with 49% and Damiani with 26%, while among foreign stocks Richemont has finally moved up to tie the score. The performance of the sector is therefore excellent, especially when you consider that the world stock markets are in retreat this month, although remaining positive compared to January. On the other hand, the sector of precious metals remained rather quiet, but it's all appearance. In fact, the feeling of "steadiness" is due to the average resulting from a further rise in gold and another drop (during the month) in the price of other metals including silver, although it is still well above January prices.

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

UNIRSI PER AUMENTARE

IL PESO SUL MERCATO by Sonia Sbolzani

COSTITUIRE RETI D’IMPRESA SIGNIFICA PRESERVARE L’AUTONOMIA AUMENTANDO LA COMPETITIVITÀ NELL’ESPORTAZIONE, LA RICERCA E L’INNOVAZIONE.

Italy nel mondo. Secondo i dati, infatti, il settore orafo detiene il sesto saldo commerciale attivo con l’estero ed è al primo posto tra quelli del comparto moda e accessorio. E che solo un quarto della produzione è destinata al mercato interno, mentre il resto prende la strada dei mercati internazionali. Tuttavia, la crisi finanziaria che ha investito l’economia globale nell’ultimo anno e mezzo non ha risparmiato nemmeno la produzione di oggetti in argento e oro, aumentando fortemente le difficoltà delle imprese. L’intero settore del lusso sta scontando ■ La crisi, le prospettive dell’industria e più degli altri la crisi dei consumi e già dell’economia italiana, le sfide del settore da anni il mondo dell’oro sta attraversando orafo. Un’intervista a tutto campo a un momento delicato, di grandi cambiaGiampaolo Galli, Direttore Generale Con- menti. Da una parte, ci sono i problemi findustria. oggettivi legati al rincaro del prezzo dell’oro, dall’altra, i mutamenti sociologici, Qual è, dal suo punto di osservazione, economici e attitudinali relativi all’acquisto la situazione dei settori del lusso del dei gioielli. made in Italy e, nella fattispecie, di quello orafo? Quali sono, a suo parere, le maggiori Il settore orafo-argentiero rappresenta criticità? da sempre uno dei comparti manifatturieri I preziosi scontano non solo le probletrainanti nella promozione del made in matiche legate all’attuale andamento

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Giampaolo Galli

dell’economia, ma anche la forte dipendenza dalle continue oscillazioni e dagli incrementi della materia prima. Questi fattori peculiari hanno generato ulteriore incertezza tra gli operatori. Un problema è rappresentato - come per molte altre imprese - anche dai dazi e dalle barriere non tariffarie che rendono vaste aree del commercio internazionale, tra cui il Sud America, l’India, la Cina, la Russia, inavvicinabili per i gioielli italiani. Ci sono, poi, le difficoltà di accesso al credito che nel comparto orafo sono particolar-

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mente rilevanti, poiché le banche svolgono un ruolo importante anche nell’approvvigionamento della materia prima attraverso il contratto di prestito d’uso. Confindustria è impegnata da tempo nel rilancio di una reale partnership tra imprese e sistema bancario e - soprattutto alla luce delle problematiche derivanti dalla crisi abbiamo intensificato il dialogo con Abi e con il Governo, arrivando a significativi risultati.

scorso Gennaio da un ramo del Parlamento e contenente rinnovate prescrizioni in tema di marchi sul prodotto, obbligatorietà della presenza del marchio di origine per i prodotti di provenienza extra Ue e un severo regime sanzionatorio. Non mancano poi le attività dirette all’abbassamento dei dazi. Grazie agli sforzi fatti la gioielleria è stata inserita tra i pochi settori che potrebbero beneficiare di una trattativa ad hoc nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio A proposito di contraffazione e con- per la riduzione generalizzata dei dazi, il correnza sleale, ci si può aspettare cosiddetto “0 per 0”.

un aiuto effettivo dal Governo in termini di impegno per l’abbassamento dei dazi e la salvaguardia del prodotto italiano? Il Governo ha già promosso numerose iniziative concrete a tutela della produzione industriale italiana. A pochi giorni di distanza dalla Giornata nazionale anticontraffazione, organizzata da Confindustria nel Luglio 2010, è stato istituito presso il ministero dello Sviluppo economico il Consiglio nazionale anticontraffazione (Cnac). L’obiettivo di questa nuova realtà, insediata proprio a fine Dicembre 2010, è quello di rafforzare in modo sinergico, strategico e coordinato l'azione del Governo di lotta al falso, compreso quello on-line, attraverso il diretto coinvolgimento di ben dieci ministeri interessati (Sviluppo economico - che lo presiede - Economia, Affari esteri, Difesa, Politiche agricole alimentari e forestali, Interno, Salute, Giustizia, Beni e attività culturali, Lavoro e politiche sociali). In questo ambito occorre sottolineare anche l’importante risultato raggiunto con la nuova disciplina dei metalli preziosi approvata lo

mercato e di trarre vantaggio dalle economie di scala. Per questo, dal 2009 è stata costituita RetImpresa - l'Agenzia di Confindustria per le Reti di Impresa con l’obiettivo di diffondere nelle sedi istituzionali e tra le aziende la conoscenza e le potenzialità di queste nuove forme di aggregazione.

In che modo l’attività di Confindustria si traduce in servizio concreto al business del gioiello? Confindustria ha come obiettivo principale quello di rappresentare le esigenze del mondo dell’impresa nei confronti delle principali istituzioni politiche, economiche, sociali e sindacali del paese. Ciò si declina, per quanto riguarda il settore dei preziosi, in un impegno nella difesa della produzione orafa e gioielliera italiana attraverso un’attenta analisi e un monitoraggio continuo dei problemi e delle normative riguardanti il settore a livello nazionale e internazionale. Nel comparto dei preziosi la creatività è elemento imprescindibile, anche più che in altri ambiti produttivi. Confindustria, promuovendo la crescita professionale e manageriale delle aziende associate, contribuisce anche a mettere la tecnoloSi denuncia spesso l’eccessiva fram- gia e l’innovazione al servizio della samentazione del settore orafo, il suo pienza artigiana e dell’estro creativo che particolarismo, l’incapacità di fare mas- da sempre caratterizzano i nostri gioielli sa critica e godere di economie di nel panorama mondiale. scala. Come si possono spingere le aziende a valutare eventuali forme di Cosa pensa delle ipotesi ventilate a aggregazione? più riprese di ridimensionare l’Ice? Ci Se prima le pmi si trovavano ad affrontare potrebbero essere ripercussioni negala difficile scelta della crescita dimensio- tive sulle imprese italiane? nale, oggi in un mercato sempre più Sono in molti a chiedere, e da tempo, competitivo e globalizzato questa sfida una riforma dell’Istituto per il commercio è, se possibile, ancora più vincolante. estero che abbia come obiettivo quello Questo è vero anche per le aziende del di razionalizzare e riorganizzare assetti settore orafo. L’aggregazione all’interno e risorse. Quello che serve - soprattutto di reti di imprese costituisce la risposta - è un’inversione del rapporto tra il pervincente contro il particolarismo in un sonale Ice che opera in Italia e quello panorama internazionale che costringe impegnato all’estero. Servono maggiori a ripensare i modelli produttivi. Il contratto risorse che lavorino al servizio concreto di rete è una formula innovativa che, pre- delle imprese italiane al di fuori dei servando l’autonomia delle singole azien- confini nazionali. de, ne aumenta la competitività sostenendo l’export, la ricerca e l’innovazione. Alcuni studiosi prevedono per l’Italia Le imprese, soprattutto se piccole o ap- un futuro in cui i settori dell’industria partenenti a settori frammentati, devono tradizionale soffriranno soprattutto ragionare sulla scelta di unirsi per acquisire per ragioni di concorrenza di prezzo. quegli strumenti che le mettano in condi- Ci aspetta un avvenire di comparti zione di aumentare il loro peso sul di nicchia?

6.11 stock&markets 31


BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

Innanzitutto, non va dimenticato che la nostra industria manifatturiera ha prodotti e performance che tutto il mondo ci invidia: il made in Italy è una chiave di successo indiscussa. Detto questo, il nostro impegno deve essere quello di eliminare tutte le barriere affinché le imprese italiane possano confrontarsi in modo aperto e reciproco con gli altri competitor. E di fatto, la specializzazione e il presidio di segmenti industriali di nicchia già costituisce per molte delle nostre aziende un elemento di notevole forza competitiva. Per questo sono convinto che creatività, la qualità e l’affidabilità del prodotto “italiano”, orafo-gioielliero compreso, permetteranno alle nostre aziende di reggere a testa alta il confronto con la concorrenza mondiale.

Confindustria non ha mai smesso di ribadire l’importanza degli investimenti in ricerca e sviluppo come garanzia di una crescita duratura e solida per il Paese. L’evidenza internazionale mostra però che l’Italia, rispetto agli altri paesi industrializzati, impegna minori risorse. Nel 2007 erano appena l’1,18% del Pil, quasi l’1% in meno della media Ocse. Le aziende investono, ma vanno anche incentivate a farlo. E gli incentivi, per essere efficaci, devono essere certi, di importo adeguato e continuativi nel tempo. In Italia non mancano strumenti di sostegno, anzi si è assistito al loro proliferare, tra diversi ministeri e regioni. Quello che manca è una programmazione di medio-lungo periodo. È indispensabile un grande sforzo pubblico e privato volto a rafforzare le competenze Perché, malgrado le minacce di un scientifiche e tecnologiche e a migliorare domani non brillante per l’economia la capacità di adottare rapidamente le del nostro Paese, si stenta a investire nuove tecnologie. L’innovazione è l’unica in ricerca e sviluppo per produrre in- via per innescare una crescita autogenovazione vincente? È solo questione nerata. di mezzi o ci sono responsabilità anche da parte del nostro establishment? Su quali leve consiglia alle imprese

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orafe di puntare maggiormente? Non credo esista una ricetta univoca in grado di garantire risultati validi per tutte le imprese. Le leve da utilizzare sono molteplici: ricerca, formazione, design, nessuna va esclusa né sottovalutata. Quasi in ogni settore economico l’associazionismo accusa segni di debolezza. Come si possono incentivare nuove adesioni? Confindustria, anche in questi momenti di crisi, sta crescendo come numero di imprese associate e come partecipazione degli iscritti alla vita associativa. In ogni caso occorre cambiare, ogni giorno, per rispondere alle esigenze delle imprese che si rappresentano. Da sempre, Confindustria è una voce forte a tutela degli interessi delle aziende iscritte e sulle strategie per il futuro del paese. Nel 2010 abbiamo celebrato i nostri primi cento anni, vogliamo continuare a svolgere questo ruolo anche nei prossimi cento. E a servizio non solo delle aziende, ma - come da nostra tradizione - al servizio del Paese, per il benessere di tutti.

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“QUELLA VOLTA CHE…” Racconti dal mondo orafo

Inviateci il racconto dell’episodio o dell’incontro più curioso, divertente, comico o drammatico che vi sia capitato nel corso della vostra vita professionale. Quelli più belli e interessanti verranno pubblicati dalla nostra rivista. Ogni partecipante potrà inviare un solo racconto, della lunghezza massima di una cartella (30 righe per 60 battute), purché tale racconto non sia mai stato pubblicato né premiato in precedenza. Non saranno ammesse opere con contenuti osceni, offensivi, intolleranti o diffamatori.

Ogni racconto dovrà essere accompagnato da una nota con i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, e-mail, recapito telefonico, professione all’interno del mondo orafo). La redazione si riserva di effettuare interventi di editing, laddove necessari.

I lavori dovranno pervenire, via mail, al seguente indirizzo: marina.morini@edifis.it antonella.garello@edifis.it

6.11 racconti 33


L’ESPERTO RISPONDE MARKETING

Evento Candido Operti - Forte Village

PIANIFICARE UN EVENTO

DALLA ‘A’ ALLA ‘Z’

by Daniela Saibene *

TUTTO QUELLO CHE spetto al passato, è che non si può Obiettivi, argomenti, location, DOVETE SAPERE PER commettere alcun errore: bisogna saper timing e costi. ORGANIZZARE UN creare sinergie per ottenere risultati d’im- Se si decide di organizzare un evento, EVENTO DI SUCCESSO: magine con i clienti, la stampa e, di con- la prima domanda da porsi è: “Perché voglio investire su un evento? Cosa voIL TEMPO, IL LUOGO, seguenza, nelle vendite. glio comunicare? E a chi?” Alla prima IL BUDGET E, domanda, il 90% dei gioiellieri risponde SOPRATTUTTO, Organizzare e pianificare “per incrementare le vendite”. Ovvio... GLI ARGOMENTI con grande anticipo E I TEMI È necessario pianificare con largo anticipo, Ma il gioielliere dovrebbe avere ben DA COMUNICARE. prendendo in considerazione tutti gli chiaro l’argomento attraverso cui riuscire aspetti dell’organizzazione e creando una lista di argomenti e di azioni da valutare prima, durante e dopo l’evento. Qui di seguito una lista di suggerimenti: ■ Nelle molteplici attività di un gioielliere, una parte è dedicata alle relazioni con i clienti. L’organizzazione di eventi è infatti tra le attività di pubbliche relazioni, quella finalizzata a migliorare il rapporto con i clienti. I gioiellieri italiani hanno sempre utilizzato questo mezzo ma oggi la pigrizia, l’indecisione e anche i problemi economici spesso li spingono a non fare nulla, in attesa di tempi migliori. La realizzazione di eventi, conferenze, o semplici incontri in negozio, è oggi ancora più importante e la differenza, ri-

34 marketing 6.11

Decidere obiettivi e temi, timing e costi Decidere il target di riferimento: clienti e mailing list Comunicare l’evento: inviti, comunicazione e coinvolgimento dei media Location e allestimento in termini di vetrine e di percorsi espositivi Check list per il controllo finale, prima dell’evento, che consenta di riparare ad eventuali errori Finito l’evento: controllo dei risultati di vendita, e non solo.

ad aumentare le vendite. La parola d’ordine, quindi, è focalizzare l’attenzione e la concentrazione su di un argomento specifico, avendo il coraggio di eliminare tutte quelle attività ed iniziative che non sono utili all’obiettivo. Ad esempio, se l’obiettivo è comunicare un nuovo brand di gioielleria in stock, l’evento deve focalizzarsi sulle nuove collezioni, uniche o principali protagoniste dell’occasione. I gioiellieri spesso non resistono alla tentazione di cogliere l’opportunità di un evento per mettere in mostra più gioielli, magari in stock già da tempo. Ma attenzione, il concetto di “mostra mercato” può essere anche apprezzato, ma va comunicato prima, in modo da


non deludere le attese degli invitati. È importante dare un tema all’evento, comunicarlo e lavorarci senza elementi di potenziale disturbo per la comunicazione, che deve essere focalizzata sull’obiettivo.

L’importanza delle immagini e delle parole

tre, anche le gioiellerie adatte ad ospitare un evento spesso non rispondono ai caLa comunicazione può essere visiva e/o noni di comunicazione che i clienti oggi verbale, e anche la comunicazione dei si aspettano: possibilità di movimento, temi dell’evento può essere diversa, a facilità di uscire all’aperto, angoli relax seconda delle esigenze del singolo ne- ecc. Nel momento in cui si decide, invece, gozio. L’utilizzo delle immagini nel corso di puntare su un evento organizzato fuori di un evento può contribuire ad aumentare dalla gioielleria, è importantissimo conArgomenti, temi e prodotti l’impatto e il coinvolgimento dei clienti; il centrarsi sul tipo di location: da comunicare. Solo il gioielliere può decidere l’argo- gioielliere può quindi utilizzare giganto- - culturale alternativo: cinema, teatro, mento e il tema dell’evento, che deve grafie, schermi per proiettare video, foto galleria d’arte o museo incuriosire e affascinare i clienti, tenendo e immagini che spieghino il prodotto e - semplice e legato ai piaceri della vita: in considerazione due punti fondamen- l’evento. Ma il mezzo primario di comuni- enoteca, agriturismo, sala da tè tali: il poco tempo a disposizione e i nu- cazione possono essere anche solo - salutistico e alla moda: centro fitness, circolo ricreativo e sportivo La scelta, naturalmente, è legata al tipo di clientela acquisita e potenziale, senza dimenticare il problema della sicurezza, che costituisce spesso una barriera nel caso si voglia cambiare strategia di comunicazione. Il messaggio da sottolineare è il pensiero strategico sugli obiettivi, e i dettagli non si possono trascurare: meglio pochi eventi pensati bene e, se non si è convinti, posticipare l’evento.

Il periodo è legato agli obiettivi

Evento Rosas - Nuoro merosi inviti che ricevono. Per quei punti vendita che rappresentano marchi importanti, basterà invitare i clienti allo scopo di presentare le nuove collezioni. Il gioielliere che, invece, non rappresenta marchi importanti, deve impostare la comunicazione su una categoria di prodotto, da presentare e da raccontare. Se l’obiettivo del gioielliere è snellire lo stock, si possono organizzare momenti di promozione, magari cogliendo l’occasione dei saldi dell’abbigliamento, sempre mantenendo, però, quel tocco di eleganza che il prodotto orafo richiede. Come abbiamo già avuto modo di dire, ogni progetto deve essere di valore per i clienti, e l’organizzatore deve quindi sempre mettersi dalla parte dell’ospite, chiedendosi come incuriosirlo e convincerlo a partecipare, come trattare l’argomento in termini visivi e di informazione.

parole e spiegazioni approfondite relative al prodotto che si presenta, o semplicemente parlare di un argomento che possa appassionare i clienti. A questo punto vale la pena chiedersi se la presenza di esperti esterni, presenza che solitamente dà valore all’evento e arricchisce le conoscenze degli ospiti sia, nell’era di internet, ancora un must.

Dove organizzare l’evento? I gioiellieri che hanno negozi dalle ampie metrature e una struttura adatta devono porsi una domanda prima di organizzare un evento: organizzarlo in gioielleria o in luoghi diversi dal negozio? La domanda non è solo pratica e relativa all’aspetto economico, ma è soprattutto strategica. Oggi i clienti sono curiosi e anche un po’ annoiati, e stupirli con idee innovative potrebbe essere la carta vincente per il successo dell’evento. Inol-

Natale è, per tutti, l’occasione per organizzare eventi. E’ infatti il momento in cui si realizza dal 20 al 30% del giro d’affari di un negozio e, in un contesto altamente competitivo, è importantissimo tenere alta la voce della gioielleria. È altresì vero che in questo stesso periodo è concentrata una percentuale altissima degli investimenti in pubblicità e comunicazione. Le “voci” hanno quindi un alto rischio di disperdersi nel mare magnum pre-natalizio e, per farsi vedere e sentire, diventa importante il livello dell’evento e la qualità del messaggio da veicolare. Ma l’anno è composto da dodici mesi: non sottovalutate la possibilità di organizzare un evento durante un periodo dell’anno meno affollato di persone e comunicazione, ma dal potenziale di attenzione, da parte dei clienti, sicuramente più alto. Esiste anche la stagionalità di alcuni prodotti: i matrimoni si concentrano maggiormente nel periodo estivo (anche se negli ultimi anni la tendenza è meno accentuata), cui segue la ricorrenza dell’anniversario. I lanci di nuove collezioni, nella moda e nel gioiello, sono in periodi canonici e ben comunicati dai media: potrebbe essere una buona

6.11 marketing 35


L’ESPERTO RISPONDE MARKETING idea presentare le nuove collezioni del negozio proprio in quel periodo. Anche per quanto riguarda la scelta della data, bisogna pensare all’obiettivo ponendosi domande sul prodotto, sul target, ecc. e, soprattutto, pianificare con molto anticipo l’evento: maggiore sarà il tempo a disposizione e più ci si renderà conto che esiste una serie di possibilità in grado di aiutare l’evento ad essere più interessante e ad avere successo. Affinché un evento sia pianificato correttamente, sarà quindi necessario iniziare con almeno quattro mesi d’anticipo sulla data scelta. Minore sarà il tempo a disposizione, minore sarà la puntualità con la quale saranno decisi i dettagli... e i dettagli sono importanti!

Il budget Qualsiasi budget si decida per l’organizzazione di un evento, sarà sempre una scelta che deve ripagare. Anche se non nell’immediato, l’investimento deve portare ritorni di vendita o di immagine, e anche questo deve essere deciso fin dall’inizio. A questo proposito è importante creare un foglio budget diviso per le diverse voci e con i relativi importi iniziali (il più possibile vicini alla realtà: chiedendo preventivi o facendo riferimento ad esperienze precedenti di amici o colleghi) e con la possibilità di inserire i consuntivi. Questo aiuterà a non avere spiacevoli sorprese.

Il target: clienti e mailing list

vera ricchezza per diffondere la comuni- monitorare i risultati, sia in termini di vencazione in modo efficiente e in tempi ra- dita sia in termini d’immagine e di comunicazione. Sarà necessario controllare le pidi. vendite, il traffico e l’arrivo di nuovi clienti in negozio durante i mesi successivi alGli inviti e la stampa Un invito semplice ed elegante può es- l’evento e paragonare i numeri con lo sere sufficiente, ma per chi desidera au- stesso periodo dell’anno precedente. Per mentare l’eco, esistono mezzi classici chi non avesse questo tipo di dati, sarà di comunicazione come le pubblicazioni una buona occasione per iniziare una locali, i poster/manifesti stradali, i portali nuova gestione di controllo, raccogliendo di moda e di gioielleria o, semplicemente, i dati, analizzandoli e archiviandoli, pronti il sito e le vetrine stesse della gioielleria. a dare risposte e idee per le future iniziaSe il negozio è in una cittadina, non di- tive. In questo articolo sulla comunicazione menticate di preparare un breve comu- ci siamo dedicati alla teoria, ricordando nicato per coinvolgere i giornalisti locali elementi e spunti importanti per la realize i siti internet (esistono siti che pubbli- zazione di un evento. Nel prossimo nucano quotidianamente notizie relative mero passeremo dalla teoria alla pratica, alla gioielleria), e dare quindi risalto al- proponendo degli esempi pratici, eventi l’evento. Spesso i giornalisti non amano che, a nostro parere, hanno avuto un dare risalto ad eventi commerciali, ma grande successo. se l’evento contiene una parte dedicata all’informazione e all’attualità si possono L’ESPERTO RISPONDE raggiungere buoni risultati anche in terSe desiderate informazioni su corsi mini di redazionali. Per i più ricercati, indi marketing e tecniche di vendita, fine, esiste la possibilità di contattare potete scrivere a: agenzie specializzate in eventi, in grado * Daniela Saibene, consulente mardi dare visibilità al progetto. keting e tecniche di comunicazione. Info: danielasaibene@hotmail.it Controllare i risultati

Tutti i gioiellieri dovrebbero avere una mailing list, meglio ancora se aggiornata con tutte le informazioni che possono aiutare l’attività di vendita e di comunicazione. E’ difficile per un gioielliere poter “scremare” gli inviti, ma essere consapevole su chi stiamo invitando aiuterà sicuramente le argomentazioni e le conversazioni durante l’evento e nell’attività di vendita quotidiana. Chi non avesse una mailing list (ad esempio una nuova attività) potrà rivolgersi ad agenzie specializzate oppure organizzare un evento a porte aperte, chiedendo agli intervenuti di firmare il “libro degli ospiti”, e di scrivere un commento. Non bisogna dimenticate gli indirizzi email, oggi una Concluso l’evento inizia il lavoro vero:

36 marketing 6.11



L’ESPERTO RISPONDE GEMMOLOGIA / English translation: see page 78

Rubino

Tanzanite

Tagliatori di Jaipur

Tormalina

PIETRE DI COLORE:

CHI GIOCA D’AZZARDO? by Luigi Costantini *

■ È come trovarsi nella corbeille della Borsa, presumo: punto al rialzo o al ribasso? Prendiamo la tanzanite, giusto per cominciare. V’è una sola area geografica di provenienza: la Tanzania, tanto per giustificarne la denominazione. Ebbene, l’anno scorso in Aprile il governo di quel Paese mise al bando l’esportazione del grezzo, per poi attenuare la rigorosa misura in Settembre, limitatamente al materiale al di sopra del grammo e ad un periodo vagamente definito come la metà del 2011, data entro la quale l’em-

38 gemmologia 6.11

bargo diverrà totale e rigoroso. L’intento pare lodevole, a prima vista: favorire lo sviluppo d’una locale rete di trasformazione (taglio), ingenerando la formazione d’una classe professionale ed imprenditoriale di settore, e la conseguente creazione di posti di lavoro; incrementare la produttività e ravvivare il settore estrattivo attinente le pietre preziose. Peccato che i tagliatori di pietre preziose non escano dal cilindro del mago come i conigli e che ci voglia, per una loro redditizia formazione, ben altro che i perentori termini

di tempo fissati da qualche burocrate coi piedi ben all’asciutto sotto una qualche scrivania in qualche ministero di Arusha. A Jaipur, l’indiana “città delle gemme”, il vivaio di tagliatori che colà prospera vanta quindici o vent’anni d’esperienza dicono - esperienza mutuata dalle precedenti generazioni. Metti anche che in Tanzania ce se ne possa pure “strafregare” dell’esperienza delle precedenti generazioni e che ci si collochi tra i “più fighi del bigoncio”, ma ci si è chiesti come si porranno in campo, tutto in un colpo, schiere


taglio sia l’esportazione delle summenzionate pietruzze. Anche qui, peana sui benefici influssi di tale operazione: la legalizzazione porterà ad un incremento della produzione, dell’attività di taglio e d’esportazione, con ricadute positive sull’immancabile solita occupazione, ma persino sulle condizioni di vita e sulle prospettive di tutta la filiera, ivi compresi famiglie, clan e villaggi. Si prevede di trasmutare la miserabile “acqua” di 50 milioni di dollari annui di rendita delle attività legate al prezioso, in prezioso “vino” del valore di 300-500 milioni di dollari in giro d’affari annuo, nel volgere d’un quinquennio. (Che strano! Non si dicono suppergiù le stesse cose anche in Tanzania?). Ci si attende, in virtù della taumaturgica magica bacchetta legal-fiscale, d’esportare - negli anni a venire - enormi quantità di questi materiali (lapislazzuli, acquamarina, tormalina, rubino, smeraldo). Così preannunciano. Posso fare una domanda? Se l’offerta cresce smisuratamente rispetto alla domanda, i prezzi salgono o scendono? Punto al rialzo o al ribasso? O Giove Pluvio, manda una saetta se è ribasso, o un raggio di luce tra le corrucciate nubi, se è rialzo….

Zaffiri

di tagliatori, se al momento questi brillano per la propria scarsa presenza in quel grande Paese africano? E se nulla raggiunge più i centri di taglio al di fuori di quei confini, e poco da quei confini esce, è da sciocchi supporre che - per la legge della domanda e dell’offerta - i prezzi tenderanno a salire? A sentir quelli di Jaipur che, acquattati nelle loro taglierie in attesa delle pietre blu cui metter mano, si vedrebbero deprivati di cotanto ben di Dio, la scarsità di tanzanite grezza li indurrebbe fatalmente a ripiegare su altro materiale, onde mantenere la ruota sempre in mo-

IN AFRICA E IN AFGHANISTAN, POLITICHE GOVERNATIVE POTREBBERO CREARE SQUILIBRI NELLA DOMANDA E NELL’OFFERTA DI PIETRE.

Acquamarina

vimento. I rivenditori, da parte loro, sarebbero costretti a calcarne le orme, pigiando sull’acceleratore della promozione alternativa, e se in conseguenza di ciò la domanda per la nostra pietra blu dovesse flettersi, tra il pubblico, il prezzo pure andrebbe in picchiata. O Giove Pluvio, dacci un segno celeste: compriamo o vendiamo? Veniamo ora all’Afghanistan. Qui v’è un’abbondanza di acquamarina, tormalina, rubino e zaffiro, oltre che del ben noto lapislazzuli, da lasciar basiti. Il fatto

è che ben poco, sinora, è riuscito a sgu- * Luigi Costantini è il responsabile per sciar fuori dai meandri delle guerre che l’Italia del Settore Formazione IGI sempre e da sempre lì serpeggiano, oltre Anversa. che dai meandri d’un contenzioso che si trascina dai tempi dei tempi tra il governo L’ESPERTO RISPONDE centrale e i cercatori/minatori a proposito Se desiderate informazioni su corsi di diritti di proprietà sulle terre ove si trodi gemmologia, potete scrivere a / vano i giacimenti. Pare ora che vi sia in for information about gemmology atto un tentativo - da parte governativa courses please write to: di legalizzare una situazione di fatto sinora luigicostantini@hotmail.com considerata sorta di condono in salsa afesperto@edifis.it gana, insomma, con il dichiarato intento di mettere la briglia (leggi tassare) sia il

6.11 gemmologia 39


L’ESPERTO RISPONDE VETRINISTICA

MOTIVARE L’ACQUISTO

CON TECNICHE DIVERSE ■ La dinamica di mercato è sempre influenzata da molteplici fattori, sia dal punto di vista del consumatore, di cui è necessario considerare necessità e aspettative, stili di vita e abitudini di consumo, sia dal punto di vista tecnologico, economico e sociale. Viviamo in un periodo in cui la globalizzazione del mercato è chiaramente percepibile. Oggi, ad esempio, in qualsiasi città dei Paesi economicamente sviluppati, troviamo catene in franchising delle marche più prestigiose a livello internazionale. Le forme di commercio di successo si moltiplicano rapidamente, con una velocità proporzionale all’aumento delle esigenze del consumatore moderno e della competitività delle imprese. Non essere attenti e coscienti della dinamica che tutto il processo di globalizzazione e concentrazione provocano, della rapidità e dell’evoluzione delle

40 vetrinistica 6.11


by Roberto Pivetta *

nuove forme di commercio, e delle nuove esigenze professionali, significa perdere l’opportunità di mantenersi competitivi nel commercio. Negli anni ‘90 il commercio fu caratterizzato dalla costante innovazione delle strategie in funzione dei prodotti, dalla creazione di nuovi canali di vendita (ebusiness innanzitutto), dal miglioramento della qualità dei servizi, ecc. Il consumatore di oggi ha a disposizione innumerevoli informazioni (internet) e nozioni tecniche, un ampio ventaglio di prodotti tra cui scegliere e soprattutto un potere d’acquisto compromesso dalla crisi dei mercati e dalla paura di investire in funzione di uno scenario economico incerto. Questa realtà provoca una crescente necessità delle imprese a differenziarsi migliorando principalmente l’offerta di servizi, garanzie e comodità, e cercando continuamente nuovi vantaggi per il consumatore, che abbiano come fine

principale conquistarne la fedeltà. Fidelizzare il cliente è oggi l’obiettivo più importante di ogni strategia commerciale. La conoscenza scientifica del mercato e la gestione del giro d’affari per mezzo del Merchandising Integrato rendono il commercio vivo, dinamico e redditizio. L’opinione del consumatore, le sue abitudini di consumo, i valori e le condizioni socio economiche da cui è influenzato sono dati di fondamentale interesse per studiare il mercato. Così la ricerca del piacere durante l’acquisto, la predilezione per punti vendita piacevoli e confortevoli in grado di offrire un servizio di qualità sono esigenze del consumatore da cui è impossibile prescindere per ottenere una risposta del mercato dinamica e positiva. Attrarre, entusiasmare e motivare l’acquisito sono le funzioni principali della Vetrinistica, quale tecnica strategica di marketing.

Dalla creazione del prodotto/servizio sino al processo di fidelizzazione del cliente è necessario che Marketing, Animazione, Servizio al Pubblico, Logistica, Promozione Vendite, Vetrinistica e Visual Merchandising operino insieme, per garantire l’efficacia della comunicazione, del commercio e, soprattutto, la soddisfazione del cliente. * Presidente FIV-Federazione Italiana Vetrinisti & Visual Merchandiser

L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi specialistici di visual merchandising, scrivete a: Svetlana Fabrikant Direttore Artistico Didattico Accademia Vetrinistica Italiana Info: Tel. 02-43980051, 335-384614 accademia@vetrinistica.com www.vetrinistica.com

6.11 vetrinistica 41


CONCORSO VETRINE

ZINGARO: LA VETRINA

COMUNICA EMOZIONI by Antonella Garello

PER LA GIOIELLERIA MILANESE LE VETRINE DEVONO INCURIOSIRE, ATTIRARE L’ATTENZIONE, FAR NASCERE SOGNI.

■ La gioielleria Zingaro di Milano si appresta a festeggiare i 60 anni di vita. Il punto vendita originario, situato in Corso di Porta Vigentina, è stato infatti aperto da Michele Zingaro nel 1952. Anni dopo la gioielleria si sposta nella sede attuale, all’inizio di via Ripamonti, in una zona storica e vivace a ridosso del centro cittadino, e nel 1994 viene rilevata da Francesco De Honestis (foto in basso), tecnico orologiaio, amico di Michele Zingaro e attuale titolare.

42 concorso vetrine 6.11

Il negozio ha dimensioni contenute - si sviluppa su una superficie di 30 metri quadrati, con due piccole vetrine - e si inserisce perfettamente nel contesto commerciale del quartiere. Francesco De Honestis è appassionato ed esperto di orologi e decide di ampliare la propria formazione nel campo della gioielleria e dell’oreficeria frequentando vari corsi di specializzazione, tra cui quelli gemmologici dell’IGI, per poter offrire un servizio completo e competente alla propria clientela. Oggi gestisce la gioielleria in collaborazione con la moglie Lucia, che a sua volta ha conseguito diversi diplomi di specializzazione. Tra i marchi di gioielli e orologi presenti nel punto vendita figurano Ottaviani, Chimento, Blu Gioielli, Scarabeo, Elite Gioielli, MomoDesign, Agir Watch. La gioielleria offre anche un accurato servizio di piccole riparazioni e restauri, sia di orologi sia di gioielli, occasioni importanti, come sottolinea De Honestis, “per farsi conoscere e apprezzare dal cliente, mettendo a disposizione tutta la nostra professionalità”.


Non a caso, all’interno del punto vendita una vetrina ospita quello che De Honestis definisce un “micromuseo”, con attrezzature e orologi antichi: “Abbiamo voluto dedicare uno spazio, per quanto ridotto, alla storia e alle tradizioni del nostro mestiere; un mestiere che rimanda a competenze, tecniche e saperi di grande fascino ma anche di enorme complessità”. Le vetrine rivestono un’importanza strategica: tanto più in un momento di generale contrazione di consumi, è fondamentale saper attirare l’at-

tenzione, incuriosire, invitare a entrare in negozio. “Sarà banale a dirsi” continua Francesco De Honestis, “ma la vetrina resta il biglietto da visita di ogni gioielliere; se ben studiata, identifica immediatamente il punto vendita, le sue specificità, il suo stile, la sua offerta”. La gioielleria Zingaro si avvale infatti della collaborazione di una vetrinista dedicata, Rita D’Andrea Aparecida, dell’azienda L’Immagine: l’allestimento delle vetrine viene rinnovato generalmente cinque volte l’anno - a Natale e all’inizio di ogni stagione - con il cambio di soggetti, elementi decorativi, tessuti, colori e suggestioni, mentre gli oggetti esposti vengono cambiati in continuazione, con proposte sempre nuove, per intercettare i gusti e le aspettative di un cliente sempre più esigente e in costante mutamento. “Non c’è dubbio che l’allestimento sottolinei e qualifichi la scelta del prodotto: creando ambientazioni e scenari, rende il gioiello protagonista di un mondo di sogni ed emozioni, trasformandolo nel regalo perfetto per sé o per una persona cara”.

Su l’Orafo Italiano abbiamo pubblicato le interviste ai seguenti negozi: n. 9 Settembre Stadler - Milano n. 10/11 Ott./Nov. G. Pesce - Bari n. 12 Dicembre Biscontin - Pordenone n. 1 Gennaio Capossela - Calitri (AV) n. 2/3 Feb./Mar. Orolò - S. Giovanni Valdarno (AR) n. 4 Aprile Alessandrini - Santarcangelo di Romagna (RN) n. 5 Maggio Gianformaggio - Trapani Il concorso terminerà il 30-12-2011

6.11 concorso vetrine 43


ANALISI MERCATO MARKET ANALYSIS

Antica Murrina Veneziana

La galleria dell’Ospedale Niguarda, a Milano, ospita un negozio della catena Gioielli di Valenza.

MALL E GIOIELLI

COSE DA GRANDI PROTAGONISTI: I GRANDI PLAYER MULTIMARCA by Fabrizio Patti

■ Tra centri commerciali e gioiellerie c’è un feeling particolare. I preziosi garantiscono la più alta redditività al metro quadro ai mall e le insegne che operano in questo canale stanno molto meglio di quelle in città. Ma a dividersi il mercato sono soprattutto i grandi gruppi, con insegne diverse. Questa indagine coinvolge soprattutto piccoli operatori indipendenti, i più numerosi nel mercato ma anche quelli maggiormente penalizzati dalla congiuntura. La chiave del successo è in mano a chi si organizza in catene e, soprattutto in questo momento, a chi mette entrambi i piedi nei centri commerciali.

ferta caratterizzata da pochi player di grandi dimensioni e quasi esclusiva dei multimarca rispetto ai monomarca». La percentuale del merchandising mix nelle gallerie commerciali detenuta dal settore preziosi si attesta attorno al 5-6%, con picchi che variano dall’uno al dieci per cento, ad esclusione di strutture di mediepiccole dimensioni in cui la percentuale sale oltre il 10 per cento. «Questo dato è spiegato da una caratteristica essenziale della merceologia – continua l’analisi: la gioielleria è, infatti, la categoria con la più alta redditività al metro quadro, fattore che induce le proprietà dei centri commerciali, che legano i canoni alla percentuale del fatturato dei punti vendita, a replicare Patto d’oro Il legame tra catene e mall ha qualcosa di le insegne di preziosi all’interno delle simbiotico. Lo dice con chiarezza un’analisi proprie strutture». La possibilità di poter della società di consulenza Reno realizzata inserire più gioiellerie all’interno di una per la rivista retail & food. Intanto, i negozi stessa galleria ha portato ad un altro fenodi gioielleria sono tantissimi: la società di meno che contraddistingue questo settore consulenza ne ha contati 1.057 in 501 rispetto ad altri: i grandi gruppi hanno shopping center. «Il mercato della gioielleria scelto di sviluppare più di un’insegna per in Italia, nelle strutture commerciali – com- penetrare più massicciamente il mercato, menta Reno – è uno dei più attivi, con un moltiplicando la propria presenza all’interno numero altissimo di punti vendita e un’of- di una stessa struttura. Fra i più importanti

44 market analysis 6.11

gruppi che adottano questa strategia c’è Stroili Oro S.p.A., con le insegne Stroili Oro, Exx, Franco Gioielli e 17 corner Ado all’interno di ipermercati (prevalentemente Auchan); Samarcanda S.p.A., che raggruppa Gold Gallery, Gallery Trend e altre insegne di orologeria; D.I.P. S.p.A. con le insegne Bluespirit e Joyè, e Claps s.r.l. con le insegne Athmosfera e Claps. Ha adottato questa strategia anche il gruppo Sarni, che possiede le insegne Follie d’Oro (a livello nazionale) e Sarni (a livello regionale), oltre ad avere un portafoglio di attività molto diversificato.

Grandi e piccoli Il settore, all’interno dei centri commerciali, vede una distinzione fra grandi catene nazionali, insegne indipendenti, catene regionali e di medio-piccola grandezza. Le prime, che contano più di 25 punti vendita e sono sviluppate in almeno 8 regioni, conquistano più della metà del mercato (56%, pari a 588 punti vendita). Le insegne indipendenti seguono con il 30% e 317 punti vendita. Infine le catene regionali e di medio-piccola grandezza hanno rispet-


tivamente quote pari al 10% (108 punti vendita) e al 4% (44 punti vendita). In città, invece, sottolinea Reno, prevalgono ancora gli indipendenti. Questa predominanza, tuttavia, è oggi vicina ad un cambiamento. Insegne come Stroili Oro e Bluespirit, avendo ormai “colonizzato” la maggior parte delle strutture commerciali, vogliono ora aumentare la propria visibilità espandendosi anche nelle più importanti vie delle città italiane. Fra i multibrand nazionali il leader, oggi, è Stroili Oro S.p.A., con una distribuzione capillare su tutto il territorio attraverso un network composto da 336 punti vendita, di cui 218 con l’insegna principale, 62 con il format Exx e 56 con Franco Gioielli. Medaglia d’argento viene assegnata a Bluespirit, player che segue Stroili Oro con un totale di 120 punti vendita in centro commerciale in 18 regioni. A queste due realtà fanno seguito altre insegne con una diffusione abbastanza ampia come Follie d’oro (49 punti vendita), Orofino (48 punti vendita), Athmosfera (35 punti vendita) e Il punto d’oro (25 punti vendita), le quali detengono il 25% del mercato delle catene nazionali. Sempre a livello nazionale, alcune catene sono da tenere monitorate: È oro, con 15 punti vendita in 8 regioni prevalentemente nel nord Italia; L’orefice, con 12 punti vendita rispettivamente in 7 e 4 regioni; Sarni Oro con 6 punti vendita in 3 regioni. Recentemente il fondo inglese Bridgepoint ha acquistato, in Francia, la quota di maggioranza di Histoire d’Or e di Marc Orian che stanno effettuando una fusione. In Italia Histoire d’Or è già presente con 11 punti vendita in 5 regioni e, con questo nuovo afflusso di capitali, si prevede ora un consistente percorso di sviluppo, tramite acquisizioni di realtà esistenti e sviluppo diretto, sulla falsariga di ciò che nel 2004 fu realizzato dal marchio Stroili Oro. A livello regionale, invece, la Lombardia si dimostra essere la realtà più dinamica, con il maggior numero di catene locali, che hanno dai 18 agli 8 punti vendita: il gruppo Oro 95 s.r.l., con l’insegna Kaidor (17), Il Vendoro (11), Gioielli di Valenza (9) e La Boutique del Regalo (8). La Campania segue la Lombardia con due catene: I Maestri (8 punti vendita), Madi Gioielli (7 punti vendita di cui 5 in Campania) e Fianchetti (4 punti vendita). Nelle altre regioni troviamo invece: Fabiani con le insegne Fabiani Gioiellerie e Fabiani Argenti, in To-

scana (17), il gruppo Samarcanda S.p.A., con le insegne Gold Gallery e Gallery Trend, in Emilia Romagna (19), Joy Gioielli in Piemonte (6), Orora in Veneto (6).

Cercasi innovazione Ma qual è lo stato di salute delle principali sul mercato e come si stanno muovendo? «Il commercio al dettaglio di articoli preziosi e oggetti di oreficeria appare ancora caratterizzato da una gestione estremamente tradizionale» dice una nota della società di consulenza MicroSectors, stilata per retail&food. «La scarsa innovazione commerciale contraddistingue anche le catene. Ad esempio nessuna società in esame effettua vendite online: Internet viene utilizzato

esclusivamente come vetrina per i propri prodotti o al più per comunicare la realizzazione di sconti e promozioni». Le catene, continua l’analisi di MicroSectors, «a livello di fatturato sembrano resistere meglio alla crisi dei consumi». Considerando i bilanci 2009 di sei gruppi (si veda la tabella 1), infatti, a eccezione di Follie e Profumi, i ricavi sono cresciuti, seppur in maniera differenziata. Fra le aziende esaminate, i ricavi medi per punto vendita sono pari a 400-500 mila euro, realizzati con l’impiego di 4-5 dipendenti. La caratteristica stessa del business determina un forte immobilizzo di capitale e questo ovviamente influenza ampiamente la redditività settoriale, che pare attestarsi su livelli piuttosto contenuti.

Prezzo e immagine giusti, così siamo cresciuti Intervista a Roberto Ciotti, direttore generale di Antica Murrina Veneziana ■ Alla fine dello scorso anno avevate previsto una crescita rispetto al 2009. Si sono confermate le aspettative? Confermo: nel 2010 abbiamo avuto un incremento di circa il 10% rispetto al 2009, abbiamo sia acquisito clientela nuova, sia avuto una crescita della clientela abituale. Abbiamo soprattutto posto le basi per affrontare il 2011, agendo sulle leve del prezzo, posizionamento e immagine. Ci stiamo in particolare concentrando sulla fascia di prezzo di 60-70 euro, nella quale siamo vincenti, anche a fronte degli investimenti rilevanti sul design che stiamo effettuando. Come si sta presentando, invece, il 2011? Dovremo lottare molto di più di quanto già fatto nel 2010, perché c’è una situazione globale di riduzione dei consumi, soprattutto nel nostro settore. I grossisti, inoltre, riducono gli acquisti perché hanno i magazzini pieni. Anche per questo stiamo prendendo nuovi clienti wholesale. Da metà marzo le vendite si sono però riprese velocemente. Dei canali che seguite, quale sta andando meglio? Le performance del canale duty free e navi, che pesa per circa il 20% del totale, stanno andando meglio rispetto ai canali tradizionali. Sulle navi da cro-

ciera, in particolare, stiamo lavorando per fare formazione ai buyer e agli store manager. Stiamo inoltre sviluppando collezioni ad hoc per le crociere e anche per le singole tratte. Con la guerra in Libia e le altre rivolte nel Mediterraneo non è a rischio questo business? C’è un impatto, che però può ribaltarsi sul cambiamento di rotte. Ci possono essere opportunità nuove, sulla Grecia e su altre zone prima meno battute. Quali sono le novità sui fronti dell’inflight e dei duty free? L’inflight ci ha dato soddisfazioni, siamo entrati sugli aerei di Lufthansa, Klm e Alitalia. Ci garantisce una riconoscibilità internazionale, è più un’operazione di comunicazione che commerciale. Nei duty free stiamo invece sviluppando soprattutto il Centro e Sud America, dove riscontriamo molto interesse.

6.11 market analysis 45


ANALISI MERCATO MARKET ANALYSIS

Ricavi

Stroili Oro spa (cons.)

Dip Diffusione (Blue Spirit)

2008

2008

2009

2008

2009

44.278

45.116

8.926

7.742 24.303 24.577

2009

146.987 154.075

Variazione % fatturato Variazione % reddito operativo

Follie e Profumi srl (Follie D'Oro)

Vicom spa (Orofino) 2008

2009

Claps (Athmosfera) 2008

2009

9.544 11.175

Gioielli di Valenza 2008

2009

7.022

8.885

4,8

1,9

-13,3

1,1

17,1

26,5

-17,5

-50,3

165,6

29,8

-2589,5

56,1

Risultato netto

-7.530

-8.375 -16.216 -10.935

1.844

-598

16

60

98

Margine commerciale

75.196

71.327

11.972

24.477

3.941

2.862 10.900 12.872

5.223

7.175

2.847

4.052

51,2

46,3

27,0

54,3

44,2

37,0

44,9

52,4

54,7

64,2

40,5

45,6

40489

41.166

10.336

10.904

572

511

2.866

3.052

2.135

2.311

1.272

1.574

53,8

57,7

86

44,5

14,5

17,9

26,3

23,7

40,9

32,2

44,7

38,8

14.916

14.724

7.100

7.216

454

509

2.804

3.151

1.847

2.086

608

825

% margine commerciale

19,8

20,6

59,3

29,5

11,5

17,8

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21,4

20,4

MOL

11,7

11,4

-0,1

-2,6

3,0

5,3

9,9

12,6

1,9

6,6

3,8

4,3

Ricavi/magazzino

2,2

2,5

2,0

2,5

2,2

2,5

30,8

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1,6

1,8

1,6

1,7

Debiti bancari/mezzi propri

2,0

2,3

2,0

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1,1

0,9

0,0

0,1

23,5

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0,0

0,0

Debiti bancari/MOL

6,5

6,2

-774,5

-28,1

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0,1

0,1

Disponibilitè/debiti bancari a breve

0,8

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0,3

0,2

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0,6

25,0

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80,2

67,4

% ricavi Personale % margine commerciale Affitto e canoni

A stare meglio sono le aziende con meno di 50 punti vendita, che hanno attuato strategie molto diverse tra loro: Vicom spa e la sua insegna Orofino (si veda l’intervista a lato) hanno avuto i migliori risultati contabili negli ultimi anni. Tra i “segreti” della società c’è il fatto che il 25% dei ricavi totali deriva dalla vendita di oro grezzo. Colpisce poi il rapporto inconsueto tra i ricavi e il magazzino: mentre per tutti gli altri operatori il valore è intorno al 2, per Orofino arriva nel 2009 a 50. Follie e Profumi, Gruppo Sarni, ha scelto di puntare sulla fascia di mercato medio-bassa. A distinguere Claps-Athmosfera è invece la commercializzazione di marchi propri, accanto a quelli più noti, cosa che determina un margine commerciale molto più alto, in rapporto ai ricavi, della media del settore. Anche Gioielli di Valenza produce e vende direttamente i propri gioielli, a un target di clientela medio-alto. La comunicazione è coerente: l’accento, sul sito, è posto solo sul prodotto e non su testimonial. I conti, almeno nel 2009, apparivano in ordine. I due operatori leader del mercato, invece, hanno subìto più duramente la diminuzione

46 market analysis 6.11

93

102

1.412

dei consumi (non ci sono dati disaggregati tra andamento nei centri commerciali e in città). Il gruppo Stroili Oro, il principale player, nel 2009 ha saputo far crescere il proprio fatturato, pur con una maggioranza di chiusure (15) rispetto alle aperture (9). Tuttavia, oltre al risultato netto negativo (-8,3 milioni di euro), si nota una gestione finanziaria particolarmente negativa (-14,8 milioni). Il gruppo, il cui 65% è detenuto dai fondi Investindustrial e 21 Investimenti, ha in tutti i casi avviato una politica di risanamento finanziario che dovrebbe garantire stabilità alle insegne. Bluespirit-Dip (controllata da Morellato&Sector spa) nel 2009 è andata male (-16 milioni nel 2008, -10 nel 2009) ma ha attuato un piano di riorganizzazione molto deciso. Ha previsto la chiusura di locali poco redditizi e la focalizzazione nelle aree a maggior passaggio, la concentrazione sui franchisee più fedeli e l’accentramento di attività strategiche. Vi è stata una gestione più oculata degli stock dei punti vendita e dei magazzini della sede. Dal 2008 al 2010 sono stati inoltre chiusi tutti i punti vendita in Germania e Portogallo.

-

Aeroporti, domanda in ripresa, offerta ferma Se i centri commerciali vanno meglio delle città, quello degli aeroporti è addirittura un caso. Secondo i dati, a livello europeo, dell’European Travel Retail Council (Etrc), la categoria dei gioielli e degli orologi è stata di gran lunga quella che è andata meglio nel 2010. Da gennaio a ottobre dell’anno scorso, a fronte di un aumento dei passeggeri in media del 3,7 per cento e del travel retail del 9,4%, il settore watches & jewellery ha visto un incremento del 25,8%, che sale fino al 36,4% se si considerano i soli mesi di settembre e ottobre, confrontati con l’analogo periodo del 2009. Se la domanda ha dato chiari segnali di ripresa, non sembra altrettanto dinamica l’offerta, forse perché ancora si sente il severo calo registrato nel 2009. Da un confronto con la rilevazione effettuata un anno fa da r&f, i marchi sono apparsi più o meno gli stessi. A Napoli Capodichino, nell’airside rinnovato, ha fatto capolino un punto vendita di Roberto Giannotti, che commercializza i suoi “Angeli” e altri gioielli e orologi. A Roma Fiumicino i punti vendita

Fonte: MicroSectors

Tab. 1


La quota di mercato dei principali operatori nei centri commerciali

Fonte: Reno

Le tipologie di orafi e gioiellieri nei centri commerciali

di Zoccai sono passati da uno a due, mentre quelli di Bulgari si sono ridotti da tre a due. A Bari è prossima l’apertura di Cammarota Gioielli, un franchising locale. Tra le insegne più presenti ci sono Swatch (6 punti vendita tra Malpensa, Linate, Fiumicino e Venezia), la gioielleria Zoccai (2 a Fiumicino e uno a Venezia) e l’orologeria Watch Studio (uno a Verona, uno a Bologna e uno a Torino). Ci sono poi diversi operatori locali: Golden Jewellery (uno a Linate, uno a Malpensa), Mossa (uno a Bari e uno a Firenze ciascuno in realtà appartenente a un diverso ramo della famiglia). E ancora Oro Nostrum a Pescara, Alanfe a Brindisi, Amg Gioielleria a Lamezia Terme, Rapisarda a Catania, Chilly & Co a Napoli, Bankoro a Cagliari (2 punti vendita), L'Ocabianca a Pisa ed Eleganceland a Firenze. Chi è Reno / Chi è MicroSectors ■ Reno, società di consulenza retail, è composta da un pool di professionisti in grado di analizzare questo mercato dall’interno, fornendo le soluzioni più adatte al business dei clienti, dalle grandi realtà ai progetti che lo diventeranno. MicroSectors è formata da un gruppo di consulenti senior con esperienza nel campo della ricerca e dell’analisi di mercato in diversi settori. Offre servizi in ambito socio-economico, studiati sulle specifiche esigenze dei clienti.

“I dettagli fanno la differenza” Intervista a Matteo Borsetto, ad di Orofino ■ Come definirebbe il mercato dell’oreficeria in questo momento? Il mercato è stabile: a parità di punti vendita fai lo stesso fatturato. Tra i diversi canali chi sta meglio o peggio? Sicuramente in questo momento stare nei centri commerciali paga molto di più, a livello di ritorno economico, che avere negozi di città. È poco ma sicuro. Se il negozio tradizionale diventa di fascia medio alta e si rinnova, può sopravvivere. Altrimenti, nella fascia media o medio-bassa, sono i centri commerciali a farla da padrone. Parliamo del vostro caso. Nel 2009 siete stati praticamente gli unici a chiudere in positivo. Com’è andato il 2010? Il fatturato è aumentato da 24,6 a 29,7 milioni di euro (+20%, ndr). L’Ebitda è intorno al 25% del fatturato e l’utile è più che raddoppiato rispetto all’anno scorso, intorno ai 6 milioni. La posizione finanziaria è positiva, perché la cassa compensa i debiti. Dei miei concorrenti ho solo anticipazioni, ma mi sembra sia un bel pianto greco. L’aumento di fatturato è a fronte di

quante aperture? Sono state 3-4, con una sola chiusura a dicembre. Siete partiti dal Veneto. Dov’è avvenuta l’espansione? Siamo andati in Sicilia, con ottimi risultati, nei centri nuovi, come l’Auchan di Palermo. In generale siamo cresciuti nel Sud, da Bari a Brindisi, da Vibo Valentia a Reggio Calabria ad Avola. Come spiega il fatto che voi andate bene e gli altri male? Perché noi siamo più bravi! Troppo semplice. In che senso? Noi siamo più accattivanti, come posizionamento, come fascia prezzo, come rapporto qualità/prezzo. Non facciamo mai svendite o promozioni e non buttiamo giù l’immagine, come spesso fanno i nostri concorrenti. Siamo molto attenti ai costi, alla struttura, alla gestione di ogni punto vendita, alle vetrine, agli orari dei dipendenti, agli arredi. Sono tutti fattori che fanno sì che l’azienda renda. Quali sono i progetti per il 2011? Abbiamo un po’ di aperture per il 2011 e altre per il 2012, sempre 3-4 all’anno. Noi cresciamo molto lentamente, senza sforzi ed esagerazioni.

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Colazione da Tiffany

O S R O C N CO

LA PIÙ BELLA DEL REAME IL CONCORSO SUL TEMA DELLA VETRINA PROSEGUIRÀ PER TUTTO IL 2011. CONTINUATE AD INVIARE LE VOSTRE MIGLIORI “CREAZIONI”!

PER PARTECIPARE: Inviare 2/3 foto con le seguenti caratteristiche tecniche - 300 dpi in formato .jpg (almeno 10x12) al seguente indirizzo mail: orafo@edifis.it Nella mail fornire il nome del negozio e della città, il nome del titolare/ responsabile, un numero di telefono o un indirizzo mail.

48 concorso 6.11

■ La vetrina è lo specchio del negozio: ne rivela il carattere, i pregi e i difetti. Al passante, la vetrina parla di buon gusto, di accoglienza, di qualità e di prezzo. Qualunque sia il target e l’ubicazione del negozio, una vetrina sciatta e disordinata darà sempre un’immagine negativa del punto vendita e, poiché si parla di prodotti preziosi, l’impressione negativa sarà ancora più forte. Se gestite invece con cura e attenzione, le vetrine possono diventare un potente e persuasivo strumento di vendita. Mandateci una foto della vostra vetrina: le più belle e interessanti saranno pubblicate ne L’Orafo Italiano, accompagnate da un’intervista al titolare del negozio. A Dicembre 2011, poi, una giuria di esperti sceglierà “la” vetrina che meglio è riuscita a esaltare il gioiello e a comunicare l’immagine del negozio. La vetrina vincitrice sarà pubblicata nel numero di Gennaio 2012 de L’Orafo Italiano; al titolare della gioielleria sarà consegnata una preziosa targa da esporre in negozio.




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TUTTI I COLORI

DELL’ESTATE ALL THE COLORS OF SUMMER

■ Pietre colorate, anzi, coloratissime: dal giallo sole al rosso intenso, dal viola, oggi di gran moda, al turchese, dal bianco latte al verde prato. Colori declinati anche attraverso l’uso di smalti, del corallo e della madreperla. Gioielli leggeri: oro e argento lavorati e traforati, la pelle e il silicone, danno al gioiello grazia e preziosità ma anche spigliatezza. Le pietre ci sono tutte, naturali e artificiali: diamanti e zirconi, ametiste e quarzi, agate e cristalli, perle e corniole. Nella foto: gli splendidi diamanti gialli di New Gem, Valenza.

■ Coloured, or better still, colourful stones, from sunny yellow to deep red, from purple, now very fashionable, to turquoise, from milky white to green. These colours are also expressed through the use of enamel, coral and mother of pearl. Light jewellery, where wrought and openwork gold and silver, leather and silicone, give the jewel gracefulness, preciousness, but also breeziness. All stones are included, both natural and artificial: diamonds and cubic zirconia, amethyst and quartz, agate and crystal, pearls and carnelian. In the photo: the beautiful yellow diamonds by New Gem, Valenza.

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02 01 MORINI GIOIELLI

03 LUISA DELLA SALDA

■ Collezione Bronzo “Belen”. Collana in bronzo placcato oro rosé con cristalli sabbiati light blue. ■ Bronze “Belen” Collection. Neklace in rosé gold plated bronze with light blue sandblasted crystals. www.morinigioielli.com

■ Collana in turchese con madreperla, roselline e perle. ■ Necklace in turquoise with mother-of-pearl, small roses and pearls. www.luisadellasalda.com

04 UNOAERRE ■ Collezione Fiori di Loto: collana e orecchini in oro 9 Kt e quarzo idrotermale. Disponibile anche in oro giallo e quarzo idrotermale giallo. ■ Fiori di Loto Collection: necklace and earrings in 9 Kt gold and hydrothermal quartz. Also available in yellow gold and hy-

02 LAURA BELLINI ■ Bracciale in argento 925 placcato oro, con perle e lapislazzuli. ■ Gold plated sterling silver bracelet with pearls and lapislazuli. www.laurabellini.com

07 06

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drothermal yellow quartz. www.unoaerre.it

05 KITTY ■ Collezione Camelia, collana in oro giallo e ametista naturale. ■ Camelia Collection, necklace in yellow gold with natural amethyst. www.kitty.it

06 OTTAVIANI ■ Siria Collection: bracciale e orecchini (collana e anello in parure) in argento dorato con zirconi e cristalli colorati.


05

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■ Siria Collection: bracelet and earrings (necklace and ring as a set) in gold-plated silver with zircons and colored crystals. www.ottaviani.com

07 PRIMAVERA PREZIOSI ■ Collezione Desert: bracciale in cuoio bianco con sfere in oro giallo e zirconi neri montati a tennis. Centrale in oro microfuso, finitura diamantata. ■ Desert Collection: bracelet in white leather with boules in yellow gold and black zircons set tennis style. Central element in diamond milled microcast gold.

www.primaverapreziosi.com

08 DUEPUNTI ■ Unconventional Diamonds: anelli in silicone anallergico, in 16 colori, con diamante. Un progetto in partnership: Blue White Group, proprietaria del marchio e del brevetto, fornitrice dei diamanti; Cisgem che ne certifica la qualità; Vai che distribuisce la collezione in Italia, in esclusiva. ■ Unconventional Diamonds: rings in anallergic silicone, in 16 colors, with a diamond. A partnership project: Blue White Group, owner

of the brand and of the patent, diamond supplier; Cisgem laboratory certifying the diamond quality; Vai, the exclusive distributor for Italy. www.vaimilano.com

09 STROILI ORO ■ Bracciale e anello in argento con glass stones e madreperla. ■ Silver bracelet and ring with glass stones and nacre. www.stroilioro.com

08

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01 OPS! JEWELS ■ Bracciale OPS!Love, in resina anallergica soft touch e pendente in silicone; anello OPS!Forever in policarbonato soft touch e grande zircone al centro. In diversi colori. ■ OPS!Love bracelet, in soft touch allergy-free resin and silicone pendant; OPS!Forever ring in soft touch polycarbonate with big zircon. In different colours. www.opsobjects.com

02 PRIMA PREZIOSI ■ Bracciali in pelle ed elementi in ar-

gento 925 lucido o illuminati da strass. ■ Bracelets in leather with polished sterling silver elements or enhanced by strass. info@primapreziosi.it

03 CLIZIA ORNATO ■ Collezione Letters from Japan. Orecchini in argento o in oro bianco, con francobolli, carte per origami profumate e motivi da kimono. ■ Letters from Japan Collection. Earrings in silver or white gold with stamps, perfumed origami paper and kimono patterns.

06

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www.cliziaornato.com

04 AMORE & BACI ■ Anello in argento e smalto con charm a coccinella, portafortuna e simbolo del brand aretino. Disponibile in diversi colori. ■ Ring in silver and enamel with ladybird, lucky charm and symbol of the Arezzo brand. Available in different colours. www.amoreebaci.com

05 LAURA FALCINELLI ■ Summer Collection. Collana e orec-


05

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04

chini in argento placcato oro. ■ Summer Collection. Set of necklace and earrings in gold-plated silver. www.falcinelliitaly.it

07 ALISEI ■ Bracciale in argento dorato e agata bianca. ■ Bracelet in gold plated silver and white agate. www.aliseigioielli.com

06 DANIELA DE MARCHI ■ Collana in avventurina rossa, corniola e fili in quarzo fumé. Chiusura con motivo a corallo in ottone ramato. ■ Necklace in red aventurine, carnelian and strings in smoky quartz. Clasp with coral motif in auburn brass. www.danielademarchi.it

08 GRANI PREZIOSI ■ Dalla Collezione Giardino, bracciale e anello (collana e orecchini in parure) in argento e smalti. Realizzati in microfusione; lavorazione artigianale. ■ From the Giardino Collection, bracelet and ring (necklace and earrings as a set) in

silver and enamels. Microcast production; handcrafted workmanship. info@granipreziosi.it

09 SILVER STAR ■ Bracciali in argento 925 con charms in argento e smalti che richiamano i motivi dell’estate. ■ Bracelet in sterling silver with silver and enamel charms, recalling summer motifs. www.silverstar.it

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03 02 01

01 GRAZIELLA ■ Linea Graziella Accessories. Borsa Ventaglio, in vernice blu e decoro-gioiello in oro e smalto blu. La borsa è disponibile in diversi colori, con motivo anche in argento. ■ Graziella Accessories Line. Ventaglio bag, in blue varnish and jewel-décor in gold and blue enamel. The bag is available in different colors with motif also in silver. www.gruppograziella.it

02 FARAONE

■ Collezione Heart Lock. Pendente in oro e agata sublimata (trattamento per rendere l’agata di colore rosso). Misura grande e piccola. ■ Heart Lock Collection. Pendant in gold and sublimate agate (treatment to make agate red). Big and small version. www.faraonegioielli.it

04 GERARDO SACCO ■ Collezione Iride. Anello e orecchini (collana e bracciale in parure), in argento e pietre zirconia. ■ Iride Collection. Ring and earrings (necklace and bracelet as a set), in silver and zirconia www.gerardosacco.com

03 TROLLBEADS ■ Collana fantasia con koala in argento, bead in vetro e perla bianca. ■ Fancy necklace with silver koala, glass bead

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and white pearl. www.trollbeads.com

05 GIOVANNI RASPINI ■ Linea Primavera/Estate 2011 - Jungle Charms: dieci animaletti in argento,


05 04

piume e sete policrome si trasformano in bracciali e orecchini. Nella foto: bracciale fucsia. ■ Spring/Summer 2011 line - Jungle Charms: ten little animals in silver, with polychrome feathers and silk, turn into bracelets and earrings. In the photo: the fuchsia bracelet. www.raspini.it

06 BELLO E ITALIANO by Nardi ■ Bracciali unisex in argento, pelle e cuoio, con pietre naturali (corniola) e pietre Swarovski. ■ Unisex bracelets

in silver and leather, with natural stones (cornelian) and Swarovski stones. www.belloeitaliano.it

and to the moment. In sterling silver with natural stones, hydrothermal stones and cubic zirconia. www.luxenter.com

07 LUXENTER

08 ANTHRACITE

■ Ring Bar Collection. 90 diversi modelli con infinite possibilità di creare un anello adatto alla propria personalità e al momento. In argento con pietre naturali, pietre idrotermali, cubic zirconia. ■ Ring Bar Collection. 90 different models with endless possibilities to create a ring suited to one’s own personality

■ Collezione Voyage. Ciondolo Africa, in argento lucido o satinato oppure in oro giallo, rosa, o nero. Da personalizzare con una frase. ■ Voyage Collection. Africa pendant, in polished or satinfinished silver, or in yellow, rosé or black gold. To personalize with a sentence. www.anthracite.it

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02 01

01 AQUANAUTIC ■ Bara Cuda Cronografo con movimento al quarzo ETA, corona a vite, impermeabile a 100 m. Cassa in acciaio, lunetta con 32 ametiste. Lunetta e cinturino facilmente sostituibili col cacciavite in dotazione. ■ Bara Cuda Chronograph with ETA quartz movement, screw-down crown, water resistant to 100 m. Stainless steel case, bezel with 32 amethysts. Bezel and strap can be easily replaced using the screwdriver supplied. www.aquanautic.com

02 STEELCRAFT ■ Collezione Splash Movimento al

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quarzo, cassa in acciaio, cinturino in caucciù. Lancette luminescenti. Impermeabile a 100 m. ■ Splash Collection: quartz movement, stainless steel case, rubber strap. Luminescent hands. Waterproof to 100 m. www.steelcraft.ch

03 WENGER ■ LED Nomad Movimento al quarzo; ora, minuti e secondi analogici; bussola, giorno, data/mese e visualizzazione digitale a led verdi di ora, minuti e secondi. Cassa in acciaio; impermeabile 100 m. ■ Quartz movement, analog hour, minutes, seconds; compass, day, date/month

and green LED digital display of hours, minutes and seconds. Stainless steel case, water resistant to 100 m. www.wenger.ch

04 SECTOR ■ Shark Master Movimento al quarzo, cronografo e datario; misuratore di maree e fasi lunari; cassa in acciaio con inserti soft touch, fondello e corona a vite; edizione speciale, venduto con torcia subacquea. Water resistant a 200 m. ■ Shark Master: Quartz movement, chronograph and calendar; tide and moon phase indicator; stainless steel case with soft touch inserts, screw-down


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05 crown and caseback, special edition, sold with a dive light. Water resistant to 200 m. www.sectornolimits.eu

05 MOMODESIGN ■ Dive Masteer Ceramica Movimento Ronda 5030-D, cassa in acciaio, lunetta girevole in ceramica; cinturino in gomma composita (TVSIP). Quadrante con sfere luminose e indici extra size a ore 4, 8 e 12. Impermeabile a 100 m. ■ Dive Master Ceramic: Ronda 5030-D movement, stainless steel case, ceramic bezel, composite rubber strap (TVSIP). Dial with luminous spheres and extra-size

markers at 4, 8 and 12. Water-resistant to 100 m. www.momodesign.com

rotating bezel, water resistant to 200 m. www.eberhard-co.watches.ch

06 EBERHARD

07 CIMIER

■ Chrono 4 Géant Edition Limitée titane Movimento meccanico a carica automatica, funzioni di ora, minuti, secondi, data, 24 ore, cronografo e tachimetro. Cassa in titanio, lunetta girevole unidirezionale; impermeabile a 200m. ■ Chrono 4 Géant Edition Limitée titane Mechanical movement with automatic winding, features hours, minutes, seconds, date, 24 hours, chronograph and speed indicator. Titanium case, unidirectional

■ Seven Seas Blue Marlin Movimento meccanico automatico; secondo fuso orario; cassa in acciaio, lunetta girevole bidirezionale. Indici e lancette rivestiti con Superluminova. Impermeabile a 100 m. ■ Seven Seas Blue Marlin: Mechanical automatic movement, second time zone, stainless steel case, bi-directional rotating bezel. Markers and hands coated with Superluminova. Water-resistant to 100. www.cimier.com

07

06

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02

01 01 TISSOT

02 CORUM

■ Seastar 1000 Cronografo con movimento meccanico a carica automatica. Cassa in acciaio, lunetta girevole unidirezionale, cinturino con chiusura da sub, indici e lancette rivestiti con Superluminova. Valvola all’elio per l’immersione in saturazione. Impermebile a 300m. ■ Seastar 1000: Chronograph with self-winding mechanical movement. Stainless steel case, unidirectional rotating bezel, strap with divers’ buckle, Superluminova-coated markers and hands. Helium valve for saturation diving. Water resistant to 300 m. www.tissot.ch

■ Admiral’s Cup 46 Chrono Dive Cronografo certificato COSC, movimento meccanico a carica automatica. Cassa in titanio grado 5, lunetta girevole unidirezionale, indici e lancette luminescenti. Impermeabile a 300 m. ■ Admiral's Cup Chrono 46 Dive: COSC-certified chronograph, self-winding mechanical movement. Grade 5 titanium case, unidirectional rotating bezel, luminescent hands and markers. Water-resistant to 300 m. www.corum.ch

03 ALTANUS ■ Elite Chrono Sport Movimento al

04

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03

quarzo; funzioni di ora, minuti, secondi, data, cronografo e regolo calcolatore (km e miglia). Cassa in acciaio, indici e lancette luminescenti. Impermeabile a 100 m. ■ Elite Chrono Sport: quartz movement; features hours, minutes, seconds, date, chronograph and slide rule (km and miles). Stainless steel case, luminescent hands and markers. Water-resistant to 100 m. www.altanus.com

04 CASIO ■ SPF-60-1AVER Impermeabile a 100 m., presenta moltissime funzioni tra le quali: rilevazione di altitudine (fino a 4000 m.) e profondità (fino a 30 m.), ba-


05 06 rometro, termometro, cronometro; yacht timer per regate e competizioni di yacht, diver’s log con memorizzazione dei dati di un’immersione. ■ SPF-60-1AVER: Water-resistant to 100 meters, features many functions including: detection of altitude (up to 4000 m) and depth (down to 30 meters), barometer, thermometer, stopwatch, yacht timer for regattas and yacht races, diver's log providing dive memory. www.casio-europe.com

05 PHILIP WATCH ■ Collezione Caribbean movimento al quarzo, fondello e corona a vite, ghiera girevole unidirezionale; impermeabile a

100 m. ■ Caribbean Collection: quartz movement, screw-down case back and crown, unidirectional rotating bezel, water resistant to 100 m. www.philipwatch.net

06 DOXA ■ SUB 4000T Professional Movimento meccanico a carica automatica, cassa in acciaio, lunetta girevole unidirezionale con intervalli di decompressione; valvola dell’elio a ore 9, indici e lancette luminescenti. Impermeabile a 1220 m. ■ SUB 4000T Professional: Self-winding mechanical movement, stainless steel case, unidirectional rotating bezel with decompression intervals, helium valve at 9 o'clock, lumi-

nescent hands and markers. Water-resistant to 1220 m. www.doxawatches.com

07 TECHNOMARINE ■ Cruise Ceramic Chroma cronografo con movimento al quarzo; cassa in acciaio, lunetta girevole unidirezionale con 24 diamanti, indici e contatore delle ore con 33 diamanti. Lancette luminescenti. Impermeabile a 200 m. ■ Cruise Ceramic Chroma: chronograph, quartz movement, stainless steel case, unidirectional rotating bezel with 24 diamonds, markers and hour counter with 33 diamonds. Luminescent hands. Water-resistant to 200 m. www.technomarine.com

07

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FLASH

HAMILTON ■ Costruito come un rossetto, Lipstick segna l’ora sulla parte principale della cassa in acciaio e fa comparire il secondo fuso orario quando si ruota la base. È abbinato a cinturino, cintura o striscia in pelle per portare l’orologio al collo. ■ Designed to look like a lipstick, the new Lipstick watch displays time on the main part of the stainless steel case and shows a second time zone when the base is rotated. It is provided with a leather strap, belt or cord to wear the watch around the neck.

INDOVINA

CHE ORE SONO GUESS WHAT TIME IT IS… N.O.A. ■ 16.75: Cassa in acciaio inossidabile trattato PVD nero, movimento al quarzo ETA 251.272, funzioni di ora, minuti, secondi, data e cronografo. Sovradimensionati gli indici e i numeri romani in rilievo, in metallo trattato arancio sul réhaut. ■ 16.75: Black PVD coated stainless steel case, ETA 251.272 quartz movement, features hours, minutes, seconds, date and chronograph. Oversized and raised hour-markers and Roman numerals, in orange-treated metal on the flange.

MISIS ■ Dalla linea Gorgonia: anello e orecchini in argento placcato oro con smalti e stella marina in zirconi; orologio in acciaio. ■ From the Gorgonia line: ring and earrings in gold plated silver with enamel and zircon starfish; stainless steel watch.

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DIESEL ■ Gli orologi digitali della collezione Diesel Thermal Attraction cambiano colore con il calore: da verde a giallo, da fucsia a bianco, da viola a blu. Cassa in plastica, cinturino in poliuretano termico, quadrante nero e argento. ■ The digital watches in the Diesel Thermal Attraction collection change colour with heat: from green to yellow, from pink to white, from purple to blue. Plastic case, thermal polyurethane strap, black and silver dial.

FREDERIC JOUVENOT ■ L’ora è indicata dai 12 raggi tridimensionali che a mezzogiorno sono tutti dorati e si scuriscono nel corso della giornata, seguendo la corsa del sole. Indicazione dei minuti tramite disco girevole al centro. ■ The time is kept by 12 three-dimensional rays which turn gold at noon and get darker gradually throughout the day, following the path of the sun. The minute indicator is displayed by rotating the central disc.



FLASH

IDEE DAL SALONE

DEL MOBILE IDEAS FROM THE SALONE DEL MOBILE MAGNIFLEX ■ Grande curiosità per il materasso interamente rivestito e ricamato in oro 22 carati dell’azienda toscana. Naturalmente il pregio dei materiali si aggiunge all’alta qualità del prodotto. ■ Great curiosity for the mattress completely covered and embroidered in 22 karat gold, produced by the Tuscan company. Of course, the quality of materials is added to the high quality of the product.

CRISTIAN VISENTIN ■ Nell’ambito di Sparkling, spazio dedicato alle creazioni ecosostenibili, Cristian Visentin ha presentato questi gioielli hi-tech, realizzati riciclando parti di circuiti stampati. ■ Within Sparkling, a space dedicated to eco-friendly creations, Cristian Visentin presented these hi-tech jewels, made by recycling parts of printed circuit boards.

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DAMIANI ■ La boutique Damiani ha ospitato un’esposizione dei pezzi vincitori nel corso del tempo dei DIA e di reggisenigioiello creati per gli Angeli di Victoria’s Secret. Serralunga ha messo a disposizione le sedute-sculture Holly All, design Philippe Starck e Eugeni Quitllet. ■ The Damiani boutique hosted an exhibition of pieces that won the DIA over the years and jewel-bras made for Victoria's Secret Angels. Serralunga provided Holly-All sculptures, designed by Philippe Starck and Eugeni Quitllet.


SCHIAVON, L’ARGENTO IN MOSTRA SCHIAVON, SILVER ON SHOW

BACCARAT ■ “Highlights” di Baccarat: lampadario a 24 luci “Zenith Comète”, un’elaborata creazione in cristallo che integra un sistema di illuminazione a LED. ■ "Highlights" of Baccarat. "Zenith Comète" 24light chandelier, an elaborate glass creation that incorporates a LED lighting system.

FARAONE ■ Nella nuova boutique Faraone, progettata da Massimo Iosa Ghini, fa bella mostra di sé la lampada “Oro colato”, anch’essa firmata dal noto architetto, realizzata in fusione di ottone lucidato a specchio, ispirata al nobile metallo. ■ In the new Faraone boutique, designed by Massimo Iosa Ghini, the "Oro colato" lamp makes a fine show. The lamp was also designed by the famous architect, made of cast polished brass, inspired by this noble metal.

■ Schiavon ha allestito una mostra di grande fascino presso lo storico punto vendita milanese di Amleto Missaglia. La Casa trevigiana, nata nel 1957, ha esposto una scelta significativa delle proprie creazioni: dalla produzione storica a quella contemporanea, dai pezzi classici a quelli decisamente moderni. In questa occasione, l’azienda ha anche presentato “DesignMix Schiavon” (in basso), una collezione di oggetti e complementi d’arredo firmata da Giulio Cappellini - autore anche dell’allestimento - dove l’argento e il silver plate sono abbinati a materiali sorprendenti come il legno o il sughero. Le finiture smaltate e laccate lucide si declinano in colorazioni attuali come arancio, verde, marrone scuro, blu e rosso (foto Patrick Toomey-Neri).

■ Schiavon organised an exhibition of great charm in the historic Amleto Missaglia store in Milan. The House of Treviso, founded in 1957, exhibited a significant range of its own creations: from the historical collection to contemporary pieces, from classical to very modern. On this occasion, the company also introduced "DesignMix Schiavon” (below), a collection of items and furnishings designed by Giulio Cappellini - who also took care of the layout - where silver and silver plate are combined with surprising materials such as wood or cork. The enamel and gloss lacquered finishes are expressed in modern colours like orange, green, dark brown, blue and red (photos by Patrick ToomeyNeri).

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FLASH AMORE & BACI ■ Charm a forma di corona in argento. ■ Sterling silver crown-shaped charm.

AMLÈ ■ Pendenti a forma di corona in corno, onice e pietre di colore. ■ Crownshaped pendants in horn, onyx and color stones.

NOZZE REALI:

IROYAL GIOIELLI WEDDING: THE JEWELS

GABRIELLA RIVALTA ■ Pendente a forma di carrozza in oro miniato dipinto a mano. ■ Carriageshaped pendant in hand-painted miniated gold.

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ROBINSON PELHAM JEWELLERS ■ Regalo di nozze di Michael e Carole Middleton per la figlia Catherine, in occasione del matrimonio con il Principe William, questi orecchini in diamanti sono stati realizzati a mano dai famosi gioiellieri londinesi. ■ Wedding present of Michael and Carole Middleton to their daughter Catherine, on the occasione of her wedding to Prince William, these diamond earrings have been handmade by famous London jewellers.



EVENTI EVENTS CHANTECLER FESTIVAL DI CANNES

■ La boutique Chantecler di via Santo Spirito, nel quadrilatero milanese della moda, ha ospitato lo scorso Maggio un evento all’insegna delle magiche atmosfere di Capri. Per l’occasione, uno dei più rinomati artigiani dell’isola ha realizzato, su misura per le signore partecipanti, i celebri sandali capresi: versione gioiello, con i famosi medaglioni Chantecler. ■ Last May, the Chantecler boutique in Via Santo Spirito, in the quadrangle of fashion in Milan, hosted an event dedicated to the magical atmosphere of Capri. On this occasion, one of the most renowned artisans of the island created the famous Capri sandals, tailored to the ladies who participated in the event: a jewel version, with the famous Chantecler medallions.

■ Anche questa edizione del Festival del Cinema di Cannes ha visto star e celebrità sfilare sul red carpet indossando gioielli e accessori delle grandi Case internazionali. Foto in basso: la top model Bianca Balti con una sontuosa parure De Grisogono; Penelope Cruz, al fianco di Johnny Depp, con la Power Bag di Swarovski. ■ Again this year the Cannes Film Festival saw stars and celebrities wearing jewellery and accessories by the major international brands on the red carpet parade. Below: top model Bianca Balti with a sumptuous De Grisogono jewellery set; Penelope Cruz, next to Johnny Depp, with the Swarovski Power Bag. De Grisogono

QUAGLIA ■ Nell’ambito del Tour Frauscher Driving Experience 2011, organizzato a Baveno, sul Lago Maggiore, Quaglia ha fatto conoscere e indossare le nuove collezioni estive agli ospiti presenti. Le ultime creazioni vedono l’oro Etrusco® abbinato a diamanti e a diverse pietre naturali, quali coralli e turchese. ■ Within the Frauscher Driving Experience Tour 2011, held in Baveno, Lake Maggiore, Quaglia made all participants find out and wear its new summer collections. The latest creations combine Etrusco® gold with diamonds and other natural stones, such as coral and turquoise.

Swarovski

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EBERHARD ■ Dopo il successo ottenuto al Gran Premio Terre di Canossa (foto), Eberhard festeggia il primo posto alla Mille Miglia 2011 della coppia Giordano Mozzi e Stefania Biacca, a bordo di una Aston Martin Le Mans 1495 CC del 1933 del Classic Team Eberhard. Il prossimo appuntamento è con la Stella Alpina, dall’1 al 3 Luglio. ■ After the success of the Terre di Canossa Grand Prix (photo), Eberhard celebrates the first prize won by the couple Giordano Mozzi and Stefania Biacca in the Mille Miglia 2011 contest, aboard a 1933 Aston Martin Le Mans 1495 CC of the Eberhard Classic Team. The next appointment is with Stella Alpina, from 1 to 3 July.


ANNIVERSARI ANNIVERSARIES

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AZZALI 1881: DA 130 ANNI

GIOIELLIERI A MANTOVA ■ Un laboratorio di orologeria dove si riparano e, a volte, si creano anche, orologi da polso e da arredamento. Al banco, una persona che ama gli orologi e i loro complessi meccanismi. Ed è da questi laboratori che sono nate, molto spesso, le gioiellerie di oggi. È il caso di Azzali 1881, la gioielleria dei mantovani, che compie, il prossimo 8 Agosto, i 130 anni di attività. A fine Ottocento, infatti, Italo Azzali fonda un laboratorio per la riparazione e la vendita al dettaglio di orologi che, negli anni, comprenderà anche la gioielleria. Grazie alla sua professionalità, e con il prezioso aiuto dei figli Mario e Bice, Italo Azzali si guadagnò la stima e l’apprezzamento dapprima dei cittadini e della provincia poi, fino ad annoverare alcuni nomi illustri, come il mitico pilota Tazio Nuvolari, il ciclista Learco Guerra e la prestigiosa Banca Agricola di Mantova. Azzali 1881 non si è mai allontanata dagli splendidi portici che caratterizzano il centro della città, luogo di passeggio, di incontri e dello shopping (foto 1-2). Il negozio si amplia nel corso degli anni, grazie ad una passione che, fortunata-

mente, si è tramandata di padre in figlio, consolidando un’offerta di preziosi e di orologi di marchi importanti (Chimento, Oro Trend, Magalini Preziosi, Nimei, Miluna e Leo Pizzo; e poi Omega, Longines, Tissot, Rado, ecc.) unita ad un rapporto di fiducia con i clienti e a un servizio attento e di qualità. Negli anni Cinquanta subentra nella gestione del negozio Giorgio Azzali con la moglie Gigliola e il figlio Piermario, attuale titolare. Giorgio Azzali riesce a portare avanti la tradizione familiare dimostrando grande capacità negli affari e, al tempo stesso, una notevole lungimiranza nel prevedere e comprendere i mutamenti dei tempi, dei gusti e dei costumi. Oggi sono Piermario e la madre Gigliola a gestire la gioielleria con la stessa passione di sempre e con un occhio al futuro. Azzali 1881 è in grado di offrire un servizio di riparazione, oggi particolarmente importante, di gioielli, orologi e argenti e ha aperto un secondo punto vendita, sempre in centro, dedicato esclusivamente agli appassionati del mondo Swatch (foto 3). Foto 4: Piermario Azzali con la collaboratrice Antonella.

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6.11 anniversaries 69


PREMIO FONDAZIONE COMINELLI 2011

CONCORSI AWARDS English translation: see page 78

Fausto Franchi Beate Eismann

Di Meo e Rossetti

■ A fine Giugno saranno comunicati i vincitori del Premio Internazionale del Gioiello Contemporaneo Fondazione Cominelli 2011, seconda edizione, organizzato dalla Fondazione Raffaele Cominelli, di Cisano di San Felice, Brescia, e dall’AGC - Associazione Gioiello Contemporaneo. 40 i partecipanti al concorso, le cui opere saranno valutate da una giuria composta da Graziella Folchini Grassetto, gallerista e autrice di pubblicazioni sul gioiello contemporaneo; Robert Smit, artista orafo olandese; Maria Cristina Bergesio, storica del gioiello contemporaneo; Mauro Panzera, critico d’arte, e Michele Cassarono, presidente della Fondazione. I gioielli faranno poi parte di una mostra ospitata nel palazzo della Fondazione. Foto: il gioiello vincitore 2010, di Iris Bodemer.

Alberto Zorzi

UN OMAGGIO A PINTON

E AI DA CARRARA PADOVA E LA GIOIELLERIA CONTEMPORANEA ■ Nasce la I edizione del “Premio Internazionale Mario Pinton – Castelli, miniature, astri e alchimie. La Padova Carrarese nel gioiello contemporaneo”. La città di Padova rende così omaggio a Mario Pinton, figura di spicco nel mondo della gioielleria contemporanea internazionale, e ai da Carrara, famiglia trecentesca sensibile alla guerra ma anche mecenate dell’arte e della cultura, che ha lasciato segni tangibili della sua presenza in città, cui ha regalato

70 awards 6.11

un periodo artistico particolarmente felice. Padova è sede, dal 1866, del famoso Istituto Statale d’Arte Pietro Selvatico, dove Mario Pinton ha fondato, negli anni Cinquanta, la Sezione dei Metalli, diventata nel tempo punto di riferimento per chiunque si occupi di ricerca nel campo della gioielleria contemporanea. La mostra-concorso, organizzata dal Comune di Padova-Settore Cultura, e curata da Mirella Cisotto Nalon, si svolge presso l’Oratorio di

San Rocco fino al 17 Luglio prossimo. Ben 60 sono gli artisti orafi che partecipano all’evento, nomi di spicco provenienti dall’Italia e dal mondo che si sono cimentati nella creazione di gioielli ispirati alle mura trecentesche, all’alchimia, ai colori di Giotto e del Guariento, all’urbanistica; il tutto interpretato in chiave contemporanea. Il gioiello vincitore del Premio resterà a Padova presso le collezioni di Arte Contemporanea dei Musei Civici.


FORMAZIONE TRAINING

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IED TORINO:

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ESSERE COMPETENTI L’ORAFO E IL MONDO PRODUTTIVO ■ Creatività, progettazione e conoscenza tecnica sono fondamentali per il mestiere dell’orafo, ma devono essere affiancate da una serie di competenze altrettanto importanti, che spaziano dal marketing alla prototipazione, dal retail alla comunicazione. L’Istituto Europeo di Design di Torino propone un corso triennale post-diploma in Design del Gioiello, basato su di un costante rapporto con aziende e realtà specializzate in modo da mantenere il contatto con il mondo produttivo, in continua evoluzione. Il corso 2010, coordinato da Daniela Bulgarelli, antropologa del gioiello ed esperta in ornamentazione corporea, ha annoverato tra i collaboratori Castoro Gioielli, JJewels Milano, Anthracite gioielli, e realtà del settore occhialeria, calzature, borse, ecc. Il Laboratorio di Dante e Aurora Di Lilla, invece, ha accompagnato i designer del gioiello nel momento della realizzazione pratica, della lavorazione dei metalli e delle pietre. In alto: i lavori degli studenti del corso di Design del Gioiello. 1) Orecchino progetto Amuleto Contemporaneo, di Irene Sismonda; 2) bracciale Sophia, di Sara Malorgio; 3) Anello Occhio, di Melissa Aiello. Info: www.ied.it/torino/home

HOLTS ACADEMY SOCIALMENTE UTILE

Holts Academy

■ Gli alunni dei corsi della Holts Academy li si può trovare da Stephen Webster, David Morris, Mappin & Webb, Graff, Garrard e presso molti altri prestigiosi nomi della gioielleria. Fondata nel 1999 a Hatton Garden, Londra, per volontà di Jason Holt, l’Accademia è una realtà no profit nel campo della gioielleria, un’iniziativa di utilità sociale il cui fine è anche quello di nutrire e coltivare il futuro del settore. Holts Academy offre oltre 50 corsi, tenuti da uno staff di esperti internazionali – realizzare un anello in due ore invece che in due settimane oppure progettare utilizzando le tecnologie più avanzate. L’Accademia è anche all’avanguardia per i suoi corsi professionali nel campo della manifattura, del design e di specifiche arti orafe. Info: www.holtsacademy.com

6.11 training 71






ENGLISH TRANSLATION

LUXURY & MORE Italian version: see page 16 CONFINDUSTRIA FEDERORAFI: LICIA IN CONTROL ■ A young entrepreneur has become president of Confindustria Federorafi, a federation which gathers over 500 companies in the Italian gold, silver and jewellery industry. During her three-year term, Licia Mattioli, CEO of the historic Turin-based company Antica Ditta Marchisio since 1998, intends to address issues that have been awaiting solution for a long time: more policies to support the sector by the Government, the approval of the law on “titles and marking" by the Parliament, a real liberalisation of jewellery world trade in Europe, with the dismantling of customs duties, nontariff barriers and the approval of the EU Regulation on the labelling of products outside the EU ("Made in ..."), greater opposition to counterfeiting and copies. The new projects to encourage innovation, promotion and distribution of Italian jewellery in the world include the need to build a "Community of Italian Jewellery" overcoming the parochialism of the sector to meet the challenges of globalisation.

retail sales of jewellery rose by 62.1% over the same period in 2009, despite galloping inflation and a difficult economic recovery in most of the world. Beijing, an international tourist destination in constant increase and place of residence for many wealthy Chinese, did not suffer the increase in the price of gold: in the first half of 2010, the Bai Cai Shopping Mall, the most important mall for jewellery, saw a sales increase of 60% over the previous year. Platinum jewellery, associated with luxury and high quality, also appeals to younger consumers: in 2010 alone, again in the Cai Bai Shopping Mall, jewels were sold for a value of $ 90 million.

Made by Swarovski designers under the artistic direction of Natahalie Colin, the new collection includes necklaces, pendants, bracelets, rings and earrings, as well as a series of leather items. Launched in 1974, the Hello Kitty brand has become a true icon for teen-agers and adult women alike.

SAFETY IN 3D ■ A safer method for jewellery salesmen, who do not have to travel with the collection of samples with them: a notebook weighing 3 kilograms, produced by California-based company NVIDIA, which allows a three-dimensional presentation of jewellery, both still life and worn by models. A high-impact technology that is already used in 3D games.

MARINI LEADING THE ROLEX EMPIRE ■ The board of directors of Rolex SA has appointed Gian Riccardo Marini CEO of Rolex SA. Former CEO of Rolex Italia, Marini, who Italian version: see page 26 is replacing Bruno Meier, has collaborated with Rolex since 1972, when he started working in THE ITALIAN JEWELLERY INDUSTRY Romalo spa - later to became Rolex Italia – a REMAINS AT A STANDSTILL family business which has distributed the presti- by ASI - Analisi e Studi Industriali gious brand in Italy since the postwar period. ■ In 2010, after an initial recovery due to GEMOLOGICAL MATERIALS: ONE the need for stock replenishment, the trend of AMERICANS BUY STEP FORWARD, ALL TOGETHER the gold sector showed a gradual recession FEWER JEWELS AND ONLINE ■ It happens rarely, but it happens: all Italian compared with the business recovery and ■ The U.S. economy is apparently recovering jewellery associations have submitted a single revival in other manufacturing countries, esin many areas, but not so satisfactory in the document to the hearing that was held last pecially in Eastern countries. jewellery sector. According to data from "Gold May at the Tenth Standing Committee of the The declining trend continued during the Demand Trends", by the World Gold Council, Parliament (business, trade, tourism) chaired first two months of 2011. As everybody knows, in fact, the demand for jewellery in the first by MP Mauela Dal Lago. Licia Mattioli, presi- two months is too short a period to prepare an quarter of 2011 decreased by 10%, a decrease dent of Confindustria Federorafi, called it an analysis of trends. We should therefore wait due primarily to the cost of gold. According to important step, for greater consumer protection. for the data relating to subsequent months to the report, retailers prefer to stock the more ac- The laws in question – one by MP Antonio quantify the effects of the restocking by end cessible silver products. However, the trend of Mazzocchi and one by MP Donella Mattesini - distributors, after the peak seasonal sales of buying jewellery online is becoming increasingly have four objectives: to protect the consumer, jewellery at the end of the year (2010). widespread. The reasons are not all due to to empower the operator, to prevent unfair com- Exports in current values have reported a siglaziness, unfortunately, but also the high un- petition and at the same time, not to be nificant increase on the whole, 23% over the employment and the high cost of gasoline, vexatious but a tool to protect and enhance same two months a year earlier. At the same two factors that concur to keep people at home, the professionalism of operators. MP Dal Lago, time, the prices of precious raw materials shopping on the Internet, where prices are supported by Raffaele Maino, president of have increased at even higher rates. These lower. Not surprisingly, Zale Corp is increasing Federpietre, asked the industry to submit a rises affected the selling prices of individual its presence in e-commerce, where its brands - bill to define the professional profile of the jewels, thus inflating the amounts of revenue. Zales Jewelers' and Gordon's Jewelers – repre- gemmologist and set up a special list at the So much so that, net of the "gold bubble", the volume of sales abroad - in real terms – is sented 60% of revenue in 2010. Chambers of Commerce. smaller than in the first two months of 2010. NOTHING IN CHINA BRAKES HELLO KITTY WEARS SWAROVSKI On the other hand, the sign of recession in THE JEWELLERY BOOM ■ Starting this August, all fans of the cat the first two months of 2011 is due to the ■ According to the Statistics Bureau of Beijing with the bow will find the first collection of trend of exported goods: -24.8%. It is true Municipality, in the first nine months of 2010 Swarovski jewellery dedicated to Hello Kitty. that sales of jewellery cannot be measured by

76 english translation 6.11

STOCK & MARKETS


weight. However, the short-term trend may have some validity, since it is plausible to assume that the mix of exported products has not changed to a decisive extent. In "nominal" terms, for the reasons mentioned above, there are considerable increases in export sales in the major destination markets. In "real" terms, these increases are reported for the main client Countries - UAE, Switzerland, USA, France, Hong Kong, China, Turkey, Belgium. By contrast, there have been setbacks in the United Kingdom, Libya, Jordan, Tunisia, Panama, Australia and others. Negative signs have also been reported for domestic sales. After the upswings mentioned above, which were also generated by the replenishment of stocks, year-over-year changes in the Istat index of domestic sales - in real terms - are back in negative territory. In fact, the downward trend in the disposable income of households has continued, therefore involving a decrease in consumption as well, particularly of durable goods. The lower income was partially made up for impairing savings, whose appeal has continued to shrink. Obviously the decline in the overall demand for jewellery has affected production. The special index calculated by Istat for the first quarter of 2011 marks a decrease of -7% (year on year). The decline in production is widespread in various gold districts and on the whole is greater than that recorded by the various sectors of “Made in Italy”, and some of these are even back to pre-crisis levels. In real terms – net of the upsurge in the prices of raw materials - the volume of production has halved since 2000, when the main economic variables of the sector had reached record levels. The hypotheses of a recovery in production, which were put forward by some analysts at the beginning of 2011, were postponed to the second half of the year. Besides, for a revival of the sector, there is still need for a medium to long-term plan that fosters investments, in particular innovation, and a strong industrial policy to encourage the extension of the productive structure, so as to enhance and strengthen the competitiveness of Italian-made products, in Italy as well as in international markets. Although the worst time of the crisis is now behind us, the outlook for the future remains uncertain. A true recovery of lost ground has not

been achieved yet. And some side movements for example, the significant growth in exports of precious raw materials - do not prove any signs of a turnaround in the short term. As it happened in other historical periods, the Italian industry starts suffering from the crisis before its international competitors and reaches the turnaround late. As a result, it shows a gradual recession in market shares. At the beginning of the 80ies, some economists in the sector complained about the weakness of the productive structure. Over time, this weakness has been exacerbated, and today, in a competitive world that has changed, it has turned into a real handicap. In the same first two months of 2011 we saw again a large increase in imports of jewellery: +63.8% year on year. Again the comparison is between nominal values, before the mark up on precious raw materials. With this performance, gold imports returned to pre-crisis levels, which represent 37.5% of exports. As has been repeatedly held, total imports also include semi-finished products and components purchased abroad by Italian goldsmiths to be completed and then re-exported in the form of finished jewellery. In fact, almost three quarters of imports are concentrated in four Italian districts of gold production (Milan and Alessandria with about 30% each. Rome, Vicenza and Arezzo record smaller import quotas.) The significant presence of foreign purchases of parts and semi-finished products for the Italian jewellery industry is partly confirmed in the analysis of the average unit value of jewellery imports. For known reasons, this value has increased, but is still much lower less than half - than the average unit value of exports. This gap is only partly due to the presence of lower-quality jewels from new competitor countries that charge lower prices for jewellery. In fact, more than half the total foreign purchases are from European Union countries, and approximately one quarter from Asian countries. So far, the Italian jewellery industry has failed to grasp the improvement of the international context. In fact, during 2010 and early this year the international economic recovery gathered pace. World trade has recovered the 2008 level and GDP began to grow at rates not dissimilar to those experienced before the crisis, although with different trends in

the various geographical areas and, as in the case of Europe, within themselves. Moreover, according to recent analyses carried out by Ice-Prometeia, another reduction in the growth of trade and global GDP is expected for the 2011-2012 period, involving both emerging and advanced economies. As for emerging countries, the slowdown in the boom created so far seems to be possible as a result of new restrictive economic policies (to better control inflation, especially in China and other BRIC) and a lower growth of exports, as well as the effects of higher oil prices. Among historically industrialised countries, the United States are apparently diverging from the prevailing trends on a world scale thanks to new expansionary budget policies adopted in between 2010 and 2011. However, even for the U.S. economy the rate of growth (+3% expected in 2011) could downsize in 2012 as a result of recent measures taken to reduce the deficit. The impact of a tighter monetary policy will lead to higher inflation, higher interest rates with adverse effects on consumption. The future outlook outlined for Euroland is even less favourable. The growth is expected to decelerate in the 2011-2012 period (at average rates of around 1.2%), mainly because of the negative impact that the widespread restrictive budgetary policies will have on domestic demand. In addition, foreign demand, slowing the pace of expansion, will result in a smaller contribution to the growth in the overall balance of net exports. The prolonged recession of the Italian jewellery industry, which emerged from a cyclical analysis, could lead to the conclusion that the decline of national jewellery is a real possibility or even an irreversible trend. Nevertheless, the positioning of the Italian jewellery industry remains solid. The challenge begins when production facilities fail to meet the minimum size imposed by a changing competitive world. The gold sector can still rely on some well-known factors originating in the boom of Italian jewellery: design, style, attention to manufacturing, the variety of models, professionalism and a specific knowhow. These factors of excellence are universally recognised as the best in the world and with the exception of design – they are not easily copied.

6.11 english translation 77


ENGLISH TRANSLATION

GEMMOLOGY Italian version: see page 38 GAMBLING WITH COLOURED STONES? by Luigi Costantini

footsteps, turning to alternative promotion. And if, as a result, the demand for the blue stone should bend, the price would swoop down too. Oh, Jupiter Pluvius, give us a heavenly sign: buy or sell? Let’s now switch to Afghanistan. Here there is such an abundance of aquamarine, tourmaline, ruby and sapphire, as well as wellknown lapis lazuli, that will leave you flabbergasted. The fact is that so far very little has managed to slip out from the depths of the wars that always have and always will rage there, nor from the meanders of a dispute that has dragged on from time immemorial between the central government and diggers / miners about ownership rights on the lands where the mines are located. It now seems that there is an ongoing attempt - by the government - to legalise a situation hitherto regarded as a sort of Afghan amnesty, in short, with the declared intention to rein in (i.e. to tax) both the cutting and the export of the above stones. Again, an ode about the beneficial influence of this operation: the legalisation will lead to an increase in production, cutting work and export, with inevitable positive effects on employment, but even on the living conditions and prospects of the whole sector, including families, clans and villages. It is expected to turn the miserable "water" worth a $ 50 million annual return on business related to the stones, into precious "wine" worth a 300-500 million dollar annual turnover, in the space of five years. (How strange! Aren't they saying pretty much the same thing in Tanzania?). They are expecting, by virtue of the miraculous legal and tax wand, to export - in the years to come - huge quantities of these materials (lapis lazuli, aquamarine, tourmaline, ruby, emerald). So they predict. Can I ask a question? If the supply grows enormously over demand, will prices go up or down? A point upward or downward? O Jupiter Pluvius, send a lightning bolt if it is downward, or a ray of light among the menacing clouds if it is upward ....

■ It is like being on the stock market floor, I suppose: a point upward or downward? Take the tanzanite, just for starters. There is only one geographical area of origin: Tanzania, just to justify its name. Well, last year in April the government of that country banned the export of rough gemstone, though it mitigated this strict measure in September allowing to export the material weighing over one gram up to a vaguely defined period as mid-2011, by which the embargo will become full and rigorous. The aim seems laudable at first sight: to encourage the development of a local processing network (cutting), generating the formation of a professional and business class in the sector, and the creation of jobs, increasing productivity and reviving the mining sector related to gemstones. Too bad that the cutters of precious stones cannot be pulled out of a magic hat as rabbits and that, for a profitable training, it takes much more than the deadline set by some bureaucrat with dry feet under a desk in some ministry in Arusha. In Jaipur, India's "city of gems", the breeding-ground for cutters that thrives there boasts fifteen or twenty years of experience - they say - experience borrowed from earlier generations. Let’s suppose that in Tanzania they may not give a toss of the experience of previous generations and that they can be the coolest of the cool, but did we ask ourselves how they will bring up hosts of cutters, all at once, if at the time they are famous for being too few in that great African country? And if nothing is going reach the cutting centres outside those boundaries, and little comes out of those very boundaries, is it foolish to assume that - for the law of supply and demand - prices will tend to rise? As for those in Jaipur, crouching in their cutting factories waiting for the blue stones to be worked, they would be deprived of all that bonanza and the scarcity of rough tanzanite would inevitably Italian version: see page 70 lead them to fall back on other material to keep the business running. Retailers, for A TRIBUTE TO PINTON their part, would be forced to tread in their AND THE DA CARRARA FAMILY

AWARDS

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■ The first edition of "International Award Mario Pinton - Castles, miniatures, stars and alchemy. The Carrara Padua in contemporary jewellery" is about to start. This is how the city of Padua is paying homage to Mario Pinton, a prominent figure in the world of international contemporary jewellery, and to the Da Carrara family. The Da Carrara’s lived in the fourteenth-century and were particularly sensitive to the war, but were also patrons of arts and culture, and left tangible signs of their presence in the city by contributing to a blooming artistic period. Since 1866, Padua is home to the famous Art Institute Pietro Selvatico, where Mario Pinton founded the Section of Metals in the Fifties, which became over time a reference point for anyone involved in research in the field of contemporary jewellery. The exhibition contest, sponsored by the Municipality of Padua, Department of Culture, and organised by Mirella Cisotto Nalon, will take place at Oratorio di San Rocco until next July 17th. A good 60 artist goldsmiths are taking part in the event, top names from Italy and around the world who sought to create jewels inspired by the fourteenth-century walls, alchemy, the colors of Giotto and Guariento, urban planning. All the above interpreted in a contemporary way. The award winning jewel will remain in Padua in the Contemporary Art collections of Civic Museums.

INTERNATIONAL COMINELLI FOUNDATION AWARD 2011 The names of the winners of the International Cominelli Foundation Award for Contemporary Jewellery 2011 will be announced at the end of June. The second edition of the event was organised by Fondazione Raffaele Cominelli, from Cisano of San Felice, Brescia, and by AGC - Association of Contemporary Jewellery. 40 participants took part in the competition and their works will be judged by a jury composed of Graziella Folchini Grassetto, art gallery manager and author of publications on contemporary jewellery, Robert Smit, Dutch goldsmith artist, Maria Cristina Bergesio, historian of contemporary jewellery, Mauro Panzera, art critic, and Michele Cassano, president of Fondazione Cominelli. The jewels will then be exhibited in the Foundation’s main building.


INDICE DEI NOMI CITATI

INDEX OF NAMES MENTIONED 44 ADO AGC – ASSOCIAZIONE GIOIELLO CONTEMPORANEO 70 AGIR WATCH 42 AIRA (ASSOC. ITALIANA RESPONS. ANTIRICICLAGGIO) 16 ALANFE 47 55 ALISEI ALTANUS 60 AMG GIOIELLERIA 47 AMLÈ 66 AMLETO MISSAGLIA 65 54, 66 AMORE & BACI ANOPO (ASS. NAZ. OPERATORI E PRODUTTORI D’ORO) 16 ANTHRACITE 57, 71 ANTICA DITTA MARCHISIO 16 ANTICA MURRINA VENEZIANA 44, 45 ANTICA OROLOGERIA CANDIDO OPERTI 34 AQUANAUTIC 58 ASSOCIAZIONE NAZIONALE TUTELA “COMPRO ORO” 16 44, 45, 46 ATHMOSFERA 44 AUCHAN 69 AZZALI 1881 AZZALI, GIGLIOLA 69 AZZALI, GIORGIO 69 69 AZZALI, PIERMARIO 65 BACCARAT BACCIOTTI, PAOLO 18 BALTI, BIANCA 68 BANKORO 47 BARTOLINI, LAURA 21 57 BELLO E ITALIANO BY NARDI BERGESIO, MARIA CRISTINA 70 BIACCA, STEFANIA 68 42 BLU GIOIELLI BLUE WHITE GROUP 53 44, 45, 46 BLUESPIRIT BODEMER, IRIS 70 BORSETTO, MATTEO 47 20 BOSSI MIGLIAVACCA, DARIO BRIDGEPOINT 45 BUCCELLATI, LUCA 21 BULGARELLI, DANIELA 71 BULGARI 29, 47 CAI BAI SHOPPING MALL – PECHINO 17 CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO 20, 21 CAMMAROTA GIOIELLI 47 CAPPELLIERI, ALBA 21 CAPPELLINI, GIULIO 65 CASIO 60 CASSARONO, MICHELE 70 CASTORO GIOIELLI 71 CATALANI, ANTONIO 20, 21 CHANTECLER 68 CHILY & CO 47 CHOKSI, MEHUL 22 CHIMENTO 42, 69 CIMIER 59 CIOTTI, ROBERTO 45 CISGEM 20, 21, 53 CLAPS 44, 46 CLUB DEGLI ORAFI ITALIA 5, 20, 21 COLIN, NATHALIE 18 CONCATO, ROMANO 22 CONFARTIGIANATO 22 CONFINDUSTRIA AREZZO 18 CONFINDUSTRIA FEDERORAFI 5, 16 CONFINDUSTRIA 30, 31, 32 CORUM 60 CRUZ, PENELOPE 68 D.I.P. SPA 44 D’ANDREA APARECIDA, RITA 43 DAL LAGO, MANUELA 17 DAMIANI 29, 64 DANIELA DE MARCHI 55 DE GRISOGONO 68 DE HONESTIS, FRANCESCO 42 DE HONESTIS, LUCIA 42 DEPP, JOHNNY 68 DI DONATO, LORENZO 18 DI MEO 70 DIESEL 62 DIP DIFFUSIONE 46 DOXA 61 DUEPUNTI 53 È ORO 45 EBERHARD 59, 68 EISMANN, BEATE 70

47 ELEGANCELAND ELITE GIOIELLI 42 ENRICHI, BARBARA 18 EUROPEAN TRAVEL RETAIL COUNCIL 46 EXX 44, 45 45 FABIANI ARGENTI FABIANI GIOIELLERIE 45 FABIANI 45 FARAONE 56, 65 FEDERPIETRE 17 45 FIANCHETTI 22 FIERA DI VICENZA FOLCHINI GRASSETTO, GRAZIELLA 70 FOLLIE D’ORO 44, 45 FOLLIE E PROFUMI 45, 46 FONDAZIONE RAFFAELE COMINELLI 70 FONDAZIONE TOMMASINO BACCIOTTI 18 29 FOSSIL INC. 70 FRANCHI, FAUSTO 44, 45 FRANCO GIOIELLI 62 FREDERIC JOUVENOT GABRIELLA RIVALTA 66 GALLERY TREND 44, 45 30 – 32 GALLI, GIAMPAOLO 20, 21 GARELLO, ANTONELLA GARRARD 71 GERARDO SACCO 56 GIANI, EUGENIA 18 GIOIELLERIA ZINGARO – MILANO 42, 43 44, 45, 46 GIOIELLI DI VALENZA GIOVANNI RASPINI 56 GITANJALI 22 44, 45 GOLD GALLERY GOLDEN JEWELLERY 47 71 GRAFF GRANI PREZIOSI 55 GRAZIELLA GROUP 56 46 GRUPPO SARNI HAMILTON 62 HELLO KITTY 18 HISTOIRE D’OR 45 HOLT, JASON 71 HOLTS ACADEMY 71 I MAESTRI 45 ICE 31 IED TORINO 71 IGI 42 IL VENDORO 45 IOSA GHINI, MASSIMO 65 ISTITUTO STATALE D’ARTE PIETRO SELVATICO 70 IZAUTE, FRANÇOISE 21 JJEWELS MILANO 71 JOY GIOIELLI 45 JOYÉ 44 KAIDOR 45 KITTY 52 L’OCA BIANCA 47 L’OREFICE 45 LA BOUTIQUE DEL REGALO 45 LABORATORIO DI DANTE E AURORA DE LILLA 71 LAURA BELLINI 52 LAURA FALCINELLI 54 LEO PIZZO 69 LOGOTEL 21 LONGINES 69 LUISA DELLA SALDA 52 LUXENTER 57 MADI GIOIELLI 45 MAGALINI PREZIOSI 69 MAGNIFLEX 64 MAINO, RAFFAELE 17 MALORGIO, SARA 71 MAPPIN & WEBB 71 MARC ORIAN 45 MARINI, GIAN RICCARDO 17 MATTESINI, DONELLA 17 MATTIOLI, LICIA 5, 16 MAZZOCCHI, ANTONIO 17 MEIER, BRUNO 17 MICROSECTORS 45, 47 MIDDLETON, CATHERINE 66 MILUNA 69 MISIS 62 MOMODESIGN 42, 59 MONTEGRAPPA 22 MORELATO, SOFIA 71

46 MORELLATO & SECTOR MORGAN STANLEY WORLD 29 MORINI GIOIELLI 52 MORRIS, DAVID 71 MOSSA 47 68 MOZZI, GIORDANO N.O.A. 62 NALON CISOTTO, MIRELLA 70 NEW GEM 51 NIMEI 69 18 NOMINATION 18 NVIDIA OMEGA 69 OPS!OBJECTS 54 ORNATO, CLIZIA 54 ORO 95 45 ORO NOSTRUM 47 69 ORO TREND 45, 46, 47 OROFINO 45 ORORA 42, 52 OTTAVIANI PANZERA, MAURO 70 PAOLETTI, MICHELE 16 61 PHILIP WATCH 70 PINTON, MARIO “PREMIO INTERNAZ. FONDAZIONE COMINELLI 2011” 70 “PREMIO INTERNAZIONALE MARIO PINTON” 70 PRIMA PREZIOSI 54 PRIMAVERA PREZIOSI 53 68 QUAGLIA QUITLLET, EUGENI 64 RADO 69 16 RAGNO, NUNZIO RAPISARDA 47 18 RASPINI, GIOVANNI RASPINI, LUCA 18 RENO 44, 47 31 RETIMPRESA RICHEMONT 29 ROBERTO GIANNOTTI 46 ROBINSON PELHAM JEWELLERS 66 ROLEX ITALIA 17 ROLEX SA 17 ROSAS – NUORO 35 ROSSETTI 70 SAMARCANDA SPA 44, 45 SANGALLI, CARLO 20 SARNI ORO 45 SARNI 44 SCARABEO 42 SCHIAVON 65 SCUOLA ITALIANA DESIGN 22 SDA BOCCONI 20, 21 SECTOR 58 SILVER STAR 55 SISMONDA, IRENE 71 SMIT, ROBERT 70 SPADAFORA GIOIELLI 12, 13 SPADAFORA, GIOVAMBATTISTA 12 STARCK, PHILIPPE 64 STEELCRAFT 58 STROILI ORO SPA 44, 45, 46 STROILI ORO 44, 45, 53 SWAROVSKI 18, 68 SWATCH GROUP 29 SWATCH 47, 69 TECHNOMARINE 61 TIFFANY & CO. 29 TISSOT 60, 69 TORRITI, PAOLO 18 TROLLBEADS 56 UNGARELLI, AUGUSTO 5, 20, 21 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SIENA 18 UNOAERRE 52 VAI MILANO 53 VICENZAORO CHARM 22 VICOM SPA 46 VISENTIN, CRISTIAN 64 WATCH STUDIO 47 WEBSTER, STEPHEN 71 WENGER 58 WORLD GOLD COUNCIL 16 ZALE CORP. 16 ZINGARO, MICHELE 42 ZOCCAI 47 ZORZI, ALBERTO 70

6.11 index 79


ELENCO INSERZIONISTI

ADVERTISERS’ INDEX ACCADEMIA VETRINISTICA AESSE PIETRE

8 10

AMIN DIAMANTI

3

CARTECHINI ARGENTERIE II copertina D&SIGN

III copertina-80

DAMI’ GIOIELLI

9

DESIGN ARGENTO GIOIELLI

63

EUROGEMME

10

FAB GOBBETTI

15

G.B. SPADAFORA

11-14

GERARDO SACCO

24

GOGGI-STERLING

49

GOVONI GIOIELLI

67

IBERJOYA

75

LUISA DELLA SALDA

IV copertina

MACEF BIJOUX , ORO, MODA & ACCESSORI MILOR MVEE BY ASPIRE DESIGNS OTTAVIANI BIJOUX

73 2 19 1

PRECIOSA

10

SILVER-RETAIL.IT

50

SWAROVSKI GEMS

4

TRASPARENZE

10

VAN GOLD

23

80 index 6.11




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