I N CA S O D I M A N CA T O RE CA PI T O IN V I AR E A L CM P D I M I LA N O R OS ER IO P ER LA RE ST I TU ZI O NE A L M I T T EN TE PR EV I O PA GA MENTO RESI
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DIR ET T O R E R ES PO NS A B ILE A NDRE A A I E L L O C O O R DINA M ENT O EDIT O R IA LE MICHELE WEISS C O LLA B O R A T O R I LAURA ASTROL OGO P ORC H É , P A OL O DE V E C C H I , S I M ONA I NF A NT OL I NO, L A URA I NGH I RA M I , GI A NF I L I P P O V E RS A RI A R T DIR EC T O R F A B RI Z I O M A JE RNA C O VER C L OS E UP S T UDI OS PUB B LIC IT À d i r c o m@ ed i f i s . i t T R A FFIC O PUB B LIC IT A R IO F RA NC E S C A GE RB I NO f r a n c es c a . g er b i n o @ ed i f i s . i t S T A MPA AZIE NDE GRA F I C H E P RI NT I NG S . R. L . – V I A M I L A NO 3 / 5 2 0 0 6 8 P E S C H I E RA B ORROM E O ( M I ) EM A IL o r a f o @ ed i f i s . i t W EB S IT E www. o r a f o i ta l i a n o . i t
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l’Orafo italiano, una rivista edita da:
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EDITORIALE
N U OVE SF I DE A L L ’OR IZZONT E Il primo numero dell’anno è anche quello della domanda fatidica: come andrà? Andrà bene, ne siamo ragionevolmente certi ma sarà ancora più complicato e anche di questo siamo plausibilmente convinti. L’era della complessità è iniziata da tempo, e chi ancora non l’ha compreso rischia di autoescludersi dal mercato. In questo scenario non si può stare fermi. Il solito prodotto con l’abituale canale distributivo difficilmente darà soddisfazione. Il prodotto è al centro, sempre. Design, materiali, sostenibilità guidano le nuove collezioni. E differenziano brand e maison. Il tema più interessante oggi è divenuto dove vendere: wholesale, retail, retail diretto? Italia, Europa, USA, Middle East, Far East? High street, travel retail, outlet e mall? Le geometrie cambiano di continuo, così come la propensione dei mercati. Se la Tailandia sta superando Singapore sul lusso la cosa ci può interessare ma probabilmente non ci farà svoltare, né dovremo sentirci obbligati a investire in presenza nel primo paese per chiudere nel secondo. Una buona distribuzione, se non passa per store monomarca a gestione diretta, deve affidarsi a partner specializzati, locali o globali, in grado di attivarsi e affermarsi lì dove c’è mercato. La comunicazione del proprio prodotto, delle nuove collezioni, può sfruttare occasioni b2c (spot venduti a buon prezzo, avete notato quanto gioielleria c’è in tv?), i media b2b, il fisico o il digitale. Ma resta sempre un’arma straordinaria per sostenere le vendite. Questo, in sintesi, ci porta al fatto che un’azienda che performa bene deve sempre più avere in organico manager e funzioni in grado di vivere da protagonisti l’odierna complessità, senza arrestarsi di fronte al nuovo e all’ignoto ma, al contrario, di affrontarli con professionalità. Managerializzare – brutta parola, mi spiace – le proprie aziende è la vera sfida del prossimo futuro.
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SOMMARIO
CL OS E U P
21 Spring Affair
P E O PL E & B R A ND
30 La vetrina dei ricordi di Merù 76 Fecarotta Catania – dalla Sicilia con amore 90 Benvenuti al The Unique Show 92 Medetti, la passione è più forte di tutto NEW LOOK
32 Salvini – la nuova collezione Eva 83 Graziella Air – l’oro più lieve al mondo GRA ND TO U R
73 Alla scoperta di Alessi Domenico
MARK ET T REND
48 Diamanti di sintesi – sono il futuro? 50 Il mondo scintillante di GemGèneve 64 Orologi di lusso, vola il second hand 84 Deloitte – il futuro dell’orologeria svizzera 87 Le previsioni del Club degli Orafi – cambio di contesto 88 Bain/AltaGamma – non si ferma il mercato del lusso 97 Il nuovo oro arriva dai rifiuti T REND
52 Quiet Luxury 54 Cool Bossy 56 Wish List for Him 57 Wish List for Her 100 NEWS
AN N IV ER S A R Y
68 Happy Anniversary 86 VicenzaOro, settant’anni di bellezza I N S ID E J EW EL R Y
I N CASO DI MANCATO RE CAPI TO I NVI ARE AL CMP DI M IL ANO RO SER IO PE R LA RES TI TUZI ON E AL M IT TEN TE PRE VI O PAGAMEN TO RE SI
GEN N AI O 2 02 4
€ 5,00
34 Bvlgari Serpenti – 75 anni d’eterna giovinezza 36 La rinascita delle perle 40 Gioielli da polso 44 Gioielli come tessuti 60 Le città d’arte italiane nella gioielleria 67 LEGOR – 45 anni di successi in nome dei preziosi 79 Dinamica – il nudo fascino del bronzo 91 Hyperion – sole e titano per lui 96 I metalli preziosi non si cercano più nel ventre della terra
ALES S I DOMENIC O
In copertina: collane in oro giallo, rosé e bianco di Alessi Domenico. Foto: Close Up Studios
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M A D E I N I TA LY S I N C E 1 9 2 6
unoaerre.it
CLOSE UP
g n i r p S r i a f f A
Balmain
/ di Simona Infantolino
L’ORAFO
ITALIANO
GO BIG Anticipata da qualche apparizione sui red carpet di tutto il mondo, la tendenza a esagerare con i volumi arriva in passerella per questa primavera e non passa inosservata. Le giacche e i cappotti si vestono d’infiniti colori e avvolgono i corpi fino a farli sparire; gli abiti si animano tra rouche vivaci e tessuti rigidi e i gioielli cavalcano l’onda delle tendenze in passerella con dimensioni sempre più oversize amplificate dalle sfaccettature del cristallo e dalla luminescenza del metallo.
Comme de Garçons
Orecchini Drop di Bottega Veneta in argento ultra leggero con finitura in oro 18 carati. Bracciale Marmo di Emilio Pucci in metallo dorato smaltato. Anello Lucent di Swarovski in cristallo.
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Uma Wang
Marni Rick Owens
Y Project
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L’ORAFO
ITALIANO
BLOSSOM TIME Dimentichiamo la connotazione romantica delle stampe floreali che fino a oggi hanno caratterizzato la moda con l’arrivo della primavera. Per quest’anno il motivo dei fiori si tinge di sfumature tenui ma noir, con disegni colorati e stilizzati che si confondono tra loro e sfondi dai toni più scuri in grado di attenuarne l’energia. Ci pensano gli accessori a riportare l’atmosfera verso sentimenti più sognanti con petali tempestati di diamanti luminosi, pistilli fatti di zaffiri dai toni delicati e fiori realizzati in titanio colorato.
Balenciaga
Pendente Venetian Princess di Roberto Coin in titanio rosa, oro rosa e diamanti. Orechini Blossom Sapphire di Buccellati in argento con zaffiri rosa. Anello della collezione Flora di Leo Pizzo in oro con diamanti.
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Sacai
Zimmermann Phillip Lim
Chanel
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L’ORAFO
ITALIANO
PURENESS Il colore bianco evoca nella mente un immaginario di purezza con sensazioni che spingono l’animo verso un senso di libertà e pace. Bianco è il colore delle nuvole in una giornata di sole, bianco è il manto innevato su cui si posano delicati i fiocchi di neve; e bianchi sono gli abiti delle spose che varcano la soglia della chiesa nel giorno del matrimonio. Questo spirito d’innocenza e delicatezza rivive in look total white dallo spirito fresco e spensierato, per quei giorni in cui ogni utilizzo del colore risulta essere ridondante.
No. 21
Collana di Bijou Brigitte con perle e strass. Anello in argento dorato con perle. Collezione Perla di Morellato. Mono orecchini di Rue des Mille con in argento placcato con zirconi e perle.
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Valentino
Victoria Beckham Rokh
Miu Miu
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L’ORAFO
ITALIANO
METALLIC VIBE Il glamour non abbandona la stagione che si appresta a iniziare e veste la donna di abiti tessuti d’argento trasformandola in un essere intergalattico. Dall’universo da cui sembra arrivare, questa donna del futuro non ha paura di mostrarsi nel pieno del suo splendore brillando di luce propria grazie ad abiti e accessori in grado di rifletterne l’aura. Frange, paillette e tessuti metallizzati si sposano alla perfezione con le sfumature dell’argento che plasma la propria forma e lucentezza per assecondare lo stile di questa creatura ultraterrena.
Del Core
Bracciale della linea B Whisper di Breil in acciaio lucido. Collana Blade di Giovanni Raspini in argento martellato. Anello in oro bianco con hybrid ceramic rossa. Collezione Eva di Salvini.
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Schiaparelli
Alexander McQueen Rokh
Chanel
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PEOPLE&BRAND
L’ORAFO
L
L A
VE T RIN A
ITALIANO
DEI
RICORDI
D I MER Ù / di Simona Infantolino
a sensazione che si prova entrando dentro il negozio Merù di Milano è paragonabile a quella di un viaggio nel tempo. All’interno del piccolo scrigno di via Solferino, lo scorrere delle ore sembra essersi fermato e mentre il caos della vita frenetica continua a scorrere all’esterno, lì dentro si configura un universo parallelo fatto di ricordi ed emozioni che continuano a vivere attraverso i gioielli. Una volta entrati è impossibile non essere catturati dalle bacheche di memorie in cui Bartolomeo ed Elisabetta, figli del fondatore Francesco Mereu, hanno raccolto negli anni le creazioni che hanno segnato la storia del brand. Quelle vetrine, che continuano a essere una fonte inesauribile di idee creative, raccontano il viaggio del padre dalla Sardegna a Milano negli anni Cinquanta, raccontano le capacità imprenditoriali che lo portarono dalla riparazione degli orologi alla passione per l’oro e i metalli preziosi e semipreziosi, dallo studio della gemmologia alla contaminazione tra gioielleria e materiali poveri. Il risultato è davvero unico e straordinario, segno di un’originalità senza tempo che negli anni ha conquistato il cuore dei milanesi, e non solo. La Milano degli anni Ottanta si innamorò di Merù e delle sue medagliette smaltate con angioletti, animali, fiori e frutti ma la realtà è che ieri come oggi Merù è questo e molto altro. È lavoro di ricerca delle pietre preziose e semipreziose in grado di rendere unici ciondoli dal forte valore simbolico; sono promesse d’amore eterno racchiuse all’interno di solitari mai banali, e tempo e dedizione applicati a microscopici mosaici su anelli chevalier. È gioielleria classica che incontra la sperimentazione ed è personalizzazione, così che ognuno possa essere in grado di raccontarsi attraverso i gioielli Merù.
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CUBIC ZIRCONIA FOR FINE JEWELRY
ITALIANO
NEW LOOK
L’ORAFO
Collezione Eva, Salvini
/ di Laura Astrologo Porché @journaldesbijoux
S A L V I N I LA
S
NU O VA
C OLLEZION E
Serpenti di stile: gioielli incantatori per un look moderno e versatile alvini, noto marchio di gioielleria contemporanea del Gruppo Damiani, ha presentato a fine ottobre 2023 la sua ultima collezione, dall’evocativo nome EVA, che trae ispirazione dal serpente: una creatura che, da sempre ha colpito l’immaginario umano, protagonista di racconti mitologici oltre che dell’episodio biblico di Adamo ed Eva in cui questo scaltro animale rappresenta la tentazione e i poteri occulti del demonio. Tuttavia, il serpente è anche sinonimo di trasformazione e rinnova-
Anelli in differenti declinazioni, collezione EVA
EVA
mento, concetti che si ricollegano alla desquamazione della sua pelle. Ecco, quindi, che qui il serpente diventa simbolo di mutamento che abbraccia audacia e seduzione, invitando chi lo indossa a esperire nuove vie, per scoprire le opportunità infinite che la vita può offrire. Le squame di serpente, distintive dei gioielli della collezione, conferiscono a EVA l’archetipo di una consapevolezza che va al di là dell’ordinario, incantando un pubblico sempre più attento alle tendenze. La collezione è fortemente trasversale e si presta a essere indossata da tutti: l’importante è seguire l’ispirazione del momento e, perché no, anche sperimentare con creatività nuove potenzialità ed energie. Il colore rosso, fortemente simbolico, accende dall’interno queste cre-
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azioni, conferendogli uno slancio fatto di potenza, invito all’azione e al cambiamento. Le inconfondibili squame e il rosso, realizzati in ceramica ibrida – un materiale tecnologico che assicura un effetto cromatico intenso e resistente – diventano protagonisti di anelli classici e open ring, bracciali e collane con pendenti e orecchini. Gioielli audaci che si trasformano in compagni di stile, imprescindibili per personalità forti, perfetti anche quando indossati in sovrapposizione per un look multistrato che lascia il segno. Questa collezione è un inno alla vita, come ben esplicitato dal suo nome che proviene dall’ebraico “Havvah”, che significa “madre dei viventi”, e dal rosso, un colore caldo e voluttuoso associato alla passione e all’amore.
45 anni di Legami Preziosi Legor Group S.p.A. - Società Benefit è ad oggi tra le poche realtà in grado di certificare che le sue leghe e soluzioni galvaniche sono realizzate unicamente con metalli preziosi (Oro, Argento, Platino, Palladio e Rodio) provenienti al 100% da fonti di riciclo e inseriti all’interno della Catena di Custodia. Inoltre, Legor è in grado di garantire che, per i prodotti certiticati UNI EN ISO 14021:2021, anche i metalli non preziosi (Silicio, Stagno, Indio, Cobalto, Gallio, Germanio e Rame) provengono al 100% da fonti di riciclo. Nel 2024 Legor celebra con orgoglio i suoi primi 45 anni di storia. Appuntamento a VICENZAORO - T.GOLD, presso lo Stand 160, Padiglione 9.
legor.com
RESPONSIBLE JEWELLERY COUNCIL CERTIFIED MEMBER
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L’ORAFO
ITALIANO
BVLGARI SERPENTI 7 5
A NN I
D ’ETERN A
GIOVIN EZZA Elizabeth Taylor con l’orologio-bracciale Serpenti
/ di Laura Astrologo Porché @journaldesbijoux
INSIDE JEWELRY
N
el 2023 Bvlgari ha festeggiato il 75° anniversario della collezione Serpenti con una mostra dal titolo emblematico: “75 Years of Infinite Tales” a Milano, unica tappa europea di un incredibile percorso attraverso alcune delle più importanti città del mondo: Shangai, Seoul, Dubai e Tokio. L’esposizione, inaugurata l’11 ottobre 2023 presso il Dazio di Levante in Piazza Sempione, è un viaggio narrativo incentrato su questo simbolo ancestrale attraverso gioielli, orologi, video e materiali d’archivio. La sequenza temporale prende vita dai primi audaci orologi Serpenti degli anni ’40 avvolti nelle spirali del Tubogas, passando per le vivaci creazioni degli anni ‘60 fino ad attraversare la collezione Serpenti Viper e giungere alle straordinarie interpretazioni di Alta Gioielleria odierna. Una delle più grandi estimatrici della maison fu Elizabeth Taylor. “La sola parola che Liz conosce in italiano è Bulgari”, dichiarava Richard Burton negli anni della Dolce Vita. Nel 1962, durante le riprese del film “Cleopatra” a Roma, Elizabeth Taylor amava indossare il suo orologio-bracciale Serpenti come un prezioso talismano in grado di connetterla alla misteriosa e affascinante
Regina del Nilo. In anni più recenti, la linea Serpenti ha continuato a evolvere in interpretazioni più stilizzate, sublimando le magnetiche scaglie del serpente in un motivo esagonale altamente contemporaneo. Negli anni Duemila, Serpenti è stata arricchita da nuove declinazioni su borse e accessori e dal 2021 regna in bracciali, anelli e pendenti della collezione Serpenti Viper, caratterizzata da un design inconfondibile. Nel corso dei decenni, Serpenti si è evoluta di pari passo con la moda e le tendenze. Un simbolo che Bvlgari continua a re-immaginare e reinterpretare originalmente anche attraverso la collaborazione con artisti contemporanei. In occasione di questa iconica mostra sono stati coinvolti artisti italiani e internazionali, ognuno dei quali ha espresso la propria interpretazione del simbolo, catturandone la natura trasformista e le sfaccettature del motivo millenario. Tra loro, Quayola, Sougwen Chung, Daniel Rozin, Cate M. e, per avvicinarsi ancora di più a Milano, alcune opere dell’artista meneghino Fabrizio “Bixio” Braghieri, accanto alle installazioni esterne di Filippo Salerni. Quayola, artista romano basato QUAYOLA
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INSIDE JEWELRY
DANIEL ROZIN
a Londra, ha dato vita attraverso una performance robotica dal vivo a una serie di sculture incompiute ispirate all’icona Serpenti. Sougwen Chung, artista sino-canadese, ha presentato LIFE/LINES: una scultura multimediale creata utilizzando dati di motion capture dal vivo, realizzata in cromo-print 3D su larga scala, con effetto mercurio liquido. Daniel Rozin, artista israelo-americano, ha realizzato un’opera ad hoc dal titolo: “Snake Scales Mirror”, una scultura cinetica e interattiva focalizzata sulla manipolazione di oggetti fisici per creare un display meccanico in movimento che permetta allo spettatore di riflettersi nell’opera. Il materiale, il suono e i riflessi
SOUGWEN
delle singole tessere evocano le caratteristiche naturali dei serpenti nonché dell’icona di Bvlgari. Catherine Mercier, in arte Cate M, ha creato due sculture straordinarie ispirate al serpente: “The Small and Big Python Head” e “The Mandarin”. In queste opere, l’artista ha fuso il simbolismo dell’animale con gli iconici Serpenti, modellandoli prima in argilla e poi in bronzo. Con le sue creazioni, Cate M esplora il significato profondo associato a questo animale, simbolo di metamorfosi, e la sua capacità di adattarsi all’evoluzione della società. Fabrizio “Bixio” Braghieri, artista milanese, per la sua straordinaria agilità e ironia nel muoversi tra pittura, scultura e installazione. Per Bvlgari ha reinterpretato in chiave Serpenti il suo iconico “Cuore Fragile”, e ha realizzato acquerelli suggestivi in cui il
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serpente avvolge in modo sinuoso alcuni dei simboli più emblematici di Milano. Infine, Filippo Salerni, giovane scultore milanese, è stato protagonista di una installazione en plein air dal nome _Res Flecto_, un’imponente scultura in dialogo con la città che invita alla riflessione. Ma le protagoniste assolute della mostra sono state le pregiate creazioni Serpenti provenienti dagli archivi della Maison e da collezioni private: orologi, collane, bracciali, anelli ma anche cinture e borse. Un’epopea universale e una fascinazione che continua a stimolare la fertile immaginazione di Bvlgari, che continuerà di certo a sorprenderci con la sua creatività. English translation page 104
L’ORAFO
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RINASCITA PERLE DELLE
/ di Laura Astrologo Porché @journaldesbijoux
Assael spille da jabot
INSIDE JEWELRY
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In passerella e nelle collezioni d’Alta Gioielleria la “regina delle gemme” sta vivendo un ritorno di fiamma imenticate i collier delle nonne: lasciatevi incantare dalle creazioni audaci e irreverenti di Mélanie Georgacopoulos e Bibi van der Velden, dai gioielli raffinati di Mikimoto e Picchiotti o dagli sguardi più delicati ma non meno dirompenti di Assael e Stella Flame. Le perle sono ormai saldamente legate alla moda. Questi preziosi dalla diafana bellezza hanno adornato interi outfit, dalle passerelle autunno-inverno del 2023 al red carpet del Met Gala e anche alcune fortunate serie televisive come “Bridgerton”. Inoltre, sono diventate un must anche per gli uomini che non di rado portano collier, bracciali o spille per illuminare il look e darsi un tocco da dandy post-moderno. Nella scorsa edizione di Gemgenève, novembre 2023, una mostra dall’emblematico titolo “The Odissey of Pearls” ha ripercorso la storia delle perle na-
turali attraverso una selezione di circa quaranta pezzi eccezionali provenienti dalle più belle collezioni patrimoniali e private. Gioiello prezioso e al contempo enigmatico, frutto di un miracolo della natura, è stato da sempre considerato simbolo di lusso e eleganza. Non a caso Grace Kelly era solita dire: “La perla è la regina delle gemme e la gemma delle regine.” Bertrand Ternat, CEO di Ocean Flame, società basata a Hong Kong, è un esperto di perle naturali e la sua grande passione è scoprire i gioielli più belli creati dal “Conch”, per consentire ai gioiellieri di tutto il mondo di dare vita a pezzi unici. Durante l’intervista con L’Orafo sintetizza: “I prezzi delle perle naturali sono aumentati da 4 a 6 volte negli ultimi dieci anni. È più difficile trovare perle fine che venderle”. All’inizio del XX secolo, il ricercatore giapponese Mikimoto fu uno dei primi a scoprire il processo di formazione delle perle. Secondo la leggenda, in-
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serì una piccolissima statua di Buddha in una conchiglia e osservò che l’animale, per difendersi dal corpo estraneo, produceva una sostanza a base di carbonato di calcio chiamata nacre o madreperla. Questa sostanza ricoprì completamente la statua, presumibilmente per agevolarne l’espulsione. Nacquero così le perle di coltivazione. A luglio 2023, la maison Mikimoto ha presentato a Parigi la collezione “Praise the Sea” ispirata all’ambiente marino, evocato nei gioielli che ne riproducono le onde, i flutti, la flora e la fauna. Oggi la gioielleria si rivolge alle perle di coltivazione, con un design innovativo e ricercando dei metodi di produzione sostenibili. Si riscontra una grande effervescenza in questo settore: i designer di gioielli sperimentano le perle scegliendole di diverse forme, dimensioni e colori e accoppiandole con pietre ricercate, offrendo così agli appassionati pezzi unici e moderni. Anche le
Twist necklace, Mélanie Georgapoulos
Mélanie Georgapoulos, baroque bangle
Assael, orecchini in legno pietrificato di quercia dorata e perle delle fiji
Mikimoto Praise the Sea
perle barocche, con le loro forme irregolari, stanno guadagnando popolarità, perché risultano più naturali e originali, rompendo con la tradizione delle perle perfettamente sferiche. Oltre alle classiche perle bianche, anche quelle colorate sono sempre più à la page. Vi è tutta una gamma di colori naturali, a cui si aggiungono le tonalità più audaci ottenute con speciali trattamenti. I consumatori, dal canto loro, sono vieppiù interessati all’origine dei gioielli. Di conseguenza, si registra una crescente richiesta di trasparenza e di pratiche etiche nella catena di approvvigionamento, incoraggiando le aziende a fornire informazioni dettagliate sulla provenienza e la sostenibilità delle perle. Abbiamo intervistato Mélanie Georgapoulos, jewelry designer franco-greca, con
L’ORAFO
un background culturale che affonda le radici nella scultura. Mélanie crea gioielli eleganti, lussuosi ma senza alcuna ostentazione. Nella sua continua esplorazione di materiali e di forme, si è focalizzata soprattutto sulle perle. Le abbiamo chiesto per prima cosa quale se le tendenze premieranno perle barocche o perle rotonde: “Adoro il fatto che stiamo assistendo alla tendenza, anche per gli uomini, di indossare le perle. Per gli uomini si tratta soprattutto delle classiche perle rotonde bianche, declinate in collane e braccialetti. C’è anche un crescente interesse per le perle più insolite, barocche e colorate – come quelle dorate dei Mari del Sud, le perle rosa e quelle dal colore “deep peacock”, entrambe d’acqua dolce –, ma anche le perle tahitiane stanno diventando sempre più popolari”. Interessante ascoltare la sua visione sul futuro di queste pietre uniche: “Mi piacerebbe che le perle venissero riconosciute sempre di più come una gemma sostenibile. Sarebbe fantastico vedere i coltivatori di perle sottolineare l’origine delle perle come un valore aggiunto, come avviene per certe pietre preziose”. E la versione di Peggy Grosz, Senior Vice President di Assael e talentuosa designer di gioielli? Ecco cosa pensa nel suo blog ‘Obsessed by Pearls’: “Alle fiere dei gioielli a cui partecipo ogni anno, specialmente di recente, sono rimasta sempre più attratta da materiali insoliti, come legno pietrificato, diaspro e agata. Questi materiali mi fanno pensare ai paesaggi, sono come miniature di dipinti, opere d’arte create dalla natu-
ITALIANO
ra stessa. In ogni materiale vedo scene organiche – nuvole nel cielo, formazioni rocciose sedimentarie, catene montuose – che evocano il mio gusto per la meraviglia e la mia voglia di esplorare. Mi hanno ispirata nelle creazioni, spingendomi a trasformarli in pezzi di gioielleria indossabile”. Stella Flame, jewelry designer di New York, si distingue perché le sue creazioni sono un ponte tra Oriente e Occidente, frutto di una ricerca approfondita sul Rinascimento italiano, lo stile ottomano, passando per Buccellati. A fine novembre il suo anello Daphne Toi & Moi in oro giallo 18 carati con una perla dorata dei Mari del Sud e una perla con peridoto scolpito, perle Akoya e diamanti è stato finalista al Concorso internazionale annuale di design di perle della Cultured Pearl Association of America (CPAA). Il gioiello, raffinato Stella Anello Flame Daphne Toi + Moi
Corner Pearl Nacre Bangle MELANIE GEORGAPOULOS
Da destra: orecchini Assael in diaspro maligano e perle coltivate di colore naturale di Tahiti, orecchini Assael in diaspro maligano, corallo sardo, acquamarina e perle di Tahiti.
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INSIDE JEWELRY
Anello Waves Bibi van der Velden
Collier Waves Bibi van der Velden
e armonioso, è innovativo per la ricerca dei materiali e la freschezza del design. Bibi van der Velden è invece una designer di gioielli olandese nota per il suo approccio unico e avventuroso nella creazione di pezzi di gioielleria. È riconosciuta per l’incorporazione di materiali e temi insoliti nei suoi pezzi, traendo spesso ispirazione dalla natura e dal regno animale. Van der Velden recentemente ha presentato la collezione “Waves” (onde) con una particolare enfasi sulla bellezza dell’oceano e delle
perle. Tra i brand italiani sono estremamente sofisticate le creazioni di Picchiotti, maison valenzana di grande tradizione dallo stile inconfondibilmente elegante. Nelle sue creazioni le perle dei Mari del Sud sono armoniosamente abbinate a pietre preziose e coralli. Nel complesso, la rivoluzione delle perle nella gioielleria riflette una tendenza più ampia verso la personalizzazione, l’originalità e la sostenibilità nel settore del lusso e della moda senza tralasciare la raffinatezza e la cura del design.
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INSIDE JEWELRY
L’ORAFO
ITALIANO
GIOIELLI DA
P OLS O
/ di Paolo De Vecchi
Orologi e preziosi, un legame antico, ma sempre foriero di scintillanti sorprese
Patek Philippe Nautilus Haute Joaillerie. Cassa, bracciale e quadrante interamente tempestati di diamanti e rubini, movimento automatico.
S
Chopard L’Heure du Diamant. Cassa con lunetta di diamanti e bracciale con texture a corteccia d’albero in oro rosa “etico”, movimento automatico.
Breguet Classique 3358. Cassa in oro rosa con diamanti su lunetta e quadrante, movimento meccanico con 50 ore di riserva di marcia e tourbillon.
e è vero che l’orologio è l’unico (vero, occorre precisare) gioiello da uomo, ancora di più lo sarà quando un segnatempo viene declinato al femminile, andando magari ad aggiungersi ai molti altri preziosi monili che una donna già indossa. E non è un caso che, tra le più verosimili origini dei modelli da polso, quelle legate al mondo delle gentili signore siano tra le più accreditate. Gli storici del settore parlano anche, al contrario, d’origini maschili e legate soprattutto all’ambito militare subito agli inizi del 1900, ma il prezioso orologio commissionato nel 1810 ad Abraham-Louis Breguet da Ca-
rolina Murat, Regina di Napoli e sorella di Napoleone Bonaparte - non più esistente, ma ben documentato - arriva molti decenni prima. Così come quello realizzato da Patek Philippe nel 1868 per la contessa Kocevicz, nobildonna dell’est europeo, un bracciale in oro e diamanti con al centro un minuscolo quadrante a scomparsa. E questa volta l’orologio c’è e si trova custodito a Ginevra, presso il museo storico della maison (che proprio in quella ha città ha anche la sua sede storica), sempre pronto a stupire ogni visitatore. Due sono essenzialmente i motivi del suo pregio, oltre alla rarità come
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pezzo unico e reperto storico: da un lato i materiali utilizzati e dall’altro il minuscolo movimento che segnava ore e minuti, un monile tempestato di pietre preziose su cui meccanismo e quadrante costituivano in pratica un’altra gemma. Ma c’è ancora un’altra versione che racconta di come i segnatempo siano finiti sui bracciali, questa volta decisamente popolare, ma molto credibile anche se non comprovata, dove sono le balie ad avere avuto un ruolo decisivo allacciando con nastri il proprio orologino al polso, per non farlo diventare attraente giocattolo o peggio, pericoloso ingombro, penden-
INSIDE JEWELRY
Cartier Baignoire. Cassa e bracciale in oro bianco interamente tempestati di diamanti, quadrante bianco con cifre romane, movimento al quarzo Swiss Made.
Van Cleef & Arpels Perlée. Cassa e catena in oro rosa e rubini, quadrante in madreperla, decorazione di “perle d’oro”, movimento al quarzo Swiss Made.
te con una catenella al collo o appuntato al corpetto nell’accudire i bambini. Comunque sia andata, non ci si sbaglia a immaginare un’origine femminile per l’orologio da polso, nato come gioiello e ad attribuire al pubblico maschile il suo sviluppo industriale, legato soprattutto all’utilizzo militare e sportivo, ai trasporti e alle dinamiche produttive (del mondo occidentale, ben inteso). Oggi e da molto tempo ormai, queste due linee di tendenza si sono ampiamente smarcate tra loro, pur con interessanti intrecci. Storici marchi nati come gioiellieri che diventano anche orologiai, i cui casi più eclatanti sono sicuramente Cartier sul versante francese e Bulgari su quello italiano, oltre ai ben noti Chopard e Van Cleef & Arpels. Al contrario, ci sono poi la maggior parte delle maison dell’alto di gamma in orologeria che realizzano, nei propri laboratori specializzati, collezioni di segnatempo tempestati di pietre preziose. A volte, declinando in versioni da donna modelli inizialmente nati da uomo, come ben fanno Rolex e Patek Philippe, ad esempio; altre, dando vita a creazioni del tutto originali come quelle di Breguet (con tanto di tourbillon, specialità della casa) e di Piaget (con le riedizioni delle famose “sculture da polso” degli anni ’70). All’interno di questo varie-
Bulgari Segreto. Cassa e bracciale in oro rosa e diamanti, coperchio sul quadrante incastonato con un’antica moneta romana, micromovimento meccanico.
Rolex Lady-Datejust. Cassa Oyster, bracciale President e quadrante in oro giallo con diamanti incastonati a mano, movimento Perpetual automatico con datario.
gato e sfavillante scenario, emblematici sono i preziosi modelli Datejust di Rolex e Aquanaut di Patek Philippe, che pur conservando la fisionomia sportiva e maschile originaria e addirittura la tenuta stagna, si rivestono completamente di pietre preziose. Oro giallo e diamanti nel primo caso, oro bianco, diamanti e rubini nel secondo, con entrambi i modelli che vantano l’eccellenza meccanica dei propri movimenti automatici di manifattura. Sul versante dei gioiellieri, si fa invece notare Van Cleef & Arpels per un modello “a pendente” di gusto Art Déco, che in un certo senso riporta alle origini dell’orologeria da persona e Bulgari,
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Piaget Hidden Treasure. Cassa e bracciale in oro rosa, quadrante in turchese e lunetta decorata con zaffiri, movimento al quarzo Swiss Made.
che sottolinea la propria “italianità” con un’inedita creazione. Un orologio-gioiello con un coperchio sul quadrante incastonato da un così detto denario, un’autentica moneta d’argento d’epoca romana con l’effige dell’imperatore Caracalla (governò dal 198 al 217 d.C.) e coniata durante il suo regno. Probabile inizio di una collezione a tema tanto rara quanto preziosa.
boline.digital
Italian Manufacturer of Fine Baby Jewellery since 1982 www.babychibi.it - info@babychibi.it
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Teen Collection
INSIDE JEWELRY
L’ORAFO
ITALIANO
GI O I E L L I CO ME T E SS U T I / di Gianfilippo Versari
Anello Tweed Poudré - Oro rosa 18 carati, diamanti, zaffiri rosa CHANEL Haute Joaillerie.
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Orecchini Tweed Pétale Oro rosa 18 carati, diamanti, zaffiri rosa CHANEL Haute Joaillerie.
Chanel traspone l’amore di Mademoiselle Coco per il tweed in una collezione di alta gioielleria: Tweed de Chanel
Una storia d’amore ambientata tra i paesaggi pittoreschi delle Highlands scozzesi fu l’ispirazione dietro l’iconica giacca di tweed di Chanel, che oggi torna per la seconda volta in una strabiliante collezione d’alta gioielleria. Gabrielle “Coco” Chanel, figura simbolo nel mondo della moda, con le sue scelte di gioielli altamente distintive ha rivoluzionato lo stile delle donne, lasciando un segno indelebile nell’immaginario collettivo. Abbracciando il motto “Voglio far parte di ciò che sta accadendo”, è stata la prima couturier parigina a incorporare nei suoi outfit i bijoux di scena, rompendo le convenzioni del tempo e allontanandosi da simboli ostentati di ricchezza. Nonostante lo stile androgino, ha progettato anche significativi pezzi di Alta Gioielleria, spesso adornati con
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diamanti splendidamente tagliati. La storia di Chanel con il tweed, emblema del marchio e ispirazione per questa collezione di gioielli, risale agli anni ‘20, quando si dice che Coco abbia preso in prestito giacche di tweed dal suo amante di allora, il Duca di Westminster. Da qui il riadattamento in maniera pionieristica del caldo tessuto di lana, originariamente utilizzato dagli scozzesi e parte dall’abbigliamento maschile, integrandolo senza soluzione di continuità nelle sue collezioni di moda femminile, adattandolo a stili di vita attivi e moderni e rendendolo elemento essenziale del guardaroba di Lei. Nel 2020, Patrice Leguéreau, direttore del Fine Jewelry Creation Studio di Chanel, ha tradotto l’amore di Coco per il tweed in una collezione di alta gioielleria composta da 45 pezzi. Il successo di questa impresa, a metà 2023 ha spinto lo stesso Leguéreau a un ulteriore rilan-
INSIDE JEWELRY
Collier Tweed Royal - Oro giallo 18 carati, oro bianco 18 carati, diamanti, rubini, 1 diamante taglio a goccia 10.17 cts. CHANEL Haute Joaillerie.
Spilla Tweed Lion - Oro giallo 18 carati, oro bianco 18 carati, diamanti, rubini, zaffiri gialli, granati, 1 spinello rosso rosato a taglio ovale 9,13 ct CHANEL Haute Joaillerie.
cio del tema con il lancio di una nuova collezione composta da 63 creazioni. “Volevo andare oltre nell’interpretazione creando un vero e proprio tessuto di pietre preziose leggero e flessibile”, afferma Leguéreau. “Il mio sogno era creare un tweed con pietre preziose”. Il tessuto scozzese riemerge quindi nella sua pura essenza, generosamente arricchito di preziosità, con una serie di lavorazioni artistiche, ricami intricati, frange delicate e intarsi eleganti. Un gioco su sfumature monocromatiche e policromatiche riproduce l’intreccio del tessuto con una miriade di affascinanti dettagli, e con un incantevole senso di movimento. La collezione presenta cinque distinti intrecci di tweed, ognuno raffigurante un colore diverso e rappresentativo di cinque simboli iconici cari a Gabrielle Chanel: il nastro bianco, il cammeo rosa, la cometa su sfondo blu, il sole giallo e il leone eviden-
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ziato da tocchi di rosso. Cinque capitoli, ognuno dedicato a vari tipi di gioielli, tra cui plastron, collane, sautoir, bracciali, spille, anelli e orecchini. Leguéreau spiega che ognuno di essi incarna uno spirito, una densità e un volume unici. Ad esempio, la sezione “Nastro” celebra leggerezza e curve, utilizzando materiali bianchi come perle, diamanti e oro bianco. Quella “Cammeo” esplora un mondo gioioso di zaffiri rosa e spinelli. La sezione “Stella”, invece, enfatizza varie sfumature di blu con onice, zaffiro e lapislazzuli, con piccole stelle sparse tra gli intrecci simili al tweed. La sezione “Sole”, ancora, irradia opulenza con pezzi audaci pavettati d’oro e una moltitudine di pietre gialle. Infine, la sezione “Leone” emana un potere incomparabile attraverso elementi rossi, creando un tweed di grande ricchezza e sfarzo. Magistralmente realizzati per mostrare tutta la bellezza delle gemme, uti-
L’ORAFO
ITALIANO
In alto: Anello Tweed Astral - Oro bianco 18 carati, oro giallo 18 carati, diamanti, diamanti gialli, zaffiri, onice, 1 zaffiro a taglio ovale 23.84 cts CHANEL Haute Joaillerie. A sinistra: Orecchini Tweed Byzance Oro giallo 18 carati, diamanti, berilli CHANEL Haute Joaillerie.
In alto: Collier Tweed Cambon - Oro giallo 18 carati, platino, oro bianco 18 carati , diamanti, diamanti gialli, cristallo di rocca, 1 diamente taglio brillante 3.19 cts CHANEL Haute Joaillerie. A sinistra: Anello Tweed Solaire - Oro giallo 18 carati, diamanti, topazio, berilli CHANEL Haute Joaillerie.
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lizzando cerniere, anelli e articolazioni minuscole in fili d’oro e platino, i designer hanno garantito flessibilità e texture in ogni creazione. L’intreccio d’oro, perle e pietre preziose, insieme al gioco di intarsi, ricrea lo spesso tessuto lanoso del tweed, mantenendo comfort e morbidezza nei pezzi. Diamanti scintillanti e pietre preziose prendono il centro del palcoscenico, mostrando la loro eccezionale qualità. Le abilità strabilianti e il savoir-faire degli artigiani del laboratorio di Fine Jewelry Creation elevano ulteriormente queste fantasie, spingendo la creatività oltre i limiti convenzionali. Una libertà artistica che non solo trascende la moda, ma consente anche alla Maison di rendere omaggio al tweed attraverso due collezioni di Alta Gioielleria, consolidando con fiducia la posizione di questo materiale come elemento imprescindibile delle loro creazioni. Il risultato: una collezione eccezionale che rende omaggio al lascito di Coco Chanel e al suo amore per il tweed, mescolando elegantemente moda e gioielleria in un tessuto mai visto e costituito di gioielli e pietre preziose finemente lavorate.
MARKET TREND
L’ORAFO
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DIAMANTI DI SINTESI SONO IL FUTURO? / di Gianfilippo Versari
Indistinguibili da quelli naturali, sono un fenomeno in crescita e le case di gioielli sono sempre più interessate Pandora sta proseguendo l’espansione territoriale dei Pandora Lab-Grown Diamonds in Australia, Messico e Brasile. I diamanti coltivati in laboratorio sono già disponibili nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Canada, e ora verranno introdotti in tutti i negozi del Nord America.
L
Sul panorama nazionale, Inbilico, brand di Fiammetta Cicogna e Manuela Picciotto particolarmente incline alla sostenibilità ambientale, è stato il primo a investire producendo solo gioielli con diamanti di tipo lab-grown.
e storiche case di gioielli non possono più ignorarlo: le vendite di diamanti sintetici si stima abbiano raggiunto i 18 miliardi di dollari nel 2023 e dovrebbero, secondo Allied Market Research, toccare i 55,6 miliardi entro il 2031 con un tasso di crescita annuale del 9,8%. A circa 40 isolati dalla 47a Strada, il “Diamond District” newyorkese, Pandora, un brand da 4 miliardi di dollari l’anno su braccialetti charme da meno di 100 euro, a settembre 2023 ha organizzato una festa glam dal nome “Il distretto dei diamanti coltivati in laboratorio” per celebrare il suo ingresso – forte dello slogan “Diamonds for All” – nel mondo dei gioielli con diamanti sintetici. Storicamente, i diamanti devono alla genesi millenaria la loro inestimabile valutazione e il costo elevato che li contraddistingue. Tuttavia, assistiamo a un cambio di rotta verso i diamanti di sintesi. Innovazione rivoluzionaria, ha dovuto guadagnarsi una posizione nel mercato e, recentemente, ha riscritto le regole dell’industria portando il
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“diamante” da segno di lusso supremo nelle mani di piccole attività artigianali o grandi marchi e dal costo proibitivo, a pietra “coltivata” che ne democratizza l’industria, rendendolo accessibile a un pubblico ampio e dalle finanze limitate. Sviluppati negli anni ‘80, prodotti esponendo carbonio puro a una grande quantità di calore e pressione, sono praticamente indistinguibili da quelli tradizionali se non per i valori sui certificati d’acquisto: un braccialetto tennis Tiffany supera i 20.000 euro, mentre uno con carati coltivati costa sui 3.500. Un’altra nota dolente? Non aumentano di valore: difficile rivenderli e ipotizzare un mercato di seconda mano visti i prezzi in calo. Molte le cause di questo incredibile sviluppo dei sintetici che ha portato il marchio Brilliant Earth a un aumento del 15,7% delle vendite nette nel 2022, arrivando a 440 milioni di dollari: da un lato il calo dei prezzi e l’incremento della domanda da parte delle industrie utilizzatrici in espansione, la rapida crescita del settore orafo e il non trascurabile apprezzamento tra i millennials. Soprattutto, secondo Madestones, leader nel settore, per la loro natura etica visto che non richiedono l’estrazione mine-
MARKET TREND
Lo scorso ottobre, il gioielliere Fred, di proprietà di LVMH, ha mostrato una nuova collezione con pietre sintetiche a clienti ad alto reddito per testare il prodotto, anche se per differenziarsi dall’offerta tradizionale della marca le nuove pietre sono di colore blu.
raria e non sono associati a condizioni di lavoro ingiuste. Dall’altro, punto molto amato dalla GenZ, sono simbolo di modernità e progresso, di tendenza e accessibili economicamente oltre al fatto che sono visivamente e chimicamente identici ai corrispettivi naturali. Le previsioni indicano una tendenza in crescita e il valore dell’industria dei sintetici ai 35 miliardi di euro nel periodo 2023-2028, sebbene oggi rappresentano per Edahn Golan il 17% del mercato dei diamanti. Un mercato in ascesa con riflessi su tutto il comparto: Pandora ha duplicato le sue previsioni di vendita per il 2023, col prezzo delle azioni più che raddoppiato mentre De Beers ha tagliato i prezzi dei diamanti estratti fino al 40% a causa della diminuzione della domanda. Dato il forte sconto a cui vengono venduti, i sintetici stanno chiaramente danneggiando la domanda di pietre naturali, e anche l’industria emergente ne risente. I profitti del primo semestre 2023 dell’unità di Anglo American Plc sono crollati di oltre il 60% a soli 347 milioni di dollari, col prezzo di vendita medio sceso da
213 a 163 dollari al carato. Circa cinque anni fa, le gemme di laboratorio erano vendute al 20% in meno rispetto ai diamanti naturali: ora siamo all’80%, questo perchè i rivenditori li spingono a prezzi sempre più bassi e i costi di produzione diminuiscono. Anche De Beers nel 2018 ha iniziato ad avventurarsi in questo settore con il suo sub-brand Lightbox, a uno sconto considerevole nel tentativo di differenziare le due categorie e creare un divario ancora più ampio di prezzo tra naturali e sintetici – come dichiarato da Business of Fashion. Sebbene i marchi di gioielli tradizionali siano ancora lenti nell’abbracciare questa tendenza, oggi sempre più aziende di alta gamma sono interessate. Dal lato consumatori sono in aumento visto che questi diamanti sono esteticamente e chimicamente identici a quelli estratti e costano sempre meno. Infine, l’industria attirerà un consumatore diverso, desideroso di comprare gioielli con diamanti da mille dollari ma con una capacità di spesa di solo un centinaio.
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Una riedizione dello spettacolare cronografo a tourbillon TAG Heuer Carrera Plasma Diamant D’Avantgarde presentato a Watches and Wonders 2023, e per la prima volta nel 2022 con diamanti coltivati in laboratorio su cassa, corona, quadrante e indici.
L’ORAFO
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M O N DO
ITALIANO
S CIN TILLA N TE
DI
GEMGENÈVE
/ di Laura Astrologo Porché @journaldesbijoux
Ecco cos’è successo alla settima edizione, in scena dal 2 al 5 novembre al Palexpo di Ginevra
MARKET TREND
U
n Salone Ideato dagli espositori e destinato ai propri colleghi”. Ecco la formula vincente dei due cofondatori, Thomas Faerber e Ronny Totah, che, insieme col direttore Mathieu Dekeukelaire, Nadège Totah e tutta l’équipe media capitanata da Christine Urfer, si impegnano alacremente a ogni appuntamento per offrire un programma volto all’eccellenza e all’esclusività. Dal 2 al 5 novembre 2023 la manifestazione, in scena al Palexpo di Ginevra, Svizzera, ha raggiunto un totale di 3.218 visitatori che hanno potuto godere di un’esperienza unica sia dal punto di vista professionale che culturale. GemGenève è infatti come uno scrigno che racchiude straordinari tesori di gemme di altissima qualità, gioielli vintage eccezionali e una varietà di espositori unica, dalle grandi Maison ai jewelry designer. Inoltre, le scuole, le Arti
e i Mestieri e la libreria LetuBooks hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico di aficionados e cultori del gioiello e delle pietre preziose. Il fiore all’occhiello del Salone è stata la mostra “The Pearl Odyssey”, evento che, attraverso le magnifiche opere provenienti da collezioni private e storiche, ha narrato con dovizia di particolari la storia di questo prodigioso tesoro del mare. L’esposizione è stata realizzata grazie al supporto di Chaumet, della Collezione Alfardan, del collettivo Flee Project, del laboratorio SSEF e di un collezionista privato, con la collaborazione degli espositori partner (Faerber-Collection, Gem Collectors Bookshop, Heritage Gems, Horovitz & Totah SA, Joseph Gad, Nicolas Torroni, Ocean Flame e Swiss Pearls) e altri, tra cui Hofer Antischmuck, Oasis Pearl e Ecija. Nel corso della cerimonia
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di apertura di questa settima edizione, il cofondatore dell’evento, Ronny Totah, ha fatto riferimento alla natura simbolica del numero 7, spiegando: “In questi tempi difficili, spero che i quattro giorni di questa settima edizione forniscano un po’ di sollievo e benessere a tutti noi, e rappresentino un’opportunità per approfondire ulteriormente le nostre relazioni”. La Consigliera di Stato di Ginevra per l’Economia e l’Occupazione, Delphine Bachmann, dal canto suo, ha tenuto un discorso ottimistico sul savoir-faire di tutti i partecipanti, sottolineando la sua ammirazione per il sorprendente programma del Salone. Thomas Faerber, invece, ha tranquillizzato gli astanti dichiarando: “Le condizioni del mercato rimangono sane, sostenute dall’inflazione in molte regioni del mondo, il che aggiunge appeal nei confronti dei pezzi di alta qualità ritenuti investimenti sicuri e beni rifugio”. Novantadue i Paesi esteri visitatori: in termini di suddivisione geografica, la maggior parte proveniva dalla Svizzera (1.211), seguita dalla Francia (oltre 700), l’Italia (197), il Belgio (149), il Regno Unito (120) e gli Stati Uniti (84). Gemgenève si conferma una piattaforma esclusiva dedicata a gemme colorate, diamanti straordinari, perle, preziosi antichi e contemporanei, nonché una vetrina ineguagliabile per designer affermati e nuovi talenti, con un’attenzione particolare agli studenti delle scuole di design del gioiello. Grazie alla grande offerta culturale, la reputazione di questo evento si accresce a ogni edizione: attendiamo quindi con impazienza il prossimo appuntamento, che avrà luogo dal 9 al 12 maggio 2024.
L’ORAFO
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QUIET
LUXURY
UNOAERRE
RALPH LAUREN
ZEGNA
di Simona Inf antolino
D1 MILANO
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TREND
GIORGIO ARMANI
TAGLIATORE
LORO PIANA
CALVIN KLEIN
Dopo l’esplosione dei maxi logo e dell’ostentazione forzata, il lusso torna a essere sempre più sussurrato. L’uomo dice addio alla necessità di esporsi a tutti i costi e trova un porto sicuro in quella nicchia della moda che rappresenta uno status sociale senza fronzoli.
JW ANDERSON
LUDOVICA MASCHERONI
LUCIEN ROCHAT
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COOL
BOSSY
LOUIS VUITTON
MARNI
di Simona Inf antolino
AMABILE JEWELS
MARIA PATRIZIA MARRA
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TREND
Dalle passerelle al luogo di lavoro, lo stile si fa portavoce del carattere delle donne. Completi strutturati declinati in palette monocromatiche raccontano la tenacia, l’intraprendenza e la raffinatezza del mondo femminile.
VICTORIA BECKHAM
ROKH
ALEXANDER MCQUEEN
BREIL
OVYÉ
BORBONESE
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HIM
W I SList H di Simona Infa ntolino
Sciarpa Vally di Acne Studios in misto alpaca.
Cronografo con quadrante blu e bracciale a maglie in acciaio di Boss.
Sneakers 480 di New Balance.
Maglione Cloudy Wool Ami de Cœur di Ami Paris in filato di alpaca.
Sportivo e scattante, l’uomo affronta il rientro dalle ferie con dinamismo e voglia di fare. Le giornate trascorrono frenetiche tra un impegno e l’altro ma la priorità rimane vincere la battaglia col grande freddo di questi mesi. Via libera quindi a sciarpe, maglioni e cappotti sotto i quali si nasconde anche una ricerca di gusto per gioielli e orologi.
Anello Row di Sector No Limits in acciaio e smalto.
Bracciale di Tommy Hilfiger in acciaio e filo di nylon.
Jeans scuri di American Vintage.
Cappotto Monopetto di Velasca in lana.
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W I SList H di S imona Infa ntolino
Collana Colette di Stroili in oro giallo.
Stivali knee high di MyChalom in pelle con texture crocco. Modello Aisha Crocco Nero.
Bracciale L’Essenziale Tenace di Atelier VM in oro giallo e titanio con charm in oro e diamanti. Collezione Cosmo.
Orecchini a cerchio piccoli di Pandora placcati oro con cubic zirconia.
Non ci si deve fare ingannare dai colori tenui di abiti e capispalla perché la vera grinta si cela negli accessori. Grintosissimi stivali e borse affiancano luminescenti gioielli dorati, arricchiti da cristalli in grado di trasformare un look da giorno in una perfetta mise da aperitivo. Parola d’ordine: confort per ogni occasione, senza rinunciare allo stile.
Clutch BIOS FLAT WEAVED di THEMOIRè in pelle vegana.
Eau de Parfum Meliloto di L’Occitane dalle note fiorite con accenti di miele. Collezione Fiori Indimenticabili. Completo di Ludovica Mascheroni in puro cashmere a costa larga composto da top lupetto smanicato e pantalone con coulisse in vita.
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LE CITTÀ D’ARTE ITALIANE NELLA GIOIELLERIA / di Laura Astrologo Porché @journaldesbijoux
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e città d’arte italiane sono da lungo tempo una fonte significativa d’ispirazione per la gioielleria. Ogni città ha una storia unica, un patrimonio artistico e culturale che continua ad affascinare e a essere un punto di riferimento privilegiato per i jewelry designer e le Maison del settore. Al punto che molte di esse hanno scelto i luoghi più straordinari del Belpaese per presentare o ambientare le proprie collezioni. L’Italia con i suoi paesaggi mozzafiato, con le sue città senza pari al mondo per storia, heritage e tradizioni ha sovente colpito la fantasia dei brand di gioielleria, che le hanno omaggiate intitolando ad alcune di esse le loro collezioni. Recentemente, Annamaria Cammilli, in occasione della celebrazione del suo 40mo anniversario, ha presentato una serie di anelli unici intitolati a Firenze, un tributo alla culla del Rinascimento. L’anello Firenze è stato realizzato in soli 40 esemplari e rappresenta la summa dell’approccio sculturale della Maison alla gioielleria. Persino il prezioso scrigno che lo racchiude è ispirato alla tradizione toscana, e realizzato in alabastro, segno di nobiltà e tradizione.
Anelli Firenze Icon – Annamaria Cammilli
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Restando in Toscana, Antonini Milano ha dedicato una collezione di anelli colorati nelle pietre e nelle tonalità dell’oro e dei diamanti alla turrita Lucca. La Maison ha voluto rendere omaggio alla storia millenaria e alla bellezza senza tempo di questa città medievale. Il design dell’anello richiama, infatti, le antiche mura della città toscana, che cingono il centro storico con la loro imponenza. La forma dell’anello rappresenta l’unità e l’eternità, simboleggiando la continuità della storia che si riflette nelle pietre antiche della città. Topazio, ametista verde e quarzo fumé si combinano armoniosamente, rievocando i colori delle giornate toscane, il verde della vegetazione e il marrone dei tetti della città.
Antonini Milano Lucca ring
Pomellato, dal canto suo, ha intitolato alla metropoli meneghina la sua ultima collezione “Ode a Milano”, presentata a Parigi nel luglio 2023 durante la settimana della Haute Couture. La collezione è molto più di un’interpretazione figurativa dei classici simboli di Milano, antico feudo della potente dinastia dei Visconti. È una celebrazione delle sfaccettature che rendono questa città unica e preziosa come un diamante. Ode a Milano è declinata in quattro capitoli che catturano altrettanti diversi aspetti del capoluogo lombardo. L’estetica dei gioielli esprime quindi la drammaticità urbana dei grattacieli, la magnificenza dell’architettura medievale, la creatività del Teatro alla Scala e l’intramontabile fascino del Duomo. I nomi dei gioielli sono stati scelti per evocare ognuno di questi tratti distintivi della città. Vertical Landscapes celebra invece lo skyline metropolitano e l’uso sorprendente che i loro creatori hanno fatto della forma e del colore. Questo aspetto della Milano contemporanea è stato catturato in modo straordinario in gioielli d’ispirazione architettonica dalla silhouette decisa, impreziositi da gemme raffinate che rivelano la profonda passione di Pomellato per i colori.
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Skyline Necklace
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Terrazza Duomo
Contemporary Heritage richiama l’imponenza del Castello Sforzesco, mentre Creativity on Stage è il frutto della lunga tradizione del marchio nella realizzazione di catene preziose, dove ogni gioiello rappresenta una vivace allegoria della creatività che fiorisce sul prestigioso palcoscenico del Teatro alla Scala, e tra le sfolgoranti boutique di via Monte Napoleone. Terrazza Duomo distilla invece l’essenza delle geometrie gotiche che caratterizzano la facciata della cattedrale milanese, e trasforma i suoi iconici dettagli in sculture contemporanee creando orecchini, un girocollo e due bracciali in oro bianco o rosa con diamanti bianchi. Ode a Milano incarna la sublime fusione tra la singolare filosofia di Pomellato nell’ambito dell’Alta Gioielleria e i massimi parametri di maestria artigianale. Come Milano, Pomellato serba sempre il ricordo del suo passato, senza mai cessare di rivolgere uno sguardo appassionato verso il futuro. Verona, celebre per la triste storia d’amore di Giulietta e Romeo e rappresentando quindi la città degli innamorati per antonomasia, è il nome scelto da Laure-Isabelle Mellerio per una recentissima collezione di tre nuovi anelli di fidanzamento. Il campanile ottagonale della chiesa scaligera di Santo Stefano ha affascinato Mellerio per la sua originalità e i legami con gli archivi della Maison. Circondando e sublimando un diamante centrale da 0,40 carati, il nuovo anello Verona si adorna a scelta di tre associazioni di colori diventate emblematiche e distintive per il marchio: il blu degli zaffiri si abbina al verde delle tsavoriti, l’arancione delle spessartiti a quello degli zaffiri viola, o ancora il verde delle tsavoriti al rosa tenue degli zaffiri preziosi. La città scaligera è fonte d’ispirazione anche per Roberto Coin che ha realizzato una collezione dal significativo nome Love in Verona, a suggellare il legame d’amore con una città che lo ispira particolarmente. I preziosi di questa linea nei tre colori dell’oro, lucido o satinato, possono essere indossati insieme per creare un effetto total look: il loro design riprende l’iconico fiore di diamanti a quattro petali,
Castello Necklace
Mellerio BAGUES DE FIANÇAILLES VÉRONE
Roberto Coin, Love in Verona
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INSIDE JEWELRY
Venetian Princess Roberto Coin
la cui ripetizione su tutta la superficie di ciascun gioiello è un richiamo all’ Arena di Verona, simbolo e cuore pulsante della città. Una collezione dagli stilemi minimalisti e contemporanei. Molte città italiane hanno colpito l’estro di Roberto Coin, tra cui Venezia, la Serenissima Dominante. La città lagunare dove il Maestro è nato e di cui conosce profondamente la storia così come ogni calle e campiello. La collezione Venetian Princess, che di recente, nell’aprile del 2023 si è impreziosita di due nuovi colori grazie all’entrata in scena del lapis e della malachite, è emblema del romanticismo più puro. Velata di mistero come una principessa che si muove con passi circospetti ma al tempo stesso invitanti, cela al suo interno una complessa struttura
di filo ritorto, metafora del desiderio di sfuggire agli sguardi e di rendersi visibile soltanto se lo si desidera. Questo alone di mistero è accentuato dal gioco di diamanti bianchi e neri, accuratamente misurati fino a ¼ di millimetro, che richiama le tenui luci dei lampioni che si riverberano nelle acque oscure dei canali veneziani. Roma è l’essenza stessa di Bulgari e sorgente inesauribile di ispirazione. Dalla collezione Monete in cui è protagonista la storia dell’antica Roma alla collezione Diva, con l’iconico motivo a ventaglio, ispirato ai magnifici mosaici romani delle Terme di Caracalla, Bulgari incarna la quintessenza della bellezza italiana, celebrando l’immortale legame tra la Maison e la Città Eterna.
Un’isola incantata è legata indissolubilmente a Chantecler, Maison fondata nel 1947 a Capri. L’azienda è famosa per i suoi gioielli artigianali ispirati alla bellezza e alla tradizione dell’isola di Capri. I gioielli Chantecler spesso incorporano motivi locali, come i limoni, le conchiglie e altri elementi legati alla cultura e al paesaggio locale. Capri, d’altra parte, è un’isola italiana situata nel Golfo di Napoli, celebre per la sua bellezza naturalistica, le grotte marine, i giardini e i siti storici. L’isola è anche una destinazione turistica di lusso, frequentata nel corso degli anni da personaggi famosi. Questo breve excursus mostra come l’Italia stimoli la creatività delle Maison di Gioielleria che si abbeverano all’arte, ai paesaggi, alla storia e alla maestria artigiana propria del Belpaese.
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SECOND HAND / di Gianfilippo Versari
Mercato in forte crescita con l’usato rivalutato anche del 200%
MARKET TREND
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Inarrivabile ai più: ad aprile 2023, questo Patek Philippe Ore Del Mondo (ref 2523/1) in oro giallo del 1963, è stato battuto per 3.036.000 euro nell’asta “Exclusive Timepieces”.
econdo recenti ricerche di Market Decipher, il mercato globale dei collezionabili è stimato abbia raggiunto i 462 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che raggiungerà la cifra incredibile di 1 trilione di dollari entro un decennio. Un mercato in crescita che sarebbe sbagliato analizzare senza dare il giusto peso all’affidabile orologio, collezionato per decenni da appassionati ossessionati dalla ricerca della perfezione orologiera. Nuovi o di seconda mano, moda per qualcuno, arte o investimento per altri, gli orologi più rari e ambiti, Rolex in testa, continuano a raggiungere somme astronomiche, dimostrando il loro irresistibile fascino. La maggiore attenzione per modelli storici e fuori produzione ha portato il mercato a crescere senza sosta arrivando a toccare i 22 miliardi di dollari di vendite nel 2021. I risultati finanziari hanno permesso al comparto di aggiudicarsi un terzo dei 75 miliardi di dollari del mercato complessivo degli orologi di lusso, attirando nuovi acquirenti e alimentando una crescita più rapida rispetto al mercato del nuovo. Il recente boom è dovuto soprattutto alla tendenza di considerare gli orologi di lusso come beni di investimento alternativi: i consumatori pagano prezzi elevati per i modelli usati dei marchi più importanti come
Acquisti in sicurezza: Monaco Legend Group, fondata nel 2015 dall’imprenditore e immobiliarista Claude Cohen, con base a Monaco e uffici a Milano e negli Stati Uniti, dal 2019 conta sull’expertise di Davide Parmegiani, figura autorevole nel mondo degli orologi d’epoca, che ha reso le due aste annuali “Exclusive Timepieces” punti di riferimento assoluti per il settore dell’alto collezionismo a livello mondiale (il risultato complessivo dell’asta di ottobre 2023 è stato di 21.723.920 euro, mentre ad aprile 2023 di 22.284.780 euro).
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Investimenti sicuri ma per billionaire: buon investimento ma decisamente non per tutti il Rolex calendario con fasi lunari in oro rosa (ref 6062) degli anni ‘50 e il Patek Philippe Calatrava in acciaio (ref 530), entrambi battuti da Monaco Legend Group ad aprile 2022: il primo per 2.100.000 euro, e il secondo per 806.000 euro a ottobre 2023.
MARKET TREND
Da tenere sott’occhio: Davide Parmegiani suggerisce orologi dalle forme e design particolari, Rolex ma anche Patek Philippe, Piaget, Audemars Piguet sempre più apprezzati. Esempi battuti da MLG: il Rolex Prezioso King Midas (ref 4316) e il Cellini Queen Midas (ref 4660), Audemars Piguet Cobra, Patek Philippe di forma rettangolare in oro giallo (ref 4121/1), Piaget con bracciale lady in oro bianco (ref 913) e un Gübelin con bracciale traforato in oro giallo, con lunetta a griffe in lapislazzuli.
Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet, Vacheron Constantin, Omega, Jaeger le Coultre ma anche per quelli indipendenti come F.P.Journe e De Bethune, con l’aspettativa e la speranza che il loro valore continui a salire col tempo. Stando all’ultimo studio Luxury Preowned Watches, Your Time Has Come a cura di BCG e WatchBox, la piattaforma globale di orologi di lusso da collezione, questi hanno registrato performance di tutto rispetto, soprattutto nel lungo periodo, a confronto delle categorie di investimento tradizionali. Nonostante le flessioni dei mercati dovute alla pandemia, un portafoglio di investimento composto da Rolex, Patek Philippe e Audemars Piguet ha visto il proprio valore crescere del 20% annuo fra il 2018 e il 2022, rispetto a un tasso annuo dell’8% per l’indice S&P 500 come dichiarato dal Boston Consulting Group. La stessa BCG per il 2026 prevede, per il secondo polso, un mercato da 35 miliardi di dollari a fronte di un valore di 66 miliardi per quello degli orologi nuovi, con un tasso di Cagr 2022-2026 del 9%. Un Report di Deloitte
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sull’industria orologiera svizzera, sebbene dell’ottobre 2022, ha stabilito il valore del mercato del secondo polso a circa 20 miliardi di franchi svizzeri, ma ha anche confermato il dato di stima di 35 miliardi per il 2026. Rivenditori online come WatchBox, Chrono24 e Watchfinder, invece, ne hanno sicuramente favorito la crescita mettendo in contatto acquirenti e venditori, e contribuendo a guidare la clientela anche attraverso il fiorire di numerosi canali online, social e forum di discussione di appassionati che si affiancano ai più autorevoli magazine tradizionali. Le vendite online superano già quelle delle aste e dei negozi, e sono destinate a rappresentare quasi il 60% del mercato degli orologi di lusso di seconda mano entro il 2026. Facilità di acquisto e vendita, insieme a maggiori opportunità di investimento guidano la spesa del 54% degli acquirenti GenZ e millennial, che negli ultimi 2 anni hanno incrementato notevolmente gli acquisti, il 66% di questi influenzati dal valore futuro atteso dell’orologio, ma che li ha visti anche esporsi a maggiori rischi di ricevere il fatidico
L’ORAFO
ITALIANO
Daytona forever! Rolex e Patek Philippe sono noti sul mercato come “Safe Choices” per l’alta richiesta e il valore sempre in crescita. Davanti a tutti il Rolex Daytona, un
segnatempo capace di far saltare il banco non solo quando si tratta di modelli all’asta, come all’”Exclusive Timepieces” di ottobre 2023 dove un Daytona Paul Newman Chronograph (ref 6263) è stato battuto per 1.796.000 euro e un Daytona Cosmograph, Pionieri Svizzeri dell’Everest con quadrante Paul Newman (ref 6265), per 884.000 euro.
“pacco”. Alcuni modelli sono diventati quasi impossibili da acquistare attraverso i canali tradizionali di vendita: lunghe liste di attesa si sono estese a tutti i modelli arrivando al paradosso che nelle boutique Rolex è comparsa la targhetta “gli orologi di questa vetrina sono esclusivamente per esposizione”. Gli acquirenti hanno quindi maggiori possibilità di ottenerli attraverso il mercato di seconda mano, anche se con un forte sovrapprezzo. Stando sempre ai dati BCG, il 29% dei collezionisti ha dichiarato di aver pagato più del prezzo al dettaglio per l’ultimo orologio usato acquistato e le ragioni principali sono state le condizioni pari a nuovo o quasi (41%), e il risparmio di tempo viste le lunghe liste d’attesa del mercato di prima mano (40%). Il Nautilus di Patek Philippe, il Royal Oak di Audemars Piguet; il Daytona, il GMT-Master II e il Submariner di Rolex, generalmente più ambiti, sono venduti fino al 200% del prezzo di mercato di prima mano. Se guardiamo invece da vicino il mercato del vintage, se negli anni ‘90 la maggior parte dei Rolex di secondo polso potevano essere acquistati alla metà del nuovo, oggi si può spendere anche il doppio del prezzo di listino con alcune referenze “rare” che arrivano a prezzi da capogiro, superandolo decine di volte. Per orientarsi in questo mercato
senza incappare in fregature o abbagli servono delle guide: una casa d’aste specializzata o il commerciante di fiducia armati di competenza, legittimità ed esperienza per supportare il cliente al fine di “guidare” il mercato senza subirlo; e soprattutto per coloro che acquistano orologi come forme di investimento. Il gruppo di acquirenti più attivo? Proprio quello di collezionisti e investitori, che danno maggiore attenzione agli orologi extralusso a un prezzo più elevato rispetto agli altri segmenti, e che rappresentano il 44% degli acquirenti di orologi oltre a detenere una quota del 58% del mercato in termini di valore. Molti degli acquirenti, inoltre, sono giovani soprattutto GenZ, quindi una fascia demografica appetibile per molte aziende per costruire una certa loyalty nel marchio. Con questo scopo in mente, Richemont SA nel 2018 ha acquistato Watchfinder, Ltd., un venditore di orologi usati con una forte presenza online mentre Audemars Piguet ha lanciato un’attività di vendita di oroloPronti a investire? Per investimento da portafogli più gi usati per alcuni rivenditori. Per finire, “democratici” Davide Parmegiani consiglia di puntare su Rolex nel 2022 ha annunciato il proprio Rolex con quadranti rari e particolari, ancora sottostimati dal programma di autenticazione degli mercato a discapito di quelli con pietre dure (come il Dayorologi usati, gestito in collaborazione Date in oro giallo - ref 18 038 battuto a ottobre 2023), e orologi con i gioiellieri autorizzati. con bracciale integrato e attenti al dettaglio, col plateau degli English translation page 111
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appassionati ancora limitato ma destinato a crescere nel tempo (come l’Audemars Piguet Tonneau Shape in oro giallo e rubini, anch’esso battuto a ottobre).
INSIDE JEWELRY
L EG O R
45 ANNI DI SUCCESSI IN NOME DEI PREZIOSI Il traguardo festeggiato a Vicenzaoro con una nuova immagine e l’avveniristico Legor 3D Metal Hub
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a storia di Legor è sinonimo di trasformazione. Un concetto intrinseco per l’azienda veneta sin dalla nascita: dal 1979 il core business è trasformare i metalli combinando esperienza, tecnologia e passione, e continuando ad assecondare i cambiamenti del mercato e le opportunità di crescita dei partner, prendendosi anche cura degli altri e del mondo in cui viviamo. Partendo da questo approccio le novità sono sempre numerose: le ultimissime sono presentate al pubblico nel nuovo stand Legor a Vicenzaoro 2024, evento di caratura internazionale che riunisce i più importanti player del settore orafo-gioielliero, così come i produttori di tecnologie e soluzioni a supporto: uno spazio simbolo della rinnovata immagine aziendale, oltre che di un sentito ringraziamento verso i partner che, grazie al fondamentale contributo, aiutano l’azienda a celebrare con orgoglio i primi 45 anni di storia. Un percorso lungo, straordinario e condiviso improntato sull’innovazione, la qualità e la fiducia reciproca. Lo stand non sarà solo un luogo d’incontro, ma anche simbolo dell’identità e dei valori che Legor rappresenta, dando spazio ai nuovi prodotti e al Legor 3D Metal Hub. Per quanto riguarda il cammino di responsabilità, Legor aggiunge un tassello alla sua proposta di valore: essere diventata Società Benefit e aver consolidato la partnership con Refimet, azienda certificata RJC e CoC di cui PH Investments (holding del Gruppo Legor) ha acquisito il 74% nel 2023. Grazie a questa sinergia, Legor è in grado di offrire ai propri clienti un servizio completo: dal recupero e affinazione dei metalli preziosi provenienti da e-waste oltre che da scarti industriali, assicurandone il riciclo al 100%, alla successiva riconversione in prodotti finiti, quali leghe e soluzioni galvaniche. In merito ai prodotti, le novità non si fermano: dalla combinazione perfetta delle migliori leghe e soluzioni galvaniche pensate da una parte, per il mondo della gioielleria e del lusso – con leghe madri per Oro, leghe di Platino 950 in gocce pron-
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INSIDE JEWELRY
te all’uso, leghe di Argento e le soluzioni di doratura Strike, Flash e a spessore, bagni di Platino e Rodio, e il nuovo processo galvanico di copertura bicolore senza cianuri Ecoluxepavé –, dall’altra, per l’industria della moda con Ottoni e Bronzi ECO pronto uso, e le finiture Antiqua, per accessori dall’effetto vintage, e ULTRABLACK, per accessori dal nero intenso. Infine, focus anche sul Legor 3D Metal Hub: l’innovativo centro dedicato alla sperimentazione e produzione di gioielli, accessori moda e altro ancora a partire da polveri di metalli preziosi e non, introducendo nel mercato la nuova e rivoluzionaria tecnologia 3D Metal Jet Printing.
Legor ti aspetta a VicenzaOro – T.Gold 2024 al padiglione 9, Stand 160, con tantissimi nuovi prodotti per celebrare i primi 45 anni di storia: dalla brand identity alle leghe passando per la sostenibilità.
L’ORAFO
ITALIANO
Happy ANNIVERSARY / di Simona Infantolino
Serti Mystérieux, la nuova estetica che rivoluzionò l’Alta Gioielleria Al primo sguardo sembra che le pietre preziose stiano insieme quasi per magia. Invece dietro ogni gemma si celano anni di ricerca e innovazione tecnica che hanno portato Van Cleef & Arpels a brevettare, nel 1933, un nuovo tipo di incastonatura che avrebbe rivoluzionato l’Alta Gioielleria: il Serti Mystérieux. Questa tecnica aprì le porte a un nuovo modo di concepire il gioiello con le pietre preziose che da adesso potevano essere visibili nella loro interezza e non più nascoste dalla montatura. Sarà però solo nel 1937 che la maison svelerà al mondo la sua innovazione in occasione dell’Esposizione internazionale delle arti e delle tecniche applicate alla vita moderna di Parigi. Il successo fu tale da spingere Van Cleef & Arpels a rendere il Serti Mystérieux una delle sue firme stilistiche in grado di rappresentare la Maison nel mondo, tra dialoghi con l’Alta Moda ed eventi mondani. Da quel 2 dicembre 1933 in cui venne depositato il primo brevetto, il Serti Mystérieux non ha mai smesso di mirare all’eccellenza approfittando delle numerose innovazioni tecniche e stilistiche che hanno caratterizzato questi ultimi 90 anni. Le sperimentazioni hanno interessato in particolare i diversi tagli delle pietre preziose, dall’esagonale al navette, che
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hanno permesso di realizzare gioielli dai volumi inediti. Il segreto che si cela dietro una così innovativa visione dell’incastonatura è il risultato di un sapiente lavoro di squadra che coinvolge non solo l’incastonatore, ma anche le competenze del gemmologo, dell’orefice e di un tagliatore specializzato. Dopo aver selezionato e tagliato le pietre preziose – le uniche utilizzate per il Serti Mystérieux sono il rubino, lo zaffiro, lo smeraldo e il diamante – questi esperti danno vita a una montatura a binari in cui ogni gemma, attentamente tagliata, troverà il suo posto preciso. Dopo centinaia di ore di lavoro nascono così creazioni uniche senza tempo il cui stile ha attraversato i decenni creando una nuova e innovativa estetica dell’Alta Gioielleria.
ANNIVERSARY
Twist necklace, Mélanie Georgapoulos
Limelight Gala: cinquant’anni di “Extraleganza” Sono i primi anni Settanta del Novecento ad accogliere lo spirito della Piaget Society che riunì nei decenni una comunità internazionale di attori, cantanti, scrittori, artisti e clienti della maison, tutti accomunati dal desiderio di celebrare la bellezza. Un vortice di ricevimenti, feste, cene e balli – tutti orchestrati da Yves Piaget, rappresentante della quarta generazione della famiglia – che vide il debutto di un segnatempo che avrebbe fatto la storia del marchio. Era il 1973 quando la maison presentò il Limelight Gala, ispirato alla sua celebre “Collection du XXIème siècle”, una collezione manifesto del 1969 che univa per la prima volta orologeria e gioielleria. L’orologio incantò subito le donne della Piaget Society di quegli anni grazie al design riconoscibile della lunetta con anse asimmetriche e al bracciale flessibile che lo rendeva agevole da indossare. Da Gstaad a Monte Carlo, da New York a Palm Springs, tutte desideravano abbinare ai propri abiti di alta sartoria quel brioso orologio gioiello. Al compimento dei suoi cinquant’anni, il Limelight Gala continua a incantare e a far sognare con un carisma unico e un’estetica raffinata che hanno mantenuto la propria integrità e iconicità nonostante le continue novità introdotte nella collezione. Negli anni, infatti, il bracciale in oro – lavorato per assumere la forma di una catena o di un tessuto fluente – ha visto avvicendarsi quadranti in malachite, lapislazzuli, opale o smalto sapientemente combinati con variazioni cromatiche di pietre preziose sulla lunetta asimmetrica. Una perfetta rappresentazione, oggi come cinquant’anni fa, della “Extraleganza” che contraddistingue le creazioni Piaget.
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L’ORAFO
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Annamaria Cammilli, quarant’anni anni di tradizione orafa fiorentina Da una boutique nel cuore di Firenze al successo internazionale, Annamaria Cammilli festeggia i suoi quarant’anni di attività omaggiando lo stile inconfondibile che caratterizza i suoi gioielli e la tradizione orafa toscana che si cela dietro ogni creazione. Nel 1983 la designer ha deciso di elevare a un nuovo livello il proprio percorso artistico trasformando la boutique fiorentina in un progetto più ampio, un’azienda in grado di portare nel mondo la manifattura fiorentina. Da quel momento il talento ha permesso al brand di scalare il mondo dell’oreficeria affermandosi grazie a originalità, alta manifattura e creazioni uniche e riconoscibili. Tra le firme stilistiche del brand è impossibile non citare le otto originali tonalità dell’oro 18 carati realizzate dai maestri orafi Cammilli e la finitura vellutata delle superfici Aetherna, una formula segreta che esalta la tridimensionalità del gioiello attraverso l’alternanza di effetti lucidi e opachi. Sono i numeri a confermare il successo conquistato in questi anni da Annamaria Cammilli: nel 2022, ad esempio, l’azienda ha chiuso l’anno con un incremento di fatturato del 38%. Sempre nel 2022, il brand ha anche inaugurato la Cammilli Academy dedicata alla formazione del personale di vendita dei concessionari che trattano il marchio in tutto il mondo. Nel 2023, per festeggiare il quarantesimo anniversario dell’azienda e sancire un traguardo così importante, Annamaria Cammilli ha voluto realizzare una creazione celebrativa in grado di
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racchiudere la vera essenza del brand. Il gioiello nato da questo desiderio è l’anello Firenze, presentato proprio nel capoluogo toscano in occasione dei festeggiamenti dell’anniversario. Realizzato in edizione limitata a soli 40 esemplari, l’anello rende omaggio alla città che ha lanciato il brand con sette diversi modelli accomunati da uno stile scultoreo, nuove interpretazioni dell’iconica finitura Aetherna, l’utilizzo di diamanti e pietre preziose.
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Rue des Mille, dieci anni di storie da sogno Un sogno di famiglia tirato fuori da un cassetto. Con queste parole Federica Pieroni, responsabile comunicazione e marketing di Rue des Mille racconta le origini del brand che ha appena festeggiato i primi dieci anni di attività. Un traguardo importante per un’azienda Made in Italy che ha fatto del sogno la propria arma vincente. Il cavallo di battaglia di Rue des Mille sono infatti i suoi storici gioielli a tema fiaba a cui, nel corso di questi due lustri si sono aggiunte numerose linee in grado di differenziare l’offerta e ampliare il target di clientela. Ultima tra le novità è proprio la collezione Golden Mate, la prima della famiglia Rue des Mille a essere realizzata in oro 18 carati con l’aggiunta di diamanti creati in laboratorio: una novità che trova il punto di equilibrio tra gioielleria e accessorio prêt-à-porter. A supporto di un anno ricco di novità e festeggiamenti, Rue des Mille ha voluto anche potenziare la propria strategia retail con le prime aperture monomarca sul territorio italiano. La prima boutique ha aperto le porta nel cuore di Brera, a Milano, la scorsa estate: progettata dallo studio di architettura Audace Design, riprende negli arredi il DNA del brand con toni delicati, linee pulite ed eleganti e sagome che richiamano nel design alcuni tra i soggetti più rappresentativi di Rue des Mille come stelle, cuori e quadrifogli. Dopo Milano è stata la volta di Forte dei Marmi, esclusiva località balneare in Toscana, e di Roma, vicino a Piazza di Spagna. All’interno dei negozi monomarca è possibile trovare i grandi classici del brand, come la collezione Stardust, lo stile bohémien della linea Gipsy e tutte le novità che hanno contraddistinto l’anniversario di Rue des Mille.
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/ di Laura Inghirami
Viaggio alla scoperta di Alessi Domenico, un brand internazionale la cui visione originale è stata portata avanti dalle nuove generazioni con autenticità, innovazione, attenzione al cliente e ai lavoratori
L’ORAFO
Da sinistra Tobia Alessi, Filippo Aldo Alessi, Paolo Alessi e Alice Alessi.
A
lessi Domenico rappresenta un’eccellenza italiana, nata a Bassano del Grappa nel 1946 dal desiderio di sognare di un giovane orafo artigiano, Domenico. Dal laboratorio, creato nel Dopoguerra in un momento storico difficile in cui Bassano del Grappa era stata duramente colpita, l’azienda, da primo marchio attivo nel distretto di Vicenza è diventata un gruppo internazionale, rimasto profondamente legato al territorio e a quel desiderio di sognare in grande del suo fondatore. Alcuni dei valori fondamentali di Alessi Domenico, tra le realtà che più si distinguono nella produzione di catene finite e semilavorate in oro e argento massiccio, sono l’artigianalità, la ricerca, l’innovazione e il desiderio di miglioramento continuo. Anche la famiglia è fondamentale per l’azienda, oggi guidata da Paolo con in prima fila i figli Filippo, Alice e Tobia. I membri Alessi hanno sempre portato un valore aggiunto: Giovanni, figlio del fondatore Domenico, era un esteta e ha creato un senso di azienda al cui interno tutto è funzionale (la fontana posta all’esterno della sede, per esempio, nasce per raffreddare i forni di produzione) come la comunicazione tra i diversi reparti, che deriva da una riflessione strategica sulla creazione di sinergie e una profonda conoscenza della filiera produttiva. Giovanni e suo figlio Paolo hanno portato l’azienda a una vocazione internazionale superando tutti i confini. Paolo e i suoi fratelli l’hanno poi condotta a un ulteriore sviluppo, creando il progetto industriale. E ora la quarta generazione, composta da Alice, Filippo e Tobia, è impegnata a consolidare il gruppo sempre più come brand pur restando fedele
ITALIANO
alla sua autenticità e identità. È proprio questa grande unione familiare che ha rappresentato uno degli aspetti vincenti del successo di Alessi Domenico, permettendo ai membri della Famiglia di affrontare negli anni i cambiamenti inquadrandoli come opportunità e senza paura di mettersi in discussione, forti del supporto reciproco e di una chiara visione comune. Alessi Domenico è un gruppo che ha il merito indiscusso di mettere sempre al centro la persona e la nobiltà del suo lavoro. L’etica aziendale prevede una condivisione costante di obiettivi e della strategia, in cui tutti si sentono parte di una squadra in cui ogni contributo personale è fondamentale. “Le persone sono al centro di tutto – afferma Alice Alessi –, e l’azienda deve rappresentare un’orchestra al cui interno ognuno è libero di esprimersi in armonia: è una filosofia che abbiamo a cuore e che vogliamo mantenere anche in futuro”. Per questo sono numerose le iniziative messe in atto da Alessi Domenico: per esempio, in ogni aula sono stati inseriti dei “communication flows”, ovvero charts che permettono a ogni ufficio di comunicare ciò che ritiene importante per il proprio e gli altri dipartimenti, aiutando così a condividere continuamente le idee di tutti su ogni aspetto aziendale e a raccogliere i feedback dei collaboratori. Inoltre, proprio per il grande valore attribuito dall’azien-
Laura Inghirami e Alice Alessi.
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da all’artigianalità e al prezioso knowhow artistico, i lavoratori specializzati sono a tutti gli effetti “il cuore pulsante” del brand. “Molti tra i nostri collaboratori sono figli di professionisti che hanno fatto parte dell’azienda nella generazione precedente, e questo percorso di lungo periodo ci rende orgogliosi perché il nostro impegno – continua Alice Alessi – è incentrato prima di tutto sulla persona. Per noi è fondamentale inquadrare la figura del “professionista specializzato” come colonna portante dell’azienda e trasmettere alle nuove generazioni questo valore attraverso un impegno volto alla continua formazione”. Forte è infatti l’attenzione ai giovani, a cui l’azienda affianca professionisti senior per una formazione one to one offrendo un percorso di crescita concreto, insieme al desiderio di far sentire i propri collaboratori sempre supportati. Proprio per questo è presente una figura interna che si occupa di comunicare con tutti i collaboratori, di raccogliere sempre le necessità assicurandosi della loro soddisfazione. E quando si parla di persona il cliente diventa anch’esso il cuore di ogni attenzione. “Spesso creiamo galvaniche ad hoc per i nostri clienti: pur essendo un’azienda industriale la nostra attenzione al cliente è tailor-made”. Le ultime due collezioni, Dinasty e A1, evidenziano l’attenzione al bello di cui Alice Alessi ci racconta, soprattutto
GRAND TOUR
Fase della diamantatura della catena.
Un must di Alessi Domenico: la grumetta qui nella declinazione pavè.
la prima, che rappresenta tutta la forza comunicativa dell’artigianalità dell’alta gioielleria, unita al mondo orafo della catena realizzata a macchina. “Il passaggio che più mi affascina è proprio il momento in cui la catena, concluse le lavorazioni a macchina, viene consegnata nelle mani degli artigiani incastonatori, che incassano uno a uno i diamanti al microscopio sulle catene”, racconta Alice Alessi. “In quel momento magico la catena diventa un vero e proprio pezzo unico, è così che nasce ogni pezzo di Dinasty.” L’innovazione passa anche attraverso A1: una linea che vede la combinazione dell’argento anche col rutenio, fondendo così mondi e gusti lontani tra loro, che si declinano in finiture diverse high tech ed esclusive che possono avere un touch lucido, opaco o spazzolato a mano. L’innovazione è
Collana Dinasty in oro giallo e diamanti.
quindi da sempre un valore sentito in azienda. Uno degli elementi di forza di Alessi Domenico, fin dalla sua origine, è quello di avere una visione e un’identità molto forti, che gli hanno permesso di affrontare le sfide del mercato e, ad oggi, di consolidarsi sempre più come brand senza perdere mai la propria autenticità. Citando le parole di Alice Alessi: “Conosciamo bene la nostra storia, sappiamo da dove siamo partiti, e questo ci permette di non perderci e di avere ben chiaro dove vogliamo arrivare.” Da generazione a generazione, passato presente e futuro si uniscono come elementi di una stessa catena e il sogno del giovane orafo Domenico Alessi continua a realizzarsi ogni giorno. English translation page 107 Anello Dinasty in oro giallo e diamanti.
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PEOPLE&BRAND
L’ORAFO
ITALIANO
F E CA R O T T A C A T A N I A D A L L A
SICILIA
CON
A M ORE
/ di Laura Inghirami
F Esterno del negozio di via Etnea a Catania.
I fratelli Fecarotta.
Punto di riferimento nell’isola per gioielleria, orologeria, argenteria e porcellana, nel 2024 apre una boutique a Milano pensando al mondo ecarotta Catania è una realtà siciliana inserita nella lista delle botteghe storiche d’Italia, nata da Ernesto Fecarotta, che decise nel 1890 di aprire a Catania una filiale dell’attività commerciale familiare di successo, avviata già nella seconda metà del ‘700 a Palermo e specializzata nell’argenteria, per ampliarla alla Sicilia Orientale. Negli anni, il negozio catanese è diventato un punto di riferimento nel campo della gioielleria, orologeria, argenteria e porcellana per una raffinata clientela nazionale e internazionale. Oggi, Fecarotta Catania porta avanti la tradizione di famiglia concentrandosi sulla propria produzione di gioielleria, e si proietta al futuro attraverso nuovi progetti come l’apertura del nuovo store a Milano nel 2024, grazie al contributo di Angela Majorana Fecarotta, che dopo gli studi universitari di storia antica si è dedicata all’attività familiare, una passione che coltiva a partire dall’infanzia. Angela, come nasce questa storia di famiglia? Fecarotta Catania affonda le proprie radici in una storia familiare che ha origini lontane. Già nella seconda metà del ‘700, la nostra famiglia aveva dato vita a un’attività commercia-
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le di successo a Palermo e arrivammo a diventare persino fornitori ufficiali dei Florio (Fecarotta Catania compare infatti anche nell’ultimo libro della celebre saga “I leoni di Sicilia”) e della Casa Reale Savoia. Oggi i numerosi figli della famiglia hanno contribuito a determinare lo sviluppo della nostra realtà intraprendendo strade diverse. Ad oggi noi, Fecarotta Catania, siamo una realtà indipendente e celebriamo la tradizione siciliana con uno sguardo sempre attento al futuro e all’innovazione. La nostra missione è innovarci restando sempre fedeli alle nostre origini e al nostro territorio. Come nasce il suo legame con il gioiello? Il mio legame col gioiello è molto profondo. A partire dalla mia infanzia ho sempre respirato quest’arte e ho potuto viverla da vicino. Sono cresciuta nello storico negozio di Catania in Via Etnea 172, dove già grazie a mio nonno mi sono avvicinata alla passione per il gioiello come oggetto d’arte. Sono affascinata dal processo artigianale che porta alla sua realizzazione, e dalle pietre che per me rappresentano elementi magici. Ognuna di queste ha la sua magia, unica e speciale. Uno dei ricordi più belli dell’infanzia mi riporta
PEOPLE & BRAND
Ambra del Simeto.
Franca Florio.
a quando mio nonno in negozio apriva la cassaforte e mi lasciava giocare coi gioielli: li toccavo e osservavo. Ho sempre avuto una familiarità coi preziosi, per me arrivare a svolgere la mia attuale professione è stato un percorso naturale. Quanto è importante lasciare questa curiosità libera nei bambini, che poi diventa passione a tutti gli effetti? Credo sia fondamentale, al punto che oggi mi piace fare lo stesso coi figli dei miei clienti. Mi affascina quando toccano e osservano i gioielli da vicino. Non devono sentirsi “intimoriti”, il desiderio è che possano creare un legame con essi. Quali sono i valori dell’azienda e della vostra famiglia? La ricerca della perfezione e l’assoluta precisione. Ci assicuriamo sempre che il gioiello sia realizzato con la migliore qualità possibile. Inoltre, l’affidabilità è un valore importante: la fiducia dei clienti, alcuni dei quali sono legati a noi da generazioni, è fondamentale. Il rapporto con loro è di assoluta stima e lealtà, prima di tutto da un punto di vista umano, al punto che ne conosciamo le storie, i compleanni, seguiamo da vicino gli avvenimenti più importanti della vita, e creiamo relazioni che durano per sempre. Dal punto di vista professionale gli dedichiamo molta cura offrendo
un servizio “tailor-made”. Infatti, diamo vita a gioielli su misura realizzati secondo le richieste, i desideri e i sogni delle persone. L’acquisto di un gioiello rappresenta sempre un momento felice, per questo ne condividiamo la gioia coi clienti, e questo è un aspetto che dà grande significato al nostro lavoro. Qual è il gioiello più iconico che oggi rappresenta la storia di Fecarotta Catania? Un prodotto iconico che rappresenta la nostra tradizione sono i gioielli in ambra del Simeto. Siamo specializzati nella lavorazione della Simetite, una tipologia di ambra antica e rara, che non tutti sanno trattare con maestria. Un altro prodotto sicuramente interessante sono gli orecchini realizzati da Riveiro, scultore sudamericano. Rappresentano animali di fantasia e si trovano in pochissimi punti vendita nel mondo: in Francia, Spagna e infine anche in Italia, nel nostro negozio. Un altro prodotto iconico sono le porcellane. Sì, le porcellane ci contraddistinguono per l’eccellenza e l’originalità. Le realizziamo principalmente da tavola, sulla base di disegni elaborati da noi, che giocano sui temi tipici della cultura siciliana. Sono pensate per un pubblico ampio, infatti le vendiamo in tutto il mondo e saranno presenti anche nel nuovo store di Milano.
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A proposito del nuovo store a Milano, qual è il significato di questa connessione col capoluogo lombardo? Il lancio del nuovo store a Milano rappresenta un passo importante per l’azienda, significa l’apertura a un nuovo mercato che mi affascina molto anche in quanto amante della cultura milanese e della sua atmosfera internazionale. Mi piace immaginare questo progetto come una nuova avventura, che sarà sempre legata alla tradizione e identità del negozio storico di Catania nel nome dell’innovazione, valore per noi fondamentale. Come quando Ernesto Fecarotta da Palermo decise di aprire un punto vendita a Catania, anch’io sento il desiderio di superare i confini geografici e condividere la nostra passione con clienti storici e nuovi di Milano e di tutto il mondo. Qual è la sua visione per il futuro dell’azienda? La mia visione è far conoscere l’unicità dei nostri gioielli a un pubblico sempre più ampio, sia nazionale che internazionale, attraverso nuovi progetti e iniziative che vorrei realizzare in futuro. L’apertura dello store a Milano era un desiderio che coltivavamo da tempo, ma non ci fermeremo. Abbiamo in mente un progetto di espansione a livello internazionale. English translation page 109
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edifis.it
DI NAM I C A
I L
N U D O
FA S CIN O
DEL
B RON ZO
Nella capsule Spring Summer 2024 UNOAERRE rilancia la maglia forzatina in molte varianti
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a capsule Dinamica, presentata per la prima volta la scorsa stagione nella collezione Bronzo Winter 2023, declina la maglia forzatina in versioni multiple: ovale, quadrata, a navette fino a intersecarsi e intrecciarsi su se stessa in un susseguirsi unico di stile. Per la collezione Spring Summer 2024, alla capsule si aggiunge una parure composta da collana, bracciale e orecchini e articolata in una nuova veste a maglie squadrate piatte: particolarissimi gli orecchini che vedono la maglia squa-
drata piatta avvolgersi su se stessa. Innovativa e irriverente, Dinamica è una capsule che cattura lo sguardo grazie al design geometrico e a linee semplici e minimal. Una collezione in cui il bronzo “nudo” e puro è lavorato senza ulteriori decori, e dove l’assoluta protagonista è la catena nella sua infinita versatilità. Grazie ai quasi cento anni di sapiente esperienza nel settore orafo e all’imponente unità produttiva sempre all’avanguardia, UNOAERRE è riuscita nel tempo a conciliare con maestria, tradizione e innovazione la catena. Che è da sempre il filo conduttore di tutte le
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INSIDE JEWELRY
INSIDE JEWELRY
collezioni Fashion Jewellery: rivisitando in molteplici modi e con un design raffinato e finiture preziose, i gioielli Unoaerre traggono ispirazione dai trend della moda contemporanea mixandoli a elementi iconici della storia orafa del brand. UNOAERRE è universalmente conosciuta come “l´azienda orafa di fiducia”, ed è una delle principali realtà mondiali specializzate nell’ideazione, produzione e distribuzione di prodotti di oreficeria e gioielleria, presente in oltre 40 paesi e con filiali dirette in Francia e Giappone.
L’ORAFO
ITALIANO
GRAZIELLA AIR P IÙ
LIEVE
A L
M ON DO
NEW LOOK
L ’ O R O
Il brand aretino lancia gioielli extralarge ma super leggeri per una vestibilità suprema
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na vera rivoluzione nel mondo della gioielleria. Graziella Air è la nuova tecnologia brevettata da Graziella Braccialini che, combinando l’innovazione e la maestria orafa, permette di creare i gioielli in oro più leggeri al mondo, spalancando le porte a un nuovo paradigma di design e produzione nel regno dei preziosi. Non è solo una questione di puro stile: Graziella Air nasce con l’ambizione di ridefinire il lusso, con gioielli che vantano volumi imponenti ma pesi piuma, puntando a un perfetto equilibrio tra dimensioni e leggerezza. La presentazione di Graziella Air è avvenuta in anteprima assoluta nel settembre del 2023 a VicenzaOro e, successivamente, alla Fiera Internazionale di Istanbul dove sono state messe in luce le caratteristiche uniche di questa tecnologia. Questo progetto non rappresenta solo un traguardo nel campo della ricerca e dello sviluppo, ma segna anche l’inizio di nuove opportunità di mercato e di ulteriori sviluppi nel settore. Graziella Air, infatti, è un simbolo di ricerca, di progresso e di tecnologia che promette di ridefinire i canoni dei volumi nel gioiello con attenzione all’indossabilità e al design. Questa innovativa tecnologia permetterà di affacciarsi sul mercato con prodotti in oro ancor più leggeri e quindi più accessibili, consolidando Graziella come azienda all’avanguardia nel settore della gioielleria. Da quest’anno Graziella fa parte di Braccialini e sul mercato si propone con la denominazione Graziella Braccialini. I due brand hanno avviato un percorso di espansione commerciale in sinergia verso tutti i mercati mondiali: tra gli obiettivi del nuovo progetto congiunto, rientrano il potenziamento della rete retail entro il 2025 con il raggiungimento di quaranta negozi monomarca nel mondo.
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L’ORAFO
ITALIANO
MARKET TREND
IL FUTURO
D E I
S E GN A TEM P O
S VIZZERI
/ di Michele Weiss
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Nel nuovo studio Deloitte, il mercato cresce con Usa e Asia, la sostenibilità e il ritorno delle boutique
on si ferma il trend di crescita degli orologi svizzeri, che toccano nuovi record dopo un 2022 già positivo con quasi 25 miliardi di franchi svizzeri, e le esportazioni cresciute esponenzialmente. Secondo la ricerca “Deloitte Swiss Watch Industry Study 2023”, anche nei primi mesi del 2023 la crescita è continuata con due tendenze: il commercio elettronico resta in boom ma i punti vendita in presenza vivono un ritorno di fiamma, visto che il 62% dei marchi prevede che le transazioni in negozio aumenteranno nei prossimi cinque anninot e quindi pianifica di amChart 19; this has changed since our le attività al dettaglio. Tornando studiespliare in 2021 and 2022. Although not an all’estero, anche se gli Stati Uniti reoption previously, a luxury watch’s longevity stano il mercato più importante per i and intrinsic circularity was the fourth segnatempo svizzeri, con esportazioni most important aspect che sfiorano i 2,7overall, miliardifollowed di franchi (e closelyun by aumento its environmental and di quasiimpact il 10% rispetto al
5. Trends and Trailblazers 5.1 A matter of taste As in previous years most consumers we surveyed consider the price/value ratio to be the deciding factor when buying a luxury watch. Brand, design and the price/ value ratio were most often selected across the surveyed markets, as shown below in
2022), la new entry India recita la parte del leone: nei primi otto mesi del 2023, infatti, il paese ha registrato un aumento delle vendite superiore alla media del 18% e la si attende tra i primi dieci mercati di esportazione elvetici entro il decennio a venire. Questi sono alcuni dei risultati della decima edizione dello studio, l’osservatorio più completo e attendibile del comparto mondiale: tra agosto e settembre 2023, 75 dirigenti senior sono stai consultati online insieme alle interviste con esperti del settore. Nello stesso periodo, è stato condotto un ulteriore sondaggio online su 6.045 consumatori nei markets principali mersustainability. In certain such cati di esportazione perimportant, gli orologi svizaspects are increasingly most zeri e nei mercati interni: Cina, Francia, notably in France and Germany. In Chapter Germania, Hong Kong, Italia, Giappone, 9 we will dive deeper into how the industry Singapore, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, isRegno focusing on circularity and sustainability Unito e Stati Uniti e, per la prima more broadly. volta, anche indiani.
Chart 19. What are the most important factors you consider when deciding to buy a luxury watch? Multiple selections possible. Consumer view China
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Source: Deloitte research
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Haute-Rive Honoris I. Photo courtesy of Haute-Rive.
Ottimismo nonostante la congiuntura Per la maggioranza dei quadri dirigenziali dell’industria orologiera d’oltralpe, l’outlook resta positivo per l’economia svizzera (60%) così come per i suoi principali mercati di esportazione (59%) ma non si avverte la fiducia dello scorso anno, con solo la metà dei partecipanti che mantiene un sentiment positivo (rispetto al 57% nel 2022), mentre un quarto propende per il negativo. Le cause? Senza dubbio la congiuntura internazionale incerta (84%) e poi l’inflazione e l’aumento del costo della vita (69%) ma emerge un altro segnale di allarme importante: la carenza di personale qualificato. Digitale? Sì ma la boutique è la preferita Altro importante segnale dal comparto è la resistenza dei negozi fisici e dei luoghi di aggregazione come le fiere specializzate. Il 52% dei consumatori ritiene di preferire la boutique per la chance di toccare e provare gli orologi, mentre il 43% non intende rinunciare al contatto vis-à-vis col personale di vendita. Questo dato è importante soprattutto per i consumatori europei. A livello di outlook, la maggior parte dei marchi e dei rivenditori (62%) concorda sul fatto che nei prossimi cinque anni le vendite offline continueranno a superare quelle online, con differenze a seconda del segmento di prezzo:
più l’orologio è costoso, maggiori sono Nei primi otto mesi del 2023, infatti, l’Inle probabilità che il cliente lo acquisti dia ha registrato una costante crescita Deloitte Swiss Watch Industry Study 2023 | A calibre its ownche offline. LaThe maggior parte dei marchi, in- nelle esportazioni, con unofvalore fine, intende investire nella crescita del ha raggiunto i 133,7 milioni di franchi proprio spazio commerciale, flagship svizzeri: un aumento del 18,5% rispetto store o punti vendita multi-marca. all’anno scorso e un incremento del quasi 60% rispetto al 2021. Numeri imFiere imprescindibili portanti per un paese che al momenStesso discorso per i luoghi di aggre- to è 22mo per esportazioni di orologi gazione, nonostante l’avanzamento svizzeri, ma, secondo gli intervistati, la del digitale le fiere dell’orologeria re- situazione sta cambiando rapidamenstano importanti: 9 dirigenti su 10 le te. I motivi? Un’ampia massa critica considerano cruciali per connettersi di consumatori, sempre più agiata e con potenziali clienti e ampliare la pro- amante del lusso. Entro il 2028 si prepria clientela. vede che le vendite degli orologi svizL’atmosfera elettrizzante delle fiere zeri in India raggiungeranno oltre 400 dell’orologeria e delle aste, e l’espe- milioni di franchi svizzeri, spingendo il rienza dello spirito del marchio in ne- paese nei primi 10 mercati di esportagozio non possono essere replicate nel zione entro un decennio. digitale. Tuttavia, con le raccomandazioni personalizzate e gli acquisti istan- Sostenibilità? Una priorità per i giovani tanei tramite app connesse e opzioni La sostenibilità resta un fattore stradi pagamento mobile, le vendite sui tegico imprescindibile, con oltre due social diventeranno un sotto-canale terzi degli interpellati a indicare che chiave per l’industria. debba essere integrata nella strategia Già ben avviato in Asia, il “social com- aziendale, e per questo stanno invemerce” trasforma il tempo trascorso stendo in settori come la circolarità o davanti allo schermo in un’esperienza le strutture di governance. Per i marchi, gratificante e monetizzabile secondo l’oro etico certificato (86%), i materiali gli analisti Deloitte. riciclati (76%) e le alternative alla pelle (74%) avranno un ruolo determinante Irrompe l’India, obiettivo top ten nel prossimo lustro. Le nuove geneInserita per la prima volta nella ricerca, razioni, infine, hanno come priorità la l’India emerge come il prossimo mer- sostenibilità rispetto all’immagine del cato core per l’industria degli orologi. marchio.
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L’ORAFO
ITALIANO
S E T T A N T’A N N I
DI
B ELLEZZA
I N N O V AZ I ONE E BU S I N E S S Dal 19 al 23 gennaio torna Vicenzaoro: a VOJ 2024 il meglio dell’industria orafo-gioielliera internazionale in Europa / di Michele Weiss
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utto pronto per VOJ 2024, che torna dopo il successo dell’edizione settembrina – +6 di presenze con 50% di componente estera proveniente da 132 paesi e 1.200 brand espositori –, che ha confermato gli ottimi numeri della manifestazione post Covid. Anche se a livello mondiale non è la più grande, la kermesse vicentina resta saldamente la più ricca di fascino del Vecchio Continente. E questa che apre i battenti il 19 gennaio (restando visitabile fino al 23 gennaio. www.vicenzaoro.com) è particolarmente importante visto che si festeggiano i 70 anni di Vicenzaoro, l’evento B2B più longevo dell’intero setto-
re. L’anima plasmata da IEG è sempre più multiforme e va al di là della semplice fiera, essendo una piattaforma di business, network, formazione e informazione cruciale nell’agenda dell’industria orafo-gioielliera mondiale, capace di rappresentare l’intera filiera grazie all’originale format “The Jewellery Boutique Show”. Buyer del mondo pronti quindi a una full immersion sberluccicante nel grande “community hub” del gioiello, oreficeria e orologeria d’Europa. Il format è organizzato in ambienti o, appunto, “communities” – aree espositive omogenee per merceologia e posizionamento, con una selezione
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del meglio della filiera orafo-gioielliera, per rendere più efficiente l’esperienza in fiera – che rappresentano le diverse branche del comparto: “Icon” per i global brand dell’alta gioielleria italiana (e non solo), “Creation” per la migliore oreficeria e manifattura orafa e gioielliera, “Look” per la gioielleria contemporanea che punta anche alla riconoscibilità del prodotto, “Essence” per tutto ciò che attiene a pietre e gemme, “Expression” per packaging e visual merchandising e infine “Time”, per la filiera di orologi a 360 gradi, introdotta nel 2023 e confermata dopo la buona prima. In contemporanea a VOJ, da non perdere il salone delle tecnologie e dei macchinari per l’oreficeria, T.Gold, vetrina di innovazione internazionale per il comparto, e VO Vintage, aperto al pubblico di collezionisti e appassionati di orologi e gioielli vintage (19 - 22 gennaio), l’appuntamento B2C giunto alla quinta edizione – la più grande di sempre – ormai appuntamento importante per i collezionisti, appassionati e watch lover in cerca di pezzi unici e ricercati. Presenti i migliori rivenditori, ma anche esperti e opinion leader coinvolti in talk, seminari di approfondimento, workshop di formazione e sessioni di aggiornamento tecnico.
L ’A N AL I S I D E L
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DEGLI
ORA FI
I primi nove mesi 2023 e il trend 2024 nei dati Club degli Orafi Italia–Intesa Sanpaolo
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Augusto Ungarelli
Anche questa edizione della sintesi congiunta del settore orafo italiano è frutto della collaborazione tra il Club degli Orafi Italia e la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Il rapporto combina le conoscenze basate sull’esperienza nel settore e il ricco patrimonio informativo di un centro di ricerca specializzato in analisi quantitative di vari settori. Nel 2023, il settore orafo italiano continua a mostrare una solida dinamica con un aumento del fatturato dell’8,2% nei primi nove mesi. La competitività si evidenzia soprattutto nei mercati esteri, dove, nonostante una domanda mondiale stabile in quantità, le esportazioni di gioielli in oro superano i 9 miliardi di euro, registrando un aumento del 10,9% in valore e del 5,6% in quantità nel periodo gennaio-settembre. La crescita delle esportazioni coinvolge i mercati principali, con la Svizzera in prima posizione grazie a un aumento del +26,7%, superando gli Stati Uniti con una crescita del 7,3%. Anche le esportazioni verso Francia (+16,8%), Hong Kong (+14,6%) e Irlanda (+22,1%) registrano una buona dinamica, mentre le vendite verso gli Emirati Arabi rimangono sostanzialmente stabili (-1,4%). Nel 2024 potrebbe verificarsi un rallentamento del ciclo internazionale, soprattutto nella prima parte dell’anno, legato principalmente all’inflazione e all’incremento
MARKET TREND
MARKET TREND
dei tassi. Sarà quindi indispensabile per le aziende del comparto concentrarsi sul potenziamento della propria competitività attraverso investimenti mirati, al fine di cogliere la ripresa della domanda e mantenere una presenza forte sui mercati internazionali.
più dinamico. Questo scenario si sviluppa in un contesto in cui le acquisizioni internazionali degli ultimi anni hanno modificato le condizioni settoriali, rendendo necessaria una revisione delle strategie d’investimento anche a medio e lungo termine.
Il sentiment degli Imprenditori e le prospettive per il 2024 In aggiunta all’analisi quantitativa, quella qualitativa tra le principali aziende del settore offre un quadro decisamente diverso rispetto a quanto configurato nell’indagine di agosto. Emergono nuove sfide, in particolare aumenta il numero di imprenditori che prevedono una contrazione del fatturato nel 2024, principalmente a causa del calo degli ordini che rappresenta ora la principale preoccupazione. La riduzione riguarderebbe soprattutto il mercato interno, mentre la previsione di calo è meno marcata per le esportazioni. Nonostante questo persiste l’intenzione di investire, con obiettivi principali quelli di potenziare la visibilità aziendale e di rimanere competitivi in un mercato sempre
Informazioni di contesto per la costruzione delle strategie In questo momento storico, la criticità più percepita è, come accennato, il calo degli ordini, seguito dall’andamento dei costi delle materie prime. Dopo aver rappresentato per molti anni la difficoltà principale, la ricerca di manodopera specializzata oggi preoccupa meno. Le aziende orafe italiane si trovano di fronte a un ambiente in continua evoluzione e la conoscenza del contesto, la percezione del cambiamento, la capacità di adattamento e l’implementazione di strategie flessibili si confermano la chiave per affrontare le sfide del futuro. Il settore orafo italiano, pur affrontando alcune incertezze nel panorama economico globale, dimostra una capacità di risposta unica nel panorama produttivo tricolore.
Il Club degli Orafi Italia e la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo presenteranno il 19 gennaio 2024 presso l’Educational Hub – hall 8.0 di VicenzaOro, una dettagliata analisi dell’andamento del settore orafo italiano. I dati saranno illustrati dall’Arch. Augusto Ungarelli (delegato Club degli Orafi al Centro Studi) e dalla Dr.ssa Stefania Trenti (Ufficio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo), con il prezioso commento della Dr.ssa Cristina Squarcialupi (Presidente UnoAerre) e la moderazione del Presidente del Club degli Orafi Italia, Giorgio Villa.
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STUDIO BAIN E ALTAGAMMA
L’ORAFO
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FERM A
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M ERCA TO
L U S S O
Con + 8-10 % di crescita e 1.500 miliardi di euro nel 2023 il mercato globale del lusso tocca un nuovo record: brilla la gioielleria Local specificities may unlock development opportunities across segments and geographies Global luxury markets by region (€B | 2023E) Personal Luxury Goods
Luxury Cars
Luxury Hospitality
Fine Wines & Spirits
Gourmet Food & Fine Dining
High-Quality Design Furniture & Homeware
Fine Art
Private Jets & Yachts
Luxury Cruises
ROW
APAC & J APAN
Limited supply
Mostly on spirits
Mostly on jets
AM E R I C AS
EUROPE
Mostly on wines
with some markets already there
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l mercato globale del lusso raggiungerà un nuovo record nel 2023, toccando i 1.500 miliardi di euro con una crescita dell’8-10% rispetto al 2022. La trasformazione da prodotti a esperienze guida questa evoluzione, con una notevole resilienza del settore nonostante le difficili condizioni macroeconomiche. La spesa dei consumatori per le esperienze ha raggiunto livelli storici, trainata dalla ripresa delle interazioni sociali e dei viaggi, come evidenziato dal recente studio “Luxury Goods Worldwide Market Study” di Bain & Company e Fondazione Altagamma, una fotografia fondamentale per il settore che si basa su: dati macroeconomici (ad esempio, PIL, indice di fiducia dei consumatori) e ultime previsioni; performance commerciali attuali dei principali operatori del settore del lusso; rapporti annuali, risultati trimestrali e rapporti degli analisti; consenso di oltre 100 interviste di esperti.
Mercato resiliente ma il 2024 in rallentamento Nonostante le turbolenze, l’industria ha registrato una crescita dell’11-13%, equivalente a un notevole incremento di circa 160 miliardi di euro nelle diverse categorie del lusso. Il segmento dei beni personali di lusso continua a espandersi, con un giro d’affari previsto di 362 miliardi di euro entro la fine dell’anno, con un incremento del 4% sul 2022. Tuttavia, fattori come la fragile fiducia dei consumatori, le tensioni in Cina e la debole ripresa negli Stati Uniti potrebbero impattare sulle performance del settore nell’ultimo trimestre del 2023, con una proiezione di rallentamento nel 2024. Turismo europeo in ripresa, Cina robusta Il turismo del Vecchio Continente si sta riprendendo, mentre negli Stati Uniti la spesa rallenta. e i consumatori cinesi alimentano l’ecosistema del lusso asiatico. I top consumer rimangono invece fortemente attratti dal settore,
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Mostly on yachts
and others yet to be conquered
ma – grazie a un dollaro statunitense ancora forte rispetto all’euro e ai differenziali di prezzo – hanno reindirizzato le spese verso l’Europa. Il Medio Oriente, in particolare l’Arabia Saudita, attrae investimenti significativi dai principali attori del lusso. La Cina continentale invece mostra una performance robusta, ma con complessità macroeconomiche emergenti. Hainan si sta distinguendo come un hub del lusso destinato a diventare uno spazio dutyfree entro il 2025. Il Giappone sta vivendo una piena espansione, mentre la Corea del Sud affronta sfide economiche complesse. Brilla la gioielleria Tutte le categorie del lusso stanno crescendo, con la gioielleria in particolare che brilla, raggiungendo un valore di circa 30 miliardi di euro nel 2023, con l’alta gioielleria che si iscrive come un asset class rilevante in un contesto di incertezza come quello attuale. Il canale monomarca guida il mondo della distribuzione, grazie alla ricerca di
MARKET TREND
esperienze fisiche e al crescente ruolo del clienteling nelle vendite. Mondo fisico e digitale si fondono sempre più, mentre il multimarca mostra un rallentamento nei grandi magazzini e nei negozi specializzati. Nuove generazioni Le marche devono affrontare una complessità multigenerazionale, con le Generazioni X e Y che rappresentano la maggior parte degli acquirenti, ma è la Generazione Z a influenzare cambiamenti culturali significativi ispirando le altre generazioni. “Questo è un momento decisivo per il mercato e i vincitori si distingueranno per resilienza, rilevanza e rinnovamento: le basi di una nuova equazione del lusso incentrata sul valore”, ha spiegato Claudia D’Arpizio, Senior Partner di Bain & Company e responsabile globale della practice Moda e Lusso, nonché autrice principale dello studio. “Il mercato del lusso sta generando una crescita positiva per il 65-70% dei brand nel 2023, rispetto al 95% del 2022. Verso il 2030 Guardando al 2030, i clienti cinesi dovrebbero costituire il 35-40% del mercato dei beni di lusso personali, mentre si prevede che i canali online e monomarca rappresenteranno due terzi dell’intero mercato. Per restare in gioco, sarà fondamentale che i player prendano decisioni coraggiose per conto dei propri clienti”. Per mantenere il successo, le marche devono concentrarsi sull’innovazione, sulla sostenibilità e sull’esperienza del cliente. La leadership sulla sostenibilità e la digitalizzazione saranno cruciali, mentre la gestione delle sfide a breve termine richiederà reattività e adattabilità. In un mercato competitivo, la creatività e l’innovazione sono essenziali per coltivare una base clienti fedele e ampliarne la portata. Il mantenimento di un approccio mirato rimarrà il driver per il successo a lungo termine, richiedendo flessibilità e agilità in tutte le attività legate al business, dalla supply chain alla pianificazione aziendale. Le marche dovranno concentrarsi sull’offerta di esperienze differenziate su tutto il percorso di acquisto del cliente, con previsioni di nuove attività di M&A per affrontare le sfide future.
MULTIGENERATIONAL COMPLEXITY UNFOLDING
I N C R E A S I N G LY DIVERSE
key influencer for future market evolution,
New needs New value systems
yet set to account for more than half of market in the midterm
New profiles I N C R E A S I N G LY GLOBAL
PERSONAL LUXURY GOODS MARKET BY GENERATION (€B | 2019–2030F)
’23E vs. ’19 ’30F vs. ’19 Real-term trend ’19–’23E & ’19–’30F
RECAP
Luxury market in 2030: snapshot of key breakdowns Personal luxury goods market main breakdowns (€B | 2019–2030F)
Nationality
Region
+6/7%
Channel
Generation
CAGR ’19–’30F
RECAP
A new record year for luxury markets, with consumption expanding beyond products to re-engage with experiences Global luxury markets (€B | 2023E)
+8/10% vs. 2022
+18/20% vs. 2019
in line with 2021–22 growth
Year-over-year (’22–23E) growth @Current FX @Constant FX vs. 2019
~8%
~15%
~17%
~8%
~11%
~2%
~3%
~13%
~116%
+28/30%
+14/16%
+3/5%
+31/33%
+28/30%
+25/27%
+15/17%
+21/23%
+50/70%
English translation page 108
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PEOPLE&BRAND
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THE UN I Q U E S H OW / di Laura Astrologo Porché @journaldesbijoux
Sold out all’evento esclusivo di alta gioielleria e orologi da collezione che ha fatto il suo esordio a Lugano
È
nata una stella nel firmamento degli eventi dedicati al mondo della High Jewelry e orologeria da collezione. Ideatrice di The Unique Show è Dalila Daffara, che ha selezionato con cura certosina le Maison presenti, affinché potessero dialogare armoniosamente col pubblico di aficionados e collezionisti invitati. Testimoni di questo successo sono stati gli oltre seicento ospiti provenienti da molti Paesi europei. Lo Show si propone come punto di riferimento per gli appassionati del settore, mettendo in relazione diretta un pubblico selezionato con brand
che brillano nel panorama internazionale per l’eccellenza delle creazioni. L’inaugurazione dell’evento ha preso il via con la cerimonia del taglio del nastro, alla presenza del vicesindaco della città di Lugano, l’Onorevole Roberto Badaracco, della fondatrice Dalila Daffara e dei rappresentanti delle aziende espositrici, partner e sponsor. Un’esperienza immersiva, allietata da performance musicali e défilé, dove gli ospiti d’onore erano gioielli e orologi, simboli di eleganza raffinata e unicità di design. Protagonisti del raffinato evento sono stati: Aariya Diamonds,
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marchio britannico specializzato in pezzi unici con diamanti da fornitori etici; Autore Pearls, che ha presentato le sue affascinanti creazioni in perle; Boite d’Or Gioielli, noto per i suoi gioielli bold che spesso racchiudono una sorpresa all’interno. E poi Eleonora Federici, pluridecorata jewelry designer, Gismondi 1754 che ha presentato i suoi preziosi tra cui il collier Vela, che riflette l’amore per il mare e un sentimento di vicinanza e unione espresso dalla caratteristica forma a moschettone della collana; Ippolita Jewelry, brand statunitense latore di un nuovo modo, audace e spensierato, di sfoggiare la gioielleria. Il rinomato jewelry designer Alexander Laut ha invece incantato con i suoi anelli-cocktail, e l’ormai iconica collana con ciondolo a forma di fragola. Sicis Jewels, brand che ha portato il concept del micromosaico a vette mai esplorate prima, ha esposto inoltre molte delle sue ricercate opere d’arte e anche Scavia Gioielli – Maison che ha festeggiato recentemente al Museo Bagatti Valsecchi un secolo di attività costellato da riconoscimenti e opere premiate – era presente coi suoi capolavori. Infine, non poteva mancare la Casa d’Aste Sotheby’s, rappresentata dalla Head of Jewelry Department Italia Sara Miconi, che ha messo a disposizione degli invitati una giornata di valutazione. Prossimi appuntamenti a Saint-Moritz e a Como.
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INSIDE JEWELRY
INSIDE JEWELRY
La nuova collezione Artlinea di gioielli maschili in oro e titanio si ispira alla mitologia yperion è la nuova collezione di gioielli maschili Artlinea ispirata alla potenza del titano Iperione in connessione al Sole. Dalla fusione dei due metalli che per eccellenza rappresentano forza e regalità, nasce una collezione di anelli, collane e bracciali da uomo in oro e titanio. Raffinata e dal carattere forte, gioca col contrasto tra texture e colori: dalla luminosità dell’oro e il titanio satinato degli anelli chevalier, agli effetti dall’estetica organica delle fasce, con richiami alla pelle o alle venature di legni pregiati. La scelta di abbinare l’oro al titanio nasce dalla ricerca di materiali consoni a coniugare stile e meccanica. Il titanio, infatti, deve il nome alle eccezionali caratteristiche evocate dalle figure dei Titani: un metallo in grado di resistere alla forza ma super leggero, che, abbinato alla lucentezza dell’oro e alla durezza dei diamanti, porta alla creazione di un gioiello resistente e dall’impatto estetico significativo. Gli anelli chevalier e quelli a fascia, si pongono a rappresentanza delle due anime della collezione. Gli chevalier caratterizzati dai soggetti-sigillo, componibili nelle loro varianti di oro giallo, rosa e titanio con diamanti, e gli anelli a fascia dalle texture organiche e con l’incassatura del diamante come opzione. E poi ecco le collane, pensate in abbinamento a pendenti diversi, nei soggetti-sigillo presenti anche sugli chevalier, realizzati in oro, titanio e diamanti. Le catene che accompagnano i pendenti sono realizzate nelle versioni full gold o titanio. Invece, due tipologie di design caratterizzano i bracciali: semplici con catena singola e dall’appeal minimale, o a doppia catena con al centro la presenza del soggetto-sigillo, scelto tra i molteplici modelli e varianti. La chiusura delle collane e dei bracciali è caratterizzata dal dado in oro, e in alcuni modelli di catena presenta un diamante naturale bianco incassato. I soggetti spaziano tra gli archetipi dell’immaginario maschile e il mondo apotropaico con teschi, ancore, rose dei venti, ferri di cavallo, tutti impreziositi dalla presenza dei diamanti naturali in singola incassatura o in riviera, e circoscritti da cordoni geometrici in oro o titanio.
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/ di Michele Weiss
PEOPLE&BRAND
Rinasce Medetti Gioielli, marchio orafo del Novecento vocato a collezioni d’autore
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a Medetti Gioielli nasce a Milano nel 1920, fondata dai fratelli Giovanni e Anselmo e poi guidata da Vincenzo coi figli Angelo ed Enzo, è sempre stata nel centro di Milano fino alla chiusura negli anni Duemila. Da allora la tradizione si è interrotta, fino a quando Elena, figlia di Enzo, non ha deciso di riprendere in mano il brand: “È stata una lucida follia. Riesumare un marchio chiuso da vent’anni non è come cavalcare l’onda di un’azienda familiare che passa di padre in figlio con continuità. Vuol dire salire su una barca attraccata da tempo e non saltare su un’auto in corsa”.
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Elena ha vissuto un’infanzia a contatto con le creazioni del padre, da cui ha appreso la passione per questo mestiere, sbocciata lentamente ma poi irrefrenabile: “Ricordo con affetto mio papà che raccontava la creazione della Corona della Madonna della Consolazione nel Duomo di Paternò – 5 anni per plasmare nove chili d’oro massiccio, cinquemila brillanti, dieci zaffiri, rubini e smeraldi –: io ascoltavo quasi infastidita quello che sembrava un racconto nostalgico, ora invece capisco che era la fierezza di lasciare qualcosa di importante non perché prezioso, ma per aver realizzato un progetto ambizioso in cui pochi credevano”. Elena Medetti è ripartita da questi valori, ben presenti nelle prime collezioni, ed è proprio questa carismatica e magica ambientazione familiare, storica e sociale, che ha spinto Elena a rendere omaggio ai primi maestri artigiani di allora, pionieri con creazioni uniche, artigianali e italiane. Da qui nasce il senso del bello e del lusso, a suo dire: “Poter scegliere un oggetto che abbia una storia e un valore estrinseco dato dalla sapiente unione di materiali preziosi, e soprattutto un valore intrinseco dato dalla precisa volontà di dare voce all’artigianalità italiana e alle sue radici. Tutto questo permette d’indossare un’opera d’arte unica e irripetibile”. Filosofia che sfocia in una nuova linea d’azione, spiega: “Sono presente nello store di Firenze di Redò Florence 1989, sui social e anche con linee più semplici per accogliere le richieste del pubblico d’ogni età: oggetti meno preziosi da indossare tutti i giorni. E non solo, coi miei orafi abbiamo pensato a una coloratissima linea di borse gioiello in numero limitato, create con la tecnica dell’uncinetto in materiali ricercati: in bella mostra c’è il simbolo delle rispettive tradizioni, un logo col Duomo di Milano e quello di Firenze. Ognuna ha una magica storia di rinascita e caparbietà da raccontare”.
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L’ORAFO
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I M E T A L L I P REZIOS I N ON S I CE R C A N O P I Ù NE L V E NTRE DEL L A T E R R A di Gianfilippo Versari
Smartphone, tablet, e pc in disuso sono le nuove “miniere” d’oro, palladio e argento
INSIDE JEWELRY
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er avere un’idea basta pensare che da soli 50/70 smartphone si può ottenere un grammo d’oro. Nel 2019 ci sono stati 53,6 milioni di tonnellate di rifiuti informatici (e-waste), equivalenti a 4.500 Torre Eiffel, che, calcolatrice alla mano, avrebbero potuto generare circa 200 tonnellate di oro, 1.800 di argento e 1,8 milioni di rame: una vera e propria miniera urbana se tutto debitamente riciclato. Purtroppo, solo il 17,4% è stato raccolto correttamente, generando 4 milioni di tonnellate di materie prime recuperate con un risparmio di 15t di CO2 equivalente. Le miniere urbane sono invece oggi un problema per l’ambiente e la salute: circa l’82,7% del flusso non è infatti documentato e si stima che questa cattiva gestione generi 50t di mercurio, come dichiarato nel The Global E-waste Monitoring 2020. Si può
e si deve fare sicuramente di più con una gestione più attenta, responsabile e certificata; tutto all’insegna della ‘circular economy’, di un minore utilizzo delle risorse minerarie e nell’ottica della sostenibilità ambientale, aprendo nuove fonti di approvvigionamento anche per l’industria del gioiello. Una filiera di recupero tracciata e trasparente, sostenibile e socialmente responsabile; temi sensibili che si riflettono sulle scelte dei consumatori particolarmente attenti nella fase d’acquisto, Gen-Z in prima linea. Secondo le Nazioni Unite, i dati sono rimasti immutati nel 2023 con 8kg di rifiuti elettronici per persona nel mondo, gettate via circa 61,3 milioni di tonnellate di e-waste in un anno, più del peso della Grande Muraglia Cinese. Se rimaniamo con il 17,4% correttamente raccolto, trattato e riciclato a livello globale anche lo scorso anno, le restanti 50,6 milioni di tonnellate sono finite o in discarica, bruciate, scambiate illegalmente e trattate in modo non adeguato o semplicemente accumulate nelle case. Se da un lato le certificazioni Fairmined e il RJC (Responsible Jewellery Council) si occupano attivamente di regolamentare e certificare la provenienza etica dei materiali raccolti attraverso l’attività estrattiva – RJC anche quella proveniente dagli scarti di gioielleria con in piccola parte anche gli e-waste –, oggi si avverte l’esigenza di una certificazione ad-hoc proprio per il recupero dei metalli come oro, argento e palladio dagli ingenti scarti di rifiuti
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elettronici/informatici a livello globale ma anche macroregionale. Con la visione di un mondo migliore, etico e sostenibile, è nata recentemente la iZ Renewable Luxury (iZRL): guidata dall’aretino Luca Renzi e volta a supportare le aziende sensibili all’argomento, al fine di ottenere materie prime certificate da prodotti dismessi attraverso una filiera di recupero trasparente e tracciata. Da qui, il progetto iZ Precious, con la vision della creazione e lo sviluppo delle miniere urbane responsabili, limitando al massimo le loro negatività inquinanti. Un programma di certificazione volto ad assicurare una filiera di recupero trasparente, impegnata a monitorare la CO2 e a sviluppare allo stesso tempo progetti sociali. In sostanza, iZRL vuole impegnarsi a garantire il mercato sulla provenienza dei metalli attraverso il tracciamento della filiera di recupero che rispetti i principi e i criteri dettagliati nel loro standard, certificando i vari step dalla raccolta dei rifiuti elettronici, lo smontaggio, il recupero dei metalli e la creazione di nuovi prodotti realizzati nei suddetti materiali. Un progetto ambizioso e un passo importante verso la sostenibilità quello della neonata iZRL che si spera coinvolgerà sempre più aziende del mondo del gioiello desiderose di utilizzare l’oro recuperato dagli e-waste, raggiungere i requisiti standard di conformità, ottenere così l’adesione iZ e, attraverso la certificazione dare un valido contributo al nostro pianeta.
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Con l’economia circolare Chimet genera valore dagli scarti industriali tutelando il territorio
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metalli preziosi non sono una risorsa infinita. Per questo, occorre trovarli in “miniere” diverse: i rifiuti. Non tutti sanno che l’estrazione dei metalli dalle miniere prevede, oltre alla produzione di quantità di rifiuti colossali, l’uso di sostanze tossiche e inquinanti che danneggiano l’ambiente per decenni, se non per secoli. Chimet, il cui acronimo significa “Chimica Metallurgica Toscana”, è un’azienda aretina focalizzata nell’attività di recupero e affinazione dei metalli preziosi secondo i dettami dell’economia circolare. Il processo di estrazione può durare da tre giorni fino a settimane, e permette di recu-
perare e affinare tonnellate di metalli preziosi (oro, argento, palladio, platino, rodio, rutenio e iridio) dagli scarti delle industrie elettroniche, fotografiche, galvaniche, farmaceutiche, chimiche, petrolchimiche e orafe. La missione “circolare” di Chimet? Recuperare e affinare metalli preziosi dagli scarti delle lavorazioni industriali, in modo da agevolarne il riciclo nella produzione di catalizzatori, film spesso e prodotti chimici. Non solo in favore dell’ambiente: l’economia circolare rappresenta una vera opportunità in termini di sviluppo occupazionale ed economico. L’approccio “dalla culla alla culla” si con-
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MARKET TREND
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trappone al sistema industriale esistente fondato sul paradigma “dalla culla alla tomba”, in base a cui il destino dei beni di consumo è finire nelle discariche o inceneritori, con conseguente spreco di materiali preziosi, territorio, risorse, energia e la produzione di inquinanti. I processi sviluppati da Chimet permettono di recuperare metalli preziosi allo stato puro che rientrano nel ciclo produttivo delle aziende in tutto il mondo. Al contempo, l’azienda smaltisce con la massima attenzione e nel rispetto delle normative vigenti gli scarti che derivano dai processi di recupero, anche indirizzandoli verso ulteriori sistemi per il riutilizzo. Ecco perché Chimet è una fabbrica ecologica che ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 14001. Alla fine del ciclo unico chiuso di lavorazione, ciò che resta degli scarti è un minerale inerte simile all’ossidiana, non nocivo né inquinante.
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L’ORAFO
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NEWS BABY CHIBI Gi ov entù d o ra t a
Da quarant’anni Baby Chibi è leader nella produzione di preziosi per l’infanzia. Tutti i gioielli sono progettati e realizzati in Italia, come anche questo bracciale, composto da catena e mezzo tubo in oro giallo con ciondolo e diamante da mezzo punto. Situata in Toscana, dove l’arte orafa è parte del DNA con una tradizione che proviene dagli Etruschi, la filosofia è quella di crescere restando fedeli al territorio d’origine, ricco di cultura e creatività, culla di una tradizione orafa millenaria. Il team di Baby Chibi è specializzato in linee per bambini e teenager, con collezioni che spaziano dai bracciali agli anelli, spille, collane e pendenti. Il valore aggiunto? Lavorando per i bambini la cura del prodotto nel rispetto delle normative a livello di leghe.
FEMAR
G i o i e l l i p e r v o l a re Femar nasce nel 1991 dall’esperienza di Pasquale e Santi Barneschi, fratelli e artisti nati e cresciuti a Castiglion Fiorentino, meraviglioso borgo toscano. I due fondatori, fin dall’inizio puntano a creare gioielli senza tempo con l’ambizione di divenire ispirazione per le tendenze future. Tutte le collezioni nascono all’interno: design, progettazione, creazione e finitura caratterizzano la produzione dei gioielli Femar, che combinano tecnologia avanzata unita al savoir-faire dei maestri orafi d’antan. Nella collezione Petals il design si ispira ai fiori, mentre in quella Wings il nome lo si deve alla lavorazione applicata che richiama la silhouette delle ali degli uccelli, un capolavoro con tempi di manifattura lunghissimi.
FOREVER UNIQUE
Un i c i t à e s t i l e
Forever Unique, maison con una lunga expertise nei diamanti e preziosi, si distingue per l’eccellenza e l’innovazione nella gioielleria. Il brand nasce dall’esperienza di Osigem Srl, azienda protagonista nel settore da oltre trent’anni, con successi nati dalla qualità, dall’impegno quotidiano e da una ricerca inesauribile. Storia che ha avuto la sua naturale evoluzione in un brand capace di trasformare emozioni semplici in preziosi momenti da indossare. In incantevoli collezioni dall’allure classica che esaltano la perfezione naturale dei diamanti in forme senza tempo, trasportando chi li indossa in un mondo di bellezza e magia senza fine. Per una donna alla ricerca dell’unicità e di uno stile inconfondibile.
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NEWS
FALSINI ART I n c a n t o d o ra t o
Falsini Art è il risultato della bella storia di una dinastia orafa toscana, in cui da anni le generazioni si tramandano la stessa maestria nella lavorazione dell’oro, con segreti custoditi gelosamente nel tempo. Nell’ultimo anno, il designer Andrea Falsini ha creato soprattutto gioielli dalle fattezze solide: collane e bracciali rigidi in oro decorati con smalti colorati e inserti di malachite e madreperla. In una parola, un caldo benvenuto alla “collezione gocce”, incanto dorato. Come sempre, si tratta di gioielli dalle rifiniture eleganti; leggeri e moderni che si aggiungono alle ormai tradizionali catene con inserti floreali, farfalle e forme geometriche colorate da smalti, arricchite da pietre dure o incisioni.
J’OR
Collezione Twi st Nella scelta di un gioiello non conta solo l’estetica: è un’espressione di identità. I materiali, i colori e lo stile devono dialogare per creare un unicum che rifletta il gusto e gli ideali della donna d’oggi. Ogni gioiello diventa un’opera d’arte che esprime libertà e padronanza del tempo en rose. La collezione d’Alta Gioielleria “Twist” incarna così un concetto d’appartenenza raffinata, con al centro collane, anelli e orecchini in oro bianco, diamanti, diamanti neri, tormalina verde, ritaglio malachite e onice. La costruzione formale rivela un abbraccio tra pietra e colore, luce e segno, sublimando esperienze del vivere contemporaneo. Twist esprime la sensibilità e il savoir faire della maison romana, con tonalità vibranti che omaggiano la bellezza dinamica della vita e la personalità femminile.
FRANCESCA BIANCHI DESIGN
T ra d i z i o n e e i n n o v a z i o n e
Esponente di un’antica dinastia orafa, Francesca Bianchi ha dato vita al suo marchio nel 2013. La missione? Creare gioielli innovativi e all’avanguardia, studiati insieme a esperti artigiani fin nel minimo dettaglio, con pezzi nati dall’armonioso equilibrio tra il retaggio artigianale familiare e l’allure della moderna imprenditrice. Con l’ambizioso obiettivo di creare un brand differente e inconfondibile. I gioielli di FBD sono forgiati a mano, uno ad uno, e nascono grazie alla sapiente manifattura di autentici maestri orafi. Ogni prezioso, prima di essere confezionato supera almeno trenta passaggi di lavorazione, necessari a realizzare un prodotto curato sotto tutti gli aspetti e interamente realizzato in Italia.
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M IGLIORI
SU GG ER I MENTI D E LL’HOS P ITA LITY
Hotel e palazzi di charme per esperienze senza limiti VISTA PALAZZO – COMO Il new deal della Luxury Hospitality parte dal Lago di Como. Qui, nella maestosa piazza centrale della città, affacciata direttamente sull’acqua sorge Palazzo Venezia: l’edificio, costruito nel 1870 in stile neogotico, dal 16 giugno 2018 ospita Vista-Palazzo. Il primo e unico boutique hotel 5 Stelle Lusso nel cuore della città, già dall’esterno, con la sua architettura dall’eleganza sobria e un ingresso defilato rispetto all’imponenza degli edifici adiacenti, testimonia il desiderio di restituire ai propri ospiti la sensazione di entrare in una casa. Una casa da sogno, dallo stile eclettico, che in ogni dettaglio fa percepire chiaramente di essere immersi nel gusto italiano più autentico, ma che non rinuncia alla suggestione di un’atmosfera internazionale d’avanguardia.
HOTEL BELLA VISTA – TRAFOI Incastonato tra le maestose vette delle Alpi dell’Ortles, l’Hotel Bella Vista offre comfort e ospitalità altoatesina, con camere e suite eleganti a Trafoi, un ristorante gourmet e una nuova sauna panoramica. L’hotel offre servizi e attività per il divertimento di grandi e piccini, tra cui: 11 chilometri di piste da sci per principianti e famiglie, pista da slittino, ski-kindergarten per bambini dai 4 anni in su. E poi, c’è l’area sciistica di Solda con 44 chilometri di piste da discesa, 7 chilometri per il fondo e 12 chilometri di sentieri escursionistici. Dal 13 al 20 gennaio 2024 l’Hotel Bella Vista organizza la settimana “Sciare con Gustav Thöni”, un’esperienza unica per imparare a sciare coi migliori maestri, tra cui il leggendario campione della “Valanga Azzurra” degli anni 70.
MONTE CARLO – CAFÉ DE PARIS Dopo due anni di lavori di ristrutturazione, il Café de Paris Monte-Carlo ha riaperto i battenti. L’istituzione monegasca, che ha festeggiato il suo 155mo anniversario nel 2022, è stata totalmente rinnovata per offrire un alloggio di alto livello e una raffinata offerta gastronomica che include ristoranti stellati, concept internazionali e prodotti locali di alta qualità. Inoltre, la struttura presenta una vasta gamma di attività sportive, benessere, shopping e intrattenimento, tra cui i giochi del Casinò. Il nuovo Café de Paris Monte-Carlo completa l’evoluzione del core business di Monte-Carlo Société des Bains de Mer, iniziata nel 2014 con la ristrutturazione dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo, la creazione del quartiere One Monte-Carlo, il rinnovo del Casinò e la risistemazione dei Jardins des Boulingrins e della Place du Casin.
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Catherine Mercier, aka Cate M, created two extraordinary snakeinspired sculptures: “The Small and Big Python Head” and “The Mandarin”. In these works, the artist fused the symbolism of the animal with the iconic Serpenti, modeling them first in clay and then in bronze. With her creations, Cate M explores the profound meaning associated with this animal, a symbol of metamorphosis and its ability to adapt to the evolution of society. Fabrizio “Bixio” Braghieri, a Milanese artist, stands out for his extraordinary agility and irony in moving between painting, sculpture and installations. For Bvlgari, he reinterpreted his iconic piece “Cuore Fragile” in a Serpenti key and created evocative watercolors, where the snake sinuously wraps around some of the most emblematic symbols of Milan. Finally, Filippo Salerni, a young Milanese sculptor, was the protagonist of an en-plein-air installation called _Res Flecto_ an imposing sculpture connected with the city, inviting to a reflection. The main heroes of the exhibition though, were the precious Serpenti creations from the Maison’s archives and private collections: watches, necklaces, bracelets, rings but also belts and bags. A universal epic fascination that keeps on stimulating the fertile imagination of Bvlgari, who will certainly continue to surprise us with creativity.
P. 34 | BVLGARI SERPENTI, 75 YEARS OF ETERNAL YOUTH In 2023, Bvlgari celebrated in Milan the 75th anniversary of the Serpenti collection with an exhibition by the emblematic title “75 Years of Infinite Tales”; this was the only European stop on an incredible journey, through some of the most important cities in the world: Shanghai, Seoul, Dubai and Tokyo. The exhibition, inaugurated on October 11th, 2023 at the Dazio di Levante in Piazza Sempione, is a narrative journey focused on this ancestral symbol through jewelry, watches, videos and archive materials. The timeline comes to life from the first bold Serpenti watches of the 1940s, wrapped in Tubogas spirals, through the vibrant creations of the 1960s up to the Serpenti Viper collection and the current extraordinary interpretations of High Jewelry. One of Bvlgari greatest admirers was Elizabeth Taylor. “The only word Liz knows in Italian, is Bulgari” declared Richard Burton during Dolce Vita times. In 1962, during the filming of the movie “Cleopatra” in Rome, Elizabeth Taylor loved wearing her Serpenti bracelet watch, as a precious talisman capable of connecting her to the mysterious and fascinating Queen of the Nile. In more recent years, the Serpenti line has continued to evolve into more stylized interpretations, sublimating the magnetic scales of the serpent into a highly contemporary hexagonal motif. In the 2000s, Serpenti was enriched with new variations on bags and accessories and since 2021, it has reigned over bracelets, rings and pendants of the Serpenti Viper collection, characterized by an unmistakable design. Over the decades, Serpenti has evolved hand in hand with fashion and trends. A symbol that Bvlgari continues to re-imagine and originally reinterpret, also through collaboration with contemporary artists. For this iconic exhibition, Italian and international artists were involved, each one expressing their own interpretation of the Serpenti symbol, capturing the transformative nature and the facets of this millenary motif. Among them, Quayola, Sougwen Chung, Daniel Rozin, Cate M. and some works by the Milanese artist Fabrizio “Bixio” Braghieri, to get closer to the city, as well as the external installations by Filippo Salerni. Quayola, a Roman artist based in London, brought to life a series of unfinished sculptures inspired by the Serpenti icon, thanks to a live robotic performance. Chinese-Canadian artist Sougwen Chung presented LIFE/LINES: a multimedia sculpture created using live motion capture data, made in a large-scale 3D chrome-printing, with a liquid mercury effect. Daniel Rozin, an Israeli-American artist, created a dedicated piece entitled “Snake Scales Mirror”, a kinetic and interactive sculpture, focused on the manipulation of physical objects to create a moving mechanical display, enabling the viewer to be reflected in the masterpiece. The material, sound and reflections of each individual tiles evoke the natural movement of snake skin, as the Bvlgari icon.
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l’Orafo Italiano con Amani per garantire casa, scuola, salute e supporto ai bambini, alle bambine e alle famiglie che vivono in strada a Nairobi, in Kenya, e Lusaka, in Zambia. YOUTH è il calendario di Amani 2024: tredici magnifici scatti del fotogiornalista Luca Catalano Gonzaga. Immagini di una gioventù che, nonostante tutto e tutti, si ostina ad esistere, trasudando vita e chiedendo futuro.
Per ricevere questo calendario Associazione Amani Onlus Via Tortona 86, 20144 Milano tel. +39 02 48951149 bottega@amaniforafrica.it www.amaniforafrica.it
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P. 73 | GRAND TOUR A journey to discover Alessi Domenico, an international brand whose original vision was carried forward by the new generations with authenticity, innovation, attention to customers and coworkers. Alessi Domenico represents an Italian excellence born in Bassano del Grappa in 1946 from the dreamy desire of a young artisan goldsmith, Domenico. Starting from his lab created in the post-war period, a difficult historical moment in which Bassano del Grappa had been badly hit, the company grew from being the first active brand in the Vicenza district to an international group, still deeply linked to the territory and to the founder’s desire of dreaming big. Some of the fundamental values of Alessi Domenico, among the companies standing out the most in the production of finished and semi-finished solid gold and silver chains, are craftsmanship, research, innovation and the desire for continuous improvement. The family is also key for the company, today led by Paolo with his children Filippo, Alice and Tobia in the first line. Alessi members have always brought added value: Giovanni, son of the founder Domenico, was an aesthete and created a sense of a company within which everything was functional (the fountain located outside the headquarters, for example, was created to cool the production ovens) such as communication between the different departments, which derives from a strategic reflection on the creation of synergies and a profound knowledge of the production chain. Giovanni and his son Paolo led the company to an international vocation, crossing all borders. Later, Paolo and his brothers led it to further development, creating the industrial project. And now the fourth generation -Alice, Filippo and Tobia- is committed to consolidating the group more and more as a brand, while remaining faithful to its authenticity and identity. It’s precisely this great family union which represented one of the winning aspects of Alessi Domenico’s success, allowing the members of the family to face changes over the years, by framing them as opportunities and without fear of questioning themselves, strengthened by mutual support and a clear common vision. Alessi Domenico Group owns the undisputed merit of always putting the people and the value of this work at the center. The company ethics involves constant sharing of objectives and strategy, in which everyone feels part of a team, where every personal contribution is fundamental. “People are at the center of everything – says Alice Alessi – and the company must represent an orchestra in which everyone is free to express themselves in harmony: it’s a philosophy that we hold dear and that we want to maintain in the future, as well”. For this reason, there is a number of initiatives implemented by Alessi Domenico: for example, “communication flows” have been inserted in each classroom, i.e. charts allowing each office to communicate what it deems important for its own and other departments, helping thus to continuously share everyone’s ideas on each company aspect and collect feedback from collaborators. Furthermore, just because of the great value attributed by the company to craftsmanship and precious artistic know-how, specialist professionals actually are “the beating heart” of the brand. “Many of our collaborators are the progeny of specialized professionals, who were part of the company in the previous generation and this long-term path makes us proud because our commitment – continues Alice Alessi – is centered first and foremost on the human being. In our view, it’s essential to frame the figure of the specialized professional as the backbone
of the company and transmit this value to the new generations, committing to continuous training”. In fact, here is a strong focus on young people, working side by side with senior professionals to allow one-to-one training and allowing them to access a solid growth plan, while making collaborators always feel supported. For such reason, there is an internal role, responsible for communicating with all collaborators, always collecting their needs and ensuring their satisfaction. And when we mention human beings, clients also get at the core of our attention. “We often create customized plating for our loyal buyers: despite being an industrial company, our attention to the customer is tailor-made”. The last two collections, Dinasty and A1, highlight the attention to beauty that Alice Alessi tells about, especially the first, which represents all the meaningful strength of the craftsmanship in high jewelry, combined with the goldsmith world of the machine-made necklace. “The step that fascinates me most is precisely the moment when the chains, once the machine work has been completed, is delivered into the hands of the artisans, who set the diamonds one by one under the microscope onto the chains,” says Alice Alessi. “In that magical moment the chain becomes a truly unique item, this is how every Dinasty piece is born.” Innovation also passes through A1: a line encompassing the combination of silver and ruthenium, thus fusing worlds and tastes that are distant from each other, which are expressed in different high tech and exclusive finishes with either a shiny, matt or handbrushed finishing. Innovation has always been a cherished value in the company. One of the strong elements of Alessi Domenico, since its origins, is a very strong vision and identity, which helped to face the challenges of the market and -to date- to increasingly consolidate as a brand, always without losing its own authenticity. Quoting the words of Alice Alessi: “We know our history well, we know where we started from and this allows us to never get lost, while having a clear idea of where we want to arrive.” From generation to generation, past, present and future come together as elements of the same chain and the dream of the young goldsmith Domenico Alessi continues to come true, day by day.
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is experiencing full expansion, while South Korea faces complex economic challenges. Jewelry shines All luxury categories are growing, with jewelry especially shining while reaching a value of around 30 billion euros in 2023, with fine jewelry becoming a relevant asset class, in a time of uncertainty like the one we’re in. The monobrand channel leads the world of distribution, thanks to the search for physical experiences and the growing role of fidelization in sales. The physical and digital worlds are increasingly merging, while multi-brand is showing a slowdown both in department stores and specialized shops. New generations Brands face multigenerational complexity, with Generations X and Y representing the majority of customers, while it is Gen Z the one influencing significant cultural changes and inspiring the other gens. “This is a defining moment for the market and the winners will stand out for their resilience, relevance and innovation– the foundations of a new value-focused luxury equation” explained Claudia D’Arpizio, Senior Partner at Bain & Company and Global Head of Fashion and Luxury practice, as well as lead author of the study “The luxury market is generating positive growth for 65-70% of the brands in 2023, compared to 95% in 2022”. P. 88 | LUXURY MARKET NEVER STOPS Overview With +8-10% growth and 1,500 billion euros in 2023, the global luxury market hits a new record: jewelry shines. The global luxury market will reach a new record by the end of 2023, reaching 1,500 billion euros and growth of +8-10%, compared to 2022. This evolution is driven by a transformation from products to experiences, with a notable resilience of the sector, despite the difficult macroeconomic conditions. Consumer spending on experiences has reached historic levels, driven by the recovery of social interactions and travelling, as highlighted by the recent “Luxury Goods Worldwide Market Study” by Bain & Company and Fondazione Altagamma, a fundamental snapshot for the sector, based on: macroeconomic data (e.g. GDP and consumer confidence index) and latest forecasts; current commercial performances of the main operators in the luxury sector; annual reports, quarterly results and analyst reports; consensus of over 100 experts interviews.
Towards 2030 Looking onto 2030, Chinese customers are expected to make up 35-40% of the personal luxury goods market, while online channels and monobrands are expected to account for two-thirds of the entire market. To stay in the game, it will be essential for players to make bold decisions on behalf of their customers, “To stay successful, brands must focus on innovation, sustainability and customer experience. Leadership on sustainability and digitalization will be crucial, while managing short-term challenges will require responsiveness and adaptability. In a competitive market, creativity and innovation are essential for growing a loyal customer base and expanding its reach. Maintaining a focused approach is the driver for long-term success, requiring flexibility and agility in all businessrelated activities, from supply chain to corporate planning. Brands will need to focus on offering differentiated experiences across the customer journey, forecasting new M&A activities to address future challenges.
Resilient market, but slowing down in 2024 Despite the turbulence, the industry recorded growth of +11-13% is equivalent to a notable increase of around 160 billion euros across the various luxury categories. The luxury personal goods segment continues to expand, with an expected turnover of 362 billion euros by the end of this year, an increase of some 4% compared to 2022. However, factors such as fragile consumer confidence, tension in China and the weak recovery in the United States can impact the sector performance in the last quarter of 2023, with a slowdown projected on 2024. European tourism recovers, China stays solid Tourism in the Old Continent is recovering, while spending slows down in the United States, while Chinese consumers fuel the Asian luxury ecosystem. Top consumers, however, remain strongly attracted to the sector, but - thanks to a still strong US dollar compared to the euro and price differentials - they have redirected spending towards Europe. Middle East, particularly Saudi Arabia, attracts significant investment from major luxury players and on the other hand Mainland China shows a robust performance, but with emerging macroeconomic complexities. Hainan stands out as a luxury hub set to become a duty-free space by 2025. Japan
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fascinated by the artisanal process that leads to its creation and by the stones, that for me represent magical elements. Each of these has its own magic power, unique and special. This is my world. One of the best memories of childhood takes me back to when my grandfather opened the safe box in the shop and let me play with jewels: I touched and observed them. I have always been familiar with precious items, so my current profession was a natural path. How important is it to let kids be free in their curiosity, so that it becomes a full-fledged passion? I believe it’s fundamental to the point that today I like to do the same with my clients’ children. It’s fascinating when they touch and observe the jewels up close. They must not feel “intimidated” by jewels, ideally they should create a bond with them. What are the values of the company and your family? The search for perfection and absolute precision. We always make sure that the jewelry is made with the best possible quality. Plus, reliability is an important value for us: our clients’ trust, some have been linked to us for generations, is fundamental. The relationship with them is one of absolute respect and loyalty, first of all on the human side, to the point that we know their stories, their birthdays, we closely follow their most important events in life and we create long lasting relationships. Professionally speaking, we dedicate a lot of care by offering a “tailor-made” service. In fact, we give life to tailormade jewels according to customers’ requests, desires and dreams. Purchasing a jewel always represents a happy moment, which is why we share these moments of joy with our clients, such meaningful side to our work.
P. 76 | Fecarotta Catania, from Sicily with love A point of reference on the island for jewelry, watches, silverware and porcelain, in 2024 will open a boutique in Milan, having with the world in mind Fecarotta Catania is a Sicilian company included in the list of historic shops in Italy, born from Ernesto Fecarotta, who decided in 1890 to open in Catania a branch of the successful family business, started in the second half of the 18th century in Palermo and specialized in silverware, to expand it to Eastern Sicily. Over the years, the Catania shop has become a point of reference for jewelry, watches, silverware and porcelain, addressing a refined national and international clientele. Today, Fecarotta Catania carries on the family tradition by focusing on its own jewelry production, and looks to the future with new projects such as the opening of the new store in Milan in 2024, thanks to the contribution of Angela Majorana Fecarotta who, since her university studies in ancient history, dedicated herself to family business, a passion cultivated since her childhood. Angela, did this family story started? Fecarotta Catania find its roots in a family history with distant origins. Already in the second half of the 18th century, our family had created a successful commercial activity in Palermo and we even became official suppliers of the Florio (Fecarotta Catania also appears in the last book of the famous saga “The Lions of Sicily”) and of the Royal House of Savoy. Today, the many family heirs have contributed to determining the development of our business, by taking different paths. At Fecarotta Catania, today we are an independent company and celebrate the Sicilian tradition with a special eye on future and innovation. Our mission is to innovate, always remaining faithful to our origins and our territory. How did your connection with jewelry come up? My connection with jewelry is very deep. Since my childhood, I have always breathed this art and been able to closely experience it. I grew up in the historic shop in Catania, in Via Etnea 172 where, thanks to my grandfather, I developed a passion for jewelry as an art object. I’m
Today, what is the most iconic piece representing the history of Fecarotta Catania? Simeto amber jewels are iconic products, representing our tradition. We specialize in the processing of Simetite, an ancient and rare amber, which not everyone knows how to handle with skill. Our earrings made by Riveiro -a South American sculptor- are quite unique items, as well. They represent fantasy animals and are sold in very few shops in the world: in France, in Spain and finally in Italy, in our shop. Another iconic product is your porcelain. Yes, our porcelain let us stand out for its excellence and originality. We mainly create tableware porcelain based on our own designs, playing on the typical themes of Sicilian culture. They address a wide audience, so we sell them all over the world and they will also be available in our new Milano store. Talking about this new store opening in Milan, what’s the meaning of this link between Catania and the Lombardy chief town? The launch of our new store in Milan represents an important step for the company, it means the opening to a new fascinating market for me, also as a lover of Milanese culture and its international atmosphere. I like to imagine this project as a new adventure, which will always be linked to the tradition and identity of the historic shop in Catania, still in the name of innovation, a fundamental value for us. Same as when Ernesto Fecarotta from Palermo decided to open a store in Catania, I feel that same desire to overcome geographical borders and share our passion with loyal and new customers from Milan and the rest of the world. What’s your vision for the future of the company? Making our unique jewels known to an increasingly wider audience, both national and international, through new projects and initiatives that I’d like to implement in the future. The opening of the store in Milan was a dream we have been cherishing for some time, but we won’t stop there. We have an international expansion project in mind.
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P. 64 | Luxury watches, second hand soars Rapidly growing market, with used items revalued by up to 200% According to recent research by Market Decipher, the global collectibles market is estimated to have reached $462 billion in 2023 and is expected to reach a staggering $1 trillion within a decade. A growing market which should not be analyzed without giving due importance to the reliable watch, collected for decades by enthusiasts, obsessed with the pursuit of horological perfection. New or second-hand, fashion for some, art or investment for others, the rarest and most coveted watches -Rolex in the leading position- continue to reach astronomical prices, demonstrating their irresistible charm. The greater attention for historical and discontinued models has led the market to grow relentlessly, reaching 22 billion dollars in sales in 2021. The financial results allowed the sector to win a third of the 75 billion dollars of the overall market of luxury watches, attracting new buyers and fueling faster growth compared to the new items market. The recent boom is mainly due to the tendency to consider luxury watches as alternative investment goods: customer pay high prices for second-hand models of the most important brands such as Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet, Vacheron Constantin, Omega, Jaeger Le Coultre but also for independent ones such as F.P.Journe and De Bethune, with the expectation and hope that their value will continue to rise over time. According to the latest study Luxury Preowned Watches, Your Time Has Come by BCG and WatchBox -the global platform for collectible luxury watches- these have recorded respectable performances, especially in the long term, compared to traditional investment categories. Despite market downturns due to the pandemic, an investment portfolio consisting of Rolex, Patek Philippe and Audemars Piguet saw its value grow by an annual +20% between 2018 and 2022, compared to an annual rate of 8% for S&P 500 index, as stated by the Boston Consulting Group. For 2026, BCG itself predicts a market worth 35 billion dollars for second-wrist watches compared to a value of 66 billion for new watches, with a 2022-2026 CAGR rate of 9%. A Deloitte report on the Swiss watch industry, dated October 2022, defined the value of the
second-wrist watch market around 20 billion Swiss francs, but also confirmed an estimate of 35 billion for 2026. Online retailers such as WatchBox, Chrono24 and Watchfinder have certainly favored its growth by connecting buyers and sellers and helping to educate and guide customers, also through the flourishing of many online channels, social networks and enthusiast discussion forums, alongside the most authoritative traditional magazines. Online sales already exceed auction and store sales, they’re set to account for nearly 60% of the second-hand luxury watch market by 2026. Simplicity of buying and selling, coupled with greater investment opportunities, drive spending by 54 % of GenZ and millennial buyers, who have significantly increased their purchases in the last 2 years, 66% of these influenced by the expected future value of the watch, but also exposed to greater risks of receiving the infamous “fake”. Some models have become almost impossible to purchase through traditional sales channels: long waiting lists have extended to all models, leading to such a paradox where the label “the watches in this window are for display only” now appears in Rolex boutiques. Customers therefore have a better chance of getting them through the second-hand market, albeit at a hefty premium price. Again, according to BCG data, 29% of collectors declared that they paid more than the retail price for their latest secondhand purchase and the main reasons were the mint or almost mint condition (41%) and the saving of time on long waiting lists in the first-hand market (40%). Patek Philippe’s Nautilus, Audemars Piguet’s Royal Oak, Rolex’s generally more coveted Daytona, GMTMaster II and Submariner sell for up to 200% of the first-hand market price. However, if we look closely at the vintage market, if in the 90s the majority of second-hand Rolexes could be purchased for half the price of new ones, today you can even spend double the list price with some “rarities” reaching mind-boggling prices, 10+ times the original. To orient yourself in this market without stepping into scams or mistakes, you need expert guides: a specialized auction house or a trusted dealer, loaded with competence, legitimacy and experience to support the customer in order to “lead” the market without suffering from it, especially for those who purchase watches as a form of investment. The most active buyer group? Collectors and investors, who pay more attention to ultra-luxury watches at a higher price, representing 44% of watch buyers as well as holding a 58% share of the market, in terms of value. Furthermore, many of the buyers are young, especially Gen Z, so an attractive demographic for many companies to build some brand loyalty. With this purpose in mind, in 2018 Richemont SA purchased Watchfinder Ltd. -a seller of used watches with a strong online presence- while Audemars Piguet launched a business selling used watches for some resellers. Last but not least, Rolex announced its own pre-owned watch authentication program in 2022, run in collaboration with their licensed jewelers.
Safe purchases: Monaco Legend Group, founded in 2015 by the entrepreneur and real estate developer Claude Cohen, head quarter in Monaco and offices in Milan and US, has counted on the expertise of Davide Parmegiani since 2019, an authoritative figure in the world of vintage watches, who turned the two annual “Exclusive Timepieces” auctions into absolute points of reference for the high collectibles sector on a global level (the overall result of the October 2023 auction was of 21,723,920 euros, while in April 2023 it was equal to 22,284,780 euros).
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