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Il Responsible Jewellery Council (RJC) è l’organismo di normazione e certificazione leader nel settore della gioielleria che aiuta le aziende di tutte le dimensioni a soddisfare gli standard sempre più elevati dei consumatori.
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I gioielli segnano alcuni dei momenti più importanti della nostra vita. La prossima volta che effettuate un acquisto, accertatevi che vi sia la Certificazione RJC e andrete sul sicuro.
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DI RE TTORE RE S P ON S A B I L E A N DR E A A IE L L O DI RE TTORE C RE A TI VO DO ME N IC O F E ST A d o m e n ic o .fe s t a @ e d ifis .it C OORDI N A M E N TO E DI TORI A L E A N T O N E L L A GA R E L L O a n t o n e lla .g a r e llo @ e d ifis .it I N RE DA Z I ON E SIMO N A IN F A N T O L IN O S E N I OR E DI TOR A T L A RG E IL A R IA DA N IE L I C OL L A B ORA TORI LEA ALLEN , ER COLE BON INI, R O SA C HIE SA , L UIGI C O ST A N T IN I, SIMO N E T T A DE P A SC A , MIC HE L A F E R R A R O - C U D A , MICHELE MEN GOLI, S ER A F IN A MIA N O , O R L A N DO P A ST O R E L L O , SA MA N T HA P R IMA T I, P A O L A R USSO , L A UR A S A LA P ROG E TTO G RA F I C O F A BR IZIO MA J E R N A A RTW ORK C L O SE UP ST UDIO S TRA DUZ I ON I P R O MO -E ST P UB B L I C I TÀ d ir c o m @ e d ifis .it TRA F F I C O P UB B L I C I TA RI O F R A N C E SC A GE R BIN O fr a n c e s c a .g e r b in o @ e d ifis .it S TA M P A C P Z S.P .A . C O ST A DI ME ZZA T E BG EMAIL o r a fo @ e d ifis .it W E B S I TE w w w .o r a fo it a lia n o .it P RE Z Z O P E R C OP I A € 5,00 / A RRE TRA TI € 1 0,00 A BBONA MENTI abbon a m e n t i@ e d ifis .it
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Registrazione Tribunale di Milano N° 1038 del 10/01/1949. Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090. utti i diritti di riproduzione degli articoli e o foto sono riservati. anoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l ditore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. i sensi del eg. U 6 9 2016 l ditore garantisce la massima riservatezza nell utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e o di invio del presente periodico. i sensi dell art. 1 il ricevente ha facoltà di esercitare i suoi diritti fra cui la cancellazione mediante comunicazione scritta a DI I pa - iale Coni ugna 1 - 201 ilano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima.
l’Orafo italiano, una rivista edita da:
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EDITORIALE
Cerchiamo di non pensare alle nubi che si addensano al nostro orizzonte (dalle incerte e olitiche ai ra
orti in seno alla
dalle difficolt del settore s l
ercato
interno al futuro della gioielleria artigianale al problema dell’evoluzione digitale delle i
rese orafe tanto er stare s l classico e di affrontare con fid cia i
esi
a venire, che tra l’altro abbracciano le agognate vacanze estive. Cerchiamo, so ratt tto di attin ere otti
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a dimostrare nonostante tutto, partendo dai dati confortanti dell’export - almeno in antit
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decenni di vita ed esperienza, da quel Made in Italy che resta un valore inestimabile, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo, dagli sforzi fatti da tanti imprenditori in te
a di sosteni ilit
da co
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ientale ed etica
tti fattori di c i essere or o liosi e
nicare sen a indecisioni er incere le diffiden e e i d
i dei cons
atori
e riavvicinarli alle gioiellerie: mentre l’intero settore, dopo la parentesi estiva, si ritro er a icen a ro
na finestra t tta italiana s alancata s lle n o e colle ioni
e tendenze internazionali.
Let us try not to think to the clouds covering our horizon (from political uncertainties to the relationshi s
ithin the
fro
the diffic lties of the sector on the do
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estic
market, to the future of artisan jewellery, to the problem of the digital evolution of olds
ith enter rises
st to
ote so
e classic iss es and to confidentl face
the months to come that, among other things, embrace the longed-for holidays. Above all, let us try to draw some optimism from the vitality that Italian companies continue to show despite everything, starting from the encouraging data connected to export - at least as far as quantity is concerned - from the awards won in such prestigious international contests as the Couture Awards, from the creativity and the enthusiasm daily shown by many realities - more structured or family-run companies - boasting dozen and dozen of years of life and experience, from that Made in Italy that remains a priceless value, acknowledged and appreciated all over the world, from the efforts made by many entrepreneurs on the issue of environmental sustainability and ethics. These are all factors to be proud of and to communicate with no hesitations in order to win the mistrusts and doubts of consumers and attract them back to jewelleries: while the whole sector, after the s
er
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new international collections and trends.
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SOMMARIO F L AS H
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P E OP L E & B RAN D S
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Staurino: fratelli vincenti
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Sanlorenzo, eccellenza italiana In the Moonlight
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Subacquei: a prova di scuba
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Met Gala
I N C AS O D I M A N C A T O R EC A P I T O I N V I A RE A L C M P D I M I L A N O R O S ER IO P ER L A R ES T I T U ZI ON E A L M I T T E N T E P R EV I O P A GA M E N T O RE S I
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FLASH
MET
GALA / di Simona Infantolino
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efinito da molti il Super Bowl della moda e considerato l’evento più esclusivo della Grande Mela, il Met Gala è il party di beneficenza organizzato dall’Anna Wintour Costume Center che inaugura, ogni primo lunedì di maggio, la mostra annuale del Costume Institute al Metropolitan Museum di New York. Eccentrico e provocatorio, il gala trova la sua massima espressione sul red carpet (declinato, quest’anno, in versione flamingo pink) dove star del cinema, della moda e della musica si cimentano nella loro personale interpretazione del filo conduttore della mostra (che sarà aperta fino all’8 settembre). Il tema del 2019 è Camp: Notes on Fashion, riferimento al saggio di Susan Sontag dal titolo Notes on Camp in cui la scrittrice si interroga sull’utilizzo sfrenato del kitsch, del suo impatto sulla cultura popolare e del suo ruolo nella liberalizzazione sessuale. Un vero e proprio invito a mostrare sé stessi, senza
freni inibitori o limiti, attingendo dalla cultura del passato per esprimere creativamente il proprio stile. Il tema non poteva che suscitare un vortice di sperimentazioni, a cavallo tra arte, performance e alta moda, che ha riconfermato l’evento come il più creativo e poliedrico del settore. E se gli abiti hanno mostrato l’estro e la personalità di chi li ha indossati, i gioielli hanno dato prova di eleganza e raffinatezza anche in look al limite del grottesco. Referred to by many as the Super Bowl of fashion and considered the most exclusive event in the Big Apple, the Met Gala is the charity party organised by the Anna Wintour Costume Center and makes the opening of the Costume Institute’s annual fashion show at New York’s Metropolitan Museum every first Monday in May. Eccentric and provocative, the gala reaches its peak on the red carpet (coming in a flamingo pink version this year), where film stars, fashion models and music celebrities show their personal interpretation of the theme of the exhibition (open until September 8). The theme for 2019
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was Camp: Notes on Fashion, a reference to Susan Sontag’s essay entitled Notes on Camp, in which the writer questioned the unbridled use of kitsch, its impact on popular culture and its role in sexual liberalisation. It was a true invitation to show themselves, without restraints or inhibitions, drawing on the culture of the past to express their style creatively. The theme aroused countless experiments straddling art, performance and high fashion, cementing the event’s reputation as the most creative and eclectic in the industry. And while clothing revealed the inspiration and personality of the celebrities who wore them, jewellery oozed elegance and refinement even in borderline grotesque looks. In alto: collier di Tiffany & Co. in oro giallo e diamanti della collezione Tiffany Blue Book 2019. Pagina a fianco, dall’alto: orecchini Sun Tribe in oro giallo e diamanti della collezione di Alta Gioielleria Born to be wild di Messika; anello di de Grisogono in oro bianco con peridoto, ametiste e tsavoriti. Collezione Melody of Colours; orecchini della Haute Joaillerie di Chopard in titanio con opali, ametiste, spinelli neri, zaffiri blu e rosa e tsavoriti.
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TIME SHINES LIKE A
DIAMOND / di Simona Infantolino
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orologeria chiama, l’incastonatore risponde: gli orologi di tendenza per la donna non nascono più solo per segnare il tempo con precisione ma per essere anche un vero e proprio gioiello. I quadranti si trasformano in capolavori di manifattura con centinaia di diamanti che disegnano raffinati pavé, mentre i cinturini in pelle donano un tocco di contemporaneità e praticità a orologi che, altrimenti, sarebbero da sfoggiare solo nelle occasioni più mondane o
formali. Nel nuovo Petit Modèle della linea Traditionnelle di Vacheron Constantin, per esempio, sono 608 i diamanti utilizzati. La maison orologiera, ispirandosi a un modello prodotto nel 2013, ha presentato questa nuova versione femminile da 33 mm interamente ricoperta da diamanti taglio brillante, incastonati in due modi differenti: la lunetta e i fianchi della cassa in oro bianco sono rivestiti da un pavé di pietre con incastonatura a grani, realizzata con la tecnica del bulino; nel quadrante, invece, l’incastonatura a neve permette di combinare diamanti di diverse carature ponendoli vicinissimi gli uni agli altri in modo da accentuarne la brillantezza. L’orologio monta il calibro 1400, un movimento a carica manuale recante il prestigioso Punzone di Ginevra. Dolce&Gabbana punta, invece, sul suo modello squadrato ofia, rivisitato con un particolare pavé di diamanti. L orologio crea un gioco di riflessi con la combinazione di quasi 300 pietre dai tagli più vari: rettangolare, trapezoidale, baguette e tondo che ricoprono la cassa, il quadrante, la corona e la chiusura del cinturino. Tutte le pietre sono sapientemente incastonate in modo da rendere invisibile la struttura in oro bianco che le sorregge. All’interno è presente un movimento al quarzo prodotto in Svizzera.
from a model produced in 2013, introduced this new female 33 mm version fully covered with brilliant cut diamonds, set in two different ways: The bezel and the sides of the white gold case are covered with a stone pavé characterised b a grain setting, made with the chisel engraving technique; in the face, instead, the snow setting allows to combine diamonds of various carats putting them very close to one another so as to enhance their brightness. The watch presents a 1400 calibre, a manual winding movement with the prestigious Geneva Punch. Dolce&Gabbana, instead, relies on the square model ofia, reinterpreted ith a particular diamond pavé. he atch creates a pla of refle es thanks to the combination of nearly 300 stones with the most varied cuts: rectangular, trapezoid, baguette and round covering the case, the face, the crown and the strap clasp. All stones are skilfully set so as to make the supporting white golden frame invisible. The watch includes a Swiss-made quartz movement.
The setter answers the call of the watchmaking sector: women’s trend watches are no longer created only to measure time with precision, but also to be true jewels. Their faces are turned into craftsmanship masterpieces with hundreds of diamonds creating refined pavés, hile the leather straps give a touch of contemporaneity and practicality to watches that, otherwise, would be shown off only in the most mundane and formal occasions. In the new Petit Modèle of the Traditionnelle line by Vacheron Constantin, for example, 608 diamonds were used. The watchmaking maison, taking inspiration
Dall alto: orologio ofia Invisible etting di Dolce&Gabbana in oro bianco 18 carati con cinturino in pelle di alligatore nera. Il segnatempo conta 168 diamanti incastonati sulla cassa, 76 sul quadrante, 8 sulla corona e 38 sulla chiusura del cinturino. Il movimento è prodotto in Svizzera. Orologio Traditionnelle Petit Modèle di Vacheron Constantin in oro bianco 18 carati con diamanti incastonati: 197 sulla cassa, 9 sul quadrante e 1 sulla fibbia a creare una mezza croce di Malta. Il cinturino è realizzato con pelle d’alligatore Mississippiensis blu scuro e il movimento 1400 a carica manuale riporta il prestigioso Punzone di Ginevra.
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PEOPLE & BRANDS
FRATELLI
VINCENTI / di Ilaria Danieli
Oltre cent’anni di storia e quattro generazioni della stessa famiglia per l’azienda valenzana Staurino Fratelli: una storia di grande maestria, ricerca e capacità di interpretare i desideri della clientela “che non si accontenta”
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In apertura: anello e orecchini in oro rosa e diamanti bianchi della collezione Moresca. In questa pagina, a sinistra: anello Web of Life in oro rosa con diamanti bianchi e neri e rubino. Collezione Moresca. Pagina a lato, gioielli della collezione Renaissance in oro giallo e diamanti. Sulla mano destra della modella: bracciale Big Hit e anello Golden Grove - Queen. Sulla mano sinistra: bracciale Guitar Hero e anello Golden Grove - King.
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English translation: see page 106
i chiama rotherhood (fratellanza) e significa legame di sangue ma anche, spesso, comunione di intenti per un obiettivo comune. Si conoscono leggendarie rivalità tra figli degli stessi genitori o membri di una stessa confraternita, da Caino e bele fino a Venus e Serena Williams, ma qualche volta la complicità tra fratelli, che hanno respirato la stessa aria fin dalla nascita, la chiave di un grande successo perché fa di due persone una forza comune, di molto superiore alla somma delle capacità individuali di ognuno. È il caso dei fratelli Abbagnale, campioni olimpici di canottaggio, di Joel ed Ethan Coen, registi pluripremiati di film blockbuster, dei fratelli rimm, autori di fiabe che hanno incantato (e ancora incantano) generazioni di bambini, o infine dei lues rothers, personaggi di finzione diventati iconici. a il modello rotherhood tanto pi funzionale e vincente nella piccola e media industria italiana, dove la famiglia (con i suoi legami profondi e gli inevitabili conflitti) il perno attorno a cui si regge un modello di business infallibile da generazioni. Caso esemplare sono i fratelli Staurino di Valenza: fratelli loro, Davide e Stefano, gli attuali titolari dell’azienda, fratelli il loro padre, Luigi, e lo zio Paolo, che fondarono la Staurino Fratelli nel 1960 dopo che il trisavolo Natale aveva aperto il primo laboratorio orafo alla fine dell 00. Oltre 100 anni di storia, quattro generazioni della stessa famiglia al comando, una passione per il mestiere che non accenna
a esaurirsi si evoluta, naturalmente, ma sempre tenendo fede ai principi basilari della qualità e della lavorazione raffinata per cui il bis-bis nonno Natale si era fatto conoscere nel settore. Il salto che gli attuali vertici della maison, Davide e Stefano, hanno avviato negli anni ’90, ovvero il passaggio dalla bottega artigiana terzista per aziende pi dimensionate al marchio eponimo e autonomo, si può dire ormai compiuto e l identità di brand definita in questi anni ormai ben precisa e compatta. In particolare la taurino ratelli si fatta strada all’estero, diventando paladina del Made In Italy soprattutto nei paesi Medioorientali fin dagli anni 0, e portavoce di un savoir faire che non sconfina mai nello strato pi superficiale del lusso. Ci sono stati anni in cui sarebbe stato relativamente facile, negli opulenti mercati orientali, prendere la strada breve delle grandi gemme, dei diamanti a cascate e dell’oro massiccio, ma non per la quantità dei carati che la taurino ratelli diventata famosa: il kno ho nella lavorazione delle pietre preziose, per la quale noto il distretto valenzano, ha giocato sicuramente la sua parte, ma il valore aggiunto del design delicato, l’obiettivo di valorizzare la femminilità e l’ispirazione primaria della natura vegetale hanno rappresentato gli atout pi importanti e pi distintivi per l azienda. Dove infatti altri marchi proponevano giganteschi pettorali tempestati di gemme, Staurino offriva colletti
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in fili d oro e pietre preziose apparentemente ricamati al tombolo, leggeri e armoniosi ma non meno preziosi, oppure sofisticati collier in “maglia” lavorata come knit ear dall effetto principesco, o infine anelli floreali a spirale da avvolgere al dito come edere rampicanti. Il tutto con grande attenzione per la flessibilità e la vestibilità dell’oggetto sulla pelle, lavorato a mano in ore e ore al banco orafo, spesso realizzato su misura per una determinata esigenza e un particolare gusto, in modo da garantire a ogni cliente la sua differenza. La catena decisionale corta e rapida uno dei principali vantaggi dell’impresa familiare ma i ruoli creativi e manageriali, in genere, si mantengono distinti; invece in Staurino non ci sono il responsabile del design e quello del business. Davide e Stefano condividono ogni decisione e contribuiscono entrambi allo sviluppo, anche d’immagine, dell’azienda, tale l intesa sui caposaldi del marchio: qualità della materia prima, morbidezza e indossabilità dei gioielli, lavorazione artigianale integrata a una continua ricerca tecnologica e personalizzazione degli ordini. vitare la massificazione del prodotto un mantra per i Fratelli Staurino: il bis-bis nonno Natale, in primis, non l’avrebbe tollerata.
Qui sopra: orecchini Dervish in oro rosa e bianco con diamanti bianchi e oro inciso. Collezione Renaissance.
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DAYDREAM LUXURY / di Rosa Chiesa
20 La differenza è solo nel formato, perché ciò che accomuna un prezioso yacht Sanlorenzo e un gioiello Made in Italy è certo l’unicità e l’essere emblematica espressione dell’eccellenza artigiana italiana
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con interni di Antonio Citterio & Patricia Viel.
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anlorenzo Yacht, passata dal 2006 nelle mani dell’attuale proprietario, il cavaliere Massimo Perotti, si è da sempre distinta per la “vocazione sartoriale” oltre che per la sobrietà dello stile delle proprie creazioni, ma, come racconta Sergio Buttiglieri, style director dell’azienda, anche per un inedito aspetto imprenditoriale che ha puntato sul connubio tra arte e design come chiavi di un successo tutto italiano. «L’incontro con Massimo Perotti, nel 2006, è stato importante perché, da imprenditore di già rodata esperienza nel mondo della nautica, ha intuito – a differenza di altri – come il design potesse offrire l’occasione per svecchiare l’immagine del prodotto Sanlorenzo, sposando l’idea di internazionalizzazione che avrebbe potuto segnare una svolta anche nei fatturati aziendali». Sergio Buttiglieri ha giocato un ruolo chiave nel felice destino aziendale, condividendo la lunga esperienza maturata nel mondo del design – 20 anni collaboratore di Driade, una delle aziende d’eccellenza del design italiano – e introducendo il design nel mondo della nautica, non senza difficoltà:
«Nella nautica non c’era solo indifferenza verso il design, a volte si percepiva una certa ostilità» continua. L’apertura all’internazionalizzazione e al design parla da sé anche analizzando i numeri, come racconta lo stesso uttiglieri: uest anno i fatturati Sanlorenzo si aggirano attorno ai 0 il, ci significa aver decisamente incrementato il fatturato aziendale senza troppo risentire della flessione del settore nautico avvenuta in corrispondenza con lo scandalo Lehman Brothers del 2008». Sanlorenzo, che oggi si rivolge a un pubblico non solo italiano – circa il 60% del mercato è rappresentato da armatori europei, spesso con esperienza nel settore nautica, mentre il restante 40% si divide tra gli Stati Uniti e il giovane e “inesperto” mercato asiatico – rappresenta dunque un’icona del buon design italiano, che rivolgendosi a prestigiosi designer ha saputo reinterpretare i valori tradizionali del Made in Italy, instaurando un rapporto sinergico con le aziende del settore design, puntando sulla flessibilità dei fornitori, sulla loro eccezionale capacità realizzativa di
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matrice artigianale ma anche sulla elasticità mentale e sulla velocità nell’affrontare e risolvere le sfide dettate da particolari esigenze progettuali. Con aziende come offi, Artemide, Flos, Maxalto, Cassina, Minotti, B&B e molte altre, Sanlorenzo intrattiene rapporti diretti e un rapporto sinergico che stimola la ricerca di qualità soprattutto quando si tratta della realizzazione di progetti su misura. Nel 200 odolfo Dordoni ha firmato, con mano discreta e raffinata, molto apprezzata anche all’estero, il design del primo yacht voluto da Perotti – inizialmente concepito per sé stesso e poi finito nelle mani di un armatore austriaco che se ne innamorò al primo sguardo. Antonio Citterio e Patricia Viel, due protagonisti indiscussi del panorama italiano, proposero invece un’attenta rilettura dei panfili anni 0, lavorando su dettagli “morbidi”, sulla tradizionale riproposizione del teck per il cielino e soprattutto recuperando un linguaggio rassicurante fatto anche di materiali tradizionali come il mogano lucido (sostituito da una essenza più chiara in fase realizzativa). Naturalmente Piero Lissoni, oggi
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SD 112/54 INTERIOR DESIGN ANTONIO CITTERIO & PATRICIA VIEL
Primo progetto d’interior nautico dello studio di Antonio Citterio & Patricia Viel, l’SD 112/54 ‘Lady Kathleen’ recupera lo stile navale dei panfili anni 0. Un idea di lusso non ostentato e ottimizzazione degli spazi che fluiscono in continuità grazie a un meccanismo a scomparsa che abbatte la suddivisione tra esterno e interno. In primo piano sedie Emily, tavolino da caffè Oliver e divano Lario (versione personalizzata) tutto per Flexform design Antonio Citterio. Complementi tessili di Ivano Redaelli e pouf Ottoman di Philippe Nigro per Hermès.
SL 100/500 INTERIOR DESIGN RODOLFO DORDONI + LUCA ZANIBONI
Il primo SL 100, disegnato nel 2010 da Studio Dordoni, ottiene il premio per l’innovazione ADI Design Index per utilizzo degli spazi e modulazione della luce. Gli interni eleganti rileggono i tradizionali ambienti con occhio “metropolitano” come nella cabina dell armatore: in primo piano la chaise longue Billy Wilder, design Charles Eames, 1957 Vitra; dietro la lampada Coupé di Joe Colombo del 1967, in metallo verniciato nero; attorno al letto lampade da lettura AJ, disegnate da Arne Jacobsen per Louis Poulsen nel 1967, e sulla mensola la candida Panthella, lampada di Verner Panton per Louis Poulsen del 19 1. ella cabina un opera site specific di grandi dimensioni firmata da ianfranco Pardi.
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EXPLORER 124 INTERIOR DESIGN ANTONIO CITTERIO & PATRICIA VIEL
Per l’Explorer 124, il cui esterno è disegnato da Francesco Paszkowski, Antonio Citterio Patricia iel firmano gli interni, incentrando il focus del progetto sul rapporto tra spazi interni ed esterni, e ottimizzando gli spazi con arredi contenitori su misura. Nel salotto divano Grandemare design Antonio Citterio, 2012, per Flexform; in primo piano e in fondo due lampade da terra Tolomeo, design ichele De Lucchi, 200 , per rtemide e poltrona art sempre di . Citterio, 200 , con tavolini da caffè Franck, 2015, entrambe per B&B Italia.
24 art director dell’azienda, restituisce in tutti i suoi progetti la cifra contemporanea del suo stile mentre, a settembre, è atteso il nuovo la out firmato da Patricia Urquiola che, come precisa Buttiglieri, «andrà ad arricchire un repertorio assolutamente variegato ed eclettico di linguaggi contemporanei, un po’ come a suo tempo fece Driade con le sue proposte di design». Oltre al design che caratterizza gli interni degli yacht, certamente la possibilità offerta all’armatore di ricreare, anche in mare, un ambiente confortevole ed elegante, circondandosi di oggetti d’affezione simili a quelli presenti nelle dimore in terraferma, ha costituito un plus, un motivo di distinzione di Sanlorenzo. Lampade di design, vasi in vetro e ceramica, complementi d’arredo in resina, arredi anche vintage e opere d’arte, a volte create site specific, sono selezionati attraverso un costante e competente dialogo tra la professionalità di Sergio Buttiglieri e il gusto dell’armatore. Nasce così un progetto made to measure ma anche un rapporto necessariamente personale, perché, si sa, le cose che amiamo e scegliamo parlano di noi, della nostra più intima essenza, ci
riflettono profondamente. Design anche sinonimo di innovazione, caratteristica tipica del fare italiano, che Sanlorenzo interpreta con uno degli ultimi progetti, lo yacht SL 102 (su idea di Chris Bangle), un trenta metri presentato a Cannes nel 2018 e ormai già un best seller, che sfida l ossessione nautica per la simmetria, ricavando spazi di vivibilità inediti proprio grazie a un layout interno nuovo e asimmetrico. Sanlorenzo, che oggi sta dunque riscrivendo la storia del design italiano Made in Italy nel settore nautico, rappresenta una storia della virtuosa imprenditoria italiana, un felice dialogo tra design e arte che comincia a diventare un modello “da copiare” e copiabile, come nella miglior tradizione di tutto ciò che è di qualità. The difference is just in size, because both a luxurious Sanlorenzo yacht and Italian jewellery are symbols of Italian excellence and uniqueness. Transferred to the current owner, Sir Massimo Perotti, in 2006, Sanlorenzo Yacht has always stood out for its “sartorial style”, as well as for the understated elegance of its creations. But also, as the company’s Style Director Sergio
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Buttiglieri points out, for an unprecedented entrepreneurial spirit that focuses on a combination of art and design as the keys to an all-Italian success. «It was important to meet Massimo Perotti in 2006, because, as an experienced entrepreneur in the boating industry, he sensed - unlike others – that good design was an opportunity to give Sanlorenzo products a fresh new look, considering the idea to internationalise the business as a possible turning point in the company’s turnover». Sergio Buttiglieri played a key role in the company’s successful destiny, sharing his long experience in design – 20 years with Driade, a leading Italian design company – and introducing fine design in the boating industr . his as not ithout difficult : he boating industry was not only indifferent to design; sometimes there was even some hostility» he continues. If we look at numbers, the decision to open up to the international market and improve design speaks for itself, as uttiglieri sa s: s for anlorenzo, this year’s turnover is around 470 million, meaning that turnover decidedly increased without suffering too much from the decline in the industry, which occurred at the same
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SX 88 INTERIOR DESIGN PIERO LISSONI
‘Barche come loft’ per Piero Lissoni – nuovo art director dell’azienda – spazi molto aperti e in costante contatto col contesto esterno. Gli interni dell’SX 88 presentato a Cannes nel 201 (design esterno di fficina Italiana Design) nascono dall applicazione nautica dell idea dell open space. Nel salotto, sulla stuoia antica Saharan Rug Mauritania di inizio XX sec, Altai, due Utrecht armchair di T.G. Rietveld, prodotte da Cassina, e tavolini della serie 194 9 con base in marmo nero marquiña e piano in vetro, design Piero Lissoni per Cassina. In fondo il blocco cucina, su misura, di offi e il tavolo attrezzato con sedie Folding chair design Mogens Koch (per Carl Hansen), mc Selvini.
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SX 88 INTERIOR DESIGN PIERO LISSONI
Parlano un’estetica moderna basata sull’idea del “lusso del vuoto” gli spazi dello acht firmato Piero Lissoni e risultato dell operazione estetica del sottrarre che configura ambienti di estrema vivibilità dalla rivoluzionaria tipologia. Poltrone rog, design Piero Lissoni, 199 , e tavolino outdoor Ile, 200 , per Living Divani.
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In alto lo acht D 126, lungo ,9 m e largo ,00 m, i cui interni, pareti e soffitto sono stati allestiti nelle preziose e calde tonalità dell’ottone spazzolato.
time as the 2008 Lehman Brothers scandal». Now catering for Italian and international customers – about 60% of the market consists of European shipowners, often with boating experience, and 40% including the United States and the young and “inexperienced” Asian market – Sanlorenzo is an icon of good Italian design. The company turned to prestigious designers to reinterpret the traditional values of the Made in Italy label, creating s nergies ith design firms and focusing on suppliers fle ibilit , on their outstanding craftsmanship, but also on their mental agility and quick problem-solving in addressing the challenges of special project requirements. Sanlorenzo has direct and synergistic relationships with companies such as offi, rtemide, los, a alto, Cassina, Minotti, B&B and many more, encouraging a constant search for quality, especially when it comes to tailored designs. In 2008 Rodolfo Dordoni elegantl designed the first acht requested by Perotti – initially created just for himself and eventually bought by an Austrian shipowner who instantly fell in love
with it. The famous Italian designers Antonio Citterio and Patricia Viel carefully redesigned 19 0s achts, ith a focus on “soft” details they reintroduced the traditional teak ceiling and a reassuring style including traditional materials such as polished mahogany (replaced by a lighter wood type in the actual construction phase). The company’s Art Director Piero Lissoni reveals his signature contemporary edge in all his projects, while the new layout designed by Patricia Urquiola is expected to launch in September; as Buttiglieri stated, «it will enhance a very diverse and eclectic range of contemporary styles, a bit like Driade did in the past with its designer proposals». In addition to the yachts’ stylish interior design, Sanlorenzo’s key plus is that it offers shipowners the opportunity to recreate a comfortable, elegant environment even on water, decorating the interiors with unique items just like their mainland homes, according to their taste. Designer lamps, glass and ceramic vases, resin accessories, vintage furnishings and artwork - sometimes even site-specific - are selected through
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a constant dialogue between professional designer Sergio Buttiglieri and the shipowner. This results in a made-to-measure project, but also a very personal relationship, because our choices speak of ourselves, of our innermost essence, and deepl reflect our personality. Design is also synonymous with innovation, a distinctive feature of Italian st le this as reflected in one of Sanlorenzo’s latest creations, the SL 102 98ft yacht (designed by Chris Bangle). The watercraft was presented at the 2018 Cannes show and is already a best seller, challenging the industry’s obsession with symmetry by carving out more space with a new, asymmetric internal layout. An example of virtuous Italian entrepreneurship and successful dialogue between design and art, Sanlorenzo is now rewriting the history of Italian boat design and is becoming a model to follow, in the best tradition of all things excellent.
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A PROVA DI
SCUBA / di Michele Mengoli
siste una curiosa analogia tra l’orologio subacqueo e l’auto sportiva di lusso: entrambi offrono prestazioni tecniche stratosferiche rispetto all’utilizzo del normale consumatore finale. Difatti sono diversi i bolidi che possono superare i 300 chilometri all’ora con il codice della strada che quasi ovunque vieta di oltrepassare i 50 chilometri all’ora in centro abitato e i 130 in autostrada. In egual misura moltissimi subacquei professionali hanno un grado di impermeabilità che consente loro di arrivare incolumi a profondità marine – da 100 metri fino anche a 11 chilometri sotto il livello del mare! – che pochi esseri umani, nella storia del pianeta, hanno potuto condividere. Eppure, sia per le supercar sia per i subacquei, siamo di fronte a veri e propri oggetti del desiderio dei rispettivi appassionati. E tra le novità più interessanti del segmento presentate nel 2019 ne abbiamo selezionate una mezza dozzina, iniziando dal marchio che per primo, nel 1997, ha proposto un orologio – l’incredibile Hydromax al quarzo – capace di sopportare 11.100 metri di profondità. Parliamo di Bell & Ross, dalle iniziali dei fondatori Bruno Belamich e Carlos Rosillo. Azienda con sede a Parigi e manifattura a La Chaux-deFonds, che nella sua ormai storica e inconfondibile cassa quadrata alloggia un subacqueo professionale certificato ISO 6425, standard internazionale per la categoria. Si tratta del BR 03-92 Diver Black Matte. Il diametro della cassa in ceramica nera opaca è di 42 mm. La lunetta girevole – ovviamente unidirezionale per tutti i modelli qui presentati – è anch’essa in ceramica. Ma il vero valore aggiunto è l’estetica davvero riuscita. Oris, tra i marchi con listino prezzi non esorbitante, è una delle realtà più dinamiche e credibili dell’orologeria meccanica internazionale, grazie a soluzioni tecniche di grande affidabilità, linee estetiche armoniose e un catalogo completo. La collezione subacquea Aquis – uno dei suoi cavalli di battaglia – ora presenta una cassa ridimensionata a 39,5 mm di diametro mantenendo però inalterate le caratteristiche di impermeabilità, che raggiungono ancora i 300 metri di profondità. Mentre la chiusura deployante a regolazione rapida sviluppata in house è una delle più funzionali del settore. La celeberrima Panerai, che all’ultimo SIHH di Ginevra ha puntato tutto sul rinnovamento della linea Submersible, ha lanciato pezzi di grande impatto come il Luna Rossa, in partnership con il super team di Patrizio Bertelli; il Carbotech Marina Militare in edizione non limitata e la Limited Edition COM.SUB.IN in soli 33 esemplari, che consente ai proprietari di partecipare a due giorni di addestramento con il Comando Subacquei e Incursori, supremo corpo d’élite della nostra Marina Militare, con sede nell’antica fortezza del Varignano, nei pressi di La Spezia. E, soprattutto, il nuovo Bronzo che torna dopo la fortunata Limited
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In apertura: BELL & ROSS Per il BR 03-92 Diver Black Matte l’impermeabilità è testata fino a 300 metri di profondità ed è ottimo il rapporto qualità-prezzo a 3.900 euro.
A sinistra: ORIS L’Aquis Date con cassa in acciaio del diametro di 39,5 mm è uno dei subacquei più convenienti del mercato con impermeabilità a 300 metri e prezzo di 1.650 euro.
Edition dell’anno 2010, quando proprio la manifattura Panerai, per prima, ha portato questo fascinoso materiale nell’orologeria d’alta gamma. Anche il “colosso” Seiko non ha bisogno di presentazioni. Se conoscete questo marchio giapponese soltanto come una leggenda dell’orologeria al quarzo dobbiamo dirvi che la sua storia assomiglia per tanti aspetti a quella delle più blasonate case svizzere di orologeria meccanica di alta gamma. Tant’è che le sue origini si spingono fino al 1881 e orologi meccanici, anche di pregio, li ha sempre fatti. Come, dal lontano 1965, produce subacquei ultra celebrati nella famosissima collezione Prospex. Ecco qui l’LX SNR029J1 con cassa in titanio del diametro di 44,8 mm e bracciale sempre in titanio con movimento automatico di manifattura – 72 ore di riserva di carica – impermeabilità a 300 metri e resistenza magnetica che tocca 4.800 A/m. Un altro brand che ha contribuito alla storia dell’orologeria subacquea è Tudor, che appartiene a Rolex e che grazie alle sinergie con la casa madre, a Baselworld, ha messo in vetrina la nuova, splendida versione del Black Bay Bronze con delizioso quadrante grigio ardesia, movimento di manifattura certificato cronometro con 70 ore di riserva di carica e impermeabilità fino a 200 metri. Tutto ottimo, compreso il prezzo. E la stessa Ulysse Nardin – del Gruppo Kering dal 2014 – che tra le realtà di alta e altissima gamma è sicuramente una delle più audaci, con collezioni variegate che spaziano dai “solo tempo” sportivi ai super-complicati ma che storicamente è fortissima anche nei subacquei professionali, ha proposto un riuscitissimo nuovo Diver con diametro di 42 mm, movimento certificato cronometro, superbo quadrante sabbiato con tocchi vintage – che si rifà al Diver Le Locle del 1964 – e coordinate GPS di Le Locle, dove appunto ha sede la manifattura. E anche in questo caso il prezzo è allettante in rapporto a contenuti e storia del marchio. Contenuti che fanno la differenza. Soprattutto nel livello di impermeabilità di tutti i modelli selezionati, che serve anche nella vita di tutti i giorni a preservarli, per esempio, dal getto della doccia più potente o addirittura da sauna e bagno turco, oltre che dai tuffi in piscina o al mare.
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Pagina a lato, in basso: SEIKO Il nuovo Prospex LX è in titanio con movimento automatico di manifattura, impermeabilità a 300 metri e resistenza magnetica a 4.800 A/m. Tutto d’alta gamma, come il prezzo: 6.000 euro. In questa pagina: PANERAI L’iconico Submersible Bronzo ha la cassa di 47 mm di diametro, movimento automatico di manifattura ed è testato fino a 300 metri di profondità. 16.000 euro il suo listino.
There is a peculiar analogy between a diver watch and a luxury sports car: they both offer astronomical technical performance as for the use by the standard end consumer. In fact, several cars exist that can exceed 300 km/h when the Highway Code establishes that nearly everywhere you cannot drive over 50 km/h in residential areas and 130 km/h on highways. Equally, many professional diver watches have a level of water resistance that allows them to reach, safe and sound, sea depths - from 100 metres to even 11 kilometres below the sea level! – that very few human beings, in the history of our planet, had the chance to share. Yet, for both super cars and diver watches, we are dealing with true objects of desire for the respective enthusiasts. We selected half a dozen among the most interesting novelties in the segment presented throughout 2019, starting with the brand that was the first to propose, in 1997, the incredible quartz Hydromax, a watch able to work at a depth of 11,100 metres. We are talking about Bell & Ross, from the founders’ initials, Bruno Belamich and Carlos Rosillo. A company with headquarters in Paris and manufactory in La Chaux-de-Fonds that, in its now by now historical and unmistakable square case hosts a professional diver watch with ISO 6425 certification, the international standard for such a category. It is the BR 03-92 Diver Black Matte. The diameter of the ceramic matte black case is 42 mm. The rotating bezel, obviously unidirectional for all the models presented here - is also made of ceramic. However, the true added value is the fully accomplished appearance. Oris, among the brands with a not exorbitant price list, is one of the most dynamic and credible companies in the international mechanical watchmaking sector thanks to highly reliable technical solutions, harmonious aesthetic lines and a complete catalogue. The Aquis diver watches collection - one of its showpieces – now presents a 39.5 mm resized case keeping, though, unaltered the water resistance features still reaching a depth of 300 metres. While the fast regulation deployant clasp developed in house is one of the most
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In questa pagina, dall’alto: ULYSSE NARDIN Alta gamma subacquea per il Diver 42 con movimento di manifattura, impermeabilità garantita fino a 300 metri di profondità e listino adeguato a 5.800 euro. TUDOR Il Black Bay ripropone una nuova versione in bronzo sempre con movimento di manifattura, 200 metri di impermeabilità al prezzo super competitivo di 3.860 euro.
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functional in the sector. The world-famous Panerai that, during the latest edition of the SIHH held in Geneva, fully relied on the modernization of the Submersible line, launched a number of items characterised by a great impact like Luna Rossa, in partnership with the super team of Patrizio Bertelli; Carbotech Marina Militare in a non-limited edition and COM.SUB.IN Limited Edition in just 33 items, allowing the owners to take part to a two-day training with the Comando Subacquei e Incursori (Divers and Raiders Command Group), an elite corps of our Navy, whose headquarters are located in the ancient fortress of Varignano, near La Spezia. And, above all, the new Bronzo that returns after the lucky Limited Edition of 2010 when Panerai, for the first time, introduced this charming material in the high range watchmaking sector. Also the Seiko “giant company” needs no introductions. If you know this Japanese brand only as a legend in the quartz watchmaking sector, we should inform you that its history is similar, in many aspects, to that of the most titled Swiss maisons specialised in high range mechanic watchmaking. In fact, its origins date back to 1881 and it has always produced mechanical watches, even prestigious ones. It has also been making ultra-celebrated dive watches since 1965 with its famous Prospex collection. Here is the LX SNR029J1 model with a 44.8-mm titanium case and a titanium strap with manufacturing automatic movement (a 72-hour power reserve), water
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resistant up to 300 meters and magnetic resistant up to 4,800 A/m. Tudor is another brand that gave its contribution to the history of diver watches. It belongs to Rolex and thanks to the synergies with the parent company, displayed, at Baselworld, an outstanding version of the Black Bay Bronze with a delicious slate gray face, a timekeeper certified manufacturing movement with a 70-hour power reserve and a water resistance up to 200 m. Everything is excellent, including the price. And Ulysse Nardin itself – part of the Kering Group since 2014 – that, among the high and highest range companies is certainly one the most daring ones with varied collections ranging from the sports “time only” to super complex models but that, historically, proves to be very strong also in professional diver watches, proposed a very successful new 42-mm Diver, with a timekeeper certified movement, a superb sandblasted face with vintage touches - inspired by the 1964 Diver Le Locle – and GPS coordinates of Le Locles where the manufactory is located. Also in this case the price is attractive when compared to contents and brand history. Contents that make the difference. Especially for the water resistant features of all the selected models that are meant to preserve them also in daily life situations like, for example, from an excessively powerful shower jet, a sauna or a Turkish bath, as well as from dives into the swimming pool or the sea.
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INCANTESIMO
VERDE / di Antonella Garello
32 Antonini Collana in oro giallo e malachite della collezione Anniversary100.
C Boucheron Orecchini Serpent Bohème in oro giallo e malachite.
onosciuta e apprezzata fin dall antichità, quando veniva impiegata a fini terapeutici e per onorare divinità femminili, la malachite ornava i paramenti dei araoni egizi, era considerata sacra ad frodite e tenuta in grande considerazione dalle donne dell antica oma, che la trituravano per farne meravigliosi ombretti. i giorni nostri la medicina alternativa attribuisce a questa pietra diverse importanti proprietà. econdo la cristalloterapia, la malachite in grado di assorbire le radiazioni magnetiche e in generale le energie negative dell ambiente, cos come di alleviare i dolori del parto, abbassare la pressione arteriosa e svolgere un azione energizzante nei periodi di
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convalescenza. Inoltre questo minerale rafforzerebbe la volontà e la facoltà di comprensione, aiutando l individuo in un cammino di maggiore consapevolezza e chiarezza di obiettivi, sgombrando la mente da indecisioni, diversivi e distrazioni. ul pi concreto piano dell estetica e del lusso, la malachite è da sempre anche un grande classico della gioielleria, in virt della sua relativa morbidezza, che ne semplifica la lavorazione, e dei giochi armoniosi delle sue striature, di grande effetto decorativo. Amatissima in passato dagli Zar (il Museo dell rmitage ospita oggetti ornamentali e gioielli veramente straordinari) così come dalle grandi maison e dagli artisti dell rt
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FLASH
Al Coro Collana della collezione Palladio in oro rosa con diamante e malachite.
DĂŠco, la malachite vive oggi un altro dei suoi ricorrenti momenti di gloria e sfoggia tutto il suo fascino contemporaneo nelle collezioni dei grandi bi outier europei. no n and appreciated since ancient times, when it was used with therapeutic aims and to honour female deities, malachite adorned the paraments of g ptian pharaohs, it as considered as sacred to Aphrodite and as highl valued b the omen in ancient ome ho pulverized it to make beautiful e e shado s. o ada s, alternative medicine credits this stone with several important properties. According to crystal therap , malachite can absorb magnetic radiations and, in general, negative energies present in the environment. It is also able to alleviate labour pains, lo er arterial blood pressure and have an energising effect on convalescence periods. oreover, this mineral is believed to strengthen ill and understanding, helping the individual on the path to reach a greater awareness and clarit of aims, clearing the mind from indecisions, diversions and distractions. n the most practical side of beaut and lu ur , malachite has al a s been a great classic of e eller due to its relative softness making its orking easier and to the harmonious pla s of its stripes, characterised b a great decorative effect. ighl appreciated in the past b zars (the ermitage useum hosts truly outstanding ornaments and e els), important maisons and rt Deco artists alike, malachite is no living another recurring moment of glor sho ing all its contemporar charm in the collections of the big uropean bi outiers.
Damiani Dalla collezione D. ide, collana in oro giallo con malachite e diamanti.
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Roberto Coin Pendente in oro rosa con malachite e diamanti della collezione Princess Flower.
Chopard angle della collezione app earts in oro rosa con malachite e un diamante mobile.
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PEOPLE & BRANDS
PAROLA D’ORDINE
TRASPARENZA / di Antonella Garello
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ra pietre sintetiche, “diamanti di sangue” e le recenti truffe che hanno interessato i diamanti da investimento, grande sembra essere la confusione sotto il cielo della “gemma delle gemme”. A fare chiarezza nella vendita dei diamanti naturali sciolti è intervenuto il Gruppo Damiani, che ha appositamente creato una business unit mobilitando lo storico brand Calderoni, parte del Gruppo e attivo dal 1840. «I fatti recenti dimostrano che i diamanti vanno trattati da chi ha la competenza e l’autorevolezza per farlo - afferma Guido Damiani, presidente del Gruppo Damiani - La nostra azienda ha deciso di intervenire in questo settore così delicato forte di una reputazione cristallina e di un’esperienza lunga quasi un secolo. Siamo ormai alla terza generazione e i diamanti sono nel nostro DNA». Come è nato il progetto Calderoni Diamonds? Siamo partiti dalla considerazione che molti consumatori sono alla ricerca di nuove collocazioni per il proprio patrimonio. Il diamante risponde perfettamente a questa esigenza: corrisponde, più che a un
investimento, a una forma di tesorizzazione: è un bene sostanzialmente stabile, con fluttuazioni molto basse, al centro di un mercato con pochi player. È riconosciuto universalmente come un valore, ha un proprio listino, ed è facilmente trasportabile. Inoltre è un bene destinato a esaurirsi, ambìto anche dai nuovi consumatori wealthy che presto se lo potranno permettere. Insomma, un tesoro dalle tante positività. Viste le recenti vicende, come pensate di incere le diffiden e dei cons atori? Il miglior modo per rassicurare la clientela è dire la verità e comunicarla con trasparenza, sgombrando il terreno da zone opache. I diamanti Calderoni sono conservati nel blister CertiCard - con sigillo di protezione inalterabile che rende impossibile sostituire la pietra o alterarne i dati identificativi - e sono accompagnati da certificati di garanzia internazionali. Calderoni offre una polizza di assicurazione gratuita e la possibilità dell’upgrade: chi acquista una pietra potrà restituirla, integrando la spesa, e comprarne un’altra di caratura superiore. Qui entrano in gioco le sinergie tra le aziende del Gruppo Damiani, perché per noi non è un problema montare le pietre sui nostri gioielli. Anzi, ci siamo resi disponibili anche a una consulenza per privati e banche interessati
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dalle recenti vicissitudini, valutando appunto l acquisto dei loro diamanti. Infine, Calderoni pubblicherà periodicamente il listino dei propri diamanti, con riferimento al listino ufficiale apaport. ali carat re sono rese in considera ione? Vanno sotto il nome di Celebration le pietre pi piccole, fino a 0,2 carati, con un costo dai 100 fino a poco meno di 1000 : un regalo perfetto e originale per Battesimi, Comunioni, Cresime, lauree, ricorrenze familiari o incentive aziendali. I diamanti sopra i 30 punti, tutti accompagnati da certificato I e dalla certezza di poter liquidare il bene, costituiscono invece un vero e proprio asset, e un valore da tramandare alle generazioni a venire. Per tutti i diamanti abbiamo studiato un identico packaging: un astuccio semplice e di grande eleganza. o e si otranno ac istare i dia anti Calderoni ? Per ora in Italia, sia nelle nostre boutique monomarca sia presso i nostri migliori rivenditori. A breve sarà accessibile un sito ad hoc per gli acquisti online. er anto ri arda le certifica ioni etiche? Tutti i diamanti Calderoni soddisfano i requisiti del Kimberley process. Inoltre i nostri fornitori assicurano condizioni di lavoro dignitose; ovviamente a partire dall’esclusione dell’impiego di minori. n lish translation see a e
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IN THE
MOONLIGHT / di Antonella Garello
Cinquant’anni fa milioni di persone assistevano in diretta TV al primo allunaggio, frutto di uno sbalorditivo progresso tecnologico. Oggi giochiamo a celebrare quell’evento con gioielli futuristici che sembrano fluttuare nello spazio per atterrare sulle asperità del suolo lunare e scivolare nei suoi crateri misteriosi
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Qui sopra: anello della collezione Trova di Arior in argento 925 con elemento in oro giallo e diamante.
uel 20 Luglio di 50 anni fa 800 milioni di persone in tutto il mondo se ne stavano da ore col fiato sospeso incollate ai televisori - nei propri appartamenti, a casa di amici, nei bar e nei luoghi pubblici - quando finalmente la navicella Apollo 11 toccò senza incidenti il suolo lunare. Trascorsa qualche ora, Neil Armstrong e Buzz Aldrin regalarono al mondo l’emozione di quella prima, indimenticabile “passeggiata” («Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità»). La portata dell’evento, hanno poi commentato diversi testimoni, era tale da abbattere ogni barriera politica e sociale, rendendo ogni singolo individuo cittadino del mondo e partecipe dell’impresa, mentre la diretta in mondovisione rendeva palpabile la sensazione che fantascienza e poesia fossero diventate realtà. Di colpo la luna era lì, a portata di mano, concretizzando tutti quei viaggi nello spazio concepiti nel corso dei secoli all’insegna della più sfrenata immaginazione. Per dire: nell’Orlando Furioso Astolfo raggiunge la Luna sul carro del profeta Elia mentre per i protagonisti di Dalla Terra alla Luna Jules Verne immagina un enorme proiettile; I primi uomini sulla Luna di H.G.Wells si servono di un portentoso materiale,
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la “cavorite”, mentre un razzo, ancorché rudimentale, è immortalato nel Viaggio nella Luna di Georges Méliès, capostipite dei film di fantascienza. Ma quel lontano 20 Luglio in cui l’uomo per la prima volta abbandonava il proprio pianeta, gli astronauti dell’Apollo 11 regalarono soprattutto il sogno di una nuova era di fratellanza e di pace che sembrava delinearsi all’orizzonte nel segno di un universale progresso scientifico e tecnologico. Di lì a qualche anno, il mondo avrebbe assistito al successo della missione Apollo-Soyuz promossa congiuntamente dalle due superpotenze, che, seppur largamente figlia delle necessità delle propaganda, rappresentò comunque un momento di collaborazione nel bel mezzo della Guerra Fredda. A distanza di mezzo secolo le immagini del primo allunaggio sanno ancora emozionare perché in qualche modo ci riportano a quel sogno, a quelle speranze, alla meraviglia del primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin, nella contemplazione del nostro pianeta: «Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini».
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In questa pagina, in alto: bracciale di Annicette Gioielli in argento annerito, oro giallo e quarzo rutilato. Qui accanto, a destra: anello Blueberry Blossom della collezione Secret Garden di Elsa Sarantidou in argento 925, oro e zaffiri blu.
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In questa pagina: tre creazioni di Claudia Hoppe in argento 935 e lacca. In alto: due bracciali della collezione Spray Paint a forma di cubo e rettangolo. In basso a sinistra, bracciale Cookies Swing (ph. David Huycke).
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Andiat iliquisquas digenti umquiandit poribus assit et vendi dolorit adi ut la ipicia aut ratur soluptature conestem haris
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A destra: bracciale rigido apribile in argento 925 e galvanica rutenio dalla collezione Clipea di Pianegonda.
39 Bracciale a schiava in oro bianco di Femar realizzato mediante taglio e saldatura laser.
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A destra: bracciale Flamenco in argento 925 placcato oro giallo dalla collezione Shall we Dance di Theodora D Jewelry.
40 Sopra: bracciale Small Stick di Federica Tosi in ottone placcato rutenio. In basso: anello Jack, nella versione grande, realizzato da Giovanni Raspini in argento 925.
On that July 20, 50 years ago, 800 million people around the world were spending some suspenseful hours glued to TV screens - in their own apartments, at their friends’ houses, in cafés and in public places - when the Apollo 11 spacecraft finally and safely landed on the Moon. After a few hours, Neil Armstrong and Buzz Aldrin captivated the world with that first, unforgettable “walk” («One small step for a man, one giant leap for mankind»). As several witnesses later reported, the importance of this event broke down every political and social barrier, making every single person feel like a citizen of the world and a part of this enterprise, while the live broadcast turned science fiction and poetry into reality. Suddenly the moon was there, within reach, fulfilling all those journeys into space that had been wildly imagined over the centuries. To name a few, in Ariosto’s Orlando Furioso, Astolfo travelled to the Moon in Elijah’s chariot, while in From the Earth to the Moon, Jules Verne imagined a giant gun bullet; according to H.G.Wells, The First Men in the Moon used a portentous material known
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as “cavorite”, while A Trip to the Moon by science fiction film pioneer Georges Méliès showed a rudimentary rocket. But most of all, on that distant July 20th, when humans were leaving their planet for the first time, Apollo 11 astronauts made the world dream of a new era of brotherhood and peace that seemed to emerge in the name of universal scientific and technological progress. After a few years, the world would witness the success of the Apollo-Soyuz mission promoted jointly by the two world superpowers, which, although largely moved by a need for propaganda, proved to be able to co-operate right in the middle of the Cold War. Half a century later, watching humanity’s first lunar landing is still exciting, because it takes us back to that dream, to those hopes, to the amazement of the first person ever in space; as he contemplated our planet, Jurij Gagarin said «From up here the Earth is beautiful, without barriers or borders».
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Bracciale Moon di Martini Italy in argento lucido 925.
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42 Originali fedi della collezione Flux di Niessing, formate dal susseguirsi di cilindri in oro rosa accostati l’uno all’altro.
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PEOPLE & BRANDS
POLELLO: REGALARE
EMOZIONI / di Antonella Garello
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resente sul mercato da oltre 40 anni, Polello ha legato il proprio nome alla produzione delle fedi: che viene continuamente rinnovata e ampliata ed è apprezzata da una clientela estremamente varia per età, classe sociale, provenienza geografica ma accomunata dalla ricerca di un prodotto di qualità, distintivo e originale. «Per noi non è un problema proporre modelli sempre nuovi - spiega Angelo Polello, titolare e anima creativa dell’azienda - perché le nostre fedi sono il prodotto di una lunghissima esperienza e al tempo stesso dell’attenzione verso altri mondi produttivi, design e moda prima di tutto. Così ogni anno a Gennaio siamo in grado di proporre un ampio ventaglio di nuovi modelli sempre attuali e in linea con le aspettative del mercato». Ogni coppia di fedi è realizzata a mano da artigiani esperti ed è accompagnata da certificato di garanzia, sigilli e packaging personalizzato. «La fede non è un anello qualsiasi, ma il simbolo e il coronamento di una storia d’amore e come tale deve comunicare emozioni uniche: le nostre vere, infatti, sono totalmente personalizzabili
grazie anche alla possibilità di incidere a laser un nome, una data, un disegno, una firma La perfetta indossabilità poi il risultato di un insieme di particolari che fanno la differenza, a partire dallo studio delle forme, della sezione, dell’equilibrio delle dimensioni e degli abbinamenti cromatici». In Italia Polello è presente in circa 700 punti vendita, una rete di dettaglianti che nel tempo hanno sempre confermato la propria fiducia all azienda. Il rapporto coi nostri rivenditori è improntato alla massima collaborazione - spiega Alessia, figlia di ngelo Polello e dall inizio dell anno responsabile commerciale - Da sempre uno dei nostri punti di forza è proprio l’assistenza al dettagliante, al quale forniamo materiale espositivo ma soprattutto garantiamo assistenza post vendita, puntualità e massima rapidità nella consegna, e anche la capacità di gestire qualsiasi emergenza». La produzione Polello comprende anche una vasta gamma di articoli di gioielleria, in oro o platino e pietre preziose, anch’essa caratterizzata dall’alta qualità della lavorazione e dall’originalità del design, come nel caso dei recentissimi fascioni “Il nome dell’Amore”, personalizzabili con scritte in diamanti, lanciati per la Primavera Estate 2019 e diventati un autentico bestseller. «Questi primi mesi dell’anno ci hanno regalato belle soddisfazioni - conferma
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Angelo Polello - ma ci tengo a sottolineare che i nostri successi sono il frutto di un lavoro di squadra dove tutti - i nostri artigiani, la rete commerciale, i clienti - collaborano in un clima di armonia e fiducia reciproca. I rapporti sia coi fornitori sia coi rivenditori sono tutti di lunga data e si sono consolidati nel tempo». Per il prossimo futuro, conclude Alessia Polello, l’azienda sta lavorando a nuovi progetti: «A settembre, come di consueto, presenteremo le nuove proposte per i mesi a venire. Si tratta di collezioni di gioielleria veramente particolari, che siamo certi sapranno destare l’interesse dei mercati». English translation: see page 106
In alto: a sinistra, ngelo Polello con la figlia Alessia; a destra, i fascioni Il nome dell’Amore. Qui sopra: coppia di fedi Trama d’Amore.
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VISUAL
onthe high seas
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/ di Domenico Festa Styling Simonetta De Pasca Foto Close Up Studios
A bordo di un lussuoso motoscafo, splendidi gioielli sfoggiano i bagliori delle gemme preziose e le piĂš raffinate tonalitĂ della turchese e del corallo
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In apertura: pendente della collezione Tridakna di Oro Trend in oro giallo con pavĂŠ di tsavoriti naturali e turchese. Pagina a fianco: anello di Carlo Barberis in oro bianco con diamanti, agata bianca e corallo naturale. Collezione Circus; orecchini Bon Bon di Chantecler in oro rosa con diamanti e corallo rosso. In questa pagina: orecchini pendenti della linea EnchantĂŠ di Chantecler in oro rosa con corallo rosso irregolare e diamanti bianchi. Si ringrazia Sala F.lli di ilano per il modellino del motoscafo iva qua iva ucci ( .salaflli.it).
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Pagina a fianco, dall alto: anello di New Italian Art realizzato in oro bianco e oro brunito con diamanti, smeraldi e turchese naturale; anello di Oro Trend in oro giallo con pavĂŠ di tsavoriti naturali, gocce di turchese e ametista centrale. Collezione Tridakna. In questa pagina, da sinistra: anelli di Masi Gioielli in oro bianco con turchese e diamanti; orecchini di Valentina Callegher Fine Italian Jewellery per Di.go in oro con diamanti bianchi, zaffiri blu e turchese della linea ia del ale.
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JEWELLERY
BOX
Anello Filodellavita di Rubinia Gioielli in oro giallo con diamanti bianchi. Collezione Filodellavita Classic. Filodellavita ring by Rubinia Gioielli in yellow gold with white diamonds. Filodellavita Classic collection.
Occhiali da sole creati da De Rigo Vision per Chopard e dedicati alla 72esima edizione del Festival di Cannes. Dettagli placcati in oro giallo 24 carati e aste, che ricordano la leggendaria Palma d’Oro, impreziosite da cristalli. Sunglasses created by De Rigo Vision for Chopard and dedicated to the 72nd Cannes Film Festival. 24 carat gold-plated details and crystals embellished stems, shaped like the legendary Palme d’Or.
Bracciale in oro giallo con rubini di Prestige Gold. Yellow gold bracelet with rubies by Prestige Gold.
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Orecchini di Sicis in oro bianco con micromosaico, diamanti e zaffiri della collezione toile. White gold earrings by Sicis with micromosaic,
diamonds and sapphires from the Etoile collection.
Collana di Crusado in oro bianco con smeraldi. Collezione Tropea.
Anello di Moiseikin in oro bianco con granato demantoide e diamanti.
White gold necklace by Crusado with emeralds. Tropea collection.
Ring by Moiseikin in white gold with demantoid garnet and diamonds.
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Royal Oak Calendario Perpetuo Extra-Piatto Automatico di Audemars Piguet in titanio e platino. Quadrante blu satinato, lancette Royal Oak in oro bianco e movimento 5133 a carica automatica.
Collana della collezione Bollicine di Rajola realizzata con ematite, pasta di turchese e oro. Necklace from the Bollicine collection by Rajola made of hematite, turquoise paste and gold.
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Royal Oak Perpetual Calendar Ultra-Thin Automatic by Audemars Piguet in titanium and platinum. lue satin-finished dial, o al ak hite gold hands and 5133 automatic movement.
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In s i eme F OR E V ER I nuovi anelli Artlinea uniscono la classicità dell’oro alla resistenza del titanio in un abbraccio di metalli preziosi che promette di durare per sempre
Anello della collezione Forever in oro giallo con inserto in titanio satinato e diamante bianco. Yellow gold ring from the Forever collection with brushed titanium detail and white diamond.
“Per sempre”, due parole che, poste l’una accanto all’altra, racchiudono un importante impegno per la vita, il messaggio più appassionato da dedicare alla persona amata. E che l’amore sia durevole, immutabile, resistente al passare degli anni: è questa la speranza che si cela dietro alla promessa di trascorrere la vita insieme, finché morte non ci separi. La fede nuziale, simbolo di questo dialogo a due voci, rappresenta al tempo stesso il raggiungimento di un traguardo e l’inizio di un nuovo percorso di vita. E, proprio come i diamanti – testimonianze d’amore che si dice siano per sempre – i nuovi anelli
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Artlinea sono Forever. L’ultima collezione dell’azienda aretina è dedicata all’intero universo del matrimonio, dall’emozione del fidanzamento fino alla celebrazione degli anniversari, e nasce proprio per durare nel tempo. Tanto in una storia d’amore quanto nella gioielleria, l’unione, di due persone o di due metalli preziosi, fa la forza: da qui l’introduzione nei nuovissimi anelli Forever del titanio, materiale di alta qualità, resistente all’usura e utilizzato nella sua tonalità naturale. Dopo un anno di progettazione e test di lavorazione e resistenza, la linea Forever dà il benvenuto a questi quattro nuovi modelli dove l’oro è
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ADVERTORIAL
Anelli Forever in oro giallo, bianco e rosa con, a partire da sinistra, diamanti taglio cuore e taglio brillante, pavé di diamanti, inserto in titanio nido d’ape e diamante, rivière di diamanti e inserto in titanio intrecciato. Yellow, white and rose gold Forever rings with, from the left, heart-cut and brilliant-cut diamonds, diamond pavé, honeycomb titanium detail and diamond, diamond rivière and woven titanium detail.
abbinato a un inserto in titanio che risulta perfettamente integrato all’anello grazie a un sistema brevettato dall’azienda: dal più semplice elemento satinato – dal risultato inalterabile in questo metallo – a quelli più elaborati con lavorazione a nido d’ape, intrecciata e scanalata. La collezione, disponibile da quest’estate nelle gioiellerie autorizzate, prevede anche l’incastonatura di diamanti, tutti di colore G e purezza VS, taglio brillante e, per la prima volta, anche nella versione taglio cuore. Un’esplosione di romanticismo per coronare la promessa dell’amore, che è sempre Forever. The word “forever” contains an important commitment for life, the most passionate message you could ever send to your loved one. And that love may be lasting, immutable, resist the passing of time: this is the hope behind any promise to spend life together, “until death do us part”. A symbol of this twoway dialogue, the wedding ring represents at the same time the achievement of a goal and the beginning of a new life. And, just like diamonds – love tokens that are said to be forever – Artlinea’s new rings are Forever. The company’s latest collection is dedicated to the entire universe of marriage, from exciting engagements to the celebration of anniversaries, and it is designed to last over time. In love stories as in jewellery, unity is
strength – whether it is between people or precious metals. Hence the introduction of the brand-new Forever rings with titanium, a high quality, wear resistant material used in its natural shade. After one year of designing and workmanship and durability tests, the Forever collection welcomes these four new styles combining gold with a titanium insert which is fully integrated in the jewel thanks to a company patented system: from the simplest one with brushed detailing – unalterable over time – to more elaborate ones, with honeycomb, woven and grooved finishes. vailable this summer in authorised e eller stores, the collection includes flushset diamonds, all of G colour and VS purity, brilliant cut and, for the first time, even in a heart-cut version. omance at its finest to fulfil our promise of orever love.
Fede nuziale della linea Forever in oro giallo con inserto in titanio satinato. Yellow gold wedding ring from the Forever collection with brushed titanium detail.
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/ di Ilaria Danieli
lle generazioni sopra i 40 anni probabilmente il logo del brand più cool per l’abbigliamento skate, ovvero Supreme, non dice granché. Ma nei monomarca di Londra e New York ogni giovedì, da almeno tre anni, i ragazzi si mettono in fila per ore, a volte per notti intere, disposti alla veglia e anche alla trasferta da altre città pur di riuscire a entrare in tempo per comprare uno dei capi (anche solo un paio di boxer) del lancio settimanale che il marchio presenta regolarmente in numero limitato. Se già le felpe e gli skateboard di James Jebbia, il fondatore di Supreme, sono da qualche anno diventati casi di studio per i super-manager dell’abbigliamento,
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e non solo di quello giovane e sportivo, le recenti collaborazioni di grande successo con maison top di gamma come Comme des Garçons e Louis Vuitton hanno sconvolto ogni previsione e stanno contribuendo a cambiare i paradigmi del lusso mondiale. Che gli interessi di un marchio ultra centenario e con un entry price (per un semplice portachiavi o una T-shirt) sopra i 200 euro, possano incontrarsi sul cappuccio di una felpa per skaters o sui lacci di un paio di sneakers ha destato sorpresa, ma i numeri costanti del fatturato (generato online e off line) hanno confermato che non si tratta di un fenomeno passeggero bensì di una tendenza vincente. Bisogna infatti fare i conti
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INSIDE JEWELRY
Collaborations
Collaborations' importance confirmed, with awareness reaching ~90% of True-Luxury consumers Thinking about special editions realized in collaboration with different brands / artists, which of the following statements best apply to you? If you don't know about them select "I am not aware"
Overall True-Luxury consumers Not aware
11%
12%
Driven by younger generations… Gen. Z 5%
Millennials 5%
Gen. X 13%
+1pp
Aware
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Baby Boomers
…and Chinese Silvers 4%
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Note: Limited responses available for Silvers Source: BCG-Altagamma True-Luxury Global Consumer Insight Survey Dec 18/Jan 19 (12K+ respondents in 10 countries) TRUE LUXURY GLOBAL CONSUMER INSIGHT
Copyright © 2019 by Boston Consulting Group. All rights reserved.
con i Millennial e con la Generazione Z (nata dal 2000 in poi) che oggi rappresentano la fetta più promettente del mercato di fascia alta e che non manifestano gli stessi gusti e valori dei loro padri o nonni. Ne parla, dati alla mano, l’ultimo rapporto di Altagamma, che ha presentato recentemente a Milano lo studio eseguito da Boston Consulting Group sul consumatore “True-luxury” e la ricerca sull’evoluzione Retail svolta da Bernstein, che evidenziano entrambi come la moda italiana abbia tutti i requisiti per continuare a imporsi su scala mondiale, a patto che riesca a intercettare bene gli orientamenti del mercato. Come ha sottolineato il presidente di Altagamma Stefano Illy, «in un mercato dinamico in cui si affermano nuove tendenze, tra cui le contaminazioni tra lusso e streetwear, l’attenzione crescente per la sostenibilità e l’acquisto di oggetti second hand, il Made in Italy si conferma attrattivo nei confronti della clientela mondiale pi sofisticata e acquisisce la leadership nelle preferenze dei consumatori giovani, soprattutto di area orientale». In particolare, si prevede che gli acquisti dei Millennial passino a rappresentare dal 32% al 50% del lusso personale entro il 2025 e che il 30% della crescita del mercato tra il 2018 e il 2025 sia generata dagli stessi. D’altro canto, se la Generazione Z oggi copre solo il 4% del mercato luxury è già chiaro che in futuro conterà molto di più ma per conquistarne i favori sarà necessario che i brand esprimano una scala di valori completamente diversa rispetto al passato. In particolare, basta
con l’individualismo elitario che ha sempre distinto le maison haute de gamme per fare spazio a collaborazioni e contaminazioni in grado di creare nuove alchimie stilistiche; soprattutto è strategico considerare il rispetto ambientale (fattore determinante nel 60% degli acquisti) una conditio sine qua non per incrementare il business: oggi le quindicenni prima di acquistare anche solo un lucidalabbra controllano le garanzie sulla qualità degli ingredienti e dei processi produttivi, oltre a scegliere il packaging pi accattivante. ltro dato significativo che l’indagine True-Luxury Global Consumer Insight ha evidenziato è che nel 2018 i 425 milioni di consumatori di alta gamma nel mondo hanno speso circa 920 mld di euro, con il lusso esperienziale (590 mld di euro, +5% sul 2017) che cresce più del lusso personale (330 mld di euro, +3% sul 2017). Trainati da Millennial e cinesi, i consumi sono previsti crescere fino a circa 12 6 mld di euro nel 2025 (con tasso di crescita annuo del 4-5%), quando i consumatori totali saliranno fino a quasi 00 milioni di persone. Ma di quali esperienze lussuose stiamo parlando? Sicuramente di viaggi, hotel, scoperte e curiosità ma soprattutto di sensazioni d’acquisto o emozioni speciali condivisibili via social media. Ecco spiegato, almeno in parte, il successo degli Influencer che condividono sui social ogni attimo della loro vita e dei loro rapporti con i brand, raccogliendo follower e percentuali sugli incassi. Più del lusso personale, è previsto inoltre in crescita il cosiddetto Second Hand:
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«È interessante notare - ha osservato Filippo Bianchi, partner e managing director di Bcg - che il 60% dei consumatori True-Luxury ha già comprato o vorrebbe comprare oggetti di lusso di seconda mano, con uno su 5 alla ricerca di prodotti sold-out, vintage o in edizione limitata». Il molto vecchio e il nuovissimo insomma convivono nelle preferenze dei più giovani, che sembrano voler saltare quanto è stato prodotto dalla Generazione X, quella dei loro genitori, come del resto è successo altre volte in passato. Resta da capire come acquistano i giovanissimi, che vediamo sempre incollati ai telefonini: appunto, ordinano via telefono con carta di credito, un sistema semplice e veloce che sfrutta il desiderio d’impulso. Un quinto degli acquisti di lusso, spiega la ricerca di Bcg, sono avvenuti in internet e per il 60% questi si aggiungono e non sostituiscono gli acquisti in negozio fisico. Allo stesso tempo la competizione per le location più ambite resta molto forte per tutti: mega-brand (avvantaggiati da logiche di scala), marchi di nicchia e brand di lusso accessibile. Il risultato è una forte pressione su costi, investimenti e vendite. E poiché in un mercato in cui esplodono i costi vince l’economia di scala, questa pressione stressa soprattutto le aziende medio-piccole, che dispongono di meno capitali e sono più esposte al mercato grigio e alla scontistica selvaggia, che non fa bene a nessuno.
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Second-hand luxury
Handbags the queen among True-Luxury second-hand purchases, APAC countries developing an appetite also for SLG and watches You told us that you buy second-hand luxury goods, which category do you mostly purchase?
40% of all pre-owned purchases were handbags…
…followed by clothing, with the exception of China and Japan
4% 7%
3% 7%
3% 8%
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3%
3%
9%
Shoes
9%
7%
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7%
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Watches
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Jewelry Accessories
Small leather goods Clothing
13%
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11%
16%
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4% 7% 9%
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Handbags
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Generation Z (born from 2000 onward) that today represent the most promising share of the high range market and that do not show the same tastes and values of their fathers or grandfathers. his is the sub ect, supported b significant figures, of the latest report b ltagamma that has recently presented in Milan the survey carried out by the Boston Consulting Group on the “True luxury” consumer along with the research on the Retail evolution by Bernstein, both evidencing that Italian fashion has all the requisites to continue to impose itself on a global scale, provided that it manages to intercept well the market directions. As Stefano Illy, President of Altagamma, underlined, «in a dynamic market where new trends impose, among which the contaminations between luxury and streetwear, the growing attention to sustainability and the purchasing of second hand items, ade in Ital confirms as attractive to the most sophisticated world clients and obtains the leadership in the preferences of young consumers, above all those coming from Eastern areas». In particular, the purchases made by Millennials are expected to grow from 32% to 50% of personal luxury by 2025 and are supposed to generate 30% of the market growth from 2018 and 2025. On the other hand, if Generation Z covers, today, only 4% of the luxury market, it is already clear that, in the future, it will count more, but, in order to win its favours,
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Probably for the generations over 40 the logo of the coolest brand for skate clothing, that is Supreme, does not ring any bell. But, every Thursday, for at least three years, young people have been queuing in front of the mono-brand stores in London and New York for hours, sometimes for whole nights, ready to stay awake and also to move from other cities just to enter in time to buy a piece of clothing (even just a pair of boxers) of the week launch that the brand regularly presents as a limited number. If sweatshirts and skateboards by James Jebbia, the founder of Supreme, have already been a case study for some years for the supermanagers of clothing, and not only the young and sports one, the recent highly successful collaborations with such top range maisons as Comme des Garçons and Louis Vuitton have overthrown any prediction and are contributing to change the paradigms of the world luxury. The fact that the interests of an over a century-old brand and with an entry price (for a simple key-holder or a T-shirt) of more than 200 Euros, can meet on the hood of a sweatshirt for skaters or on the shoelaces of a pair of sneakers caused a surprise, though the consistent figures of the turnover (generated both on line and off line) have confirmed that this is not a temporar phenomenon, but a winning trend. In fact, we should take into account both Millennals and
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Note: Category purchased most often is shown (ranked #1 by respondent) Source: BCG-Altagamma True-Luxury Global Consumer Insight Survey Dec 18/Jan 19 (12K+ respondents in 10 countries)
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the brands will have to express a fully different scale of values when compared to the past. In particular, enough with the individualism that has always characterised the haute de gamme maisons to give space to collaborations and contaminations that can create new style alchemies, above all considering the environmental respect (a critical factor in 60% of purchasing) as both a strategic element and a conditio sine qua non to increase the business: toda , fifteen- ear old girls, before buying even just a lipstick, look at the quality warranties of ingredients and production processes, beside choosing the most appealing packaging. nother significant datum evidenced b the True-Luxury Global Consumer Insight is that, in 2018, 425 million high range consumers in the world spent about 920 billion euros, with the experiential luxury (590 billion euros, +5% when compared to 2017) growing more than the personal one (330 billion Euros, +3% when compared to 2017). Driven by Millennials and Chinese, consumptions are expected to grow up to 1256 billion Euros in 2025 (with an annual growth rate equal to 4-5%) when total consumers will increase up to nearly 500 million people. But what luxury experiences are we talking about? Certainly journeys, hotels, discoveries and curiosities, but, above all, purchasing sensations or special emotions that can be shared via social media. This explains, at least partially, the success of Influencers sharing on social
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Sustainability
Several aspects of True-Luxury consumer behaviors impacted by Sustainability
Copyright © 2019 by Boston Consulting Group. All rights reserved.
Influences purchasing behavior
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of True-Luxury consumers' purchasing behaviors are influenced by sustainability
Increases 2nd-hand buying
17%
of True-Luxury consumers in the 2ndhand market purchase pre-owned because it is 'truly sustainable behavior'
Drives shift toward niche brands
13%
of True-Luxury consumers that shifted spending from traditional to niche luxury brands attributed their shift to sustainability
Re-defining luxury values
10%
of True-Luxury consumers consider Sustainability a top 3 value when asked to define luxury (+ 1 pp vs 2017)
Source: BCG-Altagamma True-Luxury Global Consumer Insight Survey Dec 18/Jan 19
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media every moment of their life and their relationships with brands, attracting followers and percentages on sales. The so-called Second Hand segment is also growing more than the personal luxury: «It is interesting to notice that – Filippo Bianchi remarked, partner and managing Director of Bcg – 60% of the True Luxury consumers has already bought or would like to buy second hand luxury items, with one out of 5 looking for sold out, vintage or limited edition products». Then, the very old and the brand new coexist in the preferences
of the youngest consumers that seem to discard what was produced by Generation X, their parents’ one, as it happened other times in the past. We are left to understand how the very young customers, the ones we always see sticking to their smartphones, purchase: precisely, they order through their phone with a credit card, a simple and fast a e ploiting the impulse desire. fifth of luxury purchases, the survey by Bcg explains, were made on the Internet and 60% of them add to and do not replace those in physical shops. At the same time, the competition
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for the most sought after locations remains very strong for all those involved: megabrands (privileged by scale logic) niche and affordable luxury ones. The result is a strong pressure on costs, investments and sales. And, as on a market where costs explode, scale economy prevails, this pressure is mainly on medium-small companies having fewer capitals and being more exposed to the grey market of wild discounts that advantage no one.
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/ di Domenico Festa
@LEPAOLETTE
BY PAOLA RUSSO
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Con le sue Paolette, creazioni papercraft realizzate con collage di carta, stoffe, texture collezionate in giro per il mondo, Paola Russo realizza originali ritratti e illustrazioni personalizzate
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@LEPAOLETTE PER L’ORAFO ITALIANO
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@lepaolette interpreta gli orecchini Agrumi di Mori e Pupe, realizzati e dipinti a mano in ceramica bianca e cristalli Swarovski.
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uccede che il tempo si infili tra le persone e poi decida se diventare colla o spazio, accade anche con i luoghi. i infilano nelle persone, tra testa e cuore, collegandoli in un flusso di emozioni continuo. e ci rimangano per sempre, prendano direzioni diverse o spariscano nell oblio qualcosa che accade poi. i dice anche la porta dell frica, il arocco, una di quelle terre che si impasta tra testa e cuore. embra che là tutto sia scontato, cavalcando uno stereotipo, in realtà tutto da scoprire. olo una mente pigra pu immaginare che in un lembo tra deserto e ceano si viva in un atmosfera bohémienne. orseggiando t alla menta indossando caftani in pigri riad o passeggiando in assordanti souk. Proprio quando gli elementi iconici di questo crocevia di culture si impongono, quello il momento in cui si devono rompere le regole. imetizzarsi un esercizio inutile. uesta terra vertiginosa molto pi di uno stile di vita esotico. la bellezza aspra e inaspettata delle montagne. allora al bando i caftani e al via abiti, lunghi, morbidi, indefiniti. ei colori del bianco e del nero, che assorbono e respingono lo spettro luminoso, permettendo ai colori di deflagrare negli occhi senza compromessi. Unica concessione il verde come citazione delle ampie vallate color smeraldo interrotte da profonde gole rocciose dell tlante, erose dal vento caldo del ahara. li accessori, non invadenti, quasi invisibili, ma necessari, per farsi toccare e avvolgere dalla luce pastosa del crepuscolo, consentendole di definire i contorni e rompere definitivamente pregiudizi. ui in questa terra magnetica dove tramonta il sole. si dice che tutto sia possibile.
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VIBES / di Lea Allen
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ime happens to insinuate bet een people and then decide if it becomes glue or space. his also occurs ith places. he insinuate in people, bet een their mind and heart, connecting them ith a line over a continuous flo of emotions. ta ing for good, taking different directions or disappearing into oblivion is something that ill happen later. orocco is also called the door of frica, one of those lands blending mind and heart. ver thing seems foregone there, follo ing a stereot pe, hile ever thing is actuall to be discovered. nl a laz mind can imagine that, in a strip bet een desert and ocean, the live in a bohemian atmosphere. ipping mint tea earing caftans in laz riads or alking around nois souks. ust hen the iconic elements of this crossroad of cultures prevail, rules must be broken. lending is a useless e ercise. his frenetic land is far more
than an e otic lifest le. It is the harsh and une pected beaut of mountains. nd then caftans should be replaced b long, soft, undefined dresses. lack and hite ones, absorbing and reflecting the light spectrum, allo ing the colours to e plode in the e es ith no compromises and interruptions. he onl e ception is green, reminding the ide emerald valle s interrupted b the deep rock ravines of the tlas. roded b the hot ind of ahara. he accessories are not intrusive, almost invisible, though necessar to be touched and rapped b the rich light of dusk, allo ing it to define the outlines and definitel break the pre udices. ere in this magnetic land here the sun sets. nd here the sa ever thing is possible.
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ella pagina accanto: l interno di un tipico riad di arrakech, cocktail ring di Amrapali in oro 1 carati con uno smeraldo centrale circondato da diamanti bianchi. In questa pagina, dall alto in senso orario: anello Double hanke di Nikos Koulis con diamanti bianchi taglio baguette su oro 1 carati. Clutch di Bottega Veneta. spadrillas in cotone e panel dress stampa foulard di Pennyblack P 2019.
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In alto: bracciale in oro antico con diamanti, 1 0 ca. destra: l interno di un tipico riad a arrakech.
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ui sopra: bracciale in oro di Vintage George L’Enfant, a sinistra total look Dries Van Noten P 2019.
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LE S G E O RG E T T E S B Y A LT E SSE
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Marchio di fabbrica e modelli registrati, brevetto depositato - Copyright © 2019 Altesse.
Il tuo stile la tua creazione
� Fabbricante francese dal 1905 �
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EDITORIALE
A TUTTO COLORE I bijoux per l’Estate? Parlano il linguaggio dei viaggi, del sole, dei cieli aperti e della libertà. Spiritosi e insoliti, ammiccano a esotiche vegetazioni tropicali, a li pazi elva
i del de erto e a li ar o aleni mozza ato del
rande
ord
facendoci sognare a occhi aperti incursioni straordinarie in mondi affascinanti. Oppure, prendendo a prestito i simboli e i colori più classici della vita sul mare perfezionano l out t per le e
ur ioni e le fe te in
ar a a vela al ritmo
pigro e rilassato delle giornate estive. Ma, soprattutto, sono coloratissimi e anno virare on di involtura ver o le tinte
uore
enti e le ver ioni pi
viva i
delle “tinte sorbetto”, del rosa, del giallo e dell’arancione, disegnando vere e proprie pennellate di colore che accompagnano con leggerezza gli abiti e gli accessori di tendenza. L’uomo opta invece per anelli e bracciali dai bagliori blu metallizzati, in una sorta di “ritorno al futuro” che disegna un look urban,
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ricercato e grintoso.
Fashion jewels for Summer? They speak the language of journeys, sun, open skies and freedom. Funny and unusual, they remind exotic tropical vegetations, wild desert spaces and the breathtaking rainbows of the great North, making us daydream of extraordinary raids in charming and fascinating worlds. Or, borrowing the most classic s m ols and colours o the li e at sea, ma e the outfit per ect or the excursions and the parties on sailing boats, following the lazy and relaxed pace o summer da s. tone to
ut, a ove all, the are e tremel colour ul and can confidentl
uorescent hues and to the most livel
versions o
sor et shades , o
pink, of yellow and orange, drawing real colour brushes that lightly complement trendy dresses and accessories. Men, instead, seem to prefer rings and bracelets characterised
lue metal
ashes, in a sort o
ac
to the uture e ect that
creates a ur an, refined and tough loo .
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1 Charriol anello Pont d mour in acciaio con pvd lu e nero Pont d mour steel ring ith lue and lac pvd finishing 2 Boccadamo racciale con cu i in acciaio e s ere in pvd lu racelet ith steel cu es and lue pvd finishing spheres 3 Ottaviani racciale in acciaio steel racelet 4 Aragonesi - bracciale in acciaio con pvd blu e nero / steel bracelet ith lue and lac pvd finishing 5 4US Man - bracciale con maglia milanese in acciaio e dettagli in pvd blu. Collezione eagoing steel racelet ith milanese mesh and lue pvd finishing details. eagoing collection 6 Bering - anello Vancouver della linea Arctic Symphony in acciaio con cristalli Swarovski e ceramica blu / Vancouver steel ring rom the rctic mphon line ith arovs i cr stals and lue ceramic 7 Feng Chen Wang SS 2019
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1 The Wonderful Socks - calzini La Bomba / La Bomba socks | 2 Keep Out - bracciale Shot in silicone / Shot silicone bracelet | 3 See By ChloĂŠ - borsa Jay / Jay shopping bag | 4 Balenciaga allerina con tallone aperto sling ac at | 5 Balenciaga - occhiali da sole / sunglasses | 6 Maman et Sophie - bracciale in argento placcato oro rosa con smalto. Collezione Fluo / rose gold plated silver bracelet with enamel. Fluo collection | 7 I AM - orologio con cassa in policarbonato e cinturino in silicone / watch with polycarbonate case and silicone strap | 8 Emporio Armani SS 2019
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1 Paul Hewitt - bracciale della collezione Phreps in acciaio placcato oro rosa con cordino in pelle intrecciata / rose gold plated steel bracelet with braided leather cord from the Phreps collection | 2 Prada - sandalo Cloudbust / Cloudbust sandal | 3 Chanel - minaudière a forma di pallone / ball-shaped minaudière | 4 Mabina Gioielli - anello in argento con zirconi della collezione Baciami Ancora / silver and zircons ring from the Baciami Ancora collection | 5 Morellato - orologio Ninfa in acciaio / Ninfa steel watch | 6 Chanel SS 2019
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L’ I N T E R VI STA
/ di Antonella Garello
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ANT RIM ITA LIA ntrim Italia, fondata nel 2015 a Positano e con sede operativa in provincia di Varese, eredita dalla proprietà dell’azienda una trentennale esperienza di retail che dal 1988 l’ha vista gestire una ventina di gioiellerie, tra il Lazio e la Campania, da cui trae ispirazione per fondare il brand di gioielli da uomo “Aragonesi Positano”, ormai presente in oltre 500 punti vendita sul territorio italiano. Recentemente Antrim Italia ha anche acquisito la distribuzione esclusiva per l’Italia del marchio danese Sif Jakobs. Abbiamo parlato delle attività e dei progetti del Gruppo col vice presidente, Ignazio De Lucia.
Come è nata l’idea di lanciare un nuovo brand dedicato all’uomo - un prodotto che resta sostanzialmente di nicchia - e in anni neanche tanto semplici? Proprio sulla base della lunga esperienza come gestori di gioiellerie multicanale e multi brand – quindi ben consapevoli delle esigenze e delle aspettative tanto del consumatore finale quanto dei retailer - abbiamo individuato la mancanza di un prodotto da uomo con le caratteristiche di quello che è poi diventato il brand Aragonesi. In che senso? Cosa distingue Aragonesi dagli altri produttori di gioielli per l’uomo? Direi il prezzo, la creatività e anche la qualità. Escludendo i prodotti in oro, decisamente impegnativi dal punto di vista economico, il settore della gioielleria maschile si presenta affollato nella fascia di prezzo sotto i 50 euro. Però la qualità spesso non è eccelsa e oltretutto si tratta perlopiù di brand che si limitano a declinare
al maschile prodotti in realtà concepiti e realizzati per collezioni femminili. I gioielli Aragonesi invece si posizionano in una fascia di prezzo differente, avendo un cartellino medio tra i 70 e gli 80 euro di sell out, e nascono come gioielli pensati per l’uomo e per le sue esigenze, con un design e una creatività ben precisi: tutti i prodotti a catalogo sono studiati e disegnati dal nostro centro di sviluppo prodotto. La qualità delle materie prime è l’altro grande atout: utilizziamo esclusivamente argento 925 e acciaio 316 L, con pietre naturali o zirconia AAA, e ogni gioiello viene attentamente supervisionato prima della vendita. Come avete differenziato la produzione? Interpretando la personalità maschile in ogni suo stile e modo di essere. La collezione in argento è dedicata a un uomo sempre più attento all’aspetto dell’accessorio, in questo caso in metallo nobile e realizzato artigianalmente. La produzione in acciaio – come dicevo parliamo esclusivamente di acciaio 316 L – dà assoluta garanzia in tema di durata e resistenza e comprende tre collezioni differenti: Essential è quella basica, più economica, da indossare con facilità e disinvoltura. Oversize è pensata per chi vuole portare al polso un accessorio più importante e visibile. Plus Ultra raccoglie le collezioni più identificative del marchio, muovendo sempre avanti su un cammino di design e ricerca, come suggerisce il nome stesso. Come supportate i vostri concessionari? A livello di comunicazione, a partire dal 2018 abbiamo cominciato a collaborare con alcune agenzie specializzate in ambito web e social: un’attività che garantisce grande visibilità sul territorio potendo identificare il target corretto a cui comunicare le nostre
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strategie a livello locale. Inoltre assicuriamo consegne rapide e una grande reattività per quanto riguarda l’assistenza post vendita. Come siete approdati al marchio Sif Jakobs? Essere presenti sul mercato con gioielli da donna è una scelta praticamente obbligata: circa l’85% dei gioielli venduti sono destinati al pubblico femminile! Sif Jakobs risponde poi a tutta una serie di requisiti per noi importanti: è un brand danese con una produzione di qualità elevata e un posizionamento non basso, avendo un prezzo medio al consumatore tra i 90 e i 300 euro (anche se è stata da poco lanciata una collezione più economica in vista dell’estate, con un prezzo medio tra i 39 e i 79 euro). I gioielli sono tutti in argento 925 con placcature in oro 18 carati di almeno 5 micron, pietre naturali o zirconia tripla A tutte incassate a mano e un look che coniuga il design nordico con uno stile tutto italiano. A partire dai nomi delle collezioni, tutti ispirati a città o borghi italiani… Sif Jakobs, la designer del brand, ha vissuto a lungo in Italia e se ne è letteralmente innamorata. Per lei esistono solo la moda, lo stile e il gusto italiani e le sue collezioni ri ettono e interpretano con intensità questo amore. Non a caso i primi feedback dai nostri concessionari sono decisamente positivi: grazie anche alla recente linea più economica, il brand viene apprezzato trasversalmente da donne diversissime per età e status. Anche in questo caso la comunicazione gioca un ruolo importante? Direi fondamentale. La casa madre in questo è molto attiva in campo social e e e in talia si a fida largamente a note in uencer. al canto nostro, realizziamo a nostre spese una pubblicità digitale comunicando l’insegna di ogni nuovo punto vendita: ognuna di queste azioni mirate a promuovere le singole gioiellerie a livello locale realizza fino ai mila contatti. Un altro aspetto fondamentale del brand che vorrei sottolineare è il pac aging ra finato, unitamente a tutto il materiale espositivo e di arredo destinato al punto vendita, curatissimo e modulabile a seconda degli spazi.
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Visti i buoni risultati raggiunti, prevedete nuovi sviluppi a livello di distribuzioni o acquisizioni? Stiamo concentrando i nostri sforzi per consolidare i risultati e ampliare la rete distributiva. Nel prossimo futuro però non è da escludere la collaborazione con altri marchi. English translation: see page 106
Pagina a lato, in alto: bracciale, gemelli e portachiavi della collezione Diamond di Aragonesi. Sotto: bracciale della collezione Leon in acciaio 316 L. In questa pagina, Adv di Sif Jakobs e, a destra, anello Novara in argento placcato oro 18 carati con cubic zirconia multicolor.
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ON STAGE
i colori del mediterraneo / di Domenico Festa Artwork Laura Sala
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In apertura: collana di Sacramore Firenze in argento con pietre preziose della collezione Cuore Matto. Opening page: silver necklace by Sacramore Firenze with precious stones from the Cuore Matto collection.
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Pagina a ďŹ anco: collana di Confuorto Gioielli con cordone, gancio in alluminio modellato a mano, elemento centrale in legno con pompon, corallo e pietre naturali. Collezione Tamburello. Page alongside: necklace by Confuorto Gioielli with cord, aluminium hook shaped by hand, central wood element with pompon, coral and natural stones. Tamburello collection.
In questa pagina, dall’alto: anello della collezione SciauRosa in argento dorato con smalti e anelli della collezione Amori Siciliani in argento dorato con smalti. Tutto di Giuliana di Franco. This page, from top: ring from the SciauRosa collection in gold-plated silver with enamels and rings from the Amori Siciliani collection in gold-plated silver with enamels. All by Giuliana di Franco.
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Collana di Duedipicche in ottone placcato oro con corallo Bamboo e catena in legno rivestita di pitone naturale tinto. Collezione Bamboo. Gold-plated brass necklace by Duedipicche with Bamboo coral and wood chain covered by coloured natural python leather. Bamboo collection.
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Collana della collezione Marrakech di Amlè in corno naturale con turchese, fluorite, acquamarina, crisoprasio, ametista verde e tamburelli lavorati e dipinti a mano. Necklace from the Marrakech collection by Amlè in natural horn with turquoise, fluorite, aquamarine, chrysoprase, green amethyst and hand-crafted tambourines painted by hand.
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Collana Smarty Max di Sweet Jewels Dalia in ottone placcato argento con cristalli e resine. Smarty Max necklace by Sweet Jewels Dalia in silver-plated brass with crystals and resins.
Collana Luna di Laura Falcinelli Jewels in ottone rodiato.
Bracciale di 69 Jewels con cavo in acciaio ed elementi in oro 18 carati.
Rhodium-plated brass Luna necklace by Laura Falcinelli Jewels.
Bracelet by 69 Jewels with steel cable and 18 carat gold elements.
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Charm di Baby Chibi in argento dorato con smalti. Gold-plated silver charms with enamels by Baby Chibi.
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Bracciale Dodo in argento e argento placcato oro rosa 9 carati. harm con za ďŹ ri, smalti, ru ini e vetro.
Bracciale in argento, pelle e zirconi della collezione Navajo di Goyatè.
Silver and 9 K rose gold plated silver bracelet by Dodo. Charms with sapphires, enamels, rubies and glass.
Silver and leather bracelet with zircons from the Navajo collection by Goyatè.
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1 Daverivicenza - orecchini in argento placcato oro rosa con pompon / rose gold plated silver earrings with pompon | 2 Kurshuni - bracciale in argento placcato oro rosa con cubic zirconia / rose gold plated silver bracelet with cubic zirconia | 3 Elite Bijoux - orecchini in argento placcato con pietre colorate / plated silver earrings with coloured stones | 4 Giovanni Raspini - charm in argento / silver charm | 5 Braccialini - collana Icon in ottone smaltato / Icon necklace in enamelled brass
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1 Roberto Magi - bracciale in argento placcato e smalto / plated silver bracelet with enamel | 2 Kulto - bracciale in acciaio della linea Kiklous Summer Coins con charm smaltato / steel bracelet from the Kiklous Summer Coins collection with enamelled charm | 3 Ania Haie - orecchini Tropic Thunder Palm Leaf in argento con galvanica oro / Tropic Thunder Palm Leaf earrings in silver with gold galvanic | 4 Kurshuni - orecchini in argento placcato oro rosa con cubic zirconia / rose gold plated silver earrings with cubic zirconia | 5 Rosato - charm Tucano della collezione Storie in argento placcato oro rosa con zirconi bianchi e smalti colorati / Tucano charm from the Storie collection in rose gold plated silver with white zircons and coloured enamels | 6 Kidult - bracciale Cactus in acciaio, agata verde, smalto e cristalli. Linea Symbols / Cactus steel bracelet with green agate, enamel and crystals. Symbols line
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1 Sif Jakobs - orecchini in argento placcato oro con zirconi multicolor / gold plated silver earrings with multicoloured zircons | 2 Elite Bijoux - anelli in argento e argento placcato con pietre bianche e colorate / silver and plated silver rings with white and coloured stones | 3 Bliss - bracciale della linea #Mywords in argento placcato con cubic zirconia / bracelet from the #Mywords collection in plated silver and cubic zirconia | 4 Opsobjects - orecchini in acciaio e cristalli colorati / steel earrings with coloured crystals | 5 Pepper Chocolate - girocollo Ade in ottone placcato oro con cristalli / Ade gold plated brass necklace with crystals
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THE NEW
HOMI / di Simona Infantolino
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C Dall alto: locandina della nuova edizione di Homi Fashion & Jewels; anello in bronzo con perla di Laura Volpi Volpi.
ome annunciato durante l’appuntamento di gennaio, nella prossima edizione di settembre Homi si appresta a inaugurare il nuovo format Fashion & Jewels. Il passaggio di testimone tra i due saloni è avvenuto ufficialmente a ilano lo scorso mese di giugno, durante la conferenza stampa di presentazione moderata dalla giornalista Cristiana Schieppati e a cui hanno preso parte imona reco, direttore anifestazioni di iera ilano, ossella ardini, stilista e imprenditrice, l’architetto Gentucca Bini e la blogger aria lena Capelli. La fiera, dedicata alla ricerca e alle sperimentazioni nel campo della moda, dei bijoux e del gioiello, si terrà come di consueto nella sede di ho iera
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ilano nel mese di settembre, da venerd 1 a luned 16. ello stesso periodo i padiglioni vicini ospiteranno anche due importanti appuntamenti della moda milanese sotto tanti aspetti affini al mondo del bi ou: il icam, dedicato al settore calzaturiero, e il ipel, salone internazionale della pelle e degli accessori moda. Il programma si prevede coinvolgerà circa 600 aziende, tra brand storici e nuove generazioni di creativi, i cosiddetti makers .0, una ne entr del settore dalle idee fresche e innovative. In quest’ottica uno dei progetti speciali che caratterizzerà la manifestazione sarà I , un’installazione futuristica che proietterà le video e perience dei partecipanti: espositori,
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bu er e addetti ai lavori potranno raccontare la loro visione dell’art & craft di oggi e del futuro. l fine di garantire una certa continuità, omi Fashion & Jewels riconfermerà alcuni degli appuntamenti che hanno segnato il successo delle precedenti edizioni. orneranno l area Sperimenta, realizzata in collaborazione con la piattaforma di scouting A.I. Artisanal Intelligence, che riunirà le nuove idee di design, e uttepazzeperibi ou , incubatore di tendenze e di gioielli di nicchia selezionati dalla cool hunter aria lena Capelli. on mancheranno i talk, i workshop e i fashion sho durante i quali sfileranno le collezioni pi rappresentative della stagione in corso. s announced during the anuar event, the next September edition of Homi is going to launch the new Fashion & Jewels format. he passage of the baton bet een the t o sho s officiall occurred last une in ilan, during the press conference chaired b journalist Cristiana Schieppati and attended b imona reco, hibition Director of iera ilano, ossella ardini, fashion designer and entrepreneur, architect Gentucca Bini and blogger aria lena Capelli. he e hibition, dedicated to research and experimentations in the fashion, custom jewels and jewel fields, ill be held, as usual, in the venue of ho iera ilano in eptember, from rida 1 th to onda 16th. In the same period, the neighbouring stands will also host two important ilan fashion events, under man aspects akin to the orld of custom e els: icam, dedicated to the shoe sector, and ipel, international e hibition of leather and fashion accessories. he program is e pected to involve about 600 companies, including historical brands and new generations of creatives, the so called makers .0, a ne entr in the sector ith fresh and innovative ideas. Under this perspective, one of the special projects characterising the e hibition ill be I , a futuristic installation that will show the participants’ video e periences: e hibitors, bu ers and operators will have the chance to tell their vision of toda s and tomorro s art craft. In order to ensure a certain continuit , omi ashion e els ill confirm some of the events contributing to the success of the previous editions. he ill propose again the Sperimenta area, in partnership with the A.I, Artisanal Intelligence scouting platform that will put together the new design ideas and uttepazzeperibi ou , incubator of trends and niche e els selected b cool hunter aria lena Capelli. It ill also host talks, workshops and fashion shows during which the most representative collections of the current season will be presented.
ella foto in alto, da sinistra: Cristiana chieppati, ossella ardini, imona reco, entucca ini e aria lena Capelli alla conferenza stampa di presentazione. ui sotto, dall alto: bracciale di Clizia Ornato in filigrana d argento 92 bracciale in argento 92 placcato con perle di Federica Rossi Jewels.
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S OS TENIBIL I TÀ / di Antonella Garello
progetto T.Evolution. Tema portante della manifestazione sarà quello, sempre più cruciale, della sostenibilità, che sarà al centro della tavola rotonda inaugurale e di una serie di eventi durante le cinque giornate della fiera. Il programma della manifestazione, infine, prevede diversi convegni, seminari e momenti di approfondimento su temi e problematiche di interesse per l’intero comparto.
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V recchini inging arrings in oro rosa di Marie Mas. Con un semplice movimento cambiano aspetto, passando dal lato rosa (quarzo rosa, ametista rosa, ametista brasiliana, ametista africana) a quello azzurro (pietra di luna azzurra, topazio k lue, topazio iss lue, topazio London lue).
icenzaOro September, organizzata come di consueto da I , dà appuntamento all intero settore per la sua edizione autunnale, in programma quest’anno dal 7 all’11 Settembre, un timing perfetto per gli ordini rivolti alle festività di fine anno. Confermato il la out espositivo - con i “distretti” di Icon, Look, Creation, ssence, pression, volution - la manifestazione dedicherà grande attenzione alle nuove tendenze: The Design Room, all interno di Icon, ospiterà dodici importanti designer indipendenti da tutto il mondo - tra cui lessio oschi, L dia Courteille, arie as, argaritis Lefteris. empre Icon dedicherà uno spazio a sé al grande Stephen Webster, gioielliere di tante star internazionali, per la prima volta presente a VicenzaOro con le sue collezioni. ll interno di Look ritroverà la sua collocazione The Watch Room, che quest’anno ha saputo attrarre nomi di primo piano dell’orologeria mondiale, mentre piccoli macchinari e strumenti ad alto tasso di tecnologia saranno i protagonisti del
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VicenzaOro September, organised as usual b I , brings together the hole sector for its autumn edition that, this ear, ill be held from 7th to 11th September, an ideal timing for orders made for the end of the year festivities. he e hibition la out is confirmed ith the Icon, Look, Creation, ssence, Expression, Evolution “districts” – and the sho ill pa a great attention to ne trends: he Design oom, ithin Icon, ill host t elve important independent designers coming from all over the orld, including lessio oschi, L dia Courteille, arie as, argaritis Lefteris. l a s Icon ill dedicate a separate space to the great Stephen ebster, e eller of man international celebrities, attending VicenzaOro for the first time ith his collections. he atch room ill find its collocation inside Look. his year it has managed to attract prominent names of orld atchmaking, hile small machiner and high technolog tools ill be the protagonists of the T.Evolution project. he unif ing theme of the event ill be the increasingly crucial one connected to sustainability, also the focus of an opening round table and of a number of events throughout the five-da sho . inall , the program of the exhibition includes various meetings, orkshops and occasions for indepth analyses on themes and issues that are interesting for the hole sector.
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ARGENTO E CORALLO
AL TARÌ / di Simona Infantolino
Dall’alto, in senso orario: anello di Falcinelli Italy in argento placcato con perle. Collezione Falcinelli Italy Argento; orecchini della linea Essential di Marcello Pane in argento con smalti; locandina della mostra “The Shades of Beauty” sul corallo.
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ultura e informazione hanno arricchito l’edizione primaverile del Tarì Mondo Prezioso, organizzata a Marcianise dal 3 al 6 maggio scorso e rivolta principalmente ai dettaglianti. Le novità dal mondo del bijou sono state infatti accompagnate da attività collaterali che hanno animato l’intera manifestazione. Sold out le tre visite di sabato e domenica che hanno portato i partecipanti alla scoperta della Cappella Sansevero, del Tesoro di San Gennaro e del Palazzo Museo Filangieri. E, altrettanto apprezzata, un’intera giornata formativa per i dettaglianti sul tema del visual merchandising e dell’attenzione al cliente per incrementare le vendite in gioielleria. A completare l’offerta della fiera anche due nuove aree espositive: Innovation Technology, dedicata
alle innovazioni tecnologiche del settore orafo, e Living & Gift, che ha visto il grande ritorno degli argenti. Punta di diamante della manifestazione è stata la mostra The Shades of Beauty, promossa da Assocoral e accompagnata dall’appuntamento per gli amanti del corallo “La lavorazione artigianale del corallo e del cammeo di Torre del Greco: l’interpretazione della bellezza”. Il prossimo appuntamento con Mondo Prezioso è in programma a ottobre, dall’11 al 14. Culture and information enriched the spring edition of Tarì Mondo Prezioso, organised in Marcianise from 3rd to 6th May and mainly addressed to retailers. The novelties from the world of custom jewels were in fact complemented by side activities that animated the whole event. The three visits taking place on Saturday and Sunday were sold out and guided the
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participants to the discovery of Cappella Sansevero, the Treasure of San Gennaro and Palazzo Museo Filangieri. A training day addressed to retailers on the issues of visual merchandising and the attention to the client in order to increase sales in jewellery was equally appreciated. The offer of the event was complemented by two new exhibition areas: Innovation Technology, dedicated to innovation technologies in the goldsmith sector, and Living & Gift, with the important return of silver items. The exhibition The Shades of Beauty proved to be the true show-piece, promoted by Assocoral and paralleled by the event dedicated to coral enthusiasts “The artisan working of coral and cameo from Torre del Greco: the interpretation of beauty”. The next edition of Mondo Prezioso will be held from 11th to 14th October.
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APPUNTAMENTO A
HONG KONG / di Antonella Garello
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oi suoi numeri monstre, la September Hong Kong Jewellery & Gem Fair organizzata da UBM Asia si conferma come la più grande e completa fiera orafa al mondo. L anno scorso la manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 3700 espositori da 54 Paesi e regioni e di 54 mila visitatori da tutto il mondo e per l edizione 2019, in programma dal 16 al 22 settembre, sono attesi risultati analoghi. Da anni del resto la fiera si divide in due location distinte, l ( sia orld- po, nei pressi dell aeroporto), riservato a produttori e rivenditori di materie prime, come diamanti, pietre sciolte e perle, e il C C( Convention and hibition Centre), che ospita la gioielleria finita e, da quest anno, anche
Leo Pizzo Bracciale della collezione Flora in oro rosa con diamanti e zaffiri rosa.
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INSIDE JEWELRY
Pasquale Bruni ui accanto: bracciale della collezione Look at me in oro rosa con diamanti bianchi e diamanti champagne. Giorgio Visconti sinistra: anello in oro bianco con diamanti e rubini.
packaging, strumenti e macchinari, per una superficie espositiva totale di 1 mila metri quadrati. La presenza di qualificati bu er e la completezza dell offerta sono certamente due segni distintivi di questa fiera che anche quest anno vedrà la partecipazione di prestigiosi brand internazionali - da segnalare l ingresso di Pasquale runi e utore con una significativa presenza dell Italia, rappresentata da circa 2 0 aziende. Inoltre gli organizzatori, col supporto della Diamond ederation di ong ong, dell nt erp orld Diamond Centre, dell Israel Diamond Institute e della ong ong Indian Diamond Association, hanno varato il “Declaration Programme on Diamond hibits”: le aziende appartenenti ad associazioni di categoria del settore diamanti e aderenti al Programma potranno esporre un poster ufficiale che le identificherà come fornitori ed espositori di diamanti naturali. Un altro elemento tutto a favore della fiera la location stessa, una metropoli affascinante e all avanguardia per quanto riguarda tecnologie e infrastrutture. Porta di accesso strategica all intera regione asiatica, Cina continentale in primis, Hong ong gode di quella che considerata l economia col pi alto grado di libertà al mondo, garantita dall apertura del mercato e dallo status di porto franco: l assenza di dazi e restrizioni sulle importazioni degli articoli di gioielleria e prodotti affini costituisce un enorme plus per le aziende del settore. ith its record numbers, the eptember Hong Kong Jewellery & Gem Fair organised
b U sia proved to be the orld s largest and most comprehensive e eller sho . Last ear s event as attended b over , 00 e hibitors from countries and regions and 54 thousand visitors from around the orld and similar results are e pected for the 2019 edition, scheduled on eptember 16 to 22. or a fe ears no , the sho has taken place in two separate venues, the ( sia orld- po, near the airport), for producers and retailers of raw materials, such as diamonds, loose stones and pearls, and the C C ( Convention and hibition Centre), for finished e eller and, from this year, even packaging, tools and machinery, for a total e hibition area of 1 thousand square metres. tanding out for the presence of qualified bu ers and a comprehensive offering, this ear s sho ill see the participation of prestigious international brands – among whom the new entries Pasquale runi and utore – and a strong Italian presence, ith 2 0 companies. In addition, with the support of the Hong Kong Diamond Federation, the Antwerp orld Diamond Centre, the Israel Diamond Institute and the ong ong Indian Diamond Association, the organisers launched the “Declaration Programme on Diamond hibits”: all companies that are members of diamond industry trade associations and participate in the Program will be able to e hibit an official poster identif ing them as suppliers and e hibitors of natural diamonds. Another advantage of the trade show is the location itself, a fascinating cit ith cutting-
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edge technolog and infrastructure. strategic gateway for the entire Asian region – ainland China in the first place – ong ong retains its title as the orld s freest economy, ensured by trade openness and b the cit s role as a free port the absence of duties and restrictions on imports of jewellery and similar products is a huge plus for companies in the industr .
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Autore Anello della collezione Mediterranean in oro giallo con diamanti e perla gold.
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SplendOri Il lusso negli ornamenti a Ercolano / di Simona Infantolino
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er pi di un millennio i ricordi di rcolano sono rimasti sottoterra, nel rispettoso silenzio di un luogo che la potenza del esuvio aveva sovrastato. ggi, a distanza di oltre due secoli dai primi scavi che hanno riportato alla luce l’antica Hercolaneum, il Parco rcheologico della città apre le porte alla sua prima grande mostra – plend ri - all interno dell ntiquarium, aperto al pubblico per la prima volta. L esposizione, visitabile fino al 0 settembre 2019, riporta alla luce alcuni oggetti preziosi andati perduti nell eruzione del 9 d.C.: circa 100 monili, unici per quantità e valore, seppelliti per anni sotto le macerie e presentati oggi negli stessi luoghi in cui sono stati ritrovati. ioielli, monete, gemme, arredi e strumenti preziosi per i banchetti delle occasioni speciali sarebbero solo “cose”, per quanto preziose, se non fossero inserite in un racconto – dichiara rancesco irano, direttore del Parco - che ne evoca il profondo significato sociale e le inserisce
nel loro contesto di ritrovamento, di utilizzo e di produzione. I materiali provengono da edifici pubblici, dalle Domus e dalle botteghe dell’antica Herculaneum e restituiscono un’immagine vivida, complessa e felice di questa comunità». La mostra, in collaborazione con il ar e l Istituto uperiore rancesco Degni di orre del reco, rientra nel più ampio progetto Ercolano 1738-2018 - Talento passato e presente che intende dare nuovo stimolo e valore al patrimonio culturale del luogo attraverso tre tappe alla scoperta della città. Dopo plend ri sarà la volta dell’arte lignea e dell’alimentazione in due sedi prestigiose, la Villa Campolieto e la Reggia dei Portici. he memories of erculaneum remained underground for more than a millennium, in the respectful silence of a place overpo ered b the esuvio. oda , more than t o centuries after the first e cavations that brought to light ancient erculaneum, the cit s rchaeological Park opens its doors to its first ma or e hibition – plend ri - inside the ntiquarium, open to the public for the first time. pen until eptember 0th, 2019, the e hibition brings back to light some precious belongings lost back in the 9 D eruption: about 100 unique, valuable pieces of e eller , buried
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under the rubble for man ears, are no on displa in the same places here the ere found. e eller , coins, gems, furnishings and fine tools for special banquets ould be mere “ob ects”, ho ever valuable, if the ere not part of a stor – sa s rancesco irano, director of the Park – hich evokes their profound social significance and sets them in the conte t of their discover , use and production. he materials come from public buildings, from the Domus and the shops of ancient erculaneum and deliver a vivid, comple and happ picture of this communit . Curated in collaboration ith Il ar and Istituto uperiore rancesco Degni of orre del reco, the e hibition is part of Ercolano 1738-2018 – Talento passato e presente, a broader pro ect that aims to give fresh impetus and value to the local cultural heritage and e plore the cit through three events. plend ri ill be follo ed b ood art and food in two prestigious venues – Villa Campolieto and the o al Palace of Portici.
racciale a semisfere e anello in oro, Courtes Parco rcheologioco di rcolano affresco di rcole tra iunone e inerva, Collegio degli ugustali.
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16/20 Se . Ascoli Piceno 21/25 O . Marcianise (Ce)
2 ‐ Corso Analisi Qualita va e Valutazione del Diamante ‐ Corso Specializzazione 5gg € 775,00** 18/22 Febb. 18/22 Mar. 10/14 Giu. 7/11 O . 4/8 Nov. Ascoli Piceno Marcianise (Ce) Roma Ascoli Piceno Marcianise (Ce) 22/26 Febb. 13/17 Mag. 23/27 Se . 18/22 O . Trecastagni (Ct) Cavalese (Tn) Cavalese (Tn) Trecastagni (Ct) 3 ‐ Corso Classificazione e Valutazione del Diamante Grezzo ‐ 7gg € 1.330,00** 3/9 Mag. 6/14 Giu. 14/20 O . 3/9 Nov. Trecastagni (Ct) Marcianise (Ce) Roma Cavalese (Tn) 4 ‐ Corso Iden ficazione delle Gemme di Colore ‐ 5gg € 775,00** 4/8 Febb. 11/15 Mar. 18/22 Mar. 14/18 O . Marcianise (Ce) Ascoli Piceno Cavalese (Tn) Cavalese (Tn) 4/8 Febb. 15/19 Mar. 3/7 Giu. 4/8 Nov. Roma Trecastagni (Ct) Cavalese (Tn) Trecastagni (Ct) 5 ‐ Corso Riconoscimento del Sinte co, delle Imitazioni e dei Tra amen ‐ 5gg € 775,00** 18/22 Febb. 13/17 Mag. 1/5 Lug. 15/19 Nov. Marcianise (Ce) Ascoli Piceno Cavalese (Tn) Trecastagni (Ct) 19/23 Apr. 20/24 Mag. 11/15 Nov. Trecastagni (Ct) Roma Cavalese (Tn) 6 ‐ Corso Analisi Qualita va e Valutazione delle Gemme di Colore ‐ 3gg € 465,00** 9/11 Febb. 17/19 Mag. 8/10 Lug. Roma Trecastagni (Ct) Cavalese (Tn) 17/19 Apr. 3/5 Giu. 18/20 Nov. Marcianise (Ce) Ascoli Piceno Cavalese (Tn) 7 ‐ Corso Analisi Qualita va e Valutazione delle Perle ‐ 5gg € 775,00** 7/11 Gen. 8/12 Apr. 7/11 Giu. 29 Nov./3 Dic. Marcianise (Ce) Cavalese (Tn) Trecastagni (Ct) Trecastagni (Ct) 8/12 Apr. 20/24 Mag. 18/22 Nov. Roma Ascoli Piceno Marcianise (Ce) 8 ‐ Corso Approfondimento Pra co del Diamante ‐ 5gg € 775,00** 21/25 Giu. Trecastagni (Ct) 7/11 O . Roma 9 ‐ Corso Approfondimento Pra co Gemme di Colore ‐ Sinte co ‐ 5gg € 775,00** 12/16 Lug. Trecastagni (Ct) 11/15 Nov. Roma 10 ‐ Corso Approfondimento Pra co Perle ‐ 1g € 160,00** Esame Scri o 4 Dic. Trecastagni (CT) 8A ‐ Esame Scri o e Pra co Diamante ‐ 1g € 160,00** 26 Giu. Trecastagni (CT) 12 O . Roma 9A ‐ Esame Scri o e Pra co Gemme di Colore e Sinte co ‐ 1g € 160,00** 17 Lug. Trecastagni (CT) 16 Nov. Roma 11 ‐ Approfondimento Materiali Organici ‐ 2gg € 310,00** 8/10 Apr. Marcianise (Ce) 13/15 Se . Trecastagni (Ct)
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IL DIALOGO
POSSIBILE / di Antonella Garello
Vered Babai, Touch wood, 2019
96 Mitra, Portogallo, 1792. Filo metallico ricamato su seta e pietre.
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Amuleto della Fertilità, Marocco, XIX secolo. Bead con monete.
l Museo di Arte Islamica di Gerusalemme ospita fino al 16 ovembre 2019 Jewelry Making: Past & Present, una mostra che vede la gioielleria al centro di un complesso tessuto di interazioni e dialoghi tra culture, tra le grandi religioni monoteiste, tra i tesori delle collezioni permanenti di arte islamica del Museo e la gioielleria dei nostri giorni. Artisti e gioiellieri israeliani sono stati infatti invitati a reinterpretare in chiave contemporanea e secondo la propria storia e sensibilità gli antichi capolavori orafi di arte islamica, uno dei fiori all occhiello del useo. Da questo lavoro profondo sui concetti di cultura, tradizione, passaggi generazionali sono nati 45 manufatti originali e unici, ai quali il Museo ha accostato una collezione di oggetti sacri in metallo, esposti per la prima volta al pubblico, appartenenti
all’Ordine francescano e datati tra il XVI e il XIX secolo: una collezione rarissima, cresciuta nei secoli grazie alle donazioni e ai beni di vario genere inviati regolarmente dalle nazioni cristiane del Mediterraneo ai Francescani che vegliavano i luoghi sacri della Terrasanta. Di grande interesse anche una selezione di contenitori e amuleti ebraici, dalla collezione privata di William Gross e due spazi, riservati rispettivamente alla gioielleria yemenita - frutto di un’arte secolare conosciuta e apprezzata in tutto il mondo - e ai gioielli appartenuti alla grande cantante e attrice israeliana Ofra Haza, prematuramente scomparsa. (Tutte le immagini sono di Shay Ban Efraim). Until November 16th, 2019, The Museum of Islamic Art in Jerusalem is hosting Jewelry Making: Past & Present, an exhibition that places jewellery at the heart of a complex system of interactions and dialogue engaging different cultures, the great monotheistic religions, the treasures of the Museum’s permanent collections of Islamic art and modern jewellery. Israeli artists
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Merav Rahat, Whats the ‘Matter’, 2019
and jewellers were invited to revisit the Museum’s ancient jewellery masterpieces with a contemporary twist and according to their personal history and sensibility. This extensive work on the concepts of culture, tradition and generational transfers led to the creation of 45 unique artifacts, to which the Museum added a collection of sacred metal objects, shown to the public for the first time, belonging to the ranciscan Order and dated between the 16th and the 19th century. This very rare collection has grown over the centuries thanks to funds and goods of various kinds sent regularly by Mediterranean Christian countries to the Franciscans who watched over the Holy Land. Other highlights include a selection of Jewish containers and amulets from William Gross’s private collection and two areas, one with Yemen jewellery – a centuries-old art renowned and appreciated worldwide – and the other with jewellery that belonged to the famous Israeli singer and actress Ofra Haza, who died prematurely. (All photos are by Shay Ben Efraim).
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LUGLIO • AGOSTO 2019
TRA FASCINO E
TALENTO / di Antonella Garello
ichard
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Nuove campagne, ambasciatori, eventi: i brand della gioielleria e dell’orologeria si muovono a 360° nel mondo dei media
iffany T, collezione tutta giocata sulla lettera T declinata in architetture e geometrie preziose, è al centro della comunicazione Spring 2019 di Tiffany & Co.: fresca e moderna, la campagna affida l immagine del brand a cinque celebri modelle - Kendall Jenner, Carolyn Murphy, Imaan Hammam, Mica Arganaraz e Fei Fei Sun - che esprimono con personalità freschezza e ottimismo. Gli scatti sono opera di Craig McDean coadiuvato dallo stylist Alex White. Dalle passerelle alle piste dei GP: con l obiettivo, sempre pi vicino, di correre in Formula 1, Mick Schumacher ha recentemente debuttato con la errari nella sessione di test della F1 in Bahrain, dimostrando tutta la sua determinazione e confermando un immenso talento. Il giovanissimo pilota è entrato a far parte del team di ambasciatori di ichard Mille, marchio prestigioso che ha fatto dell innovazione e dell originalità del design le proprie cifre stilistiche. Sempre in tema di sport, nuova campagna mondiale per il brand di orologi italiani D1 Milano, capitanato dal CEO Dario Spallone. “Wear your attitude” si focalizza sull immagine di tre campioni - il tennista Andreas Seppi, il cestista dei Los Angeles Clippers Danilo Gallinari e la campionessa olimpionica di sno board il e orendal. I tre testimonial indossano i modelli della nuova collezione D1 Milano, che rafforza così il proprio legame elettivo col mondo dello sport, fatto di talento, tenacia, disciplina, affidabilità. Le immagini della campagna sono di affaele Marone, i video di Angelo Cerisara, lo styling
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outuber di successo con quasi un milione e mezzo di follo er su Instagram e già un libro al suo attivo. Elisa racconterà sui social lo stile e le atmosfere del mondo psob ects.
D1 Milano
di Marilena Morelli. Visto il gradimento della precedente campagna, Festina ha invece confermato per altri tre anni il fascinoso erald utler come brand ambassador. La nuova campagna internazionale Festina “ l a s fits” stata girata a Lisbona: i tre spot - che vedono l attore impegnato anche in diversi balli - sono stati girati dal regista lbert Uria, mentre gli scatti della campagna sono opera di Marcel Hartmann. pprezzato e seguito dai giovanissimi, il brand psob ects ha arruolato nella sua squadra di ambassador lisa aino, appena sedicenne,
Designed with the letter T, reimagined through architectural and elegant, geometric lines, iffan lies at the heart of iffan Co. s cool and modern Spring 2019 campaign: the brand s image is interpreted ith personalit , freshness and optimism b five famous models - Kendall Jenner, Carolyn Murphy, Imaan Hammam, Mica Arganaraz and Fei ei un. he shots are b Craig cDean, assisted b st list le hite. rom run a s to GP tracks: inching closer and closer to his goal of racing in Formula 1, Mick Schumacher made his ormula ne debut ith errari at a rain-hit test session in Bahrain, proving his determination and confirming his great talent. he oung pilot has oined the team of ambassadors for ichard ille, a prestigious brand hose signature st le is made of innovation and unique design. eaded b C Dario pallone, the Italian atch brand D1 Milano also chose sports as the main theme of its ne global campaign. “ ear our attitude” focuses on three champions - tennis player Andreas Seppi, LA Clippers forward Danilo allinari and the l mpic sno boarder il e orendal. he three ambassadors ear pieces from the new D1 Milano collection, hich strengthens the brand s elective bond with the world of sports, made of talent, determination, discipline and reliabilit . he campaign images are b affaele arone, the videos b ngelo Cerisara, the st ling b Marilena Morelli. Given the popularity of the previous campaign, estina confirmed for another three years the charming Gerald utler as brand ambassador. estina s recent
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psob ects
“ l a s fits” international campaign as filmed in Lisboa: the three ads – in hich the actor is also seen dancing to different beats – ere filmed b director lbert Uria, hile the campaign s images are b arcel artmann. successful outh brand, psob ects enrolled lisa aino in its team of ambassadors a successful 16- ear-old outuber ith almost a million and a half followers on Instagram and a book in the orks, lisa ill sho the psob ects st le and atmospheres through her posts on social media.
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GEMMOLOGIA
PI IC FUOR DELL’ORDINARIO / di Luigi Costantini Coordinatore Nazionale Settore Formazione Italia IGI International Gemological Institute Anversa Belgio
ariscite. atural istor
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a perché non parliamo un po anche d alcune di queste abb che, coi tempi che corrono, potrebbero bastare le solite e classiche bianche, rosse, blu e verdi (cio le quattro grandi) e si sarebbe pure contenti cos – direte voi – ma si sa com fatto il bipede umano: dev essere sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, la solita minestra gli viene in uggia. Principiamo pure dallo pinello aturale lu al Cobalto. ihil novum sub sole, per carità: di spinelli blu con colorazione dovuta allo zinco - gahnite e gahnospinello, nello specifico – ne potevate e ne potete trovare senza difficoltà alcuna. a lo pinello aturale lu al Cobalto che costituisce una rarità. E se da frugoletti foste stati di quelli che incoercibilmente dovevano ficcare le dita nel decimo vasetto di marmellata, quello “proibito”, ecco l occasione vostra, per soddisfare le smanie di quei cultori dell esotico e dell esclusivo: oltre che a unduru in anzania e in ietnam (che sinora ne rimane la pi significativa, sebben parca, fonte d approvvigionamento), il “cocco di mamma” vostro rinvenibile (seppur con difficoltà) pure nella gelida Isola di affin, nell rcipelago rtico Canadese. otizia fresca fresca, anzi, gelida. cendiamo ora a pi basse latitudini, nelle pi calducce plaghe dell ustralia ccidentale. ui s scovato di recente un bel nuovo deposito (ve n era già, nel ueensland) di ariscite d un insolito verde scuro dovuto alla presenza, come agente cromoforo, d’un altrettanto insolito cromo trivalente. Inconsueta, a dir la verità, anche la configurazione della venatura di matrice. vero che questo fosfato di alluminio idrato, trasparente traslucido od opaco, normalmente di colore chiaro giallo-verde-bluastro, stato utilizzato in ermania – ove lo si rinvenne, nel distretto di ogtland - come materiale ornamentale già sin dal Neolitico, ma il fatto rimane che questa gemma, per la sua rarità, rimasta sempre ai margini dei flussi commerciali e pertanto sconosciuta ai pi , sebbene anche gli tati Uniti e il rasile abbiano concorso a rimpolpare, nel tempo, l’approvvigionamento. Et voilà un altra golosità per i mai paghi pargoli a caccia del “proibito”, ancorché non ci sia da svenarsi, coi U al carato per il materiale tagliato. a non tanto il prezzo, quanto invece la voluttà dell insolito, a titillare le voglie dei gaudenti del gioiello! Teniamoci sempre al caldo, ma stavolta a differenti longitudini, e segnatamente nel Continente ero. uivi, e lo scopritore – un ricercatore e operatore greco di nome Yanni Melas – non ci vuol dire esattamente dove, sei anni fa venne da
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useum, ienna. Photo
olfgang auber.
esso lui Yanni scoperto per caso un materiale assai simile d’aspetto a opale di bassa qualità (e tale da tutti i locali ritenuto), d’una intensa tinta naturale (non trattata) verde bluastra che richiama quella della turchese, traslucido, con una buona durezza di 7,0-7,5 sulla scala di Mohs, indici di rifrazione di 1,531-1,539 e densità δ=2,55-2,57 g/cm3. Preso inizialmente per calcedonio crisoprasio o per calcedonio crisocolla, il misterioso materiale venne definitivamente identificato come un nuovo tipo di calcedonio, mai precedentemente riscontrato, a cui fu affibbiata (dal buon elas) la denominazione di “ quaprase” che noi temerariamente italianizzeremmo come “ cquaprasio”. e non altro perché, nelle intenzioni del suo papà Yanni, la pietra deve il proprio nome alla combinazione cromatica del blu-mare (acqua) e del verde (prasio, in greco). Mettici pure un’ottimale stabilità meccanica e fotochimica che ne previene la fratturazione o il discoloramento, e il prezzo (a seconda della qualità, presenza o meno di matrice etc.) dall’1 ai 100 dollari U al carato pi che giustificato. nche perché l cquaprasio veramente unico nel suo genere: di calcedoni che debbano il proprio colore alla presenza combinata di cromo e di nichel finora non se ne son visti proprio. on bastasse: pur presentando la classica struttura d’aggregato cristallino del normale calcedonio, il nostro si contraddistingue - all’analisi - per alcune peculiarità strutturali sue proprie, segnalate come “significativamente diverse dal calcedonio crisoprasio o da qualsiasi altra varietà del calcedonio”. questo punto non ci resta che elevare sinceri magnificat all indirizzo del Melas, nel contempo perdonandogli l’evasività in quanto a dettagli circa la localizzazione del magico sito che, malignamente, saremmo propensi a circoscrivere al Corno d frica e, segnatamente, al già Impero del Leone di iuda ( tiopia). e tanto mi dà tanto, dov altro si trova in frica l opale, dico bene o dico sciocco English translation: see page 106
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I DIAMANTI DI LABORATORIO
E UNA CORRETTA INFORMAZIONE / di Michela Ferraro-Cuda MBA, Course Director MA Luxury Jewellery Management, Birmingham City University
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l mondo della gioielleria, come già avvenuto per altri settori, non poteva ignorare la crescente preoccupazione dei consumatori, sempre più favorevolmente attratti da quelle aziende che mettono in atto progetti di sostenibilità e responsabilità sociale, in particolare dopo il film Blood diamonds. Le linee guida inglesi tuttavia specificano che i “requisiti ecologici” vantati dalle aziende, a meno che siano “accurati e referenziati” siano da ritenersi vaghi e non possano essere ritenuti validi a meno che siano “universalmente supportati da scienziati”. Ciò solleva la domanda su come la gioielleria supporti tali affermazioni, che spesso appaiono non avvalorate dai dovuti approfondimenti, piuttosto che intenzionalmente scorrette, comunque in grado di influenzare la percezione dei clienti, successivamente inclini a giudicare il settore come superficiale. In base alla Commissione Federale del Commercio statunitense, le “linee guida ecologiche” richiedono che i benefici ambientali siano evidenziati e specificati con precisione, e continua puntualizzando che “i professionisti di marketing dovrebbero disporre di prove scientifiche competenti e affidabili a sostegno” di affermazioni di tipo ecologico/eco-sostenibile. La Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali (UCPD) specifica inoltre che deve essere fornita garanzia che “le informazioni fornite al consumatore siano veritiere e non risultino ingannevoli o siano suscettibili di trarre in inganno il consumatore stesso in alcun modo”. Le succitate linee guida e norme mettono in chiaro che i consumatori non devono in alcun modo essere tratti in inganno dalle informazioni fornite - pubblicità inclusa - per cui viene da chiedersi come classificare le affermazioni in materia di ecologia nel mondo della gioielleria. La mancanza di chiarezza su alcuni aspetti nella filiera orafa non dovrebbe giustificare la formulazione di campagne di marketing altisonanti e artificiose che forniscono spiegazioni incomplete, che oltretutto probabilmente potrebbero trasformarsi in pericolosi boomerang, in particolare in questo settore, già sensibilmente sotto osservazione da parte dei consumatori. Potrebbe essere il caso dei diamanti da laboratorio (sintetici) e delle relative campagne di marketing? L’introduzione di questo nuovo materiale ha indubbiamente avuto un impatto dirompente nell’industria dei gioielli. Dato il mio interesse per l’impatto ambientale, etico e sociale che hanno i materiali estratti per la gioielleria, ho cominciato ad approfondire gli aspetti relativi a questo nuovo tema già alcuni anni fa, durante i miei studi del corso di master. Come tanti, anche io sarei stata ben felice di aver trovato la soluzione a tutti i problemi etici e ambientali, e le affermazioni di
un paio di disruptive innovators sembravano davvero promettenti, all’apparenza. Non appena cominciai ad approfondire l’argomento, però, apparve evidente che ogni paragone coi diamanti naturali non aveva senso. I due tipi di diamanti hanno origini differenti e senza punti in comune e appartengono chiaramente a due distinti mondi: naturale e artificiale, un argomento già di per sé sufficiente a mettere in dubbio la possibilità di paragonare i due prodotti, sebbene il risultato sia esattamente lo stesso. I produttori di diamanti di laboratorio (sintetici) e le loro attraenti nonché seducenti campagne di marketing hanno focalizzato la loro attenzione nell’enfatizzare gli aspetti etici ed ecologici dei diamanti di laboratorio (sintetici) rispetto a quelli naturali. Una ricerca ha però dimostrato che valutare in modo appropriato gli impatti ambientali dei diamanti di laboratorio è molto più articolato di quanto comunicato nelle campagne pubblicitarie, e che questi dovrebbero essere valutati nell’ambito di una “Analisi del ciclo di vita”: una valutazione, appunto, più dettagliata e completa. Appare quindi chiaro che la comunicazione e le relative informazioni sui diamanti di laboratorio (sintetici), incautamente divulgate dall’entusiasmo dei creativi di marketing, probabilmente influenzati dalla indiscutibile qualità di questo prodotto, hanno perso di vista il rispetto delle sopracitate linee guida e relative norme. Infatti il 2 aprile 2019 la Commissione Federale per il Commercio statunitense ha comunicato di aver inviato otto lettere di diffida – datate 26 marzo 2019 – ad altrettanti uffici marketing di produttori di diamanti di laboratorio (sintetici). A questi produttori è stato ingiunto, entro dieci giorni dal ricevimento della diffida, di rivedere e rendere note le azioni attraverso le quali avrebbero modificato i loro piani pubblicitari, rispettando la relativa normativa in materia di dichiarazioni “eco-amichevoli, eco-consapevoli e sostenibili” perché “è molto improbabile che possano ragionevolmente sostanziare tutte le loro affermazioni”. Chiarito l’aspetto legale indubbiamente prioritario, diventa ovvio chiedersi se una comunicazione focalizzata a enfatizzare i supposti aspetti ecologici e in chiara competizione coi diamanti naturali fosse la strategia migliore. Questa esperienza dovrebbe incoraggiare i produttori di diamanti di laboratorio e i loro rivenditori a rivedere la loro strategia e a prendere coscienza che questo prodotto merita una story-telling completamente nuova e personalizzata, che non dovrebbe tentare di competere e/o paragonarsi con i diamanti naturali.
Michela.Ferraro-Cuda@bcu.ac.uk English translation: see page XXX
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DESIGN: I PRINCÌPI
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/ di Ercole Bonini President of Studio Bonini | Patents & Trademarks
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Orecchini di Mattioli in oro bianco con diamanti e onice. Collezione Puzzle.
ire che il design italiano, in ogni campo, è famoso, ricercato, acquistato in ogni parte del mondo, è ripetere ciò che ormai tutti sanno. E tutti sanno che il design italiano si distingue per la sua leggerezza, per l’armonia delle linee unite alla sua essenzialità. Particolarmente il design dei prodotti orafi ha successo nel mondo proprio per le caratteristiche che abbiamo elencato, tanto che gli orafi italiani non sono costretti a vendere i loro prodotti al prezzo più basso in assoluto, dovendo competere solamente con i colleghi italiani. Così chi progetta, disegna e realizza il prototipo di un nuovo gioiello è una figura centrale del business dell oreficeria. Ci sono aziende in cui gli stessi titolari sono i designer dei loro prodotti, o almeno i massimi ispiratori delle nuove creazioni. Altre aziende, forse la maggior parte, si affidano a designer esterni che hanno competenze specifiche del settore. In questo ultimo caso ci permettiamo di evidenziare alcuni punti che dovrebbero ispirare un sano e costruttivo rapporto tra designer e azienda orafa. Innanzitutto non riteniamo che sia sufficiente, di fronte alle proposte di nuovi progetti del designer, scegliere semplicemente quelli che sembrano i più validi prodotti e di conseguenza stabilire un prezzo per l’acquisizione di ciascuno di loro. Secondo la nostra esperienza sarebbe bene redigere con il designer un “accordo quadro” nel quale si stabiliscono alcuni principi basilari da rispettare sia da parte dell’azienda che da parte del designer, nel caso che quest’ultimo sia un libero professionista senza vincoli di esclusiva. La prima, e forse più importante, condizione da stabilire in un contratto scritto è che i modelli proposti dal designer e accettati dall’azienda (anche con eventuali piccole modifiche) dovranno essere prodotti “in via esclusiva” dall’azienda e non potranno essere presentati o proposti dal designer ad altre aziende, anche con modifiche che alterino in modo trascurabile il motivo principale espressivo del nuovo modello. Ugualmente l’azienda, che si dichiara non interessata a uno o più modelli offerti dal designer, non potrà poi copiare o “ispirarsi” in modo pressoché pedissequo a un modello inizialmente rifiutato. uesti sono i principi di correttezza che debbono ispirare sia il designer, sia l azienda. olo su queste basi pu instaurarsi il giusto clima di fiducia e di stima reciproca che permette che il rapporto si consolidi nel tempo. Riteniamo che la maggior parte dei rapporti azienda/designer siano già impostati sui principi sopra ricordati: ci permettiamo però di consigliare comunque la forma scritta di questi accordi, anche se instaurati da diverso tempo, e ciò per ragioni abbastanza semplici, come ad esempio il possibile cambio della persona di riferimento in azienda per l’avvicendamento naturale, specie per le aziende familiari. uando gli accordi sono scritti e sono ben equilibrati assicurano i migliori risultati e le migliori soddisfazioni da ambedue le parti.
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To say that Italian design is famous, sought after and purchased all over the world is to repeat what everyone already knows. Everyone knows that Italian design stands out for its elegant lightness and harmonious lines combined with minimalist style. Jewellery design is successful worldwide because of these characteristics, which means that Italian goldsmiths don’t necessarily have to sell their products at the lowest possible price, because their only competitors are their Italian colleagues. Those who design and prototype jewellery have a key role in the jewellery business. In some companies, the owners design their own products or at least inspire the company’s new creations. Other companies, perhaps most of them, hire external designers with specific skills in the industr . In the latter case, e ould like to highlight some points that should inspire any healthy, constructive relationship between designers and jewellery companies. First, when receiving a designer’s proposals, we think it is not enough to just pick the ones that look best and set a price to acquire each of them. In our experience, it may be useful to draw up a “framework agreement” with the designer, setting some basic conditions to be met by both the company and the designer, if the latter is a freelancer with no exclusive rights. The first and perhaps most important condition that should be included in a written agreement is that any ideas proposed by the designer and accepted by the company (even if small changes are made) must be produced “exclusively” by the company and cannot be presented or proposed by the designer to any other companies, not even after making changes that slightly alter the main theme of the new design. Likewise, a company that claims not to be interested in one or more of a designer’s proposals, cannot copy or be slavishly “inspired” by a rejected design. These basic principles of fairness should inspire both the designer and the company, creating the right climate of trust and mutual esteem that will strengthen and improve the relationship over time. We believe that most company/designer relationships are already based on these principles; however, we recommend putting these terms in writing, even if they have been established for quite some time. The reasons are simple; for example, the company’s contact person may change over time due to staff turnover, especially in family businesses. When agreements are written and balanced, they ensure that the best results and the highest level of satisfaction are achieved by both parties.
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VINCENTI / di Ilaria Danieli
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It is called Brotherhood and means a blood bond, but often, also a community of interests for a common objective. We are aware of legendary rivalries between sons of the same parents or members of the same brotherhood, from Cain and Abel to Venus and Serena Williams, but sometimes the complicity between brothers who have been breathing the same air since they were born is the key to a great success as it turns two people into a common strength, far greater than the sum of the individual capacities of each person. This is the case of the Abbagnale brothers, rowing Olympic champions, of Joel and than Coen, a arded directors of blockbuster films, brothers Grimm, authors of fairy tales that enchanted (and still enchant) generations of children, or, finall , the lues rothers, fictitious characters that have become iconic. However, the Brotherhood model is more functional and winning in the small and medium Italian industry, where family (with its deep bonds and the inevitable conflicts) is the pivot around hich a guaranteed business model has been revolving for generations. A perfect example is represented by the Staurino brothers from Valenza: Davide and Stefano, the current owners of the company, are brothers just like Luigi, their father, and uncle Paolo who founded Staurino Fratelli in 1960 after their greatgreat-grandfather atale had opened his first goldsmith orkshop in the late nineteenth century. Over 100 years of history, four generations of the same family running the company, a passion for their job that gives no sign of fading; it has obviously evolved, though always sticking to the basic principles of qualit and refined orking their great-great grandfather Natale was known for in the sector. The leap that the maison current owners, Davide and Stefano, started in the nineties, that is the passage from a contracting artisan shop working for bigger companies to an eponymous and autonomous brand, can be considered as accomplished and the identity of such a brand, shaped over the years, is now precise and solid. In particular, Staurino Fratelli established itself abroad, becoming the champion of Made in Italy, especially in the Middle East countries since the eighties, as well
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PAROLA D’ORDINE
TRASPARENZA
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ra pietre sintetiche, “diamanti di sangue” e le recenti truffe che hanno interessato i diamanti da investimento, grande sembra essere la confusione sotto il cielo della “gemma delle gemme”. A fare chiarezza nella vendita dei diamanti naturali sciolti è intervenuto il Gruppo Damiani, che ha appositamente creato una business unit mobilitando lo storico brand Calderoni, parte del Gruppo e attivo dal 1840. «I fatti recenti dimostrano che i diamanti vanno trattati da chi ha la competenza e l’autorevolezza per farlo - afferma Guido Damiani, presidente del Gruppo Damiani - La nostra azienda ha deciso di intervenire in questo settore così delicato forte di una reputazione cristallina e di un’esperienza lunga quasi un secolo. Siamo ormai alla terza generazione e i diamanti sono nel nostro DNA». Come è nato il progetto Calderoni Diamonds? Siamo partiti dalla considerazione che molti consumatori sono alla ricerca di nuove collocazioni per il proprio patrimonio. Il diamante risponde perfettamente a questa esigenza: corrisponde, più che a un
investimento, a una forma di tesorizzazione: è un bene sostanzialmente stabile, con fluttuazioni molto basse, al centro di un mercato con pochi player. È riconosciuto universalmente come un valore, ha un proprio listino, ed è facilmente trasportabile. Inoltre è un bene destinato a esaurirsi, ambìto anche dai nuovi consumatori wealthy che presto se lo potranno permettere. Insomma, un tesoro dalle tante positività. Viste le recenti vicende, come pensate di incere le diffiden e dei cons atori? Il miglior modo per rassicurare la clientela è dire la verità e comunicarla con trasparenza, sgombrando il terreno da zone opache. I diamanti Calderoni sono conservati nel blister CertiCard - con sigillo di protezione inalterabile che rende impossibile sostituire la pietra o alterarne i dati identificativi - e sono accompagnati da certificati di garanzia internazionali. Calderoni offre una polizza di assicurazione gratuita e la possibilità dell’upgrade: chi acquista una pietra potrà restituirla, integrando la spesa, e comprarne un’altra di caratura superiore. Qui entrano in gioco le sinergie tra le aziende del Gruppo Damiani, perché per noi non è un problema montare le pietre sui nostri gioielli. Anzi, ci siamo resi disponibili anche a una consulenza per privati e banche interessati
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as an ambassador of a savoir-faire that never crosses the border into the most superficial level of lu ur . ver some periods it ould have been relatively easy, in the wealthy eastern markets, to take the shortest route of big gems, cascade diamonds and solid gold, but Staurino has not become famous for the quantity of carats: the know how in the working of precious stones, for which the district of Valenza is famous, certainly played its part, though the added value of the delicate design, the aim of giving the right value to femininity and the primary inspiration from the vegetal nature have represented the most important and distinctive strong points for the company. In fact, where other brands proposed huge pectorals covered with gems, Staurino offered collars made with gold threads and precious stones that seemed to be pillow laced, light and harmonious, though not less precious, or sophisticated chokers made with a worked “chain” as a knit ear ith a princel effect or, finall , spiral floral rings to be rapped around the fingers like climbing plants. ll this ith a great attention paid to the fle ibilit and earabilit of the ob ect on the skin, hand worked for hours and hours at the goldsmith table, often tailor made for a specific need or taste, a a to ensure the clients their difference. The short and rapid decision making chain is one of the main advantages in a family-run company, though the creative and managerial roles, in general, are left distinct; on the contrary, at Staurino there is no design or business manager. Davide and Stefano share every decision and they both give their contribution to the development, also the one concerning the image, of the company, thanks to their understanding of the brand benchmarks: quality of the raw material, softness and wearability of jewels, artisan working integrated to a continuous technological search and customisation of orders. voiding the massification of the product is a mantra for brothers Staurino: their great-great-grandfather Natale would have been the first not to tolerate it.
Calderoni Diamonds Watchword: transparency See page 34
/ di Antonella Garello
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Oltre cent’anni di storia e quattro generazioni della stessa famiglia per l’azienda valenzana Staurino Fratelli: una storia di grande maestria, ricerca e capacità di interpretare i desideri della clientela “che non si accontenta”
Among synthetic stones, “blood diamonds” and the recent frauds that involved investment diamonds, there is a great confusion under the sky of the “gem of the gems”. The Damiani Group intervened to shed a light in the sale of loose natural diamonds. It created, on purpose, a business unit mobilising the historical brand Calderoni, part of the group and active since 1840. «Recent events show that diamonds must be treated by those having the expertise and the authority to do it - Guido Damiani, President of Damiani Group, states - Our company decided to intervene in such a delicate sector relying on its crystalline reputation and its nearly century-long experience. We are now at our third generation and diamonds are in our DNA». How was the Calderoni Diamonds project developed? «We started from the consideration that many consumers are looking for new destinations for their own property. Diamonds perfectly meet this need. More than a mere investment, it corresponds to a sort of hoarding: it is a basicall stable asset, ith ver lo fluctuations,
dalle recenti vicissitudini, valutando appunto l acquisto dei loro diamanti. Infine, Calderoni pubblicherà periodicamente il listino dei propri diamanti, con riferimento al listino ufficiale apaport. ali carat re sono rese in considera ione? Vanno sotto il nome di Celebration le pietre pi piccole, fino a 0,2 carati, con un costo dai 100 fino a poco meno di 1000 : un regalo perfetto e originale per Battesimi, Comunioni, Cresime, lauree, ricorrenze familiari o incentive aziendali. I diamanti sopra i 30 punti, tutti accompagnati da certificato I e dalla certezza di poter liquidare il bene, costituiscono invece un vero e proprio asset, e un valore da tramandare alle generazioni a venire. Per tutti i diamanti abbiamo studiato un identico packaging: un astuccio semplice e di grande eleganza. o e si otranno ac istare i dia anti Calderoni ? Per ora in Italia, sia nelle nostre boutique monomarca sia presso i nostri migliori rivenditori. A breve sarà accessibile un sito ad hoc per gli acquisti online. er anto ri arda le certifica ioni etiche? Tutti i diamanti Calderoni soddisfano i requisiti del Kimberley process. Inoltre i nostri fornitori assicurano condizioni di lavoro dignitose; ovviamente a partire dall’esclusione dell’impiego di minori. n lish translation see a e
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POLELLO: REGALARE
EMOZIONI / di Antonella Garello
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resente sul mercato da oltre 40 anni, Polello ha legato il proprio nome alla produzione delle fedi: che viene continuamente rinnovata e ampliata ed è apprezzata da una clientela estremamente varia per età, classe sociale, provenienza geografica ma accomunata dalla ricerca di un prodotto di qualità, distintivo e originale. «Per noi non è un problema proporre modelli sempre nuovi - spiega Angelo Polello, titolare e anima creativa dell’azienda - perché le nostre fedi sono il prodotto di una lunghissima esperienza e al tempo stesso dell’attenzione verso altri mondi produttivi, design e moda prima di tutto. Così ogni anno a Gennaio siamo in grado di proporre un ampio ventaglio di nuovi modelli sempre attuali e in linea con le aspettative del mercato». Ogni coppia di fedi è realizzata a mano da artigiani esperti ed è accompagnata da certificato di garanzia, sigilli e packaging personalizzato. «La fede non è un anello qualsiasi, ma il simbolo e il coronamento di una storia d’amore e come tale deve comunicare emozioni uniche: le nostre vere, infatti, sono totalmente personalizzabili
grazie anche alla possibilità di incidere a laser un nome, una data, un disegno, una firma La perfetta indossabilità poi il risultato di un insieme di particolari che fanno la differenza, a partire dallo studio delle forme, della sezione, dell’equilibrio delle dimensioni e degli abbinamenti cromatici». In Italia Polello è presente in circa 700 punti vendita, una rete di dettaglianti che nel tempo hanno sempre confermato la propria fiducia all azienda. Il rapporto coi nostri rivenditori è improntato alla massima collaborazione - spiega Alessia, figlia di ngelo Polello e dall inizio dell anno responsabile commerciale - Da sempre uno dei nostri punti di forza è proprio l’assistenza al dettagliante, al quale forniamo materiale espositivo ma soprattutto garantiamo assistenza post vendita, puntualità e massima rapidità nella consegna, e anche la capacità di gestire qualsiasi emergenza». La produzione Polello comprende anche una vasta gamma di articoli di gioielleria, in oro o platino e pietre preziose, anch’essa caratterizzata dall’alta qualità della lavorazione e dall’originalità del design, come nel caso dei recentissimi fascioni “Il nome dell’Amore”, personalizzabili con scritte in diamanti, lanciati per la Primavera Estate 2019 e diventati un autentico bestseller. «Questi primi mesi dell’anno ci hanno regalato belle soddisfazioni - conferma
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Angelo Polello - ma ci tengo a sottolineare che i nostri successi sono il frutto di un lavoro di squadra dove tutti - i nostri artigiani, la rete commerciale, i clienti - collaborano in un clima di armonia e fiducia reciproca. I rapporti sia coi fornitori sia coi rivenditori sono tutti di lunga data e si sono consolidati nel tempo». Per il prossimo futuro, conclude Alessia Polello, l’azienda sta lavorando a nuovi progetti: «A settembre, come di consueto, presenteremo le nuove proposte per i mesi a venire. Si tratta di collezioni di gioielleria veramente particolari, che siamo certi sapranno destare l’interesse dei mercati». English translation: see page 106
In alto: a sinistra, ngelo Polello con la figlia Alessia; a destra, i fascioni Il nome dell’Amore. Qui sopra: coppia di fedi Trama d’Amore.
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at the centre of a market characterised by the presence of few players. It is universally acknowledged as a value, has its own price list, and can be easily transported. Moreover, it is an asset destined to run out, sought after also by those new wealthy consumers that will soon be able to afford it. In brief, a treasure with many positive facets». Given the recent events, how do you plan to win the mistrusts of consumers? «The best way to reassure clients is telling the truth and communicating it in a transparent way, clearing the ground from opaque areas. Calderoni diamonds are preserved in the CertiCard blister – with an unalterable protection seal that makes it impossible to replace the stone or change its identification data and come ith international arrant certificates. Calderoni offers a free insurance polic , as ell as an upgrade option: those buying a stone can give it back, integrating the cost, and purchase one of a higher weight in carats. Here we rely on the synergies among the companies of Damiani Group as, to us, setting the stones on our jewels is not a problem. Quite the opposite, as we are available for advice addressed to private clients and banks involved in the recent events, considering the possibility of purchasing their diamonds. Finally, Calderoni will periodically publish the price list of its diamonds, making reference to the official apaport one . Which carats are taken into consideration? «The smaller stones, up to 0.25 carats, are called Celebration and cost from 100€ to a little less than 1000€: a perfect and original present for Christenings, Communions, Confirmations, degrees, famil anniversaries or company incentives. Diamonds over 30 points, all coming ith a I certificate and the certaint to be able to capitalize the item, are a true asset, a value to be passed to the generations to come. We designed an identical packaging for all diamonds: a simple and extremely elegant case». Where will we be able to purchase Calderoni diamonds? «For now, in Italy both in our monobrand boutiques and from our best retailers. An ad hoc site will be soon available for on line purchasing». And as for ethical certifications? «All Calderoni Diamonds meet the requirements of the Kimberley process. Moreover, our suppliers ensure decent working conditions; obviously starting by excluding the employment of under age people»
On the market for over 40 years, Polello has bound its name to the manufacturing of wedding rings: that is continuously renovated and widened, as well as appreciated by a clientele that, though being extremely varied as for age, social class, geographical origin, have in common the search for a quality, distinctive and original product. «To us proposing always new models is not a problem – Angelo Polello explains, owner and creative soul of the company- as our wedding rings are the result of a long experience and also of the attention paid to other production worlds, above all design and fashion. So, every year in January we can propose a wide range of new models that prove to be always contemporary and in line with the market expectations». Every pair of wedding rings is handmade by expert artisans and comes ith a arrant certificate, seals and customised packaging. «The wedding ring is not any ring, but the symbol and the coronation of a love story and, as such, must communicate unique emotions: in fact, our wedding rings can be fully customised also thanks to the possibility of laser etching a name, a date, a drawing, a signature...Then, the perfect wearability is the result of a combination of details that make the difference, starting from the study of shapes, sections, the balance of sizes and colour matchings». In Italy Polello is sold in about 700 stores, a network of retailers that, over time, have al a s confirmed their trust in the compan : he relationship ith our dealers is based on the maximum collaboration – Alessia explains, Angelo Polello’s daughter and commercial manager since the beginning of the year. One of our strong points has always been the support to retailers to whom we also supply display materials, but we also ensure after sales support, punctuality and maximum rapidity in deliveries, as well as the capacity to manage any emergency». Polello production also includes a wide range of jewellery items, made of gold or platinum and precious stones, equally characterised by high quality working and an original design, like in the case of the very recent bands called “Il nome dell’Amore” (“The name of Love) that can be customised with diamond writings, launched for Spring-Summer 2019 and alread become a true best-seller. hese first months of the ear gave us great satisfactions – ngelo Polello confirms – but I want to underline that our successes are the result of a team work where everyone – our artisans, the commercial network, the clients – collaborates in a climate of harmony and mutual trust. The relationships with both suppliers and retailers are all long-standing and have consolidated over time». For the near future, Alessia Polello concludes, the company is working on new projects. «As usual, in September we will introduce our new proposals for the months to come. They are truly peculiar jewellery collections that we believe will rouse the interest of markets»
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L’ I N T E R VI STA
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A N T R I M I TAL I A ntrim Italia, fondata nel 2015 a Positano e con sede operativa in provincia di Varese, eredita dalla proprietà dell’azienda una trentennale esperienza di retail che dal 1988 l’ha vista gestire una ventina di gioiellerie, tra il Lazio e la Campania, da cui trae ispirazione per fondare il brand di gioielli da uomo “Aragonesi Positano”, ormai presente in oltre 500 punti vendita sul territorio italiano. Recentemente Antrim Italia ha anche acquisito la distribuzione esclusiva per l’Italia del marchio danese Sif Jakobs. Abbiamo parlato delle attività e dei progetti del Gruppo col vice presidente, Ignazio De Lucia.
Come è nata l’idea di lanciare un nuovo brand dedicato all’uomo - un prodotto che resta sostanzialmente di nicchia - e in anni neanche tanto semplici? Proprio sulla base della lunga esperienza come gestori di gioiellerie multicanale e multi brand – quindi ben consapevoli delle esigenze e delle aspettative tanto del consumatore finale quanto dei retailer - abbiamo individuato la mancanza di un prodotto da uomo con le caratteristiche di quello che è poi diventato il brand Aragonesi.
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Antrim Italia, founded in 2015 in Positano and with operational headquarters in the province of Varese, inherits from the company management a thirty-year retail experience that, since 1988, saw it managing about twenty jewelleries, between Lazio and Campania, from which it takes inspiration to found the men’s jewel brand “Aragonesi Positano”, now sold in over 500 stores throughout Italy. Recently, Antrim Italia has also acquired the exclusive distribution for Italy of Sif Jakobs, the Danish brand. We talked about the activities and the projects of the Group with its Vice President, Ignazio De Lucia. How did you develop the idea of launching a new brand dedicated to men – a basically niche product - and in such a period that cannot be considered as so simple? Just relying on our long experience as managers of multi-channel and multi-brand jewelleries – then well aware of the needs and expectations of both end consumers and retailers - we evidenced the lack of a men’s product with the features of what then became the Aragonesi brand. How? What distinguishes Aragonesi from the other manufacturers of men’s jewels? I would say price, creativity and also quality. Excluding the golden items, quite demanding from the economic point of view, the men’s jewellery sector is crowded in the price range below 50 euros. However, the quality is not always high and moreover, in most cases, they are brands that simply reinterpret in a male version products that were actually designed and manufactured for women’s collections. Aragonesi jewels, instead, are placed in a different price range, with an average sell out price between 70 and 80 Euros, and are conceived as jewels meant for men and their needs, with a very precise design and creativity: all the products in the catalogue are studied and designed by our product development centre. The quality of raw materials is our other strong point: we use only sterling silver and 316 L steel, with natural stones or AAA zirconia and each jewel is carefully supervised before being sold. How did you differentiate your production? By interpreting men’s personality in every style and way of being. The silver collection is dedicated to a man that always pays attention to the appearance of accessories, in this case made of a noble metal and artisanally manufactured. The steel production – as I said before, we use only 316 L steel – perfectly ensures both duration and resistance and includes three different collections: Essential is the basic and least e pensive one, to be orn ith ease and confidence. Oversize is designed for those who want to wear on their wrist a more important and visible accessory. Plus Ultra includes the most recognizable collections of the brand, moving always forward on the path of design and research as suggested by the name itself.
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In che senso? Cosa distingue Aragonesi dagli altri produttori di gioielli per l’uomo? Direi il prezzo, la creatività e anche la qualità. Escludendo i prodotti in oro, decisamente impegnativi dal punto di vista economico, il settore della gioielleria maschile si presenta affollato nella fascia di prezzo sotto i 50 euro. Però la qualità spesso non è eccelsa e oltretutto si tratta perlopiù di brand che si limitano a declinare
al maschile prodotti in realtà concepiti e realizzati per collezioni femminili. I gioielli Aragonesi invece si posizionano in una fascia di prezzo differente, avendo un cartellino medio tra i 70 e gli 80 euro di sell out, e nascono come gioielli pensati per l’uomo e per le sue esigenze, con un design e una creatività ben precisi: tutti i prodotti a catalogo sono studiati e disegnati dal nostro centro di sviluppo prodotto. La qualità delle materie prime è l’altro grande atout: utilizziamo esclusivamente argento 925 e acciaio 316 L, con pietre naturali o zirconia AAA, e ogni gioiello viene attentamente supervisionato prima della vendita. Come avete differenziato la produzione? Interpretando la personalità maschile in ogni suo stile e modo di essere. La collezione in argento è dedicata a un uomo sempre più attento all’aspetto dell’accessorio, in questo caso in metallo nobile e realizzato artigianalmente. La produzione in acciaio – come dicevo parliamo esclusivamente di acciaio 316 L – dà assoluta garanzia in tema di durata e resistenza e comprende tre collezioni differenti: Essential è quella basica, più economica, da indossare con facilità e disinvoltura. Oversize è pensata per chi vuole portare al polso un accessorio più importante e visibile. Plus Ultra raccoglie le collezioni più identificative del marchio, muovendo sempre avanti su un cammino di design e ricerca, come suggerisce il nome stesso. Come supportate i vostri concessionari? A livello di comunicazione, a partire dal 2018 abbiamo cominciato a collaborare con alcune agenzie specializzate in ambito web e social: un’attività che garantisce grande visibilità sul territorio potendo identificare il target corretto a cui comunicare le nostre
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How do you support your dealers? On a communication level, in 2018 we started to collaborate with some specialised agencies in the web and social domain: an activity ensuring great visibility on the territory because it allows us to identify the correct target to whom communicate our strategies on a local level. We also ensure fast deliveries and a great responsiveness as for post-sale service. How did you arrive at the Sif Jakobs brand? Being present on the market with women’s jewels is practically an unescapable choice: about 85% of sold jewels are meant for a female public! Then, Sif Jakobs meets a number of requirements we consider important: it is a Danish brand with a high quality production and a not low ranking, having an average price for the consumer between 90 and 300 Euros (even if they have recently launched a cheaper collection for summer with an average price between 39 and 79 Euros). All jewels are made of sterling silver with 18 ct golden platings of at least 5 microns, natural stones or AAA zirconia, all hand set and a look combining Nordic design with an all-Italian style. Starting from the names of collections, all inspired to Italian cities or small villages.. Sif Jakobs, the brand designer, lived in Italy for a long period and she literally fell in love with it. For her only Italian fashion, style and tastes e ist and her collections reflect and interpret such a love ith intensit . It is not b chance that the first feedbacks from our dealers are decidedly positive: also thanks to the recent cheaper line, the brand is transversally appreciated by women that are extremely different as for age and status. Does communication play an important role also in this case? I would say critical. Our parent company is very active in the social and eb field and, in Ital , largel relies on kno n influencers. s for our part, we make, at our expenses, digital advertisements communicating the sign of every new store: each of these actions aimed at promoting the individual jewelleries on a local level obtains up to 12 thousand contacts. he refined packaging is another critical aspect of the brand that I would like to underline along with all the display and furniture material meant for the store that is made with the utmost care and can be modulated based on the spaces. Given the good results that you have achieved, are new developments expected on the distribution or acquisition level? We are focusing our efforts to consolidate the results and widen the distribution network. In the near future, though, a collaboration with other brands cannot be excluded.
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INSIDE JEWELRY
GEMMOLOGIA
PI IC FUOR DELL’ORDINARIO
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/ di Luigi Costantini Coordinatore Nazionale Settore Formazione Italia IGI International Gemological Institute Anversa Belgio
ariscite. atural istor
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a perché non parliamo un po anche d alcune di queste abb che, coi tempi che corrono, potrebbero bastare le solite e classiche bianche, rosse, blu e verdi (cioè le quattro grandi) e si sarebbe pure contenti così – direte voi – ma si sa com’è fatto il bipede umano: dev’essere sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, la solita minestra gli viene in uggia. Principiamo pure dallo Spinello Naturale Blu al Cobalto. Nihil novum sub sole, per carità: di spinelli blu con colorazione dovuta allo zinco - gahnite e gahnospinello, nello specifico – ne potevate e ne potete trovare senza difficoltà alcuna. a lo pinello aturale lu al Cobalto che costituisce una rarità. E se da frugoletti foste stati di quelli che incoercibilmente dovevano ficcare le dita nel decimo vasetto di marmellata, quello “proibito”, ecco l occasione vostra, per soddisfare le smanie di quei cultori dell’esotico e dell’esclusivo: oltre che a unduru in anzania e in ietnam (che sinora ne rimane la pi significativa, sebben parca, fonte d approvvigionamento), il “cocco di mamma” vostro rinvenibile (seppur con difficoltà) pure nella gelida Isola di affin, nell rcipelago rtico Canadese. otizia fresca fresca, anzi, gelida. Scendiamo ora a più basse latitudini, nelle più calducce plaghe dell ustralia ccidentale. ui s scovato di recente un bel nuovo deposito (ve n era già, nel ueensland) di ariscite d un insolito verde scuro dovuto alla presenza, come agente cromoforo, d’un altrettanto insolito cromo trivalente. Inconsueta, a dir la verità, è anche la configurazione della venatura di matrice. vero che questo fosfato di alluminio idrato, trasparente traslucido od opaco, normalmente di colore chiaro giallo-verde-bluastro, è stato utilizzato in Germania – ove lo si rinvenne, nel distretto di ogtland - come materiale ornamentale già sin dal Neolitico, ma il fatto rimane che questa gemma, per la sua rarità, rimasta sempre ai margini dei flussi commerciali e pertanto sconosciuta ai più, sebbene anche gli Stati Uniti e il Brasile abbiano concorso a rimpolpare, nel tempo, l’approvvigionamento. Et voilà un altra golosità per i mai paghi pargoli a caccia del “proibito”,
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useum, ienna. Photo
olfgang auber.
ancorché non ci sia da svenarsi, coi 7 US $ al carato per il materiale tagliato. Ma non è tanto il prezzo, quanto invece la voluttà dell’insolito, a titillare le voglie dei gaudenti del gioiello! Teniamoci sempre al caldo, ma stavolta a differenti longitudini, e segnatamente nel Continente Nero. Quivi, e lo scopritore – un ricercatore e operatore greco di nome Yanni Melas – non ci vuol dire esattamente dove, sei anni fa venne da esso lui Yanni scoperto per caso un materiale assai simile d’aspetto a opale di bassa qualità (e tale da tutti i locali ritenuto), d’una intensa tinta naturale (non trattata) verde bluastra che richiama quella della turchese, traslucido, con una buona durezza di 7,0-7,5 sulla scala di Mohs, indici di rifrazione di 1,531-1,539 e densità δ=2,55-2,57 g/cm3. Preso inizialmente per calcedonio crisoprasio o per calcedonio crisocolla, il misterioso materiale venne definitivamente identificato come un nuovo tipo di calcedonio, mai precedentemente riscontrato, a cui fu affibbiata (dal buon elas) la denominazione di “ quaprase” che noi temerariamente italianizzeremmo come “ cquaprasio”. e non altro perché, nelle intenzioni del suo papà Yanni, la pietra deve il proprio nome alla combinazione cromatica del blu-mare (acqua) e del verde (prasio, in greco). Mettici pure un’ottimale stabilità meccanica e fotochimica che ne previene la fratturazione o il discoloramento, e il prezzo (a seconda della qualità, presenza o meno di matrice etc.) dall’1 ai 100 dollari U al carato pi che giustificato. nche perché l cquaprasio è veramente unico nel suo genere: di calcedoni che debbano il proprio colore alla presenza combinata di cromo e di nichel finora non se ne son visti proprio. Non bastasse: pur presentando la classica struttura d’aggregato cristallino del normale calcedonio, il nostro si contraddistingue - all’analisi - per alcune peculiarità strutturali sue proprie, segnalate come “significativamente diverse dal calcedonio crisoprasio o da qualsiasi altra varietà del calcedonio”. questo punto non ci resta che elevare sinceri magnificat all indirizzo del Melas, nel contempo perdonandogli l’evasività in quanto a dettagli circa la localizzazione del magico sito che, malignamente, saremmo propensi a circoscrivere al Corno d frica e, segnatamente, al già Impero del Leone di Giuda (Etiopia). Se tanto mi dà tanto, dov’altro si trova in frica l opale, dico bene o dico sciocco English translation: see page 106
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Why don’t we talk about some of these, too? In times like these, we may just cover the traditional white, red, blue and green gemstones (i.e. the big four) and that will be enough, you may say. But you know what humans are like; always looking for something new, sick of eating the same old thing. Let’s start from Natural Bblue to Cobalt Spinel. Nothing new under the sun: you could, and you still can easily find spinels that look blue because of their zinc content – namel gahnite and gahnospinel. But Natural Blue Cobalt Spinel is a rarity. nd if, as a child, ou ere one of those ho had to stick their fingers in the tenth jar of jam, the “forbidden” one, here is your chance to satisfy the lovers of all things exotic and unique: in addition to Tunduru in anzania and ietnam ( hich so far remains the most significant, although ungenerous source), your precious can also be found (albeit ith difficult ) in the ic affin Island, in the Canadian rctic Archipelago. The news is still fresh – actually, very cold. Now let’s go down to lower latitudes, in the warmer areas of Western Australia. A nice new Variscite deposit was recently discovered here (after Queensland), with gems coming in an unusual dark green shade due to the equally unusual presence of trivalent chromium, as the main chromophore agent. To tell the truth, the grains arrangement in the matrix is also unusual. It is true that this hydrated, transparent translucent or opaque aluminium phosphate, normally light yellowgreen-bluish, has been used in Germany – in the Vogtland district, where it was found – as an ornamental material since Neolithic times, but because of its rarity, this gem has always been left out of trade flo s and therefore unkno n to most, although the United tates and Brazil contributed to source more over time. Et voilà, another goodie for the never-satisfied kids in search of the “forbidden”, although there is not so much to shell out for it – only US 7 $ per carat for the cut material. However, it is not so much the price, but the voluptuousness
of the unusual to arouse the desire of eager jewellery seekers. Let’s move on to another warm location, this time at different longitudes, namely in the Black Continent. This is where (although the discoverer won’t tell us exactly where), 6 years ago, a Greek researcher and professional named Yanni Melas accidentally found a material that looked much like low-quality opal (and considered as such by the locals), coming in an intense natural (untreated) bluish green colour that recalls turquoise, translucent, with a good 7.0 -7.5 on the Mohs hardness scale, refraction indices of 1.531-1.539 and density of δ=2.55-2.57 g/cm3. Initially mistaken for chalcedony chrysoprase or for chalcedon chr socolla, this m sterious material as finall identified as a ne t pe of chalcedon , never found before, and dubbed “Aquaprase” (by Melas himself). In Yanni’s intentions, the gem was named after a colour combination of blue (water) and green (prasio, in Greek). If you add excellent mechanical and photochemical stability that prevents fracturing or discoloration, its price of 1 to 100 US dollars per carat (depending on quality, the presence or absence of matri , etc.) is more than ustified. lso, quaprase is trul one of a kind; so far, we had never seen any chalcedons that owe their colour to the combined presence of chrome and nickel. As if that were not enough, while having the traditional crystal aggregate structure of normal chalcedony, our gem has some structural peculiarities of its o n under the microscope, reported as “significantl different from chalcedony chrysoprase or other chalcedony varieties”. At this point all we can do is lift up our praises to Melas, grateful for his valuable contribution to our beloved world of gemstones, while forgiving him for not providing any details on the location of the magical site (to just say “Africa” is obvious reticence), which we are maliciously inclined to limit to the Horn of Africa, more precisely the Lion of Judah Empire ( thiopia). fter all, here else can I find opal in frica
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LUGLIO • AGOSTO 2019
INSIDE JEWELRY
I DIAMANTI DI LABORATORIO
E UNA CORRETTA INFORMAZIONE / di Michela Ferraro-Cuda MBA, Course Director MA Luxury Jewellery Management, Birmingham City University
I
l mondo della gioielleria, come già avvenuto per altri settori, non poteva ignorare la crescente preoccupazione dei consumatori, sempre più favorevolmente attratti da quelle aziende che mettono in atto progetti di sostenibilità e responsabilità sociale, in particolare dopo il film Blood diamonds. Le linee guida inglesi tuttavia specificano che i “requisiti ecologici” vantati dalle aziende, a meno che siano “accurati e referenziati” siano da ritenersi vaghi e non possano essere ritenuti validi a meno che siano “universalmente supportati da scienziati”. Ciò solleva la domanda su come la gioielleria supporti tali affermazioni, che spesso appaiono non avvalorate dai dovuti approfondimenti, piuttosto che intenzionalmente scorrette, comunque in grado di influenzare la percezione dei clienti, successivamente inclini a giudicare il settore come superficiale. In base alla Commissione Federale del Commercio statunitense, le “linee guida ecologiche” richiedono che i benefici ambientali siano evidenziati e specificati con precisione, e continua puntualizzando che “i professionisti di marketing dovrebbero disporre di prove scientifiche competenti e affidabili a sostegno” di affermazioni di tipo ecologico/eco-sostenibile. La Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali (UCPD) specifica inoltre che deve essere fornita garanzia che “le informazioni fornite al consumatore siano veritiere e non risultino ingannevoli o siano suscettibili di trarre in inganno il consumatore stesso in alcun modo”. Le succitate linee guida e norme mettono in chiaro che i consumatori non devono in alcun modo essere tratti in inganno dalle informazioni fornite - pubblicità inclusa - per cui viene da chiedersi come classificare le affermazioni in materia di ecologia nel mondo della gioielleria. La mancanza di chiarezza su alcuni aspetti nella filiera orafa non dovrebbe giustificare la formulazione di campagne di marketing altisonanti e artificiose che forniscono spiegazioni incomplete, che oltretutto probabilmente potrebbero trasformarsi in pericolosi boomerang, in particolare in questo settore, già sensibilmente sotto osservazione da parte dei consumatori. Potrebbe essere il caso dei diamanti da laboratorio (sintetici) e delle relative campagne di marketing? L’introduzione di questo nuovo materiale ha indubbiamente avuto un impatto dirompente nell’industria dei gioielli. Dato il mio interesse per l’impatto ambientale, etico e sociale che hanno i materiali estratti per la gioielleria, ho cominciato ad approfondire gli aspetti relativi a questo nuovo tema già alcuni anni fa, durante i miei studi del corso di master. Come tanti, anche io sarei stata ben felice di aver trovato
la soluzione a tutti i problemi etici e ambientali, e le affermazioni di un paio di disruptive innovators sembravano davvero promettenti, all’apparenza. Non appena cominciai ad approfondire l’argomento, però, apparve evidente che ogni paragone coi diamanti naturali non aveva senso. I due tipi di diamanti hanno origini differenti e senza punti in comune e appartengono chiaramente a due distinti mondi: naturale e artificiale, un argomento già di per sé sufficiente a mettere in dubbio la possibilità di paragonare i due prodotti, sebbene il risultato sia esattamente lo stesso. I produttori di diamanti di laboratorio (sintetici) e le loro attraenti nonché seducenti campagne di marketing hanno focalizzato la loro attenzione nell’enfatizzare gli aspetti etici ed ecologici dei diamanti di laboratorio (sintetici) rispetto a quelli naturali. Una ricerca ha però dimostrato che valutare in modo appropriato gli impatti ambientali dei diamanti di laboratorio è molto più articolato di quanto comunicato nelle campagne pubblicitarie, e che questi dovrebbero essere valutati nell’ambito di una “Analisi del ciclo di vita”: una valutazione, appunto, più dettagliata e completa. Appare quindi chiaro che la comunicazione e le relative informazioni sui diamanti di laboratorio (sintetici), incautamente divulgate dall’entusiasmo dei creativi di marketing, probabilmente influenzati dalla indiscutibile qualità di questo prodotto, hanno perso di vista il rispetto delle sopracitate linee guida e relative norme. Infatti il 2 aprile 2019 la Commissione Federale per il Commercio statunitense ha comunicato di aver inviato otto lettere di diffida – datate 26 marzo 2019 – ad altrettanti uffici marketing di produttori di diamanti di laboratorio (sintetici). A questi produttori è stato ingiunto, entro dieci giorni dal ricevimento della diffida, di rivedere e rendere note le azioni attraverso le quali avrebbero modificato i loro piani pubblicitari, rispettando la relativa normativa in materia di dichiarazioni “eco-amichevoli, eco-consapevoli e sostenibili” perché “è molto improbabile che possano ragionevolmente sostanziare tutte le loro affermazioni”. Chiarito l’aspetto legale indubbiamente prioritario, diventa ovvio chiedersi se una comunicazione focalizzata a enfatizzare i supposti aspetti ecologici e in chiara competizione coi diamanti naturali fosse la strategia migliore. Questa esperienza dovrebbe incoraggiare i produttori di diamanti di laboratorio e i loro rivenditori a rivedere la loro strategia e a prendere coscienza che questo prodotto merita una story-telling completamente nuova e personalizzata, che non dovrebbe tentare di competere e/o paragonarsi con i diamanti naturali.
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Michela.Ferraro-Cuda@bcu.ac.uk English translation: see page XXX
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The jewellery industry, preceded by others, could not ignore the growing consumers’ environmental concern, which favourably drives their preferences towards those businesses that sustain environmental and social practices, in particular after the movie Blood diamonds. But based on English guidance “Make a green claim”, unless “factual and referenced” it is considered vague and it cannot be claimed if “not generally agreed by scientists”, which raise the question on how jewellery businesses include claims, more likely not adequately informed rather than maliciously, seriously affecting also the consumers’ perception, who will be prone to udge the sector as superficial. Based on the US Federal Trade Commission’s (FTC), Green Guides require that the business must be specific on the environmental benefits, and goes on to specif ing that “marketers should have competent and reliable scientific evidence to support” green eco-friendly claims. The EU - Unfair Commercial Practices Directive (UCPD) specifies that it must be ensured that the “information provided to the consumer should be truthful and should not deceive or be likely to deceive the consumer in any way”. The above guides and practice make clear that consumers should be not misinformed by the information provided, advertising is evidently included, which leads to wonder where the green/ecofriendly claims for jewellery stand. The fact that there is no clarity on certain aspects of the jewellery industry, should not been seen though, as the go-ahead to formulate pompous and deceitful marketing campaigns, conveying uncomplete information which could become dangerous boomerangs in particular in this industry, already considerably under the consumers’ scrutiny. Could it be the case of lab-grown (synthetic) diamonds and related marketing campaigns? The introduction of this new material had undoubtedly a disruptive impact on the jewellery industry. My concern over the environmental, ethical and social impact of the materials mined for jewellery, was raised by this option too, and I started to investigate it few years ago, as part of my exploration during my master’s degree studies. I suppose as man others, I as particularl keen to find the solution to all the ethical and environmental issues, and the claims of a couple of disruptive innovators were really promising, on the surface. As soon as I started to dig further, it became clear that first of all, the comparison with natural diamonds was pointless. The two kinds of diamonds start from two distinctive and uncommon points, and they belong to two different worlds: natural and man-made,
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The lab-grown diamonds and a correct information See page 101 enough to raise the doubt whether the two products could be comparable, although the result is exactly the same. The lab-grown (synthtetic) manufacturers and related fascinating and attractive marketing campaigns, in particular were focused on emphasising the positive ethical and ecological aspects compared to the mined diamonds. A working paper though demonstrated that to properly evaluate the ecological impacts of lab-grown (synthetic) diamonds is more elaborated than what has been communicated in the marketing campaigns, and should encompass a “Life Cycle Analysis”: a more detailed and complete assessment. It appears clear that the communication and information related to lab-grown diamonds, enthusiastically and incautiously created by marketers, probably driven by the outstanding quality of this product, have failed to comply with the abovementioned guidelines and practice. In fact, on April 2nd, 2019 the US Federal Trade Commission released an announcement stating that eight warning letters - dated March 26th, 2019 – were sent to lab-grown diamond marketers. Manufacturers were warned to revise and declare the steps through which, within 10 days from receipt, they would plan to review their marketing, thereby complying with the FTC Act, addressing their “Eco-friendly, Ecoconscious and Sustainable Claims” because “it is highly unlikely that they can substantiate all reasonable interpretations of these claims”. At this point, beside the legal requirements absolutely the priority, it becomes obvious wondering how the communication, mainly focused on emphasising the apparent green/eco-friendly aspects and in open competition with the natural mined diamonds, was the best strategy. This experience should encourage lab-grown diamond jewellers to completely revise their strategy and realise that this product deserves an entirely dedicated new story-telling, which should not attempt to compete/compare with the natural mined diamonds.
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NOMI
CITATI
4US MAN
66
EMPORIO ARMANI
AL CORO
33
FEDERICA ROSSI JEWELS
69 JEWELS ALTAGAMMA AMLÈ
AMRAPALI ANIA HAIE
ANNICETTE GIOIELLI ANTONINI
ANTRIM ITALIA ARAGONESI ARIOR
AUDEMARS PIGUET AUTORE
BABY CHIBI
78
56 - 59 77
62 81
37
32
70, 71
66, 70, 71 36 53
91
79
BALENCIAGA
67
BERING
66
BOCCADAMO
66
BOUCHERON
32
BELL & ROSS BLISS
BOTTEGA VENETA
27
82
63
BRACCIALINI
80
CARLO BARBERIS
48
CALDERONI CHANEL
CHANTECLER CHARRIOL CHOPARD
CLAUDIA HOPPE
34
68
48, 49 66
15, 33, 52 38
CLIZIA ORNATO
84
CRUSADO
53
CONFUORTO GIOIELLI D1 MILANO DAMIANI
74
98, 99 33
DAVERIVICENZA
80
DODO
79
DRIES VAN NOTEN
64
DE GRISOGONO
DOLCE&GABBANA DUEDIPICCHE ELITE BIJOUX
ELSA SARANTIDOU
15
16
76
80, 82 37
ORO TREND
84
PANERAI
88
FEDERICA TOSI
40
FEMAR
39
FENG CHEN WANG
66
FESTINA
98, 99
GIOVANNI RASPINI
40, 80
GIORGIO VISCONTI
91
GIULIANA DI FRANCO
75
GOYATÈ
79
GRUPPO DAMIANI
34
HAPPY FAMILY
79
HOMI FASHION & JEWELS
84, 85
HONG KONG JEWELLERY & GEM FAIR
90, 91
I AM
67
IL TARÌ
88
KIDULT
81
KEEP OUT
67
KULTO
81
KURSHUNI
80, 81
LAURA FALCINELLI JEWELS
78
LAURA VOLPI
84
MABINA GIOIELLI
68
MARCELLO PANE
88
LEO PIZZO
90
MAMAN ET SOPHIE
67
MARIE MAS
86
MARTINI ITALY
41
MASI GIOIELLI
51
MATTIOLI
102
MOISEIKIN
53
MESSIKA
15
MORELLATO
68
MORI E PUPE
61
MUSEO DI ARTE ISLAMICA DI GERUSALEMME
96
NEW ITALIAN ART
50
NIKOUS KOULIS
63
NIESSING
OPSOBJECTS ORIS
42
OTTAVIANI
PARCO ARCHEOLOGICO
47, 50 66
29
DI ERCOLANO
94
PAUL HEWITT
68
PASQUALE BRUNI PENNYBLACK
PEPPER CHOCOLATE PIANEGONDA POLELLO
91
63 82
39
44
PRADA
68
RAJOLA
53
PRESTIGE GOLD RICHARD MILLE RIVA
ROBERTO COIN
ROBERTO MAGI ROSATO
RUBINIA GIOIELLI
SACRAMORE FIRENZE SALA F.LLI
SANLORENZO
SEE BY CHLOÉ SEIKO SICIS
SIF JAKOBS
STAURINO FRATELLI
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THE WONDERFUL SOCKS THEODORA D JEWELRY TIFFANY & CO. TUDOR
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VACHERON CONSTANTIN VALENTINA CALLEGHER VICENZAORO
VINTAGE GEORGE L’ENFANT
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98, 99
47 - 51 33
81 81
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52 73
47 - 51
20 - 26
67
28
53
70, 71, 82
17 - 19 78 67
40
14, 98, 99 30
90, 91 30 16
51
86 64
82, 98, 99
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