ANNO LXV APRILE 2011
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Dal 1999 decine di aziende sono state certificate ogni anno secondo il disposto del D.Lgs. 251/99 da S.A.G.OR. - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Arezzo. Il loro elenco è presente nel sito www.sagoritalia.it. La Certificazione della produzione permette di presentarsi nel mercato secondo uno standard di Qualità garantito e sempre più richiesto. La certificazione del titolo dei manufatti prodotti, la certificazione dei lotti pronti per la spedizione,il servizio di analisi certificate sono strumenti a disposizione degli operatori del settore che da molti anni a questa parte si rivolgono con fiducia a S.A.G.OR.
Since 1999, dozens of companies were certified ever y year according to the provisions of Italian Legislative Decree 251/99 by S.A.G.OR. - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Arezzo. The list can be found on www.sagoritalia.it. The Certification of production allows standing in the market with a guaranteed and increasingly required Quality standard. The certification of manufactured products, the certification of ready-to-ship lots and the certified analysis ser vice are some of the instruments available to professionals in the sector who have relied on S.A.G.OR. for many years.
Laboratorio S.A.G.OR. Via Spallanzani 29 - 52100 Arezzo Tel. 0575 984196 Telefax 0575 984603 - E-Mail: info@sagoritalia.it
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L’ORAFO ITALIANO 4 2011
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In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
Are you Certified? Yes I am!
Natale: ancora in calo le vendite Christmas: sales are still down Convenzione CCM: un’opportunità
Milor
Hobby & Sport: passioni preziose precious passions
EDITORIALE EDITORIAL
I NUOVI SIGNORI DELLA GIOIELLERIA ITALIANA THE NEW LORDS OF ITALIAN JEWELLERY
by Marina Morini
n Ha ragione Paolo Bulgari che, commentando la vendita dell’azienda di famiglia al Gruppo Arnault ha parlato di “dispiacere e rabbia”. Alla domanda sul perché avesse venduto ai francesi, ha risposto: “Perché non c’è stato un italiano disposto ad allearsi con noi... Per cinque anni abbiamo cercato partner tricolori... Ci hanno risposto tutti picche” (La Repubblica – 9/03/2011). E se Bulgari colpisce l’immaginazione in modo particolare in quanto simbolo internazionale del gusto, della raffinatezza e dell’arte italiani, ci sono altri prestigiosi marchi del settore orafo che se ne sono andati. Come abbiamo scritto nel numero scorso, Mehul Choksi, proprietario del colosso indiano Gitanjali Gems, si è comprato, in successione, Valente Milano e l’exDIT Group: per rinfrescare la memoria, si tratta dei marchi Stefan Hafner, IO Sì, Porrati, La Nouvelle Bague. E per finire, nell’ambito di un “nuovo progetto di espansione volto a creare una piattaforma europea”, l’americana Richline International di Warren Buffett, terzo nella classifica Forbes degli uomini più ricchi del pianeta, ha acquisito il complesso aziendale Rosato di cui, in Italia, resteranno la parte creativa e lo stile, curati da Simona Rosato. Nessuno vuole trincerarsi nelle mura del castello Italia brandendo pentole di olio bollente, come vorrebbe qualcuno, ma spiace vedere l’indifferenza con cui importanti simboli della creatività italiana sono lasciati andare e l’impotenza di un Paese incapace di fare sistema per conservare le proprie eccellenze. n Paolo Bulgari was right when he spoke about “regret and anger”, as he commented on the sale of his family business
Bernard Arnault Mehul Choksi
to the Arnault Group. In response to the question on why he sold the company to the French, Warren Buffet he said: “Because not one Italian was willing to join forces with us... We have looked for Italian partners for five years... They all refused point-blank” (La Repubblica – 9/03/2011). And although Bulgari particularly attracts attention for being an international symbol of Italian taste, refinement and art, it was not the only prestigious brand in the jewellery sector to have left. As we wrote in our last issue, Mehul Choksi, owner of Indian giant Gitanjali Gems, bought, in succession, Valente Milano and the former DIT Group. To jog your memory, those are Stefan Hafner, IO Sì, Porrati, La
Nouvelle Bague brands. Finally, within the scope of a “new expansion project aimed at creating a European platform”, American Richline International of Warren Buffett, who ranked third in the Forbes list of the richest people in the world, took over the Rosato corporate complex, of which only the creative part and style will remain in Italy, supervised by Simona Rosato. Nobody wants to withdraw behind the walls of the Italian castle brandishing pots of boiling oil, as someone suggested, but it is sad to see the indifference with which important symbols of Italian creativity were let go and the impotence of a country that is unable to adopt a system for preserving its excellence.
Edifis S.p.A. - L’Orafo Italiano si è trasferita negli uffici di Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. 02-3451230 - Fax 02-3451231 Gli indirizzi di posta elettronica sono rimasti invariati.
4.11 editorial 009
SUMMARY In copertina Cover Bronzallure by Milor S.p.A.
Bronzallure. Bracciali in bronzo bagnato in oro rosa anallergico, abbinato a pietre naturali di diversi colori.
Bronzallure. Bronze bathed in anallergic rose gold bracelets, paired with natural stones in various colors. Artwork and photo by Close up Studios
Servizio clienti
Customer Service Tel. +39 02 86960246 Fax +39 02 93664018 retail@milor.it www.milor.com
on the cover 015 Milor
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020 lusso e dintorni/ luxury & more fiere/fairs 028 I gioielli italiani brillano a Hong Kong
Italian jewels shining in Hong Kong 030 I prossimi appuntamenti
Forthcoming events events 033 borsa&mercati/ stock&markets by Enzo Andreis
034 Un’azienda al microscopio: Chantecler
A company under the microscope: Chantecler 038 Quell’arte italiana che va per il mondo
That Italian art going around the world by Marina Morini
040 Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index 041 Convenzione CCM: un’opportunità
2011: l’Italia completa l’iter di adesione by Mauro Caneschi
l’esperto risponde/marketing 042 Senza dialogo non c’è vendita! (parte I°) by Daniela Saibene
010 summary 4.11
l’esperto risponde/gemmologia 046 Lo smeraldo di Muzo: benvenuta certezza!
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Muzo emeralds: welcome certainty! by Luigi Costantini
l’esperto risponde/vetrinistica 048 Come creare l’ambiente ideale per vendere by Svetlana Fabrikant
concorso vetrina 050 La finestra sul mondo di Alessandrini by Antonella Garello
ricerca/research 052 Natale 2010: vendite ancora in calo
Christmas 2010: sales are still down by Federdettaglianti
iniziative/initiative 058 Il sogno “prezioso” di Sergio Ciarrocchi
Un pioniere delle vendite online by Marina Morini
059 Amin regala ai clienti un corso Cisgem
L’importanza della formazione aziende/companies 060 D&sign fa vivere al cliente un’esperienza unica
Unique purchasing experiences with D&sign comunicazione/communication 062 Le nuove campagne / New campaigns eventi/events 064 Gioielli alla ribalta
Jewels in the limelight mostre/exhibitions 066 Londra / Musée Lalique / Parigi flash 068 150 anni: viva il tricolore!
Happy anniversary, Italy! 070 Elegante è il nero / Black is elegant 072 Rock, soft o glam? uomo 2011
2011 men’s jewellery zoom 077 Il vero lusso è il tempo libero
True luxury is free time by Antonella Garello
084 English translation
Luxury & More / Gemmology / Federdettaglianti research / D&sign 087 Indice dei nomi citati/Index of names mentioned
4.11 summary 011
ACCADEMIA VETRINISTICA ITALIANA APRILE 2011
Il centro internazionale di formazione per vetrinisti e visual merchandiser PRESENTA A MILANO PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) CORSO: “GIOIELLO - TECNICHE ESPOSITIVE IN VETRINA” L’ESPOSIZIONE DEI PRODOTTI COME STRATEGIA DI COMUNICAZIONE - Sala Donzelli: 14 e 16 Aprile 16 e 18 Maggio; dalle ore 10.00 alle ore 16.00 L’incontro con i maggiori professionisti del settore “consulenti d’immagine” per apprendere le tecniche espositive del gioiello più attuali e per approfondire la storia e la cultura della comunicazione attraverso l’esposizione dei prodotti e realizzazione di eventi finalizzati alla vendita.
editore
Edifis S.p.A.
direzione generale
Viale Coni Zugna, 71 - 20144 Milano MI Ph. ++39 02 3451 230 Fax ++39 02 3451 231 info@edifis.it www.edifis.it
redazione
orafo@edifis.it
direttore responsabile Marina Morini redazione
Antonella Garello
collaboratori
ASI - Analisi e Studi Industriali, Enzo Andreis, Andrea Barra, Alessandro Barzaghi, Mauro Caneschi, Giulia Comparini, Luigi Costantini, Svetlana Fabrikant, Elisa Facchetti, Valerio Faccenda, Federdettaglianti, Elisabetta Marchi, Vittorio Montieri, Militerni & Associati, Daniela Saibene, Sonia Sbolzani.
foto
Close up Studios
traduzioni
Promo-Est, Asap.
progetto e grafica
Claudio Rossi Oldrati
stampa
Castelli Bolis S.p.A. - Cenate Sotto BG
PROGRAMMA Spazio espositivo in vetrina. Ubicazione, tipologia e struttura della vetrina, Utilizzo dei supporti. Composizione: le linee, le masse, la profondità, i gruppi, gli equilibri. Punto focale. Luce e Colore in vetrina, eventi speciali, effetti speciali. Creatività e comunicazione in vetrina. Vetrina tecnica. Idea guida: allestimento vetrina a tema, vetrina scenografica. Relatori: Roberto Pivetta, presidente della Federazione Italiana Vetrinisti FIV&AVI&FESVhc - Svetlana Fabrikant, direttore artistico didattico dell’Accademia Vetrinistica Italiana. L’ingresso previa prenotazione al numero +39 02 43980051/ +39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com
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direzione pubblicità
Fabio Galligani dircom@edifis.it
traffico pubblicitario
Libera Carlini libera.carlini@edifis.it
eventi e convegni
convegni@edifis.it
prezzo per copia
€ 5.00
prezzo copia arretrata
doppio di copertina
abbonamenti
abbonamenti@edifis.it
abbonamenti annuali
Italia € 45.00 IVA inclusa Outside Italy € 90.00 conto corrente postale n. 36640209 intestato a: EDIFIS S.p.A. Viale Coni Zugna, 71, 20144 Milano MI. si accettano pagamenti con CartaSì, Visa, Mastercard, Eurocard.
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The international training centre for window dressers and visual merchandisers PRESENTS IN MILAN, CAMERA DI COMMERCIO (Piazza Mercanti, 2 MM Duomo) WORKSHOP: “JEWELLERY - WINDOW DISPLAY TECHNIQUES” PRODUCT DISPLAY AS A COMMUNICATION STRATEGY Donzelli Room: 14 and 16 April - 16 and 18 May from 10 a.m. to 4 p.m. At the meeting with leading professionals in the “image consulting” sector, it will be possible to learn the most up-todate techniques in jewellery display and to find out more about the history and culture of communication through product display and the realisation of sale-targeted events.
PROGRAMME of the workshop Window display space. Location, type and structure of the window. Use of supports. Composition: lines, volumes, depth, groups, balancing. Focal point. Light and Colour in the window, special events, special effects. Technical window dressing. Creativeness and communication in the window. Guideline: thematic window dressing, scenic window dressing. Speakers: Roberto Pivetta, chairman of the Italian Federation of Window Dressers FIV&AVI&FESV - Svetlana Fabrikant, art teaching director at the Accademia Vetrinistica Italiana. Please call this number to make a reservation: +39 02 43980051/+39 335 384614 (info sms) e-mail: accademia@vetrinistica.com - www.vetrinistica.com
amministrazione
Francesco Delfino amministrazione@edifis.it
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Iscrizione Roc n. 6090 del 29/08/2001 Testata associata Agente esclusivo per la distribuzione all’estero: A.I.E. - Agenzia Italiana di Esportazione S.p.A. Via Manzoni 12, 20089 Rozzano (MI) ph. 02 5753911 - fax 02 57512606 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie e supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico e/o di comunicazioni promozionali. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta alla garante del trattamento Sig.ra Antonella Ferraraccio presso Edifis S.p.A. - Viale Coni Zugna, 71 - 20144 Milano, luogo di custodia della banca dati medesima. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede della redazione, Viale Coni Zugna, 71 - Milano, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/3.
ON THE COVER
Quattro nuovi marchi per il gruppo Milor
016 on the cover 4.11
n Azienda di riferimento nel panorama del Made in Italy nel mondo, Milor da più di 30 anni progetta, sviluppa e produce gioielli in oro, argento, bronzo e acciaio. Per il 2011 il gruppo ha deciso di affrontare una nuova sfida affacciandosi per la prima volta al mercato retail domestico con ben quattro marchi, che verranno lanciati da qui a fine anno. Primo passo di questo ambizioso progetto, Bronzallure è il biglietto da visita dell’azienda meneghina, il cui obiettivo è quello di far crescere la popolarità già esistente negli Stati Uniti, Germania, Inghilterra e Far East. Bronzallure propone una collezione di assoluta semplicità ed eleganza, caratterizzata dalle pietre naturali in vari colori e realizzata in bronzo bagnato in oro rosa completamente anallergico. Pensata per essere indossata di giorno e di sera, rappresenta un tocco di classe per ogni occasione e per tutte le donne. In linea di continuità col fermento creativo che contraddistingue Milor fin dagli esordi della propria attività e la flessibilità per cui l’azienda è conosciuta a livello mondiale, l’azienda meneghina ha lavorato alla creazione di una linea femminile che coniugasse il fascino di un design innovativo alla magia del gioco di luci del bronzo rosato abbinato a pietre semipreziose come l’onice. È nata una linea di gioielli che si rivolge a una donna esigente e sofisticata, dalla personalità spiccata, amante dell’eleganza, e che riesce a interpretare il carattere più disinvolto, dinamico e intraprendente della vita
moderna. Ogni prezioso è realizzato da Milor con estrema dedizione ed impegno certosino nella cura del più piccolo dettaglio, risultato di un’affidabile filiera che fa del gioiello Made in Italy la propria passione più grande. Milor ha reinterpretato il materiale più antico utilizzato nell’arte e nell’architettura per creare splendidi gioielli femminili e sofisticati. Qualità, affidabilità e prestigio si qualificano come aspetti caratteristici delle creazioni Bronzallure, col loro design sempre in armonioso equilibrio tra gusto classico e design contemporaneo. Il gioiello Milor è un gioiello versatile, che per la sua fantasia e originalità può soddisfare le esigenze di un pubblico fortemente diversificato per età, gusti e tendenze. Milor ha deciso inoltre di promuovere la propria immagine anche presso l’utente finale tramite il lancio del portale www.milor.com, pensato come un incubatore di tendenze, dove il pubblico potrà conoscere tutti i prodotti e le novità che Milor crea continuamente, interagendo con veri e propri blog e forum di discussione su stili e tendenze. In questa pagina: anelli Bronzallure; a fronte: gioielli Paola Valentini ed Etrusca. Info: retail@milor.it - Tel. +39 02 86960246
n A worldwide reference point for the Made in Italy, Milor for more than thirty years has been developing and producing jewellery in gold, silver, bronze and steel. In 2011 it will launch four brands and confront a new challenge of integrating itself into the Italian retail market. Milor will first present Bronzallure to its home market with the aim of echoing its success already obtained in the United States, Germany, England and the Far East. Bronzallure proposes an extremely simple and at the same time elegant collection characterized by the presence of natural stones and which is entirely made of nonallergenic rose gold plated bronze. Designed to be worn every day, the Bronzallure jewel adds a touch of class to every woman for every occasion. In coherence with its innovative mindset that has characterized Milor since the very beginning of its business endeavors, the Milan company has passionately worked on the creation of a feminine line that combines the drama of unique design and the beautiful light of bronze bathed in rose gold, paired with natural gemstones like onyx. Emerging from this concept, the Bronzallure jewellery line was born. Chic, glamorous and fun, the collection is orientated at an assertive and sophisticated woman, a lover of elegance and who is a representation of today’s contemporary dynamic and enterprising female figure. Each piece is created
by Milor with extreme dedication and attention to detail. The company has reinterpreted the most ancient material utilized in art and architecture to create splendid feminine jewels. Its elegance results in a versatile jewel that due to its originality satisfies the needs of a public strongly diversified in age, tastes and trends. Moreover Milor, striving to become more familiar and accessible to its final customers, is currently launching its e-commerce portal www.milor.com. As a true incubator of trends, its e-commerce platform will feature news, creative stories about products, trends and events through its blog and discussion forums. Alongside: Bronzallure rings; this page: Paola Valentini and Etrusca jewels. Info: retail@milor.it Ph. +39 02 86960246
Four new brands for Milor group
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MOSTRA INTERNAZIONALE DELL'OREFICERIA, ARGENTERIA E GIOIELLERIA
32 a EDIZIONE
9 • 12 1 A ILE APRILE 2 2011 www.oroarezzo.it www.oroarezzomagazine.it Arezzo Fiere e Congressi - Italy tel. +39 0575 9361 - fax +39 0575 383028 - info@oroarezzo.it
LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE / English translation: see page 84
IL MONDO BRUCIA, L’ORO SALE
n I disordini in Medio Oriente e in Nord-Africa; l’aumento dell’inflazione dovuto ai forti rincari delle materie prime, del petrolio soprattutto; la fuga dai mercati finanziari dei Paesi emergenti, dove i listini azionari stanno crollando: ai primi di Marzo - scrive Marco Dall’Ava, del sito soldionline la borsa saudita, maggior esportatore mondiale di greggio, ha chiuso la seduta con il peggior ribasso dal Novembre 2008. Tutto questo contribuisce a far salire le quotazioni dell’oro (a 1434 dollari l’oncia il 10/3), che resta il bene rifugio per eccellenza.
E SE QUALCUNO VI CHIEDE UN “BAO SHI”? n Si scrive “bao shi”, si pronuncia “baosh” e significa “gioiello” in cinese. Non siamo ancora arrivati a padroneggiare la terza “I” (ricordate Impresa, Internet, Inglese?) e già dovremmo cimentarci con il cinese. Secondo il Centro Studi per l’impresa della Fondazione Italia Cina e di Global Blue (società che si occupa del Tax free shopping), i turisti cinesi in Italia stanno aumentando vertiginosamente e sembra abbiano eletto Milano tra le mete preferite (+42% degli acquisti nel 2010 rispetto a Roma). I cinesi, che non badano a spese, adorano il quadrilatero della moda dove acquistano soprattutto articoli di abbigliamento (70%) e gioielleria (settore che ha visto un incremento del 135% delle preferenze). Secondo le stime dell’organizzazione mondiale del turismo, nei prossimi dieci anni l’Europa accoglierà venti milioni di turisti cinesi che, in occasione di Expo 2015, non vedranno l’ora di fare shopping proprio a Milano.
RINNOVATO IL CONTRATTO DEI LAVORATORI DEL SETTORE n Nel Febbraio scorso a Recanati, nella Sala Giunta del Palazzo Comunale, è stato ratificato il Contratto nazionale per gli addetti del settore orafo, argentiero e della gioielleria, alla presenza di Romano Sagni, Pre-
sidente dell’Associazione Argentieri, e di Dimitri Stella, Vice Presidente Vicario di Confindustria Federorafi, con delega alle Relazioni Industriali. Il nuovo contratto scadrà il 31 Ottobre 2013.
UN 2010 ECCEZIONALE, ALMENO PER OTTAVIANI n Il 2010, per il settore orafo, non è stato un anno eccezionale: è riuscito comunque a portare una leggera ma tanto sospirata ripresa a molte aziende. Per Ottaviani, invece, il 2010 è stato un anno di grandi risultati: +35%, infatti, l’incremento del fatturato. Questo gra-
020 lusso & dintorni 4.11
zie alla qualità e al design dei prodotti dell’azienda marchigiana, leader nel settore dell’oggettistica per la casa (vedi l’importante collaborazione col designer Karim Rashid), e risultati di rilievo per quanto riguarda le sue linee di gioielli e di bijoux (nella foto).
LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE
NO AI METALLI PESANTI NEI GIOIELLI PER BAMBINI n La Commissione dei Metalli Preziosi CIBJO ha presentato proposte concernenti le percentuali di metalli pesanti – nickel, cadmio e piombo – utilizzate nei gioielli per bambini. Per il nickel, il nuovo requisito UE ha introdotto, nei risultati dei test, oltre a “passato” e “respinto”, anche l’opzione “nessuna decisione”, che sta provocando notevole confusione. Saranno aumentate le restrizioni sul cadmio, con emendamenti in vigore dal Luglio 2011. La Francia porrà restrizioni, entro il 2012, all’esposizione al piombo dei bambini e, poiché
l’Europa non è dotata di una legislazione in merito, ci si riferirà agli standard USA, che non permettono un utilizzo di oltre le 300 parti per milione di contenuto di piombo, quantità che sarà ridotta a 100 ppm entro l’Agosto 2011. Per finire, il Presidente Obama, nel Luglio 2010, ha firmato il Dodd-Franck Act: le aziende che utilizzano oro o altri minerali nei loro prodotti dovranno rendere noto l’uso eventuale di “minerali di guerra”, aventi origine dalla Repubblica Democratica del Congo o da Paesi limitrofi.
AWDC: NUOVO CEO, OBIETTIVI AMBIZIOSI n Ha portato bene l’arrivo di Ari Epstein, nuovo Chief Executive Officer, all’Antwerp Diamond Centre (AWDC): dopo un 2010 in crescita, anche il 2011 sta facendo registrare grandi risultati, soprattutto nel campo delle esportazioni di diamanti (+14,7% in volume, a Gennaio 2011, rispetto al
Gennaio 2010), grazie, in particolare, alle vendite di Natale negli Stati Uniti. Ari Epstein intende portare la propria esperienza, acquisita all’interno dell’AWDC, e una ventata di novità e dinamismo all’industria dei diamanti di Anversa, in modo da creare, nel mondo, occupazione e crescita.
IDMA, WFDB, ICA: TUTTI A CONVEGNO n Il primo sarà l’IDMA (International Diamond Manufacturers Association): terrà il suo incontro dal 4 al 7 Aprile a Gaborone, in Botswana, Paese che ricopre un ruolo sempre più importante nel settore della produzione di diamanti. Il meeting dei Presidenti della WFDB (World Federation of Diamond Bourses) avrà luogo allo Jumeirah Meydan Hotel di Dubai, dall’11 al 14 Aprile, ospite del Dubai Multi Commodities Centre e del Dubai Diamond Exchange. Dal 30 Aprile al 4 Maggio, ospite della IBGM-Brazilian Gems & Jewellery Trade Association, si terrà il Congresso dell’ICA (International Coloured Gemstone Association).
022 lusso & dintorni 4.11
GLI ELETTI DEL NOBIL COLLEGIO n L’Università e il Nobil Collegio degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell’Alma Città di Roma ha nominato Giuliano Ansuini nuovo Console dell’Università. Le cariche per il Consiglio Direttivo sono le seguenti: Console Camerlengo, Stefano Scortecci; Primo Console, Corrado di Giacomo; Console Segretario, Piero di Stefano; Console Conservatore Archivio Storico, Giuliano Ansuini; Console Tesoriere, Ettore Menichini.
© Ph. Paolo Monci - (AR)
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LUSSO & DINTORNI LUXURY & MORE
BOCCADAMO E CASIO SI DANNO ALLO SPORT IL BEAD SCELTO A FUROR DI POPOLO
n Nuoto e motociclismo rappresentati, rispettivamente, dal campione olimpionico Massimiliano Rosolino, testimonial della nuova linea maschile Boccadamo Man, e da Danilo Dell’Olmo, campione del team Triumph, che correrà con il logo Boccadamo per tutto il Campionato SuperSport. Casio Computer Co., invece, sarà anche quest’anno partner ufficiale del team Red Bull Racing Formula 1 – Sebastian Vettel e Mark Webber. Oltre al logo Casio sulle auto e sulle tute, i cronografi Edifice saranno gli orologi ufficiali del team.
n È partita la terza edizione del concorso “People’s Bead” dell’azienda danese Trollbeads. Designer e semplici appassionati possono partecipare al concorso, caricando un disegno o una foto sul sito www.trollbeads.it. Le votazioni su internet sceglieranno il bead vincitore, che sarà poi prodotto in oro 18 carati e inserito nella collezione autunno/inverno 2011. Il vincitore riceverà i diritti d’autore. I progetti vanno caricati entro il 26 Aprile; il pubblico voterà tra il 2 e il 5 Maggio.
STEPHEN WEBSTER: IL FUTURO È L’“ORO SOLIDALE” n Ha viaggiato fino in Perù per vedere con i suoi occhi come funziona il progetto “Fairtrade gold” e quale impatto può avere sulle piccole comunità di minatori, che rappresentano il 90% della forza lavoro nel campo dell’estrazione dell’oro. Si tratta di gente estremamente povera a causa di intermediari che pagano l’oro a prezzi inferiori
a quelli di mercato. Stephen Webster, designer e produttore di gioielli di fama internazionale, sarà tra i primi a lanciare una linea di anelli di fidanzamento e di fedi in oro solidale. Webster ha dichiarato che, un giorno, Fairtrade gold rappresenterà “il 100 per cento dell’oro che vendiamo”. Nella foto: a sinistra, Stephen Webster.
024 lusso & dintorni 4.11
BEADS&CO. DOPO LA RETE, IL FRANCHISING
n Funzionale, pratico, con richiami Anni Sessanta: motivi optical alle pareti e alternanza di bianchi e neri nell’arredamento. E’ il primo punto vendita in franchising, recentemente inaugurato a Vicenza, di Beads&Co, azienda aretina specializzata nella vendita online di semilavorati per realizzare i popolarissimi gioielli faida-te. Tantissime le proposte presenti in negozio: catene e dettagli, argento 925, pietre Swarovski e pietre dure di ogni colore, kit per il montaggio del gioiello, ma anche collezioni di gioielli finiti.
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UNA “STANZA DEI TESORI” ALLA PERMANENTE n Cinquanta galleristi-collezionisti italiani e stranieri parteciperanno, dal 13 al 17 Aprile, alla mostra Collezioni d’Arte, presso La Permanente di Milano, organizzata dalla Compagnia delle Mostre e curata da Gian Maria Bordi. Dipinti, argenti, gioielli e manufatti rari e interessanti, costituiranno il fulcro della manifestazione, giunta alla quarta edizione. La collaborazione con Amici di Brera, inoltre, contribuirà al restauro di due capolavori: Le tentazioni di Sant’Antonio, del Tiepolo, e Il buon samaritano, di Joachim von Sandrart. Foto: in alto, gioiello (sec XVI Italia). Espositore: Dario Ghio Antiquitès, Monte Carlo. Sotto, bracciale di David Webb (Anni ’60). Espositore: Veschetti Gioielli, Brescia.
OMEGA IN LIQUIDMETAL®: UN’ANTEPRIMA MONDIALE n Non fatevi trarre in inganno dal nome: la nuova lega Liquidmetal®, infatti, è durissima e resistentissima. La lunetta in ceramica, e i numeri e scala in lega Liquidmetal®, sono i protagonisti del nuovo orologio Seamaster Planet Ocean Liquidmetal® Limited Edition, realizzato dal team di sviluppo prodotti Omega e dai ricercatori Swatch Group. Ma di che cosa si tratta? Liquidmetal® è una lega in vetro metallico composta da zirconio, titanio, rame, nichel e berillio, le cui caratteristiche principali risiedono in una temperatura di fusione pari alla metà di quella del titanio ma, una volta raffredata, tre volte più dura dell’acciaio e quindi estremamente resistente ai graffi e alla corrosione. Il nuovo modello, con movimento calibro OMEGA 2500 Co-Axial, sarà lanciato in anteprima mondiale in 1948 esemplari (data dell’anno di lancio).
026 lusso & dintorni 4.11
ERRATA CORRIGE STROILI ORO: ROMA NON STA IN CINA
n Nel numero di Gennaio abbiamo pubblicato la notizia dell’apertura del nuovo flagship store di Stroili Oro in Via del Corso, a Roma (nella foto, un interno del negozio). Purtroppo, la foto che accompagnava la notizia si riferiva ad un negozio Stroili Oro, ma in Cina. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.
FIERE FAIRS
I GIOIELLI ITALIANI BRILLANO A HONG KONG ITALIAN JEWELS SHINING IN HONG KONG 1
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DA DIECI ANNI L’ITALIA È AI PRIMI POSTI NELLA CLASSIFICA DEI FORNITORI DI GIOIELLERIA PER IL MERCATO CINESE.
FOR TEN YEARS ITALY HAS BEEN TOPPING THE LIST OF JEWELLERY SUPPLIERS FOR THE CHINESE MARKET.
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n Italia sotto i riflettori della Hong Kong International Jewellery Show, che si è conclusa lo scorso Marzo con ottimi risultati. Quest’anno, infatti, il nostro Paese era “Partner Country” della manifestazione che, come ha dichiarato Umberto Vattani, presidente dell’ICE, ha significato “una straordinaria visibilità sia nel corso della cerimonia di apertura, sia nelle azioni pubblicitarie e di comunicazione”. Oltre 120 gli espositori, la maggior parte raggruppati sotto la bandiera dell’ICE nell’Italian Pavilion - il più grande padiglione europeo della fiera - provenienti da tutti i principali distretti orafi. Tra le iniziative promosse dagli italiani: il seminario “Gioielli d’Italia. L’anima dell’eccellenza italiana: tendenze di design e del mercato nella gioielleria italiana”, tenuto da Luigi Marostica, consigliere di Confindustria-Federorafi; la Jewellery Parade, gala con protagoniste le creazioni preziose degli espositori italiani. Hong Kong è diventata, in particolare negli ultimi anni, una piattaforma sempre più importante per il settore orafo italiano, in quanto porta privilegiata per entra-
re nel mercato cinese e, al tempo stesso, punto di riferimento e d’incontro dei mercati internazionali – emergenti e maturi. L’Italia, da una decina d’anni, resta saldamente ai primi posti nella classifica dei fornitori di gioielleria ed oreficeria di Hong Kong: nel 2010, il nostro Paese ha esportato gioielli per un valore di 538,92 milioni di dollari US, con un incremento del 39% rispetto al 2009. Molte le delegazioni di buyers provenienti da tutto il mondo, composte dai responsabili di importanti catene di gioielleria, grandi magazzini e negozi, provenienti da Brasile, Canada, Arabia Saudita, Stati Uniti e da molti altri Paesi. Secondo i dati degli organizzatori, l’edizione 2011 ha ospitato oltre 2.800 espositori da 46 Paesi e accolto circa 37 mila compratori (due nuovi record), con un incremento del 16% rispetto al 2010: in particolare sono stati più numerosi i buyers provenienti dai tre principali mercati d’esportazione di Hong Kong: Stati Uniti (+22%); Svizzera (+6%); Francia (+30%). Oltre ai buyers della Repubblica Popolare Cinese (+33%), anche i compratori dei
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mercati BRIC si sono fatti vedere in forze: India (+41%); Russia (+27%); Brasile (+29%). “Il mercato mondiale del gioiello è in ripresa” ha detto Fred Lam, dirigente dell’Hong Kong Trade Development Council “grazie, in buona parte, al continente cinese e al suo crescente appetito per la gioielleria”. Nelle foto: 1) Serata di gala “Jewels of Italy”. Da sinistra: Fabio De Rosa, presidente della Camera di Commercio Italia a Hong Kong e Macau; Alessandra Schiavo, Console Generale Italia; Romano Baruzzi, funzionario ICE; Charmaine Sheh, ospite dell’evento; Benjamin Chau, vicedirettore esecutivo HKTDC; Maria Castillo, Unione Europea; Charles Chan, BBS; JP, presidente dell’HK Jewellery & Jade Manufacturers Association. 2) Benjamin Chau, vicedirettore esecutivo HKTDC, presenta l’Italia quale Partner Country. 3) L’ingresso.
n Italy under the spotlight at the last Hong Kong International Jewellery Show, which ended last March with excellent results. This year, Italy was the “Partner Country” of the show, which brought “extraordinary visibility both during the opening ceremony and advertising and communication campaigns”, said Umberto Vattani, president of the Italian Trade Commission (ICE). More than 120
exhibitors, most of them grouped under the ICE banner in the Italian Pavilion – the biggest European pavilion of the show – from the main jewellery districts. Italian initiatives included the seminar “Jewels of Italy. The soul of Italian excellence: design and market trends in Italian Jewellery”, held by Luigi Marostica, councillor of Confindustria-Federorafi, and the Jewellery Parade, a gala night featuring the precious creations of Italian exhibitors. Particularly in the past few years, Hong Kong has become a more and more important platform for the Italian jewellery sector, a privileged vantage point to break into the Chinese market and, at the same time, a point of reference and a meeting point for emerging and mature international markets. For about ten years, Italy has topped the Hong Kong list of jewellery suppliers: in 2010, Italy exported jewels for a total amount of 538.92 million US dollars, reporting a 39% increase compared with 2009. Many buyer delegations coming from all over the world, made up of the managers of important jewellery chains, department stores and shops, from Brazil, Canada, Saudi Arabia, the United States and many other countries. According to organisers’ figures, the 2011 edition involved more than 2,800 exhibitors
from 46 Countries, and welcomed about 37 thousand buyers (two new records), with a 16% increase compared with 2010. In particular, there were more buyers from Hong Kong’s three main exporting markets: the United States (+22%), Switzerland (+6%) and France (+30%). In addition to buyers from the Republic of China (+33%), buyers from BRIC markets also showed up strong: India (+41%); Russia (+27%); Brazil (+29%). “The global jewellery market is on the upswing” said Fred Lam, executive director of the Hong Kong Trade Development Council “driven, in good part, by the Chinese mainland and its growing appetite for jewellery”. Photos: 1) “Jewels of Italy” Gala Evening. From left: Fabio De Rosa, President, Italian Chamber of Commerce in Hong Kong and Macau; Alessandra Schiavo, Consul General of Italy; Romano Baruzzi, Italian Trade Commissioner; Charmaine Sheh, guest of the event; Benjamin Chau, HKTDC Deputy Executive Director; Maria Castillo, Head of Office, European Union; Charles Chan, BBS; JP, President of HK Jewellery & Jade Manufacturers Association. 2) Benjamin Chau, HKTDC Deputy Executive Director, introduces Italy as Partner Country. 3) The entrance of the Show.
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FIERE FAIRS
I PROSSIMI
APPUNTAMENTI
FORTHCOMING EVENTS IL TARÌ MONDO PREZIOSO
n Il Tarì di Marcianise ospita dal 6 al 9 Maggio prossimi Il Tarì Mondo Prezioso. La mostra si è imposta come il principale appuntamento del settore per il mercato del Centro e Sud Italia. n Il Tarì in Marcianise is hosting Il Tarì Mondo Prezioso from May 6 to 9. The exhibition established itself as the most important event in the sector for Central and Southern Italy. Info: www.tari.it
INTERNATIONAL JEWELLERY KOBE n La 15a edizione dell’International Jewellery Kobe si svolgerà presso l’International Exhibition Hall della città giapponese dall’11 al 13 Maggio 2011. La manifestazione è organizzata da Reed Exhibitions Japan Ltd col supporto della Japan Pearl Promotion Society. Info per l’Italia: monica.landi@reedexpo.it. n The 15th edition of the International Jewellery Kobe will take place at the International Exhibition hall of the Japanese city from May 11 to 13, 2011. This event is organised by Reed Exhibitions Japan Ltd with the support of the Japan Pearl Promotion Society. Information for Italy: monica.landi@ reedexpo.it. Info: www.ijk-fair.jp
JCK SHOW LAS VEGAS n Manifestazione fondamentale per gli operatori interessati al mercato americano, il JCK Show Las Vegas è in programma dal 3 al 6 Giugno prossimi, per la prima volta presso il Mandalay Bay Convention Center. In concomitanza si svolgeranno AGTA GemFair™ (2-7 giugno) e ETS (Equipment, Technology & Supplies, 3-7 giugno). n A fundamental event for professionals who are interested in the American market, the JCK Show Las Vegas is scheduled from June 3 to 6, for the first time at the Mandalay Bay Convention Center. AGTA GemFair™ (27 June) and ETS (Equipment, Technology & Supplies, 3-7 June) will be held at the same time. Info: www.jcklasvegasshow.com
COUTURE 2011 n Dal 2 al 6 Giugno, il Wynn Hotel di Las Vegas ospita Couture, prestigioso appuntamento, rivolto alla fascia alta del mercato, al quale partecipano i più blasonati brand internazionali. Info per l’italia: info@studioarati.it. n From June 2 to 6, the Wynn Hotel in Las Vegas is hosting Couture, a glamorous appointment for the high-end of the market, which will be joined by the most prestigious international brands. Info: www.couturejewele.com
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UNA RUBRICA DI ANALISI DEL SETTORE, PER FAVORIRE UNA MIGLIORE CONOSCENZA DELLE TENDENZE DEI NOSTRI MERCATI SU SCALA ITALIANA E MONDIALE. UNA SERIE DI UTILI CONSIGLI PER GESTIRE AL MEGLIO IL NOSTRO BUSINESS.
• Chantecler: da Rostand alla leggenda / Chantecler: from Rostand to legend • Intervista: quell’arte italiana che va per il mondo / Interview: that Italian art going around the world • Indici de l’Orafo Italiano / l’Orafo Italiano’s index • Convenzione CCM: un’opportunità / 2011: l’Italia completa l’iter di adesione • Senza dialogo non c’è vendita! (parte I°) • Lo smeraldo di Muzo: benvenuta certezza! / Muzo emeralds: welcome certainty! • Come creare l’ambiente ideale per vendere • Concorso Vetrina: la finestra sul mondo di Alessandrini • Natale 2010: vendite ancora in calo / Christmas 2010: sales are still down
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CHANTECLER: DA ROSTAND
ALLA LEGGENDA CHANTECLER: FROM ROSTAND TO LEGEND
by Enzo Andreis
La famiglia Aprea n Storia e attualità di una piccolagrande azienda che naviga nella crisi mondiale cercando di reagire e di progredire. Nella foto in alto, da sinistra: Costanza, Maria Elena, Teresa e Gabriele Aprea. Il clamoroso fallimento del Polo della Qualità di Marcianise, nel quale pure aveva creduto, tanto da installarvi la propria sede operativa, non ha scomposto più di tanto Gabriele Aprea, presidente di Chantecler, che si è limitato a prenderne atto e a spostare il cuore delle sue attività dalla Campania a Milano. E’ iniziato così un altro periodo nella storia, breve ma intensa, di uno dei più prestigiosi e singolari marchi della gioielleria italiana. Ma cominciamo dall’inizio.
La “campana” della leggenda Un gioielliere napoletano, Pietro Capuano, arriva a Capri negli anni 30 e decide che l’isola è troppo bella per non fermarsi. Il giovane è ricco, brillante ed eccentrico, e dai suoi aristocratici amici viene soprannominato “Chantecler”,
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come il galletto protagonista dell’opera di Rostand. Nel 1947 conosce un giovane caprese, Salvatore Aprea, che le cronache dell’epoca definiscono audace e ribelle, dotato di uno straordinario talento creativo; insieme aprono una loro gioielleria, che battezzano appunto “Chantecler”. Subito arriva la prima idea fulminante, che ebbe enorme risonanza promozionale: i due creano una campana, ispirata ad un’antica leggenda caprese su San Michele, che viene regalata al presidente USA Roosevelt, in segno di pace ed amicizia con gli americani. Questa stessa campana, riprodotta in migliaia di piccoli esemplari, diventa un best seller fra le collezioni della boutique, che conquista rapidamente, negli anni della dolce vita caprese, una clientela di prim’ordine, da Ingrid Bergman a Jacqueline Onassis a Grace Kelly. Ma il tempo passa, i due fondatori scompaiono e l’impresa è portata avanti dai tre figli Aprea, Gabriele, che diviene appunto presidente sella società, Costanza, responsabile del marketing, e Maria Elena, depositaria del talento creativo paterno;
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Capri al trio si aggiunge poi Teresa, moglie di Gabriele, che diventa direttrice delle vendite.
Il negozio diventa impresa L’azienda si trova di fronte a scelte importanti e gli eredi non mancano di cogliere le opportunità, trasformando quella che era una piccola, anche se brillante, gioielleria caprese in una media impresa proiettata in Italia e nel mondo, con circa 50 addetti e fatturati dell’ordine di 20 milioni. Oggi infatti l’azienda, come vediamo dalle nostre tabelle, può contare su una distribuzione in circa 200 punti vendita dislocati in 14 Paesi e possiede tre boutiques in Italia - a Capri, Cortina e Milano - nonché una quarta a Tokyo. A Milano, in particolare, l’impresa si è dotata di un ampio show room in via del Gesù, nel quale ha accentrato le attività commerciali e di marketing, nell’intento di essere sempre più vicini ai propri clienti. Ovviamente anche la crisi economica dei giorni nostri non è passata senza conseguenze su Chantecler, che è rimasta un’impresa familiare, saldamente e pariteticamente in mano ai tre fratelli
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IL GRUPPO CHANTECLER: compagine azionaria CHANTECLER GROUP: shareholding group
Costanza Aprea
Gabriele Aprea
Maria Elena Aprea
33,30%
33,30%
Chantecler Holding
33,30%
100%
CHANTECLER SPA
Aprea; le azioni della società, tuttavia, sono state prudenzialmente messe in capo a una Holding, lasciando intravedere l’esistenza di una possibile strategia di futuro sviluppo. Infatti, mentre il 2007 e il 2008 sono stati due anni abbastanza stabili sia sul fronte dei ricavi che su quello dei margini, il 2009 è stato un anno in cui il peso della cattiva congiuntura si è fatto sentire con una certa importanza, comprimendo i ricavi (-12,3%) e soprattutto il margine, che è sceso drasticamente da oltre 200.000 a circa 56.000 euro. Ma la reazione del management è stata puntuale e tempestiva.
La reazione alla crisi L’analisi dell’andamento aziendale e dei prevedibili rischi futuri ha infatti portato alla formulazione di un piano strategico incardinato essenzialmente sui seguenti punti: - Trasferimento a Milano (come abbiamo visto) degli uffici commerciali e di marketing, cosa che ha comportato l’analogo trasferimento a Milano di tutti gli amministratori, insomma del cervello operativo della società.
- Inserimento in azienda di un nuovo direttore commerciale di provata esperienza, e riorganizzazione della distribuzione in Italia con la revoca dei contratti di agenzia plurimandatari nel nord Italia, per passare all’attività di un Area manager interno. - Lancio di una nuova collezione in argento (“Et Voilà”), prodotti a maggiore marginalità e di più facile smercio. - Attivazione di un servizio di Visual Merchandising, al servizio di una maggiore e migliore visibilità dei prodotti Chantecler nelle vetrine dei retailers. Questi provvedimenti hanno consentito di attutire l’impatto della crisi, ottenendo già i primi risultati positivi, tra i quali dobbiamo annoverare la riduzione delle scorte di prodotti finiti, che sono calati del 21,4%, e la minore incidenza del costo delle materie prime, sceso del 37%.
Ma restano ancora delle criticità Tuttavia i problemi non sono del tutto scomparsi, specie sul versante finanziario: dobbiamo infatti registrare con preoccupazione la straordinaria crescita del-
l’esposizione sui clienti, più che quadruplicata a 7,6 milioni di euro, il 40% dei ricavi! Mentre anche i debiti denotano una costante escalation, passando in due anni dal 79% al 114% del fatturato; il che ci porta ad esaminare la “posizione finanziaria netta” che, date le premesse, non può che presentare un andamento altrettanto negativo: e infatti essa in due anni raddoppia, arrivando a -15,7 milioni di euro. I soci, però, hanno cominciato a trarre le opportune conseguenze da questa situazione, e infatti hanno messo mano al portafoglio, fornendo alla società un primo finanziamento di 2,5 milioni di euro (senza il quale la posizione finanziaria netta sarebbe stata anche più negativa). Ci dobbiamo chiedere se tutte queste azioni, strategiche e finanziarie, saranno sufficienti per fronteggiare l’emergenza crisi, e per questo attendiamo con impazienza di leggere il bilancio del 2010; per intanto registriamo, con la stessa soddisfazione del management, il fatto che “... Nel primo trimestre 2010 l’azienda ha raggiunto un deciso incremento delle vendite sia al dettaglio (21%) che all’ingrosso (68%) rispetto al primo trimestre
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Andamento dei ricavi e di alcuni parametri patrimoniali (in €.000) Trend of revenues and some capital items (in €.000) ricavi / revenues costo personale / staff costs materie prime / raw materials EBITDA / EBITDA utile netto / net profit
2007 22.310 2.409 13.757 1.702 232
2008 21.417 2.512 13.281 2.031 226
2009 18.729 2.706 8.361 1.731 56
prodotti finiti / finished products crediti clienti / due from customers
13.909 2.664
15.485 1.658
13.714 7.646
patrimonio netto / shareholders’ equity 4.414 totale debiti / total amounts due 17.789 (di cui verso i soci) / (of which due to partners) 0 (di cui verso banche) / (of which due to banks) 9.283 pos. finanziaria netta / net financial position -7.829 Tab. 3
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Numero di punti vendita in Italia
Number of shops in Italy
Italia Nord 63
Italia Centrale 25
Italia Sud/isole 64
totale ITALIA 152
2009”. Si tratta di cifre sbalorditive che, se confermate nei trimestri seguenti, sono tali da cambiare radicalmente il conto economico della società. n Past and current story of a mediumsized business that is dealing with the world crisis, trying to react and get on. On the page alongside: the Aprea family. From left: Costanza, Maria Elena, Teresa and Gabriele Aprea.
Gabriele Aprea, president of Chantecler,
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was not too upset at the crushing failure of Polo della Qualità in Marcianise (province of Caserta), in which he had believed to the point of situating the company’s operational headquarters there. He simply made his mind to it and transferred the heart of operations from Campania to Milan. This was the beginning of another period in the short but intense story of one of the most prestigious and peculiar brands of Italian jewellery. But let’s start from the very beginning.
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Logo
The “bell” of legend A Neapolitan jeweller, Pietro Capuano, arrived in Capri in the Thirties and decided that the Island was too beautiful to be left. The young man was rich, brilliant and eccentric, and his aristocratic friends nicknamed him “Chantecler”, like the rooster in Rostand’s play. In 1947, he met a young man from Capri, Salvatore Aprea, defined in newspapers of the time as bold and rebel, endowed with extraordinary creative talent. Together they opened their own jeweller’s shop, which they called “Chantecler”. They immediately came up with the first clever idea, which aroused a great deal of interest: the two of them created a bell, inspired by an ancient legend of Capri about San Michele, who was given to USA president Roosevelt, as a token of peace and friendship with Americans. This very bell, reproduced in thousands of small copies, became a best seller among the boutique’s collections, which rapidly conquered important customers in the years of la dolce vita in Capri, from Ingrid Bergman to Jacqueline Onassis and Grace Kelly. Time went by, the two founders passed away and the business was carried on by Aprea's three children, Gabriele, who became president of the company, Costanza, marketing manager, and Maria Elena, inheritor of her father’s creative talent. The trio was then joined by Teresa, Gabriele’s wife, who became the sales manager.
The shop turnes into a company The company was faced with important choices, and the heirs seized all opportunities, turning a small, though brilliant,
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Numero di punti vendita nel mondo
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TOTALE NEL MONDO/TOTAL IN THE WORLD: 194
jeweller’s shop in Capri into a medium-sized business working in Italy and in the world, with about 50 employees and a yearly turnover of 20 million euro. Today, as we can see in our tables, the company is distributing its products in about 200 stores in 14 Countries and owns three boutiques in Italy - in Capri, Cortina and Milan - and a fourth one in Tokyo. In particular, the company opened a large show-room in Milan, in via del Gesù, in which it concentrated sales and marketing operations, with the purpose to get closer and closer to its customers. Obviously, the current economic crisis also had an impact on Chantecler, which remained a family-run business, firmly and equally into the hands of the three Aprea brothers. The company’s shares, though, were prudentially entrusted to a Holding company, revealing the existence of a possible future development strategy. While 2007 and 2008 were fairly stable years, both as regards revenues and margins, in 2009 the weight of the recession was greatly felt, cutting revenues (-12.3%) and especially profits, which dropped dramatically from over 200,000 to about 56,000 euro. Still, the management’s reaction was punctual and timely.
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- of sales and marketing departments, drupled up to 7.6 million euro, 40% of which involved the parallel transfer to revenues! At the same time, debts are Milan of all managers, that is the com- also showing a constant escalation, going from 79% to 114% of the yearly turnpany’s operational brain. - Integration in the company of a new over in two years. This led us to examisales manager with proven experience, ne the company’s “net financial posiand reorganisation of distribution in tion” which, given the circumstances, is Italy, with revocation of multifirm a- showing the same negative trend: in two gency contracts in northern Italy, to years, it doubled and reached -15.7 million euro. The company’s partners, activate an internal Area manager. though, began to draw the relevant - Launch of a new silver collection conclusions from this situation and (“Et Voilà”), higher-margin products dipped their hands into their pothat sell more easily. - Implementation of a Visual Merckets, granting the company a first chandising service, to achieve greater loan of 2.5 million euro (without and better visibility for Chantecler which the net financial position products in retailers’ shop winwould be even more negative). dows. We should ask ourselves if These measures allowed cuall these strategic and fishioning the impact of the nancial actions will be crisis, achieving the first sufficient to cope with positive results, incluthe crisis, and for this ding the reduction in reason we are impastocks of finished protiently looking forducts, which fell by ward to reading the 21.4%, and the lower inci2010 financial statedence of the cost of raw maments. For now, we report, with the same satisfaction terials, down by 37%. Le Campanelle as the management, the fact that “... In
The reaction to the crisis
But there are still some critical points…
The analysis of the company’s trend and future predictable risks lead to the preparation of a strategic plan based on the following points: - Transfer to Milan - as we said above
Problems have not completely disappeared yet, especially from a financial point of view: we concernedly report the extraordinary growth in customer exposure, which has more than qua-
the first quarter of 2010 the company achieved a decided increase in sales, both as regards retail (21%) and wholesale sales (68%) compared with the first quarter of 2009”. These figures are staggering and, if confirmed in the following quarters, they could radically change the company’s profit and loss account.
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QUELL’ARTE ITALIANA CHE VA PER IL MONDO THAT ITALIAN ART GOING AROUND THE WORLD Le Marinelle n A Gabriele Aprea, presidente di Chantecler, abbiamo rivolto alcune domande sulle strategie, i progetti e le aspettative per questo 2011. Chantecler cresce fino al 2009 – anno in cui la crisi si fa sentire in modo particolare – poi, i dati del primo trimestre 2010 indicano un forte trend positivo rispetto al primo trimestre 2009. Il 2010 si è chiuso in linea con il trend dell’inizio? In effetti il 2010 si è confermato uno dei nostri anni migliori: la crescita sul 2009 è stata del +18,9 %, con una punta del +26% sul canale wholesale. Il dato che ci conforta di più è che si tratta di una crescita “sana”, basata più sulla crescita dei nostri clienti storici che sull’attivazione di nuovi clienti. Nessun rischio “bolla” insomma, mentre ci restano ancora grandi spazi di crescita sui mercati esteri. Sul piano economico, l’Ebitda è stato del 13%, e ciò dimostra una buona capacità di tenere i costi sotto controllo senza penalizzare le opportunità di crescita, mentre sul piano finanziario il 2010 ha sopportato i costi straordinari legati al trasferimento della nostra sede da Napoli a Milano. Come si preannunciano questi primi mesi del 2011? I primi mesi del 2011 sono sostanzialmente in linea con le nostre previsioni. In Italia stiamo consolidando le posizioni raggiunte con piccoli interventi di potenziamento/implementazione della rete distributiva. All’estero cresciamo in maniera più sensibile, anche perché abbiamo
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cominciato a differenziare l’offerta di prodotto per renderla più adatta ad alcuni mercati specifici. Ad esempio in Giappone stiamo per lanciare la nuova collezione Bridal, una linea di fedi e solitari in cui l’originalità del prodotto è supportata da un concept di marketing emozionale, distintivo e coinvolgente. Agli Stati Uniti e ad altri mercati più inclini a gioielli importanti e appariscenti, dedichiamo invece “Divina” ed “Enchantè”, due collezioni-ambasciatrici nel mondo dell’Alta gioielleria Chantecler. Insomma tanto lavoro, ma anche una sfida molto elettrizzante che unisce proprietà e management in un percorso piacevole e ricco di opportunità per tutti. Tra i provvedimenti presi dall’azienda per superare la crisi, si è deciso di cambiare la distribuzione: in che modo? Abbiamo privilegiato ancor di più la cura della relazione con i clienti. Ci siamo fatti carico delle loro realtà, le abbiamo condivise con loro e abbiamo unito gli sforzi per massimizzare le opportunità di business. Supportiamo i nostri Partners con l’organizzazione di eventi, con il servizio di vetrinistica, ma soprattutto nel dimensionamento degli assortimenti, per adeguarli alla loro realtà locale, ottimizzando i livelli di stock in modo da garantire una rotazione di magazzino soddisfacente. Tutto ciò ci ha fatto raggiungere un indice medio di sell–out tra i più alti del settore, pari a circa l’80%.
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“Et Voilà” ha proposto, in argento, alcune collezioni storiche della Maison. È stato un modo per rendere accessibili questi gioielli “icona” a un pubblico più vasto e più giovane? Sono previsti sviluppi di questa linea nel 2011? Crediamo molto nell’importanza di avvicinare i giovani al mondo della gioielleria. Molti clienti di “Et Voilà” sono i figli dei nostri clienti che, grazie a questa collezione, possono avere accesso al mondo Chantecler cominciando ad apprezzarne lo spirito e i valori: gioielli prêt-à-porter, realizzati con la stessa cura dell’alta gioielleria, divertenti e facili da indossare. Per l’estate 2011 la collezione “Et Voilà” si arricchirà de Le Marinelle, un’allegra famiglia di polpi, granchietti e meduse, pensati per accompagnare le nostre clienti in villeggiatura. Grazie ai suoi punti vendita in Italia e nel mondo, Chantecler ha il polso dell’andamento del settore. Quali sono, secondo la vostra esperienza, gli umori dei consumatori nei confronti della gioielleria, in Italia e all’estero? I clienti italiani sono molto esigenti, hanno una grande attenzione al design, all’innovazione, alla qualità… ma anche al prezzo! All’estero gli scenari sono piuttosto diversificati, c’è spazio sia per prodotti più tradizionali sia per prodotti di prezzo più alto, purché si abbiano le carte in regola: organizzazione, servizio, brand awareness. Chantecler significa Capri, lusso, glamour, artigianalità: insomma, Italia. Quanto è importante, per la vostra immagine e per la vostra attività, l’essere protagonisti di un palcoscenico così esclusivo? Capri ci consente di proporci a clienti tra i più sofisticati, esigenti e… facoltosi al mondo. Il loro consenso ci inorgoglisce, ma dobbiamo essere molto attenti a “filtrare” l’esperienza caprese quando ci proponiamo alle varie realtà locali. Di Capri ce n’è solo una, e ciò che vale da noi difficilmente può essere replicato tout-court altrove!
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Et Voilà
n We asked a few questions concerning the strategies, the projects and the expectations for this 2011 to Gabriele Aprea, president of Chantecler.
Chantecler grew until 2009, when the crisis was particularly severe. Then, the figures for the first quarter of 2010 pointed out a strong positive trend compared with the first quarter of 2009. Was the end of 2010 in line with this initial trend? 2010 was actually one of our best years: we grew by +18.9% over 2009, with a peak of +26% in the wholesale channel. The most reassuring information is that it is a “healthy” growth, based on the growth of our long-time customers more than the activation of new customers. In short, there is no “bubble” risk, and we still have ample room for growing in foreign markets. From an economic point of view, Ebitda amounted to 13%, showing the ability to control costs without penalising growth opportunities, while from a financial point of view 2010 bore extraordinary expenses due to the transfer of our offices from Naples to Milan. What are these first months of 2011 looking like? Alta Gioieilleria
The first months of 2011 are basically in line with our expectations. In Italy, we are strengthening our position by slightly enhancing and integrating our distribution network. Sales abroad are growing more noticeably, also because we started differentiating our range of products to suit some specific markets. For example, in Japan, we are about to launch the new Bridal collection, a line of wedding and diamond rings in which product originality is supported by an emotional, distinctive and fascinating marketing concept. We dedicated two collections to the United States and other markets preferring more important and showy jewels, “Divina” and “Enchantè”, ambassadors of Chantecler’s High Jewellery in the world. In short, there is a lot of work, but also a very exciting challenge binding owners and managers in a pleasant path, rich in opportunities for everyone. The company took some measures to overcome the crisis, including the decision to change the distribution: how? We favoured even more than before our care for customer relationships. We took upon ourselves their situations, we shared them and combined efforts to maximise business opportunities. We support our Partners by organising events, with a window-dressing service, but above all by adjusting stocks to provide for their local requirements, optimising stock levels so as to guarantee satisfactory inventory turns. All this helped us reach one of the highest average sellout indexes in the sector, amounting to about 80%. “Et Voilà” proposed some of the company’s epoch-making collections in silver. Was that a way to make these “icon” jewels accessible to a wider and younger public? Have you planned developing this line of products in 2011? We firmly believe in the importance of bringing young people closer to the world of jewellery. Many customers who buy “Et Voilà” are children of our customers, and this collection allowed them to enter the world of Chantecler and start appre-
ciating its spirit and values: prêt-à-porter, enjoyable and easy to wear jewels, manufactured with the same care as high jewellery. In summer 2011, our “Et Voilà” collection will include Le Marinelle, a cheerful family of polyps, crabs and jellyfish, designed for accompanying our customers on holidays. With its stores in Italy and in the world, Chantecler knows well the trend of the sector. Which is, based on your experience, the attitude of consumers towards jewellery, in Italy and abroad? Italian customers are very demanding, they pay great attention to design, innovation, quality… but also to the price! Abroad, we can see some diversified scenarios, there is room for both traditional products and higher prices, provided that you have all it takes: organisation, service, brand awareness. Chantecler is synonymous with Capri, luxury, glamour, craftsmanship: in short, Italy. How important is it, for your image and your business, to be the protagonists of such an exclusive stage? Capri allows us to cater for some of the most sophisticated, demanding and… wealthy customers in the world. Their approval makes us proud, but we have to be very careful and “sift” our experience in Capri when we reach out to other local situations. There is only one Capri, and what applies here is difficult to be found tout-court elsewhere!
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BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS
STOCK&INDEX tendenze del nostro mercato.
n INDICE L’ORAFO ITALIANO Pubblichiamo le quotazioni di borsa di alcune delle maggiori società italiane ed estere dell'oreficeria e dell'orologeria, quelle dei principali metalli preziosi e l'indice Morgan Stanley World, relativo alla capitalizzazione delle borse mondiali. Il confronto di questi indici potrà dare a tutti gli operatori del nostro settore un'indicazione utile per capire l'andamento e le
n L’ORAFO ITALIANO’S INDEX We publish the Stock Exchange shares of leading Italian and foreign jewellery and watchmaking companies, of the main companies dealing in precious metals and the Morgan Stanley World index relating to the capitalization of international Stock Exchanges. Com-
Titoli & Metalli
Borse & valuta
Shares & Metals
Stock Exchanges and currency
Bulgari Damiani Fossil Inc. Richemont Swatch Group Tiffany & Co Indice Azioni / Share Index
Milano, € Milano, € Nasdaq, USD Xetra, € Xetra, € Nyse, USD
Oro / Gold Argento / Silver Platino / Platinum Palladio / Palladium Indice Metalli / Metal Index MSCI All Country
USD USD USD USD
n LA BORSA IN ALTALENA Il mese di marzo è per tradizione "pazzerello", e l'andamento del nostro comparto non fa che confermare questa tradizione. Lo si vede bene nell'andamento della borsa metalli: mentre la tendenza del mese scorso dava in ribasso oro e argento ed in rialzo platino e palladio, questo mese è in preda a un andamento esattamente opposto: il risultato della media è ovviamente in perfetto equilibrio, ma la volatilità delle quotazioni resta eccessiva. Anche nel comparto azionario il movimento, inteso come media dei titoli, è modesto; ma l'analisi rivela uno scenario ben diverso,
STOCK E 040 4.11
per per per per
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ounce ounce ounce ounce
03.01.2011
parisons between these indexes will provide operators with useful guidelines to understand the current situation and market trends.
01.02.2011
09.03.2011
01.03.2011 02.01.2011 03.09.2011 8,17 0,86 72,69 44,32 313,96 62,11 100,00
7,65 1,05 73,05 39,8 294,5 59,01 94,61
12,12 1,04 83,21 42,22 309,2 63,7 101,86
1.418,20 30,65 1.764,00 790,00 100,00 313.611
1.340,80 28,54 1.824,00 820,00 100,30 320.474
1.420,80 35,35 1.777,00 769,00 99,98 328.549
con 3 titoli che hanno guadagnato (in poco più di due mesi!) percentuali di assoluta rilevanza, dal 14% al 48%. Tra questi, sottolineiamo l'exploit di Bulgari ormai entrato nell'orbita di LVMH. Richemont e Swatch Group sono leggermente sotto la parità, ma in forte recupero nel mese. n THE UPS AND DOWNS OF THE STOCK EXCHANGE
The month of March has always been “changeable”, and the trend of our sector is confirming this tradition. We can see it in the trend of the metal stock exchange: while last month’s trend saw a
decline in gold and silver and a rise in platinum and palladium, this month is up against the very opposite trend: obviously, the average result is perfectly balanced, but the volatility of quotations remains excessive. The trend in the stock section, meant as the average of securities, is also modest, but a deeper analysis reveals a far different scenario, as 3 securities gained significant percentages (in little more than two months!), going from 14% to 48%. These include Bulgari’s exploit, now taken over by LVMH. Richemont and Swatch Group are slightly below par, but they are rallying over the month.
CHANGE
BORSA&MERCATI STOCK&MARKETS
CONVENZIONE CCM:
UN’OPPORTUNITÀ 2011: L’ITALIA COMPLETA L’ITER DI ADESIONE by Mauro Caneschi direttore Laboratorio S.A.G.OR.
n Nel Giugno 2010, con un incontro a Roma presso il MISE di tutti i rappresentanti delle categorie, è iniziato il cammino che porterà l’Italia ad aderire alla convenzione CCM (Common Control Mark). Tale Convenzione permette, ad organi tecnici accreditati, di apporre una particolare marcatura agli oggetti in metalli preziosi che, in tal modo, non saranno più soggetti ad altri controlli del titolo al momento della loro commercializzazione all’interno dei paesi aderenti. Sono 19 i Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione: Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria. Sri Lanka e Ucraina stanno completando l’iter di adesione, l’India ha manifestato la volontà di aderire e, tra i Paesi osservatori, ci sono Bahrein, Cina, Croazia, Emirati Arabi, Francia, Spagna. Attualmente, il cliente di uno dei Paesi aderenti che compra merce in Italia sa che, oltre al prezzo da corrispondere al nostro produttore, dovrà sopportare obbligatoriamente un altro costo per l’esame e la marcatura degli oggetti, presso un laboratorio abilitato dello Stato nel quale intende vendere la merce. Così in Inghilterra, in Portogallo, in Svizzera, in Israele, ecc… Se poi vorrà rivendere parte della merce in uno degli altri Stati aderenti alla Convenzione, sarà per lui vantaggioso poter comprare oggetti già marcati secondo le regole CCM. La Convenzione prevede l’apposizione sugli oggetti di un “marchio comune di controllo” da parte di enti di con-
STOCK E
trollo indipendenti (uffici del saggio), designati dagli Stati aderenti, dopo aver verificato la rispondenza dei prodotti agli standard tecnici dettati dalla Convenzione medesima. Sono ammessi tutti i titoli permessi dall’attuale legislazione italiana. I produttori che vorranno esportare oggetti conformi alla Convenzione dovranno apporre sui loro prodotti il marchio del fabbricante e l’indicazione del titolo. La conformità del titolo verrà rilevata dagli appositi uffici di saggio che poi provvederanno ad apporre o far apporre il marchio dell’ufficio stesso, e il marchio comune di controllo. Quest’ultimo è costituito da una bilancia, all’interno della quale è scritto il titolo del metallo prezioso. Il contorno del marchio è diverso a seconda del metallo prezioso. Qui sotto, un esempio di marcatura di un oggetto in oro 750‰ secondo l’ufficio di controllo degli Assay Offices della Danimarca. L’apposizione di quattro marchi, rispetto all’attuale apposizione di due marchi da parte del produttore italiano, potrebbe
portare ad alcuni problemi di punzonatura. Bisogna considerare, però, che probabilmente l’oggetto verrà commercializzato comunque con almeno un altro marchio, rispetto ai due apposti in Italia
(uno dall’ufficio di saggio del Paese ricevente, nel caso in cui il Paese stesso faccia parte di quelli dell’area Hallmarking) e che, nel caso di una “riesportazione”, ci dovrà essere anche un quarto marchio CCM. Non tutti gli oggetti, al momento, possono sopportare quattro punzonature in quanto troppo piccoli o troppo fragili: fortunatamente la Convenzione permette la marcatura laser. Questa possibilità, unita alla non obbligatorietà della marcatura CCM da parte dei produttori dei Paesi aderenti, rende molto interessante l’intero processo di marcatura. Si prevede che, entro il 2011, l’Italia potrà completare l’iter di adesione alla Convenzione, che dovrà poi essere ratificata dal Parlamento Italiano in quanto convenzione tra Stati. Da parte del Ministero dello Sviluppo Economico è stato deciso di accreditare come laboratori di controllo alcuni dei laboratori del Sistema Camerale che già da tempo operano nel settore e che hanno già alcune delle carte in regola per passare la visita degli ispettori della Convenzione. Durante il 2011, quindi, il sistema Italia dovrà adeguare queste strutture ai parametri tecnici imposti dalla Convenzione, formare il personale adibito ai controlli e alla marcatura, informare adeguatamente le aziende sulle nuove possibilità di marcatura. L’adesione dell’Italia alla Convenzione CCM costituirà un’opportunità per le aziende, che potranno offrire ai clienti merce punzonata secondo la Convenzione: una possibilità in più per le imprese, una in meno per le contestazioni, un servizio più vicino agli importatori.
CHANGE
4.11 041
L’ESPERTO RISPONDE MARKETING
SENZA DIALOGO
NON C’È VENDITA!
(parte I°)
by Daniela Saibene*
I FATTORI RELAZIONALI TRA GIOIELLIERE E CLIENTE SONO FONDAMENTALI PER COSTRUIRE UN RAPPORTO DI FIDUCIA E UN’INDIMENTICABILE SHOPPING EXPERIENCE. n Il gioielliere e la comunicazione con il cliente: quali sono le attività che il gioielliere ha pianificato negli ultimi dodici mesi, cioè da quando è iniziato il nostro approfondimento sulla comunicazione? E quali sono gli aspetti della comunicazione ancora da esplorare? La comunicazione che coinvolge e appassiona il cliente finale può essere semplice o elaborata, classica o innovativa, costosa o economica. Ma una cosa è certa: un punto vendita non può esistere senza comunicazione. Nei numeri precedenti, l'analisi dell'attività di relazione e dialogo con il cliente è stata analizzata a 360°, con riflessioni su ogni
042 marketing 4.11
aspetto della vendita e con la consapevolezza che ogni azione del gioielliere “è” comunicazione. Il punto vendita è comunicazione, e le persone che vi lavorano comunicano attraverso ogni gesto e ogni sguardo. I gioiellieri si preoccupano di comunicare il proprio lavoro attraverso il prodotto, la vetrina, la pubblicità, i siti o gli eventi, ma spesso non si occupano di sé e delle persone che collaborano nei negozi, siano essi familiari o dipendenti.
La comunicazione interpersonale Ogni sessione di vendita è comunicazione e ogni dialogo che avviene all’interno del negozio è relazione e, come ogni strumento di comunicazione, ha bisogno di conoscenze, di approfondimenti e di riflessioni. “La prima impressione è quella che conta “, si dice, ma non è sempre così, anche se non si può negare che l’approccio iniziale sia importante per costruire una relazione di fiducia, soprattutto in questi anni in cui i clienti sono diventati particolarmente esigenti. Il clima del negozio e la motiva-
zione delle persone dedicate alla vendita contribuiscono alla creazione di un rapporto piacevole e coinvolgente. Nel momento in cui il cliente entra in negozio, cerca nelle persone addette alla vendita una passione comune per il gioiello o per il prodotto che sta cercando, cerca comprensione, attenzione e supporto all’acquisto. La passione deve essere lo strumento per coinvolgere il potenziale cliente e la relazione quasi amichevole è la via per mettere a proprio agio l’ospite, che non sempre ha confidenza con il negozio di gioielleria. L’ascolto deve essere attivo: il cliente deve capire che colui che gli sta di fronte è fortemente interessato a soddisfare i suoi desideri.
I fattori relazionali Per costruire un rapporto di fiducia e una “shopping experience” indimenticabili, i fattori relazionali sono determinanti, in particolare per il cliente degli anni 2000. Ogni professionista dedicato alla vendita deve avere innanzitutto fiducia in sé stesso: solo in questo caso avrà il potere di infondere tranquillità nel cliente e ottenere la sua fiducia. La
fiducia si raggiunge con la professionalità e la conoscenza: chi sa, ed è consapevole del suo sapere, non solo è sicuro ma presenta al meglio sé stesso e il prodotto. Bisogna ricordare, infatti, che oggi i clienti in grado di capire e giudicare aumentano di giorno in giorno. Il bravo professionista della comunicazione deve possedere chiarezza espressiva e non dare per scontato che i clienti comprendano automaticamente. La capacità e la disponibilità a mettersi in gioco, senza voler necessaria-
mente dominare l’altro, è un altro aspetto fondamentale, così come la capacità di influenzare l’interlocutore, ovvero l’abilità di parlare e di guidare il cliente verso la scelta che più lo soddisfa, ricordando sempre che l’obiettivo non è la vendita in sé ma la costruzione di una relazione di lungo periodo. E’ bene ricordare, infatti, che gli anni della fedeltà a un unico punto vendita sono finiti per sempre.
La comunicazione espressiva verbale e non verbale Come è facile intuire, la relazione che si instaura fra gioielliere e potenziale cliente si basa su una fitta comunicazione. Parlando di comunicazione non si fa riferimento solo alle parole, ma anche al linguaggio del corpo di cui ogni individuo è dotato. Il linguaggio non verbale è un linguaggio emotivo, che non permette di mentire perché rivela qualcosa di noi stessi. Provate a osservare i “mutamenti” del potenziale cliente durante l’esperienza di visita e vedrete come ogni comportamento costituisca un elemento di comunicazione.
Ecco i principali elementi da curare e da misurare: - Il tono della voce. Se il cliente mantiene un tono di voce basso, assecondarlo cercando di non alzare il tono della nostra voce potrebbe essere una buona tecnica di comunicazione: violare la sua riservatezza potrebbe, infatti, determinare una chiusura psicologica. - La postura. Dovrebbe sempre essere composta e rivolta verso l’interlocutore. - La gestione dei silenzi e delle pause. E’ utile per facilitare la riflessione e la replica da parte del potenziale cliente. - La gestione della gestualità. Ha la finalità di accompagnare i pensieri con il linguaggio del corpo. Colui che utilizza la gestualità è giudicato più efficace, energico, caloroso, aperto. Chi, al contrario, ne utilizza poca è considerato freddo e analitico. Chi non ne fa minimamente uso è percepito come goffo. - Lo sguardo. Tendenzialmente avvicina le persone: il rifiuto dello sguardo inevitabilmente segnala un atteggiamento di pericolo, fastidio, timore, menzogna. Al contrario, fissare a lungo una persona può indicare sfida o volontà di controllo. - La prossemica. Ovvero il modo di muoversi e di gestire le distanze nelle relazioni. Ogni individuo ha delle abitudini che non è il caso di soffocare, imponendo le proprie: potrebbe risultare, per esempio, non vantaggioso avvicinarsi troppo a un cliente che, ripetutamente, si allontana. È utile, inoltre, prestare particolare attenzione alla comunicazione non verbale: questa, infatti, concorre in larga misura all’apertura o alla chiusura del cliente nei nostri riguardi. Per ciò che concerne la comunicazione verbale, un largo uso di domande per conoscere l’interlocutore è di grande aiuto alla vendita.
Lo sviluppo delle domande Le domande sono un modo diretto per coinvolgere, chiarire, approfondire, confrontare ed entrare in sintonia con l’interlocutore. Tendenzialmente chi pone le domande è in grado di dirigere la conversazione e far nascere idee. Bisogna però non abusare di questo ruolo, perché potrebbe stressare l’interlocutore e, in ogni caso, le domande devono sempre essere uno spunto di conversazione.
Quanto più il cliente parlerà, tante più cose si potranno capire di lui o del destinatario del dono. Prestare molta attenzione alla qualità delle domande: saper porre domande di qualità produce risposte di qualità. Le domande possono essere aperte o chiuse. Le domande aperte sono quelle di relazione, che mirano a conoscere fatti e opinioni. Ecco un esempio di domanda aperta: “Cosa piace a sua moglie?” Una domanda che lascia ampio spazio alla comunicazione. Bisogna invece porre attenzione alla seguente e diversa tipologia di domande: “Desidera cambiare la pietra su questo anello?” “Preferisce l’oro giallo o l’oro bianco?” “Sua moglie preferisce i gioielli classici?” “È più una questione di design o di prezzo?” Queste sono domande senza sviluppo e, per la loro particolare formulazione, possono ricevere risposte affermative (SÌ), negative (NO), oppure risposte molto sintetiche, che danno un’informazione ma non stimolano una conversazione.
4.11 marketing 043
L’ESPERTO RISPONDE MARKETING
L’ascolto attivo Affinché la conversazione abbia un esito positivo, è importante che vi sia capacità di ascolto. Si parla di ascolto attivo quando l’attenzione della persona addetta alla vendita è concentrata sul potenziale cliente. Ascolto attivo significa evitare di distrarsi quando l’interlocutore risponde a una domanda o intraprende un discorso. L’attenzione dimostrata verso le parole del cliente permette di cogliere ciò che egli desidera co municare e di formulare proposte mirate alle sue esigenze. L’ascolto attivo permette, ad esempio, di capire, senza chiedere esplicitamente, quale sia il suo potere d'acquisto. Alcuni dei seguenti suggerimenti potranno essere utili nella gestione della conversazione: - identificare le varie argomentazioni del cliente - mantenere l’attenzione su due livelli: il contenuto e gli aspetti non verbali - “sentire” le emozioni e i sentimenti del cliente - evitare di ascoltare solo ciò che piace - non assumere atteggiamenti mentali
044 marketing 4.11
ostili verso ciò che non piace: le persone più difficili da ascoltare sono quelle con cui siamo in disaccordo - far capire che si sta ascoltando - proporre frasi di feedback per ricevere conferme, verificare la comprensione e dimostrare attenzione. È necessario, inoltre, evitare di cadere nelle cattive abitudini: non lasciare all’interlocutore il tempo di spiegarsi, interrompere dopo poche frasi, anticipare il pensiero, terminare le frasi di chi parla, fingere di non capire, ironizzare eccessivamente. Tutto questo può sembrare banale, ma non lo è. La routine e la sicurezza, dopo anni di lavoro e di esperienza con il pubblico, possono portare ad assumere atteggiamenti talvolta lontani da una comunicazione interpersonale consona a capire davvero quali siano i desideri e le esigenze del cliente.
L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di marketing e tecniche di vendita, potete scrivere a: * Daniela Saibene, consulente marketing e tecniche di comunicazione. Info: danielasaibene@hotmail.it
Colazione da Tiffany
O S R O C N CO
LA PIÙ BELLA DEL REAME IL CONCORSO SUL TEMA DELLA VETRINA PROSEGUIRÀ PER TUTTO IL 2011. CONTINUATE AD INVIARE LE VOSTRE MIGLIORI “CREAZIONI”!
PER PARTECIPARE: Inviare 2/3 foto con le seguenti caratteristiche tecniche - 300 dpi in formato .jpg (almeno 10x12) al seguente indirizzo mail: orafo@edifis.it Nella mail fornire il nome del negozio e della città, il nome del titolare/ responsabile, un numero di telefono o un indirizzo mail.
n La vetrina è lo specchio del negozio: ne rivela il carattere, i pregi e i difetti. Al passante, la vetrina parla di buon gusto, di accoglienza, di qualità e di prezzo. Qualunque sia il target e l’ubicazione del negozio, una vetrina sciatta e disordinata darà sempre un’immagine negativa del punto vendita e, poiché si parla di prodotti preziosi, l’impressione negativa sarà ancora più forte. Se gestite invece con cura e attenzione, le vetrine possono diventare un potente e persuasivo strumento di vendita. Mandateci una foto della vostra vetrina: le più belle e interessanti saranno pubblicate ne L’Orafo Italiano, accompagnate da un’intervista al titolare del negozio. A Dicembre 2011, poi, una giuria di esperti sceglierà “la” vetrina che meglio è riuscita a esaltare il gioiello e a comunicare l’immagine del negozio. La vetrina vincitrice sarà pubblicata nel numero di Gennaio 2012 de L’Orafo Italiano; al titolare della gioielleria sarà consegnata una preziosa targa da esporre in negozio.
4.11 concorso 045
L’ESPERTO RISPONDE GEMMOLOGIA / English translation: see page 84
Miniere di Aladdin Hills
Kilimangiaro
LO SMERALDO DI MUZO:
BENVENUTA CERTEZZA! by Luigi Costantini *
n Questa forse vi era sfuggita, ed è un vero peccato, viste le implicazioni del caso: chi, sin dal 2009, ha rilevato dal legittimo proprietario - il governo colombiano - la concessione per la coltivazione del giacimento di Muzo, è una compagnia mineraria, la Texma, le cui solide radici affondano in terra a stelle e strisce ed il cui braccio operativo, sul versante commerciale, fa di nome Muzo International. Ebbene, tra le pieghe del normale (normale, dopo i tempi di Victor Carranza?) avvicendamento nella consegna delle chiavi del Regno, prendono corpo diretti-
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ve e linee di condotta che finalmente dissipano quell’aura plumbea che, dalla metà degli anni ’90, gravava sulla mitica pietra verde. Non vi dice niente il crollo verticale del 40-60% registrato sui listini dello smeraldo colombiano tra il 1994 e il 1996, se ben ricordo? Fu un’inarrestabile slavina, innescata a monte dall’endemico e pernicioso ricorso al trattamento con quel flagello di “Optikon”, resina sintetica tutta protesa a soppiantare il vecchio, tradizionale, ma a conti fatti innocuo anche se furfantello, olio di cedro o di mandorla. E non vogliatemene se così vee-
mentemente inveisco contro il primo: tale era ormai la sua sfrontata invadenza che, sul finire di quel decennio, me lo trovai pure in un bel cristallo grezzo alle porte di Muzo, offerto come viatico al sitibondo (di verdi effluvi) viandante in pellegrinaggio gemmologico sulla via andina della dea dello smeraldo Fura, cara agli Indios Muisca! Fu più insidioso che affrontare le bande FARC o paramilitari che allora imperversavano attorno alla miniera di Muzo, nei territori del Dipartimento di Boyacà, 100 Km a nord-nordovest di Bogotà. Prima dell’ultima passata di mo-
Victor Carranza, “zar degli smeraldi”. Proprietario di miniere di smeraldi nell’area del Boyacá, estrae da solo il 50% delle pietre colombiane. Arrestato nel 1998, nel corso del primo congresso mondiale sugli smeraldi davanti a 700 operatori del settore, è stato rilasciato nel 2002. Le accuse? Droga e massacri, compiuti da gruppi paramilitari al suo servizio.
Muzo
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la, in fase di sfaccettatura, quel bel prisma esagonale, grande come un pollice, sarebbe inesorabilmente finito a tocchi per effetto del differenziale in coefficiente d’espansione termica tra il riempiente (optikon) e il cristallo ospitante. E che dire di quell’obbrobrio dello smeraldo agglutinato con resina epossidica, apparso sempre in quegli sventurati anni? Fu la débacle finale, il maramaldesco colpo di grazia all’agonizzante Sovrano delle Ande. Ebbene amici, sembra proprio che tutto ciò possa rientrare nel novero dei brutti ricordi e finire nell’ignominiosa di-
scarica della storia. I due terzi della produzione colombiana, vale a dire la più elevata percentuale al mondo di smeraldi di qualità – tale è la capacità delle coltivazioni in sotterraneo di Muzo attualmente servite da quattro pozzi verticali è stata assoggettata ad una rigorosa filiera di controllo che va dalla fase estrattiva alla commercializzazione finale, passando per il taglio e la certificazione. L’estrazione - che impiega 350 minatori in loco - è controllata dalla compagnia mineraria di proprietà; il taglio - che dà lavoro a 50 professionisti - è eseguito presso le taglierie di proprietà aventi sede in Bogotà; la certificazione è condotta da un istituto ginevrino, essendo svizzera anche la sede dello showroom, sempre di proprietà. Insomma, alle nostre pietre non è lasciata opportunità alcuna di scivolare in oscure mani, anche perché le accompagna sempre il codice di tracciabilità: il grezzo compie il suo tragitto, dalle buie viscere scistoso-metamorfiche di Muzo alla taglieria della capitale, ben numerato, catalogato e sigillato. Il tagliato vola poi dalle sponde sudamericane del Pacifico a quelle europee dell’Atlantico, ben provvisto di numero di
serie, che rende conto del lotto e del deposito di provenienza. Il certificato, oltre ai normali parametri di qualità, reca anche l’attestazione relativa alla provenienza geografica e allo status virginale - assenza di trattamento resineo/polimerico - della pietra (peccato che non sia pure stato bandito l’uso di “oli non permanenti a scopo di miglioria estetica, ove ritenuto necessario”). La commercializzazione è assegnata ad una rete di fidati e stimati rappresentanti, che garantiscano l’affidabilità e l’onorabilità di quanto dichiarato. Invero, se Muzo significa minor presenza di ferro, e quindi una tinta di verde/verde bluastro a più elevata saturazione (intensità) del verde bluastro/verde giallastro dello smeraldo dei giacimenti fratelli di Chivor e Coscuez o del materiale - pur magnifico - del Pakistan o dell’Afghanistan; se Muzo vuol dire anche notevole trasparenza e dimensioni ragguardevoli; se Muzo simboleggia pure il meglio, qualitativamente parlando, tanto da essere assunto a pietra di paragone per smeraldi d’altra provenienza; se Muzo equivale, in soldoni, a cifre oscillanti tra i 50 e i 50 mila dollari al carato, raggiungendo iperboli di 110 mila dollari al carato; se Muzo è tutto questo, invero, Muzo non meritava lo sfregio e lo spregio dei passati decenni. Non lo meritava proprio. La dissacrazione ed il sacrilego stupro della dea dello smeraldo Fura ha condotto (quel che si dice la nemesi storica!) all’istituzione d’una sorta di piccolo cartello dello smeraldo? A Muzo non restava altra scelta: il mercato e il consumatore richiedono certezze, specialmente di questi tempi. Certezza significa l’amara medicina del cartello? Bene, a voi giudicare se l’amara medicina sia un bene o un male….
* Luigi Costantini è il responsabile per l’Italia del Settore Formazione IGI Anversa. L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi di gemmologia, potete scrivere a / for information about gemmology courses please write to: luigicostantini@hotmail.com esperto@edifis.it
4.11 gemmologia 047
L’ESPERTO RISPONDE VETRINISTICA
COME CREARE L’AMBIENTE
IDEALE PER VENDERE
by Svetlana Fabrikant*
n Il Visual Merchandising è una tecnica di gestione dell’immagine del negozio, capace di influenzare, facilitare ed incrementare le vendite. Attraverso il Visual Merchandising si può creare una logica di presentazione del prodotto intesa come servizio, un servizio che supporta il prodotto nel processo di decisione d’acquisto. L’obiettivo fondamentale del Visual Merchandising è creare, attraverso un corretto uso degli strumenti espositivi - strutture, comunicazione ed illuminazione - un ambiente dove il cliente si trovi totalmente a suo agio e quindi nelle condizioni ideali per prendere decisioni d’acquisto.
048 vetrinistica 4.11
La creazione di un ambiente di vendita di successo si ottiene attraverso: • la razionale gestione degli spazi del punto vendita; • il corretto posizionamento delle strutture espositive; • l’adeguata suddivisione delle merci per destinazione e stile; • l’appropriata scelta dei colori, dell’illuminazione, della temperatura, delle immagini, della musica e della comunicazione. Il Visual Merchandising è un insieme di tecniche che favoriscono l’incontro tra prodotto e consumatore; concorre a da-
re al prodotto un ruolo attivo di vendita attraverso la sua presentazione e la sua contestualizzazione, al fine di ottimizzare la sua redditività, rispettando l’immagine del marchio. Merchandising significa trovare le 5 B: • Buon prodotto • Buon posizionamento • Buon momento • Buona presentazione • Buon prezzo Strumenti: • Organizzazione dello spazio di vendita (layout) • Esposizione dei prodotti (display)
L’ESPERTO RISPONDE Se desiderate informazioni su corsi specialistici di visual merchandising, scrivete a:
Svetlana Fabrikant * Direttore Artistico Didattico Accademia Vetrinistica Italiana Info: Tel. 02-43980051, 335-384614 accademia@vetrinistica.com www.vetrinistica.com
Obiettivi: • Accessibilità dei prodotti • Aiuto alla vendita • Miglioramento della redditività • Adeguamento con l’immagine di marca Il punto vendita deve assumere il ruolo di area dedicata alla comunicazione visiva. Gli ambienti commerciali, di conseguenza, devono consentire al consumatore di fare shopping in modo sempre più piacevole. In realtà, il Visual Merchandising riveste un ruolo determinante anche nel sell-in del prodotto. Nelle scelte riguardanti l’assortimento del prodotto da inserire nei punti di vendita, infatti, si dovrà tener conto delle strutture che accoglieranno lo stesso, delle possibili combinazioni tra diversi prodotti a livello di presentazione, della scelta dei colori, ecc. Riepilogando, per trasformare il punto vendita in una macchina per vendere,
occorrono i seguenti presupposti: • Creare un ambiente d’acquisto confortevole e divertente • Comunicare la nostra filosofia anche attraverso la vetrina • Suscitare nel cliente il desiderio di appropriarsi dell’immagine che gli offriamo • Creare un desiderio • Creare ambientazioni che valorizzino il prodotto in vetrina e all’interno • Facilitare la visibilità e l’accessibilità del prodotto • Rendere disponibile la merce in quantità adeguate • Evidenziare le promozioni e i prezzi speciali Il corretto utilizzo delle tecniche di Visual Merchandising permetterà di creare presentazioni sempre diverse, anche con gli stessi prodotti, rendendo attraente il punto vendita anche ad un cliente abituale.
4.11 vetrinistica 049
CONCORSO VETRINE
LA FINESTRA SUL MONDO
DI ALESSANDRINI
by Antonella Garello
UNA PICCOLA GIOIELLERIA S’AFFACCIA SULLA VIA PRINCIPALE DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA CON UNA VETRINA SEMPRE MOLTO PARTICOLARE.
n La gioielleria-laboratorio Alessandrini si affaccia con la sua vetrina su via Garibaldi, principale strada e cuore dello shopping della moderna Santarcangelo di Romagna - comune a pochi chilometri da Rimini che attrae turisti soprattutto per le antiche grotte scavate nel tufo, d’incerto utilizzo, e per la Rocca Malatestiana, secondo la tradizione teatro della tragedia di Paolo e Francesca. Aperto 16 anni fa come laboratorio orafo, il negozio è nato dalla passione e dalla grande determinazione di Elena Bianchi (nella foto), ragioniera convertita alla gioielleria dopo aver frequentato un corso di oreficeria a Rimini: la passione per la creatività orafa si è poi tramutata in una scelta professionale mai abbandonata. Il negozio-laboratorio rappresenta una realtà piccola ma consolidata, curata personalmente in ogni aspetto da Elena, affiancata dal marito, Aurelio Alessandrini. Gran parte delle vendite sono costituite ancora oggi dai gioielli creati in laboratorio, spesso su commissione di clienti che vorrebbero riammodernare i classici vecchi gioielli dimenticati da tempo in qualche cassetto: Elena, in stretta collaborazione col com-
050 concorso vetrine 4.11
mittente, li “trasforma” in qualcosa di nuovo e contemporaneo, utilizzando per le sue creazioni l’oro abbinato a qualsiasi tipo di gemma, dalle preziose a quelle di colore. Alle attività di laboratorio Elena affianca la vendita di marchi come Leonori (Forlì) o Bertani (Reggio Emilia): aziende locali, con una produzione limitata ma di qualità artigianale, curata in ogni particolare. Il negozio è piccolo, una trentina di metri quadrati con una sola vetrina ma, come si diceva, in una posizione ottimale. “Tanto più in questa posizione, la vetrina è davvero fondamentale”, sostiene Elena Bianchi, che ha anche seguito corsi di vetrinistica proprio per tenersi costantemente aggiornata. “Il passaggio non necessariamente si concretizza in vendite, bisogna attirare l’attenzione di passanti e turisti comunicando al primo istante l’offerta e lo stile che troveranno all’interno”. Proprio in considerazione delle dimensioni piuttosto ridotte del negozio, è fondamentale attirare l'attenzione puntando sull'immagine e sviluppando attività “complementari” di comunicazione, come le confezioni regalo customizzate in funzione dell'evento e delle esi-
genze del cliente. La vetrina svolge dunque un ruolo importantissimo e nel suo allestimento Elena Bianchi si sbizzarrisce, come mostrano le immagini di queste pagine: a ogni festa, occasione e ricorrenza (i prossimi appuntamenti sono carnevale e la Festa della Donna), la vetrina viene rinnovata e “vestita” con oggetti ed elementi personalmente selezionati dalla titolare, per sottolineare quanto si può poi trovare all’interno del punto vendita: creatività, qualità e professionalità.
Su l’Orafo Italiano abbiamo pubblicato le interviste ai seguenti negozi: n. 9 Settembre Stadler - Milano n. 10/11 Ott./Nov. G. Pesce - Bari n. 12 Dicembre Biscontin - Pordenone n. 1 Gennaio Capossela - Calitri (AV) n. 2/3 Feb./Mar. Orolò - S. Giovanni Valdarno (AR) Il concorso terminerà il 30-12-2011
4.11 concorso vetrine 051
RICERCA RESEARCH English translation: see page 85
n Gioielleria, oreficeria, argenteria, orologeria: non si può affermare che le vendite di fine anno, cioè del Dicembre 2010, siano andate particolarmente bene. I dettaglianti orafi che hanno registrato un incremento del numero di oggetti venduti sono passati dal 14 al 18%, è vero, ma quelli con un bilancio invariato rispetto all’anno precedente sono crollati dal 47 al 19% e quelli “in territorio negativo” sono saliti dal 39 al 63%. Addirittura il 50% dei gioiellieri intervistati ha denunciato un calo di pezzi venduti oscillante fra l’11 e il 30%.
Le vendite sono state inferiori alle attese e soprattutto alle speranze. Ma perché? Molti operatori puntano il dito contro i compro oro, che, dicono, hanno ridotto i preziosi a mero strumento finanziario. In questo modo viene offuscata l’immagine del gioielliere tradizionale, coinvolto suo malgrado in un confronto poco gratificante con una realtà commerciale che troppe volte - così “denunciano” non pochi commenti inseriti a margine del questionario - raggira con sotterfugi vari il cliente che vuole monetizzare i propri
NATALE 2010: VENDITE
ANCORA IN CALO I RISULTATI DELL’INDAGINE FEDERDETTAGLIANTI by Federdettaglianti
340 GIOIELLIERI HANNO RISPOSTO AL QUESTIONARIO DI INIZIO ANNO. PEZZI VENDUTI: PER IL 50%, CALO TRA L’11 E IL 30%; PER IL 19% NESSUNA VARIAZIONE; PER IL 18% AUMENTO TRA IL 5 E IL 20%. CRESCE L’ESIGENZA DI LAVORARE SU CAMPAGNE PROMOZIONALI DI SETTORE.
052 research 4.11
È quanto risulta dall’ormai consueta indagine sulle vendite di Dicembre condotta dalla Federdettaglianti Orafi-Confcommercio. Ben 340 gioiellieri, contro i 207 dello scorso anno, hanno risposto alle domande di un questionario inviato nella seconda metà del mese di Gennaio 2011. I risultati non hanno stupito, perché da un sondaggio informale effettuato nei primi giorni del 2011 era emersa una situazione poco incoraggiante sull’andamento delle vendite di fine anno, tradizionalmente il periodo più importante per il fatturato degli esercizi al dettaglio del settore orafo, gioielliero, argentiero e orologiaio. L’analisi dei dati pervenuti conferma, purtroppo, le prime sensazioni e incita, come suggeriscono molti operatori, a riflettere sulla necessità di avviare campagne promozionali di settore veramente efficaci per far fronte a preoccupanti cali di vendite. Del resto, basta guardarsi attorno per comprendere che la ridotta capacità di spesa della popolazione, in generale, è all’origine di una più ampia contrazione dei consumi, fenomeno evidente nel settore orafo ancor più che in altri comparti.
monili. Altri manifestano il proprio disagio di fronte ai continui mutamenti del mercato, altri ancora sottolineano come l’aumento del prezzo dell’oro, e ultimamente dell’argento, abbia influito sulla vendita, già di per sé debole. Nel complesso, non è facile comprendere per quale motivo l’ultimo mese dell’anno non sia stato diverso dagli altri per lo scarso interesse del cliente nei confronti di quei preziosi che anche in tempi recenti rappresentavano il regalo per antonomasia. Incontriamo grandi difficoltà, lamentano con estremo vigore alcuni gioiellieri, nel proporre oggetti preziosi a una clientela che, seppur interessata in linea di principio al nostro prodotto, è comunque distratta da altri beni. Il confronto con i dati raccolti nel corso della ricerca di gennaio 2010 sulle vendite di Dicembre 2009 ci fa ricordare come allora - e ci riferiamo a un anno fa, non a un decennio - era emersa la grinta dell’operatore desideroso di assumere a ogni costo un atteggiamento positivo di fronte alle vicissitudini del mercato. A dodici mesi di distanza, la positività si è trasformata in negatività nei confronti
di un mercato che - come si evidenziava in apertura di commento - per il 50% degli intervistati ha subìto un calo oscillante fra l’11 e il 30% rispetto al medesimo periodo 2009 - per circa il 50% degli intervistati - di un calo oscillante tra l’11% ed il 30%. Peraltro, non va trascurato quel 19% di operatori che non ha subito variazioni rispetto all’anno precedente e quel 18% che ha riscontrato un aumento delle vendite tra il 5 e il 20% (è opportuno precisare ancora che i dati si riferiscono al numero di pezzi venduti).
di oreficeria firmata, mentre per circa un quarto degli operatori la domanda è diminuita tra l’11% e il 30%. Nel gennaio del 2010, un operatore su dieci aveva dichiarato una domanda invariata di gioielleria no branded mentre oggi ben il 29% dichiara una stabilità della domanda. Addirittura il 29% evidenzia un aumento della richiesta tra il 5 e il 30%. Per il 24% la gioielleria firmata, quindi branded, non ha subìto flessioni di quote di mercato; al contrario la stragrande
Interessanti le scelte di aziende che, attraverso una brillante gestione del magazzino e delle spese (a vario titolo), sono riuscite a mantenere gli utili pari, grosso modo, a quelli dell'anno precedente. Questi operatori hanno cercato di proporre correttamente le rimanenze storiche e per fortuna, dicono, il mercato ha reagito abbastanza bene. Analizzando le singole voci, emerge che nel 2009 le vendite di oreficeria a peso avevano subito per il 54% degli intervistati un calo di vendite quantificabile tra il 5% e il 10%, mentre oggi oltre il 40% dei questionari (per la precisione il 43%) denuncia un calo di vendita oscillante tra il 21% ed il 30%. Stesso discorso per l’oreficeria fine, ove il 34% accusa un calo di vendita tra il 21% e il 30%, mentre nel 2009 solo la metà dei compilatori denunciava un calo tra il 5% e il 10%. Interessante il dato relativo al 18% degli operatori che dichiara una domanda invariata rispetto allo stesso periodo 2009: percentuale superiore di 3 punti rispetto a quanto dichiarato nel precedente sondaggio. Rimane invariata per il 32% la richiesta
maggioranza degli operatori evidenzia un calo delle richieste. Una forbice che si allarga sempre più. Ben il 26% sottolinea come le richieste siano diminuite tra il 20% e il 30%. Rallenta il calo delle vendite di argenteria: infatti per il 35% è sostanzialmente stabile dopo il crollo dello scorso anno. Aumenta la richiesta di oggettistica da indosso in argento. Per quanto il quesito su questo tipo di ornamento non sia stato posto, sono molti gli operatori che hanno voluto evidenziare come tale prodotto rappresenti un’alternativa all’oggettistica in acciaio, la cui domanda per il 24% degli operatori è sostanzialmente invariata, rispetto al medesimo periodo 2009 ove era emerso per il 50% dei dettaglianti coinvolti nell’inchiesta un calo quantificabile tra l’11% e il 30%. E’ generica la voce relativa all’orologeria, che non tiene conto delle varie fasce di prodotto. In ogni caso, per il 24% la domanda è stazionaria, mentre il 39% ha visto aumentare le vendite tra il 5 e il 20%. I restanti hanno avuto una sensibile flessione delle vendite. L’aumento del-
le vendite, a detta degli operatori, è legato alle massicce campagne di comunicazione del prodotto orologio, che da sempre incidono favorevolmente sull’andamento delle vendite di fine anno. L’indagine di Federdettaglianti L’indagine è stata condotta a partire dalla prima metà del mese di Gennaio 2011, su un campione di 340 associati alla Federazione senza alcuna distinzione territoriale. Lo scorso anno i questionari erano stati compilati da 207 dettaglianti. In termini pratici i questionari sono stati diffusi per il tramite delle Associazioni Territoriali aderenti, che a loro volta hanno provveduto a diffonderlo tra i propri associati. Circa il 94 % dei questionari è firmato da operatori di tipo tradizionale e la stragrande maggioranza è costituita da società di persone. Spiccano tra queste le società individuali (36%) seguite dalle società in accomandita semplice (26%) e dalle società in nome collettivo (22%) mentre per il 14% si tratta di società di capitali. Il 60% degli operatori svolge la propria attività in zona centrale, il restante panel ha il proprio punto vendita in zone di prossimità o periferiche. La imprese coinvolte nelle ricerca hanno una media di 2,4 addetti. Come già accaduto in passato, al fine di rendere il lavoro più dettagliato e minuzioso non ci si è voluti limitare a una generica richiesta sull’andamento delle vendite nell’ultimo mese dell’anno rispetto all’anno precedente (2009) ma si sono volute prevedere delle suddivisioni in più classi di prodotto al fine di ottenere dati attendibili sulle varie merceologie di prodotto. Sostanzialmente, questa suddivisione consente di avere dei risultati generici totalizzanti, ma anche dei risultati specifici per classi di prodotto come evidenziato nei grafici allegati. Sono state poste, inoltre, le seguenti domande: · Un vostro commento sulle vendite del periodo natalizio · Tipologie prodotti maggiormente richiesti · % di vendita rispetto al periodo natalizio 2009 · Commenti sull’andamento delle vendite nel 2010 rispetto al 2009
4.11 research 053
RICERCA RESEARCH Oreficeria a peso non firmata Unbranded golware sold by weight
Consumer demand
2010 2009
has remained unchanged
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has dropped between 11 and 20% 15%
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has increased by less than 5%
12%
Oreficeria fine non firmata Fine unbranded goldware
Consumer demand
2010 2009
has remained unchanged
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has increased between 5% and 10% 3%
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è inv rim ari ast a a è ta me au no me n è a del 5 tata il 5 um % % en e tat è il 10 a tr l'1 aum % a 1% e n e tat è a il 20 a tra il 2 um % 1% en e i tata l 3 tr è a 0% a olt um re en il 3 ta 0% ta è me di no min de uit l5 a èd % il 5 im % inu e i ita l 1 tr 0% a èd l'1 im 1% in e i uita l 2 tra 0% è il 2 dim 1% in e i uita l 3 tra 0% èd olt im re in il 3 uit 0% a
has increased by less than 5%
has increased by more than 30%
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has dropped by more than 30%
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7%
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Oreficeria firmata Branded goldware
054 research 4.11
Consumer demand
2010 2009
has remained unchanged
32%
has increased by less than 5%
10%
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has increased between 5% and 10% 8%
7%
has increased between 11% and 20% 2%
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54%
has increased by more than 30%
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3%
10%
has dropped between 5 and 10%
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has dropped between 11 and 20%
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8%
Gioielleria non firmata Unbranded jewellery
Consumer demand
2010 2009
has remained unchanged
29%
10%
9%
7%
è inv rim ari ast a a è ta me au m no e n è a del 5 tata il 5 um % % en e i tat a è a l 10% tra l'1 um 1% e n e i tata l 2 tr è 0 a il 2 aum % 1% en e i tata l 3 tr 0% a è olt aum re en il 3 ta 0% ta me è di no min de uit l5 a èd % il 5 im % inu e i ita l 1 tr 0% a èd l'1 im 1% in e i uita l 2 tra 0% è il 2 dim 1% in e i uita l 3 tra 0% èd olt im re in il 3 uit 0% a
has increased by less than 5%
has increased between 5% and 10% 9%
3%
has increased between 11% and 20%10%
29%
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has dropped between 5 and 10%
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24%
has dropped between 11 and 20% 11%
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has dropped between 21 and 30% 10%
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6%
Gioielleria firmata Branded jewellery
Consumer demand
2010 2009
has remained unchanged
24%
35%
3%
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has increased between 5% and 10% 9%
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has increased between 11% and 20% 3%
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has increased by less than 5%
has increased by more than 30%
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è inv rim ari ast a a è a ta me u no me n è del tata il 5 aum 5% % en e ta è a il 1 ta tr l'1 um 0% a 1% e n e ta è a il 20ta tr il 2 um % a 1% en e i tata l 3 tr 0% a è olt aum re en il 3 ta 0% ta me è di no min de uit l5 a % èd il 5 im % inu e i ita l 1 tr 0% a èd l'1 im 1% in e i uita l 2 tra 0% èd il 2 im 1% in e i uita l 3 tra 0%
has dropped between 5 and 10%
10%
9%
has dropped between 11 and 20% 14%
8%
has dropped between 21 and 30% 26%
9%
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7%
6%
Argenteria Silverware Consumer demand
2010 2009
has remained unchanged
35%
7%
1%
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has increased between 5% and 10% 5%
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has increased between 11% and 20% 2%
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has increased between 21% and 30% 4%
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è inv rim ari ast a a è a ta me u no me n è del tata il 5 aum 5% % en e ta è a il 10 ta tr l'1 um % a 1% e n e tat è a il 20 a tra il 2 um % 1% en e i tata l 3 tr è a 0% a olt um re en il 3 ta 0% ta è me di no min de uit l5 a % èd il 5 im % inu e i ita l 1 tr 0% a èd l'1 im 1% in e i uita l 2 tra 0% èd il 2 im 1% in e i uita l 3 tra 0% èd olt im re in il 3 uit 0% a
has increased by less than 5%
has increased by more than 30%
1%
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has dropped by less than 5%
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has dropped between 5 and 10%
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has dropped between 11 and 20% 13%
51%
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12%
has dropped by more than 30%
9%
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4.11 research 055
RICERCA RESEARCH Oggettistica in acciaio Steel products
Consumer demand
2010 2009
has remained unchanged
28%
13%
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has increased between 21% and 30% 1%
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has increased by more than 30%
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has dropped by less than 5%
4%
4%
has increased by less than 5%
è inv rim ari ast a a è a ta me u no me d nt è el 5 ata il 5 aum % % en e ta è il 1 ta t l'1 aum 0% ra 1% e n e tat è a il 20 a tra il 2 um % 1% en e i tata l t è a 30% ra olt um re en il 3 ta 0% ta è me di no min de uit l a è d 5% il 5 im % inu e i ita l 1 tr 0% a èd l'1 im 1% in e i uita l 2 tra 0% èd il 2 im 1% in e i uita l 3 tra 0% è olt dim re in il 3 uit 0% a
has dropped between 5 and 10%
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è inv rim ari ast at a è a me au no me d nt è a el 5 ata u il 5 m % % en e ta è a il 10 ta tr l'1 um % a 1% e n e tat è a il 20 a tra il 2 um % 1% en e i tata l3 t è a 0% ra olt um re en il 3 ta 0% ta è me di no min de uit l a è d 5% il 5 im % inu e i ita l 1 tr 0% a è l'1 dim 1% in e i uita l 2 tra 0% èd il 2 im 1% in e i uita l 3 tra 0% è olt dim re in il 3 uit 0% a
Orologeria Watches
Consumer demand
2010 2009
has remained unchanged
24%
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has increased by less than 5%
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has increased between 5% and 10% 16%
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has increased between 11% and 20%10%
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1%
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4%
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9%
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6%
has dropped by more than 30%
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% di vendita rispetto al periodo natalizio 2009 Sales % compared to Christmas 2009
Consumer demand
2010 2009
has remained unchanged
19%
47%
7%
9%
has increased between 5% and 10% 5%
5%
has increased between 11% and 20% 6%
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è inv rim ari ast at a è a me au no me de nta è a l 5% ta il 5 um % en e i tat l a è a 10% tra l'1 um 1% e n e i tata l 2 tr 0 a è il 2 aum % 1% en e i tata l 3 tr è a 0% a olt um re en il 3 ta 0% ta è me di m no in de uit l a è d 5% il 5 im % inu e i ita l 1 tr 0% a èd l'1 im 1% in e i uita l 2 tra 0% è il 2 dim 1% in e i uita l 3 tra 0% èd olt im re in il 3 uit 0% a
has increased by less than 5%
056 research 4.11
has increased by more than 30%
0%
0%
has dropped by less than 5%
6%
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has dropped between 5 and 10%
4%
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3%
has dropped between 21 and 30% 29%
0%
has dropped by more than 30%
0%
3%
INIZIATIVE INITIATIVE
IL SOGNO “PREZIOSO”
DI SERGIO CIARROCCHI UN PIONIERE DELLE VENDITE ONLINE by Marina Morini
n Aprire un negozio virtuale Dopo il diploma ottenuto a Valenza Po nel 1974, Sergio Ciarrocchi si occupa della gioielleria di famiglia ad Ascoli Piceno: un lavoro tranquillo, senza particolari sorprese. Eppure, nel 2000 se ne va, con un sogno: “Volevo intraprendere un’attività dinamica e non ripetitiva, sempre nell’ambito della gioielleria, e decido così di aprire un sito e di dedicarmi al commercio online”. Detto oggi può sembrare banale, ma bisogna pensare a cos’era, una decina di anni fa, il commercio online in Italia, soprattutto nel settore orafo. Se nei primi anni Duemila il commercio online era già una realtà vivace negli Stati Uniti, in Italia il dettaglio non solo non era “attrezzato” dal punto di vista tecnologico, ma non era nemmeno in grado di utilizzare le nuove tecnologie (cosa, ahimè, in parte vera anche oggi). Anche il pubblico dei consumatori non era pronto: tanta era la diffidenza, soprattutto nei confronti della vendita online di gioielli, orologi e accessori di lusso. Una domanda, in particolare, ricorre spesso: perché il prezzo degli articoli è più basso rispetto a quello delle classiche gioiellerie? Sono di qualità inferiore? Non offrono le stesse garanzie di un normale negozio? “I prezzi più bassi (con sconti che variano tra il 30 e il 60%)” sottolinea Ciarrocchi “so-
Sergio Ciarrocchi no possibili grazie alla mancanza di costi fissi che un negozio deve sopportare, e al fatto di non avere un magazzino”. Ciarrocchi è pieno di entusiasmo; il lavoro lo galvanizza nonostante le difficoltà a far capire e accettare le potenzialità del nuovo mezzo. Come funziona “È stato difficile: la mia prima vendita l’ho conclusa nel 2001, quasi due anni dopo l’apertura del sito” ci dice. Ma da allora il successo è arrivato e, di pari passo, è aumentata la fiducia delle gioiellerie e degli acquirenti finali. Ma come funziona, esattamente? “Tramite il mio sito (www.listeragent.com) e attraverso il sito di eBay, che si ricollega comunque a Lister Agent, vendo gioielli, orologi e accessori di lusso, griffati e non griffati. Lavoro con negozi di gioielleria top, esclusivamente italiani: sono loro il mio magazzino, insieme a un 10% di privati collezionisti. Dopo l’iniziale scetticismo, le gioiellerie hanno imparato a conoscermi e a fidarsi di me. D’altro lato, anch’io ho bisogno di avere fiducia nei miei fornitori che, infatti, sono tutti concessionari di marchi di prestigio: a loro viene fatto un contratto per il quale, a Lister Agent, viene riconosciuta una provvigione sulle vendite.”
...e perché funziona Ciarrocchi, insignito dalla direzione centrale americana di eBay del titolo “Platinum Power Seller”, praticamente l’Oscar dei venditori, lavora molto bene sia grazie al sito eBay (che vanta 250 milioni di utenti ), sia attraverso il proprio sito. Una volta scelto il prodotto sul sito, la vendita viene poi perfezionata, attraverso un contatto diretto con il personale Lister Agent. Un aspetto, quest’ultimo, cui Sergio Ciarrocchi tiene moltissimo: “Ho una clientela internazionale (50% italiani, 40% europei, 10% extra UE) che arriva a me spesso tramite passaparola, proprio perché sono riuscito a costruirmi una solida reputazione grazie al rapporto che instauro con il cliente e per la cura del servizio, pre e post vendita.” Il sito è in italiano, inglese, francese e tedesco, e una newsletter provvede a informare i clienti di tutte le novità. Non solo. “Nel mio sito non si trovano né cestini né carrelli: una volta scelto il prodotto il cliente ci contatta e definiamo la vendita nei particolari (assistenza, spedizione, pagamento, ecc.). Faccio io stesso i pacchi per la spedizione: voglio essere certo che l’oggetto in partenza sia integro, in modo da poter rispondere ad eventuali contestazioni.” “Dovrebbe essere ovvio, ma lo dico ugualmente” continua Ciarrocchi “tutto viene fatto in maniera regolare, attraverso bonifici, scontrini, fatture. L’aspetto positivo è che dormo sonni tranquilli”. E sonni sereni lo attendono anche nel prossimo futuro: il giro d’affari nel 2010, infatti, è stato di 800 mila Euro e, per il 2011, prevede un +20-30%. “Da quando ho iniziato quest’avventura, impegnativa ma entusiasmante, gli affari crescono di anno in anno”.
AMIN REGALA AI CLIENTI
UN CORSO CISGEM L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE
n Un altro importante obiettivo raggiunto da Amin Luxury: il recentissimo accordo siglato con CISGEM SpA per offrire ai propri concessionari l’expertise gemmologica e professionale di uno dei maggiori centri di analisi ed informazione gemmologica italiano. Dopo l’accordo con il GIA (Gemological Institute of America) per il Distant Education Programme, ecco l’accordo siglato tra Amin Luxury, consolidata azienda di distribu-
zione di diamanti e pietre preziose con uffici in Italia (Firenze e Valenza) e in America (New York) e la sede centrale del CISGEM SpA, laboratorio di analisi e di informazione gemmologica di Milano. L’accordo fa parte della strategia Amin Luxury di dare un supporto di formazione, aggiornamento ed informazione ai propri clienti. Il credo dell’azienda, infatti, è che la professionalità sia sempre più indispensabile al fine d’incrementare il
proprio business soprattutto in anni molto difficili. Un cliente sempre più esigente richiede maggiore trasparenza ed un impeccabile servizio post vendita: soltanto aggiornandoci costantemente in ambito gemmologico e strategico potremo mantenere la nostra clientela e, possibilmente, ampliarla. L’accordo prevede la possibilità, per i Concessionari italiani Amin Luxury, di usufruire gratuitamente dell’esclusiva opportunità di formazione CISGEM: un corso di formazione gemmologica e orafa, della durata di tre giorni, presso la sede di Milano. Verranno trattate le 4C (caratteristiche) del diamante, le imitazioni e i trattamenti, al fine di poter valutare correttamente le pietre sia per l’acquisto che per la vendita; saranno inoltre affrontati argomenti di marketing strategico sulle attuali potenzialità del mercato. È di fondamentale importanza per Amin Luxury dialogare con operatori specializzati che possano farsi portavoce delle grandi potenzialità che il mondo del diamante può offrire, e dare quindi, ai clienti che vogliono far parte di questo grande progetto, il valore di un corso CISGEM. Dopo quelli tenuti nel Febbraio e Marzo scorso, i prossimi appuntamenti sono fissati per il 18, 19 e 20 Aprile e per il 16, 17 e 18 Maggio. Nella foto: Bobak Moghaddam Nasrollahi di Amin Luxury con Emanuela Castaman di CISGEM.
AZIENDE COMPANIES English translation: see page 86
Gioielleria Croatto
D&SIGN FA VIVERE AL CLIENTE UN’ESPERIENZA UNICA L’AZIENDA HA UN OBIETTIVO: IDEARE E PROGETTARE GIOIELLERIE DI PRESTIGIO, TRA LUSSO ED EMOZIONI.
n Dare respiro ad un concetto di ‘lusso accessibile’ che, nel rigore scenico e un po’ retrò di molte gioiellerie, sembra essersi perso. Questa è, oggi, l’esigenza principale della committenza, secondo Fabio Antonuzzi, designer e fondatore della D&sign Srl, e di Michele Gregori, socio e responsabile del coordinamento e della consegna delle commesse. C’è un evidente filo conduttore nella pluralità di segni, tipologie, materiali e funzioni che contraddistinguono i pro-
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getti della D&sign Srl, azienda leader nel mondo dell’arredo specifico per gioiellerie d’alto prestigio. Un comune denominatore che trova il suo senso compiuto all’interno di una ricerca estetica ormai collaudata, da sempre espressamente orientata al tema dell’emozionalità, dove ricerca del dettaglio e design si fondono in un connubio di sensazioni e stati d’animo. L’obiettivo dei clienti è avere un assortimento che abbia una sua integrità. Cosa significa? Che ogni prodotto, in-
differentemente dal suo valore commerciale, risulti prezioso, attraente e seducente quanto il più splendente dei diamanti. Gli esempi che seguono evidenziano un altro aspetto della filosofia della D&sign: da un punto di vista geografico, infatti, le gioiellerie godono sempre di una posizione privilegiata nelle città e, anche in questo senso, D&sign vuole camminare al passo degli usi e costumi di ogni area commerciale. Situata nel pieno centro storico di Udine, la gioielleria Croatto è stata
Gioielleria Via Veneto 43
Gioielleria Croatto volutamente concepita, col pieno consenso dei titolari, con un attento e calcolato concetto di lusso, pienamente in linea con la sobrietà di una città elegante ma al tempo stesso conviviale. Il progetto ha dato vita ad un punto vendita confortevole e facile, ma non per questo privo di ricercatezza nella scelta dei dettagli. L’allestimento, che comprende elementi materici come il legno e la resina contrastati dal vetro laccato, si declina in una scenografia di grande impatto ed accoglienza.
L’illuminazione, diffusa in maniera uniforme e puntuale, è garantita dalla presenza di attenti e sofisticati punti luce. Un ampio soppalco, infine, garantisce un’area riservata per i clienti più esigenti. Diverso è stato invece l’approccio progettuale della D&sign srl alla realizzazione della gioielleria di Via Veneto 43, della famiglia Gallo, concessionaria storica del marchio Rolex a Crotone. In questo senso si è voluto puntare ad una eleganza più ad effetto, assecondando il progetto comuna-
le di rilancio e riqualificazione della zona di via Veneto. Il risultato è all’altezza delle aspettative. All’interno della struttura, una serie di preziosi sono esposti come in una galleria di grande impatto, grazie alla combinazione e al contrasto dei vetri fumé con pelli bianche in capitonné ma, soprattutto, grazie alla bellezza quasi “onirica” di un pavimento in mosaico Bisazza, illuminato da lampadari in ottone cromato Visionnaire, come a voler indirizzare il cliente verso una nuova e appagante ricerca del lusso. Chiunque entri in una gioielleria realizzata da D&sign deve essere consapevole, infatti, di vivere un’esperienza d’acquisto unica, pervasa da suggestioni sensoriali ma anche da benessere fisico ed emozionale. “In inglese ‘design’ è sia sostantivo che verbo – racconta Fabio Antonuzzi – “Il sostantivo significa intenzione, proposito, piano, intento; il verbo significa progettare, ideare, creare, abbozzare, organizzare. Il significato della parola ‘design’ si definisce nell’intenzione di chi la usa, e noi la utilizziamo nella sua accezione più ampia”.
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COMUNICAZIONE COMMUNICATION HARRY WINSTON n Bracciali, anello e orecchini di Harry Winston, in diamanti (2 milioni di US$). Li ha indossati Fergie, dei Black Eyed Peas, durante lo show del Super Bowl XLV Halftime. n Harry Winston diamond bracelets, ring and earrings (2 million US$). Black Eyed Peas singer Fergie wore them during the Super Bowl XLV Halftime show.
MANUEL BOZZI n Mauro Ermanno Giovanardi (nella foto), del duo vocale La Crus, ha indossato, in occasione del Festival di Sanremo, alcuni gioielli in stile rock-chic della linea Banlieue del designer toscano Manuel Bozzi e, in particolare, l’anello Flat Top in argento e smalto. n On the occasion of the music Festival in San Remo, Mauro Ermanno Giovanardi (in the photo), of vocal duo La Crus, wore some rock-chic style jewels of the Banlieue line by Tuscan designer Manuel Bozzi, particularly, the Flat Top silver and enamel ring.
FOPE GIOIELLI
NARDELLI GIOIELLI
n Per la comunicazione 2011 Fope ha scelto Franco Pagetti, fotoreporter di Time Magazine e fotografo di Vogue America. Un nuovo modo di “esplorare le diverse possibili forme della bellezza”, dopo le collaborazioni con Franca Ghitti, Bruno Chersicla e Gaetano Pesce. n For its 2011 advertising campaign, Fope has chosen Franco Pagetti, press photographer for Time Magazine and photographer for Vogue America. A new way to “explore the various possible forms of beauty”, after collaborating with Franca Ghitti, Bruno Chersicla and Gaetano Pesce.
n L’attore napoletano Maurizio Aiello, diventato famoso grazie alla soap opera di Rai Tre “un Posto al Sole”, è diventato uomo immagine di Nardelli Gioielli e protagonista della campagna pubblicitaria per la quale indosserà i gioielli della collezione Uomo Primavera-Estate 2011. n Neapolitan actor Maurizio Aiello, who rose to fame thanks to soap opera “Un Posto al Sole” broadcasted on Italian tv channel Rai Tre, became endorser for Nardelli Gioielli and the protagonist of the advertising campaign for which he will wear the men’s jewellery collection for Spring / Summer 2011.
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LONGINES n La Maison elvetica ha presentato le nuove “Ambasciatrici di Eleganza”: tre donne e artiste di fama internazionale che rappresentano anche l’interesse di Longines per i nuovi mercati. Kate Winslet, conosciuta dal grande pubblico per il suo ruolo in “Titanic” e in molti altri di grande prestigio; Aishwarya Rai Bachchan, indiana, ex Miss Mondo, attrice di Bollywood (foto); Chi Ling Lin, versatile artista e regista di Taiwan. n The Swiss Maison presented its new “Ambassadors of Elegance”: three world-wide famous women and artists who also represent Longines’s interest in new markets. Kate Winslet, well-known by the public for her role in “Titanic” and in many other famous films; Indian Aishwarya Rai Bachchan, former Miss World, Bollywood actress (photo); Chi Ling Lin, versatile artist and director from Taiwan.
Dal 1990 la C.C.I.A.A. di Arezzo opera attraverso l’Azienda Speciale S.A.G.OR per innalzare la qualità e l’immagine del settore orafo • • •
Certificati di Analisi Certificazione di lotti di oggetti preziosi Certificazione Aggiuntiva ai sensi del D.lgs 251/99
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Aziende che hanno ottenuto la Certificazione Aggiuntiva del Titolo da parte della S.A.G.OR. nel 2010 ai sensi del D.lgs 251/99 ARFO GROUP CLEOPATRA ITALIA S.r.l. DAVERI VICENZA S.r.l. ELLEGI S.n.c. ERZ S.r.l. F.A.OR. S.p.A. FED’OR S.r.l. FRESCHI & VANGELISTI S.r.l. GIALLO S.r.l. JESSICA S.p.A. JOLLY BIJOUX S.n.c. LA PRIMULA S.n.c. LATER-PREZ S.r.l. MAGI ROBERTO S.r.l.
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Laboratorio di Analisi e Certificazione abilitato ai sensi del D.lgs 251/99 Via Spallanzani, 29 - Arezzo Tel. 0575 984196 Telefax 0575 984603 E-Mail: info@sagoritalia.it www.sagoritalia.it
EVENTI EVENTS EBERHARD n Fino a metà Maggio resterà aperta, presso la Biblioteca Alessandrina degli Archivi di Stato, a Roma, la mostra “Caravaggio a Roma. Una vita dal vero”. Eberhard, rispondendo all’appello di Eugenio Lo Sardo, Direttore degli Archivi, ha voluto contribuire al restauro dei primi quattro volumi (nelle foto) che riscrivono la vita del grande pittore seicentesco: documenti originali e inediti che, attraverso un affascinante itinerario espositivo, illustrano la Roma dei tempi del giovane Merisi, detto il Caravaggio. n The exhibition “Caravaggio a Roma. Una vita dal vero” (Caravaggio. His real life in Rome) will remain open until mid-May, at the Alexandrian Library of State Archives, in Rome. Eberhard, following the appeal made by Eugenio Lo Sardo, Director of the Archives, wanted to take part in the restoration of the first four volumes (in the photo) rewriting the life of the great seventeenthcentury painter: original and unpublished documents showing Rome at the times of young Merisi, called Caravaggio, through a fascinating exhibition.
indossati nei capelli e anello di diamanti. Tutto di Tiffany. n The L.U.C. XPS white gold watch by Chopard was chosen by Oscar winner Colin Firth, best actor for “The King's Speech”, by Tom Hooper. Natalie Portman, best actress Oscar winner with “Black Swan” by Darren Aronofosky, chose rubellite and diamond earrings, Elsa Peretti®, Diamonds bracelet by the Yard®, Jean Schlumberger diamond earrings worn in the hair, and diamond ring. All by Tiffany.
GOLDEN GLOBE AWARDS n I Golden Globe Awards vengono consegnati ai migliori film e programmi televisivi della stagione da una giuria composta da giornalisti stranieri. Una passerella molto ambita dalle star e dalle firme che le vestono. In alto: Jennifer Lopez indossa l’orologio Paisley Harry Winston, in platino e 606 diamanti; sotto: Catherine Zeta Jones con orecchini, bracciale e anello in platino e diamanti, di Van Cleef & Arpels. n The Golden Globe Awards were given to the best films and television programmes of the season by a jury made up of foreign journalists. A much sought-after parade for stars and their fashion designers. Above: Jennifer Lopez wears the Paisley Harry Winston platinum watch, with 606 diamonds; below: Catherine Zeta Jones with platinum and diamond earrings, bracelet and ring, by Van Cleef & Arpels.
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83° ACADEMY AWARDS® n L’orologio L.U.C. XPS in oro bianco di Chopard è stato scelto dal premio Oscar Colin Firth, miglior attore protagonista per il film “Il discorso del Re”, di Tom Hooper. Natalie Portman, premio Oscar come miglior attrice protagonista de il “Cigno Nero” di Darren Aronofosky, ha scelto invece orecchini in rubellite e diamanti, bracciale Elsa Peretti® Diamonds by the Yard®, orecchini di diamanti di Jean Schlumberger
MOSTRE EXHIBITIONS
DALL’IDEA AL PRODOTTO: IL VIAGGIO DELL’ARGENTO FROM IDEAS TO PRODUCTS: THE JOURNEY OF SILVER
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n 12 artists and designers, master silversmiths, are the protagonists of exhibition “Mindful of Silver” – The journey of a vessel from conception to completion – which will be held in London, at the Goldsmiths’ Hall, from May 27 to July 16. Julie Chamberlaine, exhibition curator, proposed the artists to design and create a vessel – an item that belongs to silversmith tradition – of their choice, with the purpose to offer a creative experience to designers and a visual experience to watchers. In the photos: 1) “Mokume Gane” bowl, made with 128 layers of silver and gilding metal, by Alistair McCallum (2010); 2) Heptagonal jug whose top unhinges to form a handle. In 925 silver and enamel, by Hector Miller (2010); 3) “Spiritus”, inspired to leaves, in bent, hammered and welded silver, by Theresa Nguyen (2010).
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n 12 maestri artisti-designers dell’argento sono i protagonisti della mostra “Mindful of Silver” - Viaggio di un vaso dall’ideazione al completamento - che si tiene a Londra, presso la Goldsmiths’ Hall, dal 27 Maggio al 16 Luglio. Julie Chamberlaine, curatice della mostra, ha proposto agli artisti di progettare e di creare un vaso articolo che fa parte della tradizione argentiera - a loro scelta, al fine di realizzare un’esperienza creativa per il designer e visiva per chi lo osserva. Nelle foto: 1) Ciotola “Mokume Gane”, realizzata con 128 strati d’argento e di metallo dorato, di Alistair McCallum (2010); 2) Brocca ettagonale la cui parte superiore si stacca a formare un manico. In argento 925 e smalto, di Hector Miller (2010); 3) “Spiritus”, in argento, ispirato alle foglie, piegato, martellato e saldato, di Theresa Nguyen (2010).
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S’INAUGURA A GIUGNO IL MUSEO DEDICATO A RENÉ LALIQUE THE MUSEUM DEDICATED TO RENÉ LALIQUE INAUGURATED IN JUNE n Sorgerà proprio là dove René Lalique aveva fondato la sua fabbrica del vetro nel 1921. Il nuovo Musée Lalique sarà infatti inaugurato, a fine Giugno, a Wingen-
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sur-Moder, in Alsazia, Francia: una struttura moderna che ospiterà oltre 550 pezzi del geniale artista della gioielleria e del vetro, che ha dominato con le sue creazioni
il periodo dell’Art Nouveau e dell’Art Deco. Il museo presenterà i diversi aspetti dell’opera di Lalique: disegni, gioielli, bottiglie di profumo, oggetti per la tavola,
“Serpent” (1924)
luci, vasi e molto altro. Le collezioni sono state acquisite da donazioni, collezionisti privati, musei parigini. Il Musée Lalique è stato realizzato da Wilmotte Agency, in collaborazione con gli architetti Chiodetti e Crupi, di Colmar. n It will be situated exactly where René Lalique had founded his glassmaking site in 1921. The new Musée Lalique will open at the end of June, in Wingen-sur-Moder, in Alsace, France. A modern building featuring more than 550 pieces by the jewellery genius and glass artist who dominated the Art Nouveau and Art Deco period with his creations. The “Bacchantes” (1927) museum will show the various aspects of Lalique’s work: designs, jewellery, perfume bottles, dressing table items, lamps, vases and much more. The items were acquired from donations, private collectors, Parisian museums. The Musée Lalique was designed by Wilmotte Agency, in collaboration with architects Chiodetti and Crupi, from Colmar.
LE ARMATURE, OPERE DI OREFICERIA ARMOURS, GOLDSMITH WORKS n Dal 16 Marzo al 26 Giugno, il Musée de L’Armée, all’Hotel National des Invalides, a Parigi, ospita la mostra “Sotto l’Egida di Marte” - Armature dei Principi d’Europa pezzi provenienti da grandi collezioni di armature europee e americane. Queste armature, non a caso considerate “vere e proprie opere di oreficeria”, sono state realizzate nella seconda metà del XVI secolo e indossate dai sovrani e dai principi d’Europa. Le raffinate decora-
zioni, ispirate a scene mitologiche, a battaglie, ad atlanti o ad animali, sono il frutto dell’incredibile lavoro di pittori come Jean Cousin le Père e dell’orefice Etienne Delaune (entrambi vissuti nel ‘500). Le collezioni sono state prestate dai più importanti musei internazionali: Dresda, Stoccolma, Vienna, Torino, New York, Louvre e molti altri. n From March 16 to June 26, the Musée de L’Armée Museum, at the Nationale des Invalides Hotel, in Paris, is hosting the exhibition “Under the aegis of Mars” Armours of European Princes - displaying art pieces coming from great European and American armour collections. These armours, not by chance considered “veritable goldsmith works”, were made in
the second half of the 16th century and worn by European kings and princes. Their refined decorations, inspired to mythological scenes, battles, atlases or animals, were born of the incredible work of painters like Jean Cousin le Père and goldsmith Etienne Delaune (both lived in 1500). Collections were borrowed from the most important international museums: Dresda, Stockholm, Wien, Turin, New York, Louvre and many more.
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150 ANNI: VIVA
IL TRICOLORE! HAPPY ANNIVERSARY, ITALY!
GIANNI CARITÀ n Una collezione in edizione limitata di ciondoli e anelli con diamanti, rubini e smeraldi: così festeggia la Casa napoletana, fondata nel lontano 1834. n A limited edition collection of pendants and rings with diamonds, rubies and emeralds: this is how the Neapolitan firm, founded back in 1834, is celebrating Italian Unity.
LE BEBÉ DI LUCEBIANCA
CHANTECLER n La campanella, gioiello-icona della maison di Capri, veste il tricolore. Versione in oro bianco, diamanti e smalti colorati. n The little bell, jewel and icon of the firm from Capri, is wearing the Italian flag. These precious charms are made, in a limited edition, of white gold, diamonds and colored enamel.
n LeBebé trsforma il suo classico ciondolo in un trittico coi colori della bandiera italiana. In oro, pavé di diamanti, zavorite e rubini, il pendente sarà disponibile su ordinazione. n LeBebé turned its classical pendent into a triptych showing the colours of the Italian flag. The gold pendant with diamond pave, green garnet and rubies will be available to order.
NARDELLI GIOIELLI n Accanto al nome degli sposi e alla data delle nozze recano la scritta “150” le fedi dedicate all’unità d’Italia. Sconto del 10% sul prezzo delle vere a chi si è sposato il 17 Marzo. n The number “150” is engraved on the wedding rings dedicated to Italian Unity, next to the name of the bride and bridegroom and the date of the wedding. 10% discount on the price of wedding rings for those who got married on March 17th.
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RAFFAELLA DI MONTALBAN n Occhiale-gioiello con mascherina verde accompagnata dalle caratteristiche “astine” destrutturate in corallo, pietra di luna, quarzo di rocca e “morositas” di peridot. n Jewel-glasses with green frame and the typical deconstructed “legs” in coral, moonstone, rock crystal and peridot stones.
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DDM - DANIELA DE MARCHI n Gioielli che s’ispirano agli elementi naturali, in argento, bronzo e ottone, con bruniture, smalti e una texture brevettata, il “dropage” (procedimento applicato alla tecnica della fusione a cera persa). n Jewels inspired by natural elements, made of silver, bronze and brass, burnished, enamelled and with “dropage”, a patented texture (a process applied to lost-wax casting).
EMPORIO ARMANI GIORGIO VISCONTI n Collezione Allure 2011. Anelli della linea Art Collection in oro bianco, pavé di diamanti neri con motivo in diamanti bianchi. n 2011 Allure Collection. Rings of the Art Collection line in white gold, black diamonds pavé with white diamonds motif.
n Collezione Primavera/Estate 2011. Retro Future Collection: bracciale in pelle nera. n 2011 Spring/Summer Collection. Retro Future Collection: bracelet in black leather.
ELEGANTE
È IL NERO BLACK IS ELEGANT BELL & ROSS n Tourbillon Airborne - edizione limitata. Movimento meccanico a carica manuale; quadrante 3D nero fotoluminescente, cinturino in razza. Impermeabile a 100 metri. n Tourbillon Airborne - limited edition. Mechanical movement with manual winding; 3D black photoluminescent dial, stingray strap. Water resistant at 100 meters.
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DE GRISOGONO n Il diamante nero come pietra protagonista in gioielleria: l’invenzione di Fawaz Gruosi, titolare del marchio de Grisogono, compie 15 anni. Stravaganza diventata lusso esclusivo, i diamanti neri sottolineano ed esaltano le creazioni del gioielliere del jet-set, che ancora oggi li usa in contrasto con perle, diamanti bianchi, pietre preziose e di colore. Foto: il primo anello realizzato con 170 carati di diamanti neri e perla bianca di 17 mm. n Black diamond playing a leading role in the world of jewellery: this invention by Fawaz Gruosi, owner of the de Grisogono brand, just turned 15 years old. Eccentricity turned into exclusive luxury, black diamonds highlight and enhance the creations of the jet-set jeweller, who still uses them in contrast with pearls, white diamonds, precious and colour stones. Photo: the first ring made with 170 carat of black diamonds and a 17 mm white pearl.
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SWAROVSKI n La prima collezione da uomo firmata dall’azienda austriaca comprende sei linee. Nella foto: bracciale Coccodrillo “Nevada”, a grandi maglie in acciaio lucido e testa di coccodrillo in pavé di cristalli Jet. n The first man collection signed by the Austrian company comprises six lines. In the photo: “Nevada” crocodile bracelet, with big polished steel mesh and crocodile head in Jet crystal pavé. www.swarovski.com
CHIMENTO UOMO n “Square”. Bracciali in acciaio, PVD rosa e nero e diamanti neri. n “Square”. Bracelets in stainless steel, black and rosé PVD, and black diamonds. www.chimento.it
ROCK, SOFT
O GLAM? 2011 UOMO / MEN OTTAVIANI n Bracciale in cuoio da personalizzare con l’inserimento di ciondoli e beads in argento, smalti e zirconi neri. n Leather bracelet to customize with charms and beads in silver, enamel and black zircons. www.ottaviani.com
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COMETE GIOIELLI n Dalla Collezione Classic, bracciale in oro bianco con diamanti bianchi e neri. n From the Classic Collection, bracelet in white gold with white and black diamonds. www.comete.it
MANUEL BOZZI n Il designer toscano presenta uno dei bracciali della collezione “Manuel Bozzi”: un mix grintoso di argento e bronzo antico in maglia groumette, abbinato a pelle intrecciata. n The Tuscan designer introduces one of the bracelets of the “Manuel Bozzi” Collection: a gritty mix of silver and antique bronze in groumette mesh matched with interwoven leather. www.manuelbozzi.it
BARAKÀ n Bracciale in oro rosa, acciaio e ceramica nera. n Bracelet in rosé gold, steel and black ceramic. www.baraka.it
BREIL n Dalla Collezione Cave, bracciale in acciaio bilux, e cinturino in pelle nera sostituibile. n From the Cave Collection, bracelet in bilux steel and black leather interchangeable strap. www.breil.com
ARKANO n Bracciale in acciaio, oro 18kt e diamanti, con finitura nera soft touch. n Bracelet in steel, 18kt gold and diamonds with soft touch black finishing. www.arkano.it
ZANCAN GIOIELLI n Dalla Collezione Hi-Tekh, in acciaio, ceramica, trattamento PVD nero e oro rosa. n From the Hi-Tekh Collection, bracelet in steel, ceramic, black PVD treatment and rosé gold. www.zancangioielli.it
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IL VERO LUSSO È IL
TEMPO LIBERO TRUE LUXURY IS FREE TIME by Antonella Garello
n È opinione sempre più diffusa che il vero lusso nella nostra società occidentale, moderna e consumista - consista nel poter disporre del proprio tempo, nel poter dedicare energie e impegno ai propri interessi e alle proprie passioni. Artisti, sportivi, semplici appassionati delle più diverse discipline si districano tra mille impegni di lavoro, famiglia e relazioni sociali per poter dedicare del tempo a sé stessi - periodi più o meno lunghi per “ritemprare corpo e spirito”. Da sempre orologeria e gioielleria affiancano gli appassionati di hobby e sport: la prima con modelli specificamente studiati, sempre più precisi e affidabili; la seconda con gioielli che esplicitamente richiamano le diverse attività e che costituiscono un regalo (o auto-regalo) originale e inaspettato. Musica, cinema, viaggi, calcio, golf, skateboard, alpinismo, baseball, jogging, vela, equitazione, tennis... Seguendo le proprie passioni, ciascuno può scegliere il proprio gioiello, personalissimo e beneaugurante.
n It is becoming a more and more common opinion that true luxury – in our western, modern and consumerist society – consists in having some spare time, being able to dedicate energies and care to one’s interests and passions. Artists, sports fans, mere lovers of the most varied disciplines have to manage thousands of business engagements, family and social relations before dedicating some time to themselves, for more or less long periods, and “restoring the body and the spirit”. Watch and jewellery manufacturers have always catered for hobby and sports lovers: the former with specially designed, more and more precise and reliable models; the latter with jewels that explicitly recall the various activities and make an original and unexpected gift (or self-gift). Music, cinema, travelling, soccer, golf, skateboard, mountain-climbing, baseball, jogging, sailing, horse-riding, tennis... People can choose their own, personal and auspicious jewel, following their passions.
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01 BROSWAY n Dalla collezione Rodeo, bracciali in acciaio, pelle e cristalli neri Swarovski® Elements. n From the Rodeo collection: steel and leather bracelets with Swarovski® Elements black crystals. www.brosway.com
02 CHARADE JEWELS n Pendente in oro bianco, diamanti bianchi taglio brillante e smalto; pendente in oro bianco e oro bianco rodiato, con diamanti bianchi taglio brillante. n White gold pendant, with brilliant-cut white diamonds and enamel; white gold and rhodium-plated white gold pendant, with white brilliant-cut diamonds. www.charadejewels.it
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TISSOT PER SPAZI APERTI E GIUNGLE URBANE FOR OPEN SPACES AND URBAN JUNGLES n Tra i modelli di punta della gamma Tissot, il T-Touch Trekking adotta un’esclusiva tecnologia tattile ed è perfetto per escursionisti. Funzioni: ore (12H o 24H), minuti, secondi, data, cronografo (tempi intermedi e addizionali), allarme, altimetro (metri e piedi), bussola, termometro (°C e °F), barometro. Cassa in titanio, quadrante arancione o kaki. www.tissot. ch n One of the best-selling models of the Tissot range, T-Touch Trekking adopts an exclusive tactile technology and is perfect for excursionists. Functions: hours (12H or 24H), minutes, seconds, date, chronograph (intermediate and additional time), alarm, altimeter (meters and feet), compass, thermometer (°C and °F), barometer. Titanium case, orange or kaki dial. www.tissot.ch
n Sono dedicati agli appassionati del golf i bracciali in cuoio, argento 925 e quarzo bianco. Linea Golf. n Leather, sterling silver and white quartz bracelets are dedicated to golf lovers. Golf line. www.belloeitaliano.it
04 ALESSIA ANSALDI DESIGN n Collezione “Il mio Pony”: ciondoli, bracciali, orecchini e gemelli sono disponibili in oro 750 o argento 925, lisci o con la sella in pietre preziose o in smalti colorati. n “Il mio Pony” collection: pendants, bracelets, earrings and cuff links are available in 750 gold or sterling silver, plain or with saddle in precious stones or coloured enamels. www.alessiaansaldidesign.it
05 DODO n Dodo Express: bracciale in oro rosa. n Dodo Express: rosé gold bracelet. www.dodo.it
06 SWAROVSKI n Allegro e vivace il bracciale ravvivato da charm con tanti richiami alla vita outdoor. n Lively, sparkling bracelet, brightened up with charms with many references to outdoor life. www.swarovski.com
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LUMINOX PROFONDO BLU DEEP BLUE n Luminox, che da 20 anni realizza gli orologi dei guardiacoste americani, dedica ai sub professionisti il Deep Dive. Resistente fino a 500 metri, è dotato di una valvola all’elio automatica, un sistema di blocco della lunetta per il quale è in corso il rilascio di brevetto e del sistema Luminox Light Technology, che garantisce massima visibilità grazie ai suoi microrotori. Edizione limitata. www.luminox.com n Luminox, which has manufactured watches for American coastguards for 20 years, dedicated Deep Dive to professional scuba divers. Water resistant down to 500 meters, it is provided with an automatic helium escape valve, a bezel locking system whose patent is being issued, and the Luminox Light Technology system, which guarantees maximum visibility thanks to its microrotors. Limited edition. www.luminox.com
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01 ROSATO n Pendenti in oro giallo e smalto della collezione City. n Gold and enamel pendants from the City collection. www.rosato.it
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02 MARIO BUCCELLATI n Dalla free time collection, linea Sterling & Colours: bracciale in argento e quarzo verde. n From the free time collection, Sterling &Colours line: silver and green quartz bracelet. www.mariobuccellati.it
03 MERĂ™ n Spilla unisex piccozza da montagna e orecchini bicicletta, in oro 18 carati. n Unisex brooch with mountain ice-axe and bike earrings, in 18 carat gold. info: 02 86460700
04 FRANCESCA VILLA n Anelli Olimpique - Diario di Viaggio, in oro bianco, brillanti, bottoni anni ‘50. n Olimpique Rings - Diario di Viaggio collection, in white gold, diamonds, 1950s buttons. www.francescavilla.it
06 05 MORELLATO n Drops in acciaio e smalti colorati; collana a cordoncino con pendente in acciaio con cristalli e smalto colorato. n Steel and coloured enamel drops; string necklace with steel pendant with crystal and coloured enamel. www.morellato.com
06 GIANNA SARTORI n Bracciale della collezione Joker, ispirato al gioco del burraco, in argento placcato oro e smalti. Collana, orecchini e ciondolo in parure. Design by Gianna Sartori. n Joker collection bracelet, inspired by card game burraco, in gold-plated silver and enamels. Necklace, earrings and pendant as a set. giannasartori@yahoo.it
07 AMORE & BACI n Bracciale in argento e smalti colorati. n Bracelet in silver and colored enamel. www.amoreebaci.com
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RECONVILIER IL GOLF DIVENTA UN GIOCO... MAKES GOLF EASIER
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n L’Hercules “Golf Master”, con la sua applicazione GPS integrata al movimento, permette di calcolare distanza dal green, angolo laterale o centro, in metri o in yard. Il meccanismo “Rotar” si aziona esercitando una semplice pressione. Movimento meccanico a carica automatica ETA 2892A, cronometro certificato COSC. Cassa in titanio. reconvilier.com n Hercules “Golf Master” , with its integrated GPS application, allows calculating the distance to the green, front edge or centre, in meters or yards. The “Rotar” mechanism can be operated by simply applying some pressure. Automatic ETA 2892A mechanic movement, COSC-certified chronometer. Titanium case. reconviliere.com
01 TROLLBEADS n Bead “Squadra”, realizzato interamente in argento 925. n “Team” bead, entirely made of serling silver. www.trollbeads.it
02 GIOVANNI RASPINI 04
n Portachiavi con charms Sport, in argento 925. n Key-ring with Sport charms, in sterling silver. www.raspini.it
03 LUXENTER n Dalla linea Charms by Luxenter, ciondoli realizzati in argento e smalto n From the Charms by Luxenter line, charms in silver and enamel. www.luxenter.com
04 OTTAVIANI n Beads a tema sportivo, in argento 925. n Beads inspired by sports, made of sterling silver. www.ottaviani.com
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n È nata dalla partnership con Conte of Florence la nuova collezione Golf di Nomination: comprende bracciali con charms, collane e portachiavi in argento 925 con dettagli in acciaio, smalto e pelle. n The new Golf collection by Nomination stemmed from the partnership with Conte of Florence. It includes bracelets with charms, necklaces and key-rings in sterling silver with steel, enamel and leather details. www.nomination.com
06 ATHENA GIOIELLI n Dalla collezione Primavera Estate 2011, bracciale in argento 925 della linea Earth. n From the 2011 Spring Summer collection: sterling silver bracelet of the Earth line. www.athenagioielli.it
4.11 zoom 083
ENGLISH TRANSLATION
LUXURY & MORE Italian version: see page 20
Europe, and they will be looking forward to doing some shopping in Milan on the occasion of Expo 2015.
THE WORLD BURNS, GOLD RISES
NO HEAVY METALS IN CHILDREN’S JEWELLERY
n Disorders in the Middle East and North Africa; increasing inflation due to a strong rise in the price of raw materials, especially oil; the flight from financial markets of emerging countries where share lists are collapsing: at the beginning of March wrote Marco Dall’Ava, on the soldionline website - the Saudi stock exchange, the biggest world exporter of crude oil, closed the session with the worst decline since November 2008. All that contributes to making gold quotations rise (1434 dollars per ounce on 10/3), as gold proves to be a store of value par excellence.
n The CIBJO Precious Metals Commission brought forward a few proposals with regard to the amount of heavy metals – nickel, cadmium and lead – used in children’s jewellery. In addition to “pass” and “fail”, the new EU directive introduced the option “no decision” for nickel test results, which is causing great confusion. As of July 2011, some new amendments will place further restrictions on cadmium. By 2012, France will incorporate a limit on children’s exposure to lead: since there are no relevant regulations in Europe, they will refer to US standards, which do not allow using more than 300 parts per million of lead, and this limit will be reduced to 100 ppm within August 2011. Finally, in July 2010, President Obama signed the DoddFranck Act, a bill requiring the companies that use gold or other minerals in their products to disclose whether they use “war minerals” from the Democratic Republic of Congo or neighbouring Countries.
AN EXCEPTIONAL 2010, AT LEAST FOR OTTAVIANI n 2010 wasn’t an exceptional year for the jewellery sector, but many companies managed to see a slight, long-awaited recovery. For Ottaviani, though, 2010 brought excellent results, as turnover increased by a good +35%. The company from the Marche region, a leader in the sector of housewares, obtained this result thanks to its product quality and design, and the important cooperation of designer Karim Rashid. Significant results were also achieved in jewellery and bijoux lines.
WHAT IS SOMEONE ASKS YOU FOR A “BAOSH”? n It’s written “bao shi”, pronounced “baosh” and means “jewel” in Chinese. We cannot master the third “I” yet (remember the three Italian “I’s” - Impresa, Internet, Inglese - Enterprise, Internet, English) and we should already have a try at Chinese. According to Centro Studi per l’impresa of the Italy-China Foundation and Global Blue (a company that deals with Tax free shopping), the number of Chinese tourists in Italy is soaring, and they appear to have chosen Milan as one of their favourite destinations (+42% of purchases in 2010 compared to Rome). The Chinese, who spare no expense, love the “quadrilateral” of fashion, where they mainly buy clothes (70%) and jewellery (which saw a 135% increase in preference). The World Tourism Organisation predicts that, in the next ten years, twenty million Chinese travellers will be visiting
A BEAD CHOSEN BY POPULAR ACCLAIM n Trollbeads Denmark announced the third edition of “People’s Bead” contest. Designers and sheer lovers can join the contest by loading their drawings or photographs on the website www.trollbeads.it. Internet votes will choose the bead winner, which will be manufactured in 18-carat gold and included in the 2011 Autumn/ Winter collection. The winner will receive the copyright. The deadline for loading designs is April 26 and the public will vote from May 2 to 5.
BOCCADAMO AND CASIO GO INTO SPORTS n Swimming and motorcycling will be represented, respectively, by Olympic champion Massimiliano Rosolino, advertising testimonial of the new Boccadamo Men’s line, and by Danilo Dell’Olmo, champion of the Triumph team, who will race wearing the Boccadamo logo during the whole SuperSport Championship. Casio Computer Co. will be again this year the official partner of the Red Bull Racing Formula 1 team – Sebastian Vettel and Mark Webber. Besides the Casio logo on
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cars and race suits, Edifice chronographs will be the team's official watches.
BEADS&CO. AFTER THE NET, THE FRANCHISING n Functional, practical, with references to the Sixties: optical patterns on the walls and black and white furniture. It’s the first Beads&Co franchise store, recently opened in Vicenza. The company from Arezzo specialises in selling semi-finished products for making fashionable do-it-yourself je wels online. The store offers a wide variety of products: chains and details, 925 silver, Swarovski crystals and hard stones in any colour, jewellery assembly kits, but also collections of finished jewels.
ERRATA CORRIGE STROILI ORO: ROME IS NOT IN CHINA n In our January issue, we published an article about the opening of a new Stroili Oro flagship store in Via del Corso, Rome (in the photo, the interior of the store). Unfortunately, the photo accompanying the article about Stroili Oro’s store was taken in China. We apologise to the people concerned and to our readers.
GEMMOLOGY Italian version: see page 46 MUZO EMERALDS: WELCOME CERTAINTY! by Luigi Costantini n Perhaps you had missed this, and it’s a real shame, given the implications of the case: since 2009, the concession for cultivating the Muzo field was taken over from its rightful owner - the Colombian government - by a mining company, Texma, whose solid origins are starred and striped and whose operational arm, from a commercial point of view, is called Muzo International. Well, among the normal (normal, after Victor Carranza’s times?) alternations in the handover of the Kingdom’s keys, some directives and lines of conduct are now dispelling that leaden aura which, since the mid-Nineties, weighed heavy on the mythical green stone. Does the 4060% vertical fall reported on the price lists of Columbian emerald between 1994 and 1996, if I remember well, mean anything to you? It was a relentless avalanche, triggered off at the source by the endemic and pernicious recourse to treatment with that “Optikon” calamity, a synthetic resin trying to displace the
old, traditional, but, all things considered, innocuous even though tricky, cedar or almond oil. And please, do not be angry with me if I am vehemently railing against the former: at the end of that decade, its impudent pushiness was such that I even found it in a beautiful rough crystal at the gates of Muzo, offered as an encouragement to a wayfarer thirsting (for green flows) on a gemmological pilgrimage along the via andina of emerald goddess Fura, so close to the heart of the Muisca South American tribe! It was more treacherous than facing the FARC or paramilitary bands that would rage around the mine of Muzo, in the lands of the Boyacà Department, 100 Km north-west of Bogotà. Before the last grinding, during the faceting stage, that beautiful hexagonal prism, as big as a thumb, would relentlessly fall apart because of the differential in the thermal expansion coefficient between the filler (optikon) and the host crystal. And what about that dreadful emerald agglutinate with epoxy resin, which also appeared in those illfated years? It was the final debacle, a bullying coup de grace to the dying Sovereign of the Andes. Well, dear friends, it really seems that all this may just turn into a bad memory and end up in the disgraceful dump of history. Two thirds of Columbian production, that is to say the highest percentage of quality emeralds in the world – that is the capacity of Muzo’s underground cultivations, currently served by four vertical wells – is now under a strict quality control system going from the extraction to the final selling stage, including cutting and certification phases. The extraction – which employs 350 miners on site - is controlled by the mining company; the cutting phase – which employs 50 professionals – is performed at the company-owned cutting workshops based in Bogotà; the certification is carried out by a Genevan institute, as the showroom is in Switzerland as well, again company-owned. In short, our stones are not given any chances to slip into wicked hands, also because they are always accompanied by a traceability code: rough crystals make their journey, from the dark schistose and metamorphic bowels of Muzo to the cutting workshop in the capital, numbered, catalogued and sealed. Cut stones then fly from South American Pacific Ocean shores to the European coasts of the Atlantic, provided with a serial number, which identifies their lot and the warehouse they come from. In addition to normal quality standards, the certificate includes indications of geographical origin and the stone’s virginity – absence of resins/polymeric treatment (it’s a shame that the use of “non permanent oils to improve appearance, where necessary” was not banned).
Sales are assigned to a network of trustworthy and reputed representatives, guaranteeing the reliability and honourableness of the statements above. Indeed, if Muzo means lower presence of iron, and therefore a green/bluish green shade at higher saturation (intensity) compared with the bluish green/ yellowish green of emerald from Chivor and Coscuez mines or the material - though magnificent – coming from Pakistan or Afghanistan; if Muzo means great transparency and considerable sizes; if Muzo also symbolises the best, qualitatively speaking, so much so that it became a touchstone for emeralds of other provenance; if Muzo amounts, in actual fact, to figures fluctuating between 50 and 50 thousand dollars per carat, reaching peaks of 110 thousand dollars per carat; if Muzo is all this, then Muzo did not deserve the affront and contempt of the past decades. It really doesn’t deserve it. Did the desacralisation and blasphemous rape of emerald goddess Fura lead (and that’s what we’d call nemesis of history!) to the institution of a sort of small emerald label? There was no other choice in Muzo: the market and consumers require certainties, especially these days. Does certainty mean the bitter medicine of labels? Well, it’s up to you to judge whether this bitter medicine is good or bad…. Victor Carranza, “Emerald Czar”. Emerald mine owner in the area of Boyacá, extracting from only 50% of Colombian stones. Arrested in 1998, during the first world conference on emeralds in front of 700 professionals in the sector, he was released in 2002. His charges? Drug trafficking and massacres, carried out by his paramilitary gangs.
RESEARCH Italian version: see page 52 FEDERDETTAGLIANTI: CHRISTMAS SALES STILL DOWN n Jewels, gold, silverware, watches: we certainly cannot say that year-end sales, that is to say December 2010, went particularly well. The jewellery retailers that reported an increase in the number of items sold went from 14 to 18%, it’s true, but those with an unchanged balance compared with the previous year dropped from 47 to 19%, while those ”in negative ground” rose from 39 to 63%. 50% of interviewed jewellers reported a drop in items sold ranging from 11 to 30%. These are the results of the usual survey carried out by Federdettaglianti OrafiConfcommercio on December sales. A good 340 jewellers, against 207 last year, answe-
red the questions in the questionnaire they received in the second half of January 2011. Said results were not surprising, as an informal survey carried out in the first days of 2011 had already shown a discouraging situation regarding the trend of year-end sales, traditionally the most important period for the turnover of retailers in the sector of gold, jewellery, silverware and watches. Unfortunately, the analysis of these data confirmed the first impressions and invites us, as many professionals suggested, to reflect on the need to launch effective advertising campaigns to face the worrying drop of sales in the sector. In fact, you only have to look around to understand that the general reduction in consumers’ spending power is at the origin of a wider contraction in consumption, which can be clearly seen in the jewellery sector even more than any other market segment. Sales were definitevly below expectations and hopes. But why? Many professionals point fingers at gold buyers, who, in their opinion, reduced jewels to a mere financial instrument. This way, the image of traditional jewellers is tarnished, since they are involved, against their will, in an ungratifying comparison with a commercial situation that too often – as reported in several marginal notes - tricks customers who want to convert their pieces of jewellery into cash. Others express their difficulty due to the continuous changes in the market, while others point out that the increase in the price of gold, and lately silver as well, affected sales, which were already falling. On the whole, it is not easy to understand why the last month of the year was no better than the others. Customers showed little interest in jewels, which represented the gift par excellance even in the past few years. We have great difficulties - some jewellers complained bitterly - in proposing precious objects to customers who, although interested in our products in principle, are however distracted by other items. A comparison with the data collected with the survey carried out in January 2010 on December 2009 sales, reminds us that at the time - and we refer to one year ago, not a decade ago - professionals were determined to adopt at any cost a positive attitude towards the ups and down of the market. Twelve months later, positivity turned into negativity towards a market that – as highlighted at the beginnng - suffered a downturn ranging from 11 to 30% compared with the same period in 2009 for about 50% of interviewees. On the other hand, we cannot ignore that 19% of professionals did not report any changes compared with the previous year and that 18% even reported an increase in sales ranging from 5 to 20% (we specify
4.11 english translation 085
ENGLISH TRANSLATION again that these data refer to the number of items sold). Particularly interesting were the choices of companies that managed to maintain approximately the same profits as the previous year by brilliantly managing inventory and various expenses. These companies tried to propose left-over stocks correctly and fortunately, as they say, the market reacted quite well. By analysing individual items, we can see that for 54% of interviewees the sale of goldware saw a downturn ranging from 5% to 10% in 2009, while today more than 40% of questionnaires (to be precise 43%) report a drop in sales ranging from 21% to 30%. The same applies for fine jewellery, for which 34% report a drop in sales ranging from 21% to 30%, while in 2009 only half the interviewees reported a downturn between 5% and 10%. Very interesting was the figure concerning 18% of professionals, who declared that the demand was unchanged compared with the same period in 2009: 3 percentage points higher compared with the previous survey. For 32% of interviewees the demand of branded jewellery remained unchanged, while for about one fourth of professionals the demand fell to 11% - 30%. In January 2010, one company out of ten reported an unchanged demand of no branded jewellery, while today a good 29% state that the demand is stable. 29% of professionals even report a 5 to 30% increase in demand. For 24% branded jewellery did not suffer any downturns in market shares. On the other hand, the vast majority of professionals highlighted a drop in demand. A divergence that is getting wider and wider. A good 26% reported that the demand fell to 20% - 30%. The downturn in silverware sales is slowing down: for 35% of interviewees it is basically stable after last year’s collapse. The demand of silver jewels is increasing. Although there weren’t any questions on this type of ornament, many professionals wanted to highlight that this product has become an alternative to steel items and its demand for 24% of professionals is basically unchanged, compared with the same period in 2009, when 50% of the retailers involved in the survey reported a downturn ranging from 11% to 30%. The entry “watches” is general and does not take into consideration the various types of products. However, for 24% of professionals the demand is stable, while 39% saw an increase in sales ranging from 5 to 20%. The rest of interviewees reported a significant drop in sales. According to professionals, the increase in sales is due to the massive marketing campaigns launched for watches, which have always had a positive impact on the trend of year-end sales.
The survey by Federdettaglianti The survey was carried out from the first half of January 2011 on 340 members of the Federation without any geographical distinctions. Last year, the questionnaires were filled in by 207 retailers. In pratical terms, the questionnaires were spread by the Local Associations that joined the initiative, which in turn handed them out to their members. About 94 % of questionnaires was signed by professionals of the traditional type and the vast majority is made up of joint partnerships. Most of them are one-man companies (36%), followed by limited partnerships (26%) and unlimited partnerships (22%), while 14% are joint-stock companies. 60% of professionals carry out their business downtown, the remaining panel sample has stores in nearby areas or in the suburbs. The companies involved in the survey have on an average 2.4 assistants. As happened in the past, in order to obtain more detailed and precise results, we did not merely prepare a general questionnaire on the trend of sales in the last month of the year compared with the previous year (2009), but we decided to divide products into several classes with the purpose to collect reliable data on the various types of products. Basically, this division allows obtaining general results, but also specific results by product classes, as shown in the charts attached. The following questions were also included: · Your comments on sales during the Christmas season · Most demanded types of products · % of sales compared with the 2009 Christmas season · Comments on 2010 sales trends compared with 2009
COMPANIES Italian version: see page 60 UNIQUE PURCHASING EXPERIENCES WITH D&SIGN n The company has one purpose: conceiving and designing prestigious jewellery shops, between luxury and emotions. Making room for the concept of ‘accessible luxury’, which apparently got lost in the rigorous and slightly retro style of many jewellery shops. This is what customers are mainly asking for today, according to Fabio Antonuzzi, designer and founder of D&sign Srl, and his partner Michele Gregori, orders coordinator and delivery manager. There is an evident underlying theme in the wide variety of signs, typologies, materials and functions
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that distinguish D&sign Srl projects, a leading company in the sector of furniture for prestigious jewellery shops. A common denominator that finds its meaning within a welltested search for beauty, which has always focused on emotions, where the search for details and design merge in a combination of sensations and moods. Customer’s purpose is to have an assortment of products that shows its own integrity. What does that mean? That each product, regardless of its commercial value, should look as precious, attractive and fascinating as the brightest diamond. The examples provided below highlight another aspect of D&sign’s philosophy: from a geographical point of view, jewellery shops have always had a privileged position in towns and D&sign wants to follow the customs and traditions of every commercial area. Situated in the old town centre of Udine, the Croatto jewellery shop was intentionally conceived, with full approval of its owners, with a careful and studied concept of luxury, fully in line with the sobriety of an elegant yet warm city. The project made it possible to create a cosy, very welcoming shop, but at the same time refined in the choice of details. Furnishings, which include natural elements such as wood and resin in contrast with lacquered glass, fit in a high-impact, warm atmosphere. Light is uniformly and punctually diffused, with sophisticated light spots. Finally, a wide suspended platform provides an area dedicated to the most demanding customers. D&sign srl adopted a very different approach while designing the jewellery shop in Via Veneto 43, owned by the Gallo family, all-time authorised dealer of the Rolex brand in Crotone. Here they wanted to focus on a more effective type of elegance, following the municipal project of reviving and upgrading the via Veneto district. The result measured up to expectations. Inside the building, a series of jewels is displayed as in a high-impact gallery, thanks to the combination and contrast of tinted glass and padded white leather, but above all the “dream-like” beauty of Bisazza mosaic floors, lighted up by Visionnaire chrome-plated brass chandeliers, which seem to be guiding the customer towards a new and gratifying search for luxury. Whoever goes into a jewellery shop designed by D&sign is going to live a unique purchasing experience, imbued with sensory effects as well as physical and emotional well-being. “In English, the word ‘design’ is both a noun and a verb – said Fabio Antonuzzi – “The noun means intention, purpose, plan, goal; the verb means designing, conceiving, creating, drafting, organising. The definition of the word ‘design’ depends on the intentions of those who use it, and we use it in its widest meaning”.
INDICE DEI NOMI CITATI
INDEX OF NAMES MENTIONED “COLLEZIONI D’ARTE”
26
DI STEFANO, PIERO
“FAIRTRADE GOLD”
24
DIT GROUP
AGTA GEM FAIR
30
DODO
AIELLO, MAURIZIO
62
ALESSANDRINI, AURELIO
50
ALESSIA ANSALDI DESIGN
22 9
MANUEL BOZZI
62, 73
MARIO BUCCELLATI
81
79
McCALLUM, ALISTAIR
66
DUBAI DIAMOND EXCHANGE
22
MENICHINI, ETTORE
22
DUBAI MULTI COMMODITIES CENTRE
22
MERU’
81
79
EBAY
58
MILLER, HECTOR
66
AMICI DI BRERA
26
EBERHARD
64
MOGHADDAM NASROLLAHI, BOBAK
59
AMIN LUXURY
59
EMPORIO ARMANI
70
MORELLATO
81
AMORE & BACI
81
EPSTEIN, ARI
22
MORGAN STANLEY WORLD
40
ANSUINI, GIULIANO
22
ETS
30
MUSEE DE L’ARMEE – PARIGI
66
ANTONUZZI, FABIO
60
EXPO 2015
20
MUSEE LALIQUE – WINGEN-SUR-MODER
66
ANTWERP DIAMOND CENTER
22
FEDERDETT. ORAFI-CONFCOMMERCIO
APREA, COSTANZA
34
FERGIE
62
NARDELLI GIOIELLI
62, 68
APREA, GABRIELE
34
FIRTH, COLIN
64
NGUYEN, THERESA
66
APREA, MARIA ELENA
34
FONDAZIONE ITALIA CINA
20
NOBIL COLLEGIO ALMA CITTA’ DI ROMA
22
APREA, TERESA
34
FOPE GIOIELLI
62
NOMINATION
83
ARKANO
73
FORBES
OBAMA, BARACK
22
ASSAY OFFICES DANIMARCA
41
FOSSIL INC.
40
OMEGA
ASSOCIAZIONE ARGENTIERI
20
FRANCESCA VILLA
81
OTTAVIANI
ATHENA GIOIELLI
83
GHITTI, FRANCA
62
PAGETTI, FRANCO
62
BARAKA’
73
GIA
59
PESCE, GAETANO
62
BEADS&CO.
24
GIANNA SARTORI
81
POLO DELLA QUALITA’- MARCIANISE
34
BELL & ROSS
70
GIANNI CARITA’
68
PORRATI
BELLO E ITALIANO
79
GIOIELLERIA ALESSANDRINI - SANTARCANGELO
PORTMAN, NATALIE
64
BERTANI
51
DI ROMAGNA
50, 51
RAFFAELLA DI MONTALBAN
68
BIANCHI, ELENA
50
GIOIELLERIA CROATTO – UDINE
60, 61
RAI BACHCHAN, AISHWARYA
62
BISAZZA
61
GIOIELLERIA DI VIA VENETO 43 – CROTONE
61
RASHID, KARIM
20
BOCCADAMO
24
GIORGIO VISCONTI
70
RECONVILIER
82
BORDI, GIAN MARIA
26
GIOVANARDI, MAURO ERMANNO
62
REED EXHIBITIONS JAPAN LTD.
30
GIOVANNI RASPINI
83
RICHEMONT
40
BOZZI, MANUEL
62, 73
52 – 56
9
MUZO INTERNATIONAL
46
26 20, 72, 83
9
BREIL
73
GITANJALI GEMS
BROSWAY
79
GLOBAL BLUE
20
9
GOLDSMITHS’ HALL
66
ROSATO, SIMONA
9, 40
GREGORI, MICHELE
60
ROSOLINO, MASSIMILIANO
24
GRUOSI, FAWAZ
70
SAGNI, ROMANO
20
9
SARTORI, GIANNA
81
SCORTECCI, STEFANO
22
BUFFETT, WARREN BULGARI BULGARI, PAOLO
9
9
ROLEX
61
ROSATO
9, 81 9
CARRANZA, VICTOR
46
GRUPPO ARNAULT
CASIO COMPUTER CO.
24
HARRY WINSTON
CASTAMAN, EMANUELA
59
IBGM-BRAZILIAN GEMS&JEWELLERY TRADE ASS. 22
STEFAN HAFNER
9
CHAMBERLAINE, JULIE
66
ICA
22
STELLA, DIMITRI
20
CHANTECLER
34-39, 68
62, 64
IDMA
22
STROILI ORO
CHARADE JEWELS
79
IL TARI’ MONDO PREZIOSO
30
SWAROVSKI
72, 79
CHERSICLA, BRUNO
62
INTERNATIONAL EXHIBITION HALL KOBE
30
SWATCH GROUP
26, 40
CHIMENTO UOMO
72
INTERNATIONAL JEWELLERY KOBE
30
TEXMA
CHOKSI, MEHUL
9
IO SI’
9
26
46
TIFFANY & CO.
40, 64
CHOPARD
64
JAPAN PEARL PROMOTION SOCIETY
30
TISSOT
CIARROCCHI, SERGIO
58
JCK SHOW LAS VEGAS
30
TROLLBEADS
CIBJO
22
LA NOUVELLE BAGUE
CISGEM SPA
59
LA PERMANENTE – MILANO
26
VAN CLEEF & ARPELS
COMETE GIOIELLI
72
LALIQUE, RENE’
66
VESCHETTI GIOIELLI – BRESCIA
26
COMPAGNIA DELLE MOSTRE
26
LE BEBE’ DI LUCEBIANCA
68
VETTEL, SEBASTIAN
24
CONFINDUSTRIA FEDERORAFI
20
LEONORI
51
VISIONNAIRE
61
COUTURE 2011
30
LING LIN, CHI
62
WEBB, DAVID
26
LISTER AGENT
58
WEBBER, MARK
24 24
D&SIGN
60, 61
9
79 24, 83
VALENTE MILANO
9 64
DALL’AVA, MARCO
20
LO SARDO, EUGENIO
64
WEBSTER, STEPHEN
DAMIANI
40
LONGINES
62
WFDB
22
DARIO GHIO ANTIQUITES
26
LOPEZ, JENNIFER
64
WINSLET, KATE
62
DDM – DANIELA DE MARCHI
70
LUMINOX
80
WYNN HOTEL LAS VEGAS
30
DE GRISOGONO
70
LUXENTER
83
ZANCAN GIOIELLI
73
DELL’OLMO, DANILO
24
LVMH
40
ZETA JONES, CATHERINE
64
DI GIACOMO, CORRADO
22
MANDALAY BAY CONVENTION CENTER
30
4.11 index 087
ELENCO INSERZIONISTI
ADVERTISERS’ INDEX ACCADEMIA VETRINISTICA
12
AESSE PIETRE
2
AMORE&BACI TIME
14
BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR
71
COSTANTINI LUIGI/IGI
30
DENTRO LE MURA
31
D&SIGN
III copertina-88
EUROGEMME
2
FAB GOBBETTI
4
GERARDO SACCO
3
GOGGI-STERLING
57
HALBI’ GIOIELLI BY M.A.S. DIFFUSION 21 IL TARI’ MONDO PREZIOSO ITITOLI
II copertina-1
LAURA BELLINI
13
LUISA DELLA SALDA
8
MACEF BIJOUX, ORO, MODA MILOR
65
69 15-18
NEW GEM
25
OROAREZZO
19
PALAKISS
75
PRECIOSA
2
S.A.G.OR
IV copertina-63
SCARTONI
23
STUDEX ITALIA
27
SWAROVSKI GEMS
6
TRASPARENZE
2
VAN GOLD JEWELLERY
7
VICENZAORO CHARM ZENO
088 index 4.11
32 5
ANNO LXV APRILE 2011
€ 5,00
Dal 1999 decine di aziende sono state certificate ogni anno secondo il disposto del D.Lgs. 251/99 da S.A.G.OR. - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Arezzo. Il loro elenco è presente nel sito www.sagoritalia.it. La Certificazione della produzione permette di presentarsi nel mercato secondo uno standard di Qualità garantito e sempre più richiesto. La certificazione del titolo dei manufatti prodotti, la certificazione dei lotti pronti per la spedizione,il servizio di analisi certificate sono strumenti a disposizione degli operatori del settore che da molti anni a questa parte si rivolgono con fiducia a S.A.G.OR.
Since 1999, dozens of companies were certified ever y year according to the provisions of Italian Legislative Decree 251/99 by S.A.G.OR. - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Arezzo. The list can be found on www.sagoritalia.it. The Certification of production allows standing in the market with a guaranteed and increasingly required Quality standard. The certification of manufactured products, the certification of ready-to-ship lots and the certified analysis ser vice are some of the instruments available to professionals in the sector who have relied on S.A.G.OR. for many years.
Laboratorio S.A.G.OR. Via Spallanzani 29 - 52100 Arezzo Tel. 0575 984196 Telefax 0575 984603 - E-Mail: info@sagoritalia.it
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L’ORAFO ITALIANO 4 2011
Certifica anche tu la tua produzione Garantisci attraverso un Laboratorio di terza parte la qualità della tua merce!
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Natale: ancora in calo le vendite Christmas: sales are still down Convenzione CCM: un’opportunità
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