L'Orafo Italiano 2011 10-11

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L’ORAFO ITALIANO 10/11 2011

€ 5,00

ANNO LXV OTTOBRE-NOVEMBRE 2011

€ 5,00

Punto vendita: il marketing relazionale I° semestre 2011: Valenza traina l’export 1st semester 2011: Valenza drives export Proposte di Natale per tutte le tasche Christmas proposals for all budgets

Unoaerre











EDITORIALE EDITORIAL

CARO BABBO NATALE

MI PORTI…UN IPAD? DEAR SANTA, CAN YOU BRING ME AN IPAD? by Marina Morini

■ Siamo vicini alla fine di un anno che definire difficile è un eufemismo; un anno di crisi finanziaria, economica e sociale le cui radici affondano nel 2007: un virus che, partito dagli Stati Uniti, è rapidamente arrivato in Europa, attaccando la Grecia e poi il Portogallo, la Spagna e l’Italia. Il problema è che oggi si comincia a parlare anche di Francia e Germania, tra l’altro due dei nostri più importanti mercati d’esportazione. Per quanto riguarda il settore orafo, la crisi ha colpito duramente la maggior parte delle imprese e, in particolare, quelle la cui produzione si rivolge ad una fascia di pubblico media e medio-alta che, se da un lato deve fare i conti con un sempre più alto costo della vita, dall’altro si fa conquistare dall’appeal comunicativo delle novità tecnologiche. Non è cambiato nulla rispetto a qualche anno fa, la concorrenza è sempre la stessa, aggiornata ma uguale: i viaggi, i computer, i telefonini, gli iPad. Costano spesso più di un gioiello, durano sicuramente meno, sono quasi tutti “made in” qualche paese che non è l’Italia. Tutto vero, ma quanto piacciono! Chiedetelo ai vostri figli, agli amici, ai conoscenti: cosa vorreste sotto l’albero? Le risposte, purtroppo, non saranno quelle desiderate e il motivo resta lo stesso di molti anni fa: manca una bella, avvincente, martellante campagna di comunicazione al pubblico. E se per la maggior parte dei singoli produttori orafi si tratta di uno sforzo economico impossibile, non si capisce invece perché, in un momento come questo, non ci sia uno sforzo comune in questo senso. Un settore che attende con ansia le prossime festività per capire quale sarà il proprio destino forse dovrebbe pensarci seriamente.

■ We are near the end of a year that can be euphemistically defined as difficult. A year of financial, economic and social crisis, whose roots lie back in 2007: a virus that started from the United States and quickly reached Europe, attacking Greece and then Portugal, Spain and Italy. The problem is that today we are beginning to speak of France and Germany, that is, by the way, of two of our most important export markets. As for the jewellery sector, the crisis hit heavily on most companies and, in particular, those whose production is aimed at the mid-to-high segment of consumers; if on the one hand they have to deal with an increasingly high cost of living, on the other they are particularly appealed by technological innovations. Nothing has changed since a few years ago, the competition is always the same, up-to-date

but still the same: travel, computers, mobile phones and iPads. They often cost more than a jewel, they definitely last less, they are almost always "made in" some country that is not Italy. That’s all true, but they are so likable! Ask your children, friends, acquaintances: what would you like to find under the Christmas tree? Unfortunately, the answers will not be the ones you wish to hear and the reason remains the same as many years ago: there is no good, gripping, relentless communication campaign for the public. And although for most single jewellery manufacturers it is an impossible economic effort, we cannot understand why, in a time like this, there is no joint effort in this direction. Perhaps, a sector that looks forward to the holiday season to see what its fate will be, should seriously think about it.

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ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA Il centro internazionale di formazione per vetrinisti e visual merchandiser PRESENTA A MILANO PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) CORSO: “GIOIELLO - TECNICHE ESPOSITIVE IN VETRINA” L’ESPOSIZIONE DEI PRODOTTI COME STRATEGIA DI COMUNICAZIONE - Sala Donzelli: 7-9 Novembre e 1-3 Dicembre; dalle ore 10.00 alle ore 16.00 L’incontro con i maggiori professionisti del settore “consulenti d’immagine” per apprendere le tecniche espositive del gioiello più attuali e per approfondire la storia e la cultura della comunicazione attraverso l’esposizione dei prodotti e realizzazione di eventi finalizzati alla vendita. PROGRAMMA Spazio espositivo in vetrina. Ubicazione, tipologia e struttura della vetrina, Utilizzo dei supporti. Composizione: le linee, le masse, la profondità, i gruppi, gli equilibri. Punto focale. Luce e Colore in vetrina, eventi speciali, effetti speciali. Creatività e comunicazione in vetrina. Vetrina tecnica. Idea guida: allestimento vetrina a tema, vetrina scenografica. Relatori: Roberto Pivetta, presidente della Federazione Italiana Vetrinisti FIV&AVI&FESVhc - Svetlana Fabrikant, direttore artistico didattico dell’Accademia Vetrinistica Italiana. L’ingresso previa prenotazione al numero +39 02 43980051/ +39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com

The international training centre for window dressers and visual merchandisers PRESENTS IN MILAN, CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) WORKSHOP: “JEWELLERY - WINDOW DISPLAY TECHNIQUES” PRODUCT DISPLAY AS A COMMUNICATION STRATEGY Donzelli Room: 7-9 November and 1-3 December; from 10 a.m. to 4 p.m. At the meeting with leading professionals in the “image consulting” sector, it will be possible to learn the most up-todate techniques in jewellery display and to find out more about the history and culture of communication through product display and the realisation of sale-targeted events. PROGRAMME of the workshop Window display space. Location, type and structure of the window. Use of supports. Composition: lines, volumes, depth, groups, balancing. Focal point. Light and Colour in the window, special events, special effects. Technical window dressing. Creativeness and communication in the window. Guideline: thematic window dressing, scenic window dressing. Speakers: Roberto Pivetta, chairman of the Italian Federation of Window Dressers FIV&AVI&FESV - Svetlana Fabrikant, art teaching director at the Accademia Vetrinistica Italiana. Please call this number to make a reservation: +39 02 43980051/+39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com

OTTOBRE NOVEMBRE 2011 editore

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SUMMARY In copertina Cover UnoAErre

Dalla Collezione 1AR by UnoAErre, collana lunga in ottone dorato con pendente in ottone diamantato.

From the 1AR by UnoAErre Collection, long necklace in brass with brass diamond-milled pendant. Artwork and photo by Close up Studios

Servizio clienti

Customer Service Tel. +39 0575 9251 Fax +39 0575 381764 info@unoaerre.it www.unoaerre.it

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on the cover UnoAErre

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lusso e dintorni/luxury & more

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fiere/fairs Vicenza, avanti a piccoli passi Vicenza, moving forward in small steps Macef prezioso Precious Macef I prossimi appuntamenti Forthcoming events

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borsa&mercati/stock&markets L’export recupera ma l’Italia è ferma Exports recover but Italy remains at a standstill

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by ASI - Analisi e Studi Industriali

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Le norme sulle gemme: una tutela per tutti by Sonia Sbolzani

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Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index

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Un mercato unico: bello e impossibile? by Claudio Tomassini

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Marketing strategico e relazionale (parte II°) by Daniela Saibene

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Nardelli, Rocca e il dettaglio immobile by Marina Morini

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l’esperto risponde/gemmologia Smeraldi afgani, alla riscossa! Afghan emeralds, to the rescue! by Luigi Costantini

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gemmologia/il corallo Tutelare il corallo: un obiettivo comune by Ciro Condito

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l’esperto risponde/vetrinistica Natale è sempre la festa più bella dell’anno by Roberto Pivetta

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concorso vetrine Luigi Lucchetti: magiche vetrine raccontano... by Marina Morini

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zoom Sotto l’albero? Un gioiello! A jewel under the Xmas tree by Antonella Garello

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flash Casa mia, casa mia... / Home sweet home... La notte dei mostri / The monster’s night Voglia di tenerezza / Dreams of tenderness Una preziosa bandiera / A precious flag comunicazione/communication Le nuove campagne New campaigns Xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx negozi/shops Dodo Milano / Ippocampo Jewels / Massimo Izzo / Van Cleef & Arpels /

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English translation Economy / Gemmology

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Indice dei nomi citati/Index of names mentioned

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ON THE COVER

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Fashion Jewellery 1AR by UnoAErre ■ La nuova Collezione 1AR by UNOAERRE è la risposta alle attuali esigenze dei consumatori. Un gioiello fashion per tutti e per tutte le occasioni, un perfetto interprete della moda, che muta in sintonia con il succedersi delle stagioni. Un gioiello fashion di tendenza ed elegante, un accessorio prezioso per design e creatività. La Collezione, costituita da bracciali, collane ed orecchini, è realizzata in ottone, bronzo e pietre naturali, impreziosita da dorature in Oro e Argento. La qualità è garantita da una lavorazione accurata fin nei minimi dettagli, come nella migliore tradizione orafa di UNOAERRE INDUSTRIES SpA. Nelle foto: orecchini e collane con pendente lucido e diamantato, in ottone dorato, argentato e rosé; l’elegante espositore componibile dedicato alla Collezione 1AR by UNOAERRE. ■ The new 1AR Collection by UNOAERRE is the answer to the current needs of consumers. A stylish jewel for everyone and for all occasions, a perfect icon of fashion which changes in tune with the seasons. A trendy and elegant jewel, a valuable accessory for its design and creativity. The Collection consists of bracelets, necklaces and earrings made of brass, bronze and natural stones, embellished with gold and silver gilts. Quality is ensured by accurate and detailed workmanship, following the best jewellery tradition of UNOAERRE INDUSTRIES SpA. In the photos: earrings and necklaces with polished and diamond-milled pendant, in gilded, silver and rosé brass; the elegant modular display dedicated to the 1AR Collection by UNOAERRE.

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ON THE COVER

UnoAErre: la storia in una fede

■ Le fedi UNOAERRE raggiungono la notorietà durante il periodo autarchico de “L’Oro alla Patria”, negli Anni Trenta, quando la Gori & Zucchi diventa un importante fornitore di fedi in ferro e in platinite, che lo Stato consegna alle coppie in cambio di quelle in oro. Negli anni a seguire la lavorazione delle fedi si sviluppa fino a diventare la principale mission dell’azienda. Le fedi UNOAERRE si fanno conoscere in tutto il mondo, grazie a caratteristiche tecniche e qualitative di altissimo livello. La fede UNOAERRE si distingue, infatti, per l’assenza di saldature: nasce da un’unica fusione ed è senza impurità. Durezza, resistenza all’usura e design completano un prodotto che, nel campo della produzione orafa, è tra i più semplici e più complicati al tempo stesso. Il successo è nei numeri: ogni anno, in Italia, le fedi UNOAERRE vengono scelte da oltre 200 mila coppie di sposi.

I servizi ai Concessionari Brillanti Promesse UNOAERRE INDUSTRIES SpA propone una serie di preziosi servizi e di supporti alla vendita. Particolarmente utile il campionario in argento con 44 modelli di fedi: un modo semplice ed immediato per mostrare al Cliente l’intera gamma da cui far scegliere l’anello nuziale realizzato in Oro 750/°°° con e senza diamanti, consegnato poi in tempi brevi dai Distributori UNOAERRE. Le fedi sono contenute in un elegante e raffinato cofanetto a due vassoi, chiuso da una cuvette, adatta anche alla presentazione dei modelli. Con il cofanetto/campionario vengono forniti due visual con la nuova campagna pubblicitaria, la vetrofania “Concessionario Ufficiale Fedi UNOAERRE” e un modulo utile alla registrazione del punto vendita nel sito internet di UNOAERRE INDUSTRIES SpA.

UnoAErre: history in a wedding ring ■ UNOAERRE wedding rings reached their fame during the autarchic period of "State Gold", in the Thirties, when Gori & Zucchi became a major supplier of iron and platynite wedding rings, which the State would give to couples in exchange for their gold ones. In the years to follow, the production of wedding rings has grown up to become the company’s main mission. UNOAERRE

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wedding rings become known throughout the world for their high-level technical and qualitative features. UNOAERRE wedding rings stand out for the absence of welds; they are created, infact, from a single casting and are free from impurities. Hardness, wear resistance and design complete one of the simplest and yet most complicated products in the jewellery industry. Their success is proven by figures: every year, in Italy, UNOAERRE wedding rings are chosen by more than 200 thousand married couples. Services to Brillanti Promesse Dealers UNOAERRE INDUSTRIES SpA offers a wide range of valuable services and sale support. Particularly useful is the set of silver samples with 44 wedding ring models: a simple and immediate way to show customers the full range from which to choose a 750/°°° gold wedding ring with or without diamonds, which will be then delivered in a short time by UNOAERRE Distributors. The wedding rings are contained in an elegant box with two trays, enclosed by a cuvette, which is also suitable to present models. The box/samples are supplied with two visuals showing the new advertising campaign, the window sticker "UNOAERRE Wedding Rings Official Dealer" and a form for registering the point of sale to the UNOAERRE INDUSTRIES SpA website.



ON THE COVER

“Oro e Argento Alimentare” un ingrediente antico per una tavola preziosa ■ Un regalo originale e prezioso, ideale per le prossime festività natalizie ma anche per tutti coloro che amano cucinare ricette raffinate per un evento unico ed esclusivo. Questo ingrediente speciale è la Collezione “Oro e Argento Alimentare”*, distribuita in esclusiva da UNOAERRE INDUSTRIES SpA in tutte le gioiellerie in Italia, grazie ad un accordo siglato nel Luglio scorso con

la Giusto Manetti Battiloro SpA, storica azienda fiorentina, leader nel mondo per la produzione della “foglia d’oro”. Una foglia che brilla su importanti edifici e monumenti di tutto il mondo, come il Teatro la Fenice a Venezia, il Louvre o il Rockfeller Center, ma anche sul famoso “Risotto alla Milanese” oltre che su cocktail, secondi piatti, frutta e dessert. Lasciando spazio alla creatività, per decorare le pietanze ed arricchire la tavola, la Collezione presenta tre diversi formati - “Polvere”, “Briciole” e “Petali” - in oro 23 Karati e in Argento Puro 999,99, facilmente utilizzabili grazie ad uno spargitore in vetro. Un “ingrediente” antico per un regalo originale ed esclusivo, accompagnato da un packaging elegante e ricercato oltre che da materiale illustrativo completo ed esauriente. Per conoscere il Distributore di Zona più vicino alla Sua Gioielleria e/o per avere ulteriori informazioni, telefonare al n° 0575 9251 oppure inviare una mail a: info@unoaerre.it * La Linea “Oro e Argento Alimentare” è certificata dai laboratori LGA secondo i termini previsti dalla vigente Normativa Europea per la decorazione alimentare.

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“Edible Gold and Silver” an ancient ingredient for a precious table ■ An original and valuable gift, perfect for the Christmas season but also for all those who love cooking refined recipes for a unique and exclusive event. This special ingredient is the “Oro e Argento Alimentare”* Collection (“Edible Gold and Silver”*), distributed exclusively by UNOAERRE INDUSTRIES SpA in all Italian jewellery shops, following an agreement signed July last with Giusto Manetti Battiloro SpA, a historic Florence-based company, world leader for the “gold leaf” production. A leaf that shines on important buildings and monuments all around the world, such as the Teatro La Fenice in Venice, the Louvre or the Rockefeller Center, but also on the famous “Risotto alla Milanese” as well as cocktails, main courses, desserts and fruit. Leaving room for

creativity, the Collection features three different formats to decorate and enrich the food and the table - “Polvere”, “Briciole” and “Petali” (“Dust”, “Crumbs” and “Petals”) - in 23-carat gold and 999.99 pure Silver, easy to use thanks to a glass sprinkler. An ancient "ingredient" for an original and exclusive gift, accompanied by an elegant and refined packaging as well as complete and comprehensive illustrative material. To find the nearest Distributor to your jewellery shop and/or to receive further information, call 0039-0575 9251 or send a mail to: info@unoaerre.it * The "Edible Gold and Silver" Line is certified by LGA laboratories in accordance with the conditions set by current European standards on food decoration.

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LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE

ICE 2: L’EXPORT PUÒ ATTENDERE… ■ Nel Luglio scorso è stato soppresso l’Ice per decreto, con grande sconcerto del mondo produttivo. Oggi si sta lavorando al nuovo Ice, che dovrebbe presentarsi come una struttura meno burocratica e dotata di una maggiore presenza all’estero. Il sottosegretario al Commercio Estero, Catia Polidori, ha criticato il fatto che l’ente sia stato abolito senza aver predisposto “uno strumento alternativo per il sostegno pubblico alle imprese”; le sigle sindacali chiedono che venga “ripristinato il vecchio impianto normativo” per salvare 200 iniziative promozionali già decise. Scrive il Sole 24 Ore che “un Paese di esportatori non può permettersi di restare per sei mesi senza una struttura pubblica di supporto”. Il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero degli Esteri non hanno ancora trovato un accordo su chi debba controllare la struttura e gestire i fondi per i programmi promozionali.

GLI USA PREFERISCONO IL MADE IN INDIA ■ L’Italia, nonostante una migliore performance nel primo semestre 2011, cede altre fette del mercato americano della gioielleria a India e a Cina. Secondo i dati del GFMS, infatti, tra Gennaio e Luglio 2011, il valore delle importazioni USA dall’Italia è stato di 212 milioni di dollari US: un +16% rispetto allo stesso periodo del 2010, ma tra i più bassi nella storia dei rapporti commerciali del nostro Paese con gli Stati Uniti. Nella lista dei fornitori di gioielleria, ai primi posti ci sono India (547 milioni di dollari) e Cina (517 milioni di dollari). Secondo World Gold Council, il costo dell’oro e le difficoltà economiche hanno portato le aziende orafe a usare oro a bassa caratura o a produrre articoli a basso contenuto di oro, sostituendolo con metalli meno costosi.

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È MANCATO FRANCESCO ROBERTO ■ Francesco Roberto è mancato nel Settembre scorso. Ex presidente della Federazione Nazionale dei Commercianti di Pietre Preziose, di cui era poi diventato Socio Onorario, Roberto, presidente dell’azienda valenzana Cappellaro&Co, è stato un grande esperto del settore. Conosciuto e stimato da tutti, ha ricoperto diversi incarichi istituzionali in organismi del settore italiani e stranieri, tra cui l’Associazione Orafa Valenzana, l’International Colored Gemstone Association e la Cibjo. Alfiere di un’informazione corretta e trasparente, si era ultimamente dedicato al tema della regolamentazione dei materiali gemmologi, sostenendo la proposta di legge “Mazzocchi”.

INDAGINE UNICREDIT: VALENZA LA PIÙ DINAMICA ■ Il distretto di Valenza Po è risultato uno dei distretti italiani più dinamici secondo il progetto “I Distretti della Moda – Un viaggio lungo 12 distretti per un progetto al servizio”, pensato e realizzato da UniCredit e dalla Federazione dei Distretti Italiani allo scopo di “promuovere il dialogo tra reti di imprese, filiere produttive ed attori del panorama istituzionale ed econo-

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mico”. Il distretto di Valenza spicca, secondo l’indagine, per tre aspetti in particolare: la cooperazione, e cioè i rapporti instaurati con fornitori selezionati, assicurando un alto standard qualitativo del prodotto; l’innovazione, più stilistica che tecnica, e l’uso del marchio “DiValenza” già depositato in 40 Paesi; e infine l’internazionalizzazione, con una quota di export del 65%. L’indagine è stata presentata presso Expo Piemonte, a Valenza, alla presenza di Vladimiro Rambaldi, responsabile di Territorio Nord Ovest di Unicredit, Daniela Fontana e Valter Taranzano, rispettivamente direttore e presidente della Federazione dei Distretti Italiani, e di Renato Viale, presidente Consiglio del Territorio Piemonte Sud UniCredit.



LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE

CHIUDE IL GIA FIRENZE ■ Chiude il GIA Florence, la scuola di Firenze che offriva corsi del Gemological Institute of America grazie ad un accordo di licenza con l’Istituto americano. Per aiutare gli studenti già immatricolati, la Presidente e Amministratore Delegato GIA, Donna Baker, sta lavorando per trovare alternative: il passaggio ad altre scuole GIA, i corsi GIA Distance Education, il rimborso delle spese sostenute. Data l’importanza dell’Italia nel campo della gioielleria, GIA è alla ricerca di collaborazioni con organizzazioni del settore per poter continuare ad offrire i suoi programmi in Italia.

IL GAUTENG OSPITE DI FEDERORAFI ■ Gauteng, che nella lingua locale significa “luogo d’oro” è la zona di Johannesburg più industrializzata e ricca del Sudafrica. Una delegazione è stata ospite di Federorafi a Milano, dove Dimitri Stella, vice presidente della Federazione, ha discusso con Siphiwe Ngwenya, CEO del GEDA (Gauteng Economic Development Agency), di una possibile collaborazione tra le due importanti realtà nel campo del marketing, della commercializzazione, della produzione di gioielli e dell’approvvigionamento della materia prima.

“GOLD SURVEY” ANCHE IN ITALIANO

■ L’edizione italiana di Gold Survey 2011 (Aggiornamento 1) è stata presentata a Vicenza e ad Arezzo da Neil Meader, direttore di ricerca della Thomson Reuters GFMS, grazie anche alla sponsorizzazione di Banca IMI e di Intesa Sanpaolo. Importante società di consulenza a livello

QUANTO È CORTEGGIATA POMELLATO! ■ “L’offerta è sul tavolo della famiglia di gioiellieri Damiani da inizio Settembre. Mittente la Tip di Giovanni Tamburi” scrive il settimanale “Il Mondo” a fine Settembre. Obiettivo: rilevare la partecipazione del 18% della Pomellato, oggi nelle mani di Guido, Giorgio e Silvia Damiani. La TIP (Tamburi Investment Partners Spa) è un ente finanziario milanese, quotato in Borsa dal 2005. Sono ormai diversi gli investitori che si sono fatti avanti, interessati ad acquisire, però, la maggioranza del gruppo Pomellato: oltre ai soliti Arnault e Pinault, anche banche d’affari internazionali per conto di gruppi cinesi e mediorientali interessati al made in Italy orafo di prestigio.

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internazionale, Thomson Reuters GFMS è specializzata nelle analisi dei mercati mondiali di oro, argento, platino e palladio. “Gold Survey” è al 45° anno di pubblicazione e contiene dati e ricerche, i costi del metallo, le tendenze del settore, le variabili di domanda e offerta e molto altro.



LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE

CHI VA E CHI VIENE A INHORGENTA ■ Armin Wittmann, per molti anni dirigente di Inhorgenta Europe, ha lasciato il salone della gioielleria per diventare responsabile della manifestazione Automatica. Gli è subentrata Renate Wittgenstein, nuova product manager, con un’esperienza ultraventennale nel settore del gioiello, della moda e del lifestyle. Vice-responsabile del Salone è Johanna Eberl (nella foto), giornalista specializzata e molto ben introdotta nei settori del gioiello e del design.

PHILIP WATCH: UN CONCORSO E UNA GRANDE ENTRÉE ■ “La vostra storia è la nostra storia”: questo il titolo del concorso lanciato da Philip Watch e che terminerà il 20 Novembre prossimo. L’obiettivo è ricostruire la storia del brand attraverso foto, ricordi, testimonianze che legano la storia d’Italia a quella di Philip Watch. Per partecipare basta collegarsi a www.philipwatch.tgcom.mediaset.it. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Mondadori e Mediaset, è supportata da TGCOM e dai canali IlGiornale.it, Sportmediaset.it e Donnamoderna.com. Nel Settembre scorso, inoltre, il marchio ha fatto il suo ingresso nel grande department store parigino “Printemps”.

UNA PARTNERSHIP NEL NOME DI GIO PONTI ■ Richard Ginori 1735 e Nomination insieme per realizzare una collezione di gioielli ispirati a Gio Ponti, uno dei massimi innovatori di tutte le espressioni artistiche e, negli anni Venti, direttore artistico della Manifattura di Doccia. L’acciaio di Nomination si è così sposato con la porcellana bianca e nera realizzata dagli artigiani della Richard Ginori 1735 nella collezione Cupidò, ispirata all’Amorino di Gio Ponti.

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NUOVI GIOIELLI NUOVI MATERIALI ■ È stata selezionata come “prodotto innovativo” dall’Agenzia per la Diffusione delle tecnologie per l’innovazione, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Parliamo della Collezione Flash, presentata da N’UOVA, di Valenza: ciondolo, anello e orecchini realizzati in titanio, oro bianco, giallo o rosa e pietre di colore come ametista, citrino, peridoto, rodolite. Anche con diamanti.

OSPITI D’ECCEZIONE DA ANGELETTI ■ Marcello Angeletti, titolare della storica gioielleria romana di Via Condotti, ha accolto due importanti ospiti nel corso della Vogue Fashion’s Night Out: Carla Sozzani, ideatrice dell’evento che ha animato il centro di Roma, e il sindaco Gianni Alemanno.

I GIOIELLI DI GUCCI AIUTANO IL GRAMMY MUSEUM® ■ Due eventi importanti hanno caratterizzato il 2011 di Gucci Timepieces & Jewelry. Nel Luglio scorso, infatti, in occasione dell’Umbria Jazz Festival, e in collaborazione con la Gioielleria Bartoccini di Perugia, il marchio ha esposto un’edizione speciale della collezione di orologi e gioielli “Grammy” (in argento e smalti, anche con diamanti). Gucci Timepieces & Jewelry, infatti, sta sponsorizzando il Grammy Museum® di Los Angeles per riuscire a preservare gli archivi Muzak: si tratta di un’enorme quantità di registrazioni su nastri originali del 1934 di musica americana – dal jazz agli spiritual.


FIERE FAIRS

VICENZA, AVANTI A PICCOLI PASSI

VICENZA, MOVING FORWARD IN SMALL STEPS

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■ Parola d’ordine a VicenzaOro: cautela. E trepida attesa per i mesi a venire - più in là nel tempo quasi nessuno osava spingersi con previsioni o speranze. Cautela da parte degli espositori, ben consapevoli delle difficoltà del momento, dunque poco inclini a collezioni innovative e propensi piuttosto, con le dovute eccezioni, a una gioielleria rigorosa-

DAVANTI ALLE TANTE DIFFICOLTÀ DEL MOMENTO, PRODUTTORI E BUYER SI MUOVONO CON GRANDE PRUDENZA, IN ATTESA CHE SI PRESENTINO TEMPI MIGLIORI. FACED WITH THE MANY DIFFICULTIES OF THE TIME, MANUFACTURERS AND BUYERS MOVE WITH GREAT CAUTION, WAITING FOR BETTER TIMES TO COME.

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mente classica; e cautela da parte dei compratori, attenti a calibrare gli ordini in vista di una fine d’anno quanto mai incerta. Inaugurata da Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, la fiera ha organizzato diversi momenti di informazione, discussione e confronto. Molto interessante il convegno sull’Ecommerce nel settore orafo: un feno-

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meno che, secondo i dati forniti dall’AICEL - Associazione italiana Commercio Elettronico, in Italia è in decisa crescita. Paolo Bettinardi della vicentina Better Silver ha illustrato la genesi, il percorso e l’evoluzione del portale silver-retail.it, un canale di vendita che oggi affianca con successo quelli tradizionali. Torneremo a breve a occuparci di questo tema. L’AGC Associazione Gioiello Contemporaneo ha promosso una tavola rotonda sul “Gioiello Contemporaneo Oggi”, a cura di Bianca Cappello in collaborazione con Fiera di Vicenza e Alba Cappellieri, la quale ha anche selezionato i 14 designer protagonisti della New Directions Hall, spazio dedicato alle nuove tendenze del gioiello contemporaneo. Sempre la professoressa Cappellieri ha curato, in collaborazione con Fiera di Vicenza, la mostra “The Italian Way”, in piazza Matteotti, una selezione di oggetti-icona del made in Italy, ed è inoltre la coordinatrice di “Next Jeneration”, nuovo concorso internazionale per giovani


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talenti under 30 lanciato da Fiera di Vicenza (tema “Souvenir d’Italie”). Alle eccellenze del gioiello internazionale Fiera di Vicenza dedica invece il nuovo concorso Andrea Palladio International Jewellery Awards 2012, presieduto da Gianmaria Buccellati. Per informazioni su entrambi i concorsi rimandiamo al sito www.aboutjewellery.it. Foto 1: L’ingresso della Fiera. Foto 2: I relatori del convegno “Quando un E-commerce funziona?”. Foto 3: Il convegno “Il gioiello contemporaneo oggi”. Foto 4: La “About J Gallery”. Foto 5: Il convegno sui “Trattamenti nei corindoni”, a cura di Assogemme e Fiera di Vicenza. Foto 6: “The Italian Way”. Foto 7: uno scorcio dei padiglioni.

■ Password to VicenzaOro: caution. And anxious wait for the months to come - almost no one dared to bring expectations or hopes farther in time. Caution on the part of exhibitors, well aware of the difficulties of the moment and therefore disinclined to new collections and rather inclined, with some exceptions, to strictly classical jewellery. And caution on the part of buyers, weighing carefully their orders in view of a very uncertain end of the year. Opened by Luca Zaia, President of the Veneto Region, the fair centre organised several informative events, discussions and forums. Particularly interesting was the conference on E-commerce in the jewellery sector, a phenomenon that is strongly growing in Italy, according to the figures provided by AICEL - Italian Association of Electronic Commerce. Paolo Bettinardi of Vicenza Better Silver outlined the genesis, the development, and evolution of portal silver-retail.it, a sales

channel that now successfully supports the traditional ones. We will soon deal with this issue again. The AGC Contemporary Jewellery Association sponsored a panel discussion on "Contemporary Jewellery Today", organised by Bianca Cappello in collaboration with Fiera di Vicenza and Alba Cappellieri, who also selected the 14 main designers for the New Directions Hall, a space dedicated to new trends in contemporary jewellery. Again Professor Cappellieri organised, in collaboration with Fiera di Vicenza, the exhibition "The Italian Way", in Piazza Matteotti, a selection of Italian-made iconic objects, and she also coordinated the "Next Jeneration", new international competition for young talents under 30

years of age launched by Fiera di Vicenza (the theme is "Souvenir d'Italie"). Fiera di Vicenza also dedicated a new competition to the excellence of international jewellery, the Andrea Palladio International Jewellery Awards 2012, chaired by Gianmaria Buccellati. For information on both competitions, refer to www.aboutjewellery.it. Photo 1: The entrance to the Fair Centre. Photo 2: The speakers at the conference "When does E-commerce work?". Photo 3: The conference "Contemporary jewellery today." Photo 4: The "About J Gallery." Photo 5: The conference on "Treatments for corundum", by Assogemme and Fiera di Vicenza. Photo 6: "The Italian Way." Photo 7: a glimpse of the pavilions.

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FIERE FAIRS

MACEF

PREZIOSO PRECIOUS MACEF

■ La novantunesima edizione del Macef, svoltasi a Milano lo scorso Settembre, ha confermato le tendenze già evidenziate nel corso degli ultimi mesi, in primis la necessità di proporre prodotti accattivanti ma dal costo contenuto. Quindi, vero e proprio boom dei gioielli in argento, magari placcati oro, e grande fantasia nell’accostare all’oro o all’argento i materiali più disparati, dagli smalti alle piume, dalla ceramica al tessuto e alla plastica. Grande varietà anche nelle forme delle ultime collezioni, dove gioielli dal design geometrico si affiancano con disinvoltura a linee decisamente morbide e romantiche. Interessante lo spazio “Designer Club”, destinato a giovani designer orafi da tutto il mondo, che hanno presentato gioielli spesso di gradevole originalità. Gli argenti per la casa - un settore provato dalla crisi - privilegiano le incursioni in uno stile moderno, più adatto all’abitare contemporaneo. ■ The ninety-first edition of Macef, held in Milan September last, confirmed the trends already clearly demonstrated over the last few months, in the first place the need to offer attractive products but at reasonable prices. A true and proper boom therefore of jewels in silver, maybe gold plated, and lots of imagination in matching up gold or silver with all kinds of materials, from enamels to feathers, from ceramic to fabric and plastic. And also a great assortment of shapes in the latest collections, where geometrically designed jewellery goes happily side by side with decidedly soft romantic lines. The “Designer Club” area was interesting, with young jewellery designers from all over the world presenting their often pleasingly original jewellery. Silverware for the home – a sector suffering from the crisis – is apt to make forays into the modern style, more suited to contemporary living.

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I PROSSIMI APPUNTAMENTI FORTHCOMING EVENTS

DUBAI INTERNATIONAL JEWELLERY WEEK ■ La prossima Dubai International Jewellery Week, principale evento orafo del Medio Oriente, è in programma dal 10 al 13 Novembre 2011 presso l’International Convention and Exhibition Centre. ■ The next Dubai International Jewellery Week, the top jewellery event in the Middle East, is programmed from 10 to 13 November 2011 at the International Convention and Exhibition Centre. Info: www.jewelleryshow.com

2011 BEIJING JEWELRY EXHIBITION ■ Croce e delizia degli orafi occidentali, la Cina ospiterà la Beijing Jewelry Exhibition, dal 23 al 26 Dicembre. Gli organizzatori, Qingdao Haiming International Exhibition Ltd. e Beijing Haiming Huibo Exhibition ltd., contano sulla sponsorizzazione e sulla partnership di associazioni orafe pubbliche e private e garantiscono un’imponente campagna di comunicazione attraverso i canali tradizionali e online. ■ Source of delight and torment for western jewellery manufacturers, China will be hosting the Beijing Jewellery Exhibition from 23 to 26 December. Organizers Qingdao Haiming International Exhibition Ltd. and Beijing Haiming Huibo Exhibition ltd. are counting on public and private jewellery associations’ sponsorship and partnership and guarantee a huge publicity campaign through the usual channels and online. Info: haimingguoji@yeah.net - liupengbo@qdhaiming.com

ANTWERP DIAMOND TRADE FAIR ■ La Antwerp Diamond Trade Fair (29-31 Gennaio 2012) per la prima volta estenderà gli inviti anche a produttori di gioielleria e retailer. ■ The Antwerp Diamond Trade Fair (29-31 January 2012) will be extending invitations to jewellery manufacturers and retailers for the first time. Info: www.antwerpdiamondfair.com




BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

UNA RUBRICA DI ANALISI DEL SETTORE, PER FAVORIRE UNA MIGLIORE CONOSCENZA DELLE TENDENZE DEI NOSTRI MERCATI SU SCALA ITALIANA E MONDIALE. UNA SERIE DI UTILI CONSIGLI PER GESTIRE AL MEGLIO IL NOSTRO BUSINESS.

• L’export recupera ma l’Italia è ferma / Exports recover, Italy at a standstill • Intervista all’On. Dal Lago: le norme sulle gemme • Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index • Un mercato unico: bello e impossibile? • Marketing strategico e relazionale (parte II°) • Nardelli, Rocca e il dettaglio immobile • Smeraldi afgani, alla riscossa! / Afghan emeralds, to the rescue! • Assocoral: tutelare il corallo, un obiettivo comune • Natale è sempre la festa più bella dell’anno • Luigi Lucchetti: magiche vetrine raccontano...

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS / English translation: see page 92

L’EXPORT RECUPERA

MA L’ITALIA È FERMA by ASI - Analisi e Studi Industriali

+10% LA STIMA DELLE ESPORTAZIONI 2011 IN TERMINI REALI. SUL MERCATO INTERNO, IL POTERE D’ACQUISTO DELLE FAMIGLIE È SCESO DEL 5%, IVA ESCLUSA...

■ Anche i gioielli italiani preferiscono la Svizzera Il giro di boa di metà anno 2011 è coinciso con una rovinosa “ricaduta” della crisi economico finanziaria del biennio 2008-2009. Una “ricaduta” che però presenta andamenti diversi – spesso contrapposti – da area ad area geopolitica. Più colpite sono le economie di più antica industrializzazione (Europa, Nord America, Giappone). Per contro, le economie emergenti (Paesi Bric, altri del Sud e del Sud Est del mondo) hanno continuato a registrare progressi rilevanti, anche se con qualche ridimensionamento. La diversità di attrazione economica delle due aree è di importanza strategica per l’industria italiana della gioielleria, che esporta circa due terzi della produzione. L’obiettivo numero uno per gli esportatori italiani è quindi l’aggancio della ripresa là dove si verifica,

attraverso innovazioni di processo e di prodotto, nonché modernizzazioni della struttura - in particolare, rafforzamento dell’apparato produttivo - e l’adozione di nuovi modelli di gestione aziendali. Necessità emerse da tempo, ma sempre rimandate. L’antefatto e lo svolgimento degli andamenti economici dell’industria italiana della gioielleria negli ultimi tempi sono noti. Sebbene alcune fonti possano generare confusione informativa, per effetto della stagionalità delle vendite e dell’interferenza dell’inflazione delle materie prime preziose, si possono stimare le tendenze delle principali variabili dell’industria orafa nel primo semestre 2011. Rispetto al corrispondente semestre 2010, le esportazioni hanno recuperato una parte del terreno perduto nel passato. In termini nominali (valori correnti) sono cresciute del 18% (dati Istat). In tale aumento sono com-

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presi inevitabilmente i rincari delle materie prime preziose utilizzate nella produzione dei gioielli. Comunque in termini reali (al netto dell’inflazione delle materie prime – secondo l’algoritmo semplificato di Asi) l’aumento è circa la metà, ma ancora consistente, del +10% circa. Tale recupero è da imputare verosimilmente alla crescita del valore aggiunto dei gioielli esportati. Crescita che emerge, tra l’altro, dal raffronto – negli stessi periodi in esame – tra i rispettivi “valori medi unitari” dei gioielli spediti all’estero: +34,7% rispetto a un anno prima. Riguardo alle destinazioni geografiche delle spedizioni di gioielli all’estero, emergono alcuni movimenti significativi. La Svizzera ha più che raddoppiato gli acquisti in Italia e ha consolidato la prima posizione in graduatoria, con il 25,7% del totale; gli “altri Paesi”, con un + 48,2%, hanno raggiunto il 38,9% del totale; la Turchia è risalita al sesto posto nella graduatoria dei principali Paesi clienti.

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L’economia in cifre The economy in figures Variabili

Periodo

Dato (1)

Variazioni % Congiunturali (2)

Tendenziali (3)

Variables

Period

Data

Variations Current

Trend

gen-giu 2011

2.430,31

n.s.(4)

18,0

gen-giu 2011

964,46

n.s.(4)

47,5

gen-giu 2011

2.614,06

n.s.(4)

20,9

gen-giu 2011

2.577,19

n.s.(4)

72,9

gen-lug 2011

58,5

n.s.(4)

-7,6

gen-lug 2011

150,5

4,2

7,4

gen-lug 2011

79,7

n.s.(4)

4,8

gen-lug 2011

82,8

n.s.(4)

3,8

luglio 2011

103,7

-2,0

-1,8

luglio 2011

98,8

-1,1

0,5

export orafo argentiero (1)

goldware/silverware - exports (1) import orafo argentiero (1)

goldware/silverware - imports (1) import metalli preziosi (1)

precious metals - imports (1) export metalli preziosi (1)

precious metals - exports (1) produzione orafa (5)

goldware production (5) prezzi produzione orafa (5)

goldware production prices (5) fatturato orafo interno (5)

domestic goldware turnover(5) fatturato orafo complessivo (5)

total goldware turnover (5) clima di fiducia famiglie (6)

confidence climate - families (6) clima di fiducia imprese (7)

confidence climate - firms (7)

Note: (1) Milioni di euro o altrimenti indicato. (2) Sul periodo precedente. (3) Sullo stesso periodo anno precedente. (4) Non significativo causa stagionalità. (5) Indice media 2000=100, in termini reali. (6) Indici destagionalizzati 1980=100. (7) Indici destagionalizzati 1995=100. Fonti: elab. ASI su dati Istat. (1) Millions of Euros or in-

dicated otherwise. (2) Over previous period. (3) Over the same period previous year. (4) Insignificant, seasonal cause. (5) Index average 2005=100. (6) Seasonally adjusted index 1980=100. (7) Seasonally adjusted index 2005=100. Sources: ASI on data by Istat.

Continua l’anomalia dell’export di lingotti

La crescita complessiva dell’export è stata trainata dall’exploit di Valenza Da circa tre anni l’Italia è esportatore, Po che ha quasi raddoppiato le speoltre che importatore, di metalli preziosi dizioni. Molto più contenuta la crescita e relativi semilavorati, soprattutto verso delle vendite dei due principali distretti la Svizzera. Nel primo semestre del- esportatori: Arezzo +0,5% e Vicenza l’anno le spedizioni di materie prime +11,2%. Questi due distretti accenpreziose dall’Italia si sono collocate - trano comunque più della metà delin valore - su livelli non lontani da l’export orafo italiano. Seguono, a diquelli delle importazioni. In quantità stanza, Roma con l’11,3% - ma nel l’export ha addirittura superato l’import primo semestre dell’anno l’export si del 14%. è ridotto del 38,6% - e Milano con il 9,8% (+1%). Come è noto, gli ancora scarsi volumi registrati dalle statistiche Performance differenziate relative al polo campano (0,3% del nei vari distretti Per i dati provinciali del commercio totale) sono da attribuire alla circocon l’estero sono riportati i valori no- stanza che le imprese orafo-coralline minali, che includono quindi i rincari di Torre del Greco delegano parte delle materie prime preziose utilizzate delle spedizioni all’estero di gioielli a nella produzione dei gioielli. Nel primo operatori specializzati residenti solitasemestre 2011 le spedizioni di gioiel- mente in altre province - da dove venleria dai più importanti distretti hanno gono inviate all’ISTAT le relative attesegnato aumenti molto più consistenti stazioni statistiche. (nel complesso, +48%) di quelli delle province non distrettuali (+10%), anche È proseguita la tendenza se con andamenti diversi da provincia al contenimento della quota a provincia e da impresa a impresa. delle vendite all’estero

Nonostante il ricordato recupero, le esportazioni italiane continuano a soffrire per le pressioni esercitate da nuovi produttori internazionali, soprattutto nei segmenti tradizionali a basso valore aggiunto. Pressioni che hanno comportato un’ulteriore riduzione della quota di mercato dell’Italia nel mondo, secondo quanto evidenziato nel rapporto annuale ISTAT 2010-2011. In sintesi, la quota delle esportazioni italiane di oreficeria nel mondo - calcolata a prezzi correnti - aveva oscillato intorno all’11% sino al 1998, per poi scendere gradualmente al 4,5% nel 2010. In dieci anni la quota dell’export di gioielleria italiana sui mercati internazionali si è ridotta a meno della metà. E la tendenza al ridimensionamento della partecipazione dell’export orafo italiano sarebbe continuata - secondo stime ASI - nel 2011, sino a portarsi intorno al 4,2%. Naturalmente la quota del gioiello italiano risale alle posizioni di vertice nei segmenti specifici dell’alta qualità e dell’eccellenza. Le ragioni del contenimento delle quo-

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BORSA&MERCATI

Quote di esportazione per distretti

STOCK&MARKETS

(primo semestre 2011) in % sul totale

Export shares by district (first half of 2011) in % on the total Vicenza 25%

Arezzo 29,5% Valenza 18,8%

Altri 5,3% Napoli 0,3%

Roma 11,3%

Milano 9,8%

te di mercato delle vendite complessive all’estero sono note. Per memoria si ricorda il modello di specializzazione, sbilanciato su comparti di prodotto la cui domanda mondiale, per varie ragioni, è aumentata tendenzialmente meno della media. In assenza di questo condizionamento negativo, le esportazioni italiane avrebbero manifestato risultati migliori. L’Italia è al settimo posto nella graduatoria mondiale. Al primo posto sono saliti gli Stati Uniti, che hanno superato l’India. La quota statunitense dal 2000 al 2009 è balzata al 18% (dall’11%), per poi rettificare al 17% nel 2010. Tra i motivi strutturali del ritardo della crescita dell’industria italiana e i problemi di competitività delle sue imprese c’è la frammentazione del tessuto produttivo. C’è una soglia minima al di sotto della quale diventa molto difficile sostenere i costi e i rischi delle innovazioni necessarie per competere sui mercati internazionali. Per riuscire a emergere, le imprese minori devono compensare queste diseconomie di

Quote delle esportazioni italiane di prodotti orafo-gioiellieri sul mercato mondiale (in %)

Shares of italian exports of gold and jewellery products in the world market (in %) 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 prev. 11,0 10,6 10,0 9,6 8,5 7,2

6,6 5,9

5,8 5,8

5,5

5,0 4,5 4,2

Fonte: elaborazioni e stime su dati ICE, Eurostat e Istituti nazionali di statistica.

scala con vantaggi in termini di produttività e/o intensità di capitale e lavoro qualificato, che peraltro non sono facili da ottenere. Soltanto alcune ci riescono sfruttando economie esterne derivanti dal radicamento territoriale nei distretti industriali. Altre falliscono, alimentando l’idea che politiche rivolte a favorire la crescita dimensionale delle imprese siano essenziali per sostenere quella dell’economia italiana. L’assottigliamento delle quote di mercato del gioiello italiano è apparso diffuso in numerosi Paesi “tradizionali” clienti. È questa un’ulteriore conferma

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del fatto che l’azione negativa esercitata dalle annose difficoltà strutturali lamentate dal settore è stata - ed è - solo in parte influenzata dai fattori congiunturali (prolungata recessione, cambio euro / dollaro). Sta di fatto che le esportazioni italiane rimangono attualmente al di sotto delle potenzialità di consumo offerte da vari Paesi. Com’è stato ricordato in apertura, la graduale riduzione delle quote di mercato ha fatto perdere all’Italia la posizione di leadership in importanti mercati di esportazione. Nel 2000 era il primo

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Le vendite di gioielleria italiana nel mondo (primo semestre 2011) in % sul totale

Sales of italian jewellery in the world

(first half of 2011) in % on the total

25,7

14,6 8,5 6,7 4,9

4,6

3,7

2,6

2,6

1,9

1,8

1,5

1,3

1,2 1,1 1,0 0,9 0,9 0,8 0,8 a i r i b e t a i g i z a a n n r c z a i i o in ia U n A to e C Sv ati ch t i Fr a g K a na an ni el ia o ta ur U m ir n ag ia T r S ra ic am a o an o p e s m a n I n ni H an S ss ia m E a G si g e o a lo ne P i rd al e o R us M o tr R i ad es po P R s n G p u a Pa ia A i C G tr Al

fornitore di gioielleria nei primi sette Paesi di destinazione; nel 2010 in uno soltanto. Sulla ridotta competitività del gioiello italiano pesano anche i più elevati dazi doganali a carico dei prodotti italiani rispetto a quelli riservati a Paesi produttori concorrenti. Un differenziale che si è ingigantito e che ha aggiunto un effetto perverso a seguito del boom dei prezzi delle materie prime preziose, in quanto i dazi sono applicati sul valore complessivo del gioiello, incluso quindi il crescente costo delle materie prime. La tendenza al deterioramento della competitività del gioiello italiano sui mercati esteri potrebbe rallentare, nel medio periodo, con la ripresa dell’attività di investimento soprattutto in asset intangibili, i veri driver dello sviluppo nell’attuale fase storica. Una ripresa che verrebbe, in sostanza, ad interrompere un prolungato periodo di inattività da parte di imprenditori italiani in fatto di ricerca, di conoscenza, di marchi e, più in generale, di processi

prime. Il peggioramento del contesto dell’economia complessiva è sintetizzato nel ridimensionamento delle reRimane fermo centi previsioni di crescita elaborate il mercato interno… Ancora negative rimangono le indica- da Confindustria: dal già limitato auzioni per le vendite sul mercato interno. mento dello 0,7% stimato per il 2011, Dopo i recuperi generati anche dalla si scende allo 0,2% nel 2012, azzeranricostituzione delle scorte, le variazioni do quindi la crescita dei consumi delle anno su anno dell’indice Istat del fat- famiglie. E per altri osservatori è una turato interno sono ritornate in territorio previsione ancora ottimistica. negativo. È continuato infatti il trend discendente del reddito disponibile …nel contempo crescono delle famiglie. Da una recente indagine le importazioni dell’Istat (29.9.2011), il potere d’acqui- Nonostante la persistente debolezza sto reale delle famiglie italiane nell’ulti- della domanda interna, le importazioni mo anno si è ridotto, in media, del di gioielli in Italia hanno più che recu5% - escluso l’effetto dell’aumento perato il terreno perduto nel biennio dell’IVA. Il minor reddito è stato in 2008-2009. Nel primo semestre 2011 parte coperto, secondo la Banca d’Ita- sono salite del +47,5% anno su anno lia, intaccando il risparmio, la cui pro- in termini nominali. Si sono così portate pensione è scesa ai minimi del 1999. a quasi il 40% dell’export, superando È evidente che, in uno scenario siffatto, i livelli pre crisi (erano intorno al 10% risulta problematica la vendita di beni nel 2000). voluttuari; tra gli altri, i gioielli, i cui prezzi medi unitari sono cresciuti di 3- Il Focus è stato completato con le in4 volte nell’ultimo decennio per effetto formazioni e i dati statistici disponibili della ricordata inflazione delle materie al 30 settembre 2011. di capitalizzazione.

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

LE NORME SULLE GEMME:

UNA TUTELA PER TUTTI by Sonia Sbolzani

Manuela Dal Lago

■ C’è l’On. Manuela Dal Lago, dal 2010 Presidente della X Commissione permanente della camera (Attività Produttive, Commercio, Turismo) – già Presidente della Provincia di Vicenza e Presidente dell’Ente Fiera di Vicenza - dietro l’accelerazione impressa ad alcuni provvedimenti di legge di particolare interesse per il settore orafo. Ad esempio, la normativa sui materiali gemmologici, che mira a regolamentare il mercato delle pietre tutelando i consumatori, responsabilizzando gli operatori e combattendo la concorrenza sleale. E’ stata la stessa Presidente Dal Lago la relatrice delle due Proposte di Legge “Mazzocchi” e “Mattesini”, dopo aver avviato un costruttivo confronto con le associazioni del settore orafo, e ancora lei il 29 Giugno ha presentato il testo unificato dei due provvedimenti, che recepisce la quasi totalità delle osservazioni delle associazioni orafe di categoria e territoriali, con grande soddisfazione di tutti gli operatori aderenti. Ora tale documento è stato adottato dalla Commissione come testo base per la prosecuzione dell’esame parlamentare. In attesa, quindi, che si

giunga all’approvazione di una legge che porrebbe l’Italia all’avanguardia disciplinare a livello europeo, abbiamo intervistato l’On. Dal Lago su alcuni temi “caldi” del nostro business.

Le proposte hanno l’obiettivo di introdurre nel nostro ordinamento norme in grado di stabilire una sorta di tracciabilità della filiera delle gemme a garanzia degli operatori e soprattutto dei consumatori. In sintesi, quindi, il merito delle proposte A Lei si deve la recente accelerazione sta nei lodevoli obiettivi che esse intendell’iter della normativa sui materiali dono raggiungere. Innanzitutto la tutela gemmologici, con la calendarizzazione del consumatore, al quale deve essere delle due Proposte di Legge “Mazzoc- fornita una informazione corretta e trachi” e “Mattesini”, e con l’audizione sparente del prodotto gemmologico che delle varie associazioni di categoria. egli intende acquistare. Un altro obiettivo A che punto è ora il percorso del testo è quello di rendere più responsabili gli e che prospettive vi sono? operatori della denominazione e della Abbiamo provveduto innanzitutto a sentire qualità delle merci che mettono in comin audizione gli esperti in materia, poi c’è mercio. Questi elementi contribuiscono stata la discussione nella quale i deputati a far chiarezza, scoraggiando fenomeni e i gruppi politici hanno potuto esprimere di concorrenza sleale da parte di chi, la propria opinione. Su queste proposte subdolamente, immette nel mercato proc’è stato un consenso pressoché gene- dotti con indicazioni ingannevoli a danno ralizzato. Siamo quindi andati avanti nel ovviamente dei consumatori e degli opelavoro e ho consegnato in Commissione ratori onesti. la proposta di testo unificato sulla quale Quando la legge sarà approvata ed enci sarà la discussione. trerà in vigore con il relativo regolaQuali obiettivi saranno perseguiti con mento di attuazione, a chi spetterà il questo provvedimento per i consuma- compito di farla rispettare e di effettuare tori e per gli operatori? i debiti controlli?

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Al momento, non è possibile ipotizzare quando si arriverà ad approvare la legge in via definitiva. Come si sa, l’iter parlamentare prevede che la proposta di legge venga prima approvata in Commissione, successivamente dovrà essere approvata dall’Aula della Camera per poi passare al Senato della Repubblica. Anche lì ci dovrà prima essere la discussione e approvazione in Commissione e poi in Aula. E se il testo dovesse subire modifiche, si ritornerebbe di nuovo alla Camera, visto che una proposta per diventare legge deve essere approvata in un testo identico

in entrambi i rami del Parlamento. Per quanto riguarda i controlli, bisognerà vedere come la legge verrà fuori, in base agli emendamenti che eventualmente verranno approvati sia alla Camera che al Senato. Il settore orafo lamenta una scarsa attenzione della politica nei suoi confronti, chiedendo che intervenga più sensibilmente per contrastare fenomeni come la concorrenza sleale, tutelare il “made in Italy”, abbattere i forti dazi applicati in certi mercati, ecc. Cosa si può fare in concreto in questa legislatura per assicurare condizioni di maggior libertà economica alle aziende del settore? Non è solo il settore orafo che si trova in difficoltà. E’ vero, come dice lei, che c’è concorrenza sleale. Anzi, senza giri di parole, possiamo apertamente dire che il nostro made in Italy è sotto l’attacco della contraffazione in tutto il mondo. Il Parlamento italiano la sua parte l’ha fatta approvando all’unanimità una legge a tutela del made in Italy: abbiamo incominciato dai prodotti tessili, della pelletteria e della calzatura per poi estendere questo

sistema di tutela anche agli altri comparti. La verità è che al momento è in atto un braccio di ferro con la UE che spinge invece per la tutela del made in Europe che per noi non vuol dire nulla e quindi risulta inaccettabile. Anche la soluzione dei dazi è certamente una fra le ipotesi in cantiere, e anche qui il nostro Paese non può agire da solo ma sempre in ambito comunitario. Ma se svesto i panni istituzionali di presidente di commissione, non ho problemi ad affermare che ho avuto sempre una grande diffidenza delle istituzioni europee, che appaiono molto burocratiche e lontane dalle esigenze dei cittadini. Per quanto mi riguarda va fatta, quindi, in sede europea una battaglia forte per difendere il nostro made in Italy. La disciplina dei metalli preziosi è ferma da tempo in Senato. Prevede degli sviluppi a breve? Al Senato è stata deliberata ed è tuttora in corso un’indagine conoscitiva sul settore dell'arte orafa nazionale, con particolare riferimento alla disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi, in relazione alle proposte di legge presentate. E’ un modo per approfondire in maniera più puntuale la materia per arrivare ad una legge che sia la migliore possibile e rispondente alle esigenze dei cittadini e degli operatori del settore. Sono procedure che ovviamente richiedono tempo: ma ne vale la pena se poi alla fine si arriva ad approvare un buon testo che ha il consenso di tutte le parti in causa e di tutti i partiti, essendo questa una tematica che riguarda tutti. A Lei personalmente cosa piacerebbe di più far ottenere agli orafi italiani? Quello che vorrei ottenere per gli orafi italiani è arrivare a tutelare il made in Italy, ma quello vero, in cui almeno il 70 per cento della lavorazione sia avvenuta in Italia. Solo così potremmo davvero tutelare i nostri artigiani che sono il vanto non solo della mia provincia - io sono vicentina - ma rappresentano un’eccellenza per tutto il Paese, e che tutto il mondo ci invidia. Quando arriveremo a tutelare le nostre imprese e i nostri artigiani dalla concorrenza sleale, allora potremo dire di essere soddisfatti. Secondo lei, il settore orafo è capace di fare fronte comune? Cosa dovrebbe fare per ottenere maggior ascolto da parte dei pubblici poteri?

Dal settore orafo ci sono arrivate proposte congiunte e anche nelle audizioni che abbiamo fatto in Commissione è stato confermato questo orientamento di armonia e di unità di intenti. Certamente se si mostrasse unito anche nelle pressioni nei confronti del Governo, potrebbe arrivare ad ottenere risultati significativi. Quando si parla chiaramente e ad una sola voce unitaria, è più facile trovare ascolto alle questioni poste all’attenzione delle Istituzioni governative e rappresentative. Come giudica l’attuale situazione delle fiere italiane? Le sembrano troppo numerose? In generale posso dire che le Fiere sono importanti, ma se vogliono rappresentare uno strumento efficiente ed efficace, devono poter essere collegate fra loro. Ci sono tante Fiere che magari si occupano dello stesso settore, ma che risultano poi slegate le une dalle altre. Quindi mi sento di dire che non conta quante Fiere ci siano, ma piuttosto la loro capacità di interagire, di integrarsi, di fare sistema e offrire proposte innovative, mirando, innanzitutto, all’internazionalizzazione, perché è lì che si giocano le sorti, ed è lì che si decide il successo o meno del settore orafo e non solo. Riuscirà il settore orafo, colpito dalla forte crisi di questi anni, a rilanciarsi? Quali sono le priorità, secondo Lei, all’uscita dal tunnel? Nel mercato internazionale dell’oreficeria il nostro Paese occupa un ruolo di primo piano grazie soprattutto alle straordinarie capacità dei nostri artigiani di lavorare i materiali preziosi, qualità riconosciute sia a livello nazionale e ancora di più a livello internazionale. Non a caso, infatti, le esportazioni di questi oggetti preziosi rappresentano i due terzi della produzione nazionale. Evidentemente, quindi, la crisi finanziaria globale degli ultimi anni ha inciso pesantemente sul comparto, tanto che ancora oggi lo stesso sta faticando a risalire la china. Rimango però convinta che per riagganciare la ripresa occorra lavorare sul brand, sull’alta qualità dei nostri prodotti, perché è proprio l’alta qualità che li fa emergere nel panorama mondiale. Infine, ritengo che per superare la crisi in atto occorra che in questo, come in altri settori, ci debbano essere passaggi più diretti, accorciando la filiera fra il produttore e il consumatore finale.

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

STOCK&INDEX ■ INDICE L’ORAFO ITALIANO Pubblichiamo le quotazioni di borsa di alcune delle maggiori società italiane ed estere dell'oreficeria e dell'orologeria, quelle dei principali metalli preziosi e l'indice Morgan Stanley World, relativo alla capitalizzazione delle borse mondiali. Il confronto di questi indici potrà dare a tutti gli operatori del nostro settore un'indicazione utile per capire l'andamento e le tendenze del nostro mercato.

Titoli & Metalli

Shares & Metals

■ L’ORAFO ITALIANO’S INDEX We publish the Stock Exchange shares of leading Italian and foreign jewellery and watchmaking companies, of the main companies dealing in precious metals and the Morgan Stanley World index relating to the capitalization of international Stock Exchanges. Comparisons between these indexes will provide operators with useful guidelines to understand the current situation and market trends.

Borse & valuta

03.01.2011

19.07.2011

13.10.2011

Stock Exchanges 01.03.2011 07.19.2011 10.13.2011 and currency

Bulgari Damiani Fossil Inc. Richemont Swatch Group Tiffany & Co Indice Azioni/ Share Index

Milano, € Milano, € Nasdaq, USD Xetra, € Xetra, € Nyse, USD

Oro / Gold Argento / Silver Platino / Platinum Palladio / Palladium Indice Metalli/ Metal Index MSCI World Ind.

USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce USD per oncia / ounce

Index

8,17 0,86 72,69 44,32 313,96 62,11 100,00

12,22 1,13 128,92 44,46 351,95 81,19 133,57

12,73 0,98 93,91 37,05 289,4 72,05

155,81% 113,95% 129,19% 83,60% 92,18% 116,00% 115,20%

1.418,20 30,65 1.764,00 790,00 100,00 1.280,23

1.604,60 40,45 1.770,00 792,00 111,42 1.297,23

1.677,01 32,53 1.545,00 604,00 97,11 1.175,71

118,25% 106,13% 87,59% 76,46% 97,11% 91,84%

■ SU TUTTI I MERCATI REGNA L’INCERTEZZA

dei metalli vede ancora un primato dell'oro, arrivato a sfiorare la soglia psicoloL'andamento delle quotazioni del nostro gica dei 1700 dollari; ma gli altri tre comparto è molto contrastato. Guardia- metalli preziosi sono in vistoso arretramo in primo luogo i valori delle azioni: mento, sia rispetto al mese, sia rispetto la caduta, rispetto a quelli di Luglio, all'inizio dell'anno. Il calo riflette quello ben riflette quella delle borse mondiali, di quasi tutte le materie prime, petrolio infatti l'indice MSCI perde oltre 10 punti incluso, conseguenza del rallentamento e il nostro ne perde 18; e tuttavia il della produzione industriale del mondo. nostro è uno dei rarissimi comparti che sono ancora superiori al livelli del primo ■ UNCERTAINTY Gennaio. Possiamo dire quindi che le IN ALL MARKETS azioni del settore orafo hanno resistito The trend in prices in our industry is meglio delle altre alle violente ondate di very mixed. First of all, let’s have a crisi che si sono riversate nell'economia look at the values of shares: their downmondiale. Segnaliamo in particolare l'an- fall, compared to July, reflects that of damento di Bulgari, di cui riportiamo la the world stock markets, as the MSCI quotazione del 27 Settembre, ultimo lost more than 10 points and our seggiorno di trattazione del titolo. Il comparto ment lost 18. And yet, we are one of

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Indice

the rare sectors that are still above the levels of January 1. We can therefore say that jewellery shares have withstood better than others the violent waves of crises that have poured into global economy. In particular, we report the performance of Bulgari, of which we mention the price at September 27, last day of negotiation of shares. The trends of the metals segment saw gold on top again, which came close to the psychological threshold of $ 1700, while the other three precious metals are in a striking setback, both compared to the month and to the beginning of the year. Such decline reflects that of almost all commodities, including oil, as a result of the slowdown in global industrial production.

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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

UN MERCATO UNICO:

BELLO E IMPOSSIBILE? by Claudio Tomassini*

L’APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DEL MUTUO RICONOSCIMENTO NON CONSENTE DI REALIZZARE ALL’INTERNO DELL’UE, UN REALE MERCATO UNICO. CHE RESTA, PER GLI ORAFI, UN MIRAGGIO.

L’impossibilità di arrivare a un compromesso Con la firma, nel 1986, dell’Atto Unico Europeo, gli allora 12 Stati membri della Comunità Europea si ponevano l’ambizioso obiettivo di giungere, entro il 31 dicembre 1992, alla realizzazione del “mercato unico interno”, eliminando quelle barriere che ancora si frapponevano alla libera circolazione delle merci all’interno della Comunità. Fu varato un massiccio programma di armonizzazione delle diverse normative nazionali, sia con l’applicazione, anche mediante ricorsi alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee, del principio del “mutuo riconoscimento”, di cui all’art. 28 del Trattato che istituisce la Comunità Europea (ora trasfuso nell’art. 34 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea), sia con l’emanazione di numerose direttive armonizzatrici (delle 282 proposte, ben 218 videro la luce nel termine prefissato). Per quanto riguarda il settore orafo-argentiero, dopo un primo tentativo di pervenire al “mercato unico interno” seguendo la via del “mutuo riconoscimento”, la

Commissione, preso atto che le diverse normative nazionali “sebbene perseguano gli stessi obiettivi (cioè la tutela dei consumatori e la correttezza delle transazioni commerciali - n.d.a) … li perseguono con mezzi non equivalenti, che possono creare ostacoli tecnici agli scambi…”, presentò una “Proposta di direttiva del Consiglio per il ravvicinamento delle legislazioni, regolamentazioni e disposizioni amministrative degli Stati membri relative ai lavori di metalli preziosi” (documento COM (93) 322 def del 14 ottobre 1993). Non è qui il caso di ripercorrere il suo lungo iter: basterà ricordare che, nonostante il lavoro svolto e l’impegno profuso dall’Italia (Governo, forze politiche, sistema camerale e associazioni di categoria), non è stato possibile, a causa della ferma opposizione a qualsiasi “compromesso” da parte dei Paesi c.d. “hallmarking”, raggiungere il necessario consenso da parte degli Stati membri e, conseguentemente, il 24 marzo 2005, dopo oltre 11 anni di vane trattative, la Commissione ha ritirato la proposta. Con ciò è definitivamente tramontata la

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possibilità di avere una direttiva comunitaria o, almeno, di averne una che tenga nel debito conto le esigenze sempre prospettate dal nostro Paese (che, vale la pena ricordarlo, detiene, in questo specifico comparto, un’incontrastata leadership, producendo oltre il 75% degli oggetti in metalli preziosi realizzati nell’Unione Europea). Dopo gli allargamenti del 2004 e del 2007 e l’adozione dei meccanismi di voto previsti dal Trattato di Lisbona, i rapporti di forza all’interno dell’Unione Europea sono, infatti, mutati a favore dei Paesi “hallmarking” e, dunque, non sembra ipotizzabile, né tantomeno auspicabile, la presentazione di una nuova proposta di direttiva. In carenza di una normativa comunitaria di armonizzazione, la libera circolazione dei prodotti orafo-argentieri all’interno del “mercato unico” dovrebbe essere, pertanto, assicurata dall’applicazione del “mutuo riconoscimento”, sebbene, come già ricordato, la stessa Commissione abbia evidenziato come, con l’utilizzo di tale strumento, si sarebbe, comunque, corso il rischio che taluni ostacoli permanessero. Il “mutuo riconoscimento” trova la propria

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base giuridica nell’art. 28 del Trattato che istituisce la Comunità Europea che recita: “Sono vietate fra gli Stati membri le restrizioni quantitative all'importazione nonché qualsiasi misura di effetto equivalente”. Il 20 febbraio 1979, la Corte di Giustizia delle Comunità Europee, pronunciandosi nella causa 120/78 (nota come “Cassis de Dijon”), sancì che tale articolo deve essere interpretato nel senso che “ogni prodotto legalmente fabbricato e posto in vendita in uno Stato membro deve essere, in linea di massima, ammesso sul mercato di ogni altro Stato membro”.

Corte di Giustizia delle Comunità Europee: le sentenze Per quanto attiene l’applicazione di tale principio allo specifico settore orafo-argentiero, la Corte (che, ricordiamo, opera secondo il principio, tipico del diritto anglosassone, dello “stare decisis”, in forza del quale il giudice è obbligato a conformarsi alla decisione già adottata in una precedente sentenza, nel caso in cui la fattispecie portata al suo esame sia iden-

tica a quella già trattata nel caso deciso) ha avuto modo di esprimersi con le seguenti sentenze: – 22 giugno 1982 – causa 220/81 – Procedimenti penali a carico di Timothy Frederick Robertson e al. – Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunal de premiére instance de Bruxelles (Belgio); – 15 settembre 1994 – causa 293/93 – Procedimento penale contro Ludomira Neeltije Barbara Houtwipper – Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall’Arrondissementrechtbank di Zutphen (Paesi Bassi); – 14 giugno 2001 – causa C-84/00 – Commissione vs Francia; – 21 giugno 2001 – causa C-30/99 – Commissione vs Irlanda; – 8 luglio 2004 – causa C-166/03 – Commissione vs Francia. Con tali pronunce la Corte ha stabilito che l’art. 28 del Trattato deve essere interpretato nel senso che non osta all’applicazione di una normativa nazionale la quale richieda che gli oggetti in metallo

prezioso: – rechino l’indicazione del titolo; – siano sottoposti a verifica e marchiatura da parte di un organismo indipendente (“ufficio del saggio autorizzato”) prima della loro immissione sul mercato; – rechino un marchio di responsabilità che identifichi il soggetto (fabbricante o commerciante) responsabile per la rispondenza del titolo reale dei prodotti a quello dichiarato. Risulta, invece, contraria al diritto comunitario una normativa nazionale che preveda: – l’obbligo che gli oggetti in metallo pre-

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1975 1993

1986

2007

zioso rechino l’indicazione della data di produzione; – il divieto di porre in commercio oggetti in metallo prezioso realizzati a un titolo riconosciuto nello Stato membro di provenienza ma non in quello di destinazione; – l’obbligo di registrazione, nello Stato membro di destinazione, del marchio di responsabilità previsto dalla normativa dello Stato membro di provenienza; – l’obbligo di riconoscimento, da parte delle competenti autorità dello Stato membro di destinazione, del marchio dell’organismo indipendente (“ufficio del saggio autorizzato”) dello Stato membro di provenienza; – la differenziazione dei marchi previsti per gli oggetti in metallo prezioso di fabbricazione nazionale da quelli previsti per i prodotti provenienti da altro Stato membro; – l’obbligo di utilizzare, per gli oggetti in metallo prezioso realizzati a taluni titoli, una denominazione “meno attraente per il consumatore” (ad esempio: “lega d’oro” invece che “oro” per i prodotti aventi un titolo inferiore a 500‰) se provenienti da

altro Stato membro ove sono commer- Questa situazione, che in tutta evidenza cializzati con la denominazione “più attra- penalizza i nostri scambi intracomunitari, non si è modificata neppure a seguito ente”. dell’emanazione, il 9 luglio 2008, del Regolamento (CE) n. 764/2008 “che stabilisce La sentenza Houtwipper e la “dichiarazione del fabbricante” procedure relative all’applicazione di deDi tali principi stabiliti dalla Corte, assume terminate regole tecniche nazionali a proparticolare rilievo, per il commercio intra- dotti legalmente commercializzati in un comunitario di oggetti in metallo prezioso altro Stato membro”. “made in Italy”, quello, sancito dalla Tale provvedimento, entrato in vigore il famosa “sentenza Houtwipper”, per cui 13 maggio 2009, scaturiva dalla consideè conforme al principio generale del “mu- razione che “sussistono ancora numerosi tuo riconoscimento” una disposizione di problemi per quanto riguarda la corretta uno Stato membro che preveda una pro- applicazione del principio del reciproco ricedura di controllo del prodotto prima conoscimento da parte degli Stati membri” che esso sia immesso sul mercato e la e “occorre pertanto stabilire procedure sua marchiatura, ad opera di un organismo che riducano al minimo la possibilità che indipendente, a riprova del buon esito di regole tecniche determinino ostacoli illetale controllo. gittimi alla libera circolazione delle merci Ciò, infatti, autorizza gli Stati membri che tra Stati membri”. adottano il c.d. sistema “hallmarking” a Purtroppo, lo stesso provvedimento connon consentire l’immissione sui loro mer- sentiva, però, la conservazione delle “procati nazionali dei prodotti orafo-argentieri cedure di autorizzazione preventiva obbliitaliani (dove vige il sistema di “dichiara- gatoria previste dalla legislazione degli zione del fabbricante”), se non previa ve- Stati membri… in conformità delle quali, rifica del titolo e conseguente marchiatura prima che un prodotto… possa essere da parte del locale “ufficio del saggio”. immesso sul mercato di uno Stato mem-

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bro… l’autorità competente di tale Stato membro dovrebbe dare la sua approvazione formale a seguito della presentazione di una domanda” a condizione che le stesse perseguano “un obiettivo di interesse generale riconosciuto dal diritto comunitario” e siano “proporzionate, ossia idonee a garantire il conseguimento dell’obiettivo perseguito ma non andare al di là di quanto necessario per il suo raggiungimento” e “non discriminatorie”. Nel caso in specie, il sistema “hallmarking”, che si configura senza dubbio come una procedura di autorizzazione preventiva obbligatoria, deve ritenersi consentito in quanto: – persegue un obiettivo di interesse generale riconosciuto dal diritto comunitario, cioè la tutela dei consumatori; – è ritenuto proporzionato allo scopo dalla già ricordata “sentenza Houtwipper”; – non è discriminatorio, applicandosi sia ai prodotti nazionali, sia a quelli provenienti da altri Stati membri. Se ciò non bastasse a eliminare ogni possibile, residua speranza di poter modificare lo “status quo”, la Commissione, D.G.

Imprese e Industria, il 1° febbraio 2010, ha diffuso un proprio “documento orientativo” relativo alla “applicazione del Regolamento sul mutuo riconoscimento agli articoli di metalli preziosi” in cui ribadiva che “l’esistenza di una procedura nazionale di controllo esula dal campo di applicazione del Regolamento”. Il medesimo documento, però, precisava che “per quanto concerne in modo specifico gli articoli di metalli preziosi (AMP), una regola tecnica è una disposizione legale o amministrativa di uno Stato membro che… stabilisce le caratteristiche richieste degli AMP quali i livelli di qualità, le prestazioni o la sicurezza, o le dimensioni, comprese le prescrizioni per quanto riguarda la denominazione di vendita, la terminologia, i simboli, le prove e i metodi di prova, l'imballaggio, la marcatura o l'etichettatura”.

L’importanza di standard internazionali accettati da tutti

ternational Organization for Standardization e CEN – European Committee for Standardization) e, in particolare, i loro comitati tecnici per il settore dei metalli preziosi (ISO TC 174 “Jewellery” e CEN TC 283 "Precious metals - Applications in jewellery and associated products"). La presenza, infatti, di standard in campo internazionale accettati renderebbe assai complesso, per uno Stato membro, giustificare delle regole tecniche nazionali che se ne discostassero significativamente. Questo, pur non risolvendo il problema della mancanza di un vero “mercato unico interno” europeo per gli oggetti in metallo prezioso, consentirebbe ai fabbricanti italiani di poter realizzare, almeno per il commercio intracomunitario, i loro prodotti con la ragionevole certezza che essi corrispondano ai requisiti tecnici richiesti, senza dover ulteriormente continuare a districarsi tra le diverse normative degli Stati membri. Sarebbe un significativo, seppur piccolo, passo in avanti.

Da ciò discende l’importanza che possono rivestire i lavori degli organismi internazionali * esperto legale settore orafo preposti alla normazione tecnica (ISO – In- c_tomassini@yahoo.it

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L’ESPERTO RISPONDE MARKETING

MARKETING STRATEGICO

E RELAZIONALE

(parte II°) by Daniela Saibene *

IL GIOIELLIERE, PUR RESTANDO L’ESPERTO DEL SETTORE E DELLA VENDITA, DEVE DIVENTARE “COMPLICE” DEI PROPRI CLIENTI, DEI QUALI CONOSCE E CONDIVIDE I DESIDERI.

■ Il marketing relazionale è ormai indispensabile per conoscere i clienti e, dunque, distinguersi dalla concorrenza. I dati raccolti assumono un valore strategico in quanto possono essere utilizzati per aumentare il livello di qualità e di servizio dell’offerta e per potenziare la fidelizzazione nel punto vendita, ma soprattutto per trovare sempre novità ed eccellenze da comunicare al cliente finale.

La segmentazione del cliente Si sente spesso parlare di segmentazione

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- vale a dire la divisione e la selezione dei clienti sulla base di specifici criteri: di questi, il più importante è quello del valore generato dalla clientela. In altre parole, vale la pena di provare a calcolare il numero di relazioni che attualmente si intrattengono nel punto vendita, stimare da quando queste durano e valutare quanto profitto hanno generato, calcolando i ricavi di tutte le transazioni avvenute. Raccogliere i “Dati di Acquisto” nella scheda cliente consente al gioielliere una rapida ricerca dei dati; in particolare, la raccolta sistematica e strutturata nel tempo permette di poter trarre conclusioni significative ai fini della politica di marketing. Si individuano così queste tipologie di clienti: - i clienti ad elevata profittabilità, ovvero i clienti che acquistano spesso e molto; - i clienti strategici, cioè i clienti che acquistano spesso, ma con spesa limitata; Il business del settore orafo è sempre più sofisticato, con sempre nuove sfide che impongono una continua riflessione e un aggiornamento costante delle stra-

tegie commerciali e di comunicazione, le quali, senza adeguata analisi, sono difficilmente perseguibili. La prima riflessione relativa agli investimenti di comunicazione riguarda le attività di promozione, comunicazione e relazione, che dovrebbero essere investite nei clienti chiave, attraverso servizi e prodotti appropriati. Per conoscere al meglio i clienti ad elevata profittabilità e i clienti strategici, si comincia a incrociare i dati più importanti delle schede, ottenendo segmentazioni efficaci per capire le caratteristiche dei vari target di riferimento. Inoltre i dati possono aiutare il gioielliere a individuare l’assortimento di prodotto, la gamma di servizi e il livello di qualità più adatti a soddisfare desideri e aspettative dei clienti considerati “chiave”. Ad esempio, incrociando i dati generali, si possono ottenere le seguenti segmentazioni: - La segmentazione geografica. E’ l’analisi che permette di individuare le aree di provenienza della clientela. Aiuta a capire in che misura la prossimità del punto vendita sia importante e quali


azioni si possano sviluppare per ampliare il raggio d’azione del negozio. Il gioielliere ha sempre fatto considerazioni di questo tipo, anche senza avere a disposizione dati oggettivi, agendo d’istinto e con buon senso: la differenza è che oggi la scientificità dei dati può mostrare opportunità e occasioni spesso non rilevate dal solo istinto del gioielliere. - La segmentazione socio-demografica analizza variabili quali l’età, la professione, il sesso, l’istruzione. Permette di conoscere la dimensione sociale e culturale dell’acquisto. I desideri e le esigenze,

infatti, cambiano a seconda dell’età, del sesso, dell’istruzione. La professione, inoltre, dà un’indicazione relativa al reddito spendibile della clientela. Il gioielliere ha sempre agito tenendo in considerazione l’appartenenza socio-economica dei propri clienti, ma oggi questo tipo di appartenenza non è direttamente proporzionale alla volontà di spesa nei negozi di gioielleria, quindi la sensibilità e la conoscenza dell’evoluzione del gusto e dei desideri del cliente sono determinanti al fine della vendita di successo - La segmentazione psicografica indaga variabili quali gli atteggiamenti, i valori, la personalità. Si tratta di variabili soggettive difficili da sistematizzare, ma molto utili per definire l’approccio relazionale che tutto lo staff di vendita può adottare. Per quest’ultima segmentazione sono utili e talvolta indispensabili capacità psicologiche, di cui spesso il gioielliere deve dotarsi.

Introduzione al marketing strategico e relazionale

giorni ci si rende conto di come il marketing relazionale di altri settori riesca La costruzione della scheda cliente e a toccare e coinvolgere maggiormente la segmentazione della clientela per- le emozioni e i desideri del consumatore mettono quindi di individuare i clienti finale, magari nascosti e mai dichiarati, più attivi e profittevoli, facendo emergere sottraendo al settore orafo quote di automaticamente anche le caratteristi- mercato importanti. che di clienti più “pigri” ma comunque degni di analisi e considerazioni speci- Il piano di marketing fiche. Le conseguenti attività di marke- per il punto vendita ting consistono nello sviluppo di conte- Il piano di marketing permette di pianinuti, servizi, prodotti e canali persona- ficare la distintività del punto vendita e lizzati per soddisfare le esigenze speci- di identificare le differenze da creare e da comunicare. Il piano di marketing si fiche dei clienti a maggior valore.

In questo contesto economico, il consiglio è di investire maggiormente su un target relativamente sicuro, anche se la ricerca di nuovi clienti non deve essere trascurata. Quanti dei clienti attivi e di maggior valore affermano di trovare nella gioielleria un ambiente diverso, stimolante? Quanti sono stati invitati a partecipare ad iniziative ed eventi organizzati dal gioielliere? Come abbiamo avuto modo di approfondire, il marketing del punto vendita si può ampliare e arricchire di attività e servizi atti a soddisfare le esigenze dei clienti più importanti. Tuttavia, l’unicità del punto vendita deve essere comunicata ai propri clienti attraverso canali appropriati, affinché essi possano percepire l’importanza della relazione, nella quale devono trovare una comunione di valori e modi di essere. Tutto ciò non è banale e neanche già collaudato, almeno nella pratica: tutti i

compone di quattro fasi principali 1. La diagnosi, ovvero l’analisi della situazione attuale. In questa fase, con l’aiuto di tutto lo staff del negozio, si possono definire gli elementi che caratterizzano l’attuale sistema di offerta: l’assortimento, i prezzi, l’ampiezza di gamma, i servizi pre e post-vendita offerti, lo stile di vendita, le attività di comunicazione, le promozioni, il visual merchandising ecc. Sempre con l’aiuto di tutti, si procede a confrontare i bisogni e le esigenze della clientela rispetto al sistema di offerta. La domanda da porsi è la seguente: che cosa si può fare in termini di marketing per migliorare l’esperienza di acquisto e instaurare una relazione duratura con i clienti più profittevoli? La chiave è individuare degli indicatori che permettano di verificare i progressi fatti. Ad esempio, provando a valutare i cambiamenti nei flussi di traffico: se i clienti a maggior valore sono coppie, si possono proporre servizi e prodotti personalizzati, verificando poi se il numero di coppie aumenta per fascia ora-

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L’ESPERTO RISPONDE MARKETING ria/mensilmente/semestralmente. 2. La definizione degli obiettivi. In questa fase si devono selezionare le aree che si intende migliorare, i vantaggi che si vogliono comunicare al cliente, i servizi e le attività da sviluppare per rispondere alle esigenze della clientela. 3. L’attuazione del piano. Ovvero la realizzazione pratica del piano, attraverso la riformulazione dell’offerta, l’introduzione di nuovi servizi e canali di comunicazione dedicati ai clienti più profittevoli. Questa fase deve essere

attuata - e monitorata - anche se può sembrare ardua. Cambiare la routine, ma soprattutto le strategie e le abitudini che hanno portato le aziende al successo, non è mai facile; ma il mondo della distribuzione sta subendo una velocissima e importante trasformazione che non può essere ignorata e che richiede modifiche strutturali e strategiche da parte di tutti, anche del più piccolo punto vendita di provincia. 4. Il controllo, o feed-back. Ovvero la misurazione e la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il controllo e l’analisi finale di ogni azione strategica commerciale devono far parte di qualsiasi processo di lavoro, perché è l’unica via per valutare i successi e i fallimenti con la conseguenza di migliorare, bloccare o cambiare un’attività e una strategia. Storicamente, il “controllo del cassetto” è sempre stato il solo indicatore delle scelte del gioielliere: oggi è la componente certamente più importante, ma non l’unica!

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Lo sviluppo del sistema di offerta: i prodotti e i servizi La grande sfida è trovare i modi di attrarre nel punto vendita i clienti abituali e potenziali e individuare quali devono essere le caratteristiche di un sistema d'offerta vòlto alla relazione e alla soddisfazione del cliente a maggior valore. I clienti fedeli sono aperti e collaborativi perché intrattengono col punto vendita una relazione di fiducia: seguendo una via nuova e spregiudicata, si può chieder loro direttamente opinioni e suggerimenti. Il gioielliere continua ad essere l’esperto del settore e della vendita, ma deve diventare anche l’esperto cliente complice del proprio acquirente, del quale condivide i desideri, dimostrandogli inoltre di considerarlo la sua più grande ricchezza. Il cliente deve sentire che è speciale e che nel punto vendita può procedere a esperienze di acquisto uniche. La fantasia e la creatività possono fare molto per creare la differenza. L’abilità nello stimolare l’immaginazione dei clienti li indurrà a tornare in quel particolare punto vendita. La generale contrazione dei consumi porta l’intero comparto della distribuzione a ripensarsi e a riproporsi: il punto vendita orafo non può farsi trovare impreparato, non rispondendo alle aspettative del consumatore.

lefonica o l’invio di mail al cliente, con l’invito a passare in negozio; si può riflettere sulla personalità e l’identità del punto vendita attraverso le scelte di assortimento, ascoltando le opinioni dei clienti ad alto valore per definire le politiche d’acquisto future, oppure adottare un approccio di collaborazione, ricercando l’interazione attiva del cliente fedele: un modo, questo, per misurare il grado di apprezzamento dei clienti migliori nei confronti del negozio e che aiuta a rispondere in modo sempre più puntuale e avvolgente al più importante cliente “tipo”. Per concludere, la segmentazione è davvero strategica - anche se, ovviamente, non bisogna mai abbandonare “il fiuto” e il buon senso che hanno sempre contraddistinto il gioielliere Il prodotto Ogni gioielliere dovrà individuare con at- di successo. Inoltre, la segmentazione tenzione il cuore della sua offerta e assi- oggi è necessaria per poter individuare curarsi che tale scelta incontri i gusti nuovi clienti e nuove opportunità ma sodei clienti più importanti. Anche questo prattutto per riuscire a innovare il negozio è un aspetto non facile, ma si possono partendo dalle ricchezze del passato e adottare alcuni provvedimenti come, ad costruendo un nuovo modo di presentare esempio, proporre ai migliori clienti linee il mondo del gioiello. Nel mondo della con prodotti che possano completarsi distribuzione orafa non tutto è da rifare, con altri già acquistati: in questo caso ma tutto va ripensato in termini di relac’è bisogno di grande memoria - se il zione e valore per soddisfare il cliente. gioiello è stato acquistato nel nostro punto vendita - o di elevato senso di osL’ESPERTO RISPONDE servazione - se i gioielli sono stati acquiSe desiderate informazioni su corsi stati in altri punti vendita. Le attività posdi marketing e tecniche di vendita, sibili sono davvero molte, a seconda potete scrivere a: del tipo di negozio e del target di riferi* Daniela Saibene, consulente marmento. Presentare periodicamente proketing e tecniche di comunicazione. dotti nuovi e innovativi dal punto di vista Info: danielasaibene@hotmail.it del design, dello stile, dei materiali è una strada che predilige la relazione te-



BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS

NARDELLI, ROCCA E

IL DETTAGLIO IMMOBILE by Marina Morini

Così parlò Bruno Nardelli... Qualche riflessione sul ruolo del dettaglio orafo ai tempi della crisi. Tutto cominciò lo scorso 17 Maggio a Roma, nel corso di una lectio magistralis al MOBEL. Da allora continuano a far discutere le dichiarazioni di Bruno Nardelli* sulla crisi d’identità delle gioiellerie tradizionali, incapaci a suo dire di affrontare i cambiamenti che hanno radicalmente mutato mercato e consumi. ■ L’hanno accusata di semplificazione, di imputare al dettaglio tutte le responsabilità della crisi... Non è così, al di là della provocazione è ovvio che anche la produzione deve riflettere sul proprio ruolo e i propri compiti. Tuttavia il dettaglio è la sola componente del settore a diretto e costante contatto col pubblico, il punto d’incontro tra il gioiello e i consumatori: quindi, se i gioiellieri non intercettano i gusti e le aspettative del pubblico, vanno perdute probabilmente per sempre enormi potenzialità di vendita, incontri, rapporti. Un danno enorme per l’intero settore. Quali sono i difetti più gravi che imputa alle gioiellerie italiane oggi? Troppo spesso le gioiellerie vivono in un mondo che semplicemente non esiste più, ancorate a sistemi di vendita e comunicazione inadeguati. Davanti a un consumatore letteralmente bombardato dalle pubblicità e dalle proposte di altri settori ben più agguerriti e attrezzati, non osano proporre novità, e se lo fanno le espongono spesso in maniera indifferenziata e poco attraente. L’ansia di presentare “di tutto un po’” si risolve

Rocca 1794 - Milano

Bruno Nardelli spesso solo in una gran confusione. Meglio privilegiare pochi marchi ma avere un’offerta chiara, Non parliamo dei giovani, il futuro nostro e del mercato, che non vengono ascoltati, osservati, capiti, e che infatti si guardano bene dal varcare bussole e porte blindate. Però esistono problemi di sicurezza. Il prodotto di mass market non può essere venduto nei vecchi contenitori. Negozi evoluti di abbigliamento o pelletterie vendono gioielli e accessori: e con successo. Il mondo della moda può davvero insegnare molto, tanto al dettaglio quanto alla produzione, con le sue logiche e organizzazioni di tipo industriale, l’attenzione alle tendenze, le sinergie con un dettaglio evoluto e propositivo. *Bruno Nardelli, 38 anni, è amministratore unico e socio, col fratello Domenico, di Nardelli Luxury, licenziataria di Liu Jo Luxury, uno dei casi di maggiore successo di questi anni.

STOCK E

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■ “Le gioiellerie – quelle che non innovano e non ascoltano le richieste del mercato rischiano di far morire il settore” ha dichiarato Bruno Nardelli * agli studenti del MOBEL (Master in Marketing Moda e Beni di Lusso della MC&P School of Economic Science di Roma). Abbiamo “raccolto” il grido di allarme di Bruno Nardelli e l’abbiamo girato a Fernanda Pelati, Amministratore Delegato di Rocca Spa e grande conoscitrice della realtà retail, grazie a precedenti esperienze presso grandi marchi di settori i più diversi, tra cui Ikea, Coin e Natuzzi. Bruno Nardelli ha solo fatto una provocazione o ha detto il vero? Credo che Nardelli colga nel segno quando parla della necessità di fare qualcosa di nuovo come fattore essenziale per dare nuova linfa ad un settore che è di per sé fin troppo statico. Questo non significa dimenticare quelli che sono i valori e la tradizione dell’azienda, o spostarsi da quelle che sono le esigenze della propria clientela consolidata, ma credo che

CHANGE


Fernanda Pelati avere la capacità di intuire, sperimentare, innovare e qualche volta osare sia la chiave per emergere. In Italia sono circa 24 mila i punti vendita di gioielleria, oreficeria e orologeria (dato Federdettaglianti): più di quanti ne abbiano Francia o Germania. Un problema o una risorsa? Più che altro una realtà che deriva da un modello distributivo consolidato ancora molto legato a logiche familiari e territoriali, con poca espressione di quelle che sono le logiche della distribuzione organizzata e della mentalità manageriale che, a mio avviso, potrebbero portare ad una maggiore vivacità nel settore. Il processo di modernizzazione del commercio in Italia è stato fra i più lenti nello scenario Europeo ed ancora, in valori assoluti, la quota di trade tradizionale supera di gran lunga quella del trade moderno. Il nostro settore è probabilmente l’ultimo ed il più “resiliente” a questo processo. Personalmente credo che non ne sarà indenne. Lei ha esperienza nel campo del retail di altri importanti settori: quali sono, a suo avviso, i principali punti di forza e di debolezza del dettaglio orafo italiano? Inizio con il dire che il dettaglio moderno ha grandi lezioni da imparare da quello tradizionale e la sfida sarà quella di trasferire nelle logiche di catene del lusso i princìpi storici e fondamentali legati al rapporto di fiducia che si instaura tra il cliente ed il proprio gioielliere. Tuttavia

non possiamo oggi dimenticare che anche in questo campo il consumatore è sempre più evoluto e (giustamente) esigente, e farà richieste sempre più alte a livello di servizio (primo fra tutti gli orari di apertura), di origine dell’offerta (anche nel nostro mondo la forza dei marchi sta assumendo un’importanza sempre più rilevante per il consumatore) e anche di trasparenza rispetto ad un tema delicato come quello del prezzo, che non sempre agli occhi del consumatore è così leggibile. Credo che dimensioni come quella del servizio, del branding di prodotto e di insegna retail e della trasparenza sul prezzo siano temi molto più alti sull’agenda del trade moderno rispetto a quello tradizionale. Quali strategie ha adottato Rocca per contrastare la crisi e riavvicinare il consumatore al prodotto prezioso? La strategia di questo ultimo anno ha enfatizzato i punti di forza del marchio Rocca, in primis l’alto livello di servizio che offriamo ai nostri clienti, a partire dalla selezione di marchi e prodotti di alto contenuto e valore, che più rappresentano i valori propri della mission di Rocca, ovvero offrire un prodotto esclusivo, di alta gamma e qualità creando per i nostri clienti un’esperienza unica. Lavoriamo attentamente per proporre ai nostri clienti un’offerta la più ampia e la più profonda possibile per potere dare risposta alle richieste di genere, stile, e non ultimo, di prezzo. Altro punto focale della nostra strategia è quello di essere sempre più vicini al nostro cliente e di farlo nel modo migliore, utilizzando tutti gli strumenti che un mondo in costante e veloce evoluzione ci mette a disposizione. Quello del rapporto con il cliente è un valore che non si esaurisce per noi con la vendita di un prezioso, ma che comincia proprio da qui, con un’attenta assistenza post vendita e una serie di servizi che ci consentono di conquistare e mantenere la fiducia di chi ha scelto Rocca. E, visto che ci muoviamo oggi nella modernità e nella globalizzazione, da alcuni mesi stiamo lavorando ad una strategia nuova di Marketing Digitale, ovvero un sistema integrato di comunicazione che mira ad avvicinare sempre più Rocca al proprio cliente finale ed a stabilire con il nostro pubblico – non solo i clienti - una relazione vera, esclusiva, diretta, caratterizzata da un dialogo unico ed interattivo.

Nel fare questo la diffusione della cultura del gioiello e dell’orologio sarà il fil rouge della nostra strategia, implementata attraverso una serie di strumenti innovativi. A questo proposito stiamo presentando proprio in questi giorni la rinnovata veste online di Rocca, con un nuovo sito www.rocca1794.com e l’esclusiva Vip Community Privé su invito, che ambisce a diventare un vero e proprio spazio di incontro tra appassionati del lusso e che offrirà contenuti premium, consigli di esperti qualificati e tanto altro ancora. Contenuti ed approfondimenti selezionati, inviti e opportunità che Rocca mette a disposizione della sua community, ma anche condivisione e ascolto, un assaggio in anteprima dell’esclusività del mondo di Rocca. Una previsione: che Natale sarà per la gioielleria e l’orologeria? Sarà un Natale che vedrà protagonisti gli acquisti di gioielli e orologi destinati a diventare un investimento, oppure di prodotti e di modelli ad alto valore iconico e simbolico, che non conoscono crisi. Nella gioielleria registriamo una propensione del consumatore verso un ritorno al classico, a modelli che passano indenni allo scorrere del tempo e che rimandano comunque al concetto di ‘tesoro’ da tramandare di generazione in generazione.

Rocca 1794 - Lugano

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L’ESPERTO RISPONDE GEMMOLOGIA / English translation: see page 93

Valle del Panjshir

SMERALDI AFGANI,

ALLA RISCOSSA!

by Luigi Costantini *

■ Mie prodi pietre verdi, fatevi sotto, il mondo vi sta attendendo! Voi, che ve ne siete state nascoste per milioni di anni lassù, fra le vette innevate dell’Hindu Kush, in quella Valle che ha visto le gesta del Leone del Panjshir, il Generale Ahmad Shah Massoud. Voi che dovevate farlo vincere e riscattare il Paese a cui appartenete: con quanto riguardo v’osservava il Generale Massoud, raccolte a mucchietti su un tappeto in una casupola di chissà quale villaggio della Valle, e con quanto rispetto vi fa-

ceva estrarre dalla nuda roccia di quelle pareti a 2.100-4.300 metri d’altitudine! Era Dest-E Rewat, Mikeni oppure Kheni, la località? Il Generale voleva − fortissimamente voleva − che veniste foggiate in forme tagliate lì, nella Valle del Panjshir. La sua volontà volò via con la sua vita, tra la miriade di schegge d’una bomba quaidista due giorni prima del “nine-eleven”. Il generale contava su di voi: gli avreste dovuto assicurare la rivincita su coloro che, approfittando d’una sua visita di stato in Europa, gli

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sottrassero quel che s’era conquistato in dieci anni di guerra contro l’invasore con la stella rossa, negli anni ’80 del secolo trascorso. Vidi il vostro colore, a Varsavia, tre anni prima, e mi colpì quella tinta così simile al materiale colombiano, la notevole trasparenza e la paucità di inclusioni. Inclusioni tipiche dei giacimenti − alla cui formazione non è associata la presenza di pegmatiti, bensì di scisti metamorfici, nella fattispecie micascisti muscovitici. Per i colori chiari, la vostra densità varia tra


Tanzania

Hindu Kush

Panjshir Valley ●

Afghanistan

scorrervi più abbondanti, se non fosse per quelle assai ardue condizioni di lavoro cui sono costretti coloro che vi portano alla luce. È dal 1976 che si stanno dannando l’anima per estrarvi di lì, ma non rendete che un quinto di quel che potreste dare: colpa solo della scarsità della rudimentale attrezzatura oppure anche dell’intensa attività di

panchina della stazione di Varsavia in una gelida giornata di Gennaio. Resta solo la fede in Allah dei minatori, per i quali “il verde è il colore dell’Islam, sicché è ferma credenza che lo smeraldo sia un dono di Allah” a loro destinato. A noi resta solo la speranza che lo smeraldo afgano trovi il suo giusto posto al sole, nel giusto modo...

SIMILE PER COLORI AGLI SMERALDI COLOMBIANI, SI CARATTERIZZA PER LA GRANDE TRASPARENZA E LE SCARSE INCLUSIONI. POTREBBE CONTRIBUIRE AL BENESSERE DEL PAESE PER UN MILIARDO DI DOLLARI L’ANNO, MA...

i 2,73 ed i 2,74 g/cm³ e gli indici di rifrazione ruotano attorno ad nε 1,5741,582 ed nω 1,588 – 1,588; per i colori medi, i tratti identificativi danno δ = 2,68 –2,70 g/cm³, nε 1,574 ed nω 1,580. Le carature medie s’aggiravano – e s’aggireranno ancora – sui 4,005,00 carati a pezzo. Dicono che potreste contribuire al PNL del vostro Paese – l’Afghanistan – in ragione d’un miliardo di dollari l’anno. Raggiungete già le vetrine della Quinta Avenue a New York, o di Bond Street a Londra, e potreste

contrabbando del grezzo in Pakistan * Luigi Costantini è il responsabile per ed India, che nulla lascia al Paese cui l’Italia del Settore Formazione IGI appartenete in termini di entrate fiscali Anversa. e di posti di lavoro, nel taglio e nel commercio? L’ESPERTO RISPONDE Quel che colpisce è che il sogno ultimo Se desiderate informazioni su corsi del Generale Massoud – creare le predi gemmologia, potete scrivere a / messe per l’utilizzazione in loco delle rifor information about gemmology sorse del Paese, non abbia trovato secourses please write to: guito alcuno, sinora, a quanto pare. E luigicostantini@hotmail.com così anche il sogno del polacco Januš esperto@edifis.it - che doveva realizzare quello di Massoud - e che s’è invece spento su una

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GEMMOLOGIA IL CORALLO

TUTELARE IL CORALLO: UN OBIETTIVO COMUNE ■ Volentieri diamo spazio ad alcune considerazioni inviateci da Ciro Condito, presidente di Assocoral, suscitate dall’articolo di Luigi Costantini “Corallo rosso e rosa: fino a quando?” pubblicato nello scorso numero di Settembre. Gentile Direttore, dal 5 al 7 ottobre si è svolto ad Ajaccio, in Corsica, un ulteriore workshop GFCM organismo F.A.O. di cui fanno parte i Paesi che s’affacciano sul Mar Mediterraneo e deputato a regolare la pesca e a sorvegliare gli ambienti marini - per definire ulteriormente la regolamentazione della pesca del corallo. Tale incontro, al quale hanno partecipato esperti e ricercatori di fama internazionale, è parte di una serie di workshop iniziati nel 2010 e fortemente richiesti dall’Assocoral allo scopo di apportare continui miglioramenti alla regolamentazione della pesca, in modo da rendere il prelievo sostenibile nel tempo. Innanzitutto è doveroso precisare che i coralli utilizzati in gioielleria, i cosiddetti coralli preziosi, non appartengono alle barriere coralline e sono pescati in profondità. Le meravigliose barriere coralline - i cui coralli, insisto nel precisare, non vengono pescati e lavorati - sono e devono continuare ad essere totalmente protette in modo da preservare l’habitat marino. I massimi esperti mondiali del corallo, riuniti nel panel F.A.O., sono stati convocati di recente per ben due volte, nel 2006 e nel 2009, per esprimere il proprio parere sull’eventuale inclusione dei coralli preziosi tra le specie protette. In entrambi i casi, i massimi esperti internazionali hanno concluso che i coralli preziosi sono diffusi e non sono a rischio estinzione. Vale la pena di ricordare che la F.A.O., riconosciuta come l’organismo preposto alla tutela dell’ambiente marino, non ha interessi commerciali da difendere e che i suoi esperti di fama mondiale perseguono l’uso sostenibile delle risorse basando le loro analisi

esclusivamente sui dati scientifici. La CITES - Convenzione internazionale che regola il commercio delle specie protette ha respinto per due volte consecutive, nel 2007 e nel 2010, la proposta di inserire i coralli tra le specie protette. Pertanto le oltre 180 nazioni rappresentate hanno sostanzialmente confermato le conclusioni degli esperti F.A.O. La tutela più efficace di un prelievo dei coralli preziosi sostenibile nel tempo è rappresentata dalle leggi che ne regolamentano la pesca. L’Assocoral si è sempre attivata per il continuo miglioramento di tali leggi, per preservare questa importante risorsa e permettere alle generazioni future di continuare la tradizione secolare della lavorazione del corallo a Torre del Greco. Nei primi anni ’90 è stata introdotta dall’Unione Europea, col sostegno della nostra Associazione, la pesca selettiva del corallo, operata esclusivamente dai subacquei che, muniti di piccozza, scendono in profondità per prelevare i rami. Inoltre sono state introdotte nelle varie legislazioni locali ulteriori misure restrittive, basate sul numero limitato di licenze concesse per la pesca, una determinata quantità da pescare giornaliera e/o stagionale, la turnazione dei banchi e altre misure volte a garantire la sostenibilità del prelievo. A seguito delle ripetute richieste ambientaliste, e in un’etica di massimo rispetto per l’ambiente che siamo convinti debba essere presente in ogni attività, la nostra associazione già nel 2009 ha proposto ai competenti ministeri italiani di affidare un compito importante al GFCM: definire regole comuni a tutti i Paesi membri per la pesca del corallo, nella maniera più rispettosa dell’ambiente. Nel maggio 2011 il GFCM ha recepito diverse proposte avanzate dai maggiori esperti internazionali, riunitisi in una serie di workshop svoltisi nel corso del 2010 in vari Paesi europei - a partire dall’Italia, che ha ospitato un meeting ad Alghero, in Sardegna. Tale organismo, nell’attenersi ai

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princìpi di condotta per una pesca responsabile, sostenibile, e per un approccio di precauzione ed ecosistemico alla gestione della pesca - ha approvato misure vincolanti per tutti gli stati membri. Le principali sono le seguenti: - La pesca è praticabile esclusivamente da subacquei che possono pescare a una profondità non inferiore a m. 50 e dotati unicamente di un martello per prelevare i rami e porli nel coppo. Pertanto si può constatare che la pesca è ammessa soltanto dai 50 ai 120-130 metri (massima profondità attualmente raggiungibile da un sub) e che tutto il corallo rosso mediterraneo - rilevato di recente anche a profondità di m. 600 - al di fuori di tale fascia è praticamente protetto. - I pescatori appositamente autorizzati riferiscono alle autorità la quantità giornaliera pescata, la zona e la profondità. - le conoscenze tecniche e scientifiche acquisite devono essere prese in considerazione al fine di sviluppare piani regionali di gestione. Tali piani regionali rispondono a una logica precisa: il corallo, anche se appartiene alla stessa specie, presenta caratteristiche di crescita, densità di popolazione, colore e altre proprietà che si differenziano da zona a zona. Questi risultati sono stati raggiunti grazie ad un’ampia disponibilità dell’associazione al dialogo con ambientalisti, ricercatori ed esperti di fama internazionale. Il nostro obiettivo comune è infatti la salvaguardia del corallo; su come ottenerla esistono talvolta divergenze, che possono essere superate basando le analisi sulle verità scientifiche e sul rispetto della tradizione e della cultura legata al corallo. In conclusione, le misure suindicate permettono una pesca del corallo sostenibile nel tempo ed ecompatibile con l’ambiente marino e ci consentono di affermare che il corallo è… per sempre. Ciro Condito - Presidente Assocoral



L’ESPERTO RISPONDE VETRINISTICA

NATALE È SEMPRE LA FESTA

PIÙ BELLA DELL’ANNO ■ Per il periodo di Natale, i negozi presentano vetrine originali e luccicanti, dal forte impatto estetico. Mai come in questo periodo il vetrinista è l’artista che regala idee e suggestioni a chi passa davanti alle boutique. Come da tradizione, la “guerra delle vetrine di Natale” apre così le danze delle decorazioni natalizie. Moda non significa solo frivolezza, ma soprattutto arte e creatività e spesso questi due aspetti complementari trovano realizzazione proprio nelle vetrine. Non a caso, tutte le maison di gioielleria credono molto nel potere comunicativo delle proprie vetrine, consapevoli del fatto che queste rappresentano il miglior biglietto da visita per invogliare i passanti a entrare. Da questo piccolo palcoscenico, sul quale sono messe in scena situazioni ogni volta diverse, il vetrinista creativo lancia i suoi messaggi, caratterizzati da

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un forte impatto visivo ed emotivo. In occasione delle feste natalizie, le vetrine delle boutique in tutto il mondo ospitano ogni volta un'installazione diversa, che non manca mai di stupire ed affascinare i passanti. La maggior parte delle persone considera lo shopping come un'opportunità per vedere qualcosa di nuovo nelle vetrine, magari sognando di poter avere l'ultimo must, un bel gioiello da indossare o da regalare a una persona cara per Natale. Un rinnovo periodico della vetrina è molto importante, perché un punto vendita comunica attraverso la vetrina stessa attirando l’attenzione del cliente e invogliandolo a entrare; la disposizione interna è finalizzata a persuadere all'acquisto "dalla vetrina al punto vendita" e il disporre correttamente i gioielli all'interno del retail significa aiutare i preziosi a "vendersi da soli", per eliminare le giacenze di magazzino, di conseguenza au-

mentandone la redditività. Il visual merchandising mira esattamente a trasformare il punto vendita in una "macchina per vendere" a elevata produttività, che sfrutti tutte le opportunità offerte dalla vendita visiva. Nella vetrina, la disposizione dei gioielli deve essere ben chiara, con i preziosi ben visibili. Non bisogna mai appesantirla, eliminando elementi superflui, abbinando più articoli con la massima semplicità e mantenendo le corrette proporzioni tra un gruppo e l'altro. Bisogna inoltre imparare come si realizza una vetrina nella sua totalità, partendo dalla conoscenza del prodotto fino ad arrivare alla comunicazione visiva, approfondendo ogni singolo passaggio. Allestire una vetrina non significa semplicemente riempire tutti gli spazi espositivi, ma operare con abilità, gusto e fantasia, creando esposizioni equilibrate e attenendosi a precise regole. Molto impor-


by Roberto Pivetta *

tante, prima di iniziare un lavoro, è controllare lo stato della vetrina, che si deve presentare sempre perfettamente pulita; controllare i punti luce e, in caso di necessità, modificarli aggiungendo o cambiando le direzioni, per far sì che il punto focale sia ben illuminato; controllare l'utilità di una pedana che possa alzare la merce esposta nella migliore zona di visibilità del cliente; altrettanto importante, infine, è una buona armonia di colori, che rende il tutto più leggibile. Per raggiungere un risultato finale ottimale bisogna dunque approfondire una serie di aspetti: assecondare le mode del momento creando, al tempo stesso, un giusto equilibrio di esposizione-esperienza, seguendo attentamente la linea d’immagine del negozio e le sue adeguate esigenze: anche i materiali decorativi dovranno riallacciarsi a riferimenti legati al prodotto. La vetrina di una gioielleria è uno strumento fondamentale per rac-

contare con fantasia il prodotto esposto e per intercettare e cogliere i desideri delle donne. Le vetrine di Natale, con le loro animazioni e musiche, seguono un tema o una storia, puntano sull’originalità e sul design, regalano un’atmosfera unica ricca di luci, di decorazioni, di suoni e di magia. A Natale ogni negozio deve coniugare con armonia l’incantesimo e gli affari. Progetto creativo e realizzazione Style Life - vetrine scenografiche - a cura di Svetlana Fabrikant. * Presidente dell’Accademia Vetrinistica Italiana e della FIV-Federazione Italiana Vetrinisti & Visual Merchandiser

L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi specialistici di visual merchandising, scrivete a: Svetlana Fabrikant Direttore Artistico Didattico Accademia Vetrinistica Italiana Info: Tel. 02-43980051, 335-384614 accademia@vetrinistica.com www.vetrinistica.com

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CONCORSO VETRINE

LUIGI LUCCHETTI: MAGICHE

VETRINE RACCONTANO… by Marina Morini

A CHIAVARI, OGNI MATTINA DAL 1870, LA GIOIELLERIA LUCCHETTI “APRE” LE VETRINE, DOVE GIOIELLI, OROLOGI E ARGENTI SI MESCOLANO ALLA FANTASIA, ALLA STORIA E A TRADIZIONI CITTADINE.

■ Chiavari, cittadina affacciata sul Golfo del Tigullio, conserva diversi negozi storici sotto le volte dei suoi magnifici portici. Tra questi spicca Lucchetti, negozio nato nel 1870, quando un giovanissimo Filippo Bancalari (di soli 18 anni!) inizia l’attività di gioielliere. Nel 1895 Giovanni Lucchetti, detto Luigi, inizia a lavorare al suo fianco e nel 1912, quando Bancalari muore senza discendenti, sarà la famiglia Lucchetti a portare avanti la prestigiosa gioielleria, oggi gestita da Giovanni, affiancato dai figli Pietro e Caterina, che rappresentano la quarta generazione, e da Roberto Curotto e Clara Pinasco, collaboratori di lunga data. Il negozio, concessionario Rolex, rappresenta anche altri prestigiosi marchi come Baume & Mercier, Tissot, CK e Swatch; importanti marchi di gioielleria - da Mikimoto a Giorgio Visconti, da DoDo a Pippo Perez; marchi di argenteria, con nomi di grande tradizione: Vavassori, Pampaloni, Schiavon, Rossi e Arcandi. La Luigi Lucchetti è un vero e proprio piccolo scrigno di circa 80 metri quadrati (compreso il laboratorio e gli uffici sul retro), che s’ispira ad uno stile francese

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molto in voga a metà Ottocento: i mobili sono realizzati secondo le antiche tradizioni dei falegnami e degli intagliatori chiavaresi; le colonnine ritorte, i fregi in legno dorato e le balaustre in stile barocco impreziosiscono ulteriormente il negozio. Ma la vera “chicca” della Luigi Lucchetti sono le vetrine: vetrine che ruotano e che si aprono verso i portici durante il giorno e che la sera vengono richiuse verso l’interno del negozio. Un meccanismo che permette di sfruttare al massimo gli spazi a disposizione e, al tempo stesso, di garantire sicurezza ai preziosi in esposizione. Nonostante abbia già a disposizione vetrine molto particolari, la famiglia Luc-


chetti non si accontenta e, con l’aiuto di Clara Pinasco, allestisce vetrine sempre diverse e sempre a tema. Una tradizione che viene rigorosamente documentata: tutte le vetrine a partire dal 1979, infatti, sono state fotografate e le immagini conservate in grandi raccoglitori. Un patrimonio di idee che racconta il mutamento dei costumi e delle mode. Ogni vetrina è una storia a sé, a volte legata a storie, a tradizioni o a personaggi del territorio, a volte

esposizione di piccole e splendide collezioni private, “scoperte” grazie alla curiosità e ai molti interessi che animano la famiglia Lucchetti. Le vetrine “parlano” del negozio e dei suoi titolari, del loro legame con la città e con i suoi cittadini. La Luigi Lucchetti, infatti, oltre a partecipare attivamente alle iniziative culturali, sportive ed enogastronomiche organizzate a Chiavari, offre ai suoi clienti eventi legati ai marchi che rappresenta, ma anche importanti momenti

culturali come, ad esempio, rappresentazioni di gruppi teatrali internazionali d’avanguardia: un modo intelligente e non banale per ringraziare i clienti. E per farsi ricordare... Nella foto, da sinistra, Roberto Curotto, Giovanni Lucchetti, Pietro Lucchetti e Clara Pinasco. Su l’Orafo Italiano abbiamo pubblicato le interviste ai seguenti negozi: n. 9 Settembre Stadler - Milano n. 10/11 Ott./Nov. G. Pesce - Bari n. 12 Dicembre Biscontin - Pordenone n. 1 Gennaio Capossela - Calitri (AV) n. 2/3 Feb./Mar. Orolò - S. Giovanni Valdarno (AR) n. 4 Aprile Alessandrini - Santarcangelo di Romagna (RN) n. 5 Maggio Gianformaggio - Trapani n. 6 Giugno Zingaro - Milano n. 9 Settembre Conigliaro - Siracusa Il concorso terminerà il 30-12-2011

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GOLDWARE JEWELLERY 2012 È di prossima pubblicazione Goldware Jewellery 2012, versione aggiornata, in lingua inglese, di una storica pubblicazione de l’orafo italiano: una finestra sulle tendenze e novità della gioielleria e dell’oreficeria italiane e al tempo stesso uno spaccato dei distretti produttivi e delle aziende che esportano dal Bel Paese. Per saperne di più e aderire all’iniziativa: www.edifis.it - dircom@edifis.it

Russia

USA

Turchia Cina Emirati Arabi

India


Hong Kong

PERCHÉ GOLDWARE & JEWELLERY 2012 I paesi esteri guidano la ripresa della produzione orafa italiana. Nei primi 8 mesi del 2010 l’andamento delle esportazioni italiane ha segnato un aumento del 21,6%, in particolare nei seguenti Paesi: Hong Kong (+63,3 %), Russia (+52,3%), Turchia (+48,0%), USA (+33,6%), Emirati Arabi (+33,5%), Cina (+18,0%), India (+14,9%).

del settore rivolta al mondo professionale orafo, GOLDWARE & JEWELLERY 2012 non è un semplice catalogo, ma una pubblicazione che, in lingua inglese, offre una gamma di informazioni utili a chi vuole importare dall’Italia.

GOLDWARE & JEWELLERY 2012 È una pubblicazione studiata per gli operatori italiani che vogliono esportare i loro prodotti nel mondo. Offre un panorama della produzione del nostro paese e racconta le aziende più rappresentative, dando spazio ai loro prodotti. Analizza i singoli distretti produttivi (Arezzo, Milano, Napoli, Valenza, Vicenza) descrivendone particolarità e specializzazioni. Prodotto dalla redazione de L’ORAFO ITALIANO, dal 1946 la più autorevole e diffusa rivista

DIFFUSIONE La diffusione è mirata sui 7 Paesi che da soli coprono oltre il 50% delle esportazioni italiane, e che hanno registrato, nel 2010, un aumento medio del 37% nelle importazioni di prodotti orafi dall’Italia. In ciascuno di questi Paesi GOLDWARE & JEWELLERY 2012 verrà recapitata direttamente ai buyer delle principali catene di gioielleria, dei department store, dei grossisti importatori e degli operatori duty free.

TIRATURA 11.000 copie Esclusivamente nelle mani di qualificati compratori esteri.





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SOTTO L’ALBERO?

UN GIOIELLO! A JEWEL UNDER THE XMAS TREE by Antonella Garello

■ Da qualche decina di euro fino ai 2500: tanto potranno spendere i consumatori per acquistare i gioielli di questo servizio, chiaramente suddivisi per fascia di prezzo. E’ inutile negare, infatti, che in questo difficile contesto economico il costo di un regalo costituisce una variabile certamente di non poco conto. In questo senso costituisce una piacevole sorpresa - e un ottimo argomento di vendita - la varietà di queste proposte natalizie, spesso caratterizzate da un rapporto qualità-prezzo estremamente interessante, in vista di un Natale davvero per tutte le tasche. Collana in argento e pietre naturali di Laura Bellini. Fino a 300 Euro. (foto Close Up Studios).

■ From a few dozen Euros to 2500: this is what consumers can spend to buy the jewels illustrated in this feature, clearly divided by price range. It's no use denying that in this difficult economic environment the cost of a gift is certainly not a trivial variable. From this perspective, the range of these Christmas proposals is a pleasant surprise - and a great selling point: jewels are often characterised by an extremely attractive price-quality ratio, providing gifts for all budgets in the lead up to Christmas. Necklace in silver and natural stones by Laura Bellini. Under € 300. (ph. Close Up Studios).

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01 OTTAVIANI GIOIELLI ■ Collana e anello della collezione Primula, in argento 925 con zirconi bianchi e neri. Disponibili gli orecchini in parure. ■ Necklace and ring from the Primula collection, in sterling silver with white and black zircons. Earrings as a set.

02 MORELLATO ■ Collana in acciaio con pendente a forma di colibrì, simbolo di gioia di vivere e di energia, in acciaio pdv rosa e cristalli bianchi. Designer Jade Jagger. ■ Steel necklace with hummingbird shaped pendant, the symbol of joy of life and energy, rosé pvd steel and white crystals. Designed by Jade Jagger.

03 BELLO E ITALIANO by Nardi ■ Bracciale Wrap, “mille luci”, in cuoio a tre colori e argento 925. ■ Wrap Bracelet, "mille luci", three-colour leather and sterling silver.

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04 ALISEI GIOIELLI ■ Orecchini in argento, perle sintetiche e zirconi bianchi e neri. Collezione Stars. ■ Silver earrings with synthetic pearls and white and black zircons. Stars Collection.

05 MORINI GIOIELLI ■ Orecchini della collezione Nicole, in argento 925 rodiato e rutenio, con cristallo, ambra briolet e strass Swarovski Crystal. ■ Earrings from the Nicole collection, rhodium-plated sterling silver and ruthenium, with crystal, amber briolette and Swarovski Crystal rhinestones.

06 UNGARI ■ Anello in argento della collezione “Bubbles”, ispirata al gioco delle bolle di sapone. ■ Silver ring from the "Bubbles" collection, inspired by the game of soap bubbles.

07 FAB GOBBETTI ■ Collana AliceAlex in oro giallo con zirconi, garantita dal marchio Alice. ■ AliceAlex necklace in yellow gold with cubic zirconia, guaranteed by the Alice brand.

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■ Sono in argento 925 i gioielli delle linee Vanilla, Venezia e Twine, dalla collezione A/I 2011-12. ■ The jewellery of Vanilla, Venezia and Twine lines, from the 2011-12 A /I Collection, are made of sterling silver.

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01 MERÙ ■ Bracciale “Fiocco di neve”, in nylon con passanti in oro bianco 18 carati e cristallo di neve in argento palladio. ■ "Fiocco di neve" bracelet, in nylon with loops in 18-carat white gold and palladium-silver snowflake.

02 SILVER STAR ■ Girocollo e bracciale in argento 925 con pendenti a forma di teschio. ■ Sterling silver necklace and bracelet with skull-shaped pendants.

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■ Il Bracciale della Gioia: un cuore formato da due fedi sovrapposte, in argento di ricupero e nastro in cotone in diversi colori. ■ The Bracciale della Gioia (bracelet of joy): a heart formed by two overlapping wedding rings, in recycled silver; cotton ribbon available in several colours.

04 SWAROVSKI-HELLO KITTY ■ Dalla collaborazione con Sanrio, è nata la collezione di gioielli e accessori Hello Kitty firmata Swarovski, con cristalli dai colori vivaci. ■ The Hello Kitty collection by Swarovski was created from the collaboration with Sanrio; jewels and accessories made of crystals with lively colours.

05 BLISS ■ Collezione Princess: anelli in argento e gemme sintetiche, che riprendono i colori di gemme “classiche” come rubini, smeraldi, zaffiri, diamanti, ametista, acquamarina. ■ Princess collection: rings in silver and synthetic gems, reproducing the colors of “classic” stones: ruby, emerald, sapphire, diamond, amethyst, aquamarine.

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■ La moneta bucata è considerata un talismano presso molte popolazioni. Fino al 31 Dicembre, il ricavato delle vendite di questa Moneta Troll sarà devoluto all’ABIO. ■ Holed coins are considered a talisman by many peoples. Until December 31, the proceeds of sales of this Troll Coin will be donated to ABIO.

07 NOMINATION ■ Collezione Secrets: pendenti e bracciali in acciaio e Swarovski Zirconia. ■ Secrets Collection: pendants and bracelets made of stainless steel and Swarovski Zirconia.

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01 ROBERTO DEMEGLIO ■ Collezione Joy. Anello della linea Margherita, in argento brunito; la corolla in lacca rossa è montata su un cuscinetto a sfera e ruota intorno al pistillo, in pavé di diamanti neri. Disponibile in diverse varianti. ■ From the Joy collection, the Margherita line ring, in burnished silver; the corolla, with red lacquered petals, is mounted on a ball bearing and rotates around the pistil, in black diamond pavé. Available in several variants.

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02 ZIIO ■ Bracciale Jardin de Paris, in argento 925 con beads in vetro di Murano e una varietà di pietre naturali: granato, corallo, citrino, crisopraso, rubino, turchese, labradorite, avventurina verde, spinello, pirite, ametista, perle. ■ Jardin de Paris bracelet, in sterling silver with Murano glass beads and a variety of natural stones: garnet, coral, citrine, chrysoprase, ruby, turquoise, labradorite, green aventurine, spinel, pyrite, amethyst, pearls.

03 LUISA DELLA SALDA ■ Collana della collezione "gli sboccioli" in pirite e cristallo di rocca, argento 925 rodiato e placcato oro, con garza di bronzo. ■ From the “gli sboccioli" collection, a necklace in pyrite and rock crystal, rhodium and gold-plated sterling silver, with brass gauze.

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04 DONNA ORO ■ Anello in oro bianco, diamanti e acquamarina; pendente in oro bianco, diamanti e ametista. ■ White gold ring with diamonds and aquamarine; white gold pendant with diamonds and amethyst.

05 PRIMAVERA PREZIOSI ■ Schiava con charm a farfalla, in oro 18 carati bianco e giallo. Collezione “Wonderland”. ■ A bangle with butterfly charm, 18 karat white and yellow gold. From the “Wonderland” Collection.

06 DANIELA DE MARCHI ■ Dalla linea “Fuochi d’artificio”, girocollo in ottone brunito, quarzo fumé, quarzo lemon e labradorite. ■ From the Fireworks line, burnished brass necklace, smoky quartz, lemon quartz and labradorite.

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01 AMIN LUXURY ■ Happy Style. Bracciale in argento 925: charm con diamante taglio brillante in un blocchetto di plexiglas con montatura in argento. ■ Happy Style. Sterling silver bracelet: charm with brilliant-cut diamond in a Plexiglas block with silver frame.

02 GRUPPO GRAZIELLA ■ Collezione Sinfonia: collana in silver e seta. Disponibile anche in gold e seta. ■ Sinfonia Collection: silver and silk necklace. Also available in gold and silk.

03 MY VICE ■ Anello in oro e smalti; le superfici satinate e diamantate evidenziano i contorni dei disegni. Collezione Esprit. ■ Ring in gold and enamel, with satin-finished and diamond-milled surfaces showing the outlines of the drawings. Esprit Collection.

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04 DODO ■ Anello e orecchini a monachella in oro bianco e diamanti, con piccoli cuori bombati. ■ Ring and hook clasp earrings in white gold and diamonds, with small rounded hearts.

05 BLUESPIRIT GIOIELLI ■ Anello e orecchini della collezione Verity, con diamanti. La collezione è garantita dal certificato GIA e dal codice di identificazione CID – Canadian Ice Diamond, impresso a laser su ciascun diamante. ■ Ring and earrings of the Verity collection, with diamonds. Guaranteed by the GIA certificate and the CID - Canadian Ice Diamond - identification code, laser-engraved on each diamond.

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06 KIARA Cielo Venezia 1270 ■ Collana in oro bianco, diamanti e topazio. Anelli e orecchini completano la collezione Cezanne, disponibile nei tre colori dell’oro, con ametista o quarzo citrino. ■ Necklace in white gold, diamonds and topaz. Rings and earrings complete the Cezanne collection, available in the three colours of gold, with amethyst or citrine.

07 GIOVANNI RASPINI ■ Dalla collezione A/I Rock Pavé, bracciale in argento 925 e zirconi. ■ From the A/W Rock Pavé collection, a bracelet in sterling silver with zircons.

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1000-2500€

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01 CARAN D’ACHE

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■ Sette materiali originali accomunati dal colore nero per il raffinatissimo set di gemelli Black Series Limited Edition: maglia d’acciaio, alligatore, fibra di carbonio, corno di zebù, ebano, lacca lucida, lacca opaca. ■ Seven original black materials combined to create the refined set of cuff links Black Series Limited Edition: steel mesh, alligator, carbon fibre, zebu horn, ebony, glossy lacquer, matt lacquer.

02 ALFIERI & ST. JOHN ■ Anello in oro bianco e brunito con brillanti. Dalla collezione Burlesque. ■ White and burnished gold ring with diamonds. From the Burlesque Collection.

03 COMETE ■ Girocollo in oro con diamanti bianchi e zaffiri blu. ■ Gold necklace with white diamonds and blue sapphires.

04 ROSSOVIVO by Argentoro ■ Bracciale della collezione Ice, in argento e cubic zirconia. ■ Bracelet from the Ice collection, in sterling silver with cubic zirconia.

05 DAVITE & DELUCCHI ■ Collana della collezione Sirio, in oro bianco con pendente arricchito da diamanti bianchi e neri. ■ Necklace from the Sirio collection, in white gold with white and black diamond pendant.

06 BIBIGÌ ■ Anello in oro bianco e brillante della collezione Louvre, disponibile in diverse carature. ■ Ring in white gold and diamond from the Louvre collection, available in different caratages.

07 TIFFANY

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■ Bracciali ERA: realizzati in argento, sui quattro lati presentano intagliate le lettere L-O-V-E. ■ ERA Bracelets: they are made of sterling silver, with L-O-V-E letters engraved on the four sides.

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01 I TITOLI ■ Collezione Roma: anelli in oro bianco, con rubini e diamanti bianchi, light brown e black. ■ Roma Collection: white gold rings, with rubies and white diamonds, light brown and black diamonds.

02 OXYGENE ■ Orecchini con perle South Sea e brillanti. ■ Earrings with South Sea pearls and brilliant-cut diamonds.

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03 WEINGRILL ■ Collana tubogas in oro a tre colori. Disponibile il bracciale in parure. ■ Tubogas three-colour gold necklace. Bracelet available as a set.

04 POLELLO ■ Ciondolo in oro bianco con pavé di diamanti: il ciondolo si apre e al suo interno è possibile fare incidere una frase. ■ White gold pendant with diamond pavé: the pendant opens and the inside can be engraved with a personalised inscription.

05 UNOAERRE ■ Veretta della linea “Anniversari”, in oro bianco con diamanti. Collezione Venere. ■ "Anniversari" line ring, in white gold with diamonds. From the Venere Collection.

06 FALCINELLI ITALY ■ Anelli e pendente in oro bianco e rosa, con diamanti, tormaline paraiba e zaffiri rosa. ■ White and rosé gold rings and pendant with diamonds, Paraiba tourmaline and pink sapphires.

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■ Dalla collezione Galadriel, spilla Scoiattolo in argento placcato oro, con zirconi colorati. La ghianda è in argento placcato oro, con zirconi colorati e agata verde. ■ From the Galadriel collection, squirrel-shaped Scoiattolo brooch in gold-plated silver with coloured zircons. The acorn is made of gold-plated silver, with green agate and coloured zircons.

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FLASH CHRISTOFLE

ARGENTERIA SCHIAVON

■ Collezione OENOLOGIE: portabottiglia, anello salvagoccia e apribottiglia prendono forma da una semplice lastra ondulata d’argento. Design Claudio Colucci. ■ OENOLOGIE collection: wine server, bottle opener and wine bottle drop are shaped out of a simple rippling silver plate strip. Design by Claudio Colucci.

■ Candelieri a una fiamma in argento con supporto in wengé della collezione DesignMix, disegnata da Giulio Cappellini. ■ Silver candlesticks with wengé support from the DesignMix collection, designed by Giulio Cappellini.

SATURNO ■ “I barbagianni”, delicate miniature in argento smaltate a mano. ■ "I barbagianni" (“The barn owls”), delicate hand-enamelled silver miniatures.

CASA MIA,

CASA MIA... HOME SWEET HOME… CARTECHINI ARGENTERIE ■ Le cornici sono ravvivate da allegre margherite in argento bilaminato. ■ Frames are enlivened with cheerful bilaminated silver daisies.

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MARIO BUCCELLATI ■ Raffinato contenitore da tavolo a forma di foglia, in argento lavorato interamente a mano. ■ Refined silver table container shaped like a leaf, worked entirely by hand.



FLASH

LA NOTTE

DEI MOSTRI THE MONSTERS’ NIGHT MVEE by Aspire Designs ■ Pendente “Edge of Glory”, con diamanti bianchi e neri e tsavorite verde. ■ “Edge of Glory” pendant, with white and black diamonds and green tsavorite.

AMORE & BACI

MISIS

■ Bracciale in argento con beads in argento e in vetro di Murano nelle nuance dell’arancio, il colore di Halloween. ■ Silver bracelet with beads in silver and in Murano glass in the shades of orange, the color of Halloween.

■ Orecchini con motivo a teschio, in argento rodiato e brunito, con zirconi bianchi. ■ Earrings with the skull motif, in rhodium-plated and burnished silver, with white zircons.

MORELLATO FOSSIL ■ La zucca e il cappello della strega: due motivi classici di Halloween per i charm in acciaio, smalto e cristalli. ■ The pumpkin and the hat of the witch: two classic Halloween motifs for the charms in steel, enamel and crystals.

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■ Dracula. Orologio in edizione limitata, realizzata in occasione del musical “Dracula” di cui Morellato è sponsor. Versione per lui e per lei, presentata in un packaging esclusivo. ■ Dracula. Limited Edition watch, produced on the occasion of the musical “Dracula”, sponsored by Morellato. Available for him and for her and presented in an exclusive packaging.



FAB GOBBETTI

FLASH

■ Bracciale AliceAlex, certificato dal marchio Alice, realizzato in oro bianco con zirconi. ■ AliceAlex bracelet, certified by the Alice brand, made of white gold and cubic zirconia.

KIDROBOT FOR SWATCH ■ Una collezione nata dalla collaborazione tra Swatch e Kidrobot, marchio di giocattoli e gadget artistici. Gli orologi sono abbinati ad altrettanti Dunny, coniglietti in vinile realizzati da artisti d’avanguardia. ■ A collection created from the collaboration of Swatch and Kidrobot, a brand of toys and art gadgets. The watches are matched to as many Dunnies, vinyl bunnies designed by cutting edge artists.

PERLAFOLLIA by GOLAY BUCHEL ITALIA ■ Sono oltre 100 i charms per personalizzare il proprio gioiello. Ispirati ai temi della fortuna, della nascita e dell’amore, sono in oro e in argento, con smalti, piccole perle o brillanti. ■ Over 100 charms to customise your jewel. Inspired by the themes of fortune, birth and love, they are made of gold and silver, with enamels, pearls or diamonds.

AMORE & BACI ■ Dalla linea Junior, allegri charms in argento e smalti colorati. ■ From the Junior line, cheerful silver and coloured enamel charms.

VOGLIA DI

TENEREZZA DREAMS OF TENDERNESS LIU JO LUXURY

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■ Bambole, orsetti, coccinelle, cuoricini, farfalle, lucchetti animano i girocolli, bracciali, anelli e orecchini della linea Junior and Baby, in argento 925 rodiato e smaltato, con inserti in madreperla, cristalli e pietre di colore. ■ Dolls, teddy bears, ladybugs, hearts, butterflies and padlocks enliven chokers, bracelets, rings and earrings of the Junior and Baby line, made of rhodiumplated and enamelled sterling silver, with mother-of-pearl inlays, crystals and coloured stones.



FLASH HALBì GIOIELLI ■ Collezione Italia. Parure composta da collana, bracciale ed orecchini, in argento 925 rodiato al palladio e pietre Swarovski. ■ Italia Collection. Set of necklace, bracelet and earrings in rhodium-plated sterling silver and Swarovski stones.

ZANNETTI ■ Regent. Edizione speciale per i 150 anni dell’Unità d’Italia, con cassa in acciaio, movimento meccanico a carica automatica, quadrante con incisione a mano su argento, cinturino in pelle di alligatore Louisiana. ■ Special edition for United Italy’s 150th anniversary. Steel case, automatically wound mechanical movement, face engraved by hand on silver, strap in Louisiana alligator skin.

UNA PREZIOSA BELFIORE ■ Gemelli in argento 925 smaltati a fuoco. ■ Sterling silver cuff-links with fire enamels.

BANDIERA A PRECIOUS FLAG

DONNAORO/UOMORO ■ Esclusivo bracciale Limited Edition per celebrare l’Unità d’Italia. Unisex, con anelli in argento e pepita in oro o in argento. ■ Exclusive Limited Edition bracelet to celebrate the Unity of Italy. Unisex, with silver rings and gold or silver nugget.

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COMUNICAZIONE COMMUNICATION CORUM ■ La maison elvetica, storicamente legata al mondo della vela, sponsorizzerà l’AC45 Energy Team dei fratelli Peyron (nella foto, Loïc Peyron) in qualità di unico Timekeeper ufficiale dell’America’s Cup. ■ The Swiss firm, historically linked with the yachting world, will be sponsoring the Peyron brother’s AC45 Energy Team (see photo with Loïc Peyron) in its capacity as sole official Timekeeper for America’s Cup.

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STROILI ORO ■ E’ sempre lei, Ilary Blasi, ad indossare e valorizzare le novità di Stroili Oro, come il modello “Flower Instinct”, parte della nuova collezione Skin Jewels Stroili Oro gioielli in oro 24 carati e in argento 999 da applicare sulla pelle. Anallergici e facili da usare, sono ideali per tutti i giorni o per un’occasione speciale. ■ It is always, Ilary Blasi the one to wear and to enhance Stroili Oro’s latest productions, such as the “Flower Instinct” model, part of the new Skin Jewels Stroili Oro collection – jewellery in 24 carat gold and 999 silver to apply on the skin. Anti-allergic and easy to use, they are ideal for every day life or for special occasions.

■ L’attrice americana Eva Longoria è famosa soprattutto per la serie televisiva “Desperate Housewives”, ma è anche da sempre impegnata a favore dei bambini malati e contro il lavoro minorile. E’ lei l’immagine di donna, scelta da Salvini e fotografata da James White, per la nuova campagna stampa del marchio Gruppo Damiani. ■ The American actress Eva Longoria is particularly famous for the “Desperate Housewives” TV series, but is also continually committed to the cause of sick children and child labour. She is the woman’s image chosen by Salvini and photographed by James White, for the new press campaign of the Damiani Group brand.

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CANDIDO OPERTI ■ Grande successo delle serate estive organizzate dall’Antica Orologeria Candido Operti al Forte Village Resort, in Sardegna. Oltre le novità di Chanel, Pomellato, Jaeger-LeCoultre, Audemars Piguet, alla serata finale sono stati presentati i gioielli di Victoria Casal, di cui Caterina Murino è testimonial (nella foto con Candido Operti). Nel corso dell’evento sono stati assegnati preziosi gioielli e orologi a Miss e a Lady Fortevillage. ■ Great success for the summer events organized by Antica Orologeria Candido Operti at Forte Village Resort, in Sardinia, to present the new Chanel, Pomellato, Jaeger-LeCoultre and Audemars Piguet creations. Jewellery by Victoria Casal was the novelty presented on the last evening, with Caterina Murino as endorser (in the photo with Candido Operti). Precious jewels and watches were also awarded to Miss and Lady Fortevillage during the event.

ROGER DUBUIS ■ Gerald Butler (nella foto), attore scozzese famoso per aver interpretato il re di Sparta nel film di Zack Synder “300”, è rimasto affascinato dagli orologi Roger Dubuis. Sarà lui a promuovere la creatività e l’innovazione che caratterizzano il marchio. ■ Gerald Butler (see photo), famous Scottish actor for interpreting the part of King of Sparta in Zack Synder’s film, “300”, was fascinated by the Roger Dubuis watches. He will be the one to promote the creativity and innovation typical of this brand.


TAG HEUER - EBERHARD ■ È stato Tag Heuer l’orologio ufficiale della Rugby World Cup 2011, in Nuova Zelanda. In particolare, la maison ha scelto, come modello più adatto al rugby, l’Aquaracer 500M Full Black (nella foto). Yannick Jauzion, del Tolosa, e l’azzurro Andrea Masi (nella foto), invece, hanno raccontato i momenti salienti del Mondiale sulla pagina Facebook di Eberhard. ■ Tag Heuer was the official watch for the Rugby World Cup 2011 in New Zealand. In particular, the firm chose Aquaracer 500M Full Black as the most appropriate model for rugby (see photo). Whilst Yannick Jauzion, from the Tolosa team, and azzurro Andrea Masi (see photo), talked about the key moments in the World Championship on Eberhard’s Facebook page.

AMORE & BACI

AUDEMARS PIGUET

OLE LYNGGAARD ■ Bellissima ed elegante, Helena Christensen non è solo la modella-icona degli anni Novanta, ma anche una donna dalla forte personalità, sensibile alle tematiche ambientali e sociali. Fotografata da Marc Høm, Helena è il nuovo volto della campagna A/I di Ole Lynggaard Copenhagen. ■ Beautiful and elegant, Helena Christensen is not only the icon fashion model of the 90’s, but also a woman with a strong personality, sensitive to environmental and social issues. Photographed by Marc Høm, Helena is the new image of Ole Lynggaard Copenhagen A/I campaign.

■ Il tennista Novak Djokovic (nella foto) è il nuovo ambasciatore di Audemars Piguet, parte del prestigioso team che annovera anche Michael Schumacher, Leo Messi e molti altri. Dal punto di vista umanitario, Djokovic è da anni impegnato in attività benefiche, tra le quali diverse iniziative per promuovere l’accesso all’educazione e alla formazione dei bambini serbi. ■ Tennis player Novak Djokovic (see photo) is the new Audemars Piguet ambassador, one of a great team also comprising Michael Schumacher, Leo Messi and many others. From a humanitarian point of view Djokovic has been engaged in charity activities for years, including various projects to promote access to education and vocational training for Serbian children.

■ È Angelica Livraghi, concorrente del Grande Fratello 2011, la nuova testimonial di Amore & Baci. Nel Luglio scorso è stato realizzato a Roma il servizio fotografico che la vede protagonista delle pagine pubblicitarie, dei poster, della cartellonistica, del materiale promozionale per i negozi. Angelica, inoltre, parteciperà a tutti gli eventi organizzati dal marchio aretino. Nella foto: Angelica con il fidanzato Ferdinando Giordano, secondo classificato al reality. ■ Angelica Livraghi, competing in the 2011 Big Brother show, is the new Amore&Baci endorser. The photographic service was shot in Rome last July where she is the star of the press advertisements, posters, publicity boards and promotional literature for shops. Angelica will also be participating to all the events organized by the Arezzo brand. In the photo: Angelica with fiancé Ferdinando Giordano, second place in the show.

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NEGOZI SHOPS

IPPOCAMPO JEWELS

DODO MILANO ■ Fili d’erba giganti, cuori, fiori, maxi pois e pouf: tutti in brillanti colori fluo, dal verde al rosso, dal viola all’arancio. Realizzato su tre livelli nel centro di Milano da un progetto della designer Paola Navone, il nuovo negozio DoDo è lo specchio del marchio e della sua filosofia. In tutto il negozio i pavimenti sono in mosaico metallico, i muri presentano una finitura che ricorda la sabbia bagnata, i tavoli sono in legno massiccio e i divani in pelle capitonné. ■ Built on three levels in the heart of Milan and designed by Paola Navone, the new store is a mirror of the DoDo brand and its philosophy: giant blades of grass, hearts, flowers, big polka dots and poufs, all of them in bright fluorescent colours from green to red, from purple to orange. The entire shop is floored with metal mosaic tiles, the walls with a finish reminiscent of wet sand, furnished with solid wood tables and quilted leather sofas.

■ Il primo negozio monomarca di Ippocampo Jewels, marchio italiano del gioiello fashion, è stato aperto a Verona, proprio davanti al famoso balcone di Giulietta. Ippocampo Jewels, acquisito da GB Partners nel 2010, è già presente in oltre 700 negozi italiani e nei più importanti mercati internazionali. ■ The first flagship store of Ippocampo Jewels, Italian brand of fashion jewellery, was opened in Verona, just opposite famous Juliet's balcony. Ippocampo Jewels, acquired by GB Partners in 2010, can already be found in over 700 Italian stores and in major international markets.

VAN CLEEF & ARPELS ■ La raffinata Maison francese di alta gioielleria, fornitore del Principato di Monaco, ha aperto a Settembre la sua terza boutique a Hong Kong (nella foto il management della Maison con l’attrice Cate Blanchett). Un negozio che vuole essere “un’esperienza di lusso assoluto”, in equilibrio tra le caratteristiche della Maison e quelle della cultura cinese. Nel Luglio scorso, Van Cleef & Arpels ha inaugurato anche la prima boutique a Londra, nella Wonder Room di Selfridges. ■ The refined

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French fine jewellery Maison, supplier of the Principality of Monaco, opened its third boutique in Hong Kong in September (in photo: the management with actress Cate Blanchett). A shop that is meant to be "an experience of absolute luxury", balancing between the features of a Maison and those of Chinese culture. In July, Van Cleef & Arpels also opened its first boutique in London, in the Wonder Room at Selfridges.

MASSIMO IZZO ■ Dopo Parigi e New York, Massimo Izzo ha inaugurato un negozio monomarca in Corso Monforte, a Milano. Madrina della serata, la stilista siciliana Marella Ferrera. Il gioielliere, siciliano anch’egli, racconta miti e leggende della sua terra attraverso l’oro, le pietre e i coralli, e può vantare tra i suoi clienti i reali di Svezia e il regista Tim Burton con la moglie Helena Bonham Carter. ■ After Paris and New York, Massimo Izzo opened a flagship store on Corso Monforte, Milan. The patroness of the night was Sicilian designer Marella Ferrera. The jeweller, who is also from Sicily, tells the myths and legends of his land through gold, stones and corals, and can boasts the Swedish royal family, director Tim Burton and his wife Helena Bonham Carter, among its customers.


ROTORLED, LA NOVITÀ RotorLed consiste in una serie di lampade a led con testa rotante da 12-18-22 cm. di diametro, indicativo del modello. All’interno della testa ci sono 18 led diversi, per potenza, forma e lente di focalizzazione, che fanno scintillare il prodotto esposto, un effetto regolabile a seconda della velocità di rotazione. La rotazione può essere regolata secondo le esigenze del cliente - a partire da 0 fino a 35 giri al minuto. Cambiando la velocità si cambia anche l’effetto. I led possono essere in diverse varianti di colore: - una colorazione di luce fredda aumenta l’effetto brillantezza su oro bianco, diamanti e pietre come zaffiri, smeraldi, ecc. - Una colorazione calda accentua la luminosità dell’oro giallo e rosa, e di pietre come rubini, topazi, ecc. Studiata e modificata sulle esigenze di alcuni importanti gioiellieri valenzani, la serie RotorLed ha raggiunto quest’anno una performance luminosa ottimale. Già installata in diversi negozi di gioielleria in Italia e all’estero, RotorLed viene utilizzata in molti stand espositivi nelle fiere di Basilea, Valenza e Vicenza. LE CARATTERISTICHE TECNICHE Rotazione flessibile 0-35 giri, senza scatti Sistema di controllo interno del calore, in modo che i led durino 10-15 anni La corrente non passa in fili ma in contatti ad induzione, che non fanno rumore e non si usurano I led hanno dissipatori sovradimensionati Facilissima da montare: basta un foro delle dimensioni riferite al modello e inserirla, come un semplice elettrodomestico. Si può installare anche in negozi esistenti o recentemente ristrutturati Ha uno spessore di soli 8,5 cm. Il cielino standard delle vetrine è normalmente di 1,5 – 2 cm. e si ha quindi bisogno di soli 6 cm. nel retro cielino per installarla. LE CARATTERISTICHE ESTETICHE Non è la lampada in sé che crea l’effetto, tanto è vero che, a vetrina vuota, nessuna rotazione è visibile. La testa ruota 2 cm. più indietro del piano di incasso, non disturbando quindi la visione della vetrina e attirando su di sè l’attenzione. Esiste in 3 dimensioni ed è quindi possibile utilizzarle in vetrine grandi o in teche piccole, a seconda delle necessità Le colorazioni della struttura metallica possono essere diverse dallo standard (nero opaco, bianco opaco, grigio alluminio) LE GARANZIE 5 anni sulla testa rotante (led ) 20 anni sulla parte motore 20 anni sulla trasmissione della corrente Progetto Luce Via XX settembre n. 50 15040 Pomaro Monferrato (AL) Italy gsprogettoluce@alice.it gsprogettoluce@gmail.com

I SERVIZI Per un progetto è sufficiente inviare disegni tecnici o foto delle vetrine al nostro ufficio tecnico. In casi particolari forniamo progettazione e consulenza sul posto. Potete trovare RotorLed presso le migliori aziende produttrici di stand e di arredamento per negozi.

Informazione Promozionale

CHI SIAMO Progetto Luce opera nel mondo dell’illuminazione professionale dal 1998. L’azienda è specializzata nella progettazione e nella realizzazione di prodotti per l’illuminazione adatti a settori e alle esigenze più diverse. I prodotti sono tutti certificati da un ente certificatore esterno, che garantisce la sicurezza nell’utilizzo del prodotto – nei modi indicati - da parte del cliente finale. La produzione è interamente ed esclusivamente realizzata in Italia.


ENGLISH TRANSLATION

STOCK & MARKETS

nificant, that is to say about +10%. Such recovery is probably attributable to the growth in the added value of exported jewels. This EXPORTS RECOVER BUT ITALY growth emerges, among other things, from REMAINS AT A STANDSTILL the comparison - in the same periods in by ASI - Analisi e Studi Industriali question - between the respective "average unit values" of jewellery shipped abroad ■ +10% is the estimate of 2011 exports (+34.7% compared to the previous year). in real terms. in the internal market, With regard to the geographical destinations families’ purchasing power declined by of jewellery shipments abroad, some important 5%, vat excluded... transactions have emerged. Switzerland has Even Italian jewels more than doubled its purchases in Italy and preferer Switzerland has strengthened its top position in the ranking, The 2011 mid-year turning point coincided with 25.7% of the total; "other countries" with a disastrous "spin-off" of the 2008-2009 with + 48.2% have reached 38.9% of the economic and financial crisis. A "spin-off" total; Turkey has risen to sixth place in the that showed different – and often conflicting - ranking of the main client countries. trends from a geopolitical area to another. The most affected are the oldest industrialised The anomaly of bullion economies (Europe, North America, Japan). exports continues By contrast, emerging economies (BRIC coun- For about three years, Italy has exported tries and other countries in the South and (and imported) precious metals and related South East of the world) continued to show semi-finished products, especially to Switzerland. significant progress (albeit with some down- In the first half of the year, shipments of sizing). The different economic attractiveness precious raw materials from Italy were - in of the two areas is of strategic importance for value - not far from import levels. In amount, the Italian jewellery industry, which exports exports even exceeded imports by 14%. about two thirds of its production. The number one goal of Italian exporters is therefore to Different performances achieve a recovery where recovery does occur, in various districts through process and product innovations, as With regard to the provincial data of foreign well as a structural modernisation (in particular, trade, we report nominal values, which include the strengthening of production) and the adop- the rises in the price of precious raw materials tion of new business management models. used in the production of jewellery. In the first This need emerged a long time ago, but was half of 2011, shipments of jewellery from the always postponed. The background and per- most important districts marked much more formance of economic trends in the Italian significant increases (+48% overall) compared jewellery industry in recent times are well to provinces without industrial districts (+10%), known. Although some sources of information although with different trends from province may cause some confusion (due to the season- to province and from company to company. ality of sales and the interference of the The overall growth in exports was driven by inflation of precious raw materials), we can the remarkable success of Valenza Po, which estimate the trends of the main jewellery has nearly doubled its shipments. The growth industry variables in the first half of 2011. in sales of the two main exporter districts was Compared to the corresponding half of 2010, way more moderate: Arezzo +0.5% and Vicenza exports have recovered some of the ground +11.2%. However, these two districts concentrate lost in the past. In nominal terms (current more than half of Italian jewellery exports. values) they increased by 18% (Istat data). These are followed, at a distance, by Rome Such an increase inevitably includes rises in with 11.3% (though in the first half of the the prices of precious raw materials used in year exports fell by 38.6%) and Milan with the production of jewels. However, in real 9.8% (+1%). As is known, the low volumes reterms (after inflation of raw materials - ac- ported in the statistics relating to the Camcording to Asi simplified algorithm) that in- panian pole (0.3% of the total) are attributable crease is about half as much, though still sig- to the fact that jewellery and coral companies

Italian version: see page 34

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in Torre del Greco outsource some of their shipments of jewellery abroad to specialised operators that are usually based in other provinces (from where relevant statistical reviews are sent to ISTAT). The trend of containing the share of sales abroad continues Despite the mentioned recovery, Italian exports continue to suffer from the pressures of new international producers (especially in traditional low value-added segments). Pressures that have resulted in a further reduction in Italy’s market share in the world (as evidenced in the 2010-2011 ISTAT annual report). In summary, the share of Italian exports of jewellery in the world - calculated at current prices had fluctuated around 11% until 1998 and then declined gradually to 4.5% in 2010. In ten years the share of exports of Italian jewellery in international markets has been reduced to less than a half. And the downward trend of Italian jewellery exports would continue in 2011 - according to ASI estimates - until reaching around 4.2%. Of course the share of Italian jewellery rose again to top positions in specific high-quality and excellence segments. The reasons for the containment of the market shares of total sales abroad are known. For the record, we mention the specialisation model, unbalanced on product sectors for which the worldwide demand has basically increased less than average for various reasons. In the absence of this negative conditioning, Italian exports have shown better results. Italy is in the seventh place in the world ranking. The United States rose to first place, surpassing India. The U.S. share from 2000 to 2009 shot to 18% (from 11%), and was then adjusted to 17% in 2010. One of the structural reasons behind the delayed growth of the Italian industry and the competitiveness issues of its companies is the fragmentation of the productive infrastructure. There is a minimum threshold below which it becomes very difficult to bear the costs and risks of the innovations required to compete in international markets. To emerge, smaller companies need to make up for these diseconomies of scale with advantages in terms of productivity and/or intensity of capital and skilled labour, which, moreover, are not easy to obtain. Only a few of them succeed by exploiting the external economies arising from their local rootedness in industrial


districts. Others fail, fuelling the idea that policies designed to promote the growth of companies are essential to support the development of the Italian economy. The thinning of Italian jewellery market shares has taken place widely in many "traditional" client countries. This is a further confirmation that the negative action exerted by the longstanding structural problems alleged by the sector was (and is) only partly influenced by cyclical factors (prolonged recession, euro/dollar exchange). The fact is that Italian exports are now below the consumption potential offered by many Countries. As was mentioned at the beginning, the gradual reduction in market shares made Italy lose its leadership position in key export markets. In 2000 Italy was the first supplier of jewellery in the first seven receiving countries, in 2010 in only one. Customs duties on Italian products, which are higher than those reserved for competing manufacturing countries, also weigh on the reduced competitiveness of Italian jewellery. A differential that has become enormous and added a perverse effect as a result of the boom in the price of precious raw materials (since duties are applied on the total value of the jewel, which includes the rising cost of raw materials). The deteriorating trend in the competitiveness of Italian jewellery in foreign markets may slow down, in the medium term, with the resumption of investments, especially in intangible assets, which are the real drivers of development in the current phase of history. A recovery that would basically stop a prolonged period of inactivity on the part of Italian entrepreneurs in terms of research, knowledge, brand and, more generally, the process of capitalization.

there, in the Panjshir Valley. His willingness flew away with his life, among the myriad splinters of a qaeidist bomb two days before the "nine-eleven." The General relied on you. You should have ensured his revenge on those who, taking advantage of his state visit to Europe, took away what he had achieved in ten years of war against the redstarred invader, in the 80s of last century. I saw your colour, in Warsaw, three years earlier, and I was struck by that hue so similar to Colombian stones, that remarkable transparency and paucity of inclusions. Inclusions are typical of deposits whose formation is not associated with the presence of pegmatites, but rather metamorphic schist, mica …in the meantime, imports grow Despite the persistent weakness of domestic schist muscovitici in this case. For light demand, imports of jewellery in Italy have colours, your density ranges from 2.73 to more than recovered the ground lost in the 2.74 g/cm³ and refractive indices are around 2008-2009 period. In the first half of 2011 nε 1.574 - 1.582 and nω 1.588 - 1.588, for they rose by +47.5% year over year in nominal medium colours, identifying traits are δ = terms. They thus reached nearly 40% of ex- 2.68 - 2.70 g/cm³, nε 1.574 and nω 1.580. ports, surpassing pre-crisis levels (around Average carats were - and will be - around 4.00 to 5.00 carats per piece. They say you 10% in 2000). could contribute to the GDP of your country The Focus was completed with statistical - Afghanistan – at the rate of a billion data and information available at September dollars a year. You have already reached the shop windows of the Fifth Avenue in New 30, 2011. York or Bond Street in London, and you could fill them up, were it not for the very difficult working conditions weighing on Italian version: see page 54 those who fetched you out. Since 1976 they have been doing their utmost to pull you out AFGHAN EMERALDS, from there, but you are not even yielding TO THE RESCUE! one-fifth of what you give. Is it only due to by Luigi Costantini the poor quality of rudimentary equipment or even the intense smuggling of crude oil in ■ My mighty green stones, get in, the world Pakistan and India, which leaves nothing is waiting for you! You, who have been to the country you belong to in terms of tax hidden for millions of years up there in the revenue and jobs (in the cutting industry snowy peaks of the Hindu Kush, in the Valley and trading)? The most striking thing is The internal market at a standstill… Forecasts for domestic sales are still negative. that saw the deeds of the Lion of Panjshir, that, apparently, General Massoud’s ultimate After the recovery, which was also generated General Ahmad Shah Massoud. You, who dream - setting the scene for the local use of by the rebuilding of stocks, the year-over-year should have made him win and redeemed the country's resources – has come to nothing changes of domestic sales reported by the the country you belong to. General Massoud so far. And so also the dream of Polish Istat index were back in negative territory. would watch with you with so much respect, Januš, who should have fulfilled Massoud’s The downward trend of household disposable collected in small heaps on a mat in a shack and instead faded away on a bench in Warincome has in fact continued. According to a in some random village around the Valley, saw’s train station on a cold January day. recent survey by Istat (29/09/2011), the real and he used to have you extracted from The one thing left is miners’ faith in Allah, purchasing power of Italian families has de- those bare rock walls at 2100-4300 meters as "green is the colour of Islam, so it is their creased by 5% on average in the last year (ex- of altitude with so much care! Was the firm belief that emeralds are a gift from cluding the impact of the VAT rise). The lower location Dest-Rewat, Miken, or Khen? The God" for them. And we are left with the hope income was partly covered - according to the General wanted - he passionately wanted – that Afghan emeralds will find their rightful Bank of Italy – by eroding savings, for which that you were formed in moulds cut down place in the sun, in the right way ... propensity has dropped to 1999 minimum values. In this scenario, it clearly proves difficult to sell luxury goods. These include jewels – also considering that their average unit prices increased by 3-4 times in the last decade due to the mentioned inflation in raw materials. The downturn in the overall economy is summarised in the reassessment of the recent growth forecasts drawn up by Confindustria: the already limited 0.7% increase estimated for 2011 dropped to 0.2% in 2012, thus setting to zero the growth in household consumption. And for other observers it is still an optimistic prediction.

GEMMOLOGY

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INDICE DEI NOMI CITATI

INDEX OF NAMES MENTIONED “ANDREA PALLADIO INTERN. JEWELLERY AWARDS 2012” 29 “AUTOMATICA” 26 “IL MONDO” 24 “IL SOLE 24 ORE” 22 “NEXT JENERATION” 28 26 “PRINTEMPS” PARIGI 30 2011 BEIJING JEWELRY EXHIBITION AGC - ASS. GIOIELLO CONTEMPORANEO 28 AICEL (ASS. ITALIANA COMMERCIO ELETTRONICO) 28 ALEMANNO, GIANNI 27 ALFIERI & ST. JOHN 77 69 ALISEI 75 AMIN LUXURY 82, 84, 89 AMORE & BACI 27 ANGELETTI, MARCELLO ANTICA OROLOGERIA CANDIDO OPERTI 88 30 ANTWERP DIAMOND TRADE FAIR ARGENTERIA SCHIAVON 80 ASPIRE DESIGNS 82 ASSOCIAZIONE ORAFA VALENZANA 22 56 ASSOCORAL ASSOGEMME 29 69 ATHENA GIOIELLI AUDEMARS PIGUET 88, 89 BAKER, DONNA 24 37 BANCA D’ITALIA BANCA IMI 24 BAUME & MERCIER 60 BELFIORE 86 69 BELLO E ITALIANO BY NARDI BETTER SILVER 28 BETTINARDI, PAOLO 28 77 BIBIGI’ BLANCHETT, CATE 90 BLASI, ILARY 88 BLISS 71 BLUESPIRIT GIOIELLI 75 BONHAM CARTER, HELENA 90 BUCCELLATI, GIANMARIA 29 BULGARI 40 BURTON, TIM 90 BUTLER, GERALD 88 CAPPELLARO&CO. 22 CAPPELLIERI, ALBA 28 CAPPELLINI, GIULIO 80 CAPPELLO, BIANCA 28 CARAN D’ACHE 77 CARTECHINI ARGENTERIE 80 CASAL, VICTORIA 88 CEN 45 CHANEL 88 CHRISTENSEN, HELENA 89 CHRISTOFLE 80 CIBJO 22 CITES 56 CK 60 COIN 52 COLUCCI, CLAUDIO 80 COMETE 77 CONDITO, CIRO 56 CONFINDUSTRIA 37 CORUM 88 COSTANTINI, LUIGI 56 CUROTTO, ROBERTO 60 DAL LAGO, MANUELA 38, 39 DAMIANI 24, 40, 88 DANIELA DE MARCHI 73 DAVITE&DELUCCHI 77 DJOKOVIC, NOVAK 89 DODO 60, 75, 90 DONNA ORO 73, 86 DUBAI INTERNATIONAL JEWELLERY WEEK 30

89 EBERHARD EBERL, JOHANNA 26 ECOJEWEL 71 ENTE FIERA DI VICENZA 38 EXPO PIEMONTE 22 56 F.A.O. 69, 84 FAB GOBBETTI FALCINELLI ITALY 79 FEDER. NAZ. COMMERCIANTI PIETRE PREZIOSE 22 FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI 22 FEDERDETTAGLIANTI 53 24 FEDERORAFI 90 FERRERA, MARELLA 28 FIERA DI VICENZA 22 FONTANA, DANIELA FOSSIL 40, 82 24 GAUTENG ECONOMIC DEVELOPMENT AGENCY GB PARTNERS 90 GFCM 56 GFMS 22 24 GIA AMERICA GIA FLORENCE 24 27 GIOIELLERIA BARTOCCINI – PERUGIA GIORDANO, FERDINANDO 89 GIORGIO VISCONTI 60 75 GIOVANNI RASPINI GOLAY BUCHEL ITALIA 84 GRAMMY MUSEUM® 27 GRUPPO GRAZIELLA 75 27 GUCCI TIMEPIECES & JEWELRY HALBI’ 86 HØM, MARC 89 22 ICE IKEA 52 INHORGENTA EUROPE 26 INTERN. COLORED GEMSTONE ASSOCIATION 22 INTESA SANPAOLO 24 IPPOCAMPO JEWELS 90 ISO 45 ISTAT 35 ITITOLI 79 IZZO, MASSIMO 90 JAEGER-LECOULTRE 88 JAGGER, JADE 69 JAUZION, YANNIK 89 KIARA – CIELO VENEZIA 1270 75 KIDROBOT 84 LAURA BELLINI 67 LIU JO LUXURY 52, 84 LIVRAGHI, ANGELICA 89 LONGORIA, EVA 88 LUCCHETTI, CATERINA 60 LUCCHETTI, GIOVANNI 60 LUCCHETTI, PIETRO 60 LUIGI LUCCHETTI – CHIAVARI 60, 61 LUISA DELLA SALDA 73 MACEF 30 MARIO BUCCELLATI 80 MASI, ANDREI 89 MC&P SCHOOL OF ECONOMIC SCIENCE – ROMA 52 MEADER, NEIL 24 MEDIASET 26 MERU’ 71 MESSI, LEO 89 MIKIMOTO 60 MINISTERO DEGLI ESTERI 22 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 22 MISIS 79, 82 MOBEL – ROMA 52 MONDADORI 26 MORELLATO 69, 82 MORINI GIOIELLI 69

MURINO, CATERINA MY VICE N’UOVA – VALENZA NARDELLI, BRUNO NARDELLI, DOMENICO NATUZZI NAVONE, PAOLA NGWENYA, SIPHIWE NOMINATION OLY LYNGGAARD COPENHAGEN OPERTI, CANDIDO OTTAVIANI GIOIELLI OXYGENE PAMPALONI PELATI, FERNANDA PERLAFOLLIA PEYRON, LOÏC PHILIP WATCH PINASCO, CLARA PIPPO PEREZ POLELLO POLIDORI, CATIA POMELLATO PONTI, GIO PRIMAVERA PREZIOSI PROVINCIA DI VICENZA RAMBALDI, VLADIMIRO RICHARD GINORI 1735 RICHEMONT ROBERTO DEMEGLIO ROBERTO, FRANCESCO ROCCA SPA ROGER DUBUIS ROLEX ROSSI E ARCANDI ROSSOVIVO BY ARGENTORO RUGBY WORLD CUP 2011 SALVINI SATURNO SCHIAVON SCHUMACHER, MICHAEL SELFRIDGES – LONDRA SILVER STAR SOZZANI, CARLA STELLA, DIMITRI STROILI ORO SWAROVSKI SWATCH SYNDER, ZACK TAG HEUER TAMBURI, GIOVANNI TARANZANO, VALTER THOMSON REUTERS GFMS TIFFANY TIP SPA TISSOT TROLLBEADS UNGARI UNICREDIT UNOAERRE VAN CLEEF & ARPELS VAVASSORI VIALE, RENATO VICENZAORO CHOICE WEINGRILL WHITE, JAMES WITTGENSTEIN, RENATE WITTMANN, ARMIN WORLD GOLD COUNCIL ZAIA, LUCA ZANNETTI ZIIO

88 75 27 52 52 52 90 24 26, 71 89 88 69 79 60 52, 53 84 88 26 60 60 79 22 24, 88 26 73 38 22 26 40 73 22 52, 53 88 60 60 77 89 88 80 60 89 90 71 27 24 88 71 40, 60, 84 88 89 24 22 24 40, 77 24 60 71 69 22 16-21, 79 90 60 22 28, 29 79 88 26 26 22 28 86 73

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