L'Industria della Gomma 1-2/2021

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DATI DI MERCATO RISK MANAGEMENT INCHIESTA MACCHINE

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Gennaio/Febbraio 2021 - numero 1

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SOMMARIO

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA www.industriagomma.it

Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Grafica e impaginazione Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it

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L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.r.l. Viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

ANNO 64 - GENNAIO/FEBBRAIO N. 1

Abbiamo letto 10

RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA

Mondogomma

16 MACCHINARI, GOMMA E PNEUMATICI: I DATI DEL MERCATO NEL 2020

Le indicazioni sull'andamento del 2020 fornite da Amaplast, per il comparto macchinari, e da Etrma per le vendite continentali di pneumatici. Ne emerge un quadro negativo della situazione, come del resto era impossibile non ipotizzare. Le previsioni per il futuro indicano un rimbalzo, ma non sufficiente a recuperare quanto perso nel 2020.

21 ANCHE L’AUTOMOTIVE BLOCCATO DAL COVID Le immatricolazioni di auto nel 2020 sono calate di quasi il 28% rispetto all’anno precedente, segnando la più grave battuta d’arresto del settore dagli anni Settanta a questa parte. Dati su cui riflettere per le aziende della gomma che lavorano per l’automotive.

24 PERCEZIONE DEL RISCHIO:

LA PANDEMIA CAMBIA GLI SCENARI

Il Covid-19 ha modificato il modo con cui le aziende guardano al futuro. Se fino al 2019 le preoccupazioni principali erano legate al cybercrime, all’interruzione di attività e alle incertezze ambientali, climatiche e catastrofiche, ora l’epidemia globale diventa il principale rischio percepito dalle aziende, e tutti gli altri ne sono una sua conseguenza. L’Allianz Risk Barometer 2021 mette in evidenza tutti questi temi, a beneficio dei risk manager e per una gestione più avveduta delle attività.

Focus - Inchiesta macchine

29 AVANTI CON FIDUCIA, ASPETTANDO TEMPI MIGLIORI Il Covid-19 ha lasciato il segno. Ma per i produttori di macchine per l o stampaggio a iniezione e di automazioni per il settore gomma i danni, tutto sommato, sembrano essere limitati. Per il 2021 permangono molte incognite, legate all’efficacia della campagna vaccinale e alla consueta assenza della politica e delle istituzioni, a cui ormai gli imprenditori del settore guardano con scetticismo. Ma i segnali sono discretamente buoni, sia nella tenuta di ordini e commesse sia per l’efficacia dimostrata da una nuova organizzazione del lavoro, che grazie alle tecnologie digitali consente razionalizzazioni e risparmi rispetto al passato.

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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

SOMMARIO ANNO 64 - GENNAIO/FEBBRAIO N. 1

Dalle aziende

40 STRUMENTI PER IL LABORATORIO For Lab Italia, con sede a Stezzano (BG), è attiva dal 1987, e la sua collocazione nel cuore del distretto del Sebino l’ha spinta a specializzarsi sulle esigenze del settore della gomma. L’azienda è dedicata alla commercializzazione di strumenti di alta precisione per i controlli in laboratorio, progetta e realizza forni per il post-curing, forni per il preriscaldo di stampi, costruisce una sbavatrice che non utilizza azoto e un innovativo apristampi che elimina drasticamente la fatica e i rischi dell’operatore. È inoltre dotata di un laboratorio, in fase di accreditamento Accredia, per la valutazione del grado di pulizia dei componenti secondo le normative VDA 19 e ISO 16232.

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Normative

44 ANCORA MODIFICHE PER IL REGOLAMENTO REACH Non ha pace il regolamento REACH, continuamente sottoposto a modifiche e aggiornamenti. Ecco le ultime variazioni, riportate nella Gazzetta UE del 16 dicembre2020 e in vigore da gennaio 2021 o, in alcuni casi, da luglio o da ottobre di quest’anno.

News

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53 IL TACCUINO

Come sarà il 2021: secondo Istat grandi e medie imprese più ottimiste Costi per la prevenzione: rilevanti per il 65% delle imprese u È uscito l’Annuario 2021 de L’Industria della Gomma u Le fiere DKT e Plast spostate al 2022 u Nasce Oldrati Gomma Line per operare sul mercato dell’Est Europa u Novità nel management di IMCD Italia u I nuovi pneumatici Continental con tecnologia RFID u Due workshop OCS sugli stampi u I servizi digitali di Desma u I webinar Sigma sullo stampaggio a iniezione u Mercato pneumatici: numeri negativi anche in Cina u Nuovi materiali Lanxess per ruote e rulli ad alte prestazioni u Versalis attiva in Uzbekistan u Guanti in gomma: ecco un nuovo processo più ecologico u Ecopneus raccoglie 190 mila tonnellate di pneumatici fuori uso u u

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64 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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LA PULIZIA DEGLI STAMPI Il sistema a base di bicarbonato di sodio Efficace, Sicuro, Ecologico

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ARTICOLI TECNICI

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

da 126 anni produciamo BARITE (Solfato di Bario naturale) minerale ad elevata densità, capacità di resistenza agli acidi ed agli alcali, inattaccabile dagli agenti atmosferici e da quelli marini, carica bianca molto versatile, resistente ai raggi UV ed alle alte temperature, disponibile in vari gradi di bianchezza e micronizzazione per: pitture e vernici, stucchi, mastici, collanti, frizioni, materie plastiche, polimeri, pvc, poliuretani, elastomeri, gomme in genere

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IMG è una azienda leader nel settore stampaggio gomma e materie plastiche con uno staff dinamico e di grande esperienza. È costantemente alla ricerca di novità tecniche che possano migliorare il lavoro dei clienti e fornire una proposta completa nell’ambito dei macchinari ad iniezione. Le presse IMG sono caratterizzate da soluzioni speciali e sistemi innovativi per diverse tecnologie di stampaggio quali: • presse per lo stampaggio degli elastomeri con sistemi a vite punzonante o a vite+pistone • sistemi a multi-iniezione per termoplastici • sistemi di caricamento ed iniezione del BMC, del silicone liquido e/o in pasta I prodotti IMG sono sviluppati sulla base delle richieste dei clienti perchè ottengano massima soddisfazione e ottimi risultati. Grazie alla grande esperienza nel settore, IMG ha creato un nuovo standard di produzione: quello della personalizzazione totale, restando, però, nei budget della produzione di serie.

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Rassegna della stampa tecnica estera www.tiretechnologyinternational.com | APRIL 2012

INTERVIEWS

Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders technical manager, Continental UK

EXPO REVIE

Letter of I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche the law internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti Product W de from Tir buts Technologe Expo 2012y

Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI NUOVI PROMOTORI DI PROCESSO PER MESCOLE PNEUMATICO CARICATE CON SILICE T. Ziser, Lanxess Deutschland, Cologne (Germany) - RubberWorld, maggio 2020, pag. 34-40 volte si tende a confondere plastificanti e aiuti di processo, al punto da considerare questi ultimi plastificanti solidi, il che può essere vero nei casi in cui siano costituiti da semplici acidi grassi (animali o vegetali) senza l’aggiunta di altri ingredienti come gli ossidi metallici. Gli aiuti di processo, solidi ed usati in piccole quantità, sono anche chiamati promotori di processo ed entrambe queste definizioni indicano che la loro funzione è quella di migliorare l’efficienza di mescolazione e di processo, agendo anche nell’ultima fase di produzione dei manufatti. I plastificanti invece, liquidi ed usati spesso in grandi quantità, servono a plastificare, ossia a rendere un polimero e la relativa mescola più morbidi, plastici od elastici. Le caratteristiche principali di entrambe le famiglie di prodotti sono riportate in una tabella, che ne evidenzia le differenze di comportamento ed introduce l’argomento di questo lavoro, inteso ad esaminare le prestazioni di quattro pro-

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 202I

PICTURE-PERFECT

THE NEXT TOP MODEL

UNIVERSITY FOCUS

Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers

We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough?

Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain

motori di processo di Lanxess: • Aflux 37, con ingredienti acidi; • Rhenofit STA/S, con ingredienti naturali al 70 %; • additivo per silice (miscela di polioli e silice); • Akltiplast ST, con saponi di zinco ed altri ingredienti. Nell’introduzione vengono descritte in generale le azioni esercitate dai promotori di processo come consumo di energia, tempi di lavorazione etc., focalizzandosi sulla loro specifica funzione in mescole contenenti silice. Viene poi illustrata la metodologia del processo di mescolazione, adottato per produrre cinque mescole per battistrada di pneumatico automobile, una di riferimento senza e quattro con i promotori di processo citati in precedenza, tutte a base degli stessi polimeri SBR. La sezione risultati mette infine a confronto, con l’aiuto di molti grafici e figure, gli effetti dei promotori di processo in questione, sia sulla lavorazione delle mescole che sulla loro vulcanizzazione in stampaggio a iniezione e in estrusione, riassumendo nella conclusione quanto emerso dalle prove. Oltre a ridurre viscosità delle mescole ed energia di lavorazione, i prodotti esaminati disperdono e attivano la silice, aumentano volumi di iniezione e velocità di estrusione e riducono le

perdite di energia (effetto Payne), migliorando anche la tan δ a 60 °C con una conseguente migliore resistenza al rotolamento. In particolare, è interessante constatare la loro influenza sulla vulcanizzazione: quelli con silice conferiscono alle mescole il più alto stato di reticolazione e la più veloce vulcanizzazione rispetto alla mescola di riferimento, l’Aflux 37 ritarda l’inizio di vulcanizzazione, mantenendo una più alta velocità della mescola di riferimento grazie alla sua natura acida, l’Aktiplast ST manifesta il più basso livello di vulcanizzazione, come confermato dalle relative proprietà meccaniche. PROVE E MISURAZIONI MICROSTRUTTURA E PROPRIETÀ TERMICHE DI MESCOLA IN GOMMA NATURALE CON CENERE DI OLIO DI PALMA DA CALDAIE COME CARICA DI NANOPARTICELLE E. Marlina Gintinga, N. Bukita, E. Fridab, B. Fisikanta Bukitc, aDepartment of Physics, Universitas Negeri Medan, Medan (Indonesia), bFaculty of Engineering, Universitas Quality, Medan (Indonesia), cDepartmnent of Physics, Universitas Quality Berastagi, Berastagi Sumatera Utara (Indonesia) - email: eva. marlina@unimed.ac.id, nurdinbukit5@gmail. com - Case Studies in Thermal Engineering 17 (2020), dicembre 2019, pag. 1-6


ABBIAMO LETTO PER VOI

L’

olio di palma, prodotto in Indonesia, Malesia e Tailandia, ha molti utilizzi, considerando anche il fatto che non solo il frutto, ma quasi tutte le parti dell’albero sono coinvolte. Oggigiorno i derivati dell’olio di palma costituiscono materie prime per la produzione di vari materiali sintetici, medicine etc. ed un esempio, come scarto, è la cenere da crosta originata da caldaia. L’OPBA (Oil Palm Boiler Ash) è cenere da gusci e frutti che sono stati bruciati e tritati a temperature fra 500 e 700 °C in un forno a caldaia ed è una biomassa che contiene silice, per cui è potenzialmente utilizzabile come carica in sostituzione del carbon black in mescole a base gomma naturale. Questo materiale è inorganico e idrofilo e deve essere quindi modificato per risultare compatibile con i polimeri al fine di formare nanocompositi: il risultato si ottiene trattando la sua superficie con soluzioni di NaOH e HCl e cambiando la sua dimensione a livello nano con metodo di coprecipitazione.

Questo studio si propone di esaminare l’effetto di particelle di OPBA, come carica in mescole di gomma naturale in sostituzione del carbon black, mediante caratterizzazione delle proprietà termiche, dei gruppi funzionali e degli schemi di diffrazione che ne determinano la morfologia. Alla gomma naturale SIR-20 vengono aggiunte nanoparticelle di OPBA di dimensione 56,31 nm, in quantità 2, 4, 6 e 8 wt %, confezionando così quattro mescole, che vengono confrontate con una mescola di riferimento senza carica. L’analisi delle mescole, esauriente nella sua breve esposizione, è condotta mediante DSC, SEM, FTIR e XRD, e porta alle seguenti conclusioni: • all’aumentare della quantità di OPBA aumentano punto di fusione e reticolazione; • la morfologia delle diverse mescole risulta omogenea, grazie alla buona interazione fra carica e gomma; • lo schema XRD mostra che la mesco-

la senza carica ha una struttura amorfa mentre, con l’aggiunta di OPBA, lo schema di diffrazione diventa cristallino; • il grafico FTIR mostra che non esiste una differenza significativa fra le mescole con e senza carica. MATERIE PRIME E APPLICAZIONI EFFETTI DELLA QUANTITÀ DI CARICA SULLE CARATTERISTICHE DI VUCANIZZAZIONE E SULLE PROPRIETÀ TENSILI DI NANOCOMPOSITI DI PALYGORSKITE/ GOMMA NATURALE N.A. Mohd Nor 1, N. Othman 2, 1,2 School of Materials and Mineral Resources Engineering, Engineering Campus, Universiti Sains Malaysia, Nibong Tebal, Lenang (Malaysia) - email: ayena90@yahoo.com - Procedia Chemistry 19 (2016), pag. 351-358 uesto lavoro studia l’effetto della quantità di carica sulle caratteristiche di vulcanizzazione e sulle proprietà tensili di nanocompositi palygorskite (PAL)/gomma naturale.

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Oggigiorno c’è un crescente interesse per i nanocompositi a base cariche rinforzanti naturali, soprattutto per quelli caolino/gomma grazie alle loro ottime caratteristiche di prestazione ecologica, basso prezzo e rinnovabilità. In questo caso la carica scelta è il caolino palygorskite, un’argilla silicato fibrosa naturale, con eccellenti proprietà fisiche e chimiche e con struttura aghiforme, che conferisce proprietà colloidali uniche. Illustrata la struttura della PAL, l’introduzione evidenzia la sua difficoltà di incorporazione, dovuta sia alla sua scarsa dispersione nelle matrici gomma che alla mancanza di affinità fra carica e polimeri. Di conseguenza si deve ottenere una forte adesione interfacciale fra caolino e gomma e una dispersione uniforme della carica nella matrice gomma. In questo studio si adottano i due metodi di miscelazione per fusione e mescolazione in fase lattice, il primo perché è il più ecologico e il più compatibile con le produzioni attuali, il secondo in quanto, a detta di molti ricercatori, gli strati di argilla possono essere esfoliati e dispersi omogeneamente nella matrice polimerica a livello nanometrico. I benefici di entrambi i metodi hanno spinto gli autori dello studio a preparare i nanocompositi mediante una loro combinazione. Vengono preparati cinque campioni di nanocompositi, denominati PAL 2, PAL 4, PAL 6, PAL 8 e PAL 10, dove il numero indica i phr di PAL utilizzati in mescola, comparati successivamente con un campione di gomma naturale non caricata. La parte risultati e discussioni si articola nella valutazione delle caratteristiche di vulcanizzazione e delle proprietà tensili, nonché nell’esame delle superfici di frattura mediante microscopio elettronico e microscopio a scansione emissione di campo FESEM (Field Emission Scanning Electron Microscope). Conclusione dello studio è che il caricamento di PAL a 4 phr è quello ottimale, col quale si ottiene un miglioramento di carico e allungamento a rottura, insieme all’assenza di flocculazione con linee di frattura lisce grazie alla dispersione omogenea della carica. 12

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 202I

ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE COMPARAZIONE DI GOMME A BASSA ED ALTA INSATURAZIONE (IIR & EPDM CONTRO NR & BR) VULCANIZZATE A ZOLFO. PARTE 1: STRUTTURA DEL RETICOLO E COMPRESSION SET AD ALTE TEMPERATURE M. van Duin, HPE Innovation Arlanxeo Elastomers, Geleen (The Netherlands), C. Gögelein, Leverkusen (Germany) - email: martin.vanduin@arlanxeo.com - KGK n. 6/2020, pag. 24-30 ono stati fatti molti studi sulla vulcanizzazione delle gomme, ma tutti riferiti ad uno specifico elastomero, cambiando le sue caratteristiche (composizione chimica, peso molecolare, ramificazione delle catene etc.) e/o variando le quantità dei vulcanizzanti. Questo studio invece si prefigge di mettere a confronto gomme diverse, gli effetti delle loro strutture sulla vulcanizzazione a zolfo e le proprietà dei relativi vulcanizzati con i vulcanizzanti dello zolfo in quantità variate nello stesso intervallo: in questo modo si fornisce una più generica comprensione delle relazioni “tipo di polimero e contenuto di vulcanizzante → struttura del reticolo → proprietà nella chimica e nella tecnologia della gomma”. Vengono scelte due gomme a bassa insaturazione (IIR ed EPDM) e due ad alta insaturazione (NR e BR), tra cui IIR e NR hanno una bassa densità d’intreccio (entanglement), mentre è alta quella di EPDM e BR. Inoltre la gomma naturale è rinomata per l’indurimento a deformazione, come risultato di cristallizzazione per deformazione indotta, così come la gomma butilica, mentre EPDM e gomma butadiene sono completamente amorfe in tutto l’intervallo di temperatura e deformazione. Pertanto ciascuna delle quattro gomme scelte rappresenta una diversa combinazione di contenuto di insaturazione, densità d’intreccio e cristallizzazione per deformazione indotta. Tutte e quattro manifestano poi una bassa polarità, come confermato dai loro parametri di solubilità e perciò avranno caratteristiche di solubilità simili per i vulcanizzanti polari a zolfo. Le quattro gomme scelte vengono vul-

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canizzate con semplici ricette di accelerazione a zolfo, con variazioni di quantità dello zolfo per ciascuna gomma di 0,75 - 1,13 - 1,50 - 2,25 e 3,00 phr e conseguenti variazioni degli altri ingredienti utilizzati (ossido di zinco attivo, acido stearico, MBT e TMTD), con eventuali correzioni nel caso di forma fisica in masterbatch. Poiché il contenuto di insaturazione di una gomma determina fortemente l’interazione con il carbon black, e quindi l’intensità di rinforzo del carbon black per la gomma in questione, e considerando che la presenza di cariche e plastificanti influenza la relazione struttura/proprietà dei vulcanizzati, per semplicità lo studio si attua su campioni di gomma senza alcuna carica e plastificante. Alla luce della grande quantità dei risultati sperimentali, dei vari modi di correlare questi risultati e dei vari punti di vista da cui presentarli e discuterli, questo studio verrà presentato con una serie di sottostudi. In questa prima parte ci si focalizza sul torque massimo del reometro (MH) come misura per la densità di reticolazione permanente e sul compression set (CS) come funzione della temperatura. In una prossima parte ci si concentrerà sulle proprietà del vulcanizzato come funzione della densità di reticolazione e sul verificarsi dell’indurimento per deformazione. Supportate da tabelle e grafici chiari e comprensibili, le sezioni dedicate al torque massimo del reometro e al compression set in funzione della temperatura, vengono sviluppate con accurata precisione di dettagli per le singole gomme, con l’accento posto, nella prima sezione, sugli entanglement transitori e quelli bloccati (argomento questo trattato raramente in studi specifici sui polimeri), che insieme alla densità della reticolazione chimica determinano la densità di reticolazione permanente. Arrivando alle conclusioni dello studio, vale la pena di evidenziare alcuni risultati: • il torque reometrico massimo è determinato soprattutto dagli entanglement bloccati delle singole gomme e il suo incremento si può riassumere nella sequenza IIR ≤ NR << BR = EPDM;


ABBIAMO LETTO PER VOI

• in generale il compresssion set diminuisce con l’aumentare del contenuto di zolfo a tutte le temperature ma, nel caso di EPDM e IIR, dai 100 °C in su tende a rialzarsi. ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE UNA BREVE RASSEGNA DELLE NUOVE TENDENZE NELLE MISCELE POLIMERICHE A.I. Khalaf, Polymers and Pigments Department, National Research Centre, DokkiGiza (Egypt) - email: aman2502003@yahoo.com - KGK n. 6/2020, pag. 31-43 e miscele di polimeri sono definite come composti di almeno due polimeri o copolimeri, che possono essere sia omogenei che eterogenei a livello molecolare. La loro importanza anche a livello di ricerca, oltre che commerciale, deriva dalle nuove proprietà ottenute, superiori a quelle di un singolo polimero. Dopo l’interessante esposizione di una relazione matematica che, basandosi

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sui valori generici delle proprietà della miscela e dei singoli componenti e sulle concentrazioni dei componenti, può prevedere la qualità di ogni proprietà della miscela, lo studio descrive brevemente la termodinamica delle miscele e la loro classificazione, che prevede: • miscele totalmente compatibili, che non manifestano evidenti sintomi di segregazione polimerica, posseggono proprietà fisiche intermedie dei componenti e consistono solamente di una singola fase; • miscele incompatibili; si tratta di miscele con componenti quasi incompatibili a livello molecolare, che esibiscono separazione di fase, con conseguenti due distinte transizioni di fase, simili a quelle dei polimeri costituenti la miscela; • miscele semi-compatibili; in questo caso le fasi possono non avere un confine ben definito, dal momento che le molecole di un polimero possono penetrare sensibilmente nella fase dell’al-

tro polimero e viceversa. Una volta illustrate le tecniche di caratterizzazione per la compatibilità di una miscela, che comprendono, per esempio, i metodi DSC, NMR, spettroscopia a raggi X e DTG, lo studio parla brevemente dei compatibilizzanti, ossia agenti di reticolazione e copolimeri. A seguire viene presentata una rassegna, non proprio breve come enunciato nel titolo (si tratta di sette fitte pagine di esposizione), delle nuove tendenze nell’ambito delle miscele polimeriche. Vengono menzionate una cinquantina di miscele, in cui compaiono non solo elastomeri, ma anche PE, PP, PVC, PBT, PET, termoplastici, gomme termoplastiche, cariche come carbon black e caolini, citando, in molti casi, i compatibilizzanti usati, come l’EPDM con anidride maleica, l’ESBS e la gomma naturale epossidata. Fra le miscele di soli elastomeri vale la pena di menzionare quelle di SBR/NBR riciclata, NBR/NR, NBR/SBR, ed EPDM/NBR.

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ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE SVILUPPO DI COMPOSITI ELETTROCONDUTTIVI MORBIDI PDMS (POLYDIMETHYLSILOXANE)/ CNT (CARBON NANOTUBES) CON CONTENUTO DI CNT ESTREMAMENTE BASSO M.C.V. Omelan, A. Diekmann, U. Giese, Deutsches Institut Für Kautschuk-technologie, Hannover (Germany) - KGK n. 7/2020, pag. 22-30 li elastomeri elettroconduttivi presenti sul mercato e utilizzati in applicazioni di schermatura, ad esempio sensori di deformazione o elettrodi, sono di solito costituiti da un polimero flessibile, come il silicone PDMS, con incorporate particelle di nanocariche conduttive, che formano percorsi conduttivi conferendo conducibilità al materiale. Il contenuto minimo di carica, quando un reticolo della carica è costruito e la conducibilità cresce drasticamente, è classificato come soglia di percolazione. Tutto questo dipende da molti fattori, tra cui la geometria del manufatto, la conducibilità intrinseca e lo stato di dispersione delle nanocariche corrispondenti. I nanotubi di carbonio (CNT) sono di grande interesse per questa applicazione e grazie alla loro struttura permettono di realizzare elastomeri elettroconduttivi per manufatti molto flessibili, morbidi e leggeri (ad esempio speciali elettrodi per dispositivi medici). Soprattutto per applicazioni di questo tipo è molto importante diminuire la soglia di percolazione il più possibile, dal momento che l’aggiunta di carica al polimero influenza rinforzo e densità. Per mantenere la conducibilità con un minimo contenuto di CNT è necessario realizzare un’adeguata dispersione della carica. Lo sviluppo di compositi PDMS/CNT elettroconduttivi, con contenuto di CNT estremamente basso, deve affrontare la contraddittoria convivenza di conducibilità e rinforzo. Al fine di produrre mescole molto flessibili e leggere con alta conducibilità è indispensabile ridurre al massimo il contenuto di CNT per bilanciare le due caratteristiche. L’approccio consiste allora nel modulare il processo di mescolazione per rompere gli agglomerati di CNTR e rea-

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lizzare un’idonea dispersione della carica nella matrice elastomerica mediante forze di taglio ben bilanciate, tenendo presente che si deve fare attenzione a prevenire fratture dei CNT, in quanto ciò diminuisce la loro proporzione. Lo studio, che utilizza il PDMS Sylgard 184 di Dow Corning, un silicone a due componenti, e CNT multiparete Nanocyl® NC7000, si rivolge ad una nicchia pregiata di mercato, quella dei siliconi incapsulanti, che polimerizzano in un elastomero flessibile, ottimo per la protezione di manufatti utilizzati in applicazioni elettriche/elettroniche. Si tratta di un lavoro molto accurato che, soprattutto nelle due sezioni “ottimizzazione della procedura di mescolazione” e “soglia di percolazione”, si rivela molto dettagliato ed impegnativo, adatto quindi agli addetti ai lavori, a cui lasciamo la lettura completa, certi che lo sapranno apprezzare. PROVE E MISURAZIONI ESPLORAZIONE DELLA SINERGIA DI BPTD (N-BENZIL PIPERAZINA TIURAME DISOLFURO) E CBS (N-CICLOESIL-2-BENZOTIAZOL SULFENAMIDE) NELLA VULCANIZZAZIONE DI GOMMA NATURALE Md.N. Alam, V. Kumar, J. Choi, D-J Lee, School of Mechanical Engineering, Yeungnam University, Gyeongsan, Gyeongbuk (Republic of Korea) email: djlee@yu.ac.kr - jwc@yu.ac.kr - KGK n. 7/2020, pag. 47-53 La lunga introduzione dello studio parla diffusamente della problematica di pericolosità, per la salute umana, dell’accelerante TMTD, derivato da ammine secondarie, che esposto a calore forma nitrosammine cancerogene in presenza di agenti atmosferici nitrosanti. Da qui la necessità di sostituirlo con un controtipo non pericoloso, derivato da ammine che formino nitrosammine non cancerogene, soluzione che per ora si è attuata solo parzialmente, a causa della difficoltà di mettere a punto un prodotto altrettanto efficace in vulcanizzazione. È vero che il TBzTD (tetra benzil tiurame disolfuro), analogo accelerante tiurame presente sul mercato da circa trent’anni, offre proprietà meccaniche simili, ma

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il tempo di vulcanizzazione ottimale risulta sensibilmente più elevato. Il tentativo di ridurre il tempo di vulcanizzazione, mantenendo proprietà fisiche simili, ha portato a considerare l’accelerazione binaria TMTD/CBS, diventata recentemente di largo utilizzo per miglior sicurezza di scottatura, velocità di vulcanizzazione ed effetti sinergici sulle proprietà fisiche e chimiche. In questo studio viene sintetizzato e preso in esame il nuovo accelerante BPTD (Bis [Nbenzil piperazina] tiurame disolfuro), in paragone al TMTD convenzionale, entrambi in combinazione con CBS per la vulcanizzazione di gomma naturale, al fine di valutare prestazioni e proprietà fisiche dei due sistemi acceleranti binari, per giungere anche ad esaminare i relativi vulcanizzati in termini di proprietà di vulcanizzazione, meccaniche e di resistenza al calore. Vengono prodotte, su base gomma naturale RMA1X, nove mescole con diverse combinazioni dei rapporti molari di TMTD/CBS e BPTD/CBS, per vulcanizzazione a 140 °C, e due mescole, con entrambi gli acceleranti delle due combinazioni a 4.5 di rapporto molare, per vulcanizzazione a 160 °C. La valutazione, incentrata sull’attività sinergica dei due sistemi acceleranti sulle proprietà di vulcanizzazione e sulle proprietà tensili, è chiaramente illustrata da grafici, che ne evidenziano le differenze e portano a vista alla conclusione che le migliori attività sinergiche sono date dal BPTD per quanto riguarda delta torque e modulo con valori di sicurezza di scottatura leggermente migliori. Ma è interessante soprattutto, per quanto riguarda i relativi vulcanizzati, che col BPTD si ottengano migliori proprietà di resistenza al calore nella combinazione 4.5 : 4.5 di rapporto molare dei sistemi tiurame/sulfenammide, con valori tensili superiori. MATERIE PRIME E APPLICAZIONI USURA DA SCHEGGIATURA E TAGLIO DI BATTISTRADA PNEUMATICI AUTOCARRO: CONFRONTO FRA PROVE DI LABORATORIO E PROVE PRATICHE SUL PNEUMATICO R. Stoček, Zlin (Czech Republic), G. Einrich, A. Schul, Dresden, M. Wunde, M. Klüppel.


ABBIAMO LETTO PER VOI

C. Vatterot, J. Tschimmel, J. Lacajo-Pineda, Hannover, R. Kipscholl, Dortmund (Germany)email: gheinrich@ipfdd.de - KGK n. 6/2020, pag. 51-55 I battistrada dei pneumatici sono soggetti ad impatti di rotolamento e di scivolamento, che causano danni conosciuti come Chip & Cut (CC), ossia scheggiatura e taglio. Questi danni sono di solito associati a pneumatici di veicoli fuoristrada, SUV e autocarri leggeri, ma il fenomeno si verifica anche con pneumatici di normali autocarri per trasporto su strade di grande scorrimento e pneumatici di automobili. È molto difficile fare una previsione affidabile del comportamento CC di mescole per battistrada pneumatici di nuova progettazione senza prove effettuate sul campo. L’Associazione tedesca per la ricerca DFG (Deutsche ForschungsGemeinschaft) ha svolto alcuni lavori sulle correlazioni fra prove dinamiche di laboratorio sulla previsione di propagazione

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delle crepe e fenomeni di usura di battistrada pneumatici autocarro. Questo per trasferire su applicazioni industriali i risultati scientifici del meccanismo di crescita delle crepe. Facendo riferimento alle prove di laboratorio della DFG, eseguite con analisi di usura a fatica TFA (Tear Fatigue Analysis), considerata una procedura laboriosa che richiede molto tempo, questo studio si avvale di una nuova speciale apparecchiatura chiamata Instrumented Chip & Cut Analyzer (ICCA), progettata per la prova CC. Questo analizzatore è stato sviluppato appositamente per quantificare la resistenza CC ed è in grado di generare modelli di usura su campioni di piccole ruote simili, come superficie, a battistrada pneumatici dopo utilizzo su strada. La comparazione fra le prove CC di laboratorio e la costosa valutazione di pneumatici autocarro, utilizzati in condizioni fuoristrada, viene fatta con quattro mescole di gomma, una

in gomma naturale tal quale e tre in gomma naturale (55 phr) miscelata con gomma butadiene (45 phr), con SBR (45 phr) e con BR/SBR (22,5 phr ciascuna). Nell’introduzione vengono illustrati alcuni lavori del passato, menzionando la loro metodologia e rilevandone l’insufficiente capacità di fornire dati coerenti con le reali condizioni di esercizio dei pneumatici. La descrizione del funzionamento dell’analizzatore ICCA e delle prove su strada fanno ben comprendere la conclusione a cui si arriva, grazie alle valutazioni di entrambi gli ambiti che portano alla classificazione della validità delle quattro mescole esaminate. La prestazione del nuovo strumento ICCA nel misurare la resistenza CC si rivela davvero efficace e l’approccio di impatto dinamico sulla gomma consente al comportamento CC di essere quantificato con l’utilizzo del nuova parametro di danno CC, che stila la classifica NR > SBR > BR.


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Macchinari, gomma e pneumatici: i dati del mercato nel 2020 Le indicazioni a livello italiano di Amaplast per quanto riguarda i macchinari, e dell’associazione europea Etrma per quel che concerne invece le vendite continentali di pneumatici, forniscono un quadro negativo della situazione, come del resto era impossibile non ipotizzare. Le previsioni per il futuro indicano un rimbalzo, ma non sufficiente a recuperare quanto perso nel 2020 foto Bill Oxford/Unsplash

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primi dati sull’andamento del 2020, per quanto riguarda il comparto della produzione di macchinari per la gomma e per la plastica, indicano, come del resto era previsto, una performance negativa, influenzata da un calo dell’export. È quanto indica l’associazione di settore Amaplast sulla base dei dati dei primi tre trimestri dell’anno e delle indicazioni sull’ultimo trimestre. La crisi sanitaria mondiale ha, insomma, colpito duro l’in16

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

dustria italiana delle macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma. Le rilevazioni Istat relative al commercio estero nei primi nove mesi dello scorso anno, a confronto con il medesimo periodo del 2019, evidenziano un ripiego del 17% all’import e del 14% all’export. Il saldo della bilancia commerciale, pur permanendo ampiamente positivo, ben oltre 1,3 miliardi di euro, si contrae di tredici punti.


TREND DI MERCATO

MEGLIO RISPETTO ALLE PRIME INDICAZIONI Tali indicatori – seppure in lieve miglioramento rispetto al picco negativo osservato a maggio – insieme alla flessione della raccolta ordini delle aziende associate, soprattutto nella prima metà dell’anno e in particolare sul mercato interno, portano il centro studi Amaplast a formulare una stima della produzione a 3,6 miliardi di euro, in calo quindi di circa 18 punti rispetto ai 4,4 miliardi del 2019. Un risultato analogo dovrebbe concretizzarsi a consuntivo anche per il commercio estero. L’analisi delle macro-aree di destinazione dell’export di settore nel gennaio-settembre mostra un rafforzamento dell’Europa, soprattutto per quanto riguarda i mercati extra-UE, mentre hanno perso terreno il quadrante asiatico e il Nord America. Si tratta di numeri che non sorprendono, alla luce del contesto economico globale fortemente destabilizzato dalla pandemia che, purtroppo, non sembra destinata a risolversi nel breve periodo. NUOVE MODALITÀ OPERATIVE Proprio la risalita dei contagi da Covid-19 con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno ha spinto le aziende costruttrici di macchinari a sviluppare e consolidare nuove modalità operative; infatti, in molti casi le imprese italiane hanno introdotto con successo complesse procedure di installazione e manutenzione di impianti da remoto, che

hanno consentito di garantire ai clienti la continuità produttiva, soprattutto in quei settori – come l’imballaggio e il medicale – che in effetti meno hanno risentito della crisi. Inoltre, non sono da trascurare i risparmi in termini monetari che, anche in prospettiva futura, potranno essere conseguiti evitando gli interventi dei tecnici in presenza. RICERCA, SVILUPPO E DIGITALIZZAZIONE Tali nuove modalità di lavoro sono possibili anche grazie alla continua attività di ricerca e sviluppo delle aziende costruttrici italiane in chiave Industria 4.0, che consente di proporre macchinari interconnessi nell’ambito di impianti sempre più sofisticati e “su misura”. In aggiunta, la sempre maggiore digitalizzazione permette di raccogliere una enorme quantità di dati che possono contribuire in misura significativa all’ottimizzazione delle performance delle linee di produzione. ATTENZIONI AMBIENTALI PER LA PLASTICA Inoltre, nonostante l’avvento della pandemia abbia in parte e temporaneamente distolto l’attenzione dell’opinione pubblica e attenuato le critiche nei confronti della plastica, i fornitori di tecnologia non hanno certo fermato la ricerca per l’implementazione di sistemi a ridotto consumo energetico e in grado di processare in modo efficiente materiali riciclati, in ottica di Circular Economy. Peraltro, la cosiddetta “plastic tax”, che tanto preoccupa

Noi della Innovativ Gummi Tech vantiamo una lunga esperienza maturata nel settore della gomma. Ci occupiamo non solo di progettazione, produzione e vendita di mescole in gomma per i più svariati settori, ma anche consulenza sui processi industriali ad alto valore tecnologico. I moderni impianti di produzione, la competenza nel campo della tecnologia della gomma e la conoscenza della scienza e della chimica dei polimeri, ci permettono di essere sempre al passo coi tempi. I principali settori del mercato mondiale in cui operiamo sono: Automotive, Calzaturiero, Farmaceutico, Tubi Idraulici, Cinghie e Nastri Trasportatori, Guarnizioni e Giunti, Rivestimento Rulli, Energia e Petrolio, Edilizia e Costruzioni, Prodotti Speciali.

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MONDOGOMMA

Mercato italiano di macchine per la gomma plastica (milioni di euro)

Fonte: Amaplast

Aree di destinazione dell’export italiano di macchine (percentuali - gen/set 2020)

Fonte: Amaplast 18

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TREND DI MERCATO

Vendite di pneumatici in Europa (unità)

Fonte: Etrma le aziende del settore, non è stata cancellata ma la sua entrata in vigore è stata rinviata al 1° luglio 2021. PREVISIONI PER IL MERCATO MACCHINE Difficile fare previsioni per l’anno appena iniziato, soprattutto a causa dell’incertezza che continua a caratterizzare l’evoluzione della pandemia, che condiziona i mercati e i progetti di investimento delle aziende. È verosimile attendersi un rimbalzo, ancora una volta grazie all’impulso dato dalle esportazioni - da sempre fattore propulsivo per l’industria italiana di settore - ma difficilmente la sua consistenza potrà essere tale da riportare gli indicatori del comparto ai livelli pre-crisi. GLI PNEUMATICI NON STANNO MEGLIO Pesante calo delle vendite, quale non si era mai visto prima, anche per il settore pneumatici. Vistosa la flessione nel 2020 causata dalla pandemia di covid-19 e dalla conseguente crisi economica su scala globale. Lo dicono i dati pubblicati da ETRMA, l’Associazione europea dei produttori di pneumatici e articoli in gomma, relativi alle vendite realizzate dagli associati nel quarto trimestre e nell’intero anno 2020. I frequenti lockdown dell’anno scorso, le limitazioni alla mobilità che ne sono derivate,

la chiusura di alcuni impianti, con tutto quello che ne è conseguito sul fronte dell’economia, hanno prodotto gravi conseguenze sull’intero settore dei pneumatici non solo in termini di calo delle vendite, ma anche in termini di perdite di posti di lavoro. Una situazione, questa, che secondo Facilet Cinaralp, Secretary-General di ETRMA, non è una sorpresa, in quanto diretta conseguenza della flessione del 23,7% prevista per il 2020 dall’industria europea dell’auto a causa della pandemia. GOMME AUTO IN FLESSIONE Nel quarto trimestre dell’anno scorso il mercato dei pneumatici di ricambio del settore auto ha chiuso il periodo col segno meno: 48.842 migliaia di unità vendute contro 51.568 (-5%). Segno più, invece, per le vendite nel settore agricoltura (+14%, con 256 migliaia di pezzi contro 224 dello stesso trimestre del 2019) al quale hanno fatto seguito il segno più del settore moto & scooter con 1.351 migliaia di unità su 1.193 (+13%) e quello dei pneumatici autocarro, con 3.380 migliaia contro 3.120 del periodo ottobre-dicembre dell’anno prima (+8%). L’intero anno ha chiuso con un calo delle vendite sia dei pneumatici vettura che dei pneumatici per veicoli pesanti, tanto nel segmento del primo equipaggiamento (Original Equipment, OE) che in quello del ricambio. L’OE L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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MONDOGOMMA

è calato del 23% per i pneumatici vettura, con 66.958 migliaia di pezzi venduti contro 87.105 dell’anno prima, e del 18% per i pneumatici veicoli pesanti, con 4.662 migliaia di unità su 5.704. SECONDO EQUIPAGGIAMENTO Per quanto riguarda il mercato del ricambio, i pneumatici vettura sono diminuiti del 12% (192.306 migliaia di vendite su 218.743) come risultato, in dettaglio, di una diminuzione del 13% di quelli estivi (85.732 migliaia di

TREND DI MERCATO

unità su 98.319), di un calo del 20% di quelli invernali (46.577 su 58.200) e di un aumento del 5% di quelli all season – l’unico segmento che ha registrato un trend positivo – con 20.960 migliaia di vendite su 19.869. Il segmento dei pneumatici di ricambio veicoli pesanti ha subito una flessione del 4% (12.087 migliaia contro 12.584), quello dei pneumatici moto e scooter è calato dell’8% (8.466 migliaia di vendite su 9.233) e quello del settore agricoltura è diminuito del 2% (1.155 migliaia di unità vendute su 1.184). u

foto Iahongir Ismoilov/Unsplash

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MONDOGOMMA

di Giuseppe Cantalupo

Anche l’automotive bloccato dal Covid Le immatricolazioni di auto nel 2020 sono calate di quasi il 28% rispetto all’anno precedente, segnando la più grave battuta d’arresto del settore dagli anni Settanta a questa parte. Tutti i veicoli sono decisamente scesi nelle vendite, compresi gli autobus per il trasporto di passeggeri, a cui evidentemente non hanno giovati gli inviti a potenziare i trasporti pubblici nelle nostre città. Dati su cui riflettere per le aziende della gomma che lavorano per l’automotive

foto Stellantis

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n 2020 da dimenticare anche per la sorte toccata al mercato dell’auto a causa della pandemia. Secondo il Centro Studi Promotor (CSP), i dati relativi alle immatricolazioni dell’anno scorso pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fotografano una situazione confrontabile con quella degli anni ’70. Nel mese di dicembre sono state immatricolate 119.454 vetture nuove, in calo del 15,0% rispetto al dicembre 2019 quando ne furono immatricolate 140.448, e nell’intero anno sono

state registrate 1.381.496 immatricolazioni, con una flessione del 27,9% rispetto all’anno prima, quando furono vendute 1.916.949 auto nuove. CALO DEGLI INCENTIVI Secondo Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), Federauto (Federazione Italiana Concessionari Auto) e Unrae ((Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), il calo senza precedenti delle unità immatricolate L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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Immatricolazioni di auto nuove in Italia nel 2020 (variazioni percentuali tendenziali)

Fonte: Centro Studi Promotor

è dovuto soprattutto alla cessazione degli incentivi stanziati in precedenza. I nuovi incentivi per l’acquisto di vetture nuove previsti dalla Legge di Bilancio entrata in vigore con l’inizio del nuovo anno autorizzano, tuttavia, un certo ottimismo, anche se molto cauto. Nel corso dell’inchiesta congiunturale condotta dal CSP lo scorso mese di dicembre nell’ambito degli operatori del settore auto è emerso, infatti, che il 49% dei concessionari interpellati si aspetta, nel 2021, immatricolazioni sostanzialmente allo stesso livello del 2020, mentre il 51% è costituito da ottimisti e pessimisti ripartiti in egual misura. Tenendo conto degli incentivi alla rottamazione e considerando che, tuttavia, molto dipenderà dall’andamento della pandemia, secondo lo stesso Centro Studi Promotor per il 2021 si potrebbero prevedere immatricolazioni comprese tra 1.435.000 e 1.735.000 unità. GENNAIO 2021 TUTTO SOMMATO POSITIVO Un primo segnale positivo per il 2021 arriva dai dati di gennaio, sempre forniti dal Centro Studi Promotor, che evidenzia cali pesanti del mercato dell’auto in tutta Europa, ma non in Italia. Nel nostro paese, infatti, a gennaio sono state immatricolate 134.001 autovetture con un calo del 14,03%, che però va valutato tenendo conto che nel gennaio scorso vi sono stati due giorni lavorati in meno rispetto a gennaio 2020 e che quindi, a parità di giorni lavorati, il calo del gennaio scorso è stato del 4,97%. Un risultato segnala il centro studi, «che, al di là del segno meno, è indubbiamente importante perché il confronto si fa con un livello ante-crisi visto che la pandemia ha incominciato a penalizzare il mercato dell’auto soltanto a partire 22

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da marzo». Il buon risultato del mercato italiano, secondo l’analisi, «è dovuto essenzialmente al pacchetto Benamati, che ha previsto incentivi oltre che per le auto con emissioni di CO2 fino a 60 gr/km anche per l’acquisto di vetture Euro 6 di ultima generazione ad alimentazione tradizionale e con emissioni non superiori al 135 gr/km di CO2. Il successo degli incentivi è stato immediato e ha contributo ad evitare un crollo del mercato come invece, dai primi dati, sembra che sia successo in alcuni grandi paesi europei. La pronta risposta del mercato agli incentivi assume poi particolare significato, anche perché testimonia che nonostante i disagi e le preoccupazioni economiche per il presente e per il futuro la propensione all’acquisto di automobili da parte degli italiani resta forte ed è motivata in gran parte dalla necessità e dal desiderio di sostituire autovetture ormai decisamente vecchie, con tutto quello che ne consegue in termini di inquinamento e di sicurezza stradale». Basti pensare, per quest’ultimo aspetto, che la mortalità annua per incidente stradale in Italia è di 55 morti per milione di abitanti, contro i 51 della media europea, i 48 della Francia, i 37 della Germania, i 36 della Spagna e i 28 del Regno Unito. MARCHE NAZIONALI Venendo alle immatricolazioni, le marche nazionali hanno chiuso dicembre 2020 con le vendite in aumento, con 31.875 immatricolazioni contro 31.363 dello stesso mese del 2019 (+1,6%), e con la quota anch’essa in aumento, dal 22,3% al 26,7%. Nell’intero anno, invece, hanno avuto un calo, con le vendite scese da 458.832 dell’anno prima a 336.761 (-26,6%). La quota, al contrario, è cresciuta dal 23,9% al 24,4%.


MERCATO AUTO

Andamento in fotocopia quello del Gruppo FCA (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Jeep, Maserati): aumento nel mese e diminuzione nell’anno. A dicembre le immatricolazioni sono state, globalmente, 31.508, in crescita dell’1,1% rispetto al dicembre dell’anno prima - quando il gruppo aveva totalizzato 31.182 vendite - e la quota di mercato è salita dal 22,2% al 26,4%. Fiat ha registrato un leggero aumento (+1% circa) con le vendite salite da 19.329 unità a 19.519 e la quota passata dal 13,8% al 16,3%; Alfa Romeo ha registrato un calo delle vendite del 17,6%, scendendo da 2.019 unità immatricolate a 1.664 (quota 1,4% costante); Lancia ha messo a segno un considerevole incremento del 20,5%, con le vendite aumentate da 3.924 unità a 4.728 e la quota cresciuta dal 2,8% al 4,0%; Jeep ha totalizzato 5.458 vendite a fronte di 5.753 (-5,1%, ma quota salita dal 4,1% al 4,6%); Maserati ha venduto 139 vetture contro 157 (-11,5% e quota praticamente stabile dello 0,1%). Nell’anno il Gruppo FCA ha registrato 332.478 vendite contro 454.189 (-26,8%, ma quota aumentata dal 23,7% del 2019 al 24,1%). All’interno del gruppo, Fiat è scesa da 285.945 a 211.297 immatricolazioni (-26,1%) registrando, però, un aumento della quota dal 14,9% al 15,3%; Alfa Romeo ha visto ridursi di un terzo le sue vendite, che sono passate da 25.879 unità a 17.202 (-33,5%), e abbassarsi, sia pur leggermente, la quota dall’1,4% all’1,3%; Lancia ha registrato una contrazione delle vendite del 26,8%, con 43.023 immatricolazioni su 58.755 e quota del 3,1% rimasta costante; anche le vendite di Jeep hanno subito una flessione di un terzo, scendendo da 81.526 vetture nuove a 59.598 (-26,9%), con una quota del 4,3% invariata; stessa sorte toccata a Maserati, che ha immatricolato 1.358 vetture contro 2.084 dell’anno prima (-34,8%) e quota ferma allo 0,1%. VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI Per quanto riguarda le immatricolazioni dei veicoli commerciali leggeri (VCL, con peso totale a terra, ptt, fino a 3,5 t), i dati relativi al 2020 elaborati dal Centro Studi e Statistiche di Unrae su dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti mostrano una flessione del mercato sia a dicembre (-9,4%, con 18.117 immatricolazioni su 19.992 del dicembre 2019) che nell’intero anno (-15,1%, con 160.220 vendite di veicoli nuovi su 188.634 dell’anno scorso). Secondo Anfia, Federauto e Unrae le previsioni per il 2021 sono improntate a un certo ottimismo giustificato dal fatto che le nuove misure della Legge di Bilancio entrata in vigore quest’anno includono anche un intervento a beneficio della ripresa del mercato di questa categoria di veicoli attraverso contributi all’acquisto di nuovi mezzi in funzione del peso totale a terra, dell’alimentazione e dell’eventuale rottamazione del vecchio veicolo. VEICOLI INDUSTRIALI Nel settore dei veicoli industriali medi e pesanti (medi, con ptt maggiore di 3,5 t e minore di 16,0 t; pesanti, con ptt uguale o superiore a 16,0 t), i dati relativi al 2020 elaborati da Unrae sulla base di quelli pubblicati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti mostrano un calo complessivo delle immatricolazioni a dicembre e nell’anno: -6,1% a dicembre rispetto allo stesso mese del 2019, con 2.045 immatricolazioni a fronte di 2.177, e -13,8% nei dodici mesi rispetto al 2019,

con 20.370 veicoli immatricolati contro 23.628. Il dettaglio dei veicoli pesanti indica una contrazione del mercato del 5,1% a dicembre, con 1.670 vendite su 1.759, e del 12,7% nel periodo gennaio-dicembre, con 16.567 immatricolazioni a fronte di 18.985. TRASPORTO PASSEGGERI Nel comparto trasporto passeggeri – autobus con ptt superiore a 3,5t - i dati attualmente disponibili elaborati dall’Anfia si riferiscono a novembre e al periodo gennaio-novembre 2020 e mostrano un mercato complessivamente in crescita nel mese e in calo negli undici mesi. A novembre le immatricolazioni sono cresciute del 27% rispetto allo stesso mese del 2019 (296 nuove unità vendute contro 233). Nell’ambito di questo comparto, gli autobus adibiti al trasporto pubblico locale (TPL) sono aumentati del 64,2% (179 vendite su 109); gli autobus e midibus turistici sono aumentati del 139,3% (67 e 28 le vendite delle nuove unità nel 2020 e nel 2019); i minibus sono diminuiti del 42,9% (28 unità vendute contro 49) e gli scuolabus del 53,2% (22 nuove immatricolazioni su 47). Negli undici mesi, tutti i comparti hanno accusato una flessione: gli autobus per il TPL sono calati del 35,9%, da 2.014 a 1.290 veicoli immatricolati; gli autobus e midibus turistici sono diminuiti del 13,6%, con le immatricolazioni scese da 831 a 718; i minibus sono la categoria che ha subito il calo minore con un decremento del 7,7% (525 vendite contro 569); gli scuolabus sono invece il comparto che ha venduto meno veicoli di tutti, con 344 nuove unità immatricolate contro 544 (-36,8%). Nel suo complesso, il comparto degli autobus con ptt superiore a 3,5 t ha chiuso il periodo gennaio-novembre 2020 con una flessione del 27,3%, con 2.877 libretti rilasciati a fronte dei 3.958 di gennaio-novembre 2019. u

foto Kevin Bhagat/Unsplash L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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MONDOGOMMA

Percezione del rischio: la pandemia cambia gli scenari Il Covid-19 ha modificato il modo con cui le aziende guardano al futuro. Se fino al 2019 le preoccupazioni principali erano legate al cybercrime, all’interruzione di attività e alle incertezze ambientali, climatiche e catastrofiche, ora l’epidemia globale diventa il principale rischio percepito dalle aziende, e tutti gli altri ne sono una sua conseguenza, come il lockdown e l’aumento esponenziale di hacker hanno dimostrato. Il ricorso sempre maggiore alle tecnologie digitali e al lavoro remoto espongono del resto ancora di più le aziende ai rischi informatici. L’Allianz Risk Barometer 2021 mette in evidenza tutti questi temi, a beneficio dei risk manager e per una gestione più avveduta delle attività

C

ome da tradizione, ormai, anche l’inizio del 2021 è scandito dalla pubblicazione del più autorevole rapporto sui rischi percepiti dalle imprese per l’anno a venire, l’Allianz Risk Barometer 2021. Un documento utile per capire come il mondo economico valuta le incertezze sulla propria attività, sia a livello planetario che locale. Inutile dire che il Covid-19 ha modificato lo scenario degli anni precedenti, entrando prepotentemente in classifica come la seconda minaccia percepita dalle imprese nel mondo dopo, ovviamente, l’interruzione di attività, che però alla pandemia è stata strettamente collegata nel 2020. In Italia la percezione è leggermente diversa, con una preoccupazione crescente per i rischi informatici, che già nel 2019 erano cresciuti moltissimo ma che nel 2020, spinti anche in questo caso dalla pandemia, sono aumentati ancora. Del resto, più di un osservatore ha stabilito un nesso tra la crescente attività degli hacker e lo stal-

Il grande cambiamento di scenario nella percezione dei rischi da parte delle imprese è stato determinato dalla pandemia di Covid-19. Ora la speranza è che l’arrivo dei vaccini riporti in tempi brevi a una situazione vicina alla normalità. Ma l’impatto di quanto successo nel 2020 peserà a lungo sul futuro (foto Hakan Nural/Unsplash).

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RISK MANAGEMENT

I primi tre rischi percepiti dalle aziende italiane. Il cybercrime resta al primo posto, seguito dal timore dell’interruzione di attività e per gli effetti della pandemia.

lo economico prodotto dal Covid-19, che evidentemente ha spinto nelle braccia del cybercrime un gran numero di persone che si sono trovate, in più parti del mondo, in serie difficoltà lavorative. Analizzando il barometro di Allianz, vediamo come l’interruzione di attività (n°1 con 41% delle risposte) e lo scoppio della pandemia (n°2 con 40%) siano i principali rischi percepiti per il 2021, mentre i rischi informatici (n°3 con 40%) si colloca-

no al terzo posto. L’indagine annuale sui rischi aziendali globali di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) aggrega le opinioni di ben 2.769 esperti, tra cui amministratori delegati, risk manager, broker ed esperti assicurativi, provenienti da oltre 92 Paesi. «L’Allianz Risk Barometer 2021 è chiaramente dominato dal trio di rischi legati al Covid-19. L’interruzione di attività, la pandemia e il cyberspazio sono fortemente interconnessi, a dimostrazione delle crescenti vulnerabilità del nostro mondo altamente globalizzato e connesso», afferma Joachim Müller, CEO di AGCS. «La pandemia di coronavirus ci ricorda che non tutto è assicurabile, perciò la gestione del rischio insieme a quella dei Business Continuity Plan deve evolvere per aiutare le azien-

I primi 10 rischi percepiti in Italia secondo l’Allianz Risk Barometer 2021. La tabella indica il cambiamento di posizione rispetto alla classifica stilata all’inizio del 2020, prima dell’esplosione della pandemia.

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I rischi informatici sono cresciuti esponenzialmente in Italia e ora sono favoriti dall’esplosione del Covid e dal ricorso sempre maggiore delle imprese a servizi web (foto Philipp Katzenberger/Unsplash).

de a fronteggiare e superare situazioni estreme. Con la pandemia che persiste in tutto il mondo, dobbiamo essere pronti ad affrontare più frequenti scenari catastrofici “estremi”, come un’interruzione del cloud su scala globale o un attacco informatico, disastri naturali causati dal cambiamento climatico o anche un’altra epidemia». PAURA DELLA PANDEMIA La crisi del coronavirus continua a rappresentare una minaccia immediata sia per la sicurezza individuale sia per le imprese, e lo dimostra il fatto che l’epidemia ha scalato ben 15 posizioni arrivando al 2° posto in classifica. Un rischio chiaramente sottovalutato in passato, considerando che prima del 2021 non aveva mai superato il 16° posto in questi 10 anni di Allianz Risk Barometer. Invece, nel 2021, è il rischio numero uno in 16 Paesi e fra i tre maggiori rischi in tutti i continenti e in 35 dei 38 Paesi selezionati per i quali è stata fatta un’analisi dei principali 10 rischi. Giappone, Corea del Sud e Ghana sono le uniche eccezioni. Anche altri rischi sono saliti nella classifica dell’Allianz Risk Barometer 2021, come i cambiamenti nei mercati (n°4 con il 19%), i cambiamenti macroeconomici (n°8 con il 13%) e i rischi politici (n°10 con l’11%) che sono anch’essi in gran parte scenari legati all’epidemia di coronavirus. Tra i rischi in discesa figurano i cambiamenti 26

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

nello scenario legislativo e regolamentare (n°5 con il 19%), le catastrofi naturali (n°6 con il 17%), gli incendi/esplosioni (n°7 con il 16%) e il cambiamento climatico (n°9 con il 13%), chiaramente superati dalle preoccupazioni legate alla pandemia. In Italia, per la prima volta in assoluto, gli incidenti informatici si classificano come il più importante rischio per le aziende a livello locale. L’interruzione di attività è al secondo posto e rimane una sfida fondamentale, mentre la pandemia entra quest’anno direttamente al terzo posto. INTERRUZIONE, RISCHIO REALE Prima dell’epidemia di Covid-19, l’interruzione di attività (Business Interruption - BI) si era già classificata per sette volte al vertice dell’Allianz Risk Barometer e torna a quel primo posto che aveva ceduto agli incidenti informatici nel 2020. La pandemia ha dimostrato che gli eventi estremi di business interruption su scala globale non sono solo teorici, ma una possibilità reale, che causa perdite di ricavi e interruzioni della produzione, delle attività e delle supply chain. Il 59% degli intervistati segnala la pandemia come la causa principale della BI nel 2021, seguita dagli Incidenti informatici (46%) e da Catastrofi naturali e Incendi ed esplosioni (circa il 30% ciascuno). La pandemia si è aggiunta al crescente elenco di scenari di BI con danni non materiali, come i danni da cyber


RISK MANAGEMENT

Secondo il barometro di Allianz, la pandemia ha anche fatto calare la preoccupazione per il riscaldamento climatico e i disastri ambientali, passati in secondo piano di fronte al rischio di un’espanzione incontrollata del Covid-19 (foto Philipp Katzenberger/Unsplash).

o i blackout energetici. «Le conseguenze della pandemia, cioè una digitalizzazione più ampia, l’aumento del lavoro da remoto e la crescente dipendenza di aziende e società dalle tecnologie informatiche, aumenteranno probabilmente i rischi di business interruption nei prossimi anni», spiega Philip Beblo, del Global Property underwriting team di AGCS. «Tuttavia, i rischi tradizionali non scompariranno e devono rimanere nell’agenda della gestione del rischio. Catastrofi naturali, fenomeni meteorologici estremi o incendi rimangono le cause principali di interruzione dell’attività per molti settori e nel tempo continuiamo a notare una tendenza all’aggravarsi delle perdite a loro relative». SICUREZZA DELLE SUPPLY CHAIN In risposta all’accresciuta vulnerabilità relativa alla BI, molte aziende puntano a costruire attività più resilienti e a ridurre il rischio nelle loro supply chain. Secondo gli intervistati dell’Allianz Risk Barometer, il miglioramento dei piani di business continuity è l’azione principale che le aziende stanno intraprendendo (62%), seguita dallo sviluppo di contratti con fornitori alternativi o multipli (45%), dall’investimento in supply chain digitali (32%) e dal miglioramento della selezione e dell’auditing dei fornitori (31%). Secondo gli esperti di AGCS, i piani di business continuity di molte aziende sono stati rapida-

mente sopraffatti dal ritmo della pandemia. La pianificazione relativa alla continuità operativa deve diventare più olistica, interfunzionale e dinamica e deve monitorare e misurare gli scenari di sinistro emergenti o estremi, ed essere costantemente aggiornata testata e integrata nella strategia di un’organizzazione. GLI INCIDENTI INFORMATICI AUMENTANO Gli incidenti informatici sono scesi al terzo posto nella percezione globale, ma sono invece la preoccupazione principale per le aziende italiane. Rimangono un rischio fondamentale per un numero di intervistati superiore a quello del 2020, e si collocano ancora tra i primi tre rischi in molti Paesi, tra cui, oltre all’Italia, anche Brasile, Francia, Germania, India, Giappone, Sudafrica, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. La pandemia sta provocando un’accelerazione verso il lavoro da remoto e una maggiore digitalizzazione, intensificando le vulnerabilità IT. Gli incidenti di ransomware, che già erano frequenti, stanno diventando più gravi, poiché prendono sempre più di mira le grandi imprese con attacchi sofisticati e ingenti casi di estorsione, come evidenziato dal recente rapporto “cyber risk trends” di AGCS. «Il Covid-19 ha dimostrato la rapidità con cui i criminali informatici sono in grado di adattarsi. L’ondata di digitalizzazione provocata dalla pandemia ha creato opL’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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MONDOGOMMA

portunità di intrusione con nuovi scenari di rischio che emergono costantemente», afferma Catharina Richter, Global Head of the Allianz Cyber Center of Competence di AGCS. «I cyber-criminali si stanno evolvendo: utilizzano la scansione automatica per identificare le lacune nel sistema di sicurezza, attaccano i router scarsamente protetti o addirittura utilizzano i ‘deepfake’, ovvero contenuti multimediali realistici modificati o falsificati dall’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo la protezione dei dati, la regolamentazione della privacy e le multe per le violazioni dei dati continuano la loro tendenza al rialzo». INSTABILITÀ POLITICA I cambiamenti nei mercati salgono al quarto posto nella graduatoria dell’Allianz Risk Barometer di quest’anno, mentre il Covid-19 innescherà probabilmente un periodo di cambiamento e di perturbazione del mercato, sollecitando l’adozione di nuova tecnologia, portando a cambiamenti normativi, oltre ad accelerare la scomparsa di settori storici e tradizionali e dando origine a nuova concorrenza. I cambiamenti macroeconomici (n°8) e i rischi politici (n°10) tornano per la prima volta nella top 10 dal 2018, evidenziando il fatto che i disordini civili, le proteste e le rivolte sfidano il terrorismo come principale rischio per le aziende. Il numero, la portata e la durata di molti eventi recenti, tra cui le proteste del movimento Black Lives Matter, le manifestazioni anti-lockdown e i disordini intorno alle elezioni presidenziali statunitensi, sono stati eccezionali. Con l’aumento delle ricadute socioeconomiche dovute al Covid-19, è probabile che si verifichino ulteriori disordini politici e sociali, e si prevede che mol-

RISK MANAGEMENT

ti Paesi registreranno un aumento di tali situazioni nel 2021 e oltre, in particolare in Europa e nelle Americhe. RISCHI AMBIENTALI E CLIMATICI I cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare scendono dal terzo al quinto posto rispetto all’anno precedente. «La pandemia può aver causato alcuni ritardi nel processo di cambiamento normativo, che tuttavia non si è fermato. Al contrario, il 2021 promette di diventare un anno molto impegnativo in termini di nuove leggi e norme, in particolare per quanto riguarda i dati e la sostenibilità», prevede Ludovic Subran, Chief Economist di Allianz. Le catastrofi naturali scendono dal quarto al sesto posto e questo sottolinea il fatto che, sebbene le perdite aggregate di molteplici eventi minori come incendi o eventi atmosferici violenti abbiano comunque portato a devastazioni diffuse e a ingenti perdite nel 2020, è stato anche il terzo anno consecutivo senza un solo grande evento come, ad esempio, l’uragano Harvey nel 2017. Anche il cambiamento climatico è sceso nella percezione dei rischi, ed è ora al nono posto. Tuttavia, la necessità di combattere i cambiamenti climatici rimane più importante che mai, dato che il 2020 è stato l’anno più caldo mai registrato. «Grazie all’inizio della campagna di vaccinazione, il cambiamento climatico dovrà tornare all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione di ogni azienda come priorità nel 2021», dice Michael Bruch, Global Head of ESG di AGCS. «Molte imprese devono adeguare il loro business per un mondo a basse emissioni di carbonio - e i risk manager devono essere in prima linea in questa transizione». u

Un’ulteriore preoccupazione che si sta affacciando sempre più minacciosa sulla società civile e sui mercati è quella dell’instabilità politica. Da Hong Kong ai fatti di Washington, al colpo di stato in Myanmar sono sempre più numerose le situazioni critiche nel mondo (foto Ehimetalor Akhere Unuabona/Unsplash).

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021


FOCUS

Le nostre domande 1.

Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini?

2.

Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato?

3.

Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha cambiato il vostro modo di lavorare?

4.

Gli auspici iniziali del 2021 parevano rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e all’annunciato ritorno degli eventi fieristici. Poi sono arrivati gli annunci che sia DKT di Norimberga che Plast di Milano si terranno nel 2022. Quali sono le vostre valutazioni? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui intendete intervenire?

5.

INCHIESTA MACCHINE

Avanti con fiducia, aspettando tempi migliori Non si può negare che il Covid-19 abbia lasciato il segno. Ma per i produttori di macchine per lo stampaggio a iniezione e di automazioni per il settore gomma i danni, tutto sommato, sembrano essere limitati, grazie alla robustezza delle imprese e alla flessibilità delle loro organizzazioni. Per il 2021 permangono molte incognite, legate all’efficacia della campagna vaccinale e alla consueta assenza della politica e delle istituzioni, a cui ormai gli imprenditori del settore guardano con scetticismo, date le misure inefficaci e spesso vessatorie e l’eccesso di burocratizzazione. Ma i segnali sono discretamente buoni, sia nella tenuta di ordini e commesse sia per l’efficacia dimostrata da una nuova organizzazione del lavoro, che grazie alle tecnologie digitali consente razionalizzazioni e risparmi rispetto al passato.

Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni? Ci sono misure che hanno mostrato di essere efficaci e vi sostengono nella vostra attività?

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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FOCUS

Le risposte degli esperti “Questo brutto periodo ci ha lasciato più incertezze che altro e una notevole difficoltà lavorativa e organizzativa”

CMR Costruzioni Meccaniche Emiliano Pozzato Legale rappresentante

“Il lavoro digitale si è reso indispensabile per il supporto tecnico, il commerciale e il marketing e resterà un ausilio importante”

Comi

Paolo Notari Presses Sales Manager

1.

1.

2.

2.

Dire che il 2020 è stato un anno anomalo è un po’ riduttivo. È stato purtroppo pessimo sotto tutti gli aspetti. Comunque, dal punto di vista esclusivamente lavorativo posso dire che abbiamo avuto un calo degli ordini e delle richieste di offerta cospicuo.

Il 2021 si spera sia migliore rispetto all’anno precedente e anche se è presto per dirlo sembra ci sia un lieve miglioramento.

3.

Diciamo che purtroppo stiamo navigando a vista. Questo brutto periodo ci ha lasciato più incertezze che altro e a causa sempre del Covid-19 abbiamo una difficoltà lavorativa e organizzativa enorme, dovuta per esempio a scaglionamenti di ingressi uscita, gestione mensa, difficoltà nel ricevere e/o visitare clienti.

4.

Speriamo che i vaccini siano efficaci come nelle previsioni e che possano arrivare il più in fretta possibile alla maggior parte della popolazione, per poter così rientrare in una pseudo-normalità. Avevamo in programma di partecipare come espositori al Plast 2021, ma non pensiamo di partecipare ad altre manifestazioni quest’anno Né come espositori Né come visitatori.

5.

I sostegni ricevuti, sono una goccia nel mare delle difficoltà ancora in essere. La cassa Covid ha aiutato sicuramente in parte, però quello che come azienda abbiamo bisogno sono lavoro e certezze. u

Quest’anno COMI ha concluso il 2020 con buoni risultati, frutto di trattative passate. L’unico vero rallentamento si è verificato sulla produzione e sulle installazioni delle macchine all’estero per via delle norme anti-Covid.

Il 2021 sarà indubbiamente un anno più difficile dal punto di vista commerciale. Molti ordini saranno posticipati e la produzione sarà fortemente rallentata dalle norme internazionali volte a rallentare e bloccare gli spostamenti. I nostri tecnici per fare le installazioni in altri paesi devono seguire un iter lungo, attraverso le ambasciate, tamponi, controlli in entrata, quarantene e informazioni difficili da reperire tra paesi.

3.

Sicuramente il lavoro in via digitale si è reso indispensabile sia per il supporto tecnico che per l’area commerciale e marketing. Tale strumento sarà tenuto come ausilio importante anche dopo, si spera, la fine dell’emergenza.

4.

Nel 2021 sono state posticipate molte fiere del 2020 a cui avevamo programmato di partecipare. Il Plast di Milano doveva essere una di queste. Al momento è ancora confermato il Mecspe a Bologna, a cui abbiamo in programma di essere presenti come espositori con uno stand nel settore Eurostampi, con una pressa per la lavorazione della plastica e una per la lavorazione della gomma, e con uno stand nel settore macchine utensili con la presenza di un tornio e di un centro di lavoro a 5 assi. Nei nostri piani anche JEC World a Parigi, Metallobrabotska a Mosca e altre numerose fiere in USA, Cina, Corea del Sud e Giappone.

5.

L’unico sostegno diretto è stato il bonus pubblicità, però la nuova Sabatini e il piano di Transizione 4.0 aiuteranno indubbiamente le PMI italiane ad acquistare nuovi macchinari e, indirettamente, dovrebbe aiutare anche noi fornitori ad avere una maggiore richiesta di ordini. u 30

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021


INCHIESTA MACCHINE “Con i contatti a distanza stiamo creando una nuova empatia con clienti e fornitori, anche se in alcuni aspetti del lavoro toccare le cose con mano resta essenziale”

Le nostre domande

Delia

2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato?

Giovanni Delia Amministratore Delegato

1.

In questo 2020 ci è mancato “tutto” il lavoro relativo al settore dell’automotive, con la maggior parte dei nostri clienti che hanno lavorato al 30% della loro potenzialità per almeno sei mesi per arrivare solo verso fine anno ad avere un impiego degli impianti intorno al 50%. Quindi tutto il lavoro in quel settore si è fermato, mentre gli altri comparti dell’industria della gomma in cui lavoriamo abitualmente si sono messi in posizione di attesa, con pochi investimenti. Per i settori gomma non automotive verso fine 2020 ci sono stati segnali di ripresa degli ordini.

2.

Penso ancora ad un mercato pigro in una prima parte del 2021, almeno nei settori in cui operiamo. In base ad esperienze passate, simili ma chiaramente non paragonabili (siamo presenti sul mercato dal 1984), in genere in momenti di crisi, dopo un periodo di iniziale attesa, le aziende più sane tendono a riorganizzarsi e iniziano a investire proprio nel momento di flessione del mercato, con l’obiettivo di essere pronte nel momento della ripresa. Si veda l’aumento degli ordini di dicembre e delle prime settimane di gennaio 2021 per i settori non automotive. Anche per l’automotive è pensabile che nella prima parte dell’anno possano essere decisi investimenti in macchinari più evoluti, ma poi ci sarà bisogno di tempo per realizzarli e quindi solo nella seconda metà del 2021 ci potrà essere una ripresa del fatturato di quel comparto.

1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini?

3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha cambiato il vostro modo di lavorare? 4. Il 2021 si apre con auspici più rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e con l’auspicabile ritorno ad eventi fieristici. In particolare quest’anno tornerà il Plast di Milano, riprogrammato nella seconda metà di giugno. Pensate di partecipare? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui intendete intervenire? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni? Ci sono misure che hanno mostrato di essere efficaci e vi sostengono nella vostra attività?

ti si potranno vedere solo verso la fine del 2021. Circa gli eventi fieristici 2021 che prevedono la presenza fisica al momento non credo che ci siano le condizioni per una nostra partecipazione, tenendo presente che due fiere importanti del nostro settore, il DKT e il Plast, sono state posticipate al 2022.

5.

Credo che misure a fondo perduto possano maggiormente aiutare rispetto a finanziamenti che, anche se a tassi agevolati, indebitano comunque le aziende. Vedo bene misure a fondo perduto per supportare attività di internazionalizzazione per una migliore penetrazione nei mercati esteri, e per permettere alle aziende di autofinanziarsi. u

3.

La Delia srl aveva già una organizzazione del lavoro snella, a fisarmonica, ma con l’arrivo del Covid-19 ha dovuto potenziare ancora di più il lavoro a distanza con collaboratori, clienti e fornitori. Ha ridotto al minimo gli incontri di persona. Ha notevolmente potenziato le videoconferenze per i contatti commerciali e anche per l’assistenza tecnica da remoto, che hanno portato a un notevole risparmio di costi. Stiamo imparando a creare una nuova empatia con clienti e fornitori, anche se in alcuni aspetti del nostro lavoro è fondamentale vedere e toccare con mano le varie realtà produttive del cliente. Nel nostro tipo di lavoro, quello di proporre soluzioni, non sempre riusciamo a calare nella realtà del cliente quelle competenze acquisite in 30/40 anni di attività, se non entriamo in contatto anche con quella realtà che il cliente non riesce a mostrarci in modo virtuale. A volte i dettagli possono essere importanti per l’ impostazione e la riuscita di un buon progetto.

4.

Sicuramente l’arrivo dei vaccini è una cosa positiva, ma temo che i tempi di somministrazione saranno lunghi e che i risultaL’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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FOCUS

“Nei prossimi anni le fiere torneranno, ma non avranno più la stesa rilevanza di un tempo. I nuovi strumenti virtuali sono a mio parere più efficaci”

Desma

Sergio Lunari Rappresentante esclusivo per l’Italia

1.

Provenendo ormai da più di un decennio di grandi successi e di crescita costante della nostra quota di mercato e del nostro fatturato a livello globale, alla fine del 2019 eravamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti e fiduciosi di poter superare in relativa scioltezza le difficoltà derivanti dalle incertezze del settore automotive. L’esplosione della pandemia di Covid-19 ci ha ovviamente colti completamente di sorpresa, e durante le prime settimane del lock-down ci siamo trovati in una situazione di grave difficoltà, dovuta al quasi azzeramento improvviso degli ordinativi. Proprio durante quelle settimane, tuttavia, dopo un primo momento di forte preoccupazione, abbiamo deciso di reagire e di sfruttare le opportunità che inevitabilmente si presentano durante le grandi crisi. Abbiamo quindi utilizzato il tempo improvvisamente disponibile per riorganizzare le nostre consuete attività, sfruttando i nuovi strumenti di comunicazione disponibili. In poche settimane sono state pianificate ed organizzate una serie di attività virtuali che potessero offrire un servizio alla clientela, permettendoci nel contempo di amplificare enormemente la nostra voce, raggiungendo una platea di interlocutori sempre più ampia. Per esempio, è stata organizzata la prima open-house virtuale di Desma, il nostro XpertenForum 2020 e abbiamo offerto alla nostra clientela una serie di webinar tecnici. Tutte attività che hanno riscosso un grande successo in tutto il mondo, dandoci la possibilità di comunicare direttamente con una quantità di clienti impossibile da raggiungere con i metodi tradizionali, come le visite dirette o le fiere. Ciò ci ha permesso di superare il momento di impasse e di incrementare progressivamente le vendite a partire dal mese di aprile, chiudendo il 2020 con un risultato complessivo che viste le premesse, consideriamo più che soddisfacente.

2.

Siamo convinti che anche una volta superata la fase acuta della pandemia, le sue conseguenze sulla società e sull’economia si faranno sentire ancora a lungo. Molti settori, come il turismo, i trasporti e la ristorazione, sono in ginocchio e molte persone stanno perdendo il lavoro in tutto il mondo. Paradossalmente, tuttavia, una riduzione così forte dei consumi in questi settori rende disponibile una capacità di spesa aggiuntiva delle famiglie, che viene riallocata nei beni di produzione industriale. In questo senso, abbiamo registrato un rilevantissimo incre32

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

mento delle vendite di macchine alle aziende del settore degli elettrodomestici. Inoltre, il distanziamento personale rende preferibile il trasporto privato, favorendo la ripresa del settore automotive. E ancora, il diffondersi dei mezzi di trasporto a trazione elettrica rende necessario il veloce ed enorme adeguamento delle reti elettriche in tutto il mondo, generando ingenti investimenti nel settore. In conclusione siamo convinti che il 2021 non sarà facile per la società nel suo complesso, ma sarà invece positivo per i nostri clienti e per la nostra azienda. Il mese di gennaio sta già confermando questa tendenza.

3.

In poche settimane tutti noi abbiamo dovuto riorganizzare la nostra vita e il nostro lavoro. Superato il primo impatto di incredulità e di oggettive preoccupazione e difficoltà, posso affermare che la nostra azienda ha superato brillantemente l’ostacolo, sfruttando il momento di crisi per riorganizzarsi ed accelerare enormemente la modernizzazione e la digitalizzazione di tutte le attività. Ora siamo pronti per affrontare i prossimi anni con nuovo slancio e rinnovata fiducia nelle nostre risorse.

4.

Pensiamo che nei prossimi anni torneranno anche le fiere affollate e dispersive alle quali eravamo abituati, ma la nostra esperienza di questi mesi ci porta a ritenere che non avranno più la stessa rilevanza. I nuovi strumenti virtuali sono molto più efficaci, comodi ed economici. I clienti e le persone si sono già organizzati e abituati a questi nuovi strumenti di interrelazione e questi non verranno più abbandonati, ma anzi verranno sviluppati e implementati, divenendo sempre più parte integrante ed indispensabile delle nostre attività e delle nostre vite. Riflettendoci, voi investireste ancora volentieri tre giorni di tempo, molta energia e molto denaro, per visitare una fiera tradizionale, quando potete vedere ciò che vi interessa e incontrare le persone che desiderate in poche ore, e comodamente seduti alla vostra scrivania?

5.

Nel complesso pensiamo che la Comunità Europea e i governi dei nostri paesi stiano facendo grandi sforzi per cercare di non lasciare indietro nessuno. D’altra parte, le risorse disponibili non sono purtroppo sufficienti a garantire che tutte le attività possano superare indenni questa crisi. Come Desma, facciamo parte di un grande gruppo industriale, la Salzgitter AG, che gode di una grande stabilità finanziaria, che ci ha sempre permesso di superare le crisi senza grandi conseguenze sulle nostra struttura e, anzi, concedendoci l’opportunità di investire in innovazione durante i periodi difficili, per trovarci pronti quando i mercati sono ripartiti. Anche in questo frangente, la inevitabile sofferenza dei primi mesi della pandemia, è stata agevolmente superata grazie all’immissione di capitale da parte della capogruppo in aggiunta agli aiuti pubblici. u


INCHIESTA MACCHINE “Per noi il 2020 si è concluso con solo una leggera flessione di fatturato e il 2021 sembrerebbe non discostarsi da questa linea”

Le nostre domande

Gamma Stampi

2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato?

1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini?

Antonio Archetti Titolare

1.

Abbiamo iniziato il 2020 con un pacchetto ordini già acquisito nel 2019, e confermato nonostante la situazione dovuta al Covid-19, cosa che ci ha permesso di mantenere i nostri programmi di portarli a termine secondo le previsioni. Per tanto possiamo dire che l’anno si è concluso solo con una leggera flessione sul fatturato.

2.

Lavorando con clientela che opera in diversi settori, grazie a contratti definiti e a offerte in attesa di conferma, il 2021 sembrerebbe non discostarsi dal precedente 2020. L’attuale situazione pare non influire negativamente sulla nostra azienda e sul nostro lavoro.

3.

Abbiamo messo in atto tutte le procedure necessarie in con-

3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha cambiato il vostro modo di lavorare? 4. Il 2021 si apre con auspici più rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e con l’auspicabile ritorno ad eventi fieristici. In particolare quest’anno tornerà il Plast di Milano, riprogrammato nella seconda metà di giugno. Pensate di partecipare? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui intendete intervenire? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni? Ci sono misure che hanno mostrato di essere efficaci e vi sostengono nella vostra attività?

formità a quanto richiesto dalle normative vigenti, senza ridurre la capacità lavorativa dell’azienda. Questa nuova impostazione ha portato ovvie modifiche all’organizzazione dei compiti del singolo lavoratore, della gestione della pulizia aziendale e delle dinamiche relazionali.

Un trattamento così non si era mai visto prima! Polimerizzazione: Lipocer con HMDSO, Carbon Coating, Fluorurazione Trattamenti lubrificanti trasparenti e colorati con resine + PTFE Lavaggio ad alta pressione sotto flusso laminare (Cleanliness) Trattamenti al plasma: Micropulizia, Etching, Grafting

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FOCUS

4.

Attualmente, visto l’andamento, non consideriamo i vaccini come soluzione immediata del problema della pandemia. Per quanto riguarda il ritorno ad eventi fieristici non abbiamo per quest’anno intenzione di partecipare come espositori, sempre che tali eventi non vengano rimandati (come in effetti è avvenuto, ndr). La partecipazione come visitatori sarà subordinata alla valutazione della possibilità di spostarsi liberamente nel territorio e con tranquillità.

5.

Abbiamo interrotto la nostra produzione per le sole due settimane centrali del primo lockdown e, avendo potuto comunque lavorare per la clientela del settore medicale, non siamo stati tra i destinatari dei sostegni alle imprese. Siamo stati invece anche noi soggetti alle misure di rinvio di diversi pagamenti (tasse, contributi, IVA, ecc.), che però riteniamo siano più che altro palliativi, in quanto non ridimensionano l’ammontare della spesa da sostenere, ma la rimandano soltanto. Vista la situazione complessiva attuale, ci riteniamo comunque fortunati nell’aver potuto portare avanti la nostra realtà, a differenza dei settori maggiormente colpiti e penalizzati al 100% e che non hanno ricevuto il sostegno adeguato. u

“Una strategia fondata sulla flessibilità e una buona posizione finanziaria ci hanno permesso una continuità senza scossoni”

IMG

2.

Il portafoglio ordini e l’andamento del mercato ci permettono di dire che prevediamo una buona ripresa, nella speranza di poter uscire dalla pandemia totalmente nel corso di quest’anno.

3.

Il nostro primo pensiero è stata la salvaguardia dei nostri dipendenti, pensiero che ad oggi non è cambiato. La distribuzione dei DPI è stata tempestiva e costante, così come la sensibilizzazione verso la propria tutela e quella dei propri colleghi. Siamo diventati tutti “più attenti”, abbiamo rispettato il protocollo Covid in maniera puntuale ed i test sierologici hanno dimostrato che il nostro personale è stato solo in piccolissima parte approcciato dal virus.

4.

Avevamo programmato di partecipare sia al Plast che al DKT, posticipato però al 2022, in qualità di espositori. È prevista inoltre la partecipazione alla manifestazione Mecspe, che quest’anno si sposta da Parma a Bologna.

5.

Le aziende chiedono da tempo di essere messe nelle condizioni di lavorare in una maniera più agevole, le incombenza burocratiche e gli innumerevoli adempimenti fiscali generano ad oggi un volume di lavoro eccessivo, togliendo tempo ad altre attività utili per il monitoraggio delle aziendale e dei costi importanti. La giustizia deve funzionare e i tempi devono essere rapidi. Ci si deve poter confrontare in una maniera semplice con le istituzioni, che devono diventare un supporto per il cittadino e non solo enti verificatori ed accertatori. Questo sarebbe già un buon inizio. u

Barbara Ulcelli Presidente del Board

1.

Nel 2020 ci siamo dovuti tutti quanti confrontare con un evento sconosciuto e del tutto imprevisto, situazione che sta perdurando nel 2021. L’inizio della campagna vaccinale ci sta mettendo nelle condizioni di poter sperare di uscire dalla pandemia. La situazione è ancora critica, ma quanto meno abbiamo una visione positiva sul futuro. Il Covid-19 ci ha palesato cosa significhi realmente globalizzazione e come tutto il mondo oggi sia interconnesso, dal punto di vista sanitario, economico e via dicendo. Il 2020 è stato un anno a mio parere da “non considerare” dal punto di vista dei numeri, che nell’insieme hanno visto un calo meno consistente di quanto avremmo potuto immaginare. È stata una prova di tenuta importante per le aziende: una strategia di lungo periodo dettata sulla flessibilità produttiva e su una buona posizione finanziaria hanno permesso di prevedere una continuità aziendale senza troppi “scossoni”. Ne usciremo sicuramente rafforzati. Da settembre 2020 in poi si è vista una ripresa della fiducia verso gli investimenti da parte dei nostri clienti. 34

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

“I presupposti creati nel secondo semestre del 2020 ci fanno pensare a un rimbalzo nel 2021, con una ripresa di investimenti e progetti”

Rep Italiana

Gianpiero Roscio Operating Manager

1.

Il 2020 è stato un anno difficile e complicato per l’intera economia italiana. Nel primo semestre l’impatto del Covid-19 ha influito notevolmente sugli investimenti con una riduzione dei consumi dovuta all’incertezza del momento. L’attività di assistenza tecnica ha comunque continuato a lavorare al massimo delle proprie potenzialità per far fronte alle esigenze dei clienti. Nel secondo semestre registriamo un recupero importante dal punto di vista vendite ed un consolidamento del servizio post-vendita.


INCHIESTA MACCHINE

2.

Le nostre domande

I presupposti fanno pensare a un rimbalzo economico, con una ripresa degli investimenti e la finalizzazione dei progetti interrotti per via della pandemia.

1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini?

3.

2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato?

La pandemia ha imposto a tutte le aziende la ricerca di nuove soluzioni lavorative. Alcuni di noi già utilizzavano parzialmente lo smart-working e pertanto abbiamo consolidato questo modus operandi. Sicuramente il Covid-19 ha reso più difficili i rapporti umani nella comunità e con i nostri clienti.

4.

L’arrivo dei vaccini dovrebbe porre rimedio alla pandemia anche se i tempi non sono ancora ben chiari. Il 2022 avrebbe dovuto segnare la ripresa degli eventi fieristici, quali il Plast, al quale intendevamo essere presenti come espositori per presentare importanti novità nella nostra gamma di prodotti. Avevamo accolto positivamente la notizia che il DKT è stata rinviato al 2022, perché si sarebbe trovata troppo a ridosso del Plast, ponendo problemi di carattere organizzativo, oltre che sanitario. La notizia dello spostamento del Plast, poi, non ci ha sorpreso, ipotizzavamo una riflessione in tal senso da parte degli organizzatori. Il gruppo REP Iternational parteciperà nel 2021 a Equiplast, a Barcellona, dove avremo uno stand con il macchinario.

5.

In emergenza Covid, e con il conseguente calo di lavoro, il governo è intervenuto con gli ammortizzatori sociali per il 2020. I nuovi incentivi previsti dalla finanziaria credo siano un buon propulsore alla ripresa degli investimenti e possano permettere il rinnovo del parco macchine italiano. Una stabilità politica sarebbe sicuramente auspicabile. u “Decidere, anche rischiando di sbagliare, sarà sicuramente più produttivo che non decidere affatto o posticipare”

RPM

Gianfranco Inverardi Titolare

1.

Il 2020 è stato un anno difficile, da dimenticare, che ha condizionato e nostro malgrado credo continuerà ancora a condizionare il nostro lavoro e la nostra vita. Anno che per RPM, in considerazione del portafoglio ordini già acquisiti, si preannunciava di ulteriore incremento. A primavera tutto è stato stravolto dagli eventi a noi noti, con consegne di presse bloccate, ordini in essere posticipati e ordini in definizione congelati. Superato l’incubo di aprile e maggio, in estate abbiamo lavorato a definire e riprogrammare le consegne delle presse finite, gli ordini posticipati e, in autunno, a concludere sia gli ordini congelati, che alcuni ex novo scaturiti

3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha cambiato il vostro modo di lavorare? 4. Il 2021 si apre con auspici più rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e con l’auspicabile ritorno ad eventi fieristici. In particolare quest’anno tornerà il Plast di Milano, riprogrammato nella seconda metà di giugno. Pensate di partecipare? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui intendete intervenire? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni? Ci sono misure che hanno mostrato di essere efficaci e vi sostengono nella vostra attività?

da nuove trattative. Nonostante la non favorevole congiuntura e le incertezze che abbiamo dovuto affrontare, siamo riusciti a chiudere il 2020 molto meglio di come anche le più ottimistiche previsioni primaverili prevedevano.

2.

Chiedere oggi, a fine gennaio 2021, quale potrà essere quest’anno l’andamento di mercato è come chiedere quali saranno i risultati delle competizioni dei prossimi giochi Olimpici. Le Olimpiadi sicuramente riprenderanno, come pure il nostro mercato, ma come e quando nessuno realmente può prevederlo. Dobbiamo quindi guardare al 2021 con serenità, facendo convergere l’ottimismo dell’imprenditore con il buon senso del padre di famiglia e la realtà dei numeri. RPM continuerà, come da suo dna, a credere nel futuro investendo in innovazione tecnologica, che ci permetterà, spostando sempre più in alto l’asticella degli obiettivi da raggiungere, di ampliare le opportunità di business. Continuerà anche a lavorare con caparbietà, capacità e buon senso per rispondere concretamente alle problematiche imposte dalla congiuntura attuale, che continueranno a condizionare il nostro lavoro, e contemporaneamente ad analizzare costantemente la realtà dei numeri determinati dall’andamento del mercato. Attualmente l’andamento del mercato penso possa essere paragonato ad un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. In RPM, il 2021 si preannuncia un bicchiere mezzo pieno per due primarie ragioni. L’attuale portafoglio ordini in essere, che a oggi copre circa due terzi del fatturato 2020, e le risorse da sempre accantonate, che ci consentono di avere la solidità per sostenere con serenità tutte le incertezze che potremmo ancora dovere affrontare.

3.

Eravamo impreparati a un simile evento e l’inizio della pandemia è stato anche per RPM un trauma. Nonostante i codici Ateco ci consentivano di continuare a lavorare, ad aprile abbiamo optato per chiudere momentaneamente l’azienda, in modo da L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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FOCUS

preservare innanzitutto il benessere di tutti i nostri dipendenti, clienti e fornitori e di valutare e pianificare come ripartire in sicurezza. Dopo venti giorni di stop siamo ripartiti adottando tutte le disposizioni di sicurezza richieste, ma altresì operando modifiche all’organizzazione interna aziendale. Abbiamo utilizzato nel limite del possibile lo smart working. Ma per chi, come RPM, di mestiere costruisce presse, il lavoro in presenza è un must e quello a distanza non poteva essere la soluzione. Abbiamo quindi provveduto ad ampliare e modificare gli uffici, le isole di montaggio, di finitura e di collaudo, gestendo tutto il lavoro a turni scaglionati. Modalità di lavoro più onerose e impegnative, che hanno richiesto da parte di tutti più sacrifici, ma che ci hanno consentito e ci consentiranno di continuare a lavorare in sicurezza e di migliorare sensibilmente la qualità di lavoro e di vita di tutto lo staff aziendale.

4.

Tutti confidiamo nei vaccini, che sicuramente saranno determinanti per debellare la pandemia, ma considerato che i risultati li vedremo a lungo termine, dobbiamo organizzarci il più possibile per convivere con questo virus, che ormai condiziona la nostra vita e il nostro lavoro da un anno, e guardare oltre il 2021. A noi imprenditori non è permesso continuare ad aspettare, posticipare, non decidere, perché il mercato non accetta scuse o divisione di colpe. Nonostante le problematiche e le incertezze che dovremo affrontare, dobbiamo osare ancora più di prima, decidendo e affrontando sin d’ora non solamente le scelte quotidiane, ma le strategie a lungo termine. Decidere, anche rischiando di sbagliare, sarà sicuramente più produttivo che non decidere o posticipare. Noi in RPM abbiamo pianificato di investire a lungo termine un terzo delle nostre risorse e, in attesa di superare questa fase storica, di utilizzare i rimanenti due terzi per consolidare e rafforzare il rapporto con i nostri clienti e il nostro mercato. A tale proposito avevamo riconfermato la partecipazione al Plast e pianificato la partecipazione al DKT, fiere poi posticipate al 2022, ma abbiamo anche previsto una serie di eventi, in presenza e digitali, per presentare le ultime novità già realizzate e in fase di ultimazione: la Ecotronic short da 400 ton, la pressa cibernetica con tecnologia applicativa e visione digitale, l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata.

5.

L’inefficacia dei sostegni stanziati dal governo, debiti che sicuramente dovremo pagare, a fronte di aiuti che al momento nessuno ancora sa se, dove, come e quando arriveranno, penso sia ormai nota a tutti. Anche se è un nostro diritto e dovere pretendere che questa enorme quantità di denaro a debito non sia buttata al vento, più che gli ipotetici aiuti dobbiamo chiedere con fermezza di lasciarci liberi di lavorare. Premesso quanto sopra, purtroppo anche questa volta dovremo contare concretamente sulle nostre forze, su quelle dei nostri clienti, dei nostri fornitori e della nostra filiera. Filiera composta da aziende tenaci, sane e solide, che hanno creato un polo di eccellenza mondiale che ci ha consentito di superare momenti difficili e che sono sicuro ci consentirà di superare anche questo complesso periodo. u 36

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

“Dalle istituzioni ci aspettiamo soltanto che accompagnino le imprese nella ripresa, senza atteggiamenti vessatori”

State Technologies

Stefano Bugini Amministratore - Responsabile vendite

1.

È stato un anno estremamente problematico, senza riferimenti nella nostra storia recente. Si è vissuto di strappi, che hanno solo in parte compensato i lunghi periodi di stasi. Fortunatamente nell’ultimo trimestre la situazione si è un po’ normalizzata, e si è concluso l’anno in maniera tutto sommato accettabile, con discrete prospettive sul 2021.

2.

Attendiamo almeno la metà di febbraio per valutare, ma al momento la prospettiva è migliore di quella di un anno fa, seppur in era pre-Covid. Ci aspettiamo di avvicinarci al risultato del 2019.

3.

Fortunatamente non abbiamo avuto casi all’interno. La nostra è una piccola realtà, pertanto non ci sono stati stravolgimenti. Sicuramente lo smart-working ha svuotato un po’ l’ufficio. Come tutti, non vediamo l’ora di ritornare alla normalità.

4.

Il programma era di essere presenti al Plast, con i nostri partner perché, consapevoli che quest’anno non potrà essere un anno normale, ritenevamo importante dare un segnale di continuità ai nostri clienti, alla luce dei comuni sforzi fatti nell’ultimo periodo e di alcune novità interessanti che proporremo. Dispiace che poi la fiera milanese, insieme con il DKT di Norimberga, sia stata rinviat

5.

Su questo aspetto non ci aspettiamo nulla di particolare, soltanto che le istituzioni siano in grado di accompagnare le imprese nel percorso di ripresa, senza atteggiamenti vessatori. u


INCHIESTA MACCHINE

“Il vero aiuto dello stato può derivare solo dalla riduzione dell’apparato burocratico e normativo”

Le nostre domande

Suprema

2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato?

Maurizio Coscia Responsabile Commerciale

1.

Ordini e attività sono stati regolari e in linea con le attese. Del resto il nostro settore aveva i permessi per operare e i programmi produttivi del 2020 dipendevano da ordini del 2019 perlopiù.

2.

Il 2021 pare ancora in linea, anche se probabilmente una recessione generale è da attendersi comunque entro l’anno. Speriamo solo sia di modesta entità.

3.

Nessuna lezione positiva ma la necessità di adeguare responsabilmente sicurezze e comportamenti individuali e collettivi; nel nostro caso il lavoro da casa è quasi inapplicabile, per certo a livello comunicazioni i mezzi di videoconferenza e di trasmissione dati in cloud sostituiranno in parte gli incontri diretti e anche l’assistenza postvendita verrà sempre più smaterializzata.

4.

Al Plast eravamo iscritti come partecipanti. Le fiere restano importanti ma gli incontri diretti si vanno rarefacendo certamente. O almeno così sarà per i prossimi mesi.

5.

Le misure adottate per scelta consapevole sono da tappabuchi e non lungimiranti; personalmente non credo che le aziende necessitino di aiuti o misure specifiche ma che il vero aiuto possa derivare solo dalla riduzione dell’apparato burocratico e normativo. Credo comunque che in pratica le imprese si debbano arrangiare da sé sperando di avere meno interferenze possibili da organismi governativi o associativi che non abbiano finalità meramente tecniche od economiche. u

“La chiusura in ripresa del 2020 ci permette di lavorare a pieno regime e pianificare una crescita consistente nel 2021”

UTPVision

Mario Regazzoni Direttore Generale

1.

Il 2020 è stato un anno critico e sfidante per UTPVision: nella prima parte dell’anno abbiamo registrato una flessione

1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini?

3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha cambiato il vostro modo di lavorare? 4. Il 2021 si apre con auspici più rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e con l’auspicabile ritorno ad eventi fieristici. In particolare quest’anno tornerà il Plast di Milano, riprogrammato nella seconda metà di giugno. Pensate di partecipare? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui intendete intervenire? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni? Ci sono misure che hanno mostrato di essere efficaci e vi sostengono nella vostra attività?

della nostra forza produttiva dovuta al lockdown che ha interessato alcuni dei nostri clienti e fornitori. Mentre alcune realtà del settore hanno subito un’interruzione delle loro attività, forte del ruolo consolidato nel settore farmaceutico UTPVision ha potuto mantenere a regime la produzione, soprattutto dei sistemi d’ispezione visiva ad esso dedicate. Nella seconda parte dell’anno siamo stati interessati da una ripresa degli ordini che si è fatta sempre più consistente con il trascorrere dei mesi e siamo intenzionati a favorire e mantenere questa tendenza in futuro.

2.

Tutte le industrie del settore hanno imparato a prepararsi in anticipo per fronteggiare un’oscillazione della richiesta e si sono organizzate per rispondere prontamente alla ripresa della produzione, per quanto altalenante. UTPVision non fa eccezione: la chiusura in ripresa del 2020 ci permette di lavorare a pieno regime per rispondere agli ordini, recuperando terreno e pianificando una crescita consistente nei prossimi dodici mesi, seppur con la consapevolezza di non poter essere ancora in linea con l’esercizio 2019 precedente alla crisi economica causata dalla pandemia globale.

3.

Parafrasando Einstein, siamo stati abili a tramutare la crisi in opportunità almeno sotto due punti di vista. È stata questa l’occasione per consolidare l’educazione del personale alla sicurezza oltre che alla prevenzione dei rischi, senza contare la capacità che abbiamo dimostrato di saper potenziare forme di lavoro agile anche in virtù della nostra efficienza tecnologica: ciò ci ha permesso di intervenire in favore dei nostri clienti, sia di fronte alle richieste di sviluppo che di assistenza, da remoto. Ovunque sia installata una macchina d’ispezione visiva UTPVision, infatti, il nostro supporto tecnico sarà in grado di seguirla al meglio, diretL’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

37


INCHIESTA MACCHINE

FOCUS

tamente sul posto con un tecnico altamente specializzato oppure in remoto grazie all’esclusivo sistema software installato sui nostri prodotti.

4.

UTPVision aveva confermato la propria partecipazione al Plast di Milano. Dovevamo anche partecipare al DKT di Norimberga. Poi entrambe le fiere sono state posticipate al 2022. Abbiamo poi pianificato la presenza in ulteriori appuntamenti internazionali, che stiamo definendo proprio durante queste settimane cruciali. Saremo in grado, qualunque sia l’evoluzione della situazione pandemica globale, di assicurare la continuità nella relazione con i nostri clienti e prospect, approfittando alternativamente di occasioni di incontro virtuali, come già sperimentato nel corso del 2020.

5.

Per alcuni mesi dello scorso anno si è imposta una chiusura generalizzata, resa necessaria dall’aumento vertiginoso dei contagi. La risposta delle istituzioni è stata di preservare la salute pubblica lasciando al contempo aperta la possibilità ad aziende essenziali come la nostra di continuare ad apportare il proprio contributo al comparto medico e farmaceutico. UTPVision ha potuto essere riconosciuta tra le aziende essenziali soprattutto in virtù del supporto concreto che ha ribadito ai propri clienti del settore: la tecnologia di ispezio-

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

Le nostre domande 1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini? 2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato? 3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha cambiato il vostro modo di lavorare? 4. Il 2021 si apre con auspici più rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e con l’auspicabile ritorno ad eventi fieristici. In particolare quest’anno tornerà il Plast di Milano, riprogrammato nella seconda metà di giugno. Pensate di partecipare? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui intendete intervenire? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni? Ci sono misure che hanno mostrato di essere efficaci e vi sostengono nella vostra attività?

ne visiva che esportiamo in tutto il mondo assicura che le componenti destinate al contatto con i liquidi farmaceutici vengano perservate sotto il profilo della tenuta ermetica e della non contaminazione ed è in questo momento storico che il nostro valore aggiunto ha giocato un ruolo determinante. u


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Strumenti per il laboratorio For Lab Italia, con sede a Stezzano (BG), è attiva dal 1987, e la sua collocazione nel cuore del distretto del Sebino l’ha spinta a specializzarsi sulle esigenze del settore della gomma. L’azienda è dedicata alla commercializzazione di strumenti di alta precisione per i controlli in laboratorio, progetta e realizza forni per il post-curing, forni per il preriscaldo di stampi, costruisce una sbavatrice che non utilizza azoto e un innovativo apristampi che elimina drasticamente la fatica e i rischi dell’operatore. È inoltre dotata di un laboratorio, in fase di accreditamento Accredia, per la valutazione del grado di pulizia dei componenti secondo le normative VDA 19 e ISO 16232

La cabina di estrazione della società tedesca Glaeser con cui For Lab Italia ha attrezzato il suo laboratorio per la misurazione dei residui presenti sui pezzi in gomma. Sulla destra il microscopio utilizzato per l’analisi qualitativa.

L

a qualità, è un fattore sempre più importante nel settore della gomma e l’unico modo per garantirla è dotarsi di strumenti di precisione per il laboratorio. For Lab Italia opera da trent’anni nel cuore della Rubber Valley 40

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

e ha realizzato nel tempo, le competenze necessarie per comprendere le esigenze delle imprese in questo settore. SPECIALIZZAZIONE Dario Locatelli, fondatore della società,

ci spiega la filosofia dell’azienda: «Abbiamo iniziato con la fornitura di strumentazione per i laboratori chimici, farmaceutici e successivamente, vista la presenza importante di aziende per stampaggio di articoli in gomma nel


ATTREZZATURE

Un’altra area del laboratorio dimostrativo di For Lab Italia, in cui sono esposti vari strumenti di misurazione, funzionanti anche per test in loco. nostro distretto, ci siamo concentrati in questo settore. Abbiamo sempre appoggiato l’idea della specializzazione decidendo di rappresentare aziende straniere che hanno un alto livello di qualità. Una di queste è la Bareiss, azienda tedesca, con la quale abbiamo instaurato una collaborazione molto proficua, che produce durometri per la gomma tra i più validi attualmente in commercio. Collaboriamo con la Anseros Strumenti per prove di invecchiamento ad ozono e con la Alpha Tecnologies, leader mondiale di reometri e viscosimetri, che ci ha riservato la rappresentanza su Bergamo e Brescia». LA NECESSITÀ DEL POST-CURING Osservando attentamente il mercato, Dario Locatelli ha notato che le aziende italiane del comparto richiedevano attrezzature sempre più performanti per alcune fasi del processo, come ad esempio il il post-curing: «tutti quanti», dice, «siamo passati dallo stampare NBR standard al Vamac all’HNBR ai Viton perossidici, ai siliconi platinici e a compound sempre più critici, i quali necessitano di attenzioni particolari nello stampaggio e di trattamenti di post-curing altrettanto importanti. Tempo fa per la post-vulcanizzazione si usavano forni adattati, con rischi molto alti sulla sicurezza e sulla precisione di temperatura e omogeneità. Per questo motivo, For Lab Italia, ha collaborato alla progettazione di forni dedicati a questo tipo di applicazione».

STRUMENTI CURATI IN OGNI DETTAGLIO «Sono 18 anni», prosegue Locatelli, «che progettiamo e costruiamo forni statici e rotanti con volumi da 400 a 8.000 litri, in grado di garantire una distribuzione della temperatura in maniera omogenea entro un range di 5°C. Sono estremamente curati in ogni loro aspetto, in acciaio inox, dotati di un sistema di controllo dei flussi d’aria, grazie ad un innovativo controllo e regolazione della portata dell’aria. Non vengono più usati termoregolatori standard ma PLC di produzione Siemens, equipaggiati da un nostro software, che ci consentono di migliorare le prestazioni, di collegare i forni alla rete e di assicurare la loro conformità ad una serie di requisiti fondamentali, tra i quali i rischi di esplosione e il controllo dei fumi. Grazie a questi PLC, abbiamo potuto dotare i nostri forni di sistemi di lavaggio della camera e di triplo controllo della temperatura, ed è possibile memorizzare le ricette legato al codice prodotto e assistere lo strumento da remoto in conformità ai dettami di Industria 4.0». L’IDEA DI UN LABORATORIO INNOVATIVO La grande innovazione di For Lab Italia è stata l’allestimento di un particolare laboratorio. Spiega ancora Dario Locatelli: «Qualche anno fa, un’azienda che produce ingranaggi, la Somaschini, ha acquistato da noi una bilancia con precisione alla quinta cifra decimale. Ciò ci

ha incuriosito e abbiamo quindi visitato l’azienda per capire da dove nascesse questa necessità. Somaschini produce ingranaggi motori che, per soddisfare le richieste dei loro clienti, devono essere estremamente puliti, totalmente privi di polveri o di altre impurità. Tutte le parti cosiddette under-the-hood, cioè destinate a finire nel vano dei motori a combustione interna di ultima generazione, devono essere totalmente prive di residui per non generare inconvenienti come grippaggi o talora incendi. Le società automotive tedesche, in collaborazione con i produttori di strumentazioni, racconta il fondatore di For Lab, «si sono riunite per esaminare questo problema e hanno redatto una normativa, denominata VDA 19/ISO 16232, per fornire linee guida precise su come agire in questi casi nell’ambito di una vastissima gamma di prodotti , dalla guarnizione in gomma al componente metallico». La norma suggerisce una procedura molto chiara che consiste nell’analizzare pezzi a campione di una produzione, verificare la presenza di polveri e misurarne il quantitativo. LAVORO IN CONTO TERZI Partendo da questa base, Dario Locatelli, ha iniziato a sondare il mercato per verificare quali attrezzature potessero consentire questa tipologia di analisi. «da attenti osservatori», afferma, «abbiamo individuato una cabina di estrazione prodotta dalla società tedesca Glaeser, la quale ha collaborato nella redazione della normativa. Abbiamo quindi allestito un laboratorio per mezzo del quale siamo in grado di realizzare questo tipo di analisi seguendo tutte le procedure previste dalla normativa. Si tratta di un’installazione dimostrativa per chi volesse approcciare queste analisi in proprio, ma possiamo anche svolgere analisi per conto terzi. Attualmente ci stiamo attivando per ottenere la certificazione Accredia». STRUMENTI E PROCEDURE Per la realizzazione del laboratorio, For Lab Italia ha creato un ambiente pressurizzato dotato di un sistema di filtraggio in grado di trattenere il pulviscolo con dimensioni dai 100 nanometri in su. In questa camera, l’operatore, seL’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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DALLE AZIENDE

ATTREZZATURE

BaRotation, il sistema automatico di Bareiss per le prove di durezza su o-ring e guarnizioni di tenuta, uno dei prodotti di maggior successo tra quelli distribuiti da For Lab Italia.

guendo una serie di passaggi stabiliti dalla normativa, effettua un lavaggio a pressione con un fluido in tempi e quantità definiti. Nel caso in cui questo procedimento avvenisse per un articolo mai sottoposto precedentemente al trattamento, la normativa VDA 19 indica le procedure per validare un processo di lavaggio su un principio denominato “decling curve”, realizzato mediante 6 passaggi consecutivi. Se al sesto passaggio il residuo è inferiore al 10% della somma di quello misurato in tutti quelli precedenti, il lavaggio può essere considerato “validato” PESATURA DEL RESIDUO La misurazione del residuo presente sul pezzo, avviene attraverso la pesatura. Per questo motivo, nell’ambito del processo, sono richieste bilance con un grado di precisione al quinto decimale. Ad ogni lavaggio, il filtro utilizzato, che viene scelto attraverso le direttive della normativa, viene trattato in incubatore, asciugato a temperatura di 70° C in assenza di ventilazione e infine sottoposto a pesatura al fine di confrontare il suo peso con quello misurato prima del lavaggio. In questo modo, si ottiene una misura del particolato che è stato rimosso con le operazioni di pulizia e di filtraggio. i tratta di un quantitativo che deve rispettare determinati parametri per as42

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

sicurare che tutti i pezzi prodotti rientrino nelle specifiche di pulizia richieste dal cliente. ANALISI QUALITATIVA Nel laboratorio For Lab Italia viene realizzata anche un’analisi qualitativa utilizzando due tecnologie. «Impieghiamo» spiega Locatelli, «uno scanner modificato dalla società tedesca RJL Micro & Analytic, anch’essa parte del comitato che ha definito la norma VDA 19, in grado di

effettuare scansioni molto rapide oppure un microscopio dotato di un tavolino motorizzato e di un software collegato che è in grado di effettuare un’analisi dell’immagine. Il filtro, che è normalmente in cellulosa o in un materiale simile, viene posizionato in un telaietto ed esaminato per verificare la tipologia del residuo catturato, il quale può essere metallico, se riflette la luce con cui viene illuminato, oppure organico se non la riflette. Si possono anche evidenziare fibre, riconosciute dal software che utilizziamo. Tutti i dati raccolti attraverso queste analisi, vengono poi inseriti in un report che, insieme alla rappresentazione fotografica delle particelle più significative rinvenute, viene stampato e fornito al cliente». For Lab Italia commercializza le attrezzature a clienti che vogliono realizzare in casa un laboratorio di questo tipo. «Dal momento però che questo tipo di analisi non deve essere realizzato con cadenza quotidiana», conclude Dario Locatelli, «solo le aziende di grandi dimensioni possono avere interesse a strutturarsi per effettuarle in casa. Quindi per tutte le altre, mettiamo a disposizione questo servizio che presto, come già ribadito, sarà anche accreditato da Accredia e potrà eseguire analisi certificate». u

Un altro prodotto Bareiss distribuito da For Lab Italia: il dispositivo automatico HDA 150 per la determinazione della durezza Shore A e della densità su gomma. Il supporto può contenere fino a 50 campioni di diametro da 36 mm a 42 mm e spessore 6 mm.


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NORMATIVE

di Beatrice Garlanda

Ancora modifiche per il regolamento REACH Non ha pace il regolamento REACH, continuamente sottoposto a modifiche e aggiornamenti. Ecco le ultime variazioni, riportate nella Gazzetta UE del 16 dicembre 2020 e in vigore da gennaio 2021 o, in alcuni casi, da luglio o da ottobre di quest’anno.

L

a Gazzetta UE del 16 dicembre 2020 pubblica il regolamento (UE) n.2020/2096 che modifica l’allegato XVII del regolamento REACH, per quanto riguarda le sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR, i dispositivi medici di cui al regolamento (UE) 2017/745, gli inquinanti organici persistenti, determinate sostanze o miscele liquide, il nonilfenolo e i metodi di prova per i coloranti azoici). Il provvedimento rivede in modo sistematico l’allegato XVII sulle restrizioni in materia di fabbricazione, immissione sul mercato e uso di determinate sostanze pericolose. La revisione ha tenuto conto sia dell’abrogazione di alcune direttive sia di nuove norme che stabiliscono restrizioni più rigorose. ENTRATA IN VIGORE Il regolamento è entrato in vigore il 5 gennaio 2021, ma alcune delle sue disposizioni si applicano, come vedremo più avanti, da luglio o da ottobre 2021. Vediamo ora quali sono le voci dell’allegato XVII modificate. 44

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

SOSTANZE O MISCELE LIQUIDE PERICOLOSE (VOCE 3 DELL’ALLEGATO XVII) Si segnala, innanzitutto, che la voce 3 dell’allegato in oggetto riguarda le sostanze o le miscele liquide che corrispondono ai criteri relativi ad una delle seguenti classi o categorie di pericolo di cui all’allegato I del regolamento (CE)1272/2008: a) classi di pericolo da 2.1 a 2.4 (ovvero esplosivi, gas infiammabili, aerosol, gas comburenti), 2.6 (liquidi infiammabili), 2.7 (solidi infiammabili). 2.8 tipi A e B (sostanze e miscele autoreattive), 2.9 (liquidi piroforici), 2.10 (solidi piroforici), 2.12 (sostanze o miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili), 2.13 categorie 1 e 2 (liquidi comburenti), 2.14 categorie 1 e 2 (solidi comburenti), 2.15 tipi da A a F (perossidi organici); b) classi di pericolo da 3.1 a 3.6 (tossicità acuta, corrosione/irritazione della pelle, gravi lesioni oculari/irritazione oculare,sensibilizzazione delle vie respiratorie e della pelle, mutagenicità delle cellule germinali, cancerogenicità) 3.7 (effetti nocivi sulla funzione sessuale e la fertilità o sullo sviluppo), 3.8 (tossicità specificica per organi bersaglio, esposizione singola- effetti diversi dagli effetti narcotici, 3.9 (tossicità specifica per organi bersaglio, esposizione ripetuta e 3.10 (pericolo in caso di aspirazione) c) classe di pericolo 4.1 (pericoloso per l’ambiente acquatico) d) classe di pericolo 5.1 (pericoloso per lo strato di ozono). Si fa presente che la voce di cui sopra conteneva finora, nella colonna 2 relativa alle restrizioni, dei riferimenti all’etichettatura con la frase di rischio R65 (Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione), cioè ad una frase di rischio stabilita dalla direttiva 67/548/CEE, ormai abrogata. È pertanto opportuno eliminare il riferimento a tale frase dalla voce 3 che viene, pertanto, modificata. Si segnala che le sostanze o miscele di cui si tratta non possono essere immesse sul mercato se contengono un colorante, salvo per ragioni di carattere fiscale, o un profumo o entrambi se: - possono essere utilizzate come combustibile in lampade ad olio ornamentali vendute a pubblico, e - presentano un pericolo in caso di aspirazione e sono etichettate con l’indicazione di pericolo H304 (Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie).


SOSTANZE

Inoltre, fatta salva l’applicazione di altre disposizioni UE su classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele, i fornitori devono assicurarsi, prima dell’immissione sul mercato che siano rispettate e seguenti disposizioni: a) le lampade a olio etichettate con l’indicazione di pericolo H304 e destinate alla vendita al pubblico recano in modo visibile, leggibile e indelebile la seguente dicitura:“Tenere le lampade riempite con questo liquido fuori dalla portata dei bambini” e “Ingerire un sorso d’olio- o succhiare lo stoppino di una lampada-può causare lesioni polmonari con potenziale pericolo di vita; b) il liquidi accendigrill etichettati con l’indicazione di pericolo H304 e destinati alla vendita al pubblico devono recare la seguente dicitura“L’ingestione di un sorso di liquido accenditore può causare lesioni polmonari con potenziale pericolo di vita”; c) gli oli per lampade e liquidi accendigrill etichettati con l’indicazione di pericolo H304 e destinati alla vendita al pubblico sono imballati in contenitori opachi neri di capacità pari o inferiore a 1 litro”. Sono abrogati i punti 6 e 7 della colonna 2 della voce 3, perché ritenuti superflui. PENTACLOROFENOLO E SUOI SALI E ESTERI Queste sostanze comparivano rispettivamente alle voci 22, 67 e 68 dell’allegato XVII. Il regolamento (UE) 2020/2096 depenna le voci in oggetto dall’allegato, poiché ad esse si applicano le misure più severe previste dal regolamento (UE) 2019/1021 del 20 giugno 2019 relativo agli inquinanti organici persistenti, modificato inter alia dal regolamento (UE) 2020/784 dell’8 aprile 2020. Si fa

presente che l’abrogazione dall’allegato XVII dell’acido perfluorottanoico e suoi sali decorre dal 4 luglio 2020, ovvero dalla data di applicazione della disposizione pertinente del regolamento (UE) 2020/784, che inserisce l’acido perfluorottanoico e suoi sali nell’allegato I del regolamento (UE) 2019/1021. Basandosi sul principio di precauzione, lo scopo del regolamento 2019/1021 è quello di tutelare la salute e l’ambiente dai POP (Persistent Organic Pollutants) vietando, eliminando gradualmente o limitando la fabbricazione, l’immissione in commercio e l’uso di sostanze soggette alla Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti o al protocollo sugli inquinanti organici persistenti della convenzione sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza. A tal fine si vuole ridurre al minimo il rilascio di tale sostanze e si dettano disposizioni sui rifiuti costituiti da tali sostanze e/o che le contengono o che ne sono contaminati. Ai sensi dell’art.3 del regolamento (UE) 2019/1021sono vietati la fabbricazione, l’immissione in commercio e l’uso delle sostanze elencate nell’allegato I del regolamento stesso, sia allo stato puro che all’interno di miscele o articoli. La fabbricazione, l’immissione in commercio e l’uso delle sostanze elencate nell’allegato II, sia allo stato puro che all’interno di miscele o articoli, sono invece soggetti a limitazioni. L’articolo 3 non si applica: - alle sostanze utilizzate per attività di ricerca di laboratorio (articolo 4, par.1, lettera a) - sostanze presenti in sostanze miscele o articoli sotto forma di contaminanti non intenzionali in tracce (art.4, par.1, lettera b).


NORMATIVE TABELLA 1

Sostanze eliminate

Le sostanze espunte dall’allegato XVII del regolamento REACH poiché disciplinate dal regolamento 2019/1021, dal suo Allegato I e successive modifiche Sostanza

Numero CAS

Numero CE

Deroga specifica per uso come intermedio altre osservazioni Ai fini della presente voce, l’art.4, par.1, lettera b) del regolamento (UE) 2019/1021si applica al decaBDE presente in sostanze in concentrazioni pari o inferiori a 10 mg/kg (0,001% in peso)

Ossido di bis(pentabromofenile) (decabromodifeniletere; decaBDE)

Pentaclorofenolo e suoi sali e esteri

Acido perflurottanoico , suoi sali e composti correlati al PFOA

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

Ai fini delle voci sui tetra-, penta-, esa-, epta- e decaBDE, ‘articolo 4, par.11, lettera b) si applica alla somma di concentrazioni di tali sostanze fino a 500 mg/kg, quando sono presenti in miscele o articoli, con riserva di un riesame o di una rivalutazione da parte della Commissione, entro il 16 luglio 2021. Tale riesame valuta, tra l’altro, tutti gli effetti pertinenti per quanto riguarda la salute e l’ambiente (Omissis)

1163-19-5

214-604-9

87-86-5 e altri

201-778-6 e altri

-

206-397-9 e altri

Ai fini della presente voce, l’art.4, par.1 lettera b) del regolamento (UE) 2019/1021 si applica alle concentrazioni di PFOA o di uno qualsiasi dei suoi sali pari o inferiore a 0,025mg/kg (0,0001% di peso) dove sono presenti in sostanze, miscele o articoli Ai fini della presente voce, l’art.4 par.1 lettera b) si applica alle concentrazioni di ogni singolo composto collegato al PFOA o a una combinazione di composti correlati al PFOA pari o inferiori a 20 mg/kg (0,002% in peso) quando sono presenti in una sostanza da utilizzare come intermedio isolato trasportato ai sensi dell’art.3, punto 15, lettera c) del regolamento REACH e che soddisfa le condizioni rigorosamente controllate di cui all’art.18, par.4, lettere da a) a f ) d detto regolamento per la produzione di fluorochimici con una catena di carbonio uguale o inferiore a 6atomi. Tale esenzione sarà riesaminata e valutata dalla Commissione entro il 5 luglio 2022 (Omissis)

335-67-1 e altri


SOSTANZE

Nella tabella 1 si richiama quanto previsto dall’allegato I del regolamento 2019/1021, come modificato, con riferimento alle sostanze eliminate dall’allegato XVII del regolamento REACH. NONILFENOLO La voce riguarda il nonilfenolo e i nonilfenoli etossilati. Sono utilizzati principalmente nell’industria tessile e delle calzature, per la produzione di tensioattivi. La voce 46 dell’allegato XVII inizialmente non conteneva i numeri CAS e CE per il nonilfenolo. Con il regolamento (CE) n.552/2009 tali numeri sono stati aggiunti alla voce in questione, allo scopo di chiarirla e consentire agli operatori e alle autorità di controllo di applicarla correttamente. Si è, però, evidenziato che non erano stati così inclusi nella voce 46 tutti gli isomeri dl nonilfenolo. Per riflettere l’intenzione del legislatore al momento dell’adozione della restrizione, il regolamento (UE) 2020/2096 sopprime il riferimento ai numeri CAS e CE della voce in oggetto. Per quanto riguarda le restrizioni, si ricorda che il nonilfenolo e i nonilfenolietossilati non possono essere immessi sul mercato o usati come sostanze o miscele in concentrazioni pari o superiori allo 0,1% in peso per i seguenti scopi: 1) pulizie industriali e civili tranne: - sistemi di lavaggio a secco chiusi e controllatiti in cui il liquido di lavaggio è riciclato o incenerito; - sistemi di lavaggio a trattamento speciale in cui il liquido di lavaggio è riciclato o incenerito; 2) pulizie domestiche;

3) trattamento tessile e di pellame, tranne: - trattamento senza rilascio in acque di scarico - sistemi con trattamento speciale in cui l’acqua di lavorazione è pretrattata per eliminare completamente le frazioni organiche prima del rilascio nelle acque di scarico biologiche (sgrassatura di pelli ovine); 4) emulsionante in soluzioni agricole; 5) lavorazione dei metalli, tranne: - impieghi in sistemi chiusi controllati in cui il liquido di lavaggio viene riciclato o incenerito; 6) industria della pasta di carta e della carta; 7) prodotti cosmetici; 8) altri prodotti per la cura personale, tranne spermicidi; 9) riformulanti nei pesticidi e nei biocidi. SOSTANZE CANCEROGENE, MUTAGENE O TOSSICHE PER LA RIPRODUZIONE Le voci 28, 29 e 30 dell’allegato XVII vietano l’immissione sul mercato e l’uso per la vendita al pubblico di sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR) di categoria 1A o 1B ed elencate nelle appendici da 1 a 6 dell’allegato stesso e di miscele che contengono tali sostanze in determinate concentrazioni. Le categorie 1A e 1B riguardano rispettivamente le sostanze per cui sono noti effetti cancerogeni (o mutageni o tossici per la riproduzione) sull’uomo e le sostanze di cui si presumono effetti cancerogeni (o mutageni o tossici per la riproduzione) sull’uomo. Si fa presente che le sostanze classificate come


NORMATIVE TABELLA 2

Sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione Voci 28, 29 e 30 dell’allegato XVII come modificate dal regolamento (UE) 2020/2096 Sostanze CMR 28. Sostanze classificate come cancerogene di categoria 1A o 1B nella parte 3 dell’allegato VI del regolamento (CE) n.1272/2008 ed elencate rispettivamente nell’appendice 1 o nell’appendice 2 29. Sostanze classificate come mutagene sulle cellule germinali di categoria 1A o 1B nella parte 3 dell’allegato VI del regolamento (CE) n.1272/2008 ed elencate rispettivamente nell’appendice 3 o nell’appendice 4 30. Sostanze classificate come tossiche per la riproduzione di categoria 1A o 1B nella parte 3 dell’allegato VI del regolamento (CE) n.1272/2008 ed elencate rispettivamente nell’appendice 5 o nell’appendice 6

Restrizioni Fatte salve le disposizioni di cui alle altre parti del presente allegato, alle voci da 28 a 30 si applicano le norme seguenti: 1 Non sono ammessi l’immissione sul mercato e l’uso: - come sostanze - come componenti di altre sostanze, o - nelle miscele per la vendita al pubblico quando la concentrazione singola nella sostanza o nella miscela è pari o superiore: - al pertinente limite di concentrazione specifico indicato nell’allegato VI, parte 3, del regolamento 1272/2008, o - al limite di concentrazione generico pertinente indicato nell’allegato I, parte 3, del regolamento 1272/2008. Fatta salva l’applicazione di altre disposizioni comunitarie su classificazione, imballaggio e etichettatura di sostanze e miscele, i fornitori devono garantire, prima dell’immissione sul mercato, che l’imballaggio di tali sostanze e miscele rechi in maniera visibile, leggibile e indelebile la dicitura seguente: “Uso ristretto agli utilizzatori professionali” 2. A titolo di deroga, il paragrafo 1 non si applica a: a) ai medicinali per uso umano o veterinario b) ai prodotti cosmetici c) ai seguenti combustibili e prodotti derivati da olii minerali: -ai combustibili per motori che sono soggetti alla direttiva 98/70/CE -agli articoli derivati da olii minerali, impiegati come combustibili o carburanti negli impianti di combustione mobili o fissi - ai combustibili venduti in sistemi chiusi d) ai colori per artisti di cui al regolamento 1272/2008 e) alle sostanze elencate nell’appendice 11, colonna 1, per le applicazioni o gli usi elencati nell’appendice 11, colonna 2 (deroghe per sostanze specifiche). Se nella colonna 2 dell’appendice 11 è specificata una data, la deroga si applica fino a quella data f ) ai dispositivi di cui al regolamento (UE)2017/745

CMR sono elencate nell’allegato VI, parte 3, del regolamento (CE) n.1272/2008. Si segnala anche che, dopo l’ultima modifica delle appendici da 1 a 6 dell’allegato XVII apportata con il regolamento (UE) 2018/675 per tener conto di nuove classificazioni di sostanze come CMR ai sensi del regolamento 1272/2008, l’allegato VI, parte 3, del regolamento 1272/2008 è stato modificato dal regolamento (UE) 2018/1480 e dal regolamento (UE) 2020/217.E’quindi opportuno aggiungere le sostanze CMR di categoria 1 A o I B di recente classificazione elencate in questi due ultimi regolamenti alle appendici da 1 a 6 dell’allegato XVII. Si avvisa che la classificazione delle sostanze introdotte con il regolamento (UE) 2018/1480 si applica a decorrere dal 1° maggio 48

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

2020. La data di applicazione non impedisce agli operatori di applicare ad un data anteriore le restrizioni relative alle sostanze CMR classificate a norma del regolamento 2018/1480. Si segnala che il regolamento (UE) 2020/217 si applica a decorrere dal 1° ottobre 2021. Dalla stessa data si applicano le restrizioni introdotte dal regolamento (UE) 2020/2096 per le sostanze CMR di categoria 1A e 1B elencate nel regolamento (UE) 2020/217.La data di applicazione non impedisce, però, agli operatori di applicare ad una data anteriore le restrizioni di cui si tratta. Un altro provvedimento da considerare è il regolamento (UE) 2017/745 che stabilisce norme relative all’immissione sul mercato, alla messa a disposizione sul mercato o alla messa in servi-


SOSTANZE

zio dei dispositivi medici per uso umano, degli accessori per questi dispositivi e di determinati gruppi di prodotti che non hanno una destinazione d’uso medica. Poiché il regolamento 2017/745 contiene disposizioni su sostanze CMR e, onde evitare una doppia regolamentazione, è opportuno che i dispositivi che rientrano nel campo di applicazione di tale regolamento siano esentati dalle restrizioni di cui alle voci da 28 a 30 dell’allegato XVII. Dalla lettura del regolamento 2020/2096, emerge che esso aggiunge la lettera f) alla colonna “restrizioni” delle voci 28, 29 e 30 dell’allegato XVII, facendovi rientrare i dispositivi medici (cfr. tabella 2) I titoli delle appendici 1 e 2 dell’allegato XVII del regolamento REACH sono rispettivamente sostituiti da: “Voce 28- Sostanze cancerogene: categoria 1A”e“ Voce 28- Sostanze cancerogene: categoria 1B”. Nell’appendice 2 sono inserite le sostanze che riportiamo nella tabella 3. Le disposizioni relative a tali sostanze si applicano a decorrere dal 5 luglio 2021 per: - 1,2-diidrossibenzene; pirocatecolo; - acetaldeide; etanale; - spirodiclofen(ISO); 3-(2,4-diclorofenil)-2-osso-1-ossapiro[4,5]dec3-en-4-il 2,2-dimetilbutirato Si applicano, invece, a decorrere dal 1°ottobre 2021 quelle riguardanti: - cobalto; - benzo[rst] pentafene; - dibenzo[b, def]crisene; dibenzo[a,h]pirene. Si segnala, inoltre, che i titoli delle appendici 3 e 4 sono rispettivamente sostituiti da: “Voce 29 – Sostanze mutagene sulle cellule germinali: categoria 1A” e “Voce 29 – Sostanze mutagene sulle cellule germinali: categoria 1B”. I titoli delle appendici 5 e 6 sono rispettivamente sostituiti da:

“Voce 30 - Sostanze tossiche per la riproduzione: categoria 1A” e “Voce 30 – Sostanze tossiche per la riproduzione: categoria 1B”. Nell’appendice 5 è inserita la voce sul metilmercurio cloruro (numero indice: 080-012-00-0; numero CE: 204-064-2; numero CAS: 115-09-3). Tale voce si applica a decorrere dal 1° ottobre 2021. All’appendice 6 sono inserite le voci che riportiamo nella tabella 4. Si applicano a decorrere dal 5 luglio 2021 le righe relative a: - 2-benzil-2-dimetilammino-4-morfolinobutirofenone; - propiconazolo(ISO); (2RS, 4RS; 2RS,4SR)-1-{[2-(2,4-diclorofenil)4-propil-1,3-diossolan-2-il]metil}-1H-1,2,4-triazolo; - 1-vinilmidazolo. Si applicano a decorrere dal 1° ottobre 2021 le righe relative a: - cobalto; - ossido di etilene; ossirano; - etanolo, 2,2-imminobis-N-(C13-15 ramificati e lineari alchil) derivati; - diisoesilftalato; - halosulfuron metile(ISO); metil 3-cloro-5-{[(4,6-dimetossipirimidina-2 il)carbamoil]sulfamoil}-1-metil-1H-pirazol-4-carbossilato; - 2-metilimidazolo; - dibutilbis(pentan-2,4-dionato-O,O’) stagno. COLORANTI AZOICI L’appendice 10 dell’allegato XVII del regolamento REACH elenca i metodi di prova dei coloranti azoici ai fini della voce 43 dell’allegato stesso. Molti di questi metodi sono superati e sono stati sostituiti dal Comitato europeo di normalizzazione (CEN) con metodi di prova più recenti. L’appendice 10 è pertanto modificata (cfr tabella 5). u TABELLA 3

Sostanze cancerogene cat. 1B

Le voci seguenti sono inserite nell’appendice 2 (sostanze cancerogene: categoria 1B) dell’allegato XVII dal regolamento (UE) 2020/2096 Sostanze

Numero indice

Numero CE

Numero CAS

cobalto

027-001-00-9

231-158-0

7440-48-4

benzo[rst]pentafene

601-090-00-X

205-877-5

189-55-9

dibenzo[b, def ]crisene; dibenzo[a,h]pirene

601-091-00-5

205-878-0

189-64-0

1,2-diidrossibenzene; pirocatecolo

604-016-00-4

204-427-5

120-80-9

Acetaldeide; etanale

605-003-00-6

200-836-8

75-07-0

Spirodiclofen (ISO); 3-(2,4-diclorofenil)-2-osso1-ossapiro[4,5]dec-3-en-4-il 2,2-dimetilbutirato

607-730-00-4

-

148477-71-8

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

49


NORMATIVE

SOSTANZE TABELLA 4

Sostanze tossiche per la riproduzione

Le voci seguenti sono inserite nell’appendice 6 (sostanze tossiche per la riproduzione: categoria 1B) dell’allegato XVII dal regolamento (UE) 2020/2096 Sostanze

Numero indice

Numero CE

Numero CAS

cobalto

027-001-00-9

231-158-0

7440-48-4

ossido di etilene; ossirano

603-023-00-X

200-849-9

75-21-8

etanolo, 2,2’-imminobis-, N(C13-15 -ramificati e lineari alchil) derivati

603-236-00-8

308-208-6

97925-95-6

2-benzil-2-dimetilammino4-morfolinobutirofenone

606-047-00-9

404-360-3

119313-12-1

diisoesilftalato

607-737-00-2

276-090-2

71850-09-4

propiconazolo(ISO); (2RS, 4RS; 2RS,4SR)-1-{[2-(2,4diclorofenil)-4-propil-1,3diossolan-2-il]metil}-1H1,2,4-triazolo

613-205-00-0

262-104-4

60207-90-1

1-vinilmidazolo

613-328-00-X

214-012-0

1072-63-5

halonsulfuron metile (ISO); metil 3-cloro-5-{[(4,6-dimetossipirimidina-2-il)carbamoil]sulfamoil}-1-metil-1Hpirazol-4-carbossilato

613-329-00-5

-

100784-20-1

2-metilmidazolo

613-330-00-0

211-765-7

693-98-1

dibutilbis(pentan-2,4-dionato-O,O’)stagno

650-056-00-0

245-152-0

22673-19-4

TABELLA 5

Coloranti azoici

Nell’appendice 10 dell’allegato XVII del regolamento REACH-metodi di prova dei coloranti azoici- la tabella è sostituita dalla tabella seguente Organismo europeo di normalizzazione

Riferimento e titolo della norma armonizzata

Riferimento della norma dichiarata obsoleta

CEN

EN ISO 17234-1:2015 Cuoio- Analisi chimiche per la determinazione di alcuni coloranti azoici nei cuoi tintiparte I: Determinazione di alcune ammine aromatiche derivate dai coloranti azoici

EN ISO 17234-1:2010

CEN

EN ISO 17234-2:2011 Cuoio- Analisi chimiche per la determinazione di alcuni coloranti azoici nei cuoi tinti-parte 2: Determinazione del 4-amminoazobenzene

CEN ISO/TS 17234:2003

CEN

EN ISO 14362-1:2017 Tessili-metodi per la determinazione di alcune ammine aromatiche derivate dai coloranti azoici-parte I: Rilevamento dell’uso di alcuni coloranti azoici accessibili con o senza estrazione delle fibre

EN 14362-1:2012

CEN

EN ISO 14362-3:2017 Tessili-metodi per la determinazione di alcune ammine aromatiche derivate dai coloranti azoici-parte 3: Rilevamento dell’uso di alcuni coloranti azoici che possono rilasciare il 4-amminoazobenzene

EN14362-3:2012


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NEWS

Come sarà il 2021: secondo Istat grandi e medie imprese più ottimiste Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19 Rilevazione realizzata nel periodo 23 ottobre – 16 novembre 2020

IMPRESE che segnalano... 32,4 %

RISCHI OPERATIVI E DI SOSTENIBILITÀ DELLA PROPRIA ATTIVITÀ

68,4 %

UNA RIDUZIONE DEL FATTURATO NEI MESI GIUGNO-OTTOBRE 2020

41,8 %

IL RICORSO ALLA CIG O A STRUMENTI ANALOGHI

58,7 %

MODIFICHE GIÀ REALIZZATE O IN CORSO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO PER DIMINUIRE IL CONTAGIO

… e in PROSPETTIVA prevedono… 61,5 % 5,4 %

UNA CONTRAZIONE DEL FATTURATO PER IL PERIODO DICEMBRE 2020-FEBBRAIO 2021 DI RIAPRIRE NONOSTANTE SIANO ATTUALMENTE CHIUSE

25,8 %

UN'ESPANSIONE PRODUTTIVA, NONOSTANTE LA CRISI

33,7 %

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fra le imprese che prevedono di adottare questa strategia

Tutti i confronti sono rispetto allo stesso periodo del 2019. Le analisi sono svolte sulle dichiarazioni delle imprese

P

er il periodo compreso tra dicembre 2020 e febbraio 2021, il 61,5% delle imprese italiane prevede una contrazione del fatturato rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. Nel 40% dei casi il calo è previsto tra il 10 e il 50%, nel 15,1% di oltre il 50% e nel 6,4% di meno del 10%. Sono dati che emergono dall'indagine Istat "Situazione e prospettive delle imprese nell'emergenza sanitaria Covid-19", condotta tra il 23 ottobre e il 16 novembre 2020 sul totale delle imprese italiane, di cui 804 mila, cioè il 78,9% del totale, sono microimprese, il 18,6% sono piccole (189 mila) e soltanto 22 mila sono medie. Il numero totale delle grandi imprese è invece di circa 3 mila. In termini di prospettiva, secondo Istat, la maggior parte delle imprese italiane (52,5%) conferma l’andamento sperimentato nel periodo giugno-

Tutti i dati fanno riferimento ad imprese con 3 e più addetti

ottobre 2020. Nei rimanenti casi invece, prevale un giudizio più negativo. Quasi una impresa su quattro (226 mila unità, pari al 22,6% delle imprese e al 18% dell’occupazione) prevede un peggioramento e il 18,0% (180mila) non è in grado di fare previsioni. Le valutazioni negative sono diffuse nei settori più colpiti dalla crisi, ossia servizi di alloggio (42,1%), ristorazione (31,9%), agenzie di viaggio e tour operator (35,8%), attività sportive, di intrattenimento e divertimento (32,2%) e attività creative e artistiche (31,6%). A livello territoriale, la quota di imprese che attendono una diminuzione del fatturato è lievemente maggiore nelle regioni del Nord (Nord-est 24,6%, Nord-ovest 23,3%, Centro 22,1% e Mezzogiorno 20,4%). Sul fronte opposto sono circa 69 mila le imprese che prevedono un miglioramento rispetto alla dinamica re-

gistrata nel periodo giugno-ottobre (6,9% del totale delle imprese e 8,7% dell’occupazione); l’incidenza è maggiore tra le aziende più grandi (l’11,8% rispetto al 9,6% delle medie imprese e al 6,7% di piccole e microimprese) e nel Mezzogiorno (8,6% rispetto al 6,8% del Centro e al 6% del Nord). Considerando le imprese che hanno dichiarato un incremento del fatturato nel periodo giugno-ottobre (circa 100 mila), solo il 17,5% conferma una dinamica positiva per dicembre 2020-febbraio 2021, segnalando un andamento meno positivo nel 52,7% dei casi e una maggior incertezza, rappresentata dalla difficoltà di fare una previsione, nel 29,9% dei casi. Anche tra queste imprese, nel Mezzogiorno le previsioni sono migliori: il 22,3% conferma un incremento delle vendite rispetto al 17,6% del Centro e al 15,5% del Nord. u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

53


TACCUINO

NEWS

Costi per la prevenzione: rilevanti per il 65% delle imprese

S

empre Istat ha analizzato l’impatto che ha avuto per le attività produttive la necessità di adottare misure sanitarie per ridurre il rischio di contagio. Un obbligo che ha riguardato la quasi totalità delle imprese Italiane con almeno 3 addetti. Solo l’1,4% (che rappresenta una quota inferiore al punto percentuale in termini di addetti) ha dichiarato di non averne presa alcuna. Tali misure, che possono essere raggruppate in sanitarie (sanificazione e DPI), organizzative (rotazione del personale e modifica delle procedure per clienti e fornitori), di informazione e triage (inclusi tamponi ed esami sierologici) e di politiche del personale (formazione ed esenzione delle categorie protette), hanno rappresentato un costo talvolta rilevante per le imprese. L’83,7% delle unità produttive, che occupa il 92,0% degli ad-

detti, ha applicato almeno una delle misure di prevenzione per ognuna delle categorie. Nel 17,5% dei casi (il 12,0% dell’occupazione) il costo complessivo di tutte le misure è stato considerato poco o per nulla rilevante, mentre per il 23,6% (32,9% dell’occupazione) il costo connesso è stato percepito come rilevante o molto rilevante. Per tutte le categorie di intervento non si osserva una significativa specificità settoriale, mentre la percezione di alti costi risulta relativamente più diffusa nelle medie e grandi dimensioni aziendali rispetto alle micro e piccole imprese. Nel complesso, la sanificazione e la fornitura di DPI è stato considerato un costo rilevante dal 64,8% delle imprese (76,2% degli addetti), mentre nel 33,2% dei casi (pari al 22,4% degli occupati) i costi sono stati considerati poco rilevanti. Solo una quota residuale (2,1%) delle unità produttive non ha approntato misure di sanificazione e fornitura di DPI. L’11,7% delle imprese (5,6% in termini di occupazione) dichiara di non aver adattato l’organizzazione dei processi produttivi; per il 49,9% (44,3% degli addetti) i relativi costi sono stati poco rilevanti, per il 38,5% (50,2% dell’occupazione) rilevanti o molto rilevanti. L’informazione e triage non sono stati introdotti dal 3,4% delle unità produttive (1,6% degli addetti). Nel 47,0% dei casi (37,3% in termini occupazionali) tali misure sono state applicate con un costo contenuto o trascurabile che invece è risultato rilevante per il 49,6% (61,1% degli occupati). L’8,8% delle unità produttive (4,2% dell’occupazione), infine, non ha previsto alcuna delle misure riferibili alla gestione del personale; il 52,0% (47,0% degli addetti) ha considerato i costi di tali misure poco o per nulla rilevanti, il 39,2% li ha giudicati importanti (48,8% dell’occupazione). u

È uscito l’Annuario 2021 de L’Industria della Gomma

È

disponibile, e ordinabile con una richiesta all’indirizzo annuario.gomma@edifis.it, l’Annuario L’Industria Italiana della Gomma, uno dei fiori all’occhiello dell’attività editoriale di Edifis. La pubblicazione, 240 pagine stampate a colori per una tiratura di 5.000 copie, è l’unica directory completa pubblicata in italia dei protagonisti del settore manifatturiero della gomma. Raccoglie i riferimenti di oltre 750 aziende attive nel settore gomma e di oltre 400 fornitori, compresi i marchi rappresentati in Italia. La pubblicazione è aggiornata ogni anno ed è articolata in 10 sezioni, con una parte iniziale che riporta statistiche sul mercato inter-

54

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

nazionale e nazionale della gomma e poi la lista delle aziende del settore organizzata in diversi modi, per facilitare la consultazione: in ordine alfabetico, suddivisa per ambiti merceologici, per prodotti, l’indice generale dei prodotti in gomma, la lista alfabetica dei fornitori di materie prime, prodotti ausiliari, strumenti da laboratorio, macchine industriali, gli agenti italiani di società straniere operanti sul nostro mercato, i nomi dei marchi, compresi quelli registrati. Il volume comprende, all’interno, anche un cd che contiene la versione in pdf dell’annuario, scaricabile su pc e consultabile. Il prezzo al pubblico è di 80 €, Iva inclusa. u

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NEWS

Le fiere DKT e Plast spostate al 2022

È

ufficiale la notizia che il DKT, la fiera specializzata sul settore gomma programmata a Norimberga dal 28 giugno al primo luglio prossimi, subirà uno spostamento a causa dell'epidemia di Covid-19, tutt'altro che sotto controllo al momento in Germania (come del resto anche in Italia), e con prospettive di un netto peggioramento della situazione. Di recente la cancelliera tedesca Angela Merkel si era dichiarata estremamente preoccupata per la diffusione della variante inglese del coronavirus, altamente contagiosa, al punto che, ha detto, «se non ce la facciamo a contenerla, a Pasqua avremo un'incidenza decuplicata del contagio rispetto a oggi». Merkel ha annunciato due mesi di lockdown rigido in tutto il paese. Tenendo conto della situazione, gli organizzatori di DKT hanno deciso lo spostamento al 2022, nello stesso periodo tra fine giugno e inizi luglio. Verificata la disponibilità degli spazi fieristici per quel periodo, hanno fatto seguire, a un primo annuncio preliminare, comunicazioni ufficiali a tutti gli espositori, consentendo

loro la scelta tra un rimborso delle spese già sostenute oppure di lasciarle come anticipo per l'edizione 2022. Sorte simile per il Plast di Milano. «Alla luce», hanno spiegato gli organizzatori milanesi, «del protrarsi della crisi pandemica, dell’incertezza riguardo tempi e modalità della campagna vaccinale – elementi che continuano a condizionare l’attività dei settori di riferimento e, soprattutto, a limitare fortemente le possibilità di spostamento degli operatori italiani e stranieri – nonché delle sollecitazioni ricevute dagli espositori, la segreteria organizzativa di Plast - Salone internazionale triennale per l’industria delle materie plastiche e della gomma ha deciso di rinviare la mostra a data da destinarsi, in un periodo comunque successivo al 2021». «L’attuale situazione», prosegue il comunicato, «e l’impossibilità di immaginare scenari futuri con ragionevole chiarezza, infatti, non consentono un’adeguata pianificazione e organizzazione di un evento – come Plast – di livello internazionale e che rappresenta una vetrina per tecnologie complesse, che necessita

di tempi non indifferenti per la sua adeguata preparazione, sia da parte dell’organizzatore sia dei partecipanti». La non facile decisione del rinvio è stata presa «con rammarico», dicono gli organizzatori, «ma con responsabilità, avendo come primo obiettivo quello della salvaguardia della sicurezza di tutte le parti coinvolte, in attesa di poter programmare il prossimo appuntamento con Plast in presenza, nelle migliori condizioni». Le nuove date verranno definite dalla segreteria organizzativa nelle prossime settimane. u

Nasce Oldrati Gomma Line per operare sul mercato dell’Est Europa

O

ldrati Group, il gruppo internazionale che produce manufatti in gomma, plastica e silicone, ha annuncia la joint venture con Gomma Line LCC che ha portato alla nascita di Oldrati Gomma Line. L’accordo nasce con l’obiettivo di creare sinergie vincenti che porteranno a nuove opportunità nel mercato dell’Est Europa e in Russia. Nel 2019, è stati infatti siglato un accordo di libero scambio tra la Serbia e l’Unione Economica Eurasiatica (il cui paese principale è la Russia), elemento fondamentale per lo sviluppo dei commerci tra i paesi membri. Gomma Line è presente da circa quindici anni sul mercato con una forte specializzazione nei processi di estrusione e stampaggio della gomma e con siti produttivi in Serbia e Russia, mentre Oldrati Group, con quasi sessant’anni di storia, è uno dei principali gruppi internazionali nella pro56

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

duzione di manufatti in gomma, plastica e silicone, stampaggio e assemblaggio ed ha una presenza multi mercato. La neocostituita Oldrati Gomma Line nasce dalla solida esperienza di Gomma Line nell’ambito della produzione di estrusi in gomma e metallo e dal know-how tecnologico e di innovazione di Oldrati

Group. Questa complementarietà di expertise porterà sicuramente un arricchimento di competenze e dei processi per entrambi i partner. Oldrati Group amplificherà i servizi che offre al mercato e si apre a nuove opportunità grazie ai siti produttivi in territori strategici come Serbia e Russia e, soprattutto, accrescerà il proprio portfolio con soluzioni ancora più diversificate per rispondere alle richieste di clienti nei settori più diversificati quali ad esempio automotive, home appliance, riscaldamento e altri. Oltre a sinergie produttive su articoli finiti, l’accordo prevede anche una verticalizzazione della collaborazione, Gomma Line infatti, avrà la possibilità di trarre beneficio dalla Divisione Compounding del Gruppo Oldrati e dalle competenze del Team Materiali, potenziando così la forza della filiera e aumentando il servizio tecnologico sui materiali. u


Novità nel management di IMCD Italia

I nuovi pneumatici Continental con tecnologia RFID

D

al primo gennaio Vincenzo Aruta ha assunto l’incarico di Business Unit Manager Advanced Materials in IMCD Italia. Nell’ambito del progetto di crescita ed espansione della società nella distribuzione di prodotti chimici e di ingredienti alimentari, Aruta è subentrato a Raffaele Paudice, che ha assunto la guida della nuova Business Unit Energy and Industrial Solutions, garantendo un focus crescente su settori innovativi e strategici. Dopo la laurea in Chimica Industriale conseguita all’Università Federico II di Napoli, Aruta si è dedicato alla chimica nei suoi aspetti teorici e pratici, specializzandosi nel campo delle macromolecole. Da circa vent’anni ricopre posizioni manageriali all’interno di grandi società internazionali, operanti nell’industria oleochimica. L’esperienza più recente lo ha visto assumere il ruolo di Marketing & Sales Director presso TemixOleo, incarico con il quale ha conseguito importanti risultati, particolarmente nel business degli esteri. Come Business Unit Manager Advanced Materials, Vincenzo Aruta riporta all’Amministratore Delegato di IMCD Italia Marco Madeddu, ed è responsabile della crescita e del consolidamento di un mercato chiave nel panorama chimico italiano, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, alle bioplastiche e al futuro della mobilità. u

C

ontinental ha avviato la produziotal con tecnologia RFID riportano il logo ne di pneumatici di primo equiRFID ISO su entrambi i fianchi. paggiamento per auto dotati di Le informazioni caricate sul tag RFID deltecnologia RFID (acronimo per l’identilo pneumatico possono essere lette da ficazione a radiofrequenza). un device per facilitare le operazioni di Il tag RFID integrato all’interno dello montaggio dello pneumatico sul cerchio pneumatico può essere scansionato con nel rispetto degli standard di qualità. La uno speciale dispositivo di lettura e conruota assemblata può essere tracciata nei tiene le informazioni necessarie a idenprocessi produttivi e logistici fino ad avtificare in modo preciso e immediato lo venuto montaggio. pneumatico e garantirne il corretto monCon questa tecnologia Continental intenTecno Compounds taggio sulla linea di assemblaggio. Nello de sostenere l’elevata qualità dei prodotspecifico, i dati riportano: il nome di Conti di primo equipaggiamento dalla continental come produttore, il codice idensegna al sito produttivo all’avvenuto Tecno Compounds tificativo univoco dello pneumaticoTecno e il Compounds assemblaggioa esuitable porre le basi della coosolution for every chal numero di serie. Inoltre attraverso un’inperazione con i produttori nella futura terfaccia standardizzata collegata al daindustria 4.0. tabase Continental, visibile direttamenGli pneumatici Continental con tecnoloa suitable solution for a suitable solution for every challenge te dal lettore RFID, si può avere accesso gia RFID, come l’EcoContact 6, every saranno challenge a ulteriori informazioni specifiche dello montati in primo equipaggiamento sulle pneumatico. Gli pneumatici Continenvetture Volvo. u

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NEWS

Due workshop OCS sugli stampi

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ome manutenere al meglio gli stampi? Quando cromare uno stampo? Come trattare uno stampo cromato? Sono alcune delle domande a cui O.C.S. darà risposte durante i workshop che terrà per tutto il 2021 gratuitamente presso i propri clienti stampatori della gomma. In questo modo gli operatori di presse, i loro capi reparto e tutto il team coinvolto nella produzione avrà delle istruzioni ben precise sui temi trattati e verrà accompagnato in un approfondimento delle sue conoscenze non solo per quanto riguarda la manutenzione degli stampi, ma anche per quel che concerne la cromatura e/o altri trattamenti. Si andrà a fondo su temi sempre strategici per un buon stampatore, quali il controllo dello stato degli stampi e le variabili che influenzano il buon risultato in fase di stampaggio, il saper riconoscere quando e perché uno stampo inizia a performare meno, necessitando di una manutenzione preventiva ed

evitando di continuare a produrre pezzi con difetti. Le domande e risposte verranno poi raccolte in un volumetto “Tip&Tricks about moulds”, pubblicato allo scopo di dare ai propri clienti un vademecum chiaro e preciso su come

manutenere gli stampi e sui vantaggi della cromatura. Non mancheranno infine un riepilogo dei metodi di pulizia degli stampi cromati e un capitolo riservato alle tipologie di stampi che OCS può realizzare. u

I servizi digitali di Desma

D

esma è stata tra i primi produttori di presse per lo stampaggio della gomma a sviluppare soluzioni innovative tecnologicamente coerenti con i criteri di Industria 4.0 che trovano la loro realizzazione nell’automazione e nella digitalizzazione dei processi. È la famiglia dei prodotti e servizi che Desma chiama SmartConnect 4.U. Sono strumenti digitali basati su una tecnologia che si esprime attraverso macchine intelligenti collegate in rete tra loro che il costruttore tedesco offre ai suoi clienti per aumentare la loro competitività e metterli anche in grado di fronteggiare i numerosi megatrend che influenzano in maniera significativa lo sviluppo della società e della realtà industriale di oggi. I cambiamenti demografici prodotti dalla crescita del58

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

la popolazione, la diffusione della digitalizzazione, la scarsità delle risorse, il cambiamento del clima sempre più evidente sono sfide complesse che possono essere affrontate solo con soluzioni e prodotti adeguati, quali sono quelli offerti da SmartConnect 4.U. Presentati da Desma a livello internazionale tre anni fa con un roadshow sul tema dell’Industria 4.0, questi strumenti sono stati nel frattempo ulteriormente sviluppati e integrati e, come l’azienda di Fridingen ha annunziato, entreranno a far parte, in step successivi, della nuova piattaforma SmartConnect 4.U-Ecosystem. I prodotti SmartConnect 4U attualmente disponibili sono 12, e si può prendere visione della gamma completa registrandosi su https://ecosystem.smartconnect4u.biz/en u

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TACCUINO

I webinar Sigma sullo stampaggio a iniezione

S

igma Engineering, la società tedesca che sviluppa software di virtualizzazione con base ad Aachen, organizza una serie di webinar per battezzare l’inizio del 2021. L’azienda ha messo a punto sistemi che simulano il processo di stampaggio a iniezione, anche di elastomeri. Gli incontri in programma verteranno su tutto il processo di stampaggio a iniezione, mostrando i potenziali e le possibili applicazioni dei processi moderni. I corsi sono organizzati secondo settimane tematiche, a partire dal 16 febbraio 2021. La prima settimana inizierà con un talk tecnico sugli elastomeri, in programma il 16 e il 18 febbraio, cui parteciperanno esperti di LWB Steinl, Peta Formenbau e Plasmatreat con loro presentazioni.

Le aziende, partner di Sigma, aggiorneranno gli utenti sullo stato dell’arte e i progressi dello stampaggio a iniezione degli elastomeri. La seconda settimana riguarderà il silicone liquido, con incontri il 26 e il 28 febbraio e presentazioni di Arburg, Wacker Chemie, Rico Group ed Elemet, e un focus in particolare sulle applicazioni per il settore medicale. La terza settimana sarà dedicata ai termoplastici, con incontri il 2 e il 4 mar-

zo riguardano i temi della progettazione degli stampi e della simulazione di un’ampia superficie piatta. Gli esperti che interverranno sono delle aziende Creo Software, Vuforia Software e Günther. Il 9 marzo ci sarà infine una conferenza tecnica su MIM/CIM riguardante gli ultimi sviluppi sullo stampaggio a iniezione su parti metalliche, con esponenti di Arburg, Parmaco e del Fraunhofer Ifam. u

Mercato pneumatici: numeri negativi anche in Cina

S

e il mercato degli pneumatici in Europa non sta vivendo momenti splendidi, come abbiamo visto nell'articolo di apertura di questo numero, anche quello cinese non se la passa benissimo. Secondo dati forniti dalla società di analisi di mercato Research And Markets, e relativi al primo quadrimestre del 2020, l'export di prodotti cinesi per le vetture ha avuto una flessione del 13,7%, con un totale di pezzi di 84,71 milioni venduti all'estermo, ben 13,45 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Negli anni precedenti la produzione di pneumatici in Cina era cresciuta fino alla cifra record di 1,04 miliardi di pezzi, raggiunta nel 2018. Già nel 2019 si era registrata una flessione, con un totale di 842,26 milioni di pezzi prodotti, e poi la diffusione della pandemia di Covid-19 ha fatto il resto. Nonostante il calo di produzione, però, l'export era aumentato, con un volume passato da 289,59 milioni del 2017 a 315,58 milioni nel 2019, per la maggior parte coperture per autovetture o per veicoli commerciali. Destinazioni principali il Regno Unito e, nonostante i dazi e la guerra commerciale in corso, gli Stati Uniti, soprattutto per gli pneumatici da veicoli commerciali. Ora, secondo il rapporto, le attese sono per un risultato a consuntivo del 2020 in linea con i dati dei primi 4 mesi, e una lenta e graduale ripresa nel 2021. u

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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TACCUINO

NEWS

Nuovi materiali Lanxess per ruote e rulli ad alte prestazioni

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battistrada delle ruote dei carrelli elevatori e i rulli con caratteristiche per alte prestazioni utilizzati per ascensori industriali, macchinari agricoli e montagne russe sono esempi di manufatti elastomerici speciali progettati per sopportare carichi pesanti. Di questi materiali è in crescita la domanda a livello mondo, a cui Lanxess ha risposto sviluppando speciali prepolimeri elastomerici e relativi indurenti in funzione delle specifiche esigenze dei clienti, ai quali fornisce anche la necessaria assistenza per l’impiego ottimale di questi prodotti. L’Adiprene PP1095H, per esempio, è uno di questi prepolimeri, sviluppato per la produzione di ruote e rulli ad alte prestazioni, capaci di raggiungere alte velocità di rotazione e dotati di una resistenza alle sollecitazioni meccaniche a un livello decisamente superiore a quello dei materiali industriali standard utilizzati nelle stesse applicazioni. Si tratta di un prepolimero a base poliestere terminato con p-fenilendiisocianato (pPDI). Trattato con l’indurente Vibracure A250, dà luogo alla formazione di elastomeri con durezza 95 Shore A che esibiscono eccezionali proprietà dinamiche in un ampio intervallo di temperature grazie al loro basso fattore di dissipazione tan δ, per cui è bassa la conversione di energia in calore sotto un carico pulsante. Più bassa di quella che si verifica nei materiali standard confrontabili quando sono sottoposti a frequenti e rapide deformazioni. Il produttore tedesco ha realizzato anche un modello matematico che offre ai clienti la possibilità di prevedere con grande accuratezza le prestazioni dei rulli e dei battistrada delle ruote dei carrelli. In base alle proprietà dell’elastomero, alla geometria delle ruote e dei rulli e alle condizioni operative, il software elabora le condizioni (carico e velocità) nelle quali le caratteristiche del materiale decadono a causa dell’isteresi, consentendo ai clienti, in questo modo, di ottimizzare l’utilizzo dei battistrada delle ruote e dei rulli. Questo vale, come comunica l’azienda, non solo per l’Adiprene PP1095H, ma anche per molti prepolimeri a base uretano, estere, etere e policaprolattone prodotti con un’ampia varietà di isocianati. u

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Versalis attiva in Uzbekistan

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ersalis ha concesso in licenza a Enter Engineering Pte. Ltd. un’unità swing di polietilene a bassa densità/etilene vinil acetato (LDPE/EVA), che sarà realizzata nell’ambito del nuovo complesso gas to chemicals basato su tecnologia MTO (Methanol to Olefins di Karakul) nella regione uzbeka di Bukhara. L’impianto è parte del progetto di un complesso chimico di scala mondiale di rilevante importanza per l’area geografica in cui sorgerà, l’Asia Centrale, sia per dimensioni che per tecnologie applicate. Enter Engineering Pte. Ltd., una delle

maggiori società di costruzione nella regione, agirà in qualità di licenziataria per conto della società uzbeka JV Jizzakh Petroleum LLC, proprietaria dell’unità LDPE/EVA e responsabile della gestione e dell’esercizio. L’impianto concesso in licenza sarà basato sulla tecnologia LDPE/EVA, di proprietà di Versalis e sarà progettato per una capacità produttiva massima di 180.000 t/a di EVA. LDPE e EVA sono polimeri e copolimeri dell’etilene, caratterizzati da un buon equilibrio tra lavorabilità e proprietà meccaniche e di cui si fa un largo uso nella produzione di materiali con un ampio ventaglio di applicazioni, come pellicole, rivestimenti, stampi a iniezione, imballaggi, dispositivi medici, schiume e componenti di base per adesivi a caldo. u


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NEWS

Guanti in gomma: ecco un nuovo processo più ecologico

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guanti monouso in gomma sono uno dei prodotti di cui è cresciuto maggiormente il consumo nel mondo a causa dell’epidemia di Covid-19. Ogni mese il mercato richiede circa 80 milioni di paia di guanti utilizzati dalle equipe mediche degli ospedali. Sono di solito realizzati in gomma naturale, che però, a causa del contenuto di alcune proteine, possono provocare allergie, ma soprattutto in gomma sintetica, con un livello di biodegradabilità inferiore, tanto da richiedere oltre 100 anni prima di essere completamente smaltiti in una discarica. Le stime di crescita di questo mercato ipotizzano un fatturato globale di 70 miliardi di dollari entro il 2027. Ora, l’università britannica di Cranfield, in collaborazione con il produttore malese Meditech Gloves, ha messo a punto un processo che consente, con un minimo consumo di energia, di privare la gomma naturale delle proteine che causano le allergie, aprendo la possibilità di un maggiore utilizzo di questa materia prima nella produzione di guanti.

Il processo consente anche di utilizzare un metodo di produzione alternativo a quello comunemente utilizzato, che consiste nell’immersione di modelli di mano in una miscela di lattice di gomma naturale e di acqua, e comporta un notevole spreco di materiale oltre che un notevole consumo energetico per le

fasi di asciugatura e vulcanizzazione. Il processo è ancora in fase sperimentale, testato nei laboratori di Meditech Gloves in Malesia. I ricercatori dell’Università di Cranfield stanno ora lavorando allo sviluppo di metodi di lavorazione del lattice grezzo per migliorare la biodegradabilità del prodotto finale. u

Ecopneus raccoglie 190 mila tonnellate di pneumatici fuori uso

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ono state 189.569 le tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte da Ecopneus nel corso del 2020. Rispetto agli obiettivi di raccolta previsti dalla legge, calcolati sui quantitativi di pneumatici immessi nel mercato dalle aziende socie nell’anno solare precedente, la raccolta si attesta al 96%: un risultato importante soprattutto a fronte di un crollo nel 2020 delle vendite di pneumatici - e delle conseguenti risorse economiche derivanti dal contributo ambientale che finanziano il sistema - di circa il -20%. Questo avrebbe dovuto comportare una flessione analoga anche nella raccolta dei PFU, che però non si è verificato, grazie all'attività dell'organizzazione. Nonostante il calo delle vendite e dei relativi contributi ambientali associati registrato nel 2019, nei primi mesi dell’emergenza e del conseguente lockdown il numero di interventi di raccolta effettuati da Ecopneus presso i gommisti è rimasto

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nella media degli anni precedenti nonostante si fossero notevolmente ridotte le richieste di prelievo dei PFU rispetto lo stesso periodo del 2019. Nei primi 4 mesi dell’anno la raccolta è stata infatti in linea con quella degli anni precedenti. A fine 2020, inoltre, un provvedimento della Direzione Generale Economia Circo-

lare del Ministero dell’Ambiente ha posto dal 1° gennaio 2021 l’obbligo ai soggetti autorizzati come Ecopneus di raccogliere una quota aggiuntiva di PFU del 15% rispetto ai target di riferimento, per porre fine al problema degli "extra quantitativi" che causano stoccaggi eccessivi presso i gommisti. u


CALENDARIO

FIERE DI TUTTO IL MONDO - 2021 11-12 febbraio

Evento virtuale

RubberCon 2020

aficep.com

16/20 marzo

Seul, Corea del Sud

Koplas

koplas.com

17/19 marzo

Bangkok, Tailandia

GRTE - Global Latex, Rubber and Tyre Expo

www.grte-expo.com

24/26 marzo

Giacarta, Indonesia

Tyre & Rubber Indonesia

tyre-indonesia.net

Pneushow

pneushow.com.br

Data da definire Sao Paulo, Brasile 26/29 aprile

Mosca, Russia

Tires & Rubber

rubber-expo.ru

4/7 maggio

Milano

Plast/Rubber

plastonline.org

18/20 maggio

Colonia, Germania

The Tire Cologne Expo

thetire-cologne.com

25/28 maggio

Kielce, Polonia

PlastPol

targikielce.pl

25/29 maggio

Evento virtuale

ETRA Conference

etra.acm.org

2/5 giugno

Istanbul, Turchia

K+ Rubber & Plastic

kaucukveplastikfuari.com

8/10 giugno

Hannover, Germania

Tire Technology Expo

tiretechnology-expo.com

10/12 giugno

Parma, Italia

Mecspe

mecspe.com

28 giugno/ primo luglio

Norimberga, Germania

DKT 2021

dkt2021.de

6/8 luglio

Parma, Italia

SPS IPC Drives Italia 2019

spsitalia.it

13/16 luglio

Panama City, Panama

Latin American & Caribbean Tyre Expo

latintyreexpo.com

18/22 luglio

Qingdao, Cina

China International Rubber Technology Exhibition

en.tyrexpoasia.cn

3/6 agosto

Shanghai, Cina

Chinaplas

chinaplasonline.com

16/18 agosto

Shanghai, Cina

China International Tire Expo

www.citexpo.com.cn

6/8 settembre

Daegu, Corea del Sud

RubberCon 2021

internationalrubber conference.org L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2021

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GLI INSERZIONISTI

Gli inserzionisti di questo numero BICARJET 5

GAMMA STAMPI

BIESSE BROKER

GRID INFORMATION

PEZZATO SRL

TECHNOLOGY 59

R.P.M. 1

IMG SRL

RESINEX ITALY

51

INDIAN/INT’L RUBBER JOURNAL 39

RUBBER TRADE

11

EPICHEM 47

INNOVATIV GUMMI TECH

SUPREMA 15

EURORUBBER/CERTECH GROUP 64

INTERSEALS 33

EXSTO

LTE 13

DER-GOM SPA EICO NOVACHEM ELASTOMERS UNION

43 III COP 52 3

IV COP

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I COP

17

PARKER 57

UTP VISION

II COP

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RUBBER COMPOUND MIXING IS AN ART Dal 1967 Der-Gom Produce mescole di gomma con la stessa cura di sempre. La Der-Gom è partner sicuro in grado di creare la ricetta giusta per ogni cliente. G a r b a g n a t e M o n a s t e ro ( LC ) via dei Castagni, 3/5 - 23846

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