IISRP ANNUAL GENERAL MEETING
INTERVIEW: MR. PROTOPAPA
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
aprile 2012 - NUMERO 3
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SOMMARIO | ANNO 56 - 597 • aprile - N. 3 5 ELASTICA: SOMMARIO 30AN HISTORICAL REFERENCE POINT FOR RUBBER COMPANIES E&V is today a group operating in the distribution 17 IN AN INTERNATIONAL PICTURE VERY COMPLEX and production of fine chemicals, specialties and THE SUSTAINIBILITY HAS A LEADING ROLE
In this interview Antonio Protopapa, President of Internationa Institute of Synthetic Rubber Producers speaks about developments on rubber markets and the forecasts for the future
IN UN QUADRO MOLTO COMPLESSO LA SOSTENIBILITÀ ASSUME UN RUOLO CENTRALE
In questa intervista Antonio Protopapa, Presidente dell’International Institute of Synthetic Rubber Producers, parla degli sviluppi in atto nel mercato della gomma e delle prospettive che si aprono per il prossimo futuro
21 A STRONG AND SUCCESSFUL ORGANIZATION IN THE SYNTHETIC RUBBER WORLD
IISRP will hold its 53rd Annual General Meeting from 16 to 19 April. Let’s make a survey of the Institute and its AGM from closer
UNA SOLIDA ORGANIZZAZIONE DI SUCCESSO NEL MONDO DELLA GOMMA SINTETICA
L’IISRP tiene la sua annuale assemblea dal 16 al 19 aprile a Venezia. Una analisi dettagliata dei suoi compiti e obiettivi
26 THE SR INDUSTRY…SUSTAINING THE FUTURE: THE SPEAKERS’ PROGRAM
performance chemicals
UNO STORICO RIFERIMENTO PER LE AZIENDE DELLA GOMMA
E&V è oggi un gruppo che opera nella distribuzione e produzione di fine chemicals, specialità chimiche e prodotti a performance
41COME SI FAREBBE SENZA DI LORO? Molte operazioni necessarie per arrivare al
prodotto finito sono oggi rese semplici e affidabili da una serie di macchine accessorie, come quelle della Delia, che elevano la produttività degli impianti di stampaggio e migliorano la qualità della produzione
45QUANDO LA COLLABORAZIONE VUOLE DIRE SINERGIA
All’inizio dell’anno Rep Italiana di Torino e Tecnistamp di Corte Franca hanno concluso un accordo in base al quale l’azienda torinese a affidato in locazione a quella bresciana una pressa verticale per lo stampaggio della gomma
48INNOVAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE L’attualità in materia di rinnovabili, riciclo e
risparmio energetico in collaborazione con Ecomondo
50UN NUOVO CENTRO TECNICO
PER LA MESCOLAZIONE DELLA GOMMA
HF Mixing Group ha inaugurato a Freudenberg una struttura dedicata allo sviluppo della tecnologia della compoundazione
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Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti con il patrocinio della Federazione Gomma Plastica Assogomma
52 Riprendendo UNA GIOVANE AZIENDA IN CRESCITA lo storico lascito della Pugno,
Pumatech offre una nuova serie di impianti di sbavatura, di vibro vagliatura, granulazione e altro ancora
56 TACCUINO • Produzione industriale: il 2012 si apre in negativo
• Aumenta dell’8,2% la produzione di GN in Asia • Sensibile aumento dei prezzi anche nel 2011 • In maggio il corso di tecnologia del Cerisie • Casumina progetta un impianto nel sud Viet Nam • Maxi commessa indiana per Color Service • Piccoli piantatori crescono • Oltre 72 mila tonn. di PFU gestite nel 2011 • Vendite oltre 6 miliardi per le macchine tedesche • In settembre i lavori per l’impianto di Nd-PBR a Singapore • 2011 anno da record per Brenntag • Rhein Chemie fornitore dell’anno per i pneumatici • L’integrazione di Rhodia in Solvay procede come previsto • Kautex apre una sede in Russia • Inaugurato il centro tecnico Wacker in Corea • “Dal dire al fare”: premiata Parigi Industry • Maip rappresenta So.F.Ter per la Lombardia • Bridgestone prevede una crescita del 5,3% nel 2012 • Una nuova serie di ammortizzatori a campana • So.F.Ter conferma la fiducia nelle macchine Icma • Il settore automotive al centro di Utech Europe
60 CALENDARIO
Comitato di redazione: Giuseppe Cantalupo, Emilio De Tuoni, Antonino Di Pasquale, Eugenio Faiella Direttore responsabile Eugenio Faiella Redazione, amministrazione, pubblicità
Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano Tel. +39 023451230 - Fax +39 023451231 gomma@edifis.it www.edifis.it Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Libera Carlini - libera.carlini@edifis.it Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA
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Arretrati € 5,00 Estero € 8,00 Abbonamento annuo Italia € 90 - Estero € 100 Abbonati on line: www.edifis.it Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Registro degli operatori di Comunicazione numero 6002
Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima. Stampa: Eurgraf sas - Cesano Boscone (MI)
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| L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | aprile 2012
elastica Comitato di redazione: Fabio Negroni, Emilio De Tuoni, Giampaolo Giuliani.
SO M M A R I O Gli sponsor di Elastica..........................................................................................................................................6 - 7 Abbiamo letto per voi...............................................................................................................................................8 Attacco di gomme siliconiche
Proprietà di mescole di NBR/EPDM rinforzate con nanofiller
Sviluppi di sistemi acquosi di attacco gomma/substrato
Alla Maplan nuovi concetti nelle lavorazioni
Nuovi progetti di produzione del biobutadiene Previsione delle caratteristiche di compositi di nanotubi di carbonio Profilo dei nanotubi di carbonio nelle gomme siliconiche Sostituzione dei plastificanti aromatici in mescole di gomma
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elastica
ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI
rassegna della stampa tecnica estera prodotti e processi ATTACCO DI GOMME SILICONICHE A. Bernarous, K. Worthington Abernarous@polycil.co.uk; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/8484-2011. Rif. E2995.
N
ell’articolo viene trattato l’attacco al metallo di gomme siliconiche. Innanzitutto viene considerata la molteplicità di tipi di gomme siliconiche. Una grande divisione viene caratterizzata tra gomme siliconiche HTV (High Temperature Vulcanizing) e RTV (Room Temperature Vulcanizing). Tra le HTV vengono definite gomme a bassa viscosità, gomme liquide (LSR Liquid Silicon Rubber), gomme ad alta viscosità (Festen Silicon Rubber) denominate anche HCR (High Consistency Rubber). I primitivi agenti di attacco al metallo per le gomme siliconiche erano per lo più costituiti da silani. Tali adesivi sono ancora in uso, ma vengono criticati per il naturale assorbimento di polvere sulle parti metalliche adesivizzate, per cui sono stati messi a punto sistemi siliconici bistrato o monostrato ovvero anche sistemi di attacco al metallo di composti siliconici già vulcanizzati. Dal punto di vista qualitativo l’attacco al
metallo realizzato viene giudicato a secondo della zona in cui sotto sollecitazione avviene il distacco: CM o anche M (rottura tra l’adesivo e il metallo), RC (rottura tra la gomma di copertura e l’adesivo), C (rottura nello strato adesivo per mancata coesione), CC o CP (rottura tra strato adesivo e copertura, soprattutto nella parte di copertura), RT (rottura entro lo strato di gomma di copertura). L’unica realtà ammessa per poter impiegare l’articolo è RT. Gli autori stilano una interessante tabella in cui sono indicati i valori di rottura espressi in kJ/mole in funzione della situazione chimica nella quale avviene la rottura: forze di van der Waals 8 kJ/mol, legami polari 10-20 kJ/mol, legami di Idrogeno 12-30 kJ/mol, legami C-H 412 kJ/mol, legami C-O 360 kJ/mol, legami C-N 305 kJ/mol, legami C=C 612 kJ/mol, legami C-C 347 kJ/mol, Si-O 450 kJ/mol, Si-C 305 kJ/mol. Nella realtà dell’ambiente della gomma la validità degli attacchi realizzati viene valutata con prove di fatica, con prove di resistenza all’acqua bollente, all’azione di nebbia salina, all’azione del glicol a temperatura >160°C, all’azione della temperatura >160°C o anche fino a 200°C, resistenza a carburanti olii, lubrificanti e liquidi per freni a temperatura >120°C. Per gli agenti di attacco è richiesto che essi funzionino anche a basse temperature (-10°C), non diano luogo a corrosione, abbiano potere bagnante sui metalli senza conglobamento di aria, non diano luogo a porosità, asciughino in modo regolare. Nell’articolo vengono riportati schemi generali, che considerano tutte le categorie di gomme siliconiche e che rappresentano la struttura chimica delle gomme siliconiche in tutte le categorie sopra nominate; inoltre vengono riportati schemi di vulcanizzazione perossidica, peraltro ricordando anche sistemi di reticolazione platinica oggi di uso abbastanza esteso. Viene anche ricordato l’adesivo gomma metallo Cilbond 65W della CIL (Chemical Innovation Limited di Preston, Lancashire, UK). Gli autori non mancano di ricordare diversi consigli sull’impiego pratico degli
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adesivi gomma-metallo devoluti ad impieghi ad alte temperature, ivi considerando i procedimenti di fosfatazione delle parti metalliche, gli spessori di adesivo da applicare nei diversi casi: 5 μm (micron) per anelli di tenuta e di almeno 15 μm (micron) per tutti i casi generali in cui lo spessore della parte di gomma è >23 mm. Nel caso di particolari impieghi in cui durante la vulcanizzazione ceda prodotti antiadesivi, lo spessore dello strato di adesivo necessario può raggiungere 325 μm (micron).
prodotti e processi SVILUPPI DEI SISTEMI ACQUOSI DI ATTACCO GOMMA/SUBSTRATO H. Omoto, C. Schneider, T. Kohli, B. Zang, M. Ajbam; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/8-476-2011. Rif. E2996.
L’
articolo sviluppa considerazioni tecniche sulle composizioni di sistemi adesivi a base acquosa per attacco di composizioni a base elastomerica a un substrato. L’articolo si riporta una conferenza di Manoj Albani della Lord Corporation tenuta nel Marzo 2011 alla Expo 2011 a Qingdao (China). Vengono riportati dati relativi a attacco di una mescola di NR (gomma naturale) al metallo con adesivo a base acquosa di nuova generazione Chemlok 8008/8012 secondo la procedura ASTM D-429 (metodo F), rilevando una buona rispondenza statistica in confronto con un adesivo a base solvente. Nello studio presentato vengono identificati i principali fattori che definiscono le prestazioni, vengono confrontati i risultati interpretati secondo sistemi statistici, vengono definite le caratteristiche da definirsi critiche, viene riportata una rappresentazione grafica che certifica la convenienza all’impiego, vengono indicati prodotti ausiliari che possono facilitare particola-
ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI
ri del processo e che possono influenzare caratteristiche della qualità, con riferimento alle condizioni di lavorazione e alla previsione di possibili errori. Vengono commentati i risultati delle analisi di varianza (anova) nei riguardi degli attacchi realizzati dopo prove, classiche nel settore gomma/metallo, di permanenza in acqua bollente e in nebbia salina. In tali analisi hanno particolare significato i parametri DFT (dry film thickness - spessore del film secco) e MT (mold temperature - temperatura dello stampo). L’esposizione dei risultati dello studio si svolge con la rappresentazione di grafici, che riportano l’andamento del parametro DFT in funzione della temperatura (parametro MT). Sostanzialmente tali grafici rappresentano curve di livello che definiscono i valori di DFT in funzione della temperatura e che permettono di individuare fasce di valori di attacco con riferimenti alle condizioni di prova, es. dopo la permanenza in acqua bollente o dopo la permanenza in nebbia salina. Ciò viene dedotto dalla considerazione, in funzione della temperatura, dello spessore dei film di adesivo e delle condizioni di stabilità dell’attacco dopo la significativa azione dell’acqua bollente. La rappresentazione vale uno spessore dello strato di attacco (DFT) da 10 a 18 μ (micron) e una temperatura MT di 158÷170°C con un valore di attacco superiore a 5 kN. Viene dimostrata anche la validità dei valori di attacco ottenuti con adesivo a base acquosa dopo la prova di resistenza in acqua bollente, ove però il valore di attacco massimo raggiunto è legato con un massimo di spessore dello strato di adesivo. Nelle conclusioni viene precisato che comunque lo strato di attacco, cioè lo strato di adesivo non deve avere spessore superiore a 25 μm (micron).
materie prime NUOVi progettI DI PRODUZIONE DEL BIOBUTADIENE David Shaw - dshaw@crain. com; European Rubber Journal; 193/4-16-Luglio/Agosto 2011 Rif. E2997.
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opo la Azeda di Seattle (Washington - USA) anche la Synthos S. A. e la Glo-
bal Bioenergies S. A. di Evry (Francia) hanno stilato un accordo per sviluppare un nuovo processo di produzione del butadiene per via enzimatica (cfr. rif. Elastica E2833 in I. G. 583 del Novembre 2010). Nel progetto sono coinvolte ricerche in molti settori: pagamenti di royalty, ripartizione di diritti di applicazione, investimenti di bioenergie ecc. Nell’accordo è previsto che la Global Bioenergies S. A. sviluppi le ricerche a livello di laboratorio e che la Synthos S. A. arrivi alla industrializzazione. Inoltre che la Global Bioenergies S. A. ritenga i diritti esclusivi delle applicazioni “non gomma”. La Synthos (Thomasz Kalwat) guarda con interesse l’accordo che la porti ad applicare la biologia di sintesi e confida di poter arrivare ad una applicazione a sfondo ecologico nel medio e lungo termine. La Global Bioenergies constata l’interesse in un progetto che annuncia molte similarità con il programma già in atto riguardante l’isobutene. La Snthos confida che il previsto sfruttamento dell’accordo in un mercato di 10 miliardi di dollari sia fruttuoso per la società. Lo sfondo delle vicende riguardanti il butadiene è di primaria importanza per l’industria della gomma. Il maggiore interesse è quello che permette di utilizzare i monomeri 1,3-butadiene e 1,2-butadiene per ottenere polimeri con addizione 1,4-polibutadiene, 1,2-polibutadiene, polimeri stirene-butadiene 1-2. Tutti questi polimeri hanno una importanza notevole, soprattutto nella produzione di pneumatici, per l’impiego nella produzione delle
varie famiglie di gomma stirene-butadiene SBR (detta “gomma stirolica” per ragioni di tradizione), ove hanno molta importanza le forme basate sulle sequenze butadieniche con struttura di polimerizzazione nelle posizioni 1,4; ormai da molti anni hanno conclamata importanza nella stessa industria dei pneumatici anche le forme basate sulle sequenze butadieniche polimerizzate in posizione 1,2 (forma “vinilica”), perché danno adito a realizzare sui vulcanizzati una microstruttura con cui nei pneumatici si realizza una particolare configurazione adatta a presentare un particolare equilibrio tra componente elastica e componente viscosa del modulo dinamico; da ciò è conseguente una più bassa isteresi e una più bassa resistenza al rotolamento alla temperatura di normale utilizzo del pneumatico (60°C), e quindi risparmio di carburante e una migliore tenuta di strada su terreno bagnato, dovuta a più alta componente viscosa, da cui deriva una isteresi leggermente più elevata. Sempre nel campo dei pneumatici la produzione di butadiene è fondamentale, allorché, a partire dall’inizio degli anni ’60, la produzione del 1,4-polibutadiene passibile di lavorabilità, ha potuto essere realizzata con catalisi stereospecifica, permettendo di sostituire nei pochi casi di impiego rimasti il polibutadiene “random”, che dà luogo a caratteristiche scadenti. Il butadiene viene impiegato su vasta scala anche per la produzione di gomma nitrilica (NBR - copolimero butadiene/nitrile acrilico), la quale costituisce l’elastomero più diffuso per la produzione di articoli di gomma resistenti all’azione dei carburanti e di molti solventi. Ancora, il butadiene ha importanza a livello mondiale per la produzione del policloroprene (poli-2-clorobutadiene), il cui marchio di fabbrica più noto, per la lunga era in cui è stato impiegato, è Neoprene della DuPont, usato a livello mondiale da molti anni per articoli resistenti al fuoco e al calore. Le applicazioni del butadiene, di cui sono citate le più fondamentali, danno una idea dell’importanza dell’accordo della Synthos, anche perché la produzione del butadiene, che oltre a tutto è in forma gassosa, non è esente da critiche in sede ambientale.
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ELASTICA | ABBIAMO LETTO PER VOI
prodotti e processi PREVISIONE DELLE CARATTERISTICHE DI COMPOSITI DI NANOTUBI DI CARBONIO D, Lellinger, T. Skipa, M. Saphiannikova, C. Conzer, H. Meyer, L. Alig (lalig@dki.tudarmstadt.de); Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/9-550-2011 Rif. E2998.
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compositi a base di nanotubi di carbonio (CNT), nonostante contengano anche componenti non conduttivi come ad esempio i polimeri, mostrano tutti caratteristiche di conducibilità elettrica e sono adatti a correggere o a introdurre tale proprietà in varie composizioni polimeriche. Inoltre i CNT sono caratterizzati dalla possibilità di introdurre in una composizione di polimeri amorfi o parzialmente cristallini anche proprietà dielettiche e/o soglie di percolazione. Per la misura delle caratteristiche di conducibilità dei compound di CNT viene descritta brevemente una attrezzatura basata su un reometro a disco, con la quale possono essere misurate le proprietà dielettriche sotto definite azioni di taglio. Sono riportati schemi di tale attrezzatura. Nell’articolo si trovano notizie riguardanti determinazioni di conducibilità elettrica e di costante dielettica su provini contenenti CNT appositamente preparati in policarbonato Makrolon 2600
della Bayer Material Science, nel quale sono stati dispersi CNT della stessa Bayer Material Science “Multi Walled Carbon Nanotubes (MWNT)” del tipo Baytubes C150HP. La conducibilità sui provini confezionati non appare subito, ma solo gradualmente dopo un trattamento rotatorio di diverse ore in un campo elettrico. I provini, analizzati con microscopia elettronica, mostrano man mano una agglomerazione dei CNT, che era scomparsa per effetto della mescolazione, e concomitantemente il sorgere della conducibilità elettrica. Anche l’applicazione di una forte sollecitazione a taglio fa scomparire la conducibilità elettrica, mentre l’applicazione di una debole azione a taglio permette di non turbare la distribuzione dei CNT e quindi di mantenere la conducibilità elettrica precedentemente instaurata. Trattamenti successivi con differenti sollecitazioni a taglio possono quindi alternativamente sfavorire o favorire la conducibilità elettrica in seguito a disagglomerazione dei CNT o rispettivamente in seguito a riagglomerazione. Una figura illustra l’emergere della conducibilità sotto una azione di taglio costante. La mescolazione favorisce una dispersione dei CNT e una diminuzione della conducibilità elettrica, la quale comunque riappare dopo 1800 secondi di stato stazionario in seguito a riagglomerazione dei CNT. La sollecitazione a taglio con gradiente di scorrimento di 1 rad/s annienta la conducibilità elettrica, con gradiente di scorrimento di 0 rad/s permette invece la riagglomerazione dei CNT e quindi l’instaurazione della conducibilità elettrica. Vengono anche riportate equazioni che collegano l’azione delle conducibilità delle matrici polimeriche, quelle degli agglomerati e quelle dei compositi: inoltre permettono di valutare le azioni sunnominate in funzione dei limiti di percolazione dei CNT. Viene poi realizzato che in un flusso la conducibilità elettrica dovuta ai CNT ha significato in funzione della concentrazione degli agglomerati, per cui i valori di conducibilità risultano più costanti negli strati profondi degli articoli che negli strati superficiali.
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materie prime PROFILO DEI NANOTUBI DI CARBONIO NELLE GOMME SILICONICHE H. Zimmermann, R. H. Schuster - email- Heike.Zimmermann@ DIKautschuk.de; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 64/9-402011. Rif. E2999.
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l grande interesse per i nanotubi du carbonio, simbolggiati come CNT, è dato dalle eccezionali proprietà meccaniche accoppiate ad eccezionali proprietà elettriche, sfruttabili nella possibilità di ottenere nanocompositi che, nei confronti di quanto è possibile realizzare con nero di carbonio e con silice, sono caratterizzati da rapporto superficie/volume molto più elevato e da proprietà elettriche molto più interessanti di quelle degli altri materiali. Le proprietà dei CNT sono però difficili da trasferire ai materiali elastomerici, sia perché hanno forte tendenza alla agglomerazione rendendo impossibile una regolare diffusione nel materiale degli articoli, sia perché l’adesione dei nanotubi ai polimeri elastomerici viene fortemente ostacolata dalla elevata tendenza dei nanotubi di carbonio stessi di essere così fortemente dipendenti dalle loro energie superficiali. Data la difficoltà dell’argomento, gli autori vengono quindi attratti da analisi di possibilità di accoppiare l’impiego di nanotubi di carbonio in un materiale elastomerico ove le interazioni superficiali hanno tipologie così diverse da quelle di tutti gli altri elastomeri, come accade con gli elastomeri siliconici. Nella fattispecie essi iniziano ad esplorare il campo delle proprietà di mescole di gomma siliconica (Silplus 40 della Momentive), nelle quali la gomma siliconica è accoppiata con silice pirogenica in modo da presentare durezza Shore A 40, introducendo poi Nanotubi di carbonio “multi walled”, cioè costituiti da reticolati di carbonio disposti su diversi strati: NC 7000 della società belga Nanocyl, Silplus 40 della Momentive e BTC 150HP della Bayer Material Science.
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Con i materiali sopra nominati vengono confezionate mescole servendosi del mescolatore interno a geometria tangenziale Haake Rheomix 3000 e di un mescolatore a cilindri da laboratorio. Le mescole preparate, dopo aggiunta di 3 phr di dicumilperossido, vengono vulcanizzate. Nel testo dell’articolo sono riportati grafici in cui è registrato il forte aumento dell’assorbimento di potenza durante la confezione delle mescole già con piccole aggiunte di CNT (1%÷3% in volume), la conducibilità elettrica (Siemens/cm) e l’indicazione del “limite di percolazione” della conducibilità elettrica in funzione della concentrazione di CNT (NC 7000), evidenziando tale limite in 1,8% in volume. Nell’articolo, che è piuttosto lungo e molto ricco di dati particolareggiati, tuttavia esposti con chiarezza e precisione, vengono sottolineati diversi comportamenti: la dipendenza della conducibilità elettrica dal tempo di mescolazione sul mescolatore a cilindri mostrando conveniente, con 1,2% in volume di CNT, un tempo di 15’÷20’; il raggiungimento più precoce del limite di percolazione della conducibilità elettrica aumentando il tempo di permanenza nel mescolatore interno; la dipendenza dell’aumento della componente elastica del modulo dinamico a torsione (G’) in funzione dell’ampiezza di sollecitazione e anche l’aumento di G’ e di G” (componenti elastiche e viscose dei moduli dinamici) alle basse e bassissime temperature (-120°C e -50°C), che introducono anche altre varianti di comportamento alla cristalizzazione a basse temperature; l’aumento proporzionale di modulo in funzione del contenuto di CNT, peraltro introdotto con piccole percentuali del CNT (0,8%÷3% in volume), che acquisiscono l’aspetto di concentrazioni di CNT praticamente impiegabili. Viene infine fatto notare un cambio di situazione nel meccanismo di rinforzo apportato alle gomme siliconiche dai CNT in funzione della concentrazione stessa dei CNT, perché l’andamento lineare dell’aumento del modulo E in funzione della concentrazione di CNT improvvisamente per un contenuto di circa 2% di CNT subisce una impennata peraltro lineare. Viene da ultimo evidenziato che tra i CNT sperimentati il NC7000 presenta in modo più caratteristico le proprietà di rinforzo. Inoltre viene fatto notare che i CNT procu-
rano un tipo di rinforzo che con altre cariche è impossibile da raggiungere.
materie prime SOSTITUZIONE DEI PLASTIFICANTI AROMATICI IN MESCOLE DI GOMMA M. Öter, B. Karaağac, Veli Deniz - bkaraagak@kokaeli.edu.tr; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 64/9-48-2011. Rif. E3000.
L’
argomento è stato più volte recensito: questo articolo ha tuttavia un valore indicativo per quanto riguarda l’industria della gomma in Turchia. L’impiego dei plastificanti generalmente è collegato con l’importante necessità di permettere una opportuna distribuzione delle cariche e di tutti gli altri componenti nelle mescole di gomma. Da tale punto di vista l’impiego dei plastificanti aromatici, nelle mescole a base degli elastomeri tradizionali, è sempre stato congeniale, sia per le utili proprietà di compatibilità soprattutto nelle diffusissime mescole a base di SBR, sia per motivi di costo. Dal 1° gennaio 2010 alcune categorie di plastificanti altamente aromatici contenenti idrocarburi policiclici aromatici (PAH - Polycyclic Aromatic Hydrocarbon) in quantità risultante superiore al 3% secondo il metodo IP 346, in accordo con gli orientamenti del Parlamento Europeo e con la legislazione del REACH EC 18/09/2006, non possono più essere impiegati nell’industria della gomma.
L’articolo qui recensito contiene la descrizione di una serie di prove eseguite con prodotti alternativi ora presenti sul mercato. I prodotti presi in considerazione per sostituire gli estratti aromatici contenenti più del 3% di PAH >3% sono compresi nelle seguenti categorie: oli MES (midly or medium extracted solvate), oli TDAE (treated distillate aromatic extracts), oli naftenici (nell’articolo denominati NAP). Viene esposto uno studio, nel quale gli oli da sostituire sono esemplificati come DAE della Cakir Kimya (Turchia), gli oli MES sono esemplificati come MES 1 “Vivatec 200” della Hansen&Rosental e MES 2 “Nytex 832” della Nynas, gli oli TDAE sono esemplificati come TDAE 1 “Vivatec 500” della Hansen&Rosental e come TDAE 2 “Nytex 840” della Nynas, gli oli NAP sono esemplificati come NAP 1 “Nytex 4700” della Nynas e come NAP 2 “Octoplus N317” della Petroyağ Turkey. Sono indicate diverse ricettazioni di prova. Esse sono a base di SIR20 con nero N550 e silice, di SBR1502 con nero N234, di SIR20/SBR1502 con nero N220, di SIR20/BIIR con nero N660. Le mescole sono confezionate in due tempi e contengono concentrazioni di plastificanti anche molto modeste: 4phr, 5phr, 3phr, 8phr. Nelle mescole contenenti i prodotti alternativi non si notano significative variazioni nelle proprietà reologiche. Gli autori hanno notato però tendenza a variazioni nel comportamento in vulcanizzazione nella mescola di NR, imputata all’azione dell’olio naftenico Octoplus N317 della Petroyağ Turkey. Gli autori considerano comunque la situazione passibile di taratura. Ci si aspetta che le mescole di NR, di SBR, di NR/SBR abbiano migliore compatibilità con gli oli altamente aromatici (DAE) che con gli oli naftenici, a causa del fatto che la polarità dei costituenti dei PAH e delle catene polimeriche della matrice elastomerica è simile. Nel caso delle mescole di SBR però si ritiene che gli oli più compatibili siano i MES 1 (Vivatec 200) e, come seconda alternativa, per le mescole in tutta SBR, gli oli NAP, mentre per le mescole in NR/SBR gli oli TDAE1 (Vivatec 500). Gli oli MES1 vengono consigliati anche per le mescole a base di BIIR/NR, perché la polarità degli oli MES è simile a quella della gomma bromobutlica BIIR.
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Viene comunque riconosciuto che nelle mescole in tutta NR (gomma naturale) gli oli NAP sono consigliabili, perché evitano meglio le difficoltà durante l’invecchiamento. (L’articolo è in lingua inglese)
materie prime PROPRIETÀ DI MESCOLE DI NBR/EPDM RINFORZATE CON NANOFILLER V. Jovanović, G. Marković e altri - e-mail: gordana1markovic@ gmail.com; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 64/9-52-2011. Rif. E3001.
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opo una lunga disquisizione sugli effetti delle cariche nelle mescole di gomma viene iniziata l’esposizione di un lavoro riguardante le caratteristiche di mescole a base NBR (Krynac 3450), di EPDM (Vistalon 2504) e di miscele 80/20 NBR/EPDM rinforzate o no con 70 phr di carbon black N330 della Degussa o con 70 phr di Perkasil KS 408 della stessa Degussa. Le mescole, che contengono sistema accelerante CBS/TMTD/S 1,5/0.5/0,8 phr, antiossidante Vulkanox 4010NA, ZnO e acido stearico vengono preparate su mescolatore a cilindri a 50°C, indi sottoposte alle misure sul crudo (viscosità, caratteristiche reometriche a 160°C). Le mescole crude vengono vulcanizzate e sui provini ricavati vengono caratterizzate le proprietà meccaniche generali, le caratteristiche dopo invecchiamento termico di 50 h a 100°C e alcune proprietà morfologiche (viene nominata ad esempio la superficie di frattura dei provini con analisi di spettroscopia elettronica SEM (Scanning Electron Microscopy). Gli autori analizzano in modo particolare le caratteristiche reometriche, deducendo per l’EPDM migliore resistenza alla scottatura rispetto alla NBR, verificando che i gruppi silanolici (acidi) della silice precipitata rallentano la vulcanizzazio-
ne e verificando che la forte interazione tra i forti legami di idrogeno della silice precipitata e i gruppi nitrilici -CN tende a trasportare la fase della silice nella fase di NBR. Gli autori fanno una importante osservazione. In presenza di NBR si riscontra un elevato numero di legami di reticolazione, che va al di là del numero dei legami di vulcanizzazione. La mobilità molecolare viene ridotta, per cui esiste l’impossibilità da parte del sistema di dissipare molta energia durante le sollecitazioni meccaniche: da ciò consegue una tendenza a dare una frattura fragile a bassi allungamenti. Durante l’invecchiamento si verifica che ove è presente silice le variazioni di caratteristiche dovute a invecchiamento termico sono maggiori di quelle che si verificano con mescole contenenti nero di carbonio. Tali variazioni si rivelano come diminuzioni di carico di rottura e di allungamento a rottura e come aumenti di durezza, che testimoniano l’aumento di densità di reticolazione durante l’invecchiamento termico. Gli autori trovano anche una correlazione spiegabile con la rottura di legami polisolfurici e con la ricostituzione di legami mono- e disolfurici, che anch’esso spiega gli aumenti di durezza. Dalle analisi di spettroscopia SEM sopranominate gli autori deducono la completa immiscibilità tra EPDM e NBR e riescono a scorgere una morfologia basata sul fatto che sono presenti larghi domains di EPDM dispersi in una matrice di NBR. Gli autori ipotizzano anche la formazione di stati fibrosi nella matrice. Va notato comunque che nel lavoro non vengono coinvolti i cosiddetti nanofiller come appare dal titolo dell’articolo. (L’articolo è in lingua inglese)
prodotti e processi ALLA MAPLAN NUOVI CONCETTI NELLE LAVORAZIONI Fakuma 2011; Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/9-538-2011. Rif. E3002.
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lla Fakuma 2011 (Friedrichshafen Germania) la società austriaca Maplan, fra le novità nella produzione delle proprie presse a iniezione per la lavorazione dei materiali elastomerici sottolinea il settore dello stampaggio a iniezione per
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LIM (Liquid Injection Molding), particolarmente con siliconi liquidi LSR (Liquid Silicon Rubber). Nella fattispecie ricorda la pressa MTF200L/100 di propria produzione nel nuovo assetto con una forza di chiusura di 100 tonnellate. Tale pressa è pregevole anche per l’ingombro, che risulta molto contenuto per una macchina di quelle caratteristiche. Inoltre, grazie anche alle caratteristiche di efficiente mescolazione dei componenti LSR (Liquid Silicon Rubber) dovute agli apparati di iniezione FIFO (First In First Out), la pressa MTF200L/100 è dotata di caratteristiche molto avanzate di precisione sia nell’iniezione sia nella ripetibilità. Tali importanti risultati sono dovuti a una particolare vite di mescolazione e anche all’esattezza dell’iniezione a pistone, pilotata attivamente da una valvola di chiusura intermedia. Oltre all’importanza particolare della novità della pressa sopra descritta, la presentazione della Maplan ha anche un importante significato particolaristico. Innanzitutto l’elevata pressione di chiusura che, unitamente alla precisione, con i componenti liquidi è fondamentale nell’obiettivo di evitare dannosi effetti di forma e di saldatura nel prodotto stampato. Inoltre appare significativo il fatto che una pressa come quella qui descritta venga concettualmente dedicata ad articoli di gomma siliconica. Grazie alla diffusione delle gomme siliconiche liquide (LSR) e grazie alla diffusione delle composizioni siliconiche con accelerazione platinica, sono numerose (e veloci) le applicazioni in cui si producono articoli di gomma siliconica con tecnica LIM. Con le gomme siliconiche si preparano articoli ad elevato contenuto tecnico spesso problematici per le caratteristiche dimensionali richieste. È logico rivolgersi al mondo delle gomme siliconiche per la loro funzionalità in un vastissimo campo di temperature di utilizzo (-100°C÷+200°C) ed è logico rivolgersi al mondo delle LSR, soprattutto perché con esse si preparano articoli con caratteristiche meccaniche non lontane da quelle che si ottengono con analoghi elastomeri siliconici in foma solida.
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La scelta della Maplan di aver messo in commercio una pressa verticale come la MTF200L/100 appare quindi doppiamente interessante, sia per la tecnologia del macchinario sia per il previsto settore di impiego con tecnica LIM.
prodotti e processi STAMPI A INIEZIONE CON CANALI A TEMPERATURA REGOLATA W. Michaeli, C. Hopmann, S. Allert (allert@ikv.rwth-aachen.de); Gummi Fasern Kunststoffe (GAK); 64/9-544-2011 Rif. E3003.
L’
articolo è orientato agli stampi per materie plastiche, ma le simulazioni riportate possono interessare anche il campo elastomerico. L’analisi di un processo a iniezione può anche essere eseguita con placche metalliche di spessore 3 mm e può essere sviluppata con stampi con canali caratterizzati da vari percorsi con diversi angoli, con diversi diametri e con raccordi orientati in diverse direzioni. La simulazione del percorso del flusso viene ottenuta per mezzo dell’applicazione del programma “Fluent” della Ansys Deutschland GmbH di Darmstadt. Nelle prove eseguite, alla bocca di entrata è stato mantenuto un flusso costante e alla bocca di uscita una pressione costante di 1,015 bar. La perdita di pressione nei canali a temperatura programmata con percorso non rettilineo è assestata su valori 2,6 volte
più piccoli che nei canali convenzionali. La perdita di pressione in corrispondenza di una immissione di fluido dà luogo a una variazione dei parametri del flusso con tendenza a installazione di vortici, che hanno per effetto la creazione di elevati attriti interni. Per ridurre le perdite di pressione nei canali a temperatura programmata occorre ricercare nuove adeguate configurazioni delle direzioni delle derivazioni. Per contrapporsi a ciò bisognerebbe escogitare la realizzazione di flussi con caratteristiche meno critiche nei riguardi delle perdite di pressione. Gli specialisti dello studio di software di simulazione raccomandano di mantenere i coefficienti di trasmissione del calore su valori da 5000 a 10000 W/m2K. La simulazione del flusso mostra che il coefficiente di trasmissione del calore nei canali temperati convenzionali si assesta sul valore 10654 W/m2K, che è di poco superiore al livello raccomandato. In una figura riportata nel testo dell’articolo viene indicata la locale salita dei coefficienti di trasmissione del calore anche a valori di 18000÷23000 W/m2K in corrispondenza dei raccordi per cambio di direzione del flusso, ove però, se il raccordo impone una variazione di flusso direzionale graduale con una determinata curvatura, nei punti di cambio di direzione il flusso rivela un coefficiente di trasmissione del calore contenuto in 9000 W/m2K. Dal punto di vista reologico una riduzione del diametro dei canali porta ad un aumento della velocità del flusso e anche ad un aumento dello sviluppo di calore. Ciò localmente accade anche se il cambio di direzione e di portata imposto viene suddiviso in più canali paralleli di minore sezione. Viene anche discusso l’effetto di uno strato isolante dal calore posto tra il canale a temperatura regolata e lo stampo. Tale accorgimento permette di regolare il coefficiente di trasmissione del calore in funzione dello spessore dello strato isolante. Gli autori concludono che le varianti instaurate hanno una ripercussione complessa negli effetti, che comunque coinvolgono l’attività dei canali a temperatura programmata. È da aspettarsi che differenze dei coefficienti di trasmissione del calore rispetto ai valori medi siano già un segnale della presenza di varie influenze
sulla distribuzione della temperatura sia nello stampo che nello stampato. Gli autori non ritengono possibile una stima dell’effetto delle simulazioni sulla base di calcoli con mezzi analitici.
prodotti e processi MESCOLATORE INTERNO PER PILOTARE LE CARATTERISTICHE DEI TPV W. Michaeli, U. Masberg, Ch. Hopmann, H. Köppen, J. P. Dering - (e-mail: Koeppen@ikv.rwthaachen.de); Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 64/9-26-2011. Rif. E3004.
L’
articolo, dedicato all’impiego dei mescolatori interni nel settore delle gomme termoplastiche, parte da considerazioni consimili rispetto a quelle di un lavoro proveniente dalla stessa fonte (IKW di Aachen) orientato al settore delle presse a iniezione (cfr. E2969 in GAK-64/05277-280-2011 recensito in IG 594 del Dicembre 2011). Gli elastomeri termoplastici TPE sono suddivisi in due gruppi: in un gruppo si trovano block copolymer nei quali in una stessa macromolecola sono presenti segmenti hard e soft legati chimicamente tra di loro, in un altro gruppo sono presenti i cosiddetti TPE (Blends e Legierungen), nei quali una fase elastomerica e una fase termoplastica sono co-mescolate. La fase elastomerica può trovarsi in una fase poliolefinica TPO termoplastica, oppure in una fase TPV vulcanizzata. Presso lo IKV di Aachen è stato condotto uno studio sulla preparazione di elastomeri termoplastici TPV a base di polipropilene (PP) e di elastomero etilene-propilene-diene (EPDM) servendosi di mescolatori interni. I TPV studiati presentano fase morbida in EPDM, fase rigida in PP e sistema vulcanizzante a base di resina fenolica, secondo la ricettazione phr: EPDM Buna EP G 8567 175 parti in peso, Moplen HP 456 J
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42 parti in p., cloruro stannoso biidrato 1,2 parti in p., ZnO attivo 3,5 parti in p., resina Schenectady SP-1045 3 parti in p. La microscopia elettronica AFM mostra la morfologia e la distribuzione delle fasi. Vengono rappresentate in una serie di istogrammi diverse proprietà generali delle composizioni preparate, indicando anche le dipendenze dalle specifiche di confezione, come ad esempio le particolarità dipendenti dal tempo di mescolazione totale, cioè dal tempo per eseguire sia la mescolazione che il trattamento che instaura le reticolazioni. Le proprietà vengono anche riportate distinguendo ad esempio i valori in funzione del numero di giri/minuto dei rotori del mescolatore interno, ovvero anche delle caratteristiche ottenute con trattamenti di confezione continui o discontinui. Viene fatto notare innanzitutto che in funzione della concentrazione di resina fenolica impiegata la durezza, la viscosità Mooney e il modulo E aumentano di valore, mentre l’allungamento a rottura diminuisce fino a raggiungere un valore pressoché costante. Inoltre viene fatto notare che in funzione del tempo di mescolazione aggiuntivo dopo la dispersione del sistema di reticolazione la durezza Shore A tende a salire ben poco restando su valori di 65÷68, mentre la viscosità Mooney ad alta temperatura ML (1+4) a 180°C tende a scendere vistosamente da 60 a 30. Vengono prese in considerazione le variazioni di diverse caratteristiche meccaniche anche in funzione del numero di giri/min (rpm) dei rotori durante la preparazione degli impasti. All’aumentare della velocità dei rotori (rpm) la durezza e il modulo E degli impasti rimangono pressocchè costanti, mentre la viscosità diminuisce sensibilmente. Viene notato che oltre una certa velocità dei rotori (100 rpm) avviene uno snervamento con un aumento dell’allungamento a rottura. Rispetto ad una lavorazione continua, una lavorazione discontinua evidenzia aumenti di modulo E e diminuzione di allungamento a rottura. Viene poi evidenziato che la morfologia di impasti preparati in estrusore non presenta effetti favorevoli rispetto a quella ottenuta in mescolatore interno, tuttavia si confida che in futuro possano essere introdotte correzioni adeguate, come pure si confida che nei processi a mescolatore
interno possano essere apportati utili miglioramenti della dispersione dei reticolanti prevedendo l’aggiunta dei reticolanti stessi all’inizio della lavorazione.
prodotti e processi RICICLO DI GOMMA NATURALE E SINTETICA PER SINTERIZZAZIONE Z. Hrdlicka, A. Kuta, M. Hrdlickova, W. Duchacek - zdenek.hrdlicka@ vscht.cz; Kautschuk Gummi Kunststoffe (KGK); 64/9-22-2011. Rif. E3005.
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li autori studiano la possibilità di eseguire un trattamento termico ad alta pressione e ad alta temperatura su vulcanizzati di NR e/o di SBR per ottenere un materiale riciclabile per preparare mescole di nuovo utilizzabili. Il processo viene denominato HPHTS (High Pressure High Temperature Sintering) e viene ritenuto conveniente, perché non abbisogna di aggiunte di ulteriori componenti. Gli autori esaminano la situazione preparando diverse mescole in laboratorio con diversi sistemi acceleranti, eseguendo la vulcanizzione e operando la mescolazione ad alta pressione e ad alta temperatura. Le mescole di esame di NR e di SBR preparate contengono 50 phr del medesimo nero di carbonio e i diversi sistemi acceleranti: CBS/ZnO/Ac.Stearico/Zolfo 0,8/5/1/2 phr, TMTD/ZnO/Ac.Stearico 4/5/1 phr, MBT/DPG/ ZnO/Ac.Stearico/ Zolfo 1/0,2/5/1/2 phr, Perkadox BC40 (DCP 40%) 2,5 phr. Le mescole vengono vulcanizzate sotto pressa a 150°C con tempo di vulcanizzazione t90 aumentato di 4 minuti e con la pressione effettiva di circa 10 MPa. I vulcanizzati (placche) vengono macinati fino allo stato di polvere con diametro delle particelle non superiore a 1 mm. Il macinato viene trattato sotto pressa ancora con pressione effettiva di circa 10 MPa a 260 °C per un tempo indicato come 180 (evidentemente 180 minuti).
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Vengono riportati i valori delle principali caratteristiche meccaniche ottenuti sui vulcanizzati come tali e sui vulcanizzati sottoposti a trattamento HPHTS. Il trattamento HPHTS dà luogo a riduzione delle caratteristiche meccaniche in modo più o meno appariscente in funzione del sistema accelerante. Il carico di rottura e la resistenza a lacerazione, sia in mescole di NR che in mescole di SBR, con il sistema accelerante a base di TMTD subiscono forti decrementi che arrivano all’85%. Tali forti decadimenti in presenza del TMTD sono imputati alla mancanza di “maturazione” dei legami di vulcanizzazione ottenuti con TMTD senza l’impiego di zolfo. Si notano invece decrementi di circa il 50% con sistema vulcanizzante a base di CBS (0,8 phr), e di appena il 23% in SBR con sistema accelerante MBT/DPG, tuttavia del 65% in NR con il medesimo sistema accelerante MBT/DPG. Risultano molto più contenuti i decadimenti nei riguardi della durezza e, con il sistema accelerante MBT/DPG, anche nei riguardi del modulo, ma solo in mescole di SBR. Vengono anche eseguite prove di “apparent network chain density” calcolata con l’equazione di Flory-Rehner (riportata nel testo). Tale parametro presenta sensibile riduzione in SBR reticolata con TMTD (senza zolfo) e anche in NR accelerata con CBS. In SBR accelerata con CBS si riscontra invece tendenza ad aumento del parametro. Gli autori concludono che il processo HPHTS può anche essere preso in considerazione, perché in casi particolari può dar luogo a caratteristiche meccaniche ancora accettabili. Concludono invece che tale scopo non può essere raggiunto in mescole a vulcanizzazione perossidica. (L’articolo è in lingua inglese)
materie prime UNA PELLICOLA DI TPE PUÒ PRESERVARE IL CEMENTO DALLE SCREPOLATURE David Shaw - dshaw@crain. com; European Rubber Journal; 193/4-6-Luglio/Agosto 2011 Rif. E3006.
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li ingegneri civili della Università di Potsdam (Germania) e il MIT (Massachusetts Institute of Technology - USA)
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hanno proposto un sistema per monitorare l’insorgere di screpolature su strutture di cemento. Il sistema, basato sull’applicazione sulle zone interessate di tessuti gommati dotati di proprietà elettriche, è divulgato su “Structural Control Healt Monitoring” del Dicembre 2010 e su “Journal of Material Chemistry” dell’Aprile 2011. I tessuti gommati sono flessibili e possono essere fatti aderire ad esempio sulle
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sviluppo delle rotture nel substrato. Grazie all’accorgimento dell’aggiunta di nero di carbonio e dell’impiego della composizione a base dell’elastomero termoplastico TPE, i ricercatori hanno sviluppato a pieno il metodo sensibile, perché in base alle variazioni di voltaggio e di quantità di carica, e quindi di capacità, è stato loro possibile rilevare e monitorare la “storia”del fenomeno. Il metodo “sensibile”, passibile di applicazione, caratterizzato anche dal fatto di essere non distruttivo, è stato oggetto di brevetto. (Nel testo mancano però segnalazioni in merito.) Secondo il dott. Simon Laflamme dello MIT che ha partecipato alle ricerche, la pellicola “sensibile” oggetto dell’invenzione presenta il notevole vantaggio di rendere note sia le variazioni che intercorrono nel comportamento dell’intera struttura, sia il danno locale rilevato con notevole precisione. Nell’articolo viene precisato che il dott. Laflamme ha lavorato con il prof. Jerome Connor e con i ricercatori dell’Università di Potsdam Guggi Kofod e Matthias Kollosche.
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facce inferiori dei ponti, con possibilità di rilevamento di discontinuità non appena esse insorgono. Originariamente i ricercatori hanno sperimentato in laboratorio l’uso di tessuti siliconati dotati di elettrodi di argento applicandoli sotto stress su screpolature di diverse larghezze, ma hanno riscontrato che il materiale impiegato si era rivelato troppo sottile per l’applicazione progettata. I ricercatori hanno quindi sviluppato un prototipo ottenuto con un elastomero termoplastico TPE caricato con biossido di titanio. Il biossido di titanio è ritenuto un mezzo “sensibile”, adatto a seguire meccanicamente la formazione di screpolature su un sottostrato di cemento, però hanno modificato la composizione aggiungendo nero di carbonio, che rispetto al biossido di titanio è certamente più congeniale per evidenziare la presenza di un campo elettrico, fornendo così la possibilità di seguire l’andamento dei valori di esso durante l’azione meccanica della formazione di screpolature nello strato di cemento: quindi di monitorare le variazioni delle caratteristiche in atto, che descrivono l’avvento e il susseguirsi dello
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Gamma Stampi di Archetti & C. snc works since 1987 in the mechanical constructions field. During the years it has improved its abilities. Thanks to a qualified staff and a large machine fleet it plans and builds machines for special applications in different fields. Since 2006 it builds and directly sells some special presses with respective moulds in the rubber field.
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A chat with IISRP’s President, Antonio Protopapa
Within such a complex context, sustainability takes a central role The International Institute of Synthetic Rubber Producers (IISRP) organizes each year its Annual General Meeting, and this year it’s the turn of the European section of the Institute; the choice of the meeting location fell on the Italian city of Venice, as the current International President is in fact an Italian citizen. We asked President Antonio Protopapa, from Polimeri Europa, some questions meant to clarify the latest developments in the synthetic rubber market and some prospects for the immediate future. The result is an interesting picture (concerning renewable sources and biodegradable products) not only for the producers of synthetic elastomers but also for all those companies, especially in Italy, which manufacture finished products.
One of the central issues of this year's AGM is sustainability, an issue that is becoming increasingly topical, one might say. How do you explain this choice? Before starting, I would like to remind readers of L’Industria della Gomma that 2012 has been declared the year of sustainable energy by the UN. This choice indicates how topical it is to talk about sustainability today, and surely the International Institute that gathers the main producers of synthetic rubbers in the world (IISRP) had to take this into account in organizing such an important event as the Annual General Meeting (AGM) to be held this year in Venice from the 16th to the 19th of April. This was the starting point, we believe, for the chosen slogan: “The synthetic rubber industry... sustaining the future”. The slogan we have chosen to promote this event perfectly under-
scores the role we want the synthetic rubber industry to play in continuously guaranteeing a sustainable future for our planet: “The Synthetic Rubber Industry… Sustaining the Future” is in fact a summary of the message we want to spread. The innumerable applications through which synthetic rubber is used allow us to corroborate this thesis and demonstrate that sustainability is within reach. It’s not hard to share such a statement if we think of the latest generation of tyres, draining asphalt surfaces, synthetic grass sport pitches, bituminous sheaths or the many other applications in which our products are used. How will you deal with all these issues in Venice? The AGM in Venice will host numerous high-profile speeches (as for example the opening one by the CEO of Pirelli Tyre, Francesco Gori) focused on the issues related to sustainability in the world of elastomers,
as we believe this is the right direction in which our industry must continue investing both in terms of research opportunities and in terms of creating value for companies. In fact, it is thanks to these new opportunities that new companies are growing, with an increasing presence on the market through products based on raw materials derived from renewable sources or through products that are in turn biodegradable. The all-Italian story of Novamont with its biofillers can serve as an example for everyone. The issue of sustainability will not exhaust, we believe, the debate among the participants to the meeting? No, of course not, and at the Venice meeting we will in fact not neglect other issues that remain important to us, such as analysing the trends in raw materials (butadiene above all others) or matters more closely related to the market and its evolution.
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A chat with IISRP’s President, Antonio Protopapa
We are definitely experiencing a phase in our economic history that, while extremely complex from an Italian or European point of view, shows a strong vitality when seen from the perspective of emerging countries. You call it a very complex phase. Isn’t our continent at risk of emerging from this phase at a strong disadvantage? The consumption of synthetic rubber continues to grow all across the world and has almost reached 14 million tons, with an installed capacity of almost 16 million tons. Over the coming years we expect levels of investment never seen before in the past 10 years and which should increase the global production capacities by at least 3.5 additional million tons (1.3 millions in China alone), therefore reaching almost 20 million tons. The European and Italian industries will contribute, albeit to a lesser extent, to these investments. Actually, it is worth reminding ourselves that Polimeri Europa, the chemical company of the eni group, has just announced a strong investment plan that will enable it to revitalize its presence in this fundamental business sector. Therefore, we can conclude that Europe is anything but absent from this scenario. At this point one must talk about the problem, strongly felt by manufacturers, of the access to and the cost of raw materials. What can you tell us about this? These investments in the field of elastomers will be essential to enable the sector’s industries to retain access to raw materials at sustainable costs. In fact, it is unthinkable for the market to continue paying today’s prices for synthetic rubbers and natural rubber in the long run. The manufacturing industry, which has as its main reference sector the automotive world, needs a higher degree of competitiveness and profits available for investments in order to keep growing. In particular, following to the choice of Italy’s main producer of cars
Antonio Protopapa Polimeri Europa s.p.a. Antonio Protopapa graduated in Chemical Engineering at Politecnico of Turin and started working in EniChem Elastomeri, a company of Eni Group, in 1986. He has been involved in Technical Service as well as Marketing and Sales with different polymers and with growing responsibilities both in Italy and abroad. In 1990, for seven years, he was Marketing Manager for EPR and NBR rubbers and then he moved to the UK EniChem affiliate to take the responsibilities of the local Sales and Marketing activities for UK and Ireland. In 2001 he was appointed Chairman and Managing Director of the Hungarian affiliate Dunastyr headquartered in Budapest. In 2003 he moved back to the Italian headquarters in Milan to take the global marketing responsibilities for the Polyethylene Division of Polimeri Europa (former EniChem). In 2007, after a major reorganization, he was nominated as the new Global Sales Manager for all Polymers and then, in 2008, he was appointed Commercial Director for all Polymers activity in Polimeri Europa. Today he is President of Polimeri Europa UK and Polimeri Europa France, is a member of several boards of Polimeri Europa affiliates and is in charge of a major Project involving the International Reorganization of Polimeri Europa. Besides these responsibilities, he is also: IISRP President International, President of the European Section of IISRP, Member of the Board of Plastics Europe Italy, Chairman of the Thermoplastic Group and Member of the Board of Directors of CoRePla (Italian Plastics Recycling Consortium).
to relocate its production, the country is at risk of losing an important part of its turnover and must therefore become capable of repositioning itself on European and even extra-European markets. Which conclusions can you draw from the complex scenario you have outlined for us?
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In conclusion, I would say that we are experiencing an extremely interesting period for our sector, a period that can offer us great development opportunities if we are ready to meet the challenges awaiting us in the coming years, not only on our traditional markets but also as we move towards new territories.
A colloquio con il presidente di iisrp, Antonio Protopapa
In un quadro molto complesso la sostenibilità assume un ruolo centrale L’International Institute of Syntethic Rubber Producers (IISRP) organizza ogni anno il suo Annual General Meeting e quest’anno è il turno della sezione europea dell’Istituto e si è scelto di farlo in Italia, ed in particolare a Venezia, perché l’attuale Presidente Internazionale è, appunto, di nazionalità italiana. Al Presidente Antonio Protopapa, di Polimeri Europa, abbiamo posto alcune domande destinate a chiarire gli sviluppi in atto sul mercato della gomma, e delle gomme sintetiche in particolare, e le prospettive che si aprono nell’immediato futuro. Ne emerge un quadro (in tema di fonti rinnovabili e di prodotti biodegradabili) di grande interesse non solo per i produttori di elastomeri di sintesi ma anche per tutte le aziende, italiane in particolare, che lavorano alla fabbricazione di prodotti finiti.
Uno dei temi centrali dell’AGM di quest’anno è quello della sostenibilità, un argomento che diventa di maggiore attualità, si può dire ogni giorno che passa. Come si spiega questa scelta? Prima di iniziare vorrei ricordare ai lettori dell’Industria della Gomma che il 2012 è stato dichiarato dall’ONU l’anno internazionale dell’energia sostenibile. Questa scelta sta ad indicare come sia oggi di attualità parlare di sostenibilità e certamente l’Istituto Internazionale che raggruppa i maggiori produttori di gomme sintetiche nel mondo (IISRP) non poteva non tenerne conto nell’organizzare un importante evento come l’Annual General Meeting (AGM) che avrà luogo a Venezia dal 16 al 19 aprile di quest’anno. Di qui, pensiamo, viene lo slogan prescelto che suona “L’industria della gomma sintetica… a sostegno del futuro”.
Lo slogan che abbiamo voluto utilizzare per promuovere questo evento sottolinea perfettamente qual è il ruolo che vogliamo avere come industria della gomma sintetica nel continuare a garantire un futuro sostenibile al pianeta: “The Synthetic Rubber Industry… Sustaining the Future” (L’Industria della Gomma Sintetica… a sostegno del futuro) è per l’appunto la sintesi del messaggio che vogliamo diffondere. Le innumerevoli applicazioni in cui la gomma sintetica viene utilizzata permettono di avvalorare questa tesi e di dimostrare che la sostenibilità è a portata di mano. Basti pensare ai pneumatici di nuova generazione, ai manti stradali in asfalto drenante, ai campi sportivi in erba sintetica, alle guaine bituminose ed a tante altre applicazioni in cui i nostri prodotti vengono utilizzati e non si farà fatica a condividere questa affermazione. Come verrà affrontato a Venezia questo insieme di argomenti?
All’AGM di Venezia vi saranno numerosi interventi di alto livello (uno per tutti quello di apertura del CEO della Pirelli Tyre, Francesco Gori) incentrati proprio sugli aspetti della sostenibilità nel mondo degli elastomeri e riteniamo che questa sia la strada giusta su cui la nostra industria deve continuare ad investire sia in termini di attività di ricerca che di creazione di valore per le aziende. Infatti, grazie a queste nuove opportunità, stanno crescendo aziende che saranno sempre più presenti sul mercato con prodotti basati su materie prime derivanti da fonti rinnovabili o con prodotti che sono a loro volta biodegradabili. Il caso tutto italiano della Novamont e dei suoi biofiller può essere un esempio per tutti. Il tema della sostenibilità non esaurirà, immaginiamo, il dibattito dei partecipanti al meeting? Naturalmente e infatti durante il convegno di Venezia non verranno trascurati altri argomenti comunque
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A colloquio con il presidente di iisrp, Antonio Protopapa
di grande interesse, a partire dall’analisi dell’andamento delle materie prime (il butadiene in primis) per arrivare a quelli più strettamente legati al mercato ed alla sua evoluzione. Stiamo certamente vivendo una fase della nostra storia economica molto complessa se vista con un’ottica strettamente italiana o europea ma con una forte vitalità se, invece, la guardiamo dal punto di vista dei paesi emergenti. Una fase molto complessa, lei dice, ingegnere. Ma il nostro continente non rischia di uscirne fortemente penalizzato? I consumi di gomma sintetica continuano a crescere nel mondo e sfiorano, ormai, i 14 milioni di tonnellate e la capacità installata si avvicina ai 16 milioni di tonnellate. Nei prossimi anni sono previsti livelli di investimenti mai visti negli ultimi 10 anni che dovrebbero aumentare la capacità produttiva mondiale di almeno altri 3,5 milioni di tonnellate (1,3 milioni nella sola Cina) arrivando, quindi a sfiorare i 20 milioni di tonnellate. A questi investimenti contribuiranno, anche se in misura minore, l’industria europea e quella italiana. Vale, infatti, la pena di ricordare che la Polimeri Europa, società chimica del gruppo Eni, ha appena annunciato un forte piano di investimenti che le consentirà di rilanciare la sua presenza in questo fondamentale settore di attività. Dunque l’Europa è tutt’altro che assente da questo scenario. A questo punto si inserisce nel discorso il problema, cui le aziende trasformatrici sono particolarmente sensibili, dell’accesso e del costo delle materie prime. Che cosa ci può dire al riguardo? Questi investimenti nel campo degli elastomeri saranno indispensabili per permettere alle industrie del settore di poter avere accesso alle materie prime a costi sostenibili. Non è, infatti, pensabile che il mercato nel lungo periodo sia in grado di continuare a pagare i prezzi di oggi
Antonio Protopapa Polimeri Europa s.p.a. Antonio Protopapa si è laureato in Ingegneria Chimica al Politecnico di Torino ed ha iniziato a lavorare presso la Società Enichem Elastomeri del gruppo ENI nel 1986. Nel suo background l’assistenza tecnica, il marketing e le vendite di diversi polimeri con crescenti responsabilità sia in Italia che all’estero. Nel 1990, per sette anni, è stato il responsabile Marketing delle gomme EPR e NBR e successivamente si è trasferito presso la filiale EniChem in Inghilterra ricoprendo la carica di Responsabile Vendite e Marketing per la Gran Bretagna e l’Irlanda. Nel 2001 è stato nominato Presidente e Amministratore Delegato della Dunastyr con sede a Budapest in Ungheria. Nel 2003 è rientrato in Italia per assumere la responsabilità globale del marketing presso la Divisione Polietilene di Polimeri Europa (ex EniChem). Nel 2007, dopo una ristrutturazione organizzativa, è stato nominato Responsabile Vendite globale per tutti i polimeri e successivamente, nel 2008, è diventato il Direttore Commerciale Polimeri di Polimeri Europa. Attualmente, oltre ad essere Presidente di Polimeri Europa UK, di Polimeri Europa France e membro di diversi Consigli di Amministrazione di Società del Gruppo, è in carica come Responsabile del Progetto di Riassetto Societario Estero di Polimeri Europa. E’ inoltre Presidente Internazionale e Presidente della Sezione Europea dell’IISRP (Istituto Internazionale dei Produttori di Gomme Sintetiche), Membro della Commissione Direttiva di Plastics Europe Italia, Presidente del Gruppo Termoplastici di Plastics Europe e Membro del Consiglio di Amministrazione di CoRePla (Consorzio italiano di recupero delle materie plastiche).
sia per le gomme sintetiche che per la gomma naturale. L’industria trasformatrice, che ha come principale settore di riferimento il mondo dell’automobile, ha bisogno di maggiore competitività e di utili da reinvestire per continuare a svilupparsi. L’Italia, in particolare, con la scelta di delocalizzazione delle produzioni fatta dal principale produttore di automobili corre il rischio di perdere un’importante quota del suo fatturato e dovrà essere in grado di ricollo-
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carsi su mercati di sbocco europei o, addirittura, extra-europei. Che conclusioni si sente di trarre dal complesso scenario che ci ha tratteggiato? Per concludere, direi che stiamo vivendo una fase estremamente interessante per il nostro settore che può fornirci delle grandi opportunità di sviluppo se saremo preparati ad affrontare le sfide che ci aspettano nei prossimi anni non solo nei nostri mercati tradizionali ma anche spostandoci verso nuove frontiere.
INTERNATIONAL INSTITUTE OF SYNTHETIC RUBBER PRODUCERS AGM
A strong and successful organization in the synthetic rubber world by Giuseppe Cantalupo
IISRP will hold its 53rd Annual General Meeting in Venice, from 16 to 19 April. This is a very important event, and will certainly be well-attended too, according to the management expectations. Let’s make a survey of the Institute and its AGM from closer.
IISRP, WHO IS HE? IISRP - the International Institute of Synthetic Rubber Producers - is the international not-for-profit trade association with 50 corporate members domiciled in 23 countries who produce 95 percent of the world supply of synthetic rubber. In 1960, when it was founded, it numbered 14 companies. It is headquartered in Houston, Texas, and supports offices in Milan and Tokyo. Member companies are organized into three geographic sections: Europe, Far East and Americas.
MISSION Since its establishment IISRP has been furthering the growth of the synthetic rubber industry by providing producers, customers and ultimate users of rubber with in-depth information and data relevant this material and its use in the every-day life of the society. Its purposes concern production and manufacture in safety, environmental control, engineering, transportation, international trade and other matters of concern to this industry. More in detail they are: - promoting the synthetic rubber industry and its benefits to society stressing its history of innovation, technology improvement and its contribu-
tions to an improved quality of life; - promoting research, development, scholarship and other scientific studies in fields related to synthetic rubber; - providing a forum for information exchange relating to technology and industry innovation among members; - taking a proactive position with governmental departments and agencies regarding matters affecting the industry, including environmental he-
alth, safety, and other timely issues; - promoting and encouraging the development of international trade in synthetic rubber polymers; - gathering, receiving, preparing and disseminating information and statistics concerning the synthetic rubber industry; - promoting characterization and nomenclature of general purpose synthetic rubber polymers.
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INTERNATIONAL INSTITUTE OF SYNTHETIC RUBBER PRODUCERS AGM
IISRP STAFF
Houston Headquarters Office
James L. McGraw Managing Director, CEO jlmcgraw@iisrp.com The Managing Director is responsible for the effective operation of policies and programs approved by the Board of Directors and Executive Committee; and for advising and making recommendations to the officers and Executive Committee with respect to these activities and policies.
ORGANIZATION The activities of the Institute are organized and accomplished through a structure including, among other organisms, the Board of Directors, composed of one representative from each member company, and Committees composed of specialists, also these from member companies. Each organism meets in its respective Section. One function, among others, of the Board of Directors is to elect the President International of the Institute and the VicePresident. These officers, together with the Managing Director, compose the Executive Committee. The President International comes from the country in which the Annual General Meeting of the year following his election will be held. Currently, the Managing Director of the Institute is James L. McGraw and the President International is Antonio Protopapa, Commercial Director for all Polymers activity in Polimeri Europa, Milano, Italy, and a member of several boards of Polimeri Europa Group affiliates. The Committees are: Environmental Health, Statistical, and Technical/Operating. In their long activity over the years these Committees have conducted a huge amount of work in many fields. The key function of the Environmen-
tal Health Committee is to identify health, safety and environmental health issues. To appropriately address these issues, it also recommends scientific and regulatory activities to government and provides oversight of IISRP-sponsored research. The Statistical Committee prepares statistics about synthetic rubber including, among other data, consumption estimations of rubbers in their end-uses applications as well as the so-called‘longterm forecast’, it is to say a yearly estimate of consumption of the various families of rubbers in each section in the next five years. The Technical/Operating Committee addresses, develops and recommends appropriate actions related to safety, quality, environmental control, manufacturing, and the areas of logistics and packaging, within which highly valued benchmarking programmes are conducted enabling member companies to evaluate their performance in comparison to the best practise in a variety of fields and improve their own.
Dr. K. Leon Loh General Director of Programs loh@iisrp.com The Director of Programs is responsible for the Environmental Health Committee, Technical Operating Committee, Systems Management, Benchmarking Exercises, and Synthetic Rubber Manual.
Sue Flynn Executive Assistant/Event Coordinator flynn@iisrp.com The Executive Assistant/Event Coordinator is responsible for arranging meetings, IISRP membership, publications and provides administrative support to the Managing Director.
PUBLICATIONS The Institute produces several and valued publications to support member companies in their activities. The main ones are the ‘Worldwide Rubber Statistics Book’ and ‘The Synthetic Rubber Manual’.
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Robin Boyd Manager of Accounts RBoyd@IISRP.com The Manager of Accounts is responsible for Payroll, Accounts Receivable, Accounts Payable, General Ledger, Financial Reporting, and Office Purchasing.
INTERNATIONAL INSTITUTE OF SYNTHETIC RUBBER PRODUCERS AGM
European Office
Mary O'Connor European Section Secretariat mary@iisrpes.it The Recording Secretary to the Euorpean Section is responsible for the Board of Directors and Committees minutes, agendas and all electronic communications or correspondences.
Far East Office
Haruyoshi Ueda Secretarial Officer - Far Eastern Section sria1@herb.ocn.ne.jp The Recording Secretary to the Far East Section is responsible for the Board of Directors and Standing Committees Minutes and Agendas.
Rumiko Yoshida Executive Office Staff - Far Eastern Section sria2@poppy.ocn.ne.jp The Secretariat to the Far East Section is responsible for helping the Recording Secretary's administration work and all the electronic communications or correspondences.
The Worldwide Rubber Statistics Book is published every year and is a precious tool of work that cannot be given up by whoever works in the synthetic rubber industry. It lists all synthetic rubber producers with their products and websites, and their plants’ capacities, and gives also past consumptions of rubbers along with joint IISRP/IRSG (International Rubber Study Group) forecasts for synthetic rubber. The Synthetic Rubber Manual is pu-
blished every three years, and represents the only document which lists all synthetic rubbers produced in the world (more than 2000 polymers and elastomers are listed) along with their major characteristics. Another publication from the IISRP is ‘The Story of an Industry’ which covers the history of the synthetic rubber giving an answer to a series of stimulating questions, such as ‘How, when and why did it start? What is its position in the world industrial scene today? What are the base materials and where do they come from? What products are made in a synthetic rubber plant and what processes are involved? Why are there so many synthetic rubber types? Who uses synthetic rubber and what for? Is it different from natural rubber or does it replace it? How does the rubber producing and consuming industry organize itself? How does it contribute toward the quality of life and the environment?’. These are just some of the questions answered in this book, which is meant to present a picture of the synthetic rubber industry of value to persons who are not part of it, but who wish to know something about the rubber and its industry. Still to be mentioned are the ‘Proceedings of the IISRP Annual Meeting’, a complete report of the presentations made at each AGM.
Finally, mention is to be made of ‘Elastomer Bulletins’ shipped by email. These are reports focusing on peculiar matters of concern to the synthetic rubber industry: new polymers or new end-uses applications, emerging companies or emerging markets, capacities enlargements, increasing demand for some special polymers, energy saving technology.
THE ANNUAL GENERAL MEETING AND THE INSTITUTE AWARDS The AGM is the most important event in the life of the Institute. Directors, Executives, the President International and the Vice President International gather every year in the country where the Institute’s President International comes from. This year meeting is the 53rd in the long history of the Institute, and will be held in Italy, in that splendid and unique scenery in the world that is Venice from 16 to 19 April, with the leadership of the President International Antonio Protopapa. The most important part of the AGM is the Speakers Programme (see page 26), which will deal with the theme “The SR Industry…Sustaining the Future”. The two sessions of presentations will be preceded by another important event - an ‘event’ in the ‘event’, we could
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INTERNATIONAL INSTITUTE OF SYNTHETIC RUBBER PRODUCERS AGM
say - which the public part of the programme of every AGM leads off with. It is to say the assignment of the prestigious awards of the IISRP: the Institute General Award and the Institute Technical Award. These are acknowledgments to individuals - one for each prize - for their general and technical contributions to the rubber industry. This year, the General Award will be received by Peter Boorman, a high personage in the rubber world, whose career started with International Synthetic Rubber (ISR) in the UK in 1966, and continued in Enoxy Chemicals in 1983 and in Shell International, where he had a number of managerial responsibilities in elastomer business until he retired in 1996.
During this time he made numerous contributions to the rubber industry, with the most significant being the expansion of the IISRP into Russia. He has served as IISRP Treasurer and also President International, strengthening the Institute as the lead organization for the industry. The Technical Award will be received by Giandomenico Stella, who joined ExxonMobil Chemical (EMC) in 1974 in the Brussels Technology Center, in the Rubber Technology Organization. He has had a number of technical and managerial responsibilities in the process, products and applications development areas related to EMC elastomers families. In this field he has been instrumental in correlating the EPDM polymer structu-
res with compounds processability and performance. In this regard, he first proposed a theory for the incorporation of carbon black during the mixing cycle. More importantly, he has participated to the development of the metallocene technology, including grades and market development of this new family of EPDM products. Receiving an award from the International Institute of Synthetic Rubber Producers is a great honour and a high praise for recipients. It is therefore with great satisfaction that we read Italians’ names also in the list of the IISRP Technical Awards winners: C. Capitani, of ANIC, in 1978, and Gian Tommaso Viola, of Polimeri Europa, in 2009.
Un organismo solido e di successo nel mondo della gomma di Giuseppe Cantalupo
Dal 16 al 19 aprile Venezia ospiterà il 53° Annual General Meeting dell’IISRP. Un evento di grande importanza che, come è nelle aspettative del gruppo dirigente, certamente richiamerà un gran numero di partecipanti da ogni parte del mondo. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.
L’IISRP
GLI OBIETTIVI
L’IISRP È l’Istituto Internazionale dei Produttori di Gomma Sintetica (International Institute of Synthetic Rubber Producers): un’associazione non a fini di lucro che riunisce 50 società di 23 paesi, la cui produzione di gomma sintetica rappresenta il 95% di quella mondiale. Un notevole incremento di associati, se si pensa che nel 1960, quando fu fondato, l’Istituto contava 14 società appena. Ha sede a Houston, nel Texas, e appoggia gli uffici di Milano e Tokyo. Le compagnie che ne fanno parte sono organizzate in tre grandi sezioni geografiche: Europa, Far East e Americhe.
L’Istituto ha sempre favorito e incoraggiato, dalla nascita, la crescita dell’industria della gomma sintetica fornendo a produttori, clienti e utilizzatori finali dati importanti e informazioni approfondite sulla gomma e sugli articoli impiegati nella vita quotidiana che con essa sono fatti. Particolare attenzione è rivolta alla produzione e alla lavorazione in condizioni di sicurezza, al controllo dell’ambiente, agli aspetti ingegneristici, di trasporto, di commercio internazionale. Più in dettaglio, l’Istituto si prefigge di: - favorire e diffondere la conoscenza della gomma sintetica e dei benefici che essa procura alla società, sottolineando le in-
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novazioni e i miglioramenti tecnologici che questo materiale ha conosciuto nel corso della sua lunga storia, contribuendo a migliorare la qualità della vita; - promuovere attività di ricerca e sviluppo e di istruzione accanto a studi scientifici in settori connessi con la gomma sintetica; - incoraggiare lo scambio di informazioni tra gli associati sulle innovazioni tecnologiche; - intraprendere con decisione iniziative presso governi e enti governativi su questioni riguardanti l’industria della gomma e problemi collegati, come salute, ambiente, sicurezza e quant’altro sia necessario approfondire;
INTERNATIONAL INSTITUTE OF SYNTHETIC RUBBER PRODUCERS AGM
- promuovere e incoraggiare lo sviluppo e il commercio internazionale della gomma sintetica; - raccogliere, organizzare e diffondere informazioni e statistiche riguardanti l’industria della gomma sintetica; - promuovere l’aggiornamento della nomenclatura e la caratterizzazione dei polimeri della gomma sintetica.
L’ORGANIZZAZIONE L’Istituto svolge la sua attività attraverso una struttura della quale fanno parte, accanto ad altri organismi, il Board dei Direttori, costituito da un rappresentante per ogni società membro, e Comitati formati da specialisti provenienti, anche questi, dalle singole società. Ognuno di questi organismi si riunisce nella sua Sezione di appartenenza. Una delle funzioni del Board dei Direttori è quella di eleggere il Presidente Internazionale e il Vice-Presidente dell’Istituto. Il Presidente Internazionale proviene dal paese che ospiterà l’Annual General Meeting nell’anno successivo a quello della sua elezione. Attualmente il Managing Director dell’Istituto è James L. McGraw e il Presidente Internazionale è Antonio Protopapa, Direttore Commerciale Polimeri di Polimeri Europa, Milano, e membro di diversi Consigli di Amministrazione di Società del Gruppo. I Comitati sono: il Comitato di Salute ambientale, il Comitato Statistico e il Comitato Tecnico/Operativo. Questi organismi hanno svolto negli anni una enorme mole di lavori in molti campi. La funzione principale del Comitato di Salute ambientale è quella di identificare problematiche relative alla salute umana e ambientale e alla sicurezza e di avviarle a soluzione suggerendo a enti governativi il percorso scientifico e normativo più appropriato. Non solo, ma facendosi anche carico del compito di supervisore di ricerche sponsorizzate dall’Istituto. Il Comitato Statistico appronta dati statistici sulla gomma sintetica, tra cui stime dei consumi dei vari tipi di gomme, suddivisi anche per settori di utiliz-
zo, e anche le cosiddette ‘previsioni di lungo termine’, ossia le previsioni dei consumi, elaborate ogni anno, delle varie famiglie di gomme nei successivi cinque anni. Il Comitato Tecnico/Operativo elabora, sviluppa e suggerisce le azioni più appropriate, sul piano tecnico, relative al controllo della salute, dell’ambiente, delle lavorazioni, e anche iniziative nelle aree della logistica e dell’imballaggio, quali, per esempio, lo sviluppo e l’attuazione di programmi di benchmark. Questi mettono in grado le società di valutare il livello delle loro prestazioni e rendimenti e la qualità dei loro risultati nei settori in esame a confronto con quella che è ritenuta la pratica migliore negli stessi settori, in modo da migliorare le loro modalità operative.
LE PUBBLICAZIONI L’Istituto produce diverse pubblicazioni molto apprezzate dalle società. Le principali sono il ‘Worldwide Rubber Statistics Book’ e il ‘Synthetic Rubber Manual’. Il Worldwide Rubber Statistics Book è pubblicato ogni anno e rappresenta un prezioso strumento di lavoro del quale chiunque operi nell’industria della gomma sintetica a livello manageriale non può fare a meno. Il volume riporta, infatti, l’elenco di tutti i produttori di gomma sintetica con i loro prodotti e le capacità dei relativi impianti e i loro website. Fornisce anche un’ampia panoramica dei consumi delle gomme in anni addietro accanto alle previsioni elaborate dall’Istituto congiuntamente con l’IRSG (International Rubber Study Group) relativamente alla gomma sintetica. Il Synthetic Rubber Manual è pubblicato ogni tre anni ed è l’unico documento che elenca tutte le gomme sintetiche prodotte nel mondo (più di 2000) con le loro principali caratteristiche. Un’altra pubblicazione è ‘The Story of an Industry’. Un volume interessante che fa la storia della gomma sintetica e risponde a tutta una serie di domande intriganti del tipo: ‘Come, quando e perché ha avuto inizio? Qual è oggi la sua posizione nello scenario industriale mondia-
le? Quali sono le materie prime e da dove provengono? Quali prodotti vengono fabbricati in un impianto di gomma sintetica e con quali processi? Perché esistono tanti tipi di gomma sintetica? Chi utilizza la gomma sintetica e per farne cosa? È diversa dalla gomma naturale o la sostituisce? Come sono organizzate l’industria che produce e quella che consuma la gomma? In che misura contribuisce a migliorare la qualità della vita e l’ambiente?’ Queste sono solo alcune delle domande alle quali il libro dà una risposta, nell’intento di presentare un quadro generale dell’industria della gomma sintetica utile a coloro che non ne fanno parte, ma desiderano saperne qualcosa. Ricordiamo poi i ‘Proceedings of the IISRP Annual Meeting’, che sono report completi delle presentazioni fatte a ogni AGM. Da citare, infine, gli ‘Elastomer Bulletins’. Si tratta di report spediti via email che concentrano l’attenzione su particolari argomenti di interesse per l’industria della gomma sintetica: nuovi polimeri o nuovi utilizzi finali, società emergenti o mercati emergenti, ampliamenti di capacità, aumento della domanda per alcuni polimeri speciali, innovazioni tecnologiche mirate al risparmio energetico.
L’ANNUAL GENERAL MEETING E GLI AWARDS DELL’ISTITUTO L’AGM è l’evento più importante della vita dell’IISRP. I Direttori, i Responsabili di Funzioni, il Presidente Internazionale e il Vice-Presidente Internazionale indicono ogni anno un’assemblea generale nel paese dal quale proviene il Presidente Internazionale. Il meeting di quest’anno è il 53° della lunga storia dell’Istituto e si terrà in Italia, in quello splendido scenario, unico al mondo, che è la città di Venezia dal 16 al 19 aprile di quest’anno sotto la leadership di Antonio Protopapa. La parte più importante dell’AGM è il Programma delle Conferenze (che si trova a pag. 26), che tratterà il tema “The SR Industry…Sustaining the Future” (“L’Industria della Gomma Sintetica… a Sostegno del Futuro”).
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INTERNATIONAL INSTITUTE OF SYNTHETIC RUBBER PRODUCERS AGM
Speakers Program
The SR Industry...Sustaining the Future
Leonard Trocano
Wednesday, 18 April Moderator: Leonard Trocano, Anderson International Francesco Gori, Pirelli “Tyre Business: Technology and Growth” Jag Patel, Hexpol “The Downstream Use of Elastomers & Their Sustainability” Walter Ramirez, Dynasol “Sustainability: A Driver for New Business Opportunities”
Francesco Gori
Jag Patel
Walter Ramirez
Sim Elman
Daniele Ferrari
George Sandor
Boris Mergell
Vittorio Maglia
Bill Hyde
Rob Simmons
Carlo Torreggiani
Catia Bastioli
Sim Elman, Synthos “Central Europe Uncovered” Daniele Ferrari, Polimeri Europa “Energy Efficiency: Tomorrow Needs Sustainability” Thursday, 19 April Moderator: George Sandor, FMC Lithium Boris Mergell, Continental “How to Improve a Tire LCA by Synthetic Polymer Technology” Vittorio Maglia, Federchimica “Building an Economic Scenario in Hard Times” Bill Hyde, IHS Chemical “Synthetic Rubber and Feedstocks: New Challenges and New Opportunities” Rob Simmons, LMC “Long Term Outlook for the Tire & Bulk Synthetic Rubber Industry” Carlo Torreggiani, Fiat “Elastomers for Automotive Uses: Recent Innovative Applications and Demands for the Future” Catia Bastioli, Novamont “Contribution of Mater-Bi Biofillers to Low Rolling Resistance”
Le due sessioni di presentazioni saranno precedute da un altro importante evento – un ‘evento’ nell’evento, potremmo dire – col quale, come da tradizione consolidata negli anni, ha inizio la parte pubblica di ogni AGM: la consegna degli awards dell’Istituto, il General Award e il Techinal Award. Si tratta di riconoscimenti di notevole prestigio attribuiti a personalità – una per ogni award – distintesi particolarmente per il contributo, generale e tecnico, che hanno dato all’industria della gomma. Quest’anno, il General Award sarà ricevuto da Peter Boorman, una personalità di spicco nel mondo della gomma, la cui carriera ha avuto inizio in International Synthetic Rubber (ISR) in UK nel 1966 ed è continuata in Enoxy Chemicals nel 1983 e, successivamente, in Shell International. Qui ha assunto responsabilità manageriali in numerosi
ruoli nel business degli elastomeri fino al ritiro dal lavoro nel 1996. Numerosi, in questo periodo, i contributi da lui forniti all’industria della gomma. Tra questi – il più significativo – ‘l’espansione’ dell’IISRP entro i confini della Russia. È stato Tesoriere e anche Presidente Internazionale dell’Istituto, rafforzando l’immagine dell’IISRP come organizzazione guida per l’industria della gomma. Il Technical Award sarà riconosciuto a Giandomenico Stella, una personalità di valore nel campo della gomma sintetica, la cui carriera è incominciata nel 1974 in ExxonMobil Chemical (EMC), presso il Centro Tecnologico di Bruxelles, nell’Organizzazione della Tecnologia della Gomma. Ha assunto numerosi incarichi di responsabilità tecnica e manageriale nelle aree di sviluppo di processi, prodotti e applicazioni nell’ambito delle famiglie di elastomeri di EMC. In questo campo ha fornito
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un forte contributo nello studio della correlazione delle strutture dell’EPDM con la lavorabilità e le prestazioni dei compound. A questo riguardo, ha proposto per primo una teoria sulla incorporazione del nero di carbonio durante il ciclo della mescolazione. Ha partecipato – evento ancora più importante – allo sviluppo della tecnologia metallocenica e allo sviluppo dei tipi e del mercato di questa nuova famiglia di gomme EPDM. Il riconoscimento di un award da parte dell’International Institute of Synthetic Rubber Producers ha il significato di un encomio di alto prestigio e rappresenta un grande onore per chi lo riceve. Per questo motivo procura grande soddisfazione la presenza anche di nomi di Italiani nell’elenco dei vincitori del Technical Award: C. Capitani, dell’ANIC, nel 1978, e Gian Tommaso Viola, della Polimeri Europa, nel 2009.
INTERNATIONAL EXHIBITION FOR PLASTICS AND RUBBER INDUSTRIES
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Dopo molti anni, torna a PLAST 2012 il "salone satellite"
per offrire ampia visibilità alla filiera specializzata dei costruttori di impianti, dei produttori e trasformatori della gomma. Il salone satellite è organizzato in collaborazione con: L’Industria della Gomma www.edifis.it e con il patrocinio di: Assogomma www.federazionegommaplastica.it
Organizzatore: Promaplast srl - Assago (MI) www.plastonline.org
L'Industria della Gomma
IISRP ANNUAL GENERAL MEETING
INTERVIEW: MR. PROTOPAPA
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
APRILE 2012 - NUMERO 3
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
SR: TODAY E TOMORROW
COMPOUND IN FKM - FPM
Milano
8 • 12 MAGGIO
padiglione 11 stand A09 www.edifis.it
la trovate dove si decide il futuro della IISRP ANNUAL GENERAL MEETING
INTERVIEW: MR. PROTOPAPA
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
APRILE 2012 - NUMERO 3
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
SR: TODAY E TOMORROW
COMPOUND IN FKM - FPM
Norimberga
2 • 5 LUGLIO stand 12-449
Materie prime
Uno storico riferimento per le aziende della gomma di a.d.p.
Eigenmann & Veronelli nasce a Milano nel 1910 per volontà di Giovanni Eigenmann ed Adolfo Veronelli ed è oggi un gruppo attivo nella distribuzione e produzione di fine chemicals, specialità chimiche e prodotti a performance. Lo spirito imprenditoriale dei due fondatori ha animato l'evoluzione della società nei decenni successivi e fino ai nostri giorni, con la presenza in azienda della quarta e terza generazione delle rispettive famiglie. Questo ha portato ad un processo di crescita sempre al passo con i grandi cambiamenti tecnologici avvenuti in ogni settore industriale.
L
a mission di Eigenmann & Veronelli è quella di venire costantemente riconosciuta come partner privilegiato di utilizzatori e produttori di prodotti chimici per l’industria. La società ha sede a Rho, a due passi da Milano, e intende interpretare questo ruolo attuando una sintesi tra processi di innovazione tecnologica, di tutela dell'ambiente e della salute delle persone. In tal senso tutte le sue Business Unit sono organizzate nel rispetto di tale obiettivo, pur operando in settori specialistici diversificati ed espletando le proprie funzioni all’interno di una vasta gamma di settori applicativi ad elevato contenuto tecnologico.
La società oggi Attiva principalmente in Italia, Eigenmann & Veronelli è oggi sempre più orientata allo sviluppo della propria presenza distributiva in altri paesi con un'attenzione particolare a quelli dell'area mediterranea ed Est europea. Ad oggi il gruppo conta più di 240 collaboratori ed è attivo nella distribuzione con uffici e magazzini pro-
La sede di Eigenmann & Veronelli a Rho.
pri anche in Spagna e Portogallo (Eigenmann & Veronelli Iberica - Barcellona) ed in Russia (Eigenmann & Veronelli Russo - Mosca), nell’attesa della concretizzazione di altri sviluppi in corso. Eigenmann & Veronelli è, inoltre, produttrice di chemicals per diversi
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settori applicativi presso lo storico stabilimento di Trecate (NO). L’attività produttiva è iniziata negli anni ’70 e ha una duplice finalità: da un lato completa l’offerta ai propri fornitori con servizi di produzione conto terzi, dall’altro completa l’offerta ai propri clienti anche con linee di prodotti svi-
Materie prime
Nel Reparto Gomma la funzione commerciale è svolta, da sinistra, da Monica Favini, Cinzia Gottero, Rosy Tripoli. luppate internamente. Eigenmann & Veronelli ha aperto un ufficio in Cina, a Wuhan, con la finalità di facilitare la ricerca di nuovi prodotti nel Far East e contemporaneamente di verificarne la costanza qualitativa. L’obiettivo è quello di garantire ai propri clienti il più alto livello di servizio e di qualità dei prodotti, come da tradizione, permettendo di cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati di approvvigionamento.
La struttura commerciale e le strategie aziendali Eigenmann & Veronelli si caratterizza per l’attenzione con cui segue il mercato chimico ed i settori industriali che ne sono clienti. La propria struttura commerciale è organizzata in reparti di vendita dedicati alle diverse industrie applicative, all'interno dei quali operano professionisti con vasta e specifica esperienza sia tecnica che commerciale. Tra gli elementi di valore aggiunto offerti al mercato possiamo elencare: - un vasto assortimento di specialità, fine chemicals, performance chemicals e semicommodities; - la vicinanza al cliente con assistenza anche locale commerciale e tecnica, pre e post-vendita; - la consulenza tecnica, applicativa, formulativa e di sviluppo specifica per il settore;
- l’ottimizzazione logistica, orientata a tempestività e flessibilità quantitativa e temporale; - la conoscenza approfondita dei mercati, la capacità di individuare i trend emergenti e di veicolare le innovazioni tecnologiche con efficacia; - la conoscenza, il rispetto e la consulenza relativa alle normative chimiche, ambientali e di sicurezza; - l’adesione al programma Responsible Care & Distribution, il conseguimento delle seguenti certificazioni: ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001, ed EMAS per il sito produttivo; - l’adozione del codice etico e del modello organizzativo richiesto dal D.LGS. 231 del 2001. Oggi Eigenmann & Veronelli concentra il proprio impegno su tre linee strategiche di sviluppo: 1. Espansione della presenza commerciale al di fuori dell’Italia e consolidamento della presenza sui mercati già seguiti. 2. Rafforzamento della posizione di leadership nel mercato chimico italiano, attraverso l’evoluzione della propria organizzazione e dei servizi offerti in funzione delle dinamiche esigenze del mercato. 3. Sviluppo dell’attività produttiva in collaborazione con i principals.
Le Business Unit La società si è strutturata in cinque differenti Business Unit, ognuna delle quali gestisce più reparti specialistici per i vari settori applicativi. Una delle unità di business è dedicata all’industria degli adesivi, della concia, del tessile e della gomma. Quest’ultimo è il reparto di cui analizzeremo la struttura operativa. Oltre al responsabile della Business Unit, la struttura prevede un Marketing Manager e diverse unità di vendita chiamati Reparti. Per ogni reparto è attivo un responsabile che può essere coadiuvato da uno o più funzionari vendita, può inoltre contare su un customer service dedicato ed una rete di agenti attiva sull’intero territorio nazionale.
Il reparto gomma Il reparto GO e' costituito da professionisti con competenze tecniche specifiche per poter rispondere a tutte le esigenze tipiche dell’industria della gomma, offrendo un servizio completo in grado di soddisfare le specifiche esigenze di ogni cliente. Il reparto gomma di Eigenmann & Veronelli offre, come distributore/produttore, un portafoglio prodotti molto ampio. Una vasta gamma di elastomeri, chemical di vario genere, plastificanti, ausiliari di lavorazione, perossidi, antiadesivi (distaccanti da stampo e da mandrini), neri di carbonio, cariche minerali, sali di vulcanizzazione anche a base litio, attivanti, ossidi di zinco e magnesio.
Polimeri Per quanto riguarda i polimeri, Eigenmann & Veronelli rappresenta e distribuisce dal 1989 tutta la gamma di elastomeri sintetici, anche in forma di lattice, prodotti da una delle società più importanti del settore gomma a livello mondiale: Polimeri Europa. Tra le gomme distribuite vi sono le nitriliche: Europrene N - N/OZO (NBR - NBR/PVC). La gamma di prodotti Europrene N Green è ottenuta con una nuova tecnologia di finitura che, curando con particolare attenzione i parametri di processo e spingendo a fondo il lavaggio della gomma, permette di ottenere un prodotto più pulito. Le caratteristiche che contraddistinguono questi nuovi prodotti sono una migliorata processabilità (basso sporcamento degli stampi), migliorate proprietà dei vulcanizzati, idoneità al contatto con alimenti (norme FDA e BGA), basso contenuto di nitrosoammine (norma tedesca TRGS 552 e BGA XXI). Ci sono poi le polibutadieniche ad altissimo contenuto di unità 1,4 cis, Europrene Neocis e polibutadieniche a basso contenuto di cis, Intene BR. Poliolefiniche etilene-propilene, Dutral CO/TER (EPR); le stirene-butadiene, Europrene ESBR e SSBR, Europrene HS 630 (è un elastomero alto stirolico polimerizzato in emulsione,
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Materie prime
compatibile con elastomeri naturali e sintetici, svolge un azione rinforzante e indurente e conferisce al vulcanizzato un alto modulo, elevata durezza, buona resistenza all’abrasione), oltre ai polimeri termoplastici SIS, SBS e SEBS. E&V ha iniziato una recente ma promettente collaborazione con la cinese Bluestar, per la commercializzazione delle gomme CR a media velocità di cristallizzazione modificate a mercaptano. La produzione è nel nuovo impianto di Shanxi , nato da una Joint venture con Nairit (Armenia)
Chemical Il portafoglio prodotti di questa categoria di materiali è molto ricco e vario. Ecco alcune delle famiglie più significative per il mercato della gomma. Antiossidanti, antiozonanti e assorbitori di raggi UV: Evinox 1010, 1076, CPL, sono antiossidanti non macchianti fenolici, fosfiti e tioesteri; questi prodotti sono particolarmente indicati per le gomme dieniche per conferire una protezione termo-ossidativa al prodotto vulcanizzato. Stabilizzanti: Evilite sono specifici prodotti che proteggono i manufatti colorati dall’azione degradante dei raggi UV.
Crosslinkers Perossidi: in questa specifica famiglia di prodotti E&V commercializza una serie ben conosciuta di prodotti di Arkema quali ad esempio i dicumilperossido: DiCup 40/C/KE/MB/PE con una percentuale di sostanza attiva pari al 40%, quindi il DiCup R (100% di sostanza attiva), Liqua Cup D 16 un butilcumilperossido puro ed ancora il Link Cup DBPH (perossido di benzoile), Liqua Cup D 68 (un mix di Butilcumilperossido, bisperossido e dicumilperossido in forma liquida a temperatura ambiente), VulCup 40/C/KE /MB un bisperossido al 40% di sostanza attiva supportato su carbonato di calcio, caolino tipo burgess (KE), EPM e cariche minerali (MB), l’EV Curing agent DCBP un 2,4-diclorobenzoil perossido per la
I magazzini della società.
reticolazione della gomma siliconica. Sali per la vulcanizzazione: tra questi prodotti ricordiamo l’AS 140 che è una miscela eutettica ternaria di nitriti e nitrati di metalli alcalini a basso punto di fusione e il Sale SVL, miscela eutettica di nitrati di metalli alcalini e nitrato di litio. Questo prodotto è considerato ecologico in quanto non contiene nitriti. Entrambi i prodotti sono di MacDermid (Italia).
Cariche rinforzanti E&V commercializza tutta una serie di filler standard e speciali allo scopo di rispondere alle specifiche esigenze del comparto gomma all’interno dei più svariati settori applicativi dell’articolo tecnico e non solo. Neri di Carbonio: E&V tratta in esclusiva tutta la serie di neri di carbonio standard con classificazione ASTM prodotti da Orion Engineered Carbons (precedentemente di Evonik - Degussa) così come il Nero Durex O, un semirinforzante speciale per ottenere bassi valori di compression
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set. Neri conduttivi: comprendono i tipi Printex P, Printex L6, Printex L29 e Printex XE2B. Questi neri conferiscono al manufatto antistaticità e conducibilità elettrica e possono essere utilizzati da soli o in taglio con altri neri di carbonio. Neri Rinforzanti e semirinforzanti: Corax N 330, 550, 660, 772. Nero MT N 990, prodotto da Orion Engineered Carbons in USA; questo specifico nero della classe Thermal è particolarmente utilizzato in polimeri speciali come i fluoroelastomeri e polinorbornene. Silici: in questo ambito E&V commercializza sia le silici precipitate di Evonik, Ultrasil e Sipernat (largamente utilizzate nelle gomme tradizionali per il settore dell’auto e dell’articolo tecnico), sia le silici pirogeniche ad altissima purezza chimica, adatte in modo specifico alle gomme siliconiche alle quali conferiscono elevate proprietà meccaniche e trasparenza, sempre prodotte da Evonik con il marchio Aerosil.
Materie prime
Plastificanti E&V commercializza l’ampia gamma di plastificanti polimerici speciali prodotti da HallStar (USA) a nome Dioplex , Paraplex, SuprMix e TegMer. A completare la gamma offerta ci sono poi i plastificanti prodotti negli impianti di Trecate; essi rappresentano un punto di forza per la società italiana sia per la capacità produttiva sia per la varietà di prodotti offerti ai clienti. La serie Lincol è caratterizzata da prodotti in grado di soddisfare le più selettive richieste che il mercato vuole dai produttori di plastificanti per il settore gomma. Infatti, E&V propone plastificanti sintetici come i sebacati (DBS e DOS) e gli adipati (DOA) particolarmente indicati per articoli destinati all’utilizzo alle basse temperature. Plastificanti speciali come il Lincol ATBC (Acetil Tributil Citrato) sono compatibili con PVC e con i copolimeri di cloruro di vinile. Tali prodotti mostrano una migliorata biocompatibilità ambientale rispetto agli ftalati e ne è consentito l’uso in mescole destinate al contatto con alimenti e giocattoli per bambini. Eviplast 42 E DC, infine, è un plastificante sintetico antistatico long term effect per mescole chiare, resistente alle basse temperature.
Processing aids e cere E&V commercializza una ampia gamma di aiuti di processo e cere, sia di primari fornitori internazionali che di propria produzione. Tra quelli distribuiti ci sono i carbossilati di cobalto della tedesca OMG, e le cere a basso peso molecolare Epolene N34, N21, prodotte da Westlake (USA), molto efficaci come lubrificante interno in mescola. Come coadiuvanti di processo prodotti presso i propri impianti, invece, la serie “Polyplastol” è molto nota nel mondo della gomma. Questi ausiliari di processo consistono in miscele di esteri di acidi grassi (Polyplastol 4 e 19) e in formulazioni specifiche (Polyplastol 6,10,15,21,23,51) per applicazioni ge-
nerali o riferite a polimeri e/o lavorazioni particolari. Polyplastol 4 è particolarmente indicato per elastomeri alogenati (tipo CR), Polyplastol 6 è un sale di zinco di acidi grassi, di utilizzo generale, peptizzante per gomma naturale, Polyplastol 10 è idoneo per lo stampaggio ad iniezione di gomme acriliche, fluoroelastomeri e polimeri idrogenati, Polyplastol 18 è un organo silicone, scivolante per mescole e release agent sugli stampi, indicato per formulazioni per cavi. Polyplastol 19 e 21 sono indicati rispettivamente per l’estrusione e lo stampaggio ad iniezione di gomma naturale e sintetica, Polyplastol 23 si comporta come attivatore per gomma naturale caricata con silice, mentre il Polyplastol 28 è un agente scivolante per la lavorazione delle mescole a base FKM. Polyplastol 51 è un aiuto di processo e antiadesivo per mescole a base EVA molto caricate. E&V di recente ha sviluppato e messo sul mercato alcuni nuovi tipi di processing aids: polyplastol 42 B per l’estrusione di gomme sintetiche e polyplastol BC1 per lo stampaggio ad iniezione.
Attivatori Tra gli attivatori E&V commercializza gli ossidi di magnesio di HallStar (USA) denominati Maglite D e Maglite Y indicati per l’utilizzo in gomme alogenate per la neutralizzazione dell’acidità dovuta all’alogeno presente nella gomma. Il prodotto viene utilizzato in misura di 3-4 phr, sviluppa un’elevata protezione alla scottatura e stabilità delle mescole crude anche in elastomeri CR, EPDM, CSM. Holtac T, prodotto da Perstorp, è un pentaeritrolo tecnico macinato in particelle fini, utilizzato per promuovere la vulcanizzazione di elastomeri ad alta temperatura e in applicazioni per resistenza alla fiamma, grazie alle sue proprietà intumescenti. Dal sito di Trecate viene poi prodotto l’ottoato di zinco, molto utilizzato nel settore del green tyre.
Prodotti vari Tra i prodotti vari possiamo sottolineare i distaccanti e lubrificanti in emulsione siliconica con concentrazione al 35% come Ersil 61/SN ed Ersil 66 di produzione E&V. Distaccanti della serie McLube prodotti da McGEE (USA), essi sono dei distaccanti semipermanenti a base acqua o solvente molto efficaci per il settore dello stampaggio. Sono disponibili tipi modificati a norma FDA. Lo stearato di zinco prodotto in polvere è commercializzato come distaccante esterno. Tra i coloranti possiamo menzionare il biossido di titanio rutilo prodotto da Cristal (Saudi Arabia), è un prodotto molto utilizzato in mescole bianche alle quali conferisce un’alta resistenza all’ossidazione. Il prodotto è ammesso per l’utilizzo in articoli per contatto con alimenti. Prodotti ritardanti la fiamma: l’idrossido di magnesio, Marinco H, prodotto da HallStar (USA), Reofos 65, prodotto da Chemtura (USA), è un triarilfosfato che conferisce al manufatto buone caratteristiche antifiamma. Lo zinco borato ZB 467 di Chemtura è un agente ignifugo sinergico multifunzionale e antifumo. Le micropolveri di Teflon, Zonyl MP, prodotte da DuPont (USA), sono utilizzabili con la maggior parte degli elastomeri per migliorare la resistenza all’abrasione e alla lacerazione, il coefficiente d’attrito e il distacco dallo stampo. E&V commercializza anche alcuni agenti espandenti come i Daifoam (microsfere espandenti) della giapponese Dainichiseika e l’azodicarbonamide. Inoltre, tra i prodotti speciali ricordiamo i silani di Evonik come l’SI 69, Dynasylan 6498 per una migliore interazione della silice con il polimero; infine, sempre di Evonik, il Cofill 11 è una miscela di resorcinolo e silice che promuove l’adesione tra gomma cruda e cord metallico. E&V commercializza i prodotti della Prisma Color che sono masterbatches ad alte prestazioni.
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Materie prime
Acquisizioni Da sottolineare che E&V ha recentemente acquisito una società, Auserpolimeri, che opera nel settore dei polimeri funzionalizzati con anidride maleica. E&V vuole espandere l’attività di Auserpolimeri sia ottimizzandone le vendite dei prodotti esistenti, a nome Compoline, nei mercati esteri, sia sviluppando nuovi materiali per altre applicazioni. Per il settore gomma si stanno mettendo a punto polimeri poliolefinici funzionalizzati.
I mercati Una particolare caratteristica di E&V è quella di seguire come fornitore i propri clienti che delocalizzano all’estero. Questo avviene sistematicamente per il mercato russo e spagnolo dove, come già detto, la società ha delle filiali denominate “E&V Russo” a Mosca e “E&V Iberica” a Barcellona, Il mercato italiano ed europeo risultano essere maggiormente seguiti dal reparto Gomma di E&V per il settore dell’articolo tecnico, cavi (media ed alta tensione), suole. Altri settori applicativi sono: guarnizioni, profili, articoli tecnici in genere, O-ring. Inoltre aziende dedicate alla produzione di mescole per conto terzi, tubi idraulici, cinghie di trasmissione, cinghie trapezoidali, nastri trasportatori, automotive e tutto il settore tecnico compresa la calandratura per il tessuto gommato.
L’assistenza tecnica L’attività di assistenza tecnica offerta da E&V è completa ed esaustiva. Infatti, il reparto gomma è in grado di offrire ai propri clienti un sostanziale aiuto in termini di formulati applicativi, supporto tecnico dal punto di vista operativo nell’utilizzo di particolari prodotti sia destinati alle mescole che eventualmente utilizzati in fase di stampaggio. In tutti quei casi dove si necessita un intervento mirato e maggiormente approfondito, E&V mette a frutto la collaborazione di tecnici specialisti dei propri Principals. Allo scopo di offrire un servizio di aggiornamento su nuovi prodotti di
potenziale interesse per i clienti E&V può organizzare, ad esempio, visite e approfondimenti da parte dei tecnici specializzati dei fornitori, anche presso i clienti.
Il sistema qualità E&V è impegnata nel miglioramento continuo, frutto sia della adozione e della gestione dei Sistemi di Qualità, Ambiente e Salute e Sicurezza dei Lavoratori (S&SL) nei propri luoghi di lavoro, sia dell’adempimento costante ed evolutivo agli obblighi legislativi e normativi applicabili. La Società, per i propri siti di Rho, S. Martino di Trecate e Tradate, si è dotata e mantiene un Sistema di Gestione per la Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001. I siti di Rho e S. Martino di Trecate, essendo a rischio di incidente rilevante (legge Seveso), sono certificati anche per Ambiente e Sicurezza secondo le norme ISO 14001 e OHSAS 18001 ed hanno pertanto ottenuto un riconoscimento di eccellenza attribuito dall’Ente di Certificazione. In particolare lo Stabilimento di S. Martino di Trecate ha anche conseguito l’accreditamento EMAS. E&V si è data norme comportamentali in linea con la SA 8000, definendo un proprio codice etico in tema di responsabilità sociale e ha aderito al programma Responsible Care. Dalle specifiche di prodotto ai certificati di analisi, alle schede di sicurezza, alle etichette, ai documenti di trasporto, … tutte le documentazioni e le procedure di gestione seguono criteri di tracciabilità e di adempimento sia alle normative sia alle procedure di qualità, a vantaggio e tutela della soddisfazione e della sicurezza del cliente. In caso di reclamo proveniente dal proprio cliente, ad esempio , E&V attiva tempestivamente specifiche procedure operative. Queste ultime prevedono l’intervento delle figure professionali atte alla rapida soluzione di eventuali problemi, a tutela e a soddisfazione delle esigenze del cliente, come ad es. il mantenimento del livello qualitativo di una produzione o la con-
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tinuità della produzione stessa.
Ricerca & Sviluppo Questa è una funzione di E&V centralizzata e si avvale della collaborazione di sette unità tecnico operative per rispondere a tutte le esigenze della società all’interno delle singole specificità dei vari reparti, compreso quello della gomma. Per il reparto di nostro interesse, il laboratorio R&S viene utilizzato non solo per interventi analitici di assistenza tecnica, ma soprattutto per effettuare studi mirati allo sviluppo di nuovi formulati su richiesta del cliente o riuscire a riprodurre un formulato attraverso l’analisi strumentale di articoli in gomma presenti sul mercato (controtipazione). Altri studi sono mirati allo sviluppo di nuovi materiali di produzione E&V in funzione di specifiche richieste del mercato come ad esempio lo sviluppo recente di un plastificante antistatico stabile nel lungo periodo applicativo. In tal senso i tecnici commerciali hanno la possibilità di offrire assistenza tecnica al cliente, ma anche e soprattutto un servizio tailor made in funzione delle sue esigenze. Il laboratorio si avvale, oltre della classica strumentazione di base per analisi volumetriche, anche di strumenti specifici come FTIR con ATR, TGA, DSC, HPLC per analisi più complesse sulla varia gamma di prodotti trattati.
La struttura organizzativa La funzione commerciale impiega personale tecnicamente esperto e può contare su un customer service dedicato e su di una rete di agenti presente sull’intero territorio italiano oltre che all’estero. Interessante sapere che, come già abbiamo accennato, E&V ha un ufficio in Cina a Wuhan per la selezione di prodotti locali da acquisire per il proprio business attraverso l’utilizzo delle procedure di qualità che la società applica all’interno dei vari settori industriali. Un esempio: l’acquisizione di prodotti provenienti da mercati emergenti subisce rigorosi controlli qualitativi sia in partenza
Materie prime
Gli impianti produttivi di Trecate.
dal luogo di origine sia all’arrivo nei nostri mercati. Un doppio controllo come garanzia di serietà e sicurezza della fornitura anche da mercati emergenti.
Obiettivi e sviluppi futuri Attualmente è in corso uno studio mirato allo sviluppo di quattro nuovi prodotti (appartenenti alla
famiglia di Processing Aids di nuova generazione, ad esempio per ridurne l’impatto ambientale attraverso la riduzione del contenuto di zinco in mescola) presso il sito di Trecate, mentre il Marketing Manager sta attuando una ricerca di mercato per la distribuzione di nuovi materiali, anche polimerici, da immettere in questo settore commerciale. Per concludere, ricordiamo che anche per il settore Gomma E&V persegue le tre declinazioni della strategia aziendale: 1. Mantenere la posizione di leadership come distributore di specialty chemicals in Italia 2. Accrescere e strutturare la propria presenza all’estero 3. Investire in produzioni proprie sinergiche con i propri partner (fornitori e/o clienti).
Raw materials
An historical reference point for rubber companies by a.d.p. Eigenmann & Veronelli was established in Milan in 1910 by Giovanni Eigenmann and Adolfo Veronelli and is today a group which operates in the distribution and production of fine chemicals, specialities and performance chemicals. The entrepreneurial spirit of the two founders drove the company’s development over subsequent decades right up to the present day, and the third and fourth generations of the respective families are involved in the company. This has led to a process of growth which has always kept pace with the great technological changes that have occurred in every industrial sector.
E
igenmann & Veronelli’s mission is to be constantly acknowledged as the preferred partner for users and producers of industrial chemicals. The company is based in Rho, just a short distance from Milan, and intends to play this role by harmonising the processes of technological innovation with environmental and public health protection. All its Business Units are organised in compliance with this objective, even if they operate across diversified specialist sectors and carry out their functions over a vast range of applications with a high technological content.
pletes the product range for its own suppliers with toll manufacturing services, on the other, it completes the product range for its own customers with product lines that have been developed in-house. Eigenmann & Veronelli has opened an office in China, in Wuhan, with the aim of facilitating the search for new products in the Far East and at the same time of checking that their quality is maintained. The objective is to guarantee the highest possible level of service and product quality for its own customers, as is its tradition, thus enabling the company to take advantage of the opportunities offered by the new procurement markets.
The company today While it mainly operates in Italy, Eigenmann & Veronelli is increasingly geared to developing its distribution network in other countries with particular regard to the Mediterranean and East Europe. The Group currently has more than 240 staff and operates in distribution with its own offices and warehouses also in Spain and Portugal (Eigenmann & Veronelli Iberica - Barcelona) and in Russia (Eigenmann & Veronelli Russo - Moscow), while other ongoing projects are pending. Eigenmann & Veronelli also produces chemicals for various sectors at its historic plant in Trecate (Province of Novara). The production work started in the 1970s and has two purposes: on the one hand, it com-
The commercial structure and corporate strategies Eigenmann & Veronelli stands out for the attention with which it follows the chemicals market and the industrial sectors which form its customers. Its own commercial structure is organised into sales departments dedicated to the various industries within which professional staff operate who have enormous and specific technical and commercial experience. Among the elements which add value to the company offer to the market we may note: - a vast range of specialist chemicals, fine chemicals, performance chemicals and semi-commodities.
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Materie prime
- closeness to the customer with local commercial and technical assistance before and after sale. - specific technical, application, formulation and development consultancy for the sector; - optimisation of logistics in order to be prompt and flexible in terms of quantities and timeframes; - detailed knowledge of the markets, the ability to identify emerging trends and to effectively spread technological innovation; - knowledge of, compliance with and consultancy on chemical, environmental and safety regulations; - adhesion to the Responsible Care & Distribution programme, the attainment of the following certifications: ISO 9001, ISO 14001 and OHSAS 18001, and EMAS for the production site; - adoption of the Code of Ethics and the organisational model required by Leg. Decree no. 231 of 2001. Today Eigenmann & Veronelli focuses its commitment on three strategic growth drivers: 1. Expansion of its commercial presence outside of Italy and consolidation of its presence on markets where it already does business. 2. Enhancement of its leadership position in the Italian chemicals market, through the evolution of its own organisation and of the services offered on the basis of the market’s dynamic needs. 3. Development of production in cooperation with the principals.
Polyolefinic ethylene-propylene, Dutral CO/TER (EPR); styrene-butadiene rubbers, Europrene ESBR and SSBR, Europrene HS 630 (it is an emulsion polymerised high styrolic elastomer, compatible with natural and synthetic elastomers, which has a strengthening and hardening action and gives vulcanised rubber a high modulus, high toughness, and good resistance to abrasion), as well as the thermoplastic polymers SIS, SBS and SEBS. E&V has started a recent but promising collaboration with the Chinese company Bluestar, for the marketing of mercaptan-modified CR rubbers with an average crystallisation rate. Production is in the new plant in Shanxi, which was created from a joint venture with Nairit (Armenia)
The Business Units The company is structured in five different Business Units, each of which manages a number of specialist departments for the various sectors. One of the business units is dedicated to adhesives, leather, textiles and rubber. The latter is the department whose operating structure we will analyse. Besides the manager of the Business Unit, the structure includes a Marketing Manager and various sales units called Departments. For each department there is a manager who may be assisted by one or more sales staff, he/she may also count on a dedicated customer service and a network of agents operating throughout the national territory.
Crosslinkers Peroxides: in this specific family of products E&V markets a wellknown series of products made by Arkema, such as for example dicumyl peroxide: DiCup 40/C/KE/MB/PE with a percentage of active substance of 40%, then the Cup R (100% of active substance), Liqua Cup D 16 a pure butyl cumyl peroxide and also Link Cup DBPH (benzoyl peroxide), Liqua Cup D 68 (a mix of butyl cumyl peroxide, bis peroxide and dicumyl peroxide in a liquid form at ambient temperature), VulCup 40/C/KE /MB a bis peroxide with 40% active substance supported on calcium carbonate, Burgess type kaolin (KE), EPM and mineral filler (MB), the EV Curing agent DCBP, a 2.4-dichlorobenzoyl peroxide for the cross-linking of silicon rubber. Vulcanisation salts: among these products we may mention AS 140 which is a ternary eutectic mix of nitrites and nitrates of alkaline metals at a low melting point and SVL Salt, a eutectic mix of nitrates of alkaline metals and lithium nitrate. This product is considered environmentally friendly since it does not contain nitrites. Both products are by MacDermid (Italy).
The rubber department The GO (rubber) department consists of professional staff with specific technical skills to meet all the typical needs of the rubber industry, offering a complete service which can satisfy the specific needs of each customer. The rubber department of Eigenmann & Veronelli offers, as a distributor/producer, a very wide product range. A vast range of elastomers, chemicals of varying kinds, plasticisers, processing aids, peroxides, anti-adhesives (release agents for moulds and mandrels), carbon blacks, mineral fillers, vulcanisation salts, including those based on lithium, activating agents, zinc and magnesium oxides. Polymers As for polymers, since 1989 Eigenmann & Veronelli has represented and distributed the whole range of synthetic elastomers, including those in latex, which are produced by one of the most important companies in the rubber sector worldwide: Polimeri Europa. Among the rubbers distributed are nitrile rubbers: Europrene N - N/ OZO (NBR - NBR/PVC). The range of Europrene N Green products is created with a new finishing technology which, by paying particular attention to the process parameters and fully performing the washing of the rubber, enables a cleaner product to be obtained. The features which mark out these new products are improved processing (low level of moulds fouling), improved properties of the vulcanising agents, suitability for contact with food (FDA and BGA regulations), and a low nitrosamine content (German regulation TRGS 552 and BGA XXI). Then there are the polybutadienes with a very high content of cis 1.4, Europrene Neocis and polybutadienes with a low content of cis, Intene BR.
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Chemicals The product portfolio of this category of materials is very rich and varied. Here are some of the most important groups for the rubber market. Antioxidants, antiozanants and UV absorbers: Evinox 1010, 1076, CPL, are not-staining phenolic antioxidants, phosphites and thioesters; these products are particuarly indicated for diene rubbers in order to confer thermo-oxidative protection to the vulcanised product. Stabilisers: Evilite are specific products which protect coloured products from the degrading effect of UV rays.
Reinforcing fillers E&V markets a whole series of standard and special fillers in order to meet the specific needs of the rubber segment within the wide range not only for technical items. Carbon blacks: E&V is the sole dealer for the whole series of standard carbon blacks with ASTM classification produced by Orion Engineered Carbons (previously Evonik - Degussa) as well as Nero Durex O, a special semi-reinforcing carbon black to achieve low compression set values. Conductive blacks: these include the types Printex P, Printex L6, Printex L29 and Printex XE2B. These blacks confer antistaticity and electric conductibility to the product and can be used alone or cut with other carbon blacks. Reinforcing and semi-reinforcing carbon blacks: Corax N 333, 550,660, 772. Black MT N 990, produced by Orion Engineered Carbons in the USA; this specific black of the Thermal class is especially used in special polymers such as fluoro-elastomers and polynorbornene. Silicas: in this sphere E&V markets both the precipitate silicas of Evonik, Ultrasil and Sipernat (broadly used in traditional rubbers for the car sector and technical items) and the pyrogenic silicas with a very high chemical purity, specifically suitable for silicone rubbers to which they confer high mechanical characteristics and transparency, again produced by Evonik under the Aerosil brand.
Materie prime
Plasticisers E&V markets the broad range of special polymeric plasticisers produced by HallStar (USA) under the names Dioplex, Paraplex, SuprMix and TegMer. Completing the product range are the plasticisers produced at the plant in Trecate; these are a mainstay for the Italian company both in terms of the production capacity and the variety of products offered to customers. The Lincol series is characterised by products that can satisfy the most selective requirements which the market asks of plasticiser manufacturers for the rubber sector. In fact, E&V offers synthetic plasticisers such as sebacates (DBS and DOS) and adipates (DOA) which are particuarly suitable for items to be used at low temperatures. Special plasticisers such as Lincol ATBC (Acetyl Tributyl Citrate) are compatible with PVC and with vinyl chloride copolymers. These products have improved environmental biocompatibility compared to phthalates and their use is allowed in mixtures destined for contact with food and children’s toys. Finally, Eviplast 42 E DC is an anti-static synthetic plasticiser with long term effect for clear mixtures, which is resistant to low temperatures. Processing aids and waxes E&V markets a wide range of processing aids and waxes, both from leading international suppliers and of its own production. Among those distributed are the cobalt carboxylates of the German company OMG, and low molecular weight waxes Epolene N34, N21, produced by Westlake (USA), which are very effective as an internal lubricant in a mixture. As for processing aids produced at its own plant, on the other hand, the “Polyplastol” series is very well-known in the world of rubber. This processing aid consists of mixes of esters of fatty acids (Polyplastol 4 and 19) and in specific formulations (Polyplastol 6,10,15,21,23,51) for general applications or in reference to polymers and/or particular processes. Polyplastol 4 is particularly suitable for halogenated elastomers (CR type), Polyplastol 6 is a zinc salt of fatty acids for general use, a peptising agent for natural rubber, Polyplastol 10 is suitable for injection moulding of acrylic rubbers, fluoroelastomers and hydrogenated polymers, Polyplastol 18 is a silicon body, a sliding agent for mixtures and a release agent on moulds, indicated for formulations for cables. Polyplastol 19 and 21 are indicated respectively for the extrusion and injection moulding of natural and synthetic rubber, Polyplastol 23 acts as an activator for natural rubber which is charged with silica, while Polyplastol 28 is a lubricant for the processing of mixtures with an FKM base. Polyplastol 51 is a processing aid and anti-adhesive for highly charged mixtures with an EVA base. E&V recently developed and marketed some new types of processing aids: polyplastol 42 B for the extrusion of synthetic rubbers and polyplastol BC1 for injection moulding. Activators Among the activators, E&V markets magnesium oxides from HallStar (USA) called Maglite D and Maglite Y which are indicated for use in halogenated rubbers for the neutralisation of the acidity due to the halogen present in the rubber. The product is used in a measure of 3-4 phr, is highly protective against burning and stabilises crude mixtures also in the elastomers CR, EPDM, CSM. Holtac T, which is produced by Perstorp, is a technical pentaerythritol which is ground into fine particles and used to facilitate the vulcanisation of elastomers at high temperature and in applications for flame resistance, thanks to its intumescent properties. The Trecate plant produces zinc ottoate, which is widely used in the green tyre sector.
Miscellaneous products Among the miscellaneous products we may highlight the release agents and lubricants in silicone emulsion with a 35% concentration such as Ersil 61/SN and Ersil 66 which are made by E&V. Release agents in the McLube series produced by McGEE (USA) are semi-permanent water- or solvent-based release agents which are very effective for the moulding sector. Modified types are available which comply with the FDA. Zinc stearate produced in a powder form is marketed as an external release agent. Among colorants we can mention rutile titanium dioxide produced by Cristal (Saudi Arabia). It is a product which is much used in white mixtures to which it provides high resistance to oxidation. The product is admitted for the use in items for contact with food. Flame retardant products: magnesium hydroxide, Marinco H, produced by HallStar (USA), Reofos 65, produced by Chemtura (USA), is a triaryl phosphate which gives the manufactured item good antiflame properties. Borate zinc ZB 467 by Chemtura is a fire-resistant synergic agent which is multifunctional and anti-smoke. The micro-powders of Teflon, Zonyl MP, produced by DuPont (USA), can be used with most elastomers to improve resistance to abrasion and laceration, the attrition coefficient and detachment from the mould. E&V also markets some expanding agents such as Daifoam (expanding microspheres) made by the Japanese company Dainichiseika and azodicarbonamide. In addition, among the special products we may recall the silanes of Evonik such as SI 69, Dynasylan 6498 for better interaction of the silica with the polymer; finally, Evonik again, Cofill 11 is a mix of resorcinol and silica which facilitates the adhesion between crude rubber and metal cord. E&V distributes the products of Prisma Colour Ltd, high quality masterbatches. Acquisitions It must be pointed out that E&V has recently acquired a company, Auserpolimeri, which operates in the sector of functionalised grafted maleic anhydride polymers. E&V wants to expand the business of Auserpolimeri both by optimising the sales of existing products, called Compoline, in foreign markets, and by developing new materials for other applications. For the rubber sector, functionalised polyolefinic polymers are being finalised. Markets A particular feature of E&V is that of following its customers who delocalise abroad as a supplier. This occurs systematically for the Russian and Spanish markets where, as already stated, the company has subsidiaries called “E&V Russo” in Moscow and “E&V Iberica” in Barcelona. The Italian and European markets are the most closely followed by the rubber department of E&V in terms of technical items, cables (medium and high voltage), soles. Other applications are: seals, profiles, general technical items, O-rings. In addition, there are companies dedicated to the production of mixes under contract, hydraulic tubes, transmission belts, trapezoidal belts, transporter belts, cars and the whole technical sector, including the calendering of rubber fabric. Technical assistance The technical assistance offered by E&V is complete and thorough. In fact, the rubber department can offer its customers substantial help in terms of applications, technical support from the operational viewpoint in the use of particular products which are both destined for mixtures and which may be used in moulds. In all these cases where targeted and more detailed work is needed, E&V draws on the cooperation of technical specialists from its own Principals.
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Materie prime
In order to offer an update on potentially interesting new products for customers, E&V can organise, for example, visits and analyses by technical specialists from suppliers, including at customers’ premises. The quality system E&V is engaged in continuous improvement, the result of the adoption and operation of the Management Systems of Quality, Environment and Health and Safety of Workers (S&SL) in the workplace, and the constant and growing compliance with applicable legislative and regulatory requirements. The Company, for its sites in Rho, S. Martino di Trecate and Tradate, has implemented a Quality Management System in accordance with UNI EN ISO 9001. The sites at Rho and S. Martino di Trecate, since they are classified as high-risk under Seveso directive, are also ISO 14001 and OHSAS 18001 certified and have therefore achieved excellence aknowledgement issued by the Quality Certification Body. In particular the plant at S. Martino di Trecate was also awarded with EMAS accreditation. E&V has adopted ethical behaviour guidelines in line with SA 8000, by defining its own Ethical Code on social responsibility and has joined the Responsible Care Programme. From product specification to analytical certificates, from security forms, to labels, to transport documents, …. all the documents and operating procedures follow criteria of traceability and compliance both to the regulations and to quality procedures, to the advantage and protection of customer satisfaction and security. In the case of a complaint from one of its customers, for example, E&V promptly activates specific operating procedures. The latter envisage the intervention of professional figures to find a rapid solution to any problems, to protect and satisfy the customer’s needs, such as for example the maintenance of the quality level of production or the continuity of production itself. Research & Development This is a centralised function of E&V and draws on the cooperation of seven technical and operating units to meet all the company’s needs within the specific individual situations of the various departments, including that of rubber. For the department we are interested in, the R&D laboratory is used not only for analytical technical assistance, but above all to undertake studies that aim to develop new formulae at the customer’s request or to reproduce a formula through analysis of rubber articles present on the market (matching). Other studies are targeted at the development of new materials produced by E&V on the basis of specific requests from the market, such as, for example, the
recent development of an antistatic plasticiser that is stable in the long term. In this sense the sales staff have the chance to offer the customer technical assistance, but also and above all a tailor-made service on the basis of the customer’s needs. Besides the classic standard equipment for volumetric analyses, the laboratory can call on specific instruments such as FTIR with ATR, TGA, DSC, HPLC for more complex analyses of the various products that are handled. The organisational structure The sales department employs people who are technically expert and can count on a dedicated customer service and on a network of agents throughout Italy and abroad. It is also interesting to know that, as we have already mentioned, E&V has an office in China in Wuhan for the selection of local products to be acquired for its own business through the use of quality procedures which the company applies within the various industrial sectors. An example: the purchase of products from emerging markets undergoes rigorous quality checks both on leaving the place of origin and on arrival on our markets. A double control as a guarantee of seriousness and security of supply also from emerging markets. Objectives and future developments Currently a study is underway aimed at developing four new products (belonging to the family of new generation Processing Aids, for example to reduce environmental impact by reducing the zinc content in the mix) at the site at Trecate, while the Marketing Manager is undertaking market research for the distribution of new materials, including polymers, to be put into the commercial sector. To conclude, we should recall that also for the rubber sector, E&V pursues the three principles of the corporate strategy: 1. Maintaining its leadership position as a distributor of specialty chemicals in Italy 2. Increasing and structuring its presence abroad 3. Investing in synergic production with partners (suppliers and/or customers) Captions Page 30: The offices of Eigenmann & Veronelli in Rho. Page 31: In the Rubber department the sales work is undertaken by, from left to right, Monica Favini, Cinzia Gottero, Rosy Tripoli. Page 32: The company’s warehouses. Page 35: The production plant at Trecate.
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Accessori per lo stampaggio
Come si farebbe senza di loro? di Giuseppe Cantalupo
Lo stampaggio di un articolo in gomma è solo una fase della produzione del pezzo finito. La più importante certamente, ma non l’unica. Altre operazioni sono ancora necessarie per arrivare al prodotto da spedire al cliente. Molte di queste operazioni, se affidate all’uomo, sarebbero complicate e difficili, oltre che pericolose. Altre, addirittura impossibili. Ma per questi interventi la tecnologia moderna rende disponibili dei macchinari accessori che con il loro automatismo integrano la funzionalità di un impianto di stampaggio elevandone la produttività e, al tempo stesso, migliorando la qualità della produzione. Delia, di Cesano Boscone, Milano, è specializzata nella progettazione e produzione di questo tipo di apparecchiature.
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a appena vent’anni, ma ha già fatto molta strada. Delia nasce, infatti, nel 1992 e in poco tempo si afferma come produttore affidabile di una vasta gamma di apparecchiature di qualità destinate a far parte integrante di macchine e stampi per lo stampaggio della gomma e della plastica. Macchine oleodinamiche, pneumatiche, idrauliche, ma anche attrezzature speciali per l’asservimento di presse per lo stampaggio di articoli in sola gomma o anche in gomma con inserti per i più svariati settori industriali, come, per citarne solo alcuni, l’automotive, l’elettrodomestico, le calzature, la zootecnia, gli articoli sanitari e sportivi. Si va dai manipolatori e robot per il carico e lo scarico automatico delle presse alle isole (celle) di lavoro robotizzate per la rimozione automatica delle bave e lo scarico automatico di manicotti in gomma, o anche per la produzione di articoli per autoveicoli; dai blocchi a canali termoregolati e transfer termoregolati, che permettono di iniettare in più punti dello stampo, agli iniettori per gomma, che consentono la trasformazione di una pressa da compressione a iniezione o da
L’isola (cella) robotizzata per l’estrazione e la sbavatura di soffietti auto. iniezione monocolore a bicolore. Ma la lista comprende anche pastigliatori per materiali elastomerici, taglierine, macchine per processi di finitura come quella per
la molatura esterna (rettifica) di sfere grezze in gomma piena o con inserto, inseritori automatici di anelli di plastica o metallo all’interno di guarnizioni ad
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Accessori per lo stampaggio
anello in gomma, apparecchiature per l’orientamento e il controllo di inserti in metallo o plastica o di particolari in gomma e macchine per l’inscatolamento di tubi in gomma stampata. Accessori di ogni tipo, dunque, in grado di soddisfare qualunque esigenza produttiva e di implementare cicli di lavorazione e automatismi, assicurando una più alta produttività dei macchinari ai quali sono affiancati e un più elevato livello qualitativo degli articoli finiti.
QUALCHE ESEMPIO SIGNIFICATIVO L’azienda di Cesano Boscone svolge da anni un lavoro di aggiornamento continuo dei suoi macchinari per tradurre in miglioramenti tecnologici le richieste, sempre più esigenti, degli stampatori. Un lavoro che si avvale necessariamente di una stretta collaborazione sia con i costruttori che con gli utilizzatori delle presse. Perché solo operando in questo modo un produttore attento alle esigenze della clientela può realizzare quegli affinamenti degli automatismi che l’evoluzione dei mercati richiede. Molti sono i prodotti di spicco di Delia. Eccone alcuni, tra i più rappresentativi, descritti nelle loro linee essenziali.
Isola (cella) robotizzata per l’estrazione e la sbavatura di soffietti auto Si tratta di un macchinario che integra la pressa che stampa a iniezione soffietti portiere auto, effettuando le ultime fasi del processo: estrazione e sbavatura dei pezzi e taglio dei peduncoli di iniezione. Mentre la pressa, attrezzata con un blocco termoregolato Delia multiugelli, compie un ciclo di stampaggio, l’isola (cella), con precise movimentazioni miste – elettriche e pneumatiche – , trasla all’esterno della macchina le barre porta-maschi con i soffietti prodotti nel ciclo precedente. Un gruppo di taglio multiplo provvede a eliminare i peduncoli di iniezione dal collare di ogni soffietto, mentre una testata di sbavatura rimuove le bave residue perimetrali del pezzo. A questo punto, la barra porta-maschi con i pezzi
stampati viene prelevata da assi a movimentazione elettrica e posizionata nella zona della testata di estrazione, dove i soffietti vengono rimossi da appositi gruppi di presa. Al termine dell’estrazione dei pezzi, la barra viene ruotata e riposizionata sul dispositivo elettrico di traslazione da e verso la pressa per l’inizio di un nuovo ciclo. Il tutto, senza alterare la durata complessiva del ciclo di stampaggio, che rimane quello determinato dalle operazioni pressa, e cioè iniezione, vulcanizzazione e scambio delle cornici per la movimentazione dei telai contenenti le barre porta-maschi. I principali vantaggi di quest’isola: - notevole riduzione della manodopera per l’alto automatismo del sistema, per cui l’operatore ha solo il compito di controllare il funzionamento delle isole in attività nel reparto di produzione; - riduzione del tempo di estrazione dei pezzi, che vengono rimossi tutti simultaneamente e non uno per volta, come avverrebbe con l’operazione manuale; - riduzione del tempo di stampo aperto e quindi minore raffreddamento dello stampo stesso; - riduzione del tempo di sosta macchina per la più rapida rimozione dei pezzi stampati rispetto allo scarico manuale; - riduzione della manodopera anche nella sbavatura dei pezzi stampati, in quanto il manipolatore effettua questa operazione direttamente durante la fase di estrazione; - più alta produttività per il maggior numero di stampate reso possibile dall’estrazione dei pezzi in tempo mascherato, ossia a pressa chiusa durante la vulcanizzazione; - rapido ritorno dell’investimento.
Blocco termoregolato doppio Consiste in un blocco d’acciaio che consente di iniettare la mescola contemporaneamente in più punti di due stampi: uno, piano lato mobile, posto tra il piano mobile della pressa e il blocco termoregolato, e uno, piano lato fisso, posto tra il blocco termoregolato e la testata fissa della pressa. Attraverso i canali di distribuzione ricavati all’interno del bloc-
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Il blocco termoregolato doppio. co, il materiale, che vi è stato iniettato nel punto centrale, defluisce negli ugelli che provvederanno poi ad alimentare i canali di riempimento delle cavità situate negli stampi con la quantità esatta di mescola, controllata da appositi regolatori di flusso, prevista per ogni impronta. Per evitare il rischio che il materiale che scorre o staziona nei canali interni del blocco possa scottare, il blocco stesso è attraversato da due circuiti nei quali fluisce un liquido di termoregolazione proveniente da un apposito termocondizionatore che mantiene i canali a una temperatura di sicurezza di 60-90°C. Numerosi sono i vantaggi ottenibili con l’impiego dei canali termoregolati doppi. Ricordiamo, tra i più importanti: - incremento della produttività pressa del 95% circa consentito dalla possibilità di stampaggio su doppio piano; - riduzione del tempo di iniezione, in quanto i punti di iniezione sono più
Accessori per lo stampaggio
vicini alle impronte; - riduzione del tempo di vulcanizzazione per effetto della possibilità di aumentare la temperatura dei piani in conseguenza dell’eliminazione del rischio della prevulcanizzazione in fase di iniezione; - utilizzo di mescole più rapide; - caratteristiche fisico-meccaniche dei pezzi della medesima stampata più uniformi per la contemporaneità di riempimento delle impronte che il controllo dell’afflusso di gomma nelle cavità rende possibile.
Isola (cella) robotizzata per la produzione di tappi gomma-plastica per auto Anche questo sistema è utilizzato per la produzione di particolari per il settore automotive e integra il processo dello stampaggio della gomma dalla pressa al prodotto finito. L’isola estrae, sbava e monta simultaneamente, anch’essa con precise movimentazioni miste elettriche e pneumatiche, 64 tappi di gomma su altrettanti inserti di plastica destinati ai circuiti di raffreddamento delle auto. Al termine di ogni ciclo di stampaggio, l’isola trasla all’esterno della pressa il semistampo inferiore porta-gommini, e un gruppo di presa azionato da un asse
Il manipolatore (inseritore) per il montaggio di anelli di plastica o metallo all’interno di guarnizioni in gomma.
verticale estrae e sbava L’isola (cella) robotizzata i pezzi. Dopodiché il seper la produzione di tappi mistampo rientra nella gomma-plastica per circuiti pressa per un nuovo cidi raffreddamento auto. clo di stampaggio e altri automatismi provvedono al deposito delle bave in un apposito contenitore e all’avanzamento di un vassoio che reca gli inserti di plastica al punto di inserimento dei gommini. Qui, un asse a movimentazione elettrica inserisce i gommini (preventivamente sistemati nell’adatta posizione da un’apposita attrezzatura, caricatore) nei pezzi di plastica. Al termine dell’assemblaggio, la guarnizione nella zona d’azione di un gli articoli finiti vengono rilasciati in un apposito contenitore e divaricatore multi-dita che provvede a i vari automatismi si riposizionano per un dilatarne il labbro superiore per favorinuovo ciclo di estrazione alla successiva re l’inserimento dell’inserto di plastica (o di metallo); la pinza di presa alloggia apertura della pressa. l’inserto che aveva prelevato dalla slitta Essendo il movente produttivo di questo sistema e il principio tecnologico orizzontale all’interno della guarnizioche è alla base del suo funzionamento gli ne; il labbro superiore della guarnizione stessi dell’isola per la produzione dei sof- si richiude e un disco spintore con una fietti, i vantaggi ottenibili con il suo impie- breve corsa verticale spinge la guarnigo sono esattamente quelli che abbiamo zione accoppiata all’inserto in un apposito contenitore fuori della macchina, visto a proposito della cella precedente. mentre un nuovo ciclo è già ricominciaInseritore anelli to con un’altra guarnizione da montare. È una macchina - un manipolatore – Si tratta, come è evidente, di un proche monta in automatico degli anelli di cesso le cui fasi difficilmente potrebplastica o metallo all’interno di guarni- bero essere eseguite dall’uomo con la zioni ad anello in gomma. Un asse ver- stessa precisione e la stessa affidabilità ticale a movimentazione elettrica pre- che la macchina è capace di garantire, leva da un magazzino di accumulo la ma soprattutto nelle stesse condizioguarnizione in cui dovrà essere inseri- ni di sicurezza che il manipolatore è in to l’anello e la colloca su una pinza di grado di offrire. centraggio che provvede poi a portarla Gli automatismi - precisi, calibrati e nella zona di montaggio. Contempora- coordinati – che eseguono le varie openeamente, una slitta orizzontale prele- razioni esprimono da soli i vantaggi otva l’anello di plastica da inserire nella tenibili con l’inseritore, come anche con guarnizione di gomma e lo colloca sot- gli altri sistemi descritti, e rappresentato una pinza di presa il cui intervento no una conferma dell’alto livello tecnodà inizio a tutta una serie di automati- logico raggiunto dalle apparecchiature smi nei quali sono coinvolte altre com- e dai macchinari che Delia propone e ponenti della macchina che portano al presenta nel settore dello stampaggio pezzo finito: un disco spintore solleva della gomma.
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Presse a iniezione e stampi
Quando la collaborazione vuol dire sinergia di Giuseppe Cantalupo
All’inizio dell’anno REP Italiana, di Druento, Torino, e Tecnistamp, di Corte Franca, Brescia, hanno firmato un accordo di collaborazione in forza del quale l’azienda torinese ha affidato in locazione a quella bresciana una pressa verticale per lo stampaggio a iniezione della gomma. I vantaggi: Tecnistamp ha la possibilità di provare direttamente in casa gli stampi che produce e REP quella di fornire ai clienti macchine complete di stampi già testate.
C
ollaborare vuol dire mettere in comune con altri le proprie conoscenze per realizzare un progetto nel quale confluiscono le capacità tecniche delle singole parti, producendo un risultato superiore a quello della semplice somma delle esperienze separate. È quello che si chiama effetto sinergico ed è, appunto, quello che hanno fatto all’inizio dell’anno REP Italiana e Tecnistamp. La macchina concessa in locazione è una pressa verticale con forza di chiusura di 400 ton e unità di iniezione da 3850 cc, a 2000 bar. Grazie all’accordo tra le due società, Tecnistamp potrà testare gli stampi prodotti prima della consegna ai clienti, e REP, a sua volta, avrà la possibilità di disporre di un produttore di stampi referenziato e proporre alla clientela soluzioni produttive ‘chiavi in mano’ (pressa + stampo) testate. La casa torinese opera dal 1971 come filiale italiana della REP International con compiti di assistenza tecnica e ricambistica post-vendita nel campo delle presse per lo stampaggio a iniezione della gomma. Ma la casa madre affonda le sue radici in un passato ben lontano. È interessante darvi uno sguardo, anche se necessariamente breve.
Roberto Sandrone (a destra) e Giovanni Zanini davanti alla pressa REP affidata in locazione a Tecnistamp.
DALL’AVIAZIONE ALL’INIEZIONE La REP è stata fondata nel 1907 dal francese Robert Esnault Pelterie, un pioniere dell’aviazione, e la sigla, derivata dal nome del fondatore, inizialmente indicava un modello di aeroplano. Poi, la società rivolse la sua attenzione al settore metallurgico. Ben presto, però, REP colse l’importanza sempre crescente che nel perio-
do post-bellico andavano assumendo i polimeri, quelli elastomerici in particolare, e decise di specializzarsi nella tecnologia dello stampaggio a iniezione. È del 1948 la produzione della prima pressa per lo stampaggio della plastica con questa tecnologia. Nel 1961 l’azienda incomincia a sviluppare e orientare la sua attività produttiva più specificamente verso la
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Presse a iniezione e stampi
gomma, e nel 1964 lancia la prima serie di macchine verticali per lo stampaggio di questo materiale. Da quell’anno in poi è tutto un susseguirsi di innovazioni tecnologiche che si concretizzano in modelli di presse che via via vengono lanciati con successo sul mercato. La gamma prodotti REP presenta un’offerta multilivello, con macchine capaci di ottimizzare ogni aspetto tecnico delle prestazioni in entrambe le configurazioni, verticale e orizzontale. Le presse, giunte alla nona generazione, sono a struttura modulare e progettate per soddisfare ogni esigenza di cicli di stampaggio per la produzione dei più diversi tipi di articoli con tipologie diverse di mescole. Soddisfano, in altre parole, le esigenze di oggi in previsione dell’evoluzione di domani. Le presse verticali hanno una forza di chiusura da 50 a 800 ton e capacità di iniezione da 125 a 8500 cc. A questa famiglia appartiene anche il modello compatto CMS (Compact Multi-Station). È una pressa a 4 stazioni per lo stampaggio della gomma a iniezione: - una stazione di iniezione da 155 ton - due stazioni di vulcanizzazione da 50 ton - una stazione di scarico e rappresenta la proposta REP per una grande produttività col massimo di
efficienza, come dimostrano, tra gli altri vantaggi, l’automazione molto semplice e il cambio stampi rapido. Le presse orizzontali sono dotate di una forza di chiusura da 190 a 300 ton e di un gruppo iniezione da 400 a 2000 cc. Sono studiate e progettate per la produzione di articoli tecnici di forma semplice, con scarico automatico per caduta. Ampia e articolata la rete internazionale di vendita e assistenza postvendita della società, che oltre alla sede di Corbas (Lione), Francia, ha filiali in Germania (a Wald-Michelbach), negli USA (a Bartlett - Illinois), in Brasile (a San Paolo), in Cina (a Pechino) e, naturalmente, in Italia. Della REP Italiana, ubicata a Druento, Torino, è Responsabile Commerciale Roberto Sandrone, che con soddisfazione dichiara: “A oggi sono state vendute in Italia circa un migliaio di presse, principalmente di tipo verticale, e abbiamo anche consegnato un buon numero di progetti ‘chiavi in mano’ ai nostri clienti”. Punti di forza di queste macchine sono la semplicità costruttiva e la facilità d’uso, non disgiunte da una grande versatilità. Caratteristica, quest’ultima, non di poco conto, perché è quella che permette all’utilizzatore di risolvere rapidamente sia esigenze produttive diverse che esigenze di
manutenzione. E appunto nel contesto dell’offerta ai clienti di un sevizio di alto livello in termini di qualità, efficienza e tecnologia si inquadra l’accordo firmato da Sandrone con Tecnistamp.
Tecnistamp È un’azienda meccanica di Corte Franca, Brescia, che dal 1982 progetta e costruisce stampi per guarnizioni e articoli in gomma, plastica e termoplastica prevalentemente per i settori auto, elettrodomestici e casalinghi dei mercati Italia e Europa. Sono pezzi di precisione che la società costruisce e collauda in conformità con le norme previste dal Sistema di Qualità Aziendale. Ma anche sulla base di accordi con la clientela, affinché questi prodotti soddisfino pienamente le aspettative degli utilizzatori a fronte di ogni tipo di esigenza, tecnica, qualitativa, economica. REP Italiana–Tecnistamp, quindi. Un binomio che esprime la simbiosi giusta dell’esperienza nel settore dell’iniezione della gomma con la specializzazione dello stampista, entrambe ad alto livello di professionalità. L’azienda di Druento sarà presente anche all’edizione di quest’anno del PLAST di Milano, nell’area RUBBER 2012, e nel suo stand ospiterà anche Tecnistamp. Naturalmente.
L'INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA Periodico mensile di informazione tecnica ed economica 596 594592592591
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DEGLI ELASTOMERI EDEGLI DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI - NUMERO 10- NUMERO MENSILE DEGLI MENSILE ELASTOMERI MENSILE E DEGLI MENSILE DEGLI ALTRI ELASTOMERI POLIMERI MENSILE ELASTOMERI RESILIENTI EDEGLI DEGLI ELASTOMERI ALTRI E DEGLI POLIMERI ALTRI E DEGLI POLIMERI RESILIENTI ALTRI MARzO RESILIENTI POLIMERI 2012DICEMBRE RESILIENTI - NUMERO2011 2 OTTOBRE OTTOBRE 2011 SETTEMBRE 2011 - NUMERO 8 2011 8- NUMERO 7
Mensile - Spediz. in abb. postale - 45% - Art. 2, comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano - ISSN 0019-7556
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INNOVAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE
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Bridgestone: un progetto sul guayule
1,2 miliardi di investimenti per la joint venture Polimeri Europa/Novamont
otrebbe essere una svolta decisiva. Bridgestone Corporation ha annunciato all’inizio di marzo un progetto di ricerca finalizzato allo sviluppo negli Stati Uniti della pianta del guayule come fonte praticabile e rinnovabile di gomma naturale di alta qualità in alternativa alla pianta di hevea. Il guayule è un arbusto perenne che cresce spontaneo nelle regioni sud-occidentali degli USA e nel Messico settentrionale, quindi in aree anche desertiche e non circoscritte come quelle della hevea. Dalla corteccia e dalle radici si ricava gomma naturale di qualità praticamente identica a quella della pianta attualmente coltivata soprattutto nei climi sud tropicali dell’Asia di sud-est. Il progetto sarà portato avanti, con il supporto della casa madre, dalla Bridgestone Americas Tire Operations (BATO) che procederà alla localizzazione ed all’avvio di un impianto pilota utilizzando le risorse del proprio centro di ricerca e tecnologia e del centro di ricerca di Akron. In queste strutture saranno impiegati esperti sia delle tecniche di coltivazione che di quelle della produzione di gomma. Bridgestone si propone di arrivare alla localizzazione e all’avvio della costruzione dell’impianto verso la fine di questo anno e di renderlo pienamente operativo nel 2014. La produzione sperimentale di gomma è prevista per il 2015.
ella riunione di metà febbraio del Consiglio di amministrazione di Eni dedicata all’esame del preconsuntivo 2011 è stato messo in evidenza come “ la Polimeri Europa con il progetto ‘chimica verde’ di Porto Torres ha avviato una strategia di rilancio che punta a conseguire l’equilibrio economico nel medio termine grazie alla progressiva riduzione del peso dei business commodity a beneficio della crescita in segmenti di nicchia e produzioni innovative”. Nello stesso contesto è stato ricordato che nel giugno scorso Eni, tramite la controllata Polimeri Europa, e Novamont s.p.a. “hanno firmato un protocollo d’intesa per la riconversione del sito Eni di Porto Torres in un polo di ‘chimica verde’ destinato alla produzione di plastiche e altri prodotti petrolchimici biodegradabili (bio-lubrificanti, bio-additivi) per i quali si prevedono significativi tassi di crescita nel medio-lungo termine. Tali prodotti saranno ottenuti, attraverso una catena
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produttiva integrata, a partire da materie prime rinnovabili di origine vegetale. Novamont contribuirà alla joint venture fornendo le tecnologie e il proprio know-how nella chimica verde, mentre Eni metterà a disposizione il sito, le infrastrutture e il personale qualificato, nonché la propria esperienza industriale, tecnico-ingegneristica e commerciale nel settore petrolchimico. Nell’ambito di tale progetto, Eni ha in programma di realizzare una centrale elettrica a biomasse e di eseguire interventi di bonifica e risanamento ambientale”. Il nome della società congiunta è Matrìca. Questi progetti comporteranno un investimento complessivo di circa 1,2 miliardi di euro che sarà sostenuto in via diretta o tramite la joint venture nel periodo 2011-2016. Il Consiglio di Amministrazione ha comunicato che nel 2011 l’utile operativo di Eni è stato di 17, 97 miliardi di euro (+4%) e l’utile netto di 6,89 miliardi (+9%).
Allo studio etanolo dalle alghe
D
ue società attive nel campo della bio-innovazione, la Novozymes e la Sea6 Energy, hanno stretto un accordo per una ricerca congiunta di un processo di produzione di biocarburanti dalle alghe. La ricerca è diretta a trasformare i carboidrati presenti nelle alghe in zucchero che può poi essere fermentato per produrre etanolo per carburanti, prodotti chimici, oltre che proteine alimentari e fertilizzanti per vegetale. Novozymes ha recentemente annunciato di aver messo a punto un enzima (si chiama Cellic CTec3) che agisce 1,5 volte più efficacemente dei tipi precedente. Da segnalare anche l’accordo
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intervenuto tra Dupont e NexSteppe (un’azienda impegnata sul terreno dei biocarburanti, della bioenergia e delle materie prime rinnovabili) per la ricerca nel campo delle rinnovabili, partendo da ibridi di sorgo dolce e ad alto contenuto di biomassa.
media partner
INNOVAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE
I pneumatici verdi sono quelli che crescono di più
“C
on un incremento annuale del 10% i ‘green tires’ a risparmio energetico sono il segmento più vivace del mercato del pneumatico”. Lo ha detto al Tire Technology Expo di Colonia Ron Commander, responsabile della business unit gomma butilica di Lanxess. La stessa fonte indica nella misura del 14% il tasso di crescita dei pneumatici verdi nel mercato asiatico.
Secondo i dirigenti della multinazionale tedesca lo sviluppo dei pneumatici a basso consumo e maggiore tutela ambientale sarà fortemente sostenuto dall’introduzione del sistema di etichettatura dei pneumatici già in atto in Giappone e Corea e operativo in Europa in novembre. Si ritiene che Brasile, Cina e Stati Uniti seguiranno nei prossimi anni.
Recupero dei PFU: varato il codice etico di Federpneus
N
el gennaio scorso il Consiglio di amministrazione di Ecopneus ha approvato due documenti destinati a incidere in modo significativo sull’operato quotidiano della società consortile. Il Modello di organizzazione, gestione e controllo rappresenta un complesso organico di principi, regole, disposizioni e schemi organizzativi, funzionale alla realizzazione e alla diligente applicazione di
un sistema di controllo e monitoraggio delle attività sensibili al fine di prevenire i reati previsti dalle disposizioni di legge. Il Codice etico è un insieme di regole comportamentali, valori e principi che rappresentano lo standard di comportamento cui gli amministratori, i sindaci, i dipendenti, i consulenti e i partners di Ecopneus devono uniformarsi nella conduzione delle proprie attività.
Il 20% della chimica sarà bio
S
econdo uno studio effettuato da McKinsey Global Institute, il mercato dei prodotti chimici e farmaceutici realizzati con materie prime rinnovabili raggiungerà nel 2020 un valore tra i 154 e i 300 miliardi di euro. Nel giro di
dieci anni, sostengono alcuni manager interessati, almeno il 20% dell’industria chimica non dipenderà più dal petrolio. Per dare una immagine visiva delle trasformazioni in atto riproduciamo lo schema preparato dalla società americana Gevo, una delle protagoniste di queste trasformazioni, la quale dice che il suo isobutanolo è chimicamente equivalente a quello ottenuto da materie prime petrolifere, salvo il fatto che è prodotto dalla fermentazione di fonti rinnovabili.
Espansi per le pale eoliche
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n marzo la Basf ha annunciato un accordo con B.C. Foam, azienda italiana di Volpiano, per l’acquisizione del ramo d’azienda che produce schiume di PET, inclusi gli impianti di produzione, i brevetti e i diritti di proprietà industriale. Il valore della transazione non è stato comunicato. Si tratta di schiume che offrono una elevata resistenza termica, un’eccellente resistenza alle sostanze chimiche, sono riciclabili al 100% e trovano vasto impiego oltre che nelle pale eoliche anche nei settori nautico, automobilistico e aeronautico.
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MIXING SHOW
Un nuovo centro tecnico per la mescolazione della gomma di Giuseppe Cantalupo
Inaugurato da HF MIXING GROUP a Freudenberg un nuovo centro tecnico dedicato allo sviluppo della tecnologia della compoundazione della gomma. La struttura è l’espressione del più alto livello raggiunto dalla tecnica moderna in questo settore e sorge con l’intento di sviluppare lavori orientati al futuro nell’ambito di rapporti più stretti e costruttivi con i clienti.
H
F MIXING GROUP, il gruppo internazionale leader nella produzione di mescolatori per la gomma di proprietà di L. Possehl & Co. mbH di Lubecca, lo scorso mese di febbraio ha aperto a Freudenberg, dove ha sede, una nuova struttura centrale finalizzata, fondamentalmente, allo sviluppo di attività di supporto alla clientela. Il management aziendale non nasconde la sua soddisfazione per il risultato raggiunto. Perché l’inaugurazione ha significato, per il gruppo, l’inizio di un altro importante capitolo nella storia della sua crescita: la realizzazione di un punto unico di lancio di proposte per i clienti e il mercato. Lo ha detto, nel corso della cerimonia inaugurale del ‘Mixing Show’, il Managing Director Dr Andreas Limper, che così ha proseguito: “…Siamo anche lieti del fatto che l’ampio investimento in questa ubicazione servita da infrastrutture ottimali sul piano dei collegamenti e dei trasporti abbia raggiunto un risultato di alto livello tecnico…”. Il nuovo centro si estende su una superficie di 700 mq circa e consente al gruppo tedesco di più che raddoppiare
L’intervento di C. Rüter, della Hexpol Compounding durante l’inaugurazione del centro tecnico.
la sua capacità funzionale. Un vantaggio rilevante, questo, per un produttore di mescolatori compenetranti e tangenziali progettati e realizzati per il settore degli articoli tecnici e per l’industria dei pneumatici con lo sguardo rivolto al futuro.
TECNOLOGIA E AUTOMAZIONE AL SERVIZIO DEI CLIENTI È il programma d’azione del centro: fornire un maggiore sostegno alla clientela nella realizzazione di nuovi proget-
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ti. Più specificamente, nelle fasi di produzione e lavorazione delle mescole. Nella nuova struttura i clienti avranno la più ampia possibilità di simulare con le macchine della casa di Freudenberg le condizioni reali di produzione, sfruttando le ultime novità tecnologiche e di automazione messe a punto dal gruppo. “…Il fatto che qui le linee siano dotate delle ultime soluzioni di automazione fa sì che le condizioni per eseguire test di laboratorio o prove rea-
MIXING SHOW
HF MIXING GROUP - storia di un successo HF MIXING GROUP - proprietà al 100% di L. Possehl & Co. mbH di Lubecca - è un gruppo internazionale di società, leader nella produzione di mixer compenetranti e tangenziali che trovano impiego nell’industria degli articoli tecnici in gomma e nell’industria dei pneumatici. Ha i siti principali a Freudenberg (Germania), Rochdale (Gran Bretagna), Ansonia (USA), Castellanza (Italia) e Topeka (USA), e oltre a questi gestisce anche una rete commerciale e di assistenza tecnica su scala mondiale. È sorto all’inizio del 2010 con l’integrazione delle società Harburg-Freudenberger Maschinenbau GmbH, Pomini Rubber & Plastics srl e Farrel Ltd, e produce i seguenti macchinari, distribuiti tra le diverse società:
mixer compenetranti e tangenziali estrusori monovite e bivite mulini miscelatori ad alta prestazione taglierine per strisce di gomma taglierine idrauliche per balle di gomma sistemi di controllo e automazione mixer e mulini da laboratorio linee complete di compoundazione
listiche di produzione siano quelle ottimali….” - ha detto, infatti, Andreas Limper - . E con qualunque tipo di mixer, sia compenetrante che tangenziale.
NON SOLO PROVE, MA ANCHE CORSI DI ADDESTRAMENTO
Un momento del Mixing Show.
L'internal mixer IM45E (a sinistra) e il Mixing mill 550x1500.
Nel suo discorso ai partecipanti all’evento Limper ha tenuto a sottolineare un altro grande vantaggio offerto dalla nuova realtà tecnica di Freudenberg. E cioè che il centro è strutturato per ospitare anche corsi di addestramento e consulenze tecniche a un livello di efficienza nettamente superiore a quello consentito dalla struttura precedente. Il cliente, in altre parole, da qualunque parte del mondo provenga, toccherà con mano l’ampia disponibilità di servizi e di alternative tecniche che il centro è in grado di offrire e potrà sperimentare i benefici di una più stretta e fattiva collaborazione con il suo fornitore. Tutto questo servirà anche a sottolineare che il nuovo centro di HF MIXING GROUP occupa di sicuro una “eccellente posizione competitiva nell’industria” – dice Limper - , per la sua capacità di realizzare e rendere disponibile la più avanzata tecnologia nel campo della mescolazione della gomma.
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Macchine ausiliarie
Una giovane azienda in brillante crescita di a.d.p.
Così come l’Araba Fenice rinasce dalle sue ceneri, PumaTech nasce dalle nobili ceneri di una nostra vecchia conoscenza del settore gomma: “Pugno” - società che ha operato per oltre mezzo secolo all’interno del comparto proponendo macchinari ausiliari per l’industria della gomma. Ora tale eredità è passata alla giovane PumaTech che attraverso i suoi soci fondatori (siamo nell’estate del 2009) si propone con rinnovata energia, nuove idee e innovazione tecnologica per affrontare le difficili sfide provenienti da un mercato globale sempre più competitivo.
L’INIZIO I fondatori/soci di PumaTech decidono di affrontare tale avventura dopo la crisi e conseguente chiusura dell’italiana Pugno, trasformando, in tal modo, in opportunità l’evento negativo vissuto dalla vecchia società. Il valore aggiunto di PumaTech è, in sostanza, dovuto al consolidato Know-How dei soci fondatori maturato in Pugno unito alla loro intraprendenza imprenditoriale. La conoscenza e la capacità di utilizzazione delle nuove tecnologie sono state impiegate sulla serie di macchine destinate all’industria della gomma, senza rinunciare all’inventiva di creare nuove tipologie per meglio soddisfare le evolute esigenze del comparto di riferimento.
PumaTech oggi A circa tre anni dalla fondazione, PumaTech è riuscita a creare un suo catalogo macchine destinate al settore con un proprio marchio e soprattutto con l’introduzione di sistemi innovativi che hanno permesso di ottenere macchine con una maggiore efficienza operativa, quindi produttiva, unita ad una maggiore costanza qualitativa nel trattamento dei materiali. PumaTech,
L’impianto di Sbavatura e Vibrovagliatura PumaCryo490.
grazie a questa nuova serie di apparecchiature, ha implementato l’area di business operando non solo in Italia ma soprattutto in Europa e non solo. Questo è indubbiamente un esempio di capacità imprenditoriale, quando si uniscono il know-how storico di un settore specifico con l’aggiornamento tecnologico di sistemi avanzati che consentono di valorizzare tipologie di macchine già in uso precedentemente.
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Inoltre, PumaTech è in grado di progettare interamente macchine su esigenze del cliente allo scopo di soddisfare le specifiche operative del suo ciclo produttivo. Questa capacità progettuale di PumaTech ha consentito quindi non solo di valorizzare le macchine standard ideate a suo tempo da Pugno, ma addirittura di renderle più competitive anche a livello internazionale per l’alto contenuto tecnologico e di efficienza operativa.
Macchine ausiliarie
LE MACCHINE Impianti di sbavatura e vibrovagliatura Tutti i modelli sono caratterizzati dall’abbinamento delle sbavatrici con i vibrovagli completati dagli elementi necessari per l’unione dei due tipi di macchine. I modelli proposti da Pumatech sono: - PumaCryo180700 composto da sbavatrice ad azoto liquido modello PumaCryo180, da vibrovaglio modello PumaVib700 completo di due reti in acciaio inox e da scala e basamento per l’unione delle due macchine; - PumaCryo240700 composto da sbavatrice ad azoto liquido modello PumaCryo240, da vibrovaglio modello PumaVib700 completo di due reti in
zione con micro di sicurezza, manuale di istruzione e certificato di conformità alle normative europee.
Sbavatrice criogenica I modelli proposti (PumaCryo180, 240 e 400) sono sbavatrici ad azoto liquido con tamburo ottagonale a doppia parete in acciaio inox opportunamente coibentato. La rotazione del tamburo viene effettuata tramite un moto-riduttore comandato da un inverter digitale. L’iniezione dell’azoto all’interno del tamburo è controllata da un’elettrovalvola progettata specificatamente per applicazioni criogeniche completa di dispositivo di sicurezza a noma CE. L’apparecchiatura di comando comprende: timer digitale per l’impostazione della durata del ciclo, termoregolatore digitale per il settaggio delle temperature di ciclo, manopola per la regolazione della velocità di rotazione del tamburo e relativo display visualizzatore del numero di giri/min. Le caratteristiche tecniche dei modelli
La Sbavatrice Criogenica PumaCryo.
di carico di circa 170 litri per il modello 400. Tutti i modelli sono corredati di termoregolazione digitale per l’impostazione delle temperature di lavoro fino a -150°C, timer digitale per l’impostazione del tempo ciclo, velocità del tamburo variabile da 5 a 45 rpm mediante inverter e visualizzatore giri, potenza motore da 1.5 HP a 4 HP in funzione del modello, alimentazione 400V. A/C 3 fasi con neutro e terra. Tutti i modelli sono completi di sistemi di protezione con micro di sicurezza, manuale di istruzione e certificato di conformità alle normative europee.
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acciaio inox e da scala e basamento per l’unione delle due macchine; - PumaCryo400900 composto da sbavatrice ad azoto liquido modello PumaCryo400, da vibrovaglio modello PumaVib900 completo di due reti in acciaio inox e da scala e basamento per l’unione delle due macchine. Tutti i modelli sono completi di sistemi di prote-
proposti si possono riassumere nel seguente modo. Tamburo a 8 lati con doppia parete in acciaio inossidabile. Le dimensioni interne variano da 800X400mm con capacità di carico di circa 60 litri per il modello 180, 800X600 mm e capacità di carico pari a circa 90 litri per il modello 240 e, infine, di 800X800 con capacità
La macchina PumaCut300 è stata realizzata per tagliare balle di gomma naturale e/o sintetica ed è provvista di: nastrotrasportatore d’ingresso lungo 1000 mm (sono disponibili qualsiasi misure su richiesta), timer digitale per l’avanzamento del materiale, impianto oleo-dinamico con elettrovalvole Bosch e centralina da 80 litri integrata nel basamento, dispositivo pneumatico per mantenere ferma la gomma durante il taglio, lama e batti-lama in acciaio speciale opportunamente temprato e rettificato. Le caratteristiche tecniche: potenza di taglio pari a circa 14 tons, sezio-
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Macchine ausiliarie
ne di taglio fino a 750 mm con altezza max di 300mm, potenza motore centralina di 4KW. Il modello PumaCut300D ha le stesse caratteristiche della PumaCut300 ma è provvista di PLC, Encoder, inverter e pannello operatore, in modo da poter tagliare fette di gomma di qualsiasi lunghezza con elevata precisione. Vale la pena ricordare che questa tipologia di apparecchiatura è operativa presso gli stabilimenti di Bosch, Bridgestone, Continental, Dayco, Datwyler, Goodyear, Kleber, Marangoni, Michelin, Pirelli. Tutte le macchine sono complete di sistemi di protezione di sicurezza con micro-switches, manuale di istruzione in accordo con le vigenti normative europee.
Granigliatrice PumaJet Granigliatrice a tamburo girevole per la sbavatura con azoto liquido di piccoli pezzi, O-Ring, membrane in gomma ecc. Le caratteristiche principali della macchina sono:
- il raffreddamento delle bave avviene polverizzando l’azoto liquido indirettamente sul carico; - i granuli di materiale plastico non abrasivo vengono proiettati da una turbina, a velocità variabile, sui pezzi in gomma in modo uniforme senza rovinarli; - i pezzi vengono caricati in un tamburo orizzontale in acciaio inox forato, per permettere ai granuli di uscire e migliorare la sbavatura; - il tamburo, montato su guide, esce totalmente per permettere un facile carico e scarico del materiale; i pezzi sbavati vengono scaricati direttamente su un dispositivo vibrante, che separa le impurità residue dai pezzi sbavati; - la velocità della turbina, la velocità del tamburo e la regolazione della temperatura sono comandati in automatico da PLC e inverter. Caratteristiche Tecniche: capacità utile di carico da 6 a 8 litri, velocità di rotazione tamburo da 6 a 20 rpm con moto-variatore, temperatura minima di lavoro pari a -150°C, tensione di alimentazione 400 V a 50 Hz, velocità coclea variabile mediante inverter Omron da 900 a 1400 rpm, velocità turbina variabile mediante inverter Omron da 3000 a 7000 rpm. Tutte le macchine sono complete di sistemi di protezione di sicurezza a norme, manuale di istruzione e certificato di conformità in accordo con le vigenti normative europee.
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La PumaTalc è una macchina che permette la talcatura di un foglio di gomma in maniera continua ed omogenea. Per evitare la fuori uscita di talco dall’interno, la macchina è stata concepita per lavorare in depressione con un sistema di doppia camera e un filtro aspiratore, ciò
garantisce la pulizia dell’ambiente circostante. Il filtro è facilmente estraibile per permettere una semplice e veloce manutenzione, ed è, inoltre, auto-pulente pneumaticamente. Dalla vasca di raccolta, il trasporto della polvere è realizzato con una turbina ad alta velocità attraverso dei condotti flessibili (la cui superficie interna è liscia per evitare il blocco della polvere). Non è necessaria nessuna alimentazione esterna del talco, in quanto quest’ultimo circola all’interno della macchina in maniera continua grazie all’utilizzo di un agitatore costruito interamente in acciaio inox. La quantità di polvere da depositare sulla gomma è uniforme e può essere variata mediante l’utilizzo di un potenziometro. La struttura della PumaTalc è realizzata completamente in acciaio inox. L’interno della macchina è facilmente accessibile tramite sportelli e pannelli laterali. L’apertura/chiusura del coperchio (dotato di micro-switch di sicurezza) è agevolata dall’utilizzo di due pistoni a gas. La macchina è dotata di un rullo d’ingresso e di un rullo di uscita per aiutare l’avanzamento del materiale.
L’ASSISTENZA TECNICA L’attività di assistenza tecnica di PumaTech prevede anche un pacchetto qualità che consiste nell’effettuare un programma di assistenza tecnica periodica (su richiesta del cliente) atto a garantire elevati standard qualitativi di efficienza produttiva. Tale situazione è sempre consigliata per prevenire rotture accidentali, anche se rare, o fermi macchina per usura naturale di qualche componente soggetto a ricambio periodico. In questo senso una manutenzione programmata evita il verificarsi di tali fenomeni a tutto vantaggio della produttività nonché della qualità. In mancanza di contratto di manutenzione programmata, PumaTech garantisce comunque tempi d’intervento nell’arco delle 24 ore fino ad un massimo di 72 ore (dipende dalla distanza geografica e dall’entità del guasto) direttamente sul sito del cliente.
Macchine ausiliarie
La Talcatrice PumaTalc350.
Un altro tipo d’intervento riguarda l’assistenza tecnica garantita sul parco macchine esistente e proveniente dalla produzione “Pugno”. Queste macchine di produzione standard, ancora presenti ed operative in molte aziende del comparto gomma, possono continuare ad operare grazie alle conoscenze tecniche del personale PumaTech, maturate nell’azienda precedente, che ne garantisce sia l’assistenza operativa sia la sostituzione di eventuali parti di ricambio. Su richiesta del cliente, PumaTech è anche in grado di effettuare interventi di Upgrade specifico per rendere tali macchine più efficienti.
MERCATI PumaTech, nonostante la giovane età, opera principalmente all’estero: in Europa i mercati maggiormente significativi sono la Germania e Francia, mentre in America del sud il paese d’interesse è il Brasile. Altro paese emergente è attualmente la Turchia, anche se non vanno trascurati altri paesi europei e non. Per quanti riguarda l’Italia, la situazione è altalenante ma rimane comunque un mercato interessante e ulteriormente da sviluppare. In termini di fatturato attualmente il mercato estero assorbe oltre il 60% della capacità produttiva di PumaTech il rimanente 40% è distribuito sul terri-
torio nazionale. Il fatturato ha registrato un incremento significativo di oltre il 20% nel 2011 rispetto all’anno precedente. Per il 2012 si prevede una conferma del 2011 se non addirittura una piccola implementazione.
SVILUPPO FUTURO L’attuale incertezza economica internazionale rende molto difficile prevedere addirittura l’immediato futuro e in special modo in Italia, ma rimane chiaro, per il settore di cui stiamo trattando, che le richieste che arrivano dal mercato (in particolare l’estero) sono orientate a chiedere macchinari sempre più efficienti (in termini di produttività), a basso consumo energetico, di facile operatività e fondamentalmente costruiti sulle specifiche ed esclusive esigenze del cliente. PumaTech in tal senso ha avuto la giusta intuizione poiché si è strutturata in modo tale da poter rispondere a questa esigenza rendendosi capace di progettare non solo macchine standard, ma ogni tipologia di variante e specifica funzione atta a rispondere ai bisogni produttivi del cliente, rendendo ogni macchina unica nel suo genere, in altre parole una costruzione/produzione di macchine “Tailor Made”. Attualmente in PumaTech è in
fase di programmazione produttiva una nuova serie di macchine “talcatrici” che hanno l’obiettivo di migliorare sia il livello di efficienza produttiva ma, soprattutto, di ridurre se non azzerare i problemi legati all’impatto ambientale. L’utilizzo, nel sistema talcatura di mescole e non solo, del talco (una sostanza inorganica in polvere ad alto costo) può creare problemi ambientali quando si diffonde in quantità significative in ambienti operativi, PumaTech, per risolvere questo importante problema, ha inventato un sistema che permette, appunto, di abbattere quasi definitivamente la quantità di talco che può diffondersi nell’ambiente, con il risultato di una migliorata efficienza operativa, di una riduzione del consumo di talco e di un significativo miglioramento ambientale. Questa tipologia di macchine sta suscitando un’importante interesse internazionale e anche nazionale. PumaTech ha in fase di sviluppo un nuovo progetto mirato alla produzione di nuove taglierine per il settore del compound. Presto sapremo di che si tratta. Le risorse attualmente presenti in PumaTech sono cinque più due parttime divisi nelle varie funzioni operative, amministrative e tecniche.
Una osservazione conclusiva Dopo aver ereditato un know-how consolidato proveniente dalla storica società italiana “Pugno” , i soci fondatori, con i nuovi stimoli dettati dalla giovane età, utilizzano tutte le nuove tecnologie oggi in uso da applicare sulle apparecchiature standard con concetti costruttivi tradizionali. Ciò permette di stimolare sempre di più la crescita della nuova società per poter rispondere alle nuove e specifiche esigenze provenienti dal mercato. In tal senso il rapporto fornitorecliente diventa una collaborazione attiva mirata a soddisfare le esigenze operative dei vari cicli produttivi del settore gomma.
aprile 2012 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA |
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TACCUINO Produzione • consumi • mercati
Produzione industriale: il 2012 si apre in negativo
S
egno meno per tutti gli indicatori della produzione industriale italiana nel mese di gennaio: -5% rispetto a gennaio 2011, -2,5% rispetto al precedente mese di dicembre, -1,9 nel trimestre novembre 2011-gennaio 2012 rispetto al trimestre precedente. I dati, diffusi dal’Istat il 9 marzo, indicano un andamento solo lievemente migliore per la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche. Rispetto a gennaio 2011 la flessione è dell’1,9%; gennaio 2012 su dicembre 2011 segna -1,8 e il trimestre novembre ’11-gennaio ’12 segna -1,5% rispetto al trimestre precedente (agosto-ottobre ’11). Anche per i prodotti chimici le cose non vanno bene. La variazione, per i tre valori prima indicati, è di -8,3%, -4,9% e +0,1%. Quanto agli scambi esteri, per gli articoli in gomma, l’Istat segnala una crescita delle esportazioni dell’1,3% in gennaio 2012 rispetto a gennaio 2011. Le importazioni di contro (sempre gennaio su gennaio) sono diminuite del 5,7%. Il saldo positivo del settore è ammontato a gennaio a 359 milioni di euro.
Aumenta dell’8,2% la produzione di GN in Asia
S
econdo i dati forniti dalla Association of Natural Rubber Producing Countries, nel 2011 la produzione dei paesi aderenti all’associazione è ammontata a 10,262 miliardi di tonnellate, l’8,2% in più rispetto all’anno precedente. Per il 2012 la previsione è di arrivare a 10,529 miliardi, con un ulteriore aumento del 2,6%. Alla ANRPC fanno capo undici paesi, tutti asiatici: Cambogia, Cina, Filippine, India, Indonesia, Malaysia, Papua Nuova Guinea, Singapore, Thailandia, Vietnam. Nel complesso si stima che rappresentino circa il 92% dell’intera produzione mondiale.
Sensibile aumento dei prezzi anche nel 2011
I prezzi delle gomme naturali e sintetiche e dei feedstock hanno continuato la
corsa ascendente anche nel 2011, con incrementi del 20/30%. Ecco il quadro che risulta dai dati forniti dall’ISRG. 2009 2010 2011 Prezzi della gomma naturale Europe, TSR20, €/tonn.
1331
2600 3330
SICOM, RSS3, US$/tonn.
2800
4959 6065
SICOM, TSR20, US$/tonn.
1800
3380 4520
Prezzi della gomma sintetica USA SBR Export Value US$/tonn.
1936
2505 3388
Japan SBR Export Value 000 Yen/tonn. 187
222
France SBR Export 1499 Value €/tonn.
1803 2454
258
Altri indicatori Brent Crude oil, US$/barrel
62.3
80.2 110.9
Butadiene, US cent/lb
45.0
84.2 131.8
Dal confronto dei dati si rileva che tra il 2009 e il 2011 per i tre tipi di gomma naturale elencati in tabella l’aumento è stato rispettivamente del 150, del 117 e del 151 per cento; per la sintetica del 75, del 37 e del 68 per cento; per il grezzo del 78 per cento e per il butadiene del 192 per cento.
In maggio il corso di tecnologia del Cerisie
Giuliano Milanese. È destinato ai quadri di aziende che fabbricano o utilizzano articoli in gomma e di aziende che producono o commercializzano macchine e impianti e materie prima e ausiliarie. Il programma prevede lo sviluppo dei seguenti argomenti: caratteristiche e proprietà degli elastomeri e degli ingredienti utilizzati nelle mescolanze; fisica della gomma; materiali di rinforzo; formulazione, sistemi di lavorazione e vulcanizzazione; procedimenti lavorativi e macchine per la lavorazione; analisi chimiche applicate alla gomma; idoneità dei manufatti in gomma a contatti con alimenti; Reach; prove pratiche di laboratorio per mescolanze crude e vulcanizzate. Il termine di iscrizione (1.000 euro per i soci e 1.100 per i non soci) è fissato al 7 maggio. L’indirizzo è lucia.laconi@cerisie.it.
Casumina progetta un impianto di pneumatici nel sud Viet Nam
L
a Southern Rubber Industry JSC (Casumina) ha avviato la costruzione di un impianto di pneumatici auto da 160 milioni di dollari a Binh Duong nel Viet Nam meridionale. Lo stabilimento occuperà una superficie di 70 mila metri quadrati con una capacità di 1 milione di pezzi l’anno. La realizzazione dell’impianto avverrà in tre fasi. Il completamento della prima è previsto per il primo trimestre del 2013 con una capacità annuale di 350 mila unità.
Maxi commessa indiana per Color Service
U
S
i terrà dal 21 al 25 maggio prossimo il Corso di tecnologia della gomma 2012 organizzato da Cerisie srl a San
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no dei maggiori produttori mondiali di pneumatici fuori strada, la indiana Balkrishna Industries Limited (BKT), ha ordinato alla Color Service di Dueville sei impianti per il dosaggio automatico dei prodotti chimici in polvere completi per la creazione del sacchetto e di disinsacco che saranno istallati nella fabbrica di Bhuj nel Gujarat.
TACCUINO
Il costruttore vicentino ha risposto alle esigenze del committente aumentando considerevolmente le prestazioni del progetto ed adeguando anche la progettazione meccanica di alcune componenti. La BKT ha scelto il sistema di Color Service perché consente la rintracciabilità delle ricette, la riproducibilità dei dosaggi e la velocità di produzione, oltre che la sicurezza, l’affidabilità e l’alta produttività. Da sottolineare, da ultimo, che la commessa è stata vinta battendo sul filo di lana la concorrenza cinese.
Piccoli piantatori crescono
L
e Filippine guardano alla gomma naturale come un settore sul quale puntare per lo sviluppo economico del paese. Il progetto, elaborato da Zanorte Palm-Rubber Plantation Inc., prevede di portare a 200 mila ettari la superficie coltivata, dagli attuali 139 mila, e di procedere anche alla lavorazione della gomma in fogli. Come sbocco si mira a coinvolgere in prima istanza l’industria trasformatrice locale, che può contare su nomi come Dunlop, Bridgestone e Yokohama. La produzione attuale (dato 2010) di gomma naturale delle Filippine è di 395 mila tonnellate.
Oltre 72 mila tonn. di PFU gestite nel 2011
T
ra il 7 settembre e il 31 dicembre 2011 sono state raccolte trattate oltre 72 mila tonnellate di pneumatici fuori uso (PFU). In tal modo è stato raggiunto da Ecopneus l’obiettivo fissato dalla legge. Il risultato è stato ottenuto grazie a un impegno che si esprime in alcuni dati: oltre 20 mila punti di generazione di PFU, 31 richieste di prelievo, 21.500 missioni di automezzi effettuate, 90 imprese di raccolta di cui 16 main contractor, 70 impianti frantumazione e valorizzazione. Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus, ha commentato: “Il risultato che abbiamo raggiunto in pochissimi mesi dimostra che esiste una parte di Italia che lavora bene e con impegno, che ha a cuore la tutela ambien-
tale del nostro paese e la salvaguardia della salute di ognuno di noi”.
Al via in settembre i lavori per l’impianto di Nd-PBR di Singapore
L
anxess ha annunciato che i lavori per la costruzione dello stabilimento di gomma polibutadiene al neodimio di Singapore cominceranno l’11 settembre di quest’anno. La capacità è di 140 mila tonnellate all’anno e l’investimento previsto è intorno ai 200 milioni di euro. Il via alla produzione è programmata per la prima metà del 2015. Il butadiene di base sarà fornito dalla Petrochemical Corporation of Singapore Ltd. con la quale il gruppo tedesco ha già sottoscritto un memorandum d’intesa.
Il nuovo impianto di Nd-PBR sorgerà sull’isola di Jurong accanto a quello di gomma butilica ora in costruzione. Sarà completato nei primi mesi del 2013 e comporterà un investimento di 400 milioni di euro.
Vendite oltre 6 miliardi per le macchine tedesche
C
on oltre 6 miliardi di euro di fatturato i costruttori tedeschi di macchine per gomma e materie plastiche hanno battuto nel 2011 il precedente record stabilito nel 2008. Le vendite nel mercato interno sono aumentate del 18% e quelle all’estero del 25% (15% nell’area euro). I principali paesi di esportazione sono stati Stati Uniti, Cina, Russia, Turchia e Corea.
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TACCUINO
Imprese • finanza
2011 anno da record per Brenntag
N
el 2011 le vendite di Brenntag, colosso mondiale nel campo della distribuzione dei prodotti chimici, sono aumentate del 15,4% da 7,65 miliardi a 8,68 miliardi di euro. L’Ebitda è aumentato del 12,2% a 661 milioni di euro (a parità di cambio) e l’utile prima delle imposte a 419,5 milioni (231,8 milioni nel 2010). La società tedesca, che ha la sede principale a Muelheim nella Ruhr, conta nel mondo 400 uffici in 68 paesi e circa 13 mila dipendenti. In Italia la sede principale è a Milano.
Rhein Chemie fornitore dell’anno per i pneumatici
I
l premio “fornitore dell’anno” è stato assegnato a Rhein Chemie nel corso di Tire Technology Expo che si è svolta in febbraio a Colonia. Il riconoscimento è stato decretato da una giuria internazionale composta da esperti dell’industria e della ricerca nel campo dei pneumatici e dell’automotive. La società tedesca, interamente di proprietà di Lanxess, è stata premiata per l’innovazione apportata alla sua gamma prodotti, ottenuta anche attraverso alcune importanti acquisizioni. Tra queste ultime in particolare l’argentina Darmex (agenti di distacco e bladder) e due linee della Flexys (Vocol e Santoweb).
tradurranno in un beneficio di 250 milioni di euro all’anno a partire dal 2014. Nel quadro della concentrazione nei settori considerati strategici, il gruppo belga ha ceduto all’inizio del 2011 la propria quota di partecipazione nella Pipelife, produttrice di sistemi di tubi e condotte in plastica. L’acquirente, per 172 milioni di euro, è l’austriaca Wienerberger.
Kautex apre una sede in Russia
Inaugurato il centro tecnico Wacker in Corea
A
ll’inizio di marzo Wacker Chemie ha inaugurato i suoi nuovi laboratori tecnici e uffici nella Corea del Sud. La nuova sede, che sorge nei pressi della capitale Seul, comprende un centro March 2, 2012 Press Release No. 9 un centro Pageper 4 of 6le di ricerca e sviluppo, applicazioni tecnologiche e strutture Korean brand Lucky Silicone, under which silicone sealants for the per la formazione, sia di base che avanconstruction sector are produced and sold. zata, in materia di siliconi e polimeri.
K
autex Maschinenbau, l’azienda tedesca attiva nel settore delle macchine di estrusione, ha inaugurato in dicembre un ufficio vendite e assistenza tecnica a Mosca. La società (che ha un fatturato di 95 milioni di euro) oltre alla sede centrale di Bonn ha altri tre uffici regionali, in Italia, Cina e Stati Uniti.
L’integrazione di Rhodia in Solvay procede come previsto
L
e vendite del gruppo Solvay nel 2011 sono ammontate a 12,7 miliardi di euro (+14%) e l’Ebitda a 2 miliardi (+11%). La ripartizione per settore è la seguente: Rhodia 49%, chemicals 22%, plastics 29%. Una nota del Consiglio di amministrazione rileva che l’integrazione Rhodia/ Solvay procede secondo i piani. Le sinergie dovute a questa operazione si
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The focus of local R&D in the newly established “Center of Excellence Electronics” will be on silicone products for electronics applications. This will help WACKER to serve the fast-growing demand for high-quality silicones for the electronics industry in Korea and the rest of Asia (photo: Wacker Chemie AG).
TACCUINO
“Dal dire al fare”: premiata Parigi Industry
I
l premio “Dal Dire al Fare. Premio Imprese di Successo 2011”, assegnato dalla Federazione delle industrie meccaniche, è andato a Parigi Industry per la categoria “La migliore prassi per il successo durevole: rispetto delle buone pratiche nella definizione dei fabbisogni formativi”. Scopo del riconoscimento è quello di promuovere l’operato di decisori di successo che hanno saputo distinguersi per aver usato la formazione dei dipendenti per migliorare concretamente la propria competitività. Nel 2011 l’azienda (che ha una produzione di 26 milioni di tubi finiti e un fatturato di 31 milioni di euro con un export pari al 65%) ha investito fortemente in una formazione continua di sicurezza e qualità dei processi oltre a una formazione linguistica diffusa e a una ridefinizione dei ruoli e un opportuno utilizzo di Policy aziendali. I punti di eccellenza della sua attività formativa sono stati l’implementazione del sistema 5S nei reparti produttivi, un primo approccio alla PNL per i manager e il programma DPI (to develop people internationally) per junior area manager.
Maip rappresenta So.F.Ter in Lombardia
D
al mese di aprile la Maip s.r.l. ha assunto la rappresentanza dei prodotti del gruppo So.F.Ter per la Lombardia. L’accordo prevede un allargamento del portafoglio prodotti (oltre gli elastomeri termoplastici già presenti per il Piemonte) che includerà anche i materiali prodotti da So.F.Ter. Tecnopolimeri (ex P-Group di Ferrara) e da Pozzi Plast (Castel Goffredo, MN).
Bridgestone prevede una crescita del 5,3%
materie prime • macchine • prodotti
Una nuova serie di ammortizzatori a campana
L’
americana Avanced antivibration Components ha messo a punto una serie di ammortizzatori a campana concepiti per assorbire colpi e vibrazioni fino a 887 kgf (1956 lbf ). Sono realizzati con una mescola di gomma naturate e SBR in 12 varianti, due con montaggio a quattro fori e dieci con montaggio a due fori. Studiati per impiego sotto compressione (pompe, motori, ventole e altre attrezzature di medio carico) hanno una durezza che va da 45 a 60 +/-5. Il carico statico va da 196 kgf a 887 kgf.
So.F.Ter conferma la fiducia nelle macchine Icma
A
nnunciando di avere potenziato la propria produzione globale di tecnopolimeri per ulteriori 30 mila tonnellate/anno, la So.F.Ter ha sot-
specializzata nella costruzione di macchine per il trattamento della gomma GHIGLIOTTINE PumaCut 300 PumaCut 600 TAGLIASTRISCE PumaCut 570 PumaCut 770 PumaCut 20
PumaCut 300
PRESSE Compressione Iniezione TALCATRICI PumaTalc SBAVATRICI PumaCryo PumaJet
PumaJet
PumaTalc
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er l’anno in corso Bridgestone Corp. prevede una crescita della produzione di pneumatici del 3,3% rispetto al 2011. È un effetto dell’aumento della domanda di secondo equipaggiamento e dello sviluppo del mercato dell’autovettura in Asia. In una nota la società rileva che questo aumento è in linea con una crescita della domanda globale di gomma, sia naturale che sintetica, del 5,8% prevista dall’IRSG.
www.pumatech.it
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tolineato che questo risultato è stato raggiunto con l’acquisto di tre nuove linee di produzione della Icma San Giorgio. Si tratta di tre estrusori bivite co-rotante in grado di lavorare ad elevate portate diversi materiali destinati ai settori strategici dell’automobile e dell’elettrodomestico. L’estrusore è costruito utilizzando acciai antiusura e segue una logica costruttiva modulare garantendo in questo modo una ottimizzazione dei costi di manutenzione delle macchine.
CONVEGNI • fiere • eventi
Il settore automotive al centro di Utech Europe
A
lla mostra e conferenza Utech Europe, che si svolgerà a Maastricht dal 17 al 19 aprile, il principale tema all’or-
dine del giorno saranno i prodotti e le soluzioni più recenti per la produzione di componenti a base di poliuretani per l’industria automobilistica. Tra i gruppi e le società che presenteranno delle relazioni alla conferenza segnaliamo: Basf Polyurethanes, Bayer Material Science, Huntsman.
C A L E N DA R I O 2 0 1 2
sito inter net
1-5 aprile Orlando FL NPE www.npe.org 11-13 aprile San Paolo Expobor Pneushow www.expobor.com.br 11-14 aprile Jakarta Indoplas www.indoplas.com 16-19 aprile Venezia Assemblea IISRP www.iisrp.com 17-18 aprile Aberdeen High Performance Elastomers for Oil & Gas Applications www.polymerconferences.com 17-19 aprile Maastricht Utech Europe www.utecheurope.eu 17-20 aprile Mosca Tires & Rubber www.rubber-expo.ru 17-20 aprile Karlsruhe PaintExpo (painting and coating) ww.paintexpo.de 18-21 aprile Shanghai Chinaplas www.chinaplasonline.com 8-9 maggio Berlino Blowing agents & foaming Conference www.polymerconferences.com 8-11 maggio Jönköping Elmia Polymer www.elmia.se 8-12 maggio Milano Rubber 2012 www.edifis.it / L'Industria della Gomma 8-12 maggio Milano Plast 2012 www.plastonline.org 14-16 maggio Oslo RubberCon 2012 www.internationalrubberconference.org 16-18 maggio Baku Plastex www.plastex.az 21-24 maggio Jeju, Corea International Rubber Conference www.internationalrubberconference.org 21-25 maggio Singapore World Rubber Summit www.rubberstudy.com 22-23 maggio Bruxelles Polymers in Medical Devices www.polymerconferences.com 22-24 maggio Parma SPS/IPC/Drives Italia www.sps-italia.net 24-26 maggio Hanoi Inter Plas Vietnam www.interplasvietnam.com 29 magg.-1° giug. Kielce Plast Pol www.plastpol.targikielce,pl 5-8 giugno Essen Reifen www.reifen-messe,de 5-8 giugno Hanoi Plastic&Rubber Industry Exhibition www.vietnamplas.com 12-14 giugno Stuttgart O&S surface teatments and coating www.ounds-messe.de 13-14 giugno Linz Simposio Engel www.engelglobal.com/it 18-22 giugno Buenos Aires XIV International Plastics Exhibition www.argenplas.com.ar 21-24 giugno Bangkok Inter Plast Thailand www.interplastthailand.com 5-7 luglio Norimberga Deutsche Kautschuk-Tagung www.dkg-rubber.de 25-28 luglio Panama Latin American & Caribbean Tyre Expo www.latintyreexpo.com 13-16 settembre Istanbul Rubber Fair www.tuyap.com.tr 18-20 settembre Cleveland Itec www.itec-tireshow.com 20-22 settembre Tientsin China Injection Moulding www.cimexpo.cn 21-25 settembre Taipei Taipei Plas www,taipeiplas.com.tw 60 | L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA | aprile 2012
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