l'Orafo Italiano 09 2018

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€ 5,00

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

L’ORAFO ITALIANO 9 2018

Research

Advertising last trends and top spenders Gold Art

ANNO LXXI SETTEMBRE 2018 - € 5,00

Since 1946

Close Up

To be beautiful and sparkling in the selfie age


Fiori Collection | Photo: Claudio Minenti





Capire i tuoi desideri di professionista e tradurre ogni esigenza funzionale in una gioielleria che diventi uno strumento di successo, è il nostro principale obiettivo. Lo facciamo con serietà, esperienza e professionalità. Da sempre.

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la chiave del successo

Gioielleria Mirolli - Grosseto


RJC_Layout 1 13/12/17 15:33 Pagina 1

Costruire una filiera responsabile oro e platinoidi per diamanti, al consumatore dalla miniera

ANNO LXXII - NUMERO 9 - SETTEMBRE 2018 direttore editoriale direttore responsabile

Building a responsible diamond, gold and platinum metals supply chain from mine to customer

Jewellery Council (RJC) is an International The Responsible in 2005 by a group of not-for-proďŹ t organisation established from across-section of the diamond and gold 14 organisations jewellery business. The RJC is governed by a Board of Direc- tors, supported by a number of Committees and administered by a Management Team located in the United Kingdom, Ca- nada and India. The RJC welcomes new Members from all parts of the jewellery supply chain, including trade associa tions. Mission: “We strive to be the recognized standards and certiďŹ cation organization for supply chain integrity and su- stainability in the global ďŹ ne jewellery and watch industry“. over 1000 Members and over 700 CertiďŹ ed RJC now groups Members globally. The list of RJC Members is available at www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/

Andrea Aiello

in redazione

Antonella Garello

collaboratori

Rosa Chiesa, Luigi Costantini, Simonetta De Pasca, Simona Infantolino, Vittorio Montieri

iniziative speciali

Il Responsible Jewellery Council (RJC) è un’organizzazione internazionale no-profit, costituita nel 2005 da un gruppo di 14 dell’intero comparto organizzazioni rappresentative dei dia manti e dell’oreficeria. Il RJC è retto da un Consiglio Direttivo e coadiuvato da varie Commissioni per ogni settore d’inte La gestione è affidata ad un team con sede resse. dell’attivitĂ Canada e Regno Unito. Il RJC accoglie membri ap- in Australia, partenenti a qualsiasi settore della filiera dell’oreficeria e della gioielleria, di ogni dimensione, comprese le associazioni di categoria. Missione: “Ci sforziamo di essere l’organizza zione riconosciuta per certificazioni e standard al servizio dell’integritĂ della filiera e della sostenibilitĂ nel settore glo orologeriaâ€?. Council oltre 1000 bale di gioielleria e Il raggruppa Associati e oltre 700 Membri Certificati. La lista è disponibile presso www.responsiblejewellery.com/members/certiďŹ ed-members/

Ilaria Danieli

Cristina Fagioli - cristina.fagioli@edifis.it

progetto e grafica

Cristiano Guenzi

foto

Close up Studios

traduzioni

Promo-Est

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dircom@edifis.it

traffico pubblicitario stampa e-mail web site

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Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate BG orafo@edifis.it www.orafoitaliano.it

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Registrazione Tribunale di Milano N° 1038 del 10/01/1949 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi del Reg. EU 679/2016 l'Editore garantisce la massima riservatezza nell'utilizzo della propria banca dati con finalitĂ redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi dell'art. 15 il ricevente ha facoltĂ di esercitare i suoi diritti fra cui la cancellazione mediante comunicazione scritta a EDIFIS Spa - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima. l’Orafo Italiano una rivista edita da:

Responsible Jewellery Council (RJC) ()* "%%( (%$*4 %$ %$4 ? @ E * ""4

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Edifis S.p.A. Viale Coni Zugna, 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it

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Sommario In copertina / Cover Gold Art Contatto / Contact Via Giacomo Konz 45 52100 Arezzo Tel. +39 0575 353877 Fax +39 0575 21239 info@goldart-348ar.it www.goldart-348ar.it

GlobalRoundUp

21 nEWS

Intergem / BMB Decorline / Arturo Facchini / Palazzo Reale/ Pesavento / Damiani / Fani Gioielli

Desires

24 THE KENNEDY MYTH

Milano è l'unica tappa italiana della mostra dedicata alla storia d'amore più famosa d'America

Photo by Close Up Studios

26 purchÉ sia doppio

Bracciale di Gold Art in oro giallo e blu con elementi diamantati. Linea Unique della collezione Oceano. ■ Bracelet by Gold Art in yellow and blue gold with diamond milling elements. Unique line from the Oceano collection.

Col suo look originale, unito a un comfort perfetto, il double ring sta conquistando le dive di tutto il mondo

27 una magia in volo

Molto amata nel periodo dell'Art Nouveau, la libellula ispira ancora oggi gioielli delicati e raffinati

24

31 prezioso pianeta

Gioielli, orologi e bijoux sono protagonisti di quattro progetti "green" a difesa di ecosistemi e diritti umani

35 beauty addicted

Sei tendenze make up in armonia con gioielli che riflettono i colori di ombretti, smalti e rossetti

People&brands

45 uno sguardo internazionale

Il giovane direttore dell'area Jewellery & Fashion di Ieg, Marco Carniello, racconta il futuro prossimo di VicenzaOro e le novità in arrivo

31

72 il gusto di stupire

35

Andrea Fatti coltiva il culto dello straordinario che traduce in gioielli da favola per il suo brand Andrea del Borgo

77 frequent asked questions

Le domande, ma soprattutto le risposte, delle aziende che nonostante la crisi hanno affermato, o rilanciato, il proprio presidio sui mercati di riferimento

Vision

50 trend

Man in black - Ceramic - Bubbles

56 l'intervista

Dieci domande a Bros Manifatture

59 on stage

Clutch & Print match

l'Orafo 2018

12

settembre



Sommario

64 Appeal

45

Crowns - Frogs - Stars

Visual

85 luxury savana

Natura selvaggia, nobile compostezza, seducente ferocia. Un dialogo di energie tra i gioielli più preziosi e gli animali che dominano le praterie

InsideJewellery

91 il risveglio di radio e tv

Il 2017 non ha segnato che lievi variazioni negli investimenti pubblicitari del settore orafo, dove comunque primeggia la stampa periodica

101 the luxury event

I brand di alta gioielleria e i designer più innovativi hanno dato vita a Couture Las Vegas, l'evento americano più esclusivo del settore

85 101

102 ready for change

A partire dalla prossima edizione di JCK Las Vegas, la manifestazione si terrà presso il Venetian Resort, recentemente ristrutturato

104 un futuro incerto

È atteso a breve il lancio di gioielleria con diamanti sintetici prodotta da De Beers: un danno o un'opportunità per il mercato?

106 english text Ultimate Choice

108 award winning masterpiece

64

Un pezzo unico firmato da Nikos Koulis è stato premiato a Couture Las Vegas nella categoria Alta gioielleria. Oltre sei mesi di lavoro per realizzarlo

110

brands in this issue

91

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settembre



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2018

PUNTI DI DISTRIBUZIONE

- Dubai Gold Center - Vip Lounge degli aeroporti di Linate, Malpensa, Bologna, Verona, Firenze, Venezia e Napoli - Edicole "Hudson News" di Linate, Malpensa e Milano Centrale. - Hotel di Milano a 4 e 5 stelle - Clubhouse Brera - Department store internazionali - VicenzaOro, Oroarezzo - Hong Kong Jewellery & Gem Fair - JCK Las Vegas, JA New York - Baselworld, Inhorgenta - Selezionati buyer internazionali di gioielli - I migliori retailer italiani e internazionali

WWW.ORAFOITALIANO.IT


Global Round Up

intergem trends Torna a ottobre la fiera tedesca, trampolino di lancio per le tendenze che riguardano le pietre preziose. Il colore rimane il protagonista anche di questa edizione Ritenuta la patria dell’industria gemmologica tedesca, la città di IdarOberstein si prepara ad accogliere la prossima edizione di Intergem. L’importante manifestazione dedicata alla manifattura locale e alle pietre preziose aprirà le porte dal 28 settembre al primo ottobre a 140 brand e a più di 3000 buyer del settore. «Dal momento che la maggior parte degli espositori ha un orientamento internazionale – spiega Kai-Uwe Hille, amministratore delegato della fiera – Intergem non solo raccoglie le ultime tendenze, ma suggerisce anche nuove idee di prodotto». Questo perché la gamma di pietre preziose che si possono trovare visitando la fiera è vastissima. Basti pensare alla selezione di tormaline Paraiba provenienti da Brasile e Africa, o alle numerose pietre, come ametista, spinello, tanzanite, kunzite e molte altre ancora, che richiamano le sfumature del colore Pantone dell’anno, l’Ultra Violet. ■ Considered the hometown of the German gemmological industry, the city of Idar-Oberstein is getting ready to host the next edition of Intergem. The important event dedicated to local manufacturing and to precious stones, from 28th September to 8th October will open its doors to 140 brands and over 3000 buyers in this sector. «Since most of the exhibitors have an international orientation - Kai-Uwe Hille, managing director of the exhibition, explains - Intergem not only hosts the latest trends, but also gives suggestions for new product ideas». This because of the wide range of precious stones that can be found visiting the exhibition. Just think of the selection of Paraiba tourmalines coming from Brazil and Africa or to the numerous stones, such as amethysts, spinels, tanzanites, kunzites and many others that remind the hues of the colour of the year, Ultra Violet.

l'Orafo 2018

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settembre


bmb decorline eco & safe

Global Round Up

Il nuovo regolamento dell'azienda prevede l'utilizzo di materiali e macchinari non nocivi per la salute, nel rispetto dell'ambiente Il nuovo protocollo di autoregolamentazione stabilito da Bmb Decorline, azienda specializzata da trent’anni nella produzione di arredamento per negozi, ha posto le basi per una produzione più sicura e di qualità. Il regolamento impone, per esempio, l’utilizzo di materie prime a basso contenuto di formaldeide (composto chimico nocivo), di legname certificato a “taglio sostenibile” e di apparecchiature a basso consumo energetico. ■ The new protocol of self-regulation, established by Bmb Decorline, a company that has been specialising for thirty years in the production of furniture, laid the foundation for a safer and quality production. The regulation imposes, for example, the use of raw materials with a low content of formaldehyde (a noxious chemical compound), of certified wood with a "sustainable cutting" and low consumption equipment. festeggiato durante

110 anni di arturo facchini

L'anniversario è stato il Golden Cocktail dell'Orafo Italiano in occasione dell'ultima edizione di OroArezzo

Era il 1908 quando il giovane artigiano Arturo Facchini fondò l’omonima azienda, oggi leader nel settore del packaging di lusso. Dal piccolo laboratorio di Genova al grande stabilimento di Bologna sono passati 110 anni (festeggiati dal Ceo Francesco Maria Soldano e dall’amministratore unico Mario Mandes – erede del fondatore – durante l’ultima edizione di OroArezzo) scanditi da successi e prodotti di qualità: come la linea Radica degli anni ’80 o gli astucci Artù e Tag che hanno ottenuto il brevetto di Invenzione e Utilità. ■ In 1908, the young artisan Arturo Facchini founded the homonymous company, now a leading one in the luxury packaging sector. From the small laboratory in Genoa to the big plant in Bologna 110 years have passed (celebrated by CEO Francesco Maria Soldano and by the Sole Director Mario Mandes - the founder’s heir – during the latest edition of Oroarezzo) characterised by achievements and quality products. Such as the Radica line in the ‘80s or the Artù and Tag cases that obtained the patent of Invention and L'allestimento, Usefulness.

luxus a milano

a cura di Stefano Zecchi, racconta il mondo del lusso nella cultura orientale e occidentale

Il concetto del lusso a cavallo tra Oriente e Occidente è raccontato fino al 30 settembre dalla mostra Luxus – Lo Stupore della Bellezza, curata da Stefano Zecchi al Palazzo Reale di Milano. In un intreccio tra antico e moderno, l’alto artigianato del lusso si manifesta attraverso oggetti, abiti, quadri e gioielli. ■ The idea of luxury between Western and Eastern world is told until 30th September by the exhibition entitled Luxus – Lo Stupore della Bellezza, curated by Stefano Zecchi at the Palazzo Reale in Milan. In a combination of ancient and modern items, the high range luxury artisanship is presented through objects, clothes, paintings and jewels.


pesavento awards 2018 I migliori designer con cui l'azienda ha collaborato saranno premiati durante un esclusivo evento al Teatro Comunale di Vicenza Dopo la festa per il 25esimo anniversario, Pesavento torna con un nuovo evento, gli Awards 2018. Nel Teatro Comunale di Vicenza il 23 settembre l’azienda premierà i nove migliori designer con cui ha collaborato dividendoli in tre categorie: creatività, emozione e performance. Durante l’evento gli ospiti assisteranno anche a una sfilata di gioielleria, a uno spettacolo di acrobati e a performance musicali. ■ After the celebration for the 25th Anniversary, Pesavento organises another event, the 2018 Awards. At the Teatro Comunale of Vicenza, on 23rd September, the company will award the nine best designers with whom it collaborated dividing them into three categories: creativity, emotion and performance. During the event, the guests will also attend a jewellery fashion show, an acrobats’ number and music Nuova dirigenza e riorganizzazione degli performances. spazi aziendali con l'acquisizione dell'ex Palafiere

damiani's improvement

di Valenza: le novità del Gruppo Damiani

Il gruppo Damiani ridisegna la propria struttura dirigenziale nominando Ceo Jérôme Favier, manager che ben conosce le dinamiche del mondo del lusso avendo già lavorato per Cartier e Jaeger Le-Coultre. Alla riorganizzazione manageriale si accompagna anche una ridistribuzione degli spazi aziendali, data la recente acquisizione dell’ex Palafiere della cittadina piemontese e l’impegno di trasformare il sito fieristico abbandonato in un polo produttivo d’avanguardia. ■ The Damiani group reshapes its company structure appointing as Ceo Jerôme Favier, a manager who is well aware of the dynamics of the luxury world as he has already worked for Cartier and Jaeger Le-Coultre. Such management reorganisation is complemented by a redistribution of company spaces, given the recent acquisition of the former Palafiere in the town of Piedmont and the commitment to turn the abandoned La famiglia e la manifattura exhibition site into a cutting-edge artigianale sono alla base del successo manufacturing pole.

il dna di fani gioielli

della storica azienda fiorentina

Una storia di famiglia e di imprenditoria, quella di Fani Gioielli, che dura da oltre 50 anni grazie alla guida del fondatore Benito Fani, da tempo affiancato dalle due figlie Helga e Marinella. L’azienda, forte di un DNA basato sull’artigianato fiorentino, è in grado di trasmettere i valori della propria manifattura e di quella dei grandi marchi di gioielleria alla clientela esclusiva che accoglie nei due punti vendita di Firenze e Siena, rivenditori ufficiali anche di Rolex e Tudor. ■ The history of Fani Gioielli is a family and entrepreneurship one that started over 50 years ago thanks to the guide of its founder Benito Fani, long supported by his two daughters Helga and Marinella. The company, relying on a DNA based on Florentine artisanship, can convey the values of its own manufacturing and of the big jewellery brands’ to its exclusive clients welcomed in its two stores in Florence and Siena, also Rolex and Tudor official retailers.


Desires

flash

EXHIBITION

the kennedy

myth

Milano è l'unica tappa italiana della mostra dedicata alla storia d'amore più famosa d'America di

JFK Library - Kennedy private collection

Simona Infantolino

J

ohn Fitzgerald e Jacqueline Kennedy rappresentano forse una delle coppie più amate della storia, il cui sogno rispecchiava quello dell’America negli anni ’60. Un amore nato a Georgetown (Washington, D.C.), quando lui non era ancora senatore del Massachusetts, coronato dal matrimonio nel 1953 e proseguito durante la corsa alla presidenza nel 1960. Il resto, compresa la tragica morte di Jfk, è storia nota. A 65 anni dal celebratissimo matrimonio i Kennedy tornano con una mostra fotografica dedicata al mito che sono diventati. Dal 13 settembre al 13 ottobre l’Institut Français di Milano ospiterà al Palazzo delle Stelline The Kennedy Years, una raccolta di 160 foto, molte delle quali inedite, provenienti dagli archivi Kennedy. In molte Jacqueline è raffigurata con i suoi più cari gioielli, tra cui quelli disegnati da Schlumberger per Tiffany & Co. (partner del progetto). La First Lady aveva, infatti, una passione per i famosi bracciali smaltati tanto da possederne uno per ogni colore (da allora saranno definiti Jackie Bracelets). Sempre di Tiffany & Co. è la spilla Berry Brooch in oro giallo con diamanti e rubini regalatale da Jfk per la nascita del loro secondo figlio e indossata in numerose occasioni istituzionali. Completano la mostra l’unica riproduzione dell’abito da sposa di Jackie, un modello della sedia a dondolo tanto amata dal presidente e i video della coppia presidenziale durante i soggiorni in Italia. ■ John Fitzgerald and Jacqueline Kennedy may represent one of the most loved couples in history, whose

l'Orafo 2018

dream reflected that of the US in the sixties. A love born in Georgetown (Washington D.C.) when he was not a senator of Massachusetts yet and continued with their marriage in 1953 and the Presidential Run in 1960. The rest, including JFK's tragic death, is a known story. After 65 years from the wedding that made history, the Kennedys are back under the spotlight with a photographic exhibition dedicated to the myth they have been turned into. From 13th September to 13th October, the Institut Français of Milan will host, at the Palazzo delle Stelline, The Kennedy Years, a collection of 160 pictures, many of them unpublished, coming from the Kennedy’s archive. In many of them Jacqueline is wearing her most beloved jewels, including those designed by Schlumberger for Tiffany & Co. (partner in this project). In fact, the First Lady was so fond of the famous enamelled bracelets that she owned one for each colour (since then they would be called Jackie Bracelets). Again by Tiffany & Co., we find the Berry Brooch in yellow gold, diamonds and rubies she received from JFK for the birth of their second son and worn in many institutional occasions. The exhibition is complemented by the unique replica of Jackie's wedding dress, a model of the rocking chair the president loved so much and some videos of the presidential couple during their stays in Italy.

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JFK Library - White House Photographs

Pagina a fianco: in alto, la coppia durante la campagna elettorale del 1960; al centro, Jakie indossa la Berry Brooch di Tiffany & Co. durante il suo primo viaggio all'estero come First Lady nel 1961 (Foto: Kennedy DPA). Le bacche della spilla rappresentano i loro figli Caroline e John John; i bracciali in oro e smalti disegnati da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. e tanto amati dalla First Lady. In questa pagina: John e Jakie assistono all'America's Cup nel 1962. â– Opposite page: above, the couple during the election campaign of 1960; center page, Jakie wears the Berry Brooch by Tiffany & Co. during her first trip abroad as First Lady in 1961(Photo: Kennedy DPA). The brooch berries represent their children Caroline and John John; the gold bracelets and enamels designed by Schlumberger for Tiffany & Co. and much loved by the First Lady. This page: John and Jakie attend the America's Cup in 1962.

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Desires

flash

TENDENZA

purché sia

doppio Con il suo look originale e grintoso unito a un comfort perfetto, il double ring sta conquistando dive e attrici in tutto il mondo di

Antonella Garello

V

ero e proprio gioiello cult che torna ciclicamente a risplendere sui red carpet più prestigiosi, l'anello doppio - e addirittura triplo - è tornato di prepotenza al dito, anzi alle dita, di attrici, dive e influencer. Le versioni più preziose prevedono l'abbinamento dell'oro o del platino a pavé di diamanti bianchi o fancy colour oppure a pietre naturali dai colori vivaci, che sottolineano con decisione l'originalità della struttura. Non a caso il double ring è molto amato dalle grandi maison della gioielleria, pronte a raccogliere la sfida della creazione di un gioiello che deve unire al look grintoso e singolare un comfort perfetto. ■ True cult jewel that is cyclically seen shining on the most prestigious red carpets, the double - or even triple – ring imposed itself again to be worn on the finger, or better on the fingers, of actresses, celebrities and influencers. The most precious versions combine gold or platinum to white or fancy colour diamonds or even to natural stones characterised by bright hues, strongly emphasising the originality of the frame. It is not by chance that the double ring is a beloved piece for big jewellery maisons, challenged to create a jewel meant to combine a gritty and unique look with a full comfort.

Sopra: Hannah Ferguson all'amfAR Gala Cannes 2018, con gli orecchini Birds of a Feather e l'anello Shards of Mirror di Messika in oro bianco e diamanti. In alto a sinistra: anello di Falcinelli Italy in oro rosa e diamanti. Al centro: anello ititoli in oro bianco con pavé di diamanti taglio brillante e diamante fancy deep orange yellow. ■ Above: Hannah Ferguson at amfAR Gala Cannes 2018 wearing the Birds of a Feather earrings and the Shards of Mirror ring by Messika, in white gold with diamonds. Above left:, a ring by Falcinelli Italy in rose gold with diamonds. At the centre: ring by ititoli in white gold with brilliant cut diamond pavé and one fancy deep orange yellow diamond.

A sinistra: anello di Remida Tornaghi in oro bianco, diamanti e zaffiro cabochon birmano. A destra: anello African Queen della collezione Eden di Mattioli in oro nero e diamanti neri. ■ Left: a ring by Remida Tornaghi in white gold with diamonds and a Burma cabochon cut sapphire. Right: African Queen ring from the Eden collection by Mattioli in black gold and black diamonds.

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Desires

flash

DRAGONFLY

una magia

in volo Molto amata dagli artisti orientali, protagonista dell'Art Nouveau, la libellula ispira ancora oggi gioielli delicati e raffinati di

Antonella Garello

N

obile erede del Giapponismo - conio usato per descrivere l’influenza esercitata dall’estetica giapponese sull’arte e sull’artigianato occidentale a cavallo tra Ottocento e Novecento - la libellula è una figura amatissima e ricorrente nella storia della gioielleria. L'Art Nouveau, che tanto apprezzò le stampe e l'artigianato del paese del Sol Levante, soprannominato appunto "l'isola delle libellule", fece di questo piccolo insetto, considerato oltretutto un po' magico in virtù della sua somiglianza con la silhouette di una fatina, il protagonista di raffinate spille, orecchini, objets d'art. Da allora i brand più prestigiosi hanno riprodotto la leggerezza del suo volo, la delicatezza della sua struttura e i colori cangianti delle sue ali intessendo preziosi trafori in oro, platino e diamanti o elaborando pavé

tempestati di gemme multicolori. ■ Noble heir of Japonism - a term coined to describe the influence exerted by Japanese aesthetics on western art and craft between the nineteenth and twentieth century – the dragonfly is a beloved and recurring figure in jewellery. Art Nouveau that so much appreciated the prints and craft of the country of the Rising Sun, not by chance nicknamed "the island of dragonflies", turned this small insect, resembling the silhouette of a magic fairy, into the protagonist of refined brooches, earrings and objets d'art. Since then, the most prestigious brands have reproduced the lightness of its flight, its delicacy, along with the wonderful colours of its wings weaving precious fretworks made of gold, platinum and diamonds or creating multicolour gems pavés. Hokusai, Campanule e libellula

In alto, a sinistra: pendente di Mimi in oro bianco e diamanti, collezione Libellula. A destra: Spilla Dragonfly Unique Animalier di Roberto Coin in oro bianco con diamanti, zaffiri blu e viola e rubini. Al centro: Spilla di New Italian Art in oro bianco con diamanti, rubini, citrino, zaffiri blu e tsavorite. A sinistra: orecchini Libellula di Chopard in oro bianco con quarzo prasiolite, zaffiri e diamanti. Animal World Collection. A destra: orecchini della collezione Dragonfly di Anapsara in oro bianco e zaffiri blu con rodiatura blu.

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Desires flash ETICA

PREZIOSO

PIANETA Gioielli, orologi e bijoux sono protagonisti di quattro progetti "green" pensati per proteggere i mari, le foreste e i diritti delle persone in tutto il mondo di

Antonella Garello

l'Orafo 2018

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Desires

flash

4OCEAN

il sogno di mari puliti Mentre un report di Science lancia l'allarme sugli oltre 7 miliardi di chilogrammi di plastica che ogni anno vanno a inquinare le acque del pianeta, mettendo in pericolo la nostra salute e la sopravvivenza di diverse specie animali, le crew di 4Ocean dragano quotidianamente oceani e coste a caccia di rifiuti. In neppure due anni l’associazione ha recuperato circa 460 tonnellate di plastica. Chiunque può contribuire acquistando nel sito il bracciale in vetro e poliestere riciclati al 100%, per un prezzo corrispondente a circa 0,5 kg di plastica recuperata dagli oceani, o partecipando alle iniziative proposte (4ocean.com). ■ While a Science report warns on the over 7 billion kilograms of plastics that every year pollute the waters of our planet, threatening the survival of animal species and our health, the crews of 4Ocean daily dredge oceans and coasts in search of plastics. In less than two years, the association collected about 460 tons of wastes. Everybody can give their contribution by purchasing the bracelet made of 100% recycled glass and polyester, for a corresponding price of 1 pound of trash removed from the ocean, or taking part to the proposed initiatives (4ocean.com).

EMI&EVE

sos cambogia Cassandra Postema ha cambiato vita dopo un viaggio in Cambogia nel 2012. Colpita, come racconta, «dalla forza d’animo di questa popolazione che conserva il sorriso affrontando ogni giorno difficoltà per noi inimmaginabili», Cassandra decide di lanciare un messaggio di speranza. Apre quindi un laboratorio in cui il materiale ricavato dalle migliaia di mine deposte in Cambogia nel corso di tre diversi conflitti e recuperate dal Cambodian Mine Action Centre viene abbinato a bellissime pietre locali e trasformato in gioielli da artigiani cambogiani. Per info e acquisti: emiandeve.it ■ Cassandra Postema changed her life after a journey to Cambodia in 2012. Impressed, as she says, «from the fortitude of this population that keeps on smiling while facing daily hardships that we find it difficult to imagine», Cassandra decides to launch a message of hope. Therefore, she opens a laboratory where the material of thousands of mines laid in Cambodia during three different wars and collected by the Cambodian Mine Action Centre is matched to local stones and turned into jewels by Cambodian artisans. For further information and purchases: emiandeve.it

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MARAISMARA

il primo oro fairtrade Primo laboratorio orafo italiano autorizzato a utilizzare l'oro certificato Fairtrade - frutto del lavoro equamente retribuito di piccole organizzazioni di minatori ed estratto senza l'utilizzo di sostanze chimiche inquinanti - Maraismara ha fatto delle scelte etiche il proprio principio guida. Nella bottega di Torrice, Frosinone, Mara Bragaglia realizza a mano delicati gioielli cercando i materiali, le pietre naturali e le perle «più onesti e responsabili», verificando le modalità di estrazione e lavorazione ma anche le dinamiche commerciali e geopolitiche. Per informazioni e acquisti: maraismara.it ■ The first Italian goldsmith laboratory authorised to use the Fairtrade certified gold – fruit of the fairly paid work of small miners’ organisations and extracted without using polluting chemicals – Maraismara turned its ethical choices into its own guiding principle. In her shop in Torrice, Frosinone, Mara Bragaglia makes delicate jewels searching «the most honest and responsible» materials, natural stones and pearls, studying the methods of extraction and working, along with commercial and geopolitical dynamics. For info and purchases: maraismara.it

WEWOOD

È l'ora delle foreste Fondato nel 2009 a Firenze, WeWood unisce alla creatività italiana una grande attenzione per l'ambiente. Primo brand a realizzare orologi da polso in legno, completamente privi di materiali tossici e artificiali, utilizza legni di recupero provenienti da tutto il mondo, di diversi tipi e colore, ciascuno con caratteristiche peculiari. Gli orologi, leggeri e confortevoli, sono dunque adatti a ogni occasione. Per ogni orologio venduto, WeWood pianta un albero in collaborazione con organizzazioni no profit come American Forests e Trees for the Future. Per info: it.we-wood.com ■ Established in 2009 in Florence, WeWood combines Italian creativity to a great attention for the environment. The first brand to make wooden wrist watches, fully free from toxic and artificial materials, it uses recyclable wood coming from all over the world and of various types, each with a different colour and peculiar features. Its light and comfortable watches are then suitable for every occasion. For each sold watch, WeWood plants a tree in partnership with such no profit organisations as American Forests and Trees for the Future. For info: it.we-wood.com

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BEAUTY

ADDICTED Sei tendenze make up in armonia con gioielli che riflettono e arricchiscono i colori di ombretti, smalti e rossetti: idee smart dalle face chart piĂš audaci a quelle piĂš classiche di

Simona Infantolino

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Desires

close up

PINK

Dall'alto, in senso orario: bracciale Blooming di Ole Lynggaard Copenhagen in oro giallo con pietre di luna rosa e grigia e diamanti; bracciale di Gucci in oro con opale rosa e diamanti; bracciale Coconut di Tamara Comolli in oro rosa con calcedonio rosa. Prodotti make up di Guerlain. â– From top, clockwise: Blooming gold bangle by Ole Lynggaard Copenhagen with blush and grey moonstones and diamonds; bracelet by Gucci in gold with pink opal and diamonds; Coconut bracelet by Tamara Comolli in rose gold with pink chalcedony. Make up products by Guerlain.

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BLUE

Dall'alto, in senso orario: orecchini in oro bianco con zaffiri e diamanti bianchi di Artlinea, Salvini (collezione Colorful) e Massimo Raiteri. Prodotti make up di Chanel. â– From top, clockwise: white gold earrings with sapphires and white diamonds by Artlinea, Salvini (Colorful collection) and Massimo Raiteri. Make up products by Chanel.

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Desires

close up

ORANGE

Dall'alto, in senso orario: anello di Massimo Raiteri in oro giallo con topazio centrale, diamanti bianchi, zaffiri arancio e smalto; anello Peony di Alessio Boschi in oro giallo e bianco con diamanti bianchi, zaffiri arancio e berillo giallo; anello di Oro Trend con diamanti, madreperla arancio e citrino centrale. Collezione BonTon. Prodotti make up di Dior. â– From top, clockwise: yellow gold ring by Massimo Raiteri with central topaz, white diamonds, orange sapphires and enamel; Peony ring by Alessio Boschi in white and yellow gold with white diamonds, orange sapphires and yellow beryl; ring by Oro Trend with diamonds, orange mother-of-pearl and central citrine. BonTon collection. Make up products by Dior.

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VIOLET

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Dall'alto, in senso orario: anello Doppio di de Grisogono in oro rosa con ametista e diamanti; anello Tulip di Tamara Comolli in oro con ametista; anello in oro bianco con diamanti e zaffiro viola-rosa di Picchiotti. Prodotti make up di Yves Saint Laurent. â– From top, clockwise: Doppio rose gold ring by de Grisogono with amethyst and diamonds; Tulip ring by Tamara Comolli in gold with amethyst; white gold ring with diamonds and purple-pink sapphire by Picchiotti. Make up products by Yves Saint Laurent.


Desires

close up

RED

Dall'alto, in senso orario: orecchini in oro bianco con rubini e diamanti bianchi di Stenzhorn (linea Butterfly Lovers), Forever Unique (collezione Sinuo Colour) e Falcinelli Italy. Prodotti make up di Clinique. â– From top, clockwise: white gold earrings with white diamonds and rubies by Stenzhorn (Butterfly Lovers line), Forever Unique (Sinuo Colour collection) and Falcinelli Italy. Make up products by Clinique.


GOLD

Dall'alto, in senso orario: bracciale Spicchi di Luna di Damiani in oro giallo con diamanti fancy; bracciale di Tiffany & Co. in oro giallo. Collezione Tiffany City HardWear; collana in oro rosa di Pomellato. Prodotti make up di Dolce&Gabbana. â– From top, clockwise: Spicchi di Luna yellow gold bracelet by Damiani with fancy diamonds; bracelet by Tiffany & Co. in yellow gold. Tiffany City HardWear line; rose gold necklace by Pomellato. Make up products by Dolce&Gabbana.

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Desires

close up

Se la bellezza sta nello sguardo si può dire che il make up è la sua cornice. Eccentrica o minimale, l’arte del maquillage accompagna ogni donna a partire dalle sperimentazioni dell’infanzia. Crescendo, poi, si scoprono segreti del mestiere a prova di prestigiatore. Il contouring, per esempio, trasforma la percezione del volto con il chiaroscuro. La matita bianca, invece, se usata sulla rima interna, ingrandisce gli occhi. Piccoli trucchi che giocano, di stagione in stagione, con i colori proposti dalle grandi case cosmetiche. Per i prossimi mesi Guerlain punta sulla Barbie girl con il rosa, mentre Chanel, più rock, combina il blu elettrico col rosso fiammante. Arancione e viola, in perfetto abbinamento complementare, sono protagonisti rispettivamente delle linee di Dior e Yves Saint Laurent. Più classici Clinique, che alleggerisce il rosso delle labbra con un tocco di bianco, e Dolce&Gabbana, che punta tutto su un incarnato di porcellana. ■ If beauty is in the eye, then we can say that make up is its frame. Either eccentric or minimal, the art of make-up accompanies every woman since her first experiments as a child. Then, when she grows up, she discovers the secrets of the job that are worth of a magician. Contouring, for examples, changes the perception of a face thanks to the effects of light and shade. The white crayon, instead, when used on the eye fissure, makes the eyes look bigger. Small tricks that, season after season, play with the colours proposed by the big cosmetics companies. For the following months Guerlain has decided to focus on Barbie girl with pink, while Chanel, with a "rocker" attitude combines blue royal with flaming red. Orange and violet, in a perfect complementary match, are respectively protagonist of Dior and Yves Saint Laurent lines. Showing a more classic approach, Clinique softens the red on the lips with a touch of white, while Dolce&Gabbana emphasise the porcelain complexion.

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Gioielli



People & Brands TRADE FAIRS

UNO SGUARDO

INTERNAZIONALE Più spazi espositivi a Vicenza, più spazio nel mondo: il giovane direttore dell'area Jewellery & Fashion di Ieg, Marco Carniello, racconta il futuro prossimo di VicenzaOro e le novità in arrivo di Ilaria

Danieli

«GLI STATI UNITI SONO UNO DEI NOSTRI MERCATI PRINCIPALI E L'ACCORDO CON EEX CI PERMETTERÀ DI AUMENTARE IL PRESIDIO SU QUEST'AREA»

E

ntrato nel mondo del gioiello e della Fiera di Vicenza da solo due anni, Marco Carniello, giovane direttore della Divisione Jewellery & Fashion di Ieg, è già in grado di scattare una fotografia realistica del settore. «Venivo da esperienze diverse - spiega - ma il modello di approccio che avevo maturato nella consulenza aziendale mi ha consentito di entrare abbastanza velocemente anche nelle dinamiche del settore prezioso». Il quadro che ha trovato l’ha stupita? «Devo dire di no. Ho constatato che anche in questo, come in molti altri settori, accanto a progetti imprenditoriali che sviluppano creatività, produzione, distribuzione, marketing e comunicazione di brand a 360 °, si trova anche una cultura artigianale, a carattere

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People & Brands

industriale, concentrata sulla produzione. E questo sia in Italia che all’estero. È quindi un panorama stimolante proprio per le ottime prospettive di sviluppo di tante realtà che sono state fino a oggi concentrate prevalentemente sugli aspetti produttivi e che si stanno aprendo a progetti più complessi». Ha individuato qualche particolare criticità? «È un settore complesso ma non più complesso di altri, che ha registrato in passato un grande successo e che poi è stato costretto a ridimensionarsi, perdendo molte unità. Negli ultimi cinque anni però la situazione sta cambiando e si sta evolvendo in positivo». La Fiera di Vicenza è per vocazione paladina del Made in Italy, ma Ieg (Italian Exhibition Group) ha dinamiche più ampie e internazionali: qual è il ruolo del settore orafo nella visione strategica del Gruppo? «Ieg punta su settori forti della manifattura italiana, come l’oreficeria e la gioielleria, ma una manifestazione in grado di presentarsi a tutto il mondo non può limitarsi alla sola offerta del Made in Italy perché i buyer internazionali, pur molto interessati al prodotto italiano, desiderano vedere anche altro. Per essere competitivi su scala almeno continentale l’offerta deve essere globale. La Fiera di Vicenza sta crescendo appunto come vetrina per il meglio del prodotto italiano e di quello internazionale; la presenza straniera selezionata non toglie valore al Made in Italy ma lo completa e lo rende più appetibile per i buyer». Che tipo di impatto avrà sulle fiere orafe l’ampliamento degli spazi fieristici da poco annunciata? «L’idea è di portare anche l’infrastruttura di VicenzaOro a un livello qualitativo pari a quello dei quartieri fieristici più moderni e internazionali, non in senso scenografico ma in senso funzionale agli espositori e ai visitatori, così da permetterci di crescere anche in aree che a oggi riteniamo limitate per indisponibilità di spazi.

Intendo settori che già presidiamo (dal prodotto unbranded alla fashion jewellery) e ai quali sono dedicati il padiglione quattro e il padiglione due ma che avrebbero bisogno di più respiro. Si tratta di aziende italiane ma anche di community estere che riteniamo strategiche come i dealer di gemme e alcuni marchi stranieri dell’alto di gamma e del bijou che sappiamo essere di grande interesse per i nostri visitatori». Ieg organizza anche Oroarezzo. Quali sono e saranno le sinergie e le distinzioni tra la manifestazione vicentina e quella toscana? «Oroarezzo si focalizzerà sempre più sull’oreficeria unbranded italiana e avrà come target gli operatori legati alla distribuzione wholesale o comunque al commercio di oreficeria a volumi. VicenzaOro invece rimarrà rappresentativa di tutta la filiera (dalle gemme al gioiello di marca) per operatori di tutti i tipi, dai grossisti ai dettaglianti. Questo modello distintivo ci sta già premiando perché le ultime edizioni di entrambe le manifestazioni sono andate bene». Quali novità o cambiamenti dobbiamo aspettarci dalla partnership recentemente siglata da Ieg con Emerald Expositions (EEX) organizzatore, tra gli altri eventi, di Couture Las Vegas? «Gli Usa sono uno dei nostri mercati di sbocco più importanti e questo accordo ci permetterà di aumentare il presidio su quest’area. Inoltre il debutto operativo della partnership coincide con l’avvio di Premier, un evento trade a cui Eex stava lavorando da qualche anno e che aprirà i battenti durante la Las Vegas Market Week dal 31 maggio al 4 giugno del 2019. La manifestazione sarà ospitata, insieme con Las Vegas Antique Jewelry and Watch Show e con AGTA GemFair, al Las Vegas Convention Center e si focalizzerà su un’offerta qualitativamente alta di gioielleria, oro-

«I PRODOTTI STRANIERI DI ALTA QUALITÀ COMPLETANO L'OFFERTA DEL MADE IN ITALY»

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Nella pagina di apertura: Marco Carniello, direttore della Divisione Jewellery & Fashion di IEG. In queste pagine, immagini delle passate edizioni di VicenzaOro. n Opening page: Marco Carniello, director of the IEG Jewellery & Fashion Department. On these pages: images of previous editions of VicenzaOro.

logeria e bijoux ma con un entry price più accessibile di quanto viene esposto nei padiglioni di Couture. Avremo quindi la doppia opportunità di proporre sia l’alto di gamma con Couture sia l’oreficeria unbranded con Premier. Di fatto questo approdo sulla piazza americana ci consente di dialogare con tutti gli attori più importanti del settore, garantendo alle nostre aziende la cura organizzativa e il prestigio di cui gode Couture anche nel settore unbranded. Nell’ambito di Premier il nostro padiglione italiano avrà una posizione di primissimo piano: possiamo dire senza esagerare che saremo le star dell’iniziativa e daremo alla manifattura italiana la massima visibilità».

business il cliente. Le operazioni rispetto agli Usa, così come gli interventi sul quartiere fieristico di Vicenza, il lancio di una politica digital che mai si era affrontata prima con reale concretezza e concertazioni di saperi lo stanno a dimostrare». Due parole su VicenzaOro September, che presenta due nuove sezioni dedicate agli orologi e ai designer. «Sugli orologi di livello medio (con una fascia prezzo tra i 500 e i 3000 euro) stiamo lavorando già da tempo e quest’anno abbiamo voluto dare concreta espressione a questa area di prodotto nella Watch room all’interno della community Look, dedicata alla Fashion Jewellery, che crediamo sia la più vicina al contesto in cui si

Queste iniziative realizzano le tappe di un progetto di posizionamento e di sviluppo annunciato all’indomani della nascita di Ieg. Il futuro confermerà le linee guida tracciate o sono previsti percorsi diversi da quelli originari? «Le strategie si formulano e per loro stessa natura si devono evolvere, implementare, perfezionare, equilibrare con rapidità alla straordinaria velocità del mercato. Oggi siamo un’azienda che guarda alla Borsa e con la chiarezza di avere al centro del nostro

collocano questi timepieces. Invece per quanto riguarda i designer daremo più visibilità a brand di alta gioielleria caratterizzati da un’identità molto forte ma poco o pochissimo distribuiti, che ci aiuteranno ad ampliare l’offerta per il nostro buyer oltre ad aprire una finestra significativa sui trend della gioielleria futura, un argomento molto caro al nostro show».

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English translation: see pag. 106

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time for magic small pieces Glittering bags for special nights

A NEW FEATURE BY L’ORAFO ITALIANO


POWER OF COLOUR

a/at HOMI SPERIMENTA — PAD11 HS10 ANELLO TWIN: un anello realizzato in due parti, simili ma diverse come i gemelli, che diventano due anelli da indossare su due mani, o da due persone affini di spirito. TWIN RING: a sculptural ring made of two parts, similar but different as twins, that become two rings to be worn on both hands, or by two kindred spirit.

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up front

parlare di magia del quotidiano può sembrare ingenuo e retorico nella realtà attuale, ma per provare qualche piccola gioia vale sempre la pena di credere che basti un gesto, anche poco impegnativo, per cambiare il proprio destino. come essere gentile con un ranocchio, se non proprio baciarlo, oppure affidare un desiderio a una stella improvvisamente apparsa nel cielo notturno. principessa per un giorno o per tutta la vita: una sana autostima e un gioiello colorato regalano questa bella sensazione, una gratificazione che non svuota il portafoglio e può trasformare, in meglio, l’appeal di un look inizialmente anonimo. Perché non scegliere una corona come ciondolo portafortuna o puntare su una pochette tempestata di paillettes per sentirsi protagonista di una serata? la stagione autunnale non è noiosa e grigia come sembra, basta non prenderla troppo sul serio e non rinunciare mai a giocare, almeno con l’effimero.

time for magic Speaking about magic in daily life can be naïf and rhetorical in the current reality, but to feel a small joy, believing that a simple gesture, even not too demanding, is enough to change one's own fate is always worth. Like being gentle with a frog, if not kissing it, or wishing upon a star that has suddenly appeared in the sky. Princess for a day or for the whole life: a sound self-esteem and a coloured jewel give this beautiful feeling, a fulfilment that does not empty your wallet and can turn, for the better, the appeal of an initially anonymous look. Why not choosing a crown as a lucky charm or opting for a clutch bag covered with sequins to be protagonist for a night? Autumn is not boring and grey as it looks, just don’t take it too serious and never give up playing, at least with the ephemeral.

Vision

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trend 1

M A N

2

3 4

I N

5 6

B L A C K

1 graf von faber-castell matita perfetta magnum black edition in legno con finitura pvd titanio / perfect magnum black edition pencil in wood with titanium pdv finishing 2 lotus style bracciale con cordino nero e ancora in acciaio / black string bracelet with steel anchor - 3 2jewels bracciale in acciaio, acciaio pvd nero, fibra di carbonio, silicone e zirconi / steel and black pvd finishing steel bracelet with carbon fiber, silicone and zircons 4 albert m bracciale tennis in argento con spinelli neri / silver tennis bracelet with black spinels - 5 kidult bracciale in acciaio satinato e onice / satin-finished bracelet in steel and onyx - 6 amen bracciale in pelle e bronzo / leather and bronze bracelet.

Vision

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trend

2 1

6

C E R A M I C

3

4

5

1 mori e pupe collana in tessuto e ceramica / ceramic and fabric necklace - 2 le perle di caltagirone collana in argento placcato e ceramica / plated silver necklace with ceramic 3 laura volpi anello in bronzo e ceramica / bronze ring with ceramic - 4 krea ciondolo in argento placcato con ceramica e pietre semi preziose / plated silver pendant with ceramic and semi precious stones - 5 officine gualandi collana in pelle e ceramica / leather and ceramic necklace - 6 filandro anelli in ceramica smaltata e oro / enamelled ceramic rings with gold.

Vision

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mondoprezioso.tari.it

www.tari.it

Marcianise CE - Italy ph. +39 0823 517111


trend

2

1 3

bubbles 4 5

1 bijou brigitte collana in poliestere con sfere ricoperte di gomma / polyester necklace with rubber covered boules - 2 daniel espinosa anello cerezo in bronzo placcato oro / cerezo gold-plated bronze ring 3 obligĂŠ bracciale in argento galvanizzato / galvanized silver bracelet - 4 marcello pane collana in argento placcato oro rosa e boule soft touch / rose gold-plated silver necklace with soft touch boules - 5 morellato orecchini in acciaio con pvd oro rosa / steel earrings with rose gold pvd finishing.

Vision

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l'intervista

Coi fratelli Maurizio, responsabile marketing, Valerio, responsabile prodotto, e Riccardo, ancora all'università, Beatrice Beleggia rappresenta la seconda generazione della famiglia Beleggia, titolare del Gruppo Bros Manifatture. Come è avvenuto il suo ingresso in azienda? Fin da ragazzina passavo le estati nei vari reparti, osservando chi realizzava i cinturini, le scatoline, i gioielli, o sfogliando le riviste per capire il mondo dei periodici e dei quotidiani. è stata un'esperienza utile? Fondamentale per capire i vari passaggi produttivi e soprattutto per interiorizzare il rispetto del lavoro, nostro e altrui, che ci ha sempre trasmesso nostro padre. Qual è il suo ruolo oggi all'interno del gruppo? Mi occupo della comunicazione, delle relazioni pubbliche e anche di Bros USA, che ha sede a Miami. Un progetto o una campagna che ricorda con particolare soddisfazione? Sicuramente il tour Brosway About You, col nostro staff nelle discoteche di tutta Italia alla ricerca dei giovani che meglio interpretassero il mondo Brosway e poi la recente sfilata notturna di Pianegonda, davanti a 200 top clients e alla stampa internazionale, nella splendida cornice di Officina del Sole, wine resort di famiglia.

dieci domande a

Bros Manifatture Come si è sviluppato il gruppo nella sua struttura attuale? Mio padre ha fondato una manifattura di cinturini per orologi d'alta gamma nel 1979; nel 2002 con Brosway è approdato al gioiello fashion. nel 2008 è nato S'agapò, brand di fast fashion jewellery; le acquisizioni di Rosato, fine jewellery, e Pianegonda, contemporary design jewellery, sono arrivate nel 2011 e nel 2015. Nessuna cannibalizzazione? No, ogni brand ha le proprie specificità, il proprio target, una propria comunicazione. Su quali nuovi progetti state lavorando? Stiamo sviluppando il mercato Usa e quello cinese, con negozi e partner in loco e una distribuzione online. La sede produttiva è sempre rimasta nelle Marche. quanto conta per la sua famiglia il legame col territorio? Tantissimo. siamo nati in una regione meravigliosa, che ci ha ispirato con la sua bellezza e la sua storia. cerchiamo di ricambiare riportando in vita strutture in abbandono o contribuendo alla ristrutturazione di tesori culturali. Siete molto attivi anche sul fronte della beneficenza... Siamo cresciuti nella consapevolezza che sia normale aiutare chi ha bisogno e difendere i più deboli, i bambini, le donne, i malati. Un sogno? Di sogni ne ho tanti... Pensando a un obiettivo concreto, vorrei continuare coi miei fratelli a lavorare nella scia imprenditoriale di nostro padre e che lui fosse orgoglioso del nostro lavoro di squadra. English translation: see page 106

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Vision

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on stage

TON SUR TON

CLUTCH & PRINT

MATCH

Pochette boho chic per il giorno e clutch tempestate di cristalli per la sera si confondono con le fantasie colorate delle tappezzerie vintage di Domenico Festa Foto Close Up Studios - Styling Simonetta De Pasca

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on stage

in apertura: clutch di atelier swarovski, interamente tempestata di cristalli swarovski, dalla forma irregolare che ricorda un diamante. in questa pagina: clutch in velluto verde di rodo decorata con ricami a motivi geometrici e cristalli. â– opening page: diamond-shaped clutch by atelier swarovski entirely swarovski crystal-studded. this page: a green velvet clutch by rodo decorated with geometric embroidery and crystals.

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on stage

clutch di ■ clutch

malìparmi ricamata con perline by malìparmi embroidered with

Vision

black, strass e cristalli black beads, strass, glass

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di vetro e resina. and resin crystals.


on stage

clutch di ottaviani decorata con cristalli, paillettes, perline e ricami, tracolla in metallo. â– clutch bag by ottaviani decorated with crystals, paillettes, beads and embroidery, metal shoulder strap.

Vision

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on stage

borsa a tracolla in tessuto di 3941 milano con ricamo di perline, baguette e paillettes e dettagli in pelle. â– fabric shoulder bag by 3941 milano with beads, baguettes, paillettes and leather details.

Vision

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appeal

1 2

3

4 9

crowns 8 5

7

6

1 gioielli zar orecchini in argento placcato oro con pietre colorate / gold-plated silver earrings with coloured stones - 2 accessorize headpiece 3 church's shoe - 4 rosato charm in argento e zirconi / silver and zircons charm - 5 azhar anelli in argento galvanizzato con smalti e zirconi / galvanized silver rings with enamels and zircons - 6 anna & alex orecchini in argento con conchiglia sardonica incisa, passamaneria, perle e giade colorate / silver earrings with engraved sardonic shell, pearls, trimming and coloured jade - 7 braccialini bag - 8 pandora anelli in argento e argento placcato oro con cubic zirconia / silver and gold-plated silver rings with cubic zirconia - 9 kinloch foulard.

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Gioielli Made in Italy placcati oro rosa 18kt con pietre naturali certificate


appeal

1

2 9

frogs

3

8 4

5

7 6 1 tjasa orecchini placcati oro con cristalli swarovski / gold-plated earrings with swarovski crystals - 2 brooksfield sweater - 3 rue des mille anello in argento placcato oro rosa con zirconi / rose gold-plated silver ring with zircons - 4 bobux baby shoes - 5 mariasole gioielli anello in argento con smalti e perla freshwater / silver ring with enamels and freshwater pearl - 6 etro sweatshirt - 7 alcozer & J anello in ottone con cristalli swarovski e smeraldo / brass ring with swarovski crystals and emerald - 8 bijou brigitte anello in argento con strass e occhio di gatto / silver ring with strass and cat eye stone - 9 braccialini bag.

Vision

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appeal

1

8

2

stars

3

7

5

6

4

1 pepper chocolate anello realizzato in ottone placcato con cristalli e smalti colorati / plated brass ring with crystals and enamels - 2 les petits joueurs bucket bag 3 vanessa's joy anello in argento placcato con zirconi colorati / plated silver ring with coloured zircons - 4 space simona corsellini sweater - 5 marinama anello in bronzo con smalto / bronze ring with enamel - 6 alexander white dĂŠcolletĂŠ - 7 lesara skirt - 8 maman et sophie orecchino in argento placcato con glitter / plated silver earring with glitter.

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In this issue of VISION TREND Man in Black, Ceramic, Bubbles APPEAL Crowns, Frogs, Stars PROFILE Ten Questions to Bros Manifatture ON STAGE Clutch & Print Match CONCEPT BY L’Orafo Italiano EDITORIAL TEAM Ilaria Danieli, Antonella Garello, Simona Infantolino ART CONSULTANT Domenico Festa STYLIST Simonetta De Pasca PUBLISHED BY Edifis S.p.A, viale Coni Zugna 71, Milano CONTACT orafo@edifis.it

MORE ON orafoitaliano.it/vision


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People & Brands

PERSONAGGI

il gusto di

stupire

Andrea Fatti coltiva il culto dello straordinario che traduce in gioielli da favola per il suo brand Andrea del Borgo di

Antonella Garello

U

omo dai molti interessi e dalle molte attività, Andrea Fatti vanta una solida reputazione e relazioni importanti non solo nel regno dei preziosi, dove opera da oltre trent'anni, ma anche nel jet-set internazionale e nei mondi del collezionismo, delle aste e persino della haute cuisine - è membro effettivo dell'Accademia Italiana della Cucina, istituzione culturale della Repubblica Italiana, e della Fondazione Italiana Sommelier. «Ho la fortuna di essere nato a Borgo Sansepolcro e di risiedere a Corciano, due tra i borghi più belli d'Italia: la bellezza, direi anzi il continuo esercizio alla bellezza, che non è mai scontata, è un punto fermo nella mia vita» commenta. I gioielli del suo brand Andrea del Borgo nascono come pezzi unici esclusivi, "vestiti" delle gemme più preziose, che Andrea Fatti acquista personalmente dai dealer e alle aste in tutto il mondo, e sono destinati a selezionatissimi punti vendita luxury nei cinque continenti. «Può essere una gemma dal fascino singolare a ispirarmi: in quel caso a volte mi immagino già il gioiello finito e addirittura quale tra i miei rivenditori lo tratterà. Perché per me il lusso più grande sono le relazioni umane, e non lo dico per civetteria. Per fortuna posso permettermi di lavorare solo con le persone con cui sono realmente in consonanza e con cui stabilisco rapporti di amicizia che vanno al di là delle relazioni commerciali. Da parte mia - sottolinea - sono sempre pronto a mettermi in gioco: con umiltà, disponibilità e professionalità». Non esiste un criterio preciso che ispiri i suoi gioielli da favola se non una sincera curiosità

per le cose «più belle e più strane» e un gusto sicuro per lo straordinario. «Nel lavoro come nella vita mi piace stupire e ancor più farmi stupire: ogni cosa, ogni viaggio, ogni incontro merita attenzione e può trasformarsi in un'esperienza eccezionale che può arricchirti e magari cambiarti un po' le prospettive». Lui di viaggi ne ha fatti e ne fa tantissimi, per curiosità o per lavoro, che lo portano dai luoghi d'estrazione delle gemme in Colombia e Birmania alle Borse dei Diamanti di Anversa e Tel Aviv, a selezionare le perle in Giappone o alle aste di Hong Kong, alle fiere internazionali o ai meeting dei gem connoisseurs più esclusivi. È anche sales manager Europe in esclusiva per il brand Zydo. «Sono in viaggio 300 giorni all'anno ma sono sempre avido di novità. Adesso mi sto concentrando sui diamanti fancy colour, gemme splendide ma difficili da trattare». La curiosità ne ha fatto un apprezzato collezionista, tra l'altro, di bottiglie di vino di annate straordinarie, di preziosi cimeli massonici - omaggio al suo interesse per l'esoterismo - di libri rari e antichi, tra cui una pregiatissima edizione, rinvenuta a Mosca, del nostro Pinocchio tradotto da Lev Tolstoj. «Non si può immaginare la mia gioia per questa recente acquisizione: non solo per la sua rarità, ma soprattutto perché io sono un collezionista e un vero cultore di Pinocchio, un libro che esorta a non avere paura né dei cambiamenti né delle nuove esperienze né degli altri, e che insegna come ci sia sempre spazio per imparare e migliorarsi». ■ A man with manifold interests and activities, Andrea Fatti can boast a strong reputation and Dall'alto: Andrea Fatti; due diamanti fancy colour e una tiara Andrea del Borgo in oro bianco con diamanti bianchi e un diamante fancy colour rosa. Pagina a lato, in basso a sinistra: la residenza d'epoca Alla Posta dei Donini a San Martino in Campo, dove Andrea Fatti accoglie clienti e amici. ■ From top: Andrea Fatti; two fancy colour diamonds and a tiara by Andrea del Borgo in white gold with white diamonds and a pink diamond. Alongside, below left: Alla Posta dei Donini in San Martino in Campo, where Andrea Fatti receives clients and friends.

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In questa pagina, una parure in oro bianco e diamanti di Andrea del Borgo e due cimeli dalle collezioni di Andrea Fatti: un orologio da tasca con simboli massonici e una rara edizione di Pinocchio tradotto da Lev Tolstoj. ■ This page: a set in white gold and diamonds by Andrea del Borgo and two memorabilia from Andrea Fatti's collections: a pocket watch with masonic symbols and a rare edition of Pinocchio translated by Lev Tolstoj.

important connections not only in the kingdom of precious items, where he has been operating for over thirty years, but also in the international jet-set and in the worlds of collecting, auctions and even haute cuisine as he is a nominal member of the Accademia Italiana della Cucina, a cultural institution of the Italian Republic, and of the Fondazione Italiana Sommelier. «I was lucky to be born in Borgo Sansepolcro and live in Corciano, two among the most beautiful small villages in Italy: beauty, or I should say the continuous exercise of beauty, which is never to be taken for granted, is a reference point in my life» he comments. The jewels of his brand Andrea del Borgo are designed as exclusive unique items, “embellished” by the most precious gems that Andrea Fatti personally purchases from dealers and taking part to auctions all over the world and that are destined to highly selected luxury stores in the five

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continents. «I can be inspired by a gem endowed with a unique charm: in this case I can sometimes imagine the finished jewel and even which among my retailer will deal with it. This because, to me, human relationships are the greatest luxury and I am not saying this out of coquetry. Luckily, I can work only with those people with whom I am truly on the same wavelength and on friendly terms that go over the mere business relationships. On my part – he underlines - I am always ready to take a challenge: with humbleness, helpfulness and professionalism». There is no precise criterion inspiring his fabulous jewels apart from his sincere curiosity for «the strangest and most beautiful» things, along with a true taste of the extraordinary. «In my job as in life I like surprising and, even more, be surprised: every element, every journey, every meeting deserves attention and can turn into an exceptional experience that can enrich you or even change a bit your perspectives». He made and still makes a great number of journeys, out of curiosity or on business, that take him to the places where gems are extracted, in Columbia and Burma, to the Diamond Stock Exchanges of Antwerp and Tel Aviv, to select pearls in Japan or take part to auctions in Hong Kong, to international exhibitions or to the meetings of the most exclusive gems connoisseurs. He is also exclusive Sales Manager Europe for the brand Zydo. «I travel 300 days a year, but I am always hungry for novelties. I am presently concentrating on fancy colour diamonds, outstanding gems though difficult to treat». Curiosity made him an appreciated collector, among other things, of wine bottles of extraordinary years, precious masonic memorabilia – a homage to his interest for esotericism – rare and ancient books, including a highly valuable edition, found in Moscow, of our Pinocchio; translated by Lev Tolstoj. «You can not imagine my joy for this recent acquisition: not only for its rarity, but above all because I am a collector and a true lover of Pinocchio, a book urging not to be afraid of changes, new experiences or other people and that teaches that there is always time to learn and improve oneself».

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TIMELESS ELEGANCE

black & White

code

Bianco e nero sono i "non colori" delle icone rese eterne dalle foto di moda Anni '50. Ma sono anche una scelta di look sempre appropriata, soprattutto se accompagnata da gioielli ton sur ton

L

e formule Black tie e White tie, scritte in fondo ai cartoncini di invito alle serate eleganti, impongono agli uomini di indossare lo smoking o il frac mentre alle signore richiedono l’abito da cocktail (meglio se nero) o l’abito da sera rigorosamente lungo. Ma se il bianco o il nero della cravatta sono definizioni in codice dell’abbigliamento maschile super-formale, il bianco e nero per l’abbigliamento femminile è un classico di stile senza tempo, sempre appropriato, iconizzato dalle foto di moda anni '50 ma perfetto anche nelle foto contemporanee a colori. Camicia bianca e pantaloni o gonna nera non possono mancare nel guardaroba di una donna, soprattutto quando le giornate sono lunghe e ricche di impegni diversi, incontri, opportunità. Con una base bianconera basta un accessorio per trasformare il daywear in evening wear, dalla pochette decorata alla décolleté con il tacco alto, ma sono soprattutto i gioielli a segnare il passaggio dal giorno alla notte e a sottolineare l’importanza dell’occasione. Lo sa bene Artlinea, che mette a disposizione delle sue clienti, con la consueta flessibilità, una ricca gamma di parure in oro, diamanti e perle black and white. I modelli contrarié caratterizzano gli orecchini, gli anelli e i bracciali con le perle, mentre i pavé bianchi incorniciati da un tratto nero di diamanti black distinguono i gioielli della linea più classica e preziosa. n The Black tie and White tie recommendations, written on the bottom of the invitation cards for elegant evening galas, oblige men to wear a tuxedo or a tailcoat, while ladies are required to wear a cocktail dress (better if black) or a strictly long one. However, if white or black are code symbols of super-formal men’s clothing, for women they represent a classic timeless style matching, always appropriate, iconised by fashion pictures of the '50s, but also perfect for contemporary colour ones. A white shirt and black trousers

In alto e in basso: collana e anello in oro bianco con diamanti bianchi e neri. A sinistra, illustrazione tratta dal libro Rene Gruau di Dirk Stursberg, Createspace Independent Pub, 2014. n Above and below: necklace and ring in white gold with black and white diamonds. Left, illustration from the book Rene Gruau by Dirk Stursberg, Createspace Independent Pub, 2014.


Dall'alto: collier in oro bianco con diamanti e perla bianca Akoya; bracciale in oro bianco e diamanti con perle bianca Akoya e nera di Tahiti. n From top: white gold necklace with diamonds and white Akoya pearl; white gold bracelet with diamonds, white Akoya pearl and black Tahiti pearl.

«LE EMOZIONI SONO MOLTO PIÙ FORTI IN BIANCO E NERO». (KIM HUNTER, ATTRICE)

or skirt are a must have in women's wardrobe, especially when days are long and busy with different activities, meetings, opportunities. With a white-black base an accessory is enough, from the decorated clutch bag to high heels court shoes, to turn your daywear into evening wear, but jewels, in particular, mark the passage from day to evening to underline the importance of the occasion. Artlinea knows it well and offers its clients, with the usual flexibility, a rich range of gold, diamond, black and white pearl sets. The contrarié models characterise earrings, rings and bracelets with pearls, while white pavés framed by a black touch of black diamonds distinguish the jewels of the most classic and precious line.

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People & Brands STRATEGIES

FREQUENT ASKED

QUESTIONS Crisi economica, passaggio generazionale, sostenibilità, e-commerce: le domande, ma soprattutto le risposte, delle aziende che hanno affermato, o rilanciato con successo, il proprio presidio sui mercati di riferimento di Ilaria

Danieli

C

Y

i vuole un certo coraggio per affidare un’impresa con un fatturato importante e una storia di oltre 70 anni alla visione di un giovane amministratore delegato di trent’anni appena. Eppure i soci della Domenico Alessi di Bassano del Grappa (Vi), solida realtà famigliare attiva nella produzione di catene in oro, si sono trovati d’accordo nel dare fiducia a Filippo, rappresentante della quarta generazione, che fin da giovanissimo ha trovato in azienda la sua missione e la sua professione. Abile mediatore, capace di far trovare un accordo anche ai tavoli più conflittuali, fermo nelle decisioni e nell’assumersi qualche rischio quando necessario, ha proposto il suo piano quinquennale al consiglio di amministrazione in un momento delicato, quando tra il 2013 e il 2014 i numeri cominciavano a essere meno brillanti delle attese. Non è stato indolore attraversare ridimensionamenti e accorpamenti societari così come affrontare una ricapitalizzazione e una serie di

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ou must be endowed with a certain courage to entrust a company with a remarkable turnover and an over 70-year old history to the vision of a young, just thirty-year old managing director. Yet, the partners of Domenico Alessi of Bassano del Grappa (Vi), a strong family-run company operating in the manufacturing of gold chains, agreed to trust Filippo, the representative of the fourth generation that, since a very young age, has found in this company his mission and profession. A skilful mediator, able to find an agreement even in the most confrontational situations, firm in his decisions and in taking some risks, if necessary, he proposed his five-year plan to the board of directors in a difficult time, when, between 2013 and 2014 figures started being less brilliant than expectations. Going through company downsizing and unifications was not

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Peolple & Brands

investimenti nell’acquisizione di know how, nella produzione e nell’avvio di nuovi rapporti commerciali, ma i risultati sono stati premianti: i 64 milioni di fatturato del 2014 sono diventati quasi 90 milioni nel 2017 e le tre tonnellate di catene realizzate in un anno sono diventate più di 4, vendute in tutto il mondo. «La mia ricetta? - domanda Filippo Alessi - Direi la comunicazione interna, la mediazione, l’agevolazione del dialogo tra i soci che in fondo sono quasi tutti parenti. Il mio obiettivo, sul quale ho trovato l’accordo

«LA MEDIAZIONE

painless, just like coping with a recapitalization and a series of investments in the acquisition of the know how, in the production and in the beginning of new business relationships, though results were rewarding: a 64 million turnover in 2014 became a nearly 90 million one in 2017, while the production increased from three tons of chains over a year to more than 4, sold all over the world. «My recipe? - FiFILIPPO ALESSI lippo Alessi asks – I should say internal communication, mediation, facilitating the dialogue among partners that are almost all relatives. My aim, on which I found a general agreement, is to secure the company and give it increasingly more stability, while gradually widening the production. Every day we must face some problems and every day we find solutions, this is part of our entrepreneurial job. However, money exists and we must Filippo Alessi; sullo sfondo il bisnonno manage to understand where and how it moves». e fondatore dell’azienOther chains and another context, though a few kilometres da, Domenico Alessi away, for the Better Silver of Bressanvido (Vi) that today is run by its second generation, represented by brothers Paolo (Chief executive officer) and Andrea (Production Manager), with the first generation, though, still present and active in a presidential role. In the two plants of the brand from Vicenza, they manufacture 80 tons of silver jewellery a year, mainly generale, è mettere al sicuro l’azienda e darle sempre più stabilità, chains, but also finished jewels, for a turnover equal to almost ampliando progressivamente la produzione. Ci sono ogni giorno problemi e ogni giorno si trovano soluzioni, fa parte del lavoro imprenditoriale. Il denaro comunque esiste, bisogna riuscire a capire dove e come si sposta». Altre catene e altro contesto, ma a pochi chilometri di distanza, per la Better Silver di Bressanvido (Vi), che oggi vede alla Paolo (a sinistra) e Andrea Bettinardi guida la seconda generazione, rappresentata dai fratelli Paolo di Better Silver (amministratore delegato) e Andrea (responsabile di produzione), ma con la prima generazione ancora presente e attiva nel ruolo presidenziale. Nei due stabilimenti del marchio vicentino si producono 80 tonnellate di gioielleria in argento all’anno, prevalentemente catene ma anche gioielli finiti, per un fatturato di circa 50 milioni di euro: numeri che ne fanno una realtà leader a livello internazionale nel suo settore e quella con maggiore capacità produttiva a livello europeo. La “ca50 million euros: such figures make this priola in avanti” è avvenuta nella seconda company a leading reality on an internametà del primo decennio a doppio migliational level in its sector and an enterpriio quando, su una realtà già solidamente se with the highest production capacity impostata e in crescita, è stata impressa on a European level. The leap forward una sensibile svolta innovativa in termini took place in the first decade of the di automatizzazione e informatizzazione twenty-first century, when a remarkable dei processi produttivi, ma soprattutto turn was imposed on an already solidly sono state avviate nuove avventure come set and growing reality. It involved the il lancio di un nuovo brand, Roma 1947, automation and digitalisation of prodedicato al prodotto finito e destinato alla duction processes, and, above all, implied PAOLO BETTINARDI distribuzione al dettaglio. «Sono gioielli new adventures such as the launch of a accessibili e freschi ispirati alla Dolce Vita (BETTER SILVER) new brand, Roma 1947, dedicated to the

TRA I SOCI, IL DIALOGO, LA COMUNICAZIONE; ALTRIMENTI NON SI CRESCE»

«LA SVOLTA? PASSARE

DALLA PRODUZIONE PER L'INGROSSO A QUELLA PER IL DETTAGLIO»

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Cristina Squarcialupi di Chimet

«INVESTIRE IN SOSTENIBILITÀ È IMPRESCINDIBILE ORMAI, ANCHE SE LA BUROCRAZIA NON AIUTA»

italiana - spiega Paolo Bettinardi - il primo finished product and retail distribution. step di un passaggio strategico dalla logica «Such jewels are affordable and fresh, indella produzione di massa, diretta ai grosspired to the Italian Dolce Vita – Paolo sisti, a quella del prodotto finito venduto al Bettinardi explains. The first step of a dettaglio, sia nelle grandi catene distributive strategic passage from the logic of mass sia nei negozi monomarca (il primo è stato production, addressed to wholesalers, to aperto a Venezia, altri sono in arrivo). È un the one concerning the finished products progetto di cui siamo fieri e che procede in sold by retail, both through the big distriun’ottica di integrazione tra online e offline bution chains and in monobrand stores (la cosiddetta multicanalità) attraverso la (the first was opened in Venice, others are CRISTINA controllata Easy Silver che ha come oggetto about to be opened). It is a project we are la gestione dell’e-commerce». Le strategie SQUARCIALUPI (CHIMET) proud of and it is going on following the manageriali sono senz’altro argomenti fonaim of integrating online and offline (the damentali per le aziende, ma tra le sfide più so called multichannel) through our condecisive c’è sicuramente l’adeguamento alle trolled company Easy Silver whose scope is that of managing normative di sostenibilità ambientale nee-commerce». cessarie per confrontarsi con il mercato The managerial strategies are undoubtedly critical issues for internazionale. Una lunga esperienza companies, but, among the most decisive challenges we can in questo ambito è quella maturata include the compliance to the regulations concerning environdalla Chimet di Arezzo, azienda mental sustainability, necessary to cope with the international chimico-metallurgica leader nel market. A long experience in such a domain was acquired by settore del recupero e dell’afChimet from Arezzo a chemical-metallurgical leading comfinazione dei metalli preziosi, pany in the sector of the collection and refining of precious che oggi è in grado di trattare metals that, today, can treat any kind of industrial wastes contutti i tipi di scarti industriali taining gold, silver, platinum, palladium, rhodium, ruthenium contenenti oro, argento, platino, and iridium, in one of the most modern industrial plants in the palladio, rodio, rutenio e iridio, world. Despite the complex sector in which it operates and the in un impianto industriale tra i più moderni al mondo. Nonostante l’ambito complesso in cui Giordana Giordini si muove e le periodiche incertezze del mercato globale di riferimento, la società guidata da Sergio Squarcialupi, che dal 2012 è proprietaria anche della storica Unoaerre, ha chiuso l’esercizio 2017 con ricavi complessivi di oltre 2 miliardi di euro. A questi risultati la Chimet è arrivata anche grazie a un forte impegno nella sostenibilità ambientale dei propri processi e siti produttivi, tanto da riuscire a dotarsi di tutte le autorizzazioni previste dalle vigenti normative relative alla raccolta, allo stoccaggio e al trattamento dei rifiuti. «Il bene dell’azienda - afferma Cristina Squarcialupi, componente del Cda periodical uncertainties of the reference Chimet e vicepresidente di Unoaerre, laureglobal market, the company run by Sergio ata in chimica e maturata professionalmente Squarcialupi that since 2002 has owned nel contesto della cultura ambientale - non also the historical Unoaerre, closed the fipuò prescindere dal bene della società e le nancial year 2017 with total revenues for imprese più sane devono investire in questo. over 2 billion euros. Chimet obtained such Certo la burocrazia italiana non ci aiuta, perresults also thanks to a strong commitché si evolve a passo troppo lento rispetto ment in the environmental sustainability alla velocità con cui il mondo cambia». of its processes and production sites, sucLa burocrazia italiana è un ostacolo anche ceeding in obtaining all the authorisations secondo Giordana Giordini, responsabile required by the regulation in force concercommerciale dell’azienda di famiglia, che ning waste collection, storage and treatGIORDANA GIORDINI conduce assieme al fratello Alessandro, rement. «The company good - says Cristina

«INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE PER INNOVARE L'OFFERTA E AFFRONTARE NUOVI MERCATI»

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Peolple & Brands

sponsabile dello sviluppo tecnologico, e alla madre Olga, la fondatrice, che ancora presiede alla produzione. «Le piccole e medie realtà come la nostra non sono abbastanza protette dall’impatto dei dazi stranieri e il rispetto delle normative italiane rende difficile invece di agevolare la vita di chi produce occupazione». Malgrado ciò, la ditta Giordini di Arezzo si mantiene in salute e gode di molto favore soprattutto nei paesi del Nord Africa, che apprezzano il suo prodotto leggero eppure voluminoso e scenografi-

«RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO E SERVIZI FLESSIBILI PER AGEVOLARE I CLIENTI»

Gianni Gori di Graziella

Squarcialupi, member of Chimet board of directors and Unoarre Vice President, graduated in chemistry and professionally grown up in the context of environmental culture – cannot disregard the society good and the healthiest companies must invest on this. Unfortunately, Italian bureaucracy is not of any help, as it evolves ALBERTO too slowly when compared to the speed at which the world changes». MARTINELLI (ARTLINEA) Italian bureaucracy is an obstacle also for Giordana Giordini, business manager of the family company that she runs with her brother Alessandro, responsible for the technological development, and her mother Olga, the founder, who still presides over production. «Small and medium companies like ours are not protected enough from the impact of foreign duties and the compliance with Italian regulations make it difficult, rather than easy, the life of those creating jobs ». Despite all this, Giordini company from Arezzo keeps healthy and has a particular success in North African countries that appreciate its light though bulky and scenographic product. «Thanks to our technological innovation we La famiglia Martinelli con Marta Balestri could develop creative collections characterised by a winning (seconda da sinistra) value for money, but also our direct approach and reliability are appreciated. I have always believed in the importance of mutual trust and the vis-à-vis relationship with the client even if this co. «L’investimento in innovazione tecnologica ci ha permesso means having always a suitcase ready». di sviluppare collezioni creative e con un rapporto vincente tra qualità e prezzo. Inoltre ho sempre creduto nell’importanza della fiducia reciproca e del rapporto vis-à-vis con il cliente, anche se questo significa avere sempre la valigia in mano». Spostare lo sguardo sulla distribuzione e sviluppare l’offerta per incontrare meglio le necessità dei clienti è del resto motore del successo di molte aziende italiane che hanno saputo evolversi in linea con la contemporaneità. «La gestione della complessità (dei prodotti e delle linee di vendita) è stata la prima sfida che ho affrontato quando sono entrato in azienda, fresco di studi in Economia, poco più di 10 anni fa - spiega Alberto Martinelli, che segue l’area amministrativa di Artlinea fondata ad Arezzo dal padre Doriano che ne è ancora il presidente, mentre il fratello Lorenzo segue la produzione. A loro si affianca Marta Balestri come responsabile della commercializzazioShifting the focus on distribution and dene - Ci siamo resi conto che era necessario veloping the offer to better meet the cuil passaggio dalla produzione orafa per la stomer’s needs is the drive to the success vendita all’ingrosso alla gioielleria in oro e of many Italian companies that were able argento destinata al retail, rendendo il serto evolve in line with contemporaneity. vizio più competitivo in termini di velocità, «Managing the complexity (of both proflessibilità e personalizzazione degli ordinaducts and sale lines) was the first challentivi. Nel tempo abbiamo integrato 5 azienge I faced when I joined the company, just de diverse in un solo stabilimento per poter after completing my studies in Economics, gestire verticalmente tutta la produzione e a little more than 10 years ago - explains abbiamo investito in tecnologia per otteneAlberto Martinelli, who follows the adre prodotti innovativi e accattivanti: oggi ministrative area of Artlinea, founded in GIANNI GORI (GRAZIELLA) Arezzo by his father Doriano who is still riusciamo a fornire al dettagliante i gioielli

«INVESTIMENTO IN CREATIVITÀ COME SOLUZIONE PER DISTINGUERSI, SOPRATTUTTO SUI MERCATI ESTERI»

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«UN GRANDE LAVORO DI ASCOLTO E DI SUPPORTO PER IL SELL OUT»

Gilberto Facco

che ci richiede, in tutte le varianti desiderapresident, while his brother Alberto folte, nel giro di 48 ore». Per crescere del resto lows the production. They are also supè spesso necessario un salto di qualità che ported by Marta Balestri as marketing marichiede energie fresche e competenze nuonager - We realised that we had to move ve, come quelle messe in campo da Gianni from wholesale jewellery production to Gori quando a 24 anni, nel 1984, assunse la a gold and silver one addressed to retail, guida dell’attività aretina fondata dalla mamaking the service more competitive in dre Graziella, ancora attiva in azienda, una terms of speed, flexibility and order custoGILBERTO FACCO realtà all’epoca artigianale che oggi è divenmisation. Over time we have integrated 5 tata una holding da oltre 200 dipendenti e different companies in a single plant to be quasi 70 milioni di fatturato, a cui fanno capo able to manage the whole production verdiverse aziende (di diversi settori) tra le quatically and we have invested in technology li Braccialini, noto brand di pelletteria. «Mia madre si è sempre to obtain innovative and captivating products: we manage to occupata della produzione, mentre a me competono, come presisupply our retailers with the jewels we are requested, in all the dente e Ceo, le strategie, la gestione finanexpected versions, within 48 hours». In order to grow, a quality ziaria e la scelta delle persone. Il processo step forward is often needed, which requires fresh energies and di crescita è sempre in atto ma credo new competences as those brought by Gianni Gori when, at che per noi la scelta vincente sia sta24 in 1984, took over the company from Arezzo founded by his ta la diversificazione delle linee di mother Graziella and named after her. At that time it was an prodotto per i mercati esteri, dove artisan business that has now become a holding with 200 emoggi vendiamo oltre il 95% dei ployees and a turnover of nearly 70 million euros controlling nostri gioielli. Investiamo molseveral companies (in various sectors) among which Braccialini, to nelle tecnologie e soprattutto a well known brand of leather items. «My mother has always nella creatività: il nostro centro managed the production, while I am responsible, as President stile assorbe il 10% della forza and Ceo, of strategies, the financial aspect and the choice of lavoro e questo ci consente di people. The growth process is ongoing, but I believe that our distinguerci dagli altri. Inoltre winning choice was the differentiation of product lines for inviaggiamo molto per dialogare con i clienti ed essere sempre più vicini alle loro esigenze, agevolandoli con contratti locali specifici». Era giovanissimo anche il vicentino Gilberto Facco quando nel 1984, a 19 anni appena, ha dovuto prendere in mano assieme al fratello (uscito dall'azienda nel 1997) le redini del laboratorio orafo di famiglia a causa della morte del padre. Fortunatamente il lavoro manageriale e organizzativo l’ha appassionato da subito e ancora oggi non riesce a pensare a una professione che possa piacergli più della sua. L’aLaura Ottaviani zienda, con il brand Ella Facco Gioielli, è nota per il suo simbolo, la coccinella (un portafortuna universale), ma soprattutto per aver fatto proprio il concetto di “regalo accessibile in oro per ternational markets where we are now selling over 95% of our ogni occasione”, dal battesimo alla laurea, al compleanno, all’anjewels. We invest much on technology and above all in creaniversario, mantenendo la fascia-prezzo dai 100 ai 500 euro. «La tivity: our style team takes up 10% of the workforce and this sfida che abbiamo affrontato nei primi anni 2000, investendo in allows us to distinguish from the others. We also travel a lot tecnologie per ampliare la varietà dell’offerta (inizialmente solo in order to speak directly with clients and be always closer to charms e oggi anche anelli, bracciali e orecchini) si è rivelata their needs, trying to make things easier for them with specific vincente e ci ha consentito di crescere. Inoltre abbiamo lavorato local contracts». Also Gilberto Facco from Vicenza was very molto sulla personalizzazione del prodotto e sui materiali espoyoung when, in 1984, at 19, he had to take over, with his brother sitivi per i negozi, cercando di supportare in ogni modo il sell (who then left the management in 1997), the family goldsmith out, sia in Italia sia all’estero». Passione ed entusiasmo sono silaboratory due to their father’s death. Luckily, he got immediacuramente indispensabili per superare i momenti che mettono in tely excited by the managerial and organizational work and still discussione anche le più collaudate sicurezze: ne è certa Laura today he can not think to a profession that he could love more Ottaviani, oggi titolare e amministratore delegato del brand di than his. The company, with its brand Ella Facco Gioielli, is

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Peolple & Brands

«MATERIALI ALTERNATIVI LAVORATI CON LA CURA DEI PREZIOSI E DESIGN PIÙ APPEALING»

Alessandra Paglicci di Gimet

famiglia, che è riuscita dalla fine del 2009 known for its symbol, a ladybug (a univera traghettare una produzione focalizzata sal lucky charm), but above all for adopting sull’oreficerica e l’oggettistica in argento the concept of "an affordable gold gift for per la casa, con sede a Recanati dove gli any occasion", from christening to the deOttaviani sono così noti da avere una via gree, birthday, anniversary, keeping the pria loro intitolata, in una dimensione molce range between 100 to 500 euros. «The to più fashion e dedicata ai bijoux. «L’echallenge we faced in the early 2000s, invesperienza maturata in oltre mezzo secolo sting in technologies to widen the variety di storia (la fondazione risale al ’45) ci ha of the offer (initially only charms but today permesso di proporre collezioni di gioielalso rings, bracelets and earrings) proved LAURA OTTAVIANI li in materiali alternativi lavorati con la winning and allowed us to grow. We have stessa cura impiegata per i gioielli in mealso worked hard on product customisation talli preziosi, infatti vendiamo solo nelle and on display materials for stores, trying gioiellerie. Volumi e colori appariscenti, accessibilli a prezzi to support the sell out in any way, both in Italy and abroad». “spensierati”, sono i nostri punti di forza e Passion and enthusiasm are certainly fundamental to overcome il cliente finale dimostra di apprezzare, those periods that challenge even the most tested certainties: this restando a lungo fedele al marchio. is what Laura Ottaviani believes, today owner and managing diPer ora realizziamo il 75% del burector of the family brand that has managed, since the late 2009, siness in Italia, ma nella mia vito guide a production focused on goldsmith items and silver housione il futuro parla lingue straseware with headquarters in Racanati, where the Ottavianis are niere e il primo obiettivo sono so known that a street is named after them, to a more fashion and gli Stati Uniti». Grazie alla custom-jewel oriented dimension. «The experience acquired in svolta fashion anche Gimet, over half a century (it was founded in 1945) allowed us to prorealtà aretina tra le più storipose collections of jewels made of alternative materials worked che appartenente al gruppo with the same care used for the jewels in precious metals. In fact, fondato e tuttora diretto da we only sell in jewelleries. Flashy volumes and colour, affordable Giancarlo e Mario Paglicci, at “light-hearted” prices are our strong points that the end custoha ampliato con successo i mers seem to appreciate, remaining loyal to the brand for long. propri orizzonti. Rispetto alla For the time being, we make 75% of our business in Italy, but in originaria produzione di catemy vision the future speaks foreign languages and my first target ne e preziosi in solo oro, dal are the Us». Thanks to the fashion turn also Gimet, a company 1966 a oggi l’azienda ha esteso from Arezzo among the most historical ones, belonging to the il proprio ambito di interesse a group founded and still managed by Giancarlo and Mario Paglictutti i metalli di qualità, dall’oro ci, has successfully widened its horizons. When compared to the all’argento, dall’acciaio all’ottone e original production of gold precious items, from 1966 so far the al bronzo, dando vita a diverse società company has widened its scope to all quality metals, from gold e lavorando per numerose case di moda. to silver, from steel to brass and bronze, establishing different Ma ciò che l’ha portata a coprire un ruolo di primo piano nel companies. However, what allowed it to play a first rank role are mondo del gioiello sono le collezioni di bijoux in argento svicustom jewel collections made of silver, developed by the inspiluppate dall’estro di Alessandra Paglicci, direttore creativo e ration of Alessandra Paglicci, creative director and responsible responsabile dell’Export Department dal ’95. «Da subito ho of the Export Department since 1995. «Since the beginning I dato corso all’informatizzazione dell’ahave developed the company digitalisation zienda a tutti i livelli e mi sono dedicata on all levels and I have devoted myself to ai clienti esteri, destinatari del 90% della foreign customers, to whom 95% of our nostra produzione, dei quali mi piace comproduction is addressed. I like to underprendere i gusti, i sogni, gli orientamenti. stand their tastes, dreams and orientations. La vendita è una trasmissione di energia, Selling is communicating energy, the jewel il gioiello è espressione di emozioni e di is the expression of emotions and stystile. Ho sempre difeso la qualità e l’elele. I have always defended the quality and ganza del Made in Italy, valori per i quali elegance of our Made in Italy, values for siamo riconosciuti nel mondo: consolidare which we are recognised all over the world: le posizioni acquisite ed esplorare nuovi consolidating the acquired positions whiALESSANDRA mercati sono sempre stati la mia sfida e le exploring new markets has always been PAGLICCI (GIMET) la mia passione». my challenge and my passion».

«TRASMETTERE L'ELEGANZA DEL MADE IN ITALY ANCHE NEL PIÙ PICCOLO BIJOU»

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Visual HIGH JEWELLERY

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LUXURY Natura selvaggia, nobile compostezza, seducente ferocia. Un dialogo di energie superiori tra i gioielli piĂš preziosi e gli animali che dominano le praterie Artwork by Close Up Studios


Visual

Nella pagina precedente: orecchini di Chopard in oro bianco e diamanti della Precious Collection. â– Previous page: white gold earrings by Chopard with white diamonds from the Precious Collection.

In questa pagina: bracciale Morgana di Buccellati in oro giallo inciso o lavorato a tulle e oro bianco con diamanti. â– This page: Morgana bracelet by Buccellati in engraved or lace worked yellow gold and white gold with diamonds.

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Bracciale di Busatti Milano in oro e titanio con diamanti bianchi, smeraldi e opale. â– Bracelet by Busatti Milano in gold and titanium with white diamonds, emeralds and opal.

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Visual

Anello Chick di Lydia Courteille in oro giallo con diamanti bianchi, zaffiri gialli e smalto. Collezione Procreation. â– Chick ring from the Procreation collection by Lydia Courteille in yellow gold with white diamonds, yellow sapphires and enamel.


Anello in oro bianco e giallo della collezione Peacock Dance di Alessio Boschi con spinelli e diamanti bianchi, neri e gialli. â– White and yellow gold ring from the Peacock Dance collection by Alessio Boschi with spinels and white, black and yellow diamonds.

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Inside Jewelry ADVERTISING

IL RISVEGLIO

DI RADIO E TV Il 2017 non ha segnato che lievi variazioni negli investimenti pubblicitari del settore orafo, dove comunque primeggia la stampa periodica. Sul podio dei piĂš comunicativi si riconfermano gli stessi brand segnalati nel 2016 di Vittorio

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Montieri

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Inside Jewelry

N

on è stato, il 2017, un anno che resterà negli annali del mercato pubblicitario italiano. Solo la pubblicità sui motori di ricerca, sui social e su YouTube, stimata a parte con un sondaggio presso un campione di 800 aziende inserzioniste, riesce a far quadrare i conti e chiudere l’anno con un modesto +0,4%. Limitandoci invece al perimetro tradizionale dei mezzi monitorati mensilmente, gli investimenti mostrano una flessione del 2,1%: certo non un cataclisma, ma comunque una battuta d’arresto rispetto ai segnali incoraggianti del recente passato. Sulla stessa linea si è mossa la raccolta pubblicitaria nel settore della gioielleria, che segna un -1,9%, corrispondente a poco più di un milioncino di euro: il contatore della spesa in advertising si è fermato a 58.852.000 euro. Dalla rilevazione di settore restano esclusi però i formati web più in crescita menzionati precedentemente, con i quali è lecito supporre che anche il comparto orafo chiuderebbe su cifre leggermente superiori a quelle del 2016, segno che la ripresa stenta a decollare ma la fiducia non è venuta meno. Insomma, l’ultima rassegna degli investimenti si chiudeva pronosticando un “consolidamento” o una “lieve flessione”, e così è stato. Proprio su Internet tuttavia, considerando i dati disponibili relativi principalmente alla pubblicità display,

cioè i banner, si osserva la discrepanza più significativa tra il dato orafo e quello della generalità dei mercati (Fig. 2): mentre nell’insieme di tutte le altre classi di prodotto il risultato è positivo nella misura dell’1,8%, in gioielleria la Rete subisce una contrazione di un 8% abbondante. In controtendenza e al ribasso anche gli investimenti sul mezzo cinema: +2,4% il dato nazionale, -5% tra i preziosi, benché in entrambi i casi gli stanziamenti siano ormai ridotti al lumicino. Diametralmente opposto lo scenario tv, che vede una leggera flessione su base nazionale e di contro una crescita superiore all’8% nell’oreficeria-bigiotteria. In termini percentuali, gli aumenti più sensazionali si sono però avuti nella pubblicità esterna, stazionaria a livello globale e aumentata di un terzo nel nostro compartimento merceologico, e sulla radio, che dimostra la sua straordinaria vitalità e capacità di attrarre inserzionisti di ogni provenienza con un sorprendente + 5,4%, la migliore performance dell’anno, e che tra i gioiellieri, nonostante non sia il mezzo più adeguato per evidenti ragioni estetiche, raddoppia e quasi triplica il suo fatturato, ancorché modesto. In sofferenza invece la stampa, sia nel consuntivo generale che in quello specifico di categoria, con decrementi per quotidiani e periodici che vanno dal 6% all’8% nel totale mercati, dal 15% al 20% e oltre nel mercato orafo.

INVESTIMENTI PUBBLICITARI GIOIELLERIA - ANNO 2017 JEWELLERY ADVERTISING EXPENDITURES - YEAR 2017 2017

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€(000)

%

1 PANDORA 9.344 16% 2 STROILI 4.801 8% 3 MORELLATO 4.491 8% 4 BROSWAY 4.039 7% 5 SWAROVSKI 3.205 5% 6 KIDULT 2.521 4% 7 BREIL 1.786 3% 8 S'AGAPÕ 1.424 2% 9 BOCCADAMO 1.196 2% 10 AMEN 824 1% 11 ROSATO 815 1% 12 TIFFANY & CO. 813 1% 13 BULGARI 772 1% 14 LE BEBE' 733 1% 15 GIOVANNI RASPINI 718 1% 16 RECARLO 688 1% 17 G. VISCONTI 688 1% 18 DODO 619 1%

figura 1

TOT. OVER 1% ALTRE MARCHE TOT. MERCATO

l'Orafo 2018

39.477 19.375 58.852

92

settembre

67% 33% 100%

2016 1 2 3 4 5 8 6 7 12 nc nc 11 15 9 nc nc 14 17


INVESTIMENTI PUBBLICITARI PER MEZZO - VARIAZIONE PERCENTUALE SUL 2016 ADVERTISING EXPENDITURES BY MEDIUM - PERCENT CHANGE OVER 2016 TV

-1,6%

8,5%

PERIODICI/MAGAZINES

-6,2% -20,4%

QUOTIDIANI/NEWSPAPERS

-7,7% -16,6% 0,0%

OUT OF HOME

1,7%

INTERNET -8,2% RADIO CINEMA

-20% figura 2

33,3%

5,4%

148,3% -5,0%

2,4%

0%

20%

40%

60%

80%

TOTALE MERCATI/ALL MARKETS

100%

120%

140%

160%

GIOIELLERIA/JEWELLERY

In valore, nell’ambito gioielleria il calo dei quotidiani risulta commagazine, nonostante il calo dell’anno passato, è confermata dal pensato dalla somma equivalente, 900.000 euro, assegnata in più numero degli utenti. Gli oltre 200 brand orafi che hanno pianifiall’out of home, mentre a quello dei periodici, 4.300.000 euro, cato sui periodici sono all’incirca il doppio degli inserzionisti del corrisponde esattamente l’incremento registrato da radio e televisecondo e del terzo mezzo prescelto, rispettivamente i quotidiani sione messe insieme. A fronte di queste variazioni, la televisione e Internet. A seguire la pubblicità esterna, la televisione, che anfinisce con l’accaparrarsi la metà esatta della torta pubbliche per una questione economica richiama un quinto citaria (Fig. 3), una share che si avvicina a quella delle aziende clienti della stampa periodica, e infine registrata sull’intero mercato pubblicitario la radio e il cinema, quest’ultimo con meno di nazionale, di cui detiene il 60% (esclusi dieci utenti. Di questi, Amen si conferma il come sempre search e social). Il mezzo più affezionato, erogando quasi i due terzi più affine al gioiello resta comunque, e dell’intero importo versato dalle aziende di gran lunga, la stampa periodica, la orafe ai circuiti cinematografici. Pandora, cui quota di raccolta pubblicitaria, top spender incontrastato, predomina inBracciale Morellato della collezione Drops in acciaio con smalto e zirconi. ■ Steel che nel 2017 si è assestata intorno al vece su tutti gli altri mezzi a eccezione di bracelet by Morellato with enamel 30%, è di oltre quattro volte superiouno, le testate quotidiane, dove prevalgoand zircons from the Drops collection. re rispetto a quella calcolata sulla tono alcuni brand sofisticati e dal media talità degli altri mercati, sotto il 7%. plan un po’ eccentrico rispetto alle prassi Altri mezzi ad alta concentrazione più routinarie: Giorgio Visconti, Pianeorafa sono la pubblicità esterna e il cinegonda, Salvini, che ai giornali destinano ma, le cui quote, sebbene più marginali, l’intero budget, e Recarlo. In evidenza anche rappresentano una percentuale della spesa la forte propensione di Boccadamo per i periodipubblicitaria quasi doppia in confronto al dato ci, con quasi un milione di euro, poco meno di Pandonazionale. Sottorappresentati sono al contrario i ra, e di Sector per la pubblicità esterna, con un all in di quotidiani, 7,8% contro 10,2%, e soprattutto Internet e oltre 400.000 euro, anche in questo caso appena dietro Panla radio: il loro 3% del budget complessivo della gioielleria dora. Pandora è dunque il leader assoluto della nostra classifica, è meno della metà della fetta che questi canali rappresentama è tutto il pacchetto di testa a sembrare inamovibile (Fig. 1). no sul totale della pubblicità italiana. La supremazia dei Le prime cinque posizioni sono infatti occupate nello stesso or-

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Inside Jewelry

nonostante lo stanziamento quasi irrisorio, nei periodi pubblicitariamente più fiacchi. È il caso di Fabiani, che oltre a essere salito sul podio di gennaio ha prodotto durante tutto l’anno un notevole sforzo che lo ha portato sulla soglia dell’1%, risultando secondo dopo Cartier tra gli esclusi dall’elenco; e di Spadarella e Rue des Mille, al top con soli 38.000 euro nel negletto mese di agosto (il secondo si è comunque distinto anche tra i più assidui frequentatori della stampa periodica, oltre ad aver messo in campo un’intensa attività social). Oltre a questi, un nome non esattamente nuovo, Pomellato, che nel ranking lascia spazio alla sua creatura, Dodo, ma si riprende un po’ di visibilità in pieno back to school, concentrando il grosso dei suoi investimenti a ottobre. L’andamento degli investimenti di Dodo, complessivamente superiori, è invece risultato più uniforme, senza particolari picchi, scelta operata anche da numerosi altri brand. Come si può vedere infatti nella Fig. 5, che mostra l’oscillazione degli investimenti mensili (tecnicamente, il “coefficiente di variazione” o “deviazione standard relativa”), la distribuzione delle risorse lungo il corso dell’anno segue strategie profondamente diverse da marchio a marchio, indipendentemente dall’entità del budget. È la vecchia diatriba tra le scuole di pensiero del bursting (o flighting), e della continuity, riferita prevalentemente al planning degli spazi televisivi ma esportabile anche agli altri media. Ci sono firme che privilegiano una concentrazione della pressione pubblicitaria in periodi brevi e intensi. Rosato e Giorgio Visconti sono i paladini di questa dottrina: il primo convoglia il 70% del proprio budget in spot televisivi da mandare in onda a dicembre, e il resto sono frattaglie sparpagliate nei restanti mesi; il secondo mette sul piatto il 100% del suo budget destinato alla stampa tra novembre e dicembre, e dopo il blitz si ritira dietro le quinte per ripresentarsi l’anno successivo nello stesso periodo. Sul versante opposto ci sono viceversa brand più compassati, che preferiscono un approccio costante e un’allocazione degli spazi disseminata nel tempo, fatta di pulsazioni e di periodi di silenzio, o di un gocciolamento regolare e perseverante. Recarlo, Giovanni Raspini, Amen, Tiffany & Co. e Dodo propendono decisamente per questo stile di pianificazione, collocandosi tutte al di sotto dell’oscillazione media degli investimenti pubblicitari orafi, che negli ultimi tre anni si è sempre attestata intorno al 90-95%, e comunicando in modo più assiduo senza mai alzare troppo la voce: Recarlo, ad esempio, ripartisce lo stanziamento assegnando a ogni mensilità una quota tra l’1,5% e il 15% del totale, minimo 11.000 massimo 110.000 euro, non un decimale di più. Idem Giovanni Raspini, presente ogni mese senza mai superare il 18% del proprio investimento. Qualunque sia la tecnica vincente,

INVESTIMENTI PUBBLICITARI PER MEZZO (€.000) ADVERTISING EXPENDITURES BY MEDIUM (€.000) OUT OF HOME 3605; 6%

INTERNET 2081; 3%CINEMA 384; 1% QUOTIDIANI NEWSPAPERS 4620; 8%

TV 29236; 50%

figura 3

PERIODICI MAGAZINES 17138; 29% RADIO 1790; 3%

dine dagli stessi cinque brand che avevano dominato la scena della comunicazione preziosa nel 2016 – oltre a Pandora, ritroviamo in successione Stroili, Morellato, Brosway e Swarovski – e anche i tre piazzamenti successivi sono appannaggio delle stesse firme dell’anno prima, con la sola differenza che Kidult, raddoppiando il budget, scavalca i concorrenti Breil e S’Agapõ. A parte l’exploit del brand della milanese Mabina, quasi tutti gli altri 13 marchi già presenti nella precedente graduatoria presentano fluttuazioni dei budget entro un intervallo del +/- 20%, che può dirsi contenuto se paragonato con i vertiginosi sbalzi all’insù o all’ingiù cui abbiamo assistito in passato. Fanno eccezione, ma non di molto, Tiffany & Co., che taglia un quarto del budget 2016, e Le Bebè, che lo decurta di un terzo. I marchi con una share of spending superiore all’1% sono 18, come nel 2016, e coprono i due terzi dell’intera spesa pubblicitaria del settore. Ai quattro che escono dal ranking – la coppia Damiani-Salvini, il redivivo Alfieri & St.John e Le Carose – subentrano dopo un anno sabbatico Amen, Rosato e Recarlo, cui si aggiunge Giovanni Raspini: tutti e quattro comparivano nelle posizioni immediatamente a ridosso della lista over 1% anche nella precedente rilevazione, a dimostrazione di una considerevole stabilità nelle politiche di comunicazione. La scansione mensile degli investimenti (Fig. 4) non evidenzia grandi sorprese nelle posizioni di vetta, tuttavia qualche marchio non presente in classifica è riuscito a rompere l’egemonia dei big e a primeggiare,

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I TRE MAGGIORI INSERZIONISTI PER MESE (€.000) TOP THREE ADVERTISERS BY MONTH (€.000) MARCA BRAND

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC JAN FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC

AMEN 38 BOCCADAMO 179 60 53 BREIL 95 447 96 404 BROSWAY 327 445 2117 FABIANI 52 KIDULT 61 371 MORELLATO 514 1451 1665 PANDORA 94 736 1623 1291 564 235 1133 3388 POMELLATO 132 G. RASPINI 128 RUE DES MILLE 38 SPADARELLA 38 STROILI 190 939 1004 989 SWAROVSKI 986 848 TIFFANY & CO. 128 91 figura 4

obtained only thanks to advertising on search engines, social media and You Tube and estimated with a survey involving 800 advertisers. Instead, if we focus on the traditional perimeter of monthly monitored media, investments show a decrease by 2.1%. Obviously it is not a cataclysm, but a standstill when compared to the encouraging signs in the recent past. The same line is followed by the advertising revenue in the jewellery sector that registers -1.9%, corresponding to a little more of a million euros: the expense counter for advertising stopped at 58,852,000 Euros. However, the sector survey does not include the highly growing web formats mentioned above, with which we could suppose that even the goldsmith sector would close evidencing slightly higher figures when compared to 2016, a sign that a recovery is finding some difficulties to start, but confidence has not been abandoned. Then, the latest investment report ended anticipating either a “consolidation” or a ”slight decrease”, and this is what happened. However, we can evidence the most remarkable discrepancy

per l’anno in corso meglio non fare previsioni. Il primo trimestre 2018 si è chiuso con uno sconfortante -28% rispetto allo stesso periodo del 2017. Si dà però il caso che a loro volta i primi tre mesi del 2016 avessero promesso fuoco e fiamme con un roboante +60% rispetto all’anno prima, come ben si può notare dalla Fig. 6, e poi è andata com’è andata. La partita è ancora tutta da giocare. Fonte: Nielsen Media Research Nota: gli investimenti sono stimati in base alla valorizzazione secondo listino degli spazi censiti su una larghissima parte dei media nazionali e all’applicazione degli sconti medi praticati dalle concessionarie su ciascun mezzo. La variabilità nelle condizioni di vendita comporta che i singoli inserzionisti possano riscontrare discrepanze anche significative con il proprio reale budget; l’uniformità del metodo offre tuttavia l’unica possibilità oggettiva di operare un raffronto tra gli stanziamenti. ■ 2017 won’t be remembered in the history of Italian advertising market. Figures are balanced and the year closes with a modest +0.4

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Inside Jewelry

between data concerning the goldsmith sector and the markets in general on the Internet, considering the information available mainly on display advertisement, that is banners. (Fig. 2): while all other product categories as a whole show a positive result equal to 1.8%, in the jewellery sector Internet evidences an abundant 8% contraction. Also the investments on cinema show a countertrend and a decrease: +2,4% as for the domestic data, -5% among precious items, although in both cases investments are now reduced to a minimum. The TV scenario is diametrically opposite evidencing a slight decrease on a national level and an increase greater than 8% in jewellery-custom jewels. In terms of percentage, the most remarkable increases concern the

Bracciale rigido Facet Swan di Swarovski in argento 925 placcato con cristalli Swarovski bianchi e neri. â– Facet Swan bangle by Swarovski in plated sterling silver with black and white Swarovski crystals.

external advertising, stable on a global level and increased by a third in our category sector, and on the radio that shows its extraordinary vitality and is able to attract any kind of advertisers with a surprising +5.4%, the best performance of the year. Among jewellers, despite the fact that it is not the most suitable medium due to obvious aesthetic reasons, it doubles and nearly triplicates its turnover, even if it proves to be modest. The press, instead, is evidencing some difficulties both in the general report and in the category one, with a decrease in newspapers and periodical ranging from 6% to 8% for the general markets and 15%20% and more for the jewellery category. As a value, the decrease of newspapers in the jewellery sector is compensated by the equivalent

GIOVANNI RASPINI

DODO

S'AGAPO'

LEBEBE'

STROILI

BREIL

KIDULT

BROSWAY

MORELLATO

PANDORA

BOCCADAMO

TIFFANY & CO.

AMEN

100%

RECARLO

150%

BULGARI

200%

SWAROVSKI

250%

G. VISCONTI

ROSATO

VARIAZIONE MENSILE DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI MONTHLY VARIATION OF AD SPEND

50%

0%

figura 5

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STAGIONALITÀ DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI (€.000) MONTHLY AD SPENDING (€. 000) 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 GEN JAN figura 6

FEB FEB

MAR MAR

APR APR

MAG MAY

GIU JUN

2015

LUG JUL 2016

sum, 900,000 Euros, obtained by the out of home, while the periodical one, 4,300,000 Euros, perfectly corresponds to the increase registered by radio and TV considered together. Against these variations, Television obtains the precise half of the advertising pie (Fig. 3), a share approaching the one registered on the whole national advertising market of which it owns 60% (excluding, as usual, search engines and social media). However, the most akin medium to jewellery is by far periodical press, whose share of advertising revenue, that in 2017 was around 30%, is four times higher than the one calculated on the other markets as a whole, below 7%. Other media with a high goldsmith concentration are external advertising and cinema, whose shares, though more marginal, represent a percentage of the advertising expense nearly double as compared to the national datum. Newspapers, with a 7.8% compared to 10.2%, and above all the Internet and radio are underrepresented: their 3% of the total jewellery budget is less than a half of the share that these channels represent on the total Italian advertising. Despite the decrease registered over the last year, the supremacy of magazines is confirmed by the number of users. The over 200 goldsmith brands that planned on periodicals are about double when compared to the advertisers in the second and third chosen medium, daily newspapers and Inter-

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AGO AUG

SET SEP

OTT OCT

NOV NOV

DIC DEC

2017

net respectively. Then follow external advertising, television, that, due to an economic reason, attracts a fifth of those companies, clients of periodicals and, finally, radio and cinema, this latter with less than ten users. Among these, Amen confirms as the most loyal, spending nearly two thirds of the whole sum paid from goldsmith companies to cinema circuits. Pandora, unequalled top spender, dominates on all other media except one, daily newspapers, where some more sophisticated brands with a media plan that seems to be a bit more eccentric than the most common practices, prevail. Giorgio Visconti, Pianegonda, Salvini that allocate their whole budget to newspapers, and Recarlo. It is worth evidencing the strong bent of Boccadamo for periodicals, with nearly a million euros, a little less than Pandora and of Sector for external advertising, with an all in of over 400,000 euros, even in this case just behind Pandora. Then Pandora it is the absolute leading brand in our rank, though the top companies as a whole seem to be irremovable (Figure 1) in fact the first five positions are held in the same order by the same five brands that had dominated the precious communication landscape in 2016 - beside Pandora, we can find Stroili, Morellato, Brosway and Swarovski – and also the three next placings have been obtained by the same brands the year before, the only difference being Kidult that, dou-

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Inside Jewelry

bling the budget, overtook its competitors Breil and S'Agapõ. Apart from the brilliant performance of Mabina, the brand from Milan, almost all other 13 brands already present in the previous rank evidence budget fluctuations within a +/-20% range that can be considered as restricted when compared to the giddy ups and downs we saw in the past. An exception, even though a limited one, is represented by Tiffany & Co. that cut a quarter of its 2016 budget and LeBebè reducing it by a third. 18 brands evidence a share of spending higher than 1%, like in 2016, and account for the two thirds of the whole advertising expense in the sector. After a sabbatical year, Amen, Rosato and Recarlo, complemented by Giovanni Raspini, replace the four brands leaving the ranking – the couple Damiani-Salvini, the restored to life Alfieri & St.John and Le Carose: all four held positions approaching the over 1% list also in the previous survey, showing a remarkable stability in the communication policies. The monthly monitoring of investments (Figure 4) does not evidence big surprises in the top positions, even though some brands not present in the ranking managed to break the hegemony and prevail despite the almost paltry investments, in the weakest advertising periods. This is the case of Fabiani that, besides ranking among the top brands in January, over the whole year has made a remarkable effort that has taken it close to 1%, obtaining the second place after Cartier among the companies excluded from the list, Spadarella and Rue des Mille, in the top position with only 38,000 euros for the neglected month of August (however, the latter also distinguished itself among the most loyal users of periodicals, besides being highly active on social media). Beside them, Pomellato, a brand not exactly new that, in the ranking, leaves space to its creature, Dodo, though conquering back some visibility in the back to school segment, focusing most of its investments in October. The trend of the globally higher investments made by Dodo resulted, instead, more uniform, without particular peaks, a choice also made by other numerous brands. In fact, as you can see in Figure 5, showing the fluctuation of monthly investments (technically the “variation coefficient” or “relative standard deviation), the distribution of resources over the year follows deeply different strategies from brand to brand, regardless of the budget amount. It is

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the old quarrel between the idea of bursting (or flighting) and continuity, mainly referred to planning of TV spaces though also applicable to other media. Some brands favour a concentration of the advertising pressure in short though intense periods. Rosato and Giorgio Visconti are the champions of this doctrine: the former allocates 70% of its budget to TV commercials to be broadcast in December, and the rest are scattered over the remaining months; the latter invests 100% of its budget on printing press among November and December and after the blitz leaves the scene to reappear the following year in the same period. On the opposite side, instead, we find more formal brands privileging a continuous approach and an allocation of spaces distributed over time, consisting in pulses and periods of silence, or of persevering and regular dropping. Recarlo, Giovanni Raspini, Amen, Tiffany & Co. and Dodo decidedly favour this planning style, placing themselves below the average fluctuation of goldsmith advertising investments that, over the last three years has always registered 90-95% communicating more frequently though never raising their voice: Recarlo, for example, breaks down the investment allocating each month a share ranging from 1.5% and 15% of the total amount with a minimum of 11,000 and a maximum of 110.000 euros, not a decimal more. The same with Giovanni Raspini, present every month without exceeding 18% of its investment. Regardless of the winning technique, it is better not to make any prevision for the current year. The first quarter of 2018 ended with a discomforting -28% when compared to the same period in 2017, but the first three months of 2016 promised outstanding results with a roaring +60% when compared to the previous year, as well evidenced in Figure 6. Then things went as we all know. The game is still to be played. Source: Nielsen Media Research Note: the estimation of investments is based on the valorisation according to the price list of the spaces on a very huge part of national media and on the application of average discounts by concessionaries on each medium. The variability in the condition of sale implies that the individual advertisers can evidence even marked discrepancies with their real budget; however, the uniformity of the method offers the unique objective possibility to make a comparison between investments.

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Inside Jewelry

COUTURE LAS VEGAS

the luxury

event

I brand di alta gioielleria e i designer più innovativi hanno dato vita all'evento americano più esclusivo del settore di

Antonella Garello

C

reativi, originali, perfezionisti: oltre 200 tra marchi di alta gioielleria e nuovi designer provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento agli inizi di giugno in occasione di Couture Las Vegas nelle sale del Wynn Resort. Come di consueto, la fiera ha attratto retailer e top buyer internazionali alla ricerca di novità e tendenze in fatto di gemme, tagli, materiali e stili. Cospicua la presenza della gioielleria italiana - rappresentata da una quarantina di marchi - che ha riscosso consensi per creatività e gusto e grande successo per la serata di premiazione dei prestigiosi Couture Design Awards. Novità in vista per la partecipazione delle aziende italiane: a partire dall'anno prossimo sarà Ieg a svolgere le attività di talent scouting e agente nazionale per la manifestazione. n Creative, original, perfectionist: over two hundred high jewellery and new designer brands coming from all over the world met last June for the Couture Las Vegas show at Wynn Resort. As usual, the exhibition attracted international retailers and top buyers looking for novelties and trends as for gems, cutting, materials and style. The large attendance of Italian jewellery - represented by forty brands - obtained approvals for creativity and taste while the evening gala of the prestigious Couture Design Awards met with great success. Upcoming novelties for the attendance of Italian companies: starting from next year Ieg will perform talent scouting activities and will act as national agent for the exhibition.

In questa pagina, il Wynn Resort e alcuni gioielli premiati ai Couture Design Awards. A sinistra: gli orecchini di Mariani, 3° classificato nella categoria Best in Colored Gemstones sopra i 20.000$. n This page, the Wynn Resort and three pieces awarded at the Couture Design Awards. Left: earrings by Mariani, 2nd runner up in the Best in Colored Gemstones above $20K category.

A sinistra: anello di Qayten, 3° classificato nella categoria Best in Diamonds sotto i 20.000$. A destra: la creazione di Carolina Bucci, vincitrice nella categoria Best in Gold. n Left: a ring by Qayten, 2nd runner up in the Best in Diamonds below $ 20K category. Right: the creation by Carolina Bucci, winner in the Best in Gold category.

l'Orafo 2018

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Inside Jewelry

JCK LAS VEGAS

ready for

change A partire dalla prossima edizione, la manifestazione si terrà presso il Venetian Resort, recentemente ristrutturato di

Antonella Garello

U

n'edizione non memorabile ma neppure disastrosa: Jck Las Vegas 2018, svoltasi agli inizi di giugno al Mandalay Bay, si è svolto secondo le aspettative e del resto la situazione politica ed economica a livello mondiale non è delle migliori. Diversi espositori sottolineano una minore affluenza dei visitatori e defezioni importanti tra i grandi retailer americani, chiarendo al tempo stesso che la fiera resta comunque la principale finestra sul mercato americano per le aziende di fascia media, che non possono contare su una propria rete di partner e distributori; e quello americano è un mercato di peso, che da sempre assorbe una fetta consistente della gioielleria e dell'oreficeria made in Italy. La maggior parte delle aziende italiane si sono presentate come di consueto raccolte nell'esposizione collettiva curata da VicenzaOro-Ieg, in attesa della prossima edizione che si preannuncia ricca di cambiamenti. Come è noto, infatti, Ieg sarà organizzatore diretto del Padiglione italiano di Premier, nuova manifestazione di Emerald Expositions Llc (Eex) in programma presso il Las Vegas Convention Center dal 31 Maggio al 4 Giugno, in concomitanza con Agta GemFair Las Vegas e Las Vegas Antique Jewelry & Watch Show. Jck Las Vegas continuerà invece a essere organizzata e curata da Reed Exhibitions, che ne ha annunciato lo svolgimento dall'1 al 4 Giugno presso il Venetian/ Palazzo and Sands Convention Center recentemente ristrutturato. n A neither memorable nor disastrous edition: Jck Las Vegas 2018, held at the beginning of June at Mandalay Bay, went on according to expectations. All in all, the political and economical situation on a global scale is not at its best. Several exhibitors highlight the lower attendance of visitors along with important desertions among the big American retailers, making it clear, at the same time, that the exhibition is still the main window on the American market for medium sized companies that cannot rely From top: necklace by Gold Art in yellow, white, rose and black gold characterised by a particular diamond milling; the Mandalay Bay, which hosted JCK Las Vegas 2018; a bracelet in rose gold and diamonds from the Universo collection by Giorgio Visconti; earrings by Nanis in yellow gold and diamonds,Trasformista collection.

In questa pagina, dall'alto: collana in oro giallo, bianco, rosa e nero di Gold Art con particolare diamantatura; il Mandalay Bay, che ha ospitato l'ultima edizione di JCK Las Vegas; bracciale in oro rosa e diamanti dalla collezione Universo di Giorgio Visconti; orecchini di Nanis in oro giallo e diamanti, collezione Trasformista.

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In questa pagina, dall'alto in senso orario: bracciale rigido di Unoaerre in oro 18 carati; bracciale “A” in oro giallo con smalto rosso e diamanti di Alfieri & St. John, collezione 1989; bracciale Chakra - I Love di Brosway in acciaio con smalti verdi e cristalli Swarovski® Elements; orecchini Sinuo Colour in oro bianco, diamanti e smeraldi di Forever Unique.

This page, from top clockwise: a rigid bracelet by Unoaerre in 18 carat gold; “A” bracelet in yellow gold with red enamel and diamonds by Alfieri & St. John,1989 collection; Chakra - I Love bracelet by Brosway in steel with green enamel and Swarovski® Elements crystals; Sinuo Colour earrings in white gold, diamonds and emeralds by Forever Unique.

on their own network of partners and distributors: the American market is a critical one that has always absorbed a remarkable percentage of Made in Italy jewellery and goldware products. As for Italian companies, the majority were present, as usual, in a collective exhibition curated by VicenzaOro-Ieg, looking forward to the next edition that is announced rich in changes. In fact, as it is known, Ieg will be the direct organizer of the Italian Pavilion at Premier, the new exhibition of Emerald Expositions Llc (Eex) to be held at the Las Vegas Convention Center from 31st May to 4th June, in parallel with Agta Gemfair Las Vegas and Las Vegas Antique Jewellery & Watch Show, nearly overlapping with Couture. Jck Las Vegas, instead, will continue to be organised and curated by Reed Exhibitions that announced that it will be held from 1st to 4th June at the Venetian/Palazzo and Sands Convention Center, recently renovated.

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Inside Jewelry

GEMMOLOGIA

un futuro

incerto È atteso a breve il lancio di gioielleria con diamanti sintetici prodotta da De Beers: un danno o un'opportunità per il mercato? di Luigi

Costantini - Coordinatore Formazione Italia IGI Anversa

È

dalla fine di maggio che diluviano polemiche: dal prossimo settembre, ha annunciato il colosso anglo-sudafricano De Beers, la Lightbox Jewelry (società recentemente costituita ad hoc) immetterà sul mercato (inizialmente online, direttamente rivolgendosi al consumatore finale) gioielleria montata con diamanti sintetici bianchi, rosa e blu, "di qualità da gemma”, esclusivamente prodotti dalla Element Six, il “braccio sintetico” della stessa De Beers. Costi: $ 200 per uno dei cotal diamanti da 0,25 ct da incastonarsi su d’un pezzo di gioielleria Lightbox; $ 400 per uno da 0,50 ct; $ 600 per uno da 0,75 ct e $ 800 per uno da 1,00 ct. Prezzi eguali per ognuno dei suaccennati colori. Tutte le pietre dai 0,20 ct in su porteranno l’indelebile marchio Element Six, visibile solo al microscopio, inscritto al loro interno. Permettete che a più d’un produttore di sintetico abbia preso un colpo: a fronte dei 4.000 $/ct per un diamante sintetico da 1,00 ct (e agli 8.000 $/ ct per un similare naturale), gli 800 $ di quello targato E6 possono significare una sola cosa: inversioni a U sui prezzi o campane a morto. Non vi dico gli alti lai. E le accuse alla De Beers di voler sempre praticare politiche monopolistiche, ora anche nel campo del sintetico, dopo aver per anni rassicurato circa le proprie intenzioni di confinare la produzione al mero utilizzo industriale e la ricerca alla sola messa a punto di strumentazione atta a meglio identificare sintetico da naturale e correlati trattamenti. Un’invasione di campo, urlano adirati, per porre fuori gioco buona parte dei concorrenti. E chi disporrà, tra i “piccoli” produttori – lamentano – della potenza di fuoco che il titano DB sarà in grado di schierare in linea per le campagne di marketing? E chi ce la farà a tener testa ai 500.000 carati di produzione annua di grezzo previsti per il nuovo impianto E6 di Portland, Oregon, una volta che, nel 2020, questi opererà a pieno regime con presse concentrate su una superficie di ben 5.575 m2 – impianto che s’affiancherà a quelli di Santa Clara e Houston (Usa) e di Maidenhead (Uk)? Hai voglia a dire che questi ultimi continueranno a sfornare sintetico industriale e che sarà soltanto l’Oregon ad alimentare in esclusiva la Lightbox. I conti non tornano,

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insinuano: se col prossimo settembre arriveranno online i primi lotti di gioie Lightbox, e l’opificio di Portland verrà completato ad agosto 2019 (al costo di 94 milioni di dollari), da qualche altra parte il sintetico “industriale” s’è già trasmutato in “gemma”, o no? Che prima o poi Mamma DB dovesse metter piede nel sintetico “da gemma” era da tempo nell’aria. Basta rileggersi quanto pronosticato dal guru del diamante Martin Rapaport nel suo Rapaport Diamond Report, Vol.26, n° 37, 30 ottobre 2003. Chi ci rimetterà la ghirba, profetizzano altri, sarà la miriade di tagliatori indiani di pietre di piccola taglia e di qualità inferiore che alimenta la produzione, pure indiana, di gioielleria di fascia bassa che perderà il suo allure a fronte dei più attraenti (per prezzo ed estetica) manufatti della Lightbox. E che dire dei dettaglianti, bypassati e spinti in un cul de sac da Mamma DB? Solo fra qualche anno si saprà se le Cassandre avranno bene interpretato le loro visioni. Potrebbe anche darsi che, per contro-ribattere i bassi prezzi, ci si rifugi sotto le ali del Dragone Cinese o tra i geli siberiani di Novosibirsk, ove tecnologie d’ottimo livello e bassi costi di manodopera possono far la differenza. C’è chi invece saluta festosamente la svolta della DB, col dire (avvalorando, di quella, le asserite motivazioni a supporto del proprio agire) che i più bassi prezzi del sintetico apriranno più vasti orizzonti di vendita, in ispecie tra i millennials, meno inclini a lasciarsi sedurre dal mito del “diamante per sempre”; più propensi a economizzare, a parità d’apparenza, a favorire prodotti considerati più “verdi” (e le enormi quantità d’energia bruciate nella manifattura del sintetico?). Col dire che il diamante naturale verrà ancor più apprezzato. Col dire che (cito papale papale il Rapaport di cui sopra, ripescato per l'occasione e fatto oracolo) «alla fine, un grande mercato si svilupperà su due livelli: indubbiamente il diamante naturale e sintetico coesisteranno fianco a fianco, condividendo un mercato della gioielleria con diamanti in rapida crescita». E c’è chi esulta, vedendo avvicinarsi l'ora delle certificazioni cosiddette etiche. Chi vivrà vedrà. English translation: see pag. 106

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Europe’s top show for gemstones and jewellery. Promising future.

be part of gemworldmunich.com


English Text

A look abroad and forward See Page 45 Marco Carniello entered the world of jewels and Fiera of Vicenza only two yeas ago. He is the young director of the Jewellery & Fashion Department of IEG and he is already able to outline a realistic picture of this sector. «I came from different experiences - he explains – though the kind of approach I had developed in the company consultancy allowed me to learn fast the dynamics of the precious sector». Were you surprised by the situation you found? «I must admit I wasn’t. I realised that in this sector, like in many others, entrepreneurial projects developing creativity, production, distribution, marketing and 360° brand communication exist alongside an artisan culture, with an industrial character, focused on manufacturing. And this both in Italy and abroad. It is therefore a stimulating panorama for the excellent development perspectives of many companies that, so far, have been mainly focused on manufacturing aspects and that are opening to more complex projects». Did you evidence any criticality? «It is a complex sector, though not more complex than others that, in the past, had a great success and were then obliged to downsize, loosing many units. Over the last five years, though, the situation has been changing and evolving in a positive way». The Fiera of Vicenza is by definition a champion of Made in Italy, though IEG has wider and more international dynamics. which is the role of the goldsmith sector in the strategic vision of the Group? «Ieg focuses on the strong sectors of Italian manufacturing, like goldware and jewellery, but an event able to introduce itself to the whole world cannot simply offer Made in Italy as international buyers, though extremely interested in the Italian product, want to see also something else. In order to be competitive on at least a continental scale, the offer must be global. Fiera of Vicenza, in fact, is growing as a showcase for the best Italian and International product; the selected foreign attendance does not take away value to the Made in Italy, but it complements it making it more attractive for buyers». What kind of impact will the widening of the exhibition space that has recently been announced have on the jewellery exhibitions? «The idea is to take also the infrastructure of VicenzaOro to the same quality level of the most modern and international exhibition districts, not in a scenographic sense, but in a functional one for exhibitors and visitors alike, so as to be allowed to grow also in those areas that, today, we believe are limited due to unavailable spaces. I am talking about sectors that we already control (from the unbranded product to fashion jewellery) and to which pavilions 4 and 2 are dedicated, but should need more breadth. They are both Italian and foreign companies we consider strategic like gem dealers and some foreign brands of high range and custom jewel items we know have a great interest for our visitors». Ieg also organises

Oroarezzo. Which are, and will be, the synergies and distinctions between the exhibition held in Vicenza and the one in Tuscany? «Oroarezzo will increasingly focus on Italian unbranded jewellery and on such a target as operators connected to wholesale distribution or, in any case, to the marketing of jewels sold by volumes. Vicenzaoro, instead, will continue to represent the whole supply chain (from gems, to brand jewels) for any kind of operators, from wholesalers to retailers. This distinctive model is already proving rewarding as the latest editions of both events went well». Which novelties or changes should we expect from the recently signed partnership with Emerald Expositions (EEX) that organizes, among other events, Couture Las Vegas? «The US are one of our most important destination markets and this agreement will allow us to increase our reach in this area. Moreover, the operational start of such partnership coincides with the launch of Premier, a trade event Eex had been working on for several years and that will open during the Last Vegas Market Week from 31st May to 4th June 2019. The event will be held, along with Las Vegas Antique Jewelry and Watch Show and AGTA GemFair, at the Last Vegas Convention Center focusing on a high quality jewellery, watchmaking and custom jewel offer, with a more affordable entry price when compared to what on display in the Couture Show stands. Then, we will have the double opportunity to propose both the very high range with Couture and the unbranded jewellery with Premier. This launch on the American market actually allows us to speak with all the most important players in this sector, ensuring our companies

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the organisation attention and prestige Couture has also in the unbranded sector. Within the Premier event, our Italian pavilion will have a first rank position: we can say, without exaggerating, that we will be the stars of the initiative and we will give Italian manufacturing maximum visibility». Such initiatives realise the phases of a positioning and development project announced after Ieg was established. Will the future confirm the set guide lines or different paths from those originally traced are to be expected? «Strategies are set and by their own nature must evolve, implement, improve, adjust keeping pace with the very fast speed of the market. Today we are a company looking at the Stock Exchange and we have it clear that the client is at the centre of our business. The US operations, as the interventions on the exhibition district of Vicenza, the launch of a digital policy that had never been approached before with a true concreteness and an orchestration of knowledge prove it». A few words on Vicenzaoro September that presents two new sections dedicated to watches and designers. «We have long been working on medium level watches (with a price range between 500 and 3000 euros) and this year we have decided to offer a tangible expression of this product area in the Watch room within the Community Look, dedicated to Fashion Jewellery, as we believe it is the closest to the context in which these timepieces find their place. As for designers, instead, we will give more visibility to high jewellery brands characterised by a very strong identity but little or very little distributed that will help us to widen the offer for our buyer, beside opening an important window on future jewellery trends, an issue our show holds dear».


Ten question to beatrice beleggia

uncertain future for lab grown diamonds

See Page 56

See Page 104

With her brothers Maurizio, marketing manager, Valerio, product manager, and riccardo, a university student, Beatrice Beleggia represents the second generation of the Beleggia's family, owner of the Bros manifatture Group. How did you join the company? Since I was a young girl I have spent my summers in the various departments, observing the workers creating wrist straps, small cases, jewels, or looking at magazines to understand the world of periodicals and newspapers. Was it a useful experience? It was fundamental to understand the various production stages and, above all, to internalize the respect for work we have always been taught by our father. Which is, today, your role within the company? I am responsible for communication, public relations and also of Bros USA whose headquarters are in Miami. Which project or campaign do you remember as being particularly satisfactory? Certainly, the Brosway About You tour, with our staff in the discos all over Italy looking for young people who could best interpret the Brosway world: and the recent night fashion show with models wearing Pianegonda jewels in the presence of 200 top clients and of the international press, in the splendid Officina del Sole, our family’s wine resort. How did the Group develop into its current structure? My father established his first business, a manufacturing of wrist straps for high range watches in 1979; in 2002 he entered the world of fashion jewels with Brosway and in 2008 s'agapò, a fast fashion jewellery brand was created; the acquisitions of rosato, fine jewellery, and Pianegonda, contemporary design jewellery, took place in 2011 and 2015. No cannibalisation, then? No, every brand has its own peculiarities, its selected target, its own communication. Which projects are you working on? We are developing the US and Chinese markets, with on site stores and partners as well as an on line distribution. The manufacturing site has always remained in the Marche region. How much does the bond with the territory mean to your family? A lot. We were born in a wonderful region whose beauty and history inspired us. We try to return what we have received taking back to life neglected structures or contributing to the restoration of cultural treasures. You are also very active on the charity front... We have grown up knowing that helping those in need and defending the weakest, children, women and the sick is normal. Which is your most beautiful dream? I have a lot of dreams...Thinking of a concrete goal, I wish I could continue with my brothers what my father did; and one day I wish he would be proud of our team work.

It has been bucketing down since the end of May: De Beers, the Anglo-South African corporation, has announced that, starting from next September the Lightbox Jewelry (a recently ad hoc established company) will launch on the market (initially on line, directly addressing the final consumer) jewelry (including earrings and necklaces) set with “gem quality" pink, blue and white synthetic diamonds, exclusively produced by Element Six, that is the "synthetic arm" of the same De Beers. Costs: $ 200 for one of such 0.25 ct diamonds to be set on a Lightbox jewellery item, $ 400 for a 0.50 ct one, $ 600 for 0.75 ct and $ 800 for 1 ct. The same prices for each of the above mentioned colours. All the stones from 0.20 ct on will show the indelible Element Six trademark, only visible under the microscope, permanently engraved inside. You would certainly understand the fact that, at this point, more than a manufacturer of synthetic items felt the blow: against 4,000 dollars/ct for 1 ct synthetic diamond (and 8,000 $/ct for a similar natural one), 800 $ paid for the E6 stone can mean only one thing: U turns on prices or death bells. Not to mention the high lays. Along with the accusations to DB of always trying to follow monopolistic practices, now also in the synthetic sector, after reassuring, for years, about its intention to limit its own production to the mere industrial use and its own research to the implementation of instruments meant to better identify synthetic items from natural ones, as well as the relative treatments. An improper pitch invasion, they shout enraged, meant to knock most competitors out. And who will have, among the “small” manufacturers - they complain – the fire power that the DB titan will be able to deploy for marketing campaigns? And who will be able to stand up to the 500,000 carat production a year of raw materials envisaged for the new E6 plant in Portland, Oregon – once that, in 2020, it will fully operate with presses concentrated on a 5,575 square meter surface, a plant that will add to the ones in Santa Clara (California) and Houston (Texas), in the US, and Maidenhead (UK)? There is no use in repeating that these latter will continue to produce industrial synthetic items and only Oregon will exclusively feed the beloved Lightbox. Ends are not matching, they insinuate: if next September the first lots of Lightbox jewels will be launched on line and the Portland plant will have been completed by August 2019 (for 94 million dollars), somewhere else the "industrial" synthetic has already turned into "gem", or may be not? And, by the way, despite the repeated denials, the possibility that sooner or later Mother DB would enter the “gem” synthetic sector has long been in the air. Just

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read the predictions of the diamond guru Martin Rapaport in his Rapaport Diamond Report, Vol.26, n 37 dated of 30 October 2003. But these are just minor details, someone would say. Some others prophesy that those who are not going to save their skin are the multitude of Indian cutters of small size and lower quality stones feeding the production, Indian again, of low range jewellery that will lose its allure against the most attractive (for both price and appearance) Lightbox artefacts. Not to mention retailers at large, by-passed and pushed in a cul de sac by Mother DB. Well, a load of jeremiads. Only in a few years we will know if Cassandras will have well interpreted their visions of the future. Maybe, to contrast the low price that can be obtained thanks to high productions deriving from technological drives, we will find protection under the wings of the Chinese Dragon or among the Siberian chills of Novosibirsk where high level technologies combined with low labour costs can still make the difference. Anyway, someone, instead, is merrily celebrating the age turning point of DB, saying that (and then strengthening its claimed reasons supporting its actions) the lower prices of synthetic items will open wider sale horizons, particularly among the so called millennials, that remarkable share of consumers who became adult between the twentieth and the twenty-first century, less prone to be seduced by the myth of "a diamond is forever", from the charm of expensive items; more likely to save up, for the same appearance, to privilege products that are considered "greener", more "eco-friendly" (if that were true: and what are we supposed to do with the huge quantities of energy wasted in the manufacturing of synthetic items?) This will mean that natural diamonds, for those still able to afford them – will be even more appreciated. This will mean (I am quoting verbatim) “in the end, a big market will develop on two levels: natural and synthetic diamonds will obviously coexist side by side, sharing a rapidly growing diamond jewellery market”. Some are celebrating as, in this ongoing process, they see approaching, the unavoidable advent of the so called ethical certifications. Time will tell.


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Brands In This Issue 2JEWELS

50

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MESSIKA

26

3941 MILANO

63

DOLCE&GABBANA

41

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28

4OCEAN

32

DOMENICO ALESSI

77

MORELLATO

ACCESSORIZE

64

ELLA FACCO GIOIELLI

81

MORI E PUPE

ALBERT M

50

EMI&EVE

32

NANIS 102

ALCOZER & J

66

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66

NEW ITALIAN ART

28

26, 40

NIKOS KOULIS

108

ALESSIO BOSCHI

38, 89

FALCINELLI ITALY

54, 91-98 52

ALEXANDER WHITE

68

FANI GIOIELLI

23

OBLIGÉ

54

ALFIERI & ST.JOHN

103

FILANDRO

52

OFFICINE GUALANDI

52

OLE LYNGGAARD COPENHAGEN

36 38

AMEN

50, 91-98

ANAPSARA

28

FOREVER UNIQUE

40, 103

GIMET

82

ORO TREND

GIOIELLI ZAR

64

OROAREZZO 45-47

GIORDINI

79

OTTAVIANI

ANDREA DEL BORGO

72-73

ANNA & ALEX

64

ARTLINEA

37, 80

ARTURO FACCHINI

22

GIOVANNI RASPINI

91-98

ATELIER SWAROVSKI

59

GOLD ART

AZHAR

64

BETTER SILVER

78

BIJOU BRIGITTE

54, 66

GIORGIO VISCONTI

91-98, 102

62, 81

PANDORA

64, 91-98

PEPPER CHOCOLATE

68

102

PESAVENTO

23

GRAF VON FABER-CASTELL

50

PIANEGONDA

GRAZIELLA

81

PICCHIOTTI

39

GUCCI

36

POMELLATO

41

36

QAYTEN

101

91-98

BMB DECORLINE

22

GUERLAIN

BOBUX

66

IEG 45-47

RECARLO 91-98

INTERGEM

21

REMIDA TORNAGHI

26

50, 91-98

ROBERTO COIN

28 60

BOCCADAMO

91-98

BRACCIALINI

64, 66

KIDULT

BREIL 91-98

KINLOCH

64

RODO

BROOKSFIELD

KREA

52

ROSATO

64, 91-98

LAURA VOLPI

52

RUE DES MILLE

66, 91-98

66

BROS MANIFATTURE BROSWAY

56, 57 91-98, 103

LE BEBÉ 91-98

S’AGAPÕ 91-98

86

LE PERLE DI CALTAGIRONE

52

SALVINI

37

BULGARI 91-98

LES PETITS JOUEURS

68

SPACE SIMONA CORSELLINI

68

BUSATTI MILANO

87

LESARA

68

STENZHORN

40

CAROLINA BUCCI

101

LOTUS STYLE

50

STROILI 91-98

CHANEL

37

LYDIA COURTEILLE

88

SWAROVSKI

91-98

CHIMET

79

MALÌPARMI

61

TAMARA COMOLLI

36, 39

MAMAN ET SOPHIE

68

TIFFANY & CO.

BUCCELLATI

CHOPARD

28, 85

24, 41, 91-98

CHURCH’S

64

MARAISMARA

33

TJASA

66

CLINIQUE

40

MARCELLO PANE

54

UNOAERRE

103

COUTURE LAS VEGAS

101

MARIANI

101

VANESSA’S JOY

68

DAMIANI

23, 41

MARIASOLE GIOIELLI

66

VICENZAORO 45-47

DANIEL ESPINOSA

54

MARINAMA

68

WEWOOD

33

DE GRISOGONO

39

MASSIMO RAITERI

YVES SAINT LAURENT

39

DIOR

38

MATTIOLI l'Orafo 2018

110

settembre

37, 38 26


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