MOLTA ATTESA PER K 2010 NUOVO PRESIDENTE AL CERISIE POST-MIXING
578
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
maggio 2010 - NUMERO 4
Mensile - Spediz. in abb. postale - 45% - Art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano - ISSN 0019-7556
INCHIESTA MACCHINE (2)
Macchinari innovativi costruiti per durare nel tempo
LA NUOVA SERIE CBV VACUUM RUBBER
... abbiamo creato un vuoto assoluto ...
Linea CBV VACUUM RUBBER
Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualità con vacuum box integrale da 80 a 1000 tonnellate
... UN INCONTRO PERFETTO ...
i nostri macchinari innovativi costruiti per durare nel tempo e la tecnologia più avanzata per lo stampaggio sottovuoto
PEZZATO PRESSE srl - Via Socrate n. 2/D - 20041 Agrate Brianza (MB) - Tel 039/6091120-142 - Fax 039/6091142 E-mail: info@pezzatopresse.it - Internet: www.pezzatopresse.it
PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
Da oltre 30 anni PMG è leader nella produzione di mescole in elastomeri speciali ad elevata tecnologia. In continua evoluzione, offre soluzioni su misura altamente qualificate e specialistiche. PMG è in costante espansione sul mercato Europeo, in particolare grazie al nuovo sito produttivo in Romania che le permette di essere sempre più vicina alle esigenze dei propri Clienti. PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
PRODUZIONE MESCOLE GOMMA
PMG S.p.A. 24069 CENATE SOTTO(Bg) - ITALIA Via Europa, 3 - Tel. +39 035 941046 - Fax +39 035 944157
PMG EAST S.r.l. 300645 TIMISOARA - ROMANIA Str. I. Slovici, 135 - Tel. +40 356 425940 - Fax +40 356 425941
SEC Gummimischungen GmbH 73230 Kirchheim/Teck - GERMANY Karl-Arnold-Str. 28 - Tel. +49 - 7021- 94480 Fax. 944899 info@sec-gummi.de
info@pmgcompounds.com - www.pmgcompounds.com
2003-2009 7 ANNI DI VERO IMPEGNO NELLE PRESSE PER L’INIEZIONE DELLA GOMMA VERSO IL 2011 ....NOI CREDIAMO NEL FUTURO, FATELO ANCHE VOI !!
2003-2007
2008
Il revisionato garantito
Oltre il revisionato
La revisione totale,l’innovazione tecnologica e 2 anni di garanzia la rendono nuova, escluso il prezzo.
Retrofitting,aggiornamento ed integrazione, trasformano una vecchia 190 tonnellate in una nuova 270 tonnellate.
2009
2010
L’ecologia a favore del cliente
Il futuro
L’introduzione dell’Ecopower system per tagliare i costi fissi, ridurre i costi energetici e l’impatto ambientale, incrementando le prestazioni a zero costi.
La pressa Ecopower con chiusura e asservimenti di nuovissima concezione, precisione assoluta dei movimenti, ingombri dimezzati, costi di utilizzo ridotti al minimo immaginabile ed impatto ambientale pressochè inesistente.
RPM srl - Via Cascina Croce,2/C - Paderno Franciacorta - Brescia - Italy linea 1: 030 6857425 - Fax. 030 6577486 - linea 2: 030 6857728 linea 3: 030 6577494 - www.rpm-srl.it - info@rpm-srl.it
SOMMARIO | ANNO 54 - 578 • MAGGIO 2010 • N. 4
23 33 37
5
33
ELASTICA: SOMMARIO
23
CAMBIO AL VERTICE DEL CERISIE. SERGIO VERGANI È IL NUOVO PRESIDENTE
La mission del Cerisie è la ricerca, la certificazione dei materiali in gomma, la formazione tecnica e la consulenza alle aziende del settore. Ne parla il nuovo presidente, Sergio Vergani
27
2
TUTTI GLI OCCHI PUNTATI SU K 2010
La direttrice di K 2010, Petra Cullmann, conferma che, nonostante le difficoltà del momento, il mondo della plastica e della gomma guarda con molte aspettative alla grande rassegna espositiva di Düsseldorf
25
L'intervista del mese Pag. 1 of 4
COMINCIA A SPUNTARE UN PO’ DI OTTIMISMO
La seconda parte della nostra inchiesta tra i costruttori di macchine mette in luce che nei primi mesi dell’anno il mercato si è dimostrato più reattivo
| L'INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
maggio
2010 n. 578
37
41
44
41
LA NUOVA TECNOLOGIA MILL EXTRUDER
Pomini Rubber & Plastics ha sviluppato una tecnologia post-mixing che dà gli stessi risultati dell’open mill ma con numerosi altri vantaggi
L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA PRODUZIONE DI ARTICOLI MEDICALI
Alla Medical Conference 2010 della Engel sono state presentate interessanti applicazioni nel campo dello stampaggio ad iniezione nel settore
DAL RETROFITTING ALLA PRESSA ECO-COMPATIBILE
Il progetto EcoPower di RPM prevede una nuova serie di presse che riducono i consumi ed anche l’impatto ambientale
AUTO E VEICOLI COMMERCIALI SOTTO OSSERVAZIONE
Nell’ambito della campagna “Pneumatici sotto controllo” prende il via una attività di controllo all’insegna della iniziativa “Vacanze Sicure 2010”
Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti con il patrocinio della Federazione Gomma Plastica Assogomma
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA
46
Comitato di redazione: Giuseppe Cantalupo, Emilio De Tuoni, Antonino Di Pasquale, Eugenio Faiella Direttore responsabile Eugenio Faiella Redazione, amministrazione, pubblicità GESTO EDITORE srl viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gomma@gestoeditore.it www.gestoeditore.it
46
TACCUINO
• Zero scarti con FlowControl di Desma • Nuovo adesivo siliconico per la coppa dell’olio • Engel Italia rafforza la struttura di vendita • Il pneumatico lunare non si sgonfia • Rhein Chemie continua ad investire
48
CALENDARIO
Manifestazioni, fiere, eventi in programma per i prossimi mesi
Segreteria di redazione Hilenia Principe segreteria@gestoeditore.it Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@gestoeditore.it Pubblicità adv@gestoeditore.it Traffico Silvia Pizzi - silvia@gestoeditore.it Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Arretrati € 5,00 Estero € 8,00 Abbonamento annuo Italia € 90 - Estero € 100 c/c postale 13590203 intestato a GESTO EDITORE srl Spediz. in abb. postale - pubbl. inf. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - filiale di Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Registro degli operatori di Comunicazione numero 6002 La direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori degli articoli e dagli estensori dei testi delle inserzioni pubblicitarie.
GLI inserzionisti IMCD ITALIA
43
INTERSEALS
33
LTE
22
MAPLAN
III COP.
OR.P STAMPI
IV COP.
PEZZATO
I COP.
PMG
II COP.
RPM
1
STATE OF ART TECHNOLOGIES
47
UESSETI 2000
22
GARANZIA DI RISERVATEZZA Il trattamento dei dati personali riguardanti gli abbonati viene svolto nell’ambito della banca dati dell’editore e nel rispetto di quanto stabilito dal D.L.vo 196/2003 sulla tutela dei dati personali. I dati non saranno comunicati o diffusi a terzi se non per le procedure inerenti la spedizione della rivista e gli interessati potranno chiedere in qualsiasi momento la modifica o la cancellazione al direttore responsabile, che è il responsabile del trattamento. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati per uso redazionale è il direttore responsabile cui ci si potrà rivolgere per i diritti previsti dal D. L.vo 196/2003. Stampa: Pirovano srl - San Giuliano Milanese (MI)
maggio
2010 n. 578 | L'INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
3
Po
TM
The footprint o in an evolving rubb srl
IRC’09 – Hall 12 Stand 151 – Nürnberg – 29
Scegliete
Interseals Srl
come partner nto lubrificante delle guarnizioni!
elastica |
maggio
2010 n. 578
elastica Comitato di redazione: Fabio Negroni, Emilio De Tuoni, Giampaolo Giuliani.
SOMMARIO Gli sponsor di Elastica.................................................................................................................. 6 - 7 Abbiamo letto per voi........................................................................................................................8 Toso Corp. per contenere il gap di capacità del CSM ◊ Sinergismo del talco Mistron con il nero di carbonio ◊ Compositi NR/Isora ◊ Firestone intende conquistare il mercato delle molle ad aria in Europa ◊ Contro lo smog estivo ◊ Una applicazione meccanica per vulcanizzare l’EPDM ◊ Nuovi CVJ Boots innovativi con nuovi materiali ◊ Pirolisi di pneumatici in impianti di laboratorio ◊ Un procedimento per rivalutare articoli invecchiati ◊ I fornitori di auto tendono la mano al “dopomercato” ◊ Influenza del TESPT sulle caratteristiche meccaniche e dielettriche ◊ La pressione sui costi è costruttiva nel settore auto Normativa: macchine sicure, di Beatrice Garlanda...................................................................... 16
Taurus Carbonpack Ltd. 4623-Tuzser, Eloto u.1. HUNGARY Tel: +36 45 501 257 Fax: +36 45 501 266 www.taurus.hu taurus.carbonpack@hu.michelin.com
elastica
Dal 1985 siamo uno dei principali fornitori per l’Unione Europea di carbon black e gomma sintetica di maggio 2010 n. 578 | origine russa.
Gli sponsor di elastica BIODEGRADABLE THERMOPLASTIC COMPOUND TM
Cert. Iso 9001 ACTION TECHNOLOGY ITALIA S.p.A. Via Volta, 76 - 20083 Gaggiano (MI) Tel. 02.9082931 - Fax 02.90829333 Produzione di mescole elastomeriche e di calandrati di precisione. Produzione di guarnizioni in gomma ed in materiali termoplastici per l'industria cosmetica e farmaceutica (valvole aerosol, pompe, dispenser, mascara). Trattamento e confezionamento in camera bianca di articoli stampati e tranciati in elastomeri destinati al settore farmaceutico. Produzione di tubi estrusi in materiale plastico per IRC’09 valvole aerosol, dispenser e penne–a Hall sfera. 12
A.P.I. S.p.A. (Applicazioni Plastiche Industriali) Via D. Alighieri, 27 - 36065 Mussolente (VI) Tel. 0424.579711 - Telefax 0424.579800 e-mail: api@apiplastic.com www.apiplastic.com Compound termoplastici a base di gomme termoplastiche SBS e SEBS, poliuretani PU, TPU, poliolefine, TPV e poliammidi modificate, PVC, compound a base di EVA reticolabile espansibile, masterbatches specifici, elastomeri biodegradabili.
srl
Polimeri Europa 20128 Milano (MI) Italia Via Anassagora, 20
The footprint of a leader in an evolving rubber market
Piazza Boldrini, 1 20097 S. Donato Milanese - Milano Tel. 02.520.32465 Telefax 02.520.42287 e-mail: info.elastomers@polimerieuropa.com www.polimerieuropa.com Gomme sintetiche, lattici sintetici e resine termoplastiche a matrice stirenica
Tel. 02.2551284 - Fax 02.2551316 www.elastec.it Produzione mescole tecniche in NBR EPDM - CR - Ebanite - Fluorurate Attacco Metallo speciali
Stand 151 – Nürnberg – 29.06.2009 > 02.07.2009 BIODEGRADABLE THERMOPLASTIC COMPOUND
Gibitre Instruments srl Via Dell'Industria, 73 - 24126 Bergamo Tel. 035.460146 - Fax 035.460687 e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it
www.polimerieuropa.com trattamento lubrificante diprodotti in elastomero Scegliete
per conto terzi
Produzione, assistenza e taratura di strumenti Interseals Srl per prove di laboratorio su elastomeri tra cui: Reometri (MD, OD), Viscosimetro,come partner Interseals srl Dinamometro, Durometri (Shore, IRHD), Via Provinciale, 4 guarnizioni! per il trattamento lubrificante delle Ozonometro, TR-Brittleness tester, Presse, etc. 24060 ADRARA SAN MARTINO (BG) Italy Software di controllo in ambiente windows. Phone +39.035.933.911 Fax +39.035.933.933/934 Centro Sit per la taratura E-Mail: info@interseals.it di durometri Shore e IRHD Internet: http://www.interseals.it
Interseals Srl
LANXESS S.r.l. Via L. di Breme, 13 - 20156 MILANO Tel. +39.02.3072.1 Fax: +39.02.3072.2017 www.lanxess.com
Via Provinciale, 4 – 24060 ADRARA SAN MARTINO (BG) Italy Phone +39.035.933.911 Fax +39.035.933.933/934 E-Mail: info@interseals.it Internet: http://www.interseals.it
Omya spa Via A. Cechov 48 20151 Milano Tel. +39.02.38083.1 Fax +39.02.38083.701 e-mail : david.grassini@omya.com
Performance Polymers Gomme sintetiche per Pneumatici e Articoli Tecnici
Produzione e commercializzazione di cariche minerali [Carbonato di calcio-Talco-Allumina triidrata - Magnesio Idrossido (Martinswerk Albermale)], caolini calcinati (Burgess Pigment), agenti di processo in masterbatches (Multisperse-Fluorox-Caloxol) e Cloropolietilene (Dow Chemical) per l’industria della gomma.
Performance Chemicals Business Units: Rubber Chemicals e Rhein Chemie Prodotti chimici e Specialità per l’industria della gomma. Additivi in forma predispersa
Parker ITR S.r.l. Tecno Compounds Business Unit Strada Provinciale Binasco - Melegnano IT - 27010 Siziano (PV) Tel. +39 0382 678211 Fax +39 0382 610105 www.parker.com infotecnocompounds@parker.com Produzione di mescole elastomeriche nere e colorate basate su migliaia di formulazioni a base di EPDM, SBR, NR, CR, NBR, NBR/ PVC, CPE, ECO, ecc., destinate a tutti i settori dell’articolo tecnico e dei cavi elettrici, sviluppate dalla propria R&S e/o su specifica tecnica del cliente.
elastica |
maggio
COMPANY CERTIFICATED
Sattec DBS Gomma S.r.l. Via Enrico Mattei, 12 33080 Prata di Pordenone (PN) Italy Tel. 0434.620100 Fax 0434.610055 e-mail: info@sattecgomma.it
57123 Livorno - Scali D’Azeglio, 20 Tel. 0586.888.718 ric. aut. Fax 0586.899.121 e - mail: sintaleghorn@tin.it
Produzione su specifica del cliente di articoli in gomma ad alto livello tecnologico con o senza inserti metallici, progettazione mescole e stampi.
TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2000
2010 n. 578
Gli sponsor di elastica Taurus Carbonpack Taurus CarbonpackLtd. Ltd. 4623-Tuzser, 4623-Tuzser,Eloto Elotou.1. u.1. HUNGARY HUNGARY Tel: +36 4545 501 Tel: +36 501257 257- Fax: +36 45 501 266 www.taurus.hu Fax: +36 45 501 266 taurus.carbonpack@hu.michelin.com www.taurus.hu taurus.carbonpack@hu.michelin.com dal 1985 siamo uno dei principali fornitori
Via Monte Grappa, 99 26026 Pizzighettone (CR) Italia Tel. +39 0372 730255 Fax +39 0372 743374 qualita@ texbo.it - www.texbo.it
Twisting, weaving, winding , dipping of Twisting, weaving, winding , dipping of industrial high tenacity yarns and fabrics for reinforcement of: HOSES, TIRES, BELTS, AIR SPRINGS, COATED FABRICS, MECHANICAL RUBBER GOODS AND OTHER PRODUCTS. Trade of high tenacity yarns and fabrics made in: NYLON, POLYESTER, RAYON, KURALON, ARAMIDE, GLASS FIBERS. Torcitura, roccatura, aderizzazione di filato industriale per l’Unione europea di carbon black e ad alta tenacità e tessitura di tessuti greggi ed aderizzati gomma sintetica di origine russa. per il rinforzo di: TUBI, PNEUMATICI, MOLLE Dal 1985 siamo uno dei principali fornitori per l’Unione Europea di carbon blackCINGHIE, e gomma sintetica AD ARIA, TESSUTI RIVESTITI, MRG ED ALTRI Consegne origine russa. tempestive di carbon black PRODOTTI.Commercializzazione di filati e tessuti ad alta in silo-veicoli e in sacchi grandi e piccoli. tenacità in: NYLON, POLIESTERE, RAYON, KURALON, Certificata isO 9001:2000 isO 14001:2004 Consegne tempestive di carbon eblack in silo-veicoliARAMIDICI, e in sacchi grandi e piccoli. FIBRA DI VETRO.
FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA ASSOGOMMA
di
Certificata ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004.
Via S. Vittore, 36 20123 Milano Tel. 02.43.92.81 Fax 02.43.54.32
z e o n I ta l I a s r l Via Platone, 21 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2572811 / 937 - Fax 02.2551316 www.tigerguarnizioni.com Produzione di articoli tecnici stampati in NBR - EPDM - Neoprene - Viton Silicone LSR - Att. Metallo Anelli OR a magazzino
Via Mauro Macchi, 27 - 20124 Milano Tel. +39-02.67.14.17.07 Fax. +39-02.36.68.01.24 ziinfo@zeon.eu www.zeon.eu
www.federazionegommaplastica.it
Vendita, Distribuzione e Assistenza Tecnica per Gomme Sintetiche, Lattici Sintetici e Prodotti Chimici per l’industria della Gomma.
CERISIE
LABorAtorIo per LA CertIFICAzIone e rICerCA sUI sIsteMI eLAstoMerICI
con il patrocinio del C.n.r.
Un laboratorio specializzato al servizio dell’industria della gomma Il Cerisie
È un laboratorio costituito dall’AIRIEL (Associazione Italiana per la Ricerca nell’Impiego degli Elastomeri) e dall’ASSOGOMMA con il patrocinio del CNR.
Gli utenti
I trasformatori di materiali elastomerici ed affini; i produttori di materie prime, macchinari e apparecchiature di prova; gli utilizzatori di prodotti finiti.
I collegamenti
Collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali organizzate
dal National Bureau of Standards U.S.A. per verificare la ripetitibilità e la riproducibilità dei risultati.
I servizi
Prove fisico-meccaniche, analisi chimiche, collaudi, consulenze e sperimentazioni, formulazione di mescolanze, ottimizzazione di cili produttivi, corsi di addestramento e aggiornamento, ricerca applicata.
Le agevolazioni
Sulle prove e sui servizi, i soci AIRIEL godono di uno sconto del 40% Per i soci ASSOGOMMA lo sconto è del 15%.
Via Privata Cadore,13 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) - Tel. 0298804.43 - Fax 029880975 - info@cerisie.it www.cerisie.it
maggio
2010 n. 578 |
elastica
ELASTICA | AbbIAMO LETTO PER vOI
materie prime TOSO CORP. PER CONTENERE IL GAP DI CAPACITÀ DEL CSM
David Shaw - (dshaw@crain.com); European Rubber Journal; 191/8-11-Novembre-Dicembre 2009. Rif. E2767.
L
a DuPont Performance Elastomers aveva dichiarato nel maggio 2009 di voler abbandonare il business del CSM a partire dall'estate e di voler recedere anche dai propri marchi di fabbrica Hypalon e Acsium. Ora però ha annunciato che intende continuare la produzione del proprio polietilene clorosolfonato (CSM) a Beaumont (Texas, USA) almeno per tutto il primo trimestre del 2010 per produrre Hypalon e Acsium e che comunque deciderà la data della cessazione solo sulla base di consultazioni con i propri clienti,. Corrispondentemente la Toso Corporation (Tokio) sta aumentando la capacità produttiva dei propri elastomeri CSM e ACSM nell'impianto del Complesso Nanyo di Yamaguchi (Giappone) per colmare il gap che si è creato. La costruzione degli impianti, che prevede un investimento di 3000 milioni di Yen (circa 22,6 milioni di euro), è iniziata nell'ottobre 2009 e si prevede che sarà terminata nell'agosto 2010. La capacità produttiva è stimata 8500 tonnellate/anno e ciò dovrebbe portare a livello la richiesta. La Toso pensa con ciò di trasformare anche l'indirizzo delle propria produzione di "commodities" verso la produzione di "specialties" polimeriche. Il Toso CSM è infatti un elastomero caratteristico, che può essere additivato di pigmenti e che resiste all'ozono, alle intemperie, agli oli e agli agenti chimici. È in uso nell'industria automobilistica, nei tubi industriali, negli adesivi, nelle vernici, nei mancorrenti delle scale mobili, in rivestimenti di materiali di uso elettrico, oltre che in articoli per il consumo come gli impermeabili e i battelli pneumatici. L'argomento ha forte pertinenza anche nel mondo industriale, perché il polimero ACSM era stato introdotto in un tempo relativamente recente e per esso erano già state trovate interessanti applicazioni in articoli per impiego in condizioni dinamiche.
8
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
materie prime SINERGISMO DEL TALCO MISTRON CON IL NERO DI CARbONIO
C. Meli, F. Jouffret, S. Kochesfahani (Gilles.Meli@riotinto.com); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/12-657-2009. Rif. E2768.
P
eriodicamente vengono pubblicati articoli nella stampa specializzata che ricordano le proprietà del talco lamellare Mistron Vapor della Sierra Talc (si veda ad esempio anche l’articolo delle stesso G. Meli, presentato come Luzenac Europe, recensito da Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 55/7-448-2002 con codice Elastica E1902 in I. G. 506 del Marzo 2003). Nell’articolo attuale G. Meli, che si presenta come Rio Tinto Minerals (Francia), enfatizza l’uso del talco Mistron come sinergico del nero di carbonio negli articoli tecnici per le doti di tenacità e di durata che conferisce; inoltre lo enfatizza per i miglioramenti delle proprietà di lavorazione cui dà luogo, nella fattispecie per il miglioramento dello scorrimento negli stampi e per la riduzione del “nervo” delle mescolanze. Il Mistron Vapor è un silicato di magnesio idrato Mg3Si4O10(OH)2 e ha una caratteristica conformazione lamellare a sandwich composta da uno strato interno di “brucite” con struttura ottaedrica a base di magnesio e da
maggio
2010 n. 578
due strati esterni con struttura tetraedrica a base di silicio. Il particolare rapporto di forma delle particelle di Mistron Vapor risulta favorevole sia per la bassa viscosità Mooney risultante, sia per le proprietà di impermeabilità ai gas cui dà luogo. Viene riportato che con Mistron Talc (tale è la dizione qui usata) la viscosità Mooney di una mescola diminuisce di una unità per ogni % di nero di carbonio sostituito e che il Mistron HAR riduce del 40% la permeabilità all’aria a 60° C. Il Mistron Talc ha un buon potere rinforzante. In SBR, un contenuto di 60% di Mistron Talc dà luogo a carico di rottura di 19 MPa; in EPDM poi, la sostituzione di 40% del nero di carbonio N650 con altrettanta quantità di MistronTalc non causa alcuna perdita né di carico di rottura né di resistenza a lacerazione a 80°C; inoltre provoca un vistoso aumento di allungamento a rottura. La sostituzione parziale di nero semirinforzante N650 in mescole di EPDM a vulcanizzazione perossidica porta a vantaggi di allungamento a rottura e, ancor più, a vantaggi di resistenza a lacerazione. Viene mostrato infatti che in una mescola di EPDM contenente come carica 225 phr di nero di carbonio N650, la riduzione di quest’ultimo a 180 phr accompagnata con la introduzione di 67,5 phr di Mistron Talc procura un moderato aumento di carico di rottura da ≈8 a ≈10 MPa, però un sensibile aumento di allungamento a rottura da 158% a 249% e soprattutto un forte aumento di resistenza a lacerazione da 16,7 kN/m a 28,9 kN/m (con die-C). Quanto meno, anche la riduzione del nero di carbonio a 135 phr accompagnata con la introduzione di 135 phr di Mistron Talc procura forte aumento di allungamento a rottura da 158% a 369% e di resistenza a lacerazione da 16,7 kN/m a 26,5 kN/m (con die-C). Il sinergismo procurato dal Mistron Talc è molto interessante: i valori qui sopra riportati hanno infatti notevole significato, riferendosi a mescole di EPDM a vulcanizzazione perossidica contenenti cariche chiare, nelle quali una buona resistenza a lacerazione
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
viene difficilmente raggiunta. Gli autori accennano anche a successi di resistenza in prove dinamiche ascritti all’azione collaterale di miglioramenti di dispersione dovuti al Mistron Talc. Lo stesso articolo è pubblicato in lingua originale in Gummi Fasern Kunststoffe (GAK) 62/12-726 2009 (L’articolo è in lingua inglese)
materie prime COMPOSITI NR/ISORA
L. Mathew, R. Joseph - lovely.mathew@gmail.com ; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 62/12-731-2009. Rif. E2769
I
n un articolo pubblicato nel 2008 in GAK e recensito con codice Elastica E2609 in I.G. 565 del Gennaio 2009 gli stessi autori avevano esposto le caratteristiche da essi riscontrate con l'impiego in mescole di gomma naturale di una fibra corta denominata Isora, concentrandosi sulle proprietà di resistenza all'invecchiamento al calore da essi riscontrate. Nell'articolo qui recensito gli stessi autori espongono quanto da essi appurato con l'impiego della medesima fibra nei riguardi delle proprietà dinamiche, che, come è noto, interessano le applicazioni in importanti articoli come pneumatici, antivibranti, cinghie trapezoidali, smorzatori, Dal punto di vista chimico le Isora sono costituite per il 74,8 di cellulosa e per il 23% di lignina. Dal punto di vista fisico le fibre hanno diametro 10,1 μm (micrometri), densità 1,35 g/ ml, carico di rottura 500-600 MPa, allungamento a rottura 5-6%, modulo E 22 GPa, rapporto lunghezza/diametro 99. Lo studio presentato comprende un esame delle fibre Isora di lunghezza 10 mm in gum-stock di NR contenenti 2,5 phr di Zolfo, CBS/TMTD 0,6/0,1 phr sia senza ingredienti di attacco, sia contenenti ingredienti di attacco diretto (resina resorcinica/ esametilentetrammina/silice in diverse concentrazioni). Le Isora vengono impiegate sia senza trattamenti super-
ficiali, sia con trattamento superficiale a base di alcali o di silano. Vengono riportati diversi grafici nei quali compare l'andamento di tandelta, rilevato con DMA (Dynamic Mechanical Analysis) nell'arco di temperatura da -100°C a 100°C alla frequenza di 1 Hz sulle mescole confezionate. La mescola senza fibre presenta un picco di tandelta a -51,3°C. La mescola contenente 30 phr di Isora non trattata presenta sia il picco di tandelta a -51,3°C, sia un picco di tandelta a circa 50°C che esprime il rilassamento dovuto alla Isora. Viene fatto notare che dove è presente Isora il picco di tandelta ha un valore superiore rispetto alla mescola senza fibre. Il valore del modulo elastico E' a 10 Hz tende a diminuire in funzione della temperatura e tende ad aumentare in funzione del contenuto di Isora; analogo andamento presenta il modulo viscoso E". A parità di contenuto di Isora, a tutte le temperature sperimentate (30°C÷140°C) il fattore di perdita tandelta con le mescole che contengono lsora trattato risulta minore in confronto alle mescole che contengono Isora non trattato. Viene puntualizzato che in mescole contenenti Isora, sia il picco di tandelta a 1 Hz a -50°C dovuto all'elastomero (NR), sia il secondo picco dovuto alla Isora, presentano valori inferiori con Isora trattato con alcali e ancora più inferiori con
maggio
Isora trattato con silano. La componente E' del modulo elastico a tutte le temperature sperimentate (40°C÷140°C) risulta maggiore quando Isora è trattata sia con alcali sia con ingredienti di attacco diretto e la mescola contiene ingredienti di attacco diretto; in questo caso però la componente viscosa del modulo elastico E" appare la maggiore, cosa che potrebbe apparire utile per applicazione nei tubi per favorire le proprietà smorzanti. Il più favorevole rapporto per ottenere il più elevato E' e il meno elevato E" sembra essere ottenuto con Isora con trattamento a base di alcali e con mescola contenente ingredienti di attacco diretto. Le fibre di Isora con trattamento silanico permettono bassi valori di tandelta alle basse temperature: ciò viene ritenuto sconveniente se si desiderano elevate proprietà smorzanti, ma viene ovviamente ritenuto conveniente se si desiderano utili comportamento in condizioni dinamiche in articoli come cinghie di trasmissione, cui le Isora sono sostanzialmente devolute. L'articolo non è di facile lettura a causa dell'argomento trattato ma è interessante anche per la sistematicità con cui viene esposto.
prodotti e processi FIRESTONE INTENDE CONQUISTARE IL MERCATO DELLE MOLLE AD ARIA IN EUROPA
David Shaw - (dshaw@crain.com); European Rubber Journal; 191/8-23-Novembre-Dicembre 2009. Rif. E2770.
A
sk Daniel Leonard della Firestone, capo del business air spring in Europa, è dell'avviso che è tempo di creare un centro tecnico in Europa per lo sviluppo dell'impiego delle molle ad aria (air spring), perché le odierne difficoltà generali del mercato dovrebbero essere ormai al termine. Firestone Industrial Products è conscia di essere il numero 1 nel mondo per la diffusione e la razionalizzazione delle air spring in luogo delle sospensioni tradizionali a balestra.
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
9
ELASTICA | Abbiamo letto per voi
Firestone ha vissuto e vive queste situazioni, che per la società hanno chiarito la strada per sostenere la produzione delle air spring nel quadro di una produzione mondiale. In Europa la Firestone è complessivamente il fornitore numero 2, in quanto prepara alcuni articoli direttamente ai produttori di autocarri, ma è pur sempre il fornitore numero 1 di nel campo di articoli per le sospensioni. Nell'articolo qui recensito Firestone enfatizza il fatto che essa non ha esitato a difendere la propria presenza globale sul mercato immergendosi nel mercato del secondo equipaggiamento. Non ha poi esitato, dice Daniel Leonard, a rivolgere la propria attività in diverse parti del mondo, ad esempio in Polonia, arrivando così ad ampliare il business nel mercato europeo. Una mossa felice per Firestone è poi stata la creazione da parte sua del centro tecnico di Arnhem (Olanda), nel quale vengono progettate air springs, fatte produrre nei propri impianti in Polonia, specificatamente concepite per le condizioni vigenti in Europa,. Firestone ha con ciò compreso che anche per essa è fondamentale lo sviluppo e l'acculturamento nel campo della tecnologia delle mescolanze di gomma, perché è un fulcro importante di crescita, soprattutto per interpretare e seguire la mentalità industriale nelle diverse realtà nei vari stati del mondo. Firestone ha così chiarito a se stessa la logica necessaria per un proficuo sviluppo delle molle ad aria al di fuori degli USA, al di fuori cioè da un paese nel quale gli autocarri sono concepiti soltanto per essere caricati fino a un determinato limite viaggiando in continuo tra i vari stati ove poi le merci sono trasferite su altri tipi di autocarri per trasporti su percorsi più brevi. Ha capito la logica della necessità di un sistema più congeniale per l'Europa, dove gli autocarri viaggiano sì anche da un grosso centro ad un altro, ma alla fine terminano eseguendo consegne direttamente nei centri cittadini e percorrendo così anche strade di città. Tale realtà viene vissuta dalla Firestone per concepire air spring mirate sia alle alte velocità, sia alle basse velocità su percorsi tortuosi. 10
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
prodotti e processi CONTRO LO SMOG ESTIvO
Martin Mezger (Lanxess Leverkusen), Oliver Büchner (Lanxess Dormagen) (martin.mezger@lanxess.com , oliver. buechner@lanxess.com); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/12634-2009. Rif. E2771.
C
on la dizione smog estivo si intende l’effetto provocato dall’ozono, che alle elevate temperature ambiente della stagione estiva si sviluppa nel corso di una “cascata” di reazioni chimiche originantesi della demolizione dell’ossido di azoto (NO2). Alla luce delle normative Euro5 e Euro6 gli autori propongono di considerare i catalizzatori SCR (=selektive katalitische reduktion), che sono in grado di trasformare NO2 e NH3 in azoto e acqua. Non mancano evidentemente secondo gli autori critiche e perplessità in seguito al fatto che la VDA (Verband der Deutschen Automobilidustrie) ha coniato un proprio marchio Adblue ® per una soluzione acquosa al 32,5% di urea, che pure sviluppa NH3 ma ha il pregio di essere inodore, da impiegare per il funzionamento del catalizzatore senza usare NH3 gassosa. Nell’articolo gli autori segnalano il fatto come un fatto di cronaca, che a quanto pare ha suscitato un certo scalpore, e riportano una vistosa fotografia di una moderna Audi Q7 dotata di catalizzatore SCR, che già da oggi risponde alla normativa Euro6 valida fino al 2014. Nell’articolo è riportata una immagine che mostra due correnti gassose di NH3 e di NO2 in entrata nel dispositivo catalizzatore e una corrente in uscita costituita da H2O +N2. Insieme viene riportata anche una fotografia di due tubi in EPDM della ContiTech già in uso per l’apporto della soluzione ureica al catalizzatore. Gli elastomeri presi in considerazione per i tubi di apporto del catalizzatore sono l’EPDM (Buna EP G 5450) e
maggio
2010 n. 578
la HNBR (Therban AT 3404 e Therban AT 4307). La Buna EP G 5450 è un EPDM amorfo caratterizzato da elevata flessibilità, bassa viscosità Mooney (ML 50), buona trafilabilità anche in mescole senza plastificanti. I polimeri scelti hanno buona caricabilità e contenuta deformazione permanente a compressione. I Therban scelti appartengono alla serie AT e pertanto sono caratterizzati da viscosità Mooney contenuta che assicura una buona lavorabilità, pur presentando caratteristiche meccaniche notevoli. I tubi realizzati con entrambe le specie polimeriche scelte hanno mostrato specifica resistenza all’invecchiamento elevata dopo permanenza di 30 giorni in una soluzione ureica “Adblue” alla temperatura di 95°C condotta con rinnovo una volta alla settimana della soluzione stessa. Dopo il periodo di invecchiamento sopra indicato, il modulo al 100% e le caratteristiche a trazione di carico e allungamento sono rimaste al livello delle caratteristiche dei rispettivi prodotti non invecchiati. I tubi in HNBR, essendo a base di un polimero caratterizzato da polarità, hanno mostrato un rigonfiamento più elevato (tuttavia di appena 2,5%) rispetto a quello verificatosi con il polimero olefinico EPDM. Nell’articolo sono descritte anche le prestazioni, sensibilmente rientranti nella norma, ottenute con un tubo in poliammide 66 (Durethan AKV 35 H3.0) rinforzato con 35% di fibra di vetro.
prodotti e processi UNA APPLICAZIONE MECCANICA PER DEvULCANIZZARE L’EPDM
K.A. Dijkuis, I. Babu, J. S. Lopulissa, J. W. M. Nordermeer, W. K. Dierkes - w.k.dierkes@ctw.utwente.nl ; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 62/12715-2009. Rif. E2772
P
arlando di rigenerazione occorre distinguere tra devulcanizzazione, ove vengono scissi i legami di vulcanizzazione ma le catene polimeriche
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
rimangono inalterate, e rigenerazione propriamente detta, ove vengono scissi sia i legami di vulcanizzazione che legami interni nelle catene macromolecolari. I processi di rigenerazione in uso per gli articoli di gomma naturale vulcanizzati con zolfo non possono essere applicati per gli articoli di EPDM. Nel presente articolo viene considerata la possibilità di devulcanizzare di due articoli di EPDM, di cui uno reticolato con sistema convenzionale a zolfo (mescola A) e l’altro con sistema efficiente (mescola B). Entrambe le mescole impiegate sono a base di Keltan 2340A (53% di etilene, 41% di propilene, 6% di 5-etiliden-2-norbornene) contenenti 70 phr di nero N550, 40 phr di nero N772, 70 phr di olio paraffinico (Sunpar 2280). Il sistema vulcanizzante della prima mescola (A) consta di TMTD/MBT/S 1,0/0,5/1,5 phr; il sistema vulcanizzante della seconda mescola (B) consta di TMTD/ CBS/DPTT 1,0/1,5/0,8 phr. L’agente devulcanizzante impiegato è la esadecilammina (HDA). Per misure di rigonfiamento viene impiegata la decalina (decaidronaftalina); per misure di estrazione viene impiegato l’acetone, il tetraidrofurano (THF) e altri solventi. I vulcanizzati delle suddette mescole vengono granulati in particelle di non più di 8 mm. I trattamenti di devulcanizzazione vengono eseguiti a 225°C, a 250 °C, a 275°C in Brabender da 25 ml con coefficiente di riempimento 0,7; a ogni preparazione viene addizionato Sunpar 2280 in ragione di 5% in peso. La mescola A rispetto alla mescola B presenta come previsto minore contenuto di legami monosolfurici e maggiore contenuto di legami di- e polisolfurici; inoltre presenta maggiore contenuto globale di legami di vulcanizzazione. La struttura del rigenerato ricavato dal vulcanizzato B (sistema vulcanizzante efficiente) da microfotografie appare molto più omogenea e più uniforme di quella ricavata dal vulcanizzato A (sistema vulcanizzante convenzionale). I rigenerati ottenuti vengono tagliati in vari rapporti con le mescole origi-
zante tradizionale si esplica prevalentemente sui legami di vulcanizzazione di- e polisofurici, mentre nei vulcanizzati con sistema
materie prime NUOvI CvJ bOOTS INNOvATIvI CON NUOvI MATERIALI
David Shaw - (dshaw@crain.com); European Rubber Journal; 191/8-26-Novembre-Dicembre 2009. Rif. E2773.
I narie non sottoposte a rigenerazione. All’aumentare del tenore di rigenerato, si nota che la coppia reometrica massima tende a diminuire mostrando valori più bassi nella sequenza derivata dalla mescola a sistema vulcanizzante efficiente rispetto a quelli ottenuti con mescola a sistema vulcanizzante convenzionale. Gli andamenti dei parametri meccanici misurati sulle mescole contenenti varie entità di rigenerato sono generalmente simili, seppure con valori assoluti differenti, ove per carico di rottura, modulo e durezza i valori in tutta la sequenza relativa ai tagli di mescola con vulcanizzazione convenzionale sono più alti di quelli ottenuti con mescola con vulcanizzazione efficiente. Però per l'allungamento a rottura, come previsto, i valori più alti si riscontrano con la sequenza relativa ai tagli di mescola con vulcanizzazione efficiente; e invece, come non previsto, i valori più alti di resistenza a lacerazione e di resistenza alla deformazione permanente a compressione si ritrovano nelle mescole con sistema efficiente. Gli autori ravvisano nel comportamento un andamento in accordo con quello spiegato da una equazione di Horikx, che considera gli effetti della scissione di catena piuttosto che quelli della distruzione di legami di reticolazione. Essi concludono quindi che l’effetto della rigenerazione nei vulcanizzati di EPDM con sistema vulcaniz-
maggio
CVJ boots (Constant Velocity Joints) sono cuffie protettive in materiale elastomerico che racchiudono le giunzioni di guida degli snodi dello sterzo su veicoli con trazione anteriore. I CVJ boots contengono grassi lubrificanti e hanno il compito di proteggere le giunzioni dalla polvere; inoltre hanno il compito di mantenere il lubrificante a contatto con parti mobili tra le quali va minimizzato l'attrito. I CVJ boots sono quindi sollecitati a fatica e sono sollecitati dal calore e dall'ozono in quanto si trovano vicino al motore. I CVJ boots venivano tempo fa prodotti con mescole di policloroprene (es. Neoprene). Secondo l'autore dell'articolo qui recensito tale materiale non risultava sufficientemente resistente all'ozono. La DuPont aveva iniziato a propagandare la produzione dei CVJ boots con processo di blow molding impiegando un proprio elastomero termoplastico con struttura di poliestere (Hytrel). Per ragioni di costo del materiale il processo è stato criticato e la produzione dell'articolo è stata continuata usando diversi elastomeri speciali di tipo tradizionale vulcanizzabile, ma in definitiva l'aver trovato un elastomero termoplastico che poteva entrare nel novero dell'uso di un elastomero vulcanizzato per produrre un articolo importante direttamente connesso con funzioni dinamiche a lungo termine, in quel momento aveva suscitato un certo scalpore. Le obiezioni sul costo dello Hytrel sono state però attenuate, dopo che DuPont aveva dimostrato la possibilità di produrre il CVJ boots con uno spessore inferiore e quindi di alleggerirne sia
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
11
ELASTICA | Abbiamo letto per voi
il peso che il prezzo. Nell'articolo qui recensito sono riportate diverse fotografie di CVJ boots e non si fa menzione di diffusi impieghi successivi all'avvento dello Hytrel di altri elastomeri vulcanizzati più termo-oleoresistenti del policloroprene, che pure ci sono stati, ad esempio con mescola di gomma etilenacrilica.
prodotti e processi PIROLISI DI PNEUMATCI IN IMPIANTO DI LAbORATORIO
J. Haydary, L. Jelemenskỳ, L. Markoš, L. Annus - (juma.haydary@stuba. sk); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/12-661-2009. Rif. E2774.
I
n un processo di pirolisi si ottengono di solito tre fasi: ceneri solide, olio liquido, gas. La distribuzione di tali tipi di materiali dipende anche dalla tecnica di pirolisi, dalla temperatura, dalla velocità di riscaldamento, dalle condizioni idrodinamiche, dal tipo di catalizzatore impiegato. Gli autori descrivono un processo di rigenerazione basato sulla estrusione in corrente di azoto di frammenti solidi del materiale da pirolizzare con invio del materiale estruso in un forno tubolare riscaldato elettricamente, a valle del quale sussiste la possibilità di rilevare opportuni parametri. Nell’articolo è riportato un disegno schematico dell’impianto. Durante il processo il materiale, costituito da frammenti di pneumatici, viene dapprima decomposto in ceneri e in sostanze volatili. Il materiale macromolecolare contenuto nelle ceneri viene ulteriormente ridotto di peso molecolare e vengono separati prodotti catramosi e gas. I componenti volatili vengono inviati in un apparato di condensazione e quivi condensati. Lo steel cord, se presente, viene separato dal residuo solido mediante un separatore magnetico. Il residuo dei cord tessili viene invece lasciato e viene pirolizzato insieme al resto dei residui del pneumatico. Prima della pirolisi quest’ultimo residuo viene caratterizzato con analisi termogravimetrica (TGA).
12
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
Il residuo gassoso viene condensato, assorbito e caratterizzato con analisi GC-MS (gascromatografo-spettrometro di massa). I parametri che regolano la pirolisi (andamento della temperatura, pressione, tempo di residenza nel corso dell’analisi gascromatografica, diametro delle particelle, velocità del gas inerte) hanno molta importanza per la esecuzione del processo. Il processo termico avviene con inizio a 200°C÷250°C e termina a 500°C÷550°C, ma viene continuato fino a 550°C÷700°C poiché a 500°C la pirolisi di un pneumatico non è completa (come affermato dagli autori la pirolisi raggiunge il 99,5% a 800°C). Comunque dal punto di vista pratico viene assunto valido un periodo di permanenza di 5 minuti a 550°C. Una importante conclusione tratta dagli autori è che, oltre ad assicurare tempo di permanenza e temperatura ai livelli qui sopra nominati, occorre anche assicurare che il materiale solido da pirolizzare abbia diametro di particella da 0,1 mm a 10 mm e che sia caratterizzato da rapporto dP/dR = 0,25 (dP = diametro della particella del materiale da pirolizzare; dR = diametro interno del reattore nel quale si vuole far svolgere la pirolisi). (L’articolo è in lingua inglese)
prodotti e processi UN PROCEDIMENTO PER RIvALUTARE ARTICOLI INvECCHIATI
E. Kowalska, S. Pasynkiewicz - ewa. kowalska@ichp.pl ; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 62/12-738-2009. Rif. E2775
U
n pneumatico usato di auto pesa circa 9÷10 kg e contiene 50÷60% di gomma, 40% della quale è gomma naturale. I materiali non gomma, cioè nero di carbonio, ZnO, S, e cord di acciaio possono essere recuperati dopo aver sottratto lo zolfo sotto forma di prodotti gassosi. La parte in gomma dei pneumatici usati può essere disponibile sotto forma di granulato o addirittura sotto forma
maggio
2010 n. 578
di polverino con granulometria tra 0,5 e 1,5 mm. Altri prodotti recuperabili possono essere zolfo e acceleranti. Gli autori elencano CBS, ZMBT, TMTD, ZEPC (zinco-N-etilfenil-ditiocarbammato). Lo studio promesso dal titolo dell’articolo viene eseguito su mescole ottenute in laboratorio secondo una impostazione insolita aggiungendo di volta in volta a una dose di circa 98,8 parti in peso di materiale ricavato da pneumatici (granulometria tra ≤ 1 mm e 0,5 mm ÷ 1,5 mm) le seguenti quantità rispettive di vulcanizzanti in modo da far risultare una quantità globale di mescola di 100 parti in peso: zolfo 1 phr e CBS 0,2 parti in peso, zolfo 1 phr e ZMBT 0,05 parti in peso, zolfo 1 phr e TMTD 0,3 parti in peso, zolfo 1 phr e ZEPC 0,2 parti in peso. Dopo vulcanizzazione a 180°C, le caratteristiche ottenute vengono indicate in termini di abrasione Taber e di durezza Shore A e da esse appaiono valori favorevoli con la mescola contenente TMTD. Nell'articolo compaiono anche altri risultati ricavando mescole da polverino di gomma di granulometria ≤ 1 mm additivato di quantità crescenti di zolfo e in alcuni casi additivato anche di ZEPC. Vengono indicati i valori di durezza Shore A. I più elevati (66 ShA) si registrano sulla mescola preparata aggiungendo a 97 parti in peso di polverino 2 parti in peso di zolfo e 1 parte in peso di ZEPC. Per diverse delle mescole preparate vengono riportati valori di
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
resistenza all'urto con pendolo Charpy dopo condizionamento di 432 h e di 880 h a -30°C e a -20°C. Appare che valori già ottimali si registrano sulle mescole additivate di zolfo in quantità di almeno 1 parte % in peso anche senza aggiunta di accelerante: 38 kJ/m2 dopo 432 h a -30°C, 40 kJ/m2 dopo 432 h a -20°C, 28 kJ/m2 dopo 880 h a -30°C, 36 kJ/m2 dopo 880 h a -20°C. I valori più favorevoli di resistenza al freddo a lungo termine si verificano però soprattutto su una combinazione contenente 5 parti % in peso di zolfo insieme a 1 parte % in peso di ZEPC: 36 kJ/m2 dopo 880 h a -30°C e 38 kJ/m2 dopo 880 h a -30°C. L'aggiunta di 5 parti % in peso al polverino non rivela aumenti di durezza ShA. In considerazione di un impiego pratico vengono esaminate anche le proprietà di fonoassorbenza di preparati a base di polverino. I dati ricavati da prove di fonoassorbenza fanno concludere agli autori che il polverino di gomma, rivelando smorzamento sonoro ≥ 30 dB e grado di assorbimento sonoro ≤ 0,3, può essere impiegato in apparati per isolamento dai rumori. L'articolo è interessante, ma ha l'aspetto di una raccolta di appunti per una conferenza e infatti riguarda una conferenza al RubberChem 2008 a Praga tenuta a cura dello Industrial Chemistry Research Institute di Varsavia.
prodotti e processi I FORNITORI DI AUTO TENDONO LA MANO AL "DOPOMERCATO"
David Shaw - (dshaw@crain.com); European Rubber Journal; 191/8-IXNovembre-Dicembre 2009. Rif. E2776.
M
entre il mercato degli articoli di gomma di primo equipaggiamento nell'industria auto ristagna, il mercato degli articoli di gomma per gli autoveicoli usati è fiorente. Il parco delle auto circolanti diviene vecchio, quindi le auto abbisognano di riparazioni e pertanto di sostituzioni di accessori. Tale è la constatazione di Jeff Brekke, presidente della Gates Glo-
bal. La Gates ha una solida posizione tra gli OEM (Original Equipment Manufacturer) e ha anche una importante immagine, che le procura il necessario volano per incentivare le vendite. Certamente occorre una solida base finanziaria per iniziare e occorre crearsi una adeguata condizione della organizzazione delle vendite. Gates è in grado di offrire cinghie di trasmissione, spazzole per tergicristalli, coperchi per il circuito del carburante, tubi e manicotti per il riempimento dei carburanti stessi, componenti per trasmissioni idrauliche e per la distribuzione dei carburanti. Il mercato del secondo equipaggiamento vale 780 milioni di dollari, di cui il 55% nel Nordamerica e il 32% in Europa. Negli Stati Uniti la Gates ad esempio si trova al primo posto nel mercato di secondo equipaggiamento e ne rivendica il 38%. Al secondo posto si trova la Dayco con il 26%, al terzo posto si trova Goodyear (12%), al quarto posto Continental con 3%. In Europa le vendite della Gates non sono molto elevate, tuttavia la sua posizione sul mercato è da ritenersi forte. In Europa rivendica il 63% del mercato di secondo equipaggiamento di cinghie trapezoidali (V-belts) e di micro V-belts nel campo auto. Secondo stime il mercato di secondo equipaggiamento è destinato nel 2012 a salire del 3,9% in USA e del 4,6% in Europa. Jeff Brekke conclude che la statistica presentata dimostra chiaramente la tendenza dei consumatori, orientati ad usare la loro vettura più a lungo e spendendo quindi più danaro nella manutenzione. Il presidente della società puntualizza anche che oggi la Gates è relativamente debole nei mercati emergenti, che comunque si sta impegnando seriamente per organizzare catene di distribuzione dei suoi articoli in Russia e in Cina. Attualmente Gates ha già
maggio
28 distributori autorizzati in India e in Cina e ha già oltre 138 dettaglianti. Un nuovo articolo tecnico che la Gates ci tiene a ricordare e a diffondere è il tubo "Barricade" a 5 strati compatibile con diversi tipi di carburanti, costruito per minimizzare a 1g/ m2 permeazione dei carburanti stessi attraverso le pareti. Il senior product manager Richard Mirtz puntualizza che "Barricade" eccede addirittura le prescrizioni di impermeabilità dettate da CARB (California Air Resource Board) e anche quelle dettate da EPA (Evironmental Protection Agency) e da altri enti federali. "Barricade", di cui è raffigurata la struttura nell'articolo, è compatibile con Gasohol, Diesel, Bio-Diesel, Etanolo, Metanolo e Gasoline.
materie prime INFLUENZA DEL TESPT SULLE CARATTERISTICHE MECCANICHE E DIELETTRICHE
A. A. Ward, A. I. Khalf (azzaward@ hotmail.com); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 62/12-650-6562009. Rif. E2777.
I
l TESPT (3-(trietossisililpropil)tetrasulfano ovvero Si69) viene diffusamente usato, specie in mescole di SBR contenenti silice precipitata, per
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
13
ELASTICA | Abbiamo letto per voi
ridurre l'interazione carica-carica e favorire l'interazione elastomero-carica. Il TESPT reagisce infatti come è noto con i gruppi silanolici (-Si-OH) della silice formando su essa una struttura silossanica, che, nel corso della vulcanizzazione, dà luogo mediante i gruppi sulfanici del TESPT a una robusta compagine basata su legami covalenti con l'elastomero. Nell'articolo vengono quindi commentate le caratteristiche meccaniche e le caratteristiche dielettriche ottenute appunto in mescole di SBR contenenti silice precipitata e TESPT. Nello studio presentato viene usata SSBR 5025, che è SBR polimerizzata in soluzione con contenuto di stirene 25% e con contenuto di 50% di forma vinilica nella frazione polibutadienica; inoltre viene usata silice precipitata in ragione di 70 phr, viene usato sistema vulcanizzante S/CBS/DPG 1,5/1/1 phr e TESPT in quantità variabile da 0 a 12 phr. La "bound rubber" formatasi presenta un massimo (circa 38%) per un contenuto di TESPT di 8 phr. Con tale concentrazione di TESPT si nota anche un massimo di grado di reticolazione (differenza tra coppia reometrica max e coppia reometrica minima) e inoltre un massimo di carico di rottura (19,5 MPa). Con concentrazione di TESPT superiore a 8 phr si nota invece sia l'inizio di una diminuzione del carico di rottura, nonché l'inizio di una diminuzione dell'allungamento a rottura dopo un valore di plateau di circa 450 % iniziato in corrispondenza di 3-4 phr di TESPT. Anche la resistenza a fatica, valutata con Monsanto Fatigue Failure secondo ASTM D 3629, presenta un valore ottimale con 8 phr di TESPT. Il grado di dispersione della silice viene evidenziato con immagini SEM (Scanning Electron Microscopy) ottenute su provini ricoperti di un sottile strato di oro per evitare l'effetto di cariche elettrostatiche: la prova evidenzia miglioramento del grado di dispersione causato dalla presenza del TESPT. L'esame delle caratteristiche dielettriche tra 20°C e 90°C, in un largo intervallo di frequenze di sollecitazione (da 10-3 Hz a 106 Hz) evidenzia che la 14
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
perdita dielettrica ε" scende fino alla frequenza di 103 Hz per poi risalire a un massimo tendenzialmente sempre più spostato verso le alte frequenze all'aumentare della temperatura, denotando in tal modo, secondo gli autori, una corrispondenza con l'andamento della transizione vetrosa, e comunque evidenziando che la diminuzione sia di permittività dielettrica ε' che della componente di perdita dielettrica ε" a 80°C è via via più vistosa all'aumentare della concentrazione di TESPT. Ciò viene ascritto come segnale che all'aumentare della concentrazione di TESPT viene ridotta la presenza di gruppi silanolici della silice liberi non trasformati dall'azione del silano e pertanto come segnale della riduzione dell'effetto carica-carica. Gli autori descrivono anche altri parametri, connessi con gli effetti della presenza del silano, evidenziati dalla analisi dielettrica: effetto di polarizzazione MWS (Maxwell, Wagner, Sillars), effetto di conduttività espressi con funzioni Cole-Cole. L'articolo è interessante, perché espone notizie importanti per un eventuale impiego dell'analisi dielettrica per esaminare caratteristiche, che hanno riflessi sulle proprietà meccaniche. Gli autori appartengono a un "National Research Center" egiziano (Cairo). (L'articolo è in lingua inglese)
prodotti e processi LA PRESSIONE SUI COSTI È COSTRUTTIvA NEL SETTORE AUTO
David Shaw - (dshaw@crain. com); European Rubber Journal; 191/8-20-Novembre-Dicembre 2009. Rif. E2778.
L'
articolo riproduce la eco di un atteggiamento critico nell'ambito dell'industria automobilistica circa l'impostazione oggi conveniente per assicurare non solo lo sviluppo tecnico, ma addirittura anche la sopravvivenza. Vicende e commenti
maggio
2010 n. 578
rispecchiano le opinioni di Hans Jürgen Goslar, presidente della Vibroacustic, compagnia leader nello sviluppo del know-how nell'industria automobilistica per realizzare sofisticati sistemi di sviluppo del comfort di marcia, delle prestazioni generali degli autoveicoli e delle applicazioni generalmente riservate a vetture di classe. Hans Jürgen Goslar, alla luce delle tendenze attuali del mercato, si pronuncia favorevolmente per coniare un'era di sviluppo delle caratteristiche sofisticate adattandole anche al mondo delle piccole vetture di tipo economico, pur tenendo conto che ciò non si preannuncia molto facile da realizzare, soprattutto nell'ambito dei servizi di ricerca e sviluppo delle fabbriche. Infatti in molti casi egli nota che alcuni degli ingegneri trovano difficile adattare le loro concezioni, appropriate per Mercedes e Audi, a un settore la cui tradizione finora è stata orientata soltanto alla esasperazione della semplicità. Qualcosa però sta cambiando, perché ad esempio nel Nord America molti dei progettisti e dei costruttori di automobili stanno abbracciando concezioni apprese in Europa e le stanno adattando secondo le necessità della vita in Nord America. La stessa Ford sta adattando i suoi motori di successo in Europa per creare una nuova generazione di motori appropriati con livelli di costo convenienti.
Abbiamo letto per voi | ELASTICA
Adattamento significa adattare il motore alla scocca, il che significa anche creare nuovi supporti, nuove boccole e una serie di nuovi articoli mirati ad inserire nuovi livelli di successo. Con tutto ciò Hans Jürgen Goslar trova il modo di ricordare articoli e discipline che hanno già rappresentato successi e sviluppi. Vengono così ricordate applicazioni già realizzate: un supporto antivibrante di nuova concezione che permette anche movimenti laterali, nuove mescole e nuovi cicli di vulcanizzazione che rendono difficile la reversione, supporti antivibranti di diverse fogge tipici della produzione della Vibroacustic, e da
qui una esortazione intrinseca a voler far mente locale agli sviluppi concepiti e vissuti. Ad esempio ricordando le collaborazioni con altre industrie automobilistiche, vedi collaborazione con Tata, si trovano elementi atti a realizzare boccole di sospensione e supporti motore, e inoltre atti ad organizzare centri di diagnosi per studiare la localizzazione più conveniente del centro di gravità in un autoveicolo, o quanto meno per progettare dispositivi e software per sperimentazioni, allo scopo di configurare un adatto sistema di antivibranti. Le idee di Hans Jürgen Goslar hanno portato Vibroacustic a rea-
lizzare una fabbrica di molle ad aria (air springs) a Yantai (Cina). Inoltre hanno portato Vibroacustic a trasferire anche alle vetture l'esperienza dell'impiego di molle ad aria acquisita sugli autocarri. Sugli autocarri infatti il vantaggio principale delle molle ad aria consiste nella possibilità di regolare il livello del pianale per facilitare le operazioni di carico e scarico, ripristinando poi il livello più adatto per le condizioni di marcia servendosi dall'ausilio di un compressore di cui è dotato lo stesso autocarro; sulle autovetture il vantaggio principale più ambito si risolve nel comfort di marcia.
Gesto Editore srl viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano - Italy Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gesto@gestoeditore.it www.gestoeditore.it
SCHEDA PER LA RICHIESTA DI ARTICOLI DELLA RUBRICA “ABBIAMO LETTO PER VOI” GESTO EDITORE srl - Viale Coni Zugna 71 - 20144 - Milano - Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 gesto@gestoeditore.it
www.gestoeditore.it
Desidero ricevere copia del testo in lingua originale. Numero di riferimento e titolo......................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... Segnalati nella sezione “abbiamo letto per voi” apparsa nel numero..........................................................................di “L’industria della Gomma /Elastica”. Nome e Cognome.......................................................................................................................................... Azienda.......................................................................................................................................................... indirizzo.......................................................................................................................................................... Cap.....................Città...............................................................................Prov.............................................. Data............................ Firma..............................................................................................................................................................
maggio
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
15
Normativa | ELASTICA
Macchine sicure di Beatrice Garlanda
N
el supplemento ordinario alla G.U. del 19 febbraio è stato pubblicato il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n.17, recante: “Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori”. Il provvedimento, che consta di 19 articoli e 11 allegati, recepisce integralmente la direttiva sopra citata e abroga il DPR 24 luglio 1996, n.459. Di quest’ultimo sono, però, fatte salve le disposizioni transitorie di cui all’art.11, commi 1 e 3, rispettivamente riguardanti: • le macchine già in immesse sul mercato o in servizio prima dell’entrata in vigore del decreto presidenziale e prive di marcatura CE • le disposizioni di denuncia d'installazione all’ISPESL per le macchine già soggette alla disciplina di cui al D.M. 12/9/59, ma messe in servizio successivamente all’entrata in vigore del DPR citato. Prima di entrare nel merito del nuovo decreto legislativo, si deve segnalare che esso innova significativamente la normativa nazionale precedente.
macchine attrezzature intercambiabili componenti di sicurezza accessori di sollevamento catene, funi e cinghie dispositivi amovibili di trasmissione meccanica - quasi macchine Il comma 2 dell’art.1 elenca i casi d' esclusione dal campo d'applicazione. Superfluo ci pare l’ultimo comma dello stesso art.1 che recita: “quando per una macchina i pericoli di cui all’allegato 1 sono interamente o parzialmente disciplinati in modo più specifico da altri provvedimenti di recepimento di direttive comunitarie, il presente decreto non si applica a tale macchina e per tali pericoli”. È ovvio, infatti, che una norma specifica deroga ad una generica. • • • • • •
Definizioni
Il decreto 17/2010 si applica ai seguenti prodotti:
In primo luogo ricordiamo che il decreto considera “macchina”: a) l’insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema d'azionamento diverso dalla forza umana o animale diretta, composto di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidamente per un’applicazione ben determinata; b) l’insieme di cui sopra, al quale
16
maggio
Campo d’applicazione
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
2010 n. 578
mancano solamente elementi di collegamento al sito d'impiego o d'allacciamento alle fonti di energia e di movimento c) l’insieme alle lettere a) e b), pronto per essere installato e che può funzionare solo dopo essere stato montato su un mezzo di trasporto o installato in edificio o in una costruzione d) gli insiemi di macchine, di cui alle lettere a) b) e c), o di quasi macchine, che per raggiungere uno stesso risultato sono disposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale e) l’insieme di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidamente e destinati al sollevamento di pesi e la cui unica fonte di energia è la forza umana diretta. Dobbiamo rilevare che, senza dubbio, la definizione di macchina introdotta dal provvedimento è più precisa rispetto a quella della normativa previgente. L’articolo 2 definisce poi i termini di “attrezzatura intercambiabile”, “componente di sicurezza”, “accessori di sollevamento”, “catene, funi e cinghie”, “dispositivi amovibili di trasmissione meccanica”. Introduce, poi, il nuovo concetto di “quasi-macchina”, ovvero “l’insieme che
Normativa | ELASTICA
costituisce quasi una macchina, ma che, da solo, non è in grado di garantire un’applicazione ben determinata” (un sistema di azionamento è una quasi macchina). Le quasi-macchine sono unicamente destinate ad essere incorporate o assemblate ad altre macchine o ad altre quasi-macchine o apparecchi per costituire una macchina che rientra nel campo di applicazione del decreto in esame. Da citare sono anche le definizioni di “immissione sul mercato” e “messa in servizio”. L’immissione sul mercato è “la prima messa a disposizione, all’interno della Comunità, a titolo oneroso o gratuito, di una macchina o di una quasi macchina ai fini di distribuzione o utilizzazione”. La messa in servizio è, invece, “il primo utilizzo, conforme alla sua destinazione, all’interno della Comunità, di una macchina oggetto del decreto in esame”. Infine ricordiamo che il fabbricante è definito come la persona fisica o giuridica che progetta e/o realizza una macchina o una quasi macchina ed è responsabile della conformità delle stesse ai fini dell’immissione sul mercato o, in subordine, chi immette sul mercato o mette in servizio una macchina o una quasi macchina.
Immissione sul mercato e messa in servizio Possono essere immesse sul mercato o messe in servizio solamente le macchine che rispettano le prescrizioni del decreto in esame e non pregiudicano la salute e la sicurezza delle persone (o animali domestici e beni), quando sono debitamente installate, mantenute in efficienza e utilizzate conformemente alla loro destinazione o in condizioni ragionevolmente prevedibili. Anche le quasi macchine possono essere immesse sul mercato solamente se rispettano le disposizio-
ni del decreto che ad esse si riferiscono.
Requisiti essenziali di sicurezza Il fabbricante (o il suo mandatario), prima di immettere sul mercato o mettere in servizio una macchina, deve accertarsi che essa soddisfi i pertinenti requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute previsti dall’allegato I. A questo riguardo egli garantisce che sia effettuata una valutazione dei rischi e, tenendo conto dei risultati di tale valutazione, la macchina è poi progettata e costruita. Attraverso il processo di valutazione e riduzione dei rischi sopra citato, il fabbricante (o il suo mandatario): • stabilisce i limiti della macchina, quindi anche l’uso previsto e l’uso scorretto ma ragionevolmente prevedibile • individua i pericoli cui può dare origine la macchina e le situazioni pericolose che ne derivano • stima i rischi, tenendo conto della gravità dell’eventuale lesione o danno alla salute e della probabilità che si verifichi • valuta se sia richiesta una riduzione del rischio • elimina i pericoli o riduce i rischi che ne derivano, applicando le misure di protezione nell'ordine previsto dallo stesso allegato I Va ricordato che i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute di cui all’allegato I sono inderogabili. Gli obiettivi da essi prefissi possono, però, non essere raggiunti. In tal caso la macchina deve essere progettata e costruita per tendere agli obiettivi medesimi. Prima dell’immissione sul mercato o della messa in servizio di una macchina, il fabbricante (o mandatario) deve accertarsi che sia disponibile il fascicolo tecnico di cui all’allegato VII, maggio
parte A, con il quale dimostrare la conformità della macchina ai requisiti della direttiva 2006/42/CE. Il fascicolo riguarda la progettazione, la fabbricazione ed il funzionamento della macchina e deve essere redatto in una o più lingue ufficiali della Comunità. Esso deve comprendere tutti gli elementi elencati dall’allegato sopra citato. Segnaliamo, inoltre, che il fabbricante (o il suo mandatario), prima dell’immissione sul mercato o della messa in servizio di una macchina, deve: • fornire in particolare le informazioni necessarie (ad es. istruzioni) • espletare le appropriate procedure di valutazione della conformità di cui all’art.9 • redigere la dichiarazione CE di conformità di cui all’allegato I ed accertarsi che la stessa accompagni la macchina • apporre la marcatura CE ai sensi dell’art.12 Prima di immettere sul mercato una quasi-macchina, il fabbricante (o il suo mandatario) deve accertarsi che: a) sia preparata la documentazione tecnica pertinente ai sensi dell’allegato VII, parte B b) siano preparate le istruzioni per l’assemblaggio di cui all’allegato VI c) sia stata redatta la dichiarazione di incorporazione di cui all’allegato II d) le istruzioni per l’assemblaggio e la dichiarazione di incorporazione accompagnano la quasi- macchina fino all’incorporazione e rientrano nel fascicolo tecnico della macchina finale. Se le macchine rientrano nel campo di applicazione anche di altri provvedimenti di recepimento, relativi ad aspetti diversi e che prevedono l’apposizione della marcatura “CE”, questa marcatura indica che le macchine sono conformi al dettato di questi provvedimenti. Tuttavia, nel caso in
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
17
ELASTICA | Normativa
cui uno o più di questi provvedimenti lascino al fabbricante ( o mandatario) la possibilità di scegliere il regime da applicare durante il periodo transitorio, la marcatura “CE” indica la conformità solo alle direttive applicate dal fabbricante o mandatario. I riferimenti agli atti normativi applicati devono essere riportati nella dichiarazione CE di conformità.
Presunzione di conformità e norme armonizzate Va segnalato che le macchine provviste della marcatura ‘C È e accompagnate dalla dichiarazione CE di conformità, contenente gli elementi di cui all’allegato II, sono ritenute rispondenti alle disposizioni del decreto medesimo. Tali elementi sono elencati nella Tabella A Se una macchina è costruita in conformità ad una norma armonizzata, il cui riferimento è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, si presume conforme ai requisiti essenziali di sicurezza e tutela della salute previsti dalla norma armonizzata stessa. Chiariamo che per norma armonizzata s’intende la specifica tecnica adottata da un organismo di normalizzazione, ovvero il comitato europeo di normalizzazione (CEN), il Comitato europeo di normalizzazione elettrotecnica (CENELEC ) o l' Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI), nel quadro di un mandato rilasciato dalla Commissione europea ai sensi della direttiva 98/34/CE. Nella Gazzetta ufficiale italiana sono pubblicati, attraverso un decreto del Ministro dello sviluppo economico, i riferimenti delle norme nazionali che traspongono quelle armonizzate. Gli enti di normazione italiani (ex legge 21 giugno 1986, n.317), adottano le procedure necessarie per permettere alle parti sociali di partecipare, a livello nazionale, al processo di elabo18
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
Tabella A
Elementi che devono figurare nella dichiarazione 'CE' di conformità ragione sociale e indirizzo completo del fabbricante e, e del caso, del suo mandatario nome ed indirizzo della persona autorizzata a preparare il fascicolo tecnico descrizione e identificazione della macchina, con denominazione generica, funzione, modello, tipo, numero di serie, denominazione commerciale un’indicazione con la quale si dichiara esplicitamente che la macchina è conforme a tutte le disposizioni pertinenti della direttiva 2006/42/CE e, se del caso, un’indicazione analoga con la quale si dichiara la conformità alle altre direttiva comunitarie e/o disposizioni pertinenti alle quali la macchina ottempera all’occorrenza, nome, indirizzo e numero di identificazione dell’organismo notificato che ha effettuato l’esame CE del tipo di cui all’allegato IX e il numero dell’attestato dell’esame CE del tipo all’occorrenza, nome, indirizzo e numero di identificazione dell’organismo notificato che ha approvato il sistema di garanzia qualità totale di cui all’allegato X all’occorrenza, riferimento alle norme armonizzate applicate all’occorrenza, riferimento ad altre norme e specifiche tecniche applicate luogo e data della dichiarazione identificazione e firma della persona autorizzata a redigere la dichiarazione in nome del fabbricante o del suo mandatario.
razione e controllo delle norme armonizzate in materia di macchine. Qualora il Ministero dello sviluppo economico ritenga che una norma armonizzata non soddisfi pienamente i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute ai quali fa riferimento, presenta un atto di contestazione al comitato istituito dalla direttiva 98/34/CE, esponendone i motivi (art.5).
Sorveglianza del mercato Per quanto concerne le macchine e le quasi-macchine, già immesse sul mercato, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero del lavoro effettuano le funzioni di autorità di maggio
2010 n. 578
sorveglianza per il controllo della conformità alle disposizioni del decreto in oggetto. A tal fine operano attraverso i propri organi ispettivi in coordinamento permanente tra loro, evitando così duplicazioni dei controlli. Per gli accertamenti di carattere tecnico si avvalgono dell’attività dell’ISPESL. Qualora gli organi di vigilanza sui luoghi di lavoro e pertinenze, svolgendo le loro funzioni ispettive, constatino che una macchina marcata ‘C È o una quasi-macchina siano, in tutto o in parte non rispondenti a uno o più requisiti essenziali di sicurezza, ne informano immediatamente il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero del lavoro.
Normativa | ELASTICA
Se è constatato che una macchina provvista della marcatura 'CE', accompagnata dalla dichiarazione ‘C È di conformità e utilizzata in modo conforme alla sua destinazione o in condizioni ragionevolmente prevedibili, rischia di compromettere la salute e la sicurezza delle persone (o degli animali domestici o dei beni), il Ministero dello sviluppo economico, previa verifica dell’esistenza dei rischi segnalati e con provvedimento motivato e notificato all’interessato, ordina il ritiro della macchina dal mercato, ne vieta l’immissione sul mercato o la messa in servizio o ne limita la libera circolazione (art.6). Deve anche indicare quali sono i mezzi per impugnare il provvedimento stesso ed il termine entro cui è possibile ricorrere. Analogo iter è previsto per le quasimacchine non conformi alle disposizioni del decreto di cui trattiamo. Il Ministero dello sviluppo economico comunica i provvedimenti presi ai sensi dell’art.6 al Ministero del lavoro e agli organi segnalanti l presunta non conformità.
Clausola di salvaguardia Il Ministero dello sviluppo economico deve informare la Commissione europea e gli altri Stati membri dei provvedimenti restrittivi adottati ai sensi dell’art.6, con le relative motivazioni e precisando in particolare se la mancata conformità è dovuta: a) al mancato rispetto dei requisiti essenziali b) ad un’errata applicazione delle norme armonizzate c) ad una lacuna delle medesime norme armonizzate. A seguito delle conclusioni delle consultazioni avviate dalla Commissione europea, i provvedimenti restrittivi di cui all’art.6, possono essere definitivamente confermati, modificati o revocati. Quando la Commissione europea co-
munica che una macchina non conforme è stata immessa sul mercato provvista della marcatura ‘C È, il Ministero dello sviluppo economico deve ordinare immediatamente il ritiro dal mercato o il divieto di immissione sul mercato della macchina non conforme.
Misure specifiche riguardanti categorie di macchine potenzialmente pericolose Sono macchine potenzialmente pericolose quelle con caratteristiche tecniche che presentano rischi dovuti a lacune di norme armonizzate, ovvero norme che la Commissione UE ha ritenuto non soddisfare pienamente i requisiti essenziali di sicurezza e salute di cui all’allegato I a seguito della procedura prevista dall’art.5 del decreto in oggetto. Sono considerate potenzialmente pericolose anche le macchine che, a causa delle loro caratteristiche tecniche, presentano lo stesso rischio di macchine per le quali uno Stato membro ha adottato misure di limitazione della libera circolazione ritenute giustificate dalla Commissione europea. Se la Commissione UE, secondo la procedura di cui all’art.9 della direttiva 2006/42/CE, adotta misure che richiedono agli Stati membri di vietare o limitare l’immissione sul mercato di macchine potenzialmente pericolose o di assogettare tali macchine a particolari condizioni, il Ministero dello sviluppo economico provvede sulla base di quanto indicato dalla Commissione.
Valutazione della conformità delle macchine Per attestare la conformità della macchina alle disposizioni del decreto in oggetto, il fabbricante (o mandatario) deve applicare una delle procedure di valutazione di cui all’art.9. maggio
Se la macchina non rientra tra quelle elencate dall’allegato IV, il fabbricante o mandatario applica la procedura di valutazione della conformità con controllo interno sulla fabbricazione della macchina di cui all’allegato VIII. In pratica deve assicurare e dichiarare che la macchina in questione soddisfa i pertinenti requisiti della direttiva 2006/42/CE. Per ogni tipo rappresentativo della serie di cui si tratta elabora il fascicolo tecnico previsto dall’allegato VII, parte A. Il fabbricante deve prendere tutte le misure necessarie per fare in modo che il processo di fabbricazione assicuri la conformità della macchina fabbricata al fascicolo tecnico ed ai requisiti della direttiva 2006/42/CE. Se la macchina rientra tra quelle di cui all’allegato IV (prodotti di particolare pericolosità) ed è fabbricata conformemente alle norme armonizzate e se tali norme coprono tutti i pertinenti requisiti di sicurezza e di tutela della salute, il fabbricante (o mandatario) applica una delle seguenti procedure: a) la procedura di valutazione della conformità con controllo interno sulla fabbricazione della macchina di cui all’allegato VIII b) la procedura di esame per la certificazione CE del tipo di cui all’allegato IX sommato al controllo interno sulla fabbricazione della macchina di cui all’allegato VIII, punto 3 c) la procedura garanzia di qualità totale di cui all’allegato X. Si tratta di un iter procedurale che innova la disciplina precedente perché è ora possibile procedere alla marcatura CE, senza depositare il fascicolo tecnico all’organismo notificato. Se la macchina rientra tra quelle dell’allegato IV, ma è stata fabbricata non rispettando o rispettando solo in parte le norme armonizzate di cui all’allegato IV, oppure se le norme armonizzate non coprono tutti i requi-
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
19
ELASTICA | Normativa
siti di sicurezza e di tutela della salute o non esistono norme armonizzate per la macchina in questione, il fabbricante o mandatario deve adottare una delle seguenti procedure: a) la procedura di esame per la certificazione CE del tipo di cui all’allegato IX oppure il controllo interno sulla fabbricazione della macchina di cui all’allegato VIII b) la procedura garanzia qualità totale di cui all’allegato X. Per inciso ricordiamo che l’allegato IV ha subito delle modifiche rispetto all'equivalente allegato del DPR 459/96. Sono introdotte nell’attuale allegato le unità logiche per funzioni di sicurezza, i dispositivi per il rilevamento delle persone e gli apparecchi portatili a carica esplosiva.
L’art.13 elenca i casi di marcatura non conforme. Sul punto non rileviamo differenze con la normativa precedente.
Sanzioni
La marcatura di conformità 'CE' è costituita dalle iniziali 'CE', conformemente a quanto previsto dall’allegato III. La marcatura deve essere apposta sulla macchina in modo visibile, leggibile e indelebile. È vietato apporre sulle macchine marcature, segni e iscrizioni che possono indurre in errore i terzi sul significato e/o il simbolo grafico della marcatura 'CE'. Sulle macchine possono comparire altre marcature, ma non devono essere compromesse la visibilità, la leggibilità ed il significato della marcatura 'CE'.
Salvo che il fatto non costituisca reato, il fabbricante (o il suo mandatario) che immette sul mercato ovvero mette in servizio macchine non conformi ai requisiti di cui all’allegato I è punito con sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 a 24.000 euro. La medesima sanzione si applica a chi apporti modifiche ed apparecchiature dotate della prescritta marcatura CE, che comportano la non conformità ai medesimi requisiti. Salvo che il fatto non costituisca reato, il fabbricante di una quasi-macchina (o il suo mandatario) che contravviene al disposto dell’art.10 (procedure di valutazione della conformità) è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 3000 a 18.000 euro. Inoltre il fabbricante o il mandatario che a richiesta dell’autorità di sorveglianza omettono di esibire la documentazione di cui all’allegato VII sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2000 a 12000 euro. Il fabbricante o il mandatario che immettono sul mercato o mettono in servizio macchine che, seppure conformi ai requisiti di cui all’allegato I, sono sprovviste della dichiarazione di conformità di cui all’allegato II sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2000 a 12000 euro. Va segnalato che le sanzioni che gravano sul fabbricante inadempiente costituiscono una novità rispetto a quanto previsto dal DPR 459/96. È poi da evidenziare che, salvo che il fatto non costituisca reato, chiunque appone o fa apporre marcature, segni ed iscrizioni che possono indurre in errore i terzi circa il significato e/o il simbolo grafico della marcatura ‘C È
20
maggio
Organismi notificati L’art11 dispone che le attività di certificazione relative: • alla procedura di esame per la certificazione CE del tipo di cui all’allegato IX • alla procedura di garanzia qualità totale di cui all’allegato X siano effettuate da organismi autorizzati e notificati ai sensi di quanto disposto allo stesso art.11.
Marcatura 'C E'
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
2010 n. 578
è punito con sanzione amministrativa pecuniaria da 1000 a 6000 euro. Chiunque promuove pubblicità per macchine che non rispettano le prescrizioni del decreto in oggetto è punito con sanzione amministrativa pecuniaria da 1000 a 6000 euro. Tutte le sanzioni sopra ricordate si applicano se il 10% del fatturato connesso a tutte le macchine o quasi-macchine per le quali la violazione è accertata è compreso tra il minimo ed il massimo della sanzione da applicare oppure è inferiore al minimo. Se il 10% del fatturato in questione è superiore al massimo della sanzione da applicare, i relativi importi minimo e massimo sono aumentati in modo progressivo, ma la sanzione non può superare l’importo di 150.000 euro. Particolari perplessità sono state espresse per tale massimale che pare particolarmente pesante.
Relazione tra il “Decreto macchine” e il Decreto 81/08 Va ricordato che il T.U. sulla salute e sicurezza sul lavoro (decreto 81/08) è strettamente collegato ala direttiva macchine ed al relativo decreto di recepimento, poiché prevede obblighi e sanzioni per progettisti, fabbricanti, fornitori ed installatori di attrezzature di lavoro e impianti. Ci riferiamo, in particolare, agli articoli 22, 23 e 24. Il primo di essi dispone che i progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e degli impianti rispettino i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgano attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia. Ai sensi dell’art.23, sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione indi-
Normativa | ELASTICA
requisiti generali di sicurezza di cui all’allegato V. L’art.71 prevede, poi, che il datore di lavoro assicuri la corretta installazione, utilizzo e manutenzione delle attrezzature di lavoro utilizzate in azienda. In particolare deve adottare le misure necessarie affinché: a) le attrezzature di lavoro siano: • installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso • oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all’art.70 e siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d’uso e libretto di manutenzione • assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza stabilite con specifico provvedimento regolamentare adottato in relazioni alle prescrizioni di cui all’art.18 b) siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro di controllo delle attrezzature di lavoro per lo stesso è previsto. Anche nel comma 5 dell’art.71 troviamo un collegamento con il “decreto macchine”. Tale comma prevede un regime semplificato di adempimenti
viduale ed impianti non rispondenti alle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Infine, l’art.24 prevede che gli installatori e montatori di impianti, attrezzature di lavoro e altri mezzi tecnici, per la parte di loro competenza si attengano alle norme di salute e sicurezza sul lavoro nonché alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti. Va chiarito che il sistema sanzionatorio previsto dal T.U. (art.57) per i soggetti di cui sopra appare più blando di quello introdotto dal decreto di recepimento della “direttiva macchine”. Altri collegamenti tra il T.U. ed il decreto macchine si possono leggere negli artt.70, commi 1 e 2, e 71, comma 4 del T.U. stesso. Ai sensi dell’art.70, il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature che devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto. Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni di cui sopra, e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione delle norme di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, devono essere conformi ai
nel caso di modifiche apportate alle macchine al fine di migliorarne le condizioni di sicurezza e non le modalità di utilizzo o le prestazioni previste dal costruttore. Infine le attività di formazione, informazione e addestramento previste dal T.U. dovranno necessariamente tener conto di quanto disposto dal decreto 17/2010.
Norme finali e transitorie Va segnalato che, ai sensi dell’art.19 del “decreto macchine”, gli organismi già notificati ai sensi della direttiva 89/392/CE, e successive modifiche, devono chiedere al Ministero dello sviluppo economico la conferma della validità della loro notifica entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione del decreto del Ministro dello sviluppo economico che individuerà i requisiti che devono essere posseduti dagli organismi e le modalità di presentazione della domanda di autorizzazione. È data facoltà al Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro del lavoro, di concedere notifica provvisoria ad organismi in relazione alle attività di certificazione CE del tipo.
L’industria italiana della gomma - GUIDA 2010 L’industria italiana della gomma Guida
con CD
oltre 600 produttori di articoli in gomma
2 010
Guide to the italian rubber industry
più di 300 fornitori di macchine e materie prime centinaia di prodotti
A Material Difference Hexpol Compounding
e or
G
to
ed
L it ’in de ali du lla an str a ia go m m ge a s
2 0
1 0
Prenota la Guida, invia una mail a: gesto@gestoeditore.it avrai uno sconto del 10% sul prezzo di copertina.
it
ui da
Una delle principali società al mondo per lo svluppo e la produzione di mescole di gomma innovative e di alta qualità, partner globale per tutte le applicazioni di gomma.
CD-ROM INCLUSO PER UNA RICERCA FACILE E VELOCE
Via Leonardo da Vinci, 26 IT-20053 - Muggiò (MB) mobil: +39-333-7916944
Def Cover Industria 09-09.indd 1
HEXPOL COMPOUNDING HQ Sprl Gewerbestraße 8 - 4700 Eupen - Belgium Tel: +32 (0)87 59 61 50 - Fax: +32 (0)87 59 61 69 info@hpc-hq.com - www.hexpolcompounding.com
30.09.2009 16:24:08 Uhr
€ 80
€ 72 maggio
www.gestoeditore.it
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
21
Lavaggio ad Ultrasuoni di Stampi in alluminio da poliuretano
UESSETI 2000® S.r.l.
L’impianto è composto da una vasca di lavaggio ad ultrasuoni riscaldata e da una vasca di risciacquo a temperatura ambiente. Nella vasca di lavaggio viene inserito il detergente di sgrassaggio con una temperatura di 80°C c.ca, si immergono gli stampi con la parte della figura rivolta verso la scatola trasduttrice, lasciandoli immersi per circa 30’.
Impianto ad ultrasuoni per la pulizia dei miscelatori e degli stampi in alluminio da poliuretano
Dopo il lavaggio è sufficiente immergere gli stampi nella vasca di risciacquo con acqua di rete per 30” o 1’ al massimo e soffiarli con aria compressa. Gli stampi sono pronti per essere di nuovo riutilizzati. Il detergente è stato studiato appositamente per la rimozione del poliuretano senza danneggiare gli stampi in alluminio e senza limitazione di tempo. Il modello proposto in foto è idoneo al trattamento in contemporanea di 4 stampi (8 semi-stampi). Sono disponibili modelli da 2 a 8 stampi (4-16 semistampi).
Per ulteriori informazioni e consulenze contattateci: UESSETI 2000 Srl Via Monfalcone 7 20092 Cinisello Balsamo (MI) tel. 02.66014628 - fax. 02.66014630 uesseti@uesseti.com
www.uesseti.com
L’intervista del mese: Petra Cullmann
Tutti gli occhi puntati su K 2010
Mai forse come quest’anno il mondo della gomma e della plastica guarda con tanta attesa a Düsseldorf, dove tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre si terrà K 2010. I motivi di tanto interesse sono facili da capire. Questa che è la maggiore manifestazione espositiva di settore su scala mondiale sarà l’occasione per verificare se i segni di ripresa di questi primi mesi dell’anno si saranno effettivamente consolidati e per contare i “caduti” lasciati sul terreno dalla crisi. Speriamo che tutto ciò non vada a discapito del confronto tra tecnologie e innovazione che dovrebbe essere predominante. In questa intervista, Petra Cullmann, che è la direttrice di K 2010, ci dice che, se pure non saranno replicati i numeri dell’edizione del 2007, anche quest’anno la manifestazione di Düsseldorf confermerà il suo ruolo assolutamente centrale. È qualcosa di più di un auspicio; è una promessa che tutti ci auguriamo venga mantenuta. Petra Cullmann
Che previsioni si possono fare quanto a espositori e visitatori di K 2010 rispetto alla precedente edizione? Non ostante la difficile situazione economica del settore, tutti i 19 padiglioni disponibili della fiera di Düsseldorf saranno occupati e circa 3.000 espositori parteciperanno a K 2010. Il carattere internazionale degli espositori garantisce che tutti i segmenti produttivi saranno rappresentati a livello mondiale. Società di ogni continente si sono prenotate per presentare le loro innovazioni. Fornitori di
Germania, Italia, Austria, Svizzera e Stati Uniti saranno presenti in forza, così come avverrà per produttori asiatici di Cina, Taiwan e India. I 242 mila visitatori che hanno partecipato a K di tre anni fa venivano da circa 100 paesi. Il 57% non erano tedeschi e tra di loro gli italiani erano circa 6.600. Confidiamo che anche quest’anno si possano aspettare oltre 200 mila visitatori. La manifestazione patirà le conseguenze della crisi internazionale? Come dicono le cifre che ho cimaggio
tato prima, gli espositori dell’industria della plastica e della gomma a livello mondiale mantengono la loro fiducia in K 2010. Noi tutti speriamo che sia possibile una vigorosa ripresa. Le aziende trasformatici della plastica in ogni parte del mondo riferiscono di un miglioramento della domanda e lo stesso avviene per i costruttori di macchine e i produttori di materie prime. Tuttavia sappiamo che alcune società non esistono più. E sebbene la situazione finanziaria e degli ordini sia molto migliore dello scorso anno, ancora
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
23
L’intervista del mese
A K 2010 sono attesi 3.000 espositori e almeno 200.000 visitatori. Queste alcune immagini dell’edizione 2007.
non è soddisfacente. Non possiamo aspettarci che i dati di K 2010 superino i brillanti risultati di K 2007. Ma se l’inversione congiunturale si consoliderà, l’industria sarà presente a K 2010 in forza e in tutte le sue articolazioni. Dal canto suo, Messe Düsseldorf metterà il massimo impegno per fare sì che K 2010 giochi la sua parte per favorire una ripresa degli affari. Quali sono i vantaggi, per espositori e visitatori, di lavorare online con K 2010? E che cosa è mobile-Konline? Gli espositori, ad esempio, possono effettuare tutte le procedure di preparazione alla fiera attraverso www.k-online.de. Tutto quello che è connesso con la partecipazione alla fiera (scelta del design dello stand, dell’arredo, della sicurezza e della logistica) può venire ordinato o 24
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
prenotato online. Inoltre delle regolari newsletter di Messe Düsseldorf aggiornano le aziende e i potenziali visitatori sugli ultimi sviluppi che riguardano K 2010. I visitatori possono poi risparmiare con www.k-online.de perché biglietti di ingresso a prezzo ridotto sono disponibili sul sito del K. Http//mobile.k-online.de è il servizio informativo mobile di K. È stato sviluppato per cellulari, smartphone e palmari e offre le funzioni del portale della fiera in formato ottimizzato per i dispositivi mobili. Messe Düsseldorf organizza, nel campo della plastica e della gomma, alcune fiere all’estero. Può tracciarcene un quadro? Le aziende della gomma e della plastica interessate ad esportare hanno trovato in Messe Düsseldorf maggio
2010 n. 578
un partner competente ed esperto nell’organizzare eventi di alto livello in tutto il mondo. A fianco del massimo evento mondiale del settore, che è appunto K, noi organizziamo anche importanti manifestazioni regionali direttamente o attraverso nostre sussidiarie o ancora in collaborazione con organizzatori locali. Questi eventi regionali hanno già acquisito un loro prestigio autonomo come piattaforme informative e commerciali per le rispettive aree geografiche di riferimento. Interplastica di Mosca, ad esempio, è uno degli eventi che organizziamo direttamente. Esempi di importanti manifestazioni nelle quali Messe Düsseldorf agisce come partner sono ArabPlast, ChinaPlas e PlastIndia. Questi eventi sono molto utilizzati da importanti aziende italiane che voglio rafforzare e allargare le loro correnti di esportazione.
Cerisie
Cambio al vertice. Sergio Vergani è il nuovo presidente G
li operatori della gomma sanno che in Italia esiste un unico laboratorio specializzato nella certificazione dei prodotti e dei materiali in gomma: il Cerisie. Nato nel 1974 per iniziativa di Assogomma (l’Associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di articoli in gomma) e di Airiel (l’Associazione italiana per la ricerca nell’impiego degli elastomeri) con l’alto patrocinio del CNR, il Cerisie ha come mission la ricerca, la certificazione dei materiali in gomma, la formazione tecnica e la consulenza alle aziende del settore. Da sempre rilascia ogni anno migliaia di attestazioni con la professionalità, la credibilità e l’autorevolezza testimoniate dai numerosi accreditamenti italiani ed esteri conquistati nei 35 anni di attività svolta, non solo ad aziende che operano nel settore gomma, ma anche a soggetti che utilizzano prodotti elastomerici e richiedono il suo intervento per attestare e validare la sicurezza dei prodotti in gomma che acquistano e/o utilizzano. Un esempio per tutti è rappresentato dai prodotti in gomma che sono utilizzati a contatto con alimenti e acqua potabile: guarnizioni per caffettiere, per friggitrici e vasi per conserve, tubi doccia, di collegamento idrico e di travaso alimenti (latte, vino, bir-
ra, ecc.), articoli per la prima infanzia ecc. Un altro esempio è l’attività svolta per conto della Commissione Internazionale del Karting per l’omologazione dei pneumatici per kart. “Il Cerisie” - dice il Direttore Fabio Negroni - “è l’unico laboratorio in Italia in grado di certificare questi articoli secondo tutte le normative internazionali.” Sergio Vergani - Presidente di Cerisie, nonché Presidente di Assogomma – conferma : “Le attuali attività di Cerisie sono la certificazione di prodotti, le prove e collaudi di materiali e oggetti in gomma: servizi consolidati, che non si rivolgono solo a chi opera nel settore, ma anche a chi guarda al mondo gomma da consumatore. A ciò si aggiungano le attività di ricerca e lo sviluppo di tecnologie della gomma e delle proprietà dei materiali”. “Anche l’attività di formazione specialistica” - prosegue Vergani “rappresenta un punto di eccellenza che fino ad oggi è stata rivolta a quadri e personale direttivo, ma che in futuro verrà completata con corsi formativi più operativi anche presso le imprese interessate. Ciò con il preciso obiettivo di farne un valore aggiunto per le aziende italiane del settore”. maggio
Sergio Vergani
“Da non dimenticare” – continua Sergio Vergani – “l’attività di collaborazione del Cerisie con gli Istituti di Ricerca e le Università, come pure la partecipazione a prove interlaboratoriali a livello internazionale. Non è un caso che sin dalla sua nascita Cerisie è stato patrocinato da CNR. Questo a significare che la ricerca ed il rapporto con il mondo accademico sono sempre stati e continueranno ad essere un punto di riferimento per le attività di Cerisie che estenderà la sua azione nei confronti di quei soggetti che lavorano per diffondere la cultura e la conoscenza della lavorazione dei prodotti in gomma. In questo senso devono essere inquadrate le positive esperienze maturate da Assogomma con il Museo della
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
25
Cerisie
Scienza e della Tecnica, dove l’anno scorso è stata inaugurata un’area gomma, che andranno tesaurizzate ed implementate ricercando possibili sinergie anche con Cerisie.” Nell’immediato futuro sono attesi importanti sviluppi con particolare riguardo ad alcuni temi strategici. È noto a tutti che il Reach costituisce un motivo di preoccupazione per quelle aziende che utilizzano materiali che in futuro potrebbero non essere più disponibili sul mercato. “In questo senso” – afferma Vergani – “Cerisie si propone come punto di riferimento soprattutto per le PMI al fine di studiare l’impiego di nuovi materiali che possano sostituire quelli attualmente utilizzati.” Il trattamento dei pneumatici usati ed il riutilizzo di materiali derivati costituiranno per Cerisie un’attività di ricerca per fornire un contributo alla salvaguardia dell’ambiente. Anche gli scarti di lavorazione nelle attività degli articoli tecnici, che oggi costituiscono per le imprese un costo significativo ed un problema di smaltimento, come sta emergendo da un’indagine in corso tra le aziende associate ad Assogomma, potranno dare vita ad una attività progettuale finalizzata alla individuazione di reimpieghi o di recuperi meno onerosi o addirittura forieri di una valorizzazione industriale all’interno del settore. Infine, la liberalizzazione dei mercati e delle merci è motivo di seria preoccupazione per quei prodotti provenienti dai paesi terzi che, in assenza di controlli, circolano liberamente creando problemi di sicurezza (per esempio per la circolazione stradale) e ambientali, tra l’altro con distorsioni commerciali. In questo senso Cerisie si proporrà come soggetto in grado di effettuare un’attività di controllo e prove sui singoli prodotti, per valutare la loro conformità o meno alle varie norme di riferimento.
Alcune immagini del laboratorio del Cerisie.
26
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
maggio
2010 n. 578
Inchiesta tra i costruttori di macchine (seconda parte)
Comincia a spuntare un po’ di ottimismo
I costruttori di presse di stampaggio e altre attrezzature connesse al ciclo produttivo confermano le opinioni espresse dai loro colleghi delle macchine di processo che abbiamo riportato nel precedente numero della rivista: la crisi è stata a macchia di leopardo e così sarà anche con ogni probabilità la ripresa. Quanto a quest’ultima, i due mesi intercorsi tra le nostre due inchieste sono bastati a consolidare l’impressione che il mercato stia effettivamente cominciando a reagire. Cautamente magari, ma con una certa continuità. L’uscita dal tunnel della crisi sembra dunque meno lontana che all’inizio dell’anno. Un’osservazione ci pare poi opportuna a proposito delle macchine per lo stampaggio. Alcune crisi aziendali verificatesi lo scorso anno inducono alcuni a pensare che il mercato italiano sia ormai una riserva per i costruttori stranieri. Non è così e lo dimostrano le puntuali precisazioni contenute in alcune delle risposte alle nostre domande. D’altro canto la crisi che abbiamo attraversato è stata davvero globale. Lo dicono i dati, di fonte delle associazioni di categoria italiana e tedesca, che abbiamo pubblicato negli scorsi numeri. Le macchine per gomma e plastica hanno registrato in Germania, nel 2009, una flessione delle vendite del 30%. In Italia il calo si è fermato al 24%. E lo scarto tra il valore della produzione nei due paesi si è sensibilmente ridotto (3,9 miliardi di euro in Germania e 3,2 miliardi in Italia). Insomma, se Atene piange...
rie, si ha la sensazione che con l’inizio del nuovo anno gli ordini abbiano ripreso a crescere. Condivide questa opinione? E quindi che previsioni si sente di fare per i prossimi mesi? 3. Per quanto riguarda in particolare le macchine per lo stampaggio (a compressione e a iniezione), indipendentemente dall’andamento della domanda internazionale, quelle prodotte dai costruttori italiani presentano ancora, a suo avviso, uno scarto tecnologico positivo rispetto alla concorrenza estera? 4. Fra circa sei mesi si celebrerà il grande evento espositivo di K2010. La sua società presenterà a Düsseldorf delle novità? Può dirci qualcosa al riguardo?
Daniel Salvà Doss Visual Solution
Le nostre domande 1. Nel 2009 si stima che la produzione italiana di macchine e attrezzature per materie plastiche e gomma sia diminuita del 24% e che le esportazioni siano andate anche peggio (-26%).
Per le tipologie di macchine di cui si occupa la sua società come sono andate le cose sul mercato interno e su quelli esteri, con riferimento ai principali paesi di destinazione? 2. Sempre secondo valutazioni provvisomaggio
1. Per noi l’anno 2009 ha significato una svolta importante sia a livello tecnico che organizzativo, per quanto possiamo definirci costruttori, seppure di macchine secondarie. Tali accessori / strumenti di produzione, come lo sono le nostre macchine di selezione e controllo qualità con applicati siste-
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
27
Inchiesta tra i costruttori di macchine
mi di visione, hanno subito un calo molto più importante, circa 50% in meno rispetto l’anno precedente. Daniel Salvà Il mercato internazionale estero effettivamente ha segnato una diminuzione ancora maggiore. Penso che le caratteristiche delle nostre tecnologie, di carattere innovativo, sono passate in secondo piano in attesa di un probabile risveglio economico successivo. Il decrescere della produzione non ha generato necessità di nuove apparecchiature, né di aumento nel controllo né tanto meno di rinnovo parco macchine. Il futuro era molto incerto e gli investimenti ridottissimi. 2. Condivido pienamente; non appena iniziato il 2010 i primi segnali di “vita” sono apparsi all’orizzonte. Con alti e bassi nei primi due mesi per poi, a partire dai primi di marzo un susseguirsi di conferme e richieste stanno consolidando un andamento molto più allettante del passato 2009. Anche se è ancora presto, penso però che l’anno si chiuderà molto meglio di quanto si aspettasse. Soprattutto i mercati esteri, sia quelli orientali che quelli americani, si stanno evolvendo rapidamente e con dei volumi importanti. 3. Non sono in grado di dare un giudizio autorevole, non è il nostro campo. Soltanto posso confermare che i movimenti “tellurici” delle nostre forze nazionali (costruttori di macchine a compressione e a iniezione) hanno lasciato un ampio margine di operatività alle firme straniere. Ma da quanto sentiamo dire dai nostri clienti la mancanza della proposta tecnologica italiana si sente molto. 4. Noi abbiamo lavorato sodo in nuovi 28
progetti ai fini di essere pronti al risveglio economico. Il K2010 rappresenterà (come sempre) un vero “termometro” del mercato mondiale. Noi ci saremmo con una delle novità che aprirà nuove frontiere nel campo del controllo e selezione qualitativa delle materie stampate.
Aurelio Brevi OR.P Stampi
1. Il nostro calo medio di attività nel 2009 è stato sensibilmente inferiore a quello da voi indicato e pen- Aurelio Brevi siamo che ciò sia dovuto alla tipologia dei nostri stampi/accessori ed alla fedeltà dei nostri clienti. 2. Condividiamo di massima la vostra valutazione per l’inizio del 2010 . Preferiamo non fare previsioni numeriche anche se riteniamo che questo trend possa continuare, per noi, anche nei prossimi mesi. 3. Si è ridotto il numero di costruttori italiani di prima grandezza, per cui lo scarto tecnologico positivo, come lo chiamate, ne ha fortemente risentito. 4. A K 2010 di Düsseldorf presenteremo importanti novità: fra queste l’affinamento dell’iniezione ‘nano ugelli’ con camera fredda e l’iniezione con sistema ‘CFO’ a canali freddi ed otturatori. Il tutto volto ad ottenere articoli tecnici di elevata qualità con minimi sprechi di mescola .
Davide Dondena Saspol
1. Purtroppo il quadro economico mondiale nel corso dell’anno 2009
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | maggio 2010 n. 578
non è stato positivo a livello globale. Pertanto anche il nostro settore ha risentito del Davide Dondena momento di recessione che, però, noi abbiamo ben sopportato mantenendoci ad un -15% di fatturato. Abbiamo, inoltre, adottato una politica di acquisizione di nuovi mercati mediante l’inserimento all’interno del nostro gruppo della neonata società R.T.S. la quale mira a dare continuità alla fornitura ed assistenza alle presse ad iniezione tipo Rutil. 2. Sicuramente la sensazione tangibile è quella della tendenza ad un andamento in crescita, sensazione avvalorata e confermata dagli ordini acquisiti sia sul mercato europeo che internazionale. Da parte nostra, prevediamo di riuscire ad incrementare il fatturato di un 20% rispetto al 2008, non considerando il 2009 che non ha fornito dati significativi. 3. Certamente la tecnologia del prodotto italiano, in particolare per le macchine per lo stampaggio (a compressione e ad iniezione) mantiene lo scarto rispetto alla concorrenza estera, soprattutto in termini di adattabilità alle esigenze del cliente finale. 4. In occasione della manifestazione fieristica K2010, molto attesa questa volta per tastare il polso della ripresa economica in atto, la Saspol presenterà le innovazioni apportate all’intera gamma delle proprie presse a compressione di piccole, medie e grandi dimensioni; mentre la R.T.S. proporrà alla clientela presente le proprie presse ad iniezione verticali ed orizzontali.
Inchiesta tra i costruttori di macchine
Francesco Valsecchi
State of Art Technologies 1. La nostra società è specializzata nella distribuzione sul mercato italiano di macchine per lo stampaggio di produzione austriaca e tedesca, anche se parte della componentistica e delle lavorazioni vengono fatte da fornitori italiani, per cui non possiamo fare considerazioni sulla produzione italiana, pur se l’andamento in Europa è stato molto simile. Noi siamo presenti sia nel settore della gomma che della plastica e l’andamento nel 2009 si è sensibilmente differenziato. Nella gomma abbiamo avuto quasi un arresto degli investimenti dalla fine del 2008 fino alla metà del 2009 con un graduale timido miglioramento nella seconda metà dell’anno. Nella plastica c’è stata sì una frenata ma non così drammatica come nella gomma, da novembre 2008 fino a maggio 2009 dopodiché è iniziata una graduale ripresa che si è andata sempre più rafforzando. Le nostre case rappresentate Maplan , Boy e Wickert anche durante il periodo più buio della crisi hanno avuto il coraggio di investire, nonostante la produzione sia crollata del 30-40%, e lanciare sul mercato nuovi prodotti come ad esempio i modelli ibridi per Maplan e Boy. C’è poi da dire che nel 2009 c’è anche stata la messa in liquidazione di un importante costruttore storico italiano e questo ha rafforzato la penetrazione sul mercato dei costruttori di area austro-tedesca. A livello internazionale i mercati che nel 2009 hanno tenuto di più sono stati quelli dell’Est europeo e Far East asiatico. 2. Il miglioramento sugli investimenti in beni strumentali, come detto, è iniziato già da settembre 2009 ma in modo discontinuo e incerto; da gennaio stiamo registrando più continuità. La
ripresa sta avvenendo però a macchia di leopardo, con aziende che hanno già lasciato la crisi alle Francesco Valsecchi spalle e aziende che ancora soffrono e faticano. Aziende meglio strutturate a livello commerciale riescono meglio a cogliere le nuove opportunità di mercato rispetto a chi si affida solo a clienti tradizionali. È chiaro che la crisi ha costretto la maggior parte delle aziende ad usare molta liquidità per fronteggiare i forti cali di fatturato avvenuti più velocemente degli sforzi per ridurre i costi, per cui anche in questa fase di ripresa le aziende, pur necessitando di investire in nuove attrezzature, fanno fatica ad utilizzare le classiche forme di finanziamento, alla luce anche del fatto che il sistema bancario si è ulteriormente irrigidito. Nei primi tre mesi dell’anno stiamo registrando un buon portafoglio ordini anche con l’aiuto delle legge Tremonti-ter che detassa il 50% degli investimenti. Tuttavia è difficile prevedere se questo trend si manterrà anche nel secondo trimestre e per tutto l’anno. In Europa la ripresa si sta consolidando per cui siamo molto fiduciosi che i prossimi mesi siano con il segno più. 3. Come detto prima, noi abbiamo scelto quattro anni fa di lavorare con costruttori dell’area austro-tedesca perché ci rendevamo conto delle difficoltà dei costruttori italiani. Infatti negli ultimi anni, soprattutto nel comparto gomma, abbiamo assistito a defezioni importanti. In alcuni casi si sono create nuove realtà utilizzando le professionalità cardine di quelle aziende. Tuttavia i costruttori di macchine per la gomma dell’area austrotedesca hanno oramai creato un gap secondo noi incolmabile sia a livello maggio
qualitativo che competitivo. I numeri raggiunti e la presenza globale che li caratterizza consentono loro di investire continuamente alzando come detto il livello qualitativo e offrendo un prodotto altamente competitivo. Crediamo che l’unica strada per i costruttori italiani non sia più il prodotto industrializzato di serie ma quello di un prodotto speciale che segua nicchie di mercato difficilmente colmabili dalle politiche di industrializzazione tedesca e cinese. 4. Maplan e Boy hanno già lanciato sul mercato dei modelli di macchine della serie Ibrida che consentono non solo un elevatissimo risparmio energetico ma anche più elevati livelli di velocità di movimenti e abbattimento drastico della rumorosità. Al K 2010 verranno presentati ulteriori modelli con questa tecnologia. Maplan si è poi buttata con nuovi modelli anche sulla gomma termoplastica e sul silicone liquido con soluzioni veramente innovative che saranno in dimostrazione alla manifestazione di Düsseldorf.
Roberto Sandrone REP Italiana
1. Per quanto concerne il mercato Italia, REP Italiana conferma una flessione attorno al 30% nel 2009 dell’ attività commerciale e, Roberto Sandrone parallelamente, di assistenza e ricambistica. Sottolineo che già nella seconda parte del 2008 avevamo avuto il medesimo calo medio del 30%. Fortunatamente alcuni segnali di recupero erano già presenti negli ultimi tre mesi del 2009. Per il mercato estero la nostra Casa madre mi ha confermato una flessione
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
29
Inchiesta tra i costruttori di macchine
media del 25%; alcuni mercati, quali centro Europa e Sud America, hanno sofferto flessioni minori, altri, come il mercato nord americano e quello scandinavo, hanno segnato flessioni anche più importanti. 2. Come ho accennato nella precedente risposta, per noi il trend di risalita era già iniziato nei mesi di fine 2009, incrementandosi in modo abbastanza significativo nei primi tre mesi di quest’anno. Non mi sento ancora di dire che abbiamo ripreso l’attività commerciale come prima della crisi, ma i numeri di vendita per il momento lo confermano. Quello che a mio avviso sta ancora mancando è una continuità di richieste e di sviluppo progetti di produzione in modo costante e continuativo (richieste settimanali), legato alla scarsa visibilità di previsioni di produzione da parte della clientela. È difficile quindi fare previsioni precise, ma penso che il 2010 possa essere un punto d’inizio per riportarci progressivamente ai numeri a cui eravamo abituati prima della crisi, ma non ancora completamente entro quest’anno. 3. Domanda molto difficile da rispondere: lo scarto tecnologico a mio avviso è praticamente insignificante in un contesto di totalità di prodotto tra i produttori europei, anche se ogni produttore ha una precisa identità sul mercato a causa della propria tradizione e della gamma di macchinario proposto. In un contesto generale non credo che si possano dunque evidenziare differenze tecnologiche importanti. Ad oggi le società costruttrici di presse ad iniezione e compressione per la gomma si misurano in competitività non solo a livello di bontà di prodotto, ma anche sotto l’aspetto dello sviluppo tecnologi30
co, di processo per la produzione di ogni tipologia di prodotto richiesta dal cliente, ed anche per il servizio di assistenza e ricambi radicato sul territorio. 4. REP presenterà al K 2010 una gamma di presse di nuova generazione, un nuovo tipo di blocco a canali termoregolato (BCR), dotato di un innovativo dispositivo per l’otturazione degli ugelli, e alcuni innovativi processi di stampaggio che al momento sono ancora in fase di definizione. L’appuntamento del K 2010 è da sempre stato una indiscutibile vetrina per misurare il polso della situazione di sviluppo e mercato di ogni costruttore, l’edizione di quest’ anno lo sarà a maggior ragione.
Mario Regazzoni UTP Vision
1. Per quanto riguarda il mercato interno la flessione che abbiamo subito nel settore della gomma è stata superiore rispetto alla media stimata; abbiamo quindi diversificato e differenziato le nostre applicazioni per far fronte al calo di richieste. La flessione è stata più marcata nella prima metà dell’anno mentre nell’ulMario Regazzoni timo trimestre si è avuta una netta inversione di tendenza. Un discorso in parallelo lo si può fare per il mercato estero anche se in questo caso diversificare risulta più difficoltoso. 2. Gli ordinativi hanno ripreso a crescere verso la fine dello scorso anno, sono continuati a crescere con l’inizio del nuovo anno e mantengono tuttora un buon livello di crescita. La nostra opinione è che l’industria stia investendo in macchinari tecnologi-
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | maggio 2010 n. 578
ci all’avanguardia, premiando quelle aziende che investono in ricerca e sviluppo proponendo continuamente sistemi aggiornati che permettono una maggiore competitività e siano in grado di raggiungere un livello qualitativo adatto agli standard internazionale sempre più restrittivi e rigorosi. Coloro che saranno in gradi di fare tutto ciò avranno una continuità e una possibilità di crescita. 3. Negli ultimi anni il gap tecnologico tra i principali costruttori si è ridotto. La flessione degli ordinativi non ha aiutato lo sviluppo. Vedremo come verrà affrontata l’uscita dalla crisi e che proposte innovative ci saranno per poter meglio valutare la collocazione dei costruttori italiani rispetto alla concorrenza internazionale. 4. Lo scorso anno abbiamo avuto come detto un calo sugli ordinativi, durante quel periodo abbiamo potuto sviluppare delle nuove tecnologie e nuovi sistemi per fare i controlli; uno di questi riguarda l’introduzione di telecamere a colori che ha dato seguito a un brevetto depositato nello scorso autunno. Altre novità riguardano l’introduzione di controlli 3D abbinati a telecamere ad alta velocità. Al K2010 presenteremo senz’altro il controllo con telecamere a colori e quasi certamente le altre novità che stiamo sviluppando e testando proprio in questo periodo.
Paolo Pezzato Pezzato
1. L’anno 2009 ha fatto sicuramente registrare una flessione di richieste di macchinari per lo stampaggio della gomma e in special modo per termoindurenti e materiali compositi. L’ultimo trimestre ha però segnalato una buona inversione rispetto i primi 9 mesi dell’anno, sia per il mer-
Inchiesta tra i costruttori di macchine
cato nazionale (anche grazie agli incentivi statali per l’acquisto di nuovi macchinari) che per il mercato estero in generale. 2. Sembra che il nuovo anno abbia portato più ottimismo e fiducia. Penso che i prossimi mesi saranno la conferma di quanto appena cominciato, con la speranza che, oltre alla proroga delle agevolazioni, ci sia da parte dell’imprenditoria voglia e forza nello spingere l’economia europea e mondiale ai livelli di qualche anno fa, e in particolare che gli istituti di credito facciano la loro parte e che operino per il bene delle aziende meritevoli. 3. Negli ultimi anni molti costruttori esteri hanno presentato novità costruttive che in realtà già da qualche anno i produttori italiani avevano sviluppato con successo. Ritengo i costruttori italiani all’avanguardia sotto ogni aspetto, questo anche grazie alla preparazione e professionalità dei nostri tecnici, all’esperienza acquisita e alla voglia di primeggiare delle nostre aziende. 4. La nostra azienda non esporrà a Düsseldorf 2010. Abbiamo investito le nostre risorse sui nostri prodotti, in particolar modo sviluppando una nuova serie di macchine con vacuum box integrata per lo stampaggio sottovuoto della gomma. Un progetto curato nei minimi particolari puntando sulla qualità del prodotto. Grazie alla tecnologia più avanzata per lo stampaggio sottovuoto abbinata all’affidabilità dei nostri macchinari, garantiamo un valore di vuoto quasi assoluto a tutto vantaggio dell’utilizzatore finale. Questa macchina permette di utilizzare qualsiasi tipo di stampo anche con piastre intermedie senza nessun tipo di adattamento e consente di stampare qualsiasi tipo di particolare con sagome e materiali differenti con notevole riduzione dei tempi di stam-
paggio e la sicurezza di qualità totale del pezzo stampato. Chi ha provato la nuova serie CBV Pezzato ha potuto riscontrare quanto da noi dichiarato e garantito.
Marco Inverardi R.P.M.
1. Nello specifico la produzione italiana di presse è diminuita di qualche punto percentuale in più aggirandosi nell’ordine del -30%. Quello che è andato ancora peggio sono i nuovi ordini acquisiti che hanno registrato uno stallo di almeno 9-10 mesi con un calo del 45-50%. Per quanto concerne la nostra società la vendita di nuove presse ha registrato un calo in linea con i dati generali, mentre per quanto concerne le presse revisionate e retrofittate le cose sono fortunatamente andate molto meglio con un calo di produzione inferiore al 10% e un portafoglio d’ordini pressoché uguale. Il mercato interno dello stampaggio degli elastomeri ha sofferto più di tutti, con un calo notevolmente superiore a quello dello stampaggio dei termoplastici. In generale le esportazioni sono diminuite drasticamente, fatta eccezione per i paesi dell’Est europeo, dell’Estremo Oriente e del Brasile, che hanno retto molto meglio. 2. Sì, effettivamente da metà ottobre 2009, dopo mesi di buio, gli ordini hanno ripreso molto lentamente a crescere. Nonostante i dubbi che si trattasse di un fuoco di paglia legato al fine anno, anche durante i primi tre mesi del 2010 gli ordinativi hanno continuato con un trend positivo. Questi dati, anche se molto confortanti, non hanno però ancora ricreato la fiducia necessaria per guardare al futuro con serenità, in quanto si sta lavorando di più, ma alla giornata. Azzardare in questo momento previsioni è alquanto arduo e di conseguenmaggio
za bisogna accettare la realtà del momento, affrontare con serietà, caparbietà e flessibilità le problematiche quotidiane Marco Inverardi ed avere il coraggio, pur sempre rimanendo con i piedi ben ancorati al suolo, di investire e rischiare più di prima. 3. Sfortunatamente negli ultimi mesi il nostro comparto ha perso diverse aziende anche molto conosciute. Questo ha contribuito a ledere ulteriormente l’immagine dei produttori Italiani e a ridurre ancora di più lo scarto tecnologico verso la concorrenza estera. Il vero problema non è però l’aspetto tecnologico, che a nostro avviso rimane pur sempre a nostro favore, ma quello della dimensione aziendale che difficilmente potrà competere sui mercati “ globali “ al pari dei competitor stranieri. A prescindere da ciò, l’unica vera nostra prospettiva è e rimarrà sempre la specializzazione di nicchia della competenze tecnologiche. Capacità, flessibilità e servizio in tempo reale, abbinati a continui investimenti in ricerca e sviluppo, ci consentiranno di valorizzare di più il Made in Italy che ha reso cosi apprezzate le nostre presse nel mondo. Nicchie di mercato, poco appetibili e di difficile servizio per i sempre più grossi competitor, problematiche molto più complesse che richiedono competenza tecnologica, caparbietà e anche accettare rischi più alti, ossia fare anche quello che altri vorrebbero ma non fanno: questa è la politica della nostra azienda. Prima per volontà e poi anche per necessità, avere continuato a perseverare questi non facili obbiettivi, ci ha consentito di incrementare lo scarto tecnologico e di confrontarci serenamente con i competitor stranieri.
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
31
Inchiesta tra i costruttori di macchine
4. La continuità della R.P.M. è direttamente legata alla nostra capacità di innovare, incrementare e migliorare il nostro prodotto e servizio. Nonostante la situazione congiunturale anche l’ anno scorso abbiamo continuato ad investire notevoli risorse in ricerca e sviluppo e continuiamo a farlo. Questo ci ha consentito di portare a termine il progetto di una pressa veramente innovativa che, come verificato dai risultati ottenuti dal primo prototipo operativo ormai da parecchi mesi, siamo sicuri cambierà gli orizzonti dello stampaggio ad iniezione degli elastomeri. La sorella gemella in fase di ultimazione, verrà presentata in anteprima durante l’Open House a fine settembre e di conseguenza esposta al K 2010. In questo momento non possiamo evidenziare dettagliatamente l’innovativo know –how della pressa. Precisiamo solo che tale know-how potrà altresì essere impiegato nel retroffitting, consentendo di trasformare una vecchia pressa anche obsoleta in una nuova pressa all’avanguardia.
Harald Schmid
Desma Elastomertechnik 1. In linea generale si è avuto un calo nella produzione e vendita di macchine per l’iniezione della gomma di circa il 50%. Gli unici mercati che hanno registrato sviluppi soddisfacenti sono quello cinese e quello indiano. 2. Effettivamente si è potuto Harald Schmid notare una crescita che, tuttavia, è ancora debole. Quando le aziende devono decidere nuovi investimenti, sorgono spesso, infatti, difficoltà nel reperire i finanziamenti necessari. La speranza è che comunque il trend positivo prosegua e incrementi la propria dinamica. 32
3. Al momento è effettivamente difficile parlare di produzione italiana di macchine per l’iniezione della gomma. I principali produttori italiani di tali macchine, la Rutil e la MIR, sono fallite negli ultimi anni e, attualmente, in Italia sono presenti solo piccoli produttori locali, il cui mercato non si spinge oltre i confini nazionali. 4. Effettivamente la Desma, al K2010, presenterà importanti novità. Non vogliamo anticiparne i dettagli ma pensiamo che la clientela rimarrà piacevolmente sorpresa.
Roberta Rivi
Rivi Magnetics 1. Il nostro prodotto (sistema di ancoraggio magnetico per il cambio rapido degli stampi) segue principalmente due canali di vendit: quello diretto al cliente finale (lo stampatore), oppure quello attraverso i costruttori di presse (OEM). Purtroppo devo confermare le stime sopra citate relative allo scorso anno sia per quanto concerne il mercato interno che quello estero. Il mercato italiano ha subito una notevole diminuzione di ordinativi specie nel primo semestre 2009, con un lieve miglioramento nel secondo periodo dell’anno, ma certamente molto più lento rispetto al mercato estero che da giugno ha cominciato a muoversi positivamente. 2. Sì. La sensazione è di un netto miglioramento. Il mercato è in fermento, abbiamo avuto molte richieste di offerte e molte di queste si sono trasformate in ordini. Quello che ci rende ottimisti sono le richieste che arrivano dagli utilizzatori e anche dai costruttori. Il fatto che questi ultimi chiedano offerte per i nostri sistemi magnetici significa che a loro volta hanno richieste per le presse. Questo fa ben sperare nella ripresa di fi-
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | maggio 2010 n. 578
ducia sul mercato e nella ripresa degli investimenti. La Tremonti Ter è significativa per aiutare Roberta Rivi la ripresa in Italia; personalmente mi auguro che il Ministro Tremonti prenda in considerazione di prorogare questa legge almeno fino al 31/12/10 poiché, dove esiste la piccola e media impresa nella quale l’imprenditore controlla a tutti i livelli la sua azienda, la Tremonti Ter diventa quel “valore aggiunto” che fa piegare l’ago della bilancia dalla parte dell’acquisto. A fronte di questa considerazione si potrebbe creare una forte crescita di portafoglio ordini da evadere entro giugno 2010, per poi vedere un rallentamento e una nuova accelerazione da ottobre. La tranquillità di potere sfruttare la Tremonti Ter fino almeno a fine anno, potrebbe mantenere costante il trend positivo. 3. Questa è una domanda alla quale è difficile dare una risposta per me. Il mio prodotto è un accessorio che va posizionato sulla pressa, per cui i dati pressa che valuto io nel formulare le offerte non mi portano a fare considerazioni sul grado tecnologico delle presse stesse. 4. Per i nostri prodotti il nostro distributore estero (Hilma-Romheld GmbH) presenterà al K2010 i sistemi magnetici. Abbiamo delle novità da presentare ma… Lasciamo la soddisfazione ai nostri tecnici e collaboratori che con passione si sono dedicati allo sviluppo dei nostri prodotti, nonché ai soci dell’azienda, di dare comunicazioni in anteprima.
Carlo Ortenzi
Persico - Terenzio Engineering Division 1. Globalmente la nostra attività impianti e presse per il 2009 è stata soddisfacente anche se incentrata sull’estero co-
Inchiesta tra i costruttori di macchine
me rispecchia anche l’attività stampi di Persico che vede più del 70 % dedicato all’esportazione. L’attività di Terenzio ha visto un discreto movimento nei settori presse per SMC e compositi dove abbiamo realizzato diversi progetti e festeggiato anche la centesima pressa della serie Kompo per SMC. Nel settore aeronautico abbiamo realizzato il terzo impianto chiavi in mano, comprensivo di una pressa da 700 ton, per realizzare pale per elicotteri per AgustaWestland del gruppo Finmeccanica. Globalmente un anno positivo pur nel periodo di crisi degli investimenti. La attività presse Terenzio, per quanto concerne il mercato della gomma italiano, si è limitata ad attività di manutenzione e rimessa a nuovo di impianti esistenti. Grazie alla struttura di Persico s.p.a., proprietario di Terenzio dal 2008, si è potuto lavorare a sistemi di automazione di presse esistenti ed a modifiche o messa a norma di vecchie presse. La messa a norma ed in sicurezza di presse esistenti ha costituito una discreta mole di attività. La frenata nella produzione di macchine, soprattutto in Italia, è
stata più rilevante dell’atteso e molti dei nostri clienti hanno percentuali notevoli delle loro macchine ferme o sottoutilizzate. 2. Sinceramente non abbiamo letto questo miglioramento nel settore macchine per la gomma. Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo notato una netta ripresa nella attività stampi in molti settori diversi dalla gomma dove non vediamo segnali decisi di ripresa. 3. Non credo obbiettivamente che la nostra offerta abbia vantaggi dal punto di vista tecnologico. Per quel che riguarda il mercato Italia, il vantaggio che aziende quali Terenzio possono offrire ai propri Clienti è principalmente nella assistenza tecnica locale, nella velocità di risposta e nella flessibilità generale della prestazione, sia questo in ambito stampi sia in ambito presse ed impianti. 4. La scelta di Persico, e conseguentemente di Terenzio, per la attività fieristica 2010 è stata di disertare le fiere generiche e più blasonate e concentrarsi su
fiere di nicchia o fiere in paesi dove la nostra presenza è ancora marginale o assente. Cito per esempio la nostra Carlo Ortenzi partecipazione al Chinaplas 2010 di Shanghai ed alla fiera IranPlast di Teheran che speriamo si giustifichino anche solo per le attuali trattative che abbiamo in corso in quei paesi. Abbiamo deciso di non partecipare alla fiera K per due motivi principali: in primo luogo la difficoltà per una azienda come Persico s.p.a. di poter presentare ad una fiera generica come questa un numero significativo di “prodotti”, che per Persico-Terenzio spaziano dagli stampi agli impianti in ambiti che vanno dal rotazionale, al compression moulding, alla gomma, ai compositi ecc. Questo rende la nostra presenza in una fiera generica o altamente costosa o altamente dispersiva e non focalizzata. Il secondo motivo che ci fa desistere dal partecipare al K è che dubitiamo che l’impegno di risorse e l’investimento necessari abbiano un effettivo ritorno sulla nostra attività di vendita.
Scegliete
Interseals Srl
come partner per il trattamento lubrificante delle guarnizioni!
Interseals Srl
Via Provinciale, 4 – 24060 ADRARA SAN MARTINO (BG) Italy maggio 2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | 33 Phone +39.035.933.911 Fax +39.035.933.933/934 E-Mail: info@interseals.it Internet: http://www.interseals.it
Post-mixing
La nuova tecnologia Mill Extruder di Roberto Regalia, Process Applications and Development Manager, HF Mixing Group, Pomini Rubber & Plastics
& Plastics
Il mescolatore aperto a cilindri assicura una qualità ottimale della re aperto il "collo di bottiglia" della Sviluppi della tecnologia post-mixing sala mescole), necessità di linee con mescola dal punto di vista dell’omogeneità della dispersione e IL “MILEX” due "open mill", il primo dei quali distribuzione delle cariche, ma presenta numerosi limiti. fa da polmone per il secondo. Pomini Rubber & Plastics di Castellanza ha sviluppato una nuova Pomini Rubber & Plastics, met tecnologia post-mixing che dà gli stessi risultati qualitativi dell’open tendo a frutto l’esperienza acquisita mill, ma con numerosi altri vantaggi in termini, soprattutto, di aumento col TDE - Twin Dump Extruder - , della produttività, di maggiore costanza qualitativa della produzione ha sviluppato una nuova tecnologia e di maggiore sicurezza del lavoro. che elimina questi problemi senza andare a detrimento della qualità della produzione, ma anzi miglio randola.
L’idea La preparazione dei compounds a base di elastomeri, la cosiddetta “mescolazione”, coinvolge non so
lo il mescolatore interno (o chiuso),
tangenziale compenetrante o che tutt’al sia, ma anche, e in misura tro che trascurabile, il macchinario a valle del mescolatore stesso. Mixing co/passaggio finale) nei quali l’alta e post-mixing, appunto. omogeneità della mescola è un reFino a oggi, la ricerca per l’otti-
Di che si tratta? È il “MILEX” - Mill Extruder -, un nuovo mescolatore-estrusore che offre le stesse prestazioni di ‘distributive’ e ‘recovery mixing’ del mescolatore aperto, ma in modo continuo, il che significa un migliore utilizzo della linea; in automatico, che vuol dire una produzione di mescole di qualità costante senza dover necessariamente ricorrere all’intervento di un operatore esperto; entro spazi ridotti, rendendo così possibile l’installazione in impianti già esistenti.
quisito essenziale. mizzazione di questo processo nella È anche vero, però, che si tratta sua globalità ha sempre riservato al di una tecnologia che presenta dei post-mixing minori risorse rispetto limiti non indifferenti. I principali: a quelle destinate al mixing vero e pericolosa, necessità delproprio. È da dire che il mescola macchina la presenza di un operatore esperObiettivi e considerazioni tore aperto a cilindri rappresenta, latecnologia to, lavorazione teoriche difficoltà nella di alcertamente, più usata cune tipologie di mescole, necessiin assoluto in quei settori/fasi della tà di elevati tempi di permanenza Lo scopo della tecnologia “MIlavorazione (per esempio, articolo del "batch" (a volte è il mescolatoLEX” è, sostanzialmente, quello di tecnico/passaggio unico, pneumati-
GOMMA | 34 | L’INDUSTRIA DELLA ELASTICA | maggio 2010 n. 578
Post-mixing tamente lavorate nel mescolatore interno. Condizioni: - Compound bianco 1500g Ricetta: + N330 3g - rpm=10, testa piana 8mm che in un piccolo tratto Tranne tutto il carbon black ri iniziale, sulta essere uniformemente distri buito nella matrice. sostituire il mescolatore a cilindri tria garantisce effetto di anche un Controllo posto a valle del mescolatore “pompaggio volumetrico” decisa chiu di temperatura so, garantendo stessa omogeneità mente superiore a quello dei bivite la differenza tra le temperature ("distributive" e "recovery mixing") tradizionali. non è La Risultato finale: della mescola in ingresso e in uscidella mescola senza che si abbiano più necessario utilizzare la calandra, ta da un estrusore dipende dal biaumenti di temperatura del come quindi si risparmia sui costi. lancio tra energia fornita e energia pound e ristagni di materiale. Pag. 1 of 4 dissipata+energia immagazzinata Caratteristiche di processo Le viti a forma di coclee dei dalla mescola. ‘twin screw extruders’ tradizionaPer questo aspetto del procesli hanno il solo compito di assicu“Recovery mixing” so bisogna lavorare sulla geometria 1 - Incorporazione e distriburare una portata elevata. Sulla base Rev. 01 – 29 maggio 2009 Pag. 1 of 4 complessiva della macchina, badanzione cariche/polveri non compledi studi del campo di moto del mado, nello stesso tempo, a rendere tamente lavorate nel mescolatore teriale lavorato (cfr. Janssen, 1979 massima la superficie per unità di interno. Twin Screw Extrusion; Elsevier Sci. volume lavorato; minima possibile la Condizioni: Publ. Co.: Amsterdam, 1978) e bilunghezza del “barrel” (parte intu- Ricetta: EPDM 100phr, N550 lanciando il flusso assiale e i vari tipi Rubber & Plastics bata), compatibilmente con le perdi100phr, oil 50phr di flusso avverso al moto principale te di carico a valle da vincere; bilan- Peso del batch: 2.5kg compound ("backflows"), si è arrivati a proget ciata la portata locale nelle varie zo+ 10g CaCO3 (2μm); Temperatutare e realizzare una nuova configu ra= 90°C ne della vite (“intake”, transizione, razione della vite e una nuova geo generazione di spinta); migliore e la metria camera che hanno reso - rpm=10, testa piana 4mm della più uniforme possibile la qualità del possibili effetti dello stesso tipo di Tutto il CaCO3 risulta essere incampo di moto, anche per rendere la quelli che si producono nel mescocorporato nella matrice. distribuzione dei tempi di residenza latore a cilindri. Inoltre, ottimizzan2 Incorporazione e distribu “chiusa” il più possibile. zione cariche/polveri non compledo i "backflows", la nuova geome µ maggio 2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | 35
Post-mixing
Rubber & Plastics
La sperimentazione (assenza effettuata Pulizia di ristagni) con varie tipologie di mescole difUn presupposto è essenziale: la ferentemente caricate, e quindi con geometria della camera deve, in ogni differenti capacità di conduzione caso, garantire che nel campo di mo del calore, non ha evidenziato nes- to non vi siano zone in cui la veloci sun aumento di temperatura, anzi, la tà della mescola tenda a zero. Stabi temperatura media mostra tendenlita questa condizione necessaria, si zialmente una riduzione dell’ordine studiano le variabili geometriche e dei 5 – 10°C. di rugosità superficiale sulle quali in tervenire per garantire l’autopulizia delle viti e DATI TECNICI l’assenza di adesione tra MILEX1 MILEX3 MILEX5 mescola e metallo. Co1000 3000 4500 Portata massima stimata Kg/h sì come, tenendo conto rpm 15 @ costant torque 25 @ costant torque 22 @ costant torque Screw base speed varie tipologie di Installed power kW 2 x 25 2 x 51.4 2 x 72.8 delle Larghezza A m 2.4 2.6 3.0 flusso avverso di cui si Lunghezza B m 2.8 3.3 3.7 è detto prima, per avere Altezza H m 2.1 2.2 2.4 la massima portata è ne cessario che l’attrito sia
Pag. 3 of 4
Rev. 01 – 29 maggio 2009
36
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
maggio
2010 n. 578
minimo sulle viti e massimo sul "barrel". Seguendo queste linee guida fondamentali, la sperimentazione di laboratorio ha consentito di definire sia la geometria che le caratteristiche superficiali idonee a garantire il completo svuotamento della macchina.
Engel
L’innovazione tecnologica nella produzione di articoli medicali di Giuseppe Cantalupo
Gli ultimi trend nella tecnologia medicale, l’importanza dell’alto livello qualitativo della produzione in questo settore, il ruolo dell’innovazione nello stampaggio a iniezione degli articoli. Sono alcuni dei temi sui quali si è sviluppata la “Medical Conference 2010” della ENGEL, svoltasi il 17 e il 18 dello scorso mese di marzo presso il nuovo Centro Tecnologico dello stabilimento di Schwertberg della casa austriaca. Alle conferenze ha fatto seguito una sessione dimostrativa nella quale sono state presentate interessanti applicazioni innovative nel campo dello stampaggio a iniezione nel settore.
È
stata una open house che, attraverso conferenze e l’esposizione di macchine per lo stampaggio, ha presentato ad esperti e tecnici del settore medicale e alla stampa le ultime
novità ENGEL in questo campo. Un ruolo importante, nella sua realizzazione, hanno avuto numerosi partner della casa austriaca, che hanno fornito stampi, sistemi di automazione, si-
stemi di visione e controllo, materiali, tecnologie per la camera bianca. La Medical Conference 2010 si è svolta in due giorni, con lo stesso programma nelle due giornate: la prima dedicata agli ospiti di lingua tedesca, la seconda ai partecipanti provenienti dal resto dell’Europa. Tra clienti e partner ENGEL, utilizzatori degli articoli stampati e tecnici del settore medicale, hanno partecipato alla manifestazione oltre 500 visitatori, provenienti da 20 nazioni. Per gli esperti interessati ad approfondire le loro conoscenze in materia era l’occasione propizia per essere aggiornati sullo stato dell’arte attuale e discutere sulle sfide che questa particolare tecnologia dovrà affrontare nel futuro immediato e di medio-lungo termine.
Le conferenze “Quella medicale –ha detto nel suo intervento di saluto ai partecipanti il Dr Peter Neumann, Amministratore Delegato ENGEL Holding, - è una tecnologia molto speciale e anche molto specializzata, che richiede investimenti notevoli. Adeguati, peraltro, a quelli che l’intero settore medico richiede. Un campo, questo, che ha sempre ricevuto in ENGEL grande attenzione. Lo dimostrano, da un
La ENGEL e-motion 740/180 T che ha prodotto gli innovativi cilindri per siringhe a pareti sottili.
maggio
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
37
Engel
La camera bianca ENGEL che ha dato risalto alla e-motion 200/55 con robot antropomorfo a sei assi.
lato, lo sviluppo stesso di importanti innovazioni tecnologiche che la casa austriaca ha realizzato e realizza costantemente nel tempo; dall’altro, la qualità della produzione sempre attestata a un livello decisamente superiore. Anche perché, oggi più di ieri, la qualità gioca un ruolo decisivo nella sfida con la concorrenza”. È, in buona parte, il compendio delle tracce seguite dai vari relatori nelle loro specifiche presentazioni e nella successiva tavola rotonda. Dai vari interventi nel loro insieme sono emersi aspetti molto interessanti riguardanti sia il mondo degli articoli medicali che la tecnologia di questo particolare settore. Il sorgere di nuove patologie e l’aumento della diffusione di malattie già note impongono nuove esigenze sia terapeutiche (è coinvolta l’industria del farmaco) che tecnologiche (l’industria coinvolta è quella delle macchine adatte alla fabbricazione degli strumenti necessari). In ogni caso, è fondamentale tenere presenti le esigenze del paziente, affinché, per esempio, apparecchiature per l’autocontrollo dello stato di salute non siano scomode o, addirittura, difficili da maneggiare. Al di là del-
la perfezione delle soluzioni avanzate che la tecnologia può aver adottato nella realizzazione di un dispositivo, è il paziente che determina il livello di gradimento dello strumento. Dal punto di vista pratico e anche estetico. In altre parole, il paziente è il fattore decisivo ai fini del successo o del fallimento di un prodotto. Di qui l’importanza del design attraente, che progetti forme morbide e accattivanti, oltre che funzionali, e con colori naturali, che sono quelli più graditi. Evidente il richiamo diretto allo stampo e alla macchina: il primo deve assicurare che l’articolo possegga con estrema precisione tutti i dettagli richiesti perché sia funzionale; la seconda deve essere in grado di utilizzare lo stampo al meglio, sulla base di fattori tutti importanti e fondamentali, quali numero delle cavità, tempo di ciclo, capacità e pressione di iniezione, tipologia di automazione più indicata, affinché il prodotto finale venga fuori con le caratteristiche richieste. Molto importante, a monte, e anche delicata, la scelta del materiale adatto alla produzione e allo sviluppo di un articolo del settore medicale. La materia prima da utilizzare nello
38
maggio
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
2010 n. 578
stampaggio, qualunque essa sia, gomma o plastica, deve superare molti e severi controlli in termini di resistenza termica, chimica, meccanica, batteriologica. Questa tecnologia è regolamentata da norme molto rigide e vincolanti, e una sia pur lieve deficienza può provocare il fallimento di un intero lavoro, con conseguenti ingenti danni economici. Per il tempo speso e per il costo dell’investimento impegnato. Questi, in forma necessariamente succinta, gli aspetti salienti delle conferenze, che sono state molto interessanti e ricche di dettagli, e della tavola rotonda: - Opportunità e rischi dello sviluppo di prodotti nel campo delle tecnologie medicali - Thomas Seul, responsabile della Ricerca e trasferimento tecnologico, Università delle Scienze Applicate di Schmalkalden, Germania; - Le tecnologie medicali dal punto di vista dei trasformatori - Oliver Pfannschmidt, responsabile della Divisione tecnica, Balda Medical; - Pianificazione e Sperimentazione - Macchine di Stampaggio a Iniezione per Tecnologia Medicale - Christoph Lhota, responsabile della Divisione medicale, ENGEL Austria; - Trend e opportunità per assicurarsi la competitività nella produzione di articoli tecnici medicali - Georg Steinbichler, responsabile della Divisione Ricerca e Sviluppo, ENGEL Austria; - La qualità come fattore di competitività - La questione della logistica in camera bianca - Tavola rotonda con la partecipazione di esperti del settore.
L’esposizione Sotto lo slogan “Pulizia. Precisione. Efficienza” si è svolta la parte dimostrativa della manifestazione, nella quale sono state presentate le
Engel
ultime ‘soluzioni intelligenti’ adottate dalla ENGEL nel campo dello stampaggio a iniezione per il medicale. Una victory 330 H/80 W/130 combi, senza colonne e bi-iniezione, stampava raccordi per cateteri in bi-materiale. Al vantaggio di una più agevole movimentazione di stampi ingombranti e della possibilità di installare tavole rotanti di grande diametro grazie all’assenza delle colonne, questa macchina aggiunge anche gli ulteriori vantaggi dei tempi di cambio stampi ridotti al minimo, di una grande facilità di automatizzazione e di una più facile pulizia del gruppo chiusura. In altre parole, è la reale espressione della tecnologia affidabile per prodotti affidabili. Interessante, per il ciclo di lavorazione completamente automatico e la produzione di pezzi senza bava e senza materozza, la e-victory 80/50 LIM (Liquid Injection Moulding). Questa macchina a iniezione produceva tubi flessibili per pompe peristaltiche in silicone liquido (LSR) con maschi lunghi e sottili ad altissima precisione. Importante, per l’esecuzione medicale, il gruppo chiusura senza colonne, perché questa confi-
gurazione riduce al minimo il rischio di contaminazione dei prodotti. La pressa è una macchina ibrida, col gruppo chiusura idraulico e il gruppo iniezione completamente elettrico, che garantisce massima precisione ed elevato risparmio energetico. Questo, grazie al sistema servo idraulico ENGEL ecodrive, che fa sì che la macchina consumi solo durante i movimenti, in quanto la pompa si ferma quando entra in funzione il gruppo iniezione. Un esempio di macchina tuttaelettrica con sistema di produzione integrato era rappresentato dalla e-motion 310/100 T, che produceva pipette in PP per analisi. Elevato grado di automazione e rapidità di ciclo le caratteristiche principali di questa pressa: il sistema esegue il controllo qualità con speciali videocamere e deposita in appositi contenitori i prodotti stampati, suddivisi per impronta, in un tempo di ciclo di appena 6 secondi. U n a e - m o t i o n 7 4 0 / 1 8 0 T, anch’essa tutta-elettrica, stampava cilindri per siringhe monouso a pareti notevolmente più sottili di quelli prodotti con processi tradizionali. Dava, cioè, la dimostrazione pratica
di come sia possibile fabbricare prodotti di qualità consumando meno materiale e in tempi di ciclo considerevolmente rapidi. La e-max 200/100 tutta-elettrica e dall’ingombro ridotto, che stampava porta-aghi per siringhe di sicurezza, metteva in mostra la capacità della tecnologia ENGEL di produrre pezzi di alta precisione con un processo economico e di grande efficienza. E in poco spazio. Infine, una e-motion 200/55 tutta-elettrica e senza colonne, ottimizzata per la produzione in camera bianca, forniva un esempio di tecnologia rivolta al futuro. Equipaggiata con robot antropomorfo a 6 assi integrato per l’estrazione dei pezzi stampati, questa macchina ha il cilindro di plastificazione incapsulato, in modo da ridurre al minimo le emissioni di calore e di fumi. Anche il gruppo iniezione è incapsulato, e il circuito di lubrificazione della ginocchiera è sigillato, sì da evitare qualsiasi fuoriuscita incontrollata di olio. Una macchina, per concludere, che, come tutte le ENGEL e-motion per applicazioni medicali, realizza in maniera naturale il binomio ‘migliori prestazioni-massima pulizia’.
L'INDUSTRIA DELLA GOMMA / ELASTICA Periodico mensile di informazione tecnica ed economica 575
573572571
ne SALUTE SBR E SICUREZZA SICUREZZA IN SOLUZIONE NEI GIOCATTOLI asio occ FLUOROELASTOMERI SISTEMI DIRIVESTIMENTO RAFFREDDAMENTO DI O-RING ASSE le in bber учаюи» MBL ecia & Ru сл ук ANNI PRESSE 100 A INIEZIONE DI GOMMA MESCOLE SINTETICA URETANICHE DIF EA уч по ка o spires 20 ETTO ер IRC: mer di T ом И и LOG 09 Nu PR й н , РТMENSILE ME- NUMERO MENSILE DEGLI DEGLI MENSILE ELASTOMERI E DEGLI DEGLI ELASTOMERI ALTRI ERESILIENTI DEGLI POLIMERI ALTRI E- DEGLI POLIMERI RESILIENTI ALTRI RESILIENTI POLIMERI2010 RESILIENTI NOVEMBRE OTTOBRE 2009 - NUMERO SETTEMbRE 2009 9 2009 8- IM NUMEROIA7 ELASTOMERI E ELASTOMERI DEGLI ALTRI POLIMERI GENNAIO ∙ fEbbRAIO - NUMERO 1 ны иныDEGLI NS I GIU ьMENSILE ILE ал DE DIZ «Ш GL еци I I EL Сп авки AS TO IN ст APPARECCHI INCHIESTA DA LABORATORIO INCHIESTA MACCHINE MATERIE PRIME ME CH вы RI IE
569
SILE
THE
GL
LE
Mensile - Spediz. in abb. postale - 45% - Art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano - ISSN 0019-7556
Mensile - Spediz. in abb. postale - 45% - Art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano - ISSN 0019-7556
MEN
E DE
ESCO
Mensile - Spediz. in abb. postale - 45% - Art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano - ISSN 0019-7556
Abbonamento annuale: Italia € 90 Europa € 100 Estero € 130
Mensile - Spediz. in abb. postale - 45% - Art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano - ISSN 0019-7556
STA M
FILT RAG IRC 20 GIO 09 DIS DEL PO LA SITI VI AC MES CESS COLA DE GL OR I EL I AS TO
570
I AL TR I PO
LIM
BEST
MER
OF
IE
DE
GL
I AL TR
ITAL Y
I PO
LIM
ER
I RE
ER
I RE
SILIE
SILIE
NT
I
NT
I LU
GL
IO
GIuG NO
• AG
OS
TO
2009
- NU
ME
RO
AM He
ate
xp
ol
ria
lD
iffe
ren
Un a di m delle tutte esco princip le le di go ali so ap cie Offri plica mm a in tà al zio utiliz amo no ni vativ mondo di zato una go pe mm e e da vasta am di al r lo i cli a. pia svilu en gamm ta mes ti: scelt qu a di alità ppo com cole pr a di prod , pa e la polim prod otti rtn mes patte onte eri er pe all e glob uzio r qu strisc cole ne spug ’uso alsia ale ne ne pe mes ia co re e si tip r co nt o di mes cole filt inua, lorat e proc cole pla ra esso antifi te e no cche o gr n am anuli ma
��
Questa brutta frenata dell’economia proprio non ci voleva ma lamentarsi serve a poco. La futura ripresa premierà chi ne ha saputo approfittare per riorganizzare
la propria struttura, rendendola più efficiente con impianti e strumenti da laboratorio all’avanguardia. In poche parole: investire dove gli altri hanno tirano i remi in barca.
Co
mp
ou
nd
6
2009
- Nu MER O5
ce
ing
��
HE XP OL Ge �estremamente we più efficiente Rinnovare e Te rendere competitivi �� rbe COMPil l: straß le OU vostro laboratorio affrontare sfideND Metteteci info@+3per �alla�prova, confrontate prezzi e 2 (0) e 87 . 8 - 47 ING del mercato è unahpnecessità caratteristiche tecniche �� e scoprirete che 59 c-h HQ 61 00 un laboratorio � i tempi può Gibitre Instruments, offreq.cuna omgamma50 Eu pen Sprl al passo con�� -meno ww - Fax: di soluzioni di alta tecnologia a -prezzi costare Be di quanto pensate.� w.h lgiu expo +32 (0) m 87 lco mp 59 ound 61 ing 69 .co m
��
NBR SB R& &N BR BR Po /PVC SK lyiso I-3 pr & SK ene Buty I-3S l Ru hlor bb op rene er CR EPDM FK SB M S Ca rbon & SIS Blac Ch k Ce em me ica nts Pain & Lu ts, In ls brica ks, nts Polyc
Gibitre Instruments s.r.l. - Strumenti da laboratorio per il controllo di gomma e plastica Via Dell’Industria, 73 - 24126 Bergamo - Italy - Tel.: +39 035 460.146 Fax +39 035 460.687 - www.gibitre.it info@gibitre.it
www.gestoeditore.it maggio
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
39
Presse a iniezione
Dal retrofitting alla pressa eco-compatibile di a.d.p.
RPM, società con sede a Paderno Franciacorta (Brescia), è specializzata nell’attività di revisione e di retrofitting di presse a iniezione per lo stampaggio di materiali termoplastici, termoindurenti ed elastomeri. È una consolidata realtà, nata nel 2003, dentro la quale operano risorse altamente qualificate con elevata esperienza pluriennale in grado di valutare e risolvere, in modo efficiente e funzionale, tutte le problematiche provenienti dalle nuove esigenze dei trasformatori. Lo stabilimento RPM a Paderno Franciacorta
Un po’ di storia All’inizio RPM faceva revisione parziale/totale di presse per migliorarne le prestazioni con l’utilizzo di nuove tecnologie. La società si è orientata sin da subito verso il settore dello stampaggio gomma che con il passare degli anni è diventato il business più importante dell’azienda (circa l’80% fatturato). Questo è stato il primo passo nei confronti dei clienti orientati verso il revisionato. Strada facendo RPM si rese conto che non erano solo le piccole aziende a comprare macchine revisionate ma anche le medie e soprattutto grandi aziende del settore che operano anche su scala internazionale. L’utilizzo di vecchie presse revisionate ed aggiornate tecnologicamente offre il grosso vantaggio di avere una 40
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
struttura altamente robusta rispetto alle strutture delle presse attuali e un costo molto competitivo rispetto a quelle nuove. Il cliente ha trovato in RPM una società in grado di offrire un servizio globale e tagliato su misura in funzione delle reali esigenze aziendali e con il vantaggio di costi contenuti.
L’evoluzione della società Questa è stata la storia dei primi anni di RPM. In seguito al successo ottenuto, la società si rese conto che stava creandosi una buona immagine all’interno del comparto gomma grazie alla sua capacità di offrire un prodotto revisionato altamente competitivo rispetto al nuovo. RPM presto realizzò che diventava sempre più difficile reperire strutture di vecchie presse da revisionare ed aggiornare e maggio
2010 n. 578
quindi decise di utilizzare le vecchie strutture di presse orizzontali a basso tonnellaggio (190 ton) per trasformarle in presse tecnologicamente avanzate ma con tonnellaggio maggiore, creando così la linea delle presse da 270 ton. Ora RPM utilizza vecchie presse di basso tonnellaggio cambiando il vecchio gruppo chiusura di 190 ton con uno nuovo di 270 ton. In tal modo si è data la possibilità ai propri clienti di recuperare questo tipo di presse a basso tonnellaggio non più in grado di soddisfare le esigenze produttive. Il risultato alla fine è quello di ottenere una pressa da 270 ton molto più compatta perché ha utilizzato una struttura di una vecchia pressa da 190 ton. Siamo già nel 2008 e RPM, anche su proposte e richieste avanzate
Presse a iniezione
dai propri clienti, decide di creare una propria gamma di presse nuove compatte con propria tecnologia. Così nasce nel 2009 la nuova gamma di presse da 290 ton con caratteristiche interessanti per il mercato delle presse orizzontali per via di ingombri molto ridotti rispetto alle presse competitor di pari tonnellaggio.
Il retrofitting Il processo di retrofitting eseguito alla RPM si fonda su rigorose procedure di controllo qualitativo e funzionale delle presse; questa prassi, ormai consolidata, è stata strutturata introducendo una serie di verifiche e di delibere intermedie nei singoli stadi significativi del ciclo di revisione/aggiornamento. Tutti i componenti della macchina sono controllati con il massimo scrupolo, sostituendo sistematicamente le parti usurate e danneggiate. Il processo di retrofitting delle macchine può essere finalizzato in funzione delle esigenze dell’utilizzatore: interventi semplici di revisione che comprendono il ricambio di parti usurate fino ad una radicale sostituzione dei componenti meccanici, oleodinamici ed elettrici
oltre, naturalmente, a tutti gli aggiornamenti tecnologici. In questo ultimo caso si procede ad una effettiva trasformazione della pressa mediante l’introduzione di controlli a multiprocessore di ultima generazione; questo genere di interventi consente, in definitiva, di disporre di un’unità produttiva comparabile, in termini di prestazioni ed affidabilità, ad una macchina nuova.
Innovazioni Le innovative soluzioni (hard – software) realizzate da RPM per la riduzione dei costi di produzione e per l’ottimizzazione del ciclo di stampaggio consentono di incrementare la competitività di ogni tipologia di presse. Inverter, soft start e programmi software RPM dedicati permettono la riduzione dei picchi, delle usure, di tempi ciclo e consumi energetici, aumentando l’affidabilità della macchina.
Il business globale Oggi RPM può effettuare interventi di trasformazione delle vecchie presse direttamente presso il cliente riducendo in tal modo i tempi di attuazione e, soprattutto eliminan-
do problemi logistici di trasporto, smontaggio, revisione e riconsegna macchina al cliente. Ciò che le ha consentito di affacciarsi sul mercato internazionale. Normalmente i problemi delle vecchie presse sono riconducibili non alla struttura meccanica, ma a tutto il resto che è possibile trasformare direttamente sul posto. Naturalmente RPM prepara già tutti i pezzi da sostituire presso i propri reparti operativi (componenti elettrici, elettronici, idraulica ecc.) per poi trasportarli presso il cliente per essere assemblati direttamente sulle macchine da revisionare. Per affrontare tali operazione, RPM si è strutturata in tre fasi: • la preparazione presso i propri reparti operativi; • il montaggio dal cliente; • il collaudo finale con interventi di messa a punto di quelle problematiche che si presentano normalmente. Tutta l’operazione richiede in media tre settimane di lavoro alla fine delle quali il cliente ottiene una pressa, in pratica, nuova con rilascio delle garanzie su tutti i pezzi cambiati da RPM. In conclusione, il cliente si ritrova una macchina affidabile e con un’assistenza diretta da parte di RPM. L’attività di revisione direttamente sul posto ha consentito ai clienti, specie quelli esteri, di rivalorizzare il proprio parco macchine a costi contenuti senza compromettere la propria attività produttiva.
L’assistenza tecnica La competenza, l’efficienza e professionalità dei tecnici RPM, la completa disponibilità di ricambi originali, nonché la rapidità di pianificazione degli interventi, riducono al minimo gli inconvenienti produttivi dovuti ai fermi macchi-
L’interno del reparto presse.
maggio
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
41
Presse a iniezione
Una pressa della linea EcoPower.
na imprevisti. Il programma di manutenzione preventiva messo a disposizione dalla RPM consente di abbattere il numero dei fermi macchina e aiuta a produrre meglio e di più anche in condizione di normale produttività.
La sfida dei mercati Ora grazie all’affidabilità dimostrata ed alla fiducia ottenuta dal mercato in special modo presso importanti clienti anche internazionali, RPM ha deciso di orientare le proprie energie verso una nuova sfida attraverso una importante innovazione tecnologica mirata al risparmio energetico ed alla riduzione delle emissioni nell’ambiente.
Pressa orizzontale da 380 ton per lo stampaggio gomma.
(aspetto non secondario) l’impatto ambientale. Infatti, la pressa ha una quantità d’olio molto limitata e potenze in gioco molto contenute, inoltre, è stato eliminato il più possibile l’uso di oli lubrificanti allo scopo di ridurre le contaminazioni ambientali.
La pressa del futuro
Il 2010 vede nascere un nuovo progetto che ha portato alla realizzazione di un “pacchetto” denominato “EcoPower”. Questa operazione ha consentito di produrre una nuova serie di presse “EcoPower” già presentata nel corso del 2009. La macchina, oltre ad essere compatta, è dotata di un sistema di controllo sia idraulico che elettrico che consente di ridurre non solo i consumi, ma anche
Alla luce dell’attuale situazione economica globale e dell’esigenza di ridurre sempre di più lo spreco energetico con particolare attenzione all’ambiente, la società si è impegnata in un’altra importante impresa ad alto contenuto innovativo e tecnologicamente rivoluzionario. Infatti, è prevista la presentazione, al K di Düesseldorf del prossimo ottobre, di una nuova pressa per lo stampaggio ad iniezione di nuova concezione. Questa pressa si differenzia da quelle attuali per la presenza di un “pacchetto”, che è il cuore del nuovo sistema e che permette di creare una struttura che la rende tecnicamente equiparabile, quindi di pari prestazioni, alle presse attuali presenti nel mercato ma opera su un concetto diverso e con una maggiore attenzione all’impatto ambien-
42
maggio
Il Progetto EcoPower
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
2010 n. 578
tale; in altre parole una pressa ecocompatibile. Questo pacchetto consente, una volta installato, per esempio, su una pressa tutta elettrica, di aumentarne la potenza di chiusura. Il vantaggio che ne deriva è notevole, poiché si utilizza una pressa compatta tutta elettrica ma con potenze di chiusura tipiche della pressa di tipo idraulico. Il pacchetto è installabile anche su presse esistenti, ovviamente con opportune modifiche. Il pubblico potrà scoprire, durante la presentazione ufficiale al K, come opera il concetto di pressa ecologica.
La mission RPM rimane comunque una società che offre un servizio globale mirato non solo alla produzione di nuove presse, ma soprattutto offre sistemi/pacchetti per aggiornare/revisionare/innovare le presse esistenti presso i propri clienti sia sul territorio nazionale che all’estero. Tale strategia aziendale ha il vantaggio di una elevata flessibilità, poiché si muove in funzione delle richieste provenienti dal mercato, indipendentemente dagli andamenti economici non sempre positivi.
2011 L'ANNUARIO DELLA GOMMA 48a EDIZIONE
2011 L'ANNUARIO DELLA GOMMA SChEDA DI RILEvAzIoNE DATI PER L’EDIzIoNE 2011 QUA
DRO 3 QUADRO 1 - LA PUBBLICAzIoNE DEI DATI DI QUESTo QUADRo È GRATUITA la pubb lica
zione dei dati
Profilati per edilizia Ragione sociale .............................................................................................................................................................................................................. Profilati per la ricostruzion e in presta Profilati vari mpato Indirizzo uffici ................................................................................................................................................................................................................. Gomme piene e semi piene Anelli pieni .......................................................................................................................................................................................................................................... Anelli semip neumatici Anelli super CAP ..............................Località (provincia) .................................................................................Telefono .............................. Fax ............................. elastici Guarnizio ni Anelli di tenuta E-Mail ................................................................................................................ Sito Internet ......................................................................................... per alberi rotanti Guarnizioni di vario tipo Guarnizioni Capitale sociale in € ............................................................................................................. in gomma espansa Guarnizioni in gomma % export sul fatturato........................................................................................................... siliconica Guarnizioni magnetiche Numero Dipendenti ....................................................................Fatturato in €............................................................................................................ Guarnizioni per alime nti Guarnizioni per condu tture gas Guarnizioni e acqua potab TECNIChE DI LAvoRAzIoNE calandratura rivestimento colata per spalmatura serramenti ile Guarnizioni per rubine tterie estrusione stampaggio immersioneGuarnizioni per trafilatura uso autom Membrane o bilistico O-rings QUADRO 2 - LA PUBBLICAzIoNE DEI DATI DI QUESTo QUADRo Èindu A PAGAMENTo menti e articoli Autorespira di protezion € 17,00 + IVA per riga di stampa tori e filtri e antigas Calzature antinfortuni stiche Grembiuli Anno di fondazione ....................................................................................Dimensioni degli impianti m² ........................................................................ e guanti radiol ogici Guanti per uso indus Parco macchine e strumentazione .................................................................................................................................................................................. triale e agricolo Impermeab Sede legale...................................................................................................................................................................................................................... ili e mante lle Maschere antigas e Legale rappresentante..................................................................................................................................................................................................... antipolvere Stabilimenti ..................................................................................................................................................................................................................... Tute di protez ione mescole Norma di certificazione .............................................................................. Ente certificante ........................................................................................... per cont o terzi Mescole di gomma natura Amministratori.................................................................................................................................................................................................................. le Mescole di gomma sintet ica Tagli PVC/n Direttori ............................................................................................................................................................................................................................ itrile Tagli PVC/v inile Responsabile vendite Italia........................................................................ Responsabile vendite estero ....................................................................... nastri auto adesivi Responsabile acquisti ............................................................................... Responsabile tecnico ................................................................................... Nastri autoa desivi con supporto in PVC Responsabile qualità ................................................................................ Lingue di corrispondenza ............................................................................. per imbal laggio Nastri autoa desivi con Paesi verso cui esporta .................................................................................................................................................................................................... supporto in polipr opilene per imballaggio .......................................................................................................................................................................................................................................... Nastri autoa desivi con Organizzazione estera..................................................................................................................................................................................................... supporto plastic o per usi diversi Nastri autoa Filiali in Italia .................................................................................................................................................................................................................... desivi su supporto cartaceo ...................................................................................................................................................................................................................................................................
di Ques
to Quadro
È Gratuita
segue da pagina 2 Nastri biade sivi Nastri protet tivi Nastri autoa desivi di altro tipo pneumatic i: copertur Camere d’aria e, camere, protetto Coperture ri (flap s) per agrico ltura Coperture per autov eicoli da traspo Coperture rto per autov etture e deriva Coperture ti per bicicle tte Coperture per carrel li industriali Coperture per go-ka rts Coperture per moto e scooter Coperture veicoli movim ento terra Protettori (flaps) Tubolari pneumati ci ricostru Coperture iti ricostruite per autov Coperture etture e deriva ricostruite ti per veicoli da trasporto rivestime nti Rivestimen ti antiusura Rivestimen ti di conte nitori e vasch Rivestimen e ti di rulli e cilindri per rivestiment settore cartar i di rulli e io cilindri per Rivestimen settore tassile ti di rulli e cilindri per Rivestimen altri usi indus ti di rulli per triali verniciatura Rivestimen ti per isolam ento termic Rivestimen o ed acust ti per altri ico usi tappeti e pavimenti Passatoie Pavimenti civili Pavimenti industriali Pavimenti per traspo rti pubblici Pavimenti sportivi Zerbini tessuti Gommati e impreGna Accoppiame zioni nto tessuti Impregnazi one Tessuti gomm ati tubi e mani cotti Manicotti per auto Manicotti per usi vari Tubi per uso idraulico Tubi per uso industriale Tubi per uso automobilist ico Tubi racco rdati
...................................................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................................................... INFORMAT IVA PRIVA MISSIOn DeLL’AzIenDA ............................................................................................................................................................................................... Ai sensi del CY D.Lgs. n. 196/03 la A) La racco GESTO EDITO lta dei dati ................................................................................................................................................................................................................................................................... conoscere con quest RE srl fornis a scheda la struttura ce le segue ha B) La Vs nti inform ................................................................................................................................................................................................................................................................... società ha e l’attività delle indus l’esclusiva finalità azioni: di la facoltà Titolare del di esercitare trie italiane della gommdiffondere presso trattamento gli operatori i diritti previs Ricevuta a e dei loro ................................................................................................................................................................................................................................................................... è GESTO del settor informativa ti dall’art. fornitori. e, informazion 8 e preso atto EDITORE srl, Viale affinché i i che conse dati forniti Coni Zugna del D. Lgs n. 196/0 dei diritti di ................................................................................................................................................................................................................................................................... 35. con quest ntono di o questionari cui all’art.8 D. Lgs. 71 - 20144 Milano. 196/0 o possano ................................................................................................................................................................................................................................................................... essere trattat 3, il sottoscritto rappre i nel rispet Data ........ to della Legge sentante legale della ................ ................................................................................................................................................................................................................................................................... società esprim so sopra richia ................ mata e per . firma leggi e il conse le finalità nso bile ................ dichiarate ................ Scheda Trasformatori NP- pagina 1/4 GeSTO eDITORe srl - viale Coni zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 www.gestoeditore.it annuari@gestoeditore.it
segue
................ ................ ................ ................ ................ ................ ......
GESTO EDITO Tel. +39 02345 RE srl - viale Coni Zugna 71 1230 - Fax www.gesto - 20144 Milan +39 02345 editore.it o gesto@ges 1231 toeditore.it
Scheda Fornit
ori - pagin a 3/4
scheda trasf
ormatori
- paGine
3/4
A partire da quest’anno la rilevazione dei dati presso le aziende della gomma ed i loro fornitori avviene esclusivamente per via telematica. Le aziende non riceveranno più un documento cartaceo come avveniva in passato, ma troveranno sul loro computer un messaggio di posta elettronica. Aprendo il file allegato a tale messaggio potranno compilare i quadri di loro interesse (che, salvo alcuni aggiornamenti, non saranno sostanzialmente diversi da quelli degli anni scorsi). Il nuovo sistema è semplice e chiaro, evita sprechi di carta e consente un aggiornamento in tempo reale degli archivi a disposizione degli interessati. Ovviamente le nuove procedure garantiscono il rispetto di tutte le norma in materia di privacy. Nel caso fossero necessari chiarimenti potrete telefonare al numero 02 3451230 chiedendo di Hilenia Principe GESTO EDITORE S.R.L. Via Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gesto@gestoeditore.it www.gestoeditore.it
Pneumatici sotto controllo
“Vacanze Sicure 2010": auto e veicoli commerciali sotto osservazione di Giuseppe Cantalupo
L
e vacanze sono alle porte e prende il via l’iniziativa “Vacanze Sicure 2010”. Promossa dal Ministero dell’Interno in collaborazione con Assogomma e Federpneus nell’ambito della campagna nazionale “Pneumatici sotto controllo”, l’indagine ha lo scopo di sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza della sicurezza attiva attraverso il controllo dei pneumatici. Ne hanno dato l’annuncio il 25 marzo a Padova il Vice Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Veneto Ferdinando Piccenna e il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti. L’attività di controllo svolta dagli agenti riguarderà lo
stato delle gomme di auto, mezzi pesanti, moto, caravan, autocaravan e rimorchi in transito su strade e autostrade di cinque regioni italiane: Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana e Puglia. Tutte importanti mete turistiche, specie in periodo di vacanze, e diverse tra loro per morfologia territoriale e intensità di traffico. Particolarmente adatte, quindi, a fornire risultati significativi sulle condizioni dei pneumatici di veicoli circolanti in aree di alta criticità. Anche il periodo scelto, quello delle partenze per le vacanze, segna il momento giusto per svolgere un’iniziativa quanto mai propizia.
La rilevazione dello spessore del battistrada.
44
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
Specie alla luce di due dati di fatto molto poco incoraggianti. Uno è la vetustà dei veicoli circolanti sulle nostre strade. Come ha detto Bertolotti attingendo a dati ACI, l’età media di auto (36 milioni), moto (6 milioni) e veicoli di peso inferiore ai 35 quintali è di circa 7 anni. Ma quella che preoccupa di più è l’età media dei mezzi commerciali di peso superiore alle 3,5 tonnellate (circa 4 milioni), che è di oltre 17 anni, seguita da quella degli autobus adibiti al trasporto di persone, che supera i 9 anni. È una situazione che già di per sé rappresenta un pericolo, ma che diventa ancora più allarmante se i pneuma-
Un caso di danneggiamento del pneumatico. maggio
2010 n. 578
Pneumatici sotto controllo
tici di questi mezzi non sono in buone condizioni. L’altro fatto poco rassicurante è la scarsa attenzione che i conducenti di veicoli dedicano alle gomme sulle quali viaggiano. Da indagini precedenti è risultato che il 50% degli automobilisti circola con pneumatici
sgonfi, il 10% su gomme lisce, cioè con la scolpitura del battistrada inferiore al limite di legge di 1,6mm, e dal 3 al 10% con gomme danneggiate. Vale la pena ricordare, perciò, ancora una volta, che il pneumatico rappresenta l’unico punto di contatto del veicolo con la strada, e quindi
controllarne la pressione e lo stato di salute è di vitale importanza ai fini di una guida sicura. Per se stessi e per gli altri. Ed è proprio su questi aspetti che i controlli della Polizia Stradale si prefiggono di richiamare l’attenzione degli automobilisti.
Firmata intesa a tre per le iniziative di “Pneumatici sotto controllo” Assogomma/Gruppo Produttori Pneumatici e Federpneus (Associazione dei Rivenditori Specialisti di Pneumatici), promotori storici della campagna “Pneumatici sotto controllo”, hanno firmato, insieme a Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica), un protocollo d’intesa per promuovere congiuntamente iniziative volte a sensibilizzare i conducenti di veicoli sul tema della sicurezza stradale, con l’attenzione rivolta in particolare ai pneumatici. La firma è stata apposta da Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, da Renzo Servadei, Segretario di Federpneus, e da Mario Forneris, Segretario di Unasca. In forza di questo accordo, le tre associazioni si impegnano a inserire nei programmi di istruzione delle autoscuole Unasca per il conseguimento della patente lezioni specificamente dedicate ai pneumatici. L’iniziativa è quanto mai opportuna, perché sono ancora molti gli automobilisti che stentano a rendersi conto del fatto che la sicurezza della guida è “basata” su pochi centimetri quadrati: quelli sui quali si stabilisce il contatto, l’unico, tra strada e veicolo attraverso il pneumatico. E che basta poco, un semplice controllo periodico delle condizioni dei pneumatici sui quali si viaggia, per guidare sicuri. Ma c’è anche un’altra considerazione da fare, che chiama in causa il codice della strada. Mentre stabiliscono lo spessore minimo della scolpitura del battistrada, le norme che disciplinano la circolazione dei veicoli nulla dicono, invece, per esempio, a proposito della pressione del pneumatico, che è una condizione fondamentale ai fini della sicurezza stradale. Di qui la necessità di far conoscere ai giovani allievi, ai futuri conducenti di veicoli cioè, il pneumatico “da vicino”, dal punto di vista tecnico e normativo, e di sensibilizzarli sull’importanza di un uso corretto e attento dello stesso. Cosa, questa, che è anche molto semplice a farsi, perché si risolve, semplicemente, nel dedicargli periodicamente un minimo di attenzione. La sicurezza stradale, quindi, materia di insegnamento nelle autoscuole. Non tanto, cioè, come contenuto di informazione, quanto come argomento di formazione. E non solo per gli allievi, ma anche per i docenti stessi, in occasione di loro aggiornamenti periodici, contemplati, peraltro, dal protocollo. Descrizione dei tipi di pneumatici, importanza del controllo periodico delle gomme, omologazione: sono solo
alcuni dei temi che l’attività didattica delle autoscuole svilupperà nei corsi di istruzione. Particolare attenzione verrà dedicata ai pneumatici invernali, perché sfugge ai più che questi dispositivi sono il risultato di una tecnologia che ha fatto progressi notevoli in termini di miglioramento di prestazioni e efficienza (aderenza, tenuta di strada, spazi di frenata), come anche di comfort e resa, e che possono essere usati non solo su strade innevate, ma anche se non c’è neve e il fondo stradale è bagnato o ghiacciato, o anche semplicemente asciutto. Cioè in tutte le tipiche condizioni climatiche invernali.
Mario Forneris e Fabio bertolotti.
Tre istituzioni, quindi, con uno stesso progetto in comune: sviluppare iniziative per migliorare la sicurezza stradale. “Ne trarranno beneficio -ha affermato Bertolottianche gli automobilisti che frequenteranno i corsi per recuperare punti patente: persone, cioè, che essendosi patentate alcuni decenni fa, possono anche non essere a conoscenza delle moderne tecnologie e delle numerose opportunità che queste offrono in termini di guida sicura”. In quest’ottica –è stata la considerazione di Servadei- il ruolo delle autoscuole, dopo l’inserimento del pneumatico nella loro didattica, diventa fondamentale in materia di sicurezza. E Forneris ha tenuto a sottolineare l’importanza del protocollo come strumento di consolidamento di una collaborazione fra le tre associazioni già sperimentata con successo in passato.
maggio
2010 n. 578 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
45
TA C C U I N O Zero scarti col FlowControl della Desma
D
esma Elastomertechnik ha annunciato la consegna del primo blocco a canali freddi FlowControl a 32 ugelli. Abbinato allo stampo Desma appropriato, questo sistema consente la produzione di articoli con un notevole risparmio di materiale e una netta riduzione dei tempi di ciclo e, inoltre, senza bisogno di una rilavorazione del vulcanizzato. Tutto questo si traduce in una sensibile riduzione dei costi, che consente al cliente di ammortizzare l’investimento in tempi brevi: da uno a due anni, a seconda del costo del materiale e dell’articolo prodotto. La tecnologia, brevettata, del FlowControl con ugelli consente precisi aggiustamenti dinamici via via più accurati di ogni singolo ugello mediante il sistema di controllo della pressa a iniezione. E questo è importante, perché la possibilità di tali aggiustamenti è il pre-requisito essenziale per una produzione che non richieda la rilavorazione dell’articolo stampato. Anche la pulizia è più semplice in caso di cambio del materiale o di anomalie di funzionamento. Ogni ugel46
Nuovo adesivo siliconico per la coppa dell’olio
N
lo, infatti, è attivato da un suo specifico cilindro idraulico. Il che vuol dire che la sua chiusura è indipendente da quella degli altri, e quindi è possibile pulirlo senza dover smontare parti dell’iniettore. Un altro importante beneficio di questa tecnologia è il perfetto smaltimento del calore attraverso gli stessi ugelli. Vi provvede il sistema di controllo della macchina, grazie al quale il rischio della vulcanizzazione del materiale nell’ugello in caso di interruzione della produzione è scongiurato per un tempo anche di 30 minuti. E se a causa di un’interruzione più lunga si verifica una scottatura della gomma, in questo caso la pulizia selettiva dei singoli ugelli consente di espellere rapidamente il materiale reticolato. Risparmio di materiale, maggiore velocità dei cicli, più alta produttività della macchina e più alta efficienza energetica sono, quindi, i principali vantaggi della nuova tecnologia, testimoniati dagli oltre 140 sistemi a canali freddi FlowControl venduti dalla casa tedesca.
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
maggio
2010 n. 578
iente più guarnizioni di gomma solida nelle moderne coppe dell’olio prodotte con la plastica, nei separatori dell’olio, nelle testate dei motori, nei giunti normalmente fissati con viti e in altri componenti del sottocofano auto. Tutto questo, grazie a una nuova gomma siliconica specificamente sviluppata per l’industria dell’auto dalla Wacker in collaborazione con la società per l’innovazione INPRO, una joint venture di Basf, Daimler, Siemens, ThyssenKrupp, Volkswagen e il Governo tedesco. È l’Elastosil 76540 A/B, una gomma siliconica liquida a due componenti (RTV-2), applicabile mediante colatore automatico, che vulcanizza a temperatura ambiente (room-temperature-vulcanizing). Caratterizzato da una resistenza all’olio e al calore e agli agenti atmosferici e chimici superiore a quella degli usuali polimeri organici, questo sigillante ha un rigonfiamento quasi nullo e conserva le sue caratteristiche meccaniche anche dopo immersione in olio motore a più di 100°C. Secondo INPRO, il prodotto offre le sue prestazioni migliori sulla Ultramid, la poliammide realizzata dalla Basf appositamente per la fabbricazione delle nuove coppe di plastica. Ma agisce in maniera eccellente anche come legante di un’ampia varietà di metalli e polimeri o di metalli fra loro come, per esempio, in parti meccaniche della trasmissione, della frizione e dei circuiti di raffreddamento; INPRO riferisce di legami alluminio-alluminio che hanno resistito a un liquido di raffreddamento per più di 1.000 ore a 120°C. Si è stimato che l’eliminazione delle guarnizioni in gomma e la diminuzione del numero dei giunti avvitati si tradurrebbe in una riduzione dei costi, per ogni coppa olio di plastica, del 20-25%.
L’applicazione dell’Elastosil 76540 A/B.
Taccuino
La Gomma ieri, oggi & domani
Engel Italia rafforza la struttura vendite
E
ngel Italia ha reso nota la decisione di consolidare la propria struttura vendite delle presse ad iniezione per elastomeri della serie Elast, Rubber, Lim. In quest’ottica, dal 1° aprile Andrea Tomayer è entrato a far parte dell’ufficio vendite di Engel Italia con l’incarico di seguire le vendite delle macchine per elastomeri. Il dr. Tomayer (38 anni, laureato in economia) ha maturato una decennale esperienza tecnica nel campo degli elastomeri con conoscenze specifiche quanto a stampaggio, stampi e sistemi a canali freddi. Affiancherà l’attività degli agenti di vendita e curerà direttamente i contatti con la clientela nelle zone non coperte da agenti. Engel Italia comunica di essere ora in grado di offrire una serie di servizi aggiuntivi alla clientela che vanno dall’analisi di fattibilità al supporto per la definizione della tecnologia di processo sino alla definizione delle specifiche tecniche delle macchine e dei sistemi di automazione.
Il presente e il futuro delle aziende che stampano articoli in gomma Incontro gratuito riservato agli operatori con i protagonisti del settore Sono previsti interventi di: Fabio Negroni (Cerisie) Paolo Pontremolesi (Z-Lab) Carlo Ortenzi (Terenzio Presse) Mauro Belloni (Gibitre) Mario Regazzoni (Utp Vision) Moderatore: Eugenio Faiella (L’Industria della Gomma)
13 maggio 2010 dalle ore 9 alle 12 L’incontro si terrà presso Persico s.p.a. - Via Lombardia 8 - Nembro (BG) Per iscrizioni on-line www.z-lab.it Per maggiori informazioni. Tel. 035 4254174
S TAT E O F A R T T E C H N O L O G I E S
Vendita & Servizio di Aziende Leader
La State of Art Technologies opera dal 2007 in partneship con aziende leader nel loro segmento di applicazione. I costi di produzione e la qualità del manufatto sono il vero terreno di battaglia. Crediamo nella collaborazione orientata verso l’innovazione , la tecnologia per vincere i problemi di produttività e di qualità. Saper distinguere la vera innovazione tecnologica da proposte obsolete in occasione di un investimento di fondamentale importanza come le presse per stampaggio. State of Art Technologies macchine per stampaggio ad iniezione e compressione per elastomeri, siliconi liquidi e solidi, gomme termoplastiche , tecnopolimeri e compositi da 10 a 3000 ton.
State of Art Technologies srl
Sede operativa via pianera,1 - 25039 Travagliato - BS - Tel 0303453215e fax 0306863553 - f.valsecchi@satechsrl.eu 2010 n. 577 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | 47 www.dr-boy.de www.maplan.at aprile www.wickert-presstech.de
20-25%. LÕ applicazione dellÕ Elastosil 76540 A/B. Engel Italia rafforza la struttura vendite
Taccuino
Engel Italia ha reso nota la decisione di consolidare la propria struttura vendite delle presse ad iniezione per elastomeri della serie Elast, Rubber, Lim. In questÕ ottica, dal 1¡ aprile Andrea Tomayer • entrato a far parte dellÕ ufficio vendite di Engel Italia con lÕ incarico di seguire le vendite delle macchine per elastomeri. Il dr. Tomayer (38 anni, laureato in economia) ha maturato una decennale esperienza tecnica nel campo degli elastomeri con conoscenze specifiche quanto a stampaggio, stampi e sistemi a canali freddi. Affiancherˆ lÕ attivitˆ degli agenti di vendita e curerˆ direttamente i contatti con la clientela nelle zone non coperti da agenti. Engel Italia comunica di essere ora in grado di offrire una serie di servizi aggiuntivi alla clientela che vanno dallÕ analisi di fattibilitˆ al supporto per la definizione della tecnologia di processo sono alla definizione delle specifiche tecniche delle macchine e dei sistemi di automazione.
Il pneumatico lunare non si sgonfia Un nuovo pneumatico Spring Tire senza camera dÕ aria • stato sviluppato congiuntamente da Goodyear e dalla NASA, lÕ ente aerospaziale statunitense, per i veicoli lunari di grandi dimensioni, destinati alle esplorazioni sulla superficie del nostro satellite. Questo pneumatico, dotato di 800 molle, • stato progettato con i pneumatici tradizionali. per sopportare carichi pi• pesanti e coprire distanze Lo sviluppo pneumatici maggiori rispetto a quelli adei maglie intrecciate utilizzati nei veicoli delle Apollo.lunari Apollo per lemissioni missioni Per far fronte alla necessitˆ di maggiore durata e capacitˆ e del• stata nuovo Spring Tire èma stadi carico, sviluppata una innovativa semplice ell’esercizio 2009 le vendite di determinato daldurevole fattoedche reteto di molle intessute che risulta efficiente allo stesso tempo. Le molle seguono il profilo della in superficie Rhein Chemie Group (sussidiai pneumatici tradizionali del suolo producendo un effetto trainante, ma lÕ energia ria interamente posseduta da Langomma con ilopneumatico senza camera utilizzata per deformare • recuperata parzialmente le molle normalmensi ridiscendono, per cui nonxess) sono ammontate a 228 milioni d’aria, quando impiegati si produce alcun surriscaldamento, come invece accade di euro, contro i 281 del 2009. La fleste sulla Terra, hanno un limicon i pneumatici tradizionali.
Il pneumatico lunare non si sgonfia
U
n nuovo pneumatico Spring Tire senza camera d’aria è stato sviluppato congiuntamente da Goodyear e dalla NASA, l’ente aerospaziale statunitense, per i veicoli lunari di grandi dimensioni, destinati alle esplorazioni sulla superficie del nostro satellite. Questo pneumatico, dotato di 800 molle, è stato progettato per sopportare carichi più pesanti e coprire distanze maggiori rispetto a quelli a maglie intrecciate utilizzati nei veicoli delle missioni Apollo. Per far fronte alla necessità di maggiore durata e capacità di carico, è stata sviluppata una innovativa ma semplice rete di molle intessute che risulta durevole ed efficiente allo stesso tempo. Le molle seguono il profilo della superficie del suolo producendo un effetto trainante, ma l’energia utilizzata per deformare il pneumatico è recuperata parzialmente quando le molle si ridiscendono, per cui non si produce alcun surriscaldamento, come invece accade
Rhein Chemie continua ad investire
N
tato utilizzo sulla luna. Questo perché le caratteristiche della gomma cambia radicalmente nel passaggio dal caldo delle zone irradiate direttamente dal sole, al freddo di quelle in ombra (fino a -170°C). Inoltre le radiazioni solari non filtrate degradano la gomma con il rischio di improvvisi e repentini sgonfiamenti. Questi inconvenienti sarebbero superati con il nuovo pneumatico, poiché gli impatti che provocherebbero lo sgonfiamento di quelli tradizionali, in questo caso danneggerebbero soltanto una delle 800 molle. Infine il nuovo pneumatico possiede una combinazione di resistenza e flessibilità che consente di battere terreni accidentati trasmettendo relativamente poche vibrazioni al veicolo lunare.
sione è stata pari al 20%, dovuta -si legge in una nota della società- alla crisi economica globale e agli effetti che ha avuto sull’industria automobilistica, settore strategico per il gruppo di Mannheim. Nella seconda metà dell’anno, comunque, la crisi delle vendite si è attenuata soprattutto per la ripresa verificatasi sui mercati asiatici, la cui incidenza sul fatturato totale è passata dal 24 al 28%. Non ostante questa situazione difficile, Rhein Chemie ha proseguito la sua politica di investimenti. Nel 2008 ha speso 12 milioni di euro negli impianti di Mannheim e di Qingdao, in Cina. Nel 2009 sono iniziati i lavori nel sito russo di Nizhny Novgorod.
C A L E N DA R I O 2 0 1 0 19-21 maggio 11-13 giugno
Pechino Kuala Lumpur
22-24 giugno
Stoccarda
15-18 luglio
Shanghai
13-14 settembre
Essen
21-23 settembre
Cleveland
22-24 settembre
Tianjin
Eicma China The Motorcycle Show
www.eicma.it www.aseanrubberconference.com
European Automotive Components
www.eac-expo.com
Rubber Plas
www.biztradeshows.com
China Int. Tire Expo
www.citexpo.com.cn
Conferenza AVK sui plastici rinforzati
www.avk.tv.de
Itec 2010 - Int. Tire Exhibition & Conference
www.itec-tireshow.com
China Injection Moulding
www. chinaplastic.org
Brityrex
www. eci-international.com
SPS/IPC/Drives Italia
www.sps-italia.net
Manchester
19-21 ottobre
Parma
27 ott. - 3 nov.
Duesseldorf
3-6 novembre
Rimini
www.n-plas.jp
ARC Asean Rubber Conference and Exhibition
Kuala Lumpur
8-10 settembre
5-7 ottobre
n-Plas
Tokyo
17-19 giugno
sito inter net
K 2010
www.k-online.de
Ecomondo
www.ecomondo.com
Int. Rubber Conference & Exhibition
www.irc2010.com
17-19 novembre
Mumbai
17-19 novembre
Sosnowiec
RubPlast Expo
www. biztradeshows.com
17-20 novembre
Donngguan
China Mould Plastics and Rubber Fair
www.dmpshow.com
Plastics and Rubber Indonesia
www. biztradeshows.com
1-4 dicembre
Jakarta
w w w. g e s t o e d i t o r e . i t 48
| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
maggio
2010 n. 577
Macchine per stampaggio ad iniezione Per applicazioni di silicone liquido e solido. L’ultimissima pietra miliare nello sviluppo di una linea di macchine di grande successo: tutti i nuovi sistemi ad iniezione che offrono la più alta precisione , design compatto e una facilità di manutenzione mai raggiunta prima.
rubber injection technology
State of Art Technologies Via Pianera,1, 25039 Travagliato(BS) T: 3351204286 f.valsecchi@satechsrl.eu www.maplan.at
MAPLAN Maschinen u. techn. Anlagen, Planungs- u. Fertigungs- Ges.m.b.H, 2630 Ternitz | Schoellergasse 9, Austria, T: +43 2630 35706, F: +43 2630 35408, sales@maplan.at, www.maplan.at | A member of Starlinger Group
www.orpstampi.it innovation in the construction