l'Orafo Italiano 10-11 2013

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In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

L’ORAFO ITALIANO 10/11 2013

€ 5,00

ANNO LXVII OTTOBRE-NOVEMBRE 2013

€ 5,00

I gioielli illuminano le feste di Natale Jewels light up Christmas holidays Thomas Tochtermann: Cosa sarà del mondo orafo nel 2020? Distribuzione: il segreto del successo sta nelle emozioni

Boccadamo













Grande è la confusione sotto il cielo... There is great chaos under heaven... “Grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente” diceva Mao Tze-tung. Tutto vero, a parte la situazione, che è pessima. Da dove cominciare, infatti? Dall’aumento dell’aliquota IVA dal 21% al 22%, naturalmente, un provvedimento che danneggia quel poco di ripresa che poteva dare fiato al settore nei prossimi mesi. E che, strano a dirsi, è stato provocato dall’atteggiamento sconsiderato proprio di quella parte politica che tanto baccano ha fatto sull’aumento dell’IVA. Si potrebbe anche far notare che, con il pagamento dell’IMU sulla prima casa (al di sopra di determinati redditi) avremmo sicuramente evitato non solo le patetiche sceneggiate di queste ultime settimane e l’aumento dell’IVA, ma forse ci sarebbe scappato anche qualcosa per esodati, cassaintegrati, pagamenti della PA alle imprese. Dal macro al micro, potremmo continuare con la desolante telenovela di Fiera di Vicenza, dove un presidente è stato nominato e rimosso nel giro di qualche mese e dove una guerra politico-burocratica, dentro e fuori il recinto

fieristico, non fa prevedere nulla di buono per il futuro. Questo proprio in un momento in cui Fiera di Vicenza è chiamata a prendere decisioni importanti sul fronte dei nuovi spazi, del numero di edizioni da organizzare, di quale “volto” dare alle fiere orafe dei prossimi anni. Progetti che non riguardano solo Enti, Comuni, Province e indotto, come abbiamo già avuto modo di scrivere ma, soprattutto, il lavoro e la sopravvivenza delle aziende che alla fiera partecipano e da cui, spesso, dipendono. n “There is great chaos under heaven: the situation is

excellent”, Mao Tze Dong said. This is all true except for the situation, which is appalling. Where shall we start, then? Obviously, from the increase of the VAT rate from 21% to 22%, a measure damaging the little recovery that could favour the industry in the months to come. Strange to say, it was provoked by the thoughtless attitude of

the same political party that vehemently protested against the increase of the VAT. We could also observe that, with the payment of IMU for the primary residence (above some defined incomes) we would have certainly avoided the pathetic act of the last few weeks as well as the increase of the VAT, and we could have also financed the projects concerning the "esodati" (incomedeprived early retirees), the workers on temporary lay-off, the payments of PA to companies. From macro to micro, we could go on with the melancholy soap opera of Fiera Vicenza, where a Chairman was appointed and removed in a few months' time and where a political-bureaucratic war, inside and outside the perimeter of the Fiera, does not anticipate anything good for the future. This when Fiera Vicenza has to take important decisions concerning new spaces, the number of editions to organise, the “character” to be given to the goldware exhibitions in the following years. These projects do not only concern Authorities, Municipalities, Provinces and the allied industries, as we have already pointed out in previous articles, but mainly the work and the survival of those companies taking part to the exhibition, on which they often depend.

Editorial

Editoriale

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Sommario

In copertina / Cover Boccadamo Contatto / Contact Tel. +39 0775 290525 fax: +39 0775 884081 info@boccadamo.com www.boccadamo.com Orecchini multifilo in argento placcato oro rosa con perle Swarovski - Linea “Piazza di Spagna”. Multistrand earrings in rose gold plated silver, with Swarovski pearls - “Piazza di Spagna” line.

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close up I gioielli illuminano le feste di Natale Jewels light up Christmas holidays by Marina Morini

flash corone/flash crowns 48 Cera una volta… Once upon a time...

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Artwork and photo by Close up Studios 52

Summary

concorso 2013/competition 2013 L’anno del serpente The year of the snake

flash fiori/flash flowers Grazie dei fior… Thanks for the flowers... flash camouflage/flash camouflage I nuovi mimetismi / New mimetisms

flash orologi/flash watches 54 Segnatempo al femminile A woman’s timekeeper

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mostre/exhibitions 56 Faces of Eternity / Tesoro di Napoli negozi/shops 58 Morellato / Brosway / Alcozer & J / Gagà comunicazione/communication 60 Davite & Delucchi / Audemars Piguet / Richard Mille / Operti

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iniziative/initiatives Il corallo di Trapani: risorsa, cultura, sviluppo

63 Ciao Gianni! i personaggi de L’Orafo/people 64 Massimo Carraro il gusto di percorrere strade sempre nuove Massimo Carraro the pleasure of exploring new avenues by Antonella Garello


economia/economy 68 Cosa sarà del mondo orafo nel 2020? by Thomas Tochtermann - McKinsey & Company

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gemme/gems Chi ha paura di rimaner senza diamanti? Who is afraid of running short of diamonds? by Luigi Costantini marketing Il segreto del successo sta nelle emozioni by Daniela Saibene

on show 78 HK all’insegna del business HK, business oriented by Antonella Garello

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VicenzaOro Fall più vivace. E poi? A livelier VicenzaOro Fall. And then?

L’Orafo Italiano Club 82 selezionati per voi servizi/services 86 Banca Etruria: i programmi di Conto Oro e PAC in Oro 87 1&1 MyWebsite: un buon sito è lo specchio della tua attività 88 news english translation 90 People / Case History / Gems / On show / News questo mese abbiamo parlato di... 95 This month we talked about...

Summary

storia d’impresa/case history 66 Rajola: aperta al mondo e ai cambiamenti Rajola: open to the world and to changes by Marina Morini

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Costruire una filiera responsabile per diamanti, oro e platinoidi dalla miniera al consumatore Building a responsible diamond, gold and platinum metals supply chain from mine to customer Il Responsible Jewellery Council (RJC) è un’organizzazione internazionale no-profit, costituita nel 2005 da un gruppo di 14 organizzazioni rappresentative dell’intero comparto dei diamanti e dell’oreficeria. Il RJC è retto da un Consiglio Direttivo e coadiuvato da varie Commissioni per ogni settore d’interesse. La gestione dell’attività è affidata ad un Team con sede in Australia, Canada, Italia e Regno Unito. Il RJC accoglie Membri appartenenti a qualsiasi settore della filiera dell’oreficeria e della gioielleria, di ogni dimensione, comprese le associazioni di categoria. Missione Promuovere norme e prassi operative responsabili, etiche, sociali e ambientali, nel rispetto dei diritti umani, in tutta la filiera che alimenta il comparto dei diamanti, dell’oreficeria e dei platinoidi, dall’estrazione mineraria al commercio al dettaglio. Il Council raggruppa più di 400 associati e 200 membri certificati. La lista è disponibile presso www.responsiblejewellery.com/members/certified-members/ The Responsible Jewellery Council (RJC) is an international not-for-profit organisation established in 2005 by a group of 14 organisations from a cross section of the diamond and gold jewellery business. The RJC is governed by a Board of Directors, supported by a number of Committees and administered by a Management Team located in Australia, Canada, Italy and the United Kingdom. The RJC welcomes new Members, small, medium and large, from all parts of the jewellery supply chain, including trade associations. Mission To advance responsible ethical, social and environmental practices, which respect human rights, throughout the diamond, gold and platinum metals jewellery supply chain, from mine to retail. RJC now groups more than 400 Members and 200 certified Members. The list of RJC certified Members is available at www.responsiblejewellery.com/members/certified-members/

OTTOBRE NOVEMBRE 2013 editore direzione generale

redazione direttore responsabile

Edifis S.p.A. Viale Coni Zugna, 71 - 20144 Milano MI Ph. +39 02 3451 230 Fax +39 02 3451 231 info@edifis.it - www.edifis.it orafo@edifis.it Marina Morini - marina.morini@edifis.it

redazione

Antonella Garello - antonella.garello@edifis.it

collaboratori

ASI - Analisi e Studi Industriali, Mauro Caneschi, Luigi Costantini, Valerio Faccenda, Paolo Lombardi, Franco Marchesini, Vittorio Montieri, Daniela Saibene, Sonia Sbolzani, Claudio Tomassini, Claudio Zeni.

foto traduzioni progetto e grafica stampa

Close up Studios Promo-Est Claudio Rossi Oldrati Presservice Ottanta S.r.l. - Seriate BG

Iscrizione Roc n. 6090 del 29/08/2001 ___________________________________________________________ pubblicità traffico pubblicitario eventi e convegni prezzo per copia prezzo copia arretrata abbonamenti abbonamenti annuali 8 numeri

dircom@edifis.it Libera Carlini - libera.carlini@edifis.it convegni@edifis.it € 5.00 € 10.00 abbonamenti@edifis.it Italia € 40.00 IVA inclusa Europe € 80.00 - rest of the World € 100.00

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Responsible Jewellery Council First Floor, Dudley House 34-38 Southampton Street London, WC2E 7HF United Kingdom Tel: +44 (0)20 7836 6376 Email: info@responsiblejewellery.com www.responsiblejewellery.com For information contact: Mila Bonini - Communications Manager Email: mila.bonini@responsiblejewellery.com

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On the cover Boccadamo, Romantica magia Una magia si propaga attorno ad un doppio filo di perle Swarovski finemente abbinate all'argento placcato oro rosa. È la Collezione Romantica di Boccadamo, un affascinante e quanto mai ammaliante incontro tra haute couture e arte orafa. Girocollo e bracciale portatori di un'aurea di assoluto incanto. Gioielli reali che rendono ogni donna una principessa, e la consacrano sul palcoscenico come "première étoile" di un valzer dalle dolci e fatate melodie.

www.boccadamo.com

Boccadamo, Romantic magic Double stranded Swarovski pearls are finely matched to rose gold plated silver to spread magic all around. This is Boccadamo’s Romantica Collection, a fascinating and utterly captivating encounter between haute couture and the art of making jewellery. Chokers and bracelets bear an aura of absolute enchantment. These royal jewels turn every woman into a princess, a prima ballerina dancing to the tune of a

On the cover

sweet, fairy-like waltz.

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www.boccadamo.com


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On the cover





Tiara di Carlo e Arturo Giuliano. Dal volume “Serpentina” di Fritz Falk, Arnoldsche Art Publishers.

3 1 0 E 2 T o s N r o Con c E P

L’A NNO DE ER LS

Il serpente, protagonista dell’oroscopo cinese per l’anno 2013, lo è anche della storia, della cultura, dei miti e delle leggende di tutte le civiltà, antiche e moderne. Attraverso creazioni preziose ispirate proprio al tema del serpente, il concorso vuole promuovere il design e la manifattura italiani sul mercato dell’Estremo Oriente e della Cina in particolare. L’Orafo Italiano indice un concorso dedicato ai gioielli ispirati al tema del serpente. Dal 1° Dicembre 2012 al Dicembre 2013, le aziende orafe italiane interessate a partecipare potranno inviarci una foto di un loro gioiello: a partire dal numero di Gennaio 2013 fino al numero di Dicembre 2013, la rivista pubblicherà una selezione delle foto dei gioielli pervenute in redazione

e, nel Dicembre 2013, una giuria composta dalla redazione de L’Orafo Italiano e da esperti del settore valuterà i gioielli pubblicati. A Gennaio 2014 si terrà la premiazione del gioiello vincitore. LE AZIENDE: Le aziende dovranno inviare una foto in alta risoluzione (300 dpi, formato 10x12) possibilmente su fondo neutro o bianco, di un gioiello ispirato al tema del serpente (collana, orecchini, anello, bracciale, pendente, spilla, gemelli), per uomo o per donna. La foto dovrà essere accompagnata da: nome dell’azienda produttrice, eventuale nome del/della designer, breve descrizione del pezzo (materiali utilizzati e tipo di lavorazione) e anno di produzione (non antecedente il 2011).

Il gioiello deve essere realizzato in platino, oro (18-14 kt) o argento 925, con o senza pietre naturali, e non deve essere stato prodotto prima del 2011. La pubblicazione è a discrezione della redazione e non saranno pubblicate foto non adeguate alla qualità della rivista o prive delle informazioni richieste. Il materiale può essere inviato per posta al seguente indirizzo: Edifis s.p.a. L’Orafo Italiano - Redazione Viale Coni Zugna, 71 20144 Milano MI o via mail, ai seguenti indirizzi: marina.morini@edifis.it antonella.garello@edifis.it


Concorso serpente LA GIURIA La giuria sarà composta da Maurizio Palmisciano, designer di gioielleria presso aziende cinesi e insegnante di design del Gioiello in Cina; Fiorence Chan, direttore responsabile della Hong Kong Jewellery magazine; la redazione de l’Orafo Italiano.

Prosegue la pubblicazione dei gioielli, dedicati al serpente, che continuano a pervenire in redazione. Visto il successo di questa iniziativa, il concorso non si è concluso col numero di Luglio-Agosto 2013, come previsto, ma proseguirà fino a quello di Dicembre 2013. La premiazione dei vincitori si terrà a VicenzaOro Winter (Gennaio 2014). Il primo premio prevede un Soggiorno Benessere di due giorni per due persone e una targa; al secondo e terzo classificato andrà una targa. Alle immagini dell’evento e dei gioielli vincitori verrà inoltre dato ampio risalto sulla rivista, nella newsletter e nel sito de l’Orafo Italiano.

Misaki Bracciale Temptation, in argento 925 placcato in titanio, con perla coltivata e madreperla. n Temptation bracelet, in titaniumplated sterling silver with cul-

Snake competition

tured pearl and mother-of-pearl.

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Alisei Milano Anello in argento 925 con zirconi champagne e verdi. n Sterling silver ring with champagne and green zircons.

Magriffe griffe, in oro giallo, oro bianco brunito, diamanti brown, rubini e smeraldi. n “Due di Picche� earring by Magriffe, in yellow gold and white burnished gold, brown diamonds, rubies and emeralds.

Snake competition

Orecchino Due di Picche by Ma-

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Concorso serpente

Fabrizio Di Cori Gioielli Gemelli in oro giallo, con smalto a fuoco e diamanti. Tecnica a lastra, incisione a bulino. Realizzati in esclusiva per la Sartoria Bucci 1925 - Roma. n Yellow gold cuff

Barzizza

links with fired enamel and diamonds. Flush setting and chisel

Dalla collezione Jungle, anello e

engraving. Created exclusively

ciondolo in oro bianco, con dia-

for Sartoria Bucci 1925, Rome.

manti, rubini birmani e cabochon di corallo Sardegna. Designer GianLuca Gabbani. n From the Jungle collection, white gold ring and pendant with diamonds, Burmese rubies and cabochon made of Sardinian coral. Designer GianLuca Gabbani.

Gioielleria Artigianoro Anello in oro bianco e giallo, con diamanti taglio brillante e importante opale australiano. Pezzo unico, interamente realizzato a mano. Designer Osvaldo Furgiuele. n Yellow and white gold ring, with brilliant-cut diamonds and an outstanding Australian opal. A unique jewel, entirely hand made.

Snake competition

Designer Osvaldo Furgiuele.

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Close Up

Close Up by Marina Morini

I gioielli illuminano le feste di Natale Jewels light up Christmas holidays

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Close Up 100-300 â‚Ź

Ottaviani Tutto rosso il motivo floreale in cristalli del girocollo lavorato a mano. Bracciale in parure. n The crystal floral pattern of the handmade choker is in a total red. Bracelet as a set. â‚Ź 178

Alisei Milano Orecchini in argento con pietre colorate milky

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e zirconi. n Earrings in sterling silver with milky colored stones and zircons. â‚Ź 170

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Loghan Italia Collezione di bracciali in argento o bronzo divisibili grazie ad un magnete, in modo da ottenere abbinamenti di colori e motivi diversi. Brevetto internazionale. n Collection of silver or bronze bracelets that can be detached thanks to a magnet so as to obtain combinations of different colours and patterns. International patent. Design by Marco Giannini Da/From € 100

Recarlo Collezione Fresh. Fedine in oro 9 carati, con e senza diamante, dai colori vivaci: viola, verde, rosa, bianco e m0lti altri. n Fresh Collection. 9 carat gold rings, with or without diamonds, with bright colors: purple, green, pink, white and many others. Senza diamante/without diamond € 120 - Con diamante/ with diamond € 240

Augusta De Carolis Bracciale in pelle di iguana con elementi in argento e zirconi. n Iguana-skin bracelet with silver elements and zircons. € 169 Distribuito da/Distributed by

Close Up

A&G Distribution

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Close Up 100-300 €

Silver Star Parure di collana e bracciale, con motivo a cuore, in argento bicolore. n Necklace and bracelet as a set with heart motif, in bicolor sterling silver. € 120 la parure/the set

MyRose Linea Casual. Anelli con motivo a farfalla, in oro 18 carati e zirconi. n Casual Line. Rings with butterfly motif, in 18 carat gold and zircons.

Grani Bracciali in argento bicolore con diamantatura fatta a mano. n Two-tone silver bracelets with handmade diamond-milling. Circa/approx. € 200

Close Up

cad./each

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€ 250 cad./each


Rovian Gioielli Italiani Whippy Collection. Bracciale con molle in acciaio colorato, argento 925 e cammei in conchiglia incisi a bulino (diversi motivi disponibili). n Bracelet in coloured steel springs, sterling shell cameos (different patterns are available). â‚Ź 170

Close Up

silver and chisel engraved

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Close Up 100-300 €

Le Barababac Anelli-sigillo in argento o argento placcato oro 21kt, con smalto e parti di orologio. n Signet rings in silver or 21 ct gold plated silver with enamel and parts of watches. da/from € 230 a/to € 350

Boccadamo Collezione Mediterranea. Girocollo in lurex con maglie intrecciate in bronzo rosato. n Mediterranean Collection.

hoker made in Lurex with intertwined links in rose bronze. € 116

Stroili Collezione Innocence Orecchini in argento dorato e cristalli. n Innocence Collection. Earrings in goldplated silver and crystals.

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€ 149.90

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Morellato Collezione Venezia. Collana multifili con perle e microsfere silver che si alternano. n Venezia Collection. Multistrand necklace with pearls alternated to silver micro-beads. â‚Ź 189

Artlinea Collezione Flowers. Bracciali in argento e smalti. n Flowers Collection. Bangles in silver and enamels.

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â‚Ź 240 cad./each

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Close Up 300-800 €

Nimei Collezione Uno e Irripetibile. Collana e bracciale in argento e perle barocche. n Uno e Irripetibile Collection. Necklace and bracelet in silver with baroque pearls. Collana/Necklace € 449 Bracciale/Bracelet € 219

Amore&Baci Bracciale in argento con elementi componibili, a partire da € 19, in argento, vetro di Murano, smalti, cristalli Swarovski. Il bracciale nella foto costa € 489 n Sterling silver bracelet with composable elements, each starting from € 19, in silver, Murano glass, enamels and Swarovski crystals. The bracelet in the

Close Up

photo costs € 489.

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Pianegonda Collezione Unity. Collana in argento 925 rodiato, e acetato. n Unity Collection. Necklace in rhodiumplated sterling silver and acetate. â‚Ź 590

Dami Gioielli Collana in oro bianco e diamanti. n Necklace in circa/approx. â‚Ź 600

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white gold and diamonds.

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Close Up 300-800 €

Polello Collezione Eterno. Anelli in oro bianco e rosa con pavé di diamanti bianchi. n Eterno Collection. Rings in white and rose gold with white diamond pavé.

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€ 528

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Trollbeads Bracciale composto da beads in vetro, pietre dure, argento e perle. I prezzi partono da € 94 fino a € 700 n Bracelet consisting of glass beads, semi-precious stones, silver and pearls. Prices ranging from € 94 up to € 700

Graziella Collezione Universo. Collana in argento 925 e brillanti. n Universo Collection.

Necklace in sterling silver and diamonds.

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€ 560

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Close Up 800-1200 €

Comete Gioielli Anello in oro bianco, diamanti e rubini. n Ring in white gold, diamonds and rubies. € 974

Oro di Sciacca Collezione Fossile. Anello in oro giallo e corallo fossile Sciacca, proveniente dal Banco di Graham, vicino all’Isola Ferdinandea. Interamente realizzato a mano. n Fossile Collection. Ring made of yellow gold and Sciacca fossil coral from the Graham Reef, near Ferdinandea Island. Entirely hand made. € 1.100

Crieri Bracciale in oro bianco e diamanti (ct. 0,20). n Bracelet in white gold and diamonds

Close Up

(0,20 ct.). € 990

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Falsini Gioielli Bracciale a schiava in oro bicolore. n Bangle in two-tone gold. Circa/approx. € 900

PVZ-Neonero Collezione Saponette di Neonero. Parure in pizzo d’oro giallo 18 kt. composta da pendente, anello e orecchini. n Saponette Collection by Neonero. 18 kt. yellow gold lace set made of a pendant, a ring and earrings. pendente/pendant € 840 anello/ring € 430

Close Up

orecchini/earrings € 1.120

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Close Up 800-1200 €

Goldart Bracciali a schiava in oro bicolore e diverse lavorazioni. n Bangles in two-tone gold

and different workmanships.

Close Up

Da/from € 1.000 a/to € 1.500

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Fratelli Bovo Collezione Paloma. Collana e schiava in oro giallo satinato 18kt. con quarzi fumé. n Paloma Collection. Necklace and bangle in 18kt. satinfinished yellow gold and smoked quartz. Collana/Necklace circa/approx. € 920; Schiava/Bangle circa/approx. € 1.280

Unoaerre Bracciale “Bolle” in oro giallo 18kt. n “Bolle” bracelet in 18kt. yellow gold.

Close Up

€ 830

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Close Up 1200-1500 €

Ititoli

Salvini Collezione Gocce di Luna.

Anelli in oro bianco 18kt. con

Collier “piccolo rosario”, in

diamanti naturali certificati.

oro bianco e perle, con farfal-

n Rings in 18 kt. white gold

la in pavé di diamanti. n

with certified diamonds.

Gocce di Luna Collection.

A destra/On the right € 1.427

“Small rosary” necklace, in

A sinistra/On the left € 1.477

white gold and pearls, with a diamond pavé butterfly. € 1.495

Cielo 1914 Anelli in oro giallo e rosa 18 carati, con diamanti incolore e neri, taglio brillante. n Rings in 18 carat yellow and rose gold, with brilliant-cut colorless and black diamonds.

Close Up

diamanti incolore/colorless diamonds € 1.450 diamanti neri/black diamonds € 1.280

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Falcinelli Italy Collezione Althea. Pendenti in oro bianco e rosa con diamanti e pietre semipreziose. n Althea Collection. Pendants in white and rose gold with diamonds and colored stones. Circa/approx. â‚Ź 1.500

Govoni Gioielli Anelli in oro bianco 18kt. con diamanti taglio brillante, zaffiri, rubini e smeraldi. n Rings in 18kt. white gold with brilliant-cut diamonds, sapphires, rubies and emeralds. Circa/approx. â‚Ź 1.500

Close Up

cad./each

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Close Up

Gabriella Rivalta Linea Melodoro. Bracciale

DML

con charms in oro miniato e motivi ispirati al Natale. n Melodoro Line. Bracelet with

Collezione Shining Bloom.

charms in illuminated gold

Orecchini in oro rosa con dia-

and Christmas motifs.

manti brown, calcedonio e so-

€ 1.400

dalite. Disponibili in diverse misure. n Shining Bloom Collection. Earrings in rose gold with brown diamonds, chalcedony and sodalite. Available in different sizes. Circa/approx. € 1.500

Fani Gioielli Collezione Edelweiss. Anello in oro bianco con diamanti e zaffiri blu. Pendente e orecchini in parure. Anche con rubini. n Edelweiss Collection. Ring

in white gold with diamonds

Close Up

and blue sapphires. Pendant and earrings as a set. Also available with rubies. € 1.500

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Dario Ramerini per l’Orafo Italiano Come portare avanti la storia di un’azienda, restando attuali ed innovativi allo stesso tempo? Innovare nella tradizione significa, prima di tutto, aver ben chiara la propria identità e portare avanti una politica di marca che non si lasci eccessivamente influenzare dai cambiamenti dei tempi e delle mode. Il passaggio generazionale, croce e delizia di ogni attività che vanta una storia importante, è la chiave del successo di alcune storiche gioiellerie italiane che, negli anni, hanno avuto management capaci di trasmettere i valori dell’impresa - senza mai alterarne la sostanza - al pubblico dei consumatori. Rappresento la seconda generazione della famiglia Ramerini, a capo dell’azienda Ititoli sin dalla fondazione, e sono arrivato al ponte di comando in un momento di grandi cambiamenti. Le mie risposte ai problemi dell’offerta e delle strategie aziendali da adottare sono ben note ai clienti del marchio, ma credo sia di maggior interesse per i lettori sapere come si sono comportate le storiche gioiellerie italiane nei passaggi generazionali e oggi ancora sulla breccia. Questo mese ho intervistato due esponenti di queste gioiellerie, a partire dalla più antica: “L’Antica Ditta Giuseppe Pellegrini” racconta Diego Pellegrini “è stata fondata a Lucca nel 1743. Dopo un’intensa produzione religiosa che ne ha caratterizzato gli albori, l’azienda ha vissuto un momento fiorente nel periodo Liberty, il cui stile contraddistingue ancora oggi i nostri arredi. Ci fregiamo di aver ricevuto negli anni ‘20 e ‘30 l’attribuzione dei brevetti di fornitori "Pontifici”, “del Re di Spagna”, “del Re di Romania” e “del Re d’Italia”. Dopo molti lustri e dopo aver superato due conflitti mondiali, siamo artigiani riconosciuti per qualità e tradizione manifatturiera: non abbiamo mai ceduto a compromessi e abbiamo preservato, nel tempo, la nostra identità aziendale e di prodotto. La nuova generazione, che io rappresento, ha fatto tesoro dell’esperienza passata, e vuole rivolgersi ad un consumatore maturo e attento ai particolari.” La seconda testimonianza è di Serena Gobbi, della prestigiosa gioielleria Gobbi 1842, di Milano: “La nostra azienda nasce a Modena nel lontano 1842 per iniziativa di Raimondo Gobbi, appassionato di bella orologeria. L'attività veniva svolta con competenza ed impegno, tali da indurre il Granduca dell’epoca a concedergli il brevetto di "orologiaro della Real Corte". Il figlio minore, Giuseppe, si trasferì poi a Milano alla fine dell'Ottocento, aprendo bottega in Corso Vittorio Emanuele II. Il prestigio del negozio aumentò con il passare degli anni arrivando, negli anni ’30, a primeggiare in Italia nel commercio di orologeria svizzera. L'attuale posizione, ed i ricchi arredi, risalgono al 1949 quando, dopo i bombardamenti, il negozio venne ristrutturato e nuovamente inaugurato. Come rappresentante della sesta generazione mi faccio portatrice dei valori del marchio, abbracciando la classicità e l’eleganza che ci hanno sempre contraddistinto. Non seguiamo la moda effimera, ma valori che durano nel tempo. Il design interno e la produzione di una nostra linea di gioielleria, oggi più di allora ci caratterizza e ci aiuta a soddisfare la nostra affezionata clientela.”.

Classico contemporaneo Dario Ramerini Cultore della gioielleria e del design, comincia nell’azienda di famiglia al tempo dell’università, cimentandosi in esperimenti stilistici e di marketing. Gemmologo HRD, esperto di grafica pubblicitaria, ha tenuto lezioni presso alcune Università e Camere di Commercio. Attualmente è amministratore delegato de Ititoli. Jewellery and design expert, he begins in the family company at the time of university with stylistic and marketing deeds. HRD gemologist, and involved in graphic design, he has lectured at some Universities and Chambers of Commerce. He is currently CEO of Ititoli brand. @darioramerini

darioramerini.com/blog

Contemporary classic How can we conduct the history of a company, remaining actual and innovative at the same time? Innovating in tradition means, first of all, to be conscious of one’s own identity and to pursue a brand policy that is not too much conditioned by the changes of times and fashions. The generational shift, both a blessing and a curse for every activity that has an important history, is the key to the success of some of the historic Italian jewelry shops who over the years have had a management capable of transmitting the values of the company to the consumer public without altering its substance. I represent the second generation of the Ramerini family, head of the company Ititoli since its foundation, and I came to the cockpit in a time of great changes. My position concerning supply problems and business strategies is well known by the customers of the brand but I think readers would be more interested in the action of the historical Italian jewelry stores after generational transition and still successful. This month I’ve interviewed two leaders of these jewelry shops, starting with the oldest: The "Antica Ditta Giuseppe Pellegrini," says Diego Pellegrini "was founded in Lucca in 1743. After an intense religious production that characterized its early days, the company experienced a flourishing moment in the Liberty period, this style still characterizes our furniture. We’re proud we’ve been assigned in the '20s and '30s the “Papal” as well as the royal patents from the “King of Spain”, “the King of Romania” and “the King of Italy”. After many decades and passing through two world wars, we are artisans, recognized for quality and manufacturing tradition: we’ve never given in to compromises and we have preserved our company and product identity over time. The new generation, which I represent, has made the most of past experience, and wants to direct to customers, who are mature and attentive to details." The second testimony is by Serena Gobbi, from the prestigious jewelry shop Gobbi 1842 of Milan: "Our company was founded in Modena in 1842 by the initiative of Raimondo Gobbi, who was a passionate for fine watchmaking. The activity was carried out with competence and commitment, so remarkable to induce the Grand Duke of the time to grant him the patent of "Orologiaro of the Royal Court." The youngest son, Giuseppe, moved to Milan at the end of the nineteenth century, opening up a shop in Corso Vittorio Emanuele II. The prestige of the store was increased with the passing of the years and in the '30s it stood out in the business of Swiss watchmaking. The current location and the rich furnishings date back to 1949 when, after the bombings, the store was renovated and inaugurated once again. As a representative of the sixth generation I put forward the values of the brand, embracing the classic style and the elegance that have always distinguished us. We do not follow a fleeting fashion, but values that last a lifetime. The design achieved within the company and the production of our own line of jewelry, today more than ever characterizes us and helps us to satisfy our loyal customers. ".


Flash corone

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Alcozer & J Tutti i gioielli Alcozer & J sono in ottone nickel free, dorati in più passaggi, con pietre semipreziose, perle, cristalli Swarovski e smalti a fuoco. n All jewels by Alcozer & J are made of nickel free brass, gold plated in different steps, semi-precious stones, pearls, Swarovski crystals and fired enamels.

C’era una volta... Once upon a time... I bijoux per le principesse dei nostri giorni sfoggiano il motivo della corona, declinata nelle più diverse versioni: un gioiello da indossare allegramente, con un pizzico di ironia. n These jewels for today’s princesses show the motif of the crown in the most diverse versions: a piece of jewellery to wear happily with a touch of irony.

ç Ottaviani Gioielli Col-

é

Giovanni Raspini Anello Corona Jolly, interamente realizzato in argento. n Corona Jolly Ring, entirely made in silver.

lana con ciondolo a coroncina, in argento 925 e zirconi. n Necklace with a crown pendant, in sterling silver and zircons.

Flash crowns

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Le Corone Anello Magnum, con cubic zirconia disponibile in 13 varianti di colore; castone in argento rodiato/oro rosa, gambo in silicone colorato regolabile. n Magnum ring with cubic zirconia, available in 13 colour versions, rhodium silver/rose gold setting, adjustable coloured stem made in silicone.



Flash fiori å

Grazie dei fior...

Angry Anello Gerbera, in oro bianco con rubini, zaffiri rosa e gialli, brillanti bianchi. n Gerbera ring, in white gold with rubies, pink and yellow sapphires, white brilliant-cut diamonds.

Thanks for the flowers... Quattro preziosi anelli di squisita fattura e di grande impatto, a tema floreale: un motivo classico, sempre attuale, all’insegna della più romantica gentilezza. n Four

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Le Sibille Anello Bocciolo, in oro 18 carati con rodolite, rubini e micromosaico. n Bocciolo Ring, in 18 ct gold with rhodolite, rubies and micro-mosaic.

precious rings of excellent design and great impact with a floral theme: a classic as well as contemporary decoration, characterised by the most romantic gentleness.

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MVee by Aspire Designs Anello in oro bianco, con diamanti bianchi e brown, perla South Sea, zaffiri gialli e arancio, tsavorite. Flower collection. n White gold ring with white and brown diamonds, South Sea pearl, yellow and orange sapphires, tsavorite. Flower collection.

Flash flowers

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Pasquale Bruni Dalla collezione Bon Ton Clorì, anello in oro con quarzo fumé, rodolite, diamanti bianchi. n From the Bon Ton Clorì collection, gold ring with smoky quartz, rhodolite, white diamonds.



Flash camouflage

I nuovi mimetismi

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O chive by Fullspot Orologi da tasca unisex: la versione camouflage prevede guscio in plastica con effetto soft touch e catenella in metallo verniciato nero opaco. n Unisex pocketwatches: the camouflage version comes with a plastic shell with a soft touch effect and a chain made in black painted matt metal.

New mimetisms Torna prepotente la tendenza camouflage, declinata in orologi e accessori che ci accompagnano con

ç Dexter Milano Anelli

disinvoltura nelle città dei

Time Machine Camouflage, realizzati interamente in plexiglass. n Time Machine Camouflage rings, entirely made in Plexiglas.

nostri giorni, facendoci sognare l’avventura. n Camouflage is strongly in

again, as it is evident in watches and accessories that accompany us with casualness around our modern towns, making us dream of

è

adventure.

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Flash camouflage

Mannucci Bracciale camouflage in argento invecchiato ed ecopelle stampata. n Camouflage bracelet in antique silver and printed eco leather.

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Toy Watch Disponibile in tre varianti di colore, Velvety Camouflage ha quadrante guilloché e movimento al quarzo; Water resistant a 5 ATM. n Available in three colour versions, Velvety Camouflage comes with a guilloché face and quartz movement, water resistant at 5 ATM.



Flash orologi

Segnatempo al femminile Classe, eleganza, femminilità si sposano alla tecnica e all’artigianato in questi modelli

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Eberhard Gilda Curvy: quadrante in madreperla con numeri arabi avvolti da un motivo floreale; cassa in acciaio, cinturino in alligatore. Disponibile anche la versione in oro 18 carati con diamanti, rubini o zaffiri. n Gilda Curvy: mother-of-pearl dial with Arabic numerals wrapped by a floral pattern; steel case, crocodile-skin watchstrap. Also available in 18 ct gold with diamonds, rubies or sapphires.

particolarissimi, adatti a una donna contemporanea che non vuole mai passare inosservata. n Style, elegance, feminini-

ty combine with technique and artisanship in these peculiar models, suitable to a contemporary woman that never wants to go unnoticed.

Flash watches

ç Corum

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Miss Golden Bridge: orologio-gioiello disponibile in diverse varianti: con zaffiri baguette rosa, diamanti bianchi, zaffiri cognac. Cinturino tempestato di pietre preziose o in coccodrillo bianco. n Miss Golden Bridge: jewel-watch available in different versions: with pink baguette sapphires, white diamonds, cognac sapphires. Precious stone-studded or white crocodile-skin watchstrap.

é Rado La linea Hyper

Chrome Diamonds comprende orologi in ceramica hitech - bianchi o neri. Movimento automatico con diamanti su lunetta e inserti laterali; movimento a quarzo con diamanti sulla lunetta. n The Hyper Chrome Diamonds line includes high tech ceramic watches, white or black. Automatic movement with diamonds on the bezel and lateral inserts; quartz movement with diamonds on the bezel.


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Perrelet Turbine Diver: cassa in acciaio, cinturino in caucciù. La turbina a 11 pale gira su una superficie ricoperta di SuperLuminova. Movimento automatico P331. Impermeabile a 300 metri. n Turbine Diver: steel case, caoutchouc watchstrap. The 11-blade turbine rotates on a surface covered with SuperLuminova. P-331 automatic movement. Water resistant at 300 m.

ë Laurent Ferrier- Meis-

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Roger Dubuis Excalibur 36: cassa e bracciale in oro rosa. Bracciale e lunetta sono tempestati di diamanti. Gli indici in numeri romani e il contatore dei piccoli secondi sono in oro rosa. Water resistant a 30 metri. n Excalibur 36: rose gold case and bracelet. Diamond studded bracelet and bezel. The roman numeral indices and the second stopwatch are made in rose gold. Water resistant at 30 m.

sen Galet Secret: si apre e si chiude come un ventaglio il quadrante in porcellana dipinta a mano di questo capolavoro di artigianato, frutto della collaborazione delle due celebri maison. n Galet Secret: the hand painted porcelain face of this artisan masterpiece opens and closes like a fan and it was created thanks to the collaboration of the two famous Maisons.

í Omega

Ladymatic in versione bicolore: cassa e bracciale in oro giallo o rosso e acciaio, oppure pelle spazzolata, e diamanti. Adotta l’esclusivo Calibro co-assiale Omega 8520, cronometro certificato. n Ladymatic in a bicolour version: case and bracelet in yellow or red gold and steel, or brushed leather and diamonds. It comes with the exclusive coaxial gauge Omega 8520, certified chronometer.

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Mostre

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Faces of Eternity “Everlasting Youth”, in acquamarina del Mozambico, argento dorato e cristallo di rocca (1); “Top Hat Gentle-Skull”, in cristallo di rocca del Madagascar, ossidiana fiocco di neve e argento dorato (2); “Chocolate with Peanut Butter”, agata di legno di palma pietrificato dall’Australia, ossidiana e argento dorato (3). Sono tre dei 15 teschi scolpiti in grandi cristalli o pietre ornamentali dall’artista e maestro peruviano Luis Alberto Quispe Aparicio - ingegnere di professione e maestro nella creazione di oggetti d’arte - che ha voluto mettere a confronto la mortalità dell’essere umano e l’eternità delle pietre. Le sculture saranno in mostra nella sede del GIA di Carlsbad, in California, fino ad Aprile 2014 (Foto di Pedro Grjalba). n “Everlasting Youth”, in aquamarine from Mozambique, vermeil and rock crystal (1); “Top Hat Gentle-Skull”, in rock-crystal from Madagascar, obsidian snowflake and vermeil (2); “Chocolate with Peanut Butter”, petrified palm tree agate from Australia, obsidian and vermeil (3). These are 3 out of 15 sculptured skulls made in big crystals or orna3 mental stones by the Peruvian artist and master Luis Alberto Quispe Aparicio, an engineer by profession and a craftsman in the creation of artistic objects, who wanted to compare the mortality of human beings with the eternity of stones. The sculptures will be on display in the GIA headquarters of Carlsbad, California, until April 2014. (Pictures by Pedro Grjalba).

Exhibitions

Il Tesoro di Napoli

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Parte della mostra “Il Tesoro di Napoli, i capolavori del Museo di San Gennaro” è stata trasferita a Roma, a Palazzo Sciarra, fino al 16 Febbraio 2014. L’evento, promosso dalla Fondazione Roma e organizzato dalla Fondazione Roma-Arte-Musei, è curato da Paolo Iorio, direttore del Museo di San Gennaro, e da Ciro Paolillo, gemmologo e docente dell’Università La Sapienza. Nella foto, la Collana di San Gennaro. n Part of the exhibition “Il Tesoro di Napoli, i capolavori del Museo di San Gennaro” (“The treasure of Naples, the masterpieces of the Saint Januarius Museum) was moved to Rome, at Palazzo Sciarra, until 16 February 2014. The event, sponsored by Fondazione Roma and organised by Fondazione Roma-Arte-Musei, is arranged by Paolo Iorio, Manager of the Saint Januarius Museum, and by Ciro Paolillo, gemmologist and professor at La Sapienza University. Photo: the Necklace of Saint Januarius.



Negozi Morellato Il brand Morellato, con le sue linee di gioielli e orologi, ha inaugurato un prestigioso negozio nello iSquare mall di Tsimshatsui, a Hong Kong: trenta piani che ospitano i più importanti brand del lusso internazionale. Il negozio riprende i raffinati motivi architettonici del Palazzo Ducale di Venezia, dove il marchio è nato nel 1930. n Morellato brand, with its lines of jewellery and watches, opened a prestigious store in the iSquare mall in Tsimshatsui, Hong Kong. Thirty floors hosting the most important brands for international luxury. The store takes inspiration from the refined architectural designs of the Ducale Palace in Venice, where the brand was created in 1930.

Brosway Il brand marchigiano ha inaugurato il nuovo look del suo negozio in occasione della Vogue’s Fashion Night Out. Situata in Piazza San Babila, la boutique si presenta con un mix armonico di colori tenui, legni naturali, pareti bianche e vetrine multicolor. Il restyling fa parte della nuova retail strategy di Brosway che sta ottenendo un grande successo. n The brand from the Marche region celebrated the new look of its store during the Vogue’s Fashion Night Out. Located in San Babila square, the boutique is characterised by a harmonious combination of soft colours, natural woods, white walls and multicolour shopping windows. This change is part of the new retail strategy by Brosway that is obtaining a great success.

GaGà Milano

Shops

Alcozer & J

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Alcozer & J è sbarcato in Russia, a San Pietroburgo, dove l’originalità dei bijoux del marchio fiorentino ha ottenuto un grande successo. All’inaugurazione del negozio monomarca, ospiti e stampa hanno potuto incontrare lo stilista Giampiero Alcozer (foto). n Alcozer & J has landed in Russia, in Saint Petersburg, where the brand from Florence obtained a great success thanks to the originality of its jewels. At the opening of the flagship store, the guests along with the press could meet the designer Giampiero Alcozer (picture).

“Only Diamonds”, solo una selezione di orologi con diamanti sono presenti nella quarta boutique inaugurata a Tokyo dal marchio italiano di orologi, fondato da Ruben Tomella nel 2004. Lo store si trova ad Omotesando, prestigiosa zona dello shopping dove hanno trovato casa tutte le firme più importanti della moda. Nella boutique si possono trovare anche i ricercati accessori del marchio milanese. n “Only Diamonds”, the fourth boutique opened in Tokyo by the Italian watchmaker brand, founded by Ruben Tomella in 2004, hosts a selection of watches with diamonds. The store is located in Omotesando, a prestigious shopping area where the most important fashion designers can be found. The boutique also offers the sophisticated accessories of the Milanese brand.



Comunicazione

Communication

DAVITE & DELUCCHI

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È Elisabetta Gregoraci (qui sopra e a lato, col designer Fausto Delucchi) la nuova testimonial del marchio Davite & Delucchi. Tipica bellezza mediterranea, la showgirl indossa con naturalezza e sensualità i gioielli del brand valenzano, caratterizzati da un design essenziale e da un grande equilibrio formale. Protagonista della nuova campagna è la collezione Infinity, sviluppata intorno a un anello solitario e linea di punta del 2014. I gioielli Davite & Delucchi sono realizzati interamente in Italia; curati in ogni dettaglio, sono montati a mano da esperti artigiani e sono accompagnati da garanzia internazionale. n Elisabetta Gregoraci (top, with designer Fausto Delucchi) is the new ambassador for Davide & Delucchi brand. A typical Mediterranean beauty, the showgirl

is wearing with naturalness and sensuality the jewels created by the brand from Valenza, characterised by an essential design and a unique formal balance. The Infinity Collection is the protagonist of the new campaign. It develops around a solitaire ring and it is the main line for 2014. Davite & Delucchi jewels are entirely made in Italy, are perfect in every detail, hand assembled by qualified artisans and come with an international warranty.

AUDEMARS PIGUET Nuova campagna pubblicitaria per Audemars Piguet, che con lo slogan “Ogni regola ha le sue eccezioni” e le immagini di grande effetto della top model Anouck Lepère esprime appieno lo spirito di indipendenza che caratterizza l’universo della maison e dei suoi estimatori. La campagna si rivolge non a caso “alle donne indipendenti, che hanno carattere e che apprezzano la bellezza, il savoirfaire e la tradizione”. n A new advertising campaign for Audemars Piguet that, thanks to its slogan “each rule has its exceptions” and the astonishing pictures of the top model Anouck Lepère, perfectly expresses the spirit of freedom characterising the world of the company and its admirers. It’s not by chance

ANTICA OROLOGERIA CANDIDO OPERTI

that the campaign is addressed to “independent women who are endowed with a strong personality and appreciate beauty, savoir-faire and tradition”.

RICHARD MILLE Due nuove partnership al femminile per Richard Mille. La maison ha infatti accolto nel suo team la prima ambasciatrice sportiva, la campionessa italiana

di golf Diana Luna (foto) e sarà Partner Principale del Lacoste Ladies Open, dal 26 al 29 Settembre. n Two new female partnerships for Richard Mille. In fact, the company has welcomed in its team the first sports ambassador, the Italian golf champion Diana Luna (picture) and will be the main partner of the Lacoste Ladies Open, from 26 to 29 September.

Anche quest’estate la boutique dell’Antica Orologeria Candido Operti al Forte Village Resort, in Sardegna, ha ospitato con grande successo le mostre di prestigiose case di orologeria, nonché della maison Pomellato. Ha inoltre sponsorizzato i due concorsi di bellezza, dedicati rispettivamente alle giovanissime e alle signore (sotto, candido Operti con Lady Forte Village). n This summer the boutique of Antica Orologeria Candido Operti at Forte Village Resort, Sardinia, hosted with great success the exhibition of two watchmakers, as well as maison Pomellato. It also sponsored two beauty contests, respectively addressed to young girls and to women (below, Candido Operti with Lady Forte Village).


Iniziative

Il corallo di Trapani: risorsa, cultura, sviluppo

L

Italia deve ripartire dalla cultura. Quante volte l’abbiamo sentito dire in questi ultimi tempi? Qualcuno, però, sta mettendo in pratica questa teoria. Un’iniziativa di “nicchia”, quella dell’ “operazione corallo” di Trapani, che conferma la bontà di progetti che potrebbero essere applicati a tantissimi settori del nostro Paese. La cultura, l’arte, la perizia artigianale, il territorio, costituiscono il patrimonio unico e non riproducibile dell’Italia. A VicenzaOro Fall, lo scorso Settembre, Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi, Danilo Gianformaggio, presidente dell’Associazione Orafa di Trapani, e Valeria Li Vigni, direttore del Museo Interdisciplinare Regionale Agostino Pepoli di Trapani, e docente di Museologia

Etno-Archeologica presso l’Università degli Studi di Napoli, hanno presentato “Il corallo a Trapani: la cultura di un territorio”: un progetto che vuole ridare smalto a una risorsa antica e preziosa, facendo interagire i cittadini e la città di Trapani, il Museo Pepoli, la Scuola del Corallo e i turisti. “Ricostruire una filiera” l’ha chiamata Gianformaggio: un progetto che sia in

grado di dare ai giovani un futuro, ad esempio come corallari, che faccia rivivere antichi saperi, che esprima cultura e dia opportunità di sviluppo economico al territorio. Perché tutto ciò si concretizzi, bisogna che i diversi ambiti si parlino e si scambino esperienze, spazi, conoscenze. Il Museo Pepoli, che ospita gli studenti della Scuola del Corallo i quali, a loro volta, mostrano ai visitatori come si lavora il corallo, ne è un esempio, così come la mostra sui grandi capolavori del corallo di Trapani del XVII e XVII secolo, che ha attirato migliaia di turisti, italiani e stranieri, o il convegno sul corallo organizzato dall’Associazione coinvolgendo gli Enti locali, attori importantissimi affinché il progetto continui ad avere successo.

Initiatives

Presentato a VicenzaOro Fall un progetto per il corallo che si basa sulle sinergie con enti ed istituzioni, ma che è soprattutto frutto di entusiasmo e di orgoglio per la propria cultura.

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Ciao Gianni! Ci ha lasciato Gianni Roggini, una figura importante per l’intero settore e per sedici anni direttore responsabile de l’orafo Italiano.

difficile per noi, “storici” collaboratori de l’Orafo Italiano, scrivere un ritratto “istituzionale” di Gianni Roggini, in qualche modo separando i ricordi personali dalla sua figura pubblica; non solo per i tanti anni in cui abbiamo lavorato insieme, ma anche per la maniera – appunto personalissima – in cui si lavorava con lui, che concepiva la professione non solo come un concentrato di competenza e rigore, ma soprattutto come impegno personale, divertimento, passione. Senese doc, giornalista presso La Nazione e l’agenzia ANSA, all’inizio degli anni Settanta approda a Milano, dove si avvicina al mondo delle pubbliche relazioni, rivestendo ruoli di primo piano, tra l’altro, nelle Pubbliche Relazioni di General Electric, per poi collaborare con l’Ufficio Stampa e PR di Fiera di Milano, allora una delle istituzioni più prestigiose del capoluogo lombardo. Nel 1986 fonda con Annalisa Fontana lo Studio EffeErre Immagine e Comunicazione e l’anno successivo assume la carica di direttore responsabile de l’Orafo Italiano, incarico che manterrà per 16 anni, col costante obiettivo di stimolare un settore per certi aspetti poco reattivo ad aprirsi al mondo, intervenire, fare fronte comune rispetto alle problematiche che già si intravedevano all’orizzonte. La

È

passione essendo la cifra costante del suo lavoro e delle sue relazioni, non ha mai avuto paura delle critiche e delle polemiche, dando vita a una serie infinita di iniziative, convegni, dibattiti (ricordate la Costituente Orafa?). Era sempre curioso di capire, esigentissimo prima di tutto verso se stesso, ma sempre rispettoso delle opinioni e del lavoro degli altri, generoso e immancabilmente pronto a spendersi per una buona causa. Chiunque

l’abbia conosciuto lo ricorderà, anche, con grande allegria, perché aveva il dono della battuta intelligente, a volte anche cattivissima, e un grande gusto per il divertimento. Lascia davvero un vuoto profondo: siamo certi che il settore, per il quale si è sempre impegnato senza risparmiarsi, ne serberà il ricordo con gratitudine. Per quanto riguarda noi, lo ricorderemo così, come in questa fotografia, ironico e sorridente.

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I personaggi de

Massimo Carraro il gusto di percorrere strade sempre nuove

People by Antonella Garello

Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Morellato, si definisce un entusiasta: e continua a credere nel Made in Italy.

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English translation: see page 90

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egli ultimi anni il Gruppo Morellato ha acquisito importanti brand del nostro Paese: crede tanto nella creatività e nelle radici italiane? Il made in Italy è oggi il vero valore aggiunto: occorrono passione e consapevolezza per capire di essere noi stessi gli interpreti di una grande tradizione che va declinata e interpretata incontrando altre culture. Creatività, heritage, cultura, stile, eleganza, qualità sono i plus che dobbiamo portare nel mondo e i valori che hanno permesso ai nostri marchi di cogliere importanti opportunità in Cina, Middle East, Russia, ma anche Spagna, Francia e Germania: ovunque l'Italia è ancora sinonimo di tutto ciò che rappresenta "il bello". Lei si è sempre distinto per l’impegno in attività imprenditoriali, politiche, associative. Cosa le ha dato le maggiori soddisfazioni a livello personale? In ciascun ambito ho vissuto momenti belli e ricevuto soddisfazioni personali. Le maggiori mi sono venute dal lavoro: l’in-

venzione dei “gioielli da vivere”, il salvataggio e il rilancio di Sector e Philip Watch, lo sviluppo all’estero. Però resto un entusiasta: le maggiori soddisfazioni sono quelle che devono ancora arrivare! Morellato è un Gruppo giovane e dinamico, con molte idee e progetti ancora da realizzare. A quali condizioni un’azienda familiare riesce a superare i limiti del “piccolo” per imporsi anche a livello internazionale? Facendo le scelte giuste al momento opportuno... e basando la competizione su tre fronti: creatività, qualità dei prodotti, internazionalizzazione. Con l’intuizione del "gioiello da vivere” Morellato, abbiamo intercettato per primi i gusti delle donne moderne; due anni dopo, l’estensione al gioiello da uomo. Abbiamo interpretato ed esportato il concetto di "lusso democratico" anche con gli orologi Sector e Philip Watch. Abbiamo scoperto la Greater China e vi abbiamo fondato una filiale nel 2006, quando era ancora un mercato semisconosciuto. Abbiamo cercato d’esportare il ‘buon gusto’ italiano anche con partner locali

e joint-venture e vorremmo diventare un vero ‘polo aggregante’ del gioiello made in Italy. Così Pianegonda è entrato nel Gruppo: grande design italiano per gioielli di forte impatto emozionale. Quella volta che… dal mondo del gioiello ha ricevuto una lezione di vita. La creatività e la passione di tanti che lavorano nel mondo del gioiello sono per me una lezione di vita ogni giorno. Ho avuto esperienze imprenditoriali di vario tipo nel settore: da Oromeccanica, insieme a Roberto Coin, dove abbiamo imparato quanto fosse necessario percorrere strade nuove, alla più recente con Franco Pianegonda, che mi sta insegnando i valori della visione creativa libera e artistica. È il bello del nostro lavoro: ogni giorno c’è da imparare. Si avvicina il Natale: sotto l’albero vorrebbe… La ripresa dei consumi nel nostro mercato, spinta da una visione positiva del futuro che porti i consumatori italiani sempre più vicini ai valori di qualità e della bellezza. Vale a dire, ai prodotti della gioielleria Made in Italy.


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Storia d’impresa

Rajola: aperti al mondo e ai cambiamenti

Case history by Marina Morini

Giuseppe e Grazia lasciano. Arriva la quarta generazione.

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Nella foto in alto, al centro, Giuseppe e Grazia Rajola e, a lato, i figli Mariella e Vincenzo con i collaboratori.

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iuseppe e Grazia Rajola, storici titolari della famosa azienda di Torre del Greco, hanno recentemente lasciato la gestione ai figli Vincenzo e Mariella. Un cambio generazionale importante, per lasciare spazio ai più giovani, a chi avrà il compito di far fronte a un mondo in continuo mutamento dal punto di vista sociale ed economico, del gusto e delle tendenze. Rajola non è certo nuova ai cambiamenti: nel 1926, un diploma vinto dal bisnonno Giuseppe Rajola, il First Order Gold Medail Merit, nientemeno che in Nuova Zelanda, documenta l’esistenza di


una piccola realtà familiare specializzata nella produzione di coralli e cammei, i classici prodotti di Torre del Greco. Una prima importante svolta avviene con Vincenzo Rajola, un precursore che, negli anni Cinquanta, pensò di legare i suoi gioielli al mondo della moda: nascono così i bottoni-gioiello che andranno a impreziosire le lussuose creazioni delle Sorelle Fontana, di Schubert, di Biki, e a conquistare prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Nel 1973 Rajola apre una filiale a Milano, un primo, importante passo di una politica aziendale che vuole crescere

ed espandersi su tutto il territorio italiano, obiettivo portato avanti anche dal figlio di Vincenzo, Giuseppe, e dalla moglie Grazia, sua grande collaboratrice. Realtà profondamente torrese - una piccola torre è infatti il simbolo dell’azienda - Rajola è nata producendo gioielli in corallo dal design classico e pezzi unici e raffinati, ma si è presto aperta ai nuovi gusti e alle nuove esigenze dei consumatori di tutto il mondo, proponendo collezioni dove, come dice il figlio Vincenzo, “il corallo è solo uno dei colori” che le caratterizzano. Con l’ingresso di Mariella Rajola, gemmologa diplomata al Gemological Institute of America, la palette dei materiali e dei colori che caratterizzano i gioielli si amplia e si diversifica, mentre sempre più importanza acquisisce il Centro Studi e Design dell’azienda, dove ogni gioiello viene progettato e realizzato, dall’inizio alla fine, da collaboratori di grande esperienza e professionalità: un team affiatato e dedicato di 25 persone che realizza gioielli interamente italiani, di quelli richiesti e amati in tutto il mondo. Oggi Rajola produce ben 50 linee di 3.500 articoli ogni anno, venduti non solo

La soprano Fiorenza Cedolins

in Italia e in Europa, ma soprattutto negli USA e nei nuovi mercati asiatici. Vincenzo e Mariella Rajola si trovano quindi a capo di un’azienda forte, consolidata, presente sui mercati più importanti con un prodotto di altissima qualità: un gesto di generosità da parte di Giuseppe e Grazia Rajola e una grande responsabilità per i figli che, in merito ai progetti futuri, hanno una certezza, e cioé di voler “tenere ben salde le radici nella nostra amata terra, facendo sì che rami fioriti (di gemme) possano arrivare lontano”. English translation: see page 90

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Economia

Come cambiano i punti vendita e le motivazioni d’acquisto. L’importanza delle vendite online. Il ruolo delle megalopoli.

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Economy by Thomas Tochtermann - McKinsey & Company

el corso di LINK, organizzato dall’International Herald Tribune e da Swarovski lo scorso Aprile a Vienna, Thomas Tochtermann, Direttore Apparel, Fashion & Luxury di McKinsey & Company (foto in alto), ha parlato delle prospettive future del settore del lusso, attingendo ad analisi di dati pubblici, a interviste con i rappresentanti delle più importanti aziende internazionali di gioielleria, associazioni industriali ed istituti accademici. Ne pubblichiamo un estratto.

L’evidenza ci fa pensare che la gioielleria crescerà in maniera spettacolare nei prossimi anni e, più in particolare, ci aspettiamo che, entro il 2020, la gioielleria avrà un’evoluzione simile a quella che ha avuto l’industria delHermès

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Cosa sarà del mondo orafo nel 2020? l’abbigliamento in questi ultimi trent’anni. Secondo Euromonitor, infatti, il mercato dell’abbigliamento è cresciuto di circa il 5% l’anno, passando dai 750 miliardi di Euro della fine degli anni ‘90 ai 3 triliardi del 2011. Oggi la gioielleria è un mercato che vale 148 miliardi di Euro, e dovrebbe raggiungere, entro il 2020, i 250 miliardi di vendite l’anno nel mondo, con un incremento annuo del 5-6%. Il consumo ibrido Nell’abbigliamento possiamo notare come la parte alta e bassa del mercato sia molto dinamica, a scapito di uno stagnante terreno di mezzo: un abito Gucci, che nel 2000 costava 1.200 Euro, oggi ne costa 1.700, invece di 1.300, come ci si potrebbe aspettare basandosi sull’inflazione. Nel


mass market, invece, i prezzi sono crollati: un abito H&M che nel 2000 costava 106 Euro, oggi ne costa 103 e non 109 come il tasso di inflazione ci potrebbe far credere. La gioielleria comincia ad avere uno sviluppo simile: uno degli intervistati ci ha raccontato che, nel 2000, un anello con un diamante da un carato veniva generalmente considerato un anello da fidanzamento “giusto”; oggi, invece, i due, tre o anche i quattro carati stanno diventando standard in molte parti del mondo, spesso con prezzi a 5 o 6 cifre. Nella parte bassa del mercato, invece, i grandi magazzini e dettaglianti generici si stanno facendo la guerra sui prezzi: da Karstadt, grande magazzino tedesco, ad esempio, i clienti possono trovare un anello in oro con un piccolo diamante (0.12 carati) a 199 Euro. Ma la tendenza alla polarizzazione e al consumo ibrido non si ferma ai prezzi. Se, fino a qualche anno fa, si definiva gioielleria quella con metalli e pietre preziosi, e bigiotteria quella prodotta con leghe ricoperte e cristalli, oggi ci sono bijoux di marchi come Lanvin o Cavalli che si vendono a migliaia di euro, mentre, al contrario, alcuni gioielli vengono offerti a prezzi stracciati, come gli anelli con diamanti a 99 Euro, visti in Germania da Tchibo. Parte di questa evoluzione può essere spiegata con i cambiamenti nei comportamenti d’acquisto. Se un tempo la gioielleria veniva acquistata quasi esclusivamente come regalo a terzi, oggi i consumatori sempre di più acquistano gioielli di alta gamma per sé stessi. Risultato: stanno emergendo nuovi segmenti di prodotto. Ad esempio: gioielli che si vendono a prezzi che variano dai 5 mila ai 20 mila Euro saranno presto considerati qualcosa che i consumatori acquisteranno senza problemi come autoregalo, e che indosseranno durante il giorno, anche con un abbigliamento casual, del tutto a

proprio agio. Così lo spiega uno dei nostri intervistati: “Incoraggiamo i nostri clienti a mescolare i prezzi alti e quelli bassi, insomma a fare quello che normalmente fanno con l’abbigliamento”. La riconfigurazione del paesaggio retail L’avvento della vendita al dettaglio online sta cambiando le regole del gioco in molti settori. Secondo le ricerche Verdict/Euromonitor, nell’ultimo decennio i principali Paesi europei hanno visto un incremento annuale a doppia cifra delle vendite online nel settore abbigliamento. In gioielleria, invece, le vendite online coprono solo il 45% del mercato, con differenze sostanziali a seconda delle regioni, dei marchi e del

tipo di gioielleria. I nostri intervistati ritengono che queste cifre cresceranno di circa il 10% entro il 2020 e, secondo molti esperti, potrebbero restare a quel livello anche per sempre. Una valutazione “conservatrice”, quest’ultima, basata sull’osservazione secondo la quale la maggior

parte dei consumatori raccoglie informazioni online, ma preferisce i canali di vendita offline, in particolar modo per quei prodotti che hanno prezzi elevati e che si possono toccare ed esaminare: un fattore cruciale in una categoria di prodotto ad alto coinvolgimento sensoriale. Per la bigiotteria, invece, gli analisti prevedono una percentuale di vendite online più alta, sul 10-15% entro il 2020. Questo non significa che i produttori e i dettaglianti di gioielleria possano permettersi di trascurare l’arena digitale. Secondo una recente ricerca McKinsey, infatti, due terzi di coloro che acquistano beni di lusso effettuano ricerche online prima di andare in negozio per l’acquisto, un fenomeno conosciuto come ROPO (Research Online Purchase Offline), e cioè “ricerca online, acquisto offline”. Le fonti d’informazione per questo tipo di compratore non si limitano ai siti dei brand o alla pubblicità online. Un ter-

zo fino a due terzi degli acquirenti di prodotti di lusso, infatti, utilizzano blogs o Facebook per consigli e informazioni. Il panorama del dettaglio offline si sta evolvendo, cambiando in esperienze d’acquisto diversificate. Nel mondo della gioielleria, ad esempio, Pandora aveva 200 negozi monomarca nel 2009, e 800 nel 2012. Swarovski aveva due boutique nel 1990, di-

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Economia

non puoi comprare nessuno di questi prodotti che non sia di marca”. Nella nostra ricerca abbiamo identificato quattro principali motori di ventate 860 nel 2012. Questo mentre le vendite nei grandi magazzini ristagnano. La gioielleria innovativa, infatti, vorrà focalizzarsi sul dettaglio monomarca, che permette un maggiore controllo sul brand, il contatto diretto con i consumatori, un potenziale margine più alto. La crescita della gioielleria di marca Il marchio è una tendenza importante e trasversale, e le categorie vicine a quella del gioiello sono dominate da prodotti di marca. Questi ultimi, ad esempio, già costituiscono il 60% delle vendite del mercato degli orologi. Solo il 20% della gioielleria, invece, è oggi caratterizzata dai marchi. Gli intervistati, a questo proposito, non hanno un univoco punto di vista: tutti sono d’accordo sul fatto che, entro il 2020, i marchi reclameranno una fetta maggiore di mercato, ma quanto velocemente questo succederà è motivo di disaccordo. La maggior parte ritiene che il segmento dei prodotti di marca inciderà, nel 2020, per un 30-40% del mercato totale. Un amministratore delegato ha dichiarato: “I marchi influenzeranno il mercato della gioielleria, così come è successo per gli orologi, i jeans e le borse. Oggi

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questo sviluppo: - I consumatori che si sono arricchiti di recente, che cercano la gioielleria di marca per esibire la propria ricchezza, mentre i consumatori dalla ricchezza consolidata preferiscono i gioielli ereditati. - I consumatori dei mercati emergenti, per i quali i marchi consolidati ispirano fiducia e simboleggiano uno status. Una motivazione d’acquisto, quest’ultima, citata dall’80% dei nostri intervistati. - I giovani consumatori, ossessionati dai marchi come mezzo di espressione e realizzazione di sé stessi, senza distinzioni di categoria. - I marchi di lusso, come Louis Vuitton, Hermès e Dior, che hanno cominciato a presentare collezioni di gioielleria o stanno ampliando il loro assortimento. Internazionalizzazione e consolidamento dei marchi Negli anni 80, l’industria dell’abbigliamento era una faccenda nazionale: i marchi dominavano nei Paesi di appartenenza (ad esempio: Marks & Spencer in Gran Bretagna). Oggi, questi marchi sono stati superati da marchi internazionali come H&M, Zara, GAP, Gucci, ecc. Contrasta

con questo quadro quello espresso dall’industria della gioielleria, che è molto più locale oggi, grazie a una grande ricchezza di forti marchi nazionali al dettaglio, come Christ in Germania o Chow Tai Fook in Cina. I 10 più importanti gruppi del settore gioielleria attualmente coprono il 12% circa del mercato, ma poiché la maggior parte ha in portafoglio diversi marchi, l’industria è più frammentata di quanto possa sembrare a un primo sguardo. Al di là di quanto dichiarano le case di gioielleria top, infatti, il mercato è caratterizzato da negozi locali, per la maggior parte piccole o medie imprese. Ecco cosa dice un intervistato “I grandi nomi continueranno a giocare un ruolo centrale e aumenteranno la loro quota comprando altri player del mercato”. Con tutta probabilità, quindi, l’industria della gioielleria vedrà una grande attività di fusioni e acquisizioni nei prossimi anni. L’accelerazione della “fashionability” Agli ultimi Academy Awards, l’attrice Helen Hunt è stata vista indossare 500 mila US$ di gioielli di Martin Katz con un vestito blu senza spalline della Conscious Collection di H&M. Questo significa, come ha dichiarato Ed Burstell, direttore del grande magazzino Liberty di Londra, che “In un marchio di lusso c’è lo stesso contenuto di design di quanto ce ne sia in un marchio di design, e non c’è nulla di male nel renderlo commerciabile, purché


sia originale e non copiato. Mentre né l’alta moda né l’alta gioiellera sembrano molto influenzati dalla fast fashion (moda pronta), la bigiotteria presenta i segni premonitori degli effetti di due fattori: ciò che è disponibile per il mercato di massa è sempre più simile a quello che viene applaudito sulle passerelle di Parigi, Milano o New York. Grazie all’accelerazione dei processi nella catena di fornitura, dal progetto all’articolo finito il tempo si è ridotto a un solo mese: questo significa che ogni anno da sei a dodici linee di tutte le principali categorie di prodotto arrivano nei negozi (Accessorize, Bijou Brigitte, Folli Follie). La crescita delle megalopoli Un’altra tendenza in atto, che avrà una grande influenza sul mondo dell’abbigliamento e della gioielleria, è la crescita delle megalopoli (megacities). Se classifichiamo gli agglomerati urbani secondo il PIL, vedremo che le 600 città più importanti già oggi rappresentano il 50% del PIL globale. Gli esperti ritengono che queste 600 città guideranno i due terzi della crescita dell’economia globale fino al 2025 e incideranno per il 65% del PIL globale. Secondo la United Nations Population Fund, oltre la metà della popolazione vive già nelle città e un’ulteriore crescita urbana si concentrerà, in particolare, in Africa e in Asia. In effetti, il potere economico sarà redistribuito dall’occidente all’oriente, e dal

nord al sud, in rapida successione. Poi ci sono le cosidette città metropolitane, 25 megacities con oltre 10 milioni di abitanti ciascuna: entro il 2025 ce ne saranno 60 nel mondo, secondo le stime, e incideranno per un quarto del PIL globale. Il PIL della città di Tianjin, nel nord della Cina, ad esempio, aveva circa il 30% del PIL totale della Svezia nel 2010; nel 2025 avrà lo stesso PIL della Svezia. Quali sono le implicazioni per i players della gioielleria? - I player della gioielleria faranno la maggior parte degli affari nelle 600 città più produttive. - Per vincere in queste città, dovranno far diventare le esigenze dei residenti delle megalopoli il focus dei loro sforzi nel creare marchi e nello sviluppo dei negozi. Alcuni lasceranno perfino che il DNA delle loro collezioni venga influenzato da queste città, ad esempio lavorando con designer, agenzie e altri talenti creativi locali. - Spostare il business in queste megalopoli emergenti influirà sul modello operativo di molti leader del settore gioielleria che, forse, ricollocheranno almeno alcune delle loro risorse e porranno particolare attenzione alle necessità e alle esigenze degli investitori locali.

zione tra gioielleria e bigiotteria, con prezzi chiaramente differenziati, sarà una cosa del passato. Le vendite nei negozi monomarca e online totalizzeranno un’alta percentuale delle vendite totali, in particolare per quanto riguarda le vendite online di gioielleria di marca, ma accessibile. I clienti di domani vogliono tutto, senza riguardi per regole e riti tradizionali: mescoleranno tutto, cercheranno buoni affari un giorno e spenderanno una fortuna il giorno dopo. Seguiranno i loro marchi preferiti con un ardore quasi religioso, online e offline. Che piaccia o no, il futuro della gioielleria avrà meno a che fare con i preziosi e di più con le persone che li comprano e li indossano per avere una vita più ricca e affascinante.

Previsione: il potere al popolo Il mercato della gioielleria nel 2020 sarà molto più dinamico, competitivo e globalizzato di quanto lo sia oggi. I segmenti di prodotto stanno scomparendo: la distin-

71 Helen Hunt


Gemme

Spigolando qua e là tra una miniera e l’altra: buone e meno buone nuove…

La miniera di diamanti di Cullinan - Sudafrica

Chi ha paura di rimaner senza diamanti?

Gems by Luigi Costantini

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Managing Director Settore Formazione Italia I.G.I. International Gemological Institute Anversa Belgio

omanda di prammatica: da dove cominciamo, dalle buone o dalle meno buone? Abbozziamo pure dalle prime, ché alle ultime non c’è mai limite; se poi di meno buona ce n’è una sola, gaudeamus igitur, in quanto ci poteva capitare di peggio (come nella famosa barzelletta del passerotto nella taiga siberiana). Allordunque : 1. Alla faccia di chi da anni va sermoneggiando sulla fine del mondo (del diamante) per sopravvenuta menopausa (geologica) di Nostra Madre Terra, doppio tiè (gesto dell’ombrello). Ecco a voi: • La cara, vecchia miniera di Cullinan - ac-

coccolata tra le collinette che s’estendono a 40 Km ad est di Pretoria, Sudafrica non solo è dal 1902 che sforna pietruzze; non solo ci ha dato, nel 1905, quello che ancor oggi rimane pur sempre il più grande diamante da gemma mai estratto, il “Cullinan”, da 3.106,745 carati; ma vanta anche il primato di “sola significativa fonte di diamanti blu al mondo”, oltre che di gemme (a centinaia) d’elevata qualità e di ragguardevoli dimensioni. Qualche dato concreto? La pietra IF, incolore, da 101,27 ct. (20,25 g., la pezzatura d’una palla da ping-pong), tagliata da un grezzo di 460 ct. (92 g.) e venduta da Christie’s nel maggio del 2008 per 6,2 milioni di dollari; un diamante da 507 ct. (101 g.) venduto allo


stato grezzo nel 2009 per la somma record in assoluto, per un grezzo, di $ 35,3 milioni: una tra le 20 pietre al di sopra dei 20 ct. mai scoperte; il fantastico blu da 25,5 ct. nel grezzo, dal prezzo stimato di $10 milioni, portato alla luce nel 2013; l’altro vivid blue da 26,6 ct., IF, e da $ 10 milioni e l’altro ancora da $10,8 milioni, il cui prezzo ha stabilito un record monBaffin Island - Canada diale in valore al carato per le pietre blu. Mica male per la cara e vecchia miniera di Cullinan, se da al mondo di diaqualche parte s’asserisce che “raramente manti da gemma, vengono scoperti dei diamanti blu, e sola- in valore: data al mente pochi in secoli d’estrazione”, e che giugno scorso i diamanti blu passati per i laboratori d’un l’annuncio della Gaborone - Botswana preminente istituto gemmologico primario scoperta di due americano non hanno superato lo 0,3% dei sette nuovi del totale dei diamanti colorati esaminati. camini diamantiferi rinvenuti negli ultimi • Sempre per restare in Africa, precisamente 5 anni in quell’enorme scatolone (600.000 nel piccolo Regno del Lesotho, se è per Km²) a nord del Sud Africa, fatto di sabbia quello, voilà un diamante da 100 ct., uno e savana - il deserto del Kalahari - di da 103 ct. ed un altro da 164 ct., colore paludi e pianori di savana e del più grande D, del tipo IIa, valore al grezzo di $9 delta interno al mondo, il Delta dell’Okamilioni, venuti alla luce nella prima metà vango. Mica male per il Paese degli Tswana, di quest’anno nel camino diamantifero dei Boscimani e degli Ottentotti, con una di Letšeng; camino famoso per la produ- densità di 2,7 abitanti/Km²! zione di diamanti di consistenti dimensioni • Trasferiamoci adesso a nord-est del Sud e soprattutto di colore bianco eccezionale, Africa, in una fetta d’Africa Australe protanto da meritarsi la nomea di “camino spiciente l’Oceano Indiano: il Mozambico. diamantifero dal più elevato valore al ca- Nell’agosto scorso v’è stato uno scambio rato al mondo”. Mica male per un Paese di visite tra ministri per le attività minerarie così piccolino! tra questa ex colonia portoghese e l’altra • Rechiamoci ora a circa 900 Km più a che sta sulle sponde dell’Atlantico: l’Angola. nord, nel Botswana, il maggior produttore Di che s’è parlato? Della messa a punto d’un programma di ricerche e d’interscambio di competenze nel settore specifico del diamante, visto che in Mozambico c’è pure questo. Occhio…. • Non vi basta l’Africa? Voliamo ordunque a nord ovest, molto a nord, nell’Arcipelago Artico Canadese, Isola o Terra di Baffin (brrrr!!): la De Beers ha colà trovato due nuovi camini kimberlitici che si vanno ad

aggiungere agli altri 62 presenti in quest’isola monstre di 476.000 Km² (± 1,6 volte l’Italia!) da 11.000 abitanti (se qualcuno di voi soffrisse di claustrofobia, quello è il posto che gli si confà). Questo, per quanto attiene le buone nuove. Per ora basti così. V’è passata la paura di rimaner senza diamanti? Veniamo alle brutte nuove. Brutte per i pochi, fortunati (o sfortunati, in questo caso, a seconda dei punti di vista) Sightholders che la De Beers s’è tenuti: questo di SettembreOttobre è l’ultimo Sight che la De Beers terrà a Londra. Da Novembre, tutti a Gaborone in Botswana, dove la multinazionale del diamante ha trasferito i propri uffici. Sì, proprio quello scatolone di sabbia del Kalahari, savana, paludi e delta dell’Okavango piantato in mezzo ad un’Africa Australe così turgida e gonfia di camini kimberlitici, come abbiamo ben visto (c’entra niente?). Addio quindi a voi teatri, arte, cultura, raffinati ristoranti alla moda, vita notturna, shopping e tutto il resto che della grande capitale d’un grande ex impero, dell’ombelico finanziario del mondo, della porta d’Europa, dello straordinario crogiolo multiculturale e multietnico, fecero la delizia di chi vi arrivava anche con parecchie ore d’aereo sul groppone! Adieu al treno sotto la Manica per chi in giornata andava e tornava da Anversa, il tempo di leggersi il giornale! Immagino che tutti questi staran facendo salti di gioia come dei canguri. Ma non è detto: da un bicchiere mezzo vuoto può sempre saltar fuori un bicchiere mezzo pieno, vedi mai… English translation: see page 92

73 Miniera di diamanti del Botswana


Marketing

Stroili Oro flagship store

Il segreto del successo sta nelle emozioni

Swarovski flagship store

È Marketing by Daniela Saibene

Ancora qualche riflessione sul mondo della distribuzione e sul cliente dei nostri giorni.

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ormai quasi inutile - l’abbiamo già detto e sentito infinite volte - dichiarare che non ci troviamo di fronte a una crisi, ma a un profondo cambiamento del comportamento dei consumatori, innescato dagli sconvolgimenti finanziari del 2008, che hanno determinato un fortissimo impatto psicologico su ognuno di noi. Tutti i mercati ante 2008 erano gonfiati da una sorta di diffusa bulimia, da una ricerca del superfluo (come nel caso del gioiello) che oggi non esiste più. In generale, l’acquisto post 2008 è più consapevole: oltre a non voler sprecare, il cliente desidera ormai spendere al meglio il proprio denaro, investendo in beni che lascino un ricordo forte in chi acquista e, nel caso di un regalo, in chi riceve. Dagli anni ’90, inoltre, le mappe della distribuzione si sono fortemente modificate: nel caso del mass market, la crescita delle grandi superfici ha drammaticamente cambiato il ruolo del piccolo dettaglio, mentre in settori magari più sofisticati la moltiplicazione dell’offerta in ogni singolo negozio ha creato nuove e ricche esperienze di ac-

quisto. Un esempio da manuale è il caso dei bookshop. Negli anni ‘90 nascono i megastore del libro come Mondadori e Feltrinelli che, nelle città con un certo bacino di utenza, si trasformano in negozi dove il cliente ha a disposizione ogni comfort per trascorrere piacevolmente il tempo da dedicare ai propri acquisti relativi alla lettura, all’ascolto della musica e alla piccola tecnologia. Oltre a una grande scelta di prodotto, il cliente ritrova ogni sorta di comodità: per esempio, poltrone e divani per assaporare la conoscenza dei prodotti con comodità e senza fretta e un bar dove poter condividere, approfondire e valutare gli acquisti, senza dover uscire e cercare un alto punto ristoro. Feltrinelli oggi è andata oltre, aprendo un nuovo format, RED, dove nulla è lasciato al caso. RED non solo richiama il colore che storicamente connota la prima catena di librerie Feltrinelli, ma è anche acronimo di Read, Eat, Dream. Read: il libro resta al centro dell’attenzione dei nuovi negozi come il cuore culturale ed economico dell’impresa. Eat: la cultura è uno dei motori di Feltrinelli e il cibo è cultura e piacere, socialità e


megastore Feltrinelli

condivisione, tempo da trascorrere insieme. Dream è ciò di cui tutti hanno necessità e in Feltrinelli è architettura, design, comunicazione ed eventi. Tutto questo trasforma RED in un negozio in cui “si vuole andare”, dove le incombenze quotidiane si trasformano in esperienze piacevoli da vivere e condividere. WI-FI ovunque e ovunque tavoli da lavoro e lettura. Per quanto riguarda in specifico il mondo orafo, va ricordato che dagli anni ’90, momento in cui il settore viveva una fase sicuramente più vivace, la mappa della distribuzione del gioiello ha iniziato lentamente a modificarsi, entrando per esempio nei flagship store della moda, dando al cliente nuove opportunità di shopping ma soprattutto esperienze diverse, talvolta più gratificanti. La presentazione e vendita di gioielli è entrata nei megastore come Excelsior, Rinascente e anche all’interno delle gallerie dei centri commerciali, dove un’offerta completa soddisfa richieste di ogni genere, sino ad arrivare ai negozi di acquisto oro che iniziano attività di vendita al dettaglio. Questa nuova geografia della distribuzione, profondamente modificata e modificabile dalla velocità degli eventi e dalla tecnologia

- dove si beve il caffè da Feltrinelli e si acquista un gioiello fuori dal negozio di gioielleria - invita a qualche riflessione sui valori del punto vendita e su quelli ricercati dai clienti. Negli ultimi quindici anni, il marketing è passato da una logica transazionale a quella sempre più relazionale e in seguito esperienziale. Questo cambiamento è stato sostenuto dalla consapevolezza che più l'esperienza del cliente in negozio è vissuta come coinvolgente ed emotivamente interessante, più il processo d'acquisto sarà sollecitato da leve extracognitive. Questo è particolarmente vero

per tutti i mercati maturi, dove la differenziazione su aspetti tangibili è sempre più ardua; oppure per quei prodotti che per loro stessa natura vengono preferiti e scelti sulla base dell'emozione e non della consapevolezza: il mercato orafo vive in entrambi i gruppi. Il negozio è il luogo di eccellenza per esprimere al meglio l'approccio emozionale, il luogo fisico dove prodotto e cliente s’incontrano grazie ad una profonda attività di riflessione e ricerca e vengono a contatto. Proprio qui, all’interno del punto vendita, è dunque necessario creare il contesto ideale per la nascita di una relazione di lunga durata, positiva e continuativa. L'emozione è il passaggio chiave per generare valore e consentire al cliente di scegliere. ”Emozione” è una parola forse abusata, ma, senza voler essere melensi, nei piccoli negozi di oreficeria acquistare con emozione significa semplicemente acquistare con piacere, vivendo una gradevole permanenza in negozio (con tutti i possibili comfort) e avendo una relazione di fiducia col personale all'interno del punto vendita, trovando, non ultimo, il prodotto giusto al prezzo corretto. Non è banale dichiarare che il cliente, quando acquista, desidera farlo in un ambiente bello, piacevole, curato nei dettagli, pulito e sempre rinnovato a seconda dei trend e delle evoluzioni dei gusti dei clienti. Gli acquisti sono sicuramente eventi da vivere con gioia e festeggiare cominciando sin dal punto vendita. Tutti i collaboratori che hanno contatto col

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Marketing

Eataly di New York City

Eataly di Genova

cliente devono essere all'altezza di questa responsabilità, poiché la realizzazione di ogni trattativa e ogni vendita è nelle loro mani. Il forte impatto sui consumi e il visibile cambiamento del mercato suggeriscono una riflessione anche sulle risorse umane, che devono essere costantemente incentivate a migliorare e aggiornare continuamente le proprie competenze e conoscenze. Il cliente oggi è spesso estremamente sofisticato e richiede una relazione commerciale sempre più professionale e sempre più consapevole delle differenze tra la realtà della propria impresa e quella dei concorrenti: solo in questo modo si comunica il valore aggiunto. I clienti in generale provano un forte desiderio di “sapere”: non è più sufficiente proporre un prodotto, bisogna “raccontarlo”. Un bell’esempio giunge proprio dal mondo del cibo ed è il successo di Eataly, vero e proprio monumento del gusto, dove il sapere si intreccia con il sapore, dove la qualità è un must e il racconto dei cibi stessi, la loro provenienza e la loro storia è quello che il cliente riconosce come valore aggiunto della marca. Eataly non è

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solo un punto vendita, ma un centro cultural-gastronomico che crea eventi ed educa al consumo, valorizzando i territori, comunicando le nicchie, riscoprendo e innovando le tradizioni, formando i nuovi consumatori attraverso approcci di relazione diretta sul campo con manifestazioni, incontri e presentazioni. Una parte del marketing di Eataly si concretizza aggiungendo ai prodotti alimentari parole di approfondimento, storia e tradizione, allontanando il cliente dalla mera logica del prezzo ma facendogli invece percorrere la strada dell'informazione per arrivare al costo come fine di un percorso. Anche tra i clienti di gioielleria esiste un grande desiderio di cultura e d’informazione che non è ancora soddisfatto: un vuoto da riempire e uno spazio da conquistare. L'importante è avere le idee chiare e un progetto da studiare e pianificare avendo la capacità di ascoltare il mercato e i clienti, i quali sempre più spesso lanciano segnali che spesso vengono sentiti ma non “ascoltati”. La capacità di ascolto è invece un valore fondamentale, perché solo ascoltando il cliente lo si può soddisfare. I punti strategici da seguire potrebbero essere così riassunti: ogni gioielleria deve potenziare il valore del nome e dell'attività, che spesso è una

realtà radicata nel passato. La logica conseguenza è lo studio degli aspetti, tangibili e non, che differenziano il nostro punto vendita dalla concorrenza. Se i punti sono chiari e possono essere evidenziati, una politica di diversificazione di prodotto (product extension) è una strada commerciale di potenziale successo. L'obiettivo è creare un rapporto di fiducia e fedeltà al negozio tra i vecchi e i nuovi clienti. Tutto questo si raggiunge attraverso l'emozione del consumatore, il risveglio del desiderio che in questo momento è sopito, lo stimolo del cliente, svogliato e intimorito dal bombardamento di notizie negative da parte dei media. E' solo attraverso questi passaggi che si genera e comunica valore e si stimola il processo di acquisto. Retailing significa fare sentire il cliente protagonista di una storia che si conclude positivamente: il gioielliere ne è il regista e dovrebbe pensare al negozio come al set di un film in cui il titolo è il proprio nome, gli attori sono il personale e i prodotti, la scenografia è costituita dall'arredo e dai dettagli del negozio e, infine, la storia è quella che si vuole comunicare al cliente, la sceneggiatura dal quale partire. Se il film avrà successo si registrerà un overbooking per il negozio!

Il cliente deve sentirsi protagonista di una storia



Fairs

HK all’insegna del business HK, business oriented

È

Fairs by Antonella Garello

La manifestazione ha confermato la sua vocazione internazionale. The event confirmed its international vocation.

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sempre arduo stabilire come è andata una fiera e la Hong Kong Jewellery & Gem Fair di Settembre non fa eccezione alla regola. Partiamo, quindi, dai fatti certi, cioè dai numeri: 3633 espositori da 48 Paesi e regioni (239 dall’Italia) a fronte di 52600 visitatori da 154 Paesi e regioni, con un deciso aumento di compratori asiatici, cinesi in particolare. Cifre di tutto rispetto e un record per la manifestazione, che è sicuramente da annoverare tra le fiere più importanti del calendario internazionale e si conferma un appuntamento da non perdere per un numero sempre crescente di aziende. In generale, la fiera è andata bene, compatibilmente con la situazione internazionale e le singole situazioni: come sempre, alcuni racItalian Design

contano di aver lavorato benissimo e altri mostrano una SOCOSO Jewelry certa perplessità. Ma il carattere veramente internazionale di questa fiera è un aspetto che colpisce e mette d’accordo tutti: anche chi lamenta risultati non eccezionali racconta del gran numero di contatti stabiliti, letteralmente da tutto il mondo, spesso con compratori che alle altre fiere non si incontrano. L’altro ovvio motivo di interesse è dato dal fatto che Hong Kong appare la perfetta piattaforma di lancio per il mercato cinese, con tutto il suo immenso potenziale ma anche irto di difficoltà per gli operatori italiani: a partire da uno scarso appoggio a livello istituzionale per arrivare ai problemi dei dazi, di una mentalità, una lingua e usi totalmente differenti; di un consumatore magari abbiente ma molto meno preparato e “colto” di quanto ci si potrebbe aspettare. “Si-


Jewelmer

increasingly higher number of companies. Generally speaking, the exhibition went well, compatibly with both international and individual situations: as usual, some say they worked very well while others show a certain perplexity. However, the really international nature of this exhibition is an aspect that strikes and conciliates everyone: even those who complain about non-exceptional results report the great number of contacts, from all over the world, sometimes with buyers that do not attend other exhibitions. Another obvious reason curamente è una fiera da preparare con grande cura, non solo a livello di prodotto, ma soprattutto con contatti preventivi e organizzando in anticipo gli appuntamenti. Qui ancor meno che altrove, proprio per una mentalità e un modo di “fare business” molto diversi dai nostri, non si può contare sul passaggio o sul cliente occasionale” conferma Mauro Arati, rappresentante per l’Italia di UBM Asia. Curata ed efficiente l’organizzazione, che ha messo a punto un layout chiaro, con una suddivisione delle aree (tra HK Convention & Exhibition Centre e AsiaWorld-Expo) che semplifica la visita; e molto ampia l’offerta espositiva, che spazia dal design contemporaneo alla gioielleria vintage, dall’oreficeria a gemme e perle di alta qualità. n It is always hard to determine the success of an exhibition and the 2013 September Hong Kong Jewellery & Gem Fair is no exception. Let us start from assured facts, that is figures: 3633 exhibitors from 48 countries and regions (239 from Italy) against 52600 visitors from 154 countries and regions with a marked increase of Asian buyers, in particular from the Chinese mainland. Very respectable figures and a record for the event, which is certainly to be included among the most important fairs of the international calendar and is strengthening its position as an appointment not to be missed for an

tacts ahead of the event. Here, even less than elsewhere, precisely due to a mentality and a way of doing business far different compared with ours, you cannot count on the occasional customer", confirms Mauro Arati, UBM Asia representative for Italy. The organisation proved to be careful and efficient, implementing a clear layout, with a simple division of the various areas (between HK Convention & Exhibition Centre and AsiaWorld-Expo) aimed at simplifying the visit. The offer provided by the exhibition is wide and complete, and ranges from contemporary design to vintage jewellery, from jewels and watches to very high quality gems and pearls.

of interest concerns the fact that Hong Kong seems the perfect platform for a launch on the Chinese market, characterised by a great potential as well as by a number of difficulties for Italian operators: starting from the poor support on the institutional level to the problems connected with duties, a totally different mentality, language and the habits of a customer that, despite his wealth, is far less prepared and "cultured" than you can expect. “This exhibition must be undoubtedly prepared with great care, not only as far as the product is concerned, but above all establishing preliminary con-

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Fairs

Roberto Bravo

Alla luce dei dati definitivi, come commenta l’andamento di questa September HK Jewellery & Gem Fair? I numeri della fiera ne dimostrano tutta l’importanza e la reputazione. E’ un successo largamente dovuto al suo carattere internazionale e alla completezza dell’offerta. Inoltre il deciso aumento di visitatori asiatici, in particolare cinesi, conferma la crescita del settore della gioielleria in queste regioni dalle notevoli potenzialità. Gli espositori italiani hanno partecipato in gran numero alla fiera. Come è percepita la gioielleria italiana in Cina e cosa consiglierebbe a un’azienda italiana intenzionata ad affacciarsi al mercato asiatico? La Cina è considerata un mercato dalle immense potenzialità per la gioielleria italiana, e molti degli espositori italiani intrattengono già attivi e regolari contatti d’affari con compratori cinesi, questo anche attraverso la loro partecipazione alle edizioni di Giugno e Settembre della Hong Kong Jewellery & Gem Fair – considerando che il numero di buyer cinesi in visita alla fiera è in costante aumento. Quindi le aziende italiane possono valutare i contatti coi compratori cinesi incontrati nelle fiere di Hong Kong per decidere le città in cui lanciare il proprio business. Per quelle aziende italiane già pronte a focalizzarsi maggiormente sul mercato cinese, UBM Asia ha

Celine Lau, director of Jewellery Fairs, UBM Asia

messo a punto piattaforme commerciali rappresentate dalle fiere di Shenzhen, Hangzhou and Shanghai.

n Considering the final data, what do you think of the 2013 September HK Jewellery & Gem Fair results? The figures of the exhibition show its importance and reputation. It is a success largely due to its international nature and wide offer. Moreover, the significant increase in Asian visitors, mainly Chinese, confirms the growth of the jewellery industry in these regions characterised by great potentialities. A large number of Italian exhibitors participated in the 2013 September Hong Kong Jewellery & Gem Fair. How is Italian jewellery considered in China and what would you suggest should do an Italian jewellery company intending to enter the Chinese market? China is considered as a huge potential market for Italian jewellery and many of the Italian exhibitors already have active and regular business contacts with China buyers via their presence in Hong Kong Jewellery & Gem Fair – June and September edition as the number of China buyers keep increasing in the Hong Kong fair. Italian companies can take the contact of China buyers they met in Hong Kong fairs as their reference to decide which cities to start its business. For those Italian companies who are ready to focus more in China market, UBM Asia offered business platform via fairs in Shenzhen, Hangzhou and Shanghai respectively.

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VICENZAOro Fall più vivace. E poi?

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Da sinistra: Corrado Facco, Direttore Generale di Fiera Vicenza, Paolo Mantovani, ex Presidente di Fiera Vicenza, Benjamin Chau, Deputy Executive Director di HKTDC, Luigi Barettoni, Presidente AFEMO.

English translation: see page 94

ndante, quasi con brio, si potrebbe dire di VICENZAORO Fall di Settembre. E non tanto per il numero dei visitatori, che ai fini del business non è sempre significativo, né per la vivacità nei corridoi – spesso illusoria. Forse il settore sta “annusando” la brezza di una piccola ripresa e i compratori – anche i tanto attesi italiani – si sono fatti vedere con l’obiettivo non solo di guardare ma anche di comprare. Insomma, un’aria meno mesta rispetto allo scorso Maggio e che conforta in previsione delle festività di fine anno. La presenza di oltre 7.000 operatori stranieri riconferma l’interesse dei mercati esteri per i nostri prodotti preziosi: nel primo semestre 2013, l’export orafo italiano, secondo la notizia pubblicata sul nostro sito (orafoitaliano.it del 12/09) segna “il recupero delle vendite all’estero di gioielleria, calcolato nel +4,6% in termini nominali, rispetto al primo semestre 2012. I distretti che più ne stanno beneficiando sono quello di Arezzo (+15,7%), seguito da Vicenza (+7,2%), Napoli (+17%) e Milano (+6,8%)”. Per capire come e a chi vuole proporsi VicenzaOro nel futuro, si dovrà attendere la nuova struttura (pronta, forse, nella primavera 2014); per quanto riguarda, invece, il rapporto tra espositori e Fiera sulle scelte di quest’ultima, l’ormai ex- Presidente Paolo

Mantovani aveva inaugurato “VICENZAORO Incontra”, una serie di dialoghi con espositori ed operatori, a porte aperte e nel corso della manifestazione, con l’obiettivo di ascoltare le esigenze delle diverse realtà che compongono il settore orafo. Durante l’ultimo di questi incontri, intitolato “La Nostra Fiera”, si è parlato dei progetti e delle prospettive di Fiera Vicenza con gli interventi di Licia Mattioli, Presidente Federorafi, Franco Pozzebon, Presidente Nazionale degli Orafi di Confartigianato, e Gianmaria Buccellati. E parlando delle tre edizioni di VICENZAORO, Licia Mattioli ha lanciato una “bomba” nello stagno delle fiere orafe italiane: “... penso che si possa fare di VICENZAORO l’unica fiera della gioielleria italiana”, ha detto, sollevando un mare di polemiche. Una proposta “forte” ma, per una volta, si potrebbe guardare al di là delle Alpi per vedere come funziona in altri Paesi. Oggi le aziende orafe devono puntare soprattutto sui mercati esteri - con costi e sacrifici notevoli - e, a nostro parere, non possono essere gravate dalla presenza ad un numero eccessivo di manifestazioni in Italia. Tornando a VICENZAORO Fall, Fiera Vicenza ha firmato l’accordo con l’Hong Kong Trade Development Council (nella foto) per una partecipazione degli espositori all’edizione di Marzo, cui si aggiungerà anche la fiera della gioielleria armena, grazie al memorandum d’intesa con l’Armenian Jewellery Association. Tra gli eventi ospitati nei giorni di fiera, il Seminario sul corallo, a cura di Federpreziosi (vedi pag. 61); la celebrazione dei 40 anni dell’Istituto Gemmologico Italiano (di cui parleremo nel prossimo numero); la mostra “Porte-Bonheur-amuleti e talismani contemporanei” a cura di Alba Cappellieri e Livia Tenuta; il convegno di Assogemme “L’evoluzione dell’analisi ai raggi X applicata alle perle” e “La sfida della crescita: le opportunità per l’industria dell’oreficeria” a cura della Fondazione Giacomo Rumor-Centro Produttività Veneto, con Prometeia e Centro Studi Confindustria.

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Banca Etruria: i programmi di Conto Oro e PAC in Oro

Services

Due prodotti di investimento alternativo, semplici ed efficaci.

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l Conto Oro di Banca Etruria è un conto corrente la cui unità di misura è espressa in “once di oro finanziario” o “cartaceo”: si distingue dai conti correnti espressi in valuta per la particolare terminologia e per l’unità di misura (once troy, 31.1035 grammi), ad hoc per l’operatività in oro. Il cliente ha una giacenza in once di oro e avvia la movimentazione impartendo alla banca un ordine di compravendita. La negoziazione può avvenire a uno dei due fixing di Londra oppure al prezzo di mercato dell’oro “loco Arezzo” concordato con la banca (c.d. prezzo “al durante”). Il cliente ha facoltà di regolare l’operazione in qualunque valuta di conto purché detenuto presso Banca Etruria. Il Conto Oro deve essere assistito da un conto in altra valuta su cui regolare gli addebiti/accrediti relativi alla negoziazione delle once di oro finanziario. Il Conto Oro non può avere saldi

I

negativi salvo nel caso in cui sia supportato da uno specifico affidamento comunque espresso in euro: il cliente ha allora la facoltà di vendere once di oro, purché il controvalore delle stesse al prezzo corrente sia pari o inferiore al fido accordato. Il conto non può essere movimentato con oro fisico né per versamenti né per prelievi: è però convertibile a vista nel suo controvalore in euro o altra divisa. Il Conto Oro si propone come strumento di investimento alternativo per tutti, e consente alle aziende una gestione dinamica della provvista di metallo a fronte di mutevoli necessità di disporre della materia prima per la produzione o per il magazzino ai fini della commercializzazione (hedging). Gli operatori non residenti possono effettuare transazioni in oro cartaceo, da utilizzare poi presso Banca Etruria per disporre d’oro fisico da consegnare in conto lavorazione ad aziende italiane. Può essere utilizzato come strumento di servizio per altri prodotti in oro finanziario offerti da Banca Etruria, come il mutuo in oro. Il PAC in Oro è invece un programma di investimento di importi costanti a scadenze regolari per un periodo di durata anche non quantificabile, di norma utilizzato nei Fondi Comuni e recentemente anche negli ETF (Ex-

change-traded-fund): un prodotto unico in Italia, che risponde alle necessità di coloro che vogliono investire in oro tutelandosi dalle frequenti oscillazioni di prezzo e attraverso il quale l’investitore accumula once di oro finanziario. La strategia di investimento in PAC si contrappone a quella definita PIC (Piano di Investimento Capitale), mediante la quale l’investitore entra sul mercato in un’unica soluzione scegliendo il timing. Invece, non concentrando l’investimento in un’unica soluzione, si scongiura l’eventualità di legare l’entrata sul mercato ad un timing sbagliato, mediando nel tempo i prezzi di carico delle posizioni. Si acquisterà a quotazioni di mercato a volte basse, a volte elevate, ma poiché ciascun versamento rappresenterà solo una quota minima dell’intero capitale che verrà impiegato, il prezzo medio di carico non risulterà mai troppo elevato. Il piano di investimento può prevedere un numero di versamenti indefiniti o definiti, ma può essere sospeso e modificato dal cliente in qualsiasi momento. Il PAC in Oro è sostanzialmente un investimento rateale, utile a chi non dispone di un capitale da investire, “ma ha la potenzialità di risparmire periodicaente un importo anche di modesta entità”. Per info: www.bancaetruria.it


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White Pine Trading e la Jewelry Solution È stata lanciata nel Settembre scorso “Jewelry Solution”, la nuova divisione di White Pine Trading che si occupa di consulenza e servizi per gioiellieri, produttori e grossisti. “Jewelry Solution”, ha dichiarato Benjamin Bourne, CEO della società “offre al settore la possibilità di ottimizzare gli stock e di recuperare aree di profitto”. Michael Lebowitz, a capo della nuova divisione, ha il compito di offrire valutazioni, inventario di magaz-

News

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zino e specifiche opzioni di business attraverso la forte presenza a livello internazionale della società. Specializzata nell’acquisto di diamanti di seconda mano, White Pine

è presente in Italia da due anni attraverso Stefano Ferrari (foto), buyer per tutto il territorio nazionale.

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Federico Primiceri e i Negramaro “Mattoni che come storie... raccontano la bellezza di persone semplici e straordinariamente grandi” ha detto il designer di alta gioielleria Federico Primiceri dei sei anelli che ha progettato e realizzato in esclusiva per i sei musicisti dei Negramaro, grandi amici del gioielliere (in alto a destra, alcuni componenti della band e, al centro, Federico Primiceri. A lato, l’anello con un quarzo rosso di Danilo Tasco). La struttura riprende, appunto, quella di mattoni incastonati uno nell’altro, a significare che, come è stato per il gruppo pugliese, si può costruire una grande storia partendo da un semplice elemento. Ogni anello, in argento 925, ha incastonata una pietra diversa, a seconda della personalità di ciascun membro della band.

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“La presentosa” il gioiello abruzzese È stato dato alle ristampe il volume “La presentosa, un gioiello abruzzese fra tradizione ed innovazione” (nella

foto, la copertina), scritto dalla ricercatrice etnografica Adriana Gandolfi, specializzata in storia dell’oreficeria etnica e tradizionale. Il libro è il primo esempio di catalogazione di tutte le tipologie di preziosi abruzzesi, in particolare dal punto di vista storico e demoantropologico, arricchito da un’accurata iconografia. “La presentosa” offre al lettore curiosità e informazioni legate all’identità culturale del ter-

ritorio, e costituisce un prezioso manuale di riferimento per gli operatori del settore e per il pubblico.

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Errata corrige: Suali Nel numero di Settembre, abbiamo pubblicato una descrizione errata dei gioielli Suali (“Visioni d’autunno” pag. 37). Ecco la didascalia corretta: “Set Fairy Bell, emozionale e femminile, in bronzo dorato e realizzato a mano.” Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori. English translation: see page 94



English translation PEOPLE Italian version: see page 64

Massimo Carraro the pleasure of exploring new avenues by Antonella Garello

English translation

President and CEO of the Morellato Group, he describes himself as an enthusiast. And he keeps believing in Made in Italy.

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Over the last years, Morellato Group has acquired important Italian brands. Do you believe in Italian creativity and roots? Nowadays our “made in Italy” is the real added value. You need passion, awareness to understand that we are the interpreters of a great tradition that should be declined meeting other cultures. Creativity, heritage, culture, style, elegance, quality are strong points we must bring to the world and values that allowed our brands to seize opportunities in China, Middle East, Russia, Spain, France, Germany. Everywhere Italy is still synonym of what it represents: ‘beauty’. You have always distinguished yourself for the commitment in entrepreneurial, political, associational activities. Which of these has given you more personal satisfactions? In each single field I have lived pleasant moments and obtained personal satisfactions. The most important are connected to my job: the invention of “jewels to live”, the rescue and the relaunch of Sector and Philip Watch, our development abroad. However, I am still an enthusiast: the greatest satisfactions are yet to come! Morellato is a young and dynamic Group with still plenty of ideas and projects to accomplish. How can a family run company go beyond the limits of its "small" reality to impose itself on an international level? Making the right choices at the right time... and basing its competition on three elements: creativity, the quality of products, internationalisation. The intuition about the ‘jewels

to live’ by Morellato allowed us to meet the tastes of modern women, ahead of others. Two years later, the extension to men's jewellery. We interpreted and exported the concept of ‘democratic luxury’ also with Sector and Philip Watch watches. We also discovered Greater China opening there a branch in 2006, when it still was a little known market; we have tried to export Italian ‘good taste’ also thanks to local partners and joint ventures. Today we’d like to become a ‘unifying pole’ for the made in Italy jewellery. The recent acquisition of Pianegonda brand is part of this vision: great Italian design for jewels full of an emotional impact. The time when... you learned a lesson from the jewellery world. The creativity and the passion of many operators who work in the jewellery sector are to me a lesson to be learned every day of my life. I had various entrepreneurial experiences in this sector: from Oromeccanica, with Roberto Coin, where we learned the need to follow new paths, to the recent one with Franco Pianegonda, who is teaching me the values of the free and artistic creative vision. This is the beautiful side of our job: every day there’s always something to learn. Christmas is approaching: under the tree you would like to find... The recovery of consumptions in our market, generated by a positive vision of the future which could bring Italian consumers nearer to the values of quality and beauty. That is to say, to the products of Italian jewellery. _________________________________________

CASE HISTORY Italian version: see page 66

Rajola: open to the world and to changes by Marina Morini Giuseppe and Grazia retire. Here comes the fourth generation.

Giuseppe and Grazia Rajola, the original owners of the famous company from Torre del Greco, have recently left the management to Vincenzo and Mariella, their sons. An important change of generation intended to give more space to the young members of the family who will have to cope with a world that is continuously changing on the economic and social point of view, as well as for what taste and trends are concerned. Rajola is not certainly new to changes: in 1926, an award obtained by great-grandfather Giuseppe Rajola, the First Order Gold Medail Merit, in New Zealand, testifies the existence of a small family run company specialised in the production of corals and cameos, typical of Torre del Greco. A first important turning point is brought about by Vincenzo Rajola, a forerunner, that, in the ‘50s, decided to connect his jewels to the fashion world: this is how the jewelbuttons were born, which will embellish the luxurious designs by Sorelle Fontana, Schubert, Biki and will obtain important awards both in Italy and abroad. In 1973 Rajola opened a branch in Milan, a first important step of a company policy aimed at growing and developing all over the Italian territory, with the support of Vincenzo's son, Giuseppe and his wife Grazia, his valuable assistant. A company deeply rooted in the territory of Torre del Greco (as the small tower which is the symbol of the brand testifies), Rajola started creating coral jewels with a classic design and refined unique items, while opening to the new tastes and needs of customers all over the world, proposing collections where, as Vincenzo’s son says ”coral is just one of the colours” characterising them. With the arrival of Mariella Rajola, a gemmologist who graduated at the Gemmological Institute of America, the palette of materials and colours characterising their jewels widens and diversifies, while the Company Centre for Research and Design becomes more



English translation and more important. Here every single piece of jewellery is designed and created, from start to finish, by assistants endowed with great experience and professionalism. a tight and committed team consisting of 25 people creating entirely Italian jewels, demanded and appreciated all over the world. Today Rajola produces 50 lines and 3500 items every year, sold not only in Italy and in Europe, but mainly in the US and in the new Asian markets. Therefore, Vincenzo and Mariella Rajola are running a strong and consolidated company, present on the most important markets with a very high quality product: an act of generosity by Giuseppe and Grazia Rajola and a great responsibility for their sons that, as far as future projects are concerned, have a conviction: they want to "keep the roots of our beloved land strong, making sure that the blooming branches (of gems) can go far”. In the picture (top, in the middle) Giuseppe and Grazia Rajola and their sons Mariella and Vincenzo (side) with their assistants. _________________________________________

GEMS Italian version: see page 72

Who is afraid of running short of diamonds? by Luigi Costantini Managing Director Settore Formazione Italia I.G.I. International Gemological Institute Anversa Belgio

English translation

Gleaning here and there from a mine to another: good and less good news...

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Let me ask you a pragmatic question: where shall we start? from the good or the less good ones? Let us start from the former, as there is no limit to the latter. Moreover, if there is just a piece of less good news, gaudeamus

igitur, as something worse could have turned up (as in the famous joke about the sparrow in the Siberian taiga). So: 1. In spite of those who are always preaching about the end of the world (of diamonds) due to a (geologic) supervened menopause of Our Mother Earth! (double umbrella gesture) Here you are: • Not only has the dear old mine of Cullinan, nestled among the knolls stretching 40 km east of Pretoria, South Africa, been producing stones since 1902, providing us, in 1905, with the biggest gem diamond ever extracted, the “Cullinan” (3,106.745 c), but it also boasts the record of “unique major source of blue diamonds in the world”, as well as of (hundreds) high quality and remarkable size gems. Do you need some facts? The IF colourless 101.27 ct stone (20.25 g., the size of a table-tennis ball), cut from a rough stone of 460 ct. (92 g.), sold at Christie’s in May 2008 for 6.2 million dollars; a 507 ct diamond (101 g.) sold uncut in 2009 for the record price ever of $ 35.3 million dollars: one among the 20 stones above 20 ct ever discovered; the amazing 25.5 blue diamond, in its uncut form, with an estimated price of 10 million dollars, discovered in 2013; the other 26.6 ct vivid blue stone, IF, worth 10 million dollars, and another gem whose value has been set to 10.8 million, a world record for blue stones per carat. Not at all bad for the dear old mine of Cullinan, if somewhere they say that “blue diamonds are rarely discovered, and only few of them have been extracted over centuries", and that the blue diamonds examined in an American prominent gemmological institution didn’t exceed 0.3% of all the analysed coloured diamonds. • Remaining in Africa, precisely in the small Kingdom of Lesotho, we find a 100 ct diamond, a 103 one and a 164 ct gem, D colour, IIa type, uncut value equal to 9 million dollars, extracted in the first half of the current year in the diamond chimney

of Letšeng, famous for its production of remarkable size diamonds characterized by an exceptional white colour which earned it the reputation of ”diamond chimney with the highest value per carat in the world". Definitely not at all bad for such a small country! • Let us go 900 km north, in Botswana, the biggest producer of gem diamonds in the world as far as value is concerned: last June an announcement was given concerning the discovery of two out of seven new diamond chimneys over the last five years in that huge box (600,000 Km²) north of South Africa, consisting of sand and savannas (the Kalahari desert), swamps and plateaus and hosting the Okavango Delta, the biggest inner delta in the world. Not at all bad for the Country of Tswanas, Bushmen and Hottentots, with 2.7 inhabitants/Km²! • Let us now move north-east of South Africa, in a part of Southern Africa near the Indian Ocean: Mozambique. Last August ministers exchanged visits about mine business between this former Portuguese colony and the other one lying on the river of the Atlantic Ocean: Angola: What did they discuss about? They talked about the creation of a program involving researches and the exchange of expertise in the diamond field, as this stone is also present in Mozambique. Watch out... • Isn't Africa enough? Let us fly north-west, far north, in the Canadian Arctic Archipelago, to Baffin Island (brrr!!): there De Beers discovered two new kimberlitic chimneys to be added to the other 62 in this monstre island with a surface equal to 476.000 Km² (± 1,6 times Italy!) and a population of 11,000 inhabitants (the ideal place in case you suffer from claustrophobia). This as far as good news is concerned. Enough for now. Did you get over the fear of running short of diamonds? Let us now pass to the bad news. Bad for the few, lucky (or unlucky, in this case, depending on the perspective)



English translation Sightholders De Beers maintained: the Sight that will be held in London from September to October by De Beers is the last. From November on, they will take place in Gaborone in Botswana, where the diamond corporation moved its offices. Exactly that box of sand in the Kalahari desert, with its savannas, swamps and the Okavango delta stuck in the middle of a Southern Africa so bloated and full of kimberlitic chimney as we have already seen (does it have anything to do with it?). Then, farewell to theatres, art, culture, refined fashionable restaurants, night life, shopping and all the pleasures that turned the great capital of a great former empire, the financial centre of the world, the door to Europe, the extraordinary multicultural and multiethnic melting pot, into the delight of those who landed even after enduring a flight lasting long hours. Adieu to the train passing under the Channel for those who came and went from Antwerp on the same day, just the time to read their newspaper! I can imagine that all these people will be jumping around as kangaroos out of joy. However, nothing is for certain: a half empty glass can be always turned into a half full one, who can tell... _________________________________________

ON SHOW Italian version: see page 81

English translation

A livelier VicenzaOro Fall. And then?

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Andante, nearly con brio, we could say of VINCENZA ORO Fall held last September. Neither for the number of visitors, which is not always important to the scopes of business, nor for the liveliness in the corridors, often delusive. Perhaps the industry is “smelling” the breeze of a small recovery and buyers, even the long awaited Italians, showed up with the aim of both watching and purchasing. In brief, an encouraging

less gloomy atmosphere than last May in view of the holiday season at the end of the year. The attendance of over 7000 foreign operators confirms the interest of foreign markets for our precious products: in the first half of 2013, the Italian jewellery export, according to a piece of news published on our site (orafoitaliano.it f 12/09) marks the “restart of the sales of jewellery products abroad, estimated as+4,6%, in nominal terms, compared to the first half of 2014. The areas benefiting more are Arezzo (+15.7%), followed by Vicenza (+7.2%), Napoli (+17%) and Milan (+6.8%)” In order to understand how and to whom VICENZAORO wants to propose in the future, we shall wait for the new venue (to be completed, perhaps, in spring 2014); as for the relationship between exhibitors and Fiera on its choices, the former President Paolo Mantovani, inaugurated “VICENZAORO Incontra” a series of open forums with exhibitors and operators held during the exhibition, whose aim was that of listening to the needs of the various realities the jewellery industry is composed of. During the last meeting, entitled “La Nostra Fiera” (“Our Exhibition”), they discussed about projects and prospective of Fiera Vicenza with the contributions of Licia Mattioli, President of Federorafi, Franco Pozzebon, National President of Goldsmiths of Confartigianato and Gianmaria Buccellati. While speaking about the tree editions of VICENZAORO, Licia Mattioli dropped a bomb aimed at shaking the Italian Jewellery Exhibitions: “... I think VICENZAORO could be turned into the only Italian exhibition of jewellery”, declared, raising high protests. A “strong” proposal, but, for once, we could look beyond the Alps to see how things work in other Countries. Today jewellery companies must above all focus on foreign markets, with heavy costs and great sacrifices, and, in our opinion, they cannot be burdened by an excessive number of exhi-

bitions in Italy. Going back to VICENZAORO Fall, Fiera Vicenza signed the agreement with Hong Kong Trade Development Council (picture) for an attendance of the exhibitors to the March edition, complemented by the trade show of Armenian jewellery, thanks to the memorandum of agreement with the Armenian Jewellery Association. Among the events taking place during the exhibition, the Workshop on coral, organised by Federpreziosi (see page 61), the celebration of the 40th anniversary of the Istituto Gemmologico Italiano (that will be dealt with in the next issue), the exhibition “Porte-Bonheur-contemporary amulets and talismans” organised by Alba Cappellieri and Livia Tenuta, the meeting of Assogemme “The evolution of X ray analysis applied to pearls” and “La sfida della crescita: le opportunità per l’industria dell’oreficeria” (the challenge of growth: the opportunities for the goldware industry) organised by Fondazione Giacomo Rumor-Centro Produttività Veneto, with Prometeia and Centro Studi Confindustria. From the left: Corrado Facco, Managing Director of Fiera Vicenza, Paolo Mantovani, former President of Fiera Vicenza, Benjamin Chau, Deputy Executive Director di HKTDC, Luigi Barettoni, President of AFEMO. _________________________________________

NEWS Italian version: see page 88

Errata corrige: Suali In the September issue we published the wrong description of Suali Jewels ("Autumn Visions" page 37). Here is the right caption: “Fairy Bell Set” , emotional and feminine, in golden bronze and hand made.” We apologise with the company and with our readers.


1&1 ALCOZER & J ALISEI MILANO AMORE & BACI ANGRY ANTICA OROLOGERIA CANDIDO OPERTI ARMENIAN JEWELLERY ASSOCIATION ARTLINEA ASSOCIAZIONE ORAFA DI TRAPANI ASSOGEMME AUDEMARS PIGUET AUGUSTA DE CAROLIS BANCA ETRURIA BARZIZZA BOCCADAMO BROSWAY CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA CIELO 1914 COMETE GIOIELLI CONFARTIGIANATO CORUM CRIERI DAMI GIOIELLI DAVITE & DELUCCHI DEXTER MILANO DML EBERHARD FABRIZIO DI CORI GIOIELLI FALCINELLI ITALY FALSINI GIOIELLI FANI GIOIELLI FEDERICO PRIMICERI FEDERORAFI FEDERPREZIOSI FIERA DI VICENZA FONDAZIONE GIACOMO RUMOR FRATELLI BOVO GABRIELLA RIVALTA GAGA’ MILANO GIOIELLERIA ARTIGIANORO GIOVANNI RASPINI GOLDART GOVONI GIOIELLI GRANI GRAZIELLA HONG KONG JEWELLERY & GEM FAIR HONG KONG TRADE DEVELOPMENT COUNCIL

87 48, 58 23, 28 34 50 60 81 33 61 81 60 29 86 24 32 58 81 42 38 81 54 38 35 60 52 44 54 24 43 39 44 88 81 61 11, 61 81 41 44 58 24 48 40 43 30 37 78-80 81

ISTITUTO GEMMOLOGICO ITALIANO ITALIAN DESIGN ITITOLI JEWELMER LAURENT FERRIER LE BARABABAC LE CORONE LE SIBILLE LOGHAN ITALIA MAGRIFFE MANNUCCI MEISSEN MIZAKI MORELLATO MVEE BY ASPIRE DESIGNS MYROSE NIMEI O CHIVE BY FULLSPOT OMEGA ORO DI SCIACCA OTTAVIANI GIOIELLI OTTAVIANI PASQUALE BRUNI PERRELET PIANEGONDA POLELLO PROMETEIA PVZ-NEONERO RADO RAJOLA RECARLO RICHARD MILLE ROBERTO BRAVO ROGER DUBUIS ROVIAN GIOIELLI ITALIANI SALVINI SILVER STAR SOCOSO JEWELRY STROILI SUALI SWAROVSKI TOY WATCH TROLLBEADS UBM ASIA UNOAERRE VICENZAORO WHITE PINE TRADING

81 78 42, 47 79 55 32 48 50 29 23 52 55 22 33, 58, 64, 65 50 30 34 52 55 38 48 28 50 55 35 36 81 39 54 66, 67 29 60 80 55 31 42 30 78 32 88 68-71 52 37 78-80 41 81 88

This month we talk about...

Questo mese parliamo di...

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Elenco Inserzionisti

A MEN COLLECTION

IV copertina

AESSE PIETRE

6

ALISEI MILANO

10

AMIN LUXURY

5

ANTWERP DIAMOND TRADE FAIR

7

ARTEXPO

26

BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR

77

BASELWORLD 2014

45

BMBDECORLINE

91

BOCCADAMO

16-17

BOTTAZZI TECH

25

CRIERI

1-18-19

CRISTALNET BY PRETTY BIJOUX D&SIGN

9

III copertina-96

DINACCI F.LLI

20

ERIKA

4

EUROGEMME

6

GOGGI-STERLING

8

IGI

46

INHORGENTA MUNICH

57

PRECIOSA PROGETTO-LUCE

89

RESPONSIBLE JEWELLERY COUNCIL

14

SILVER STAR

59

STROILI GIOIELLI

Advertisers’ Index

STUDEX ITALIA

96

6

3 85

TALENTO ITALIANO

2

TORQUE WATCHES

II copertina

TRASPARENZE UNOAERRE VAN GOLD JEWELLERY

6 49-51-53 15




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