DATI DI SETTORE MERCATO AUTO INCHIESTA MACCHINE
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Gennaio/Febbraio 2022
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SOMMARIO
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA www.industriagomma.it
ANNO 65 - GENNAIO/FEBBRAIO
Abbiamo letto 10
Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Grafica e impaginazione Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it
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L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.r.l. Viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA
Mondogomma
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UNA RADIOGRAFIA DEL SETTORE GOMMA: I DATI DI 2020 E 2021, LE ATTESE DEL 2022
I dati relativi al comparto gomma, trasformazione e macchinari, indicano che nel 2020, l’anno più difficile della crisi pandemica, le aziende hanno tenuto egregiamente e hanno posto le basi per un 2021 di forte ripresa. Anche le prime sensazioni per il 2021 sono positive, ma non consentono di sbilanciarsi in previsioni troppo ottimistiche per il 2022, a causa dei nodi internazionali legati ai costi esorbitanti dei trasporti, all’aumento del prezzo dell’energia e alle situazioni di shortage su molte materie prime. L’attenzione sulla situazione sanitaria permane altissima, per il timore che compaiano nuove varianti di Covid-19 in grado di aggirare i vaccini e di portare a nuove restrizioni su mobilità e commerci.
22 AUTO, UN MERCATO ANCORA IN QUARANTENA Il 2021 si è concluso con quasi mezzo milione di immatricolazioni in meno rispetto al 2019. Nonostante una lieve ripresa rispetto al 2020, il mercato delle auto in Italia mostra ancora segni di sofferenza, con previsioni non particolarmente ottimistiche neanche per il 2022.
28 LA PAURA PIÙ GRANDE? NON IL COVID MA I CYBER-ATTACCHI Come ogni anno l’Allianz Risk Barometer propone una classifica dei principali timori delle aziende globali secondo la percezione dei manager di tutto il mondo. Ovunque, anche in Italia, il rischio più percepito riguarda gli incidenti informatici, seguiti dall’interruzione di attività e dalle catastrofi naturali. La paura per il Covid-19 pare esorcizzata, mentre cresce quella per i cambiamenti climatici.
34 LOMBARDIA: PIÙ OCCUPAZIONE MA ANCHE PIÙ INCERTEZZA Gli inizi del 2022 indicano una situazione in chiaroscuro per le imprese della Lombardia, almeno secondo le valutazioni del Centro Studi di Assolombarda. Cresce l’occupazione, ma le aziende faticano a trovare i profili richiesti. Gli ordini aumentano, ma le incertezze della catena di fornitura rendono più difficile aumentare la produzione. La nuova variante Omicron, inoltre, rende le persone meno inclini a spostarsi per lavoro. Un focus sulle province di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi.
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ANNO 65 - GENNAIO/FEBBRAIO
Rassegna Stampi
39 PRODUTTORI DI MACCHINE: IL LORO SGUARDO AL 2022 Ottimismo ma anche attesa. I produttori di macchine per lo stampaggio della gomma si affacciano alla finestra di questo 2022 con circospezione, incoraggiati da un 2021 che è stato positivo oltre le aspettative, ma disillusi sul fatto che la pandemia possa svanire presto e cancellare i problemi e i freni che ha generato sul mercato. Primi fra tutti l’aumento dei prezzi delle materie prime, lo shortage di sostanze e materiali e la cancellazione di tanti eventi fieristici che consentivano il diretto contatto con clienti e fornitori.
CDG CMR Costruzioni Meccaniche u Delia u Desma u Gamma Stampi u IMG
REP Italiana Rivi Magnetics u RTech u State Technologies u Suprema u UTPVision
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Normative
50 NUOVE MODIFICHE AL REGOLAMENTO REACH Nella Gazzetta Ufficiale UE del 14 dicembre 2021 è stato pubblicato il regolamento (UE) 2021/2204 del 13 dicembre 2021 che modifica l’allegato XVII del regolamento REACH per quanto riguarda le sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione (CMR).
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News
55 IL TACCUINO L'economia italiana a fine 2021 secondo le statistiche Istat Arkema incrementa del 25% la produzione dei suoi elastomeri Pebax u Il rapporto sulle imprese 2021 di Istat: una radiografia accurata del settore produttivo italiano u Arriva la prima gomma S-SBR prodotta da rifiuti e biomasse u Ecopneus chiude un anno record raggiungendo il 120% degli obiettivi u Dal Cerisie la certificazione tedesca per le autoattrezzature delle aziende italiane u Mescole per pneumatici: nuovi test dinamici per gli strumenti VMI u Un poliuretano "bio" per le suole delle sneakers u A Lucio Spelta verrà conferito il Technical Award di IISRP u Gomma naturale: notizie contrastanti dai paesi di produzione u Gomma naturale e sintetica: stime e previsioni per il 2022 dell'IRSG u u
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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Rassegna della stampa tecnica estera www.tiretechnologyinternational.com | APRIL 2012
INTERVIEWS
Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders technical manager, Continental UK
EXPO REVIE
Letter of I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche the law internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti Product W de from Tir buts Technologe Expo 2012y
Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI EFFETTI DELL’AEROSIL SULLE PROPRIETÀ DELLA GOMMA SILICONICA F. Minister, W. Pisula, Evonik Operations, V. Lifton, Evonik Corporation, Essen (Germany) - RubberWorld, giugno 2021, pag. 27-31 a lunga ed interessante introduzione dell’articolo, utile anche per chi non è direttamente coinvolto nell’argomento trattato, illustra sinteticamente la tipologia dei siliconi (denominati anche polisilossani), soprattutto polidimetilsilossani (PDMS), nati nel 1940 e sviluppatisi nelle tre famiglie di fluidi, elastomeri e resine. Partendo dalla considerazione che i siliconi offrono un comportamento meccanico piuttosto scarso, si puntualizza la necessità di un rinforzo per mezzo di cariche come la silice inorganica, nella fattispecie l’Aerosil di Evonik, che influenzano le proprietà reologiche, meccaniche ed ottiche. Viene così spiegato quali sono le caratteristiche della carica esaminata (area specifica, struttura delle particelle, attività superficiale) che definiscono le proprietà dei sistemi gomma-carica e, in particolare, quali sono le interazioni particella-polimero, che fanno della silice la carica più efficace per i PDMS. Non si deve comunque di-
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PICTURE-PERFECT
THE NEXT TOP MODEL
UNIVERSITY FOCUS
Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers
We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough?
Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain
menticare che, insieme alla dispersione della carica e alla sua concentrazione, anche il processo di miscelazione gioca un ruolo importante per le proprietà finali della gomma siliconica. Questo articolo discute un’ampia gamma di effetti di diversi gradi di Aerosil sulle proprietà della gomma siliconica. Dopo avere illustrato il metodo di produzione dei gradi di questa silice pirogenica e le loro caratteristiche, che ne identificano l’idoneità per una particolare applicazione e per il tipo di silicone utilizzato, l’articolo si compone dei seguenti paragrafi: • influenza dell’area superficiale; • livello di carica; • idrofobizzazione; • densificazione. In conclusione, la silice Aerosil offre elevata purezza, basso livello di umidità, varietà di area superficiale e diversi trattamenti di idrofobizzazione della superficie, che consentono uno stretto controllo delle proprietà della gomma siliconica, considerando che è l’area superficiale della silice che aumenta addensamento, trasmissione ottica e rinforzo delle mescole, mentre la sua densificazione aumenta la densità apparente e diminuisce il tempo di incorporazione durante il processo di mescolazione.
RICICLO DELLA GOMMA UNA PANORAMICA DEL PROCESSO DI RICICLO DEL SILICONE A. Cheng, ECO USA, Fort Lee, New Jersey (USA) - RubberWorld, giugno 2021, pag. 32-34 lla luce dell’incremento della produzione globale annua del silicone (2,9 milioni di tonnellate previste entro il 2025), diventa sempre più importante disporre di un’opzione ecologica a fine vita per i relativi manufatti prodotti. Attualmente si eliminano ricorrendo a discariche e inceneritori, scelte entrambe dannose per l’ambiente, perché non esiste ancora un riciclo commerciale per il silicone. Dopo anni di suggerimenti e di idee in merito, rimasti sempre a livello teorico, finalmente la società ECO USA, dopo due anni di ricerca e di prove, è riuscita recentemente a realizzare un’installazione sostenibile per il riciclo del silicone, gomma e liquido, con l’utilizzo di un processo di scissione chimica. Il processo scompone il silicone in dimetilciclosilossano (DMC), che è la base per la produzione del polidimetilsilossano (PDMS), o silicone commercialmente detto. Al presente l’impianto pilota di ECO USA è in grado di riciclare annualmente 8 milioni
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ABBIAMO LETTO PER VOI
di tonnellate di materiale siliconico, che opportunamente processato porta alla produzione di fluido siliconico, che è la materia prima utilizzata per i siliconi. La prima e più critica fase del riciclo di qualunque materiale, sia esso plastica, gomma, metallo o vetro, è la raccolta di un materiale idoneo al processo, per il quale i candidati ideali sono spesso puri, non caricati e uniformi. Per questo ECO USA lavora direttamente in tutto il mondo con produttori, per raccogliere grandi volumi di materiale parzialmente usato, scaduto, fuori specifica e di scarto, generalmente con la presenza minima di contaminanti non siliconici e raccolto alla fonte con una migliore logistica. Una volta arrivato allo stabilimento di ECO USA, il materiale (visualizzato nell’articolo in varie fotografie) viene separato in liquido e solido, compresi i manufatti, tenendo conto del contenuto di silicone degli specifici prodotti.
A questo punto si avvia il processo di riciclo, schematizzato in una figura nelle sue varie fasi, che comprende: • decomposizione chimica per piroscissione in reattori da 12-15 tonnellate, con l’utilizzo di un catalizzatore acido; • riassetto del DMC e filtrazione, con reattori chimici e alte temperature, nonché catalizzatori di base, che permettono di ottenere DMC chiaro cristallino, senza colore e odore, pronto per la polimerizzazione; • polimerizzazione, con un processo finale di evaporazione, che migliora la qualità dell’olio siliconico, rimuovendo ogni contenuto volatile residuo e DMC non reagito ancora presente. L’articolo illustra poi i vantaggi ambientali di questo riciclo, primo fra tutti la concretizzazione di una sana economia circolare, con una conseguente riduzione di emissioni di gas serra (-65 % di impronta carbonica rispetto ai siliconi vergini), senza di-
menticare fattori economici, quali i risparmi dei costi di smaltimento per il materiale invece riciclato e il minor costo del prodotto ottenuto dal riciclo rispetto ai prodotti vergini. Unico limite del silicone riciclato è per ora l’impossibilità di riutilizzo nei settori alimentare e medicale, ma ECO USA si sta impegnando per superare questa situazione. ELASTOMERI E APPLICAZIONI METODI DI RETICOLAZIONE PER FKM E FFKM E LORO EFFETTI SULL’UTILIZZO DI GUARNIZIONI A PIÙ ALTE TEMPERATURE DI ESERCIZIO R. R. Campbell, T. S. Reger, Greene, Tweed & Company LLC, Houston, Texas (USA) RubberWorld, agosto 2021, pag. 32- 37 a breve introduzione dell’articolo presenta sinteticamente i polimeri FKM e FFKM che, grazie alla loro stabilità termica e resistenza chimica, superiori a quelle di qualunque altra gomma, possono
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essere utilizzati in applicazioni molto severe come, ad esempio, la tenuta delle pompe elettriche sommerse EPS (Electrical Submersible Pump), per le quali il polimero FFKM, nello specifico, potrebbe raddoppiare il tempo medio fra i guasti nelle condizioni di esercizio a temperature fra 135 e 220 °C, con una temperatura massima di esercizio intorno a 250 °C. L’articolo prende in esame le temperature più alte in esercizio di una serie di mescole di FKM e FFKM, in funzione della loro chimica di reticolazione, perossidica o nitrile, e del tipo di vulcanizzante. Non vengono descritte le formulazioni attuate, dal momento che sono di proprietà riservata, ma tutte contengono un minimo del 20 % di carbon black e utilizzano polimeri disponibili da 3M, Daikin e Solvay. Un corposo e dettagliato paragrafo di background illustra composizione e struttura di reticolazione di fluoroelastomero e perfluoroelastomero e le loro conseguenti proprietà e prestazioni, con rappresentazione delle strutture dei polimeri, dei loro monomeri per la vulcanizzazione e dei relativi prodotti vulcanizzanti. Il tutto insieme ad una tabella esplicativa delle caratteristiche di quattro mescole esaminate, una di FKM perossidica con TAIC e tre di FFKM con TAIC, bis-olefina e diamminobisfenolo BOAP, delle quali vengono riportate le proprietà fisiche originali. In particolare viene evidenziato che la prova di compression set a lungo termine è un metodo per determinare la temperatura superiore di utilizzo di un materiale, tenendo presente che la temperatura costituisce il contributo più significativo per l’aumento del compression set di un elastomero in applicazione. Altrettanto corposo è il successivo paragrafo di risultati e discussione, che compendia in una tabella i risultati delle temperature superiori raggiunte dalle quattro mescole nella prova di compression set a lungo termine, con il migliore risultato offerto da quella FFKM con vulcanizzazione nitrile per mezzo di BOAP. 12
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Vengono inoltre citate la prova condotta con TGA isotermica sulla mescola FFKM con vulcanizzazione perossidica e TAIC, come metodo complementare per determinare la temperatura di utilizzo superiore, e la prova di rilassamento del compression set, che costituisce una misura diretta della forza di tenuta del materiale sotto sforzo. Dopo aver citato un esempio di combinazione di eccezionale resistenza chimica e termica per esigenze severe di tenuta nell’ambito del recupero di petrolio, ottenuta con una mescola messa a punto con la valutazione di FFKM di quattro produttori e di venti diversi pacchetti di carica, l’articolo espone le sue conclusioni: • FFKM a vulcanizzazione nitrile offre la più alta prestazione a temperatura (FKM la più bassa); • nell’ambito della famiglia FFKM a vulcanizzazione perossidica, il vulcanizzante bis-olefina è superiore al TAIC, probabilmente per l’alto numero di legami alchile-carbonio-idrogeno, incorporati dal TAIC nella struttura di reticolazione; • i risultati forniti dalla TGA isotermica dimostrano il suo potenziale di metodo di prova accelerato per determinare superiori temperature di utilizzo. ELASTOMERI E LAVORAZIONE GOMMA SILICONICA RETICOLATA A PEROSSIDO N. Holzmayre, H. Oggermüller, T. Brandmeier, Hoffman Mineral, Neuburg an der Donau (Germany), email: nicole.holzmayr@hoffmanmineral.com - huber t.oggermueller@ hoffman-mineral.com - tobias.brandmeier@ hoffman-mineral.com - RFP n. 3/2021, pag. 128-133 ell’introduzione dell’articolo si mettono in rilievo le ottime caratteristiche delle gomme siliconiche per resistenza chimica e termica, ma si evidenzia che il principale perossido usato per manufatti estrusi, il DCBP (2,4-diclorobenzoil) perossido, altamente reattivo e con reticolazione veloce, emette PCB (policlorobifenili) che, degradandosi lentamente nell’ambiente e negli organismi viventi, causa problemi. Da qui
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la necessità di sostituirlo con perossidi alternativi privi di cloro, ma la soluzione non è ancora stata messa a punto, a fronte delle difficoltà che si incontrano per una vulcanizzazione più lenta e un aumento dell’appiccicosità sia in mescolazione che nel distacco dallo stampo. Hoffman Mineral presenta il suo prodotto Aktisil Q, una terra silicea di Neuberg consistente in una miscela naturale di silice corpuscolare amorfa e caolinite lamellare, trattata in superficie con silano metacrilico e sviluppata soprattutto per l’utilizzo in gomma siliconica. Immesso sul mercato nel 2009, il prodotto si è dimostrato capace di: • facilitare la lavorazione della gomma siliconica, riducendone o eliminandone l’appiccicosità in base al suo dosaggio; • aumentare la stabilità dei profili in estrusione; • migliorare sensibilmente la resistenza all’olio; • migliorare il compression set. L’articolo si divide in due parti. Nella prima vengono descritti i vantaggi dell’utilizzo dell’Aktisil Q in mescole, in cui il tradizionale perossido con cloro (DCBP) è sostituito dal di(4-metilbenzoil)perossido (DMBP) esente da cloro, nella seconda si presentano alcune sue applicazioni con altri perossidi (Trigonox 101-45S e Perkadox BC-40S) e diversi gradi di gomma siliconica Elastosil, al fine di migliorare alcune proprietà importanti per l’applicazione specifica. Riassumendo: • Aktisil Q favorisce l’utilizzo del DMBP in sostituzione del DCBP, sia pure aumentando la temperatura di vulcanizzazione per ottenere la stessa velocità di reticolazione, con l’ulteriore conseguenza positiva che i valori di compression set migliorano, mentre nel contempo si previene l’appiccicosità in fase di mescolazione e di stampaggio; • Aktisil Q offre anche la possibilità di rafforzare la prestazione di diversi gradi di gomma siliconica, per i quali si può ottenere, per esempio, una migliore resistenza all’aria calda op-
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pure l’ottimizzazione contemporanea di compression set e resistenza alla lacerazione. MATERIE PRIME E APPLICAZIONI PROMOTORI DI LAVORAZIONE: ADDITIVI PER LE MESCOLE DI GOMMA MIGLIORANO MISCELAZIONE E LAVORAZIONE J. Neilsen, T. Ziser, Lanxess, Köln and Leverkusen (Germany) - RubberWorld, agosto 2021, pag. 22-31 risaputo che i promotori, o aiuti, di processo sono ormai ingredienti fondamentali di una mescola e agiscono come agenti di dispersione, lubrificanti, riduttori di viscosità e, in ogni caso, migliorano complessivamente la qualità della mescola e l’efficienza della produzione. Questo articolo si focalizza su alcuni prodotti offerti da Rhein Chemie e sui loro effetti su qualità e processabilità della mescola. Quattro sono le fami-
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glie di prodotti esaminate: • Aktiplast - di solito sali metallici di acidi grassi insaturi, che influenzano il comportamento di vulcanizzazione della mescola e in qualche caso contengono complessi metallici, che effettivamente depolimerizzano la gomma naturale; • Aflux - esteri di acidi grassi, ammidi e alcoli che non influenzano la vulcanizzazione; • Rhenopren - fatturati, ossia oli vegetali vulcanizzati che migliorano, per esempio, la stabilità dimensionale delle mescole non vulcanizzate, l’apparenza superficiale e qualche livello di rinforzo; • Rhenosin - miscele di resine idrocarburiche, che favoriscono dispersione, compatibilità e riduzione di viscosità. Di queste quattro famiglie vengono presi in esame cinque prodotti (due tipi di Aktiplast, uno di ogni altra), verificando le proprietà delle mescole con e senza il loro utilizzo.
L’introduzione mette in evidenza l’importanza della miscelazione e della lavorazione della mescola prima della vulcanizzazione e illustra il modo, in cui i vari promotori di processo lavorano nella mescola e quali effetti si ottengono dal loro utilizzo. Questo argomento viene quindi sviluppato dettagliatamente nei paragrafi dedicati ai singoli prodotti esaminati: • Aktiplast PP - sali di zinco di acidi grassi ad alto peso molecolare; • Aflux 42 - miscela di esteri di alcoli e acidi grassi; • Rhenopren EPS - olio vegetale vulcanizzato senza zolfo o cloruro; • Rhenosin 145 - miscela di idrocarburi paraffinici, naftenici e aromatici; • Aktiplast 8 - complesso metallico con miscela di alcoli e acidi grassi. Ultima considerazione dell’articolo, da tenere sempre presente nella formulazione di una mescola, è che oltre alla scelta del promotore di pro-
RUBBER CLUB
cesso è importante il suo livello di impiego per individuare la migliore prestazione finale, il che implica l’utilizzo di metodi statistici per una selezione efficace di tipo di prodotto e livello di impiego. ELASTOMERI E APPLICAZIONI HEATBOSS EPDM: UNA PROMETTENTE EPDM AD ALTA RESISTENZA AL CALORE PER APPLICAZIONI SAE J200 A. Vahidifar, E. Esmizadeh, S. Yu, Air Boss, Newmarket, Ontario (Canada) RubberWorld, giugno 2021, pag. 36-44 elle auto moderne lo spazio del motore si riduce sempre più per ragioni funzionali ed estetiche, il che aumenta le temperature in gioco e restringe la scelta degli elastomeri, che possono assicurare una vita in esercizio a temperature estreme. In pratica solo elastomeri siliconici e fluoroelastomeri mostrano un’efficace resistenza al calore grazie ai forti legami Si-O e C-F delle loro strutture. Tuttavia i prezzi elevati e gli alti costi di lavorazione ne rendono molto costosi la mescolazione, lo stampaggio e la produzione finale. Al contrario l’EPDM risulta molto più economica sotto tutti gli aspetti e presenta una discreta stabilità termica, dovuta alla struttura satura della sua catena principale, ma, nonostante la sua buona resistenza a ossidazione, ozonizzazione ed agenti atmosferici, la sua capacità di assicurare un esercizio ad alte temperature, ad esempio sopra i 160 °C, per un prolungato periodo di tempo senza perdere funzionalità è tuttora la caratteristica più critica dei sistemi EPDM. Riguardo al deterioramento dei materiali elastomerici nell’invecchiamento termico, dovuto a legami indotti da calore, scissione di catena e alterazione della struttura chimica, è ben documentato che la vulcanizzazione a perossido migliora prestazione, vita di esercizio e resistenza alle alte temperature dell’EPDM in confronto alla vulcanizzazione a zolfo, poiché i legami C-C sono più stabili di quelli C-S e polisolfurici.
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA gennaio/febbraio 2022
Con lo scopo di ottenere elevata resistenza al calore, questo articolo si basa quindi sulla vulcanizzazione a perossido, utilizzando anche coagenti per aumentarne l’efficienza. Con un’attenta selezione di gradi EPDM commerciali, comunemente usati per applicazioni automotive resistenti al calore e con diverso contenuto di diene ed etilene, distribuzione di peso molecolare e viscosità Mooney, sempre a vulcanizzazione perossidica, vengono messe a punto cinque mescole per uno studio preliminare. La loro caratterizzazione tiene conto della viscosità Mooney, del comportamento di vulcanizzazione, dell’invecchiamento termico, della chimica di invecchiamento, delle proprietà meccaniche e di uno studio morfologico. La parte risultati e discussione inizia con la valutazione delle cinque mescole prodotte, in base alla quale viene scelta l’EPDM idonea alla successiva indagine sulla progettazione delle formulazioni dell’EPDM HeatBoss. A questo punto lo studio diventa ancora più interessante. Partendo dal presupposto che nell’automotive i materiali sono definiti in base alla resistenza all’invecchiamento termico (tipo) e alla resistenza al rigonfiamento in olio (classe), con le richieste di prestazione secondo il tipo di servizio specificato dalla norma SAE J200, l’articolo espone le formulazioni delle mescole HeatBoss 1, 2 e 3, messe a punto per verificare la massima temperatura a cui possono resistere, in confronto ad una mescola di gomma siliconica e due mescole su base EPDM di Dow ad alta resistenza termica. Fino ad oggi non esiste alcuna mescola perossidica di EPDM che soddisfi le applicazioni tipo E della SAE J200 (resistenza a 175 °C in esercizio per un prolungato periodo di tempo) ed è proprio questo lo scopo dello studio, ossia dimostrare che un’EPDM, opportunamente formulata, è in grado di offrire questa prestazione. La lunga trattazione della progettazione delle mescole HeatBoss EPDM è seguita dalla valutazione del comportamento di vulcanizzazione della migliore mescola delle tre esamina-
te e dalla sua prova di stampaggio di ganci di supporto del tubo di scarico dell’auto in confronto ad analoghi pezzi realizzati in gomma siliconica. In conclusione, il polimero HeatBoss EPDM 3 dimostra di essere in grado di conservare il 70 % dell’originale carico di rottura e il 47 % dell’allungamento a rottura dopo quattro settimane di invecchiamento a 175 °C, risultato paragonabile a quello di un tipico silicone nelle stesse condizioni, offrendo così un’alternativa economica in merito e candidandosi all’utilizzo in vari settori industriali come l’elettronico, l’aerospaziale e l’edilizia. ELASTOMERI E LAVORAZIONE CONFRONTO DI TEMPO DI INCORPORAZIONE E FATTORE DI RIEMPIMENTO DI EPDM IN FORMA FISICA GRANULI E BALLE D. Baidya, Dow Europe Wiesbaden (Germany), S. Wu, Dow, Lake Jackson, Texas (USA), V. Thakur, J. Matthew, Dow Europe, Horgen (Switzerland) - email: dbaidya@dow. com - xswu@dow.com - RFP n. 3/2021, pag. 140-145 na breve esposizione delle caratteristiche dell’EPDM e delle tre generazioni di catalizzatori per la sua produzione (le figure di struttura molecolare e tecnologie di catalisi sono davvero ben fatte) apre l’introduzione dello studio, il cui scopo è quello di verificare come la forma fisica del polimero influenza energia, tempo di incorporazione del carbon black, temperatura, posizione RAM e fattore di caricamento. L’aspettativa degli autori è che lo studio possa fornire ai produttori di mescole una linea guida per ottenere un più veloce tempo di incorporazione del carbon black e un più alto fattore di caricamento, in modo da rendere più produttivo il processo di mescolazione. Una volta illustrato il processo produttivo di EPDM in balle e granuli, il processo di mescolazione, l’incorporazione del carbon black e la messa a punto del processo, lo studio propone tre mescole, due a base Nordel in granuli (gradi 4760p e 4770p) ed una a base EPDM in balle, tutte costituite dagli stessi ingredienti. Le prove di incorporazione del car-
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ABBIAMO LETTO PER VOI
bon black e del fattore di caricamento indicano chiaramente che la forma fisica granuli offre un’incorporazione del carbon black molto più veloce e un più basso consumo di energia, il che porta alla possibilità di aumentare il suo fattore di caricamento dal 75 % all’85 % e oltre. Ovviamente un fattore di caricamento più elevato può avere un grande impatto su produttività e consumo di energia a lungo termine, con un aumento di produttività del 5 % e, di conseguenza, una più sostenibile produzione di mescole in EPDM. MATERIE PRIME E APPLICAZIONI MINERALI RIVESTITI IN SUPERFICIE PER FLUOROELASTOMERI G. Meli, A. Berjeaud, Imerys, Paris (France), email: gilles.meli@imerys.com - RFP n. 3/2021, pag. 134-138 fluoroelastomeri sono i polimeri con le migliori prestazioni di resistenza chimica e stabilità termica e
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con buone proprietà dielettriche, il che permette loro di essere impiegati in applicazioni soggette a severe condizioni di esercizio. Tuttavia anche i fluoroelastomeri possono essere additivati con cariche minerali rinforzanti, per migliorare ulteriormente le loro proprietà in applicazioni ad alte temperature. Questo studio si occupa di alcune cariche funzionali, appositamente progettate per fluoroelastomeri, opportunamente rivestite in superficie per aumentare la coesione carica-elastomero ed impedire l’assorbimento dei vulcanizzanti sulla loro superficie. Le cariche esaminate sono: • wollastonite, un tipo di metasilicato di calcio (M 1250 W20714); • talco, silicato di magnesio idrato (Mistrobond R10 C); • caolino calcinato, caolino idrato trattato ad alta temperatura (Polarite 103). Di tutti questi prodotti vengono illu-
strati i benefici nei due differenti sistemi di vulcanizzazione bisfenolo e perossido. Illustrati i tipi di cariche usate e i tre fluoroelastomeri scelti per le prove (Dyneon FC174 e FC 2181, Tecnoflon P 757), con i relativi perossido, coagente e bisfenolo, lo studio si svolge in due parti, che prendono in considerazione fluoroelastomeri vulcanizzati con bisfenolo (tre formulazioni con carbon black MT 990, wollastonite e talco) e con perossido (quattro formulazioni con carbon black MT 990, wollastonite, talco e caolino). In tutti i casi vengono rilevate le proprietà reologiche e quelle meccaniche originali e dopo invecchiamento in aria ed olio. Accompagnano lo studio fotografie SEM dei minerali e numerose tabelle con i valori riscontrati nelle prove, la cui lettura permette di capire facilmente i benefici, che le cariche considerate apportano alle mescole considerate.
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MONDOGOMMA
di Centro Studi Assolombarda
Una radiografia del settore gomma: i dati di 2020 e 2021, le attese per il 2022 I dati relativi al comparto gomma, trasformazione e macchinari, indicano che nel 2020, l’anno più difficile della crisi pandemica, le aziende hanno tenuto egregiamente e hanno posto le basi per un 2021 di forte ripresa. Anche le prime sensazioni per il 2021 sono positive, ma non consentono di sbilanciarsi in previsioni troppo ottimistiche per il 2022, a causa dei nodi internazionali legati ai costi esorbitanti dei trasporti, all’aumento del prezzo dell’energia e alle situazioni di shortage su molte materie prime. I prospetti sono comunque positivi, anche in virtù della ripresa annunciata delle attività fieristiche e dei viaggi internazionali, che dovrebbe facilitare l’attività delle imprese. L’attenzione sulla situazione sanitaria permane comunque altissima, per il timore che compaiano nuove varianti del coronavirus responsabile del Covid-19 in grado di aggirare i vaccini e di portare a nuove restrizioni su mobilità e commerci.
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e statistiche del settore gomma fornite a fine 2021 da associazioni come Amaplast, per quanto riguarda la produzione di macchinari per la trasformazione, e da ETRMA, per quanto concerne invece l’ambito produttivo in Europa, risentono dell’andamento del 2020, fortemente condizionato dalla crisi pandemica. Le cifre a consuntivo per il 2020 indicano flessioni in tutte le voci considerate, per quanto contenute e già in linea con una stasi di mercato che si andava delineando nel 2019 a causa dei contrasti commerciali tra Usa e Cina. I risultati negativi sono stati determinati, in particolare, dai periodi di lockdown che, oltre a deprimere i consumi, hanno anche provocato una stasi dei commerci internazionali, con la conseguente difficoltà a reperire materie prime e ad effettuare consegne all’estero. L’ANDAMENTO DEL 2021 Le anticipazioni sull’andamento del 2021 sono state per tutto l’anno positive, e dovrebbero portare a consuntivo a un recupero pressoché totale dei volumi del 2019. Sono trend ancora 16
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non indicati dai grafici di queste pagine, che fotograno soprattutto il periodo più complesso del 2020. Commentando la situazione, Dario Previero, presidente di Amaplast, ha sottolineato come «secondo le nostre stime a fine 2021 la produzione dovrebbe riportarsi a un soffio dal livello pre-pandemico ovvero a 4,35 miliardi di euro, con un significativo +11,5% rispetto al 2020». Parliamo naturalmente del settore delle macchine per la gomma e per la plastica, trainato nel 2021 in Italia soprattutto dalla ripresa del mercato interno, come sottolineano anche nella nostra inchiesta in questo numero molti protagonisti del settore che abbiamo interpellato direttamente. Gli ordini delle aziende italiane in macchinari sono cresciuti di quasi il 15% nel 2021, raggiungendo un valore di 1,35 miliardi. Anche l’export, comunque, ha dato il suo contributo, andando a sfiorare, secondo le prime stime di Amaplast, i 3 miliardi. Del resto 8 dei primi 10 paesi di destinazione dell’export italiano hanno anch’essi fatto segnare nel 2021 una domanda in forta crescita, dal +17% della Polonia al +83% fatto registrare dalla Cina.
Anche per quanto riguarda la trasformazione della gomma i dati sono positivi. Come illustratonel dettaglio più avanti, nel servizio dedicato all’andamento del settore automotive, il settore degli pneumatici ha fatto registrare nel 2021 incoraggianti segni di ripresa, con segni positivi in tutte le tipologie di prodotto, a parte le coperture di primo equipaggiamento delle autovetture. Alla fine del 2021 ETRMA, l’associazione europea dei produttori di pneumatici e articoli tecnici, ha rilasciato il suo report di settore, relativo a tutto il 2020. Dal documento si evince come il comparto in Europa dia lavoro a oltre 354 mila persone, con 4.386 aziende impegnate, che sono rimaste stabili nonostante la crisi pandemica. Nel 2020 la produzione di articoli tecnici è diminuita del 14% rispetto al 2019 e non si conoscono ancora le cifre del 2021, per quanto la sensazione è che il gap sia stato recuperato quasi per intero e che, grazie allo scorso anno, il settore si sia attestato su livelli vicini a quelli pre-Covid-19. I livelli di esportazione degli articoli tecnici in gomma dell’Europa verso il resto del mondo sono stabili, comun-
TREND
que, nell’ultimo triennio, a testimoniare una buona salute di questo tipo di produzione. Aumenta invece l’import dall’estero di questi prodotti, ma solo in valore, perché i volumi sono invece leggermente diminuiti nel 2020. Un dato interessante, che dimostra come i costi degli articoli tecnici in gomma stiano crescendo anche all’estero, per tutta una serie di motivi, non ultimo il rincaro dei trasporti internazionali, che incide in particolar modo sulle commodities. Questo dato potrebbe far presagire un trend di “reshoring” in Europa della produzione di molti articoli tecnici, soprattutto per il settore automotive, vista la sempre minore convenienza a importare questi oggetti dall’Estremo Oriente. LE INCOGNITE PER IL 2022 Per quanto riguarda il 2022 gli analisti sospendono ancora il giudizio, a causa delle tante incognite ancora da decifrare. Prime fra tutte il perdurare delle
difficoltà nei trasporti, con costi elevatissimi che si ripercuotono sui quelli delle commodities, e il rincaro delle fonti energetiche primarie. Negli Stati Uniti e in Europa queste situazioni hanno innescato un’inflazione che potrebbe incidere sulla capacità di spesa delle famiglie e, in definitiva, sull’attività industriale. Gli operatori però restano ottimisti per l’andamento del settore. Per quanto riguarda il settore macchine si guarda al nuovo anno con fiducia. Sul fronte delle tecnologie, per esempio, secondo Amaplast si assiste a una richiesta più sostenuta e continua in settore come l’imballaggio e il medicale, anche se l’automotive viaggia con una crescita più moderata. Ci sono comunque ancora fattori di instabilità con cui confrontarsi, come indica ancora Dario Previero, secondo il quale «i diversi problemi che si sono aggravati nell’ultimo anno, come il prezzo delle materie prime e il difficile reperimen-
to della componentistica, l’aumento della bolletta energetica e quello dei trasporti e le limitazioni alla mobilità, restano ancora nodi irrisolti che continuano a preoccupare le aziende» Il deciso recupero messo a segno nel corso del 2021 - che peraltro aveva preso slancio già nell’ultima parte del 2020 - consente però di ipotizzare il superamento dei livelli pre-crisi entro il prossimo anno. RIPRESA IMMINENTE? «Questo», sottolinea Previero, «a conferma della forte capacità di reazione e innovazione delle aziende del settore, che deriva tipicamente dalla loro flessibilità. A fronte delle sfide poste dal contesto e dai mercati, le imprese hanno ancora una volta saputo sviluppare soluzioni su misura in termini di contenuti tecnologici, sostenibilità ed efficienza». Simili valutazioni possono senz’altro essere fatte per la trasformazione della gomma. u
Distribuzione del fatturato per famiglie di macchine Nel panorama complessivo della produzione di macchinari per lo stampaggio dei polimeri, quelli destinati alla trasformazione della gomma sono il 5% del totale. Per quanto minoritario rispetto al mondo della plastica, il comparto dedicato agli elastomeri si mostra però estremamente vitale, con molte eccellenze italiane che da anni presidiano il mercato e si fanno valere a livello internazionale. Dati tratti dall’ultimo rapporto di settore Amaplast, 2021.
Macchine e stampi per plastica Macchine e stampi per gomma Ausiliari plastica e gomma
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MONDOGOMMA
Il mercato italiano di macchine per plastica a gomma (milioni di €) 2018
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Dati Amaplast, 2021.
Macchine per gomma - suddivisione per famiglie
Imballaggio alimentare Imballaggio altro Automotive Edilizia Medicale Agricoltura Elettronica ed elettrotecnica Casalinghi e giocattoli Altro
Dati Amaplast, 2021.
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TREND
Fatturato del settore gomma in Europa (miliardi di €)
2019 2020
Dati ETRMA, 2021.
Settore gomma in Europa, import/export (miliardi di €)
2019 2020
Dati ETRMA, 2021.
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MONDOGOMMA
Consumo di gomma naturale in Europa (migliaia di t)
76%
72%
28%
72%
73%
28%
27%
73%
27%
24% Pneumatici Articoli tecnici
Dati ETRMA, 2021.
Consumo di gomma sintetica in Europa (migliaia di t)
48%
45%
55%
45%
55%
45%
55%
45%
55%
52%
Dati ETRMA, 2021.
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Pneumatici Articoli tecnici
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Produzione europea di articoli tecnici in gomma (migliaia di t)
Francia Italia
Germania Spagna
Dati ETRMA, 2021.
Principali produttori europei di articoli tecnici in gomma
2019 2020
Dati ETRMA, 2021.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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MONDOGOMMA
di Giuseppe Cantalupo
Auto, un mercato ancora in quarantena Il 2021 si è concluso con quasi mezzo milione di immatricolazioni di vetture in meno rispetto ai livelli pre-Covid del 2019. Nonostante quindi una lieve ripresa rispetto al 2020 il mercato delle auto in Italia mostra ancora segni di sofferenza. E anche per il 2022 le previsioni degli operatori non sono ottimistiche, data la decisione del Governo di non prevedere incentivi per il comparto
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andemia, rincari e problemi di approvvigionamento delle materie prime, in generale, e di reperimento, in particolare, di componenti essenziali per la fabbricazione degli autoveicoli come i microchip, hanno influenzato pesantemente il mercato 2021 dell’auto. La carenza dei microchip ha aggravato la situa-
zione per la fermata di linee di produzione dei veicoli che ne è derivata, che, a sua volta, ha causato problemi di fornitura. Dopo il crollo del 2020, l’anno scorso non solo non si è avuto nessun recupero, ma le immatricolazioni hanno anche accusato una nuova flessione sul 2020.
VENDITE IN CALO A DICEMBRE I dati pubblicati dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili indicano che dicembre 2021 ha consegnato alle statistiche un calo delle vendite a due cifre per il sesto mese consecutivo con 86.679 immatricolazioni contro 119.620 dello stesso mese del 2020 (-27,5%). Nell’intero anno sono
La Fiat Panda è stato il modello di auto più venduto in Italia nel 2021.
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
MERCATI
state vendute 1.457.952 vetture nuove a fronte di 1.381.756 dell’anno prima, che significano un incremento del 5,5%: 76.196 unità in più, ma ben poca cosa in termini di recupero a fronte dei livelli pre-covid del 2019 del mercato, quando furono immatricolate 1.916.320 auto nuove (-23,9%). E c’è da aggiungere che non sono nemmeno incoraggianti le prospettive per il 2022 dal momento che, come Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) e Centro Studi Promotor (CSP) sottolineano, la Legge di Bilancio 2022 approvata il 30 dicembre dell’anno scorso non prevede incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni né altre strategie che favoriscano una ripresa graduale del comparto. In assenza di adeguati interventi mirati a smuovere il mercato dalla depressione nella quale è stato spinto dal persistere della pandemia e dalle difficoltà del-
la condizione socioeconomica di settori ad esso collegati, il CSP prevede, per il 2022, 1.500.000 immatricolazioni (+2,9%): un livello ancora basso e insufficiente ad evitare o almeno ridurre il decadimento del parco auto italiano già da tempo invecchiato. MIGLIORA IL CLIMA DI FIDUCIA Secondo stime Istat, a dicembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha registrato un leggero aumento, passando da 117,5 a 117,7 (base 2010=100), mentre l’indice che riflette la propensione all’acquisto dei beni durevoli, tra i quali l’automobile, è aumentato rispetto a novembre 2021 salendo da -25,8 a -22,4. L’indice del clima di fiducia delle imprese (Iesi – Istat economic sentiment indicator) è sceso, invece, da 114,8 a 113,1. Venendo alle immatricolazioni, ricordiamo ancora che fino al 2020 quelle delle marche nazionali (Alfa Romeo, Fiat, Jeep, Lancia e Maserati) erano
conteggiate nel Gruppo FCA; ora, invece, insieme a quelle di Citroen, DS, Opel e Peugeot (che costituivano il Gruppo PSA) fanno parte del Gruppo Stellantis, nato ufficialmente il 16 gennaio 2021 dalla fusione di FCA e PSA. Le immatricolazioni complessive del nuovo gruppo nel 2021 hanno totalizzato, nel mese di dicembre, 31.833 registrazioni contro 48.728 dello stesso mese 2020 (flessione del 34,7% e quota di mercato scesa dal 40,7% al 36,7%). Nei dodici mesi, invece, le vendite sono aumentate da 537.071 dell’anno prima a 551.421 (+2,7%) e la quota, al contrario, è diminuita dal 38,9% al 37,8%. Per quanto riguarda le marche nazionali in particolare, il confronto tra le vendite negli stessi periodi (dicembre e gennaio-dicembre) del 2021 e del 2020 presenta, a dicembre, il segno meno per tutte tranne che per la Maserati, e nell’intero anno il segno più per tutte, tranne che per l’Alfa Romeo.
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MONDOGOMMA
Fiat Panda Fiat 500 Lancia Ypsilon Jeep Renegade Toyota Yaris Fiat 500X Citroën C3 Dacia Sandero Volkswagen T-Roc Ford Puma
I 10 modelli di autovetture più venduti in Italia nel 2021 - Dati Anfia.
Questa la situazione: • Fiat -30,9% a dicembre (13.503/19.547 le vendite di auto nuove; 15,6% e 16,3% le quote di mercato) e +5,8% nel periodo gennaio - dicembre (223.567/211.345 le vendite; 15,3% la quota, stabile, nei due periodi); • Jeep -29,7% a dicembre (3.840/5.461 le vendite; 4,4% e 4,6% le quote) e +6,8% nell’anno (63.629/59.602 le vendite; 4,4% e 4,3% le quote, sostanzialmente stabili); • Lancia -53,3% a dicembre (2.210/4.728 le vendite; 2,5% e 4,0% le quote) e +1,5% nei dodici mesi (43.679/43.024 le vendite; 3,0% e 3,1% le quote, stabili); • Alfa Romeo -41,9% a dicembre (973/1.676 le vendite; 1,1% e 1,4% le quote) e -34,4% nel cumulato dall’inizio dell’anno (11.300/17.214 le vendite; 0,8% e 1,2% le quote); • Maserati +5,0% a dicembre (146/139 le vendite; 0,2% e 0,1% le quote) e +21,1% nel periodo gennaio-dicembre (1.646/1.359 le vendite; 0,1% la quota, uguale nei due anni). VEICOLI COMMERCIALI E GLI INDUSTRIALI Per quanto riguarda le immatricolazio24
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
ni dei veicoli commerciali leggeri (VCL, con peso totale a terra, ptt, fino a 3.500 kg), i dati relativi al mercato 2021 elaborati dal Centro Studi e Statistiche di Unrae su dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili mostrano una flessione a dicembre e una crescita nei dodici mesi. L’ultimo mese dell’anno ha chiuso con 17.150 immatricolazioni, un calo del 5,4% sullo stesso mese del 2020, e l’anno ha chiuso mettendo a segno una crescita consistente del 15,3% sui dodici mesi precedenti, con 184.850 nuove vendite. Per il 2022 Unrae stima un mercato di 190.000 unità circa (+2,8% sul 2021). Nel settore dei veicoli industriali (VI) medi e pesanti (medi, con ptt maggiore di 3.500 kg e minore di 16.000 kg; pesanti, con ptt uguale o superiore a 16.000 kg) i dati attualmente disponibili elaborati dall’Anfia si riferiscono al mese di novembre e al periodo gennaio-novembre 2021 e mostrano, a confronto col 2020, una diminuzione complessiva delle immatricolazioni nel mese e un aumento complessivo negli undici mesi. A novembre sono stati rilasciati 1.963 libretti di circolazione di nuovi auto-
carri, con una diminuzione dell’8,9% sullo stesso mese dell’anno prima, quando i libretti rilasciati sono stati 2.155, e 1.230 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (ptt maggiore di 3.500 kg), con una diminuzione del 7% rispetto ai 1.322 libretti di novembre 2020. Negli undici mesi del 2021 i libretti dei nuovi autocarri sono stati 22.478 (+22,5% sullo stesso periodo del 2020, che ne aveva contati 18.343) e quelli dei rimorchi e semirimorchi pesanti sono stati 13.647 +31.5% rispetto ai 10.381 consegnati a gennaio-novembre 2020). Nel settore trasporto passeggeri – autobus con ptt superiore a 3.500 kg – i dati elaborati dall’Anfia mostrano a novembre un aumento complessivo delle immatricolazioni degli autobus da 292 unità vendute nello stesso mese del 2020 a 329 (+12,7%). Quasi tutti i comparti di questo settore presentano il segno più: gli autobus e midibus turistici hanno chiuso il mese con un incremento delle vendite a tre cifre (+381,8%, con 53 immatricolazioni su 11); analogo aumento hanno registrato gli scuolabus (+195,5%: 65/22 il rapporto vendite novembre
MERCATI
2021/novembre 2020); hanno messo a segno un aumento a doppia cifra i libretti di circolazione rilasciati per i minibus (+51,9%, con 41 libretti su 27). Gli autobus adibiti al TPL (Trasporto Pubblico Locale), invece, hanno chiuso il mese con un segno negativo non lieve (-26,7%; 170/232 il rapporto vendite), nonostante l’aumento del 19,7% dei mezzi interurbani con 85 vendite su 71. Più in dettaglio, gli autobus del TPL sono cresciuti del 3,7%, con un rapporto vendite di 1.752/1.639, pur con una flessione, all’interno del comparto, del 9,3% degli autobus e midibus interurbani con 744 nuove vendite a fronte di 820. Segno più anche per gli autobus e midibus turistici, che hanno chiuso gli undici mesi con un incremento delle immatricolazioni dell’11,1% (350 contro 315), e per gli scuolabus, che hanno aumentato le vendite del 60,2% (551 a fronte di 344). Ancora segno meno, invece, per i minibus, con 467 immatricolazioni su 522 (-10,5%). In conclusione, nel periodo gennaionovembre 2021 agli autobus con ptt superiore a 3.500 kg del comparto trasporto passeggeri sono stati rilasciati 3.120 libretti di circolazione a fronte dei 2.870 dello stesso periodo del 2020 (+8,7%).
IL MERCATO DEGLI PNEUMATICI Buone notizie sul fronte degli pneumatici da Etrma, l’Associazione europea dei produttori di pneumatici e articoli in gomma, che ha pubblicato i dati relativi alle vendite in Europa dei pneumatici di primo equipaggiamento (OE, Original Equipment) e di sostituzione (replacement) dei suoi associati nel quarto trimestre 2021 e nell’intero anno scorso. Il 2021 è stato un anno sostanzialmente positivo per l’industria europea dei pneumatici. Hanno chiuso in negativo solo le vendite del primo equipaggiamento nel comparto auto e quelle del ricambio nel comparto agricolo nell’anno e nel trimestre ottobre-dicembre. Il calo delle vendite pneumatici OE nel segmento vettura nell’intero 2021 è stato dell’8%, con 61,821 milioni di pezzi venduti a fronte di 67,071 milioni del 2020. In crescita, invece, e anche in maniera decisamente sostenuta, il mercato del primo equipaggiamento nel segmento veicoli industriali, che ha fatto registrare un incremento del 25%, con 5,832 milioni di unità vendute contro 4,669 milioni. Per quanto riguarda la flessione delle vendite del ricambio nel comparto agricolo, i dati resi noti da Etrma mostrano un calo del 3% nei dodici mesi, con 1,126 milioni di pezzi ven-
duti contro 1,155, e una diminuzione dell’11% nel quarto trimestre (228 milioni di unità su 257). Per il resto, le vendite del replacement hanno chiuso l’anno col segno più in tutti i settori sia nell’intero periodo gennaiodicembre che nel quarto trimestre 2021. I dettagli. Nel segmento vettura, le vendite hanno registrato un aumento complessivo del 13% nell’ultimo trimestre (55,016 milioni di pezzi su 48,849) e del 14% nell’intero anno (219,539 milioni di unità su 192,427). All’interno di questo segmento spicca l’incremento del 35% delle vendite dei pneumatici all season nell’intero anno con 28,171 milioni di pezzi su 20,934, seguito dagli aumenti degli estivi e degli invernali (+9% entrambi) con 93,381 milioni su 85,772 gli estivi e 50,687 milioni su 46,627 gli invernali. Incremento del mercato replacement anche per i pneumatici veicoli industriali: modesto nel quarto trimestre (+1%, con 3,427 milioni di unità vendute su 3,388 dello stesso trimestre 2020) e più sostenuto nell’intero anno (+12%; 13,548 milioni di pezzi a fronte di 12,101 milioni nel 2020). Stesso andamento nel comparto moto e scooter: +7% l’aumento nel quarto trimestre (1,453 milioni di pneumatici nel Q4 2021 su 1,353 milioni nel Q4 2020) e +14% l’aumento nell’in-
Milioni di tonnellate
Produzione europea di pneumatici - Dati Etrma.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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MERCATI
MONDOGOMMA
Michelin Hankook
Bridgestone Pirelli
Goodyear Yokohama
Continental ZC Rubber
Sumitomo Maxxis
Principali produttori mondiali di pneumatici e loro fatturato in milioni di euro - Dati Etrma. tero 2021, con 9,697 milioni di unità vendute su 8,480 milioni di pneumatici venduti l’anno prima. Mrs Facilet Cinaralp, Secretary General dell’associazione, ha espresso la sua soddisfazione per i risultati conseguiti da Etr-
ma l’anno scorso. I produttori di pneumatici e articoli in gomma non solo resistono bene all’urto della pandemia, ma si trovano anche a dover affrontare la sfida posta dai nuovi sviluppi tecnologici dei migliaia veicoli e dalle di unità
conseguenti politiche normative che stanno inducendo una trasformazione rapida nel settore. Facilet Cinaralp ha fiducia che il trend positivo delle vendite del 2021 si consolidi nel 2022 per tornare ai volumi del 2019. u
Mercato europei degli pneumatici rigenerati per veicoli commerciali - Dati Etrma.
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La paura più grande? Non il Covid ma i cyber-attacchi Come ogni anno l’Allianz Risk Barometer propone una classifica dei principali timori delle aziende globali secondo la percezione dei manager di tutto il mondo. Ovunque, anche in Italia, il rischio più percepito riguarda gli incidenti informatici, seguiti dall’interruzione di attività e dalle catastrofi naturali. La paura per il Covid-19 pare esorcizzata, mentre cresce quella per i cambiamenti climatici
L
’Allianz Risk Barometer è ormai diventato un appuntamento fisso che ogni anno mette in evidenza quali sono le preoccupazioni principali per le aziende per il prossimo futuro, secondo le dichiarazioni degli stessi manager. L’edizione 2022 di questa pubblicazione mette in evidenza che i rischi informatici sono la maggiore preoccupazione per
le aziende a livello globale. La minaccia di attacchi ransomware, le violazioni di dati o le lunghe sospensioni dei sistemi IT preoccupano le imprese ancora di più dell’interruzione di attività (inclusi i fermi della supply chain), delle catastrofi naturali o della pandemia di Covid-19, tutti fattori che hanno pesantemente colpito le aziende nell’ultimo anno.
IL TIMORE DI NON EVADERE GLI ORDINI I rischi informatici si posizionano in cima all’Allianz Risk Barometer solo per la seconda volta nella storia del sondaggio (44% delle risposte), l’interruzione di attività scende di poco al secondo posto (42%) e le catastrofi naturali sono al terzo posto (25%), dal sesto del 2021. Il
Il timore di incidenti informatici è quello più percepito dalle aziende globali e anche da quelle italiane per il 2022. A far paura sono soprattutto gli attacchi ransomware e le “doppie estorsioni” per sbloccare i sistemi informatici aziendali e per evitare che i dati sensibili rubati vengano divulgati. Foto Pete Linforth/Pixabay.
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PERCEZIONE DEI RISCHI
Il grafico indica i 10 rischi maggiormente temuti dalle imprese secondo l’ultimissimo Allianz Risk Barometer. La survey è stata condotta prima della diffusione della variante Omicron del Covid-19, ma rispecchia comunque fedelmente il “sentiment” delle aziende. cambiamento climatico sale al sesto posto dal nono, cioè nella posizione più alta mai raggiunta (17%), mentre la pandemia scende al quarto (22%). Il sondaggio annuale di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) raccoglie le opinioni di 2.650 esperti provenienti da 89 Paesi, tra cui CEO, risk manager, broker ed esperti assicurativi. «L’interruzione di attività rimarrà probabilmente il tema di fondo nel 2022», riassume il Ceo di AGCS Joachim Mueller. «Per la maggior parte delle aziende la paura più grande è quella di non essere in grado di realizzare i prodotti o fornire i servizi. Il 2021 ha visto livelli di interruzione senza precedenti, causati da vari fattori scatenanti, e quest’anno si prevede solo un graduale miglioramento della situazione. Cyber-attacchi rovinosi, l’impatto sulla supply chain di eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico, così come i problemi legati alla produzione dovuti alle varie ondate pandemiche e i colli di bottiglia che si sono creati nel settore dei trasporti. Costruire la resilienza per reagire alle molteplici cause di interruzione di attività sta diventando sempre più un vantaggio competitivo per le aziende».
IN ITALIA E NEL MONDO In Italia, i rischi informatici e l’interruzione di attività si posizionano, per il secondo anno consecutivo, al primo e al secondo posto nella classifica dei primi 10 rischi. Le catastrofi naturali entrano tra i primi tre con il 33% delle risposte (al posto di Scoppio della Pandemia che scende dalla terza alla quinta posizione). Gli incidenti informatici sono tra i primi tre rischi percepiti nella maggior parte dei Paesi intervistati. Il driver principale è la recente impennata degli attacchi ransomware, che sono confermati dagli intervistati (57%) come la prima minaccia per il prossimo anno. CYBER WARFARE I recenti attacchi hanno mostrato tendenze preoccupanti come le tattiche di “doppia estorsione” che combinano la crittografia dei sistemi con la violazione dei dati; lo sfruttamento di vulnerabilità del software che potenzialmente colpiscono migliaia di aziende (per esempio, Log4J, Kaseya) o che prendono di mira infrastrutture critiche fisiche (l’oleodotto Colonial negli Stati Uniti). La sicurezza informatica è anche la principale preoccupazione delle aziende in materia di Envi-
ronmental, Social, Governance (ESG), con gli intervistati che riconoscono la necessità di essere resilienti, di pianificare attività che permettono di essere pronti in caso di future interruzioni e di fronteggiare le crescenti richieste da parte di legislatori, investitori e altri stakeholder. «Il ransomware è diventato un grande business per i cyber-criminali che stanno raffinando le loro tattiche, abbattendo le barriere di ingresso con anche solo un semplice investimento da 40 dollari e poca conoscenza tecnologica. La commercializzazione del crimine informatico rende più facile sfruttare le vulnerabilità su larga scala. Vedremo sempre più attacchi contro le supply chain tecnologiche e le infrastrutture critiche», spiega Scott Sayce, Global Head of Cyber di AGCS. L’INTERRUZIONE DI ATTIVITÀ L’interruzione di attività (BI) è al secondo posto della classifica. In un anno segnato da interruzioni diffuse, la portata delle vulnerabilità nelle moderne catene di fornitura e reti di produzione è più evidente che mai. Secondo il sondaggio, la causa più temuta di Interruzione di attività è quella conseguente agli Incidenti informatici considerando l’aumento degli L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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PERCEZIONE DEI RISCHI
MONDOGOMMA
Una nave supercargo nel porto tedesco di Amburgo. Tra i principali timori delle aziende spicca quello riguardante l’interruzione dell’attività, spesso collegata alle difficoltà di reperire materie prime e componenti a causa dei blocchi delle supply chain. Foto Julius Silver/Pixabay. attacchi ransomware ma anche l’impatto della crescente dipendenza delle aziende dalla digitalizzazione e il passaggio al lavoro da remoto. Le Catastrofi naturali e le Pandemie sono gli altri due importanti fattori scatenanti della BI secondo gli intervistati. Nel post-lockdown dello scorso anno, le impennate della domanda si sono sovrapposte all’interruzione della produzione e della logistica, poiché le epidemie di Covid-19 in Asia hanno portato alla chiusura le fabbriche e hanno causato livelli record di congestione nei porti per le spedizioni dei container. I ritardi legati alla pandemia hanno aggravato altri problemi della supply chain, come il blocco del canale di Suez o la carenza globale di semiconduttori dopo la chiusura degli impianti a Taiwan, in Giappone e in Texas a causa di eventi meteorologici e incendi. LA DEBOLEZZA DELLE SUPPLY CHAIN «La pandemia ha messo in luce la portata dell’interconnessione delle moderne supply chain e ha dimostrato come più 30
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eventi non correlati possano unirsi e creare disagi diffusi. Per la prima volta la resilienza delle supply chain è stata messa alla prova fino al punto di rottura su scala globale», dice Philip Beblo, Property Industry Lead, Technology, Media and Telecoms, presso AGCS. Secondo l’Euler Hermes Global Trade Report, nella seconda metà del 2022 la pandemia di Covid-19 probabilmente sarà la causa dominante di interruzione della supply chain, anche se si prevede che gli squilibri nella domanda e nell’offerta globale si attenueranno e la capacità di spedizione dei container migliorerà. La consapevolezza dei rischi di BI sta diventando un’importante questione strategica in tutte le aziende. «C’è una crescente volontà tra i vertici aziendali di portare più trasparenza nelle supply chain, con le organizzazioni che investono in strumenti e lavorano con i dati per comprendere meglio i rischi e creare scorte, riserve e piani di emergenza di business continuity aziendale», afferma Maarten van der Zwaag, Global Head of Property Risk Consulting di AGCS.
IL CONTRASTO ALLA PANDEMIA Lo scoppio di una pandemia rimane una preoccupazione importante per le aziende, ma scende dalla seconda alla quarta posizione (anche se il sondaggio è stato fatto prima dell’emergere della variante Omicron). Mentre la crisi del Covid-19 continua a mettere in ombra le prospettive economiche in molti settori, è incoraggiante che le aziende sentano di essersi adattate bene. La maggior parte degli intervistati (80%) pensa di essere adeguatamente preparato per una futura situazione emergenziale. Migliorare la gestione dei piani di business continuity è la principale azione che le aziende stanno intraprendendo per diventare più resilienti. CATASTROFI CLIMATICHE L’ascesa delle catastrofi naturali e cambiamento climatico, rispettivamente in terza e sesta posizione, è significativa, con entrambe le tendenze al rialzo strettamente correlate. Gli anni recenti hanno dimostrato che la frequenza e la gravità degli eventi meteorologici stanno aumentando a causa del riscaldamento globale. Per
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MONDOGOMMA il 2021, le perdite da catastrofi naturali assicurate a livello globale hanno superato di gran lunga i 100 miliardi di dollari, il quarto anno più alto mai registrato. L’uragano Ida negli Stati Uniti può essere stato l’evento più costoso, ma più della metà delle perdite proveniva dai cosiddetti danni secondari come inondazioni, piogge intense, temporali, tornado e persino gelate invernali, che spesso sono eventi locali ma sempre più costosi. Gli esempi includono la tempesta invernale Uri in Texas, il fenomeno di bassa pressione denominato Bernd, che ha provocato inondazioni catastrofiche in Germania e nel Benelux, le forti inondazioni a Zhengzhou, in Cina, e le ondate di calore e gli incendi in Canada e California. La preoccupazione di chi ha risposto all’Allianz Risk Barometer è rivolta agli eventi meteorologici legati al cambiamento climatico che causano danni ai beni aziendali (57%), seguiti dalla BI e dall’impatto sulla supply chain (41%). Gli intervistati sono anche preoccupati di gestire la transizione delle loro aziende verso un’economia a basse emissioni di carbonio (36%), di soddisfare i complessi requisiti normativi e di reporting e di evitare potenziali rischi di contenzioso per non aver preso
adeguati provvedimenti per affrontare il cambiamento climatico (34%). AZIENDE SEMPRE PIÙ PRONTE «La pressione sulle aziende per agire sul cambiamento climatico è aumentata notevolmente nell’ultimo anno, con una crescente attenzione ai contributi net-zero», osserva Line Hestvik, Chief Sustainability Officer di Allianz SE. «C’è una chiara tendenza a ridurre le emissioni di gas serra nelle operazioni o a esplorare le opportunità di business con tecnologie rispettose del clima e prodotti sostenibili. Molte aziende stanno costruendo al loro interno competenze dedicate alla mitigazione del rischio climatico, coinvolgendo sia esperti di gestione del rischio che di sostenibilità». Le imprese devono saper reagire a situazioni gravi che si presentano dopo fenomeni estremi come uragani o inondazioni. «Eventi precedentemente rarissimi potrebbero verificarsi più frequentemente in futuro e anche in zone che erano considerate “sicure” in passato. Sia gli edifici che i piani di business continuity aziendale devono saper rispondere alle nuove esigenze», dice van der Zwaa.
FORZA LAVORO QUALIFICATA Altri fattori salgono e scendono nella classifica dell’Allianz Risk Barometer di quest’anno: La carenza di forza lavoro qualificata (13%) fa il suo ingresso nella top 10 dei rischi, in nona posizione. Attirare e trattenere lavoratori qualificati è stato particolarmente difficile. Gli intervistati classificano questo rischio tra i primi cinque nei settori dell’ingegneria, delle costruzioni, dell’immobiliare, dei servizi pubblici e sanità e il primo rischio per i trasporti. Cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare rimane al quinto posto (19%). Le principali iniziative normative di cui devono tener conto le aziende nel 2022 includono le procedure anticoncorrenziali rivolte alla big tech, così come le azioni di sostenibilità con lo schema di classificazione dell’UE. Incendio ed esplosioni (17%) sono un rischio costante per le aziende e si posizionano al settimo posto come lo scorso anno, mentre i cambiamenti nei mercati (15%) scendono dal 4° all’8° posto rispetto all’anno precedente e i cambiamenti macroeconomici (11%) scendono dall’8° al 10°. u
Tra i fattori di possibile crisi che le aziende mondiali stanno percependo in modo sempre più concreto, i cambiamenti climatici sono in forte crescita. La violenza dei fenomeni climatici può infatti rappresentare un rischio di interruzione dell’attività. Foto Comfreak/Pixabay.
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di Centro Studi Assolombarda
Lombardia: più occupazione ma anche più incertezza Gli inizi del 2022 indicano una situazione in chiaroscuro per le imprese della Lombardia, almeno secondo le valutazioni del Centro Studi di Assolombarda. Cresce l’occupazione, ma le aziende faticano sempre più a trovare i profili richiesti. Gli ordini aumentano, ma le incertezze della catena di fornitura rendono più difficile aumentare la produzione. La nuova variante Omicron, inoltre, rende le persone meno inclini a spostarsi per lavoro. Un focus sulle province di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi
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resce l’occupazione in Lombardia che risente ancora dei buoni risultati economici del 2021, ma sulle imprese stanno pesando i fortissimi rialzi dei costi dell’energia, le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e l’aumento dei contagi da Covid-19. Sono queste le principali evidenze che emergono dai dati del Booklet economia a cura del Centro Studi di Assolombarda e pubblicato su Genio & Impresa (genioeimpresa. it), il web magazine dell’Associazione. I TREND DELL’OCCUPAZIONE La ripresa economica in Lombardia nel corso del 2021 si riflette sui dati dell’occupazione che, secondo le stime provvisorie dell’Istat, cresce tra luglio e settembre di +88mila unità su base annua, ma rispetto al 2019 sono ancora 63mila gli occupati in meno. All’incremento positivo dell’occupazione si associa sia una diminuzione gli inattivi (-93mila) sia, in controtendenza rispetto al trimestre precedente, dei disoccupati (-25mila). Il tasso lombardo di disoccupazione scende così al 5,5% nel terzo trimestre rispetto al 6,1% del 2020, in linea con quanto si rileva nelle regioni europee benchmark. In Baviera il tasso scende al 3,3%, nel Baden-Württemberg al 4,5% e in Catalogna al 10,9%. Le dinamiche che interessano l’occupazione influenzano di conseguenza anche il ricorso alle misure di integra-
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zione salariale: -46% le ore di CIG autorizzate nel 2021 rispetto al 2020, un dato che comunque rimane elevato se si considera il confronto con il periodo pre-Covid (il dato di dicembre 2021 è cinque volte rispetto all’avvio 2020). Sul fronte occupazionale, dalla rilevazione Excelsior di gennaio, emerge un crescente mismatch tra domanda e of-
ferta, con le imprese che faticano a trovare le figure professionali da collocare in azienda (il 38% delle figure ricercate rispetto al 33% del 2020). GLI ANDAMENTI DEGLI ORDINI Nel quadro economico più recente, in Lombardia e nel Nord Ovest a dicembre 2021 il clima di fiducia delle impre-
Valeria Negri, direttore del Centro Studi di Assolombarda.
TREND
se si è mantenuto su livelli storicamente elevati pur cedendo leggermente nel manifatturiero e più marcatamente nei servizi. Un trend che prosegue anche per l’inizio di quest’anno. In particolare, a fine anno, per quanto riguarda il manifatturiero del Nord Ovest, a fronte di un lieve peggioramento delle aspettative sulla produzione e di una parziale ricostruzione delle scorte, gli ordini correnti si confermano consistenti. Nei servizi si ridimensionano soprattutto le aspettative sugli ordini e i giudizi sull’andamento generale della propria azienda e marginalmente la domanda corrente. Diversamente, nei principali Paesi europei la fiducia, invece, è in flessione diffusa nei servizi mentre aumenta nel manifatturiero. In Germania l’indice sale vicino al massimo storico grazie a livelli record di domanda, ad aspettative di produzione estremamente elevate e a un ricorso ancora considerevole alle scorte in magazzino. ENERGIA TROPPO CARA Questi segnali evidenziano la diminuzione dello slancio delle imprese che in questo momento stanno accusando gli altissimi costi dell’energia (il 65% del consumo elettrico totale annuo in Lombardia deriva dalle imprese di industria e servizi innovativi), l’aumento dei contagi e le criticità nelle catene di approvvigionamento. Nel Nord Ovest un’impresa manifatturiera su 4 a fine 2021 segnalava ostacoli alle esportazioni legate a ‘prezzi e costi’ e quasi una su 5 all’allungamento nei tempi di consegna. «Dopo un 2021 di forte rimbalzo», sostiene Valeria Negri, Direttore Centro Studi Assolombarda, «in questo inizio d’anno la ripresa prosegue, ma a un ritmo più contenuto e in prospettiva emergono nuove incertezze. Pesa sulle imprese lo shock del caro-energia, anche perché si somma al perdurare delle difficoltà negli approvvigionamenti delle catene globali, all’aumento dei prezzi di molte materie prime e alla carenza di alcune componenti. Incide inoltre la diffusione della nuova variante Omicron che si riflette nel significativo rallentamento della mobilità delle persone in tutti i territori della Lombardia».
LA VARIANTE OMICRON In Lombardia, analizzando i dati di Google sulla mobilità, tra gennaio e dicembre scorsi gli spostamenti per motivi di lavoro e quelli per tempo libero e shopping si sono portati mediamente a -25% rispetto ai livelli antecedenti la pandemia: nel 2020 erano a -35/40%. In parallelo, la permanenza nelle zone residenziali si è ridotta (da +13% nel 2020 a +7% nel 2021 rispetto al pre Covid). In particolare, a partire da metà 2021 tra settembre e dicembre, gli spostamenti per lavoro fino sono risaliti a -10/-15% e per shopping/tempo libero a -5/-10%. Numeri che mostrano gli effetti positivi della campagna vaccinale e di conseguenza l’allentamento delle limitazioni anti contagio. Nonostante nel 2021 la mobilità delle persone abbia mostrato una nuova fase di convivenza con il Covid, la diffusione della variante Omicron fa ridiscendere, nella settimana tra il 10 e il
14 gennaio 2022, la mobilità per motivi di lavoro a -21% rispetto al pre Covid e a -23% per tempo libero e shopping. LA SITUAZIONE NEL MILANESE Vediamo ora il dettaglio delle quattro province in cui opera Assolombarda. A Milano, nel 2021 il recupero della mobilità è più lento rispetto al totale regionale: tra gennaio e dicembre 2021 gli spostamenti per motivi di lavoro, così come quelli per tempo libero e shopping, sono risaliti mediamente a -30% rispetto al pre Covid ( -25% in Lombardia, da -40/-45% nel 2020). Va, tuttavia, rilevato che la dinamica metropolitana della mobilità per tempo libero/shopping, dopo una ripartenza post lockdown meno veloce, dall’estate 2021 si è riallineata a quella regionale, mentre gli spostamenti legati al lavoro, per una maggiore diffusione dello smart working in città, si mantengono sempre più ridotti. Ma all’iL’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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TREND
MONDOGOMMA
I dati su occupati, disoccupati e inattivi in Lombardia secondo il Centro Studi di Assolombarda.
nizio del 2022 la recrudescenza della pandemia pesa qui in modo robusto e gli spostamenti per lavoro, che erano risaliti fino a -15/20% tra settembre e dicembre 2021, ridiscendono tra il 10 e il 14 gennaio a -28% rispetto a inizio 2020 e per tempo libero/shopping a -26% (erano a -5/-10% nel 2021). L’ANDAMENTO A MONZA E BRIANZA Nel 2021 i livelli della mobilità delle persone nella provincia di Monza e Brianza sono ancora lontani dalla normalità. In particolare, tra gennaio e dicembre la mobilità per motivi di lavoro, così come quella per tempo libero e shopping, si attesta mediamente a -25% rispetto al pre pandemia (era a -35% nel 2020). A inizio 2022, con l’impennata dei contagi, si registra una nuova accentuata contrazione: nella settimana tra il 10 e il 14 gennaio i luoghi di lavoro ridiscendono a -21% rispetto a prima del Covid (erano risaliti fino a -10/-15% tra settembre e dicembre 2021) e il tempo libero/shopping a -22% (era a -5/36
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
10%).Nel complesso la mobilità delle persone a Monza e Brianza segue sostanzialmente la dinamica regionale, sia nei crolli ingenti e repentini del 2020 con lockdown e cambi continui di ‘colore’, sia in accelerazione dalla primavera durante la ripartenza del 2021. LODI E PAVIA Nel Lodigiano gli spostamenti delle persone verso i luoghi di lavoro sono sostanzialmente in linea con la dinamica ragionale. Da -35% nel 2020 a -22% in media nel 2021 fino a un massimo di -10% circa tra settembre e dicembre. Grazie a una più veloce ripartenza in tutto il periodo dopo il lockdown 2020, la mobilità per shopping e tempo libero si differenzia rispetto al totale lombardo: -13% rispetto a inizio 2020 nel complesso di gennaio-dicembre 2021, contro il -23% regionale, con livelli in linea con il pre Covid da metà 2021. Complice la diffusione dei contagi, a inizio 2022 si registra però una brusca frenata: i luoghi di lavoro scendono a -20% rispetto al
pre Covid e il tempo libero/shopping a -17%. In provincia di Pavia invece, da giugno 2021 gli spostamenti per tempo libero e shopping sono sugli stessi livelli antecedenti la pandemia, con una dinamica migliore rispetto al totale regionale. La mobilità nel Pavese, infatti, dopo aver toccato i minimi nel 2020, nel 2021, in particolare da metà anno, registra un netto incremento. Gli spostamenti delle persone per motivi di lavoro, nel 2021, risalgono maggiormente rispetto al dato totale della Lombardia. Pur non tornando in linea con il pre Covid, nel complesso di gennaiodicembre 2021 segna un -18%, contro il dato regionale del -25% e del -31% nel 2020, per poi arrivare a -5/10% tra settembre e fine anno. A inizio 2022 l’impatto dei nuovi contagi è evidente, ma inferiore al dato regionale: tra il 10 e il 14 gennaio la mobilità per luoghi di lavoro ridiscende a -13% (-21% in Lombardia), quella per tempo libero/shopping a -17% ( -23% il dato regionale). u
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FOCUS
Le nostre domande 1.
Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021?
INCHIESTA MACCHINE
Produttori di macchine: il loro sguardo al 2022
2.
Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti?
3.
La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne?
Ottimismo ma anche attesa. I produttori di macchine per lo stampaggio della gomma si affacciano alla finestra di questo 2022 con circospezione, incoraggiati da un 2021 che è stato positivo oltre le attese, ma disillusi sul fatto che la pandemia possa svanire presto e cancellare i problemi e i freni che ha generato sul mercato. Primi fra tutti l’aumento dei prezzi delle materie prime, lo shortage di sostanze e materiali e la cancellazione di tanti eventi fieristici che consentivano il diretto contatto con clienti e fornitori
4.
Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte?
5.
Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
39
FOCUS
Le risposte degli esperti “I temi della sostenibilità sono alla base dello sviluppo dei nostri macchinari”
“Il 2022 è partito molto bene, con ordini che coprono tutto il primo semestre”
CDG
CMR Costruzioni Meccaniche
Mauro Feracin Responsabile Ufficio Tecnico
1.
Il 2021 è partito in forte crescita, grazie alla spinta del mercato interno che conferma il progressivo riconoscimento di CDG nel settore. La costante attenzione alle richieste del cliente, l’investimento nella ricerca e sviluppo e il crescente know-how dell’azienda, associati al passaggio di consegne dal fondatore Corrado Dalla Guarda al figlio Marco Dalla Guarda, hanno aiutato CDG a ottenere il giusto riconoscimento dal mercato.
2.
L’obiettivo dell’azienda per i prossimi anni è cercare di avvicinare i clienti alla nostra concezione di sistemi di stampaggio: usando tecnologie e macchine con geometrie diverse dalle tradizionali presse, il cliente finale riesce a ottenere notevoli vantaggi qualitativi del prodotto ed economici con la riduzione drastica degli scarti, macchinari più compatti e tecnologicamente avanzati.
3.
Per quanto riguarda la parte strutturale e i componenti a disegno, CDG è riuscita a contenere gli allungamenti dei tempi di consegna. Da un lato ciò è avvenuto grazie alla affidabilità dei propri fornitori scelti; dall’altro sia noi che i nostri fornitori abbiamo investito notevolmente sul magazzino, e questo ci permette di dare al cliente una sicurezza sulle consegne degli impianti.
4.
I temi della sostenibilità sono sempre stati al centro della nostra politica aziendale e ci hanno dato gli input per la realizzazione dei nostri macchinari. Da un decennio ormai usiamo gruppi motopompa elettronici che riducono il consumo di energia oltre il 50 % e promuoviamo l’utilizzo dello stampaggio con camera a vuoto integrale, che permette la riduzione dei tempi di ciclo, la riduzione quasi a zero degli scarti e una forte diminuzione delle emissioni dei fumi.
5.
Visto l’andamento pandemico, non abbiamo pianificato fiere in presenza ma stiamo allestendo vari show-room, dove i nostri clienti attuali e futuri potranno visitarci ed eseguire tutti i test, in massima sicurezza. Non escludiamo comunque la partecipazione ad eventi fieristici, ma valuteremo meglio nel corso delle prossime settimane. u 40
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
Emiliano Pozzato Legale rappresentante
1.
Fortunatamente l’anno appena trascorso ha portato una ripresa andata oltre le aspettative, soprattutto grazie alla domanda interna. Abbiamo riscontrato comunque anche una forte richiesta da parte del mercato estero.
2.
Il 2022 è partito molto bene, con ordini che andranno a coprire pienamente il primo semestre. Pensiamo a nostra volta di effettuare degli investimenti per migliorare ulteriormente la nostra produzione.
3.
Purtroppo il costo della materia prima, del materiale di commercio e dell’energia hanno subito un notevole incremento. Questo ha indotto in alcuni casi alcuni clienti a posticipare degli investimenti nella speranza di un ridimensionamento dei prezzi Al grosso problema dei costi, dobbiamo aggiungere l’enorme difficoltà nell’approvvigionamento del materiale necessario.
4.
La CMR è da sempre impegnata nel cercare di ottimizzare i macchinari prodotti per ridurre i consumi energetici e migliorare la produzione, con una conseguente riduzione di scarti ed emissioni.
5.
Purtroppo, a nostro avviso, è ancora troppo presto per poter dire che il 2022 ci porterà alla normalità. Comunque con l’impegno serio di tutti pensiamo che alcune attività fieristiche debbano riprendere il prima possibile per spingere ulteriormente questa ripresa. Noi non parteciperemo come espositori alle fiere programmate per il 2022. Probabilmente visiteremo un paio di attività fieristiche per valutare meglio cosa offre o richiede il mercato. u
INCHIESTA MACCHINE Le nostre domande
“Nel 2022 vogliamo ottimizzare i nostri macchinari sulla base dei progetti già avviati nel 2021”
1. Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021?
Delia
Giovanni Delia Amministratore delegato
1.
Per quanto ci riguarda il 2021, è stato ancora un anno di attesa, fortemente penalizzato dalla contrazione del settore automotive sul mercato interno e internazionale.
2.
Nel 2022 prevediamo di muoverci sul mercato estero attraverso lo sviluppo delle collaborazioni già avviate, ma rallentate a causa della situazione generale. Per l’anno in arrivo ci aspettiamo anche di realizzare almeno una parte di quanto studiato e preventivato nel corso del 2021, con particolare attenzione all’ottimizzazione dei nostri macchinari attraverso l’applicazione di componentistica più evoluta con intelligenza artificiale e machine learning.
3.
Come tutti, subiamo questa situazione fino al punto di accettare solo ordini da clienti disposti a consentire consegne lunghe e a riconoscere i maggiori costi derivanti dalla nostra filiera di fornitori esterni.
2. Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti? 3. La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne? 4. Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte? 5. Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
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FOCUS
4.
Per il tema della sostenibilità siamo pronti. Già da qualche anno stiamo proponendo ai nostri clienti nuove soluzioni, quali isole di lavoro robotizzate affiancate al macchinario di produzione e in grado di svolgere una serie di funzioni come: • inviare in tempo reale avvisi per poter intervenire tempestivamente sul processo, ed evitare di produrre pezzi difettosi. Ridusion degli scarti quindi, con notevole risparmio di energia e degli sprechi di materiali resi inutilizzabili; • ridurre gli eccessi di sfridi prodotti da lavorazioni sempre più spinte; • eseguire lavorazioni sul manufatto in tempo mascherato, direttamente in linea oppure a fianco dell’unità produttiva; • ridurre i costi di logistica e consumo di energia per le movimentazioni dei manufatti nei diversi siti di finitura, controllo e packaging, solitamente lontani dal luogo in cui vengono prodotti. Il tutto facilitato dall’applicazione di componentistica evoluta con intelligenza artificiale e machine learning.
5.
Per quanto riguarda le fiere, GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf sono eventi a cui, in base alla loro visibilità internazionale, dedicheremo risorse per seguirle anche in presenza. u
“Desma presenterà quest’anno e il prossimo grandi novità legate alla svolta green”
Desma
Sergio Lunari Rappresentante esclusivo per l’Italia
1.
Nel 2021, l’andamento del mercato in Italia è stato molto disomogeneo. Fino a maggio le vendite sono state molto limitate, mentre a partire dal mese di giugno è iniziato un crescendo, culminato in novembre e dicembre con numeri record. Il volume complessivo di ordini del 2021 ha superato considerevolmente il livello, già eccellente, raggiunto nel 2019. Gli incentivi statali agli investimenti in macchinari rispondenti ai requisiti Industry 4.0, hanno senz’altro agevolato questa dinamica. Dopo le difficoltà del 2020, anche nel resto del mondo, nel 2021, Desma ha riavviato il trend di crescita decisa degli anni precedenti.
2.
Come sosteneva Sir Winston Churchill: «L’ottimista vede opportunità in ogni pericolo. Il pessimista vede pericolo in ogni opportunità». Come già successo in passato, quindi, Desma ha approfittato del momento di crisi, per sviluppare nuove tecnologie e nuovi prodotti da proporre ai clienti nel momento in cui il mercato ricomincia inevitabilmente a crescere. Inoltre, a partire dall’inizio del 2021, Desma ha già avviato, insieme a primari partner 42
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
mondiali, numerosi progetti di rilevantissima portata, legati alla svolta green del settore automotive e, più in generale, in altri settori proiettati verso la sostenibilità ambientale e verso le fonti di energia pulite e rinnovabili. Il 2022 si annuncia come un anno decisivo per affermarsi in questi nuovi ambiti e Desma presenterà quest’anno e il prossimo molte interessanti innovazioni, che potranno agevolate i nostri clienti nell’affrontare con successo le nuove sfide che si presentano.
3.
Non possiamo negare che i problemi alla supply chain siano un fenomeno che genera una certa preoccupazione. Desma è tuttavia una azienda globale che fa della programmazione uno dei suoi punti di forza. La componentistica e i materiali necessari alla produzione vengono ordinati con larghissimo anticipo, sulla base delle previsioni statistiche dei fabbisogni futuri. Ciò ci permette di programmare la produzione e soddisfare gli ordinativi senza subire più di tanto i disagi derivanti dalle oscillazioni momentanee dei prezzi e delle disponibilità. Al momento, non abbiamo quindi risentito in maniere tangibile di queste perturbazioni della supply chain.
4.
Quello della sostenibilità è un tema che Desma ha iniziato ad affrontare brillantemente già a partire dal 2009, con la presentazione della nostra generazione di macchine S3. Nel corso degli anni sono state poi sviluppate nuove tecnologie mirate a ridurre progressivamente gli scarti di materie prime e i consumi di energia. Per esempio con le tecnologie di iniezione ITM ZeroWaste ed FlowControl PressureSense, che in molti casi permettono di ottenere articoli finiti, direttamente dallo stampo e con scarto di materia prima vicina allo zero. Oppure con le unità idrauliche ServoGear o le centraline di termoregolazione EcoSilence, che contengono considerevolmente il fabbisogno energetico delle macchine. Con i software EnergyControl ed EnergyControl +, che ottimizzano e monitorano con precisione i consumi elettrici e di aria compressa. E ancora, le tecnologie HydroFit ed HydroClean, che, tramite speciali dispositivi, permettono di ripulire l’olio idraulico, monitorandone costantemente la qualità, aumentando così notevolmente la durata dell’olio stesso e riducendo l’usura della componentistica idraulica delle macchine, come i cilindri, i motori, le valvole ecc. Si tratta di tecnologie progressivamente implementabili su tutte le nostre macchine, che permettono ai clienti Desma di acquisire sempre nuovi vantaggi produttivi e di stare quindi costantemente un passo avanti rispetto alla loro concorrenza.
5.
Vista la situazione ancora molto incerta, in ambito fieristico i programmi non sono stati ancora completamente definiti. La speranza è senz’altro quella di poter partecipare alle principali fiere internazionali. Ma la condizione sine qua non, è che esse si svolgano in condizioni di massima sicurezza per i nostri clienti e per il nostro staff. u
INCHIESTA MACCHINE “Cerchiamo di non trasferire l’aumento di prezzi dei materiali sui nostri prodotti”
Gamma Stampi Antonio Archetti Titolare
1.
Valutando l’andamento dell’anno 2021 e paragonandolo agli ultimi due anni possiamo evincere che abbiamo mantenuto uguali livelli produttivi e di fatturato, senza incorrere in una flessione negativa e di perdita ma senza nemmeno registrare un incremento significativo. Possiamo definire la nostra situazione come stabile nel tempo.
2.
Qualitativamente parlando, il nostro obiettivo è quello di continuare costantemente il nostro processo di innovazione e crescita per quanto riguarda il mondo degli stampi e delle macchine, offrendo prodotti nuovi e più performanti. Diversamente non possiamo prevedere incrementi sostanziali sul piano quantitativo in quanto abbiamo ragione di credere di essere già ad un alto livello operativo, in relazione alla capacità dei nostri spazi, del nostro organico e del nostro processo
Le nostre domande 1. Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021? 2. Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti? 3. La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne? 4. Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte? 5. Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
FOCUS produttivo. Cerchiamo di sfruttare sempre al massimo il nostro potenziale e di questo possiamo ritenerci più che soddisfatti.
3.
Come tutti anche noi abbiamo risentito della crisi della supply chain, in particolar modo per quanto riguarda la reperibilità di gran parte dei commerciali necessari alla costruzione delle nostre macchine. Situazione che ha creato non pochi problemi che si riversano sulla garanzia delle tempistiche di consegna richieste dalla clientela. Anche sul versante economico non sono indifferenti gli aumenti di prezzi del materiale necessario alla nostra produzione, ma la nostra scelta aziendale è stata quella di sostenere noi stessi questo aumento, cercando di non trasferirlo sul prezzo finale di vendita dei nostri prodotti.
4.
Già da diversi anni abbiamo introdotto differenti tipologie di macchinari e tecnologie focalizzate sulla riduzione dei consumi e delle emissioni nel processo produttivo. Restiamo sempre aggiornati circa i prodotti più performanti che potrebbero essere implementati nei nostri sistemi al fine di continuare il percorso di sostenibilità.
5.
Purtroppo vista ancora l’incertezza dovuta al clima pandemico causato dal Covid-19 non abbiamo in programma nessuna partecipazione agli eventi fieristici in veste di espositori. Non escludiamo però la nostra partecipazione come visitatori nei maggiori eventi fieristici, nel momento in cui non ci saranno difficoltà di circolazione. u
“È soprattutto la crisi della filiera dei semiconduttori ha crearci problemi di produzione”
IMG
Fabrizio Piovanelli Direttore commerciale
1.
Concordiamo con quanto affermato da Amaplast. Per IMG il 2021 si è chiuso con un fatturato in fortissima risalita, addirittura superiore all’anno 2019. È stato comunque un anno difficile, in cui la pandemia ha generato difficoltà produttive e di reperimento di risorse. Gli incentivi fiscali hanno comunque permesso ai clienti di credere nel futuro e ricominciare ad investire in beni strumentali.
2.
Il 2022 sarà un anno di mantenimento del livello di fatturato rispetto al 2021, con la speranza che le nuove varianti del virus ci permettano di avere il personale in forza al completo e di non subire buchi di fornitura da parte della filiera. Alla fiera K 2022 presenteremo due macchinari con importanti novità, in una logica green e sempre più tecnologicamente avanzati, anche 44
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
dal punto di vista della connessione e del “machine learning”.
3.
Impatta in misura forte, la carenza di materiale, ma specialmente i problemi legati alla filiera dei semiconduttori ci stanno mettendo a dura prova. Rapporti consolidati con i fornitori ci stanno permettendo comunque di produrre, con i ritardi e con le difficoltà del caso. La marginalità verrà messa a dura prova, non tutti gli aumenti possono essere ribaltati sul cliente finale.
4.
Stiamo progettando macchinari che consentano maggiore costanza, al fine di ridurre gli scarti ed i consumi energetici in maniera importante. Questi presse ad iniezione di nuova generazione verranno presentate al K 2022.
5.
Parteciperemo al DKT di Norimberga e al K2022 di Düsseldorf con l’esposizione di nuovi macchinari e della loro automazione. Al momento è in valutazione la partecipazione al GreenPlast di Milano. u
“Le difficoltà di approvvigionamento si fanno sentire soprattutto sulle realizzazioni non standard”
REP Italiana
Gianpiero Roscio Direttore operativo
1.
Il 2021 è stato un anno sorprendente. Già alcuni segnali si erano intravisti a fine del 2020 e l’anno appena trascorso ha confermato e migliorato le aspettative. I volumi di vendita sono tornati ad essere decisamente interessanti, spinti sicuramente dagli incentivi previsti per l’Industria 4.0, ma soprattutto dagli ordini in forte ascesa ai quali i nostri clienti sono stati chiamati a far fronte.
2.
Per il nuovo anno auspichiamo di confermare quanto fatto nel 2021 dal punto di vista commerciale. È in atto inoltre il completamento di tutta la gamma in versione G10 per un completo interfacciamento ai sistemi di gestione aziendale, affinché le nostre macchine siano sempre più interconnesse.
3.
Purtroppo la preoccupazione è reale e questa escalation sembra non ancora arrestarsi. Si registra un aumento dei costi sia delle materie prime che dei componenti in genere. REP, complice una serie di fattori concomitanti, è riuscita a sopperire parzialmente al fenomeno, grazie anche a una buona copertura di ricambi. La difficoltà cresce su forniture non standard, allungando di qualche settimana le consegne e richiedendo un maggior dispendio di energie.
INCHIESTA MACCHINE
4.
Un’attenzione particolare REP la dedica all’innovazione volta al risparmio energetico. Le nostre presse fanno uso di pompe ad alto risparmio energetico o direttamente collegate a variatori di frequenza in grado di richiedere energia solo al bisogno. Un passo importante è stato studiato per ridurre i tempi di vulcanizzazione con sistemi chiamati TurboCure e FilBalancer, tali da dimezzare, (a seconda del prodotto) il tempo di cottura.
5.
La speranza è che la pandemia Covid evolva verso varianti meno pericolose, anche se numericamente ancora importanti. C’è bisogno di riguadagnare la nostra libertà e di condurre le nostre attività più serenamente. Avremo modo quindi di rincontrarci in fiera. REP sarà presente al FIP Lione 2022 in aprile e poi all’Elmia Polymer in Svezia nel mese di maggio. Sicuramente confermate le date per il DKT di Norimberga e per il K2022 di Düsseldorf. u
Le nostre domande 1. Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021? 2. Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti? 3. La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne? 4. Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte? 5. Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
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FOCUS
“Per sostenere la crescita prevista nel 2022 abbiamo incrementato personale e parco macchine”
Rivi Magnetics Davide Rivi Titolare/CEO
1.
Per Rivi Magnetics il 2021 è stato un anno positivo, con una forte crescita dei volumi che ha portato i ricavi ad un livello marcatamente superiore rispetto al 2019. Grazie agli sforzi messi in campo nel difficile biennio 2019/2020 per conservare gli assetti sia operativi che di struttura, l'azienda è riuscita a raggiungere i risultati sopra menzionati. Le congiunture di mercato nel corso del 2021 sono state sostanzialmente le seguenti. Si è verificato un aumento della domanda interna, fortemente stimolata da strumenti di sostegno agli investimenti. È cresciuta la diffusione dei prodotti Rivi Magnetics nei mercati globali, sia nelle Americhe che in Estremo Oriente, con un forte focus nei sistemi magnetici per alta temperatura. Il mercato di area “tedesca” è stato ancora influenzato dagli effetti della pandemia, soprattutto nel settore automotive.
2.
Per il 2022 abbiamo pianificato un aumento dei volumi in una forbice che va dal 10% al 15%, rispetto al 2021. Per sostenere questa crescita abbiamo attuato alcuni passi. Abbiamo rafforzato il parco macchine utensili e implementato l’organico, con risorse dedicate alle aree di assemblaggio dei sistemi. Abbiamo poi istituito un programma di formazione continua, in tutti i dipartimenti della Rivi Magnetics, dall’area tecnico-produttiva al commerciale. In area R&D continueremo a sviluppare i progetti di ottimizzazione della parte magnetica dei sistemi e delle centraline di controllo.
3.
Anche Rivi Magnetics ha sofferto nel corso del 2021 gli stress della catena di fornitura. Abbiamo chiaramente avuto diverse tensioni sia sui prezzi di acquisto che sulle consegne ma, grazie a una pianificazione corretta al termine del 2020, sono stati fatti acquisti mirati sui prodotti strategici e questo ha consentito un parziale contenimento degli effetti sopra menzionati. Le azioni messe in campo consentiranno di beneficiarne in parte anche nel corso del 2022, tuttavia rimangono forti preoccupazioni, soprattutto per quanto riguarda i componenti elettronici. Il processo produttivo interno ha un basso impatto del costo dell’energia, pertanto gli effetti del caro bolletta si faranno sentire nel corso del 2022 in modo limitato sul conto economico.
4.
Un sistema magnetico, attivandosi in pochi secondi, ha un consumo energetico praticamente nullo. L’adozione di un sistema magnetico nelle macchine per stampaggio ad alta temperatura 46
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
evita il raffreddamento degli stampi e il successivo riscaldamento, di fatto riducendo i consumi delle presse nelle quali viene installato. Un sistema magnetico non ha emissioni, mentre, grazie alla distribuzione della forza di bloccaggio su tutta la superficie dello stampo, è provato che contribuisca alla riduzione degli scarti di produzione. Essendo inoltre un sistema sottoposto a rigorose norme di sicurezza, aumenta la safety in tutte le fasi di produzione o cambio stampo del macchinario ove viene installato, rispetto ad un sistema di bloccaggio meccanico.
5.
Nel 2022 riprenderemo l'attività partecipando a diverse fiere con l’obiettivo di ribadire gli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno. Parteciperemo come espositori ai principali eventi fieristici di riferimento per l’industria della plastica e della gomma a livello mondiale, e in particolare al DKT a Norimberga, in collaborazione con Il gruppo Roehmeld, partner esclusivo per la zona Germania, Austria e Svizzera. Parteciperemo anche al K2022 a Düsseldorf, dove Rivi Magnetics esporrà le novità e le innovazioni dei sistemi di ancoraggio magnetico. Inoltre visiteremo il GreenPlast di Milano che ospiterà l’intera filiera delle materie plastiche e della gomma per una manifestazione dedicata alle soluzioni innovative per la sostenibilità ambientale, l’efficientamento energetico e il Reduce-Reuse-Recycle dell’economia circolare. u “Il 2022 sarà per noi un importante anno di crescita in cui vogliamo inserire nuove figure in azienda”
RTech
Fabio Cappellaro Responsabile amministrativo
1.
Il nostro 2021 è stato sicuramente un anno positivo, anche se non ancora ai livelli del 2019, in cui abbiamo avuto diverse richieste di presse nuove, ma anche molti clienti che chiedono il revamping delle presse in loro possesso per adeguarle alle normative vigenti e ai nuovi standard di risparmio energetico. Questo noi lo vediamo anche nell'ottica di favorire l’avvio della cosiddetta “economia circolare” per allungare il periodo di vita delle presse.
2.
L’anno 2022 sarà per noi un anno importante soprattutto per quanto riguarda la crescita dell’azienda. Avremo nel corso dell’anno un notevole ricambio di personale e vogliamo sfruttare questa situazione per l’inserimento di nuove figure che ci permettano una miglior gestione aziendale.
3.
Sicuramente il tema degli approvvigionamenti ci preoccupa, soprattutto perché, oltre ad essere produttori, forniamo anche assistenza ai clienti. Nel periodo finale del 2021 abbiamo pro-
INCHIESTA MACCHINE grammato una serie di acquisti che possano garantirci la produzione nei primi mesi di questo 2022, ma sicuramente avremo problemi per la ricambistica nella fase di assistenza al cliente.
4.
Sul tema green ci stiamo già da qualche anno muovendo per ridurre l’impatto energetico delle nostre presse; ancora da sviluppare è il discorso del recupero degli scarti anche se l’attività di revamping che stiamo pubblicizzando ci conduce su questa strada.
5.
Al momento non abbiamo preso in considerazione la partecipazione attiva a questi eventi fieristici, ma sicuramente li seguiremo per vedere le novità e le tendenze del mercato. u
Le nostre domande 1. Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021? 2. Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti? 3. La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne? 4. Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte? 5. Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
FOCUS
“Grazie alla nostra esperienza possiamo fornire stime realistiche dei consumi energetici delle nostre macchine”
State Technologies Andrea Bugini Amministratore Responsabile vendite
1.
Il 2021 ha segnato numeri importanti su entrambi i brand che rappresentiamo, Maplan e Boy. In particolare con Maplan sono stati ritoccati i record storici, e non di poco. Chiaramente non è stato un anno facile, contraddistinto dalla confusione del primo semestre e dalle difficoltà e ritardi degli approvvigionamenti nel secondo. Nel complesso un anno indimenticabile, che segna una svolta netta per il nostro progetto futuro.
2.
Stiamo valutando diverse iniziative, oltre alla partecipazione a Mecspe, DKT e K. In base alle possibilità valuteremo cosa altro inserire. Sicuramente avremo novità nel secondo semestre, su cui però al momento preferiamo non sbilanciarci.
3.
Eravamo abbastanza preparati al peggio, e devo dire che nonostante tutto abbiamo limitato al minimo i ritardi e gli inconvenienti per i nostri clienti, e abbiamo già segnali di miglioramento sul fine 2021. Sappiamo che la situazione di criticità si protrarrà ancora per diversi mesi, ma abbiamo fiducia che tutto il sistema sia cosciente di ciò e pertanto possa accettare il nuovo regime di cose. Da parte nostra cerchiamo di gestire il rapporto tra fornitore e cliente nel modo più trasparente possibile.
4.
La strada intrapresa dai nostri partner è già da molti anni orientata in questa direzione. Ma mai come oggi, con i costi dell’elettricità ai massimi, l’efficienza energetica diventa un fattore decisivo. In particolare, dedichiamo molto tempo a illustrare i benefici apportati e le soluzioni adottate sulle nostre presse, così da renderli chiari e più facilmente comparabili con tecnologie alternative. Inoltre abbiamo costruito negli anni un certo bagaglio di esperienze, a fronte di numerosi rilievi, e siamo in grado di poter offrire da subito, con una certa approssimazione, valori realistici di consumi energetici ai nostri clienti. In particolare sul GreenRubber, non siamo sicuri che i prodotti dei nostri clienti possano essere direttamente catalogati come “green” a breve, ma è senz’altro l’obiettivo da porsi per il nostro futuro.
5.
Come anticipato, parteciperemo a DKT e K2022 con i nostri partner. I nostri sforzi sono ad oggi focalizzati su Plast 2023 di Milano. u 48
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
“In funzione green un settore promettente è quello delle macchine per processare materiali rigenerati”
Suprema
Maurizio Coscia Responsabile commerciale
1.
Per il nostro settore è stato senz’altro un anno positivo con un buon bilanciamento tra lo sviluppo del mercato interno e sostanzialmente un buon andamento complessivo dei mercati internazionali. È il risultato di diversi fattori contrastanti, mediati dall’ottimo grado di diversificazione e innovazione dei costruttori italiani che, nonostante vari freni di sistema, continuano costituire l’eccellenza a livello mondiale. Il nostro 2021 si allinea a questi risultati positivi generali.
2.
Contiamo di ridurre il lavoro di retrofit e costruzione di presse standard per sviluppare i nuovi prodotti che hanno da poco superato la fase di industrializzazione (pompe di iniezione per presse e pompe per filtraggio e sala mescole). La costruzione di presse per lo stampaggio si limiterà a macchine realizzate su misura oppure a sistemi chiavi in mano.
3.
Difficoltà di reperimento di componentistica (in particolare elettrica ed elettronica) impongono pianificazioni impegnative e costi finanziari superiori ma necessari; per quanto riguarda gli aumenti di costi sarà il mercato a determinare se possono ripercuotersi sui prezzi dei singoli prodotti. È chiaro, comunque sia, che l’ inflazione industriale si andrà a tramutare in quella reale, con conseguenze macroeconomiche e sulla vita di tutti i giorni. È probabile che ci si debba abituare a convivere con uno scenario di inflazione, sperando che permanga la crescita economica generale.
4.
Per i costruttori di macchinari la riduzione di scarti da processo e del consumo energia è un tema primario perlomeno da inizio anni 2000, se non da sempre. Dal nostro punto di vista abbiamo impegnato diverse risorse nel preparare e testare macchine idonee a processare materiali rigenerati, in particolare composti con alte percentuali di gomma devulcanizzata. È senz’altro un settore promettente per tutte le implicazioni positive in termini di sostenibilità ambientale ed economica.
5.
Per il momento abbiamo sospeso le attività fieristiche, ma per certo GreenPlast riscuote il nostro interesse. Inoltre giudichiamo interessante il DKT, che è un valido appuntamento. Mentre il K è troppo generalista per i nostri interessi. u
INCHIESTA MACCHINE “Uno dei futuri fattori di successo saranno la capacità di innovare e adottare nuove tecnologie”
UTPVision
Mario Regazzoni Direttore generale
1.
UTPVision ha saputo rispondere prontamente all'aumento della produzione, per quanto altalenante. Il nostro 2021 è stato un anno in netta ripresa, abbiamo lavorato a pieno regime per consegnare puntualmente gli ordini e il risultato è stata una crescita costante, seppur ancora in flessione se paragonata con l’esercizio 2019. La crisi economica causata dalla pandemia globale ci ha insegnato ad essere oculati nella pianificazione degli investimenti e capaci di velocizzare la nostra produzione in linea con l’aumento della domanda.
2.
La capacità di innovazione e la tempestività nell’adottare gli strumenti tecnologici più avanzati saranno tra i principali fattori di successo dei prossimi anni. UTPVision fa dello sviluppo tecnologico e della spinta all’innovazione il suo fiore all’occhiello: nel corso dei prossimi appuntamenti fieristici avremo sicuramente occasione di presentare nuove soluzioni d’ispezione visiva. Per fare un esempio, UTPVision ha recentemente aggiornato il sistema di illuminazione brevettato a 2 colori a una versione multicolor, offrendo ai clienti una flessibilità ancora maggiore per l'ispezione di O-Ring, guarnizioni o altre parti di colore diverso.
3.
UTPVision è stata capace di assorbire l'urto della crisi, senza che alcun effetto fosse traslato sui propri clienti. Siamo stati in grado di stabilizzare la supply chain e le relazioni con fornitori e partner. Nell’ottica di collaborazione tra industrie, abbiamo attivato per tempo i canali di approvvigionamento, dimostrando ampia capacità di pianificazione sia a fronte di una riduzione della domanda che del successivo e auspicato aumento.
Le nostre domande 1. Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021? 2. Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti? 3. La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne? 4. Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte? 5. Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
5.
UTPVision ha già confermato la propria partecipazione sia al K di Düsseldorf che al DKT di Norimberga. Ma numerosi saranno gli appuntamenti che ci vedranno nuovamente impegnati a livello internazionale. Saremo tuttavia in grado, qualunque sia l’evoluzione della situazione pandemica globale, di assicurare la continuità nella relazione con i nostri clienti e prospect, approfittando alternativamente di occasioni di incontro virtuali, come già sperimentato nel corso degli anni precedenti. u
4.
Sotto il profilo della sostenibilità ambientale, le macchine UTPVision contribuiscono alla riduzione dei consumi, un aspetto su cui possiamo contribuire e sul quale la nostra ricerca e sviluppo pone l’accento per tutte le progettazioni future. Ma il consumo energetico e il miglioramento sotto il profilo dei consumi, sempre più efficienti, non è il solo contesto nel quale ci stiamo muovendo. L’obiettivo di UTPVision è quello di ridurre significativamente il consumo di plastica presso il nostro stabilimento e di continuare nell’ottimale gestione dei rifiuti, nell’ottica di un riciclo consapevole nel quale sono coinvolti attivamente tutti i reparti aziendali. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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NORMATIVE
di Beatrice Garlanda
Nuove modifiche al regolamento Reach
foto di Jalyn Bryce/Pixabay.
Nella Gazzetta Ufficiale UE del 14 dicembre 2021 è stato pubblicato il regolamento (UE) 2021/2204 del 13 dicembre 2021 che modifica l’allegato XVII del regolamento REACH per quanto riguarda le sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione (CMR)
P
rima di entrare nel merito di quanto disposto dal nuovo testo, ci sembra utile richiamare l’attenzione su alcune disposizioni in materia di restrizioni contenute nel regolamento REACH. Esso dispone che una sostanza, in quanto tale o come componente di una miscela o di un articolo, per la quale è prevista una restrizione ai sensi dell’allegato XVII, non può essere fabbricata, immessa sul mercato o utilizzata se non sono rispettate le restrizioni per la stessa stabilite. Quando la fabbricazione, l’uso o l’immissione sul mercato di sostanze comportano un rischio inaccettabile per la salute o per l’ambiente, tale da richiedere un intervento da parte della UE, l’allegato XVII è modificato secondo la procedura disposta dall’art. 133 adottando nuove restrizioni o modificando quelli esistenti. Segnaliamo che la colonna 1 e 2 dell’allegato in questione elencano rispettivamente la denominazione della sostanza (o del gruppo di sostanze o della miscela) e le restrizioni corrispondenti.
50
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
SOSTANZE CANCEROGENE, MUTAGENE O TOSSICHE (CMR) Le voci 28, 29 e 30 dell’allegato XVII vietano l’immissione sul mercato e l’uso per la vendita al pubblico di sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione di categoria 1A o 1B, in quanto tali o come costituenti di altre sostanze o come componenti di miscele, se presenti in prodotti chimici in concentrazioni superiori alla soglia di classificazione generica o specifica. Più precisamente l’art.10 del regolamento (CE) 1272/2008 (il regolamento CLP) stabilisce che i limiti di concentrazione specifici e generici sono i limiti assegnati a una sostanza che indicano una soglia alla quale, o superata la quale, la presenza di tale sostanza in un’altra sostanza o in una miscela come impurezza, additivo o singolo componente identificato comporta la classificazione della sostanza o miscela come pericolosa. Si fa presente che i limiti di concentrazione generici e specifici sono rispettivamente indicati nell’allegato I, parte 3, e nell’allegato VI, parte 3 del regolamento CLP. Per quanto riguarda le categorie sopra citate, segnaliamo che nella categoria 1A rientrano le sostanze i cui effetti cancerogeni, mutageni o di tossicità per la riproduzione sono noti; nella categoria 1 B rientrano quelle i cui effetti sono presunti. Va, infine, evidenziato che le sostanze CMR sono elencate nelle appendici da 1 a 6 dell’allegato XVII citato, nonché dall’allegato VI, parte 3, del regolamento CLP. Si ricorda che quest’ultimo è stato recentemente modificato dai regolamenti (UE) 2020/1182 e (UE) 2021/849. IL REGOLAMENTO (UE) 2021/2204 Fatta questa debita premessa, il regolamento in oggetto è entrato in vigore il 3 gennaio 2022. Esso aggiunge alle appendici 2, 4 e 6 dell’allegato XVII del regolamento REACH le sostanze classificate come CMR di categoria 1 A o 1B dai due regolamenti di modifica del regolamento CLP sopra citati (cfr. tabelle 1, 2 e 3).
SOSTANZE
La classificazione delle sostanze elencate nel regolamento (UE) 2020/1182 si applica a decorrere dal primo marzo 2022. Le restrizioni relative alle sostanze classificate come CMR da tale provvedimento dovrebbero quindi applicarsi a decorrere dalla stessa data. Gli operatori possono, però, applicare le restrizioni di cui si tratta anche a partire da una data anteriore. La classificazione delle sostanze elencate nel regolamento (UE) 2021/1182 si applica a decorrere dal 17 dicembre 2022. Anche in questo caso le restrizioni dovrebbero decorrere da tale data, salva la facoltà degli operatori di utilizzare una data anteriore. Si segnala che le appendici 2, 4 e 6 dell’allegato XVII elencano rispettivamente: • voce 28- sostanze cancerogene di categoria 1B; • voce 29 - sostanze mutagene sulle cellule germinali di categoria 1B; • voce 30 – sostanze tossiche per la riproduzione di categoria 1B. Fatta salva l’applicazione di altre disposizioni comunitarie re-
lative a classificazione, imballaggio e etichettatura di sostanze e miscele, i fornitori devono garantire, prima dell’immissione sul mercato che l’imballaggio di tali sostanze o miscele rechi in maniera visibile, leggibile e indelebile la seguente dicitura: “Uso ristretto agli utilizzatori professionali”. Le restrizioni previste per le sostanze CMR non si applicano ai medicinali per uso umano o veterinario, definiti rispettivamente dalle direttive 2001/82/CE e 2001/83/CE e ai prodotti cosmetici di cui alla direttiva 76/768/CE. Inoltre non si applicano : • ai combustibili e prodotti derivati da olii minerali espressamente indicati dalla colonna 2 in oggetto; • ai colori per artisti di cui al regolamento (CE) 1272/2008; • alle sostanze elencate nell’appendice 11, per le applicazioni o gli usi elencati nell’appendice 11,colonna 2. Se nell’appendice 11, colonna 2, è specificata una data, la deroga si applica fino a tale data. Tale appendice riguarda deroghe per sostanze specifiche, ma, al momento, non sono presenti deroghe non scadute; • ai dispositivi medici di cui al regolamento (UE) 2017/745. u
Voci inserite nell’appendice 2 dell’allegato XVII del regolamento REACH
Tabella 1
Sostanze
Numero indice
Numero CE
Numero CAS
Applicazione a decorrere da
Fibre di carbonio di silicio (con diametro <3 µm, lunghezza >5 µm e rapporto dimensionale ≥ 3:1)
014-048-00-5
206-991-8
409-21-2 308076-74-6
1.3.2022
dibenzo [def,p]crisene; dibenzo [a,l]pirene
601-092-00-0
205-886-4
191-30-0
1.3.2022
tetrafluoroetilene
602-110-00-X
204-126-9
116-14-3
17.12.2022
1,4-diossano
603-024-00-5
204-661-8
123-91-1
17.12.2022
m-bis (2,3-epossipropossi) benzene; etere diglicidilico di resorcinolo
603-065-00-9
202-987-5
101-90-6
1.3.2022
7-ossa-3-ossiranilbiciclo[4.1.0]eptano; 1,2-epossi-4-epossietilcicloesano; 4-vinilcicloesano diepossido
603-066-00-4
203-437-7
106-87-6
17.12.2022
2,2-bis (bromometil)propano-1,3-diolo
603-240-00-X
221-967-7
3296-90-0
1.3.2022
N-(idrossimetil)glicinato di sodio; [formaldeide rilasciata da N-(idrossimetil) glicinato di sodio]
607-746-00-1
274-357-8
70161-44-3
1.3.2022
butanonossima; etilmetilchetossima; etilmetilchetone ossima
616-014-00-0
202-496-6
96-29-7
1.3.2022
N-(idrossimetil)acrilammide; metilolacrilammide; [NMA]
616-230-00-5
213-103-2
924-42-5
1.3.2022
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
51
NORMATIVE
SOSTANZE
Voci inserite nell’appendice 4 dell’allegato XVII del regolamento REACH Sostanze
Tabella 2
Numero indice
Numero CE
Numero CAS
Applicazione a decorrere da
2,2-bis(bromometil)propano-1,3-diolo
603-240-00-X
221-967-7
3296-90-0
1.3.2022
N-(idrossimetil)acrilammide; metilolacrilammide; [NMA]
616-230-00-5
213-103-2
924-42-5
1.3.2022
Voci inserite nell’appendice 6 dell’allegato XVII del regolamento REACH Sostanze mancozeb (ISO); complesso (polimerico) di etilenebis (ditiocarbammato) di manganese con sale di zinco tris(2-metossietossi)vinilsilano; 6-(2-metossietossi)-6-vinil-2,5,7,10-tetraossa-6-silaundecano
Tabella 3
Numero indice
Numero CE
Numero CAS
A decorrere da
006-076-00-1
-
8018-01-7
17.12.2022
014-050-00-6
213-934-0
1067-53-4
1.3.2022
050-021-00-4
222-583-2
3542-36-7
1.3.2022
050-031-00-9
222-883-3 [1] 293-901-5 [2]
3648-18-8 [1] 91648-39-4[2]
1.3.2022
603-066-00-4
203-437-7
106-87-6
17.12.2022
603-237-00-3
-
125225-28-7 115850-69-6 115937-89-8
1.3.2022
603-238-00-9
205-594-7
143-24-8
1.3.2022
604-095-00-5
204-327-1
119-47-1
17.12.2022
2-(4-terz-butilbenzil)propionaldeide
605-041-00-3
201-289-8
80-54-6
1.3.2022
diisottilftalato
607-740-00-9
248-523-5
27554-26-3
1.3.2022
2-metossietil-acrilato
607-744-00-0
221-499-3
3121-61-7
1.3.2022
dimetomorf (ISO); (E,Z)-4-(3-(4-clorofenil)3-(3,4-dimetossifenil)acriloil)morfolina
613-102-00-0
404-200-2
110488-70-5
17.12.2022
1,2,4-triazolo
613-111-00-X
206-022-9
288-88-0
17.12.2022
613-333-00-7
236-671-3
13463-41-7
1.3.2022
613-334-00-2
262-661-3
61213-25-0
1.3.2022
3-metilpirazolo
613-339-00-X
215-925-7
1453-58-3
17.12.2022
perossido di bis(a,a-dimetilbenzile)
617-006-00-X
201-279-3
80-43-3
1.3.2022
diclorodiottilstannano diottil dilaurato; [1] stannano, diottiil-, bis(coco acilossi) derivati[2] 7-ossa-3-ossiranilbiciclo[4.1.0] eptano; 1,2-epossi-4-epossietilcicloesano; 4-vinilcicloesano diepossido ipconazolo (ISO); (1RS, 2SR,5RS; 1RS,2SR,5SR)-2-(4clorobenzil)-5-isopropil-1-(1H-1,2-4-triazol-1-ilmetil)-ciclopentanolo bis(2-(2-metossietossi)etiletere; tetraglima 6,6’-di-terz-butil-2,2’-metilendi-p-cresolo; [DBMC]
zinco piritione; (T-4)-bis[1-(idrossi-,kappa.O)piridin-2(1H)tionato-kappa.S]zinco flurocloridone (ISO); 3-cloro-4-(clorometil)-1-[3-(trifluorometil) fenil]pirrolidin-2-one
Nota dell’autrice: Per una migliore leggibilità è stata aggiunta la colonna “applicazione a decorrere da”. Questa colonna non compare nelle appendici dell’allegato XVII, ma le date in questione sono indicate dal testo del regolamento (UE) 2021/2204.
52
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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NEWS
TACCUINO
L'economia italiana a fine 2021 secondo le statistiche Istat
L’
ultima nota mensile prodotta da Istat nel 2021 mette insieme i dati di novembre e dicembre dell’economia italiana e traccia un quadro generale che si può sintetizzare come segue. L’economia internazionale procede su un sentiero di sostanziale stabilizzazione ma resta caratterizzata da andamenti molto eterogenei tra paesi e da un aumento delle pressioni inflazionistiche. In Italia, a novembre, l’indice della produzione industriale ha mostrato un deciso incremento che segue l’aumento della produzione del settore delle costruzioni nel mese precedente. È continuato a novembre il percorso di miglioramento del mercato del lavoro con una ripresa dell’occupazione e una riduzione della disoccupazione e dell’inattività. La fase di accelerazione dei prezzi al consumo si è protratta anche a fine anno, mostrando una maggiore intensità. Nella media 2021, l’inflazione italiana è risultata comunque inferiore a quella della zona euro. Nel quarto trimestre, la fiducia di famiglie e imprese si è mantenuta su livelli storicamente elevati, prefigurando il proseguimento della fase espansiva che ha caratterizzato i mesi precedenti. Entrando più nel dettaglio, a novembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale è tornato ad aumentare (+1,9% la variazione congiunturale). La ripresa della produzione risulta diffusa tra i settori (Figura 3). Tra settembre e novembre il livello della produzione è cresciuto in media dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. Nello stesso periodo solo la produzione di beni strumentali ha registrato un calo (-0,4% la variazione congiunturale) mentre quella dei beni di consumo ha segnato l’aumento più robusto (+4,0% per i beni di consumo durevoli e +2,6% per quelli non durevoli). A ottobre, la produzione del settore delle costruzioni ha registrato il terzo aumento congiunturale consecutivo
(+0,8% rispetto a settembre); ancora più marcata è la crescita per il trimestre agosto-ottobre (+2,8% rispetto ai tre mesi precedenti). Anche il mercato immobiliare ha evidenziato un deciso dinamismo. I prezzi delle abitazioni sono cresciuti, per il terzo trimestre
consecutivo (+1,2% la variazione congiunturale per il terzo trimestre). L’incremento è dovuto soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove (+3,0%) e in misura minore a quelli delle abitazioni esistenti (+0,8%). Anche i volumi delle compravendite hanno segnato un forte L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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NEWS aumento (+21,9% la variazione tendenziale registrata nel terzo trimestre secondo i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale). Nel terzo trimestre, gli investimenti fissi lordi delle società non finanziarie hanno mostrato un rallentamento (+0,8% rispetto ai tre mesi precedenti) dopo la fase di sostenuto aumento del primo semestre. Il tasso di investimento delle società non finanziarie, definito come rapporto tra investimenti fissi lordi e valore aggiunto, è diminuito per il secondo trimestre consecutivo (-0,7 punti percentuali) come effetto di un incremento degli investimenti inferiore a quello del valore aggiunto. Con riferimento agli scambi con l’estero, a ottobre sia le esportazioni sia le importazioni di beni hanno segnato un incremento rispetto al mese precedente: le importazioni sono aumentate complessivamente del 2,8% e del 6,6% nel periodo agosto–ottobre, a fronte di un incremento delle esportazioni rispettivamente dell’1,5% e del 2,4%. Nello stesso mese, le vendite dirette verso i paesi dell’area Ue hanno mostrato un discreto dinamismo sostenute dall’aumento delle vendite di prodotti in metallo verso le principali economie dell’area (Francia e Germania) e di prodotti farmaceutici verso Belgio e Paesi Bassi. Si è osservato, invece, un calo delle vendite di autoveicoli verso quasi tutti i principali paesi partner Ue ed extra Ue. Il rialzo dei prezzi delle materie prime si è riflesso sull’’aumento del valore degli acquisti dall’estero dai paesi extra Ue e sul saldo commerciale che ha registrato un ridimensionamento rispetto all’anno
precedente, risultando pari a meno di 4 miliardi (7,6 miliardi nello stesso mese del 2020). I dati relativi a novembre per i paesi extra Ue hanno segnalato un andamento positivo degli scambi, con aumenti sia delle esportazioni (+2,9% rispetto a ottobre) sia in misura minore delle importazioni (+0,6%). Entrambi i flussi hanno evidenziato un deciso aumento tendenziale, mentre le vendite verso il Regno Unito, la Svizzera e la Cina hanno mostrato una flessione. A dicembre, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese ha mostrato una flessione a sintesi di una dimi- nuzione nell’industria manifatturiera e nei servizi di mercato e di un aumento nelle co-
Arkema incrementa del 25% la produzione dei suoi elastomeri Pebax
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rkema, il gruppo internazionale che sviluppa e produce materiali speciali, ha annunciato un incremento del 25% della sua capacità globale di produzione degli elastomeri Pebax. L'aumento dei volumi sarà possibile grazie al potenziamento del sito di Serquigny, in Francia. L'investimento riguarderà soprattutto il Pebax Rnew, elastomero definito “biocir56
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colare” dal gruppo e i gradi tradizionali di Pebax, oltre anche a dar vita a una serie di nuovi gradi specializzati per rispondere alla domanda crescente di materia prima per applicazioni sfidanti, in cui le caratteristiche di flessibilità, restituzione di energia e leggerezza di questi prodotti si rivelano ottimali. Queste prorietà sono particolarmente apprezzate nella produzione di articoli sportivi. u
struzioni e nel commercio al dettaglio. La fiducia delle imprese manifatturiere si è attestata su livelli comunque elevati, con ulteriori migliora- menti nei giudizi sugli ordini a fronte di un peggioramento delle aspettative sulla produzione. Nei servizi di mercato, il calo dell’indice è stato determinato dalle aspettative sugli ordini che sono peggiorate soprattutto nel settore dei servizi turistici. Considerando il trimestre ottobre-dicembre la fiducia delle imprese è migliorata per le imprese manifatturiere (+1,5 punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti) e per le imprese di costruzione (+2,6 p.p.) mentre ha registrato flessioni sia per i servizi di mercato sia per le vendite al dettaglio. u
TACCUINO
Il Rapporto sulle imprese 2021 di Istat: una radiografia accurata del settore produttivo italiano
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el 2019 l'Istituto Nazionale di Statistica ha realizzato la prima rilevazione del Censimento permanente delle imprese. Da quei dati ha poi messo a punto un rapporto, pubblicato il 20 dicembre scorso e liberamente scaricabile dal sito dell'ente (www. istat.it) che traccia un approfondito profilo del settore produttivo italiano. Le imprese considerate sono tutte quelle dello scenario economico nazionale, quindi non soltanto quelle manifatturiere e produttive, ma anche quelle di servizi, turismo, finanza (unico escluso, il settore agricolo). Ciononostante la lettura e l'analisi di questo lavoro, che si sviluppa su 138 pagine, è illuminante per individuare i punti di forza e di debolezza dello sviluppo imprenditoriale italiano. Il rapporto è strutturato su 10 capitoli, che prendono in esame le carattaristiche e l'evoluzione del sistema italiano delle imprese, le proprietà, gestione e streategie, le risorse umane, le relazioni, la situazione del mercato, gli investimenti in scienza, tecnologie e innovazione, i canali di finanziamento, la propensione all'internazionalizzazione, le traiettorie di sviluppo seguite e l'impegno verso la sostenibilità. Tra le evidenze, per esempio, una forte tendenza ad aumentare gli investimenti in innovazione nell'ultimo triennio rispetto a quello precedente (grafico in alto), ma anche la persistente difficoltà delle aziende italiane nel rapporto con le banche, che in troppi casa lascia le aziende senza strumenti per ottenere finanziamenti o sostegno alla loro attività (grafico sopra). I dati che riguardano più da vicino il nostro settore sono quelli indicati, nel rapporto e nei grafici, come "industria in senso stretto", che comprende in via maggioritaria la manifattura ma anche il settore estrattivo e le attività di servizi di rete, come la distribuzione di energia e dell'acqua e il trattamento dei rifiuti. Il censimento permanente è stato ed è un grande sforzo di raccolta statistica dei dati che ha portato a individuare L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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NEWS quasi 4,4 milioni di imprese non agricole con 17,4 milioni di addetti. Oltre il 60% di queste ha un solo addetto e un ulteriore terzo è ascrivibile alla categoria delle "microimprese", con un organico compreso tra 2 e 9 persone. L'Italia è il paese europeo con il più alto numero di aziende , ben il 16,3% di tutte le imprese europee con una dimensione media di 4 addetti contro i 12 di quelle tedesche. Il rapporto è interessante anche per determinare quali sono le direzioni che gli imprenditori italiani stanno scegliendo per la crescita delle loro imprese in tutti possibili campi d'azione. Per esempio, per quanto riguarda l'internazionalizzazione e la decentralizzazione delle attività si nota come questa sia sempre più perseguita in ambito europeo e meno, rispetto al recente passato, in Estremo Oriente o nell'Europa dell'Est. Un altro sforzo che balza all'occhio è nella modernizzazione delle imprese e, in particolare, negli investimenti in tecnologie digitali, evidentemente
considerati altamente strategici. L'analisi consente anche di individuare come la crisi pandemica abbia influito sulle scelte delle aziende in termini di investimenti, spingendo una corsa alle tecnologie che è iniziata soprattutto per potenziare gli strumenti di comunicazione digitale, diventati essenziali in un momento in cui gli spostamenti erano impossibili così come l'incontro diretto con clienti e fornitori. Da questa esigenza di base si sono innestati investimenti in tecnologie anche per modernizzare le aziende,
diversificare le attività e innovare. In genere, chi non aveva previsto investimento in questo ambito prima del Covid-19 ha anche sofferto di più in termini di fatturato. Cresce sempre di più, infine (grafico sopra) la spinta agli investimenti per la sostenibilità aziendale e per la responsabilità sociale, che vede l'industria in senso stretto (colonna a sinistra) fare da traino a tutte le altre imprese italiane. Gli obiettivi perseguito sono innanzi tutto il benessere lavorativo, l'ambiente e la sicurezza sul lavoro. u
Arriva la prima gomma S-SBR prodotta da rifiuti e biomasse
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l gruppo giapponese Asahi Kasei inizierà entro la fine dell’anno fiscale 2021 (cioè entro aprile 2022) a produrre nuovi gradi di gomma S-SBR ecosostenibile da utilizzare nella produzione di pneumatici. Questa svolta produttiva del gruppo è stata anticipata, a fine novembre dello scorso anno, dalla firma di un accordo con Shell Eastern Petroleum, che fornirà butadiene prodotto a partire da rifiuti plastici e biomasse. La gomma S-SBR è usata soprattutto per pneumatici ad alte prestazioni per bassi consumi di carburanti, le cui vendite sono in crescita in tutto il mondo in risposta alle norme ambientali sempre più restrittive imposte dai vari governi e per effetto di un’accresciuta sensibilità dei consumatori al tema ambientale. Queste coperture sono anche particolarmente adatte per le auto elettriche, date le loro caratteristiche di resistenza all’abrasione. Asahi Kasei sarà il primo gruppo al mondo a utilizzare butadiene prodotto da rifiuti plastici e il primo gruppo
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
giapponese a usare butadiene derivato da biomassa. Una scelta strategica che, secondo i manager del gruppo, contribuirà in modo sostanziale a ridurre anche le emissioni di anidride carbonica in tutta la catena del valore degli pneumatici, dalla produzio-
ne al riciclo. Il gruppo giapponese si sta anche muovendo per acquisire le certificazioni internazionali necessarie per attestare l’origine e la provenienza delle biomasse e delle materie prime seconde che utilizzerà nel suo processo di produzione di S-SBR. u
TACCUINO
Ecopneus chiude un anno da record raggiungendo il 120% degli obiettivi
raccolta straordinari fissati dal ministero della Transizione Ecologica per far fronte alle criticità che hanno colpito il sistema di raccolta nazionale. Rispetto agli obiettivi di raccolta previsti dalla legl sistema di raccolta e riciclo dei gestione dei PFU in Italia, chiude il 2021 ge, la raccolta Ecopneus si attesta infatPFU-Pneumatici Fuori Uso gestito con oltre 200mila tonnellate di PFU rac- ti al 120%. Complessivamente nel 2021 da Ecopneus, la società senza sco- colte su tutto il territorio nazionale, rag- Ecopneus ha esaudito oltre 65 mila ripo di lucro principale operatore della giungendo pienamente gli obiettivi di chieste di prelievo dei Pneumatici Fuori Uso presso oltre 26.500 gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutte le Province Italiane. «Il 2021 è stato un anno complesso per l’intero sistema e anche il 2022 è partito segnato dalle conseguenze della situazione sanitaria che stiamo purtroppo ancora vivendo», ha dichiarato FeTecno Compounds derico Dossena, Direttore Generale di Ecopneus. «Lo scorso anno, nonostante la situazione emergenziale, siamo riusciti comunque a raggiungere pienaTecno Compounds a suitable solution for every mentechallenge gli obiettivi di legge, garantendo Tecno Compounds una raccolta capillare su tutto il territorio nazionale e dando il nostro contributo per risolvere un problema causa di forti a suitable solution for every challenge a suitable solution for every challenge sofferenze per i gommisti. Ecopneus ha messo in campo tutte le risorse di cui dispone, dando immediatamente seguiParker Hannifin Italy s.r.l. to al provvedimento ministeriale che è Tecno Compounds intervenuto su un problema strutturale, Parker Hannifin Italy s.r.l. legato principalmente ai flussi irregolaTecno Compounds ri di pneumatici che ogni anno entrano a suitable solution for every challenge nel nostro Paese senza documentazione fiscale, che alterano i conteggi sugli a suitable solution for every challenge obiettivi di raccolta dei soggetti autorizzati, causando importanti perdite per l’erario e sottraendo risorse economiche all’intero sistema di recupero dei PFU». Dal 2011 ad oggi Ecopneus ha gestito oltre 2,2 milioni di tonnellate di PFU, 130 mila tonnellate in più rispetto agli obiettivi di legge (+6% in media ogni anno) ed effettuato oltre 700 mila missioni di raccolta presso oltre 26.500 gommisti registrati su tutto il territorio nazionale. Grazie all’attività di recupero e riciclo di Ecopneus in 10 anni è stata evitata l’emissione di oltre 3,36 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti a cui si aggiunge un risparmio per il Paese legato alla riSales: Plant: duzione delle importazioni di materiale Sales: Plant: Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl vergine che complessivamente si attesta Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 ad oltre 1,15 miliardi di euro. La gomma 20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) 20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) 45+39 19 0382 24 46 Tel +39 0382 67 82 266 Tel. +39 02 45 19 24 46 Tel. +39 02Tel 67 82 266 che si ottiene dal riciclo PFU è un mate36+39 26 0382 96 1967 82 222 Fax +39 0382 67 82 222 Fax +39 02 36 26 96 19 Fax +39 02Fax riale prezioso e ampiamente utilizzato in www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds tutto il mondo in molte applicazioni, dai Sales: climate control electromechanical filtration Plant: campi sportivi agli asfalti silenziosi, agli aerospace fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding Sales: Plant: control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding aerospace climate Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Srl isolanti acustici e arredi urbani. u
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Dal Cerisie la certificazione tedesca per le autoattrezzature delle aziende italiane
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ICA (Associazione Italiana Costruttori Autoattrezzature), ed Assogomma (Associazione fra le Industrie della Gomma Cavi Elettrici ed Affini) hanno annunciato la stipula di un importante accordo internazionale con WDK (Associazione dell’industria tedesca della gomma), che permetterà ai produttori di autoattrezzature di ottenere in Italia la certificazione tedesca grazie alla collaborazione e assistenza di Cerisie (Laboratorio Italiano Gomma). L’accordo si riferisce alle linee guida appositamente studiate da WDK per testare in fase di assemblaggio di pneumatici UHP e RunFlat che vengano salvaguardati i materiali che ne costituiscono il tallone ed il liner interno. Si tratta di un capitolato tecnico da tempo affermato sul mercato, definito in Germania in collaborazione con i costruttori di auto ed i produttori di pneumatici, cerchi e attrezzature smonta-montagomme. Queste linee guida sono state adottate a livello mondiale, dai costruttori tedeschi
di auto, come requisito obbligatorio sia nelle fasi di montaggio in primo equipaggiamento, sia per l’assistenza postvendita presso le rispettive reti commerciali. Questo disciplinare è diventato un importante requisito per l’accesso a buona parte del mercato globale da parte dei produttori di smontagomme. L’accordo siglato da AICA e Assogomma, reso possibile grazie alla comprovata esperienza pluridecennale di Cerisie come laboratorio prove ed alla condivisione con WDK, permette già da subito ai produttori di autoattrezzature di effettuare anche in Italia, presso il laboratorio Cerisie di Monza, la verifica della conformità dei prodotti alle linee guida WDK, ottenendo il rilascio dei relativi attestati di certificazione e documentazione tecnica. È un’assoluta novità che si traduce in un notevole risparmio di tempo e di risorse per i produttori italiani di autoattrezzature, fino ad ora costretti, per ottenere la certificazione dei propri smontagomme, a doversi recare in Germania o a
far venire i certificatori di WDK in Italia. Il presidente di AICA, Mauro Severi, commenta: «AICA crede da sempre nell’importanza della collaborazione fra associazioni, sia a livello nazionale che internazionale. Questa importante sinergia nell’ambito della filiera, oltre a offrire grandi vantaggi alle nostre Aziende associate, è un’ulteriore occasione per incentivare e promuovere la qualità dei prodotti che ha reso l’industria italiana delle autoattrezzature celebre a livello globale». Il presidente di Assogomma e di Cerisie, Livio Beghini, ha dichiarato: «Assogomma è stata socia cofondatrice di Confindustria più di 100 anni fa e nel 1959 dell’Associazione Europea della gomma. Le industrie della gomma associate rappresentano oggi oltre l’80% della forza lavoro impiegata nel nostro settore, con un trend in crescita. Il Cerisie è un asset di Assogomma: l’indirizzo del nuovo CDA è quello di essere sempre più vicini alle esigenze del settore in un‘ottica di internazionalizzazione, sostenibilità e circolarità. Questo riconoscimento internazionale conferma la bontà degli indirizzi di Assogomma e Cerisie in un’ottica di filiera sempre più allargata». u
Foto Cormach/Jesus Beccari
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TACCUINO
Mescole per pneumatici: nuovi test dinamici per gli strumenti VMI
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l gruppo VMI ha annunciato l’introduzione di nuove funzioni nel suo LAT 100 (foto sotto), strumento per condurre test sulle mescole per battistrada degli pneumatici. La macchina, interamente programmabile, in grado di misurare grandezze come la resistenza al rotolamento e l’abrasione (in condizioni di asciutto e di bagnato) ora è stata dotata di una piattaforma potenziata per simulare in laboratorio le condizioni che
gli pneumatici trovano su strada. Le nuove funzioni dinamiche consentono al software di gestione della macchina di modificare i parametri di test di carico, velocità e inclinazione, insieme alla distanza di percorrenza simulata durante il test. Queste nuove prerogative rendono possibile una consistente riduzione dei tempi di analisi e una situazione stabile nell’are di contatto. Per questo motivo anche l’accu-
ratezza delle misurazioni è migliore. Il software consente inoltre di tenere conto dei fattori di disturbo che si possono verificare durante il test. Le nuove procedure di test dinamico sono state sviluppate da VMI in collaborazione con esperti dell’Università di Twente, nei Paesi Bassi, e sono applicabili per ogni tipo di test, condizioni della superficie (asciutto, bagnato, ghiaccio) e per una grande gamma di rugosità della superficie che simula il manto stradale. I risultati ottenuti hanno dimostrato di essere pienamente coerenti con quelli condotti su strada in condizioni reali. u
Un poliuterano "bio" per le suole delle sneakers
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untsman, gruppo statunitense specializzato nello sviluppo di materiali per le calzature, ha contribuito alla messa a punto una nuova gamma di poliuterani prodotti a partire da materie prime biologiche, e quindi altamente ecocompatibili, utilizzabile per realizzare le suole di scarpe da ginnastica e sneakers. Il nuovo polimero. In particolare, il gruppo ha collaborato con Keen, un produttore di questo genere di calzature, per mettere a
punto il polimero. Il poliuretano utilizzato contiene materie prime bio in una percentuale variabile tra il 35% e il 51%. In particolare sono stati utilizzati scarti provenienti dalla produzione agricola, aprendo prospettive per rendere più ecosostenibile tutta l'industria delle calzature, almeno secondo quanto sostengono i manager di Huntsman. Le calzature di Keen che adottano il nuovo materiale si chiamano F2F e sono già sul mercato. u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA GENNAIO/FEBBRAIO 2022
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NEWS
A Lucio Spelta verrà conferito il Technical Award di IISRP
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l prossimo Annual General Meeting dell’IISRP, che sarà la 62esima edizione dello storico evento a periodicità annuale e si terrà a San Pietroburgo, Russia, nella settimana del 16 maggio, Lucio Spelta, chimico in pensione da Versalis, riceverà il Technical Award: un riconoscimento importante dell’impegno e della professionalità con la quale il tecnico italiano ha collaborato per oltre vent’anni con l’Istituto come membro del comitato tecnico nel cui ambito ha svolto anche le funzioni di vice-presidente e presidente del Comitato Tecnico e Operativo della sezione EMEA (Europe, Middle East, Africa). Spelta è laureato con lode in Chimi-
ca Industriale all’Università di Milano e ha svolto il suo percorso professionale in Versalis, dove è stato responsabile dell’Assistenza Tecnica e dello Sviluppo Applicazioni della Divisione Elastomeri. In questo ambito si è occupato, in particolare, delle gomme nitriliche (NBR), della gomma butadiene (BR), delle gomme stirene-butadiene-stirene (SBS), delle gomme etilenepropilene-monomero dienico (EPDM), delle gomme acriliche. È autore di numerose pubblicazioni e brevetti e ha partecipato anche, come relatore, a numerosi convegni e conferenze internazionali. Nel campo dello sviluppo applicazioni ha maturato una vasta esperienza la-
Gomma naturale: notizie contrastanti dai paesi di produzione
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l settore della gomma naturale è uno dei più complessi da decifrare, soprattutto per quanto riguarda la produzione all'origine. I principali paesi di provenienza, infatti, sono continuamente soggetti ad alti e bassi di produzione legati a misure politiche e protezionistiche, problemi di riscaldamento globale, malattie delle piante e una domanda continuamente oscillante. Per esempio il Vietnam, strettamente collegato all'economia cinese, prevede un'interessante crescita della produzione degli utili nei prossimi anni, fino al 2024. Nel 2021 il paese ha esportato 1,97 milioni di tonnellate di gomma naturale per un valore di 3,3 miliardi di dollari e prevede nel 2022 di incrementare a 3,5 miliardi il fatturato, grazie anche ai prezzi sostenuti, fino a 3,8 dollari al chilogrammo, che si prevedono nella seconda metà dell'anno. Già nel 2021 il Vietnam ha fatto registrare un incremento del 12,9% in volume e del 39% in valore per le sue esportazioni di gomma naturale, sostenuto in particolare dagli ordini provenienti dall Cina, dalla Corea del Sud, ma anche da India,
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Indonesia e Turchia. La crisi delle supply chain favorisce l'aumento dei prezzi, a tutto vantaggio del paese del Sud Est asiatico, che quest'anno dovrebbe anche chiudere un accordo con l'Unione Europea di libero scambio. Risultati in linea ha fatto anche registrare la Cambogia, un altro produttore emergente, con una produzione di gomma naturale che è meno di un terzo di quella vietnamita, ma che nell'ultimo
vorando in molti settori quali, per citare alcuni tra i più importanti, pneumatici, articoli tecnici, modifica delle materie plastiche, compound termoplastici, adesivi, modifica oli, cavi e impregnazione della carta. u
anno è cresciuta di oltre il 30%. Al contrario l'India, colpita da piogge torrenziali a ottobre e novembre nello stato del Kerala e da ondate di calore estremo negli stati orientali , prevede di non riuscire a raggiungere gli obiettivi di produzione fissati per il 2022, pur con una crescita rispetto al 2021. A mettere i bastoni tra le ruote dei produttori locali c'è anche la riduzione di prezzo della varietà di gomma naturale più prodotta in India, la RSS4, usata soprattutto negli pneumatici di primo equipaggiamento che stanno subendo una riduzione a causa del calo delle immatricolazioni. u
TACCUINO
Gomma naturale e sintetica: stime e previsioni per il 2022 dell'IRSG
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uscito lo scorso 12 gennaio l'ultimo World Rubber Industry Outlook prodotto da IRSG, l'International Rubber Study Group. L'attuale previsione sul mercato della gomma prevede due scenari: l Scenario Base Case si fonda dalla previsione del PIL di base dell'Fondo Monetario Internazionale; lo Scenario al ribasso, invece, ipotizza il proseguimento dell'epidemia di COVID-19 nel mediolungo termine e ne valuta le implicazioni per l'economia della gomma. In generale, le economie avanzate sembrano avere un impatto più negativo rispetto alle economie dei mercati emergenti e una graduale ripresa verso lo scenario di base inizierà solo a partire dal 2026. Si stima che la domanda totale di gomma sia cresciuta del 9,4% nel 2021 (anno su anno), raggiungendo 29,57 mi-
lioni di tonnellate, e superando il livello pre-pandemia. Il forte rimbalzo è stato sostenuto dalla domanda sia nel settore degli pneumatici che in quello non-pneumatici, in particolare nella prima metà del 2021. Si stima anche che la domanda globale di gomma nel settore degli pneumatici sia cresciuta dell'8,6% nel 2021, ricuperando da una forte contrazione sperimentata nel 2020 (-8,1 %). Una ripresa più forte dovrebbe invece essersi verificata per il settore non-pneumatici, che dovrebbe essere cresciuto del 10,5%, spinto dalla continua crescita nella domanda di prodotti di gomma per il settore healthcare. In definitiva, per il 2021 si ipotizza una crescita moderata del mercato complessivo, che dovrebbe proseguire anche nel 2022 attestandosi intorno al 3,6%. Inoltre IRSG prevede che la cre-
scita del settore prosegua con una media del 2,3% anno in tutto il periodo tra il 2023 e il 2030 secondo lo scenario base, e con una percentuale leggermente inferiore rispetto a quanto indicato dallo stesso istituto lo scorso luglio. Più nel dettaglio, la domanda di gomma naturale nel 2021 è crescita del 9,4% (anno su anno) e ha raggiunto i 13,88 milioni di tonnellate prodotte. La domanda di gomma sintetica è invece cresciuta del 9,5% rispetto al 2020 e ha raggiunto i 15,69 milioni di tonnellate, Nel 2022 dovrebbe crescare ulteriormente del 4,2%, spinta dalla crescita di Stati Uniti, Cina, Russia e India. Più basse le stime di crescita per la gomma naturale, che ha sofferto di più degli effetti delle nuove varianti di Covid-19 nei paesi produttori del Sud Est Asiatico, che si sono anche tradotte in una restrizione dei commerci. Per il 2022 IRSG ipotizza una crescita della gomma naturale del 3,5%, fino a raggiungere i 14,27 milioni di tonnellate e superare così il record di produzione pre-pandemica raggiunto nel 2019. u
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RubbeRevolution Lavoriamo con l'ambizione di tracciare un'evoluzione nel mondo delle mescole, dimostrando che tutto è perfezionabile. È per questo che siamo alla ricerca continua di soluzioni in grado di dimostrare che da ogni ricetta possono nascere una o più versioni che "rivoluzionano" la prima, potenziando e arricchendo le attuali formulazioni, perchè se si vuol vincere la competizione non basta essere preparati, bisogna essere soprattutto reattivi ai cambiamenti.
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