ASSEMBLEA 2009 DIFETTOLOGIA IRC: PRIMI GIUDIZI
570
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
luglio • agosto 2009 - NUMERO 6
Mensile - Spediz. in abb. postale - 45% - Art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano - ISSN 0019-7556
INCHIESTA MESCOLE
A Material Difference Hexpol Compounding Una delle principali società al mondo per lo sviluppo e la produzione di mescole di gomma innovative e di alta qualità, partner globale per tutte le applicazioni di gomma. Offriamo una vasta gamma di prodotti per qualsiasi tipo di processo utilizzato dai clienti: ampia scelta di polimeri mescole pronte all’uso compatte e spugne mescole nere e colorate striscia continua, placche o granuli mescole filtrate e non mescole antifiamma
������
�����������
HEXPOL COMPOUNDING HQ Sprl Gewerbestraße 8 - 4700 Eupen - Belgium Tel: +32 (0)87 59 61 50 - Fax: +32 (0)87 59 61 69 info@hpc-hq.com - www.hexpolcompounding.com
Sinfonia di Polimeri.
Produrre una mescola per noi è soprattutto un atto creativo. E ci piace definire arte la capacità di rispondere con precisione alle esigenze del cliente con soluzioni innovative e su misura. Lo possiamo fare grazie a 40 anni di esperienza. Al know-how del Gruppo Marangoni. Ai grandi successi ottenuti con l’articolo tecnico. A un laboratorio tecnologico d’avanguardia. A standard qualitativi certificati fin dal 2000. E soprattutto grazie a numerosi clienti perfettamente soddisfatti di ogni nostra esecuzione.
www.eurorubber.it
info@eurorubber.it
Impianto di pesatura AUTOMATICA polveri per la produzione delle mescole di gomma GRAZIE ALLA NOSTRA PLURIENNALE ESPERIENZA NEL CAMPO DEI DOSAGGI, COLOR SERVICE HA SAPUTO FORNIRE LA SOLUZIONE AI NUMEROSI PROBLEMI DELLA PESATURA DI ADDITIVI E ACCELERANTI NECESSARI NEL CICLO DI PRODUZIONE DELLA GOMMA.
I
VANTAGGI CON L’IMPIEGO DI QUEST’APPARECCHIATURA SONO MOLTEPLICI
ALTISSIMA VELOCITÀ DI DOSAGGIO (MIN. 60 SACCHETTI/ORA) GRAZIE ALL’AVANZAMENTO DEI RECIPIENTI
ELEVATA PRECISIONE DI DOSAGGIO TRAMITE L’IMPIEGO DI STRUMENTI DI PESATURA CERTIFICATI
A PASSO PELLEGRINO CHE PERMETTE LA PESATURA CONTEMPORANEA DI TUTTI I COMPONENTI
SISTEMA DI ASPIRAZIONE E CONTENIMENTO POLVERI IN FASE DI PESATURA CHE CONTROLLA
RIDOTTO IMPIEGO DI PERSONALE,
E NE IMPEDISCE
LIMITATO ALLE OPERAZIONI
NELL’AMBIENTE
LA DIFFUSIONE
DI CARICO DEI SILOS
DI LAVORO
POSSIBILITÀ DI INSACCHETTAMENTO ED ETICHETTATURA AUTOMATICA DEI CONTENITORI CON STAMPA DEI DATI
ELEVATO STANDARD DI SICUREZZA
DI RICONOSCIMENTO
NEL RISPETTO
INGOMBRO RIDOTTO
DELLE NORMATIVE
CON LA DISPOSIZIONE
VIGENTI
DEI SILOS DI STOCCAGGIO A DUE A DUE
ColorService s.r.l. - Via Div. Julia, 15 - 36031 Dueville (VI) Tel. +39 0444366000 - Fax. +39 0444592469 sales@colorservice.net
SOMMARIO | ANNO 53 - 570 • LUGLIO | AGOSTO 2009 • N. 6 20
5 20
36
ELASTICA: SOMMARIO
IL SISTEMA PLASTICA-GOMMA PUNTO DI FORZA DEL MADE IN Italy
ASSOGOMMA E FEDERPNEUS SOTTO LO SLOGAN “SICUREZZA IN EVIDENZA”
I problemi della sicurezza stradale sono stati al centro della presenza di “Pneumatici sotto controllo” a Autopromotec
34
QUATTRO GIORNI TUTTI PER LA GOMMA
| L'INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
luglio
43
50
53
57
Prime impressioni dell’IRC 09 che si è svolta a Norimberga dal 29 giugno al 2 luglio
GUARDARE ALL’INNOVAZIONE ANCHE IN UNA FASE DI STASI DEL MERCATO
Dalla nostra inchiesta tra i produttori di mescole emergono preoccupazioni per l’avvenire ma anche un impegno deciso per la ricerca e sviluppo
IN UNA CONGIUNTURA DIFFICILE VINCE LA QUALITÀ E L’INNOVAZIONE
L’intervento del prof. Marco Fortis all’assemblea della Federazione Gomma Plastica
29
2
43
Il nuovo Presidente della Federazione Gomma Plastica, Nicola Centonze, parlando all’assemblea annuale dei soci ha posto in rilievo i problemi attuali del settore e gli obiettivi che le aziende sono impegnate a perseguire
25
29
VICINI AL CLIENTE PER INNOVARE E VICEVERSA Nuove macchine, approfondimenti e discussioni al simposio tecnologico che si è svolto presso la sede centrale della Engel
UNA NUOVA RUOTA STRADA PER UN CONTROLLO COMPLETO DEI PNEUMATICI
Presso il Centro ricerca e sviluppo Marangoni è entrato in funzione un avanzato e sofisticato dispositivo di prove indoor
TUTTO QUELLO CHE SERVE SAPERE DELLA DIFETTOLOGIA
Il tema trasversale dei difetti è stato al centro del corso organizzato in maggio dalla Federazione Gomma Plastica
TACCUINO • Da Arkema la gomma che si autoripara • Nuovo impianto di fuori strada della Bridgestone • Haitian Europe si allea con IMG • Ultramid nelle trasmissioni a doppia frizione
• agosto 2009 n. 570
lari su scala semi-industriale, sufficienti peri i primi sviluppi localizzato nel complesso di Feuchy (Pas-de-Calais), in Francia, è rre circa 100 tonnellate annue di un materiale costituito al 60% da idi grassi ottenuti da oli vegetali. pale di questi materiali “supramolecolari” risiede nel Mensile possesso di elastomeri e degli altri polimeri resilienti degli reversibili, ben diversi dai legami permanenti caratterizzano i con ilche patrocinio della Federazione Gomma Plastica Assogomma iò consente al materiale di autoripararsi: è sufficiente ricongiungere i one precedentemente tagliato ed esercitare una lieve pressione per enendo livelli di elasticità e resistenza molto vicini a quelli originari.
50
57
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA
Comitato di redazione: Giuseppe Cantalupo, Emilio De Tuoni, Antonino Di Pasquale, Eugenio Faiella Direttore responsabile: Eugenio Faiella Redazione, amministrazione, pubblicità: GESTO EDITORE srl - via Mercato, 28 - 20121 Milano Tel. +39 028051511 r.a. - Fax +39 0289013553 gomma@gestoeditore.it www.gestoeditore.it Diffusione e servizi informatici: gesto@gestoeditore.it Grafica: Mariella Salvi mariella.salvi@gestoeditore.it Direttore marketing: Luciano Boldrini boldrini@gestoeditore.it Pubblicità: Gian Franco Donini donini@gestoeditore.it Traffico: Silvia Pizzi silvia@gestoeditore.it
• Nuovo stabilimento Gefran a Shanghai interessanti • Segno meno nel 2008 rebbe fornire benefici nella produzione di manufatti Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 per i settori Assomac e o incisioni. Nel settore industriale, ad esempio, potrebbe essere Arretrati € 5,00 Estero € 8,00 Abbonamento annuo: Italia € 90 - Estero € 100 • Verso i rivestimenti 3.000 espositori K2010 zione di nastri trasportatori, anticorrosivi per metalli, c/c postale 13590203 intestato a GESTO EDITORE srl di ganti organici, vernici e Düsseldorf guarnizioni. al salone del mobile o di aver siglato una• Bagigi trentinaediKuei accordi riservati con altrettanti Spediz. partner in abb. postale - pubbl. inf. 45% - art. 2, comma
60
20/b Legge 662/96 - filiale di Milano
are applicazioni commerciali. CALENDARIO
Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Registro degli operatori di Comunicazione numero 6002
Fiere, manifestazioni, eventi in programma nei prossimi mesi I FUORI STRADA DELLA BRIDGESTONE
La direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori degli articoli e dagli estensori dei testi delle inserzioni pubblicitarie.
GLI inserzionisti CENTER GOMMA
19
COLOR SERVICE
1
COPRA HOLDING
18
DE GRANDI EURORUBBER HAGGLUNDS HEXPOL COMPOUNDING KRAIBURG LAGORIO & DUFOUR
GARANZIA DI RISERVATEZZA Il trattamento dei dati personali riguardanti gli abbonati viene svolto nell’ambito della banca dati dell’editore e nel rispetto di quanto stabilito dal D.L.vo 196/2003 sulla tutela dei dati personali. I dati non saranno comunicati o diffusi a terzi se non per le procedure inerenti la spedizione della rivista e gli interessati potranno chiedere in qualsiasi momento la modifica o la cancellazione al direttore responsabile, che è il responsabile del trattamento.
49 II COP. 56 I COP. 28 IV COP.
LTE
56
PARKER ITR
59
PEZZATO
33
PLASGOMMA
52
PMG
17
RISTOCHEF
48
RUBBER TRADE
19
S.IN.TA
27
SAIE
16
T.S.F.
III COP.
TOVO GOMMA
49
UTP
52
VM
47
Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati per uso redazionale è il direttore responsabile cui ci si potrà rivolgere per i diritti previsti dal D. L.vo 196/2003. Stampa: Arti Grafiche S. Pinelli srl Milano
luglio
• agosto 2009 n. 570 | L'INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
3
Po
The footprint o in an evolving rubbe
IRC’09 – Hall 12 Stand 151 – Nürnberg – 29.0
elastica |
luglio
˙ agosto 2009 n. 570
elastica Comitato di redazione: Fausto Casa, Emilio De Tuoni, Giampaolo Giuliani.
SOMMARIO Gli sponsor di Elastica.................................................................................................................. 6 - 7 Abbiamo letto per voi........................................................................................................................8 Fluorosiliconi liquidi e fluorosiliconi solidi ◊ Dinamiche molecolari di nanocompositi XNBR/caolini organici e silice ◊ Mescole di battistrada rinforzate con silice ◊ Nuovi sviluppi nel rinforzo della gomma con cariche anisotropiche ◊ Polibutadiene liquido per facilitare la mescolazione della SBR ◊ Guarnizioni elastomeriche e scelta delle loro applicazioni ◊ Materiale “EPDM” ad alta performanza per acqua calda e vapore ◊ Nuovi sviluppi nella vulcanizzazione continua ◊ Applicazione della microindentazione per valutare l’invecchiamento ◊ Elasticamente flessibile ◊ Analisi dinamico-meccanica su elastomeri caricati ◊ Valutazione dell’energia di lacerazione su materiali elastomerici
Taurus Carbonpack Ltd. 4623-Tuzser, Eloto u.1. HUNGARY Tel: +36 45 501 257 Fax: +36 45 501 266 www.taurus.hu taurus.carbonpack@hu.michelin.com
Dal 1985 siamo uno dei principali fornitori per l’Unione Europea di carbon black e gomma sinte origine russa.
elastica
agosto 2009 n. 570e |in sacchi grandi e piccoli. Consegne tempestive diluglio carbon˙ black in silo-veicoli
pagina pubbl FootPrint - ok
28-05-2009
17:42
Pagina 1
Crugnola Comunicazione & Design – Milan
Gli sponsor di elastica Gibitre Instruments srl Via Dell'Industria, 73 - 24126 Bergamo Tel. 035.460146 - Fax 035.460687 e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it
Cert. Iso 9001 ACTION TECHNOLOGY ITALIA S.p.A. Via Volta, 76 20083 Gaggiano (MI) Tel. 02.9082931 - Fax 02.90829333
Produzione, assistenza e taratura di strumenti per prove di laboratorio su elastomeri tra cui: Reometri (MD, OD), Viscosimetro, Dinamometro, Durometri (Shore, IRHD), Ozonometro, TR-Brittleness tester, Presse, etc. Software di controllo in ambiente windows.
Produzione di mescole, calandrati di precisione, articoli stampati e tranciati per l’industria cosmetica e farmaceutica, articoli tecnici. Estrusione di tubi per aerosol, dispenser e penne a sfera.
Centro Sit per la taratura di durometri Shore e IRHD
LANXESS S.r.l. Via L. di Breme, 13 - 20156 MILANO Tel. +39.02.3072.1 Fax: +39.02.3072.2017 www.lanxess.com Performance Polymers Gomme sintetiche per Pneumatici e Articoli Tecnici
Performance Chemicals Business Units: Rubber Chemicals e Rhein Chemie Prodotti chimici e Specialità per l’industria della gomma. Additivi in forma predispersa
BIODEGRADABLE THERMOPLASTIC COMPOUND INDUSTESSILE S.p.A. Via Ponzimiglio, 1 36047 Montegalda (VI) tel. 0444.737247 telefax 0444.737239
A.P.I. S.p.A. (Applicazioni Plastiche Industriali) Via D. Alighieri, 27 - 36065 Mussolente (VI) Tel. 0424.579711 - Telefax 0424.579800 e-mail: api@apiplastic.com www.apiplastic.com Compound termoplastici a base di gomme termoplastiche SBS e SEBS, poliuretani PU, TPU, poliolefine, TPV e poliammidi modificate, PVC, compound a base di EVA reticolabile espansibile, masterbatches specifici, elastomeri biodegradabili.
Specializzata nella produzione di filo aderizzato e tessuto cord aderizzato con fibra rayon, poliestere, PVA, nylon e aramidica. Partendo dal filato, l’Industessile è in grado di ritorcere, tessere ed aderizzare secondo le esigenze del cliente con processi moderni rigorosamente controllati. La produzione è improntata ad una grande flessibilità che consente rapidi adattamenti in funzione delle richieste degli utilizzatori.
BIODEGRADABLE THERMOPLASTIC COMPOUND
Omya spa Via A. Cechov 48 20151 Milano Tel. +39.02.38083.1 Fax +39.02.38083.701 e-mail : david.grassini@omya.com
Via Anassagora, 20 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2551284 - Fax 02.2551316 www.elastec.it
Produzione e commercializzazione di cariche minerali [Carbonato di calcio-Talco-Allumina triidrata - Magnesio Idrossido (martinswerk Albermale)], caolini calcinati (Burgess Pigment), agenti di processo in masterbatches (Multisperse-Fluorox-Caloxol) e Cloropolietilene (Dow Chemical) per l’industria della gomma.
Produzione mescole tecniche in NBR EPDM - CR - Ebanite - Fluorurate Attacco Metallo speciali
Parker ITR S.r.l. Tecno Compounds Business Unit Strada Provincile Binasco - Melegnano IT - 27010 Siziano (PV) Tel. +39 0382 678211 Fax +39 0382 610105 Località Tamarete IT - 66026 Ortona (CH) Tel. +39 085 905151 Fax +39 0086 90515202 Produzione di mescole elastomeriche nere e colorate basate su migliaia di formulazioni a base di EPDM, SBR, NR, CR, NBR, NBR/ PVC, CPE, ECO, ecc., destinate a tutti i settori dell’articolo tecnico e dei cavi elettrici, sviluppate dalla propria R&S e/o su specifica tecnica del cliente.
elastica |
luglio
IVG COLBACHINI S.p.A. Via Fossona132 35030 Cervarese S. Croce (PD) Tel. +39 049 999.73.11 - Fax +39 049 991.50.88 ivg.colbachini@ivgspa.it www.ivgspa.it Produzione di tubi in gomma su mandrino rigido per basse e medie pressioni, realizzati in lunghezze continue sino a 120 metri e con diametro fino a 800 mm in pezzature più corte. Tutti i tubi sono realizzabili con raccordi pressati o vulcanizzati alle estremità.
If it concerns rubber hose, it concerns us
Polimeri E
The footprint of a le in an evolving rubber ma
IRC’09 – Hall 12 Stand 151 – Nürnberg – 29.06.2009 >
www.pol
Piazza Boldrini, 1 20097 S. Donato Milanese - Milano Tel. 02.520.32465 Telefax 02.520.42287 e-mail: info.elastomers@polimerieuropa.com www.polimerieuropa.com Gomme sintetiche, lattici sintetici e resine termoplastiche a matrice stirenica
˙ agosto 2009 n. 570
AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2000 AGENTI GENERALI PER L’ITALIA DELLA ED&F MAN France S.a.s PER GOMMA NATURALE E LATTICE 57123 Livorno - Scali D’Azeglio, 20 Tel. 0586.888.718 ric. aut. Fax 0586.899.121 e - mail: sintaleghorn@tin.it
Gli sponsor di elastica
Sattec DBS Gomma S.r.l. Via Enrico Mattei, 12 33080 Prata di Pordenone (PN) Italy Tel. 0434.620100 Fax 0434.610055 e-mail: info@sattecgomma.it Produzione su specifica del cliente di articoli in gomma ad alto livello tecnologico con o senza inserti metallici, progettazione mescole e stampi.
Taurus Carbonpack Ltd. Taurus Carbonpack Ltd. 4623-Tuzser, Eloto u.1. 4623-Tuzser, Eloto u.1. HUNGARY HUNGARY Tel:Tel: +36+36 45 45 501501 257 - Fax: +36 45 501 266 257 www.taurus.hu Fax: +36 45 501 266 taurus.carbonpack@hu.michelin.com www.taurus.hu Daltaurus.carbonpack@hu.michelin.com 1985 siamo uno dei principali fornitori
FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA ASSOGOMMA
per l’Unione Europea di carbon black e gomma sintetica di origine russa. Dal 1985 siamo uno dei principali fornitori per l’Unione Europea di carbon black e gomma sintetica di Consegne origine russa. tempestive di carbon black in silo-veicoli e in sacchi grandi e piccoli.
Via S. Vittore, 36 20123 Milano Tel. 02.43.92.81 Fax 02.43.54.32
Certificata ISO 9001:2000 ISO 14001:2004 Consegne tempestive di carbone black in silo-veicoli e in sacchi grandi e piccoli.
Certificata ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004.
z e o n i ta l i a s r l Via Platone, 21 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2572811 / 937 - Fax 02.2551316 www.tigerguarnizioni.com Produzione di articoli tecnici stampati in NBR - EPDM - Neoprene - Viton Silicone LSR - Att. Metallo Anelli OR a magazzino
www.federazionegommaplastica.it
Via G.B. Pirelli, 11 - 20124 Milano Tel. +39-02.67141707 Fax. +39-02.67141720 e-mail: ziinfo@zeon.eu www.zeonitalia.it Vendita, Distribuzione e Assistenza Tecnica per Gomme Sintetiche, Lattici Sintetici e Prodotti Chimici per l’industria della Gomma.
CERISIE
LABorAtorIo per LA CertIFICAzIone e rICerCA sUI sIsteMI eLAstoMerICI
con il patrocinio del C.n.r.
Un laboratorio specializzato al servizio dell’industria della gomma Il Cerisie
È un laboratorio costituito dall’AIRIEL (Associazione Italiana per la Ricerca nell’Impiego degli Elastomeri) e dall’ASSOGOMMA con il patrocinio del CNR.
Gli utenti
I trasformatori di materiali elastomerici ed affini; i produttori di materie prime, macchinari e apparecchiature di prova; gli utilizzatori di prodotti finiti.
I collegamenti
Collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali organizzate
dal National Bureau of Standards U.S.A. per verificare la ripetitibilità e la riproducibilità dei risultati.
I servizi
Prove fisico-meccaniche, analisi chimiche, collaudi, consulenze e sperimentazioni, formulazione di mescolanze, ottimizzazione di cili produttivi, corsi di addestramento e aggiornamento, ricerca applicata.
Le agevolazioni
Sulle prove e sui servizi, i soci AIRIEL godono di uno sconto del 40% Per i soci ASSOGOMMA lo sconto è del 15%.
Via Privata Cadore,13 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) - Tel. 0298804.43 - Fax 029880975 - info@cerisie.it www.cerisie.it
luglio
˙ agosto 2009 n. 570 |
elastica
ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER vOI
materie prime
150°C, variazioni di carico a rottura, allungamento a rottura, durezza, resistenza a lacerazione dopo 1000 h a 180°C, andamento del compression set fino a 7 d a 175 °C, andamento della viscosità dinamica a gradienti di scorrimento da 0,1 fino a ca. 100 s^-1. L’articolo è molto importante, perché puntualizza le tappe dell’ottenimento progressivo, non sempre sufficientemente ben evidenziato in letteratura, dei successi di prestazioni delle gomme siliconiche liquide nei settori automobilistico, aeronautico, aerospaziale.
FLUOROSILICONI LIQUIDI E FLUOROSILICONI SOLIDI
O. Franssen, S. Boßhammer, G. Riley, M. Toub - Momentive Performance Materials GmbH (Leverkusen) - (oliver.franssen@momentive. com); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 61/12-642-2008. Rif. E2669.
D
all’inizio della realizzazione dei siliconi nel 1940 mediante la conversione diretta del silicio per azione del metilclorosilano, la chimica dei siliconi si è molto evoluta soprattutto nella versatilità della preparazione di elastomeri polisilossanici, che ha permesso di preparare articoli applicabili in intervalli di temperatura inusitati tra -100°C e 300°C: tali prestazioni sono state ottenute rispettivamente aumentando la mobilità della catena macromolecolare per azione di gruppi fenilici pendenti, e con l’ausilio dell’azione di stabilizzazione anfoterica alle alte temperature procurata dall’aggiunta di ossido ferrico e di terre rare nelle mescole. I metilvinisiliconi mostrano moderato rigonfiamento negli olii-motore, mentre mostrano forti rigonfiamenti in fluidi non polari come le benzine. I fluorosiliconi invece (FVMQ), ottenuti innestando sulla macromolecola silossanica gruppi 3,3,3-fluoropropilici, acquisiscono polarità maggiore in quanto acquistano più elevati parametri di solubilità, assumendo maggiore resistenza al rigonfiamento da parte di fluidi apolari come le benzine. Il parametro di solubilità rappresenta infatti la radice quadrata dell’energia di coesione: parametro di solublità del polimero più elevato di quello del solvente significa quindi minore compatibilità con il solvente e pertanto minore tendenza ad essere attaccato dai solventi stessi. Nel corso degli ultimi 25 anni sono stati introdotti elastomeri siliconici liquidi LCR bicomponenti a peso molecolare relativamente basso e con sistema di reticolazione veloce (cicli di produzione inferiori al minuto), basato sull’addizione di un idruro di un polimero silossanico su gruppi vinilici pendenti appartenenti ad una ulteriore frazione a compagine polisilossanica, ove
8
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
(L’articolo è in lingua inglese)
la opportuna velocità di reazione viene ottenuta per la presenza di un catalizzatore platinico. Il sistema, che ha naturalmente incontrato successo, è stato introdotto anche nei sistemi a base fluorosiliconica. La presenza dei gruppi pendenti 3,3,3-trifluoropropilici, necessari per arrivare alla resistenza ai carburanti, nella forma liquida, ha dovuto però essere limitata, seppure con sacrificio di resistenza ai carburanti, per poter mantenere la viscosità al di sotto dei limiti necessari per poter realizzare il processo di iniezione per pompaggio già realizzato con le gomme siliconiche liquide LSR. Recentemente tuttavia la Momentive Performance Materials GmbH (Leverkusen) ha realizzato una gamma di FFSL (Fully Fluorinated Liquid Fluorosilicon) caratterizzata da eccellente resistenza agli oli e ai carburanti con processabilità inquadrata con quella delle LSR. Nell’articolo qui recensito viene enfatizzato ciò sulla base di diversi dati di invecchiamento ricavati da prove eseguite in laboratorio su nuove e su originali gomme fluorosiliconiche liquide: variazione di carico a rottura, allungamento a rottura, durezza, rigonfiamento in diversi carburanti a 60°C; variazione di carico a rottura, allungamento a rottura, durezza, rigonfiamento in diversi oli a 150°C, variazione di carico a rottura, allungamento a rottura, durezza, rigonfiamento in diversi oli ATF per trasmissioni idrauliche dopo 42 giorni a
luglio
• agosto 2009 n. 570
prodotti e processi DINAMICHE MOLECOLARI DI NANOCOMPOSITI XNBR/CAOLINI ORGANICI E SILICE
J. Fritzsche, M. Klüppel - DIK Manfred.Klueppel@DIKautschuk. de; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/1-2-16-2009. Rif. E2670.
L
’autore si propone di approfondire le interazioni tra elastomero e carica silicea oppure tra elastomero e caolino organico in nanocompositi elastomerici. Le interazioni con carica silicea vengono studiate sulla base di quelle che nascono con cariche silicee di differente polarità e pertanto gli autori scelgono una silice precipitata (Silice 7000 GR) e un caolino organico stratificato con distanza tra gli strati di 2,98 nanometri (caolino organico della Südchemie AG modificato con sali ammonici quaternari)). Come elastomero viene scelto un polimero fortemente polare come la X-NBR. Viene osservato che la visibile diversità di caratteristiche fisiche tra i due tipi di nanocompositi ottenuti sono da attribuire, come già era risultato in studi eseguiti in S-SBR, soprattutto alla forte differenza di geometria delle particelle di carica. I caolini organici infatti sono dotati di una forte anisotropia, che è la causa di una bassa soglia di percolazione rispetto a quella della silice precipitata. Nel presente studio gli autori svolgono la loro indagine mediante impie-
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
go di analisi dinamico-meccanica e di analisi dielettrica, servendosi come matrice del Krynac 740, basato su 26,5 % di ACN (Acrilonitrile) e su 7% di acido carbossilico. Impiegando come metodo di indagine l’analisi dielettrica, la elevata polarità della X-NBR dà luogo e elevati valori di perdita dielettrica (epsilon”), che nel testo sono rappresentati in grafici tridimensionali (epsilon”/Hz/T°C) in un ampio intervallo di temperatura (da -110°C o -100°C a 150°C). L’andamento della componente (epsilon”) in funzione della temperatura alla frequenza di 0,5 Hz, nel caso del nanocomposito contenente caolino organico rivela una forte dipendenza con un forte aumento di (epsilon”) sopra a 50°C. L’andamento della componente (epsilon”) in funzione della temperatura alla frequenza di 0,5 Hz, nel caso del nanocomposito contenente Silice 7000 GR rivela invece un aumento di (epsilon”) sopra a 50°C molto più modesto. Impiegando poi come metodo di indagine l’analisi dinamico-meccanica, nell’intervallo di temperatura tra -100°C e 150°C l’andamento di tandelta in funzione della temperatura risulta uguale sia per nanocompositi di X-NBR contenenti da 0 phr a 15 phr di caolino organico, sia con nanocompositi di X-NBR contenenti da 0 phr a 40 phr e 50 phr di silice precipitata 7000 GR. Nell’articolo pertanto si puntualizza l’utilità dell’impiego della analisi dielettrica accanto a quello dell’analisi dinamico-meccanica per evidenziare e analizzare diversità di comportamento delle proprietà di rinforzo e soprattutto delle proprietà dinamiche in sistemi basati sul rinforzo apportato da cariche minerali. L’articolo è molto lungo e molto nozionistico. Il suo vero interesse risiede nella possibilità di applicare la metodologia descritta con l’esecuzione della analisi dielettrica accanto a quella dell’analisi dinamico meccanica per chiarire motivi di diversità di comportamento di rinforzo operando con cariche chiare. (L’articolo è in lingua inglese)
materie prime MESCOLE DI BATTISTRADA RINFORZATE CON SILICE
L. A. E. M. Reuvekamp, P. J. van Swaaij, J. W. M. Noordermeer - reuvekampl@vredestein.com ; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/1-235-2009. Rif. E2671.
G
li autori ricordano i principi che reggono il rinforzo procurato dal TESPT (silano Si69) in mescole contenenti silice precipitata, puntualizzando sia l’avvento dell’innesco sui gruppi silanolici nel corso della mescolazione, sia l’interazione tra il gruppo tetrasulfanico e le posizioni rese reattive dagli agenti di vulcanizzazione nella SBR. Gli autori interpretano però chiaramente l’innesto sulla molecola della silice, derivante dapprima dalla interazione di uno dei gruppi etossi- del silano con uno dei gruppi ossidrilici della silice e successivamente con l’intervento di un nuovo gruppo etossi- del silano appartenente però a una molecola del silano già legata alla silice. Viene presentato uno studio in mescole di S-SBR vinilica (Buna VSL 5025) contenente 80 phr di silice precipitata, 32,5 phr di olio aromatico, con sistema vulcanizzante S/CBS/DPG. La ricettazione contiene 7 phr di TESPT. I prodotti silanici considerati nello studio vengono sintetizzati appositamente e vengono usati in quantità equimolecolari rispetto a TESPT, ove però la
luglio
loro composizione è orientata anche a casi tra loro concettualmente diversi dal punto di vista chimico. Ad esempio TMeSPT non può innestarsi sulla silice perché non comprende gruppi alcossieterei, TESH manca del gruppo solfurico quindi non può innestarsi sui legami di reticolazione, TESD può interreagire con la silice, ma il gruppo tetrasulfanico è sostituito con un ponte tetrametilenico, per cui non può intervenire nella vulcanizzazione, DMESPT può interreagire sia con la silice che con l’elastomero, ma non può dar luogo alla seconda parte dell’innesto sulla silice, perché è caratterizzato da un solo gruppo etossilico sugli atomi di Si terminali. In tal modo gli autori possono esaminare le caratteristiche risultanti sulle mescole di battistrada, interpretando le proprietà sulla base delle costituzioni strutturali dei silani impiegati, distinguendo tra i contributi favorevoli e sfavorevoli sulle proprietà meccanico-dinamiche, nei riguardi dei gruppi di innesto sulla silice e nei riguardi dei gruppi reattivi durante la vulcanizzazione. Gli autori possono così interpretare i risultati rispetto a quelli ottenibili con TESPT, discriminando tra le funzioni dipendenti dalle interreazioni dei legami sulla silice, da quelli dipendente dai legami con lo zolfo e con il polimero, da quelli dipendenti solo dai legami di zolfo sul polimero. TESH contribuisce solo su legami relativi all’innesto sulla silice e ciò, rispetto all’impiego di TESPT si risolve con uguale G’ a bassa ampiezza di deformazione, indi con un G’ ad elevata ampiezza più basso, a modulo e carico di rottura più basso, a tandelta più alto. TMeSPT non contribuisce nei legami di innesto sulla silice. Contribuisce nei legami con lo zolfo con ripercussione su aumento di G’ e di tandelta, nonché sul carico di rottura. TESD+TMeSPT contribuisce nei legami sulla silice e in quelli sullo zolfo, ma contribuisce negativamente sui valori di G’, di modulo e di carico di rottura, nonché con aumento di tandelta. DMESPT contribuisce sui legami con la silice, ma solo nei riguardi del primo innesto, contribuisce sui legami con lo zolfo e con l’accoppiamento si-
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
9
ELASTICA | Abbiamo letto per voi
lice/gomma, il cui effetto si risolve con una diminuzione di G’ a bassa ampiezza e con uguale G’ a grande ampiezza, nonché con uguale modulo, con diminuzione di carico di rottura e con uguale tandelta. Gli autori concludono che TESPT è l’agente di accoppiamento più efficace, perché agisce in funzione dell’interazione sia sull’innesto della silice, che sul sistema di reticolazone.
materie prime NUOvI SvILUPPI NEL RINFORZO DELLA GOMMA CON CARICHE ANISOTROPICHE
Liliane Bokobza - liliane.bokobza@ espci.fr; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/1-2-23-2009. Rif. E2672.
I
l rinforzo della gomma avviene in diversi modi: con l’apporto di cariche inerti che danno luogo ad aumento di modulo in conseguenza della loro durezza, con l’aggiunta di cariche con morfologia spaziale o struttura determinata, con l’azione di gruppi funzionali che determinano interazioni tra carica e polimero. Da considerare è il rinforzo dato da nero di carbonio e silice, anche con l’azione di silani, sia per le note azioni di reticolazione chimica tra carica e polimero, sia per l’instaurazione di azioni di superficie favorevoli alla dispersione. I sistemi di carica organica/inorganica con effetto “in loco” sono spesso denominati nanocompositi. Importanza ha anche il rapporto di aspetto della carica (lunghezza/larghezza), perché in funzione di esso si ottengono proprietà anisotropiche diverse. E’ il caso delle configurazioni a “platelets”, tipiche dei caolini organici, in cui due delle dimensioni delle particelle sono significativamente più grandi della terza dimensione. Strutture “smettiche” stratificate sono tipiche dei nanocompositi, nei quali la compatibilità del silicato stratificato con il polimero viene ottenuta con trattamenti a base di cationi ammonici con lunga catena alchilica. Questi prodotti servono a sostituire l’azione di cationi sodici,
10
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
che hanno azione idrofila, per conferire proprietà organofile, cioè più pertinenti con le proprietà degli elastomeri, e nello stesso tempo per aumentare la distanza iniziale dei “platelets” favorendo la operazione di “esfoliazone” e di “intercalo”. Tali trattamenti su cariche con particolare anisotropia, ad esempio su forme aciculari, favoriscono l’instaurazione di forti effetti anisotropici. Nell’articolo viene descritta la preparazione “in situ” di compositi polidimetilsilossanici (PDMS). Il processo prevede la reticolazione del polimero, indi il rigonfiamento con TEOS (tetraetilortosilicato) in presenza di 3% di dibutilstagno-diacetato (catalizzatore). Viene descritta anche la preparazione di compositi di NR e di SBR contenenti caolini organici oppure nanotubi di carbonio. Il filler viene agitato in toluene, indi viene aggiunto il polimero e tutti gli ingredienti della mescola. Il
caratteristiche meccaniche conseguente ad una seconda estensione. Le nanostrutture basate su caolini organici vengono così descritte in tre tipi: nanocompositi convenzionali, nanocompositi intercalati o parzialmente esfoliati, nanocompositi totalmente esfoliati. Le caratteristiche meccaniche ottenibili dipendono dalla disposizione delle stratificazioni, che sono evidenziabili con analisi di diffrazione di raggi X. Viene sottolineata l’importanza di nanotubi di C insieme a “Carbon Silica Dual Phase” per i vantaggi di conducibilità elettrica ottenibili. (L’articolo è i lingua inglese)
materie prime POLIBUTADIENE LIQUIDO PER FACILITARE LA MESCOLAZIONE DELLA SBR
Z. Hrdlicka, A. Kuta, V. Duchacek; zdenek.hrdlicka@vscht.cz ; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/1-228-2009. Rif. E2673. solvente viene cautamente evaporato. Il campione ottenuto viene essiccato a 30°C sotto vuoto e quindi viene vulcanizzato per 10’ a 170°C sotto pressione di 150 bar. Negli studi esposti si fa riferimento a nanocompositi PDMS (PoliDimetilSilossani)/Silice, a nanocompositi contenenti nanotubi di carbonio MWNT (Multi Wall Nano Tubes), che hanno diametro esterno di 10 nanometri e lunghezza di 0,7 micrometri della Nanocyl (Belgio), inoltre si fa riferimento a diversi caolini organici finora non molto noti. Somasif MAE, caolino stratiforme della Unicoop Japan con configurazione di “stacks” intervallati da cationi dimetilammonici; Pangel B20, sepiolite della Tolsa (Spagna) modificata con tensioattivi per assumere compatibilità con polimeri a bassa polarità. L’introduzione di cariche in sostanze polimeriche si caratterizza soprattutto con effetto di “stress softening” (effetto Mullins), cioè con diminuzione di
luglio
• agosto 2009 n. 570
L’
autore esamina l’effetto di ausiliario di lavorazione esercitato da un polibutadiene liquido con 60% di contenuto di vinile (Krasol LB 3000 o Krasol LB 5000 della Sartomer Czech, con peso molecolare 3000 oppure 5000) durante la confezione di mescole di SBR (Kralex 1500) contenenti 10 phr di Aerosil 200 (Degussa) e 25 phr di carbonato di calcio precipitato Omyacarb 2 VA. Come ausiliario viene preso in considerazione anche un olio paraffinico in ragione di 10 phr. La mescola di studio viene provata con diversi sistemi vulcanizzanti S/MBT/DPG, S/TMTD, TMTD (superaging), S/CBS, DC (Dicumilperossido) 1 phr, DC (Dicumilperossido)/MBT/DPG. Tranne che nelle mescole perossidiche sono presenti anche ZnO e acido stearico. Sono riportati nel testo anche i dati di vulcanizzazione delle mescole senza modificante (BR liquido o olio paraffinico). Sono riportati i dati di vulcanizzazione, comprendendo anche la costante di vulcanizzazione k del primo or-
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
dine espressa in minuti ^(-1) e l’energia di attivazione Ea ricavata secondo Arrhenius. Con prove di estrazione in toluene, secondo una metodologia descritta, vengono determinate sui vulcanizzati le quantità di estraibile. Tali quantità vengono riferite al contenuto di modificante (BR liquido), assumendo che la quantità non estratta in ciascuna mescola si sia legata chimicamente nel corso della vulcanizzazione e che la quantità estratta provenga da quella porzione di modificante che non ha raggiunto il reticolo della SBR. Gli autori interpretano così che il modificante LB (polibutadiene liquido) agisce anche da plastificante e che interreagisce poco nella reticolazione della mescola. Dalle prove reometriche appare infatti che i polibutadieni liquidi danno luogo ad abbassamento di coppia massima e che pertanto agiscono come ausiliari di lavorazione esterni, che provocano abbassamento della viscosità risultante dall’azione di taglio durante la mescolazione. Anche il plastificante paraffinico riduce l’effetto dell’azione di taglio; però nella prova reometrica non dà luogo ad interazioni con la velocità di vulcanizzazione, con la scottabilità, con l’optimum di vulcanizzazione e con l’energia di attivazione. Pertanto viene assunto che l’olio paraffinico agisce esclusivamente da plastificante e non come ausiliario di lavorazione reattivo. Gli autori concludono comunque che i polibutadieni liquidi prendono parte alle reazioni di reticolazione, che però contribuiscono poco alla struttura del vulcanizzato, mostrando in tal modo più che altro proprietà di plastificante. L’articolo riguarda situazioni interessanti, che cercano di interpretare l’equilibrio tra il miglioramento della lavorabilità e la riuscita delle caratteristiche meccaniche. La lettura dell’articolo risulta comunque più efficace basandosi sulle deduzioni generali di carattere sperimentale, che sulle involute dimostrazioni intraprese dagli autori. (L’articolo è in lingua inglese)
prodotti e processi GUARNIZIONI ELASTOMERICHE E SCELTA DELLE LORO APPLICAZIONI
H. Lang, V.Peterseim, T. Klenk, R. Weiss - Freudenberg O-Ring GmbH u. Co KG (Volker.Peterseim@ freudenberg.de); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 61/12-660-2008. Rif. E2674.
P
er migliorare la durata in esercizio di O-Ring sono in auge trattamenti o modifiche superficiali che costituiscono specifici mezzi scivolanti, che possono essere incorporati con i componenti delle mescole e che hanno talvolta la possibilità di raggiungere la superficie dell’articolo dopo un tempo determinato, oppure che possono consistere in modifiche delle caratteristiche di superficie ricavando ad esempio microscrepolature sulla superficie stessa, che facilitano un leggero scorrimento. La resistenza all’abrasione superficiale di organi soggetti a traslazione viene ottenuta con O-Ring in varie sistemazioni intorno a un albero: una di tali sistemazioni è riportata anche in una figura. La sistemazione consiste in una slitta di acciaio con superficie cromata che viene movimentata a pressione costante con moto traslazionale alla velocità di 150 mm/s fino a 400 mm/s. Viene mostrato che variando la pressione dell’O-Ring contro il corpo scivolante, il coefficiente di abrasione dell’ORing può essere ridotto considerevolmente. Ad esempio con compressione dell’1,5%, l’olio di silicone presenta coefficiente di abrasione di 1,2 e una lacca di silicone presenta coefficiente di abrasione di 0,8: con compressione di 15% tali valori divengono in entrambi i casi 0,5. Coefficienti di abrasione particolarmente bassi, cioè resistenza all’usura particolarmente alta, si verificano con trattamento a plasma, con lacca al PTFE, con fluorurazione e ancor più con trattamenti a base di nanostrutture. Viene fatto presente che i valori ottenuti si riferiscono a strati superficiali costruiti su superfici di determinate composizioni, per cui i valori più desiderabili con i
luglio
sunnominati trattamenti vanno sostanzialmente messi a punto caso per caso. Nell’articolo sono descritti alcuni comportamenti e alcuni inconvenienti in vari esempi nelle applicazioni di ORing per tenute traslazionali, richiamando l’attenzione soprattutto sulle funzionalità degli strati superficiali, che vengono applicati sulla parete dell’O-Ring, onde ottenere resistenza all’usura degli strati superficiali stessi e conseguentemente effetto di tenuta fra le superfici durante l’esercizio. Viene presa in considerazione l’applicazione di pressione sull’O-Ring contro l’albero sul quale avviene il movimento di traslazione, mostrando una attrezzatura di prova, con la quale si valuta l’andamento del valore della pressione applicata, che presenta anche un picco di impulso iniziale. Vengono descritti e soprattutto portati in visione mediante fotografie gli aspetti che assumono le superfici di rivestimento degli O-Ring nel corso dell’esercizio: formazioni di striature superficiali, formazioni di “buccia di arancia”, formazioni di vere e proprie lesioni date da appiccicosità superficiali. La tenuta sulla superficie dell’ORing può essere valutata mediante una apparecchiatura che è in grado di misurare in funzione del tempo, da pochi secondi fino a 6000 secondi, la quantità di un fluido (elio) che sfugge attraverso l’interstizio di tenuta. Tra le difettosità che possono inter-
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
11
ELASTICA | Abbiamo letto per voi
correre viene citata anche la mancanza di adesione del rivestimento sulla composizione elastomerica dell’O-Ring, che può apparire anche in presenza di rivestimenti a plasma.
prodotti e processi MATERIALE “EPDM” AD ALTA PERFORMANZA PER ACQUA CALDA E VAPORE
V. Peterseim, F. Türck, C. Riebesell- Volker.Peterseim@freudenberg. ds.com ; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/1-2-44-2009. Rif. E2675.
G
li articoli di EPDM vengono offerti da diversi produttori di ORing per impieghi da -50°C a 150°C. L’uso di tali articoli sussiste nel settore degli impianti di aereazione, degli impianti di condizionamento e di riscaldamento, nonché negli impianti delle industrie alimentari e farmaceutiche. Nella realtà esistono casi di impiego di articoli di EPDM, nei quali i limiti soprariportati vengono superati. L’articolo qui recensito costituisce una prima parte del lavoro degli autori, nella quale vengono puntualizzate le caratteristiche di resistenza al calore in aria. Nella seconda parte, che verrà pubblicata prossimamente, verrà trattata la resistenza in acqua bollente e in una terza parte gli aspetti della resistenza alla corrosione e quelli dell’estrazione delle sostanze organiche. I materiali di marca Freudenberg 70 EPDM 291 e 70 EPDM 39111 esprimono rispettivamente la resistenza alle massime temperature e la resistenza ai fluidi. Per la 70 EPDM 291 vengono enfatizzate applicazioni nella tecnica del riscaldamento, nella tecnica della aerazione, nella tecnica del condizionamento, nonché in applicazioni in edilizia, in impianti sanitari, nel settore alimentare, nel settore farmaceutico e nella tecnica CIP/SIP (cleaning in place/sterilization in place). Per la 70 EPDM 39111, riportata anche come 70 EPDM 3911, vengono enfatizzate applicazioni in diversi articoli, tra cui giunzioni di tubi, valvole 12
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
termostatiche, valvole magnetiche, ammortizzatori, pompe, impianti solari, soprattutto in applicazioni che escludono l’impiego di ZnO. Nell’articolo vengono indicati gli estremi delle mescole Freudenberg adatte per diversi impieghi in rispondenza di normative nazionali e internazionali. Vengono considerate le varie classificazioni della Freudenberg in riferimento ai settori di impiego. In modo particolare sono tabulate le sigle Freudeberg che esprimono la rispondenza a specifiche delle variazioni di durezza, di carico di rottura, di resistenza a lacerazione, di resistenza al compression set. In particolare le caratteristiche di resistenza al compression set sono quelle più pertinenti con le specifiche di rispondenza degli articoli qui considerati.. La rispondenza, cui il materiale si riferisce, viene espresso da Freudenberg secondo una procedura di valutazione globale eseguita su tutte le proprie mescole (o forse, su quelle più significative). Con tale procedura viene verificata in base a un sistema arbitrario l’entità della rispondenza alle richieste, in questo caso il compression set a 150°C, assegnando un punteggio di merito. Nei riguardi della resistenza alla deformazione permanente a compressione a 150°C il punteggio massimo si verifica con la mescola 70 EPDM 291. Gli autori dichiarano che il sistema descritto fa parte di una metodologia Freudenberg e che non appartiene a una normativa internazionale. Il sistema di organizzazione di Freudenberg dell’archivio di raccolta delle caratteristiche delle mescole riveste notevole interesse pratico.
prodotti e processi NUOVI SVILUPPI NELLA VULCANIZZAZIONE CONTINUA
R. Engelmann - Anlagenbau DTWS - CRehekampff@hef-durferrit.com; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 61/12-671-2008. Rif. E2676.
U
na nuova generazione di impianti per la vulcanizzazione in continuo
luglio
• agosto 2009 n. 570
in sali fusi comprende la possibilità di produrre contemporaneamente fino a 8 profilati paralleli con velocità di 100 m/min. Oggi esistono circa 180 combinazioni di sali fusi per applicazioni da 180°C a 1300°C: tra queste anche miscele eutectiche con punto di fusione abbastanza basso (140°C) adatte come fluido scambiatore di calore, che a contatto dei profilati di gomma non provocano attacchi superficiali. Una difficoltà esistente in tempi passati riguardante la problematica dello scarico dell’acqua di raffreddamento, che rendeva necessario un trattamento chimico dell’acqua stessa prima dello scarico, oggi è stata superata con un ciclo di raffreddamento in cascata, che riduce al minimo il fabbisogno di acqua e riduce al minimo la quantità di acqua di scarico. Nel testo è riportato uno schema dettagliato del funzionamento. Negli impianti moderni di vulcanizzazione in sali fusi, operando con forme a labbri sottili, nel tratto immediatamente precedente alla immersione del profilato nei sali è previsto un sistema di spruzzatura dei sali fusi stessi sulla superficie del profilato allo scopo di operare una vulcanizzazione preventiva, che eviti la caratteristica instaurazione di deformazione dei labbri sottili, permettendo così di sopportare azioni di deformazione durante la conduzione del profilato entro il tunnel. Viene indicato al riguardo che i sali fusi hanno tuttavia eccezionali proprietà di scivolante e di lubrificante, che permettono di evitare danneggiamenti e deformazioni. Significativo nei moderni impianti è l’insufflaggio di aria calda sul profilato appena vulcanizzato, per allontanare i residui di sali intanto che sono fusi, limitando in tal modo al minimo gli effetti sul sistema di lavaggio in cascata. Anziché l’immersione nei sali è previsto anche l’utilizzo di tunnel, nei quali i sali fusi vengono apportati dall’alto, quando ad esempio l’articolo non può essere assoggettato a una pressione che lo mantenga sotto alla superficie dei sali stessi. È riportata l’immagine di un tunnel di 75 m della Durferrit per la vulcanizzazione di tubi a bassa pressione, ove i sali fusi, per coprire tutta la superficie dell’articolo, sono condotti da 16 pom-
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
pe di tipo speciale. La vulcanizzazione in sali fusi è impiegabile con ogni tipo di mescola. Con essa vengono ottenute elevate caratteristiche meccaniche con alta velocità di vulcanizzazione e eccezionali stabilità dimensionali. Con la vulcanizzazione in sali fusi si evita che risultino basse caratteristiche meccaniche sulle superfici degli articoli, ottenendo comunque superfici lisce, senza micropori e senza effetti di “buccia di arancia”. Articoli a sezione complicata a labbra sottili e con sezioni sottili come le spazzole per tergicristalli risultano stabili nelle dimensioni e nelle forme. Nella produzione di profilati vengono realizzate velocità fino a 100 m/minuto. I costi energetici vengo giudicati bassi, specialmente utilizzando riscaldamento a gas. Le emissioni di odore sono contenute. Nell’articolo viene anche descritto un sistema di raffreddamento in cascata, nel quale, al termine di ogni cascata, l’acqua di lavaggio, che contiene sali, viene rispedita in controcorrente verso la cascata precedente. Il sistema risponde al brevetto EP 0635317. Viene descritto il forno di vaporizzazione SWV della Durferrit, che è in grado di raccogliere piccole quantità d’acqua e di riportarle in tempo breve allo stato di vapore.
prodotti e processi APPLICAZIONE DELLA MICROINDENTAZIONE PER vALUTARE L’INvECCHIAMENTO
D. M. Bielinski - dbielin@p.lodz. bl ; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/1-2-50-2009. Rif. E2677.
L’
invecchiamento della gomma è un fenomeno complesso, difficile da interpretare con chiarezza. Esso incomincia in superficie e poi si propaga all’interno dell’articolo, per cui l’autore, riconoscendo che tanti fattori evidenziano l’inizio dell’invecchiamento (es. cambio di durezza, cambio di aspetto superficiale, cambio di recupero elastico, cambio di rilassa-
mento del carico), pensa di studiare l’avvento del processo mediante la microindentazione della superficie, con lo scopo di interpretare il fenomeno in particolare sulle spazzole per tergicristallo. Il processo di produzione di tale articolo prevede l’impiego di una mescola di NR contenente nero MT e HAF. Dopo vulcanizzazione, il vulcanizzato viene sottoposto dapprima a trattamento con cloro (soluzione 1,7÷2,2 g/l), poi ad irraggiamento UV con una lampada a vapori di mercurio di 700 W. La distanza della superficie di gomma dalla fonte di UV è 100 mm: con ciò la dose di irraggiamento risulta di 1 kW/m^2. Nello studio è previsto anche l’uso di un tessuto gommato con una composizione basata su un nanocomposito di gomma butilica, che viene intercalato con un silicato stratiforme (MMT), sottoposto a trattamento termico di 48 h a 70°C, o alternativamente a trattamento per 48h a 70°C in atmosfera di ozono (50 pphm) sotto allungamento del 20%. Il silicato stratiforme (MMT) è intercalato con 5 phr di Nanofil 5 o di Nanofil 15 (Süd Chemie) in toluene, per mezzo di lavorazione su mescolatore a cilindri, che realizza forti azioni di taglio. La prova di indentazione viene eseguita con lo strumento “Nanotest” della Micro Materials Ltd (UK). Tale strumento esegue indentazioni fino a 6 micrometri con una velocità di applicazione del carico dP/dE = 0,2 mN/s ed è in grado di eseguire sia cicli di indentazione che di “de-indentazione”, permettendo di regolare la variazione del carico applicato in funzione della profondità di indentazione. Il trattamento con raggi UV tende a peggiorare le caratteristiche superficiali, ma dà luogo a una dipendenza tra durezza e modulo, che si risolve con un miglioramento di resistenza all’usura e inoltre con l’instaurazione di una superficie “setosa” che facilita la riduzione del coefficiente di attrito. La strumentazione descritta è adatta
luglio
per evidenziare tendenze a trasformazioni superficiali nei nanocompositi e per evidenziare caratteristiche di resistenza all’invecchiamento, che vanno al di là delle variazioni delle caratteristiche meccaniche, ma rivelano le modifiche degli strati superficiali. Da notare l’influenza positiva a tale riguardo ottenuta nella gomma butilica introducendo Nanofil 15 su mescolatore aperto sotto forte azione di taglio. Da notare anche che viene dichiarato che, per ottenere il rinforzo sopraccennato, l’aggiunta del Nanofil 15 va eseguita usando una sua dispersione in toluene. Tale asserto sembra puntualizzare sempre di più le profonde differenze con il mondo elastomerico attuale.
prodotti e processi ELASTICAMENTE FLESSIBILE
Leopold Praher, Eva Haslinger - Engel, Schwertberg - eva.haslinger@engel.at; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/1-2-10-2009. Rif. E2678.
L’
articolo è della Engel di Schwertberg in Austria, la nota ditta che progetta, produce e fornisce con grande successo presse a iniezione in tutto il mondo. Il titolo (Elastisch Flexibel) può essere inteso con riferimenti a “flessibilità elastica” e a “elasticità flessibile”. Il testo trattato enfatizza e puntualizza il grande significato che hanno le presse a iniezione, soprattutto quelle della Engel, nella produzione di articoli specialistici di significativa importanza nella realizzazione di particolari delle più varie dimensioni, con forma progettata per impieghi in sensori ottenuti con compounds indispensabili per il funzionamento di meccanismi di ogni genere, a partire dai particolari in applicazioni dell’industria automobilistica. L’attenzione viene puntata sulla produzione di particolari con le forme più svariate, a partire da membrane con il peso di 0,1 g che servono per il funzionamento di sensori di pressione o di valvole di piccole dimensioni, fino a raccordi a T e a Y per l’installazione su tubi, o di aspiratori per la movimentazione di
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
13
ELASTICA | Abbiamo letto per voi
film nelle loro funzioni di impiego. Inoltre si considerano articoli gomma-metallo con funzione di dischi di comando e di cilindri di aspirazione, così come di componenti per apparati medicali. Inoltre si considerano anche particolari per la fabbricazione e il funzionamento di articoli di più grandi dimensioni per l’industria auto. La produzione si riferisce sia a forme conclamatamente tradizionali, sia a forme che esigono una progettazione di sviluppo con la collaborazione dell’utilizzatore. Vanto della Engel è che per lo sviluppo di tali articoli, che rientrano in tale tipo di aspetto, la progettazione è intensiva e il problema viene risolto in un tempo al massimo di tre settimane. Ciò coinvolge direttamente l’opera e la ricerca della Engel, anche per la produzione di prototipi. Presupposto è una profonda competenza accompagnata da prontezza da parte della Engel nella preparazione delle cavità degli stampi a mezzo di frese ad alta velocità e nelle concezioni modulari di tali preparazioni. L’attività della Engel comprende anche l’applicazione ai processi di compoundazione, sia per sviluppi sperimentali che per sviluppi di routine, soprattutto considerando la flessibilità di sviluppo nella realizzazione di processi. Il concetto di sviluppo con flessibilità coinvolge l’esperienza di preparazione degli stampi per diversi settori, per esempio anche per presse a transfer, presse a compressione semiautomatiche, presse a iniezione sia verticali che orizzontali e presse senza colonne con chiusura da 450 fino a 1100 kN. La Engel cerca di evitare tuttavia di impegnarsi in settori di attività che riguardano produzioni parziali. L’autore si riferisce alla produzione di presse a iniezione senza colonne con automazione riguardante il “cambio stampi”. Ciò è antieconomico, perché ad ogni cambio di produzione viene richiesto un dispendioso impegno. Con intervento manuale è invece possibile combinare diversi interventi supplementari, come ad esempio il distacco degli Anguss, l’allontanamento di bave o addirittura il controllo della qualità. L’autore conclude che il moderno concetto di Erwin Mach Gummitechnik 14
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
favorevole alla flessibilità del processo, costituisce un contributo per realizzare economicamente una produzione di piccoli particolari di alta precisione.
prodotti e processi ANALISI DINAMICO-MECCANICA SU ELASTOMERI CARICATI
C. Wrana, V. Härtel (Lanxess - claus. wrana@lanxess.com); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 61/12647-2008. Rif. E2679.
P
rerequisito per studiare le proprietà dinamiche dei vulcanizzati di gomma è la possibilità di determinare la dissipazione di energia che si verifica nel corso di deformazioni meccaniche sinusoidali. Un esempio è la necessità di studiare la dissipazione di energia in un battistrada durante il periodico contatto con il suolo in condizioni di esercizio: ciò può essere realizzato con l’impiego dell’analisi dinamico meccanica valutando l’andamento del modulo dinamico complesso con applicazione di eccitazioni sinusoidali in un determinato campo di frequenze, che corrisponda a quello dell’impiego dell’articolo. Lo studio presentato si riferisce ad applicazioni nel campo dei pneumatici, soprattutto per valutare la resistenza al rotolamento di pneumatici in condizioni di esercizio e viene realizzato con esami su mescole di S-SBR caricate con silice (Vulkasil S come tale, Vulkasil S con Silano Si69, Vulkasi S con Silano Si 216), valutando parametri dinamici con sollecitazioni sinusoidali, anche sovraimposte, per riprodurre le reali condizioni di esercizio dell’articolo, nel quale la fenomenologia va studiata a diverse ampiezze e a diverse frequenze (il silano Si69 è bis(trietossisililpropil)tetrasulfano; il silano Si216 è esadeciltrietossisulfano). L’articolo è molto lungo ed è documentato con molti dati evidenziati in molti grafici; inoltre è interpretato anche sulla base di equazioni riportate nel testo, che esprimono l’andamento del modulo dinamico complesso E*, nonché quello delle sue componenti elastica (E’) e viscosa (E”) in funzione dell’ampiezza e della frequenza di sollecitazione.
luglio
• agosto 2009 n. 570
Da notare è la maggiore ininfluenza della silice con Silano Si216 nel campo di bassa frequenza (0,1 Hz) sulla variazione di E’ al variare dell’ampiezza rispetto a quanto succede con Silice + Si69; inoltre, per aumento dell’ampiezza, sia nel campo delle basse frequenze (1 Hz) sia nel campo delle alte frequenze (10 Hz) è da notare minore valore della componente elastica E’ e soprattutto minore valore della componente viscosa E” in presenza di Silano Si216 rispetto a quanto succede in presenza di Silano Si69. Separatamente vengono considerati i risultati ottenuti con sollecitazioni dinamiche sovraimposte per l’esecuzione delle misure qui denominate bimodali, che secondo gli autori rappresentano casistiche più rispondenti alla pratica. Il programma di prove, piuttosto complicato, comprende sollecitazioni monomodali a 1 Hz, 2 Hz, 5 Hz, 10 Hz e sollecitazioni bimodali a 0,1 Hz, cui vengono sovrapposte sollecitazioni a 1 Hz, 2 Hz, 5 Hz, 10 Hz; inoltre comprende sollecitazioni monomodali a 10 Hz, 20 Hz, 50 Hz, 100 Hz, cui vengono sovrapposte sollecitazioni a 10 Hz, 20 Hz, 50 Hz, 100 Hz. Si nota diminuzione di modulo E’ soprattutto a piccole ampiezze di deformazione. Ciò che appare più evidente però è che la diminuzione di modulo E’ conseguente all’aumento dell’ampiezza di deformazione, in presenza di Silano Si 216 è molto più ridotta. Il vero messaggio che scaturisce dal programma di prove appare soprattutto questo, che con l’impiego di Silano S 216 si arriva a ridurre considerevolmente l’effetto Payne. Parallelamente alla diminuzione di E’ si nota aumento di E” Ciò da un lato viene considerata una conferma del fatto che l’effetto Payne (diminuzione di E’ per effetto dell’aumento della ampiezza) è dovuto a uno scollamento dell’elastomero dalla carica, da un altro lato viene invece correlato con i fenomeni di “stick-slip”. Gli autori preferiscono però dedurre soprattutto che i risultati raccolti dimostrano che le prove dinamiche vanno eseguite con sovrapposizioni di ampiezze e di frequenze. (L’articolo è in lingua inglese)
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
prodotti e processi VALUTAZIONE DELL’ENERGIA DI LACERAZIONE SU MATERIALI ELASTOMERICI
Klüppel, Huang, Bandow - DKT Manfred.Klueppel@DIKautschuk. de); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 61/12-656-2008. Rif. E2680.
I
l meccanismo micromeccanico con cui si svolge la lacerazione di un vulcanizzato non è ancora ben chiarito, perché non è ancora noto come il processo parta e anche come proceda. Gli autori prendono in considerazione l’andamento dell’energia di lacerazione durante una trazione “quasi statica”. I materiali in esame sono mescole di S-SBR e mescole di EPDM, sia come gum-stock, che come mescole caricate con nero di carbonio N550 in ragione di 60 phr, contenenti ZnO 3 phr, acido stearico 1 phr, IPPD 1,5 phr e come sistema vulcanizzante S/ CBS 1,7/2,5 phr nel caso della SBR e S/CBS/DPG 1,7/2,5/1,5 phr nel caso dell’EPDM. Le mescole vengono confezionate in mescolatore interno di laboratorio Werner con geometria intermeshing, vengono vulcanizzate, ricavando poi provini con tipi diversi di invito per
l’inizio della lacerazione, in ogni caso con incisione praticata entro l’invito con lama da rasoio L’energia di lacerazione viene assunta come T=2k.Wo.c dove k=α/√λ, dove Wo è la densità di strain energy conferita al campione dall’attrezzo di indentazione, c è la lunghezza dell’incisione, λ è il rapporto di allungamento, α è un parametro di opportunità. Secondo un’altra teoria l’energia di lacerazione è l’energia elastica disponibile per il progresso dell’area di lacerazione, data da T = -(∂U/∂A)l = (1/t) . (∂U/∂c)l cioè la derivata parziale della strain energy U rispetto all’area superficale di lacerazione A. L’area superficiale di lacerazione A a sua volta è il prodotto della lunghezza di lacerazione c e dello spessore del campione t. L’energia elastica dU viene liberata quando la lacerazione si propaga formando una nuova area superficiale dA. Le misure hanno luogo con incisioni di diversa lunghezza. Per le mescole di EPDM e per le mescole di SBR sono riportati i grafici nei quali vengono rappresentati i carichi riscontrati con incisioni di di-
versa lunghezza. Inoltre sono riportati i grafici in cui viene rappresentata l’energia di lacerazione, sia in funzione della lunghezza dell’incisione, sia in funzione del rapporto di allungamento durante la trazione, determinata con incisioni praticate in diversi tipi di intagli. Tra l’andamento della lacerazione in EPDM e quello in SBR appare una differenza sostanziale, perché il grafico durante la trazione testimonia per l’EPDM un decadimento improvviso del carico assorbito, indicando instaurazione di improvvisa fragilità, mentre nella SBR il decadimento di carico durante la trazione è graduale ed avviene a stadi successivi. Alcune delle procedure descritte possono essere di utilità pratica per caratterizzare il tipo di andamento della lacerazione nei vulcanizzati. Un esempio appare dalla preparazione di grafici che indicano l’andamento del carico assorbito durante la trazione con provini a diversa lunghezza di incisione, e dall’esame per stabilire se la rottura avviene improvvisamente qualunque sia la lunghezza dell’incisione, oppure se essa avviene gradualmente all’aumentare della lunghezza di incisione stessa. (L’articolo è in lingua inglese)
SCHEDA PER LA RICHIESTA DI ARTICOLI DELLA RUBRICA “ABBIAMO LETTO PER VOI”
Federazione Gomma Plastica (Stefania Vicario) - Tel. 02.43.92.81 - Fax 02.43.54.32 Desidero ricevere copia del testo in lingua originale. Numero di riferimento e titolo......................................................................................................................... Segnalati nella sezione “abbiamo letto per voi” apparsa nel numero......................................................... di “L’industria della Gomma /Elastica”. Nome e Cognome............................................................................................................................................ Azienda............................................................................................................................................................ indirizzo............................................................................................................................................................ Cap.....................Città...............................................................................Prov................................................ Data.................................Timbro................................................Firma.............................................................
luglio
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
15
Viale della Fiera, 20 - 40127 Bologna (Italia) - Tel. +39 051 282111 - Fax +39 051 6374013 - www.saie.bolognafiere.it - saie@bolognafiere.it
PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
Da oltre 30 anni PMG è leader nella produzione di mescole in elastomeri speciali ad elevata tecnologia. In continua evoluzione, offre soluzioni su misura altamente qualificate e specialistiche. PMG è in costante espansione sul mercato Europeo, in particolare grazie al nuovo sito produttivo in Romania che le permette di essere sempre più vicina alle esigenze dei propri Clienti. PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
PMG S.p.A. 24069 CENATE SOTTO(Bg) - ITALIA Via Europa, 3 - Tel. +39 035 941046 - Fax +39 035 944157
PMG EAST S.r.l. 300645 TIMISOARA - ROMANIA Str. I. Slovici, 135 - Tel. +40 356 425940 - Fax +40 356 425941
SEC Gummimischungen GmbH 73230 Kirchheim/Teck - GERMANY Karl-Arnold-Str. 28 - Tel. +49 - 7021- 94480 Fax. 944899 info@sec-gummi.de
info@pmgcompounds.com - www.pmgcompounds.com
18
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
luglio
• agosto 2009 n. 570
RUBBER TRADE zzatori ad al alletti to r
end im en to
Batch-o ff •
15:24 1 ViaPagina San Severo,
ilatori Imp
10-09-2008
Abbiamo studiato e realizzato automatismi per ogni fase della raccolta delle mescole. Il raffreddamento e la raccolta delle mescole in striscia continua offrono notevoli vantaggi nel loro utilizzo finale.
• ico
34
v e tr
Av vo lgi
Fe
on st
P ri • o t a
um ol
Nel processo di lavorazione della gomma si impone una razionalizzazione del fine linea di mescolazione. Sistemi di raffreddamento e raccolta delle mescole più versatili e più affidabili permettono di soddisfare meglio le più svariate esigenze produttive.
to ri •
L’economia globale impone un avanzamento tecnologico
www.rubbertrade.it
info@rubbertrade.it
31 - 21040 Oggiona Santo Stefano (VA) - Tel +39 0331739141
L’Assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica
In una congiuntura difficile vince la qualità e l’innovazione Nicola Centonze è il nuovo Presidente della Federazione Gomma Plastica. Succede a Sergio Romboloti che ha retto la Federazione sin dalla sua costituzione. Sergio Vergani è stato riconfermato alla Presidenza di Assogomma, mentre Giorgio Quagliuolo è stato eletto alla Presidenza di Unionplast.
Il saluto di Sergio Rombolotti
N
el lasciare la presidenza della Federazione, dopo averla guidata per quattro anni, Sergio Rombootti ha rivolto all’assemblea un saluto che è stato anche l’occasione per sviluppare alcune riflessioni sul cammino percorso. “La scelta di costituire la Federazione è stata assunta come ricordate in tempi relativamente rapidi anche perché avevamo avuto una fase di rodaggio con la precedente organizzazione a scopi esclusivamente sindacali. È stata una scelta determinata da più fattori ma ne voglio ricordare solo due: uno di natura istituzionale e l’altro di natura industriale. “Quello di natura istituzionale era essenzialmente riconducibile alla forte richiesta di aggregazione che Confindustria avanzava alle Associazioni di categoria. Avevamo il timore di essere aggregati d’ufficio a preesistenti Federazioni per le quali nutriamo stima e simpatia ma con le quali condividiamo pochi interessi. È risultato quindi naturale individuare un’alleanza con qualcosa di simile: e simili erano Assogomma ed Unionplast. Due piccole Associazioni, entrambe manifatturiere, di dimensioni comparabili e con
qualche momento di frequentazione già alle spalle.” “Continuate a credere e a crescere nella Federazione, datele sempre nuovi stimoli e quando occorre sollecitatela perché il cuore dell’organizzazione siete voi. Con i vostri problemi e le vostre idee, con i vostri bisogni e le vostre critiche accompagnate la struttura operativa con fermezza e con affetto perché loro credono al fare Impresa tanto quanto voi”. Un affettuoso saluto è stato rivolto al Presidente uscente da Sergio Vergani, Presidente di Assogomma, che ha ricordato la capacità di Sergio Rombolotti di armonizzare le diverse posizioni o i diversi impulsi che venivano dal confronto interno, di prestare attenzione a tutti i problemi che emergevano o gli venivano sottoposti, di fare in modo che le decisioni prese a livello di Giunta divenissero concretamente operative. Ma soprattutto ha elogiato lo spirito di servizio con cui ha sempre operato, anche con il sacrificio degli interessi personali. Dal Presidente Rombolotti, ha concluso Vergani, ci è venuta una lezione di etica e un esempio per tutto il sistema associativo.
20
luglio
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
• agosto 2009 n. 570
Sergio Rombolotti
Sergio Vergani
L’Assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica
L’intervento di Nicola Centonze
I
l Presidente Centonze ha aperto il suo intervento in assemblea esprimendo un ringraziamento (non formale, ha detto) per Sergio Rombolotti che lo ha preceduto nella guida della Federazione “non solo con le capacità imprenditoriali che ben conosciamo ma anche con affetto e passione. La delicata operazione avviata nel 2004 da Maria Luisa Franzini e Franco Muscarà è riuscita grazie alla sua attenta gestione del cosiddetto ‘capitale umano’. Ha pazientemente ascoltato tutti, saggiamente suddiviso elogi e rimproveri e accompagnato la crescita senza forzature”. E ha anche “mantenuto la promessa formulata nella sua prima lettera agli associati: migliorare rappresentanza e servizi a costi sostanzialmente invariati”. Dopo aver ricordato che la base associativa è numericamente in cresci-
ta, che la rappresentatività della Federazione sta crescendo anche sotto il profilo merceologico (è di questi giorni la domanda di adesione di una terza componente, l’Assocompositi) e che sta dando buoni frutti l’avviato sistema di consultazione permanente, sia di filiera che di territorio, anche con i produttori di materie prime e di macchine, il Presidente ha richiamato l’attenzione
sullo straordinario ruolo innovativo svolto dai materiali che costituiscono il lavoro quotidiano delle imprese della plastica e della gomma. Queste continue innovazioni tecnologiche “devono essere accompagnate da una rete di servizi che corrisponda ai bisogni delle imprese”.
La sfida della qualità “Per questo stiamo, per esempio, intervenendo sul sistema dei laboratori di prova e di certificazione per rispondere ai bisogni di qualità del prodotto che sono l’ancora di salvezza anche in momenti congiunturalmente sfavorevoli. La rete dei laboratori per i nostri materiali è estesa e diffusa ma l’offerta, per evidenti ragioni econo-
Nicola Centonze
PRODUZIONE DI ARTICOLI DI GOMMA (Rilevazione Federazione Gomma Plastica tra le aziende associate) Δ%
408.328
+4
401.897
-2
393.720
-2
385.609
-2
361.401
-9
Autovettura
247.216
+5
246.119
-0
249.340
+1
242.711
-3
219.754
-9
Autocarro e autobus
131.521
+5
124.375
-5
114.380
-8
111.164
-3
107.318
-3
28.817
-5
30.828
+7
29.495
-4
31.245
+6
33.904
+9
505 -12
489
-3
MATERIALE PER RICOSTRUZIONE
774 -20
575 -26
2007
%
2008
Δ%
PNEUMATICI (coperture + camere)
Moto e scooter
2006
Δ%
2004
Agricoltura e altri
2005
Δ%
Tonnellate
425 -13
47.437
+1
42.829
-1
44.266
+3
44.416
+0
359.693
+4
359.023
-0
380.665
+6
392.922
+3
92.051
+7
96.839
+5
95.839
-1
101.437
+6
92.352
-9
9.933
+7
9.302
-6
9.918
+7
10.604(*)
+3
10.335
-3
Pavimenti
18.734 -10
19.364
+3
19.103
-1
19.999
+5
19.545
-2
Gomma spugnosa
21.080 +32
16.755 -21
29.070 +22
26.733
-8
109.548
-5
ARTICOLI TECNICI Tubi Nastri trasportatori e cinghie di trasmissione
Nastri autoadesivi
23.854 +42
41.805
-6
353.743 -10
108.353
+6
108.810
+0
116.348
+7
115.849
-0
Altri articoli
80.403
+2
81.227
+1
86.611
+7
88.905
+3
72.455 -19
Suole, tacchi e lastre
29.139
-8
26.725
-8
28.992
+8
27.058
-7
22.775 -16
TOTALEGENERALE
815.458
+4
803.749
-1
818.651
+2
822.947
+0
756.949
-8
• Variazioni aziendali
luglio
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
21
L’Assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica
Il tavolo della presidenza.
miche, va razionalizzata e rafforzata, eliminando duplicazioni e sovrapposizioni ed esaltando le specialità e le eccellenze. Questi laboratori non solo devono migliorare le loro prestazioni e il rapporto qualità/prezzo della loro offerta ma devono diventare luoghi di formazione permanente, perché il nostro paese ha drammaticamente trascurato la cultura scientifica. Basta sfogliare i libri di testo delle scuole dell’obbligo: difficilmente si trova traccia di polimeri ed elastomeri.
“Questi laboratori, che hanno alle spalle decenni di sperimentazioni, possono diventare luoghi di formazione e di informazione non solo per i nostri collaboratori ma anche, ad esempio, per gli insegnanti dei nostri figli e dei nostri nipoti. “Questi santuari della tecnologia devono però imparare ad aprire le loro porte anche alla cultura comune e trasmettere una parte del loro sapere anche al cittadino qualunque”.
IMPORTAZIONI DI ARTICOLI DI GOMMA (Elaborazione Federazione Gomma Plastica) Tonnellate
2004
Δ%
2005
Δ%
2006
Δ%
2007
Δ%
2008
Δ%
Pneumatici nuovi
446.354 +12
455.903
+2
472.929
+4
506.288
+7
446.180 -12
- Autovettura
231.198 +11
229.933
-1
249.663
+9
258.331
+3
228.368 -12
- Autocarro e autobus
137.657 +17
128.443
-7
119.281
-7
135.038 +13
113.123 -16
- Motociclo e motoscooter
15.683 +20
16.559
+6
17.786
+7
18.504
+4
16.325 -12
- Bicicletta e ciclomotore
10.791
+6
9.043 -16
8.618
-5
8.864
+3
9.767 +10
- Altri (avio, agricoltura, carrelliind.li, ecc.)
51.025
+4
71.925 +41
77.581
+8
Semilavorati
28.125 +11
25.445 -10
22.378 -12
Articoli tecnici e vari
212.387
+8
218.978
+3
233.532
+7
85.551 +10
78.597
-8
22.166
-1
20.561
-7
245.433
+5
237.039
-3 -2
- Tubi
16.390 +25
21.388 +30
22.005
+3
31.658 +44
30.885
- Nastri trasportatori e cinghie di trasmissione
17.903
+8
21.754 +22
16.997 -22
18.713 +10
21.967 +17
- Tappeti e pavimenti
11.392
+1
14.248 +25
21.541 +51
21.818
20.497
1533 +61
2.405 +57
1.757 -27
- Ebanite e lavori in ebanite - Gomma spugnosa
14.256
+8
14.282
+0
- Nastri autoadesivi
31.747
-1
28.634 -10
- Articoli igienici e sanitari
42.566 +14
43.048
+1
17.113 +20
+1
1.017 -42
-6
692 -32
15.740
-8
15.084
-4
30.086
+5 30.312(*)
+1
29.466
-3
43.039
-0
-5
39.312
-4 -3
41.082
- Suole e tacchi
1.641
+8
1.252 -24
1.762 +41
1.507 -14
1.464
- Fili, corde e filati
9.218
+6
7.937 -14
8.459
7.551 -11
6.394 -15
- Altri articoli tecnici e vari
65.741
+8
64.030
-3
70.773 +11
76.035
+7
71.278
-6
Calzature
48.058
+5
47.373
-1
53.885 +14
54.202
+1
50.100
-8
- Con tomaia materie essili
35.462 +22
36.872
+4
38.719
+5
42.688 +10
40.360
-5
- Altre
12.596 -24
10.501 -17
15.166 +44
11.514 -24
TOTALE
734.924 +11
Fonte: ISTAT (*) variazione base censita
22
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
luglio
• agosto 2009 n. 570
747.699
+2
782.724
+7
+5
828.089
+6
9.740 -15 753.880
-9
L’Assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica
Più comunicazione e informazione La rete di laboratori -ha proseguito il Presidente- potrà aiutare a far uscire i nostri materiali dal limbo nel quale sono stati ingiustamente collocati. “Se daranno diffusa testimonianza della qualità dei nostri prodotti ci aiuteranno anche a dissolvere il clima di sospetto che qualche volta li circonda”. Per ottenere questo risultato oc-
corre usare le leve dell’informazione e della comunicazione. -“Disponiamo di materiali che hanno, per esempio, una straordinaria capacità di adottare qualunque tipo di forma e di colore. Senza saperlo, e soprattutto senza comunicarlo, usiamo questa capacità tutti i giorni. I nostri materiali hanno una carica di comunicazione immensa ma noi siamo i primi a non rendercene conto”. “Miglioriamo le prestazioni dei prodotti più comuni, permettiamo
consumi sicuri, economici e diffusi, produciamo componenti tecnologici sofisticatissimi e oggetti di culto e di tendenza. E non ce ne rendiamo conto”. Un’altra direzione nella quale è opportuno cercare approfondimenti è quella della collaborazione con il mondo del design. “Riflettiamo più approfonditamente sul potere comunicativo e persuasivo che possiede un imballaggio, uno dei prodotti più contrastati e rimproverati degli ultimi anni.
ESPORTAZIONI DI ARTICOLI DI GOMMA (Elaborazione Federazione Gomma Plastica) Tonnellate
2004
Δ%
2005
Δ%
2006
Δ%
2007
Δ%
2008
Δ%
Pneumatici nuovi
377.619 +12 355.694
-6 355.388
-0
347.134
-2 313.248
-10
- Autovettura
223.746 +17 204.565
-9 207.672
+2
206.403
-1 165.553
-20
- Autocarro e autobus
120.983
-5 105.592
-8
101.454
-4 100.465
-1
1.059 +14
930
+5 114.705
- Motociclo e motoscooter
840 -29
926 +10
- Bicicletta e ciclomotore
861 -15
887
+3
34.611
+11
- Altri (avio, agricoltura, carrelli ind.li, ecc.)
31.189
Semilavorati
90.963 +23 101.202
Articoli tecnici e vari
444.044
+6
+1 441.971
881
-1
40.184 +16
-12
808
-13
1.046 +19
1.026
-2
37.301
-7
45.396 +22
+11 105.003
+4
107.910
+3 102.802
-5
-0 471.077
+7
463.812
-2 447.979
-3
-2 104.515
+9
112.160
+7 108.469
-3
- Tubi
97.761 +15
96.226
- Nastri trasportatori e cinghie di trasmissione
10.867
12.437 +14
13.735 +10
14.928
+9
13.716
-8
- Tappeti e pavimenti
14.376 +13
14.561
+1
16.135
+11
17.813 +10
17.102
-4
1.927
+0
1.959
+2
2.180
+11
34.032 +18
33.447
-2
37.095
+11
-13 174.589
-5
- Ebanite e lavori in ebanite - Gomma spugnosa - Nastri utoadesivi
-9
2051
-9
1.927
-6
29.347
-2
28.918
-1
195.061
-5 196.846
+1 209.953
+7 183.369 (*)
- Articoli igienici e sanitari
4.621 -13
4.621
+0
5.957 +29
6.160
+3
4.466
- Suole e tacchi
6.864 -16
6.994
+2
6.758
-3
7.135
+6
6.767
- Fili, corde e filati
2.057
+2
1.936
-6
2.401 +24
2.181
-9
2.498 +15
- Altri articoli tecnici e vari
81.039
+6
77.505
-4
75.664
-2
84.660 +12
81.097
-4
Calzature
23.433 +26
20.402
-13
21.900
+7
21.757
-1
21.434
-1
- Con tomaia materie tessili
12.233
-3
10.987
-10
11.756
+7
11.611
-1
12.917
+11
- Altre
11.200
+4
9.415
-16
10.144
+8
10.146
+0
8.517
-16
-2 953.368
+4
940.613
-1 885.463
-6
TOTALE
936.059
+8 919.269
-28
Fonte: ISTAT (*) variazione base censita
luglio
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
23
L’Assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica
Il dibattito fino ad oggi si è fermato alle pur notevoli funzioni tecniche: sicurezza, leggerezza, igienicità, praticità… “Che l’imballaggio in plastica garantisca prestazioni funzionalmente superiori ad altri è un dato di fatto, anche se non ancora consolidato in tutti gli ambienti. Ma le sue caratteristiche tecniche gli conferiscono anche una superiore attrattività. L’imballaggio contiene e comunica, trasporta e informa, protegge e parla di sé e del suo contenuto. Sono convinto che un’alleanza con il mondo del design possa aprire scenari che non immaginavamo possibili”.
Il Presidente Centonze è poi passato a parlare della situazione congiunturale del comparto della gomma e della plastica. “L’ultimo trimestre del 2008 ha avuto un impatto negativo al quale non avevamo mai assistito. Francamente non sono in grado di stabilire se quella che abbiamo vissuto, e in buona misura ancora viviamo, sia la somma di più fenomeni o un cambiamento strutturale dell’economia mondiale. Certamente si sono contemporaneamente innescate alcune mine che vagavano da anni: la crisi finanziaria e il tracollo dell’edilizia hanno dato il via, alle speculazioni è seguito il rallentamento dei consumi, il prezzo del barile è precipitato ed è stato seguito da un destoccaggio a catena. “I nostri comparti, subfornitori per definizione, si sono trovati stretti nella morsa del credito, impauriti dal rischio insolvenza e, diciamocelo, un po’ tiranneggiati sia dai fornitori che dai clienti. La nostra diffusa presenza su più mercati, in particolare per le plastiche, ha un po’ attutito l’impatto ma gli effetti negativi
su fatturati, redditività e occupazione non si sono fatti attendere. “Ogni comparto fa storia a sé stante: in Federazione convivono una ventina di gruppi merceologici ma tutti ancora oggi fanno i conti con il segno meno. Per trovare qualche spunto di relativo ottimismo dobbiamo guardare all’imballaggio alimentare e a quello farmaceutico, quindi a consumi razionalizzabili ma non più di tanto comprimibili. Tutto il resto porta un segno negativo a due cifre: e non dieci o venti ma in alcuni casi anche trenta o quaranta per cento di fatturato in meno. “Alla fine dell’inverno un timido segnale: per lo più collocabile in una ricostituzione delle scorte e comunque ancora al di sotto del fisiologico. “Il trimestre in corso è la prova del nove ma i dati che emergono dai preconsuntivi non sembrano ancora parlare di ripresa. Auto ed edilizia, che si portano via una fetta importante delle nostre produzioni, sono ancora in grave crisi e il fenomeno degli incentivi ha in molti casi prodotto i suoi effetti positivi fuori dal territorio nazionale. Anche l’imballaggio e la componentistica destinati al settore industriale sono in pesante calo. Le cifre fornite dall’industria del trasporto parlano chiaro: non ci sono molte merci in movimento. “Secondo qualcuno la scarsa internazionalizzazione del nostro sistema bancario si è rivelata un punto di forza, la piccola e media industria manifatturiera ha resistito più delle multinazionali, la vocazione al risparmio delle famiglie italiane ha evitato fenomeni di isterismo. “Quella che ci viene restituita è un’economia dal fiato ancora corto ma consoliamoci perché, se i miei dati sono corretti, è terminata la fase di grande depressione”.
24
luglio
L’impatto della crisi internazionale
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
• agosto 2009 n. 570
La sfida ambientale La nostra industria, ha proseguito il Presidente, ha capito da tempo che deve accompagnare i suoi prodotti anche oltre la fase di vendita. “Le bottiglie di pet e gli pneumatici, le guarnizioni in gomma e i tubi in plastica per il trasporto di acqua e gas non sono semplici prodotti. Devono essere correttamente prodotti ma anche ben impiegati e installati: hanno necessità di un’assistenza durante la loro vita e anche al suo termine. Noi che li abbiamo prodotti abbiamo il dovere di seguirli nel loro percorso d’uso per assicurare la massima soddisfazione all’utente e ad un consumatore che la crisi ha reso, se possibile, ancor più attento ed esigente. E noi che li abbiamo prodotti siamo coloro che, meglio di altri, ne potremo garantire un riutilizzo al termine del ciclo di vita che sia economicamente e ambientalmente corretto. I nostri materiali hanno, anche a fine vita, una straordinaria elasticità e plasticità: ci restituiscono per intero le materie prime e l’energia che abbiamo usato in produzione. Si fanno riutilizzare con la stessa facilità. “Il sistema gomma/plastica non si presenta impreparato all’appuntamento con la sfida ambientale né dal punto di vista tecnologico né dal punto di vista economico. Quella del recupero e del riciclaggio è diventata una parte rilevante del ciclo industriale. Anche in questo ambito la Federazione, con i suoi satelliti tecnologici, è scesa in campo a fianco delle sue imprese. “È doveroso richiamare l’attenzione del sistema industriale alle sue responsabilità in campo ambientale. Ma è anche doveroso sottolineare che nell’attribuzione di dette responsabilità occorrono moderazione ed equilibrio. Il principio ‘chi inquina paga’ deve evolvere verso un più corretto principio di ‘responsabilità ambien-
L’Assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica
L’intervento di Marco Fortis
Il sistema plastica-gomma punto di forza del Made in Italy Marco Fortis
I
l sistema delle resine, degli articoli in materie plastiche e nifatturiera, dimostrata dal surplus commerciale con l’estero: 64 gomma e delle macchine e stampi per la loro lavorazione miliardi di euro nel 2008 che è la migliore performance tra i pae(“sistema PGMS”) costituisce uno straordinario punto di forsi industrializzati dopo Cina, Germania e Giappone. Nel 2008 il za dell’industria manifatturiera italiana con più di 13.700 imprese nostro paese ha toccato un nuovo massimo storico del surplus e 230 mila addetti,, pari al 4,6% del totale degli occupati manidei prodotti manufatti. fatturieri nel nostro paese. Nel 2008 il valore delle sue esporIn questo quadro l’aggregato PGMS di cui si parlava all’inizio, tazioni è stato di 19,5 miliardi di euro, di cui 12,6 generati dagli gioca un ruolo importante. Si pensi che tra il 2001 e il 2008 le articoli in gomma e plastica, 4,4 dalle materie plastiche vergisue esportazioni sono passate da 9,7 miliardi di euro a 15,1 mini e 2,5 miliardi dalle macchine e stampi per la lavorazione di liardi, con una crescita del 55,7%. Non considerando la caduquesti materiali. ta del 2008 il surplus di articoli in materie plastiche e gomma è Questo il quadro tracciato dal prof. Marco Fortis, dell’Universisalito ininterrottamente dal 1991 sino a toccare la punta di 5,5 tà Cattolica di Milano e vice-presidente della Fondazione Edi- miliardi di euro nel 2007. Lo stesso dicasi per l’evoluzione del son, nel suo intervento all’Assemblea annuale della Federaziovalore aggiunto. Tanto che il valore aggiunto degli articoli in ne Gomma Plastica. plastica e gomma in Italia è pari a quello degli apparecchi di teIl prof. Fortis ha esordito delineando le dimensioni dell’odierna lecomunicazioni di Finlandia+Svezia, dell’aerospaziale francecrisi finanziaria ed economica mondiale, la più grave dal 1929, se e dell’aggregato computer e macchine per ufficio dell’Unioche ha avuto origine dalla bolla immobiliare che nella prima ne Europea a 27. decade di questo secolo ha avuto il suo epicentro negli Stati Un’ultima indicazione (di moderato ottimismo) ha chiuso l’interUniti ma che ha coinvolto anche diversi altri paesi avanzati, a vento del prof. Fortis: nel maggio 2009 l’Economic Sentiment cominciare da Gran Bretagna , Irlanda e Spagna. Il disastro è Indicator (fatto 100 la media a lungo termine 1980-2008) era per stato poi amplificato da un’incontrollata proliferazione a livello l’Italia di 78,8, contro il 65,9 delle Gran Bretagna il 76,1 della globale di nuovi strumenti finanziari, non regolamentati e poco Francia, il 74,1 della Germania e il 71 della Spagna. Tra aprile trasparenti, moltiplicatisi a dismisura in stretto collegamento con e maggio di quest’anno l’ESI è salito di 5,3 punti. la crescita della massa dei mutui per l’acquisto della casa. L’Italia ha retto meglio alla crisi di altri paesi grazie ad alcuni suoi specifici punti di forza. In primo luogo la bassa esposizione del sistema bancario italiano rispetto ai paesi più colpiti dalla turbolenza finanziaria mondiale: i crediti consolidati verso gli Stati Uniti era nel 2007 pari al 3% del pil per l’Italia, contro il 61%% dell’Olanda o il 44% della Gran Bretagna. In secondo luogo l’Italia, pur in presenza di un debito pubblico più elevato, ha un debito aggregato (settore pubblico+famiglie+imprese non finanziarie), rispetto al pil, inferiore rispetto a Francia, Spagna, Gran Bretagna e Irlanda. Lo stesso dicasi per il debito delle famiglie e delle imprese non finanziarie. Ma il principale punto di forza dell’Italia sta Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat nella competitività della sua industria ma-
luglio
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
25
L’Assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica
tale condivisa’. Non solo chi produce ma anche chi impiega determinati manufatti deve essere richiamato a comportamenti ambientalmente compatibili. E questo richiamo vale per l’industria quanto per il commercio, per il consumatore e per le Amministrazioni locali. “Ogni operazione conseguente alla raccolta dei rifiuti, per esempio, risente della professionalità di questa raccolta che deve necessariamente rispondere a rigorosi standard di qualità. L’aria, come l’acqua, non è un elemento statico quindi ogni intervento sugli standard di qualità dell’aria, e delle acque, deve essere coordinato a livello transnazionale. In Italia invece gli enti locali operano nel campo dei rifiuti in sostanziale regime di monopolio e la legislazione ambientale tende ad imporre limiti più severi a discapito della competitività delle nostre imprese. E senza sostanziali benefici per l’ambiente. “Non vogliamo cadere nella facile trappola del vittimismo. Di alcuni materiali si parla spesso molto poco, e molto male, più per ignoranza che per malafede. Di questa ignoranza siamo anche noi colpevoli anche se abbiamo, come è nostro dovere, vissuto più negli uffici e nei reparti che nelle aule di convegni o nelle sale di conferenze stampa. “Nel 2008 sono state riciclate plastiche per 1.550.000 tonnellate provenienti sia da circuiti pre che post consumo. Di contro l’utilizzo degli impianti è sceso dal 98 all’88%, complice la crisi, e i suoi effetti negativi e un inattesa installazione di nuove capacità di riciclo. Abbiamo quasi nascosto per decenni questa propensione al riciclaggio, tipica dei paesi poveri di materie prime, ed ora fatichiamo a scrollarci di dosso l’etichetta degli inquinatori”. In questo campo la cattiva informazione e le imprecisioni sono diffuse. Vi abbiamo replicato, ha detto il 26
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
Presidente, con tatto e buone maniere e continueremo a farlo. “Ma con tatto e buone maniere replicheremo se dovessimo scoprire che dietro a queste inesattezze c’è un disegno strategico, che non si tratta di affermazioni dettate dalla superficialità ma di informazioni alimentate da chi vuole frenare la crescita dei materiali innovativi. 1.550.000 tonnellate di prodotti riciclati ogni anno meritano ben altra fama e ben altra stampa.
La formazione scolastica La mancanza di una informazione corretta è imputabile anche alle insufficienze del sistema scolastico. Dove sono finiti i periti industriali? Si è chiesto il Presidente. “In tutta Italia ci sono solo tre istituti tecnici specializzati in polimeri e nessuno in elastomeri. Gli istituti tecnici e le facoltà di ingegneria dei materiali non vengono prese in considerazione dalle famiglie italiane quando si riflette sull’indirizzo da dare alla formazione dei propri figli. Per questo abbiamo accettato di coordinare e sostenere le iniziative intraprese dai tre istituti tecnici per l’aggiornamento dei loro programmi formativi, e abbiamo deciso di concorrere alla promozione di corsi di laurea e master con indirizzo all’industria della gomma e delle materie plastiche. Non solo finanziando, per la verità destinando ben poche risorse, iniziative di informazione ma intervenendo sul percorso di studi e sui contenuti didattici per garantire uno sbocco professionale a quei coraggiosi che ci sceglieranno. “Se riusciremo a riavvicinare i giovani alla nostra cultura industriale, e se i sistemi di formazione professionale dei nostri collaboratori funzioneranno come in altri paesi europei, avremo una schiera di ambasciatori della gomma e della plastica pronti a promuovere i nostri materiali”. luglio
• agosto 2009 n. 570
Il rinnovo del contratto di lavoro Il Presidente Centonze ha concluso il suo intervento ricordando che tra qualche mese scade il contratto collettivo di lavoro del settore. “Lo dovremo rinnovare secondo le nuove regole dettate dal recente Accordo interconfederale. Su queste nuove regole si è discusso per anni, si è tergiversato, si è anche polemizzato… Molti hanno aderito con convinzione, altri forse per convenzione e qualcuno non ha aderito affatto. “In queste settimane si avverte un clima di incertezza. Il rischio di vedere compromesse le relazioni industriali che – pur con alti e bassi – ci hanno sempre consentito di rinnovare i contratti nazionali con reciproca soddisfazione è concreto. Sarà necessario un supplemento di realismo da entrambe le parti, avendo ben presente che in gioco questa volta potrebbe non esserci solo il rinnovo del contratto in scadenza a fine anno, ma il ruolo del contratto nazionale di lavoro in quanto tale. “La nostra vocazione è nota: siamo un’industria della manifattura. I nostri, come si dice in gergo, sono ancora settori ad alta intensità di mano d’opera e questi settori hanno regole e bisogni propri e caratteristici. Produttività e flessibilità sono termini che ricorrono nel corso dei negoziati e ai quali a volte si attribuiscono significati sbagliati. “Tutte le nostre aziende vivono di produttività e di flessibilità, e non di precarietà ed abusi. Senza elementi di certezza e garanzie di prestazioni e diritti reciprocamente riconosciuti non riusciremo a superare, anche se con fatica, questo come altri momenti di congiuntura sfavorevole”.
Autopromotec 2009
Assogomma e Federpneus sotto lo slogan “Sicurezza in evidenza” di Giuseppe Cantalupo
Assogomma/Gruppo Produttori Pneumatici e Federpneus, l’Associazione dei Rivenditori Specialisti di Pneumatici, per la quarta volta presenti all’importante rassegna bolognese che si è svolta dal 20 al 24 maggio.
L
o stand di Assogomma/Federpneus, di oltre 500 metri quadrati, ospitava al suo interno l’UNASCA, Unione Nazionale Autoscuole e Studi Consulenza Automobilistica, la Polizia Stradale e la Fondazione per la Sicurezza Stradale ANIA, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. Tre Istituzioni con uno stesso progetto in comune con Assogomma e Federpneus: lo sviluppo di iniziative atte a sensibilizzare i conducenti di veicoli sulla necessità “vitale”, per loro stessi e per gli altri, di effettuare, prima di mettersi alla guida dei loro mezzi, controlli completi sulle condizioni dei pneumatici, adottando, durante la marcia, condotte di guida consone alle situazioni di rischio che si possono presentare. Ciò nel comune intento di fornire un contributo alla riduzione degli incidenti stradali. In dieci anni di attività svolte congiuntamente sul tema di sicurezza stradale sotto l’egida “Pneumatici sotto controllo”, le due Associazioni promotrici hanno svolto una serie di
importanti iniziative come, a titolo d’esempio, i numerosi controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine di diverse città e regioni italiane, in località e stagioni diverse, su strade urbane e extraurbane e su autostrade. Controlli che hanno messo in evidenza una sconcertante realtà: sono milioni i veicoli che circolano con pneumatici non in condizioni di idoneità. In particolare, circa dieci automobilisti su cento viaggiano con gomme lisce, sei su cento con gomme danneggiate
e addirittura cinquanta su cento con gomme sgonfie. Un’altra attività altrettanto importante è “Inverno in sicurezza”, la campagna promossa per sensibilizzare l’automobilista sull’assoluta necessità che nel periodo invernale la vettura sia equipaggiata con le gomme adatte ad affrontare in sicurezza qualsiasi situazione resa rischiosa dalle difficili condizioni del fondo stradale, e per dimostrare, altresì, che i pneumatici invernali rappresentano l’equipaggiamento adatto a qualsiasi situazione della stagione fredda. Questi, e altri argomenti, sono trattati nelle aree tematiche attraverso le quali si articola lo stand e sono illustrati anche nelle numerose grafiche che ne arricchiscono l’allestimento.
La presenza della Fondazione per la Sicurezza Stradale ANIA.
luglio
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
29
Autopromotec 2009
Le aree tematiche Una prima area è riservata alla Polizia Stradale. Mediante l’ausilio di mezzi audiovisivi, gli agenti hanno fatto vedere ai visitatori, con riprese filmate e ricostruzioni tridimensionali degli episodi realmente accaduti, le disastrose conseguenze di incidenti provocati da mezzi che montavano pneumatici in condizioni precarie oppure causati da una condotta di guida assolutamente non adeguata alle condizioni di rischio. Senza voler criminalizzare una categoria, come quella degli autotrasportatori, che sicuramente hanno una maggiore sensibilità e attenzione verso il proprio mezzo, se non altro perché questo rappresenta il loro “ambiente e strumento di lavoro” nel senso più ampio del termine, un filmato mostra come l’inversione a U di un TIR per passare sulla carreggiata del senso opposto di marcia attraverso uno dei varchi presenti nel guardrail che separa le due carreggiate dell’autostrada possa causare una carambola di mezzi con conseguenze e danni molto gravi a persone e cose. Una seconda area è dedicata alla Fondazione ANIA, a suggello della collaborazione in atto dal 2007 con Assogomma e Federpneus per la realizzazione di iniziative congiunte sul fronte della sicurezza stradale tendenti a rendere l’automobilista consapevole dell’importanza che ha il controllo delle condizioni dei pneumatici sui quali viaggia. Una collaborazione che ha prodotto frutti importanti nell’ambito della campagna “Pneumatici sotto controllo”, come, per citare l’esempio più recente, l’iniziativa del “Truck on Tour” rivolta ai camionisti, che focalizza per la prima volta l’attenzione sui veicoli pesanti e sui loro pneumatici, di cui abbiamo parla30
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
sia per gli allievi, i futuri conducenti di veicoli, che per i docenti stessi in occasione di loro aggiornamenti periodici. Descrizione dei tipi di pneumatici, importanza del controllo periodico delle gomme, UNASCA (l’Unione nazionale delle autoscuole)allo stand. omologazione, A destra, l’area riservata alla Polizia Stradale. eccetera, sono solo alcuni dei temi che l’attività didattica delle auto nel precedente numero della ritoscuole svilupperà nei suoi corsi di vista. istruzione per stimolare, soprattutto Un’altra area tematica è riservanei giovani, la sensibilità verso la sita all’UNASCA, e vi viene preancurezza stradale. nunciata la firma di un protocollo di intesa di questa con Assogomma/Gruppo Produttori PneumatiIl futuro prossimo ci-Federpneus per la progettazione di attività da svolgersi, anche queIl controllo del pneumatico, ste, sul tema della sicurezza stradale, quindi, elemento essenziale per non con l’attenzione rivolta in particolacorrere rischi durante la guida. È il re ai pneumatici. concetto che Fabio Bertolotti, DiIn virtù di questo accordo, rettore Assogomma, ribadisce con UNASCA parteciperà alle iniziatifermezza allo stand e che è oggetto ve di “Pneumatici sotto controllo”. delle numerose attività decennali di Ma la sicurezza stradale sarà, soprat“Pneumatici sotto controllo”. tutto, una materia che le autoscuole “Solo per citare l’ultima iniziatratteranno non solo come oggetto tiva, – ci dice Bertolotti – la Polizia di informazione, ma anche come arstradale di Piemonte e Valle d’Aogomento di formazione. E questo, sta ha appena ultimato un’indagine sulle condizioni dei pneumatici di mezzi pesanti e autovetture in transito ai valichi di frontiera nei mesi da dicembre a marzo dello scorso periodo invernale. I controlli hanno interessato veicoli sia nazionali che, per la prima volta, Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, intrattiene alcuni visitatori. luglio
• agosto 2009 n. 570
Autopromotec 2009
stranieri, e i risultati saranno resi noti in coincidenza con quelli che emergeranno da ‘Truck on Tour’”. A questa iniziativa si aggiungerà quella riguardante i controlli sui pneumatici di autocaravan, caravan, roulottes, carrelli appendice e veicoli commerciali leggeri in circolazione su strade e autostrade toscane (abbiamo dato notizia di questo annuncio nel n. 568 della rivista a pag. 45), i cui risultati saranno resi noti a ridosso delle partenze estive. Mentre fervono le iniziative della campagna condotta da Assogomma/Gruppo Produttori Pneumatici e Federpneus, importanti scadenze a livello europeo riguardanti il futuro dei pneumatici si avvicinano. È quella che Bertolotti chiama ‘l’evoluzione dei pneumatici’, che si realizzerà, nelle sue tappe principali, nei prossimi 15 anni. Vediamole, come ci sono state anticipate dal Direttore di Assogomma. A partire dall’1/10/09, sarà estesa anche ai pneumatici destinati al mercato del ricambio la norma europea (obbligatoria già da quattro anni per i pneumatici nuovi per il primo equipaggiamento) che impone l’omologazione “sonora” del prodotto, ossia l’attestazione che il pneumatico non supera la soglia massima di rumorosità stabilita. Come la si riconosce? Il marchietto dell’omologazione (una “E” maiuscola in un cerchio oppure una “e” minuscola in un rettangolo accompagnata da un codice a una o due cifre identificativo del paese che ha rilasciato l’omologazione) sarà completato, dopo un codice alfanumerico, che identifica il numero “di pratica”, da una “s” minuscola (sound). Il rumore da rotolamento è anche uno dei tre elementi fondamentali riguardanti i pneumatici disciplinati dal Regolamento 316/2008 approvato dal Parlamento Europeo
il 10/3/09 (ne abbiamo parlato nel n. 568 della rivista a pag. 47). Gli altri due sono la resistenza al rotolamento e l’aderenza sul bagnato. “La bassa resistenza al rotolamento, - aggiunge Bertolotti –è un elemento fondamentale per ottenere una riduzione del consumo di carburante e, conseguentemente, una riduzione delle emissioni di CO2”. Questo parametro deve però essere valutato con un approccio integrato, che deve tener conto anche dell’aderenza sul bagnato. Questi importanti cambiamenti, frutto dell’evoluzione tecnologica, potranno essere vanificati se gli automobilisti non terranno sotto controllo la pressione delle loro gomme. Per queste ragioni, a partire dal novembre 2012, il legislatore ha previsto che le vetture di nuova fabbricazione dovranno essere equipaggiate con TMPS - Tyre Pressure Monitoring System - , strumentazione di bordo che segnala al conducente il calo di pressione che si verifica in una gomma. Perché viaggiare con pneumatici sgonfi vuol dire non solo consumare più carburante a causa del maggiore sforzo del motore provocato dalla maggiore resistenza al rotolamento (l’aumento del consumo può arrivare fino al 15%), ma anche aumentare l’usura del battistrada e, per di più, in maniera irregolare. La bassa pressione di gonfiaggio, inoltre, compromette la governabilità del veicolo e la tenuta di strada, e può provocare il surriscaldamento della gomma, con possibile conseguente cedimento strutturale e/o scoppio della stessa. Questa esperienza fieristica mostra come sia possibile coniugare gli interessi delle Istituzioni pubbliche e private, dando informazione e vantaggi ai cittadini: un percorso virtuoso che probabilmente potrebbe rappresentare un riferimento anche per altri prodotti a base elastomerica. luglio
Un padiglione della fiera.
Lo stand di Marangoni all’insegna della ricostruzione.
La presenza di Saccon Gomme.
La fiera Venendo ad Autopromotec nel suo complesso, si può dire che questa 23a edizione, nonostante le caute aspettative, ha registrato un buon successo.
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
31
Autopromotec 2009
Nel 2007 gli espositori erano stati 1.404 (+26,8% rispetto al 2005), in rappresentanza di 49 paesi, con gli italiani saliti a 904 (+19,1%) e gli stranieri a 500 (+43,7%), e i visitatori 99.182 (+6,6%). La superficie espositiva totale era di oltre 130.000 metri quadrati: più di 110.000 quella coperta (11 padiglioni) e 20.000 quella riservata a tre aree dimostrative all’aperto. Quest’anno gli espositori sono stati 1.443 (+2,8%, 975 italiani e 468 stranieri) e hanno occupato un’area espositiva di oltre 120.000 metri quadrati coperti (14 padiglioni), ai quali sono da aggiungere i 30.000 impegnati da tre aree dimostrative all’aperto. I visitatori hanno raggiunto la cifra di 101.620 (+2,4% rispetto al 2007). Ma dov’è questa crisi? verrebbe, allora, di chiedersi, soprattutto considerando il fermento che animava gli stand. Nel settore dei pneumatici, per esempio, i maggiori pneumaticisti hanno espresso, anche se con comprensibile prudenza, una certa soddisfazione per come andavano le cose: l’affluenza dei visitatori faceva ben sperare, e le prospettive commerciali che si profilavano erano, in diversi casi, incoraggianti. Un fatto è certo: sul fronte della competitività, a favore di Autopromotec gioca l’alta specializzazione della rassegna, che in un panorama fieristico internazionale particolarmente affollato è in grado di presentare a un solo, ben specifico settore industriale, quello automotive, il meglio che la più avanzata tecnologia moderna può offrire in ogni comparto dell’aftermarket. E sono tanti i settori rappresentati: impianti, attrezzature e materiali per autofficine, carrozzerie, elettrauto e gommisti; attrezzature, stampi e materiali per la ricostruzione di pneumatici; pneumatici nuovi e ricostruiti; linee di revisione e diagnostica; macchi32
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
nari per rettifica motori; cerchi, ricambi e componenti per autoveicoli; attrezzature per stazioni di servizio e autolavaggi; e molti altri ancora. Numerosi anche i convegni svoltisi durante l’arco dell’intera durata della fiera. Importante la seconda edizione del Simposio Europeo dell’Aftermarket Automobilistico (EAAS), che ha radunato i decision makers del settore automotive sul tema delle nuove tecnologie e delle loro prospettive nel futuro dell’auto sul piano ecologico, anche in relazione alle future normative europee.
tivi, le tecnologie ibride, la trazione elettrica, i pneumatici e le innovazioni sostenibili. In ogni isola, case automobilistiche e aziende dell’aftermarket presentavano agli addetti ai lavori (meccanici, carrozzieri, gommisti, elettrauto) il meglio che la moderna tecnologia mette a disposizione dell’automobilista per la sicurezza, la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti dei veico-
Qualche novità Tra gli eventi organizzati nell’ambito del Salone bolognese, un paio ci sembrano di un certo rilievo. Il primo è l’annuncio della nascita di una nuova associazione di categoria: Assoruote. Tenuta a battesimo da Autopromotec 2009, questa organizzazione raggruppa i produttori italiani di ruote, qualunque sia il materiale di cui sono fatte (ferro, acciaio, alluminio) e qualunque sia il mercato al quale sono destinate (vettura, truck o altro). Ha sede a Bologna in seno a Federpneus, e il suo scopo è quello di tutelare mercato e utilizzatori da prodotti scadenti attraverso la valorizzazione del prodotto di qualità. Tra i suoi programmi sono previste azioni rivolte alla classe politica, perché venga definita una regolamentazione precisa e chiara sulla commercializzazione e l’utilizzo del prodotto-ruota. L’altro evento è stato l’organizzazione di Futurmotive, una nuova mostra all’interno di Autopromotec che ha presentato ai visitatori le più innovative tecnologie automobilistiche in tema di sicurezza e di mobilità ecosostenibile. Le aree tematiche, illustrate in altrettante isole informative, erano i combustibili alternaluglio
• agosto 2009 n. 570
Lo stand di Yokohama.
Lo stand di Pirelli.
li e il miglioramento dell’assistenza nella manutenzione dei mezzi. Futurmotive è stato organizzato da Autopromotec in collaborazione con il Polo per la Mobilità Sostenibile (POMOS) dell’Università La Sapienza di Roma e con il CNOS FAP (Centro Salesiano di Formazione Professionale).
Macchinari innovativi costruiti per durare nel tempo Linea CVR AUT.
Via Socrate n. 2/D 20041 Agrate Brianza (MB) Tel 039/6091120-142 - Fax 039/6091142 E-mail: info@pezzatopresse.it Internet: www.pezzatopresse.it
Linea CBV VACUUM RUBBER
Linea CBT AUT.
Linea CVR AUT.
Presse verticali per materiali compositi (SMC-BMC-GMT) da 175 a 2000 tonnellate
Linea CBV VACUUM RUBBER
Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualitĂ con vacuum box integrale da 80 a 1000 tonnellate
Linea CB AUT.
Linea CBT AUT.
Presse verticali per articoli tecnici in gomma di medie e grandi dimensioni da 175 a 2000 tonnellate
Linea CB AUT.
Presse verticali per termoindurenti (melamina-bachelite) e articoli tecnici per arredo-bagno da 80 a 1000 tonnellate
PIANI RISCALDANTI E PIASTRE DI ISOLAMENTO Progettiamo e realizziamo piani di qualsiasi dimensione, freddi e riscaldati elettricamente con resistenze a cartuccia estraibili, olio diatermico, vapore e acqua surriscaldata. A completamento piastre ad alto potere di isolamento termico
Linea AUTOMATIC MULTIPRESS Impianti multistazione per lo stampaggio di articoli tecnici in gomma e anelli di tenuta da 80 a 400 tonnellate
IRC 09
Quattro giorni tutti per la gomma È stato un evento certamente importante l’edizione 2009 dell’International Rubber Conference (Norimberga dal 29 giugno al 2 luglio). E ciò tanto per il fitto programma di conferenze tecnico/ scientifiche quanto per la parte espositiva. Anzi forse più per questa che per quelle. Infatti la mostra, alloggiata nel padiglione 12 della fiera di Norimberga, è stata un’occasione in un certo senso unica per il mondo della gomma, essendo infatti dedicata quasi esclusivamente agli elastomeri (materie prime, prodotti chimici, macchine e attrezzature). Tutti i nomi importanti in questo campo, sul piano internazionale, erano presenti.
La risposta in termini di pubblico non è stata straordinaria, ma il fatto è da attribuire alle difficoltà della congiuntura economica, che non risparmiano nessun paese, più che alla mancanza di interesse. Nei prossimi numeri riferiremo ampiamente sia sulla conferenza che sulla parallela mostra. In queste pagine diamo voce a una dozzina di operatori italiani che abbiamo intervistato negli ultimi giorni della rassegna e ai quali abbiamo chiesto un sintetico giudizio su questa IRC09. Intanto è stato annunciato che l’edizione 2010 dell’IRC si terrà in India, a Mumbai, dal 17 al 19 novembre.
I
l segnale positivo è dato dalla presenza di molti tecnici. Il che vuol dire che i gruppi più importanti hanno investito per mandare a Norimberga il loro personale e che quindi c’è la diffusa speranza che il mercato riparta. Pochissimi i visitatori italiani, salvo qualche compoundatore del silicone. Fabio Belotti, Battaggion
N
orimberga è una fiera/conferenza che conosco e frequento da diversi anni; anche in questa occasione ha confermato la sua forza di richiamo per il buon livello della parte scientifica. La manifestazione espositiva non è grandissima per dimensioni ma è significativa per la presenza di tante aziende fornitrici del settore della gomma, soprattutto tedesche ma non solo. È in effetti un crocevia dove si incontrano un po’ tutti i protagonisti del mondo degli elastomeri. Sotto questo profilo è più importante di fiere di maggiore ampiezza e di più largo spettro merceologico, come K di Duesseldorf, che proprio per questo loro carattere finiscono con essere dispersive. Massimiliano Petris, Politema
Fabio Belotti
S
iamo molto soddisfatti perché abbiamo incontrato tutti i nostri clienti del settore pneumatici e anche qualcuno del comparto degli articoli tecnici. IRC è davvero una vetrina internazionale che coinvolge tutta l’Europa; dall’Italia però è venuto solo qualche tecnico del settore pneumatici. Ottavio Meleri, Nynas
È
andata molto bene. È la prima volta che partecipiamo e siamo contenti di averlo fatto. Volevamo farci conoscere dai produttori tedeschi, che sono sempre un po’ diffidenti, e ci siamo riusciti. Abbiamo avuto poi molti contatti interessanti, ad esempio con Nike e Puma che hanno programmi molto interessanti nel campo dell’utilizzo della gomma rigenerata. I visitatori sono stati soprattutto tedeschi e inglesi, con qualche provenienza anche da paesi dell’est europeo. Giorgio Macor, Bagigi
Massimiliano Petris
P
er noi è andata bene. Era la prima volta che venivamo e la nostra presenza ci ha dato visibilità su un mercato di riferimento, quello tedesco, che rientra nei nostri programmi di sviluppo. I visitatori sono stati prevalentemente locali, ma questo ci sta bene, dato che il nostro obiettivo principale era il mercato della Germania. Giorgio Cabrini, Mesgo
34
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
luglio
• agosto 2009 n. 570
Ottavio Meleri
IRC 09
Giorgio Macor
Maurizio Rosso
Giorgio Cabrini
Alex Bedon
D
evo dire che abbiamo visto tutte le persone che ci premeva incontrare. Meno i visitatori occasionali, soprattutto italiani. L’affluenza è stata a mio parere superiore alle aspettative e quindi vicina a quella di tre anni fa. Bilancio positivo dunque. Maurizio Rosso, Lehvoss Italia
C
i si aspettava forse un po’ più visitatori. Comunque siamo abbastanza soddisfatti perché abbiamo incontrato parecchi clienti stranieri (turchi, israeliani e anche qualche iraniano). Credo che la cosa importante, in queste manifestazioni, sia sempre avere qualcosa di innovativo da proporre, dimostrando di essere attivi sul mercato e decisi ad andare avanti, nonostante le difficoltà del momento. Alex Bedon, OR.P Stampi
Carlo Nolli
B
ene la fiera, anche se un po’ al di sotto delle aspettative l’afflusso di visitatori. Secondo me siamo più o meno alla metà rispetto all’edizione del 2006. Insomma più clienti tedeschi e meno degli altri paesi, compresi gli italiani. Tra questi abbiamo però visto i più importanti, che anche in questi frangenti non mancano le occasioni di rilievo per il settore. Carlo Nolli, PMG
A
mio avviso ci sono stati molto meno visitatori che in passato. Però quelli che si sono visti erano persone realmente interessate e non solo alla conferenza ma anche alla mostra. Anzi direi forse più a questa che a quella. Sappiamo tutti che alle fiere non si concludono contratti ma si intrecciano rapporti e si stabiliscono contatti. E qui a Norimberga ciò è avvenuto in modo soddisfacente. Mauro Belloni, Gibitre
Mauro Belloni
È
stata una fiera abbastanza interessante anche per il numero di presenze che abbiamo registrato. È una fiera a prevalente interesse “non pneumatici” e molti sono stati gli operatori tedeschi. Abbiamo notato la presentazione di alcune novità nel campo delle materie prime e noi stessi ci presentiamo con una nuova gamma di prodotti. Ritengo che nel complesso l’esperienza sia stata positiva. Antonio Ferrari, Ser Italia
Antonio Ferrari
Q
uesta fiera è molto interessante in quanto è un concentrato a 360° di tutto quanto riguarda la gomma. Purtroppo la presenza italiana è stata scarsa e questo è un peccato perché qui si possono raccogliere molte indicazioni sugli sviluppi in atto in campo tecnologico. Ad esempio, una delle nostre rappresentate, la Maplan, continuando sulla strada del risparmio energetico ha presentato modelli molto interessanti e con costi molto bassi rispetto alle macchine elettriche. Nel complesso l’affluenza è stata buona, ma essenzialmente fatta di tedeschi e di visitatori dei paesi dell’est. È, ripeto, un peccato perché si tratta di una occasione davvero importante per tutti gli operatori del settore. Francesco Valsecchi, State of Art Technology
luglio
Francesco valsecchi
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
35
Inchiesta mescole
Guardare all’innovazione anche in una fase di stasi del mercato Dall’inchiesta che avevamo condotto un anno fa emergeva l’attesa per una consistente ripresa dell’attività economica nel secondo semestre del 2008. Non è stato così. Anzi da settembre è successo di tutto e di più: il fallimento di molte banche americane, il crack della finanza che ha rapidamente valicato l’Atlantico per contagiare l’Europa, la crisi dell’economia reale, la caduta a picco del prodotto interno lordo. Le aziende che hanno risposto alla nostra indagine hanno tutto sommato retto all’impatto di questi eventi, ma adesso sono molto più caute che in passato ad azzardare previsioni. Sono in effetti pronte ed attrezzate per cogliere la ripresa, ma sono molto incerte sui tempi in cui si realizzerà. Non se ne parlerà, secondo la maggioranza delle opinioni, prima del 2010. È possibile che ad alimentare questa incertezza siano anche le cattive notizie che riguardano alcune aziende a monte, segnatamente nel settore delle macchine, che hanno chiuso o stanno per chiudere i battenti. Vi ha accennato il presidente di Assocomaplast, Riccardo Comerio nel suo intervento all’assemblea della Federazione Gomma plastica (di cui parliamo in altra parte della rivista) Anche in questa situazione complessa e difficile, bisogna però osservare che la ricerca del “nuovo” non si ferma. I produttori di mescole continuano a lavorare su nuove formulazione in modo da dare ai loro clienti quel plus che può essere determinante per battere la concorrenza cercando, quantomeno, di ottimizzare le linee produttive esistenti. Anzi, osserva qualcuno, può essere proprio questo periodo di stasi del mercato a offrire spazio e tempo da dedicare alla ricerca e all’innovazione. Perché il sistema gomma plastica resti, come ha detto il professor Fortis parlando all’assemblea della Federazione, uno dei punti di forza del made in Italy con un surplus commerciale che è uno dei più alti del mondo. Ecco, qui a fianco, le cinque domande che abbiamo posto ai nostri interlocutori.
36
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
luglio
• agosto 2009 n. 570
1. Giusto un anno fa, all’epoca della nostra precedente inchiesta, si prevedeva che ci sarebbe stato un miglioramento della congiuntura nella seconda metà del 2008. In realtà non è andata così. Come avete affrontato questa situazione? 2. Nella prima parte del 2009 come sono andate le cose? E come prevede che si possa concludere l’anno? 3. La crisi della domanda interessa tutti i mercati o ce ne sono alcuni che continuano ancora a “tirare”? 4. In una fase di recessione si ritiene generalmente che una via d’uscita possa essere rappresentata dalla innovazione tecnologica. Questo può valere anche per i produttori di mescole? E in che senso? 5. Trovate che i vostri fornitori di materie prime e di apparecchiature per il vostro processo produttivoi costruttori di macchine vi stiano dando una mano in questa direzione dell’innovazione?
Inchiesta mescole
Raffaele Ferro T.S.F. s.r.l. 1. La seconda metà del 2008 ha in effetti mostrato una brusca ed inattesa caduta degli ordini. Il primo impatto si è verificato sugli FKM seguiti, dopo un paio di mesi, anche dai VMQ. A fronte di questo evento la nostra scelta è stata di non prendere alcuna decisione affrettata ma di attendere gli eventi. Solo verso fine anno si è ridotto leggermente il personale non facendo ricorso all’apporto del personale esterno. 2. Purtroppo la prima parte del 2009 ha confermato la congiuntura fortemente negativa riscontrabile a tutti i livelli. L’uso della cassa integrazione è stata una scelta necessaria. Un mercato “isterico” ha comportato stress produttivi e gestionali che abbiamo cercato di affrontare con la dovuta calma e confidenza nelle nostre reali capacità di continuare una politica di investimenti in strutture, persone e ricerca che continuiamo a ritenere parte essenziale della nostra storia passata e futura. Per la chiusura dell’anno abbiamo più speranze che certezze. L’imprevedibilità del futuro prossimo è proprio un elemento caratterizzante di questa crisi economico-finanziaria. Ci manteniamo pronti a seguire gli eventi senza eccessivi ottimismi né ulteriori pessimismi. 3. Il nostro mercato di riferimento è certamente l’automotive che ha risentito maggiormente degli eventi, gli altri mercati quali l’elettrodomestico, l’alimentare, il chimico e petrolchimico…sinceramente non ci sembrano comunque esenti da problemi, chi più, chi meno è colpito dalla pesante crisi in atto. 4. L’impressione generale è che questa asserzione sia vera, molte aziende si
-stanno riorganizzando, nei limiti del possibile, cercando di rinnovare il proprio portafoglio tecnologico. In particolare TSF ha ancor di più investito in innovazione sviluppando ed offrendo nuove mescole ad alto contenuto tecnologico, cito ad esempio materiali FKM espansi, a basso coefficiente di attrito, per bassissime temperature. Abbiamo inoltre incrementato il nostro parco mescole a base di FFKM perfluoroelastomeri). Per quanto riguarda i siliconi stiamo iniziando ad offrire nuove mescole per manufatti espansi. Il nostro laboratorio è stato inoltre dotato di rinnovate strutture per analisi reologica. 5. Sinceramente non molto.
Carlo Nolli PMG s.p.a. 1. Nella prima metà del 2008, fino a fine settembre, il volume di lavoro per PMG è stato molto positivo con un trend importante di crescita a due cifre rispetto all’anno precedente. Nell’ultimo trimestre ed in modo più marcato a partire da fine ottobre- inizio novembre si è verificata una brusca frenata della domanda da parte dei nostri clienti con i livelli di vendita scesi grossomodo alla metà dei volumi dello stesso periodo dell’anno precedente. Da parte nostra abbiamo cercato di tamponare la situazione, dato i tempi molto rapidi in cui si è verificata la caduta della domanda, ottimizzando al meglio i tempi di produzione e l’utilizzazione dei diversi impianti produttivi e controllando al contempo che i livelli di stock delle materie prime non raggiungessero livelli antieconomici. 2. L’inizio del 2009 almeno nel primo luglio
Carlo Nolli
trimestre ha confermato i valori molto bassi della domanda di mercato dell’ultimo periodo del 2008, con piccole riprese saltuarie e non costanti della domanda probabilmente legate alla ricomposizione dei livelli di scorte minime nella filiera, che da un aumento vero e proprio della richiesta del mercato. Nel secondo trimestre si sono verificati alcuni segni più robusti di ripresa ma i livelli generali di domanda sono ancora ben inferiori a quelli di inizio 2008 e alle nostre aspettative. Riteniamo che la domanda possa continuare a crescere sebbene molto lentamente ma con costanza nel secondo e terzo trimestre, storicamente mesi di buon livello e consolidarsi verso fine anno. Val la pena di ricordare che la crisi di mercato si ripercuote non solo sui bassi volumi di vendita ma anche con una difficile situazione finanziaria di alcuni settori, vedi i grossi gruppi auto nord-americani, e la conseguente difficoltà nel recupero dei crediti o della solvibilità del mercato in genere. Riteniamo comunque che se vera ripresa ci sarà potrà verificarsi non prima dell’inizio del prossimo anno, sempre che il trend moderatamente positivo che stiamo osservando ora possa confermarsi fino a fine del 2009. 3. I numeri della crisi sono abbastanza generalizzati per tutti i settori e per i diversi paesi dell’ Europa occidentale
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
37
Inchiesta mescole
dove noi operiamo, diverso per i paesi dell’Europa Centrale e dellEst che presentano variazioni più significative. Il settore probabilmente più toccato è stato quello dell’auto anche perché probabilmente il più importante e meglio definito, ma anche altri settori quelli quello delle costruzioni e dell’elettrodomestico hanno fatto registrare diminuzione della domanda dell’ordine del 30-45%. Alcuni mercati all’Est più emergenti hanno forse risentito meno del calo dei volumi perché in una situazione generalizzata ancora di crescita o di nuovi insediamenti e sviluppi, ma non penso si possano indicare settori o mercati meno penalizzati di altri. 4. In questi periodi di maggiore “calma” produttiva abbiamo avuto a disposizione più tempo ed risorse da dedicare alle sviluppo di nuove applicazioni e alla ottimizzazione dei prodotti e processi già consolidati. Si stanno così valutando con più attenzione nuove mescole a base di innovativi elastomeri fluorurati a ridotti tempi di post-curing e a migliorata prestazione, che saranno presentati in occasione della Fiera di Norimberga ed altri compounds a base di gomma ACM per il settore automotive a migliorata prestazioni termiche e in HNBR per applicazioni acqua e gas. 5. I produttori di materie prime per applicazioni più speciali, tipo gli elastomeri ad alta prestazione come accennato hanno una attività continua di sviluppo da cui continuamente traiamo spunti per i nostri sviluppi applicativi. Per quanto riguarda i costruttori di apparecchiature e macchine di processo abbiamo già raggiunto un buon grado di automazione e di controllo del processo produttivo e un ulteriore miglioramento verrà ottenuto nel corso del 2009 con l’istallazione di una nuova linea per le mescole colorate con 38
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
un mescolatore chiuso a tecnologia intermix con rotori compenetranti completamente automatizzata. Rimaniamo comunque del parere che l’innovazione tecnologica di prodotto e di processo sia necessaria e indispensabile per fare fronte a quei mercati che fanno dei bassi costi del lavoro e della materia prima i loro punti di forza.
Gianluca Baioni CENTER GOMMA s.r.l. 1. Nel 2009 la nostra società ha ben affrontato la congiuntura economica negativa. Tutto questo grazie ad una politica produttiva rivolta sia alla differenziazione dei mercati sia alla realizzazione di nuovi prodotti e brevetti come ad esempio il nostro Ecorubber Pallet. 2. Nel primo trimestre abbiamo riscontrato un rallentamento su tutto il comparto produttivo. Nel secondo la situazione è cambiata dando origine ad un lieve recupero sul gap negativo. Resta comunque difficile fare previsioni sia nel breve che nel lungo periodo. Rimaniamo pur sempre fiduciosi che l’economia possa gradualmente riprendere. 3. La crisi ha interessato tutti i mercati. Purtroppo nessun settore da noi toccato ha dimostrato di non risentire dell’effetto della crisi. Quello che possiamo evidenziare è il grande sforzo da parte di tutta la clientela nel reagire alla congiuntura negativa escogitando nuove strategie sia a livello di processo sia a livello di marketing. 4. La Center Gomma ha puntato molto sull’innovazione. In termini di ricerca luglio
• agosto 2009 n. 570
di processo abbiamo cercato di ottimizzare e sviluppare le esistenti linee produttive non dimenticando l’utilizzo degli scarti di gomma. 5. Nella ricerca e sviluppo ci siamo chiaramente affidati alla collaborazione dei nostri fornitori abituali i quali hanno risposto in modo soddisfacente.
Gabriella Piovanelli MULTICOM s.r.l. 1. Limitando le spese del personale, razionalizzando trasporti e costi bancari, ottenendo qualche riduzioni da parte dei fornitori, ad esempio; così a fine anno abbiamo avuto un bilancio in utile. 2. Deboli i primi quattro mesi, buono maggio che è stato pari al 2008. L’Italia ha poi rispetto agli altri paesi europei due handicap. Da un lato il sistema bancario con l’accredito al 10 del mese successivo del portafoglio; dall’altro il sistema delle festività. Dopo le festività d’inizio anno i paesi del nord Europa hanno quasi tutti i mesi festività ecclesiastiche (quindi con lunghi ponti) che noi non
Gabriella Piovanelli
Inchiesta mescole
abbiamo più: perciò quei paesi sino a inizio giugno non sono operativi al 100%, dopo di che hanno le ferie in luglio mentre noi le abbiamo ad agosto. Per la mia esperienza trentennale per questi motivi si arriva a lavorare a pieno ritmo per non più di sei mesi in un anno. 3. Interessa tutti i mercati. Noi forniamo in particolare i settori della riparazione nastri in gomma, della ricostruzione dei pneumatici, dello stampaggio articoli tecnici, del granulato per campi tennis: sono settori che da mesi subiscono cali sino al 70%. 4. Innovazione ovvero investimenti non sono pensabili in questi momenti. E ciò non solo dal punto di vista dell’impegno finanziario ma anche a causa del fatto che i lotti produttivi sono estremamente ridotti e non danno redditività. 5. Non saprei rispondere perché non ho elementi significativi da mettere in campo.
Stanislao Mennella CENTRO MESCOLE SUD s.p.a. 1. La fine del 2008 per noi, a differenza di molte realtà italiane, è stata tutto sommato soddisfacente. La crisi sembrava solo sfiorarci, anche se ci faceva immaginare un inizio 2009 nero anche per noi. Per questo pensavamo già a come affrontare un periodo che sicuramente sarebbe stato molto difficoltoso. Tra le soluzioni adottate quella di maggiore impatto è stata la riduzione dei costi. 2. Come immaginavamo, male. C’è stata una crisi molto forte che solo oggi sembra lentamente riprendersi. Ri-
teniamo comunque che il peggio sia passato e che fine anno ci riservi un sostanziale miglioramento, non ai livelli del 2008, ma migliore rispetto all’inizio del 2009. 3. Abbiamo avuto l’impressione che la crisi interessi, chi più e chi meno, tutti i mercati. Almeno quelli legati al nostro campo di interesse. 4. Per fare innovazione tecnologica, bisogna fare investimenti. Molte aziende hanno difficoltà economiche, e molte altre che potrebbero farlo, aspettano magari tempi migliori. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto innovazione; molto mirata e solo in settori specifici. 5. Direi di sì, abbiamo la fortuna di avere fornitori preparati e sempre disponibili ad incontri mirati in tal senso.
Fabio Giambelli DOW CORNING s.p.a. 1. A partire dal mese di ottobre 2008 la domanda mondiale è velocemente crollata a livelli inaspettati. Dow Corning ha cercato di adattare i livelli di produzione e di inventario alla nuova domanda effettuando rapide modifiche grazie alla capacità di fornitura globale ormai da anni consolidata nei vari paesi. 2. La domanda non è ancora risalita a livelli soddisfacenti seppur qualche segnale si riesca ad intravedere. Le previsioni sono di una lenta risalita nel corso del terzo trimestre dell’anno ma sembra ormai chiaro che prima del 2010 non si potrà parlare di una vera e propria ripresa. Il mercato dell’auto e la fiducia del consumatore medio e conseguente ripresa dei consumi avranno un ruolo ovviamente importante in tal senso. luglio
Fabio Giambelli
3. È evidente che la domanda mondiale ed europea rimane molto inferiore rispetto all’anno precedente, con qualche eccezione ad esempio nel segmento di mercato relativo ad energie innovative. 4. L’innovazione tecnologica rimane da sempre una delle principali priorità di Dow Corning e sono stati fatti grandi sforzi economici in tale direzione attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti quali il fuorosilicone liquido e la ricerca di sinergie ed efficienze interne per il mantenimento di un livello di qualità e servizi adeguato. 5. In una fase critica come l’attuale, gli investimenti in nuovi progetti e/o prodotti sono ancor più selettivi e critici. Dow Corning ritiene di avere partner affidabili con i quali si sforza di dialogare continuamente alla ricerca di innovazioni che non vadano a scapito della qualità e offrano soluzioni di maggior competitività ai clienti ed utilizzatori dei nostri prodotti.
Massimo Mosconi EVERCOMPOUNDS s.p.a. 1. Le nostre previsioni fatte per l’anno 2008 sono state confermate e la crisi
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
39
Inchiesta mescole
evidenziata nell’ultima parte dell’anno fortunatamente non l’abbiamo sentita. 2. La ripresa delle attività nel 2009 ci ha dato immediatamente l’evidenza della crisi, sia sul fronte della quantità che, ancor più incisivamente, sul fronte finanziario. Secondo il mio punto di vista per tutto il 2009 non si vedrà nessun segnale concreto di una piccola ripresa , quindi prevediamo una diminuzione a due cifre degli introiti del 2009 rispetto al 2008. 3. Nell’ambito dei settori che noi serviamo non abbiamo riscontrato un mercato che non abbia risentito pesantemente della crisi; crisi di volumi o finanziaria. 4. Ritengo che la ricerca debba avere sempre un’importanza dominante nello sviluppo delle nostre attività, perché dobbiamo costantemente “stuzzicare” i nostri clienti con sviluppi innovativi per ogni specifico mercato. 5. Il rapporto con i fornitori è per noi uno dei pilastri fondamentali per la nostra esistenza e penso che sia ad oggi di reciproca soddisfazione.
Chiara Montagnini
1. Il bilancio a fine dicembre si è chiuso con dati nel complesso incoraggianti che premiano l’impegno di un’azienda che opera nel settore da oltre 50 anni. Analizzando l’andamento dello scorso anno si evidenzia una crescita decisamente in controtendenza rispetto alla situazione del mercato italiano. Si è verificata una buona domanda e una produzione in crescita di circa il 4%
rispetto allo stesso periodo del 2007. Non vi è comunque dubbio che il nostro paese stia attraversando un momento di difficoltà economica per far fronte alla quale la nostra azienda sta adottando diverse strategie, sia per ricercare maggiori margini di efficienza, che per rafforzare la propria competitività. Per citarne alcuni esempi: ammodernamento degli impianti per il miglioramento dei prodotti e l’ampliamento dell’offerta; puntare sulla qualità senza aumentare i prezzi ma intervenendo per migliorare l’efficienza produttiva. 2. L’analisi della produzione industriale, nella prima parte di quest’anno, fa emergere segnali di forte difficoltà, avvertita in misura profonda e pressoché generalizzata da tutti i settori. Il dettaglio evidenzia una flessione produttiva a due cifre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La fase economica che stiamo attraversando continua ad essere pesante; è difficile essere ottimisti, anche se con tutte le cautele necessarie va per altro espressa una certa fiducia per i segnali di rallentamento della crisi in atto. È migliorato lo scenario complessivo, sembrano scongiurati i rischi di una crisi sistematica mentre si incominciano ad intravedere i pri-
40
luglio
Chiara Montagnani SOLGOMMA s.p.a.
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
• agosto 2009 n. 570
mi segnali di una maggiore fiducia da parte del sistema finanziario. 3. Le ripercussioni del peggioramento congiunturale possono differire a seconda del ramo di attività e della posizione del mercato. Particolarmente colpita è l’industria di esportazione, soprattutto quella produttrice di beni strumentali. Sembrano invece averne risentito in maniera meno determinante le imprese orientate al mercato interno e ai beni di consumo. Nella nostra realtà posso citare alcune tipologie di prodotti che continuano ad avere un andamento orientato alla crescita, uno su tutti l’articolo legato al comparto energetico. 4. L’impegno costante in ricerca e sviluppo permette di superare le sfide che lo scenario economico particolarmente difficile oggi ci offre. L’innovazione tecnologica fa parte del rinnovamento costante necessario per migliorare la qualità del prodotto/servizio. Contribuisce in modo essenziale a ridurre gli effetti negativi della nostra economia. Non ritengo tuttavia che in questo momento risolva una crisi legata soprattutto a problemi finanziari. 5. Chiunque oggi sta cercando di proporre alternative che possano aiutare a migliorare questa situazione, anche a discapito dei propri margini di guadagno. In questa fase è fondamentale tenere alta la guardia così da non perdere i numerosi vantaggi competitivi e d’innovazione che negli anni siamo riusciti a raggiungere.
Cristina Vincenzi NUOVA V.M. s.p.a. 1. Il settore in cui operiamo prevalentemente, cioè la produzione di mescole
Inchiesta mescole
a base PUR per il settore ceramico, è stato abbastanza attivo comunque sino a fine 2008. La nostra società, già in tempi in cui non esistevano ancora ombre di crisi, ha iniziato a produrre mescole molto particolari, basate non solo sul PUR, per applicazioni di nicchia ed in cui venisse richiesta anche una grande accuratezza nel confezionamento oltre al contenuto tecnologico elevato. 2. L’inizio del 2009 è stato caratterizzato da una forte flessione, tuttavia la diversificazione che abbiamo iniziato lo scorso anno, fermo restando il nostro core business del PUR, ci ha consentito di attenuare parzialmente l’urto. Da qualche mese pare si avvertano segnali di ripresa, che pur non essendo eclatanti ci fanno ben sperare nel prosieguo dell’anno. La nostra produzione di mescole in PUR viene venduta in tutto il mondo e gli sforzi che sono stati profusi sia nel settore tecnologico che in quello logistico ci stanno premiando con l’acquisizione di nuovi clienti. 3. Direi che tutti i mercati risentono della crisi, quello ceramico dove operiamo in modo particolare ed in tutto il mondo ne è particolarmente colpito per l’effetto della crisi edilizia. Per contro stiamo avendo buoni risultati in quei settori particolari in cui abbiamo creduto già in tempi “non sospetti”. 4. Sappiamo tutti che il mondo della gomma, purtroppo da molti anni, e paragonato con il mondo della plastica, non è in grado di offrire delle innovazioni tali da abbatterne i costi in modo drastico. Nel campo delle mescole, in particolare, crediamo che la soluzione migliore sia la ricerca continua; anche quando tutto sembra consolidato ed inamovibile la ricerca continua ti consente di sviluppare nuove soluzioni migliorative ed alternative a quanto già esistente.
5. Diremmo senz’altro di sì. Stiamo operando importanti studi con i fornitori di materie prime, tali che consentano di ottenere mescole più performanti dal punto di vista tecnico, e con uno sguardo particolare alla salvaguardia ambientale. Lo stesso si può dire con i fornitori di macchinari; tutto sommato la crisi ha sortito l’effetto di stimolare nuove attività in tutti gli operatori del settore. Matteo Tovo
Matteo Tovo TOVO GOMMA s.p.a. 1. L’economia mondiale sta attraversando un cambio epocale. Gli imprenditori conosciuti in questi anni, che hanno attraversato in diverse generazioni periodi di crescita e di crisi, non si ricordano periodi analoghi, in termine di recessione. L’azienda sta affrontando la situazione lottando con tutte le difficoltà del caso, ma allo stesso tempo con una solida consapevolezza per il futuro, frutto del lavoro fatto internamente e con i propri clienti fidelizzati. Nel concreto siamo concentrati sul mantenimento dei volumi storici, per quanto questo sia possibile, e sullo sviluppo di specialties per nuovi progetti di mescole e lastre che si rivolgono a nuovi mercati o per applicazioni con volumi più ridotti ma con maggiore contenuto tecnologico. 2. Alla chiusura del secondo trimestre, si mantiene la riduzione di volumi subita in chiusura d’anno 2008, mentre nelle ultime settimane avvertiamo qualche timido segnale di ripresa. Crediamo ci possano essere ulteriori segnali di miglioramento a partire da settembre, che potranno contribuire alla riduzione delle perdite percentuali subite nella prima parte dell’anno. luglio
3. Ci sono mercati più colpiti e altri meno ma non conosciamo, nella gomma, settori che oggi siano trainanti, con qualche rara eccezione. 4. L’innovazione tecnologica è il fattore vincente per il futuro di una azienda ed è in questi momenti che si possono cogliere opportunità sino ad ora rimaste nel cassetto. 5. Esistono fornitori più reattivi e orientati al futuro di altri; questi, sono i fornitori che cerchiamo.
Ciro D’Auria KRAIBURG ITALIA s.r.l. 1. In questa situazione di crisi la Kraiburg punta sull’acquisizione di nuovi clienti che non ubbidiscano alla logica della rincorsa dei prezzi e guarda allo sviluppo di nuove mescole polimeriche e soluzioni tailor-made. 2. Osserviamo dei forti cambiamenti sul mercato e in particolare che taluni produttori di mescole non sono in grado di distinguersi dai loro concorrenti e hanno quindi sempre più difficoltà di sopravvivenza. La dura lotta dei prezzi tende a spostarsi verso l´est Europa, mentre fattori come qualità e
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
41
Inchiesta mescole gesto eDitore
guida
con CD
2 009
guide to the italian rubber industry
SBR & BR NBR & NBR/PVC Polyisoprene SKI-3 & SKI-3S
09
Butyl Rubber
FKM
Chemicals
Paints, Inks, Cements & Lubricants
e
20
G
to e
CERTIFICATO N. 3641
EPDM
SBS & SIS
Carbon Black
dit or
ui da
Polychloroprene CR
L it ’in de ali du lla an str a ia go m m ge a s
ramente superiore a quella di un fornitoree che offre prima di tutto delle mescole standard. 5. Attraverso una collaborazione decennale con i nostri fornitori di materie prime più importanti possiamo confidare di ottenere anche in tempi difficili il supporto necessario. Questo concerne non solo i progetti correnti ma sopra tutto quelli innovativi.
L’industria italiana della gomma
Ciro D’Auria
innovazione continueranno a concentrarsi nel centro Europa. 3. I clienti specializzati su mercati molto particolari (prodotti di nicchia) saranno capaci di affermarsi anche nel 2009. Mantenere e coltivare i rapporti con gli stessi fornitori e l’assistenza garantiscono la propria posizione sul mercato. Collaborazioni a lungo termine dimostreranno la loro superiorità su investimenti veloci e di corta visione. 4. Attraverso un alto livello di innovazione siamo in grado di distinguerci dalla concorrenza. Mentre i concorrenti si definiscono in prima linea attraverso il prezzo, un’azienda innovativa è in grado farlo attraverso le sue performance e l’esclusività dei suoi prodotti. Questo vale tanto per il fornitore di mescole quanto per chi fabbrica prodotti finiti. Inoltre siamo capaci di fiancheggiare il nostro cliente mettendogli a disposizione del materiale che gli offre la possibilità di dimostrarsi innovativo, avvantaggiandosi così nei confronti dei suoi concorrenti. Bisogna però tener conto che innovazioni non arrivano sul mercato da un giorno all’altro. Sotto questo profilo Kraiburg può invece vantare una storia piena di successi. Dal nostro punto di vista il fornitore di mescole innovativo si trova in una posizione chia42
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
Giovanni Montanari MIXER s.p.a. 1. Il 2008 è stato un anno positivo ad esclusione dell’ultimo bimestre. Abbiamo superato il problema riequilibrando le scorte di magazzino, praticamente inesistenti fino a quel periodo. 2. Mixer nei primi 5 mesi dell’anno ha subito una flessione di circa il 25%. La mia opinione è che questo trend sia difficilmente migliorabile durante il resto dell’anno. 3. Mixer produce esclusivamente mescole e riempitivi per l’industria dei cavi, pertanto mi è difficile fare valutazioni su altri mercati che conosco solo attraverso informazioni indirette. 4. Sicuramente in situazione recessiva, immettere sul mercato progetti e prodotti innovativi è di fondamentale importanza, aiuta l’azienda a mantenere un rapporto con la clientela abituale e ad allargare ad altri potenziali clienti la conoscenza e la capacità della azienda. 5. In linea di massima siamo noi produttori di mescole a richiedere e non i nostri fornitori ad essere propositivi. Negli ultimi anni infatti a vario titolo è sparita la figura del cosiddetto tecnico-commerciale.
luglio
• agosto 2009 n. 570
€ 80
CD-ROM INCLUSO PER UNA RICERCA FACILE E VELOCE
oltre 600 produttori di articoli in gomma più di 300 fornitori di macchine e materie prime centinaia di prodotti
Acquista la Guida, invia una mail a:
gesto@gestoeditore.it
avrai uno sconto del 10% sul prezzo di copertina.
www.gestoeditore.it
Presse a iniezione
Vicini al cliente per innovare e viceversa di Giuseppe Cantalupo
Il 27 e il 28 di maggio si è svolta, presso lo stabilimento della Engel di St. Valentin, presso Linz, Austria, l’edizione 2009 del tradizionale Simposio tecnologico della casa austriaca, leader mondiale nella costruzione di macchine per lo stampaggio a iniezione della gomma e della plastica. Molte e interessanti le novità presentate sia direttamente sul campo, nella sezione dimostrativa, che nel corso di conferenze sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e sulle tendenze di mercato. Nel corso della manifestazione sono stati premiati gli utilizzatori di macchine Engel per le applicazioni più innovative realizzate con apparecchiature senza colonne.
“C
lose to the customer, open to innovation”: “Vicini al Cliente e aperti all’innovazione”. È lo slogan che ha scandito le varie fasi della manifestazione più importante dell’anno della Engel. E che esprime compiutamente il criterio al quale la società austriaca informa la sua strategia: la vicinanza al cliente permette di conoscerne le esigenze e, quindi, di fare innovazione; ma vale anche il processo inverso: innovare significa stare vicino al cliente per metterlo in grado di far fronte a nuove richieste del mercato. E il ciclo si chiude. Un ciclo reso con efficacia dal gioco di parole dello slogan, nel quale “close”, oltre alla vicinanza, esprime anche il concetto della chiusura, e “open” quello dell’apertura. Chiusura e apertura, quindi: inizio e fine
del ciclo dello stampaggio a iniezione. Due movimenti che durano pochi secondi, ma che con la loro perfezione e la loro precisione rappresentano il risultato di un lavoro di ricerca di alta tecnologia costantemente rivolta a migliorarne l’efficienza.
La manifestazione Il simposio tecnologico è a cadenza triennale, e anche l’edizione di quest’anno ha riscosso un notevole successo presso i partecipanti per il suo contenuto tecnico e per la sua perfetta organizzazione. Il programma della due-giorni era fitto, ma la cura con la quale era stato preparato ne ha reso semplice lo svolgimento. Tra clienti Engel, partner e utilizzatori degli articoli stampati erano luglio
presenti oltre 2.000 visitatori, provenienti da 45 paesi. Un record per Engel, che non aveva mai registrato un’affluenza così alta di partecipanti a nessun simposio precedente. La manifestazione si è svolta in due giorni, con lo stesso programma nelle due giornate: presentazioni al mattino e dimostrazioni al pomeriggio. La giornata del 27 maggio è stata dedicata ai partecipanti di lingua tedesca; quella del 28 ai visitatori provenienti dalle altre parti del mondo, con le presentazioni in lingua inglese e traduzione simultanea in altre lingue, tra cui l’italiano. Le macchine esposte costituivano 17 isole di produzione automatizzate, in funzione, dedicate ai cinque principali settori industriali: automotive, telecomunicazioni/elettronica, medicale, stampaggio tecnico e packaging. Durante lo svolgimento della manifestazione hanno avuto luogo anche importanti eventi collaterali: la consegna degli “HL Awards 2009”, premi riconosciuti alle applicazioni di stampaggio più innovative realizzate con macchine Engel senza colonne; una conferenza stampa del Presidente del Gruppo Dr Neumann; la visita allo stabilimento di Schwertberg, la sede principale e la prima unità di produzione della società austriaca, dove attualmente si producono macchine a
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
43
Presse a iniezione
iniezione fino a 400 ton (a St. Valentin, invece, vengono fabbricate presse da 450 a 5.500 tonnellate con e senza colonne), e, all’interno di questo stabilimento, la visita al nuovo Training Centre, destinato principalmente all’addestramento dei dipendenti dei clienti Engel all’uso corretto delle macchine.
Le presentazioni Il filo conduttore è l’innovazione come strumento indispensabile per trovare le soluzioni tecnologiche adatte ad affrontare i problemi causati dall’evoluzione. Problemi che impongono l’esigenza imprescindibile di una migliore qualità della vita e di un maggior rispetto dell’ambiente. Le conferenze sono state molto articolate e approfondite. Ne riportiamo, in maniera necessariamente sommaria, gli aspetti salienti. Nella sua relazione “Mega trend futuri: l’attenzione focalizzata sull’industria dei polimeri”, Christopher Stillings, Innovation Manager di Bayer MaterialScience, parte dalla considerazione dell’elevato dinamismo che caratterizza i cambiamenti del mondo nel quale viviamo, quali la crescita della popolazione, l’intensificarsi dell’urbanizzazione, le variazioni del clima col conseguente riscaldamento globale, la maggiore attenzione rivolta alla cura del corpo e della salute, l’evoluzione tecnologica che determina una variazione continua dei mercati. E si chiede quale può essere il conseguente diverso modo di comportarsi del consumatore e di quali applicazioni tecnologiche si può aver bisogno per soddisfare le proprie future esigenze. Ferve il lavoro di ricerca di innovazioni per il futuro, e il relatore cita una lunga serie di progetti in corso di attuazione, che vanno dai materiali per l’isolamento termico degli edifici a quelli per le pale delle eliche delle tur44
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
bine a vento, dalla riduzione del peso delle auto, con l’impiego del policarbonato in sostituzione del vetro delle portiere del lunotto posteriore e del tetto, alla vetratura edilizia con l’utilizzo di lastre dello stesso materiale. Interessante l’annotazione che per ogni kg di poliuretano impiegato nell’isolamento termico delle case si ha una riduzione della quantità di CO2 immessa nell’atmosfera che va dai 360 ai 755 kg. Molto ampia e dettagliata la relazione “Ispirazione per innovare: opportunità offerte dalle nuove tecno-
Elemento decorativo trattato in superficie con coating antigraffio a base di PU con tecnologia Engel.
logie e da nuovi tipi di macchine” di Georg Steinbichler, Responsabile di R&D di Engel Austria. Nuovi mercati - nuovi prodotti potrebbe essere il sottotitolo di questa presentazione, nella quale l’autore considera una serie di mercati e la migliore combinazione prodotto/tecnologia per ogni specifica applicazione come, per esempio, ottica, illuminazione a LED nel settore auto, resistenza di superfici al graffio, superfici decorative. Il PC, il PMMA, i polimeri COC, il CSU e il PSU sono considerati polimeri che, oltre a possedere eccellenti proprietà ottiche, consentono anche una maggiore libertà di design luglio
• agosto 2009 n. 570
rispetto al vetro e rendono possibile l’integrazione di componenti ottici e meccanici. Lo stampaggio avviene per inietto-compressione con una macchina e-motion, particolarmente indicata per queste applicazioni. Nella produzione di elementi con superfici antigraffio il relatore ha parlato dell’insuperabilità del rivestimento con coating a base di PU effettuato con la tecnologia Engel. “Scocca airbag e scocca di un cellulare: applicazioni diverse richiedono soluzioni diverse” è il tema sviluppato da Christoph Lhota, Direttore della Business Unit Medical di Engel Austria. Il relatore illustra come la casa austriaca ha risposto alla specializzazione dei principali mercati: automotive, telecomunicazioni/elettronica, packaging, medicale e stampaggio tecnico. Diverso, ovviamente, il criterio seguito nei vari casi. Nell’auto il tema principale è stato l’integrazione funzionale di materiali diversi tra loro con la progressiva sostituzione di quelli pesanti con altri più leggeri: nel 1975 acciaio e ferro rappresentavano il 75% del peso totale medio di una vettura, la plastica il 6% e alluminio e magnesio il 5% circa. Nel 2010 i nuovi valori previsti saranno, rispettivamente, il 55%, il 22% e il 20% circa. Nel settore telecomunicazioni/ elettronica l’innovazione tecnologica sostanziale è stata la sostituzione dello schermo TV a tubo catodico (quota di mercato scesa dal 90% circa nel 2005 al 45% nel 2008) con lo schermo piatto a cristalli liquidi (LCD). E la tecnologia Engel produce LCD con presse con forza di chiusura fino a 3.000 tonnellate. Il prossimo trend del mercato - anticipa il relatore – è rappresentato dagli schermi OLED (Organic Light Emission Diode), che consumano meno e sono estremamente sottili (solo alcuni millimetri di spessore). Nel campo del packaging viene
Presse a iniezione
presa in considerazione la riduzione dei costi delle bottiglie di plastica dell’acqua minerale attraverso la riduzione del peso dei tappi. È un intervento non da poco, se si considera la crescita impressionante che ha avuto il consumo d’acqua minerale in circa quarant’anni, passando dai 10 litri circa pro capite/anno del 1970 ai 140 litri circa del 2008. I nuovi tappi vengono prodotti su una Engel emotion 180 T in cicli della durata di alcuni secondi. Nel settore medicale il criterio guida è stato la sicurezza sia della produzione in ambienti sterili che delle apparecchiature e degli strumenti di analisi fabbricati con parti prodotte con tecnologia Engel a ridotto consumo energetico. Nello stampaggio tecnico l’elemento conduttore è stato la flessibilità. Un esempio è fornito dalla realizzazione di un concetto proiettato nel futuro: l’utilizzo dell’acqua piovana
Cilindri per siringhe monouso a pareti sottili stampati su una e-motion 180 T.
raccolta in particolari serbatoi sotterranei, per la cui produzione occorrerà uno stampo dal peso ragguardevole di 185 tonnellate montato su una Engel duo 5.500. Un panel di tre esperti della società tedesca, Gerhard Dimmler, Erich Hochreiter e Josef Gießauf, ha discusso inoltre sul tema “Massima efficienza produttiva con il minimo consumo di energia”.
Dimmler ha illustrato e spiegato come, attraverso innovazioni tecnologiche successive, la casa austriaca sia arrivata a produrre macchine che consumano sempre meno delle precedenti. Ne è un esempio la macchina tutta elet- La duo 3550/500 pico. trica (3.800 kN), che consuma il 51% meno rispetto al corrispondente modello idraulico (2.800 kN). Un risparmio che, tradotto in soldi, vuol dire circa 10.000 euro/anno. Un’ulteriore ottimizzazione dell’efficienza energetica è stata raggiunta con l’iniezione servo-elettrica e la chiusura servo-idraulica, grazie alla quale la macchina consuma solo durante i movimenti. Hochreiter è entrato nel dettaglio del consumo energetico dell’unità di plastificazione e degli accorgimenti adottati per ridurre la dissipazione di energia e aumentare, di conseguenza, l’efficienza del sistema di riscaldamento durante il processo dello stampaggio. Gießauf ha mostrato come si ripartisce il consumo energetico tra le diverse fasi del processo (chiusura, iniezione, realizzazione e mantenimento della pressione, apertura e scarico) e come la tecnologia Engel garantisca un efficiente controllo dell’energia in questi stadi.
Le macchine Molte e interessanti le novità presentate in ben 17 isole di produzione, dimostrative dei risultati raggiunti dall’innovazione tecnologica Engel sul fronte dell’aumento della produttività con bassi consumi energetici. Siluglio
gnificativo, per citare un esempio, il miglioramento dell’efficienza della duo 500 pico con l’ecodrive, il sistema che, grazie alla servo-regolazione, riduce ancora di più il consumo di energia, che in questa macchina è già del 25% inferiore a quello delle presse della migliore concorrenza. Tra le macchine attive nello stampaggio per il packaging, una duo 3550/500 pico pack, che produceva un secchio da 8,5 litri completo di manico, e una e-motion 380 T, che realizzava tappi ad avvitamento per bottiglie con uno stampo a 96 impronte della KTW, hanno dato prova dell’alta velocità dei processi che la tecnologia Engel è in grado di raggiungere. Un esempio di tecnologia che guarda al futuro era fornito dalla emotion 200/55 tutta-elettrica e senza colonne, ottimizzata per la produzione sterile in camera bianca nel settore medicale: il cilindro di plastificazione è incapsulato, in modo da abbattere le emissioni di particelle contaminanti e di calore, e il circuito di lubrificazione della ginocchiera è sigillato, sì da evitare qualsiasi fuoriuscita incontrollata di olio. La macchina produceva fiale in copolimeri COC per vaccini con uno stampo della tedesca Köbelin/Eichstetten. Nello stesso settore una e-motion 180 T, anch’essa tutta-elettrica, pro-
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
45
Presse a iniezione
duceva cilindri per siringhe monouso da 2 ml a parete sottile con uno stampo a 32 impronte e con un tempo di ciclo di 5,9 secondi: più basso consumo di materiale, riduzione della durata del ciclo e, quindi, più basso consumo energetico i principali vantaggi di questa macchina, che possono tradursi in un risparmio complessivo anche del 30% rispetto alle siringhe prodotte con processi tradizionali. Nel settore automotive, ben sei macchine si esibivano al meglio della loro capacità tecnologica nello stampaggio di componenti per questa industria. Tra le applicazioni più interessanti citiamo quella della duo 11050H/4450M/1500 combi M, che produceva un inserto plancia direttamente ricoperto dello strato esterno estetico soft-touch schiumato: parte strutturale rigida e copertura esterna erano realizzate, cioè, in un’unica fase grazie alla tecnologia Dolphin, con uno stampaggio a decompressione.
2700/400 V compact (verticale), che produceva un soffietto con stampo dell’italiana ATG. Nello stampaggio tecnico, infine, si è vista in azione, insieme ad altre macchine, una rappresentante della nuova famiglia di presse victory spex che ha recentemente ampliato la gamma dei prodotti Engel: la victory 1050/220 spex. Equipaggiata con uno stampo per raccordi a 4 impronte della Poloplast, questa macchina forniva la dimostrazione concreta della possibilità di montare uno stampo di notevoli dimensioni su una apparecchiatura relativamente piccola, grazie all’assenza delle colonne. La possibilità di montare stampi grandi e ingombranti è uno dei principali punti di forza di queste nuove macchine della serie victory, nelle quali, come lo stesso nome “spex” dice, da “space extended”, è maggiore lo spazio sfruttabile per gli stampi. Altri vantaggi sono il più libero accesso al gruppo di chiusura, la maggiore facilità di automazione nell’estrazione dei pezzi stampati e il minor tempo richiesto per il cambio stampi e per la manutenzione. La tecnologia dello stampaggio a iniezione con macchine senza colonne nasce in Engel venti anni fa. E da allora è stato un succesLa elast 2700/400 V compact per lo stampaggio della gomma. so continuo, come testimonia la vendita di oltre 50.000 esemplari di Sempre in campo automotive, due queste macchine. La nascita della semacchine hanno portato in scena la rie speciale victory spex, presentata gomma: una e-max 200/100 LIM (Lidalla Engel in anteprima mondiale al quid Injection Moulding) tutta-eletPlast 09 di Milano, celebra appunto trica, che stampava una valvola in siquesto doppio evento. licone liquido LSR con uno stampo a Per sottolinearne ancora l’impor16 impronte della Elmet, e una elast 46
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
luglio
• agosto 2009 n. 570
tanza, la casa austriaca ha premiato, in occasione del Simposio 2009, le migliori applicazioni di stampaggio a iniezione in termini di tecnologia innovativa e efficienza energetica realizzate con macchine victory ed e-motion senza colonne. Gli HL Awards 2009 sono stati consegnati nel corso di una cerimonia svoltasi la sera del 27 maggio presso il Design Centre di Linz. I primi tre premi sono andati a ditte tedesche: l’oro alla Braun GmbH di Walldurn; l’argento alla Oechsler AG di Ansbach e il bronzo alla Härter-Mecutec GmbH & Co KG di Albstadt.
Risultati positivi nonostante la crisi In una conferenza stampa tenutasi la mattina del 28 maggio Peter Neumann, Presidente del Gruppo Engel, ha sottolineato la capacità di tenuta della società di fronte alla crisi, illustrando nel dettaglio trend di mercato delle macchine a iniezione e quote della casa austriaca nei cinque principali settori industriali. Uno sguardo panoramico ai dati Europa evidenzia la seguente situazione: automotive: quota del 30% nel 2008, 32% nel 2009, 35% nel 2010; telecomunicazioni/componenti elettronici: 18%, 20%, 21% , rispettivamente nei tre anni; medicale: 27%, 28%, 29%; stampaggio tecnico: 33%, 34%, 34%; packaging: 11%, 13%, 14%. Nonostante il crollo della domanda di macchine per lo stampaggio a iniezione in Europa da 14.000 unità nel 2007 a 7.000 nel 2009 (previsione), Engel è riuscita a espandere la sua quota nell’area dal 23% nel 2007 al 27% nel 2008. Questo, grazie anche al successo incontrato dal lancio delle macchine duo pico con forza di chiusura da 450 a 700 ton e della emax tutta-elettrica.
Presse a iniezione
Nel Nord America la quota è passata dal 9% nel 2004, al 12% nel 2008; in Asia dal 2 al 4% negli stessi anni. Media globale mondo: 7% nel 1999, 9% nel 2004, 13% nel 2008. Sul fronte del fatturato, nell’anno finanziario 2007/08 sono stati registrati, a livello mondo, 622 milioni di euro; nel 2008/09 la casa austriaca si è fermata a 591 milioni a causa della crisi della seconda metà dell’anno, che ha largamente neutralizzato la crescita, considerevole, del 25% registrata nei primi sei mesi. Per fronteggiare la difficile situazione provocata dalla sfavorevole congiuntura economica, il Presidente ha annunciato una serie di misure di riorganizzazione del personale, ma anche, sul piano tecnico, il lancio di soluzioni innovative per il futuro, come, per esempio, il completamento della
gamma delle duo pico da 450 a 700 ton di chiusura; la nuova serie di macchine victory spex, che mette a disposizione della clientela presse con forza anche da 28 a 400 ton che richiedono un investimento modesto (il che non è poco in un periodo difficile come quello attuale) e l’Engel onyx, un nuovo rivestimento delle viti
Punte di pipette fabbricate su una e-max 310/75.
VM spa ■ Produzione di mescole in gomma poliuretaniche a base poliestere e poliestere (UREPAN 600) per settore ceramico ed articolo tecnico ■ Produzione mescole colorate speciali ■ Fornitura impianti chiavi in mano per elastomeri poliuretanici bicomponenti ■ Rivestimenti antiusura a base poliuretanica □ Rubber compounds based on millable polyurethane polyether and polyester (UREPAN 600) for ceramic applications and technical items □ Coloured rubber compounds for special applications □ Know how for castable polyurethanes systems □ Polyurethane systems for anti-wear coating Stabilimento 1 - Viale Pordoi, 6/8 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536 801150 - Fax 0536 806696 Stabilimento 2 - Via Monginevro, 54 - 41049 Sassuolo (MO) www.nuovavm.it - email: nuovavm@nuovavm.it
a base di uno speciale carburo metallico, caratterizzato da un’alta resistenza all’abrasione e da una resistenza all’urto del 300% superiore a quella di altri coating esistenti sul mercato. Neumann ha chiuso la conferenza stampa ricordando le ultime innovazioni tecnologiche realizzate dalla Engel sul fronte del risparmio energetico come l’ecodrive, per esempio, introdotto nelle macchine victory e duo. A differenza del sistema idraulico non servo-assistito nei motori asincroni, con l’ecodrive il motore consuma solo quando lavora. Questo vuol dire che, oltre alla più alta efficienza energetica e, quindi, a un maggior rispetto dell’ambiente, il nuovo sistema procura anche il vantaggio di una maggiore silenziosità delle macchine.
Micronizzazione polveri per l’industria della gomma e delle materie plastiche
Tecnologia
Una nuova ruota strada per un controllo completo dei pneumatici di Luca Merlo
Collaudi di nuovi prodotti, verifiche di conformità alle normative ed agli standard di omologazione internazionali, sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e miglioramento di prodotto fanno parte da sempre dell’attività di ricerca dei maggiori produttori di pneumatici. Per poter svolgere nel modo più scientifico ed esaustivo questo genere di attività, presso il Centro Ricerca e Sviluppo Marangoni di Rovereto è entrata in funzione un’avanzata e sofisticata ruota strada per prove “indoor” di ogni genere di pneumatico: da quelli per le normali autovetture a quelli per i veicoli industriali, a quelli per gli impieghi sportivi. La nuova apparecchiatura ha permesso di sviluppare le nuove linee di prodotto a bassa resistenza al rotolamento che Marangoni presenterà nel corso del 2009: i pneumatici per autovettura E-logic, i ricostruiti per autocarro Ecomaster ed Ecoenergy, gli anelli prestampati Ringtread Energeco. Con la messa in opera della ruota strada si è completata la prima parte del programma messo in atto da Marangoni per potenziare il laboratorio di Rovereto per acquisire a livello di Gruppo nuove conoscenze utili alla messa a punto di prodotti, processi e tecnologie produttive destinati alla fabbricazione di pneumatici sia nuovi che ricostruiti, al controllo qualità, al monitoraggio della concorrenza, nonché agli studi per il risparmio energetico ed il rispetto dell’ambiente.
La macchina ruota strada: che cosa è? La ruota strada è un dispositivo “indoor” per testare i pneumatici secondo precisi criteri richiesti dall’ente omologatore, ma non solo, potendo servire da strumento per la messa a
punto di nuove coperture e soluzioni tecnologiche. È costituita da un tamburo d’acciaio ad asse orizzontale, spinto da un potente motore elettrico sino alla velocità periferica di 420 km/h, sul quale insistono due stazioni porta-pneumatici asservite a pistoni idraulici che ne
50
luglio
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
• agosto 2009 n. 570
La nuova ruota strada Marangoni in esercizio: prova di rolling resistance su un pneumatico vettura.
regolano l’avanzamento ed il carico. I pneumatici in prova sono montati sul mozzo portaruota di due stazioni e sono normalmente trascinati dal tamburo principale per contatto tramite il battistrada. Una delle due stazioni, destinata alle prove dei pneumatici per autovettura, trasporto leggero ed impieghi sportivi, effettua tre movimenti principali che riproducono l’assetto di una ruota montata sull’asse di un veicolo, simulando il carico verticale, gli angoli di camber e di deriva in sterzata. Per misurare le forze e le coppie in gioco, così come la resistenza al rotolamento, utilizza una cella dinamometrica di alta precisione calettata sull’asse porta-ruota. L’altra stazione, destinata alle prove di pneu-
Tecnologia
matici giganti nuovi e ricostruiti, effettua il solo movimento di traslazione per simulare il carico e monta un torsiometro per la misura della coppia resistente all’avanzamento del pneumatico (rolling resistance). L’operatore può impostare manualmente i programmi di prova, selezionando per ogni fase velocità, carico, pressione, nonché angoli di camber e di deriva, memorizzare il ciclo di prova e seguire su monitor l’analisi grafica dei risultati. La macchina ruota strada Marangoni è ovviamente dotata di sistemi di
arresto e di anti-collisione che intervengono automaticamente, qualora il pneumatico dovesse cedere durante la prova.
ratorio altamente automatizzata MTM, già operativa nello stabilimento di Rovereto come impianto pilota per la produzione di pneumatici vettura e come polo interattivo per la ricerca permanente di nuove soluzioni tecnologiche avanzate di prodotto, processo e macchinario. Come noto, in osservanza al piano 20-20-20 approvato di recente per contrastare i cambiamenti sul clima,il Consiglio europeo punta a limitare le emissioni di CO2 dei veicoli e, poiché i pneumatici contribuiscono con il loro rotolamento sino al 30% di tali emissioni, ha chiesto alle Case costruttrici un deciso contributo tecnologico per limitare il consumo di carburante riducendo la resistenza al rotolamento senza comprometterne l’impatto sonoro e la sicurezza con particolare riferimento alla tenuta sul bagnato. Le sofisticate attrezzature per misurare la resistenza al rotolamento di cui la Marangoni si è dotata contribuiranno a fare in modo che i pneumatici Marangoni possano ottenere le migliori classificazioni previste dal nuovo regolamento CE che entrerà in vigore nel 2012.
La macchina ruota strada: un’importante opportunità
La macchina permette di impostare e di effettuare tutte le prove richieste dagli standard internazionali di certificazione e le più severe metodologie di fatica ed altissima velocità, simulando le più critiche condizioni nell’uso stradale nonché le misure di resistenza al rotolamento, studi sulla dinamica del pneumatico e misura dei parametri d’ingresso per i simulatori di dinamica del veicolo richiesti dal primo equipaggiamento. La nuova macchina ruota strada si integra Lo stesso dispositivo Marangoni può essere efficacemente utilizzato perfettamente per il test indoor di pneumatico autocarro, qui ritratto in una prova con l’isola labodi alta velocità .
L'INDUSTRIA DELLA GOMMA / ELASTICA
Periodico mensile di informazione tecnica ed economica IRC 2009 FILTRAGGIO DELLA MESCOLA DISPOSITIVI ACCESSORI
569
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
56 19-75 N 00 ISS oMilan e di
TO
M
568
PLAS TM EGLI MM O DE E FL L PR UO EVIS STAM ROSI TO PAGG LICONI CH IO DE E GL
GO
ME
NS
567
ILE
I RE
SILI
EN
TI
I EL
AS
RIGE
TO
ME
RI
NERA
E DE
GL
ZION
E
I AL TR
I PO
LIM
ER
I RE
SIL
IEN
MAG
GIO
TI
2009
- NU
MER
O4
AP
RIL
E 200
9-
NU
ME
RO
3
ediz.
in ab
b. po
sta
le -
45%
- Ar
t. 2,
comm
a 20
/b Le
gge
662/9
6-
Filial
AS
ER IE FED DE ERA GL I AL ZIO TR I PO NE/L LIM IUC ER
- Sp
€ 90 € 100 € 130
ACC OR DO
GIuGNO 2009 - NuMERO 5
Me nsile
Italia Europa Estero
CO NS UN ME TIV SC O GES OLE TA PLAS T 09 TIO ILO NE DEL R-MA DE RIS DE CH GL I EL IO
SILE
THE BEST OF ITALY Mensile - Spediz. in abb. postale - 45% - Art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano - ISSN 0019-7556
Abbonamento annuale:
MEN
SBR & BR NBR & NBR/PVC Polyisoprene SKI-3 & SKI-3S Butyl Rubber Polychloroprene CR EPDM FKM SBS & SIS Carbon Black Chemicals Paints, Inks, Cements & Lubricants
www.gestoeditore.it luglio
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
51
Stampaggio a iniezione di materie plastiche e gomma di PROCACCINI TOMMASO & C. snc Progettazione e costruzione stampi Loc. Campocuiano, sc.–62024 ESANATOGLIA (MC) Tel.0737 / 889393 – 889566 . Fax. 0737 / 881484
Zona InD.le Ovest – 66043 CASOLI (CH) Tel.-Fax – 0872 - 982961
Cod.Fisc e Partita IVA : IT 00636560435 E-Mail : plasgomma@plasgomma.com Internet: www.plasgomma.com
AUTOMOTIVE, FITNESS, ELETTRODOMESTICI E STAMPI PLASGOMMA di Procaccini Tommaso & C. s.n.c. - Loc. Campocuiano sc. 62024 ESANATOGLIA (MC) Tel. 0737 / 889393 - 889566 - Fax 0737 / 881484 - Zona Ind.le Ovest - 66043 CASOLI (CH) - Tel.-Fax 0872.98296 plasgomma@plasgomma.com
www.plasgomma.com
Un corso della Federazione Gomma Plastica
Tutto quello che serve sapere della difettologia di Antonino Di Pasquale
“Difettologia: stampaggio ed estrusione gomma”, questo il titolo del corso organizzato in maggio dalla Federazione Gomma Plastica e coordinato da Giampaolo Giuliani. Per la prima volta nei corsi di formazione sulla gomma, tradizionalmente dedicati alle principali tecnologie di trasformazione, è stato affrontato un tema trasversale alle tecnologie che è quello dei difetti. L’iniziativa si è dimostrata molto interessante sia dal punto di vista propedeutico sia dal punto di vista analitico. Infatti, l’argomento è stato affrontato a partire dalle problematiche presenti già nella produzione di materie prime quali gli elastomeri, fino ad arrivare ai processi produttivi degli articoli finiti. Ecco in breve una sintesi degli argomenti trattati.
Costituzione, composizione e struttura delle mescole (relatore Elio Diani) Il relatore inizia la propria presentazione con alcuni cenni storici sul concetto di macromolecola dal tedesco Hermann Staudinger per poi arrivare a Giulio Natta e Karl Ziegler sulla scoperta della nuova famiglia di catalizzatori noti come “catalizzatori stereospecifici” o “catalizzatori Ziegler-Natta”. Nasce con essi la stereochimica e diventa fondamentale nella progettazione dei polimeri la visione a livello di struttura molecolare, responsabile in larga misura delle proprietà del materiale polimerico. La relazione prosegue sulla definizione di macromolecole, configu-
razione, conformazioni e soprattutto sulla correlazione tra proprietà e composizione del polimero. A conclusione si sottolinea l’importanza del processo produttivo industriale per ottenere strutture molecolare prive di difetti come per esempio nel caso di copolimeri a blocchi dove la sequenza dei rispettivi monomeri se non correttamente eseguita produrrebbe un prodotto non idoneo all’impiego poiché la relativa correlazione proprietàstruttura non è più rispettata.
Analisi e osservazioni della struttura: metodi distruttivi e non distruttivi (relatore Fabio Negroni) L’argomento del titolo è rilevante sia dal punto di visto strumentale sia luglio
dal punto di vista metodologico. Il relatore indica quali sono i metodi utilizzati per la valutazione della dispersione sia del nero di carbonio sia delle cariche chiare in una mescola attraverso: microscopio ottico; metodo rapido – il “Dispergrader”; dispersione degli altri ingredienti: microscopio elettronico con sonda EDS (Energy Dispersive Spectroscopy); microscopio FTIR; metodi basati su AFM (Atomic Force Microscop).
Effetto del processo di mescolazione sulla difettosità delle mescole (relatore Antonio Proni) Il terzo relatore espone i vari concetti relativi alla mescolazione attraverso le varie fasi: plastificazione della gomma, incorporazione delle cariche, mescolazione dispersiva e distributiva di tutti i componenti di una mescola. Per ottenere una mescola con caratteristiche ottimali è necessario che: i componenti siano perfettamente dispersi nella matrice elastomerica, la mescola sia facilmente trasformabile in semilavorato, vulcanizzi in modo efficiente ed uniforme, esplichi le proprietà di progetto sul prodotto finito. Il relatore prosegue e conclude con l’approfondimento di tutti i vari aspetti del processo di trasformazione con riferimenti relativi ai meccanismi per
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
53
Un corso della Federazione Gomma Plastica
l’incorpazione delle cariche, dell’efficienza di mixing, quindi il mixing dispersivo e distributivo ed il controllo attraverso il profilo della curva di potenza che è prodotta durante la fase di mescolazione in un mescolatore interno. Il rispetto di tutti i parametri di controllo riduce drasticamente la produzione di difettosità all’interno del ciclo produttivo mescole.
Assicurazione e controllo qualità per la produzione di mescole (relatore Domenico Marcocci) In questa presentazione il relatore pone l’accento sui vari aspetti di un ciclo produttivo come: • Criticità: utilizzo di molti componenti, forte influenza dell’aspetto uomo, processi non facilmente controllabili, dosatura piccoli ingredienti, versamento in banbury. • Tracciabilità e Rintracciabilità: la prima è il processo volto a tenere traccia di tutti gli elementi in ingresso che vanno a costituire un prodotto; la rintracciabilità è processo inverso, quello cioè che risale indietro nella catena per ricercare l’evento che ha scatenato la deviazione rispetto all’atteso (non conformità). Il relatore prosegue con la proiezione di immagini relative al processo produttivo della propria azienda come esempio del controllo del processo produttivo. Conclude con la dimostrazione dei risultati ottenuti grazie ad interventi mirati a ridurre la probabilità di produrre difetti all’interno del ciclo produttivo.
Metodologia per la qualità applicate al controllo e dalla riduzione dei difetti dei prodotti in gomma (relatore Gianni Rimondi) Il relatore introduce l’argomento portando ad esempio un ciclo produttivo dedicato alla produzione di pneumatici. L’analisi di seguito presentata 54
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
Da sinistra: Elio Diani, Pierluigi Pelanda, Rino Gilotta, Angelo Zeli, Umberto Dellepiane, il coordinatore Gian Paolo Giuliani.
configura una serie di possibili difetti produttivi da imputare in modo analitico a diversi fattori. Obiettivi generali della funzione qualità: costanza prestazionale, prevenzione dei difetti, riduzione della variabilità dei processi e degli scarti del prodotto. Qualità di fabbrica: garantisce il rispetto di piani di controllo per mantenere la qualità del prodotto entro i livelli programmati, coordinando l’attività delle diverse funzioni di fabbrica coinvolte; a tale scopo occorre l’esistenza di un adeguato livello di knowhow tra gli operatori, il mantenimento dei macchinari ai giusti livelli di efficienza e che vi sia un’adeguata attività di continuous improvement. La relazione si conclude con la proiezione d’immagini che evidenziano i vari casi di difetti produttivi ed i relativi ed efficaci interventi mirati alla soluzione del problema.
I DIFETTI PIÙ COMUNI E LE CAUSE Produzione di tubi idraulici e industriali (relatori Rino Gilotta e Pierluigi Pelanda) La prima parte della relazione riguarda la descrizione, conformazione/struttura di un tubo, i vari processi produttivi, le normative ecc. La seconda parte è la rappresentazione reale dei più comuni difetti prodotti all’interno del ciclo produttivo di luglio
• agosto 2009 n. 570
tubi. Il primo relatore introduce il concetto di tubo attraverso un’appropriata definizione:“il tubo di gomma è una condotta flessibile rinforzata o non, impiegata per trasferire materiali, di solito liquidi, gassosi o solidi in sospensione, da un erogatore ad un utilizzatore”. Essendo un elemento di connessione, la flessibilità è un parametro necessario per superare disassamenti fra la fonte erogante e il sistema utilizzatore, come anche per assorbire vibrazioni. Elementi di un tubo, sottostrato o tubo, rinforzo o carcassa, copertura, raccordi. La condizione necessaria per la realizzazione di un tubo a norma è che questi componenti, di qualunque materiale siano essi composti, devono essere tra loro compatibili in modo da realizzare un composito armonico in cui gli stessi esplicano la loro funzione e concorrono a realizzare un prodotto che soddisfi i requisiti normativi. La finalità di questa sessione, afferma il relatore, è il voler correlare le fasi del processo produttivo con i potenziali difetti che possono insorgere. Il relatore prosegue con la proiezione d’immagini riguardanti il processo produttivo di un tubo idraulico che prevede tre fasi: • realizzative: esame dei requisiti del cliente, definizione della norma, personalizzazioni, definizioni delle
Un corso della Federazione Gomma Plastica
mescole; • sviluppo operativo: analisi dei requisiti espressi e non, condizioni di esercizio e applicazione (pressione, temperatura, fluido circolante), normativa, marcatura ; • difettosità potenziali: rischio di produrre un tubo che non soddisfa il cliente, rischio di produrre un tubo fuori norma, marcatura non soddisfacente, tenendo presente che certe richieste possono essere antagoniste quindi non realizzabili. Il secondo relatore presenta il suo lavoro sulla base di una reale esperienza produttiva mettendo in evidenza tutta una serie di possibili e reali difettosità all’interno di un ciclo produttivo per tubi partendo dalla materia prima (mescola) e finendo ad analizzare i possibili difetti da imputare al personale operativo piuttosto che ad una scarsa manutenzione/ controllo dei macchinari/attrezzature operative.
Estrusione di profilati (relatore Umberto Dellepiane) In questa relazione sono trattate tutte le problematiche legate al processo produttivo di estrusi in gomma (gli esempi riportati riguardano il settore auto) dove il sistema di controllo qualitativo è fondamentale per evitare la produzione di difettosità sull’articolo finito tali da rendere il prodotto non idoneo all’applicazione. Il relatore espone una serie d’immagini a dimostrazione delle problematiche legate alla produzione di profili auto in gomma in funzione della complessità del profilato e delle relative prestazioni cui poi è soggetto l’articolo finito nel rispetto delle relative normative.
Stampaggio ad immersione (relatori Silvio Mutinelli e Massimo Sirotti) L’argomento trattato dal relatore è specifico all’utilizzo di latice di gom-
ma sia naturale sia sintetico con tutti i problemi che comporta la manipolazione e formulazioni di tali prodotti. Il latice di gomma utilizza una speciale tecnologia di lavorazione completamente diversa e a sè stante rispetto a quello conosciuta per le gomme solide. Si prosegue con la presentazione delle varie tecnologie e sistemi di lavorazioni comuni a tutti i tipi di latice: immersione semplice singola sine coagulante e immersione semplice multipla sine coagulante, quindi immersione con coagulante esterno e immersione a caldo con coagulante interno; estrusione a caldo, trafilatura in bagno acido, schiumatura, spalmatura, cocco gommato, cuoio rigenerato, tappi sughero ecc. Il relatore afferma che ogni sistema produttivo può portare a difetti di differente natura, sia chimici sia fisici e prosegue con la presentazione delle varie fasi produttive attraverso lo stampaggio a immersione mostrando alcuni esempi formulativi e relative specifiche della mescola. Conclude la sua presentazione con la verifica dei parametri mescola alla fine del ciclo produttivo.
Stampaggio a iniezione (relatore Angelo Zeli) L’ultima relazione presentata riguarda le problematiche più comuni presenti nel processo di stampaggio a iniezione della gomma e propone una guida per evitare alcuni inconvenienti in fase di stampaggio. Ecco alcuni esempi: cicli di stampaggio molto lunghi o almeno non soddisfacenti alla produttività preventivata; in questo caso è opportuno intervenire sui vari parametri che gestiscono non solo le caratteristiche reologiche della mescola ma anche la cinetica di vulcanizzazione piuttosto che i parametri macchina; distorsione dovuta alla presenza luglio
I partecipanti al corso.
di resine termoplastiche nella mescola oppure al fatto che il prodotto è sottovulcanizzato; il difetto può essere risolto con una maggiore attenzione nel rimuovere il pezzo dallo stampo, utilizzando una vulcanizzazione più spinta o ridurre la quantità di resina termoplastica. Altri difetti presentati con proposte di possibili soluzioni sono: l’appiccicosità sullo stampo, rottura di pezzi all’estrazione, bava incarnata, efflorescenza, bolle d’aria sotto la superficie dello stampato, segnature d’aria sulla superficie dello stampato, porosità all’interno del pezzo vulcanizzato, scottature durante lo stampaggio, infine il difficile problema dello sporcamento dello stampo in particolar modo per gli O-ring.
Nel corso degli interventi ed alla fine delle due giornate sono state fatte molte domande da parte dei partecipanti su come contrastare ed eliminare difetti del prodotto in diverse tecnologie di trasformazione e sono nate discussione approfondite con il contributo sia dei relatori che dei presenti. Infine, sono state distribuite ai partecipanti schede di valutazione del corso da cui è risultato un giudizio positivo (in una scala 1 - 4 voto medio tra 3, buono e 4, eccellente).
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
55
La soluzione per le richieste più esigenti. Le trasmissioni Hägglunds a frizione e velocità variabile forniscono potenza e flessibilità in una configurazione compatta, senza riduttori e fondazioni. La nostra gamma di motori e di azionamenti completi vi assicura il massimo controllo ed affidabilità, anche nelle condizioni più severe. Fateci conoscere le vostre esigenze. Hagglunds Drives Srl, Via Pogliano, 22 20020 Lainate (MI), Tel.: 02 93550660 info@it.hagglunds.com, www.hagglunds.com
Our drive is your performance.
dell'ESPCI sembra arrivato adpunto un punto di svolta, al gruppo francese 'ESPCI sembra arrivato ad un disviluppato svolta, grazie al gruppo francese Arkema c Il progetto di chimica supramolecolare neigrazie laboratori “Matière Molle etArke Chim Il progetto di chimica supramolecolare sviluppato nei laboratori “Matière Molle et appresta a introdurre sulsupramolecolare mercato una nuova serie dilaboratori resine ed elastomeri con il m presta introdurre sularrivato mercato nuova serie digrazie resine elastomeri conArkema iletmarc dell'ESPCI sembra ad una unad punto di svolta, aled gruppo francese Iladell'ESPCI progetto di chimica sviluppato nei “Matière Molle Chim sembra arrivato un punto di svolta, grazie al gruppo francese Arkec Reverlink. verlink. dell'ESPCI sembra arrivato un punto svolta, grazie gruppo Arkema appresta a introdurre sul mercato una nuova serie serie di resine ed elastomeri con ilcon marc appresta a introdurre sul ad mercato unadinuova di al resine edfrancese elastomeri ilc Arkema ha ottimizzato i processi produttivi un impianto pilota in grado di ilprodu appresta a introdurre sul mercato una in nuova serie di resine edinelastomeri marc ema ha ottimizzato i processi produttivi uninimpianto pilota grado di con produrre Reverlink. Reverlink. Reverlink. materiali supramolecolari sui scala semi-industriale, sufficienti sviluppi teriali supramolecolari sui processi scala semi-industriale, sufficienti peri i primi sviluppi Arkema ha ottimizzato produttivi in un in impianto pilota inperi grado di produrre Arkema ha ottimizzato processi produttivi un impianto pilota ini primi grado di produ Arkema ha ottimizzato i processi produttivi in un impianto pilota in grado di produrre materiali supramolecolari su scala semi-industriale, peri iperi primi sviluppi applicativi. L'impianto, localizzato nel complesso disufficienti Feuchy (Pas-de-Calais), in Fr plicativi. L'impianto, localizzato nel complesso di Feuchy (Pas-de-Calais), insvilupp Franci materiali supramolecolari su scala semi-industriale, sufficienti i primi materiali supramolecolari su scala semi-industriale, sufficienti peri i primi sviluppi applicativi. localizzato nel complesso didiFeuchy in gioggi in grado di L'impianto, produrre circa 100 tonnellate annue un costituito alFranc 60% in applicativi. grado di produrre circa 100 tonnellate annue dimateriale un(Pas-de-Calais), materiale costituito alF6 L'impianto, localizzato nel complesso di Feuchy (Pas-de-Calais), in Da Arkema la gomma che si autoripara applicativi. L'impianto, localizzato nel complesso di Feuchy (Pas-de-Calais), in Franci oggi ain grado diacidi produrre circa 100 tonnellate di undi materiale costituito al 60% omeri base di grassi ottenuti da oli oggi grado di produrre circa 100 tonnellate annue un materiale costituito al 6 oligomeri ainin base di acidi grassi ottenuti davegetali. oliannue vegetali. oggi grado di produrre circa 100 tonnellate annue di un materiale costituito al 60% oligomeri a base di acidi grassi ottenuti da oli vegetali. oligomeri aprincipale base acidi grassi ottenuti da“supramolecolari” oli vegetali. caratteristica principale dimolecolari questi “supramolecolari” risiede nel possesso d l progetto chimica sumateriali scala materiali semi- lecolari reversibili, ben di- manufatti soggetti a microLa caratteristica digrassi questi risiede nel posses oligomeri a dibase disu-di acidi ottenuti da oli vegetali. I pramolecolare svilupindustriale, sufficienti per versi dai legami permanenti fratture o incisioni. Laintermolecolari caratteristica principale di questi materiali “supramolecolari” risiede nel possesso caratteristica principale diapplicativi. questi materiali “supramolecolari” risiede nel possedd ami reversibili, ben diversi dai legami permanenti che caratterizzan legami intermolecolari reversibili, ben diversi dai legami permanenti che caratteri pato nei laboratori “Mai primi sviluppi che caratterizzano i polimeNel settore industriale, ad LaLa caratteristica principale di questi materiali “supramolecolari” risiede nel possesso legami intermolecolari ben diversi legami permanenti che essere caratterizzan tière Molle et Chimie”reversibili, L’impianto, localizzato nel tradizionali. Ciò consente esempio, potrebbe legami intermolecolari reversibili, benridiversi dai legami permanenti che caratter meri tradizionali. Ciò Ciò consente al materiale didai autoripararsi: è sufficiente ricongiun polimeri tradizionali. consente al materiale di autoripararsi: è sufficiente ricon legami intermolecolari reversibili, ben dai caratterizzan dell’ESPCI sembra arriva- complesso di Feuchy (Pas-diversi al materiale dilegami autoriparar-permanenti impiegato nellache produzione polimeri tradizionali. Ciò consente al materiale di autoripararsi: è sufficiente ricongiun polimeri tradizionali. Ciò consente al materiale di autoripararsi: è sufficiente ricon ad un punto di svolta,precedentemente de-Calais), in Francia,al è ogsi: è sufficiente ricongiundi nastri rivepolimeri tradizionali. Ciò consente materiale di ed autoripararsi: ètrasportatori, sufficiente ricongiung edue lembi di toun campione tagliato esercitare una lieve pressione lembi di un campione precedentemente tagliato ed esercitare una lieve pres grazie gruppo francese gi in grado di produrre cir- geretagliato i due lembi died un camstimenti anticorrosivi per lieve due due lembi dial un campione precedentemente una lieve pression due lembi di un campione precedentemente tagliato ed esercitare una pres lembi di campione precedentemente tagliato edesercitare esercitare una lieve pressione ntegrare leArkema parti ottenendo di elasticità e precedentemente resistenza molto vicini quelli origin che si un appresta a calivelli 100 tonnellate annue di pione tametalli, additivi pera adesireintegrare le parti ottenendo livelli di elasticità e resistenza molto vicini a quelli o reintegrare le parti ottenendo livelli di elasticità e resistenza molto vicini a quelli origin
TA C C U I N O
reintegrare le parti ottenendo livelli di gliato elasticità e una resistenza molto a quelli introdurre sulle mercato una un materialelivelli costituito ed esercitare lie- vi,molto leganti organici, vernici reintegrare parti ottenendo di alelasticità e resistenza vicinivicini a quelli origino nuova serie di resine ed
60% da oligomeri a base
ve pressione per reintegrare
e guarnizioni.
Questa tecnologia potrebbe fornire interessanti benefici nella produzione di manufatti
Questa tecnologia potrebbe benefici nella di man Questa tecnologia potrebbe fornire interessanti benefici produzione elastomeri con il marchio di acidi grassi fornire ottenuti da interessanti le parti ottenendo livellinella di Arkema haproduzione annunciatodi di manufatti soggetti a microfratture o incisioni. Nel settore industriale, ad esempio, potrebbe esse Reverlink. oli vegetali. elasticità e resistenza molto aver siglato una trentina esta tecnologia potrebbe fornire interessanti benefici nella produzione di manufatti Questa tecnologia potrebbe fornire interessanti benefici nella produzione di manu soggetti a microfratture o incisioni. Nel settore industriale, ad esempio, potrebbe soggetti a microfratture o incisioni. Nel settore industriale, ad esempio, potrebbe esse Arkema hanella ottimizzato i La caratteristica principavicini a quelli originari. di accordi riservati con alimpiegato produzione diNel nastri trasportatori, rivestimenti anticorrosivi per metalli, ggetti a microfratture o incisioni. settore industriale, ad esempio, potrebbe esse produttivi in produzione un oleincisioni. di di questi materiali “su-settore Questa tecnologia potrebtrettanti partner industriali impiegato nella di nastri trasportatori, rivestimenti anticorrosivi per m soggetti aprocessi microfratture Nel industriale, ad esempio, potrebbe impiegato nella produzione nastri trasportatori, rivestimenti anticorrosivi per metalli additivi per adesivi, organici, vernici e guarnizioni. impianto pilota in grado di leganti pramolecolari” risiede nel be fornire interessanti be- per sviluppare applicazioni piegato nella produzione dipossesso nastri trasportatori, rivestimenti anticorrosivi per metalli additivi per adesivi, leganti organici, vernici guarnizioni. additivi per adesivi, leganti vernici etrentina guarnizioni. impiegato nella produzione di nastri trasportatori, rivestimenti anticorrosivi per me produrre materiali supradi legami intermonefici nellaeproduzione di commerciali. con altrettanti Arkema ha annunciato diorganici, aver siglato una di accordi riservati pa ditivi per adesivi, leganti organici, vernici e guarnizioni. Arkema ha annunciato di aver siglato una trentina di accordi riservati con altretta Arkema haadesivi, annunciato di aver siglatovernici una trentina di accordi riservati con altrettanti p additivi per leganti organici, e guarnizioni. industriali per sviluppare applicazioni commerciali. ema haindustriali annunciato aver siglato unacommerciali. trentina di accordi riservati con con altrettanti p per di sviluppare applicazioni commerciali. industriali sviluppare Arkema ha per annunciato di applicazioni aver siglato una trentina di accordi riservati altretta
Nuovo impianto di fuori strada
ustriali per per sviluppare applicazioni commerciali. industriali sviluppare applicazioni commerciali. della Bridgestone
NUOVO IMPIANTO DI FUORI STRADA DELLA BRIDGESTONE NUOVO DI1976, FUORI STRADA DELLA BRIDGESTONE re mesi IMPIANTO prima del DI pre- FUORI dal quando iniziò ad DELLA a breve-lungo termine. Di Bridgestone ha anche reNUOVO IMPIANTO STRADA BRIDGESTONE
T
visto, è iniziata in giu-
operare l’impianto di Hofu.
qui la decisione di accelerare
so noto che la produzione
la produzione di pneumatici radiali pesanti per veicoli fuori strada, per cantieri e per lavori minerari. È il primo stabilimento aperto da Bridgestone in Giappone
prodotti minerari e da scavo ha determinato un forte squilibrio tra domanda e offerta di pneumatici per questi impieghi e che questo trend si prevede proseguirà
Si stima che lo stabilimento potrà dare lavoro a 329 addetti entro il 2012 e che nello stesso anno la capacità produttiva toccherà le 80 tonnellate al giorno.
mente anche nella fabbrica di Shimonoseki e che nella seconda metà del 2012 la produzione dei due impianti sarà superiore del 30% a quella attuale.
OVO IMPIANTO DIimpianto FUORI STRADA DELLA BRIDGESTONE gno, nel nuovo Bridgestone ha dichiarato l’entrata in funzione dell’im- di questi tipi di pneumatici NUOVO IMPIANTO DI FUORI STRADA DELLA BRIDGESTONE Bridgestone di Kitakyushu, che la crescente richiesta di pianto di Kitakyushu. pesanti continuerà regolar-
luglio
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
57
Taccuino
Haitian Europe si allea con IMG
H
aitian, una delle più importanti società cinesi nella produzione di presse ad iniezione per lo stampaggio delle materie plastiche, ha scelto IMG quale distributore sul mercato italiano. La ragione di tale decisione è nella volontà di Haitian di acquisire una fetta del mercato italiano (il secondo a livello europeo) operando direttamente in loco attraverso un distributore che, a sua volta, è attivo quale costruttore sul mercato della trasformazione degli elastomeri. IMG vanta una pluriennale esperienza nella fabbricazione, vendita e assistenza tecnica nel settore delle presse per lo stampaggio a iniezione di materie plastiche. “Haitian Europe era alla ricerca di un partner forte, ben introdotto sul mercato italiano, per potersi proporre alla clientela in modo capillare, specifico, superando così gli ostacoli frapposti alla sua espansione dalla carenza di una rete di vendita e assistenza davvero ramificata e, soprattutto, basata su personale attivo nel settore da decen-
Da sinistra, il Managing Director di Haitian Europe, Eric Taveau e il Responsabile Commerciale di IMG, Davide Bonfadini.
ni, quindi conosciuto e stimato dagli operatori della trasformazione” ha detto Eric Caveau, managing director di Haitian Europe. “Il mercato italiano dello stampaggio a iniezione è molto variegato, costituito da centinaia di PMI e poche grandi aziende. Per affrontarlo con successo servono uomini esperti, non solo sui macchinari ma anche sulla mentalità e le abitudini degli utilizzatori,
specialisti, capaci di comprendere le esigenze tecniche di ciascun trasformatore per elaborare, insieme al personale tecnico, soluzioni mirate, economicamente vantaggiose e tecnologicamente impeccabili: tutto questo riteniamo di averlo travato in IMG” ha aggiunto ancora Caveau. Dal canto suo l’azienda bresciana ha dovuto superare un pregiudizio che accompagna non tanto Hai-
tian, quanto tutte le grandi società cinesi. “All’inizio dei nostri contatti con Haitian - ammette Davide Bonfadini, responsabile di IMG - eravamo dubbiosi sulla qualità dei macchinari e sulla loro effettiva validità per un mercato maturo e tecnologicamente avanzato come quello italiano, dove oltre ai costruttori nazionali, spesso dotati di grande esperienza e valide soluzioni tecnologiche, operano anche i più grandi nomi dell’industria tedesca del settore”. E aggiunge: “Abbiamo potuto verificare di persona l’assoluta affidabilità di queste presse, tanto da aver sottoscritto un accordo che impegna IMG a proporre in esclusiva per il mercato italiano le macchine per lo stampaggio ad iniezione delle materie plastiche prodotte da Haitian, rinunciando alla propria gamma dedicata ma mantenendo attiva la produzione di presse per lo stampaggio ad iniezione degli elastomeri. Se non fossimo più che certi dell’alta qualità dei prodotti Haitian non avremmo mai accettato tale condizione”.
Ultramid nelle trasmissioni a doppia frizione
L
a trasmissione a doppia frizione è uno dei dispositivi automatici più innovativi. Lo stesso vale per le relative unità di controllo, che sono state sistematicamente migliorate da Continental negli ultimi cinque anni, da quando sono state per la prima volta utilizzate da Volkswagen, impiegando un materiale della Basf. Ultramid A3WG6, un PA66, utilizza-
58
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
to da molte case automobilistiche, è caratterizzato da una elevata stabilizzazione al calore e resistenza all’olio; inoltre, se necessario, può essere stampato al laser. L’unità di controllo della trasmissione è un sofisticato e compatto componente meccatronico che viene installato direttamente sulla trasmissione ed è quindi circondato da olio per trasmis-
luglio
• agosto 2009 n. 570
sione ad alta temperatura. In questo contesto, gli oli per trasmissione rappresentano una sfida impegnativa, in quanto sono notevolmente più aggressivi e meno standardizzati rispetto agli oli per motore. Ma anche in condizioni così estreme, questo materiale garantisce senza problemi l’elevato livello di stabilità dimensionale richiesto dalle parti plastiche.
Taccuino
Verso i 3.000 espositori K2010 di Düsseldorf
Nuovo stabilimento Gefran a Shanghai
G
efran, la società di Provaglio d’Iseo, Brescia, che occupa una posizione di primo piano su scala mondiale nella produzione di sensori, componenti elettronici e sistemi per l’automazione e il controllo dei processi industriali, ha annunciato l’inaugurazione di un nuovo stabilimento produttivo in Cina, a Jiading (Shanghai). Tra commerciali, tecnici di laboratorio e personale d’impianto, la nuova realtà conta 140 dipendenti. Un team folto che opererà in sinergia con quello italiano e col quale l’azienda potrà offrire alla clientela del sud-est asiatico un servizio più puntuale e capillare, sulla base di una produzione di alto livello tecnologico e di prodotti di elevato standard qualitativo. Gefran è in Cina da più di 15 anni. Il nuovo stabilimento, quindi, consolida la presenza della società bresciana sul mercato asiatico, completando un’offerta avviata nel 2004 con l’inaugurazione del primo insediamento produttivo nella stessa Shanghai e continuata con l’apertura della filiale di Bombay nel settembre 2008.
A
lla fine di maggio, termine di chiusura delle iscrizioni, K 2010 ha annunciato che tutti i 19 padiglioni della fiera di Düsseldorf erano stati occupati e che gli espositori erano in vista di quota 3.000, non lontani dunque dai 3.114 del 2007. Gli organizzatori hanno espresso naturalmente la loro soddisfazione per un risultato che è stato raggiunto non ostante la crisi che ha colpito i mercati mondiali. E hanno fatto rilevare che l’adesione delle aziende è stata elevata per i paesi industrializzati (Germania, Italia, Austria, Svizzera, Stati Uniti), ma che anche per i
paesi di nuova industrializzazione, come India, Cina e Taiwan, il riscontro è stato positivo. K è la maggiore esposizione mondiale nel campo della gomma e delle materia plastiche e copre tutti settori che le riguardano: materie prime e ausiliari, semilavorati, macchine e attrezzature. L’edizione 2010 ospiterà anche una mostra, dal titolo “Visions in Polymers”, destinata ad illustrare le tendenze di sviluppo e le innovazioni che l’industria ha in serbo. Attenzione particolare sarà riservata agli aspetti dell’efficienza energetica e della tutela delle risorse.
Segno meno nel 2008 per i settori Assomac
N
el corso dell’assemblea annuale di Assomac (Associazione Nazionale Costruttori Macchine e Accessori per Calzature, Pelletteria e Conceria), a Vigevano il 26 giugno 2009, il presidente Giulio Tandura ha illustrato la situazione consuntiva 2008 nelle varie aree di competenza con un’analisi molto dettagliata settore per settore. Come era facile aspettarsi, il quadro generale non è confortante. Il fatturato del settore italiano delle macchine per calzature, pelletteria e conceria ha subito nel 2008 una contrazione del 15,5% in valore, passando dai 517,30 milioni di euro del 2007 ai 437,00 del 2008. In calo anche l’export, sceso del 12,71% (360,30 e 314,50 milioni di euro nei due anni). Nel comparto macchine per l’industria calzaturiera, più specificamente, l’export 2008 è diminuito del 21,14% in valore praticamente in tutte le aree di sbocco, tranne che in Sud America (+29,26%), dove spiccano gli aumenti del 32,41% in Brasile, del 34,28% in Argentina e del 69,57% in Colombia.
luglio
• agosto 2009 n. 570 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
59
Taccuino
Bagigi e Kuei al Salone del Mobile
B
agigi e Kuei, due realtà fondate due anni fa da Giorgio Macor e Barbara Gobbo, erano presenti al Salone Internazionale del Mobile 2009 di Milano, svoltosi lo scorso mese di aprile, in partnership con progettisti e aziende mossi dalla stessa vocazione: la promozione dell’abitare sostenibile attraverso design e arredamento realizzati con materiali e tecnologie innovative, cioè a costo zero per l’ambiente e per l’uomo. Le due società friulane erano presenti non come espositori, bensì come produttori dei materiali con i quali erano stati fabbricati articoli esposti o era stato realiz-
zato l’arredamento dell’area espositiva. Il rivestimento dei nuovi pouf Bogolan del designer Philippe Bestenheider, che facevano parte della collezione Africa organizzata da Moroso, era realizzato con la Bagigi Rubber, la gomma rigenerata al 100% da pneumatici fuori uso dalla Bagigi, la giovane azienda di Coseano (Udine) che ha sviluppato una tecnologia innovativa per questo processo (ne abbiamo parlato nel numero 567 di questa rivista a pag. 33). Non solo, ma anche i disegni che sulla superficie dei pouf riproducevano le grafiche tribali del continente africano, reinterpreta-
te in chiave moderna, erano realizzati con una tecnologia innovativa riconducibile a Macor e Gobbo, la Maravee: una vernice solida sviluppata e brevettata da Kuei, l’altra giovane azienda che fa capo ai fondatori della Bagigi. Il prodotto è applicabile con un processo ecosostenibile su vari materiali, quali gomma, legno, metallo, tessuto, laminato. Bagigi e Kuei, insieme, anche nello spazio che ha ospitato la mostra Young Talents on Show organizzata da Elle Decor Italia. La pavimentazione dell’area (550 metri quadrati) era realizzata con gomma rigenerata Bagigi e la composizione grafica, nella qua-
18 - 21 22 - 24 23 - 26
SETTEMbRE
6-7
AGOSTO
C A L E N DA R I O 2 0 0 9
20 - 22 22 - 24
OTTOb RE
7-8
26 - 27
10 - 15 19 - 22 24 - 27 25 - 27
60
NOVEMbRE
4-7
le le copertine delle edizioni internazionali di Elle Decoration Network raffiguravano la sagoma dei cinque continenti (progetto di Artemio Croatto di Designwork), era stampata con la vernice Maravee. Sempre nell’ambito del Salone, Bagigi Rubber e Maravee hanno partecipato, infine, anche alle giornate del “Zona Tortona Design 2009”. Le panche e la pavimentazione previste dal progetto del designer Matteo Ragni erano realizzate con la gomma rigenerata, mentre il motivo grafico ideato per una casa produttrice di aperitivi era riprodotto con la vernice di Kuei.
sito inter net
ShANGhAI
Rubber and plastic in automobile forum
MILANO
Esposizione internazionale del ciclo
MANChESTER
brityrex International
BANGkOk
Tiprex Esposiz. gomma e plastica
AMBURGO
Silicone Elastomers 2009
VERONA
Save-Mostra dell’automazione, strumentazione
kUALA LUMPUR
Plastic & Rubber Exhibition
www.vietnamplas.com
STUTTGART
Conferenza AVK sui plastici rinforzati
www.avk-tv.de
kUALA LUMPUR
Inter. Plastics and rubber fair
MILANO
Esposizione internazionale del ciclo e motociclo
ISTANBUL
Plast Eurasia
ShANGhAI
Plastics&Ruber Industry Exhib
MILANO
Rich Mac 09
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
luglio
• agosto 2009 n. 570
www.mg-sh.cn www.eicma.it www.eci-international.com www.tiprex.com www.polymerconferences.com www.eiomfiere.it
www.mplas.com www.eicma.it www.plasteurasia.com www.applas.com www.richmac.it
Pi첫 esperienza, pi첫 tecnologia: da venticinque anni al vostro servizio, Un vasto portafoglio di - mescole fluorurate e perfluorurate da -40째C fino ad oltre 300째C progettate per ogni esigenza normativa e trasformativa, - mescole speciali AFLASTM, - mescole in silicone e fluorosilicone HTV per ogni applicazione alimentare, industriale, automotive
Mescole siliconiche, fluorurate, perfluorurate, AFLASTM
Mescole omologate/certificate NBR, EPDM, HNBR, ECO, AEM, ACM, PU
Via Bornico 16/28 - Adro (Bs) T. 0307386911 - Fax. 030738534 www.tsfgomma.com e-mail: info@tsfgomma.com
Via L. da Vinci, 17 - Grumello d. M. (Bg) T. 035832150 - Fax. 035833372 www.ligom.it e-mail info@ligom.it
impaginato
17-11-2003
11:27
Pagina 1
LAGORIO & DUFOUR S.p.A.
Da trent’anni semplicemente gomma GOMMA NATURALE E SINTETICA MAGAZZINO GOMMA NATURALE CON LABORATORIO MAGAZZINO LATTICE NATURALE JSR RB E JSR DYNARON GOMME SPECIALI Lagorio & Dufour S.p.A. •Via Montenapoleone, 8 • 20121 Milano • Tel. 02.76.01.38.66 (r.a.) • Fax 02.781.871 •e-mail: info@lagduf.it