REPORTAGE DAL K2019 IMPRESA 4.0: CAMBIERÀ? SPECIALE STAMPI
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • dicembre 2019 - numero 10
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SOMMARIO
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
ANNO 62 DICEMBRE N. 10
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA www.industriagomma.it Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Progetto e Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN)
ABBIAMO LETTO
10 RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA MONDOGOMMA
16 PIANO IMPRESA 4.0. CAMBIERÀ? E SE SÌ, COME?
Con la nuova manovra economica e finanziaria il governo pare orientato a modificare il Piano Impresa 4.0 e lo schema di incentivi per chi investe nell’acquisto di macchinari, sistemi e software di nuova generazione. L’idea è sostituire il meccanismo dell’ammortamento con un credito d’imposta, anche per allargare la platea delle aziende beneficiarie
Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it
Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi del Reg.EU 679/2016 l'Editore garantisce la massima riservatezza nell'utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi dell'art. 15 il ricevente ha facoltà di esercitare i suoi diritti fra cui la cancellazione mediante comunicazione scritta a EDIFIS Spa - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima.
L’Industria della Gomma una rivista edita da:
Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
FOCUS
21 REPORTAGE DAL K2019 22 PROSSIMO OBIETTIVO: ECONOMIA CIRCOLARE
Dal 16 al 23 ottobre l’attenzione del settore gomma è stata catalizzata dal K2019, la grande fiera triennale di Düsseldorf, che ha fatto registrare nuovi record di presenze (oltre 224.000), di espositori (3.333) e di nazioni rappresentate (ben 63). Ecco i temi emersi nel corso della rassegna
30 MATERIE PRIME: VERSO SOLUZIONI SEMPRE PIÙ “SU MISURA”
La proposta di materie prime si caratterizza sempre più verso lo sviluppo di prodotti speciali, formulati su misura e ad alto valore aggiunto, che mirano contemporaneamente a ridurre l’impatto sull’ambiente e a un impiego in settori emergenti, come la mobilità elettrica.
34 L’INNOVAZIONE ARRIVA SOPRATTUTTO DAI PRODUTTORI DI MACCHINE
Alla scoperta delle novità tecnologiche in fatto di macchinari emerse durante il K2019: presse a iniezione, soluzioni per la mescolazione e il dosaggio, sistemi per il controllo della qualità e per il laboratorio
“Ciao, sono Silvia, lavoro nell’ ufficio export di OCS Team da 7 anni. Il mio obiettivo nella vita e nel lavoro è quello di migliorare costantemente. La mia massima è : Mai mollare!”
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SOMMARIO
ANNO 62 DICEMBRE N. 10
RASSEGNA STAMPI
43 VERSO UN 2020 RICCO DI SFIDE Le ultime novità da parte dei principali produttori italiani
di stampi per lo stampaggio a iniezione Alfa Stampi Bettoni Meccanica Bonardi Stampi Franciacorta Stampi NCN technology
O.C.S. OR.P. Stampi Rabbi Claudio Tecnistamp
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DALLE AZIENDE
54 CAMBIAMENTI PER UNA PRODUZIONE PIÙ RAPIDA ED EFFICIENTE
Importanti cambiamenti alla Cromatura Cristofoletti di Cazzago San Martino, Brescia, aprono le porte a un’organizzazione del lavoro più efficiente e a un aumento della produttività dell’azienda e consentono di offrire un servizio più rapido alla clientela del settore gomma
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58 GIOVANI, MA RICCHI DI ESPERIENZA NELL’INCISIONE LASER
Orobica Laser di Ardesio, Bergamo, è nata nel 2014 e in appena cinque anni ha già raggiunto un’ottima fama sul mercato dell’incisione laser degli stampi grazie ad una esperienza ultraventennale nel settore posseduta dai suoi fondatori
62 IL TACCUINO
• La sicurezza informatica al centro degli investimenti delle PMI italiane • Aperte le iscrizioni per le aziende che vogliono esporre al Plast 2021 • È uscita l’edizione 2019 del Worldwide Rubber Statistics • La pressa per silicone di Presma
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63 CALENDARIO DELLE FIERE DI TUTTO IL MONDO 64 INDICE DELL'ANNO
76 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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Rassegna della stampa tecnica estera www.tiretechnologyinternational.com | APRIL 2012
INTERVIEWS
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EXPO REVIE
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Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets
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M. van Duin, G. van Zandvoort, M.A. Grima, HPE Innovation, Arlanxeo Elastomers, Geleen (The Netherlands) - email: martin.vanduin@ arlanxeo.com - KGK n. 6/2019, pag. 28-35.
L’
introduzione dello studio, lunga ben tre pagine, si apre parlando diffusamente dell’EPDM in generale, sottolineandone i vantaggi, rispetto alle gomme polidieniche (SBR, NBR etc.), in termini di resistenza agli agenti atmosferici (ossigeno, ozono, calore e raggi UV), resistenza a prodotti chimici polari e sistemi acquosi, accettazione di alti livelli di olio minerale (paraffinico e bianco) e cariche, con conseguente risparmio economico sulle mescole: tutte queste caratteristiche fanno dell’EPDM la quarta gomma al mondo in volume di consumo e la prima delle gomme non-pneumatico. Uno dei modi evidenti di sfruttare il potenziale economico delle mescole in EPDM è quello di aumentare il peso 10
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers
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Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain
molecolare (o viscosità Mooney), anche se un più alto phr totale comporta maggiore quantità inglobata di olio e cariche e, di conseguenza, peggiori prestazioni della gomma, con minore carico di rottura e più elevato compression set. Tradizionalmente gli elastomeri EPDM commerciali hanno viscosità a 125° C fino a 90 MU (Mooney Units). Spiegate le diverse casistiche di aumento di viscosità, con citazione di vari tipi di Keltan, relativamente al fatto che polimeri con alte prestazioni portano a manufatti costosi, lo studio introduce la messa a punto del Keltan 13561C, intesa ad ottenere un ottimo bilanciamento fra prestazioni e costi della mescola, così che si ottenga un phr totale molto superiore a 450 per avere sia una mescola economica che prestazione tecnica. Dopo avere illustrato il case history della collaborazione fra gli stabilimenti Arlanxeo di Changzhou (Cina) e Geleen (Olanda), al fine di ottenere il Keltan 13561C per la produzione di guarnizioni auto solide, con durezza inferiore a 80 Sh A, in accordo con il capito-
lato Volkswagen TL52704-B, lo studio affronta la parte sperimentale, corredata da una tabella che riporta le formulazioni delle mescole prese in esame con 400, 500 e 600 phr totali, illustrandone processo produttivo e caratterizzazione. Corposa la parte risultati e discussione, che descrive in dettaglio le mescole esaminate e i relativi vulcanizzati con le variazioni, in particolare, di caratteristiche di vulcanizzazione, durezza, carico di rottura e compression set in relazione al capitolato Volkswagen. Tutto il lavoro svolto fino a questo punto si concretizza nell’identificazione della struttura ideale della nuova EPDM ad altissimo peso molecolare, riportata in tabella nelle sue specifiche finali, opportunamente spiegate in funzione dell’utilizzo riferito al capitolato Volkswagen. Il nuovo polimero Keltan 13561C riesce così a soddisfare la richiesta di Volkswagen in una mescola fino a 650 phr totali, con processi di mescolazione e di estrusione senza particolare problemi e con una valutazione finale di riduzione dei costi intorno al 10 %.
ABBIAMO LETTO PER VOI
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI UTILIZZO DI OLI NATURALI COME POTENZIALI ADDITIVI IN MESCOLE DI GOMMA CARICATA PER APPLICAZIONI ANTISTATICHE
A.A. Ward, S.L. Abd-El-Messieh, A.I. Khalaf, D.A. El Nashar, Microwave Phys. & Dielectrics Dept.,National Research Centre, Dokki-Giza (Egypt) - email: azzaward@hotmail.com KGK n.6/2019, pag. 36-44.
O
ggigiorno la sostenibilità, l’impatto ambientale e l’analisi del ciclo di vita sono i fattori che incidono sulla scelta del plastificante in gomma, compatibilmente con costi e prestazioni tecniche. Dagli anni 80 si è cominciato a preoccuparsi degli effetti dell’uso di ftalati, DOP in particolare, su salute umana e ambiente, anche se purtroppo solo da pochi anni il DOP sembra essere stato eliminato del tutto dalle formulazioni gomma e PVC. Si è così pensato di sostituire gli ftalati con plastificanti ottenuti da fonti rinnovabili, rivolgendosi ad oli vegetali come
olio di ricino, olio di jojoba, olio d’oliva e d’arancia, olio di cocco. Concentrandosi su applicazioni antistatiche, questo studio prende in considerazione olio di ricino e di jojoba, in paragone al DOP come riferimento, per verificarne l’idoneità all’utilizzo in NBR e gomma naturale, caricate con silice e caratterizzate in base a prestazione meccanica e proprietà dielettriche. Vengono utilizzate NBR al 32 % di contenuto di acrilonitrile e gomma naturale grado SMR-20, entrambi formulate con sistema di vulcanizzazione a zolfo, con caratterizzazione delle mescole effettuata mediante analisi SEM, TGA e DRS. Valutate le proprietà meccaniche, in funzione della quantità di olio in mescola, vengono esaminate la stabilità termica, le proprietà dielettriche e la conducibilità elettrica, giungendo alle seguenti conclusioni: • l’analisi SEM rivela che l’aggiunta di olio di ricino e di jojoba mostra una più omogenea distribuzione delle
particelle di silice rispetto al DOP; • le proprietà meccaniche indicano che entrambi gli oli vegetali sembrano comportarsi da agenti leganti fino a 4 phr e da plastificanti con più di 6 phr; • gli oli vegetali danno un buon carico di rottura e un allungamento a rottura accettabile, col DOP sempre il peggiore e olio di ricino migliore dell’olio di jojoba come carico ma peggiore come allungamento; • le proprietà dielettriche e la conducibilità consentono di considerare i compositi con oli vegetali come materiali antistatici.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI VALUTAZIONE DELL’UTILIZZO DI LPBD (LIQUID POLYBUTADIENE) IN SILICONE HCR
E. Sharp, Ace Products & Consulting, Ravenna, Ohio (USA) - RubberWorld, giugno 2019, pag. 44-48. Il silicone supera tutti gli altri polime-
Un trattamento così non si era mai visto prima! Polimerizzazione: Lipocer con HMDSO, Carbon Coating, Fluorurazione Trattamenti lubrificanti trasparenti e colorati con resine + PTFE Lavaggio ad alta pressione sotto flusso laminare (Cleanliness) Trattamenti al plasma: Micropulizia, Etching, Grafting
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ri per la sua stabilità al calore, caratteristica che gli ha permesso di crescere nelle applicazioni ad alte temperature. Tuttavia molti siliconi VMQ non riescono a soddisfare le specifiche di resistenza chimica se nelle stesse condizioni di esercizio vengono esposti ad agenti chimici, lasciando così spazio ai fluoropolimeri. A causa dell’alto costo dei fluoropolimeri si è però cercato di modificare il silicone per migliorarne la resistenza chimica o la gomma nitrilica per migliorarne la stabilità al calore. La combinazione di tipi di polimero è un metodo sotto valutazione e questo studio è uno sguardo iniziale nell’idea di combinare silicone e polibutadiene liquido. Studi precedenti hanno già indicato il potenziale di questa combinazione per ottenere sia un’eccellente resistenza al calore che migliorare la resistenza chimica, nonché per migliorare la densità di reticolazione con uno specifico sistema di reticolazione vinilica. Per la valutazione si sono scelti un polibutadiene ad alto contenuto di vinile, due perossidi (DCP e DBPH) e un silicone HCR generico di durezza 30 Sh A, formulando quattro mescole, diverse per presenza di polibutadiene liquido e tipo di perossido. Si è utilizzato quarzo macinato, nessuna carica rinforzante e nessun additivo, solo una piccola quantità di colorante nero per ispezionare visualmente la carica. In questo esperimento iniziale il polibutadiene liquido è stato utilizzato come additivo, non come copolimero, nella quantità di 20 phr. Lo svolgimento dello studio è di entità limitata, mentre numerose sono le tabelle e le figure, che esemplificano visivamente lo svolgimento stesso nelle sue fasi attuative: in effetti non si sono trovati riscontri con dati storici su formulazioni simili e si è rilevato una sensibile differenza nella prestazione di reticolazione delle mescole combinate e siliconiche. Ci sono molti fattori da considerare per uno sviluppo di mescola combinata più resistente e per giungere ad una giusta compatibilità fra i polimeri, fra i quali l’utilizzo di polibutadiene liquido in forma di legante, la scelta di sistemi perossidici alternativi, l’utilizzo di un attivatore come 12
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
il TAIC etc. Rimane comunque per ora il risultato positivo che esistono indicazioni potenziali che i due polimeri si possano legare correttamente.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI SOLUZIONE APPLICATIVA CON EPDM RESISTENTE A CALORE ELEVATO
G. Li, R. Laakso, Y. Lai, W. Yang, S. Wu, L. Nguyen, Dpw Chemical, Midland, Michigan (USA) - RubberWorld, agosto 2019, pag 22-30.
L’
introduzione dello studio spiega brevemente la struttura di un tubo generico, rimarcando la superiorità dei tubi gomma vulcanizzata rispetto a quelli in termoplastico e individuando nell’EPDM il polimero più utilizzato per tubi e tubazioni, grazie all’ottimo bilanciamento costo/prestazione. Nello specifico si illustra il sistema di raffreddamento di un motore a combustione, in cui l’EPDM viene usata per tutti i tubi impiegati, e dell’EPDM si spiega la formulazione, a reticolazione perossidica, il cui punto debole consiste nella resistenza a temperature superiori a 150° C in continuo. Una tabella riassume le richieste di prestazioni critiche per un tubo di raffreddamento auto, sia a temperature ambiente che dopo invecchiamento in aria. Posto che per migliorare la resistenza a temperature superiori a 150° C in continuo occorre progettare un’opportuna struttura e un’accurata formulazione dell’EPDM, lo studio si focalizza su molte caratteristiche della struttura molecolare dell’EPDM, compresi il contenuto di etiliden-norbornene (ENB), il peso molecolare medio, la distribuzione di peso molecolare (MWD), la composizione del polimero etc. Lo scopo è quello di comprendere gli effetti delle strutture molecolari e studiare gli effetti delle varianti di formulazione sulle proprietà di invecchiamento a calore delle relative mescole. Vengono scelti cinque tipi di EPDM, comunemente usati per tubi di raffreddamento auto, tutti con le caratteristiche idonee per l’applicazione, formulando mescole diverse per il polimero ma identiche per tutti gli altri ingredienti. Sono accuratamente descritte le par-
ti sperimentali dello studio, dall’analisi dei campioni mediante DSC all’utilizzo della FTIR con ATR (Attenuated Total Reflectance) a cristallo di germanio, per la presenza di carbon black nelle mescole, il cui assorbimento in IR viene così fortemente ridotto e lascia più dati significativi per l’analisi. La sezione risultati e discussione si articola nei seguenti paragrafi: • effetto della struttura del polimero sulle prove di invecchiamento al calore con aria calda; riportate le notevoli differenze dei polimeri alla prova DSC e delle mescole nella ritenzione dell’allungamento a rottura a 150° C in tabelle e grafici, il risultato finale è che tutte le mescole diventano completamente fragili dopo sei settimane, con la prestazione migliore per la mescola a basso contenuto di diene; • effetto della formulazione della mescola; per migliorare resistenza al calore e proprietà fisiche, vengono sviluppate due mescole ad alta resistenza al calore col polimero n. 5, che consente questa superiore prestazione grazie alla sua struttura progettata con un basso contenuto di diene; • meccanismo dell’assorbimento termico. Conclusione dello studio è che un basso contenuto di etiliden-norbornene nell’EPDM migliora sensibilmente le proprietà di resistenza al calore, con una più alta ritenzione dell’allungamento a rottura.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI SEPIOLITE PER NANOCOMPOSITI DI GOMMA CON ALTO RINFORZO MECCANICO E BASSA DISSIPAZIONE DI ENERGIA
M. Galimberti, G. Peli, V. Barbera, D. Locatelli, Politecnico di Milano, V. Cipolletti, L. Giannini, Pirelli Tire, Milano (Italia) RubberWorld, agosto 2019, pag. 32-38.
È
risaputo che le proprietà fisicomeccaniche, richieste alla gomma per le varie applicazioni, si ottengono per mezzo di cariche rinforzanti. Le loro numerose famiglie (ad esempio carbon black, nanotubi di carbonio, grafene etc., silici, ossidi e idrossidi inorganici etc.) sono di solito classificate come nanometriche o
ABBIAMO LETTO PER VOI
nanostrutturate. Carbon black e silice sono cariche nanostrutturate, nanotubi di carbonio, grafene e relativi materiali, caolino e idrotalcite sono cariche nanometriche. Interessante la parte introduttiva dello studio, che parla di questa casistica, chiarendo caratteristiche e comportamento delle cariche citate, per arrivare a definire la sepiolite come la nanocarica oggetto del lavoro svolto, scelta motivata dal fatto che è un materiale argilloso, facilmente reperibile e di basso costo, con alta stabilità termica e meccanica. Posto che la separazione dei fasci di fibre in singole fibre e la formazione di legami chimici con le catene polimeriche sono davvero compiti impegnativi, in questo studio si tratta chimicamente la sepiolite per promuovere la reattività chimica dell’argilla con le catene elastomeriche insature, tramite acido cloridrico per rimuovere parzialmente il magne-
sio, in modo che le fibre con più alta reattività (per esempio nei confronti di silani a contenuto di zolfo) siano disponibili per la preparazione dei compositi di gomma. La parte sperimentale dello studio illustra la procedura adottata, definendo accuratamente tutti i passi successivi e le relative analisi di caratterizzazione per mezzo di complessometria, TGA, ATR-IR, FESEM (microscopio elettronico a scansione ad emissione di campo) e XRPD (diffrazione dei raggi X per polveri), passando poi a definire la preparazione e la caratterizzazione dei compositi elastomerici che, si spiega più avanti nello svolgimento, sono a base gomma naturale e polibutadiene. Riportati i risultati delle analisi svolte, si arriva alla valutazione pratica delle mescole esaminate. Per le mescole a base gomma naturale una parte della silice viene sostituita con sepiolite sia
pura che trattata con acido cloridrico: si scopre così che nel primo caso la presenza di sepiolite determina un sostanziale miglioramento della rigidità e un’apprezzabile riduzione della tan delta mentre, nel secondo caso, si hanno più alti valori di sollecitazione a bassa deformazione e migliori proprietà finali. Per le mescole a base gomma naturale con polibutadiene, si valutano quelle con sepiolite pura e con sepiolite, trattata con acido, rispetto ad una mescola con sola silice: innegabili risultano essere i miglioramenti delle caratteristiche finali per le mescole contenenti sepiolite. La considerazione finale dello studio è che, alla luce delle varie prove condotte finora in diversi lavori, le nanocariche inorganiche possono diventare un’importante realtà nell’industria della gomma, una volta sviluppata la chimica adatta per la loro compatibilizzazione con la matrice gomma. Nel
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caso presente la sepiolite, reagita con acido cloridrico, fornisce il miglior bilanciamento di proprietà meccaniche statiche e dinamiche, ragionevolmente dovuto alla reattività chimica della sepiolite modificata, in particolare con il silano TESPT a base zolfo.
PROVE E MISURAZIONI STRUMENTO CHE PREVEDE LA PRESTAZIONE DINAMICA DELLA GOMMA IN TRE SECONDI
I. Saltuk, N. Akgerman. Tadvi Company, Barrington, Illinois (USA), M. Myslivets, LLC EMIRP, Ocala, Florida (USA) - RubberWorld, luglio 2019, pag. 16-19.
L
a gomma è il principale componente di cinghie di distribuzione, pneumatici, antivibranti etc. e deve essere caratterizzata per diverse funzioni, che dipendono da queste applicazioni di utilizzo finale. La prestazione della gomma può essere prevista esaminando varie proprietà dinamiche, come modulo dinamico, modulo statico, tan delta, angolo di fase, resilienza Yerzley, isteresi etc. secondo il metodo di prova ASTM D945-16. Questo articolo riassume i nuovi sviluppi di due diverse applicazioni della gomma, ossia la resistenza al rotolamento di pneumatico e componenti antivibranti. L’oscillografo meccanico AYO-IV Yerzley della società Tavdi permette di esaminare la gomma sulla base di una semplice oscillazione armonica (oscillazione libera) per ottener la frequenza naturale del campione entro tre secondi. L’interesse di Tavdi per questo strumento iniziò con guarnizioni di tenuta statiche, di cui l’AYO-IV fu in grado di determinare il tempo di apertura sotto pressione (entro un quarto di frequenza della frequenza naturale), così che fu possibile calcolare il tempo di perdita e di ripresa in seguito all’espansione dell’apertura. I progettisti di manufatti in gomma hanno quindi a disposizione uno strumento utilizzabile dai produttori di mescole, soprattutto per la valutazione delle proprietà dinamiche: i due vantaggi in gioco sono la velocità di misurazione nel fornire rigidità convenzionale e informazione di tan delta e l’unicità di misurazione della frequenza 14
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
naturale della gomma. Per definizione la frequenza naturale viene osservata in un sistema massa-molla in cui, nel caso studiato, la gomma è la molla e l’oscillografo Yerzley fornisce la massa. L’articolo si sviluppa in due paragrafi, il primo breve, con la rilevazione, da parte dell’AYO-IV, della tan delta, che prevede la resistenza al rotolamento di pneumatico (più bassi sono i valori, migliore è la prestazione). Il secondo, più complesso nello svolgimento, valuta la previsione delle caratteristiche dinamiche di gomme antivibranti, basate su gomme naturali e sintetiche, con misurazione, da parte dell’AYO-IV dei moduli statico e dinamico, delle perdite di isteresi e del decremento logaritmico. Interessante l’illustrazione del metodo ad invecchiamento accelerato a calore e di quello che utilizza l’AYO-IV per prevedere la vita di servizio di un antivibrante, ricca di informazioni dettagliate sul comportamento dei suoi componenti gomma. In base ai dati mostrati nell’articolo, lo strumento AYO-IV può davvero produrre risultati, utili a prevedere come i componenti in gomma si comporteranno durante la loro vita utile di servizio, con l’ulteriore vantaggio di essere economico.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI NUOVE TENDENZE IN NANOCOMPOSITI DI GOMMA NATURALE
M. Abdel Bary, Laboeatory of polymer, Mansoura University, Mansoura (Egypt) email: elsayed.abdelbary@guc.edu.eg KGK n. 7-8/2019, pag. 40-46 .
O
gni anno si producono molti milioni di tonnellate di fibre di lolla di riso, che sono composte da cellulosa al 25-35 %, emicellulosa al 18-21 %, lignina al 26-31 %, silice al 15-17 % e umidità circa al 7,5 %. L’Egitto dispone in abbondanza di queste fibre (circa 4,5 milioni di tonnellate), dal momento che il riso è la seconda coltivazione più importante dopo il frumento, ed ecco spiegato il motivo di questo studio. Gli impieghi delle fibre di lolla di riso vanno da combustibile per centrali elettriche e termiche e da fertilizzante in agricoltura ad ad-
ditivo per la produzione di cemento e calcestruzzo ma, grazie all’alto contenuto di silice, sono diventate una fonte di preparazione per la silice elementare e suoi derivati, ossia silice, carburo di silicio e nitruro di silicio. Lo scopo di questo studio è quello di valutare l’effetto di rinforzo in gomma delle fibre di lolla di riso, trattate con prodotti alcalini, in combinazione con carbon black e/o fibre di carbonio tagliate, verificando le proprietà fisiche, meccaniche e termiche di mescole e vulcanizzati di gomma naturale ottenute con la loro presenza in formulazione. Illustrati i materiali utilizzati e le loro tecniche produttive, lo studio esamina sette mescole in gomma naturale, di uguale formulazione per tutti gli ingredienti, compresi lolla di riso a 20 phr e carbon black a 40 phr, con sola variazione della quantità di fibre di carbonio tagliate. La loro caratterizzazione comprende proprietà reologiche, meccaniche, rigonfiamento all’equilibrio, con utilizzo di SEM e XRD per la microstruttura della combinazione di fibre di carbonio tagliate, carbon black e lolla di riso. I risultati finali sono i seguenti: • la concentrazione ottimale di fibre di carbonio tagliate è 10 phr; • il torque massimo delle mescole con fibre di carbonio è praticamente uguale a quello della mescola che ne è priva, mentre il loro tempo ottimale di vulcanizzazione è leggermente inferiore; • i micrografi SEM mostrano che le fibre di carbonio trattate con resina epossidica migliorano l’adesione interfacciale con la gomma; • la diffrazione a raggi X indica che la fibra di carbonio tagliata si manifesta a 2θ = 20 con un picco acuto ad alta intensità, accompagnato da un’alta fase cristallina, e non è stata influenzata durante il processo di vulcanizzazione. In conclusione si può affermare che le fibre di lolla di riso hanno un effetto rinforzante e migliorano le proprietà meccaniche dei nanocompositi di gomma: la combinazione di lolla di riso e carbon black N330 può dar luogo a importanti materiali tecnici.
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Piano Impresa 4.0. Cambierà? E se sì, come? di Riccardo Oldani
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rmai pare quasi certo: il Piano Impresa 4.0, che tanto ha sostenuto negli anni scorsi le imprese italiane del manifatturiero, cambierà. Gli incentivi dell’iperammortamento e del superammortamento per l’acquisto di tecnologie abilitanti e connesse dovrebbero essere sostituiti da un credito d’imposta, secondo uno schema proposto, in un incontro di inizi novembre, dal Tavolo di Transizione 4.0, aperto dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Le idee lanciate nell’occasione sono state riprese integralmente da un emendamento alla legge finanziaria proposto dai senatori del Movimento 5 Stelle Patty L’Abbate, Agostino Santillo e Gianmauro Dell’Olio. Ovviamente è ancora presto (per lo meno nel momento in cui scriviamo) per avere la certezza che la proposta passi integralmente nell’approvazione finale della manovra economica e finanziaria del governo, ma è utile comunque conoscere i contenuti della proposta. L’idea, come a spiegato anche il ministero dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, intende allargare la platea delle aziende che possono beneficiare dell’incentivo, fino a un 40% in più, secondo stime degli uffici tecnici del ministero, che però non sono state illustrate nel dettaglio. Dovrebbero inoltre essere più rapidi i tempi di fruizione.
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
Con la nuova manovra economica e finanziaria il governo pare orientato a modificare il Piano Impresa 4.0 e lo schema di incentivi per chi investe nell’acquisto di macchinari, sistemi e software di nuova generazione. L’idea è sostituire il meccanismo dell’ammortamento con un credito d’imposta, con l’obiettivo di allargare la platea delle aziende beneficiarie e semplificare le procedure
FOTO K2019
Incentivi
Non più iperammortamento Ma in che cosa consiste in effetti il cambiamento proposto? L’ipotesi è sostituire l’iperammortamento e il superammortamento con un credito d’imposta di percentuale variabile secondo il tipo di bene acquistato. Cambierebbe quindi alla base il tipo di incentivo: non più uno strumento da utilizzare nel momento della definizione dell’imponibile soggetto a tassazione ma una “dotazione” da utilizzare in compensazione delle imposte per un periodo di 5 anni, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di entrata in funzione dei beni. Il valore complessivo del credito d’imposta va diviso in cinque quote annuali di pari importo e può essere usato come “moneta” per pagare “i soli debiti di natura tributaria”. La fruizione del credito d’imposta, indica il comma 7 dell’emendamento, “è subordinata, in ciascun periodo d’imposta, al previo invio di apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate e al successivo ricevimento, in esito a tale comunicazione, dell’autorizzazione all’utilizzo”. Ci
sarà quindi anche una parte burocratica, connessa alla misura, di cui occorrerà verificare l’effettivo impatto sulla fluidità complessiva del sistema. In ogni caso, secondo le valutazioni del ministero, quello del credito d’imposta sarebbe uno strumento di utilizzo più semplice e immediato rispetto all’ammortamento.
Quali vantaggi? A livello di vantaggi concreti che cosa cambia per le aziende? In genere le aliquote del credito d’imposta previste dalla nuova proposta sono leggermente penalizzanti rispetto a quelle di iperammortamento e superammortamento. Ricordiamo innanzi tutto la disciplina attuale, che si esaurisce con gli acquisti di tecnologie entro la fine del 2019. L’iperammortamento riguarda l’acquisto di beni materiali con specifiche caratteristiche tecnologiche che li individuano come 4.0. Gli scaglioni previsti per l’iperammortamento sono una maggiorazione del 170% sui beni acquistati entro un valore di 2,5 milioni di euro e del 100% per beni di valore compresi tra 2,5 e 10 mi-
lioni. In altre parole è possibile imputare in ammortamento un valore pari al 270% del costo di acquisto del bene nel primo caso e del 200% nel secondo caso. Secondo i calcoli dei commercialisti questi vantaggi, in uno scenario, come quello attuale in cui l’Ires è al 24%, si traducono in una riduzione reale del costo del bene del 40,8% nel caso dell’iperammortamento al 270% e del 24% per l’iperammortamento al 200%. La modifica proposta dai senatori M5S prevede invece un credito d’imposta del 40% per l’acquisto di beni fino al 2,5 milioni e del 20% per l’acquisto di beni tra 2,5 e 10 milioni.
L’acquisto di software o beni “tradizionali” All’iperammortamento, fino a fine 2019, è connessa anche la possibilità di maggiorare del 40% (per un valore complessivo cioè del 140%) l’ammortamento di beni immateriali, come per esempio software o applicazioni acquistati contestualmente a beni materiali con caratteristiche 4.0. In questo caso, al netto di tutti i calcoli e detrazioni, il vantaggio L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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Incentivi
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si traduce in una riduzione del 9,6% del costo del bene. La modifica all’impianto del piano Impresa 4.0 prevede invece un credito d’imposta del 15% per questi beni, con un deciso vantaggio rispetto alla norma precedente, ma con un tetto di spesa fissato in 500.000 euro. E veniamo infine al superammortamento, che con la normativa attuale ammonta al 130% del valore d’acquisto di beni strumentali nuovi ma non assimilabili a quelli con tecnologie 4.0. Per questo incentivo il vantaggio reale sul costo del bene è stato calcolato nel 7,2% del suo valore iniziale. L’emendamento di modifica della normativa prevede invece, per questo tipo di acquisto, un credito d’imposta del 6% del valore dell’investimento.
Perizie e durata Cambierebbe anche, se l’emendamento venisse approvato in toto, il meccanismo delle perizie di terzi necessarie a certificare la congruità dei beni acquistati con il beneficio richiesto (cioè se i macchinari siano effettivamente interconnessi e 4.0 oppure no). Con il vecchio piano Impresa 4.0 le perizie giurate o le dichiarazioni di conformità erano obbligatorie soltanto per investimenti superiori ai 500.000 euro, ora lo sono per tutti gli acquisti superiori a 150.000 euro. Permane l’incognita della durata del sistema incentivante. Il ministro Patuanelli in una conferenza stampa dei primi di novembre aveva ribadito l’impegno a estendere il sistema per altri 3 anni a partire dal 2020, ma l’emendamento, pur parlando di “stabilizzazione del quadro normativo in relazione a un orizzonte temporale pluriennale”, dispone la durata del nuovo sistema fino al 31 dicembre 2020.
Ricerca e sviluppo L’emendamento presentato dai senatori L’Abbate, Santillo e Dell’Olio prevede anche una modifica del meccanismo del credito d’imposta per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica di cui abbiamo parlato nello scorso numero de L’Industria della Gomma (“Ricerca & Sviluppo: così le PMI possono finanziarla”, n. 673, pag. 14). In questo caso, però, le 18
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
modifiche non sarebbero immediate ma, come spiega Stefano Robba, uno degli esperti del centro di ricerca CRS Laghi che avevamo interpellato nello scorso numero, «si tratta di proposte e idee per il futuro», adottabili eventualmente dal 2021 in poi. La proposta lanciata dai senatori Cinque Stelle prevederebbe l’introduzione un incentivo diverso per tre differenti tipi di attività: ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design e ideazione estetica. Per le attività di ricerca e sviluppo, cioè ricerca fondamentale, ricerca applicata e sviluppo sperimentale in campo scientifico secondo quanto previsto dal Manuale di Oslo, l’aliquota prevista per il credito d’imposta è del 12% dell’investimento fatto, fino a un massimo di 3 milioni per periodo d’imposta, “spalmabile” su un periodo di 3 anni e incrementabile del 50% per alcune spese, come quelle relative ai ricercatori e ai tecnici
dipendenti oppure quelle relative ai contratti di ricerca extra-muros stipulati con università e istituti di ricerca. Per innovazione tecnologica, design e ideazione estetica il valore detraibile con credito d’imposta è del 6% nel limite massimo di 1,5 milioni di euro per periodo d’imposta. Si tratterebbe quindi di una sensibile riduzione rispetto all’impegno attuale. Ma va detto che esistono si questa materia anche altri emendamenti di segno opposto, quindi la situazione su questo fronte è ancora assolutamente fluida e impronosticabile. Per l’anno 2020 il governo starebbe invece lavorando, spiega Robba, «a un un potenziamento della misura del credito di imposta per ricerca e sviluppo destinato ad alcune regioni del sud, con la proposta di una aliquota unica del 50%, e non del 25% o del 50% a seconda delle voci di spesa, come rimarrebbe invece per le altre regioni italiane».
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Dal K2019 Numeri e novità dalla fiera più importante del mondo • I trend e l’impegno delle aziende del settore per l’economia circolare e la sostenibilità • Le impressioni degli espositori italiani • Novità e prodotti nel settore delle materie prime e dei chemicals • Le tendenze tecnologiche e i macchinari innovativi
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Prossimo obiettivo: economia circolare di Riccardo Oldani
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na manifestazione enorme, che ha raccolto 224.116 visitatori provenienti da 168 paesi del mondo e che ha ospitato 3.333 espositori di 63 nazioni. Sono i numeri, impressionanti, del K2019, l’ultima edizione della fiera internazionale più importante al mondo per il settore plastica e gomma, che si tiene – anzi si celebra, perché è ormai un rito ormai immancabile per gli addetti ai lavori – a Düsseldorf, in Germania, con una cadenza triennale. L’abbiamo ovviamente visitata, e ci siamo suddivisi i compiti per
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
Dal 16 al 23 ottobre l’attenzione del settore gomma è stata catalizzata dal K2019, la grande fiera triennale di Düsseldorf, che ha fatto registrare nuovi record di presenze (oltre 224.000), di espositori (3.333) e di nazioni rappresentate (ben 63). Per quanto il focus sia senza dubbio l’industria della plastica, le aziende del settore gomma sono concordi nel riconoscere il carattere internazionale della manifestazione, che a loro giudizio è un’irrinunciabile opportunità per incontrare i loro clienti nel mondo. Ecco allora, in questo nostro reportage, che cosa è emerso dall’ultima edizione del K e quali sono state le impressioni di alcuni tra i partecipanti
K2019
Tecnologie avanzate in mostra al K2019. Nella pagina a fianco, affollamento nel passaggio tra i padiglioni 7 e 8.
riuscire a coprire buona parte degli interminabili otto giorni in cui si è svolta, dal 16 al 23 ottobre scorsi.
Un’edizione sorprendente È difficile che una macchina organizzativa così oliata e curata in ogni particolare possa sorprendere, ma il K2019 lo ha fatto, mostrando un volume insolito di affari chiusi in fiera e un dinamismo inaspettato. In molti, espositori e visitatori, si erano affacciati a questa edizione con un vago senso di preoccupazione, legato alle incertezze dello scenario politico ed economico mondiale, alle bizze di nuovi protagonisti della politica che intendono porre fine a un concetto di “multilateralità” negli scambi commer-
ciali per ritornare a imporre l’egoismo e la volontà dei più forti. È l’effetto del potente emergere della Cina, ormai la più grande potenza economica mondiale e, presto, anche la maggiore potenza tecnologica. Ma in conto andava messa an-
che un’altra situazione e, cioè, la messa sotto accusa dell’industria della plastica, ritenuta a ragione o a torto la principale responsabile dell’inquinamento dei mari. E, ancora, la transizione a una mobilità diversa, meno impattante dal L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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SPECIALE
svenduto e rovinato il pianeta. Dall’altra le grandi potenze mondiali, soprattutto Usa e Cina, che si stanno ormai apertamente sfidando per la supremazia, arroccandosi su posizioni sempre più intransigenti, con il rischio di trascinare con sé anche l’economia e le aziende europei in una guerra che non avrà né vincitori né vinti, ma che impoverirà tutti e che pare non preoccuparsi più di tanto delle istanze ambientali.
Offesa e reazione
punto di vista delle emissioni inquinanti e climalteranti. Insomma, ci siamo avvicinati al K2019 presi tra due fuochi, ugualmente potenti e contrastanti. Da una parte la voce sempre più forte di un ambientalismo nuovo, 24
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
che parte dalla base delle nuove generazioni, con un approccio più aggressivo, molto diverso rispetto allo stanco ambientalismo militante a cui ci eravamo abituati e che vuole tutto e subito, accusando le vecchie generazioni di avere
Eppure, a sorpresa, il settore della plastica e della gomma ha reagito vigorosamente. E si è sentito forte, anche nelle testimonianze che abbiamo raccolto in fiera, il sospiro di sollievo di chi era arrivato a Düsseldorf forse un po’ intimorito dalla situazione generale e ha trovato invece un terreno fertile per nuovi contatti, nuovi progetti, nuovo business. Vale forse per tutti quanto ha dichiarato,
K2019
Un braccio robotico e un agv Kuka. Automazione e robotica sono tra i trend più caldi nell’industria della plastica e gomma, insieme con il tema ambientale. a conclusione della manifestazione, Ulrich Reifenhäuser, presidente dell’Advisory Board degli espositori per il K2019 e presidente dell’omonima società produttrice di macchinari per il settore plastico che ha denunciato «una campagna di stampa a una sola direzione, che ha dimenticato tutti i pregi e gli apporti positivi della plastica al nostro mondo per concentrarsi unicamente sull’aspetto dell’impatto ambientale». Ma che ha poi aggiunto che «le aziende del settore si sono attivate ad affrontare il problema inquinamento con grande impegno, perché è reale, soprattutto dal punto di vista della produzione del rifiu-
to plastico. Quello che ci ha sorpreso è stato vedere la forte reazione di tutto il comparto, che qui a Düsseldorf ha portato soluzioni, nuove idee, alimentato discussioni e generato uno scambio di conoscenze che ci tornerà estremamente utile anche nei prossimi mesi per sviluppare nuove direzioni». Reifenhäuser si è dichiarato convinto che «l’industria della plastica ha imboccato una strada di completa trasformazione, indicando al mondo la via per risolvere e affrontare il problema dei rifiuti plastici». Un cambiamento, è convinto, «che parte soprattutto dai produttori di macchine». Il K2019, a suo modo di vedere, è stata l’edizione finora più ricca e attiva di tutta la lunga storia di questa manifestazione e ha visto concludersi un grande volume di affari e l’avvio di moltissimi progetti, dimostrando la grandissima vitalità del comparto.
Tra i trend emersi durante i 7 giorni della fiera di Düsseldorf spiccano quelli per rendere sempre più sostenibile l’industria della plastica e della gomma, attraverso concetti di economia circolare basati sul riciclo di polimeri ed elastomeri. Anche l’automazione sta prendendo sempre più piede nel settore, sia per quanto riguarda la movimentazione dei pezzi e il “feeding” delle presse a iniezione, sia nelle fasi di controllo della qualità, dosaggio e confezionamento. Non soltanto automazione classica, ma anche ampio ricorso alla robotica, all’intelligenza artificiale e ai sistemi Industry 4.0 di gestione dello stabilimento e della produzione, compreso l’impiego di realtà virtuale e aumentata nella progettazione e manutenzione di linee o semplici macchinari. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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SPECIALE
Ulrich Reifenhäuser (a sinistra), presidente dell’Advisory Board degli espositori del K 2019, e Matthias Dornscheidt, presidente e Ceo di Messe Düsseldorf, durante la conferenza stampa di chiusura del K2019.
Un respiro internazionale Quando si parla con le aziende italiane che espongono al K, il primo aspetto positivo che raccontano della fiera e da cui restano impressionati è il suo carattere internazionale. Impressioni confermate dai numeri reali. L’organizzazione della manifestazione realizza a ogni edizione un’indagine per capire la composizione dei visitatori, la loro provenienza e i motivi principali che li inducono alla visita. I risultati di quest’anno hanno confermato una crescita dell’internazionalità dei visitatori, che è cresciuta nuovamente. Quest’anno è arrivato da fuori dalla Germania il 73,1% del pubblico, contro il 26
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Il tema dell’impatto dei rifiuti plastici e dell’economia circolare è stato centrale in questa edizione della fiera K. 70,8 % del 2016. Oltre il 42 % dei visitatori stranieri è giunto da paesi extraeuropei, come Angola, Burkina Faso, Bahamas, Repubblica Domenicana, Honduras, Isole Cayman, Madagascar, Myanmar, Mongolia, Mauritania, Polinesia Francese, Tagikistan e altri ancora. Come previsto, la quota di visitatori esperti provenienti dall’Asia ha rappresentato il gruppo più numeroso di visitatori stranieri circa 40.000. Ancora una volta i visitatori provenienti dall’India sono stati i più numerosi ed il numero dei visitatori arrivati dalla Cina e dal Giappone è aumentato significativamente. Quasi 20.000 visitatori sono giunti da Nord e Sud America, con un incremento del 7% rispetto alla scorsa edizione. Molto cresciuta, tra le altre, la presenza di bra28
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siliani. Tra gli ospiti provenienti dai vicini paesi europei, ha dominato l’Italia con oltre 10.000 visitatori, seguita dai Paesi Bassi (ca. 9.000), dalla Turchia (oltre 7.500), dalla Francia (oltre 6.700), dal Belgio (oltre 6.300), dalla Spagna (oltre 5.000). Tra tutti i visitatori professionali la percentuale di manager è straordinariamente alta. Due terzi di loro facevano parte del top management o dei quadri intermedi. Quali sono i motivi che inducono a visitare la fiera? Secondo l’indagine, effettuata con interviste a campione, sono essenzialmente tre: ampliare la gamma di prodotti, aumentare la redditività, e trovare soluzioni per l’economia circolare o, in altre parole, per rendere sostenibile la produzione. cioè a dire la sostenibilità nella produzione. Quanto alle previsioni per il futuro, oltre il 60% dei visitatori si dichiara ottimista per il futuro, e fiducioso di un ulteriore crescita del business, almeno entro l’orizzonte dei prossimi 12 mesi.
La presenza italiana Quanto all’Italia e al settore gomma sono stati entrambi protagonisti. Abbiamo già visto come gli italiani, dopo i tedeschi, siano stati i visitatori più numerosi della fiera. Il settore gomma è considerato comunque importante dall’organizzazione della fiera, come ha rilevato Matthias Dornscheidt, preidente e Ceo di Messe Düsseldorf, secondo il quale la gomma «per quanto abbia un peso inferiore in questa fiera rispetto alla plastica, ha riscontrato un grande interesse. Siamo stati sorpresi dal numero di visitatori che hanno indicato gli elastomeri come il loro principale motivo di visita». Negli articoli successivi vi daremo un’idea di quanto le aziende italiane, o estere che operano intensamente sul mercato italiano, hanno proposto in occasione della fiera.
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l K è la vetrina in cui, di solito, anche i produttori di materie prime si riservano il lancio di nuovi prodotti e soluzioni. E anche l’edizione 2019 ha confermato questa tradizione così come quella che vede abitualmente concentrati nel padiglione 6 i principali protagonisti del settore. Qui è stata anche allestita la “Rubber Street”, un appuntamento consueto, che riunisce attori della ricerca e della produzione di elastomeri connessi tra loro da una guida in moquette di colore blu. Quest’anno a dominare la Rubber Street è stata Arlanxeo, il produttore di elastomeri sintetici controllato da
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
La presenza di produttori e distributori di materie prime al K2019 si è caratterizzata per una proposta sempre più spinta di prodotti speciali, formulati su misura e ad alto valore aggiunto, che mirano contemporaneamente a ridurre l’impatto sull’ambiente e a un impiego in settori emergenti, come la mobilità elettrica. Anche nelle fasi più a monte della filiera della gomma, pertanto, le aziende si impegnano in una ricerca sempre più spinta della sostenibilità ambientale. Ecco alcune tendenze emerse dalla presenza dei player più importanti e il termometro della partecipazione italiana
K2019
Il K2019 è stato anche occasione di dibattiti sui temi della sostenibilità ambientale. A destra, una panoramica di applicazioni di termoplastici di Kraiburg TPE. Nella pagina a fianco, la Rubber Street, griffata Arlanxeo.
Saudi Aramco, che ha contribuito anche all’organizzazione dello spazio. Herman Dikland, vicepresidente per l’Innovazione del gruppo, ha spiegato i contenuti della partecipazione al K2019. «Gran parte delle nostre innovazioni riguarda la nuova idea di mobilità che si sta affermando. Sono prodotti pensati per le auto del futuro, sia per quanto riguarda pneumatici di nuova concezione sia per le soluzioni “under the hood”, sotto il cofano, come parti ad alte performance per il raffreddamento, le guarnizioni. La nostra idea di impatto sull’ambiente sta cambiando e questo sta influendo anche sulla nostra idea di mobilità e su come produrremo le auto».
La Rubber Street La pressione sull’impatto ambientale della plastica si riverbera, secondo Dikland, anche sull’industria della gomma «e ci impegna a trovare soluzioni so-
stenibile anche per il fine vita dei prodotti o per l’efficienza energetica. Questo riguarda per esempio i pneumatici di nuova generazione e noi stiamo facendo un grande sforzo per realizzare prodotti che consentano di migliorare l’efficienza energetica generale delle auto di nuova generazione. E pensiamo anche a nuovi prodotti per batterie
più efficienti». Perché una presenza così importante al K2019, ma anche la volontà di sponsorizzare un’area come la Rubber Street? «Ovviamente per migliorare la nostra visibilità», commenta Dikland, «perché siamo un’impresa leader nella produzione di gomma sintetica, ma anche per aumentare la visibilità di tutta l’industria della gomma». L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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SPECIALE
Va detto che uno spazio importante in quest’area è stato occupato dagli sviluppatori di TPE, polimeri termoplastici, la cui presenza si fa sempre più importante nel colonizzare aree di applicazioni un tempo appannaggio esclusivo della gomma. Un esempio è Teknor Apex, che da tempo sviluppa materie prime con prestazioni simili all’EPDM e sempre più impiegate in ambito automotive. «Si tratta di soluzioni», spiega il presidente del gruppo multinazionale, Suresh Swaminatan, «che ci hanno consentito di stabilire proficue collaborazioni con gruppi come Covestro o Arlanxeo, e per noi essere qui è importante, perché ci consente di interagire con una comunità internazionale di cui sentiamo di fare parte».
Termoplastici come gli elastomeri? Il tema di quest’anno della Rubber Street è stato RE, che sta per riciclo, riutilizzo e, soprattutto, riduzione nei volumi e negli impieghi. Questo ovviamente è possibile soltanto grazie allo sviluppo di prodotti, di materie prime, più tecnologiche e più costose naturalmente. Incentrata sui TPE è stata anche la presenza di Kraiburg, che con la sua divisione TPE, appunto, ha presentato in fiera un nuova piattaforma tecnologica per gli elastomeri termoplastici ibridi (TEH) in grado, secondo l’azienda di fornire prestazioni paragonabili a quelle del-
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le gomme attraverso la realizzazione di compound in cui entrano con percentuali calibrate insieme con elastomeri tradizionali. «Arrivano», secondo l’azienda, «ad avere le stesse caratteristiche degli elastomeri veri e propri conservando però la facilità di lavorazione dei TPE». Entriamo, quindi, nel campo dei compound ingegnerizzati su misura, un ambito finora di esclusivo appannaggio dei produttori di mescole ma in cui i produttori di materie prime stanno cercando di intervenire con sempre maggior decisione, anche per spingere, ovviamente, verso l’impiego di propri prodotti.
La presenza italiana Per quanto riguarda la presenza italiana, lo stand di Versalis è stato molto affollato fin dal primo giorno, grazie all’importanza dell’azienda a livello globale e, di conseguenza, alla sua ricca offerta di proposte e prodotti innovativi. In linea col motivo conduttore di questa edizione della fiera, ossia una gestione sostenibile di plastica e gomma e nuovi modelli di business in tutta la filiera nell’ambito della compatibilità ambientale e del risparmio delle risorse per evitare sprechi, Versalis ha presentato le sue iniziative di
All’interno degli stand di alcuni tra gli espositori italiani attivi nella distribuzione di materie prime o nel compounding.
K2019 Queretaro (Messico). LTE ha presentato in fiera le nuove famiglie di mescole VMQ e FKM Fast Curing, caratterizzate dalla velocizzazione dei cicli di stampaggio, fino a due terzi rispetto alle mescole perossidiche tradizionali. Mesgo, presente al K per la prima volta, ha inteso mettere in risalto la nuova sinergia con la svedese Hexpol, presente nello stand con alcuni tecnici. Tovo Gomma ha puntato l’accento sulle sue nuove mescole speciali antifiamma per gomma solida ed espansa e sugli investimenti sulle linee produttive e sul laboratorio, considerando la fiera un’ottima opportunità per incontrare non solo agenti e clienti provenienti da tutto il mondo, ma anche fornitori di materie prime, tutto questo nell’ottica, sottolinea Matteo Tovo, di una crescita dinamica dell’azienda. Vibiplast, ben conosciuta in 35 paesi per i suoi Polymer bounds e additivi per gomma, ma produttore anche di mescole in gomma per cavi elettrici ed articoli tecnici e compound in PVC plastificato e rigido, ha partecipato per la prima volta al K riscuotendo, dice Mario Valanzese, direttore vendite, un ottimo successo per i molti contatti sia con fornitori di materie prime che con potenziali distributori in vari paesi.
Trasformatori della gomma
economia circolare riguardo al business di intermedi, poliolefine, stirenici ed elastomeri. Questo sulla base della diversificazione delle materie prime, della progettazione ecocompatibile e dello sviluppo di tecnologie di recupero dei polimeri, focalizzandosi sulla bioindustria, con la creazione di una nuova business unit dedicata (Biotech). Nel contempo Versalis ha presentato i nuovi gradi più recenti di elastomeri Dutral®, SBR in soluzione, Nd-Br e altri, e la linea di plastificanti da fonti rinnovabili Matrilox®.
Distributori di materie prime I distributori italiani in fiera erano due: Amik ed Eigenmann & Veronelli. Mario De Agazio, direttore generale della filiale brasiliana di Amik, ha ribadito l’importanza della presenza al K per incontrare clienti europei e sudamericani, dai quali
già nei primi due giorni erano scaturiti numerosi contatti con concrete prospettive di sviluppo. Eigenmann & Veronelli ha constatato una buona affluenza di visitatori, soprattutto tedeschi, russi e indiani, interessati ai materiali di sua produzione, in particolare ai nuovi aiuti di processo della famiglia Polyplastol (gradi SF 45 e 51 nella sua versione migliorata) e ai polimeri graffati della consociata Auserpolimeri (ne abbiamo scritto nell’anteprima al K sul numero 672 della rivista).
Compounder Erano invece quattro i produttori italiani di mescole che hanno deciso di esporre al K: CM Manzoni/LTE, Mesgo, Tovo Gomma e Vibiplast. CM Manzoni/LTE ha voluto sottolineare la sua presenza sul mercato globale, grazie soprattutto ai nuovi stabilimenti di Evercompounds in Olive Branch (Mississippi, USA) e di LTE in
Quattro anche i produttori italiani di manufatti in fiera: Elastotech, Rossini, Ten-Fluid e Torri Guarnizioni. Elastotech ha voluto ripetere la positiva esperienza dell’edizione K 2016, considerando strategica, per il proprio business, la presenza in fiera. Rossini ha rinnovato la sua presenza in fiera presentando, oltre alla sua gamma di maniche e rulli gommati, la nuova rettificatrice intelligente Prima XL-PLC, gestita tramite PLC con pannello di controllo e software personalizzabile per la lavorazione di maniche e rulli rivestiti in gomma e/o tecnopolimeri. Ten-Fluid ha ripresentato la sua gamma di guarnizioni per diversi settori industriali, dall’automobile all’idrosasanitaria, dalla pneumatica alla meccanica. Si è trattato invece della prima presenza per Torri Guarnizioni, che ha presentato la sua gamma di guarnizioni di tenuta per tubazioni, forte della sua leadership sul mercato nazionale e della volontà di espandersi nel panorama internazionale fra le prime tre realtà mondiali, grazie ad un sistema innovativo e brevettato di giunzione per tubazioni in PVC rigido. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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SPECIALE
L’innovazione arriva soprattutto dai produttori di macchine di Riccardo Oldani
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ono sempre più belle, colorate, curate esteticamente e integrate con nuove tecnologie. Le presse per lo stampaggio a iniezione della gomma rappresentano forse la tipologia di macchinario che colpisce di più il visitatore del K interessato al settore degli elastomeri. Questo anche perché apparecchiature di altro tipo, come per esempio le grandi calandre per l’industria del pneumatico o i sistemi per il recupero e la trasformazione della gomma a fine vita, sono di tali dimensioni che rendono particolarmente complicato assemblarle ed esporle in una fiera.
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Uno degli aspetti che colpiscono di più del K, e che ha caratterizzato anche l’edizione 2019, è la concentrazione di tecnologie che si possono osservare esposte nei vari stand, a mostrare anche visivamente lo stato dell’arte del settore. Per quanto riguarda il settore gomma sono molte le novità che abbiamo potuto apprezzare. Ecco qualche spunto tratto dalla nostra visita
Da oltre 40 anni PMG è tra i più qualificati produttori di mescole a base di elastomeri speciali ad alte prestazioni. In questi anni abbiamo consolidato la nostra presenza sui mercati globali con il sito produttivo di PMG East in Romania per fornire ai nostri clienti soluzioni innovative e personalizzate direttamente nelle loro aree di competenza. Dal 2016 PMG è presente in Cina con il sito produttivo di PMG Rubber Technology Changshu tre linee produttive Since 1976diwith more than con 40 years of experience PMG di is aFKM global leadin rubber di compounds. production at PMG Italy ised in una three struttura mixing plants to pro e di mescole organiche nere, un team locale esperti The tecnici e commerciali coloured compounds and the mixing unit dedicated to FKM compounds wi di R&D per essere sempre più vicini ai nostri clienti nell’area Asia Pacifico. compounds. PMG production is based on all specialty elastomers and the c
production of FKM compounds, for which PMG is a global leader for produc PMG East Srl. started operations in January 2006 at Timisoara (Romania) black compound. The site is equipped with a state of the art mixing line to Eastern Europe.
PMG SpA Cenate Sotto (Bg) - Italia Via Europa 3 PMG Rubber Technology (Changshu) CO Ltd. Tel. +39 035 941046 - Fax +39 035 944157 In December 2016, PMG Rubber Technology Ltd has started operations in Ch in Fervent Industrial Park, north of Shanghai on an area of 7500sqm. The
black and coloured FKM and a line for black compounds in operation by PMG East S.r.l. experienced technicians and sales professionals, laboratory facility and mo 300645 Timisoara - Romania know-how represent a unique opportunity to be close to our customers in Str. I. Slovici, 135 Tel. +40 356 425940 - Fax +40 356 425941
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SPECIALE
Le presse hanno anche il vantaggio di essere fabbricate in quantità maggiori rispetto ai vari impianti, rendendo possibili economie di scala e una produzione industriale che consnete più facilmente l’implementazione di tecnologie 4.0, e in particolare lo sviluppo di interfacce uomo macchina altamente funzionali e molto belle da vedere esteticamente. Il settore delle macchine, del resto, ricopre un ruolo chiave anche nel rendere sempre più sostenibile la produzione. I produttori più importanti si sfidano nello sviluppo di sistemi di iniezione sempre
Pressa Maplan con la nuova denominazione. A sinistra, esempio di automazione di Engel. In basso, nello stand Sumitomo Demag.
più efficienti, sia per gli elastomeri tradizionali sia per il silicone, che forniscono un valido aiuto, in abbinata con gli stampi, nella ricerca di impiegare la materia prima in un modo sempre più parsimonioso e sostenibile.
Un giro tra i grandi brand Per quanto riguarda i nomi principali nella produzione di presse a iniezione va segnalata l’assenza di marchi italiani, che evidentemente preferiscono partecipare a manifestazioni più focalizzate del K sul settore della gomma. Per quanto riguarda invece le aziende di area germanofona ha colpito la scelta di Desma di non allestire un vero e proprio stand in fiera, ma di farlo all’esterno, in un luogo raggiungibile con una navetta. Una soluzione che si spiega con la volontà di concentrare l’attenzione del visitatore unicamente sulle soluzioni dell’azienda tedesca e anche di gestire meglio l’afflusso e consentire così a tecnici e venditori di colloquiare meglio con il visitatore. In fiera è stato allestito soltanto uno spazio in cui ci si poteva registrare e prenotarsi per la navetta destinata a condurre l’ospite allo stand esterno. Per chi aveva i minuti contati, però, non si è rivelata una soluzione comoda. Di sicuro l’azienda ha potuto così selezionare meglio le persone e incontrare soltanto coloro che erano veramente interessati ad approfondire le varie tematiche. Interessante, per quanto riguarda le soluzioni Desma per la gomma, soprattutto 36
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Lo stand Gibitre Instruments. In basso, un’automazione Dr Boy realizzata con un braccio robotico Igus in polimeri speciali.
la dimostrazione della FlexCell, una cella automatizzata asservita a una pressa Benchmark, dotata di un braccio robotico montato su una base mobile grazie a un cuscino d’aria. La cella può essere abbinata a diverse presse e configurata in pochi semplici passi in meno di tre minuti. In particolare la macchina esposta in fiera produceva un articolo in gomma su cui è stato sovrastampato un chip RFID. Un altro sistema di automazione, la PartnerFlexCell, era equipaggiata con un braccio robotico a sei assi in una configurazione cooperativa, che consente cioè agli addetti di entrare in tutta sicurezza nel raggio d’azione del robot. In questo caso la pressa utilizzata impiegava un sistema di iniezione ad alta pressione FIFO-C e il sistema ZeroWaste ITM, e produceva piccoli parti in gomma e metallo.
Nuovi modelli e automazione Maplan è invece intervenuta al K2019 con importanti novità e, in particolare, con una gamma di macchine completamente rinnovata. In particolare è stato ampliato il portafoglio di presse verticali, con forze di chiusura medie e elevate. Inoltre è stato completamente cambiato il sistema di denominazione delle presse, che ora si articola in Rapid+, orizzontali, in 5 dimensioni da 2.000 a 8.000 kN; Ergo+, verticali, in 5 dimensioni da 900 a 4.600 kN; Ergomax+, verticali, in 4 dimensioni da 4.600 a 9.000 kN; Clever+, verticali, in 3 dimensioni da 1.600 a 4.000 kN; Easy+, a collo d’oca, in 3 dimensioni da 200 a 1.000 kN, e infine Force+ con forze 38
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di chiusura tra 200 e 9.000 kN. In particolare, tutte le macchine identificate con il termine Ergo hanno particolari caratteristiche ergonomiche per ridurre al minimo l’altezza operativa ed eliminare così la necessità di piattaforme o passerelle per gli addetti oppure di realizzare alloggiamenti ribassati per la loro installazione. Un’ulteriore serie, la Multi+, è stata pensata per lo stampaggio di parti in gomma a due componenti e prevede due varianti, una con due unità di iniezione dall’alto e una con un’unità di iniezione laterale e una dall’alto. Engel, a sua volta, ha allestito uno stand di dimensioni enormi, caratterizzato dal colore verde brillante delle sue macchine e da numerosi soluzioni che hanno dimostrato vari tipi di integrazione tra pressa e robot, una tendenza perseguita con convinzione dal marchio austriaco. Le soluzioni esposte riguardavano soprattutto lo stampaggio della plastica, ma la loro
modularità consente anche di applicare le automazioni alle produzioni in gomma. In particolare Engel ha sviluppato il concetto di Key Factor Automation, per la realizzazione di celle robotizzate concepite con un sistema modulare, nelle quali intervengono anche robot lineari oppure bracci robotici (di produzione Kuka), e progettate con un software di simulazione 3D che consente di studiare in anticipo e nel dettaglio cinematismi e ingombri. Engel ha inoltre esposto varie soluzioni tecnologiche già presentate lo scorso giugno nella open house organizzata nella sua sede di Schwertberg, in Austria, incentrate soprattutto sullo stampaggio bicomponente e di elastomeri termoplastici per applicazioni “under the hood” o per il medicale e anche per lo stampaggio in abbinata a materiali metallici e compositi speciali. Dr. Boy si è presentata in fiera con la sua consueta gamma di presse di dimensioni medie e piccole, un tratto caratteristico della sua produzione, che le ha consentito di occupare una fetta importante del
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mercato. Una sua XXS era dedicata allo stampaggio di elementi in gomma, mentre altri allestimenti mostravano soluzioni per il silicone. L’azienda tedesca segue la filosofia di un minor ingombro delle proprie presse che corrisponde anche a stampi di dimensioni più piccole, con un numero inferiore di impronte, che si sposa molto bene con le esigenze attuali di alcune tipologie di produzione, in cui i lotti sono sempre più piccoli, la qualità richiesta sempre più elevata e in cui è fondamentale riconfigurare le presse a nuovi cicli di produzione nel tempo più breve possibile. Interessante anche una soluzione d’automazione realizzata con un braccio robotizzato Igus in polimeri speciali, che consente di realizzare a costi davvero contenuti automatismi per lo scalzo del prodotto o la movimentazione di pezzi
Tecnologie per laboratorio e qualità Discorso a parte merita Gibitre Instruments, espositore abituale del K, che ha ribadito la sua presenza con particolare soddisfazione, racconta Mauro Belloni,
«per l’elevata affluenza di visitatori già nel giorno di apertura della fiera e per l’elevato numero di contatti potenzialmente interessanti. Rispetto all’edizione precedente, quella del 2016, abbiamo riscontrato una notevole crescita in questo senso». Nel suo stand Gibitre ha attivato, in particolare, un esempio di integrazione fra strumentazione, programma di gestione dati Datagest_10 e software gestionale aziendale, necessari per soddisfare i requisiti di interconnessione Industria 4.0. Naturalmente l’azienda ha presentato anche buona parte della sua ricca offerta di apparecchiature, tra cui il nuovo Flessometro Fatiguecheck-Drive, dotato di videocamere ad alta risoluzione e meccanica completamente rinnovata, e il Rheocheck MD-Drive, con caricatore automatico e nuovo software in release 10. UTP Vision ha invece impostato la sua presenza sugli sviluppi che sta imprimendo per realizzare una connessione sempre più stretta tra le sue macchine per il controllo della qualità dei pezzi mediante sistemi di visione e l’intelligenza artificiale, in grado di velocizzare l’indi-
viduazione di eventuali difetti e di tarare rapidamente le macchine, attraverso il machine learning, sul controllo di diverse tipologie di prodotto.
Mescolazione e stampi Tra i produttori di macchinari per la sala mescole Colmec ha portato al K2019 la sua nuova soluzione per la filtratura in linea. Il CTS, Conical Twin Strainer, un macchinario mobile che può essere posizionato in uscita dall’ultimo mescolatore e a monte del batch-off. L’ingegnerizzazione di questo prodotto ha consentito di ridurre al minimo gli spazi d’ingombro, un aspetto che consente di gestirlo con la massima flessibilità e di introdurlo in sale mescole già configurate senza bisogno di modificare il layout. Anche G3 era presente con un suo stand al K per proporre i suoi mescolatori e la gamma di macchinari di nuova progettazione e concezione, che da qualche tempo affiancano la storica attività nella ricostruzione di macchine usate. In generale gli stand delle aziende italiane erano affollati di visitatori. Al loro
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K2019 Lo stand Colmec e, in primo piano, lo spazio di Desma dove era possibile prenotarsi per la visita allo spazio esterno allestito dall’azienda.
interno abbiamo potuto riscontrare un notevole fermento, al punto che in alcuni casi abbiamo preferito limitarci a osservare i prodotti esposti per non interferire in trattative e incontri che, dall’esterno, ci sono parsi molto ben avviati. Soddisfazione per il grande movimento riscontrato in fiera ci è stata per esempio manifestata anche dai produttori di stampi presenti, come O.RP. Stampi e Alfa Stampi.
Altri macchinari Le aziende italiane presidiano con prodotti di alta qualità anche tutte le altre fasi della filiera della gomma, a partire
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dal dosaggio. In questo ambito opera Lawer, azienda piemontese, non nuova alla partecipazione al K2019 che, come spiega Federico Ormezzano, uno dei soci, «è una manifestazione che dà molta visibilità e che ci ha aiutato a renderci riconoscibili sul mercato». Lawer sta sviluppando sistemi di dosaggio per il settore gomma sempre più rapidi e in grado di assicurare la massima ripetibilità della pesata. Color Service, realtà vicentina che opera anch’essa nel dosaggio, ha presentato una soluzione per l’industria della plastica in grado di realizzare il dosaggio degli ingredienti in un unico con-
tenitore di grandi dimensioni. Con un sistema di movimentazione il contenitore viene poi portato direttamente nel mixer. Il sistema per la plastica deriva da uno sviluppato per il settore della gomma, e in particolare per i pneumatici con elevate prestazioni anche dal punto di vista del contenimento delle polveri e virtualmente a emissioni zero. Particolarmente soddisfatto della partecipazione al K2019 si è dichiarato anche Giovanni Delia, ceo dell’omonima azienda che sviluppa sistemi e celle d’automazione per l’industria della gomma. «Abbiamo avuto oltre 300 contatti di persone interessate ai nostri sistemi», ci ha confidato, «e anche se ovviamente dovremo verificare dopo la manifestazione se riusciremo a tradurre il loro interesse in ordini si tratta comunque di un risultato che consideriamo molto buono».
FOCUS
RASSEGNA RASSEGNA Xxxx STAMPI
Verso un 2020 ricco di sfide Per le aziende italiane che producono stampi per lo stampaggio a iniezione della gomma i prossimi mesi si preannunciano densi di attività e di sviluppi orientati a mantenere alta la competitività su un mercato sempre più internazionale. Alcune sono reduci dal K2019, dove hanno raccolto buone indicazioni dai clienti, altre si apprestano a introdurre nuovi macchinari o soluzioni tecnologiche. Tutte in generale stanno vivendo un momento positivo, di crescita o di consolidamento del business, oltre che di potenziamento di tutta la parte accessoria, dai servizi all’assistenza, che crea valore aggiunto alla produzione del solo stampo. Ecco le novità e i progetti che i protagonisti del settore annunciano per il 2020.
Foto Maplan
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FOCUS
ALFA STAMPI
Novità per celebrare 35 anni di attività
S
ituata ad Adrara San Martino nel cuore del Distretto del Sebino Bergamasco, nella cosiddetta “Rubber Valley” internazionalmente nota per la sua alta specializzazione nella lavorazione della gomma a 360 gradi, Alfa Stampi festeggia quest’anno il suo 35° anniversario dalla fondazione. Nel corso degli anni l’andamento della produzione ha riscontrato notevoli cambiamenti: nel 1984 l’intera produzione era riservata alla fabbricazione di stampi per O-Rings e articoli tecnici semplici (es. rondelle, cornici) per poi passare gradualmente alla costruzione di stampi per articoli tecnici più complessi. Questa diversificazione, anche grazie ai recenti investimenti nella formazione del nostro team e alla stretta collaborazione con i clienti, è aumentata in maniera progressiva nel tempo ed il numero di stampi per articoli tecnici complessi supera attualmente l’80% dell’intera produzione. Complessivamente il 2019 è stato un anno positivo e sta per chiudersi con un +10% delle vendite rispetto al 2018 e con una sempre maggiore apertura verso i mercati esteri, che sfiora il 60%: dati incoraggianti che portano concretezza. Restando in un contesto transnazionale, si è appena conclusa la partecipazione di Alfa Stampi alla fiera K di Düsseldorf, per la seconda volta in qualità di espositori. «È stata una buona opportunità di incontro e
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fidelizzazione della nostra clientela storica», dicono i responsabili dell’azienda, «nonché una vetrina internazionale di alto livello per presentarsi e conoscere nuove realtà aziendali. Tre le novità più recenti, segnaliamo il rinnovamento del nostro sito internet (www. alfastampi.com), più dinamico e fruibile rispetto al precedente e impostato non solo per attirare utenza ma anche per comunicare con essa trasmettendone la vera identità che ci contraddistingue». A ciò si affianca una diversificazione costante, che vede un’estensione delle attività verso nuovi mercati oltre i confini regionali e nazionali, nuove aree di interesse, con conseguenti nuovi clienti con nuove tecnologie. Flessibilità non solo a livello produttivo, quindi, ma anche progettuale. Altro punto di forza è la capacità dell’azienda di instaurare con il cliente un dialogo continuo. Conclude Robertino Andreoli, Ceo e direttore generale: «Anche l’aspetto comunicativo è di grande rilevanza. Soprattutto durante le varie fasi di progettazione e di costruzione degli stampi è spesso necessario operare insieme ai progettisti dell’azienda committente “face to face”; ecco perché non puntiamo semplicemente all’esecuzione della commessa, ma forniamo un servizio completo, personalizzato ed efficiente al fine di offrire soluzioni ottimali per raggiungere alti gradi di soddisfazione dei nostri clienti».
Stampi
BETTONI MECCANICA
Lo stampo dal progetto al collaudo
L
a Bettoni Meccanica è un’azienda di Gorlago, in provincia di Bergamo, nata dall’esperienza maturata in 30 anni nella progettazione e realizzazione di stampi per il settore gomma. Segue, in stretta collaborazione con i clienti, tutte le fasi di progettazione di manufatti in gomma fino al collaudo finale dello stampo stesso, e realizza anche prototipi o campionature degli articoli tecnici in gomma. I tecnici dell’azienda valutano insieme con il cliente i vari tipi di acciaio da utilizzare e i trattamenti necessari per rendere lo stampo più performante e duraturo, come per la tempra, la nitrurazione e anche la cromatura dura, sia opaca che lucida. Bettoni
Meccanica è anche attrezzata per effettuare marcature delle cavità e finiture particolari di precisione con sistema laser. L’azienda ha anche una particolare attenzione per l’impatto ambientale della propria attività. Tra i vari passi intrapresi in questa direzione spicca l’impianto fotovoltaico, della potenza di 100 kW di picco, installato per poter sfruttare l’energia solare, in un’ottica di autosufficienza energetica realizzata senza danneggiare l’ambiente. Infine, tra le altre attività Bettoni Meccanica è anche attiva nel commercio di macchinari industriali e, in particolare, di presse per gomma e di macchine utensili in generale.
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FOCUS
BONARDI STAMPI
Investire in tecnologie per essere competitivi
I
n tempi come quelli attuali, in cui il carico lavorativo è stato sempre molto instabile, il fatto di aver diversificato, negli ultimi anni, la ricerca e la produzione, ha permesso a Bonardi Stampi, azienda di Sarnico, in provincia di Bergamo, di continuare positivamente il trend di crescita. Secondo le stime del management anche quest’anno porterà un incremento del fatturato, derivante soprattutto dallo sviluppo di prodotti come gruppi termoregolati CRB e piani di riscaldo con tubi di calore, di cui ha realizzato una consistente fornitura durante i primi sei mesi dell’anno sulla scia di ordini di nuove presse effettuati dai clienti. Nel frattempo l’azienda non ha trascurato altre attività. A luglio è partita anche la produzione in serie con una pressa rotativa a 12 stazioni, progetto supportato fin dal 2015, anno in cui Bonardi ha iniziato anche questa sfida. Inoltre la ricerca di miglioramenti nell’automazione degli stampi e nella semplificazione dei processi produttivi, in collaborazione e confronto quotidiano con i clienti, ha permesso notevoli riduzioni di sprechi e tempi ciclo, fattori che l’azienda del Sebino ritiene tra i più importanti per restare competitiva.
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«La formazione costante del nostro team», spiegano in azienda, «e l’inserimento di giovani leve pronte ad apprendere l’esperienza dei veterani, ci ha permesso di soddisfare le costanti urgenze dei nostri clienti. Il fatto che ci siano meno progetti nuovi rispetto agli ultimi anni richiede costantemente una maggior velocità di gestione delle commesse. Il cliente ha sempre fretta e l’organizzazione che abbiamo ottimizzato e il supporto del gestionale che abbiamo inserito nei nostri processi produttivi con l’industrializzazione aziendale ci permettono quotidianamente di valutare la gestione del carico di lavoro e le disponibilità dei macchinari per soddisfare le varie urgenze che si presentano». Le prospettive per il prossimo anno prevedono una situazione simile a quella del 2019, con una persistente instabilità, che l’azienda punta a controbilanciare con l’acquisto di un nuovo macchinario, già programmato per continuare nel percorso di crescita ed innovazione tecnologica. Un percorso che viene portato avanti con molto entusiasmo, nella convinzione che sia «l’unico modo per continuare a crescere e per offrire costantemente supporto e qualità ai clienti».
Stampi
FRANCIACORTA STAMPI
Easy-to-use Smart Solutions & Equipment
N
ell’epoca in cui tutto deve essere smart, intelligente, anche l’equipaggiamento di una pressa per lo stampaggio della gomma deve essere tale. È a questo obiettivo che puntano la soluzione Thermo System di Franciacorta Stampi e gli stampi dell’aziende di Corte Franca (Brescia) che puntano a mettere a disposizione del cliente un’attrezzatura easy-to-use. Di che cosa si tratta ce lo spiegano direttamente i responsabili dell’azienda: «In questo contesto economico, che richiede soluzioni tecnologicamente avanzate, sta emergendo l’ambizione e l’esigenza a livello industriale di avere a propria disposizione attrezzature che siano di facile utilizzo, cioè “Easy-to-Use”, senza che ciò possa intaccare il loro elevato livello tecnico e qualitativo. Si sviluppa, in questo modo, la consapevolezza di dover soddisfare le esigenze del mercato e le specifiche richieste dell’Industria 4.0 con soluzioni personalizzate che permettano di trovare un equilibrio tra la realizzazione di un’attrezzatura complessa, che potrebbe però
non essere adatta per essere utilizzata nel contesto valutato, e una soluzione appropriata all’ambito produttivo attraverso il ricorso ad accorgimenti tecnici e soluzioni in grado di semplificare lo svolgimento delle operazioni e rendere l’equipaggiamento di facile impiego». Facile, in questa accezione, non vuole però dire banale o di basso livello tecnologico, ma idoneo ai processi produttivi utilizzati nei reparti di produzione delle varie aziende. Non sempre infatti le soluzioni più elaborate sono le più adatte. «È importante quindi», dicono ancora in azienda, «riuscire a trovare un bilanciamento tra le diverse variabili da tenere in considerazione, come ad esempio specifiche esigenze di produzione, gli obiettivi del cliente, la possibilità di ricorrere ad eventuali automatismi e altre ancora, risolvendo un puzzle con tutti i tasselli a disposizione, riuscendo per cui a soddisfare le richieste proponendo quindi l’attrezzatura adeguata per ogni situazione e progetto».
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FOCUS
NCN TECHNOLOGY
Pensare fuori dagli schemi
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na visione a 360 gradi e vent’anni di esperienza nel mondo della gomma fanno di NCN Technology una società all’avanguardia nel campo della progettazione e fornitura di stampi e attrezzature. L’azienda si è fatta conoscere negli ultimi anni attraverso progetti rivoluzionari e per la grande professionalità, cercando di tracciare nuovi percorsi e facendosi strada nel settore. Ogni passo è seguito con cura, dal progetto alla costruzione, al team dei collaboratori: solo fornitori attenti e della massima fiducia. NCN Technology si distingue per l’attitudine al “problem solving” e per l’attenzione alle esigenze del cliente, sempre spinta da una filosofia tesa all’innovazione. Operando con impegno e con lungimiranza sulle nuove proposte, l’azienda si è specializzata in stampi ad alto valore aggiunto, dove la precisione e le finiture sono fondamentali.
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Fiore all’occhiello di NCN Technology è senza dubbio il suo CRB modulare C³ che si caratterizza per la versatilità, la facile pulizia profonda del nucleo, la manutenzione semplice, il cambio mescola rapido, spessore e peso contenuti, centraline di raffreddamento meno sollecitate e un modello di ingegneria brevettato a livello internazionale. NCN Technology si propone come partner affidabile per competenza e professionalità in tutte le fasi del processo. Tra i servizi offerti anche: consulenza e valutazione dell’articolo da stampare, sistemi d’iniezione e fornitura stampo con prove di stampaggio. L’azienda ha avuto una crescita costante negli anni e ha nuovi progetti in cantiere, tra cui un mini CRB modulare C³ per presse di piccolo tonnellaggio, caratterizzato da uno spessore minimo e, quindi, dalla possibilità di un’apertura maggiore.
Stampi
O.C.S.
La nuova divisione OCS Extra
L
a O.C.S. di Adrara San Martino (Bergamo) è un’a-
zienda che si fa il vanto di non fermarsi mai quando si parla di nuove soluzioni di processo e crescita tecnologica: Con l’ arrivo e l’attrezzaggio della nuova fresa CNC a 5 assi, ha ampliato ulteriormente la gamma di stampi che può offrire ai proprio clienti, non più solo per O-Ring e per particolari semplici, ma anche per articoli tecnici molto complessi, con movimentazioni orizzontali e verticali, indotte da circuiti pneumatici e/o oleodinamici e con più piastre che facilitano l’estrazione del pezzo, automatica e non. Per produrre questa tipologia di stampi è nata “OCS Extra”, una nuova divisione del tutto indipendente, dove innovazione e tecnologia sono il pane quoti-
diano per servire vari settori di un mercato sempre più esigente sia in termini di qualità sia di servizio: dal medicale al food e al petrolchimico, solo per citarne alcuni. L’ obiettivo di O.C.S. è vendere soluzioni tecnologiche di processo sotto forma di uno stampo, in grado di prevedere e risolvere i problemi dei suoi clienti, anticipandoli. A completamento del percorso innovativo, grazie a una nuova macchina di misura Zeiss, da settembre 2019 O.C.S. è in grado di fornire certificazioni CPK su stampi di O-Ring, sempre più richieste dal settore automotive. Infine, “OCS Service” permette ai clienti di trovare soluzioni immediate ai problemi quotidiani, grazie al pronto intervento del personale esperto di O.C.S., anche presso il cliente stesso.
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FOCUS
OR.P. STAMPI
Verso i 40 anni con una visione internazionale
D
opo l’ultima esperienza trascorsa a Düsseldorf su
di un’importante palcoscenico come quello del K 2019, l’azienda di Viadanica (Bergamo) riparte con ottimi presupposti per il 2020 e con una chiara strategia aziendale da portare avanti. Da ormai sette anni il reparto R&D di OR.P. Stampi è diventato un punto cardine ed imprescindibile in ogni progetto, da quello più semplice a quello più complesso. La costante crescita delle mescole, sia in termini chimici-prestazionali che economici, porta i clienti più esigenti a volere dallo stampo qualcosa in più. Dalla simulazione allo studio del calcolo dei flussi, dai rivestimenti superficiali alle chiusure Flashless, da stampi prototipo a quelli di serie. Queste sono le principali richieste che vedono il reparto essere ormai parte integrante della filiera produttiva. Nuovi materiali studiati con clienti fidelizzati e nuove lavorazioni di fresa o tornio riescono oggi ad ottimizzare quelli che prima erano piccoli problemi, non tanto in termini di concezione di stampo, ma in termini di stampaggio, risolvendo quindi problematiche che
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potevano verificarsi in casa dei clienti. Inoltre nuove presse e macchinari di ultima generazione verranno collocate nel reparto test dell’azienda, a beneficio dei clienti e dello sviluppo del prodotto. La collaborazione, quella vera e duratura, tra i fornitori, i clienti o partner strategici, dona valore aggiunto e mette in grado OR.P. Stampi di fornire complessi progetti chiavi in mano, Canali Freddi (è annunciata a breve l’uscita della nuova serie) e possibilità di automazione completa, grazie anche all assistenza di robot. Si tratta di progetti sempre più complessi, che necessitano di studi, materiali e tecniche di lavorazione ottenibili unicamente con specifici macchinari e dotazioni non sempre in commercio o replicabili. Ecco allora che diventa fondamentale anche il coinvolgimento dell’azienda in progetti di grande scala, mirati alla vendita di prodotti non più solamente Made in Italy ma Made in Europe. Il prossimo anno OR.P. Stampi celebrerà il suo 40esimo anniversario, un traguardo che i suoi fondatori definiscono “enorme e un grande successo per noi, per l’azienda e per tutti i nostri clienti».
Stampi
RABBI CLAUDIO
Stampi per overmoulding
R
abbi Claudio Srl progetta e produce stampi per il sovrastampaggio di parti in plastica e metalliche con gomma vulcanizzata. L’esperienza maturata nel competitivo settore dell’automotive viene sfruttata con sapienza anche nel settore del motociclo, dell’elettrodomestico, dell’edilizia e dei trasporti fornendo consulenza sin dalle prime fasi di modellazione del manufatto
al fine di ottimizzarne la stampabilità. Nel caso del sovra stampaggio della plastica, Rabbi Claudio Srl si propone come fornitore unico sia dell’attrezzatura per il sovra stampaggio che dello stampo plastica. Entrambe le fasi sono collaudate sulle relative presse ad iniezione. Il cliente riceve in questo modo un “processo” chiavi in mano da un unico interlocutore.
FOCUS
TECNISTAMP
Trentasei anni di approccio positivo
T
ecnistamp progetta e costruisce stampi per articoli in gomma dal 1983, con sede a Corte Franca, ai piedi del lago d’Iseo. I prodotti principali che fornisce sono stampi, blocchi termoregolati, inserti distributori e servizi. La collaborazione instaurata da alcuni anni con produttori di presse, produttori di mescole e fornitori di sistemi robotizzati permette all’azienda di fornire al cliente un servizio completo. Tecnistamp dispone di una pressa a iniezione per eventuali test interni e di uno spazio al servizio del cliente dove poter installare una pressa di proprietà del cliente per effettuare i collaudi, con l’obiettivo che il committente possa poi portarsi in casa un prodotto chiavi in mano. Innumerevoli sono le caratteristiche che possono avere gli stampi per far fronte alle esigenze di ogni utilizzatore, a partire dalla tipologia utilizzata di acciaio o altri metalli, bonificati, temprati, inox, anticorrosivi, per passare poi alla tipologia di iniezione, al sistema di distribuzione della mescola tra ugello della pressa e cavità, alla distribuzione delle calorie e alla riduzione della perdita di temperatura. Senza dimenticare la soluzione adottata per lo scalzo del pezzo, la riduzione a zero dello sfrido, l’ottimizzazione della produttività dello stampo, i trattamenti superficiali. Insomma, ogni stampo ha la necessità di avere le caratteristiche funzionali al progetto a cui è dedicato, è questo il concetto che guida i progettisti di Tecnistamp. L’azienda ha inoltre il know –out e l’esperienza necessaria anche per fornire stampi per termoplastica e plastica.
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Nel tempo Tecnistamp ha raccolto riscontri positivi da parte dei propri clienti, in particolare per un ottimo rapporto qualità-prezzo, velocità nelle risposte, ampio ventaglio di soluzioni tecniche proposte, fin dalla fase di offerta, facilità di comunicazione e confronto con l’ufficio tecnico, qualità del servizio post-vendita, flessibilità, assai richiesta sul mercato, e approccio positivo ai problemi, con l’obiettivo di trovare sempre una soluzione, sia dal punto di vista tecnico sia per quanto riguarda le tempestive di consegna e i costi.
DA CARTA NASCE CARTA Più del 72% della carta e del cartone viene riciclato in Europa. Questa è una notizia, vera.
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DALLE AZIENDE
Cambiamenti per una produzione più rapida ed efficiente di Giuseppe Cantalupo
A
ncora novità alla Cromatura Cristofoletti. Siamo stati all’azienda di Cazzago San Martino a febbraio dell’anno scorso e ci siamo tornati nel mese di ottobre di quest’anno. Vi abbiamo trovato tre novità che segnano una tappa decisiva di quel percorso di consolidamento del successo della società nel settore della cromatura che Alessandro Cristofoletti, figlio di Ferruccio – il fondatore dell’azienda nel 1980 –, ha intrapreso quando ha raccolto l’eredità del padre ed è salito sulla tolda di comando dell’azienda di famiglia (ne abbiamo parlato nel numero 657 della rivista a pagina 42). Cosa abbiamo trovato di nuovo rispetto all’ultima volta? Un incremento dell’organico, un nuovo impianto, che l’azienda ha chiamato “Almaplating”, e una moderna sala di controllo.
L’incremento dell’organico Nella gestione dell’azienda, Cristofoletti si avvale della collaborazione di tre operatori: la moglie Marika, responsabile della sezione amministrazione-contabilità, e due nuovi dipendenti. «Sono due giovani – ci dice il titolare – che abbiamo assunto quest’anno. Il loro inserimento nell’organico ci consente, già
L’impianto Almaplating per la cromatura degli stampi adottato da Cromatura Cristofoletti.. 54
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Importanti cambiamenti alla Cromatura Cristofoletti di Cazzago San Martino, Brescia, aprono le porte a un’organizzazione del lavoro più efficiente e a un aumento della produttività dell’azienda e consentono di offrire un servizio più rapido alla clientela del settore gomma
Stampi A sinistra, l’interfaccia operatore con tecnologia touch screen. Sotto, la lucidatura.
adesso che sono ancora in fase di addestramento, di velocizzare le varie fasi della lavorazione di uno stampo, in particolare quella della preparazione e del controllo del pezzo prima e dopo la cromatura». Ma c’è anche un altro compito da svolgere. Un compito nuovo per la società bresciana, che si potrebbe definire ‘servizio a domicilio’. Sempre più clienti, soprattutto della Rubber Valley, come ci ha spiegato Cristofoletti, chiedono infatti all’azienda che lo stampo da cromare sia prelevato dall’azienda stessa, che poi provvederebbe anche a riportarlo dopo la lavorazione. Ciò comporta che, oltre al normale lavoro in officina, uno dei due ragazzi assolva anche questa incombenza. Una volta, invece, fino a non molto tempo fa, era il cliente che portava lo stampo alla cromatura ed era poi lui che andava a riprenderselo. Oltre ai collaboratori interni, ce n’è anche uno esterno, che si occupa della lucidatura di stampi dalle impronte particolari.
Un nuovo impianto Sin dal primo prendere in mano le redini dell’azienda, Alessandro Cristofoletti ha mostrato di possedere le caratteristiche proprie del manager che sa il fatto suo: chiarezza di idee, ben chiaro l’obiettivo da raggiungere, capacità di decidere in tempi brevi cosa fare e risolutezza nel passare dalla parola ai fatti. Così è stato, per citare qualche esempio, quando ha installato un secondo impianto di cromatura nell’attuale sede
di Cazzago San Martino, dove l’azienda si è trasferita nel 2010 da Lumezzane dove c’era un solo impianto; o quando ha dotato il sistema produttivo di microtelecamere per l’esame pre- e postcromatura dei pezzi trattati; o quando ha equipaggiato gli impianti di un secondo raddrizzatore di corrente; oppure, ancora, quando ha installato nuovi dispositivi resi disponibili dalla moderna tecnologia elettronica che consentono di rendere più rapida la cromatura, naturalmente senza alterare il deposito di cromo dal punto di vista quantitativo, consumando anche meno corrente elettrica. Così è stato quando ha deciso, quest’anno, di aumentare la produttività della sua azienda. I clienti sono aumentati di numero, e conseguentemente sono aumentate anche le richieste, diventate, tra l’altro, anche più esigenti in termini di qualità del prodotto e di tempi di consegna.
Conclusione: c’è bisogno di produrre più rapidamente per produrre di più. In che modo? Costruendo un nuovo impianto, che verrà adibito alla cromatura di stampi per guarnizioni in gomma (O-ring), aggiornato alla più recente tecnologia sul fronte degli automatismi e della sicurezza, capace di abbattere drasticamente i tempi morti. Detto fatto. I lavori prendono il via, e attualmente sono in corso. Termineranno, prevedibilmente, entro la fine dell’anno, in modo che l’impianto entri in funzione nel 2020: l’anno del quarantesimo anniversario della fondazione dell’azienda. «A differenza dell’impianto attuale, che lavora perfettamente e continuerà a lavorare anche dopo l’avviamento di quello nuovo su stampi particolari per dimensioni e impronte, l’impianto “Almaplating” che stiamo costruendo – ci spiega Cristofoletti - è costituito, nella sua essenzialità, da quattro vasche disposte in serie divise in undici stazioni totali, destinate ognuna a una specifica fase del processo: mentre nella prima è in corso la elettrodeposizione del cromo su uno stampo, nella seconda avviene la sgrassatura di un altro stampo, nella terza il risciacquo di un altro ancora e nella quarta il lavaggio finale di uno stampo che è già passato per gli stadi precedenti del processo. Poi c’è l’asciugatura del pezzo. Al termine dell’asciugatura, il carro di sollevamento solleva lo stampo e lo sposta in altra collocazione. Precisamente, nel magazzino di carico e scarico, dove l’operatore provvederà al primo controllo visivo della superficie del pezzo e dello spessore del deposito di cromo avvenuto. Concluse queste fasi della lavorazione, l’operatore avvierà lo stesso procedimento su un nuovo stampo pronto per il trattamento». In questo periodo l’impianto è in fase di collaudo, e i vari trasferimenti dello stampo vengono effettuati mediante il carroponte dell’impianto esistente, in L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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DALLE AZIENDE
A sinistra, il sistema di ingrandimento. Nella pagina a fianco, Alessandro Cristofoletti (primo da sinistra) con i suoi operatori.
Un progetto tutto dell’azienda
attesa che venga ultimata la costruzione del nuovo carro, più veloce, previsto dal progetto.
Un processo in continuo Per qualunque fase del processo, quindi, nel nuovo impianto c’è sempre pronto uno stampo da lavorare nella fase successiva: uno stampo dietro l’altro in una linea continua, in una lavorazione che, in un certo senso, richiama alla mente, per analogia, quella della catena di montaggio dell’industria meccanica. Solo che nel nostro caso, giocando con le parole, si dovrebbe parlare di ‘catena di cromatura’. Tutti i movimenti e spostamenti degli stampi nelle vasche si svolgeranno in maniera assolutamente automatica, con l’operatore che avrà il solo compito di impostare i parametri del processo sullo schermo tattile (touch screen) del monitor e controllare che tutto si svolga senza intoppi: un lavoro nel quale è coadiuvato da un raddrizzatore di corrente di ultima generazione di cui è dotato l’impianto con controllo remoto da PLC (Programmable Logic Controller – Controllore a Logica Programmabile), che consente di gestire tutto il processo migliorandone in modo significativo la produttività. È l’applicazione dei principi di Industria 4.0 per una gestione ‘intelligente’ delle macchine, ossia una gestione più semplice e pratica che ha come effetto, appunto, quello di massimizzare la produttività. 56
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«In questo – precisa Cristofoletti – gioca senz’altro un ruolo importante l’incremento dell’organico realizzato quest’anno con l’assunzione dei due giovani collaboratori, perché, per esempio, mentre la vasca della cromatura lavora, i ragazzi approntano i pezzi per i processi che verranno avviati successivamente. Questo vuol dire una cosa molto importante, e cioè che la vasca, praticamente, lavora in continuo: finita una cromatura, è già disponibile il pezzo per un nuovo processo, e così via. Ma possono anche dedicarsi, sempre grazie alla modernità dell’impianto, alla risoluzione di particolari urgenze che da qualche tempo a questa parte i clienti ci presentano pressoché quotidianamente. Caso tipico, la richiesta che ci viene fatta di recarci da loro a prelevare gli stampi da lavorare e riportarli ad opera finita». Dal 2017 al 2018 la società bresciana, che per il 90% lavora stampi per la gomma e per il restante 10% quelli per la plastica (essenzialmente policarbonato e resina melaminica), ha realizzato un incremento del fatturato del 15%, e nei primi dieci mesi di quest’anno ha già registrato una crescita del 30% circa: un bel balzo in avanti, non c’è che dire, con la concreta prospettiva di ulteriori miglioramenti, favoriti dalla caratteristica fondamentale dell’impianto: l’eliminazione dei tempi morti, che non consentono un utilizzo ottimale delle risorse a disposizione e incidono negativamente sui costi.
L’impianto, che è in via di ultimazione, è frutto di un progetto interamente elaborato e sviluppato da quella fucina di idee che è Alessandro Cristofoletti. «Questo impianto – ci rivela con comprensibile compiacimento il titolare della società mentre ce ne spiega il funzionamento – lo stiamo costruendo noi, qui al nostro interno, su progetto mio, dagli automatismi al quadro elettrico, dall’impianto idraulico a circuito chiuso al carro di sollevamento e ai dispositivi di sicurezza riguardanti le macchine, le persone e l’ambiente, con la depurazione delle acque di lavaggio, l’aspirazione dei fumi e la depurazione dell’aria: operazioni che, ovviamente, erano già effettuate in azienda, ma che sono state migliorate con l’installazione della nuova unità produttiva». «Ho voluto progettarlo io – prosegue – perché, conoscendo bene il materiale da trattare, il processo galvanico con tutti i dettagli tecnici delle fasi attraverso le quali si svolge il trattamento, e l’ambiente nel quale l’impianto lavora, volevo essere sicuro che non venisse trascurato nessun aspetto e che tutti i particolari ricevessero la dovuta attenzione e fossero previsti e realizzati nella maniera più appropriata». Anche le vasche sono state progettate dal titolare dell’azienda. Non solo la progettazione, quindi, ma anche la costruzione, l’assemblaggio e, realtà di questi giorni, il collaudo dell’impianto hanno segnato le tappe della realizzazione della nuova struttura da parte di Cristofoletti e dei suoi collaboratori.
La sala di controllo È la terza novità che abbiamo trovato al nostro ritorno in Cromatura Cristofoletti, ed è destinata all’ispezione
Stampi
ottica pre- e post-cromatura dei pezzi. Il titolare dell’azienda ha pensato di dotarsene con l’obiettivo di aggiornare le sue attrezzature alla più recente e moderna tecnologia del settore: attraverso l’esame di immagini ad alta definizione, potrà effettuare analisi più precise e ac-
curate delle superfici trattate e potrà anche trasmettere le immagini stesse ai clienti via posta elettronica. «L’ispezione visiva di un pezzo attraverso un ingranditore ottico prima e dopo la cromatura – ci spiega Cristofoletti - è molto importante, perché
permette di evidenziare difetti nel pezzo che sfuggono all’osservazione a occhio nudo. Anche dopo la cromatura, un difetto – una microfessura, per esempio – è perfettamente evidenziabile mediante lo strumento di visualizzazione, perché l’elettrodeposizione del cromo non agisce come riempitivo di vuoti, ma segue precisamente il profilo dell’imperfezione, che quindi rimane visibile all’ingranditore». In questa sala verrà collocata anche una vetrina nella quale sarà esposta una raccolta di campioni vari di pezzi cromati dall’azienda bresciana. Sarà la prova tangibile della passione che anima ogni giorno il lavoro del titolare della società che ha portato la Cromatura Cristofoletti a livelli di primo piano nella tecnologia della cromatura a spessore di articoli per le più svariate applicazioni. E sarà anche il modo più conveniente di celebrare l’ingresso dell’azienda nel 2020, l’anno del quarantesimo anniversario della sua fondazione.
DALLE AZIENDE
Giovani, ma ricchi di esperienza nell’incisione laser di Giuseppe Cantalupo
È
il 2014 quando due amici, che lavorano insieme da oltre vent’anni come dipendenti della stessa azienda nel settore delle incisioni laser, decidono di mettere a frutto l’esperienza acquisita con questa tecnologia e di mettersi in proprio. La loro aspirazione è quella di gestire un’azienda tutta loro e soltanto loro. L’intesa c’è, l’esperienza pure, la conoscenza dei materiali non manca, la tecnica la posseggono: c’è tutto. Chiarezza di idee e determinazione comprese. Basta solo partire, e partono. Nasce così Orobica Laser, un’officina di Ardesio in provincia di Bergamo, nella quale i due protagonisti di questa impresa, Luca Bigoni e Maurizio Marinini, trovano la loro realizzazione professionale, accomunati dallo stesso entusiasmo e dalla stessa passione per una tecnologia di alta precisione, l’incisione laser, nella quale trovano anche ampio spazio l’inventiva e la fantasia.
Un lavoro di fino L’impegno, l’accorta gestione dell’azienda e, soprattutto, la competenza con la quale vengono eseguiti i lavori, dalla quale discende direttamente la qualità della produzione, fanno sì
Progetto Mondo: un originale campionario di incisioni laser ripartite tra i continenti su una sfera d’acciaio progettata e realizzata da Orobica Laser. 58
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
Orobica Laser di Ardesio, Bergamo, è nata nel 2014 e in appena cinque anni ha già raggiunto un’ottima fama sul mercato dell’incisione laser degli stampi grazie ad una esperienza ultraventennale nel settore posseduta dai suoi fondatori
Stampi A sinistra,: la realizzazione del mondo inciso è una dimostrazione della competenza dell’azienda bergamasca nell’utilizzo di una tecnologia altamente precisa e raffinata quale l’incisione laser. In basso, finiture su scala VDI e Texture che imitano materiali naturali.
che Orobica Laser non impieghi molto a incontrare il favore dei mercati. «Basti dire – dichiara Bigoni – che, da quando siamo partiti, il numero dei nostri clienti è salito di anno in anno con andamento costante, e oggi, in nemmeno cinque anni, abbiamo superato quota 100». I clienti dell’azienda bergamasca sono principalmente stampisti, officine meccaniche, attrezzerie e fonderie. «Nel campo degli stampi in particolare – precisa il titolare – lavoriamo prevalentemente su quelli per la gomma, per la plastica e per la pressofusione, e le incisioni che realizziamo mirano essenzialmente a soddisfare le tre tipologie di esigenze che la clientela ci presenta con maggiore frequenza: l’identificazione del prodotto attraverso il logo, l’abbellimento del prodotto con un design che ne esalta l’estetica, il conferimento al prodotto di una precisa funzionalità nel suo utilizzo». Sono tutte lavorazioni che, per la sottigliezza dei caratteri e la profondità dell’incisione estremamente bassa (da 0,002 mm), solo il laser, per le sue caratteristiche intrinseche, può consentire, unitamente alla precisione e all’ottima finitura dei bordi. «La scritta su un articolo che identifica, per esempio, il codice di produzione o ne presenta il brand o il logo del produttore, molte volte con caratteri molto piccoli, richiede – prosegue Bigoni – una elevata precisione di esecuzione e una raffinatezza di fattura che solo il laser è in
grado di garantire per la sua capacità di realizzare profili complessi e con raggi di curvatura ridotti. La stessa cosa vale per le finiture di abbellimento, che noi chiamiamo “texture”, quali il finto tessuto, il finto carbonio o il finto legno, e per le finiture che servono a conferire una precisa funzionalità all’articolo, come la rugosità del calcio del fucile, per esempio, che ha lo scopo di aumentarne il grip ed evitarne, in tal modo, lo scivolamento sulla spalla durante l’utilizzo dell’arma». In altre parole, le incisioni laser sono lavori di fino che richiedono una certa perizia e un’alta qualifica professionale in chi li esegue. Basta dare un’occhiata ai settori applicativi delle lavorazioni di Orobica Laser, sia tecniche che artistiche, per rendersene conto: si va dal meccanico e meccanotessile all’automotive e all’aerospaziale, dalle armi all’elettrico e all’elettronico, dal medicale all’ottico, dall’orafo al cosmetico e al casalingo, per citare i più importanti. Un’ampia gamma di settori di impiego alla quale corrisponde una versatilità del laser altrettanto ampia. Con questa tecnologia è possibile incidere, infatti, acciaio, anche temprato o saldato, alluminio, titanio e loro leghe, materiali compositi nonché rame e grafite per gli elettrodi.
soluzioni altamente qualificate. Ma la qualità del prodotto, anche se importante nell’indirizzare il cliente nella scelta del fornitore, non è ancora l’elemento decisivo. A favore della società di Ardesio, sotto questo aspetto, gioca un ruolo fondamentale la rapidità di esecuzione del lavoro, che vuol dire rapidità di consegna. «La maggior parte del nostro lavoro, potremmo dire oltre l’80% – ci spiega Marinini – è la realizzazione di scritte su stampi di qualsiasi tipologia. È un settore questo – prosegue con comprensibile soddisfazione – del quale posso ben dire che noi siamo specialisti. Sono i clienti stessi che ce lo riconoscono a più riprese. Quasi sempre, però, queste lavorazioni ci vengono richieste con urgenza di consegna. Ebbene, per l’esperienza ultraventennale che abbiamo in questo campo, noi siamo capaci di evadere un ordine anche dopo 24 ore da quando l’abbiamo ricevuto. L’elevata esperienza pregressa che abbiamo acquisita nelle più svariate tipologie di lavorazione sui più diversi tipi di stampi – continua – ci
Celerità del servizio e qualità Orobica Laser, quindi, sinonimo di capacità di offrire un ampio ventaglio di L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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Stampi
DALLE AZIENDE
A sinistra, veduta d’insieme e dettagli delle texture naturali. In basso, texture geometriche in dettaglio.
consente di individuare, di fronte a ogni tipo di richiesta, la via più veloce dal punto di vista tecnico e tecnologico per fare il lavoro e consegnare lo stampo in tempi brevissimi». Orobica Laser, allora, è sinonimo anche di rapidità di servizio: una caratteristica premiante della società, riconosciuta e molto apprezzata dai clienti anche per i costi più bassi che ne derivano, che difficilmente si ritrova in altri fornitori. Ed è questa “specializzazione”, facilitata anche da una struttura aziendale molto snella, che ha favorito il successo dell’azienda soprattutto nella “Rubber Valley”: la valle della gomma nel distretto del Sebino tra Bergamo e Brescia, leader mondiale nella produzione di stampi e guarnizioni in gomma
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dalla qualità incontrastata che varcano i confini nazionali diretti in tutti i paesi del mondo. «a questo successo, che in un certo senso spiana la strada anche al nostro successo, possiamo dire di contribuire anche noi con la qualità del nostro lavoro» tiene a sottolineare con soddisfazione Bigoni. Sul fronte della qualità, l’azienda bergamasca occupa una posizione di sicuro prestigio sullo scenario degli incisori laser che, secondo il titolare, significa una collocazione tra i primi operatori italiani del settore.
Un servizio completo Azienda snella, veloce, attenta e precisa. Questo il punto di forza principale per il quale Orobica Laser è molto ap-
prezzata sul mercato, come dimostra il numero dei clienti che cresce con cadenza costante di anno in anno. Ma c’è anche un altro vantaggio che la società di Ardesio offre in più rispetto alla concorrenza: un rapporto speciale con i clienti, più semplice e spontaneo, facilitato dal fatto che la società è un’azienda piccola. «Essere di dimensioni modeste – spiega Bigoni – rende tutto più facile e immediato, soprattutto perché elimina il vincolo delle formalità gerarchiche e delle regole procedurali interne delle grandi aziende. Il rapporto con i clienti in particolare trae un grande vantaggio da questa situazione: si realizza, potrei dire, su un piano di familiarità, aiuta a capire meglio i problemi del cliente e ne rende più celere la soluzione». Se un cliente è in difficoltà col rispetto dei tempi a causa di un imprevisto e rischia il salto della consegna di uno stampo perché manca ancora l’incisione laser programmata, non è un problema. «Situazioni come questa – rivela Bigoni – ci si presentano pressoché quotidianamente, e noi le risolviamo in una maniera molto semplice: salgo sul furgone e vado io a prendere lo stampo dal cliente per lavorarlo. E dopo la lavorazione glielo riporto bell’e finito, pronto per la consegna». Un servizio completo, quindi, quello che Orobica Laser è capace di offrire: un servizio che alla rapidità di evasione delle commesse e all’alto livello qualitativo delle lavorazioni aggiunge la disponibilità naturale dell’azienda a farsi carico dei problemi del cliente in difficoltà per aiutarlo a risolverli. Questione di competenza e anche di passione per il tipo di lavoro al quale i fondatori della società hanno deciso di dedicarsi e che favorisce la crescita dell’azienda.
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COMPOUNDS DIVISION
l processo di trasformazione digitale in Italia è a buon punto. Lo indica l’Osservatorio MECSPE PMI Italia, realizzato da Senaf, l’ente organizzatore della fiera Mecspe, la cui edizione di Bari si è svolta dal 28 al 30 novembre. Sei imprenditori su 10, tra quelli intervistati, dicono di essere a buon punto in questo percorso. Guardando nel dettaglio alle tecnologie e ai processi innovativi già in uso in azienda, al primo posto su tutti spicca la sicurezza informatica, su
cui il 75% ha maggiormente investito, seguita dal cloud computing (37%), simulazione (31%), produzione additiva (23%) e Internet of Things (23%). Al contrario, se da un lato si innova, dall’altro rimangono alcune criticità che continuano a condizionare l’andamento aziendale. A partire dai tempi giudiziari in caso di controversia, individuati come un freno dal 36% dei rispondenti, insieme alla burocrazia (29%) e agli aspetti fiscali (15%). Il processo di innovazione in azienda è reso tale grazie, soprattutto, agli investimenti in ricerca e sviluppo (il 53% delle PMI ha destinato, nei primi 6 mesi del 2019, fino al 10% del proprio fatturato in R&D, con un 19% che si è spinto fino al 20%) e ai diversi benefici raccolti mediante l’industria 4.0. Il 52% dichiara di avere raggiunto maggiore efficienza e velocità di produzione, il 44% ha riscontrato un miglioramento della competitività sul mercato a seguito di un percorso intrapreso in questa direzione; mentre la razionalizzazione dei costi e una migliore qualità del prodotto con, di conseguenza, una riduzione degli scarti, hanno avuto un significativo vantaggio, ottenendo risposta rispettivamente dal 37% e dal 36% degli intervistati. Nel confronto con gli altri, il 24% ammira soprattutto il coraggio delle start-up e il 17% il loro spirito visionario e il modo di approcciarsi al mercato. Sul fronte dell’export, il 27% degli imprenditori dichiara di realizzare all’estero fino al 10% del proprio fatturato, l’11% dal 10% al 25%, il 13% oscilla tra il 25% e il 45%, il 10% dal 45% al 70%, mentre l’8% supera ben il 70%. Le aree geografiche a cui ci si orienta maggiormente vedono una prevalenza dell’Europa (Unione Europea), indicata da 8 PMI su 10, interessate principalmente a Germania (82%), Francia (79%), Spagna (55%). Il 38% guarda anche all’Europa extra-UE, al Nord America (23%), all’Asia (17%), alla Russia (14%), mentre Medio Oriente (13%), America Latina (13%), Africa (10%) e Oceania (4%) rappresentano gli altri mercati di approdo. Una visione internazionale guidata da una crescita del fatturato, che nel I semestre 2019, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha riguardato il 44% delle testimonianze raccolte, e che soprattutto per i prossimi mesi dell’anno è focalizzata in positivo: oltre la metà prevede un’ulteriore crescita del fatturato, rispetto al 24% che prevede che la situazione non varierà. Per quanto riguarda il portafoglio ordini, questo è giudicato “adeguato” ai propri livelli di sostenibilità finanziaria dal 75% delle PMI.
Taccuino
Aperte le iscrizioni per le aziende che vogliono esporre al Plast 2021
S
i sono aperte il 12 novembre scorso le iscrizioni alla prossima edizione di Plast, il salone internazionale triennale per l’industria delle materie plastiche e della gomma, che si svolgerà da martedì 4 a venerdì 7 maggio 2021 nei padiglioni di Fiera Milano, a Rho. Anche nella prossima edizione, Plast ospiterà tre saloni-satellite, dedicati ad altrettante filiere d’eccellenza nel settore e alle relative start-up: Rubber (alla quarta edizione, dedicata al mondo degli elastomeri, in collaborazione con Assogomma), 3D Plast (alla terza edizione, focalizzato sulla produzione additiva e tecnologie affini) e Plast-Mat (alla seconda edizione, dedicato alle soluzioni in materiali plastici innovativi). La Segreteria di Plast ha dato il via alla macchina organizzativa trasmettendo ai
potenziali espositori le credenziali per poter effettuare l’iscrizione, esclusivamente online. In occasione della recente mostra K di Düsseldorf, sono già state raccolte le prime adesioni e numerose manifestazioni di interesse, soprattutto in vista del primo
termine di iscrizione del 10 febbraio 2020, che dà diritto a uno sconto del 20% sul canone di partecipazione, oltre alla priorità nell’assegnazione dello stand. È già partita la pianificazione di tutte le attività promozionali e collaterali, come per esempio le missioni di buyer, il pro-
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NEWS
gramma dei convegni, che prevede relatori e ospiti di calibro internazionale. Oltre a tali attività di supporto generale, agli espositori sarà offerta una serie di servizi e nuovi vantaggi, tra i quali: • la presenza nei portali Expopage e Smart Catalog di FieraMilano; • 2 codici-invito per ogni metro quadro per l’accesso diretto di propri ospiti in fiera; • la connessione wi-fi gratuita nel quartiere espositivo; • un parcheggio gratuito per ogni espositore; • la moquette nelle corsie dei padiglioni, molto gradita dai partecipanti alla scorsa edizione.
È uscita l’edizione 2019 del Worldwide Rubber Statistics
L’
IISRP (International Institute of Synthetic Rubber Producers) ha pubblicato l’edizione 2019 del Worldwide Rubber Statistics, il volume che riporta dati statistici sulla gomma sintetica, che l’Istituto di Houston pubblica con periodicità annuale da oltre trent’anni. A questa edizione ha contribuito in modo particolare l’ufficio cinese dell’Istituto che ha migliorato la conoscenza del mercato di quell’area. Il libro presenta, tra gli altri dati, aggiornamenti della capacità degli impianti di produzione degli elastomeri, il cui mercato è caratterizzato da un continuo dinamismo, suddivisi per tipo di
Via Sant’Anna, 1 - 24060 Villongo (BG)
Tel. +39 035 92 57 87 www.gridit.it - info@gridit.it
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
elastomero, per ubicazione geografica e per società di appartenenza. L’esposizione dei dati è arricchita da grafici di facile lettura e comprende una sezione dedicata alle capacità degli impianti di produzione della gomma sintetica installati in tutto il mondo e una sezione riservata agli impianti di cui è pianificata o è stata realizzata l’espansione. Il volume consta di 85 pagine e può essere ordinato sul sito dell’Istituto al costo di 2.500 dollari. L’IISRP è un’organizzazione internazionale non a scopo di lucro che associa oltre 60 società produttrici di gomma sintetica di 22 paesi che producono il 75% del totale della gomma prodotta nel mondo. Sorto nel 1960, l’Istituto ha la sede a Houston, Texas, e gestisce sezioni territoriali con uffici a Milano, Tokyo e Pechino. e
La pressa per silicone di Presma
P
resma, il produttore di presse a iniezione speciali per polimeri plastici ed elastomeri, ha annunciato una nuova macchina, la Roto LOP RS 2000 F-6. Testata con successo nello stabilimento di Torba di Gornate Olona (Varese), si tratta di una pressa rotativa a sei stazioni portastampo ad apertura verticale, dotata di traslazione della metà stampo inferiore per carico inserti e scarico stampate e di un gruppo iniettore orizzontale del tipo a vite e punzone. La pressa utilizza silicone in pani e riprende uno schema progettuale già sviluppato in precedenza per la Roto R 12, una pressa a iniezione per gomma presentata nel 2015 alla fiera DKT di Norimberga. Il vantaggio di una configurazione a sei stampi di piccole dimensioni è la possibilità di ridurre notevolmente il tempo ciclo rispetto a una macchina monostazione. Dopo l’iniezione nello stampo, infatti, non è necessario aspettare che la mescola vulcanizzi per scaricare il manufatto e quindi ripartire con un’altra iniezione, perché, con lo stampo ancora chiuso, la tavola ruota e porta all’iniezione lo stampo successivo. Secondo i test condotti da Presma la configurazione della Roto consente di ottenere, utilizzando 6 stampi a 2 impronte, 120 pezzi l’ora rispetto ai 60/80 pezzi ora ottenuti con uno stampo a 6/8 cavità su una pressa tradizionale. L’adozione di stampi più piccoli consente inoltre un migliore controllo della qualità, una maggiore semplicità di costruzione degli stampi e la possibilità anche di differenziare la produzione differenziando le impronte.
Calendario
FIERE DI TUTTO IL MONDO - 2020 28-31 gennaio
Mosca, Russia
Interplastica 2020
www.interplastica.de
6-8 febbraio
Pordenone, Italia
Samuplast
www.samuexpo.com
11-13 marzo
Bangkok, Tailandia
GRTE - Global Latex, Rubber and Tyre Expo
www.grte-expo.com
31 marzo/ 3 aprile
Kiev, Ucraina
Plast Expo UA
www.iec-expo.com.ua
9-11 aprile
Qingdao, Cina
CTF 2020 - China Internationa Tire and Wheel Fair
en.tyrexpoasia.cn
21-24 aprile
Sha nghai, Cina
Chinaplas 2020
chinaplasonline.com
6-7 maggio
Budapest, Ungheria
Europe Rubber & Latex Expo
www.rubber-expo.com
11-12 maggio
Cuyahoga Falls, OH, USA
International Silicone Conference
web.cvent.com
13-14 maggio
Bangkok, Tailandia
IISRP - 61st Annual General Meeting
iisrp.com
14-16 maggio
Kuala Lumpur, Malesia
Aspactrex - Asia Pacific Tyre & Retread Exhibition
www.aspactrex.com
15-17 maggio
Guangrao, Cina
ChinaGRTAE - International rubber tire & auto accessory
www.grtirexpo.com
19-22 maggio
Kielce, Polonia
Plastopol - Plastics and Rubber Processing
targikielce.pl
26-28 maggio
Parma, Italia
SPS IPC Drives Italia 2019
spsitalia.it
2-6 giugno
Barcellona, Spagna
Equiplast 2020
http://www.equiplast. com
26-28 maggio
Parma, Italia
SPS IPC Drives Italia 2019
spsitalia.it
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
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GLI ARGOMENTI TRATTATI DALLA RIVISTA NEL CORSO DELL’ANNO 1 ABBIAMO LETTO PER VOI
LEGENDA Gli argomenti e le note apparse nei dieci numeri del 2019 sono suddivisi nelle seguenti sezioni: 1 ABBIAMO LETTO PER VOI 2 ECONOMIA, MERCATI 3 FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA 4 FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI 5 LIBRI, RECENSIONI 6 MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE 7 MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI 8 NEWS DA AZIENDE E ENTI 9 NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE 10 AUTORI 11 AZIENDE E ENTI I riferimenti (tra parentesi) sono al numero del fascicolo e alla pagina. I numeri dei fascicoli corrispondono ai seguenti mesi di copertina:: 665-gennaio/febbraio 2019 666-marzo 2019 667-aprile 2019 668-maggio 2019 669-giugno 2019 670-luglio/agosto 2019 671-settembre 2019 672-ottobre 2019 673-novembre 2019 674-dicembre 2019 In ogni sezione i riferimenti sono in ordine di numero della rivista e di pagina di pubblicazione.
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
ELASTOMERI E APPLICAZIONI Comportamento di permeazione ai gas di termoplastici vulcanizzati (TPV) e gomma etilene-propilene-diene (EPDM), sulla scorta di un’analisi delle influenze di lavorazione (668, 11) Cambiano le composizioni dei carburanti in tutto il mondo: quali sono gli effetti sulle guarnizioni? (668, 12) Gomma EPDM plastificata con olio di soia (SBO) polimerico di diversi pesi molecolari (669, 10) Comportamento alla permeazione di gas da parte di vulcanizzati termoplastici (TPV) e gomma etilene-propilene-diene (EPDM) con considerazione delle influenze di processo (671, 11) Polimeri EPDM per applicazioni automotive (671, 12) Nuovi elastomeri HNBR con resistenza a fluidi e flessibilità a bassa temperatura migliorate (671, 13) EPDM Nordel: soluzione tecnica per guarnizioni automotive compatte (672, 16) Nuovi sviluppi nella gomma etilene vinilacetato (672, 18) Sviluppo personalizzato di gomma siliconica solida: riflessione al di fuori dell’ambito del silicone (673, 13) ELASTOMERI E LAVORAZIONE Elastomeri termoplastici ibridi (666, 11) Metodi di stampaggio per gomma siliconica con focalizzazione sulla gomma vulcanizzata a caldo (666, 12) Lavorazione di mescole poliacriliche (AEM): problematica di scottatura (670, 13) ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE Nuovi aspetti sugli elastomeri termoplastici (673, 10) MATERIE PRIME E APPLICAZIONI Combinazione di resine, S-SBR e bioplastificanti per mescole battistrada migliorate (665, 10) Riesame – L’importanza dell’ossido di zinco (ZnO) nella tecnologia della gomma (665, 11) L’effetto del tipo di carica sulla resistenza all’abrasione in mescole di gomma naturale (665, 11) Comparazione di mescole con master silice/gomma naturale e silice/silano in situ (665, 12) Caratterizzazione di compositi contenenti cariche rinnovabili per applicazioni antivibrazione (665, 12)
Materiali speciali da lattice per applicazioni di prodotto sostenibile (665, 13) Compositi a base SBR e NBR caricati con ferrite di bario (666, 10) Miglioramento dell’interazione gomma naturale/silice per mezzo di graffaggio di silano sul polimero (666, 12) Dispersione in matrice gomma di fibre tagliate, rivestite con polietilenimmina (667, 11) Formulazioni per pneumatici fuoristrada migliorate per mezzo di nanotubi di carbonio multi parete separati e funzionalizzati in superficie: correlando usura, abrasione e resistenza a lacerazione con taglio e truciolo se ne prevede la durata (667, 11) Benefici di silice ad alta dispersione in pneumatici per autocarro/autobus e ricostruiti (667, 12) Un nuovo elastomero magnetoreologico basato su miscele di gomma naturale/ scarti di guanti in gomma naturale (668, 14) Perossidi organici Luperox Air: nuovi sistemi perossidici per la reticolazione di EPDM in aria calda (669, 12) Nuovi additivi coagenti POSS (Polyhedral Oligomeric SilSesquioxanes) per gomme HNBR (669, 12) Rinforzo sinergico di ossido ibrido di silice silanizzata-grafene in gomma naturale per fabbricare battistrada: un facile approccio su base lattice (670, 12) Derivati del serinolo per la vulcanizzazione sostenibile di elastomeri dieni (671, 10) Ricerche fondamentali su compositi grafene/gomma (671, 12) Analisi della prestazione di tenuta in gpmma – Confronto di tecniche di prova (672, 14) Dispersioni di plastificanti dry liquid per aumentare la produttività e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità per formulazioni di battistrada pneumatico (672, 15) Proprietà fisiche di miscela di guanti di lattice riciclati/gomma naturale epossidata: effetti dell’amido naturale graffato (672, 16) Ruolo delle nano piastrine di grafene nel migliorare le proprietà di nanocompositi a base gomma poli(1,4-cis-isoprene (673, 11) caricata con nanotubi di carbonio e carbon black (673, 11) Nuovi concetti di mescolazione basati su EPDM ad alto peso molecolare – Lo sviluppo di Keltan 13561C (674, 10) Utilizzo di oli naturali come potenziali additivi in mescole di gomma caricata per applicazioni antistatiche (674, 10)
Indici 2019
Valutazione dell’utilizzo di LPBD (Liquid Polybutadiene) in silicone HCR (674, 11) Soluzione applicativa con EPDM resistente a calore elevato (674, 12) Sepiolite per nanocompositi di gomma con alto rinforzo meccanico e bassa dissipazione di energia (674, 13) Nuove tendenze in nanocompositi di gomma naturale (674, 14) PROVE E MISURAZIONI Caratterizzazione reologica degli effetti di mescolazione su gomma naturale con utilizzo di un RPA (Rubber Process Analyzer) (666, 13) Prove ad alta velocità di deformazione su elastomeri e termoplastici (666, 14) La norma ASTM D945-16 e l’oscillografo meccanico AYO-IV Yerzley possono migliorare la mescolazione della gomma e le operazioni di stampaggio (666, 14) Quantificazione dei composti organici volatili (VOC) e sviluppo di ruote degli odori per la lavorazione della gomma (667, 13) Un metodo avanzato per calcolare un parametro di infrarosso che identifichi quantitativamente un tipo di gomma in una miscela multicomponente di gomme (667, 15)
Proprietà viscoelastiche e meccaniche di gomma naturale di grandi e piccole particelle prima e dopo vulcanizzazione (668, 10) Meccanismo di prevulcanizzazione della gomma naturale per mezzo di spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR) allo stato di lattice (668, 13) Migliorata identificazione di un parametro del materiale per previsioni di fine vita sotto fatica meccanica (668, 13) Fallimento di adesione di compositi gomma/metallo che subiscono corrosione (669, 11) Caratterizzazione della resistenza della gomma al comportamento truciolo e taglio (669, 14) Reologia di mescole EPDM realizzate con polimeri di ugual mooney ed ugual composizione: differenziazione al di là dei tipici parametri dell’EPDM (669, 14) Modello di processo distruttivo di gomma butile (669, 15) Semplice metodo per valutare la dipendenza dalla temperatura dell’invecchiamento termico di elastomero etilenepropilene (670, 10)
Produzione e proprietà meccaniche di polvere di tutoli di granturco aggiunta a mescole di gomma (670, 11) Caratterizzazione di polimeri e mescole di gomma (670, 14) Previsione del fattore di resistenza al rotolamento (RRF) di mescole per la copertura di nastri trasportatori con misuratore di resilienza di rimbalzo (670, 14) Finestra di lavoro nello stampaggio ad iniezione con nove esperimenti (671, 15) Effetti di scivolamento su parete e loro dipendenza dalla viscosità della mescola, determinata da formulazione e peso molecolare (672, 14) La tecnologia a raggi X assicura in modo affidabile la qualità durante la produzione di tubi in gomms (672, 18) Comparazione e valutazione dei diversi metodi analitici per prevedere la disperdibilità di silice in gomma (673, 10) Effetti dell’aiuto di devulcanizzazione sulle proprietà meccaniche e termiche di miscele gomma de vulcanizzata/gomma (673, 11) Il modulo di profilo filiera dell’estrusione virtuale di laboratorio fornisce un’ottimizzazione dell’estrusione (673, 12)
Cambiamento dimensionale risultante da rigonfiamento e stiramento dei polimeri estrusi (673, 12)
Mondogomma – Il 2018 per i produttori di macchine. Ecco il consuntivo di Amaplast (667, 20)
Strumento che prevede la prestazione dinamica della gomma in tre secondi (674, 12)
Inchiesta – Verso una fabbrica sempre più digitale (667, 25)
PROVE E MISURAZIONI PRATICHE Le guarnizioni statiche forniscono informazioni sulla propria misura (670, 10) RICICLO DEGLI ELASTOMERI Circuiti di riciclo per prodotti elastomerici: stato dell’arte (668, 11) TECNOLOGIE DI PROCESSO Capire la devulcanizzazione, il percorso verso un’economia circolare e il potenziale impatto di mercato (667, 10) 2 ECONOMIA, MERCATI Protagonisti Francesco Caldara (amministratore delegato di MESGO) – Fare mescole? Ormai è un’industria globale (665, 16) Export macchine: il 2018 si è chiuso bene, ma in calo rispetto al 2017 (665, 58) Rallenta il mercato auto nel 2018 (665, 59) Bene i consumi di gomma (665, 60) Protagonisti Agostino Piccinali (vicepresidente di Confindustria Bergamo) e Paolo Rota (presidente del Gruppo Materie Plastiche e Gomma di Confindustria Bergamo) – Un protocollo che apre a un nuovo futuro (666, 16) Focus – 2019, che anno sarà? (666, 25) Arlanxeo-Business Unit High Performance Elastomers (p. 26), Azienda Chimica Milanese (Giovanni Arnò, p. 26), Brenntag (Sara Ghione, p. 27), Caldic (Simone Calabrini, p. 27), Eico Novachem (Daniele Girelli, p. 28), Eigenmann & Veronelli (Cinzia Gottero, p. 30), Elkem Siliconi Italia (Alessandro Strappazzon, p. 30), IMCD Italia (Stefano Corna, p. 32), KPI (Christian Pedone, p. 32), Lagorio & Dufour (Ambrogio Dufour, p. 32), Lehvoss Italia (Annalisa Pini, p. 34), RDC (Giorgio Marzari, p. 35), Rogitex International (Massimiliano Petris, p. 36), S.Int.A. (Federico Doveri, p. 36), Torchiani (p. 37), Versalis (p. 38), Wacker Chemie Italia (Orazio Olivares, p. 38), Zeon Europe (p. 39) Dati Istat: deciso calo della produzione a dicembre (666, 51) Protagonisti – Danilo De Lorenzo (responsabile della sede di Jacobacci & Partners Spa presso il Kilometro Rosso a Bergamo) – Proteggi le idee della tua azienda (667, 16)
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
Alfa Stampi (Robertino Andreoli, p. 26), Bonardi Stampi (Fabio Bonardi, p. 26), Desma (Sergio Lunari, p. 27), Engel Italia (Matteo Terragni, p. 28), Franciacorta Stampi (Marco Cadei, p. 30), Gamma Stampi (Antonio Archetti, p. 31), IMG (Fabrizio Piovanelli, p. 31), OR.P. Stampi (Anthony Dossi), REP Italiana (Roberto Sandrone, p. 33), Rivi Magnetics (Roberta Rivi, p. 33), RPM (Marco Inverardi, p. 34), Saspol (Davide Dondena, p. 36), STATE Technologies (Andrea Bugini, p. 37), Suprema (Maurizio Coscia, p. 38), UTPVision (Mario Regazzoni, p. 38) Il distretto della gomma del Sebino si conferma il più performante in Italia (667, 58) L’opinione – Mario Maggiani (direttore di Amaplast e membro del consiglio di amministrazione del Centro di Competenza sui Polimeri Cesap srl) – La gomma e le sfide di Industria 4.0 (668, 16) Inchiesta – La tecnologia è il driver del cambiamento (668, 23) Colmec (Giovanni Colombo, p. 24), Color Service (Guido Fona, p. 24), Comerio Ercole (Riccardo Comerio, p. 26), G3 (Pierpaolo Gagliardi, p. 27), Pomini Rubber & Plastics HF Mixing Group (Andrea Delmoro, p. 28), Lawer (Federico Ormezzano, p. 29), Prodicon (Alberto Ballabio, p. 30), Rodolfo Comerio (Nicola Fedele, p. 30), Rubber Trade (Sergio Bracaletti, p. 32) Il Pil torna a crescere e la disoccupazione cala. I dati Istat sulla congiuntura a marzo (668, 50) L’opinione – Elisa Torchiani (presidente del Comitato Piccola Industria dell’Associazione Industriale Bresciana e amministratore delegato dell’azienda di famiglia) Piccole aziende crescono: la realtà delle pmi del Bresciano (669, 16) I dati Istat su economia e industria per il primo trimestre 2019 (669, 70) 57 milioni di euro risparmiati grazie ai pneumatici ricostruiti (669, 77) Stabili i consumi di gomma in Europa (669, 78) L’opinione – Matteo Bernini (CEO di Comet) Compounding 4.0 (670, 16) Inchiesta – Articoli tecnici: un mondo in salute (670, 21)
Action Technology (Paolo Cassi, p. 22), Elcomin (Fonte interna dell’azienda, p. 22), Elastotec (Michele Valli, p. 22), Gecam (Domenico Tavernise, p. 23), Gimar (Gianluigi Carlappi, p. 24), Lopigom (Fonte interna all’azienda, p. 25), New Rubber (Riccardo Boriani, p. 26), Ponti guarnizioni (Elide Micheli, p. 26), Sargomma (Brigitte Sardo, p. 27), Sea Rubber (G. Battista Marcandelli, p. 28), Simast (Marco Gagliano, p. 28), Sogimi (Dimitri Giannelli, p. 30), Solgomma (Stefano Talini, p. 30), Stalg (Roberto Pallotta, p. 31), Tenute (Marina Cinquanta, p. 32) Istat: cala la produzione, cresce l’occupazione (670, 52) Focus – Mescole: il polso del mercato (671, 29) Comet (Emanuele Goffi, p. 30), Compounds (Jan Kuron, p. 30), Der-Gom (Giorgio Bolis, p. 31), Elastomers Union (Armando Pagani, p. 32), Eurorubber (Nicola Pizzoli, p. 34), Mesgo (Cesare Finazzi, p. 35), Parker Hannifin Italy (Umberto Montuoro, p. 36), PMG (Carlo Nolli, p. 37), Sigea (Massimo Giovale, p. 38), Tovo Gomma (Stefano Tornaghi, p. 39), TSF (Federico Saggio, p. 40) Auto ancora in frenata nel primo semestre (671, 55) Bene la gomma naturale, in ripresa quella sintetica in Europa (671, 56) Protagonisti – Stefano Robba (responsabile relazioni esterne e istituzionali di CRS Laghi) – Ricerca & Sviluppo: così le PMI possono finanziarla (673, 14) La situazione dell’economia italiana aggiornata a ottobre secondo l’Istat (673, 54) In calo la gomma in Europa nel primo trimestre secondo i dati IRSG (673, 56) Piano Impresa 4.0. Cambierà? E se sì, come? (674, 16) 3 FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA Il programma formativo di Assogomma per il 2019 (665, 62) L’assemblea annuale della Federazione Gomma-Plastica: mentalità da innovatori (669, 69) I dati di un 2018 da ricordare (671, 16) 4 FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI Focus – Difettosità e product recall. Il nostro convegno di Brescia (665, 20) Giorgio Ramorino (Università di Brescia) – Attività di collaborazione e scambio tecnologico tra università e imprese (665, 21) Monica Battisti (Elastomers Union) La difettosità nei materiali a comportamento (665, 21)
Indici 2019
Mauro Belloni (Gibitre Instruments) – Gestione integrata dei test di laboratorio (665, 22)
Ritorna il Plast. La prossima edizione in programma dal 4 al 7 maggio 2021 (666, 50)
Barbara Ulcelli e Fabrizio Piovanelli (IMG) – L’Industry 4.0 come strategia per migliorare la qualità e ridurre la difettosità (665, 24)
Arlanxeo e le sue novità per la mobilità elettrica al Tire Technology Expo (666, 60)
Mario Regazzoni (UTPVision) – Intelligenza Artificiale nei sistemi di controllo qualità (665, 24) Massimo Archetti (Argomm) – La gestione del risk management e la definizione degli standard (665, 25) Francesca Magno (Università di Bergamo) – Incidenza e impatto del problema dei richiami di prodotto sulle aziende del territorio (665, 26) Claudio Perrella (LexJus Sinacta) – Responsabilità da prodotto difettoso in ambito internazionale e coperture assicurative (665, 27) Francesco Cincotti (Alfacincotti Spa) – Il ruolo del perito assicurativo nella gestione del sinistro RCP e recall (665, 28) Massimo e Maurizio Modina (Biesse Broker) Il ruolo del broker assicurativo nell’assistere le imprese del settore gomma (665, 28) Alessandro D’Andreamatteo (HDI) – Il punto di vista dell’assicuratore (665, 29)
Il Design of Experiments nel pacchetto di simulazione di Sigmasoft (666, 62) Gibitre Instruments dopo la sua prima partecipazione al Tire Technology Expo (667, 59) Amaplast promuove l’industria italiana nelle fiere del mondo (667, 60) Le novità di UTH alla prossima edizione di Chinaplas (667, 62) L’automazione e i suoi nuovi trend a Fiere di Parma (668, 42) Il 10 maggio al Kilometro Rosso si parla di cybersecurity e IT per le industrie del settore gomma (668, 52) I benefici degli asfalti arricchiti con gomme ricavate dai pneumatici a fine utilizzo (668, 53) Un corso Assogomma sui MOCA, materiali e oggetti destinati al contatto alimentare (668, 60) Smart Vision Forum, un nuovo evento sulle tecnologie della visione artificiale (668, 62)
Un bilancio lusinghiero per la nona edizione di SPS IPC Drives Italia (669, 72) Il marketing 4.0 al servizio delle imprese della gomma (670, 46) Engel punta (670, 56)
sull’economia
circolare
Il contributo dell’IT alla digitalizzazione delle aziende della gomma (671, 20) Fabio Zinesi (In4Tek) Software di workflow (671, 20); Proteggersi dai cyberattacchi (671, 24) Nicola Vezzoli (Sintattica) IoT, Cloud e analisi dei dati (671, 21) Mauro Belloni (Gibitre Instruments) Strumenti e dati di laboratorio (671, 23) L’intervista – Petra Cullmann (Global Portfolio Director Plastics & Rubber, Messe Düsseldorf) K2019: i segreti di un successo (K2019: the Secrets of Success) (672, 20) Eccoci di nuovo con il K2019 (Here we go again with the K2019 (672, 35) Alfa Stampi – Stampi di qualità made in Italy (Quality moulds made in Italy) (672, 36) Arlanxeo – Nel segno della mobilità del futuro (Showcasing the Future of Mobility) (672, 37) Battaggion – La mescolazione a 360 gradi (Mixing at 360 degrees) (672, 38)
RUBBER COMPOUND MIXING IS AN ART Dal 1967 Der-Gom Produce mescole di gomma con la stessa cura di sempre. La Der-Gom è partner sicuro in grado di creare la ricetta giusta per ogni cliente.
Garbagnate Monastero (LC) via dei Castagni, 3/5 - 23846 Tel. +39 031 853446 Fax +39 031 853515
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C2 – Da anni nell’industria della gomma (In the rubber industry for a long time) (672, 40)
Rodolfo Comerio – Soluzioni innovative per la calandratura (Innovative solutions for calendering (672, 84)
Colmec – Colmec in-line strainer CTS (Colmec in-line strainer CTS-Conical Twin Strainer) (672, 42)
Rossini – Una nuova rettificatrice intelligente (A new, smart grinder) (672, 86)
Comerio Ercole – Nuove tecnologie per la gomma (New technologies for the rubber industry) (672, 44) Delia – Celle robotiche innovative per la lavorazione della gomma (Innovative robotic cells for rubber moulding) (672, 46) Desma – L’innovazione che semplifica la produzione (Innovation simplifies production) (672, 48) Dr Boy potenzia la sua presenza al K2019 (Enhanced presence of Boy at the K2019) (672, 50) Eigenmann & Veronelli – Una vasta gamma di aiuti e additivi (A wide range of processing aids and additives) (672, 52) Elastotech – Dalla materia prima al prodotto finito (From raw material to the finished product) (672, 54) Fratelli Maris – Devulcanizzazione della gomma (Rubber devulcanization) (672,56) G3 – Un nuovo mescolatore interno compenetrante (A new intermeshing mixer) (672, 58) Gibitre – La qualità non si discute. Si misura (Give your Quality a test) (672,60) Gillard – Una nuova taglierina servo per estrusione (New extrusion servo cutter) (672, 62) Imerys – Additivi minerali (Specialtry minerals) (672,64 Lawer Dosare con rapidità, precisione e sicurezza (Quick, safe and exact dosing) (672, 66) LTE – Nuove mescole high-tech ( New high tech compounds) (672, 68) LWB Steinl – Macchinari e biopolimeri rinforzati con fibre (New high-tech machinery and fibre reinforced biopolymers) (672, 70) Maag – Migliori soluzioni fornite dall’esperienza (Better solutions provided by expertise) (672, 72) Maplan – Automazione ed ergonomia per la smart factory (Automation and ergonomics for smart production) (672, 74) OR.P. Stampi – Stampaggio con canale freddo otturatore (Rubber moulding by needle gate valve) (672, 78) Prodicon – Specialità: macchine per la sala mescole (Specialty: machinery for the mixing room) (672, 80) REP – Presse di ultima generazione per gomma e silicone (Next-gen machinery for rubber and silicone) (672, 82)
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
Sagitta – Granulatori di nuova generazione (New generation granulators) (672,88) Sumitomo Demag – Stampaggio hi-tech del silicone liquido (Liquid silicone hightech moulding) (672, 90) Torri Guarnizioni – Guarnizioni fatte con amore e competenza (Gaskets made with love and competence) (672, 92) Tovo Gomma – R&D e investimenti per crescere (Growing through R&D and investments) (672, 94) UTH – L’innovazione nella filtratura dei compound (Innovation in compound straining) (672, 96) VeMa – Nuovi distaccanti per lo stampaggio della gomma (New release agents for rubber moulding) (672, 98) Versalis – L’economia circolare secondo Versalis (The Versalis way to the circular economy) (672, 100) Zumbach – La misurazione più accurata dei tubi in gomma (The most precise measurement of rubber pipes) (672, 102)
Carbon black: il mercato è in crescita. Nel 2021 varrà 13,8 miliardi di dollari (669, 76) (titolo del rapporto di MarketsAndMarkets “Carbon Black Market”) 57 milioni di euro risparmiati grazie ai pneumatici ricostruiti (669, 77) (studio di Airp: Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) Un futuro radioso per gli elastomeri ad alte prestazioni (670, 62) (titolo dello studio di Smithers Rapra: “The Future of High Performance Elastomers to 2024”) Il mercato degli elastomeri ad alte prestazioni in rapida crescita entro il 2024 (Rapid growth for high-performance elastomers market to 2024) (672, 26) (titolo del rapporto di Smithers Rapra: “Rapid growth for high-performance elastomers market to 2024”) 6 MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE O.C.S. – Un impianto speciale per stampi speciali (665, 30) Rodolfo Comerio – Sentirsi sempre giovani anche a 140 anni (665, 34) Condor’s Rubber – Che cosa succede nel nido del Condor (665, 38)
K2019: quella appena conclusa può essere considerata l’edizione più ricca di sempre? (673, 50)
Zumbach Electronics – Come rilevare difetti superficiali in estrusi in gomma senza contatto (665, 42)
Marketing a prova di Gomma: un evento di formazione in Franciacorta (673, 52)
Comi – Un gruppo italiano che guarda alla Cina (666, 40)
Speciale Dal K2019 – Numeri e novità dalla fiera più importante del mondo (674, 21)
RPM – La pressa “Short” che ottimizza gli spazi (666, 46)
Prossimo obiettivo: economia circolare (674, 22) Materie prime: verso soluzioni sempre più su misura (674, 30) L’innovazione arriva soprattutto dai produttori di macchine (674,34) 5 LIBRI, RECENSIONI Due ruote degli odori per ridurre l’impatto sull’ambiente (668, 18) (titolo dello studio effettuato presso l’Università del Nuovo Galles del Sud, Australia, “Quantification of VOCs and the development of odour wheels for rubber processing”) Il controllo dell’emissione di odori nell’abitacolo dell’auto (668, 34) (titolo dello studio di Kraiburg TPE: “Keeping emission and odor under control”, Waldkraiburg, April 2018) Un libro bianco di Shell sull’olio idraulico e il suo impatto sulla salute delle presse (668, 51)
Una nuova tecnologia per marchiare in modo infallibile i pneumatici (666, 58) Colmec – Il partner giusto per chi pensa al futuro (667, 40) Comerio Ercole – Investimenti e innovazioni nel segno di Industria 4.0 (667, 46) Gibitre Instruments dopo la sua prima partecipazione al Tire Technology Expo (667, 59) Manifattura additiva e scolpitura laser le novità di GF Machining Solutons per il settore pneumatici (667, 62) Le novità di UTH alla prossima edizione di Chinaplas (667, 62) Doss Visual presenta le sue macchine di nuova generazione e il restyling di logo e sito internet (668, 52) Il nuovo Color Mixer di Maag consente di miscelare in modo omogeneo colorante e polimeri (668, 54) Engel porta in Polonia, alla fiera Plastpol, una soluzione per lo stampaggio bicomponente di silicone e PBT (668, 55) Lanxess presenta i dati 2018 e inaugura un laboratorio per gli uretani a Latina (668, 56)
Indici 2019
Boy al Chinaplas con una soluzione per lo stampaggio di silicone liquido (668, 58)
LWB Steinl – Più flessibilità nella trasformazione del silicone solido (669, 34)
CDG Electromodul – Sotto la campana il pezzo si stampa meglio (670, 34)
Focus – Il futuro si chiama silicone (669, 21)
Mesgo – Stabilità e controllo delle proprietà elettriche (669, 35)
Battaggion – L’innovazione al servizio dell’utilizzatore (669, 22)
OR.P. Stampi – Un percorso tecnologico per padroneggiare l’LSR (669, 36)
Doss Visual Solution – Operazione rinnovamento per una visione (artificiale) ancora migliore (670, 40)
Colmec – Un’applicazione speciale per l’automotive (669, 24)
Rivi Magnetics – Silicone e sistemi magnetici: l’ottimizzazione dei processi (669, 37)
Comet – Un nuovo investimento per potenziare la produzione (669, 25) Desma – Soluzioni high-tech per zero sprechi e automazione (669, 26) DGTS – Stufe per l’invecchiamento (669, 27) Elkem Silicones – La nuova serie HV di basi siliconiche per smorzare le vibrazioni (669, 28) For Lab Italia – Il post-curing in forno delle mescole (669, 29) Franciacorta Stampi – Pulsante in 2K (LSR) (669, 30) Gamma Stampi – Una fustellatrice innovativa (669, 31) Gibitre Instruments – Keyboard Tester per tastiere e per articoli tecnici (669, 32) Gummiwerk Kraiburg – Mescole colorate, antistatiche e conduttive (669, 33)
Rogitex Italia – La collaborazione con Hoshine Silicon, principale produttore cinese (669, 38) RPM – Stampaggio di silicone senza sfridi e auto verificato (669, 39) Wacker Silicones – Un mondo di infinite possibilità (669, 40) LTE – Una nuova tecnologia di reticolazione per la gomma siliconica (669, 42) Stampaggio dei siliconi: le soluzioni di Engel (669, 46) OR.P. Stampi – Dagli stampi per la gomma a quelli per il silicone liquido (669, 52) Futura Gomm – Una riconversione produttiva senza precedenti (669, 54) Un tablet che “ascolta” le macchine e capisce come stanno (669, 74)
Nuove pompe a ingranaggi dalla Maag (670, 58) Rtech Engineering – Dieci anni. Nuovo look e nuovi progetti (671, 46) La calandratura supercombinata di Rodolfo Comerio (671, 58) Gibitre Instruments – Quarant’anni di affidabilità (Fourty years of reliability) (672, 104) Focus – Strumenti da laboratorio – Alla ricerca della massima precisione (673, 19) Alpha Technologies Le soluzioni hightech del Premier RPA Plus (673 20) Dgts-MonTech Un nuovo strumento per misurare durezza e densità (673 21) For Lab Italia Le novità di prodotto di Bareiss (673, 22) Gibitre Instruments Reometro e viscosimetro Mooney della famiglia Drive(673, 23)
MasterLab Il miscelatore da laboratorio Haake PolyLab (673, 24) MP Strumenti Analisi delle crepe con il crack growth test (673, 25) Thermo Fisher Scientific Lo spettrometro FTIR Nicolet Summit (673, 26) Urai Il nuovo Weather Ometer Ci4400 di Atlas MTT (673, 27) ZwickRoell LightXtens, l’estensimetro garanzia di qualità (673, 28) Alpha Technologies – Tecniche di caratterizzazione reologica per determinare le ramificazioni lunghe negli elastomeri (673, 30)
Epichem – Dalla Svizzera con garanzia di qualità e risparmio (673, 36) Una guarnizione innovativa per gli ammortizzatori delle automobili (673, 58) La nuova piattaforma Kraiburg per creare elastomeri termoplastici ibridi su misura (673, 62) 8
State Technologies – Tutti i vantaggi di una pressa a iniezione nuova (673, 40)
NEWS DA AZIENDE E ENTI
La cella robotizzata di Delia al K2019 (673, 59)
Un protocollo per mettere ordine ai subappalti (665, 66)
Focus – Rassegna Stampi – Verso un 2020 ricco di sfide (674, 43)
Raffaele Abbruzzetti nuovo direttore della filiale italiana di Arburg (665, 66)
Alfa Stampi – Novità per celebrare 35 anni di attività (674, 44)
Il gruppo Marangoni ha acquisito la maggioranza della sudafricana Leader Rubber Company (666, 53)
Bettonii Meccanica – Lo stampo dal progetto al collaudo (674, 45) Bonardi Stampi – Investire in tecnologie per essere competitivi (674, 46) Franciacorta Stampi – Easy-to-use Smart Solutions & Equipment (674, 47) NCN Solutions – Pensare fuori dagli schemi (674, 48) O.C.S. – La nuova divisione OCS Extra (674, 49) OR.P. Stampi – Verso i 40 anni con una visione internazionale (674, 50) Rabbi Claudio – Stampi per overmoulding (674, 51) Tecnistamp - Trentasei anni di approccio positivo (674, 52) Cromatura Cristofoletti – Cambiamenti per una produzione più rapida ed efficiente (674, 54) Orobica Laser – Giovani, ma ricchi di esperienza (674, 58) 7 MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI Rheonic e Marconi Gomma – Le mescole in EPDM e i neri di carbonio (666, 18) Un nuovo elastomero per la prototipazione 3D di guarnizioni in gomma (666, 54) I benefici degli asfalti arricchiti con gomme ricavate dai pneumatici a fine utilizzo (668, 53) Kraiburg Pure, nuovi compound per il contatto con l’acqua (668, 56) Una supergomma di origine naturale (669, 73) Interbusiness – Una piccola azienda che sa essere grande (671, 42)
72
Zeon Chemicals – Tecnologie HT-ACM di nuova generazione per applicazioni altamente sfidanti in campo automotive (New generation HT-ACM technologies for highly demanding automotive applications) (672, 112)
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
Freudenberg si attrezza con nuovi strumenti per testare le guarnizioni dei motori elettrici (666, 54) Lehvoss Italia distribuisce i prodotti Birla Carbon (666, 60) Arlanxeo e le sue novità per la mobilità elettrica al Tire Technology Expo (666, 60) Il Design of Experiments nel pacchetto di simulazione di Sigmasoft (666, 62) Una supergomma di origine naturale (669, 73) Cabot ha completato il processo di certificazione per l’ambiente dei suoi impianti di produzione in Cina (669, 76) Dario Previero è il nuovo presidente di Amaplast (670, 54) Le novità di Lanxess al prossimo K 2019 (670, 54) Comerio Ercole e la calandra del centenario (670, 58) Wacker potenzia la produzione di silicone in Cina (670, 59) Arburg apre due impianti in Portogallo e in Tailandia (670, 60) Biesterfeld distribuisce i fluoroelastomeri di Solvay (671, 59)
Una guarnizione innovativa per gli ammortizzatori delle automobili (673, 58) Parker Hannifin acquisisce il gruppo Lord e si potenzia sul fronte dei nuovi materiali (673, 60) Solvay aumenterà la produzione italiana di FKM Tecnoflon a partire dal 2021 (673, 62) 9 NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE Regolamento CLP: un nuovo adeguamento (665, 44) Reach: occhio a nanomateriali e ftalati (665, 56) Sul Trenoverde di quest’anno una carrozza in gomma ricicleta (666, 52) Nuove norme europee in materia di sicurezza sul lavoro (667, 52) Due ruote degli odori per ridurre l’impatto sull’ambiente (668, 18) (titolo dello studio effettuato presso l’Università del Nuovo Galles del Sud, Australia, “Quantification of VOCs and the development of odour wheels for rubber processing”) I dispositivi di protezione individuale (668, 44) Ancora modifiche al regolamento CLP (669, 58) Nuove regole UE per i prodotti di plastica monouso (670, 48) I diritti di proprietà industriale: come tutelarli (671, 50) Il punto sulle sostanze estremamente preoccupanti (673, 46) L’impegno di ETRMA per ridurre l’impatto del particolato da pneumatici e da usura della strada (673, 63) La sicurezza informatica al centro degli investimenti delle PMI italiane (674, 62) Aperte le iscrizioni per le aziende che vogliono esporre al Plast 2021 (674, 63) È uscita l’edizione 2019 del Worldwide Rubber Statistics (674, 64) La pressa per silicone di Presma (674, 64) 10 AUTORI
Arlanxeo investe sullo sviluppo di nuovi elastomeri (671, 61)
Andreoli, R. (667, 26)
Fabbrica di pneumatici Continental per moto in Tailandia (672, 122)
Archetti, A. (667, 31) Archetti, M. (665, 25)
Toyo Tire Aprirà Il Suo Primo Stabilimento Europeo In Serbia (672, 122)
Arnò, G. (666, 26)
Il nuovo cobot di Universal Robots (672, 123)
Battisti, M. (665, 21)
Siliconi Freudenberg per gli standard cinesi per il food (672, 126) Nuovi distaccanti per suole di ChemTrend (672, 127)
Ballabio, A. (668, 30) Belloni, M. (665, 22); (671, 23) Bolis, G. (671, 31) Bonardi, F. (667, 26) Boriani, R. (670,26)
Indici 2019
Bracaletti, S. (668, 32)
Doveri, F. (666, 36)
Brembati, G.P. (669, 42)
Dufour, A. (666, 32)
Bugini, A. (667, 37)
Engel (669, 46)
Cadei, F. (667, 30)
Fedele, N. (668, 30)
Calabrini, S. (666, 27)
Finazzi, C, (671, 35)
Cantalupo, G. (665, 20, 30, 38); (666, 40); (667, 40, 46); (670, 34); (671, 42, 46); (673, 36); (674, 52, 56)
Fona, G. (668, 24)
Carlappi, G. L. (670, 24) Cassi, P. (670, 22) Cincotti, F. (665, 28) Cinquanta, M. (670, 32) Coccia, G.P. (671, 50) Colombo, G. (668, 24) Comerio, R. (668, 26) CORNA, S. (666, 32) Coscia, M. (667, 38) D’Andreamatteo, A. (665, 29) De Lorenzo, D. (671, 50) Delmoro, A. (668, 28) Di Pasquale, A. (670, 40) Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo (667, 58) Dondena, D. (667, 36) Dossi, A. (667, 32)
Gagliano, M. (670, 28) Gagliardi, P. (668, 27) Garlanda, B. (665, 44, 56); (667, 52); (668, 44); (669, 58); (670, 48); (673, 46) Ghione, S. (666, 27) Giannelli, D. (670, 30) Giovale, M. (671, 38) Girelli, D. (666, 28) Goffi, E. (671, 30) Gottero, C. (666, 30) Harber, S. C. (672, 112) Inverardi, M. (667, 34) Kuron, J. (671, 30) Lunari, S. (667, 27) Magno, F. (665, 26) Marcandelli, G. B. (670, 28) Marzari, G. (666, 35) Micheli, E. (670, 26)
Ministero dello Sviluppo Economico (674, 16) Modina, M. e M. (665, 28) Montuoro, U. (671, 36) Nichetti, D. (666, 18) Nolli, C. (671, 37) Oldani, R. (665, 16, 20, 34); (666, 16, 46); (668, 18); (669, 52); (670, 16); (671, 16); (672, 20); (673, 14, 40); (674, 16, 22) Olivares, O. (666, 38) Ormezzano, F. (668, 29) Pagani, A. (671, 32 Pallotta, R. (670, 31) Passaseo, S. (666, 18) Perrella, c. (665, 27) Petris, M. (666, 36) Pini, A. (666, 34) Piovanelli, F. (665, 24); (667, 31) Pizzoli, N. (671, 34) Ramorino, G. (665, 21) Regazzoni, M. (665, 24); (667, 38) Rivi, R. (667, 33) Robba S. (673, 14) Saggio, F. (671, 40)
Sandrone, R. (667, 33)
Centro Studi di Amaplast (665, 58)
Giasini (668, 55)
Sardo, B. (670,27)
Centro Studi Promotor (CSP) (665, 59); (671, 55)
Gibitre Instruments (665, 22); (667, 59); (668, 52); (669, 32); (671, 23); (672, 60, 104); (673, 23)
Scacchi, M. (673, 30) Strappazzon, A. (666, 30) Talini, S. (670, 30) Tavernise, D. (670, 23) Terragni, M. (667, 28) Tornaghi, S. (671, 39) Ulcelli, B. (665, 24) Valli, M. (670, 22) Vezzoli, N. (671, 21) Zinesi, F. (671, 20, 24) 11 AZIENDE E ENTI 3D Systems (666, 54) 4Jet (666, 58) Action Technology (670, 22) Aditya Birla (666, 60) AIdAM (668, 62) Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) (669, 77) Alfa Stampi (667, 26); (672, 36); (674, 42) Alfacincotti Spa (665, 28)
Gillard (672, 62)
Cisl Bergamo (665, 66) CM Manzoni (674, 33)
Gimar (670, 24)
Colmec (667, 40); (668, 24); (669, 24); (672, 42)
Gummiwerk Kraiburg (669, 33) HDI (665, 29)
Color Service (668, 24)
IBM (669, 74)
Comerio Ercole (667, 46); (668, 26); (670, 58); (672, 44)
imat-uve (668, 35)
Comet (669, 25); (670, 16); (671, 30)
Imerys (672, 64)
Comi (666, 40)
IMG (665, 24); (667, 31)
Compounds (671, 30)
In4Tek (671, 20, 24)
Condor’s Rubber (665, 38) Confindustria Bergamo (665, 66); (666, 16) Cromatura Cristofoletti (674, 52) CRS Laghi (673, 14) Delia (672,46); (673, 59) Desma (667, 27); (669, 26); (672, 48) DGTS (669, 27); (673, 21) Valley
Interbusiness (671, 42) IProd (669, 74) IRSG (665, 60); (669, 78); (671, 56); (673, 56) Istat (665, 59); (666, 51); (668, 50); (669, 70); (670, 52); (673, 54)
Der-Gom (671, 31)
Dhahran Techno (DTVC) (671, 61)
IMCD Italia (666, 32)
Company
Jacobacci & Partners (671, 50) King Fahd University of Petroleum and Minerals (KFUPM) (671,61) Kraiburg (668, 56); (674, 32)
Divisione Tecnologia e Ingegneria del Malaysian Rubber Board (668, 18)
Kraiburg TPE (668, 34); (673, 62)
Alleantia (669, 74) Alpha Technologies (673, 20)
Doss Visual Solution (668, 52); (670, 40)
Lanxess (668, 56); (670, 54)
Amaplast (666, 50); (667, 20, 60); (670, 54); (671, 16)
Dr Boy (668, 58); (672, 50)
Lawer (668, 29); (672, 66)
Amik (674, 33)
Ecopneus (666, 52)
Leader Rubber Company (666, 53)
Eico Novachem (666, 28)
Lehvoss Italia (666, 34, 60)
ANIE Automazone (668, 62)
Eigenmann & Veronelli (666, 30); (672, 52); (674, 33)
LexJus Sinacta (665, 27)
Arburg (665, 66); (670, 60)
Elastomers Union (665, 21); (671, 32)
Argomm (665, 25)
Elastotech (670, 22); (672, 54); (674, 34)
Lord Corporation (673, 60)
Arlanxeo (666, 60); (671, 61); (672, 37); (674, 30)
Elcomin (670, 22)
Arlanxeo-Business Unit High Performance Elastomers (666, 26)
Elkem Siliconi Italia (666, 30)
Anfia (665, 59); (671, 55)
Associazione Produttori Guarnizioni del Sebino (665, 66)
Elkem Silicones (669, 28) Engel (668, 55); (670, 56) Engel Italia (667, 28)
Assogomma (665, 62); (668, 60); (669, 69); (671, 16)
Epichem (673, 36)
Atlas Material Testing Technologies (Atlas MTT) (673, 27)
Eurorubber (671, 34)
Azienda Chimica Milanese (666, 26)
For Lab Italia (669, 29); (673, 22)
Battaggion (669, 22); (672, 38)
ETRMA (673, 63) Evercompounds (674, 33)
Lagorio & Dufour (666, 32)
Lopigom (670, 25) LTE (669, 42); (672, 68); (674, 33) LWB Steinl (669, 34); (672, 70) Maag (670, 58); (672, 72) Maag Americas (668, 54) MAN Truck & Bus (668, 43) Maplan (672, 74); (673, 40) Marangoni (666, 53) Marconi Gomma (666, 18) MarketsAndMarkets (669, 76) MasterLab (673, 24) Mesgo (665, 16); (668, 55); (669, 35); (671, 35); (674, 33)
Bettoni Meccanica (674, 43)
Franciacorta Stampi (667, 30); (669, 30); (674, 45)
Biesse Broker (665, 28)
Fratelli Maris (672, 56)
Messe Frankfurt Italia (668, 42, 62); (669, 72)
Biesterfeld (671, 59)
Freudenberg (666, 54)
MonTech (673, 21)
Birla Carbon (666, 60)
Freudenberg Sealing Technologies (673, 58)
MP Strumenti (673, 25)
Futura Gomm (669, 54)
New Rubber (670, 26)
Bonardi Stampi (667, 26); (674, 44) Brenntag (666, 27) C2 (672, 40) CDG Electromodul (670, 34) Cabot (669, 76) Caldic (666, 27)
74
Cgil Bergamo (665, 66)
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA dicembre 2019
G3 (668, 27); (672, 58) Gamma Stampi (667, 31); (669, 31) Gecam (670, 23) GF Machining Solutions (667, 62)
NCN Technology (674, 46) O.C.S. (665, 30); (674, 47) Oak Ridge National Laboratory (669, 73) OR.P. Stampi (667, 32); (668, 55); (669, 36, 52); (672, 78); (674, 48)
Indici 2019
Orobica Laser (674, 56)
Rtech Engineering (671, 46)
Torchiani (666, 37)
Parker Hannifin Corporation (673, 60)
Rubber Trade (668, 32)
Torri Guarnizioni (672, 92); (674, 34)
Parker Hannifin Italy (671, 36)
S.Int.A. (666, 36)
PMG (671, 37)
Sagitta (672, 88)
Tovo Gomma (671, 39); (672, 94); (674, 33)
Polimeric (668, 52); (671, 20)
Sargomma (670, 27)
Pomini Rubber & Plastics HF Mixing Group (668, 28)
Saspol (667, 36)
Ponti Guarnizioni (670, 26)
Shell Lubricants (668, 51)
Presma (674, 64) Prodicon (668, 30); (672, 80) Promaplast (666, 50) Proplast Plastic Innovation Pole (668, 55) Publidesign.it (670, 46) Rabbi Claudio (674, 49) RDC (666, 35)
Sea Rubber (670, 28) Sigea (671, 38) Simast (670, 28) Sintattica (671, 21) Smithers Rapra (670, 62) Sogimi (670, 30) Solgomma (670, 30)
REP (672, 82)
Solvay Specialty Polymers (671, 59); (673, 62)
REP Italiana (667, 33)
Stalg (670, 31)
Rheonic (666, 18)
STATE Technologies (667, 37); (673, 40)
Rivi Magnetics (667, 33); (669, 37)
Studio di Comunicazione WE (671, 48)
Rodolfo Comerio (665, 34); (668, 30); (671, 58); (672, 84)
Sumitomo Demag (672, 90)
Rogitex International (666, 36)
Ten-Fluid (674, 34)
Rogitex Italia (669, 38) Rossini (672, 86); (674, 34) RPM (666, 46); 667, 34); (669, 39)
Suprema (667, 38) Tenute (670, 32) Thermo Fisher Scientific (673, 26)
TSF (671, 40) Uil Bergamo (665, 66) Università del Nuovo Galles del Sud, Australia (668, 18) Università di Bergamo (665, 26) Università di Brescia (665, 21) Unrae (665, 59); (671, 55) Urai (673, 27) UTH (667, 62); (672, 96) UTPVision (665, 24); (667, 38); (668, 52); (671, 20) VeMa (672, 98) Versalis (666, 38); (672, 100); (674, 32) Vibiplast (674, 33) Wacker Chemie Italia (666, 38) Wacker Silicones (669, 40); (670, 59) Zeon Chemicals (672, 112) Zeon Europe (666, 39) Zumbach Electronic (665, 42); (672, 102) ZwickRoell (673, 28)
PROGETTAZIONE E PRODUZIONE STAMPI PER IL SETTORE GOMMA PLASTICA
www.bettonimeccanica.com BETTONI MECCANICA S.R.L. - SEDE PRODUTTIVA: GRUMELLO DEL MONTE (BG) - VIA REPUBBLICA UFFICIO TECNICO: TEL. 0350343958 - REFERENTE COMMERCIALE 3898789687
N.
26
gli inserzionisti REPORTAGE DAL K2019 IMPRESA 4.0: CAMBIERÀ?
Gli inserzionisti di questo numero 7
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
GPH:STUDIOFORMENTI&ASSOCIATI
674
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
ALFA STAMPI
SPECIALE STAMPI
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • dicembre 2019 - numero 10
GRID INFORMATION
61
TECHNOLOGY 64
ANES 53
IMG 15
BETTONI MECCANICA
75
INDIAN/INT’L RUBBER JOURNAL 37
COMET 27
IN4TEK 5
PARKER 1
COMI 29
INTERMARP 62
PMG 35
CROMATURA CRISTOFOLETTI
67
INTERSEALS 11
PUMATECH 51
DER-GOM 69
ITAPROCHIM 13
REP ITALIANA
DP GOMMA
73
LTE 63
RPM
IV COP.
MESGO 19
S.I.G.E.A. 76
EPICHEM 71
NCN TECHNOLOGY
S.INT.A
G3 40
O.C.S 3
GAMMA STAMPI
ORP STAMPI
AMANI FOR AFRICA
ELASTOMERS UNION
41
20
I COP.
57 II COP.
III COP.
TECNISTAMP 42 UTP VISION
39
C
M
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TRADE AND DISTRIBUTION RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS TRADEOF AND DISTRIBUTION TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS TRADE AND DISTRIBUTION TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS INDUSTRY PRODUCTS
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