In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
L’ORAFO ITALIANO 7/8 2011
€ 5,00
ANNO LXV LUGLIO-AGOSTO 2011
€ 5,00
Ititoli
Cosa pensano i consumatori della pubblicità orafa? What do consumers think about jewellery adverts? Gli anelli. A ogni donna il suo Rings. To each woman her own Tendenze A/I 2011 2011 F/W Trends
EDITORIALE EDITORIAL
DA AREZZO L’ESEMPIO
DEL FARE SISTEMA AREZZO: AN EXAMPLE OF COOPERATION
by Marina Morini
■ Il distretto orafo aretino è sceso in piazza, grazie a un’idea di Dario Bonauguri (consigliere della Sezione Orafi di Confindustria Federorafi Arezzo). Tutti coloro che sono coinvolti, direttamente o indirettamente, nel settore orafo - imprenditori, dipendenti, associazioni di categoria, lavoratori dell’indotto, cittadini, autorità civili e religiose - hanno partecipato a un’insolita manifestazione per sensibilizzare istituzioni ed opinione pubblica sulla crisi economica e di sistema che attanaglia il settore orafo italiano. Insolita perché, per la prima volta, uno stesso obiettivo unisce un distretto industriale e la cittadinanza e, in secondo luogo, perché è stato insolito l’emblema della manifestazione: una catena d’oro lunga 1.300 metri che ha “legato” fisicamente e metaforicamente i partecipanti: un metro per ogni azienda orafa della provincia di Arezzo e composta da 10mila maglie, una per ogni lavoratore impiegato nelle imprese. La manifestazione è stata un grido d’aiuto, una richiesta di interventi mirati per risolvere i molti problemi del settore: la politica creditizia delle banche, Basilea II, la sicurezza, le esportazioni nei mercati UE ed extra-UE, la formazione
professionale qualificata negli ambiti del design e delle nuove tecnologie, in collaborazione con le Università e i centri di ricerca più avanzati. A questo scopo è nata la Consulta dei Produttori Orafi e Argentieri, composta da aziende, forze dell’ordine, rappresentanti delle associazioni di categoria, Camera di Commercio e Istituzioni del territorio. La “marcia della catena d’oro” non si fermerà ad Arezzo: il progetto è che la catena si “allunghi” fino a Vicenza e Valenza, per diventare poi un’unica grande manifestazione del settore orafo italiano: un evento storico. ■ Arezzo’s jewellery district took to the streets thanks to an idea by Dario Bonauguri (councillor of the Goldsmith Section of Confindustria Federorafi Arezzo). All those involved, directly or indirectly, in the jewellery sector - entrepreneurs, employees, trade associations, workers in associated industries, citizens, civil and religious authorities - have participated in an unusual demonstration to awaken institutions and public opinion to the economic and system crisis that is hammering the Italian jewellery industry. Unusual because,
for the first time, the same goal is joining an industrial district and citizenship, and secondly because the very symbol of the protest was unusual: a 1,300 meter long gold chain that "bound" the protesters together, both physically and metaphorically. One meter for each jewellery company from the province of Arezzo, composed of 10 thousand links, one for each worker employed in the companies. The demonstration was a call for help but also a call for action aimed at solving the many problems of the sector: the credit policy of banks, Basel II, security, export in EU and non EU markets, qualified vocational training in the areas of design and new technologies, in collaboration with universities and advanced research centres. This is why the Council of Gold and Silver Jewellery Manufacturers was created, a group made up of companies, police, representatives of trade associations, the Chamber of Commerce and local Institutions. The "gold chain march" will not stop at Arezzo: the idea is to extend it to Vicenza and Valenza and then into a single large demonstration of the Italian jewellery industry: a historic event.
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SUMMARY In copertina Cover Ititoli
Servizio clienti
Collezione Diamond XL. Anelli in oro bianco 18kt con diamanti bianchi, diamanti neri e rubini naturali. La lavorazione a specchio, sottostante la pietra, dona la percezione di una maggiore grandezza della gemma. Girocolli e orecchini in parure. Tutti i modelli sono brevettati e le pietre certificate.
Diamond XL Collection. Rings in 18kt white gold with white diamonds, black diamonds and natural rubies. The mirrorlike workmanship - underneath the stone - gives the impression of a bigger gem. Necklaces and earrings as a set. All models are patented and the stones certified.
Customer Service +39 0131 942323 info@ititoli.com www.ititoli.com
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proposte/proposals
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lusso e dintorni/luxury & more
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fiere/fairs Choice e About J / Choice and About J L’autunno di Arezzo / Autumn in Arezzo
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I prossimi appuntamenti / Forthcoming events
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borsa&mercati/stock&markets
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Una ventata di ottimismo dal golfo di Napoli A wave of optimism from the gulf of Naples by Enzo Andreis
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Intervista: Il Gruppo Giannotti e la gold revolution Interview: the Giannotti Group and the gold revolution
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Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index
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Ma il ‘Made in Italy’ interessa davvero? by Mauro Caneschi direttore Laboratorio S.A.G.OR.
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comunicazione/communication Le donne con Cornelia gli uomini con Belén Women with Cornelia men with Belén by Vittorio Montieri
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Artwork and photo by Close up Studios
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l’esperto risponde/marketing Come creare un evento di successo
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by Daniela Saibene
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l’esperto risponde/gemmologia Le pietre da record ‘nascono’ in Africa Record stones originate in Africa by Luigi Costantini
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l’esperto risponde/vetrinistica Chi coordina l’immagine aziendale by Roberto Pivetta
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tecnologia/technology Gruppo Graziella: economia e ambiente uniti in un progetto
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negozi/shops La sfida del negozio nell’ipermercato The challenge of a shop in a hypermarket
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fall winter 2011 Pizzi, ricami, colori: i giochi d’inverno Lace, embroidery, colour: winter games by Andrea Barra
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flash Nuove idee con diamanti New ideas with diamonds
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zoom Chi dice donna dice anello... Women are synonimous with rings... by Antonella Garello
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flash L’estate 2011 a tutto colore 2011 summer: full colour
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iniziative/initiatives Design e impresa: insieme è meglio Design and companies: together is better
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English translation Luxury & More / Unoaerre / Gemmology / Shops
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Indice dei nomi citati / Index of names mentioned
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ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA LUGLIO-AGOSTO 2011
Il centro internazionale di formazione per vetrinisti e visual merchandiser PRESENTA A MILANO PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) CORSO: “GIOIELLO - TECNICHE ESPOSITIVE IN VETRINA” L’ESPOSIZIONE DEI PRODOTTI COME STRATEGIA DI COMUNICAZIONE - Sala Donzelli: 18-20 Luglio e 7-9 Settembre; dalle ore 10.00 alle ore 16.00 L’incontro con i maggiori professionisti del settore “consulenti d’immagine” per apprendere le tecniche espositive del gioiello più attuali e per approfondire la storia e la cultura della comunicazione attraverso l’esposizione dei prodotti e realizzazione di eventi finalizzati alla vendita. PROGRAMMA Spazio espositivo in vetrina. Ubicazione, tipologia e struttura della vetrina, Utilizzo dei supporti. Composizione: le linee, le masse, la profondità, i gruppi, gli equilibri. Punto focale. Luce e Colore in vetrina, eventi speciali, effetti speciali. Creatività e comunicazione in vetrina. Vetrina tecnica. Idea guida: allestimento vetrina a tema, vetrina scenografica. Relatori: Roberto Pivetta, presidente della Federazione Italiana Vetrinisti FIV&AVI&FESVhc - Svetlana Fabrikant, direttore artistico didattico dell’Accademia Vetrinistica Italiana. L’ingresso previa prenotazione al numero +39 02 43980051/ +39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com
The international training centre for window dressers and visual merchandisers PRESENTS IN MILAN, CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) WORKSHOP: “JEWELLERY - WINDOW DISPLAY TECHNIQUES” PRODUCT DISPLAY AS A COMMUNICATION STRATEGY Donzelli Room: 18-20 July and 7-9 September; from 10 a.m. to 4 p.m. At the meeting with leading professionals in the “image consulting” sector, it will be possible to learn the most up-todate techniques in jewellery display and to find out more about the history and culture of communication through product display and the realisation of sale-targeted events. PROGRAMME of the workshop Window display space. Location, type and structure of the window. Use of supports. Composition: lines, volumes, depth, groups, balancing. Focal point. Light and Colour in the window, special events, special effects. Technical window dressing. Creativeness and communication in the window. Guideline: thematic window dressing, scenic window dressing. Speakers: Roberto Pivetta, chairman of the Italian Federation of Window Dressers FIV&AVI&FESV - Svetlana Fabrikant, art teaching director at the Accademia Vetrinistica Italiana. Please call this number to make a reservation: +39 02 43980051/+39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com
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Edifis S.p.A.
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direttore responsabile Marina Morini redazione
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collaboratori
ASI - Analisi e Studi Industriali, Enzo Andreis, Andrea Barra, Alessandro Barzaghi, Mauro Caneschi, Giulia Comparini, Luigi Costantini, Svetlana Fabrikant, Valerio Faccenda, Vittorio Montieri, Militerni & Associati, Fabrizio Patti, Roberto Pivetta, Daniela Saibene, Sonia Sbolzani, Vittorio Valenza.
foto
Close up Studios
traduzioni
Promo-Est
progetto e grafica
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eventi e convegni
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LE NOVITÀ NOVELTIES by l’Orafo Italiano
LA NEWSLETTER HA L’ORO IN BOCCA NEWSLETTER: A GOLD MINE OF INFORMATION ■ Volete sapere di cosa parlerà la rivista nel prossimo numero o semplicemente essere informati su quanto accade nel settore? La newsletter de L’Orafo Italiano arriverà puntualmente sulla vostra “scrivania” virtuale per tenervi aggiornati: se non la ricevete, iscrivetevi gratuitamente sul nostro sito: www.edifis.it ■ Want to know what the magazine will talk about in the next issue or just be informed about what is happening in the sector? The newsletter of L’Orafo Italiano will regularly arrive on your virtual desktop to keep you up to date. If you don’t receive it, sign up for free on our website www.edifis.it.
I MERCATI ESTERI A PORTATA DI MANO FOREIGN MARKETS AT HAND
SFOGLIATELA ONLINE BROWSE IT ONLINE
■ La rivista è anche online: la potete “sfogliare” andando sul sito della nostra casa editrice - www.edifis.it - e cliccando su L’Orafo Italiano. Vi comparirà sullo schermo, bella e interessante, come sempre... ■ The magazine is also online: you can "browse" it through by visiting the website of our publishing house www.edifis.it - and clicking on L’Orafo Italiano. The magazine will appear on your screen, beautiful and interesting as ever...
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novelties 7/8.11
■ L’Orafo Italiano ha sempre dedicato molta attenzione alle tante aziende orafe del nostro Paese per le quali l’export resta il principale sbocco commerciale. I mercati esteri stanno tornando a far girare il settore e, in quest’ottica, proponiamo un nuovo prodotto editoriale, in lingua inglese, pratico e dinamico. Goldware & Jewellery 2012 presenterà le aziende e la loro produzione, insieme a una serie di informazioni utili per gli operatori che importano dall’Italia. Per informazioni: dircom@edifis.it ■ L’Orafo Italiano has always paid close attention to the many Italian companies for which export is still the main commercial outlet. Foreign markets are making the industry work again and, with this in mind, we propose a new practical and dynamic editorial product, in English. GoldWare & Jewellery 2012 will present the companies and their production, together with a range of useful information for traders who import from Italy. For information: dircom@edifis.it
LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE English translation: see page 92
LE AZIENDE TESTIMONI DELL’UNITÀ D’ITALIA ■ Iscritte, con altre mille, nel registro storico delle imprese nel corso della manifestazione “Italia 150, le radici del futuro” e premiate, con altre 150 aziende, dal Presidente Napolitano, che ha voluto omaggiare quelle “imprese che hanno attraversato le vicissitudini della nostra nazione innovandosi, cambiando, puntando a fare sempre di più e sempre meglio, superando crisi e raggiungendo grandi vette…”. Due le aziende del settore premiate, entrambe di Torre del Greco: “D’Elia di Vitiello Alfonso”, fondata nel 1790, quando Giuseppe D’Elia apre un laboratorio a Torre del Greco e uffici a New York e a Kobe, e “Antonino De Simone”, che ha recentemente compiuto 180 anni di attività ed è oggi gestita da Gioia De Simone, di 28 anni. Nelle foto: la premiazione con Maria Grazia Cucinotta, Ambasciatrice d’Italia e madrina dell’evento. Da sinistra, Gioia De Simone, Alfonso Vitiello e i rappresentanti delle altre aziende premiate.
NON C’È BUFFET NEL FUTURO DI ROSATO ■ Richline International, società di Warren Buffet, tra le più importanti nel campo della produzione e distribuzione di gioielleria negli USA, aveva fatto parlare di sé a inizio 2011 per la firma di un accordo preliminare per l’acquisto di Rosato. Lo scorso Giugno, invece, è arrivato il parere negativo dei commissari che si occupano della procedura consensuale di Rosato. Richline, che ha affittato il ramo d’azienda 7Ar del Gruppo Rosato fino a Dicembre 2011 e detiene un’opzione d’acquisto alla scadenza, ha acquisito, nel frattempo, i marchi Erz e Far.in-ex.
STROILI ORO ALLA CONQUISTA DEI CENTRI STORICI BROSWAY PUNTA A MILLE ■ Grandi risultati per l’azienda marchigiana: ha chiuso il 2010 con un +30% di ricavi rispetto al 2009, e coltiva progetti ambiziosi per il futuro. In particolare Brosway punta ad una più incisiva presenza sui mercati esteri. In questo senso, ha siglato con il distributore americano Ostby un accordo che le consentirà, entro il 2012, di essere presente negli USA in mille punti vendita (oggi sono un centinaio).
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■ Una delle realtà più dinamiche del panorama orafo italiano, Stroili Oro ha grandi progetti per i prossimi tre anni. Maurizio Merenda, amministratore delegato del Gruppo, può dirsi più che soddisfatto: oltre a non aver risentito della crisi, il Gruppo vantar un 2010 che s’è chiuso con un aumento dell’11,5 % rispetto al 2009 e buoni risultati anche nel primo quadrimestre 2011.
lusso & dintorni 7/8.11
Ancora più significativi i progetti che Stroili Oro ha in cantiere per il periodo 2011-2013, e cioè una vera e propria “invasione” dei centri storici delle città italiane più importanti: dopo Roma, infatti, sono stati aperti negozi a Bari, Palermo, Livorno, Udine, Padova, Bergamo e Bolzano (sotto). A Settembre, infine, è prevista l’inaugurazione di un grande punto vendita nel cuore dello shopping milanese.
LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE
UK: +10% IL MERCATO DEL LUSSO NEL 2011
PUMA TIME ANCHE IN ITALIA
■ Ledbury Research ha condotto una ricerca per conto del gruppo Walpole (beni di lusso) su un panel di 80 alti dirigenti del settore. Lo scopo era quello di monitorare l’andamento del lusso in Gran Bretagna e, in particolare, le aspettative nelle vendite, i principali mercati d’oltreoceano, i canali di vendita e quanto spendono i turisti nei beni di alta gamma. Dalla ricerca è emerso che, quest’anno, il mercato del lusso UK crescerà del 10% (£ 6,5 miliardi) e del 57% entro il 2015: una grossa spinta è arrivata dal turismo (26% di quanto speso nel 2010 è stato nel lusso): americano, soprattutto, e poi cinese. Non è un caso che i più importanti grandi magazzini stiano investendo in personale che parli mandarino e in terminali che accettino carte di credito e di debito Unionpay cinesi.
■ Diffusione Orologi, importante società di produzione e di distribuzione di marchi quali K&Bros, OPS! e Loreleix, dal Maggio scorso si occuperà anche di distribuire, in esclusiva sul mercato italiano, il marchio PUMA Time, noto per l’abbigliamento, le calzature e gli accessori sportivi. Per il mercato italiano sono stati scelti, in particolare, i mo delli della Collezione Active e l’orologio / cardiofrequenzimetro per sportivi Cardiac II.
LIU CHAOFAN HA VINTO UN POLELLO
■ Liu Chaofan, di Correzzola, in provincia di Padova, ha vinto il concorso online “Vinci un solitario Polello in platino”, lanciato dall’azienda di Mede sul suo sito. Il concorso, ormai una tradizione, è diventato molto popolare: nel 2010 sono state oltre 10 mila le persone iscritte all’estrazione di un prezioso anello con un diamante da 0,30 ct. Il vincitore e la moglie hanno potuto visitare i laboratori dell’azienda (nella foto con il titolare, Angelo Polello).
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“REPARTO PRODUZIONE” A DIFESA DEL MADE IN ITALY ■ È stata presentata lo scorso Giugno a Milano “Reparto Produzione”, associazione di aziende manifatturiere di diversi settori che hanno in comune la volontà di continuare a produrre in Italia e di salvaguardare le tipicità dei prodotti made in Italy. L’obiettivo dell’associazione è “promuovere, sostenere e garantire l’origine del prodotto, l’intera filiera di produzione e la sua tracciabilità”. Al ta-
volo dei relatori, che hanno risposto alle domande dei piccoli imprenditori presenti in sala, Roberto Belloli, a capo della manifattura tessile Aspesi, Marco Fortis, docente di Economia Industriale e Commercio estero all’Università Cattolica di Milano, Marco Reguzzoni, imprenditore, firmatario della legge sul Made In, portavoce alla Camera della Lega Nord (foto di Alberto Anderloni).
LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE
OPERTI E CHANTECLER PER VIVERE UN SOGNO ■ Le collezioni Chantecler – da Logo a Suamém fino alle classiche Campanelle – sono state protagoniste della mostra “Il Giardino dei Grandi Amori”, allestita presso l’Antica Orologeria Candido Operti di Via Sulis, a Cagliari. La mostra, attraverso suoni, immagini e colori, ha ripercorso la storia del marchio di Capri, dei suoi gioielli, delle dive e dei personaggi del jet set che, sin dagli anni Cinquanta, li hanno indossati - Sophia Loren, Jackie Kennedy, Liza Minnelli e molte altre. Nella foto, Elisabetta Operti (Foto di Elisabetta Messina).
L’OROLOGIO DI TORRE OSCURA
ATENE: UN OMAGGIO AL GIOIELLO ITALIANO ■ Anche ad Atene si festeggia il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Adele Trupiano, ambasciatrice d’Italia ad Atene, e Thilemacos Chitiris, Ministro Vicario per la Cultura ed il Turismo di Grecia, hanno inaugurato la mostra “Margherita di Savoia: influenze regali nello stile del prezioso italiano”. La mostra, ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura, diretto da Melita Palestini, ha voluto ripercorrere i mutamenti di stile, qualità e tecnica nella produzione del gioiello italiano. Con l’orafo Gerardo Sacco (nella foto, il gioiello “Liz”) erano presenti anche Mario Buccellati, Bulgari, Chimento e Pianegonda.
■ Dopo 300 anni di silenzio, l’Orologio Astronomico di Torre Oscura di Trapani, che troneggia sulla più antica porta della città (XIII sec.), è tornato a battere le ore. Merito della Gioielleria Pino Gianformaggio, che ha provveduto al restauro dell’orologio dopo approfondite ricerche storiche e tecniche per rimettere in funzione il meccanismo. Nel Maggio scorso, nel corso di una cerimonia alla presenza delle autorità cittadine, i titolari della gioielleria hanno donato al sindaco di Trapani, Mimmo Fazio, una chiave in argento, simbolo della carica dell’orologio. Una splendida idea per festeggiare i 50 anni della Pino Gianformaggio.
AIUTARE IL TERZO MONDO E LA RICERCA ■ Si è tenuto nel Giugno scorso il Torneo di calcio “Memorial Angelo Gori”, della Fondazione Angelo Gori Onlus, organizzato da A.S.D. Indomita Quarata a favore dei bambini del Niger. La Fondazione, sostenuta da Graziella Group, si occupa di assistenza sanitaria, istruzione di base e specifica per l’agricoltura, la creazione di pozzi di acqua potabile, l’adozione di norme igienico-sanitarie. Per il 2011 la Fondazione ha in programma di ampliare l’e-
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dificio che ospita la biblioteca, realizzata nel 2009. Info: Tel. 0575 32641. Il 22 Settembre, nel Principato di Monaco, si terrà la quarta edizione di Only Watch, asta benefica di pezzi unici di importanti case orologiere. Il ricavato andrà a finanziare la ricerca sulla distrofia muscolare di Duchenne. All’asta parteciperanno circa 40 marchi di prestigio, tra i quali Richard Mille con il modello RM 027 tourbillon, realizzato con e per Nadal. Info: www.onlywatch.com
lusso & dintorni 7/8.11
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FIERE FAIRS
CHOICE E
L’AUTUNNO
ABOUT J DI AREZZO CHOICE AND ABOUT J AUTUMN IN AREZZO ■ Dal 10 al 14 Settembre 2011 torna VicenzaOro Choice, l’edizione vicentina rivolta in particolare al dettaglio orafo, italiano e internazionale, che storicamente visita la fiera in cerca delle anteprime e delle novità per il periodo di Natale e fine anno. Gli organizzatori prevedono la partecipazione di circa 1400 espositori, provenienti da tutto il mondo e in grado di fornire un’ampia panoramica delle tendenze in atto. La fiera sarà preceduta - nei giorni 8, 9 e 10 - da About J, giunto alla sua quarta edizione, dopo le due di Milano e quella dell’anno scorso alla Rotonda palladiana. Quest’anno infatti About J, evento che ha l’obiettivo di mettere in contatto una selezione di esclusivi marchi italiani ed esteri con i grandi nomi del retailing mondiale, non si è svolto a Maggio, mese già sovraffollato di grandi eventi di settore internazionali. ■ VicenzaOro Choice will be back from 10 to 14 September 2011. The Vicenza edition of the trade fair mainly targets Italian and international jewellery retailers, which historically visit the fair in search of previews and news for the Christmas and year-end season. Organisers expect the participation of 1400 exhibitors from around the world who can provide a broad overview of current trends. The fair will be preceded on September 8, 9 and 10 by About J, which is now in its fourth year, after two editions in Milan and last year at the Palladium Rotonda. In fact, this year About J, an event that aims to bring together an exclusive selection of Italian and foreign brands with big names in the world retail, wasn’t held in May, a month that is already crowded with major international trade events.
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■ Tornano, dal 17 al 19 Ottobre prossimi, gli ”Incontri d’Autunno”, organizzati da Arezzo Fiere e Congressi e riservati agli espositori che hanno partecipato a OroArezzo. Come è noto, una cinquantina di importanti buyers internazionali - segnalati dagli stessi produttori orafi e provenienti dai mercati più interessanti, come Europa, Stati Uniti, Medio Oriente e Hong Kong - incontreranno alcune delle aziende italiane, avendone preventivamente visionato la produzione. Una serie di appuntamenti, dunque, non affidati al caso: in tutto, sono previsti oltre 1000 incontri. L’iniziativa è volta a ottimizzare tempi e costi, permettendo alle aziende italiane di incontrare compratori interessati, senza dover affrontare tutti gli oneri e le incognite imposti, per esempio, dalla partecipazione a una fiera. ■ "Autumn Encounters” will be held again from 17 to 19 October, organised by Arezzo Fiere e Congressi and reserved for exhibitors who participated in OroArezzo. As is known, some fifty major international buyers - pointed out by jewellery manufacturers themselves and coming from the most interesting markets, such as Europe, USA, Middle East and Hong Kong – will meet some Italian companies, having previously viewed their production. A series of events that are not left to chance: in all, over 1000 meetings will be held. The initiative is designed to optimise time and costs, enabling Italian companies to meet buyers who are interested in their products, without incurring all the costs and uncertainties imposed, for example, by the participation in a fair.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI FORTHCOMING EVENTS BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR ■ Dal 14 al 18 Settembre prossimi avrà luogo la 48a Bangkok Gems & Jewelry Fair, organizzata come sempre dalla Thai Gem and Jewelry Traders Association. All’edizione di Marzo hanno preso parte oltre 1500 espositori provenienti da tutto il mondo. ■ From September 14 to 18, the 48th edition of the Bangkok Gems & Jewelry Fair will take place, as usally organised by the Thai Gem and Jewelry Traders Association. Over 1,500 exhibitors from all over the world took part in the March edition. Info: www.bangkokgemsfair.com
MACEF ■ La 91a edizione del Macef si svolgerà dall’8 all’11 Settembre presso il centro fieristico di Rho. Tra i macro settori rappresentati, anche “Bijoux Oro, Moda & Accessori”, con un’ampia area dedicata. ■ The 91st edition of Macef will take place from 8 to 11 September at the exhibition centre in Rho. The macro sectors represented include "Bijoux Gold, Fashion & Accessories", with a large dedicated area. Info: www.macef.it
INTERNATIONAL JEWELLERY LONDON ■ L’International Jewellery London, principale manifestazione orafa del Regno Unito, si svolgerà presso Earls Court London dal 4 al 7 Settembre 2011. ■ The International Jewellery London, the main jewellery event in the UK, will take place at Earls Court London from 4 to 7 September, 2011. Info: www.jewellerylondon.com
ISTANBUL JEWELRY SHOW OCTOBER ■ Con una partecipazione prevista di 600 espositori e 18 mila visitatori, l’Istanbul Jewelry Show avrà luogo dal 13 al 16 Ottobre, timing perfetto per i riordini in vista delle festività di fine anno. La posizione geografica strategica di Istanbul fa di questa manifestazione il luogo ideale per esplorare i mercati orafi non solo dell’Unione Europea ma anche dell’Asia Centrale e dei Paesi caucasici. ■ With an expected participation of 600 exhibitors and 18,000 visitors, the Istanbul Jewelry Show will take place from 13 to 16 October, a perfect timing for the reorders prior to end-of-year holidays. The strategic location of Istanbul makes this event the perfect occasion to explore jewellery markets, not only those in the EU, but also in Central Asia and Caucasus countries. Info: www.ubmrotaforte.com
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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS
UNA RUBRICA DI ANALISI DEL SETTORE, PER FAVORIRE UNA MIGLIORE CONOSCENZA DELLE TENDENZE DEI NOSTRI MERCATI SU SCALA ITALIANA E MONDIALE. UNA SERIE DI UTILI CONSIGLI PER GESTIRE AL MEGLIO IL NOSTRO BUSINESS.
• Giannotti: una ventata di ottimismo dal golfo di Napoli / Giannotti: a wave of optimism from the gulf of Naples pag. 34 • Intervista: Giannotti e la gold revolution / Interview: Giannotti and the gold revolution pag. 38 • Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index pag. 41 • Ma il ‘Made in Italy’ interessa davvero? pag. 42 • Le donne con Cornelia gli uomini con Belén / Women with Cornelia men with Belén pag. 44 • Come creare un evento di successo pag. 52 • Le pietre da record ‘nascono’ in Africa / Record stones originate in Africa pag. 56 • Chi coordina l’immagine aziendale pag. 58 • Gruppo Graziella: economia e ambiente uniti in un progetto pag. 60 • La sfida del negozio nell’ipermercato / The challenge of shops in hypermarkets pag. 62
STOCK E
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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS
UNA VENTATA DI OTTIMISMO
DAL GOLFO DI NAPOLI A WAVE OF OPTIMISM FROM THE GULF OF NAPLES by Enzo Andreis
Comm. Vincenzo Giannotti, titolare della Roberto Giannotti e F.gli e della Roberto Giannotti srl.
■ Un’azienda che durante la crisi ha tenuto dritta la barra del timone, mantenendo la sua vocazione familiare: il gruppo Giannotti è ora pronto a ripartire, al gran completo. La storia di questa piccola ma prestigiosa azienda campana comincia circa un cinquantennio fa, quando il capostipite Amedeo Giannotti, assieme alla moglie Lucia, apre a Napoli un laboratorio di oreficeria nell’antico Borgo Orefici e una gioielleria in via San Biagio dei Librai. I nove figli nati dal matrimonio continuano l’attività paterna divenendo incastonatori, artigiani o commercianti all'ingrosso di oggetti preziosi. Uno dei nove, Roberto, dà una sterzata all’azienda verso gli anni sessanta: apre una gioielleria al Vomero ed inizia un’attività di vendita all’ingrosso per il Sud Italia. A sua volta Roberto ha sei figli, e per loro fonda la società Roberto Giannotti srl e crea il marchio “G. Robert”, che realizza gioielli di valore, specializzandosi nel tempo nella creazione di simboli sacri di cui la linea Angeli è
quella più riconosciuta. Nell’azienda che, come vediamo dalla nostra tabella riguardante la composizione sociale del gruppo, è divisa in maniera praticamente paritetica, i figli collaborano per occuparsi dei differenti aspetti societari: ad Amedeo spetta il compito di occuparsi del marketing, mentre Margherita cura gli acquisti e i fornitori; Lucia e Antonella, invece, si occupano della commercializzazione e della produzione del marchio “G. Robert”. Le vendite all’ingrosso oggi avvengono tramite una rete di oltre quattromila clienti, seguiti da sedici rappresentanti; la produzione di gioielleria, partita in origine con soli tre operai, si è a sua volta considerevolmente ampliata, e si basa su una ventina di collaboratori: negli ultimi tre anni è passata da un valore di 1,7 a 2,1 milioni, con un incremento del 18%, percentuale tanto più significativa quando si consideri la crisi dei consumi verificatasi in questi anni. Il sesto ed ultimo figlio, Domenico, si è trasferito ad Arezzo, dove ha fondato
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una propria società, Diana, specializzata soprattutto nella fabbricazione di anelli e fedi, e commercializzata, al pari di altre quali Unoaerre, Quadri, Stella e Vai, nei punti vendita della Roberto Giannotti & figli: la Diana srl, che ha raggiunto comunque i 3 milioni di ricavi, non fa propriamente parte del Gruppo, trattandosi di proprietà individuale. Vincenzo Giannotti, infine, è il capo azienda e l’amministratore della Società. Egli non si è limitato a seguire l’azienda di famiglia, ma ha anche, nel tempo, assunto una certa dimensione pubblica, ricoprendo la carica di presidente di Confedorafi e partecipando come cofondatore alla nascita e allo sviluppo del centro polifunzionale Il Tarì di Marcianise, di cui è vicepresidente. In queste vesti ha partecipato a numerosi eventi e manifestazioni, e ha fatto parte della delegazione consultata nell’audizione del 21 Aprile 2010 dalla Commissione senatoriale che ha svolto un’indagine conoscitiva sul settore. In particolare, dato che la Roberto Giannotti & figli si occupa professionalmente del
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Tab. 1
Struttura e composizione del gruppo GIANNOTTI
Structure and composition of the GIANNOTTI group Amedeo
Antonella 16,66%
16,66%
Domenico
Lucia
16,66%
Margherita
Roberto Giannotti srl
16,66%
16,66%
16,66% 100%
100%
Vincenzo
100%
Alemma Gruppo
G. Robert srl 50%
Tris srl
Roberto Giannotti & Figli 100% 20%
15%
Amedeo
Antonella
15%
Domenico
15%
15%
Lucia
Margherita
commercio di oro, Vincenzo si è energicamente speso per difendere il consumatore e la legalità di questo particolare mercato, dichiarando che “… per quanto concerne i vari negozi «compro oro», non sono contrario a queste attività, ma esse devono essere regolamentate perché non sono rispettose delle leggi: delegano molto alle catene di franchising ma non rispettano le autorizzazioni dell’Ufficio italiano cambi e non operano la registrazione dei documenti. Inoltre, siccome si lascia tutto all’improvvisazione di questi negozi, nel momento in cui vi è la crisi i cittadini si trovano di fronte ad operatori non disponibili ad acquistare al giusto valore dell’oggetto, perché chiaramente approfittano del momento di bisogno del venditore, per
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Vincenzo
cui la situazione per il nostro consumatore è difficile...”. Anche sulla riqualificazione del Borgo Antico, Giannotti ha molte e precise idee: la riqualificazione della zona, il nuovo arredo urbano, la pulizia, la ricchezza degli eventi da organizzare nell’area e un numero elevato di parcheggi - spiega - favorirebbero la pedonalizzazione e la cura del Borgo, che “… ha il fascino di racchiudere una secolare tradizione storica ed alimentare, e sostenere questo aspetto, con il supporto delle Istituzioni, renderebbe parte della storia della cultura napoletana e permetterebbe anche ai turisti di usufruirne". Per finire, non possiamo dimenticare l’aspetto sociale della sua attività, che si è ultimamente manifestato con il con-
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Andamento del gruppo GIANNOTTI
Performance of the GIANNOTTI group Ricavi / Proceeds Utile netto / Net profit 2007 2008 2009 2007 2008 2009 Roberto Giannotti & figli srl 19.357.709 18.078.497 17.624.777 572.165 592.704 722.866 Roberto Giannotti srl 4.250.385 7.262.066 7.262.066 -293.661 149.378 149.378 G. Robert srl 3.349.015 4.151.172 3.773.820 78.163 66.204 56.619 Tris srl (in liquidazione/in liquidation) 824.177 1.277.027 1.117.479 -95.099 -163.715 -148.299 SocietàSocietà immobiliare / Real Estate Company Alemma Gruppo immobiliare 27.781.286 30.768.762 29.778.142 261.568 644.571 780.564 Totale / Total % Utile netto su ricavi 0,9% 2,1% 2,6% Net profit on revenues 7,2% Incremento dei ricavi nel triennio Increase in revenues in the three-year period 198,4% Incremento dell’utile netto nel triennio Increase in net profit in the three-year period tributo e l’adesione all’associazione Pole Pole, che favorisce e sostiene vari microprogetti in Africa in favore di popolazioni disagiate. Oggi quindi il gruppo Giannotti è costituito da cinque società, di cui quattro operano a diverso titolo nel campo della gioielleria, e una rappresenta la cassaforte immobiliare di famiglia. Limitando il nostro esame solo alle prime, dobbiamo constatare con piacere che il gruppo sta superando egregiamente gli anni della grande crisi. Il fatturato è in controtendenza; anche se per la Roberto Giannotti srl ci mancano i dati del 2009 (e abbiamo riportato quindi quelli del 2008) possiamo dire che c’è un aumento, non entusiasmante ma sicuramente buono dati i tempi; l’utile netto fa invece un vero e proprio balzo, andando non lontano dal triplicare; migliorano anche gli indici finanziari, posizione finanziaria netta ed indebitamento, che tra il resto è molto contenuto e comunque passa dallo 0,89% dei ricavi allo 0,77%. Anche per l’immediato futuro la previsioni sono buone; è partita da pochi mesi la nuova campagna pubblicitaria ideata dall’Agenzia Medias di Napoli, basata sull’“onirica” immagine della modella Maria Naes, fotografata da Roberta Pagano. Vincenzo Giannotti
si aspetta molto da questa campagna, che considera un “forte e chiaro messaggio di ottimismo” rivolto ai clienti e ai distributori.
■ A company that steered its course during the crisis, maintaining its family vocation. The Giannotti group is now ready to go, in full force.
The history of this small but prestigious company from Campania began about a
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century ago, when the founder Amedeo Giannotti, with his wife Lucia, opened a jewellery workshop in Naples, in the ancient Borgo Orefici, and a jewellery shop in Via San Biagio dei Librai. The nine children of the marriage continued their father's business becoming setters, craftsmen and wholesalers of precious objects. One of the nine children, Roberto, changed the company’s direction in the Sixties. He opened a jewellery store in the Vomero and started a business selling wholesale for Southern Italy. Roberto had six children. He founded for them the company Roberto Giannotti srl and created the brand “G. Robert”, manufacturing valuable jewels and specialising over time in the creation of sacred symbols, of which the Angels line is the most famous. Roberto’s children work together in this company, which is divided into almost equal parts as we see from our table on the composition of the group, to deal with different aspects of the business. Amedeo is responsible for the marketing, while Margherita is in charge of purchasing and dealing with suppliers. Lucia and Antonella are busy with the sale and production of the "G. Robert" brand. Wholesale sales now take
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place through a network of sixteen agents who attend to more than four thousand customers. In turn, the production of jewellery, which began with just three workers, has greatly expanded, and now relies on about twenty employees. In the last three years, it increased from a value of 1.7 to 2.1 million, with a growth of 18%, which is particularly significant when we consider the crisis in consumption that occurred in recent years. The sixth and last son, Domenico, moved to Arezzo, where he founded his own company, Diana, mainly specialised in the manufacture of rings and wedding rings. These products are sold, just like other brands such as Unoaerre, Quadri, Stella and Vai, in the outlets of Roberto Giannotti & Sons. Diana srl, which has however reached 3 million in revenues, is not properly a part of the Group, being private property. Finally, Vincenzo Giannotti is the manager and chief executive of the Company. He does not merely take care of the family business, but over time he also assumed a certain public face, serving as president of Confedorafi and participating as co-founder in the creation and development of the multipurpose centre Il Tarì in Marcianise (Caserta), of which he is vice president. In this capacity he participated in numerous events, and was part of the delegation consulted on April 21, 2010 by the Senate Commission, which carried out a survey on the sector. In particular, since Roberto Giannotti & Sons is professionally engaged in the commerce of gold, Vincenzo committed himself unstintingly to defend consumers and the legality of this particular market, stating that "... with regard to the various 'cash for gold' stores, I'm not opposed to these businesses, but they should be regulated
as they are not respectful of the law. They devolve a great deal to franchise chains but do not respect the permissions of the Italian foreign exchange office and do not register documents. In addition, since everything is left to the improvisation of these stores, when there is a crisis, citizens are faced with operators that are not going to buy at the fair value of the object, because they clearly take advantage of sellers in their time of need. As a result, the situation of our consumers is difficult...”. Also, as regards the redevelopment of Borgo Antico, Giannotti has many, precise ideas. He explained that the rehabilitation of the area, the new street furniture, its cleanliness, the wealth arising from the events to be organised in the area and a large number of parking spaces, would support the creation of pedestrian areas and promote greater care of the Borgo, which “...has the charm of hosting a centuries-old history and food tradition. Supporting this, with the help of institutions, would make it a part of the history of Neapolitan culture and would also allow tourists to benefit from it”. Finally,
we cannot forget the social aspect of his work, which was recently demonstrated with the contribution and participation in the Pole Pole association. This association promotes and supports several small projects in Africa in favour of the needy people. Today the Giannotti group consists of five companies, four of which operate in various capacities in the field of jewellery, and one represents the family’s real estate. By limiting our examination to only the first four, we notice with pleasure that the group is very well beyond the years of the great crisis. Its turnover is against the run of the market. Although we lack the 2009 data for Roberto Giannotti srl (therefore we reported those of 2008), we can say that there has been an increase, not extraordinary but certainly good given the time. Net profit has leaped forward, not far from going triple. An improvement was also seen in financial ratios, net debt and debt, which among other things is very limited and went from 0.89% of revenues to 0.77. The forecast for the immediate future is good. The new advertising campaign created by the Medias Agency in Naples started a few months ago, based on the “dream-like” image of the model Maria Naes, photographed by Roberta Pagano. Vincenzo Giannotti is expecting a lot from this campaign, which he considers a "strong and clear message of optimism" aimed at customers and distributors.
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GRUPPO GIANNOTTI:
LA GOLD REVOLUTION
■ Abbiamo chiesto a Vincenzo Giannotti un’opinione sulle trasformazioni in atto nel settore orafo italiano e i motivi del successo del suo Gruppo. Con la “Roberto Giannotti e F.gli” il gruppo opera come grossista per circa 4 mila dettaglianti: cifre importanti per una funzione che, si dice, sia in via di estinzione. Qual è la sua opinione in merito? Credo che il cambiamento strutturale del modello di vendita all’ingrosso abbia sicuramente subìto notevoli trasformazioni negli ultimi anni, trasformazioni che hanno visto, per certi versi, una notevole diminuzione delle vendite, con difficoltà oggettive per tante storiche società di vendita. Al tempo stesso credo che solo chi è riuscito a comprendere le trasformazioni che erano in atto, abbia saputo camminare insieme al cambiamento. Il nostro gruppo ha da tempo compreso che doveva intraprendere un cambiamento - da semplici commercianti a strutture di servizio organizzato ed è per questo che siamo rimasti sul mercato senza grandi scossoni. Sono anni che il nostro gruppo vende “oro e servizi” destinati ai clienti. Ancora mi sorprende vedere come oggi, una società come la nostra, dalla natura prettamente commerciale, spenda risorse ed energia in processi marketing oriented, di CRM
(customer relationship management) e di customer satisfaction. Ritengo che l’accezione di “grossista” non valga più per un gruppo come il nostro: nell’attività quotidiana noi orientiamo e consigliamo i clienti-dettaglianti negli investimenti migliori, scegliendo, ed a volte anticipando, tendenze e modalità di vendita. Insomma, ci siamo trasformati in veri e propri “consulenti di vendita”. Il marchio “Roberto Giannotti srl” si occupa della produzione di gioielli. Oggi, nonostante la crisi dei consumi di gioielleria, le collezioni del marchio continuano ad avere un grande successo di vendita. Qual è il segreto? Circa dieci anni fa ho tenuto fede ad una promessa che feci a mio padre, quella di portare il suo nome alla ribalta, ed è per questo che abbiamo voluto realizzare un progetto di House Brand intitolato alla sua memoria. Il successo della Roberto Giannotti nasce con l’intuizione della collezione Angeli che è, oramai, il segno distintivo dei nostri prodotti. Anche in questa nuova avventura abbiamo messo al primo posto l’innovazione, intesa come modo di pensare e proporre gioielli. Raramente parliamo di gioielli, preferiamo infatti parlare di progetti: la collezione Angeli è un vero e proprio progetto di comunicazione, una filosofia che parte dall’immagine per arrivare al prodotto. Il successo di vendita è un mix di fattori: l’idea, la comunicazione e la personalità stessa del prodotto. In questi anni abbiamo avuto diversi tentativi d’imitazione, sia del prodotto sia del progetto; a parte le problematiche connesse, ritengo che sia la prova inconfutabile di una nostra corretta visione. Nel 2010 il marchio si è classificato al 7° posto nella classifica dei maggiori
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investitori in pubblicità del settore orafo. Spesso le spese di comunicazione sono le prime ad essere tagliate nei momenti difficili: l’azienda, invece, ha deciso di continuare ad investire. Perché? La comunicazione è parte integrante e vitale del nostro progetto aziendale: ogni nostra attività comporta il coinvolgimento dell’area comunicazione e relazioni esterne. Anche nei momenti di maggiore crisi, come nel 2009, la nostra azienda ha dimostrato di credere più degli altri nella comunicazione, facendo crescere proporzionalmente gli investimenti pubblicitari con il crescere del fatturato. Anche il 2011 ha visto l’azienda investire in comunicazione un buon 15 % in più dell’anno precedente; inoltre, il 2011 è l’anno del lancio della nuova campagna pubblicitaria firmata dalla fotografa Roberta Pagano, che ritengo abbia saputo interpretare la bellezza femminile in un modo realmente “angelico”. Avete nuovi progetti o strategie per l’ultimo semestre 2011? Nel secondo semestre del 2011 saremo concentrati su una serie di attività commerciali di supporto al sell out; siamo e saremo sempre partner dei nostri distributori che riteniamo, oggi più che mai, vadano aiutati a comprendere quello che realmente sta succedendo nel mercato. Abbiamo realizzato un piano di attività che, partendo da alcune novità di prodotto, riesce a garantire vendite con forti marginalità e quantità. Il mercato italiano è fermo: i consumatori hanno problemi economici, i giovani sono affascinati da prodotti di altri settori, ecc. Cosa è necessario fare per attirare nuovamente i consumatori nelle gioiellerie? Bisogna osare. La vera soluzione è non stare a guardare quello che succede da semplici spettatori: tutta la filiera deve
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cambiare modello di pensiero, dagli imprenditori ai fornitori fino ai dettaglianti. Lei parla di giovani affascinati da altri settori: è vero e sa perché? In altri settori, come quello della moda, i creativi ascoltano di più e meglio i “rumors” cittadini per carpire le tendenze della massa; gli uomini di marketing s’inventano nuovi modelli di vendita, gli imprenditori pensano in modo globale e i processi produttivi sono rapidi e di alta qualità. Insomma, i prodotti che quei settori creano sono più vicini ai tempi che viviamo; invece, nel nostro campo, c’è troppa autocelebrazione e poca autocritica. L’oro ha bisogno di una rivoluzione, che poi è anche il nome di una delle nostre linee di prodotto: “a gold revolution”.
energy into marketing-oriented, CRM (customer relationship management) and customer satisfaction processes. I believe that the meaning of "wholesaler" is no longer applicable to a group like ours. In our daily work, we steer and advise our customers and retailers towards the best investments, choosing, and sometimes anticipating trends and methods of sale. In short, we have become real "sales consultants". The "Roberto Giannotti srl" brand is engaged in the production of jewellery and today, despite the slump in consumption of jewellery, the brand collections continue to show a great sales success. What is the secret? About ten years ago I honoured a promise I made to my father, that is to bring his name into the limelight. That is why we wanted to make a House Brand project named in his memory. The ■ We asked Vincenzo Giannotti his opinion about the changes the success of Roberto Giannotti was Italian jewellery sector is going achieved with the intuition of the through and the reasons for his Angeli collection, which is now the Group’s success. hallmark of our products. Even in this new venture, we gave priority With the "Roberto Giannotti to innovation, understood as a e F.gli" the group works as model of conceiving and mara wholesaler for about keting jewellery. We rarely 4,000 retailers. These are speak about jewellery, we prefer important figures for a functo speak of projects. The Angeli tion that is reportedly encollection is a real project of comdangered. What is your opinion munication, a philosophy that starts about this? from the image to get to the product. I believe that the structural change of the Our sales success is a mix of factors, the wholesale model has certainly changed idea, communication and the very personconsiderably in recent years. These trans- ality of the product. In recent years we formations have caused, in some ways, a saw several attempts at imitation, both of remarkable decrease in sales, with objective our products and our project. Besides all difficulties for many historical sales com- associated problems, I think it is an irpanies. At the same time I believe that refutable proof that our vision is correct. only those who managed to understand In 2010 the brand was ranked 7th the transformations that were taking place among the largest investors in advertising have been able to cope with the change. in the jewellery industry. Communication Our group has long understood the change costs are often the first to be cut in we had to do - from simple merchants to tough times. The company, however, organised service structures - and that is has decided to continue to invest. Why? why we stayed on the market without Communication is an integral and vital major jolts. For years, our group has part of our business plan. Our every acbeen selling “gold and services" for cus- tivity implies the involvement of the martomers. It still amazes me to see how, keting and external relations department. today, a society like ours with a purely Even in times of crisis, as in 2009, our commercial nature spends resources and company showed more than others to be-
lieve in communication, making advertising investments grow proportionally with the increase in sales. Even 2011 saw the company invest in communication an additional 15% on the previous year. In addition, 2011 is the year of the launch of the new advertising campaign by photographer Roberta Pagano, who I believe has been able to interpret the beauty of women in a truly "angelic" way. Do you have any new plans or strategies for the last half of 2011? In the second half of 2011 we will focus on a range of business activities to support the sell out. We are and will always be partners with our distributors, which we believe, now more than ever, we should help understand what is really happening in the market. We prepared a plan of activities that, starting from a few new products, can ensure sales with high profit margins and large amounts. The Italian market is at a standstill. Consumers have financial problems, young people are fascinated by the products of other sectors, etc.. What should be done to lure consumers back into jewellery stores? We must dare. The true solution is to not stand by and watch what happens as mere spectators. The whole chain should change their way of thinking, including contractors, suppliers and retailers. You spoke of young people fascinated by other sectors. It’s true, and you know why? In other sectors, such as fashion, the creatives listen more and better to urban "rumours" to capture the trends of mass. Marketers invent new sales models, entrepreneurs think globally and production processes are rapid and high quality. In short, these industries create products that are closer to the times we live in, but, in our field, there is too much self-congratulation and little self-criticism. Gold needs a revolution, which is also the name of one of our product lines: “a gold revolution”.
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STOCK&INDEX ■ INDICE L’ORAFO ITALIANO Pubblichiamo le quotazioni di borsa di alcune delle maggiori società italiane ed estere dell'oreficeria e dell'orologeria, quelle dei principali metalli preziosi e l'indice Morgan Stanley World, relativo alla capitalizzazione delle borse mondiali. Il confronto di questi indici potrà dare a tutti gli operatori del nostro settore un'indicazione utile per capire l'andamento e le tendenze del nostro mercato.
■ L’ORAFO ITALIANO’S INDEX We publish the Stock Exchange shares of leading Italian and foreign jewellery and watchmaking companies, of the main companies dealing in precious metals and the Morgan Stanley World index relating to the capitalization of international Stock Exchanges. Comparisons between these indexes will provide operators with useful guidelines to understand the current situation and market trends.
Titoli & Metalli
Borse & valuta
Shares & Metals
Stock Exchanges and currency
Bulgari Damiani Fossil Inc. Richemont Swatch Group Tiffany & Co Indice Azioni / Share Index
Milano, € Milano, € Nasdaq, USD Xetra, € Xetra, € Nyse, USD
Oro / Gold Argento / Silver Platino / Platinum Palladio / Palladium Indice Metalli / Metal Index MSCI All Country
USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce
■ MERCATO TRANQUILLO, GIOIELLERIA ALL’ATTACCO
03.01.2011
16.06.2011
01.03.2011 06.16.2011
Indice
Index
8,17 0,86 72,69 44,32 313,96 62,11 100,00
12,16 1,1 106,36 42,7 328 73,04 123,57
148,84% 127,91% 146,32% 96,34% 104,47% 117,60% 123,57%
1.418,20 30,65 1.764,00 790,00 100,00 313.611
1.526,00 35,50 1.765,00 765,00 105,07 314.566
107,60% 115,82% 100,06% 96,84% 105,07% 100,30%
cezionali performance di Bulgari, che continua a mantenere i livelli di prezzo Il mercato delle borse mondiali, ben rap- ai quali è avvenuta la vendita a LVHM, presentato dall'indice "All Country" della e di Fossil, alla cui quotazione occorre Morgan Stanley, al giro di boa del pri- inoltre aggiungere l'effetto cambio. In mo semestre è in equilibrio quasi perfetto; confronto a queste "prestazioni" sembra le borse mondiali hanno guadagnato calmo persino l'andamento delle quotasolo lo 0,3% rispetto al primo Gennaio, zioni dei metalli, che pure registra un ine questo dato è ben indicativo dello cremento del 5% nel semestre, tutt'altro stato d'animo degli operatori economici, che trascurabile. che non sanno bene prevedere da che parte penderà l'ago della bilancia nel ■ THE MARKET IS QUIET, secondo semestre. I titoli del comparto JEWELLERY IS ATTACKING orafo però sovraperformano gli altri set- At the turning point of the first half of tori, e registrano un incremento del the year, the market of world stock mar23,57%: segno che il "lusso", accessibile kets, well represented by Morgan Stano meno, continua a tirare in giro per il ley’s "All Country" index, showed almost mondo, superando ogni aspettativa. In perfect balance. The world's stock marparticolare dobbiamo sottolineare le ec- kets have gained only 0.3% over January
1, and this datum is very indicative of the mood of traders, who cannot predict which way the balance will tilt in the second half of the year. However, jewellery stocks are outperforming other sectors with an increase of 23.57%, a sign that "luxury", whether accessible or not, continues to sell around the world, surpassing all expectations. In particular, we underline the outstanding performance of Bulgari, which continues to maintain the same price levels at which it sold to LVHM, and Fossil, whose market value must be added to the currency effect. Compared to these "performances", even the trend of metal prices seems quiet, although it is far from negligible as it showed an increase of 5% in the first half of the year.
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MA IL ‘MADE IN ITALY’
INTERESSA DAVVERO? by Mauro Caneschi direttore Laboratorio S.A.G.OR.
L’ITER DEL ‘MADE IN’ AL PARLAMENTO EUROPEO, TRA LUNGAGGINI E OSTILITÀ. E POI, TUTELA VERAMENTE IL GIOIELLO AL 100% ITALIANO?
quali l’obbligo di etichettatura esiste da tempo (USA, Giappone, India, Canada). Il Governo italiano è stato propositore del regolamento, ed è grazie ai nostri europarlamentari che si è raggiunto l’ambìto traguardo. L’ostilità di molti paesi del Nord Europa ha fatto sì che ci siano voluti sei anni di trattative per giungere al testo votato a Strasburgo: ma la strada è ancora lunga, dato che, a questo punto, il Consiglio ■ Nell’Ottobre 2010, il Parlamento Eu- d’Europa dovrà approvare il regolamento ropeo ha approvato il regolamento che e ci saranno quindi da raggiungere altri disciplina l’importazione di alcuni prodotti compromessi rispetto al testo approvato (tra i quali i prodotti di oreficeria/argen- dal Parlamento. Dovranno essere poi teria/gioielleria) in merito all’applicazione implementate le modalità dei controlli del “Made in”. In pratica, si prevede senza i quali qualsiasi provvedimento l’obbligo di etichettatura per i manufatti resta lettera morta -, avvenire la ratifica prodotti e confezionati in paesi extra- dei Paesi interessati, ecc. UE e importati nei nostri mercati. L’obbligo di etichettatura dovrebbe impedire Attenzione: il ‘Made in’ l’arrivo sui mercati europei di prodotti non è il ‘Made in Italy’ falsificati e dare, nel contempo, pari di- Si è comunque compiuto un passo imgnità ai nostri prodotti sui mercati nei portante per fare chiarezza sui mercati,
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ma il punto non è questo. Il punto è che si parla tanto di Made in confondendolo, molto spesso volutamente, o involontariamente, con il Made in Italy. Infatti, se è vero che una volta entrato in vigore il provvedimento, i consumatori europei troveranno su alcuni monili il marchio Made in China o indicazione equivalente, non troveranno invece su nessun monile il marchio Made In Italy. C’è stato, è vero, un tentativo di disciplinare il Made in Italy in un settore diverso dall’oreficeria: si tratta della famosa legge Reguzzoni-Versace. Se fosse andato a buon fine, avrebbe potuto creare l’interesse ad allargare le regole anche al settore dei preziosi: questa legge aveva lo scopo, nell’intenzione del legislatore, di tutelare la produzione
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italiana del settore tessile, della pelletteria e del calzaturiero, con un vero marchio Made in Italy, imponendo l’indicazione in etichetta del luogo d’origine e di ciascuna fase della lavorazione, al fine di assicurare la “tracciabilità” dei prodotti. In tale legge era disposto che si potessero fregiare del marchio Made in Italy quei prodotti per i quali era possibile dimostrare che almeno due delle lavorazioni erano avvenute in Italia se, per le rimanenti, ne fosse stata verificabile la tracciabilità. Se la legge fosse stata
derate originarie di tale Paese o territorio. Le merci alla cui produzione hanno contribuito due o più Paesi o territori sono considerate originarie del paese o territorio in cui hanno subìto l'ultima trasformazione sostanziale”. Siamo ovviamente in accordo con la prima parte… ma la seconda? Siamo ad un livello peggiore della Reguzzoni-Versace. Oppure resta l’art.16 del decreto legislativo 135 del 2009, che afferma che si possono ammantare della denominazione “100% Made in Italy”, “Totalmente italiano” o altre definizioni dello stesso
“esportata” nel mondo dei preziosi, sarebbe successo quanto segue: un monile progettato in Italia, fabbricato in Cina, lucidato in Slovenia e impacchettato in Italia avrebbe potuto fregiarsi del marchio Made in Italy! Ma nel frattempo la Reguzzoni-Versace è stata cassata da Bruxelles ed è caduta nel dimenticatoio. Che resta allora per il Made in Italy? Resta l’art. 36 del nuovo regolamento comunitario n. 2008/450/CE che stabilisce quanto segue: “Le merci interamente ottenute in un unico Paese o territorio sono consi-
tra distinguo, ritardi, incomprensioni europee ed altro, rischiamo di estinguere un bonus importantissimo lasciatoci in eredità da Cellini, Ghiberti, Ghirlandaio e da tutti quegli abilissimi artigiani che hanno dato nei secoli lustro e smalto al settore. E allora, che fare? Se la legge non è in grado di imporre, allora ben vengano consorzi o enti volontari che possano certificare che il 100% del prodotto è il Parlamento Europeo di Bruxelles italiano: sarebbe l’unico modo per fare chiarezza rispetto a quei monili che tipo quelle merci il cui disegno, proget- vengono in parte prodotti in Turchia o tazione, lavorazione e confezionamento in Cina, e poi importati in Italia dove siano avvenuti nel territorio nazionale. vengono finiti. Nel settore dei metalli Ma allora esiste il modo per apporre preziosi il disegno, la progettazione, la alla propria merce il marchio Made in fattura e le operazioni di finissaggio sono ancora in grandissima parte effetItaly?! Sì e no. Teoricamente sì, ma l’attuale tuati in Italia. Allora perché non farlo salegge sull’oreficeria impedisce l’apposi- pere ai consumatori di tutto il mondo, zione di altri marchi che non siano per i quali il marchio Made in Italy ha quello di riconoscimento del produttore ancora un valore? Basterebbe volerlo, e del titolo, a meno che non si parli di basterebbe che interessasse davvero, un marchio tradizionale di fabbrica, che basterebbe cominciare a gridare: “Quedeve essere depositato presso la locale sto prodotto è fatto in Italia e voglio Camera di Commercio, il cui compito è che tutti lo sappiano!”.
esclusivamente vigilare che tale sigla non ingeneri equivoci con i titoli e i marchi di identificazione.
Se è fatto in Italia, il mondo lo deve sapere! Ve lo immaginate che cosa succederebbe se tutti i produttori italiani volessero apporre sui loro oggetti “100% Made in Italy” ? E se punzonassero solo Made in Italy, che cosa vorrebbe dire? Che l’oggetto è stato prodotto interamente in Italia, oppure che l’ultima lavorazione è stata effettuata in Italia? Il fatto è che
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COMUNICAZIONE COMMUNICATION
LE DONNE CON CORNELIA
GLI UOMINI CON BELÉN WOMEN WITH CORNELIA MEN WITH BELÉN by Vittorio Montieri
BAMBINI, FAMIGLIA E DIAMANTI PER LEI. ICONE SEXY E SGUARDI AMMICCANTI PER LUI. I LUOGHI COMUNI RESISTONO.
CHILDREN, FAMILY AND DIAMONDS FOR HER. SEXY ICONS AND ALLURING LOOKS FOR HIM. CLICHE’ THAT LAST. ■ Alla fine che cosa interessa agli uomini? Il sesso. E alle donne? Farsi fare regali costosi, farsi una famiglia. Poco importa che consideriate simili affermazioni come l’espressione di una cultura becera e sessista oppure semplicemente come il senso comune che rispecchia la natura umana e le sue congenite inclinazioni. Sta di fatto che questi stereotipi si materializzano, prodigiosamente e indirettamente, anche scandagliando l’opinione pubblica su argomenti molto distanti dalle problematiche di
genere: come quando, nel nostro caso, si cerca di capire quali campagne pubblicitarie di un certo settore merceologico in un certo anno siano risultate più gradite ai lettori e alle lettrici (tav.3). La dimostrazione? In termini assoluti gli uomini hanno preferito l’annuncio di Donna Oro con testimonial la sensuale Elisabetta Canalis. Nel rapporto con le valutazioni espresse dalle donne, hanno premiato l’ancor più seducente Belén Rodriguez, ritratta mentre “indossa l’essenziale” - i gioielli firmati 2Jewels- e la doppia inquadratura di Nomination, prima la mezza figura di una modella seduta al volante di un’auto d’epoca, poi il particolare della collana Charleston e del generoso decolleté sul quale poggia. Certamente si tratta delle tre pagine più glamour delle trentasei sottoposte al giudizio del campione, quelle che maggiormente hanno indugiato intorno a un certo appeal erotico; e altrettanto evidente è che, dati alla mano, sono le tre campagne che hanno riscosso un punteggio superiore al voto medio dei maschi e inferiore al voto medio delle femmine, nella cui classifica appaiono
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incolonnate in posizioni di rincalzo, dalla ventiseiesima alla ventottesima. Le donne hanno invece manifestato un più alto apprezzamento per le pubblicità di brand di riconosciuto prestigio e di prodotti di alta gamma, Damiani, Cartier e Tiffany, i tre nomi forse più classici ed economicamente impegnativi tra quelli presenti; mentre, nel rapporto
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Tav. 1
Gradimento annunci stampa gioielleria - anno 2010 (valutazione media)
Likeability of jewellery print ADS - year 2010 (average evaluation)
con le preferenze maschili, hanno mostrato una maggiore affinità, e quindi un maggior divario rispetto alla valutazione maschile, per la campagna Recarlo, la cui headline recita “la famiglia, il bene più prezioso” (con l’aggettivo che fa il doppio gioco strizzando l’occhio al mercato di riferimento) e il cui visual sfoggia una coppia intenta a coccolare il proprio pargoletto: il voto medio delle donne per quest’annuncio è stato di una volta e mezzo superiore a quello degli uomini, quasi un punto secco in termini numerici, esattamente speculare alla performance del nudo artistico di Belén-Donna Oro sul pubblico maschile. A questo si può aggiungere lo scarto tutto al femminile in favore della madre Cornelia che bacia i piedini del suo figlio Gracco (“ecco i miei gioielli”) nell’annuncio di Le Bebé e concludere, senza bisogno di grandi capacità d’astrazione, che i luoghi comuni da un lato sono resistenti e possono pure risultare odiosi, ma dall’altro in termini di comunicazione continuano ad essere discriminanti ed efficaci quando si deve scegliere cosa dire e mostrare agli uni e al-
tre: sguardi ammiccanti, labbra soc- crepuscolare, in cui le sfumature dorate chiuse e corpi scoperti per lui, bambini del tramonto lasciano gradualmente la scena alle mille luci che punteggiano e carati per lei. Lo dicono i numeri. la skyline notturna, come i brillanti sulla texture quadrettata del bracciale, delPiacciono, a sorpresa, l’anello e dell’orecchino. Secondo, come le campagne con un’idea Poi c’è la classifica generale (tav.1), in uno scioglilingua di onomastica slava, quella in cui i cromosomi si mescolano Swarovski con Vlada Roslyakova: le e a rispondere è un individuo asessuato o ermafrodito, il target tutti. Qui invece il cliché è perdente. Infatti, in un mercato in cui la creatività è un optional non richiesto e la comunicazione è apparentemente giocata intorno a variabili estetiche ed emozionali (ma sotto sotto informativo-descrittive: far vedere l’oggetto), vincono a sorpresa le campagne che si sono sforzate di tirar fuori dalle specifiche di prodotto uno straccio di idea. Primo, Damiani: la sua comunicazione, peraltro non un inedito, fa concettualmente pendant con la denominazione della collezione (Metropolitan Dream) e con le particolarità della materia prima (gioielli realizzati in quattro diverse tonalità dell’oro, dal giallo al “black”), grazie all’ambientazione del prodotto fuori scala in una Manhattan
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COMUNICAZIONE COMMUNICATION Tav. 2
Gradimento annunci stampa gioielleria - anno 2010 (distribuzione dei giudizi)
Likeability of jewellery print ADS - year 2010 (distribution of evaluations)
sfaccettature tridimensionali del cristallo sono visivamente replicate sul piano dell’immagine attraverso l’effetto prisma dato dalla scomposizione irregolare del ritratto della modella. Niente di trascendentale, per carità, ma è curioso che la potenziale clientela abbia apprezzato quel pizzico di sale creativo che quattro quinti degli inserzionisti normalmente escludono a priori per non intaccare il gusto raffinato delle loro creazioni. Sul terzo gradino del podio troviamo poi Tiffany, un habitué delle parti alti della classifica, che quest’anno ottiene anche il più alto numero di valutazioni di eccellenza (tav.2). In questa particolare graduatoria incontriamo altre campagne che hanno avuto un giudizio fortemente polarizzato, del tipo che “si ama o si odia”; pur non emergendo nella valutazione media, queste primeggiano quando si considerano le sole attestazioni di massimo gradimento. Si distinguono in questo senso 2Jewels, Dodo e Recarlo, che, pur occupando posizioni di metà classifica nel ranking complessivo, hanno ricevuto una gran quantità di
verdetti corrispondenti a “questo an- esplicito riferimento all’inserzionista e chiedendo agli intervistati se erano in nuncio mi è piaciuto moltissimo”. grado di ricordare a quale brand appartenessero. Tra queste, il risultato di Breil Breil vince con Chaos; Chaos, con quasi il 30% di identificazioni Brosway con Très Jolie Tornando alla classifica generale, dopo esatte, è assolutamente stratosferico, Tiffany, seguono invece gli altri annunci come lo era stato nella passata rassegna che hanno ottenuto la sufficienza da en- per Morellato, quest’anno quarto con trambi i sessi - due brand non ancora l’11%. L’entità degli stanziamenti pubal vertice della notorietà, come Crivelli blicitari e quindi del numero di contatti e Raspini, e i due al top della fama, sviluppati, oltre alla riconoscibilità e al Breil e Morellato - e ancora di seguito i successo commerciale di alcune colledue che comunque appartengono al zioni, giocano ovviamente a favore dei quadrante virtuoso, cioè con un voto due marchi leader del settore sotto il superiore alla media sia degli uomini profilo della comunicazione, nonostante che delle donne, S’Agapò e Artlinea. in questi anni non abbiano maturato un Domanda: l’approvazione verso una cer- format grafico distintivo e definitivo; che ta uscita pubblicitaria ne facilita il ricordo? è invece ancora una volta la carta vinOsservando i risultati del nostro secondo cente di brand quali Tiffany e Dodo. Tra test (tav.4), possiamo dedurre che questo gli annunci che, come nel caso di Dodo, succede solo a metà. Delle dieci cam- compaiono al vertice del riconoscimento pagne stampa che hanno ricevuto una ma non del gradimento, si segnalano migliore accoglienza, solo cinque figu- Stroili Oro, presumibilmente in virtù di rano nella top ten di quelle che hanno una consistente e originale campagna ottenuto un più alto numero di attribuzioni televisiva riecheggiata nello stile sulla corrette nel “blind test”, mostrando cioè carta stampata, e Donna Oro, il cui legli annunci privi del logo e di ogni altro game con Elisabetta Canalis sembra
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Tav. 3
Gradimento per sesso
Ad likeability by gender funzionare più di quello con George Clooney e con tutte le aziende e istituzioni per le quali ha posato ultimamente: Ferrero, Lancia, Roberto Cavalli, Protezione Animali… Un discorso a parte merita Brosway, che, oltre ad aver riscosso un soddisfacente livello di attribuzioni corrette, ha sviluppato una visibilità complessiva da primato, perfino superiore a quella del capofila Breil: quasi il 50% del campione ha dichiarato di aver già visto l’annuncio della collezione Très Jolie. Se solo fosse stato un po’ meno anonimo nell’esecuzione, la performance sarebbe risultata qualitativamente ancora migliore.
Gli “outsider” che hanno battuto i marchi più quotati C’è poi un nutrito drappello d’inserzionisti le cui pubblicità, nonostante il collegamento con la marca si sia rivelato scarso o nullo, sono rimaste comunque impresse in maniera sensibile. Parliamo di outsider come Davite&Delucchi, S’Agapò, Raspini, Giannotti, Easy, capaci di eguagliare o sorpassare nella graduatoria degli annunci “già visti” molti dei marchi più quotati tra quelli citati precedentemente, insediandosi nelle posizioni di vetta in termini di ricordo della pubblicità. I primi tre di questi D&D, S’Agapò e Raspini - addirittura capeggiano il ranking maschile del riconoscimento senza attribuzione di marca (tav.5). Nel complesso, tuttavia, il recall della pubblicità orafa è ovvia-
mente e nettamente a favore del genere femminile: Ambrosia è l’unico brand ad aver raccolto più dichiarazioni di riconoscimento dagli uomini che dalle donne, mentre quello di Mya di Boccadamo è l’unico annuncio a superare la media maschile delle attestazioni di “visto” (che è di circa un intervistato
su dieci), ma non quella femminile (che è di circa un’intervistata su tre). Tra tutti gli annunci con una più alta concentrazione di lettrici donne spiccano, seppure in base ad un numero piuttosto basso di riscontri, Ti Sento, Vhernier, Bicego, Boccadamo e Sodini. Per trovare un forte sbilanciamento verso il ricordo femminile, accompagnato al tempo stesso da una considerevole cifra di “déjà vu”, dobbiamo rivolgerci ancora una volta, a conferma di quanto detto in apertura, al pargolo di Le Bebé: oltre ad essere stato notato dalle donne sette volte più che dagli uomini (con il suo bell’accento acuto per essere francese), è in assoluto il terzo annuncio più memorizzato dalle stesse. Se qui il tema della maternità giustifica pienamente la statistica, in altri casi la memoria sembra davvero giocare strani scherzi. Sono i qui pro quo dell’ippocampo e della corteccia cerebrale, che ci portano disgraziatamente ad immagazzinare e attribuire il ricordo di una pubblicità ad un marchio concorrente.
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COMUNICAZIONE COMMUNICATION Tav. 4
Riconoscimento annunci stampa gioielleria - anno 2010
Recognition of jewellery print ADS - year 2010
Attribuzioni, confusioni e malintesi... Comete, Morellato, Damiani (già dominatore della classifica dell’altruismo lo scorso anno) e Brosway sono i brand le cui campagne, private del logo, sono state più frequentemente assegnate ad altri. Ma mentre gli annunci Damiani e Brosway sono stati scambiati con un insieme variegato di inserzionisti, per Comete e Morellato l’equivoco è stato di una perseveranza diabolica. Nella quasi totalità degli svarioni, la sorridente coppia di Comete è stata infatti attribuita proprio a Morellato, e per di più in misura tre volte superiore rispetto alle identificazioni corrette, quasi che la campagna sottoscritta ad Olmo di Creazzo fosse stata mentalmente archiviata come quella del competitor di Fratte di S. Giustina in Colle, a una quarantina di chi-
lometri di distanza. Morellato ringrazia e incassa, ma con altrettanta magnanimità gira quasi tutti i ricordi indebiti su Nomination, accreditando a quest’ultimo un quinto delle attribuzioni del proprio annuncio. Così Nomination, che ottiene un solo riconoscimento corretto dai 300 intervistati, viene comunque rammentato e citato a livelli da alta classifica (una decina di
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attribuzioni, oltre il 3% del campione) grazie alla pagina di Morellato con testimonial la top model Jessica Stam: in pratica, a livello mnemonico, il ROI (return on investment) del primo è in massima parte dovuto all’investimento del secondo. Avremmo potuto capire un malinteso con Bulgari, di cui la bionda modella canadese è stata endorser di lungo corso, addirittura trionfando nel nostro indice di gradimento popolare sia lo scorso anno che tre anni fa; ma con la modella di Nomination nemmeno si assomiglia. A meno che l’abbaglio sia dovuto non alla distrazione e alla superficialità, ma ad un eccesso di zelo dei lettori, talmente diligenti ed edotti sugli slogan della categoria da confondere i “gioielli da vivere” dell’uno con le “gioie di vita” dell’altro, a dire il vero quasi identici. Comunque sia, il marketing non è una scienza.
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Tav. 5
Riconoscimento per sesso
Ad recognition by gender
Nota: gli annunci selezionati appartengono alle 36 marche che, secondo i dati Nielsen disponibili al 6/12/2010, hanno maggiormente investito sulla stampa periodica nell’arco del 2010. Intervistati: 300 Sedi: Milano, Roma Data: gennaio/febbraio 2011 Femmine: 60%; maschi: 40% Età 18-34: 60%; età oltre 34: 40%
terms, men loved the ad by Donna Oro with the sensual endorser Elisabetta Canalis. In comparison with the opinions expressed by women, the latter rewarded the even more seductive Belén Rodriguez, portrayed as she is "wearing the essential" - the jewellery designed by 2Jewels and the double shot in the Nomination commercial, first the half figure of a model sitting at the wheel of a vintage car, then the detail of a Charleston necklace and ■ All in all, what are men interested in? the generous cleavage on which it rests. Sex. And women? Receiving expensive These are certainly the three most glamgifts, starting a family. It doesn’t really orous of the thirty-six pages submitted to matter that you consider such statements the opinion of the survey sample, the an expression of a boorish, sexist culture, ones that have most lingered around a or just the common sense that reflects hu- certain erotic appeal. And it is equally man nature and its congenital inclinations. clear that, according to our data, these The fact is that these stereotypes take are the three campaigns that received a shape, prodigiously and indirectly, sound- score higher than the average rating by ing out public opinion on topics that are men and lower than the average rating far from gender issues, just like when, in by women, who ranked them in the bottom our case, we try to understand which ad- positions, from the twenty-sixth to the vertising campaigns for a certain industry twenty-eighth. Women have shown greater sector in a specific year have proved to appreciation for the advertising of prestibe more appreciated by male and female gious brands and high-end products, readers (table 3). The proof? In absolute Damiani, Cartier and Tiffany, perhaps the
three most classic and economically challenging names among those present. In comparison with male preferences, women showed higher affinity, and therefore a greater gap compared to male opinions, for the Recarlo campaign, whose headline reads "the family, the most precious asset" (with an insinuating adjective that double-crosses the target market) and whose visual shows off a couple pampering their little baby. Women's average score for this ad was one and half times higher than that of men, almost one point in numerical terms, perfectly mirroring the performance of the Belén-Donna Oro artistic nude on the male audience. To this we can add the all-female gap in favour of mother Cornelia kissing the feet of her son Gracchus ("These are my jewels") in Le Bebé’s commercial. We can conclude, without the need for any particular capacity for abstraction, that on the one hand clichés are durable and can also be hideous, but on the other, in terms of communication, they continue to be effective and discriminating when it comes to choosing what to say and show to men
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COMUNICAZIONE COMMUNICATION and women. Alluring eyes, lips slightly parted and bare bodies for him, children and carats for her. Figures say it.
diamonds on the chequered texture of the bracelet, ring and earring. Secondly, as in a Slavic onomastics tongue-twister, Swarovski with Vlada Roslyakov: the Surprisingly, campaigns with some three-dimensional facets of the crystal ideas are the most popular are visually projected on the plane of the Then there is a general place list (Table image through the prism effect given by 1), in which chromosomes are mixed and the irregular decomposition of the model’s the answer is given by an asexual or her- portrait. Nothing earth-shattering, of maphrodite individual, the “all” target. course, but it is interesting to notice that But here the cliché is a loser. In a market the potential customers have enjoyed the creative pinch of salt that four fifths of advertisers typically exclude a priori not to affect the refined taste of their creations. On the third step of the podium we can find Tiffany, a habitué of top rankings, which obtained again this year the highest number of Excellence opinions (Table 2). In this particular ranking we can find other campaigns that received a strongly biased
where creativity is an unrequired option and communication is apparently played around aesthetic and emotional variables (but underneath informative and descriptive: to show the object) the winners are, surprisingly, the campaigns that endeavoured to come up with some ideas starting from product specifications. First of all, Damiani: its communication campaign, which however is not an original work, matches conceptually the name of the collection (Metropolitan Dream) and the peculiarity of the raw material (jewellery made of gold in four different shades, from yellow to "black"). This effect was achieved by setting the product in a crepuscular Manhattan, where the golden hues of the sunset gradually leave the scene with thousands of lights dotting the skyline at night, as the
opinion, the "love it or hate it" type. While not emerging in the average rating, they stand out when we consider the highest ratings only. These are 2Jewels, Dodo and Recarlo, which, though occupying mid-table positions in the overall ranking, received a large number of verdicts stating "I liked this ad very much."
Breil wins with Chaos; Brosway with Très Jolie Back to the overall rankings, Tiffany is
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followed by other ads that obtained a pass from both genders: two brands that have not yet reached the summit of fame, such as Crivelli and Raspini, and the two top-of-fame Breil and Morellato. These are followed by two brands that still belong to the virtuous quadrant, i.e. with a rating above average by both men and women, S'Agapò and Artlinea. Question: does approval for a certain advertising campaign make it easier to remember it? Looking at the results of our second test (Table 4), we can deduce that this only happens in the middle. Of the ten media campaigns that have received a better reception, only five are in the top ten of those that have received a higher number of correct attributions in the "blind test". The tests consisted of showing the ads without the logo nor any other explicit reference to the advertiser and asking respondents whether they were able to remember which brand they belonged to. Among these, the result of Breil Chaos, with nearly 30% of correct identifications, is absolutely stratospheric, as it had been in the past survey for Morellato, which ranked fourth this year with 11%. The amount of advertising funds and therefore the number of contacts developed, in addition to the recognisability and commercial success of some collections, clearly work in favour of the two leading brands in the industry in terms of communication, although in recent years they have not developed a distinctive and definitive graphic format, which on the other hand is once again the trump card of brands like Tiffany and Dodo. The ads that, as in the case of Dodo, are at the top of the list for recognisability but not for likeability, include Stroili Oro, presumably because of its convincing and original television campaign whose style is echoed on the print media, and Donna Oro, whose bond with Elisabetta Canalis seems to work more than the one with George Clooney and with all the companies and institutions for which she posed recently: Ferrero, Lancia, Roberto Cavalli, Protezione Animali... Brosway deserves a separate discussion, since, in addition to having received a satisfactory level of correct attributions in the blind test, it has developed a record all-
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The brands that stand out among all the ads with a higher concentration of women readers, though based on a rather low number of findings, are Ti Sento, Vhernier, Marco Bicego, Boccadamo and Sodini. A strong unbalance round visibility, even beating the leader in favour of women’s memory, accompaBreil: almost 50% of the survey sample nied at the same time by a significant said they had already seen the ad of the amount of "déjà vu", can be found once Très Jolie collection. If only it were a bit again in Le Bebé’s ad with the baby, conless anonymous in the execution, the per- firming what we said earlier. In addition formance would have been even better to being noticed seven times more by quality. women than by men (with its nice acute accent, to be French), it is by far the The outsiders that have third most memorised ad by women. surpassed the popular brands If in this case the theme of motherhood Then there is a large group of advertisers fully justifies the statistics, in other whose commercials, although the connec- cases, memory seems to really play tion with the brand turned out to be tricks. The misunderstandings of the little or non-existent, have made a signif- hippocampus and the cerebral cortex icant impression on the audience. We unfortunately lead us to store and atare talking about outsiders like Davite tribute the memory of an advertisement & Delucchi, S'Agapò, Raspini, Giannotti, to a competing brand. Easy, which managed to match or surpass in the list of "already seen" ads many of Attributions, mix ups the most popular brands among those and misunderstandings... mentioned previously, settling at the top Comete, Morellato, Damiani (ruler of positions in terms of advertising recall. the altruism ranking last year as well) The top three of these - D&D, S'Agapò and Brosway are the brands whose camand Raspini - even led the men's recogni- paigns, stripped of their logo, were more tion ranking without brand attribution frequently attributed to others. But while (Table 5). Overall, however, jewellery Damiani and Brosway ads were exchanged advertising recall is clearly in favour of for a varied mix of advertisers, for the female gender: Ambrosia is the only Comete and Morellato the misunderstandbrand that received more recognition by ing was diabolically persistent. In almost men than by women, while Mya by Boc- all blunders, the smiling pair of Comete cadamo is the only ad that beat the male was in fact attributed to Morellato, and average of "seen" answers (about one re- on top of that it happened three times spondent out of ten), but not the female more often than correct identifications, average (which is about one out of three). as if the campaign mounted in Olmo di
Creazzo had been mentally filed as that of its competitor from Fratte S. Giustina in Colle, about forty miles away. Morellato thanks and takes it, but with equal magnanimity passes almost all undue memories to Nomination, crediting the latter one fifth of the attributions to its ad. However Nomination, which got only one correct recognition by the 300 respondents, is still remembered and quoted as high-ranking (about ten attributions, more than 3% of the sample) due to the Morellato page with supermodel endorser Jessica Stam. Basically, from a mnemonic point of view, the ROI (return on investment) of the former is largely due to the investment in the latter. We could have thought of a misunderstanding with Bulgari, as the blond Canadian model was its long-time endorser, even triumphing in our popularity rating both last year and three years ago. But she doesn’t even look like the model posing for Nomination. Unless the mistake is not due to distraction and superficiality, but to an excess of zeal by readers, so diligent and aware of the slogans in the category that they confused the "living jewels" of one brand with the "joys of life" of the other, actually almost identical. Be that as it may, marketing is not rocket science. Note: the selected ads belong to the 36 brands that, according to the Nielsen data available to 6/12/2010, have mainly invested in periodical press during 2010. Respondents: 300 Locations: Milan, Rome Date: January / February 2011 Women: 60%; men: 40% Age 18-34: 60%; aged over 34: 40%
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L’ESPERTO RISPONDE MARKETING
Gioielleria Cusi
Gioielleria Cusi
COME CREARE UN EVENTO
DI SUCCESSO
by Daniela Saibene *
“LA SIMBOLOGIA DELLE PERLE NELL’ARTE” DA CUSI A MILANO E “INCANTESIMI DEL MARE: I CORALLI” DA OBRELLI A LAVIS. DUE MOMENTI DIVERSI, MA CON UGUALE FILOSOFIA: AFFASCINARE I PROPRI CLIENTI.
■ I gioiellieri continuano a organizzare eventi e incontri dedicati ai propri clienti: l’organizzazione di questi momenti ha subìto evoluzioni importanti verso scelte di relazioni pubbliche, dove il rapporto uno ad uno è strategico. Non è importante - perlomeno non così importante il numero delle persone, ma la qualità dell’interesse degli ospiti. Il segreto, anche in questa attività, è porre al centro degli obiettivi il cliente, dedicando l’evento stesso e l’attenzione del gioielliere ai suoi interessi e alle sue passioni.
“La simbologia delle perle nell’arte”
Gioielleria Cusi
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È stato il tema di un incontro svoltosi lo scorso Aprile presso la storica gioielleria Cusi di Milano, con una conferenza tenuta da un’esperta di storia dell’arte e con l’aiuto del partner/fornitore che ha creato la sinergia nell’esposizione. Nulla deve essere lasciato al caso… o organizzato perché piace al gioielliere. Floriana Cusi su questo argomento è categorica: “Prima di tutto dobbiamo analizzare la nostra clientela, capire qual è il nostro target -
da non confondere con un target selezionato per la sua capacità di spesa; quali sono i suoi gusti, le aspettative e i desideri da soddisfare. Questo è ciò che rende unico il rapporto col gioielliere e uniche e irripetibili le attività e gli eventi che si organizzano per entrare in relazione con la propria clientela”. Tra gli interessi dei clienti della gioielleria Cusi di Corso Monforte, in pieno centro a Milano, rientrano sicuramente la cultura, il sapere e l’approfondimento. I momenti d'incontro coi clienti sono frequenti (da due a quattro all’anno) in questa gioielleria dove è molto gradevole incontrarsi per parlare del mondo del gioiello, approfondendo aspetti culturali e artistici relativi alla gioielleria e dove le conferenze e le esposizioni sono diventate la principale strategia di comunicazione del punto vendita.
I dettagli preziosi di “casa Cusi” Non solo gioielli preziosi e unici, ma idee raffinate e di valore per i clienti: i temi delle esposizioni sono sempre
densi di cultura, con argomenti approfonditi e studiati che hanno l’obiettivo di suscitare la curiosità, l’interesse e la voglia di sapere e conoscere nel target di riferimento. I temi trattati nell’arco degli ultimi anni sono numerosi, tra i tanti ricordiamo “Arcobaleno” - per illustrare le gemme coi colori dell’arcobaleno e le innumerevoli sfumature di colore delle pietre preziose e semipreziose - e “Portafortuna” - simboli e segni nel mondo della gioielleria. Questi incontri sono curati in ogni parti-
cato alle grandi e numerose novità delle diverse colture, in Aprile sono state raccontate da Simonetta Angrisani Vitali, esperta di storia dell’arte, che alla luce di celebri dipinti ha illustrato l’uso delle perle nel corso del tempo. Anche la scelta del relatore fa parte dei famosi “dettagli preziosi”. Il relatore, oltre ad essere bravo e preparato, deve essere in sintonia con la gioielleria (intesa come prodotto e come spazio) e col gioielliere, la filosofia del negozio deve essere capita e condivisa. Questo è la chiave del successo perché il tutto
propria agenda, creando piccoli gruppi di ospiti che si sentiranno coccolati e protagonisti speciali di un’occasione esclusiva. Floriana e Rinaldo tengono a sottolineare l’importanza della semplicità degli eventi che tutti possono affrontare, non solo le grandi marche, dando il senso dell’esclusività per differenziarsi dai grandi eventi impossibili per il punto vendita. Il piccolo buffet è d’obbligo, ma deve essere raffinato e semplice, con porcellane e delizie scelte a tema in termini di qualità, estetica e colore.
Gioielleria Cusi
Gioielleria Cusi colare, l’esposizione non è di prodotto ma di temi e contenuti, con la possibilità di far toccare il prodotto al cliente che entrerà così in contatto fisico col gioiello offerto, attraverso esposizioni aperte e facilmente fruibili.
La scelta del tema: le perle La perla è un argomento affascinante, che permette di creare momenti di incontro di grande valore all’interno di una gioielleria. È per questo motivo che Floriana e Rinaldo Cusi hanno scelto questo tema? Anche, ma la ragione principale è perché le “lacrime del mare” fanno parte del DNA della loro gioielleria fin dalla nascita: una ricchezza sulla quale continuare a costruire, il presente sulle forze del passato. Le perle sono il grande tema della gioielleria Cusi; trattate in passato dallo stesso gioielliere con un percorso dedi-
Il dettaglio, il pensiero dedicato e il dispendio di forze intellettuali devono poter essere percepiti dagli ospiti. In una città come Milano, gli ospiti, costantemente bombardati da inviti e inforcreerà empatia con gli ospiti e col mo- mazioni, sono solitamente pochi e selemento della relazione, che deve essere zionati. Il gioielliere non si deve scoragapprezzato e ricordato, sino al punto giare: mai come in questi casi conta più di richiederne altri. Il gioielliere sarà la qualità della quantità. Rinaldo Cusi visto come portatore di cultura, quindi conclude dicendo: “Organizzare incontri comeprofessionista capace. come questi ha sempre un riscontro, anche presso chi non è intervenuto serve come stimolo e ricordo. Nei giorni seguenti Il negozio fa la differenza Poter organizzare incontri in negozio è l’evento i nostri clienti ci vengono a una grande opportunità per diversi motivi. trovare e i motivi sono diversi: saluti, ripaRestare in negozio crea una relazione di- razioni di gioielli e richieste di novità”. versa tra il cliente e il punto vendita, che sarà percepito come luogo di incontro e “Incantesimi del mare”: non solo come “contenitore commerciale”; i coralli di Rovian in mostra risolve, banalmente, tutti i problemi legati da Obrelli a Lavis alla sicurezza nel trasporto e dell’organiz- Anche a Lavis non è facile interagire con zazione; infine - e si tratta dell’aspetto i propri clienti, ma la gioielleria Obrelli ha più importante - permette di organizzare sempre dedicato grandi energie all’orgauna serie di incontri, nella settimana de- nizzazione di eventi eccellenti, che sordicata all’informazione. Un calendario prendono gli ospiti e fanno un po’ pentire con più appuntamenti dà la possibilità ai gli assenti. clienti di scegliere il giorno ideale per la La mostra “Incantesimi del mare”, ospitata
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L’ESPERTO RISPONDE MARKETING al quarto piano della storica gioielleria Obrelli di Lavis, ha illustrato i vari aspetti della raccolta e della lavorazione dei coralli, fino ai bellissimi gioielli esposti: tra le splendide montagne del Trentino si è trattato di una preziosa provocazione, una mostra davvero unica.
Gioielleria Obrelli
Il partner e i pezzi unici fanno la differenza Anche in questo caso il segreto è la complicità col fornitore/partner, il brand Rovian del gruppo Mondial Coral di Torre del Greco, che ha messo a disposizione degli ospiti le sue splendide creazioni di alta gioielleria in corallo del Mediterraneo e peau d’ange. Questa collezione veramente unica ha mostrato ai clienti di Obrelli tutta la ricchezza e la forza del mare e dell’artigianato italiano. Le gemme che il mare ci dona spesso sono sconosciute al grande pubblico e la settimana dedicata agli “incantesimi del mare” ha spalancato un nuovo mondo di conoscenze e di desideri agli ospiti di casa Obrelli.
fino alle specie pescate e adatte alla gioielleria contemporanea. Gli Obrelli hanno ricostruito quasi un percorso museale all’interno della gioielleria, che per la sua struttura lo permette e quasi lo migliora. Ogni evento organizzato dalla gioielleria Obrelli contempla la collaborazione di un esperto scelto ad hoc per la mostra. Nel caso dei coralli, lo stesso Gianfranco Obrelli, gemmologo diplomato, era a disposizione dei clienti per rispondere a domande e curiosità, oltre a tenere ogni pomeriggio una breve conferenza gemmologica con diapositive: Radio NBC ha trasmesso per un pomeriggio i suoi interventi, diffondendo così informazioni e curiosità sul mondo del corallo. “La filosofia del nostro punto vendita” raccontano i fratelli Obrelli “è cultura, informazione e semplicità. E’ ciò che offriamo tutti i giorni ai clienti con la nostra attività commerciale, amplificando il concetto durante le manifestazioni a tema: una buona occasione per chi, senza impegno, desidera entrare nel mondo di quel particolare gioiello e anche per chi è interessato ad acquistare, avendo a disposizione un maggiore assortimento. La suddivisione del punto vendita in diversi ambienti permette a tutti di effettuare la scelta e l’acquisto nella massima tranquillità e privacy”.
pre più a livello “sartoriale” ai loro gusti e alle loro aspettative. Ringraziamo la gioielleria Cusi e la gioielleria Obrelli che hanno voluto condividere con i lettori le loro scelte e le loro idee di comunicazione.
Conclusioni
Ogni azienda è unica e non replicabile e tali restano quindi anche gli esempi riportati in questo articolo. Di sicuro interesse, tuttavia, è il percorso intrapreso dai due gioiellieri prima della decisione di organizzare un evento. Mostre e conferenze fanno parte di una strategia di comunicazione e quindi diventano a tutti gli effetti La cultura è ormai un must Il palazzo è splendido e accogliente e un’attività dell’azienda. Tale strategia di ben si presta a mostre e racconti, che i comunicazione è stata scelta dopo un’apclienti infatti desiderano e periodicamente profondita conoscenza del target di riferirichiedono, ormai abituati a ricevere at- mento, tenendo in considerazione i gusti tenzioni e “pillole di cultura” all’interno e i desideri dei clienti. Molti gioiellieri della gioielleria. hanno scelto strade diverse, organizzando La mostra dedicata agli “incantesimi” degustazioni di vini ed eccellenze gastrosi è sviluppata su un’ampia superficie nomiche, oppure mostre di gioielli... L’imcon un percorso storico-didattico, dalle portante è condividere le esperienze coi origini e dai luoghi di pesca del corallo propri ospiti e cercare di rispondere sem-
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Gioielleria Obrelli
Gioielleria Obrelli
L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di marketing e tecniche di vendita, potete scrivere a: * Daniela Saibene, consulente marketing e tecniche di comunicazione. Info: danielasaibene@hotmail.it
Colazione da Tiffany
O S R O C N O C
LA PIÙ BELLA DEL REAME IL CONCORSO SUL TEMA DELLA VETRINA PROSEGUIRÀ PER TUTTO IL 2011. CONTINUATE AD INVIARE LE VOSTRE MIGLIORI “CREAZIONI”!
PER PARTECIPARE: Inviare 2/3 foto con le seguenti caratteristiche tecniche - 300 dpi in formato .jpg (almeno 10x12) al seguente indirizzo mail: orafo@edifis.it Nella mail fornire il nome del negozio e della città, il nome del titolare/ responsabile, un numero di telefono o un indirizzo mail.
■ La vetrina è lo specchio del negozio: ne rivela il carattere, i pregi e i difetti. Al passante, la vetrina parla di buon gusto, di accoglienza, di qualità e di prezzo. Qualunque sia il target e l’ubicazione del negozio, una vetrina sciatta e disordinata darà sempre un’immagine negativa del punto vendita e, poiché si parla di prodotti preziosi, l’impressione negativa sarà ancora più forte. Se gestite invece con cura e attenzione, le vetrine possono diventare un potente e persuasivo strumento di vendita. Mandateci una foto della vostra vetrina: le più belle e interessanti saranno pubblicate ne L’Orafo Italiano, accompagnate da un’intervista al titolare del negozio. A Dicembre 2011, poi, una giuria di esperti sceglierà “la” vetrina che meglio è riuscita a esaltare il gioiello e a comunicare l’immagine del negozio. La vetrina vincitrice sarà pubblicata nel numero di Gennaio 2012 de L’Orafo Italiano; al titolare della gioielleria sarà consegnata una preziosa targa da esporre in negozio.
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L’ESPERTO RISPONDE GEMMOLOGIA / English translation: see page 92
Light of Letšeng
Letšeng Legacy
Letšeng Promise
Letšeng ●
Lesotho
Miniere di Letšeng
LE PIETRE DA RECORD
‘NASCONO’ IN AFRICA by Luigi Costantini *
■ Sbaglio o da qualche tempo in qua “piovono” pietrone (preziose) da tutte le parti, a bizzeffe, che è un piacere? Ecco alcune chicche, giusto per tenersi informati e anche per far strabiliare un po’ i vostri clienti durante la conversazione di vendita. Cominciamo dal diamante? Et voilà: 1. Vi va di memorizzare quest’esotico nome di quella remota località: Letšeng? Si trova in Lesotho, un piccolo regno tribale a maggioranza Sotho – come rivela il termine stesso – incastonato nei con-
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trafforti montuosi della catena del Drakensberg che, nell’Africa australe, separa gli altopiani centrali dalle coste dell’Oceano Indiano. Andatevelo a cercare – il Lesotho, e pure Letšeng – su Google Earth, perché è lì che s’annida un’unica ed eccezionale fonte da cui “sgorgano” altrettanto eccezionali diamanti: solo negli ultimi cinque anni, per dirla, quel bel gnoccolone da 603 carati battezzato “Letšeng Promise”, venduto per la non indifferente sommetta di 12,4 milioni di dollari; il “Letšeng Legacy” da 493 carati, andato per 10,4 milioni
di dollari; il “Light of Letšeng” che, a fronte di ben 478 carati di stazza, ha rastrellato 18,4 milioni, sempre di dollari. All’ultimo della serie quinquennale dei “giganti” – una ragguardevole noce da circa 3 cm di diametro e da 196 carati di massa – non è stato ancora imposto un nome, che malignamente pronosticheremo “Letšeng Qualcosa”, e nemmeno gli è stato assegnato un valore, che ancora più maliziosamente ipotizziamo sui “qualcosa milioni virgola 4”, sempre di dollari. Un fatto è certo: la pietra già presenta
Diamante arancione Blu Bulgari Tanzania
“rosa fancy vivid” da 6,43, taglio a brillante rettangolare modificato, appartenente al tipo IIa, messo all’asta dalla stessa Casa Diamanti rosa intenso per US$ 1 milione. Il “fancy rosa intenso” da 14,23 carati e dal taglio a smeraldo che Christie’s ha battuto per US$ 23,17 di dollari dell’epoca, dalla nota casa ro- milioni. O i due eccezionalmente rari diamana (di qui l’appellativo) per un regalo manti arancione del tipo IIa da 7,53 e da battesimo? Voglio dire, vi sentite ora 26,74 carati rispettivamente, rinvenuti nel per caso dei vermi per aver fatto dono nord-ovest della Provincia del Capo, in alla vostra beneamata dolce metà – per Sud Africa. un simile evento – di quell’anello con 4. Per chiudere in bellezza, citiamo la quel misero “punti di carato” o “1 carato terza più gran tanzanite al mondo: quella punto…”, ovvero di quel collierino d’oro, di 12.100 carati, ovvero 2,42 Kg, portata magari a canna vuota? Ma torniamo al alla luce del sole dai 450 metri di profondità diamante in questione: si tratta del più del pozzo principale d’estrazione, nella gran diamante blu dal taglio fantasia trian- concessione di Simanjiro, in Tanzania, golare mai messo all’asta; esibisce i suoi che il fortunato detentore della stessa – trionfali 10,95 carati ed il suo considerevole la sudafricana TanzaniteOne Ltd – ha colore “vivid blue”, assiso su d’un prege- avuto così modo di far ben valere.
DIAMANTI BIANCHI, BLU, ROSA E ARANCIONE. E POI UNA SUPER TANZANITE. ECCO LE PIÙ PREZIOSE, E COSTOSE, MERAVIGLIE SCOPERTE NEL CONTINENTE NERO.
Tanzanite
colore e purezza d’elevato grado, cosicché è facile prevedere quel “qualcosa milioni” come pure qualcosa d’elevato. Insomma, per farla breve, quel puntino sulla mappa che si chiama Letšeng in sei anni ha sputato dalle viscere di quella terra arida ben tre tra i venti diamanti più grandi al mondo, capite? 2. Non suscita in voi invidia alcuna che un innominato venditore europeo abbia messo su piazza, sotto l’ala protettrice di Christie’s International, il Diamante Blu Bulgari, acquistato nel 1972 per 1 milione
vole manufatto anulare accoppiato ad * Luigi Costantini è il responsabile per altro diamante – questo, però, bianco – l’Italia del Settore Formazione IGI di pari taglio e di 9,87 carati. Il tutto oggi Anversa. valutato intorno ai 12 milioni di dollari. Da notarsi, qui, per la gioia di quei vostri L’ESPERTO RISPONDE clienti che avessero di che disinvestire Se desiderate informazioni su corsi qualcosa di similare, che colori di tal di gemmologia, potete scrivere a / fatta svolazzano – alle aste – sul milione for information about gemmology di dollari al carato! courses please write to: 3. Altre pietre da favola? Quel raro dialuigicostantini@hotmail.com mante “rosa intenso” di 24,78 carati, esperto@edifis.it taglio a smeraldo, messo all’asta dalla Sotheby’s per US$ 38 milioni. L’altro
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L’ESPERTO RISPONDE VETRINISTICA
CHI COORDINA
L’IMMAGINE AZIENDALE ■ Il visual merchandising si confronta con tre interlocutori importanti: il marketing fieristico, il mondo del franchising, la comunicazione aziendale. E, sempre di più, con il ruolo di Internet, delle tecnologie e dell’influsso che questo avrà sul futuro del commercio elettronico, con le vetrine dei negozi virtuali. Lo scopo primario della vetrina rimane la promozione del prodotto attraverso le azioni di visual merchandising, in tutte le articolazioni e le molteplici manifestazioni intraprese dalle aziende. Queste comprendono: incentivare l’appeal dei prodotti/marchi sul punto vendita; incrementare le vendite; indurre le agenzie di promozione, i professionisti della vetrinistica e l’utenza aziendale ad utilizzare al meglio tutte le potenzialità di questo mezzo, in un’ottica comunicativa di elevata qualità; attirare l’attenzione sul punto vendita, visto non solo come ultimo anello della filiera
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distributiva ma anche come medium dalle grandi possibilità persuasive. Nel difficile mondo dei preziosi bisogna saper cogliere le novità nei prodotti, negli stili e anche nelle proposte espositive, sempre più originali. La vetrina è l'anima del negozio: il primo contatto con il cliente avviene proprio attraverso l'esposizione esterna della merce. Essendo la vetrina la vera immagine del punto vendita, non è azzardato sostenere che un allestimento trascurato resta tra le principali cause del cattivo funzionamento di un'attività commerciale o, di conseguenza, della scarsa attrattiva che i prodotti esercitano sui passanti. Ma anche gli acquirenti più affezionati sono assai sensibili all'immagine
by Roberto Pivetta *
Come allestire al meglio una vetrina? Ecco alcuni consigli degli esperti del settore: - l'allestimento va cambiato ogni sette giorni - la vetrina non deve mai essere troppo carica, ma dare un senso di equilibrio dei prodotti esposti. - abbinare in modo omogeneo la merce in esposizione - adeguare i colori predominanti alle stagioni e alle festività ricorrenti - proporre soluzioni scenografiche d’impatto - porre particolare attenzione al gioco delle luci per valorizzare al meglio il prodotto. Una “vetrina che vende” parte dalla comunicazione aziendale e dai media contemporanei, dalla sociologia del consumo, dall’illuminotecnica e da un attento studio
per l’impostazione di una campagna promozionale. Serve una risposta efficace a una reale esigenza del mercato, poiché le aziende, soprattutto quelle del settore moda e gioiello, sono alla ricerca di un professionista della comunicazione visiva che sappia unire conoscenze e competenze tecniche specifiche a creatività e originalità, e che sia in grado di muoversi autonomamente nel campo della comunicazione. Un buon professionista, infatti, deve saper approfondire l'attualità e anticipare le tendenze future. È importante avvalersi, dunque, della collaborazione di una figura professionale nuova - il Coordinatore dell’immagine aziendale - in grado di coordinare e di valorizzare l’immagine dell’azienda non solo all’interno dei punti vendita ma anche in occasione di fiere
ed eventi promozionali. Progetto creativo e realizzazione Style Life - vetrine scenografiche - a cura di Svetlana Fabrikant. * Presidente FIV-Federazione Italiana Vetrinisti & Visual Merchandiser
L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi specialistici di visual merchandising, scrivete a: Svetlana Fabrikant Direttore Artistico Didattico Accademia Vetrinistica Italiana Info: Tel. 02-43980051, 335-384614 accademia@vetrinistica.com www.vetrinistica.com
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TECNOLOGIA TECHNOLOGY
ECONOMIA E AMBIENTE
UNITI IN UN PROGETTO ■ Nell’ambito del Bando Unico Regione Toscana Linea 1.5, Graziella Group, in collaborazione con Italimpianti, Raika, Igar ed E.S.A., e grazie alle competenze del Consorzio Pisa Ricerche (organizzazione non profit, mista pubblico-privato, il cui obiettivo è rafforzare i collegamenti tra ricerca e industria), ha presentato un progetto di ricerca industriale e sviluppo dal titolo “Gold Waste Treatment and Reuse” (Trattamento e recupero degli scarti di lavorazione dell’oro), che volentieri pubblichiamo. Per lo svolgimento delle attività previste, Graziella Group si è avvalsa della competenza e del know-how di quattro partner: Italimpianti, che da oltre 30 anni studia, progetta e realizza sistemi di trattamento per il settore orafo; di due aziende orafe Raika ed Igar - e del laboratorio di analisi chimiche E.S.A.. La presenza di un organismo di ricerca, il Consorzio Pisa Ricerche, con il quale Graziella Group ha rapporti di collaborazione da oltre tre anni, è stata indispensabile per la validazione dei processi studiati attraverso l'esecuzione di prove sperimentali e studi specifici. L'obiettivo principale del progetto di ricerca è stato quello di studiare e sviluppare un processo integrato di trattamento e valorizzazione delle diverse tipologie di reflui liquidi e rifiuti solidi derivanti dalle lavorazioni dell'oro con il duplice obiettivo di recuperare, ove possibile, i metalli preziosi e non preziosi e allo stesso tempo ridurre drasticamente l'impatto ambientale derivante dal loro smaltimento come rifiuti speciali. In particolare, sono state proposte 4 tipologie di processo: - Recupero di metalli preziosi da scarti metallici - Recupero di metalli preziosi da spazzature industriali - Recupero del rame dai reflui acidi di vuotatura - Recupero dei metalli preziosi dai reflui
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cianurosi e saponosi. Il processo che è stato studiato per il recupero dell'oro dagli scarti prodotti dalla lavorazione per oreficeria si basa sulla riduzione selettiva (“cementazione”) dell'oro, previa granulazione e solubilizzazione degli scarti solidi in acqua regia. L'innovazione su questo tipo di processo è costituita dal reattore dove avviene l'attacco acido, definito a buratto. Il buratto realizzato consiste in un cilindro di polipropilene avente un'inclinazione di circa 25°C che viene fatto ruotare costantemente da un motoriduttore, con la possibilità di regolare anche la velocità di rotazione. Questa continua rotazione consente uno sfregamento adeguato del materiale caricato e quindi un'elevata efficienza di dissoluzione. Per il recupero dalle spazzature industriali è stato studiato un innovativo processo di calcinazione, in grado di trattare efficacemente e con un approccio ecocompatibile gli scarti provenienti dalla lavorazione dell'oro. La tecnologia sviluppata è basata essenzialmente su un processo di piroscissione controllata della componente organica del rifiuto da smaltire, con successiva termo-distruzione della stessa componente in fase gas e contemporanea calcinazione del rifiuto inorganico. Le ceneri formate possono essere trattate nell'impianto a buratto, in modo da recuperare l’oro metallico contenuto. In questo caso, la cenere non disciolta deve essere inviata allo smaltimento esterno. Il recupero del rame dalle soluzioni di vuotatura acida è stato incentrato su un processo di elettrodeposizione. Per il recupero dei metalli preziosi dagli effluenti cianurosi e saponosi, provenienti dai cicli di lavorazione, sono stati prima predisposti due diversi trattamenti mirati al recupero grossolano dei metalli nobili:
rispettivamente cementazione con alluminio e microfiltrazione. Successivamente i reflui acquosi risultanti sono stati riuniti in un'unica vasca per un ulteriore trattamento volto alla precipitazione quantitativa dei metalli rimanenti. A questo punto la soluzione residua è stata filtrata ed inviata ad un sistema di concentrazione evaporativo. Con i sistemi di trattamento sviluppati è stato possibile recuperare i metalli preziosi e non preziosi con elevata efficienza, sia quantitativa che qualitativa. Infatti, i metalli recuperati sono stati valutati idonei ad un riutilizzo nei cicli produttivi come materie prime. Dal punto di vista ambientale, i processi studiati e sperimentati hanno soddisfatto i requisiti in materia d'inquinamento e hanno rispettato totalmente i valori di emissione imposti.
Particolare di verga di oro fino ottenuta dai trattamenti descritti
“QUELLA VOLTA CHE…” Racconti dal mondo orafo
Inviateci il racconto dell’episodio o dell’incontro più curioso, divertente, comico o drammatico che vi sia capitato nel corso della vostra vita professionale. Quelli più belli e interessanti verranno pubblicati dalla nostra rivista. Ogni partecipante potrà inviare un solo racconto, della lunghezza massima di una cartella (30 righe per 60 battute), purché tale racconto non sia mai stato pubblicato né premiato in precedenza. Non saranno ammesse opere con contenuti osceni, offensivi, intolleranti o diffamatori.
Ogni racconto dovrà essere accompagnato da una nota con i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, e-mail, recapito telefonico, professione all’interno del mondo orafo). La redazione si riserva di effettuare interventi di editing, laddove necessari.
I lavori dovranno pervenire, via mail, al seguente indirizzo: marina.morini@edifis.it antonella.garello@edifis.it
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NEGOZI SHOPS / English translation: see page 93
LA SFIDA DEL NEGOZIO
NELL’IPERMERCATO SEMPRE PIÙ GIOIELLERIE APRONO NEI CENTRI COMMERCIALI, PONENDO NUOVI PROBLEMI TECNICI ED ESTETICI: L’ESEMPIO DI ITALY GOLD.
attività in esso svolte: dagli uffici direzionali ai laboratori medici fino alle sedi istituzionali pubbliche. In pratica, i nuovi centri uniscono agli scopi commerciali tradizionali una ricca offerta di strutture d’interesse pubblico e sociale. Allo stesso modo, i benefici e i punti di forza dei centri commerciali (facilità di accesso e di parcheggio, aree riscaldate / climatizzate al coperto, sicurezza, comodità) diventano un valore aggiunto anche per tali funzioni sociali e pubbliche. Per queste ragioni, l'importanza di sapersi confrontare anche con questo ■ l centri commerciali rappresentano tipo di strutture è diventato, per Dentro da sempre un polo d'attrazione per ne- Le Mura, un ulteriore “must” che rigozi di minori dimensioni. Solitamente chiede una specializzazione mirata. si tratta di attività di servizi comple- Per la gioielleria Italy Gold che si trova mentari all'ipermercato come, nel nostro nel centro commerciale Oasi di Tortona caso, le gioiellerie; negli anni, il numero (Alessandria), il principale obiettivo era di negozi e la superficie commerciale quello di realizzare uno spazio che sono andati via via aumentando. Assi- avesse le stesse caratteristiche di una stiamo oggi ad uno sviluppo dei centri gioielleria tradizionale: a livello d’impatto commerciali con la nascita dei cosiddetti visivo, nella presentazione dei prodotti centri direzionali o polivalenti, che si e, non ultima, per l'illuminazione, aspetdifferenziano dal centro commerciale to di grande importanza, soprattutto tradizionale per i servizi offerti e per le per l'esposizione dei prodotti. Dentro
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Le Mura ha impostato la progettazione tenendo conto della tipologia dello spazio geometricamente particolare - situato proprio sulla congiunzione di due vie di scorrimento all'interno del centro – e della fruibilità da parte della clientela, che deve potersi muovere con comodità e facilità. Nessun componente dell'arredamento è standard: tutto è stato studiato in sintonia con le specifiche richieste del committente e con le esigenze ambientali. Il banco di lavoro, rivestito in acciaio spazzolato, è posizionato su una parete dal-
nuto un duplice risultato: dall’esterno garantisce un buon impatto visivo del negozio; all'interno invece è in grado di ristabilire la corretta atmosfera, sia per l'accoglienza sia per la presentazione dei preziosi. Tutte le caratteristiche e le necessità di una gioielleria tradizionale sono state reinterpretate da Dentro Le Mura con metodi e sistemi alternativi, ma con gli stessi risultati, in un contesto particolare, all’interno di una galleria commerciale di uno dei tanti centri che sono diventati oggi punti di riferimento e parte della nostra quotidianità.
l’effetto spatolato e interamente realizzata in modo artigianale. Le teche a parete sono un connubio di bellezza, sicurezza e praticità; grazie alle chiusure a scomparsa, nessuna cerniera o vite è visibile, con un risultato di grande eleganza. Tutti gli arredi sono finiti in acrilico bianco, come anche le teche a banco, disposte al centro del negozio, che guidano i clienti attraverso l'esposizione; tutti i cristalli montati sugli arredi sono temperati e del tipo extra white. In un centro commerciale, come è noto, il problema delle luci non è da sottovalutare. I modi per illuminare le gallerie commerciali, infatti, rappresentano spesso un problema di carattere tecnico, in quanto risultano troppo invasivi e non consentono di ottenere facilmente gli effetti desiderati all'interno della gioielleria. Dentro Le Mura ha realizzato impianti d’illuminazione utilizzando delle particolari luci a LED, non di tipo standard, studiate appositamente per la differenziazione dei toni di luce e per il controllo dell'intensità prodotta. Nonostante le grandi aperture sulla galleria si è cercato e otte-
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FALL WINTER 2011
by Andrea Barra
PIZZI, RICAMI, COLORI:
ILACE, GIOCHI D’INVERNO EMBROIDERY, COLOUR: WINTER GAMES by Andrea Barra
■ Attenzione! Una donna decisa si presenterà quest’autunno alla vostra porta. Probabilmente sarà un po’ MASCHIACCIA: userà i tessuti dei blazer maschili e le giacche oversize. Le piacerà mescolare femminile e maschile con molta arguzia e intelligenza. Seduzione sarà la parola d’ordine, non saranno bandite le scollature, i pantaloni stretti, le microgonne. Se sarà invece una donna LUSSUOSA amerà la pelle, l’oro, la pelliccia, e non solo come accessorio. Gli abiti da sera si presenteranno importanti e lucidi e i tessuti saranno lavorati con bordi incastonati di pietre o con ricami, protagonisti della prossima stagione, di alto artigianato. Se troverete un’inguaribile ROMANTICA, non saranno rose e fiori, ma reti, guaine strette strette, abiti interamente brillanti, da “primo ballo”: il pizzo sarà reinterpretato per una donna decisa a divertirsi con gioielli colorati, collane floreali e tante catene.
■ Beware! This autumn a determined woman will show up at your door. She may look like a TOMBOY, wearing the fabrics of male blazers and oversize jackets. A woman who will love mixing feminine and masculine with great wit and intelligence. Seduction will be her watchword. Low necklines, tight pants and microskirts will not be banned. If however she is a LUXURIOUS woman, she will love leather, gold, and fur - not only as an accessory. Evening gowns will be precious and shiny, with fabrics of fine craftsmanship showing stone-studded or embroidered borders, the protagonists of the next season. If you find an incurable ROMANTIC, it won’t be roses all the way, but meshes, very tight corsets, shiny "first dance" dresses. Lace will be reinterpreted for a woman who is determined to have fun with coloured jewels, flower necklaces and many chains.
Louis Vuitton
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Paolo Errico
D. Duke
Custo
FALL WINTER 2011
UNISEX
MASCHIACCIA
68 fall winter 7/8.11 John Richmond
SEDUCTION
Bliss
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OVERSIZE Paolo Errico
CLASSIC
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CITY LOOK
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7/8.11 fall winter 69 Custo
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GOLD
FALL WINTER 2011
LUSSUOSA Fani Gioielli
Ice Iceberg
70 fall winter 7/8.11 Louis Vuitton
Frey Wille
GEOMETRY
Chantecler
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John Richmond
Nathalie Jean
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John Richmond
Louis Vuitton
7/8.11 fall winter 71 Philipp Plein
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Stroili Oro
FALL WINTER 2011
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Bronzallure by Milor
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John Richmond
FLOWERS
Gianni Serra
Gabriella Rivalta
Duepunti: Unconventional Diamonds
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a7/8.11 fall winter 73 Louis Vuitton
Paolo Errico
John Richmond
FLASH OLE LYNGGAARD COPENHAGEN ■ Arrivano in Italia gli Sweet Spots™, da applicare e sostituire senza difficoltà, grazie a un accorgimento tecico. In argento o in oro, con pietre preziose, di colore o dure, diamanti e lacche, si applicano a bracciali e collane in morbida pelle di vitello, disponibile in diversi colori. ■ Sweet Spots™ arrived in Italy. They can be applied and changed without difficulty, thanks to a technical device. In silver or gold, precious, coloured and hard stones, diamonds and lacquer, they can be applied to bracelets and necklaces made of soft calf leather, available in different colours. Distribuito da/distributed by Perlunica
AMIN LUXURY ■ Felicità, semplicità, stile. Da un’idea di successo - la scatola in plexiglas con diamante all’interno - ne è nata un’altra, “Happy Style”: charm con diamante (da 10/12/15/18/20 punti) e fiocco rosso o bianco, da agganciare alla collana o al bracciale in argento. ■ Happiness, simplicity, style. A successful idea - the Plexiglas box with a diamond inside - gave rise to another. "Happy Style": charms with diamond (10/12/ 15/18/20 points) and a red or white ribbon, to be added to a silver bracelet or necklace.
NUOVE IDEE
CON DIAMANTI NEW IDEAS WITH DIAMONDS LUCA CARATI ■ Plié Collection. Emozione e movimento nel pendente che si trasforma da ovale a tridimensionale e poi in fiore. Un gioco prezioso ottenuto attraverso una tecnica e una perizia artigianale di altissimo livello. In oro bianco e diamanti e in altre versioni. ■ Plié Collection. Emotions and motion in the pendant that transforms from oval to three-dimensional and then turns into a flower. A precious game, obtained through high-level technique and craftsmanship. In white gold and diamonds and in other versions.
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CHI DICE DONNA
DICE ANELLO... WOMEN ARE SYNONIMOUS WITH RINGS ... by Antonella Garello
■ Importantissimi o vestiti di materiali non preziosi, vistosi e colorati o decisamente più sobri, geometrici oppure ispirati alla natura, romantici, moderni o un po’ vintage... Gli anelli saranno uno degli accessori più popolari dei mesi estivi e andranno a illuminare i giorni e le serate delle tanto sospirate vacanze. Da sempre tra i gioielli più amati dalle donne di ogni età e classe sociale, nel tempo gli anelli si sono adattati con facilità a ogni esigenza, a ogni capriccio della moda, a ogni sollecitazione del costume o del mondo dello spettacolo.
Vi proponiamo una bella panoramica delle proposte più recenti, che ci sembrano perfettamente in grado di soddisfare qualsiasi sogno e desiderio al femminile. In questa pagina: Collezione DiAmour Filies di Chantecler: anello in oro rosa con grande turchese e diamanti. ■ Very important or coated with non precious materials, very flashy and colourful, or more sober, geometric, or inspired by nature, romantic, modern or slightly vintage... Rings will be one of the most popular accessory of the
summer months and will brighten the days and nights of our much awaited holidays. Rings have always been some of the jewels that women of all ages and social classes love the most. Over time, they have easily adapted to every need, every whim of fashion, every spurs by custom or the entertainment world. We are going to show a nice overview of the latest products, which seem perfectly able to meet all women’s dreams and desires. On this page: DiAmour Filies Collection by Chantecler: rose gold ring with large turquoise and diamonds.
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ZOOM DAMì GIOIELLI ■ Anello in oro bianco, con diamanti neri e grigi. Collezione Smoke. ■ White gold ring with black and grey diamonds. Smoke Collection.
GRAZIELLA GROUP ■ Dalla collezione Rete, anello con smalto, disponibile in oro o in argento. ■ From the Rete collection, ring with enamel, available in gold or silver.
UNGARI ■ Anello in oro 18 carati, con diamantatura effettuata a mano. Collezione Le Scintille di Lorenzo Ungari. ■ 18 carat gold ring; diamond-milling by hand. Le Scintille di Lorenzo Ungari collection.
CHIMENTO ■ Anelli della collezione Desiderio, in oro rosa, agata e diamanti bianchi; in oro rosa e diamanti bianchi e neri. ■ Rings of the Desiderio collection, in rose gold, agate and white diamonds; in rose gold with black and white diamonds.
ROVIAN
PINOMANNA ■ Anello della linea Fiocchi, in oro rosa con diamanti neri. ■ Ring of the Fiocchi line, in rose gold with black diamonds.
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■ Anello Drawbridge, in corallo, oro bianco, oro rosa e diamanti. ■ Drawbridge ring, in coral, white gold, rose gold and diamonds.
DE GRISOGONO
OLIVER WEBER
■ Anello Porcellino, completamente mobile, in oro rosa e oro rosa annerito con diamanti bianchi e zaffiri. ■ Fully mobile Porcellino ring, in rose gold and blackened rose gold with white diamonds and sapphires.
■ Anello in metallo rodiato impreziosito da pavé di cristalli Swarovski. Animals Limited Edition. ■ Rhodium-plated metal ring embellished with Swarovski crystal pavé. Animals Limited Edition.
ORSINI ■ Anello con farfalla in oro bianco, diamanti gialli, diamanti neri e rubini cabochon. ■ White gold ring with butterfly, yellow diamonds, black diamonds and cabochon rubies.
MASSIMO IZZO ■ Anello della collezione “Riccioli”, in oro giallo, corallo quadrato e brillanti. ■ Ring from the “Riccioli” collection, in yellow gold with square cut coral and diamonds.
ANELLI VHERNIER PER I BIMBI DI HAITI VHERNIER RINGS FOR THE CHILDREN OF HAITI ■ Si chiama “Pirouette” l’anello, in argento e oro rosa, creato da Vhernier a sostegno del N.P.H. Saint Damien, unico ospedale pediatrico pubblico di Haiti. Realizzato in 1000 esemplari, l’anello viene venduto al prezzo di 970 Euro, di cui 450 - il costo di un’operazione chirurgica - verranno devoluti all’ospedale haitiano. L’iniziativa, ampiamente pubblicizzata, sta riscuotendo notevole successo. info@vhernier.it ■ It's called "Pirouette": a silver and rose gold ring created by Vhernier in support of Haiti's NPH Saint Damien, the only public children's hospital in Haiti. A limited edition of 1000 pieces, the ring is sold at the price of 970 Euro, of which 450 - the cost of a surgery will be donated to the Haitian hospital. The initiative was widely publicised and is enjoying considerable success. info@vhernier.it
CURRADO GIOIELLI ■ Dalla collezione Animalier: Anello polipo, in oro, con diamanti taglio brillante e zaffiri taglio brillante. ■ From the Animalier collection: Octopus Ring in gold with brilliant cut diamonds and brilliant cut sapphires.
MY VICE ■ Anello della collezione Eden, in oro giallo e smalti colorati. ■ Eden Collection ring, in yellow gold and coloured enamel.
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MERÙ ■ Anello in oro bianco con acquamarina e diamanti. ■ White gold ring with aquamarine and diamonds.
BUONOCORE ■ Anello in oro giallo, diamanti, spessartite, citrino; in oro rosa, oro bianco, zaffiri rosa, diamanti e ametista; in oro bianco, tormalina, cristallo di rocca, madreperla e diamanti. ■ Ring in yellow gold, diamonds, spessartite, citrine; in rose gold, white gold, pink sapphires, amethysts and diamonds; in white gold, tourmaline, rock crystal, mother-of-pearl and diamonds.
FARAONE ■ Collezione Up to date: anello in oro bianco con zaffiro e smeraldi carré; in oro bianco con zaffiro e diamanti carré; in oro rosa con rubino e diamanti carré; in oro bianco con tormalina rosa e ametiste carré. ■ Up to date Collection: white gold ring with sapphire and square cut emeralds; white gold with sapphire and square cut diamonds; rose gold with ruby and square cut diamonds; white gold with pink tourmaline and square cut amethysts.
POMELLATO QUAGLIA ■ Anello in Oro Etrusco®, con diamanti e zaffiri. ■ Oro Etrusco® ring with diamonds and sapphires.
I TITOLI ■ Anello a fascia, in oro giallo con pietre brown diamanti bianchi e neri; anello Florida, in oro bianco con diamanti bianchi e rubini; ■ Band ring, in yellow gold with brown stones, white and black diamonds; Florida ring, white gold with white diamonds and rubies.
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■ Colpo di Fulmine: anelli in oro bianco e diamanti taglio brillante, con topazio azurro, peridoto e granato.■ Colpo di Fulmine: rings in white gold and brilliant cut diamonds, with light blue topaz, peridot and garnet.
MILOR ■ Collezione Etrusca: anello in bronzo placcato oro con turchese cabochon. ■ Etrusca Collection: gold-plated bronze ring with turquoise cabochon.
MVEE BY ASPIRE DESIGNS ■ Dalla collezione Tudor’s Touch, anello in oro bianco, con grande quarzo rosa cabochon e pavé di diamanti. ■ From the Tudor's Touch collection, white gold ring with large pink quartz cabochon and diamond pavé.
ILARIO ■ Anello in argento anticato, con rodocrosite centrale ovalei. ■ Antique silver ring, with central oval rhodochrosite.
CARRERA Y CARRERA ■ Anello Calipso, in oro bianco e diamanti. ■ Calipso ring, in white gold and diamonds.
GERARDO SACCO ■ Anello con cammeo, in argento, oro e zaffiri. ■ Silver and gold cameo ring with sapphires.
L’ANELLO ‘MAGICO’ DIVENTA BRACCIALE THE ‘MAGIC’ RING BECOMES A BRACELET ■ Si chiama, non a caso, Abracadabra, questa preziosa creazione “trasformista” di Spadafora Gioielli: un anello composto da otto anellini uniti da piccole cerniere e con un centrale che cela una chiusura a scatto. Azionandola, gli anellini vanno a comporre un prezioso bracciale in oro e diamanti, con rubini, zaffiri o smeraldi oppure in oro bianco e diamanti. ■ Not surprisingly, this precious "quick-change" creation by Spadafora Gioielli is called Abracadabra. A ring made up of eight rings joined by small hinges, and a central element that hides a clasp. By operating it, the rings turn into a precious gold and diamond bracelet, with rubies, sapphires or emeralds, or white gold and diamonds.
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MAGIE PREZIOSE ZANGARA ■ Anello in oro, perle australiane e di Tahiti e diamanti fancy color. ■ Gold ring with Australian and Tahitian pearls and fancy color diamonds.
■ Anello in argento rodiato, con crystal ball. ■ Rhodium-plated silver ring with crystal ball.
BACCARAT ■ Fleurs de Psydélic: otto diversi modelli con perle di cristallo montate su argento. ■ Fleurs de Psydélic: eight different models with crystal elements mounted on silver.
DAL LAGO ■ Anello Iris, in oro, diamanti e zaffiri rosa e neri. ■ Iris ring, in gold, diamonds, pink and black sapphires.
IL “RING PARTY” CONTRO LE MAFIE THE “RING PARTY” AGAINST THE MAFIA ■ In occasione del “Ring Party”, prima festa e mostra dell’anello contemporaneo, si è svolta a Senigallia la mostra-asta benefica “Ti do (Ti dono)”, a favore di Libera, associazione contro le mafie fondata da Don Luigi Ciotti. L’iniziativa è stata promossa da AGC Associazione Gioiello Contemporaneo in collaborazione con la seguitissima trasmissione radiofonica Caterpillar. ■ On the occasion of the "Ring Party", the first party and exhibition of contemporary rings, the exhibition-charity auction "Ti do (Ti dono)" was held in Senigallia in favour of Libera, an association founded by Don Luigi Ciotti against the mafia. The initiative was promoted by AGC Associazione Gioiello Contemporaneo in collaboration with the popular radiobroadcast Caterpillar.
ALISEI
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■ Anelli in argento rosa o bianco rodiato nero sui petali, con zirconi e pietre naturali. Collezione Alisei. ■ Rings in white or pink silver, black rhodium-plated silver petals, with cubic zirconia and natural stones. Alisei Collection.
Graziano Barzetti “Integriamoci” Stefano Rossi: “Ellissi”
CASATO ■ Anello in oro rosa, con diamanti e quarzo fumé. Collezione Burma. ■ Rose gold ring, with diamonds and smoky quartz. Burma Collection.
ANNAMARIA CAMMILLI GIOIELLI ■ Anello della collezione Ocean, in oro bianco e diamanti. ■ Ocean Collection Ring, in white gold and diamonds.
MARCO BICEGO ■ Dalla Diamond Jaipur Collection, anello in oro giallo inciso a mano con diamanti. ■ Hand-engraved yellow gold ring with diamonds. Diamond Jaipur Collection.
OLE LYNGGAARD ■ Anelli della collezione Lotus, in oro giallo con diamanti, ametista chiara e scura e tormalina rossa. ■ Lotus collection rings, in yellow gold with diamonds, light and dark amethyst and red tourmaline.
GAREL ■ Anello Nénuphar: in oro bianco con diamanti bianchi e topazio azzurro. ■ Nénuphar ring: white gold with white diamonds and blue topaz.
FALCINELLI ITALY ■ Collezione Couture: anelli in oro bianco e oro rosa, diamanti, ametista, citrino, quarzo fumé e onice. ■ Couture Collection: white and rose gold rings, with diamonds, amethyst, citrine, smoky quartz and onyx.
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FLASH
L’ESTATE 2011
A TUTTO COLORE 2011 SUMMER: FULL COLOUR K&BROS WATCHES ■ Collezione Ice Time, modello Greta. Cassa in policarbonato, cinturino in poliuretano, quadrante con cristalli Swarovski. In sette varianti di colore, è impermeabile a 3 atm. ■ Ice-Time Collection, Greta model. Polycarbonate case, polyurethane strap, dial with Swarovski crystals. In seven different colours, waterproof to 3 atm. Distribuito da/Distributed by Diffusione Orologi, Marcianise CE.
LIU JO LUXURY ■ Orologio Joy. Quadrante small, cinturino in resistente silicone con logo impresso, disponibile in 11 colori. ■ Joy watch. Small dial, resistant silicone strap with embossed logo, available in 11 colours.
BROSWAY ■ True Color Mini Collection. Solo tempo, cassa in policarbonato e acciaio 316L con cristalli Swarovski® Elements. In otto tonalità di colore. Impermeabile a 3 atm. ■ True Color Mini Collection. Only time, 316L stainless steel and polycarbonate case with Swarovski® Elements. In eight shades of colour. Waterproof to 3 atm.
D&G TIME ■ Collezione High Contact. Touchscreen digitale. Cassa in acciaio, cinturino in silicone arancio, quadrante nero. In cinque colori. ■ High Contact Collection. Digital touchscreen. Stainless steel case, orange silicon strap, black dial. Choice of five colours.
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CAPITAL TIME ■ Crossover. Modello con movimento al quarzo, cassa e bracciale in silicone, ghiera in acciaio con pietre, quadrante in madreperla. ■ Crossover. Model with quartz movement, silicone case and bracelet, steel ring with stones, mother of pearl dial. Distribuito da/Distributed by Bianchi Orologerie, Milano.
AMORE & BACI ■ Collezione Time. Modello in gomma resistente in sei varianti di colore. Il quadrante, in polvere di cristalli Swarovski, può essere abbinato ad un cinturino di diverso colore. ■ Time collection. Resistant rubber model in six different colours. The Swarovski crystal powder dial can be combined with straps of different colours.
SWATCH ■ New Gent Coloured Collection. Cobalt Rebel con cassa in plastica blu trasparente, quadrante spazzolato soleil con tacche viola e cinturino in silicone blu pieno. In cinque colori. ■ New Gent Coloured Collection. Cobalt Rebel with transparent blue plastic case, brushed dial with purple markings and blue silicone strap. In five colours.
ICE-WATCH ■ Collezione Fluo. Movimento al quarzo, cassa e cinturino in policarbonato in quattro colori diversi. Impermeabile a 5 atm. Packaging in plastica soft in nuance. ■ Fluo Collection. Quartz movement, polycarbonate strap and case in four different colours. Water resistant to 5 atm. Soft plastic package to match. Distribuito da/Distributed by I-Time International.
CONVERSE ■ Collezione Watch Converse. Modello Rookie Neon Lime Green, unisex, con cassa di 43 mm., cinturino in silicone e tre sfere luminescenti. In 12 varianti di colore, è impermeabile a 5 atm. ■ Watch Converse Collection. Rookie Neon Lime Green model, unisex model with 43 mm case, silicon strap, and three luminous spheres. In 12 different colours, water resistant to 5 atm. Distribuito da/Distributed by Morellato Spa.
BINDA GROUP ■ Hip Hop Ghost. 12 modelli in 12 colori. Cassa da 32 mm con quadrante scheletrato. Analogico, impermeabile, con cinturino intercambiabile. ■ Hip Hop Ghost. 12 models in 12 colours. 32 mm case with skeleton dial. Analog, waterproof, with interchangeable strap.
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INIZIATIVE INITIATIVES
DESIGN E IMPRESA:
INSIEME È MEGLIO DESIGN AND COMPANIES: TOGETHER IS BETTER Gioielli (in cerca) d’autore: un progetto e un modello ■ Una piacevole sorpresa e la sensazione di un progetto ben fatto e ben riuscito; una collaborazione di successo tra dieci designers e dieci aziende orafe del territorio veneto. Questo è, a nostro parere, “Gioielli (in cerca) d’autore”, progetto pensato e gestito da Luisella Frezzato, della Confartigianato Vicenza, e promosso da Confartigianato (Categoria Metalli Preziosi), in collaborazione con la Scuola Italiana di Design di Padova (SID), il Parco scientifico e tecnologico Galileo, e con il supporto della Camera di Commercio di Vicenza e dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto. Un’idea semplice dove la novità sta nel profilo dei progettisti, scelti tra i migliori designer industriali formatisi alla SID. L’architetto Eugenio Farina, della Scuola, ha seguito il coordinamento tra aziende e designer. Un approccio al “prodotto-gioiello” fuori dalle classiche logiche del nostro settore ha contribuito a realizzare, con metodologie diverse, un prodotto rivolto, tra le altre cose, alla fascia dei consumatori più giovani. Lo scopo, secondo Franco Pozzebon, presidente degli Orafi di Confartigianato, è “far acquisire alle piccole imprese orafe un metodo per tradurre idee in prodotti innovativi in
termini di tendenze e di mercato”. Il progetto, partito a fine 2010, è stato portato a termine e presentato lo scorso Maggio a VicenzaOro Charm (in alto). Il progetto ha già suscitato l’interesse dei buyers ed è quindi necessario fare i passi successivi. “Non vogliamo che resti un esercizio di stile” dice Luisella Frezzato “ma lavoreremo ancora con le aziende affinché questi gioielli vengano prodotti, commercializzati e accompagnati da un packaging e da una comunicazione ad hoc”. Per informazioni: www.gioiellincercadautore.it
in the profile of professionals, chosen from the best industrial designers trained in the SID. Architect Eugenio Farina, who works in the School, has taken care of the coordination between companies and designers. An approach to the "product-jewel" that breaks out of the usual mould of our industry, helping to create with different methods a product aimed, among other things, to younger consumers. The purpose, according to Franco Pozzebon, president of Confartigianato Orafi, is to "make small jewellery businesses develop a method to translate ideas into innovative products Gioielli (in cerca) d’autore: in terms of trends and market". The a project and a model project, started in late 2010, was completed ■ A pleasant surprise and the feeling of a and presented last May at VicenzaOro well done and successful project. An effec- Charm (above). The project has already tive collaboration between designers and attracted the interest of buyers, and it is ten jewellery companies in the region of now necessary to take the next steps. "We Veneto. In our opinion, this is "Gioielli (in do not want it to remain an exercise in cerca) d’autore", a project conceived and style" said Luisella Frezzato "and we will managed by Luisella Frezzato of Confarti- keep working with companies so that these gianato Vicenza, and promoted by Con- jewels are manufactured, marketed, and fartigianato (Precious Metals Category), accompanied by a specially devised packin collaboration with the Scuola Italiana aging and communication”. di Design in Padova (SID), the Galileo Info: www.gioiellincercadautore.it Science and Technology Park, with the Mostra/Exhibition: Direzione artistica support of the Chamber of Commerce of di/Art director Michele Marchesini; grafiVicenza and Ente Bilaterale dell’Artigianato ca/art work Studiobackstage; foto/photos Veneto. A simple idea whose novelty lies Luca Chilesotti-Leonardo Tommasin.
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INIZIATIVE INITIATIVES AL-BA Damiano Dalla Lana GIUNGLA ■ Argento, smalti, legno, pelle: stili e culture diverse sono lo specchio della società. ■ Silver, enamel, wood, leather: styles and cultures are the mirror of society.
COSTA P. & FIGLI Arianna Sabbadin INSEPARABILI ■ La chiusura intercambiabile è cintura, gioiello, elemento di design. ■ The interchangeable fastener is a belt, a jewel, an element of design.
FRATELLI BOVO Quantobasta SECRETS ■ Il mondo vegetale marino attraverso la tecnologia SLM (Selective Laser Melting). ■ The world of marine vegetation through the SLM technology (Selective Laser Melting).
CAVALIERE Sonia Tasca INTRECCIO ■ 11 elementi ricavati da lastra metallica lavorata in modi diversi. ■ 11 elements made of metal plate processed in different ways.
CRISO ITALIA Cartanera D.ORA ■ Fedine in oro racchiudono una pietra semipreziosa in diversi colori. ■ Gold bands enclosing a semi-precious stone in different colours.
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SUPERFICIQUATTRO Emanuele Lizzi RE-JEWELRY ■ Tutto riciclabile: in argento e Jacroki (fibre naturali e cartacee). ■ All recyclable: silver and Jacroki (natural and paper fibers).
VENEROSO Alessandro Busana ALTEREGO ■ Parure in oro, con finiture diverse, e diamanti taglio brillante. ■ Gold sets, with different finishes, and brilliant-cut diamonds.
LA TERZA DIMENSIONE Andrea Busato DRESSED BY GOLD ■ Gioiello e tessuto, ispirato all’Africa Orientale, al Medio e all’Estremo Oriente. ■ Jewellery and fabrics, inspired by East Africa, the Middle and the Far East.
TRE ESSE Alternativastandard PAST OR PRESENT ■ Oro e resina, materiali preziosi e innovativi, con intarsio. ■ Resin and gold, precious and innovative materials, with inlay.
OROZEN Andrea Maragno DA MAMMA AD ANNA ■ Il legame tra madre e figlia: cornici lavorate come “contenitori” di icone, di ieri e di oggi. ■ The bond between mother and daughter: frames worked as "containers" of icons of yesterday and today.
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ENGLISH TRANSLATION
LUXURY & MORE Italian version: see page 22 COMPANIES THAT WITNESS ITALY’S UNITY ■ Companies that were listed, with a thousand others, in the historical register of companies during the event "Italia 150, le radici del futuro" (Italy 150, the roots of the future). These companies were awarded a prize, along with another 150 companies, by President Napolitano, who wanted to pay homage to those "companies that have gone through the ups and downs of our nation introducing innovations, changing, aiming to do more and better, overcoming the crisis and reaching great peaks.... ". Two companies from the jewellery industry were given the prize, both of them from Torre del Greco: "D’Elia di Vitiello Alfonso", founded in 1790, when Giuseppe D'Elia opened a workshop in Torre del Greco and offices in New York and Kobe (Japan), and "Antonino De Simone", now run by Gioia De Simone, 28, which recently celebrated its 180 years of activity. In the photo: the ceremony with Maria Grazia Cucinotta, Ambassador of Italy and patroness of the event. From left, Gioia De Simone, Alfonso Vitiello and the representatives of other awarded companies.
+30% compared to 2009, and grows ambitious plans for the future. In particular, Brosway aims at a more effective presence in foreign markets. For this reason, it has signed with U.S. distributor Ostby an agreement that will allow the company, within 2012, to be present in a thousand stores in the U.S. (now about a hundred).
STROILI ORO TO WIN OLD TOWN CENTRES ■ One of the most dynamic enterprises in the Italian jewellery industry, Stroili Oro, has big plans for the next three years. Maurizio Merenda, Group CEO, should be more than satisfied: in addition to not having been affected by the crisis, the Group boasts a 11.5% increase at end of 2010 compared to 2009 and good results in the first quarter of 2011. Stroili Oro has in store even more significant projects for the 2011-2013 period, that is a real "invasion" of the old town centres in major Italian cities: after Rome, the company has opened shops in Bari, Palermo, Livorno, Udine, Padua, Bergamo, Bolzano (below). Finally, they are planning to open a large store in the main shopping area of Milan in September.
niversary of the unification of Italy. Adele Trupiano, ambassadress of Italy in Athens, and Thilemacos Chitiris, Deputy Minister for Culture and Tourism of Greece, opened the exhibition "Margherita di Savoia: influenze regali nello stile del prezioso italiano." The show, hosted by the Italian Institute of Culture, directed by Melita Palestini, went over the changes in style, quality and technology in the manufacture of Italian jewellery. With goldsmith Gerardo Sacco (pictured, the "Liz" jewel) were also present Mario Buccellati, Bulgari, Chimento and Pianegonda.
GEMMOLOGY Italian version: see page 56 RECORD STONES ORIGINATE IN AFRICA by Luigi Costantini
■ WHITE, BLUE, PINK AND ORANGE DIAMONDS. AND THEN A SUPER TANZANITE. HERE ARE THE MOST PRECIOUS - AND EXPENSIVE - WONDERS DISCOVERED IN THE BLACK CONTINENT. Am I wrong or for some time now it has UK: +10% ON THE LUXURY been raining (precious) stones in buckets MARKET IN 2011 everywhere? ■ Ledbury Research has conducted research Here are some “gems”, just to keep up to THERE IS NO BUFFET on behalf of the Walpole Group (luxury date and also to amaze your customers a IN ROSATO’S FUTURE goods) on a panel of 80 senior executives bit during your sales conversation. Shall ■ Richline International, a company in the industry. The purpose was to monitor we start off with diamonds? There you are. owned by Warren Buffet, is one of the the progress of luxury in Britain and, in Would you like to memorize this exotic most important businesses for the produc- particular, expected sales, the main overseas name of a remote location - Letšeng? It is tion and distribution of jewellery in the markets, sales channels and how much located in Lesotho, a small tribal kingdom US. It hit the headlines in early 2011, tourists spend in high-end goods. The re- with mainly Sotho people - as revealed by when it signed a preliminary agreement search found that this year, the UK luxury the very word - nestled in the spurs of the for the takeover of Rosato. This past June, market will grow by 10% (£ 6.5 billion) Drakensberg mountain range that separate however, the Commissioners involved in and 57% by 2015. A big boost has come the central highlands from the Indian Rosato’s consensual process expressed a from tourism (26% of the amount spent Ocean coast in Southern Africa. Go and negative opinion. In the meantime, Rich- in 2010 was on luxury items): Americans search Lesotho - and also Letšeng - on line, which leased the 7Ar business unit especially, and then the Chinese. It is no Google Earth, because that is where lies a of the Rosato Group until December 2011 coincidence that the most important de- unique and exceptional source from which and holds a call option at maturity, ac- partment stores are investing in staff who equally exceptional diamonds flow. Only quired Erz and Far.in-ex brands. speak Mandarin and terminals that accept in the last five years, for instance, it origiChinese UnionPay credit and debit cards. nate that beautiful 603 carat-gem called BROSWAY AIMS "Letšeng Promise", sold for the not inconFOR ONE THOUSAND STORES ATHENS: A TRIBUTE siderable sum of 12.4 million dollars. Then the "Letšeng Legacy", 493 carats, ■ Great results for this company from the TO ITALIAN JEWELLERY Marches. It ended 2010 with revenues of ■ Even Athens is celebrating the 150th an- which sold for $ 10.4 million, and the
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478 carat-"Light of Letšeng" which raked up 18.4 million dollars. The last one of the five "giants" - the remarkable walnut measuring about 3 cm in diameter and 196 carats of mass – does not have a name yet, which we maliciously predict to be "Letšeng Something", and it has not been assigned a value either, which we even more maliciously assume to be “something million point 4” dollars. One thing is certain: the stone has a high degree of purity and colour, so it is easy to predict that the "something million" equals to something very high. In short, in six years that dot on the map called Letšeng spat from the bowels of its arid land three of the twenty largest diamonds in the world, you know? 2. Doesn’t it make you any envious that an unnamed European seller has put up for auction, under the protective wing of Christie's International, the Bulgari Blue Diamond, purchased in 1972 for $ 1 million at the time, by the well-known Roman house (hence the nickname) as a christening gift? I mean, do you feel like a worm now for giving to your beloved better half - for a similar event - that ring with a miserable "point of a carat" or "1 carat point ...", or that thin gold necklace, perhaps with a hollow tube? But back to the diamond in question. This is the largest triangularshaped fancy blue diamond ever auctioned, showing off its triumphal 10.95 carats and its stunning "vivid blue" colour, sitting on a valuable ring paired with a 9.87 carat-diamond - a white one – cut in the same shape. Today the ring is estimated around some $ 12 million. It should be noted, here, to the delight of those customers of yours who have something similar to divest, that at auctions these sorts of colours achieve about one million dollars per carat! 3. Other dream stones? That rare "bright pink" 24.78 carat-diamond, emerald cut, auctioned by Sotheby's for U.S. $ 38 million. The other IIa type, rectangular modified brilliant cut "fancy vivid pink" diamond weighing 6.43 carats, put up for auction by the same house for U.S. $ 1 million. The "fancy intense pink" emerald-cut diamond weighing 14.23 carats that Christie's has sold for U.S. $ 23.17
million. But also the two very rare type IIa orange diamonds weighing 7.53 and 26.74 carats respectively, found in the north-west of Cape Province, South Africa. 4. To end with a flourish, we mention the third largest tanzanite in the world: a 12,100-carat, or 2.42 kg, stone, dug up from a depth of 450 meters, from the main shaft in the Simanjiro district, Tanzania, whose lucky holder - the South African TanzaniteOne Ltd – had the opportunity to enhance considerably.
SHOPS Italian version: see page 62 THE CHALLENGE OF SHOPS IN HYPERMARKETS ■ MORE AND MORE JEWELLERY SHOPS ARE OPENING INSIDE SHOPPING CENTRES, POSING NEW TECHNICAL AND AESTHETIC PROBLEMS: THE EXAMPLE OF ITALY GOLD. Shopping centres have always been a magnet for smaller shops. Usually, these businesses offer services that are complementary to hypermarkets, such as, in our case, jewellery shops. Over the years, the number of shops and commercial space have been gradually increasing. We are witnessing today a development of shopping centres with the creation of so-called management or multi-purpose centres, which differ from traditional commercial centres for the services provided and work performed. From executive offices to medical laboratories, and even public offices. Basically, the new centres combine traditional commercial purposes with a wide range of structures of public and social interest. Similarly, the benefits and strengths of shopping centres (ease of access and parking, heated / air conditioned areas indoor, safety, convenience) become an important plus for these social and public functions. For these reasons, the importance of knowing how to deal with this type of structure has become, for Dentro Le Mura, an additional "must" that requires a focused specialisation. For the Italy Gold jewellery store, which is located in the shopping centre Oasi near Tortona (Alessandria),
the main goal was to create a space that had the same features as a traditional jeweller's shop as to visual impact, the presentation of products and last but not least, the lighting, a very important aspect, especially for the exhibition of products. Dentro Le Mura has designed the shop taking into account the geometrically peculiar type of space - located at the junction of two pathways inside the centre - and usability by customers, who should be able to move with comfort and ease. No piece of furniture is standard: everything has been designed in line with the specific demands of customers and environmental requirements. The counter, covered in brushed steel, is positioned against a wall painted with a spatula effect and made entirely by hand. The wall display cases are a combination of beauty, safety and convenience. Thanks to retractable locking devices, hinges and screws are hidden, offering an extremely elegant result. All furnishings are finished in white acrylic, such as counter showcases, placed in the middle of the shop, which guide customers through the show-room, and all glass is tempered, the extra white type. As is known, in a shopping centre the problem of lights should not be underestimated. The ways to illuminate shopping galleries are often a technical problem, as they are too invasive and do not allow to easily achieve the desired effects inside the jewellery shop. Dentro Le Mura has created special lighting systems using some particular LED lights, not the standard type, designed specifically to distinguish the tones of light and to control the intensity produced. Despite the large openings into the gallery, designers have sought and obtained a twofold result: a good visual impact of the shop is provided from the outside, but the proper atmosphere is re-established inside for the reception of customers and the presentation of jewels. All the features and needs of a traditional jeweller’s shop have been reinterpreted by Dentro Le Mura with alternative methods and systems but with the same results in a particular context, that of the shopping centre, one of the many centres that are now part of our daily lives.
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INDICE DEI NOMI CITATI
INDEX OF NAMES MENTIONED 44- 49 2JEWELS 7AR 22 ABOUT J 30 AGC – ASSOCIAZIONE GIOIELLO CONTEMPORANEO 82 AL-BA 90 82 ALISEI ALTERNATIVASTANDARD 91 45- 49 AMBROSIA AMIN LUXURY 74 72, 87 AMORE & BACI ANGRISANI VITALI, SIMONETTA 53 45- 49, 83 ANNAMARIA CAMMILLI ANTICA OROLOGERIA CANDIDO OPERTI 26 22 ANTONINO DE SIMONE AREZZO FIERE E CONGRESSI 30 45-49 ARTLINEA ASCA, SONIA 90 BACCARAT 82 BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR 31 BELLOLI, ROBERTO 24 BIANCHI OROLOGERIE 86 BINDA GROUP 87 BLISS 45- 49, 68 BOCCADAMO 45- 49 BONAUGURI, DARIO 9 BREIL 45-49 BROSWAY 22, 45-49, 86 BARZETTI, GRAZIANO 82 22 BUFFET, WARREN 26, 41, 48 BULGARI 80 BUONOCORE 91 BUSANA, ALESSANDRO 91 BUSATO, ANDREA CAMERA DI COMMERCIO DI VICENZA 89 CAPITAL TIME 86 CARRERA Y CARRERA 81 CARTANERA 90 CARTIER 44-49 CASATO 83 CAVALIERE 90 CENTRO COMMERCIALE OASI 62 CHANTECLER 26, 70, 77 CHAOFAN, LIU 24 CHIMENTO 26, 78 CHITIRIS, THILEMACOS 26 CHRISTIE’S INTERNATIONAL 57 COMETE 45, 46, 48, 49 CONFARTIGIANATO VICENZA 89 CONFEDORAFI 34 CONFINDUSTRIA FEDERORAFI AREZZO 9 CONSORZIO PISA RICERCHE 60 CONVERSE 87 COSTA P. & FIGLI 90 CRISO ITALIA 90 CRIVELLI 45-49 CUCINOTTA, MARIA GRAZIA 22 CURRADO GIOIELLI 79 CUSI, FLORIANA 52, 53 CUSI, RINALDO 52, 53 D&G TIME 86 D.DUKE 68 D’ELIA DI VITIELLO ALFONSO 22 DALLA LANA, DAMIANO 90 DAMI’ GIOIELLI 78 DAMIANI 41, 44-49 DAVITE & DELUCCHI 45-49 DE GRISOGONO 79 DE SIMONE, GIOIA 22 DENTRO LE MURA 62 DIFFUSIONE OROLOGI 24, 86
45-49 DODO DONNA ORO 44-49 E.S.A. 60 45-49 EASY ENTE BILATERALE DELL’ARTIGIANATO VENETO 89 22 ERZ FALCINELLI ITALY 83 70 FANI GIOIELLI FARAONE 80 89 FARINA, EUGENIO FAR.IN-EX 22 26 FAZIO, MIMMO FONDAZIONE ANGELO GORI ONLUS 26 24 FORTIS, MARCO FOSSIL INC. 41 90 FRATELLI BOVO FREY WILLE 70 FREZZATO, LUISELLA 89 G. ROBERT 34 GABRIELLA RIVALTA 73 GAREL 83 GERARDO SACCO 26, 81 GIANNOTTI, AMEDEO 34 GIANNOTTI, ANTONELLA 34 GIANNOTTI, DOMENICO 34 GIANNOTTI, LUCIA 34 GIANNOTTI, MARGHERITA 34 GIANNOTTI, ROBERTO 34 34 GIANNOTTI, VINCENZO 52, 53 GIOIELLERIA CUSI – MILANO 26 GIOIELLERIA PINO GIANFORMAGGIO – TRAPANI 62 GIOIELLERIA ITALY GOLD 53, 54 GIOIELLERIA OBRELLI – LAVIS GRAZIELLA GROUP 26, 60, 78 HERMES 71 ICE-WATCH 87 IGAR 60 IL TARI’ 34 ILARIO 81 INTERNATIONAL JEWELLERY LONDON 31 ISTANBUL JEWELRY SHOW OCTOBER 31 ITALIMPIANTI 60 I-TIME INTERNATIONAL 87 ITITOLI 14, 15, 80 JEAN, NATHALIE 71 K&BROS 24, 86 LA TERZA DIMENSIONE 91 LE BEBE’ 45-49 LEDBURY RESEARCH 24 LIBERA 82 LIU JO LUXURY 86 LIZZI, EMANUELE 91 LUCA CARATI 74 LVMH 41 MACEF 31 MAGIE PREZIOSE 82 MARAGNO, ANDREA 91 MARCO BICEGO 45-49, 83 MARIO BUCCELLATI 26 MASSIMO IZZO 79 MEDIAS 36 MERENDA, MAURIZIO 22 MERU’ 80 MILOR 72, 81 MIMI’ 45-49 MONDIAL CORAL 54 MORELLATO 45-49, 87 MVEE BY ASPIRE DESIGNS 81 MY VICE 79 MYA 45, 46, 48, 49
26 NADAL, RAFAEL NAES, MARIA 36 NOMINATION 44-49 54 OBRELLI, GIANFRANCO OLE LYNGGAARD COPENHAGEN 74, 83 79 OLIVER WEBER ONLY WATCH 26 26 OPERTI, ELISABETTA OPS! 24 30 OROAREZZO OROZEN 91 79 ORSINI OSTBY 22 36 PAGANO, ROBERTA PALESTINI, MILETA 26 89 PARCO SCIENTIFICO GALILEO PASQUALE BRUNI 45-49 PIANEGONDA 26 PINOMANNA 78 POLE POLE 36 POLELLO 24- 71 POLELLO, ANGELO 24 POMELLATO 45-49, 80 POZZEBON, FRANCO 89 PUMA TIME 24 QUADRI 34 QUAGLIA 80 QUANTOBASTA 90 60 RAIKA 45-49 RASPINI 45-49 REBECCA 45-49 RECARLO 24 REGUZZONI, MARCO REPARTO PRODUZIONE 24 RICHARD MILLE 26 RICHEMONT 41 RICHLINE INTERNATIONAL 22 ROBERTO GIANNOTTI 34-39, 45-49 ROSATO 22 ROSLYAKOVA,VLADA 45 ROSSI, STEFANO 82 ROVIAN 54, 78 S’AGAPO’ 45-49 SABBADIN, ARIANNA 90 SCUOLA ITALIANA DI DESIGN – PADOVA 89 SODINI 45-49 SPADAFORA GIOIELLI 81 STELLA 34 STROILI ORO 22, 45-49, 72 SUPERFICIQUATTRO 91 SWAROVSKI 45-49, 68 SWATCH 41, 68, 87 THAI GEM & JEWELRY TRADERS ASSOCIATION 31 TI SENTO 45-49 TIFFANY & CO. 41, 44-49 TRE ESSE 91 TRUPIANO, ADELE 26 UBM ROTAFORTE 31 UNCONVENTIONAL DIAMONDS 73 UNGARI 78 UNOAERRE 34 VAI 34 VENEROSO 91 VHERNIER 45-49, 79 VICENZAORO CHARM 89 VICENZAORO CHOICE 30 VISCONTI 45, 46, 48, 49 VITIELLO, ALFONSO 22 WALPOLE 24 ZANGARA 82
7/8.11 index 95
ELENCO INSERZIONISTI
ADVERTISERS’ INDEX AARON BASHA
5
ACCADEMIA VETRINISTICA
12
ALISEI GIOIELLI BY FARO
8
AMORE&BACI
3
BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR 32 CARTECHINI ARGENTERIE CHIMET
28-29
DAMI’ GIOIELLI D&SIGN
6 7
III copertina-96
ENTE NAZ. PROTEZIONE ANIMALI 75 FAB GOBBETTI
23
FAI-FONDO AMBIENTE ITALIANO 84 G.B. SPADAFORA
2
GOGGI-STERLING
25
HALBI’ GIOIELLI BY M.A.S. DIFFUSION 21 IGI
16
INTERGEM
31
ITITOLI
14-15
MACEF BIJOUX
18-19
MVEE BY ASPIRE DESIGNS OTTAVIANI BIJOUX
17
IV copertina
PALAKISS
94
RPM
4
SILVER STAR
13
TARI’ MONDO PREZIOSO
88
UNOAERRE
II copertina-1
VALENZA GIOIELLI
27
VICENZAORO CHOICE
85
96 index 7/8.11